Primomaggio 24 2016

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Numero 24/2016 - Anno 6

A PER TU R ED ITO Ventesima edizione, a venti anni dalla morte di Lama: a Serravalle Pistoiese riparte "Cgil Incontri" con dibattiti, ospiti e musica pagine 2-3

In primo piano Carta dei Diritti, Camusso riempie il palazzetto a Sinalunga pagina 4 La battaglia degli operai forestali porta i primi risultati pagina 5 Un tesserino per la legalitĂ nei cantieri: la proposta Fillea Firenze pagina 12 Consorzi di bonifica, lavoratori in sciopero il 30 giugno pagina 18

La Newsletter settimanale

22-6-2016

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Editoriale Cgil Incontri

Le ragioni del futuro e la necessità di diritti universali Diritti, riduzione delle disuguaglianze, maggior benessere, lavoro, indipendenza, democrazia e pace. Erano queste le promesse che hanno segnato la seconda metà del ‘900, con la costruzione di modelli di welfare, l’adozione di sistemi di redistribuzione della ricchezza, l’espansione dei diritti del lavoro e l’integrazione europea, nei paesi dell’Occidente, mentre la decolonizzazione faceva sorgere grandi speranze di sviluppo e liberazione nel sud del mondo, a cui si aggiungevano nell’89, con la caduta del muro di Berlino, nuovi orizzonti di democrazia ad est. La forbice delle disuguaglianze pareva restringersi. La CGIL, guidata da Luciano Lama di cui quest'anno ricorre il 20° anniversario della scomparsa, fu protagonista di quella intensa fase di allargamento dei diritti sociali e degli spazi di partecipazione democratica, dentro ad un'ottica di rinnovata collocazione europeista.

Con l’avvento del nostro secolo, tuttavia, tali processi hanno subito un netto ribaltamento. L’involuzione della decolonizzazione in sistemi autoritari e il successivo fallimento delle primavere arabe, hanno precipitato la sponda sud del Mediterraneo in uno stato di guerra e instabilità. I paesi dell’Europa orientale, al posto di sperimentare avanzate esperienze di democrazia, sono stati sottoposti ad una liberalizzazione delle proprie economie accompagnate da un riemergere sempre più marcato di sentimenti nazionalisti. Il processo di integrazione europea è involuto in meccanicismi finanziari ed ha subito una serie di battute di arresto. Il neoliberismo e la finanziarizzazione sempre più marcata

dell’economia, unitamente a profondi processi di ristrutturazione dei modelli produttivi, contrattuali e di welfare, hanno innescato un nuovo allargamento della forbice delle disuguaglianze. Nazionalismi, fanatismi religiosi riemergenti e con essi, variamente intrecciati, attacchi ai sistemi solidali, diversità sempre più marcate, con il proliferare di status differenziati per le persone, tanto nei diritti sociali che in quelli civili e umani, segnano un'epoca che, al contrario della precedente, vede accrescere le ingiustizie e le divaricazioni all’interno delle società.

Un tempo in cui si fa nuovamente sentire il bisogno impellente di ridefinire un nuovo campo dei diritti sociali e del lavoro intesi come universali e capaci di frapporsi alle dinamiche disgregative con nuove proposte, politiche e giuridiche, di integrazione sociale, così come delineato nella recente proposta di legge di iniziativa popolare tesa a promuovere una Carta dei diritti universali del lavoro.

A questi temi è dedicata l’edizione 2016 di CGIL Incontri, “Le ragioni del futuro”.

n. 24 - 22 giugno 2016

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La kermesse

Dibattiti, ospiti, buona musica Il programma alla Rocca di Serravalle

Diritti, riduzione delle disuguaglianze, maggior benessere, lavoro, indipendenza, democrazia e pace. A questi temi è dedicata l'edizione 2016 di Cgil Incontri, ''Le ragioni del futuro'', in programma a Serravalle Pistoiese (Pistoia) dal 24 giugno al 10 luglio. Quella di quest'anno è la 20/esima edizione e si svolge in contemporanea con un altro anniversario, il ventennale della scomparsa di Luciano Lama, segretario generale della Cgil dal 1970 al 1986. Una coincidenza, spiegano gli organizzatori, che non è frutto del caso ma rispecchia uno stretto legame. Cgil Incontri nacque infatti nel 1997 con un faccia a faccia tra Gianni Agnelli e l'allora segretario della Cgil Sergio Cofferati, che proprio intorno alla figura ed al ricordo di Lama trovarono la cornice necessaria a costruire quello storico incontro.

Oggi, l'edizione 2016, con ''Le ragioni del futuro'' riparte dal pensiero dello storico dirigente ''per rilanciare ­ spiegano gli organizzatori ­ i temi dei diritti e di un Europa che sia anche sociale e del lavoro''. E proprio a Luciano Lama è dedicato il primo incontro, ''Dalle lotte per i diritti ad una nuova strategia europea: l'adesione alla Ces'', venerdì 24 giugno (ore 18), intervengono: Adolfo Pepe, Fondazione Di Vittorio; Fabrizio Loreto, Università di Torino; Danilo Barbi, segreteria nazionale Cgil; coordina Pietro Causarano dell'Università di Firenze.

La formula è quella di sempre: ai dibattiti, con personaggi di spicco del mondo della politica, del lavoro e del giornalismo ­ tra gli altri saranno presenti il presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati Cesare Damiano e il governatore della Toscana Enrico Rossi (5 luglio), la segretaria generale nazionale Susanna Camusso e il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia (data da definire) ­ si affiancheranno ogni sera occasioni di divertimento per famiglie.

IL PROGRAMMA COMPLETO IL SITO

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Siena Lavoro e diritti, a Sinalunga palazzetto gremito per Camusso

Si è svolto ieri al palazzetto dello sport di Sinalunga l’incontro organizzato dalla Cgil senese “Lavoro: la sfida dei diritti da vincere insieme” Un palazzetto dello sport gremito, un pubblico variegato con generazioni a confronto, ha accolto il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso intervenuta in occasione dell’incontro organizzato dalla Cgil senese che ha avuto come oggetto i tre quesiti referendari abrogativi sul Jobs Act e la ‘Carta dei diritti universali del lavoro’. La presenza del segretario nazionale si inserisce nell’ambito della raccolta firme che la Cgil sta effettuando sul tutto il territorio nazionale per la ‘Carta dei diritti universali

del lavoro’ e i tre quesiti referendari abrogativi sul Jobs Act. Il 9 luglio infatti scadrà la possibilità di firmare per i tre referendum abrogativi contro l’uso indiscriminato dei voucher; per il ripristino e l’estensione del reintegro sul posto di lavoro dinanzi ad un licenziamento illegittimo e per applicare il regime di responsabilità solidale verso i lavoratori in modo omogeneo in tutti i cambi di appalto. Per quanto riguarda invece la ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, la raccolta firme per poter trasformare il testo in proposta di legge di iniziativa popolare proseguirà fino al 9 ottobre. Il nuovo Statuto vuole

innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. Il segretario nazionale Susanna Camusso, nel suo intervento, è partita dalla parola disuguaglianza, intesa come conseguenza della crisi, come effetto della politica europea e come le tante leggi prodotte dai governi che si sono succeduti, messa in relazione con le azioni che il sindacato sta facendo a livello nazionale per cercare di garantire l’unita del mondo del lavoro (fonte: quinewsvaldichiana.it). LEGGI TUTTO

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La battaglia Operai forestali, primo risultato: copertura per gli stipendi 2016

Primo significativo risultato per gli operai forestali della Toscana che ieri, per iniziativa di Fai­Cisl, Flai­ Cgil e Uila­Uil, sono tornati con un presidio di delegati davanti alla sede della Regione, in piazza Duomo, per chiedere un progetto di prospettiva serio sul settore, in grado di salvaguardare posti di lavoro e ambiente. Dieci giorni fa c’era stato un altro presidio davanti al Consiglio Regionale, mentre il 23 marzo si era svolto un partecipatissimo sciopero regionale che aveva portato in piazza Duomo la stragrande maggioranza degli operai forestali toscani, con tanto di motoseghe accese.

L’assessore regionale competente, Marco Remaschi, che ha ricevuto una delegazione sindacale, ha assicurato che a breve in giunta verrà deliberato uno stanziamento di 3 milioni di euro per dare la copertura finanziaria necessaria al pagamento degli stipendi per tutto il 2016. Remaschi si è anche impegnato a convocare entro l’inizio di settembre quel tavolo invocato da tempo dalle organizzazioni sindacali in cui affrontare in maniera strategica i problemi (coperture future, prospettive, bilancio del personale occupato e inidonei) di un settore, quello

forestale, troppo importante per la Toscana per essere gestito in modo disorganico tra mille competenze.

“Alla Regione ancora una volta abbiamo chiesto che gestisca in prima persona il tema della forestazione, con una cabina di regia più certa, perché i diversi interlocutori competenti in materia non si distraggano” hanno detto Damiano Marrano, Amedeo Sabato e Federico Membrini, rispettivamente di Flai­ Cgil, Fai­Cisl e Uila­Uil. “Siamo consapevoli che non è facile armonizzare competenze istituzionali e responsabilità politiche, ma convinti che se la Regione riesce a garantire di avere in mano le redini del settore, può dare più certezze sia ai lavoratori che alla Toscana per la tutela del territorio". “Ora ­

hanno concluso i rappresentanti sindacali ­ aspettiamo che gli impegni si traducano in atti concreti, dopo di che prenderemo in modo collegiale una decisione sulle prossime azioni”, a cominciare dallo sciopero regionale del settore che era già stato proclamato per il prossimo primo luglio.

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Massa Carrara

Nuovo Ospedale, allarme della Cgil: "Con i turisti, bisogna fare assunzioni"

La premessa è che il bello arriva ora. Ora che riaprono le porte le seconde case, ora che chi vive l’inverno tra le nebbie accorre per conquistarsi il suo fazzoletto di spiaggia, ora che all’ombra della Apuane si trascorrono le vacanze. Perché se il turista arriva con l’intenzione di divertirsi e certo non con quella di ammalarsi, il problemino può comunque presentarsi.

E risolverlo tocca alla sanità massese che in estate si trova a fare i conti con un 30% di accessi in più al pronto soccorso e ­ di conseguenza ­ in reparto.

Bell’incremento di lavoro. E se l’azienda garantisce che l’assetto attuale consente di reggere il carico, beh i sindacati la vedono in maniera diversa.

Parecchio diversa. E spiegano che le forze per far fronte all’aumento degli accessi non ci sono, non ci sono perché ­ spiegano ­ non si assume e non si sostituiscono i dipendenti in ferie. Insomma, il carico si intensifica proprio quando, con l’inizio del periodo estivo, la diminuzione del personale è fisiologica. Nè quel personale si reintegra.

Ad alzare la voce, qualche settimana fa è stato Claudio Salvadori, segretario sanità della Uil che, senza mezzi termini, ha chiesto all’azienda di mettere le mani al portafoglio e assumere infermieri. Adesso

a farsi sentire è Valerio Musetti, segretario sanità della Cgil. Descrive un quadro poco incoraggiante con infermieri e operatori socio sanitari (gli oss) in condizioni di stress, costretti a rientrare nel giorno di riposo, a spostarsi da un reparto ­ e da un servizio ­ all’altro durante il turno: «Capita spesso ­ Musetti si affida alla forza dei numeri ­ che un oss debba garantire l’attività lavorativa su 30 e anche 48 posti letto piuttosto che su 16 come dovrebbe essere».

Non solo: agli oss ­ aggiunge ­ viene chiesto di provvedere al trasporto dei pazienti che devono essere sottoposti a visite e analisi o devono essere operati». L’azienda sanitaria ha presentato un piano assunzioni, ma ­ rincara Musetti ­ «le programmate assunzioni di infermieri non si stanno concretizzando.

La graduatoria per le assunzioni a tempo indeterminato è esaurita e il concorso bandito dall’Estar è in corso». Una sofferenza del personale confermata anche dalla Cisl che, proprio per i carichi di lavoro, già nel febbraio 2015, prima che l’ospedale nuovo aprisse i battenti, ha dichiarato lo stato di agitazione: «Gli organici che ci venivano presentati sulla carta ­ ricorda il segretario Enzo Mastorci ­ non corrispondevano alla realtà. E il problema persiste, aggravato oggi, nell’abito di una mega Asl, dalla mancanza di interlocutori». Pesanti carichi di lavoro quindi e «personale che ­ spiega Valerio Musetti ­ viene chiamato a casa perché rientri, coordinatori che per tamponare le criticità chiedono di saltare i riposi o spostano oss e infermieri da un reparto all’altro». Un quadro di inefficienza che secondo la Cgil ha conseguenze pesanti su due versanti: da una parte mette ko i lavoratori e dall’altra sottopone a rischi i pazienti. Cgil, quindi, chiede alle istituzioni e alla politica di scendere in campo «a salvaguardia dei diritti dei cittadini ad avere unservizio di qualità». (fonte: il Tirreno)

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L'evento

Toscana Pride: Cgil presente con street band, bandiere, parrucche I sindaci con la fascia tricolore vicino alle drag queen, il governatore della Toscana Enrico Rossi 'circondato' dalle famiglie tricolore, baci lanciati dai carri verso cittadini, turisti e forze dell'ordine. E' anche questo il Toscana Pride, manifestazione per l'orgoglio e i diritti Lgbtqi che il 18 giugno ha sfilato, per la prima volta, a Firenze, nel cuore del centro storico. Oltre 30 mila i partecipanti secondo gli organizzatori del Pride che hanno visto superate le loro piĂš rosee aspettative. Ad aprire il corteo lo striscione degli organizzatori 'Fatti di pride', gli sbandieratori di Bagno a Ripoli, e i gonfaloni dei Comuni, una settantina circa, che hanno dato il patrocinio alla iniziativa. Molti i sindaci presenti con la fascia tricolore, cosĂŹ come il presidente della Regione Enrico Rossi.

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La mostra

Nelle sedi di Flc Cgil Firenze esposte le opere di Simone Armelani

La Flc Cgil Firenze ha aperto la sua sede alle mostre permanenti di artisti: nelle sale della struttura di via Pier Capponi è possibile esporre le proprie opere gratuitamente in una vetrina che ogni settimana vede il passaggio di tantissime persone che si recano al sindacato (per partecipare, scrivere una mail a firenze@flcgil.it). Questo mese si può visitare, tra polemica e ironia sociale, la mostra di dipinti di Simone Armelani (classe 1970, montespertolese), ispirati alla figura dell'asino. "Dopo 30 anni di assoluto nulla, tutto cade a pezzi, siamo guidati da ciuchi esibizionisti, e più sono ciuchi più si esibiscono. Sostituiranno i monumenti con la propria lode", spiega l'autore, indicando un’umanità che spesso va avanti per forza di inerzia senza riflettere su cosa le succede intorno.

IL LINK AL SITO DI SIMONE ARMELANI

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La battaglia Rimborso tassa sui permessi di soggiorno: il presidio unitario

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Il convegno

La minaccia terroristica: il Silp chiama alla discussione il 30 giugno

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Pensionati Liberetà e lo Spi a l'Aquila Ecco programma e iniziative appuntamento per trecento nostri iscritti provenienti da tutta Italia e per il nostro gruppo dirigente.

L’evento si sviluppa lungo tre giornate in tre luoghi chiave della città: il Parco del Castello, l’Auditorium di Renzo Piano e l’Università. Oltre a momenti di incontro e confronto per le nostre delegazioni abbiamo previsto degli eventi aperti al pubblico.

Musica, incontri, degustazioni. Con la città e per la città.

INSIEME ALLA CITTA'

Sono ormai molti anni che lo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil che rappresenta circa tre milioni di persone, organizza una festa nazionale legata al proprio mensile, LiberEtà. Quest’anno abbiamo deciso di tenere la festa in una città dalle marcate peculiarità: L’Aquila (29 giugno ­ primo luglio, parco del Castello). Una città che piano piano sta rinascendo dopo il terremoto di sette anni fa. Il centro storico è un cantiere a cielo aperto, ma nei fatti è ancora abbandonato: le attività commerciali attive sono pochissime e la maggior parte delle abitazioni non sono ancora state del tutto restituite ai legittimi proprietari.

La nostra presenza a L’Aquila ha dunque l’obiettivo di ricordare che il processo di ricostruzione non è affatto finito e che ancora tantissimi aquilani vivono nelle abitazioni provvisorie. Vogliamo riaccendere i riflettori su una realtà di cui in troppi si sono già dimenticati e i cui problemi sono ancora tutti da risolvere e avviare una riflessione sul tema della ricostruzione e della condizione della popolazione nella città del post­terremoto.

La nostra è una festa di piazza che vuole coinvolgere la cittadinanza. Ma è anche un

Nell’organizzazione della festa abbiamo deciso di coinvolgere le energie presenti sul territorio, giovani e più o meno giovani, che lavorano quotidianamente per costruire il futuro della città. I concerti, innanzitutto: due serate animate da musicisti di rilievo, tra cui Eugenio Bennato, organizzate in collaborazione con A Lot Entertainement e l’associazione culturale I Guastafeste, che da anni organizzano festival ed eventi musicali in città. Le degustazioni, in piazza, per le nostre delegazioni e per la cittadinanza.

Prodotti tipici locali messi a disposizione da Slow Food. Perché la valorizzazione del territorio passa anche attraverso il cibo. Il progetto della streetart a Paganica, realizzato in collaborazione con Re­acto fest, associazione culturale aquilana che già negli anni passati ha portato in città streetartist di fama nazionale. Il percorso culturale La festa è anche l’occasione per attraversare la città con una visita guidata per le nostre delegazioni organizzata in collaborazione con l’associazione aquilana Archeoclub. Una tavola rotonda pensata come momento di incontro e confronto sul futuro de L’Aquila.

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L'intervento Un tesserino per la legalità nei cantieri di Firenze

di MARCO BENATI (segretario generale Fillea Cgil Firenze) “Cantieri trasparenti a Firenze”: con questo bellissimo slogan, il sindaco Nardella ha annunciato di mettere a disposizione dei cittadini, in tempo reale, il numero degli operai che lavorano nei cantieri della tramvia, grazie al nuovo tesserino elettronico promosso dalla Cassa Edile di Firenze. Si tratta di procedure e tecnologia molto semplici che permettono di verificare in anticipo l'assunzione, la formazione, le visite mediche, e in seguito la congruità delle ore di lavoro denunciate per ogni operaio. La trasparenza è il principale antidoto contro l'illegalità, il lavoro nero e la concorrenza sleale tra imprese, e per questo Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno persistito per arrivare a questo strumento e bisogna dare atto all'Associazione Costruttori di Firenze di aver creduto in questo avanzato servizio della Cassa Edile di Firenze. E bene ha fatto anche il Presidente della

Regione Rossi a far approvare, a marzo di quest'anno, una delibera per la lotta agli infortuni sul lavoro (purtroppo aumentati nei cantieri della Toscana) con cui si indica prioritaria la registrazione giornaliera delle presenze e degli orari di lavoro nei cantieri per le opere di valore superiore a cinque milioni.

Questo percorso di trasparenza deve essere da tutti sostenuto, istituzioni, organi di controllo, stazioni appaltanti, e deve essere applicato in modo sempre più esteso. Riteniamo che “il cantiere trasparente” sia un impegno dovuto per le opere pubbliche, a partire dai cantieri delle grandi opere che si apriranno nei prossimi mesi a Firenze. Inoltre questo servizio in futuro dovrebbe trovare un riconoscimento positivo anche nella valutazione delle offerte nelle gare di appalto.

In questi giorni tutti vedono il valore del lavoro degli edili che stanno “ricucendo” la grave ferita del lungarno Torrigiani, e che quest'estate, lungo i cantieri della tramvia, sono chiamati, con gran fatica, a “tagliare e cucire” le strade per la mobilità sostenibile a Firenze. Gli oltre 10.000 lavoratori edili di Firenze hanno diritto al riconoscimento del valore del loro lavoro, a partire dal rinnovo del contratto collettivo e dalle suddette procedure che rendono trasparenti le condizioni di lavoro.

Pensiamo solo che, se fosse riconosciuto a tutti gli edili il tesserino elettronico, ci sarebbe un abbattimento dell'evasione contributiva e fiscale che garantirebbe “in abbondanza” una riforma delle pensioni con il sacrosanto diritto per gli edili a ritirarsi dal lavoro ben prima dei 67 e passa anni, come ingiustamente avviene oggi. (intervento pubblicato su Repubblica Firenze il 17­6­2016)

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Livorno Il primo luglio sciopero generale "Fermiamoci per risollevarci"

"Tutta la città si ferma, per potersi risollevare” È questo lo slogan che accompagnerà lo sciopero e la manifestazione previsti per il prossimo 1° luglio, indetti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Lo scopo è quello di far dialogare una città che ormai si trova sull’orlo del baratro, per poter raggiungere tutti insieme degli obiettivi prefissati, che saranno di interesse generale. “In questo momento Livorno si trova in un punto di non ritorno – spiega Maurizio Strazzullo della Cgil – ed è importante far stringere la città su opere concrete, che diano sostegno ai lavoratori”.

“Adesso bisogna accantonare i litigi e tutte le divergenze, e impegnarci per risolvere la situazione, gli strumenti ci sono stati dati – continua Angelo Colombo della Uil – e dobbiamo sfruttarli al meglio”.

Il primo punto da risolvere è quello di trovare un modo per dare concretamente uno slancio all’economia e al commercio di Livorno e della sua provincia, ci sono due possibilità: la prima è quella di

sfruttare un progetto per la creazione di nuovi posti di lavoro, questo progetto potrà essere relativo al porto, oppure alle nuove aree industriali, le gare di appalto, il turismo crocieristico, il nuovo ospedale o un progetto sui rifiuti. La seconda possibilità è quella di lavorare sugli ammortizzatori sociali in modo che nessun lavoratore o disoccupato si trovi in difficoltà, accogliere le richieste di chi ha bisogno e dare sostegno al reddito dei livornesi.

I sindacati vogliono precisare che “non si tratta di un’iniziativa contro qualcuno”, ma anzi, auspicano che le istituzioni salgano sul palco insieme ai sindacati, serve uno schieramento di tutta la città, dall’amministrazione all’opposizione, per ridare vita a Livorno. “Questo deve essere un punto di partenza per la città, non un punto di arrivo – spiega Giovanni Pardini della Cisl – da ora in avanti dovremmo essere tutti dalla stessa parte per far fronte alla crisi che sta colpendo questa città”.

Lo sciopero è previsto per il prossimo 1° luglio e prevede una manifestazione che partirà alle 9.30 da Piazza Magenta fino ad arrivare in Piazza del Municipio, passando per Piazza Cavour, Piazza Grande, Via Grande e Via San Giovanni.

Lo sciopero e la manifestazione riguardano tutta la provincia di Livorno, quindi anche Cecina, Rosignano e Collesalvetti. (fonte: quilivorno.it)

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Cinema Puccini Firenze, il calendario estivo degli spettacoli: si parte nel weekend

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube IL PRESIDIO I lavoratori dell'igiene ambientale in sciopero Sit­in regionale a Firenze sotto Palazzo Vecchio "Sì a un nuovo Contratto" GUARDA IL VIDEO

IL MASTER Sindacalisti a un corso di formazione all'Università di Firenze Interviste a Fabio Giovagnoli (Ires) e ai docenti GUARDA IL VIDEO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'ANGOLO SPI/1 Campi di lavoro nei terreni tolti alla mafia, i pensionati toscani partecipano Intervista a Claudio Bicchielli della segreteria regionale GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI/2 La prima volta (alle urne) non si scorda mai A Firenze la testimonianza delle donne che votarono nel 1946 GUARDA IL VIDEO

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La rubrica L'ACCESSO AL FASCICOLO PERSONALE E' UN DIRITTO DEL LAVORATORE “Il diritto soggettivo del lavoratore di accedere al proprio fascicolo

riguardava. Da qui il ricorso in sede giurisdizionale diretto a ottenere

personale è tutelabile in quanto tale perché si tratta di una posizione

l’accesso immediato a tutti i dati della lavoratrice, ovunque conservati, e

giuridica soggettiva che trae la sua fonte dal rapporto di lavoro”. Questo

a consentirne l’integrazione in caso di mancanze; a tali pretese si

è quanto ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione con la recente

aggiungevano le richieste di risarcimento del danno. La Cassazione,

sentenza n. 6775, depositata lo scorso 07 aprile. Ma andiamo per gradi.

entrando nel merito della questione, da un lato, ha confermato l’obbligo

La questione sottoposta all’esame degli Ermellini concerneva il ricorso

del datore di lavoro di conservare un apposito fascicolo, con gli atti e i

di una lavoratrice che, a causa delle sue condizioni di salute (nello

documenti più significativi relativi al percorso professionale del

specifico, la dipendente aveva subito un intervento all’occhio che non le

dipendente (ivi comprese le valutazioni e i documenti motivanti le

consentiva di riprendere le sue mansioni comportanti l’uso di

stesse); dall’altro, ha stabilito che tutta tale documentazione deve

videoterminali), era stata trasferita a svolgere mansioni diverse e da

essere facilmente e liberamente consultabile dal lavoratore interessato.

allora aveva ricevuto note negative sulle sue capacità professionali. Al

Nel caso in cui l’azienda neghi al dipendente l’accesso al fascicolo o

fine di conoscere ed esaminare le motivazioni con cui erano state

alla documentazione relativa alla sua storia professionale e alle

espresse tali valutazioni, la dipendente chiedeva più volte alla sua

motivazioni che riguardano le valutazioni espresse dall’azienda, il

datrice di lavoro di poter accedere ai documenti che avrebbero dovuto

dipendente può sempre rivolgersi al Garante per la protezione dei dati

far parte del suo fascicolo, senza, tuttavia, ricevere alcuna risposta. Il

personali e, in seguito ­ ovvero nel caso in cui il datore non ottemperi a

comportamento omissivo dell’azienda proseguiva anche (e addirittura) a

quanto impartitogli dal Garante ­ al giudice ordinario, chiedendo, in

seguito dell’intervento dell’Autorità Garante della Privacy che, con due

quest’ultimo caso, anche la condanna della società al risarcimento di

distinti provvedimenti, aveva ordinato alla Società di consegnare

tutti i danni (patrimoniali e non) subiti per la condotta denunciata.

immediatamente

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alla

dipendente

il

fascicolo

personale

che

la

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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NonSoloToscana

Consorzi di bonifica, i lavoratori saranno in sciopero il 30 giugno

“Sono momenti difficili quelli che stanno vivendo in questi mesi i lavoratori dei Consorzi di Bonifica a livello nazionale e di riflesso anche in Toscana. La rottura del tavolo per il rinnovo del CCNL e la chiusura mostrata dalla controparte ci appare inspiegabile vista la volontà manifestata unitariamente da Fai, Flai e Filbi a trattare, anche a oltranza, in modo aperto e responsabile su tutti i temi in discussione”. È questo il commento dei sindacati che organizzano i lavoratori dei consorzi di bonifica, rispetto alla rottura del tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle Bonifiche. “I Consorzi di Bonifica sono una risorsa per il Paese ed in Toscana sono sempre più enti moderni e dinamici proiettati non solo alla tutela ed alla difesa del suolo ma anche a ricoprire quelle funzioni di salvaguardia esercitate dalle ex Province.

Il contratto collettivo nazionale oltre ad essere determinante per garantire un adeguato livello di tutele ai lavoratori e assicurare servizi efficienti ai territori ed all’agricoltura, rappresenta un elemento

unificante per un settore così variegato e differenziato a livello regionale ­ proseguono ­. Sono perciò incomprensibili le rigidità manifestate dalla controparte su tematiche fondamentali quali la disciplina del cambiamento di mansioni, la tutela dei lavoratori stagionali, la classificazione e il salario ed a maggior ragione non comprendiamo l’accanimento nei confronti delle agibilità sindacali, soprattutto in un momento in cui, in particolare nelle regioni meridionali, il sindacato ed i lavoratori sono in prima linea per difendere non solo il lavoro e le retribuzioni, ma anche gli stessi enti consortili ed i servizi all’agricoltura. Le iniziative messe in campo da Flai, Fai e Filbi unitariamente e che prevedono il blocco degli straordinari dal 24 giugno al 2 luglio, lo sciopero regionale il 30 giugno fino ad arrivare al 20 luglio con il proclamato sciopero nazionale, sono comunque tutte finalizzate alla ripresa delle trattative con l’auspicio di giungere, presto, ad una positiva conclusione del contratto che ormai da 18 mesi è in fase di rinnovo".

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana IL

PROGETTO COSTITUZIONALE DELL'UGUAGLIANZA

A cura di: Chiara Giorgi (prefazione di Stefano Rodotà). Parole chiave: uguaglianza società ­ povertà ­ diseguaglianza ­ Costituzione. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 200. ISBN: 9788823019164 È la forza delle cose che ha riportato al centro dell’attenzione, non solo italiana, il tema dell’uguaglianza: anzi delle disuguaglianze, perché questo è il dato ormai registrato impietosamente fino al suo punto estremo, il rapido aumento della povertà in gran parte del mondo. Nel nostro ordinamento costituzionale esistono appigli formidabili volti in questa direzioneLa domanda, allora, è se sia possibile ricostruire una società degli eguali. Il tema dell’uguaglianza esige un serio confronto intellettuale. A questo sono rivolti i saggi pubblicati nel volume per iniziativa della Fondazione Lelio e Lisli Basso Issoco.

E

DISTRIBUIRE

LA BORSA E LA VITA E RIDURRE IL TEMPO DI LAVORO

Autore: Marco Craviolatti (prefazione di Stefano Fassina). Parole chiave: sindacato ­ occupazione ­ lavoro ­ economia. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 307. ISBN: 9788823019157 Sofferenza sociale, minacce ambientali, crisi economiche ricorrenti... la necessità di profondi cambiamenti del «modello di sviluppo» è ormai consapevolezza diffusa, ma in quale direzione? La risposta ortodossa è da decenni la stessa: più lavoro. Però il lavoro è sempre di meno. Se dunque l’uovo di Colombo sotto gli occhi di tutti consistesse nella risposta opposta: meno lavoro? Meglio: nella distribuzione equa di un lavoro in diminuzione, ma più efficiente, dignitoso e utile alla collettività. Il testo esplora questa possibilità.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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Niforeika, un tuffo nel mare blu della Grecia in un hotel da sogno

DALL'8 AL 20 LUGLIO DAL 29 LUGLIO AL 10 AGOSTO DAL 23 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE PARTENZA 23/9, 890 A PERSONA PARTENZA 8/7 950 € A PERSONA PARTENZA 29/7 1190€ A PERSONA

costa di Kato Achaia. Adatto alle famiglie e alle coppie in cerca di relax e tranquillità. Servizi: ristorante, bar, piscina, sala giochi, campo da tennis e da pallacanestro, palestra, discoteca. Camere dotate di aria condizionata, tv, telefono. Spiaggia: di sabbia e ciottoli. Attività: bici, biliardo, snooker, pallacanestro, pallavolo, ping pong, tennis.

CARATTERISTICHE DELL'HOTEL

1° GIORNO: FIRENZE / ANCONA Partenza in pullman Gran Turismo da Firenze e da tante altre città toscane. Ritrovo dei partecipanti ad orario da stabilire e partenza per Ancona. Imbarco sulla nave traghetto per Patrasso.

L'hotel 4 stelle è posizionato lungo la costa occidentale greca, direttamente sulla spiaggia a 1,2 km dal centro di Niforeika. Hotel immerso nel verde, in un'area tranquilla, poco distante dalla bellissima

2° GIORNO: PATRASSO / NIFOREIKA Prima colazione libera sulla nave. Trasferimento in hotel.

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(viaggio in pullman FirenzeAncona, traghetto AnconaPatrasso, hotel 4 stelle, visite guidate, accompagnatore, assicurazioni)

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