Primomaggio 3 2017

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Numero 3/2017 - Anno 7

IL B EL L O D EV E A NC OR A V E NI R E I referendum su voucher e appalti, il decreto del Governo, l'esigenza di una legge: Cgil giovedĂŹ in presidio sotto Montecitorio, sabato a Roma l'attivo quadri pagine 2-4 In primo piano Skype in diretta Tv, lo speciale Inca, le trasmissioni: i nuovi media pagine 5-7 Europa, finanza, banche: il convegno e l'intervento pagine 9-10 Rubrica legale, edizione straordinaria con tutte le novitĂ pagine 18-24 Anziani a tavola, la crisi fa saltare i pasti pagina 25

La newsletter periodica

4-4-2017

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O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale di Dalida Angelini

(Segretaria generale Cgil Toscana)

I referendum, la legge, la Carta: il bello deve ancora venire Il Governo ha disposto per decreto l’abolizione dei voucher e la responsabilità in solido nei cambi d’appalto, sulla spinta dei referendum proposti dalla Cgil a suon di milioni di firme. Tutto a posto quindi?

No. Si tratta di un primo, importante e probabilmente storico risultato che premia le nostre battaglie. Ma fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Aspettiamo che i decreti vengano convertiti in legge, e solo dopo questi atti si potrà parlare di referendum saltati. Fino a lì, noi per il 28 maggio (data scelta dal Governo per le nostre due consultazioni) non prendiamo impegni, non smobilitiamo e continuiamo con le iniziative referendarie, dai volantinaggi al tour del Camper nei diritti nelle province toscane. Basta con i voucher e il lavoro comprato in tabaccheria, basta col lavoro svilito nei cambi d’appalto. E non smobiliteremo neanche dopo la legge o i referendum; abbiamo compiuto la scelta di rispondere ai bisogni delle persone con la Carta dei Diritti universali del lavoro, la cui discussione è stata incardinata in Parlamento, e vogliamo portare a casa un risultato anche lì perché vanno riscritte le regole del lavoro in questo Paese: per noi i diritti sono in capo alla persona e non alla tipologia contrattuale. Così abbiamo rotto il muro della rassegnazione di milioni di persone, non le deluderemo e intendiamo per questo andare avanti. Così come vogliamo proseguire sulla battaglia per l’Articolo 18, attraverso la contrattazione e iniziative legali. C'era la voglia nel Paese di uscire dalla cappa del “tanto non si può cambiare nulla”,

c’era il bisogno di ricostruire orizzonti.

In questi mesi di campagna abbiamo ascoltato la sofferenza di tantissime persone e anche la loro voglia di provare a non mollare. E grazie a tutti abbiamo già cambiato l'agenda politica del Paese: il lavoro è tornato un tema prioritario e si ridiscute di lotta alle diseguaglianze. Ci attendono due importanti appuntamenti: giovedì 6 aprile la Cgil sarà in presidio a Roma a Montecitorio nel giorno in cui ci sarà il primo voto alla Camera per l’abolizione dei voucher e il ripristino della responsabilità solidale negli appalti, mentre sabato 8 aprile, sempre a Roma, è in programma l’attivo nazionale di quadri e delegati: il bello deve ancora venire.

n. 3 - 4 aprile 2017

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La sfida Sabato a Roma l'attivo nazionale Giovedì presidio sotto Montecitorio “Dal Decreto alla Legge, la nostra sfida continua per conquistare la Carta dei diritti universali del lavoro”. Con questo spirito i quadri e i delegati della Cgil si riuniranno per l’Assemblea nazionale il prossimo 8 aprile a Roma, alle ore 9.30 presso il Teatro Brancaccio (via Merulana 244). I lavori saranno conclusi dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

La Cgil ha più volte ribadito che la mobilitazione proseguirà finché il Decreto varato il 17 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, che di fatto abroga l’istituto dei voucher e ripristina la responsabilità solidale negli appalti, non sarà convertito in Legge dal Parlamento.

Il decreto arriverà in aula alla Camera dei Deputati giovedì 6 aprile, data in cui la Confederazione terrà un presidio in Piazza Montecitorio a partire dalle ore 14.30.

All’iniziativa parteciperà Susanna Camusso.

n. 3 - 4 aprile 2017

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La sfida Dalla Toscana le storie di voucher e appalti e di chi ha detto "basta" Maria, Sara, Francesca, Laura, Ludovica, Eloise, Monica, Maria Domenica, Adriana, Davide: dalla Toscana video­storie di voucher e appalti, storie di lavoro svilito e di voglia di dire "basta" IL LINK ALLA PLAYLIST

n. 3 - 4 aprile 2017

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Media Ogni venerdì su Toscana Tv (h12,30) la Cgil Toscana in diretta Skype

GUARDA IL VIDEO

n. 3 - 4 aprile 2017

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Media Ogni lunedĂŹ lo speciale previdenza di Inca Cgil Toscana su La Nazione La vita di due donne, Federica e Monica. Una lavora in Biblioteca nazionale a Roma, e viene pagata con scontrini alimentari (per un valore massimo di 400 euro), l'altra vive nel piĂš assoluto precariato in Veneto e viene retribuita coi voucher (la receptionist, la cameriera, la banconiera). "Siamo stanche, ci sentiamo nessuno

n. 3 - 4 aprile 2017

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Media Cecchi (Fisac) sulle banche (Teleiride) Sui voucher tanta Cgil su Rtv38

RIGUARDA LA PUNTATA DEL 22 MARZO

RIGUARDA LA PUNTATA DEL 17 MARZO

n. 3 - 4 aprile 2017

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L'icona La tessera della Cgil per l'anno 2017: sì in tutte le lingue

Iscriversi alla CGIL vuol dire entrare a far parte attivamente

valore dirimente, rappresenta la solidarietà tra lavoratori,

della più grande e articolata organizzazione delle lavoratrici e

precari,

dei lavoratori, con i suoi circa 6 milioni di iscritti e le sue

emancipazione. Solo l’azione collettiva, infatti, può porre un

centinaia di sedi. Perché iscriversi? Perché la CGIL è il

argine all’individualismo imperante, oggi più che mai. Per questi

sindacato di chi ha un lavoro, di chi lo ha ma precario, di chi

motivi la CGIL è la casa comune per i lavoratori, per i giovani e

non lo ha e lo cerca e dei pensionati; perché la CGIL svolge un

per i pensionati. Il valore dell’iscrizione passa anche attraverso

ruolo di protezione dall’incondizionato funzionamento del

l’offerta di servizi e tutele alle persone che cercano una risposta

mercato, difendendo i diritti individuali e collettivi contro i

ai problemi che incontrano nell’attività lavorativa, nei rapporti

soprusi e le ingiustizie. Con la sua presenza nei luoghi di

con il fisco, in campo previdenziale, nella tutela della salute o

lavoro, nel territorio e tra i cittadini, la CGIL opera per la

nell’accesso ai servizi sociali alla persona. In tutti questi casi, e

ricostruzione delle solidarietà, ovvero l’integrazione di parti della

in generale per tutto ciò che riguarda l'esigibilità dei tuoi diritti, il

società, attraverso la pratica quotidiana, l’impegno concreto di

“Sistema Servizi” della CGIL ti può efficacemente aiutare. Oggi

rappresentanza

e

più che mai rafforzare il sindacato è importante per arginare e

negoziazione. Iscriversi è una scelta importante, soprattutto,

contrastare gli attacchi contro i lavoratori, contro i giovani e

perché la CGIL difende e persegue la “confederalità”, cioè

contro i pensionati. Lo puoi fare iscrivendoti alla CGIL e rendere

quella forma originale della rappresentanza degli interessi delle

così più efficace ed incisiva l’azione di rappresentanza dei

persone che assume valori generali, sociali, insieme alle

lavoratori.

rivendicazioni contrattuali e di categoria. La confederalità è un

IL LINK PER ISCRIVERSI ON LINE

e

l’attività

capillare

di

contrattazione

n. 3 - 4 aprile 2017

pensionati

nel

loro

costante

processo

di

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Fisac/1 "Cercasi Europa": il materiale del convegno internazionale

Giornata di confronto all’Istituto degli Innocenti di Firenze per ” CERCASI EUROPA” un incontro di riflessione sulla crisi bancaria, politica, economica e sociale del continente promossa da Fisac e Cgil Toscana in collaborazione con la Fondazione F. Ebert.

Materiali: ­ Slides

­ Presentazione ­ Locandina e programma ­ Rassegna siti ­ Streaming Youtube ­ Interviste: ­ Podcast Controradio ­ Pagina completa dal sito di Controradio LEGGI TUTTO

n. 3 - 4 aprile 2017

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Fisac/2 L'Europa sta al passo delle nuove tecnologie finanziarie?

di ANNA MARIA ROMANO (Dipartimento internazionale Fisac Cgil) Il 23 marzo scorso si è tenuta a Bruxelles una conferenza organizzata dalla Commissione Europea sul tema “#FinTechEU ­ Is EU regulation fit for new financial technologies?”. A margine della conferenza che ha riunito istituzioni, regolatori, operatori e studiosi da tutta Europa, la Commissione ha presentato un “action plan”, un piano di azione sulla tutela dei consumatori nell’ambito dei servizi finanziari.

La digitalizzazione è una rivoluzione che sta investendo e cambiando il nostro mondo in modo ancora imprevedibile. In modo particolare, ci si domanda come impatterà sul settore finanziario, in quanto è il più grande utilizzatore di servizi tecnologici e la cui rapida trasformazione ha già conseguenze pratiche in una dimensione in cui il rapporto tra clienti e fornitori non è più limitato da distanza fisica o addirittura da differenze linguistiche.

Le tecnologie che stanno guidando la rivoluzione della tecnologia finanziaria, (parole impossibili come cloud computing, blockchain, intelligenza artificiale, servizi automatizzati, Big Data di Orwelliana memoria) cambiano non solo il gioco per il settore finanziario, ma anche la nostra quotidianità ed il

futuro di territori e comunità. Tutto ciò comporta delle nuove opportunità, ma anche grandi rischi che che vanno attentamente analizzati e compresi da tutte le parti in causa: comporta capire come reagiscono i partecipanti al mercato, sia quelli che ne fanno parte ormai da tempo così come gli altri che cercano di entrare come fornitori alternativi; significa definire come dovrebbero reagire le autorità di regolamentazione, e anticipare, tali modifiche al fine di rendere l'UE la più Fintech­friendly possibile; significa individuare i nuovi rischi di marginalizzazione sociale e lavorativa e disegnare un’alternativa possibile in termini di lavoro e di presidio di territori che rischiano di diventare deserti umani.

La politica e il quadro normativo devono garantire che la regolamentazione UE sia in grado di sostenere l'innovazione e la sua supervisione, preservando la stabilità finanziaria, ma garantendo mercati equi, al servizio degli investitori e dei consumatori. E dei lavoratori.

Il cambiamento,i benefici devono essere redistribuiti, in termini di ricchezza, di riqualificazione e formazione prima di tutto dei lavoratori. Non si può pensare alla digitalizzazione come solo strumento di risparmio di costi di lavoro: è un’idea vecchia che ha già dimostrato la sua falsità. E poi, tutto il tema legato alla Cybersecurity, la sicurezza e la riservatezza dei dati e i possibili furti informatici (hackeraggio).

La fiducia è la base della finanza e la protezione dei dati diventa cruciale in un mondo digitale da una duplice angolazione: da una parte, la sicurezza informatica e la salvaguardia dei dati; dall’altra il rispetto e la consapevolezza delle persone in merito alla raccolta dei dati e al loro utilizzo trasparente. C’è il bisogno che i dati detenuti dalle istituzioni finanziarie siano al sicuro. LEGGI TUTTO

n. 3 - 4 aprile 2017

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Lo sciopero A Roma tanta Filcams Cgil Toscana per la manifestazione per il CCLN

n. 3 - 4 aprile 2017

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Sanità Il paziente è sempre al centro?

Se ne parla con Pedretti e Rossi

n. 3 - 4 aprile 2017

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Pisa "Il lavoro, questo sconosciuto" Il 10 aprile Camusso alla Normale

A QUESTO LINK PER SEGUIRE LA DIRETTA VIDEO

n. 3 - 4 aprile 2017

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L'iniziativa Il pittore Valerio Giovannini ha donato un quadro a Cgil Toscana Angelini. Giovannini, classe 1977, fiorentino, da qualche anno vive e dipinge a Lisbona. Sue opere sono state acquistate o esposte in Italia, Ecuador, Inghilterrra, Francia, Irlanda, Portogallo, Germania, USA, Russia, Olanda e Cina. Nel suo sito valeriogiovannini.com la biografia, le foto dei quadri, i video, i live paintings, i progetti realizzati (tra cui un cartone animato), le esibizioni, i cataloghi, le esposizioni (in Italia attualmente ha esposto a Lucignano).

2010, manifestazione Cgil al Circo Massimo a Roma.

Un ragazzo di origini africane, con un turbante dai colori della bandiera italiana, casacchina Cgil e bandiera del sindacato in mano. Una foto che lo immortala, quasi casuale. E quella foto diventa poi un quadro, intitolato “CGIL” e donato dall’autore alla segretaria di Cgil Toscana Dalida Angelini, che lo ha appeso nel suo ufficio. E l’autore, pittore (che ha scelto per l’opera un fondo oro a rappresentare “una sorta di sacralità secolare”), è Valerio Giovannini, che ha consegnato personalmente il suo lavoro ad n. 3 - 4 aprile 2017

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Lucca

Portella della Ginestra e legalitĂ Se ne discute il 6 aprile a Lucca

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La promozione Teatro Puccini di Firenze, sconti agli spettacoli per gli iscritti Cgil teatrale del best seller di John Gray.

Intero I° settore €28 / II° settore €23 PREZZI RISERVATI I°settore €22/ II°settore €17I Martedì 11 aprile ore 21 RBR Dance Company: "The man ­ the passion of the Christ", regia Cristiano Fagioli, coreografie Cristina Ledri e Cristiano Fagioli con la collaborazione dalla compagnia.

La passione messa in danza nel duplice significato della Passione di Cristo, esempio d’infinito amore verso i suoi figli, e della passione, continua e tenace, che serve per narrarla sulla scena attraverso la danza e le sue mille suggestioni: ancestrali, culturali, emozionali. Attraversando i momenti salienti della storia più antica del mondo quale esempio di dedizione, redenzione e assoluta speranza.

Intero I° settore €23 / II° settore €18,40 PREZZI RISERVATI I°settore €17/ II°settore €13 Teatro Puccini di Firenze, stagione teatrale 2016/2017, segue il calendario degli eventi in promozione riservata agli iscritti Cgil. Per acquisti o informazioni: telefono 055362067, mail promozionegruppi@teatropuccini.it Sabato 8 aprile ore 21 Paolo Migone in "Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere", di John Gray Tutti si sono già scontrati e irritati per i comportamenti incomprensibili dell’altro sesso. Le ragioni? Si pensa troppo spesso che l’altro funzioni come noi, dimenticando che è fondamentalmente diverso. E' in questi contesti che interviene Paolo Migone con la sua comicità surreale e irridente nell’adattamento

Giovedì 20 aprile ore 21 Magda Clan: "Extra_vagante". Artisti: Alessandro Maida, Elena Bosco, Davide de Bardi, Daniele Sorisi, Giulio Lanfranco, Giorgia Russo / Musicisti: Giovanni Simon, Giovanni Falvo, Achille Zoni / Staff: Annalisa Bonvicini, Rosario Maghi Amato, Marina Mezzogiorno Nuovissima versione di Extra_vagante con musicisti dal vivo. Un progetto artistico che è nato dalla volontà di ristrutturare la forma “cabaret” per destrutturare il circo con immagini surreali, tagliente ironia e una struttura più aperta. Il ritrovo è una vecchia soffitta dove, tra stracci e robi vecchi, il MagdaClan anima il suo circo.

Intero Platea €19,50 PREZZO RISERVATO €14

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube MASSA "Salvare la Rational si può e si deve" In campo la determinazione dei lavoratori GUARDA IL VIDEO

LO SCIOPERO Fondazioni liriche, a Firenze la manifestazione nazionale dei lavoratori "La riforma del Governo minaccia le professionalitĂ " GUARDA IL VIDEO

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La rubrica ADDIO ALLA MOBILITA' DA QUEST'ANNO E' NASPI PER TUTTI Lo scorso 1° gennaio 2017 è ufficialmente calato il sipario sulla

51, aumentata a 18 per i lavoratori di età superiore, con un

mobilità per i lavoratori colpiti da licenziamento collettivo. Dopo

ulteriore e progressivo aumento di durata per i licenziamenti

un periodo di progressiva limitazione e ben 25 anni di “servizio”,

intervenuti nelle aree del Meridione.

il sussidio legato ai processi di riduzione collettiva di personale ­

Dallo scorso primo gennaio il trattamento di disoccupazione sarà

spettante ai lavoratori licenziati da imprese industriali con più di

uguale per tutti: non conta l'età, né l'area geografica dello

15 dipendenti o commerciali con oltre 50 – ha definitivamente

stabilimento, ma solo l'anzianità contributiva maturata negli

cessato di esistere. Questo è uno degli effetti “differiti” nel tempo

ultimi quattro anni e le giornate effettive di lavoro svolte

dell'ormai nota a tutti Riforma Fornero (Legge n. 92/2012).

nell'ultimo anno.

Si è così realizzato il passaggio definitivo dalla mobilità, forma di

Con l'indennità di mobilità spariscono per i licenziati dal 1.1.2017

indennità collettiva, alla NASpI, tipico trattamento di natura

anche gli incentivi di natura economica e contributiva a favore

individuale. I lavoratori licenziati dopo il 31 dicembre dell'anno

dei datori di lavoro che assumono lavoratori iscritti nelle apposite

ormai finito, infatti, potranno beneficiare unicamente della Nuova

liste (anch'esse definitivamente soppresse); viene, invece,

Assicurazione Sociale dell'Impiego, sempre (e solo) se in

introdotto uno specifico incentivo per le imprese che ricorrono

possesso dei requisiti richiesti per la fruizione della stessa.

all'assunzione di dipendenti che percepiscono la nuova

La novità non è di poco conto. Difatti, se la NASpI, riconosciuta

assicurazione sociale per l'impiego, detti anche disoccupati

per la metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro

involontari. In particolare, chi assume un percettore di Naspi a

anni, prescinde dall’età e dal luogo di residenza dell’interessato,

tempo pieno (anche se determinato) riceverà per ogni mensilità

l’indennità di mobilità, da sempre considerata lo strumento più

di retribuzione corrisposta al dipendente un contributo mensile

sensibile alle esigenze del Paese, veniva riconosciuta –

pari al 20% dell'indennità residua che al mese sarebbe stata

quantomeno per l'anno 2016 – fino a dodici mesi per i c.d. under

corrisposta al lavoratore. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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La rubrica IL PERIODO DI COMPORTO COMPRENDE I SABATO-DOMENICA FUORI CERTIFICATO La malattia rappresenta nel nostro ordinamento un’ipotesi legale di sospensione del rapporto

lavorativa, atteso che solo il ritorno in servizio rileva come causa di cessazione della

di lavoro causata dalla impossibilità sopravvenuta della prestazione lavorativa: l'art. 2110 c.c.

sospensione del rapporto, con la conseguenza che i soli giorni che il lavoratore può

infatti dispone che in caso di malattia il rapporto di lavoro viene sospeso e che il dipendente

legittimamente richiedere che non siano conteggiati nel periodo di comporto sono quelli

in malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro nei limiti di un determinato periodo

successivi al suo rientro in servizio. Pertanto, nel caso di più certificazioni mediche, l’una di

(c.d. periodo di comporto) stabilito dalla legge e dai contratti collettivi. Decorso tale termine, il

seguito all’altra, che prevedano il riposo dal lunedì al venerdì, senza nulla aggiungere circa il

dipendente deve rientrare in servizio perché, viceversa, potrebbe essere licenziato per

sabato, la domeniche o altri giorni festivi, dovranno essere conteggiati come giorni di assenza

superamento del periodo del comporto. Diventa quindi essenziale determinare la durata del

anche questi ultimi, dovendosi presumere la continuità dell'episodio morboso anche in tali

termine di comporto, solitamente disciplinato dai contratti collettivi che distinguono due

giorni, pur non essendo espressamente indicati nei certificati medici. Proprio sul tema è

ipotesi: il comporto “secco”, che fissa il termine di conservazione del posto nel caso di

tornata di recente la Corte di Cassazione che, con sentenza n. 24027 del 24/11/2016, ha

un'unica malattia di lunga durata, ed il comporto “per sommatoria”, che stabilisce il termine di

ribadito l’orientamento di cui sopra. Nel caso in commento, la Suprema Corte ha infatti

conservazione del posto nel caso di più malattie verificatesi in un determinato arco temporale.

respinto il ricorso di un lavoratore che, licenziato per superamento del periodo di comporto,

Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale (cfr. Cass. 24.9.2014 n. 20106; Cass.

contestava l’inserimento nel conteggio anche delle domeniche e dei giorni non lavorativi non

15.12.2008 n. 29317; Cass. 23.6.2006 n. 14633; Cass. 10.11.2001 n. 21385), nella

compresi nei certificati medici, ribadendo il principio di diritto consolidato nella giurisprudenza

determinazione del periodo di comporto devono essere considerati (ove la disciplina

della Corte secondo cui “la necessità di tener conto, ai fini del calcolo del comporto, dei giorni

contrattuale non contenga esplicite previsioni di diverso tenore) anche i giorni non lavorati

non lavorativi cadenti nel periodo di assenza per malattia, dovendosi presumere la continuità

(come per esempio: il sabato, la domenica o altri giorni festivi) che cadono nel periodo di

dell’episodio morboso. Detta presunzione di continuità opera sia per le festività ed i giorni non

malattia, dovendosi presumere in quei giorni la continuità dell’episodio morboso e

lavorativi che cadono nel periodo della certificazione, sia nella diversa ipotesi di certificati in

l’indisponibilità del lavoratore, salvo che egli fornisca la prova contraria. In particolare, il

sequenza di cui il primo attesti la malattia fino all’ultimo giorno lavorativo che precede il riposo

medesimo orientamento ritiene che la prova idonea a smentire la suddetta presunzione di

domenicale ed il secondo la certifichi a partire dal primo giorno lavorativo successivo alla

continuità può essere costituita soltanto dalla dimostrazione dell'avvenuta ripresa dell'attività

domenica”. LEGGI TUTTO

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La rubrica LICENZIAMENTO PER GMO: E' LEGITTIMO IL RECESSO DATORIALE ANCHE SENZA CRISI E' degna di nota la sentenza n. 13516 del 01.07.2016 con la quale la

sempre anche in un risparmio o contrazione dei costi, in termini

Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro torna su un

assoluti o percentuali." Non importa ­ afferma la Corte ­ che il

argomento ampiamente dibattuto qual è il licenziamento per

risparmio o la contrazione dei costi servano ad impedire perdite

giustificato motivo oggettivo (g.m.o.), prendendo però una posizione

d'esercizio o siano destinate solo a procurare un incremento di

su cui è opportuno riflettere. Per molto tempo infatti, abbiamo sentito

profitto: l'importante è che tale ultima finalità sia perseguita attraverso

rammentare come i termini "profitto" e "licenziamento" fossero tra

un mutamento nell'organizzazione tecnico­produttiva genuino e non

loro inconciliabili, mentre invece così non è, o almeno non lo è a

strumentale ad espellere personale non gradito.

determinate condizioni.

Ovvero: il risultato non può essere raggiunto attraverso un

La giurisprudenza di legittimità era allineata sulla posizione di

abbattimento del costo del lavoro realizzato con il puro e semplice

considerare legittimo il licenziamento per c.d. g.m.o. soltanto in

licenziamento.

presenza di una grave e profonda crisi non temporanea. Ma a dire il

La Corte porta l'esempio del lavoratore anziano, che abbia un elevato

vero, è l'art. 3 della legge n. 604 del 1966 a stabilire che il

livello di inquadramento contrattuale e che abbia maturato tutti gli

licenziamento sia ammesso per "ragioni inerenti all'attività produttiva,

scatti di anzianità: il suo licenziamento non sarà giustificabile ove la

all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa".

sua posizione lavorativa permanga immutata in azienda e sia

Può darsi che la Cassazione, nel "rileggere" il vecchio dettato

semplicemente attribuita ad un lavoratore “meno costaso”.

normativo, abbia sentito la pressione del mercato in evoluzione, e

In definitiva, la ricerca di un incremento della produttività (profitto)

che per questo abbia inizialmente esteso la legittimità del

può essere la ragione del licenziamento ove però sia accompagnata

licenziamento anche alle ipotesi di riorganizzazioni non strettamente

da

collegate a situazioni di crisi.

potendo richiedersi al datore di lavoro dimostrare anche l'esistenza di

La sentenza ritiene che "ogni incremento di produttività si traduce

sfavorevoli contingenze di mercato. LEGGI TUTTO

un

mutamento

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nell'organizzazione

tecnico­produttiva,

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La rubrica LAVORATRICE MADRE: NIENTE LICENZIAMENTO SE IL NO AL TRASFERIMENTO E' POST MATERNITA' Il licenziamento della lavoratrice madre che si rifiuti di riprendere

assunto, a tempo indeterminato, un nuovo responsabile per l’area

servizio presso una diversa sede di lavoro è illegittimo se il

vendita fiorentina, peraltro inquadrato in un livello inferiore rispetto alla

trasferimento è preordinato a sostituire la dipendente con un altro

lavoratrice assente. Un mese prima del programmato rientro in

lavoratore e non è frutto della reale soppressione della posizione

servizio della dipendente titolare del ruolo, la società ha attribuito al

lavorativa. Questo è quanto ha stabilito la Suprema Corte di

nuovo assunto anche la gestione dei punti vendita di Pisa e Siena.

Cassazione, con la recente sentenza n. 3052/2017, che ha

Proprio in forza di tale riorganizzazione, l’azienda datrice ha

confermato la decisione della Corte d'Appello di Firenze, secondo la

denunciato la soppressione del vecchio ruolo ricoperto dalla

quale in presenza di un lavoratore assunto a tempo indeterminato

lavoratrice in maternità, con conseguente necessità del suo

nella stessa posizione di una lavoratrice in congedo di maternità, il

trasferimento. Posta di fronte al rifiuto della dipendente, la società ne

trasferimento a cui quest'ultima si era opposta doveva ritenersi nullo,

ha disposto il licenziamento.

inficiando così la legittimità del successivo licenziamento, in quanto

È nel quadro appena descritto che la Suprema Corte di Cassazione,

non sorretto dalla dichiarata impossibilità di adibirla a mansioni presso

ricollegandosi alle valutazioni espresse dalla Corte territoriale, ha

la sede di origine, ma esclusivamente dalla volontà del datore di

ritenuto che il comportamento complessivo della società fosse

lavoro di rimpiazzare la lavoratrice assente. Andiamo per gradi.

preordinato alla espulsione della dipendente e non, invece, motivato

La vicenda sottoposta alla Corte romana riguarda una responsabile

da un corretto esercizio del potere di trasferimento. Pur a fronte

del punto vendita di Firenze di una società attiva nel settore Retail, la

dell'invocata riorganizzazione, osserva la Corte, la posizione ricoperta

quale, al rientro in servizio dopo un periodo di assenza per maternità

dalla dipendente doveva e poteva essere a lei riassegnata al rientro

seguito dall'obbligo di smaltire le ferie arretrate, è stata trasferita a

dal periodo di maternità, considerate le sue competenze professionali,

Milano. Nel corso del periodo di assenza per astensione obbligatoria

non di certo inferiori a quelle del lavoratore chiamato a sostituirla

della dipendente, la società datrice di lavoro (ecco il punto!) ha

durante il periodo di assenza dal posto di lavoro. LEGGI TUTTO

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La rubrica NON C'E' NESSUN TRASFERIMENTO PER CHI ASSISTE UN FAMILIARE DISABILE Il lavoratore che fruisce dei permessi previsti dalla legge 104/1992 non può essere trasferito ad altra sede

possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non possa essere trasferito senza consenso.

senza il suo consenso, anche se il familiare assistito non versa in gravi condizioni di salute. Lo ha ribadito

Nessun dubbio si pone quando il parente assistito versi in stato di handicap grave certificato, mentre la

la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 25379 del 12.12.2016, dando sostanziale continuità

questione, affrontata dalla Cassazione, riguarda il caso in cui la disabilità non sia giudicata (o dimostrata)

ad un proprio precedente orientamento. Con la sentenza in commento la Cassazione torna su un

grave. Nell'affrontare la questione della corretta interpretazione dell'art. 33, comma quinto della legge

argomento già dibattuto come il trasferimento del lavoratore beneficiario dei permessi della legge 104/92.

104/92, la Cassazione accoglie la critica fatta alla Corte territoriale, di aver dato una lettura non in linea

E' tuttavia degna di nota la riaffermazione di un principio importante compiuto dalla pronuncia in funzione

con l'evoluzione della giurisprudenza di legittimità. Ed infatti, la Cassazione ricorda come già in altra

di tutela della persona disabile. Per una maggior chiarezza, ripercorriamo brevemente la questione. Con

sentenza, la n. 9201/2012, era stato affermato il principio secondo cui la norma de quo deve essere

la sentenza n. 9777/2011 il Tribunale di Roma (Sezione Lavoro) rigettava la domanda proposta da una

interpretata in termini costituzionalmente orientati, alla luce sia dell'art. 3, secondo comma Cost., che

lavoratrice, titolare di permessi ex lege 104/92, volta (tra l'altro) all'accertamento dell'illegittimità e/o

dell'art. 26 della Carta di Nizza e della Convenzione ONU del 13.12.2006 sui diritti dei disabili, ratificata

inefficacia di un trasferimento operato nei suoi confronti, le cui ragioni tecnico­organizzative non erano

con legge n. 18 del 2009. Pertanto ­ prosegue la Suprema Corte ­ il trasferimento è vietato anche quando

peraltro contestate. Su appello della lavoratrice, la Corte d'Appello di Roma rigettava la domanda, in

la disabilità del familiare assistito non si configuri come grave, a meno che il datore di lavoro, pur a fronte

quanto, pur avendo la stessa lavoratrice dedotto la necessità di assistere un familiare (la madre) con

della natura e del grado di infermità psico­fisica del familiare, non provi la sussistenza di esigenze

handicap grave, non esisteva sul punto una valida documentazione in quanto tale grado di disabilità non

aziendali effettive ed urgenti, insuscettibili di essere altrimenti soddisfatte. Secondo la Cassazione, la

era ancora stato accertato dalla USL attraverso le apposite commissioni mediche previste dall'art. 4 della

Corte territoriale non avrebbe dovuto fermarsi alla mancanza di documentazione proveniente dalla USL

l. n. 104/92. Va detto però che la lavoratrice già godeva di permessi temporanei da parte dell'INPS. La

(sull'invalidità grave della madre), ma procedere invece ad una valutazione della serietà e rilevanza

norma di riferimento, già richiamata più volte (l. 104/929) è la Legge­quadro in materia di assistenza,

dell'handicap (eventualmente sulla base della documentazione comunque disponibile), a fronte delle

integrazione sociale e diritti delle persone handicappate, e prevede tutta una serie di permessi e

esigenze produttive sottese al trasferimento, il che invece è stato omesso. Se in precedenza il testo della

agevolazioni di cui possono fruire sia i cittadini disabili che i parenti che li assistono. In particolare, l'art.

legge 104/92 aveva dato luogo a diverse possibili interpretazioni, dopo la pronuncia in commento, in

33, comma quinto della legge prevede che il genitore o un altro familiare lavoratore che assista con

funzione di tutela della persona disabile, il trasferimento deve dunque ritenersi invalido anche quando la

continuità un parente entro il terzo grado handicappato e con lui convivente, abbia diritto di scegliere, ove

disabilità del familiare non si configuri come grave. LEGGI TUTTO

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La rubrica I LIMITI AL DIRITTO DI CRITICA DEL LAVORATORE In una recente sentenza del 17 gennaio 2017, la Corte di Cassazione si

individuale alla integrità della reputazione. La critica deve, infatti, essere

è soffermata sulla possibilità per il lavoratore di criticare, anche

orientata al soddisfacimento di un interesse giuridicamente rilevante, di

aspramente, il proprio datore di lavoro. Si tratta di una fattispecie assai

valore almeno pari a quello del bene leso. Pertanto, per essere

delicata, nella quale i doveri di correttezza e collaborazione che

legittimamente esercitato, e non dare luogo a sanzioni, il diritto di critica

incombono il lavoratore si scontrano con le libertà di espressione e

deve iscriversi entro precisi limiti. La critica di un dipendente incontra

manifestazione del pensiero, le quali sussistono anche nel luogo di

anzitutto, dei limiti cosiddetti esterni ovvero l’onore, la reputazione (art.

lavoro. Nella fattispecie, una lavoratrice era stata licenziata per aver

2 Costituzione), e la libertà dell’impresa (art. 41 Costituzione), nonché

criticato, tramite esposto alla Procura della Repubblica e al Ministro del

dei limiti cosiddetti interni costituiti dalla continenza sostanziale e dalla

Lavoro, l’improprio ricorso alla CIGS e alla mobilità da parte della

continenza formale. Per continenza sostanziale si intende che i fatti

società dove lavorava sebbene quest’ultima fosse in continua crescita.

narrati dal lavoratore devono corrispondere a criteri di veridicità e di

Sia i Giudici di merito che la Corte di Cassazione, esaminato il caso

obiettività. Per continenza formale si intende non solo che il lavoratore

concreto, hanno ritenuto il licenziamento illegittimo. Ciò, nonostante la

deve esprimere il suo pensiero con moderazione, ma anche che ogni

lavoratrice

opinione o espressione utilizzata, anche polemica, deve essere

avesse

effettivamente

posto

in

essere

la

condotta

contestata, in quanto le sue esternazioni rispettavano i limiti del diritto di

conforme ai parametri di correttezza e civiltà.

critica che spetta a ciascun lavoratore. Su tali limiti è opportuno

questi limiti può comportare l’attivazione di un procedimento disciplinare

soffermarsi. Il diritto di critica costituisce l’espressione del diritto di

da parte del datore di lavoro verso il suo dipendente, in quanto viene

manifestazione del pensiero con qualsiasi mezzo di diffusione, come

violato l’obbligo di fedeltà, di cui all’articolo 2105 del Codice civile, che

riconosciuto dall’articolo 21 della Costituzione e dall’articolo 1 dello

include la correttezza e la buona fede nell’esecuzione del rapporto di

Statuto dei lavoratori. Il regolare esercizio di questo diritto prevede il

lavoro. La sanzione può includere, a seconda della gravità dei casi, il

bilanciamento tra l’interesse di esprimere la propria opinione ed il diritto

licenziamento. LEGGI TUTTO

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Oltrepassare uno di

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La rubrica LICENZIAMENTO PER RAGIONI ORGANIZZATIVE: L'AZIENDA E L'IMPOSSIBILITA' DI REPECHAGE Con la sentenza 20436/2016 la Cassazione è tornata a

di riassetto.

pronunciarsi

di

Spiega poi la Corte che la dimostrazione della effettività delle

allegazione e di prova in materia del c.d. obbligo di repechage

ragioni poste a base del licenziamento non è tuttavia sufficiente

in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

a decretarne la legittimità, essendo necessaria la prova della

La pronuncia che si commenta segna, insieme a quelle che

inutilizzabilità del lavoratore in altre posizioni equivalenti,

l'hanno preceduta nel marzo e nel giugno dello stesso anno,

secondo

un mutamento dell'orientamento della Corte sulla tematica

riconosce il licenziamento come extrema ratio.

anzidetta: il Collegio sottopone infatti a critica i propri precedenti

Sennonchè, sul punto, la Corte rammenta che l’art. 5 della L. n.

indirizzi consolidati che ponevano in capo al datore di lavoro

604/1966 pone, inequivocabilmente, a carico del solo datore di

l’onere della prova sull'impossibilità di adibire il lavoratore a

lavoro l’onere probatorio circa l’impossibilità di adibire il

mansioni differenti ed in capo al lavoratore licenziato l’onere di

lavoratore a mansioni analoghe a quelle svolte in precedenza,

allegare l’esistenza di specifiche posizioni alternative, ritenute

“con esclusione di ogni incombenza, anche in via mediata, a

disponibili e "congrue" per la sua professionalità.

carico del lavoratore” (sul punto cfr. Cass. Civ. n. 4460/2015).

Il percorso argomentativo seguito dalla Corte nella sentenza, in

Appare pertanto operazione logicamente e normativamente

particolare, muove dal principio secondo cui, ai fini della

errata quella che pretende di scindere l’onere di allegazione

valutazione

gmo

dall'onere della prova, riservando il primo al lavoratore e il

(giustificato motivo oggettivo), il giudice deve controllare

secondo al datore di lavoro, pur trattandosi di attività

l'effettiva sussistenza del motivo addotto dal datore di lavoro il

strettamente connesse e complementari che, in quanto tali,

quale ha l'onere di provare, anche mediante elementi presuntivi

dovrebbero ricadere su un unico soggetto, il datore di lavoro

ed indiziari, l'effettività delle ragioni che giustificano l'operazione

appunto. LEGGI TUTTO

sul

della

tema

della

legittimità

ripartizione

del

degli

licenziamento

oneri

per

un

consolidato

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principio

giurisprudenziale

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NonSoloToscana

Anziani a tavola, la crisi fa saltare i pasti: lo studio dello Spi La crisi non è certo terminata, tutt’altro. Il 17,5 per cento degli anziani, soprattutto gli over 75, salta il pranzo o la cena a causa delle difficoltà economiche.

A farne le spese sono soprattutto le donne: hanno subito una diminuzione del 20 per cento di pasti e consumi (in una quota rilevante vedove) contro il 15,5 degli uomini. Sono i dati drammatici che emergono dalla ricerca “Pensa a cosa mangi.

Alimentazione e salute delle persone anziane” promossa dallo Spi Cgil, in collaborazione con Auser, e condotta dalla Fondazione Di Vittorio.

Il 17,5 per cento degli over 70 non mangia a pranzo o a cena a causa delle difficoltà economiche. A dirlo è uno studio della Fondazione Di Vittorio, promossa da Spi Cgil e Auser, che è stata presentata all'Università di Scienze gastronomiche di Bra (Cuneo)

dicono che la crisi ha pesato di più fra le persone meno istruite, tra chi ha le pensioni più basse e tra chi risiede al sud e nelle isole. Sono quindi principalmente i fattori oggettivi a limitare le scelte alimentari degli anziani. In particolare, il reddito da pensione disponibile incide notevolmente per i redditi più bassi rispetto al paniere degli alimenti. Non è un caso, quindi, che dalla ricerca risulti come i bassi redditi da pensione si associno sempre a una cattiva e scarsa alimentazione. Ma anche a una minore frequenza della diagnostica e a maggiori problemi di masticazione, poiché ci si rivolge meno a un medico e ancor meno a un dentista. La cattiva alimentazione ha quindi un riflesso evidente sulle condizioni di benessere e sulla salute. I redditi più alti, invece, mantengono una maggiore qualità e varietà della dieta e sono anche quelli più aperti a modalità di spesa innovative (come i mercati a “chilometro zero” o ai gruppi di acquisto).

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La ricerca è stata presentata oggi a Bra (Cuneo) all'Università di Scienze gastronomiche, durante un L'INTERVENTO convegno nazionale che vede la partecipazione di grandi esperti di cibo e alimentazione. A introdurre i lavori è stata la segretaria nazionale Spi Cgil Mina Cilloni, segue il saluto del presidente nazionale Auser Enzo Costa. I risultati della ricerca sono illustrati da Beppe De Sario (Fondazione Di Vittorio). Alla tavola rotonda ­ condotta dal direttore del giornale LiberEtà Giorgio Nardinocchi ­ hanno partecipato Matteo Guidi (amministratore Delegato Last Minute Market srl), Roberto Morgantini (vice presidente di Amici di Piazza Grande onlus) e Carlo Petrini (presidente Internazionale Slow Food). Le conclusioni sono state GRAMOLATI: "INDUSTRIA 4.0, affidate al segretario generale Spi Cgil Ivan Pedretti.

SFIDA SENZA ALTERNATIVE" Nel corso della ricerca sono state intervistate 7.241 persone, con un’età media di 69­70 anni. I numeri ci n. 3 - 4 aprile 2017

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In viaggio con...

Da Teheran a Yazd: in dieci giorni un indimenticabile giro dell'Iran

DAL 24 APRILE AL 3 MAGGIO A PARTIRE DA 1.790 EURO (IN DOPPIA) Tour dell'Iran con visita di Yazd 1° giorno FIRENZE / ROMA FIUMICINO / TEHRAN Ritrovo dei partecipanti direttamente in aeroporto a Firenze, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo per Teheran, via Roma. Arrivo, incontro con i nostri assistenti e trasferimento in hotel.

Pernottamento.

2° giorno: TEHERAN Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla

visita della città: Visita al Golestan Palace, patrimonio mondiale.

Costruito durante la dinastia Qajar, questo bellissimo complesso è circondato da giardini e fontane. Visita al Timche Akbarian costruito per scambi e commercio dell’oro, divenne poi la prima banca dell’Iran diretta principalmente da ebrei.

Oggi l’edificio è stato completamente restaurato e vi si trova un ristorante e tea­ house. Visita del Museo dei Gioielli dove si trova il Trono del Pavone, un tempo proprietà dell’imperatore Mughal famoso per aver fatto costruire il Taj Mahal, ed oggetto di razzia da parte dello scià di Persia di origine turca della dinastia degli Afsharidi. Pomeriggio visita del National Museum. Cena in ristorante. In serata visita al Tehran Nature Bridge illuminato. Rientro in hotel.

Pernottamento.

3° giorno: TEHERAN ­ KASHAN (244 KM) Prima colazione in hotel. Partenza per Kashan, visita al Bagh­e Fin Garden.

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DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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