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Numero 31/ 2013 - Anno 3
T R A S P OR T I OP E R A Z I ONE F UT UR O Porti, aeroporti, bus, treni: il seminario della Filt disegna i nuovi orizzonti del sistema toscano. Le basi della piattaforma: integrare e semplificare pagina 4 Il segretario generale Conti: "Le mosse per avvicinarci all'Europa" pagina 5
In primo piano Il re del cachemire compra e rilancia la D'Avenza di Carrara pagina 7 Siria e Suvignano, fotogallery delle manifestazioni pagine 8-11 Stagionali, come chiedere le nuove indennitĂ di disoccupazione pagina 13 Festival di Venezia, la Flai presenta il film-inchiesta "Schiavi" pagina 14
La Newsletter settimanale
09.09.2013
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Editoriale
di Alessio Gramolati
Segretario generale CGIL Toscana
Caro Saccomanni, non si può avvantaggiare chi non ha bisogno Saccomanni è una persona seria, e quando dice che il Patto tra imprese e sindacati è troppo oneroso per i conti pubblici, va preso sul serio. Liberarsi dal debito è un punto politico ed economico di prima grandezza, perché non c’è dubbio che un debito alto produce tassi d’interesse che da una parte impoveriscono lo stato, e dall’altra attraggono il risparmio e capitali verso prodotti e titoli finanziari piuttosto che verso investimenti. Com’è evidente, tutto questo arreca un duplice danno al sistema Paese. Noi che rispettiamo Saccomanni sappiamo però che, purtroppo per lui, la sua credibilità è stata scalfita proprio su questo terreno, e non certo per le velleitarie pretese avanzate nel protocollo sottoscritto dai rappresentanti dei produttori, Confindustria e sindacati confederali, quanto piuttosto dall’accoglimento delle pretese del PdL che con la cancellazione tout court dell’IMU sulla prima casa, prescindendo da principi di equità e rigore, ha rotto il principio di compatibilità che a Cernobbio il Ministro ci ha invece riproposto. Lo diciamo chiaramente: se ce n’è per la rendita non si può rinunciare a dare risposte a chi produce.
Se si danno vantaggi a chi non ha bisogno, non si possono negare a chi è oppresso dal bisogno. Oggi la pressione fiscale sul lavoro è tale da aver generato un mostro che impiomba le ali del nostro sistema economico. Siamo arrivati al punto di avere il costo del lavoro tra i più alti dei paesi Ocse e i redditi da lavoro tra i più bassi. Questo sì, costa troppo al Paese e non ce lo possiamo più permettere. La stessa Europa sollecita uno spostamento dell'eccesso di tassazione sul lavoro verso la proprietà o i consumi. Da una persona seria come Saccomanni ci aspettiamo una qualche azione concreta. Altrimenti dovremo prenderla noi. Vedi tutti gli editoriali
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Toscana-Roma
Patto Cgil, Cisl e Uil e Confindustria: "Meno tasse sul lavoro. Da subito" orientamenti elaborati anche in sede di Unione Europea. Da adesso, quindi, ci aspettiamo iniziative governative sostanziali, coerenti con le intenzioni più volte dichiarate e utili a rimettere al centro la scommessa della crescita.
CGIL, CISL, UIL e Confindustria hanno firmato il documento "Una legge di stabilità per l'occupazione e la crescita". Fisco, politica industriale e ammodernamento della pubblica amministrazione sono le priorità individuate nel testo firmato a Genova da Camusso, Bonanni, Angeletti e Squinzi per la crescita dell'Italia.
IL TESTO DEL DOCUMENTO In questi giorni sono in fase di definizione i provvedimenti conseguenza degli accordi politici che hanno dato vita all'attuale Governo. Oggi la governabilità è un valore da difendere, perchè vuol dire stabilità, condizione determinante per riavviare un ciclo positivo della nostra società. Essa però assume un significato concreto solo se genera adesso soluzioni ai problemi reali del Paese, delle imprese e del lavoro. Le iniziative promosse in questi giorni per assicurarla hanno però sottratto per la loro realizzazione risorse che sarebbero state meglio impiegate per misure più efficaci per il rilancio delle imprese e il sostegno dei lavoratori.
La centralità dell’industria e del lavoro quale snodo attorno al quale costruire il rilancio deve passare per una nuova e più efficace articolazione delle politiche fiscali e industriali, con l'obiettivo della crescita e in un'ottica di redistribuzione del reddito, e per una riflessione sull'assetto istituzionale in chiave di maggiore efficienza della PA e di effettiva razionalizzazione della spesa pubblica. Sono queste le priorità su cui chiediamo un impegno preciso al Governo nei prossimi mesi, a partire dalla legge di stabilità, che andranno declinate attraverso un confronto permanente con le forze sociali, con al centro delle politiche economiche il tema della crescita e dello sviluppo industriale per rilanciare l’occupazione e ridare fiducia al paese in un quadro di accordo sulle scelte strategiche di mediolungo periodo. LEGGI TUTTO
ECONOMIA
CAMUSSO: "LA RIPRESA E' VICINA? NON CI SENTIAMO OTTIMISTI" LEGGI TUTTO
Il Governo ha più volte dichiarato l'intenzione di uscire dalla crisi puntando sul ruolo dell’industria e sul lavoro. È questo l’obiettivo su cui far convergere l’azione di Governo e delle parti sociali per la crescita in coerenza con gli insegnamenti derivati dalla crisi finanziaria e con gli indirizzi e gli
LA CGIL AL MINISTERO: RIFINANZIARE I CONTRATTI DI SOLIDARIETA'
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Copertina La Filt lancia l'operazione futuro Nuovo orizzonte sui trasporti toscani
Tre giorni per un seminario su come riorganizzare il sistema toscano dei trasporti: la Filt Toscana chiama a raccolta il sindacato confederale, toscano e nazionale, e la categoria nazionale. Nella cornice dell'isola di Capraia, si affrontano i temi nodali e si propongono soluzioni: la Filt infatti non vuole stare solo in difesa, nella tutela dei lavoratori nelle vertenze, ma vuole anche indicare un orizzonte per l'intero sistema dei trasporti toscano (Tpl e merci) e partecipare al dibattito con la società civile e gli enti locali, e se possibile indirizzarlo. Nel seminario si toccano i punti nodali della regione, con soluzioni suggerite dalla Filt: dal porto di Livorno che necessita di un adeguamento (col miglioramento dei collegamenti su ferro insieme alle altre realtà portuali di Carrara, Piombino, Viareggio e Marina di Pisa) fino all'esigenza di mettere in rete il sistema degli interporti toscani. Dalla caldeggiata riforma regionale del trasporto pubblico (con il rinnovo dei parchi macchine e la tutela dell'occupazione) fino all'integrazione degli aeroporti toscani (intanto, dopo l'approvazione del Pit regionale e l'avvio di 'fusione' FirenzePisa, i due scali sono tornati “strategici” per il governo). Per finire coi collegamenti tra Tirreno e Adriatico: la viabilità della Tirrenica e la terza corsia della Firenze mare. Tutto il ragionamento finirà in un documentopiattaforma che la Filt farà approvare ai suoi direttivi e metterà poi a disposizione degli enti locali, della società civile e della fase congressuale della Cgil.
LA BOZZA DI PIATTAFORMA Premessa: La crisi economica e le ricadute sui trasporti, la “carestia” di risorse pubbliche e private, lo scadimento delle imprese, le conseguenze sulla qualità del lavoro, l’aggressione finanziaria alle imprese di gestione delle infrastrutture e della mobilità. E ancora: il ricatto occupazionale, la crisi di qualità dei diritti, la compressione della sicurezza d’esercizio, le ricadute sulle lavoratrici e sui lavoratori. l'insicurezza sociale, la crisi della solidarietà, i rischi per sicurezza e salute LEGGI TUTTO
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Copertina "Semplificare e integrare i sistemi per avvicinarci ai modelli europei" "Mobilità e logistica, assi dello
La Regione, la riforma del sistema del Tpl, il cambio
sviluppo
dell'assessore ai trasporti: quanto pesano i ritardi verso la gara
di
una
moderna”:
tre
seminario,
con
regione
giorni lo
di
unica?
stato
“Il rallentamento ci preoccupa moltissimo. Più i tempi si allungano,
nazionale
più le aziende sono in difficoltà, più quindi il lavoro rischia. La
della Filt e della Cgil, a discutere
discussione resta aperta, noi chiediamo una riperimetrazione degli
del futuro del sistema toscano
accordi per fare il più presto possibile. Ora in Regione confidano di
dei trasporti. Gianfranco Conti,
pubblicare il bando entro fine anno e di passare all'assegnazione
segretario
entro la metà dell'anno prossimo”.
maggiore
Toscana,
locale
e
generale qual
è
di lo
Filt stato
Si parla di trasporto su gomma: ma il principio dell'integrazione
dell'arte? E perché Capraia come sede del seminario?
vale anche per ferro, mare e aria?
“La scelta del luogo è stata simbolica. A parte la bellezza e la
“C'è lo stesso ragionamento per la gomma e per il ferro: in
convenienza del luogo, Capraia rappresenta un punto di frontiera,
quest'ultimo caso, scade un contratto di servizio e noi siamo per
una delle zone più lontane da raggiungere dal cuore della regione.
andare verso l'unificazione dei bacini di gara. Così come siamo per
Insieme a tutto l'arcipelago, è il simbolo del bisogno di collegamento
unificare le gestioni delle società degli aeroporti e degli interporti
delle zone periferiche. Il Trasporto Pubblico Locale, il Tpl, è welfare,
toscani. Occorre anche una discussione vera sul sistema delle
e la Costituzione dà diritto alla mobilità. Questi sono i princìpi che
Autorità Portuali, che però dipendono da dinamiche e leggi
ispirano la nostra azione”.
nazionali”.
Anche l'anno scorso la Filt si è radunata a Capraia per ragionare
Il Tpl ha subìto enormi tagli statali negli ultimi anni. Quanto
di progetti sul Tpl toscano. E ne uscì poi un documento.
rischiano
“In quel caso, è stata fatta una prima sintesi con un documento della
privatizzazioni?
nostra categoria sul sistema regionale di infrastrutture, servizi e
“Soprattutto con i governi di centrodestra, tutto il settore dei trasporti
mobilità”.
è stato falcidiato. Con l'effetto collaterale, al di là dei servizi e del
E anche dal seminario di quest'anno nascerà un documento
lavoro, della nascita di veri e propri mostri dal punto di vista del
piattaforma.
rispetto delle regole, con utilizzo di personale non a norma, con
“Sì, produrremo un aggiornamento: è un lavoro, un contributo che
meccanismi di appalto completamente da ridisegnare. Succede
offriremo di nuovo alla società civile per riflettere e decidere su come
anche in Europa, dove in molte nazioni, nel trasporto su gomma delle
realizzare un sistema moderno di mobilità in Toscana. Il documento
merci, ma anche delle persone, si usa personale di paesi più poveri
dovrà prima essere approvato dai nostri direttivi, e poi lo
disposto a guidare più del dovuto, essendo sotto ricatto, magari
consegneremo a tutti: enti locali, amministrazioni, categorie.
anche sopportando mezzi vecchi ed insicuri. E' un modello da
Scriveremo lì le scale di priorità delle nostre rivendicazioni. Senza
combattere. Quanto alle privatizzazioni, bisogna vedere anche il
dimenticare che, visto che la Cgil va verso una fase congressuale,
modo in cui vengono fatte. Prendiamo Toremar e Ataf: solo nel primo
metteremo a disposizione il nostro contributo, anche come approdo
caso ci sono state scelte di livello che hanno portato a tutelare,
finale dell'ultimo congresso”.
rafforzare addirittura quantità e qualità dell'occupazione”.
Quali sono i punti fondanti della piattaforma?
Cosa chiedete al governo?
“La stella polare è la semplificazione del sistema: riforma gestionale,
“Al governo nazionale, ma anche a quello regionale, diciamo che
investimenti, regole precise che vanno rispettate. L'obiettivo: dare
serve una dimensione sistemica del trasporto. Significa fare
qualità alla mobilità e nel lavoro degli occupati. In Italia si parla poco
infrastrutture dove servono e toglierle dove non servono, ottimizzare,
della questione dei trasporti, se non per lamentarsi se i treni sono
controllare e regolare gli investimenti, monitorare le gestioni e
guasti, se i bus sono in ritardo, se le strade non sono buone. Il tutto,
soprattutto programmare un futuro. Sul Tpl la distanza dell'Italia con i
senza chiedersi il perché. Non dimentichiamo poi che le imprese di
paesi europei più evoluti è enorme: se vogliamo diventare un paese
trasporto hanno una responsabilità sociale, fanno un servizio
moderno, una regione moderna, dove la gente si sposta con qualità
pubblico su infrastrutture pubbliche: vanno tutelati gli utenti e i
e si tutela il lavoro, bisogna cambiare rotta, nella direzione che noi
lavoratori”.
proviamo ad indicare”.
servizio
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e
occupazione?
Avverranno
altre
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Primo piano Toscana Direttivo Cgil Arezzo, il debutto di Mugnai: "Otto idee per l'economia" “E’ necessario fare Gli otto punti Cgil: rilancio del manifatturiero, qualcosa di più e di sostegno dell’edilizia, sviluppo della green economy diverso. Rispettiamo e delle nuove tecnologie, consolidamento gli sforzi delle dell’agricoltura, nuova politica dei trasporti, istituzioni, dei soggetti definizione di un diverso welfare territoriale, imprenditoriali e sociali valorizzazione della vocazione turistica e, infine, ma non possiamo non affermazione della centralità della formazione e del constatare che la crisi sistema scolastico. si aggrava. E che “Con questa piattaforma – afferma Mugnai vogliamo questo autunno dovrà registrare una svolta. contribuire a politiche di governance dove ognuno, Chiediamo meno personalismi, minore ricerca di con le sue specifiche competenze, collabora a visibilità e maggiore umiltà e determinazione nel trovare le soluzioni migliori non solo per superare la lavorare insieme per cercare non solo e non tanto di crisi ma per definire nuove strategie di sviluppo. Noi contenere la crisi ma soprattutto per delineare un vogliamo metterci a disposizione e incoraggiare i nuovo assetto del sistema economico sociale”. necessari processi per un “buon governo” dove Alessandro Mugnai ha esordito stamani, di fronte al ognuno, senza eccezione alcuna, è chiamato a fare Direttivo provinciale, nel suo nuovo ruolo di la sua parte”. La Cgil di Arezzo mette al primo posto il Segretario generale della Cgil aretina. Lo ha fatto rilancio del settore manifatturiero: “oro e moda presentando un documento che, in otto punti, rappresentano una parte importante del futuro riassume la piattaforma del maggior sindacato, quasi dell’economia e vanno sostenuti con nuove strategie 50mila iscritti tra lavoratori e pensionati nella di aggregazione d’imprese, attraverso una gestione provincia di Arezzo. sinergica di risorse e mercati che salvaguardi la “Gli ultimi dati disponibili ricorda dimostrano che singola competitività ma attraverso forme di “sistema” non siamo di fronte ad un’inversione di tendenza ma che superino l’ obsoleta logica distrettuale e vada al perdurare della crisi: calo della produzione con incontro a esperienze quali rete d'imprese o accordi percentuale maggiore della media toscana, aumento di filiera”. esponenziale della cassa integrazione e della LEGGI TUTTO (CON LA SCHEDA IRES) disoccupazion L'INIZIATIVA L'ALLARME LA PROTESTA e, con una situazione particolarment e grave per i giovani e le donne. La crisi economica è diventata crisi sociale ed è PRESTITO SOCIALE EDILIZIA, E' CRISI NERA FIRENZE, TARGETTI quindi ALLE FAMIGLIE, BARTOLI (FILLEA): IN AGITAZIONE necessario un ECCO IL PIANO "NECESSARI SCIOPERO impegno forte INTERVENTI e REGIONESINDACATI STRAORDINARI" E PRESIDIO generalizzato sul tema del LEGGI TUTTO LEGGI TUTTO LEGGI TUTTO lavoro”.
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La storia Carrara, il re del cachemire compra e rilancia la D'Avenza: "Assumo tutti" Brunello Cucinelli, re del cachemire e dell'abbigliamento di lusso, annuncia un accordo di massima con la sartoria carrarese d'Avenza per l'acquisto (da perfezionare all'inizio del 2014, per un importo complessivo sui 3,5 milioni di euro) del ramo d'azienda specializzato nella confezione di abiti maschili, che ad oggi occupa 56 addetti. Cgil "soddisfatta". LEGGI TUTTO INTERVISTA A BRUNELLO CUCINELLI (Fonte: Repubblica Firenze) «Non conosco benissimo la zona, ma ne sono affascinato. Lì vicino lavoro già da tempo con Stefano, uno scultore di Pietrasanta che mi fa le statue. La d’Avenza la conoscevo bene, come la cultura del capospalla da uomo che c’è a Carrara». Per farci cosa? «Gli abiti da uomo su misura. E’ la mia ultima novità e sono sicuro avrà un gran successo». Così vanitosi ormai gli uomini da volere abiti su misura? «Ogni essere umano, di qualsiasi ceto sia, è innamorato di pensare che qualcosa di speciale venga fatto per lui». Li farà, questi abiti, per i nuovi ricchi del mondo? «Anche per gli italiani, sono i più esigenti e se qualcosa non piace a loro non piace neanche agli altri. Il mercato italiano è più piccolo, ma per me conta moltissimo». Ma non basta il sarto? «Molti ci vanno per l’abito classico. Io però vorrei fare un abito più contemporaneo, con i tessuti di stagione, l’abito grigio ma anche quello fantasia, pied de poule, check. Con forme più aderenti, più accostate al corpo, più sexy. Anche dell’uomo si vogliono vedere i pettorali, il fondo schiena. Avevo cominciato a fare qualche abito intero, oltre agli accostamenti più sportivi,ora voglio allargarmi». Ed eccoci a Carrara. «Erano anni che pensavo alla d’Avenza, ma avevo altro da fare. Ora è venuto il momento. I miei abiti si chiameranno Cucinelli, ma la produzione d’Avenza
continuerà». Assume tutti i 56 dipendenti rimasti e rilancia l’occupazione? «Li assumo tutti. Per fare vestiti di questo tipo ci vogliono sarti e loro hanno un know how imperdibile. Quanto a rilanciare, adesso, con quei 56, si possono fare al massimo 4.000 abiti su misura l’anno. Nei contiamo di venderne almeno il doppio già dal primo anno, dunque ci vorrà il doppio di mano d’opera. Lì ci sono già molte professionalità straordinarie». Basteranno? «Mi piacerebbe portare il prossimo anno dentro la d’Avenza anche un distaccamento della scuola di alta artigianalità che sto inaugurando a Solomeo». Perché una scuola per artigiani? «Perché è un lavoro a metà tra arte e manualità, avrà nei prossimi anni un valore speciale. I nuovi artigiani di qualità avranno lo stesso valore degli architettie ingegneri del futuro». E saranno pagati in uguale maniera? «Dobbiamo ridare dignità morale al lavoro ma anche valore economico. Non è possibile immaginare che un artigiano guadagni 950 euro al mese e veda che i capi che lui ha fatto vengono venduti a cifre paurose». A proposito, quanto costeranno i suoi abiti fatti su misura? «In genere un abito su misura costa il 2530% in più di uno fatto in serie. Direi sui 4 mila euro». Rifarà lo stabilimento della D’Avenza? «Ci sono delle bellissime capriate del 1930, vorrei valorizzarle, ma anche modernizzare e informatizzare lo stabilimento».
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La fotogallery/1 "No alla guerra in Siria": presidio a Firenze, bandiere della pace in Cgil
n. 31 - 09 settembre 2013
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Le opinioni Basta con le armi. E basta anche con le ipocrisie e i silenzi L'intervento di DANIELE QUIRICONI (segreteria regionale Cgil Toscana) Ancora contro la guerra senza se e senza ma. Un vecchio slogan sempre valido. Ma lo sviluppo della crisi siriana con i rischi dell’incendio di un’intera area, oltre all’orrore per le morti annunciate come punizione e risposta allo scempio provocato dall’uso delle armi chimiche, pone più di un interrogativo. Senza voler entrare troppo nel merito dell’intricata vicenda araba, non si può non evidenziare l’ipocrisia di un Occidente che considera campioni di democrazia la tirannia della dinastia wahabita degli Abdallah in Arabia Saudita, dell’emirato Qatariota o della monarchia del Bahrain dove le rivolte democratiche sono state represse nel sangue nell’indifferenza del “mondo libero”. E’ da dimostrare che l’eventuale deposizione a mano armata del macellaio Assad lasci in campo una situazione più stabile per gli equilibri geopolitici dell’area, maggiore libertà individuale e maggiori diritti civili. L’esito delle rivoluzioni arabe o della vicenda irachena e libica, dove la rimozione del tiranno ha lasciato campo libero a bande di tagliagole qaediste che imperversano approfittando della dissoluzione degli stati e degli eserciti, dovrebbe essere di insegnamento. Per non parlare del disastro dell’avventura somala. Naturalmente molto si potrebbe dire sulle incoerenze, le contraddizioni, i calcoli politici del Presidente americano e di quello francese, ma che dire dell’Italia e dell’Unione Europea? A parte il Ministro Bonino, dal Governo italiano balbettii; fragoroso silenzio per lunghi giorni anche da parte dei “nuovi” leader e ancor più drammatica l’assenza dell’Unione e della sua impalbabile Ministra degli esteri, la baronessa Ashton. Del resto difficile
che un commissario espressione del paese più euroscettico e filoatlantico tra i 28, possa brillare per protagonismo e autonomia. E che dire del fallimento del G20 di San Pietroburgo? Bene ha fatto la CGIL a promuovere la giornata di mobilitazione del 7 e tante iniziative in tutto il paese. Confidiamo che nei prossimi giorni, l’insieme dell’associazionismo di cui pure è ricco il paese, possa contribuire a sviluppare una ancor più massiccia mobilitazione.
IL COMMENTO LA PACE È LA NOSTRA BANDIERA
Le parole di Susanna Camusso su l'Unità LEGGI TUTTO LA RICORRENZA 40 anni fa il golpe in Cile (11 settembre 1973) LEGGI TUTTO LE INIZIATIVE
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La fotogallery/2 La manifestazione a Suvignano "Niente asta, sì al riutilizzo sociale" Per bloccare il percorso di vendita all'asta della tenuta di Suvignano, il complesso confiscato alla mafia 19 anni fa in Toscana al costruttore Piazza di Palermo e messo in vendita lo scorso 21 agosto dall'Agenzia dei beni confiscati, ieri c'è stata una manifestazione nel comune di Monteroni d'Arbia, in provincia di Siena, dietro lo slogan 'Riprendiamoci Suvignano'. Una manifestazione promossa dallo stesso comune di Monteroni d'Arbia, insieme alla regione Toscana, alla provincia di Siena, nonché l'Arci e l'associazione Libera di Siena, alla quale la Cgil ha aderito perché “sia impedita la vendita all'asta della tenuta agricola di Suvignano”. Per il sindacato, infatti, si tratta di “un vero e proprio 'blitz' estivo dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati che ha emesso un decreto per la messa in vendita dell'Azienda Agricola 'Suvignano s.r.l.' di Monteroni d’Arbia per una base d’asta di 22 milioni di euro”. Per la Cgil si è trattato quindi di “un evento importante” e che si lega alla campagna in sostegno alla legge di iniziativa popolare “Io riattivo il lavoro”. Una proposta, quest'ultima, che ha raccolto oltre 100 mila firme perché, conclude la Cgil, sia “rapidamente approvata una legge che tuteli i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla
criminalità organizzata e offra nuova vita a queste realtà economiche e produttive, valorizzando lo straordinario potenziale”. LEGGI TUTTO L'APERTURA DEL GOVERNO Intanto, qualcosa però inizia a dare speranza. "Il viceministro Bubbico mi ha confermato la disponibilità a riconsiderare la decisione di mettere all'asta la tenuta di Suvignano. La prossima settimana ci incontreremo per esaminare il progetto presentato da Regione Toscana e Enti locali del territorio per la gestione dell'azienda agricola", rivela il governatore Enrico Rossi. LEGGI TUTTO
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La fotogallery/2 La manifestazione a Suvignano "Impedire il ritorno delle mafie"
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La rubrica LA FIOM, LA FIAT E LA QUESTIONE DELLA LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE La Corte Costituzionale, riunita il 3.7.2013 in camera di consiglio, con sentenza n. 213/2013 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, comma 1, lettera B), SL “nella parte in cui non prevede che la rappresentanza sindacale aziendale sia costituita anche nell’ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie di contratti collettivi applicati all’unità produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stessi contratti quali rappresentanti dei lavoratori dell’azienda”. Come ben noto, l’art. 19 Statuto rappresenta la norma filtro che permette alle organizzazioni sindacali di costituire RSU/RSA e di godere conseguentemente dei diritti di cui al Titolo III Statuto a condizione che tali rappresentanze siano costituite nell’ambito di associazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi applicati in azienda. Il ricorso alla Consulta rappresenta l’atto finale della vicenda nota ai più come “caso Fiat”.
In particolare, la questione di legittimità costituzionale era stata sollevata dai Tribunali di Torino, Modena e Vercelli a seguito dei ricorsi proposti contro FIAT da parte della FIOM, rimasta fuori dalle rappresentanze sindacali aziendali per non aver firmato il nuovo contratto collettivo applicato nelle rispettive aree produttive, pur avendo attivamente partecipato alle trattative che ne avevano preceduto la conclusione. Nei ricorsi, in particolare, la FIOM sosteneva il contrasto dell’art. 19 SL, comma 1, lett. B), con gli artt. 2, 3 e 39 Costituzione lamentando la lesione del principio solidaristico, la violazione del principio di uguaglianza e di quello di libertà sindacale da parte della disposizione statutaria che determina l’esclusione dal godimento dei diritti in azienda del sindacato non firmatario di alcun contratto collettivo seppur dotato di un effettivo consenso da parte dei lavoratori che invece ne permette ed al tempo stesso rende non eludibile l’accesso alle trattative. LEGGI TUTTO
a cura dello Studio Rusconi
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
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InfoServizi Lavoratori stagionali, nuove regole per le indennità di disoccupazione Aspi, Mini Aspi, Una tantum co.co.pro: nuove regole per chiedere la disoccupazione dopo un periodo di lavoro stagionale. L`ormai ex disoccupazione a requisiti ridotti è sostituita dalla mini Aspi introdotta dalla riforma Fornero. E' una rivoluzione, tanto che i sindacati, Cgil e Filcams in primis (Filcams Versilia in testa), si sono già da tempo attivati per far fronte ai problemi legati alla riforma. Che sono spesso legati a una mancanza di comunicazione adeguata da parte di chi si è fatto promotore della riforma stessa. La prima importante modifica relativa alla richiesta di indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali riguarda i tempi. La domanda dovrà essere presentata al termine del periodo di lavoro. Scaduto il contratto il lavoratore stagionale dovrà recarsi al Centro per l`impiego della Provincia per l`iscrizione alle liste di mobilità e poi rivolgersi al patronato o direttamente alla Filcams (gli uffici della Cgil saranno adeguatamente riforniti di personale già dalle prossime settimane) per inoltrare la domanda di mini Aspi. Operazioni, queste, da compiere entro un massimo di 60 giorni anche se il sindacato consiglia di farlo entro i primi 8 giorni dal termine del contratto. Altro aspetto fondamentale della nuova mini disoccupazione riguarda i requisiti. Per informazioni, sentire presso le sedi della Flc Cgil e del patronato Inca. LEGGI TUTTO MINI ASPI Non bastano più 78 giornate lavorative ma occorrono 13 settimane contributive nel corso delle quali si sia maturata una retribuzione non inferiore al 40% del minimo della pensione. Cioè 198 euro a settimana. In caso contrario non si avrà diritto all`ammortizzatore in questione, dal quale rischiano di restare esclusi ovviamente i lavoratori in nero ma anche i lavoratori "in grigio" tanto per citare una campagna della Cgil cioè coloro che accettano condizioni lavorative al limite. Come chi risulta assunto con un part time ma di fatto ha un tempo pieno o chi è assicurato per tre ore al giorno ma ne fa otto. Lo spirito della norma è chiaro: incentivare il lavoratore a rifiutare condizioni
illegali. Ma in tempi di crisi la norma potrebbe lasciar fuori dal beneficio dell`assegno di disoccupazione molti stagionali. Di questa situazione si potrà avere un quadro più definito solo tra qualche mese. Nel frattempo, però, chi ha dubbi sulla propria posizione può informarsi al sindacato con una busta paga e i dati anagrafici per verificare se ci sono i requisiti per richiedere la mini Aspi. Da ricordare che al momento della richiesta il lavoratore deve risultare disoccupato. Una novità importante della riforma riguarda l`allargamento della platea di possibili aventi diritto alla disoccupazione. La riforma consente anche ad apprendisti e soci di cooperative di fare domanda. E soprattutto nella prima categoria rientrano bagnini, aiuto bagnini e camerieri sotto i 30 anni che magari lavorano d`estate per pagarsi gli studi. Durata e importi: i titolari della mini Aspi potranno percepire una assegno di disoccupazione per la metà delle settimane di lavoro fino a un massimo di 6 mesi per un importo pari al 75% della media della retribuzione percepita, fino a un massimo di poco superiore ai mille euro. LEGGI TUTTO ASPI E UNA TANTUM CO.CO.PRO L'assicurazione sociale per l'Impiego (Aspi), sostituisce la vecchia Indennità di disoccupazione. L'Aspi è un sostegno economico rivolto al lavoratore dipendente. LA GUIDA: LEGGI TUTTO
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Cinema Festival di Venezia, la Flai Cgil presenta il film-inchiesta "Schiavi" contrastare il caporalato e denunciare come spesso i lavoratori siano invisibili agli occhi della società durante il loro lavoro nelle campagne". "La Flai stima che circa il 45 per cento del lavoro agricolo in Italia sia irregolare e che nella sola Puglia si concentrino oltre 40 mila lavoratori immigrati in nero, a rischio di riduzione in schiavitù'", aggiunge Peppino De Leonardis segretario della Flai Cgil Puglia. LE POLITICHE SULL'IMMIGRAZIONE
Lo scorso 3 settembre, nell'ambito delle Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia, sono stati presentati alcuni brani del nuovo film inchiesta "Schiavi" di Stefano Mencherini, giornalista indipendente, autore e regista Rai.
Dopo "Mare nostrum", l'ultimo film inchiesta di Mencherini (2003, autoprodotto) che incontrò molte difficoltà a causa delle denunce contenute (nessuna distribuzione e nessuna Tv che l'abbia mai messo in onda, neppure la Rai dove Mencherini lavora da 23
Il film documentario, in uscita a metà settembre e coprodotto da Flai Cgil e Less onlus (Napoli), denuncia gli sperperi e il totale fallimento dell'ennesima emergenza immigrazione (Emergenza Nord Africa). Un miliardo e trecento milioni gettati alle ortiche attraverso la Protezione civile, denuncia Mencherini, che con "Schiavi" documenta come masse incredibili di persone (decine e decine di migliaia di migranti) finisca poi nella rete dei nuovi schiavismi nel mondo del lavoro. FLAI: NEL FILM LE NOSTRE CAMPAGNE Il segretario nazionale Flai Cgil Giovanni Mininni, presente all'incontro aggiunge: "Il film riesce a rappresentare come la condizione di schiavitù imprigioni questi uomini fin dalla loro partenza dai paesi di origine. Finiscono in Italia spesso prigionieri di una rete di caporali e cosiddetti imprenditori senza scrupoli che ne offendono la dignità e ne mortificano le condizioni di lavoro. Non è purtroppo un fenomeno che si verifica solo nelle regioni del sud Italia ma è ormai dilagato in tutto il Paese. Questo film si intreccia perfettamente con le campagne che la Flai Cgil da anni ha lanciato per
anni), "Schiavi" compie "la quadratura del cerchio di oltre una decina di anni di nefaste politiche dell'immigrazione nel nostro Paese". Dai Cie, le nostre Guantanamo, ribadisce l'autore, oggi siamo a condizioni ancor più inaccettabili. Nel film inchiesta anche testimonianze su l'unico processo in Europa in corso a Lecce, che contesta a imprenditori agricoli e caporali il reato di "riduzione in schiavitù. Anche il ministro Kyenge interviene nel documentario chiedendo tra le altre cose all'Europa collaborazione nel varare leggi meno repressive e più consone aI diritti umani dei migranti. LEGGI TUTTO
n. 31 - 09 settembre 2013
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana MORIRE
DI NON LAVORO
LA CRISI NELLA PERCEZIONE SOGGETTIVA Autore: Elena Marisol Brandolini. Parole chiave: lavoro Italia disoccupazione crisi economica. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: settembre 2013. Pagine: 156. ISBN: 88 23017917 "Volevo scrivere un libro sugli ultimi, su quelli che sono diventati gli ultimi con questa crisi e non ce la fanno più; oppure vanno avanti, inventandosi strategie di sopravvivenza. Volevo osservare, raccontare, non dare risposte, parlare di condizioni concrete, di donne e uomini concreti, provare a individuare alcune suggestioni. Volevo fare una denuncia delle classi dirigenti e di questa politica che non si occupa delle persone. È stata la mia personale strategia per resistere, fino a qui". Con queste parole, l’autrice introduce un punto di vista differente sulla crisi economica, quello delle persone che ne sono colpite
L'EVASIONE SPIEGATA A UN EVASORE ANCHE A QUELLO DENTRO DI NOI Autore: Ermesto Maria Ruffini (prefazione di Romano Prodi, postfazione di Vincenzo Visco). Parole chiave: politica economica fisco finanza evasori fiscali evasione fiscale economiai. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: settembre 2013. Pagine: 160. ISBN: 8823017962 L’evasione spiegata a un evasore (e all’evasore dentro di noi) è un dialogo tra un piccolo evasore fiscale e un tributarista. L’idea è discutere il problema dell’evasione fiscale affrontando i principali argomenti – morali, politici ed economici – a cui, di solito, si ricorre per giustificare il mancato pagamento delle tasse, il rifiuto di rilasciare una ricevuta o uno scontrino. Il dialogo non è solo il confronto tra due differenti punti di vista ma si spinge oltre. Dalla discussione nasce infatti una proposta e soluzioni che potrebbero essere adottate per costruire tra i cittadini un nuovo patto di lealtà fiscale per il bene bene comune
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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Taccuino LA PROPOSTA CONGRESSO CGIL, LANDINI: "SI FACCIA UNA DISCUSSIONE VERA OCCORRE COINVOLGERE ANCHE I NON ISCRITTI" LEGGI TUTTO
L'INDAGINE IRES E' NATO IL SITO www.elaborazione.org SE SEI UN LAVORATORE DELLA CONOSCENZA ENTRA E COMPILA IL QUESTIONARIO DEDICATO AL TUO SETTORE VAI AL SITO
Da Rodi alla Sicilia Da Ischia a Cuba
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In breve
Bici-Mondiali a Firenze, i fronti aperti: i negozi aperti h24, i bus turistici, il caso Vigili del Fuoco FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL di Firenze spiegano: "I mondiali di ciclismo sono una importante opportunità per la città di Firenze, tuttavia i potenziali disagi che potrebbero determinarsi nella implementazione di decisioni organizzative dovrebbero essere affrontati attraverso un confronto costruttivo, sostengono le organizzazioni sindacali. LEGGI TUTTO Traffico in tilt, questa mattina nella zona di Peretola, a Firenze, per la protesta, non preavvisata, delle ditte di noleggio di bus turistici contro l'aumento del ticket di ingresso in città. Un centinaio i bus turistici che stanno percorrendo a passo d'uomo una rotonda davanti al check point dei bus, vicino all'aeroporto. LEGGI TUTTO Durante i Campionati mondiali di ciclismo su strada che si svolgeranno dal 21 al 29 settembre 2013 e che interesseranno tutta la città di Firenze, la sicurezza dei cittadini potrebbe essere a rischio. Importantissima manifestazione sportiva comporterà, infatti, modifiche alla circolazione stradale. LEGGI TUTTO
Ospedale di San Jacopo, la Cgil di Pistoia scrive al Dg: "Garantire qualità e quantità dell'offerta" La lettera aperta della CGIL pistoiese al Direttore Generale dell'ASL3: "Gentile Direttore, nella fase di concertazione riguardante la riorganizzazione del sistema sanitario ospedaliero e territoriale, compresa l'apertura del nuovo ospedale di Pistoia, l'Azienda si era impegnata ad un continuo monitoraggio con il Sindacato per verificare l'andamento della nuova organizzazione. Riteniamo, in merito alle diverse problematiche emerse dopo l'apertura del nuovo ospedale S. Jacopo, necessario ed urgente un incontro per trovare le più utili e rapide soluzioni a tutte le questioni ancora aperte e che stanno creando disagi ai cittadini e agli operatori sanitari. Non vi sono dubbi sull'impegno profuso dalla Direzione in questa complessa fase di riorganizzazione; resta il fatto che continuano a persistere criticità, in particolare gli eccessivi carichi di lavoro che rischiano di penalizzare i servizi. Per cui diventa indispensabile attivare tutti gli strumenti (professionali, organizzativi e tecnico amministrativi) utili a mettere in condizioni gli operatori di ritrovare la giusta motivazione e serenità. Se è sicuramente un bene che anche il dibattito mediatico si sviluppi su temi di così fondamentale importanza per la vita dei cittadini, è indubbio che solo con una fattiva contrattazione, nel rispetto di ruoli e funzioni, si possano e si debbano trovare le risposte adeguate". LEGGI TUTTO
Siena, rischio chiusura per la filiale Bankitalia Appello della Fisac alle istituzioni: "Salviamola" "Lo scorso 11 aprile, i vertici della Banca d’Italia, hanno sottoposto ai sindacati il progetto di riorganizzazione della rete periferica dell’Istituto che prevede la chiusura, entro il 2015, di ulteriori 29 filiali, compresa quella di Siena. La FISACCGIL ritiene che le Istituzioni e gli attori economici presenti sul territorio senese debbano farsi, sin da subito, parte attiva per evitare questa chiusura del tutto insensata alla luce dei servizi che la filiale svolge o che potrebbe svolgere a favore della cittadinanza. Pertanto, al fine di coinvolgere le istituzioni pubbliche locali, la Rappresentanza Aziendale della FISAC e la FISACCGIL di Siena incontreranno il Sindaco, l’11 settembre prossimo. Nel corso dell’incontro verranno illustrati il programma di ristrutturazione prospettato e, soprattutto, le ricadute negative che la collettività locale subirebbe a seguito di un’eventuale effettiva chiusura della Filiale sulla piazza di Siena": è il comunicato di RSA FISAC CGIL Banca d’Italia e FISAC CGIL Provinciale Siena. Inoltre, sempre in tema di banche ma sulla questione Mps, i sindacati di Mps ribadiscono il proprio 'no' ad altri tagli occupazionali. Lo dicono Fabi, Fiba Cisl, Ugl e Uilca, in cui vengono prese le distanze dalla Fisac Cgil che ha avanzato iniziative di lotta e scioperi. Le quattro sigle sottolineano che ''non saranno tollerate ulteriori misure di contenimento dei livelli occupazionali. LEGGI TUTTO
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