O I G G M@CGIL
www.cgiltoscana.it
p r i mo
A N A C S O T
Numero 33/2014 - Anno 4
P I U' D I P R I M A Dimezzamento delle agibilitĂ sindacali: 35 distacchi in meno per Fp e Flc regionali "Azione demagogica, resteremo comunque forti e tuteleremo i servizi" pagina 3 In primo piano "Garanzia Giovani a rischio naufragio": parla Daniele Quiriconi pagina 11 Mobilitazione Nca: "No ai licenziamenti". Settimana decisiva pagine 8-9 La battaglia in Siram per difendere lavoro e sipendio pagina 10 Contratti non rinnovati, a Firenze Filcams e Nidil sfidano Eataly pagina 15 Ad Arezzo la serata/cabaret per i dipendenti Cadla pagina 22
La Newsletter settimanale
02-09-2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Editoriale
di Alessio Gramolati
Segretario Generale Cgil Toscana
Togliere i diritti non fa ripartire l'economia Torna a contrarsi l'industria manifatturiera in Italia. L'indice Pmi è sceso ad agosto a 49,8 punti rispetto ai 51,9 di luglio. E forse non c'è da stupirsi. Ma nello stesso mese l'attività manifatturiera rallenta anche nell'eurozona. E qui magari non era scontato. L'indice Pmi è infatti sceso a 50,7 punti dai 51,8 di luglio. Male anche le locomotive Germania e Francia: in particolare in Germania l'attività manifatturiera è cresciuta al livello più basso degli ultimi undici mesi, scendendo a 51,4 punti dai 52,4 di luglio e facendo peggio di quanto si aspettassero gli analisti. Non è un bel segnale (non a caso la Cgil sostiene il referendum antiausterità). Anche perché arriva dopo altri indicatori pessimi: caduta dei consumi, caduta dell'occupazione, caduta del Pil rilevata non più tardi di un paio di settimane fa (sempre in Germania è sceso dello 0,2% nel secondo trimestre di quest'anno, dopo due anni di crescita costante). Una frenata, quella sull'economia, che non riguarda solo il nostro Continente ma che ha un livello ormai mondiale, se è vero che persino la Cina sta rallentando. Mentre tutto cala, solo una cosa cresce: la dimensione delle diseguaglianze. E, in tutto questo, la discussione pubblica, anziché interrogarsi seriamente sul da farsi per invertire la rotta (puntando su politiche di sviluppo), raggiunge il livello di vette bislacche, basti pensare al fatto che si torna a parlare di togliere
l'Articolo 18. Cioè nel 2014 c'è chi pensa che togliere diritti al lavoro sia funzionale a creare lavoro, sviluppo, occupazione. Una patologia, questa, che ha anche un'altra faccia. E l'abbiamo vista a Marina di Carrara. Due licenziamenti discriminatori, due provvedimenti disciplinari verso delegati sindacali: quello che sta accadendo ai Nuovi Cantieri Apuania, un'azienda fondamentale per un territorio che più di altri ha sentito la crisi economica, è molto grave e riguarda tutti noi. Per questo, bene hanno fatto i lavoratori e i sindacati a scendere in piazza e a continuare la mobilitazione, e molto importante è stata la grande adesione dei loro colleghi di tutta la Toscana e anche del mondo della politica e della società civile: nessuno si deve sentire solo in questi momenti. Il caso Nuovi Cantieri Apuania può essere emblematico. Ma davvero c'è chi pensa che questo Paese, nel mezzo di una crisi economica che farà epoca, possa salvarsi con metodi che vanno per le spicce? O pensando di risolvere le questioni con le prove di forza o i ricatti? Rispetto, confronto, coesione, pari dignità nei rapporti, consapevolezza dell'esistenza di un interesse comune superiore: senza questi ingredienti non si va da nessuna parte. Sia dentro che fuori dall'Europa, sia dentro che fuori dalle fabbriche.
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Il caso
Taglio agibilità sindacali, ecco cosa succede qua. Fp e Flc: "Forti lo stesso"
Dal 1° settembre è scattata la riduzione del 50% delle prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni. Il provvedimento, che rientra nella riforma della P.A., è stato reso eseguibile con una circolare firmata dal ministro Marianna Madia il 20 agosto. Entro il 31 agosto i sindacati hanno comunicato la revoca dei distacchi (circa i permessi, saranno dimezzati solo alle sigle sindacali ma non ai membri delle Rsu). E la Cgil come ha reagito? Il taglio dei distacchi e permessi sindacali "chiaramente metterà in difficoltà", ma "siamo forti e continueremo ad esercitare la nostra funzione sindacale": a dirlo è stato Michele Gentile, responsabile dei settori pubblici della Cgil, che ha così commentato la Spending Review prevista. E in Toscana cosa succede? Per quanto riguarda la Funzione Pubblica, da 51 distacchi si passa a 25,5 (25 più un part time). “Si risparmia? Non pare. Il rientro dei distaccati comporterà un aumento dei costi per le casse pubbliche, perché occorrerà pagare a questi dipendenti anche il salario accessorio, i buoni pasto e la produttività”, spiega Roberto Carletti della segreteria di Fp Toscana. Secondo cui “questa operazione mira a grattare la pancia all'opinione pubblica, dipingendo il sindacato come parte della casta politica. Questo governo non vuole riconoscere i corpi intermedi. Già con Brunetta ministro ci fu un
taglio del 15% dell'agibilità sindacale, peraltro seguito a un minimo di confronto. Stavolta hanno fatto tutto con un decreto”. Ci saranno meno servizi per gli iscritti? “Il taglio non deve pesare sui nostri rappresentati. Ci stiamo riorganizzando per garantire lo stesso livello anche con meno persone”, risponde Carletti. Commenta il segretario generale di Fp Cgil Toscana Antonio Lazzaro: “I tagli alle agibilità sindacali? Questa è una non notizia, si sapeva da qualche mese. Questo intervento dovrebbe far parte della cosiddetta riforma della Pubblica Amministrazione ma in realtà non c'entra, la riforma in realtà sarebbe una cosa seria e importante, qui invece si tratta di un'azione che non ha impatto economico rispetto ai costi sostenuti dallo Stato. Si è voluto mettere una bandiera ideologica per dimostrare che non si guarda in faccia a nessuno. Ma su una cosa c'è certezza: il taglio delle agibilità non ridurrà qualità e quantità del nostro lavoro sindacale, garantiremo lo stesso servizio, e lo stesso impegno per una buona riforma”. Capitolo Flc Cgil Toscana: i distacchi passano da 21 a 10, ma la categoria opta di investire 150mila euro per arruolare altri tre sindacalisti con la formula dell'aspettativa retribuita. “13 addetti ci servono per ovviare alle ricadute di agibilità politica scaturite da questo decreto, un intervento ideologico intriso di populismo e demagogia”, dice Alessandro Rapezzi, il segretario generale. Che aggiunge: “Non sarà certo l'ennesimo taglio dei distacchi sindacali a risolvere i problemi della Pubblica Amministrazione. Ora ci aspettiamo piuttosto dal Governo che rinnovi i contratti dei pubblici dipendenti fermi scandalosamente da ben sette anni, ed un piano trasparente e dettagliato di riforma di tutta la Pubblica Amministrazione da discutere con il sindacato”.
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Stop spreco cibo Gli avanzi del pasto? Li fotografi e li offri (o prendi) con una App condivisione, per evitare possibili problemi legali se qualcuno dovesse sentirsi male. Foodsharing.de, oltre a essere un modo per procurarsi cibo senza doverlo acquistare, è anche un ottimo sistema per conoscere persone con lo stesso approccio etico e la stessa sensibilità vero il tema dello spreco alimentare. IL CASO SEATTLE
IL CASO TEDESCO A Colonia, sull'onda del successo del suo documentario del 2011 "Taste the Waste", il regista Valentina Thurn ha fondato a giugno 2012, assieme al giornalista Stefan Kreutzberg, Foodsharing.de (CLICCA QUI), una piattaforma on line che mette in contatto chi ha del cibo in eccesso con chi vuole nutrirsi gratis. In poco più di due anni si è espansa fino a contare più di 43 mila iscritti in 230 città tedesche, ognuna con proprio coordinamento locale. I membri condividono "ceste" di alimenti che altrimenti andrebbero al macero. Non tutti i cibi sono ammessi: generi facilmente deperibili come pesce, uova, pollame e carne vengono esclusi dalla
Un po' quello che vorrebbe promuovere LeftOverSwap (CLICCA QUI), una startup fondata da due ragazzi di Seattle, Dan Newman e Bryan Summersett, folgorati da un'intuizione concepita osservando i resti di una pizza da asporto ordinata al college. «Negli Stati Uniti», spiegano, «secondo il Natural Resources Defense Counciil il 40 per cento del cibo prodotto non viene consumato, e il 70 per cento della popolazione è sovrappeso. Al contempo, il 16 per cento degli americani non ha abbastanza cibo e il 28 per cento non conosce nemmeno il nome dei vicini». Da qui l'idea di progettare un'applicazione per iOS che permetesse di fare poche semplci cose: scattare una foto dei propri "avanzi" e indicare la propria posizione su una mappa, in modo che altri utenti possano venire a ritirarli. Le linee guida di utilizzo di LeftOverSwap sono molto meno dettagliate di quelle di Foodsharing.de: non esiste al momento un sistema di rating dei donatori, e la società stessa è "for profit", anche se non ha ancora trovato un modello di business adeguato. Tutti elementi che spiegano l'accoglienza non del tutto favorevole ricevuta dal prodotto; ma Newman e Summersett non demordono; alla base di tutto, dicono, c'è sempre la fiducia nel prossimo. In fondo, occorre averne anche per dormire sul divano di uno sconosciuto, e i timori non hanno impedito il boom del couchsurfing.
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Stop spreco cibo "Ratatouille": il frigorifero virtuale per scambiare cibo con i vicini A volte può capitare di ritrovarsi con il frigorifero pieno di alimenti freschi che, per un motivo o un altro, non riusciamo a consumare. Succede ad esempio nel caso in cui durante il week end esageriamo con la spesa al supermercato e poi in settimana non riusciamo a mangiare tutta la frutta e verdura comprata con il rischio di farla rovinare. Ed è proprio per trovare una soluzione a questo problema piuttosto frequente che, un gruppo di quattro amici veneti non ancora trentenni, Giorgia, Matteo, Luca ed Elena, hanno sviluppato un’applicazione che permette ai singoli cittadini di condividere il cibo avanzato in casa. Un vero e proprio frigorifero virtuale "Ratatouille", questo il nome dell’app al momento disponibile solo per iPhone ma presto anche per Android, all’interno del quale è possibile indicare i prodotti in eccesso che si vuole donare. Attraverso la geolocalizzazione, l’app permette inoltre di visualizzare su una mappa i frigoriferi più vicini a noi. L’obiettivo è quello di scambiare il cibo in eccesso con i propri vicini di casa, anche grazie alla messaggistica istantanea. Per ogni alimento messo in condivisione è possibile indicare la data di scadenza e gli orari e i giorni in cui gli utenti possono passare a ritirarlo. Un’applicazione dall’interfaccia semplice e curiosa che cerca di reimpiegare in modo positivo anche l’iperconnessione che ci coinvolge ogni giorno
mettendola al servizio di un’esigenza concreta: il non spreco di cibo. Lanciata ufficialmente il 6 maggio scorso, Ratatouille si rivolge non solo a tutti i consumatori attenti all’ambiente ma anche agli ostelli della gioventù e alle case degli studenti, strutture in cui c’è già l’usanza di mettere in comune il cibo avanzato. E non solo, l’app Ratatouille potrebbe rivelarsi un servizio utile anche per i piccoli produttori a km zero e per la grande distribuzione che potrebbe così smaltire le eccedenze abbattendo le spese. Un buon modo infine, anche per recuperare quel rapporto di vicinato che nelle grandi città si sta perdendo, per socializzare e portare avanti buone pratiche.
L'APPLICAZIONE
INQUADRI IL CODICE A BARRE E FAI LA SPESA INTELLIGENTE SENZA SPRECHI
n. 33 - 02 settembre 2014
LEGGI TUTTO
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Stop spreco cibo Negli Usa è nato il supermercato che vende solo alimenti scaduti
Un negozio nel quale acquistare generi alimentari non più consumabili in base alla loro data di scadenza ma in realtà ancora perfettamente commestibili, almeno stando alle tesi del promotore di questa particolare iniziativa. Come riportato dal “Daily Mail” a maggio 2014 negli Stati Uniti (più precisamente a Dorchester, nel Massachusetts) ha aperto “The Daily Table”, un negozio di alimentari che venderà esclusivamente prodotti scaduti ma ancora utilizzabili. Un’idea lanciata da Doug Rauch, già presidente della catena “Trader Joe’s” attiva nello stesso settore. L’originale idea avrebbe secondo Rauch una logica molto semplice e permetterebbe di contrastare una serie di fenomeni negativi acuitisi in questo periodo di crisi economica. Il negozio offrirebbe infatti alimenti nutrienti e non pericolosi per la salute umana a un prezzo calmierato, e ciò porterebbe a due conseguenze positive. In primo luogo si ridurrebbe lo spreco di cibo, in parte generato dal fatto che i consumatori “spaventati” dalla data di scadenza buttano nella spazzatura anche cibi ancora utilizzabili, che secondo uno studio del 2012 riguarderebbe addirittura il 40% del totale di cibarie prodotte ogni anno, per un valore di circa 165 miliardi di dollari. In più si permetterebbe alle classi
sociali più povere, ed in particolare al 15% di americani definiti “food insecure”, cioè senza certezze riguardo a cosa mangeranno nel prossimo pasto, di garantirsi comunque una corretta alimentazione, grazie a prezzi in linea con quelli dei fast food, unica fonte alimentare economicamente alla portata di queste persone in difficoltà ma che diffondono diete scorrette favorendo la diffusione di patologie come l’obesità e il diabete: «Molte famiglie sanno che non stanno fornendo ai loro figli un’alimentazione corretta – ha sottolineato Rauch – ma semplicemente non possono permettersela e perciò non hanno scelta». I PREZZI CALMIERATI Tutto positivo, in linea teorica, per un negozio che dovrebbe vendere soprattutto frutta e verdura che hanno superato da poco la data di scadenza e prodotti simili trasformati in piatti pronti. Ma Rauch, oltre a dover garantire in tutto e per tutto la salute della clientela (sul valore e l’importanza delle diverse indicazioni di scadenza esistono infatti teorie tra loro contrastanti), dovrà anche sconfiggere l’inevitabile diffidenza delle persone riguardo a cibi che sono abituati a considerare immangiabili se non addirittura pericolosi. Una sfida che non sembra però spaventarlo: «Le indicazioni di scadenza rischiano di creare confusione. Se pensiamo ad esempio al latte, in passato per decidere se era ancora buono o meno quello che si faceva era annusarlo; così si comprendeva se era da buttare. Le persone sono preoccupate degli eventuali effetti sulla salute, ma praticamente tutte le morti conosciute collegate al cibo sono state causate da prodotti in regola con le date di scadenza».
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Stop spreco cibo La città? Un frutteto. Così si mappa e si raccoglie la frutta urbana promuovere la partecipazione della collettività ad un esperimento sociale finalizzato alla creazione e condivisione di nuovi frutteti urbani; tutelare la biodiversità immaginando nuove funzioni dello spazio pubblico. FRUTTA URBANA è una realtà complessa, in costante evoluzione ed offre alla collettività un servizio innovativo, ecologico e gratuito, ma anche un’opportunità di conoscenza e cura del patrimonio botanico delle nostre città. LEGGI TUTTO
L'ESPERIMENTO A Roma e in altre grandi città italiane la frutta cresce abbondante in varie parti della città, ma molto spesso non viene raccolta, e quindi cade a terra e marcisce. E questo crea numerose questioni di gestione e pulizia, ma soprattutto costituisce uno spreco insensato e incomprensibile. Fortunatamente, da qualche anno di questo problema viene gestito da un’associazione molto particolare, chiamata FRUTTA URBANA. UN PROGETTO DINAMICO Creata dall’associazione no profit Linaria, il progetto ARRIVANO GLI HOTEL NON SPRECONI FRUTTA URBANA è infatti il primo in Italia dedicato CHE RICICLANO IL NON MANGIATO alla mappatura, alla raccolta e alla distribuzione gratuita della frutta che cresce in città (soprattutto per Banchetti in cui il cibo è composto e presentato ad arte. i bisognosi o le associazioni di mense sociali). Il Allestimenti culinari che si fanno beffe del concetto di progetto si sviluppa su varie dimensioni: parsimonia veterum la frugalità nei pasti di senecana collaborazione con banchi alimentari, realizzazione di memoria. I buffet degli alberghi di lusso sembrano a volte nuovi frutteti per arricchire lo spazio pubblico urbano, voler assicurare un biglietto di sola andata per il girone dei attività ed eventi, corsi e laboratori. Una green golosi, e non raramente capita che, dopo aver infrastructure innovativa, capace di generare percorsi pasteggiato, si esca dalla sala colazioni lasciandosi alle tematici, didattici, gastronomici, ludici. spalle un buffet ancora strapieno di brioche, torte, AMBIENTE E INNOVAZIONE Partendo dall’idea formaggi, salumi, pane di diversi tipi e marmellate. A volte, della città come grande frutteto, il progetto ha tre una vacanza serena passa anche dalla risposta a questa principali obiettivi: fungere da modello per domanda. LEGGI TUTTO un’alimentazione sana, corretta e sostenibile; n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Marina di Carrara Nca, in centinaia alla mobilitazione dei sindacati contro i licenziamenti
Centinaia di persone per dire “via i due licenziamenti discriminatori e i due provvedimenti disciplinari”: con questa richiesta all'azienda, Cgil, Cisl e Uil di Massa Carrara (con le categorie metalmeccaniche Fim, Fiom, Uilm) hanno indetto uno sciopero (otto ore) e organizzato un presidio ai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara, stamattina. Appuntamento alle 9 al cantiere, poi corteo fino agli uffici del Comune dove era previsto l'incontro tra il sindaco e la proprietà. Alla manifestazione hanno partecipato parlamentari, consiglieri regionali e locali e amministratori del territorio, oltre a tanti delegati dei luoghi di lavoro e delle categorie, da diverse province. Dopo il summit sindacoproprietà, è emerso il congelamento dei provvedimenti (sia i richiami disciplinari che i licenziamenti), che però restano in atto a tutti gli effetti. In seguito, le Rsu e le rappresentanze sindacali Cgil, Cisl e Uil di Massa Carrara hanno incontrato nei suoi uffici regionali di Firenze l'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, per fare il punto della situazione, col Comune e la Provincia di Massa Carrara. L'assessore, nel chiedere a Nca un ripensamento e il superamento di ogni atto che possa in qualche modo essere
interpretato come lesivo dell'esercizio delle attività sindacali, ha ravvisato l'opportunità di chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di riattivare il tavolo di verifica sul rispetto dell'accordo su Nca anche alla luce della scadenza del dicembre 2014 e dell'esigenza di conoscere i piani dell'azienda per il 2015. Questa settimana, i sindacati incontreranno la commissione lavoro del Comune, e poi l'azienda. Il 4 settembre prevista l'assemblea dei lavoratori per fare il punto. “Noi vogliamo trattare, ma non si tratta con una pistola puntata alla tempia. Oggi le centinaia di persone che sono state con noi per le strade di Marina di Carrara hanno dato un messaggio forte: i lavoratori di Nca non sono soli. L'attacco a loro e al sindacato ha avuto una risposta forte. La grande adesione alla nostra mobilitazione dice che lo sviluppo di un'azienda deve andare di pari passo col riconoscimento della dignità dei dipendenti e con la coesione”, ha spiegato il segretario della Cgil di Massa Carrara Paolo Gozzani. Per protestare contro i due licenziamenti (comunicati a due lavoratori delle portinerie) e i due provvedimenti disciplinari (a carico di un delegato Fiom e di uno Uilm) anche lo scorso venerdì 22 agosto c'era stato uno sciopero con presidio (molto partecipato) di lavoratori e sindacalisti presso i cantieri. SIMONCINI ALLERTA IL MINISTERO "In nessun modo la Regione Toscana può accettare l'idea che si possa licenziare per ragioni sindacali o di opinione", non ha dubbi l'assessore regionale all'economia e al lavoro Gianfranco Simoncini esprimendosi sul merito dei provvedimenti attivati da parte della proprietà dei Cantieri Apuani nei confronti dell'addetto alla portineria. LEGGI TUTTO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Marina di Carrara Nca, Gozzani (Cgil): "Ora siamo pi첫 forti, l'azienda smetta coi ricatti"
I
MASSA
FERMET, SORTE SEGNATA PER 20 LAVORATORI? LEGGI TUTTO n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
La vertenza
"Meno stipendio, più lavoro": la lotta in Siram per scampare il pericolo Meno
soldi
stipendio
ma
nello
Noi abbiamo ritenuto che questa fosse una grande ingiustizia, e
più
che le istituzioni regionali in primo luogo avrebbero dovuto
lavoro da fare: per
muoversi per trovare una soluzione dignitosa”.
circa
dipendenti
E, il 27 agosto, ecco il redde rationem nel summit presso
della Siram, che in
l'assessorato regionale alla Salute. Lunga la lista dei
Toscana in tutto sono
presenti: i rappresentanti degli assessorati alla salute e al
89, le prospettive con
lavoro e sviluppo economico, le Asl interessate (Firenze,
gli
in
Prato, Pistoia e Siena), il Consorzio Nazionale Servizi (Cns), i
scadenza quest'anno
rappresentanti delle aziende che gestiranno gli appalti
sembravano a tinte
toscani. La delegazione sindacale era composta dalla Fiom di
50
appalti
fosche, sia sul fronte
Firenze e di Siena, dalla Cgil di Firenze, dalla Cgil Regionale e
occupazionale che retributivo. Ettore Del Bene, delegato Rsu
dalla Filcams regionale. Dalla delegazione sindacale è stato
per la Fiom, però le cose stanno cambiando: come?
apprezzato e ritenuto importante il contributo venuto dagli
“Intanto ricorderei che i lavoratori della Siram sono quei lavoratori
assessorati e dalle Asl presenti.
invisibili che, da oltre 20 anni, tutti i giorni si occupano degli
“Dopo un lungo confronto a tratti decisamente aspro, l'incontro si
impianti tecnologici e climatici di molte Asl toscane. Sono coloro
è concluso con l'impegno da parte di Cns di assumere tutti gli
che
perfezione
operai e verificare la possibilità di assumere anche una parte degli
nell'interesse dei cittadini, a partire dalle sale operatorie, fino
impiegati presso le stesse sedi di lavoro o in sedi diverse da
all'impianto di riscaldamento o di refrigerazione. Sono coloro che
quelle attuali. Cns si è poi impegnato a garantire il salario lordo
prontamente riparano eventuali guasti. Sono metalmeccanici che
annuo ai dipendenti, anche a quelli pistoiesi, e ha inoltre
hanno alte professionalità, formati specificatamente per poter
comunicato che, in alcuni territori, farà anche diverse assunzioni
operare presso i presidi ospedalieri”.
in quanto si è proposta per una maggiore quantità di servizi. Non
A fine luglio c'è stata una manifestazione con sciopero sotto
poteva insomma bastarci l'impegno a mantenere il livello
il palazzo della Regione a Firenze, per i dipendenti a rischio
occupazionale. Volevamo un accordo anche sulle retribuzioni. Le
delle Asl di Firenze, Pistoia, Prato e Siena.
categorie interessate, Fiom e Filcams, si riaggiorneranno ora per
“Tutto è partito col cambio di appalto in due ospedali fiorentini.
la trattativa il 10 settembre, al fine di affinare e ufficializzare
L'azienda subentrata a Siram ha assunto i dipendenti ma con
quanto discusso”.
decurtazioni sostanziali dello stipendio, fino a 300 euro mensili, e
Pericolo scampato, dunque?
più lavoro da svolgere, a fronte di un aumento del canone per i
“Ancora non è il momento di esultare, è stato preso un impegno
cittadini. Poi c'è stato il caso di Pistoia, col passaggio di alcuni
che spero non sia galeotto. Noi di sicuro non faremo passi
lavoratori alla Asl, peraltro attraverso trattative private senza il
indietro, semmai in avanti. Siamo pronti anche a scendere in
coinvolgimento dei sindacati. Questi lavoratori sono stati trattati
piazza tutti i giorni per sensibilizzare i cittadini verso la nostra
come lavoratori di serie B: nella riassunzione era prevista una
causa, che rappresenta un importante servizio pubblico da
retribuzione più bassa di ben 500 euro al mese in meno rispetto a
tutelare. Siamo un motore della sanità e anche dell'economia:
quanto percepivano. Insomma: a fronte di maggiore spesa di soldi
quest'ultima deve ripartire, ma senza benzina non si riparte.
pubblici, ecco stipendi decurtati e maggiori prestazioni richieste.
Anche per questo non possiamo accettare tagli di retribuzione”.
si
preoccupano
che
tutto
funzioni
alla
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
L'intervista "Governo in ritardo, imprese latitanti Garanzia Giovani rischia il naufragio" A 60 giorni dal colloquio ai Centri per l'impiego devono essere proposti tirocini, apprendistati, stage, mobilità, percorsi di formazione e istruzione: la Regione Toscana è stata tra le prime regioni ad attivare Garanzia Giovani, il programma europeo 20142015 che col Governo mira a formare e cercare di trovare un lavoro agli under 30 che né studiano né lavorano. Il portale toscano era già online il 28 aprile e finora si sono registrati in circa 14mila: ragazze e ragazzi grosso modo in pari numero, il 5% stranieri e tutti gli altri italiani (più di un migliaio sono i residenti fuori Toscana). Daniele Quiriconi (segreteria regionale Cgil Toscana), come sta andando il progetto? “Si tratta di un progetto partito con un grande battage pubblicitario da parte del Governo, tra pagine sui giornali e spot sulle televisioni. Il ministro Poletti ha attaccato le Regioni per i presunti ritardi, ma qui la Toscana è stata una delle prime a partire, già ad aprile, e si sono subito iscritti migliaia di giovani. Ma qualcosa non sta funzionando purtroppo”. Cosa sta mancando? “Le risorse messe a disposizione per incentivare le imprese non sono ancora materialmente disponibili. Con circa 169mila iscrizioni al progetto a livello nazionale, il numero delle imprese pronte a prendere un giovane e dargli un'occasione è modesto. In Toscana ad esempio abbiamo poche notizie. Sono state rese disponibili molte risorse: un miliardo e mezzo di euro a
livello nazionale, di cui circa 60 milioni in Toscana. Non possiamo permetterci di sprecarli. Per evitare un fragoroso flop, è necessario che Governo e imprese facciano la loro parte. Per quanto riguarda il primo, ci sono ritardi burocratici nelle procedure del progetto: in questo Paese siamo bravi quando si tratta di fare annunci e meno bravi quando c'è da essere consequenziali e mettere risorse a disposizione per i progetti”. E le imprese nicchiano? “Sì, c'è un problema sul fronte del sistema delle imprese. Garanzia Giovani si rivolge ai ragazzi che non studiano né lavorano né si formano, e si promette di fornire loro esperienze di servizio civile, tirocinio, stage. Non necessariamente lavoro, certo, ma di sicuro la prospettiva deve essere quella di individuare anche occasioni di lavoro. Ad ora, secondo gli ultimi numeri del Ministero, su 169mila giovani iscritti ai portali regionali o nazionale si sono registrate proposte di assunzione a tempo indeterminato per lo 0,74% di loro, mentre per il 5% c'è un'opportunità di tirociniolavoro a termine formazione. Insomma: offerte di lavoro vere e proprie, in questo momento, ce ne sono poche. Gli stage, per carità, ci stanno, ma ci dovrebbe essere anche il lavoro”. Qualche giovane potrebbe restarci male? “Non ce la possiamo cavare solo offrendo un altro corso di formazione a un giovane che magari già ne ha fatti tanti. Lanciamo un appello: sarebbe necessario che le imprese e le loro associazioni di categoria, pur in un momento di crisi che nessuno disconosce, si rendessero maggiormente disponibili ad accogliere le candidature di giovani tirocinanti o che possano lavorare con contratti di vario tipo. Diversamente, il rischio che Garanzia Giovani fallisca è alto”.
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
L'appello
"Una manifestazione a Firenze a settembre contro tutte le guerre"
Per Pace, Libertà, Giustizia in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan e Ucraina, troviamoci tutti a Firenze il 21 settembre: l'appello di Rete Italiana Disarmo/Rete della Pace
italiane hanno formato congiuntamente un evento di portata nazionale. Le realtà e le associazioni che hanno voluto rispondere all'appello di Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Tavolo Interventi Civili di Pace hanno portato all'attenzione dei propri territori una parola chiara e una proposta seria. Ma non possiamo fermarci qui! C'è la necessità di denunciare le cause profonde e strutturali dei conflitti, di sanzionare concretamente i crimini di guerra, di premiare l’obiezione di coscienza, di costruire ponti di Pace, difendere i diritti, affermare la dignità di donne e uomini, lottare per il disarmo, con una politica ed una società di giustizia. Consapevoli che ciò che sta accadendo in questi giorni in Palestina non è slegato da ciò che sta avvenendo in questi anni in Iraq, Siria, Libia, Afghanistan, Nigeria, Somalia, Ucraina. LEGGI TUTTO
Ci siamo mossi subito, reagendo alle prime azioni militari in Palestina ormai trasformate in una guerra cruenta, per chiedere che la ragione non cedesse EUROPA ancora una volta il passo all’illogicità della violenza. In poche ore abbiamo stimolato azioni e mobilitazioni in tutta Italia, sentendo la voglia di persone, gruppi ed associazioni di riprendere un percorso troppe volte interrotto. Abbiamo sostenuto l’intervento umanitario nell’emergenza, grazie al lavoro prezioso e fondamentale delle nostre realtà di cooperazione. Abbiamo avanzato richieste chiare per suggerire al nostro Governo di percorrere una strada di scelte coraggiose contro la guerra e per rimuoverne le cause, ricevendo un primo moto di ascolto. Ora dobbiamo pensare ad un nuovo passo per la Pace. Insieme, restando umani e uniti. Esiste una DURANTE: "LA UE ABBIA VOCE UNICA coscienza collettiva diffusa nel nostro Paese a difesa AUGURI A LADY PESC MOGHERINI" dei diritti e della giustizia. Le tante fiaccolate, presidi, cortei, realizzati continuamente in tutte le regioni
LEGGI TUTTO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Gli appuntamenti Gramolati con Fassina a Piombino Le Cascine e il via alla festa pisana
27 AGOSTO, GRAMOLATI CON FASSINA ALLA FESTA DE L'UNITA' DI PIOMBINO
IL LOGO DELLA FESTA CGIL DI PISA AL PARCO DELLA FORNACE DAL 18 AL 21 SETTEMBRE
FESTA DE L'UNITA' DI FIRENZE足CASCINE IL BANCHINO CGIL PER FIRMARE IL REFERENDUM CONTRO L'AUSTERITA'
FESTA DE L'UNITA' DI FIRENZE足CASCINE ANDREA BRUNETTI PRESENTA IL LIBRO "ORGANIZZIAMOCI"
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Gli appuntamenti Fuso, Landini e Camusso ospiti alla festa de l'Unità di Firenze Maurso Fuso, segretario Cgil Firenze; Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom; Susanna Camusso, segretario nazionale Cgil: sono loro gli ospiti del mondo della Cgil alla festa del l?unità organizzata dal Pd fiorentino al parco delle Cascine di Firenze (23 agosto14 settembre). LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO
ore 21,00 Palco Centrale "Innovazione, sviluppo, lavoro al tempo delle riforme" con Maurizio Landini, Segretario Generale FIOM Andrea Biagianti, vicesegretario PD toscana Modera: Marco Damilano L’Espresso
MARTEDI' 9 SETTEMBRE LUNEDI' 8 SETTEMBRE ore 18,00 Spazio GD "Il lavoro che costruisce il domani" I giovani del Pd discutono con Maurizio Landini, Segretario Generale FIOM ore 18,30 Palco Q2 "Lavoro, sviluppo e diritti nella Firenze del PD" Mauro Fuso, Segretario Provinciale CGIL Roberto Pistonina, Segretario Provinciale CISL Paolo Becattini, Segretario Regionale UIL assessore Federico Gianassi, Segretario Cittadino Firenze Modera: Stefania Collesei
ore 18,00 Palco Centrale "Il Sindacato, le opportunità, i diritti e i giovani" Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL Antonio Mazzeo, responsabile Organizzazione PD Toscana Simone Bettini, presidente Confindustria Firenze Modera: Luca Patrignani Radio Rai
PD
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Firenze Eataly non rinnova agli interinali Filcams e Nidil le lanciano la sfida turni. Dobbiamo però purtroppo prendere atto continuano Bianchi e Branciamore che l'Azienda ha deciso di sottrarsi al confronto, e di continuare, nelle more dell'attuale normativa, di proseguire sulla strada del precariato e del mancato rinnovo dei contratti in scadenza. Questo atteggiamento non è accettabile, in quanto una opportunità economica per la città di Firenze non può trasformarsi in un problema di precarietà delle condizioni del lavoro. Come sindacato crediamo nella contrattazione e pertanto rinnoviamo con fermezza a Eataly di aprire un vero e costruttivo confronto su tutti i temi in questione". “Vogliamo che l'Azienda non perpetui questa inaccettabile situazione, ma apra, come ha dichiarato di essere pronta a fare, finalmente un confronto per consentire a questa attività imprenditoriale di dare una stabilizzazione al lavoro nella contrattazione e non aprire una stagione di contenzioso dannoso per tutti", concludono Bianchi e Branciamore.
Anche Eataly, il supermercato del gusto di Oscar Farinetti, finisce nel calderone delle proteste sindacali. Il 30 e 31 agosto i Cobas hanno volantinato in via Martelli a Firenze, davanti al negozio, chiedendo spiegazioni sul piano aziendale che al momento vede il mancato rinnovo del contratto per 60 su 120 lavoratori impiegati nello Store fiorentino. “L'attuale modello Eataly non funziona affermano Massimiliano Bianchi, segretario generale Filcams Cgil, e Alessio Branciamore, segretario generale Nidil LA SHELBOX Firenze . Dopo un iniziale confronto in fase di apertura, che ha consentito una parziale ricollocazione del personale della ex libreria Martelli, l'Azienda ha deciso di percorrere la strada delle scelte unilaterali e della precarietà del lavoro. Dobbiamo purtroppo rilevare che l'impegno assunto all'epoca dall'azienda di creare posti di lavoro stabili non si è al momento concretizzato”. "Nonostante l'attuale impossibilità di costituire una rappresentanza sindacale, come sindacato abbiamo sempre denunciato come tale modello non sia accettabile e quindi abbiamo sollecitato l'Azienda, UN PASSO AVANTI anche nei giorni scorsi, a confrontarsi per definire VERSO LA RIPRESA DELL'ATTIVITA' una stabilizzazione dei troppi lavoratori interinali presenti nel punto vendita e sull'organizzazione dei
LEGGI TUTTO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
La piaga Si muore lavorando in cantiere Ora basta, la politica intervenga MARCO BENATI (Segretario generale Fillea Firenze)
rafforzarli con adeguate assunzioni e risorse, in rapporto alla situazione drammatica. E così troppe imprese, grandi e piccole, si sono ampiamente adeguate scegliendo di licenziare i propri dipendenti e ricorrere ai subappalti, di
Le ultime due settimane
utilizzare lavoro flessibile e spesso irregolare, di ridurre
sono state drammatiche
drasticamente la formazione. E così sta accadendo a
per i lavoratori edili, con
Firenze, anche nei grandi cantieri. La situazione è
sette infortuni mortali tra
peggiorata, il confronto sindacale per l'organizzazione del
cui quello del compianto
lavoro (sicurezza, orari, regolarità) è difficile se non
Maurizio Benassi, morto
impossibile, e così la contrattazione di anticipo nei
nel
A1,
cantieri ci sembra essere una chimera (vedi tramvia), pur
Pavimental.
avendo dato importanti risultati negli anni passati (vedi
Ieri, un altro lavoratore edile ha subito un infortunio molto
Cavet). Il nostro perentorio appello è quello di una
grave (è ricoverato in prognosi riservata) a Figline,
inversione di tendenza netta, che dovrebbe partire dal
cadendo da un tetto di oltre cinque metri. Le cause sono
Governo, il quale, purtroppo, sul tema del lavoro sembra
purtroppo
cadute
in continuità con i precedenti. Un appello che e a
dall'alto, esplosioni; rischi tipici del cantiere, che come tali
scendere invita tutte le istituzioni locali e le parti sociali
dovrebbero essere stati adeguatamente gestiti. Temiamo
impegnate a voltare pagina.
però che anche queste vite perse rientreranno alla fine
l'uscita dalla crisi non può che partire dalla centralità del
solamente nei freddi numeri delle statistiche, che ci
lavoro, continuare ad abbattere diritti e tutele rende tutti
dicono, ad esempio, che dall'inizio della crisi (2008) la
responsabili delle conseguenze sulla vita dei lavoratori e
frequenza degli infortuni è aumentata del'11% per gli edili
del privarci di una ripresa qualitativa dell'economia, così
dipendenti (del 50%
come è per l'edilizia nel nostro specifico caso.
cantiere
dell'impresa
sempre
le
stesse,
folgorazione,
per gli artigiani), che da anni
La storia insegna che
denunciano lo stato di emergenza della sicurezza e della regolarità del lavoro nei cantieri, senza ottenere politiche adeguate, anzi. La risposta alla crisi a livello politico è
"SBLOCCA ITALIA"
stata, e tuttora lo è, quella di legittimare l'abbassamento dell'asticella della sicurezza e della regolarità di chi lavora; nel Paese si è promosso un pericoloso pensiero dominante che per uscire dalla crisi si deve colpire il lavoratore, quasi avesse finora avuto troppi diritti e tutele. E così è stato per tutti i governi che si sono succeduti in questi anni, che ad esempio non sono intervenuti sulla legge degli appalti al massimo ribasso, che hanno indebolito la forza del DURC (documento di regolarità
SCHIAVELLA: "POCHE NOVITA' MA SCELTE GIUSTE"
contributiva), che hanno sistematicamente scelto di indebolire gli organi di controllo pubblici invece di
n. 33 - 02 settembre 2014
LEGGI TUTTO
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
La campagna
"Salviamo la salute": in partenza la mobilitazione in tante città
La campagna “Salviamo la salute” partirà a settembre, per durare fino a giugno del prossimo anno, e si snoderà lungo l’intero territorio nazionale, con giornate di mobilitazione in tante città italiane, per rilanciare le proposte e le iniziative della Cgil per la contrattazione sociale nell’ambito del welfare sociosanitario. Pensata per durare nel tempo e per diffondersi ovunque, la campagna farà tappa in tutte le regioni e avrà anche tre appuntamenti nazionali, tre focus che coinvolgeranno le principali categorie: a dicembre con “Salute e differenze di genere”; a febbraio con “Valore al lavoro nei servizi alla persona: stop lavoro povero”; ad aprile con “La filiera della salute fa bene all’economia”. “Salviamo la salute” ha un titolo volutamente “drammatico”. Il diritto alla tutela della salute (intesa nel senso autentico di benessere fisicopsichico e sociale e non solo come accesso alle cure) è compromesso dagli effetti della crisi: crescono impoverimento e disoccupazione, si riducono servizi sociali e sanitari, molte persone rinunciano a curarsi per problemi economici. Ecco perché per salvare – e restituire ai cittadini – il diritto alla tutela della salute bisogna invertire le politiche di austerity di questi anni. E riconoscere il welfare come scelta strategica di ripresa economica e sociale: un grande investimento capace di garantire diritti e di
alimentare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Ma l’impegno della Cgil entra subito nel vivo, a partire dal nuovo Patto per la salute, di recente sottoscritto da governo e Regioni. Un Patto che abbiamo giudicato come “utile, ma non sufficiente”. Perché se è vero che sembra sia stata finalmente messa fine alla stagione dei tagli, è altrettanto vero che il finanziamento per il Servizio sanitario nazionale è certo solo per il 2014. Per gli anni successivi (2015 e 2916) il finanziamento cresce, ma è inferiore (meno 3,5 miliardi) a quello che aveva annunciato Lorenzin, e potrà essere ridotto in caso di manovre finanziarie. Mentre gli argomenti che il Patto affronta sono titoli ambiziosi di un programma tutto da realizzare. Insistiamo perché il governo e le Regioni aprano un “cantiere per l’innovazione”, con sindacato, operatori, cittadini, associazioni sociali. LEGGI TUTTO
RIFORMA DELLA SCUOLA
FLC: "IL RINVIO E' SCONCERTANTE TANTO RUMORE PER NULLA"
n. 33 - 02 settembre 2014
LEGGI TUTTO
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Lucchini Piombino La Rsu al ministro: "Convocate Jindal" Idea manifestazione per la siderurgia SUBITO SI ATTIVI PER CONVOCARE JINDAL E TUTTE LE PARTI INTERESSATE AL FINE DI CHIUDERE LA VICENDA E APPLICARE NELLA SUA INTEREZZA L’ACCORDO DI PROGRAMMA. DA SUBITO CI ATTIVIAMO ATTRAVERSO INIZIATIVE DI VOLANTINAGGIO RIVOLTA A TUTTI I COMPONENTI DEL GOVERNO E DELLE ISTITUZIONI CHE SI FACCIANO PORTAVOCE DELLA SITUAZIONE DRAMMATICA CHE STA VIVENDO PIOMBINO E LA VAL DI CORNIA. AL TERMINE DI QUESTE INIZIATIVE SI TERRA’ ENTRO IL 15 DI SETTEMBRE L’ASSEMBLEA DEI LAVORI NELLA QUALE IN ASSENZA DI RISPOSTE CONCRETE DA PARTE DEL GOVERNO SI DECIDERA’ FORME DI LOTTA La Fiom CGIL, a nome della Rsu Lucchini e le altre sigle sindacali, ha consegnato una lettera al Ministro dell'agricoltura e delle politiche forestali On. Maurizio Martina. Ecco il testo: IL TEMPO E’ SCADUTO
NECESSARIE PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO PREFISSATO. L’Italia è un Paese che non può rinunciare alla produzione di acciaio e quindi siamo convinti che il settore primario debba essere ritenuto uno dei punti prioritari della politica industriale del nostro Paese. FIM/FIOM/UILM
La RSU LUCCHINI e LUCCHINI SERVIZI si è riunita alla presenza di FIM/FIOM/UILM per fare una valutazione sull’andamento della trattativa. Abbiamo appreso la notizia che entro settembre Jindal dovrebbe fare una nuova offerta vincolante che potrebbe essere migliorativa, ma riteniamo che i tempi e la proposta non siano in linea con le aspettative e le necessità dei lavoratori.Ad oggi ci sono già circa 400 persone delle imprese che riscuotono a singhiozzo il loro stipendio, il contratto di solidarietà Lucchini rischia di essere messo in
ritengono necessario unificare le varie vertenze della Siderurgia (Piombino, Terni, Taranto) attraverso uno sciopero e una manifestazione nazionale da programmare al più presto. È con questa, che Le chiediamo, Sig. Ministro, di farsi carico di questa grave situazione in cui il territorio di Piombino va trovandosi con le fabbriche ferme, il comprensorio che si impoverisce e di chiedere al Presidente del Consiglio Renzi di convocarci al più presto, perché pensiamo che solo attraverso un dialogo costruttivo con il Presidente si possano ottenere
discussione per la mancanza di risorse. Avevamo appreso dal Presidente del Consiglio che la trattativa con Jindal era in
fatti e non parole". Firmato: RSU Lucchini e Lucchini Servizi, FIM/FIOM/UILM
dirittura di arrivo. Riteniamo necessario l’accelerazione della chiusura della vicenda relativa alla vendita dello stabilimento,
LO SCIOPERO DELLA FAME (INTERROTTO)
così in maniera contestuale da sbloccare il piano delle bonifiche che possa dare lavoro ai lavoratori delle imprese e
"L'estate è quasi terminata e la situazione dello stabilimento
fatturato alle stesse.
Lucchini di Piombino è sempre più drammatica. Dopo lo
SU QUESTO NON SI PUO’ PIU’ TERGIVERSARE, E CHIEDIAMO CHE IL GOVERNO DIVENTI IL PROTAGONISTA DIRETTO DI QUESTA VERTENZA E DA
spegnimento
dell'altoforno,
avvenuto
nell'aprile
scorso,
adesso si è fermata anche la cokeria". Comincia così la lettera di Paolo Francini, operaio della Lucchini. LEGGI TUTTO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
L'opportunitĂ Ebret, un buono per i libri scolastici ai figli dei lavoratori dell'artigianato
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Le iniziative P.A., a Grosseto si discute la riforma E a Siena parla di fisco... Pravettoni 12 SETTEMBRE: RIFORMA P.A., A GROSSETO DIBATTITO CON RENZETTI, GRAMOLATI, DETTORI, PANTALEO CHIUSURA DI SORRENTINO
20 SETTEMBRE: PENSIONI E FISCO, A SIENA SI PARLA DELLA PIATTAFORMA DI CGIL CISL UIL ANCHE CON CARCARLO PRAVETTONI
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Il referendum No all'austerità, no al Fiscal compact Una firma per una nuova Europa Segretario Confederale della CGIL, poiché spiega “l'idea stessa su cui si basa è quella della compressione del costo del lavoro e della riduzione della spesa pubblica. Si è pensato, erroneamente, che potesse mettere in moto investimenti privati di tipo internazionale o all'interno dei Paesi, ma in realtà non è stato così. Anzi prosegue Barbi , questa politica ha depresso i consumi e anche gli investimenti privati. Invece di creare benessere per tutti, ha costretto a lottare per ottenere un benessere sempre minore introducendo meccanismi di competizione tra i popoli”. Per queste ragioni gli italiani sono chiamati a firmare per i 4 quesiti referendari, per esprimersi contro l'austerità e a favore dello sviluppo e del lavoro. La raccolta firme avrà inizio il 3 luglio in tutta Italia e proseguirà fino al 30 settembre. La CGIL sostiene la campagna insieme a economisti e giuristi. LEGGI TUTTO
IL CONVEGNO
Contro le politiche di austerità adottate dall'Europa e dall'Italia è partita la campagna referendaria per cambiare la legge sul Fiscal Compact: 'SI' alla fine dell’austerità, SI' all’Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo'. Le politiche di tagli indiscriminati, di assenza di investimenti per il futuro delle imprese e dei giovani, di aumenti insostenibili della pressione fiscale, dal 2007 ad oggi, hanno raddoppiato la disoccupazione, fatto diminuire il valore della ricchezza nazionale, peggiorato i conti pubblici e fatto chiudere 3 milioni di imprese. Dunque, con le politiche di Austerità la crisi si è aggravata. “La politica dell'austerità cosiddetta 'espansiva' è stato un autentico fallimento”, afferma Danilo Barbi,
Ires e Cgil Emilia Romagna, Toscana, Veneto
LAVORO, CONOSCENZA, SINDACATO Ricerca tra i lavoratori cognitivi Università di Bologna, 30 settembre, ore 10 Conclude i lavori SUSANNA CAMUSSO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Arezzo
"Spiazzati": in piazza serata/cabaret a favore dei dipendenti Cadla
“Famiglie prima che lavoratori, siamo qui a rappresentare i nostri figli, le nostre famiglie il nostro ed il vostro futuro”. Poi la voce si rompe e parte l'applauso di Piazza Sant'Agostino. A parlare sul palco sono i lavoratori della Cadla, ex magazzino Despar di Arezzo, che hanno raccontato le loro emozioni e le loro speranze ospitati dal Trio Prodigildan per la serata “Spiazzati”. La serata di cabaret organizzata dal trio aretino aveva appunto lo scopo di manifestare tutta la solidarietà del territorio aretino ai lavoratori della vertenza Cadla. Del resto uno dei componenti del trio e' un ex dipendente DueGi ed e' tornato al lavoro da poco nei supermercati a marchio Conad aperti in città. “Io sono uno dei miracolati” scherza, lasciando poi il palco ai colleghi del magazzino aretino che provano a dare un perché' a tutto questo e a spiegare alla cittadinanza il loro percorso futuro per il quale avranno bisogno di tutto l'appoggio possibile. Paura, incertezza, rabbia, ma di sicuro non c'è “arrendersi” nel vocabolario di queste persone, così vogliono essere chiamati prima ancora che lavoratori che presto si riuniranno in un'associazione che permetterà loro di raccogliere fondi per portare avanti
la lunga e difficile vertenza. “Vogliamo afferma una delle lavoratrici che sia chiara una cosa. Siamo persone prima ancora che lavoratori e non siamo un costo bensì una risorsa”. Ha spiegato un'altra lavoratrice dal palco: "Le èpersone sono la più grande risorsa di ogni azienda, seppur spesso svalutata, denigrata e ridotta al ruolo di mero costo. Eppure sono state quelle persone a spalare il fango in occasione dell’alluvione, le stesse persone che vi hanno accolto con il sorriso nei supermercati nonostante gli scaffali vuoti, le stesse persone che hanno creduto nell’illusione di una ripresa. Non possiamo permetterci 200 famiglie sul lastrico".
LA MOSTRA
MUSEO ARCHEOLOGICO FIRENZE DAL 5 SETTEMBRE AL 15 OTTOBRE
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube IL REPORTAGE Il lavoro precario a Tokyo: così è esploso Le storie di braccianti, insegnanti di musica e bibliotecari GUARDA IL VIDEO
SCUOLA In Toscana 102 prèsidi a mezzo servizio Spicca il caso Elba Il punto e l'allarme di Flc Cgil Toscana
GUARDA IL VIDEO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
La rubrica DURATA MASSIMA ORARIO DI LAVORO: E' ILLEGITTIMO INASPRIRE LE SANZIONI La Corte Costituzionale, con sentenza n. 253/2014, depositata il
risultasse in modo evidente come il sistema delineato dal secondo, pur in
15.4.2014, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18 bis, commi
parte differente da quello passato, definisca i limiti di tempo di lavoro e le
3 e 4, del D.lgs 66/2003, nel testo introdotto dall’art. 1, comma 1, lettera f),
relative sanzioni in modo del tutto omogeneo rispetto alla disciplina
D.lgs 213/2004 (Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 8 aprile
previgente. Vi è, infatti, sostanziale coincidenza nella logica alla base dei
2003, n. 66, in materia di apparato sanzionatorio dell’orario di lavoro). La
due diversi sistemi: entrambi sanzionano l’eccesso di lavoro e lo
motivazione riguarda il fatto che l’inasprimento delle sanzioni previsto nel
sfruttamento del lavoratore che ne consegue, ponendo limiti all’orario di
2004 per le imprese che violino le regole sull’orario di lavoro è illegittimo in
lavoro giornaliero e settimanale e imponendo periodi di necessario riposo.
quanto travalica la delega concessa al Governo due anni prima, la quale
Ai fini, quindi, del rispetto dei criteri fissati nella legge delega, deve
imponeva il mantenimento di identiche sanzioni per violazioni omogenee.
affermarsi che le sanzioni previste dal r.d.l. n. 692/1923 e della L. n.
Al fine di verificare la possibilità di confrontare “vecchie” e “nuove” sanzioni
370/1934 corrispondono a violazioni da ritenere omogenee rispetto a
era dunque in primo luogo necessario verificare l’omogeneità tra le
quelle regolate dal d.lgs n. 66/2003 e che, pertanto, la normativa
normative. La normativa previgente era contenuta nel regio decretolegge
sanzionatoria in esame era tenuta al rispetto della delega nel senso della
n. 692/1923 (che prevedeva una durata massima della normale giornata di
necessaria identità rispetto alle sanzioni precedenti. Risulta, invece, che le
lavoro pari ad 8 ore giornaliere per 48 ore settimanali di lavoro effettivo,
sanzioni amministrative di cui all’art. 18 bis, D.lgs 66/2003 sono più alte di
con possibilità di incremento, a titolo di lavoro straordinario, per non più di
quelle irrogate nel sistema precedente. Ne discende quindi la fondatezza
2 ore al giorno per 12 ore settimanali) e nella L. n. 370/1934 (che
della questione di legittimità costituzionale, posto che sussiste la violazione
prevedeva l’obbligo di un riposo di 24 ore consecutive per ogni settimana,
del criterio direttivo contenuto nell’art. 2, comma 1, lett. c), della legge
di regola fissato nella giornata di domenica). La Corte Costituzionale ha
delega n. 39/2002. Da ciò ne è derivato l’accoglimento e la conseguente
ritenuto che dalla ricostruzione dei contenuti e degli scopi rispettivamente
dichiarazione di illegittimità costituzionale delle censurate disposizioni, per
del r.d.l. 692/23 e della l. 370/34, da un lato, e del d.lgs. 66/03, dall’altro,
violazione dell’art. 76 Cost. LEGGI
a cura dello Studio Rusconi
TUTTO
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
ww.avvrusconi.it
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
NonSoloToscana
La Cgil: "Il decreto Poletti non va Bisogna cambiare verso sul lavoro" con un diritto del lavoro più semplice e chiaro, e diritti anche per i precari sono obiettivi che si possono realizzare nel jobs act che ci pare, invece, prosegua su un binario che porta al deragliamento”. “Ma anche la migliore riforma del lavoro conclude la sindacalista della Cgil per avere effetti avrà bisogno di una politica che fa investimenti nei settori pubblici, che hanno una funzione anticiclica e laddove continuiamo ad assistere a tagli, e nel privato, dove onestamente non è che ci sia una politica industriale del Governo inefficace, risulta proprio non pervenuta”.
“Non è polemica, sono dati oggettivi, il decreto Poletti sui contratti a termine doveva dare una scossa LA DEFLAZIONE all'occupazione, noi sostenevamo che avrebbe trasformato altre tipologie in contratti a termine, ma L'Italia entra in deflazione ad agosto per la prima senza una politica economica di ripresa della volta da oltre 50 anni, cioè dal settembre del 1959, domanda non avrebbe avuto effetti sull'occupazione quando però l'economia cresceva. LEGGI TUTTO in valore assoluto e i dati confermano che l'unica cosa che è aumentata è la precarietà”. Così il segretario nazionale della Cgil, Serena Sorrentino, IL CASO commenta i dati diffusi dall’Istat. “I dati relativi al mese di luglio sottolinea la dirigente sindacale certificano che diminuisce l'occupazione anche rispetto a luglio del 2013 (il tasso di occupazione, pari al 55,6%, infatti, diminuisce di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima) e che la disoccupazione aumenta (il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 220 mila, aumenta del 2,2% rispetto al mese precedente (+69 mila) e del 4,6% su base annua (+143 mila), anche rispetto al mese di giugno dove si registra un aumento di 0,3 punti percentuali)”. “Dietro i numeri aggiunge Sorrentino c'è un Paese che non solo non MINACCE DI RIINA, SOLIDARIETA' riparte ma va indietro proprio sul lavoro che dovrebbe DEL SINDACATO A DON CIOTTI trainare la ripresa. La riforma degli ammortizzatori con garanzie per tutti, la riduzione della precarietà LEGGI TUTTO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana NUOVI
MODELLI DI ABITARE E DI PRODURRE
Autori: Serena Rugiero, Emanuele Galossi, Daniele Di Nunzio (prefazione di Moulay El Akkioui, postfazione di Walter Schiavella). Parole chiave: sostenibile produttività produrre occupazione lavoro edilizia contrattazione cantiere abitare. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: settembre 2014 Pagine: 176. ISBN: 9788823018808 L’edilizia sostenibile è una delle leve più importanti per affermare un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare l’attività economica con la tutela dell’ambiente e la qualità della vita collettiva. La ricerca in questione analizza gli impatti socioeconomici della trasformazione in chiave sostenibile del settore delle costruzioni, considerando gli effetti sulla produttività, l’occupazione, la qualità del lavoro e la contrattazione.
INDAGINE
GAME
OVER
SUL LAVORO MINORILE IN ITALIA
Autori: Katia Scannavini, Anna Teselli (prefazione di Susanna Camusso, postfazione di Valerio Neri). Parole chiave: scuola scolastico Save the Children salario minorile mansioni lavoro insuccesso formazione. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: settembre 2014. Pagine: 176. ISBN: 9788823018891 L’indagine dell’Associazione Bruno Trentin e di Save the Children mostra come il lavoro minorile sia ancora di attualità nel nostro Paese: sta assumendo nuove forme, ma coinvolge molti ragazzini con meno di 16 anni, che per la normative non dovrebbero svolgere alcun tipo di attività di lavoro. Per l'indagine, circa 340.000 minori tra i 7 e i 15 anni sono coinvolti in qualche esperienza di lavoro.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
In viaggio con... Monaco, Dachau, Buchenwald, Praga Il Viaggio della Memoria da fare
DATE E PREZZI Dal 23 settembre al 27 settembre (510 euro). La quota comprende: viaggio in pullman a disposizione per le visite e le escursioni; sistemazione in hotel categoria 34 stelle in camere doppie con servizi privati; trattamento di pensione completa dalla cena del primo alla colazione dell’ultimo giorno con pranzi in ristorante e cene in hotel/ristoranti; accompagnatore per tutto il tour; servizi di guida come da programma; assicurazione medica e bagaglio. PROGRAMMA Primo giorno: al mattino ritrovo dei partecipanti a Firenze, partenza per Monaco di Baviera. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo in hotel a Monaco ed incontro con la guida per un tour panoramico della città. Secondo giorno: prima colazione in hotel e visita guidata al campo di concentramento di Dachau fu l’unico a esistere per tutti i 12 anni di regime nazista. Nel pomeriggio partenza per Buchenwald. Terzo giorno: visita al campo di Buchenwald, uno dei più importanti campi di concentramento e di sterminio nazisti. In questo campo furono internati circa 250mila uomini provenienti da tutti i paesi europei. Durante la famosa “notte dei cristalli” le SS e la polizia tedesca inviarono qui almeno 10000 ebrei vittime di trattamenti crudeli. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per Praga. Quarto giorno: prima colazione e visita guidata per l’intera giornata di Praga, che oltre ad essere oggi una città cosmopolita e ricca d’arte, è una città storica. Quinto giorno: prima colazione in hotel e partenza da Praga in direzione del confine austriaco. Pranzo libero lungo il percorso, proseguimento per l’Italia. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA
DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: SCOPRI TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
In viaggio con... "Scatta la tua vacanza"... e vinci un mini I-pad o una videocamera Andare in vacanza non è mai stato così conveniente! Approfitta dei tuoi giorni di relax, puoi vincere un iPad Mini, una videocamera digitale GoPro Hero3 White Edition o degli occhiali da sole NR200. Come? Registrati QUI e posta un elaborato della tua vacanza nell'apposita sezione, composto da una foto e un breve testo descrittivo. Ora non ti resta che chiudere gli occhi e trattenere il fiato, il vincitore potresti essere tu! GUARDA LE FOTO
PARTECIPA AL CONCORSO
DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: SCOPRI TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
SOCIAL NETWORK SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK https://www.facebook.com/cgil.regionale.toscana SUL PROFILO FACEBOOK https://www.facebook.com/#!/cgil.toscana?fref=ts SCRIVICI A: tgalgani@tosc.cgil.it nbisogni@tosc.cgil.it
SUL PROFILO TWITTER https://twitter.com/cgiltoscana
LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50 (ORA PAUSA ESTIVA)
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
In breve
Il 15 settembre sarà stop di navi e traghetti, Filt indice lo sciopero dei marittimi per il Contratto Sciopero nazionale di tutto il comparto marittimo lunedì 15 settembre. Lo proclama la Filt Cgil: "Tra i motivi del dissenso c'è il rinnovo del contratto nazionale di settore, che manca da oltre 4 anni". Nessuna risposta sulla disoccupazione marittima. Sciopero nazionale di tutto il comparto marittimo lunedì 15 settembre. A riferirlo la Filt Cgil spiegando che “tra i motivi del dissenso ci sono il rinnovo del Ccnl di settore che manca da oltre 4 anni e le mancate risposte da parte dell’armamento al fenomeno della disoccupazione marittima”. “La rottura unilaterale spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil del tavolo di negoziato da parte delle associazioni di rappresentanza datoriale per il rinnovo del Ccnl, avvenuta lo scorso 2 luglio, ha pesantemente lacerato i rapporti industriali e, a causa del persistente atteggiamento di chiusura da parte delle medesime associazioni, ha creato le condizioni per l’avvio di una perdurante stagione di conflitti di cui non si può prevederne la durata”. LEGGI TUTTO
Aziende partecipate, la Cgil: "Salvaguardare l'occupazione, sono 500mila gli addetti interessati" “Una riorganizzazione vera del sistema delle società partecipate dalle Pubbliche amministrazioni deve affrontare le situazioni reali, rifuggendo dalle scorciatoie che fin qui hanno impedito qualsiasi operazione”, a partire dall'adozione di misure che “non penalizzino il lavoro”. E' quanto afferma il responsabile Settori pubblici della Cgil Nazionale, Michele Gentile, in merito al tema delle partecipate locali che dovrebbe rientrare nel provvedimento 'Sblocca Italia', domani al vaglio del Consiglio dei ministri. Secondo il dirigente sindacale “occorre tener conto che con gli 'scandalismi' che esistono, e che sono frutto delle scelte politiche, non si migliora una situazione che invece ha bisogno di riforme effettive che diano efficienza ad aziende che producono servizi pubblici. Il tema della qualità dei servizi pubblici è prioritario, così come lo è quello del lavoro nelle società partecipate. Lo stesso rapporto del commissario alla spending review Cottarelli afferma che almeno 500 mila persone lavorano nel complesso mondo del sistema delle partecipate”. Per questi motivi Gentile sostiene: “Misure che non penalizzino il lavoro debbono accompagnare qualsiasi normativa il governo intenda approvare, a partire da quelle che, almeno a quanto si apprende dalla stampa, sarebbero previste nel provvedimento Sblocca Italia". LEGGI TUTTO
Siena: i sindacati replicano alla Confindustria "Non è vero che siamo legati a schemi vecchi" “A fronte dell’intervista del Presidente di Confindustria avvertiamo la necessità di sottolineare il nostro punto di vista”. Così esordiscono CGIL, CISL e UIL in merito alle dichiarazioni di Paolo Campinoti lanciate dalle pagine di un giornale locale. “Al Presidente di Confindustria Siena che afferma che il sindacato ‘vive ancora degli schemi del passato’ – spiegano le sigle sindacali – vorremmo far notare che non è affatto originale. Sono mesi ormai che a livello politico e, più in generale, istituzionale il sindacato è diventato un bersaglio, anzi il bersaglio principale eletto a causa di tutti i mali, o quasi, della crisi che sta attraversando il nostro Paese. Dalla mancanza di volontà della politica nazionale a confronti costruttivi con noi, fino al dimezzamento dei distacchi e dei permessi sindacali nella pubblica amministrazione, l’attacco ai sindacati ha raggiunto livelli forse mai toccati negli ultimi decenni nel nostro Paese. Ci rendiamo conto che trovare il capro espiatorio sia un esercizio salvifico anche per chi non riesce ad ammettere la propria responsabilità nella pessima gestione politica di questa crisi, tuttavia ci saremmo anche stancati di questo ruolo che le altre parti ritengono necessario affibbiarci". “E potremmo fare molti altri esempi – proseguono le organizzazioni sindacali – del nostro impegno e della nostra capacità di rispondere responsabilmente alla crisi". LEGGI TUTTO
n. 33 - 02 settembre 2014
p r i mo
O I G G @ M CG I L T OS C A N A
...
in evidenza
Tutte le novitĂ su CUD, congedi parentali, indennitĂ di disoccupazione, pensioni, personale scuola ... CLICCA QUI
1
n. 33 - 02 settembre 2014