Primomaggio 34 2014

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A N A C S O T

Numero 34/2014 - Anno 4

UN P A S S O PER L A PA C E Dall'Iraq a Gaza fino all'Africa: domenica a Firenze il movimento pacifista torna in piazza contro le guerre. L'editoriale di Bigalli­Gramolati­Mengozzi pagine 2-4

In primo piano Il seminario su Bruno Trentin lunedì a Firenze pagina 5 Domani inizia la Festa della Cgil pisana: tutto il programma pagine 6-7 Martedì LiberEtà si festeggia con Enrico Rossi e Carla Cantone pagina 10 Piattaforma unitaria fisco/pensioni: evento sabato a Siena pagine 12-13 Economia e Articolo 18, Cgil verso la mobilitazione pagine 14-15

La Newsletter settimanale

17-09-2014


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Editoriale di Andrea Bigalli, Alessio Gramolati e Gianluca Mengozzi

Facciamo insieme un passo di pace Ha ancora senso non arrendersi Con uno sguardo attento, rivolto al contesto di cui siamo parte, non si può non entrare nelle spire di riflessioni amare. Il coraggio della paura, sperando di vivere quella intelligente, guidata dal pensare, ci spinge a guardare oltre oggi, senza dimenticare la necessaria lucidità storica nel ricordare. E quanto vediamo, intorno a noi e oltre, è un mondo che soffre una disillusione maturata lungo 25 anni, nata quando nel 1989 abbiamo ceduto al fascino dell’idea che un mondo non più diviso in due radicalmente diverse aree di riferimento si preparasse a vivere finalmente una stagione di pace, o quantomeno di controllo del conflitto. Le guerre che si è preteso di stroncare con altre guerre, magari di segno “democratico”, sono covate sotto quella pacificazione a cui abbiamo creduto solo perché ci mancavano informazioni essenziali; le dittature cadute sono state sostituite da altre, certo non meno feroci; i luoghi del pianeta in cui, per intreccio di interessi economico finanziari, conflitti culturali e\o religiosi, si combatte con furore omicida restano fondamentalmente gli stessi, nonostante l’apparente transito di poteri diversi al governo del mondo. Quanto si è messo in atto per porre mano a questa situazione non sembra aver consentito progressi significativi: hanno fallito di certo i modelli dello sviluppo economico capitalista e quelli del socialismo reale, le chiese e le religioni in genere lanciano appelli che non lasciano segno perché le loro componenti fondamentaliste (ognuna presenta le proprie) paiono in grado di far risuonare più chiaramente la propria voce di chi si richiama all’unicità di Dio nella varietà

dei nomi, nomi che comunque trovano un senso unico nella norma del rispetto di vita e dignità degli esseri umani. Il pensiero umano teorizza su dinamiche che non può contrastare, in parte del suo articolarsi tornano alla luce le aberrazioni del razzismo, della violenza di genere, dell’omofobia, del darwinismo sociale, del disprezzo codificato e diffuso della diversità, la fragilità, la povertà. Povertà; quella sembra trionfare. Cresce il numero di coloro che ne sperimentano le conseguenze sulla pelle. Le differenze sociali si accrescono sembra senza limiti e il lavoro non pare più un diritto, ma il prodotto del favore e del privilegio o addirittura lo strumento di innumerevoli ricatti. Eppure, non è del tutto vero che niente è servito, che tutta la storia si traduce “in una serie interminabile di sconfitte”, come scrive Albert Camus in un suo libro molto prezioso, “La peste”. Molta dell’esperienza concreta di donne e uomini che hanno lottato contro la cultura della guerra e le sue orrende concretizzazioni non è certo stata inutile, ha generato i suoi buoni frutti. SEGUE A PAGINA 3

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SEGUE DA PAGINA 2 Chi ha insegnato la buona lezione dello spirito critico propositivo; promosso diritti e dignità delle persone; testimoniata la com\passione verso ciò che soffre, viene oppresso, è marginalizzato; chi ha fatto la cooperazione internazionale senza arricchirsi e nella reciprocità culturale e non; chi non ha preteso di giudicare le culture, ma semmai di discutere, con vigore quando serve, su alcuni dei loro aspetti che non rendono ragione della dimensione che dovrebbero promuovere; chi ha fatto arte, cinema, letteratura, della denuncia e del valore del dialogo e della conoscenza; chi ha difeso l’ambiente; e tutto ciò, purtroppo, spesso pagando di persona ai vari livelli a cui questo accade, fino a quello intollerabile della morte subita, evento tutt’altro che raro. Ecco, tutte e tutti loro avrebbero da comunicarci, con grande credibilità che ha senso, eccome, continuare a teorizzare nella pratica una cultura di pace. Continuano ad insegnarci che se vogliamo la pace dobbiamo preparare la guerra, ma noi non ribattiamo a sufficienza che non abbiamo mai, più di tanto, preparata la pace, piuttosto. I mercanti di armamenti continuano i loro affari per lo più fuori dai circuiti dell’illegalità, attraverso la terribile legalizzazione della speculazione sul genocidio, buona parte del nostro sistema economico prevede il sostegno fattivo alle dinamiche della guerra, da creare con tutti i mezzi a disposizione, inclusi da tempo quelli in cui speriamo ancora in positivo, quelli del sistema mediatico digitale. Se passiamo dalla strada di queste testimonianze non ha certo senso l’idea di arrendersi. Soprattutto a chi è più giovane – senza smettere di continuare a ricordarlo a noi stessi – bisogna offrire la contaminazione con le idee della ribellione positiva, della reazione all’ingiustizia, della tutela della propria dignità attraverso quella degli altri. L’idea che tutti hanno diritto a quell’idea di vita buona a cui ognuno

aspira; se cerco di praticarla a scapito di altri ne avveleno il senso. Abbiamo bisogno di razionalità, di competenza, di studiare; abbiamo bisogno di continuare a fare rete, e farla crescere di continuo e renderla sempre più forte e propositiva; abbiamo bisogno di nuovi strumenti del diritto, un accesso reale all’informazione, alla cultura, alla salute di base, ai beni essenziali; abbiamo bisogno di una politica che si pensa su basi di altre logiche. Abbiamo bisogno soprattutto di capire che la responsabilità è comune anche quando i profitti sono di pochi: e che questa responsabilità ci abilita a divenire soggetti di evoluzioni possibili, se la rassegnazione non ci ha inquinato occhi e cuore. E, ancora, abbiamo bisogno di rammentare che si perde quando si vince con gli strumenti violenti e si può vincere quando tutto dice la tua sconfitta. Abbiamo bisogno di dire con chiarezza che chi ci taccia di ingenuità condanna tutti ad una realtà di cinismo in cui tutto è permesso, un mondo infernale. E che i sogni restano l’unico modo per non essere sconfitti dalle peggiori dinamiche della storia. Penso che abbiamo bisogno di incontrarci, ancora una volta, ricordando che per qualcuno sarà la prima e deve sentire il nostro gusto di farlo. Abbiamo bisogno di fare un’altra manifestazione? In tanti siamo convinti di sì. Basta essere consapevoli che da lì bisogna partire, senza sapere quando ci potremo fermare, ma sapendo bene che vogliamo andare in un’altra direzione rispetto a molti. Una direzione indicata e sancita dal rispetto e dalla tenerezza verso l’umano. Abbiamo bisogno di incontrarci il 21 settembre e ridirci la rabbia e combattere la paura, e ripensare l’una e l’altra con intelligenza e speranza. Convertendola in prassi nuove e piste, o addirittura strade, verso nuovi mondi. Possibili e quindi da fare. Dobbiamo ridare forza a quel movimento per la pace che nel 2003 riempì le piazze d'Italia contro la guerra in Iraq. Ci tocca. A tutti noi, che continuiamo a crederci: nelle persone e nel loro valore.

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La manifestazione Da Gaza all'Iraq, contro ogni guerra domenica tutti in piazza a Firenze

"Facciamo insieme UN PASSO DI PACE": appuntamento a Firenze, domenica 21 settembre 2014, Piazzale Michelangelo, ore 11­16, per una grande manifestazione per la pace contro tutte le guerre. Comitato Promotore: Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace. Il manifesto dell'evento: "Basta guerre! Mai più vittime! Fermiamo le stragi di civili indifesi,a Gaza, in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan, Ucraina, Congo... Per Libertà, Diritti, Dignità, Giustizia, Democrazia. Restiamo umani, facciamo sentire la nostra voce, mobilitiamo la società civile in Europa ed in Medio Oriente contro le guerre, contro le stragi di civili e contro i mercanti di armi, contro le politiche che quelle guerre hanno favorito, legittimato e a volte promosso. Diamo voce a chi resiste e si oppone in modo nonviolento alle guerre, alle pulizie etniche, alle politiche di guerra, ai regimi dittatoriali, al razzismo, all'apartheid. Costruiamo insieme una nuova storia di pace, di libertà, di diritti, di democrazia e di giustizia, diamo vita a un'alleanza civica in Europa e nel Mediterraneo contro le guerre e per il disarmo. Lanciamo da Firenze una piattaforma di richieste e di campagne per un cambio di passo delle politiche dei governi e delle istituzioni internazionali. Il passo di pace che dobbiamo fare è

tanto urgente quanto ambizioso e difficile. Perché fermare le guerre e le stragi significa dare finalmente il primato del governo globale del pianeta e delle relazioni tra Stati alla politica multilaterale, ad un sistema delle Nazioni Unite da riformare e da potenziare; significa cambiare il modello di sviluppo, non più orientato al consumo del pianeta per il benessere di pochi ma alla sostenibilità futura ed al benessere di tutti; significa applicazione e rispetto da parte di tutti gli Stati degli accordi, delle convenzioni internazionali e dei diritti umani con meccanismi sanzionatori e con un sistema di polizia e di giustizia internazionale operativo; significa riconoscere il diritto d'asilo e dare accoglienza ai profughi di guerra; significa investire nella ricerca, nell'educazione, nell'ambiente, nell'economia e nel lavoro, nella giustizia sociale, nella democrazia, nella cultura, nel dialogo, nella difesa civile, nella cooperazione, in funzione della pacifica e plurale convivenza e del governo democratico globale, convertendo qui le enormi risorse spese per armamenti e guerre decennali. Alla viltà, al cinismo ed alla violenza, vogliamo sostituire l'alternativa del coraggio, della nonviolenza, della disobbedienza civile. A Firenze, in continuità con l'Arena di Pace e Disarmo, ascolteremo testimonianze provenienti dai teatri di guerra e le voci di chi si oppone in Europa e nel mondo alle politiche di guerra, per fare assieme questo passo di pace. Raccoglieremo e lanceremo concrete richieste alla politica, campagne che segnano un cambio di passo nelle proposte per la soluzione politica dei conflitti, per la pace, per i diritti, per la giustizia, per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta. Invitiamo quindi ad aderire a questo appello partecipando alla manifestazione di Firenze ed organizzando mobilitazioni in altre città europee e centri martoriati dai conflitti".

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Il seminario "Bruno Trentin": lunedĂŹ dibattito con Camusso, Gramolati, Sacconi I

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L'appuntamento

"Per l'Europa del lavoro": giovedì inizia la Festa della Cgil pisana Da giovedì 18 a

austerità significa produrre recessione e disoccupazione, come

domenica

21

infatti purtroppo sta avvenendo. Per questo, all’interno della Festa

settembre

si

sarà possibile firmare per l’ Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE)

II°

che chiede alla Commissione Europea di attivare un 'PIANO

di

EUROPEO

svolge

il

appuntamento “CGIL

PER

LO

SVILUPPO

SOSTENIBILE E L’ OCCUPAZIONE' ed in particolare la

Festa

costituzione di un fondo europeo per l’occupazione, soprattutto

provinciale

della

dei giovani. Sarà, inoltre, possibile partecipare alla raccolta firme

Cgil

Pisa.

per il referendum sul “Fiscal Compact” per dare l’ opportunità

questo

nella primavera del 2015 al popolo italiano di esprimersi contro le

la di

Anche secondo

straordinario successo

STRAORDINARIO

INSIEME”

politiche di austerità nel momento in cui dovrebbe essere

appuntamento

si

ridiscusso il Patto di Stabilità Europeo. Quindi una Festa per dire

svolge,

lo

sì alla fine dell’ austerità, sì all’Europa del lavoro e di un nuovo

dopo

di partecipazione dello scorso anno,

sviluppo”.

Un

fitto

programma

di

dibattiti

che

a

partire

presso il Parco della Fornace a Fornacette/Calcinaia. Il filo

dall’inaugurazione con la presenza del Segretario Generale della

conduttore sarà l’ Europa, ovviamente vista dall’ angolazione del

Cgil Susanna Camusso, che torna a Pisa dopo due anni e mezzo,

mondo del lavoro, come è chiaro fin dallo slogan della

vede toccati tutti quei temi di drammatica attualità, in discussione

manifestazione “PER L’EUROPA DEL LAVORO”. Un tema, quello

ora nel mondo del lavoro. Dibattiti a cui parteciperanno oltre a

dell’Europa, di stringente attualità che sarà declinato a partire

molti/e dirigenti della Cgil Nazionale e Regionale e delle

dalle elaborazioni e dai concetti espressi dagli antifascisti nelle

categorie, anche rappresentanti del mondo universitario e

carceri del regime a Ventotene dove nacque per l’appunto “Il

associativo (vedi programma allegato). Sergio Staino “Bobo”

Manifesto di Ventotene”, il documento redatto da un gruppo di

parteciperà ad un momento specifico dedicato al ricordo di Enrico

esuli di cui facevano parte Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Sandro

Berlinguer. Trattandosi, comunque, di un momento di festa sarà

Pertini che offrì le basi ideali al concetto stesso di Europa. L’idea

ricco anche il programma degli spettacoli: con due momenti

di un’Europa libera, unita e in pace che rinascesse sopra le rovine

teatrali, uno dedicato alla strage di S. Anna di Stazzema ed uno

del nazifascismo assicurando sviluppo e prosperità ai suo popoli.

alla crisi e 3 concerti musicali che vedranno protagonisti CASA

“La nostra Europa è quindi quella di Ventotene a cui bisogna

DEL VENTO, BOBO RONDELLI e MATTI DELLE GIUNCAIE.

tornare per riscoprire le radici democratiche e solidaristiche, ben

TUTTI QUESTI MOMENTI SONO AD INGRESSO GRATUITO per

diverse da quella che si manifesta sempre più come l’Europa

regalare qualche momento di spensieratezza e allegria a tutti

della Banca Centrale Europea di Francoforte. In questo contesto

quelli che vorranno partecipare. Sarà attivo fin dalla prima sera lo

la Festa vuole essere un momento di forte denuncia delle

spazio ristori a prezzi ultrapopolari gestito dalle straordinarie

politiche di austerità messe in atto a livello europeo che sempre

cuoche di Fornacette, che renderanno possibile gustare anche i

più condizionano le politiche economiche all’interno dei singoli

famosi “frati”. Insomma un grande happening all’ insegna

paesi determinando un forte peggioramento delle condizioni di

dell’impegno, della socialità e dello stare insieme per non

vita dei cittadini europei ­ dice il segretario della Camera del lavori

rassegnarsi alla crisi e alla solitudine, solidarietà sarà espressa

di Pisa Gianfranco Francese ­. In un momento di crisi perdurante

anche ai giornalisti dell’Unità con la partecipazione di alcuni di

e prolungata come quella che stiamo vivendo insistere su rigore e

loro ai dibattiti.

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L'appuntamento

In apertura c'è Susanna Camusso Sabato Rondelli (ingresso gratuito) A volte può capita

Sarà attivo fin dalla prima sera lo spazio ristori a prezzi ultrapopolari gestito dalle straordinarie cuoche di Fornacette, che renderanno possibile gustare anche i famosi “frati”. La Festa sarà un grande happening all’insegna dell’impegno, della socialità e dello stare insieme per non rassegnarsi alla crisi e alla solitudine

“La nostra Europa è quella di Ventotene a cui bisogna tornare per riscoprire le radici democratiche e solidaristiche, ben diverse da quella che si manifesta sempre più come l’Europa della Banca Centrale Europea di Francoforte" Gianfranco Francese

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Lo spettacolo

"Ummonte": alla Camera del lavoro di Firenze in scena il Monte Paschi

Grandissimo successo e sala gremita per gli oltre 120 lavoratori che giovedì 11 settembre scorso hanno assistito, in Camera del Lavoro a Firenze, allo spettacolo teatrale UMMONTE di Elisa Porciatti che ha messo in scena, con esilarante creatività, il rapporto di Siena e la “sua” banca Monte dei Paschi che, quando si incrina, fa vacillare le certezze di un’intera comunità. E alla fine della serata è stato splendido il contributo portato dai giovani bancari, ovvero proprio da quelli che tutti i giorni sono in prima linea, rincorrendo budget impossibili e contemporaneamente fidelizzando i clienti, grazie ai quali Babbo Monte continua ancor oggi a respirare. Incredibile l’energia e l’entusiasmo trasmesso ai presenti dai ragazzi degli appalti, tra cui le guardie giurate, nonostante siano proprio loro i primi della lista che ogni giorno rischiano di perdere il lavoro, con i tagli “lineari” sulla sicurezza in atto in tutto il settore credito. Ciascuno ha portato una storia da raccontare, indipendente dall’azienda di provenienza, e lo ha fatto in forma artistica: un tutt’uno con lo spettacolo grazie alla regia dell’attrice, una ex collega, Elisa

Porciatti. Ormai viviamo in un mondo del lavoro sempre più frammentato e diviso, in cui le aziende, anche al proprio interno, individualizzano scientificamente il rapporto subordinato, per farti sentire solo e in colpa, quasi che la crisi della tua banca dipenda solo da te, che non ti meriti lo stipendio perché “oggi” non hai venduto niente, e invece magari i responsabili, quelli veri, se ne vanno a giro … e pure a cavallo! Ma quella sera, in CGIL, era ri­UNITO il Lavoro, quello vero, sotto qualsiasi forma! Un rapporto, tra FISAC e FILCAMS ovvero tra le due categorie che rappresentano il credito e gli appalti, sempre più stretto nella quotidianità delle vertenze e nel tentativo costante da parte della CGIL di ricomporre e tenere unita la filiera del ciclo produttivo, nel segno della confederalità.

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Lo spettacolo

"Il racconto del rapporto tra Siena e la banca, in esilarante creativitĂ "

EMPOLI

CRISI DEL GELATO, 60 ESUBERI ALLA SAMMONTANA LEGGI TUTTO n. 34 - 17 settembre 2014


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L'iniziativa Martedì c'è la Festa di LiberEtà (con Gramolati, Rossi e Cantone)

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Il tema

"Basta amianto": il convegno della Regione su come smaltirlo Convegno (organizzato dal Consiglio regionale) “AMIANTO: UNA SFIDA DA VINCERE”: Salone delle Feste Palazzo Bastogi Via Cavour 18 Firenze, 29 settembre ore 9 PROGRAMMA 9.00 Presentazione Gianni Amunni Direttore Generale ISPO Riccardo Poli Direttore Sanitario ISPO Elisabetta Chellini Responsabile COR Mesoteliomi della Toscana 9.15 Saluti delle Autorità Consiglio regionale della Toscana, Giunta Regionale, Arpat e Comune di Firenze I Sessione 9.30 Il Piano Nazionale Amianto On. Prof. Renato Balduzzi (già Ministro della Salute) 10.00 Bastamianto: una mostra itinerante per l’informazione scientifica sul rischio Stefano Silvestri (ISPO) 10.15 Amianto: miracoli, virtù, vizi del passato e del presente Francesco Carnevale (Medico del Lavoro e Storico della Sanità) 10.30 L’informazione sul rischio: l’esperienza di Casale Monferrato Bruno Pesce (AFEVA)

10.45 Uscire dall’emergenza amianto: una sfida che possiamo vincere! Alessio Gramolati (CGIL Toscana) 11.00 Il Piano Nazionale Amianto ed il rapporto con le regioni Mariano Alessi (Ministero della Salute) 11.15 La Legge 51/2013, aspetti innovativi sul percorso delle bonifiche Mauro Romanelli (Consigliere Regionale) 11.30 Sistema informativo di gestione delle bonifiche e relazioni annuali Paolo Bruno Angori (Regione Toscana) 11.45 L’informatizzazione: semplificazione burocratica e trasparenza per cittadini, imprese e pubblica amministrazione Pierpaolo Manzi (Azienda USL 7 Siena) 12.00 Intervallo II Sessione 12.15 Le relazioni ex art. 9 Legge 257/1992 e l’osservatorio sulle bonifiche del Lazio Fulvio Cavariani (Centro Regionale Amianto Regione Lazio) 12.30 L’analisi delle relazioni ex art. 9 Legge 257/1992 ed il contributo alla mappatura dell’amianto nei processi produttivi Alessia Angelini (Collaboratore Esterno ISPO) 12.45 La gestione del rifiuto; gli impianti di conferimento finale: necessità e problematiche Giovanni Barca (ARPAT) 13.00 La normativa sulla gestione della presenza di amianto nell’ambiente Beniamino Deidda (già Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze) 13.15 Discussione 14.00 Chiusura dei lavori

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Siena "Bisogna alzare la voce e farlo ora" Le 60 assemblee dello Spi senese

Nel territorio senese lo SPI CGIL ha organizzato oltre 60 assemblee, che termineranno con una grande Manifestazione provinciale nel Palazzetto dello Sport di viale Sclavo a Siena il 20 settembre alle ore 17,00, con la partecipazione di Paolo HENDEL. "Viviamo in un periodo del nostro Paese caratterizzato da sette lunghi anni di crisi che hanno determinato una situazione drammatica: dalla disoccupazione, quasi al 13%, con ben oltre il 42% di giovani inoccupati, ai numeri da brivido delle ore di cassa integrazione, per non parlare della messa a rischio del nostro sistema produttivo con la perdita del 25% delle imprese manifatturiere e dei servizi, del calo vertiginoso dei consumi, del continuo impoverimento di milioni di persone, dello spettro della recessione e della deflazione. A tutto ciò si aggiunge la preoccupazione per i venti di guerra. I quattro grandi conflitti – Ucraina, Iraq, Siria, Israele e Palestina ­ rappresentano l'incapacità della comunità internazionale a negoziare la Pace attraverso un'opera di mediazione che permetta la soluzione delle controversie e la costruzione di una prospettiva di sviluppo dei popoli capace di bloccare i grandi esodi dei diseredati, come ormai siamo abituati a vedere nelle nostre coste meridionali. Su queste questioni bisogna alzare la voce! E lo

dobbiamo fare ora! Occorre non dimenticare che l'Italia, così come la CGIL, ripudia la guerra. Bisogna alzare la voce nei confronti dell'Europa e delle Nazioni Unite e bisogna alzarla nei confronti del Governo, incalzandolo perché proceda con più speditezza per rendere giustizia ai tanti per i torti subiti. I fattori che bloccano il Paese sono molteplici, per questo CGIL, CISL e UIL hanno elaborato una proposta di riforma della Pubblica Amministrazione. A partire dal ripristino della contrattazione. Ed hanno indicato la necessità di ammortizzatori universali e di politiche attive del lavoro. Un cambiamento vero del nostro Paese deve riguardare la legge sulle pensioni che ha determinato non solo ingiustizie per lavoratori e lavoratrici e penalizzazione dei pensionati, ma soprattutto un blocco del mercato del lavoro e l'assenza di un futuro previdenziale per i giovani. Inoltre riteniamo che senza affrontare il nodo dell'evasione fiscale sia impossibile determinare la necessaria riduzione della tassazione sul lavoro e sulle pensioni, oltre a fare giustizia fiscale". In ragione di tutto questo è stato deciso di avviare una forte iniziativa unitaria nel Paese proprio sui temi della PREVIDENZA e del FISCO, attraverso ASSEMBLEE di lavoratori e pensionati al termine delle quali, raccolte le valutazioni espresse, verrà varata la piattaforma definitiva CGIL, CISL e UIL da presentare al Governo con la richiesta di apertura del confronto. Ma se non ci sarà, saremo pronti a sostenerla con la mobilitazione! In sintesi gli argomenti della piattaforma: PREVIDENZA ° Flessibilità nell'accesso alla pensione a partire dall'età di 62 anni ° Tutela dei giovani e adeguatezza delle pensioni ° Soluzione per i lavoratori “esodati”

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Siena E sabato a parlare di piattaforma unitaria spunta anche... Pravettoni

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Il Governo

Camusso: "Una piazza per il lavoro" Si lavora su mobilitazione unitaria pensioni. LA PIAZZA PER IL LAVORO

Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha chiesto oggi al Direttivo di dare mandato alla segreteria per valutare iniziative di mobilitazione: il primo passo da fare sarebbe aprire una discussione con Cisl e Uil per possibili forme di mobilitazione unitaria, con al centro la questione del lavoro. E' quanto emerso da fonti presenti al Direttivo. La Camusso ha poi proposto di mettere a punto un'iniziativa del sindacato sia sullo Statuto dei lavoratori sia sul mercato del lavoro, tesa a unificare il mondo lavorativo e ad allargare le tutele. Dalla relazione della leader Cgil al Direttivo è emersa anche una forte critica alla politica economica del governo. "Si continua ­ ha spiegato la Camusso ­ a spostare l'attenzione su temi usati solo come scalpo da portare ai falchi delle politiche liberiste in Ue". E il riferimento va all'articolo 18. Per la Camusso, infatti, l'esecutivo continua a non aggredire i nodi centrali della crisi e a non indicare le soluzioni utili a uscirne. Per la leader della Cgil l'esecutivo pone sotto i riflettori i temi che non hanno alcuna influenza, utilizzando l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori in una pura logica di scambio, come l'esecutivo Monti fece con le

Il lavoro deve tornare al centro dell’attenzione e la politica non può più rimandare decisioni di politica economica per rilanciare un Paese che appare fermo. Per questo la CGIL lancia l’idea di una 'Piazza per il Lavoro', una grande manifestazione nazionale da tenersi all’inizio del mese prossimo, un appuntamento che dovrà cercare il coinvolgimento di tutto il sindacato confederale. Lo ha annunciato il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso partecipando alla prima trasmissione di debutto di Giovanni Floris su La7, “Diciannovequaranta”. Le riforme vanno fatte, ma non contro i lavoratori e la CGIL è disposta a discutere una modifica dello Statuto dei lavoratori, ma per renderlo più inclusivo, non per ridimensionare i diritti esistenti, conquistati con anni di lotte. Una manifestazione “per fare conoscere al paese le condizioni e le politiche necessarie" al mercato del lavoro. Le riforme si devono fare, ha spiegato il segretario generale, “a partire da quella della pubblica amministrazione, ma non contro il lavoro bensì' contro i poteri che bloccano il cambiamento e la ripresa. “Siamo di nuovo ai tagli lineari e non a politiche attive per creare lavoro" ha lamentato il Segretario Generale della CGIL. "UN PROGETTO PER IL PAESE" “Superficialmente può apparire estremamente innovativo dire che bisogna cambiare tutto – ha spiegato la leader della CGIL ­ ma poi bisogna vedere quale è il livello di equità". LEGGI TUTTO

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Il Governo

Programma Renzi, la Cgil: "Economia il grande assente, nodo Articolo 18" ammortizzatori scopriamo che la riforma si farà con la legge di stabilità e che si supererà la cassa integrazione". LEGGI TUTTO TUTELE CRESCENTI E ARTICOLO 18 "Per le nuove assunzioni" viene previsto "il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio". È quanto prevede l'emendamento presentato dal governo al Jobs act e in particolare all'articolo 4 sul riordino delle forme contrattuali. “Il governo graduerà le tutele e il periodo in cui saranno crescenti nel decreto delegato”, ha spiegato il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, a margine della riunione in commissione Lavoro del Senato dove è stata presentata la proposta. "Se il Parlamento fa la delega, il governo eserciterà la delega. Se si impantana, potremmo agire con la decretazione d'urgenza", come affermato dal premier. LEGGI TUTTO

“Dall'illustrazione del secondo programma del governo Renzi, quello dei mille giorni, svolta oggi in Parlamento, continuano a mancare indicazioni precise su quali saranno le misure economiche che l'esecutivo intende adottare non tra tre anni, ma nelle prossime settimane, per rilanciare l'economia del Paese, contrastare la disoccupazione, rendere il sistema produttivo e amministrativo italiano moderni, competitivi e dinamici”. E' quanto si legge in una nota della Cgil, che aggiunge: “La grande assente dal discorso del Presidente del consiglio è stata, infatti, l'economia che invece doveva essere quella su cui avrebbe dovuto incentrare il suo discorso. Nelle sue LIVORNO parole non si sono viste né il progetto a lungo termine, né sono state delineate le misure a breve”. “Anche sul lavoro ­ prosegue la nota di corso d'Italia ­ il Presidente del consiglio non ha fornito che spunti allusivi. Sul lavoro il governo continua a dare messaggi contrastanti: da un lato i proclami sulla lotta al precariato, dall’altro il decreto sulla liberalizzazione dei contratti a termine. Ora si torna ad affermare la necessità di cancellare le differenze tra lavoratori garantiti e non. È quanto chiediamo da anni. Il governo sia coerente superi il decreto Poletti DOMANI (ORE 18) ALLA FESTA DE L'UNITA' e faccia una riforma vera cancellando le troppe forme C'E' GIANLUCA MEZZADRI (FP CGIL) contrattuali che precarizzano il lavoro”. “Sugli AL DIBATTITO SULLA SANITA'

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L'opportunitĂ Ebret, un buono per i libri scolastici ai figli dei lavoratori dell'artigianato

GUARDA IL VIDEO

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Il referendum No all'austerità, no al Fiscal compact Una firma per una nuova Europa “l'idea stessa su cui si basa è quella della compressione del costo del lavoro e della riduzione della spesa pubblica. Si è pensato, erroneamente, che potesse mettere in moto investimenti privati di tipo internazionale o all'interno dei Paesi, ma in realtà non è stato così. LEGGI TUTTO

IL CONVEGNO

Contro le politiche di austerità adottate dall'Europa e dall'Italia è partita la campagna referendaria per cambiare la legge sul Fiscal Compact: 'SI' alla fine dell’austerità, SI' all’Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo'. Le politiche di tagli indiscriminati, di assenza di investimenti per il futuro delle imprese e dei giovani, di aumenti insostenibili della pressione fiscale, dal 2007 ad oggi, hanno raddoppiato la disoccupazione, fatto diminuire il valore della ricchezza nazionale, peggiorato i conti pubblici e fatto chiudere 3 milioni di imprese. Dunque, con le politiche di Austerità la crisi si è aggravata. “La politica dell'austerità cosiddetta 'espansiva' è stato un autentico fallimento”, afferma Danilo Barbi, Segretario Confederale della CGIL, poiché spiega

Ires e Cgil Emilia Romagna, Toscana, Veneto LAVORO, CONOSCENZA, SINDACATO Ricerca tra i lavoratori cognitivi Università di Bologna, 30 settembre, ore 10 Conclude i lavori SUSANNA CAMUSSO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube FIRENZE Contratti interinali non rinnovati e sciopero: bufera a Eataly Poi Filcams e Nidil raggiungono e firmano l'accordo con l'azienda GUARDA IL VIDEO

IL PROGETTO Garanzia Giovani: poche opportunità per chi spera in un'occupazione Quiriconi: "Ecco perché si rischia il naufragio"

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube CASTELFIORENTINO Alla Shelbox l'acquirente scappa, lavoratori licenziati "Lavoratori responsabili, imprenditori canaglie" La rabbia Fiom GUARDA IL VIDEO

AREZZO I punti Despar sono passati al gruppo Conad Ma al magazzino Cadla si va verso la chiusura La battaglia del sindacato

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube IL DIBATTITO Le parole di Susanna Camusso alla Festa de l'Unità di Firenze "Il Jobs Act non riduca i diritti ma li allarghi" GUARDA IL VIDEO

SCUOLA Il paradosso dell'anno scolastico 2014­2015 "Per i precari ci sono soldi a disposizione che non vengono richiesti"

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'ANGOLO SPI/1 "Caro Renzi, giù le mani dalle pensioni" Il sindacato ricorda che "c'è una questione di equità e giustizia sociale" GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI/2 I pensionati mandano un messaggio alla politica "E' giusto che gli 80 euro tocchino anche a noi"

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La rubrica IL LICENZIAMENTO ORALE E LE TUTELE POSSIBILI Una recente pronuncia del Tribunale di Firenze (ordinanza del

giorni dalla “ricezione della comunicazione del licenziamento in forma

18.6.2014) offre l’occasione per fare il punto sulla disciplina del

scritta, ovvero dalla comunicazione, anch’essa in forma scritta, dei

licenziamento orale del lavoratore. Requisito essenziale di efficacia

motivi ove non contestuale”. Va da sé che, mancando nel

del licenziamento è che esso sia intimato in forma scritta e che sia

licenziamento

portato a conoscenza del lavoratore con specificazione delle

provvedimento datoriale, manca il presupposto per l’impugnazione. È

motivazioni che lo hanno determinato. L’art. 18 dello Statuto dei

del resto evidente che, in questa ipotesi, sarebbe anche difficile

Lavoratori commina, al datore di lavoro che abbia disposto

stabilire la data da cui far decorrere il termine di 60 giorni. Secondo

licenziamento orale, la sanzione più grave: la reintegra nel posto di

aspetto rilevante – e assai più complesso ­ è quello dell’estensione

lavoro del lavoratore, con pagamento di tutte le retribuzioni che

dell’onere della prova gravante sul lavoratore. Sotto tale profilo, si

questi avrebbe maturato dalla data di interruzione del rapporto alla

evidenzia che l’ordinanza del Tribunale di Firenze in commento ha

sua effettiva ricostituzione. E ciò anche nelle aziende di piccole

rigettato

dimensioni, con meno di 16 dipendenti. A dispetto della chiarezza

dell’illegittimità del recesso aziendale, intimato oralmente, perché il

della predetta disciplina sostanziale, il licenziamento orale pone una

lavoratore non ha dato prova in giudizio dell’esistenza di una volontà

serie di interrogativi. In primo luogo, si pone il dubbio se il lavoratore

unilaterale del datore di lavoro di interrompere il rapporto. Tale

debba impugnare o meno il licenziamento intimatogli oralmente

pronuncia

nell’ordinario termine di 60 giorni. A sostegno della tesi favorevole, vi

giurisprudenza (si veda, ad esempio, Corte di Cassazione, Sez. Lav.,

sono – in realtà piuttosto isolate ­ pronunzie giurisprudenziali (es.

sent. n. 5918 del 18 marzo 2005) che, pur affermando che grava sul

Tribunale di Firenze , ordinanza del 2.10.2013). Fermo che, quindi,

lavoratore dimostrare che il rapporto di lavoro è cessato a causa di

per prudenza, è sempre opportuno impugnare, la predetta tesi non

licenziamento, ha, nella pratica, fortemente mitigato tale principio.

convince: la legge prevede l’onere d’impugnazione, infatti, entro 60

LEGGI TUTTO

la

si

orale

la

comunicazione

domanda

pone

a cura dello Studio Rusconi

però

lavoratore,

in

contrasto

in

volta

con

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

ww.avvrusconi.it

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forma

scritta

del

all’accertamento

una

consolidata


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NonSoloToscana

"Legalità: una svolta per tutte" La nuova campagna della Cgil “Legalità: una in tutto il Paese, “costituiscono ­ spiega il sindacato ­ svolta per una zavorra per la nostra economia e il nostro futuro. tutte”. È il La corruzione costa 60 miliardi di euro l'anno, messaggio l'evasione 135 e il fatturato complessivo delle mafie è scelto dalla vicino ai 200 miliardi”. Una 'torta' di circa 400 miliardi Cgil per la sua che immessi nel circuito 'legale' “rappresenterebbero nuova il volano di cui il Paese ha bisogno per affrontare e campagna risolvere il binomio crisi e sviluppo”. sulla legalità, Per la Cgil “attività imprenditoriali e prostituzione, presentata l'11 proventi finanziari ed ecomafie, gioco d'azzardo e settembre in appalti, sono alcune delle voci che compongono il Corso d'Italia fatturato e gli utili della criminalità organizzata, dal segretario nonché i temi che incrociano un altro inquietante generale, fenomeno, la corruzione”. Zone 'nere' e 'grigie' che Susanna nella crisi “tendono ad aumentare perché i modelli e i Camusso e settori di produzione sono più esposti al rischio di dal segretario confederale, Gianna Fracassi. contaminazione da parte delle economie criminali". A distanza di due anni dalla passata campagna sui LEGGI TUTTO temi della legalità economica, la Cgil rilancia il suo impegno su questo fronte, mettendo in campo due FILCAMS NAZIONALE ordini di iniziative. Da un lato una serie di appuntamenti di carattere nazionale incentrati sulle macro­aree di intervento su cui si focalizzano le proposte della confederazione: lotta alla criminalità organizzata, contrasto dell'evasione e regolamentazione del sistema degli appalti. Dall'altro lato l'avvio di un vero e proprio 'Viaggio della legalità', che partirà a novembre per attraversare l'intera penisola. La Cgil promuove questa campagna perché, come si legge nelle immagini che la caratterizzano, “la legalità è un'urgenza, un valore capace di risollevare le sorti di un Paese compromesso, la soluzione nella lotta al malcostume. MARIA GRAZIA GABRIELLI La legalità è una garanzia che non vuole promesse NUOVO SEGRETARIO GENERALE disattese, l'unica certezza capace di cambiare davvero le cose”. Un'urgenza che si sostanzia nei LEGGI TUTTO 'numeri': i fenomeni illegali, infatti, diffusi e trasversali n. 34 - 17 settembre 2014


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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana ALFASUD,

LA

UNA STORIA ITALIANA

FABBRICA DI

POMIGLIANO D’ARCO

DAL FASCISMO ALLA GLOBALIZZAZIONE

Autore: Giuseppe Pesce (prefazione di Federico Libertino e Luigi Nuzzi) Parole chiave: sindacato ­ Pomigliano d'arco ­ industria ­ globalizzazione ­ fascismo ­ fabbrica ­ comunismo ­ alfasud. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: settembre 2014. Pagine: 152. ISBN: 978­88­230­1823­5 Ci sono tante storie, dentro la storia dell’Alfasud di Pomigliano d’Arco. Questo saggio prova per la prima volta a tracciare un profilo complessivo della storia di Pomigliano, che non può essere ricostruito solo attraverso documenti d’archivio. Il dibattito che accompagna da sempre questa grande fabbrica del Mezzogiorno impone infatti di sfogliare cronache e studi e ascoltare protagonisti.

DONNE

E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

NEL SETTORE AGROALIMENTARE

Autore: Adriana Nannicini (presentazione di Stefania Crogi). Parole chiave: donne ­ lavoro ­ settore agroalimentare ­ sindacato ­ organizzazione del lavoro ­ contrattazione collettiva Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: luglio 2014. Pagine: 69. ISBN: 978­88­230­1887­7 Il volume riporta una ricerca commissionata dalla Flai Cgil volta ad indagare l’impatto dei mutamenti dell’organizzazione del lavoro e della contrattazione sulle lavoratrici del comparto. Tutte le donne del mondo sono produttrici di cibo. Più della metà di loro (53%) sono anche lavoratrici del settore agroalimentare. In Europa, dove la presenza femminile si trova in tutti gli ambiti lavorativi, questa percentuale è molto più bassa.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con... Monaco, Dachau, Buchenwald, Praga Il Viaggio della Memoria da fare

DATE E PREZZI Dal 15 ottobre al 19 ottobre (510 euro). La quota comprende: viaggio in pullman a disposizione per le visite e le escursioni; sistemazione in hotel categoria 3­4 stelle in camere doppie con servizi privati; trattamento di pensione completa dalla cena del primo alla colazione dell’ultimo giorno con pranzi in ristorante e cene in hotel/ristoranti; accompagnatore per tutto il tour; servizi di guida come da programma; assicurazione medica e bagaglio. PROGRAMMA Primo giorno: al mattino ritrovo dei partecipanti a Firenze, partenza per Monaco di Baviera. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo in hotel a Monaco ed incontro con la guida per un tour panoramico della città. Secondo giorno: prima colazione in hotel e visita guidata al campo di concentramento di Dachau, che fu l’unico a esistere per tutti i 12 anni di regime nazista. Nel pomeriggio partenza per Buchenwald. Terzo giorno: visita al campo di Buchenwald, uno dei più importanti campi di concentramento e di sterminio nazisti. In questo campo furono internati circa 250mila uomini provenienti da tutti i paesi europei. Durante la famosa “notte dei cristalli” le SS e la polizia tedesca inviarono qui almeno 10000 ebrei vittime di trattamenti crudeli. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per Praga. Quarto giorno: prima colazione e visita guidata per l’intera giornata di Praga, che oltre ad essere oggi una città cosmopolita e ricca d’arte, è una città storica. Quinto giorno: prima colazione in hotel e partenza da Praga in direzione del confine austriaco. Pranzo libero lungo il percorso, proseguimento per Firenze. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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In viaggio con... "Scatta la tua vacanza"... e vinci un mini I-pad o una videocamera Andare in vacanza non è mai stato così conveniente! Approfitta dei tuoi giorni di relax, puoi vincere un iPad Mini, una videocamera digitale GoPro Hero3 White Edition o degli occhiali da sole NR200. Come? Registrati QUI e posta un elaborato della tua vacanza nell'apposita sezione, composto da una foto e un breve testo descrittivo. Ora non ti resta che chiudere gli occhi e trattenere il fiato, il vincitore potresti essere tu! GUARDA LE FOTO

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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO

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LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50

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In breve

Sanità, Enrico Rossi: "Tagli? Ok i costi standard Il settore ha già dato tanto per il risanamento" "Un passo avanti". Così il governatore della Toscana Enrico Rossi commenta a Radio 24 le rassicurazioni del presidente del consiglio Renzi e del ministro Lorenzin sui possibili tagli alla sanità. "I costi standard ci vogliono. La lotta agli sprechi va fatta. Ma la sanità ha già dato molto al risanamento dello Stato", dice Rossi a 'Si Può Fare' tanto che il presidente toscano arriva a proporre che "eventuali risparmi siano reinvestiti nel settore che tira e che può essere un traino per l'intera economia". Inoltre, spiega Rossi che "la lotta agli sprechi e i costi standard per non spendere troppo nell'acquisto di varie cose vanno bene però non è così facile. Ci sono i medici che hanno diritto di scegliere, i cittadini che sono abituati con certe pratiche. Non è come comprare un'acqua minerale". Il punto fondamentale per il governatore toscano è che come "ha riconosciuto anche la Corte dei Conti, la sanità ha già dato un contribuito importante a risanare lo Stato. Spendiamo meno di Germania e Francia e siamo quindi allineati alla migliore Europa". LEGGI TUTTO

Piombino, alla Lucchini c'è l'interesse di Jindal anche per l'area a caldo. Il 3 ottobre data decisiva C’è anche l’interesse per l’area a caldo nei piani della indiana Jindal per il polo Lucchini di Piombino. Il commissario straordinario Lucchini Piero Nardi ha incontrato oggi a Piombino i rappresentanti sindacali di Fiom, Film e Uilm per illustrare il contenuto dell’offerta vincolante di Jsw Steel per l’acquisizione dell’acciaieria toscana. “E’ stato un incontro interlocutorio – ha detto il segretario organizzativo Uilm di Livorno Fabrizio Toninelli – di novità vere e proprie ce ne sono poche rispetto all’offerta vincolante che conoscevamo”. “E’ confermato l’interesse per l’acquisto dei laminatoi e dell’area portuale – ha proseguito Toninelli – con un impegno iniziale che riguarda 700­750 dipendenti. La novità riguarda l’interesse, dichiarato per scritto da Jindal, per una nuova area a caldo con un forno elettrico e un impianto di fabbricazione del preridotto che insieme allo sviluppo del porto porterebbe altri 600 posti di lavoro. Se a questo ci si somma l’impiego di manodopera per la costruzione e gestione di una centrale per la produzione di energia, compresa nelle volontà dichiarate da Jindal e che completerebbe il quadro del progetto industriale, il bilancio delle persone occupate attualmente potrebbe essere chiuso in pareggio”. Per quanto riguarda invece la procedura Nardi entro il 3 ottobre dovrebbe presentare l’offerta sia al comitato di sorveglianza che al ministero. LEGGI TUTTO

E' morta Mara Baronti, una vita per le donne e per le pari opportunità. Cordoglio a sinistra E' morta a 63 anni Mara Baronti, figura storica del movimento delle donne in Toscana e una vita interamente trascorsa come militante della sinistra: iscritta fin da ragazza al Pci, poi Pds e Ds e negli ultimi anni con Sel. Era stata consigliera a Sesto Fiorentino per il Pci alla metà degli anni Ottanta e nella seconda metà degli anni Novanta consigliera comunale del Pds a Firenze. Dal 1995 al 2002 era stata presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità della Toscana e, successivamente, presidente dell'Associazione Giardino dei Ciliegi. La salma è stata esposta alla Misericordia di Sesto Fiorentino in piazza San Francesco, mentre i funerali si sono svolti lunedì 15 settembre, alle 9,30, alla Pieve di San Martino. "Seppure molto malata, aveva dato il suo prezioso contributo al suo partito, Sel, nell'ultima campagna elettorale per le comunali di Sesto Fiorentino, di questa primavera, sostenendo Maurizio Quercioli alla carica di sindaco. A Mara gridiamo: Chi ha compagne e compagni non muore": così la saluta il circolo di Sel di Sesto Fiorentino. Il cordoglio di Sel in Toscana è espresso dal coordinatore regionale Giuseppe Brogi, dalle parlamentari Alessia Petraglia e Marisa Nicchi e dal consigliere regionale Mauro Romanelli: "Ha realizzato un tenace filo di coscienza critica della sinistra". LEGGI TUTTO

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