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Numero 35/ 2013 - Anno 3
F E R M I A M O L E S T R A GI NE L M E D I T E R A NE O La tragedia di Lampedusa è inaccettabile: indetta per venerdÏ una giornata di mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil in tutti i territori pagina 3 In primo piano Piombino: foto, cronaca e video della manifestazione del 3 pagine 4-7 Francese: "Ecco il segreto del successo della Festa Cgil di Pisa" pagina 8 Tpl, l'appello di Carmignani (Filt Firenze) alle imprese pagina 9 Legge 194, frenata in Consiglio regionale. Cgil all'attacco pagina 10
La Newsletter settimanale
07.10.2013
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Editoriale
di Alessio Gramolati
Segretario generale CGIL Toscana
Ora il governo è più forte? Allora si occupi di chi è più debole Lo ha detto il premier e lo ha detto anche il vicepremier. Dopo la settimana in cui Berlusconi ha provato a far cadere l'esecutivo senza riuscirci, “ora il governo è più forte”. Ne vogliamo prendere atto: allora, proprio perché è più forte, si faccia carico di chi è più debole, perché la priorità è questa. E' il concetto principale, semplice ma importantissimo, che i tre leader nazionali del sindacato portano questa sera a Enrico Letta, che li riceve per discutere della Legge di Stabilità. Tutti i giorni siamo costretti a fare la conta delle imprese, da quelle grandi alle piccole, che devono chiudere. Stessa cosa per la gente che perde il lavoro. Quasi tutti i settori sono in sofferenza. Ma se “ora il governo è più forte”, occorre che finalmente si decida come affrontare questi problemi, senza altri rinvii. Servono idee coraggiose, come una restituzione fiscale al lavoro dipendente, ai pensionati e alle imprese che investono e danno occupazione. Come il rifinanziamento della Cassa integrazione. Come la soluzione al problema degli esodati e dei precari del pubblico.
Il mondo del lavoro, intanto, “sta in campana”. In questi giorni, a Piombino oltre 10mila persone hanno manifestato, in una bellissima giornata di mobilitazione e condivisione, per invocare un piano di rilancio della siderurgia italiana (tema su cui il sindacato ha idee e proposte chiare). E, sempre in questi giorni, Cgil, Cisl e Uil sono state nelle piazze e nelle strade, con volantinaggi e gazebo, per chiedere a gran voce una buona Legge di Stabilità in grado di invertire le scelte recessive compiute in questi anni. Insomma, se “ora il governo è più forte”, non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione.
n. 35 - 07 ottobre 2013
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Toscana-Roma
Tragedia di Lampedusa, venerdì sarà mobilitazione Cgil-Cisl-Uil "Fermiamo le stragi nel Mediterraneo": Cgil, Cisl e Uil proclamano una giornata di mobilitazione nazionale per venerdì 11 ottobre 2013. Tutte le strutture sono invitate a promuovere iniziative e manifestazioni (fiaccolate, presidi, veglie, eccetera) in tutte le città.I sindacati confederali spiegano: "La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone: esseri umani che hanno lasciato il loro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore. Nel giorno del dolore, dell'indignazione e della vergogna per l'ennesima tragedia di morte nel Mare Nostrum, per fermare i viaggi dell'orrore e per fare in modo che l'esortazione gridata da tutti non sia vana, CGIL CISL e UIL, nel segno di cordoglio e solidarietà, indicono una mobilitazione nella giornata di venerdì 11 ottobre 2013 per una diversa politica in materia di immigrazione ed asilo. CGIL, CISL e UIL non resteranno in silenzio di fronte al ripetersi di queste tragedie. Il mondo del lavoro si mobilita perchè all'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete". LE PROPOSTE Le proposte di Cgil, Cisl e Uil: 1. realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell'Unione europea, che non può esimersi dalla responsabilità di sostenere una delle più importanti frontiere europee nel Mediterraneo; 2. istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l'accesso all'asilo ed alle misure di protezione internazionale; 3. riformare la legislazione sull'immigrazione e dotare
l'Italia di una legge organica in materia di asilo; 4. contrastare la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti. CGIL: BANDIERE A LUTTO E CORRIDOI “L’Europa e l’Italia creino dei corridoi umanitari, non abbandonando chi cerca condizioni di vita migliori, è in fuga da guerre e disperazione, in mano agli scafisti”. Lo chiedono la CGIL Nazionale e della Sicilia dopo l’ennesima tragedia del mare nel Canale di Sicilia. “E’ un immenso dolore, uno sgomento scrivono in una nota il segretario nazionale della CGIL, Vera Lamonica, e il segretario generale della CGIL Sicilia, Michele Pagliaro al quale non ci può assuefare. Il nostro paese e l’Europa non possono restare indifferenti di fronte a queste ripetute stragi”. La CGIL sollecita al governo italiano anche “un piano di accoglienza strutturato, su tutto il territorio nazionale: i flussi migratori sono destinati a crescere, anche per le vicende siriane". LEGGI TUTTO
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Lo sciopero Piombino, la carica dei 10mila In piazza per difendere la Lucchini
10mila manifestanti scesi in piazza hanno marciato in un corteo lungo più di un chilometro e mezzo. Così giovedì scorso Piombino ha detto no allo smantellamento delle acciaierie e alla chiusura dell'altoforno, annunciata dalla Lucchini per il 20 novembre. Alla presenza del governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, dei segretari delle tre maggiori sigle sindacali italiane Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti e di altre istituzioni locali, alle 9 gli operai degli stabilimenti siderurgici sono partiti da viale della Resistenza, subito fuori dalla sede della Lucchini, per dirigersi in piazza Bovio, lo scorcio forse più bello della città, a picco sul mare e con vista sull'Elba. A Piombino è andato in scena lo sciopero generale indetto dai sindacati confederati, a cui hanno aderito tutte le categorie locali, commercianti e lavoratori pubblici compresi. I manifestanti hanno percorso Corso Italia e raggiunta piazza Verdi, la piazza centrale di Piombino, si sono divisi in due tronconi distinti: il primo è sceso per Corso Vittorio Emanuele e il secondo ha raggiunto piazza Bovio (dove poi i manifestanti si sono ritrovati) percorrendo via Giordano Bruno e viale del Popolo. Sotto il palco allestito per il comizio finale, il sindaco di Piombino,
Gianni Anselmi e il governatore della Toscana, Enrico Rossi, hanno ribadito la drammaticità della situazione piombinese se la fabbrica e il polo siderurgico non verranno salvati. Rossi ha rivolto una precisa richiesta al nuovo governo: di tenere subito fede all'impegno per il rilancio dell'economia. Per Raffaele Bonanni, segretario nazionale della Cisl, "bisogna sconfiggere la mentalità secondo cui produrre acciaio è incompatibile col futuro del Paese". Dopo Bonanni ha preso la parola Luigi Angeletti, segretario della Uil: "Qui non rischiamo la catastrofe solo per migliaia di persone ha detto ma la catastrofe si allargherebbe all'intera Toscana". ll segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: "Ci deve essere una vertenza nazionale per Piombino, noi non possiamo immaginarci di essere un paese senza una forte struttura industriale. Si vorrebbe chiudere l'unico stabilimento in grado di
produrre le rotaie per l'alta velocità? Le risorse necessarie per non fermare l'altoforno, ci dicono i compagni delle acciaierie di Piombino, sono 36 milioni. Meno di quanto costerebbe la cassa integrazione. Il polo per lo smantellamento delle navi di Piombino va messo in coerenza con lo sviluppo siderurgico" (fonte: tirreno.it)). GUARDA IL VIDEO DEL CORTEO
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Lo sciopero/foto Piombino, l'urlo di un territorio: "Salvate la siderurgia italiana"
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Lo sciopero/foto Piombino, appello al governo "Riparta una politica industriale"
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Lo sciopero/foto Piombino, i segretari Cgil-Cisl-Uil: "E' una vertenza nazionale"
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L'iniziativa Il successo della prima Festa Cgil di Pisa: Francese fa il bilancio
Gianfranco Francese, segretario della Camera del lavoro di Pisa, che bilancio fa della prima festa della Cgil locale, che ha avuto luogo dal 26 al 29 settembre a Fornacette? “Il bilancio, sulla base delle presenze ai dibattiti e agli spettacoli, è molto positivo. La serata di punta è stata quella del concerto dei Modena City Ramblers, con oltre 3mila persone nell'area della Festa. Ma ogni sera ci sono state migliaia di persone, anche a vedere dalle coccarde col logo della Festa, 'Cgil Insieme', distribuite. Ai dibattiti ci sono state più di 150 persone di media”. Gente di tutte le età. “Avevamo pensato questa Festa come un'occasione per stare insieme, come un momento di condivisione con la nostra gente e anche con chi ha incontrato per la prima volta la Cgil, come i tanti giovani della sera del concerto. Noi abbiamo un'idea di una comunità che nei momenti di difficoltà, come quello attuale dove la crisi economica morde, è ancora più coesa e solidale”. Una panoramica sugli eventi? “La prima sera quattro segretari nazionali hanno raccontato le difficoltà di ogni comparto, facendo
emergere le idee economiche, molto chiare, del sindacato su dove si dovrebbe andare. C'è stato un dibattito sulla Pubblica Amministrazione che deve tornare volano di sviluppo, ribaltando quel pregiudizio che il pubblico è negativo e il privato è positivo. E' stato bello poi lo spettacolo teatrale, così come il concerto. Si è inoltre trattato a fondo il tema dei femminicidi: sia sul fronte dell'autodeterminazione delle donne, sia su quello degli uomini sulla liberazione del retaggio culturale ancestrale di una società organizzata per considerare le donne come un esercito di riserva, utile quando serve e inutile quando non serve più. Infine, sono stati premiati i ragazzi che hanno lavorato nelle terre confiscate alle mafie, la nostra 'meglio gioventù'. La conclusione è stata un dibattito, con tra gli altri Alessio Gramolati ed Enrico Rossi, sulla Toscana futura. La nostra regione deve continuare a far marciare insieme, il più possibile, diritti, sviluppo e solidarietà”. Quanti volontari si sono mobilitati per la vostra Festa? “Oltre duecento, il loro è stato un lavoro importante che è stato premiato dal riscontro di presenze. Ringrazio davvero tutti quelli che si sono impegnati. Sono stati quattro giorni di condivisione e anche di spensieratezza, un momento importante per la nostra Camera del lavoro e per i nostri delegati. Tutto è filato liscio anche dal punto di vista organizzativo: ha influito anche la consolidata esperienza del nostro gruppo di compagni”. L'anno prossimo ci sarà il bis? “C'è tanta voglia di ripetere questa esperienza, anche per dare il segnale che la Cgil c'è e sa offrire, anche in questi momenti più difficili, non solo servizi e tutele lavorative ma anche occasioni come la Festa. Con grande orgoglio e senso di identità”.
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Trasporti Care imprese del Tpl, fermatevi E tutelate servizio e occupazione L'intervento di ALESSANDRO CARMIGNANI (Segretario Generale Filt Cgil Firenze)
del servizio. Le OO.SS. Regionali Confederali e di Categoria unitariamente (con l'esclusione della sola UIL) hanno sottoscritto in questi ultimi mesi tre verbali insieme a Regione Toscana ed Enti Locali in materia di riforma del TPL che mettono a disposizione delle imprese risorse economiche, secondo noi giuste, per poter programmare un buon servizio per gli utenti e non incidere su diritti e livelli occupazionali dei lavoratori del settore. E' inaccettabile quindi che le imprese di TPL oggi disdettino gli accordi di II livello per abbassare salario e diritti ai lavoratori ancor più inaccettabile farlo nei singoli territori, nelle singole aziende al di fuori dell'ambito di gara regionale. Noi abbiamo sempre rilanciato il tema di un Unico Integrativo Regionale per tutti i lavoratori del settore in Toscana ma la sfida che lanciamo alle aziende del Trasporto pubblico locale è questa.....Fermatevi!!..... Concentratevi sulla presentazione della migliore offerta per l'aggiudicazione del servizio in Regione per i prossimi 9 anni ed una volta che il servizio sarà stato aggiudicato ad un unico gestore noi faremo la nostra parte per armonizzare le condizioni dei lavoratori di tutta la Toscana. Questo sarebbe un percorso serio che vedrebbe la partecipazione attiva dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali per il miglioramento e lo sviluppo dell'intero settore che rappresenta un elemento sempre più significativo dello stato sociale.
Oggi, dire che l'avevamo detto, appare quasi una banalità, ma la gravità della situazione che stanno vivendo ancora i lavoratori di ATAF Gestioni va oltre l'immaginario. Dopo aver espresso in tutte le sedi e con ogni modalità la nostra totale contrarietà alla scellerata privatizzazione voluta dai Comuni proprietari di ATAF S.p.A., in testa il Comune di Firenze, oggi ci troviamo sul tavolo 109 esuberi, la disdetta di tutti gli accordi sindacali dal 1932 ad oggi e la decisione da parte dei nuovi proprietari di ATAF Gestioni di dividersi il servizio tra di loro ed andare velocemente allo spacchettamento e conseguentemente all'eliminazione dell'Azienda Trasporti Area Fiorentina. Tutto questo avviene in un contesto che vede avvicinarsi l'affidamento, tramite bando di gara europeo, del servizio di trasporto pubblico da parte della Regione Toscana ad un soggetto unico, cosi che possa gestire in modo sinergico e con un'unica organizzazione il servizio stesso per renderlo più omogeneo ed efficiente. In una situazione così ci LA VERTENZA sembra incomprensibile la scelta di dividere invece di unire, ci sembra senza futuro una decisione del RSU IN FIBRILLAZIONE genere, ci sembra che l'unica idea che le aziende di IN ATAF LO SCIOPERO E' IN ARRIVO TPL hanno quando guardano al futuro sia risparmio e guadagno (quasi sempre e solo sul costo del lavoro) LEGGI TUTTO e non investimento, efficienza dei mezzi ed efficacia n. 35 - 07 ottobre 2013
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Il caso
194 "frenata" in Consiglio regionale Insorgono le donne della Cgil Per Anna Maria Romano (coordinamento donne Cgil Topscana) "le donne della CGIL Toscana e la CGIL tutta ritengono di estrema gravità quanto accaduto nel consiglio regionale relativamente alla bocciatura della mozione che prevede maggiori garanzie relativamente all'applicazione della legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza. La legge 194 del 1978 è stata conquistata dalle donne per tutelare l'autodeterminazione ed il diritto alla salute della donna, le regioni hanno il dovere di vigilare sulla sua applicazione, anche in Toscana si è verificata l'impossibilità di poter esercitare questo diritto, non a caso la mozione impegnava la giunta regionale a determinare atti che risolvessero la questione. Riteniamo grave quanto accaduto, perché il percorso che ha portato alla presentazione di quella mozione è stato un percorso condiviso e mediato con le donne delle varie associazioni.
TOSCANA
La sua bocciatura dimostra ancora una volta il grado di sensibilità della nostra classe politica, sempre pronta a trovare soluzioni in difesa dei propri interessi, molto meno ad andare incontro ai bisogni della collettività. Quanto successo è ancor più grave in un momento in cui le donne sono soggette a violenze inaudite, sotto gli occhi di tutti sol che si leggano le cronache di ogni giorno. Auspichiamo che quanto successo possa essere recuperato in tempi rapidi, in caso contrario siamo pronte ad una forte e decisa mobilitazione, a quel punto non solo legittima, anche necessaria".
FIRENZE
CASSA IN DEROGA, SBLOCCATI 14 MILIONI DI EURO
FUSO: "IL MODELLO GUCCIGINORI VA REPLICATO ANCHE IN ALTRI CASI"
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale YouTube LA CRISI AD AREZZO Intervista ad Alessandro Mugnai L'ANGOLO SPI Guida al risparmio energetico
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L'ALLARME "Amianto, una storia ancora attuale"
Intervista a Gessica Beneforti (Segretaria Cgil Pistoia)
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale YouTube LA CRISI E IL TERRITORIO "Da dove ripartire"
Interviste a Mauro Fuso (Cgil Firenze), Bernardo Marasco (Filctem Cgil Firenze) e Maurizio Landini (Fiom)
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L'ANGOLO SPI "La crescita dell'organizzazione"
Inaugurazione dei nuovi spazi a Montale
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La rubrica CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO, LE ULTIME NOVITA' Dopo l’ennesima modifica alla disciplina del contratto a termine (la terza in poco più di dodici mesi), cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su cosa veramente è cambiato. Volendo provare – nello spirito di questa rubrica a sintetizzare in pochissime righe le caratteristiche del contratto a termine nel nostro ordinamento, potrebbe dirsi che il d.lgs. 368/2001, che tutt’oggi disciplina l’istituto, prevede la necessità che il datore di lavoro, al momento dell’assunzione di un lavoratore a tempo determinato, indichi nel contratto di lavoro le ragioni, di carattere transitorio e connesse a determinate esigenze aziendali, che giustificano l’apposizione di un termine al contratto di lavoro. Ragioni che, ad esempio, possono consistere nella necessità di sostituire un lavoratore in malattia, oppure in un improvviso aumento dell’attività produttiva che richiede l’impiego di nuovi lavoratori. La mancata enunciazione di tale causale, così come la sua genericità o non veridicità, consente al lavoratore, tramite azione giudiziale, di ottenere la conversione del contratto, da tempo determinato a tempo indeterminato. Tale impianto, in sostanza, limita la possibilità di assumere lavoratori a termine, anziché a tempo indeterminato, ai soli casi in cui il datore di lavoro possa effettivamente dimostrare di aver bisogno di un certo lavoratore per un periodo limitato di tempo,
cercando di contrastare situazioni di ingiustificata e duratura precarietà. In tale ottica, sono anche previsti limiti alla possibilità di proroga del contratto a termine e di stipula di nuovi contratti in successione tra loro, specie se per periodi prolungati di tempo. Negli ultimi anni, tuttavia, il legislatore ha introdotto un numero sempre crescente di deroghe a tale assetto, fino ad arrivare (con la Legge Fornero, del luglio 2012) all’introduzione di un’ipotesi generale di contratto a termine “acausale”. In pratica è consentito al datore di lavoro di apporre un termine al primo contratto di lavoro con un lavoratore, prescindendo dall’esistenza di particolari ragioni che giustifichino tale scelta, a patto che il contratto abbia durata non superiore a 12 mesi. Successivamente (con il d.l. 76/2013 e con la legge di conversione n. 99/2013) si è specificato che la durata di tale primo contratto può anche essere prorogata, purché non si eccedano i 12 mesi complessivi. Rimane fermo che, ove il datore di lavoro intenda stipulare un ulteriore contratto a termine con lo stesso lavoratore, dovrà indicare le ragioni tecnico organizzative di cui già si è detto. Vi sono poi, accanto a questa ipotesi di portata generale, una serie di ulteriori casi, che si vanno ad esaminare, in cui vi è una sostanziale libertà per le aziende di ricorrere al contratto a termine.
a cura dello Studio Rusconi
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La campagna
Sabato manifestazione "Costituzione la via maestra", ci sono Fiom e Arci pubblico sociale democratico, aperto e inclusivo, che aiuti la convergenza di energie, intelligenze ed esperienze che nel nostro paese difendono quotidianamente la democrazia e i diritti. Giovedì 3 ottobre, incontro di presentazione. Arci Firenze organizza i pullman per la manifestazione a Roma il 12 ottobre: 055 26297218. IL DOCUMENTO
Don Andrea Bigalli, Daniele Calosi (Fiom Firenze) e Francesca Chiavacci (Arci Firenze) hanno dato l'avvio al percorso verso “Costituzione: la Via Maestra”, manifestazione nazionale in programma Sabato 12 Ottobre 2013 a Roma, e per la quale è stato lanciato un appello da Lorenza Carlassarre, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky. Obiettivo è la costruzione, intorno alla difesa e all'attuazione della Costituzione, di uno spazio
"Costituzione, La via maestra", Il documento in difesa della Costituzione è stato firmato da Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky. Ecco il testo: "Di fronte alle miserie, alle ambizioni personali e alle rivalità di gruppi spacciate per affari di Stato, invitiamo i cittadini a non farsi distrarre. Li invitiamo a interrogarsi sui grandi problemi della nostra società e a riscoprire la politica e la sua bussola: la Costituzione. La dignità delle persone, la giustizia sociale e la solidarietà verso i deboli e gli emarginati, la legalità e l'abolizione dei privilegi, l'equità nella distribuzione dei pesi...". LEGGI TUTTO
LANDINI A FIRENZE "IL SINDACATO SIA PRONTO ALLE SFIDE LE NOSTRE CATEGORIE SONO ADEGUATE PER RAPPRESENTARE IL LAVORO? METTIAMOCI IN DISCUSSIONE" ''Siamo contrari a svendere i pezzi pregiati di Finmeccanica, e siamo contrari all'idea di mettere insieme il civile o solo il militare''. Lo ha detto Maurizio Landini, segretarioe della FiomCgil, a un'iniziativa alla Camera del Lavoro di Firenze LEGGI TUTTO
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NonSoloToscana
Pochi diritti e tutele per 4 milioni di professionisti: la sfida Cgil
Un esercito fatto di oltre 4,3 milioni di persone, con un reddito annuo medio pari a poco più di 9 mila euro. Sono i lavoratori cosiddetti 'professionisti', vittime per la gran parte di diseguaglianze, in termini di genere, e di ingiustizie, come la mancanza di ammortizzatori sociali. In occasione della due giorni della conferenza d'indirizzo della 'Consulta del Lavoro Professionale' promossa dalla Cgil con il titolo “Diritti e rappresentanza nel lavoro professionale”, il sindacato fornisce una fotografia delle professioni in Italia. Un quadro di riferimento “inedito e preoccupante” che l'organizzazione guidata da Susanna Camusso vuole affrontare attraverso il 'Decalogo dei diritti', ovvero “un complesso di proposte elaborate insieme a moltissime associazioni professionali” e con “la necessità di garantire, anche attraverso la contrattazione collettiva, le tutele sociali a tutti i lavoratori indipendentemente dalle loro modalità d'impiego”. La Cgil, nell'elaborazione del decalogo dei diritti,
ricostruisce nei numeri il fenomeno dei professionisti in Italia. Esclusi i parasubordinati e le imprese, i lavoratori che nel nostro paese svolgono attività autonome senza dipendenti sono 3.369.000. A questi lavoratori a partita Iva individuale vanno aggiunti 962.428 parasubordinati esclusivi (coloro che non hanno altre attività e non sono in pensione) e 21.101 lavoratori con redditi esclusivi da cessione di diritti d’autore. Per un totale di lavoratori autonomi, individuali e parasubordinati, secondo dati della Consulta Professioni della Cgil, pari a 4.352.529. Nel dettaglio inoltre il sindacato sottolinea come i dati dell’Osservatorio sul lavoro atipico dimostrano che il fenomeno dell’abuso nel lavoro autonomo individuale (partite iva individuali esclusi i collaboratori e le imprese) “non è prevalente e si attesta attorno al 10% qualsiasi sia l’indicatore di subordinazione che si prende a riferimento”. E QUANTO GUADAGNANO? E quanto guadagna questo esercito di professionisti? Secondo i dati della Cgil il reddito netto annuo medio di un lavoratore con partita Iva è di 9.041,28 euro, quello mensile è di 753, 44. Infatti, la media dei compensi lordi dei lavoratori con partita Iva iscritti alla gestione separata Inps è di 18.836 euro annui. Inoltre, ricorda il sindacato, un lavoratore con partita Iva che guadagna 1.000 euro lordi al mese, oggi ha un reddito netto disponibile di 545 euro e, se fosse confermato l’aumento delle aliquote Inps decise dai precedenti governi, il reddito si ridurrebbe a 485 euro mensili. Numeri che nascondono secondo il sindacato “diseguaglianze e ingiustizie” perpetrate nei confronti dei professionisti. Un'operazione "dai contorni inquietanti”. LEGGI TUTTO
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Gli appuntamenti Montevarchi, cinema e lavoro L'INTELLIGENZA DELLE COSE IL CINEMA PER CONOSCERE LA REALTA' SOCIALE LA RASSEGNA DI MONTEVARCHI LUNEDI' 28 OTTOBRE Ore 21 CINE8MULTIPLEX, proiezione del film ACCIAIO di Stefano Mordini (ingresso gratuito) MARTEDI' 29 OTTOBRE Ore 9,00 LICEO SCIENTIFICO VARCHI Incontro con le scuole sul tema del LAVORO. Intervengono: Nedo Migliorini, Susanna Camusso, Stefano Beccastrini, Pierluigi Fabiano. Proiezione del film "Questo mondo è per te" di Franceco Falaschi. Ora 15 AUDITORIUM COMUNALE via Marzia presentazione del volume C’ERA UNA VOLTA IL LAVORO, I LAVORATORI DI TOSCANA SULLO SCHERMO DEL CINEMA. Intervengono: Susanna Camusso, Francesco Maria Grasso, Stefano Beccastrini, Franco Vigni. Ore 16,30 IL LAVORO IN VALDARNO attraverso alcuni documentari dell’Associazione Culturale MACMA. Ore 17.30 proiezione del film METELLO di Mauro Bolognini MERCOLEDI' 30 OTTOBRE Ore 20,45 AUDITORIUM COMUNALE via Marzia proiezione del film DI TESSUTI E DI ALTRE STORIE di Teresa Paoli. Ore 21.30 proiezione del fi lm LA BELLA VITA di Paolo Virzì GIOVEDI’ 31 OTTOBRE Ore 20,45 AUDITORIUM COMUNALE via Marzia proiezione del film GIOVANNA di Gillo Pontecorvo. Ore 20,45 CANTIERANTI SENZA PADRONESOGNI E STORIE DELLE COOPERATIVE, musiche, parole e immagini sul lavoro dalle società di mutuo soccorso al kibbuz
Gramolati al Centro R. F. Kennedy IL MONDO CHE CAMBIA PENSARE IL CAMBIAMENTO dal 2 al 30 ottobre, Robert F. Kennedy Center Europe, via Ghibellina 12/A, Firenze III Ciclo di incontri (ideato da Giorgio Burdese di Aics Firenze) Mercoledì 16 ottobre, ore 17 dibattito "Le relazioni tra impresa e lavoro per la realizzazione del sistema welfare, della sostenibilità e della coesione sociale" Intervengono Marialina Marcucci (imprenditrice), Alessio Gramolati (segretario generale Cgil Toscana), Laura Belloni (direttrice del Centro di riferimento regionale sulle crititicità relazionali) n. 35 - 07 ottobre 2013
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana UN
LAVORO
E RICERCA SOCIOLOGICA
CONFRONTO FRA GIOVANI RICERCATORI ITALIANI
Autori: Michele La Rosa , Umberto Pallareti. Parole chiave: sociologia lavoro Casa editrice: Franco Angeli. Pubblicato nel: 2013. Pagine: 269 Per il secondo anno consecutivo la direzione e la redazione di "Sociologia del Lavoro" hanno diffuso un bando per giovani ricercatori (con meno di 35 anni) sociologi e non, universitari e non, per la presentazione di un saggio sulle tematiche del lavoro. I quindici scritti selezionati tra le numerose proposte pervenute coprono un vasto ventaglio di tematiche: il bando aveva infatti lasciato agli autori la scelta nell'ambito della problematica generale del "lavoro", oggi più che mai attuale. Gli argomenti affrontati e descritti dagli autori sono stati ricompresi entro cinque grandi prospettive di approfondimento.
PER
LA CRITICA DEL PRESENTE
Autore: Mario Tronti. Parole chiave: società sinistra politica lavoro filosofia politica economia. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: settembre 2013. Pagine: 152. ISBN: 8823017924 Popolo, Stato, Partito, Lavoro, Crisi. Parole antiche, cariche di storia, e tuttavia ancora presenti. Nella politica di oggi stravolte, malintese, contestate, sofferte. Ripensarle in fila, una dietro l’altra, può essere utile per capire e per agire. Di questo si parla, in questo libro. E poi sinistra: parola, anch’essa, antica, ma non tanto, non troppo, rispetto alle altre. E forse per questo più consumata. Su di essa precipita oggi tutto il discorso politico. Sinistra, da rivisitare, da rideclinare da porre a confronto con le grandi trasformazioni recenti. Per la critica del presente, la sinistra è necessaria. Ma è sufficiente? Ecco il problema.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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Taccuino L'INCONTRO MARTEDI' 8 OTTOBRE SUSANNA CAMUSSO A SIENA DIBATTITO SUL PRECARIATO ORGANIZZATO DALL'ANPI APPUNTAMENTO ORE 16,30 NELL'AULA MAGNA DEL RETTORATO LEGGI TUTTO
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In breve
Un milione e mezzo di euro per garantire mutui alle famiglie in difficoltà: ci pensa la Regione Un fondo regionale da 1,5 milioni di euro per fornire garanzie integrative ed agevolare l'accensione di mutui alle famiglie toscane in gravi difficoltà finanziarie. E' quanto prevede un accordo di collaborazione tra Regione e Fondazione toscana per la prevenzione usura onlus, siglato oggi dall'assessore al welfare Salvatore Allocca e dal presidente della Fondazione Lelio Grossi. L'accordo prevede che la Fondazione, che opererà a titolo completamente gratuito, possa rilasciare una garanzia del 25% dell'importo del mutuo concesso dalla banca fino ad un massimo di 50 mila euro. A questo si aggiungerà la garanzia del 50% che sempre la Fondazione rilascia utilizzando il fondo statale di oltre 11 milioni di euro previsto da una legge nazionale del 1996, portando così al 75% la garanzia. L'intervento congiunto Regione–Fondazione consentirà di garantire mutui per circa 20 milioni di euro. ''É un aiuto importante ha detto Allocca che abbiamo deciso di attivare per consentire a tante famiglie di uscire da spirali perverse". LEGGI TUTTO
Agenzie Inps, la Fp Cgil Toscana all'attacco del direttore. Lavoratori verso la mobilitazione Santi Bartuccio (FP CGIL Regionale, segretario comparto funzioni centrali) attacca il direttore dell'Inps: "Siamo contenti che il Direttore Regionale dell’INPS abbia il tempo, la voglia e l’interesse di occuparsi dell’apertura del nuovo Ufficio INPS di Orbetello. A tal proposito se avesse avuto il buon gusto, così come richiesto più volte dalla CGIL, di confrontarsi col sindacato sul tema della riorganizzazione territoriale dell’Ente, forse avremmo potuto dire la nostra in un contesto di confronto civile e rispettoso dei diversi ruoli (cosa che non è avvenuta). Il vertice dell’INPS regionale è sicuramente legittimato a portare avanti scelte organizzative in totale autonomia, ma non può poi lamentarsi delle critiche che gli vengono rivolte da una parte sociale, altrimenti non capiremmo il ruolo del sindacato. Non siamo stati coinvolti, non abbiamo potuto dire la nostra e si viene accusati di fare male il nostro mestiere!!! Per quanto ci riguarda crediamo che se prevale il pensiero che ognuno, nel proprio ambito, può liberamente scegliere come operare senza rendere conto a nessuno, senza confrontarsi con nessuno, pensiamo venga meno uno dei pilastri del modello di relazioni sindacali esistente, che ha ragione d’essere solo se basato sul confronto fra le parti. Senza nulla togliere alle autonome scelte dell’Istituto, confermiamo il nostro totale dissenso". LEGGI TUTTO
Caro affitti, sommerso a 1,5 miliardi di euro
Allarme Sunia-Cgil su 600mila fuori sede
Una mole di sommerso enorme che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro di imponibile annuo per un'imposta evasa pari a 300 milioni di euro. Con il nuovo anno accademico alle porte Cgil e Sunia diffondono i risultati dell'indagine 'Affitti studenti: cari, senza regole, tutele e benefici fiscali' per denunciare le situazioni in cui versano parte di quei 600 mila studenti universitari fuori sede, e non pendolari, vittime spesso di proprietari di immobili che speculano sul diritto allo studio, aggirando il fisco e sottraendo loro circa l'80% del budget. L'organizzazione di corso d'Italia con il sindacato degli inquilini ha condotto nel mese di settembre un monitoraggio nelle principali citta' sedi di Universita' su di un campione di 2.000 'fuorisede' dal quale emerge ''un quadro allarmante, fatto di ingiustizie e di illegalita'''. Non solo per i 600 mila fuorisede l'affitto di un posto letto, o di una camera singola, incide sul loro badget fino all'80%, ma soprattutto perche' ''nel 50% dei casi il contratto e' totalmente in nero mentre nel 25% i contratti sono registrati per una cifra inferiore a quella realmente pagata''. Il 30% degli intervistati ha dichiarato difficolta' da parte delle famiglie a sostenere le spese anche ridimensionando il bilancio e il 15% di questi sta pensando di cambiare sede per riavvicinarsi alla famiglia. LEGGI TUTTO
n. 35 - 07 ottobre 2013
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