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Numero 36/2014 - Anno 4
P E R F OR Z A E P E R A M OR E Il 25 ottobre Cgil in piazza a Roma contro i piani del Governo sul mercato del lavoro Renzi invita i sindacati al confronto. Le mobilitazioni dal territorio pagine 2-7
In primo piano Lavoro Anomalo, il fenomeno social anti offerte-truffa (con Sol) pagine 8-13 Il convegno Ires sui lavoratori cognitivi: ecco chi sono pagina 14 Dalla toga al sindacato: il ricordo di Piero Luigi Vigna pagina 18 Turismo: seminario a Firenze e foto-concorso pagine 22-23 Il 6 ottobre si riuniscono in Italia i sindacati euopei pagina 27
La Newsletter settimanale
01-10-2014
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Editoriale Il documento conclusivo del Direttivo della Cgil dello scorso 27 settembre
E' in corso un attacco al lavoro Il 25 ottobre tutti in piazza a Roma Il Paese ha bisogno di lavoro: solo attraverso investimenti pubblici e privati che lo creino si può praticare quella svolta essenziale per una politica economica espansiva. È inutile e sbagliato cercare di nascondere la situazione dell’Italia ancora in recessione ed in presenza della deflazione come si vuole fare affermando che l’unica priorità è cambiare, per l’ennesima volta, le regole del mercato del lavoro. Non sarà con lo "scalpo" dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che l'Italia determinerà un cambio delle politiche europee, anzi le avvalorerà. Negando quel ruolo di cambiamento ampiamente rivendicato dal voto europeo del 25 maggio. Bisogna “cambiare verso” alla politica economica italiana per poter cambiare il Paese. Il lavoro al centro di una nuova politica economica si deve tradurre anche in strumenti concreti di distribuzione del lavoro: dai contratti di solidarietà difensivi ed espansivi, alla eliminazione della decontribuzione delle ore di straordinario finalizzandola, invece, all'incentivazione di riduzioni di orario, alla flessibilità senza penalizzazioni dell’uscita pensionistica. Bisogna "cambiare verso" anche nella gestione delle piccole e grandi vertenze aperte, contrastare i piani di ridimensionamento delle imprese, affrontare i nodi della politica industriale per determinare le prospettive di crescita. Vent’anni di scelte politiche e legislative del nostro Paese hanno determinato un mercato del lavoro frammentato nel nostro Paese. Hanno cancellato l’idea di una flessibilità positiva, permesso il dilagare della precarietà, tanto che l’OCSE ci colloca sopra la
Germania (sulla base dell'indice che misura le tutele ai lavoratori a tempo indeterminato, in particolare la tutela sul licenziamento). Appare così in tutta la sua strumentalità la domanda del Presidente del Consiglio su dov’erano le organizzazioni sindacali, nel tentativo di cancellare le responsabilità della politica e della parte miope del sistema delle imprese. Ancor più alla luce della presentazione dell'emendamento del governo alla delega, che ha fatto precipitare l'attacco allo statuto dei lavoratori ed, ancora una volta, ha delineato un'idea di lavoro povero, non formato e non qualificato; la via bassa della competizione che si accompagna all'assenza della politica industriale. Per questo il comitato direttivo della CGIL ritiene inaccettabile una proposta che, motivata dal superamento del dualismo del mercato del lavoro, nei fatti riduce in generale diritti e tutele dei lavoratori, cancella il reintegro previsto dall'art.18; non propone invece l'estensione e la generalizzazione che è l'unica risposta per ricostruire un mercato del lavoro unico. La diseguaglianza nel mercato del lavoro è plasticamente rappresentata dalla frammentazione tra precarietà, lavoro nero e sommerso e lavoro dignitoso. Per questo la CGIL avanza una piattaforma fondata sulla proposta della drastica riduzione della precarietà e dell’estensione di diritti e tutele a tutto il mondo del lavoro. Nei Paesi europei, nei Paesi normali, le politiche del lavoro sono sempre state discusse con le parti sociali. E al confronto la CGIL è, come sempre, pronta. SEGUE A PAGINA 3
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Freni alla precarietà, diritti estesi Ecco le ricette della confederazione SEGUE DA PAGINA 2 Il contratto a tutele crescenti a tempo indeterminato può rappresentare una scelta positiva di superamento della dualità se affiancato solo dalle seguenti forme di lavoro: contratto a tempo determinato con causali e ragioni oggettive (contratto per il lavoro stagionale), apprendistato, somministrazione, una sola forma di vero lavoro autonomo insieme alla definizione di strumenti efficaci di contrasto al fenomeno delle false partite IVA. Al contratto a tutele crescenti a tempo indeterminato va fissata la durata con un periodo di prova più lungo ed articolato per fasce professionali. Alla fine del quale vi deve essere il pieno riconoscimento delle tutele del licenziamento senza giustificato motivo e dei diritti di legge e contrattuali. In caso di licenziamento non illegittimo al lavoratore sarà riconosciuto un indennizzo proporzionale alla durata del contratto a tutele crescenti e somministrata una politica attiva volta alla ricollocazione. Il superamento della frammentazione si attua riconoscendo a tutti i lavoratori e le lavoratrici i diritti e le tutele universali, anche a coloro che hanno un contratto di lavoro autonomo. Per questo vanno estesi i diritti previsti dal Titolo I dello Statuto dei Lavoratori da quelli sulle libertà dei lavoratori, al divieto di accertamento sanitario, senza cancellare le tutele sul controllo a distanza e le mansioni del lavoratore di cui va, se mai, rafforzato il potere di contrattazione. Sul Titolo II e III che trattano della libertà sindacale e dell’attività sindacale va ridefinito l’art. 19 in coerenza con la sentenza della Corte Costituzionale (n. 231/2013) e definita una nuova legislazione della rappresentanza che abbia a riferimento la legge sul lavoro pubblico e l’accordo interconfederale del 10 gennaio 2014, che determina
la validità dei contratti in ragione della maggioranza delle OO SS, e la maggioranza del voto dei lavoratori nel voto certificato; in coerenza all'art.36 della Costituzione. Vanno poi definite forme di esercizio dei diritti sindacali. Con un allargamento dei diritti che va accompagnato dal riconoscimento a tutti i lavoratori e lavoratrici della tutela della maternità, della malattia e infortunio e del diritto al riposo, unitamente all’equo compenso che deve avere a riferimento i minimi stabiliti nei contratti nazionali di lavoro che devono essere erga omnes in virtù della traduzione in legge delle regole della rappresentanza. Questa è la strada per definire un mercato del lavoro unico per un buon lavoro qualificato e dignitoso. Il percorso di unificazione del mercato del lavoro necessita di ammortizzatori sociali universali fondati su due pilastri: indennità universale e cassa integrazione ordinaria e straordinaria contribuita da imprese e lavoratori. A questo fine è necessario che il calcolo del lavoro effettuato per la "nuova ASPI" sia a giornate, che si superino i fondi che escludono gran parte delle imprese minori dalla cassa, che il sistema sia finanziato. È evidente che il processo di riunificazione del lavoro deve essere accompagnato da una forte contrattazione inclusiva, per questo va superato il blocco dei rinnovi dei contratti nazionali, a partire dai pubblici. A sostegno di questa piattaforma e a contrasto dell’attacco al lavoro la CGIL indice per il 25 ottobre 2014 una grande manifestazione nazionale (Roma, Piazza San Giovanni). La scelta non è, né può essere intesa come una scelta di separazione da CISL e UIL. La nostra piattaforma che tiene in valore quella unitaria su fisco e previdenza è aperta al confronto e al contributo di tutti, come ferma è la volontà di confermare tutte le iniziative unitarie e di categoria, già programmate. LEGGI L'INTEGRALE
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Mercato del lavoro
Il premier invita i sindacati a Palazzo Tfr in busta paga, tante perplessità
"Non credo che il lavoro in Italia "sia un diritto ma che sia un dovere. Ne parla l'articolo 1 della Costituzione che ci dice che l'Italia e' una repubblica democratica fondata sul lavoro, ma che in questi anni e' affondata sulla rendita, sulla rendita di posizione". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in direzione Pd. "Sono disponibile a riaprire la sala Verde di palazzo Chigi e confrontarmi, la settimana prossima, con Cgil, Cisl e Uil e tutte le sigle che ci sono", ha aggiunto Renzi. "Li sfido ha proseguito su tre punti: una legge sulla rappresentanza sindacale, la contrattazione di secondo livello e il salario minimo". Il premier non cita tra le materie di discussione la riforma del lavoro appena illustrata alla direzione nazionale. "Il lavoro non si crea difendendo regole di 44 anni fa, ma innovando", continua, senz amai citare l'articolo 18. LA REPLICA DELLA CONFEDERAZIONE Nota della segreteria Cgil nazionale: "L’intervento con cui il Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha aperto i lavori della direzione del PD, sebbene contenga toni diversi dal passato, sui temi della riforma del mercato del lavoro e sulla revisione della legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) resta ancora vago, indefinito e contraddittorio, a partire dalle affermazioni
sull’articolo 18. Non è infatti ancora chiara la proposta avanzata. Anche l’enunciazione dell’obiettivo, da tutti condiviso, dell’eliminazione del precariato e del superamento del mercato del lavoro duale, non si traduce in proposte vere di riduzione delle forme contrattuali. Sebbene sia certamente apprezzabile l’ulteriore estensione a tutte le donne che lavorano del diritto alla maternità e l’impegno a una legge sulle dimissioni in bianco, l’allargamento dei diritti a tutti i lavoratori richiede di considerare anche le altre tutele. Così come sugli ammortizzatori le risorse indicate non fanno intravedere, purtroppo, un’effettiva universalità. Se il Presidente del Consiglio, annunciando l’apertura della Sala Verde, intendeva sfidare il sindacato, non possiamo che ribadire che la CGIL è da sempre pronta al confronto. Sarebbe infatti ben strano essere l’unico Paese europeo che fa riforme sul mercato del lavoro senza un dialogo con le parti sociali. Rivendichiamo da anni la legge sulla rappresentanza. Ben venga che anche il Governo voglia aprire la discussione, visto che fino ad ora hanno supplito gli accordi sindacali e, a nostro avviso, si dovrà partire dal Testo Unico del 10 gennaio 2014. La CGIL porterà al confronto tutta la sua piattaforma che parte dal vero tema centrale del Paese, ovvero creare lavoro. A sostegno della piattaforma, per dare forza all’eguaglianza delle tutele e dei diritti, la CGIL continua la preparazione della grande manifestazione del 25 ottobre a Roma". PERPLESSITA' PER IL TFR IN BUSTA PAGA Le aziende temono un salasso, mentre i lavoratori sono indecisi. Per la Cgil si tratta di "soldi dei lavoratori, nessuno racconti che siamo di fronte a degli aumenti salariali". LEGGI TUTTO
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Mercato del lavoro
"Le idee del Jobs Act sono confuse Il consenso verso la lotta cresce" lotte se necessario”. A dirlo è il segretario confederale della Cgil, Nino Baseotto, intervistato oggi da RadioArticolo1 (qui il podcast). “Il governo fa il proprio mestiere prosegue Baseotto e nessuno glielo nega. Apprezzo il fatto che dopo diversi mesi, il giovane premier si è reso conto che forse è il caso di ascoltare e discutere con noi su temi che riguardano noi”. “Siamo pronti aggiunge ma Renzi si informi. Ci sfida sulla legge per la rappresentanza, noi abbiamo firmato un accordo tra Cgil, Cisl Uil e Confindustria. Vogliamo discutere del fatto se diventa legge? Sfida già affrontata e risolta. Basta con gli insulti al sindacato, se ci vogliono ascoltare, siamo pronti. La vera sfida osserva Baseotto è come si cambia il paese. Ad esempio, non ci piace la riforma della Pa".
Il documento sulla riforma del mercato del lavoro approvato dalla direzione del Pd “mi sembra una proposta molto confusa, non netta nei contorni rispetto a cosa si intende fare sul precariato perché, limitando la discussione solo ad alcune forme della "DAL 25 OTTOBRE UNA STAGIONE collaborazione, in realtà si continuano a mantenere DI CONQUISTA": LEGGI L'INTERVISTA più di 40 forme di assunzione differenti”. Lo ha detto A CAMUSSO SU RASSEGNA.IT Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, a Bologna a margine di un convegno promosso FUSO A RENZI dall’Ires. Secondo Camusso “non c’è un investimento effettivo sul tempo indeterminato, cioè sul cambiamento della qualità del mercato del lavoro, così come ancora non si delineano i contorni della proposta sugli ammortizzatori e se, come abbiamo capito ieri, il tema è il trasferimento delle attuali risorse della deroga agli ammortizzatori, non siamo di fronte a un’estensione” delle tutele. Infine, “non condividiamo l’idea che si debba intervenire sull’articolo 18” dello Statuto dei lavoratori. Stiamo lavorando per preparare la manifestazione del 25 "DOV'ERI QUANDO NOI SCIOPERAVAMO ottobre, abbiamo attorno a noi molto consenso e CONTRO LE LEGGI AMMAZZAGIOVANI?" credo che ne troviamo ancora di più dopo lunedì". “Ni siamo per il dialogo sociale e per il confronto tra LEGGI TUTTO le parti che fanno il proprio mestiere, anche con le
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Mercato del lavoro
L'analisi di Quiriconi: "Quanta propaganda sull'Articolo 18" “In queste ore, 4,59%, cioè 9.260. Con le evidenti conseguenze su rilanciata ieri anche dal reddito e qualità del lavoro”. Presidente del Secondo il membro della segreteria regionale di Cgil Consiglio, in verità Toscana “per risalire ci vuole qualcosa in più di un anticipato nei giorni espansione dei minijob a meno che, come appare scorsi 'casualmente' assai evidente, l’obiettivo non sia quello di ridurre i dal quotidiano della salari come leva per la competitività. Il resto è Confindustria, si fa propaganda, come quella sulla flexicurity all’italiana strada l’ipotesi di uno da finanziare col miliardo e mezzo derivante dal 'scambio' tra abolizione superamento della cassa integrazione in deroga. dell’articolo 18 e Considerato che dal 2016, per effetto della riforma abolizione dei MontiFornero, sarà superata l’indennità di mobilità co.co.pro, un capolavoro in un quadro di disoccupazione contrabbandato come crescente , i miliardi necessari a finanziare una vera eliminazione della precarietà spiega Daniele riforma delle politiche del lavoro attive e passive, a Quiriconi, responsabile mercato del lavoro CGIL partire dai centri per l’impiego, sono almeno 10. Toscana . Peccato che, dopo l’intervento del Ministro Qualcuno, per favore e per serietà, può dirci dove Fornero del 2011, questa modalità di avviamento al sono?”. lavoro, in Italia e in Toscana, sia ormai residuale costituendo solo il 4,47% del totale. Le altre forme, LE LOTTE per parlare solo delle più discutibili, lavoro intermittente, a chiamata, associazione in compartecipazione, sono maggiori di oltre tre volte”. Aggiunge Quiriconi: “Ferma restando quindi ogni considerazione sul fatto che non sono le regole che creano lavoro, se si vuol fare 'pulizia' del supermercato di opportunità di dare lavoro precario che dal 2002 i Governi e Parlamenti hanno varato e FIOM LUCCA: IL 10 OTTOBRE contro i quali la CGIL ha svolto una dura azione di PRESIDI E SCIOPERI contrasto con sei scioperi generali, limitando i danni ma non riuscendo a rovesciare il dogma neoliberista LEGGI TUTTO che stava alla base di quelle iniziative, bisogna fare sul serio. E rilanciare la domanda di occupazione di IN PIAZZA L'8 NOVEMBRE qualità, perché se è vero che nella nostra regione, IL PUBBLICO IMPIEGO nella quale va un po’ meglio che altrove, nell’ultimo trimestre 2014 su 201.728 nuovi avviamenti, quelli a LEGGI TUTTO tempo indeterminato a tempo pieno sono stati solo il n. 36 - 01 ottobre 2014
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Mercato del lavoro
"Caro Matteo, pensa anche a noi" Da Cgil Firenze videolettera a Renzi
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L'INCONTRO
Tre ragazzi che raccontano come non abbiano perso il proprio posto di lavoro grazie all'Articolo 18, e una ragazza a Partita Iva che spiega come la sua complessa condizione debba trovare soluzioni nei provvedimenti previsti nel Jobs Act: è la “Videolettera a Matteo Renzi”, un video su Youtube realizzato dalla Camera del lavoro di Firenze che risponde a quello del premier rivolto al sindacato. L'obiettivo della “Videolettera” è invitare Matteo Renzi a non dimenticare cosa può significare per le persone lo Statuto dei lavoratori e che esiste un mondo di lavoratori a Partita Iva che ha il diritto di essere ascoltato.
TRA I CONFEDERALI PROSEGUE IL CONFRONTO PER INIZIATIVE UNITARIE
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Il caso
Lavoro Anomalo, il fenomeno social che smaschera le offerte-truffa
Decine, a volte centinaia di chilometri per rispondere ad un'offerta di lavoro che si dimostra immediatamente fasulla. L'emersione di pratiche commerciali scorrette, contratti anomali in base ai quali chi lavora non sarà mai pagato: accade ogni giorno a Pisa, Firenze, Lucca e in tutta Italia. E' un mondo, quello delle offerte di lavoro ingannevoli e delle frodi a danno dei disoccupati, che dimostra a che punto è la notte dei diritti e della dignità: mentire ai disoccupati è consentito quando genera profitto. Un mondo sul quale ha acceso la luce la pagina/comunità Facebook Lavoro Anomalo, il fenomeno “social” dell'anno. L'ideatore animatore della pagina Lavoro Anomalo è Gabriele, 38enne disoccupato fiorentino, musicista, fonico, iscritto alla CGIL: una vita di lavori saltuari. Un giorno si è stufato delle inserzioni truffaldine che trovava in giro (“non ci ho davvero visto più...”) e ha creato una pagina Facebook, all'inizio solo per mettere in guardia amici e conoscenti dalle offerte ingannevoli. Velocemente, interazione dopo interazione, grazie soprattutto alle capacità di Gabriele (che passa online gran parte della giornata), si arriva al boom di qualche mese fa: la pagina è diventata uno spazio dove persone di tutta Italia, tramite semplici post sul più famoso dei Social Network, condividono apertamente
e pubblicamente esperienze sul fronte delle offerte, “sputtanano” chi vuole approfittarsi della fame di lavoro e prevengono le perdite di tempo e benzina delle vittime potenziali. I messaggi di denuncia vengono resi pubblici garantendo l'anonimato e sviluppano un dibattito libero e interessante. Ovviamente all'interno delle aziende tirate in ballo c'è chi non la prende bene: a Gabriele sono arrivate minacce legali e fisiche (“ci vediamo in tribunale, e tu ci arriverai fasciato”, gli ha intimato un dirigente di una ditta). Ma lui, più “working class hero” che guru, alza le spalle e va avanti, contando sul supporto di 6.800 fan alla data di oggi, con un incremento di 300 a settimana. Ci racconta Gabriele: “Gli utenti di Lavoro Anomalo sono parte integrante del progetto e denunciano pubblicamente o privatamente l’accaduto. Ormai mi sento un esperto e riesco a riconoscere e a valutare correttamente le segnalazioni e gli sfoghi; non è difficile perché le modalità relative al reclutamento e allo svolgimento della prestazione sono, per tutte le 'aziende' nel mirino, molto simili. Adottano tutte le solite strategie di marketing piramidale sia nel reclutamento che nel lavoro sul campo". SEGUE A PAGINA 9
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Il caso
La partnership con Sol: il sindacato mette sul piatto servizi e consulenze
SEGUE DA PAGINA 8 Chiediamo a Gabriele, come si riconosce un'offerta truffa? “Ci sono quelle che restano per molto tempo in pubblicazione, quelle che promettono stipendi troppo elevati per essere credibili, quelle con requisiti sospetti, quelle dove non si capisce cosa cercano”, spiega. Consigli agli aspiranti assunti? “Molti accettano qualsiasi cosa, pur di provare a guadagnare. Io consiglio almeno di provare a capire bene di che lavoro si tratta; nel caso delle offerte ingannevoli chi fa troppe domande viene immediatamente scartato”. Lavoro Anomalo lavora in partnership con il Servizio Orientamento Lavoro della CGIL di Firenze, con l'obiettivo di far sparire dai radar le offerte bidone e di diffondere una maggiore consapevolezza dei propri diritti e della propria dignità tra chi consulta le offerte di lavoro. “La credibilità di Lavoro Anomalo ci consente di entrare in contatto con un fabbisogno molto importante: anche i disoccupati hanno bisogno del Sindacato“, dice Margherita Bernardi di Sol. Chi sono gli utenti di Lavoro Anomalo? “Donne e uomini, persone con bassi livelli d'istruzione ma anche con un paio di lauree. Quelli dai 16 ai 40 anni sono a caccia di lavori, quelli oltre i 40 anni sono per lo più genitori che chiedono informazioni per i figli”, precisa Gabriele. Secondo SOL CGIL il dialogo che si sviluppa sulla
pagina contribuisce a una necessaria presa di coscienza, dei propri diritti, del proprio valore professionale, della propria dignità: “Le cittadine e i cittadini disoccupati accettano qualsiasi tipo di lavoro e di condizione contrattuale non sono choosy , ma si indignano e reagiscono di fronte alle prese in giro e alle truffe. Ormai tutti i giorni la comunità di Lavoro Anomalo coinvolge il Servizio Orientamento Lavoro in richieste di consulenza, di informazioni, di orientamento che si risolvono spesso in incontri faccia a faccia allo sportello e che aumentano notevolmente la notorietà del Servizio. Le prime volte, online, ho raccolto anche qualche commento negativo o comunque polemico nei confronti della CGIL e dei sindacati in generale 'la triplice mi fa vomitare...', 'i sindacati si occupano solo di chi è già garantito...' e considerazioni del genere . In seguito, niente più commenti polemici e molti 'mi piace', per noi incoraggianti”, ragiona Bernardi. Che conclude: “Lavoro Anomalo e la partnership con SOL Cgil Firenze rappresentano un'esperienza utile e interessante in un ambito, quello dei precari e dei disoccupati, nel quale la CGIL è accusata di non essere presente. Siamo qui per dimostrare che non è vero. Lavoreremo per allargare questo modello, ci auguriamo di aver aperto una strada”. Si segnala inoltre che nel mare delle offerte anomale emergono anche casi di altro tipo (come denunce che riguardano le condizioni contrattuali.): cercasi collaboratrice con quarta di reggiseno (forse una trappola, forse una volgare discriminazione, LEGGI QUI) e casi di caporalato 2.0 (LEGGI QUI)
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Il caso
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Il caso
I commenti degli utenti: "Grazie, continuate a difenderci dagli squali" Lux Lotus: Disponibili,efficienti,gentili ma risoluti nel tutelarci da fregature in questa ricerca del lavoro sempre più difficile. Continuate così! Linda Malvestio: Serietà ed informazioni! Pagina utilissima... mi ha salvato più di una volta da falsi annunci! Antonella Mazza: Siete eccezionali, grazie per il lavoro che svolgete! Ho risparmiato tempo e denaro, bravi... Simone Luzzi: Non credo che ci sia necessità di feedback, per questa pagina, salva e salverà molti sprovveduti in un mare di squali!! Emilia Guariglia: grazie alle vostre segnalazioni tanti km e tanti soldi risparmiati! Grazie ancora! Dario Morgillo: Serio, affidabile, concreto Teresa Gangale: Per fortuna che ci sono persone come voi. Grazie di esistere!!!! Tamara Santini: continuate così Questi sono sono alcuni dei commenti (decine e decine in continuo aumento) lasciati dagli utenti sulla pagina Facebook Lavoro Anomalo: Adele Statunato: Un servizio efficiente,attento,efficace, all'avanguardia, ricco di informazioni e curiosità,attraente, curato nei minimi dettagli, sempre aggiornato sul mondo del lavoro, meraviglioso, dotato del giusto supporto vantaggioso, impeccabile. Un servizio che ti fa risparmiare tempo di andare in giro a fare "colloqui fittizi"
Fate
un
lavoro
straordinario...
Beatrice Brugola: Grazie a voi mi sono risparmiata un sacco di truffe grazie continuate così Antonino Rega: Grazie a voi ho evitato mille problemi e risparmiato tempo e denaro
Simone Ferrini: Grazie per il vostro prezioso contributo alla comunità Giulia Maggi: siete l'unico servizio utile dove segnalare queste truffe
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Lavoro Anomalo-Sol, l'inchiesta del Tirreno sulle inserzioni bidone
(Da iltirreno.it) Viaggio nel mondo delle offerte di lavoro ingannevoli: ci siamo presentati a fare un colloquio e poi una prova alla "Strike" di Pisa e alla "Design Companies" di Lucca. Ma dietro l'offerta di un lavoro come magazziniere, spedizioniere o corriere in realtà si nasconde il "porta a porta". Ecco cosa abbiamo scoperto durante la nostra inchiesta e cosa ci ha raccontato un'altra sfortunata vittima degli annunci ingannevoli. La musica alta confonde le idee. Tra qualche minuto ci ritroveremo in macchina con tre sconosciuti, persi fra Lucca e Pisa. Perché? Ci sono talmente tante proposte di lavoro ingannevoli che abbiamo deciso di approfondire. GUAMO Così, per cominciare, abbiamo risposto ad un annuncio di lavoro della "Design Companies" di Guamo sul portale “Subito.it”, dove si cercavano magazzinieri e spedizionieri. Un'avventura che alla fine ci condurrà in quel di Uliveto Terme a suonare ai campanelli per conto di una società dell’energia. Un po’ come Lucia, che voleva fare l'assistenza clienti a Ospedaletto e si è ritrovata ad “aggiornare” le bollette a Casale Marittimo. O come Daniele, che per un
contratto a tempo indeterminato da magazziniere era pronto a trasferirsi da Roma a Pisa. Inizia così: «L'unica cosa che vi ricordo è che questa mattina dietro quella porta eravate in sei e alla fine soltanto uno verrà assunto!», esclama trionfale l'uomo in giacca e cravatta di fronte a noi, con un sorriso da presentatore televisivo. Qualcosa ci dice che comunque il prescelto non farà il corriere «di generi non alimentari» come era stato detto ieri al colloquio. «Tipo Bartolini?» avevamo chiesto, per essere sicuri. «Esatto», aveva risposto l'uomo incurante della foto di Mussolini appesa alla parete del suo ufficio. Sembra naturale, dunque, domandare al presentatore della selezione: «Scusi, ma ieri non avevate parlato di una mansione da corriere?». Ora tocca alla ragazza a cui siamo stati affidati per il giorno di prova che non sembra certo una “spedizioniera” il compito di evadere le domande. Chiede i nostri nomi. In un lampo ci troviamo in auto, senza conoscere la méta e il motivo del viaggio. Dobbiamo proprio avere la testa dura. STRIKE Perché solo qualche giorno prima ci eravamo presentati alla "Strike" di Pisa, nella zona industriale di Ospedaletto. Daniele aveva inchiodato a pochi metri da noi per avvertirci, preso da un impeto d'altruismo. «State andando alla Strike? ci ha chiesto con rabbia È meglio che ve ne torniate indietro. Sono venuto da Roma per fare un colloquio come magazziniere per un contratto a tempo indeterminato di 1200 euro, o così mi avevano detto al telefono. Ma ho sprecato solo soldi e tempo: 120 euro e 4 ore di viaggio». SEGUE A PAGINA 13
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Il caso
"Così dietro un lavoro da corriere si nasconde il porta a porta"
SEGUE DA PAGINA 12 Daniele, proprio come noi, aveva risposto a quell'annuncio di lavoro sul portale Infojobs per “gestione magazino sì con una sola "z" e assistenza clienti”. «La donna che mi ha fatto il colloquio racconta parlava in maniera veloce e confusionaria. Quando ha visto il mio curriculum ha detto: “Vedo che hai anche un piccola esperienza come magazziniere”. Io quel lavoro l'ho fatto per 12 anni e lo avevo scritto chiaramente». Il colloquio si mantiene su toni vaghi e confusi, ma a Daniele resta impresso un particolare. «Dopo un po' prosegue inizia a parlare delle lampadine al led di Enel Energia. Faccio subito mente locale: la stessa cosa era successa anche a mia moglie a Roma, circa tre mesi fa. Le avevano proposto un lavoro come segretaria e si era ritrovata per strada con 3 sconosciuti. Ho cercato su Facebook e ho trovato altri racconti: con la scusa di un lavoro qualsiasi ti ritrovi a bussare porta a porta». Salutiamo Daniele dispiaciuti, ma con la sensazione che il problema degli annunci farlocchi è più grave di quanto appaia. Al colloquio la selezionatrice ci parla di un'assistenza clienti “mansione esterna”: «Se un cliente attuale delle lampade a led di Enel ha un problema, il mio
compito è andarlo a trovare dice, poi aggiunge alla velocità della luce Ci chiamano su appuntamento, senza problemi». Facciamo cose, vediamo gente. Siamo in macchina con 3 ragazzi, tra i 19 e i 23 anni, che mettono su un cd di musica da discoteca, come nella sala d'attesa della Design. «Hey, hey dale morosita! Hey, hey dale morosita! Estoy enamorado de rosita…» loro sembrano gasati, noi, invece, siamo perplessi. Soprattutto perché continuiamo a non sapere dove stiamo andando e quale attività dovremo svolgere. «Lavoriamo nel mondo delle utilities dice la spedizioniera a cui siamo stati affidati Facciamo una consegna di pratiche amministrativo cartacee, dobbiamo fare tra le 80 e le 90 visite al giorno». Insomma, citando Ecce Bombo di Nanni Moretti: facciamo cose, vediamo gente. «Quindi che tipo di azienda siamo?», insistiamo. «Consegniamo pratiche amministrativocartacee ripete come un robot e dobbiamo fare tra le 80 e le 90 visite al giorno. Preferisco spiegare dopo il resto, perché adesso non capireste». Più le domande diventano specifiche, più le risposte si fanno generali. Quando comincia a farfugliare di "start up" e "mark up" ci arrendiamo e decidiamo di goderci il viaggio. «Potremmo sapere almeno dove stiamo andando?» chiediamo, ma dovremo attendere almeno mezz’ora per una risposta chiara: la destinazione è Uliveto Terme, a oltre 20 km dal punto di partenza. «Ci è arrivata la segnalazione di una ragazza che oggi aveva la giornata di prova alla Strike. Adesso ha visto sull'autostrada un cartello che indicava Piombino ed è partita da Ospedaletto». Il giorno dopo al nostro colloquio abbiamo ricevuto una telefonata da Margherita Bernardi del Sol Cgil di Firenze, che cerca di aiutare Lavoro anomalo, la pagina Facebook in cui si segnalano le offerte di lavoro ingannevoli. LEGGI TUTTO E GUARDA I VIDEO
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Il convegno
Ecco chi sono i lavoratori cognitivi Camusso presenta lo studio Ires ritenevano di appartenere alla schiera dei lavoratori cognitivi, senza limitazioni. Cinquanta domande con un tempo di risposta variabile tra i quindici e i venti minuti. Per rendere nota l’iniziativa si è utilizzato lo strumento dei social media (Twitter e Facebook, “Elaborazione”). Circa mille persone hanno partecipato al questionario, da tutta Italia. “Lavori con la conoscenza? Ti occupi di innovazione? Sei un/a programmatore/rice informatico/a, o un/a ricercatore/rice, o un/a addetto/a stampa? Sei un cervello in fuga? Sei un/a professionista? Ti occupi di ricerca? Sei un/a creativo/a? Lavori nel mondo dello spettacolo? Ti occupi di cultura? La tua attività “Il modello della precarietà è nemico del lavoro cognitivo. L'idea di società della conoscenza non può stare col considerare il lavoratore 'usa e getta'. Verso i lavoratori cognitivi la strada, nella contrattazione inclusiva, è sperimentare nuove forme, e soprattutto ascoltare e costruire capacità di relazione e traduzione”: parola di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, alla chiusura dei lavori del convegno “LAVORO, CONOSCENZA SINDACATO. Una ricerca tra i lavoratori cognitivi”, che ha avuto luogo stamani a Bologna presso la sede del Comune a Palazzo d'Accursio, nella Cappella Farnese. Il convegno ha illustrato i risultati emersi dalla ricerca sul campo, condotta congiuntamente dai tre istituti di ricerca IRES di Emilia Romagna, Toscana e Veneto e offerta al sindacato come base di riflessione sulle nuove rappresentanze, sui lavoratori cognitivi: docenti, giornalisti, architetti, ingegneri, chi si occupa di formazione, ricercatori, informatici, chi lavora nel mondo dello spettacolo, e altri. Il percorso esplorativo ha previsto una prima fase durante la quale sono state condotte più di cento interviste individuali a figure considerate tipiche del lavoro cognitivo: i temi toccati sono stati percorsi formativi, competenze, condizioni e organizzazione del lavoro, rapporto tra tempo di vita e tempo di lavoro,
facendo
emergere
conflittualità,
contraddizioni
e
aspettative. I risultati di questa prima tranche del lavoro sono serviti per mettere a punto un questionario, pubblicato online (sul sito elaborazione.org), destinato a tutti coloro che
ha a che fare con la comunicazione? Se la risposta a almeno una di queste domande è sì, compila il questionario e aiutaci a definire cos’è il lavoro cognitivo”: così diceva l'intestazione che apriva la compilazione del questionario online, da cui emerge che i lavoratori cognitivi amano il lavoro che fanno, aggiornano continuamente a proprie spese la loro competenza, ma il prezzo da pagare è un’eterna precarietà. E se il lavoro è ancora considerato il principale ambito di riconoscimento sociale, solo il 27,7% rinuncerebbe all’attività che corrisponde alle sue passioni in cambio di un'occupazione sicura non aderente ai proprio desideri. Senza contare che il 67,7% di coloro che ha un contratto a termine sostiene di non sapere cosa accadrà alla scadenza, l’1,3% lavora con la prospettiva di ottenere un contratto a tempo indeterminato, il 7,7% spera in un rinnovo alle stesse condizioni. Cosa fare? Il 60% vorrebbe più sostegni dallo Stato, il 40% dal sindacato. (SCARICA QUI IL LINK PER I RISULTATI COMPLETI DELLO STUDIO). “Quando si è sotto attacco si tende a difendere e conservare, ma in questo momento è il caso di difendere i diritti esistenti e contrattaccare su nuovi modelli di contrattazione”, ha detto Emanuele
Berretti
(Ires
Toscana)
prendendo
spunto
dall'intervento di Camusso. Oltre a lui, sono intervenuti al convegno Cesare Minghini (Ires Emilia Romagna), Vladimiro Soli (Ires Veneto), dirigenti sindacali delle tre regioni, lavoratrici e lavoratori cognitivi, studenti, studiosi tra cui Vando Borghi (Università di Bologna) e Pippo Russo (Università di Firenze).
n. 36 - 01 ottobre 2014
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Il tema
Aperture commerciali, la Filcams: "Riduttivo l'ultimo testo della legge" una legge che si è rivelata un disastro: non ha creato più occupazione, ha peggiorato le condizioni di lavoro, ha fatto chiudere tanti piccoli esercizi, non ha impedito che il commercio fosse uno dei settori con più perdita di posti”. Bernardini conclude così: “Pare che l'ultima modifica del testo sia venuta dopo un parere dell'Antitrust. Noi diciamo che il parere dell'Antitrust, seppur autorevole, non può andare oltre la volontà politica di grandi pezzi della società, dal sindacato alla Regione Toscana, da Confesercenti a parti rilevanti del mondo cattolico e della cooperazione, e non solo. Come organizzazione sindacale auspichiamo che al Senato vengano riportate a 12 le festività con obbligo di chiusura, conferendo agli enti locali la possibilità di programmazione. E' una battaglia di civiltà per le condizioni di vita e di lavoro di quasi 2 milioni di addetti in prevalenza donne”.
“Si tratta di un parziale risultato, ottenuto grazie anche alle nostre battaglie, ma riteniamo l'ultimo testo riduttivo, è un passo indietro rispetto a quello iniziale”: è il giudizio di Cinzia Bernardini, segretario generale di Filcams Cgil Toscana, sulla proposta di legge, approvata alla Camera, che regolamenta le EMPOLI aperture commerciali. La proposta, presentata dal deputato Senalbi, è uscita dalla X commissione prevedendo 12 festività obbligatorie, con la possibilità che la programmazione tornasse in mano agli enti locali. “In questo modo, si prescriveva una retromarcia rispetto alle liberalizzazioni del governo Monti e si andava incontro alle nostre richieste, sulle quali in questi anni ci siamo mobilitati”, spiega Bernardini. Ma il testo approvato in aula (283 sì, nessun no, 15 astenuti) riduce a 6 le festività obbligatorie, e la programmazione delle stesse è messa in capo all'esercente, “dunque si perde la SAMMONTANA, SI' DEI LAVORATORI possibilità che gli enti territoriali possano ALLA CIG A ROTAZIONE regolamentare il mercato per evitare concorrenza sleale”, dice Bernardini. Che aggiunge: “E' per questi LEGGI TUTTO motivi che l'ultimo testo è insufficiente a modificare
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Pistoia A Quarrata si inaugurano nuove sedi con Gessica Beneforti-Carla Cantone
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Il dibattito Istruzione e formazione: Rapezzi, Branciamore, Batistini, Bobbio
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Il ricordo Dalla Toga al sindacato: Cgil e Fillea Firenze celebrano Vigna dell'ex procuratore anche da parte di Tindari Baglione, procuratore general della Corte d'Appello.
Fillea e Cgil di Firenze, in occasione del secondo anniversario della morte dell'ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, hanno organizzato presso il Tribunale di Firenze il convegno “Dalle toghe al sindacato“ in cui si è approfondito il rapporto tra Vigna e il sindacato dei lavoratori dell'edilizia alla luce della sua guida, negli ultimi anni della sua vita, realizzata per l'Osservatorio Edilizia e Legalità della Fillea. Nel corso del convegno Giuseppe Ayala, attuale presidente dell'Osservatorio Fillea della Cgil e successore di Vigna, ha ricordato il maestro di legalità Vigna e la sua capacità di schierarsi a difesa della verità sempre. Ricordo commosso
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L'assemblea
Si riuniscono i delegati fiorentini della Fiom (con Landini e Nardella)
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L'opportunitĂ Ebret, un buono per i libri scolastici ai figli dei lavoratori dell'artigianato
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Il referendum No all'austerità, no al Fiscal compact Una firma per una nuova Europa “l'idea stessa su cui si basa è quella della compressione del costo del lavoro e della riduzione della spesa pubblica. Si è pensato, erroneamente, che potesse mettere in moto investimenti privati di tipo internazionale o all'interno dei Paesi, ma in realtà non è stato così. LEGGI TUTTO
IL MAGGIO TAGLIA LE PULIZIE 14 LAVORATORI A RISCHIO
Contro le politiche di austerità adottate dall'Europa e dall'Italia è partita la campagna referendaria per cambiare la legge sul Fiscal Compact: 'SI' alla fine dell’austerità, SI' all’Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo'. Le politiche di tagli indiscriminati, di assenza di investimenti per il futuro delle imprese e dei giovani, di aumenti insostenibili della pressione fiscale, dal 2007 ad oggi, hanno raddoppiato la disoccupazione, fatto diminuire il valore della ricchezza nazionale, peggiorato i conti pubblici e fatto chiudere 3 milioni di imprese. Dunque, con le politiche di Austerità la crisi si è aggravata. “La politica dell'austerità cosiddetta 'espansiva' è stato un autentico fallimento”, afferma Danilo Barbi, Segretario Confederale della CGIL, poiché spiega
Il Maggio Musicale Fiorentino taglia del 75% l'appalto delle pulizie a partire dal prossimo primo ottobre: a rischio i livelli occupazionali e reddituali dei 14 lavoratori coinvolti. È quanto è emerso dal confronto tra OO.SS. e Cooplat, la nuova società appaltatrice. Il capitolato infatti restringe il servizio al solo immobile di Via Solferino, senza contemplare affatto il nuovo Teatro. "Non comprendiamo dichiarano Maurizio Magi diFilcams e Cristina Pierattini di Slc la ragione di tutto questo né tanto meno chi pulirà effettivamente il nuovo Teatro. Ciò che comunque non accetteremo è che si consumi l'ennesimo ribasso ai danni dei veri lavoratori precari che sono coloro che lavorano in appalto. Serve provare a rimediare subito a questo pasticcio".
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Turismo Filcams Firenze: "Stop al mordi e fuggi, s狸 a stabilizzare gli addetti" nazionale". Altro problema da affrontare, insiste la Cgil, "e' quello pesante del dumping: affittacamere e casa vacanza 'fantasma' che, eludendo le imposte, utilizzando manodopera irregolare, riescono a tenere tariffe basse e a intercettare una fetta importante di clientela". La proposta per un nuovo turismo a Firenze e piu' in generale in Toscana, invece, si deve strutturare "sulla qualita', con soggiorni sul territorio piu' lunghi e con maggiori ricadute in termini di redditivita'". In calo nel comparto alberghiero, sottolinea Ammavuta, per via "dall'aumento della tassazione". Sul tema occupazione e turismo c'e' bisogno di "una LE PAROLE DI MAURO FUSO, svolta culturale che rimetta al centro il lavoro stabile, DARIO NARDELLA, CRISTIAN SESENA abbandonando la logica del 'mordi e fuggi', ovvero di E LEONARDO BASSILICHI un lavoro occasionale. Se l'obiettivo e' fidelizzare il LEGGI TUTTO cliente crediamo sia necessario fidelizzare anche il lavoratore". Lo ha detto Fabio Ammavuta, DELIBERA DELLA REGIONE responsabile turismo della Filcams足Cgil di Firenze, durante la relazione che ha aperto i lavori del meeting sul turismo organizzato dal sindacato sul tema 'La sfida della qualita' per il turismo a Firenze e Provincia: il lavoro al centro'. I numeri forniti dall'Ires Toscana, spiega Ammavuta, confermano il turismo come un settore "dove il tasso di occupazione e' complessivamente in aumento, ma e' forse il settore dove il precariato e' piu' diffuso. Ben venga quindi足 continua足 la proposta dell'istituzione di un codice del lavoro nel turismo che va pero' esteso a tutte le imprese e non solo a quelle di nuova apertura". Cultura del precariato che, secondo l'esponente Filcams, si mostra anche "nelle esternalizzazioni PROROGA A RICHIESTA DI SOLIDARIETA' senza regole, in cui un numero sempre maggiore di SALVI I LAVORATORI TELECOM strutture ricettive, anche rinomati alberghi a 5 stelle, affidano la gestione dei servizi ad aziende sempre LEGGI TUTTO piu' 'spregiudicate', che non rispettano il contratto
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Turismo "Job Art": via al concorso fotografico per i lavoratori del settore
Lavori in uno dei luoghi del patrimonio culturale italiano? O in realtà limitrofe (alberghi, campeggi, bar ristoranti)? Raccontaci il tuo lavoro con un (auto)scatto per mettere in luce aspetti positivi o problematiche. È il concorso fotografico lanciato dalla Filcams Cgil, nell’ambio della campagna nazionale #JobArt, con la cultura si cresce, un’iniziativa che vuole essere di denuncia e contrasto al lavoro nero e irregolare, ma vuole anche ampliare la discussione e portare sotto i riflettori la voce del lavoro. Una campagna itinerante che toccherà diverse città
italiane per focalizzare il dibattito sulle esigenze e le caratteristiche territoriali e locali. La Filcams Cgil vuole coinvolgere in questo Viaggio in Italia i lavoratori e gli addetti di settore attraverso un concorso fotografico. I partecipanti dovranno inviare, tramite il sito www.filcams.cgil.it, i loro scatti evidenziando la Grande Bellezza o la Grande Bruttezza del loro lavorare nel turismo o nella cultura, per raccontare per immagini, orgoglio, denuncia, proposta, fascino del lavorare a ridosso o in realtà uniche per storia e paesaggio, che attraverso il loro sguardo vorremmo fare uscire dalla dimensione patinata della cartolina. Le immagini del concorso saranno esposte durante l’ultima tappa di questo tour che si svolgerà a Roma nei primi mesi del 2015 e sarà l’occasione per premiare il miglior scatto. Il viaggio #Jobart partirà il prossimo 3 ottobre a Lecce (candidata capitale europea della cultura 2019), nel cuore del Salento si rifletterà di “eventi culturali”; soprattutto di come far sì che una programmazione non improvvisata possa far uscire l’offerta turistica di un territorio del Sud dall’estemporaneità e dalla stagionalità, catalizzando visitatori e creando occupazione. Gli eventi culturali come motore di sviluppo per turismo e occupazione, è il titolo del dibattito al quale parteciperà anche Massimo Bray ex ministro dei beni culturali. Con la campagna “Con la cultura si cresce” la Filcams Cgil vuole dare gambe e fiato ad una proposta articolata e complessiva di rilancio da condividere con la politica, le associazioni imprenditoriali, le associazioni dei consumatori, gli operatoria vario titolo impegnati nella salvaguardia e nella promozione del nostro patrimonio culturale. Perché sul turismo e sulla cultura si investa davvero a tutti i livelli. Perché il lavoro nel turismo e nella cultura diventi prospettiva per tanti e patrimonio di tutti.
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Domani l'attivo regionale Fiom Il 27 ottobre convegno sul "Jobs Act"
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA SCADENZA Caos Tasi, entro il 16 ottobre il pagamento Farnesi (Caaf Cgil Toscana): "Costerà quasi ovunque più dell'Imu" GUARDA IL VIDEO
IL PRESIDIO "Un passo di pace" a Piazzale Michelangelo a Firenze In 4mila per dire "no" a tutte le guerre che tormentano il mondo
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La rubrica L'USO DEL PC PER SCOPI PERSONALI NON GIUSTIFICA IL LICENZIAMENTO Con la sentenza 18 marzo 2014, n. 6222, la Suprema Corte
aziendali", solo una sanzione conservativa.
di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte
La pronunzia di cui si è appena detto era stata impugnata
d’Appello di l’Aquila, con la quale era stato dichiarato
dalla Società datrice di lavoro sulla base della considerazione
illegittimo il licenziamento del lavoratore cui era stato
che erano stati contestati al lavoratore non solo l'uso
contestato l’uso improprio degli strumenti di lavoro aziendali e
improprio dello strumento di lavoro aziendale, ma anche la
della casella di posta elettronica. In particolare, a fondamento
violazione del dovere di obbedienza di cui all'art. 2104 c.c., in
del provvedimento espulsivo irrogato era stato posto
relazione alla violazione di chiare informative e molteplici
l'accertamento di esistenza nel PC affidato al dipendente di
preavvisi aziendali.
programmi coperti da copyright non forniti dall'azienda e non
La Cassazione ha però ritenuto di dover respingere il ricorso
necessari per lo svolgimento dell’attività lavorativa; di
datoriale, ribadendo l’oramai consolidato principio secondo
installazione nello stesso PC, oltre ai programmi in dotazione,
cui il datore di lavoro non può irrogare un licenziamento per
di software diversi non forniti dall'azienda e non necessari;
giusta causa quando questo costituisca una sanzione più
dell'avvenuta utilizzazione per innumerevoli volte durante
grave di quella prevista dal contratto collettivo applicabile in
l'orario lavorativo della casella di posta elettronica di dominio
relazione ad una determinata infrazione (ex multis, Cass. 29
aziendale per scopi personali non giustificati, eludendo le
settembre 2005, n. 19053; Cass. 17 giugno 2011, n. 13353).
chiare informative e molteplici preavvisi effettuati dall'azienda.
Le allegazioni della società ricorrente non valgono a
La Corte territoriale – confermando la decisione del Tribunale
dimostrare che l'addebito mosso al dipendente riguardasse
– aveva comunque reputato illegittimo il licenziamento
infrazioni disciplinari autonome e diverse rispetto alla
rilevando poiché il contratto collettivo applicabile stabiliva,
fattispecie contemplata dal contratto collettivo.
l'utilizzazione "in modo improprio di strumenti di lavoro
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a cura dello Studio Rusconi
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NonSoloToscana
Il 6 ottobre si riuniscono a Roma i sindacati europei: "Serve investire" dice Durante si inquadra in uno scenario in cui il governo italiano non ha mai discusso con i sindacati italiani ed europei le priorità del semestre di presidenza italiana dell’Unione". Dove si possono trovare le risorse per un piano straordinario di questa portata? "Dai bilanci dei paesi in attivo, dalle quote inutilizzate dei fondi strutturali". LEGGI TUTTO
IL COMPLEANNO
Alla riunione del comitato di direzione della Confederazione europea dei sindacati, che si è tenuta la scorsa settimana a Copenaghen, Cgil, Cisl e Uil hanno reso nota la loro intenzione di organizzare per il 6 ottobre prossimo a Roma un vertice dei leader sindacali dei diversi paesi europei. “La decisione di organizzare un vertice sindacale in LA CGIL NAZIONALE HA COMPIUTO Italia spiega Fausto Durante, responsabile del GLI ANNI: 108 E NON SENTIRLI Segretariato Europa della Cgil è stata presa unanimemente dai segretari generali di Cgil, Cisl e LEGGI TUTTO Uil, che considerano utile e importante questo appuntamento anche in chiave nazionale. Il vertice, nel pieno del semestre di presidenza italiana dell'Ue LA NUOVA ERA e in vista di importanti appuntamenti europei dedicati al lavoro e alla crescita, sarà l'occasione per presentare le proposte del sindacato italiano ed europeo di cambio delle politiche di austerità e rigore, di piano straordinario europeo di investimenti per l'occupazione e il rilancio produttivo e industriale dell'Europa, di lotta alla disoccupazione e alle disuguaglianze sociali”. Il vertice sindacale si svolgerà alla vigilia del vertice straordinario dei capi LA CISL HA VOLTATO PAGINA di Stato e di governo europei sulla crescita e UGOLINI FA IL BILANCIO DI BONANNI l’occupazione, che dovrà indicare un nuovo percorso dell’Unione europea. Certamente non è una LEGGI TUTTO coincidenza casuale. "Questa intenzione lodevole n. 36 - 01 ottobre 2014
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana CIBO
E DIRITTI:
QUALITÀ MADE
IN ITALY
ATTI DEL CONVEGNO
Interventi di: Stefania Crogi e altri. Parole chiave: cibo qualità diritti dei lavoratori sindacato FLAI Concorrenza sleale. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: 2014. Pagine: 90. ISBN: 9788823018747
DONNE
E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
NEL SETTORE AGROALIMENTARE
Autore: Adriana Nannicini (presentazione di Stefania Crogi). Parole chiave: donne lavoro settore agroalimentare sindacato organizzazione del lavoro contrattazione collettiva Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: luglio 2014. Pagine: 69. ISBN: 9788823018877 Il volume riporta una ricerca commissionata dalla Flai Cgil volta ad indagare l’impatto dei mutamenti dell’organizzazione del lavoro e della contrattazione sulle lavoratrici del comparto. Tutte le donne del mondo sono produttrici di cibo. Più della metà di loro (53%) sono anche lavoratrici del settore agroalimentare. In Europa, dove la presenza femminile si trova in tutti gli ambiti lavorativi, questa percentuale è molto più bassa.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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In viaggio con... All'orizzonte i mercatini natalizi Bassano del Grappa, aperitivi segreti
DATE E PREZZI Dal dal 7 dicembre all'8 dicembre, dal 13 dicembre al 14 dicembre (165 euro). La quota comprende: viaggio in pullman nel rispetto delle norme di sicurezza e guida, sistemazione in hotel 3 stelle superiore in zona Enego, trattamento di mezza pensione dalla cena del primo giorno alla prima colazione del secondo, 1/4 di vino e 1/2 minerale a pasto, accompagnatore, assicurazione medico, bagaglio e annullamento. PROGRAMMA Primo giorno: partenza per i Mercatini di Natale da Firenze, Prato, Pistoia e altre città toscane. Ritrovo dei partecipanti nei luoghi ed orari convenuti. Sistemazione in pullman e partenza per Cittadella. Arrivo ed incontro con la guida per la visita di una delle città murate più interessani. Visita alla Casa del Capitano e possibilità di percorrere un tratto del camminamento di Ronda. Pranzo libero. Nel pomeriggio proseguimento per Bassano del Grappa. Sosta per la visita al famoso Ponte Vecchio detto anche Ponte degli alpini. Possibilità di visitare il Museo della Grappa e sempre all’imbocco del ponte di assaggiare il mezzo e mezzo, tipico aperitivo dagli ingredienti segreti. Al termine proseguimento per sistemazione in hotel. Secondo giorno: prima colazione in hotel, giornata dedicata alla visita di due dei più caratteristici mercatini del Trentino, Levico Terme e a seguire quello di Pergine Valsugana, visita dei caratteristici mercatini nel centro storico della città. Pranzo libero, rientro nel pomeriggio. SCOPRI GLI ALTRI MERCATINI: VAI SUL SITO, SCRIVI "MERCATINI" IN "DESTINAZIONE" E CLICCA
DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it
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In viaggio con... La fiera degli sposi, il premio fotografico, gli scatti dalla vacanza
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In viaggio con... Al Teatro Puccini il 23 ottobre serata con offerte esclusive Costa PROMOTURISMO aderisce al consorzio TOSCANA TURISMO, che per le agenzie aderenti ha concordato condizioni favorevoli ed esclusive per le offerte di Costa Crociere. Per questo, il consorzio TOSCANA TURISMO ha deciso di promuovere tali offerte con una serata al Teatro Puccini di Firenze il 23 ottobre, dove queste saranno presentate e a seguire vi sarĂ una rappresentazione teatrale (con premi estratti tra i presenti). Dato che i posti sono limitati, chiunque fosse interessato a partecipare contatti quanto prima Promoturismo al numero 348/7401419.
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
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LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50
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In breve
Agenzia Espressi Livorno: in 26 rischiano il posto La Slc: "Bisogna trovare subito una soluzione" 26 posti di lavoro a rischio all’Agenzia Espressi Livorno dopo che Poste ha deciso di non rinnovarle la convenzione in scadenza a fine mese. “Abbiamo chiesto almeno 3 mesi di cassa integrazione con la speranza che Poste prorogasse di qualche mese la convenzione ma invece non è stato così ed è per questo che abbiamo voluto denunciare quanto sta accadendo”, spiega Beppe Luongo per Slc Cgil. Secondo il sindacalista a questo punto “la situazione è ancor più complicata dal momento che l’obbligo imposto da Poste di lavorare in esclusiva per loro ha impedito all’Agenzia di partecipare ad altre gare, insomma siamo un po' con le spalle al muro". Luongo conclude con una previsione e un impegno: "Il servizio raccomandate subirà un drastico peggioramento con effetti negativi non solo sul persoale rimasto chiamato a sostenere un carico di lavoro eccessivo ma anche sugli utenti. Cercheremo di fare tutto il possibile per difendere i diritti di questi lavoratori”. LEGGI TUTTO
Massa Carrara, il consorzio Zona acquista terreni dell'ex Eaton coi soldi prestati dalla Regione Una parte dell'area industriale di proprietà della Eaton, multinazionale americana che nel 2008 chiuse la fabbrica di Massa con 350 operai, è diventata ufficialmente pubblica, di proprietà del Consorzio Zona di Massa Carrara che l'ha acquistata con i soldi della Regione Toscana. Il rogito tra il Consorzio Zona e gli americani è stato firmato questa mattina per circa 1,5 milioni di euro. La Regione ne aveva trasferiti al Consorzio 1,8 milioni, serviti per pagare, oltre all'area, anche l'Iva, le spese notarili e le varie tasse. L'area è estesa per 13 mila metri quadri e verrà messa in vendita ad un prezzo che dovrebbe calmierare il mercato delle aree industriali apuane, per facilitare l'insediamento di nuovi investitori. Al momento l'area è ad esclusivo uso produttivo e non commerciale: il Consorzio Zona entro 30 giorni dovrà invitare alle manifestazioni di interesse, rendendo pubblica la vendita con i costi dell'area. Ogni proposta dovrà essere vagliata al tavolo dell'accordo di programma, di cui fanno parte la Regione, il Comune di Massa, la Provincia di Massa Carrara e il Consorzio Zona. Quando l'area verrà venduta il Consorzio sarà tenuto a restituire la somma incassata alla Regione. Eaton S.r.l, stabilimento di Massa, fu fondata nel 1985 con una Joint Venture al 50% fra Eaton ed SKF, per unire la conoscenza nella costruzione di punterie meccaniche e di punterie idrauliche. LEGGI TUTTO
Trasporti: in Toscana 8 in lizza alla gara unica Sono state aperte le buste dell'avviso pubblico Sono otto gli operatori in gara per aggiudicarsi il servizio di trasporto pubblico su gomma della Toscana. Ieri mattina, spiega una nota della Regione, sono state aperte le buste inviate dai soggetti che avevano risposto all'avviso pubblico per l'individuazione degli operatori economici interessati all'affidamento dei servizi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 5 ottobre 2013. "La gara unica regionale per il Tpl su gomma commenta l'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha superato il punto di non ritorno. Stiamo ormai per portare a compimento un lavoro di straordinaria complessità, durato qualche anno, che ora sta per dare i frutti sperati". Saranno, dunque, otto le lettere che partiranno di qui a pochi giorni, contenenti il capitolato di gara, per consentire agli operatori interessati di presentare la propria offerta per l'affidamento in concessione, per nove anni, dei servizi di trasporto pubblico su gomma nell'ambito territoriale ottimale della Regione Toscana. I servizi affidati in concessione riguarderanno la rete di trasporto pubblico locale su gomma relativa all'ambito territoriale regionale e sono stati individuati in 90 milioni di chilometri, suscettibili di variazione in misura di +/ 20%. Le risorse ammontano complessivamente in 190 milioni di euro annui (Iva esclusa, suscettibili di variazione in misura di +/ 20%). LEGGI TUTTO
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