Primomaggio 39 2016

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Numero 39/2016 - Anno 6

NOI NO Gli auguri di Susanna Camusso: "Il 2016 è stato un anno impegnativo, il 2017 sarà carico di responsabilità e passione" pagina 2 In primo piano La sfida dei tre referendum Cgil: parlano Angelini e Camusso pagine 3-5 Federconsumatori e Fisac: "Toscana epicentro delle crisi bancarie" pagine 6-7 "L'attualità di Milani Comparetti": intervento di Adriano Turi pagina 10 Commercio, proclamato sciopero dei lavoratori nelle festività pagina 11

La newsletter settimanale

21-12-2016

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O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale di Susanna Camusso

(segretaria generale Cgil nazionale)

E' stato un 2016 impegnativo, arriva un 2017 di passione e responsabilità Care compagne, cari compagni, mentre il 2016 finisce possiamo dire che è trascorso un anno impegnativo.

dei tre quesiti referendari, alle vertenze contrattuali, alla difesa dell’occupazione, al piano straordinario per il lavoro dei giovani.

Un anno che ha ricostruito un tessuto di partecipazione dei lavoratori, delle lavoratrici, delle pensionate e dei pensionati, e che ora ci carica della responsabilità di un progetto ­ dal piano del lavoro ai diritti del lavoro ­ condiviso da tante persone.

Una responsabilità che delinea gli impegni, l’attività, la passione del nuovo anno.

Dalla consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti al viaggio nelle piazze d’Italia per raccogliere le firme della Carta dei Diritti Universali del lavoro e

Ad ognuno di voi, alle vostre famiglie, auguro un felice Natale e soprattutto un bellissimo 2017.

n. 39 - 21 dicembre 2016

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I 3 referendum Cgil Il punto di Angelini: "E ora tocca alle nostre tre consultazioni"

GUARDA IL VIDEO La prossima sfida è sul lavoro: a primavera il referendum Cgil. Un altro referendum, suffragato da tante firme in più delle 500 mila necessarie. La data delle prossime elezioni lo potrebbe solo spostare nel tempo. Cadrebbe unicamente se il Parlamento approvasse a breve la proposta di legge di iniziativa popolare per la Carta dei diritti universali su cui sempre la Cgil ha raccolto un milione e 150 mila firme e che è già arrivata in commissione alla Camera. Perché dentro la Carta c`è già tutto quello che i quesiti referendari propongono, anzi di più, estendendo, la legge, i diritti cancellati e da recuperare anche autonomi o precari. Si annuncia un`altra campagna, certo non lunga e sanguinosa come quest`ultima, ma ancora una campagna referendaria. Chi la propone però non teme nessuna stanchezza, anzi. «Mi stupiscono coloro che lamentano le spese e la fatica dei referendum.

Qualsiasi esercizio di democrazia vale la pena», esordisce Dalida Angelini, la segretaria toscana di un sindacato, come la Cgil che pur dando libertà di scelta si era pronunciata per il no e del no è stata un pilastro. Secondo Angelini la coincidenza non può che dare forza al prossimo referendum. «Perché la straordinaria partecipazione a questo sì o no

ravvivato il desiderio dei cittadini di partecipare e perché la nostra campagna insieme a Arci e Anpi non è mai stata per mandare a casa Renzi ma sempre e solo sul merito. Attraversi i tanti dibattiti che abbiamo fatto in Toscana abbiamo spiegato la sostanza delle cose e della riforma e le persone hanno imparato a conoscere e apprezzare la Costituzione e, con questa, il valore dei diritti, la partecipazione, la democrazia. E il nostro è un referendum che proprio a questi valori si riferisce e che evidentemente sono temi che interessano le persone. La disaffezione alle urne degli ultimi tempi significa solo che mancava il succo del contendere». Apprezzare la Costituzione non significa, secondo Angelini, non volerne cambiare alcuni ordinamenti, pur di non toccare i principi non solo nella forma ma anche nella sostanza. «Noi abbiamo espresso in tempi non sospetti nei nostri atti congressuali la necessità di superare il bicameralismo perfetto, ma per fare una vera Camera delle Regioni. I titoli erano giusti ma lo svolgimento era sbagliato». Per questo secondo Angelini ha vinto il no. Ma non solo: «Il premier ha rappresentato la riforma come la panacea di tutti i mali, dalla sanità al lavoro, con una campagna elettorale ossessiva e ridondante come non può fare un presidente del Consiglio. Anche questo ha contato come lo ha fatto il disagio sociale delle persone che prima di vedere risolti i nodi del lavoro, la disoccupazione, il rilancio degli investimenti si sono viste proporre un quesito istituzionale». Adesso cosa serve? «Vista la situazione economica e sociale serve una grande responsabilità, e noi ci fidiamo del presidente Mattarella, nell`individuare un governo che dia risposte ai problemi. Dal lavoro alle pensioni, alla legge elettorale». (fonte: Repubblica Firenze, 8­12­2016)

n. 39 - 21 dicembre 2016

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I 3 referendum Cgil La segretaria generale toscana al Tg3: "Diciamo basta ai voucher" Il Tg3 Toscana ha intervistato, giovedĂŹ 15 dicembre, la segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini. Tema della puntata: il boom dei voucher in Toscana. Angelini ha commentato un servizio su una intervista ad una ragazza (commessa) pagata a voucher che ha voluto mantenere l'anonimato ("e questo la dice lunga...", ha sottolineato la segretaria generale di Cgil Toscana). E ha ricordato: "I voucher sono una degenerazione, per questo abbiamo proposto la Carta dei Diritti Universali del lavoro e il referendum per abolirli".

IL LINK AL VIDEO (DA 4' E 18'')

n. 39 - 21 dicembre 2016

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I 3 referendum Cgil Camusso: "Scappano, ma prima o poi si dovrà andare alle urne"

Intervista del segretario generale Cgil a La Stampa (15 dicembre) I tre referendum della Cgil, su cui molti hanno ironizzato, sono diventati un fattore chiave della politica italiana. Susanna Camusso, segretario generale del sindacato di Corso d’Italia, se la ride di cuore: «Certamente non lo avevamo pianificato – spiega, uscendo da un dibattito sul futuro del sindacato all’università La Sapienza – pensiamo che si siano clamorosamente fatti male da soli, e certo non potevamo prevederlo. Abbiamo sempre pensato, e i fatti ci danno ragione, che il tema della qualità del lavoro sarebbe tornato centrale e che per parlare di qualità del lavoro bisogna parlare dei diritti dei lavoratori. Abbiamo presentato una proposta di legge con quattro milioni di firme e tre quesiti referendari esattamente per questo. Così come pensiamo che non si possa “scappare” facendo il giochino delle date».

A quanto pare, nel Pd (ma non solo) si sta cercando il modo di far saltare il referendum: il sistema più ovvio è andare al voto anticipato. Una eventualità

che non sconvolge più di tanto il leader della Cgil.

«Se l’11 gennaio la Corte Costituzionale autorizza i tre quesiti – replica Camusso – su una cosa sono tranquilla: prima o poi bisognerà votarli». Anche se, chiarisce, «forse bisogna confrontarsi con i problemi, invece di pensare di rinviarli».

Tuttavia, ricordiamo alla sindacalista, tutti i partiti – nessuno escluso – hanno affermato che la formazione del governo Gentiloni aveva come scopo pressoché unico aggiustare la legge elettorale per poi andare subito alle elezioni. «L’avranno detto tutti; ma l’unico che certamente non l’ha detto è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella», è la risposta. Apparentemente, Renzi e i suoi sembrano essersi convinti che, se si votasse in primavera, i referendum sul lavoro e i diritti della Cgil conseguirebhero il quorum e si chiuderebbero con una vittoria dei «sì» che farebbe risorgere l’articolo 18. «Sicuramente una politica che a lungo ha scommesso sul non voto ai referendum e sulla diminuzione dei votanti ha avuto una brutta sorpresa il 4 dicembre», afferma la sindacalista, che comunque sa bene che la partita del quorum è tutt’altro che scontata, e che servirà una difficile campagna di informazione. «Ma il punto centrale non è questo – prosegue – bisognerebbe discutere della sostanza. Si vuole oppure no restituire ai lavoratori italiani alcuni significativi diritti?». In altre parole, dice Susanna Camusso, «siamo assolutamente coscienti che serva un riordino compiuto di tutta la materia del diritto del lavoro, ma quello che non si può fare sono le furberie». Ovvero, si può evitare i referendum sul lavoro – come da sempre ha interpretato la Corte Costituzionale – «solo con una modifica legislativa che interpreti lo spirito del quesito referendario».

Infine, qualche battuta sul nuovo governo Gentiloni.

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n. 39 - 21 dicembre 2016

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Credito/1 Banca Etruria, ex CariPrato, Mps: le iniziative di Federconsumatori detto Fulvio Farnesi (presidente), Giuseppe Minigrilli (vicepresidente), Pietro Ferrari (responsabile aretino), Adriano Varocchi (responsabile pratese).

BANCA ETRURIA

“Una guida sugli investimenti per i risparmiatori”: banche, l’iniziativa di Federconsumatori Toscana.

Etruria: parte civile sugli amministratori rinviati a giudizio e azione di responsabilità sulla società di revisione. Ex CariPrato: ristoro troppo basso, in arrivo cause pilota. Mps: accettata costituzione di parte civile Banca Etruria, Banca Popolare di Vicenza (ex CariPrato), Mps: ieri, nella sede di Cgil Toscana, Federconsumatori Toscana ha fatto il punto della situazione. “La dimensione dei problemi relativi alla banche sta diventando l’epicentro della crisi socioeconomica del paese.

Non possiamo permetterci altri casi Banca Etruria con i risvolti sociali e in alcuni casi tragici ai quali abbiamo assistito negli ultimi mesi. La tutela dei risparmiatori è per noi fondamentale e ci adopereremo perché questo avvenga attraverso tutte le forme possibili.

Nel 2017 presenteremo una guida sugli investimenti, così da venire incontro ai risparmiatori e spiegare loro quali possono essere i rischi, per evitare il verificarsi di nuove situazioni drammatiche”, hanno

Sono ormai passati 13 mesi dal 22 novembre 2015, data nella quale furono azzerati gli obbligazionisti subordinati e tutti gli azionisti, compresi i piccoli, di Banca Etruria. Una tragedia per moltissime famiglie, che videro evaporare in una notte i loro risparmi.

Oggi la situazione sta lentamente modificandosi, la possibilità di accedere per le vie brevi al rimborso dell’80% del Fondo di Solidarietà di quanto perduto in presenza di condizioni reddituali definite, rende, se pur parzialmente, giustizia alle persone. Ma è una giustizia tardiva ed incompleta. La posizione di Federconsumatori Toscana: “Noi ci siamo attivati per produrre istanze per far riavere quell’80%: ad oggi sono circa 2400 gli obbligazionisti toscani assistiti su un totale di 4mila coinvolti, in media arrivano a circa 19mila euro a istanza. Per quel 20% rimanente, noi siamo intenzionati a costituirci parte civile sugli amministratori rinviati a giudizio per bancarotta fraudolenta e chiameremo in causa, attraverso una azione di responsabilità, anche la società di revisione, la Price Waterhouse Coopers, perché se c’è stata mala gestione da parte di chi ha amministrato potrebbe esserci anche da parte di chi doveva controllare. Non escludiamo un’azione di responsabilità anche su Banca d’Italia e Consob”.

POPOLARE VICENZA (EX CARIPRATO) Per i piccoli azionisti coinvolti nella vicenda di Banca popolare di Vicenza (ex Cariprato), si prospettano soluzioni incerte. LEGGI TUTTO

n. 39 - 21 dicembre 2016

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Credito/2 Quiriconi: "La Toscana è l'epicentro delle crisi bancarie italiane" Da Mps a Banca Etruria, passando per le altre banche toscane: il punto sul settore del credito di Daniele Quiriconi, segretario generale Fisac Cgil Toscana GUARDA IL VIDEO

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n. 39 - 21 dicembre 2016

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L'incontro Giornata del migrante, appello Flai: "No agli sfruttati in agricoltura"

nostro contesto territoriale, devono essere affrontate e non banalizzate sulla scorta di una presunta immunità della nostre realtà territoriali. Ben vengano quindi anche le misure previste dalla Regione Toscana nel protocollo sperimentale regionale per la lotta al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. Una iniziativa che deve essere mantenuta attiva a tutti i livelli".

LA SENTENZA Si è celebrata lunedì scorso, presso l'educatorio del Fuligno a Firenze, la Giornata internazionale del migrante, organizzata

dalla

FLAI

e

dalla

CGIL Toscana,

in

collaborazione con ARCI Toscana e Cesvot. La giornata promossa a livello nazionale dalla FLAI ha posto al centro del dibattito un fenomeno molto legato al fenomeno migratorio, quello cioè dello sfruttamento degli stranieri in agricoltura, prendendo spunto dalle misure adottate con la legge 199/2016 di lotta e contrasto al caporalato nel nostro paese, legge fortemente voluta dal sindacato. Ha spiegato la Flai: "Questi temi hanno bisogno di essere ben presidiati dalla politica e dalla società civile: la nostra civilissima Toscana non è immune da questi fenomeni, e laddove

AMIANTO, ASSOLTI 9 EX MANAGER PIRELLI LA CGIL: "BRUTTO MESSAGGIO"

questi si presentano , nelle forme e particolarità proprie al

n. 39 - 21 dicembre 2016

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Il riconoscimento Sicurezza sul lavoro: il Comune di Tavarnelle premia Marco Bazzoni

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Il ricordo Milani Comparetti: l'attualità del suo pensiero e come lo conobbi L'intervento di ADRIANO TURI (coordinamento disabilità Cgil Toscana) in occasione della due giorni (16­17 dicembre) dedicata a Firenze ad Adriano Milani Comparetti Oggi, oltre a celebrare il 30° anniversario dalla scomparsa del Prof. Adriano Milani Comparetti, sento il dovere morale di ricordare un’altra tragica scomparsa , quella di Roberto Guerri, avvenuta un anno fa.

Sì, di quel Roberto che dieci anni fa era con noi a rincorare con un suo intervento i vent’anni della morte del Professore, perché anche lui era stato seguito da Adriano Milani Comparetti fino dalla più tenera età.

Grazie ad Adriano, Roberto Guerri è stato uno fra i primi ad essere inserito nella scuola pubblica ­ fino alla laurea ­ lavorando successivamente come dipendente alla Regione.

La sua scomparsa è legata a una gravissima smagliatura in quella rete di protezione sociale che l’aveva sostenuto nel processo di crescita e inclusione e che il Professor Milani aveva contribuito a tessere.

Roberto era una persona disabile grave che si muoveva solo con la carrozzina elettrica, la guidava a stento con una mano attraverso il joystick.

Viveva in un appartamento popolare a Firenze, privo di barriere architettoniche, ma la rete di protezione sociale non ha funzionato, perché è stato trovato

morto sulla carrozzina ormai da alcuni giorni, in una casa in stato di totale degrado! Com’è possibile che sia accaduta una cosa così grave e brutale? Perché Roberto era rimasto senza assistenza? I servizi sociali ed il medico di base erano a conoscenza della situazione? Una vicina di casa preoccupata ha richiamato per la terza volta il 118, che è intervenuto insieme ai carabinieri. È indispensabile dar voce a questa morte silenziosa, che nasconde una tragica verità, proprio per dovere nei confronti di Roberto, il quale ha lottato fino alla fine per una vita indipendente, per una vita che voleva vivere fino in fondo, nonostante la sua disabilità, ma soprattutto nel rispetto del suo pensiero e modo di vivere. Il 22 agosto dello scorso anno Roberto scriveva: "la mia vera disabilità è costituita dalla stupidità e dal poco coraggio di molti".

Questa tragica fine ci deve spingere a interrogarci, in primis le istituzioni ed i servizi, sulla organizzazione e gestione dell’assistenza delle persone più deboli e sole.

Ora cambio argomento. Prima di parlare della mia integrazione, anche nello sport, vorrei fare un accenno a come ho incontrato il Professor Adriano Milani Comparetti, perché lo debbo a lui quello che sono, ma innanzi tutto ai miei genitori, che si sono dimostrati consapevoli, in quanto hanno compreso immediatamente che l’unica prospettiva per me era quella di trasferirsi dalla nostra città natale, Matera, a Firenze, per farmi curare dal Professore.

Sono nato nel 1959 a Matera. La disabilità è stata causata dall’uso del forcipe al momento del parto e, per i primi tre anni, nessuno dei vari medici consultati dai miei genitori era stato in grado di formulare una diagnosi.

Sostenevano che non c’era da preoccuparsi perché si trattava di un semplice ritardo. LEGGI TUTTO

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La battaglia Commercio, proclamato sciopero dei lavoratori per le festività No alle aperture commerciali per le festività. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana dichiarano l'astensione dal lavoro e lo sciopero per l’intera giornata di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

“Quest’anno c’è chi resta aperto anche a Natale” Le Organizzazioni Sindacali di categoria, Filcams, Fisascat e Uiltucs Regionali ribadiscono la contrarietà alle aperture dei negozi per le prossime festività religiose e chiedono il rispetto del significato e del valore sociale di dette festività.

La completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive attuate dal decreto “Salva Italia”, con il passare degli anni si sono rivelate negative.

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Il libro Le relazioni industriali: quanto contano a livello locale?

"Quanto contano le relazioni industriali a livello locale? I casi della Riviera del Brenta e della Valdinievole": è il titolo del libro di Luca Berretti, edito da Felici Editore (presentazione di Sergio Frosini, prefazione di Mimmo Carrieri, postfazione di Franco Martini). Luca Berretti, classe novanta, è laureato in Sociologia e Ricerca reale alla facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri (Firenze). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo lavoro, "Calzaturiero Valdinievole. La contrattazione territoriale 1977­1998".

L'obiettivo della ricerca presentata in "Quanto contano le relazioni industriali?" è quello di descrivere il peso dei sistemi di relazioni industriali a livello locale, partendo da sei casi di studio mei distretti calzaturieri della Riviera del Brenta (Veneto) e della Valdinievole (Toscana). n. 39 - 21 dicembre 2016

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La mostra

Le opere di Rosa Maria Indelicato esposte nella sede Flc Cgil Firenze "Dipingo i miei vetri dal retro, procedendo dal primo piano verso lo sfondo. Questo tipo di pittura m'impedisce di vedere il risultato finale finchÊ il quadro non è asciutto: dipingere cosÏ, d'istinto, colorando nel vuoto, diventa gesto liberatorio": parola di Rosa Maria Indelicato, delegata Filcams Cgil Firenze, laureata in architettura, laureanda in teologia, appassionata di antropologia culturale. Le sue opere sono in mostra presso la sede di FLC CGIL Firenze in via Pier Capponi 7.

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Servizio idrico Rimborsi sociali per la bolletta Opportunità per gli aventi diritto

Cgil, Federconsumatori e Caaf Toscana informano che molti Comuni serviti da Publiacqua hanno provveduto, in queste settimane, ad emanare i bandi per la concessione di agevolazioni economiche come rimborsi tariffari del Servizio Idrico integrato ai cittadini e nuclei familiari residenti in Toscana con condizioni economiche disagiate. Altri, fra cui anche i Comuni di Firenze e Pistoia, lo faranno prossimamente. A seguito dell’approvazione, da parte dell’Autorità Idrica Toscana, del nuovo regolamento regionale che disciplina tali concessioni ci sono importanti novità. Saranno i Comuni a individuare gli aventi diritto alle agevolazioni e definire il tetto ISEE ed eventuali altri criteri aggiuntivi, oltre che a determinare la misura dell’agevolazione che, comunque, non potrà essere inferiore a un terzo dell’importo annuale dovuto per l‘anno precedente.

Le domande devono essere quindi inoltrate al proprio Comune di residenza nei tempi e con le modalità previste nei bandi. Sulla base della comunicazione delle graduatorie predisposte dai Comuni il Gestore provvederà all’erogazione del contributo mediante rimborso in bolletta. Si conosce già la ripartizione

calcolata dall’Autorità Idrica ed assegnata a ciascun Comune. Per quanto riguarda il territorio servito da Publiacqua ammonta a €.2.042.280,00. Una cifra, dunque, importante che negli anni passati, anche a causa di un minor coinvolgimento dei Comuni, non sempre veniva utilizzata e che ci auguriamo, anche in virtù di criteri più puntuali e un innalzamento del tetto ISEE definito da diversi Comuni, possa consentire un significativo incremento degli aventi diritto.

Innanzitutto occorre tenere presente che i bandi hanno scadenze diversificate: Per i Comuni del Chianti e del Valdarno Fiorentino, della Val di Sieve la scadenza è il 20 settembre 2016.

Per i Comuni del Mugello serviti da Publiacqua è il 23 settembre 2016.

Per i Comuni della Provincia di Prato, per quelli dell’area Fiorentina Nord­Ovest (Calenzano, Campi, Sesto Fiorentino, Scandicci, Lastra a Signa, Signa, Fiesole, Vaglia) e i Comuni del Valdarno Aretino (Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini), Castelfranco, Pian di Scò, Cavriglia, Loro Ciuffenna il 30 settembre.

Non ci risultano ancora pubblicati i bandi dei Comuni di Firenze, Pistoia e dei Comuni pistoiesi serviti da Publiacqua.

Pur in una cornice generale fissata dal Regolamento AIT i Comuni hanno l’autonomia di determinare la misura dell’agevolazione, definire il tetto ISEE o altri criteri aggiuntivi più premianti (nuclei familiari numerosi, nuclei composti solo da persone anziane o con presenza di persone con attestazione di handicap o invalidità ecc.).

Per una informazione completa e per la modulistica occorre fare riferimento allo specifico bando del proprio Comune di residenza.

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n. 39 - 21 dicembre 2016

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L'iniziativa Terremoto nel Centro Italia: fondo aperto da sindacati e Confindustria

Con un accordo Cgil, Cisl, Uil e Confindustria hanno attivato un “Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia” nel quale confluiranno contributi volontari da parte dei lavoratori di tutto il territorio nazionale, pari a un’ora di lavoro e un contributo equivalente, per ogni lavoratore, da parte delle imprese. L'intesa è stata sottoscritta dai segretari generali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Annamaria Furlan, Uil, Carmelo Barbagallo e dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Questi contributi verranno raccolti tramite il c/c con codice IBAN: IT94V0103003201 000002589031 BIC – PASCITMMRM attivato presso il Monte Paschi di

Siena intestato a Confindustria, Cgil, Cisl, Uil Fondo di solidarietà per le popolazioni centro Italia. La raccolta fondi terminerà il 31 gennaio 2017.

Confindustria e Cgil, Cisl e Uil, si legge in una nota, "effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento entro il prossimo mese di ottobre, in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte al piano di ricostruzione, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza della destinazione – comunque a sostegno di servizi/strutture di pubblica utilità – e il loro più rapido utilizzo, considerata la gravità della situazione e la necessità di avviare al più presto la ricostruzione".

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La promozione Teatro Puccini di Firenze, sconti agli spettacoli per gli iscritti Cgil Erika Giansanti Il piccolo Principe, tratto dal famoso racconto di Antoine de Saint­Exupéry e prodotto dall’Associazione ENTR’ARTe/Compagnia MDTeatro, è ormai diventato un piccolo cult del teatro Italiano, con oltre 30000 spettatori, è considerato la più poetica ed efficace messa in scena a livello internazionale. Lo spettacolo è stato messo in scena per la regia di Italo Dall’Orto, che ha curato anche la riduzione del testo e ne interpreta la parte del pilota; il ruolo del piccolo protagonista è affidata a un bambino pieno di talento. La scenografia “si limita” a grandi atmosfere di luci e di colori, nelle quali scorrono gli elementi essenziali del racconto. Le immagini scenografi che, i costumi, le luci e le musiche riproducono nella scatola magica del palcoscenico le suggestioni del racconto come in un grande caleidoscopio.

Teatro Puccini di Firenze, stagione teatrale 2016/2017, segue il calendario degli eventi in promozione riservata agli iscritti Cgil (fino al 31 Gennaio 2017). Per acquisti o informazioni: telefono 055362067, mail promozionegruppi@teatropuccini.it

Prezzo Intero €20,70 PREZZO RISERVATO €13 Venerdì 13 e Sabato 14 gennaio ore 20:15 OBIhall, domenica 15 gennaio ore 16 e ore 20:45 OBIhall

Lunedì 26 dicembre ore 16.45 e ore 21 e martedì 27 dicembre ore 16.45

"Dignità autonome di prostituzione", uno spettacolo di Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna.

ENTR’ARTe/Compagnia MDTeatro presenta "Il Piccolo Principe", tratto dal testo di Antoine de Saint­ Exupéry Copyright Edition Gallimard 1946 pour l’oeuvre original. Regia e adattamento Italo Dall’Orto.

Con Italo Dall’Orto, Luciano Militello, Erika Giansanti, Simona Haag. Scene: Armando Mannini, costumi: Elena Mannini, musiche originali: Gionni Dall’Orto e

Attori come prostitute, protetti ma alla mercè dell’avventore/spettatore di turno, si lasciano scegliere, esaminare e soppesare in cambio della propria Arte e del proprio Cuore. Rigorosamente in vestaglia o giacca da camera, adescano o si lasciano abbordare dai clienti.

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube CENTRI IMPIEGO Cento addetti toscani col contratto in scadenza La Fp Cgil: "Il Governo sani la situazione nel Milleproroghe" GUARDA IL VIDEO

L'AGITAZIONE Il 13 dicembre hanno scioperato i lavoratori toscani Tim A Firenze in mille alla manifestazione GUARDA IL VIDEO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube MODA "O ti trasferisci a Milano o ti dimetti" Emilio Pucci, la battaglia dei sindacati e dei lavoratori fiorentini GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI/1 L'anno che verrà , la crisi, le proposte Il 15 dicembre si è riunito il direttivo regionale GUARDA IL VIDEO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube ECONOMIA Se vuoi la pace... prepara la pace In Cgil Toscana la presentazione dell'Atlante delle guerre GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI/2 "Vacci... a vaccinarti": la campagna dei pensionati Il 28 novembre si è svolta una giornata di studio a Firenze GUARDA IL VIDEO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'INTESA Rinnovo CCLN metalmeccanici, c'è l'accordo Il commento di Massimo Braccini (Fiom Toscana) GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI/3 Una giornata per "Scrivere" e ascoltare A Castagneto Carducci i racconti e le poesie inviate al sindacato dei pensionati GUARDA IL VIDEO

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La rubrica IL LICENZIAMENTO COLLETTIVO E' ILLEGITTIMO SE IL CRITERIO UTILIZZATO E' GENERICO Con la sentenza n. 23100, pubblicata l’11 novembre 2016, la Corte

associazioni sindacali che li rappresentano, deve rispettare il principio non

di Cassazione è intervenuta in merito alla legittimità di un licenziamento

solo di non discriminazione, ma anche di razionalità, alla stregua del quale i

collettivo nell’ipotesi in cui l’azienda e le OO.SS. individuino un criterio di

criteri concordati devono avere i caratteri dell'obiettività e della generalità

scelta convenzionale eccessivamente generico ed indeterminato. Come

(cfr. C. Cass. N. 13794/2015, C. Cass. N. 16351/2016). Pertanto, i criteri

noto, in tema di selezione del personale da licenziare, il nocciolo della

convenzionali devono essere sufficientemente generici da permettere

regolamentazione è rappresentato dall’art. 5 della L. n° 223/1991, il quale

l’esauriente ed univoca selezione dei lavoratori destinatari del licenziamento,

distingue due tipi di criteri di scelta: quelli contrattuali, affidati all’autonomia

ma non possono esserlo al punto da attribuire alcun margine di

collettiva e formalizzati in un accordo sindacale, e quelli legali (esigenze

discrezionalità al datore di lavoro (cfr. C. Cass. N. 6560/2010 e C. Cass. n.

tecnico­produttive, carichi di famiglia ed anzianità), elencati tassativamente

10424/2012). Proprio sulla base di tale orientamento la Suprema Corte si è

dal legislatore ed aventi un ruolo meramente residuale. Il criterio

trovata, nel caso qui in commento, a dichiarare l’illegittimità di un

convenzionale maggiormente utilizzato è quello della prossimità alla

licenziamento collettivo per aver fissato l’accordo sindacale un criterio di

pensione, cioè quello che determina il licenziamento di quei soggetti

scelta ritenuto eccessivamente generico e dunque illegittimo perché lasciava

prossimi a possedere i requisiti per accedere ad un trattamento pensionistico

un’eccessiva discrezionalità al datore di lavoro. In particolare, nel caso di

e la ratio è chiara: i lavoratori prossimi alla pensione, pur difficilmente

specie, una Banca aveva concordato con le OO.SS. l’applicazione del

ricollocabili nel mondo del lavoro, possono godere di una fonte di reddito (la

criterio convenzionale della prossimità alla pensione, ma nell’accordo

pensione) alternativa alla retribuzione rispetto a quei lavoratori più giovani

aziendale era stata inserita una clausola con la quale è stato deciso di tenere

che, terminata la tutela dell’indennità di mobilità, rimarrebbero senza reddito.

indenni dalla procedura di licenziamento collettivo quei lavoratori che

Come ha più volte affermato la giurisprudenza sia di merito, sia di legittimità,

ricoprissero “posizioni con contenuti specialistici e/o commerciali di

la determinazione negoziale dei criteri di scelta dei lavoratori da licenziare,

particolare rilevanza” per i quali il rapporto di lavoro sarebbe dunque

che si traduca in un accordo sindacale concluso dai lavoratori attraverso le

proseguito, in virtù di tale riserva datoriale. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

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n. 39 - 21 dicembre 2016

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La rubrica IL PRINCIPIO DELLA IMMUTABILITA' DELLA CONTESTAZIONE DISCIPLINARE Una sentenza piuttosto recente della Suprema Corte Cassazione, la

alcun addebito (in ipotesi anche veritiero e fondato), poiché su quel

n. 15320 del 25 luglio 2016, ci consente di tornare su un argomento

nuovo profilo il dipendente non ha avuto modo di replicare. Vi sono

molto importante entro lo svolgimento del rapporto lavorativo, come

però alcune precisazioni da fare, alla luce della giurisprudenza. Ad

l'esercizio del potere disciplinare. Sono molti gli aspetti che possono

esempio, non sono precluse modificazioni dei fatti contestati relative

influire sulla validità di un provvedimento disciplinare. Tra i molti

a circostanze prive di valore identificativo della fattispecie di illecito

requisiti previsti v’è la preventiva “contestazione” dell’addebito. Si

disciplinare, ovvero la possibilità di addurre fatti ulteriori che

tratta di una imprescindibile esigenza (mutuata dal diritto penale):

configurino solo mere circostanze dell'addebito già contestato; o

per essere in condizione di difendermi devo prima sapere di cosa

ancora la possibilità di considerare, nella valutazione della gravità

sono accusato. Ma ciò non basta, perché la contestazione deve

della condotta, fatti analoghi commessi, confermativi della gravità di

avere alcune caratteristiche, anch’esse strettamente funzionali al

quelli posti a fondamento del licenziamento, anche se risalenti nel

diritto di difesa: “tempestività,” “specificità” e “immutabilità”. A

tempo, persino ove non contestati.

proposito della “immutabilità” dell’addebito, corollario del principio di

Con la sentenza in commento, la Cassazione fa un ulteriore passo

specificità, esso vale, come gli altri, a presidiare il diritto di difesa del

in avanti, stabilendo che la concreta possibilità per il lavoratore di

lavoratore incolpato. Tale diritto sarebbe invero frustrato se fosse

esercitare il diritto di difesa anche in relazione alle circostanze

possibile per il datore di lavoro, dopo aver recepito le difese del

"nuove" vale a sanare il procedimento sanzionatorio.

lavoratore, poter, ad esempio, licenziare per altri motivi, diversi da

E allora, una volta di più, deve essere posta molta attenzione da

quelli contestati. Con riferimento alla tematica del licenziamento

parte del lavoratore a non essere uno strumento inconsapevole,

disciplinare, si tratta del principio noto anche come "cristallizzazione

andando con le proprie di fese nel merito a sanare una

dei motivi di licenziamento", secondo il quale, rispetto agli addebiti

contestazione manchevole, anche sotto il profilo esaminato.

contestati, il datore di lavoro non può successivamente muovere più

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NonSoloToscana

Terrorismo, Cgil scrive al sindacato tedesco: "Difendere la democrazia"

Ieri, all'indomani dell'attentato di Berlino che ha ucciso 12 persone e ne ha ferite molte altre, la Cgil ha inviato una lettera a Reiner Hoffmann, segretario generale della Deutscher Gewerkschaftsbund (la confederazione confederazione dei sindacati tedeschi ndr) firmata da Susanna Camusso e dall'intera segreteria nazionale di Corso d'Italia.

Nel testo, la Cgil esprime solidarietà ai lavoratori e al sindacato tedeschi, e “vicinanza alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie”, confermando “l'impegno contro la violenza e il terrorismo, e a favore di tutte le iniziative atte a rinforzare la libertà".

“Il tema di oggi ­ spiega a Rassegna Sindacale Fausto Durante, responsabile delle politiche europee e internazionali di Corso d'Italia ­ non è solo l'abbraccio alle vittime e alle loro famiglie, ma è l'esigenza di affermare con forza il messaggio che di fronte a questo nuovo episodio di violenza e alla spirale cieca di odio e di intolleranza che lo ha generato, l'unita del movimento dei lavoratori, con il suo portato di pace e solidarietà, è il più grande contributo che possiamo dare alla quotidiana battaglia per la democrazia”.

“La chiave per risolvere i conflitti del mondo, che

generano frutti avvelenati come gli attentati terroristici che insanguinano le città occidentali ed europee ­ continua ­ passa attraverso la soluzione dei conflitti che lo stesso occidente a volte innesca e che non è in grado di risolvere. A partire dalla stabilizzazione del Medio Oriente, con il conflitto israelo­palestinese, e per arrivare alla costruzione della democrazia in quel quadrante del mondo che ancora vive equilibri fragili e lontani da una soluzione”. “È una chiara responsabilità politica delle democrazie occidentali ed europee ­ conclude Durante ­ ed è questo che bisogna considerare il nostro principale obiettivo”.

TIROCINI, JOBS ACT, REFERENDUM: CONFRONTO CGIL­DAMIANO

I tirocini in Italia e in Europa, il futuro di Garanzia giovani", una giornata di riflessione in Cgil.

Damiano: "Il Jobs Act si può cambiare, limitiamo i voucher". Scacchetti: "La politica è miope sul lavoro, avanti con Carta dei diritti e referendum" Il tirocinio è uno strumento importante per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ma solo se viene utilizzato in modo adeguato: in Italia è iniziato un percorso con molti problemi, ora occorre analizzare ciò che non ha funzionato e introdurre le correzioni per il prossimo futuro. LEGGI TUTTO

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Venezia, Trieste e Grado per il Capodanno e l'Epifania storico dalla grazia veneziana, con campielli, vicoli e case dei pescatori.

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DAL 30 DICEMBRE AL 1° GENNAIO DAL 6 ALL'8 GENNAIO A PARTIRE DA 320 EURO Un itinerario che comincia con la visita di Trieste, che oltre a musei, palazzi e monumenti è ricca di caffè storici dove scrittori e poeti si incontravano per letture e dibattiti. Una città viva oggi come ieri, da vivere di giorno e di notte. Si prosegue con tappa a Venezia: elegante, preziosa, inimitabile, divertente, romantica.

Infine visita della città di Grado con il suo centro

Viaggio in pullman G.T. nel rispetto delle norme di sicurezza e guida dettate dalla CE n. 561/2006 * n. 2 pernottamenti in hotel 4 stelle a Lignano Sabbiadoro con sistemazione in camere doppie * trattamento di pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno eccetto il pranzo a Venezia * bevande ai pasti * Cenone di Capodanno con musica dal vivo * visite ed escursioni come da programma * accompagnatore * assicurazione sanitaria, bagaglio e annullamento.

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Salutare l'anno nuovo a Riccione, capitale del divertimento romagnolo LA QUOTA COMPRENDE Viaggio in pullman G.T. nel rispetto delle norme di sicurezza e guida dettate dalla CE n. 561/2006 * n. 3 pernottamenti in hotel 3 stelle con sistemazione in camere doppie * pensione completa dal pranzo del primo al pranzo dell’ultimo giorno * bevande ai pasti per ¼ di vino e ½ minerale * Cenone di Capodanno (incluso 1 bicchiere di spumante per il brindisi) * accompagnatore * assicurazione sanitaria, bagaglio e annullamento.

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