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A N A C S O T
Numero 41/ 2013 - Anno 3
P I OM B I NO NON S I S P E GNE La Toscana convince il governo: l'altoforno resta acceso mentre si prepara il futuro Gabrielli (Fiom): "Mobilitarsi premia, ora concretizziamo" pagine 2-3 In primo piano Sciopero generale, la Toscana risponde: a migliaia in piazza pagine 4-7 Lavoro e Società, assemblea a Firenze. Intervista a Cappellini pagine 8-9 Lunedì prossimo le donne scioperano, contro la violenza pagina 10 Giovedì protesta-Cigs davanti al Mef, venerdì sciopero aereo pagina 12
La Newsletter settimanale
19.11.2013
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Editoriale
di Alessio Gramolati
Segretario generale CGIL Toscana
A Piombino si fa un passo avanti Ora c'è un cammino da percorrere Piombino non si spegnerà più il 15 gennaio,
rinunciasse
finalmente si riapre una luce per un nuovo
inconciliabile con la propria missione. Per questo
altoforno e un nuovo ciclo continuo rispettoso
la siderurgia è una partita strategica non solo per
dell'ambiente. Con un piano di rilancio del polo
la Val di Cornia, ma per il Paese.
siderurgico e un accordo di programma, in attesa
Il passo avanti adesso sta in due contenuti.
di un nuovo acquirente.
Il primo: finora c'era un altoforno a fine campagna,
Questo primo risultato lo hanno conquistato i
senza
lavoratori, e quando loro vincono vince la Toscana
attrattività per arrivare a un nuovo impianto con
e vince il Paese. E' stato fatto un passo nella
tecnologie
giusta direzione, ma il cammino resta ancora
Regione e la presidenza del Consiglio hanno
lungo. Sottolineo l'obbligo di percorrere quel
deciso di investire adesso risorse importanti, in
cammino.
una situazione in cui i gruppi siderurgici in Europa
Intanto
per
le
dimensioni
della
alla
nessun a
Sarebbe
elemento
minor
impatto
ambientale.
evidentemente, se scompare un competitor come
il 48% del Pil della Val di Cornia. Dunque, se si
l'Italia, altri si avvantaggiano senza spendere un
spegne la siderurgia, si spegne la Val di Cornia.
euro.
Ma qui si gioca anche una questione di interesse
Il secondo: lo scopo è costruire una piattaforma
nazionale. L'Italia è la seconda manifattura
logistica che abbatta i costi del sito industriale. E Il
d'Europa, con grandi capacità esportative e
potenziamento
questo anche grazie alla Toscana che in questi
l'accesso anche alle grandi navi e rafforzerà la
anni ha trascinato l'export. Il nostro è un Paese
candidatura di Piombino per ospitare il cantiere
che non ha materie prime ma le trasforma, e trova
per
nell'acciaio
del
Concordia. La vicinanza tra il porto e l'area
successo. Basta pensare che il 42% di ciò che
siderurgica rappresenti un punto di forza per
viene esportato contiene acciaio. Per questo non
Piombino,
possiamo permetterci di perdere la siderurgia.
smaltimento “a km 0” delle navi da rottamare,
Sarebbe come se un coltivatore di grano perdesse
soprattutto alla luce delle nuove direttive europee.
componente
formidabile
l'aratro, o come se un pescatore a strascico n. 41 - 19 novembre 2013
smaltimento
una
siderurgia
La
l'indotto altrettanti. Il polo siderurgico rappresenta
del
la
consentisse
non
lo
per
che
insomma
questione: la Lucchini ha migliaia di lavoratori,
una
tifano
rete.
porto
del
grande
renderà
relitto
italiana:
possibile
della
opportunità
per
Costa
uno
Vedi tutti gli editoriali
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La svolta
La Lucchini spera: l'altoforno resta acceso mentre si prepara il futuro Stava per chiudere, la Lucchini di Piombino. Ora è cambiato tutto. «Dobbiamo ancora lavorarci molto», mette le mani avanti il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Ma l’acciaieria fallita, perché questo in soldoni vuole dire amministrazione controllata, rischia adesso di trasformarsi in un polo pilota a livello nazionale ma anche europeo. E diventare il cuore della nuova siderurgia pulita, di qualità, ambientalmente e economicamente sostenibile. Senza spegnere per ora l’altoforno e dunque senza mettere a rischio disoccupazione circa 5.000 persone tra dipendenti della Lucchini e ciò che ci gira intorno. Riconversione ecologica nel futuro e altoforno in funzione nel presente, è il piano. E’ lo scatto che riapre le speranze e che si è consumato, dopo tante cupe fumate nere, mercoledì scorso al ministero per lo sviluppo economico dove, dal sottosegratario De Vincenti, oltre a Rossi e l’assessore regionale Simoncini, sono rimasti fino a sera tarda il presidente della Provincia Kutufà, il sindaco di Piombino Anselmi, il commissario della Lucchini Nardi, i sindacati, la rsu di fabbrica. Il ministero comunica che si farà subito «un protocollo d’intesa propedeutico a un accordo di programma in previsione del bando di gara per la vendita della Lucchini». Obiettivo: «Una riconversione ecologicamente compatibile del sito siderurgico, grazie a nuove tecnologie per l’area a caldo, per le quali saranno approntati fondi europei, nazionali e regionali». Quanto alla fase di transizione, «il governo invita il commissario a mantenere in attività l’altoforno fino al momento in cui non risulti definita la prospettiva di riconversione in termini di finanziamenti e di strumenti, non sia stato individuato l’investitore e non sia stata chiarita la gestione dell’area a caldo». (Fonte: Repubblica Firenze). LEGGI TUTTO
GABRIELLI (FIOM): FATTO IMPORTANTE Luciano Gabrielli della Fiom Cgil locale commenta così l'evoluzione della vicenda Lucchini: "C'è stato un passo in avanti importante, che ora va concretizzato. L'altoforno non si spegnerà a gennaio, e vedremo poi le intenzioni dei nuovi possibili acquirenti. Si deve costruire per lo stabilimento di Piombino un futuro più tecnologico e devoluto, con finanziamenti pubblici e privati. Il risultato è il premio della nostra mobilitazione? E' stato merito del movimento, delle istituzioni e della compattezza dimostrata".
L'ACCORDO CANTIERI DI PISA ARRIVA LA FIRMA TRA SINDACATO E AZIENDA PER IL RILANCIO INDUSTRIALE E IL MANTENIMENTO DELL'OCCUPAZIONE
n. 41 - 19 novembre 2013
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13 novembre
Sciopero generale, boom in Toscana "Il governo ne tragga le conseguenze"
GUARDA IL VIDEO
“Il messaggio che arriva dalle nostre manifestazioni è chiaro spiega : i temi del lavoro, della crescita, dello sviluppo, dell'occupazione e delle pensioni sono quelli più sentiti dalla gente. Il lavoro va rimesso al centro, ora chiediamo alla politica di tirare fuori quel coraggio che finora è mancato”. “Una risposta che afferma le nostre ragioni al di là di ogni aspettativa. Ora sta al governo trarne le conseguenze”, commenta il Segretario Generale di Cgil Toscana Alessio Gramolati. Che continua: "Abbiamo avuto un'adesione significativa sia allo sciopero che alle manifestazioni, al netto della situazione economica difficile che stiamo attraversando, con lavoratori in cassa integrazione e aziende in crisi. Con questa giornata i lavoratori hanno chiesto una legge di stabilita' che sappia dare equità e lavoro. Le due cose sono coniugate percheé, se non c'è equa redistribuzione, non ci puo' essere la ripartenza dei consumi e con essa la creazione di occupazione".
Sciopero generale, decine di migliaia di persone rispondono in Toscana all'appello di CgilCislUil scendendo in piazza in tutti i capoluoghi della regione, dove venerdì si sono svolti presìdi e comizi: dalla “catena umana” di Piombino fino al lungo corteo sfilato per le strade del centro di Firenze e culminato in piazza Ognissanti. I sindacati avevano indetto lo sciopero unitario con l'obiettivo di cambiare la Legge di Stabilità che il governo sta varando. “Più equità e LE MANIFESTAZIONI NEL PAESE più giustizia”, “no a far pagare il conto sempre al lavoro dipendente e ai pensionati”, “meno tasse sui lavoratori”, alcune tra le richieste arrivate dalle piazze. A Firenze i lungarni si sono riempiti di persone, bandiere e musica, fin dall'inizio della manifestazione (ore 9,30), e nel comizio in piazza Ognissanti è stata lasciata la parola, tra gli altri, a un operaio della Pirelli di Figline, Marcello Gostinelli della Fiom Cgil. A Piombino, nel mezzo della suggestiva “catena umana” dove migliaia di persone CAMUSSO: "SENZA RISPOSTE si sono prese per mano, erano presenti anche LA MOBILITAZIONE CONTINUA" centinaia di studenti, che indossavano la maglietta con la scritta “Piombino non deve chiudere” a ASCOLTA L'INTERVENTO A MILANO sostegno della locale acciaieria Lucchini. A Massa, al termine di un corteo lungo e composito, ha concluso LEGGI TUTTO il comizio Nicola Nicolosi, segretario nazionale Cgil: n. 41 - 19 novembre 2013
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13 novembre
Le bandiere, il colore e la musica Il corteo e le piazze di Firenze/1
n. 41 - 19 novembre 2013
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13 novembre
Le bandiere, il colore e la musica Il corteo e le piazze di Firenze/2
GUARDA IL VIDEO
n. 41 - 19 novembre 2013
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13 novembre
Piombino è una catena umana Maxi-partecipazione di studenti
n. 41 - 19 novembre 2013
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L'assemblea
Lavoro e società, raduno a Firenze "Un contributo al Congresso unitario" Assemblea Regionale dell’Area Programmatica LAVORO E SOCIETÀ TOSCANA 22 NOVEMBRE 2013 ore 9:00 13:30 TEATRO PUCCINI, FIRENZE, Via delle Cascine, 41
Verso il 17° Congresso Cgil "Alzati giunco e affronta la tempesta" Relazione introduttiva di Sandra Cappellini, Segretaria CGIL Toscana Interventi di Quadri e Delegati Intervento di Alessio Gramolati, Segretario Generale CGIL Toscana Conclusioni di Nicola Nicolosi, Segr. CGIL Naz.le e Coord. Naz.le Lavoro e Società
della democrazia di organizzazione. Restano molte questioni irrisolte e alcune addirittura peggiorate dal governo Monti: pensioni, mercato del lavoro, diritto del lavoro...
Con
il
documento
che
segue,
vogliamo
contribuire al dibattito che si aprirà per il prossimo congresso.
Siamo
coscienti
che
alcune
nostre
elaborazioni potranno aprire una dialettica aspra, ma
LA PRESENTAZIONE
questo è il sale della democrazia. E’ nostra intenzione lavorare per un congresso unitario che porti ad un
La fase economicosociale che stiamo vivendo è ricca di
governo unitario della CGIL. La contraddizione capitale
complicazioni e si scarica significativamente sui soggetti
lavoro non è cessata, anzi, il liberismo onnivoro l’ha
sociali più deboli, sul mercato del lavoro e sui pensionati
aggravata. I fallimenti del mercato ci inducono a ripensare
da
Dall’ultimo
a un diverso ruolo dello Stato dove la mediazione degli
congresso, le condizioni materiali della nostra gente sono
interessi deve portare a maggiore coesione e a ridurre le
peggiorate, le politiche di austerità e rigore non hanno
disuguaglianze. Riteniamo utile, con questo contributo,
portato alcun beneficio, anzi, hanno avuto l’effetto di
partecipare al dibattito precongressuale nel convincimento
deprimere ancora di più l’economia del Paese. Ora siamo
che il congresso unitario è una conquista e un bisogno di
avviati verso il XVII Congr esso e serve a tutti noi una
tutti noi.
noi
sindacalmente
rappresentanti.
riflessione chiara e senza ipocrisie. La crisi della
Nicola Nicolosi, Segretario Nazionale CGIL
rappresentanza che ha coinvolto in maniera forte la
Coordinatore Nazionale
politica, ha colpito anche il sindacato in Italia e in Europa.
Lavoro Società CGIL
L’accordo su Rappresentanza e Democrazia sottoscritto dai sindacati confederali CGILCISLUIL e Confindustria è storico e importante perché consegna ai lavoratori un protagonismo che avrà riflessi anche sulle organizzazioni sindacali. La democrazia sindacale diventa più ampia
LEGGI IL DOCUMENTO DI LAVORO E SOCIETA' "CALITI JUNKU": ASCOLTA LA CANZONE DI FRANCO BATTIATO
n. 41 - 19 novembre 2013
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L'assemblea
"La crisi non passa da sé, sfidiamola L'unità? E' un valore aggiunto" Intervista a
insieme e trovando le sintesi. Ma prima si deve partire dall'analisi
SANDRA CAPPELLINI
di ciò che è stato, dalle difficoltà che l'Organizzazione ha avuto
(Segretaria
nell'affrontare la crisi economica sia dal punto di vista politico che
regionale
Cgil Toscana Coordinatrice toscana Lavoro e Società)
organizzativo”. Quali sono le priorità per Lavoro e Società? “Una delle emergenze è sicuramente la questione delle pensioni. Dobbiamo costringere il Governo a cambiare la Riforma Fornero, ingiusta e iniqua: ce lo chiede il mondo del lavoro. E' la riforma che ha prodotto gli esodati e che non considera che la società è
Quale
è
lo
scopo
cambiata e che in essa la precarietà ha prodotto profonde
dell'assemblea di venerdì al
ingiustizie. Un'altra priorità è il mercato del lavoro: i tassi di
Puccini di Firenze? “E' il contributo dell'Area Lavoro e Società al diciassettesimo congresso
della
Cgil.
Riteniamo
fondamentale
che
nell'Organizzazione continuino ad esserci dialogo costruttivo e democrazia,
rispettando
le
idee
di
tutti
coloro
che
la
compongono. Cercheremo di portare alla discussione le questioni e i contenuti che sono a nostro avviso prioritari in questo momento storico che la società italiana sta attraversando: ci deve essere un percorso democratico e di ascolto della base, delle RSU, dei precari e dei pensionati, degli iscritti. La Toscana , dove c'è una storica presenza della nostra Area, può dare un grande contributo al Congresso nazionale, come è sempre stato”.
disoccupazione sono troppo alti, servono riforme per aiutare i giovani. E non ultima c'è la difesa della nostra Costituzione e dei suoi principi fondanti”. “Alzati giunco e affronta la tempesta”: quale è il senso del vostro slogan? “C'è un famoso detto siciliano che sostiene l'opposto, cioè che il giunco nella tempesta si deve abbassare e aspettare che passi. Noi l'abbiamo ribaltato: non è tempo di ritirarsi e aspettare che passi la tempesta, ma di alzarsi e affrontarla in piedi, con determinazione e guardandola in faccia. Fuor di metafora: i problemi del Paese, dei lavoratori e dei pensionati vanno affrontati, perché da soli non si risolvono, e la Cgil deve avere un
In Cgil si va verso un congresso unitario, fatta eccezione per
suo programma da presentare alla politica, senza aspettare che
l'Area che fa riferimento a Cremaschi. E' un valore l'unità in
la crisi passi da sé”.
questa fase? “In una società sempre più divisa, in una sinistra sempre più allo sbando, dove si perdono i punti di riferimento, i principi, la nostra unità è un valore aggiunto. E tutto questo in un momento in cui la politica attraversa una grande crisi, ci sono difficoltà enormi nel mondo produttivo, un mercato del lavoro frazionato in troppe tipologie contrattuali precarie che non danno risposte ai giovani, ai cassaintegrati, agli esodati. Insomma, il fatto che la Cgil si presenti unita ai lavoratori con un documento aperto alla discussione la ritengo una cosa molto importante. Dobbiamo ascoltare la nostra base, e arrivare alla fine del Congresso con le idee chiare su come affrontare i prossimi quattro anni, decidendo
Che giornata sarà al Puccini ? “Saremo più di 500. Dopo la mia relazione introduttivo, dove cercherò, partendo dall'analisi dell'oggi, di proporre argomenti e aprire la discussione dell'assemblea, interverrà nel corso della mattinata Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil Toscana, e concluderà poi Nicola Nicolosi, segretario nazionale e coordinatore nazionale di Lavoro e Società. Ma fondamentali saranno i contributi dei delegati e dei quadri sindacali di tutta la Toscana. Compagne e compagni che in questi anni hanno conosciuto la crisi in prima persona: si va dalla delegata della Provincia a un ballerino del Maggio, fino a funzionari che ogni giorno firmano Cigs e Mobilità. Loro saranno i protagonisti”.
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L'iniziativa La Toscana "sciopera" dalla parte delle donne: stop lunedì 25 novembre Sciopero in Toscana contro la violenza alle donne, contro il femminicidio per cui in Italia viene uccisa una donna ogni tre giorni. Lunedì 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne. Uno sciopero in tutti i luoghi di lavoro che le donne della Cgil, le quali organizzano la giornata del 25 insieme a Snoq (Se non ora quando), chiamano «simbolico». Sarà una fermata breve, anche di qualche minuto, un quarto d’ora, un’ora, a seconda delle situazioni. In cui una donna per ogni luogo si fermerà e farà fermare tutti pronunziando le parole dure della prepotenza e della morte e leggendo un qualsiasi brano che parli di questa violenza orrenda che invece di diminuire aumenta. Sarà come il sasso nello stagno che si propaga lontano. La lettura provocherà il coinvolgimento delle compagne e i compagni di lavoro ma anche, se si tratterà di un negozio o di un supermercato, di chi è lì in quel momento lì, dei clienti. Donne e uomini, perchè a tutti sarà rivolto il discorso: se lo vorranno ascoltare e ci vorranno pensare. Per rendere evidente l'adesione alla manifestazione donne e uomini indosseranno un adesivo e qualcosa di rosso, simbolo della ribellione alla violenza contro le donne a al femminicidio. Si mobilitano le donne, ma anche una grande impresa della moda di lusso a livello internazionale. Gucci sarà il marchio pilota in Italia della lotta contro la violenza alle donne lanciata da Kering, il gruppo francese cui la maison fiorentina appartiene. La Fondazione Kering ha firmato ieri la Carta contro la violenza insieme all’associazione Donne in Rete (D.i.Re), Francois Pinault per Kering e Titti Carrano per D.i.Re. Gucci formerà alcuni dei suoi dipendenti perchè aiutino gli altri in azienda, le donne soprattutto, a riconoscere una violenza ancora spesso sommersa e che, recita la Carta, «si
consuma al 75% in famiglia o in ambito di relazioni sentimentali». Le indirizzeranno, se necessario, ai centri di D.i.Re sui vari territori. Con la speranza, dice il direttore creativo della griffe, Frida Giannini, «che questo progetto sia di grande ispirazione anche per altre aziende». (Fonte: Repubblica Firenze). LEGGI TUTTO
LA MOBILITAZIONE
"BASTA MANOVRE COI SOLDI DEI PENSIONATI" MERCOLEDI' 20 NOVEMBRE OBIHALL FIRENZE SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL INTERVIENE CARLA CANTONE LEGGI TUTTO E GUARDA IL VIDEO
n. 41 - 19 novembre 2013
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La protesta
Università, personale e studenti in presidio al Rettorato di Firenze l'intero Paese, che rischia di perdere lo strumento principale per la sua crescita culturale, sociale ed economica e di arretrare anche sul piano della sua tenuta democratica. LEGGI TUTTO
LA FIBRILLAZIONE
"Tutti contro tutti o tutti insieme per salvare e rilanciare l’Università?": al via la settimana nazionale (dal 18 al 23 novembre) di mobilitazione e discussione in tutti gli Atenei. All'Università di Firenze, oggi martedì 19 novembre alle ore 911, ecco il presidio informativo con Conferenza stampa alle ore 10, di fronte al Rettorato in Piazza S. Marco. Docenti, TecniciAmministrativi, Precari, Studenti sono uniti nella lotta per salvare l’Università pubblica. Le sigle presenti: ADI, ADU, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISLUniversità, CNRU, CNU, COBASPubblico Impiego, CoNPAss, CSACISAL Università, FLCCGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALSDocenti, SUNUniversitas News, UDU, UGLINTESA FP, UIL RUA, R.S.U. Università di Firenze. Tutte insieme spiegano: "Lo smantellamento del Sistema universitario pubblico italiano in corso da anni sembra ormai giunto allo stadio finale: la situazione degli Atenei statali non è stata mai così drammatica. L'Università tutta è sotto attacco e a essere pesantemente danneggiati non sono solo coloro che vi lavorano e vi studiano, ma
SINDACATI SCUOLA ASSEMBLEA A SCANDICCI E IN PIAZZA IL 30 NOVEMBRE LEGGI TUTTO/1
LEGGI TUTTO/2
LA MANIFESTAZIONE
n. 41 - 19 novembre 2013
SCOLARI IN PIAZZA LE INIZIATIVE DI FIRENZE E PISA LEGGI TUTTO
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Le agitazioni Trasporto aereo, sarà sciopero venerdì Cigs, giovedì c'è il presidio al Mef VENERDÌ 22 NOVEMBRE STOP DI 4 ORE NEL TRASPORTO AEREO “Sciopero nazionale di quattro ore venerdì 22 novembre di tutti gli addetti dell’industria del trasporto aereo”. A proclamare la protesta che interesserà dalle 13 alle 17 piloti, assistenti di volo, personale di terra delle compagnie, degli aeroporti, dell’assistenza a terra e della manutenzione e gli addetti al controllo del traffico aereo, sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti. LEGGI TUTTO "Finalmente e' arrivata la convocazione per il tavolo di confronto con il Governo sulla crisi del trasporto aereo, chiesto da tempo dalle organizzazioni sindacali''. E' quanto afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Mauro Rossi, in merito alla riunione sul settore convocata al Ministero dei Trasporti il prossimo 20 novembre (appena due giorni prima del programmato sciopero nazionale, ndr). LEGGI TUTTO
CASSA IN DEROGA, E' MOBILITAZIONE IL 19 NOVEMBRE PRESIDIO AL MEF Per chiedere somme adeguate alle domande presentate e per la certezza del finanziamento Cgil Cisl Uil hanno deciso una moblitazione nazionale. E' in programma per il prossimo 19 novembre un presidio nazionale al Ministero economia e Finanze Queste le urgenze che i sindacati confederali presentano al governo: assicurare che i 330 mln siano certi e ripartiti già nel 2013 produrre un emendamento alla legge di stabilità che garantisca la copertura di tutti gli accordi sottoscritti al 31/12/13 aumentando il finanziamento garantire nella previsione del 2014 risorse che si allineino alla spesa presumibilmente ancora alta nel prossimo anno aprire subito un tavolo ufficiale sulla revisione dei criteri per gli ammortizzatori in deroga dal momento che solo informalmente sappiamo dell'esistenza di una bozza di decreto sul quale non vi è' stato alcun confronto in sede ministeriale LEGGI TUTTO
n. 41 - 19 novembre 2013
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale YouTube L'ANGOLO SPI Il femminicidio combattuto tra i banchi PROMOTURISMO In viaggio con la Cgil
GUARDA I VIDEO
IL DIBATTITO
I lavoratori delle Fondazioni lirico sinfoniche si riuniscono a Firenze per il Maggio Musicale Interviste a Silvano Conti (Slc Nazionale), Massimo Vagaggini (Slc Firenze), Mauro Fuso (Cgil Firenze)
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n. 41 - 19 novembre 2013
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La rubrica I CRITERI DI SCELTA NEL LICENZIAMENTO INDIVIDUALE La più recente giurisprudenza ha ammesso l’applicazione dei criteri di scelta previsti dalla legge sui licenziamenti collettivi, art. 5 l. 223/91, per l’individuazione dei lavoratori da licenziare anche nel caso di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo qualora la ragione del recesso consista in un generica esigenza di riduzione di personale omogeneo e fungibile e quindi non sia possibile utilizzare né il criterio della posizione lavorativa da sopprimere, né il criterio dell’impossibilità del repêchage. In tali casi, secondo la Cassazione, infatti, il datore di lavoro è tenuto ad utilizzare criteri obiettivi, nel rispetto dei principi di correttezza e buona fede ai sensi degli artt. 1175 e 1375 c.c., quali in effetti sono i primi due previsti dalla norma sopra citata: i carichi di famiglia e/o l’anzianità di servizio (cfr. C. Cass. N. 14663/2001; C. Cass. N. 11124/2004; C. Cass. N. 7046/2011). Non è invece utilizzabile il terzo criterio pure contenuto nella norma legale, quello delle esigenze tecnicoproduttive ed organizzative, in ragione della fungibilità tra i dipendenti che lo
rende di fatto inutilizzabile. La giurisprudenza più recente considera, infatti, la condotta del datore di lavoro conforme a correttezza e buona fede laddove questi, nella scelta del lavoratore da licenziare, applichi analogicamente i criteri dettati per i licenziamenti collettivi dall’art. 5 della L. n. 223/1991, stante la distinzione solamente numerica e dimensionale tra le due tipologie di licenziamento. In particolare, così afferma la Corte di Cassazione con sentenza n. 14663 del 21.11.2001: “allorché il giustificato motivo obiettivo si identifica in una generica esigenza di riduzione del personale assolutamente omogeneo e fungibile, non soccorre il criterio della “posizione lavorativa” da sopprimere in quanto non più necessaria, né è sufficiente il criterio dell’impossibilità di repêchage in quanto tutte le posizioni lavorative e tutti i lavoratori sono equivalenti (….) ben può farsi riferimento ai criteri che l’art. 5 della L. n. 223/1991 ha dettato per i licenziamenti collettivi (…) e così potrà farsi riferimento, in via analogica, ai criteri dei carichi di famiglia e dell’anzianità”.
a cura dello Studio Rusconi
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
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NonSoloToscana
"Io riattivo il lavoro", alla Camera inizia la discussione. Cgil: "Un primo risultato" aula". COME SI STRUTTURA LA PROPOSTA
Grande soddisfazione in casa Cgil per il fatto che la commissione giustizia della Camera dei Deputati ha iniziato la discussione sulla proposta di legge d'iniziativa popolare sulle aziende sequestrate e confiscate (pdl n.1138, relatore Mattiello). 'Di solito', si legge in una nota a firma Silvestri e Iovino, 'le proposte di legge popolare hanno poco spazio nel dibattito parlamentare, il fatto che oggi in commissione cominci la discussione su “Io riattivo il lavoro” per noi rappresenta un primo e importante risultato, il frutto del lavoro di tutti noi e delle strutture in merito alla raccolta delle 120.000 firme necessarie per la presentazione del disegno di legge'. 'Il dibattito in commissione durerà circa un mese (tutto ovviamente legato ai lavori della Camera) quindi', concludono i due, "serve raddoppiare gli sforzi di tutta la rete promotrice della legge (Cgil, Libera, Acli, Arci, Avviso Pubblico, Legacoop, Sos Impresa e Centro Studi Pio La Torre), affinchè le forze politiche e i singoli parlamentari sostengano la nostra proposta e l’approvino quanto prima in commissione e poi in
Le mafie non sono solo violenza e condotta criminale, sono la holding più prolifica del nostro paese, che ha acquisito capacità imprenditoriali ed abilità finanziare. Ma un modo per combattere le mafie c’è: il lavoro. Occorre ridare vita alle aziende sequestrate e confiscate, valorizzando lo straordinario potenziale che hanno in dotazione. Per questo è necessario costituire una banca dati nazionale che ne tuteli la posizione di mercato, sostenere il percorso di reinserimento dei lavoratori, favorire la riconversione e la ristrutturazione aziendale e agevolare l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari. LEGGI TUTTO
LA CAMPAGNA
TRANSAZIONI FINANZIARIE, RACCOLTA FIRME PER LA TASSA IL SINDACATO C'E'
n. 41 - 19 novembre 2013
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Gli appuntamenti Il dibattito: Barca, Gramolati e Rossi IL CAPITALISMO ITALIANO E LE PARTECIPAZIONI STATALI Mercoledì 20 novembre, ore 21 Circolo Vie Nuove, viale Giannotti 13, Firenze FABRIZIO BARCA Direttore generale Ministero Economia PIERLUIGI CIOCCA Economista Accademia Naz.dei Lincei ENRICO ROSSI Presidente Regione Toscana ALESSIO GRAMOLATI Segretario Regionale CGIL Toscana
Convegno sui centri per l'impiego I SERVIZI PER L'IMPIEGO NELLA CRISI ECONOMICA UN SERVIZIO PUBBLICO DA DIFENDERE E RAFFORZARE 26 novembre 2013, Istituto Stensen, ore 15 Viale Don Minzoni 25, Firenze
Introduce Daniele Quiriconi, Segreteria CGIL Toscana Comunicazioni di Debora Giomi, Segreteria Funzione Pubblica CGIL Toscana Interventi: Operatori Centri per l’Impiego della Toscana, Alessio Gramolati (Segretario generale CGIL Toscana), Gianfranco Simoncini (Assessore regionale al lavoro) Conclude Serena Sorrentino (Segreteria Nazionale CGIL) Coordina Walter Bartolini (Dip.to MdL CGIL Toscana)
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana FINCANTIERI,
UOMINI
E NAVI
STORIA DI UN’AZIENDA DI
STATO
Autore: Alessandra Fava. Parole chiave: porto di Genova marittimi porti Genova Fincantieri cantieristica. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: ottobre 2013. Pagine: 240. ISBN: 8823018006 Questo libro a più voci sulla storia del porto di Genova intreccia diverse componenti di racconto: il cantiere, i suoi uomini e le sue navi, le politiche governative e la legislazione, le scelte imprenditoriali, ma anche le tante trasformazioni dell’Italia nell’arco di un secolo. Scritto con lucidità e passione documentaria e civile, Uomini e navi aggrega più registri: cronaca giornalistica, notazione politicoeconomica, reportage, racconto sociale, dando voce ai lavoratori portuali che sono stati i veri protagonisti di queste vicende.
PIETRO INGRAO LA TIPO E LA NOTTE SCRITTI SUL LAVORO [19781996] Autore: a cura di Francesco Marchianò. Parole chiave: sinistra politica Pietro Ingrao Partito comunista lavoro comunismo. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: ottobre 2013 Pagine: 208. ISBN: 8823017993 C’era un tempo nel quale a sinistra il lavoro veniva sempre prima di tutto. Anzi, il lavoro è sempre stato un valore specifico e unitario di tutta la sinistra. In Italia, a partire dal dopoguerra, il lavoro e i lavoratori hanno visto crescere il loro peso grazie all’aumento dei salari, dei diritti, del welfare. Con l’affermarsi del neoliberismo, però, dalla fine degli anni Settanta, il lavoro, con tutte le sue implicazioni, viene pesantemente sconfitto. Questo volume raccoglie le riflessioni di Pietro Ingrao sul tema del lavoro proprio in quest’epoca.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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Taccuino IL ROMANZO PRESENTAZIONE DEL LIBRO "L’ITALIA S’È ROTTA" DI FABIO BOSCHERINI E FRANCESCO TUTINO FIRENZE PALAZZO VECCHIO SALA DELLE MINIATURE MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2013
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In breve
A Pontassieve fallisce la Hmv Srl, 12 dipendenti vanno a casa. La Fiom: "Tuteleremo i lavoratori" Riporta la data del 13 novembre scorso il procedimento con il quale il Tribunale di Firenze ha dichiarato fallita l'Hmv Srl, officina meccanica di precisione di Sieci (Pontassieve), che viveva ormai da mesi una situazione finanziaria difficile e dove già da marzo si erano verificati ritardi nei pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori che da maggio sono rimasti senza stipendio. "Esprimiamo forte rammarico per quest'azienda che, fino a un paio di anni fa andava bene e che oggi purtroppo non è stato possibile salvare" lamenta Marco Trapassi della Fiom Cgil di Firenze. "Ora non possiamo che aspettare che il curatore fallimentare dia la disponibilità ad accettare l’incarico e subito dopo lo contatteremo per cercare e verificare assieme ogni via possibile per tutelare i 12 lavoratori rimasti: cercare soggetti che possano rilevare l’azienda assorbendo più lavoratori possibili; attivare ammortizzatori sociali come la cassa integrazione straordinaria o la mobilità; assistere i lavoratori nella vertenza al fine di far recuperare loro competenze arretrate, eventuale TFR". LEGGI TUTTO
Monte dei Paschi, Fisac alla dirigenza: "Occorre riaprire il confronto per rilanciare la banca" La segreteria Fisac Mps interviene sulla situazione della banca: "I dati evidenziano ancora una volta lo stato di difficoltà nel quale si trova l'Azienda. Tale situazione è sicuramente in relazione con la complessiva crisi che investe il Paese ed il Settore, ma è anche legata all'atteggiamento aziendale che rimanda continuamente le iniziative tendenti al rilancio commerciale del Gruppo e orienta tutti i progetti nella direzione della radicale contrazione del salario e dei diritti. Tale comportamento è perfettamente in linea con l'atteggiamento dell'ABI che, in una situazione di grave crisi economica, non esita ad introdurre ulteriori elementi di instabilità e di tensione attraverso la disdetta del CCNL, del Fondo di Solidarietà e degli altri Accordi (RLS, ecc.). Evidentemente l'Associazione Datoriale, incapace di identificare soluzioni innovative per la fuoriuscita dalle situazioni di crisi, non sa far altro che operare nel senso della riduzione dei costi e dell'abbattimento delle garanzie normative. Nel nostro Gruppo l'atteggiamento aziendale è persino più aggressivo. Questo è il segno che assumono l'azzeramento del Contratto Integrativo, forzatura senza precedenti nel Settore, ed il processo di esternalizzazione, inaccettabile contrattualmente ed industrialmente sbagliato, portato avanti in maniera addirittura più oltranzista rispetto ad altre aziende del Credito. LEGGI TUTTO
Mabro, per la Cgil sono "inaccettabili" i 99 esuberi "Ora aspettiamo la sentenza sul concordato" Il documento presentato alle sigle sindacali da parte dell’amministratore delegato di Abbigliamento Grosseto Maurizio Santoro, aveva già stimolato la dura reazione da parte delle Rsu, arrabbiate per la mancata e doverosa comunicazione da parte della Cgil che oggi, per voce del segretario provinciale Claudio Renzetti, e di quello FilctemCigl Furio Santini, tornano sull’argomento: «A differenza dell’attuale amministratore delegato di Abbigliamento Grosseto, il rispetto per il lavoro della magistratura ci ha sempre imposto la consegna del silenzio in attesa della sentenza prevista per il prossimo 21 novembre, che dovrà decidere in merito alla concessione del concordato, della Prodi bis, come da noi richiesto, o del fallimento. Confermiamo di puntare sulla Prodi Bis. Occorre fare il punto zero rispetto a una gestione scellerata che dura da anni. Occorre che i debiti rimangano in capo a chi li ha prodotti con questa gestione. Occorre che un commissario garantisca la continuità produttiva e provi a trovare un imprenditore serio che ha voglia di investire in un’azienda depurata dai debiti e dove sono maestranze con elevata professionalità».Una presa di posizione netta e piuttosto dura da parte del sindacato Cgil che in pratica rimanda al mittente qualsiasi proposta formulata da Maurizio Santoro e dai vertici dell’azienda tessile maremmana. LEGGI TUTTO
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