Primomaggio 42 2013

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www.cgiltoscana.it

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A N A C S O T

Numero 42/ 2013 - Anno 3

NO N S I P UO ' P I U' ASPETTARE Speciale Progetto Giovani: giovedĂŹ all'Sms di Rifredi a Firenze il laboratorio sulla contrattazione inclusiva. "PiĂš tutele agli esclusi". Il percorso pagine 2-3 In primo piano Dove nasce il piano: intervista a Giulia Da Mario (Nidil-Filcams) pagina 4 Due risultati concreti: intervista a Francesca Grassini (Filcams) pagina 5 "Io, 20 anni, e il sindacato": intervista a Giulia Biagetti pagina 6 Servizi, strutture, lavoro: la Cgil Toscana e gli atipici pagine 7-10

La Newsletter settimanale

25.11.2013


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Editoriale di Luca D'Onofrio, Marusca Gaggi e Giuseppe Martelli (Coordinatori Progetto Giovani Cgil Toscana)

Contrattazione inclusiva Aspettare non è più possibile “Se si escludono gli istanti prodigiosi e singoli che il

l'impellente necessità di offrire tutela sindacale agli

destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro ­ che

"esclusi".

purtroppo è privilegio di pochi ­ costituisce la miglior

Quando, alla fine del corso di formazione organizzato

approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma

dalla Cgil Toscana, ci rendemmo conto che tutti

questa è una verità che non molti conoscono”

vedevamo

(Primo Levi, La Chiave a stella)

inclusiva nella nostra Regione come punto focale,

il

potenziamento

della

contrattazione

sapevamo di "puntare alto". Questo è stato il nostro Nell'assortito repertorio delle accuse indirizzate alla

approccio non appena abbiamo pensato il progetto che

Cgil in merito alle co­responsabilità del sindacato per

inizia con il laboratorio di giovedì prossimo. Sappiamo

l'attuale situazione (disastrosa) economica italiana, una

che questo è solo un "pezzo" del nostro percorso e che

spicca su tutte: la Cgil non tutela i precari e in generale

ancora tanti pezzi andranno aggiunti, ma sappiamo

non si interessa dei lavoratori atipici. Fingiamo per un

anche che aspettare non è più possibile. La difficile

attimo che tale "provocazione intellettuale" non venga

situazione di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani

blaterata in modo ossessivo dallo stesso sistema di

suggerisce, anche agli osservatori più distratti, che

potere che negli ultimi 20 anni ha "governato" l'Italia.

includere i lavoratori meno tutelati nella contrattazione

Se si prova a rimettere insieme i pezzi, e spinti dalla

aziendale e sociale può fare la differenza tra "amare" e

necessità di essere sintetici, potremmo dire che il

"odiare"

sistematico attacco ai diritti delle lavoratrici e dei

contrattazione inclusiva probabilmente non ci permette

lavoratori, in nome della competitività, ha generato una

di "contrattare" per intero la felicità dei lavoratori, ma ci

"giungla" di contratti e norme, difficile anche da

avvicina senz'altro ad un mercato del lavoro più equo,

descrivere nella sua complessità. Davanti a tali sfide i

più

soggetti istituzionali, politici e sociali hanno scoperto di

modestamente, con tutte le compagne e i compagni

essere impotenti. Il resto, almeno per quello che

della Cgil, vogliamo essere corpo concreto della

riguarda la nostra organizzazione, è storia nota. La

contrattazione inclusiva nel territorio toscano, convinti

Cgil, negli ultimi anni, ha percorso diverse strade e

che solo partendo dal lavoro e dalla sua tutela siamo

possibili

stati e saremo in grado di modificare la condizione

soluzioni,

ottenendo

anche

dei

risultati

importanti. Tuttavia, malgrado gli sforzi, la crisi economica

ha

ricordato,

in

modo

il

proprio

sostenibile

lavoro.

per

ogni

La

nostra

lavoratore.

idea

Noi,

di

più

materiale delle persone.

drammatico,

n. 42 - 25 novembre 2013

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La presentazione Giovedì, ore 9, Rifredi: verso una nuova pagina del sindacato Giovedì 28 novembre, Sms di Rifredi (via Vittorio Emanuele 303, Firenze), ore 9­17, il Progetto Giovani Cgil Toscana organizza il laboratorio sulla contrattazione inclusiva La paura, la solitudine, la sfiducia, la rabbia, la competizione sono tutti sentimenti che prevalgono nelle relazioni sociali e che fanno sì che molti lavoratori precari abbiano smarrito la fiducia nei confronti delle organizzazioni di rappresentanza. Ma tutto ciò non perché le ragioni dell’azione collettiva stiano venendo meno, ma perchè come sempre non possono essere sovradeterminate, devono nutrirsi del desiderio di costruire “comunità di destino" che rispondano, anche in maniera disordinata e sfuggevole, ai bisogni che ognuno porta con sé. Per questo è necessario attivare politiche di reinsediamento nel territorio che sappiano scommettere sulla partecipazione di tutti i soggetti, con forme e modalità anche diverse da quelli tradizionali. Di fronte ad un contesto istituzionale profondamente trasformato è necessario che nuove modalità di azione entrino nelle pratiche delle organizzazioni sindacali, e obiettivo del progetto nella sua totalità e quello appunto di cercare di sperimentarne alcune. Perciò come giovani che militano nella CGIL si è fatto una proposta, una scommessa che la CGIL Toscana ha accettato e che ha aperto una fase di sperimentazione che attraverso la formazione, l'informazione e l'ascolto, sarà un'esperienza pilota che accompagnandoci al Congresso, potrà contribuire al dibattito congressuale stesso, soprattutto in quanto elaborazione collettiva di mesi di formazione, confronto ed interscambio tra le differenti realtà che vanno a costituire il mondo CGIL nella sua complessità, e che come la nostra Organizzazione, non sono altro che lo specchio della sempre maggiore complessità del Mercato del Lavoro. Partirà ora il 28 novembre il primo laboratorio formativo

sulla Contrattazione Inclusiva, per quei quadri/ funzionari e delegati delle categorie che si sono resi disponibili a far parte della sperimentazione, nella quale la contrattazione e le forme di rappresentanza saranno analizzate attraverso lo studio di case history e l’analisi di alcuni accordi particolarmente significativi, per cercare di capire se e soprattutto quando è come siamo passati dalla tutela dei lavoratori alla tutela delle persone che lavorano. Infatti dalle provincie, dai territori sarà possibile portare al laboratorio casi affrontati o da affrontare relativi a situazioni di convivenza tra lavoratori stabili e precari, accordi firmati di particolare interesse e criticità che si trovano ad affrontare per poter discutere insieme lo stato dell'arte della contrattazione in Toscana. Il laboratorio formativo del 28 novembre, che sarà tenuto da Davide Imola e Salvatore Barone, sarà solo l'inizio di un percorso che poi vedrà coinvolti invece soprattutto i delegati dei posti di lavoro, dato che sono coloro che il cambiamento del mercato del lavoro lo vivono, che vivono ogni giorno la difficoltà di rappresentanza, di risposta alle diverse e sempre più complicate problematiche che vengono presentate loro nei posti di lavoro dai propri colleghi, con le forme contrattuali più disparate. Nelle diverse aree vaste, dopo il 28, saranno organizzati nuovi percorsi formativi e di confronto che verranno strutturati perché procedano in parallelo, in simmetrica presenza tra delegati e chi opera all'interno dei servizi della CGIL . A tali riflessioni farà da corollario la pianificazione, su base regionale, di una serie di assemblee nei territori, nei luoghi di lavoro da dove provengono i delegati coinvolti, e anche in siti produttivi dello stesso settore, che come una CAROVANA DI ASSEMBLEE al fine di sintetizzare un'innovativa linea operativa e strategica capace di promuovere una vera "cultura della inclusività.

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Progetto Giovani Cgil Toscana


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Il piano "Il Progetto Giovani ha tre fasi La prima è includere gli esclusi" Giulia Da Mario, Nidil e Fp Arezzo, come è nato il Progetto Giovani? “E' nato da un corso di formazione organizzato dalla Cgil regionale, dove le Camere del lavoro provinciali hanno inviato delegati, RSU, segretari di categoria e funzionari. Il corso, che io ho avuto il piacere di frequentare, si è svolto a Forte dei Marmi, tra fine 2012 e inizio 2013: tre incontri di un paio di giorni ciascuno. Si è parlato di storia del sindacato, come è organizzato, quale è la struttura interna,come si fanno le campagne di comunicazione, come si costruiscono gli slogan, come vanno usati i social network. E non solo: ci sono state le testimonianze di chi ha organizzato alcuni progetti come 'Giovani non più' o l'esperienza del sindacato di strada. Infine, sono stati fatti lavori di gruppo per mettere in pratica le teorie”.

concrete e strutturate i cui risultati si vedranno nel tempo”.

Da Forte dei Marmi all'Sms di Rifredi. “Da quell'esperienza si è sviluppato il Progetto Giovani di Cgil Toscana: sono state create tre aree vaste di competenza, Arezzo­Siena­Grosseto, Pisa­ Livorno­Lucca­Massa carrara e Firenze­Pistoia­ Prato. Il progetto ha tre fasi: la contrattazione inclusiva, con l'appuntamento di giovedì a Firenze che prevede un laboratorio per delegati e funzionari, una campagna sui liberi professionisti e la contrattazione sociale. Il Progetto Giovani non vuole essere una campagna spot, ma una serie di azioni

Come prosegue il progetto dopo giovedì? “L'auspicio intanto è quello di riuscire a sensibilizzare maggiormente delegati e funzionari riguardo la contrattazione inclusiva. Non a caso ci saranno a Rifredi, dove si faranno anche laboratori sugli accordi già siglati in Toscana sulla contrattazione inclusiva, esponenti di ogni categoria: le categorie devono lavorare a stretto contatto con il Nidil, serve un lavoro di squadra. Un obiettivo intanto è la creazione di un coordinamento regionale per la contrattazione inclusiva ”.

Quale è lo scopo delle iniziative? “Lo scopo è dare ascolto alle domande che vengono dai giovani e da chiunque abbia rapporti di lavoro atipici, terreno su cui il sindacato a volte non è pronto nel dare risposte. I rapporti di lavoro oggi sono molto cambiati, e i funzionari e delegati sentono sempre più il bisogno di includere nella contrattazione quelli che finora sono stati più esclusi. Il tema della contrattazione inclusiva è fondamentale per il sindacato: gli atipici ormai sono quelli col contratto a tempo indeterminato. Noi come giovani sentiamo parecchio la necessità di affrontare questo argomento”. Cosa rispondere a chi dice che il sindacato tutela solo i più tutelati? “Se fosse vero allora avremmo già chiuso. Ormai i non garantiti sono tantissimi, e anche i cosiddetti garantiti sono vittime di grandi tagli, basta vedere cosa succede nella Pubblica amministrazione o nella sanità. Vero è che ora il sindacato si deve aprire ancora di più”.

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Gli esempi "New Cluni e Isola Verde: 2 risultati concreti di contrattazione inclusiva" New C.lu.ni e Isola Verde, ovvero due esempi concreti di contrattazione inclusiva. Francesca Grassini, 33 anni, Filcams Pisa, come è andata nel primo caso? “La New C.lu.ni è una grande società con punti vendita Calzedonia, Intimissimi e Tezenis in tutta la Toscana, dove impiega circa 200 lavoratori, di cui 73 associati in partecipazione. Dal punto di vista del contratto l’associato in partecipazione è a tutti gli effetti un socio che partecipa ad utili e perdite dell’impresa, in realtà lavora con enormi differenze di diritti e tutele, come se avesse un contratto di tipo subordinato, commessa, nel nostro caso. Con tutti i difetti della legge Fornero, c'è un articolo di essa, poi integrato dal Decreto del Fare, che permette di stabilizzare gli associati in partecipazione. In che modo? Mettendo un tetto al numero degli associati in partecipazione all’interno dell’azienda. Di conseguenza è partita una trattativa regionale tra Filcams e azienda, dove è stato raggiunto un accordo quadro di stabilizzazione. All'interno di esso, tutte e 73 le lavoratrici hanno dato mandato alla Filcams ed hanno dato disponibilità di diventare lavoratrici subordinate a tempo indeterminato, piuttosto che mantenere la precedente forma contrattuale. La trattativa si trova in una fase avanzata, siamo alla conciliazione, poi arriveranno le firme e le ragazze avranno i nuovi contratti attivi entro l'anno”.

C'è poi la precedente esperienza, per certi versi non dissimile, di Isola Verde. “Si tratta di un’azienda di erboristeria con punti vendita in quasi tutta Italia. Per evitare le vertenze dei lavoratori, ha stabilizzato ben 275 associati in partecipazione. In seguito a questa stabilizzazione è stato sottoscritto un contratto di solidarietà espansivo, per far fronte all’incremento di organico”. La contrattazione inclusiva è la strada obbligata per allargare i diritti anche ai meno tutelati? “La contrattazione inclusiva è uno degli strumenti della nostra azione politica che ci permette di ricomporre la frammentarietà del mondo del lavoro. Infatti, la proliferazione dei contratti nazionali, l’abuso dei contratti atipici, le frequenti esternalizzazioni, gli appalti al massimo ribasso, hanno comportato non solo un abbassamento dei salari e una riduzione generale di diritti e tutele ma, in molti casi, hanno fatto venire meno la solidarietà stessa tra i lavoratori. Un passo in avanti in questo senso potrebbe essere valutare come inserire i rapporti di lavoro parasubordinati nei Contratti Collettivi Nazionali ed estendere la stessa strategia contrattuale anche negli Accordi Territoriali.” Come immaginare il Sindacato del futuro? E da dove si dovrebbe partire per una proposta che estenda i diritti? “Il Sindacato me lo immagino più elastico. Va bene la struttura forte, con organi e categorie, ma con minori rigidità. Mi auguro che in futuro il welfare abbia un’estensione universale e diventi quindi un supporto anche nei contratti di lavoro atipico e discontinuo”.

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Giovani e sindacato Giulia, 20 anni: "Il lavoro? Per noi è utopia, ma chiediamo speranze" Giulia Biagetti, sindacato significa stare a contatto con la realtà. Un livornese, 20 bell'esempio di condivisione ci viene dalle anni, studentessa manifestazioni di pochi giorno fa a Piombino dove le universitaria. Da lotte per l'istruzione e la formazione si sono fuse con quanto conosci quelle per il lavoro. Noi ragazzi vogliamo ed abbiamo la Cgil? il diritto di sperare in un futuro e nel lavoro ed è da "Ho conosciuto la questo 'desiderio di rinascita' che la Cgil deve Cgil al liceo puntare per essere vicina ai giovani". durante le prime manifestazioni L'INTERVISTA studentesche. Da li ho iniziato a rivolgermi al sindacato per avere Alessio Gramolati parla di giovani e sindacato informazioni sul mondo della scuola e della al sito www.toctocfirenze.it formazione. È stato un approccio positivo il mio, la Cgil scendeva in piazza con noi studenti, la sentivamo vicina alle nostre proteste che poi erano le stesse dei lavoratori del mondo dell'istruzione". La tua generazione come vede il sindacato? "La Cgil è un'organizzazione che difende il lavoro ed i lavoratori: beh per noi ragazzi adesso il lavoro è un'utopia ed è anche per questo che vediamo il sindacato molto da lontano. Tra i miei coetanei c'è chi conosce la Cgil solo per 'sentito dire', la riconduce ad alcune figure carismatiche o semplicemente al concerto e del primo di maggio ma c'é anche chi sente parlare di sindacato quotidianamente in casa perché magari ha genitori, fratelli, sorelle in cassa integrazione o senza lavoro e che si rivolgono alla Cgil per avere un aiuto". Come dovrebbe porsi il sindacato nei confronti dei più giovani per intercettare i loro bisogni? "Credo che la Cgil dovrebbe partire da un contatto con i ragazzi delle scuole, informandoli su chi è la Cgil e cosa fa, in fondo stare a contatto con il

“Il sindacato deve offrire la propria capacità organizzativa per consentire ai giovani di avere più forza contrattuale nel contesto sociale in cui vivono” "Nel 2012 gli iscritti sono aumentati di quasi 80mila unità, di questi oltre 1/3 ha meno di 30 anni e tra i delegati questa percentuale sale al 40%” “Si è spacciata l’idea che da soli si arrivasse prima. Questa tesi per i giovani è stata fallimentare”

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La misura Youth Guarantee, il pacchetto dell'Europa per i cosiddetti "Neet" Intervento di

LUCA D'ONOFRIO (Progetto Giovani Cgil Toscana, Cdl Pisa)

La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è una misura prevista dall'Unione Europea per cercare di porre rimedio all'altissimo tasso di disoccupazione giovanile e di giovani scoraggiati che non studiano, non si formano e non lavorano (c.d. NEET). Secondo Eurofound in Europa sono 14 milioni i giovani fra i 15 e i 29 anni che sono in una situazione di completa inattività, producendo un costo stimabile attorno ai 150 miliardi di euro annui. In Italia la situazione è drammatica con ormai il 40% di disoccupazione giovanile, con gravissime ricadute non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale con intere generazioni che si sentono private della possibilità di costruirsi un futuro. Alla luce di questa situazione il 5 dicembre 2012 la Commissione Europea ha presentato un “Pacchetto di Misure per l'Occupazione Giovanile” che prevede una raccomandazione agli Stati Membri per la realizzazione di sistemi nazionali di “Garanzia Giovani” (Youth Guarantee). Il sistema di garanzia proposto dalla Commissione Europea prevede che tutti i giovani fino a 25 anni ricevano, in un ottica di politica attiva, una offerta di lavoro di qualità, o un percorso formativo o uno stage

o un apprendistato entro 4 mesi dalla perdita dell'ultimo impiego o dalla fine degli studi. La Commissione inoltre invita i Paesi a potenziare il funzionamento dei centri pubblici per l'impiego che dovrebbero espletare la funzione essenziale della presa in carico dei giovani. Per quanto riguarda il nostro Paese, lo scorso 31 gennaio la CGIL ha presentato una propria proposta per l'istituzione di una “Garanzia Giovani”. Il testo presentato al Governo, che ha istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un'apposita “Struttura di Missione”, prevede innanzitutto l'innalzamento della soglia di età per i destinatari, 29 anni e non 25, dedicando poi specifiche misure a tutela dell'occupazione per la fascia di età 30­35 anni. Secondo la nostra proposta il vero motore per l'attuazione di una Youth Guarantee sono i Centri per l'Impiego, in quanto strutture che dovranno farsi carico dell'intera misura costruendo anche reti con altri servizi presenti sul territorio. Purtroppo, in Italia, a causa della miopia di scelte operate da tempo, la rete dei servizi all'impiego è piuttosto fragile: solo il 2,7% dei giovani trova lavoro attraverso i centri per l'impiego, mentre il 38% circa trova lavoro grazie ad amici, parenti e conoscenti. Per questo la nostra proposta prevede un rifinanziamento per il servizio pubblico all'impiego. In tutto questo le Regioni hanno un ruolo fondamentale e quindi anche in Toscana parteciperemo al confronto con le nostre proposte. Nella conferenza stampa nazionale di lancio della proposta abbiamo dato un nome esemplificativo: “Garantiamo NOI! Un Paese all'altezza delle nostre capacità”, perché la vera garanzia per il futuro di un Paese sono proprio le giovani generazioni

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Le strutture/1

Nidil, la mano tesa agli atipici Il Plas: info, servizi e cultura NIDIL

fornire uno sportello di servizi presso cui informarsi, orientarsi, compilare moduli, avere risposte – nasce con

NIdiL ­ Nuove Identità di Lavoro è la categoria sindacale

l’intento di diventare un incubatore di idee.

della CGIL che rappresenta dal 1998 i lavoratori in somministrazione (ex interinali) ed i lavoratori atipici.

Il

mondo dei lavoratori autonomi e parasubordinati, pur essendo

in

continua

espansione,

subisce

un

peggioramento continuo delle condizioni dei lavoratori dovuto a un sistema produttivo basato sulla bassa qualità dei

prodotti

professionalità

e

al

mancato

e

dell’autonomia

riconoscimento prevista

per

delle questi

GUARDA IL VIDEO

lavoratori. NIdiL è firmataria del Contratto Collettivo Nazionale

Lavoro

(CCNL)

dei

lavoratori

in

L'APPUNTAMENTO

somministrazione (ex interinali), contratto che disciplina il rapporto di lavoro dipendente tra le agenzie per il lavoro e i lavoratori somministrati che prestano la loro attività presso aziende utilizzatrici. NIdiL organizza e rappresenta i lavoratori

atipici

e

autonomi

(co.co.pro.,

co.co.co,

collaborazioni occasionali, mini co.co.co., partite iva individuali,associazioni in partecipazione, cessione di diritti d’autore, ecc.). Quotidianamente il NIdiL si batte contro l’utilizzo improprio dei contratti di lavoro parasubordinato. Questi contratti sono spesso utilizzati dai datori di lavoro per sostituire il lavoro dipendente tradizionale: questi costano meno e rendono i lavoratori maggiormente ricattabili anche a causa delle frequenti scadenze dei contratti stessi. A Firenze Nidil Cgil è in Borgo de’ Greci, 3, 50122.

Tel:

055.2700595,

fax:

055.2700413,

mail:

nidil@firenze.tosc.cgil.it. PLAS Nel 2012, la Nidil Firenze ha contribuito alla nascita di Plas­La casa dei mille Lavori, un luogo dedicato soprattutto ai disoccupati, precari e lavoratori atipici, all’interno della Camera del Lavoro di Firenze. Questo spazio – oltre a

Giovedì 5 dicembre, Camera del lavoro di Firenze, ore 20.15 aperitivo, ore 21 "Pop Economix", show di Alberto Pagliaro sul mondo della finanza (a cura di Plas­gruppo Bancarotti Fisac)

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Le strutture/2

Difendere autonomi e professionisti Consulta delle professioni, che sfida Intervento di

ALESSIO BRANCIAMORE (Coordinatore Nidil Cgil Toscana) Il cambiamento avvenuto nel corso degli ultimi venti

anni nel sistema produttivo e del mercato del lavoro, unito all’innalzamento dei tassi d’istruzione ha creato una nuova generazione molto qualificata e con molte professionalità. Questo scenario ha inciso profondamente sul mondo delle professioni, creandone nuove e modificando quelle “storiche”. In questo contesto sbaglieremmo ad accomunare questa nuova generazione di professionisti alla condizione iper garantita che caratterizzava queste figura in passato. Al contrario le nuove figure si trovano in una condizione molto simile dal punto di vista reddituale, di tutele e dei rapporti di forza verso la committenza a quella dei lavoratori che storicamente il sindacato rappresenta. E non parliamo numericamente di percentuali trascurabili ma di cifre in crescita costante: si pensi che nella sola Toscana i professionisti iscritti alla gestione separata dell’INPS, esclusi i collaboratori, superano le 20000 unità. Da queste riflessioni nel 2012 a Firenze è nata la Consulta delle professioni della CGIL Toscana. Una scelta frutto della consapevolezza dell’evolversi del mercato del lavoro e della conseguente richiesta di molti professionisti di tutele, servizi, luoghi per confrontarsi e prendere coscienza collettiva dei propri bisogni per organizzarsi e risolverli. Di fatto lavoratori che, partendo dalle loro condizioni materiali, dalla loro specificità di essere professionisti, “gelosi” della propria autonomia lavorativa, hanno

l’esigenza di un sindacato che li rappresenti e li tuteli e che, a differenza del passato, dia loro cittadinanza. Della Consulta oggi fanno parte figure molto diverse tra loro come archivisti, bibliotecari, praticanti avvocati, interpreti, traduttori, archeologi, counselor, grafici, formatori e istruttori di fitness. Ciò che li accomuna sono i problemi che derivano dalla natura della loro attività lavorativa: la mancata possibilità di avere strumenti di garanzia per l’accesso al credito, la difficoltà di aggiornamento perché non possono accedere alla formazione professionale, l’essere totalmente scoperti da ammortizzatori e prestazioni sociali (malattia, maternità/paternità, sussidi di disoccupazione ecc). Dopo una prima fase di aggregazione la Consulta ha elaborato delle rivendicazioni da porre agli enti locali e regionali. Tra le richieste vi è un sistema di servizi accessibile anche per i professionisti, forme di welfare, incentivi al mutualismo ad esempio per conciliare maternità/paternità, l’estensione dei voucher formativi per i titolari di partita iva e la promozione di esperienze di coworking pubblici che possano aiutare da un lato a creare reti di competenze interdisciplinari e dall’altro a eliminare quel senso di solitudine che alcune volte questi lavoratori provano lavorando da soli e magari da casa. Anche come CGIL abbiamo iniziato ad adeguare le nostre strutture per accogliere le esigenze di questi lavoratori professionisti, cominciando dai servizi: da quest’anno abbiamo attivato il servizio di gestione della partita iva in regime dei minimi e come NIDIL abbiamo istituito lo sportello di tutela legale per le partite iva. La Consulta è un nuovo strumento che si affianca al PLAS – la casa dei mille lavori per ricomporre il mondo del lavoro sempre più frammentato e di includere nella rappresentanza tutti quei lavoratori che in questo momento ne sono esclusi da parte della CGIL di Firenze e dalla categoria di riferimento NIDIL.

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L'iniziativa Il Progetto Giovani punta anche i giovanissimi: la Cgil torna a scuola LA CGIL TORNA A SCUOLA: il Progetto Giovani di Cgil Toscana punta alle scuole del territorio in tre incontri. Il primo con lo scopo di informare i ragazzi su cos’è un contratto collettivo, cos’è un contratto individuale, quali sono le sue parti imprescindibili, come lo si legge, cos’è un periodo di prova. Il secondo per aumentare le conoscenze dei ragazzi rispetto ai diritti connessi alle prestazioni sociali associate alle diverse forme di lavoro. Il terzo per far ascoltare ai ragazzi delegati e professionisti che racconteranno la loro storia lavorativa e la loro esperienza di avvicinamento al sindacato. Prima di inziare il ciclo di incontri sarà organizzata un’assemblea in plenaria di tutte le classi che saranno coinvolte per presentare gli obiettivi del progetto nella sua totalità con esponenti del sindacato. Sarà presentata il canale Youtube che raccoglierà il materiale del progetto e con il quale tutti gli studenti degli istituti coinvolti potranno interagire, aggiungendo materiale, visionando quello inserito da altri istituti, commentando e interagendo a livello regionale. Tipologia di scuola: Istituto Tecnico professionale/liceo. Destinatari: 250 studenti classi III e V Incontro 1 CONOSCERE PER TUTELARSI Durata: 4 ore Metodologia: simulazioni, uso di questionari e discussione assembleare Obiettivi: si vogliono sperimentare alcune modalità di incontro con gli studenti che passino attraverso simulazioni, giochi di ruolo, esercizi, nei quali i giovani siano messi a confronto con alcune problematiche del mondo del lavoro con le quali dovranno confrontarsi spesso senza il supporto dei genitori. Lo scopo è di

informare i ragazzi su cos’è un contratto collettivo, cos’è un contratto individuale, quali sono le sue parti imprescindibili, come lo si legge, cos’è un periodo di prova. Per capire la differenza tra un lavoro di tipo subordinato da un lavoro autonomo. Le normative che regolano diritti e doveri di un lavoratore dipendente e quelli di un lavoratore autonomo e le diverse prestazioni sociali collegate alle due tipologie. A tale scopo sarà redatto un piccolo opuscolo impostato per un target giovane e una serie di video correlati alle tematiche più caratteristiche. Descrizione del progetto: Nella fase preparatoria saranno somministrati dei questionari preliminari su diritti e doveri ogni classe sarà suddivisa in due gruppi, coordinati da due formatori e attraverso giochi di ruolo saranno affrontate le situazioni di conflitto che possono verificarsi nell’affacciarsi al mondo del lavoro per la prima volta (firmare un contratto, rispettare gli orari di lavoro, il rapporto coi colleghi, il rapporto con i superiori…) attraverso la visione dei video realizzate con la guida di imposteranno delle discussioni assembleari che cerchino di far venir fuori soprattutto le paure dei ragazzi rispetto a questi argomenti. LEGGI TUTTI I PROGETTI

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I video Le 46 "posizioni" contrattuali e l'intervista doppia

Le 46 "posizioni" contrattuali spiegate da Assunta BuonavolontĂ GUARDA IL VIDEO

Katia, 38 anni, Livorno Educatrice stabilizzata

Silvia, 34 anni, Livorno Educatrice precaria GUARDA IL VIDEO

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L'iniziativa "Basta con la violenza sulle donne" La Toscana riempie le piazze

Rosso è il colore di oggi. Rosso, per dire no al femminicidio, in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne. Molte le iniziative. Le donne Cgil e «Se non ora quando» indicono uno sciopero simbolico, «una pausa di riflessione collettiva» su tutti i luoghi di lavoro, di una durata che potrà variare dai pochi minuti ad un’ora: sarà una lavoratrice a darne il via leggendo qualunque pagina in cui si parli di femminicidio; nei negozi sarà coinvolta anche la clientela. La Flc Ateneo di Firenze aderisce alla mobilitazione con uno stop al lavoro tra le 10.30 e le 11.30 per una riflessione sulla violenza di genere attraverso poesie e canzoni; sarà inoltre

esposto uno striscione rosso sulla facciata del rettorato, in piazza San Marco: tutti hanno indossato un capo d’abbigliamento dello stesso colore. Molti i flash mob: alle 10.30 nel cortile del consiglio regionale, via Cavour 4, esposizione, su una sedia vuota, di un cartello sul quale sarà riprodotto il logo della campagna «Posto occupato». E in piazza Santa Croce, dalle 11 alle 12 la scalinata della basilica si è riempita di scarpe rosse, simbolo dell’assenza delle donne uccise; la sera sono stati declamati i nomi delle donne italiane che sono state vittime di femminicidio. GUARDA IL VIDEO Ma le iniziative non sono state fatte solo a Firenze: hanno riguardato infatti tutta la Toscana, da Pisa a Livorno. LEGGI TUTTO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale YouTube SCUOLA Assemblea unitaria a Scandicci Intervista a Pisano (Flc) L'ANGOLO SPI Inps, è allarme sui conti

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L'ESPOSIZIONE

I capolavori della Seves in mostra per un weekend in piazza Repubblica a Firenze Intervista a Bernardo Marasco (Filctem Cgil Firenze) "Far vincere la qualità"

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La rubrica NUOVA ASPI: COSÌ HA SOSTITUITO L'INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE La cosiddetta “legge Fornero” (legge 28.6.2012 n. 92, entrata in vigore il 18.7.2012), nell’ambito di una revisione del sistema degli ammortizzatori sociali, ha istituito a decorrere dal 1° gennaio del 2013 la “Assicurazione Sociale per l’Impiego” (ASPI). Si tratta dell’assicurazione che, sostituendo le precedenti forme di indennità (l’indennità di disoccupazione ordinaria, l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti e la disoccupazione speciale edile), è finalizzata a garantire l’indennità mensile di disoccupazione ai lavoratori che rimangono involontariamente disoccupati con decorrenza appunto dal 1.1.2013. La nuova ASpI coinvolge tutti i lavoratori dipendenti (sia del settore privato che pubblico), compresi gli apprendisti ed i soci di cooperative, mentre non sono state apportate modifiche alle prestazioni vigenti per i lavoratori del settore agricolo. Come in

precedenza, beneficiari sono i lavoratori dipendenti, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, che perdono involontariamente il proprio lavoro. Dunque, non potranno beneficiare dell’indennità i lavoratori che abbiano rassegnato le dimissioni (a meno che queste non siano state date “per giusta causa”, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2119 codice civile) o abbiano risolto consensualmente il rapporto (con altra eccezione per il caso che la risoluzione sia intervenuta a seguito di procedura di conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro). Continuano invece ad averne diritto le lavoratrici madri ed i lavoratori padri che si dimettono entro l’anno di vita del bambino. I requisiti e le condizioni di godimento dell’ASPI sono dettagliatamente previsti dalla legge secondo le regole che si vanno ad esaminare. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

ww.avvrusconi.it

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L'assemblea

Lavoro e Società, il raduno al Puccini "Cgil unita, un bene per i lavoratori"

Quadri, delegati, lavoratori, dirigenti: in oltre 500 si sono ritrovati al teatro Puccini di Firenze per l'assemblea regionale dell'area programmatica “Lavoro e Società”, in vista del 17esimo congresso della Cgil. “Dobbiamo capire cosa si può fare di più, la nostra organizzazione non ha fatto sconti a nessun governo ma l'impegno messo in campo non è bastato, non si sono spese tutte le forze che era possibile mobilitare. Gli iscritti e i lavoratori non sempre hanno compreso e appoggiato gli sforzi di scioperi territoriali, non percepiti come incisivi. Spero che nel congresso esca una forte tensione unitaria, in ballo ci sono scelte determinanti. La Cgil è uno dei pochi punti di riferimento del Paese, abbiamo l'onore e l'onere di affrontare la tempesta della crisi economica con forza”, ha spiegato nella sua relazione introduttiva Sandra Cappellini, segretaria regionale e coordinatrice toscana di “Lavoro e Società”. Dopo gli interventi di lavoratori (dal Maggio Musicale ai pensionati, fino agli operai e i dipendenti pubblici) e dirigenti, ha preso la parola Alessio Gramolati, segretario generale Cgil Toscana, che ha esordito esprimendo il cordoglio dell'organizzazione alla Sardegna funestata dalle alluvioni (e ricordando

quelle che hanno messo in ginocchio vari territori della Toscana). “Mi fa piacere che siete in tanti qui al Puccini. Dovremo essere in tanti anche al congresso, dovremo aprirci, avere coraggio, osare. Siamo in un tempo nuovo, in una crisi tremenda, e abbiamo nuove responsabilità per capire come ridare possibilità alle persone”, ha detto Gramolati. Che in tal senso ha aggiunto: “La contrattazione inclusiva è la questione decisiva dei prossimi anni. Va fatta con determinazione, bisogna arrivare a difendere i più esclusi, i giovani che non trovano lavoro”. Il segretario generale di Cgil Toscana ha concluso il suo intervento ancora sul congresso: “Sarà un congresso rivoluzionario nel mondo di oggi, perché parlerà dei problemi reali della gente, in un momento in cui sono sempre meno i luoghi che lo fanno". LEGGI TUTTO

IL CONGRESSO

IL DIRETTIVO DELIBERA LA CONVOCAZIONE: ECCO LE DATE E LE REGOLE

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Gli appuntamenti Scuola, in piazza il 30 novembre Sindacati della scuola sul piede di guerra: in piazza sabato 30 novembre, e tutti pronti allo sciopero. Il documento di FLC CGIL ­ CISL Scuola ­ UIL Scuola ­ Snals Confsal­ Gilda parla chiaro: "Esprimiamo netto dissenso sui provvedimenti che prevedono il blocco del contratto, degli scatti di anzianità e dell’Indennità di Vacanza Contrattuale. Ancora una volta si è voluto infliggere a chi lavora nella scuola un'intollerabile penalizzazione, che non si spiega né si giustifica con le difficoltà finanziarie del paese. È inaccettabile che si prelevino dalle tasche dei lavoratori ulteriori risorse, come avviene rastrellando la quota di economie da reinvestire sulla scuola per la valorizzazione della professionalità; così facendo si indebolisce ancor di più il potere d’acquisto delle retribuzioni, peraltro già basso, mentre mancano per i lavoratori pubblici gli annunciati interventi di riduzione della pressione fiscale". LEGGI TUTTO

Convegno sui centri per l'impiego I SERVIZI PER L'IMPIEGO NELLA CRISI ECONOMICA UN SERVIZIO PUBBLICO DA DIFENDERE E RAFFORZARE 26 novembre 2013, Istituto Stensen, ore 15 Viale Don Minzoni 25, Firenze

Introduce Daniele Quiriconi, Segreteria CGIL Toscana Comunicazioni di Debora Giomi, Segreteria Funzione Pubblica CGIL Toscana Interventi: Operatori Centri per l’Impiego della Toscana, Alessio Gramolati (Segretario generale CGIL Toscana), Gianfranco Simoncini (Assessore regionale al lavoro) Conclude Serena Sorrentino (Segreteria Nazionale CGIL) Coordina Walter Bartolini (Dip.to MdL CGIL Toscana)

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Taccuino LA STORIA CRISI: I DIPENDENTI IMA DONANO IL PREMIO DI PRODUZIONE AL PROGETTO DEL MICROCREDITO I SOLDI CONFLUIRANNO NEL FONDO COSTITUITO DA REGIONE E SINDACATI LEGGI TUTTO

L'INDAGINE IRES SUL SITO www.elaborazione.org SE SEI UN LAVORATORE DELLA CONOSCENZA ENTRA E COMPILA IL QUESTIONARIO DEDICATO AL TUO SETTORE GUARDA IL VIDEO

Da Rodi alla Sicilia Da Ischia a Cuba

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In breve

Poggibonsi, sciopero delle edicole Si.Na.Gi contro la vendita dei giornali alla Coop Martedi scorso, presso la sede del Sindacato dei giornalai SI.NA.GI. di Poggibonsi, si è tenuta l’assemblea straordinaria degli edicolanti che operano nel Comune valdelsano. L’assemblea, che ha visto la presenza totale dei rivenditori, ha deciso tre giornate di chiusura delle edicole per la prossima settimana ­ 25/26/27 novembre '13 ­ per protestare contro la preannunciata fornitura di giornali e periodici al punto vendita Unicoop di Poggibonsi, ed eventuali nuove autorizzazioni in programmazione. Il SI.NA.GI. ha richiesto un incontro urgente anche al Sindaco del Comune di Poggibonsi, al responsabile della COOP di Poggibonsi, al Prefetto di Siena, al Questore di Siena, alla Sezione soci COOP di Poggibonsi e alla Siena Distribuzione, affinchè venga sospesa l’autorizzazione della fornitura. “Facciamo presente ­ spiega il Segretario Provinciale del SI.NA.GI. Dino Buzzegoli ­ che tale nuova fornitura mette a repentaglio il futuro delle rivendite che già operano con grande difficoltà a causa della crisi del settore e di quella economica più generale". LEGGI TUTTO

Patente a punti in edilizia, il sì della Fillea Arezzo Il segretario Bertelli: "Opportunità per le imprese" La Fillea, il sindacato delle costruzioni della Cgil, dice si alla patente a punti in edilizia. “Ho letto con stupore le dichiarazioni di Confartigianato – commenta il Segretario provinciale Andrea Bertelli. Per una ragione di metodo e una di contenuto. Il metodo: questo provvedimento è stato fortemente voluto sia dalle associazioni datoriali e quindi anche da Confartigianato sia dalle organizzazioni Sindacali. Unanimità non casuale ed arriviamo alla sostanza: tutti avvertiamo la necessità di innalzare questo settore ad un maggior livello di trasparenza, garantendo la concorrenza leale tra le imprese”. Bertelli ricorda che “troppo spesso assistiamo alla nascita di pseudo imprese edili, prive della seppur minima qualificazione, che s’inseriscono in un settore fortemente in crisi. In realtà finiscono per essere sufficienti poco più di una partita IVA, una mescola ed un badile per essere considerati “imprenditori” edili. Per noi – sottolinea il Segretario della Fillea Cgil ­ l'introduzione della patente a punti contribuirà ad evitare problema e sarà elemento utile per il mantenimento in vita di un settore che rappresenta una indispensabile componente dell'economia nazionale e locale. Anzi è il vero e proprio volano”. Ma – secondo la Fillea – è purtroppo anche uno dei settori maggiormente colpiti dall'evasione fiscale e contributiva". LEGGI TUTTO

Ataf Firenze, la Filt ribadisce il proprio "no" allo spacchettamento. Monito all'azienda La FILT CGIL ATAF intende fare chiarezza una volta per tutte, riguardo il proprio operato all'interno della vertenza aziendale, dal momento che c'è chi usa strategie poco nobili, con il solo scopo di trarre vantaggi a titolo personale, approfittando meschinamente del clima incerto e poco sereno che i lavoratori di ATAF stanno attraversando, ormai da 3 anni a questa parte. Questa O.S. ha da sempre perseguito 3 obbiettivi:1 – salvaguardare il posto di lavoro a tutti, sia che esso sia del settore movimento, operai, impiegati, addetti mensa, alle pulizie ecc. TUTTI! 2 – sapere per chi lavoreremo e dove. 3 – mantenere le condizioni di lavoro ed economiche dignitose. Con l'accordo siglato in Regione il settembre scorso, la FILT CGIL ha ottenuto che all'interno del bando di gara si trovassero anche le risorse necessarie da destinare alla formazione e ricollocazione del personale in esubero delle aziende di TPL, e che le aziende stesse, garantissero i livelli occupazionali intatti fino all'assegnazione del servizio. In ATAF, subito dopo la vendita, erano in discussione più di 200 posti di lavoro e, pur con scelte dolorose quanto coraggiose per chi è dovuto migrare altrove, ad oggi nessuno ha perso il proprio posto. La FILT CGIL è totalmente contraria all'opera di spacchettamento! Inoltre abbiamo la fondata convinzione che questo “spezzatino” sia illegittimo. LEGGI TUTTO

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