Primomaggio 5 2016

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Numero 05/2016 - Anno 6

P R OT E S T A IN PA SSER EL L A L'assemblea regionale, l'iniziativa alla sfilata di Immagine Italia: i lavoratori toscani delle Camere di Commercio si mobilitano contro la riforma e gli esuberi pagine 2-3

In primo piano La visita di Camusso a Firenze per presentare la Carta dei Diritti pagina 5 L'intervento di Brotini: un "no" per difendere la Costituzione pagina 6 Scuola, venerdĂŹ la mobilitazione a tutela dei precari pagina 10 105 euro di aumento, firmato il nuovo Contratto alimentaristi pagina 14

La Newsletter settimanale

10-02-2016

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Editoriale di Alice D'Ercole

(Segretaria Generale Fp Cgil Toscana)

Le Camere di Commercio e un film già visto con le Province Il 5 febbraio l'assemblea regionale dei lavoratori del sistema camerale della Toscana indetta da CGIL CISL UIL Funzioni Pubbliche, a cui hanno partecipato circa 500 su 700 dipendenti delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, ha aderito allo stato di agitazione proclamato a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali.

La bozza di decreto Madia che è circolata di fatto, se confermata nella stesura definitiva, andrebbe verso lo smantellamento del sistema camerale e quindi dei servizi alle imprese e di sostegno all’economia, mettendo in campo provvedimenti che avrebbero come unico risultato quello di produrre maggiori oneri per lo Stato e minori garanzie di imparzialità per tutti gli operatori economici e per la cittadinanza.

Solo a titolo esemplificativo: non esisterebbero più servizi pubblici alle imprese quali arbitrato, conciliazione e mediazione, il supporto per l'innovazione e la digitalizzazione, il sostegno all'internazionalizzazione e ai consorzi di garanzia fidi, il deposito di marchi e brevetti, i servizi di statistica, gli studi economici e anche la formazione.

Questo svuotamento di funzioni appare difficilmente comprensibile alla luce dei livelli di efficienza, qualità e professionalità con cui queste vengono svolte e la loro natura pubblica è garanzia di equità e legalità.

Per questo le scelte del Governo dovrebbero andare esattamente nella direzione opposta, cioè

quella di migliorare e supportare il sistema camerale, invece di distruggerlo.

Sembra un film già visto con le Province: si smantellano servizi pubblici con un duplice obiettivo.

Il primo di far cassa sui lavoratori prevedendo tagli pesantissimi sul personale sia diretto che indiretto, nella misura compresa tra il 15% e il 25% e, considerato che il sistema camerale toscano impiega circa 700 lavoratori, si tratterebbe di circa 200 dipendenti che rischierebbero di andare in esubero nel sistema camerale diretto senza garanzia di ricollocamento, a cui si aggiungono gli oltre 200 lavoratori delle aziende speciali e partecipate che sarebbero lasciati senza garanzie occupazionali di alcun genere. Sono quindi evidenti le pesanti ricadute occupazionali nel territorio toscano.

Il secondo obiettivo, nemmeno velato, è quello di privatizzare servizi pubblici. Infatti se oggi l'intero sistema delle imprese, in particolar modo quelle piccole e medie, possono fruire di servizi svolti gratuitamente o ad un costo molto inferiore a quello di mercato, domani quegli stessi servizi sarebbero reperibili soltanto presso professionisti o associazioni di categoria a prezzi di mercato.

Questi i motivi dello stato di agitazione dell'intero sistema camerale che oggi sta animando le organizzazioni sindacali di categoria, e che ci vedrà nelle prossime settimane proseguire con le iniziative di mobilitazione per modificare il contenuti della bozza di Decreto.

n. 05 - 10 febbraio 2016

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La battaglia L'assemblea dei lavoratori toscani contro la riforma e i 200 esuberi con forza la propria voce per migliorare e non distruggere una parte così importante delle politiche pubbliche, che rappresentano e garantiscono diritti di cittadinanza, pari opportunità, equità e legalità, e un impegno per la piena tutela occupazionale e la salvaguardia dei livelli professionali e retributivi dell’intero sistema camerale.

I lavoratori e lavoratrici dichiarano inoltre che aderiranno allo stato di agitazione proclamato a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali, impegnandosi a partecipare a tutte le iniziative di mobilitazione che ne conseguiranno, comprese quelle relative al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti pubblici, diritto riconosciuto, dopo oltre sei anni di blocco, anche dalla Corte Costituzionale, e strumento insostituibile per il miglioramento dei servizi”.In particolare Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Toscana e i lavoratori delle Camere di Commercio dicono “no” alla soppressione di funzioni e servizi essenziali. LEGGI TUTTO

Circa 500 persone provenienti da tutta la Toscana hanno partecipato venerdì scorso a Firenze, nell'auditorium di Sant'Apollonia, all'assemblea dei lavoratori delle Camere di Commercio per dire no al decreto del governo che vuole ridimensionarne le funzioni (erano presenti alcuni parlamentari, alcuni consiglieri regionali e l'assessore regionale Stefano Ciuoffo).

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Toscana chiedono che siano L'INIZIATIVA salvaguardati dipendenti e servizi. Nella nostra regione, se il provvedimento del governo sarà approvato, sono a rischio 200 posti di lavoro su 700 dell'intero sistema camerale attuale.

L'assemblea di venerdì ha approvato un ordine del giorno (che sarà inviato ai rappresentanti della Toscana nella Conferenza Stato­Regioni, ai Parlamentari eletti nel territorio, ai consiglieri regionali, con la richiesta che i contenuti vengano trasformati in un atto da approvarsi in Consiglio regionale) che recita: “L'assemblea chiede ai rappresentanti di questa Regione (in Consiglio ALLA FIERA "IMMAGINE ITALIA" Regionale, nella Conferenza Stato­Regioni e in SFILATA CON PROTESTA Parlamento), al sistema delle imprese e alle parti sociali, un impegno univoco e condiviso a fare sentire

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n. 05 - 10 febbraio 2016

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Carta dei Diritti Camusso al Pignone e a Careggi a presentare il nuovo statuto mondo che è stato frammentato”.

Sono circa 800, ad ora, le assemblee nei luoghi di lavoro organizzate dalla Cgil di Firenze per presentare la Carta dei diritti universali del lavoro (redatta dalla Cgil nazionale, consta di 97 articoli), per la quale ad aprile inizierà la raccolta delle firme per arrivare alla presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare.

LE STORIE DEI LAVORATORI DI CAREGGI

“Non abbiamo malattie né permessi. Dobbiamo solo lavorare.

Oltre a Rossella, all'assemblea di Careggi hanno preso la parola

Per questo è importante sostenere la Carta dei diritti universali

lavoratori di tutti i tipi. Come Riccardo, rappresentante dei

proposta dalla Cgil. Basta con i lavoratori di serie A e di serie B”:

medici, che ha evidenziato “come Careggi rappresenti un

è la testimonianza di Rossella, operatrice sanitaria interinale di

modello positivo: qui i sindacati hanno imposto l'adozione delle

Careggi, a evidenziare il senso dell'operazione lanciata dal

regole contrattuali. I contratti a sei mesi rinnovabili creano

sindacato per un nuovo statuto dei lavoratori. Oggi la segretaria

precarietà e servizi peggiori”. Cristina (lavoratrice dei servizi di

generale della Cgil Susanna Camusso ha tenuto due assemblee

portierato) ha lodato “l'iniziativa della Carta, che va nella strada

(molto gremite) a Firenze per presentare la Carta: una la mattina

dell'equiparazione tra chi lavora in appalto e chi è assunto

al Pignone (accompagnata dalla segretaria della Camera del

direttamente”. Marco ha raccontato la sua storia di addetto alle

lavoro Paola Galgani e dal segretario generale di Fiom Firenze

manutenzioni

Daniele Calosi), l'altra dalle 13 alle 15 all'ospedale di Careggi

mancanza di diritti, i rischi di perdere il posto e poi la

(con l'introduzione di Galgani). Alla prima hanno partecipato

stabilizzazione in un'altra ditta grazie all'impegno del sindacato”.

anche, per la prima volta, i delegati delle ditte in appalto che

C'è stata anche la testimonianza di Luisa, amministrativa

operano all'interno dello stabilimento, mentre la seconda era

dell'università, che ha visto passare sotto i suoi occhi in questi

una vera e propria assemblea di sito dell'area di Careggi, a cui

anni “la precarizzazione e la parcellizzazione del lavoro, una

hanno partecipato quindi sia i lavoratori dell'azienda ospedaliera

frammentazione che va evitata: ben venga la battaglia della

che quelli degli appalti. “Un modo ­ ha spiegato Paola Galgani

Carta proposta dalla Cgil”. LEGGI TUTTO

(in

un'azienda

in

appalto),

ricordando

nell'introduzione ­ per rimettere insieme il lavoro che è stato frantumato. Gli interessi dei lavoratori , pur nella diversità di mansioni e attività, non vanno contrapposti ma uniti”. Susanna

L'INTERVENTO DELLA SEGRETARIA SU L'UNITA': TEMA, LA "CARTA"

Camusso ha detto nel suo intervento: “Con l'operazione della Carta proponiamo un cambio di stagione rispetto alle ricette degli ultimi anni che non hanno portato sviluppo. Vogliamo che i diritti ­ dalla maternità alle ferie,dai permessi alle malattie, fino alla formazione continua ­ siano in capo alle persone, indipendentemente dal contratto. Intendiamo parlare a tutti i lavoratori: subordinati, atipici, autonomi per ricomporre un

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“la

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Carta dei Diritti A Firenze 800 assemblee Cgil in programma: in continuo aumento sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. Per ricostruire un diritto del lavoro a tutela della parte più debole nel rapporto di lavoro”.

“Una mobilitazione senza precedenti, in ogni luogo di lavoro, faccia a faccia coi lavoratori”: a Firenze e provincia la Cgil stima di arrivare a oltre 800 assemblee (già un centinaio quelle svolte, oltre 300 quelle già programmate) nelle aziende e nei luoghi di lavoro per illustrare ai lavoratori la Carta dei Diritti universali del lavoro, il nuovo Statuto dei lavoratori (redatto dalla Cgil nazionale in 97 articoli) alla cui base c'è il principio che i diritti (dalla maternità alle ferie, dai permessi agli ammortizzatori sociali fino

alla

malattia)

sono

in

capo

alle

persone

indipendentemente dal contratto di lavoro che hanno.

Dopo le assemblee, dal 19 marzo partirà la fase della raccolta firme per arrivare alla presentazione di una legge di iniziativa popolare. Il 4 febbraio la segretaria generale della Camera del lavoro di Firenze Paola Galgani ha tenuto due assemblee sul tema: una alla Almaviva e una alla Silfi. Ha illustrato ai lavoratori: “Con il nuovo Statuto la Cgil vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla

n. 05 - 10 febbraio 2016

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L'intervento Un "no" che va a difendere la Costituzione e il lavoro di MAURIZIO BROTINI

disposto dell’art. 76 della Costituzione) e dei numerosissimi voti di fiducia, con i

(segreteria Cgil Toscana)

quali si toglie la possibilità stessa di discutere e formulare proposte ed

La CGIL ha rilevato criticamente un fenomeno

emendamenti. Siamo quindi di fronte ad una situazione assurda e

allarmante che già cominciava a profilarsi negli

apparentemente paradossale: è stata approvata una modifica costituzionale non

anni precedenti, ma che adesso con la

per rafforzare gli istituti di democrazia diretta o per dare nuovi poteri al popolo,

cosiddetta riforma costituzionale sulle funzioni e

ma per eleggere (attraverso un singolare e farraginoso meccanismo) senatori

nomina del Senato tende a manifestarsi in

che non avranno poteri. Il problema infatti non è solo il tema dell’elettività, ma

modo sempre più tangibile: c’è poco rispetto per la Costituzione.

degli stessi poteri e prerogative del Senato. Sarà un Senato delle autonomie

Col pretesto di modificare alcuni presunti difetti del bicameralismo paritario

che non potrà oltretutto fare eventuali modifiche sui poteri di Regioni e Comuni.

“perfetto” (aspetto che era possibile raggiungere attraverso un accordo

Tale progetto si associa all’altra cosiddetta riforma, l’Italicum, che non tiene

generale, scegliendo tra i modelli di bicameralismo “corretto” presenti anche in

conto della volontà dei cittadini. La nuova legge elettorale presenta inoltre

Europa), si è invece messo mano ad un intervento che svuota uno strumento di

fondati aspetti di incostituzionalità almeno su due punti: il primo, che i cittadini

garanzia, un Senato degno di questo nome. Lo svuota, non lo abolisce, come

non conoscono i candidati né tantomeno li possono scegliere; il secondo, che il

abbiamo avuto modo già di sperimentare nel caso delle Province. Nonostante

premio di maggioranza al secondo turno è dato con un meccanismo senza

ogni richiesta di correzione si è andati avanti su una strada che ha condotto, –

precedenti, in cui vanno al ballottaggio i primi due, qualunque sia la

in definitiva, con l’aggiunta di una legge elettorale aberrante ­, a concentrare

maggioranza dei voti ­ anche se prendono ipoteticamente il 10% l’uno e l’11

tutti i poteri su una sola Camera, riducendo, se non eliminando, il prestigio e il

l’altro ­, e che non si possono fare alleanze, elemento che in nessun regime di

connotato di “contro potere” che il Legislatore costituente aveva attribuito al

doppio turno del mondo è previsto. In questo modo si perpetua ­ ingigantendola

Senato. Una soluzione questa, tra le altre, fortemente contrastata dall’ANPI

­ l’alterazione della rappresentanza in maniera così forte e distorsiva da far

(l’erede morale della stagione della Resistenza), non per conservatorismo (sono

apparire il Porcellum la quintessenza della democrazia rappresentativa. E' un

infatti ovviamente assolutamente possibili modifiche costituzionali, purché

modello che aumenterà la disaffezione al voto, con la conseguenza che potrà

rispettino le linee fondanti e il “sistema” equilibrato di poteri, contro­poteri e

aversi un partito che avrà la maggioranza assoluta col 25/30% dei voti su una

garanzie dettato dalla Costituzione), ma perché, così facendo, si sono ridotti

platea di votanti non superiore al 50% degli aventi diritto. È un combinato

significativamente gli spazi di democrazia e si è inciso fortemente sulla

disposto che consegna troppi poteri al Governo ­ come ha rilevato il Segretario

rappresentanza dei cittadini e delle cittadine. La legge elettorale, il cosiddetto

Nazionale Confederale della CGIL Danilo Barbi ­, con un Parlamento che non è

Italicum, sembra inoltre pensata e costruita non con un’ottica di sistema e di

più espressione diretta dei cittadini. Poteri non derivanti e controllati da una

lungo periodo, ma strettamente e strumentalmente legata alla fase politica

vasta espressione della sovranità popolare. Noi chiediamo che la Costituzione

contingente. Anche in questo caso anziché restituire la parola ai cittadini, come

venga rispettata nei suoi valori fondanti, sia per quanto riguarda la riforma

ha invocato la stessa Corte Costituzionale, si costruisce una platea con troppi

elettorale che per la modifica del Senato. La Costituzione va attuata, non

“nominati”, oltre ad un sistema che, in caso di ballottaggio, consentirebbe a chi

stravolta. La Cgil si è sempre battuta per semplificare le istituzioni, ma nell’ottica

prevalesse seppur con pochi voti di godere di un premio di maggioranza che

di rafforzarle, non per svuotarle, come sta facendo il Governo presieduto da

altererebbe i criteri di rappresentanza e rappresentatività del corpo elettorale. Di

Matteo Renzi, ammantandole con le vuote parole del cambiamento per il

fatto questa riduzione degli spazi di democrazia si è già realizzata anche in altri

cambiamento, della velocità, del nuovismo, del presunto piglio decisionista. Un

modi: imponendo una sorta di supremazia del Governo sul Parlamento (è il

NO al Referendum Costituzionale per la democrazia dunque, perché il Lavoro

Governo che detta l’agenda e i tempi del Parlamento), e svuotando quest’ultimo

sia rappresentato e rappresentabile nel sistema politico­istituzionale. Perché

del suo potere­dovere di discussione e riflessione attraverso il sistema dei

senza rappresentanza del Lavoro, sociale, sindacale, politica, istituzionale, non

decreti legge, delle leggi­delega praticamente in bianco (contrariamente al

si dà democrazia sostanziale e progresso civile.

n. 05 - 10 febbraio 2016

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Il piano Il coordinamento regionale Legalità prepara le prossime iniziative

CARRARA

OPERAIO LICENZIATO IN CAVA, DOMANI SCIOPERO PROVINCIALE LEGGI TUTTO

n. 05 - 10 febbraio 2016

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Lo sciopero Mense, le lavoratrici incrociano le braccia: "Difendiamo diritti" grido di "Vogliamo il contratto", ormai scaduto da ben 32 mesi. "L'adesione è stata davvero imponente ­ commentano i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana ­ e tantissime mense di scuole, ospedali, aziende ed enti si sono fermate in tutta la regione. I lavoratori che hanno aderito, per un comparto che conta oltre 5000 persone a livello regionale, sono stati il 90%. Numeri importanti per una battaglia di dignità e diritti altrettanto importante”.

Una delegazione di rappresentanti sindacali e dei lavoratori è stata ricevuta in prefettura di Firenze dove Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana hanno ribadito di trovarsi davanti a "richieste inaccettabili dai datori per rinnovare il contratto. Quasi tre anni senza contratto per chi svolge il delicato lavoro della preparazione di pasti per anziani, bimbi e malati, è inaccettabile". Anche la busta paga, hanno aggiunto, "non vede aumenti dal gennaio 2013 (guadagnano poco più di 5 euro netti per ora lavorata). Dopo due anni e mezzo di trattativa, i datori di lavoro per rinnovare il contratto hanno posto condizioni inaccettabili.

LEGGI TUTTO GUARDA IL VIDEO Oltre il 90% di adesione allo sciopero di lavoratori e lavoratrici della ristorazione collettiva, mense chiuse in tutta la Toscana e stop del servizio e dei pasti in scuole, aziende e enti di ogni tipo. È stato un presidio coloratissimo quello che ha animato il centro di Firenze (via Cavour) stamani (hashtag #ilpiattopiange), al quale hanno preso parte oltre mille persone con indosso cappelli da cuochi, armati di padelle e mestoli, dolcetti e bevande calde (è stata anche distribuita una colazione). Striscioni, fischietti e bandiere sono state sventolate per l'intera mattina al

n. 05 - 10 febbraio 2016

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Campi Bisenzio Agitazione dei lavoratori Panorama contro gli annunciati 45 esuberi sul personale. Cosa che non avviene: da un giorno all' altro, tanto per fare un esempio, il responsabili del bazar è stato trasferito al forno. Senza nessuna formazione adeguata anche la qualità del servizio diventa più difficile da offrire”.

Secondo i dipendenti l'azienda, che ha già ridotto gli spazi di vendita, vuole puntare esclusivamente sul reparto del fresco a discapito di tutto il resto. Da diversi anni il fatturato del punto vendita è in calo, nonostante il trend positivo di clienti per I Gigli.

“Eppure ­ precisa Sarno ­ la società è solida, paga gli utili, ma la bassa produttività di questo supermercato viene fatta pagare a noi lavoratori”. Se anche i dipendenti del part time accettassero l'introduzione del lavoro domenicale gli esuberi resterebbero comunque 31. “Assistiamo continuamente a una riduzione dello spazio vendita­ spiega Giuseppe Viviano Fisascat Cisl – manca completamente una politica di marketing per rilanciare questo supermercato". LEGGI TUTTO

Allo sciopero indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Usb (Unione sindacale base) contro l'annuncio di Panorama spa di 45 esuberi, nel supermercato dei Gigli, gli organizzatori hanno stimato un'adesione del 90%. I contratti a rischio sono 19 a tempo pieno e i restati a part time, su un totale di 145 dipendenti La proprietà, in alternativa al FIRENZE licenziamento offre il trasferimento dei lavoratori a Genova, Roma e Torino, chiede l'inserimento del lavoro domenicale nei contratti a par­time e il raddoppio della solidarietà (fino a maggio prevede una riduzione del 12,50% ovvero 5 ore sui contratti a full time). Il 10 febbraio una delegazione dei dipendenti sarà ricevuta dall'assessore regionale al lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini, mentre un nuovo incontro con la proprietà è previsto per il 16 febbraio.

“La massiccia adesione dei lavoratori allo sciopero di oggi – ha spiegato Silvia Sarno Rsa Filcams Cgil – ci DIPENDENTI COMUNALI, CROLLA rende più forti in occasione del prossimo LA CIFRA IN BUSTA PAGA appuntamento dove chiederemo innanzitutto che venga ritirata la proposta del trasferimento. C'è LEGGI TUTTO bisogno di toni più distesi e di maggiori investimenti n. 05 - 10 febbraio 2016

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Scuola

Giornata di mobilitazione-precari VenerdĂŹ presidio unitario a Firenze

n. 05 - 10 febbraio 2016

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L'allarme

"E' emergenza casa in Toscana" I sindacati incalzano la Regione

GUARDA IL VIDEO Oltre 29mila domande (accolte) di assegnazione di alloggi Erp (in totale quelli assegnati sono 49.361) presentate nel 2015 ai Comuni toscani; 1.900 case popolari non assegnate o indisponibili per mancate ristrutturazioni (il rischio dei prossimi anni è che non si facciano più alloggi pubblici perché mancano finanziamenti pubblici stabili); 15 famiglie ogni mille in Toscana hanno chiesto un contributo pubblico a sostegno dell'affitto (e in Legge di Stabilità sono stati azzerati i contributi per il sostegno all'affitto); in Toscana gli sfratti sono aumentati del 15,5% (oltre la media nazionale che è il 14,9%) nel 2015 rispetto al 2014 (Pisa +127,2%, Livorno +42,4%, Grosseto +23%, Firenze +17,1%); ogni 100 provvedimenti di sfratto emessi nel 2015, il 95,4% sono per morosità; 150 famiglie ogni mille hanno presentato domanda per avere un alloggio Erp (nei prossimi 8 anni prevista costruzione di soli 1.283 nuovi alloggi Erp); aumentano gli stranieri che chiedono un alloggio Erp, ora sono il 40% del totale e cresce anche il numero di famiglie di giovani con minore che chiedono un alloggio pubblico; in generale, le

famiglie in affitto in Toscana anche privato sono il 17%. Sono solo alcuni dei numeri, allarmanti, che fotografano e testimoniano l'emergenza abitativa in Toscana: Cgil, Cisl, Uil Toscana e i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini Toscana lanciano unitariamente un appello a sostegno dell'edilizia residenziale pubblica, rivolto a Comuni, operatori del settore, Giunta e Consiglio regionale (stamani nella sede della Cgil Toscana in via Pier Capponi a Firenze si è svolta una conferenza stampa sul tema). “Le misure messe in atto da Governo rientrano nell'ambito di interventi emergenziali, la recente Legge Regionale 41/2015 ha lasciato notevoli zone d'ombra. Non è più rinviabile un'assunzione di responsabilità di tutti i soggetti politici, vanno messe al centro dell'agenda regionale le politiche abitative”, dicono i sindacati.

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FLORAMIATA

LA PREOCCUPAZIONE DI MIRKO LAMI DI CGIL TOSCANA

n. 05 - 10 febbraio 2016

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La promozione Sconto agli spettacoli del Puccini di Firenze per gli iscritti alla Cgil coreografie rafforzandone evocazioni e le suggestioni.

le

PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO A VOI RISERVATO €19 Lunedì 8 febbraio ore 21: ITC 2000 presenta Ale & Franz in Tanti lati ­ Lati tanti.

Giovedì 11 febbraio ore 21: Terry Chegia presenta FlamenQueVive FlamencaSon. Componenti: Chitarra Alberto Rodriguez, Marco Perona, Francesco De Vita; voce Doriana Frammartino; danza Gianna Raccagni, Valentina Perrone, Lucia Capponi Laura Baioni; regia Gianna Raccagni.

FlamencaSon rappresenta uno spettacolo di flamenco tradizionale in cui la componente allegra e spensierata è predominante ma non esclusiva. Un flamenco popolare festero che trasmette le tradizioni di un popolo pieno di gioia e allegria. Canti, danze e musica si susseguono regalando al pubblico il sapore di una terra calda e accogliente, forte e spensierata.

Lo spettacolo propone un percorso che, partendo da un tipico patio, evoca, attraverso la musica e la danza, diversi aspetti della vita andalusa. Fanno da cornice le opere dei più famosi pittori andalusi del flamenco. Quadri di Romero de Torres e Joaquin Sorolla, tra gli altri, accompagnano i brani e le

Lati tanti ­ Tanti lati della vita e degli uomini. A conoscerli tutti come sarebbe più semplice poi capirsi. Ogni incontro nasce da una coppia. Ogni dialogo nasce da un incontro. Ad ogni azione verbale e non, corrisponde una risposta… quella dell’altro. E’ così che si esplora il mondo delle relazioni a cui Ale e Franz, come coppia, da sempre si ispirano.

L’inesauribile materiale umano è sempre il punto di partenza da cui tutto nasce. Di tutto può parlare l’uomo. Tutto può smontare e rimontare il ragionamento umano. Lati tanti ­ Tanti lati in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini. Noi con i nostri modi di vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità e virtù, le nostre forze e la nostra inesauribile e unica follia. Un vedersi allo specchio, un cercarsi e riconoscersi tra la folla e ridere (tanto) di gusto insieme.

PREZZO INTERO € 28,70 PREZZO RISERVATO €22 Info: Biglietteria tel.055/362067, fax 055/331108, mail biglietteria@teatropuccini.it

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA RIUNIONE "Rappresentare il lavoro": l'iniziativa della Parta Mancina All'Alfieri di Firenze ci si interroga su politica e lavoratori GUARDA IL VIDEO

PONTEDERA Il sondaggio della Fiom tra i dipendenti Piaggio Emerge delusione e insoddisfazione GUARDA IL VIDEO

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La rubrica L'INDENNITA' SOSTITUTIVA DEL PREAVVISO: ECCO QUANDO SE NE HA DIRITTO Come noto, il datore di lavoro può intimare il licenziamento, e dunque

nuovo impiego.

recedere dal rapporto di lavoro, solo per giustificato motivo o per giusta

Il giudizio riguardava proprio un lavoratore licenziato per la cessazione

causa. Nel primo caso, il datore è tenuto a dare un preavviso, cioè a

dell’appalto in cui prestava opera e riassunto dal nuovo appaltatore sin

comunicare la propria decisione con anticipo rispetto al momento in cui

dal giorno successivo.

essa spiega il proprio effetto. In tale periodo il lavoratore ha diritto a

L'impresa cessante, assumendo a proprio favore la circostanza che il

continuare a lavorare ed a percepire la retribuzione. Ove il datore di

lavoratore aveva proseguito normalmente la propria attività lavorativa

lavoro, invece, ometta di dare il preavviso, al lavoratore è dovuta

con la nuova impresa subentrante, riteneva non sussistente l'obbligo di

l’indennità sostitutiva, pari alle retribuzioni che avrebbe maturato

dover corrispondere il preavviso o l'indennità sostitutiva.

lavorando. La funzione del preavviso e dell’indennità sostitutiva è quella

Il lavoratore si rivolgeva dunque al Tribunale, chiedendo il pagamento

di evitare che la risoluzione immediata del contratto possa determinare

dell'indennità sostitutiva del preavviso. Il Tribunale accoglieva la sua

un maggiore pregiudizio al lavoratore, consentendogli nel frattempo la

domanda con sentenza poi confermata dalla Corte d’Appello.

ricerca di un diverso impiego.

L'impresa, non soddisfatta della decisione dei Giudici di primo e secondo

Proprio in base a tale funzione, è stato posto in dubbio che il preavviso

grado, proponeva ricorso in Cassazione.

spetti al lavoratore che abbia iniziato un diverso rapporto di lavoro

La Suprema Corte, con la sentenza in commento, ha posto fine alla lite,

immediatamente dopo aver subito il licenziamento e che, dunque, non

definitivamente rigettando il ricorso dell'impresa. La Corte ha affermato

sia rimasto un solo giorno senza lavorare. Tale fattispecie si verifica

che, ove il lavoratore sia licenziato e poi riassunto da altro soggetto,

spesso nelle ipotesi di cambio appalto, quando il nuovo appaltatore

anche nel caso in cui di fatto prosegua nel corso dei due rapporti la

riassume il personale già addetto dal precedente appaltatore.

stessa attività presso lo stesso committente, non vi è però continuità del

La Cassazione, con la recente sentenza n. 24429/2015, ponendosi in

rapporto di lavoro. Il rapporto che l'impresa subentrante stipula con il

linea con l’orientamento maggioritario, ha ritenuto che il datore di lavoro

lavoratore, infatti, è nuovo rispetto a quello cessato. Conseguentemente,

sia comunque tenuto al preavviso o al pagamento dell’indennità

non vi sono ragioni per non riconoscere il preavviso o l'indennità

sostitutiva anche in favore del lavoratore che inizi immediatamente un

sostitutiva. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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NonSoloToscana

Alimentare, accordo per il rinnovo del Contratto: 105 euro di aumento raddoppiando quindi quanto previsto dal dlgs 80/2015. Infine il contratto decorre dal 01.12.2015 al 30.11.2019".

"Questi ­ prosegue Crogi ­ sono alcuni punti qualificanti di un rinnovo contrattuale con il quale, grazie allo straordinario coinvolgimento e partecipazione di tutti i lavoratori, abbiamo dato una risposta concreta rispetto al valore del contratto nazionale di lavoro, che tanti avrebbero voluto cancellare e che invece si conferma strumento di tutela e difesa dei diritti normativi e salariali di lavoratori e lavoratrici. Abbiamo rinnovato il contratto guardando al futuro, alla partecipazione e alla professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici che con il loro contributo fanno grande un settore come quello dell'industria alimentare, volano per l'economia del paese e fiore all'occhiello del nostro Made in Italy", conclude il segretario.

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È stato rinnovato il contratto nazionale del settore alimentare. L'accordo è stato raggiunto oggi pomeriggio. L'aumento per il quadriennio 2016­2019 è di 105 euro, di cui 35 euro nel 2016. Ne danno notizia i sindacati di categoria, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. "Oggi, dopo una lunga trattativa, abbiamo rinnovato il contratto dell'industria alimentare, che interessa oltre 400mila lavoratori. È stato un rinnovo segnato L'ELEZIONE dall'inclusività e che recepisce lo spirito e le linee contenute nella proposta di nuovo modello contrattuale avanzata nelle scorse settimane da Cgil, Cisl e Uil". Questo il commento Stefania Crogi, segretario generale della Flai Cgil.

"Un aumento salariale di 105 euro mensili; Rls di sito per assicurare stessi diritti in termini di sicurezza sul luogo di lavoro; inclusione dei lavoratori stagionali storici nei processi di stabilizzazione; importanza della contrattazione di secondo livello; creazione di un fondo per chi è stato licenziato e per le trasformazioni volontarie in part time, creando una IVAN PEDRETTI E' IL NUOVO SEGRETARIO sorta di ponte generazionale in grado di produrre GENERALE DELLO SPI NAZIONALE vera e reale occupazione; congedo retribuito per le donne vittime di violenza da tre a sei mesi, LEGGI TUTTO n. 05 - 10 febbraio 2016

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana LA

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REALTÀ DELL'UTOPIA DI

ADRIANO MILANI COMPARETTI

Autore: Mariana Spaducci. Parole chiave: Adriano Milani Comparetti ­ attività ­ disabili ­ integrazione educativa. Casa editrice: Edizioni Conoscenza Pubblicato nel: 2015. Pagine: 262. ISBN: 9788895920832 Il lavoro e la ricerca di un grande protagonista della seconda metà del Novecento, Adriano Milani Comparetti, medico ed educatore, che silenziosamente operò per il riconoscimento delle fasce più deboli dell’infanzia.

Si trattò di un vero e proprio ribaltamento culturale per permettere a ognuno il diritto di vivere secondo i suoi interessi e di partecipare alla vita sociale in condizioni di parità. Comparetti dedicò la sua vita ai bambini spastici, ai disabili motori relegati all’epoca in un angolo rispetto al resto della società.

MALATI DI LAVORO: ARTIGIANI E LAVORATORI, MEDICINA E MEDICI DA BERNARDINO RAMAZZINI A LUIGI DEVOTO (1700­1900) Autori: Alberto Baldasseroni, Francesco Carnevale. Parole chiave: medicina del lavoro ­ malattie del lavoro ­ lavoratori ­ salute ­ tutela. Casa editrice: Polistampa. Pubblicato nel: 2015. Pagine: 557. ISBN: 9788859614944 A partire dalla figura di Bernardino Ramazzini, si ricostruisce la gestazione della medicina del lavoro modernamente intesa. Nel mezzo si situa una fitta trama di personaggi, perlopiù medici, ma anche precoci sociologi ed economisti, a caratterizzare eventi e storie che parlano della salute persa, guadagnata, sempre contrastata, dei lavoratori italiani. La prima parte del libro è dedicata a Ramazzini, per inserire la sua opera in un percorso temporale molto lungo e riconoscere i motivi del suo superamento.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con...

Costiera amalfitana/1: Capri e la penisola sorrentina

DAL 26 AL 28 MARZO DAL 23 AL 25 APRILE DAL 29 APRILE AL 1° MAGGIO DAL 31 MAGGIO AL 2 GIUGNO A PARTIRE DA 370 EURO (pullman, hotel 3­4 stell pensione completa, escursioni, battello, assicurazioni) 1° GIORNO: FIRENZE/COSTIERA AMALFITANA Ritrovo dei partecipanti nei luoghi convenuti in orario da definire, sistemazione in pullman e partenza per la Costiera Amalfitana. Pranzo in ristorante, nel pomeriggio escursione con guida in Costiera Amalfitana, alla scoperta delle perle del territorio, sosta al Belvedere di Positano e a Amalfi per la visita

del Duomo. In serata trasferimento in hotel per la cena ed il pernottamento.

2° GIORNO: CAPRI Prima colazione e trasferimento al porto in tempo utile per l’imbarco per Capri, perla del Golfo di Napoli, meta e musa ispiratrice di artisti. Intera giornata dedicata alla visita con guida di Capri.

Pranzo in corso di visita. In orario da comunicare rientro e trasferimento in hotel per la cena e il pernottamento.

3° GIORNO: PENISOLA SORRENTINA/FIRENZE Prima colazione in hotel trasferimento a Napoli per la visita guidata della bella città con il suo centro storico ricco di storia. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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Costiera amalfitana/2: da Napoli fino alla reggia di Caserta

DAL 22 AL 25 APRILE A PARTIRE DA 425 EURO

2° GIORNO: CAPRI

(pullman, hotel 3­4 stell pensione completa, escursioni, battello, assicurazioni) 1° GIORNO: FIRENZE/CASERTA Ritrovo dei Sig.ri partecipanti nei luoghi convenuti in orario da definire, sistemazione in pullman e partenza per Caserta. Pranzo in ristorante, nel pomeriggio visita della Reggia progettata dal Vanvitelli: appartamenti e Parco che si estende per 120 ettari.

Al termine trasferimento in Penisola Sorrentina.

Sistemazione in hotel.

Cena e pernottamento.

Prima colazione e trasferimento al porto in tempo utile per l’imbarco per Capri, perla del Golfo di Napoli, meta e musa ispiratrice di artisti. Intera giornata dedicata alla visita con guida di Capri.

Pranzo in corso di visita. In orario da comunicare rientro e trasferimento in hotel per la cena e il pernottamento.

3° GIORNO: PENISOLA SORRENTINA/POMPEI Prima colazione in hotel. Partenza per Pompei incontro con la guida per la visita al sito archeologico.

Pranzo in ristorante. Pomeriggio tempo libero per la visita al Santuario della Beata Vergine del Rosario.

SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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