Primomaggio 5 2017

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Numero 5/2017 - Anno 7

IL AE Basta con la violenza sulle donne: domani nelle province toscane Cgil in piazza in risposta all'appello "Avete tolto senso alle parole" pagine 2-3 In primo piano Giornata dell'aborto sicuro, il presidio regionale di Firenze pagine 4-6 Morto sul lavoro a Pontedera, la rabbia di Fuso e Filctem pagina 7 "Ciclo integrato dei rifiuti, la Regione riapra il confronto" pagina 8 L'alluvione a Livorno, la solidarietĂ , la lotta per il lavoro pagina 9

La newsletter periodica

29-9-2017


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O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale di Dalida Angelini

(Segretaria generale Cgil Toscana)

Riprendiamoci la libertà E ridiamo senso alle parole Per la Cgil il tema dell'autoderminazione e della libertà della donna resta una battaglia ancora incompiuta. Per questo ha lanciato una mobilitazione nazionale contro la violenza sulle donne sotto lo slogan “Riprendiamoci la libertà”, invitando tutte e tutti a scendere nelle piazze italiane sabato 30 settembre sulla base dell'appello “Avete tolto senso alle parole” (in Toscana sono previste iniziative nelle province). Si vuole chiedere agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità di questo dramma. Perché la violenza maschile sulle donne non è un problema delle donne, che non vogliono far vincere la paura e rinchiudersi dentro casa. L'appello (si può firmare online su progressi.org/avetetoltoilsensoalleparole) è aperto a tutti. Non bisogna togliere senso ai numeri, quelli della violenza sulle donne, che parlano di un dramma. Non sapete quanto pesa denunciare: ogni denuncia porta con sé la nuova violenza di cronache morbose, pornografiche, che trasformano le vittime in colpevoli. Bisogna saper dare dare un senso al silenzio che le donne scelgono, o a cui sono costrette e occultate nelle statistiche che segnano una lieve diminuzione delle denunce, seppellendo nei numeri il

peso permanente della violenza, degli stupri, dei femminicidi. Una donna che subisce una violenza spesso finisce per subirne due. Questo è inaccettabile, e la nostra mobilitazione chiede interventi concreti per combattere questa sub­cultura: la convenzione di Istanbul non va solo citata ma anche applicata; la depenalizzazione dello stalking va cancellata; la cultura del rispetto si costruisce a partire dalla scuola, dal senso delle parole, si chiama educazione; agli operatori della comunicazione tutti, chiediamo che ci si interroghi e si decida sul senso dell'informazione, sul peso delle parole ed esigiamo la censura di chi si bea della cronaca morbosa; ancora una volta servono risorse e mezzi per i centri antiviolenza, case sicure, e norme certe per l'inserimento al lavoro; vogliamo che venga diffuso e potenziato il servizio di pubblica utilità telefonico contro la violenza sessuale e di genere; alla magistratura e alle forze dell'ordine, chiediamo che venga prima la parola della donna in pericolo, della donna abusata, che non si sottovaluti, che non si rinvii, che si dia certezza e rapidità nelle risposte e nella protezione. Chiediamo infine a tutti: pesate le parole. E sappiate che non si può cancellare la nostra libertà. (intervento pubblicato su La Nazione ­ pagine regionali ­ del 27­9­2017)

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La mobilitazione Domani tante iniziative in Toscana contro la violenza sulle donne Per la Cgil “il linguaggio utilizzato dai media e il giudizio su chi subisce violenza, su come si veste o si diverte, rappresenta l’ennesima aggressione alle donne. Così come il ricondurre questi drammi a questioni etniche, religiose, o a numeri statistici, toglie senso alla tragedia e al silenzio di chi l’ha vissuta”. Con l’appello, dal titolo ‘Avete tolto senso alle parole’, la Cgil lancia una mobilitazione nazionale “per chiedere agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e

al

mondo

comportamenti,

generale della Cgil Susanna Camusso invita tutte le donne a scendere nelle piazze italiane domani sabato 30 settembre per le manifestazioni organizzate dalla Confederazione contro la violenza sulle donne, la depenalizzazione dello stalking, la narrativa con cui stupri e omicidi diventano un processo alle vittime. “In Toscana, dove nelle ultime settimane le cronache sono piene di episodi anche terribili di mancanza di rispetto verso le donne, saranno organizzati presìdi nelle province”, spiega Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana, che aggiunge: “I numeri sulle donne

raccontano

purtroppo

non

un’emergenza ma la quotidianità. In queste settimane abbiamo letto e sentito colpevolizzazioni delle donne, visto decaloghi su come comportarsi: ma si sa o no quanto per una donna è difficile e doloroso denunciare? Non è questa la strada giusta, per questo c’è bisogno di una azione. Serve coinvolgimento in questa battaglia, anche degli uomini perché il problema del femminicisio è più degli uomini che delle donne: ogni violenza sulle donne riguarda tutti. Il nostro appello è anche quello di un uso accorto delle parole, altrimenti le donne che subiscono una violenza finiscono per subirne due”.

nel

un

cambio

linguaggio,

nella

di

rotta

nei

cultura

e

“la violenza maschile sulle donne non è un problema delle

“Riprendiamoci la libertà!”: con questo slogan il segretario

sulle

scuola

nell’assunzione di responsabilità di questo dramma”. Perché

GUARDA IL VIDEO

violenze

della

donne”, che “non vogliono far vincere la paura e rinchiudersi dentro casa”. “L’appello ­ ricorda la Cgil ­ è aperto a tutte coloro che vorranno aderire. È fondamentale che il fronte di coloro che vogliono rompere il silenzio cresca ancora”. Per aderire, www.progressi.org/avetetoltoilsensoalleparole. Queste le iniziative toscane di domani: Arezzo (presidio il pomeriggio alla Fiera dell’artigianato, Corso e Piazza Vasari), Prato (volantinaggio in centro, alle 16 ritrovo in piazza del Comune), Pisa (volantinaggio al mercato la mattina a Volterra, volantinaggio al mercato la mattina a Pisa, presidio dalle 17 alle 19 in Corso Italia ­ Logge di Banchi a Pisa), Massa (presidio davanti al Teatro Guglielmi dalle 17 alle 19), Pistoia (gazebo animato, ore 10:30 in Piazza Duomo), Livorno (ore 10­12 presidio alla terrazza Mascagni, in caso di pioggia appuntamento in via Grande angolo via della Madonna), a Grosseto sarà fatto uno spettacolo teatrale alle 16 al Salone della Camera di Commercio, a Lucca verrà messo uno striscione fuori dalla Camera del lavoro (in seguito sarà organizzata una iniziativa). A Firenze Cgil in piazza Duomo

ieri

per

l’aborto

sicuro,

nel

senese

(a

Montepulciano) il 13 ottobre alle 21 ci sarà una iniziativa in ricordo di Antoneta Balan (uccisa il 13 luglio).

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L'appuntamento

Giornata per l'aborto sicuro: la Cgil è scesa in piazza e chiede ascolto c’è quello che riguarda le donne che possono pagare e che vanno in cliniche private dove le ivg si praticano e si chiamano ‘aborti spontanei’. E quello, ben più drammatico, che riguarda le donne che non hanno soldi né vie alternative”, ha detto Anna Maria Romano (Coord. Donne CgilToscana). LA NOTIZIA IN ANSA

GUARDA IL VIDEO LIBERE di scegliere senza imposizioni, LIBERE di decidere di essere madri, LIBERE di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza: ieri il Coordinamento Donne della Cgil Toscana, nella Giornata mondiale per l’aborto sicuro, ha organizzato un presidio a Firenze (piazza Duomo): erano presenti striscioni, cartelloni, colore (rosso) e si sono fatte letture. “Le donne e tutta la Cgil Toscana sono consapevoli dell’importanza di essere presenti per sottolineare ancora una volta il diritto alla libertà di scelta di ognuna di noi; il diritto a vedere applicata una legge dello stato, di fatto indebolita o resa nulla dalla troppa obiezione di coscienza; la necessità di combattere l’ennesima mattanza delle donne: l’aborto clandestino. MUOIONO 137 donne al giorno NEL MONDO PER ABORTI PRATICATI ILLEGALMENTE (prima causa di morte per le giovani tra 15 e 19 anni, nei paesi poveri). Anche in ITALIA il ricorso all’aborto clandestino è sempre più diffuso e mette a rischio la sicurezza e la vita delle donne: ALMENO 20.000 L’ANNO (ma se ne stimano almeno il doppio). L'aborto clandestino esiste eccome e ancora una volta discrimina per ricchezza:

Allo slogan "Libere di scegliere e di decidere", il Coordinamento donne della Cgil Toscana ha manifestato ieri pomeriggio davanti alla sede della Regione a Firenze, nella centralissima piazza del Duomo, in occasione della 'Giornata dell'aborto sicuro'. Vestite di colore rosso le manifestanti rivendicano il diritto e "la libertà di poter ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza e di veder applicata una legge dello Stato, di fatto indebolita o resa nulla dalla troppa obiezione di coscienza". Come spiegato dal segretario della Cgil toscana Dalida Angelini, "è giusto manifestare. Siamo davanti alla sede della Regione perché è un tema che riguarda la sanità e anche se in Toscana abbiamo una situazione migliore, oltre il 56% dei medici ginecologi sono obiettori di coscienza. Questo determina una difficoltà per le donne che vogliono fare l'interruzione volontaria di gravidanze perché non in tutti i luoghi è possibile esercitare questo diritto". Secondo Angelini, "non tutte queste donne possono rivolgersi a un centro privato e il rischio è quello di un ritorno degli aborti clandestini. Chiediamo alla Regione di monitorare la situazione e che il sistema pubblico rispetti la legge", "affinché le donne siano libere di scegliere in legalità e in sicurezza". Una delegazione guidata dalla segretaria generale è stata ricevuta dalla presidenza della giunta regionale.

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L'appuntamento

"Libere di scegliere e di decidere" A Firenze presidio in centro

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L'appuntamento Che brutta aria che tira in Italia

di LUISA NESE (Flc Cgil Toscana) E’ notizia di poco tempo fa che non verrà portata in approvazione la legge sullo IUS SOLI, per ristrettezza di tempi tecnici. E’ notizia di ieri che siamo state in piazza per la Giornata Internazionale per l’Aborto Sicuro. Solo apparentemente le due questioni sono scisse, ma dal mio punto di vista sono l’esempio emblematico della schizofrenia e ipocrisia sociale e morale della classe politica italiana. Da un lato si alzano le barricate, ideologiche, politiche, economiche, sociali, xenofobe e razziste, contro lo IUS SOLI, il diritto di cittadinanza a bambini nati in Italia da genitori stranieri. Dall’altro si alzano le stesse barricate a difesa del “presunto” diritto alla vita di un embrione o feto. E’ proprio vero che ognuno di noi nasce diverso dall’altro.

Si dibatte nel Paese per riconoscere al feto/embrione il diritto di essere umano, così da rendere l’aborto un omicidio, punibile in termini di legge. E’ forte e costante la voglia reazionaria di intervenire sulla L. 194/80. I movimenti per la vita, i loro referenti politici non sono paghi di aver reso difficile, quando non impossibile, per una donna esigere il diritto all’IGV in una struttura pubblica. I dati sono molto chiari: in Italia l’obiezione di coscienza nel servizio sanitario nazionale riguarda il 70% dei medici ginecologi, con punte del 90% in alcune regioni. In Europa peggio di noi solo il Portogallo con l’80%. L’aborto è un dogma, è un delitto e come tale va vietato! Non riconoscere la cittadinanza a un bambino nato in Italia ma da genitori stranieri, invece cosa è? Sulla cittadinanza l’Italia adotta norme fra le più restrittive d’Europa. Nel nostro Paese vige ancora una legge del 1992 che riconosce la cittadinanza solo al compimento del 18° anno. Nel resto d’Europa tutti i Paesi fanno molto meglio di noi. In Canada e negli USA i bambini nati nei loro territori sono cittadini di quello Stato! Anche per questo il 28 settembre diventa per me una data significativa per ricordare che i diritti non possono essere negati. Che la legge 194 deve essere presidiata e rafforzata riconoscendo la NON possibilità di ricorrere all’obiezione di coscienza per chi, medico o sanitario, lavora nel servizio pubblico. Adottiamo le buone pratiche degli stati europei nei quali l’obiezione non esiste per legge (Svezia, Finlandia), o è limitata a bassissime percentuali (Francia, Gran Bretagna). Nello stesso tempo rivendichiamo il diritto della donna alla scelta, soprattutto in quei Paesi dove l’aborto è vietato, in qualunque caso (Malta e Città del Vaticano), o è riconosciuto solo in caso di stupro, malformazioni gravi del feto, pericolo di vita per la donna e il nascituro.

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La tragedia Morto sul lavoro a Pontedera Fuso: "Fermare questa spirale"

E' morto sabato scorso, schiacciato da una pressa mentre stava lavorando alla Revet di Pontedera, azienda specializzata nella raccolta e selezione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e da avviare al riciclo. L'operaio, Fabio Cerretani, 54 anni, di Montopoli Valdarno (Pisa), stava lavorando quando è stato colpito dal macchinario. La nota di Mauro Fuso (Cgil Toscana): "Morto sul lavoro a Pontedera, la nota di Mauro Fuso (Cgil Toscana): "Ancora, è successo di nuovo. Oggi un lavoratore non tornerà a casa dai suoi cari. Come fermare questa spirale di morti che non ci abbandona? Ci vuole un impegno straordinario delle istituzioni, delle forze politiche e sociali, nostro, del sindacato, da mettere in campo soprattutto sul piano della cultura e del valore del lavoro. Non c'è lavoro di qualità e buon lavoro se ci sono movimenti con possibile rischio, talvolta mortale. Ecco che la responsabilità sociale dell'impresa diventa un concetto immediatamente concreto. Non abbassiamo la guardia perché non possiamo accettare questi episodi come la normalità. Ora che si parla di ripresa economica dobbiamo impedire che avvenga con l'aumento di infortuni e morti. In questo momento il nostro pensiero va a Fabio, morto sul lavoro, le condoglianze e la nostra

solidarietà ai suoi familiari per il dolore che dovranno sopportare. La nostra battaglia per la sicurezza continuerà anche in memoria di Fabio. Per non dimenticare lui e tutti gli altri caduti sul lavoro". Dice Loris Mainardi della Filctem Cgil locale: "Ancora una volta siamo sgomenti per l'ennesimo incidente sul lavoro, oggi ancora una volta siamo ad assistere impotenti all'ennesima morte bianca ma che di bianco non ha niente. Saranno fatti tutti gli accertamenti e approfondimenti per conoscere le dinamiche di questo tragico incidente, resta il fatto che quando accade questo, siamo tutti sconfitti, tutti. In una società civile, in una società avanzata non è ammissibile morire di lavoro. Quello che tutti facciamo per prevenire non è abbastanza, non è sufficiente. Oggi non è il giorno per fare polemiche, oggi è il giorno del dolore, dolore che deve far riflettere tutti su come evitare questi incidenti, non ridurli perché anche se morirà una persona sola di lavoro, sarà comunque inaccettabile".

SCUOLA TOSCANA

PERSONALE ATA, I SINDACATI: "I CONTI NON TORNANO"

n. 5 - 29 settembre 2017

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L'intervento Ciclo integrato dei rifiuti La Regione rilanci il confronto riorganizzazione approvando una specifica mozione. Dal lato della gestione industriale del ciclo dei rifiuti, ribadiamo che bisogna superare la frammentazione aziendale che persiste in molti territori, gestione pubblica che deve avere al suo interno l’intero ciclo dei rifiuti: raccolta, riciclo, smaltimento finale, a maggior ragione in vista dell’ATO unico regionale. Semplificazioni che consentirebbero un unico Piano Industriale sulla necessità impiantistica, che tenga conto della tecnologia, delle emissioni in atmosfera, della resa termica e dell’impatto di chi vi opera o vi potrà operare. La Giunta Regionale Toscana ha approvato due atti di estrema rilevanza per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Primo, nella modifica del Piano Regionale di gestione dei rifiuti si inizia a registrare un trend di riduzione strutturale dei rifiuti solidi urbani dovuti alla crisi economica, alla maggiore sensibilità ambientale dei consumatori e alle modalità di raccolta e differenziazione calcolando la media, nel periodo 2013­2015, senza tener conto delle modalità di gestione della raccolta dei rifiuti e dei risultati da essi prodotti nei territori dove emerge chiaramente, dall'analisi dei dati della raccolta differenziata dei Comuni toscani, una relazione diretta tra alti valori di raccolta differenziata e basse percentuali di produzione pro capite di rifiuti. Meno rifiuti e tendenzialmente di maggiore qualità. Su questo versante si tratta di porre ancor più attenzione e stimolo al riciclo ed alla utilizzazione delle materie prime seconde, fissando obbiettivi quantitativi non solo alla differenziata ma anche ­ e soprattutto ­ all’effettivo riciclo e riutilizzazione dei materiali ottenuti. Secondo, l’approvazione da parte della Giunta Regionale del documento preliminare n. 1/2016, in merito alla proposta di legge su un Ambito Territoriale Ottimale Toscana Rifiuti già inoltrato al Consiglio regionale che a sua volta, a luglio, ha deciso di accelerare il processo di

Ricordando che i rifiuti solidi urbani sono solo una parte minoritaria dei rifiuti prodotti la politica deve porsi il problema di un governo pubblico dei rifiuti industriali, terreno primario di intervento secondo i rapporti sulle ECOmafie di Legambiente della criminalità organizzata. La natura pubblica e pubblicistica delle aziende di gestione e la rilevanza dell’impatto sociale del ciclo dei rifiuti potrebbero costituire un terreno avanzato e privilegiato per sperimentare forme di partecipazione e democrazia economica, che senza interferire con i ruoli e le dinamiche di contrattazione, mettano a valore le professionalità e le conoscenze dei lavoratori e delle lavoratrici del settore nelle scelte aziendali di traduzione concreta degli indirizzi determinati dalla politica regionale e più complessivamente del sistema delle autonomie locali. Proprio per questo vista l’accelerazione del percorso sull’ATO unico regionale e le difficoltà che abbiamo registrato sui 3 ATO esistenti fino ad oggi, abbiamo chiesto, come CGIL Toscana e FP CGIL Regionale, alla Regione Toscana un incontro che consenta di recuperare un percorso di concertazione che non è avvenuto come avrebbe dovuto ai sensi della l.r. 1/2015, al fine di garantire il servizio e i dipendenti coinvolti. Firmato: Cgil Toscana (Maurizio Brotini, segreteria regionale) e Fp Cgil Toscana (Simonetta Poggiali,

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segreteria regionale)


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Livorno Alluvione, tragedie e solidarietà: ora occhio alle conseguenze sul lavoro rischi ­indicata nel piano di emergenza dei Comuni­ che possono essere presenti nella zona in cui è situato l’immobile e informi delle cautele da tenere, rischi e prevenzioni utili. 2)I fruitori del patrimonio ERP, gli uffici comunali, provinciali e partecipate, dovrebbero, di norma, essere inseriti nella APP e informati direttamente, anche attraverso appositi comunicati da apporre nel vano scale, del rischio e delle accortezze da adottare nei vari casi di emergenza, partendo da un piano eccezionale di formazione, in primis nei luoghi di lavoro e nelle scuole. La popolazione e le

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aziende, in questo momento, sono sensibili e attenti/e ai suggerimenti e alle accortezze legate alla sicurezza.

La

Cgil

giorni

Appare quindi il momento adatto per una campagna di

dell'emergenza, né di entrare in discussioni politiche che

informazione capillare e immediatamente fruibile, così

non ci competono. Ora, però, abbiamo alcune cose da

come previsto anche dalla direttiva europea, in previsione

dire:

della realizzazione dei piani di gestione. Favorire Il migliore

Riteniamo

di

Livorno

non

è

intervenuta

nei

doverosa la collaborazione e chiediamo al

uso

della APP

della

protezione

civile,

strumento

Prefetto, Presidente della Provincia, ai Sindaci della

fondamentale per avere dettagli e consigli da seguire.

Provincia e alla Protezione civile di porre l’attenzione su

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alcune considerazioni che ci appaiono importanti per il “dopo” perché si prevengano altri episodi tragici come quelli che abbiamo subito .

LA MISURA

Occorre da subito lavorare nella logica della prevenzione, censimento e mappatura dei rischi e non dell’emergenza, come contenuto nel nostro Piano del Lavoro per la provincia di Livorno da noi elaborato e presentato alle istituzioni, attraverso una pianificazione urbanistica che miri a indicare preventivamente i rischi a a eliminare ogni forma di sfruttamento del suolo, specialmente in aree a rischio. La nostra proposta: 1) Studiare una sorta di “bollino per unità immobiliare” ­ nella prima fase potremmo partire dalla zonizzazione del

GLI INTERVENTI DI EBRET PER AIUTARE LA RIPARTENZA

territorio che consenta a chiunque, ospite – proprietario – erede di un immobile, di conoscerne la classificazione dei

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Le iniziative Le Giornate del lavoro di Lecce e le dirette via Skype con Toscana Tv

"Cosa si porta la Cgil Toscana dalle Giornate del lavoro di Lecce" GUARDA IL VIDEO

OGNI VENERDI' ALLE 12,40 CIRCA, LA CGIL TOSCANA E' IN DIRETTA COL TG DI TOSCANA TV (CANALE 18 DIGITALE TERRESTRE) PER PARLARE DEI TEMI DI ATTUALITA' E DELLE INIZIATIVE DEL SINDACATO

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L'inchiesta Sfruttati per contratto: lavoratori pagati cinque euro l'ora

(fonte: Il Tirreno del 14 settembre, con le parole di Stefano Nicoli, Nunzio Martino e Franco Martini) Lavoratori sfruttati con contratti a nero, ore non pagate, stage mascherati. Ma lo sfruttamento non è solo questo ci sono lavoratori che sfruttati lo sono, per contratto: addetti alle pulizie e portieri al primo posto. Ma anche facchini e, a sorpresa, dipendenti delle agenzie immobiliari. Mansioni che storicamente hanno contratti molto deboli con salari orari modesti e che oggi pagano la contrazione del lavoro con l’applicazione di contratti, regolarissimi, anche di mezz’ora al giorno. E non stiamo a sforzarci di capire se si tratta di lavoro a chiamata, voucher o interinali: stiamo parlando di classici contratti a tempo indeterminato ma ad orario ridotto. Forse non tutti sanno infatti che un ufficio postale può essere pulito in un tempo compreso tra i 15 e i 45 minuti al giorno e che per questo spesso c’è una persona, regolarmente assunta a tempo indeterminato da una cooperativa o da un’azienda di pulizie, che lavora per un quarto d’ora o mezz’ora al giorno. Non un minuto di più. Salari che, tra l’altro

cambiano, con gli scatti di anzianità. Ma al ribasso. Sì, perché nella giungla degli appalti quando cambia si cambia si va quasi automaticamente a ridiscutere anche lo stipendio dei lavoratori o più spesso le ore necessarie per “tirare a lucido” l’azienda o l’ufficio committente con le buste paga che negli anni hanno subito bruschi cali. Un addetto alle pulizie che lavora per una banca in genere lavora 45 minuti per tre volte alla settimana. Ogni ora viene pagato 7, 34 euro lordi all’ora (tolti versamenti Inps e il 23% di Irpef, lo scaglione più basso si arriva a 5,86 euro netti) per uno stipendio mensile quindi di meno di 100 euro. Se l’addetto lavora in un condominio, la classica operatrice che fa i vetri e le scale per intenderci, e il proprio datore è una piccola azienda le cose vanno ancora peggio: il contratto nazionale prevede una paga oraria di 6,54 euro lordi (4,53 euro netti ). Verrà da dire che il lavoro è poco pagato ma aumentando le ore di lavoro la situazione migliora. Neanche per sogno. LEGGI TUTTO

COMMERCIO

UNICOOP FIRENZE, PROROGATO L'INTEGRATIVO: OK FILCAMS

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La presa di posizione Razzismo e fascismo in Toscana, la Cgil: "Sì a un Osservatorio" Osservatorio sul fascismo e ci dichiariamo da subito disponibili ad un impegno diretto. La Toscana ha visto nascere lo squadrismo fascista degli anni Venti, grande è stato l’esodo di intere famiglie verso la Repubblica di Salò. Accanto alla Toscana Rossa è esistita una Toscana Nera che sta rialzando pericolosamente la testa. Occorre ricordare a tutti cosa è stato il fascismo, occorre far rispettare le leggi già esistenti contro forze, atteggiamenti e parole fasciste, occorre soprattutto svuotare il mare del consenso che nella crisi economica e sociale stanno avendo. La difesa della libertà e della democrazia parte dal miglioramento delle condizioni materiali del mondo del lavoro e degli strati popolari, come la Storia ci insegna; ed è il miglior antidoto alle pulsioni autoritarie e liberticide. La CGIL è un sindacato antifascista ed antirazzista. Ci ricordiamo bene gli atti dei fascisti contro i lavoratori, le Case del Popolo e le sedi della CGIL assalite e date alle fiamme, i sindacalisti rossi percossi ed uccisi. Stiamo assistendo in Toscana ad una inaccettabile ed intollerabile presenza ed iniziativa di forze e movimenti dichiaratamente fascisti, razzisti e xenofobi. Molte sono state le manifestazioni ed i rigurgiti degli estimatori del ventennio: le forze politiche e sindacali, le associazioni, le istituzioni devono condannare con nettezza e durezza. Occorre far rispettare il dettato costituzionale e le leggi che vietano l’apologia del fascismo e l’istigazione all’odio razziale. Bene ha fatto la Regione Toscana a dare mandato ai propri legali di denunciare fatti e parole che si configurano come reati. Condividiamo la proposta del Presidente della Regione di costituire un

Firmato: la Segreteria Regionale CGIL Toscana

PROVINCE

IL 6 OTTOBRE SARA' MOBILITAZIONE NAZIONALE

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La piaga Caporalato, tre arresti in Toscana La Cgil: "Vigilare e denunciare" sempre una mano ai lavoratori che trovano il coraggio di denunciare, anche quelli che per colpa della situazione delle norme sull’immigrazione sono ancora più deboli. E’ fondamentale e nell’interesse di tutte le parti che si rispettino i diritti dei lavoratori” LA NOTIZIA Ancora caporalato in Toscana, per i lavori in campagna: i carabinieri hanno eseguito l'arresto in carcere di tre curdi stamani accusati di intermediazione illecita (il reato che identifica il caporalato) e sfruttamento del lavoro. LEGGI TUTTO

“Una notizia che ci preoccupa ma non ci stupisce, perché ormai da tempo denunciamo che anche in Toscana ci sono forme di caporalato”: così Maurizio SALVA LA DATA Brotini (segretario Cgil Toscana), Claudio Guggiari (segretario generale Cgil Siena) e Claudio Renzetti (segretario generale Cgil Grosseto) commentano la notizia delle tre persone arrestate dai carabinieri ­ un'operazione tra le province di Siena e Grosseto ­ con l'accusa di caporalato e sfruttamento del lavoro. Aggiungono Brotini, Guggiari e Renzetti, complimentandosi con l’azione delle forze dell’ordine: “La situazione è in trasformazione, si sta passando da forme di caporalato pure ad altre più spurie, subdole, insidiose, tanto che a volte questo tipo di indagini hanno trovato difficoltà ad arrivare all’obiettivo. Il quadro è complesso: c’è chi usa le disoccupazioni agricole come forme di retribuzioni, c’è l’esigenza di tracciare le retribuzioni stesse, c’è la necessità di linee guida per indice di congruità di alcune filiere agricole. Ben vengano le indagini, noi siamo sempre pronti a vigilare e denunciare. La Cgil si è battuta l’anno scorso per far approvare in Parlamento nuove norme per colpire il caporalato; oggi, è sempre più necessario accompagnarle a una collaborazione ­ la più stretta possibile ­ tra sindacato, istituzioni e forze dell’ordine, tendendo n. 5 - 29 settembre 2017


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La promozione Teatro Puccini di Firenze, spettacoli con lo sconto per gli iscritti alla Cgil ore 21 TERESA MANNINO in SENTO LA TERRA GIRARE ­ giovedì 1 marzo ore 21 GEPPI CUCCIARI in PERFETTA ­ giovedì 15 marzo ore 21 SILVIO ORLANDO in LA SCUOLA ­ venerdì 6 aprile ore 21 Prezzi: Intero €187.00 ­ Ridotto iscritti CGIL €175.00

Teatro Puccini di Firenze ­ STAGIONE TEATRALE 2017/18 Pacchetti abbonamenti con tariffe ridotte iscritti CGIL ABBONAMENTO 12 SPETTACOLI – tipo A 18 Dodici spettacoli data e posto fisso SABINA GUZZANTI in PROIEZIONI DAL FUTURO – venerdì 27 ottobre ore 21 MICHELA MURGIA in QUASI GRAZIA ­ venerdì 3 novembre ore 21 ASCANIO CELESTINI in PUEBLO ­ giovedì 16 novembre ore 21 GIANMARCO TOGNAZZI e FRANCESCA MERLONI in GUARDIANA ­ venerdì 24 novembre ore 21 KATAKLO’ in EUREKA ­ venerdì 1 dicembre ore 21 NATALINO BALASSO e MARTA DALLA VIA in DELUSIONIST ­ mercoledì 13 dicembre ore 21 FAMILIE FLӦZ in TEATRO DELUSIO ­ venerdì 19 gennaio ore 21 LELLA COSTA e MARCO BILIANI in HUMAN ­ venerdì 16 febbraio ore 21 ALE e FRANZ in NEL NOSTRO PICCOLO ­ GABER,JANNACCI, MILANO ­ venerdì 23 febbraio

ABBONAMENTO tipo B ­ 8 spettacoli (4 fissi + 4 a scelta) Quattro spettacoli data fissa posto fisso: SABINA GUZZANTI in PROIEZIONI DAL FUTURO – sabato 28 ottobre ore 21 ASCANIO CELESTINI in PUEBLO ­ venerdì 17 novembre ore 21 FAMILIE FLӦZ in TEATRO DELUSIO ­ sabato 20 gennaio ore 21 LELLA COSTA e MARCO BILIANI in HUMAN ­ sabato 17 febbraio ore 21 + quattro spettacoli a scelta libera* Prezzi: Intero €142.00 ­ Ridotto iscritti CGIL €134.00 ABBONAMENTO tipo C ­ 8 spettacoli (4 fissi + 4 a scelta) Quattro spettacoli data fissa posto fisso: MICHELA MURGIA in QUASI GRAZIA ­ sabato 4 novembre ore 21 GIANMARCO TOGNAZZI e FRANCESCA MERLONI in GUARDIANA ­ sabato 25 novembre ore 21 ALE e FRANZ in NEL NOSTRO PICCOLO ­ GABER,JANNACCI, MILANO ­ sabato 24 febbraio ore 21 SCOPRI TUTTE LE OCCASIONI SU ABBONAMENTI E SPETTACOLI

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'INIZIATIVA "La scuola oltre le frontiere", docu­reportage di Flc Cgil La presentazione a Firenze e le interviste ai protagonisti GUARDA IL VIDEO

L'AGITAZIONE Agenzia delle Entrate, assemblea di protesta dei dipendenti "Riconoscere le peculiarità del personale" GUARDA IL VIDEO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'ANGOLO SPI/1 Una riflessione sul futuro del sindacato Interviste a Daniela Cappelli e Ivan Pedretti GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI/2 Il programma dei prossimi mesi dei pensionati toscani della Cgil La partita sulle pensioni, sulla casa e sulla non­autosufficienza GUARDA IL VIDEO

n. 5 - 29 settembre 2017


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La rubrica TUTTE LE NOVITA' SUL DIRITTO DEL LAVORO

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E' stato approvato il nuovo Codice anti mafia, Cgil soddisfatta La novità più rilevante riguarda il sequestro dei beni. Si allarga infatti il perimetro dei possibili destinatari cui possono essere applicate le misure di prevenzione personali e di natura patrimoniale: da un lato, a chi è indiziato di terrorismo o di assistenza agli associati a delinquere e, dall'altro, a chi è indiziato di associazione a delinquere finalizzata ad alcuni gravi delitti contro la pubblica amministrazione, tra cui peculato, corruzione propria e impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. “Colgo l'occasione – conclude Silvestri – per ringraziare tutte le compagne e i compagni che hanno seguito e compiuto questo tratto di strada lungo e impegnativo. Questa vicenda segnala quanto la Cgil sia stata lungimirante, sia per quanto riguarda i contenuti, sia per avere saputo aggregare fin dall'inizio un vasto schieramento di forze che è stato il nostro valore aggiunto”.

“È un giorno importante. Per la prima volta nella storia della Repubblica una legge di iniziativa popolare, seppure ampliata da altre di iniziativa PENSIONI parlamentare, arriva in porto e viene approvata dal Parlamento. Dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato”. Luciano Silvestri, responsabile Legalità della Cgil nazionale, commenta così su Rassegna Sindacale l'approvazione del codice Antimafia. “Avremo modo di riflettere con attenzione – aggiunge – su questa vicenda lunga quattro anni, anzi cinque se consideriamo il tempo che abbiamo dedicato a raccogliere le firme necessarie per presentare la proposta di iniziativa popolare Io Riattivo il Lavoro”. Il via libera definitivo è arrivato ieri sera (27 settembre) a Montecitorio, con 259 voti a favore, 107 GHISELLI: "IL GOVERNO RISPETTI contrari e 28 astenuti. Hanno detto no i deputati di LE INTESE". LE PROPOSTE CGIL­CISL­UIL Forza Italia, M5S e Fratelli d'Italia. Ad astenersi sono stati quelli della Lega e di Direzione Italia.

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In viaggio con... Già disponibili i primi tour verso i mercatini di Natale 1 giorno – Merano & Bolzano – 3 e 10 Dicembre Tutta la città si fa bella per accogliere l’evento e, di sera, le vie si illuminano di una magica atmosfera

1 giorno – Levico Terme – 8 Dicembre Il Mercatino di Natale è un’oasi naturale che abbraccia le tradizionali casette di legno nascoste tra gli alberi secolari

1 giorno – Gubbio – 8 Dicembre Mercatino di Natale a Gubbio nel suggestivo Villaggio di Babbo Natale ai piedi dell’Albero di Natale più grande del Mondo

DAL 3 AL 17 DICEMBRE PREZZI A PARTIRE DA 59 EURO

1 giorno – Candelara – 3 Dicembre Torna la festa dedicata alle candele. Ogni pomeriggio alle 17:30 e 18:30, il paese verrà illuminato solamente dalla luce di migliaia di candele

1 giorno – Ortisei – 3 e 17 Dicembre Ortisei, incastonata nel cuore delle Dolomiti, culla delle sculture in legno con un centro storico animato da piazzette, caffè e negozi

1 giorno – Torino – 9 Dicembre Durante il mese di dicembre nel Cortile del Maglio e in città vengono allestiti i caratteristici mercatini

1 giorno – San Marino – 10 Dicembre San Marino accende il “Natale delle meraviglie”, con eventi e appuntamenti natalizi

1 giorno – Milano – 10 Dicembre Si potranno visitare monumenti oppure girare tra mercatini, artisti di strada, alberi di Natale e Presepi SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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