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Numero 07/2014 - Anno 4
QUA ND O I L GI OC O S I F A D UR O Contrattazione sociale sempre più difficile ma la Toscana tiene botta: lo studio di Spi, Cgil, Fp e Ires. Meno accordi, più creatività pagine 4-5 In primo piano Politica: il nuovo governo e il rimpasto in giunta regionale pagine 2-3 Scuola, per la prima volta scioperano i prèsidi pagina 6 Tpl, buon risultato dell'adesione allo sciopero regionale pagina 7 Lucchini, la protesta degli operai mantiene l'altoforno acceso pagina 9 Emergenza clima: l'intervento di Sandra Cappellini pagina 13
La Newsletter settimanale
17.02.2014
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Editoriale
di Alessio Gramolati
Segretario Generale CGIL Toscana
La politica passi dal "chi" al "cosa" Il Paese non può più aspettare Il sistema industriale è al collasso. La disoccupazione aumenta, soprattutto quella giovanile. Il fisco soffoca i contribuenti onesti. Lavoratori e pensionati devono alzare le barricate per difendere i propri redditi. Tutte emergenze che la Cgil da tempo denuncia e per le quali avanza proposte concrete ai governi. In tutto questo, la politica è concentrata, come sempre più spesso accade, su chi debba stare al comando piuttosto che su cosa va fatto quando si è al comando. E, mentre si attendono i nomi o un po' di gossip sui nuovi potenti, il Paese aspetta, e con esso dovranno ancora aspettare le centinaia di tavoli di crisi industriale, i cittadini che ancora non hanno capito quali tasse pagare e come pagarle, la gente che aspetta gli ammortizzatori sociali. Prima, infatti, c'è il Palazzo e le sue esigenze, dal totoministri al totosottosegretari. Ma il punto non è “chi” governa: il punto è quali sono i programmi, i contenuti, gli obiettivi, insomma il senso di un esecutivo. Nello scorso dicembre come Cgil
abbiamo manifestato nelle piazze contro la Legge di Stabilità varata dall'esperienza di governo che si è appena conclusa. Sono passati due mesi e i problemi restano sempre tutti sul tavolo, anzi probabilmente si sono addirittura acuiti. Adesso il punto di non ritorno si avvicina, e l'auspicio è che la politica se ne accorga prima, non quando diventa troppo tardi. Per quanto ci riguarda, valuteremo ogni esecutivo sulla discontinuità rispetto al passato e su quanta importanza sarà data al lavoro: come si crea, come si difende, come ci si investe. Vedi tutti gli editoriali
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Il palazzo
Renzi è il nuovo premier incaricato Giunta regionale, si cambia significativo". Un "orizzonte" che "necessita di qualche giorno di tempo per sciogliere la riserva". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo aveva convocato alle 10.30. LEGGI TUTTO
LA CGIL
"Ho ricevuto l'incarico di provare a formare il nuovo governo, ho accettato con riserva per l'importanza e la rilevanza di questa sfida. Immaginiamo un allungamento della prospettiva politica, in questa situazione difficile metterò tutta l'energia e l'impegno di cui sono e siamo capaci. Domani inizieranno le mie consultazioni formali, abbiamo intenzione di lavorare in maniera molto seria sui contenuti". Al termine di un colloquio al Colle durato oltre un'ora, Matteo Renzi ha accettato con riserva come da prassi l'incarico di formare un nuovo governo. Con un tono di voce più misurato del solito e già istituzionale, dalla sala stampa del Quirinale il nuovo premier incaricato ha subito annunciato al Paese il programma serrato che intende darsi nei prossimi mesi: entro febbraio riforme elettorale e costituzionale. Poi, da marzo, lavoro e fisco: "Siamo ben consapevoli dei prossimi passaggi. Bisogna avere una straordinaria attenzione ai contenuti e alle scelte da fare", afferma Renzi. La piattaforma di governo, spiega poi, "prevede entro il mese di febbraio un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali e subito dopo a marzo immediatamente il lavoro, ad aprile la riforma della pubblica amministrazione, e a maggio il fisco". L'orizzonte naturale del nuovo esecutivo prosegue resta quello della "legislatura", per un "impegno serio e
CAMUSSO: "E' UNA SVOLTA? LO VEDREMO DAL PROGRAMMA" LEGGI TUTTO REGIONE: ECCO SACCARDI E BOBBIO Escono tre assessori dalla giunta regionale toscana. Lo annuncia il presidente Enrico Rossi, che ha deciso il rimpasto. A lasciare sono Salvatore Allocca (Prc), responsabile di welfare e politiche per la casa, Cristina Scaletti (Centro democratico), che aveva le deleghe per cultura, turismo e commercio e Stella Targetti, vicepresidente con delega alla scuola, all'università e ricerca e alla organizzazione degli uffici. Ad entrare è Stefania Saccardi, il cui nome gira ormai da giorni. Renziana, già vicesindaco di Firenze: sarà vicepresidente e assessore al welfare e avrà la delega a integrazione sociosanitaria, edilizia pubblica e pari opportunità. LEGGI TUTTO
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Lo studio Contrattazione sociale sempre più difficile: ma la Toscana regge diminuiscono gli accordi comunali, crescono quelli intercomunali. Tuttavia in Toscana il decremento della contrattazione sociale resta contenuto rispetto al dato nazionale, proprio grazie ai moltiplicati sforzi di parte sindacale (nuovi modelli di negoziazione e diversificazione degli accordi, ad esempio). Spi e Fp aumentano infine la loro presenza nelle attività contrattuali.
Mercoledì scorso, presso la sede di Cgil Toscana, è stato presentato il terzo rapporto rapporto sulla contrattazione sociale in Toscana (sul 2013), “Nuovi percorsi di contrattazione sociale”, a cura di Cgil Toscana, Spi Toscana, Fp Toscana, Ires Toscana: “In un periodo in cui le risorse delle amministrazioni pubbliche calano, in un contesto di postdemocrazia, il ruolo del sindacato a tutela degli interessi dei propri iscritti, degli anziani e delle fasce deboli è ancora più fondamentale”. L'ANALISI Il rapporto rivela che il 2013 ha registrato difficoltà crescenti per i sindacati nel mantenere i rapporti di contrattazione sociale con gli enti pubblici; l'apertura al confronto di molte amministrazioni si è ridotta (e spesso le firme degli accordi slittano perché slitta l'approvazione dei bilanci preventivi). I sindacati, per reazione, hanno intensificato il loro ruolo politico e di denuncia con carteggi e comunicati; da notare però che è aumentata la concertazione con le Asl. Se per due anni la contrattazione ha resistito in Toscana, nel 2013, per la prima volta nel triennio, c'è stata una flessione di popolazione e territori coperti: ma il calo è minore rispetto al biennio precedente, e i dati del 2013 restano migliori del 2009 e del 2010. Se poi
I FIRMATARI La maggior parte degli accordi vede firmatari i Confederali, i segretari provinciali e le leghe dei pensionati. La Confederazione è presente nel 77% degli accordi (nel 2012 era all'80%). Salgono i pensionati (dal 78% del 2012 all'87%) e la Fp (dal 3,3% del 2012 all'8,3%) IL LIVELLO DELL'ACCORDO Il livello dell'accordo più diffuso resta quello comunale, che però diminuisce dagli anni precedenti (65,7%, nel 2012 era il 79%). Aumentano gli accordi intercomunali (dal 9,8% del 2012 al 15,2%) e c'è il boom di quelli con le Asl (dall'1,6% del 2012 al 10,5%) LA PROPENSIONE CONTRATTUALE La crisi economica e quella dei Comuni hanno fatto sì che nel 2013 la contrattazione sociale in Toscana si sia ridotta. Nel 2013 gli accordi hanno riguardato 120 Comuni, rispetto ai 166 dell'anno prima. In Toscana ci sono 287 Comuni, dunque quelli coperti sono il 42% (nel 2012 erano il 58%, ma gli anni prima erano rispettivamente 35% e 37%). Popolazione coperta: nel 2013 è il 47% del totale (come nel 2010), nel 2012 era il 69%, nel 2012 il 60%. SEGUE A PAGINA 5
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Lo studio Contrattazione sociale, tra i territori è boom ad Arezzo. Le proposte Cgil SEGUE DA PAGINA 4 IL FOCUS SULLE PROVINCE Arezzo: primo posto per accordi siglati (32), per il 90% dei Comuni e il 65% della popolazione (lieve calo dovuto al mancato accordo col Comune di Arezzo). I segreti di un modello funzionante: l'uso diffuso di piattaforme e delibere, l'unità sindacale dei pensionati. Firenze: calano accordi e popolazione coperta (65%, dato comunque alto), ma le medie superano quelle regionali. 17 i Comuni coperti (il 39%; erano 31 nel 2012), 3 gli accordi con la Asl. Grosseto: 7 Comuni hanno siglato accordi (16 nel 2012), è coperto il 28% della popolazione. Punto di forza: firme congiunte di Confederali e dei tre sindacati dei pensionati. Livorno: ci sono stati accordi con 4 Comuni (3 in meno dell'anno prima), che coprono il 20% del totale e il 24% della popolazione. Si evidenzia l'alto livello di qualità delle intese raggiunte; dove non sono stati firmati accordi, la causa è stata spesso che gli enti volevano aumentare le tasse. Lucca: anche qui alta qualità degli accordi, che sono stati 18 di cui 14 comunali più 2 con l'Asl (nel 2012 gli accordi furono ben 29 ma dovuti ad una delibera eccezionale dell'Unione dei Comuni della Garfagnana). Da notare che il Comune di Lucca nel 2013, a differenza del passato, non ha firmato intese: anche questo ha fatto sì che la popolazione coperta sia calata in un anno dal 76% al 56%. Massa Carrara: 4 i Comuni coperti (c'è bassa tradizione di contrattazione sociale) ma tra questi c'è il capoluogo e ciò fa sì che venga coperto il 75% della popolazione. Pisa: 9 i Comuni coperti (nel 2012 erano 15). Cala anche la popolazione coperta: in un anno si va dal 65% al 29% (anche qui, pesa la sopravvenuta assenza del Comune capoluogo). Pistoia: zero accordi siglati nel 2013, all'apice di un
trend decrescente iniziato dal 2009 (quando furono 14). Nella crisi economica, gli enti locali si sono dimostrati chiusi al confronto coi sindacati. Prato: la provincia, a bassa tradizione di contrattazione sociale, si distingue per un protocollo di intesa che coinvolge i sindacati Confederali, la conferenza dei sindaci (5 Comuni su 7), la Società della Salute e la Asl in materia di programmazione di politiche sociosanitarie. Siena: 22 gli accordi coi Comuni, così come nel 2012 (è l'unica provincia che non registra cali se si eccettuano le due novità di Massa e Prato), ma la popolazione coperta cala dal 77% al 45% per la sopravvenuta assenza del Comune di Siena. CONCLUSIONI E PROPOSTE Le richieste più diffuse dei sindacati agli enti: difesa del reddito su tasse e tariffe, aumento della spesa sociale, fondi anticrisi. Se la crisi ha fatto diminuire i verbali, ha favorito però pragmaticità e concretezza. La contrattazione sociale evidenzia anche dei rischi: il rischio di genericità, il rischio di intese proforma, il rischio di corporativizzazione. Poi per le amministrazioni la contrattazione sociale è spesso una concessione e non un diritto e quindi possono interromperla unilateralmente. Alcune proposte: accordi più chiari e verificabili, ripensare il modello di piattaforma in un percorso negoziale democratico e vincolante, formalizzare la contrattazione dalla piattaforma alla delibera, comunicare i risultati della negoziazione, fare rete con le altre strutture della Cgil o con altri segmenti di società per contribuire come expertise, trovare nuovi strumenti per fare pressione sugli enti trattanti (pubblicità, volantini, liste o pagelle che valutino gli enti sulla base della loro disponibilità e trasparenza), agire a più livelli (locale, provinciale, regionale, nazionale, europeo) per aumentare gli interlocutori in caso di mancanze di dialogo.
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La protesta/1
I prèsidi incrociano le braccia L'assemblea di Flc Toscana SI SONO prima dati appuntamento sotto il provveditorato toscano, venerdì scorso. Poi tutti in presidio davanti alla Regione, in piazza Duomo. Per la scuola toscana è un inedito assoluto. Ieri materne, elementari, medie e superiori hanno fatto a meno delle loro figure guida: i presidi hanno scioperato. Una protesta organizzata da Flc Cgil Toscana per dire no alla decurtazione dello stipendio prevista dal Miur nelle stesse forme che poco tempo fa scatenarono le polemiche per i soldi tolti e poi ridati agli insegnanti italiani.
GUARDA IL VIDEO "Dovremo restituire un’indennità aggiuntiva che abbiamo percepito fra il 2012 e il 2013, in tutto 2.000 euro lordi dice Angela Pecetta, dirigente al liceo scientifico Rodolico Soldi che ci spettano da contratto nazionale, solo che improvvisamente il Mef dice di essersi sbagliato, li rivuole. È bene essere chiari, non chiediamo alcun aumento, non vogliamo privilegi, ma che ci venga assegnato ciò che ci spetta di diritto". Allo sciopero hanno partecipato oltre 100 presidi di tutta la Toscana di Cgil, Cisl, Uil e Snals. Non ha aderito l’Associazione nazionale presidi. Ma non è solo questo il motivo che li ha spinti in piazza. Sul piatto della contestazione i presidi hanno messo molti dei problemi irrisolti della scuola. «Il primo e più urgente riguarda le pulizie. Abbiamo aule, laboratori,
corridoi sempre più sporchi», denuncia Laura Chirici, preside a Calenzano. Dall’inizio dell’anno il servizio è affidato alla Dussmann. La multinazionale ha vinto la gara delle pulizia negli istituti scolastici del Paese con un ribasso d’asta del 50%. «Per gennaio e febbraio spiega Giacomo Forti, preside della Verdi di Firenze il Miur ha inviato un’integrazione all’azienda per coprire gli stessi livelli di servizio, ma le ditte per farlo hanno semplicemente chiesto ai propri addetti di lavorare con gli stessi tempi e ad organici ridotti, come se fossero già in atto le condizioni dell’appalto. È chiaro che così le scuole siano sporche». «Già adesso continua Chirici il “cencio” nelle scuole viene passato solo tre volte alla settimana e non più tutti i giorni come prima, dal primo di marzo la situazione diventerà esplosiva. L’appalto diventerà davvero operativo perché il Miur smetterà di inviare i soldi». LEGGI TUTTO
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La protesta/2
Tpl, buon risultato dell'adesione allo sciopero regionale integrativi, le parti sociali “dichiarano guerra” all'azienda e scendono in trincea, in attesa di conoscere il regime contrattuale che la Compagnia di trasporto pubblico locale su gomma delle province di Pisa, Lucca e Livorno applicherà a partire dal prossimo 10 marzo (la decisione dovrebbe essere comunicata mercoledì). LEGGI TUTTO
L'EMERGENZA Per oggi i sindacati dei trasporti toscani, tra cui la Filt Cgil Toscana, hanno indetto uno sciopero regionale di 24 ore proclamato a «sostegno delle vertenze aperte in Toscana e contro l'atteggiamento aggressivo delle aziende regionali che operano nel settore del trasporto pubblico locale, pubbliche e private, che con decisioni unilaterali, comprimono e mortificano pesantemente i diritti dei lavoratori». Questi i dati parziali sull'adesione allo sciopero. Firenze: Ataf 50%, Linea 95%. Livorno: 85% fascia mattutina. Siena: 80%. Intanto, dopo il fallimento della trattativa che ha visto contrapporsi la Ctt Nord e i sindacati per la formulazione dei nuovi contratti
LA PRESENTAZIONE
MALTEMPO, I CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE ALLUVIONATE GUARDA IL VIDEO L'APPUNTAMENTO
IL PRIMO RAPPORTO IRES 2014 RECORD DI CASSA INTEGRAZIONE
SEVES DI FIRENZE FABBRICA APERTA GARA DI CUCINA CON LO CHEF PICCHI
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La manifestazione One billion rising, tutti in piazza contro la violenza sulle donne
GUARDA IL VIDEO Il 14 febbraio 2013 la campagna One Billion Rising, ideata da Eve Ensler, ha spinto più di un miliardo di persone in tutto il mondo a danzare e manifestare contro le violenze subite dalle donne. Un anno dopo, la campagna 'One billion rising for justice Un miliardo per la giustizia' ha fissato un nuovo appuntamento il 14 febbraio 2014, per tornare a manifestare e chiedere giustizia affinché qualunque donna abbia il diritto di vivere al riparo dalla violenza e dall'abuso. Attivisti e associazioni da 169 paesi nel mondo hanno manifestato davanti a tribunali, istituzioni, posti di lavoro, università, scuole, strade e piazze. A Firenze circa 200 persone si sono ritrovate per ballare in piazza Santa Maria Novella: era presente il coordinamento donne Cgil Toscana.
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Piombino Lucchini, la mobilitazione paga Così l'altoforno resterà acceso ci deve garantire che viene rispettata pari dignità delle offerte", sottolinea il sindacalista. LEGGI TUTTO L'ORDINE DI MINERALI
Dopo un'assemblea di fabbrica le Rsu Lucchini hanno deciso martedì scorso di occupare la direzione dello stabilimento per il timore che non vengano ordinate le materie prime necessarie a mantenere in vita l'altoforno e di conseguenza l'attività produttiva dell'acciaieria. Le rappresentanze sindacali unitarie hanno deciso così l'occupazione, fino a quando non ci saranno certezze sull'acquisto di materie prime, invitando anche il commissario straordinario Piero Nardi a decidere quanto prima sulla scelta della migliore offerta presentata per rilevare l'acciaieria. I lavoratori del gruppo Lucchini di Piombino sono insomma sul piede di guerra e sono pronti alla mobilitazione, non escluso il ricorso allo sciopero. La decisione è all'esame della riunione del consiglio di fabbrica dopo che è scaduto il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti per l'acquisizione dello stabilimento. "Abbiamo a più riprese chiesto un'accelerazione del bando di gara per poter continuare l'attività produttiva, ora abbiamo il sospetto che qualcuno giochi in maniera sporca", dice Franco Gabrielli della Fiom. la preoccupazione è che si faccia decadere l'offerta fatta dall'imprenditore giordano Khaled al Habahbeh smantellando l'area a caldo. "Il governo
Alla fine la nave di minerale necessaria ad evitare il blocco dell’altoforno è stata ordinata. A riferirlo è Luciano Gabrielli della Fiom dopo che i lavoratori avevano annunciato uno sciopero per il pomeriggio se non avessero avuto garanzie in tal senso dal commissario straordinario dello stabilimento Piero Nardi. Oggi era considerato l’ultimo giorno utile per ordinare la nave. Il mancato ordinativo avrebbe anche tagliato fuori di fatto l’offerta per l’acquisizione dello stabilimento del gruppo arabo Smc che ha basato la sua partecipazione alla gara sul mantenimento dell’altoforno acceso. LEGGI TUTTO IL COMMISSARIO: "L'INVESTIMENTO DEGLI ARABI E' DA RECORD" LEGGI TUTTO
L'ELEZIONE
FIOM LIVORNESE, GABRIELLI CONFERMATO SEGRETARIO
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L'accordo
"Garanzie occupazionali e produttive" La Pirelli di Figline ha un futuro dell'unità produttiva. In ogni caso le eventuali azioni non potranno coinvolgere più del 15% dei lavoratori dello stabilimento e saranno finalizzate alla gestione di eventuali eccedenze con misure non traumatiche e concordate dalle organizzazioni sindacali. Pirelli garantirà inoltre un ordinativo di volumi di mercato in linea con quello del biennio 20122013 e farà sì che Bekaert incontri il Ministero entro maggio 2014, e le istituzioni Regionali, Provinciali, congiuntamente alle organizzazioni sindacali entro giugno 2014, al fine di presentare il piano industriale comprensivo degli investimenti previsti. Provincia e Regione si sono rese disponibili a metter a disposizione tutti gli strumenti volti a favorire le attività di ricerca, sviluppo e formazione. Venerdì si sono tenute in fabbrica le assemblee per presentare e far votare ai lavoratori l'ipotesi di accordo (il voto è stato favorevole). Ha così commentato Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil: "Riteniamo di aver raggiunto un ottimo accordo che fornisce garanzie occupazionali e certezza degli investimenti nel piano industriale di Bekaert". LEGGI TUTTO
Si è conclusaal tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico la trattativa relativa al passaggio dello stabilimento produttivo Pirelli di Figline Valdarno al concorrente belga Bekaert. Dopo la decisione del gruppo di concentrarsi sullo sviluppo dei pneumatici, la società aveva avviato già ad inizio 2013 un percorso finalizzato alla cessione del business Unit steel Cord. Nei giorni scorsi Pirelli ha concluso il processo di negoziazione esclusiva con la multinazionale belga Bekaert annunciato il 21 gennaio per il ramo d'azienda che produce la cordicella d'acciaio utilizzata per la realizzazione dei pneumatici, ma l'ufficialità del passaggio si avrà solo dopo il pronunciamento dell'Antitrust europeo sull'effettiva possibilità di cedere l'attività ad un diretto LA TARGETTI concorrente. La cessione, riguarderebbe non solo lo stabilimento di Figline, dove sono attualmente impiegati 396 dipendenti, ma tutti quelli interessati dall'assetto industriale, ovvero anche Brasile, Cina, Romania e Turchia. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito le loro richieste e l'azienda si è impegnata a fare in modo che l'acquirente per 36 mesi (che scadranno il 31 dicembre 2017) non proceda a dismissioni delle attività di ricerca, SUL PIANO INDUSTRIALE produzione e direzione o a procedure di riduzione del LA FIOM METTE I PALETTI personale, salvo quelle che si rendano necessarie a mantenere gli attuali livelli di efficienza e competitività LEGGI TUTTO
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La vertenza
Maggio, i dirigenti si aumentano lo stipendio. I sindacati: "Amarezza" pericoloso, che è a coloro che hanno visto decurtato il proprio stipendio (peraltro tra i più bassi d'Italia), lo hanno ricevuto dopo continui, lunghi e tutt'ora presenti ritardi, hanno affrontato la situazione con grande maturità e senso di responsabilità senza un'ora di sciopero, è a coloro, ai lavoratori, che va imputato di non aver lavorato al meglio. I fatti parlano in modo diverso, il successo delle recite di Nabucco e Butterfly lo dimostrano''. Amarezza: questo il sentimento espresso in una nota LA FIRMA dalla Rsa dei lavoratori del Maggio musicale fiorentino e da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal, in merito agli aumenti salariali per le figure apicali e dirigenziali della Fondazione lirica. I sindacati rilevavano che ''i lavoratori della Fondazione, per riparare ad una situazione critica da essi non provocata, ma certamente generata da scelte e comportamenti altrui, hanno rinunciato a parte dei loro stipendi, accettato, nonostante il QUALITA' DEI SERVIZI PUBBLICI depauperamento salariale, una maggiore flessibilità TAVOLO REGIONEANCICONSUMATORI negli orari e nelle condizioni di lavoro'' e a breve si vedranno ''trasferiti, in un consistente numero, in altre realtà lavorative ancora oggi non ben definite''. A GUARDA IL VIDEO fronte di tutto ciò, si rileva, ''la Direzione del Teatro ha ritenuto opportuno accordare aumenti salariali non IL LUTTO curante del contesto appena descritto e in cui essa stessa opera. L'impatto fortemente demotivante che questa decisione sta producendo su tutti i lavoratori, non tanto per la sostanza, ma quanto per modi e tempi in cui è stata realizzata, si ritiene non debba essere assolutamente da sottovalutare. Parlare genericamente di motivi meritocratici, sui quali non si vogliono esprimere giudizi, o fare riferimento ad altre ADDIO AL PITTORE realtà del panorama lirico sinfonico nazionale per GIULIANO GHELLI giustificare gli aumenti salariali attribuiti alle figure dirigenziali significa sostenere un sillogismo
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Info Lavoro, a Pisa giovani a confronto con Simoncini e Quiriconi LAVORO FORMAZIONE AUTONOMIA I giovani a confronto con Giancarlo Simoncini (assessore regionale al lavoro) Domani martedì 18 febbraio Circolo Arci Borderline via Vernaccini 7, Pisa Inizio ore 17,30 Conclude i lavori DANIELE QUIRICONI (segreteria regionale Cgil Toscana) Ore 20 aperitivo
"Oltre le appartenenze": il libro sulla Cgil e l'immigrazione Presentazione di "Oltre le appartenenze Immigrazione straniera e CGIL" di Alberto Tassinari Partecipano: Alberto Tassinari Jacopo Storni (giornalista di Corriere Fiorentino e Corriere della Sera) Andrea Spini (Università di Firenze Mauro Fuso (Cgil Firenze) Elena Baragli (associazione Nosotras) 19 febbraio, ore 1719, Biblioteca Nova Isolotto, via Chiusi 4/3 a Firenze
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L'intervento Se non rispettiamo questo pianeta l'emergenza clima sarà la normalità SANDRA CAPPELLINI (Segreteria regionale Cgil Toscana)
Nelle ultime settimane, ascoltando telegiornali, leggendo articoli e riviste, si ridiscute nostro malgrado di disastri, alluvioni, smottamenti e frane portati da piogge incessanti arrivate in poche ore. Siamo rimasti tutti attoniti nell'assistere ad immagini più gravi di quelle che si poteva solo immaginare nel momento in cui il fiume Era ha rotto gli argini, e l'acqua ha invaso campi, strade, aziende e case. La Toscana ha chiesto, come altre Regioni, lo Stato di emergenza per le zone colpite dalla recente alluvione, per riuscire in questo modo a dare un sostegno immediato alle popolazioni. L'Arno, per l'ennesima volta, ha fatto paura. I cambiamenti climatici sono tornati ad essere i protagonisti delle nostre discussioni, di dibattiti, di grandi verità e analisi: destinate a portarci dove? Per secoli l'uomo ha sfruttato e piegato la natura a suo piacimento, traendone vantaggi immediati. Il successivo sviluppo industriale e tecnologico ha contribuito a modificare l'ambiente circostante deteriorandolo in maniera irreversibile. La gravità della situazione ambientale ha fatto sì che, dopo anni di indifferenza quasi generalizzata, dove solo poche avanguardie lanciavano inascoltati appelli, la questione è stata finalmente riconosciuta come
un problema di importanza primaria. Il modello di sviluppo industriale, che domina nella maggior parte dei Paesi ad economia avanzata, risulta così come il maggior imputato dell'attuale stato di degrado. Riflettiamo sul fatto che il modello capitalista, basato sulla crescita ad oltranza necessaria alla sopravvivenza stessa del sistema e sulla necessità di avere tutti di più ma non tutti il giusto, non poteva e non può certo contenere modelli economici rispettosi della necessità di ridurre il consumo energetico e la tutela per le risorse. Alla società dello spreco deve sostituirsi una società in cui produzione e consumo siano parte di un processo rispettoso dei cicli naturali. Siamo, però, arrivati al momento in cui il rimedio agli attuali danni ambientali, e la messa in opera di forme di prevenzione del degrado, comportano già lo stanziamento di ingenti somme di denaro apparentemente improduttive ma destinate ai bisogni reali dell'uomo. Ci sono dei limiti oggettivi che la popolazione mondiale sarà costretta a darsi per la sopravvivenza del pianeta, e per la redistribuzione delle ricchezze tra il Nord e il Sud del mondo. Oltre a pontificare nelle emergenze e a fare dichiarazioni estremiste, le politiche mondiali, europee ed italiane dovrebbe davvero dare risposte e iniziare ad investire per salvare il nostro patrimonio, il patrimonio dell'intera umanità. Leonardo da Vinci scriveva: “L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene”. Così il tempo presente. E quello che ancora non abbiamo è una visione del futuro.
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Rappresentanza
Il focus sull'intesa del 10 gennaio Cosa dice, cosa è vero e cosa è falso categoria, si assumono i dati associativi (deleghe relative ai contributi sindacali conferite dai lavoratori) e i dati elettorali ((voti espressi)) ottenuti in occasione delle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie. LEGGI TUTTO IL FUMETTO IL PROTOCOLLO Con la presente intesa Cgil, Cisl, Uil e Confindustria intendono dare applicazione all'accordo del 28 giugno 2011 in materia di rappresentanza e rappresentativita per la stipula dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, fissando i principi ai quali ispirare la regolamentazione attuativa e Ie necessarie convenzioni con gli enti interessati. Le disposizioni della presente intesa si applicano aile Organizzazioni firmatarie e sono inscindibili in ogni parte. Misurazione della rappresentatività: 1. Come definito al punto 1 dell'accordo 28 giugno 2011, la certificazione della rappresentatlvità delle organizzazioni sindacali, ai fini della contrattazione collettiva di categoria, assume i dati associativi riferiti aile deleghe relative ai contributi sindacali conferite da lavoratrici e lavoratori e i consensi ottenuti (voti espressi) dalle organizzazioni sindacali in occasione delle elezioni delle RSU. LEGGI TUTTO IL TESTO UNICO
LEGGI TUTTO
Per la misura e la certificazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali aderenti alle Confederazioni firmatarie dell’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011, del Protocollo d’intesa del 31 maggio 2013 e del presente Accordo, ai fini della contrattazione collettiva nazionale di
IL TESTO COMPARATO Un confronto tra i contenuti dell'accordo e il testo unico per fare chiarezza . LEGGI TUTTO SCARICA TUTTI I PDF
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Il Congresso
Camere del lavoro, categorie, regionale: ecco tutte le date marzo (Cappellini); Lucca: 67 marzo (Quiriconi); Massa Carrara: 67 marzo (Angelini); Pisa: 67 marzo (Marongiu); Pistoia: 45 marzo (Gramolati); Prato: 56 marzo (Quiriconi); Siena: 67 marzo (circolo Arci Sovicille, Gramolati)
Sono due i documenti in discussione al XVII Congresso della Cgil. Il primo documento "Il lavoro decide il futuro" (LEGGI TUTTO), vede come prima firmataria Susanna Camusso ed è stato sottoscritto da tutti i componenti del direttivo, ad eccezione di LE DATE TOSCANE: CATEGORIE Giorgio Cremaschi (primo firmatario) e altri 5 componenti che hanno sottoscritto un secondo Fiom: 10 marzo (Piombino, Quiriconi); Flai: 12 marzo documento il cui titolo è "Il sindacato è un'altra cosa" (Cappellini); Filt: 111213 marzo (Quiriconi); Fp: 11 (LEGGI TUTTO). Il XVII Congresso della Cgil vedrà 12 marzo (Gramolati); Filcams: 1011 marzo la sua conclusione a Rimini il 6, 7 e 8 maggio 2014. (Angelini); Fillea: 12 marzo (Gramolati); Filctem: 10 Il calendario prevede lo svolgimento: delle 11 marzo (Marigolli); Fisac: 12 marzo (Marigolli); Flc: assemblee congressuali di base dal 7 gennaio al 21 1011 marzo (Cappellini); Spi: 1314 marzo febbraio 2014; dei congressi delle categorie (Gramolati); Nidil Firenze: 22 febbraio; Silp: 11 marzo territoriali, delle camere del lavoro territoriali, delle (sede Cgil Toscana) camere del lavoro metropolitane e delle categorie regionali entro il 15 marzo 2014; dei congressi delle LA POLEMICA CGIL regionali dal 17 marzo al 29 marzo 2014 (la Toscana lo farà il 1819 marzo a Piombino); dei congressi delle categorie nazionali dal 31 marzo al 17 aprile 2014 e, successivamente, del congresso nazionale dello SPI CGIL; del congresso della CGIL Nazionale nei giorni 6, 7 e 8 maggio 2014. LE DATE TOSCANE: CAMERE DEL LAVORO
A MILANO SCONTRO TRA CREMASCHI E SEGRETERIA
Arezzo: 67 marzo (Marigolli); Firenze: 67 marzo (Barbi); Grosseto: 56 marzo (Angelini); Livorno: 67 n. 07 - 17 febbraio 2014
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube IL PROGETTO La filiera toscana "Legno Edilizia Mediterraneo" Regione, Uncem e Confindustria per valorizzare le peculiaritĂ
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L'INDAGINE Il 90% dei bimbi toscani preferirebbe fare l'orto a guardare la tv L'indagine condotta da Coldiretti Toscana e tutti i risultati
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n. 07 - 17 febbraio 2014
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La rubrica LICENZIARE PER MOTIVI ECONOMICI SOLO PER VOLONTA' RIORGANIZZATIVA Il licenziamento per motivi economici, come ben noto, si verifica quando, per oggettive ragioni di riorganizzazione aziendale, il datore di lavoro è costretto a privarsi di alcuni tra i suoi dipendenti che non può utilmente reimpiegare in altri comparti della sua attività. Risulta quindi essenziale determinare quali sono, ai sensi dell’art. 3 L. 604/1966, quelle “ragioni inerenti l’attività produttiva, l’organizzazione del lavoro ed il regolare funzionamento di essa” che legittimano il licenziamento. In proposito, la Corte di Cassazione, sez. lavoro, con sentenza n. 20918 depositata il 12 settembre 2013 ha statuito che quel che rileva, al fine della sussistenza di una condizione di oggettiva difficoltà finanziaria tale da giustificare il licenziamento, è il fatturato dell’intera impresa in crisi non essendo sufficiente l’analisi solo di quello del settore di appartenenza del lavoratore licenziato. Nel caso di specie un dipendente di una nota azienda cosmetica, inquadrato nella categoria dei Quadri, era stato licenziato a causa di una grave crisi economica che da anni affliggeva la società. Sennonché, si difendeva, il settore da questi gestito era l’unico che continuasse a produrre degli utili. Risultato soccombente in primo grado, avverso la decisione del giudice di prime cure il lavoratore ricorreva quindi alla Corte di Appello la quale, esaminati i bilanci aziendali degli ultimi anni, espressamente statuiva che, “ai fini della sussistenza di una condizione di oggettiva difficoltà finanziaria, tale da giustificare il licenziamento,
quel che conta è il fatturato dell’intera impresa non quello del settore di appartenenza del lavoratore licenziato, tanto più che, per far fronte alla crisi, l’azienda nell’esercizio della propria discrezionalità può scegliere anche di ridurre i costi in settori che sono dì per sé produttivi e, quindi, non richiedono particolare attenzione”. Il lavoratore ricorreva allora in Cassazione, ma anche gli Ermellini ne respingevano il ricorso richiamando varie sentenze della Corte stessa sul tema e ricordando che “il motivo oggettivo di licenziamento determinato da ragioni inerenti all’attività produttiva … è rimesso alla valutazione del datore di lavoro, …, atteso che tale scelta è espressione della libertà di iniziativa economica … al giudice spetta il controllo della reale sussistenza del motivo addotto dall’imprenditore, sicché non è sindacabile nei suoi profili di congruità ed opportunità la scelta imprenditoriale …, sempre che risulti l’effettività e la non pretestuosità del riassetto organizzativo operato, non essendo neanche necessario, ai fini della configurabilità del giustificato motivo, che vengano soppresse tutte le mansioni in precedenza attribuite al lavoratore licenziato, ben potendo le stesse essere solo diversamente ripartite ed attribuite (vedi, fra le molte: Cass. 23 ottobre 2001, n. 13021; …)”. La Suprema Corte ha riconosciuto la legittimità del provvedimento espulsivo ritenendo dimostrato che la diminuzione delle entrate dell’azienda nel suo complesso – nel triennio di riferimento – è stata effettiva e non simulata o pretestuosa.
a cura dello Studio Rusconi
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
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NonSoloToscana
Alternanza scuola-lavoro all'Enel La Filctem: "Un accordo innovativo" contratto di apprendistato in alternanza scuola lavoro, che prevede un percorso di studio concordato tra scuola e azienda. Coinvolgerà sperimentalmente circa 150 studenti di istituti tecnici industriali in 6 apposite classi suddivise tra Nord, Centro, Sud che, a partire dal 4° anno, verranno assunti dall'azienda pur continuando a frequentare il biennio scolastico al fine di conseguire il diploma e la valutazione di merito del percorso effettuato. LEGGI TUTTO Arriva il contratto di apprendistato nell'alternanza scuolalavoro, che prevede un percorso di studio concordato tra scuola e azienda. Coinvolge 150 studenti in modo sperimentale. Miceli (Filctem): "Bene intesa, il governo emani subito le norme attuative". Arriva dunque un'intesa tra Enel e sindacati sull'alternanza scuola lavoro, definita "un accordo innovativo" dai sindacati di categoria. E' quanto si legge in una nota, diffusa oggi (14 febbraio) dalla Filctem Cgil. “E' un accordo innovativo, di stampo europeo, perché apre la via ad un diverso rapporto tra scuola e lavoro. Giovani ancora non maggiorenni verranno selezionati e diventeranno dipendenti dell'Enel. L'impresa, dunque, entra in classe e forma giovani in età scolare. Adesso tocca al Governo al quale spetta di fare subito un decreto attuativo che consenta l'adeguamento dei programmi scolastici per poter partire fin dal prossimo anno scolastico”: a dirlo è Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, subito dopo la firma dell'accordo tra il Gruppo Enel e i sindacati del settore Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil su una prima sperimentazione nel nostro paese dell'alternanza scuolalavoro, che coglie l'opportunità offerta dalle recenti misure varate dal “decreto Istruzione”. Di che si tratta? L'importante novità, spiega il sindacato, è costituita dall'utilizzo del
LA TRATTATIVA
ALITALIA, C'E' L'INTESA SULLA GESTIONE DEGLI ESUBERI LEGGI TUTTO L'APPELLO
"ANCHE I CERAMISTI HANNO DIRITTO AL RINNOVO DEL CONTRATTO"
n. 07 - 17 febbraio 2014
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana INFINITI
AMORI
Autori: a cura di Barbara Mapelli Alessio Miceli. Parole chiave: società sentimenti orientamento sessuale immigrazione donne cultura politica cultura antropologia. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: gennaio 2014. Pagine: 320. ISBN: 8823018181 Quanti sono gli amori possibili? Tendenzialmente infiniti, come le soggettività. Le culture e i vissuti individuali sono molto diversi per gli amori tra donne e uomini, per donne che amano donne, per uomini che amano uomini, per le esperienze transessuali. E che dire dell’amore nei contesti spesso tragici delle migrazioni? Ne scrivono, oltre a Barbara Mapelli e Alessio Miceli, Lea Melandri, Maria Grazia Manfredonia, Laura Menin, Andrea Pini, Isabella Peretti, Porpora Marcasciano; e lo raccontano le 10 storie di donne e le 10 storie di uomini.
IL
LA FONTAINE CRISI, SINISTRA, PARTITO
PIPISTRELLO DI
Autore: Luigi Agostini (prefazione di Riccardo Terzi e PierLuigi Albini). Parole chiave: sinistra politica interna politica centrosinistra. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: gennaio 2014. Pagine: 240. ISBN: 8823018242 Se il 1989 sembrava aver segnato la sconfitta storica ndel socialismo sovietico, l’esplosione della grande crisi riapre il discorso capitalismo/socialismo. La sinistra italiana, attardata nel suo duello ventennale con il fenomeno Berlusconi, non ha colto nell’esplosione della crisi l’occasione e la necessità di una sua generale ridefinizione. Il libro propone la strategia versoi una formapartito che, come il mitico pipistrello di La Fontaine, sappia essere, di volta in volta, roditore e uccello, sia cioè capace di aderire a tutte le pieghe della condizione sociale.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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La novità Promoturismo ha un nuovo sito La vacanza si prenota con un click
Promoturismo, il tour operator di Cgil Toscana, ha inaugurato il suo nuovo sito: www.promoturismo.it. Viaggi individuali, sociali, di nozze, di gruppo, con una vasta gamma di offerte e opportunità (vacanze organizzate in ogni dettaglio). Il nuovo sito, che ha una grafica rivoluzionata, permette di personalizzare il viaggio a seconda delle proprie esigenze e dei propri interessi e di prenotare in tempo reale approfittando delle offerte. Il sito contiene anche fotogallery e una guida sui paesi visitati. Promoturismo lancia una rosa di possibilità mirate per un viaggio qualche giorno intorno a Capodanno (in questo peridodo) ma non solo: si va da città d'arte come Budapest, Praga e Barcellona fino alle crociere (Andalusia, Puglia, Croazia, Ischia) e ai paesi esotici (Birmania, Iran, India). Possibili anche prenotazioni per San Valentino, gite da un giorno, viaggi per partecipazioni a programmi tv. Prezzi dei viaggi: da 60 euro in su.
SPOLETO E SAN MARCELLO PER LA FESTA DELLA DONNA LE GITE DA UN GIORNO IN PROGRAMMI TV ("AFFARI TUOI" E "PROVA DEL CUOCO") LE CITTA' D'ARTE EUROPEE E LE METE ESOTICHE SCARICA LE OFFERTE DI PRIMAVERA
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE TRE AIUTI CONCRETI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITOMICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
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L'ESPOSIZIONE "CITTA', LOTTE, DIRITTI LA FIRENZE OPERAIA E INDUSTRIALE” LA MOSTRA FOTOGRAFICA CURATA DALLA FIOM DI FIRENZE E' VISITABILE FINO A MARTEDI' ALLE OBLATE: SI RACCONTA LA STORIA DELLE LOTTE DEI METALMECCANICI FIORENTINI DAGLI ANNI '60 AD OGGI LEGGI TUTTO GUARDA IL VIDEO
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In breve
Opg di Montelupo, altri due agenti aggrediti L'allarme della Fp: "Situazione insostenibile" "Due aggressioni in 24 ore all'OPG di Montelupo, domenica 9 febbraio e lunedì 10 febbraio 2014". A dirlo è Donato Petrizzo, responsabile giustizia della Funzione Pubblica Cgil di Firenze, in una nota stampa. "Questi fatti, gli ennesimi commenta , rendono non più rinviabile decidere del destino dell'OPG: non è più possibile restare in mezzo al guado.. Il Ministero della Giustizia e la Regione Toscana devono dirci cosa intendono fare... L'OPG doveva chiudere il primo aprile 2013, termine prorogato al primo aprile 2014 e ora ulteriormente prorogato di altri 3 anni. Questa incertezza sul futuro della struttura ha prodotto una situazione lavorativa non più sostenibile. Ai carichi di lavoro prosegue , sempre più gravosi, a fronte di un personale insufficiente, si fa fronte solo grazie allo spirito di sacrifico e alla professionalità dei lavoratori del corpo di Polizia Penitenziaria. La FP CGIL esprime la propria solidarietà agli agenti aggrediti. E' indispensabile garantire la sicurezza all'interno dell'OPG". LEGGI TUTTO
La Cgil nazionale: a gennaio 440mila lavoratori in Cassa integrazione, persi 311 milioni di euro Oltre 440 mila lavoratori coinvolti in processi di cassa integrazione a zero ore a gennaio che hanno subito un taglio del reddito di 311 milioni di euro, ovvero 700 euro in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore. Il tutto frutto delle 81 milioni di ore di cig, richieste e autorizzate, registrate lo scorso mese. Questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto della Cgil di gennaio sulla cassa integrazione, frutto di elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig del sindacato. “E’ ancora piena e drammatica emergenza sul fronte lavoro”, osserva il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, nell’invitare il prossimo governo “a dare un segnale di decisa discontinuità rispetto al passato, che produca effettivi e determinanti cambiamenti, mettendo al centro della sua agenda politica il lavoro”. Il paese, conclude la dirigente sindacale, “ha urgente bisogno di una prospettiva positiva e praticabile che non può prescindere dalla difesa e dalla creazione di lavoro”. Dati cig gennaio – Il rapporto della Cgil segnala come la richiesta di cassa a gennaio sia stata pari a 81.364.033, in riduzione sul mese precedente del 5,28%, così come su gennaio dello scorso anno (10,36%). Rimane quindi senza variazioni la richiesta media di ore pari a 80 milioni di ore al mese costante a partire da gennaio 2009, così come elevata l’incidenza delle ore di cig per lavoratore occupato nell'industria. LEGGI TUTTO
Cave Apuane, Confindustria Massa lancia un monito: "Il comparto è in ginocchio" Gli industriali massesi lanciano un allarme sulla situazione della cave Apuane. "La nuova legge regionale metterà un intero comparto in ginocchio; non siamo preoccupati soltanto per l'attività estrattiva all'interno del Parco delle Apuane, ma anche per quella di tutte le nostre cave del distretto ApuoVersiliese. Leggendo la delibera si percepisce che la legge guarda in prospettiva". A parlare è Andrea Balestri direttore dell'Associazione Industriali di Massa Carrara, molto critico sulla delibera che a breve andrà in approvazione in consiglio regionale: "Testo molto tecnico, linguaggio quasi incomprensibile, come se non si volesse far capire a noi cosa nascondesse veramente il provvedimento". Balestri critica anche il metodo adottato dalla Regione: " Ci voleva concertazione, ci aspettavamo un tavolo con le associazioni di categoria". Il direttore dell'Assoindustriali conferma i dati del presidente del parco Alberto Putamorsi e ne aggiunge altri: "1500 famiglie a rischio perché legate all'attività estrattiva all'interno del parco delle Apuane; 100 milioni il valore dei marmi derivante da quelle cave, 1/3 del business dell'intero distretto Apuo Versiliese, senza contare le circa 50 mila persone che ogni anno visitano le nostre cave, molto più di quanto visitino il parco, e che muovono turismo e attrazione. Lo scenario è desolante". LEGGI TUTTO
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