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ANNO XXVIII - N.01 GENNAIO 2013 - stampato il 07/01/2013

VALPOLICELLA

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Il 18 novembre scorso è stato depositato a Marano il nuovo Pat, Piano di Assetto territoriale. Molto dura la reazione della minoranza, che tempestivamente si è mossa, organizzando un’assemblea pubblica nella serata di giovedì 29 novembre. Diverse le obiezioni avanzate in particolare dal capogruppo di minoranza, Paolo Zardini: «alle porte della frazione più popolosa di Marano si distruggono 60 mila metri quadrati di vigneto pregiato (20 campi veronesi) per fare posto ad una Zai su cui, in base al normale indice di edificabilità, si potrebbero costruire 30 mila metri quadrati di capannoni». Da parte sua il sindaco di Marano, Simone Venturini, interviene a nome dell’amministrazione comunale con alcune precisazioni. segue a pagina 19

SAN PIETRO IN CARIANO

TAV IN VALDADIGE

Novità per San Pietro in Cariano: da una delibera della Giunta regionale del novembre 2012, si è appreso per certa la costruzione in via dell'Artigianato, nella zona industriale di San Pietro in Cariano, di un impianto ad olio per la produzione di 840 Kwh di energia elettrica e 2.000 KWh di energia termica. La richiesta, per ottenere l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio, era stata avanzata alla Regione Veneto dalla Svicat Energy srl nel febbraio 2011. Il mese successivo si è tenuta in Regione una prima riunione alla quale erano presenti, oltre ai tecnici della ditta ed ai funzionari della Regione e della Provincia di Verona, anche i rappresentati del Comune di San Pietro in Cariano.

E’ stato presentato nella sede della Provincia di Verona uno studio di fattibilità relativo all’alta capacità ferroviaria in Val d’Adige: la cosiddetta T.A.V. Cinque le ipotesi di tracciato prospettate ai rappresentanti convenuti. La Provincia di Verona, la Regione Veneto e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. hanno stabilito di elaborare uno studio della tratta ferroviaria compresa tra il confine con la Provincia Autonoma di Trento e l’abitato di Pescantina, chiamato lotto 6 di completamento, il quale riguarda il territorio della Valdadige, all’interno del progetto del corridoio 1 Berlino Palermo.

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le vostre

Lettere Gennaio 2013

Viva l’Italia

COMPENSI

“... tutti italiani!” Caro Direttore, leggo che gli ambasciatori della Repubblica percepiscono circa 300mila euro netti, ripeto netti, all’anno: quello a Parigi 320mila. Novecento e passa tra ambasciatori e gerarchie di minor grado della diplomazia italiana all’estero, non tutti a 25mila netti al mese, ma certo nessuno a cinquemila e neanche a diecimila. La Regione Sicilia e quella Lazio, insomma, Lombardo e la Polverini, hanno gratificato i loro dirigenti amministrativi di un premio di produzione uguale per tutti, circa 50mila euro in Sicilia. Uguale per tutti, quando la legge consentiva, anzi consigliava di differenziare i premi a seconda del merito, dell’efficienza, insomma del lavoro svolto. Invece in Sicilia 50mila a tutti, son tutti bravissimi, infatti la Sicilia non è riuscita a spen-

dere circa 6 miliardi di fondi europei. Deve essere stata colpa dei marosi e delle piogge, non certo dei dirigenti della Regione Sicilia. Nel Lazio i premi sono stati minori ma anche qui uguali per tutti, infatti come si sa la Regione Lazio è uno specchio di buona amministrazione: la Sanità, i rifiuti, i trasporti…Tra i 31 manager assunti dalla Regione Lombardia senza pubblicazione e pubblicità del concorso, insomma assunti di fatto per chiamata, ce ne sono più d’uno vicini a Comunione e Liberazione, guarda caso lo stesso indirizzo culturale e organizzativo di Roberto Formigoni. Ma passi, ogni Regione è Italia, gli amici e vicini sono stati gratificati di stipendi sempre intorno ai 200mila annui, insomma diecimila al mese abbondanti, molto abbondanti.

Apprendo che la Regione Puglia di Vendola i suoi manager li paga probabilmente di meno ma li fa ruotare come dervisci, sarà un modo di sinistra per aumentare l’occupazione. E’ l’Italia che gira attorno al “datemi un partito che mi faccia pagare senza sconti tutte le tasse, la scuola, l’università, gli ospedali, la casa di proprietà”…Ma questo e questi non li voglio pagare più, non voglio pagare più chi se non guadagna almeno 10/15mila al mese si sente un pezzente e dice di essere al servizio del pubblico, di star facendo pubblica funzione. Se un partito mi dice che questa è spesa sociale, allora quel partito, qualunque sia, è un partito complice. Viva l'Italia ! Umberto Brusco Bardolino

SIAMO TUTTI FARABUTTI?

“La replica di un lettore” Egregi Signori, invio le mie osservazioni in merito all'articolo "Siamo tutti farabutti ?", apparso a pagina 3 su "L'Altro Giornale" di dicembre 2012, con firma di Adriano Reggiani. Reggiani esprime delle opinioni che non condivido: - egli auspica che lo Stato faccia il proprio lavoro di controllo e prevenzione degli illeciti, ma non accetta controlli su movimenti bancari e sulla proprietà di auto di lusso: io ritengo invece che questi controlli siano necessari, e quindi sono favorevole a questo, è ora di porre un limite al "nero" che sta circolando (o forse Reggiani non ne è al corrente?). - secondo Reggiani, c'è il terrore di parlare al telefo-

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no: ma quando mai? Io parlo senza alcun timore al telefono, ma comprendo che chi ha qualcosa da nascondere (di illecito) non voglia le intercettazioni. Reggiani, le persone "normali" non hanno di questi timori! Cosa avete da nascondere, che non ne volete parlare al telefono ? - invece di scrivere di falsi problemi, che riguardano

solo una parte di cittadini (e non certo la parte più rispettosa delle leggi), Reggiani dovrebbe promuovere una campagna che potrebbe interessare tutti i cittadini: agire per arrivare a limitare i compensi dei politici (parlamentari e non). Questa sì è la cosa scandalosa qui in Italia. Ringrazio per l'ospitalità. Bertagna Mauro

Per le vostre lettere scrivete a: articoli@laltrogiornalevr.it

Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere a quanto pubblicato

ANNO NUOVO … Il 2013 si preannuncia interessante. Le elezioni politiche di fine febbraio daranno una scossa, spero positiva, al quadro generale. A sentire alcuni esperti l’economia italiana si dovrebbe riprendere nella seconda metà dell’anno. Tutti si dicono interessati, pur con ricette diverse, a trovare soluzioni per la disoccupazione e i giovani. L’importante è ridare fiducia e serenità agli Italiani, in particolare agli imprenditori che con la loro attività sostengono l’economia.

a cura di Adriano Reggiani

Troppo spesso, da parte di chi è autore di sprechi e ruberie colossali, si è addossato al piccolo commerciante e artigiano la responsabilità del dissesto del bilancio pubblico italiano. Per noi de L’Altro Giornale che siamo in “trincea” dal 1986, il 2013 porta una novità: l’intestazione delle prime pagine del giornale, finora chiamate Dialogo diventa “LE VOSTRE LETTERE”. Questo perché spesso riceviamo telefonate di contestazione relativamente a quanto pubblicato, attribuendo al giornale una linea politica, religiosa o ideologica che non ci appartiene. Chi non è inserito nella lavorazione di un giornale può pensare che vi siano strane e occulte regie di potere. Nulla di tutto questo: solo la volontà di dare spazio, con i limiti posti dalla legge e dal buon senso, a chiunque voglia far conoscere agli altri il proprio pensiero e mettere in discussione le proprie idee. Buon 2013 e W l’Italia.



le vostre Lettere

PONTE TIBETANO

SAN VITO

MULTE

“Disagi e ... speranze” “Qual è la strada” Gentile Direttore, volevamo a profittare del suo giornale per rispondere al Sindaco di Negrar Giorgio Dal Negro in merito all'articolo apparso il mese scorso riguardante il caseggiato di S.Vito di Negrar ed altri problemi limitrofi. Il Sindaco afferma che a breve la situazione di degrado (che va avanti da anni) sarà risolta perchè diventerà operativo il nuovo hotel che sorge alle spalle del caseggiato: altra nota dolente! I lavori dell'albergo sono fermi da quasi due anni, per rendersene conto basta guardare la situazione in cui versa il cantiere:erbacce ovunque, resti di materiali sparsi in giro, quello che rimane della rete di recinzione arancione (che delimita tutta l'area) ogni volta che c'è vento invade la strada, non da ultimo la presenza di topi che trovano qui l'ambiente adatto a loro. Domanda: se l'hotel non verrà costruito quando si interverrà per porre fine al degrado, considerando che le leggi e gli obblighi da

rispettare anche in base al decoro paesaggistico dovrebbero essere uguali per tutti? Ora per risposta non ci bastano più parole ma fatti concreti…Un ulteriore disagio che noi residenti di via Pighi e via Umbria abbiamo da quando hanno cambiato la viabilità in entrata dalla provinciale (vicino al distributore). Tra sensi unici,automobilisti contromano, siamo costretti a percorrere una stradina non asfaltata piena di buche per non fare il giro dell'oca per tornare a casa quando basterebbe una piccola modifica alla viabilità per risolvere il problema, cosa già segnalata più volte alla Polizia Municipale. La ringraziamo per l’ospitalità e attendiamo sviluppi…magari la prossima volta scriveremo per ringraziare e non solo per lamentarci. La speranza è l’ultima a morire. Alcuni residenti di San Vito di Negrar Seguono 32 firme

RISPOSTA

“... a Venturini” Caro Direttore, ho letto con attenzione la lettera firmata dal sindaco di Marano di Valpolicella pubblicata sullo scorso numero de L’Altro Giornale. Mi permetta di esprimere il mio pensiero. Molto di quello che scrive Venturini è, secondo me, condivisibile, però con alcune precisazioni. Sulle Province ha in gran parte ragione. Esse però dovrebbero avere un minimo di 250-300.000 abitanti, oltre ad un’idonea superficie, altrimenti, quelle che non hanno tali requisiti dovrebbero essere accorpate. Tutto ciò per contenere i costi in quanto non sono

ammissibili Province con meno di 100.000 abitanti, come avviene in Sardegna e in altre Regioni soprattutto nel centro sud, per creare posti impiegatizi non necessari. Eliminare le Regioni sarebbe un errore in quanto si sradicherebbero le tradizioni delle popolazioni, specie di noi Veneti che abbiamo nel cuore la nostra Serenissima. Se, nelle loro funzioni, ci sono state delle spese fuori controllo, questo è successo perché non hanno una responsabile autonomia finanziaria vicina ai cittadini, affinché essi possano direttamente controllare e giudicare. Renato Tomezzoli

SANT’ANNA

“Un cacciatore precisa” Caro Direttore, sono un cacciatore della Riserva di Sant' Anna d'Alfaedo e come tale mi sento offeso. Mi riferisco alla lettera apparsa sul vostro numero dello scorso novembre intitolato "Caccia o furto?" nel quale si parlava del furto di un campanaccio di una mucca. Siamo tutti capaci di dare la colpa a qualcuno rovinandogli la reputazione, tanto poi dovrà quest'ultimo difendersi e cercare di recuperare la dignità persa. Nel caso specifico mi riferisco alla categoria dei cacciatori. Questi non possono andare dove vogliono, anzi, ci sono delle regole ben precise da rispettare pena il ritiro della

licenza di caccia. I proprietari dei fondi, invece, devono chiudere le loro proprietà in modo adeguato se non vogliono che noi cacciatori o altre persone entrino. È troppo semplice dare la colpa ai già tanto bastonati cacciatori quando tutti sanno che le nostre montagne, i nostri pascoli e i nostri boschi sono frequentati da tanta altra gente; e qui non elenco categorie per non incorrere nello stesso errore della vostra lettrice. Un cacciatore di Sant'Anna d'Alfaedo Ringraziamo il gentile lettore per la precisazione.

Mercoledì 19 dicembre alle ore 14.00 un gruppo di amministratori locali si ritrova in fondo alla Valle dei Progni località Molin de Cao accompagnati dall’Assessore al turismo del comune di Fumane per una visita al Riparo Solinas o Grotta di Fumane. E fin qui non c’e alcun problema. Anzi ottima iniziativa! La difficoltà, se si può chiamare cosi, sorge quando una signora del piccolo gruppo chiede se da questa località si può raggiungere il Ponte Tibetano, l’Assessore risponde «no signora assolutamente no è da tutt’altra parte», mi è d’obbligo allora intervenire informando che non uno ma ben due sentieri sono segnati e partono a pochi metri da lì, dall’altra parte del Progno,

“Troppe e ingiuste”

uno tracciato nel comune di Marano di Valpolicella e uno tracciato nel Comune di Sant’Anna D’Alfaedo e che un chiaro cartello segnaletico è stato collocato proprio sul tornante di fronte ai nostri occhi con la scritta “Ponte Tibetano-Valsorda”. Ma, mi chiedo, un assessore dovrebbe conoscere il territorio, i sentieri, le bellezze che sono il fiore all’occhiello del Comune ed esserne orgoglioso! Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con tanta passione tutti i giorni comprese le domeniche per poter inaugurare il Ponte Tibetano il 1° maggio 2012. Complimenti a tutti e auguri per un 2013 più attento ai diritti di tutti. Franca Chesini

SANT’AMBROGIO

“Perdiamo la storia” Con dispiacere riscontriamo che proprio in questi giorni il paese di Sant'Ambrogio sta perdendo un altro importante pezzo della sua storia. Sono in corso infatti dei lavori lungo uno dei più antichi e - negli anni passati - frequentati percorsi all'interno del centro abitato del capoluogo: la cosiddetta “strada dei lastari”. Questi lavori hanno già in gran parte divelto il fondo stradale che un tempo era in lastre di pietra, mentre in questi giorni è in preparazione il getto di muri in cemento armato alti alcuni metri che andranno ad appoggiarsi – cancellandole - alle vecchie marogne in pietra a secco che costeggiavano tutto il sentiero rendendolo uno degli itinerari più belli della Valpolicella. I Lastari erano la principale arteria di scorrimento (a piedi o con carretti) del centro di Sant'Ambrogio prima della creazione di via Marconi. Collegava lambendoli: la Sengia, le vecchie scuole elementari, il municipio e le abitazioni che oggi si trovano nei pressi della chiesa parrocchiale (la Ca' Longa). Da una diramazione di questo sentiero era anche possibile raggiungere San Zenetto. Già qualche tempo fa ne avevamo denunciato la rovina con la costruzione in alcuni punti di barbacani a sostegno degli antichi muri che avevano notevolmente ridotto la larghezza della strada. Ora siamo al disastro finale, con la copertura completa dei vecchi muri a secco a partire dal municipio per decine di metri. L'antica strada perderà ogni fascino e memoria del passato. In questi giorni più voci di persone attente alla storia e al paesaggio locale sono intervenute a denunciare presso i nostri amministratori la rovina di questo scorcio storico. Invano, perché i lavori proseguono. E' difficile rassegnarsi alla completa mancanza di sensibilità degli attuali amministratori verso certe tematiche, ma finché non capiranno che anche il paesaggio e la nostra storia sono una risorsa (di tutti noi!

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Gennaio 2013

Anche se non è possibile inserirla nel bilancio) continueranno a lasciar impoverire il nostro comune delle sue autentiche ricchezze. Circolo PD Sant'Ambrogio di Valpolicella

Negli ultimi anni mi arrivano a casa multe in modo sempre più crescente. Mi sono fatto un esame di coscienza e ho dedotto che, probabilmente, col passare degli anni, invece di migliorare, sono diventato sempre più indisciplinato rispetto a quanto previsto dal Codice della Strada. Dico probabilmente, perché parecchie di queste multe mi hanno lasciato però un po' perplesso circa la legittimità della loro applicazione. Ho chiesto in giro e ho riscontrato che non sono l'unico a ricevere sempre più multe. Va beh. Può darsi che in tanti siamo diventati sempre più indisciplinati... All'ultima multa, che mi pareva veramente fuori da ogni logica, ho fatto ricorso al Prefetto di Verona, perché così non dovevo spendere 37 euro per far ricorso al Giudice di Pace. Il Prefetto ha respinto il mio ricorso dopo aver chiesto controdeduzioni ai Vigili di Verona. Costoro hanno risposto in modo molto sbrigativo e, senza dare motivazioni rispetto alle mie perplessità, hanno confermato la multa. Nel rigetto del mio ricorso, il Prefetto, anche lui senza dare motivazioni, ha disposto il raddoppio della mia multa. Alché mi sono un po' arrabbiato e ho deciso di fare ricorso al Giudice di Pace, pagando quei 37 euro. Il Giudice di Pace, di fronte alle mie motivazioni e alle sentenze a riguardo, ha accolto il ricorso, ma ha disposto che ognuno doveva pagarsi le sue spese!!! Così, pur a fronte di una multa riconosciuta ingiusta ed illegittima, ho dovuto pagare 37 euro, più tutto il tempo perso per fare il ricorso, presenziare all'udienza, marche per avere le controdeduzioni dei Vigili dal Prefetto, l'arrabbiatura, ecc. C'è più di qualcosa che non quadra. Non aggiungo altro. Lettera firmata Ragioniera, con esperienza da 25 anni, contabile e amministrativa, elaborazione bilanci di verifica, ottima esperienza anche commerciale con gestione clientela e ordini OFFRESI LAVORO PART-TIME MATTINO Tel. 346 4212033

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le vostre Lettere

NEGRAR

7

Gennaio 2013

ARBIZZANO

SAN PIETRO

“IMU, e delusione”

“Un dosso inutile”

“Più educazione”

Gentili Signori, vi scrivo per esprimervi tutta la mia delusione e il mio risentimento nei confronti dell'amministrazione del comune di Negrar. Giunto il momento di pagare il saldo dell'IMU, mi viene messa sotto il naso una cartella con una cifra considerevole perchè, mi dice l'addetto del CAF, il comune di Negrar ha portato le aliquote al massimo (quando in altri comuni migliori è successo l'esatto contrario); questo fatto mi ha naturalmente sconcertato ma io, che sono un cittadino onesto e ormai assuefatto alle vessazioni tributarie, ho pagato subito quanto dovuto. Ora che ho versato al comune di Negrar la sua IMU con massima aliquota, pretendo, perchè io vi pago e non mi interessa niente se la colpa di questo sfacelo sia di chi c'è adesso o di chi c'era prima o di chi ci sarà in futuro...io vi ho pagato signori miei...e tanto, quindi voglio che non ci diciate più che non avete soldi per le scuole materne. Voglio un parco giochi dignitoso e sicuro dove poter portare mia figlia, voglio non avere più aumenti delle tasse di trasporto scolastico e voglio che voi, amministratori di questo Comune, trasformiate quello che ormai è diventato un "paese dormitorio" in qualcosa di migliore. Essere alla guida di un paese popolato da gente delusa e rassegnata...beh... io non ci dormirei la notte. Buon lavoro! Luigi Pareti

Tramite questa lettera, mi faccio portavoce di molti automobilisti che ad Arbizzano, passando per via Sparvieri, via che congiunge la piscina con la piazza della chiesa, si sono trovati l’installazione due nuovi dissuasori di velocità, oltre ai quattro già presenti. Questi dissuasori, forse perché nuovi, hanno un dislivello tale da costringere l’automobilista a superarli in prima marcia. Uno di questi dissuasori è stato posto tra due mura con nessuna apertura o stradina che, faccia pensare a possibili pericoli per pedoni o altro. Dal momento che nessun incidente si è mai verificato in questo tratto di strada, riesce difficile capire l’utilità di questo ulteriore intoppo alla circolazione. Ci farebbe piacere conoscere le motivazioni. Grazie. Lettera firmata

Spettabile Redazione, Vi scrivo sperando che la mia lettera venga pubblicata nel prossimo giornale. Sono rimasta alquanto sorpresa nel notare la maleducazione di alcuni “sanpietrini” (abitanti di San Pietro in Cariano). La raccolta dell’immondizia, nello specifico il secco, è programmata il lunedì mattina. Il 24 dicembre (vigilia di Natale) è venuto a mancare il consueto giro, anticipandolo però alla domenica del 23 dicembre. Per abitudine alcune persone, sbagliando, hanno messo fuori il secco dalle proprie case il 24 dicembre. Fortunatamente, accorgendosi dell’errore nel giro di poche ore, solo poche persone hanno ripreso i loro sacchetti. Purtroppo, infatti, una delle strade principali di San Pietro, ma anche altre,

Non credo che il Comune di Negrar sia un paese dormitorio pieno di gente delusa. E’ ancora uno dei territori più belli e ricchi di tutto il paese Italia. Le aliquote IMU sono state portate al massimo livello per il 2012 ma, salvo diverse decisioni a livello nazionale, dall’anno prossimo dovrebbero decisamente diminuire. Per quanto riguarda la scuola materna il contributo non è mai stato in discussione e le maestre che si sono lamentate, minacciando anche lo sciopero, hanno potuto vedere che la parola del Sindaco ha ancora un suo valore. La seconda rata di 120.000 euro è stata versata entro novembre come promesso e le elargizioni di fine anno di 50.000 euro saranno versati a giorni. Il sindaco di Negrar Giorgio Dal Negro

VALPOLICELLA 1

“E paesaggio” Le principali categorie professionali del Veneto (industriali, artigiani, commercianti, cooperative) hanno sottoscritto un appello pubblico, pubblicato sui principali quotidiani locali, affinché le Amministrazioni regionale e comunali adeguino i loro interventi al recupero degli edifici vetusti anziché a nuove costruzioni, che oltretutto NON hanno sbocchi di vendita sul mercato e costituiscono un depauperamento dell'Ambiente anziché una “tutela del paesaggio” come prescritto dall'articolo 9 della Costituzione. In Valpolicella sembra accadere il contrario. A Marano con il PAT (Piano di Assetto del Territorio) che prevede la cementificazione di circa 70.000 metri quadri pari a circa 200.000 metri cubi con addirittura previsione di installazioni industriali su un territorio a vocazione agricolo-residenziale. A Negrar con un P.I. (Piano degli Interventi) che prevede oltre 220 nuove concessioni edilizie pari a circa 200.000 metri cubi di nuove costruzioni pur in presenza di edifici fatiscenti che depauperano tutta la vallata e che potrebbero venir demoliti e ricostruiti anche con le agevolazioni del “Piano Casa”. L'attuale Amministrazione preferisce invece concedere tassazione agevolata dei plusvalori sulle nuove aree fabbricabili, pur dovendo per

ragioni di bilancio tassare le famiglie con IMU e addizionale IRPEF ai livelli più alti d'Italia! L'imprevidenza delle attuali Amministrazio-

ni è aggravata dalla conformazione idro-morfologica del territorio dei due Comuni, costituita da un unico progno di fondovalle che rischierebbe di esondare in caso di “bombe d'acqua” ora frequenti in tutte le stagioni, a causa della perdita di capacità di assorbimento del suolo a seguito della cementificazione di vaste superfici delle pendici collinari. La Valpolicella rischia quindi di trasformarsi come le valli del'Est veronese con Soave e Monteforte che vanno sotto acqua ad ogni temporale! Sembra proprio che i nostri amministratori anziché perseguire il bene comune, preferiscano perseguire il profitto di pochi ed il “male comune” della propria collettività. Ugo Zanetti Vicepresidente della Consulta Pedemontana di Negrar

sono rimaste sporche di questi sacchetti…in attesa della prossima domenica!!! E’ una vergogna che la gente permetta di sporcare in questo modo la nostra Valpolicella. Da giorni e giorni i sacchetti sono rimasti in “bella” vista, in attesa che ci sia la prossima raccolta del secco. Lamento la maleducazione della gente. Spero con questa lettera di smuovere o per lo meno fare riflettere almeno un po’ la gente sul corretto comportamento da tenere. Se gli spazzini non passano o ci si sbaglia giorno di raccolta: lasciamo l’immondizia fuori di casa? Complimenti e ottima soluzione! E aspettando il prossimo camion-raccolta-secco… auguro a tutti i “san pietrini” maleducati un felice Anno Nuovo. Lettera firmata

VALPOLICELLA 2

“Patrimonio dell’umanità” Direttore Responsabile:

Il nuovo PAT (Piano di Assetto Territoriale) di Marano di Valpolicella ha suscitato perplessità fra i comitati e un certo numero di cittadini, preoccupati per l’estensione delle aree edificabili, per la ricaduta in termini di inquinamento e di traffico e per la destinazione dei terreni che, nel tempo, non potranno più tornare agricoli ma potranno solo divenire ulteriori zone edificabili. Il PAT è uno strumento urbanistico fondamentale che influenzerà il territorio almeno per

i prossimi venti anni. Per questo andava varato con il coinvolgimento e una adeguata comunicazione all’intera cittadinanza, per favorire la più ampia partecipazione. Il nuovo PAT prevede, oltre all’ampliamento dell’area industriale già esistente a Rugolin, la porta d’ingresso del Comune di Marano, la creazione di ulteriori tre zone artigianali-industriali: una alle porte di Valgatara, la frazione più popolosa di Marano, una a Prognol, all'interno del centro storico, e una a Pezza. A Valgatara rischiano di sparire 60 mila metri quadrati di vigneto pregiato (20 campi veronesi) posti a ridosso delle cantine Masi per fare posto a una zona industriale su cui potranno sorgere 30 mila metri quadrati di capannoni. Il PAT prevede anche ulteriori aree resi-

denziali a Valgatara, Purano, Marano, Pezza e San Rocco, quando nel Comune vi sono circa 200 case o appartamenti vuoti e un numero imprecisato di case o rustici da recuperare. Che bisogno c’è, dunque, di costruire nuove case, con tutto ciò che questo comporta anche in termini di strade, servizi, traffico e parcheggi? Il nuovo PAT prevede anche il vincolo minerario per l'area del Monte Noroni, che comprende la collina di Marezzane, un’area dove sono

attive diverse realtà agricole e strutture turistiche e in cui il TAR del Veneto ha più volte vietato lo scavo. Va dato atto e reso merito alle Amministrazioni che fin qui hanno governato il Comune di Marano di aver

salvaguardato in maniera mirabile un territorio che è un autentico gioiello e un esempio unico in tutta la Provincia di Verona, e non solo. Ecco perché il Circolo veronese del Movimento per la Decrescita Felice chiede all’attuale Amministrazione di Marano di mantenere una forte continuità con la storica politica di buon governo e salvaguardia di un territorio che andrebbe proclamato “Patrimonio dell’Umanità”, come l’intera Valpolicella, peraltro! Chiediamo dunque a tutte le amministrazioni di aderire alla Campagna “Stop al consumo di Territorio” e proponiamo che la zona della Valpolicella sia segnalata all’UNESCO per essere proclamata “Patrimonio dell’Umanità”. Questo per lasciare in eredità ai nostri figli e alla generazioni future un tesoro che ci è stato affidato dai nostri padri non per essere depredato, cementificato e distrutto ma per essere mantenuto, valorizzato e tramandato ai posteri. Il Circolo MDF di Verona www.decrescitafelicevr.org

Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 07 - 01 - 2013


le vostre Lettere

FUMANE

Gennaio 2013

8

PAOLO MARCHI

“Grazie al Coro Stella” “Questa e solo questa è la storia vera” Crisi economica, spread, tasse, precariato, politici truffatori... con tutti i messaggi negativi che l’informazione ci propina ogni giorno è diventato davvero difficile “respirare” ancora la dolce aria natalizia, quella che da bambini ci faceva sognare, che ci dava il brivido dell’attesa, che ci faceva sentire tutti un po’ più buoni e gentili. Eppure esistono ancora tradizioni e radici che possono farci rivivere l’atmosfera del Natale. A Fumane in quel periodo per le vie del paese si può incontrare un gruppo di persone che, con a capo una bicicletta, trainano una grande stella luminosa. E’ il Coro della Stella, che tutti gli anni – intonando canti

natalizi - passa di casa in casa suonando ai campanelli per scambiare auguri e per chiedere piccole offerte che andranno poi a sostenere i progetti della Caritas di Fumane. Che voi siate a casa ad accogliere il Coro oppure che vi siate aggregati al gruppo, comunque rivivrete per qualche istante vecchie emozioni, sentirete nuovamente l’appartenenza ad una comunità, il “calore” di questo magico periodo. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che ogni anno partecipano al Coro della Stella, camminando al freddo per le vie del paese e aspettando fuori delle case in attesa che qualcuno si affacci alla porta. Riccardo Reggiani

AUGURI

“Alcolisti anonimi Gruppo Arena" di Borgo Roma, desidera porgere i più sinceri auguri a tutti i fedeli lettori de L’ Altro Giornale. Desidera, inoltre, formulare un grande grazie a tutte quelle persone che hanno a cuore i problemi creati dalla malattia alcolica, sia che riguardino i loro cari, oppure solo amici o conoscenti; ringraziamo anche le forze dell'ordine, i medici, i sacerdoti, che spesso aiutano a scoprire questa malattia e illuminano la strada da seguire per ritrovare quella tanto sospirata sobrietà che ogni individuo desidera. Ricordiamo che in Verona e Provincia esistono molti altri gruppi attivi che, sicuramente, si associano a questi nostri semplici ma sinceri auguri per un buon 2013 e per tanti buoni risultati. Per informazioni chiama il 3343952277. Il Gruppo Arena

E’ la mattina del 4 dicembre. Mi sveglio con la consapevolezza che oggi sarà una giornata davvero unica e indimenticabile per la nostra famiglia: oggi saluteremo per l’ultima volta su questa terra Paolo, per me compagno di una vita e marito fedele, per i miei figli papà premuroso, affettuoso e giusto. Fervono gli ultimi preparativi. Con i ragazzi abbiamo concordato che oggi la tristezza non ci deve toccare: questo è il giorno della festa, perché papà è giunto a destinazione ed ora è nella Gioia. Vogliamo tutti essere al massimo, e ciascuno di noi, ragazzi compresi, cerca l’abbigliamento che al meglio esprima questo nostro stato d’animo e ripassa le parole di saluto che ha scritto pensando a Papà. Suona il telefono. E’ un collega di Paolo e nostro amico da una vita. “Stefania, hai letto il quotidiano locale […]?” In contemporanea un sms di una carissima amica “Il giornale è fuori dalla porta”. Apro a pagina 16 ed incontro il volto sorridente di Paolo. E’ la fotografia che io stessa ho scelto per il necrologio. Ma il titolo mi lascia allibita: “Uranio

Impoverito, morto maresciallo dell’Aeronautica. La moglie: “Era stato nei Balcani ed era convinto che la malattia fosse derivata dall’esposizione, per questo aveva fatto causa.” Proseguo incredula nella lettura dell’articolo. Arrivata alla fine piango. Le prime lacrime da quando Paolo se ne è andato. Dovere di cronaca e libertà di stampa sono diritti inalienabili. Ma fino a che punto ci si può spingere nel rovistare nelle vite degli altri cercando a tutti i costi qualcosa che faccia notizia? Come è possibile riportare virgolettate delle affermazioni che mai sono state fatte? Paolo non è mai “stato nei Balcani”, non “era convinto che la malattia fosse derivata dall’esposizione”, non ha prestato “venti anni di servizio a Villafranca”, non “ha partecipato a tante missioni all’estero tra Kosovo e Balcani”, non ha un “figlio di otto anni”, non “ha subito ipotizzato che ci fosse un collegamento con l’uranio impoverito”, non ha vissuto questa esperienza “nella totale indifferenza e nell’abbandono da parte della sua amministrazione”. E io, sua moglie, non

ho mai rilasciato alcuna dichiarazione in tal senso. Subito il mio pensiero va a tutte le persone che stamattina leggeranno il giornale e conosceranno questa presunta “verità” su Paolo e si faranno un giudizio… Poi penso al tutto il personale del Terzo Stormo di Villafranca che, a partire dal Comandante fino a tutti gli Ufficiali e Sottufficiali, si sono fatti immediatamente presenti e mi hanno assicurato il loro sostegno, ai colleghi-amici che lo hanno assistito in ospedale di giorno e di notte, che hanno curato per suo conto tutte le pratiche amministrative, permettendo a me di dedicare le mie energie e il mio tempo a Paolo e ai nostri figli … E gli amici e colleghi che da tutta Italia e anche dall’estero si sono fatti presenti sia fisicamente che con il sostegno dell’affetto ... Ma quello che sta scritto in questa mezza pagina di giornale non è la verità. Paolo, in verità, ha partecipato a missioni in Germania, Afghanistan, Turchia, e solo per otto anni circa ha prestato servizio al Terzo Stormo di Villafranca. Queste missioni all’estero sono il motivo per cui ha iniziato una

causa di servizio, per verificare SE e in che misura ci fosse un qualche nesso tra la sua malattia e le mansioni svolte per lo Stato. No, questo articolo non deve rovinare il giorno di festa. Non posso permetterlo. E la festa c’è stata: bella, solenne, gioiosa. Tantissime persone sono venute a salutare Paolo e hanno sentito la forza della testimonianza che ci ha lasciato con la sua vita semplice, onesta e leale, nel lavoro, nella famiglia, nel volontariato, negli affetti. L’Aeronautica Militare ha reso il massimo degli onori a Paolo. Moltissima solidarietà ed affetto da chiunque. Un telegramma tra tutti esprime al meglio chi era Paolo: “Avremo imperituro ricordo del ragazzo dall’anima pura.” Questa è la vera storia di Paolo Marchi, del nostro caro Paolo, anche se probabilmente non ha nessun interesse da punto di vista della cronaca. Mi aspettavo che queste mie considerazioni fossero pubblicate dal quotidiano in questione, in nome del diritto a una cronaca di verità. Invece nemmeno una parola di risposta. Stefania Scalzotto Marchi


Cronache CRONACHE

Gennaio 2013

9 Per la vostra Pubblicità

Telefono 045 7152777

RIUNIONE IN SALA ROSSA. Il bilancio della Giunta

Provincia e risultati «Il 2012? Positivo»

«Siamo qui oggi per tracciare un bilancio ed esporre i risultati delle attività della nostra Giunta nel 2012. Porto, innanzitutto, i saluti del presidente Giovanni Miozzi, che oggi non può essere qui, e poi voglio ricordare il grande lavoro svolto anche quest'anno, nonostante le difficoltà del periodo». Con queste parole il vicepresidente della Provincia, Fabio Venturi, accanto ad alcuni membri della Giunta provinciale, lo scorso 10 dicembre ha aperto un incontro dedicato al resoconto delle attività svolte durante il 2012. «I riverberi di una difficile situazione politica nazionale – ha

aggiunto - hanno reso complicato e incerto il nostro futuro che, in seguito alla riforma delle Province, avrebbe dovuto vedere realizzato l'accorpamento con Rovigo già a novembre 2013 e la dismissione della Giunta dal primo gennaio prossimo. Ad oggi però l'impressione è che il decreto non venga convertito in legge e che la situazione rimarrà immutata fino a fine mandato. I problemi sono stati tanti, ma questo non ci ha impedito di conseguire i nostri obiettivi, con un bilancio che chiude ancora una volta in pareggio. Inoltre, per quanto riguarda la qualità della vita, registrata dalla

classifica annuale del Sole24Ore, la nostra Provincia ha guadagnato ben 10 posizioni rispetto all'anno scorso, testimonianza diretta del lavoro del nostro Ente». Tra i traguardi più importanti raggiunti in questi 12 mesi Venturi ha ricordato l'accordo sulle infrastrutture che ha definito le nuove priorità di intervento su tutto il territorio, la vendita di Palazzo Bottagisio, le cui risorse saranno riutilizzate in opere urgenti, il polo enologico in Valpolicella che mette insieme il mondo universitario con quello lavorativo, il mantenimento di tutti gli Iat presenti nel territorio, la creazione dell'Unità

Il tavolo dei relatori

operativa di Protezione civile, l'approvazione quasi conclusa del nuovo PTCP (Piano territoriale di collegamento provinciale) per la pianificazione e la gestione di tutto il territorio. «Grande lavoro – ha inoltre detto il vicepresidente - è stato fatto anche per gli studenti con le nostre scuole che sono tra le più sicure in Italia, ma ci impegneremo ancora per le opere di manutenzione ancora da compiere. Da sottolineare

anche il lavoro della Polizia Provinciale, sempre attiva e pronta a vigilare e a tutelare i cittadini. Per il prossimo anno, il nostro sforzo sarà quello di fare ancora di più ciò che sta nel nostro Dna, e cioè il coordinamento di area vasta fra gli Enti. Per quanto riguarda, invece, lo smaltimento dei rifiuti – ha concluso parlando in particolare della sua delega all’Ambiente - potrebbero delinearsi sviluppi che dalla Regione asse-

gnano alla Provincia nuove competenze in merito alla gestione dei rifiuti. Ricordo, inoltre, il dissequestro della discarica di Pescantina, per la quale è stato firmato l'accordo per lo smaltimento del percolato. Infine, è stato raggiunta un'intesa con Acque veronesi che ha scongiurato la chiusura di alcune delle cantine in Valpolicella, che da tempo denunciavano il grave problema dello smaltimento dei reflui».

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CRONACHE

Gennaio 2013

MONDO. Le ultime notizie da Padre Luigi Galvani e da Mario e Claudia Marsiaj

10 Andrea, la mamma Elena e il piccolo François

Vere amicizie a distanza dall’Indonesia ad Angal Per certe amicizie, quelle vere, la distanza non rappresenta un ostacolo. E l’affetto che lega da anni L’Altro Giornale a degli amici speciali ne è la testimonianza. Da molto tempo L’Altro Giornale sostiene Padre Luigi Galvani, missionario Camilliano impegnato da anni prima nelle Filippine ed ora in Indonesia e Mario e Claudia Marsiaj, con la loro associa-

zione Amici di Angal onlus che da decenni opera in terra africana. Invitiamo tutti coloro che si sentissero in sintonia con le iniziative di solidarietà portate avanti con coraggio e tenacia da questi nostri amici ad unirsi a noi nell’appoggiarli. Di seguito proponiamo le notizie che ci hanno inviato nel periodo natalizio.

DA PADRE LUIGI GALVANI – ST. CAMILLUS FORMATION CENTER – FLORES - INDONESIA Carissimi, tra le nostre news, vi posso dire che la missione sta crescendo bene e con buone speranze vocazionali. L'inaugurazione del nuovo seminario, lo scorso 16 novembre, è stata un momento storico che ci ha ricaricati di nuovo entusiasmo. Gli ospiti erano più di 400 tra amici e religiosi delle diverse congregazioni. Alcuni sono giunti anche dalla Tailandia, Filippine e Taiwan. La comunità conta ora 30 seminaristi. Il prossimo anno pensiamo di arrivare ad una cinquantina visto che l'Indonesia è ancora un "terreno fertile" di vocazioni. Durante l'anno, abbiamo dato vita ad alcune attività sociali tra cui un programma nutrizionale in favore di un centinaio di bambini poveri della montagna. Ogni mese visitiamo le loro famiglie portando latte in povere, biscotti, vitamine e i medicinali vari. E' meraviglioso vedere la gioia sui loro volto e su quelli delle loro mamme. Una proposta che ci è stata sollecitata più volte sarebbe quella di organizzare un centro sociale per studenti bisognosi che, venendo dalle zone della montagna, non trovano alloggio e protezione in città durante l'anno scolastico. In Indonesia si registra purtroppo una preoccupante crescita di casi di Aids tra la popolazione studentesca. Per questo, siamo stati sollecitati a fare qualcosa. Possiamo anche noi, come il Bambino Gesù, scrivere sul libro della nostra vita tanti piccoli atti di carità e di preghiera per gli altri e soprattutto i malati e i bambini. Ciao a tutti con i migliori auguri di Buone Feste. Vi ricordo sempre con affetto e gratitudine. Per aiutare Padre Luigi: - Fondazione Pro.Sa – via Lepetit 4 – 20124 Milano C.c. postale n.41914243 - Banca popolare di Milano (Ag 26 Milano) c.c. bancario n.18500 Abi 05584 cab 01626 – Iban IT90F0558401626000000018500 Causale: Missione Indonesia – P. Galvani

L’OPERA

Il presepe di Luigi Fasoli “Lessinia in presepe” è il contenuto della brochure distribuita in centinaia di copie, per far conoscere la nuova fatica di Luigi Fasoli, che annualmente si cimenta nell’allestimento di presepi all’interno della Trattoria Ponte di Veja. Quest’anno lo sforzo è duplice, interessando la 5° Edizione dell’ormai classico presepe montano e la 29° Rassegna Internazionale dei presepi in Arena, dove il noto Gigi ha trovato spazio alla sua creatività. A dire il vero l’invito gli era stato rivolto due anni or sono, ma solo ora si è sentito di intraprendere questa nuova avventura,potendo

contare su artisti collaboratori quali Ennio Mignolli e Mascia Dalle Pezze, all’altezza per ben figurare nel contesto areniano.Il presepe al Ponte si è appoggiato sul lavoro del fratello Giuseppe Fasoli, Chiara Benetti e Anna Grossule. Un grazie particolare all’intera famiglia Lavarini, mecenate di Gigi e sopratuttoal figlio Elio assiduo e fido collaboratore. Le cerimonie inaugurali si sono svolte rispettivamente a Verona, il primo dicembre 2012, presenti con folto pubblico le autorità civili e religiose, compreso l’assessore alla cultura del comune di Negrar, Gianni

Luigi Fasoli accanto al Presepe

Pozzani. Al Ponte di Veja si è atteso l’8 dicembre, con benedizione di Don Dario Adami, moderatorepastorale della Lessinia Occidentale, cui hanno partecipato giornalisti, protagonisti,il vice Com.te Staz. CC in Sant’Anna D’Alfaedo, M.llo Leonardo Mosconi e, in rappresentanza dell’Associazione Verona per l’Arena, la signora Michela Mendiola, segretaria del presidente Alfredo Troisi. Il canto di Ilaria Peretti, musica e poesia hannoallietato il pubblico che si ritroverà dinnanzi al presepe il 6 Gennaio per falò e festa danzante, nonchè il 27 gennaio, giorno-

della chiusura ufficiale, con il Papà del Gnoco. Le luci dei presepi areniani saranno già spente dal 20 gennaio 2013. Giancarlo Peretti

DA MARIO E CLAUDIA MARSIAJ AMICI DI ANGAL ONLUS Dal diario di nostro nipote Andrea, che aveva avuto dalla sua maestra, come compito per le vacanze, l'incarico di descrivere i momenti più significativi del suo soggiorno ad Angal. Trascriviamo due stralci che ci hanno particolarmente colpiti. Angal, 30 giugno 2012 “Qualche giorno fa è arrivata dal Congo una donna incinta, completamente sola. Mentre le facevano il cesareo, è morta dissanguata e quindi il suo bambino, che i medici sono riusciti a salvare, è rimasto orfano di mamma. Alcuni giorni dopo è arrivato il padre, avvisato dalle infermiere. Era anziano e poverissimo e ha detto che non poteva occuparsi del figlio, così l'ha lasciato in ospedale, affidato a noi e alle infermiere. Oggi Padre Mario lo ha battezzato "François". Mia mamma ha fatto da madrina e io da padrino. Mi sento pieno di orgoglio ad essere padrino a otto anni, soprattutto di un bimbo africano. Io e la mamma abbiamo deciso di rinunciare a qualcosa per aiutare a crescere François”. Andrea Per aiutare l’Associazione Amici di Angal: Unicredit Banca Agenzia di Arbizzano – Negrar Cc n. 000005412019 ABI: 02008 CAB: 59601 CIN: L IBAN: IT 31 L 02008 59601 000005412019

FUMANE. Galà benefico con Rotaract E’ stata una serata speciale quella ambientata a villa della Torre a Fumane lo scorso 4 dicembre. Si è trattato di una cena di gala all’insegna della beneficenza in cui a fare da protagonista è stata Abeo, l’associazione Bambino emopatico oncologico. L’evento, organizzato dal Rotaract della Valpolicella, gruppo di giovani del Rotary club di età compresa tra i 18 e i 30 anni, capitanato da Michele Barbieri, ha goduto della presenza di circa 90 persone tra imprenditori, politici e rappresentanti di banche. Alla cena, durante la quale hanno trionfato vini, formaggi e prodotti tipici del territorio, sono interventi, tra gli altri, anche il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il presidente di Banca della Valpolicella, Gianmaria Tommasi, Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità, Sandro Caffi, direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, oltre a Pietro Battistoni, Presidente Abeo. Rotaract, attraverso questa serata benefica, conclusasi con l’esibizione in doppia al pianoforte di due ragazzi che insegnano al Conservatorio di Verona, è riuscito a raccogliere la cifra di 7.000 euro a favore di Abeo. «Il progetto, portato avanti in collaborazione tra il Comune di Verona, l'associazione Abeo e l'ospedale di Borgo Trento – afferma Zeno Pescarin, presidente della commissione finanze e sponsorizzazioni del Rotaract -, è indirizzato a raccogliere fondi per ristrutturare villa Fantelli, donata dall’Azienda ospedaliera di Borgo Trento ad Abeo, che ospiterà il nuovo reparto per curare i bimbi colpiti da tumore al cervello. Un primo progetto, questo, per noi del Rotaract, al quale ne seguitranno molti altri in programma per gli anni futuri».


CRONACHE

Gennaio 2013

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IL CALENDARIO. Le ricorrenze che scandivano la religione dei contadini

GIORNALISMO

“El Lunario” del 2013 parla di vita spirituale

Premio Salgari: tutti i vincitori

utilizzati a scopo benefico, in particolare sostengono il “Progetto Angola”, nato nel 2000 grazie a un gruppo di genitori dei ragazzi dell'Istituto Comprensivo “Bartolomeo Lorenzi” di Fumane, con cui è stata adottata una scuola in Luanda (Angola) e si provvede ancora oggi al suo mantenimento. «Nel corso degli anni il lunario ha sempre affrontato temi legati all'identità culturale, al passato e alla vita dei nostri avi, con particolare riferimento al mondo contadino e rurale e alla salvaguardia delle tradizioni, anche linguistiche, presenti nel nostro territorio – ha affermato l’assessore

provinciale alla Cultura e identità veneta, Marco Ambrosini -. I lunari realizzati a partire dal 2000 fino ad oggi racchiudono così nelle immagini, nei proverbi e nelle descrizioni che propongono di mese in mese un immenso patrimonio che altrimenti rischierebbe di andare perduto, reso invece ancora più prezioso dal fatto di essere tramandato direttamente 'di nonno in nipote', attribuendo in questo modo ai racconti e ai ricordi un inestimabile valore aggiunto». «Il Lunario è un progetto che accompagna il nostro Istituto ormai da 14 anni – afferma Giovanni Viviani, dirigente

CONSORZIO MARMISTI VERONESI

Quaranta candeline Asmave, il Consorzio Marmisti Veronesi di Volargne, ha festeggiato il quarantesimo anniversario dalla sua costituzione in una serata conviviale ad Aquardens, il parco termale della Valpolicella. Durante l’incontro il presidente Leonello Zenatelli ha consegnato agli associati un diploma a ricordo del quarantennale. Alla serata hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni come il presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi, il segretario generale della Camera di Commercio di Verona Cesare Veneri, il consigliere provinciale Francesca Zivelonghi, il presidente del Centro Servizi per il Marmo Filiberto Semenzin, il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella Nereo Destri ed il presidente del consorzio lapideo Val di Pan Renato Dal Corso. «Nella nostra provincia gli imprenditori del marmo hanno saputo meglio di altri affrontare la crisi - ha evidenziato il presidente di Asmave Leonello Zenatelli -. Per l’immediato futuro è necessario uno sforzo con-

giunto delle istituzioni e del mondo del credito per supportare la nostra azione in un mondo globalizzato. Una burocrazia lenta e farraginosa, così come un mondo del credito sordo a richieste imprenditoriali serie, crea problematiche quotidiane alle nostre aziende, già impegnate a confrontarsi con una concorrenza sempre più aggressiva sul piano internazionale». Ecco allora Asmave, «fondata 40 anni fa da alcuni imprenditori lungimiranti con l’obiettivo di promuovere efficacemente il comparto del marmo - ha rammentato il presidente -. Oggi è impegnata nel supportare le aziende attraverso una serie di servizi tesi alla promozione e diffusione del prodotto lapideo nel mondo. Un doveroso ringraziamento va al presidente della Provincia Miozzi per essere qui presente, al dottor Veneri della Camera di Commercio di Verona ed al Banco Popolare di Verona per avere sostenuto le nostre iniziative nel corso di questi anni». Attualmen-

te Asmave conta 59 associati, la sua sede è ubicata a Volargne in via del Marmo presso il Centro Servizi per il Marmo. Asmave è presieduta da Leonello Zenatelli, vicepresidenti sono Paolo Savoia ed Attilio Quintarelli, i consiglieri Francesco Antolini, Marco Fasoli, Davide Muzzolon, Ivo Siviero, Giorgio Stocchero, Diego Testi. L’Associazione Marmisti Veronesi fu costituita nel 1972 dagli imprenditori Luigi Antolini, Angelo Crescini, Mario Pellegrini e Vincenzo Audagnotto che firmarono l’apposito atto del notaio Paolucci di costituzione, rappresentando ormai un’esigenza collettiva dell’imprenditoria lapidea veronese. Primo presidente fu Luigi Antolini che rimase in carica fino al 1976 a cui subentrò Alberto Quarella (19761980), quindi Adriano Segattini (1980-1996), Gualtiero Alberti (19962001), Gilberto Cecchini (2001-2006), Francesco Antolini (2006-2011) ed attuale presidente è Leonello Zenatelli.

scolastico dell’Istituto comprensivo B. Lorenzi - e ogni uscita è motivo di orgoglio e fiore all'occhiello per tutti noi. Quest'anno inoltre siamo riusciti a raggiungere un importante obiettivo di carattere benefico: i fondi raccolti attraverso il calendario saranno devoluti a sostegno del Progetto Angola, grazie al quale siamo riusciti ad adottare una scuola a Luanda». «Sono orgoglioso di essere padrino simbolico di quest'iniziativa così incredibile e significativa – aggiunge Giorgio Gioco, padrino dell’iniziativa -. Il Lunario ripercorre infatti più di 200 anni di cultura contadina, riscoperta e indagata dagli studenti che hanno riportato alla ribalta molti fatti del passato che appartengono ai nostri ricordi. Ritengo che l'unico atteggiamento costruttivo verso il futuro sia quello che valorizza e tiene presenti le nostre radici».

Sono stati proclamati lo scorso sabato 15 dicembre presso l'hotel San Vito di Negrar i vincitori dell'edizione 2012 del Premio internazionale di giornalismo e di cultura Emilio Salgari . L’associazione Vivi la Valpolicella ha così premiato Milo Manara quale “straordinario testimone della Valpolicella in tutto il mondo”, Paolo Casari “già arbitro internazionale di calcio e designatore degli arbitri per il connubio sport/cultura”, Luca Crovi, “giornalista, scrittore, critico letterario e musicale, conduttore radiofonico grande amico della Valpolicella, insostituibile collaboratore del premio "Emilio Salgari" per scrittori italiani di avventura”, Fabio Zavattaro, “giornalista e scrittore, uno dei più grandi vaticanisti italiani che dal

1983 ha seguito i viaggi del Papa Giovanni Paolo II in Italia e all'estero. E' autore e regista del documentario "Karol Wojtyla: Un Papa nella storia" e di due libri dedicati a Giovanni Paolo II”. La cerimonia di premiazione, durante la quale sono stati premiati anche Andrea Cappelletti e Marianna Fasoli vincitori del premio tesi di laurea di enologia, è stata condotta da Laura Fadda, giornalista RAI ed è stata allietata da intermezzi musicali del maestro Sergio Vettore. Il Premio consisteva in "30 Amaroni" di case vinicole diverse, oltre ad una elegante formella, copia di un antico capitello dell'alta Valpolicella, andato purtroppo perduto o meglio "trafugato, realizzato dall'artista Florio Guardini.

UNA REALTÀ “CONSOLIDATA” PER LA SICUREZZA DELLA TUA FAMIGLIA «Solo il 70% dei cittadini esegue la corretta manutenzione della caldaia di casa. Ultimamente a causa del malfunzionamento di impianti a gas, si sono registrati un numero troppo elevato di incidenti e le cause sono l’insufficiente ricambio d’aria nel locale e la carenza di manutenzione tecnica, con la conseguenza che gli impianti maggiormente a rischio sono le caldaie e gli scaldabagni autonomi». Queste sono le parole di Italcalor di Affi, un’ azienda altamente specializzata nella manutenzione di impianti a gas. «Le caldaie – aggiungono da Italcalor, il cui personale, con esperienza pluriennale, è in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 46/90 (lettera C ed E della CCIAA) ed è in grado di intervenire su qualsiasi marca e modello di caldaia - devono essere sottoposte ad una manutenzione ordinaria ogni anno in relazione al dpr n. 2601 del 30/11/2011; mentre ogni due anni si deve eseguire l’analisi dei fumi di scarico. Questi due controlli garantiscono il corretto funzionamento dell’impianto, che rende di più e consuma meno». La legge stabilisce che ogni impianto di riscaldamento autonomo sia provvisto di un “Libretto di Impianto” che viene rilasciato all’atto dell’installazione e ne segue la vita; se la vostra caldaia ne fosse sprovvista, il libretto verrà fornito dal tecnico Italcalor che effettuerà la manutenzione annuale e ne rilascerà tutta la documentazione prevista dalle vigenti leggi in materia. Italcalor s.r.l. è una realtà che, a garanzia di serietà e professionalità, si inserisce in un gruppo consolidato che comprende Italbeton s.r.l., azienda specializzata in lavori edili in genere e Italmixer s.r.l. specializzata nella produzione e vendita di inerti selezionati, calcestruzzi, conglomerati bituminosi. Come partner di fiducia Italcalor consente di stipulare un contratto di manutenzione preventiva e programmata, per anticipare gli eventuali guasti o malfunzionamenti e per tenere sotto controllo in maniera costante l’impianto; il tutto a prezzi molto vantaggiosi.

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Presentazione ufficiale nella sala rossa della Provincia di Verona lo scorso 14 dicembre per la 14° edizione de “El Lunario de la Valpolesela” realizzato per il 2013. “El Lunario de la Valpolesela”, patrocinato dalla Provincia di Verona, è stato realizzato da alcune classi di studenti della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo “Bartolomeo Lorenzi” di Fumane, grazie al supporto della Banca Valpolicella Credito Cooperativo di Marano e della tipografia “Grafical srl”. L'Istituto Comprensivo suddetto raccoglie le scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali situate nei Comuni di Fumane, Marano di Valpolicella e Sant'Anna d'Alfaedo. Il lunario 2013 presenta il tema della religione, illustrando l'insieme delle pratiche, dei personaggi e delle ricorrenze che scandivano la vita spirituale del mondo contadino. Nel corso dei dodici mesi viene rappresentata, attraverso immagini e testi rigorosamente in dialetto, la religiosità come atto pubblico e come atto privato, il suo inserirsi nelle pratiche domestiche e quotidiane e il modo in cui veniva vissuta durante le cerimonie e le occasioni ufficiali. I fondi raccolti attraverso la vendita del lunario, realizzato a partire dal 2000, sono


CRONACHE

INTERVISTA AL PRESIDENTE. Inaugurata pure una rampa di accesso agli uffici

La Coldiretti è vicina al territorio veronese Le festività natalizie hanno portato alla sede Coldiretti di Negrar una nuova rampa di accesso agli uffici, in linea con le normative relative alle barriere architettoniche. A tagliare il nastro era presente il neo eletto presidente di Coldiretti Verona, Claudio Valente, accanto al consigliere delegato alle barriere architettoniche del comune di Negrar, Giuseppe Righetti. «L’inaugurazione di questo importante intervento, finalmente realizzato – afferma Claudio Valente -, mi ha offerto l’occasione per ribadire l’importanza che la zona della Valpolicella, con le sue 1000 aziende iscritte, riveste per Coldiretti. Grazie ai nostri uffici e al loro potenziamento abbiamo l’opportunità di appoggiare la viticoltura, ma anche l’allevamento e le numerose altre colture che fanno della Valpolicella una delle zone più importanti della Provincia scaligera». Uno è in particolare il concetto che il neo presidente desidera a ribadire: «la vicinanza che Coldi-

retti deve avere e continuare a coltivare con il socio e con tutti i cittadini in generale – aggiunge Valente -. Coldiretti svolte il suo servizio non solo per i soci, ma anche per i consumatori, consapevole che la forza dell’agricoltura moderna sta proprio nel rapporto instaurato con tutti i potenziali consumatori». E’ partendo da questi presupposti che Claudio Valente pensa al futuro di Coldiretti Verona: «Pur trovandoci in una situazione economica difficile – continua Valente -, crediamo che uno dei modi per uscire da questa crisi sia

puntare sulla qualità, la riconoscibilità e la genuinità dei prodotti che andiamo ad

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immettere sul mercato. Una qualità che può essere sottolineata in particolare attraverso la vendita diretta o operatori commerciali molti vicini ai produttori della zona. In questo modo – conclude Valente - porteremo avanti la nostra mission, tesa a sostenere un nuovo metodo culturale: consumare meno, ma fare uso di prodotti di qualità per vivere meglio. E la Valpolicella in questo senso si sta rivelando uno dei territori più importanti d’Italia».

IL CASO. Viticoltura e qualità, la Provincia scende in campo Salvaguardare la viticoltura e promuovere qualità sul mercato. La Provincia di Verona scende in campo. Con forza. In seguito alla riforma dell’organizzazione comune di mercato (OCM) nel settore vinicolo, le imprese hanno dimostrato capacità di reazione e adattamento ai mutamenti proprio di mercato, nonostante la crisi economica. «In questo quadro, però – fa sapere il Consiglio provinciale – si inserisce la concorrenza sleale di alcuni Paesi europei che si avvalgono di pratiche fraudolente per produrre a basso costo. Inoltre, con sempre maggiore frequenza si segnalano casi di utilizzo di nomi di vini che richiamano vini a denominazione di origine controllata e il giro d’affari del vino contraffatto nel mondo ammonta a due miliardi di euro». Ecco, allora, le mosse della Provincia scaligera, spiegate nella mozione promossa dai consiglieri Ivan Castelletti, Adelino Brunelli, Zeno Pescarin e Simone Falco: «trasmettere al Governo la richiesta affinché vengano attivate politiche per la tutela dei prodotti e vini doc contro ogni forma di sofisticazione e adulterazione, con la possibilità di attivare un controllo tramite il potenziamento dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero; trasmettere ai parlamentari veronesi e al Governo la richiesta per valutare l’introduzione di norme affinché ogni produttore abbia la possibilità di avvalersi della segnalazione alle autorità di consolato per il reato di frode internazionalenei confronti del patrimonio, la cultura e l’economia del territorio; agire con determinazione per privilegiare le qualità e le tipicità del vino prodotto sul nostro territorio e per tutelare il lavoro dei produttori vinicoli, scongiurando l’introduzione di sistemi produttivi che abbiano come effetto il livellamento dei gusti verso il basso; adoperarsi, in accordo con gli altri Paesi che, come la Regione Veneto e la Provincia di Verona, hanno interesse a salvaguardare la vitivinicoltura di qualità, per ridiscutere le normative europee e per mantenere l’attuale regolamentazione che assicura un giusto equilibrio tra la tutela dell’esistente e le esigenze di mercato; promuovere la qualità e l’originalità delle eccellenze enogastronomiche e valorizzarle anche dal punto di vista territoriale e agrituristico, con azioni strategiche da parte di istituzioni nazionali e locali che coinvolgano pure i singoli produttori».

CLINICA PEDERZOLI

Endoscopia: strumenti sempre più all’avanguardia Da oltre 40 anni l'endoscopia digestiva si avvale di strumenti sempre più perfezionati per esplorare l'apparato digerente: l'esofago, lo stomaco ed il duodeno per via orale; il retto, il colon e l'ultimo tratto dell'intestino tenue per via anale. Sono possibili anche diverse manovre terapeutiche, come rimozione di polipi, di calcoli dei dotti biliari, demolizione di piccoli tumori e molte altre. Sono ad oggi disponibili due nuove metodiche che ampliano le potenzialità diagnostiche dell'endoscopia. La prima consiste in una videocapsula endoscopica che offre la possibilità di studiare con la

visione diretta l'intestino tenue. Questo strumento di piccole dimensioni si compone di una telecamera, una batteria per alimentarla ed un’antenna per trasmettere le immagini ad un registratore esterno. Una volta ingerita, la videocapsula è in grado di inviare le immagini dell'apparato digerente che percorre. E' uno strumento da utilizzare in casi ben selezionati, quando cioè si sospetti una patologia dell'intestino tenue, non raggiungibile con i normali endoscopi. E' il caso soprattutto di certi sanguinamenti dell'apparato digerente, di cui non si trova l'origine con la gastroscopia e la

colonscopia tradizionali. La seconda novità consiste in un tipo di endoscopio detto “il bruco” che consente un esame del colon sostanzialmente indolore. Si tratta di un tubo di gomma che, opportunamente manovrato da comandi esterni, avanza nel colon con movimenti analoghi a quelli di un bruco; da cui questo endoscopio trae appunto il nome. Si evita perciò il dolore che, con la colonscopia tradizionale, è dato dalla necessità di spingere lo strumento per farlo avanzare, provocando spostamenti dell'intestino che possono essere dolorosi. Entrambe le prestazioni risultano

molto efficaci ma non permettono, qualora si renda necessario, di eseguire manovre terapeutiche, come rimuovere polipi, né eseguire biopsie, che richiedono invece l’esecuzione di una colonscopia tradizionale. I progressi della tecnica ci hanno però abituato a rapide evoluzioni ed è immaginabile di poter arrivare presto ad avere uno strumento ancora più completo. Dott. Carlo Manfrini Responsabile del Servizio di Endoscopia digestiva Casa di Cura “Dott. Pederzoli”

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NEGRAR. Quattro chiacchiere a 360° con il sindaco Giorgio Dal Negro

Bilanci e previsioni del Primo cittadino Il 2013 si è appena aperto: è tempo di bilanci e di lanciare uno sguardo verso il futuro anche per l’Amministrazione comunale di Negrar. Abbiamo intervistato il sindaco, Giorgio Dal Negro. Sindaco, anno 2012? «Da tribolato a fantastico. Il legislatore che taglia di mese in mese, i bilanci provvisori prima fino a giugno poi a fine novembre con aliquote IMU che stabiliscono le entrate del Comune, da firmare entro fine ottobre: roba da non credere, che ha messo in grande difficoltà tanto gli amministratori quanto gli uffici. Era difficile, se non impossibile, trovare l’equilibrio di bilancio, entrate ed uscite, quanto il rispetto del Patto di stabilità. Francamente eravamo alla disperazione. Però, nervi saldi, tanto degli assessori quanto della dirigenza, siamo riusciti dell’impresa: il bilancio ha trovato la quadratura e il Patto di stabilità è stato rispettato». Dunque siete contenti. Ma i lavori pubblici? «Siamo contenti perché rispettare i dati di bilancio vuol dire avere un 2013 molto più tranquillo. Certo non in discesa, anzi, sempre in salita, se almeno non vedremo altri tagli dal Governo nazionale. Per i lavori pubblici è vero , niente di eclatante, ma se andiamo sul sito del Comune “Noi e Voi” avremo l’indicazione di quanto fatto tanto nel capoluogo quanto nella frazioni . E non è poco. Abbiamo privilegiato la sicurezza e la viabilità, la sala civica, il muro di cinta dell’ex Valier, l’area cani, il guardrail lungo il progno di Negrar, la sistemazione delle sedi stradali a Prun e la sede della farmacia – ambulatorio, la sistemazione della frana Camparotto a Torbe, il centro sociale a San Vito, i dissuasori sulla strada a Montecchio, la pubblica illuminazione e i dissuasori a Fane, la strada Saline a Mazzano e tante altre piccole ma importanti opere pubbliche».

Il mercato Cerasicolo di Negrar

13 NIDO LA LUNA BAMBINA. Le iscrizioni sono aperte Il 2 gennaio riaprono le iscrizioni al Nido “La Luna bambina” di Negrar per bambini e bambine in età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni. Il servizio viene gestito dalla Cooperativa Sociale Valpolicella Servizi, iscritta all’Albo Regionale delle Cooperative necessario per lo svolgimento dei servizi educativi. L’asilo nido, inoltre, apre le porte ai genitori che vogliono visitare la struttura e avere tutte le informazioni riguardanti l’organizzazione e le attività educative. Le educatrici aspettano gli interessati sabato 26 gennaio dalle ore 9.00 alle 12.00 in via Strada del Recioto 2/a – Negrar, a fianco della scuola materna, anche per comunicare le novità. Per informazioni: asilo nido tel. 045/6000504 – cell. 3666373633 – mail lalunabambina@virgilio.it. “La Luna bambina” è presente anche su Facebook.

ARBIZZANO IMU prima e seconda casa al massimo. Che dire? «E’ il vero cruccio di quest’amministrazione, ma non si poteva fare diversamente. Troppi mutui da pagare, fornitori che avevano conti in sospeso da anni, convenzioni con la ditta dei cimiteri e terreno dell’Ospedale per la nuova strada ancora da pagare. Ora abbiamo pagato tutti e i mutui sono calati di oltre 7 milioni di euro. E’ stata dura ma possiamo andare a testa alta. Non chiameranno fornitori, tranquilli i revisori dei conti del Comune e la Corte dei Conti di Venezia è stata rassicurata. Resta molto da fare ma siamo sulla strada giusta». Parliamo del Piano delle alienazioni. «Oltre ogni più roseo previsione. Francamente è stato difficile e avevamo il mal di stomaco. La passata amministrazione ci aveva sbattuto nel burrone. Abbiamo risalito la china prima con la cessione della farmacia di Arbizzano ed ora del terreno Palazzina, Casa Rossa a S.Maria, del terreno di Novare e del Mercato cerasicolo. Bravi e fortunati ma 2012 salvo e 2013 ad un buon punto di partenza. Né tranquilli né sereni ma stiamo andando verso i Comuni virtuosi che era è ed è il nostro obiettivo». Si dice sempre che bisogna tagliare i costi. Cosa avete fatto? «Il costo del personale è calato di anno in anno. Da

quattro dirigenti ora ne abbiamo due, il segretario con una quota al comune di Fumane ed una dirigente tecnica, urbanistica, edilizia privata, ecologia, manutenzioni e lavori pubblici. Non abbiamo fatto un’assunzione e non ne abbiamo in programma, come non è in programma nessuna sostituzione di chi va in pensione. Gli incarichi esterni li abbiamo affidati solo se in Comune non abbiamo le competenze: piano interventi, geologo, agronomo e il resto facciamo tutti noi, salvo incarichi legali. Nei servizi al cittadino stiamo cercando di recuperare sempre almeno il 50% della spesa. E’ stato riorganizzato tutto il possibile ed il resto si vedrà l’anno prossimo. Attenzione però: non è possibile distruggere il sociale, la famiglia, il mondo del diversamente abile, la cultura, l’associazionismo che segue i nostri figli nello sport». Cosa si deve aspettare il cittadino di Negrar per il 2013? «L’impegno è diminuire l’IMU anche se in questi giorni lo Stato con la legge di stabilità è ancora più aggressivo. Inoltre vorremmo definire il piano degli interventi e favorire le famiglie e le imprese con le quali stabilire convenzioni per opere pubbliche: campo sportivo di Negrar, tombamento alta tensione, marciapiedi di via Mazzini, piazza di Torbe e San Vito e scambio caserma Carabinieri».

La foto pubblicata è relativa al Palazzetto dello sport di Arbizzano. E’ stata inviata alla Redazione per denunciare il cattivo stato in cui versa la struttura, sede della Cooperativa Valpolicella Servizi, in attesa di un riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale. E il riscontro è arrivato dal sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro: «Abbiamo segnalato il problema già evidenziato dalla Cooperativa Valpolicella Servizi, e abbiamo dato disposizioni all’ingegner Franco Speri, responsabile della convenzione Lanza – che aveva in carico anche questa operatività -. Avrebbero messo mano al problema già nelle scorse settimane, se non fosse stato per la nevicata di metà dicembre. In ogni caso, seppur con qualche settimana di ritardo, i lavori partiranno a breve e tutto è sotto controllo».

Giorgio Dal Negro

E’ ottimista? «Per natura sì, ma siamo di fronte ad operazioni ciclopiche ed uno stato nazionale che non lascia che briciole. Intanto la comunità produce tantissimo, versa imposte Irpef e Iva e quasi nulla riceve in cambio. Al Sindaco salto mortale senza rete…ma vedrete che ci riusciremo».

OSPEDALE SACRO CUORE. Referti on line Lo scorso 7 novembre l’ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar ha attivato il servizio on line per la consultazione dei referti del laboratorio di analisi. Per accedere al servizio occorre registrarsi al sito www.sacrocuore.it utilizzando il codice stampato sul foglio consegnato al momento dell’effettuazione dell’esame. Quella dei referti di laboratorio è la prima tappa della creazione del dossier personale del paziente, che verrà aggiornato progressivamente con tutta la documentazione clinica prodotta dall’ospedale, in modo tale che il paziente possa disporre di un dossier sanitario personale da conservare sul proprio computer. Questo servizio online va ad aggiungersi alla disdetta delle prenotazioni e alla prenotazione degli esami di medicina nucleare. In un mese sono stati 782 i pazienti che si sono registrati sul portale e 709 coloro che hanno scaricato il proprio documento, raggiungendo circa il 20% su tutti i referti scaricabili.


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SANTA MARIA DI NEGRAR. Il presidente Zantedeschi traccia il bilancio

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Baita della comunità: 2012 di soddisfazioni

Scuola media, che orchestra!

E’ stato un 2012 positivo quello della Baita della Comunità di Santa Maria di Negrar, struttura sociale realizzata dal Comitato Sagra S.Maria. «Durante quest’anno la nostra realtà si è consolidata quale centro di aggregazione e punto di confronto per la complessa realtà residenziale S.Maria - Arbizzano – Pedemonte – afferma con soddisfazione il Presidente Francesco Zantedeschi -. La struttura organizzata quale Circolo per Soci (per l'accesso è obbligatoria la tessera), è aperta quotidianamente escluso il martedì, ed è frequentata in particolare da bambini con le mamme, da ragazzi che utilizzano l'attiguo campo di calcetto e da numerosi amici della terza età anche per la presenza del centro comunale nei pomeriggi di mercoledì e venerdì». Oltre alle tradizionali feste ed attività ricreative, nel 2012 vanno segnalati l'incontro con Lino Zani l'autore del libro "Era santo, era uomo:

A destra Francesco Zantedechi

Papa Woityla", organizzato in collaborazione con la Biblioteca Comunale, la rassegna "Cineforum & Amarone" organizzata in collaborazione con l'Università del Tempo Libero di Negrar e la serata dedicata agli sponsor storici (1986/2012) svoltasi 1'8 giugno. «Ritengo doveroso – aggiunge Zantedeschi ringraziare i Soci Fondatori per il costante impegno

profuso ed i numerosi sponsor per il loro sostegno. Il 2013 prevede numerosi accadimenti tra i quali vanno segnalati la tradizionale Sagra del Carmine programmata dal 19 al 22 luglio e sempre in collaborazione con Biblioteca ed Università del Tempo Libero: il ricordo del Giorno della Memoria lunedì 28 gennaio, l'incontro con l'autore giovedì 11 aprile e la

rassegna Cineforum & Ripasso i quattro mercoledì del mese di novembre»… Ma i progetti non si fermano qui: il Comitato Sagra S.Maria, sempre nell'ottica di sviluppo della struttura Baita della Comunità, sta valutando la possibile costruzione di un magazzino/struttura per manifestazioni all'aperto, da realizzare a sud del fabbricato esistente.

NEGRAR / CASA DI RIPOSO

Le 102 primavere di Albino Spira aria di longevità nella Casa di Riposo di Negrar, all’interno della Cittadella della Carità, dove sabato 8 dicembre un ospite ha festeggiato ben 102 anni, portati egregiamente e con buona salute. Albino Montagna, è nato a Bevilacqua, l’ultimo paese della provincia di Verona, nel 1910, poi si è trasferito a Legnago. Quella di Albino, contadino da sempre, è stata una vita spesa per l’amore della terra e della sua famiglia – si è sposato nel 1933 ed ha avuto tre figli -. Albino dieci anni fa entra in Casa di Riposo e fin da subito si fa voler bene, dagli ospiti e dal personale,

per la sua semplicità e la sua saggezza. Uomo di poche parole, ma sempre incisive, amante della natura e delle tradizioni popolari. Umile e discreto. Albino, circondato dal calore e dall’affetto dei suoi cari, degli ospiti, del personale socio-sanitario, del cappellano e del direttore della Casa ha così festeggiato in allegria un importante ed ambito traguardo. Il segreto per arrivare così lontano? “Non morire” afferma Albino, emozionato e sorridente. Un’ironia e uno spirito scherzoso che l’han sempre contraddistinto e per cui è apprezzato e stimato da tutti.

NEGRAR. “Giovani: il nostro futuro al Circolo NOI” "Giovani: il nostro futuro": questo il titolo del ciclo di incontri organizzato, a partire da ottobre 2012, presso il centro parrocchiale di Negrar, dal Circolo NOI “Regina Pacis” in collaborazione con la Parrocchia di Negrar. Ad inaugurare l’iniziativa è stato Gianpaolo Trevisi, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato e Dirigente della Squadra Mobile di Verona, con uno spaccato sulla situazione giovanile a Verona: grandi possibilità ma anche grandi delusioni e tanta fragilità. Trevisi ha inoltre parlato dei giovani come grande risorsa di ogni tempo, quelli su cui si gioca il futuro della nostra società. La rassegna è poi proseguita giovedì 8 novembre con il calciatore e presidente nazionale dell'AIC (Associazione Italiana Calciatori), Damiano Tommasi che ha messo in luce molti sogni e alcuni abbagli del settore calcistico, come anche le speranze che animano i ragazzi che si affacciano alla vita adulta. Gli incontri proseguiranno sempre al Centro parrocchiale (vecchio asilo) alle ore 20.45, nel mese di gennaio: venerdì 18 “I giovani e la fede” (relatore Padre Eugenio Perico) e venerdì 25 con “I giovani e la comunicazione” (relatore Mons. Bruno Fasani). «Un grazie speciale – afferma il direttivo del Circolo NOI di Negrar – va ai relatori delle serate e quanti si sono prodigati nella realizzazione dell'iniziativa. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare, in modo particolare i giovani. Ricordiamo infine che a partire da domenica 27 gennaio è possibile rinnovare la propria tessera NOI».

NEGRAR. Quattro anni fa nasceva l’orchestra della scuola media. Ce la ricordiamo mentre, formata da pochi membri, suonava il suo primo concerto di Natale nell’aula di arte della scuola. Erano brani brevi, semplici, ma suonati con passione e ricambiati da calorosi applausi.Pian piano l’orchestra si è ampliata e formata. Ci sono i veterani che si esibiscono in brevi assoli insieme ai più giovani, un po’ insicuri, ma vivaci e intraprendenti. Grandi passi hanno fatto dal concerto nell’aula di arte, ma la passione è rimasta. Ed ora ritroviamo i nostri giovani concertisti nella chiesa parrocchiale di Negrar, gremita di ansiosi spettatori, per accogliere il Natale che arriva anche in questo 2012. Sono guidati dalle mani esperte del direttore d'orchestra e insegnante di chitarra, Carla Tessari, e dagli altri insegnanti dell'indirizzo musicale della scuola: Andrea Fidesser (pianoforte), Roberto Raimo (clarinetto) e Valeria Sartori (flauto traverso). Si inizia con alcuni brani natalizi cantati dalla soprano Raffaella Benetti. Sono brani che riscaldano l’atmosfera e riescono a dare l’imput a tutta la serata. Si prosegue con alcuni pezzi della nostra tradizione accompagnati dal coro dei bambini di quinta elementare alle cui voci, sottili e delicate si aggiungono quelle più basse e calde del coro delle Coste Bianche. Ed ecco, che in questo insieme di musiche e canti, riemerge quella sensazione ormai familiare per chi assiste a questi concerti. Si viene trasportati, elevati e spinti in un incredibile vortice di suoni. Osservando i musicisti si può notare con quale serietà e competenza suonino: con i visi contratti, concentratissimi sui loro spartiti che lasciano soltanto per seguire il direttore d’orchestra. Forse neanche si accorgono delle emozioni che la loro musica fa scaturire tra il pubblico. Fino a quando, durante il brano “La ninna nanna dei pastori”, si percepisce un’altra voce che non proviene dal coro ma dalla platea! La gente comincia a battere le mani e cantare il ritornello con entusiasmo. Finita la musica c’è un momento di silenzio, prima dell’applauso, dove ci si scambiano sorrisi sinceri che sembrano voler dire: “Grazie!”. Grazie per averci donato ancora una volta la vostra meravigliosa arte. Luisa Elia

JUDO SANT’ANNA

Quanti successi! Il Judo Sant’Anna protagonista al 22° Trofeo Santa Lucia. La manifestazione, svoltasi domenica 16 dicembre al palazzetto di Peschiera del Garda, permette ai giovani judoka di fare esperienza e confrontarsi in veri e propri combattimenti pre agonistici, anche se protetti da regole ben stabilite e adeguate all’età. Gli atleti del Judo Sant’Anna si sono imposti con determinazione, confermando progressi e miglioramenti dal punto di vista tecnico. «Questi risultati - affermano il M° Giancarlo Zocca e il presidente Daniela Venturelli – si ottengono con fatica e impegno. Ringrazio pure i genitori che hanno accompagnato i propri figli nonostante le condizioni meteorologiche non ottimali. La nostra associazione non solo concentra le proprie energie sui risultati agonistici, ma si propone anche di trasmettere ai giovani tutti quei valori di carattere educativo come la cultura etica e l’osservanza delle regole». Gli atleti che si sono distinti nelle rispettive categorie sono stati Marco Campostrini, Stefano Sega, Riccardo Marchi, Alessio Antolini, Matilde Campostrini, Angelica Piga, Federico Dalla Vecchia, Giacomo Spiazzi, Dalila Vallenari e Valentina Ledri.


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NEGRAR. Si è rivelata un successo la manifestazione dell’11 dicembre

Appuntamento in centro ... a lume di candela

E’ stata una notte di successo quella che ha illuminato con le sue candele il centro di Negrar lo scorso sabato 1 dicembre. Il coinvolgimento di tutti gli esercizi pubblici ha reso la serata una festa indimenticabile, partecipata con entusiasmo da molti “spettatori” incuriositi. Un successo si è rivelato anche il baratto del giocattolo che, assieme al Ludobus, ha intrattenuto decine di bambini. La luce di centinaia di candele, le lanterne appese all’esterno dei negozi, l’ottima cucina proposta

dagli stand, unite alla buona musica dei tre gruppi musicali che si sono alternati sul palco (Bertani band, Tranky Funky e Soqquadro) intervallati da musica anni ‘70‘80-‘90 sapientemente mixata dal Dj, hanno contribuito a rendere magica la manifestazione organizzata dal gruppo La Vigna. «Siamo molto soddisfatti per come si è svolta la Notte a lume di Candela, già invocata come appuntamento fisso ogni anno – afferma il Presidente del gruppo, Paolo Zolin -.

Molto buono è stato anche l’incasso registrato, che andrà totalmente devoluto ad una famiglia di Negrar in difficoltà. Per noi, nati con lo scopo della “beneficienza”, era importante raggiungere il traguardo prefissato con la speranza di essere sempre presenti e attivi sul nostro territorio, aiutando così chi ne ha veramente bisogno». Un ringraziamento sincero viene anche dal segretario del Gruppo la Vigna, Enrico Bruni, «a tutti gli amici che ci hanno dato una mano

ad organizzare questa festa: il Gruppo Noi (I for A) sempre attivi in una sorta di gemellaggio tra i due gruppi, i ragazzi per il campo da bocce (divenuto ben presto angolo di gioco sfrenato per i bambini), gli operai e amici che hanno dato veramente una grossa mano. Un ringraziamento anche al DJ Marco Nicoli (Freccia) per la splendida presentazione del Gruppo la Vigna apparsa sullo schermo allestito dallo stesso Marco, dove sono anche scorse in un susseguirsi di foto tutte le vetrine dei negozi di Negrar come pubblicità per le stesse in segno anche di ringraziamento da parte del Gruppo». «Vorremmo inoltre – aggiunge Zolin – ringraziare il Comune di Negrar per tutte le autorizzazioni e i permessi concessi al fine della buona riuscita della festa. Un ringraziamento lo merita soprattutto l'ideatore di questa festa, Marco Conti, che ha anche seguito in toto la parte burocratica (e non poca) . Non ci resta che dare appuntamento al prossimo anno cercando di migliorare ove possibile per rendere questa festa "la festa" dei cittadini negraresi».

PALIO DELL’OLIO / L’OTTAVA EDIZIONE

Festa e applausi per l’Oro verde Un bagno di successo per l’Ottava Edizione del Palio dell’Olio, che ha avuto luogo lo scorso sabato 15 dicembre presso il Ristorante Valpolicella a Torbe. La giuria popolare ha decretato vincitore della manifestazione l’Azienda Agricola Vaccarella Monica (Avesa), seguita dall’Azienda Agricola Villa Crine (Pedemonte) e Frantoio Guglielmi (Fumane). I concorrenti iscritti al concorso sono stati 41. Nell’ambito della serata sono stati nominati i nuovi cavalieri Gianfranco Damoli (titolare Damolgraf), Cesare Veneri (direttore generale Camera di Commercio di Verona), Claudia De Fanti (presidente Pro Loco Carpanea Casaleone), Pier Antonio Braggio (giornalista Verona Economia), Paolo Arena (presidente Aeroporto Catullo Verona) e Daniele Cipriani (vincitore VII edizione Palio dell’Olio). «Siamo molto contenti per com’è andata la manifestazione. Questa edizione ci ha dato credibilità, cosa difficile da ottenere da parte delle persone» - ha affermato Pier Giorgio Munari, Gran Maestro dall’Associazione Sovrano Ordine di Ercole, organizzatrice del Palio. «L’Amministrazione e il mio Assessora-

Marco Gozzo e Monica Vaccarella

to sono sempre stati molto vicini a questo Palio, che di anno in anno cresce sempre più. E quello che ci fa molto piacere è che questo concorso stia diventando nuovo volano di creazione di ricchezza per il Territorio, sia economica che culturale» – ha aggiunto Gianni Pozzani, assessore alla Cultura del comune di Negrar. Apprezzati gli interventi di Antonio Volani (responsabile labora-

tori AIPO) e Paolo Ugo Braggio (presidente Agronomi provincia di Verona), incentrati sul controllo della qualità sull’olio extravergine e dell’impatto dell’olivicoltura sull’ambiente e sul beneficio fondiario aggiunto per l’azienda agricola. Vivo interesse hanno suscitato la lettura dei valori dei test chimici e organolettici effettuati dall’AIPO sull’olio d’oliva, e sulla multifunzionalità

dell’agricoltura da parte del dottor Braggio, che definito l’agricoltore “sentinella dell’ambiente”. «Quest’anno abbiamo deciso di far fare il salto di qualità al Palio e all’Associazione, e il pubblico ha risposto con entusiasmo. E la cosa che ci rende più orgogliosi è che la nuova squadra 8 giovani collaboratori sia stata in grado di allestire un grande Palio in poco tempo» - continua Federico Mainenti, vicepresidente dell’Associazione. Questi i nomi compongono il team: Alessandra Guglielmi, Sara Benedetti, Claudia Tommasi, Silvia Cappelletti, Alessia Fasoli, Pietro Fraccaroli, e Pietro Melato. «Questo nucleo di ragazzi è la nostra solida base per costruire qualcosa di grande. E se vogliamo che l’olio della Valpolicella faccia successo è necessario che si sia un’etichetta unica per tutti i produttori di olio presenti nel territorio, che renderebbe più semplice la promozione e la valorizzazione soprattutto verso i mercati esteri» afferma Marco Gozzo, Presidente dell’Associazione. Per informazioni: Associazione Sovrano Ordine di Ercole 320.41828926; sovrano.ordine@tiscali.it

IL PERSONAGGIO. Negrar premia De Martini alla Notte a lume di candela E’ stato un appuntamento speciale anche per Antonio De Martini la Notte a lume di candela di Negrar. Nell’ambito della manifestazione che l’1 dicembre ha illuminato il centro di Negrar e le vetrine di tutti i suoi negozi, l’amministrazione comunale, a nome dell’intera cittadinanza, è riuscita a sorprendere uno dei commercianti storici del centro, che dopo 50 anni ha chiuso a fine 2012 la sua oreficeria per andare meritatamente in pensione. «A pochi minuti dall’apertura della riuscitissima manifestazione – ci racconta Antonio De Martini – sono stato chiamato sul palco: è stata una vera sorpresa! L’assessore al Commercio del comune di Negrar, Nicola Silvestri, a nome della cittadinanza di Negrar, mi ha consegnato una targa come riconoscimento per il lavoro svolto in questi decenni per il paese e per l’onestà dimostrata. Le parole di elogio e di ringraziamento che sono state spese nei miei confronti mi hanno davvero commosso. Ringrazio tutti per il grande regalo che mi è stato fatto, graditissimo e del tutto inaspettato. Posso dire che l’intero paese mi ha licenziato in bellezza e ne sono fiero!».S.A.

Antonio De Martini accanto a Nicola Silvestri

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Gennaio 2013

SAN PIETRO. La struttura produrrà energia elettrica ed energia termica

Impianto a olio vegetale sotto l’albero di Natale La popolazione della Valpolicella, ed in particolare di San Pietro in Cariano, ha trovato delle sorprese sotto l'albero di Natale: se già si è appreso nei mesi scorsi della possibile costruzione di un nuovo paese nell'area industriale del comune, sull'area Ex Lonardi, ora si sono aggiunte anche una centrale ad olio vegetale, a qualche centinaio di metri, ed un ripetitore per la telefonia mobile all'interno del campo sportivo di San Floriano. Da delibera della Giunta regionale del novembre 2012, si è appreso per certa la costruzione in via dell'Artigianato, nella zona industriale di San Pietro in Cariano, di un impianto ad olio per la produzione di 840 Kwh di energia elettrica e 2.000 KWh di energia termica. La richiesta, per ottenere l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio, era stata avanzata alla Regione Veneto dalla Svicat Energy srl nel febbraio 2011. Il mese successivo si è tenuta in Regione una prima riunione alla quale erano presenti, oltre ai tecnici della

16 COS'È UN IMPIANTO AD OLIO VEGETALE Per far funzionare dei motori a diesel si usa, come combustibile, olio o biodiesel. Questi fanno funzionare un alternatore che produce energia elettrica, che viene pagata dal gestore del servizio elettrico (GSE). E' possibile recuperare del calore che può servire per riscaldare gli edifici. L'olio vegetale proviene da colture di: girasole, colza, palma, arachidi, soia. Il biodiesel proviene dalla raffinazione di oli recuperati. L'Italia non produce abbastanza oli vegetali e biodiesel da poter soddisfare l'utilizzo nei trasporti e nelle centrali elettriche, quindi li importa dall'estero. Le conseguenze sono che i prezzi sono molto variabili. Inoltre si devono destinare grandi terreni per la coltivazione di piante ad uso energetico, andandoli a sottrarre all'utilizzo alimentare umano. Il funzionamento dei motori produce minime emissioni che rimangono sotto i limiti di legge.

ditta ed ai funzionari della Regione e della Provincia di Verona, anche i rappresentati del Comune di San Pietro in Cariano. Nell'ultima riunione del settembre 2012 la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto ha precisato che l'intervento

consiste nella realizzazione di un impianto di cogenerazione in una area fortemente caratterizzata da edifici industriali e priva di particolari caratteristiche paesaggistiche; anche Arpav e Provincia di Verona hanno dato parere favorevole. L'impianto sarà formato da

2 motori diesel che funzioneranno ad olio vegetale grezzo da colture di girasole, colza e altre ancora. I motori faranno funzionare degli alternatori che produrranno corrente elettrica. I fumi provenienti dalla combustione dell'olio nei motori saranno depurati in

un macchinario apposito; poi saranno immessi, attraverso 2 camini alti 11 m, in atmosfera e rispetteranno i limiti previsti dalla legge, come garantito dalla Svicat. Saranno effettuate delle analisi sui fumi una volta l'anno. L'impianto, funzionando 24 ore su 24, avrà bisogno di 2 serbatoi che saranno riempiti una volta alla settimana. Non ci saranno disturbi di carattere acustico per gli abitanti

nelle vicinanze. Sarà anche costruito un fabbricato: il tutto sul piazzale antistante la ditta Beghini Costruzioni in Acciaio spa. La Svicat Energy cederà l'energia termica recuperata, 2.000 kwh, alla ditta Beghini per riscaldare e raffrescare i suoi ambienti. La maggior parte del calore, se non verranno trovati altri utilizzatori, rimarrà inutilizzata. Andrea Rossignoli


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PEDEMONTE. La Parrocchia ha appoggiato l’iniziativa di Giorgio Simeoni

C’è un ambulatorio gestito da volontari «Ho raggiunto la pensione…e ora, che faccio?». Questa la domanda che nel 2010, a pochi giorni dalla pensione, si è posto un parrocchiano di Pedemonte, infermiere professionale. E’ nata così l’idea di creare in paese un ambulatorio per prestazioni infermieristiche gestito da volontari. «Subito Giorgio Simeoni, anima di questo progetto – afferma il parroco di Pedemonte, don Ivo Fiorini – ne ha parlato al Consiglio pastorale parrocchiale e, ottenuto l’appoggio

di tutti, siamo partiti. Si è iniziato sensibilizzando prima di tutto gli infermieri - anche in servizio – del territorio ed in seguito ci siamo dedicati alla ricerca di una possibile sede». Detto, fatto: in poco tempo è nato il gruppo infermieri volontari Immacolata di Lourdes (GIV), che festeggia la sua fondazione l’11 febbraio, mentre la sede del servizio è stata individuata in un locale, appositamente allestito per essere in regola con le normative Ulss, in via della Contea 44, in centro a

Pedemonte. «Le attività sono partite ufficialmente l’1 ottobre 2012: i medici del territorio hanno a disposizione la modulistica fornita dal gruppo infermieri volontari. Il paziente raggiunge quindi l’ambulatorio con la prescrizione medica e il medicinale che gli deve essere somministrato – il materiale di consumo come siringhe, cotone, garze viene invece messo a disposizione dell’ambulatorio stesso -. «L’ambulatorio, che accoglie persone non solo di Pedemonte ma anche

PEDEMONTE. “Zikomo”, solidarietà in primo piano Zikomo in lingua Chewa (Malawi) significa “grazie” ed è proprio questo il nome che un gruppo di persone di Pedemonte (e dintorni) ha deciso di dare ad un’associazione di promozione sociale e culturale nata con lo scopo di elaborare, promuovere e realizzare progetti di solidarietà sociale. “Abbiamo scelto il termine Zikomo – affermano i 7 soci fondatori dell’associazione – per ringraziare anticipatamente tutti coloro che vorranno aderire, con il proprio contributo, alle iniziative che l’associazione deciderà di promuovere in favore di persone bisognose”. In realtà il progetto ha preso forma due anni fa con l’organizzazione dell’ incontro conviviale “A pranzo con l’Africa”, con lo scopo di raccogliere fondi da destinare ad una scuola – orfanotrofio in Mozambico ed è proseguito nel 2012 con una cena benefica sostenuta da “Campioni nello sport...Campioni nella vita” nell’ambito del quale sono state raccolte donazioni per aiutare la piccola Annalisa di San Giovanni Lupatoto ad affrontare le costose cure richieste dalla rara malattia di cui è affetta. Il progetto iniziale ha deciso quindi di acquisire una propria identità e di farsi conoscere dal maggior numero possibile di persone. Per questo è stata fondata ufficialmente l’associazione Zikomo. “Per il 2013 – aggiungono i fondatori dell’associazione, aperta a chiunque desideri avvicinarvisi – sono state programmate alcune iniziative, la prima delle quali vedrà la luce il 20 gennaio con l’evento “Pig’s Bones for Africa” (ossi de porco per l’Africa) . Si proseguirà a giugno con un grande evento musico – cultural – gastronomico in piazza, mentre in estate verrà organizzata una gara ciclistica in notturna. In autunno invece verrà ripetuto il Pranzo con l’Africa. Lo scopo di tutto ciò – aggiungono – è raccogliere fondi che l’Associazione ha deciso di destinare , per l’anno 2013, agli oltre 150 bambini ospiti di una scuola orfanotrofio a Beira in Mozambico, dove suor Delfina ha messo a disposizione tutto ciò che possedeva per i “suoi” bambini. Si tratta per lo più di orfani provenienti da realtà terribili. Suor Delfina lotta ogni giorno per racimolare il minimo necessario per il loro sostentamento e la loro istruzione…Ma non è facile sfamare quotidianamente 150 bambini, considerando anche la situazione sociale in cui si trova oggi il Mozambico”. L’invito dell’associazione Zikomo quindi è ad aderire al “Pig’s bones for Africa” con un contributo minimo di 15 euro. La Cantina Bolla di Pedemonte ospiterà un pranzo (anticipato da una visita guidata della Cantina stessa) all’insegna della tradizione veronese, a base di minestrone, cotechino, ossi de porco con pearà, sbrisolona e vino Valpolicella…per aiutare chi non è sicuro di poter avere un solo piatto di riso anche domani. Per informazioni e prenotazioni: Riccardo 347.3172700, William 349.8876472, Zeno 348.2232734.

dei paesi limitrofi – affermano Giorgio Simeoni accanto al dottor Bartolo Anglano, due dei 7 volontari, tutti professionali, che prestano il loro servizio presso l’ambulatorio -, è aperto tutti i pomeriggi dalle 17 alle 18 e il sabato mattina dalle 10 alle 11. Tra le prestazioni offerte spaziano dalla misurazione della pressione agli stick glicemici, fino alle iniezioni intramuscolari ed endovenose, endoclisi, cateterismo e soprattutto informazioni e socializzazione». Lo spirito

che anima i volontari del gruppo e il messaggio stesso che la parrocchia intende trasmettere è quello di disponibilità e servizio, di ascolto, dedicando attenzione alla persona e al suo valore. In questo momento il gruppo infermieri volontari Immacolata di Lourdes sta estendendo l’invito a prestare il proprio servizio volontario presso l’ambulatorio a tutti gli infermieri professionali – in pensione e in servizio – che avessero il desiderio di dedicare qualche ora agli altri:

«se riusciremmo a raggiungere un buon numero, in futuro si potrebbe anche pensare di proporre un servizio a domicilio – afferma Giorgio Simeoni -. Per il momento comunque proseguiamo a svolgere le nostre attività all’interno dell’ambulatorio di via della Contea». Il nuovo servizio verrà ufficialmente inaugurato domenica 10 febbraio, in occasione della ricorrenza dell’Immacolata di Lourdes, festeggiata l’11 febbraio. Silvia Accordini


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SAN PIETRO. È nata la sezione “L. Calabrese-P. Levi”. Novità assoluta in Valpolicella

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Primo gruppo FIDAS Confartigianato: all’interno della scuola nuovo ufficio E’ nata la Fidas Verona Sez. “L. Calabrese – P. Levi” di San Pietro in Cariano: decima sezione Fidas della zona della Valpolicella e prima sezione in Valpolicella all’interno di un istituto scolastico. Un risultato, questo, ottenuto grazie alla disponibilità delle docenti di scienze del Liceo e dell’Istituto tecnico, in particolare le professoresse Donatella Fasani e Franca Grandis, mamma di un donatore Fidas che ha sempre coordinato gli incontri formativi con i medici ematologi e trasfusionisti che hanno coinvolto gli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto. Sono state messe in atto inoltre altre iniziative volte a far conoscere, sensibilizzare e informare gli studenti dell’importanza della donazione del sangue, del midollo e degli organi. «La sezione CalabreseLevi – afferma Nicola Trande, portavoce dei Presidenti Fidas della Valpolicella - è l’ultima arrivata, ma la prima per importanza vista la giovanissima età dei suoi donatori iscritti, i quali invitano tutti i genitori degli alunni dell’Istituto, il personale docente, il personale non docente e tutte le persone di buona volontà ad imitarli. Il professor Flavio Dal Dosso è stato designato quale referente (pre-

sidente) della sezione in quanto donatore Fidas da diversi anni e si è reso disponibile a continuare a sensibilizzare i suoi studenti alla donazione del sangue, sacrificare ancora qualche giorno libero per accompagnarli al centro trasfusionale di Bussolengo e a partecipare alle varie iniziative e assemblee provinciali organizzate da Fidas Verona e dalla zona della Valpolicella. Oggi la sezione conta oltre 10 donatori attivi, iscritti anche all’Aido e all’Admor. «Abbiamo in cantiere diversi iniziative rivolte agli studenti a partire dagli annuali incontri con i

SAN PIETRO - FUMANE E’ molto nutrito il programma relativo alle giornate ecologiche programmate congiuntamente dai comuni di San Pietro in Cariano e Fumane. Le danze si apriranno il 20 gennaio a Fumane dove, presso il

Noi Parrocchiale a

partire dalle ore 16.00 verranno proiettati film documentari sulla sostenibilità. L’esperienza verrà ripetuta a San Pietro in Cariano, presso il Teatro Don Nicola Mazza, alle ore 16.00 domenica 27 gennaio. Le proiezioni verranno proposte anche a febbraio, domenica 3 a Fumane e domenica 10 a San Pietro, e nelle giornate di mercoledì. La giornata ecologica del mese di marzo avrà invece come protago-

medici ematologi e trasfusionisti, un torneo di fine anno, la festa di fine anno scolastico ed altro – aggiunge Trande -. Tutto questo grazie anche alla disponibilità e alla sensibilità dei Dirigenti Scolastici: Gian Pietro Tiozzo (in pensione dal 31 agosto) e l’attuale Dirigente a capo della scuola dall’1 settembre, Roberto Carreri, che ringrazio a nome di tutti i presidenti delle nove sezioni Fidas della Valpolicella. Nella speranza di una nuova sezione di altre scuola della Valpolicella auguro buona donazione a tutti». Silvia Accordini

SAN PIETRO / LIBRI E CULTURA

Cinque martedì con gli autori "I martedì con l'autore". Così è stata battezzata l’iniziativa proposta per il 2013 dalla Consulta Comunale delle attività Culturali e dall’assessorato alla Cultura del comune di San Pietro in Cariano. Si tratta di cinque serate, che si svolgeranno a cadenza mensile da gennaio a maggio e si svolgeranno presso l'aula magna delle Scuole Medie di San Pietro in Cariano in via Mara. I protagonisti, autori di libri e pubblicazioni di vario genere, avranno occasione di presentare le loro opere passate, presenti e future. La rassegna avrà verrà inaugurata il 22 gennaio alle ore 20.45 dal professor Pierpaolo

verso la quale – affermano gli assessori no e Fumane - si intende dimostrare l’importanza che gli alberi rivestono nell’abbattimento dell’anidride carbonica: sono loro che, attraverso la fotosintesi, rendono possibile la nostra esistenza sulla terra. Si vuole inoltre “smontare” quella sensazione, maturata nell’ultimo ventennio, secondo cui gli alberi sono solamente foglie sporche». La giornata clou sarà però la Benvenuta Primavera in programma a livello provinciale domenica 14 aprile: Per San Pietro e Fumane la giornata si concretizzerà con la chiusura della SP33 durante l’intera giornata. A chiudere il ciclo di appuntamenti con le giornate ecologiche sarà l’appuntamento di maggio, per il quale verrà programmata una giornata a Bure sul tema del riciclo.

Brugnoli che presenterà L'annuario Storico della Valpolicella 2011-2012. Nei successivi incontri si parlerà di Templari (19 febbraio), di Canti popolari (26 marzo), di Libri per bambini (16 aprile), mentre protagonista dell'ultimo incontro, previsto per il 14 maggio, sarà il l'artista Milo Manara. «Naturalmente – afferma l’assessore alla Cultura del comune di San Pietro, Cesare Zardini - tutti possono presenziare alle varie serate. L'ingresso e' libero e gratuito. Al programma dettagliato dell'evento con le varie date fissate verrà data ampia diffusione, mentre sul sito internet del Comune e' già presente».

Cesare Zardini

FUMANE / IL CORO

nisti gli alberi, con la Festa degli Alberi, «attraall’Ecologia dei comuni di San Pietro in Caria-

Un ufficio di Confartigianato, a disposizione di imprenditori e pensionati artigiani, anche in Valpolicella. Il nuovo servizio è stato inaugurato il 15 dicembre scorso nella sala Consigliare del Comune di San Pietro in Cariano, alla presenza del sindaco Gabriele Maestrelli, dell'assessore alle Politiche Sociali Marco Bogoni, del presidente di Confartigianato Verona Andrea Bissoli, del presidente Anap Verona (Associazione Nazionale Anziani Pensionati di Verona) Piero Farneda, del presidente del Mandamento della Valpolicella di Confartigianato Verona, Flavio Giacopuzzi, affiancati da Elio Mignolli e Renato Tedeschi, responsabili mandamentali Anap. «L'ufficio è situato al piano terra del Municipio di San Pietro - ha spiegato il sindaco Maestrelli - e rappresenterà un punto di riferimento per tutti gli artigiani attivi e anche per quanti hanno raggiunto l'età della pensione, non solo di San Pietro in Cariano, ma di tutto il comprensorio della Valpolicella, che comprende i comuni di Fumane, Marano, Negrar, Sant'Ambrogio e Sant'Anna d'Alfaedo». «La disponibilità del Comune è stata massima - ha affermato il presidente di Confartigianato Verona, Andrea Bissoli -, a testimonianza di quanto sia sentita la necessità di poter fornire servizi delocalizzati. L'artigianato è una voce importante nell'ambito economico della Valpolicella e, dal canto nostro, da qualche tempo abbiamo sviluppato la volontà di avvicinare maggiormente l'Associazione al territorio». L'ufficio è aperto al pubblico ogni primo e terzo giovedì del mese, dalle ore 9.00 alle 12.30. Di seguito i delegati comunali dei paesi compresi nel mandamento della Valpolicella. Si seguito i nomi dei delegati comunali dei paesi compresi nel mandamento della Valpolicella: Giuseppe Gaburro (S.Ambrogio), Fabio Tiozzo e Franca Ferrari (Negrar), Enzo Lonardi (Marano), Sergio Facciotti (Fumane), Marina Di Claudio (Dolcè).Per ulteriori informazioni: Confartigianato Verona, tel. 045 9211555, info@artigianiupa.vr.it.

Il Natale di Walking music E’ stato un Natale si successo quello che il Coro Walking music dell’Istituto comprensivo di Fumane ha appena trascorso. Un successo concretizzatosi nella serata del 22 dicembre nella chiesa parrocchiale di Fumane con il Concerto di Natale che ha avuto come protagonisti , oltre ai ragazzi della scuola fumanese, anche il coro Amici della musica e il coro Castel Bassa Atesina (BZ). I giovani talenti di Walking music, un gruppo nato a settembre 2011 quando alcune classi della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo "B. Lorenzi" di Fumane decisero di costruire e realizzare uno spettacolo di Natale, si sono poi esibiti anche domenica 23 dicembre nella chiesa parrocchiale di Marano di Valpolicella con un repertorio a tema natalizio in tutte le lingue studiate a scuola, dall’italiano all’inglese, dallo spagnolo al tedesco fino al francese accompagnati da flauti e per-

cussioni (prof. Maria Grazia Puma) e dalle tastiere (prof. Massimo Franzoni). Il coro, che con il passare dei mesi ha coinvolto con il suo entusiasmo tutta la scuola, è oggi diretto dalla

professoressa Marta Perina, e in questi anni ha visto i suoi ragazzi esibirsi in numerosi concerti con la consueta naturalezza e bravura, ottenendo sempre successo e divertimento.


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MARANO. Reazione della minoranza. Il sindaco risponde alle obiezioni

È arrivato il nuovo Pat e ci sono già polemiche Il 18 novembre scorso è stato depositato a Marano il nuovo Pat, Piano di Assetto territoriale. Molto dura la reazione della minoranza, che tempestivamente si è mossa, organizzando un’assemblea pubblica nella serata di giovedì 29 novembre. Diverse le obiezioni avanzate alle quale il Sindaco, Simone Venturini, ha fornito risposta a nome dell’amministrazione.

Paolo Zardini

L’INTERVENTO DELLA MINORANZA «L'area Lonardi incombe anche su Marano». Secondo il nuovo Piano di assetto territoriale, per il gruppo consiliare “Zardini sindaco per Marano”, potrebbe nascere alle porte di Valgatara una zona artigianale e industriale paragonabile all'ex area Lonardi di San Pietro in Cariano, sul futuro della quale, nel comune carianese il dibattito è aperto ormai da quasi un decennio. «Nel nuovo Pat di Marano sono previste quattro zone di espansione per la realizzazione di nuove attività industriali/artigianali - spiega il capogruppo Paolo Zardini -. Una nell'area di Rugolin a ridosso di quella esistente, quell'altra nuova e grande quasi come tutta quella di Rugolin, a ridosso del centro abitato di Valgatara ed altre nuove a Prognol, all'interno del centro storico, in sostituzione di una zona destinata a servizio per la collettività e a Pezza, nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria Valverde e del tempio di Minerva del Monte Castellon. Si prevedono una serie di interventi di grande invasività, dei quali ha senso solo l'ampliamento dell'area industriale di Rugolin». Come premesso, Zardini paragona quella di Valgatara all'ex Lonardi: «Se non peggio - rincara -: quella di San Pietro è un’area degradata, con 90 mila metri quadrati di capannoni fatiscenti. Alle porte della frazione più popolosa di Marano, a ridosso delle cantine Masi, invece si distruggono 60 mila metri quadrati di vigneto pregiato (20 campi veronesi) per fare posto ad una Zai su cui, in base al normale indice di edificabilità, si potrebbero costruire 30 mila metri quadrati di capannoni». Il nuov Pat conterrebbe anche diverse aree di espansione residenziale. «Cinque a Valgatara - spiega il capogruppo di minoranza - tre a Purano, una a Marano, una a Pezza e due a San Rocco. Per quanto invece riguarda il previsto vincolo minerario il Tar del Veneto ha più volte vietato lo scavo. Qui, tra l'altro, sono attive diverse realtà agricole e strutture turistiche. Moltissime persone mi hanno espresso forti preoccupazioni per questa amministrazione che con una piccola mano concede (IMU prima casa) e con una mano grande, toglie soldi ai cittadini (cartelle esattoriali rivalutazione ICI – Aumento IRPEF - aumento tassa rifiuti etc.). Quotidianamente mi intrattengo con tante persone di Marano e di Valgatara e mi incoraggiano a non mollare e a portare fuori la verità dal Palazzo! Infine, pubblicamente ringrazio tutti cittadine/i del Comune, per il grande aiuto che quotidianamente mi trasmettono, ciò mi ha permesso di imboccare la giusta strada».

MARANO / SCUOLA PRIMARIA Novità per i bambini che frequentano la scuola primaria: l’Amministrazione, grazie al contributo avuto dalla ditta Serit, ha regalato ad ogni “alunno pedone” un giubbetto catarifrangente per incentivare gli spostamenti a piedi. Un’alternativa all’uso spesso improprio della macchina, meno inquinamento, ma soprattutto l’occasione per fare quattro chiacchiere, tra grandi e piccini, mettendo in pratica le regole stradali dei pedoni. «L'ispirazione per questo "regalo" è venuta dopo che, con l'inaugurazione del nuovo accesso pedonale alla scuola primaria di Valgatara, abbiamo visto molti bambini percorrere da soli questo tratto di strada e raggiungere la propria casa, alcuni da soli, altri in compagnia dei compagni di classe e dei fratelli - commenta l’assessore Giam-

paola Zanotti -. Per rendere più sicuro il percorso, l'Amministrazione ha pensato allora ad un "segno di riconoscimento" ben visibile agli automobilisti, inconfondibile, che invita tutti ad una maggiore attenzione nei confronti dei pedoni, nel centro abitato, ma non solo, visto che alcuni bambini raggiungono a piedi località come Rugolin e La Granda, distanti più di un chilometro dalla scuola».

Simone Venturini

LA REPLICA DEL SINDACO «L’area a ridosso di Valgatara – afferma in primis Simone Venturini, chiarendo alcuni punti del nuovo PAT - potrà servire per il completamento della cantina Masi che adesso presenta proprio all’ingresso del paese una vasta area scoperta fitta di attrezzature per la produzione vitivinicola. E’ la stessa azienda che in sede di co-pianficazione ha segnalato questa esigenza. Quasi metà dell’area prevista non è già più vigneto ma è occupata da un grande capannone e da un piazzale pieno di attrezzature a cielo aperto. Annessa ad essa potrà trovare spazio lo spostamento della cantina La Castellana che adesso sorge in mezzo alle case di Valgatara e crea notevoli disagi alla popolazione, anche per il continuo passaggio di camion nel mezzo del paese. Quindi – aggiunge il primo cittadino - non si tratta di aree industriali ma aree a servizio di cantine che sono il simbolo del nostro territorio. La piccola area prevista a Pezza potrà servire per ubicarvi il volume (da demolire) di una vecchia porcilaia dimessa che sorge proprio ai piedi del santuario di santa Maria Valverde e che mediante il riconoscimento di un credito edilizio potrà essere demolita, recuperando un’area di pregio. A Prognol, l’area prevista è dentro il giardino della cantina Borghetti e servirà per sistemare la cantina (è la stessa cantina che ha segnalato questa esigenza). Anche lì, nulla di industriale ma solo intervento finalizzato ad attività vitivinicole locali. Infine, a Rugolin, quella piccola striscia prevista potrà servire per ubicarvi volume derivante da crediti edilizi per demolizione di capannoni in zona incongrua, per esempio al centro dei paesi, o strutture degradate che sono sparse per il territorio. Sarà occasione dunque per recuperare territorio integro, aggregando i volumi all’edificato esistente. Il nostro Pat fissa un tetto massimo di incremento medio in abitanti in circa una ventina all’anno per i prossimi dieci anni. E’ un numero contenuto (sono 6-7 famiglie al massimo su tutto il Comune) e che peraltro non è esecutivo. I nuovi piccoli insediamenti residenziali si potranno verificare solo con una variante al piano regolatore, variante che noi non faremo. Se qualcuno in futuro vorrà farne, dovrà attenersi a questo limite ed alle sole aree permesse dal PAT che sono aggregate ai centri abitati esistenti. Chi verrà dopo di noi – prosegue Venturini - non potrà fare nessuna edificazione, sulle colline ma solo qualche abitazione aggregata ai nuclei esistenti. Negli ultimi vent’anni Marano ha avuto, prima della mia amministrazione (che non ha fatto nessuna lottizzazione), diverse lottizzazioni che l’hanno portato ad un incremento di 600 abitanti circa. Oggi fissiamo un limite di incremento di circa 200 abitanti al massimo per i prossimi 10 anni. Per quanto concerne infine il vincolo minerario per l’area del Monte Coroni, non è imposto né introdotto dal PAT ma preesiste ad esso ed è vigente nel Piano Regolatore attuale. Il PAT, completo e reso disponibile a norma di legge – conclude -, non introduce né può togliere vincoli minerari, né altra pianificazione sovra-ordinata».


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BILANCI. Sei sono stati i cantieri appaltati tra la fine novembre e inizio dicembre

20 RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Fumane chiude il 2012 Scuola elementare a suon di opere e lavori Ecco il progetto Il 2012 a Fumane si è chiuso a suon di nuovi cantieri. Sei sono infatti i lavori appaltati tra fine novembre e inizio dicembre. Oltre ad essere partito il quarto ed ultimo stralcio della strada Molina – Breonio, sono partiti anche i lavori relativi alla tanto discussa strada di Mazzurega. «A questo proposito - afferma il vicesindaco di Fumane, Giuseppe Bonazzi – vorrei fare una precisazione: abbiamo ritrovato una lettera di richiesta da parte dei Padri di Solane per il miglioramento della viabilità. Nel 2010 in particolare il Padre Priore inviava al Comune una lettera lamentandosi del fatto che l’amministrazione aveva tolto dal piano delle opere l’allargamento della strada – un progetto messo da parte perché giudicato da noi non sostenibile e l’abbiamo sostituito con il progetto attuale -». Tre sono invece i cantieri aperti sul monte delle

Giuseppe Bonazzi

Salette: la messa in sicurezza delle rocce sovrastanti via Celestino Ledri, la ristrutturazione e il recupero della canonica del Santuario delle Salette (di proprietà del Comune di Fumane) e il miglioramento della viabilità pedonale

che arriva al Santuario stesso (ad opera della Comunità Montana). Infine hanno preso il via anche i lavori in via della Conciliazione a Molina con la sistemazione dell’area verde, della strada e dell’arredo urbano. «Tutti questi cantieri – eccetto la strada di Mazzurega che richiederà tempi più lunghi – devono essere chiusi entro 60 giorni dalla data di inizio – aggiunge il Vicesindaco Bonazzi -. Entro fine gennaio quindi, compatibilmente con le condizioni atmosferiche, le opere dovranno essere concluse. Gli interventi richiederanno complessivamente l’investimento di 1milione di euro totali. L’impegno dell’amministrazione rimane tuttavia uno in particolare: riuscire a demolire il binomio pubblico = male e costoso. L’assiduità dell’amministrazione presso i cantieri fa sì che quanto realizzato sia congruo

come prezzo ed esemplare per quanto concerne la funzionalità». Nel frattempo a Fumane sono in fase di appalto i lavori per la messa in sicurezza dal punto di vista antisismico della vecchia scuola elementare: «Questo edificio diventerà sicuro e strategico per l’Amministrazione – conclude Bonazzi -. Ovviamente l’obiettivo dell’amministrazione è quello della nuova scuola elementare (in questi giorni abbiamo intrapreso trattative per il finanziamento attraverso vie “green” non trascurando le vie tradizionali), tuttavia i soldi spesi per la vecchia scuola non sono “buttati via” come dice qualcuno: inizialmente questo edificio ospiterà gli alunni, in seguito verrà usato per le necessità del Comune. Tutto lascia ben sperare, tant’è che nel Piano delle opere – molto ridotto – la scuola primaria rimane».

Domenica 2 dicembre si è tenuta a Fumane, presso le Opere Parrocchiali, la presentazione, da parte del Comitato per il Polo Scolastico di Fumane, del Progetto per la realizzazione della Nuova Scuola Elementare. Il Comitato in questi mesi ha lavorato per presentare un progetto reale, con costi certi al fine di ottenere un risultato che non andasse fuori dalle reali possibilità di spesa dell'Amministrazione. La zona prescelta per la costruzione della scuola elementare è la zona dell'attuale "pallone", la palestra di fianco alla scuola media. Costruita su due piani, la scuola disporrebbe di 13 aule e 2 aule accessorie, spazi esterni adeguati, eventualmente espandibili in futuro con l'esproprio di un piccolo vigneto confinante. L'Amministrazione ritiene che sia prioritario risolvere lo stato di emergenza che riguarda la sistemazione dei bambini dopo la chiusura della scuola elementare da parte dei Vigili del Fuoco, sistemando la vecchia scuola e ottenere, a fronte di una spesa di circa 800.000, l'idoneità sismica e successivamente pensare al reperimento dei fondi per la realizzazione della nuova scuola. Il Comitato, in accordo con i tanti genitori presenti, ritiene invece che non vi sia un reale stato di urgenza. In quest'ottica l'investimento di denaro nella vecchia struttura è da considerarsi un inutile spreco di denaro. Il costo aggiuntivo per la realizzazione della nuova scuola è di circa 600.000, che l'Amministrazione vede come scoglio insormontabile. Il Comitato ritiene invece che tale somma sia reperibile attraverso la vendita della vecchia scuola così com'è, a privati o attraverso il credito edilizio o perequazione urbanistica dei volumi o rivolgendosi alla Cassa dei depositi e "cartolarizzare" il vecchio fabbricato ed ottenere il prestito desiderato con il pagamento in 30 anni, senza intaccare il patto di stabilità che entrerà in vigore il primo gennaio 2013. Le possibilità non mancano, si tratta di convincere l'Amministrazione della bontà di tale progetto. Pertanto il Comitato richiede all'attuale Amministrazione che venga fermato il progetto di sistemazione della vecchia scuola al fine di aprire un tavolo unitario per reperire i fondi necessari alla costruzione della nuova scuola. A tal fine gli esponenti politici intervenuti, hanno dato la propria disponibilità, per quanto di competenza, ad aiutare la ricerca dei fondi. Comitato per il Polo Scolastico di Fumane

FUMANE. Problemi sanitari, Cementirossi responsabile? “I residenti nel capoluogo di Fumane presentano o hanno presentato problematiche sanitarie potenzialmente imputabili alle emissioni prodotte dall’industria Cementi Giovanni Rossi?”. Questo è il quesito al quale la Sezione Epidemiologica e statistica medica (SESM) dell’Università degli Studi di Verona sta cercando di dare risposta attraverso un’apposita indagine avviata da alcuni anni. «La ricerca, che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2013, sta procedendo grazie ad un ulteriore contributo di 30.000 euro messo a disposizione da Cementirossi stessa, e fino ad ora, ha prodotto quattro rapporti che affrontano tematiche sanitarie specifiche – afferma il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi -. Si tratta di uno studio molto complesso e completo, che ha preso in considerazione diversi dati: dalle assenze a scuola ai dati forniti dall’Ulss relativamente ai medicinali assunti dalla popolazione di Fumane».

Di seguito quanto si evince dal documento inviato dal Dipartimento di Sanità Pubblica e medicina di Comunità dell’Università. RAPPORTO 1 (CONCLUSO): studio comparativo di mortalità per tutte le cause. Non sono stati evidenziati rischi specifici per la popolazione del capoluogo Fumane. RAPPORTO 2 (CONCLUSO): studio comparativo sulla prevalenza di sintomatologia respiratoria e irritativa nella popolazione pediatrica. Non si sono evidenziati eccessi di rischio statisticamente significativi tra i bambini del capoluogo Fumane, ad eccezione di quelli relativi alla sintomatologia irritativa oculare. RAPPORTO 3 (CONCLUSO): indagine sull’associazione tra concentrazioni giornaliere di inquinanti e assenze scolastiche E' stata evidenziata un' associazione statisticamente significativa tra l'incremento nella concentrazione di particolato sottile (PM10) e l’aumento della percentuale di assenze scolastiche. RAPPORTO 4 (IN FASE DI CONCLUSIONE): studio comparativo sul ricorso alle strutture ospedaliere e sull’utilizzo di farmaci. Lo studio ha evidenziato che gli abitanti di Fumane (comune e frazioni) mostrano tassi di ricovero e indicatori di utilizzo di farmaci significativamente superiori alla popolazione di controllo per una molteplicità di cause, tra cui alcune associabili alle esposizioni di interesse. La risposta al quesito iniziale e l 'interpretazione corretta delle evidenze sin qui prodotte richiedono che vengano completate ancora due fasi: l’analisi congiunta dei dati ambientati raccolti dall'ARPAV e dei dati relativi alla sintomatologia dei bambini e l’'analisi comparativa del sintomi riportati dagli adulti.


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VIABILITÀ. Riunione nella sede della Provincia per pianificare le strategie future. Questo è solo il primo passo

Ferrovia da Trento a Pescantina La Valpolicella studia come fare E’ stato presentato nella sede della Provincia di Verona, in una riunione convocata dal presidente Giovanni Miozzi e presieduta dall’assessore alla Programmazione e pianificazione territoriale Samuele Campedelli, uno studio di fattibilità relativo all’alta capacità ferroviaria in Val d’Adige: la cosiddetta T.A.V. Cinque le ipotesi di tracciato prospettate ai rappresentanti convenuti. La Provincia di Verona, la Regione Veneto e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. hanno stabilito di elaborare uno studio della tratta ferroviaria compresa tra il confine con la Provincia Autonoma di Trento e l’abitato di Pescantina, chiamato lotto 6 di completamento, il quale riguarda il territorio della Valdadige, all’interno del progetto del corridoio 1 Berlino Palermo. Al momento le priorità sembrano altre: i lotti 1, Fortezza-Ponte Gardena, con attivazione prevista nel 2024; il 2, la circonvallazione di Bolzano sempre, nel 2024; il 4, l’ingresso a Verona attivazione sempre nel 2024; il 3, circonvallazione di Trento prevista un anno più tardi, nel 2025. Gli altri lotti di completamento, che comprendono anche il nostro, sono il 5, che va dalla circonvallazione di Trento a quella di Bolzano e il 7 che parte da quella di Bolzano e arriva al lotto 1 Fortezza, non sono considerati prioritari. «Questa è stata la prima fase - ha affermato il sindaco di Dolcè, Luca Manzelli -, vale a dire cercare una soluzione di possibili tracciati condivisa dai territori attraversati, dopo che la società Sintagma, incaricata per lo studio, ha raccolto la documentazione esistente per la definizione del tracciato e l’ inserimento ambientale. A questa prima parte del lavoro seguirà una seconda fase per l’approfondimento della soluzione prescelta». Il costo stimato delle varie soluzioni senza infrastruttura ferroviaria, è molto vario. «Si tratta di un’opera di sicuro interesse strategico per tutta l’Italia - ha affermato il vicesindaco di Dolcè, Massimiliano Adamoli -, ampliata di recente perché il corridoio 1 è stato

Massimiliano Adamoli

inserito nel progetto Helsinki-Valletta. Il BBT, tunnel del Brennero, è partito, e potrà già far aumentare non di poco la velocità della linea e il tonnellaggio di merci trasportate. Un’altra strozzatura è l’ingresso a Verona per smistare i treni oltre che a sud anche a est e ovest: Verona sarà ancora una volta interessata quale crocevia naturale di merci e persone, l’entrata migliore penso che sia in direzione del Quadrante Europa sia per le merci che per i viaggiatori con un collegamento metropolitano Verona–aeroporto. Altri punti particolari sono i by pass di Trento e Bolzano. Per quanto riguarda i cinque tracciati il meno impattante per il nostro territorio mi sembra la soluzione “B” che si sviluppa sul nostro territorio ma l’impatto visivo è sicuramente minore: come amministrazione vogliamo che sia garantita un’attenzione al nostro territorio. Perciò il nostro impegno è e sarà costante come sarà costante l’informazione a tutti i cittadini su ogni sviluppo».

Lo Studio di fattibilità (lotto 6) - ha individuato cinque soluzioni progettuali: le soluzioni “A” - “B” in sinistra idrografica Adige e le Soluzioni “C” - “D” - “E” in destra idrografica Adige. La soluzione “A” si caratterizza come“quadruplicamento in sede” in quanto il 70% del tracciato è posto in affiancamento alla linea ferroviaria esistente. Essa ha uno sviluppo complessivo di 25.632 metri, di cui 5.021 in galleria, il tracciato occupa il più possibile la superficie tra la linea ferroviaria esistente e la SS12, garantisce il collegamento allo scalo merci di Domegliara ma non rispetta le Specifiche di Base di RFI (velocità < 220 km/h). La Soluzione “B” ha uno sviluppo complessivo di 23.789 metri, di cui 13.100 sono in galleria naturale; presenta una geometria tale da consentire una velocità massima di 220 km/h, s’innesta al Lotto 3 prolungando la galleria delle Fittanze, che parte a nord di Ala di 4.218 metri ponendosi in affiancamento alla linea ferroviaria esistente a sud dell’abitato di Peri , prosegue all’aperto per 5.000 metri, passando a monte dell’abitato di Dolcè mediante una galleria artificiale di 1.493 metri. Quando esce di nuovo allo scoperto, nei 1.100 metri che seguono, il tracciato permette l’interconnessione nord alla linea storica al km 12. La soluzione “B” entra in galleria naturale e vi rimane per 8.933 metri, più un tratto artificiale di 332 metri, prima di uscire e riallinearsi alla linea storica. In questo lungo tratto sottopassa il paese di Sant’Ambrogio di Valpolicella curvando verso Pescantina. La Soluzione “C” ha uno sviluppo complessivo di 23.756 metri, di cui 11.327 metri sono in galleria naturale; il tracciato non presenta gallerie artificiali, presenta una geometria tale da consentire una velocità massima di 220 Km/h , si innesta al Lotto 3 prolungando la galleria delle Fittanze di 3.571 m, ponendosi in affiancamento alla linea ferroviaria esistente a sud dell’abitato di Peri, si porta in affiancamento all’autostrada A22 sul lato di valle per 6 km e attraversa 6 volte il Fiume Adige; al km 13 entra in galleria naturale per 7.757 metri, sovra passando la nuova galleria della linea ferroviaria esistente e la S.S.12 , prima di uscire allineandosi al tracciato storico intorno al km 22, poco prima della superstrada che porta a Verona. La Soluzione “D” ha uno sviluppo complessivo di 24.507 metri, di cui 9.420 sono in galleria e 2.148 in viadotto; presenta una geometria tale da consentire una velocità massima di 220 Km/h, si innesta al Lotto 3 anticipando la curva di uscita della galleria delle Fittanze di 1.700 metri e proseguendo oltre per 1.061 metri, prima di porsi in affiancamento alla linea ferroviaria esistente a nord di Ossenigo, si porta in affiancamento all’autostrada A22 sul lato di monte per circa 7,5 km, attraversa 6 volte il Fiume Adige. Al km 13 il tracciato entra in una prima galleria di 2.300 metri di fronte all’abitato di Dolcè, esce all’aperto per 50 metri ed entra in una seconda galleria di 5.325 metri che sottopassa Sant’Ambrogio di Valpolicella e si conclude con un tratto di 332 metri di galleria artificiale. Si allinea con la ferrovia storica al km 23,3. La Soluzione “E” ha uno sviluppo complessivo di 24.510 metri, e comprende 1.488 metri in viadotto, 3 gallerie naturali e 4 gallerie artificiali: presenta una geometria tale da consentire una velocità massima di 220 Km/h e si differenzia dalla precedente solo nel tratto compreso tra il km 3 ed il km 11 in cui si sviluppa a monte di Rivalta, di Brentino e Preabocco attraversa due volte il fiume Adige.


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SANT’AMBROGIO. In oltre due mesi erogati 73mila litri di naturale e 49mila di frizzante

22 PREMIO ALLA COMUNITÀ

La Casetta dell’acqua Ambrogino a Monte è davvero un successo Servizi di

Massimo Ugolini Primi dati per la “Casetta dell’Acqua” di Sant’Ambrogio di Valpolicella ubicata ha in via del Marmo nei pressi dell’ex quartiere fieristico. Nei primi due mesi e mezzo la casetta ha erogato 73mila 591 litri di acqua naturale e 49mila 706 litri di acqua frizzante ai cittadini, che vi accedono tramite una scheda ricaricabile. «Sinceramente non pensavamo una risposta di questo tipo da parte dei nostri cittadini - spiega l’assessore ai lavori pubblici Renzo Ambrosi -. L’iniziativa si sta rivelando premiante perché dal punto di vista ecologico promoviamo un ottimale utilizzo della risorsa acqua». La casetta è stata realizzata dal Comune di Sant’Ambrogio in collaborazione con l’Azienda Gardesana Servizi e la storica cooperativa ambrosiana La Sociale. E’ possibile fare scorta sia di acqua gassata e refrigerata che di acqua naturale per un totale di 12

litri giornalieri di acqua minerale al costo di 5 centesimi al litro ed altrettanti di acqua naturale gratuitamente. La tessera può essere ricaricata nell’ufficio anagrafe nella sede comunale: la ricarica serve solo per l’acqua gassata mentre per quella naturale, gratuita, basta inserire la scheda nella Casetta. «I cittadini ambrosiani, recandosi alla casetta - prosegue l’assessore - solo nel primo periodo hanno contributo alla riduzione dei rifiuti plasti-

ci, basti pensare che 123mila litri di acqua corrispondono ad 80mila bottiglie da 1,5 litro di acqua, a limitare il numero di camion preposti al trasporto dell’acqua e conseguentemente alla riduzione delle emissioni dei gas di scarico. L’utilizzo dell’acqua della casetta comporta un significativo risparmio economico per le famiglie e non ultimo la casetta è diventata punto di incontro, di aggregazione e di socializzazione proprio

come lo erano in passato le fontane». Novità in vista. «A breve sarà installato un apposito monitor che proietterà le proprietà dell’acqua minerale e naturale a disposizione della cittadinanza». Una gradita novità anche per gli appassionati della bicicletta. «Attraverso un apposito pulsante è possibile riempire una borraccia d’acqua senza l’utilizzo della scheda». Per informazioni: www.ags.it; numeri verdi: 800.159.477/800.905.559.

Alcuni anni fa un’intera comunità si strinse attorno al suo parroco e alla chiesa parrocchiale. Quella comunità era Monte, la chiesa San Nicolò eretta nel 1836, il parroco don Bruno Callegari che chiamò tutti ad uno sforzo comune: riqualificare l’edificio sacro, il cui tetto stava cedendo. Nessuno si tirò indietro. La chiesa parrocchiale fu riaperta dopo un intervento straordinario. Quel gesto di generosità è stato evidenziato lo scorso 7 dicembre dall’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella che ha conferito alla comunità di Monte il premio Sant’Ambrogio in una gremita chiesa San Nicolò che ha ospitato la consegna del premio nelle mani della bambina Francesca Minelli, del ragazzo Michele Barbessi, dell’adulto Giorgio Caneva e dell’anziana Emma Sartori in rappresentanza delle generazioni di Monte. «Abbiamo deciso di conferire l’Ambrogino alla comunità di Monte - ha spiegato il sindaco Nereo Destri - per l'impegno profuso in occasione dei lavori di riqualificazione della chiesa parrocchiale». Quanto raccolto dalla cittadinanza, unitamente al finanziamento della Regione Veneto nonché all'intervento comunale, ha consentito la messa in sicurezza dell'edificio sacro e la sua riqualificazione. «Questo premio - ha proseguito il sindaco Nereo Destri - dimostra che se una comunità è unita, può perseguire qualsiasi obiettivo». «Come comunità - ha rammentato il parroco don Bruno a cui l’amministrazione comunale ha conferito la cittadinanza onoraria di Sant’Ambrogio - siamo orgogliosi di avere ricevuto questo riconoscimento che premia la generosità ed il rispetto dei nostri fedeli verso la chiesa e ciò che rappresenta». Soddisfatto anche il consigliere Fabio Minelli che, con molti residenti, ha operato in prima persona per la riapertura. Nella seconda parte della serata l’amministrazione comunale ha conferito la medaglia d’oro a Vincenzo Altavilla, brigadiere capo dell’Arma dei Carabinieri di Sant’Ambrogio che, da oltre 30 anni, opera sul territorio ambrosiano. Medaglia d’oro dell’amministrazione anche per Loredana Bertani in Zordan per l’impegno profuso nell’Emporio della Solidarietà e in altre attività benefiche. Inoltre il sindaco Destri ha conferito un encomio ad Elia Spada, volontario del Nucleo Carabinieri Valpolicella, per avere prestato soccorso in un grave incidente stradale.

SANT’AMBROGIO. Eletto il Consiglio dei Ragazzi

Cell. 347.7924230 Cell. 348.6048345

di Lorenzo Quell’Oller

PESCANTINA: APPARTAMENTO SU DUE PIANI COMPOSTO DA SOGGIORNO-COTTURA, TRE CAMERE, 2 BAGNI, AMPI BALCONI E GARAGE. EURO 210.000 PONTON: BILOCALE DI AMPIA METRATURA, MANSARDATO, OTTIME FINITURE. EURO 100.000 DOMEGLIARA: PROPONIAMO IN AFFITTO BILOCALE ARREDATO CON PICCOLO GIARDINO. EURO 460 MENSILI SAN GIORGIO: RUSTICO ABITABILE DI AMPIA METRATURA DIVISIBILE IN BIFAMILIARE. GIARDINO DI PROPRIETÀ. POSIZIONE PANORAMICA. CALMASINO: RUSTICO DI AMPIA METRATURA IN BELLA POSIZIONE CON CIRCA 30000 METRI DI TERRENO AGRICOLO. PREZZO INTERESSANTE S.AMBROGIO: IN ZONA COMODA AI SERVIZIAPPARTAMENTO AL PIANO RIALZATO CON TRE CAMERE, CUCINA SALA. DUE BAGNI, GARAGE. EURO 165.000 VALPOLICELLA: TERRENI AGRICOLI IDEALI PER VIGNETO. VARIE METRATURE

Sindaco e consiglio dei Ragazzi sono stati presentati, in un consiglio comunale d’eccezione svoltosi nella palestra della scuola media Dante Alighieri, ai 350 alunni che hanno partecipato alla tornata elettorale. Gli alunni hanno eletto sindaco dei ragazzi, Caterina Ambrosi, vicesindaco Edoardo Savoia; assessore allo sport Davide Braga; assessore alla cultura Elena Cubi; assessore all’urbanistica Linda Pitti ed i consiglieri Christian Ardieli, Enrico Testi, Camilla Stocchero, Michela Dal Barco, Derich Atta, Giorgia Gamberoni, Margherita Mondin, Stefano Zanoni. Il sindaco dei Ragazzi Caterina Ambrosi ha rivolto al sindaco Destri alcune richieste come l’acquisto di lavagne interattive multimediali, nuovi armadi e scaffali, panchine nel cortile, messa in sicurezza le porte del campo di calcio, organizzazione di una mostra d’arte con le opere degli studenti, doposcuola, lezioni all’aperto e la festa di fine anno. Il dirigente scolastico Claudia Lonardi, ha evidenziato l’importanza del sindaco e del consiglio dei ragazzi nell’ambito di un progetto scolastico e civico, fondamentale nella crescita dei nostri studenti. Il sindaco Nereo Destri ha affermato: «Osservare l’unità con cui i consiglieri comunali, al di là dello schieramento, sono venuti a rendere omaggio al sindaco ed al consiglio dei Ragazzi, sottolinea una volta di più la bontà di questa iniziativa civica». L’amministrazione comunale, attraverso l’assessore Franco Cristini, ha lanciato un concorso per i ragazzi della scuola. «Proponiamo agli studenti di partecipare ad un concorso per realizzare un’etichetta da apporre sulle bottiglie che le persone potranno utilizzare nel rifornirsi con l’acqua dell’apposita Casetta ubicata in via del Marmo. Un’apposita commissione giudicherà i lavori».


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SANT’AMBROGIO. L’ultimo Consiglio comunale ha espresso i suoi verdetti

Estinzione anticipata per tre mutui comunali Estinzione anticipata di tre mutui con un risparmio annuo di 60mila euro per i prossimi 16 anni, destinato alla spesa corrente del Comune. E’ quanto emerso nell’ultimo consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella che ha deliberato l’estinzione anticipata di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti: voto favorevole della maggioranza e Remo Sandri (Lega Nord), astenuto Luca Frildini del Partito

Democratico, contrario Pierluigi Toffalori di Uniti per i Cittadini. «Quando abbiamo deciso di anticipare l’estinzione di alcuni mutui - ha riassunto l’assessore al bilancio e tributi Sandro Stella - ci siamo basati sui mutui che avevano un tasso d’interesse più alto per massimizzare il risparmio. Questa operazione è stata possibile anche grazie all’incasso di 500mila euro da parte dello Stato per il patto di stabilità oriz-

zontale a cui abbiamo aderito come amministrazione e che serviranno ad estinguere parte di debito. Abbiamo scelto tre mutui per un totale di 642mila euro, pagheremo 12mila euro di penalità ma la convenienza economica ce lo consente visto che il risparmio annuo sarà di 60mila euro per i prossimi 16 anni per un totale di circa 1 milione di euro di risparmi Cifre che destineremo alle spese correnti del nostro comune». Per quanto riguarda i mutui in essere, l’assessore Stella ha puntualizzato: «Nel 2004, quando l’amministrazione Destri iniziò il proprio mandato il valore dei mutui era di circa 7,7 milioni di euro, gli stessi che registreremo a fine anno dopo l’estinzione di questi tre mutui. Senza contare che una parte di questi 7,7 milioni di euro vengono pagati dall’Azienda Gardesana Servizi per 2,6 milioni di euro. Se nel 2004 il patrimonio comunale era di 16 milioni di euro, al termine di quest’anno il suo valore sarà di 31 milioni, quasi il doppio di quello che abbiamo trovato quando iniziò l’amministrazione Destri. Il tutto a fronte dello stesso importo dei mutui in essere e dei tagli erariali».

GRUPPO PODISTICO DI GARGAGNAGO

Prossimo obiettivo: la Germania Nuova sfida per il Gruppo Podistico di Gargagnago che conta oltre 100 iscritti. Nella sede dell’oratorio parrocchiale è stata presentata la “2°staffetta dell’amicizia” da Sant’Ambrogio al Comune gemellato di Oppenheim am Rhein in Germania. Una trentina di podisti del gruppo, accompagnati da alcuni ciclisti come scorta, percorreranno dal 4 al 8 agosto i 900 chilometri che separano i Comuni gemellati lungo un percorso per la maggiore parte su piste ciclabili. «Imboccheremo da Sant’Ambrogio l’antica via Claudia Augusta fino in Austria, quindi continueremo sulle piste ciclabili tedesche fino a giungere alla meta» annuncia il presidente del gruppo podistico Renato Zanotti. Nel cuore gli appassionati podisti porteranno il compianto Nazzareno Zandonà, recentemente scomparso. «Dedicheremo questa staffetta a Nazzareno, uno dei fautori di questa come altre iniziative del nostro gruppo - prosegue il presidente -. Nazzareno ha rappresentato un punto di riferimento e anche per lui porteremo avanti la tradizione podistica del nostro gruppo sia in Italia che all’estero». La staffetta gode del sostegno dell’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio, Pro Loco di Gargagnago, Cantina Scriani, Ora Fluid, Rima, Cte, Bancavalpolicella, Antolini Meccanica, Chesini Idraulico, Sportler, Polisportiva Fumane. «Durante un recente incontro, in occasione della Veronama-

rathon, con il vicesindaco del comune tedesco Raimund Darmstadt, il presidente del gruppo podistico di Gargagnago e il vicepresidente del gruppo Atletico di Oppenheim, Michael Schwamb - conclude l’assessore allo sport ambrosiano Andrea Chiereghini abbiamo programmato questa staffetta podistica di 900 chilometri dal nostro capoluogo alla cittadina sul Reno. Il progetto nel suo complesso sarà supportato anche dai proventi della lotteria “Aspettando la befana” ideata e voluta da Alberto Perin dell’A.C. Gargagnago, con lo scopo di unire le forze delle associazioni paesane. Durante la presentazione della staffetta a Gargagnago il gruppo Podistico ha stabilito che parte del ricavato della lot-

teria sarà devoluto al progetto “Abbraccia l’autismo e corri con noi!” dell’associazione A.N.T.S. Onlus di Lugagnano di Sona che fa

parte della cooperativa L’Azalea». Per informazioni: www.gruppopodisticogargagnago info@gruppopodisticogargagnago.it

23 CARNEVALE. Domegliara si prepara alla sfilata finale

1949 PIAZZAUNITA' D'ITALIA COME SI PRESENTAVA DURANTE IL TERZO CARNEALON DELLA VALBUSA

Carnealon de Domeiara e il suo Comitato benefico in gran fermento per la 66° edizione che avrà il proprio apice con la sfilata di domenica 10 febbraio per le via della Valbusa. Un’emozionante programma aprirà le danze carnevalesche nel Ducato. «Come sempre avviene, l’attesa è spasmodica a Verona, in provincia ma anche in altri luoghi - racconta il presidente del comitato Carnealon de Domeiara, Renato Falghera, detto Il Forestiero -. Fin dall’autunno riceviamo continue adesioni di carri e teste coronate, viandanti e forestieri». Ambasciatori di numerosi comitati, di carri allegorici e teste coronate, italiche e d’oltralpe, hanno deciso anche per questa edizione di apporre la regale firma sul libro gelosamente custodito da Ettore l’Araldo di Corte che illustra il programma. A partire dalle elezioni dei candidati alla carica di 66° Duca e Duchessa della Valbusa, la Notte delle Stelle, Mascherade e da ultima la Sfilata». Il conto alla rovescia comincerà sabato 26 e domenica 27 gennaio con le elezioni regali. Sabato 2 febbraio Duca e Duchessa saranno incoronati nella Notte delle Stelle dal Marchese del Montindon, allorquando saranno dispensate le Commende a chi il Carnevale ha reso grande. Tante mascherine saranno attese sabato 9 febbraio per la tradizionale Mascherade nel centro parrocchiale di Domegliara. Il ricco programma di eventi culminerà con l’attesa sfilata, domenica 10 febbraio, per le vie della Valbusa allorquando un serpentone di oltre 70 gruppi, teste coronate, maschere, carri allegorici attraverserà il Ducato, concludendo il suo allegro cammin in piazza Unità d’Italia per salutare i paracadutisti della pattuglia acrobatica di Boscomantico. Domenica 17 febbraio la corte del Duca e della Duchessa della Valbusa sarà presente in massa alla prima edizione del Carnevale di Pastrengo. Inoltre, come da tradizione, incontrerà la popolazione di Domegliara, i bambini delle scuole elementari e parteciperà a Carnevali collaudati.


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PALLAVOLO. L’ultimo arrivato in casa gialloblù è il centrale colombiano

Marmi Lanza, ecco Viafara «Il PalaOlimpia? Da brividi»

L’ultimo arrivato. L’esordio nel campionato italiano. L’emozione della prima volta al PalaOlimpia. Lo spettacolo è già cominciato ma Jaime Viafara si è già calato nella parte. «Voglio dare il 100%, giocare il più possibile, e portare la Marmi Lanza tra le prime otto squadre d’Italia». Il centrale colombiano, 31 anni, è il nuovo acquisto della formazione gialloblù. L’infortunio alla spalla destra di Aidan Zingel, che terrà fuori l’australiano per parecchio tempo, ha costretto il coach e direttore sportivo Bruno Bagnoli a correre ai ripari. Viafara è approdato a Verona la sera di sabato 24 novembre, giusto il tempo per svolgere un allenamento con Mauro Gavotto e compagni, e debuttare, il giorno seguente, contro i campioni d’Italia della Lube Banca Marche Macerata. «Sono contento di vestire la maglia della Marmi Lanza: è un club davvero solido, preparato sia dal punto di vista tecnico che societario, e professionale. L’ambiente è molto familiare. Inoltre, i tifosi sono fantastici: ti sostengono in qualsiasi momento. Credo che Bagnoli mi abbia scelto per la mia esperienza in campo europeo». ESORDIO DA BRIVIDI. Nella mente avrà ancora i 4.824 tifosi del PalaOlimpia che hanno incitato i gialloblù contro la Lube. «Sono rimasto senza parole» aveva dichiarato Viafara dopo la sfida di domenica 25 novembre, la sua prima apparizione ufficiale con la maglia della Marmi Lanza e nel campionato italiano. E come dargli torto: debuttare davanti a così tanta gente metterebbe i brividi a chiunque. «Vedere gli spalti pieni di persone mi ha entusiasmato – ribadisce il centrale colombiano -. Sono state emozioni incredibili che spero di riprovare presto. Il calore del pubblico mi ha impressionato: con la spinta del pubblico e il nostro impe-

gno avremo la possibilità di toglierci molte soddisfazioni». CARTA D’IDENTITÀ. Jaime Viafara è nato il 18 marzo 1981 a Jumundi in Colombia. È alto 207 centimetri e pesa 95 chili. Il nuovo centrale della Marmi Lanza è sposato con Carolina «ma lei è rimasta in Colombia perché nel mio Paese è difficile ottenere la documentazione per entrare in Europa» spiega. Viafara ha militato, fino al 2003, nel Cali (Colombia), dal 2003 al 2005 nella formazione greca del Nikea, e dal 2005 al 2007 nella Lamia, sempre in Grecia. Nella stagione 2007/08 si è trasferito alla Beledye in Turchia, per poi tornare nella Lamia nel campionato successivo. Nel 2008 il centrale ha conquistato pure il titolo di miglior muratore e miglior attaccante del torneo ellenico. In seguito, eccolo in Belgio al Massiek (2009-2010) e dal 2011 al 2012 in Francia con il Narbonne. Dal 2003 Viafara veste anche la maglia della propria Nazionale, di cui è il capitano. Curiosità: il colombiano da fermo e con le braccia tese arriva ai 268 centimetri di altezza, la sua azione a muro può raggiungere i 350 centimetri e quella di attacco i 365. Viafara parla tre lingue: lo spagnolo, naturalmente, il greco e l’inglese. «Credo di avere tutti i requisiti di un buon centrale in termini di versatilità – continua il neo acquisto della Marmi Lanza -. I miei punti di forza sono il muro e la battuta. Sono convinto che con il lavoro si possa correggere i difetti e crescere giorno dopo giorno». PRIMA VOLTA IN ITALIA. Viafara in Italia non c’era mai stato. «Da quello che ho visto, il vostro Paese mi piace molto. Non vedo l’ora di conoscerlo meglio – confida il centrale colombiano -. La serie A1, poi, è una della leghe più competitive al mondo: ogni formazione è forte e non ci

MOTORI. Ismaele Zorzi punta alla nuova stagione Ismaele Zorzi guarda alla nuova stagione con grande fiducia. Il pilota di San Giorgio Ingannapoltron parteciperà alla Premier Cup con la sua Yamaha R6 600SS «con l’auspicio di ottenere qualche wild card per ritornare a gareggiare in qualche tappa del Civ, il Campionato Italiano Velocità». Nel 2012 Zorzi ha concluso anzitempo il campionato a causa di una caduta. Il tutto dopo avere iniziato in modo promettente il campionato 2012. In sella a una Yamaha R6, nelle prime tre gare, Zorzi ha inanellato un quarto posto sul circuito di Magione e un secondo posto al Mugello. Nella terza gara, dopo avere conquistato la testa della corsa, un contatto tra piloti l’ha fatto cadere. «Spero di avere un pizzico di fortuna in più quest’anno» conclude Ismaele Zorzi che, da un punto di vista meccanico, nel 2013 si affiderà al suo team familiare, papà Gildo e al fratello Michelangelo nonché a chi, come Andrea Marzollo di Finanze e Futuro, Nils lubrificanti, Mondini autotrasporti, Officina Donatoni, Olio Le Coste, lo sosterrà in questa nuova avventura. M.U.

LA SOCIETÀ. Polisportiva La Vetta a 360°

Prosegue l’attività della Polisportiva La Vetta di Domegliara, impegnata in diverse attività sportive quali pallavolo, calcio, ginnastica per adulti. «Stiamo affrontando questa stagione con rinnovato entusiasmo» racconta Ennio Fedrigoli, presidente del sodalizio fondato nel 1973, che ne rammenta i valori -. La Vetta non compie nessuna selezione ma chi aderisce alla nostra polisportiva, sposa i valori classici dello sport». Nel settore calcio La Vetta schiera squadre dalla scuola calcio fino alla Terza categoria. Tutti gli allenamenti e le partite dei più piccoli si svolgono nei campi adiacenti la parrocchia di Domegliara mentre le partite dei più grandi si giocano nel campo sportivo di Volargne. Inoltre, la Polisportiva usufruisce anche del campo sintetico del Montindon. Il settore pallavolo, invece, «è composto da compagini che spaziano dal minivolley alla squadra di Terza divisione - conclude il presidente Fedrigoli -. La rifondazione della formazione maggiore della pallavolo è iniziata con i migliori auspici con una guida tecnica di grande spessore e un gruppo di ragazze entusiaste e determinate». M.U.

VIAFARA CON IL PRESIDENTE NEREO DESTRI (FOTO BLUVOLLEY)

sono gare scontate. Qualsiasi partita è come una finale». La fase di ambientamento sta procedendo per il verso giusto. «Integrarsi a campionato in corso non è semplice e lo stile di gioco italiano è più rapido rispetto a dove giocavo prima – conclude Viafara -. Ma ho grandi motivazioni e tanta voglia di dare il mio contributo. L’inserimento procede benissimo». Insomma, i tifosi della Marmi Lanza avranno modo di vedere all’opera il “centralone” colombiano per il resto della stagione. Matteo Sambugaro

ARTI MARZIALI. Il Taekwondo Attila fa faville Si è svolta a Quinto Vicentino il 2 dicembre scorso la gara interregionale di poomse. Primo in classifica è risultato Taekwondo Attila con un medagliere di tutto rispetto: cinque ori, due argenti, quattro bronzi. A conquistare la medaglia d’oro sono state Emma Bonati, Martina Monchelato, Giovanni Grasso ed Emma Biondani (un oro è stato conquistato anche nelle forme sincero). La medaglia d’argento è spettata a Paola Filippozzi e Marco Cacciatori, mentre la medaglia di bronzo è stata conquistata da Francesca Rigodano, Giovanni Pelle, Samuele Valbusa (un bronzo è stato conquistato per le forme sincero). Gli atleti sono stati “accompagnati” sul podio dal maestro Attilio De Rossi.


R ubriche

RUBRICHE

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di Giancarlo Peretti

Poesie

Al Ponte di Veja anche quest’anno è stato allestito il presepe montano del noto Gigi Fasoli. Il simpatico Gigi ha pure avuto l’onore di essere ospitato in Arena a Verona fra i grandi presepisti internazionali, con un’opera di Ennio Mignolli, a cui ha collaborato, con altri, la scenografa Mascia Dalle Pezze. Per il presepe dello scorso Natale, che vedeva il Ponte di Veja collocato nel ristorante omonimo, dedicai all’autore questo “Sonetto a Gigi presepio” che propongo ben volentieri. “Natale” è il titolo di una simpatica e frizzante poesia, di persona sconosciuta, che agogna per la Santa Circostanza non i soliti regali, ma…compagnia, gente, amicizia…e vi pare poco? Fernando Coati, affezionato a questo spazio, firma, in lingua dialettale, “Ricordi de Nadal” che pure richiamano a sentimenti di devozione, gentilezza e amicizia. I miracoli del Natale! Infine concludiamo con una poesia che Edith Bauer dedica alla direttrice de L’Altro Giornale, Rosanna Pancaldi: “Natale 2012”.

SONETTO A GIGI PRESEPIO La tua opera merita consenso, perché fatta in modo strabiliante con tanta fantasia e con buon senso, a un lembo di natura somigliante. Portando il Ponte nella trattoria, spostandolo dal sito naturale, hai dato esempio di alta ingegneria, da farlo diventar quasi normale… Il libro delle firme te lo dice quante son le persone intervenute ad ammirar lo stile tuo felice Nel far presepi, ricchi di vedute, larghe, distese, sempre più apprezzate, che dalla testa tua sono sgorgate. Giancarlo Peretti RICORDI DE NADAL Ricordo rento de mi, tanti ani andrio, buteleto, piassè de sinquant'ani fa, coando Nadal, spesso del bianco vestio, al ghe dasea quel mistico ala festività. Ancò la vita la gà n'antra diression: la religion come na olta no la gh’è pì; però al credente ghè restà la devossion che a Nadal riscalda el cor tuto el dì. Nei giorni de Nadal, col gran via vai, te cate persone piene de gentilessa se prima tissio no te saludaa mai, faghe ti en bel soriso e 'na caressa Bon Nadal a tuti...en senso bonario, pian pian te sente coinvolger l'amicissia no vorea ch'el fusse en giorno solitario: ma el belo de star ensieme che scomissia. Bon Nadal Fernando Coati

NATALE Quest’anno Natale mi ha fatto un bel dono, un dono speciale. I ha dato allegria, canzoni cantate in gran compagnia. Mi ha dato pensieri, parole e sorrisi di amici sinceri. Non voglio più niente dei vecchi regali: a ogni Natale io voglio la gente.

NATALE 2012 Ho cercato Natale in mezzo alla gente. Ho camminato tra le strade e non ho trovato niente. Ho visto l'uomo, che non vede nessuno, troppo preso dal proprio consumo. Ho notato le luci abbaglianti che impediscono di vedere le cose importanti. Poi ho incontrato te amica mia e ho visto nei tuoi occhi tanta nostalgia. La sofferenza che ha segnato il tuo viso e senza riserva mi hai sorriso. Nel tuo abbraccio c'era tanto calore e mi sono aperta anch'io all'amore. Così ho scoperto Natale c'è, in te uomo solo in te. Edith Bauer


Donna SPAZIO DONNA

Gennaio 2013

26 Per la vostra Pubblicità

SPAZIO

L’ARGOMENTO

Telefono 045 7152777

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

La famiglia sta cambiando La famiglia sta cambiando più in fretta del previsto. I rapporti interpersonali sono sempre più fluidi e mutevoli, a cominciare da quello coniugale. Oggi ci si sposa sempre di meno, più tardi e ci si lascia sempre di più. La famiglia tradizionale sembra stia sparendo ma allo stesso tempo non si sa ancora bene come sarà quella del futuro. Alcuni studiosi di psicologia a Harvard nello studio della famiglia contemporanea hanno evidenziato quattro atteggiamenti che possono mettere in crisi la serenità e la stabilità di una coppia: la critica, il disprezzo, la reazione difensiva e il muro di silenzio. La critica riguarda i dettagli negativi valutati sulla personalità del partner, espressi in modo fastidioso e biasimevole. La critica, a differenza di altre situazioni, per esempio far presente il

proprio disagio, attacca il carattere di una persona, sottolinea un difetto ed esige il cambiamento. Per evitare la critica è necessario affrontare il conflitto e i disagi appe-

LA CURA DEI CAPELLI

na sorgono, non attendere di essere così arrabbiati o offesi da non poterne più. Il disprezzo è una critica estremizzata. Una persona che disprezza intende ferire psi-

A CURA DI ANTONELLA MARCOMINI

È un’oasi di coccole per i capelli il salone bionaturale di Antonella, parrucchiera che ha dato seguito ad una tradizione di famiglia iniziata già dal nonno e condivisa per alcuni anni con la mamma. «Ho sempre svolto la mia attività di parrucchiera unisex affiancando alle consuete metodologie anche trattamenti naturali, aiutandomi con il “vegetale” – afferma Antonella Marcomini –. Un percorso, il mio, iniziato proprio per la mia allergia alle tinture e ai prodotti chimici sul cuoio capelluto. Negli anni ho affinato le mie tecniche, fino ad arrivare oggi ad un’offerta completa all’insegna del bionaturale e del biologico. Nel mio salone si può richiedere il check up gratuito del capello, avvicinandosi anche a cure tricologiche e trattamenti personalizzati». Tinture vegetali, permanenti con prodotti bionaturali, trattamenti anticaduta, aromaterapia formulata con oli ed essenze vitaminiche antiossidanti e co-enzima Q10 o essenza pura di tea tree oli. Nel salone bionaturale di Antonella, che un anno fa si è completamente rinnovato, si possono trovare trattamenti adatti anche a chi ha problematiche di allergie e a chi, curando l'aspetto, desidera utilizzare prodotti "eco-consapevoli". A fare da cornice a tutto questo c’è anche il nuovo servizio Spa Hammam a 360° per quanto riguarda la bellezza dei capelli e il rilassamento dello spirito attraverso un percorso rigenerativo di 50 minuti con massaggio e scioglimento delle tensioni e ristrutturazione dei capelli.

cologicamente. Il disprezzo nasce dalla disapprovazione per il comportamento del compagno e dal desiderio di vendicarsi. Attribuire motivazioni positive o negative al compagno dipende solo da noi e “invertire la rotta” richiede un grande impegno. Purtroppo, se non controllato, il disprezzo ha il potere di smembrare l’ammirazione e i sentimenti di affetto. Quando non si cerca di invertire la corrente segue una reazione difensiva. Chi si sente ripetutamente attaccato con offese, gesti insultanti e sprezzanti, reagisce assumendo un atteggiamento difensivo. La reazione difensiva è nemica di qualsiasi unione, perché quando ci si sente sotto assedio si perde la capacità di ascoltare. Il modo per contrastare l’atteggiamento difensivo è ascoltare le parole del partner, senza pensare che rappresentano un attacco. Il segreto stà nell’impegnarsi a trovare anche solo una minima verità nella contestazione del coniuge. Quando non vi è modo di raggiungere un compromesso per avviare una tregua, lasciando che critica, disprezzo e reazione difensiva dominino il rapporto, tra le coppie, facilmente si innalza un muro di silenzio. Si diventa come un “muro” non si vede, non si sente, non si reagisce, come se tutti i sentimenti e le emozioni fossero sostituiti con elementi negativi. Quando si è consapevoli di essere in questa situazione è necessario fare uno sforzo per tentare di mutare la situazione cercando di rispondere durante la discussione, imparando ad ascoltare e a reagire con pacatezza e rispetto. Chiaramente lo sforzo deve impegnare entrambi i coniugi.

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI IL NUOVO ANNO PIENO DI ENERGIA “La chiave della felicità più profonda risiede nel cambiamento della nostra concezione di dove debba essere cercata.” SHARON SALZBERG, L’arte rivoluzionaria della gioia L’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato per tutti faticoso e per certi versi “frustrante”. Sarà capitato a molti di sentirsi sempre stanchi, alzarsi con la sensazione che il giorno sia inaffrontabile ed arrivare sfiniti al letto, rifiutare inviti, sentirsi avviliti per questo stato di perenne carenza energetica. Questa condizione di stanchezza cronica è un chiaro sintomo di un'alterazione dell'equilibrio che, invece, dovrebbe sempre tenere in salute i nostri organi, e mantenere la nostra mente lucida e pacifica. Alla sensazione di stanchezza generale si sommano spesso anche accelerazione del battito cardiaco, disturbi del sonno (insonnia, apnee notturne, etc), dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, difficoltà ad esprimere anche concetti che si possiedono, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie. Quando la stanchezza diventa la condizione normale si parla di stanchezza cronica, che può portare a una condizione di debilitante disperazione. Le ragioni che portano a condizione di stanchezza cronica sono molteplici ed è per questo che la terapia richiede tanto impegno e che sia di tipo fortemente olistico, ovvero che tenga conto di tutti gli aspetti fisici, psichici, spirituali, emotivi e le abitudini radicate nello stile di vita della persona. In medicina tradizionale cinese a ogni organo del corpo corrisponde un contenuto psichico, il che significa che dentro l'organismo depositiamo anche le energie mentali. La stanchezza nasce da squilibri energetici, intossicazioni e mal funzionamento di organi che danneggiano l'energia mentale: ad esempio, un fegato intossicato diminuisce la forza delle decisioni. Provate ad esercitare delle leggere pressioni in questi punti e vi sentirete subito più tonici e “liberi”. SHEN MEN (sulla piega traversa del polso), che tonifica e regola il qi cardiale; XING JIANG (fra l'alluce e il secondo dito), che tonifica e regola il Fegato, e raffredda il Sangue; FENG LONG (fra il bordo inferiore della rotula e il vertice del malleolo esterno), che dissolve l'umidità, mobilizza il qi della milza e dello Stomaco, calma lo shen e favorisce la discesa dello Yang. Se la stanchezza è dovuta a cause fisiche, si possono provare oli essenziali stimolanti come Pepe nero, Limone, Rosmarino. Potete versarli su un fazzoletto e quindi inalare (o tenere i fazzoletto nei luoghi che più frequentate, come ad esempio la scrivania in ufficio!!!), oppure aggiungere da 6 a 10 gocce all'acqua del bagno, in cui resterete immersi per 10 minuti. Nei casi di esaurimento nervoso, utilizzate Salvia Sclarea, Santoreggia o Rosmarino. Anche il massaggio è un ottimo metodo per contrastare la stanchezza. Quando si tratta di un fenomeno temporaneo e non sintomo di gravi situazioni, potete effettuare un leggero e tonificante massaggio per il corpo, allo scopo di stimolare e infondere vitalità. Effettuate quindi veloci colpetti leggeri in direzione del flusso venoso, sempre verso il cuore. Massaggiate quindi braccia e gambe dalle estremità verso l'alto e tutta la schiena dalla zona lombare fino alle spalle. In seguito potete passare a un massaggio più profondo, con pressione sui piani muscolari a ritmo più vivace. Usate olio di mandorla a cui aggiungerete gli stessi oli usati per il bagno. Ma ricordate: ciò che contrasta maggiormente questi stati di stanchezza rimane il vostro stile di vita e il vostro atteggiamento verso ciò che vi circonda. La regola è sempre la stessa: “Prevenire è meglio che curare!!!”. Buon 2013 a tutti! Namastè!

L’angolo di Francesca

di Francesca Galvani

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Preparare una besciamella con: 50 g di burro 50 g di farina mezzo litro di latte sale e noce moscata (anche la besciamella potete trovarla già pronta)

Ripieno: 300 g verza pulita 300 g broccoletti puliti 300 g patate 150 g prosciutto cotto (in fetta) parmigiano grattugiato

Ridurre le verdure a pezzetti, le patate a rondelle e lessate insieme, scolando al dente. Imburrate e infarinate uno stampo di circa 20 cm di diametro e rivestitelo con la pasta (3 mm di spessore). Mettete all’interno a strati verdure, prosciutto a dadini, besciamella, grana; ultimo strato con un velo di besciamella, un po’ di burro, parmigiano. Cottura in forno a 200° per 50 minuti circa. Sformare e servire tiepido. Può fare anche da piatto unico.


SPAZIO DONNA

Gennaio 2013

L’INTERVISTA

27 DONNE DELLA VALPOLICELLA

Sofia, coraggio di vivere Tanti auguri e progetti

E’ una storia di coraggio, di voglia di vivere, di progetti e di sogni che si realizzano quella di Sofia Righetti, ventiquattrenne di Negrar. Un’esperienza, la sua, che racchiude in sé una grande verità: volere è potere. Sofia aveva solamente cinque mesi di vita quando per un errore chirurgico subì una lesione al midollo spinale, provocandole una paraparesi alle gambe. Sofia, da allora è iniziato un lungo viaggio che ti ha portata ad essere quella che sei oggi: tenace e indipendente. Qual è stato il tuo segreto? «Nella mia vita non mi sono mai fatta mancare nulla: sono andata ad abitare da sola a diciannove anni, risono laureata in Filosofia all’università di Bologna, ho suonato la chitarra elettrica in diverse band, ho fatto la fotomodella. Ora sto studiando per prendere la seconda laurea…e l’anno scorso ho scoperto lo sci». Questo sport è diventato una tua grande passione… «È un’emozione unica e indescrivibile quella che regala questo sport. Dopo aver provato la scarica di adrenalina che ti dà lo sfrecciare leggera nella neve candida attraverso l’uso di uno strumento apposito chiamato monosci (un sedile di carbonio collegato a uno sci attraverso un ammortizzatore), avendo la consapevolezza che ogni tuo movimento deve essere perfettamente calibrato e armonico per riuscire a "volare" tra le piste, ho capito che una semplice sciata di prova non mi sarebbe bastata. Avrei voluto dare tutta me stessa per vedere dove le mie potenzialità possono arrivare». A questo punto cosa è successo? «Ho avuto la grande fortuna di essere accolta dalla scuola di Scie di Passione che ha come peculiarità l’avere maestri istruiti ad insegnare a sciare alle persone con diverse disabilità, e di avere avuto come insegnante Tommaso Balasso, plurimedagliato campione paralimpico facente da guida all’atleta Gianmaria Dal Maistro. Gli allenamenti della stagione 2011/2012 sono andati talmente bene che abbiamo deciso di spingerci oltre, e darci da fare per realizzare un grande sogno: partecipare alle Paralimpiadi Invernali di Sochi 2014 come atleta italiana nello sci alpino». Come potrai realizzare questo sogno?

«Per raggiungere un obiettivo così importante è decisiva l’impostazione di un progetto atletico adeguato: allenamenti e lezioni per tutta la stagione invernale, una preparazione atletica che incrementi il rendimento al massimo, la partecipazione a gare sempre più importanti tra cui i Campionati Italiani di Sci Alpino che si svolgeranno quest’anno in Folgaria e soprattutto l’utilizzo di uno strumento adeguato: un monosci su misura che si adatti perfettamente al mio corpo e che possa enfatizzare le mie prestazioni sulle piste. Per questo sto cercando persone o aziende che possano credere in me, nelle mie capacità e in questo grande sogno che è la partecipazione alle Paralimpiadi Invernali di Sochi, e che possano aiutarmi sponsorizzando l’acquisto del monosci consentendomi di potercela mettere tutta per arrivare al traguardo! In cambio posso mettere il logo dell’azienda sul mio strumento, facendolo quindi comparire nelle future interviste giornalistiche o televisive. Niente è impossibile, non esistono limiti e io voglio diventarne la dimostrazione vivente». Silvia Accordini

ORIENTAMENTO SCOLASTICO a cura di Paolo Dalla Vecchia - Educatore professionale E’ tempo di orientamento e scelte per la scuola superiore. In questo momento cruciale per il futuro dei ragazzi, entrano in gioco complesse dinamiche di rapporto genitori - figli, aspettative genitoriali e aspirazioni dei ragazzi. Dal punto di vista genitoriale assistiamo talvolta ad una sopravvalutazione delle capacità e attitudini dei figli dettata da aspettative di riuscita e prestigio. Si tratta di una spinta che talvolta si traduce in situazioni dove studenti con medie scolastiche vicine alla sufficienza vengono “esortati” ad intraprendere percorsi di studio molto impegnativi (Licei o Istituti Tecnici). Mi ha colpito il caso di quel ragazzo di terza media che al termine del percorso autovalutativo svolto con me dove si evidenziava una media scolastica generale intorno alla sufficienza si è sfogato dicendomi che lui desiderava iscriversi ad un istituto professionale mentre suo padre voleva assolutamente che si iscrivesse ad un liceo. Questo è un chiaro esempio dove il genitore dovrebbe lavorare per “accettare” il figlio reale e abbandonare quello “ideale”. Questo non vuole dire non pretendere margini di impegno e miglioramento, ma partire dai dati di realtà e non dai propri sogni o aspirazioni. Un ragazzo che non si sente accettato per quello che può dare veramente è destinato a vivere forti frustrazioni e a “sentire” di non andare bene per i propri genitori. Per svariati motivi in questi ultimi anni assistiamo ad un flusso massiccio di iscrizioni verso le scuole più impegnative e orientate alla prosecuzione degli studi anche a livello universitario. Questa tendenza è suffragata dai dati statistici sulle iscrizioni agli istituti secondari di secondo grado a Verona e Provincia nell’anno scolastico 2010 - 2011: 44,9% di iscritti ai Licei, 35,1% agli Istituti Tecnici, 16,9% agli Istituti Professionali e solo 3,1% agli Istituti e Centri di Formazione Professionale. Siamo di fronte ad una generazione dove quasi la metà dei ragazzi si laureerà e farà parte della futura classe dirigente? Ovviamente no, perché molti sono gli studenti che si areneranno sui banchi scolastici non superando i numerosi ostacoli che troveranno sul loro cammino. Queste parole non sono scritte per demotivare i ragazzi e i loro genitori, ma per spingerli a valutarsi in maniera obiettiva confrontandosi anche con i docenti e altre figure di riferimento significative in modo da effettuare la scelta migliore. Un messaggio per i ragazzi: “Questo è il vostro viaggio, la vostra vita, la vostra avventura! L’ultima parola è giusto che sia la vostra! Voi non andate a scuola per compiacere i genitori, ma per voi stessi perché la scuola è una vostra responsabilità. Chiedete aiuto,consigli e sostegno se siete in difficoltà, ma ricordatevi che la scuola è vostra e vostro deve essere l’impegno”. Attraverso il mio lavoro di orientamento scolastico e di offerte di lavoro per i giovani svolto presso il Centro Informagiovani posso affermare che gli studenti con qualifiche professionali specifiche (elettricisti,meccanici,tecnici,camerieri…) sono quelli che attualmente hanno maggiori possibilità di un inserimento lavorativo immediato post scolastico unitamente a coloro che sono forniti di diplomi tecnici. Discrete prospettive di inserimento professionale, inoltre, si concretizzano dopo la maturità liceale con corsi di laurea breve specifici in ambito sanitario, tecnico e scientifico. Buona scelta a tutti i ragazzi e alle loro famiglie! Chiunque voglia commentare questo articolo e confrontarsi con altre persone sullo stesso può collegarsi al Blog del sito www.overland.altervista.org

Una grande famiglia che si ritrova volentieri insieme tra allegria e auguri natalizi da scambiarsi. Questa è stato il ritratto della serata vissuta dall’Associazione Donne della Valpolicella lo scorso mercoledì 19 dicembre, presso il ristorante Villa Quaranta. Molti gli ospiti intervenuti alla serata, organizzata con la consueta precisione da Bruna Pavesi Castelli, Presidente dell’associazione: dai sindaci di Pescantina, Alessandro Reggiani e Negrar, Giorgio Dal Negro, a Rita Colantonio, attrice e regista, dal Presidente dell’associazione nazionale Bersaglieri di Verona, Ottorino Roncari, a Giancarlo Peretti, il poeta della Valpolicella che ha allietato la serata recitando alcuni dei suoi componimenti. Nel corso della serata la Presidente ha inoltre consegnato una targa di riconoscimento a quattro socie dell’associazione, Roberta Mazzi, Franca Bevardo, Silvana Tosadori, Jacqueline Mazzi, per i 20 anni di “militanza” e “per la costante presenza alle attività dell’associazione, sostenendo la continuità del sodalizio”. «La serata è andata molto bene – afferma soddisfatta Bruna Pavesi Castelli -: la piacevole com-

pagnia e l’atmosfera carica di gioia ha contribuito a rendere speciale questo nostro incontro. Oltre al consueto scambio di auguri non è mancato il momento dei doni: Tiziana Scolari ha regalato alle socie una bottiglietta d’olio al peperoncino, mentre da parte dell’associazione è stato consegnato un presente a Carmela Dori Guidi, vicepresidente del gruppo, Ada Pavesi, segretaria, Liliana Farina, tesoriera, e alle consigliere Paola Braghetta, Luciana Quintarelli, Clara Perusi, Cristina Franza e Franca Bevardo». Il prossimo appuntamento che vedrà protagoniste le Donne della Valpolicella è previsto per il 6 febbraio per una serata all’insegna del carnevale. «Sarà nell’ambito di questa serata – conclude la Presidente – che organizzeremo una lotteria finalizzata ad una raccolta fondi per un progetto che ci sta molto a cuore, al quale stiamo collaborando con il Lions Club della Valpolicella presieduto da Cesare Righetti. Il ricavato verrà infatti devoluto al reparto oncologico dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar per l’acquisto di parrucche destinate a donne in kemioterapia in difficoltà economica».



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