L'altro Giornale Dicembre

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ANNO XXVII - N.12 DICEMBRE 2012 - stampato il 29/11/2012

VALPOLICELLA

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Dialogo DIALOGO

Dicembre 2012

Viva l’Italia

Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere a quanto pubblicato SIAMO TUTTI FARABUTTI? Presi dai bombardamenti mediatici di aumenti dell’IMU, mancata riduzione delle aliquote IRPEF (tasse), innalzamento dell’IVA al 22%, esodati, ILVA di Taranto, lavoratori dell’ALCOA in Sardegna, rifiuto della classe dirigente (?) di abbassare i propri costi e privilegi, produzione industriale in forte

a cura di Adriano Reggiani

ribasso, esportazione dei rifiuti campani all’estero, scandali e scaldaletti quotidiani, soldi pubblici (i nostri) rubati o sprecati (vedi Striscia la Notizia e Report), la Merkel che impone il rigore e Monti che dice (lui) di averci salvati dal baratro (peggio di così!), non ci rendiamo conto di una cosa ancora più grave: stiamo perdendo le libertà fondamentali di una democrazia occidentale. Quando un conoscente mi telefona e, magari, affronta temi personali importanti, la frase è sempre: vediamoci che è meglio non parlare al telefono. Questo significa che il normale cittadino, incensurato, non è più sicuro di poter parlare per il rischio di essere intercettato. Se in banca versi 1500 euro sul tuo conto corrente l’impiegato premuroso ti avverte che l’operazione sarà segnalata all’Agenzia delle Entrate. Per strada puoi essere fermato dalla Guardia di Finanza che ti chiede come fai a possedere un’auto con quelle caratteristiche. Se vuoi regalare un gioiello alla moglie, che magari ha il conto in banca

cointestato, non puoi pagarlo in contanti perché oltre i 1000 euro non si può. Da gennaio avremo anche il REDDITEST o SPESOMETRO, cioè un sistema per cui risulterà all’Agenzia delle Entrate se le nostre spese personali sono congrue con i guadagni di quell’anno. Non entro in merito alla parte tecnica del sistema e alle evidenti assurdità che contiene. Il Governo, che dice di voler rilanciare l’economia e ridurre l’evasione fiscale, secondo me otterrà solo di deprimere ancora di più i consumi e aumenterà i pagamenti in nero. Per questi motivi sono profondamente offeso come cittadino. Ho il convincimento che lo Stato Italiano, stato inteso come organizzazione amministrativa, non riuscendo a fare il proprio lavoro di controllo e prevenzione degli illeciti, tratti tutti noi cittadini da farabutti che sono tenuti continuamente a dimostrare di essere onesti per sopravvivere. W l’Italia

ARBIZZANO

“Faccio anch’io una segnalazione” Caro Adriano Reggiani, vorrei attirare la sua attenzione, quella dei cittadini e dell'Amministrazione comunale con il fine di trovare una soluzione. Una strada del Comune Negrar merita l'attenzione di tutti, attraverso il sua rubrica di “Viva l'Italia”. Lo scopo è cercare di capire cosa è successo e trovare soluzioni o approfondimenti del fatto. Disagi che si potrebbero risolvere con il buon senso, (fra le parti se ci sono), o per via tecnica amministrativa definitiva. Ne sanno qualcosa gli Amministratori del Comune di Negrar e gli uffici tecnici addetti del fatto? La foto ci fa vedere un lampione di illuminazione ubicato in via Genova, strada comunale

all'altezza del numero civico 2 di fronte all'ingresso della palestra, situata in zona industriale di Arbizzano, “protetto” con tubo di calcestruzzo per fognature riempito in cemento. Questo pilone di illuminazione, non a norma, è li da molti anni. A mio avviso è pericolosissi-

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mo. Collocato in un punto sbagliato della via. Le macchine devono fare i miracoli per un parcheggio. Ogni tanto ci lasciano un ricordino. Possibile che l'Amministrazione e l'ufficio Tecnico non siano a conoscenza di questo obbrobrio? Nessuno pensa di spostare il lampione

e metterlo a norma? E rimettere il lampione in una zona più consona? Sicuramente penso che se succede qualche grave incidente, il Comune possa essere riconosciuto per una parte corresponsabile. Un passante (lettera firmata)

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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DIALOGO

SANTA MARIA

Maria (via nella quale vorrei precisare io NON abito, a differenza di quanto sembra essere stato dato per scontato dal sig. Gisaldi) sia nel complesso positiva, proprio perché opera nella logica della limitazione di quel traffico “di passaggio” (e quindi di tutte le sue spiacevoli conseguenze) che, sempre secondo il sig. Gisaldi, è invece “assurdo limitare” (sic)! I principali ed a mio avviso lievi svantaggi che già avevo evidenziato due mesi addietro (percorsi un po’ più tortuosi, in alcuni casi, per gli abitanti della zona) sono gli unici che riesco tuttora a vedere ed il mio interlocutore, nonostante la battuta conclusiva della sua ultima lettera al riguardo, non è purtroppo riuscito a mostrarmene di ulteriori. Delle molte strade che egli ha citato non una infatti viene sensibilmente penalizzata dall’istituzione del senso unico: alcune presentano una mole di traffico nemmeno paragonabile a quella di via Santa Maria, altre fanno parte di una zona ben diversa del paese, che non è minimamente influenzata dalle conseguenze del contestato “senso unico” ed altre ancora (per la precisio-

“... di Germano Veronesi” ne via Camarele e via Case Zamboni) sono addirittura di quelle che grazie al divieto beneficiano di una diminuzione del traffico! Quanto sopra non significa certamente che in paese non esistano zone la cui viabilità possa essere migliorata (anche eventualmente con provvedimenti promossi dai cittadini tramite assemblee pubbliche appositamente organizzate) resta però oscuro come l’istituzione di un senso unico in una via pregiudichi in qualche modo la possibilità di realizzare altrove marciapiedi, dossi, cartellonistica ecc. ecc.. A tal riguardo mi auguro anzi che alcuni di questi interventi possano presto essere realizzati, magari anche nella via dove abito, che è appunto tra quelle in tal senso “dimenticate” dalla presente come dalle precedenti amministrazioni comunali. Con il proposito di non abusare ulteriormente della pazienza dei lettori su un tema che, almeno per quanto mi riguarda, considero con queste righe esaurito, cordialmente saluto.

bordo erboso: una piccola striscia di terra in pendenza ricoperta di verde. Anche qui , ogni volta che passa il decespugliatore, viene lasciato per terra di tutto: erba, sassi e pezzetti di roba di ogni genere. Alcuni ciottoli (disturbati nel loro; habitat naturale) sono stati fatti rotolare fin sulla provinciale, creando un certo pericolo con il via vai delle macchine. Nessuno li ha più tolti da lì .Già , i costi, il patto di stabilità. Ma era meglio prima: quell'erba da tagliare non impediva il passaggio proprio a nessuno. Anzi, era molto utile per certe esigenze canine. E' stato fatto - e pagato - un lavoro per niente. Ma sembra che nessuno in Comune se ne sia ancora accorto . Giordano Salzani

“Con la chewing in bocca” e cantato le canzoni davanti al monumento, come di consueto. Come ultimo canto è stato eseguito l'Inno nazionale italiano e, su invito degli Alpini presenti, tutti si sono uniti ai ragazzini. Tutti tranne qualcuno, in

Per le vostre lettere sul Dialogo scrivete a: articoli@laltrogiornalevr.it

Forse meglio dire dotato di buon senso: ha pensato, in un momento storico di sviluppo, a dare un'economia ad un nostro territorio povero e contadino, permettendo sia all'imprenditore sia all'operaio di realizzarsi e di risiedere in Valpolicella. Facendo così ha reso appetibile, invidiabile e conosciuto il nostro territorio, attraendo molti dei nostri attuali cittadini a trasferirsi qui in Valpolicella. Mi diceva sempre: "Chi fa, sbaglia e da fastidio! Chi non fa...". Arrivederci Sindaco

Il Comitato Gemellaggi di San Pietro in Cariano sente il dovere di esprimere gratitudine e apprezzamento al dottor Germano Veronesi e a tutti coloro che a suo tempo hanno avviato proficui rapporti tra la ns. cittadina, la cittadina austriaca di Stans e la cittadina tedesca di Ingelheim. La sua preziosa collaborazione e le attività svolte nel

corso degli anni hanno potuto costruire una struttura molto resistente. Con grande entusiasmo e generosità intendiamo proseguire sulla stessa strada intrapresa. Il dottor Veronesi ha precorso i tempi, ha creduto in un identità europea, ci ha aiutato a capire che tutti facciamo parte di un’unica comunità di valori. Noi, che abbia-

mo avuto il privilegio di conoscerlo, le sue qualità e la sua forza e proprio per il rispetto che gli dobbiamo, cercheremo di fare modello del suo ricordo. Lo ringraziamo di cuore.

Carlo Manara

La Presidente Carla Ciani Bassi Comitato Gemellaggi San Pietro in Cariano

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4 NOVEMBRE

Gentile Direttore, vorrei raccontare la mia esperienza sulla festività del 4 novembre scorso. Sotto la pioggia mi sono recata in piazza a Pedemonte dove i bambini delle elementari avrebbero recitato le poesie

ha definito scorbutico: sì, ma diretto. Se doveva dirti che sei un "mona" (e in dialetto veronese ha un certo effetto), te lo diceva davanti, non alle spalle. Coraggioso? Certo. Se esisteva l'utilità di un progetto per il nostro territorio Veronesi non si fermava davanti agli ostacoli: li aggirava, anzi, con la sua corporatura, li schiacciava e li superava. Ha lasciato come insegnamento che un buon amministratore prima di tutto risponde ai cittadini, sia a chi lo ha eletto sia a chi non l'ha eletto, perché quando sei sindaco, lo sei di tutti. Lungimirante?

GALLI geom. RICCARDO

“Lavori e costi” dappertutto .E così il marciapiede rimane sporco perchè nessuno toglie più quella roba da lì. L'operaio, al quale ho chiesto il perché non si provvede poi a ripulire, mi ha risposto che il Comune deve risparmiare, e un nuovo giro fa aumentare le ore da pagare . Ma se lasciavano tutto come prima era meglio: meno costi e meno sporco. Quelle quattro erbette che vi erano cresciute non disturbavano proprio nessuno. Anzi, un vecchio muro tutto grigio è anche più bello con qualche ciuffetto verde ogni tanto. Altro caso. A Bure, sulla provinciale per Sant' Ambrogio (poco prima dell'innesto della deviazione che porta alla parte alta della contrada) c'è un tratto di marciapiede delimitato da un

Difficile dare una definizione di quello che ci ha lasciato il sindaco Germano Veronesi. Nell’amministrare un amato territorio per 20 anni si lascia inevitabilmente un'impronta. Se si pensa che attualmente il comune di San Pietro in Cariano e' ancora pianificato da un Piano Regolatore Generale degli inizi anni ‘80, elaborato assieme alla sua giunta, si capisce l’idea che Germano Veronesi aveva del nostro futuro: uno sviluppo sostenibile, coi servizi di cui tutti noi usufruiamo (la superstrada che arriva a San Pietro, la casa di riposo, il municipio). Qualcuno lo

Francesco Scarpari Arbizzano

SAN PIETRO Quando un lavoro non viene fatto bene c'è sempre la solita scusa, quella dei costi. Spendendo di più sembra che tutto riesca meglio. Ma non sempre è così. Prendiamo l'appalto che il Comune di San Pietro ha dato alla Cooperativa che pulisce i bordi delle strade dalle erbacce. Due esempi (ma ce ne sarebbero tanti) : il primo riguarda la strada per Pescantina , quella che parte dalle vecchie scuole elementari (inizio via Monga) . C'è quel bel muro di sassi a vista che delimita il parcheggio. Ogni tanto passano con il decespugliatore per tirare via quelle tre foglioline che riescono a spuntare alla base. Risultato ? Peggio di prima. L'aggeggio che fa roteare quel filo, sparge erba, terriccio e sassolini

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IL RICORDO

“Il senso unico e altro” Desidero chiarire la mia opinione circa la corrispondenza recentemente intercorsa sul tema “Senso unico a S. Maria – Arbizzano”. Le mie affermazioni su questo singolo provvedimento, dagli effetti concreti ma limitati a poche vie del paese, hanno suscitato una reazione i cui contenuti si estendono alla generalità della rete viaria del paese ed il cui tenore mi ha dato l’impressione di aver punto sul vivo una sensibilità “politica” tutt’altro che imparziale. Sono abituato a cercar di valutare le situazioni per la loro bontà o negatività e non per le connotazioni partitiche di chi le ha determinate. Il mio interesse poi, e credo anche quello di tanti cittadini onesti, non è quello di incensare l’attività della giunta di un determinato colore e mettere in cattiva luce quella di un altro, bensì di ottenere che l’amministrazione comunale, quale che sia la fazione politica prevalente, prenda provvedimenti sensati ed utili a migliorare la mia quotidianità. In tale ottica ero e resto dell’idea che l’istituzione del senso unico in via Santa

Dicembre 2012

particolare un assessore comunale con chewing-gum in bocca, che ha amabilmente continuato a masticare davanti ai bambini senza accennare minimamente a cantare. Lo trovo un pessimo esempio di educazione civica, se quella persona non crede in certi valori, tra cui il rispetto dei morti, forse avrebbe fatto meglio a restarsene a casa. Distinti saluti. Ester Bontempo

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DIALOGO

FISCO

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NEGRAR

“... si può anche morire”

“Sul caso Martinelli”

Aumentare la pressione fiscale per aumentare le entrate è una soluzione facile ma pericolosamente controproducente. Alla lunga blocca gli investimenti, mortifica la crescita, delude ed allontana gli investitori. L’eccesso di imposte su lavoro ed imprese è sotto gli occhi di tutti ed un minimo di buon senso dovrebbe indurre tutti a rivedere atteggiamenti e pregiudizi che appartengono al passato, ad un mondo che non c’è più e che non potrà più ritornare. Serve un vero cambiamento: nei comportamenti e nelle scelte a tutti i livelli ed in tutti i campi. Qualsiasi famiglia, qualsiasi impresa, nel momento in cui sono chiamate ad affrontare un periodo di recessione e di difficoltà, la prima scelta che affrontano è quella del taglio delle spese non prioritarie, dei costi che si possono rivedere e nel contempo

Gentile Direttore, Le scriviamo in merito alla lettera apparsa sul suo Giornale nel mese di Novembre 2012 intitolato “Democrazia sovvertita”. I tre consiglieri comunali della Lega Nord di Negrar, Renzi, Viviani e Sona rispondono al loro ex assessore Martinelli. Tra loro c’è molta sinergia ed aggregazione e se si è creato un problema con Martinelli, va ricercato altrove. In riferimento all’incarico dato a Renzi in tema di Edilizia Privata, si fa presente che non sussiste nessuna incompatibilità tra delega e professione, in quanto trattasi di incarico. Fa piacere invece che il Sindaco, dopo 3 anni e mezzo ponga in Renzi la propria fiducia ponendo in Lei l’incarico che aveva mantenuto fino a quel momento, chiara dimostrazione di stima nella persona. La revoca di Martinelli viene chiesta al Sindaco con lettera a nome e firme di tutti e tre i Consiglieri. La sua sostituzione è avvenuta velocemente perché molte erano le situazioni rimaste in sospeso per troppo tempo, come per esempio la questione dei parcheggi in centro a Negrar. Molte sono le ini-

ricerca di nuove opportunità e di nuovi impegni per consolidare od aumentare le entrate. Lo Stato invece che fa? La risposta è sotto gli occhi di tutti ! Taglio della spesa che non produce, azzeramento di prebende ed ogni altra spesa che non fa altro che rafforzare le caste, tutte le caste, dovrebbero essere i veri provvedimenti urgenti in questa corsa finale verso la fine della Legislatura. Leggiamo quotidianamente di quanti sperperi e di quante spese improduttive vi siano nei bilanci di tutti gli Enti; di consulenze, ricerche, studi, analisi e feste varie che vengono finanziati con soldi pubblici il cui unico scopo è quello di consolidare clientele e simpatie di ogni tipo. Cambiare si deve e si può. Favorire o facilitare le assunzioni quando manca il lavoro è creare illusioni prima ancora che offrire opportunità.

Qual è quell’impresa, quell’artigiano, quella persona che a fronte di un calo di fatturato assume? Credo che non ci sia incentivo che tenga: assumo per far fare cosa se gli ordini si sono fermati perché manca la domanda e mancano gli investimenti? E cosa realmente serve per favorire domanda ed investimenti? Questi sono i veri temi da affrontare. Siamo tutti stanchi di pettegolezzi e di perdite di tempo. Di una classe dirigente che ormai ha esaurito la sua fantasia e non ha proprio più nulla da dire e da proporre se non vecchi slogan, vecchie promesse, vecchi triti argomenti. Per favore togliete il disturbo e godetevi la vostra immeritata pensione. Grazie Filiberto Semenzin

SAGRA CORRUBBIO

“Stop alle polemiche e auguri” «In relazione al batti e ribatti fra me come Comitato Sagra e il/la compaesano/a, relativamente al lunedì sera della Sagra di Corrubbio 30 luglio 2012, non intendo più rispondere per non scivolare nel ridicolo, volevo sentitamente ringraziare il Direttore e tutta la redazione de L'Altro Giornale per la possibilità concessa di spiegare le proprie ragioni. Grazie». RingraziandoVi calorosamente porgo distinti saluti e i migliori auguri di Buon

iscritto a nessun partito e quindi non è salito su nessun carro di vincitori. Viviani è stato eletto e non ripescato, è un fedelissimo Consigliere comunale, sempre presente alle riunioni comunali, disponibile, affidabile. […]. Forse, caro Martinelli, invece di organizzare solo cinque manifestazioni teatrali, avresti dovuto seguire di più, da bravo amministratore, le problematiche di tipo sociale ed economiche, che in questo momento così difficile stanno particolarmente a cuore ai nostri cittadini. Roberta Renzi Claudio Viviani Andrea Sona

AMICI DI ABER, gruppo veronese di appoggio a Ospedali Africani, organizza il tradizionale mercatino natalizio, occasione per incontrare amici e simpatizzanti, presso la sala annessa alla Chiesa di S.Maria Della Scala nei giorni 11 12 e 13. Vi troverete tante idee per un regalo solidale.

Natale e Felice Anno Nuovo a voi e a tutti i lettori de L’Altro Giornale. Maurizio Adami Presidente Comitato Benefico Sagra di Corrubbio E noi ringraziamo Lei, caro signor Adami, per la sensibilità dimostrata nel non voler dar vita a polemiche. Anche noi della Redazione porgiamo i più sentiti auguri.

Cell. 347.7924230 Cell. 348.6048345

CHIESA DI ARBIZZANO

“Per eonservare un patrimonio” Un tempo non lontano si poteva ancora leggere sulla facciata della chiesa di Arbizzano sopra il portale un'iscrizione in latino che faceva risalire all'anno 417 l'esistenza in loco di una pieve dedicata a “San Pietro Principe degli Apostoli”. Tale iscrizione non era che la replica, in forma abbreviata, di un’analoga e anteriore scritta, che si trovava dipinta all'interno della chiesa stessa, il cui contenuto, tradotto in italiano così recitava: “ A Dio Ottimo Massimo/ Ecco una bella antichità/ Questa venerabile pieve/ di Arbizzano e Novare/ Dedicata a San Pietro Principe degli Apostoli/ dall'anno dell'era cristiana 417/Al tempo del vescovo San Petronio”. Purtroppo non ci sono riscontri storici che avvalorino la veridicità di una costruzione così antica, tuttavia alcuni studiosi ritengono assai probabile che la prima chiesa di Arbizzano sia stata eretta

ziative che i Consiglieri comunali hanno intrapreso, come per esempio durante le giornate che hanno seguito l’evento sismico di gennaio; la Capogruppo leghista ha visitato, assieme alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e all’Ingegnere incaricato dal Comune, tutte le abitazioni segnalate con pericolo di danno, dando il proprio supporto tecnico e partecipando alle tre serate organizzate nelle frazioni di Fane, Arbizzano e Negrar. Sona, entrato in Consiglio comunale dopo le dimissioni da consigliere di Martinelli, affronta la sua prima esperienza politica; precedentemente non è mai stato

nel corso del V secolo. Comunque sia, la scritta sopra citata testimonia la volontà, che viene da un lontano passato, di trasmettere ai posteri le antichissime origini della primitiva chiesa di Arbizzano. Ciò ha contribuito, assieme a tante altre vicende, siano esse storiche o leggendarie, ad accompagnare nel tempo la vita e la storia del nostro paese. Quindi, nell'intento che tale iscrizione non vada dispersa, ma continui ad essere ricordata, come da antica consuetudine, il “Gruppo per la tutela del centro storico di Arbizzano”, previa autorizzazione degli organi competenti, e grazie ai proventi derivanti dall'ottimo successo della ristampa del libro di Luigi Messedaglia “Arbizzano e Novare. Storia di una terra della Valpolicella”, ha preso l'iniziativa di farla incidere su una targa marmorea nel suo testo originale in latino, integrandola

con la traduzione in lingua italiana, perché venga successivamente inserita nella parete a sinistra del portale d'ingresso dell'oratorio della chiesa parrocchiale. Questa è un’ulteriore iniziativa, che fa seguito al recente restauro dell'ara sepolcrale romana sovvenzionato dall'ex “Gruppo marciatori di Arbizzano”. Tali esempi sono bene auguranti e fanno oltremodo sperare che altri gruppi e associazioni del nostro paese si trovino nella possibilità di contribuire alla conservazione e alla tutela di quanto ancora rimane di quel patrimonio storicoculturale che ci è stato fin qui tramandato, affinché esempi poco edificanti come la distruzione dell'antica Via Crucis avvenuta nel secolo scorso ad opera di nostri compaesani del tempo, possa rimanere solo un lontano doloroso ricordo. Gianantonio Sommacampagna

di Lorenzo Quell’Oller

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DIALOGO

MARANO

Caro Direttore, spesso alla ribalta delle testate nazionali ci giungono fatti di solidarietà di personaggi importanti e di spicco, ma anche nei piccoli Comuni ci sono persone che dedicano il loro tempo ogni giorno per garantire il buon funzionamento della vita sociale dei paesi. A Marano

I suggerimenti di Venturini

di Valpolicella i volontari che lavorano in questo campo, con compiti diversi, sono molti e il Comune organizza periodicamente delle riunioni per permettere a quest’ ultimi di esprimere impressioni, scambiare opinioni, proporre idee e migliorare i servizi nel loro ambito di competenza. L’ ultimo incontro è avvenuto il 6 settembre scorso, dal quale sono scaturiti dibattiti interessanti e scambi di opinioni e d’esperienze che hanno permesso ad ogni volontario di arricchire se stesso sia come persona, sia nell’ ambito del servizio offerto. La riunione ha dato voce anche a problemi logistici e d’ organizzazione che il comune può così cercare di risolvere. Hanno partecipato all’ incontro con entusiasmo tutti i volontari: gli autisti, le signore che vanno a fare visita agli anziani a casa, e le ragazze che, una volta a settimana, prestano servizio in casa di riposo chiacchierando e intrattenendo gli ospiti della struttura. Come rappresentanti del comune erano presenti l’assistente sociale Antonella Zago e gli assessori Bal-

larini Filippo e Giampaola Zanotti, che hanno coordinato la riunione stimolando il dibattito con una domanda: “cosa significa essere volontario?”. Liberamente ogni presente ha espresso le proprie esperienze e la propria opinione e l’ incontro si è rivelato animato e costruttivo. In sintesi potremmo riassumere così le idee emerse: Volontario è colui che con il cuore e gratuità occupa il suo tempo libero per gli altri, per il semplice piacere di stare accanto a chi ha bisogno, lasciando la responsabilità della scelta a chi istituzionalmente ha il dovere di intervenire. Nella speranza di essere sempre di più ci si è dati appuntamento al prossimo incontro. I volontari non sono mai troppi e speriamo che il numero possa aumentare per dare vita a nuove iniziative future, bastano poche ore alla settimana per dare un grande aiuto alla propria comunità! Simone Smania, Volontario di protezione civile a Marano di Valpolicella

ITALIA

“Il paese dei contrari” Questo è sicuramente il paese dei contrari e ci siamo talmente abituati, che ormai non vediamo più nemmeno dove sono questi contrari e dove abbiamo perso l'ago della bilancia, non perché dobbiamo fare falsa ideologia ma saremo costretti a fare degli esempi pratici su quello che è la vita di tutti e di tutti i giorni. E allora qualche esempio lo faccio io. Parliamo del lavoro, tasto dolente di questi tempi ma che lascia spunto per tante riflessioni. Dove sta il problema? Ce ne sono tanti, ma il primo è che le aziende, che dicono di essere in crisi, per cercare una soluzione, danno delle consulenze a personaggi che da soli, guadagnano come lo stipendio medio di 5 impiegati. E qual è la soluzione illuminatrice? Bisogna abbattere i costi, quindi il personale. Certo, perché io ti pago anzi ti strapago perché tu mi dica che i parassiti sono quei poveri cristi che prendono mille euro al mese. E nessuno che dice niente Poi, che ne so, guarda

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RIFORME

“Volontà da volontario” Da un paio di anni l'Amministrazione comunale di Marano e i Servizi Sociali stanno promuovendo la cultura del volontariato attraverso proposte di servizi gratuiti volti agli anziani soli o in difficoltà. Sono stati così coinvolte persone disponibili ad offrire il proprio tempo per trasporti con il pulmino del comune e semplici servizi di compagnia. Con il mese di settembre si è pensato di unificare i due sottogruppi di volontari in un unico incontro per valorizzare e sostenere il loro ruolo, nella speranza che cresca il desiderio di organizzarsi e costituirsi in una entità autonoma, che in modo informale ci piace chiamarli “Gli amici degli anziani”.

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per la strada: i padroni di questa sono quei salutisti dell'ultima ora, che vanno in giro in città in bicicletta, in pieno agosto, alle due del pomeriggio e magari con la borsa della spesa. Certo perché è molto ecologico e salutare respirare lo smog puro a 40 gradi magari anche con il fiatone, e guai se osi dire qualcosa perché sono i padroni della strada. Se solo osi suonare per fare notare che un signore dai capelli bianchi, smette di pedalare, tira su i piedi perché è stanco e dietro c'è una coda di almeno 5 macchine, questo ti denuncia. Io capisco che ormai sono loro ad avere ragione, ma se si usasse almeno il buon senso. Quei pochi ciclisti della città che conosco, mi dicono che si permettono di andare in contro mano, di prendere tutti i marciapiedi e di attraversare sulle strisce pedonali perché tanto c'è sempre qualche buona associazione che li protegge! La scuola poi, è quella che mi mette più tristezza. Parlo della scuola primaria, diciamo

fino alle medie. Una volta mi avevano spiegato che si faceva il tempo pieno, cioè fino alle 4 del pomeriggio perché così poi non si avevano più impegni e neanche compiti. Invece non è vero, i ragazzi che finiscono alle quattro e che il sabato non vanno a scuola, sono carichi di compiti che poi dovranno fare a casa con le mamme che lavorano e che, nel migliore dei casi, arrivano a casa alle sette, giusto in tempo per la cena. E se poi i ragazzi arrivano senza compiti, sono ragazzi persi perché non sono seguiti e quindi con problemi. A proposito di scuola: rabbrividisco al pensiero che la frase al congiuntivo: "credo che sia una società migliore" venga tradotta in "credo che è una società migliore". Ora, passi il Totti romano che con questi strafalcioni ci ha fatto i soldi, ma gli insegnanti dovrebbero alzarsi in piedi dalla vergogna , e invece? Cosa succede nel paese dei contrari ? Se non siamo in grado di stare alla regola, cambiamo la regola. Ora verrà introdotta la clausola che entrambe le soluzioni sono valide, in pratica non saranno segnate in rosso dalla matita della maestra. Caspita che avanguardia! Laura Baglieri Già, cara signora, oggi tutto è permesso e tutto si può fare… anche cambiare le regole della lingua italiana!

Si parla con frequenza dell’abolizione delle Provincie: si pensa che abolendole si possa risparmiare. Ritengo che questo non sia vero e che sia più efficace eliminare le Regioni. Le Provincie rispondono ad esigenze di organizzazione territoriale. La Provincia di Verona, per esempio, gestisce una parte della rete stradale, l’edilizia scolastica superiore, gli uffici del lavoro, l’ecologia (discariche, depuratori, siti inquinati), il trasporto pubblico (e altre funzioni minori). Queste funzioni hanno rilevanza provinciale (la manutenzione delle strade su scala provinciale è operazione efficiente e ben dimensionata, gli studenti che frequentano le scuole superiori si muovono senza particolari difficoltà su scala provinciale, i rifiuti vengono smaltiti su scala provinciale – se ciò non avviene, si crea un danno economico e di efficienza -,ecc..). Insomma, il dimensionamento tra struttura istituzionale (la Provincia) e bisogni del territorio sembra proporzionato. La Regione svolge funzioni diverse: la sua sede (a Venezia) è molto più distante dal territorio, non svolge funzioni operative (non ha sostanzialmente operai ma tutti funzionari d’ufficio) ma funzioni di pianificazione e di legiferazione, gestisce la Sanità, attraverso le ULS, svolge attività di pianificazione urbanistica (approva i Piani Regolatori dei Comuni), difesa e protezione territoriale (i Geni Civili, i servizi forestali, i consorzi di Bonifica, la Protezione Civile tutti peraltro oraganizzati su scala provinciale), gestisce alcune strade (mediante Veneto Strade) e l’organizzazione e la salvaguardia delle risorse idriche. Molte di queste funzioni possono essere svolte dalle Province. Se la permanenza o l’apertura di un ospedale fosse decisa dalla Provincia anziché dalla Regione non cambierebbe un granché. Anche se le tre ULS veronesi fossero gestite dalla Provincia non ci sarebbero effetti negativi: la vicinanza territoriale consentirebbe una maggiore incisività mentre sugli ospedali si litiga da tanti anni. Ciò è ancora più evidente per le strade. Che la strada Verona - Peschiera o la Gardesana verso Riva siano gestite dalla Regione (cioè da Venezia) anziché da Verona non porta alcun vantaggio significativo: la Regione è costretta ad avere sedi operative periferiche per poter avere i mezzi vicini, i magazzini ecc..: insomma, per fare il suo lavoro, la Regione ha bisogno di una organizzazione provinciale. Quindi, tutte queste funzioni

potrebbero essere date alle Province. La stessa cosa avviene per la sanità ove le ULS hanno struttura provinciale o inferiore (a Verona, per la Provincia, ve ne sono 3: una per la città, la Lessinia e l’est veronese, una per la bassa ed una per la Valpolicella, il Baldo, il Garda ed il Villafranchese). Anche la pianificazione urbanistica potrebbe essere trasferita alle Province. Pensando a tutta l’attività di approvazione dei Piani Regolatori Comunali ed i PAT, a Venezia sembrano far fatica a sapere dove sono tutti i Comuni della Regione (581), mentre a Verona, il rapporto con la Provincia è molto stretto e ben dimensionato sull’ampiezza geografica. Il potere di fare le leggi Un altro aspetto critico è la doppia legiferazione: regionale e statale. E’ di questi giorni l’impugnazione alla Corte Costituzionale del Piano Sanitario Regionale Veneto e della legge veneta per il riordino delle competenze in materia di risorse idriche. La Regione, a Venezia, fa le sue leggi e lo Stato gliele impugna. Questa conflittualità Stato-Regione è dannosa e costosa. Le leggi dovrebbero essere fatte solo dallo Stato attraverso il Parlamento. La gestione delle risorse economiche Le risorse dovrebbero essere raccolte a livello locale ed una parte girata allo Stato ed il resto trattenuto sul territorio, ove ci sono le esigenze dei cittadini. Oggi avviene il contrario: non c’è federalismo, tantomeno quello fiscale. Le Regioni, le Province ed i Comuni devono chiedere le risorse economiche a Roma (spiegando a Roma le esigenze del ter-

ritorio che Roma non conosce perché troppo distante) e ciò è inefficiente. Il controllo e la rappresentanza Tutto ruota attorno ad un aspetto determinante: la democrazia vive di rappresentanza e la rappresentanza esige il controllo dei cittadini. Istituzioni troppo distanti (la Regione) che gestiscono risorse amplissime sono fuori dal controllo dei cittadini. L’uso delle risorse e l’organizzazione dei servizi territoriali sono più efficienti se sono più vicini al controllo dei cittadini. La scala provinciale sembra una dimensione corretta e ben dimensionata. Conclusioni Occorre che il Parlamento faccia le leggi, il Governo svolga le funzioni inerenti la politica interna, l’ordine pubblico, la sicurezza, la politica estera, la politica commerciale, l’agricoltura, la scuola (questa deve rimanere di competenza statale - anche se le scuole possono essere organizzate anche da iniziative private - perché su di essa si fonda la coesione di uno Stato). Le Regioni possono essere eliminate e le Province, alcune accorpate, possono assumere molte delle funzioni che oggi hanno le Regioni. Fino al 1970, la vita istituzionale si è svolta con questa organizzazione e lo Stato è stato gestito bene. Le Province funzionavano bene e collaboravano con i Comuni. Dopo il 1970, sono state istituite le Regioni e nel giro di pochi anni la spesa pubblica è andata fuori controllo. Il Sindaco di Marano di Valpolicella ing. Simone Venturini

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DIALOGO

CRISI

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ECONOMIA

“Quando finirà... se finirà” Egregio Direttore e voi lettori, vi siete accorti che la guerra tra genitori-figlipoveri è solo all’inizio?? E’ sotto gli occhi di tutti quello che è successo durante le manifestazioni dei giovani studenti che stavano manifestando per dei diritti che sono fondamentali in uno Stato Civile e Democratico e per l’ennesima volta sono stati zittiti, picchiati e maltrattati. Non vi chiedete che probabilmente i poliziotti che hanno agito potrebbero essere stati i padri di quei ragazzi e ragazze che stavano manifestando ma per dover di servizio sono costretti dai lori superiori e quindi i politici ad affrontare e reprimere delle situazioni delle quali probabilmente si vergognano. I genitori che sono in sofferenza oggi tra cassa integrazione, mobilità ed esodati sono gli stessi che hanno i figli che chiedono di entrare nel mondo del lavoro, ma lo trovano occupato perchè qualcuno a impedito che ciò avvenisse prolungando la vita lavorativa senza preoccuparsi di trovare le condizioni per agevolare l’integrazione dei giovani nel mondo del lavoro. Si lavora anche per pochi euro e spesso si creano delle conflittualità tra poveri che non arri-

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vano a fine mese e che accetteranno qualsiasi situazione pur di lavorare. E i nostri cari politici che fanno? Ci danno dei bamboccioni, dicono che siamo sull’orlo del baratro, del fallimento e che per uscirne l’unica cosa che si può fare è la riforma previdenziale allungando la vita lavorativa in un momento dove il lavoro non esiste e quindi le entrate contributive si ridurranno e per di più impediranno ai giovani di entrare nel mondo del lavoro e mettere tasse su tasse . Vi siete mai chiesti come è possibile che il debito pubblico stia continuamente aumentando, mentre gli italiani sono stati citati, fino a qualche anno fa, tra i popoli al mondo più risparmiosi? La colpa dicono è sempre di qualcuno che è venuto prima, il prossimo eletto farà lo stesso e continuerà questa vergognosa catena di Sant’Antonio con scandali e soprusi di ogni genere. L’unica via di uscita è cambiare, mettere gente nuova e giovane che non abbia mai fatto politica e che proponga cose vere per i giovani e per le famiglie in difficoltà; certamente i grandi “professori” non risolvono nulla, loro hanno già la pancia piena, pensano solo ai loro amici bancari, quindi attenzione alle pros-

sime elezioni! In bocca al lupo giovani. Non vorrei essere al vostro posto… sino a qualche decennio fa si sarebbero fatte carte false per tornare indietro con l’età, ora essere pensionati è un privilegio che rimarrà solo a pochi. Maurizio Toffali

“Tutta colpa della Cina?” Sempre colpa della Cina? Della poca flessibilità dei rapporti di lavoro? O cos'altro? Nei giorni scorsi la Banca d'Italia ha diffuso l'analisi sulla situazione economica e occupazionale della Regione Veneto e i dati riportati sono allarmanti. La produzione nel Veneto è diminuita, nei primi nove mesi del 2012 del 4,3%, rispetto allo stesso periodo del 2011, a causa del calo degli ordini del mercato interno italiano del 6,9% e dell'export del 0,9%.

IMU

“Io non pago perchè...” Caro Direttore, non ho pagato l’IMU non perché sono un evasore, ma perché con due pensioni dei lavoratori io e mio marito non arriviamo più a fine mese (affitto, spesa, bollette…). Non abito più nell’appartamento (a Verona) per il quale dovrei pagare l’IMU, intestato a mia figlia. Purtroppo avevamo affittato arredato questo appartamento, per il quale l’occupante, un extracomunitario, che credevo di conoscere da anni, non mi ha mai pagato l’affitto, nè le bollette di consumo di luce, e gas che oggi ammontano ad oltre 1.500 euro. Ora l’affittuario è scappato (non so dove) e mi ha rubato i mobili di una camera da letto intera oltre ad un tavolo e a tutte

le sedie. Sono tornata in Valpolicella, pensando di poter pagarmi l’affitto a Fumane con quello ricavato dall’appartamento di Verona…non è stato così! Inoltre, avendo preso la residenza a Fumane, la mia prima casa di Verona, risulta la mia seconda casa…Io non pago! Maria Rosa Beltramo

La flessione interessa tutti i settori e, in particolare modo, il tessile-abbigliamento che perde il 6,9%, insieme a legno e arredamento che subisce una diminuzione del 7,3%. In tutti i comparti legati al settore edile il calo è stato ancora più rilevante raggiungendo il meno 8,2%. Anche nei primi mesi del 2012 il calo più importante ha interessato prevalentemente le imprese più piccole e dipendenti dal mercato interno. Nelle imprese da nove a quarantanove dipendenti il calo produttivo è stato del meno 5%, a fronte del meno 2% per quello con almeno 250 dipendenti e solo il 50% delle imprese ritiene di chiudere in positivo l'utile di esercizio dell'anno in corso. Il mercato immobiliare è sempre più in crisi, le compravendite degli immobili sono diminuite del 25,9% nei primi sei mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2011, attestatandosi ai valori minimi degli ultimi vent'anni. Anche il turismo, nella nostra Regione ha registrato una flessione, nei primi nove mesi del 2012, dell'8,5% per quanto riguarda le presenze nazionali a fronte di un aumento del 2,5% di quelle dall'estero. Nel commercio le vendite al dettaglio sono diminuite del 5,1% rispetto lo stesso periodo del 2012. Ovviamente il calo produttivo ha avuto pesanti conseguenze sul mercato del lavoro registrando un saldo negativo dal giugno 2011 al giugno 2012 di meno trentamila unitá fra le cessazioni e le assunzioni. In tutta questa tempesta di crisi, che dura da almeno quattro anni, non si intravedono vie d'uscita e la campagna elettorale non sembra più concentrata sulle alleanze che su l'unico vero problema presente in Italia: la mancanza di lavoro. Massimo Castellani CISL Verona

tutto GIARDINO AMA I TUOI SPAZI VERDI Qualità e grande esperienza nel campo del verde domestico, uniti ad affidabilità, ad un rapporto irresistibile qualità/prezzo e ad una vasta scelta di prodotti: queste le armi vincenti che rappresentano la chiave del successo di tuttoGIARDINO. Specializzato in prodotti per il giardinaggio, abbigliamento, monocultura, gli attrezzi, casa e fattoria, animali domestici e agricoltura, tuttoGIARDINO è presente in tutto il territorio nazionale. La sua rete conta su partner europei leader di settore che gli garantiscono un livello di competenze commerciali moderne e ampiamente sperimentate - in TrentinoAlto Adige, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana e nelle Marche con oltre 100 filiali - che gli consentono di essere un importante punto di riferimento per tutti gli operatori dell'agricoltura, sia aziende che privati. Ed è pensando alle diverse peculiarità delle zone d'Italia nelle quali è presente, che tuttoGIARDINO ha concepito offerte ed assortimenti ben precisi, adatti a rappresentare bene sia il mercato italiano che quello più strettamente regionale. A Verona tuttoGIARDINO è presente nelle due filiali di San Pietro in Cariano e Calmasino dove personale altamente qualificato dispone di grandi competenze nel campo della cura del verde e può fornire indicazioni utili ai professionisti, ai giardinieri, agli hobbisti e agli appassionati, raggiunti periodicamente attraverso un catalogo mensile ricco di proposte e di idee, consultabili anche sul sito internet dedicato (www.tutto-giardino.it), dove di volta in volta sono indicate le offerte stagionali, punto di forza di tuttoGIARDINO… Ma non è finita qui: anche da tuttoGIARDINO si inizia a respirare aria di Natale. Le festività 2012 portano con sé una simpatica promozione tutta dedicata ai bambini: grazie all’iniziativa “Porta un disegno in negozio” i più piccoli potranno dare sfogo alla propria fantasia sullo spazio dedicato al disegno sul volantino distribuito tramite posta alle famiglie – uno spazio analogo a quello presente sull’inserto pubblicitario qui accanto –: al momento della consegna della propria creazione in negozio ogni piccolo artista riceverà un dono in omaggio. pubbliredazionale


DIALOGO

SACRIFICI

ALCOL

FOTO

“Senso della misura”

“Si può guarire”

Caro Direttore, negli anni '50 e '60 faceva più freddo di adesso, nevicava anche di più. Nelle scuole vi erano delle stufe in cotto, belle, che venivano alimentate a legna, anche se di legna ve n'era poca. A turno, insegnanti e ragazzini ce ne mettevano dentro dei pezzi badando a non sprecare. Si arrivava a scuola a piedi, io avevo la fortuna di abitare vicino ma tanti miei compagni che venivano dalla campagna macinando chilometri a piedi una volta arrivati si toglievano le scarpe e le mettevano ad asciugare, qualcuno infilava i piedi addirittura nella stufa e i geloni non si contavano. In casa non c'era riscaldamento, i gabinetti erano gabinetti, o meglio buche di cortile e i vetri doppi erano ancora sulla luna. Non vi erano insomma mamme con i Suv che accompagnavano i pargoli o maglioncini in cachemire, giacchine firmate e piumini della Geox, ma qualche sciarpa di lana ruvida che dava anche fastidio e le mamme che dicevano "mettiti il maglione!" che era quello, a volte anche del fratello o del nonno. Poi vi sono stati gli anni del boom. Ora le Province e i Presidi minacciano la chiusura delle scuole, perchè mancano i fondi per il riscaldamento e forse debbono abbassare di qualche grado la temperatura delle aule. Penso che un po' di senso della misura non guasterebbe. Ovviamente anche da parte dei genitori o dei nonni che queste cose le hanno vissute. Umberto Brusco - Bardolino

Anche se ora sono recuperato, non sono mai lontano abbastanza dall’essere immune da possibili catastrofi personali. Però ho imparato che devo osservare un alto grado di onestà, molta umiltà e tolleranza, altrimenti il rischio di prendere ancora in mano il bicchiere è alto e per me il bere è uguale morire. Considero i molti anni passati a convivere con l'alcol un arrovellarmi in quel vortice che mi aveva preso e trascinato in un tunnel da cui non tutti purtroppo riescono a mettersi in salvo. Ma io sono uno di quelli che hanno avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno dimostrato che uscire si può, con l'aiuto di chi mi è stato vicino, di amici veri e riponendo la fiducia in Qualcuno più grande di me, un Dio d'amore che mi ha dato un'altra possibilità. Io mi sento in dovere di condividere con chi, trovandosi nel problema come ero io e non è a conoscenza di questa realtà che è Alcolisti Anonimi. La mia esperienza mi autorizza a dire che fino a che non ho ammesso la mia impotenza di fronte all'alcol e che la mia vita era diventata ingovernabile per me era impossibile

SITUAZIONE ITALIA

“Basta siamo stufi!” Com'è possibile che tanti italiani sopportino una situazione che non ha forza se non quella che essi le danno? Da dove prenderebbe i tanti occhi con cui ci spia se noi non glieli fornissimo? Molti prima di me si sono posti l'inquietante interrogativo: "Che cos'è questa complicità degli oppressi con l'oppressore" questo vizio mostruoso che non merita neppure il titolo di codardia, che non trova un nome abbastanza spregevole?. Forse dimentichiamo che la libertà può far paura ai timorosi. Siamo sicuri di reggere le conseguenze della libertà? Bisogna fare i conti con la nostra «castuurione psiduca»; diceva Freud: «Purtroppo, gli italiani hanno barattato una parte della loro libertà per un po' di sicurezza». So di non affermare nulla di nuovo ma proprio non se ne può più. I nostri governanti continuano a vessarci in mille modi, occupandosi e preoccupandosi solo di se stessi. Come sempre non si taglierà e toglierà nulla ai politici e affini, che continueranno a lavorare pochissimo e a guadagnare moltissimo: possibile che questi "soloni" non capiscano che provocano danni proprio a chi si trova nel maggior bisogno? Perché non si riesce a togliere nulla a chi ha già tantissimo ma si colpiscono solo coloro che a mala pena riescono, ad arrivare a fine mese? Adesso basta, siamo stufi, non ne possiamo più! Il costo della politica è ormai insopportabile e iniquo, e si continua a scaricare tutto su famiglie, pensionati, precari e operai. Bisogna, invece, che la cura dimagrante cominci davvero dall'alto. Molti italiani sono ormai anoressici, mentre "Lor Signori", tronfi e gonfi, continuano bellamente a fregarsene. . Qualcuno ha giustamente scritto: «Abbiamo investito nell'unico futuro possibile per questo Paese: i figli. E questo futuro, il bene più prezioso per la Nazione, viene violentemente impoverito, abbandonato, umiliato. Come rinnovare immediatamente la classe politica, e lasciarsi alle spalle questo ventennio e tutti i suoi pessimi protagonisti, è l'unico caso da prendere, seriamente, in considerazione». Come? Mandandoli tutti democraticamente a casa. I nostri governanti sghignazzano a questi nostri intendimenti, noi no, noi siamo maledettamente seri e non scherziamo affatto.

Tutti a casa, indistintamente. E allora, chi ci governerà? Coloro che sono seriamente determinati a farlo con onestà! I tempi stanno cambiando. Nel Paese cresce un'onda di indignazione che difficilmente potrà essere contenuta. Ormai, il vaso è colmo e la pazienza finita! Quando sono messi in discussione i principi di uguaglianza di tutti i cittadini, tacere è un grave peccato di omissione. E di questi tempi, si è davvero fatto strame della legalità e del rispetto delle Istituzioni. Nel silenzio più assordante! Per difenderci non abbiamo che l'indifferenza e l'indignazione. Ma l'indignazione dovrebbe provocare la ribellione. Noi, quando finalmente troveremo la forza di ribellarci contro il tempio fasullo della nostra classe dirigente, percepiremo un'esplosione di luminosa felicità che inonderà l'aria di un profumo mai prima avvertito! La mia è utopia? Può essere, solo che per me l'utopia è l'arte del possibile. Ergo... Luciano Fornari LA CRISI SECONDO ALBERT EINSTEIN «Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla». Albert Einstein

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uscirne vincitore, era una battaglia impari. Per fortuna a questo punto ho capito ed ammesso che dovevo chiedere l'aiuto a chi è più forte di me e non mi tradisce come faceva l'alcol. Questo aiuto ho iniziato a trovarlo frequentando il gruppo di Alcolisti Anonimi dove ho trovato tranquillità, fiducia , amore, umiltà, pazienza, pace in famiglia, ho imparato a riconoscere gli amici veri, quelli da tenere. Insomma, la mia vita ha preso un senso. Sono tornato a capire che c’è un mondo che mi circonda e che tutto deve essere stato creato da Qualcuno più Grande di me, da un Potere superiore. Dopo molte peripezie e molti anni di vita sregolata fatta di trasgressioni, di promesse mai mantenute, di ricadute, mi ritrovavo ancora vivo e tutto intero e mi sono detto: “vorrà pure dire qualcosa, qualcuno mi avrà voluto bene”. Oggi mi sento in dovere di restituire quello che ho ricevuto, perchè non posso rompere proprio io, che mi sento un privilegiato, quella catena di auto aiuto che ha inventato e collaudato A.A. Serenamente auguro molte buone 24 ore a tutti Luigi Per informazioni: 334.3952277

“E carta d’identità” Cara Direttrice, oggi ottenere la carta d’identità non è semplice per quanto riguarda la fotografia da inserire all’interno. Infatti le regole delle caratteristiche richieste dal Ministero dell’Interno emanate il 5 Dicembre 2005 sono ben precise e perentorie: le fotografie devono avere un colore neutro, cioè l’espressione del viso deve essere neutra, non si deve sorridere, ma rimanere a bocca chiusa senza mostrare i denti (questo potrebbe servire a chi è sdentato). Conosco bene le suddette prescrizioni, dato che ho appena rinnovato la carta d’identità. Quando ho presentato le tre foto richieste da inserire nella tessera, mi sono state respinte, perché io nell’immagine “mostravo i denti”, cioè sorridevo a bocca aperta…Io sono rimasta esterrefatta, “allora – ho pensato – nella foto bisogna avere un’espressione impersonale da “zombi”, mentre si sa che quando si scattano le foto di chiede il famoso “cis” per far sorridere le persone in modo da illuminare il volto sorridendo, ottenendo così un’immagine migliore. Insomma, sono stata costretta a rifarmi la fotografia e anche il foto-

grafo è stato coinvolto per scattare in modo giusto, così ha provato diverse volte per poi scegliere l’immagine giusta (quasi fossi una fotomodella). Infine ne abbiamo scelta una serissima, senza espressione e a bocca serrata, quasi funerea, da persona triste, come se avessi un morto davanti… Finalmente questa foto è stata accettata dall’ufficio anagrafe. “Coi tempi di crisi che corrono – ho pensato – queste espressioni di profonda tristezza degli individui sono ben comprensibili e pertinenti. Forse è per questo motivo che il Ministero dell’Interno ha emanato tali regole perentorie? Il sorriso che denota gioia e contentezza sarebbe stonato e contro corrente…”. Dina Marika Riccardini


Cronache CRONACHE

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L’UNIONE. L’Asso spa è subentrata alla storica azienda di cucine

IL CONCORSO

Maistri Innovation srl Segnale di continuità

Pittura “protagonista”

Maistri Innovation srl: con questo nome Asso spa, ditta specializzata in produzione e allestimenti per negozi radicata da 20 anni in Valpolicella, è subentrata alla storica azienda di cucine Maistri spa. Innovazione e continuità sono il leitmotiv di una scelta che ha visto tornare operativi dal novembre scorso gli stabilimenti di Corrubbio di Negarine. «Nella situazione economica attuale la scelta di rilevare un’azienda in difficoltà va fatta anche con un briciolo di pazzia – affermano a proposito Giovanni Venturini e Vittorio Zardini, rispettivamente Presidente e vicepresidente di Asso spa -. Questa scelta è una sfida che ci appassiona e per la quale metteremo a disposizione tutte le nostre forze ed esperienze». Amministratore delegato di Maistri Innovation spa è Vittorio Zardini. La scelta di mantenere la denominazione sociale è stata fortemente voluta con l’obiettivo specifico di dare continuità tra passato e futuro, ma di segnare anche la svolta che si vuole imprimere all’azienda: l’innovazione. «Abbiamo i piedi ben saldi a terra - puntualizza Zardini - e subentriamo ad una realtà già radicata sul territorio con l’obiettivo di regalarle la stabilità di cui ha sempre goduto, tanto nel

Da destra Valentino Alaia, Vittorio Zardini, Giovanni Venturini

mercato locale quanto in quello internazionale. A noi il compito di traghettare Maistri in acque più sicure, mantenendo alta l’attenzione verso il cliente, seguendolo nelle fasi di scelta della cucina, in quella dell’allestimento e proseguendo con la garanzia d’assistenza». «Per noi continuità significa essere coscienti della responsabilità alla quale siamo chiamati nel valorizzare ciò che Maistri ha sempre rappresentato, e cioè un importante patrimonio di storia, competenze industriali e cultura di prodotto espressione diretta del territorio veronese in cui questo marchio è nato e ha sempre operato – afferma Valentino Alaia, direttore generale di

Maistri Innovation -. Tutto ciò declinato secondo una visione del mercato innovativa in termini distributivi, applicando le migliori tecnologie nel rispetto dell’ambiente, e finalizzando le nostre azioni e le nostre scelte a una sempre maggior soddisfazione del cliente, che è stato e resta al centro della nostra attività di impresa». Degli oltre 60 dipendenti che contava Maistri Spa, e che ora sono in cassa integrazione straordinaria, ne vengono riassorbiti da subito 25, circa il 40%. «Maistri Innovation srl avrebbe avuto la volontà di riassorbire l’intero organico, tuttavia la mole di lavoro attuale non permette tale operazione e la società si è

trovata nella scomoda posizione di definire un organico ridotto - spiegano i vertici Asso Spa -. Un ringraziamento fin d’ora va fatto a tutto il personale e al sindacato che sono riusciti a capire il momento di difficoltà che l’azienda sta attraversando e hanno rinunciato a qualche privilegio acquisito in passato dando la possibilità all’azienda di ripartire. L’inserimento di Maistri nel gruppo aziendale di Asso porterà ad un’ottimizzazione delle risorse sia umane che produttive. Il lavoro che c’è da fare è molto e non sarà facile, ma l’obiettivo è quello di creare una squadra solida e motivata che ci permetta di rientrare nel mercato competitivamente».

POESIA DIALETTALE/IL PREMIO

di tanti freddi sms lanciati da altrettanti gelidi telefonini”. Con questa motivazione è stato assegnato il primo premio dell’edizione 2012 del concorso regionale di poesia dialettale Angiolo

Poli a Giancarlo Peretti. “Sercarse a messa” è il titolo del componimento per il quale il poeta della Valpoli-

PRO LOCO VERONESI Contributi in vista per le Pro loco veronesi. La rimento di complessivi 47.239,84 euro di cui

cella è stato premiato lo scorso 11 novembre a VillaBartolomea.

Sercarse a messa Te rivi 'n procession col passo da preghiera; i altri i varda el prete, ma no lo vardo mi. La messa la scominsia, l'ascolto tuta intiera spiando fra la gente in serca del to sì, che te me spandi adosso sensa far tante mosse. Me also su le ponte, me slongo sora al col… che te me sighi drento con gnanca un fil de vosse, girando indrio la testa, quersendola dal sol. Gh'è un caldo che se suda e mi son qua che tremo; no l'era sta mai scrito un tàsere cossì; el par che se se toca, distanti come semo. G'ò un ocio sul'altar e quel'altro insima a ti.

Giancalo Peretti con la moglie Francesca

Successo di partecipazione e di qualità ha ottenuto la recente edizione del concorso nazionale di arti pittoriche "Vivi la Va l p o l i c e l l a " , organizzato dall'omonima Associazione con la collaborazione dell'Hotel San Vito di Negrar nel quale erano esposte le opere in concorso. La commissione giudicatrice, composta da Mario Chiereghini, Rinaldo Dal Negro (presidente), Giancarla Gallo, Maurizio Zanolli e Giuseppe Zivelonghi, ha emesso la seguente graduatoria di merito. Sezione olio, acrilico e simili: l° premio a Vinicio Faccincani, 2° premio a Giovanni Castelletti, 3° premio a Giuseppe Martini, 4° premio a Maurizio Setti, 5° premio ad Anna Dal Pezzo; segnalati a pari merito Bruno Ferrigolo, Renzo Marangoni, Gabriella Perazzoli, Alberto Vignola, G. Carlo Menghini, Giovanni Troiani, Diego Vicenzi, Tiziano Tonolli, Giovanna Fracastoro, Sabina Lelli, Nicola Bissoli ed Elisa Zanferli. Sezione acquerelli, disegni e incisioni: l° premio a Gianni Ferrarese, 2° premio a Alessandra Giunta, 3° premio a Orietta Noventa; segnalati a pari merito Francesco Ballardin, Elena Righetti, Loretta Fedrigo, Maria Zenaro, Walter Tirelli e Teresa Zancarli. La giuria ha inoltre rivolto apprezzamenti agli artisti per l’ottima qualità delle opere presentate e all'Associazione Vivi la Valpolicella per l’ottima organizzazione dell’evento, a cui ha presenziato anche l’assessore alla Cultura del comune di Negrar, Gianni Pozzani.

Provincia di Verona ha infatti deliberato il trasfe-

L’“Angiolo Poli” a Giancarlo Peretti “Poesia fresca e ben costruita. Senza cercare temi astrusi e messaggi da trasmettere, il poeta sa rivivere nel sacro silenzio della celebrazione di una Messa, un colloquio d’amore molto più loquace

a Vivi la Valpolicella

33.443,11 euro stanziati dalla Regione Veneto e 13.796,73 euro risultanti dalle economie degli esercizi precedenti. I contributi sono destinati al Comitato provinciale Pro Loco U.N.P.L.I. - Unione Nazionale Pro Loco Italiane - e ai 6 Consorzi Pro Loco di Verona (Consorzio Baldo Garda - che riceverà 5.078,69 euro), Consorzio Basso Veronese, Consorzio Lessinia, Consorzio Le Risorgive, Consorzio Valpolicella – che riceverà 3.595,53 euro -, Consorzio Verona Est – che riceverà 9.157,60 euro -). Il Comitato Pro Loco U.N.P.LI. riceverà il 30% della somma complessiva pari ad euro 14.171,95; ai Consorzi Pro Loco è destinato il restante 70% consistente, per ogni Consorzio, in una quota fissa di 1.000 euro e in un importo variabile calcolato in base al numero di Associazioni che lo compongono, iscritte all'albo provinciale delle “Associazioni Pro Loco 2012”.


CRONACHE

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L’IDEA. L’assessore Pozzani di Negrar illustra la mostra allestita da Damolgraf

VALPOLICELLA BENACO BANCA

La Valpolicella di Roiter in mostra al “Catullo”

I Soci dicono «sì»

«Quando sono entrato a far parte dell’amministrazione Dal Negro, a Negrar, avrei gradito che la Valpolicella iniziasse a parlare una lingua unica, in ogni settore. Fu così che, attraverso il Prefetto di Verona, chiamai a rapporto tutti gli assessori della Valpllicella. Da questo incontro uscì rafforzato il concetto di “unità” per il nostro territorio». Con queste parole Gianni Pozzani, assessore alla Cultura del comune di Negrar e da sempre sostenitore dell’idea di “Valpolicella unita”, illustra una delle più grandi soddisfazioni riscosse negli ultimi anni. «Nacque così un progetto: quello di coniugare la Valpolicella ad un grande luogo e ad un grande nome – prosegue Pozzani –. L’aereoporto di Verona e il grande fotografo Fulvio Roiter, già autore del libro Valpolicella, raccolta di immagini esclusive della Valpolicella si rivelarono fin da subito vincenti. I Comuni

però per legge non possono fare promozione in questo senso ed è stato qui che è entrato in campo l’editore Gianfranco Damoli, titolare di Damolgraf che, accanto ad alcuni partner, ha deciso di investire risorse ed energie a favore di questo progetto». Ne è nata una vera e propria mostra, inaugurata lo scorso marzo 2012 presso l’aereoporto di Villafranca,

in cui la Valpolicella, attraverso gli scatti di Roiter, esibisce tutta la sua bellezza davanti ai 4 milioni di persone che ogni anno transitano attraverso l’aereoporto veronese. «Questa mostra – afferma Gianfranco Damoli – sta rendendo molto alla Valpolicella dal punto di vista dell’immagine: rappresenta infatti l’unica vetrina al mondo che mai sia stata alle-

stita dedicata alla Valpolicella attraverso uno dei fotografi più importanti che esistano. L’esposizione tra qualche mese taglierà il traguardo del suo primo anno: se ne avremo le forze avremo la possibilità di riproporla per altri quattro anni ancora. Il nostro intento è quello di poterla far uscire anche dai confini nazionali, portandola a Mosca, a Berlino e altre città europee. Un grande grazie – aggiunge il titolare di Damolgraf – va a Gianni Pozzani e a tutti i partner che hanno creduto in questo progetto». «Trovare oggi, con tutte le difficoltà incontrate dai nostri Comuni, un editore che ha il coraggio e l’energia per appoggiare un’iniziativa come questa è davvero una fortuna - conclude Pozzani - grazie a Damolgranf e a Gianfranco Damoli la Valpolicella ha raggiunto gli occhi e il cuore di molte persone provenienti da ogni parte del mondo». Silvia Accordini

alla nuova fusione Con il via libera dei Soci di Banca della Valpolicella e di Benaco Banca, è nata Valpolicella Benaco Banca. Le due assemblee, che si sono svolte sabato 10 novembre, hanno approvato il progetto di fusione tra i due Istituti di Credito Cooperativo. La nuova realtà bancaria, prima nel veronese per numero di sportelli, avrà competenza in 40 comuni, dalla città di Verona al lago di Garda, passando per la Valpolicella, e godrà di un patrimonio di 29 milioni di euro, di una raccolta diretta di 333 milioni, di una raccolta indiretta di 108 milioni, con gli impieghi che supereranno i 290 milioni di euro. La nuova Banca unirà due soggetti complementari, vicini da un punto di vista geografico e simili per il radicamento sul territorio. La nuova governance vedrà presidente per i prossimi sei anni Gianmaria Tommasi, attuale Presidente di Banca della Valpolicella, mentre Franco Ferrarini, Presidente di Benaco Banca, diventerà vice presidente, con una turnazione alla scadenza dei due mandati; il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà composto da 13 consiglieri, 7 provenienti da Banca Valpolicella e 6 da Benaco Banca. «E’ un’opportunità che andava colta – ha detto Gianmaria Tommasi – per essere più credibili e per essere più incisivi, non solo da un punto di vista prettamente bancario, ma per concorrere al miglioramento della qualità della vita delle nostre comunità. Nessuno di noi ha bisogno di fondersi, ma abbiamo voluto ragionare guardando al futuro». La nuova Banca conterà su quasi 2.800 soci e sul lavoro di 93 dipendenti divisi tra uffici interni e i 17 sportelli. «Valpolicella Benaco Banca nasce come progetto strategico di crescita e di sviluppo – ha spiegato Franco Ferrarini - e questa unione porterà sicuramente benefici ai nostri soci e ai nostri clienti. E’ una scelta coraggiosa che richiederà impegno, ma abbiamo preso, senza dubbio, la direzione giusta».

IL RICONOSCIMENTO AI BERSAGLIERI. Il Grande Ottavo riceve la cittadinanza onoraria di Verona Il “Grande Ottavo” riceve la cittadinanza onoraria. Domenica 4 ottobre, Verona ha conferito il riconoscimento alla bandiera di guerra dell’8° Reggimento Bersaglieri. Quest’ultimo, costituito nel 1871 e dislocato nella nostra città nella caserma Riva di Villasanta a San Zeno dal 1913 al 1920 e dal 1926 al 1943, è legato profondamente a Verona tanto da essere definito proprio il Reggimento di Verona. «Nonostante le innumerevoli schiere di soldati che hanno attraversato la città – ha detto il luogotenente Ottorino Roncari, presidente della sezione scaligera dell’Associazione Nazionale Bersaglieri - nessun altro reparto militare si è guadagnato un simile appellativo. Solo il Grande Ottavo ha meritato da noi veronesi tanto affetto». Ecco parte della motivazione per cui l’8 Reggimento Bersaglieri ha ricevuto la cittadinanza onoraBERSAGLIERE A VENT’ANNI ria.“Nella storia di tutti gli eserciti vi sono reparti che per il loro eroismo, lo Quando ho fatto il soldato, e mi par “ieri”, / l’ho fatto in un corpo che mi ha entuspirito di sacrificio, la tenacia e il cameratismo possono vantarsi di essere siasmato; / era il corpo più bello, “i Bersaglieri” / e quello che ero allora son restaricordati con un nome particolare, quasi leggendario. Così è per il Grande to, / e quei 18 mesi che ho trascorso / prima a Caserta e poi a Pordenone, Ottavo. Vista la storia d’eroismo e il forte legame che lega questa unità mili- mi han riempito di forza come un orso, / e mi hanno dato un coraggio da leone. / Son tare a Verona, la Giunta comunale gli conferisce la cittadinanza onoraria”. In già passati cinquant’anni ormai, occasione di tale evento, la sezione scaligera dei Bersaglieri ha pubblicato il da quando ero a Pordenone al “Grande Ottavo”, / con il passar degli anni vengono i guai / che mai accetterò come un ignavo!/ libro “Verona & 8° Reggimento Bersaglieri”. Il volume è stato presentato martedì 30 ottobre all’interno del Circolo Ufficiali di Castelvecchio. Tante foto, Per cui il cappello di cui andavo fiero, / e che al congedo mi sono appeso al muro / mi serve ancor, perché se vedo nero, immagini storiche e recenti, notizie appunto sul “Grande Ottavo”, dalle origilo guardo , e come allor mi sento un duro. / E quando verrà il di’ dell’adunata, / ni fino all’azione di pace in Afghanistan terminata qualche settimana fa. L’onoquello per la partenza all’aldilà, / sarò pronto a partir per la sfilata, / davanti a re alla bandiera, l’inno di Mameli e i motivi suonati dalla Fanfara hanno fatto quelli che mi aspettan già, / e griderò come gridavo “ieri” / VIVA L’ITALIA E VIVA I da cornice alla presentazione della pubblicazione. BERSAGLIERI !!!!! Matteo Sambugaro Bersagliere Alfonso Bosio


CRONACHE

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SCAMBIO CULTURALE. Protagonista un gruppo di giovani della Valpolicella

Venti ragazzi su al Nord Che esperienza in Svezia! La bandiera italiana, quella svedese e, al centro, la bandiera europea hanno sventolato insieme per una settimana nella piazza principale di Amal, una cittadina bagnata dal secondo lago più grande d'Europa, a 200 km a nord di Goteborg. Al termine del mese di ottobre 20 giovani della Valpolicella dai 15 ai 20 anni hanno potuto vivere l’esperienza di uno scambio culturale insieme ad altrettanti coetanei svedesi. Il progetto è stato realizzato grazie al supporto del Servizio Educativo Territoriale dell'Ulss 22 in servizio nei Comuni della Valpolicella, ed è stato finanziato dal programma “Youth-in-Action” dell'Unione Europea. Un’occasione unica: otto giorni di programma intenso nei quali i ragazzi si sono messi in gioco riflettendo e lavorando su stereotipi e pregiudizi culturali, su tematiche europee, sul significato di Europa unita, su come viene affrontata la tematica delle barriere architettoniche sia in Italia che in Svezia. «E' stato un viaggio altamente formativo - commenta Simone Perina, uno degli educatori territoriali che ha accompagnato il gruppo – che, a

differenza di una vacanza o di una gita scolastica, ha avuto come fulcro l’incontro tra giovani e la condivisione di esperienze, il tutto rigorosamente parlando inglese. Giorno dopo giorno la conoscenza reciproca è aumentata e con essa l’interesse per un modo di vivere differente, ma sempre meno lontano». Non sono mancati i momenti di svago e divertimento come in occasione della visita

alla città attraverso una caccia al tesoro, del torneo di Kubb, tradizionale gioco svedese. Interessante inoltre la serata di festa interculturale arricchita da specialità gastronomiche svedesi e italiane a con l’improvvisato concerto acustico di Omar e Anastasia, chitarra e voce della band valpolicellese “Tacita Muta”. Il primo novembre il quotidiano locale ha aperto la prima pagina con

CLUB 400 (GIRASOLE)

Contro l’alcol da ben 22 anni Ha festeggiato il suo 22° compleanno l’associazione club di automutuo aiuto territoriale della Valpolicella Lessinia Occidentale, nata il 4 novembre 1990 a Fumane come primo Club con tutte famiglie della Valpolicella per problemi alcol correlati e complessi. Presso la scuola media di Fumane ogni settimana il gruppo si riuniva con la conduzione del terapeuta e si iniziava un percorso di condivisione del problema, della fatica ad affrontarlo, ma soprattutto di promozione di una migliore qualità della vita, in un’ottica di scambio e di consiglio reciproco, di solidarietà, amore e condivisione seguendo il metodo del prof. Hudolin, Ora, a distanza di 22 anni compiuti, il Club 400 (Girasole) è ancora funzionante ogni martedì sera dalle 20.30 alle 22.30 presso il Centro sociale di Viale Verona a Fumane. «Oggi – affermano dall’associazione - la persona che un tempo si chiamava terapeuta è definita “servitore insegnante” perché il suo ruolo è di mettersi a servizio.

La metologia del Professor Hudolin ci ha indicato una strada ben precisa: l’alcolismo, il tabagismo, la tossicodipendenza, i giochi delle macchinette non sono malattie ma dipendenze che non si curano con le medicine bensì promuovendo il cambiamento dello stile di vita nei confronti delle sostanze o della materia». Ogni anno l’ACAT-Valpolicella-Lessinia Occidentale che ha la sua sede presso la nostra Amministrazione, assume degli impegni e consegue degli obiettivi di cui poi relaziona il Dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss 22: promuove iniziative d’informazione e sensibilizzazione sui problemi alcol correlati, organizza i Club e gli interclub territoriali, forma e aggiorna i conduttori (servitori-insegnanti) e le famiglie, attua i programmi alcologici territoriali. Le porte del Club 400 Girasole di Fumane e quelle dei Club di Valgatara, Pedemonte, Arbizzano, Vaggimal e Fosse sono sempre aperte per tutte le persone che lo desiderano.

un articolo a tutta pagina sullo scambio ValpolicellaAmal. «Abbiamo molto apprezzato la visita del Sindaco, Michael Karlsson e del Presidente del Consiglio Comunale - aggiunge Davide Benedetti, altro educatore territoriale – e per i ragazzi è stata un'esperienza eccezionale tanto che sono già pronti a ripetere, magari ricambiando l’ospitalità con i giovani svedesi».

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I COMMENTI DEI RAGAZZI EMANUELE. «L'esperienza in Svezia è stata strepitosa, una cosa unica, sopratutto per chi la fa per la prima volta come me. Ho avuto la possibilità di vedere posti bellissimi anche se c'era un freddo cane. Ho avuto la possibilità di stringere amicizia con persone meravigliose. Cosa dire in conclusione se non un grande grande grazie? E’ stata un’esperienza che vale la pena provare». YLENIA. «Sono felice di aver preso parte a questo progetto, pertanto voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò avvenisse. E' stato bello entrare in contatto con una cultura molto diversa dalla mia e imparare ad adattarsi al nuovo ambiente. Spero di poter rivivere le emozioni che questa esperienza mi ha suscitato e anzi, provarne di nuove! Lo ricorderò sempre». VALERIA. «Non si può descrivere quello che è stata quest'esperienza. Bisogna viverla. Sono davvero felice di aver avuto questa fortuna. Conoscere diverse abitudini, le enormi differenze tra culture e soprattutto quei pazzi degli svedesi che sono uno più simpatico dell'altro! Sul serio grazie mille a chi me l’ha permesso. Speriamo che si ripeta (la prossima volta però in estate che voglio vedere il sole di mezzanotte a andare in giro in bici)». GIACOMO. «È stata un esperienza fantastica. E’ stato molto istruttivo e interessante l'incontro con gli svedesi tra l'altro molto socievoli. Spero che un esperienza di questo tipo si possa ripetere ancora». PAOLO. «Ho sentito l'aria della Svezia soffiarmi dentro. Un soffio armonioso che mi accompagnerà sempre cullandomi il cuore».

FIBROSI CISTICA. In evidenza l’iniziativa “Ciclamino della ricerca” E’ stato il “Ciclamino della ricerca” il protagonista della giornata nazionale per la ricerca sulla fibrosi cistica. La manifestazione, che ha invaso, dal nord al sud Italia, oltre 1000 piazze, piazzali di supermercati e negozi, si è svolta il 20 e 21 ottobre scorso grazie alla FFC, Fondazione per la ricerca contro la fibrosi cistica che ha sede a Verona presso l’ospedale maggiore di Borgo Trento. «Un fiume variopinto di ciclamini ha colorato paesi e città – afferma Laura Cottini, referente delegazione della Valpolicella, un gruppo nato tre anni fa -. In questi anni abbiamo cercato di sensibilizzare, informare l'opinione pubblica sui progressi compiuti dalla ricerca nell'ambito di questa grave malattia e gli sforzi ancora da fare per poter arrivare all' obiettivo finale: guarire la fibrosi cistica. Grazie ai fondi raccolti abbiamo già finanziato progetti di ricerca svolti presso laboratori universitari, ospedali e alla preparazione di ricercatori attraverso borse di studio. Desideriamo inoltre ringraziare tutti coloro che si sono avvicinati ai nostri banchetti in queste giornate in vari punti della nostra splendida zona. Alcuni banchetti nelle parrocchie sono stati fatti anche nella settimana precedente per ragioni di tipo organizzativo e in accordo con le varie parrocchie, ma il fulcro della campagna sono stati i giorni 20 e 21 ottobre. Un ringraziamento ai supermercati che ci hanno dato la possibilità di posizionarci con il nostro banchetto presso vari punti vendita, alle amministrazioni e alle persone che ci hanno dato la possibilità di posizionare i nostri gazebo in zone di loro pertinenza; a tutti coloro che avvicinandosi ai nostri banchetti hanno contribuito a sostenere la ricerca, la solidarietà, l'informazione sulla malattia genetica grave più diffusa sul nostro territorio nazionale». Per informazioni: www.fibrosicisticaricerca.it – Delegazione della Valpolicella


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PROVINCIA. Presentata l’iniziativa che abbinerà le festività con i prodotti tipici veronesi

PARONA

Natale 2012 all’insegna di Pandoro e Recioto

Quattro «ciacole»

Sarà un Natale all'insegna di prodotti tipici veronesi quello del 2012 grazie a “Dolci Recioti & Dolce Pandoro”. L’iniziativa, presentata lo scorso 22 novembre in Provincia dall’assessore alle Politiche per l'Agricoltura, Luigi Frigotto, alla presenza di Claudio Rama, presidente Confcommercio del comprensorio Baldo Garda, Paolo Menapace, presidente Strada del Vino Soave e capofila dell'iniziativa, Valentino Viviani, consigliere Strada del Vino Valpolicella e Antonio Pastorello, presidente del Consiglio provinciale, avrà luogo in diverse zone del territorio veronese durante il periodo natalizio. “Dolci

Recioti & Dolce Pandoro” è un'idea nata per proporre l'abbinamento tra prodotti tipici di Verona: il pandoro e i vini Recioti di Soave e Valpolicella. Le cene natalizie, organizzate nei ristoranti che hanno aderito all'iniziativa, si concluderanno infatti con il classico dolce natalizio accompagnato dai due vini DOCG. Un circuito di 30 ristoranti, dislocati tra Lago, Collina Gardesana, Est Veronese, Valpolicella, Lessinia e Pianura Veronese proporranno un originale percorso enogastronomico che consiste in piatti tipici e stagionali della tradizione veronese. Alla fine di ogni pasto gli chef, secondo la propria

creatività, presenteranno ai commensali dessert che avranno come ingrediente protagonista il pandoro. «Nel periodo natalizio sulle tavole veronesi il vino Recioto sarà protagonista insieme al Pandoro Bauli – afferma l’assessore Frigotto -. Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio - il Veneto e la provincia di Verona, in particolare ricco di prodotti di qualità: il Recioto, vino prezioso che dimostra tutta la nostra storia, la nostra cultura, le nostre tradizioni, è senz'altro tra questi. Mi auguro, quindi, che questo progetto ottenga il successo che merita e possa stimolare i consumatori a scoprire il

SCULTURA / IL PERSONAGGIO

Benetti, la passione si fa arte Amore per la scultura. Passione per lo stile romanico. Questo è Angelo Benetti. Nato a San Giorgio di Valpolicella nel 1949, oggi l’artigiano abita a Balconi di Pescantina. Ha frequentato la Scuola d’Arte Paolo Brenzoni di Sant’Ambrogio «che mi ha permesso di formarmi e crescere» ricorda l’artista. Da ex allievo, poi, ha insegnato nella Scuola Paolo Brenzoni perfezionando il lavoro degli studenti e condividendo con raffinati artigiani locali la passione per il marmo. «È stata preziosa la vicinanza dello scultore Sahal Swartz, insegnante della Columbia University, e della moglie Naoco Kumasaka, affermata scultrice – continua Benetti -. Negli anni, l’animo di artisti veronesi come Riccardo Cassini, Gaetano Renzo Sandri, Lao K, Ernesto Bussola, Luigi Brazzarola, Giuseppe Cinetto, Raffaele Bonente, Libero Cecchini, Antonio Zocca, e tanti altri, mi ha aiutato a migliorare e arricchire la mia sensibilità». Nel maggio del 1993, l’artigiano ha esposto alcuni suoi lavori a Verona all’interno della galleria d’arte il Foro, dietro l’omonima chiesa di San Giovanni, «evidenziando un percorso affine all’arte medievale – spiega Benetti – riscoprendo la sobria e istintiva bellezza dello stile romanico. Nei miei lavori cerco di cogliere i particolari, spesso da foto o rappresentazioni, dando poi un’interpretazione personale dei rilievi. Metto sempre qualcosa di mio, pur rimanendo affine all’originale. Perché lo stile romanico? Probabilmente per una questione di imprinting. San Giorgio di Valpolicella è un paese romanico. Ho imparato a voler bene a quel tipo di scultura fin da ragazzo. Sono

made in Verona». «Il compito dell'amministrazione provinciale e di chi opera sul territorio – aggiunge Pastorello - è valorizzare i prodotti locali, ma anche di 'sposarli' per renderli ancora più appetibili anche a livello commerciale. Per questo è importante creare rapporti e stabilire accordi di collaborazione tra produttori e realtà come quelle della Strada del Vino al fine di promuovere l'ottima produzione locale». «È sempre un piacere per noi essere presenti e attivi nella realizzazione di iniziative volte alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti – afferma Paolo Menapace -. I ristoratori hanno accolto con entusiasmo l'abbinamento vino Recioto e pandoro Bauli. Il nostro augurio è che tale connubio riscuota successo sia nel primo anno di debutto, sia in futuro». «Ringrazio la Strada del Vino Soave per averci coinvolto in tale iniziativa, che speriamo conquisti i veronesi e non attraverso il nuovo abbinamento enogastronomico – ribadisce Viviani -. Il Recioto, infatti, accompagna perfettamente la dolcezza del pandoro e sono sicuro che soddisferà anche i palati più esigenti». «La filosofia che vogliamo trasmettere con l'iniziativa di oggi è la valorizzazione del connubio tra unicità dei prodotti locali ed eccellenza dei nostri ristoratori – conclude Rama -. Il nostro obiettivo è mettere in rete varie realtà che insieme contribuiscono a dare valore al territorio. Siamo certi del successo dell'evento». Per maggiori informazioni sull'iniziativa: www.dolcireciotiepandoro.it.

in poesia dialettale

“Quatro ciacole” in poesia. Una sala civica “Domenico Zangrandi” di Parona gremita ha ascoltato e applaudito le composizioni dialettali di Annamaria Zantedeschi, Adriano Tagliapietra e Bepi Sartori. Regia del poeta locale Giancarlo Peretti. Poesia in …Arte: si chiamava così l’evento presentato venerdì 19 ottobre all’interno di Ottobre Arte Parona. Ospite d’onore la campionessa di paracadutismo Anna Madinelli che ha recitato la poesia “I tuoi occhi” del poeta

polacco Nazım Hikmet. Durante l’incontro c’è stato spazio anche per l’intermezzo musicale di Walter Campedelli e Giorgio Ottaviani. «La poesia è l’anima che parla con l’abito delle feste, lo sfogo intimo, interiore, che ognuno di noi ha. È tutto, la vita, il mondo, la natura» ha ricordato Peretti. Seguendo questo filo conduttore si è svolto l’appuntamento dedicato alle composizioni dialettale veronesi. M.S.

LA CURIOSITÀ. Italia - Grecia: connubbio vincente In Grecia, oltre naturalmente alla propria e dopo l’inglese, è l’italiano la lingua più conosciuta. Abbiamo in comune quasi 30mila idiomi simili, specie col Veneto. Siamo stati vicini sin dall’antichità: la Magna Grecia il periodo più conosciuto e poi gli oltre 300 anni dei contatti con Venezia, nel PeloponAngelo Benetti

neso e a Creta, molto prima dell’occupazione italiana delle isole dell’Egeo. Un brutto periodo, ma che ha dato vita ad un innumerevole fila di cittadini

convinto che più si conosce il passato, meglio si riesce a vivere il presente. Una delle opere a cui sono più affezionato è la Madonna con il Bambino di Antonio Rossellino». Ma Benetti non è solo uno scultore: ultimamente, l’artista ha infatti scoperto un altro interesse, la fotografia. «Proprio così – conferma l’artista -. Mi piace girare qua e là per la Valpolicella e immortalare le immagini che mi colpiscono maggiormente. Il nostro territorio vanta davvero paesaggi e particolari molto belli. Dopodichè ci sono pure le chiese, i monumenti e l’Adige che meritano di essere visti. Ho cominciato a fare qualche scatto e, piano piano, sono stato coinvolto sempre di più». E aggiunge: «Non ho sogni particolari nel cassetto. Mi lascio trasportare dalla passione e dagli eventi. Se passeggiando noto qualcosa che mi incuriosisce, lo archivio». M.S.

italo greci. E’ appunto per arrivare alla riscoperta dell’identità comune nazionale dei nostri due popoli, l’ Italia e la Grecia, che una decina di professori di greco classico assieme ad altrettanti cittadini greci residenti nella provincia di Verona ha dato vita ad un Gruppo Scaligero Italia – Grecia. «Il nostro intento – affermano loro stessi – è quello di sollecitare gli scambi culturali con le comunità italo elleniche, rinsaldare i vincoli con quel popolo amico cui da sempre siamo legati e organizzare corsi di lingua di Neogreco, possibilmente a costo zero a mezzo dei nostri insegnanti di madre lingua. Intendiamo inoltre istituire conferenze, dibattiti, investigare il Teatro greco, allestire corsi di cucina, danza, intervenire nei programmi degli istituti linguistici. Per informazioni giocasta@virgilio.it foscolo.atene@libero.it



CRONACHE

Dicembre 2012

NEGRAR. A tu per tu con il sindaco Giorgio Dal Negro che parla a tutto campo

Il 2012 è al capolinea tra alienazioni e debiti Servizi di

Silvia Accordini Parla chiaro il ricorso previsto da parte di ANCI – associazione nazionale comuni italiani – al TAR del Lazio: i bilanci dei Comuni nonostante l’IMU si stanno rivelando più “sballati” che mai, senza possibilità di correzione. «La situazione che si sta verificando pressoché in tutti i Comuni è critica: il gettito IMU considerato dallo Stato in un determinato valore si sta verificando un flop». A dirlo è Giorgio Dal Negro, presidente ANCI Veneto e sindaco di Negrar. «I Comuni – aggiunge – si stanno trovando in grosse difficoltà…e siamo già a fine 2012». Che ne sarà quindi della scuola materna di Negrar alla luce di queste dichiarazioni? «L’asilo di Negrar e le scuole materne in generale, comprese tutte le scuole materne private e riconosciute – afferma Dal Negro -, saranno sicuramente sostenute ai livelli contributivi degli anni precedenti. Si parla quindi di 240.000 euro, metà dei quali sono stati già versati e metà li verseremo entro il termine del mese di novembre, per poi considerare nel mese di dicembre se con i contributi riusciremo a far fronte

anche agli ulteriori 50.000 euro richiesti. Detto questo, alle famiglie chiediamo di fidarsi della parola data dall’amministrazione. Tanti si chiedono perché non facciamo una convenzione: la convenzione è possibile solo quando i dati sono completamente a bilancio. In ogni caso e un Sindaco fa dichiarazioni precise davanti ad assemblee, direttivi e Consiglio comunale, io credo che sia necessario dargli fiducia. Per altro non c’è alternativa. Questo ragionamento deve valere anche per tutte le altre associazioni di volontariato attive sul territorio, dalla scuola calcio al tamburello, dalla Banda a tante altre

realtà, con il loro prezioso operato. Certo, il momento è molto difficile per i Comuni e per Negrar in particolare per il suo debito pubblico. Ci pare tuttavia di poter garantire i livelli di sicurezza del 2011». Sul fronte delle alienazioni ci sono novità? «Le alienazioni hanno preso una svolta positiva: il lavoro costante dell’amministrazione e dei gruppi consiliari sta offrendo ottime prospettive. Il terreno di Palazzina ha già avuto 116.000 euro di versamento cauzionale, mentre Casa Rossa di Santa Maria ne ha avuti 70.000. Il terreno di Novare è in fase di cessione, che dovrebbe verificarsi

CENTRO ESTETICO AL SACRO CUORE Un “centro estetico” per le donne sottoposte a chemioterapia. Questa l’iniziativa concretizzatasi a Negrar, presso l’ospedale Sacro Cuore – Don Calabria. «Le donne sottoposte a chemioterapia a causa di un tumore – affermano dal dipartimento Oncologia dell’ospedale considerano la perdita dei capelli il peggiore effetto collaterale dopo il vomito e la nausea. Un vero e proprio evento traumatico, tanto da essere indotte a pensare di rinunciare alle cure pur di non subire questo importante cambiamento della loro immagine esteriore, che

palesa pubblicamente il loro stato di salute». Alla luce di queste considerazioni, per supportare coloro che vivono l’esperienza della malattia neoplastica, in particolare le donne, nel momento della perdita dei capelli, il Dipartimento di Oncologia, diretto dalla dottoressa Paola Cassandrini, ha realizzato un piccolo “centro estetico”, dando vita a un’idea del precedente primario, Marco Venturini, prematuramente scomparso lo scorso anno. Il nuovo centro, allestito grazie al sostegno del Lions Club della Valpolicella, è stato inaugurato lunedì 12 novem-

bre in una stanza riservata al piano –1 di Casa Nogarè (raggiungibile entrando dall’ingresso dell’ospedale Don Calabria (a metà del viale alberato) e prendendo gli ascensori all’interno del bar). Le pazienti che lo vorranno, troveranno gratuitamente il supporto di una parrucchiera e di un’estetista volontarie che, con il contributo del personale infermieristico del day hospital, le aiuteranno ad affrontare psicologicamente un delicato momento della loro vita, rivelando tutti i “trucchi del mestiere” per sentirsi sempre belle.

IL LUTTO. L’addio a Sante Perusi Si è spento il 19 novembre scorso all’età di 66 anni Sante Perusi. Un nome, il suo, noto a molti, moltissimi. A Negrar, ma anche oltre i confini regionali. Marito di Ines e padre di Paola, l’ex insegnante di educazione fisica alle scuole medie di Negrar era un appassionato di politica: doroteo, in seguito passato all’Udeur di Clemente Mastella, nel 2006 si era presentato alle elezioni come capolista per la Camera dei Deputati. Vicesindaco di Negrar con il sindaco Zantedeschi per 10 anni (1975 – 1985) – e ancora nell’amministrazione Marangoni dal 1990 al 1995, Perusi, oltre ad aver svolto vari ruoli all’interno delle ulss veronesi, ricoprì anche la carica di Consigliere regionale dal 1987 al 1990. L’ultima “avventura” politica l’aveva tentata nel 2011 alla conquista della Presidenza dell’Automobil club Verona. Sante Perusi, da tempo malato, è morto a Torbe lasciando una lunga scia di ricordi in tutti quelli che lo hanno conosciuto. I suoi funerali sono stati celebrati mercoledì 21 novembre nella basilica di Sant’Anastasia a Verona.

entro il termine del mese di novembre (circa 180.000 euro). È giunta a coclusione anche la cessione del mercato cerasicolo in via Francia, che l’azienda vitivinicola Recchia si è aggiudicata per 801.000 euro. Grazie alle alienazioni il bilancio inizierà a respirare e speriamo già quest’anno di poter dare qualche risposta in più alla città, soprattutto in campo di manutenzioni».

17 CARITAS. Il Mercatino di Natale

Continua le sue attività il gruppo Caritas di Arbizzano, una realtà che dal 2001, anno della sua nascita, si sta prodigando, attraverso i suoi volontari, per tendere una mano a chi si trova in difficoltà. Un aiuto, quello della Caritas, che si concretizza costantemente, giorno dopo giorno, con l’offerta di diversi servizi, tra cui la raccolta e la distribuzione di indumenti, ma anche di alimenti e di beni di prima necessità, nonché il trasporto per visite mediche o il sostegno economico per il pagamento di bollette o affitti. Un gruppo amico quindi, che da alcuni anni, attraverso l’istituzione di un Centro d’Ascolto, è disponibile anche ad accogliere persone che hanno semplicemente bisogno di una parola di conforto, di un consiglio, di un appoggio morale. Anche quest’anno, in occasione delle festività, il gruppo Caritas di Arbizzano propone il suo Mercatino di Natale. Un appuntamento divenuto ormai consueto, che propone una bancarella di lavoretti realizzati a mano dai volontari stessi e da alcuni amici. «Nelle giornate dell’8 e 9 dicembre durante gli orari delle S.Messe – affermano i volontari del gruppo Caritas -, all’interno della nostra sede, accanto alla chiesa di Arbizzano, allestiremo questa piccola vendita. Verranno esposti lavori di vario genere effettuati da mani abili e generose. Il ricavato andrà – come ogni anno - verrà utilizzato per le sempre più numerose richieste di sostegno per le necessità (affitto, bollette e alimenti) di famiglie italiane e straniere della nostra comunità».


CRONACHE

Dicembre 2012

NEGRAR. Un gruppo di cittadini scrive al giornale. Il sindaco risponde

Il caseggiato di San Vito torna a far discutere Continua a far discutere a San Vito di Negrar il caseggiato Gaburro. Alcuni abitanti del circondario si sono rivolti a L’Altro Giornale attraverso una lettera in cui lamentano le pessime condizioni in cui versa il retro dell’edificio, abitato da anni da una quindicina di famiglie di extracomunitari. A rispondere è il sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro, che rassicura i suoi cittadini. LA LETTERA Caro Direttore, le scriviamo per segnalare una situazione di degrado e pericolo che da anni ci riguarda. Siamo alcuni residenti di San Vito di Negrar che hanno la sfortuna di abitare alle "spalle" di un grande caseggiato che, visto dalla strada provinciale, può passare "inosservato"…ma basta girare 1’angolo per avere uno spettacolo indecente e che poco ha che fare con le regole del vivere civile: elettrodomestici recuperati chissà dove accatastati dietro ogni angolo, veicoli abbandonati (senza targa), teli di nylon e lenzuola appese non

ad asciugare ma per nascondere montagne di oggetti accatastati su terrazzi zeppi all' inverosimile. C'é persino una signora che ha adibito parte del terrazzo a cucina

con bombola del gas e che per tutta estate ci ha "deliziato" con nauseabondi odori di pesce fritto a tutte le ore. L'anno scorso nel palazzo é scoppiato un incendio che ha

reso inagibile tre terrazzi tuttora recintati e puntellati ma pieni di cose! Per fortuna nell'incendio nessuno è rimasto ferito o peggio...ma la paura è stata tanta anche di noi vicini che abbiamo respirato il fumo non proprio naturale di quello che è bruciato. Ad oggi la situazione non è cambiata. Confidiamo che chi di dovere intervenga visto che fino adesso nessuno ha preso seri provvedimenti, speriamo non succeda un' altro incendio nel frattempo con conseguenze più gravi di solito purtroppo si interviene quando è troppo tardi...la ringraziamo per l'attenzione certi che vedremo pubblicato il nostro sfogo. Seguono 18 firme

LA RISPOSTA DEL SINDACO DI NEGRAR, GIORGIO DAL NEGRO «Nel caso del caseggiato Gaburro a San Vito di Negrar – afferma il Primo cittadino – abbiamo già diffidato la proprietà a sistemare il piazzale che ad inizio 2012 era stato sgomberato da auto e relitti che vi si trovavano da tempo nonché dal container carico, pronto da mandare in Africa…Ora però, a distanza di alcuni mesi, tutto è tornato come prima. A questo punto è stato dato incarico al Comandante della Polizia municipale di Negrar, di svolgere i dovuti accertamenti e di monitorare la situazione. Alla proprietà dello stabile sarà inviata nei prossimi giorni una lettera. Quel che è certo è che in occasione dell’apertura dell’albergo limitrofo che a breve diventerà operativo tutto dovrà essere decorosamente sistemato».

18 L’ASSOCIAZIONE. Il Cuore della Stella

Continua incessante l’attività del Cuore della Stella, associazione di promozione sociale che ha sede in piazza San Vito a Negrar. Il Cuore della Stella, nata nel gennaio 2010, annovera come soci tutte persone disabili e di diverse età: ognuno di loro fa parte del movimento mondiale Vita indipendente che in Italia nasce a seguito dell’attuazione della legge n.162/’98 la quale prevede la possibilità di realizzare servizi di assistenza autogestita direttamente dalle persone disabili, attraverso dei progetti previamente concordati con i servizi territoriali del Municipio e della A.S.L…E’ stato così che grazie a tanta buona volontà, ad un costante lavoro e all’aiuto che i soci hanno ricevuto dagli assistenti personali da loro scelti e retribuiti, l’associazione è cresciuta dedicandosi a numerose attività. Un impegno davvero grande, sfociato nell’apertura di un vero e proprio negozio on – line. «La preparazione ai mercatini di Natale – affermano dall’associazione, presieduta da Emma Righetti - ha dato vita a una numerosa serie di lavori, tanto che ci siamo trovati ad avere tantissimi manufatti da esporre. Ci siamo detti che sarebbe bello aprire un negozietto così ci siamo adeguati ai tempi e lo abbiamo aperto on-line! Invitiamo tutti a visitarlo e a scegliere qualcosina per i propri acquisti natalizi o altro. A noi farebbe molto piacere!». Il sito: www.cuoredellastella.org; <http://www.cuoredellastella.org/negozio-virtuale.html> Le date dei mercatini: lunedì 3, 10 e 17 dicembre mercato di Negrar; sabato 1 dicembre entrata Casa di riposo F.Nogarè, ospedale Sacro Cuore di Negrar; venerdì 7 dicembre entrata uffici comunali di via Francia, Negrar.


CRONACHE

Dicembre 2012

19

NEGRAR. Caccia al titolo di Cavaliere del Sovrano Ordine della Clava di Ercole

STORICA OREFICERIA

Il 15 dicembre a tavola con il “Palio dell’Olio”

De Martini lascia dopo cinquant’anni

Servizi di

ai nostro olio, e ai produttori che grazie al loro amore Sabato 15 dicembre, a partire riescono creare quedalle 20.30, il Ristorante Valsto nostro grande policella a Negrar ospiterà prodotto. Ringrazial’ottava edizione del “Palio mo, inoltre, l’Assesdell’Olio”. Potranno partecisorato alla Cultura e pare al concorso tutti i proTurismo di Negrar, e duttori di olio presenti in Vall’Assessore Gianni Un momento della presentazione policella consegnando il proPozzani, per il sostedel Palio 2012 prio olio presso Bar Europa gno che anche que(Sede dell’Associazione a st’anno ci darà, Negrar), Frantoio Degani (Negrar) e Frantoio Gugliel- sostegno che non è mai mancato in tutte queste ediziomi (Fumane). Successivamente verranno eseguiti pres- ni». «Una delle grandi novità di quest’anno - Federico so i laboratori dell’AIPO i test organolettici e di degu- Mainenti, Vicepresidente dell’Associazione - sarà la stazione, e in base ai risultati verrà stilata una classifi- presentazione del nuovo logo dell’Associazione, che ca: i 10 migliori oli passeranno alla serata finale del sarà presentato durante la serata finale». «Stiamo lavoPalio. L’AIPO stilerà una graduatoria, in cui i primi 10 rando tanto per questa edizione, che sarà una tappa di classificati accederanno alla serata finale del 15 dicem- svolta per il nostro concorso – ha inoltre affermato bre. Durante la serata, i partecipanti stabiliranno la pro- Marco Gozzo, Presidente dell’Associazione -. Siamo pria classifica di gradimento su un apposito foglio in felici di aver ricevuto l’appoggio del Frantoio Guglielbase agli assaggi effettuati. Il primo classificato sarà mi di Fumane, che ci permette di allargare il nostro nominato Cavaliere del Sovrano Ordine della Clava di bacino di possibili concorrenti, oltre che al Frantoio Ercole al Palio successivo. Sabato 15 dicembre saranno Degani, che ci ha sempre sostenuto. Siamo onorati nominati Cavalieri del Magnifico Ordine della Clava di della presenza della Camera di Commercio, dell’Ente Ercole Daniele Cipriani (vincitore della settima edizio- Fiera e dell’Aeroporto, con i loro rappresentanti, cosa ne del Palio), Giovanni Mantovani (direttore generale non semplice da realizzare. Hanno capito il nostro mesEnte Fiera Verona), Paolo Arena (Presidente Aeroporto saggio, e sono pronti a sostenerci nel nostro percorso di Catullo), Cesare Veneri (direttore Generale Camera crescita. Abbiamo costruito una squadra formata da 8 Commercio di Verona), Pierantonio Braggio (giornali- persone, tutti ragazzi dai 20 ai 35 anni. Noi non siamo sta Verona Economia) e Claudia De Fanti (presidente solo l’Associazione che organizza il Palio dell’Olio: Pro Loco Casaleone). «Siamo onorati di presentare siamo nati per promuovere e valorizzare l’olio prodotquesta ottava edizione – ha affermato in sede di presen- to in Valpolicella. Ora spetta a tutti coloro che benefitazione lo scorso 6 novembre in Provincia Pier Giorgio ceranno del nostro lavoro a intenderlo, e a lavorare al Munari, Gran Maestro del Sovrano Ordine di Ercole -: nostro fianco per dare all’olio della Valpolicella il posto siamo convinti che sarà un successo, soprattutto grazie che merita».

Silvia Accordini

Erano i primi anni ’60 del secolo scorso quando Antonio De Martini, appena concluso il servizio militare, arrivò in centro a Negrar. Fu l’inizio di una tradizione decennale: lui, specializzato in orologeria di Verona, era venuto a conoscenza dell’imminente chiusura dell’oreficeria Bragaia e decise di aprire proprio qui, in piazza a Negrar, la sua attività. «Colsi quest’opportunità – afferma oggi Antonio De Martini ripercorrendo la storia cinquantennale del suo negozio che ora ha deciso di chiudere -, anche perché la Valpolicella mi è sempre piaciuta…tanto che con la mia famiglia da 35 anni sono venuto ad abitarci. I primi anni ero il “foresto” arrivato dalla città, ma sono stato accolto molto bene: i negraresi mi hanno sempre dimostrato molta stima e molto affetto. Ho dei bellissimi ricordi a Negrar, da cui ho ricevuto tanto». Ne ha vista di gente entrare dalla porta del suo negozio Antonio De Martini in questi 50 anni e non è stato facile prendere la decisione di chiudere. «Le forze e il lavoro mi avrebbero dato la possibilità di continuare – afferma lui stesso -, ma, vista la mia non più tenera età e spronato da mia moglie Carla (che ringrazio per tutto l’aiuto che in questi anni mi ha dato anche in negozio), mi sono convinto. La mia bellissima, ma impegnativa attività lascerà il posto al lavoro di nonno a tempo pieno e mi godrò la pensione - aggiunge De Martini -. Certo, i miei clienti sono rimasti increduli di fronte alla notizia. Non nascondo che mi hanno messo “in difficoltà” dicendomi che un pezzo di Negrar se ne va! Ho ricevuto molti attestati di riconoscenza e gratitudine, ma sono io a dover ringraziare chi ha creduto in me in questi 50 anni. Tuttavia – conclude, auspicando che il centro di Negrar possa essere valorizzato come merita – la tradizione di famiglia continua con l’oreficeria De Martini che mio figlio Alessandro gestisce in via Mameli e questo è davvero un grande orgoglio».


Buon

Dicembre fa rima con Natale, con speranza e voglia di rinascita, si accendono luci ed esplodono colori, attorniati da leccornie di mondo “buon Natale”. Dicembre però fa anche rima con buona m re, con prodotti artigianali, vin brulè e cioccolato caldo, pandoro, Valpolicella tornano ormai come consuetudine ogni anno. Di seg siamo venuti a conoscenza – organizzati sul territorio.

Bure di San Pietro in Cariano Anche quest’anno, per mezzo dell'Associazione Culturale Sant'Ulderico, con la collaborazione della Parrocchia di Bure e l’organizzazione dell’amministrazione comunale di San Pietro in Cariano, il viale della chiesa di Bure - e sotto la tensostruttura per la parte enogastronomia con piatti tipici veronesi proposti ogni sera - dal 14 al 16 dicembre verrà riscaldato dal gioioso evento dicembrino. I mercatini saranno aperti dalle 18.00 di ogni sera con apertura anche la domenica dalle 10.00. La serata di venerdì 14 sarà allietata da un concerto blues, mentre sabato (ore 19) ci sarà il concerto corale di Santa Lucia. Domenica 16 (ore 16) i bambini sono tutti invitati a teatro per lo spettacolo “Ti racconto una fiaba” (ore 16.00) a cura della parrocchia di Bure e del teatro Armathan e il concerto di voci bianche (ore 17.00).

tare il paese, dimostrazioni di mestieri come il casaro o lo scultore del legno, presepi, allieteranno un weekend all’insegna del Natale. Durante i due giorni di apertura dei mercatini (sabato 15 dalle 15.00 alle 20.00 e domenica dalle 10.00 alle 20.00) il paese verrà chiuso al traffico e saranno disponibili stand gastronomici di prodotti locali.

L’associazione Il Cuore della Stella Anche “Il Cuore della Stella”, associazione di promozione sociale che ha sede in piazza San Vito a Negrar e che annovera come soci tutte persone disabili e di diverse età, organizza i suoi Mercatini di Natale. Le date previste sono: lunedì 3, 10 e 17 dicembre mercato di Negrar; sabato 1 dicembre entrata Casa di riposo F.Nogarè, ospedale Sacro Cuore di Negrar; venerdì 7 dicembre entrata uffici comunali di via Francia, Negrar.

Il gruppo Caritas di Arbizzano

La Caritas parrocchiale di Arbizzano organizza un mercatino di Natale nei giorni 8 e 9 dicembre durante gli orari delle S. Messe, nelle stanze di Tornano anche in questo 2012 i Mercatini di Natale nel paese di Ronconi. fronte alla chiesa. Verranno esposti lavori di vario genere effettuati da Si rinnoverà quindi anche quest’anno un'occasione di festa per stare assie- mani abili e generose e il ricavato verrà utilizzato per le sempre più me in allegria e scambiarsi gli auguri. Nelle tipiche casette in legno nelle numerose richieste di sostegno per le necessità (affitto, bollette e aligiornate di domenica 16 e 23 dicembre dalle 10.00 alle 18.00 saranno menti) di famiglie italiane e straniere della comunità esposti i prodotti tipici della Lessinia. Non mancheranno i laboratori degli artigiani che dedicano la loro vita alla lavorazione di legno, pietra e quant'altro, realizzando vere e proprie opere d'arte. A completare il tutto stand enogastronomici sempre aperti, a pranzo e cena. Sarà un dicembre ricco di appuntamenti quello del Coro Coste Bianche di Negrar. Si partirà il 7 dicembre con una “Serata di cante a San Zeno di Montagna”, ospitato, a partire dalle ore 21.00 dalla Chiesa di San Zeno di Tutto è pronto a Pezza in vista dei Mercatini di Natale 2012 in programma Montagna, Verona. Cante natalizie, popolari e di repertorio alpino si nel fine settimana del 7, 8 e 9 dicembre. La manifestazione si aprirà vener- alterneranno in una serata in cui ad intervenire saranno anche i cori di dì 7 dicembre dalle 18.00 con tante sorprese. Si proseguirà poi sabato 8 per San Zeno di Montagna e Stella Alpina. Si proseguirà poi con il “Concerto un’intera giornata dalle 9 alle 24 all’insegna del Natale. Chiuderà i festeg- di Natale”, serata in preparazione al Santo Natale con i ragazzi delle scuogiamenti la giornata di domenica 9: dalle 9 del mattino alle 10 della sera le medie, il 19 dicembre alle ore 20.30 presso le scuole medie di Negrar. con buona cucina, mercatini e sorprese per tutti. Il 21 dicembre, alle ore 20.30, il Coro Coste Bianche sarà impegnato in un concerto di Natale a Roverbella (MN)con la partecipazione del coro Voci del Mincio. Il mese delle festività si concluderà infine con un pomeriggio Sabato 15 e domenica 16 dicembre si terrá la seconda edizione di "Natale dedicato agli anziani: il 23 dicembre le voci delle Coste Bianche aspetteal Borgo" a Cavalo di Fumane. Una trentina di bancarelle nella via centrale ranno il Natale con gli amici della terza età a partire dalle ore 16.00 presdel paesino di pietra, una mostra dedicata quest’anno alla storia della pie- so la Casa di riposo di San Pietro in Cariano. tra della Lessinia, la ricostruzione di una fattoria, cavalli con calessi per visi- Per informazioni corocostebianche.blogspot.com

Ronconi di S.Anna d’Alfaedo

Il Coro Coste Bianche

Pezza di Marano

Cavalo di Fumane


Natale!

con Natività. Ed è proprio intorno a questo splendido evento che i ogni tipo, festa, auguri, mani che si stringono per augurare al musica, serenità e un’atmosfera che fa tornare la voglia di sognadoni da fare e da ricevere: con mercatini insomma, che anche in guito proponiamo gli eventi – di cui siamo stati informati e di cui

A Fumane IL CANTO DELLA STELLA. 9 dicembre ( 17 – 18.30) Giovanni XXIII, Ponte Lena, via Aleardi 10 dicembre (19 – 21.30) via Verdi, via Vittorio Ugolini, via Giare, Piani, Viale Verona 11 dicembre (19 – 21.30) via Pio Brugnoli, Isola, Progni, Celestino Ledri, via Santuario, Cà Melchiori 16 dicembre (17 – 18.30) Piazza, Viale Roma fino a via Perobelli compresa 17 dicembre (19 – 21.30 ) Cà Ferrari, Banchette, viale Roma da incrocio con via Perobelli, via Della Torre, via Pellegrini, via Volta 18 dicembre (19 – 21.30 ) Casterna, Ponte Vaio, Vaio, Bertarole, Ponte Scrivan fino alla cabina 19 dicembre (19 – 21.30 ) via Osan di sopra, Sottoriva, Casetta, via Madonnina, via F. Della Scala, via Carcirago WALKING MUSIC IN CONCERTO. Il gruppo Walking music, nato qualche anno fa in seno alla scuola media di Fumane e diretto da quest’anno dalla professoressa Marta Perina, torna anche durante le festività 2012 ad allietare l’atmosfera natalizia. Una rappresentanza dei 200 ragazzi delle quattro sezioni di prima, seconda e terza media si esibirà con un repertorio a tema natalizio in tutte le lingue studiate a scuola, dall’italiano all’inglese, dallo spagnolo al tedesco fino al francese, nella serata di sabato 22 dicembre (ore 20.45) nella chiesa parrocchiale di Fumane alternandosi con il coro Amici della Musica di Fumane. Domenica 23 dicembre alle ore 18.00 inoltre tutti i ragazzi della scuola di Fumane si esibiranno anche nella chiesa parrocchiale di Marano di Valpolicella.

A Sant’Ambrogio Diversi sono gli appuntamenti caratterizzeranno gli ultimi giorni del 2012 a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Nella giornata di sabato 15 dicembre una raccolta straordinaria di alimenti al supermercato Eurospin al Passo di Napoleone a Domegliara verrà organizzata dall’Emporio della Solidarietà, che organizza anche la tradizionale messa di Natale in programma al palazzetto dello Sport del Montindon lunedì 24 dicembre alle ore 21. Anche la Commissione Missionaria Ambrosiana sta preparandosi alla tradizionale mostra e mercatino di Natale. La manifestazione, giunta quest’anno alla 28° edizione, si svolgerà dall’1 al 16 dicembre nelle opere parrocchiali di Sant’Ambrogio. Il ricavato del mercatino sarà devoluto per l’ultimazione della scuola superiore nella città di Tsroanomandidy, località nel Madagascar centrale dove il gruppo Missionario Ambrosiano sta operando da tre anni. Le date: sabato 1, 15 dicembre ore 15-19; sabato 8 dicembre, domenica 2, 9 e 16 dicembre: 8.30-12.30 e 14.30-19.


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SANT’ANNA. A Ronconi l’iniziativa giunge quest’anno alla quinta edizione

Mercatini di Natale: rivivere le tradizioni È giunta quest’anno alla 5a edizione l’iniziativa dei Mercatini di Natale a Ronconi di S.Anna d’Alfaedo, ideata dai giovani della comunità, che ha riscontrato fin da subito l’apprezzamento e la partecipazione della collettività. Molti di questi giovani fanno parte del locale Comitato che durante l’anno organizza anche la festa patronale di San Bartolomeo e altre iniziative per raccogliere fondi per le opere parrocchiali e per attività di beneficienza. Il desiderio degli organizzatori è che questa iniziativa possa essere un occasione concreta di incontro e di scambio di auguri tra i residenti che vivono nel piccolo paese e i parenti o l’altra gente che

si è trasferita anni fa. Così per un giorno tornando a far visita ai luoghi e alle vecchie corti in cui sono nati e cresciuti, li potranno vedere animati. «Un momento di condivisione – affermano gli organizzatori stessi - per far memoria delle nostre vecchie tradizioni, un’occasione per fermarci dalle frenetiche giornate della nostra vita, davanti a un buon brulè, ad una cioccolata, per fare quattro chiacchiere con gente che non si vedeva da tempo. Si vuole inoltre far vedere anche ai bambini della nostra comunità, i luoghi dove i loro nonni sono cresciuti, quali erano i loro giochi e passatempi più semplici, vedere le loro attività nella stalla: come

facevano i formaggi, gli attrezzi da lavoro che usavano, cos’era il Filò; quando nelle lunghe e fredde sere invernali la stalla diventava un vero e proprio punto di ritrovo per il paese». Quest’anno i Mercatini di Natale si svolgeranno domenica 16 e 23

dicembre. Come è stato per gli scorsi anni, ci saranno animazioni che coinvolgeranno tutta la famiglia dai bambini ai nonni. In particolare per i più piccoli viene riproposto il concorso di disegno e pittura sul tema del Natale, e i lavori creati saranno esposti e

Una bancarella dei Mercatini 2011

premiati l’ultima domenica dei Mercatini. Verranno

allestite le tipiche casette in legno dove verranno esposti e si potranno degustare i prodotti tipici della Lessinia: salumi, formaggi, miele…Le cucine permetteranno di gustare deliziose specialità come i famosi gnocchi sbatti, minestrone, spezzatino con polenta, cotechino e crauti, torte artigianali e altre specialità locali. Tra le antiche corti in pietra della Lessinia nelle vecchie stalle si potranno poi visitare tipiche lavorazioni artigianali sulla pietra e sul legno. In caso di brutto tempo vi è inoltre la disponibilità di un ampio salone riscaldato.

SANT’ANNA D’ALFAEDO. La biblioteca e i suoi 35 anni Buon compleanno biblioteca! E’ questo l’augurio che Sant’Anna d’Alfaedo in questi 2012 porge alla biblioteca per i suoi primi 35 anni di attività. Una realtà, questa, che iniziò a muovere i primi passi negli anni ’76 – ’77 grazie ad un gruppo promotore formato da Andreina Vallenari, Francesca Vallenari e Giovanni Lavorini che nel tempo libero catalogavano i primi libri, acquistati grazie ad un contributo di alcune aziende del territorio. Fu così che anno dopo anno la Biblioteca si dotò di uno statuto e di un Comitato di gestione, guidato inizialmente da Adelia Grigoli. Alcuni contributi in arrivo dalla Regione Veneto permisero di acquistare ulteriori libri. Nel frattempo, con direttore Vanna Fraccaroli, si iniziò ad organizzare incontri, serate e corsi di musica. Nel 1985 la Biblioteca, ospitata all’interno del Municipio, cambia casa e si trasferisce in un locale della palestra…Ma dal 1995 le attività vengono sospese, per poi riprendere nel 1997 con la presidente di Genni Campostrini. Dal 22 luglio 2005 la biblioteca ha sede sotto il Museo di Sant’Anna d’Alfaedo: da allora sono stati fatti tanti passi avanti e la biblioteca, con l’inserimento di un internet point, di uno spazio per i più piccoli, e con l’apporto di alcune migliorie, è diventata il luogo ideale per svolgere numerose attività. Il Comitato della biblioteca è composto da Sergio Benedetti, Marco Tommasi, Adriano Dalle Pezze, Valentina Dalle Pezze, Maria Gabriella Cona. La biblioteca di Sant’Anna d’Alfaedo (con punto internet gratuito) è aperta il mercoledì dalle 9.00 alle 12.00, il giovedì dalle 15.00 alle 17.00 e il sabato dalle 15.00 alle 18.00. Per informazioni 045.7532572; bibliosantanna@gmail.com

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MARANO. Dalla sistemazione di piazze alla realizzazione di nuovi parcheggi

MARANO

Lavori in programma Stimati 350mila euro

Marciapiedi: è via libera

Sono stati affidati in questi giorni a numerose imprese molti nuovi lavori a Marano. Si tratta di un nuovo parcheggio a Purano (50.000€), di un nuovo campo giochi, a Purano (80.000€), la costruzione di quattro nuove tombe di famiglia nel cimitero di Valgatara (99.000€), la costruzione di un nuovo muro di sostegno e la sistemazione del parcheggio per gli utenti del municipio (20.000€), la costruzione di nuovi marciapiedi a Marano, tra via Campel e la piazza e a Valgatara, tra Borago e la gelateria (70.000€), la sistemazione della parte terminale verso sud della piazza dello sport di Marano (15.000 €). «Si tratta di una quantità importante di lavori e investimenti, quasi 350.000 €, che di questi tempi pochissimi enti locali riescono a realizzare – afferma il sindaco di Marano, Simone Venturini -. Siamo riusciti ad accantonare le risorse gestendo con prudenza ed oculatezza il bilancio degli ultimi due anni e

questi lavori sono il giusto premio per i nostri cittadini che vedono con questi lavori un sensibile miglioramento dei vari paesi. Stavolta tocca a Purano, al capoluogo di Marano e a Valgatara vedere aumentare sensibilmente la dotazione di infrastrutture. Abbiamo fatto in questi mesi un lavoro

importante gestendo contemporaneamente molte progettazioni, alcune sviluppate all’interno ed altre affidate a professionisti esterni. Tutti hanno rispettato i tempi, tutti i pareri e le autorizzazioni sono stati ottenuti a tempi di record da Genio Civile, Soprintendenza, Comunità Montana della

IL PROGETTO. Marano aderisce a “Nati per leggere” Il progetto nazionale "Nati per leggere" diventa progetto locale a Marano di Valpolicella. Con delibera n. 51 del 26.07.2012, l'Amministrazione Comunale ha aderito al progetto "Nati per leggere", attivo su scala nazionale, volto a sensibilizzare le famiglie e gli operatori dei Servizi all'infanzia sul tema della lettura in età prescolare. «Risulta documentata anche scientificamente - spiega l'Assessore ai Servizi Sociali, Laura Valdegamberi - l'importanza della lettura ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera infanzia, per favorire e sostenere una crescita armoniosa ed equilibrata, sia sul piano cognitivo che su quello affettivo-relazionale». «In ambito territoriale - prosegue l'assessore alla cultura Giampaola Zanotti - il progetto nasce e si sviluppa con la fattiva collaborazione dell'Amministrazione con la Biblioteca Comunale, i Pediatri di zona e le scuole dell'Infanzia del territorio». Queste le prime iniziative messe in campo dall'Amministrazione: da ottobre 2012 le famiglie con nuovi nati ricevono in dono dal Comune il libro “Guarda che faccia” consegnato, ai residenti nel Comune, dai pediatri in occasione del bilancio di salute dei sei mesi dei propri figli. Per i bimbi dai 3 ai 5 anni, invece, l'Amministrazione propone "C'era una volta...", ciclo di laboratori di animazione alla lettura, guidati da operatori esperti, che si tengono da novembre a febbraio nell'apposita sala lettura per bambini realizzata ed inaugurata lo scorso anno all'interno della Biblioteca "Paolo Gelmini" di Marano. Anche le scuole dell'infanzia del territorio comunale, già sensibili alla tematica della lettura in età precoce, hanno accolto con entusiasmo l'idea di offrire i propri spazi durante l'orario scolastico per accogliere alcune attività di avvicinamento alla lettura organizzate dal Comune per tutti i bambini frequentanti. «E' stato fondamentale il contributo dei pediatri di zona, che hanno come referente del progetto la dottoressa Maria Stella Lonardi, e delle scuole dell'Infanzia nell'attivazione del progetto - spiega l'assessore Valdegamberi perchè solo con la collaborazione di tutte queste realtà, che a vario titolo operano con i destinatari del progetto ovvero con i bambini in età prescolare e i loro genitori, sarà possibile concretizzare in modo efficace e continuativo gli obiettivi del progetto all'interno della comunità locale».

Lessinia, e oggi finalmente parte questa “raffica” di lavori, frutto di un grande lavoro di squadra dell’amministrazione e dell’alta professionalità dei funzionari, dall’ufficio ragioneria all’ufficio tecnico, fino al segretario comunale, la dottoressa Stagnoli, che molti Comuni ci invidiano».

E’ stato approvato dalla Giunta Comunale di Marano il progetto definitivo generale per la realizzazione di tre marciapiedi: quello che da Campel giunge al monumento dei caduti di Marano, quello che unisce la piazza di Marano con via delle Poste, sul lato ovest della strada provinciale, e quello che unisce l’ingresso alla zona Borago con la gelateria di Valgatara. Il primo e il terzo sono stati sviluppati anche a livello di progetto esecutivo e finanziati con 70.000 €. «Credo che il risultato sarà davvero molto bello ed efficace – afferma il sindaco di Marano, Simone Venturini -. I marciapiedi saranno tutti in pietra bianca della Lessinia e realizzati con una tipologia costruttiva che ormai contraddistingue l’intero comune». Il tratto di strada Provinciale tra il Borago e l’intersezione con via Aldo Moro a Valgatara sarà leggermente ristretto, con la conseguente diminuzione

della veolocità delle auto. «I bambini della zona Borago potranno andare a scuola in sicurezza attraversando la provinciale sul passaggio pedonale davanti alla gelateria ove le auto arrivano meno veloci – aggiunge il sindaco -. Anche le case lungo la provinciale vedranno migliorare il loro accesso alla strada. Spero che anche i proprietari di queste case, come è già avvenuto per tutti gli altri interventi del Comune realizzati negli ultimi anni, provvedano a dipingere le loro case. Anche questo tratto di paese (a Valgatara) diventerà molto bello come tutto il resto». Nel 2013 è intenzione dell’Amministrazione procedere con la progettazione esecutiva e l’appalto anche del marciapiede di via delle Poste a Marano e sviluppare altri progetti nei tratti mancanti (via del Platano a Valgatara e via san Fermi verso il nuovo ingresso delle scuole elementari).

PEZZA

Largo ai Mercatini di Natale Tutto è pronto a Pezza in vista dei Mercatini di Natale 2012. La frazione di Marano di Valpolicella organizza infatti nel fine settimana del 7, 8 e 9 dicembre l’ottava edizione dell’ormai tradizionale evento. La contrada sarà invasa da prodotti artigianali e gastronomici, mentre il tendone riscaldato ospiterà i visitatori per gustare ottime pietanze. Il tutto in un’atmosfera natalizia che riscalderà i cuori di tutti. La manifestazione si aprirà venerdì 7 dicembre dalle 18.00 con tante sorprese. Si proseguirà poi sabato 8 per

un’intera giornata dalle 9 alle 24 all’insegna del Natale. Chiuderà i festeggiamenti la giornata di domenica 9: dalle 9 del mattino alle 10 della sera con buona cucina, mercatini e sorprese per tutti. «Anche quest’anno – affermano gli organizzatori – non mancheranno le novità: lo spazio espositivo è stato esteso ad alcune piazzette interne che regalano emozioni di altri tempi e a tutta la stradina che si affaccia sulla valle, offrendo ai visitatori una delle più belle vedute della Valpolicella. Per i piccini sarà inoltre

Un momento dell’edizione 2011

presente il Ludobus con i giochi di corte. Il menù offrirà le specialità di sempre: dalla trippa ai risotti, dalla pasta e fagioli al lesso e pearà, da polenta e bodoni a cotechino e crauti, il tutto condito con l’olio del Palio e accompagnato da ottimo vino Valpolicella. Nelle varie corti i visitatori saranno accolti da vin brulè e caldarroste». Durante l’intero fine settimana sarà possibile parcheggiare nei pressi della contrada o in Piazza del Mercato a Marano per poi raggiungere i mercatini con il bus navetta.


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FUMANE. L’assessore Conati: «Sempre più attenzione a bambini, famiglie e anziani»

FUMANE

Servizi sociali a 360°: il bilancio di un anno

La Caritas rivive

Servizi di

Silvia Accordini E’ il bilancio del lavoro di un anno quello che l’assessore ai Servizi Sociali del comune di Fumane, Sergio Conati, traccia attraverso un’intervista a tutto campo. Assessore, molta attenzione in questo 2012 è stata rivolta ai minori e ai giovani. Ci illustri le principali attività. «Sempre più importanza stanno rivestendo i Centri Aperti, esperienza significativa per i bambini della scuola elementare e della scuola media in quanto offre loro uno spazio relazionale aperto, dove conoscersi e divertirsi con giochi, attività espressive e manuali: il Centro pomeridiano Insieme Più di Fumane, il Centro Aperto elementari di Breonio, il centro aperto “Free Zone” e il centro compiti “Passepartout” presso il Centro Sociale, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e la cooperativa convenzionata Hermete. La ludoteca itinerante ci ha dato molte soddisfazioni: le valige cariche di giochi hanno viaggiato attra-

Sergio Conati

verso le frazioni del Comune portando un’occasione di incontro per grandi e piccini. Grande successo hanno anche riscosso le iniziative estive: il Gioca Estate 2012, il CER Cavalo, il Centro estivo ricreativo – scuola dell’infanzia di Mazzurega. Non mancano poi gli interventi educativi individualizzati per i minori in una situazione di disagio. Proseguirà

inoltre l’esperienza di Carta Giovani, corsi di Barman per cocktail analcolici rivolti ai ragazzi che andranno a gestire dei chioschi analcolici nelle iniziative presenti sul territorio, servizio civile volontario e attività di volontariato nelle associazioni, promozione di eventi informativi per la prevenzione delle dipendenze da alcol, sostanze e gioco d’azzardo, domeniche ecologiche e progetto Ecotutto». E a sostegno delle famiglie e della comunità in generale cosa è stato proposto? «Iniziative come la “Festa della Vita e dell’Accoglienza”, l’accoglienza dei bambini bielorussi e dei ragazzi degli scambi scolastici, scambi europei giovanili, il progetto distrettuale “enjoy sport”, aggregazione e sostegno alle famiglie, gemellaggi, scambi culturali intendono appoggiare e affiancare l’intera comunità. E’ attivo inoltre il Centro famiglia costituito da genitori che operano sul territorio di Fumane collaborando in sinergia con la scuola, l’assessorato ai servizi sociali e l’assessorato alla cultura, la

Polisportiva e le associazioni del territorio. Si propone soprattutto con l’appoggio ad iniziative e attività proposte per genitori e bambini, offrendo sostegno ma anche aiuto materiale. Infine il teatro: per il quinto anno consecutivo si è svolto il corso di teatro per ragazzi dai 14 ai 18 anni». Per quanto riguarda l’area anziani? «Sono attivi diversi servizi: assistenza domiciliare (due operatrici seguono 11 persone), assegno di cura (di cui hanno beneficiato nel 201 20 anziani), telesoccorso e telecontrollo, sportello badanti (presso il comune di San Pietro in Cariano in via Chopin, 3 il lunedì 14.00 - 18.00). Con l’autunno sono riprese le attività dei centri anziani. Infine il centro prelievi: a seguito degli accordi fra l’Assessorato ai Servizi Sociali di Fumane e San Pietro in Cariano, l’Ulss 22 ha dato autorizzazione all’apertura dell’ambulatorio per il paziente fragile con prelievi Sangue per analisi tutti i giovedì dalle 7.30 alle 9.30 presso la Casa di riposo di S. Pietro in Cariano».

un 2012 positivo E’ un bilancio più che positivo quello tracciato dal gruppo Caritas di Fumane a fine 2012. Sin dalla sua nascita il Gruppo si è rivolto alle realtà di povertà e disagio della comunità, aiutando famiglie e singole persone non solo a superare le emergenze derivanti spesso da situazioni di bisogno immediato, (pagamento di bollette, luce, acqua, gas, spese per alimenti…), ma facilitando la ricerca di soluzioni stabili alle loro esigenze. «La nostra attività – affermano i volontari - è sostenuta soprattutto dalle entrate del “Canto della Stella” che vede impegnati anche i giovani, gli adolescenti e le famiglie della Parrocchia. Altre entrate, utilizzate per il Centro Aiuto vita, arrivano dalla “vendita delle torte”, mentre nel 2012 un grande aiuto è arrivato dal Gruppo ADIV di Fumane che ringraziamo. Con le buone raccolte di vestiti di maggio e ottobre abbiamo potuto soddisfare le richieste delle famiglie che si sono rivolte direttamente alle responsabili del Grup-

FUMANE, TERRA DI CENTENARIE Fumane nel 2012 ha festeggiato ben cinque centenarie. Tre in particolare (nelle foto), la Maria dei Giolli da Garbusel, l’ Ernesta dal Vaio, la Maria dal Forte, sono nate e vissute per oltre un secolo nel territorio del comune di Fumane. «Abbiamo voluto essere presenti a tutti i festeggiamenti delle nostre centenarie commenta l’Assessore ai Servizi Sociali del comune di Fumane, Sergio Conati - per condividere la gioia dei famigliari e delle nostre comunità, per il grande dono che abbiamo ricevuto e insieme, per ringraziare le nostre amate centenarie per l’esempio che in tanti anni ci hanno dato: nella famiglia e nella Comunità, sia nei momenti felici che nelle avversità dei momenti più difficili. Il traguardo raggiunto dalle nostre».

L’ Ernesta dal Vaio

La Maria dal Forte

La Maria dei Giolli da Garbusel

po. Le eccedenze sono state spedite alla Caritas Diocesana e ai terremotati dell’Emilia Romagna. In occasione della “domenica della carità” – aggiungono - abbiamo raccolto alcuni fondi in denaro e più di mille chilogrammi di alimenti a lunga conservazione, distribuiti alle famiglie assistite. Abbiamo sostenuto la solita adozione a distanza e aiutato Padre Sergio Chesini. Nei prossimi giorni verrà riproposto il “Canto della Stella”: a cura del Gruppo Giovani di Fumane, il 20% del ricavato sarà inviato in Brasile a Damiano e Francesca, per le necessità della loro missione. Un grazie particolare – concludono i volontari augurando buon Natale e felice anno nuovo a tutti va a tutti coloro che collaborano con il nostro gruppo». Per eventuali donazioni: C.C. Banca della Valpolicella - Gruppo Caritas Fumane - IT 98 O 08315 59810 000010007130». Per informazioni: 339.5992242


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SAN PIETRO. Alcune riflessioni del primo cittadino Gabriele Maestrelli sulla situazione attuale

«Noi, Sindaci onesti esattori dello Stato» Servizi di

3,5% in più rispetto ai titoli tedeschi vuol dire 70 miliardi di interessi in più all'anno da pagare. Quante manovre si dovranno fare per recuperare questi numeri!».

Silvia Accordini Come da prassi e legislazione (art. 193 del Dgs. 267/2000) anche a San Pietro in Cariano e' stata deliberata "la presa d'atto del permanere degli equilibri generali di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi". «Dall'analisi di bilancio – afferma il sindaco di San Pietro in Cariano, Gabriele Maestrelli - si conferma che la situazione finanziaria della gestione non emergono situazioni che alterino gli equilibri finanziari generali, e che il bilancio pareggia. Non ci sono quindi debiti fuori bilancio e che non si presentano scostamenti rispetto alle previsioni originarie. Sin qui sembra che non esistano problemi, che tutto stia filando liscio… «Purtroppo non è così. Non è stato assolutamente facile e non sarà altrettanto facile proseguire. Gli Enti locali, come pure S.Pietro, stanno

Il municipio di San Pietro

morendo. Ci chiamano Comuni virtuosi: io userei un altro epiteto che non posso dire per la carica che rappresento. A Roma parlano di stabilizzazione del sistema. Io non sono assolutamente d'accordo, qui si sta morendo. I continui e drammatici tagli stanno distruggendo un sistema

sano e produttivo che solo i nostri Comuni potevano garantire. I trasferimenti statali sono crollati, si vive con l'acqua sempre alla gola». Può fare qualche esempio? «Il comune di S.Pietro in Cariano di Irpef versa allo

Stato all'incirca 50 milioni di euro. Il trasferimento dallo Stato al Comune è praticamente nullo. E’ democratico tutto questo? Sono parole al vento, un grido che viene sistematicamente ignorato da Roma, dove si dice che lo "spread" e' sotto controllo. Ma sapete un differenziale titoli del

Come stanno reagendo gli amministratori locali a questa situazione? «Noi Sindaci onesti e garantisti ci siamo anche accollati l'onere di raccogliere tasse per lo Stato (assurdo, dovrebbe essere il contrario) e parlo di IMU della quale la metà va allo Stato…ma anche qui c’è la beffa. Il Ministero ci ha fornito una cifra (obbligatoria e da mettere in bilancio) superiore alla reale, nella fattispecie a S.Pietro in Cariano per circa 400 mila euro. Da qui l'esigenza di adeguare le entrate IMU alla stima dello Stato. Ma non è finita: dato che a S.Pietro in Cariano si introitano 400 mila euro in più viene proporzionalmente ridotto il fondo di solidarietà da parte dello Stato. Cose dell'altro mondo: questa è la politica dello Stato,

Gabriele Maestrelli

del governo Monti, che si vanta di aver ottenuto credibilità dall'Unione europea. Forse il progetto europeo non è quello che pensavamo tutti. A chi dovremmo ubbidire? Al nostro Stato o all'Europa, chi ci comanda realmente? Il nostro adeguamento IMU (deliberato a fine ottobre) è stato minimo (0,5%). Di meglio credo non si potesse fare e non potevamo fare altrimenti. Un’ultima chicca: l’Italia contribuisce al 17% di tutte le emissioni di Bond "salva Europa". La cifra è astronomica ed è il vero motivo per cui aumenta il debito pubblico, nonostante la valanga di tasse alle quali ci hanno sottoposto».

CORRUBBIO / SCUOLA MATERNA

«Grazie al Comitato Sagra» Anche il Natale 2012 porta con sé un dono speciale per la scuola materna Statale Colombarolli di Corrubbio: come ormai tradizione il Comitato Sagra San Rocco e San Roberto infatti ha devoluto parte del ricavato della Sagra alla scuola dell’infanzia del paese. Un grande “grazie” da parte dei genitori dei piccoli alunni, delle maestre e di tutto il personale della scuola è stato rivolto al Comitato Benefico San Rocco San Roberto e al suo presidente Maurizio Adami, che organizzano la

tradizionale Sagra di Corrubbio «per i doni che da anni offrono alla scuola e, di conseguenza, a ogni singolo bambino che la frequenta – affermano le insegnanti della scuola -. Queste donazioni rappresentano un aiuto concreto, di cui poter essere orgogliosi, perchè dirette a sostenere una scuola che offre un servizio indispensabile alle famiglie che abitano nel territorio della Valpolicella. Il dono ricevuto assume un forte significato, in quanto è il segno tangibile di una sensibilità attenta ai biso-

gni dell'infanzia e di lungimiranza nella consapevolezza che il futuro dei nostri figli si costruisce ogni giorno attraverso gesti semplici ma utili. Grazie di cuore». «Siamo felici – ribattono il Presidente Maurizio e tutto il Comitato - di poter donare ogni anno alla scuola materna, grazie a tutte le persone che partecipano alla Sagra di San Rocco, quello di cui gli insegnanti hanno più bisogno per poter offrire ai piccoli ospiti e alle loro famiglie il miglior servizio possibile».

DA MARANO

... dopo il terremoto A seguito delle recenti scosse sismiche avvertite anche sul nostro territorio, è aumentata molto l’attenzione sulla sicurezza sismica. Anche a Marano si è deciso di approfondire la questione dando avvio ad uno studio di microzonizzazione sismica del territorio. Il progetto prevede la redazione di uno studio di microzonazione sismica di Livello 1 che metta in evidenza i fattori che concorrono alla modifica della pericolosità sismica locale e valuti qualitativamente le caratteristiche sismiche del territorio in funzione della programmazione urbanistica comunale. Lo studio prenderà spunto dalla rilettura in chiave sismica dei dati geologici, idrogeologici e geomorfologici contenuti nel Quadro Conoscitivo del PAT e derivanti dalla ricerca e dalla raccolta organica delle informazioni di carattere geologico disponibili presso l'Ufficio Tecnico Comunale. Lo studio sarà finalizzato alla suddivisione del territorio comunale in 3 zone a risposta sismica omogenea come previsto dal bando di finanziamento.


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SAN PIETRO. Il consigliere comunale Pescarin parla della viabilità del paese

«Far quadrare le esigenze di tutti non è stato facile» «Far quadrare le esigenze locali di sicurezza e mobilità urbana, con i livelli di servizio richiesti da una viabilità di livello provinciale, non è stata cosa facile». Così si esprime il consigliere provinciale e comunale di San Pietro in Cariano, Zeno Pescarin, riguardo la spinosa questione della viabilità in Valpolicella. «Primo compito con l’assessore alla viabilità della provincia, Carla De Beni, è stato quello di organizzare le priorità all’interno delle molteplici richieste di intervento da parte di tutti i Comuni interessati, nell’ambito dell’accordo quadro per la viabilità della Valpolicella. Ci siamo adoperati con il Sindaco di San Pietro in Cariano, Gabriele Maestrelli, perché venissero adeguati i progetti di sistemazione, già oggetto di finanziamento, alle prescrizioni provinciali (rotatorie di San Pietro in Cariano),

Zeno Pescarin

per renderli attuabili. Infine e' stato fatto un grande lavoro affinché fosse reso cantierabile il progetto della rotatoria e della bretellina di San Floriano, che a breve vedrà partire le procedure

espropriative e di gara per l’affidamento dei lavori, nonostante le restrizioni economiche imposte dal patto di stabilità. Per quest’ultimo risultato ottenuto mi sento di ringraziare per la disponibilità e per il “gioco di squadra” l’assessore provinciale Stefano Marcolini. Nell’ambito della programmazione futura – aggiunge inoltre Pescarin - abbiamo lavorato per far condividere tra il Comune di San Pietro in Cariano e la Provincia, i tracciati della nuova circonvallazione di Pedemonte e i lavori della riqualificazione della vecchia Valpolicella, che saranno oggetto di un futuro accordo di programma con la Regione Veneto. E' stato fatto elaborare, inoltre, un progetto preliminare per realizzare, quando troveremo le risorse, una corsia specializzata alla rotatoria, tra la provinciale e la tangenziale, per chi proviene

da Sant’Ambrogio. Continuo inoltre a portare avanti il confronto con gli uffici della Provincia per trovare una soluzione per le intersezioni di Pedemonte, di Bure e del Supermercato Martinelli - lott. Cà de Cora con la viabilità provinciale, per le quali abbiamo già prodotto proposte e soluzioni, ora al vaglio degli uffici competenti. Nonostante la penuria di risorse – conclude il consigliere - e le molteplici problematiche da affrontare stiamo dimostrando che con l’impegno costante e perseverante, ora i risultati si possano vedere e toccare con mano. Da decenni si parla di interventi di viabilità in Valpolicella, ma solo adesso si cominciano a vedere i primi frutti e i primi progetti condivisi e finanziati e tutto ciò arriva in un momento di grande ristrettezza economica che coinvolge tutti gli Enti pubblici».

PERCORSI DI FEDE IN VALPOLICELLA

Il progetto continua la sua strada... Buone notizie dalla Regione: “Percorsi di fede in Valpolicella” prosegue e le aspettative per concludere il progetto sono alte. «Questo progetto, patrocinato dalle Regione Veneto con un finanziamento di € 2.900.000 diviso su quattro aree venete di cui appunto una riguarda la Valpolicella e in particolare S.Pietro in Cariano quale soggetto attuatore e di coordinamento, e' iniziato – afferma Gabriele Maestrelli, sindaco di San Pietro in Cariano -. La commissione

che si rapporta con i cinque Comuni della Valpolicella è già al lavoro e ha iniziato i lavori per un progetto di fattibilità sugli interventi da attuare. Si tratta di una grande opportunità che la Regione Veneto ci mette a disposizione, per investire sul territorio. Saranno presi in considerazione una serie di interventi sul territorio, che apporteranno valore aggiunto sotto tutti i punti di vista: dall'ambiente, alla viabilità, ma sopratutto alla valo-

rizzazione delle tante testimonianze della nostra grande cultura storico/religiosa che senz'altro meritano di essere ricordate come testimonianza di un grande passato, a ricordarci che, forti di queste radici, si può affrontare con dignità e con un nuovo spirito combattivo e costruttivo un futuro che a volte sembra pieno di difficoltà. La storia – conclude Maestrelli - si ripete sempre: non si è mai fermato nessuno e così faremo anche noi».

27 SAN PIETRO IN CARIANO. Pioggia di interventi

Il 2012 a San Pietro in Cariano lascerà traccia di sé attraverso svariati interventi che hanno visto la luce negli ultimi mesi. In via Barbassa nel capoluogo il piazzale, recentemente asfaltato, è stato terminato con la piantumazione di alberi, fiori e l’installazione dell’illuminazione pubblica. La Iseo Murari piazza è diventata sede di un mercatino a km 0, molto apprezzato e frequentato, che ogni martedì pomeriggio anima il paese. «Un’opera, questa – afferma l’assessore all’arredo urbano, interventi diretti e viabilità, Iseo Murari -, per la quale i cittadini sono molto soddisfatti e che va ad aggiungersi ad un intervento altrettanto importante: l’asfaltatura dell’entrata del parcheggio della Casa di riposo di via Beethoven con l’installazione della relativa segnaletica orizzontale. In via Ingelheim sono terminati i lavori relativi al parcheggio, per il quale ora si attende la segnaletica orizzontale». Anche nella frazione di San Floriano è stato portato a compimento un lavoro da tempo caldeggiato: il monumento ai caduti, che versava in una situazione di degrado, è stato pulito e sistemato. «Sempre a San Floriano – aggiunge Murari – è in via di ultimazione l’area cani, dove verrà installata una fontanina e tutto l’occorrente per uno spazio di questo genere. Si tratta di una prova che il Comune ha deciso di fare – sottolinea l’assessore -: se i cittadini apprezzeranno questo servizio e se lo utilizzeranno con buon senso e rispettando le regole si potrà pensare di creare altre aree cani in altre frazioni. Anche se un’area è riservata ai cani, ciò non significa che spetterà al Comune occuparsi della pulizia e della raccolta delle deiezioni».

BURE

Attesa per i Mercatini di Santa Lucia E’ attesa a Bure per i Mercantini di Santa Lucia. Anche quest’anno infatti, per mezzo dell'Associazione Culturale Sant'Ulderico, con la collaborazione della Parrocchia di Bure e l’organizzazione dell’amministrazione comunale di San Pietro in Cariano, il viale della chiesa di Bure - e sotto la tensostruttura per la parte enogastronomia con piatti tipici veronesi proposti ogni sera - dal 14 al 16 dicembre verrà riscaldato dal gioioso evento dicembrino. L'obiettivo è sempre quello: permettere ad associazioni del territorio (fibrosi cistica su tutte) e alle scuole dell'infanzia paritarie di raccogliere fondi per l'auto finanziamento della propria attività. «Malgrado la mancanza di contributi per finanziare la manifestazione – afferma Andrea Baietta, Consigliere delegato allo sviluppo turistico - Associazioni del comune di San Pietro in

Cariano - è stato deciso comunque di organizzare solo grazie all'entusiasmo e alla convinzione trasmessaci dal parroco di Bure, Don Francesco, un parroco di grande carisma che sa valorizzare idee e persone, che ha aperto le porte della canonica e della Chiesa e che ha messo a disposizione locali e attrezzature. Un prete che sa stare con la gente con semplicità…ne siamo rimasti tutti conquistati. Un ringraziamento va inoltre ai ragazzi dell’associazione S.Ulderico, a Leonello Carneri, presidente della consulta di Bure, a tutti i volontari e alle uniche due scuole che sono presenti dalla prima edizione della manifestazione, asilo Castelrotto e di Bure, che, accanto all’associazione contro la fibrosi cistica, sono sempre pronte a darsi da fare». I mercatini, ai quali presenzieranno numerose associazioni per la prima volta ed

altrettanti espositori di arti e mestieri che faranno da ottima cornice alla manifestazione, saranno aperti dalle 18.00 di ogni sera con apertura anche la domenica dalle 10.00. La serata di venerdì 14 sarà allietata da un concerto blues, mentre sabato (ore

19) ci sarà il concerto corale di Santa Lucia. Domenica 16 (ore 16) i bambini sono tutti invitati a teatro per lo spettacolo “Ti racconto una fiaba” (ore 16.00) a cura della parrocchia di Bure e del teatro Armathan e il concerto di voci bianche (ore 17.00).

Il parcheggio di via Barbassa


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ISTITUTO “PAOLO BRENZONI” CFP Cnos - Fap “SAN ZENO” - sede di Sant’Ambrogio di Valpolicella

Istruzione, amicizia, valori:

una scuola di vita per aspiranti marmisti Passeggiano in montagna i giovani marmisti del Centro salesiano di Formazione Professionale “Paolo Brenzoni” di S.Ambrogio di Valpolicella. Gli alunni frequentanti il primo anno della scuola ambrosiana sono stati protagonisti infatti di un’uscita didattica montana all’insegna dell’aggregazione e dello stare insieme, in perfetta sintonia con lo spirito salesiano del Centro. Un’esperienza, questa, alla quale presto seguirà la visita di una cava sotterranea a Vicenza e al Santuario di Chiampo (riprodotto dal Beato Claudio Granzotto, religioso dell’ordine dei frati minori francescani e scultore appassionato). «Lo scopo di queste uscite è duplice - afferma Anna Trevisani, direttrice del

Centro di Formazione -: appassionare i nostri ragazzi ad una professione antica che sposa la modernità e al tempo stesso alimentare lo spirito di aggregazione tra alunni e insegnanti che hanno l’opportunità di conoscersi meglio anche al di fuori delle aule scolastiche e dei laboratori. Il clima di accoglienza che queste uscite riescono a creare è estremamente favorevole al lavoro di gruppo, uno dei valori fondanti del nostro Centro che si rivelerà un tesoro all’interno del mondo del lavoro». L’Istituto Brenzoni dedica molta attenzione, oltre che alla qualità dell’istruzione e della formazione proposta, anche all’educazione dei suoi allievi, ricordati dal vescovo di Verona, Mons. Giu-

seppe Zenti, lo scorso 8 novembre nell’ambito delle celebrazioni dedicate ai Santi Coronati, patroni dei marmisti. «Il nostro Istituto - afferma ancora Trevisani - intende valorizzare quei ragazzi che forse non hanno una passione profonda per lo studio, ma hanno “l’intelligenza nelle mani”, e hanno voglia di imparare una professione con competenze approfondite e fortemente legate alle nuove tecnologie del comparto: utilizzo di macchine a controllo numerico, lettura ed interpretazione di progetti, posa in opera di materiali di pregio. Le qualifiche triennali permettono di entrare nel mondo del lavoro: la scuola vanta un’alta percentuale di giovani che dopo il conseguimento della qualifica trovano immediatamente occupazione. Durante il secondo e il terzo anno, gli studenti svolgono uno stage nelle aziende del distretto del marmo, e questa esperienza permette loro di conoscere e farsi conoscere dal mondo del lavoro». Le due Qualifiche erogate del CFP “Paolo Brenzoni” sono Operatore meccanico con indirizzo professionale macchine utensili a Controllo Numerico, e Operatore delle lavorazioni artistiche, con indirizzo professionale nel-

l’esecuzione di manufatti di pregio, finitura e posa in opera. Dopo aver conseguito queste qualifiche, nel caso in cui un allievo voglia proseguire gli studi, può accedere direttamente al terzo anno di un Istituto superiore: normalmente con la prima qualifica si predilige l’Istituto Tecnico Tecnologico, mentre nel secondo caso di può approdare all’Istituto Tecnico per Geometri.

Il Centro organizza anche corsi di formazione superiore finanziati dal Fondo Sociale Europeo per giovani diplomati o laureati per la qualifica di Tecnico del restauro di beni culturali, corsi erogati in collaborazione con l’Università di Verona. Per i Genitori e i ragazzi che volessero conoscere l’offerta formativa del Centro sono organizzate le giornate di SCUOLA

PORTE APERTE tutti i lunedì pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00, sabato 1 dicembre, sabato 15 dicembre e sabato 19 gennaio 2013 dalle 10.00 alle 16.00, con la possibilità di parlare con gli Insegnati e visitare le strutture del Centro.

pubbliredazionale

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SANT’AMBROGIO. Polemiche accese nell’ultimo Consiglio Comunale

SANT’AMBROGIO

Approvate le aliquote e le detrazioni dell’Imu

Il Comune aderisce

Servizi di

Massimo Ugolini L’ultimo Consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella ha approvato le aliquote e le detrazioni dell’Imu per l’anno 2012. Polemiche accese hanno accompagnato la deliberazione tra maggioranza e parte dell’opposizione e tra consiglieri d’opposizione di aree diverse. La deliberazione che ha ricevuto il voto favorevole della maggioranza e Remo Sandri (Lega Nord), contrari Pierluigi Toffalori (Spazi Aperti ai Cittadini) e Luca Frildini (Partito Democratico), astenuto Francesco Accordini – prevede l’aliquota per l’abitazione principale al 4,5 per mille; l’aliquota per gli altri immobili all’otto per mille. «Non siamo felici di incidere sull’aumento di tasse od imposte - ha rammentato l’assessore al bilancio e ai tributi Sandro Stella nell’illustrare la deliberazione -, ma per centrare il pareggio di bilancio e garantire i servizi essenziali ai cittadini non avevamo altre strade». «Le aliquote sono rimaste basse e questo è apprezzabile - è intervenuto Remo Sandri (Lega Nord), lanciando nonostante il voto favorevole, un attacco al governo che ha istituito l’Imu -. Questa imposta non risolverà i problemi della crisi che inizia veramente ora, le tredicesime dovranno rappezzare

questa come altre tasse anziché servire per gli acquisti natalizi. E’ arrivata a casa mia la bolletta dell’acqua, 180 euro per 150 metri cubi d’acqua consumati. Di questo passo mi chiedo dove finiremo?». Da altri schieramenti d’opposizione è giunto un voto contrario alla deliberazione Imu. «E’ stata perduta un’altra occasione per portare sollievo alle persone in difficoltà» - ha commentato Luca Frildini del Partito Democratico. «Questa amministrazione, legata ad un indebitamento record, non smette di imporre tasse ed imposte a carico dei cittadini - ha affermato Pierluigi Toffalori di Spazi Aperti ai cittadini -. A differenza di altri Comuni come Marano di Valpolicella e Peschiera sul Garda che hanno esentato dal pagamen-

to dell’Imu sulla prima casa». «Peschiera? Possiede entrate straordinarie come gli introiti derivanti dai parcheggi di cui non possiamo godere mentre l’esenzione per la prima casa di Marano ha comportato una minore entrata di soli 20mila euro» ha risposto Stella. «Il consigliere Toffalori - è intervenuto nuovamente il vulcanico Remo Sandri - dovrebbe indicare altri Comuni in quanto Marano non dovrebbe avere problemi a reperire in altra maniera 20mila euro». «Mi fa specie che un consigliere della Lega si faccia paladino delle scelte dell’amministrazione comunale, votando le aliquote Imu proposte» - la contro risposta di Toffalori mentre lo stesso Sandri ha aggiunto: «Sono una persona responsabile anche se ho affermato che

SANT’AMBROGIO. Sartori ancora al timone dell’Inter Club Ambrosiano “Marco Savoia” Andrea Sartori è stato riconfermato presidente dell’Inter Club Ambrosiano “Marco Savoia” di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Ringrazio i soci per avermi rinnovato la fiducia e per l’attaccamento che io come tanti altri abbiamo verso i colori nerazzurri a partire dalle annate povere di soddisfazioni» - racconta Sartori. L’Inter Club, che conta 140 soci dai Comuni di Sant’Ambrogio, Andrea Sartori Dolcé, Pescantina, Bussolengo, San Pietro in Cariano, Fumane, Cavaion e Rivoli Veronese e San Massimo di Verona, annovera alla vicepresidenza Luigi Fumaneri e Michele Fasoli (responsabile coordinamento veneto); tesoriere Nino Cinquanta; segreteria Susy Padovani (iscrizioni soci), Paolo Paiola (coordinamento e gestione trasferte), Federico Tosi (revisore conti) e Agustin Aleu (sito internet); consiglieri Mario Chiereghini, Giorgio Stocchero, Mauro Testi, Gianpaolo Alberti, Emiliano Castioni (responsabile area Valdadige), Dario Milani (area Bussolengo), Alessandro Allegrini, Alessandro Fedrigo (area San Massimo e Verona). Attualmente la sede dell’Inter Club Marco Savoia si trova nel ristorante pizzeria Primavera tra Sant’Ambrogio e Gargagnago. «Ringrazio il titolare Valerio e la sua famiglia per la gentilezza con cui ci sta ospitando - conclude il presidente, precisando un aspetto -: chi vuole partecipare alle trasferte dell’Inter Club devono essere associati al club». Per informazioni: presidente Andrea Sartori: 335.645.29.73; segretario: 334.865.75.32; ristorante Primavera 045.770.42.03; e mail: interclubambrosiano@gmail.com.

questa imposta non mi piace». «La posizione del consigliere Toffalori mi sembra ipocrita, fa parte dell’Api e del Grande Centro, sostenitori del governo che ha introdotto l’Imu» - ha attaccato l’assessore allo sport ed associazioni Andrea Chiereghini«Sono autonomo - ha concluso Toffalori prima della votazione finale -. Qui si tratta di amministrare il Comune di Sant’Ambrogio, ritengo per certi versi disumano fare pagare l’Imu prima casa a determinati soggetti in difficoltà».

alla Pedemontana Un passo in avanti per l’associazione Pedemontana Veronese. All’associazione, che si occupa di promozione del territorio della Valpolicella beneficiando di un contributo regionale pari a 1 milione 200mila euro, ha aderito anche il comune di Sant’Ambrogio mediante l’approvazione di una apposita deliberazione consiliare. La deliberazione ha ottenuto il voto favorevole della maggioranza, Remo Sandri (Lega Nord), contrari i consiglieri Pierluigi Toffalori (Spazi Uniti per i Cittadini) e Luca Frildini (Partito Democratico) che hanno sollevato dure critiche. «Aderiamo a questa associazione come gli altri enti locali della Valpolicella - ha affermato il sindaco Nereo Destri, indicando in 500 euro la quota costitutiva -. Doveroso un ringraziamento al sindaco di San Pietro in Cariano per avere promosso questa iniziativa». «Ci sono già altri Enti preposti alla promozione della Valpolicella - ha rilevato criticamente il consigliere Pd Luca Frildini -. Le risorse legate al

contributo regionale potevano essere destinate alle amministrazioni od altre iniziative». «L’erogazione del contributo regionale è subordinato ad un obbligo associativo tra comuni ed eventuale altri soggetti privati» - ha replicato Destri, sottolineando come la Pedemontana costituisca uno strumento efficace in quanto riunisce sotto un’unica bandiera enti locali e soggetti privati. «Rilievi a questa adesione sono stati mossi nelle rispettive relazioni sia dal segretario comunale che dal responsabile del servizio competente - ha rammentato il consigliere Pierluigi Toffalori -. Il succo del discorso sta in un’evidente sovrapposizione della Pedemontana rispetto ad altre associazioni come il Gal, evidenziando contraddizioni rispetto alle esigenze di razionalizzazione dei bilanci. Si sarebbe eliminata burocrazia eliminerebbe così burocrazia. La Provincia di Verona può tranquillamente coordinare i vari organismi. Il nostro voto è contrario».


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SANT’AMRBOGIO. Protagoniste le classi medie dell’Istituto Dante Alighieri

Il sole e ben 350 ragazzi colorano la campestre Servizi di

Massimo Ugolini Una giornata di sole ha illuminato la corsa campestre che ha visto assoluti protagonisti oltre 350 ragazzi delle classi medie dell’istituto comprensivo Dante Alighieri di S.Ambrogio di Valpolicella. La manifestazione è stata organizzata dall’istituto comprensivo in collaborazione con l’amministrazione comunale e le associazioni di volontariato sotto l’occhio vigile di docenti e collaboratori scolastici coordinati dalle professoresse Francesca Scognamillo e Simonetta Saletti, agenti di Polizia Locale, Croce Rossa Italiana sezione di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Gruppo Marciatori La Fratellanza, Body Evolution, Sci Club Ambrosiano, Nucleo Volontariato Carabinieri Valpolicella, Gruppo Podistico Gargagnago, Veronabike. Al termine della manifestazione si sono svolte le premiazioni coordinate dall’assessore allo sport del comune di Sant’Ambrogio Andrea Chiereghini e da

quello alla Cultura Franco Cristini. Successo tra le “cadette” per il neosindaco dei ragazzi Caterina Ambrosi davanti a Francesca De Beni e Silvia Barbessi mentre Edoardo Savoia ha primeggiato tra i “cadetti” battendo Enrico Rossi e Patric Xhelo. Nella categoria “ragazze” successo per Irene Toniolo davanti a Sara Savoia e Aurora Gobbi; tra i “ragazzi” gra-

dino più alto del podio per Matteo Olivieri che ha preceduto Nicolò Grigoli ed Enrico Zambelli. I primi quattro classificati di ogni categoria disputeranno le finali provinciali. La campestre nata 50 anni fa in Inghilterra - ha evidenziato la dirigente scolastica Claudia Lonardi - riscuote successo per i valori che propugna». Sulla stessa falsariga il sindaco Nereo Destri

soddisfatto «per la socializzazione e collaborazione tra studenti, insegnanti e associazioni presenti sul territorio». Domenico Pozza, volontario ambrosiano dell’associazione toscana Dynamo Camp di San Marcello Pistoiese in Toscana, ha illustrato le finalità dell’associazione. «Si tratta di un camp di terapia ricreativa, primo in Italia, strutturato per bambini affetti da patologie gravi e croniche in terapia e nel periodo di post ospedalizzazione. Qui a Sant’Ambrogio selezioneremo i volontari del Triveneto per la nostra associazione».

30 DOMEGLIARA. L’Emporio della Solidarietà

Diversi appuntamenti caratterizzeranno gli ultimi giorni dell’anno dell’Emporio della Solidarietà di Sant’Ambrogio di Valpolicella che organizza una raccolta straordinaria di alimenti sabato 15 dicembre al supermercato Eurospin ubicato al Passo di Napoleone a Domegliara. «La raccolta di sabato 15 dicembre - afferma l’assessore all’associazionismo Andrea Chiereghini - costituirà un supporto per alcune famiglie meno fortunate ad affrontare il Natale in modo più sereno. Inoltre i bimbi della scuola materna di Sant’Ambrogio si priveranno di un proprio gioco per consegnarlo ai volontari della Croce Rossa che, attraverso l’Emporio, lo faranno arrivare ad un bambino meno fortunato». La raccolta straordinaria sarà preceduta venerdì 14 dicembre alle ore 20 nel centro parrocchiale di Domegliara da un momento conviviale a cui parteciperanno i volontari delle associazioni che animano l’Emporio e quanti vorranno intervenire. Non mancherà poi la tradizionale messa di Natale in programma al palazzetto dello Sport del Montindon lunedì 24 dicembre alle ore 21; al termine scambio di auguri con panettone e cioccolata. «Quando venne creato l’Emporio tre anni orsono - racconta Loredana Zordan, una delle coordinatrici della struttura - si pensava ad uno strumento in grado di risolvere un momento transitorio di difficoltà. La crisi si è accentuata col tempo, così che la struttura si è trasformata in un punto di riferimento fisso e sempre più necessario». Attualmente sono una quarantina i nuclei familiari che, ogni sabato mattina, ritirano viveri di prima necessità e indumenti di vario genere, previa autorizzazione dei Servizi Sociali del Comune di Sant’Ambrogio, nella sede dell’Emporio all’interno del palazzetto dello sport di Montindon.

SANT’AMBROGIO / L’ANNIVERSARIO

4 novembre “ambrosiano” L’anniversario del 4 novembre 1918, data che segnò la fine della prima guerra mondiale, è stato celebrato attraverso diversi momenti significativi nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Anche quest’anno - afferma il vicesindaco Roberto Zorzi che ha coordinato i gruppi Alpini - abbiamo organizzato la deposizione delle corone d’alloro ed un momento di ricordo dei

Caduti presso ogni Monumento». La prima corona è stata deposta al Monumento di Monte, quindi a San Giorgio, Gargagnago, Sant’Ambrogio sia in via Marconi che in via VI Novembre dove sono stati ricordati anche i civili periti nel bombardamento della seconda guerra mondiale. Si è passati quindi al Monumento di Domegliara e la giornata è terminata a Ponton dove, dopo la messa in

suffragio ai Caduti di tutte le guerre, si è proceduto all’inaugurazione del rinnovato Monumento alla presenza delle associazioni di volontariato che operano sul territorio comunale. «Un doveroso ringraziamento - conclude il vicesindaco - va al Gruppo Alpini di Ponton guidato dal capogruppo Bruno Castioni per l’opera di riqualificazione che ha interessato il Monumento».

Un momento della commemorazione dello scorso anno


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DOLCÈ. Ultimate alcune opere che daranno ulteriori servizi ai cittadini

Interventi al traguardo da Ossenigo a Peri È in dirittura d’arrivo la metanizzazione della parte nord del territorio comunale di Dolcè. I lavori nella frazione di Ossenigo sono in via di ultimazione da parte della ditta CNG – incaricata da Rete Morenica srl -, mentre nei prossimi giorni inizierà la metanizzazione della frazione di Peri. La cabina di primo salto, allacciata alla rete Snam, è ultimata e collaudata e il metano è già pronto per essere messo in rete. «E’ stato fatto un grande sforzo da parte di tutti – affermano il sindaco e il vicesindaco di Dolcè, Luca Manzelli e Mas-

similiano Adamoli - per consentire la realizzazione dell’opera: 500 mila euro sono stati stanziati dal Comune e 355 mila euro da parte di Rete Morenica che ha assunto l’onere di progettazione, appalto e direzione dei lavori. Rete Morenica srl, guidata dal presidente Claudio Dal Grande e dal direttore Damiano Guida, sta seguendo i lavori con grande professionalità, con il supporto e l’esperienza dell’assessore Adelino Melchiori che abita ad Ossenigo. Rete Morenica s.r.l., società pubblica nata per volontà dei Comuni di

Caprino, Dolcè, Mozzecane, Sommacampagna, Povegliano Veronese e Villafranca di Verona, che reinveste i propri utili in nuove reti e ampliamenti, si sta rivelando molto affidabile tanto che lo scorso 19 settembre ha aggiudicato lo stralcio dei lavori relativo alla frazione di Peri mentre si stavano concludendo le opere a Ossenigo». Anche per la frazione di Peri sarà importante l’intervento coordinato di A.G.S. per la sostituzione di eventuali tratti di acquedotto che si rendessero necessari lungo le vie interessate dalla posa delle reti

del metano…Ma gli interventi non finiscono qui: sono stati ultimati i lavori di ampliamento dei cimiteri di Peri e Ceraino. «Con questo tassello l’Amministrazione prosegue nel dare un ulteriore servizio ai propri cittadini che possono trovare adeguati e decorosi spazi per il riposo dei propri defunti – afferma-

Luca Manzelli

Massimiliano Adamoli

no gli amministratori di Dolcè -. I nuovi loculi saranno a disposizione dal mese di dicembre. In via di ultimazione anche i lavori della nuova struttura polifunziona-

le a Dolcè. Nel giro di poche settimane ulteriori spazi all’interno dei quali verranno collocati il nuovo ufficio postale e il nuovo ambulatorio del capoluogo».

SANT’AMBROGIO. I 26 anni dell’AIDO Ventisei anni di attività a servizio di chi ha avuto (ed avrà) necessità di ricevere la donazione di organi, tessuti e cellule. Il gruppo comunale di volontariato Aido di Sant’Ambrogio di Valpolicella, presieduto da Nicola Zocca, ha festeggiato l’anniversario, partecipando alla messa nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. L’evento dell’associazione, fondata il 9 maggio 1986 che conta 541 associati, era iniziato col raduno dove si sono incontrati i rappresentanti delle associazioni di volontariato con i propri labari. «La nostra sezione - racconta il presidente Nicola Zocca - è diventata un punto di riferimento nell’ambito del volontariato comunale, promuovendo la cultura della donazione e la conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorgere di patologie che possano richiedere come terapia il trapianto di organi». Il direttivo è composto dal presidente Nicola Zocca, vicepresidente vicario Gaetano Gaspari, il vicepresidente Vittorio Dalla Bernardina, tesoriere Luisa Zivelonghi, segretario Vanessa Lonardi, consiglieri Alessandro Pieropan, Christian Zocca, Elisabetta Ugolini, Gianluca Sega, Giuliana Ferrari, Marina Grigoli e Mauro Savoia.


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TAMBURELLO. La società biancazzurra è ormai un riferimento per i ragazzi del paese

Buon compleanno Sante Girelli Il Gsdt Arbizzano va a gonfie vele Buon compleanno Sante Girelli. Il presidente del Gruppo sportivo dilettantistico tamburello Arbizzano ha da poco spento 80 candeline. Sempre attivo, con mille impegni e una voglia di fare inesauribile: il numero uno del club biancazzurro è «il nostro punto di riferimento – sottolinea l’intera società -. Gli auguriamo di rimanere ancora a lungo al timone perché la sua presenza ci dà molta sicurezza. Siamo una bella famiglia». Girelli ha contribuito a fondare il Gsdt Arbizzano nel 1980 e, sin dall’inizio, è seduto sulla poltrona da presidente. Con lui alla guida, la realtà è cresciuta e si è ingrandita fino a conquistarsi un posto di rilievo nel mondo sportivo del paese. «Insegniamo agli atleti il valore delle regole, il rispetto e a stare insieme – continua il club -. Abbiamo anche un buon rapporto con i genitori: senza il loro aiuto sarebbe difficile andare avanti. Il nostro è un

ambiente sano, composto da volontari, dove ragazzi e ragazze si divertono e fanno amicizia». La società gioca e si allena nel campo sportivo di Arbizzano, in zona industriale, e può disporre di un vivaio completo da ogni punto di vista: dai pulcini (bambini dai 4 ai 10 anni) agli esordienti (10-12 anni), dai giovanissimi (12-14 anni) agli allievi (14-16 anni) e dagli juniores (16-18 anni a una formazione che

milita in serie C. In totale, il club biancazzurro conta una sessantina di tesserati. La stagione 2012 è stata ricca di soddisfazioni: le ragazze della categoria allieve sono arrivate terze ai tornei nazionali svoltisi in agosto ad Aldeno, la prima squadra ha terminato il campionato al secondo posto, giocandosi poi i playoff per andare in serie B, senza però riuscire nell’impresa, e un proprio tesserato, Enrico Vantini, ha

esordito nella Nazionale italiana giovanissimi in una competizione internazionale in Francia. «Alla stagione 2012 diamo un bel nove in pagella: siamo soddisfatti – fa sapere il club -. Ringraziamo i componenti della società, da primo all’ultimo, e tutti coloro che collaborano e danno una mano per aiutarci. Speriamo che ci aspetti un bel 2013: iscriveremo una nuova formazione in serie D e ci piacerebbe

TOUCH RUGBY. Verona primo in Italia, Dolcè ottavo Annata di grandi soddisfazioni per il touch rugby veronese, disciplina lanciata per la prima volta in Australia e Nuova Zelanda negli anni ‘60 e contraddistinta dalla mancanza di contatto fisico e sei tocchi per andare in meta. Il Verona Touch si è laureato campione italiano, vincendo le finali nazionali svoltesi sui campi del Rugby Colorno in provincia di Parma. Il Touch Rugby Dolcè ha conquistato l’ottavo posto finale. «Auspicavamo un risultato migliore ma nelle ultime gare ci ha traditi la stanchezza - spiega Stefano Dalle Vedove del sodalizio della Valdadige che pensa già alla quinta edizione del campionato italiano in programma nel 2013 -. Ci riproporremo il prossimo anno nella speranza di contare su nuovi giocatori dalla Valdadige e non. Ci complimentiamo con i cugini del Verona Touch Rugby che hanno meritato il titolo di campioni italiani. Un complimento particolare va a Laura Buscemi del Verona, prima donna in Italia, ad essere promossa arbitro di secondo livello dalla federazione arbitri europea». Grande gioia tra le fila del Verona Touch che ha vinto il tricolore. «Essere saliti sul primo gradino del podio in Italia ci rende soddisfatti ed orgogliosi per avere raccolto i frutti di un intero anno di lavoro e di una programmazione e preparazione curata sempre nei minimi particolari» - racconta Giordano Mascanzoni del Verona Touch che nella finalissima ha battuto i Bandiga. Il successo segue la medaglia di bronzo vinta da sette giocatori del Verona Touch con la maglia della nazionale italiana Senior Mixed al recente campionato europeo a Lancenigo nella trevigiana Villorba. Touch Rugby Dolcè e Verona Touch hanno festeggiato insieme, vincendo in novembre il torneo Novello Cup con una squadra per l’occasione ribattezzata Amarone Leaves. A conferma che nel 2013 il Touch Rugby scaligero si ripresenterà sulla scena italiana con nuove ambizioni di successo.

aumentare il numero dei ragazzi. La serie B? Sarebbe un sogno». Naturalmente, Nonno Gire (così viene chiamato il presidente Girelli dalla squadra femminile)sarà ancora in prima linea per incitare la propria società. «I nostri atleti, piccoli e grandi, regalano soddisfazioni ogni volta che si ritrovano sul campo per gli allenamenti – conclude la società -. E Sante è sempre lì, presente, a seguire e a

Sante Girelli

spronare quelli che per lui sono e rimarranno i suoi pargoli». Matteo Sambugaro

CALCIO A 7. Nasce il Cavalo Team A Cavalo nasce una nuova realtà sportiva dilettantistica. Si tratta di una compagine di calcio a sette, il Cavalo Team, che parteciperà al torneo provinciale organizzato dall’ente di promozione sportiva Csi (Centro sportivo italiano). La squadra è composta da 20 ragazzi tra i 19 e 40 anni quasi tutti residenti nelle frazione di Fumane. Alcuni atleti conoscono già il “mestiere”, avendo militato in squadre agonistiche, altri invece si avvicinano per la prima volta a tornei regolari. L’idea di creare una formazione calcistica è nata con l’intento di proporre nuove iniziative per il circolo di aggregazione “Il Punto” di Cavalo. «Nessuna velleità agonistica, l’importante è stare assieme e divertirsi giocando a calcio per passione condividendo momenti liberi dagli obblighi della vita quotidiana - afferma il presidente Diego Bianchi -. Finalmente abbiamo una struttura sportiva che ci può ospitare senza scendere nel capoluogo per allenamenti e partite: questo dà davvero grandi stimoli. Il nuovo campo da calcio lo sentiamo nostro proprio perchè l’abbiamo letteralmente costruito, con l’aiuto di tutti, la scorsa estate nella vecchia area sportiva ex campo da tamburello. Poterci giocare è una soddisfazione incredibile». Tra le fila della neonata squadra militano pure elementi esperti come Moreno Benetti e Amedeo Benetti: «Siamo onorati di avere in rosa due senatori del calcio dilettantistico – intervengono il capitano Davide Bianchi e il vicecapitano Davide Bertani -. I giocatori con una certa esperienza saranno le nostre guide, e avranno il compito di scandire i tempi degli allenamenti e di guidare i neofiti nella nuova avventura». L’iniziativa sportiva del circolo “Il Punto” non terminerà certo con l’esperienza calcistica ma proseguirà con nuove offerte indirizzate ai più giovani, previste per il prossimo anno: «Vogliamo dare continuità alla vita del nuovo centro sportivo che tanto abbiamo atteso – riprende Diego Bianchi -. Desideriamo che i nostri spazi vengano frequentati dai più giovani sia in forma organizzata che spontanea. Il circolo Il Punto non sarà solo sport: sarà pure attivo per l’organizzazione di attività ludiche e culturali».


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PATTINAGGIO ARTISTICO. Intanto il 22 dicembre è in programma il saggio di Natale

Fantasy Skate vuole confermarsi sia in Provincia che in Regione

E’ entrata nel vivo la stagione del Fantasy Skate, la società di pattinaggio artistico che promuove la pratica rotellistica in Valpolicella da una decina d’anni. Sabato 22 dicembre alle 20.30 è in programma il tradizionale saggio di Natale in programma nella tensostruttura di Ospedaletto di Pescantina. Archiviate le soddisfazioni agonistiche ed amatoriali dello scorso anno, il gruppo di pattinatori guidato dal tecnico federale Fihp Chiara Partelli si sta allenando nelle strutture dei Comuni di Pescantina e San Pietro in Cariano. La preparazione è finalizzata alla partecipazione alle finali regionale dei Giochi Giovanili Veneti e a quelle provinciali. «L’auspicio è che i nostri pattinatori e pattinatrici possano confermare sia a livello regionale che provinciale» -

spiega il presidente di Fantasy Giorgio Zambon. Grandi speranze sono riposte su altri pattinatori e pattinatrici tra cui Isacco Gamberoni campione regionale in carica nella specialità esercizi obbligatori e dai vicecampioni Samuele Fugolo/Sofia Albano nella categoria coppie artistico categoria Divisione Nazionale A. La stagione era iniziata con l'esibizione alla tradizionale sagra di San Michele a Arcè di Pescantina, dove una rappresentativa di atleti s’è esibita sotto gli sguardi di un pubblico numeroso. «L’invito del locale Comitato sagra conclude il presidente - è stato particolarmente gradito avendo dato modo di far conoscere le peculiarità e la bellezza del pattinaggio a rotelle a tanti giovani e a tante famiglie». Atteso sarà anche il tradizionale sag-

gio di Natale in programma nella tensostruttura di Ospedaletto di Pescantina sabato 22 dicembre alle 20.30. «Si esibiranno - conclude il presidente - tutti i pattinatori della società in coreografie singole, di coppia e di gruppo ideate dalle allenatrici Arianna Salazzari, Marta Pescarolo e Giorgia Prunas, oltre alla già menzionata Chiara Partelli. In questa occasione ci scambieremo i tradizionali auguri fra gli atleti e le loro famiglie, senza dimenticarsi di quanti collaboratori, dirigenti, sponsor e istituzioni si adoperano per permettere a tanti ragazzi e ragazze dai 5 anni in su di praticare una disciplina in cui l’Italia e il Veneto in particolare sono ai vertici mondiali ormai da tanti anni». Massimo Ugolini

33 ASD JUDO VALPOLICELLA Mese pieno di successi

Domenica 28 ottobre presso il Palazzetto dello Sport del Villaggio GE.TUR. di Lignano Sabbiadoro (UD), Valeria Ferrari, Judoka Veronese dell’ASD Judo Valpolicella, attualmente in forza al Centro Sportivo della Guardia di Finanza “Fiamme gialle”, si è laureata Campionessa Italiana Under 23, con una condotta di gara di altissimo livello (4 incontri vinti tutti per Ippon (KO). Valeria al primo incontro supera per Ippon di Tai Otoshi l’atleta ligure Eleonora Mirucci, al secondo la napoletana Assunta Palma. In semifinale si trova di fronte l’atleta della Lombardia Angela Della Corte. In finale Valeria trova la Toscana Linda Politi, atleta che conosce molto bene in quanto lo scorso anno è stata la diretta rivale per il posto in Nazionale Juniores. «L’incontro per Valeria si presenta subito difficile – racconta Anna Maria Fedrigo, presidente dell’ASD judo Valpolicella -. La Toscana parte subito all’attacco, anticipando Valeria. Al terzo minuto Valeria inizia ad essere più mobile: è lei ad imporre la propria direzione e a costringerla a recuperare la posizione. La proiezione viene valutata “Waza Ari” (1/2 di IPPON), Valeria continua l’azione nella lotta a terra fino ad immobilizzare l’avversaria con la schiena al suolo per 25 Sec., tempo necessario per ottenere l’Ippon, che gli consegna il Titolo di Campionessa Italiana Under 23 e la possibilità di partecipare con la squadra della Nazionale Italiana ai Campionati Europei U23, dal 16 al 18 novembre a Praga»…Ma i successi di Valeria non sono gli unici riscossi dall’ASD Judo Valpolicella: sabato 27 ottobre Riccardo De Luca era impegnato con la Nazionale Under 17 al Torneo di Liebnitz (AUT), dove si è classificato 7° con 5 incontri disputati. Riccardo dopo aver vinto i primi tre incontri con due Austriaci e un Tedesco, ha perso successivamente con l’Ungherese (poi vincitore della categoria) e con l’atleta Svizzero (giunto poi terzo). «La prestazione di Riccardo – afferma Fedrigo – è stata comunque buona, considerando anche il fatto che è la prima gara Internazionale nella nuova categoria di peso dei kg 73».


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L’ARGOMENTO

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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Natale, favola senza tempo

Il Natale, nella tradizione cristiana ricorda la nascita di Gesù Bambino. Nel passato i genitori, nei giorni che precedevano la festa, mentre allestivano il presepe, raccontavano ai bambini la nascita di Gesù come fosse una favola. Dal punto di vista psicologico il racconto dei natali di Gesù ha tutte le caratteristiche di una favola: i personaggi e gli eventi con il loro simbolismo sanno parlare al bambino che ascolta. Nella favola di Gesù Bambino c’è il Re cattivo che vuole ucciderlo (Erode), egli rappresenta le difficoltà che il bambino sta affrontando. A seconda della sua età il bambino ha dei “nemici” da combattere, interni o esterni a sé; gli insegnanti con le loro richieste scolastiche, i genitori con i loro divieti educativi, i compagni più o meno bulli, l’ansia e le paure

di cui non è totalmente cosciente. Ci sono i genitori che proteggono il Bambinello, Maria e

LA CURA DEI CAPELLI

Giuseppe, sono due figure rassicuranti. La mamma di Gesù è buona e giovane, rappresenta il mondo affettivo

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di cui il bambino ha bisogno per crescere, mentre la giovinezza la rende sempre presente. Giuseppe invece rappresenta la figura maschile, forte e saggia, protettiva in modo razionale (è lui che trova la grotta) rispettoso delle leggi (si mette in viaggio per adempiere ad un dovere civile del censimento). Nella grotta troviamo il bue e l’asinello due figure a rappresentare le parti più materiali e impulsive della personalità, sono miti e addomesticate, la presenza dei genitori aiuta il bambino a non averne paura, un domani saprà gestirle da solo. La grotta è protettiva, avvolgente, calda, i personaggi che la abitano sono la sua famiglia sono lì per proteggerlo. La stella cometa che illumina e indica la strada dal cielo assieme agli angeli simboleggiano l’aspetto spirituale, presente in ogni essere umano, che seguito ed ascoltato può illuminare il cammino della vita. I personaggi che popolano l’esterno della grotta - i pastori e i Re Magi rappresentano il sociale, ciò che il bambino deve affrontare fuori dalla famiglia, sono figure buone, portano doni. I doni simboleggiano l’amore verso gli altri, dare e ricevere amore dovrebbe essere il filo conduttore di tutta la vita futura del bambino. I Re Magi ricordano che la conoscenza e la saggezza possono aiutare il futuro adulto ad affrontare la vita. La storia di Gesù Bambino racconta una favola rassicurante e contemporanea. Il Natale, con la nascita di Gesù rappresenta, con il linguaggio psicologico delle sacre rappresentazioni la sfida che aspetta ogni bambino, in quanto individuo nuovo destinato a cambiare il mondo attorno a sé.

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI SCRUB PER UN CORPO NATALIZIO “La ricompensa per una cosa ben fatta è averla fatta.” (Emerson) Anche quest’anno siamo arrivati senza accorgerci alle porte delle feste natalizie e come tutti gli anni veniamo bombardati da messaggi promozionali che ci invitano alla corsa per scegliere i regali per le persone a noi più (o meno) care! Qui di seguito troverete il mio consiglio! Concentriamoci sul vero significato che ha per noi il Natale in modo da renderlo un momento veramente autentico. Potete cimentarvi a confezionare questo trattamento per il corpo che ognuna di noi usa abitualmente anche nella cura domiciliare. Si tratta di uno scrub per il corpo da usare una volta alla settimana per mantenere la pelle pulita e morbida. Gli ingredienti sono naturali e facili da trovare! INGREDIENTI: 1 pugno di sale fino 1 pugno di zucchero di canna 1 cucchiaino di olio di germe di grano 1 cucchiaino di olio di jojoba 10 gocce di olio essenziale di limone 10 gocce di olio essenziale di arancio amaro PREPARAZIONE: Metti il sale e lo zucchero in una ciotola. Poi aggiungi gli oli e mescola bene il tutto. Versa il composto in un vaso e sigilla bene. Per rendere la confezione ancora più bella puoi scrivere a mano su un bigliettino le modalità di utilizzo. USO: Spalmare sulle parti più ruvide del corpo massaggiando bene dal basso verso l’alto. Lasciare in posa qualche minuto e risciacquare abbondantemente. Per un risultato più duraturo immergersi dopo il massaggio nella vasca con acqua calda (non bollente) per circa 20 minuti. Il sale e lo zucchero esfoliano la pelle, l'olio di jojoba e l'olio di germe di grano la nutrono. Gli oli essenziali di arancio amaro e limone possiedono proprietà depurative e migliorano la circolazione. Ecco confezionato un perfetto regalo. Potete fare più confezioni, magari personalizzandole. In questo modo sarete certi che chi la riceverà avrà la certezza che avete pensato a lui o lei, che il regalo non è stato una scelta dell’ultimo momento o improvvisata poiché avrete impiegato un po’ del vostro tempo e della vostra creatività per donare relax e benessere! Colgo l’occasione per augurare a tutti voi un sereno Natale. Prossimo appuntamento al 2013. Namastè!

L’angolo di Francesca

di Francesca Galvani

PANDORO IN BELLA VISTA INGREDIENTI 1 pandoro da 1kg 120 gr. di cioccolato fondente 40 gr. di burro 120 gr. di panna fresca 1 confezione di alchechengi (durante le festività si trovano facilmente nei supermercati) Zucchero a velo a piacere PROCEDIMENTO Scaldare la panna con il burro. Una volta raggiunto il bollore spegnere il fuoco e aggiungere il cioccolato spezzettato. Mescolare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Far raffreddare. Tagliare a metà il pandoro (verrà utilizzata solo la parte inferiore). Scavare dei fori nel pandoro. Appena la crema sarà abbastanza consistente metterla nella sac a poche e farcire gli incavi formati. Appoggiare su questi gli alchechengi, dei quali avrete diviso le foglioline girandole verso l’alto. Tenere in frigo e spolverizzare di zucchero a velo prima di servire. Buon appetito e buone feste!


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INTERVISTA / RAFFAELLA TOMMASI

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DONNE DELLA VALPOLICELLA

Il nuovo e-book Una cena magica che parla al cuore nell’oasi del relax E’ un sogno avverato per Raffaella Tommasi il suo “Un giorno apri un cassetto…”, un e-book che è possibile trovare sul portale di Amazon. Protagonisti sono sentimenti, tenerezze e speranze degli autori, future mamme e papà che hanno condiviso i percorsi premaman proposti da qualche anno alle Terme di villa Quaranta da Raffaella, ostetrica da ben 50 anni. “Un giorno apri un cassetto…”, 175 pagine di emozioni racchiuse in tante lettere scritte da 43 mamme e 20 papà ai propri bambini ancora in grembo, ha già conquistato il cuore di genitori, nonne e nonni che lo hanno definito un prezioso libro da regalare. Prezioso come l’esperienza di una vita di cui Raffaella ha fatto tesoro. Raffaella, come nasce questo libro? «Questo libro è frutto di un metodo che io stesso ho voluto proporre durante i miei corsi pre-parto, durante i quali ho deciso di non parlare del parto in sé, ma piuttosto di lasciare spazio alle emozioni, ai sentimenti, allo sfogo delle paure e delle tensioni che inevitabilmente fanno parte di un’imminente nascita. E’ nata così la mia scrittura di gruppo: “Un giorno apri un cassetto…” – dico alle mie “panzerotte”, come le chiamo io affettuosamente – e trovi una lettera che ti ha scritto tua madre mentre ti aspettava: ora scrivila al tuo bambino”. Gli occhi diventano lucidi, la mano inizia a scorrere sul foglio grazie ad alcuni spunti che io stessa propongo. Ed ecco che si scoprono tanti mondi, ognuno con la propria storia. Quest’esperienza, che propongo da tre anni, mi

ha trasmesso talmente tanto da incitarmi a raccogliere tutte queste lettere in un libro che mi sta regalando altrettante soddisfazioni». Perchè un e-book? «Le case sono sempre più piccole e l’ambiente ha bisogno immenso di essere salvaguardato…e poi i destinatari, i bimbi di oggi, i giovani del domani e i genitori del futuro, saranno supertecnologici e i libri li leggeranno così!». Cosa le ha trasmesso questa nuova esperienza? «Da 50 anni ogni giorno imparo molto dalle donne: ho trascorso anni in reparto, anni in un consultorio familiare, un periodo in Olanda, ho parlato ai giovani nei corsi di educazione sessuale nelle scuole…ogni ora del mio lavoro mi ha dato tanto e quest’esperienza non è altro che il simbolo del mio metodo di lavoro: il pensiero positivo. Ho anche scoperto un universo che non conoscevo però: quello maschile. Non ho mai lavorato con i futuri papà, ma, spinta dalla mamme, due anni fa mi sono avvicinata anche a loro: ho conosciuto uomini sensibili, forti, di poche parole, fragili, profondi e riflessivi, tutti accomunati da un grande bisogno di esternare i propri sentimenti e di essere accompagnati, tanto come le proprie compagne, in questo viaggio che è la nascita del proprio figlio». Queste lettere sono la testimonianza di com’è cambiato l’approccio alla nascita negli ultimi decenni… «Grazie alla mia lunga esperienza posso confermare che sono cambiante tante cose, la coppia, la famiglia, l’età e la motivazione per cui si decide di mettere al mondo un figlio. E’ anche cambiato il tipo di sofferenza legata alla nascita: un tempo sofferenza significava alto tasso di mortalità, oggi la sofferenza maggiore è data dalla difficoltà nel conciliare figli e lavoro. I genitori d’oggi soffrono più di quanto si possa immaginare per riuscire mettere insieme famiglia e lavoro…e poi li chiamano bamboccioni!». Con “Un giorno apri un cassetto…” vuole parlare anche ai giovani. «I giovani hanno un cuore colmo di sentimenti e il loro bisogno di leggere queste cose è enorme. A mio avviso se tutti gli adolescenti in lotta con il mondo e arrabbiati con la vita trovassero una lettera scritta dai propri genitori durante la gravidanza, leggendo quegli stessi sentimenti che hanno accompagnato la loro attesa, tanti dubbi si scioglierebbero e tutto si dipingerebbe di un altro colore». Silvia Accordini

Raffaella Tommasi accanto al presidente Napolitano che nel 2007 l’ha premiata per il suoi 50 anni di lavoro con le donne e per le donne

Giochi di luci colorate e scintillanti cascate che si sposano alla magia creata da specchi d’acqua e angoli incantevoli: questo lo scenario che ha incorniciato una serata davvero speciale, vissuta dalle Donne della Valpolicella. Mercoledì 21 novembre l’associazione femminile attiva da decenni sul territorio valpolicellese ha visto riunite le oltre 80 socie, ad Aquardens, le Terme della Valpolicella a Santa Lucia di Pescantina. La serata si è aperta all’insegna di un ricco aperitivo al quale è seguita la visita guidata al Centro termale – secondo per importanza in Europa -. La cena, a cui ha preso parte anche Enrico Ghinato, Presidente di Aquardens, che ha portato il suo saluto a tutte le socie presenti, è stata il coronamento di una serata all’altezza di un’associazione come quella delle Donne della Valpolicella, che hanno potuto trascorrere alcune ore all’insegna dell’allegria e della condivisione in uno dei luoghi del relax e del benessere più esclusivi degli ultimi tempi. Il tutto sotto l’attenta e precisa regia dell’instancabile presidente del gruppo, Bruna Pavesi Castelli, che ha seguito non solo l’orga-

nizzazione dell’evento, ma anche l’intero suo evolversi. Il prossimo appuntamento che vedrà protagoniste le Donne della Valpolicella, è previsto per la serata di mer-

coledì 19 dicembre: un evento dedicato alle festività e allo scambio d’auguri, in cui non mancheranno di certo le sorprese. Rosanna Pancaldi

Bruna Pavesi con Enrico Ghinato


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Tutto Natale LE CURIOSITÀ DEL NATALE IN EUROPA

In Polonia… le feste natalizie iniziano con l'apparizione della prima stella la sera della vigilia. I bambini spiano il cielo e appena appare il primo brillio tutti si mettono a tavola. Prima di cominciare a mangiare si fa circolare una sottile fetta di pane azzimo raffigurante le immagini di Maria, Giuseppe e di Gesù Bambino, e ognuno ne prende un pezzetto – dandone un pò anche agli animali domestici. La tavola é sempre festosamente apparecchiata, ma sotto la tovaglia c'é sempre un sottile strato di paglia, per ricordare a tutti che Gesù é nato in una stalla. C'è l'usanza che i bambini debbano tirare le pagliuzze e chi prenderà la più lunga avrà lunga vita. Un tempo le ragazze usavano mettere il pettine sotto il cuscino la notte di Natale: colui che in sogno le avrebbe pettinate ne sarebbe diventato il futuro sposo. In Svezia… i festeggiamenti del Natale cominciano la notte di S.Lucia cucinando panini e biscotti allo zenzero. La mattina dopo le bambine più piccole si vestono da Santa Lucia con un lungo vestito bianco e una cintura rossa e i bambini in camicia bianca, per raffigurare le stelle, quindi portano su un vassoio caffé caldo, panini e il famoso Julbock, il caprone di Natale, legato con fili rossi, al resto della famiglia ancora a letto. La vigilia di Natale i contadini ripongono i loro attrezzi e ogni componente della famiglia ha una piramide di pane, biscotti, e frutta e si intinge il pane d'orzo nel liquido bollente di cottura del prosciutto natalizio. In Scandinavia si apparecchia la tavola con un posto in più per il primo che capiti davanti alla porta che, per l'occasione, resta aperta. Il banchetto della vigilia é composto da piatti di pesce secco, prosciutto, riso al latte, vino caldo o birra zuccherata. Per ricordare che i primi ad accogliere il messaggio degli angeli furono i pastori, gruppi di ragazzi usano vestirsi da pastori e vanno di casa in casa augurando God Jul!

Come apparecchiare la tavola L'importante è non eccedere e non cadere nella stravaganza e soprattutto disporre con eleganza e semplicità tutti gli elementi. Mantenere un tema o un accostamento di colori è fondamentale. La tavola di Natale deve essere vestita con i colori della tradizione: verde, rosso, oro, argento e bianco. La tradizione più consolidata vuole la tovaglia rossa, ma per chi non vuole tradire i canoni e distinguersi con piatti raffinati, di certo non può usare lo stesso colore della tovaglia per gli altri accessori: sarà necessario accompagnare la tovaglia con sottopiatti color oro e piatti in ceramica o porcellana bianca. In alternativa si può optare per una tovaglia bianca e abbinarla a sottopiatti oro, servizio di ceramica bianca e bicchieri in cristallo. Altri dettagli della tavola rossi oppure verdi. In ogni caso è preferibile la tovaglia a tinta unita, perché dà modo di aggiungere qualche altro particolare che farà la differenza: ad esempio tovaglioli in contrasto legati con un nastrino dorato o

argentato nel quale incastrare una decorazione come un pezzetto di ramo di abete e una piccola pallina dell’albero. Anche le posate possono essere legate con nastri colorati, mentre si possono creare piccoli segnaposto di caramelle di zucchero e cartoncini e scegliere candele bianche e color oro da cingere con fiocchi rossi…Tutto questo facendo attenzione a non sovraccaricare la tavola e sistemando le decorazioni in pochi punti importanti (si può ad esempio "giocare" con le candele e i fiori freschi e colorati messi al centro oppure divisi in due parti). Ogni bevanda va servita in una caraffa (nel caso del vino versarlo, poco prima di iniziare a mangiare, in un decanter di cristallo. Parola d’ordine: non riempire l’ambiente con profumi o incensi dall’odore forte: disturberebbero i profumi delle pietanze. A seconda dell'ordine delle posate disponetele sulla tavola tenendo conto che la regola è quella di utilizzare le posate più esterne al piatto e man mano "scalare". Se il menù prevede numerose portate, aggiungete in seguito quelle mancanti in modo che gli ospiti non si trovino in imbarazzo e che la tavola resti semplice ma fine. Data l'occasione, potreste utilizzare un set di posate in acciaio inox, che si abbina con qualsiasi colore abbiate deciso di utilizzare. Infine i bicchieri: in base a quanti vini servite verranno disposti i bicchieri. Funziona come con le posate: mettete i necessari (calici dell’acqua e del vino). Se ne servono altri, li aggiungerete…Disponeteli in modo fantasioso ma mai allineati uno a lato dell'altro a creare quasi un "muro".

Cosa mi metto? Ecco per voi qualche piccolo suggerimento su come vestirvi il giorno di Natale. Un capo intramontabile è certamente il tubino nero, che nel corso degli anni è diventato un vero e proprio must. Molte di noi ce l’hanno già nell’armadio, ma per quelle che ancora ne sono sprovviste ecco alcuni suggerimenti e curiosità. Sapevate che, secondo una ricerca, scovare il tubino nero è un'impresa durissima? Ci si impiega circa 30 ore e ben 5 giorni di giri per i negozi e per provare! Ma c'è un modo per trovare quello giusto e senza perdere tutto questo tempo, basta seguire alcuni consigli sulla base del nostro fisico. SIAMO PIATTE - Se il nostro problema sono le curve focalizziamoci su un modello che abbia un taglio sotto il seno SIAMO BASSINE - Il nostro tubino nero non deve mai scendere oltre il ginocchio; un modello monospalla è l'ideale per slanciarci un po' ABBIAMO BELLE GAMBE - Per esaltarle cercate un Little Black Dress (tubino nero) che abbia delle frange sull'orlo, tipo charleston ROTOLINI - Se non siamo precisamente magrissime evitiamo i tessuti lisci e scegliamo invece delle ruches che mascherano di più SEXY - Il nostro scopo è la sensualità? Scegliamo un tubino super aderente che scopra le spalle. Completiamo il nostro tubino con una scarpetta rossa a tacco altro, collana e orecchini in tinta oro o argento e il gioco è fatto. Buon Natale a tutte!

L’ALBERO PIÙ GRANDE DEL MONDO Il 7 dicembre 2011 grazie ad un sistema ad alta tecnologia telematica, Papa Benedetto XVI, ha acceso l’albero di Natale più grande del mondo, che si trova nella cittadina umbra di Gubbio, sfiorando un tablet Sony direttamente dal suo appartamento in Vaticano. Attraverso la rete Internet e il web server BTicino, è stata fornita corrente elettrica all’impianto dell’albero, disegnato sul versante del Monte Ingino, che domina Gubbio. L’albero, che viene realizzato dal 1981, è alto 750 metri e largo 450. Dal 1991 l’albero di Gubbio è entrato nel Guinness dei Primati e non è difficile capire il perchè: sono serviti 300 punti luce per la sagoma, oltre 400 lampade di grandi dimensioni per l’interno, 7500 metri di cavi e 1350 prese e spine per le connessioni che veicolano i 35 chilowatt di corrente elettrica. Basti pensare che solo la stella cometa è disegnata da 250 luci e si sviluppa su una superficie di 1000 metri quadrati… Alla faccia della crisi!


Cultura

RUBRICHE

LETTO

PER VOI

Dicembre 2012

a cura di Lino Venturini

Il Mese

Fulvio Ervas, Se ti abbraccio non avere paura, Marcos y Marcos, 2012, 319 p., 17,00€.

“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima”. E’ l’incipit del libro che vi presento questo mese, una lettura diversa e leggera, forse, per un argomento complesso, ma che emotivamente ha molto da insegnare. “Andrea è affetto da autismo”, il medico aveva emesso il suo verdetto. Da allora il padre, Franco, diventa il cavaliere che combatte al fianco del figlio e non si arrende. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie tradizionali e sperimentali, ora partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta, con nella mente le ultime strofe di una poesia scritta sulla parete di un ospedale per bambini: “D’accordo malattia, questa notte fammi soffrire e se vuoi anche domani e dopodomani. Un mese, un anno, divertiti un po’ ma per sempre, per sempre no”. Nell’estate del 2010 Franco Antonello e il figlio Andrea raggiungono Miami dove noleggiano una moto Harley Davidson e in tre mesi tagliano l’America e l’America centrale per arrivare sulla costa atlantica del Brasile. Non ci sono prenotazioni. Ogni giorno si dorme in un posto diverso. Ogni giorno si conoscono nuove persone. Andrea per conoscerle tocca loro la pancia, le abbraccia. E’ una sua abitudine. Anni prima, papà e mamma si erano inventati delle magliette su cui avevano scritto: “Se ti abbraccio non aver paura”, un avvertimento per non creare apprensione nelle persone che il figlio aveva prescelto e che sarebbe poi diventato il titolo del romanzo scritto da Fulvio Ervas che per oltre un anno ha raccolto tutti i ricordi della vacanza. Una storia vera che può aiutare ad affrontare con coraggio le prove che la vita pone sul nostro cammino. Resta un po’ di amarezza per il pensiero conclusivo di Franco: “ Io e la mamma di Andrea un giorno ce ne andremo e Andrea rimarrà da solo per almeno una trentina d’anni… con la possibilità che trascini la sua esistenza senza relazioni vere, senza affetti veri, immerso in una solitudine che andrà a sommarsi alla sua… Anch’io penso alla morte. Non è mica una cosa triste, per quanto mi riguarda, ho avuto una vita piena: lavoro, viaggi, amore, amici, soddisfazioni, avventure e disavventure. Sono pronto a tutto. Però penso a lui…”

37 IL PUNTO

A Novembre il freddo comincia a pungere: “Per i Santi manicotto e guanti” oppure “ Per tutti i Santi fuori il mantello e i guanti”. La festa di Ognissanti, che cade il primo del mese, è un giorno importante per le previsioni meteorologiche: “Se il giorno di Ognissanti il sole ci sta, un buon inverno va”, ma è meglio che piova nei giorni seguenti: “Novembre piovoso, campo fruttuoso”. La festa di Ognissanti risale alla fine del secolo VIII quando i vescovi di Francia la istituirono in sostituzione del Capodanno celtico che cominciava all’inizio di Novembre. Ci vollero diversi secoli perché la festa si diffondesse in tutta Europa e soltanto nel 1475 papa Sisto IV la rese obbligatoria per la Chiesa universale. Del capodanno celtico, la più celebre usanza sopravvissuta è la notte di Hallow’en durante la quale i ragazzi si mascherano da scheletri e fantasmi per mimare il ritorno dei morti sulla terra e, girando di casa in casa, chiedono piccoli tributi per evitare alle persone brutti scherzi. I Celti festeggiavano il loro Capodanno fra canti e libagioni perché erano convinti che in quelle ore i morti ritornassero sulla terra ed entrassero in comunione con loro. Per cristianizzare l’usanza, la Chiesa franca istituì non soltanto la festa di Ognissanti ma anche nel 908, la commemorazione dei defunti. Ancora oggi è diffusa in alcune regioni d’Italia la credenza che i morti ritornino a casa una volta all’anno. In Veneto, come nel Friuli, il “piatto dei morti” in cucina o il bicchiere di acqua posto sul “bufeto” della camera dove sono morti i genitori ha un valore simbolico preciso, come i fiori e le candele accese sulle tombe: significa che si crede nella loro vita ultraterrena. Un tempo le vie rimanevano deserte perché si diceva che i defunti lasciassero in gruppo il cimitero e si recassero in paese. Per questo motivo si seppellivano i morti con gli abiti della festa, perché in questo giorno potessero fare bella figura. La stessa credenza si trova anche in Sicilia. L’11 novembre si ricorda “L’estate di San Martino che dura tre giorni e un pochino”. Una volta la festa era popolare perché fare San Martino voleva dire traslocare. In quel periodo, infatti, scadevano i contratti agrari e si cambiava tradizionalmente casa: “Per San Martino, manda via il contadino”.

Scriveva il sociologo statunitense Leon Festinger: “ Quasi tutti sono allenati a manipolare i fatti per restare in equilibrio, ossia per proteggere la propria identità e i propri valori dalle minacce provenienti dall’esperienza”. E, per i propri interessi, si arriva anche a manipolare i fatti a danno del bene comune. Non voglio ora parlare della giustizia penale, dai due pesi e due misure, e di quella civile, un vero handicap per i cittadini e gli investimenti esteri; né della cura letale del governo Monti perché di sola austerità si muore; né della crescente povertà dovuta non solo alla mostruosa voracità del fisco, ma anche alla comparsa di tutta una serie di spese come quella del cellulare, di internet, dei parcheggi, dei ticket sanitari e abbonamenti tv: tutte spese inesistenti una ventina d’anni fa; né dell’evasione fiscale effetto anche delle politiche spogliatrici dei governi; né del fatto che quando lo Stato o un Comune cambia le regole del gioco fiscale in corso non è solamente scorretto, ma ladro; né della nuova IMU che saccheggerà le già depauperate tredicesime; né del fallimento e dei danni provocati dell’economia corporativa sindacalizzata e pasticciata a partire dalla fine degli anni settanta; né dello sperpero del denaro pubblico che vede come protagonisti organi dello Stato ed Enti territoriali con dipendenti pubblici e parapubblici in sovrannumero, con posti e stipendi garantiti retribuiti ma spesso improduttivi; né della Corte dei Conti che ha restituito ai giudici (sempre loro!) gli adeguamenti automatici retributivi che invece sono stati tolti ai pensionati; né della scuola o della sanità; né del menzognero insegnamento che “Lo Stato siamo noi” mentre siamo due realtà diverse, distinte e, addirittura, contrapposte. Da tanto stiamo osservando con occhio diffidente questa degenerata e disperata umanità pagana, questo lassismo morale in attesa del peggio. No, mi e vi chiedo, in nome di che cosa un giovane dovrebbe oggi rinunciare all’utopia del nuovo eden fatto di sesso, denaro, consumo e potere fatto balenare dalla grande stampa italiana ed estera al servizio dell’oligarchia che governa il mondo? In nome di quale morale, di quali valori e di quale futuro? “Abbiamo dimenticato Dio: questo è il vero male, il resto è solo conseguenza” scriveva A. Solzenicyn, davanti ai gulag e al fallimento del materialismo storico e dell’esistenzialismo ateo. Manipolare la realtà non serve: la storia s’incaricherà di mettere le cose a posto!

CLINICA PEDERZOLI

Mal di schiena: mai abbassare la guardia Il mal di schiena cronico o “chronic low back pain” rappresenta una delle più frequenti patologie della nostra società visto che affligge circa un terzo della popolazione influenzando negativamente la qualità della vita. Perdita di giorni lavorativi ed un impatto negativo sul tempo libero non sono i soli “effetti collaterali” di questo disturbo: esso, infatti, grava pesantemente anche sul Sistema sanitario nazionale per gli elevati costi conseguenti all’alto numero di prestazioni diagnostiche richieste e ai trattamenti tera-

peutici. Dal punto di vista medico la patologia costituisce un problema frequente e complesso nell’ambito sia della medicina generale che di quella specialistica. E malgrado l’ampia disponibilità di metodiche diagnostiche e terapeutiche, molti pazienti ne soffrono per anni. Per questo il mal di schiena cronico si conferma una malattia su cui non si può mai “abbassare la guardia”. Ed è quanto hanno fatto gli specialisti riunitisi il 9 novembre scorso a Peschiera del Garda per il convegno “Il mal di schiena

cronico – percorsi diagnostici e terapeutici” organizzato dall’Unità Operativa di Neurologia della Casa di Cura “Dott. Pederzoli” in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Neurologiche, Neuropsicologiche, Morfologiche e Motorie dell’ Università di Verona. Obiettivo dell’appuntamento scientifico, nel quale sono stati presentati numerosi casi clinici, è stato quello di fornire un aggiornamento sullo stato attuale di conoscenze in merito alla malattia, soffermandosi in particolare sulla sua fisiopatologia, gli

aspetti clinici, l’impatto epidemiologico, la diagnostica radiologica e neurofisiologica e le varie possibilità terapeutiche. Si sono voluti inoltre analizzare i vari approcci terapeutici: da quello specialistico o dell’ambulatorio di Medicina generale al vasto panorama di terapie fisiche, dalla riabilitazione alle soluzioni chirurgiche. Per raggiungere tali obiettivi, l’attività formativa ha coinvolto sia i docenti, sia i Medici di Medicina Generale (MMG) che i Medici Specialisti, delle varie discipline, che solitamente si

trovano a dover gestire il mal di schiena cronico tra Medicina del Territorio e Medicina Specialistica.

Casa di Cura Polispecialistica “Dott Pederzoli” Peschiera del Garda Centralino 045 644 91 11 www.cdcpederzoli.it pubbliredazionale


R ubriche

RUBRICHE

Dicembre 2012

38 di Giancarlo Peretti

Poesie

In un momento in cui fervono campionati di calcio e coppe, diamo spazio ad Emanuele Fila, per raccontarci di questo bel gioco: “Il calcio”. Nell’imminenza delle festività dicembrine riviviamo la Santa dei bambini della nostra generazione attraverso nostalgici ricordi dialettali di Franca Composta, da Negrar: “Santa Lussia”. Ancora in lingua dialettale, Guardini Franca, di Fane, ci parla di uno stranio Natale appreso da sua madre Maria Mignoli: “Vigilia de Nadal”. Tanti auguri a tutti.

IL CALCIO Il calcio é la nostra vita una passione infinita, formata da vittorie e delusioni in un campo che ci regala solo emozioni. L'avversario che avanza e il fiato che ci manca, la tensione alle stelle e il sudore sulla pelle. Sensazioni racchiuse in un rettangolo di terra e sassi con giocatori e compagni alti e bassi, in una serata d'estate senza falli e sforbiciate. Un goal mancato in un momento sbagliato, un'occasione sciupata in una partita addormentata.

SANTA LUSSIA Santa Lussia anca stano l’è arivà con on cargo de doni par i buteleti piassè boni. Mama che belo la matina, sula tola, rento en te on piato, du ma proprio du cioccolatini, do naranse, na carobola o qualche castagna, ma par i piassè siori ‘na bela steca de mandorlato, farina, mandole, ovi e su caro; che gusto, che bontà da magnarlo tuto a volontà! I buteleti nela note i resta con i oci spalanchè fermi nel leto de pena, sensa fiatar parchè Santa Lussia la ghea da passar. Ala matina che festa en cusina e fora dala contrà par veder cossa l’à portà la Santa che tanto s’à aspetà. Bambole de pessa con i oci de cao, machinete, trombete, ruspete, roba da buteleti. Adesso semo nel’era moderna ma quanti ricordi, quanta nostalgia nel giorno più belo che ghe sia rento ne la memoria mia. FRANCA COMPOSTA

Questo é il significato del calcio. Più di un gioco fra compagni ed amici, VIGILIA DE NADAL ma di una vita ricca di sacrifici. L’era nà note freda, vigilia de Nadal, la mama del disperso la se sentiva mal. EMANUELE FILA Malada de dolor la stava sul senton, posada con la testa su un grosso foreton. La se voltava a stento e spesso l’ansimava, e po gurdando en alto forte la sospirava; la ciamava so fiol, el so Gigeto perché el vegnese lì en fianco del so leto. A poco a poco la savea endormensà den sono pien de sguisi, e po la sa ensognà. La sa ensognà che Gigi l’è comparido lì e belo, san, felice el gà parlà così: o mama o mia mamina non pianser più così fame na caresina, brava, così, così. Mama se te savese come me trovo ben, mama te ridarese strensendome al to sen. Tra i monti più slusenti me trovo sul pì bel, là tuti iè contenti mama me trovo en ciel. L’è tanto, tanto grande che non se pol pensar, e tuto en torno espande de ogni slusor un mar. Tra nuvolete d’angeli, tra un bianco splendor, del ciel l’è un gran tesor el trono del Signor. San Piero el portinar, con tuti tanto bon, quando el ne vol parlar el par en sudension. O mama senti questa, ghè en posto arente a mi per quando al ciel con festa, te vegnarè anca ti. E lè sparido via dopo averla basà. El pianto, in allegria, la mama la cambià Insegnata da mia mamma (Mignolli Maria). GUARDINI FRANCA - FANE


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Dicembre 2012

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L’urologo Risponde A cura del Dott. Giuseppe Pecoraro - Direttore U.O. di Urologia ULSS 22 - e-mail: gpecoraro@ulss22.ven,it - www.urologiaveronese.it

Caro dottor Pecoraro, le scrivo non solo a nome mio, ma di tante altre pazienti che ho conosciuto frequentando il suo reparto e che sono riuscite, grazie alla vostra professionalità, a risolvere il problema dell’incontinenza. Ma ancora, così come è successo con me, tante donne e anche uomini cercano di non affrontare questa malattia. Forse qualche spiegazione in più da parte sua su L’Altro Giornale potrebbe aiutare a spingere le persone indecise ad affrontare e risolvere questo fastidioso problema (anche io lo ero e lei è riuscito fortunatamente a convincermi). AL Sommacampagna L’incontinenza urinaria viene definita come perdita involontaria di urina. Interessa prevalentemente le donne, ma non solo,e aumenta con l’aumentare dell’età specie a partire dai 35 anni. La reale incidenza non può essere stimata perché ancora molte donne, ma anche uomini, non lo fanno presente al medico o per imbarazzo, o per la convinzione che si tratta di un fenomeno parafisiologico (normale) legato all’età, e/o in ultimo per la scarsa conoscenza delle possibili terapie. A questo proposito nei reparti da me diretti di Isola della Scala e Bussolengo adottiamo tecniche di avanguardia sia per efficacia che per la mininvasività. La paziente potrà risolvere questo fastidioso problema senza alcuna cicatrice deturpante. Non solo ma l’ospedalizzazione è ormai ridotta a 1 massimo 2 giorni. E i risultati sono strabilianti. Abbiamo affrontato anche il problema dell’incontinenza urinaria maschile che è sempre più in aumento. Grazie a una tecnica innovativa che noi abbiamo imparato qualche anno fa, direttamente dal suo inventore che lavora a Monaco di Baviera, riusciamo risolvere questo problema anche nei maschi. Siamo diventati per questo un centro di riferimento sia per i pazienti che per i tanti urologi che ospitiamo per insegnare loro questa tecnica. Siamo uno dei pochi centri Italiani riconosciuti dalla FINCO (Federazione Italiani Incontinenti). Accanto alla terapia chirurgica vi è anche un supporto farmacologico e riabilitativo per cui la risposta terapeutica può essere data a tutte le forme di incontinenza. Ovviamente la soluzione dell’incontinenza oltre a determinare un beneficio sulla salute della persona, ha anche un beneficio economico per la collettività non indifferente, basti pensare al risparmio sui pannolini ma anche a tutti quei farmaci che bisogna usare per le conseguenze che crea l’incontinenza urinaria. E’ stato calcolato che la spesa per una donna di 65 anni affetta da incontinenza urinaria non trattata è negli USA di 3.565 dollari all’anno, mentre la spesa per il presidio da usare e risolvere il problema definitivamente è di appena 350 euro.



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