L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO 1986 - 2016 www.laltrogiornale.net ANNO XXXI - N.2 - FEBBRAIO 2016 - Stampato il 22/02/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744
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Ahi SeRVA itAliA...
ARCO
linO VentuRini “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” (Dante, Purgatorio, canto VI) Ahi, serva Italia, non più signora di popoli ma nido di corruzione e d’incapacità. Sono passati quattro anni da quel 15 febbraio del 2012, da quando dalla petroliera Enrica Lexie, sulla quale erano in servizio anti pirateria i due militari del battaglione San Marco Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, partirono dei colpi di avvertimento verso il peschereccio St. Antony. Un caso che è stato creato e strumentalizzato dallo stato del Kerala in vista delle elezioni: un’occasione ghiotta per mostrare il pugno duro e vincere la tornata elettorale. Dopo quattro anni, infatti, l’India non è ancora riuscita a rinviare a giudizio i due italiani. Molte sono le circostanze che non quadrano: la collocazione oraria dell’incidente, la posizione delle due imbarcazioni, la velocità di navigazione, la durata dello scontro a fuoco, la direzione dei colpi sparati e, soprattutto, la perizia balistica. Non è di questo che vogliamo parlare – ormai gli errori sono stati fatti – ma del dilettantismo di chi è preposto a governare. Intanto la procedura arbitrale tra Italia e India in corso all’Aja non terminerà prima dell’agosto 2018. In quella sede saranno discussi gli elementi di merito nel processo ai due marò, e non la questione d’innocenza dei due marò. Probabilmente su questa non indagherà nessuno perché il tribunale di Amburgo si limiterà alla controversia sul diritto internazionale. Si arriverà a un accordo che lascerà su questa vicenda un’ombra cupa e colpevolista. L’arbitrato servirà per coprire i guai che hanno combinato, in quattro anni, gli indiani per interesse e gli italiani per pusillanimità e incapacità di chi è alla guida del nostro paese: uno spaccato preciso dell’Italia di questi ultimi anni e della crisi che stiamo vivendo. E' una crisi non solo economica, ma più di valori e di ideali svenduti. Vogliamo parlare della figuraccia e della zuffa per accaparrarsi i Rolex regalati dagli emiri sauditi? O della decisione di coprire le sculture romane del Campidoglio in occasione della visita del presidente iraniano? Un atto di stupida sudditanza, nemmeno richiesta, che ha fatto il comico giro del mondo, e mancanza di rispetto di sé e della cultura italiana. Un gesto di prostituzione culturale e morale che contraddice perfino la saggezza popolare che afferma “A Roma fai come i romani”. Viviamo tempi di basso impero, con i barbari alle porte, in attesa del disfacimento. Il cappio è già al collo e basta solo una piccola spinta allo sgabello. Avrà mai l’Italia il coraggio e la forza di girare questa triste pagina di storia?
una decisione per... la vita Arco è il primo comune trentino a rendere operativa la possibilità di inserire nella Carta d’identità il consenso o il diniego alla donazione di organi o tessuti in caso di morte. Il nuovo servizio è operativo dai primi giorni di febbraio. «Abbiamo voluto questo nuovo servizio perché è un segno di solidarietà e civiltà – ha detto l'assessore alla comunicazione del comune di Arco, Marialuisa Tavernini – e spesso è l'unica possibilità di sopravvivenza per tante persone o la garanzia di una qualità di vita migliore». La
dichiarazione di dissenso o diniego alla donazione degli organi sarà registrata dal personale dell’anagrafe e inviata alla banca dati unica del Sistema informativo trapianti (SIT), consultabile 24 ore su 24 dai centri per i trapianti. La volontà potrà essere modificata in qualsiasi momento, nelle Apss, negli ambulatori dei medici di base, ai Centri regionali per i trapianti oppure in Comune, al successivo rinnovo della carta d’identità. Pagina 18
Casa di cura Pederzoli L'Unità di Endocrino-chirurgia è uno dei servizi strategici della Casa di cura Pederzoli di Peschiera, definita “Centro di riferimento di chirurgia della tiroide” dal Club delle Uec, l’associazione che riunisce le Unità di Endocrino-chirurgia delle strutture ospedaliere italiane. Per ottenere il titolo di eccellenza sono stati valutati diversi requisiti come la quantità degli interventi chirurgici effettuati (circa 100 all’anno per la Pederzoli), le condizioni strutturali e organizzative, la qualità della prestazione sanitaria e i risultati, misurati anche attraverso il tasso di complicanze postoperatorie. Un riconoscimento a cui ha puntato, ottenendolo, il dottor Andrea Casaril, da otto anni responsabile del servizio di Endocrino-chirurgia alla Pederzoli, e condiviso con il resto dell’équipe formata dal chirurgo Marco Inama e dagli endocrinologi Giuseppe Francia, Marco Toaiari ed Elena Solagna. Pagina 14
AntepRimA peR ChiARettO, BARdOlinO e lugAnA pag. 9-13 una pagina dedicata al territorio e all’Agricoltura: questa l’iniziativa che prende avvio a partire da questo numero de l’Altro giornale. informazioni, notizie, approfondimenti ed uno spazio dedicato al dialogo con i lettori saranno i contenuti di questa pagina, realizzata grazie al supporto di SpReA depositi s.r.l. pagina 7
LE VOSTRE LETTERE
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
“Natura, non ideologia” bombardando con un certo tipo di pubblicità per convincerci in questo senso. E c’è una minoranza, di conseguenza, che ricorre a imponenti manifestazioni pubbliche e fa propaganda in tutti i modi con l’intento di ottenere un riconoscimento legale al suo “status” che per ora, nel momento in cui scrivo, è solo una situazione di fatto, non regolamentata. L’Italia, si dice, è l’unica nazione che ancora resiste di fronte a quello che si vuole definire come “progresso”. C’è una grossa battaglia in atto tra favorevoli e contrari alla legge proposta dal deputato democratico, dove entrano in campo politici, esponenti della Chiesa, esperti di legge, sessuologi, giornalisti, personaggi famosi…. Tutti a dire la loro. In piazza, manifestazioni popolari, da una parte
e dall’altra. Ho letto dichiarazioni, ho sentito opinioni e discorsi, ho ascoltato dibattiti riguardo questo problema. Alla fine sono queste le considerazioni che ho ricavato e sulle quali concordo. Le riassumo in due punti: la famiglia (quella tradizionale) è un fatto antropologico, non ideologico. Inutile quindi e sbagliato il tentativo di fare di tutto per mettere sullo stesso piano anche altri tipi di unione; voler far entrare in questa storia anche i bambini, come figli, è una richiesta irricevibile. Non può diventare “diritto” quello che è solo un desiderio personale. Spero in una sonora bocciatura della nuova legge, checchè ne dicano poi di noi in Europa. Battaglia di civiltà persa? Non facciano ridere!
Giordano Salzani
ITALIA
“... senza frontiere”
Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra contro l’impero Austroungarico nonostante, fino a qualche mese prima, fosse con loro alleata nella Triplice Alleanza. Come sappiamo l’Italia vinse ma abbiamo lasciato sul campo 750.000 morti, oltre ai milioni di feriti e invalidi. Ne è valsa la pena? Penso proprio di no. Le guerre non devono assolutamente mai essere dichiarate e combattute: portano solo dolore e disperazione. A distanza di tanti anni e senza alcuna retorica, se i nostri nemici di allora avessero vinto la guerra, contro Francia ed Inghilterra, forse saremmo parte integrante dell’Austria con il Trentino Alto Adige e il Friuli. Oggi, 2016, l’Austria ha bloccato di fatto le frontiere e quindi se noi fossimo cittadini austriaci avremmo le frontiere senz’altro più controllate. Quello che oggi l’Italia purtroppo non ha. Oltre all’Austria, altri nostri diretti confinanti quali la Svizzera, la Francia ed altri Paesi più a nord Svezia, Finlandia, Norvegia, Inghilterra e Olanda, per non parlare poi dei Paesi dell’Est Europa, hanno bloccato le frontiere annul-
lando di fatto il trattato di Shengen. Alcuni Stati inoltre stanno rimandando ai loro Paesi di origine gli extracomunitari che non risultano in regola (oggi gennaio 2016 si parla di oltre 100.000 persone), prendendo nel contempo misure drastiche contro l’immigrazione incontrollata. Questo è quello che succede in Europa. E in Italia? L’Italia si sta dimostrando il ventre molle dell’Europa pronta ad accogliere chiunque e senza tanti problemi e controlli sia che arrivi dal mare e sia che entri attraverso l’unica frontiera ancora aperta (per il momento), con la Slovenia. Purtroppo in seguito a queste decisioni, con molta probabilità e per il fatto che l’intera Europa chiude le frontiere vi sarà un esponenziale aumento degli extracomunitari, che naturalmente si riverseranno in Italia. Già ne abbiamo a centinaia di migliaia, ma non essendoci altri sbocchi, con la chiusura delle frontiere ne arriveranno a milioni. E le risorse per mantenerli chi le metterà…forse l’Europa? E i nostri politici che iniziative stanno prendendo per far fronte a questo pro-
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CAPRINO
LEGGE CIRINNÀ
Caro Direttore, si deve tener conto che scrivo in un momento in cui non si è ancora votato sulla legge Cirinnà. Quando il problema delle unioni civili è ancora in fase di dibattito, l’argomento principale degli articoli dei quotidiani, il tema su cui spesso si discute nei talk show televisivi. Dico quindi come la penso senza sapere come andrà a finire in Parlamento. A mio parere sempre se la cosa rimane entro l’ambito privato e non impegna più di tanto le istituzioni, non si devono criticare quelle persone che concepiscono la vita a due in modo strano, diverso da quello naturale. Sono fatti loro. Quello che piuttosto dà fastidio e che di sicuro i più di noi non accettano, è quel maldestro tentativo di far apparire normale ciò che invece non lo è per niente. Ci stanno infatti
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blema a difesa e a salvaguardia di noi italiani che paghiamo le tasse per mantenere loro e gli extracomunitari? Purtroppo c’è ancora qualche politico italiano (naturalmente di sinistra) che afferma che questi extracomunitari sono una ricchezza. Forse dal punto di vista dei politici sarà senz’altro vero. Gli scandali infatti hanno dimostrato che sugli extracomunitari c’è gente che ci guadagna...e molto. Indubbiamente gli extracomunitari dei Paesi in difficoltà devono essere aiutati, personalmente ritengo però che debbano essere aiutati nel loro Paese di origine. Questa dovrebbe essere la linea guida che i nostri politici dovrebbero seguire. Ma per molti politici italiani sembra che il problema degli extracomunitari e non solo, ma anche della mancanza di lavoro, della disoccupazione giovanile, della sicurezza e delle povertà emergenti, risultano problemi marginali, mentre è molto più importante mantenere la propria “carena” con gli annessi e connessi. Povera Italia! Silvano Miniato
“Il Sindaco risponde” Era stata recapitata alla redazione il 5 dicembre scorso la lettera firmata dal sindaco di Caprino Veronese, Paola Arduini, con cui il Primo cittadino rispondeva ad un intervento di alcuni cittadini pubblicato sul numero di novembre 2015. L’argomento era il torrente Tasso e via San Pancrazio con i relativi lavoro di sistemazione. Alle lamentele dei firmatari Paola Arduini aveva risposto subito dopo la pubblicazione della lettera. Il suo intervento è rimasto fermo in redazione fino ad oggi ed ora lo pubblichiamo. L’Amministrazione comunale di Caprino Veronese precisa che gli interventi di spensilizzazione del Torrente Tasso sono di competenza del Genio Civile della Provincia di Verona. Terminati i lavori e riaperto il transito sul ponte con il completamento della nuova rotonda, proseguirà l’intervento della spensilizzazione del Torrente Tasso a monte del ponte, fino alla località Platano. Per tranquillizzare i firmatari della lettera, si informano gli stessi di avere provveduto ad inviare al Genio Civile di Verona una lettera richiedendo la massima accortezza nell’esecuzione dei lavori di abbassamento dell’alveo anche in condizioni meteoriche avverse, al fine di non creare punti critici per imprevedibili esondazioni che mettano in pericolo l’abitato circostante. Questa interruzione di qualche mese consentirà al Genio
Civile di perfezionare l’intervento impiegando una tecnica meno invasiva e più performante specialmente in prossimità delle abitazioni. Per quanto riguarda la pulizia dell’alveo, come più volte ribadito, manca il senso civico delle persone , confidiamo che terminati i lavori non si verifichino più episodi di degrado. Inoltre lo stesso Genio Civile su segnalazione dell’Amministrazione Comunale ha tempestivamente eseguito interventi di consolidamento del
muro di sassi in Via Prato Grande. L’Amministrazione attenta alle problematiche del territorio, sarà vigile durante l’esecuzione dei futuri lavori e disponibile per eventuali problematiche che ci potranno pervenire dai residenti. Spiace constatare che alcuni cittadini si avvalgano della stampa per riferire cose non vere. Il sindaco di Caprino Veronese Paola Arduini
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LE VOSTRE LETTERE
ISLAM
“Tutti d’accordo, ma...” Caro Direttore, i personaggi che partecipano ai vari dibattiti relativi al problema Islam, oltre che a dei giornalisti, sono dei politici sia di destra che di sinistra nonché della Lega Nord. Tutti convengono che bisogna trovare una soluzione per controllare l’immigrazione per sapere chi viene ed approda sul nostro territorio. Su tale problema dicono di essere d’accordo anche i rappresentanti del PD, almeno qui nel Veneto, ma poi, a livello centrale, fanno tutto il contrario.
Abbiamo infatti al potere un Governo di sinistra che, tali controlli, non li attua. Vedesi quello che sta facendo il Ministro degli Interni il quale, oltre a non fare i necessari controlli per sapere chi sono e da dove vengono gli immigrati, manda le nostre navi, ai limiti delle acque territoriali libiche, per imbarcarli incondizionatamente. Così entrano nel nostro paese non solo coloro che hanno un diritto umanitario, perché provengono da territori in guerra, ma anche possibili terroristi
kamikaze che odiano l’Occidente e la sua Cultura; cioè un vero pericolo in quanto tali soggetti non si integreranno mai. Tutti gli attentati che stanno avvenendo in Europa e nel mondo intero, compresa la mancanza di rispetto verso le donne, ne sono la conferma. Pertanto questo governo e il suo Premier, prima se ne vanno a casa e meglio è per la nostra Italia e la sua Gente. Sono certo che così sarà quando ad Ottobre si voterà sul referendum relativo ad un Senato di nomi-
LIBERTA’
“Coscienza ed etica” Egregio signor Direttore, un giurista del calibro di Cesare Mirabelli presidente emerito della Corte Costituzionale, ha sostenuto su un giornale che il DDL Cirinnà contiene molte norme di dubbia costituzionalità. Bene avrebbero fatto i Senatori a far tornare in Commissione il DDL per far sì che venissero eliminati tutti i riferimenti alle norme che regolano i rapporti matrimoniali tra coniugi, come imposto dalla sentenza della Corte Costituzionale. Ancora meglio se avessero accolto il suggerimento
del presidente Mirabelli di stralciare dal DDL la parte riguardante le adozioni. La stepchild adoption, ma anche l’affido rafforzato, così chiamato, i giuristi costituzionali sostengono che siano in contrasto con le leggi vigenti. Infatti è previsto solo per un bambino abbandonato. Mentre l’affido è previsto per un bambino la cui famiglia attraversa un momento di grave difficoltà. Situazioni queste che non riguardano in alcun modo il figlio del partner omosessuale. Queste, ed altre utili osservazioni sono contenute
anche nell’appello promosso dal Centro studi “ Rosario Livatino” sottoscritto, da quasi 500 esperti di diritto. La stepchild adoption, poi come effetto pratico, anche se si tenta ipocritamente di negare, introduce la possibilità di usufruire all’estero della pratica (in Italia vietata) “dell’utero in affitto”. Pratica quanto mai abominevole sotto tutti gli aspetti, non solo morali. Le idee radicali, a partire dall’aborto, e tutte le altre, che tutti conosciamo, senza tema di smentita, hanno fatto perdere sempre più consensi al centro sinistra. Il segretario del PD, il premier Renzi, dia la priorità ai veri problemi del Paese a cominciare dalla denatalità, della mancanza di lavoro per tutti e per i giovani, costretti a rinunciare a formare famiglia e dare alla società nuovi cittadini. Come pure incominciare a risolvere tanti altri problemi che interessano il bene comune e che hanno precedenza assoluta. Ho l’impressione che, il pensiero filosofico “illuminista della dea ragione”, abbia corrotto quella stessa ragione, a tal punto da non vedere la verità della natura umana, avallata anche dalla psicologia, che un figlio ha bisogno di un padre e di una madre per la sua crescita equilibrata e maturazione della sua personalità umana e psicologica. Giancarlo Maffezzoli
nati anziché eletti dal Popolo sovrano, con compiti ridotti e per niente Federalisti. Infatti questo Premier invece di dare una giusta e necessaria autonomia, uguale e responsabile, a tutte le Regioni senza privilegi, cerca di centralizzare tutto in modo autoritario. Per quanto poi riguarda l’immigrazione ha ragione il movimento della Lega nord il quale dice che il controllo delle nostre frontiere è indispensabile e che ai barconi di clandestini bisogna far fare dietrofront, così come fanno altre nazioni. Le genti Africane e Medio Orientali in difficoltà bisogna cercare di aiutarle sui loro territori, così saremo tutti più tranquilli e sereni. Così facendo inoltre potremmo destinare i costi relativi all’immigrazione per i bisogni della nostra Gente, sia giovani che anziani. Renato Tomezzoli
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GENITORI E FIGLI
“Facciamo un’analisi” “Se un bambino può stare senza la mamma, a maggior ragione, due omosessuali possono stare senza un bambino” (Alessandro Benigni). Sembrerebbe chiaro ed evidente ma, in una comunità adultocentrica, sono le questioni convenienti che vengono comprese e recepite, non quelle giuste. Questa delle adozioni gay non è che uno dei tanti atti di bullismo di noi “adulti” nei confronti dei bambini. Se solo avessimo il coraggio di assumere il punto di vista dei bambini ci renderemmo conto che aborto e divorzio vanno ben oltre la gravità degli atti di bullismo per i quali ci stracciamo spesso le vesti. Questi sono gli esempi che noi diamo, spesso nella totale inconsapevolezza, ai figli della nostra comunità. Siamo come quel padre che disse al figlio di fare attenzione a dove mette i piedi. Il figlio, saggiamente, rispose: “fai attenzione tu perché io li metterò esattamente dove li metti tu”. Noi “adulti” vediamo la pagliuzza nell’occhio di una bambino, non vediamo la trave nel nostro, non vediamo che la trave nel nostro occhio causa la pagliuzza in quello
del bambino, non ci accorgiamo che la trave che contestiamo, a mio avviso giustamente, ai sostenitori delle adozioni gay è tale e quale alla nostra. Quella trave si chiama adultocentrismo (una delle tanti varianti dell’egoismo). Il fatto che nessuno possa scagliare la prima pietra rende il tutto ancor più ingarbugliato. Quel che è certo è che se continueremo a fare le stesse cose continueremo ad ottenere gli stessi risultati. Tanto per provare a cambiare potremmo cominciare con l’escludere che il problema è del famosissimo Edipo (il figlio) ma piuttosto dei mai citati Giocasta e Laio (i genitori). “Onora il figlio e la figlia” potrebbe essere un comandamento meno conveniente per il padre e la madre, ma più giusto. Un politico intervenuto in un talk show annunciava orgoglioso un decreto sul bullismo. E se si istituisse invece una patente per diventare genitori? Così, tanto per fare della prevenzione. Ho, poi, assistito ad una conferenza nella quale un pedagogo rilevava l’importanza delle regole nell’educazione. E se optassimo invece per la soluzione
divergente e poco popolare del grande presidente Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. Trecate Emanuele
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)
Numero chiuso il 22 - 02 - 2016
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CRONACHE
Protezione civile Alleanza positiva
GARDA-BUSSOLENGO. Bilancio soddisfacente per il gruppo di Verona che opera nei due Comuni
Bilancio positivo per la Protezione ambientale e civile di Verona che opera a Garda e a Bussolengo. «Quest’anno – spiega Pierluigi Verga - il nostro sodalizio ha collaborato con i sindaci Antonio Pasotti di Garda e Paola Boscaini di Bussolengo, a cui abbiamo presentato il nuovo progetto di ristrutturazione organizzativa e operativa dell’associazione». «I servizi di maggior rilievo che hanno visto impiegati i volontari di Bussolengo nel corso dell’anno – sottolinea il portavoce Ivano Zamboni - sono le collaborazioni con il comune di Bussolengo per la storica annuale Fiera di San Valentino, la giornata ecologica, l’Adigemarathon, la collaborazione con il Banco alimentare». «Il nostro ringraziamento va alla la Protezione civile – precisa il sindaco di Garda Antonio Pasotti - per il servizio di pattugliamento estivo che vede partecipe la squadra nautica dell’associazione di Bussolengo, la squadra nautica di recupero paracadutisti sezione di Lazise, gruppo di riferimento per la Guardia Costiera e il Suem 118 con l’identificativo Golf4». I servizi che quest’anno hanno visto partecipi attivi i volontari nautici di Bussolengo hanno avuto il momento più significativo nella ricerca notturna del surfista disperso a settembre e ritrovato poi sano e salvo. Si è registrata, inoltre, l’assistenza per l’attraversata del lago del non vedente
Antonio Pasotti e Paola Boscaini con Pierluigi Verga
Alessandro Furioni, l’Air show delle frecce tricolori a Peschiera. Significative la presenza alla regata “Centomiglia" e l’assistenza alla manifestazione per la “subacquea sicura” in collaborazione con la società sportiva Aquadive. La Protezione civile ha effettuato interventi anche a carattere sanitario in quanto gli equipaggi sono dotati di borsa medica e defibrillatore. Oltre ad interventi operativi coordinati dalla Guardia Costiera di Salò (Bs) la squadra nautica si è occupata di assistenza e trasporto in barca a vela di persone diversamente abili, in collaborazione con l’Abeo e la Lega navale di Garda. «Una presenza apprezzata e professio-
nale – precisa Oscar Gagliardo della Lega navale - grazie ai comandanti in servizio che supportano ogni esigenza e criticità che riguarda le persone diversamente abili». Dall’ingegner Armando Lorenzini, responsabile dell’Unità operativa per la Protezione civile della Provincia di Verona, l’anticipazione dell’esercitazione provinciale di protezione civile che avrà luogo a Bussolengo nell’aprile 2016 e che vedrà coinvolti il maggior numero di distretti presenti sul territorio veronese con l’obiettivo di estendere la partecipazione anche alla popolazione. Info: www.pacverona.it; Cell. 340.4809300. Lino Cattabianchi
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Franco Joe Loro incontra il Papa BARDOLINO / SCULTURA
«Un’emozione indescrivibile, tanto che ho impiegato un po’ di tempo a riprendermi». Lo Scultore Franco Joe Loro racconta l’incontro avuto in Vaticano in sala Nervi con Papa Francesco, un “appuntamento” richiesto tramite lettera al Prefetto della Casa Pontificia Georg Ganswein per consegnare a Sua Santità una scultura lignea creata dallo stesso artista nativo di Bardolino dove tuttora risiede. Loro, pensionato che da alcuni anni si dedica alla scultura lignea che esegue manualmente nella più genuina tradizione artigianale, ha realizzato un’ancona in tre scomparti con scolpita a bassorilievo la figura di San Francesco in preghiera davanti all’albero della vita. Una volta terminato il lavoro, spinto da alcuni amici, ha pensato di donare l’opera a Papa Francesco. «Ne ho parlato con il parroco di Garda don Giuseppe e lui mi ha consigliato di prendere carta e penna e scrivere alla Prefettura Pontificia. In ottobre mi è stato risposto dal monsignor Georg Ganswein che “potrà donare il Suo manufatto a Sua Santità, forse non personalmente, nel contesto di una delle udienze generali del mercoledì”. Ovviamente ho accettato di buon grado e mercoledì 13 gennaio mi sono recato insieme a mia moglie e alcuni amici in Sala Nervi. Una volta terminata l’udienza il Santo Padre si è avvicinato ha ammirato e apprezzato il mio trittico che è stato preso in consegna dalla stesso monsignor Ganswein» - continua il racconto Franco Joe Loro -. Ho impiegato circa un mese per completare l’opera realizzata scolpendo un legno tenero come il pino. Prima il disegno poi ho portato in rilievo le singole figure per concludere con il colore». Loro non è nuovo alla realizzazione di sculture lignee con soggetti sacri. Alcune sue opere si trovano all’interno della chiese medievali di San Zeno, di San Severo a Bardolino e della Pieve di Cisano. Inoltre ha donato al parroco di Garda una statua di San Bernardo affinché venga collocata in un’edicola sull’esterno dell’oratorio di San Bernardo nell’omonima contrada gardesana. Alcune sue opere sono esposte presso il “Museo internazionale della Natività di Betlemme” in Terrasanta, altre a Toronto, Ginevra e a Zacualpa in Guatemala. Stefano Joppi
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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA A partire da questo numero di Febbraio de L’Altro Giornale prende avvio una nuova iniziativa: una pagina dedicata al territorio e all’Agricoltura, uno dei settori trainanti dell’economia dell’intera Provincia scaligera. Informazioni, notizie, approfondimenti saranno i contenuti di questa pagina, realizzata grazie al supporto di SPREA Depositi s.r.l., società privata che lavora a fianco degli agricoltori da più di
50 anni e che crede fermamente nel territorio e in tutto ciò che l’agricoltura e le aziende ad essa legate rappresentano per la nostra Provincia. All’interno di questo nuovo spazio verrà instaurato anche un Dialogo con i lettori in cui ospiteremo domande e richieste di informazioni alle quali cercheremo di fornire una risposta o direttamente o mettendovi in contatto con professionisti ed esperti del settore.
Le tignole nel vigneto e frutteto
La confusione sessuale come metodo di lotta
Vigneti e frutteti sono oggetto di continui e prevedibili infestazioni di questi lepidotteri, considerati, da sempre,
ricerca ed il mercato gli hanno messo a disposizione. A questo proposito c’è da sottolineare che la lotta a questi lepidot-
In questo contesto, si è affermata in molte aree la lotta ai lepidotteri parassiti della vite e colture frutticole (pesco e melo)
una delle principali cause di danni sia di ordine quantitativo che qualitativo. Infatti, nel corso dell’annata agraria, si susseguono varie generazioni di questi parassiti che aggrediscono i fiori e i frutti delle coltivazioni arboree, determinando una minore quantità e qualità delle produzioni. E’ indispensabile quindi che il frutticoltore e viticoltore protegga le sue colture da questi parassiti, mettendo in atto una difesa efficace e tempestiva. L’intervento dell’agricoltore a difesa delle sue colture non è mai mancato: egli ha sempre usato gli strumenti e i materiali che la
teri è stata storicamente condotta con sostanze chimiche molto efficaci sui parassiti, ma, nel contempo, molto inquinanti per l’ambiente e molto tossiche per l’uomo e la fauna selvatica. L’accumulo delle sostanze chimiche in agricoltura per la difesa delle piante dai parassiti ha reso l’ambiente sempre meno salubre. Di conseguenza la ricerca si è orientata a sperimentare altri metodi di lotta, sviluppando soluzioni alternative che abbattono l’uso di prodotti chimici, sostituiti da sostanze che, pur mantenendo un ottimo livello di efficacia, non hanno effetti negativi per l’ambiente e l’uomo.
attraverso la “confusione sessuale”. La confusione o disorientamento sessuale dei maschi di lepidotteri è una tecnica che impiega una sostanza chiamata “feromone sessuale” ed è basata sul principio per cui in un ambiente con elevata densità di questo feromone i maschi dei lepidotteri parassiti non riescono a localizzare le femmine e non le possono fecondare per mancanza di accoppiamento. Gli strumenti per diffondere, nell’ambiente in cui la coltura da difendere è inserita, sono rappresentati da erogatori, recipienti che rilasciano il feromone, che posizionati all’interno della coltura diffon-
dono nell’aria la sostanza attiva. Questo metodo di lotta è maggiormente efficace se l’area interessata riguarda un ampio territorio. A questo proposito diversi frutticoltori e viticoltori si sono accordati per formare un ampio comprensorio, al fine di poter difendere con successo le proprie colture da questi parassiti. Posizionati gli erogatori del feromone nei vigneti e frutteti che si vogliono difendere , all’inizio della prima generazione, è buona norma monitorare la presenza degli insetti da debellare predisponendo alcune trappole per la cattura. La confusione o disorientamento sessuale per-
mette all’agricoltore di abbassare in modo significativo l’uso di prodotti chimici dannosi all’ambiente e pericolosi per l’uomo. La strada che il mondo agricolo sta per-
correndo riporta l’attività agricola ad una dimensione sostenibile per l’ambiente naturale, dove le produzioni ne troveranno benefici in termini di sanità e salubrità. G.D.C.
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CRONACHE di Castelnuovo
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Borsa di studio ai voti eccellenti
ISTRUZIONE. Premiati gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado
BROOLOSTOCK / BENEFICENZA Consegnata ufficialmente in municipio da un gruppo di volontari di Castelnuovo del Garda la somma di 3.271,13 euro, raccolta con la quinta edizione della festa di beneficenza Broolostock. Ad accogliere la rappresentativa dei volontari, il sindaco Giovanni Peretti, l’assessore ai Servizi sociali e Politiche giovanili Stefania Marastoni e l’assessore alle Associazioni di volont ariato e Manifestazioni Marina Salandini. La manifestazione Broolostock, svoltasi il 12 e 13 settembre scorsi, ha richiamato al brolo delle Melanie intere famiglie, giovani e bambini. «Il ricavato della festa, interamente devoluto in beneficenza, verrà ora utilizzato dai Servizi sociali del Comune per aiutare le famiglie in difficoltà del nostro territorio, in special modo con bambini, per espresso desiderio dei volontari – precisa l’assessore Marastoni –. Ringrazio le associazioni, i gruppi e i numerosi giovani che si sono adoperati per realizzare al meglio la manifestazione». Broolostock è stata organizzata dalle associazioni Città di Castelnuovo, Asd Almabike, Atena, Gente fuori dal Comune, la Girandola, Circolo Noi di Castelnuovo del Garda, Sism (Segretariato italiano studenti di Medicina), A mici degli Animali per il Sociale, gruppo La Quercia, libreria Farfilò e asilo nido Castelfiorito con la collaborazione della biblioteca e dei Servizi educativi del Comune.
L'Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda ha consegnato una borsa di studio ai migliori studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado che hanno conseguito, al temine del ciclo di studi, un risultato scolastico di eccellenza. Presenti alla cerimonia, nella sala civica XI Aprile 1848, la dirigente dell’Istituto comprensivo “A. Montini”, Annapia De Caprio, il sindaco Giovanni Peretti e i consiglieri comunali. A Jessica Grigoli, che lo scorso anno scolastico ha ottenuto il diploma di licenza con la valutazione di 10 e lode, è andato un assegno di 200 euro e una targa ricordo. Stessa somma a Tommaso Cona, Mattia Fioravanti, Giuliano Kumbulla, Mattia Orlando e Jeya Wijerajan, promossi tutti con il 10. Ai ragazzi diplomati con il 9 sono stati invece consegnati 150 euro. I premiati sono: Federico Cristanini, Bianca Buzzacchi, Anna Teresa Bagolini, Nicola Castelletti, Gabriel Chirilov, Michela Algenii, Alessia Baruffaldi, Giada Rigo, Anna Cavattoni, Rui Jordi Cuomo Scanzi, Federico Rama e Beatrice Todesco. «Con questo premio vogliamo riconoscere l’impegno e il sacrificio dei
ragazzi che si sono distinti per il profitto scolastico mettendo a frutto i propri talenti e contribuire alla diffusione della cultura del merito» - ha affermato l’assessore alle Politiche gio-
vanili Stefania Marastoni. «Come Amministrazione comunale abbiamo da sempre a cuore l’educazione delle giovani generazioni, per la crescita umana dell’individuo e, di riflesso,
dell’intera comunità ─ ha aggiunto il sindaco Peretti ─. Ritengo l’iniziativa da sostenere perché stimola gli studenti a migliorarsi e a mantenere viva la passione per lo studio».
NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI La cerimonia di consegna è stata preceduta dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale dei Ragazzi (Ccr). Tra gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “A. Montini” sono stati eletti sindaco Tommaso Oliosi e vicesindaco Lorenzo Moretto. I consiglieri sono: Lorenzo Boni, Alessia Castellari, Emma Perantoni, Anna Orlando, Pietro Tinelli, Enrico Bianchi, Maddalena Forante, Thomas Pizzini, Nicholas Oliosi, Alessandro Scorrano, Ismail Battioui, Alessandro Molesini e Zeno De Polo. Si conferma segretario Serena De Falco. L’iniziativa, fortemente voluta dalla Giunta comunale, è attiva dal 2005 e si avvale del coordinamento dell’educatore Gabriele Mazzi e dell’assessorato alle Politiche giovanili. Anche per quest’anno scolastico, al progetto è stato destinato un fondo di 1.500 euro. «Il Consiglio comunale dei Ragazzi è frutto della collaborazione tra la scuola e il Comune per coinvolgere i ragazzi in modo attivo su temi importanti ─ osserva il consigliere delegato all’Istruzione Chiara Trotti ─. Si tratta di una bella occasione per fare educazione civica aiutando i ragazzi a diventare buoni cittadini di domani». La presentazione ufficiale del nuovo Consiglio dei ragazzi è stata allietata dall’esibizione degli studenti dell'indirizzo musicale dell'Istituto.
PREMIO. DAL BRASILE A CASTELNUOVO Lucio Dalla Bernardina è un imprenditore brasiliano di origini castelnovesi che lo scorso gennaio ha ricevuto in Gran Guardia il Premio Fedeltà al lavoro per i Veronesi nel mondo. I suoi antenati sono partiti da Castelnuovo del Garda nel lontano 1877. Nello Stato dell'Espirito Santo conduce una grande azienda, la prima in Brasile per la produzione di carriole, che fa c apo a una holding con numerose altre imprese di circa 300 dipendenti. La famiglia Dalla Bernardina, Lucio e la moglie Regina Zanforlin, il figlio Leandro con la consorte, nei giorni scorsi è stata ricevuta in municipio dall’Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda ed ha visitato la zona del paese dove vissero i suoi antenati.
VIVI VINTAGE- Dal 19-20 Marzo Dal 19 al 20 marzo nella Caserma dell’Artiglieria di Porta Verona, a Peschiera del Garda, torna Vivi Vintage, la più grande fiera del settore della provincia veronese, organizzata da Elko Snc (Garda Landing), con il patrocinio del Comune di Peschiera. In occasione della sesta edizione, la manifestazione, nata nel 2011 a Sant’Ambrogio di Valpolicella, traslocherà sul Lago di Garda, con l’obiettivo di richiamare collezionisti e appassionati del mondo vintage da Verona, Brescia, Mantova e altre province. Come ogni anno, oltre a numerosi stand con pezzi unici, non mancheranno eventi collaterali dedicati a un pubblico di ogni età: un’esposizione di auto e moto d’epoca, esibizioni e workshop dei balli anni ’50 e ’60 e attività per famiglie e bambini. Ci sarà spazio anche per la fotografia in stile e per l’angolo trucco e parrucca. AREA ESPOSITIVA Venerdì CHIUSA, Sabato 10.00 - 20.00, Domenica 10.00 20.00, AREA INTRATTENIMENTI Venerdì 21.00 - 02.00, Sabato 10.00 - 02.00, Domenica 10.00 - 21.00. Per informazioni: GardaLanding info@gardalanding.it 346.0001549; www.vivivintage.it, www.facebook.com/Vivi.il.Vintage
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LAZISE. Luca Sebastiano presenta l’Anteprima Chiaretto «Una vetrina per le eccellenze enologiche che apre le porte alla stagione turistica»
Sarà Lazise ad ospitare l'ottava edizione dell'Anteprima Chiaretto, Lugana e Bardolino il 6 e 7 marzo prossimi. Ne parliamo con il sindaco di Lazise, Luca Sebastiano. Sindaco, cosa significa per il suo Comune ospitare questo evento di presentazione dei prodotti della vendemmia 2015? «L’Anteprima Chiaretto è la vetrina per le eccellenze enologiche del nostro territorio ed è la manifestazione che apre ufficialmente la nuova stagione turistica 2016. Il successo che ha sempre ottenuto questa manifestazione ci spinge ad implementare costantemente la qualità dell’evento. Quest’anno ci saranno molte
Luca Sebastiano
novità: ad affiancare il Chiaretto e il Bardolino ci sarà la presenza del vino Lugana. Per poter ospitare tutte le cantine presenti, oltre alla storica sede della Dogana Veneta nella giornata di domenica sarà attraccata al molo la motonave Brennero, aperta al pubblico per le degustazioni».
posto nella provincia e ai primi posti a livello regionale. L’obiettivo per il 2016 è proseguire con questo trend positivo, ci aspettiamo una stagione turistica molto impegnativa ma sicuramente ricca di soddisfazioni». Quali i progetti e gli obiettivi più ambiziosi per il 2016? «L’obiettivo principale è offrire ai nostri numerosi ospiti la Questa Anteprima miglior accoglienza apre le porte ad una nuova stagione turistica sul Lago di Garda. Quali le prospettive per Lazise? «Lazise nell’anno appena trascorso ha registrato un record di presenze (oltre 3 milioni e mezzo di persone hanno pernottato nel nostro territorio), che ci collocano al primo
possibile adeguando il gradimento che le nostre infrastrut- costantemente ci ture alle esigenze del premia». turismo per meritarci
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LAZISE. Il presidente del Consorzio «Bardolino, Chiaretto e Lugana sono vini unici e irripetibili» A presentare l’Anteprima Chiaretto, Lugana e Bardolino è il Presidente del Consorzio tutela vino Bardolino, Franco Cristoforetti. Presidente, Chiaretto, Lugana e Bardolino si presenteranno in anteprima il 6 e 7 marzo 2016 a Lazise, sul lago di Garda. Dal suo punto di vista come vede questa importante iniziativa che vede come protagonista il made in Italy? «Il mondo del vino ha di fronte due scelte: una è quella di proporre dei prodotti tecnicamente ben fatti, ma anonimi, replicabili ovunque, per cui il prezzo è l’unica leva a disposizione, l’altra è quella di valorizzare ciò che ogni singolo territorio sa proporre di unico ed irripetibile. Ecco, i vignaioli del lago di Garda sanno proporre alcuni vini assolutamente territoriali, che sono, appunto, unici ed irripetibili, capaci di assumere un ruolo importante nel panorama italiano e anche internazionale: l’eleganza delicata del Bardolino, la brillante ecletticità del Chiaretto, la potenza espressiva del Lugana non hanno paragoni al mondo e l’Anteprima di Lazise è un’occasione fondamentale per presentare assieme queste tre esclusività gardesane alla stampa estera e nazionale, oltre che ai consumatori e ai buyer». Parliamo di fatturati. Quanto complessivamente Chiaretto, Lugana e Bardolino incidono a livello economico sul mercato italiano e su quello d’oltralpe? «Complessivamente, Chiaretto, Lugana e Bardolino totalizzano vendite annue Franco Cristoforetti pari a 42 milioni di bottiglie, di cui 17 milioni di Bardolino, 15 di Lugana e 10 di Chiaretto, per un fatturato annuo globale pari a 125 milioni di euro, distribuito in maniera sostanzialmente equivalente fra le due denominazioni. Si tratta di numeri importanti, che contribuiscono in maniera fondamentale all’economia del territorio gardesano, ma anche alla salvaguardia del paesaggio, altrimenti oggetto di altri interessi speculativi. Non dimentichiamo che in tutto si tratta di 4300 ettari di vigneto specializzato, di cui 3000 per il Bardolino e 1500 per il Lugana, e che oggi il Bardolino è sesto per produzione fra le doc rosse italiane e il Lugana è settimo fra le bianche, mentre il Chiaretto è leader assoluto fra i vini rosati a menzione geografica. Come vignaioli dell’area gardesana abbiamo però un problema, ed è quello di aprirci a mercati nuovi, diversi dallo storico posizionamento sull’Italia e sulla Germania, che pure restano fondamentali. Credo tuttavia che il Chiaretto, il Lugana e un Bardolino sempre più focalizzato sui propri caratteri territoriali siano vini adatti ad attrarre l’attenzione del pubblico americano, canadese e scandinavo, e sono proprio questi i mercati che stanno guardando con crescente interesse ai vini del lago di Garda».
STATI UNITI / LA CURIOSITÀ
Al Nikki Beach si beve il Chiaretto
Il gruppo Nikki Beach, fondato dell’azienda Delibori, ma anche nel 1998 dall’imprenditore amepresidente del Consorzio di tutela ricano Jack Penrod, gestisce alcudel Bardolino – e questo conferma ni tra i più prestigiosi club balla validità della strada che pressoneari al mondo. Sono strutture ché tutti i nostri produttori hanno che fondono insieme musica, imboccato lo scorso anno, quando, gastronomia, spettacolo, moda, con la cosiddetta Rosé Revolution, cinema e arte. La “casa madre” è abbiamo scelto di puntare a colori il Nikki Beach, frequentato dai molto chiari ed a profumi più agruvip di Miami Beach, in Florida, e mati, che sono poi quelli tipici della lì sta andando forte il vino rosanostra uva principale, la corvina to, soprattutto in grande formaveronese, quand’è vinificata con to, nelle jeroboam, le bottiglie da una pressatura molto delicata. tre litri, ideali per i party sulla Una riprova dell’interesse per il spiaggia. La carta dei rosé del Chiaretto – conclude Cristoforetti Nikki Beach elenca alcuni tra i – l’abbiamo avuta durante una più importanti rosé della Franrecente degustazione di vini Veneti cia, ma tra di loro adesso c’è che è stata organizzata proprio a anche un Chiaretto, unico vino Miami per un parterre di giornalirosato italiano in mezzo a una sti e di buyer. Alla fine, è stato proserie di Côtes de Provence. È il prio il Chiaretto il vino che ha Bardolino Chiaretto Classico destato la curiosità della maggiodell’azienda Delibori di Calmaranza dei presenti. Insomma, il sino di Bardolino. La super botnuovo stile del Chiaretto sta dimotiglia del Chiaretto bardolinese è venduta a ben 300 strando come il lago di Garda possa posizionarsi a dollari.«Il Chiaretto sta incominciando a sfondare in pieno titolo fra i territori più vocati al mondo nella Florida – racconta Franco Cristoforetti, contitolare produzione dei vini rosati».
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CHIARETTO, BARDOLINO, LUGANA L’ANTEPRIMA
DOMENICA 6 MARZO Apertura al Pubblico ore 10.00 -18.00 Dogana Veneta Anteprima vini nuova annata 2015 Retrospettiva vini annata 2014 90 produttori presenti – 350 vini Degustazioni libere agli stand dei produttori, registrazione obbligatoria con acquisto calice in vetro euro 10 Motonave Brennero Lungolago Anteprima vini nuova annata 2015 Banco d’Assaggio – 200 vini Ingresso libero 6 assaggi gratuiti con servizio sommelier
Biblioteca civica Degustazioni guidate (su prenotazione) Lungolago Street food Mercato di prodotti tipici del territorio
LUNEDÌ 7 MARZO Riservato Operatori - Ore 14.00 – 21.00 Dogana Veneta Anteprima vini nuova annata 2015 Retrospettiva vini annata 2014 90 produttori presenti – 350 vini Ingresso riservato operatori (ristoranti, enoteche, wine bar, hotel, catering, gastronomie) Biblioteca civica Degustazioni guidate (su prenotazione)
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Sfogliando i libri di storia di Lazise dall’epoca romana al XXI secolo
IL “VIAGGIO” NEL PASSATO. Alla scoperta del paese
Via Brusà, 1 37010 PACENGO (VR) Tel. 045 759 0083 www.vinimeneghello.it - info@vinimeneghello.it
Il ritrovamento di testimonianze di aggregati di abitazioni su palafitte dell'età del bronzo dimostrano la rilevanza che ebbe Lazise come centro preistorico. In epoca romana il lago divenne un'importante via di comunicazione per le merci che arrivavano dalla Germania; amministrativamente a Lazise si presentavano le condizioni tipiche dei vicus e dei pagus, anche se probabilmente capoluogo di questo pagus, ovvero una circoscrizione territoriale rurale che si estendeva da Pacengo a sud sino a Lazise a nord, e nell'entroterra a est fino a Sandrà e Pastrengo, non era Lazise bensì Colà. Del paese, sotto la dominazione degli Eruli, quindi degli Ostrogoti, e infine dei
Longobardi, si hanno solo notizie frammentarie. Nel 983 la comunità di Lazise chiese all'Imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II la possibilità di difendere il borgo fortificando il castrum e il 7 maggio dello stesso anno Ottone II rispose con un diploma nel quale concedeva l'esazione da alcuni tributi. A partire da quell'anno Lazise venne organizzata a Vicinia, con 18 membri e ampie autonomie in questioni civili, economiche, ma anche religiose. Sotto gli Scaligeri vennero realizzati il castello e le mura cittadine, e nel 1387, quando la Signoria Scaligera stava per cadere per mano degli eserciti dell'alleanza formata da Gian Galeazzo Visconti, Francesco I Gonzaga e Francesco I da Carrara, il borgo for-
tificato, che rimase fedele a Verona, chiuse le porte e si preparò all'assedio, il quale durò alcuni giorni. Lazise cedette alle armi da fuoco nemiche il 13 ottobre 1387, quindi passò sotto il dominio Visconteo, anche se poco tempo dopo passò sotto il dominio Carrarese. Durante il dominio veneto Lazise divenne sede del vicariato di un'ampia giurisdizione e, nel 1409, venne ordinato da Venezia il restauro delle fortificazioni del paese e lo stabilirsi di
un castellano che si occupasse della custodia delle stesse e di tutte le cose militari. La rivoluzione francese portò delle conseguenze anche a Lazise, a causa sì del passaggio dei soldati francesi che dovevano dirigersi in Tirolo. Lazise passò poi alla Repubblica Cisalpina e in seguito al Regno d'Italia e, nel 1815, sotto l’Impero austriaco. Nel 1866, a seguito della terza guerra di indipendenza, Lazise entrò a far parte del Regno d'Italia.
Il nome Lazise deriva dal latino lacus che significa "villaggio lacustre", come sembrano confermare documenti dell'Alto Medioevo che riportano il paese sotto il nome di Laceses. Un'altra ipotesi, poi scartata, voleva il nome del paese derivato da Antonio Bevilacqua di Loncis, Loncis dal suo castello in Baviera, divenuto nel 1014 governatore del lago, e che diede vita all'importante famiglia che mutò poi nome in BevilacquaLazise
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Econcentro e due parcheggi Gli interventi sono partiti LAZISE. Tre opere pubbliche in cantiere
Da alcune settimane sono partiti a Lazise i lavori per tre opere pubbliche programmate da tempo: la riqualificazione con ampliamento dell’isola ecologica di piazzale Marra e la sistemazione dei parcheggi comunali di via San Martino e località Casara. «Sarà un inverno caldo», aveva annunciato a novembre il sindaco Luca Sebastiano, prospettando l’avvio simultaneo delle opere entro la fine del mese. Ma complici anche il periodo natalizio e il grande afflusso di visitatori al mercatino e alle iniziative connesse al Natale, la partenza degli interventi è slittata a metà gennaio. Il punto di raccolta rifiuti di piazzale Marra viene ampliato sui lati sud ed est (quest’ultimo sopraelevato per il dislivello del terreno) e riorganizzato per renderlo più efficiente e decoroso. La parte superiore ospiterà vari cassonetti per il rifiuto organico, l’edificio del custode e un magazzino seminterrato. Gli utenti potranno accedere da qui sia per conferire l’umido che per depositare (dall’alto) carta, plastica e secco all’interno di «press container» (compattatori) collocati nel livello inferiore del punto raccolta, dove invece si accederà per conferire il vetro. Attorno all’isola ecologica correrà un
muro di recinzione con pannelli fonoassorbenti e vegetazione per la mitigazione ambientale. I lavori dovrebbero essere conclusi tra marzo e aprile. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Edil Sbn costruzioni srl di Verona, che ha offerto il ribasso del 33 per cento sui lavori: l’importo stimato dell’opera, che comprende anche Iva, manodopera e oneri per la sicurezza, è di circa 190mila euro (a cui vanno aggiunti i costi per la progettazione, già sostenuti). «Avremo una nuova isola ecologica controllata da telecamere, con presidio fisico durante buona parte della
giornata e con accesso controllato mediante badge», spiega Sebastiano. L’obiettivo è rendere il punto di raccolta più controllato, funzionale e ordinato, anche nell’ottica di un buon biglietto da visita per i turisti, dal momento che l’isola si trova all’interno del più grande parcheggio pubblico del paese. Qui dovranno conferire i rifiuti gli esercenti e i residenti nella parte più a sud del centro storico, in modo da sgravare il punto raccolta di via Roma, dove il conferimento da «far west» e la gestione poco accorta sono sempre stati fonte di critiche. «L’isola di via Roma rimarrà
ASSOCIAZIONE. San Martino in Calle stacanovista San Martino in Calle superstar e stacanovista. Nel 2015 ha effettuato ben 1170 viaggi per trasportare anziani, bambini, persone bisognose di cure, scolari e studenti. Nel 2014 ne aveva compiuti 651. A fare la differenza, nell'anno appena concluso, sono state le prestazioni effettuate per conto dell'amministrazione comunale a fronte della convenzione stipulata all'inizio del 2015 e rinnovata quest'anno. La San Martino in Calle, grazie ai suoi 7 autisti volontari, si è fatta carico di utilizzare i due automezzi Fiat Doblò del Comune per effettuare ben 505 viaggi che altrimenti sarebbero stati completamente a carico dei servizi sociali comunali. Viaggi che comprendono il trasporto di ragazzi diversamente abili alla scuola Gresner di Verona, per conto di Abibo, per servizi speciali, per altre necessità legate alle esigenze dei servizi sociali. Ma con le due autovetture di proprietà della associazione di volontariato sono sati compiuti ben 665 viaggi agli ospedali di Peschiera, Negrar, Bussolengo, Caprino, Verona, nonché al distretto sanitario di Bardolino, soddisfacendo a necessità di 75 cittadini lacisiensi privi di mezzi si trasporto per visite mediche, cure, terapie. «E' stato un anno impegnativo per tutti - spiega la presidente Maria Fiorella Azzali - che ci ha visti tutti impegnati. Un grazie grandissimo a chi ci ha dato offerte, sussidi, ma anche aiuto morale a continuare il nostro lavoro di volontari». Ma la San Martino in Calle non si limita solamente a questo. Ha donato nel corso del 2015 un significativo importo in beneficenza a varie associazioni e alla missione africana di suor Bruna Imelda Sabaini. Nel corso dell'assemblea annuale per l'approvazione del bilanci consuntivo e di previsione si è provveduto alla sostituzione del revisore dei conti Maria Teresa De Lana prematuramente scomparsa. Maria Teresa è stata ricordata per il suo lungo e fattivo impegno in seno al mondo del volontariato. A succederle è stata chiamata Giuseppina Bendazzoli. Con i lusinghieri risultati della associazione si sono complimentati sia il parroco Don Achille Bocci che l'assessore alle manifestazioni Elena Buio. Sergio Bazerla
a servizio delle famiglie residenti nella parte nord del paese», anticipa il sindaco. Analogo programma lavori anche per i parcheggi comunali di località Casara (in prossimità della stazione dei carabinieri) e di via San Martino, entrambi sterrati e finora utilizzati gratuitamente da residenti e turisti. Il primo ospiterà 106 posti auto e 8 per motocicli, il secondo 92 stalli per auto e 12 per motocicli. Entrambi diventeranno a pagamento, con il sistema dei parcometri e agevolazioni previste per i residenti. I lavori per il parcheggio di via San Martino sono stati aggiudicati dalla Scavi Cgn di Lazise per un importo totale di circa 160mila euro Iva inclusa. Un’altra ditta di Lazise, la Eurocostruzioni del Garda, si è aggiudicata la realizzazione del parcheggio di località Casara per circa 170mila euro.
Katia Ferraro
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Peschiera
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Tiroide e chirurgia Pederzoli fa scuola SANITÀ. L’Unità specialistica della Casa di cura ha ricevuto il riconoscimento di eccellenza
Peschiera
Il riconoscimento è arrivato un anno fa ed è la conferma che l'Unità di EndocrinoChirurgia è uno dei servizi strategici della Casa di cura Pederzoli di Peschiera, definita “Centro di riferimento di chirurgia della tiroide” dal Club delle Uec, l’associazione che riunisce le Unità di Endocrino-Chirurgia delle strutture ospedaliere italiane. Andrea Casaril Per ottenere il titolo di eccellenza sono stati valutati diversi requisiti come la quantità degli interventi chirurgici effettuati (circa 100 all’anno per la Pederzoli), le condizioni strutturali e organizzative, la qualità della prestazione sanitaria e i risultati, misurati anche attraverso il tasso di complicanze postoperatorie. Un riconoscimento a cui ha puntato, ottenendolo, il dottor Andrea Casaril, da otto anni responsabile del servizio di Endocrino-chirurgia alla Pederzoli, e condiviso con il resto dell’équipe formata dal chirurgo Marco Inama e dagli endocrinologi Giuseppe Francia, Marco Toaiari ed Elena Solagna. Nel presidio ospedaliero del basso lago da circa due anni Casaril ha introdotto la Tiroidectomia mininvasiva videoassistita (Mivat l’acronimo inglese), ovvero l’applicazione della tecnica mininvasiva nella chirurgia della tiroide, che permette di operare attraverso un’incisione di circa un centimetro e mezzo riducendo il dolore postoperatorio e i segni a livello estetico. Nell’ambito di Verona e provincia l’ospedale di Peschiera è l’unico a praticare la tecnica mininvasiva sulla tiroide. «La poca diffusione - spiega Casaril - non dipende dai costi, ma dalla difficoltà della tecnica, più complessa
rispetto a quella tradizionale perché anziché usare direttamente le mani vengono introdotti degli strumenti controllati con l’ausilio di una telecamera che amplifica l’immagine». La Mivat non è comunque un’alternativa all’intervento tradizionale: «La scelta dipende dal caso specifico, ma soprattutto dalla dimensione della tiroide: i gozzi, patologia benigna, non possono essere operati con la chirurgia mininvasiva, indicata in primo luogo sulle giovani donne che hanno un tumore della tiroide, se trovato in dimensioni piccole». Tra le altre innovazioni in cui la Pederzoli fa scuola nel panorama veronese ci sono il dissettore a ultrasuoni, strumento impiegato in tutti gli interventi che permette incisioni ridotte rispetto al passato perché non vengono applicati fili, suture o clips all’interno del collo, essendo la ferita rimarginata col calore prodotto dalla vibrazione della lama dello strumento. E poi il monitoraggio intraoperatorio del nervo laringeo inferiore, che si trova sotto la tiroide e innerva le corde vocali facendole muovere: per evitare di lesionarlo viene impiegata una piccola sonda alla cui estremità c’è un elettromiografo che dà uno stimolo elettrico permettendo di identificare il nervo. Più recente la termoablazione mediante radiofrequenza, tecnica percutanea che nel caso di noduli benigni consente di ridurli (non di asportarli) senza incisioni sul collo, introducendo solo un ago che attraverso il calore sviluppato dalla radiofrequenza permette di “bruciare” il nodulo. Katia Ferraro
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Peschiera e Sirmione
“Piazza d’Armi” sarà riqualificata
PESCHIERA. L’opera è attesa da tempo e l’Amministrazione proverà a realizzarla entro l’anno
È partita la corsa contro il tempo per la riqualificazione di piazza Ferdinando di Savoia a Peschiera, conosciuta anche come piazza d’Armi. L’opera pubblica è attesa da tempo, ma nel corso degli anni è stata rinviata sia per disaccordi sulle modalità con cui attuarla, sia per la spesa ingente per finanziarla (2 milioni e 300mila euro) prevista dal progetto vincitore del concorso d’idee promosso cinque anni fa dal Comune e redatto dallo studio Circlelab di Peschiera. L’obiettivo è realizzare la piazza entro quest’anno: un’accelerazione determinata dalla possibilità di finanziare l’opera attraverso il “fondo pluriennale vincolato” (l’«avanzo di amministrazione ndr). Un’opportunità inserita nella legge di Stabilità 2016 per le opere pubbliche immediatamente cantierabili. La clausola prevista per poter finanziare la piazza con l’avanzo di amministrazione senza incidere sugli equilibri di bilancio è che il lavori siano conclusi e finanziati entro quest’anno. A rallentare la corsa ci sono però i sondaggi disposti dalla Soprintenden-
za per i beni archeologici del Veneto e affidati dal Comune allo studio di archeologia dott. Cipriano - dott. Meloni di Padova per verificare che l’opera prevista sia compatibile con la presenza degli eventuali reperti archeologici. La prima fase dei sondaggi è partita il 3 febbraio e ha interessato la parte della piazza a ridosso della caserma La Rocca, senza trovati reperti. La seconda parte dell’indagine riguarderà l’area a ridosso della chiesa parrocchiale di San Martino, dove ci sono maggiori probabilità di trovare reperti. Lo confermano diversi indizi: i resti della Domus Romana del I
secolo a.C. portati alla luce dalla Soprintendenza negli anni Settanta, ma anche l’esito dei successivi scavi effettuati nel 1999 e nel 2005, quando vennero alla luce i resti dell’antica via Gallica romana e del muro di contenimento della darsena di epoca Scaligera che separava il complesso della Rocca dal centro abitato. «Speriamo che il Governo proroghi la possibilità di usare l’avanzo di amministrazione anche nel 2017» auspica Gaiulli. Al di là dei sondaggi archeologici bisognerà fare i conti anche con i possibili disagi che verrebbero a crearsi durante la stagio-
ne estiva. Le critiche arrivano dal gruppo consiliare di opposizione Voce ai Cittadini guidato da Giuditta Bolognesi. «È indubbio che la piazza meriti una riqualificazione - premette la capogruppo - ma visto che parliamo del cuore del paese, che nasconde testimonianze significative, una riflessione in più andava fatta. Era opportuno un momento di confronto con i cittadini, anche perché era quanto si proponeva di fare l’amministrazione nel programma elettorale per qualsiasi intervento di particolare impegno economico. Il progetto inoltre – aggiunge Bolognesi non include la riqualificazione di via XXX Maggio e non è chiaro se sarà riportato alla luce il muro della darsena». La necessità di fare in fretta per usufruire della norma contenuta nella legge di Stabilità non sarebbe una scusante per il mancato coinvolgimento dei cittadini, sottolinea la consigliera: «L’opera era già stata programmata per quest’anno e se non fosse arrivata la norma del governo Renzi l’amministrazione sarebbe ricorsa a un mutuo». Katia Ferraro
Buono sport e cultura SIRMIONE. Tutti gli ragazzi tra i 6 e i 16 anni compiuti potranno usufruire dell’iniziativa
Anche per l'anno scolastico in corso tutti i ragazzi di Sirmione, tra i sei e i sedici anni compiuti - quindi nati tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 – possono usufruire dello speciale "buono sport ed attività culturali" del valore di € 50 messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale. Il “buono”, inviato direttamente a casa delle famiglie interessate, può essere utilizzato per l'iscr izione a corsi presso le società sportive oppure per la partecipazione ad attività artistiche e culturali (ad esempio musica, ballo o teatro). Sono 780 i ragazzi che potranno usufruire del “buono” e la cifra stanziata dal Comune è di 21.300 euro. Lo stanziamento tiene conto del fatto che negli scorsi anni il contributo è stato mediamente
richiesto da poco più di 400 ragazzi. Se il numero delle richieste do vesse essere superiore, l’importo verrà rifinanziato. La richiesta di contributo potrà essere presentata fino al 30 settembre 2016: i genitori presenteranno in Comune una ricevuta di pagamento per l’iscrizione 2015 2016 ad associazioni o società spor-
tive di importo pari o superiore a € 50; il contributo verrà erogato direttamente alla famiglia del beneficiario tramite bonifico bancario. Il sindaco , Alessandro Mattinzoli, e il consigliere comunale delegato allo Sport, Gianfranco Tosadori, nell’illustrare l’iniziativa, hanno sottolineato come le attività sostenute dal "buono sport ed attività culturali" costituiscano un «insostituibile momento di crescita per i giovani e i giovanissimi sirmionesi. Il valore del “buono” è di gran lunga superiore a quello meramente economico ed è inoltre evidente come il sostegno diretto alle famiglie diventi un sostegno indiretto ma prezioso alle società sportive e alle associazioni culturali». Angelica Adami
SIRMIONE. Festa della Donna dedicata a Benedetta Bianchi Porro La Festa della Donna a Sirmione sarà dedicata con un affascinante momento teatrale, alla figura della Venerabile Benedetta Bianchi Porro, giovane romagnola vissuta e morta nella cittadina termale nel 1964 a soli 27 anni dopo un lungo calvario. Una ragazza, il cui processo di beatificazione sta procedendo spedito dallo scorso anno. Il concerto, in programma alle 20.45 dell’8 marzo al PalaCreBerg di Sirmione - con ingresso gratuito - sarà un mix di musica e poesia, La manifestazione dell’8 marzo gode del patrocinio e del contributo del Comune di Sirmione, della Fondazione della Comunità Bresciana, delle Terme di Sirmione, di Marniga Assicurazioni, del Consorzio Albergatori e Ristoratori e dell’Associazione Commercianti di Sirmione.
Benedetta a 14 anni
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SIRMIONE / OLOCAUSTO Visitare i campi di sterminio della Seconda Guerra Mondiale significa diventare testimoni diretti della pagina più oscura scritta dall’umanità nel secolo scorso: un viaggio necessario per fare i conti con i tanti interrogativi che tale pagina lascia ancora aperti sul presente. Da parecchi anni alcuni studenti sirmionesi partecipano al Viaggio della Memoria che quest’anno li ha portati a Dachau, Mauthausen e alla Foiba di Basovizza. Anna Mair, Paolo Girardello, Vanessa Santillo, Maria Cleofe Ubezio hanno raccontato il loro viaggio in una serata organizzata in Biblioteca in occasione della Giornata della Memoria, martedì 26 gennaio. Gli studenti, la cui testimonianza è stata introdotta da Luisa Lavelli, assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Sirmione, hanno effettuato il loro viaggio della memoria dal 5 al 7 novembre scorso, insieme ad altri studenti delle scuole superiori di Desenzano del Garda nell’ambito di una iniziativa organizzata da diversi comuni in collaborazione con l'A.N.E.I Associazione Nazionale Ex Internati di Brescia. Come ogni anno ai ragazzi viene chiesto di farsi portatori della loro esperienza presso i compagni di classe, gli studenti di tutte le altre scuole e tutti i cittadini: una serata che ha sempre avuto riscontri molto positivi, una preziosa occasione per non dimenticare mai. Il Viaggio della Memoria parla di storia e memoria del passato, ma anche di testimonianze ed impegno nel presente. Così la memoria ci impedisce di compiere gli stessi errori e ci permette di dare senso al futuro. Fra le testimonianze dei ragazzi, che ogni anno raccontano il loro viaggio, è ricorrente l’espressione “dopo aver visitato i campi di sterminio, nulla è più come prima”.
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Garda
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Supporto al lavoro “Aiuto” formativo GARDA. L’Amministrazione comunale abbraccia il nuovo servizio a favore dell’occupazione
E’ decollato martedì 26 gennaio il nuovo “Servizio di supporto al lavoro”. Il progetto è stato abbracciato anche dall’Amministrazione Comunale di Garda, in collaborazione con il “Coordinamento Volontariato Sociale BaldoGarda-Adige” che ha come capofila l'associazione di volontariato “Comunità dei Giovani-Oltre il confine” di Albarè di Costermano. Dal 26 gennaio quindi è stato attivato presso la Biblioteca di Garda “Lavoro in Baldo Garda”, un nuovo servizio di formazione e informazione rivolto ai cittadini in cerca di occupazione, in particolare nel territorio del Baldo Garda. «L’idea di aderire a questo progetto – afferma Barbara Lo Galbo, referente per il comune di Garda – è nata dopo aver verificato i positivi risultati riscontrati dal medesimo progetto in Valpolicella, attivo dal 2013. Il punto di informazione e accoglienza di Garda viene curato da volontari e si svolge presso la Biblioteca Comunale “Pino Crescini” in Lungolago Regina Adelaide, ogni secondo e quarto martedì di ogni mese dalle ore 15.30 alle ore 17.30». Il progetto di formazione ed informazione offre gli strumenti
necessari per rendere efficace la ricerca lavorativa e supporterà il candidato nella sua ricerca, fornendogli i mezzi e l'assistenza necessari affinché tale ricerca sia più mirata e fruttuosa. «Scopo del progetto – precisa Lo Galbo - non è mettere in contatto domanda e offerta, né cercare lavoro al posto del disoccupato, ma quello di accompagnarlo e sostenerlo, anche psi-
cologicamente, nella sua ricerca lavorativa, mettendo in luce le sue potenzialità e le attitudini personali». Sul territorio sono già attivi gli sportelli di Costermano (presso l’Ufficio Servizi Sociale in Municipio) e in avviamento quelli di Rivoli e Cavaion Veronese. Per informazioni, si potrà consultare il sito: www.lavoroinbaldogarda.org Silvia Accordini
BARDOLINO. Il maestro De Marzi canta e racconta i salmi di Padre Turoldo
GARDA / CORSO DI FOTOGRAFIA
“Learn and have fun”: con queste parole si presenta il Corso di fotografia che Federico Rossi, fotografo professionista, proporrà a Garda a partire dal 26 febbraio. Il corso, riconosciuto dalla FIAF (Federazione italiana associazioni fotografiche), comprende il corso base, quattro workshop e un corso di post produzione tradotte in 14 ore teorico – pratiche e 28 ore puramente pratiche. «Partendo dalle basi – afferma Federico Rossi – il corso è fruibile da tutti e molto completo, poiché comprende lezioni di macro – fotografia, fotografia sportiva, pubblicitaria e ritrattistica con modelle e modelli dal vivo. Chiuderanno il corso due lezioni di post – produzione. Le lezioni teoriche – aggiunge ancora – si terranno all’interno della sala Polivalente di Garda in piazza Donatori di Sangue, mentre ogni lezione pratica avverrà all’interno di un’incredibile location: Parco Sigurtà, Villa della Torre, Internazional MTB Competition, ritrattistica in set fotografico. Tutte le entrate sono ovviamente comprese nel costo del corso (160 euro)». Il corso, che continuerà fino al 29 aprile, ha luogo tutti i venerdì dalle 20.30 alle 22.30. Domenica 15 maggio verrà infine inaugurata una mostra fotografica con le foto dei corsisti. Per informazioni e prenotazioni: 345.8513042; reds@redsphoto.it; redphoto.net Per il programma completo del corso: www.programmacorso.tk
A cento anni dalla nascita di Padre David Maria Turoldo il maestro Bepi De Marzi ha cantato e raccontato nella chiesa della Disciplina la poesia e i salmi dell'amico scomparso. Il coordinatore bardolinese dell'Università Popolare di istruzione Formazione Romano Brusco, che ha promosso l'iniziativa, emana soddisfazione da tutti i pori della pelle per aver avuto a Bardolino la straordinaria presenza di Bepi De Marzi, conosciutissimo direttore del coro "I Crodaioli" ma che per l'occasione ha proposto i salmi turoldiani, incisi da Fonit-Cetra di Milano. Opera realizzata in collaborazione con il compositore lombardo Ismaele Passoni. Un'ora e mezza di silenziosa e perfetta attenzione, dove Bepi De Marzi è stato mattatore a tutto tondo, suonando e cantando. Nel corso degli anni i Salmi hanno incontrato ostacoli, preclusioni, incomprensioni ed addirittura proibizioni da parte dell'autorità ecclesiastica e che solo ora, forse, se ne comprende l'importanza poetica e la profonda veridicità dell'opera del religioso della Congregazione dei Servi di Maria. Nacque nel 1916 e morì a Milano nel 1992. Fu religioso e poeta, amico di Giorgio La Pira e di Pier Paolo Pasolini con il quale realizzerà il suo unico film, nel 1963 dal titolo " Gli ultimi" tratto dal racconto "Io non ero fanciullo" vergato di pugno di Turoldo. Il gancio per avere Bepi De Marzi a Bardolino è stato Flavio Boschelli, ex bancario e direttore di corale, da diversi anni cultore ed estimatore del musicista arzignanese. Ed è stato proprio il coro diretto da Flavio Boschelli, cantore anche lui assieme al coro, che ha riempito la Disciplina di voci all'unisono valorizzando appieno la corposità e la valenza poetica dei salmi. Sergio Bazerla
FOTONOTIZIA BARDOLINO 1
Si è svolto in municipio a Bardolino l’incontro tra l’Amministrazione comunale e i ragazzi che hanno festeggiato la maggiore età nel 2015. Dopo il saluto del sindaco Ivan De Beni e la presentazione ai ragazzi degli amministratori presenti, la parola è passata ai volontari della Croce Rossa, Avis e Cuore Bardolinese che hanno illustrato ai maggiorenni le attività sociali svolte dalle singole associazioni. Ai ragazzi è stata donata una chiavetta usb serigrafata con lo stemma del Comune contenente la Costituzione italiana. L’incontro è proseguito con un momento conviviale e di musica con il gruppo “Watch your back” alla Barchessa Rambaldi di Bardolino.
FOTONOTIZIA BARDOLNO 2 Interessante e coinvolgente incontro venerdì 29 gennaio in Municipio a Bardolino tra il Consiglio comunale dei Ragazzi e i rappresentanti delle associazioni di volontariato che operano sul territorio comunale. Due ore scarse tra presentazione, domande e proposte alla presenza del vicesindaco Marta Ferrari e dell’assessore al sociale Elena Avanzini. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Cri, AmoBaldo Garda, Abeo, Caritas, Centro Aiuto Vita, Aido, Avis, Cuore Bardolinese e Legambiente. L’obiettivo del Ccr, guidato dai professori Antonio Benoni e Donatella Tarozzi, è quello di coinvolgere e avvicinare le nuove generazioni locali al mondo del volontariato.
L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Malcesine e Riva
La funivia riapre col sapore Hellas
Febbraio 2016
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MALCESINE. Presentata la nuova stagione sciistica e una cabina colorata di giallo e blu
Servizi di
Angelica Adami
Ha riaperto all’insegna dei colori dell’Hellas la funivia di Malcesine nel mese di gennaio. In occasione della riapertura è stata infatti presentata ufficialmente una cabina interamente brandizzata Hellas Verona. Contemporaneamente, si è tenuta in quota alla stazione di arrivo a Tratto Spino anche la festa di Natale della Scuola calcio dell’Hellas che ha visto il coinvolgimento di numerosi bambini e genitori e più di 30 allenatori. «Quella del 2016 è stata una riapertura doppiamente speciale per la Funivia di Malcesine – ha affermato il presidente della funivia Daniele Polato, intervenuto all’inaugurazione accanto al direttore Luigi Boni, al consigliere di amministrazione Paolo Formaggini, al
Comandante della stazione Carabinieri di Malcesine, Marco Marchei, ai rappresentanti dell'Hellas Verona Michelangelo Albertazzi e Marco Sorosina e ai rappresentanti dei due soci della funivia Antonio Pastorello e Nicola Marchesini, rispettivamente presidente della Provincia di Verona e sindaco di Malcesine -. L’orgoglio di poter offrire di nuovo ai veronesi le piste da sci sul Baldo è grande. Un traguardo che è stato raggiunto con un lavoro pressante e che ci permette di dare agli sciatori un'opportunità di sport e di panorama vicino casa, unico al mondo». «Questa è una grande occasione per il territorio veronese: non solo la Provincia ha dato, con procedura veloce, l’autorizzazione alle poste da sci, ma anche si parte il primo giorno con una grande quantità di visitatori,
grazie alla collaborazione con Hellas Verona – ha aggiunto il Presidente della Provincia, Antonio Pastorello -. Mi auguro che questa inaugurazione sia di buon auspicio sia per la prossima stagione invernale della funivia sia per la risalita in classifica dell’Hellas. Da presidente della Provincia, la mia
speranza è che il calcio veronese sia sempre in A».«Avevo visto il Baldo dall’alto, passando in aereo – ha concluso il calciatore Albertazzi -. Ora salire in funivia e vederlo dal vivo è veramente uno spettacolo anche migliore. Mi fa piacere vedere i colori gialloblu volare tanto in alto».
uno alla spiaggia dei Pini est, uno a porto San Nicolò
dall'Amministrazione comunale – ha spiegato
vinto le lezioni amministrative dello scorso mag-
Wi-fi sul lungolago RIVA DEL GARDA. Il servizio gratuito per residenti e ospiti scatterà la prossima primavera
Dalla prossima primavera sarà in funzione una rete wi-fi sul lungolago, da Punta Lido a porto San Nicolò (ovvero pressoché tutto il lungolago rivano), a disposizione gratuita degli utenti, sia residenti sia ospiti. Il progetto, curato da Trentino Network, è stato impostato per consentire prestazioni di alto livello, utilizzando la fibra ottica. Il sistema sarà realizzato con sette nodi con relativi access - point wi-fi installati su lampioni dell'illuminazione pubblica: uno a Punta Lido, uno a Sabbioni ovest (nei pressi di Villino Campi), uno a Sabbioni est, uno alla spiaggia dei Pini ovest,
Un momento della conferenza stampa; a destra l’assessore Accorsi, a sinistra il presidente Zorer
ovest e l'ultimo all'altra estremità di porto San Nicolò, sopra il tetto del forte. «Questo servizio è stato fortemente voluto
l'assessore Accorsi – e in particolare dal sindaco Adalberto Mosaner, che lo ha inserito nel programma amministrativo con cui ha
gio. Il progetto era già partito alla fine della scorsa consiliatura, ci aveva lavorato anche l'ex vicesindaco Alberto Bertolini, e più di
recente, in novembre, una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio comunale ha confermato che l'idea è sostenuta non solo dalla maggioranza, ma da tutto l'arco delle forze politiche. Ha collaborato all’iniziativa l’Alto Garda Servizi, società pubblica che ha consentito di ridurre sensibilmente i costi». «Si tratta di un progetto strategico anche per noi – ha precisato il presidente di Trentino Network Alessandro Zorer – Gli access-point sono di ultima generazione, tutti monitorati e gestiti da remoto, in modo da verificare continuativamente il funzionamento e da garan-
NOTIZIE FLASH DA RIVA DEL GARDA
tirne la regolarità. La potenza è di 100 megabit al secondo, regolabile secondo le necessità nei diversi access-point, in modo da garantire ad ogni utente 1, 2 megabit al secondo». Il costo di realizzazione è stato di 25 mila euro, di cui 5.000 per il progetto; la Provincia si è fatta carico di 3.000 euro, oltre ai costi di canone, nell'àmbito del progetto “Agorà pubbliche”. L'impianto di videosorveglianza (che l'Amministrazione comunale conta di rendere operativa entro l'anno) costerà 15 mila euro per la realizzazione, più 600 euro all'anno di canone.
PM10. La Giunta municipale di Riva del Garda lo scorso martedì 2 febbraio ha affrontato l’argomento “Pm10”. L’invito alla cittadinanza ora è chiaro: è necessario rispettare rigorosamente le norme, già esistenti e in vigore, sulla temperatura negli edifici. Quest’ultima non può superare i 20 gradi centigradi, con due gradi in più di tolleranza. La Giunta inoltre invita all'utilizzo ridotto dei veicoli in favore della mobilità sostenibile, e al rispetto del divieto di bruciatura a terra dei residui vegetali (in vigore fino al 31 marzo). «Non si tratta ancora di una situazione per la quale allarmarsi troppo – precisano gli Amministratori di Riva -, se si considera che i superamenti dell'anno scorso sono stati 10 sui 35 indicati come limite massimo annuale. Certo, è doveroso affrontare il problema con decisione. L'appello alla cittadinanza è quindi a fare tutti la propria parte, attenendosi alle semplici indicazioni. Se le condizioni dovessero mantenersi oltre i limiti di sicurezza, l'Amministrazione comunale sarà chiamata a mettere in atto ulteriori iniziative». LUNEDÌ CINEMA. Continua a Riva del Garda “Lunedì Cinema”. Il cineforum, organizzato dal centro culturale “La Firma” di Riva del Garda insieme ad Altogarda Cultura, il Servizio di attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda, in collaborazione con la Federazione Italiana Cineforum, per la cura di Ludovico Maillet, è pensato come un’occasione di confronto, per una lettura più approfondita di un film, di un regista o di un genere cinematografico, ma soprattutto per incontrarsi, parlare di cinema e scambiare opinioni. «Il calendario – affermano gli organizzatori - è stato selezionato per sorprendere e incuriosire un pubblico ampio: come tradizione sono proposti infatti cicli diversi, caratterizzati da temi specifici, che consentono di approfondire la conoscenza del cinema, delle sue espressioni e della sua storia. ZTL. Sono disponibili sul sito web di APM (www.altogarda - parcheggi.it) i modelli con cui gli aventi diritto possono ottenere il permesso di accesso con veicoli nella zona a traffico limitato, relativi al nuovo sistema di controllo automatico con varchi elettronici. Una volta compilati, i modelli vanno consegnati ad APM: di persona (la sede è in via Pilati) oppure per e-mail (info@altogarda-parcheggi.it) o fax (046.4562640). Le regole e gli orari dell'accesso in ZTL non cambiano, se non nella modalità (ora anche automatica) di controllo. Per consentire agli aventi diritto tutto il tempo necessario per procurarsi i nuovi permessi, il sistema sarà attivato non prima della metà di marzo fino alla fine del mese di aprile.
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Arco e Avio
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Donazione organi Sì o no sulla Carta ARCO. Il Comune dà la possibilità di inserire nel documento d’identità il consenso o il diniego
Servizi di
Angelica Adami
Arco è il primo comune trentino a rendere operativa la possibilità di inserire nella Carta d’identità il consenso o il diniego alla donazione di organi o tessuti in caso di morte. La dichiarazione sarà poi registrata dal personale dell’anagrafe e inviata alla banca dati unica del Sistema informativo trapianti (SIT), consultabile 24 ore su 24 dai centri per i trapianti. La volontà potrà essere modificata in qualsiasi momento, nelle Apss, negli ambulatori dei medici di base, ai Centri regionali per i trapianti oppure in Comune, al successivo rinnovo della carta d’identità. Il nuovo servizio è operativo dai primi giorni di febbraio. «Abbiamo voluto questo nuovo servizio perché è un segno di solidarietà e civiltà – ha detto l'assessore alla comunicazione del comune di Arco, Marialuisa Tavernini – e spesso è l'unica possibilità di sopravvivenza per tante persone o la garanzia di una qualità di vita infinitamente
migliore. È inoltre un'iniziativa di altissimo valore sociale nella sua valenza di espressione di una volontà positiva». «Non serve dire quanto sia importante
donare organi e tessuti – ha detto il sindaco Alessandro Betta –. A me preme solo sottolineare la grande importanza di questa iniziativa, nel rendere facile e accessibile l'espressione di una libertà personale, con una modalità che la
rende efficace e immediata». «Noi già abbiamo iniziato qualche settimana fa l'opera di sensibilizzazione – ha aggiunto l'assessore alle Politiche Sociali, Silvia Girelli – coinvolgendo i ragazzi che hanno partecipato alla serata di accoglienza in municipio dei neomaggiorenni, e inviando a casa a tutti i nuovi diciottenni una lettera firmata con i presidenti di ADMO Trentino, Carmelo Ferrante, di AIDO Trento, Luca Pontati, e di Avis Alto Garda e Ledro, Alberto Vecchi, con la descrizione delle modalità di donazione, del suo valore e del suo positivo impatto sulla collettività». «È motivo d'orgoglio il fatto che il comune di Arco abbia voluto procedere rapidamente a realizzare questo nuovo servizio, che agevola in modo rilevante l'espressione della volontà di donazione di organi e tessuti – afferma Lucia Pilati del Coordinamento trapianti -. Questo significa poter salvare vite umane oppure consentire a chi è affetto da certe patologie di migliorare sensibilmente la qualità della propria vita».
AVIO. Polizza assicurativa contro i rischi di furto e per l’assistenza
Sport promosso a tutto campo AVIO
Nell' anno 20152016 l'Assessorato allo Sport del comune di Avio si è impegnato per cercare di ridurre le spese legate all'uso delle palestre da parte delle associazioni, creare nuove sinergie e ipotizzare una nuova gestione del campo sportivo, promuovendo, nel contempo, sul territorio l'attività sportiva. Come precisa l'assessore Moreno Salvetti: «Abbiamo, in questo senso abbassato le tariffe di utilizzo della tensostruttura, proprio perchè sia maggiormente utilizzabile dalle nostre associazioni. Su questa importante struttura, stiamo ragionando a livello giuntale di dotarla in futuro di ulteriori servizi che necessiterebbe, come ad esempio di cucina e servizi igienici e locali depositofunzionali proprio alla stessa, - l'obiettivo futuro, come Assessorato, è il consolidamento delle proposte fino ad ora messe in atto come ad esempio la promozione di “giochiamo ad Avio per la seconda edizione, considerato il successo ottenuto lo scorso anno». L'assessore Salvetti prosegue: «Continueremo ad investire sulla sicurezza come già accaduto nel corso del 2015, l’Amministrazione comunale ha infatti provveduto alla realizzazione degli impianti di videosorveglianza sul territorio comunale con la lettura automatica delle targhe; l'attuale impianto di videosorveglinza potenzierà le zone più sensibili».
Una polizza assicurativa contro i rischi di furto e rapina e assistenza alla persona e all'abitazione destinata alla famiglie residenti nel comune di Avio: questo è quanto è stato deciso dalla Giunta di Avio il 29 gennaio scorso. La polizza di assistenza per i cittadini è un'iniziativa del comune di Avio totalmente gratuita che copre i danni subiti all'abitazione stessa e alla persona in caso di furto, tentato furto con scasso, scippo e rapina. La polizza viene attivata per tutti i cittadini del Comune in questione e ha durata di un anno a partire dal primo febbraio 2015. Il cittadino che intende stipulare la polizza può contattare tutti i giorni il numero verde gratuito 212480 specificando i dati anagrafici della persona per la quale si richiede l'assistenza; i dati relativi al luogo dell'eventuale intervento; di quali garanzie intende usufruire. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.comune.avio.tn.it oppure la brochure con il testo integrale è depositata presso l'ufficio economato del Comune.
ARCO. Pace e solidarietà, Lino Gobbi riceve l’Onorificenza al merito L’Amministrazione comunale di Arco ha conferito a Lino Gobbi l'Onorificenza al merito della città di Arco, “per aver testimoniato con la sua esperienza valori di solidarietà e di pace”. La cerimonia di consegna del trofeo con il gonfalone d’argento e la dedica incisa, si è svolta lo scorso 9 febbraio, giorno del suo 95° compleanno, a Palazzo dei Panni. Classe 1921, appena ventenne, Lino Gobbi è sul fronte russo della Seconda Guerra Mondiale; sopravvissuto alla tragica ritirata, riesce a rientrare in Italia e dopo un breve congedo è sul fronte jugoslavo; dopo l’armistizio dell’8 settembre è catturato e deportato in Germania, prima in un campo di concentramento e poi in carcere. Liberato nel 1945, riesce a tornare a casa e a riprendere una vita di normalità, distinguendosi per il costante impegno in favore della comunità, nel volontariato e nella cooperazione. Lino Gobbi nasce ad Arco il 9 febbraio 1921 da una numerosa famiglia contadina e, come tanti suoi coeLino Gobbi con il sindaco tanei, appena ventenne è chiamato alle armi per i fronti della Alessandro Betta Seconda Guerra Mondiale. Viene assegnato al Corpo degli Alpini, brigata Julia e mandato a combattere sul fronte russo. Sopravvive all’incubo della ritirata di Russia, riuscendo, con pochi compagni, a rientrare in Italia, fisicamente e psicologicamente provato. Dopo un breve congedo è destinato al fronte jugoslavo. Dopo l’armistizio dell’8 settembre viene catturato e deportato in Germania, prima in un campo di concentramento per militari, poi nel carcere di Butzbach, accusato di aver sottratto degli alimenti dalle macerie di una casa bombardata, per poter far fronte alla fame patita da lui e dai suoi compagni. Liberato nel 1945, alla fine della guerra, riesce a tornare a casa e a riprendere una vita di normalità. Il suo impegno per la comunità e per quei valori che non lo hanno mai abbandonato lo hanno portato a dare il suo contributo nel volontariato e nella cooperazione: a favore della locale cooperativa di contadini e per la Cassa Rurale cittadina, ma anche – impegno che prosegue anche oggi – nell’Associazione Nazionale Alpini, Gruppo di Arco. Da ultimo, ma certo non meno importante, bisogna menzionare l’impegno che Lino Gobbi ha dimostrato per le scuole e per i ragazzi portando la sua testimonianza di reduce e internato.
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Ala
Conoscere il lupo Informazioni utili INCONTRO. Alla serata sono intervenuti gli esperti del Muse di Rovereto ed esperti forestali
Venerdì 15 gennaio presso l'Auditorium della Cassa Rurale della Bassa Vallagarina, si è svolta una serata informativa con esperti del Muse di Rovereto e esperti del settore forestale su “Il lupo, la natura e l'uomo”. Alla serata sono intervenuti il direttore del Muse, Michele Lanzinger, oltre a Carlo Maiolini, Paolo Pedrini e Natalia Bragalanti, rispettivamente responsabile e tecnici di Life Wolfalps. Era presente anche Tommaso Borghetti del Corpo forestale provinciale. «Il lupo di fatto sui Lessini c’è, si tratta di comprendere come monitorare il fenomeno e far sì che i cittadini si sentano al sicuro» - afferma il sindaco Claudio Soini. Si stima che i lupi presenti sui Lessini, da Ala al Veneto, siano una dozzina. Una storia che, a quanto emerge dagli studi del Muse, sarebbe cominciata poco prima del 2013, quando il lupo sloveno Slavc si spostò verso il Trentino, dove incontrò
Giulietta, la lupa giunta dalle Alpi occidentali. «Avevano abbandonato il loro branco – spiega Natalia Bragalanti, esperta del Muse –. Si ricongiunsero in Lessinia dove ebbero due primi cuccioli nel 2013, poi
altri 7 nel 2014 e altri 7 quest’anno. Non sappiamo se alcuni siano morti o se siano andati a vivere altrove, ma le tracce del dna ci dicono che i lupi rimasti sono circa 12 e che quelli dominanti nel branco, vale a dire quel-
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li che si riproducono, sono Slavc e Giulietta». Il fenomeno verrà preso in esame considerando anche i conflitti con l’attività antropica, in particolare con l’allevamento: «Una questione di cui occorre parlare – ammette l’assessore all’Agricoltura di Ala, Luigino Lorenzini –: anche qualche giorno prima di Natale un lupo ha sbranato un pony alla Sega di Ala». Proprio di questo si occupa il progetto Life Wolfalps: «A differenza di LifeUrsus non si pone l’obiettivo di reintrodurre una specie – spiega Bragalanti –: il lupo già c’è naturalmente. Lo scopo è quello di informare la popolazione e conoscere questo animale per mitigarne gli effetti sulle attività antropiche, senza scatenare la paura». Per Bragalanti si tratta certo di un gran predatore, ma, appunto, prima di gridare “al lupo!” abbiamo bisogno di sapere un po’ di più di che animale si tratta. Angelica Adami
NOTIZIE FLASH DA ALA SERVIZIO FORESTALE. Approvato all'unanimità dalla giunta di Ala lo schema di convenzione per la gestione associata del servizio di custodia forestale fra i comuni di Ala e Avio. La durata della Convenzione è stabilita in 10 anni e decorre dall’1 gennaio 2016. La sede del servizio è stabilita nel comune di Ala, al quale, per fini organizzativi, gestionali e contabili, è conferito il ruolo di referente e coordinatore (ente capofila). Il comune di Ala ha assunto in carico all'interno della propria pianta organica i tre custodi che mantengono comunque assegnate le proprie zone di custodia. L'autorità forestale, come peraltro già avveniva con il Consorzio, impartisce loro le direttive con le disposizioni di servizio. VIA EX NOVA. I progetti per la ristrutturazione della via “ex Nova” nel comune di Ala è stata presentata recentemente all’auditorium della Cassa Rurale dai laureandi di Ingegneria edile e architettura, coordinati dalla professoressa di Disegno dell’Università di Trento, Giovanna Massari. Si basa sui progetti realizzati dai giovani a partire dal 2013 grazie a un protocollo tra Comunità della Vallagarina e Università che ha coinvolto il Comune. Il sindaco di Ala, Claudio Soini precisa: «Un progetto voluto per ricordarci che dobbiamo ridar vita ai centri storici, al commercio naturale e all’aria aperta che mantengono la vita in città rispetto ai centri commerciali fuori dalle zone abitate. Nei prossimi mesi manterremo i contatti con l’Università». SICUREZZA. L’Amministrazione comunale di Ala ha in agenda un progetto che fornirà alle forze dell’ordine operanti sul territorio (Corpo di polizia municipale Ala – Avio, stazione dei Carabinieri di Ala) gli strumenti necessari al fine di garantire un maggior controllo del territorio. Il progetto redatto prevede la realizzazione di quattro “varchi”, due posizionati a Nord (uno sulla strada statale n. 12 e l’altro sulla strada provinciale numero 90) e due a Sud (sempre uno sulla SS 12 e l’altro sulla SP 90) che permetteranno di controllare qualsiasi veicolo che transiterà sulle due arterie che attraversano il territorio del comune Alense. Infatti i sensori presenti in ogni varco potranno rilevare i dati di targa di ciascun veicolo e grazie al collegamento ai “database” della Motorizzazione di Trento e del Commissariato del Governo di Trento, verificare se lo stesso è stato revisionato, se è dotato di copertura assicurativa o se è stato rubato. CENTRO DI RACCOLTA MATERIALI. E’ aperto da novembre 2015 il Centro di Raccolta dei Materiali realizzato ad Ala in via dell’Artigianato, località Cerè. Già nei primi due mesi di servizio si è registrato un incremento sostanzioso dell’utilizzo della struttura, precedentemente ospitata presso il cantiere comunale. Il servizio è stato ulteriormente implementato con la possibilità di ritiro degli olii alimentari (è sufficiente ritirare il bidoncino presso il Centro). L’Amministrazione Comunale da parte sua confida sulla collaborazione attiva dei concittadini, per incrementare la già positiva percentuale della parte differenziata dei rifiuti urbani: nel 2015 la raccolta differenziata si è attestata sul valore del 67,91%. L’Amministrazione Comunale si sta attivando, nel rispetto della normativa riguardante il settore rifiuti, al fine di promuovere il riutilizzo dei diversi materiale convinta che se differenziare è necessario, riutilizzare è meglio. Il Centro è aperto il lunedì dalle 14.00 alle 18.00, il giovedì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00, il sabato dalle 7.00 alle 13.00.
L’ASSOCIAZIONE / LA FESTA Stella d’Oro compie 25 anni Grande festa ad Ala per i 25 anni dell’associazione Stella d’oro che gestisce l’emergenza e i trasporti programmati di pazienti in Bassa Vallagarina. Stella d’Oro con 80 volontari, di cui 65 operativi su 4 ambulanze, e circa 20 impegnati nel sociale o con funzioni amministrative, è una delle maggiori associazioni di volontariato sul territorio. Il presidente Emiliano Trainotti ha svelato il sogno di Stella d’Oro: una struttura unica per tutta la protezione civile locale. Il sindaco di Ala Claudio Soini ha posto l’accento sul fatto che la collaborazione tra Stella d’Oro e altre realtà come i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, i Nuvola, è decisamente fruttuosa. Il presidente Trainotti da parte sua ha raccontato la storia dell’associazione, svelando che ciò che ora serve è una struttura che raggruppi insieme noi, i Vigili del fuoco, i Nuvola, il Soccorso alpino, tutta la protezione civile. Il sindaco di Ala, Claudio Soini, ha elogiato la collaborazione tra i volontari nei momenti di emergenza: «Persone che dedicano il proprio tempo libero alla comunità, sacrificando spesso sabati e domeniche per i loro concittadini, con impegno, attenzione e competenza». Sollecitazioni prontamente raccolte dal presidente della provincia di Trento, Ugo Rossi, che ha promesso: «La nuova struttura per tutti i corpi di protezione civile sarà realtà entro la fine della legislatura». Stella d’Oro copre ormai giorno e notte tutta la settimana dal giovedì alla domenica, e, durante il giorno, il periodo che va dal lunedì al giovedì.
GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO
PROGETTO CASA
Valitutto: professionalità garanzia e competenza Esperienza, professionalità e garanzia di sicurezza e competenza: queste sono le caratteristiche con cui Valitutto sas, un’agenzia che vanta 20 anni di lavoro nell’ambito delle Amministrazioni Immobiliari, si sta presentando anche nella zona del Lago di Garda. Il fondatore, Francesco Valitutto, affiancato da collaboratori preparati ed esperti nel settore, negli anni ha saputo realizzare una solida realtà, fregiandosi di Amministrazioni Immobiliari di prestigio all’interno di Unicredit Real Estate e Pirelli Re. Valitutto sas si occupa principalmente di gestioni immobiliari, patrimoniali e di tutta
la problematica tecnica che ne deriva. Amministrazioni condominiali e gestione inquilini, affittanze e consulenze impianti tecnologici (termici, elettrici, idrici), tabelle millesimali ma anche Regolamenti condominiali e consulenze legali per il recupero dei crediti. Sono numerosi i servizi forniti con puntualità e precisione da Valitutto sas, una società a conduzione familiare che, oltre a godere di una polizza in materia di responsabilità civile, garantisce e tutela i condomini anche a livello di rischio finanziario. Inoltre l’ufficio di via Monsurei a Bardolino è attivo quotidianamente e gli operatori
La famiglia Valitutto
rispondono a qualsiasi tipo di necessità relativa all’immobile. Le emergenze vengono seguite tempestivamente da tecnici e manutentori qualificati. Valitutto sas dispone infatti di tecnici e pro-
gettisti per qualsiasi tipo di consulenza relativa all’immobile e alle singole unità immobiliari e si avvale di collaborazioni esterne con professionisti scelti in campo legale, fiscale e assicurativo.
“Less’s more”
a cura dell’Architetto Mirko Ballarini “Less is more” è una frase che arriva molto spesso simili, frequentemendal mondo dell’architettura di lin- te bianchi. Si sono reintrodotti gua inglese e che vuol dire pres- colori che sembravano dimenticati, sappoco “meno è di più”. Per anni si è rafforzato l’uso delle ceramiche “less is more” è stata spesso citata decorate che caratterizzano un dagli architetti, in quanto indica ambiente, si sono osate lampade che in realtà il miglior risultato, il di dalle mille sfaccettature e riflessi. più, si ottiene nel caso in cui si pro- Le poltrone hanno smesso di esseduca un edificio – o un interno – re minimal per cedere a posizioni essenziale e perfetto per le sue fun- più confortevoli mentre i tappeti zioni. La frase, presente in un hanno aggiunto note di colore, così poema di Robert Browning, è stata come le carte da parati. ripresa dall’architetto tedesco Mies L’atmosfera oggi è quella degli van der Rohe che la utilizzò come anni ’50. Allora l’arredamento principio di una nuova architettura, doveva potersi adattare a diverse che non guardava più allo sfarzo situazioni e al tempo stesso gli come qualcosa di buono. Dall’inizio oggetti dovevano essere mobili, della recessione del 2008, “less is poter essere spostati, aperti e chiumore” è diventata di moda: si sono si comodamente, per semplificare prodotti mobili talvolta banali, la vita di tutti i giorni.
GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNA-
PROGETTO CASA “Fiori e Giardini” L’arte di Simeoni
Sono due realtà che coinvolgono i fiori, la terra e la natura, e sono molto vicine fra loro: stiamo parlando di Simeoni Fiori e Simeoni Giardini, di cui è giardiniere e titolare Eugenio Simeoni. Ci spieghi la differenza fra queste due attività. «Simeoni Fiori è un negozio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, nel Centro del paese, precisamente in Piazza Vittorio Emanuele, in cui seguiamo da otto anni cerimonie, fiere e normale attività commerciale. Simeoni Giardini si trova invece in Strada Villa a Cavaion e si occupa da oltre vent’anni di giardinaggio, potature, arredo urbano ed esterni di case, capannoni, lottizzazioni, aiuole stradali e campi sportivi». Che importanza hanno il verde e la natura nella vita delle persone, nelle case? «Il verde è un biglietto da visita che aiuta a capire le persone. L'immagine esterna di un'abitazione, il giardino, o il terrazzo, occupano un posto importantissimo e danno un'idea della persona che vi abita. Anche nelle attività commerciali e pro-
duttive è molto importante presentarsi con un’immagine pulita e fiorita». Ha adottato nuove tecnologie nel corso degli anni? «Abbiamo trattori per tagliare l'erba, per le potature utilizziamo delle piattaforme aeree di varie altezze e le tosaerba manuali vengono continuamente sostituite per rientrare nelle normative. Ogni anno reinvestiamo in azienda gli utili che rimangono per stare al passo con i tempi». Segue anche dei corsi di aggiornamento? «Tutti i miei ragazzi ed io, frequentiamo corsi di aggiornamento per le potature, i trattamenti, la sicurezza e le normative, oltre a corsi di psicologia del giardino dove approfondiamo le tecniche di accostamenti di colori e profumi. Queste idee sono essenziali per attirare l'attenzio-
ne e si possono attuare anche con piante economiche». Quali sono le richieste più frequenti dei clienti? «Spesso creiamo giardini che non richiedano manutenzione e utilizziamo soluzioni pratiche e poco invasive, come gli impianti di irrigazione a serpentina sotto terra. Cerchiamo sempre di avere idee nuove per stupire le persone e rendere felici i clienti». E per quanto riguarda il rapporto con i dipendenti «Per tenere unito il gruppo bisogna trattare bene le persone, immedesimarsi in loro e creare un clima sereno durante il lavoro. La mia attività è come una grande famiglia, i miei dipendenti mi vogliono bene. L’aspetto umano del lavoro è fondamentale per me, ci tengo tantissimo».
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Costermano
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Interventi, il Piano
GLI APPUNTAMENTI. È terminato il ciclo di incontri tra Amministrazione e cittadini
Si è concluso a Costermano il ciclo di incontri con i cittadini nel capoluogo e nelle frazioni del Comune per la consueta rendicontazione annuale da parte dell’Amministrazione comunale. Fulcro delle serate è stato il settimo Piano degli Interventi (P.I), di cui sono state illustrate le opportunità che tale strumento rappresenta sia per le famiglie che per le imprese di Costermano. «Il comune di Costermano è dotato di Piano di Assetto del Territorio approvato dalla conferenza dei Servizi Regionale il 18 dicembre 2012 – precisa il sindaco, Stefano Passarini -. L’Amministrazione comunale ha operato una prima Variante al P.A.T. approvata dalla Giunta Regionale il 13 Luglio 2015 e ha già iniziato l’iter procedurale per la redazione di una seconda Variante Parziale allo stesso strumento strategico, questo principalmente per l’adeguamento al P.T.C.P. provinciale, divenuto nel frattempo efficace. Con il 7° PI, l’Amministrazione intende perseguire l’obiettivo di favorire e assecondare lo sviluppo “fisiologico” del nostro territorio, delle funzioni connesse e delle attività economiche presenti. Attraverso questo
DENOMINAZIONE. Nascerà Costermano sul Garda? Costermano si prepara a cambiare nome, per diventare Costermano sul Garda. Un cambiamento, questo, al centro della delibera “Atto di indirizzo per la modifica della denominazione comunale da Costermano a Costermano sul Garda” approvata dal Consiglio comunale a settembre 2014, con la quale era stato avviato il relativo iter. La parola era poi passata alla Regione. Ed ora ecco la novità: il 12 gennaio 2016 il Consiglio Regionale, all'unanimità, ha votato favorevolmente al giudizio di merito del cambio del nome da Costermano a “Costermano sul Garda”. «L’Amministrazione – afferma il sindaco Stefano Passarini - ha la consapevolezza che per sostenere e continuare a mantenere un’economia del territorio è necessario creare un sistema turistico che identifichi e renda immediatamente riconoscibile il Sara Squarzoni nome di Costermano con il territorio che lo circonda». L’appartenenza al brand Garda è di indiscutibile importanza secondo Passarini e costituisce motivo di valorizzazione del territorio e appartenenza geografica. «A questo punto, tra un anno, la parola passerà ai cittadini che si esprimeranno attraverso un referendum con spese a carico della Regione» – afferma il sindaco che aggiunge: «Siamo convinti che questo cambiamento potrebbe apportare grande beneficio su tutto il tessuto sociale del territorio, comportando una riqualificazione degli immobili e delle attività commerciali esistenti. Il cambio di designazione inoltre avverrebbe in modo automatico, senza gravare sulle tasche dei cittadini. Costermano, che negli ultimi anni ha conosciuto una grande crescita demografica e ha registrato un forte sviluppo turistico, merita a pieno questo riconoscimento di appartenenza al Garda, grazie alla sua posizione strategica, alle sue bellezze naturali, storico – culturali, al suo patrimonio edilizio, agli impianti e alle attrezzature sportive di forte richiamo turistico». «Questo cambiamento di nome – afferma l’assessore al Turismo, Sara Squarzoni – rappresenta un’occasione di arricchimento e valorizzazione di un patrimonio naturale, culturale, storico e paesaggistico di grande pregio. Noi amministratori lo intendiamo anche come un’opportunità economica per le nostre famiglie e i nostri figli, in un momento in cui la crisi economica richiede di andare oltre l’ordinaria amministrazione. Quindi non una perdita di identità, ma un arricchimento e insieme una nuova opportunità di benessere».
Stefano Passarini
strumento urbanistico si intendono quindi centrare diversi obiettivi, a partire dall’adeguamento alle modifiche previste dalle prime due varianti al PAT, fino alla prosecuzione nell’attività di urbanistica negoziata attraverso gli accordi tra pubblico e privati previsti dalla disciplina urbanistica moderna. Tale attività di negoziazione assicura un contatto continuo e costante tra la Pubblica Amministrazione e i Soggetti
Privati e gli Operatori Economici per far fronte in modo immediato alle loro esigenze e contemporaneamente consente all’Amministrazione Comunale di introitare attraverso la pianificazione perequata (pagamento con oneri straordinari della cubatura che viene autorizzata) i fondi necessari per finanziare le opere a servizio di tutta la comunità a garanzia di uno standard qualitativo elevato del sistema sociale ed economico». Gli interventi proposti, conformemente ai dettami della disciplina urbanistica moderna, dovranno essere adiacenti alla città esistente dalla quale collegare le infrastrutture: le recenti normative impediscono infatti interventi a “macchia di leopardo” sul territorio, che andrebbero a consumare suolo in modo non controllato. In materia di attività turistico ricettive, oltre alla possibilità di ampliamento delle strutture esistenti e di realizzarne di nuove, il 7° PI ammette in varie zone del territorio
comunale il cambio d’uso con eventuale ampliamento di edifici esistenti per l’esercizio di attività ricettive (classificate come complementari), con il riconoscimento di eventuali bonus volumetrici in caso di riordino e riqualificazione edilizia con l’uso di tecniche di edilizia ecosostenibile. «Nell’adeguamento alla recente normativa regionale sul commercio – conclude il sindaco Passarini - si procederà a valutare aree con attività dismesse da riclassificare in zone commerciali. Sarà rivista anche la trattazione dei Centri Storici confermando i disposti innovativi recentemente introdotti con ulteriore possibilità alternativa sull’approccio metodologico. In ogni caso, vista la complessità dell’argomento tutti i venerdì dal 26 febbraio all’1 aprile, dalle 14.00 alle 16.00, sarò disponibile in Comune, previo appuntamento (045.6208119 – 045.6208120) insieme all’Architetto Progettista incaricato e al Tecnico Comunale, per qualsiasi chiarimento».
NOTIZIA FLASH DA COSTERMANO E’ un appello particolare quello lanciato dal comune di Costermano qualche giorno fa. Prende il nome infatti di “Varianti verdi” – dal nome della legge regionale relativa - un avviso con cui il Comune ha raggiunto i cittadini , invitando chi fosse interessato a riclassificare le aree verdi edificabili a rivolgersi all’area tecnica del Comune. «Si tratta di un’iniziativa – afferma il sindaco Stefano Passarini - attraverso la quale sarà possibile presentare richiesta di privare le aree edificabili affinché siano private della potenzialità edificatoria e rese quindi inedificabili. Invito quindi i cittadini interessati a presentare domanda entro fine marzo. L’Amministrazione valuterà quindi le istanze e, qualora le ritenesse coerenti con le finalità di contenimento del consumo di suolo, le accoglierà mediante approvazione dell’apposita variante al Piano degli Interventi».
COUNTRY HOUSE DI VILLA DEI CEDRI
Le Palazzole
Doppio fiocco rosa a Villa dei Cedri: il Parco Termale del Garda si arricchisce di una nuova struttura battezzata con il nome di Country House “Le Palazzole”. Di una cascina di inizio ‘800 a Colà di Lazise attorniata da vigneti, uliveti e alberi di kiwi, la società Villa dei Cedri spa ha fatto un angolo di paradiso in ottantamila metri quadrati di terreno, che si aggiungono ai 13 meravigliosi ettari che caratterizzano il Parco Termale del Garda. Il Country House “Le Palazzole” è un bellissimo rustico posizionato in un contesto di campagna che dista circa 350 metri dall’ingresso del Parco Termale. La bellezza e la cura nel dettaglio della struttura, unite alla genuina e ottima cucina proposta all’interno del ristorante, permettono agli ospiti de Le Palazzole di curare il proprio benessere sentendosi come a casa propria, trascorrendo qualche ora in completo relax, a modico prezzo. Benessere per gli occhi, per il corpo e per l’anima da poter dedicarsi ogni volta che si desidera anche pernottando presso la Country House, che dispone di camere arredate con tutti i comfort moderni, offrendo l’opportunità di entrare gratuitamente al Parco Termale per il giorno di arrivo, di soggiorno e di partenza. In campagna, oltre alle normali passeggiate a piedi, si potranno effettuare passeggiate a cavallo, usufruendo di un percorso con tabelle di accompagnamento per effettuare esercizi ginnico – fitness… Per informazioni e prenotazioni: 045.7590988 (orario ufficio), 344.2999001
CRONACHE di Torri
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
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Notizie “tascabili” Comunicazione 2.0
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INIZIATIVA. Per avere le informazioni sullo smartphone o sul tablet basta scaricare l’app Gong
Un’allerta meteo o la convocazione del Consiglio comunale, il programma dei lavori stradali o una manifestazione sportiva, una serata di spettacolo e gli orari dei servizi pubblici: d’ora in avanti, tutte le informazioni dell’amministrazione di Torri del Benaco sono a portata di smartphone. Il comune di Torri del Benaco, infatti, ha aderito al progetto Gong, un portale che permette di informare tutti i cittadini su ciò che avviene nel Comune.Per cittadini, turisti e appassionati del lago essere informati diventa facilissimo: basta scaricare gratuitamente l’app Gong sul proprio smartphone o sul tablet. L’applicazione può essere scaricata da: AppStore, Google Play, Windows Phone digitando sulla ricerca “Gong”, oppure tramite il
Stefano Nicotra
QRCode. Una volta installata, l’applicazione darà la possibilità di essere informati in tempo reale su ciò che avviene a Torri, ma
anche nei Comuni vicini che aderiscono al progetto. «Grazie a questa applicazione – spiega il sindaco di Torri Stefano Nicotra – la comunicazione di Torri del Benaco diventa 2.0. È un progetto che abbiamo condiviso in giunta e a cui si è dedicata, in particolare, il vicesindaco Donatella Bertelli e la consigliera con delega alla Comunicazione Elena Marconi. Una scelta che permetterà a questa amministrazione di offrire servizi al passo con i tempi». Tutti i cittadini che scaricheranno l’app Gong avranno la possibilità di essere informati sia sul proprio smartphone sia via mail delle novità che riguardano il paese. Ma anche la gestione della comunicazione pubblica da parte dell’amministrazione diventerà più
semplice: utilizzando l’interfaccia di un unico portale, infatti, potranno essere aggiornate tutte le piattaforme di comunicazione tra cui il sito, le pagine social dell’amministrazione, Facebook o Twitter, un’eventuale mailing list.«In questo modo – sottolinea il sindaco Nicotra – la comunicazione tra i cittadini e l’amministrazione diventa più semplice e diretta. Le persone sono informate in tempo reale e gratuitamente; il Comune diventa trasparente e, in ogni momento, si possono conoscere i fatti importanti della nostra comunità. E poi, l’applicazione non è invasiva, perché ciascuno può scegliere in che momento della giornata ricevere le informazioni. Una scelta che, immagino, sarà apprezzata da tutti».
Torri
Incisioni rupestri da proteggere CTG MONTE BALDO
Il patrimonio di incisioni rupestri di Monte Bre, Monte Luppia e Crero, con decine di opere, si sta deteriorando e rischia di scomparire minacciato dall’abbandono, dal degrado e dall’incuria umani. Il CTG Monte Baldo che da anni porta in visita alle incisioni migliaia di ragazzi e di adulti che restano stupiti dallo scoprire queste testimonianze storiche, propone una sistemazione almeno per la pietra delle Griselle, per quella dei Cavalieri e per i liscioni di Crero, le incisioni più conosciute, ma chiede alle amministrazioni comunali di Torri del Benaco e di Garda di prospettare una convenzione con i proprietari delle aree interessate in modo da delimitare i tre siti e permetterne un acces-
La pietra incisa delle Griselle con spadoni dell’età del ferro
so adeguato, sistemando i sentieri tramite un percorso didattico-archeologico. «Ci vorrebbe un progetto europeo per la realizzazione di un sentiero turisticoescursionistico, sull’esempio di quanto realizzato dal comune di Nago-Torbole
con il sentiero delle Busatte da Torbole a Tempesta, attrezzato in modo da esse-
re percorribile da escursionisti e turisti di ogni età» afferma Claudio Lucchese, animatore CTG. Le incisioni rupestri di Monte Bre (303 m.) e Monte Pomo si trovano sui due rilievi che chiudono ad occidente il suggestivo scenario del golfo di Garda, ricoperti da una fitta vegetazione di tipo sub-mediterraneo con forte presenza di leccio. Sui liscioni rocciosi che li costituiscono, modellati dall’ultima glaciazione wűrmiana, vi sono decine di incisioni rupestri, scoperte e catalogate dai professori Mario Pasotti e Fabio Gaggia alcuni decen-
ni fa. Si tratta di figure di guerrieri, di spade, di mani, di simboli solari, attribuiti all’età del bronzo e del ferro, ma anche di una numerosa serie di imbarcazioni appartenenti a tutte le epoche storiche, incise sulla pietra liscia dal picchiettare di ciottoli duri o di sassi appuntiti. Tra l’altro, l’area di Monte Bre e
Monte Luppia fa parte del P.T.R.C. della Regione Veneto come Parco Naturale, anche se non ancora istituito. Già vari anni fa i due comuni di Torri e Garda e l’allora Comunità Montana si erano incontrati per elaborare un progetto comune, ma che non ebbe seguito. Maurizio Delibori
RACCOLTA RIFIUTI / ISOLA ECOLOGICA Da questo mese di febbraio i cittadini di Torri del Benaco possono godere di un nuovo servizio per la raccolta rifiuti: l’isola ecologica. Il nuovo servizio, dedicato a privati ed aziende, è frutto di una stretta collaborazione tra l’amministrazione di Torri e quella di Garda: l’ecocentro si trova in via don Sturzo, a Garda. «I nostri Comuni – sottolinea il sindaco di Torri Stefano Nicotra – hanno avviato un’importante e proficua collaborazione per rendere più efficienti ed economici i servizi dei nostri cittadini. Ringrazio il sindaco di Garda Antonio Pasotti e il consiglio comunale di Garda per aver dato il via libera a questo importante progetto condiviso». All’isola ecologica possono accedere solo cittadini e attività che già pagano la Tari in uno dei due Comuni, Garda o Torri: l’accesso sarà garantito dal riconoscimento personale determinato dalla tessera sanitaria o dalla tessera con codice a barre rilasciata dalle amministrazioni. Questo senza che ci siano costi superiori per i cittadini. «La possibilità di utilizzare l’isola ecologica è un servizio ulteriore che forniamo ai nostri cittadini – chiarisce il sindaco Nicotra -, senza tuttavia incrementare la tariffa: cioè, non ci sarà alcun ritocco della Tari». A fronte della possibilità, per i propri cittadini, di utilizzare l’isola ecologica di Garda, il Comune di Torri si impegna a liquidare un canone annuo fisso di 15mila euro, a sostenere la metà dei costi per modificare il sistema d’accesso con tessera sanitaria e a pagare il 40% dei costi complessivi di trasporto e smaltimento dei rifiuti portati all’ecocentro. «La collaborazione con Garda – sottolinea il sindaco di Torri Stefano Nicotra – garantisce ai nostri cittadini un ampio accesso all’isola ecologica visto che potranno recarvisi, a partire dalla primavera, anche la domenica pomeriggio: una soluzione pensata per facilitare i proprietari di seconde case. In più, risolve un problema di non facile soluzione per la nostra amministrazione: nel nostro territorio comunale non c’è un’area adatta a questo tipo di strutture e questa proficua collaborazione garantisce un ottimo servizio ai cittadini di entrambi i paesi. In più, i cittadini di Torri potranno cominciare a familiarizzare con questo tipo di servizio e, usandolo, ne comprenderanno al meglio le finalità. Questo perché è obiettivo dell’amministrazione realizzarne una a Torri, dopo averla inserita nei prossimi piani di intervento».
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L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE
BOCCIODROMO. Diverse le iniziative, come il 6° trofeo San Valentino
Bardolino si divide tra senior e giovani
Il bocciodromo di Bardolino è foriero di iniziative legate sia al mondo dei senior che al mondo giovanile. Proprio
quest’ultimo ha iniziato l’attività agonistica interregionale del 2016 a Bardolino con il 6° trofeo San Valentino.
I giovani partecipanti, provenienti da Emilia Romagna, Trentino e Veneto, oltre alle corsie del bocciodromo della società organizzatrice, hanno calcato le corsie del bocciodromo di Cavaion per le eliminatorie per poi ritrovarsi tutti assieme sia per il pranzo offerto dalla società, che per le finali, nella sede di via Pasubio. Nella categorie U18 la palma del vincitore è andata al padovano Nicola Buson che ha superato in finale il veronese della bocciofila Vigasio Davide Fiorini, negli U15 storia tutta modenese, anzi della società Dorando Pietri di Carpi, con Stefano Benati a salire sul gradino più alto del podio seguito da Federico Baracchi mentre negli U12 l’hanno fatta da padrone i portacolori della società Bentivoglio di Reggio Emilia con Luigi Scerbo che ha superato in finale il compagno di giochi Vittorio Santoro. Nel frattempo si è disputata la seconda edizione del Trofeo Pescherie Viviani, gara serale a coppie, alla quale hanno partecipato 160 formazioni provenienti dalla Lombardia, Emilia Romagna e da tutto il Veneto, culminato con le finali di sabato 12 febbraio e non poteva che terminare il ciclo di competizioni con la squillante vittoria dei portacolori della società Bardolino con la formazione composta da Giovanni Menegazzi e Luigi De Stefano.
BENACUS VOLLEY BARDOLINO MILAN CLUB BARDOLINO
(S.J.) Benacus Volley Bardolino. La società Benacus volley Bardolino presieduta da Stefano Bianchini ha donato al comune di Bardolino un defibrillatore. Il defibrillatore, che verrà posizionato all'interno della Bocciofila, è stato acquistato grazie all'incasso ottenuto con la manifestazione “Bovo day” svolta a Montichiari, organizzata da Fipav Verona per ricordare il campione Vigor Bovolenta scomparso nel marzo del 2012 in campo a causa di un arresto cardiaco. Con questo gesto la Benacus Volley, che ha due squadre femminili (Under 12 e 14) e una di amatori, dimostra con i fatti come il volley vada oltre ai campanilismi sportivi mettendo a disposizione di altre strutture societarie di Bardolino un mezzo utile e di necessaria importanza com’è il defibrillatore. Questo defibrillatore si aggiunge ai 19 installati, grazie anche al lavoro dell’Associazione “Cuore Bardolinese”, in tutte le strutture sportive del Comune. Milan Club Bardolino. Grande festa nella splendida cornice della Loggia Rambaldi per il Milan Club Bardolino: il pretesto è stato il rinnovo del tesseramento ma in realtà l’obiettivo principe del direttivo del Milan Club Bardolino è stato di ricordare la figura del compianto presidente Giovanni Bigagnoli. Scomparso nel settembre dell’anno scorso, a 82 anni, “Big” ha lasciato in molti tifosi rossoneri un ricordo indelebile per la sua passione, capacità di coinvolgimento e organizzazione delle varie attività collegate al locale Milan Club da lui stesso fondato nel 1969. Un sodalizio che ha retto ininterrottamente fino al suo ultimo giorno di vita. Mai da solo, ma con il suo storico direttivo che si appresta, in ottobre, a designare il suo successore. Intanto la reggenza è portata avanti da Riccardo Buscardo che come da statuto, da vicepresidente, è stato chiamato a traghettare l’associazione fino al rinnovo delle cariche.
CALCIO AMATORI BARDOLINO
Una tradizione ormai consolidata. Per il quinto anno consecutivo l’associazione calcio amatori Bardolino ha festeggiato i bambini nati nel 2015 con una festa alla Loggia Rambaldi. Sabato 30 gennaio a mezzogiorno il presidente del sodalizio sportivo Nicola Fiorini e tutto il suo direttivo hanno incontrato i genitori e i bimbi nati lo scorso anno e residenti a Bardolino, in tutto 45, per la “1 a festa della classe”. L’iniziativa proseguirà anche per il 2016. «Abbiamo già consegnato all’ufficio anagrafe del Comune le magliette per il 2016, tutte rigorosamente decorate con l’orsetto che gioca a calcio» afferma Nicola Fiorini. Maglietta che il personale dell’anagrafe donerà ai genitori che registrano in Comune la nascita del loro figlio. S.J.
PARCO TERMALE DEL GARDA – VILLA DEI CEDRI, UN’OASI DI BENESSERE E SALUTE A COLÀ DI LAZISE
www.villadeicedri.it - Tel. 045 7590988 - APERTO TUTTO L’ANNO PARCO TERMALE. Laghi d’acqua termale con temperature tra i 33° C e i 39° C, dotati di idromassaggi, cascate e vasche a temperature differenziate, immersi in un meraviglioso parco naturale, tra alberi secolari e piante rare dove beneficiare dell’energia della natura. CENTRO BENESSERE. Un percorso rigenerante con saune, bagno turco con aroma – cromo terapia, vasca con acqua termale a 36° - 38° C e solarium. Trattamenti viso e corpo o ampia scelta di massaggi. PISCINA TERMALE E PALESTRA. Strutture moderne dove un team di professionisti ti affiancherà per definire un programma di fitness personalizzato. Anche entrate giornaliere o ad ore sia per i clienti interni che esterni al Parco. Completano l’offerta corsi di nuoto, acqua gym, acqua medical fitness e corsi dedicati alla terza età. OFFERTE SPECIALI – INGRESSI COMBINATI: Parco termale + Centro benessere + Piscina termale lun. – ven. giornaliero euro 36 e pomeridiano euro 30 Sab. – dom giornaliero € 40 - pomeridiano € 34 Parco termale + Palestra + Piscina termale lun. – ven. giornaliero euro 31 e pomeridiano euro 25 Sab. – dom giornaliero € 34 - pomeridiano € 28.
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Salute, libertà e risparmio
Salute, libertà, risparmio... sono questi i baluardi del nuovo Puff Store Ponton, un negozio il cui unico obiettivo è aiutare un fumatore a smettere di fumare. Sigarette elettroniche, liquidi Made in Italy e accessori per i Vapers: questo, esclusivamente marchiato Puff, è il mondo del Puff Store di via Ponte, aperto tutti i giorni – eccetto la domenica - dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. All’interno del punto vendita è possibile anche eseguire il test, semplice, veloce e gratuito, che controlla lo stato dell’aria nei polmoni. Studi scientifici dimostrano che ogni volta che si respira il fumo prodotto da sigarette tradizionali, oltre 4.000 sostanze tossiche – almeno 80 delle quali cancerogene - entrano nei polmoni e passano nel sangue insieme all’ossigeno. Il monossido di carbonio presente in eccesso nei polmoni impedisce all’ossigeno di nutrire bene i tessuti di organi importanti del corpo come cuore e cervello. Tutti buoni motivi, questi, per rivolgersi al Puff Store di Ponton dove consulenti preparati e disponibili sono a disposizione per aiutarti a respirare meglio. Puff Store Ponton si trova in via Ponte 19 a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Tel. 045.6861882 – ponton@puffcigarette.com
MA.GI.CA., PARRUCCHIERA DA 30 ANNI
Era il 13 marzo 1986 quando ad Affi la parrucchiera Maria Teresa alzava per la prima volta la sua serranda: l’apertura del “Salone Maria Teresa” era un vero evento per il paese. In quegli anni le attività commerciali presenti ad Affi si potevano contare sulle dita di una mano: oggi, a distanza di 30 anni esatti, molte cose sono cambiate, ma Maria Teresa è ancora lì, con il suo negozio che dal 2009 è stato ribattezzato “Ma.Gi.Ca.”. Trent’anni di storia, quelli del negozio di Maria Teresa, ricchi di soddisfazioni e tanto, tanto affetto da parte della clientela: «un grazie particolare – afferma lei stessa - va alle mie clienti che mi hanno sempre seguita e che hanno continuato a frequentare il mio salone anche dopo quei quattro anni in cui ho dato in affitto il negozio. Sì, credo che la soddisfazione maggiore nell’arco di questi 30 anni, sia stata data proprio dal ritorno delle mie clienti storiche, e addirittura delle figlie e in alcuni casi dei nipotini, anche dopo l’interruzione della mia attività negli anni in cui avevo i figli piccoli. Questo ritorno è stato per me un’enorme dimostrazione d’affetto e stima da parte loro». Professionalità, costante aggiornamento e grande attenzione alla qualità dei prodotti utilizzati, con un occhio di riguardo particolare per le linee naturali e a base di oli essenziali: queste le caratteristiche con cui Maria Teresa ha sempre cercato di contraddistinguere Ma.Gi.Ca. Tratti salienti, questi, che in 30 anni non sono mai sbiaditi.
PARAFARMACIA DEI LABORATORI PIAZZA
Un’oasi di benessere e bellezza
E’ diventata un punto di riferimento importante per Peschiera del Garda la Parafarmacia dei Laboratori Piazza, la cui storia è iniziata nel dicembre 2006 quando Laboratori Piazza – solida realtà, nata a Guidizzolo (MN) del 1967, specializzata nella produzione di calze di tipo terapeutico e medico - ha aperto un nuovo negozio-spaccio aziendale a Peschiera del Garda. All''interno della Sanitaria, oltre a tutti i Prodotti Laboratori Piazza e articoli sanitari e ortopedici, è possibile trovare farmaci, parafarmaci e cosmetici. La produzione Laboratori Piazza abbraccia una vasta gamma di articoli: gambaletti e calzini, calza lunga all'inguine, normale ed autoreggente, monocollant e collant e collant per gestante, tutori elastici per braccio, cavigliere e ginocchiere elastiche, slip contenitivi, cinture lombari, bende elastiche, coprimonconi, supporti elastici ed in neoprene. Efficienza ed esperienza sono i baluardi di Laboratori Piazza e della Parafarmacia del dottor Luca Piazza, dove si può trovare anche una linea completa di prodotti per il viso e il corpo di produzione propria. «Questa linea di prodotti – affermano Luca e Paolo Piazza - nasce dalla ricerca di equilibrio tra Natura, Benessere e Tecnologia, per soddisfare tutti i tipi di pelle ad ogni età. I nostri prodotti contengono principi attivi di origine vegetale (come il collagene marino e l’alga corallina, estratti di cellule staminali di mela, acido jaluronico, rosa mosqueta, uva rossa, Olio d’Argan, Acido Glicolico…) e sono realizzati con materie prime selezionate, senza uso di parabeni e siliconi». Laboratori Piazza propone diverse linee di prodotti: dai cosmetici fitoattivi alla linea Esapeptide Simil Botulino, dal make - up alla linea dedicata al corpo e allo sport, fino ai prodotti solari, bagno – doccia e agli shampoo.
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Cavaion e Affi
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Museo rinnovato e più valorizzato
ARCHEOLOGIA. Un’ondata di visitatori in occasione dei festeggiamenti per il 25° compleanno
Era gremito di visitatori il Museo civico archeologico di Cavaion sabato 16 gennaio, in occasione dei festeggiamenti per il suo venticinquesimo compleanno. Centocinquanta persone sono intervenute all’evento che ha visto il sindaco Sabrina Tramonte tagliare il nastro del Museo rinnovato e risistemato. Presenti accanto al primo cittadino molti Sindaci dei Comuni della Provincia e dell’entroterra gardesano, il Presidente della Provincia scaligera, Antonio Pastorello, Mario Parolotti, presidente dell’Associazione Archeologica cavaionese, oltre alla soprintendente Archeologia del Veneto, Simonetta Bonomi, alla responsabile del nucleo operativo archeologico di Verona, Brunella Bruno, a Fausta Bressani della sezione Beni Culturali della Regione Veneto e a Federica Gonzato del Polo Mussale del Veneto. Alberto Manicardi e Davide Brombo di SAP, Società Archeologia srl, hanno illustrato le novità del museo: i siti di età romana e medievale, mentre
Franco Nicolis, dell’Ufficio Beni archeologici della provincia autonoma di Trento ha parlato del Museo di
Cavaion come «esempio di valorizzazione delle archeologie del territorio». Da parte sua Alessandra Aspes,
curatrice del Museo cavaionese ha spiegato il perché del rinnovamento della struttura museale, che in questi mesi è stata protagonista di un vero e proprio progetto di riallestimento. Un riammodernamento, questo, fortemente voluto non solo per aumentare l’interesse nei confronti della storia del territorio, ma anche per contribuire ad una crescita turistica culturale e ambientale dell’entroterra gardesano. «Questo Museo civico è un patrimonio dell’intero territorio e di tutti i cittadini, non solo di Cavaion – afferma soddisfatta il sindaco Sabrina Tramonte – e rappresenta per noi un punto fondamentale a favore dello sviluppo di quel turismo sostenibile a cui teniamo particolarmente. Il nostro territorio è ricco di itinerari e di siti archeologici: un esempio per tutti è la nostra Bastia San Michele».
La storia del Museo Civico Archeologico di Cavaion inizia nel 1990, quando il piano interrato del Municipio cavaionese iniziò ad ospitare i primi reperti provenienti dalle indagini archeologiche…Sono trascorsi cinque lustri da allora, in cui nuovi reperti hanno arricchito il patrimonio museale e molta strada è stata fatta,
CAVAION. La Regina della Fogassa è incoronata
tanto che, dopo 25 anni, il Museo avvertiva l’esigenza di un restyling che met-
Venerdì 29 gennaio la sala consiliare della Biblioteca di Cavaion Veronese ha fatto da cornice ad un evento del tutto particolare: l’incoronazione della nuova maschera della Pro Loco San Michele, “Regina della Fogassa”, che ha debuttato nella sfilata di domenica 31 gennaio in occasione della 40ª edizione del ‘Carneal de Cavaion’. La prima regina è Gianfranca Merigo, membro del direttivo della Pro Loco San Michele. Questa maschera nasce con almeno un paio di obiettivi: il primo è quello di avere una maschera della Pro Loco, che già per il prossimo anno si proclamerà secondo un regolamento per le votazioni che l'associazione sta preparando; il secondo è che anche il periodo del Carnevale possa fare da trampolino per la promozione del dolce tipico 'Fogassa de Cavaion'... e quindi cosa c'era di meglio di una maschera ad hoc? Durante la sfilata di domenica 31 gennaio la “Regina della Fogassa” è stata affiancata dall’altra maschera che negli anni ha degnamente rappresentato il paese nelle principali sfilate provinciali, il “Re del Gradelon” del Comitato Cavalline. Una coppia Reale per una reale passione per il carnevale cavaionese, che la Pro Loco San Michele - assieme all'Amministrazione della sindaca Sabrina Tramonte - sta cercando di rilanciare con diverse iniziative: dal Papà del Gnoco in visita lunedì 1 febbraio alle scuole dell'infanzia e primaria di Pastrengo, Cavaion e Sega, fino al 'Carnevale Animale' a tutta musica che l'associazione Liberamente ha proposto sempre domenica 31 gennaio presso il parco giochi comunale. s.a.
e ristrutturazione del museo hanno riguardato in particolare la muratura, risana-
tesse in risalto quanto è stato recuperato in questi anni. Le opere di risanamento ta e ritinteggiata di bianco, verde e rosso. Nuove e vivaci colorazioni riguardano anche la veste grafica del museo, fresco e accattivante biglietto da visita per un museo che accoglie ora nuovi reperti frutto di scavi eseguiti in siti di età romana e medioevale.
NOTIZIE FLASH DA CAVAION E AFFI “GIROTONDO”. Prosegue il progetto “Girotondo”, rassegna di Laboratori per i bambini d’età compresa tra i 3 e i 6 anni accompagnati dai genitori. Organizzati dai comuni di Cavaion Veronese, Rivoli, Costermano, Caprino e Affi, in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Ponte” e l’Ulss22, i Laboratori hanno avuto inizio con il nuovo anno e continueranno fino ad aprile. Dopo “Coloriamo le emozioni” a Caprino e “Crescere in musica” a Costermano, a Cavaion, presso l’asilo nido comunale, andrà in scena “Masterchef” nelle giornate dell’1, 8 e 15 marzo dalle ore 16.30 alle 18.00 (per informazioni Enrica Formenti 045.6265712). A Rivoli Veronese invece, presso la palestrina comunale, è in programma “Pollice verde” il 24 e 31 marzo e il 7 aprile dalle ore 16.30 alle 18.00 (per informazioni Anna Zanotti 045.7281166). Il ciclo di laboratori si concluderà ad Affi, presso la Biblioteca comunale, il 13, 20 e 27 aprile, sempre dalle 16.30 alle 18.00, con “Yoga in mezzo al verde” (per informazioni Anna Zanotti 045.7235411). TÈ DONNA CAVAION 2016. Con le prime serate dell’11 e 18 febbraio scorso si sono aperti i sipari sull’edizione 2016 di “Tè Donna Cavaion – incontri tra cinema, tè, relazioni…” che quest’anno ha come tema “Madri, comunque”. La programmazione proseguirà nella serata di giovedì 25 febbraio alle ore 20.45; giovedì 3 marzo; giovedì 10 marzo, sempre alle ore 20.45. Le proiezioni dei film si terranno nella sala civica Eugenio Turri di Cavaion (Arena Torcolo), così come la serata conclusiva di giovedì 17 marzo alle 20.45 quando, attraverso un incontro – dibattito con l’autrice e con alcune delle donne protagoniste, verrà presentato il libro “Madri, comunque” di Serena Marchi. Nell’agenda di “Tè Donna Cavaion 2016” non potevano però mancare altri tre appuntamenti: l’incontro con Michela Murgia che il 23 febbraio presenterà il suo ultimo libro, “Chirù”, (20.45 Sala civica E.Turri), l’inaugurazione della mostra d’arte “Materno” venerdì 4 marzo alle 18.30 nella Biblioteca di Affi con l’esposizione della pittrice Marianna Barugola e la scultrice Laura Ottolini (la mostra rimarrà aperta fino al 13 marzo) e “Pomeriggio al Tè letterario” con letture, tisane a tema presso la Biblioteca di Affi in programma sabato 12 marzo alle ore 17.00.
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
CRONACHE di Rivoli e Caprino
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Scuola materna: l’opera è iniziata
RIVOLI. Intanto la nuova scuola primaria, così tanto attesa e sudata, ha preso forma
La parola data è stata mantenuta: il nuovo anno a Rivoli Veronese è iniziato con un’importante opera ultimata. Ha preso finalmente forma infatti la nuova scuola primaria, tanto attesa quanto sudata. Dopo anni di vicissitudini, di problematiche e di lungaggini il primo stralcio relativo alla scuola primaria si è chiuso: l’intervento ha portato alla realizzazione di cinque aule per le cinque sezioni di alunni, oltre ai laboratori di informatica e al comparto che riguarda la parte amministrativa e relativa agli insegnanti. Un primo stralcio, questo, che ha richiesto l’investimento di 2.800.000 euro, all’interno dei quali sono compresi anche i fondi destinati alla realizzazione del “grezzo” dei successivi due stralci previsti dal progetto, la scuola materna e l’asilo nido. Ma se fino a qualche settimana fa l’Am-
ministrazione comunale pensava di non riuscire a considerare l’idea di avviare i lavori per la realizzazione della scuola materna - per la quale l’iter burocratico era stato già portato a termine per una questione di Patto di Stabilità e di svincolo dei fondi ministeriali, oggi il sogno è diventato realtà. La Giunta comunale
NOTIZIE FLASH DA RIVOLI LAVORO IN BALDO GARDA. A Rivoli, come nei comuni di Costermano, Caprino, Garda e Cavaion, dal 3 febbraio è attivo lo sportello “Progetto Lavoro in Baldo Garda” aperto presso il Comune il primo e terzo mercoledì di ogni mese dalle ore 16.00 alle 18.00 e gestito da due volontarie che hanno fatto un percorso formativo con lo studio Cesaro e con Don Paolo Bolognini della Comunità Salesiana di Albarè. A questo progetto aveva aderito la precedente Amministrazione comunale del sindaco Ornella Campagnari, ma anche l’attuale Amministrazione si è impegnata a portarlo a termine. «In questo momento – afferma il consigliere delegato alle Politiche Sociali, Loredana Campostrini anche nel nostro territorio si sente la necessità di dare ascolto a coloro che sono interessati a risolvere le loro difficoltà lavorative: il progetto non ha lo scopo di trovare un lavoro, ma i impegna ad ascoltare e accompagnare le persone alla ricerca di un’occupazione ed eventualmente segnalare opportunità presso le aziende della zona». Gli sportelli di Progetto Lavoro in Baldo Garda: Caprino 1° e 3° sabato del mese (10.00 – 12.00), Cavaion 1° e 3° martedì del mese (16.30 – 18.30), Costermano 2° e 4° venerdì del mese (18.00 – 19.00), Garda 2° e 4° martedì del mese (15.30 – 17.30), Rivoli 1° e 3° mercoledì del mese (16.00 – 18.00) GIORNATA DELLA MEMORIA. Tante farfalle colorate, ognuna con su scritto il nome di un bambino, volano via dal campo di concentramento: è l’immagine ricordo della giornata della memoria celebrata nel teatro parrocchiale don Mori di Rivoli il 27 gennaio. L’evento, organizzato da Amministrazione comunale, Associazione Reduci e Combattenti, A.n.i.c.i., Alpini e Scuola primaria, ha visto intervenire i bambini delle classi quarta e quinta della scuola primaria di Rivoli. Sono stati proprio loro ad apporre sui due panelli azzurri contornati dal filo spinato le farfalle colorate. «La giornata della Memoria ha rappresentato un momento toccante per coloro che sono intervenuti – afferma il consigliere comunale Loredana Campostrini -. Con i bambini, le insegnanti e i rappresentanti delle Associazioni abbiamo condiviso riflessioni importanti per non dimenticare ciò che è accaduto e farne tesoro affinchè ingiustizie simili non possano più accadere. A questo proposito vorrei ringraziare le Associazioni,la Parrocchia e la scuola stessa per la collaborazione e la
lo scorso 5 febbraio ha deliberato infatti una “Variazione di esigibilità ordinaria agli stanziamenti riguardanti il Fondo pluriennale vincolato Fpv 2015 e spese correlate” grazie al quale sono stati sbloccati i fondi necessari alla realizzazione del secondo stralcio del progetto relativo al Polo scolastico: i lavori sono iniziati
qualche giorno fa e se ne prevede l’ultimazione nel mese di settembre. L’anno scolastico 2016 – 2017 vedrà quindi i circa 90 alunni della scuola primaria e i piccoli ospiti della scuola dell’infanzia fare il loro trionfale ingresso nelle due nuove strutture. Silvia Accordini
CAPRINO / RACCOLTA RIFIUTI PORTA A PORTA: NUOVE MODALITÀ A Caprino Veronese sono partite da quest’anno nuove modalità del servizio di raccolta rifiuti “porta a porta” anche ampliato ad alcune zone delle frazioni finora sprovviste. «Abbiamo pensato di portare alcune modifiche per arrivare a una percentuale di differenziazione ancora maggiore. Siamo al 69% ma l’obiettivo è arrivare, col 2016, al 75%» afferma il sindaco Paola Arduini. È volontà dell’Amministrazione aggiungere al servizio porta a porta la raccolta del vetro eliminando dal paese le campane del vetro: presso l’ufficio vicino all’Anagrafe sono disponibili i nuovi contenitori blu per il vetro. «Proponiamo inoltre altre modifiche riguardanti la plastica – aggiunge il sindaco - che sarà sempre ritirata una volta ogni 15 giorni, ma, dal 15 giugno al 15 settembre, una volta ogni 7. Il vetro sarà ritirato ogni 21 giorni, l’umido
due volte la settimana e tre volte in luglio e agosto. Facciamo appello ai cittadini affinché rispettino la suddivisione dei rifiuti per ridurre la quantità di secco che comporta gravosi oneri economici per lo smaltimento. Se si rispettano le suddivisioni ci si accorgerà che il secco è davvero poco ed è proprio per tale ragione che non sarà più raccolto ogni 7 giorni ma ogni 15. Sarà come sempre a cadenza quindicinale il passaggio per la carta. Resta come sempre la possibilità di conferire all’isola ecologica – continua il primo cittadino -. Si possono portare anche secco e umido che però, come carta e plastica, raccomandiamo di far arrivare qui solo in caso di emergenza per non raddoppiare i costi del “porta a porta”, che si paga in ogni caso». L’isola ecologica di via XXIV Maggio, è aperta martedì e
Paola Arduini
venerdì dalle 9 alle 12, lunedì e mercoledì dalle 15 alle 18, sabato dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 18».
CAPRINO / CENTRI DI AGGREGAZIONE PER RAGAZZI
Sono i ragazzi e ragazze dell’ultimo anno della scuola secondaria e delle scuole superiori i destinatari delle attività proposte dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Caprino Veronese, in collaborazione con il Servizio Socio Educativo dell’Ulss22 e la Cooperativa Energie Sociali onlus «Quest’anno – afferma Irene Armani, assessore alle Politiche Sociali - l’Amministrazione ripropone i centri di aggregazione socializzazione e attività in una chiave nuova, più attenta alle esigenze dei ragazzi nella fascia d’età 13/20 anni. Le attività si svolgono nei locali sopra la scuola dell’infanzia Magda Bodner in
Piazza Unità d’Italia. L’obiettivo è che i ragazzi stessi personalizzino gli ambienti affinché ritrovino nel centro “LAB-IRINTRO” il loro punto d’incontro e ritrovo. Nel centro, aperto tutti i giovedì dalle 17, saranno presenti gli animatori della cooperativa Energie Sociali per garantire sorveglianza e animazione. Si potrà inoltre iscriversi a numerosi laboratori Low-cost: “Senza Senso” per conoscere ed imparare a sviluppare i 5 sensi con Lodovica Donisi; “Musica/Percussioni” percorso di accrescimento personale del mondo della musica con Marco Oneda; “Il Volo Atmosferico” storia e simulazione aereonautica con Luca Veronesi;
“Magic” alla scoperta del mondo dei giochi di prestigio con Martino Bonometti; “Metodo di Studio” conoscere nuovi metodi di apprendimento con Martina Pighi; “Learn and Have Fun” il mondo in un clik fotografico con Federico Rossi; “Mo(vi)menti Musicali” ascolto e coreografia con la musica con Elisa Barbagallo; “Introduzione al Viodeomaking” il gioco delle immagini in movimento con Paolo Concari; “Teatro” esercizi e giochi per esprimere idee ed emozioni con Claudia Mazzola; “Archeologia” laboratorio dedicato all’estrazione e raffinazione dell’argilla con Niccolò Morin e Nicolò Fasser». Per informazioni: 346.0732412.
Irene Armani
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RUBRICHE
CULTURA
LETTO
PER VOI
OZ AMOS, Giuda, Feltrinelli 2014, 329 p., 18,00€
Gerusalemme, inverno 1959-60. Un ragazzo universitario di venticinque anni, barbuto, timido, sensibile, socialista, asmatico e propenso tanto all’entusiasmo quanto alla delusione, è affascinato dalla figura di Gesù e ossessionato da quella di Giuda. Un annuncio sulla bacheca dell’Università che aveva deciso di abbandonare, attira la sua attenzione: “ A studente celibe di scienze umane, conversatore sensibile dotato di competenza storica, offronsi alloggio gratis e modesto stipendio mensile in cambio di cinque ore serali di compagnia a settantenne invalido, colto ed eclettico”. Nella casa, oltre al vecchio invalido, vive Atalia, la badante, una donna indipendente, coraggiosa, custode di un dolore inenarrabile (“Solo il dolore non passa. Dura. Per sempre”.) La vicenda è ambientata oltre mezzo secolo fa, ma il libro è attualissimo e si avverte tutta la problematicità di quella terra in cui l’autore è nato e vive tuttora. C’è la questione israeliana, la nascita dello Stato ebraico e gli scontri con gli arabi. Oz Amos è un teorico del compromesso, del cercare di incontrare l’altro a metà strada, però questo romanzo non è un saggio delle sue idee volte in narrativa perché “ per scrivere un romanzo bisogna saper presentare con uguale credibilità cinque o sei punti di vista diversi”. E ci riesce, anche se i protagonisti sono solo tre e al termine del romanzo ogni personaggio rimane con i suoi dubbi, con la sua posizione in un incrocio tra la tematica politica, quella della solitudine e del tradimento. Tutti i personaggi, il giovane Shemuel, il vecchio Wald e Atalia, vivono soli, traditori, come Giuda, per troppa fede nei propri ideali. I personaggi vivono la loro piccola esistenza, narrando però la Storia dell’umanità, delle guerre, del cristianesimo e degli ebrei, di Gesù e di Giuda. Il vero protagonista, sul quale OZ indaga con evidente empatia, è Giuda perché “senza di lui non ci sarebbe stata la crocifissione, e senza la crocifissione il cristianesimo non sarebbe mai esistito”. Giuda, secondo Shemuel, è l’unico che ha veramente creduto e amato. Dal suo tradimento è nato un mondo nuovo. Un grande romanzo scritto da un maestro della narrazione e di stile con una scrittura austera, priva di fronzoli o leziosità che procede senza sforzi e incredibilmente originale. Un libro da leggere con la penna in mano per sottolineare “la luce di miele che accarezza Gerusalemme” o “ i neri cipressi che oscillano in quieta devozione” e nel silenzio “ si sentono quasi respirare le pietre”.
Lingua e Civiltà I plurali sono uno scoglio da affrontare con attenzione. Ecco alcune regole. Le voci uscenti in –ie, cadono sotto la regola dei nomi detti “indeclinabili” cioè che non mutano nel plurale la desinenza del singolare. Si dice dunque correttamente: le specie, le serie, le barbarie. Fa eccezione superficie che nell’uso moderno esce nel plurale in superfici e moglie in mogli. Circa dito, il plurale fa dita tranne quando si accompagna col nome: i diti mignoli; labbro fa labbra, labbri soltanto per orli di vaso e margini di ferite. I nomi con terminazione – cia, - gia se hanno la i accentata escono al plurale in modo regolare: farmacia, farmacie. Nei nomi con la i non accentata, la regola dice che se i gruppi –cia e –gia sono preceduti da vocale, la i si conserva: ferocia, ferocie, cupidigia, cupidigie; se i gruppi –cia e –gia sono preceduti da consonante, la i scompare: pioggia, piogge, provincia, province. Vengono poi i nomi in ca o ga, in co, in go e in io. I primi formano il plurale in chi o ghi (monarchi, colleghi) tranne: belga, belgi. Ma i nomi in co, escono al plurale talvolta in ci, tal altra in chi. Hanno il plurale in ci gli aggettivi e i sostantivi finiti in –ico senza accento: arcadici, laici, medici, cantici (ma strascico dà strascichi); l’hanno in chi gli altri aggettivi e sostantivi (biechi, stomachi…) eccetto i monaci, gli austriaci, gli equivoci, i porci e i greci. Il plurale dei nomi in go è ghi: chirurghi, maghi. Anche qui fanno eccezione i nomi in –ologo, come teologi, speleologi eccetera. Più problematici sono i nomi in io, ma la regola generale recita: se il singolare termina in io con i accentato, il plurale esce in due i: obblii, desii; se il singolare termina in io con i atona, il plurale esce in una sola i: occhi, premi, rimedi. Se però potesse nascere equivoco, si usano i due i o l’accento sulla sillaba accentata: principii o princìpi per non confonderlo con principi, plurale di principe. I nomi composti, quando risultano composti di un aggettivo e di un sostantivo, se ne fa il plurale mutando la desinenza soltanto del secondo: vanagloria, vanaglorie … eccetto mezzelune, mezzetinte e mezzenotti. Se invece il sostantivo precedere l’aggettivo, l’uno e l’altro hanno la desinenza in plurale: piazzeforti, capisaldi… eccetto palcoscenici. Se è composto da due sostantivi, bisogna distinguere, se sono dello stesso genere, muta solo il secondo, capolavori, madreperle; se di genere diverso, soltanto il primo: capistazione, pescispada… Fanno eccezione, le banconote, i pomodori, i portalettere, i passaporti, i grattacapi, i cavalcavia, le retroguardie, i portavoce…. I nomi composti di un verbo e di un avverbio, o di due forme verbali, restano invariati: i buttafuori, i dormiveglia.
Con noi al Cinema a cura di Franco Frey
BROOKLYN (Brooklyn) Genere: Drammatico - Sentimentale. Durata 105 min. Irlanda, Gran Bretagna, Canada 2015 (uscita 4 febbraio) di John Crowley con Saoirse Ronan, Domhnail Gleeson, Michael Zegen, Emory Cohen, Julie Walters, Jim Broadbent.
Affezionate Lettrici de "L'Altro Giornale" ho scelto per voi questo film in anteprima, come omaggio per il prossimo 17 marzo, con l'augurio di tante felici opportunità nella vita! Il film è un coinvolgente melodramma di emigrazione, tratto dal romanzo "Brooklyn" del 2009 di Colm Tòibìn e diretto con eleganza e pathos da John Crowley (Intermission). Racconta la storia di Eilis Lacey (una S. Ronan candidata all'Oscar, che brilla per il suo grande talento) una povera ragazza che vive a Enniscorthy, un piccolo villaggio a sud-est dell'irlanda negli anni 50. Prigioniera di quotidiani confronti con la madre e la sorella, non vede davanti a se nessuna prospettiva per il suo futuro, finché l'imprevedibile visita di Padre Flood (J. Broadbent) un prete emigrato, le fa scorgere nuovi orizzonti e la possibilità di una vita diversa al di la dell'Oceano. Dopo una drammatica traversata, giunge a New York e grazie anche alla sorella Rose, la giovane Eilis ottiene un lavoro soddisfacente in un grande Emporio di Brooklyn e va a vivere con altre sue coetanee nella casa di una esilarante proprietaria (J. Walters). Fin dall'inizio sente tanta nostalgia del suo paese, ma tutto cambia quando conosce e si innamora di Tony (E. Cohen), un idraulico italo-americano. Proprio quando le cose sembrano andare per il meglio, a seguito di una tragedia familiare, torna in Irlanda, dove la vita ora è molto più ospitale rispetto a un tempo e le aspettative, sia professionali che romantiche, sono più favorevoli e si ritrova corteggiata da Jim (D. Gleeson) uno del posto. Eilis un tempo timida e ingenua, è ora una "newyorchese" sicura di se ma dovrà fatalmente scegliere fra due uomini fra loro molto diversi e fra due paesi: Enniscorthy e Brooklyn. Una storia di sogni e sentimenti, tra l'adolescenza e l'età adulta, che colpisce il cuore. Una visione ideale per un'uscita romantica. Da non perdere!
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a cura di Lino Venturini
AGENDA LETTERARIA
Cinquant’anni fa, il 12 febbraio del 1966, moriva a Milano Elio Vittorini, scrittore e traduttore italiano. Nato a Siracusa nel 1908, nel 1924 interrompe gli studi e lascia la Sicilia per impiegarsi come contabile in un’impresa di costruzioni a Gorizia. Nel 1929 inizia a collaborare alla Stampa e nel 1930 entra nella redazione di Solaria. Le sue prime prove di narratore (Piccola borghesia, 1931; Il garofano rosso, 1933) rivelano una coraggiosa critica della società italiana che si risolve, in seguito, in un’originale maniera narrativa tra realistica e simbolica che avrebbe dato il suo frutto più felice in Conversazione in Sicilia (1941) e Uomini e no (1945). Nel 1945 fonda la rivista di cultura contemporanea Il Politecnico. All’opera del narratore, Vittorini unisce quella di saggista (Diario in pubblico, Le due tensioni) e di traduttore originale, con una forte impronta personale, di scrittori statunitensi quali W. Faulkneer, D.H. Lawrence, E.A. Poe, J. Steibeck, E. Caldwell. Nel 1951 Giulio Einaudi lo chiama a dirigere la collana “I Gettoni”. Nel 1959 fonda la rivista Il Menabò e nel 1960 inizia a dirigere la collana “La Medusa” e in seguito la collana “Nuovi scrittori stranieri”. In questa sua attività rivela al pubblico non pochi narratori, memorialisti e scrittori esordienti. Muore a Milano, nella sua casa di viale Gorizia. Le spoglie riposano nel cimitero di Concorezzo. Ne “Il Garofano rosso”, narra la storia di un liceale e del suo amore timido per una compagna di scuola. Ambientato nei primi anni ‘20, è l’analisi di una maturazione sentimentale, politica e sociale nell’Italia di quegli anni, quando le passioni erano ardenti e anche un garofano rosso all’occhiello, un ingenuo pegno d’amore, poteva apparire un simbolo eversivo. In “Uomini e no”, Vittorini si distacca dal realismo vero e proprio alla ricerca di moduli espressivi che, insieme al bisogno di realtà, soddisfino anche la necessità di scandagliare gli animi e le passioni dei protagonisti con l'occhio attento perché per essere uomini non basta scegliere la parte giusta. In “Conversazione in Sicilia” sull’esile trama del ritorno in Sicilia, presso la madre, di un giovane intellettuale, lo scrittore esprime la sua concezione del mondo offeso dall’ingiustizia, dall’oppressione e dalla guerra sollevando, a contatto con i mitici personaggi del mondo popolare siciliano, la protesta dell’uomo contro la violenza, il sangue, la dittatura e la miseria. Passione dialettica e geniali doti di artista, fecero di lui uno dei protagonisti della letteratura del suo tempo.
“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino
L'IMMAGINARIO DELLA VIOLENZA (sogni, ragioni e terapie) è il nuovo libro scritto dallo psichiatra e psicanalista Stefano Baratta, 60 anni, che da oltre 40 anni studia la psicologia analitica di Jung ed autore già di numerosi libri. All'interno del nuovo lavoro editoriale di Baratta trovano ampio spazio riflessioni, analisi, considerazioni e, soprattutto, il racconto di storie di azioni violente che affondano le radici in terreni dolorosi e insidiosi, quali i casi di stupro e incesti, oltre che tensioni violente che sfociano in omicidi e aggressioni, al punto da far rabbrividire per la spietatezza e la crudeltà di cui si macchiano gli autori, che spesso vengoGianfranco Iovino no erroneamente additati come prede inconsapevoli di raptus incontrollabili, da cui Baratta si dissocia considerando che una persona compie atti disumani e violenti mai in stato di squilibrio incontrollabile (raptus), ma sempre di lucida follia di natura violenta ed omicida. Nell' Immaginario della violenza lo psicanalista veronese traccia la strada dell'approfondimento per nuovi percorsi terapeutici, frutto di anni di ricerca, studio e applicazione, con la finalità di rafforzare il concetto che la psicologia analitica può e deve saper aiutare chi ha subito violenza, ma anche quanti l'hanno perpetrata, attraverso l'interpretazione dei sogni, che possono fornire allo psicoterapeuta interessanti spunti, attraverso i quali applicare le corrette terapie da seguire. Lo stesso autore sostiene che le immagini oniriche sono di per sé terapeutiche e trasformative, a livello psichico, e che attraverso di esse lo specialista può valutare quale sia il percorso d'aiuto più corretto da intraprendere, in linea con il pensiero Jung secondo il quale i sogni rappresentano una porta aperta verso la rinascita. Interessante anche un ulteriore spunto riflessivo che emerge nel libro di Stefano Baratta relativamente all'importanza che assume il rapporto psicologo-paziente durante il ciclo terapeutico dove, per l'autore del libro, c'è una sorta di incontro con il "sacro", che permette di abbandonarsi e trascendere completamente: un "sacro laico", che non ha nulla a che vedere con la religione, qualsiasi essa sia, onnipresente in ognuno di noi. Indubbiamente un testo molto interessante, adatto a chiunque voglia approfondire ed addentrarsi tra i meandri dello studio degli atteggiamenti e dei percorsi riabilitativi in aiuto a chi è succube della violenza, sia essa subita quanto perpetrata, con l'ausilio di un linguaggio semplice e diretto, oltre che di numerosi esempi, foto, disegni e suggestive riflessioni psichiche e di comportamento a portata di tutti. L'IMMAGINARIO DELLA VIOLENZA (sogni, ragioni, terapia) di Stefano Baratta Editore Moretti & Vitali - Collana Saggi: Il tridente - Pagine 214 - €. 16.00
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POESIE
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a cura di Giancarlo Peretti
Nell’anno del Giubileo, che invita alla peghiera, sembrano veramente appropriati “I fiori del Santo Rosario”, nei versi di Claudia Ferraro, anche se riferiti al quinto mese dell’anno, quindi Maggio. Li pubblichiamo ora per avere il tempo di riflettere. Altra riflessione quella inviataci dall’amico Giordano Recchia, dal titolo “Il pensatore” , che gli recitava la mamma per stimolarlo ad essere deciso nelle azioni. Si può accettare un lutto con pacata, cristiana rassegnazione, ce lo insegna Gloria, di cui non conosciamo il cognome, con l’augurio di “Buon Viaggio”. Concludiamo lutti e riflessioni addolcendoli con “La cioccolata”, proposta da Franca Z. (si firma così), con i saluti alla redazione.
I FIORI DEL SANTO ROSARIO Quando le luci accecanti del giorno si spengono, la penombra della sera s’insinua tra i cespugli e un gatto dal pelo rossiccio s’appisola e si confonde su un mucchio di fieno ben secco, rintocchi soavi di campane richiamano all’Ave. D’un dolce profumo s’inonda la via, i piccoli fiori bianchi vegliano l’incedere d’un passo stanco, e il lento cigolare d’una vecchia bicicletta. Sembravano fino a poco fa cespugli incolti dai rami rinsecchiti protesi verso il cielo, ma allo spuntar del primo tiepido sole piccole gemme han fatto capolino, e ora di foglie verde intenso e di fiori bianchi s’adornano. Sono i “canestri”, dai petali leggeri e tondeggianti che mi riportano ai chicchi d’una coroncina. Il loro profumo è intenso nel cuore di maggio E nella tiepida sera m’avvolge il cuore. Sembrano voler preparare la mente
alla preghiera dove dal cielo la dolce Mamma ci attende. Col loro candore danno vita alla via, ogni anno alla quinta pagina del calendario. Per questo io li chiamo: i fiori del Santo Rosario. Claudia Ferraro
LA CIOCCOLATA Non ricordo quando fu, che iniziai la cioccolata, ma da quando l’ho assaggiata, io non l’ho lasciata più. A me piace quella amara, la fondente, più corposa e nutriente, con effetto: sorprendente.
BUON VIAGGIO In una splendida giornata illuminata da un bellissimo sole primaverile, Dio ha steso la sua mano per guidarti verso il suo paradiso, lasciando a noi il ricordo e l’immagine di te per sempre. Ti auguro con tutto il cuore un viaggio sereno. A noi resta il cielo e da questa sera una stella in più. Ciao Giulietta! Gloria
Oroscopo di Marzo
di Francesca Iolanda
ARIETE: con l' appoggio di Marte dal 6 marzo riuscirete a vincere le titubanze che in queste ultime settimane vi hanno fatto sentire bloccati. Più ottimismo nell'affrontare i cambiamenti ma anche la ponderatezza nel pianificare i progetti saranno gli alleati di questo mese. Il 24 sarà un giorno favorevole per le decisioni lampo. TORO: gli impegni gravosi si diradano e con essi potrete ritrovare la serenità che avevate perso. Il gusto per le sfide sarà preponderante fino al 5, audacia che sfiora l'incoscienza. Anche verbalmente dovrete porvi un freno. Bene la professione che continua a regalarvi soddisfazioni. GEMELLI: cercate di reagire al senso di disfatta che a volte vi prevarica. Questo periodo è più propizio alla riflessione che all'azione e anche se a voi non è congeniale l'inattività, le iniziative importanti è meglio rinviarle. Mercurio vi rende dispersivi e poco chiari nell' esprimervi e Marte porta all' impazienza. Serenità in famiglia fino al 12. CANCRO: momento molto propizio agli spostamenti, ai viaggi e per intraprendere iniziative che promettono di dare soddisfazioni. Anche il vostro fascino sarà un' arma di conquista molto utile, soprattutto nella professione. Il desiderio di aiutare gli altri invita a slanci altruistici e a partecipare a progetti filantropici. LEONE: possibile sblocco di un'impresa che vi teneva in stand-by, dal punto di vista lavorativo. Sentimentalmente vi è un ritorno al romanticismo e alla voglia di condividere le emozioni più profonde. Il 26 sarà una giornata cruciale se dovete sostenere un esame o un colloquio dai risvolti positivi, grazie ad una bella autodeterminazione. VERGINE: qualche spesa inaspettata rischia di mettervi di cattivo umore, possibili inoltre conflitti tra la vita affettiva e quella lavorativa. Buoni i rapporti con i superiori che non mancheranno di dimostrarvi stima ed apprezzamento. Un pò di affaticamento rischia di porvi troppi freni. Reagite. BILANCIA: ancora sbalzi di umore, anche repentini, ma solo nella prima settimana, poi un maggior distacco nel vedere le cose viene in aiuto anche nei rapporti interpersonali, che si fanno più stabili. Marte in seconda casa invita ad investimenti un pò azzardati, da valutare con cura. SCORPIONE: audacia e sicurezza nelle proprie risorse vi fa volare in alto e anche vi spinge dove non avreste mai osato. Periodo molto favorevole alle conferme o alle riconferme, avete dato molto ultimamente e adesso è il momento di raccogliere i frutti del vostro lavoro. SAGITTARIO: bella combinazione Marte-Saturno, che garantisce prudenza e al tempo stesso audacia ed intraprendenza. Favorite quindi le imprese che necessitano di razionalità ma anche di un margine di rischio. Unico neo l' affettività che non sempre sarà all' altezza dei vostri desideri più arditi. CAPRICORNO: la quadratura di Urano continua a rallentare i tuoi progetti e quella risoluzione che tanto aspetti tarda a concretizzarsi. Il 16 sarà un giorno favorevole per il dialogo con i superiori, quando potrai farti avanti con richieste o proposte costruttive. Bene il menage famigliare. ACQUARIO: risultati tangibili la dove hai seminato in precedenza, non potrai più rimandare decisioni importanti, che ti vedranno impegnato in prima linea e che ti gratificheranno anche economicamente. Molto favoriti i contatti anche con persone importanti ed influenti. PESCI: l'entrata di Venere dal 12 pone l' attenzione sui sentimenti e sul benessere famigliare. Se vi siete sentiti trascurati è il momento buono per far valere le vostre esigenze. Il desiderio di aiutare tutti è particolarmente forte e anche la spinta creativa sarà preponderante.
Più felice di un bambino, sia la stecca o il quadratino, mi dilettano il palato e mi sento rallegrata per la buona cioccolata. Franca Z.
IL PENSATORE Penso penson che da maridar mi son, maridà che fusse me compro un fio e ghe meto nome Pio, se po penso che el me mora pianso adeso par alora. Giordano Recchia
CASA DI CURA PRIVATA
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L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
SPAZIO DONNA BENESSERE
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Donna
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A CURA DI CHIARA TURRI
CROMOTERAPIA "La vita è colore e il colore è vita al contrario dell'oscurità che è morte ". La cromoterapia è una medicina alternativa che vede nei colori il proprio punto di forza. In principio fu Max Luscher, psicologo svizzero dei primi del XX secolo, a sostenere che i colori hanno un effetto terapeutico sull'intero organismo. Oggi la cromoterapia viene utilizzata in vari modi. “Dalle piramidi di Giza un sentiero sacro conduceva ai "templi di cura solare", dove si trattavano le malattie tramite la cromoterapia." Anche nella più moderna cromoterapia, i colori sono associati ad alcune proprietà particolari. Si trovano alcune analogie con le tradizioni del passato: questo significa non solo che la terapia dei colori attuale ha mantenuto invariate molte linee di pensiero con i popoli antichi, ma dà un esempio sull'importanza di questa medicina alternativa, molto “sentita” da tutti i popoli di ogni epoca. Il colore può essere assorbito in vari modi dal corpo, dallo spirito e dall'anima: attraverso l'alimentazione; attraverso gli alimenti irradiati con i colori; attraverso la luce solare; attraverso l'irradiazione della pelle con la luce "artificiale"; attraverso il bagno nei colori; attraverso la meditazione dei colori. Il verde simboleggia l'armonia, la natura, l'equilibrio e la speranza: sembra agire a livello del sistema nervoso (solamente in base alla cromoterapia), calmando emicrania e patologie ai nervi; contribuisce a diffondere armonia e calma. Il rosso è simbolo del fuoco, del sangue e dell'eccitazione sessuale: è collegato alla forza, alla vita e alla passione. Si ritiene che una parete dipinta di rosso possa incrementare la pressione del sangue ed accelerare il polso. Ancora, la cromoterapia utilizza il rosso nella medicina convenzionale contro bruciature e patologie esantematiche (eruzioni cutanee). Il rosso sembra essere utile contro depressione, asma, tosse e impotenza. Il blu si contrappone al rosso con effetto calmante, tranquillizzante e rinfrescante. Per questo motivo, la cromoterapia utilizza il blu nelle pareti per far dimenticare lo stress e tutti i problemi ad esso annessi come ansia, insonnia. Persino l'infiammazione viene placata con il blu (ovviamente non c'è nulla di scientificamente dimostrato). Addirittura si considerano le diverse tonalità del blu per alleviare certe condizioni: l'indaco servirebbe in caso di cataratta, il celeste per dare sollievo agli occhi. Il giallo raffigura la parte intellettuale del cervello; secondo i cromatisti funge d'aiuto allo studio per favorire la concentrazione. Sembra essere in grado di infondere felicità, gioia e protezione; a livello gastrico, il giallo simboleggia l'eliminazione delle tossine. Conoscere il significato dei colori ne permette l’utilizzo nella vita quotidiana per conseguire il benessere psicofisico riequilibrando non solo corpo e mente ma anche l’ambiente in cui viviamo. Namastè!
Il bImbo
A cura del dottor Gianni Tamassia
a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico
L’IMPORTANZA DELLA PRIMA COLAZIONE IN ETA’ PEDIATRICA
Una sana ed equilibrata abitudine alimentare parte dalla prima colazione. E’ infatti dimostrato scientificamente che fare una buona prima colazione si associa ad un migliore stato di salute e benessere a tutte le età. Nonostante questo, oltre il 30% dei bambini e degli adolescenti salta regolarmente tale importante pasto. Vi sono dei motivi scientifici che confermano l’importanza della prima colazione. Al termine infatti del periodo di digiuno notturno ( 10-12 ore ) tale pasto fornisce l’energia necessaria ad iniziare le attività del mattino e, in generale della giornata. Nei bambini che saltano la colazione vi è una minor capacità di concentrazione e di resistenza nella attività fisica. Al contrario una prima colazione adeguata permette una migliore capacità di memorizzazione, un miglior livello di attenzione, di comprensione della lettura e dell’ascolto, una più efficace risoluzione dei problemi matematici. Tutto questo non solo nelle ore successive, ma anche durante la giornata. Accanto a questo vi è un altro importante risultato: migliorano anche alcuni parametri metabolici quali i livelli ematici di colesterolo LDL e dei trigliceridi e dell’ossidazione delle LDL. Tutto questo porta ad una miglior sensibilità all’insulina e controllo del livello della glicemia nei pasti successivi e, in ultima analisi, ad un ridotto rischio di sovrappeso e obesità. La prima colazione inoltre ha un potere saziante particolarmente efficace portando ad un miglior controllo dell’appetito anche nei pasti successivi. Una corretta prima colazione prevede di assumere il 15-20% delle calorie della giornata; nei ragazzi e negli adolescenti che assumono regolarmente la colazione migliora la qualità e la quantità di vitamine, minerali, fibre; per contro si riduce la quantità di grassi saturi, colesterolo e calorie assunte nella giornata. Chi salta il pasto del mattino per contro introduce quantità di Vit.A, B6, B2, D, Ca, Fe, Mg, P e Zn al di sotto dei livelli raccomandati. Nella dieta italiana e mediterranea pane, biscotti e fette biscottate con marmellata, cereali misti, yogurt o latte, frutta o spremute di arance sono gli alimenti più indicati. Si può variare con l’introduzione di cioccolata spalmabile, ma controllando nel resto della giornata l’assunzione di ac. grassi saturi idrogenati in forma trans.
EBOLA È infine giunta la tanto sospirata notizia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale annunciando ufficialmente che anche la Liberia, dopo Sierra Leone e Guinea, è stata liberata dal virus. La terribile epidemia ha quasi distrutto le economie di tre Paesi che stavano uscendo faticosamente dalla guerra civile, messo a nudo le inefficienze e la lentezza della risposta mondiale e terrorizzato per mesi un intero pianeta, con falsi allarmi che si sono ripetuti a tutte le latitudini.L’annuncio dell’Organizzazione arriva 42 giorni dopo, doppio del periodo di incubazione del virus, che gli ultimi casi accertati in Liberia sono diventati negativi. Margaret Chan, direttrice dell'OMS, ha ringraziato le diverse autorità nazionali ed organizzazioni coinvolte definendo eroici gli operatori sanitari, ma ha sottolineato come sia necessaria vigilanza per evitare nuovi focolai. Quella appena conclusa è stata l’epidemia più grave e letale da quando, 40 anni fa, il micidiale virus fu individuato. Per la prima volta da quando accertò il primo caso, nel dicembre 2013, l’OMS ha dichiarato che tutte le catene di contagio sono state interrotte nei tre Paesi più colpiti dall’epidemia, essa ebbe origine nel sud della Guinea e si propagò rapidamente alla Liberia e alla Sierra Leone, e successivamente anche in Nigeria e Mali. In quel periodo i nuovi casi si contavano a centinaia ogni settimana ed in due anni, ha interessato dieci Paesi, tra cui anche Italia, Spagna e Usa causando 11.315 vittime delle 28.637 persone contagiate. Nei due anni di epidemia l'organizzazione Medici senza Frontiere è stata in prima linea per combattere la malattia e in una nota resa pubblica spiega: "siamo ancora in azione per offrire assistenza ai sopravvissuti e contribuire alla ricostruzione dei sistemi sanitari locali. Il nostro appello oggi è che la comunità internazionale faccia tesoro di questa esperienza per rispondere in modo più rapido ed efficace a epidemie future".
SPAZIO DONNA
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2016
LA LOMBALGIA
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L’ALTRO GIORNALE
Il Giornale di tutti! Zeno Cordioli
La lombalgia non è una malattia, ma un sintomo che può riconoscere diverse origini e che si manifesta con la localizzazione del dolore nella regione inferiore della colonna vertebrale, la colonna lombare. E’ un disturbo estremamente frequente in età adulta, con massima incidenza in soggetti di 40-50 anni di entrambi i sessi. E’ una delle più frequenti cause di assenza dal lavoro e pertanto ha una elevata incidenza socio-economica. Circa l'80% della popolazione ne è colpito almeno una volta durante la vita, spiega il dr. Zeno Cordioli, medico fisiatra e primario del reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione dell'ospedale “Sacro Cuore” di Negrar. Negli ultimi anni sono sempre di più anche i ragazzi e giovani in età scolare che manifestano tale sintomatologia. Questo fenomeno è verosimilmente legato sia a posture scorrette (zaini pesanti etc) ma anche ad un aumento delle sollecitazioni sportive rispetto al passato in una colonna ancora in fase di sviluppo. Nella popolazione adulta invece, il fisiologico processo di invecchiamento della colonna vertebrale con le sollecitazioni delle attività lavorative, da quelle più gravose con movimentazioni o sollevamento di carichi, a quelle più sedentarie dove la colonna mantiene una postura obbligata per periodi prolungati
durante la giornata, sono tra i motivi più frequenti dell'insorgere della lombalgia. In sintesi si possono riassumere in cause vertebrali (artrosi intersomatica, delle faccette articolari, sindrome del canale stretto, degenerazione discale con protrusioni o ernie discali ecc...) ed extravertebrali (neurologiche, vascolari neoplastiche digestive, urogenitali...); nella donna si aggiunge un fattore di rischio in più, legato all'osteoporosi che negli stadi più avanzati può portare anche a fratture spontanee vertebrali. Il dolore lombare spesso si propaga in zone diverse ad esempio in regione glutea uni e/o bilateralmente, può irradiare lungo gli arti inferiori a seconda dell'interessamento di una o più radici nervose periferiche. Per arrivare ad una corretta diagnosi e successiva terapia è essenziale eseguire un esame clinico accurato del paziente al fine di escludere patologie anche importanti. Nei casi in cui, nonostante la terapia effettuata vi sia la persistenza del dolore si rende necessario un approfondimento diagnostico con esami strumentali, dalla semplice radiografia alla tac, alla risonanza magnetica. Una volta fatta una corretta diagnosi, esclusi quindi problemi viscerali o di altra origine, si potrà decidere se modificare o meno la terapia in atto. La terapia, nella
maggior parte dei casi, prevede l'utilizzo di farmaci antiinfiammatori non steroidei, corticosteroidi, miorilassanti ed analgesici dal comune paracetamolo fino ai derivati degli oppiacei che hanno raggiunto un largo utilizzo negli ultimi anni. Accanto alla terapia farmacologica si potranno poi associare, a discrezione del collega riabilitatore, terapie fisiche di vario tipo (tens, ultrasuoni, laserterapia, tecarterapia, magnetoterapia...), tecniche manuali o tecniche di mobilizzazione passiva o attiva ( "pompage", ginnastiche con approccio alla colonna di vario tipo (tecnica mc kenzie; feldenkrais, posturale mezieres ecc...). Bisogna infine tenere presente che il "mal di schiena" difficilmente si associa al concetto di guarigione. Quello che si dovrebbe fare in caso di frequenti episodi o persistenza della sintomatologia nel tempo, è pur sempre una corretta prevenzione cercando di apprendere posture e modalità di spostamento adeguate all'attività che ognuno di noi svolge. Anche un regolare e semplice esercizio fisico in generale, per tutte le età, conclude il dr. Cordioli, puo' rappresentare una buona arma di prevenzione a lungo termine, al fine di mantenere in buon ordine la nostra colonna vertebrale. Angelica Adami
L’ALTRO GIORNALE nasce 30 anni fa, nel lontano 1986, allo scopo di diffondere e approfondire notizie locali, vicine al nostro vivere civile. Accoglie anche gli interventi dei lettori, i quali possono chiedere chiarimenti su questioni amministrative che vengono approfondite dalle varie Amministrazioni comunali. L’ALTRO GIORNALE è stampato in quattro edizioni mensili: Valpolicella, Mensile della Provincia, Garda Baldo e Sambonifacese. La tiratura è di 1 milione e duecento mila copie annue e distribuito gratuitamente ai vari capifamiglia.
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani MINESTRA DI FAGIOLI
Ingredienti 250 gr. fagioli freschi 1 spicchio d’aglio 1 rametto di rosmarino Mezza bottiglia di salsa di pomodoro 120 gr. di pasta 4 – 5 cucchiai d’olio 1 cucchiaio di farina 1,5 litri d’acqua Formaggio grana Cuocere i fagioli nell’acqua senza sale. A parte far insaporire 4 – 5 cucchiai d’olio con rosmarino e aglio (da togliere in seguito). Aggiungere all’olio insaporito la farina, mescolando continuamente affinché non si formino grumi. Unire quindi la salsa di pomodoro e qualche mestolo d’acqua di cottura dei fagioli. Lasciar cuocere qualche minuto e unire il resto dell’acqua, i fagioli, il sale. A bollore buttare la pasta e portare a cottura. Lasciar riposare circa 15 minuti prima di servire con formaggio grana.
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