L'altro Giornale Garda-Baldo - Gennaio 2016

Page 1

L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO

www.laltrogiornale.net

ANNO XXXI - N.1 - GENNAIO 2016 - Stampato il 25/01/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

AFFILIATO con

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

IO AVEVO uN pAEsE lINO VENturINI “Gentile Signore, La informiamo che abbiamo provveduto a rideterminare l’importo della Sua pensione numero xxx categoria yyy a decorrere dal 1 gennaio 2012…”. Questa è la raccomandata arrivata a molti pensionati. Poiché nel 2013, con l’integrazione al minimo e la maggiorazione sociale, la pensione era arrivata alla stratosferica cifra di 546, 47 euro mensili, l’Inps recupera le somme eccedenti incassate fino al 2015, e ridetermina la pensione a 499,87 euro. Ancora una volta abbiamo scoperto che non ci sono soldi per i pensionati mentre spendiamo 3,3 miliardi per l’emergenza migranti, 4 miliardi contro il riscaldamento globale (!), 3 miliardi per la Nuvola di Fuksas ed Eur SpA, 400 milioni per le basi militari USA in Italia, 300 milioni in tre mesi per missioni all’estero, 320 milioni per il peacekeeping, 377 milioni al Centrafrica, 13 milioni alla Tunisia per un centro subacqueo, 6,6 milioni per i palestinesi, 300 milioni all’ente internazionale per le vaccinazioni, 100 milioni all’Etiopia, 70 milioni a ONU e ONG varie, 27 milioni alla Somalia, 30 milioni per un impianto idrico in Libano, 10 milioni all’Egitto per “l’agricoltura”, 10 milioni a Radio Radicale, 26 milioni per aiuti umanitari alla UE, 28,6 milioni per le infrastrutture in Afghanistan, 4,7 milioni alla Giordania per contare i profughi, 7,7 milioni per la protezione ambientale in Vietnam, 50 milioni per l’assistenza psicologica alle donne vittime di violenza, 50 milioni per l’Ebola, 18,7 milioni per una casa alla gente di Gaza… Questo è solo un elenco molto, ma molto parziale di alcune spese del governo, mix di furbizia, opportunismo, logica e sperpero clientelare. Questa sarebbe la manovra che “indirizza risorse importanti per i poveri, i meno abbienti e per i giovani (i bonus di 500 euro per i diciottenni sanno di mancia elettorale!) ”. I tagli alle spese restano nel cassetto e, nonostante l’esibita eliminazione dell’IMU, crescono tariffe, bollette e prezzi pari a 551 euro a famiglia (cfr Codacons), e il prelievo fiscale aumenterà (cfr Legge di Stabilità) di 10,56 MLD nel 2016, di 20,7 MLD nel 2017, di 25 MLD nel 2018. La responsabilità di questa politica è tanto più grave se riflettiamo sull’elevato numero dei suicidi e se, secondo l’Istat, nel 2015 ci sono stati 68 mila morti in più rispetto al 2014. Il peso della crisi, lunghissima e assassina, si sta riversando sulle spalle sempre più fragili del paese: certi spettacoli della politica sono piuttosto letali. L’Italia ha urgente bisogno di voltare pagina. Alla fine del film di Kusturica “Underground”, (Palma d’oro 1995) dedicato alla dissoluzione della Jugoslavia, una voce fuori campo grida: “Io avevo un paese”. Non vorremmo doverlo gridare anche noi per l’Italia. O forse, siamo già a questo punto.

30 ANNI E... NON sENtIrlI 1986 - 2016 Il 13 novembre 1986 il Tribunale di Verona mi rilasciava l’autorizzazione alla pubblicazione di questo giornale. Sono passati 30 anni e facendo un breve resoconto posso, con orgoglio, comunicare i risultati di quell’idea che era sembrata allora utopistica ai più: dare vita ad un giornale di servizio, senza forze occulte o potentati economici alle spalle, senza ideologie da difendere e sostenuto solo dalla pubblicità. Ricordo che, a quel tempo, esistevano rari personal computer con floppy disk di cartone, non esistevano i telefonini, non esisteva internet. 30 anni, 360 mesi, 2000 pubblicazioni, 50 milioni di copie stampate e distribuite: questi i numeri di un successo editoriale. Successo dovuto ai collaboratori che nel corso degli anni ci hanno accompagnato, al mondo economico che ha creduto e investito in questa iniziativa, alle istituzioni che spesso ci hanno usato come veicolo informativo per i cittadini, ai lettori che ci hanno sempre riempito di attenzione e vicinanza. Anche noi abbiamo risentito della crisi economica che ha sconvolto le nostre vite: l’abbiamo affrontata con la riduzione da 6 a 4 edizioni e chiedendo qualche sacri-

l’AltrO gIOrNAlE ficio ai nostri collaboratori. La timida ripresa economica, la valutazione oggettiva di quello che siamo e della nostra storia, il rientro in azienda di mio figlio Alessandro che ricopre la responsabilità del marketing, l’attenzione continua di mia moglie, la direttrice Rosanna Pancaldi - e l’assunzione di venditori disegnano un futuro positivo per L’Altro Giornale. Le edizioni, pur rimanendo quattro, si amplieranno con aumento del numero di copie, andando a coprire aree del vicino Trentino, Bresciano, Mantovano e Vicentino. Abbiamo deciso di cambiare tipo e grammatura della carta da stampa, per facilitare la lettura e dare più risalto alle inserzioni pubblicitarie. E’ quindi un anno pieno di entusiasmo ed aspettative quello che è appena iniziato. Nell’augurare fortuna e felicità a tutti voi, assicuro il nostro impegno ad essere al vostro fianco con la costanza e la professionalità che ci hanno accompagnato e confermato in tutti questi anni. Adriano Reggiani Editore


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.