Edizione Garda Baldo Marzo 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO ANNO XXX - N. 3 - MARZO 2015 Stampato il 23/03/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Ieri e ... oggi “Gli ultimi giorni. La fine dell’Impero romano d’Occidente” è un voluminoso studio dello storico e giornalista francese Michel De Jaeghere su uno degli eventi più importanti della storia universale. Lo studioso parla di un processo legato a diverse spiegazioni. La causa principale è la denatalità. Dilagano l’aborto e l’infanticidio e aumenta il numero di maschi adulti che dichiarano di avere esclusivamente relazioni omosessuali. Il risultato è demograficamente disastroso. Roma passa dal milione di abitanti dell’età augustea ai ventimila della fine del quinto secolo. Anche gli insediamenti agricoli sono abbandonati perché non c’è più nessuno che coltiva la terra. Meno popolazione significa meno soggetti che pagano le tasse e quindi un loro continuo aumento che arriva a strozzare l’economia. La caduta dell’impero è annunciata da una rovinosa caduta del novanta per cento degli introiti fiscali. Il 35% della popolazione è costituito da schiavi, ai quali è fatto divieto di praticare l’aborto, ma questi non pagano tasse e lavorano poco e male. Si ricorre dunque all’immigrazione, come nel caso dei Visigoti, e tra il 376 e il 411 entra un milione d’immigrati, sia per la pressione degli Unni sia perché la globalizzazione dei commerci informava i barbari delle favolose ricchezze di Roma. L’esercito è il doppio di quello augusteo, ma metà dei soldati è composta da immigrati i quali, alla fine, sostituiranno i generali romani con i loro. Il processo innescato dalla denatalità che porta alla persecuzione fiscale dei cittadini, con una spirale diabolica di tasse insostenibili, allo statalismo dell’economia, all’immigrazione non governata e a eserciti imbelli, portò alla caduta di Roma. Quella vicenda ci tocca da vicino e ricorda un’altra civiltà che sta morendo: la nostra. Con un vantaggio per l’Impero romano: immigrati e “invasori” riconoscevano la superiorità della cultura romana e cristiana, lentamente e con difficoltà, ma se ne appropriarono. Oggi gli immigrati, o “invasori”, sono portatori di un pensiero forte, quello islamico o quello cinese e non pensano minimamente ad assimilarsi. La crisi, per l’Italia e per l’Europa, potrebbe essere ancora più letale di quanto lo fu per l’Impero romano. Ma chi detiene il potere ha interesse, almeno per il momento, a non capire e forse, purtroppo, non ha né l’intelligenza storica né la capacità. Lino Venturini

Lazise.Rivoluzione in Consiglio Strappo all’interno della maggioranza consiliare di Lazise: il sindaco Luca Sebastiano ha revocato assessorato e deleghe a Giorgio Benoni, che rimarrà consigliere anche se non è formalmente passato ai banchi dell’opposizione, riservandosi di votare di volta in volta «secondo coscienza» i provvedimenti. Al suo posto, in Giunta, sono stati nominati Elena Buio (che alle deleghe a manifestazioni, cultura,

È definitivo lo “strappo” avvenuto tra i banchi della maggioranza consiliare associazioni e politiche giovanili aggiunge quella all’agricoltura, prima di Benoni) e Fulvio Ziviello (che mantiene commercio e turismo). La Giunta risulta ora formata da quattro assessori

(Buio, Ziviello, Barbara Zanetti all’urbanistica e il vicesindaco Eugenio Azzali al bilancio) più il sindaco Luca Sebastiano, a cui sono state affidate anche le deleghe a manutenzioni e patrimonio.

Peschiera. L’intitolazione della rotatoria Da sabato 14 marzo la rotatoria di via Venezia, a Peschiera, si chiama “Largo dottor Piero Pederzoli”, in onore e in memoria del fondatore dell’omonima casa di cura che si trova a poche centinaia di metri dalla rotatoria stessa. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione comunale per ricordare una figura importante nella storia del paese, sia come medico chirurgo che ha dato vita a una clinica oggi punto di riferimento nel panorama ospedaliero italiano, sia come uomo politico, essendo stato sindaco di Peschiera negli anni Sessanta. Tante le persone che hanno preso parte alla cerimonia: i tre figli di Pederzoli Vittorio, Paolo e Giuseppina, gli amministratori arilicensi, l’assessore regionale ai Servizi sociali Davide Bendinelli, autorità civili e militari ma anche molti cittadini e dipendenti della casa di cura. Pagina 8

L’allontanamento di Benoni dalla maggioranza è stato progressivo negli ulti-

mi mesi, arrivando al suo apice con l’approvazione in Consiglio comunale di varianti urbanistiche giudicate dall’ex assessore per nulla incisive per segnare un cambio di rotta rispetto all’operato della precedente amministrazione guidata da Renzo Franceschini. Pagina 13

Affi. Nuovo centro in arrivo

Nuovo centro commerciale in arrivo ad Affi, in località Canove, a fianco di quello già esistente. Il Comune ne ha dato delibera stabilendo come zona di destinazione l'area occupata sino a poco tempo fa dalle serre di un'azienda florovivaistica. La giunta comunale ha approvato il progetto di una grande struttura comprendente 11.100 metri quadrati di superficie di vendita su un totale di 15.888 metri quadrati di superficie lorda. L'iter procedurale è iniziato nel 2010. Al progetto però manca ancora un ultimo ma fondamentale step burocratico: l’approvazione di tutto il nuovo piano commerciale presentato dal Comune di Affi in sede regionale. Pagina 16



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LE VOSTRE LETTERE

Le Vostre Lettere

TAV 1

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TAV 2

“Dal Comitato NO-TAV”

“Un pò di storia... e altro”

La TAV è una linea ferroviaria ad alta velocità. L'attraversamento sul nostro territorio altamente urbanizzato procurerà dei danni irreversibili che comprometteranno l'intera economia della zona gardesana. Un'opera di sensibilizzazione rivolta ai nostri amministratori locali e nazionali è doverosa da parte di ogni cittadino residente su questo territorio. Un progetto che è sorpassato, vecchio nella concezione e nell'utilizzazione reale. Vogliamo sensibilizzare le coscienze di ogni settore decisionale e produttivo, perchè, nulla sarà più come prima. Il Lago di Garda e tutto il comprensorio adiacente sono un piccolo angolo di paradiso, esso crea ricchezza e benessere ad ogni residente ed ogni forestiero che vi transiti. Essere indignati per una proposta insensata come la TAV è un dovere di civiltà di tutti. Un'opera che si rivela inutile nel suo utilizzo va cancellata, fior di tecnici e ingegneri del territorio sono in prima linea con noi per spiegare i danni e il disagio a cui saremmo sottoposti nella vita futura. Abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce, abbiamo il dovere di richiamare tutti alle responsabilità che un'opera del genere andrà a creare. Nel nostro Paese molte sono state le cattedrali nel deserto edificate, oggi diciamo basta, oggi vogliamo dare un futuro ai nostri figli, oggi vogliamo riprendere in mano la nostra storia e portarla al cospetto del mondo con il giusto merito. Quando si parla dei No Tav si ha la sensazione che

I lavori per la costruzione della linea ferroviaria Milano-Venezia iniziarono nel 1845 e già nel 1848, proprio alla vigilia della Prima Guerra di Indipendenza, furono portati a compimento i tratti Milano-Treviglio e Mestre-Padova-Vicenza. L'intera tratta Mestre-Milano fu ultimata nel 1873. Fu un'opera straordinaria per quel tempo se si considera che le uniche macchine utilizzate furono i picconi, le pale e i carri trainati da buoi. In quelle condizioni fu necessario evitare, per quanto possibile, tutti gli ostacoli incontrati sul tracciato, come colline, paludi ed altri imprevisti. Nello stesso

essi siano degli esaltati, esseri che dicono no a tutto, esseri a cui non gli sta bene niente... Signori fate un giro alle Broglie di Peschiera, andate davanti al piazzale del Convento Madonna del Frassino, fate un giro a Cavalcaselle, poi a Castelnuovo e Sona... Bene con i lavori della Tav niente sarà più lo stesso, immaginate tutte le strade che oggi attraversate giornalmente saranno ribaltate, ponti che eravate abituati ad attraversare non ci saranno più, terreni agricoli che davano l'illusione di vivere in campagna diventeranno il vostro incubo, il laghetto del Frassino sparirà e non sarà più un'oasi naturale come è oggi, non potrete certo vivere ai bordi di una ferrovia da 25.000 Volt, un inquinamento elettromagnetico assurdo darà vita a tante malattie asintomatiche senza precedenti, un impatto ambientale con muri e cavalcavia altissimi faranno di questi luoghi un esempio di assurdità... I No Tav siamo tutti noi cittadini che sappiamo guardare un po' oltre il campanile che pensiamo alla vita su questo territorio, da noi scelto per vivere dignitosamente nel rispetto dell'ambiente e degli equilibri naturali necessari per esistere. Il Progresso é un

obiettivo che ogni Nazione civile deve perseguire, se però il prezzo da pagare è troppo alto, allora si abbandona ogni azione che può essere nociva all'ambiente ed ai suoi abitanti. Angelo Polizzotto Comitato No Tav Peschiera del Garda

ITALIA E CORRUZIONE Caro Direttore, il presidente della Corte dei Conti ci ammonisce che la corruzione è la palla al piede dello sviluppo del paese. Ed avanti ancora ci dice che assorbe quasi tutte le risorse che potrebbero contribuire allo sviluppo. Ne vogliamo ancora ? Si rischia l'assuefazione! Dice sempre il presidente. Ed è vero, non vi è infatti appalto pubblico che ne sia esente. Il presidente dianzi citato si è purtroppo scordato dei privilegi (a proposito che fine hanno fatto le auto blu al netto di Papa Francesco e del caro Mattarella che vanno in tram) privilegi che assorbono il residuo delle risorse disponibili per la crescita e questa è purtroppo la parte alla quale siamo assuefatti ! Quasi fosse un normale appannaggio di questa classe padrona del paese. Ebbene , la somma delle due è pari a 100 miliardi l'anno, più di quello che dobbiamo dare alle banche come interessi sul debito pubblico. Questa assuefazione è come dare un cancro, brutta parola ma reale, per scontato ed aspettare la morte senza combattere. Penso sia doveroso verso i giovani sconfiggere i privilegi e modificare norme e leggi che li hanno dilatati a dismisura. Esempi ? Penso siano sotto gli occhi di tutti o quanto meno di chi non li gode, tanto per essere onesti. La conclusione è che il privilegio è un problema meramente politico e la corruzione senza leggi anti-corruzione è un problema dei magistrati. E' altrettanto chiaro che questo problema non lo può risolvere il parlamento dei "nominati" anche perchè è il primo fruitore del privilegio nonchè partecipe della corruzione. Umberto Brusco - Bardolino

SCUOLA Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 23 - 03 - 2015

“Pubblica o statale?” Egregio Direttore, leggiamo sulla stampa che un nutrito gruppo di parlamentari di maggioranza governativa, si è appellato al governo affinchè, nell'ambito della buona scuola, non sia dimenticata quella paritaria. Hanno scritto al premier Renzi per ribadire la richiesta che l'annunciata riforma della scuola abbia un'attenzione a tutto il sistema scolastico. Salvare il pluralismo per poter garantire una vera scelta in campo educativo delle famiglie. Un aiuto potrebbe essere quello della detrazione fiscale, ma nel settore della scuola dell'infanzia se ne possano prevedere altri, anche perchè la gran parte delle famiglie dei bambini non riuscirebbero per reddito a rientrare nella casistica delle detrazioni per una reale parità scolastica. Il nostro sistema delle scuole dell'infanzia è stato scelto dalla OCSE come modello di riferimento, come un parametro di eccellenza. Non si capisce perchè dobbiamo mettere in pericolo segmento del sistema formativo nazionale. Una serie di strumen-

ti da aggiungere alle detrazioni,potrebbe essere la soluzione migliore per garantire la libertà di scelta alle famiglie che hanno problemi economici o redditi bassi. Mi sembra di dover fare una considerazione a conclusione di questo argomento e chiedere a quanti vorrebbero negare un contributo alle scuole paritarie non statali, perchè mai, le famiglie che scelgono le non statali non dovrebbero avere un contributo dallo Stato? Molto semplicemente perchè dovrebbero pagare con le tasse anche quella parte che va all'istruzione e poi doversi pagarsi interamente la scuola non statale? E lo Stato,ammesso e non concesso, che le dette scuole chiudessero tutte perchè impossibilitate a proseguire, quanti edifici scolastici dovrebbe costruire con le relative spese di gestione e manutenzione e stipendi agli insegnanti? E la libertà di scelta educativa delle famiglie, garantita dalla Costituzione, dove andrebbe a finire? Giancarlo Maffezzoli

tempo si cercò di servire anche il più piccolo dei centri abitati. Alla fine dei lavori, risultò un tracciato fra i più tortuosi ed irregolari d'Europa e salvo qualche piccolo ritocco, ora è rimasto tale e quale quello di allora. In alcuni tratti, nello spazio di tre chilometri si ha una deviazione dalla linea retta di 90 gradi. Nel 1980 l'U.E. finanziò l'ammodernamento delle più importanti linee ferroviarie europee e fra queste anche la MilanoVenezia. Furono sostituite le vecchie rotaie "Armamento 50" con le più moderne "60 UNI" del peso di 60,340 chilogrammi per metro lineare, come previsto per tutte le linee ad "Alta Velocità" Europee. Le traversine di legno impregnato di catrame posizionate alla distanza di un metro l'una dall'altra, furono sostituite con quelle in cemento con anima in acciaio elastico posizionate a 60 cm l'una dall'altra e assemblate alle rotaie con inserto in gomma per smorzare le vibrazioni. Anche la linea elettrica è stata adeguata per poter imprimere ad un treno di 2000 tonnellate una velocità di 200Km/h. Il binario e la linea elettrica della Milano-Venezia hanno ora tutte le caratteristiche tecniche delle linee ad Alta Velocità europee. Il tracciato è però inadeguato e superato, solo in qualche breve tratto permette ai moderni treni di raggiungere i 120Km/h. Della TAV si è parlato tanto, ma non sempre in modo corretto. L'inquinamento elettromagnetico non esiste in quanto in Italia la trazione elettrica è in corrente conti-

nua a 3200 volt e l'elettromagnetismo è statico ed innocuo perché non produce radiazioni che possono essere causa di tumori e leucemie. Le radiazioni sono invece prodotte dalle linee elettriche trifase ad alta tensione (da 150 a 200mila volt in corrente alternata), piazzate su tralicci anche in centri abitati. In alcuni casi, i conduttori elettrici di queste linee sono a circa 10 metri dai tetti delle case che con troppa leggerezza sono state a suo tempo costruite. Credo che tutti abbiano avuto modo di vedere delle centraline che hanno il compito di misurare la quantità di polveri sottili uscite dagli scarichi delle nostre auto. Che dire poi delle domeniche senza auto, quando sulle nostre teste gli aerei senza marmitta catalitica, bruciano migliaia di tonnellate di carburante. Di tutto ciò non se ne parla perché non fa notizia, però in Francia l'Alta Velocità ha permesso di ridurre del 50% i voli interni. Che ne sarà dell'attuale Milano-Venezia quando sarà funzionante la TAV? L'ipotesi più credibile credo sia quella della demolizione che eliminerà le spese di gestione e manutenzione e permetterà il ricupero del materiale ancora riutilizzabile. La sede ferroviaria sarà trasformata in sede stradale per soddisfare l'esigenza del trasporto locale. Spero di non aver annoiato troppo. Ringrazio e saluto chi ha avuto la pazienza di leggere fino in fondo. Oliosi Giuseppe Castelnuovo del Garda



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LE VOSTRE LETTERE

VIOLENZA

VENETO

“...e giovanissimi. Una ferita” Un altro video della serie " violenza e giovanissimi straccioni dell'umanità". Un altro video da fare vedere o nascondere, non sia mai che crei emulazioni o nuovi atti di imbecillità disumana. Un altro video da decidere se prenderlo a esempio su quanto abbiamo costruito in questi anni di bullismo sociale, oppure assemblarlo per qualche altra puntatasalotto buono in tv. Un altro video per fare accrediti sul proprio libriccino della morale pedagogica e azione educativa, infatti il mondo adulto gonfia i polmoni, anche i bicipiti, quando rivendica il proprio ruolo di agente educativo, senza però riuscire a spostare di un solo millimetro le assi di s-coordinamento collettivo in cui sopravviviamo. Un altro video per non parlarne troppo, perchè potrebbe fare male a chi lo vede, ai ragazzini che scopiazzano, a chi insegna, a chi s'accontenta della scienza, un pò meno della coscienza. Un altro video per tentare una volta per tutte di smetterla con le teorie, le belle parole, le canzonette, le cattedre e i massimi sistemi, le slide, i lucidi, i colori sgargianti delle tecniche di apprendimento, riducendo questo disagio relazionale che miete vittime da una parte e

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dall'altra, a una semplice connotazione intenzionale, persistente, asimmetrica. Non è soltanto questo, ma storie anonime e blindate che ancora fanno testo per arginare lo spavaldo di turno. Un altro video per scacciare la paura creata ad arte dall'omertà, ma anche la paura di non parlarne troppo, perchè potrebbe ferire la sensibilità di tante anime belle, perchè c'è persistente l'insidia dei comportamenti copia incolla. Un altro video per consigliare chi afferma "politicamente" che nella propria scuola, nella propria famiglia, nel proprio orticello, non ci sono assolutamente erbacce, di conseguenza perchè parlarne, perchè farne materia di "incontro" e di "relazione". Un altro video per disprezzare la platea plaudente tutt'intorno, che bestemmia, inveisce, grida di andare giù più forte, quanti partecipano ghignando beotamente al banchetto dei miserabili. Un altro video per riaffermare che infame (un vocabolo assai in voga tra gli adolescenti che lo interpretano malamente senza ben sapere da dove arriva e che carichi di sofferenza comporta) non è chi si mette di traverso, di mezzo, per salvare quella ragazzina-vittima-predesti-

“Sovranità popolare”

nata, infame è chi rimane in silenzio, chi fa da veterano di una guerra che non è mai stata sua, nè mai lo sarà. Un altro video per comprendere che quel sangue nulla altro è che sangue della vergogna, di quella ragazzina di 12 anni vigliaccamente demolita: ma carissimo il mio bullo/a, questo te lo dico io, puoi credermi, la tua arroganza e presunzione potrebbe risultare il tuo sangue domani, alla meno peggio, fuori dalla scuola, in un carcere, in un ospedale, ma qualche volta pure con i piedi in avanti per sempre. Vincenzo Andraous

La sovranità popolare è la base fondante di ogni democrazia. L'esercizio della sovranità popolare trova nel diritto di autodeterminazione dei popoli una della espressioni più alte. Questo diritto sovracostituzionale non negoziabile e indisponibile è consacrato dalla Carta delle Nazioni Unite che lo riconosce e lo difende a esempio con la Risoluzione n. 2625 dell'Assemblea Generale dell'ONU che recita: […] ogni popolo ha diritto di determinare liberamente, [...] il proprio sviluppo economico, sociale e culturale. Pochi sanno che l'autodeterminazio-

MEDJUGORIE Paritrà martedì 5 maggio da Porta Nuova (dietro Tempio Votivo) alle ore 4.30 il pellegrinaggio in pullman da Verona a Medjugorie organizzato da Sorella Morena. Il viaggio del primo giorno lascerà spazio a quattro giornate interamente dedicate alla preghiera e alla riflessione: il 6, 7, 8 e 9 maggio è prevista infatti la partecipazione alle liturgie proposte dal capogruppo, la salita al Podbrdo, il colle delle apparizioni e al Krizevac, il monte della Grande Croce. Domenica 10 maggio si farà ritorno in serata a Verona. Quota partecipazione 330 euro (acconto 100.00 euro). Per informazioni Sorella Morena 347.9555468; Agenzia Viaggi Numbernine 045.8001107 (Claudio)

ne veneta, l'indipendenza veneta, è un traguardo a portata di mano, legittimo, democratico, pacifico. Il Consiglio Regionale del Veneto ha istituito il referendum consultivo sull'autodeterminazione del Popolo Veneto con legge n. 16/2014, che si appoggia sul diritto internazionale, sulla Costituzione Italiana (art 10: L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute) e sul diritto consuetudinario che attribuisce al Popolo Veneto la titolarità di potersi esprimersi oggi in consultazione sull'autodeterminazione in forza del plebiscito di adesione al Regno d'Italia del 22.10.1866. Meno conosciuto è l'art. 80 della Costituzione: Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica,[...] o importano variazioni del territorio […]. Con l'esito positivo di una consultazione in ordine all'autodeterminazione, la volontà popolare è un diritto cogente (la Convenzione di Vienna, - L. 112/1974 -, all'art. 53 statuisce che una norma imperativa del diritto internazionale generale e ad essa non è permessa alcuna deroga). I problemi dello Stato italiano sono una realtà drammatica, ingestibile se non con metodi coercitivi e

totalitari. Il Veneto è oggi in grande avanzo di bilancio, non ha debito pubblico e regala 30 miliardi di Euro l'anno alla voragine romana. L'autonomia regionale non è praticabile richiedendo modifiche Costituzionali con maggioranza dei due terzi del parlamento, il 75%. Un nuovo Stato veneto avrà la possibilità di gestirsi come stato sovrano al pari degli altri Stati europei con un sistema di governo basato sul modello svizzero di democrazia diretta che sarà decisivo per dare una svolta democratica e di crescita civile del Veneto indipendente. La dottrina sociale della Chiesa è molto chiara sull'autodeterminazione dei Popoli, trovando questa fondamento su tradizione cristiana e su Vangelo. Gli interventi di San Giovanni Paolo II alla 50° Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York del 1995 e di papa Francesco al Parlamento Europeo di Strasburgo il 25 novembre 2014 si pronunciano nell'interesse della libertà dei popoli: […] Il motto dell'Unione Europea è Unità nella diversità, ma l'unità non significa uniformità politica, economica, culturale, o di pensiero. […] ritengo che l'Europa sia una famiglia di popoli (www.vatican.va e www.indipendenzaveneta.com) Giovanni Zordan


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LE VOSTRE LETTERE

OMOSSESSUALI

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RIFORME

“Adozione e ...Dolce & Gabbana” “E Veneto Regione Autonoma” Le dichiarazioni di Dolce&Gabbana hanno scatenato un putiferio mediatico. Solo per aver apprezzato la famiglia tradizionale e definito "sintetici" i figli delle coppie omosessuali, sono stati insultati e contestati da Elton John, da molti altri divi e stanno subendo un ridicolo, quanto inefficace, boicottaggio dei loro prodotti da alcuni esponenti gay del mondo musicale e cinematografico. Un fatto analogo era capitata a Guido Barilla che dopo le dichiarazioni rilasciate al programma radiofonico “La Zanzara” del 24 settembre 2013 (nelle quali dichiarava che mai avrebbe fatto un “spot Barilla con famiglie gay”) era stato aggredito verbalmente e minacciato sui social media, sino a “cambiare idea” e nominare un rappresentante della potente lobby gay americana negli organi societari. Nel caso di D&G, come in quello del “cedevole” Guido Barilla, nel testo delle dichiarazioni “messe all’indice” non c’è nulla di scomposto né di offensivo, ma solo legittime e inoffensive opinioni personali. Evidentemente, tolleranza, democrazia, rispetto e libertà di espressione, altro non sono che vuote espressioni retoriche coniate dalle lobby gay per silenziare e bastonare chi non la pensa come loro. Gianni Toffali L’INTERVISTA L’intervista contestata fa clamore perché – rilanciando la più recente sfilata «Mamma, madre, Madonna» nella quale i due stilisti avevano portato in passerella le loro modelle con i rispettivi figlioletti – pubblica sotto il titolo «Viva la famiglia (tradizionale)» un ritratto inedito della coppia più glamour dello stile italiano. «Abbiamo capito – dice Gabbana – che la famiglia non è una moda passeggera.

È un senso di appartenenza sovrannaturale e la gente ha bisogno di appartenenza». Dolce aggiunge: «Non abbiamo inventato mica noi la famiglia. L’ha resa icona la Sacra Famiglia, ma non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. (...) Procreare deve essere un atto d’amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni». E se Gabbana si dice sensibile al richiamo della paternità («io un figlio lo farei subito»), Dolce sul punto è invece severo: «Sono gay, non posso avere un figlio – dice –. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia».

I parlamentari della Lega Nord hanno presentato alla Camera degli emendamenti sulla riforma costituzionale in atto, affinchè il Veneto diventi una Regione autonoma a Statuto Speciale così come lo sono le sue confinanti Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Il governatore Zaia inoltre aveva chiesto l’appoggio di tutti i parlamentari della Regione di ogni partito nell’interesse di tutti i veneti. Ebbene, quelli del PD, eccetto la Ruminato, hanno votato contro, contribuendo così alla sua bocciatura e poi hanno il coraggio, attraverso la Puppato e la Moretti, candidata del PD al governo della Regione, di andare in giro a sbandierare il loro impegno per i veneti. Come si vede non è così, anzi, a Roma fanno il contrario

facendo perdere pertanto al Veneto oltre 20 miliardi di euro. Tutto ciò fa aumentare il desiderio di indipendenza perché questo Governo, oltre a non permettere ai veneti un Referendum sulla loro autonomia agisce sempre più in modo autoritario e accentratore, privandoli persino di quello che producono. I cambiamenti che l’attuale maggioranza inoltre fa sono quelli di privare i cittadini del potere elettivo e decisionale avvicinando il tutto a una quasi dittatura. Vedesi il nuovo Senato che sarà di nominati (idem per le Province) anziché di eletti dal popolo col compito di gestire in modo proporzionale e federale le Regioni affinché siano tutte uguali e autonome senza privilegi, così come fa la sempre presente Serracchiani

con la sua Regione. Continuano inoltre ad esserci sempre i Senatori a vita con lauti stipendi. Questo nostro caro Renzi i cambiamenti li sta facendo , ma in senso contrario ad un giusto federalismo con l’elezione, da parte del popolo sovrano, del Presidente della Repubblica. Mi viene proprio da piangere nel vedere questa mia cara Italia peggiorare anziché migliorare in senso democratico e liberale con il coinvolgimento della sua popolazione. Mi rivolgo pertanto a tutti gli italiani, ma in particolare ai miei corregionali veneti, affinchè diano alle elezioni il loro consenso a chi si batte veramente per migliorare l’organizzazione e fare gli interessi della gente e della nostra Regione. Renato Tomezzoli

CANI

“Il mio Lucky salvato da Green Hill”

Lui si chiama Lucky, al canile di Desenzano volevo portarlo via subito… con pazienza ho aspettato che la procedura burocratica facesse il suo corso. Un giorno ci chiamano a casa… quando vuole può passare a prendere il cane… è stato deciso l’affido alla sua famiglia. Notizia di qualche giorno, i 2.500 cani Beagle che erano stati dati in affido la scorsa estate, sono liberi, possono essere lasciati alle famiglie affida-

tarie. Animal Amnesty e le tremila persone o forse anche più che avevano smosso le coscienze possono gioire, questa battaglia di civiltà è vinta, mai più Green Hill a Montichiari. La festa può avere inizio, festeggiare la libertà per questi bellissimi cuccioli è doveroso, il mondo intero deve sapere gli orrori commessi dall’uomo nei riguardi degli indifesi, nel nome del progresso e della vanità umana. Grandi

scrittori e poeti hanno parlato di questo amico dell’uomo che con fedeltà lo segue fino all’ultimo respiro. Il mio Lucky sarà felice perché sa darci gioia e tutti noi non possiamo che ricambiarlo. Un cane è per sempre, nei suoi occhi, ma soprattutto in quelli di un povero cane senza pregio, io vedo sempre una luce che mi fa pensare non al suo istinto, ma alla sua anima. Amare un cane è una gioia incontenibile, lui ti cerca, si strofina e vuole solo una carezza. Da oggi il nostro grande Lucky ha 1 anno... da oggi grazie a tanti amanti del mondo animale Green Hill è solo un brutto ricordo. Da oggi è nostro per sempre, senza alcun vincolo... Lucky forever. Angelo Polizzotto

PESCA

“Amicizia e umanità” Ho conosciuto Dario quasi 10 anni fa sulle rive del fiume Adige. Dario ha 76 anni e, fin dal mio arrivo a Verona, mi ha sempre riservato attenzione, cortesia e disponibilità. Ha vissuto con passione, regalando sorrisi e racconti del passato ai colleghi pescatori e ai tanti passeggiatori settimanali e domenicali. L'ho incontrato di recente e ho notato dal suo sguardo che qualcosa non andava. Sapevo della malattia della moglie, per la quale era sempre pronto ad interrompere la pesca pur di starle vicino. Mi sono avvicinato con discrezione pur salutarlo, chiedendogli con un sussurro come andava e la sua risposta è stata un eloquente: "si sta male, bisogna abituarsi". Pensavo così di aver capito il motivo del suo viso triste, ma non era tutto. Durante il

mese di Febbraio, come tutti i giorni di apertura della pesca, Dario si è dimenticato di segnare una trota, presa poco prima, sul tesserino. Che cosa orribile! Sfortuna ha voluto che una guardia più che solerte applicasse il regolamento. Così, ammenda cospicua e, incredibile ma vero, inibizione per un anno dal poter pescare. Ora Dario non si vede più sulle rive del fiume con la sua canna e con il suo cappello a forma di coppola. Sta a casa, solo e forse - guardando la televisione - spera che qualcuno gli ridia la possibilità di rivedere ciò che gli è rimasto, il fiume e i suoi tanti amici pescatori. Aiutiamo Dario a tornare a sorridere, facendo in modo che possa tornare a pescare! Gianmarco Albani

GRAZIE AMO Caro Direttore, mi unisco alla lettera della sig. Rosanna per ringraziare Medici e Infermieri dell'Associazione A.M.O. Baldo Garda onlus (assistenza malati oncologici). Hanno assistito mio marito, purtroppo deceduto a gennaio, con amore, professionalità e una presenza costante. Io e la mia famiglia ringraziamo di cuore l'Associazione A.M.O. Giuliana Avesani Loro


LE VOSTRE LETTERE

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ISLAM 2

ISLAM 1

“Sono d’accordo e...” Gentile Direttrice Ho apprezzato l’articolo che ha scritto su L’Altro Giornale del mese di febbraio 2015 dal titolo “Informazione, diritto e dovere”. Sono d’accordo sul pensiero che ha espresso e sulle parole di Papa Francesco. Le vignette di Charlie Hebdo incontrano la mia totale disapprovazione perché in nome della libertà di stampa non si possono oltraggiare persone e religioni. La mia libertà non deve calpestare la libertà degli altri. “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. Non si possono condannare tutti i mussulmani se alcuni gruppi scelgono il terrorismo per raggiungere obiettivi che provocano morte. Ogni persona può scegliere strade sbagliate o ideali che promuovono l’uomo. A noi spetta il compito di non fomentare il razzismo, ma cercare il confronto e il dialogo. con qualsiasi persona che incontriamo nel nostro cammino. Qui a Verona esiste già da alcuni anni un gruppo di giovani cristiani e mussulmani che insieme approfondiscono tematiche culturali e religiose nel reciproco confronto e dialogo. Questo gruppo si chiama “LE 2 FACE”, su internet ci sono utili informazioni. Conosco moltissimi mussulmani che sono persone come

noi, che lavorano, hanno una famiglia, hanno dei figli che vanno a scuola con i nostri figli e nipoti e pagano le tasse come ogni cittadino e quindi hanno doveri e diritti come ogni cittadino anche quello di trovarsi insieme per pregare. Questa paura del diverso nasce quando si ha scarsa conoscenza dell’altro. Il diverso per cultura, lingua, religione può essere occasione di rinnovamento, di aperture di nuovi orizzonti che portano ricchezza nella società. Non è facendoci la guerra che costruiamo la Pace. Con stima. Giancarlo Guardini

AMERICA

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“Erano paesi tranquilli” “E di tutto un po” Gentile Direttore, negli anni ’80 mi recavo per lavoro in Siria e in Iraq e posso confermare che, a quel tempo, erano i paesi più tolleranti del Medio Oriente. A Damasco, durante il ramadan, nel mercato coperto, Suq e Hamedia, circolavano liberamente i venditori di bibite. A Bagdad, sempre durante il ramadan, i soldati che tornavano dal fronte iracheno – iraniano si fermavano al primo supermarket per acquistare la birra. Ora, con lo stato Islamico, in questi due paesi e altrove succedono atrocità impensabili. Il ministro Alfano, che manda

la nostra marina sulle coste libiche a prelevare e portare in Italia decine di migliaia di profughi, si è mai chiesto se tra di loro non si nascondano dei terroristi islamici? Al di là dei milioni di euro spesi, quale sarà l’ulteriore prezzo da pagare? Agli italiani non resta che dire Inshallah (“se Dio vuole”). Ma forse il ministro ha altre cose a cui pensare, indaffarato com’è ad essere un partito di centro destra che sostiene un partito di sinistra. Mabruk alek (auguri) signor Ministro. Marco Bresciani

COMUNICATO Sono due i percorsi formativi proposti dal Centro Camilliano di Formazione di Verona presso la sua nuova sede di via Astico. “Vivere le emozioni” è in programma dal 12 al 19 maggio (18.00 – 20.30) e sarà condotto dalla dottoressa Malaika Ribolati. «Le emozioni ci attraversano durante tutta la nostra vita e danno colore alle nostre giornate – affermano dal Centro Camilliano -. Comprenderne la forza e l’utilità, imparando a controllare e canalizzarle, può migliorare la qualità della nostra vita relazionale». “Abitare il proprio tempo” è invece il titolo del secondo percorso formativo proposto il 17 maggio dalle 9.00 alle 15.30 per la conduzione della dottoressa Marja Gostimir partendo dal presupposto che “abbiamo da sempre fatto esperienza del tempo, vivendolo, avvertendone la fugacità”. Obiettivo di questa giornata formativa sarà quello di comprenderne il significato; scoprire qual è il proprio personale rapporto con esso, apprendendo a disintossicarsi dalla fretta, godendo di un tempo “speso bene”. Per informazioni e iscrizioni: segreteria organizzativa del Centro Camilliano di Formazione allo 045.913765; centrocamilliano@sentieriformativi.it; www.sentieriformativi.it

Cara Direttrice. Perché si spendono miliardi di dollari per andare a fare esperimenti nello spazio? Ma cosa cerchiamo oltre i confini della terra, della nostra “non” amata terra?! Quando in questo mondo abbiamo ancora molto da scoprire … come quando Cristoforo Colombo credeva di essere nelle Indie e, invece, aveva scoperto l’America. L’America con il suo vero popolo: gli Indios che rispettò nelle loro tradizioni e nel loro modo di vivere; non come fecero gli Inglesi e gli Irlandesi che andarono in America e chiusero nelle riserve gli Indios, i Pellerossa che vivevano liberi da veri padroni di quelle terre. A me gli Americani non piacciono, l’unica guerra che hanno fatto in casa loro è stata quella di secessione, perché loro sono e saranno sempre razzisti, anche se ora hanno un presidente di colore. Loro hanno creato il male di tutto il mondo, soprattutto con la bomba atomica che hanno lanciato su Hiroshima e Nagasaki e con gli esperimenti atomici che hanno continuato sull’isola di Bikini in pieno oceano. Loro “aiutano” chi è in guerra, ma solo dove hanno un inte-

resse. Anche da noi italiani che siamo stati “liberati” hanno voluto la Somalia, la Libia, l’Eritrea, dove Mussolini aveva fatto strade e case perché sotto c’era il petrolio. Hanno fatto le loro basi in Italia, così siamo diventati il loro porto sul Mediterraneo, siamo diventati “americani”. Tornando agli esperimenti nello spazio, lo sanno tutti i governanti delle grandi potenze mondiali che ogni cinque secondi muore di fame un bambino? E i nostri politici italiani lo sanno che qui, nella nostra Patria, ci sono famiglie alla fame, che non hanno più niente, alle quali è stata tolta la dignità di un lavoro? E noi cittadini perché ci lasciamo sottomettere in questo modo, perché invece di applaudire Sanremo e la nostra astronauta nello spazio, non pensiamo a ricreare un po’ di giustizia? I potenti, che credono di essere eterni, si permettono di trattarci come fossimo dei burattini nelle loro mani, ci hanno tolto un grande valore: la libertà. Per quanto mi riguarda, la vita mi ha riservato tante sofferenze, ma a nessuno permetterò di togliermi la libertà, l’amore, l’anima. Maria Rosa Beltramo

Servizi sociali del Veneto.

L’assessore ai Servizi Sociali Davide Bendinelli illustra le svolte della fase finale della legislatura Nella parte conclusiva di questa legislatura le politiche regionali che riguardano i servizi sociali hanno realizzato risultati molto importanti. C’è stata una svolta politica netta e una “rivoluzione” positiva del sistema, per assicurare i quali - da quando sono diventato assessore regionale ho lavorato con attenzione e quotidianamente. Li ricordo in sintesi: i finanziamenti alle scuole paritarie del Veneto, i provvedimenti di lotta alla povertà e al disagio sociale, la riforma del sistema delle dipendenze, la rivisitazione del sistema centri diurni per la disabilità, la ripartizione del fondo regionale per la non autosufficienza. Mi sono posto l’obiettivo, pur in questo periodo di crisi perdurante, di far sì che le politiche per i servizi sociali continuino ad essere centrali nella programmazione della Regione Veneto. Il Veneto è stato da sempre all’avanguardia nel Paese per il livello e la qualità delle proprie politiche sociali, sorrette in modo particolare dal grande mondo del volontariato. La Regione Veneto ha tenuto alta l’attenzione istituzionale sul fronte sociale mantenendo inal-

terata l’erogazione dei servizi sociali pur di fronte a trasferimenti statali sempre minori. Basti dire che per il 2015, siamo di fronte a una diminuzione spaventosa delle risorse complessive a favore del Veneto (si parla all’incirca di 400 milioni di euro in meno da parte della finanziaria statale). Tutto ciò graverà non poco sul bilancio del sociale. Tuttavia abbiamo raggiunto uno storico accordo con le scuole materne paritarie, che tramite un finanziamento regionale straordinario di 42 milioni di euro da parte del mio Assessorato, permetterà a queste strutture, che accolgono il 70% dei nostri bambini dai 3 ai 5 anni, di portare avanti la loro attività quotidiana. Lo Stato risparmia nel Veneto 500 milioni di euro perché gli costa un terzo rispetto a un servizio per la prima infanzia gestito dal pubblico. Tra gli altri provvedimenti da me proposti e approvati dalla Giunta veneta, ricordo quello di lotta alla povertà e al disagio sociale tramite la redistribuzione delle eccedenze alimentari e che finanzia con 130 mila euro il Banco alimentare del Veneto e con 47 mila euro il progetto “Emporio della solidarietà” pre-

sentato dalla Rete Talenti, coordinamento di associazioni ed enti del territorio veronese, gestito dalla Caritas Diocesana Veronese. E ancora, il finanziamento di 317 mila euro dalla Regione Veneto al Comune di Verona per aiutare le azioni di reinserimento sociale e/o lavorativo delle persone più deboli. Per quanto riguarda il settore della disabilità, ho fatto approvare dalla Giunta un provvedimento relativo ai Ceod che riguarda le migliaia di persone con disabilità (sono 6.225, dati 2014) che ogni giorno frequentano i centri diurni attivi in tutto il territorio regionale. Abbiamo posto mano ad una rivisitazione generale delle attività, delle prestazioni e delle risorse destinate ai centri diurni. Il provvedimento apre un capitolo nuovo sulla programmazione di queste strutture che necessitavano da tempo di un aggiornamento e di un miglioramento di qualità nelle prestazioni e nei servizi e, in particolare, di una loro omogeneizzazione a fronte di situazioni a volte molto differenziate tra una provincia e l’altra. In sostanza, dopo attenta valutazione svolta da un apposito pool

Davide Bendinelli

composto da direttori dei servizi sociali delle Ulss è stato determinato per il 2015 in 58,50 euro il valore medio della quota giornaliera di rilievo sanitario per utente. Sul fondo regionale per la non autosufficienza – capitolo essenziale e costitutivo delle nostre politiche visto l’aumento degli indici di vecchiaia nella nostra regione e il conseguente aumento delle patologie a questo correlate - abbiamo approvato il riparto per il 2015 assegnando 473 milioni di euro per le impegnative nel settore della residenzialità e semiresidenzialità per gli anziani non autosufficienti; circa 63

milioni di euro per le persone con disabilità nelle strutture residenziali; oltre 85,5 milioni per quelle in strutture semiresidenziali, e per la fondamentale area della domiciliarità (1000 utenti circa) 104 milioni di euro di impegnative domiciliari (gli exassegni di cura). Concludo arrivando al fronte delle dipendenze, che in questi anni si sono diffuse in modo nuovo e diverso, tanto da rendere necessario un sistema regionale diversamente organizzato: ccon un recente provvedimento da me proposto, il governo veneto ha approvato di attuare un modello di controllo della spesa nelle Ulss per gli inserimenti nei servizi residenziali delle persone con problemi di dipendenze. Questo significherà una “budgettazione” dei servizi accreditati per permettere un miglior rapporto tra domanda e offerta di servizi e prestazioni ma anche una più solida stabilità dei servizi per evitare liste d’attesa e una ridefinizione delle rette con una riprogrammazione dei servizi del privato socio-sanitario. Davide Bendinelli Assessore regionale ai Servizi Sociali della Regione Veneto


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

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PESCHIERA. Dal 14 marzo, la rotonda di via Venezia è intitolata al fondatore della casa di cura

L’EVENTO / “FISH&CHEF”

Rotatoria dedicata a Piero Pederzoli

A fine aprile il Lago di Garda sarà la meta di sette chef stellati. Insieme ad altri 15 top chef del territorio si esibiranno dal 22 al 29 aprile nell’ambito di “Fish&Chef”, evento enogastronomico dedicato al pesce di lago. Quest’anno la kermesse farà tappa in noti ristoranti di Malcesine, Garda, Bardolino e Costermano, Riva del Garda, Gardone Riviera e Manerba. Ogni sera una location diversa, ogni sera una nuova alchimia creata dalla maestria di cuochi provenienti non solo dall’Italia, ma anche dall’estero, che nei loro menù interpreteranno, secondo il loro gusto e la loro fantasia, specialità di lago come la trota e il carpione, ma anche l’Olio Extravergine di Oliva Dop del Garda, la carne Garronese Veneta, i vini del Custoza e i formaggi del Caseificio di San Zeno di Montagna. L’evento coinvolgerà gli stellati di questo angolo d’Italia, accompagnati ogni sera da un collega proveniente da una diversa regione italiana e per la prima volta anche dal Lago di Costanza. Ad aprire le danze, il 22 aprile, sarà lo chef Moreno Cedroni del Ristorante Madonnina del Pescatore di Senigallia che proporrà la sua versione delle delikatessen del Garda a Malcesine. La sera successiva sarà la volta poi di Riva del Garda dove è atteso Alessandro Gavagna, chef del ristorante friulano La Subida (Cormon). Il 24, dal Ceresio 7 di Milano, dove si è svolta anche l’anteprima dell’evento, giungerà sul Garda lo chef Elio Sironi, che si esibirà a Gardone Riviera. Una cena a quattro mani quella che si svolgerà invece a Manerba, con i due fratelli Portinari - Nicola in cucina, Pierluigi sommelier ─ dal Ristorante La Peca di Lonigo. Il 27 aprile Garda ospiterà uno chef che di lago se ne intende: Marco Sacco del Ristorante Piccolo Lago, locale affacciato direttamente sul Lago di Mergozzo (Verbania). Sarà invece un ospite internazionale ─ Dirk Holberg del Ristorante Ophelia sul Lago di Costanza ─ il protagonista in cucina per l’appuntamento del 28 aprile a Bardolino. In un noto ristorante di Costermano, il 29 aprile, andrà in scena il gran finale: la conclusione dell’edizione 2015 è affidata a un’equipe d’eccezione, il Dream Team Lake Garda, composto da 15 top chef del Garda, che giocheranno in casa per interpretare i prodotti del loro territorio. S.J.

Da sabato 14 marzo la rotatoria di via Venezia, a Peschiera, si chiama “Largo dottor Piero Pederzoli”, in onore e in memoria del fondatore dell’omonima casa di cura che si trova a poche centinaia di metri dalla rotatoria stessa. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione comunale per ricordare una figura importante nella storia del paese, sia come medico chirurgo che ha dato vita a una clinica oggi punto di riferimento nel panorama ospedaliero italiano, sia come uomo politico, essendo stato sindaco di Peschiera negli anni Sessanta. Tante le persone che hanno preso parte alla cerimonia: i tre figli di Pederzoli Vittorio, Paolo e Giuseppina, gli amministratori arilicensi, l’assessore regionale ai Servizi sociali Davide Bendinelli, autorità civili e militari ma anche molti cittadini e dipendenti della casa di cura. Il corteo, accompagnato dalla banda cittadina, è partito dal piazzale della stazione ferroviaria: qui, in quello che oggi è diventato l’hotel Garden, nel 1947 Piero Pederzoli aprì la prima sede della clinica, aiutato dalla moglie e da due infermieri. «Papà aveva un grande cuore, credeva in certi valori e ideali – ha esordito il figlio Vittorio, presidente del Cda della casa di cura – nel ’46 era appena tornato dalla prigionia in Africa, erano gli anni del dopoguerra e non c’era nulla, ma papà aveva carica e voglia di fare. Il suo desiderio era poter avere trenta posti letto tutti suoi». Originario di Pozzolengo, veniva da una famiglia di contadini e non c’erano disponibilità economiche. I coniugi Pederzoli accettarono il rischio: «La mamma vendette alcuni campi di proprietà e papà firmò cambiali per dieci milioni di lire. Qualche anno dopo iniziarono a costruire la casa di cura dove si trova ora. Lavorava giorno e notte e oggi quei due collaboratori sono diventati

ottocento». Vittorio Pederzoli ha quindi ricordato il motto caro al padre, diventato testimonianza di vita: «La gente passa, desideriamo che le persone ci ricordino per ciò che abbiamo fatto». A seguire da vicino le orme paterne è stato il figlio Paolo, tra i fondatori del reparto di chirurgia pancreatica dell’ospedale di Borgo Roma e che oggi supporta l’unità operativa di chirurgia del pancreas alla Pederzoli, «la terza in Italia per numero di pazienti operati», sottolinea. Prima di scoprire la targa il sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli ha spiegato il motivo della dedica: «Piero Pederzoli e la sua clinica hanno reso Peschiera un punto di eccellenza. Lo ricordiamo in questa rotonda, ingresso del paese perché congiunzione tra il casello autostradale, la stazione e il centro storico». Katia Ferraro

SOCREM / INTERVISTA AL PRESIDENTE FRANCESCO TURCHIARULO

«La cremazione? Una libera scelta» “La cremazione è una libera scelta, un atto d’amore verso il prossimo e di rispetto verso l’ambiente. Non cancella il ricordo e pone l’uguaglianza di ogni uomo nella morte e nella semplicità del rito”. Queste le parole scelte dalla Socrem (società veronese per la cremazione) per presentarsi. Ed è proprio alla Socrem e al suo presidente Francesco Turchiarulo che L’Altro Giornale si è rivolto per approfondire l’argomento “cremazione”, anche a seguito delle lettere ricevute e pubblicate dal giornale. Signor Turchiarulo, ci parli della cremazione. «La cremazione è il più moderno degli antichi riti. E’ una scelta razionale, ecologica che rispetta la vita. E’ consentita dalla Chiesa Cattolica fin dal 1963, mentre le altre chiese cristiane sono sempre state favorevoli alla cremazione. In Italia la crema-

Il presidente Socrem Francesco Turchiarulo

zione è un servizio pubblico adottata nei centri del nord per oltre il 30% dei decessi con punte del 50%. Al sud è molto meno praticata, tanto che esistono anche pochissimi forni. Nel caso di Verona ci sono due forni crematori attivi presso il cimitero Monumentale di Verona, che purtroppo non coprono il

fabbisogno della città e delle città limitrofe». Parliamo di dati e di costi… «I dati relativi alla scelta della cremazione a Verona sono in continuo aumento: nel 2014 a fronte del 20% di inumazioni e del 26% di tumulazioni (per un totale del 46%), le cremazioni hanno raggiunto il 54%. Per la cremazione ogni Comune stabilisce una tariffa che ogni anno può variare: in ogni caso i costi da sostenere per una cremazione sono di gran lunga inferiori rispetto a tumulazioni ed inumazioni. In tutto questo è anche necessario considerare il notevole risparmio di spazio che la cremazione permette: in una tomba con una salma ci possono stare fino a 4 urne cinerarie». E’ possibile oggi disperdere le ceneri o conservarle in casa? «La dispersione delle ceneri è l’unica pratica non

permessa dalla Chiesa Cattolica. Dal 2006 invece è possibile conservare le ceneri in casa. Addirittura in qualche chiesa anche nella nostra provincia si può scorgere accanto all’altare un’area dedicata alla conservazione delle urne per chi lo desidera». Come iscriversi e soprattutto perché iscriversi alla Socrem? «L’iscrizione alla Socrem, che conta 3.400 iscritti, tutela la volontà del socio, gli dà tranquillità che la sua scelta sarà rispettata. Ci si iscrive alla Socrem compilando e firmando l’apposita richiesta di iscrizione, scrivendo di proprio pugno la dichiarazione di volontà di essere cremati. Ci si associa poi pagando una modesta quota annuale oppure una quota vitalizia». Per informazioni: Socrem Verona – via Risorgimento, 12 Verona. Tel. 045.8345191; socremvr@libero.it

La Socrem - società veronese per la cremazione – si costituì il 28 aprile 1882 in una saletta della società operaia di mutuo soccorso. Aderisce alla FIC – Federazione italiana della Cremazione – e svolge la sua attività nell’interesse della comunità con azioni di promozione sociale e culturale, attraverso la proposta, presso gli organi di Stato, le amministrazioni locali e altri enti locali, di riforme atte a consolidare e migliorare la pratica della cremazione. Possono aderire all’associazione tutte quelle persone che si prefiggono lo scopo dell’incenerimento delle salme, qualunque sia la loro provenienza culturale, religiosa ed ideologica.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Castelnuovo

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LAVORI PUBBLICI. La Giunta dice il sì definitivo per la realizzazione del primo stralcio

Passeggiata sul lago Progetto approvato Approvato dalla Giunta comunale di Castelnuovo del Garda il progetto definitivoesecutivo per la realizzazione del primo stralcio della Passeggiata lago, sul tratto Campanello - Peschiera. La realizzazione dell’opera, ritenuta strategica dall’Amministrazione comunale per il settore del turismo e per i cittadini, inizierà a febbraio e terminerà (condizioni meteo permettendo) entro maggio di quest’anno. «La passeggiata avrà un costo totale di circa 300mila euro ─ spiega Davide Sandrini, delegato al Turismo ─. L’intervento prevede la riqualificazione della pavimentazione esistente, l’inserimento di un’adeguata illuminazione ed altre opere accessorie, allo scopo di ren-

dere fruibile un lungo tratto del litorale castelnovese. La piantumazione esistente verrà conservata per salvaguardare la connotazione naturale e “green” del percorso». In tempi successivi si procederà con il secondo stralcio dell’opera, ossia il

tratto ai Ronchi, dall’attuale pontile Navigarda sino al rio Dugale. I costi per la riqualificazione di questo tratto, più breve, saranno molto minori, circa la metà rispetto al primo stralcio. A quel punto tutto il litorale di Castelnuovo del Garda

NOTIZIE IN BREVE PANNOLINI LAVABILI. Prosegue anche quest’anno l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda per incentivare l’utilizzo dei pannolini lavabili. Ai genitori dei bambini fino a tre anni di età, residenti a Castelnuovo, viene erogato un contributo di 110 euro per l’acquisto di un kit completo di pannolini. Il contributo va richiesto all’ufficio Servizi sociali del Comune allegando copia della fattura di acquisto del kit e prova di avvenuto pagamento (il modulo è scaricabile dal sito del Comune). Un servizio di informazione, consulenza e assistenza post-vendita è attivo all’ufficio Servizi educativi del Comune il terzo mercoledì del mese (Sportello Ecobimbo: tel. 045 6459928). SICUREZZA SUL LAVORO: il corso. Il comune di Castelnuovo del Garda, in collaborazione con Agorà - Associazione per lo Sviluppo della Formazione, organizza per martedì 14 aprile, dalle 9 alle 13, nella sala civica Libertà, un corso di formazione dedicato alla sicurezza sul lavoro. Il corso è valido per qualsiasi attività economica e costituisce credito formativo permanente. Il corso è di quattro ore ed al termine delle lezioni seguirà una breve sessione di esame che attesterà l’avvenuta acquisizione delle competenze. Per i residenti nel Comune di Castelnuovo del Garda e per i disoccupati o inoccupati in genere sono previste alcune agevolazioni. Per informazioni e iscrizioni: 045 6459970; informagiovani@castelnuovodg.it.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Borse di studio agli studenti Con una breve ma significativa cerimonia, lo scorso 21 febbraio, nella sede della scuola secondaria di primo grado, l'Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda ha consegnato una borsa di studio ai migliori studenti delle classi terze che hanno conseguito un risultato scolastico di eccellenza. Presenti alla cerimonia la dirigente dell’Istituto comprensivo “A. Montini” Gabriella Piccoli, il sindaco Giovanni Peretti, il vicesindaco Ilaria Tomezzoli e l’assessore alle Politiche giovanili Stefania Marastoni. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado Mattia Cipriani, Francesco

De Bortoli e Angela Ferro, che lo scorso anno scolastico hanno ottenuto il diploma di licenza con una valutazione 10/10, è andato un assegno di 200 euro, mentre ai ragazzi diplomati con il 9 sono stati consegnati 150

euro: Christian Conte, Matteo Battaioli, Chiara Peri, Martina Mazzoni, Sara Pellegrini, Inass Touimi Benjelloun, Christian Girardelli, Francesca Peri, Anastasia Rigo, Sofia Salvetti e Irene Savino.

PESCHIERA. Sla, raccolta fondi Nei mesi scorsi l’Amministrazione di Peschiera si è fatta promotrice di una serie di iniziative a favore della raccolta fondi per la ricerca sulla Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), arrivata a quota 7.400 euro. La presenza costante di Marino Speri ed Enza Lonardi durante le festività del patrono San Martino (11 novembre), il mercato dell’antiquariato (le prime domeniche del mese) e l’intero periodo natalizio ha permesso di raccogliere questi contributi che offriranno sostegno alle famiglie in cui sono presenti malati di Sla. Del totale raccolto, mille euro sono arrivati dalle sole donazioni effettuate in occasione del concerto pro Sla organizzato il 10 gennaio al Santuario del Frassino. «Oltre al signor Speri e alla signora Lonardi – dice il sindaco Orietta Gaiulli – ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione anche l’Antica Osteria Busocaldo di San Benedetto, Paolo Caldana, l’Associazione Vespa Lake, il maestro direttore di canto Egidio Frigo, i musicisti che hanno suonato durante il concerto e tutti i cittadini che hanno partecipato donando il loro contributo. La somma raccolta nel corso delle diverse manifestazioni verrà equamente suddivisa e devoluta alle due famiglie i cui cari sono stati colpiti da questa patologia. A ciò – aggiunge Gaiulli – deve essere sommato il contributo di 4mila euro, già erogato nel dicembre 2014 ad altre due famiglie colpite dal problema». K.F.

sarà servito da un percorso fruibile in sicurezza da ciclisti e pedoni. «L’iter di quest’opera è stato piuttosto lungo e tortuoso a causa dei numerosi vincoli normativi e di bilancio, che abbiamo però superato con tenacia e perseveranza conclude Sandrini ─. La passeggiata lago, finanziata totalmente con le imposte dei cittadini e delle imprese del nostro territorio, costituisce il primo di una serie di interventi volti alla promozione del turismo, per fare di Castelnuovo del Garda un Comune con servizi e strutture adeguate per i cittadini, le imprese e i turisti». Riccardo Reggiani

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CRONACHE di Peschiera

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

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IMPOSTA. Alzate le tariffe ed esteso il periodo di applicazione. Si inizia in aprile

La tassa di soggiorno dura fino a dicembre Anche Peschiera mette mano all’imposta di soggiorno alzando le tariffe ed estendendo il periodo di applicazione. Quest’anno si pagherà da aprile a dicembre (anziché da maggio a ottobre) mentre dal 2016 verrà applicata per tutto l’anno. Invariata la tariffa per gli hotel 5 stelle (2 euro a pernottamento), cresce per le altre tipologie: da uno a 1,50 euro per i 4 stelle, da 80 centesimi a un euro per i 3 stelle e da 50 a 80 centesimi per gli alberghi di categoria inferiore oltre che per le strutture del comparto extralberghiero (residence, affittacamere, bed and breakfast, case religiose di ospitalità) e le attività agrituristiche. Aumento anche per chi sceglie i campeggi (da 50 a 80 centesimi per le strutture fino a 3 stelle e da 80 centesimi a un euro negli altri casi). Un’ulteriore novità è data dall’introduzione dell’imposta per le aree camper (80 centesimi a persona). Invariate le esenzioni in essere così come il periodo massimo di applicazione di cinque giorni. «La decisione è stata discussa con gli operatori turistici sia attraverso un incontro pub-

blico che con una lettera informativa» - spiega il sindaco Orietta Gaiulli. In un periodo in cui gli enti locali sono messi a dura prova sia dai mancati trasferimenti statali che dalle maggiori richieste di contribuzione per il cosiddetto “Fondo di solidarietà comunale”, per i paesi turistici l’imposta di soggiorno diventa un introito importante per finanziare interventi di primaria importanza sia per il comparto turistico che per i cittadini. L’incremento dell’imposta, spiega il consigliere con delega a turismo e manifestazioni Filippo Gavazzoni, «permetterà non solo di intensificare e migliorare la qualità degli eventi, ma anche di destagionalizzare il turismo». Entra nel dettaglio: «Inizieremo a mettere in pratica il progetto “Peschiera museo a cielo aperto” riqualificando la fortezza veneziana del ‘500 e recuperando i camminamenti sopra le mura. Peschiera diventerà una fortezza acquatica visitabile a piedi lungo tutto il suo perimento, unico esempio a livello nazionale ed europeo». Un progetto che prenderà il via quest’anno con la

riqualificazione di Porta Verona e del bastione San Marco. Il consigliere definisce «positive» anche le trattative in corso con la Cassa depositi e prestiti, a cui assieme alle caserme La Rocca e XXX Maggio è passata la proprietà del tratto di mura compreso tra questi immobili oltre che del bastione Cantarane. «C’è anche la volontà di riqualificare l’unico stabilimento fisso di pesca dell’anguilla rimasto sul lago – aggiunge Gavazzoni – situato tra il ponte della ferrovia e l’isola del Terraglio». L’insieme delle modifiche dovrebbe fruttare solo quest’anno circa 200mila euro in più alle casse del Comune

(l’anno scorso l’incasso dall’imposta di soggiorno è stato di circa 600mila euro), cifra che secondo il consigliere con delega al bilancio Daniela Florio è destinata a crescere ulteriormente dal 2016 quando verrà applicata tutto l’anno. Nel 2014 l’imposta è servita per la maggior parte a finanziare eventi e manifestazioni, ma anche la manutenzione di parchi, verde pubblico e strade e a realizzare marciapiedi. Con quasi due milioni di presenze avute nel 2014, Peschiera ha confermato il suo secondo posto per ricettività turistica tra i paesi gardesani, dopo il primato detenuto ormai da anni da Lazise. Katia Ferraro

LIONS CLUB PESCHIERA / SERATA CON SLOW FOOD Il Lions Club Peschiera del Garda ha recentemente organizzato una serata con Slow Food con ospite il vice presidente nazionale Lorenzo Berlendis che ha sottolineato essere «una grande associazione diffusa a livello mondiale, nata nel 1989, che si propone di intervenire sulle filiere del cibo per difendere i concetti di biodiversità e di sostenibilità ambientale nella coltivazione, trasformazione e distribuzione del cibo». Lorenzo Berlendis vive e lavora a Pontida in provincia di Bergamo. Insegnante elementare, un percorso di laurea in agronomia appena iniziato, una trentina d’anni di esperienza scolastica alle spalle. Attualmente nel comitato esecutivo di Slow Food ha la delega per Expo 2015, per l’area Biodiversità e Acque. Ha parlato del grande evento internazionale dove saranno presenti anche i Lions sottolineando come «Expo sta diventando una grande filiera del cibo ma non credo possa riuscire a rispondere a quelli che sono gli interrogativi di come riuscire ad invertire il trend della fame e del paradosso della mancanza di cibo da una parte alla spreco dello stesso dall’altra. Come Slow Food vorremmo diffondere e consolidare i concetti di sostenibilità ambientale legata alle biodiversità che sono le chiavi per uscire da questo problema cui non si riesce a porre fine. L’idea delle grandi coltivazioni OGM non fa che aggravare, ci dicono le statistiche, la carenza nutrizionale che affligge centinaia di milioni di abitanti del pianeta. Ripartire e ripensare alla modalità di produzione del cibo penso sia la chiave. Noi abbiamo presidi internazionali e cerchiamo di dare l’esempio di una buona pratica che potrebbe essere risolutiva e potrebbe dare l’idea di come coltivare, trasformare, distribuire il cibo per superare le annose problematiche di cui non si riesce a venire a capo». Il vice presidente ha illustrato anche il progetto orti in Africa, ampiamente sostenuto dai Lions Club, attraverso i quali «si sta promuovendo un’idea di agricoltura. Un progetto di solidarietà ma non solo, mira alla sovranità alimentare per riuscire ad invertire l’inarrestabile trend della fame». Lorenzo Berlendis vicepresidente e Loredana Bavosa presidente

Claudio Gasparini

NOLEGGIO IMBARCAZIONI

Sicurezza sul lago Una collaborazione a tre, tra Comune di Peschiera, noleggiatori di imbarcazioni e forze dell’ordine. Obiettivi: garantire la sicurezza sul lago e tutelare chi usufruisce del servizio di noleggio. Un percorso che già da qualche tempo è stato intrapreso dal “Consorzio Peschiera del Garda noleggio barche” e che da quest’anno gode del patrocinio del Comune. Il Consorzio riunisce i sei operatori del settore attivi in paese (Benaco Charter, Il Pentagono, Belvedere Group, Peschiera boat rent, Lepanto Yachting e Navicharters) con lo scopo di promuovere i princìpi di buona navigazione tra gli utenti, di proporre tariffe unitarie, un regolamento condiviso così come uno stesso contratto di noleggio. «Gli operatori di questo settore sono una risorsa – spiega il consigliere con delega a turismo, manifestazioni e portualità Filippo Gavazzoni – un punto di riferimento per controllare in modo capillare il lago e offrire un braccio in più alle forze dell’ordine per il monitoraggio e l’aiuto in caso di emergenza». Il consorzio ha redatto anche

un volantino che riassume le regole a cui deve attenersi chi prende a noleggio le barche (che sono una cinquantina tra tutti i noleggiatori, per la maggior parte delle quali non serve avere la patente nautica, avendo una potenza inferiore ai 40 cavalli), come la velocità massima, la distanza minima dalle coste, i comportamenti da tenere a bordo. Nato per tutelare gli interessi della categoria, il consorzio ha portato anche vantaggi economici per gli utenti finali: «Aver adottato un’assicurazione unica ci ha fatto risparmiare, consentendoci di confermare le tariffe dell’anno scorso», conferma il presidente del consorzio Gianantonio Fratucello. «Sul lago – continua – siamo stati i primi a consorziarci, sarebbe bello che altri paesi seguissero questo esempio, anche se non ci contrapponiamo alla già esistente Associazione noleggiatori lago di Garda. Il nostro traguardo finale – conclude Fratucello – è arrivare a un unico noleggio a Peschiera, che consenta di dimezzare i costi e avere un solo punto di prenotazione». K.F.


CRONACHE di Valeggio

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

IL CASO. Continua il monitoraggio per eliminare l’abbandono di spazzatura

Controlli sui rifiuti Continua l'attività di monitoraggio e controllo da parte della Polizia municipale e della Protezione Civile di Valeggio sul Mincio allo scopo di eliminare l'abbandono indiscriminato dei rifiuti sul territorio. Questa volta l'Assessorato all'Ecologia ha attivato la Protezione Civile, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni in merito ad accumuli di rifiuti presso le sponde del Mincio tra Borghetto e Pozzolo. Il monitoraggio conferma il fenomeno: sono stati rinvenuti materiale edile, frigoriferi, pneumatici, sacchetti di ogni genere. La sponda a sinistra, all'altezza di Località Buse, versa in cattivo stato per l'abbandono continuo di rifiuti di ogni genere. «Ora provvederemo a smaltire i rifiuti – afferma l'Assessore Vania Valbusa – e questo intervento verrà fatto a spese della collettività, perché ci toccherà utilizzare denaro pubblico. Se dopo lo smaltimento troveremo

altri rifiuti, allargheremo il controllo della Polizia locale anche alle sponde del Mincio per individuare i

responsabili e sanzionarli». La Protezione Civile di Valeggio sul Mincio è dotata di un nucleo di bonifica ambientale formato in materia di rifiuti. «Possiamo identificare – dice Daniela Sansò, coordinatrice del Gruppo Protezione Civile – il rifiuto e, in presenza di eventuali rifiuti tossici o pericolosi, mettere in sicurezza le zone colpite». A Valeggio e a Salionze sono operativi due ecocentri, in grado di gestire qualsiasi rifiuto ingombrante , durevole, tossico e infiammabile. La raccolta porta a porta si attesta sul 67% di differenziazione. «Ricordiamo – continua Valbusa – che il rifiuto non smaltito nelle adeguate sedi è pericoloso per la salute pubblica, non solo esteticamente fastidioso. Vogliamo che questo fenomeno scompaia e sollecitiamo i cittadini a perseverare nelle segnalazioni alla Polizia locale».

L’INCONTRO. Amministrazione e Forze dell’ordine insieme per la sicurezza

I furti aumentano Nell'11° numero del “Diario della transizione” del Censis sono riportati alcuni numeri riguardanti la sicurezza, che testimoniano un aumento record dei furti in abitazione, più che raddoppiati nell’ultimo decennio (+127%). Asti, Pavia e Torino le province più colpite. Il fenomeno è in forte crescita a Milano (+229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%), Roma (+120%), Bologna (+104%) e Verona (+103%). Il 24 febbraio a Valeggio ha avuto luogo una tavola rotonda tra l'Amministrazione comunale e le Forze dell'ordine. Erano presenti il sindaco Angelo Tosoni, gli assessori Leonardo Oliosi e Simone Mazzafelli, il comandante dei Carabinieri Francesco Milardi, il maresciallo dei Carabinieri Guglielmo Rossi, il comandante della Polizia municipale Giovanni Tratta e il Vice Istruttore Giampiero

Amara. Sembra che i furti tendano ad aumentare nei periodi di forte crisi economica e di consistenti afflussi immigratori: i dati a disposizione confermano forti aumenti negli anni 2000, 2004 e 2014. Il mese dell'anno più critico è novembre, poiché la luminosità naturale diminuisce. Gli interventi da attivare riguar-

dano il miglioramento dell'attività di sorveglianza e la formazione dei cittadini a collaborare in modo attivo con le autorità competenti. Da un lato, quindi, ci sarà un incremento nell'installazione di apparati di videosorveglianza e illuminazione nei punti critici del Comune; dall'altro saranno organizzati incontri pubblici per for-

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VALEGGIO - Municipio - Pizzamiglio Unieuro - Fresco Mio - Alim. Venturelli Vivo - Pro Loco - Candominio Napoleon - Loro Petroli - Baita Alpini

nire consigli fondamentali, prevenire furti e rapine e coinvolgere la cittadinanza sulla segnalazione di ogni fenomeno sospetto. «Dall'incontro – dice il sindaco Tosoni – è emerso che senza la partecipazione attiva dei cittadini gli interventi delle istituzioni hanno un'efficacia limitata. Occorre che ognuno di noi faccia la propria parte, segnalando ai Carabinieri ogni situazione sospetta». Il Comune distribuirà un vademecum di suggerimenti per incentivare la sinergia tra istituzioni e cittadini.

2111 IL PROGETTO SMART TOURISM LOCATION Il comune di Valeggio si inserisce ancora una volta in uno dei progetti più utili allo sviluppo del territorio: lo Smart Tourism Location, indetto da CeSCot Veneto (Ente di Formazione Confesercenti). Il progetto offre agli operatori del settore turistico, come albergatori, agenzie di viaggi ed imprese che gestiscono attrazioni locali, dei corsi di formazione gratuiti, allo scopo di aumentare la propensione e la pratica di tali operatori nei confronti di soluzioni tecnologiche innovative, al passo con i cambiamenti della nuova legge regionale e con le esigenze del turista odierno. «In considerazione della centralità del nostro territorio, particolarmente vivace in tema di ricettività turistica e di percorsi enogastronomici - spiega l’Assessore al Turismo Anna Paola Antonini - questo progetto rappresenta un'ottima opportunità di sviluppo e sinergia, poiché permetterà di creare un lavoro di rete, comunicazione e promozione basato su mezzi altamente tecnologici, oggigiorno necessari per accogliere turisti italiani e stranieri». I corsi, per i quali il Comune ha ottenuto un finanziamento all’interno del Fondo Sociale Europeo, inizieranno ad aprile e saranno tenuti da consulenti di società tecniche dell'ambito informativo e tecnologico e da docenti delle due università più prestigiose della Regione: la Ca Foscari di Venezia e l'Università Patavina. I primi due corsi, “Accoglienza del turista 2.0” e “Gestire i processi di cambiamento”, spiegheranno come utilizzare social network e smartphone nella gestione della clientela e come favorire il cambiamento attraverso strutture ICT e nuove modalità organizzative gestionali. Paola Peretti


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Costermano - Garda

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COSTERMANO/SICUREZZA. Il sindaco Passarini illustra le mosse del Comune

Videosorveglianza con 40 telecamere «Proteggere e rendere sicuro il nostro paese significa proteggere le nostre famiglie che sono il cuore pulsante della nostra comunità». Con queste parole il sindaco di Costermano, Stefano Passarini, illustra un nuovo progetto in fase di concretizzazione. Giovedì 16 ottobre 2014 è stato approvato durante il Consiglio Comunale il Regolamento per la Disciplina della Videosorveglianza, un sistema che prevede l’installazione di telecamere e leggi targhe nei punti di accesso al territorio di Costermano al fine di monitorare il territorio e il traffico veicolare, ma al tempo stesso di avere un valido strumento per ricostruire in tempo reale le dinamiche di furti o atti vandalici e rilevare situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica. Quaranta le telecamere previste e quattro leggi targhe che vigileranno sul territorio in modo da assicurare maggior sicurezza a chi abita a Costermano, ma anche a chi visita e frequenta il paese. «I dati raccolti dalle telecamere – spiega il primo cittadino - saranno immagazzinati in un server centrale, installato presso il Comune e

in altri tre miniserver locali presso le postazioni di Castion, Albarè e Marciaga collegati al server centrale. Il Sistema di Costermano così proposto è predisposto per essere integrato con il Sistema di Videosorveglianza di Garda garantendo così interoperabilità. Il valore economico dell’intervento del progetto di videosorveglianza è stimato in euro 150 mila, un grande impegno che l’attuale amministrazione desidera realizzare per garantire la serenità al pro-

prio paese. Il progetto sarà portato avanti per fasi: il primo step è la realizzazione della rete di trasmissione dei dati, progettata in modo da ricevere immagini e dati dell’intera rete di telecamere e leggi-targa. «Verrà posizionato un server centrale in un locale del municipio accessibile solo al comandante della polizia locale e al sindaco, quale responsabile di pubblica sicurezza di Costermano – aggiunge il sindaco Passarini . Successivamente si monte-

ranno un ponte radio e tre mini-server ad Albarè, Castion, Marciaga più otto telecamere nelle vie di accesso al capoluogo e alle frazioni». La seconda fase prevede di completare l’impianto installando quattro leggi-targhe e altre 32 telecamere. Al termine le postazioni di ripresa nel capoluogo saranno tredici: tre al Rondò, le altre nelle vie san Giuseppe Artigianato, Castello, Coraine, Sant’Antonio Abate, San Giovanni XXIII, nella zona centrale della farmacia,all’incrocio con via Fontane, al Cimitero tedesco, in località Baesse, in viale della Repubblica. «Stessi numeri ad Albarè – aggiunge Passarini -. Le postazioni saranno due al nuovo rondò e all’ecocentro, le altre nelle vie Tasso, Pertica, Agricoltura, Gazzoli, nelle vie Consolini, all’inizio e alla fine di via De Gasperi, in località Fortin, in via Canova. Due le telecamere a San Verolo. Sette quelle a Castion, ossia tre in piazza Vittorio Veneto, le altre a Campagnola, Virle e due alla Madonna del soccorso».

NOTIZIE IN BREVE DA GARDA LARGO AI GIOVANI. “Se sei fuori puoi stare dentro”: questo lo slogan con cui il Centro Giovani di Garda estende l’invito a tutti i ragazzi dai 14 in anni in poi ad avvicinarsi alle numerose attività proposte. A gestire il Centro Giovani, un punto d’incontro speciale per ragazzi e adolescenti che hanno l’opportunità di ritrovarsi presso la sede di piazza Donatori di Sangue a Garda e trascorrere del tempo con i propri coetanei, sono il comune di Garda e la società cooperativa sociale onlus “Spazio Aperto”. Il Centro Giovani è aperto tutti i mercoledì dalle 19.00 alle 22.30. Per informazioni: www.facebook.con/centrogiovani.garda. MAMME IN PRIMO PIANO. Prende il nome di “Pronto Mamma” il progetto, promosso dal comune di Garda, associazione MamaNinfea e dal servizio educativo territoriale dell’Ulss22, interamente dedicato alle mamme che prevede l’offerta di due incontri gratuiti a domicilio (nei primi tre mesi dalla nascita) con le ostetriche dell’associazione MamaNinfea. Un sostegno, questo, che riguarderà allattamento al seno e adeguato accrescimento del bambino, cura e igiene del neonato, ritmi sonno-veglia, recupero psico-fisico della mamma, cura del perineo o della ferita da cesareo, adeguato riposo e ripresa delle forze fisiche, sostegno delle capacità di cura e delle competenze materne, adeguata alimentazione che sostenga la convalescenza del dopo-parto, rinforzamento della coppia nel nuovo ruolo di genitori. Per accedere al progetto è sufficiente contattare direttamente le ostetriche di MamaNinfea (328 6065380). Per informazioni: educatrice del Comune di Garda (045 6208404). UN NUOVO SOFTWARE PER L’IMPOSTA DI SOGGIORNO. Ottimizzare la gestione contabile attinente all'Imposta di Soggiorno, in vigore nel periodo dall’1 aprile al 31 ottobre: questo è l’obiettivo che l’amministrazione comunale di Garda ha voluto centrare nell’approvare una delibera di Giunta per l’acquisto di un nuovo software per l’area contabile e finanziaria del Comune. Tale software, che richiederà un investimento di circa 3.000 euro, si è reso necessario al fine di gestire in modo semplice e diretto l’Imposta di Soggiorno sia per il Comune che per le strutture ricettive, permetterà di agevolare gli adempimenti degli operatori turistici nella trasmissione dei dati e nella gestione del servizio.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: GARDA - Municipio - Agenzia Immobiliare Regina Adelaide - Ufficio Turistico - Panificio Bullio Frutta Bertoldi COSTERMANO - Municipio- Pasticceria Bullio CASTION - Alimentari Tabacchi BARDOLINO - Municipio - Distributore Esso - Fermata Corriere - Avis - Il Fornaio - Club Mezza Età - Panificio Bullio CALMASINO - Ortofrutta Bardi - Distributore Esso LAZISE - Municipio - Supermarket A&O - Centro Anziani - Panificio Bullio - Sotto i Portici - Distributore Eni - Poste COLÀ - Circolo Acli - Supermercato Lucia PACENGO - Ugolini Petroli LOCALITÀ RONCHI - San Marco Petroli

GARDA/APPUNTAMENTI Una primavera di eventi Una pioggia di eventi sulla primavera di Garda. Dal 26 al 30 marzo è infatti in programma l’International spring festival “Lago di Garda”ospitato dalla sala congressi di Garda a partire dalle ore 18.00. La settimana di Pasqua sarà caratterizzata dalla dolcezza: sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 aprile è infatti in programma il Mercatino del cioccolato. A seguire, domenica 12 aprile, la festa dell’Alpino con la sfilata sul lungolago alle 9.30 e la S.Messa. Dal 17 al 19 aprile protagonista sarà lo sport con la XIV edizione della Granfondo Città di Garda a cura dell'Associazione "ASD Velo Club del Garda" di San Giorgio in Salici: la manifestazione si aprirà venerdì 17 alle 16.00 per poi proseguire nelle intere giornate di sabato 18 e domenica 19. E sarà sempre lo sport il motore del fine settimana del 25 e 26 aprile: la Festa dello Sport – 4° trofeo Zanetti curata dall’A.C. Garda animerà il Centro Sportivo di via dei Turisendi. Una festa che proseguirà anche nel fine settimana successivo, da venerdì 1 a domenica 3 maggio e poi ancora domenica 24 maggio e l’1 e 2 giugno. Domenica 10 maggio a Garda sarà dedicata all’Azalea della ricerca, mentre domenica 17 maggio è in programma il XVI Raduno Historic Cars a partire dalle 7.30 del mattino, a cui si aggiungerà la Festa del Bambino curata dall’Avis, dalle 9.00 alle 12.00. Molti altri saranno poi gli appuntamenti che caratterizzeranno la bella stagione a Garda: La grande Sfida il 22 maggio, il Tour Magna Garda il 31 maggio, l’attesissima Bandiera del Lago 2015 il 13 giugno, la Festa delle Fate il 20 e 21 giugno per poi lasciare spazio a numerose altre manifestazioni che renderanno speciale l’intera estate.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Lazise

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COMUNE. Sebastiano ha revocato assessorato e deleghe a Giorgio Benoni

Strappo in Giunta Tutte le decisioni Lo strappo all’interno della maggioranza è diventato definitivo: il sindaco Luca Sebastiano ha revocato assessorato e deleghe a Giorgio Benoni, che rimarrà consigliere anche se non è formalmente passato ai banchi dell’opposizione, riservandosi di votare di volta in volta «secondo coscienza» i provvedimenti. Al suo posto, in Giunta, sono stati nominati Elena Buio (che alle deleghe a manifestazioni, cultura, associazioni e politiche giovanili aggiunge quella all’agricoltura, prima di Benoni) e Fulvio Ziviello (che mantiene commercio e turismo). La Giunta risulta ora formata da quattro assessori (Buio, Ziviello, Barbara Zanetti all’urbanistica e il vicesindaco Eugenio Azzali al bilancio) più il sindaco Luca Sebastiano, a cui sono state affidate anche le deleghe a manutenzioni e patrimonio. L’allontanamento di Benoni dalla maggioranza è stato progressivo negli ultimi mesi, arrivando al suo apice con l’approvazione in Consiglio comunale di varianti urbanistiche giudicate dal-

Luca Sebastiano

Giorgio Benoni

l’ex assessore per nulla incisive per segnare un cambio di rotta rispetto all’operato della precedente amministrazione guidata da Renzo Franceschini. «Lascio che le cose maturino da sole, questa per me è una situazione nuova e non so che sviluppi potrà avere» - spiegava Benoni dopo aver ricevuto il decreto di revoca degli incarichi. Di una cosa è però sicuro: «Mi dispiacerebbe che i rapporti con i miei amici si logorassero, gli obiettivi politici posso-

no essere su piani diversi, spero non troppo». Sul rimpasto di Giunta interviene anche il capogruppo di minoranza Damiano Bergamini, che ha amministrato con l’ex sindaco Franceschini fino al maggio 2013: «Benoni è stato coerente con le sue idee politiche. Il resto del gruppo, sindaco e vicesindaco in primis (con cui Benoni ha condiviso l’esperienza di opposizione dal 2008 al 2013, ndr), gli ha voltato le spalle. Questa grave spaccatura – continua Ber-

gamini – dimostra che la maggioranza ha vinto le elezioni con la menzogna, sia nel caso che non abbia provato a cambiare le cose, sia nel caso in cui abbia provato accorgendosi che non era più possibile fare cambiamenti. Se fosse vera questa seconda ipotesi ci chiediamo cosa hanno fatto sindaco e vicesindaco durante i cinque anni in cui erano all’opposizione, visto che la minoranza conosce l’iter di tutte le procedure». Provocazioni a cui risponde a distanza il vicesindaco Eugenio Azzali: «Abbiamo fatto tutto il possibile per limitare al massimo le concessioni volumetriche che sforavano i dimensionamenti previsti dal Pat. Aver annullato i 15 accordi pubblicoprivato contenuti nella variante tre del Piano degli interventi, per un totale di 115mila metri cubi, non è certo da voltagabbana. Per il resto – conferma – abbiamo dovuto tener conto dei diritti che nel frattempo erano stati acquisiti e che non era possibile cancellare». Katia Ferraro

PROGETTO LIFE

Da Lazise al Bundeskanzleramt Da Lazise al Bundeskanzleramt, sede del Cancellierato tedesco. E' il percorso che quasi per scherzo ha compiuto Fiorenza Zanoni, lacisiense di nascita, insegnante di inglese e direttrice di una scuola di teatro a Kleinmachnow, da diversi anni, dopo aver realizzato il suo progetto LIFE con i suoi studenti e gli omologhi dell'Istituto comprensivo A. Montini di Castelnuovo del Garda. Un risultato insperato, ma che ha avuto il plauso ufficiale della Cancelliera tedesca

Angela Merkel. «A cento anni dalla guerra, Life è il titolo del progetto culturale che ho inteso avviare lo scorso anno con gli studenti della mia classe e con quelli della 1C^ media di Castelnuovo - spiega Fiorenza Zanoni –. I ragazzi, 22 tedeschi e 22 italiani, hanno lavorato su questo tema durante l'anno scolastico 20132014. Si sono poi incontrati a Kleinmachnov, vicino a Brandeburgo, quindi a Berlino, condividendo le ricerche». Tutto è stato incentrato

sui cento anni della Grande Guerra. A luglio 2014 i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Castelnuovo sono stati ospiti dei ragazzi tedeschi , mentre i tedeschi si sono recati a Castelnuovo nel mese di settembre. «Ho avuto una forte collaborazione e condivisione del mio progetto LIFE – continua Zanoni – con le insegnanti Giovanna Imberti e Elisabetta Tonon, e con la dirigente scolastica Gabriella Piccoli. Un grosso contributo l'ho avuto dagli alpini vero-

nesi attraverso Giorgio Sartori che ci ha portato nelle trincee, in Lessinia. E poi la disponibilità del comune di Castelnuovo». I disegni realizzati dai ragazzi tedeschi ed italiani in Germania sono stati tutti venduti all'asta presso la scuola tedesca. Ciò è servito a finanziare un nuovo progetto che andrà “in macchina” a breve. «Abbiamo invitato genitori e autorità a scuola – conclude Zanoni – per un dibattito intorno alla guerra e alla necessità della Pace. Tutti gli interventi sono serviti per una stesura di una lettera da consegnare alla cancelliere Angela Merkel nella quale i ragazzi hanno posto domande concrete sulla guerra e sulla pace. Siamo stati ricevuti nella sede del Governo tedesco e abbiamo avuto la guida speciale delle ministre Catarina Reiche (CDU) e Andrea Wicklein (SPD). Alcuni giorni dopo Angela Merkel ha scritto ai ragazzi una lettera in cui si è complimentata per il lavoro eseguito dagli studenti». Sergio Bazerla

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contattare Tel. 045 7152777 marketing@laltrogiornalevr.it SCUOLE DELL’INFANZIA NUOVE CONVENZIONI Il Consiglio comunale di Lazise ha approvato le nuove convenzioni per la gestione delle tre scuole dell’infanzia comunali del paese (Luigi Butturini di Lazise, Mater Amabilis di Pacengo e San Giorgio martire di Colà) e del nido integrato “Il trenino” di Pacengo, con durata triennale fino alla fine del 2017. «La vecchia convenzione non rispondeva alle nuove caratteristiche delle scuole - ha spiegato il consigliere con delega all’Istruzione Maria Vittoria Gatto -. Fino all’anno scorso la contribuzione prevedeva la copertura di circa il 70% degli stipendi del personale, in base alla rendicontazione dell’anno finanziario precedente». Questa modalità, ha fatto notare Gatto, ha portato a una media di contributo annuo a bambino superiore a quella dei Comuni limitrofi. Le nuove convenzioni stabiliscono un contributo minimo garantito per ciascuna scuola, calcolato prevedendo un numero base di bambini residenti iscritti e un contributo aggiuntivo per ogni ulteriore bambino residente, equiparando ai residenti anche le famiglie dei Ronchi di Castelnuovo che scelgono le strutture lacisiensi per vicinanza geografica. Il tutto calcolato a fasce in base al numero totale degli iscritti (maggiori contributi alle strutture con meno bambini) e a scalare nel triennio. Per il nido integrato verranno elargiti 400 euro mensili garantiti per 15 bambini residenti (66mila euro annui) per l’intero triennio: alla scuola di Pacengo (infanzia e nido) quest’anno saranno erogati oltre 146mila euro – per arrivare a 132mila nel 2017 – cifra superiore ai 118mila euro accordati nel 2014, mentre per le altre strutture i contributi si avvicinano a quelli elargiti nel 2014 e diminuiranno il prossimo biennio. «Vogliamo favorire le realtà più piccole ma che hanno uguali costi di gestione, come Pacengo» - ha puntualizzato il sindaco Luca Sebastiano. I consiglieri di opposizione Damiano Bergamini, Renzo Franceschini e Diego Zanetti hanno votato con l’astensione, obiettando la scelta dello scalare progressivo nel triennio: «Non so come le scuole potranno far fronte alla riduzione i prossimi anni, dovranno ottimizzare i costi di gestione o aumentare le rette» - ha osservato Zanetti. «Non mi risulta ci siano sprechi - nota a margine del Consiglio Bergamini -. L’unico modo per ottimizzare le risorse è che le scuole si mettano insieme per fare economie di scala». K.F.


CRONACHE di Bardolino

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

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SOLIDARIETÀ. Le donazioni di sangue del 2014 hanno raggiunto quota 514

Avis Ivo Arietti Boom di iscritti Boom d’iscritti alla sezione Avis “Ivo Arietti” di Bardolino. L’anno scorso sono stati ben 42 i nuovi soci tanto da far balzare all’insù il numero di donazioni di sangue che hanno raggiunto quota 514. In pratica 44 sacche in più rispetto al 2013. Numeri che testimoniano l’abilità del direttivo capitanato da Manola Boni a far breccia nel cuore e nella generosità di tanta gente. Merito che il massimo dirigente della sezione avisina ha voluto, nel corso dell’assemblea generale, condividere con il gruppo giovani istituito in seno allo stessa associazione. «Questo risultato è stato raggiunto grazie all'impegno e alla dedizione del nostro affiatato gruppo giovani che ha messo in campo una serie d’iniziative risultate vincenti. A partire dalla propaganda nelle scuole, per passare all’aperitivo “lungo” fra donatori e amici non donatori. Da qui l’idea di un attento tutoraggio per tutti gli aspiranti donatori accompagnati al centro trasfusionale di Bussolengo dai tanti volontari che poi li seguono anche nelle donazioni successive». All’entusiasmo per i numeri

raggiunti fa però da contro altare la constatazione che molti soci, tra i 35 e 55 anni, hanno iniziato a donare ma poi hanno smesso. «Il nostro nuovo progetto - riprende il presidente Manola Boni - prevede di trovare la soluzione più idonea per cercare di risvegliare questi nostri soci ed invogliarli a riprendere a donare sangue». Nel corso dell’assemblea generale sono state inoltre elencate le miriadi di attività messe in cantiere dal direttivo a partire dalla giornata trascorsa a Villa Serena dove ormai da tradizione la befana consegna un dono ad ogni ospite della casa di riposo. Colorata e goliardi-

ca la gara di pesca “Cittadini contro bacani” con il ricavato delle iscrizioni andato a “Cuore Bardolinese”, associazione nata dalla collaborazione tra Avis e Croce Rossa per portare avanti il “Progetto Cuore” con l’acquisto di defibrillatori e l’istituzione di corsi per l’utilizzo degli stessi. Tra le attività di promozione e ludiche promosse dagli avisini di Bardolino il Carnevale con l’allestimento di un carro, la partecipazione e collaborazione a gare di ciclismo, campestre, pesca sportiva, canoa oltre a manifestazione come “Giocabimbi”, “Biciclettata tra le cantine”, “Triathlon Internazionale di

Bardolino”, “Aperitivo sotto le stelle”, e “Palio sull’acqua” a Cisano. Assieme a “Donare Avis” è stato riproposto il 13° concorso fotografico col tema “Rosso colore che da vita” che ha riscosso un notevole successo e dal quale sono state tratte le foto per realizzare il calendario poi donato, assieme ad un panettone, a tutti i soci di Bardolino in occasione di Natale. Momento di grande lavoro la Festa dell’Uva con più di ottanta persone che si sono avvicendate, nel corso dei cinque giorni della festa, nello stand allestito sul lungolago. Stefano Joppi

ISTITUTO FALCONE BORSELLINO / IL CONCORSO La classe 1ªB arriva seconda al “Presepi e paesaggi” La classe 1 B della scuola Primaria di Bardolino dell'Istituto "Falcone-Borsellino", si è piazzata al secondo posto al concorso "Presepi e paesaggi", realizzato con materiale riciclato. L’iniziativa promossa dal Consorzio Bacino Quadrilatero Due, in collaborazione con l’Amia di Verona, ha avuto il suo culmine con le premiazioni avvenute alla Gran Guardia di Verona. Qui una rappresentanza degli alunni accompagnati dalla maestra Piera Civello, dalla rappresentante di classe Veronica Lenotti e da alcuni genitori, ha ricevuto dalle mani del presidente dell'Amia Andrea Miglioranzi, il premio di cento euro da spendere in materiale scolastico e didattico. I bambini hanno realizzato la natività utilizzando le cialde della macchine per caffè, svuotate dai fondi. La capanna è stata costruita utilizzando un vecchio contenitore in latta, la base d’appoggio era costituita da un’asse di compensato ricoperta di caffé in polvere. Inoltre ogni bambino ha realizzato, con l’aiuto delle mamme, un personaggio del presepio: in totale una trentina di figure. Il tutto è stato assemblato in classe con la supervisione della maestra. Al concorso hanno partecipato 274 classi espressione delle scuole dell’obbligo della Provincia di Verona. Tra loro anche i ragazzi della III E e III D della scuola Secondaria sempre dell’Istituto “Falcone-Borsellino” di Bardolino. S.J.

LAZISE / LA STORIA

Il miracolo delle tre ciliegie Con tre ciliegie Don Calabria salva da morte certa una donna di Lazise. Correva l'anno 1950. Idelma Mignolli Azzali, madre del compianto Don Nicola Azzali, era ricoverata in fin di vita all'ospedale di Borgo Trento. Una puntura di rosa alla mano destra le aveva provocato il tetano. Denti stretti, bocca chiusa e dolori acutissimi. Per i medici era spacciata. Riceve la ferale notizia la figlia Anna Maria, maestra elementare di ruolo a Cavriana. «Dopo aver ricevuto la telefonata - spiega Anna Maria, da tutti conosciuta a Lazise come "la Maestra" inforco la bicicletta e mi reco all'ospedale. Mia madre era gravissima». Annama-

ria ha suo cugino Don Attilio Rossi a San Zeno in Monte, segretario di Don Giovanni Calabria…«Giungo a San Zeno in Monte e trovo Don Attilio - continua Azzali -. Voglio parlare con Don Giovanni, ma è indisposto. Don Attilio entra nella sua camera e ne esce con tre ciliegie in mano. Mi dice: “porta queste ciliegie alla zia e dì che le mangi come ha ordinato Don Giovanni”». La Maestra corre allora al capezzale della mamma. Insiste perché la madre ingurgiti i tre piccoli frutti. «Mia cugina Bianca Giacopuzzi mi fa notare che la mamma ha i denti chiusi come una morsa - prosegue Azzali - e non può

mangiare nulla. Insisto e pian pianino faccio mangiare le tre ciliegie. Di lì a poco mamma si sveglia come dal coma». Dopo pochi minuti al capezzale di Idelma corrono due medici: credevano di trovarsi di fronte ad una donna in fin di vita, invece trovano la signora che si sta svegliando da un lungo sonno. Idelma è salva. «Tutto questo l'ho scritto di pugno, anni fa - dichiara con determinazione la Maestra – e l'ho portato al postulatore della causa di canonizzazione di Don Giovanni, che a Lazise era di casa. La mia testimonianza è stata allegata alle molte altre in favore della causa». Sergio Bazerla

LA CURIOSITÀ Aumenta di 36 unità la popolazione del centro lacustre. Al primo gennaio i residenti sono 7.037, pari a 3419 uomini e 3618 donne riuniti in 3341 famiglie. Negativo il bilancio nati morti. A fronte di 58 nuovi arrivi (27 fiocchi azzurri e 31 rosa) di cui quattro stranieri, si registra una mortalità pari a 68 persone (36 maschi, 32 femmine). La popolazione straniera residente a Bardolino si attesta a 757 unità (316 uomini e 441 donne). I nuovi iscritti sono 312, dei quali 99 stranieri. Di contro i cancellati sono 266 e di questo 86 non italiani. Ben 54 le etnie presenti a Bardolino. I rumeni guidano il gruppo con 261 unità seguiti dai tedeschi (78) e i moldavi (63). S.J.

GARDA/PANNOLINI LAVABILI Maggior comfort per i bambini, risparmio economico non indifferente per le famiglie, riduzione notevole di rifiuti non biodegradabili: questi sono i vantaggi con l’amministrazione comunale di Garda motiva la sua scelta di incentivare le famiglie all’utilizzo dei pannolini lavabili. «Si calcola, infatti – affermano dall’amministrazione comunale di Garda -, che per ogni bambino utilizzando i tradizionali pannolini monouso venga prodotta una tonnellata di rifiuti che impiega circa 500 anni per degradarsi. Per questo per promuovere l'utilizzo di questi prodotti innovativi, proponiamo regole semplici e con pochi adempimenti a carico delle famiglie che aderiscono all'iniziativa, incentivando l'acquisto dei pannolini lavabili mediante l'assegnazione di un contributo economico per l'acquisto del kit completo necessario per fronteggiare il cambio-pannolino per l'intero periodo nascitavasino». Ecco quindi che il comune di Garda ha deciso di erogare un contributo economico di 110.00 euro per l’acquisto di pannolini lavabili (minimo 12 pannolini). Il contributo spetta ad ogni bambino residente a Garda in fascia di età 0 – 24 mesi e sarà erogato previa presentazione della fattura.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE del Baldo

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PATRIMONIO NATURALE. Mappatura e monitoraggio in tutta l’area del Baldo

Sorgenti d’acqua Ricerca completa Il Baldo, oltre ad avere un patrimonio prezioso dal punto di vista floreale e faunistico, è anche molto interessante per le sue numerose sorgenti d’acqua. E’ stata condotta infatti una ricerca tra gennaio e novembre 2014 da parte dei volontari del Gasv (Gruppo attività speleologica veronese) per mappare e monitorare le principali sorgenti in tutta l’area del Baldo. L’obiettivo era individuare i percorsi ignoti che percorre l’acqua anche nel sottosuolo, studiare l'erosione del suolo, controllare eventuali problemi di inquinamento e in generale fare un check-up idrico di tutta questa zona. A occhio nudo infatti il Baldo è piuttosto scarso di corsi d’acqua in superficie, anche perché è caratterizzato da formazioni rocciose calcaree e l'acqua piovana è assorbita. Il progetto è nato quindi per valutare le caratteristiche

delle acque che sgorgano dalle due principali sorgenti dei due versanti: l'Aril, conosciuto come il fiume più corto del mondo, e il Rio Molini che sfocia in Adige a Belluno Veronese. I volontari speleologi hanno trascorso sul Baldo una quarantina di giorni per monitorare tali sorgenti perché desideravamo conoscere l'estensione

delle loro falde e la qualità delle acque. L'acqua di falda, infatti è difficile da controllare perché presente in anfratti e può essere più facilmente inquinata da diversi fattori umani allevamenti e scarichi. L’obiettivo della ricerca era anche individuare i percorsi delle acque e quindi grotte non ancora conosciute. Si è così individuata

IL PREMIO

Giardino d’Europa Da vent’anni il premio “Giardino d’Europa” segnala persone o gruppi che, con la loro opera, fanno conoscere ed apprezzare il Monte Baldo. Anche quest’anno viene promosso per segnalare chi valorizza e sostiene la montagna dei veronesi. Si tratta di un riconoscimento promosso dal gruppo C.T.G. Animatori Culturali ed Ambientali M. Baldo di Caprino, con il patrocinio dell’Unione di Comuni del Baldo e de “L’Altro Giornale”. «Il premio “Giardino d’Europa” è nato nel 1995 per segnalare Persone, Enti od Associazioni che si siano distinti, in modo originale, nella promozione culturale e turistica del territorio baldense, diffondendone l’immagine e la conoscenza, anche con

modalità inusuali - spiega Claudio Lucchese del CTG -. Si rifà alla denominazione “Hortus Europae”, “Giardino d’Europa” con cui il Baldo venne conosciuto all’estero a partire dal XVII sec. per la sua flora particolare e rara. Nelle ultime edizioni si è cercato di segnalare chi lavora in montagna e la valorizza concretamente, giorno per giorno, senza scalpore». Il riconoscimento verrà assegnato su segnalazione popolare e per insindacabile giudizio di un’apposita giuria che si riunirà a fine aprile. Il premio consiste in un diploma con targa ed in numerose pubblicazioni sul territorio baldense, del valore di circa 500 euro. Lo scorso anno il premio è stato assegnato ex-aequo al prof.

Luigi Bertamè di Garda, al gruppo Penne d’Argento del GEM di Caprino, al prof. Maurizio Marogna e alla Scuola Primaria di Pazzon. Sono stati inoltre segnalati i parroci emeriti don Giuseppe Bottacini e don Luigi Accordini e il Dottor Roberto Bertolini di Caprino. Tutti possono segnalare Persone, gruppi o Enti, siano essi residenti o non residenti nell’area baldense, entro fine aprile. Le segnalazioni vanno inviate al CTG a Caprino. La giuria terrà conto per un 50% delle segnalazioni pervenute, ed esprimerà anche il proprio giudizio. Per informazioni e segnalazioni rivolgersi al CTG allo 045.6260228, o sul sito www ctgbaldolessinia.org. Maurizio Delibori

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: RIVOLI - Municipio - Farmacia Rizzotti - Panificio el Pistor . Fiori La Groletta CAVAION - Locanda Centrale - Municipio - Market Tonoli - Eurospin - Panificio Zambiasi Bar Pasticceria Dream - Edicola SEGA - Lavasecco Modena AFFI - Municipio - Trattoria da Carlino - Macelleria - Galleria Pascoli - Nissan Bertucco Auto ALBARE’ - Market Facchinetti PESINA - Plaza Caffè BOI - Market CAPRINO - Municipio - Farmacia Ambrosi - Circolo ricreativo terza età - Stile in - Macelleria Padovan - Erboristeria Domus Mea - Stephy Calzature - Panificio Pairoli - Stefy calzature - Distributore Shell SPIAZZI - Alimentari SAN ZENO - Municipio - Bar Milano - Salumeria Lenotti - Gelateria Dolce Vita - Panificio El Pistor

la conformazione di entrambe le falde acquifere, connesse a vasti sistemi di grotte, realtà importanti che verranno esplorate appena possibile per ampliare la conoscenza del patrimonio sotterraneo baldense. Quelle censite finora nel Baldo Veronese sono 121 ma grazie a questo studio si crede di trovare nuove ancora cavità più profonde. La portata di entrambe le falde è notevole, dai 400 ai 3.500 litri al secondo, quantità capaci di coprire il fabbisogno di una comunità di un migliaio di persone. Il prossimo obiettivo dei volontari è delineare i confini precisi di queste grotte immettendo coloranti né dannosi né tossici, in modo da avere una mappatura più precisa. Questo progetto ha avuto i patrocini della Società speleologica italiana, della Wba, della Federazione Speleologica Veneta che ha dato un contributo e del Bim, il Bacino imbrifero montano di Verona. Laura Michelini

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Il 26 marzo con una serata speciale con il Coro di Donne Melos Idè di Verona, si concluderà a Cavaion, in sala Civica Turri la decima edizione del Tè Donna dal titolo “Donne & Donne”, una rassegna tutta al femminile, aperta anche agli uomini che negli anni ha saputo raccogliere e raccontare molti temi legati proprio al mondo della donna: Coraggio, Lavoro, Sogni e Destini, Diritti e Rovesci, Corpo e Anima, Amore e Pregiudizio, d’Arte e di Parte, di Necessità Virtù. Il percorso portato avanti dalle amiche del Tè Donna, Michela Bortolozzo, Daniela Bicego, Maria Cailotto, Roberta Seppi e Sabrina Tramonte, negli anni si è arricchito di nuovi sguardi e presenze; molte infatti sono state le partecipazioni di donne impegnate in prima linea in vari ambiti della società. Oltre alla rassegna di cinema con tazza di tè, e il tocco di Mariangela, in parallelo, una mostra fotografica alla Biblioteca di Affi firmata Anita Castellani, Marilena Sergio, Celeste Cardini, Laura Ottolini, Maria Grazia Marulli, Manuela Veronesi, Alessandra Fais accompagnata da una mostra d’arte sui “10 anni del Tè” a cura di Marzia Sandri. L’edizione del Tè Donna 2015 si è avvalsa della collaborazione della Proloco San Michele di Cavaion e del patrocinio dei comuni di Cavaion, Affi Caprino, Bardolino, Baldofestival Donna, biblioteca di Rivoli.


L’ALTRO GIORNALE M;arzo 2015

CRONACHE del Baldo

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AFFI. Approvato il progetto per la nuova grande struttura, a fianco di quella già esistente

AFFI / DELIBERE APPROVATE

Centro commerciale in località Canove

Consiglio comunale:

Ad Affi è in arrivo un nuovo centro commerciale che sorgerà in località Canove, a fianco di quello già esistente. Il Comune ne ha dato delibera stabilendo come zona di destinazione l'area occupata sino a poco tempo fa dalle serre di un'azienda florovivaistica. La giunta comunale ha approvato il progetto di una grande struttura comprendente 11.100 metri quadrati di superficie di vendita su un totale di 15.888 metri quadrati di superficie lorda. L'iter procedurale è iniziato nel 2010: la convezione stipulata tra il Comune e la ditta proprietaria del terreno in questione, la Cenaf, prevede che quest'ultima si fac-

cia carico dell'allargamento della strada provinciale SP 9, in quel tratto denominata via Costabella, per ricavare la corsia preferenziale di svolta a destra, in direzione nord, provenendo dal casello dell'autostrada del Brennero. La Cenaf dovrà inoltre ristrutturare il parcheggio pubblico che si trova nell'area di proprietà comunale limitrofa al futuro nuovo centro commerciale. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di pulizia di questo parcheggio saranno a carico di Cenaf per 90 anni. L’azienda bolzanina si è impegnata anche a corrispondere al comune di Affi un contributo perequativo straordinario di due milio-

ni di euro. Una sorta di compensazione a favore del Comune che per permettere la costruzione del nuovo centro commerciale deve adottare una variante urbanistica al Prg di cambio di destinazione d'uso dei terreni che passeranno di classificazione: da “vivaio” a “D3 speciale” cioè commerciale. I due milioni verranno utilizzati in questo modo: un milione e mezzo servirà per realizzare un palazzetto polivante, che sorgerà nei pressi del cimitero. Il rimanente della somma verrà utilizzato per interventi di edilizia scolastica e per la realizzazione di percorsi urbani pedonali, ciclabili e arredo urbano.

Ma gli interventi di “compensazione” all’impatto ambientale del nuovo centro commerciale non finiscono qui. Infatti l’azienda responsabile del progetto si è impegnata a utilizzare materiali e impianti ad elevato contenimento energetico, anche con il riutilizzo dell'acqua consumata e fonti di energia rinnovabile nella costruzione del centro. Nel parcheggio del nuovo edificio verrà installato un erogatore di acqua potabile. Si è parlato poi di un impegno di responsabilità sociale per quanto riguarda i contratti dei lavoratori assunti nel nuovo centro commerciale, la promozione dei prodotti agroalimentari tipici locali, l'attivazione di un servizio gratuito di Kindergarten nella stessa struttura commerciale, l'installazione di cinque colonnine per la ricarica delle auto elettriche e l'erogazione di un contributo di 5mila euro per cinque anni alla scuola dell'infanzia di Affi. Al progetto però manca ancora un ultimo ma fondamentale step burocratico: l’approvazione di tutto il nuovo piano commerciale presentato dal Comune di Affi in sede regionale. Laura Michelini

si inizia dalla IUC

E’ stato un Consiglio comunale intenso quello del 3 marzo per il comune di Affi. Molte le delibere approvate, prima tra tutte quella che determina l’approvazione del regolamento per la disciplina IUC (Imposta unica comunale) 2015. La IUC a sua volta è composta da IMU (imposta municipale propria) dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, TASI (tributo servizi indivisibili) relativa a servizi indivisibili comunali sia a carico del possessore che del fruitore di immobili e TARI (tributo servizio rifiuti). E sono proprio le aliquote IMU, TARI e TASI 2015 che il Consiglio comunale ha approvato: per la TASI in particolare l’aliquota è pari al 2,50 per mille, per l’IMU l’aliquota è del 4 per mille per le abitazioni principali A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze e dell’8,8 per mille per tutte la altre, per la TARI infine

CAPRINO VERONESE. Gite al lago, in montagna, in città o alle sagre estive L’associazione “Casa dei Sogni” “coccola” i ragazzi e gli adulti con disabilità Un gruppo di ragazzi con disabilità dai 15 ai 50 anni saltano su un pulmino bianco con le farfalle colorate che non passa inosservato e se ne vanno a fare un giro in totale relax con i volontari che oramai sono diventati dei veri e propri amici: questo è quanto accade a Caprino Veronese con l’associazione “Casa dei Sogni”. Un gruppo di amici a spasso un sabato pomeriggio al mese è quello che i volontari dell’associazione caprinese Casa dei Sogni propone dal 2008. «Un pomeriggio rilassante per questi ragazzi, che in molti casi escono di casa solo con i genitori o per andare a scuola o ai centri diurni – afferma Matteo Segattini, presidente della Casa dei Sogni -. Una gita al lago, in montagna, in città, alle sagre in estate, esattamente come fanno le compagnie di amici, senza impegni di terapie e riabilitazioni». Si è parlato di “inclusione” in una recente serata tenutasi a Caprino in parrocchia con i ragazzi adolescenti. La serata è stata condotta da Niki Leonetti dell’Associazione Liberamente di Cavaion che da due anni ha attivato il progetto “si può fare perché no?” con l’obiettivo di promuovere appunto l’inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale. «Una serata con esito positivo – aggiunge Segattini -, tanto che tre giovanissimi e brillanti ragazzi si sono aggiunti al gruppo portando una ventata di allegria ed entusiasmo. Più il gruppo dei volontari cresce, più ragazzi con disabilità possiamo invitare alle nostre gite. Ci piacerebbe diventare “contagiosi” e dare vita a gruppi come il nostro anche nei comuni vicini». Per maggiori informazioni: info@fondazionelacasadeisogni.it

Roberto Bonometti

le tariffe spaziano dall’1,25 per mille per le abitazioni al 4,11 per bar e ristoranti, fino al 2,10 per gli uffici. L’approvazione delle aliquote ha offerto l’occasione per ripercorrere le spese sostenute nel 2014 dal Comune, pari a 2.004.693 euro (contro i 2.122.265 del 2012), e le entrate relative ai tributi versati dai cittadini (2.404.000 euro contro i 1.325.000 del 2010). Dati, questi ultimi, che amareggiano in primis il sindaco di Affi, Roberto Bonometti: «Come si può ascoltare nelle varie trasmissioni televisive dove parlano i nostri politici sopratutto di chi è oggi al Governo si fa a gara a dire che le tasse non sono aumentate... – afferma il primo cittadino -. Io oggi non ne faccio una questione partitica e non mi interessa di chi è la colpa ma come si può affermare che le tasse sono diminuite se negli ultimi cinque anni i miei cittadini, aziende, alberghi, residenze, sono stati obbligati a pagare 1.079.000 euro in più rispetto al 2010? A fronte di tutto ciò – aggiunge non sono aumentati i servizi, anzi, ci dobbiamo quotidianamente coordinare per mantenere quello di buono fatto finora. A fronte di tutto ciò le spese del personale e i costi della politica ad Affi sono diminuiti. Ognuno può fare le sue considerazioni – conclude -, ma finchè non si inserisce nell'ordinamento la questione “etica” mi chiedo veramente se ne vale la pena».


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

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LA MANIFESTAZIONE GIOVANILE. Fra le partecipanti ci sono pure Castelnuovosandrà, Cavaion, Garda e Peschiera. In palio c’è il Trofeo “Maraja”

Torneo Città di Verona Fair play e buon calcio Fair play. Fair play. E ancora fair play. Il torneo “Città di Verona” compie 27 anni e punta sempre di più sui valori dello sport. La manifestazione ideata dal Gruppo Sportivi Veterani Veronesi e realizzata dalla Virtusvecomp, in collaborazione con la Delegazione provinciale Figc (Federazione italiana giuoco calcio) scaligera, si è presentata ufficialmente lunedì 23 febbraio nella sede della società rossoblù, a Verona in Borgo Venezia. Sala piena di dirigenti, attenzione costante. E sopra le loro teste, c’erano addirittura i nomi delle 38 formazioni partecipanti appesi al soffitto. Le squadre di esordienti (i nati nel 2002 e nel 2003) si confronteranno dal 23 marzo febbraio all’1 giugno, il giorno della finalissima che, tempo (meterelogico) permettendo, si disputerà come di consueto allo stadio Bentegodi di

Verona. In palio ci sarà il tredicesimo trofeo “Fernando Maraja”, dedicato appunto allo storico presidente dei Veterani Veronesi che tanti anni fa diede il via al torneo. «L’importante è comportarsi con lealtà, senza fare i furbi – ha ricordato Adriano Zup-

pini, dirigente della Virtus -. La correttezza è fondamentale ed è la base del calcio. Vincere è sempre bello e bisogna mettercela tutta per riuscirci. Pertanto, diamo un segnale di gioco pulito e di sportività». Alla serata erano presenti pure esponenti della

Federazione, quali il Delegato veronese Barbara Zampini e il Segretario scaligero Nicholas Frigo, e il Vicepresidente regionale Carlo Franchi, che hanno ribadito il concetto. «La Figc tiene molto al fair play – ha confermato Zampini -. Bisogna sempre giocare in modo pulito e rispettando regole, avversari e arbitri: capiamo che in certi casi il nervosismo possa prendere il sopravvento o che ci siano partite più calde di altre ma a volte si esagera. Il Città di Verona è un torneo splendido perché trasmettere i veri valori dello sport». Le squadre che prenderanno parte alla manifestazione saranno Alba Borgo Roma, Albaronco, Ambrosiana, Ares Calcio, Audace Sme, Avesa Hsm, Borgo San Pancrazio, Bnc Noi, Bovolone, Calcio Caldiero Terme, Casteldazzano, Castelnuovosandrà, Cavaion, Cerea, Concordia,

Dorial, Garda, Gazzolo, Golosine 2013, Intrepida Verona, Legnago Salus, Lugagnano, Montorio, Paluani Life, PescantinaSettimo, Peschiera, Povegliano Veronese, Provese, Real Grezzanalugo, Real Scaligera, San Giovanni Lupatoto, San Martino Speme, Sambonifacese, Villafranca, Virtus, Zevio, Vigasio e Virtusvecomp. I club verranno suddivisi in sei gironi da cinque società ciascuno e in due gironi da quattro club: accederanno al turno successivo le prime due classificate di ogni raggruppamento. Le gare di qualificazione (match di sola andata nei campi della squadre partecipanti) si svolgeranno il 23 e il 30 marzo, e il 13 aprile. Gli ottavi di finale (gare di andata e ritorno) avranno luogo il 20 e il 27 aprile, i quarti (partite di andata e ritorno) il 4 e l’11 maggio, le semifinali si disputeranno in gara unica il 25 maggio

all’Olivieri Stadium di via Sogare a Verona e le finali, sempre in gara unica, l’1 giugno allo stadio Bentegodi di Verona. «Il Città di Verona ha superato le nozze d’argento: ventisette anni sono tanti e vogliamo proseguire su questa strada – ha sottolineato il Presidente del Gruppo Sportivi Veterani Veronesi Pierluigi Tisato -. I ragazzi sono entusiasti di giocare al Bentegodi dove passano o sono passati parecchi campioni. Vederli correre e divertirsi è sempre un piacere. Speriamo che anche nel 2015 trionfi il fair play, che è diventato l’anima del torneo». Non a caso verranno in messo in palio il tradizionale premio fair play che sarà assegnato alla squadra che si comporterà meglio nell’arco dell’intera manifestazione, e un riconoscimento per un allenatore che da anni si distingue nel settore giovanile. Matteo Sambugaro

MOTORI. Federico Liber, comincia una nuova avventura

CALCIO A 7

Federico Liber, il pilota veronese che nel 2014 ha esordito con l'Osella FA30 nel Campionato Europeo della montagna, comincerà una nuova avventura a bordo di una vettura curata esclusivamente in proprio con la collaborazione della scuderia LTS Racing Team. Dopo una lunga attesa, il percorso di Federico Liber, forte del quarto posto assoluto dello scorso anno, sarà sulle salite della Slovenia e di altri Paesi europei ma anche sulle salite nazionali a bordo della nuova Gloria C8P EVO ancora in fase di aggiornamento e preparazione. «Spero che questa stagione sia bella e soddisfacente come quella dello scorso anno - confida il pilota -. È arrivato il momento di riprovare a mettermi in gioco con una nuova sfida». Liber è chiaro circa il suo futuro. «Grazie all'esperienza fatta negli anni passati stiamo ricostruendo una nuova macchina e spero che la porteremo ad avere grandi performance». Federico Liber rammenta una persona che le sta accanto e che riveste un ruolo fondamentale nella sua vita. «Questo nuovo progetto è nato grazie alla tenacia e al supporto di mia moglie Daniela che non ha mai mollato incoraggiandomi con il suo grande spirito di avventura». LTS Racing Team affiancherà Federico in tutte le gare della stagione, dandogli inoltre la possibilità di seguire, come team leader tecnico a tempo pieno, tutte le vetture del team che gareggeranno nel campionato Italiano Slalom.

L’Atletico Cavafià cresce con grinta

Massimo Ugolini

Federico Liber

Prende il nome di Atletico Cavafià ed è una squadra di calcio a 7 formata perlopiù da ragazzi che alcuni fa componevano la squadra Juniores del Cavaion. Proprio loro in quel periodo, nonostante i risultati non siano stati esaltanti, hanno formato un grande gruppo e a distanza di alcuni anni hanno deciso di formare una squadra CSI di calcio a 7. Questo è il terzo anno di attività dell’Atletico Cavafià e lo zoccolo duro della squadra è rimasto inalterato, aggiungendo di anno in anno alcuni giocatori per completare il gruppo e renderlo più forte e competitivo. «Quest'anno finalmente stiamo riuscendo a raccogliere i frutti del nostro lavoro, dopo un 7° e 9°

posto nelle due stagioni precedenti – affermano i componenti della squadra -. Dopo quattro giornate del girone di ritorno, ora ci siamo classificati siamo al terzo posto con 26 punti, in piena corsa per i play off (2° e 3° classificata disputeranno i play off promozione a fine stagione). Siamo quindi in corsa per obiettivi importanti. Quest'anno l’Ateltico Cavafià si è arricchito anche di una squadra di calcio a 11, formata da ragazzi che in gran parte lo scorso anno giocavano nella Juniores del Cavaion gestita da Alberto Bottura, che, come prima stagione, sta facendo un ottimo lavoro». Marco Valetti


“Centrocolor” è sinonimo di garanzia Era il 16 maggio 1979 quando Nuccio Mion avviò la sua attività di commercio per vendita di colori e vernici in via Mazzini a Bussolengo. “centrocolor” fu un successo, tanto che in breve tempo l’azienda ebbe bisogno di spazi più ampi. Da qui il trasferimento in via Verona e, nel 1994, nella nuova sede, quella attuale, in via Monte Sabotino. Una storia, quella di “centrocolor”, che continua da 36 anni e che rappresenta

una garanzia anche per il cliente più esigente. Esperienza, professionalità, competenza: queste sono le caratteristiche di “centrocolor”, che ha fatto della ricerca della qualità in ogni prodotto commercializzato il suo principio fondante. Pitture per interni ed esterni, smalti e vernici per la casa e l’industria e il “fai da te”, ma anche impregnanti per la cura e la protezione del legno prodotti da Farbe

S.p.a. di Maiano (Ud) che festeggia quest’anno il suo 50° anno di nascita: questi sono solo alcuni dei prodotti che si possono trovare da “centrocolor”, fornito di un’ampia gamma di cavalletti e tele per dipingere, colori per le belle arti: olio ed acrilici. «Un occhio di riguardo – afferma il titolare – è riservato ai sistemi antimuffa e antialga: muffe e alghe sono agenti di degrado biologico delle superfici murali. La loro riproduzione avviene mediante “spore” sempre presenti nell’aria e che ottengono il loro nutrimento da tutte le impurezze organiche depositate sul film di pittura. Oltre all’evidente problema estetico l’inquinamento biologico influisce negativamente anche sulla qualità del comfort abitativo e della salute. Per far fronte a questo tipo di problematiche “centrocolor” si occupa anche del risanamento di pareti inquinate da muffe ed

alghe con prodotti e pitture specifiche certificate, firmate Farbe) ad alto contenuto di antimuffa, termoisolanti e fonoassorbenti. Materiali, questi, di alta qualità, in linea con la nostra filosofia: in questi anni non siamo mai caduti infatti nell’errore di vendere prodotti di qualità scadente solo per il prezzo più accattivante»…Ma non è finita qui: centrocolor di Bussolengo ha investito molto su strumenti di qualità. L’azienda dispone infatti dei sistema tintometrici “J Colors

linea vip” e “Farbe”, oltre che di uno spettrofotometro per leggere il colori e riprodurli fedelmente nella quantità richiesta. Non manca infine una sezione interamente dedicata al legno, con impregnanti e finiture ad acqua, una linea industriale e una linea ignifughi. Centrocolor si trova a Bussolengo in via Monte Sabotino 22 – 24 (P.zza dello Zodiaco). Tel. 045.6701917 – 7151905. Fax: 045. 6701917. Mail: info@mion.vr.it


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L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

Il bagno scala le gerarchie e diventa di primo livello a cura dell’arch. Mirko Ballarini Il bagno è l’ambiente domestico che più di ogni altro riassume alcuni paradossi dell’abitare contemporaneo. Fino a qualche decennio fa, si era abituati ad avere abitazioni dotate di un “salotto buono” e di un secondo locale, più modesto e utilizzato quotidinamente, il “tinello”. Oggi le superfici delle residenze si sono mediamente ridotte, così il soggiorno è divenuto uno – e spesso sacrificato ad altri usi- mentre è aumentato in generale il numero dei bagni, creando così una sorta di gerarchia tra i locali di servizio. Si è passati dall’utilizzare gli ambienti di rappresentanza della zona giorno alla ideazione del “bagno degli ospiti”, che spesso rappresenta lo status della famiglia, vetrina e non più specchio di chi vi abita. Il progetto del bagno si è via via arrichito di elementi di design, arrivando a lasciare alcune comodità che non vengono più ritenute primarie e ad inserirne altre. Se da un lato la vasca idromassaggio non è più considerata un plus indispensabile in una nuova casa, la

ricerca si è spostata su accessori tecnologici come soffioni doccia sempre più grandi che possano offrire piacevoli effetti pioggia e cromoterapie con produzioni di essenze. Che dire poi dei rivestimenti: dai marmi alle resine, dalla carta da parati waterproof alla ceramica di grandissimo formato, dal mosaico al legno per pavimento e rivestimento, le sale da bagno sono divenute luoghi di sperimentazioni in cui la fantasia non ha più limite. Negli anni Cinquanta, qualche rivista di architettura già pen-

sava all’importanza della Salle de bain, sognando un bagno che sarebbe diventato la stanza più importante della casa, con vista su un giardinetto interno, con la separazione tra vasca e wc, che avrebbe dovuto essere una continuazione della sala da pranzo o del soggiorno. Forse non siamo arrivati a tanto ma sicuramente da locale di servizio si è trasformato in una stanza importante, da mostrare agli amici e dove la progettazione, già in fase di cantiere, può fare la differenza.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

RUBRICHE

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey FAST & FURIOUS 7 (Furious 7) Azione - Thriller 130 minuti - U.S.A. 2014 (uscita 2 aprile) di James Wan, con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Jason Statham, Elsa Pataki, Kurt Russel, Tony Jaa. Una curiosità: La celebre Superstrada Pikes Peak in Colorado, famosa per le gare automobilistiche, piena dì curve e vedute spettacolari, è stata chiusa per consentire di girare le acrobatiche sequenze. Fast & Furious 7 è ultima pellicola con protagonista l'indimenticabile Paul Walker dopo la drammatica scomparsa dell'attore il 30 novembre scorso. Prima dello schianto fatale aveva girato buona parte delle riprese, in quelle mancanti sono stati i suoi fratelli "stuntman" Cody e Caleb a sostituirlo come controfigura, per poi essere ritoccate digitalmente e sostituite con le fattezze di Paul. Il film si annuncia come uno dei più belli e nostalgici della famosa saga (iniziata nel 2001) ed il più emozionante, non solo per la forte adrenalina e il grande divertimento per gli appassionati di "tuning" nel vedere nuove vetture elaborate e "supercar" dalle altissime prestazioni rombare a tutta velocità, ma soprattutto per rivedere ancora una volta sul grande schermo il compianto Paul Walker nei panni dell’Ex Agente Brian O' Conner. Alcuni cenni sulla trama: dopo aver sconfitto la banda di Owen Shaw, Dominic Toretto e i suoi compagni possono tornare a vivere le loro vite tranquille negli Stati Uniti come avevano desiderato. Ma il fratello di Owen, Ian Shaw è sulle tracce di Dominic per ottenere vendetta, mettendo in pericolo ancora una volta il "Team" di amici. La guerra avrà inizio con la morte di Han, un membro della banda, che scatena un regolamento di conti. L'Equipaggio stabilisce così di fermare l'uomo che ha ucciso uno di loro, prima che lui li trovi per primi…Ciao Paul, anche a nome dei lettori di con "noi al cinema".

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino La rubrica "LIBRI DI CASA NOSTRA", questo mese vi consiglia un libro "semiserio", come lo definisce la sua autrice, la veronese Alessia Bottone, classe 1985, con alle spalle una laurea "in scienze della disoccupazione a lungo termine", come lei stessa ironizza, e che dopo anni di Stage formativi, mai retribuiti, e una ricerca senza sosta della prima stabile occupazione ha messo su un gran bel e seguitissimo blog internet, che raccoglie storie di precariato e disavventure dei sempre maggiori e indomiti eroici guerrieri della caccia al "posto fisso e stabile". La forma brillante ed ironica con la quale si sviluppa il nuovo libro di Bottone, dal titolo “Papà mi presti i soldi Gianfranco Iovino che devo lavorare? Avventure e disavventure di una precaria a tempo indeterminato”conferma tutto il talento di questa geniale ragazza, che prova a replicare il successo della prima esperienza letteraria ottenuta grazie al testo "Amore ai tempi dello Stage. Manuale di sopravvivenza per copie di precari". In questa nuova fatica letteraria, Alessia prova a raccontare le sue Top5: i 5 colloqui di lavoro più assurdi, i 5 lavori più mortificanti affrontati e le 5 scuse più assurde e ridicole che hanno trovato pur di non pagarla. Grazie al suo inconfondibile e apprezzato stile, schietto, ironico e semiserio, tratta con talento l'argomento più spinoso degli ultimi anni: il precariato, attraverso colloqui reali, quanto inverosimili, la lettura di annunci di lavoro assurdi, contratti a tempo determinato ma indefinibili o stage dal grande spirito di sacrifico ma mai retribuiti, cercando così di tracciare una realtà disperata nella quale il giovane di oggi si confronta incessantemente quando decide di iniziare la sua giornata intestardendosi nella ricerca di un lavoro stabile. 140 pagine di racconti, considerazioni e consigli su come non scoraggiarsi e non considerare mai di essersi imbattuti in una esperienza unica di ricerca, perché c'è chi ne ha visto di peggiori, come l'autrice che introduce il lettore a questa guida attraverso una breve biografia, raccontata in prima persona come il resto del libro. I 12 capitoli sono suddivisi in tre diverse parti: “Dei colloqui e degli altri demoni”, “Storie di ordinaria follia lavorativa”, “Lavoro o son desto?”. Sicuramente troverete spunti interessanti e l'opportunità di sorridere un po', su un problema davvero apprensivo e crescente nei giovani d'oggi, qual è la ricerca del lavoro, grazie alla penna geniale di Alessia Bottone, che molti ricorderanno come simpatica opinionista de La7 nel 2012, che potete apprezzare e seguire anche sul suo blog "danordasudparliamone". Papà mi presti i soldi che devo lavorare? Avventure e disavventure di una precaria a tempo indeterminato di Alessia Bottone Editore Kowalski - pagine 140 - €. 13,00 - Disponibile anche in eBook ad €. 9,99 Sullo scorso numero de L’Altro Giornale nella rubrica “Libri di casa nostra” è stato riproposto “Ad un passo dal cielo” di Valeria Favorito, un libro-verità in cui sono state raccolte evidenti e tangibili testimonianze di forza d’animo e coraggio, medicine infallibili per superare qualsiasi malattia, anche quella più difficile da reggere, come può essere la leucemia. Il ricavato della prima edizione del libro è stato devoluto in 5.000 euro a volontari per accompagnare gli ammalati a Medjugorje, 13.642,58 euro per la ricerca presso il Reparto di ematologia del Policlinico di Borgo Roma. Per ordinare “Ad un passo dal cielo” di Valeria Favorito scrivere a: valeriafavorito@hotmail.it; donazioni minime di euro 10,00 cu C/C postale IT17T076111700000088133590

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DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

QUANDO GLI ALIENI VENGONO DALLA TERRA

Lo scoiattolo grigio, la nutria, la piccola tartaruga dalle orecchie rosse…Questi animali sono conosciuti da tutti e vivono nei nostri territori. Forse però non ci si rende conto del grande percolo che rappresentano per la biodiversità e la salute, al punto di essere una delle maggiori cause di quella che viene ormai definita la ‘sesta estinzione di massa’ del nostro Pianeta. La colpa di questo è di noi umani. Queste ‘specie alloctone invasive’, provenienti da altri luoghi naturali, sono state spostate dal loro habitat naturale a un altro proprio dagli uomini, volontariamente o a causa di attività commerciali. Pensiamo alla nutria: un grande roditore semi-acquatico proveniente dal Sud America e trasportato in massa in Europa a fine ‘800 per produrre pellicce. Quando il mercato ha sancito il declino di questo prodotto, molti animali sono stati liberati in natura e hanno creato danni pesanti agli ecosistemi e alla vegetazione acquatica. Un altro esempio è quello della zanzara tigre: originario dell’Asia, questo piccolo insetto è giunto in Europa e in Italia grazie agli scambi commerciali internazionali. Nel Belpaese la prima regione a ospitare la zanzara è stata proprio il Veneto: gli ambienti lagunari, la pianura, l’umidità hanno permesso alla zanzara di riprodursi e ambientarsi perfettamente, e da qui la diffusione in tutta Italia, sempre grazie al trasporto di materiali per il commercio e l’edilizia, è stata rapidissima. Come contrastare questo costante pericolo per la natura e la salute di ambiente, animali e dell’uomo? La Commissione Europea è impegnata a produrre uno strumento legislativo specifico per la gestione delle specie aliene e per combattere questa piaga. E anche il Ministero dell’Ambiente ha promosso una serie di studi e convegni di approfondimento per ideare nuove strategie di difesa. Ma una cosa è certa: ciascuno di noi può diventare protagonista di questa battaglia a difesa dell’ambiente. Ovviamente possiamo fare poco per impedire alla piccola zanzara di vivere qui, ma possiamo almeno adottare un comportamento responsabile nella vita quotidiana e soprattutto in vacanza: ad esempio non portando a casa da un viaggio pappagallini, tartarughe, insetti. Il rischio è di non saperli gestire e così la soluzione più rapida è quella di liberarsi di questi animali lasciandoli in natura, con pericoli per la loro vita e per l’ambiente che si ritrova a ospitarli. Una curiosità: tra le specie ‘aliene’ indicate come le più pericolose nel mondo c’è una presenza a noi tutti familiare, il gatto! Il piccolo felino è stato portato in ogni angolo della Terra, e spesso, specialmente in alcune isole della Nuova Zelanda, ha contribuito a mettere in pericolo alcune specie di uccelli selvatici. Cerchiamo allora di lasciare ciascun animale nel proprio ambiente: è una questione di rispetto, ma anche il modo migliore per difendere l’ambiente!

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

LA SCATOLA NERA Sempre più veicoli,in Italia vengono dotati della scatola nera,un congegno molto utile montato, oramai, su circa due milioni di autovetture. Proviamo a vedere insieme di che cosa si tratta. La scatola nera è composta da quattro componenti fondamentali: l’accelerometro, un dispositivo di localizzazione satellitare (GPS), un sistema di comunicazione GSM e un microprocessore con una memoria. •L’accelerometro misura i cambi di traiettoria, accelerazioni e frenate, ed è in grado di rilevare il comportamento del veicolo in caso di incidente; •il sistema GPS registra la posizione del veicolo in Roberto Azzolina maniera esatta (il margine di errore è di pochi centimetri) sfruttando la triangolazione del segnale tra i satelliti; •il trasmettitore GSM, che è lo stesso utilizzato dai telefonini, comunica i dati con una frequenza prestabilita (in genere ogni due chilometri percorsi dalla vettura) alla banca dati e, in base alla gravità dell’incidente, allerta i soccorsi; •la memoria, infine, conserva i valori rilevati dalla scatola nera in maniera permanente e anche nel caso in cui venga scollegato il cavo elettrico. La scatola nera è attiva 24 ore su 24. La scatola nera auto registra i dati di guida in Alessandra Azzolina maniera oggettiva e, in caso di incidente, questi valori possono essere utilizzati in un’eventuale causa in tribunale. Può essere un’arma a doppio taglio: la compagnia può servirsi delle registrazioni anche se danneggiano il cliente. Effetti positivi riguardano soprattutto la sicurezza: in caso di sinistro particolarmente grave, la black box invia in automatico la richiesta di soccorso, fornendo dati precisi sulla posizione del veicolo. Questo dispositivo è prezioso anche nell’eventualità di un furto: il segnale GPS consente di localizzare subito il veicolo. Se avete delle curiosità da soddisfare,il nostro consiglio è sempre di rivolgervi alla vostra autoscuola di fiducia.


RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

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CULTURA LETTO

PER VOI

D’Avenia Alessandro, Ciò che inferno non è, Mondadori 2014, 317 p., 19,00€

“Togli l’amore e avrai l’inferno”, mi dicevi, don Pino “Metti l’amore e avrai ciò che inferno non è”. 23 maggio 1992, la scuola sta per finire. Mentre il diciassettenne Federico si prepara a partire per una vacanza studio in Inghilterra, incontra “3P”, il professore di religione che viene chiamato così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi. 3P chiede al ragazzo di dargli una mano con i bambini del quartiere Brancaccio. Federico attraversa il passaggio a livello che separa il quartiere dal resto della città. In quell’istante comincia la sua nuova vita e l’impegno sarà per lui un crocevia dell’esistenza. Gli rubano la bici, gli spaccano il labbro, ma sente di avere scoperto una realtà estranea che allo stesso tempo lo riguarda da vicino. In quei vicoli l’unica legge da rispettare è la legge di Cosa Nostra. Sono anche vicoli abitati da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e da tanti altri che custodiscono la speranza di una vita diversa e dove lui s’innamorerà di Lucia. D’Avenia trascina il lettore in una Palermo di pochi anni fa, quando i boss di “Cosa Nostra” la facevano da padroni. Don Pino cerca, con le poche armi a disposizione, di salvare i ragazzi dalla strada. Sono loro i veri protagonisti che don Pino tiene in grembo come una madre e che come un padre, protegge e incoraggia. Infondendo loro coraggio, farà capire che il mezzo per la “salvezza” è fare di se stessi, strumenti della loro vita. “Tutti pensano che a renderci felici debba essere la vita, ma io una cosa l’ho capita: per essere felici serve solo coraggio”. Un romanzo scritto molto bene. Per chi ama le parole, lo definirei poetico. Dopo i grandi successi di “ Bianca come il latte, rossa come il sangue” e di “Cose che nessuno sa”, D’Avenia si conferma scrittore di grande talento, straordinario tessitore di storie che fanno bene all’anima, complice la grande figura di don Pino Puglisi e il suo sorriso che non si spense nemmeno di fronte a Salvatore Grigoli. L’assassino di Cosa Nostra che il 15 settembre del 1993 gli sparò un colpo alla nuca. Don Pino è stato proclamato beato il 25 maggio 2013. Il romanzo, ricco di pagine di pura poesia, è in grado di commuovere e di far riflettere. Consigliato a tutti e, in particolare, agli adolescenti.

Lingua e Civiltà La punteggiatura è l’equivalente dei cartelli stradali, senza di essa non esiste un modo affidabile di comunicare il giusto significato: tiene insieme alcune parole e ne separa altre. La punteggiatura, infatti, nell’indicare come leggere, precisa il pensiero dell’autore proprio come le notazioni musicali indirizzano l’interprete verso l’idea creativa del compositore. Ma una regola fissa e tassativa per tutti i segni della punteggiatura non c’è perché questi segni che collochiamo qua e là, hanno la funzione di pause più o meno lunghe secondo la nostra esclusiva intenzione. “Due terzi di regole e un terzo di gusto personale”. (G.V. Carey) Certo è che punteggiare con logica e misura fa parte strettissima dello scrivere bene. Intanto occorre dire che la maiuscola iniziale di un periodo fu scritta per la prima volta nel tredicesimo secolo, ma la regola fu adottata in modo significativo solamente nel Settecento. Il punto è senza dubbio il segno più facile da capire, sempre che si abbia ancora un’idea di che cosa sia, oggi, un periodo. Ogni volta che finisce una frase, c’è un punto fermo o un punto esclamativo o interrogativo. Si usa, cioè, quando tra due frasi, due periodi, due sezioni più o meno estese di testo, c’è un’interruzione forte. Chiude un periodo compiuto in ogni suo elemento, e tutto ciò che viene dopo quel segno fa parte di un nuovo pensiero, di un nuovo ragionamento o di un nuovo periodo grammaticalmente inteso. Dopo il punto fermo si riprende con la lettera maiuscola. Leggiamo questo brano di Alfredo Panzini, dove i periodi brevi si succedono come le pennellate di un grande quadro. “Mattino di primavera. Sedile dei giardini pubblici al margine del laghetto romantico dove vanno a spasso oche bianche. Dolce silenzio, dolce sole. Romeo e Giulietta siedono sul sedile. Romeo ricama in silenzio, col bastoncello, segni sconsolati sopra i sassolini. Giulietta si asciuga con fazzolettino una lacrima”. Il punto fermo serve anche a indicare l’abbreviatura di una parola. Per es., significa per esempio; a.C. e d.C., valgono per avanti Cristo e dopo Cristo; n., per numero; ecc., per eccetera; e via abbreviando. Un’altra avvertenza: nei titoli dei libri, dei giornali e nelle iscrizioni, il punto fermo non si segna, ma solo per ragioni estetiche.

a cura di Lino Venturini

AGENDA LETTERARIA Cento cinquanta anni fa, nel 1865, veniva pubblicata per la prima volta un’opera letteraria del matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, più noto con lo pseudonimo di Lewis Carroll, “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. Charles Dodgson era nato il 27 gennaio 1832 a Cheshire in Inghilterra. Era il maggiore di undici figli, piuttosto abile a intrattenere se stesso e i suoi fratelli. Oltre a scrivere e creare giochi e storie per bambini, era un appassionato fotografo, poeta, scrittore di saggi e pamphlet politici. A vent’anni era già docente di matematica. Soffriva di una brutta balbuzie, ma diveniva vocalmente fluente quando parlava con i bambini. Durante un picnic con Alice Liddell e le sue due sorelle inventò una storia che sarebbe poi diventata Alice nel paese delle meraviglie. La popolarità costante del romanzo lo indusse a scrivere il seguito, “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”. Alla morte dello scrittore, il romanzo divenne il libro più popolare per bambini in Inghilterra e nel 1932 uno dei più popolari nel mondo con innumerevoli edizioni in circa 100 lingue. “Alice moriva di noia a starsene con la sorella sulla proda, senza far niente; aveva sbirciato un paio di volte il libro che la sorella stava leggendo, ma non c’erano figure né dialoghi, “e a cosa serve un libro”, pensava Alice, “senza figure né dialoghi?” E’ l’inizio del primo capitolo del romanzo pieno di allusioni a personaggi, poemetti, proverbi e avvenimenti dell’epoca, ma che conserva ancora oggi intatta la sua freschezza, incantando non solo i più giovani ma anche gli adulti che si scoprono a sfidare ardui giochi linguistici, trucchi psicologici, situazioni impossibili che mettono in discussione la realtà e svelano il fascino dell’assurdo. E’ questa l’essenza della vita, secondo Carroll, e forse tra i sogni segreti di tanti c’è proprio la tana di un coniglio bianco in cui perdersi, uno specchio al di là del quale scoprire la bellezza della vita reale. Un libro per ragazzi, ma non proprio, un libro per ogni età che si apprezza di più nell’età matura. E’ complesso e a tratti anche un poco inquietante perché Alice è una bambina in crisi d’identità che cresce e rimpicciolisce tra animali che danno ordini e regine sanguinarie…

POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Gli appassionati del nostro giornale e soprattutto della nostra finestra poetica sono veramente numerosi e giungono da lontano, come le loro opere. Questa ad esempio, firmata da certo Antonio, arriva nientemeno che da Arezzo con il titolo “Diversità” ed evidenzia l’umiltà della natura e l’arrogante prepotenza dell’uomo. Leonardo, suocero della nostra Silvia Accordini, è l’autore di un simpatico commento poetico riferito ad un amore che finisce: “Tàser”. Silvia Adami ci propone un tragico ricordo per una “Vita spezzata” (il titolo lo abbiamo messo noi sembrandoci appropriato). Siamo ancora molto lontani dall’Estate, ma poiché sognare non è proibito, pensiamola attraverso i delicati versi di Lina Murari: “Foglia secca d’estate”. La poesia fa parte di una silloge molto interessante, alla quale attingeremo anche in altre occasioni.

DIVERSITÀ D’autunno, il vento, mano di Dio, stacca le foglie dai rami degli alberi che, ormai ingiallite, cadono danzando aggraziate, eleganti e leggere donandoci un ultimo spettacolo, coscienti della fine dopo essere state orgogliosamente verdi, e poi rosse, arancioni, ocra: una festa di colori per gli occhi dell’uomo, un carnevale per la natura, che ne gioisce, prima del silenzio autunnale.

La pianta si spoglia, denuda, e si mostra, forse un po’ vergognosa, dopo tanta apparenza e maestosità, senza alcuna difesa, umile, sincera, casta. Non così l’uomo, corona della creazione, che, pur spogliato, nudo, senza pudore alcuno può mantenere orgoglio, arroganza, prepotenza, doppiezza, insincerità: note dolenti d’una umanità debole, fragile e peccatrice. Antonio Arezzo

TÀSER! Quando se se endacorde che a parlar se fa solo del mal o che se "pissa sempre fora dal bocal" non 'nporta se parchè sà perso la mira o se parchè la tà sposta el pitàl Mejo tàser Mejo lassar star Tàser par lasar posto al Creator che mejo de ti pol parlar al cor a l'Anima de Ci te ghe vol Ben quando te tè ' ndacorto che par Ela te se deventà velen. Leonardo FOGLIA SECCA D’ESTATE Una foglia secca d’estate sospinta dal vento lungo la stradina asfaltata all’ombra delle case fa più tragica la sua fine e il suo rotolare rinsecchito nonostante la stagione florida

VITA SPEZZATA Sono passati 16 anni da quando un’auto pirata sulla strada lucida di pioggia ha spezzato la tua giovane vita. Che vuoto mi hai lasciato dentro! Un vuoto mai colmato. La mia vita continua ma la ferita non si è mai rimarginata Il giorno nasce, muore, e tu sei sempre qui, nel mio cuore. Sei sempre nei miei pensieri. Oggi come ieri Silvia Adami

è come un ultimo canto e un addio vivace prima di posarsi finita la voce nella fessura del muretto in attesa che la vegli il sole. Lina Murari


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

SPAZIO DONNA L’ARGOMENTO

22 a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Disney e l’evoluzione della donna Grazie alle mie nipoti negli ultimi anni ho rivisto tutti i filmati della Disney, soprattutto le fiabe con protagonista una principessa, da Biancaneve ad Elsa ed Anna di Frozen. Ciò che emerge e colpisce in questi filmati è quanto rispecchino il cambiamento della società ed in particolare, l’evoluzione della condizione femminile. I personaggi femminili sono legati al loro tempo e questo ci permette di avere una carrellata dell’evoluzione della figura femminile. Il

modo con cui le varie principesse affrontano la loro storia ci racconta dei sogni, e degli ideali che venivano proposti alle bambine del loro tempo. Le bambine degli anni trenta sognavano con Biancaneve (1937), soave fanciulla che dimostrava subito le sue doti di brava donnina di casa. Negli anni cinquanta Cenerentola incarnava la donna bella e modesta che incanta il principe azzurro con la sua bellezza. Aurora ingenua e “addormentata” può essere sve-

gliata solo dal bacio di un principe. Nei decenni a seguire le varie principesse sono un po’ più attive e autonome, sempre però dipendenti da un giovane maschio più o meno titolato che le salva. Eccoci finalmente all’anno 2012 con Merida principessa dai capelli rossi e ricci e dalla personalità ribelle, la nuova figura femminile stravolge totalmente la vecchia immagine. Merida è un modello di principessa che rompe con la tradizione: ragazzina sulla soglia dell’adolescenza

interpreta magistralmente il conflitto adolescenziale fra il maschile e il femminile e i conflitti intergenerazionali. Sarà lei con la madre, tutte e due assieme a sanare i conflitti. Tutto il film ruota attorno al conflitto con la madre e la risoluzione di questo è lasciata all’intelligenza delle due protagoniste. I personaggi maschili non sono belli ne arrivano a salvare la principessa ma impegnati a far baldoria o a far la guerra, ne escono un po’ malconci. In Frozen, il regno dei ghiacci, la storia propone per la prima volta due protagoniste, le sorelle Elsa ed Anna, dai caratteri lontani dall’immaginario della tipica principessa. Se già in Merida si ravvisava il processo di emancipazione femminile, Elsa e Anna rappresentano la forza e la volitività di donne che possono farcela da sole. La trama non ci racconta di una storia d’amore, ma

dell’affetto e della solidarietà fra due sorelle molto diverse fra loro. La morale del film riguarda la “libertà” delle due protagoniste: libere di agire per il bene degli altri, libere di scegliere cos’è meglio per loro, libere di decidere come orientare la propria vita. Queste caratteristiche rap-

presentano pienamente l’ideale femminile del nostro tempo: una donna forte, piena di vita, amante dell’avventura e libera nelle scelte d’amore. L’amore vero non è necessariamente quello che si riceve da un uomo, ma può essere anche l’affetto tra coloro che si vogliono bene.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani FETTINE DI POLLO ALLE PATATINE PAI a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico OLIO DI MENTA PIPERITA NELLA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE Come noto, la sindrome del colon irritabile è un disordine gastrointestinale caratterizzato da ricorrenti episodi di dolore o fastidio addominale associati ad alterata funzionalità intestinale. Si tratta di una condizione cronica, non correlata ad alterazioni biochimiche o strutturali dell’intestino, di cui soffre circa il 10% della popolazione, prevalentemente donne. L’eziologia non è chiara e tra le ipotesi più accreditate vi sono la mutata motilità intestinale o crampi della muscolatura liscia dell’intestino insieme ad una aumentata sensibilità alle eccitazioni viscerali e ad una diversa elaborazione del dolore. In presenza di una sintomatologia lieve , il trattamento della sindrome del colon irritabile può limitarsi ad una dieta appropriata abbinata ad una maggiore attività fisica. Negli altri casi l’approccio terapeutico dipende dai sintomi lamentati: se il problema principale è la costipazione , si raccomanda l’assunzione di fibre alimentari solubili (es. cereali, legumi, patate). In caso di diarrea viene invece somministrata loperamide come antipropulsivo, mentre contro i dolori e i crampi vengono impiegati spasmolitici, o in alternativa si può fare ricorso all’olio di menta piperita, un fitopreparato efficace e ben tollerato, ricavato per distillazione dalle parti aeree fiorite della Mentha Piperita, contenente come costituente principale il mentolo, dotato di effetto spasmolitico. Il trattamento degli spasmi intestinali con olio di menta piperita prevede la somministrazione, in una preparazione gastro-resistente di olio da assumere tre volte al giorno. L’impiego del preparato di menta si estende al trattamento dei crampi di lieve intensità del tratto gastrointestinale, del meteorismo e dei dolori addominali. Controindicazioni possono sussistere in quei pazienti affetti da malattie epatobiliari ed esofagiti da reflusso. Grazie alle sue proprietà l’impiego della menta piperita nel trattamento dei sintomi della sindrome dell’intestino irritabile è stato confermato e consolidato negli ultimi anni da numerosi studi.

Impanare alcune fettine di pollo tagliate sottili con l’uovo sbattuto con poco sale e patatine Pai sbriciolate. Cuocere in forno a 180° per 15 – 20 minuti. Leggere e appetitose!

CAROTE ALLA PANNA Cuocere tronchetti di carote, rosolati con poco olio, con la panna da cucina, sale e pepe. A fine cottura lasciare che “attacchino” un po’ nella padella e mescolare.

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

IL CIOCCOLATO TI FA BELLA! “I pensieri della donna nascono dal cuore e maturano nella vita.” Lou von Salomé Il cacao non è soltanto un alimento con cui si preparano golosi dolci e buonissime leccornie al cioccolato, ma è anche una sostanza positiva e salutare che può agire sia dall’interno che dall’esterno. E’ possibile trarre beneficio da questa sostanza senza cedere alla tentazione di mangiarsela. Infatti si possono preparare prodotti di bellezza come delle maschere e creme per il viso molto ricche e nutrienti, che regaleranno alla pelle ottimi risultati: renderanno la pelle levigata, idratata, pura e luminosa. Qui di seguito voi propongo una ricetta facilissima per confezionare un pratico e goloso balsamo per le labbra. Ottimo anche come idea regalo a tutte le nostre amiche donne! Balsamo per labbra al cioccolato Ecco come preparare il burrocacao più goloso che ci sia. Mettere un cucchiaio di burro di karitè in una ciotolina mescolare con un cucchiaio e aggiungere due cucchiaini di cacao in polvere e continuare a mescolare fino a quando il burro diventerà morbido e ben amalgamato al cacao. Mettere il burrocacao in un piccolo vasetto di vetro da portare sempre con voi. Un’idea golosa e pratica che manterrà le labbra sempre protette e ben idratate! Buon 8 Marzo a tutte le donne. Namastè!


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

La Post@ del cuore

a cura di Giuliano Tramedam@more

Nuovo appuntamento con la "Posta del cuore" di Giuliano Tramedam@re, che inizia ad entusiasmare e raccogliere consensi tra i lettori sempre in maniera più considerevole, come è accaduto per San Valentino, dove ci sono stati moltissimi contatti e richieste di suggerimenti. E rifacendomi ad una delle domande che mi hanno posto, che ho ritenuto più opportune e complesse a cui poter rispondere, mi piace riportavi la questione di una assidua lettrice, Loredana dalla Valpolicella, che mi chiede: In amore, la gelosia è un limite da condannare o una virtù da apprezzare? Ovviamente, come spesso accade per le cose della vita, la verità o quella più giusta tra le risposte da fornire, risiede sempre a metà tra le due tesi differenti, nel centro esatto tra le due diverse ipotesi. Una gelosia, se sana, rende un amore ancora più bello e stimolante, secondo me; diventa una sorta di conferma nella quale poter elevare ancor di più l'amore stesso, quando si è consapevoli di sapersi al centro di attenzioni importanti, che a volte sono anche eccesive, ma trasmettono integralmente l'essenzialità che si determina nell'amato, perennemente preoccupato su noi e in apprensione coi suoi mille fantasmi a perseguitargli i pensieri, quando la gelosia tocca la sfera dell'insicurezza e il timore di sapere la propria amata o il proprio amato in pericolo di occhi, sorrisi e parole di corteggiamento che fanno un gran rumore dentro al cuore dalla paura. Diversamente, invece, se la gelosia diventa possesso e possessione, l'amore esce sconfitto in ogni senso. E' vero che l'amore rende prigionieri,

anche se sembra far raggiungere la libertà, ma quando quel diritto al rispetto viene soffocato dalla presunzione, la supponenza o la violenza, allora non c'è ragione che tenga, perché il bello del dimostrarsi innamorati pazzi e gelosi si trasforma in carnefici della schiavitù e titolari di una cattiveria che è il rovescio perfetto della medaglia dell'amore e l'amare. Un amore è tale se si alimenta di rispetto e sincerità, e mai lo può essere se, invece, si consuma nelle privazioni e la sottomissione: quello non è amare da gelosi, ma è umiliare l'amore nascondendosi nella gelosia, che se sana è una faccia bella dell'amare e mai uno scudo difensivo per le proprie paure e debolezze! Inviate i vostri dubbi e le vostre richieste a L’ALTRO GIORNALE-SPAZIO DONNA Via Dell’Industria, 22 37029 San Pietro in Cariano o via mail: articoli@laltrogiornalevr.it La frase del mese : "L'amore è composto da un'unica anima che abita due corpi" – Aristotele

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Oroscopo di Aprile Ariete: ottime occasioni in ambito professionale che non mancheranno di influenzare positivamente la vita sociale e il buon umore. Vincenti, assertivi, anche le ultime insicurezze si fanno da parte rivelando un aspetto di voi piacevolmente sorprendente. Toro: interamente dedicati verso conquiste materiali, tese al raggiungimento di un maggior benessere, lasciate poco spazio ai voli pindarici e alle speculazioni intellettuali. Quindi molta concretezza da parte vostra ma saprete anche dimostrarvi generosi e capaci di occuparvi di chi vi circonda. Gemelli: Saturno opposto rende tutto più difficile e faticoso, soprattutto ai nati della prima decade. Meglio la seconda parte del mese quando Venere fa sa la sua entrata nel segno favorendo il prestigio sociale e un senso di maggior positività da parte vostra. Cancro: finalmente un pò di respiro dopo un periodo di grande impegno professionale. Belle occasioni di svago e anche chi desidera cambiare ambiente e fare esperienze nuove potrà sfruttare belle opportunità. Leone: non è il momento per prendere iniziative o avanzare richieste: Giove retrogrado potrebbe creare false aspettative. Non siete ancora abbastanza lucidi per gestire una situazione delicata e il rischio di lasciar sfumare un' occasione è abbastanza concreto. Nella seconda parte del mese potrete contare su un aiuto provvidenziale. Vergine: concretezza e prudenza vi fanno procedere per gradi e con un' attenta valutazione dei rischi saprete guadagnarvi una posizione migliore nella professione e nella gestione delle risorse. La vita famigliare è ancora un pò incerta causa di un' eccessiva idealizzazione dei rapporti interpersonali da parte vostra. Bilancia: Marte esce dall' opposizione e con lui se ne vanno tutti quei fastidi ed imprevisti causati spesso dall' egoismo e la meschinità di chi ultimamente avete dovuto subire. Potrete far valere le vostre ragioni e dare quel rinnovamento alla vostra vita a lungo agognato. Scorpione: attenzione ai passi falsi, conseguenti ai moti di ribellione che spesso trovano sfoghi compensatori alle insoddisfazioni latenti. Incomprensioni e difficoltà nelle comunicazioni non rendono la vita più facile. Tendenza a crearsi problemi immaginari da combattere con maggior ottimismo. Sagittario: qualche sacrificio e rinuncia saranno richiesti ai nati della prima decade, ma non mancherà l' energia e la risolutezza per affrontarli. Possibile qualche crisi di sconforto e di pessimismo nella seconda parte del mese. Capricorno: quei cambiamenti radicali e a lungo desiderati faticano ad arrivare, ma anche se lentamente, la situazione procede verso il miglioramento. Ottima la forma mentale che vi permette di essere convincenti e logici. Acquario: ce la mettete tutta perchè le cose vadano al meglio ma i risultati veri e propri faticano ad arrivare. Qualche piccola delusione è in agguato ma dopo il 12 del mese è prevista maggior serenità, soprattutto in campo affettivo. Pesci: procedete col vento in poppa grazie anche alla buona dose di opportunismo che vi contraddistingue. Le occasioni sono molte e promettono miglioramento economico ma anche maggior visibilità sociale. Un pò penalizzati i sentimenti, messi in secondo piano e privati di quel calore umano che li mantiene vitali.



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