Edizione Garda Marzo 2016

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO 1986 - 2016 www.laltrogiornale.net ANNO XXXI - N.3 - MARZO 2016 - Stampato il 21/03/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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FAMiGLiA e “AMori” CHe ConFuSione! Lino Venturini La famiglia è la cellula fondamentale della società, non è fatta dall’incontro di due individui, ma da un uomo e da una donna che insieme si aprono alla vita ed è naturalmente costituita. Non è stata inventata dall’uomo o da una fede religiosa, ma l’uomo nasce dall’incontro tra un uomo e una donna. Quando parliamo di famiglia naturale, ci riferiamo a questo. La famiglia costituisce il nucleo fondamentale della comunità e se la famiglia viene distrutta, si rischia di distruggere l’intera comunità. Il matrimonio è istituto antichissimo e il pilastro su cui si regge la civiltà planetaria, origine della famiglia e generatore di futuri cittadini della nazione (infatti, nel passato, mai era stato necessario precisare che poteva avvenire solo tra uomo e donna) e per questa altissima funzione è sempre stato tutelato. Ogni altra cosa che pretenda di sostituirlo, minaccia la società. “E’ l’amore quello che conta !” Ecco la frase fatta, lo slogan ipocrita che riscuote sempre grande successo (ma quante cose e quanto diverse si possono spacciare per amore che spesso equivale, per i triviali, a sesso e, per i banali e aridi, a possesso). Insomma siamo di fronte ad una menzogna che aprirà il vaso di Pandora portandosi dietro – dopo l’aborto che ha già eliminato il 20-25% della popolazione italiana che ora è sostituita con l’immigrazione - anche eugenetica, eutanasia e qualsiasi altro capriccio/diritto reso possibile dalla tecnica o dalle lobby finanziarie. A questi “amori” si dovrà concedere, secondo la legge, il rito con i testimoni e la lettura degli stessi articoli del codice civile, il cognome unico, il comune indirizzo “familiare”, la presunzione della comunione di beni, la quota di legittima nell’eredità e la pensione di reversibilità – con tutti i problemi pensionistici già esistenti! - negata per altro alle stabili convivenze eterosessuali con figli. Questa è dunque la priorità dell’Italia con i drammatici dati Istat appena pubblicati: nel 2015 sono nati 488.000 bambini come quando la popolazione era metà di quella attuale e le morti sono aumentate del 10%, indice tra i più elevati del mondo, dovuto non solo all’invecchiamento ma anche all’aumento dei suicidi e della povertà che non consente di curarsi adeguatamente. Per altro, tenuto conto dell’elevata percentuale di nascite di bambini stranieri, l’estinzione del popolo italiano si avvicina a grandi passi. E sappiamo bene chi ringraziare. E’ questo il “grande segno di civiltà”… che sta morendo. Nella nostra illuminata e progressista società, il concetto di famiglia è pressoché distrutto, nella teoria e nella pratica. L’unica risposta che si può dare alla crisi di oggi, a questo avanzare di diritti civili fasulli e di matrimoni tra persone dello stesso sesso, è semplicemente mostrare la bellezza della famiglia, mamma, papà e figli, perché è la bellezza che conquista e perché solo la bellezza potrà salvare l’Italia.

tangenziale Peschiera - rovizza

un parto lungo 20 anni E’ stato concluso e aperto al traffico il tratto di tangenziale tra Peschiera e località Rovizza, frazione di Sirmione dove fino ad ora si fermava la tangenziale proveniente da Brescia. Opera attesa da tempo per sgravare dal traffico e dallo smog la frazione arilicense di San Benedetto di Lugana e in particolare via Bell’Italia e viale Indipendenza, finora percorso da chi voleva entrare o uscire dalla tangenziale per Brescia. Il tratto tra Peschiera e Rovizza è il primo stralcio dell’opera chiamata “completamento della tangenziale di

Peschiera”, la variante alla Sr11: il secondo stralcio, già realizzato, ha riguardato l’ammodernamento della tangenziale esistente in corrispondenza di località Porto Vecchio, fino al casello dell’autostrada A4 e al tratto di tangenziale realizzato da Anas che bypassa Cavalcaselle per collegarsi con la rotatoria di raccordo alla superstrada per Affi. Il costo dei due stralci ha toccato i 28 milioni di euro (19,8 per lavori e oneri per la sicurezza e 5,6 per gli espropri) ed è stato finanziato dalla Regione Veneto. Pagina 7

SPECIALE ALTO LAGO: i comuni di Torri del Benaco, Brenzone, Malcesine, Riva del Garda “in vetrina” - Pagg 13 - 20

Garda. Il ritorno della “BIGIONA”

AFFI. Un referendum per la scuola

“Perchè non cercare una vecchia locomotiva da posizionare nel Parco della Sala Congressi quale memoria e ricordo di ciò che ha rappresentato la Ferrovia per il nostro Paese?”: questa è la domanda che si sono posti qualche mese fa Nestore Tonini e Alessandro Giori, appassionati collezionisti di foto, cartoline e documenti storici di Garda. La memoria è andata subito alla vecchia “Bigiona”, nome affettuoso con cui venivano chiamate in paese le automotrici elettriche entrate in servizio nel 1925. Ed è proprio una di quelle locomotive dello stesso Gruppo 98T2 a due assi che Nestore e Alessandro hanno trovato in Provincia di Udine…Da qui è nato un progetto vero e proprio per poter riportarla al suo antico splendore. Pagina 5

Saranno i cittadini a scegliere per la scuola ad Affi e lo faranno attraverso una consultazione popolare (referendum) che si svolgerà presso il Municipio in via della Repubblica domenica 8 maggio dalle ore 8 alle 22. Ad annunciarlo sono i componenti del Comitato spontaneo di cittadini costituitosi a seguito dell’annuncio da parte dei sindaci di Affi e Cavaion Veronese del progetto per un polo scolastico unico per i due Comuni. «Si è giunti a questa decisione – affermano ancora dal Comitato - dopo che si è saputo che l’Amministrazione aveva abbandonato il progetto di ristrutturazione per la messa in sicurezza dell’attuale Scuola Elementare. Un progetto già approvato e già in parte finanziato, abbandonato per realizzare un nuovo Polo Scolastico insieme al comune di Cavaion, sul territorio di Cavaion vicino all’attuale Palazzetto dello sporti». Pagina 24


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LE VOSTRE LETTERE

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ATS

“Il collettore si farà?”

DA PESCANTINA Ecco la situazione nel parcheggio della scuola primaria di Balconi. È un'idecenza!!!

DA MORON Nella loc. di Moron i contadini bruciano sterpaglie nelle ore non permesse creando nuvole di fumo. Non si possono aprire le finestre!

DA CASTELROTTO “Non sarebbe ora di sistemarlo un pochino e renderlo fruibile al turismo? Da Castelrotto il panorama è spettacolare”

DA PERI Il sottopasso della stazione ferroviaria di Peri. La manutenzione è inesistente, due sole luci funzionano. Infiltrazioni d’acqua ovunque!

DA DOMEGLIARA Questo autovelox (non funzionante - è stato installato circa 1 anno fa, su un terreno privato! Qui ci sono i 50 km orari, ma sfrecciano anche ai 100!

RACCOLTA CARTA Gli addetti alla raccolta non possono permettersi di lasciare una strada in queste condizioni!

Egregio Direttore, non si era detto che il numero delle partecipate tutte doveva essere ridotto (da 8000 a 1000)? Ma c'è qualcuno che raddoppia. E' il caso di alcuni Comuni del lago di Garda (veronesi e bresciani) che hanno costituito con l'aiuto della Comunità del Garda una Associazione Temporanea di Scopo – ATS con l'obiettivo di raccogliere fondi finanziari per la realizzazione del nuovo collettore del lago, tenuto conto la difesa dell'ambiente, per un importo pari a 220 milioni di euro. Quindi aggirata la legge: si costituisce un’Associazione che non si chiama “partecipata” comunale, che opera sul territorio e che viene presieduta da un Sindaco. A “sua insaputa” infatti, è stato eletto Giovanni Peretti (sindaco di Castelnuovo del Garda) che pure si era autocandidato alla presidenza ed è rimasto “sorpreso” dell'incarico che gli è stato affidato dai Comuni del lago i quali hanno inserito i primi cittadini nel Comitato di Gestione o Consiglio Direttivo. E così il gioco è fatto. Le notizie che circolano, sostengono inoltre che si è provveduto a riequilibrare le poltrone visto che la Comunità del Garda, rilanciata, è presieduta dalla deputa-

ta Mariastella Gelmini (Forza Italia) mentre il sindaco Peretti è sostenuto in giunta dal PD e pertanto quella presidenza spettava a lui. Ennesima spartizione oppure volontà vera di fare qualcosa di concreto per i cittadini?

ancora le competenze ma l'obiettivo sì: raccogliere soldi; quindi con quali prospettive si andrà a chiedere risorse economiche (ai privati, agli enti pubblici ma anche a Roma) in un periodo “magro” come quello che stiamo attraversando? I

Mi chiedo: c'era la necessità di costituire un’Associazione nuova di zecca per il collettore? Non possono provvedere gli enti che già ci sono il cui scopo statuario è quello di operare nell'interesse del lago e dei suoi abitanti? Al momento, tuttavia, per la neonata ATS non c'è un progetto e non ci sono

soldi dei cittadini non saranno toccati? Un'ottima iniziativa o l'ennesimo carrozzone? Qualcuno però, ne sono certo, sarà in grado di dare tutte le risposte del caso in maniera che i cittadini possano stare tranquilli e che il nuovo collettore del lago si farà. S.L. Piccinato

L’ALTRO GIORNALE PROPAGANDA ELETTORALE 2016 ELEZIONI COMUNALI Comunicati di propaganda politica relativi a Partiti, Gruppi e Comitati

DA VERONA “Venerdì gnocolar” L’allegria del clown Camillo (Gianfranco Perazzoli) al Carnevale Veronese 2016

LISTINO PREZZI 300,00 euro per ¼ di pagina (mm 128x192), 600,00 euro per mezza pagina (mm 260x192), 900,00 euro per una pagina intera (mm 260x405).

IL 1 APRILE AD AQUARDENS “FORZA, È CURABILE!”

“Forza, è curabile!”: questo lo slogan che caratterizzerà una serata tutta “in rosa”. L’1 aprile infatti andrà in scena ad Aquardens, il parco termale di Santa Lucia di Pescantina (via Valpolicella 63), “Il tumore al seno: un male che non deve spaventare”, un evento in cui testimonianze di donne che hanno affrontato il tumore al seno si alterneranno a momenti di spettacolo e intrattenimento. La serata, che si avvarrà della collaborazione di MOICA

Verona e dell’Associazione Donne della Valpolicella, avrà inizio alle ore 18.30 con “Il coraggio delle donne operate al seno”. La relazione della professoressa Anna Maria Molino sarà seguita da testimonianze di donne che hanno vinto la loro battaglia. Dopo il Dinner buffet delle ore 20.00 largo allo spettacolo: alle 21.00 inizierà “Viva le donne!!!!”, omaggio alle grandi interpreti di ieri, di oggi, di sempre con Giulia Dusi, Cristina Gamba, Giulia Rotta,

Marco Belluzzo e JJ Ohm e la poetessa Agata De Nuccio, con la partecipazione di Camilla Coeli, assessore alla Cultura del Comune di Negrar. Condurrà la serata Simonetta Chesini. Per la partecipazione all’evento è previsto un contributo di 20.00 euro Per informazioni e adesioni: Maria Cristina Gamba – mariacristinagamba@libero.it; 366.2487990; aquardensrestaurant@hotmail.co m. Tel. 045.6706882

REGOLAMENTO E INFORMAZIONI PRESSO LA REDAZIONE Alessandro Reggiani Responsabile Marketing Cell. 3351240803 alessandro.reggiani@reggianivisual.it


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LE VOSTRE LETTERE

CRUDELTÀ

“Veleno lungo le rive del Basso lago” Gentilissima Redazione, Vi rubo solo due minuti per metterVi al corrente di una terribile tragedia personale che sicuramente può servire da monito ed allerta per altri proprietari di fedeli 4 zampe che si trovassero a passeggiare lungo le rive del basso lago di Garda. Sabato 12 marzo 2016 nel tardo pomeriggio mio fratello ha portato la nostra cagnolina di razza West highland white terrier (westie), Katty, a fare una delle sue amatissime passeggiate lungo lago sul tratto da Peschiera del Garda a Castelnuovo, nelle immediate vicinanze del Gardaland. Dopo un'oretta di camminata, Katty ha iniziato subito a star male, presentando i primi sintomi da avvelenamento, vomitava un liquido nero, tremava come una foglia ed aveva dei fortissimi spasmi muscolari. Di sabato pomeriggio purtroppo era impossibile raggiungere il nostro veterinario di fiducia in città, in quanto chiuso, così l'abbiamo portata subito nella clinica per le emergenze aperta sempre 24 su 24 ore a Lazise. Il veterinario di turno ha fatto l'impossibile per salvarla, facendole lavanda gastrica, flebo, clistere e tutto quello che andava

fatto in questi casi. Per alleviarle i dolori le hanno dato del tranquillante, sedandola e fino all'ultimo ho sperato che superasse la notte, invece alle 23.30 dopo un forte attacco causato dal veleno che già era in circolo nello stomaco, è spirata lasciandomi nella

interno è praticamente lo stesso del tipo di veleno che più volte - ho purtroppo saputo solo ora - ha ucciso negli ultimi tempi sempre più frequentemente altri cagnolini nella zona del basso lago non solo sempre lì a Castelnuovo, dove anche un cocker la settima-

Katty la cagnolia avvelenata disperazione più totale e profonda. Il veleno da lei ingerito non è esattamente quello utilizzato per uccidere i topi, perchè quello provoca emorragie interne, mi hanno detto, ma più simile a quello tipo "lumachina" che provoca appunto questi fortissimi spasmi muscolari. Il componente killer contenuto al suo

na scorsa era morto, ma colpendo anche a Bardolino e Lazise. Da quello che ho saputo, è lo stesso tipo di veleno che viene buttato in giro da delinquenti senza scrupoli, che intendono così liberarsi delle nutrie che infestano il basso lago di Garda. Visto che per legge non si possono più ammazzare, ma solo cattu-

ITALIA

“L’anti Robin Hood”

Il nostro premier questa volta si è vestito da Robin Hood al negativo. Strilla infatti con l'Europa di voler sforare «e dice a quelli che non condividono, ossia i burocrati, di non capire nulla». «Non capite! Non veniamo più con il cappello in mano, ho fatto le riforme» … ma non ha toccato la palla enorme al piede dell’Italia dei privilegi e prelievi indebiti. Ha semplicemente inaugurato la stagione dell’anti Robin Hood, quello che toglie ai poveri per dare ai ricchi, i quali ricchi sono ormai identificati con i parassiti, sono ricchi infatti solo quelli che godono di privi-

legi e prelievi indebiti dalle casse dello Stato, e chi sono? Sono 176.000 politici e due milioni di loro collaterali. L'unica riforma madre di cui necessita il paese è quella del ridimensionamento della classe parassitaria, ma lui Renzi, anche se la conosce non la può fare. Sono loro infatti quelli che gli garantiscono la maggioranza. Intanto le riforme vanno solo in un senso che è quello di difendere ancora e sempre i privilegi e lui si meraviglia che l'Europa risponda picche ? Umberto Brusco

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 21 - 03 - 2016

rare con gabbia e poi sopprimere con altri metodi meno dolorosi; anche senza pensare alle terribili conseguenze sui nostri amatissimi 4 zampe bisogna pensare che il veleno viene messo anche a filo d'acqua lungo le rive nella sabbia e quindi rappresenta un pericolo enorme anche per i bambini che giocano al lago. Ieri ho fatto ufficiale denuncia contro ignoti alla polizia locale e per poterlo fare, ho dovuto con molta tristezza farle fare l'autopsia e tutti gli accertamenti tossicologici sul veleno che ha ingerito c/o il centro specializzato di Verona a Borgo Roma, altrimenti non avrebbero nemmeno preso in considerazione la mia segnalazione. Io chiedo giustizia per la mia adorata e dolcissima Katty e chiedo che venga data la massima divulgazione alla notizia, sia per lei e sia per scongiurare altre morti per avvelenamento di altri cagnolini a passeggio con il proprio padroncino lungo il basso lago di Garda e, credetemi, sono davvero tantissimi! Un sentito grazie per tutto quello che potrete fare per sensibilizzare le persone in merito. S.D. (Lettera firmata)

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BARDOLINO

“Cardioprotetta?” Egregio Direttore, “facoltà naturale e istintiva di giudicare rettamente, soprattutto in riferimento alle necessità pratiche”. Così il dizionario italiano definisce la parola “Buonsenso”. A Bardolino, oggi, il pannello elettronico posto all'entrata del paese riporta scritto “Città cardioprotetta”, in riferimento a vari defibrillatori posti da qualche anno, in modo geniale, in alcuni luoghi cruciali del paese. Uno di questi utilissimi apparecchi, posto sulla porta d'entrata della locale farmacia, da più di un mese mostra la teca miseramente vuota. La farmacia è affacciata su

un piazzale dove parcheggi, stazione degli autobus e i molti esercizi pubblici vicini, tra cui 2 banche, provocano quotidianamente un importante passaggio di persone. Personalmente non sono in grado di stabilire la ragione di questa grave situazione, voglio sperare che sia solo sfuggita agli sponsorizzatori riportati ai lati della teca vuota, e a chi ha scritto quanto riportato sopra, e non dettato da fattori economici, oggi molto di moda, e che, purtroppo, hanno più valore delle vite delle persone. Aldo Dusi


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DONNE

“Insegnare il rispetto” Caro direttore, le invio un breve intervento di Matteo Wells pubblicato sul quotidiano “La Stampa” il 19 febbraio 2013. Roberto Cesari

“Partire almeno dall'età scolare, quando la famiglia non è sufficiente. Insegnare ai bambini il rispetto delle bambine. Insegnare loro l'amore per le donne. Questo bisognerebbe ripetere ai bambini maschi, come mantra: le donne sono la vita stessa degli uomini, sono la poesia, sono la bellezza e l'intelligenza, sono la conoscenza e la creatività. Questo bisognerebbe “curare” nella mente umana maschile, infantile e adulta. Si deve amarle,

sempre, le donne. Lavorare, ogni giorno, perchè realizzino la loro identità. Anche quando ci rendono folli, anche quando rendono la vita apparentemente più complicata: favorire in ogni modo che siano loro stesse, che siano libere. Che siano donne. Perchè soltanto così possiamo essere uomini. Perchè senza donne, non esisteremmo nemmeno, non avremmo niente da dire, non avremmo niente da fare. Se continuano a uccidere le donne, gli uomini resteranno da soli. E scompariranno dalla faccia della Terra. Come un brutto ricordo.

FAMIGLIA

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ULSS VENETE

“Monoreddito ignorata” “Troppo costose”

Egregio Signor Direttore, dopo l’approvazione al Senato del quasi matrimonio gay abilmente mascherato da unioni civili, delle quali - si dice - si sia resa necessaria dopo la sentenzaN°138/2010 della Corte Costituzionale, sarebbe doveroso ricordare che con la sentenza N°358/1995 di 21 anni fa della stessa Corte, si affermò che il legislatore (Parlamento) avrebbe dovuto legiferare, per rispetto ai principi costituzionali e ai criteri di giustizia tributaria a favore della famiglia, quella vera, prevista della Costituzione. Il protrarsi delle sperequazioni a danno delle famiglie monoreddito e numerose costituisce un’insostenibile e grave ingiustizia Matteo Wells fiscale. Il bonus da 80 euro mensili è un aiuto ai lavorato-

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ri, ma non tiene conto dei carichi familiari, e talvolta viene negato in modo beffardo ai nuclei monoreddito, quando il reddito supera la soglia limite che fa scattare il bonus, ma magari è inferiore a quello complessivo di una coppia con due redditi, nella quale entrambi i coniugi riescono singolarmente a fruire del bonus degli 80 euro. A parte tutte le osservazioni che si potrebbero fare sulla “svalutazione” che il disegno di legge Cirinnà arrecherebbe al matrimonio costituzionale, osserviamo il solo onere di un articolo (il 23) che prevede a regime un costo di quasi 23 milioni di euro annui compresa la reversibilità della pensione (vedi coniuge del matrimonio). In definitiva mi sembra che il ddl unioni civili denso di problematicità costituzionali, rappresenti un ulteriore segnale di avversione alla famiglia, che in questi tempi di crisi ha invece mandato avanti, con grandi sacrifici di padri, madri e nonni, i figli disoccupati, malati e handicappati costituendo il vero “stato sociale” del nostro Paese. Insomma direi che, da cittadini, abbiamo bisogno di una doppia svolta positiva che, senza confusioni di sorta dia a ciascuno il suo, e che rispetti davvero una volta per tutte, la vera e unica famiglia costituzionale. Giancarlo Maffezzoli

Lo abbiamo detto e continuiamo a ripeterlo, l'adozione dei costi standard, spot elettorale della campagna del governatore contro gli sprechi, è stata completamente ignorata ed ora più che mai occorre applicarla. Zaia si vanta di una sanità regionale "virtuosa" e di non far pagare l'addizionale Irpef ai Veneti, ma in compenso fa pagare tra i più alti costi per i ticket sanitari. Secondo la ricerca svolta dall'Ires del Veneto presentata dal sindacato dei pensionati (Spi) della Cgil sulle entrate della sanità regionale, siamo al secondo posto nella classifica delle regioni italiane per la maggior quota sborsata dai cittadini attraverso i ticket: 181 milioni nel 2014, secondi solo alla Lombardia con oltre 234 milioni. All'ultimo posto di questa classifica c'è il Molise con soli 5 milioni versati dai cittadini per i ticket sanitari. Davanti a queste cifre è finalmente chiaro come i Veneti vengano presi in giro. Se da una parte la Regione non impone il pagamento dell'Irpef dall'altra ha applicato come ha voluto la legge nazionale che permette alle Ulss di imporre il ticket ai cittadini che non rientrano nella fascia delle esenzioni per basso reddito. In questo

modo il ticket sanitario, com'è oggi, crea disparità sociali perché le differenze economiche si "sentono" anche tra le Ulss della nostra stessa Regione. Secondo le dichiarazioni riportate dalla stampa della ricercatrice Camilla Costa (centro studi Ires-Cgil) nel sistema Veneto emergono 'diseguaglianze eccessive e contraddizioni incomprensibili'. I ticket sono diventati un modo per ripianare i buchi di bilancio invece che coprire le effettive spese del ricorso al Pronto Soccorso e l'esempio più eclatante è quello dell'Ulss veneziana che ha un deficit, secondo quanto riportato dalla ricercatrice, di oltre 68 milioni in rosso che diventerebbero addirittura 79 milioni senza gli oltre 11 milioni derivati dai ticket versati dagli utenti. Davanti a tutto questo torniamo a chiedere con maggiore forza l'adozione dei costi standard perché non vi siano più cittadini di "serie A" e "serie B" tra le nostre province. Vedremo poi se la maggioranza smentirà ancora se stessa e la promessa elettorale di abolizione del ticket sanitario, e vedremo chi voterà a favore della nostra mozione! Giovanna Negro Andrea Bassi Maurizio Conte

BIOIMPLANTOLOGIA: UNA NUOVA TECNICA PER INTERVENTI MENO TRAUMATICI Il Dottor Ciro Eccher - Specialista in Odontoiatria e Protesi Dentaria sutura completamente riassorbibili. In cosa consiste esattamente questa tecnica chirurgica chiamata - illustra le caratteristiche e la nuova tecnologia FLAP-LESS Ciò che intimorisce la maggior parte dei pazienti è soprattutto l’intervento FLAP-LESS? chirurgico, considerato traumatico, ed i tempi di esecuzione che a volte risultano un vero e proprio impedimento. La risposta a queste e altre preoccupazioni è un nuovo concetto di implantologia , al passo con i tempi, ma soprattutto attento alle esigenze dei pazienti: è un’implantologia conservativa ,chiamata Bioimplantologia.

Dott. Eccher cosa si intende esattamente per Bio-implantologia? La Bioimplantologia è l’insieme di un innovativo protocollo diagnostico-terapeutico che presta grande attenzione a tutti gli elementi che possono ridurre la sofferenza, anche psicologica, del paziente;unito ad una tecnica chirurgica mini-invasiva, basata sul totale rispetto della biologia e della fisiologia dell’apparato masticatorio così da permettere una più veloce guarigione, con l’eliminazione del dolore e del gonfiore post-operatorio con conseguente riduzione di assunzione di farmaci, e con una riduzione dei costi per il paziente anche fino al 40%.

Come è possibile ridurre l’ansia e la paura del paziente? L’anestesia locale che abbiamo a disposizione oggi, è un’anestesia che consente di escludere qualsiasi tipo di dolore durante l’intervento. Abbiamo inoltre la possibilità di svolgere gli interventi con l’ausilio di un medico anestesista che pratica una sedazione cosciente; il paziente durante l’intervento è sveglio, collaborante , ma non avverte alcun fastidio, consentendo al medico di lavorare al meglio, sapendo di avere di fronte un paziente perfettamente a proprio agio.

Quali sono nello specifico le fasi di questo protocollo e quali materiali vengono utilizzati? Gli esami radiografici, necessari per effettuare un corretto piano di trattamento , vengono effettuati attraverso apparecchiature digitali che permettono una riduzione di emissione dei raggi fino al 25% rispetto alle tecniche tradizionali; le impronte vengono rilevate con materiali biocompatibili prevenendo così allergie e altri problemi . Nella fasi chirurgiche vengono utilizzati per una migliore e più naturale guarigione dei tessuti la fibrina e il collagene e dove necessario materiali osteoinduttivi per favorire una rigenerazione dell’osso; vengono inoltre utilizzati micro-fili da

Consiste nell’inserimento dell’impianto al posto del dente estratto o direttamente attraverso la gengiva se il dente non è presente, senza tagliare la gengiva e quindi senza l’utilizzo del bisturi! Gli impianti che vengono utilizzati sono costituiti da una particolare lega di titanio-alluminio-vanadio in grado di determinare un’ottima stabilità meccanica, con una superficie rivestita da idrossiapatite che garantisce una miglior integrazione biologica. Questo permette di avere denti fissi avvitati sugli impianti in 24/48 ore.

Quali vantaggi concreti comporta per il paziente ? L’utilizzo di un minor numero di impianti, che riduce il disagio per il paziente e abbassa drasticamente i costi; mentre fino a qualche tempo fa erano necessari almeno 6-8 impianti per riabilitare un’intera arcata edentula ora Dottor Ciro Eccher possono essere sufficienti 4 impianti se posizionati correttamente. Numerosi studi scientifici hanno evidenziato come questa tecnica chirurgica abbia una percentuale di successo tra il 97 e il 99% ed è per questo che lo studio dentistico Eccher rilascia una garanzia della durata di 10 anni.

Lo Studio Dentistico Eccher Lo Studio Dentistico Dott.Eccher , è presente a Garda da 1976 ; negli ultimi 10 anni lo studio si è rinnovato, con l’ausilio di collaboratori specializzati e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, per offrire ai pazienti prestazioni di qualità. Il Dottor Ciro Eccher si interessa in particolare di Implantologia, una branca dell’odontoiatria che si occupa di riabilitazione funzionale delle arcate dentarie totalmente o parzialmente prive di denti mediante l’inserimento di impianti in titanio destinati a supportare protesi fisse o dare stabilità a protesi mobili.


CRONACHE

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Amarcord ferrovie “Bigiona” a Garda? L’IDEA. Due amici collezionisti di storia desiderano portare in paese la vecchia locomotiva

E’ un’idea nata raccogliendo documenti storici quella che stanno concretizzando Nestore Tonini e Alessandro Giori, appassionati collezionisti di foto, cartoline e documenti storici di Garda. I due amici collezionisti hanno pensato “Perchè non cercare una vecchia locomotiva da posizionare nel Parco della Sala Congressi quale memoria e ricordo di ciò che ha rappresentato la Ferrovia per il Nostro Paese?” hanno pensato i due amici collezionisti. La memoria è andata subito alla vecchia “Bigiona”, nome affettuoso con cui venivano chiamate in paese le automotrici elettriche entrate in servizio nel 1925 (prima il servizio sulla ferrovia veniva svolto con locomotive a vapore costruite in Germania). Ed è proprio una di quelle locomotive dello stesso Gruppo 98T2 a due assi che Nestore e Alessandro hanno trovato in Provincia di Udine. Per acquistarla, restaurarla,verniciarla e posizionarla nel parco di Garda l’impegno di spesa è notevole: 20.000 euro per la Loco-

motiva, 1250 euro per il trasporto e altri 2.000 euro per la sabbiatura. «I lavori di verniciatura li faremo noi con l’aiuto di molti amici – raccontano Nestore e Ales-

po AVIS di Garda guidato da Andrea Tintori». A sostegno del progetto era stata indetta anche una serata informativa con le Attività Turistiche e Commerciali di Garda invi-

sandro -. Abbiamo avuto contatti con il sindaco di Garda, Antonio Pasotti, che si è reso subito disponibile per darci una mano economicamente. Al progetto ha aderito da subito anche il Grup-

tando 200 persone «giovedì 11 febbraio solo 9 persone erano presenti – afferma con delusione Nestore Tonini -. Lo sconforto allora ha preso il sopravvento ed eravamo decisi ad abbandonare il

progetto. Spronati da molti privati cittadini e da alcune associazioni tra cui il Circolo Culturale Pal del Vò il Circolo Fotografico Città di Garda, Coro la Rocca di Garda i quali si sono resi disponibili nel darci un aiuto economico e credere in questo nostro intento, abbiamo però deciso di aprire un conto corrente Bancario presso la Valpolicella Benaco Banca Filiale di Garda intestato al Presidente Avis Andrea Tintori (IT37 K083155946000001015449; causale: acquisto locomotiva) nel quale chi lo desidera potrà effettuare un bonifico di 100 Euro. Al 10 marzo scorso la cifra raccolta ammontava già a 6.900 euro. Noi crediamo che con l’aiuto di molta gente riusciremo in questo intento e portare a Garda questa locomotiva a vapore reperto storico con il quale intendiamo ricordare la Ferrovia Verona -CaprinoAffi-Garda quello che ha rappresentato per la nostra gente e per lo sviluppo anche turistico del Nostro Paese nei primi del ‘900».

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FERROVIA: UN PO’ DI STORIA «Garda è stata sede per molti anni della stazione di Testa della storica Ferrovia Verona-Caprino-AffiGarda gestita dalla S.A.E.R. Società Anonima Elettrovie Riunite – racconta Nestore Tonini -. Il tratto da Verona a Affi e Caprino venne inaugurato il 3 agosto 1889, mentre il tratto della ferrovia da Affi a Garda venne inaugurato il 31 gennaio 1904 e rimase in servizio fino all’1 luglio 1956 anno in cui la ferrovia venne definitivamente chiusa (il tratto Caprino-Affi-Verona rimase in esercizio sino al 1958). La ferrovia che con il suo percorso partiva da Garda attraverso il lungolago arrivava a Bardolino per poi salire verso Calmasino, Cavaion e Affi. Una diramazione andava a Caprino mentre l’altra scendeva attraverso la Val del Tasso per poi attraversare tutti i paesi della Valpolicella e giungere a Verona presso la stazione di Porta San Giorgio. Il progresso portato da questo nuovo mezzo di trasporto - racconta ancora Tonini - portò sulle rive del Garda i primi turisti e vacanzieri e tolse dall’isolamento il paese che sino a quel momento era servito solo da piccole stradine o lo si poteva raggiungere esclusivamente via lago. Nell’ottobre del 1948 l’Amministrazione Provinciale e la S.A.E.R. decisero di acquistare delle nuove automotrici Diesel costruite dalla Breda le “Littorine” per cercare di velocizzare e snellire il traffico visto l’aumento del traffico su gomma. Verso la fine degli anni ‘60 veniva demolita la stazione di Garda (unica ad essere stata abbattuta su tutta la linea ferroviaria) e al suo posto l’Amministrazione Comunale decise di realizzare il parco che oggi è nelle vicinanze del Palazzo dei Congressi e della tanto amata ferrovia a Garda non rimase più traccia».


CRONACHE di Peschiera e Castelnuovo

L’ALTRO GIORNALE

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Scavi esplorativi in piazza d’Armi

Marzo 2016

PESCHIERA. I sondaggi archeologici in corso sono propedeutici alla sua riqualificazione

Continuano gli scavi archeologici in piazza Ferdinando di Savoia a Peschiera (conosciuta anche come piazza d’Armi) propedeutici alla sua riqualificazione. I primi sondaggi realizzati a inizio febbraio nella parte più vicina alla caserma La Rocca non avevano portato alla luce elementi significativi, mentre come si prevedeva i ritrovamenti più sostanziosi sono avvenuti nella parte in prossimità della chiesa parrocchiale di San Martino. I due scavi aperti tra fine febbraio e inizio marzo hanno fatto rinvenire una nuova porzione del muro di contenimento dell’antica darsena scaligera che si collegava al Mincio separando il complesso militare della Rocca dal centro abitato, un fossato acqueo artificiale interrato agli inizi del Seicento sotto la dominazione veneziana. Parti del muro erano emerse durante la campagna di scavi del 2005 predisposta per verificare la fattibilità di un parcheggio sotterraneo, idea poi frenata dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, che sta coordi-

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nando le operazioni in corso. Undici anni fa era stato accertato che la darsena intercettava l’antica via Gallica romana, i cui resti erano stati trovati sotto la piazza, e si era ipotizzato che il muro

rarne la protezione, ma daranno le basi per predisporre il progetto esecutivo della piazza che dovrà tener conto della poca profondità a cui sono stati rinvenuti (30-40 centimetri dal livello

tagliasse a metà la piazza scorrendo parallelo al perimetro della Rocca. «In realtà fa una leggera curva, come avevamo dalle cartografie storiche», ha confermato la dottoressa Brunella Bruno, funzionaria di zona della Soprintendenza e direttrice scientifica dello scavo. I reperti sono stati lasciati in sede e ricoperti per assicu-

attuale della piazza) e dei punti più adatti per collocare i sottoservizi. Questa fase «esplorativa» sarà seguita da «ragionamenti congiunti tra i progettisti (lo studio Circlelab di Peschiera, ndr) e l’amministrazione comunale, quindi la Soprintendenza valuterà la nuova proposta progettuale dando le sue prescrizioni, tra cui ci potrebbe

essere la richiesta di approfondire lo scavo», fa sapere Bruno. Altri scavi sono stati aperti nell’area vicina alle ex scuole elementari. «In quel punto sono state trovate ossa umane risalenti al III e IV secolo e monete», riferisce la sindaca Maria Orietta Gaiulli. Le monete sono state prelevate dalla Soprintendenza, «a cui abbiamo chiesto un esemplare», fa sapere Gaiulli. La speranza è «riuscire ad appaltare i lavori entro fine aprile per la metà della piazza vicina alla Rocca, per cui è in fase di completamento il progetto esecutivo». Alla luce di questi sondaggi il progetto complessivo di riqualificazione non dovrebbe comunque subire scossoni: «Abbiamo verificato la sua totale compatibilità dal punto di vista della conservazione e della tutela dei reperti – assicura Bruno – non escludo però che queste nuove conoscenze (soprattutto il muro della darsena, ndr) lo condizionino in senso positivo e creativo, per valorizzare quanto è stato trovato». Katia Ferraro

CASTELNUOVO / BARRIERE ARCHITETTONICHE Proseguono gli interventi dell'Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ostacoli che limitano non soltanto le persone disabili o con ridotta capacità motoria, ma anche chi deve spingere un passeggino o un semplice carrello per il trasporto della spesa. Per il diritto alla libertà di movimento, l'Amministrazione è intervenuta in due punti segnalati dai residenti: nella frazione di Sandrà, in via Corobbi e a Castelnuovo, in via Stazione. «Invito i cittadini – afferma il consigliere delegato alla Cura delle Frazioni, Antonello Baldi - a segnalare marciapiedi e strade del paese dove sono presenti ostacoli che possono rendere difficile la mobilità quotidiana».

CASTELNUOVO. Art Pass, le mostre più belle Al via la seconda edizione di Art Pass, tre appuntamenti per conoscere alcune tra le più importanti mostre in corso in Italia in questi mesi. La rassegna, proposta dall’assessorato alla Cultura di Castelnuovo del Garda e dal Comitato di gestione della Biblioteca comunale, si aprirà lunedì 4 aprile con Joan Mirò, la mostra in programma sino all’11 settembre al Mudec - Museo delle Culture di Milano. Si prosegue lunedì 18 aprile con l’esposizione su Piero della Francesca. Indagine su un mito, aperta sino al 26 giugno ai Musei San Domenico di Forlì. Terzo e ultimo appuntamento lunedì 2 maggio con Arte Sella, la rassegna di arte contemporanea immersa nella natura di Borgo Valsugana. Le conversazioni sull’arte saranno tenute da Nadia Melotti, docente di Arte e Immagine, e aiuteranno i partecipanti ad apprezzare al meglio le esposizioni. Gli incontri, ad ingresso gratuito, si svolgeranno alle 20.45 nella sala civica Libertà, in piazza della Libertà a Castelnuovo del Garda.

CASTELNUOVO / “ALLENAMENTE” PER OVER 50 Il comune di Castelnuovo del Garda propone anche quest’anno l’iniziativa “Allenamente” rivolta a chi ha più di 50 anni, con l’obiettivo di stimolare il controllo delle funzioni cognitive e contrastare l’invecchiamento mentale. In programma due percorsi di sei incontri ciascuno che verranno illustrati martedì 11 aprile, alle 18.30, nella sala civica Libertà (sopra la biblioteca). Al termine dell’incontro sarà possibile iscriversi. Il primo dei due corsi prenderà il via giovedì 21 aprile, dalle 20 alle 21.30, nella sala civica Libertà; il secondo venerdì 22 aprile, dalle 16 alle 17.30, nella sala comunale Polderin (al piano terra della palazzina anziani, in via Polderin 4). L’iniziativa è organizzata dal gruppo di lavoro Allenamente, composto da psicologhe

esperte con esperienza nella messa a punto di programmi di allenamento cognitivo. «La ginnastica mentale è possibile, ha un fondamento scientifico ed è l’unica risposta efficace contro l’insorgenza di patologie neurodegenerative ─ spiega l’assessore ai Servizi sociali, Stefania Marastoni ─. Nel corso degli incontri verranno proposti esercizi interattivi individuali e di gruppo. Inoltre verranno suggerite alcune strategie facilmente applicabili nella vita di tutti i giorni per potenziare la memoria o per conservarla». Per informazioni e iscrizioni contattare le psicologhe Alessandra Lorenzini (349.5700103) e Anna Bosio (340.3666736) o l’assessore ai Servizi sociali Stefania Marastoni (393.9412152).


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CRONACHE di Peschiera e Sirmione

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Peschiera-Rovizza Il traffico è aperto TANGENZIALE. Concluso il tratto a distanza di 20 anni dalla sua progettazione preliminare

A distanza di vent’anni dalla sua progettazione preliminare è stato concluso e aperto al traffico il tratto di tangenziale tra Peschiera e località Rovizza, frazione di Sirmione dove fino ad ora si fermava la tangenziale proveniente da Brescia. Opera attesa da tempo per sgravare dal traffico e dallo smog la frazione arilicense di San Benedetto di Lugana e in particolare via Bell’Italia (la strada regionale 11 per cui la tangenziale rappresenta la variante) e viale Indipendenza, finora percorso da chi voleva entrare o uscire dalla tangenziale per Brescia. Il tratto tra Peschiera e Rovizza è il primo stralcio dell’opera chiamata «completamento della tangenziale di Peschiera», la variante alla Sr11: il secondo stralcio, già realizzato, ha riguardato l’ammodernamento della tangenziale esistente in corrispondenza di località Porto Vecchio, fino al casello dell’autostrada A4 e al tratto di tangenziale realizzato da Anas che bypassa Cavalcaselle per collegarsi con la rotatoria di raccordo alla superstrada per Affi. Il costo dei due stralci ha toccato i 28 milioni di euro (19,8 per lavori e oneri per la sicurezza e 5,6 per gli espropri) ed è stato finanziato dalla Regione Veneto. La RovizzaPeschiera è lunga poco più

di 3 chilometri ed è stata costruita in parallelo alla linea ferroviaria MilanoVenezia. Lungo il suo percorso sono stati realizzati due sovrappassi (sopra le strade comunali Lizzara Nuova e Santa Cristina) e il viadotto sopra la ferrovia in

lombarda: è così possibile uscire a Rovizza provenendo da Verona-Peschiera ed entrare in direzione Desenzano-Brescia. Bisognerà arrivare a un accordo tra le regioni Veneto e Lombardia per capire le competenze di ciascuna e reperire i soldi

dell’assessore regionale del Veneto ai lavori pubblici e infrastrutture Elisa De Berti, del presidente di Veneto Strade Roberto Turri, della prima cittadina di Peschiera Maria Orietta Gaiulli e del vicepresidente della Provincia di Verona Andrea Sar-

corrispondenza dello svincolo Bell’Italia a Peschiera, parte più onerosa e complicata dell’opera assieme al tratto vicino al sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale del laghetto del Frassino, caratterizzato da terreni cedevoli per cui sono stati realizzati lavori di consolidamento per circa 2 milioni di euro. L’opera però rischia di non portare tutti i benefici attesi perché lo svincolo di Rovizza è “monco”, essendo stato realizzato solo nella parte veronese e non in quella

necessari quantificati in circa un milione di euro. C'è poi da risolvere il problema dell'incrocio tra via Salvo D'Acquisto e la Sr11, poco più avanti dell'uscita dallo svincolo Bell'Italia: oggi i mezzi che dalla via si immettono sulla regionale in direzione Verona rischiano di invadere la corsia opposta. Per questo il Comune di Peschiera chiede sia realizzata la bretellina di raccordo tra due strade provinciali. L’inaugurazione dell’opera è avvenuta il 29 febbraio, alla presenza

delli. Il parroco di San Benedetto di Lugana, don Luigi Trapelli, ha benedetto l’opera definendola un «grande dono».

Bocce, colpi da fuoriclasse PESCHIERA / GARA REGIONALE “LORENZETTI”

Il 31 gennaio 2016, nel bocciodromo di Peschiera del Garda, si è svolta la decima edizione della gara regionale intitolata alla memoria dell’ex presidente Renzo Lorenzetti. La manifestazione ha richiamato giocatori di cinque Regioni e 19 Province, raggiungendo quasi 300 coppie. Abbiamo potuto ammirare le giocate di autentici fuoriclasse che hanno entusiasmato il pubblico presente, che dalle nove del mattino alle nove della sera ha gremito i lati del bocciodromo. Dato l’alto numero di coppie partecipanti si è dovuto ricorrere, oltre agli impianti sportivi di Verona e Provincia, anche ad alcuni bocciodromi della provincia di Mantova. La gara è perfettamente riuscita grazie all’impegno del dinamico e sempre giovane presidente Giuseppe Bottura e dai componenti del Direttivo e soci della Società. Per la cronaca, la gara, dopo una finale bellissima terminata 12 a 11, è stata vinta dalla coppia Nuraghi – Paoni della bocciofila

“Caccialanza” di Milano, davanti ai nostri portacolori Bussolotto – Tellaroli della “Salumi Leoncini” di Peschiera. Al terzo posto Alessi – Bagnoli della “Montecatini” di Pistoia e al quarto Corazza – Busato del Vigasio. La distribuzione dei ricchi premi è avvenuta alla presenza delle autorità comunali, provinciali e regionali con il contorno di un pubblico caloroso che non ha risparmiato

applausi a tutti. Il prossimo appuntamento a Peschiera sarà per la 12° edizione della Gara nazionale “Vini Zenato” dell’8 maggio, sponsorizzata come di consueto dalla famiglia Zenato che richiamerà, come ogni anno, un gran numero di campioni da ogni Regione d’Italia, per la gioia di tutti gli appassionati di questo sport. Edoardo Fantoni

Katia Ferraro

SIRMIONE / TIROCINI FORMATIVI È pronto a partire il nuovo progetto “Tirocini formativi” per i giovani sirmionesi tra i 18 e i 25 anni che debutterà grazie a un “lavoro di squadra” tra amministrazione, uffici comunali (Servizi sociali e Anagrafe) e Cooperativa sociale “Il Calabrone”, con il coinvolgimento di alcune realtà del territorio. Dopo aver vinto il bando per le politiche giovanili, Il Calabrone ha coprogettato con il comune di Sirmione questo percorso per favorire l’inserimento lavorativo sottoforma di “tutoring” per i giovani sirmionesi e coinvolgendo le strutture locali come un’opportunità reciproca, per le nuove generazioni e per le realtà imprenditoriali. «La nostra Amministrazione comunale – commenta l’assessore alle Politiche giovanili Elena Boschi – ha

SIRMIONE / MOSTRA D’ARTE COLLETTIVA Sabato 12 marzo a Palazzo Callas Exhibitions a Sirmione è stata inaugurata l’VIII edizione della Mostra collettiva degli artisti sirmionesi. Da otto anni questa iniziativa vede coinvolti 37 artisti e oltre un centinaio di opere tra dipinti, sculture e fotografie. La rassegna terminerà il 3 aprile e sarà aperta al pubblico con ingresso libero nei seguenti giorni e orari: venerdì dalle 16 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Il titolo dell’esposizione è “The Artist is in”, (l’artista si trova dove sono le sue opere).

Peschiera

sempre esplicitato la sua grande fiducia verso le nuove generazioni, avvicinando associazioni territoriali che promuovono iniziative di formazione e occasioni di realizzazione per i nostri giovani, di cui l’Associazione Giovani Sirmione e il laboratorio di idee OneLab sono espressione». Il lavoro di partenariato da parte dei Servizi sociali, in particolare della dottoressa Marta Destro che da anni segue il progetto, insieme alla cooperativa “Il Calabrone”, ha portato ad allargare la proposta a più realtà del territorio: il Consorzio Albergatori e Ristoratori, l’Associazione Artigiani, Sirmione Servizi, Terme di Sirmione e il nuovo OneLab. Una ventina di posti saranno disponibili quest’anno per gli aspiranti tirocinanti, rispetto ai cinque del passato. Il Comune di Sirmione si impegna anche con un contributo motivazionale da erogare tramite un’azienda interinale del territorio che curerà l’aspetto assicurativo e di formazione e la fase di tutoraggio per quei ragazzi che prenderanno parte a questa avventura. «Crediamo molto nel potenziale dei nostri giovani e non vogliamo disperderlo – afferma il sindaco Alessandro Mattinzoli – e lo mettiamo a servizio del “bene comune”, della comunità, offrendo opportunità di lavoro e di formazione che facciano sentire i

nostri giovani apprezzati, accolti e valorizzati, proprio come farebbe un buon padre di famiglia». La voglia di fare delle nuove

Elena Boschi

generazioni e la capacità di cogliere le opportunità a loro rivolte è confermata dal successo del recente bando per il lavoro stagionale, promosso dall’Informagiovani del Comune con il Consorzio Albergatori e Ristoratori di Sirmione: sono già arrivate trenta domande e numerose telefonate, e con ogni probabilità il bando sarà prorogato. Per maggiori informazioni: 030.9909156 (Servizi sociali), 348.0323011 (informa giovani) e informa giovani.sirmione@ilcalabrone.org.


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CRONACHE di Lazise

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Nuove edificazioni Accordo raggiunto VIA LIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE. Sintonia con la società Immobiliare Pacengo

Via libera del Consiglio comunale di Lazise all’adozione del nuovo accordo con la società Immobiliare

Luca Sebastiano

Pacengo, erede della Cooperativa edilizia Azzurra con cui nei primi anni 2000 l’amministrazione guidata dal sindaco Luca Sebastiano aveva stipulato una conven-

zione che concedeva l’edificazione di 34mila metri cubi di volumetria turistico-ricettiva a Pacengo, in un’area di 44mila metri quadrati. Volumetria che avrebbe dovuto essere distribuita tra la fascia “alta”, vicino alla Gardesana e quella bassa in prossimità del porto che ricade in parte in zona Sic (Sito di interesse comunitario). Convenzione rivista nel 2012 dall’amministrazione dell’ex sindaco Renzo Franceschini. L’accordo era stato modificato trasformando la volumetria in residenziale in cambio della sua riduzione a 26mila metri cubi, pari a circa 90 villette. Il terzo capitolo si era aperto nel 2014 con la amministrazione nuova Sebastiano, che aveva cancellato l’accordo definito da Franceschini. Lo stralcio aveva fatto tornare all’accordo originario: erano seguite le rivendicazioni della società, che aveva chiuso i due parcheggi (lungo la Gardesana e via Porto) che doveva cedere al Comune assieme ad altre aree e presentato ricorso al Tar (perdendo) e in appello al Consiglio di Stato. Procedimenti legali che sono interrotti grazie alla nuova sintonia raggiunta. La variante adottata stabilisce che l’Immobiliare Pacengo realizzi 24.500 metri cubi: 11.500 di residenziale (40 unità abitative), 11mila a destinazione ricettiva (l’assessore all’Urbanistica Barbara Zanetti ha assicurato che la struttura in questione sarà di tipo alberghiero) e 2mila a destinazione commerciale. Come compensazione il privato elargirà al

Comune 1 milione 270mila euro (in origine 1 milione 700mila) sotto forma di opere pubbliche (parcheggi, una piazza, strada di penetrazione nell’area di lottizzazione con pista ciclopedonale più altre opere da individuare), cessione di un’area a lago per realizzare un centro per gli sport nautici e di un’altra area verde che rimarrà privata ma vincolata ad uso pubblico. L’accordo prevede inoltre che la società restauri la Guglia, torretta belvedere in stile neogotico un tempo appartenente al complesso di villa degli Alberti. «Sono volumi più ragionevoli che consentono

verifica dell’interesse pubblico e la fase partecipativa dei cittadini». Voto contro anche da parte dei consiglieri di minoranza Franceschini e Damiano Bergamini, che pur favorevoli alle concessioni edificatorie hanno contestato la riduzione della compensazione per le opere pubbliche e il ritardo con cui si è arrivati al nuovo accordo. Il viale “degli Alberti”, confinante con l’area di intervento, rimane escluso dalla pianificazione (in passato la società si era impegnata a cederne il valore di esproprio, quantificato in 500mila euro). Fino al 6 aprile la variante è consulta-

Uno dei parcheggi che l’Immobiliare Pacengo deve cedere al Comune e che ha sbarrato 2 anni fa

la fruizione pubblica, abbiamo agito nell’interesse della frazione di Pacengo», ha rivendicato Sebastiano in Consiglio. Di avviso opposto Giorgio Benoni, ex assessore diventato consigliere “indipendente” da oltre un anno, che ha rilevato come siano mancate «la

bile dai cittadini sul sito internet del Comune e presso l’ufficio segreteria, mentre nei successivi 30 giorni sarà possibile presentare osservazioni. Al termine di questo iter tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva. Katia Ferraro

Avis, donazioni in aumento IL DATO

L'Avis di Lazise torna a crescere sia nelle donazioni di sangue che nel numero di donatori. Complessivamente i donatori sono 324 di cui 290 che hanno donato nel 2015 con 624 sacche di sangue donato presso il Centro trasfusionale dell'ospedale di

Bussolengo. Le sacche di sangue donate nel 2014 sono 38 in più rispetto al 2014. E i nuovi donatori, molti dei quali giovani e buona parte sono donne, sono 26, 8 hanno ripreso a donare dopo un periodo di sosta, mentre 35 donatori hanno smesso di

donare per raggiunti limiti di età o per sopraggiunte impossibilità oggettive alla donazione. Questo è il panorama delle donazioni e dei donatori dell'Avis che il presidente Claudio Zeni ha lanciato nel corso della assemblea annuale presentata per l'approvazione dei bilanci consuntivo 2015 e preventivo 2016 nella sala polifunzionale di Pacengo. Dal mese di marzo partirà una azione congiunta fra Avis e Aido per la presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. Ci sarà anche l'apporto del gruppo dei Clown Dottori per stimolare i bambini a recepire il messaggio della donazione. E' prevista una nuova campagna promozionale nei gruppi sportivi locali e la vicinanza alla onlus La Nostra Casa di Peschiera del Garda. Sergio Bazerla


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CRONACHE di Bardolino e Lazise www.laltrogiornale.net

Avis è in crescita: numeri da record

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BARDOLINO. Assemblea annuale: rispetto al 2014, aumentate le donazioni di 110 sacche

Fatti e non parole. Nel corso dell’annuale assemblea Avis Bardolino il presidente Manola Boni ha snocciolato i numeri da record dell’associazione avisina. «Rispetto al 2014 abbiamo aumentato il numero di donazioni di ben 110 sacche, per un totale di 624 donazioni. Sono stati inoltre 57 i nuovi donatori entrati a far parte della nostra grande famiglia. Numeri che testimoniano il lavoro incessante e continuo del direttivo ma soprattutto del gruppo giovani che ha svolto una propaganda da primi della classe. Il merito, in particolare, è di Sara e Luca che hanno dedicato molte delle loro sere per contattare telefonicamente tutti i donatori che risultavano fermi da alcuni anni» - ha sottolineato il presidente prima di elencare le innumerevoli iniziative curate e proposte dall’associazione bardolinese. A partire dal tradizionale incontro con

gli anziani di Villa Serena, durante la Befana per passare alle molteplici attività organizzate in collaborazione con altri gruppi loca-

dato un sostegno nell’organizzare i vari eventi nel campo della podistica, ciclismo, attività d’acqua e di bocce. Collaborazione

Garda. Non mancano i momenti ludici come il carnevale e l’apposito carro allestito per partecipare alla manifestazioni in

li. Come nel caso dell’associazione “Pesca Sportiva” con la gara tra i pescatori di centro paese contro quelli di campagna o il trofeo “Ivo Arietti” nel giorno del primo maggio. Senza dimenticare la Polisportiva, la Canottieri Bardolino, il Gruppo Sportivo Bardolino, il “Rally club” e la Bocciofila: associazione sportive alle quali è stato

anche con la “Degustibus” per promuovere “l’Aperitivo sotto le Stelle” in agosto o la giornata settembrina nel giardino di Villa Serena passando una mattinata in allegria con gli anziani della casa di cura. Una collaborazione intensa e continua è poi in atto con l’associazione “Cuore bardolinese” e il comitato locale della Croce Rossa Baldo-

giro per la Provincia. Il momento clou rimane la festa del donatore che si è svolta domenica 13 marzo, mentre l’appuntamento di grande fatica è la Festa dell’Uva con l’allestimento del chiosco. Cinque giorni intensi di lavoro che vede coinvolti più di 80 volontari. Stefano Joppi

LAZISE / OPERE PUBBLICHE, IL PIANO TRIENNALE

Approvato in Consiglio comunale a Lazise il piano triennale delle opere pubbliche 20162018, con i voti a favore della sola maggioranza, la contrarietà dei consiglieri di opposizione Damiano Bergamini e Diego Zanetti (assente Renzo Franceschini) e l’astensione dell’ex assessore Giorgio Benoni. Tra gli interventi più significativi che dovrebbero partire quest’anno c’è il restauro della chiesetta di San Nicolò al Porto Vecchio, per cui è in corso la redazione del progetto preliminare: sono stati stanziati 600mila euro suddivisi tra quest’anno e il prossimo. Sempre quest’anno è previsto il recupero di un’altra chiesetta, l’oratorio dedicato a Sant’Antonio di Padova in località Palù dei Mori. In lista ricompaiono poi le opere pubbliche legate all’accordo pubblico-privato con la società Area Progresso, in cui è confluita l’azienda agricola Rocchetti: in cambio delle concessioni edilizie la società dovrà finanziare il completamento di lungolago Marconi e Cavazzocca Mazzanti (dalla villa Pergolana al confine con Bardolino), oltre a un tratto di pista ciclopedonale sul lungolago di Pacengo e alla realizzazione del centro civico in viale Roma. Il sindaco Luca Sebastiano ha ricordato che queste opere sono slittate per inadempienze della società. Nel 2016 è previsto l’avvio di altre opere, come il restauro dell’ex teatro parrocchiale di Colà per realizzare un centro civico (attraverso l’accordo pubblico-privato della lottizzazione in corso allo Zappo) e la trasformazione del campo di calcio regolamentare di località Greghe, per cui sono stati stanziati 300mila euro quest’anno e altrettanti per l’anno prossimo: in pratica un investimento pari al restauro della chiesetta di San Nicolò. «In tanti continuano a chiederci il campo in erba sintetica, che permetterà di risparmiare sui costi di manutenzione», giustifica a margine del Consiglio l’assessore all’urbanistica Barbara Zanetti. Durante la seduta i consiglieri di opposizione hanno contestato il posticipo del restauro delle mura di cinta del paese al 2018 e il fatto che tutte le opere pubbliche siano finanziate con entrate provenienti da accordi pubblico-privato o concessioni edilizie, quando all’epoca dell’amministrazione Franceschini l’allora

minoranza capeggiata da Sebastiano aveva combattuto contro la cementificazione. «Abbiamo cancellato 150mila metri cubi – ha ribadito il sindaco – accordi più datati non potevano essere azzerati, abbiamo fatto il possibile per non perdere i ricorsi e provoca-

La chiesetta di San Nicolò per la quale è previsto il restauro

re danni erariali al Comune». Le ingenti entrate nelle casse comunali al capitolo edilizia, ha aggiunto Sebastiano, «si devono al Piano casa». Ma perché il restauro delle mura, simbolo del paese assieme al castello, è stato posticipato? «La cinta è frammentata tra numerosi proprietari e il Comune ne possiede solo una parte – spiega l’assessore Zanetti – quella più cospicua, a nord con porta Cansignorio, è già stata recuperata (dall’amministrazione Franceschini, ndr) ma abbiamo in programma il restauro del muro di cinta della casa di riposo, compreso nella sistemazione del cortile. Sappiamo poi che la famiglia Bernini (proprietaria del castello e della parte sud delle mura, ndr) sta realizzando degli studi per capire gli importi necessari». In programma c’è anche la realizzazione dell’anello ciclopedonale tra Lazise Colà e Pacengo, 17 chilometri suddivisi tra la parte a lago (6 chilometri) e quella alta, nell’entroterra. Progetto ambizioso per cui si prevede servano 8 milioni di euro: la tabella di marcia finora è solo abbozzata, pur essendo stati messi in conto 300mila euro l’anno da qui al 2018. Katia Ferraro

BARDOLINO


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All’interno di questo nuovo spazio dedicato all’Agricoltura e al territorio direttamente o mettendovi in contatto con professionisti ed esperti del setvorremmo instaurare un Dialogo con i lettori in cui ospiteremo domande tore. Vi invitiamo quindi ad inviare le vostre domande e i vostri intervene richieste di informazioni alle quali cercheremo di fornire una risposta, o ti all’indirizzo articoli@laltrogiornalevr.it

NUTRIRE LE PIANTE NON È MAI UNA PRATICA BANALE

Quando si parla della nutrizione delle colture agricole e’ necessario tener conto che in natura il terreno, da che esiste il mondo, si è sempre assunto questo incarico, sostenendo e nutrendo tutti gli esseri viventi vegetali ed animali. La natura, con i suoi cicli ed i suoi cambiamenti, si e’ sempre autoregolata, assicurando al terreno il grado di fertilità necessario ed indispensabile alla vita. Tutto questo accadeva in uno scenario di evoluzione naturale, in assenza di una eccessiva pressione e velocita’ dei cambiamenti stessi. L’uomo, fin dalla sua apparizione, ha messo mano a questo naturale corso e, nel tentativo di ottenere sempre maggiori benefici, ha cercato di sfruttare le risorse naturali migliorando con modalità diverse, la fertilità del terreno. L’uso del fertiliz-

zante è una pratica conosciuta e messa in atto fin dall’antichità seppur con materiali diversi. Non a caso Omero, nell’Odissea racconta di Argo, il cane di Ulisse, che riposava sul “molto letame di muli e di buoi” che i servi avrebbero poi distribuito nei campi per concimare il terreno. Questo aiuto alla fertilità del terreno, che possiamo definire naturale, e’ durato fino all’era moderna, momento in cui l’uomo ha accelerato la sua capacità di intervento con metodi e materiali molto più efficaci, ma molto più destabilizzanti per l’equilibrio naturale. L’agricoltore agisce sul terreno con lavorazioni e concimazioni per alimentare le sue colture, ma è importante che egli sia conscio che soltanto una quota dei fertilizzanti distribuiti sul terreno sono utilizzati dalle piante e

che il rimanente è soltanto un costo sia in termini finanziari che di inquinamento ambientale. Ecco perchè, non a caso, parliamo di nutrizione delle piante, di elementi utilizzati dalla

un insieme di scheletro, sabbia limo argilla, sostanza organica e fondamentali sono le argille humus e microflora, anche se sempre meno presenti, perché le radici possano assorbire gli

di produzioni di qualità oltre che di quantità costringe l’agricoltore ad intervenire con l’apporto di sostanze chimiche chiamate macroelementi, azoto fosforo e potassio, mesoelementi, cal-

vegetazione, non di fertilizzante distribuito nel terreno. Da qui nasce la necessità di conoscere i meccanismi della nutrizione dei vegetali e gli ostacoli che si frappongono all’ottenimento del risultato voluto. Il terreno e’

elementi minerali. Un terreno è fertile, per definizione, quando può produrre con abbondanza senza la necessità di importanti interventi da parte del coltivatore. L’attuale scenario agronomico e l’esigenza

cio magnesio e zolfo, e microelementi, boro. cobalto, rame ferro, manganese, molibdeno e zinco. Tutte queste sostanze devono essere presenti nel terreno in forma assorbibile dalle piante ed il produttore agri-

colo ha la necessità di portare nel terreno quelle mancanti. in questa scelta l’agricoltore fa un investimento per ottenere un vantaggio economico che è sia produttivo di breve termine, sia di medio-lungo termine per migliorare e mantenere la fertilità del terreno. La qualità dei prodotti distribuiti e’ fondamentale per ottenere i risultati voluti con il minimo costo, ed in questo caso è indispensabile tenere in debito conto sia la matrice sia l’efficienza dei prodotti usati. “Qualita’” è un termine spesso abusato e mai abbastanza definito nel suo significato, ma il nostro agricoltore ha intrapreso una strada che conduce a pensare che il termine “qualità” e’ sinonimo di produzione e nello stesso tempo sicurezza. alimentare, sanità ed equilibrio ambientale. G.D.C.

E’ iniziato l’11 marzo il sesto corso di agricoltura biologica organizzato dall’Associazione Terra Viva e

A.VE.PRO.BI. (Associazione Veneta Produttori Biologici e Biodinamici) in collaborazione con l'istituto Stefani-

Bentegodi. Dopo il primo incontro dedicato a “Fai lavorare la Natura al tuo posto: esperienze di ecolo-

gia applicata alla coltivazione della terra”, si proseguirà venerdì 18 marzo con “Costi esternalizzati dell’agricoltura, quanto l’agricoltura costa alla società” e

biologico, biodinamico)”, venerdì 8 aprile con “Microorganismi effettivi, come possono essere di aiuto per diminuire l’uso della chimica nei campi”, per conclu-

l’uva e sopratutto la Terra”. Gli incontri si svolgono dalle ore 15.00 alle ore 17.00 nell’Aula Magna dell'Istituto Stefani-Bentegodi a San Floriano, in via Omero

ancora venerdì 1 aprile con “La fertilità del terreno dipende dai sistemi di coltivazione (convenzionale,

dere il ciclo di incontri venerdì 15 aprile affrontando il tema “Viticoltura di qualità, come migliorare

Speri, 1. Per ulteriori informazioni: www.terravivaverona.org; gruppoterraviva@gmail.com

A lezione di agricoltura biologica, il sesto corso è cominciato

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L’ALTRO GIORNALE Marzo 2016

CRONACHE di Garda

Viabilità pedonale L’agenda è nutrita OPERE PER L’ AUTUNNO. Obiettivi chiari: riqualificare ed offrire un itinerario sicuro

Riqualificare la viabilità pedonale ed offrire un itinerario pedonale sicuro all’interno del comune di Garda: questo l’obiettivo dei lavori che inizieranno nel prossimo autunno onde evitare disagi alla circolazione

Un flusso veicolare importante ed un percorso pedonale disomogeneo e discontinuo, in alcuni tratti non presente, sono le caratteristiche delle vie interessate dai lavori. «Il nostro scopo – affermano dall’amministra-

sono quindi stati riprogettati cercando di valorizzarli negli sviluppi e nelle dimensioni attraverso lo spostamento dell’asse stradale, l’eliminazione degli spartitraffico non indispensabili e la ricostruzione di un cam-

zione comunale – è quello di offrire un percorso pedonale di dimensioni tali da permettere una comoda fruibilità che conduca lungo via della Pace e via Don Gnocchi, fino alla rotonda in direzione Costermano e da lì al centro storico e al lungolago». I percorsi pedonali

minamento con larghezza media di 220 cm a garanzia di un percorso senza interruzioni. «Lungo via Don Gnocchi – aggiungono ancora gli Amministratori – si è pensato di riqualificare il percorso pedonale solamente sul lato sinistro salendo verso Costermano,

Via Don Gnocchi

durante la stagione lungo parte di via Della Pace e via Don Gnocchi. Quest’ultima, in particolare è inserita tra la rotonda di intersezione con la Gardesana Orientale che collega Garda a Torri del Benaco a nord e Bardolino a sud e la rotonda successiva in direzione Costermano.

mentre su via della Pace, oltre al lato sinistro, qualche intervento puntuale è stato previsto anche sul lato opposto. La carreggiata è stata leggermente ristretta ed è stata ridotta la banchina del lato destro che prima veniva utilizzata per parcheggi e soste indiscriminate. L’allargamento dei marciapiedi, la loro riqualificazione e ripavimentazione determina anche un valore aggiunto dal punto di vista estetico, accrescendo il comfort e la sicurezza dei cittadini che saranno maggiormente invogliati a percorrere alcuni tratti a piedi eliminando l’uso di veicoli a motore con notevoli benefici anche al traffico veicolare». I lavori, che ammontano a 490.000 euro, termineranno nella primavera 2017 e riguarderanno anche gli attraversamenti pedonali – alcuni verranno infatti spostati –, la fermata dell’autobus – la banchina sarà risagomata -, e alcune intersezioni che verranno migliorate e valorizzate.

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L’ALTRO GIORNALE Marzo 2016

CRONACHE di Costermano e Garda

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Protezione civile: lavori alle strade

COSTERMANO. Nove sentieri comunali saranno riaperti. Il Sindaco: «Grazie ai volontari»

Nove strade comunali saranno riaperte sul territorio comunale di Costermano grazie all’impegno dei volontari del Gruppo Protezione civile di Costermano. Sentieri, questi, che una volta resi fruibili avranno più utilità. Ma non solo: grazie alle opere di sfalcio dell’erba e di pulizia ambientale sarà garantita maggior sicurezza in caso di incendio in particolare nelle zone boschive e in alcune aree montane del Comune. «Un grazie ai 40 volontari della Protezione Civile di Costermano per questo ulteriore esempio di "servizio" per la cura del territorio – afferma il sindaco di Costermano, Stefano Passarini elogiando l’impegno dei volontari del Gruppo nato nel 1994 e guidato dal 2005 dal coordinatore Antonello Toni -. I volontari hanno stilato un programma di interventi ben preciso, già varato con l’inizio del nuovo anno: dal mese di gennaio infatti i volontari sono al lavoro e proseguiranno fino a maggio per portare a compimento i pro-

NOTIZIE FLASH DA COSTERMANO MAGGIORENNI A RAPPORTO! Venerdì 8 aprile alle ore 18.00, l’Amministrazione comunale di Costermano incontrerà in Municipio i ragazzi che hanno raggiunto la maggiore età. Parteciperanno all’evento anche il gruppo Avis e don Paolo dell'associazione DAB di Albarè, e tutti insieme spiegheranno ai ragazzi la "macchina amministrativa" e faranno conoscere loro le Associazioni presenti sul territorio che operano nel sociale. ANTIQUARIATO E COLLEZIONISMO: ARRIVA IL MERCATINO. Viene regolamentato in via sperimentale a Albarè in Via De Gasperi nei giorni di Lunedì 25 Aprile, domenica 1 Maggio e giovedì 2 giugno: queste le tre date fissate per il “Mercatino dell’Antiquariato e del Collezionismo” proposto in via sperimentale. Il Mercatino si terrà ad Albarè in via De Gasperi con orario continuato dalle ore 9.00 alle 19.00.

Caprino (Boi): nuova palazzina di sole 7 unità in classe energetica "A", disponibilità di ampi appartamenti con 3 camere, 2 bagni, terrazzi o giardino, ville a schiera angolari panoramiche. Possibilità di personalizzare le rifiniture di prima scelta. Consegna prevista nel 2017. Garda: posizione vicina al centro paese e al lago, appartamento trilocale sito al piano primo ed ultimo con 2 terrazzini, garage e cantina. Ben tenutoto ed arredato. Residence con piscina. Euro 239.000 Caprino (Pesina): In piccolo borgo panoramico sul lago e soleggiato, splendida porzione di rustico a schiera in sasso e travi a vista composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, 3 camere, 3 bagni, posto auto. Pannelli fotovoltaici 3 kw. Costermano (Albarè): In recente e piccolo contesto residenziale nel verde ma comodo ai servizi ed a Affi, trilocale d’angolo libero su 3 lati con porticato esterno, giardino, garage doppio e lavanderia. Ottime finiture (classe B). Euro 187.000 Costermano (Castion): villetta singola da ristrutturare di ca. 155 mq., terreno di ca.mq. 1150, ampio terrazzo, garage, taverna, panoramica e soleggiata. Vicino ai serivizi. Ampliamento! Euro 260.000 Costermano (Albarè): Bardolino: collinare, in villaggio con piscina, villetta singola ristrutturata su unico livello con doppi servizi, ampio porticato e giardino privato pianeggiante. Ben rifinita ed arredata. Euro 320.000,00

getti pianificati, volti soprattutto a rendere fruibili strade e sentieri che con il tempo si erano resi indisponibili a causa

su Le Colle Lavaceto, strada di collegamento tra Castion e località Sperane a San Zeno di Montagna). La sistemazione

della vegetazione». La strada delle Baesse (che da Costermano giunge ad Albarè) è stata la prima ad essere presa in considerazione dalla Protezione Civile, che ora si sta concentrando sulla strada Colombaron Golf Rossar. Le opere di sfalcio e pulizia proseguiranno

della Strada De l’Oliveto è il terzo intervento in lista che prevede anche l’intervento dell’Ufficio antincendio boschivo del Dipartimento Difesa del Suolo e Foreste. «I lavori – continua il Sindaco Passarini proseguiranno sulla Strada della Val Longa, la Strada del

Baito, la Strada dell’Arzilla, la valle dei Molini (tra località Campagnola e Garda) e ancora i Sentieri da e per la Palestra di roccia di Marciaga, che sarà resa maggiormente accessibile per la gioia dei numerosi rocciatori che la frequentano. Sono orgoglioso di questo importante progetto che il nostro Gruppo di Protezione Civile sta portando avanti – conclude il primo cittadino -, non solo perché tutti avranno modo, una volta ultimati i lavori, di scoprire nuove zone di Costermano, ma anche perché il nostro territorio, valorizzato e ripulito, sarà reso più sicuro. Credo che per ogni cittadino sia importante sapere che nel proprio Comune opera ogni giorno una squadra di protezione civile impegnata sul territorio, oltre che pronta ad intervenire in caso di emergenza e durante le manifestazioni».

PRIMO MAGGIO. Costermano si trasformerà nel mondo del Mago di Oz Il desiderio di raccontare una fiaba si fa realtà a Costermano e si concretizzerà il prossimo 1 maggio nell’ormai tradizionale manifestazione “Mangiafiaba”. In occasione dell’evento, che in caso di brutto tempo verrà rimandato all’8 maggio, il paese di Costermano si trasformerà nel magicomondo del Mago di Oz. «Dando valore e attenzione ai nostri sentieri del territorio è stato creato un percorso di sei tappe nelle quali le famiglie con i bambini verranno accolte con punti di ristoro. Lo svolgersi della storia, che prenderà vita con attori e scenografie, sarà in grado di creare un’atmosfera magica. L'evento inizia al mattino alle 8.30 per terminare alle 18 della sera. Le iscrizioni sono da effettuarsi direttamente sul portale www.mangiafia ba.it in modo da organizzare al meglio l'evento e lo svolgersi della giornata che prevede attività e momenti di grandi emozioni per grandi e piccini (i bambini di età inferiore ai 2 anni potranno partecipare gratuitamente).

CIRCOLO NOI GARDA

E’ una fucina di attività il Circolo Noi Garda, nato nel 2005 grazie ad alcuni volontari collaboratori della Parrocchia di Garda. Numerose sono infatti le attività proposte ogni anno: dalle feste di aggregazione tra le famiglie al Concorso Presepi, da Pasquetta alla Festa della mamma, fino alla gara dei risotti e a qualche gita fuori porta. Tutte proposte, queste, seguite dal Consiglio Direttivo del Circolo che il 12 marzo scorso è stato rinnovato nell’ambito dell’annuale assemblea (12 i consiglieri eletti, otto dei quali rieletti e quattro nuovi entrati)…Ma l’attività che impegna maggiormente il Circolo NOI Garda, per la quale i volontari si stanno già organizzando, è il grest che nei mesi di luglio e agosto, dalle 8.30 del mattino alle 16.00, coinvolge

nella sede della parrocchia circa 130 ragazzini delle scuole elementari e medie e 50 bambini della scuola dell’infanzia, seguiti da una decina di animatori, venti aiuto animatori e da alcuni volontari che si occupano del servizio mensa. «Il grest è un’attività che ci impegna molto – afferma Alfredo Michelon, presidente del Circolo NOI Garda – e che ogni anno offre un ampio ventaglio di attività, incluse gite presso parchi acquatici e spiagge. L’edizione 2015 ci ha visti accogliere anche ospiti con disabilità di Villa Dora di Garda, per far conoscere ai nostri ragazzi altre realtà che ci toccano da vicino. Un corso di danza tenuto da una signora ha fatto divertire tutti i ragazzi, mentre i bimbi della scuola dell’infanzia hanno sperimentato la Pet

Therapy tenuta dall'associazione “Vita da cani” di Trento. Alla fine di ogni mese, così come accadrà anche quest’anno, ha luogo la Festa di fine grest, con la partecipazione di genitori e parenti». Il circolo Noi Garda, che ha sede nei locali della parrocchia recentemente ristrutturati, è presente anche durante il “Natale tra gli olivi” con l’organizzazione di una giornata di raccolta fondi. «Il circolo - oratorio è il luogo che la Comunità parrocchiale riconosce come qualificato nei percorsi educativi – conclude Michelon -. Proprio per questo è importante sostenere le attività ricreative e di aggregazione rivolte a tutti: bambini ragazzi, giovani, adulti e anziani della comunità stessa».


Tutto l’Alto Lago

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TORRI - BRENZONE - MALCESINE - RIVA

La bella stagione si avvicina e anche i Comuni dell’Alto Lago si stanno preparando ad accoglierla nel migliore dei modi, pronti a presentarsi in tutta la loro bellezza. Molti sono infatti i luoghi da visitare e le escursioni che questo splendido territorio offre al visitatore. Altrettante sono le iniziative e gli eventi organizzati da ogni Comune per intrattenere il turista e i cittadini stessi coinvolgendoli in un viaggio si colori e sapori valorizzando così quanto il territorio offre. All’interno di queste pagine sono racchiuse alcune informazioni utili relative ai comuni di Torri del Benaco, Brenzone, Malcesine e Riva del Garda. Oltre alla cronaca locale sono presenti alcuni cenni storici, numeri utili e qualche curiosità su quattro comuni dell’Alto Lago che rappresentano, accanto a tutti gli altri, quanto di bello e interessante può offrire il Benaco.

Garda, sito europeo di innovazione Per quattro anni il lago di Garda sarà «sito europeo di innovazione», cuore della sperimentazione per il monitoraggio dello stato di salute delle acque dai cui risultati si potranno ricavare risposte e metodologie replicabili in altri bacini idrici europei. Si chiama “Sviluppo e applicazione di sistemi innovativi integrati per il monitoraggio e la gestione dei bacini idrici” (abbreviato con “IntCatch” dal suo nome inglese) ed è uno dei cinque progetti selezionati tra gli oltre 170 presentati nel bando tematico sull’acqua promosso da Horizon2020, il prestigioso programma europeo di ricerca e innovazione. I fondi Ue per il progetto toccano i 9 milioni di euro: oltre due sono destinati al Garda, che sarà sito di studio assieme al fiume inglese Tamigi. In entrambi verranno applicati metodi e tecniche robotiche e biotecnologiche di monitoraggio e gestio-

ne dei bacini idrografici i cui risultati verranno validati sul lago di Yliki e sul fiume Ter, che riforniscono d’acqua rispettivamente Atene e Barcellona. Nel complesso il progetto prevede la

l’idea, Azienda gardesana servizi (Ags), Istituto superiore di sanità, lo studio di progettazione ingegneristica Technital, lo spin-off dell’ateneo scaligero Personal Genomics e la startup

di droni acquatici intelligenti equipaggiati con sensori che permettono di misurare i parametri fondamentali per monitorare lo stato di salute del lago. I droni, simili a barchette, sono stati

da sinistra Mario Carere Istituto Superiore di Sanità, Alessandro Farinelli Università di Verona, Simone Venturini Technital, Alberto Tomei presidente Azienda Gardesana Servizi, Francesco Fatone Università di Verona

collaborazione in partenariato di 6 Università di tutta Europa e 14 enti tra aziende europee pubbliche e private. Di prim’ordine il ruolo dell’Italia, che si esprime nella multidisciplinarietà dei partner: Laboratorio di ingegneria chimica dell’ambiente e dei bioprocessi (LabICAB) dell’Università di Verona, da cui è partita

italiana Algorithmica per la parte che riguarda la ricerca robotica e di intelligenza artificiale condotta assieme al Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona. IntCatch partirà il prossimo 1 giugno e si concluderà il 31 gennaio 2020. Le analisi chimico-fisiche, biologiche e genomiche saranno condotte con una flotta

realizzati da un'azienda americana e adattati per le esigenze della ricerca. Grazie a degli smartphone inseriti al loro interno sarà possibile stabilire il punto di acquisizione dei dati, trasmessi in tempo reale su una piattaforma “cloud” accessibile a tutti. Fulcro del progetto è infatti il coinvolgimento della popolazio-

ne in un’ottica di “scienza del cittadino”, obiettivo principale della nuova “Direttiva quadro acque” europea in corso di definizione. Ai sensori mobili all’interno dei droni si affiancheranno quelli fissi posizionati nei pressi dello sfioratore del collettore in località Bagatta a Lazise: questi misureranno il livello di inquinanti presenti nella fognatura mista (acque nere e meteoriche, che ad oggi confluiscono insieme nel collettore) rilasciata a lago quando vengono attivati gli sfioratori in caso di piena del collettore, che si verifica quando ci sono precipitazioni abbondanti. Si analizzerà cioè la composizione dei reflui rilasciati dagli sfioratori per capire in che quantità siano presenti sostanze organiche. Le analisi verranno ripetute dopo l’installazione di un impianto per la filtrazione a carboni attivi e disinfezione UV, con l’obiettivo di ridurre il

rilascio degli inquinanti convenzionali (solidi sospesi, organismi patogeni), oltre ad altri come diossine e pesticidi. «Il lago sarà il primo a trarne benefici - ha spiegato Francesco Fatone di LabICAB, responsabile scientifico del progetto, durante la presentazione dello scorso 26 febbraio a Peschiera -. Per sostenere la necessità di importanti infrastrutture idriche servono basi di dati affinché il Garda sia in cima alla lista delle priorità europee – ha puntualizzato riferendosi al nuovo collettore fognario gardesano di cui da tempo si reclama la necessità. – Dobbiamo monitorare le sorgenti di inquinamento, il rischio è investire dove non c’è un reale problema. In Europa si prenderà come esempio ciò che è stato fatto sul Garda per redigere le politiche ambientali sul monitoraggio delle acque». Katia Ferraro


Tutto Torri

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MONTE LUPPIA

Installata la segnaletica

Ambienti naturali incontaminati immersi nella natura e sentieri silenziosi ricchi di vegetazione. È terminato il posizionamento delle nuove tabelle segnaletiche del giro del Monte Luppia, probabilmente il percorso più conosciuto e amato da chi vuole godere delle colline che abbracciano Torri del Benaco e dei panorami che si affacciano sul suo lago. Il percorso ad anello permette di attraversare e scoprire numerosi ambienti tipici dell’ambiente del Garda, dagli uliveti ai boschi termofili delle sommità del Monte Luppia, dalle aree coltivate alle frazioni ai borghi caratteristici e panoramici come Le Sorte ed Albisano. Ma non solo, il percorso permette di ammirare le

incisioni rupestri che qui si trovano con la maggior concentrazione rispetto agli altri siti del

Stefano Nicotra

comprensorio Baldo – Garda. «Sistemare e migliorare il sistema di indicazioni di questo straordinario percorso – spiega Stefano Nicotra, sindaco di Torri del Benaco – era uno degli obiettivi che ci eravamo

posti come amministrazione in vista dell’arrivo della bella stagione. Sono moltissimi gli appassionati che amano fare un giro, a piedi o in mountain bike, lungo queste strade e questi sentieri che si immergono nella bellezza del nostro territorio. Con il tempo, infatti, le indicazione erano venute a mancare e non era così facile orientarsi. Adesso, invece, tutto il percorso è segnalato in modo adeguato, crediamo con grande soddisfazione dei nostri abitanti e dei turisti che vogliono scoprire questa bellissima zona». Il punto di partenza del giro del Monte Luppia è il centro di Torri del Benaco: si imbocca via per Albisano e, successivamente, via Bellini sino ad arriva-

re in prossimità di Punta San Vigilio. Da qui, si devia verso monte fino a raggiungere il pianoro sommitale del Luppia, dal quale si può godere di alcuni scorci bellissimi sul golfo di Garda, sull’entroterra e su tutto il lago. Proseguendo in direzione nord, si passa da località Le Sorte sino a giungere alla frazione di Albisano, con il suo splendido balcone sul Garda, per poi rientrare nel capoluogo lungo antiche vie interne immerse tra gli ulivi. Il percorso è stato studiato sia per i pedoni che per le mountain bike, presenta un dislivello di circa 350 metri e uno sviluppo di 10 km circa con scorci panoramici mozzafiato. Adatto soprattutto nel periodo primaverile ed autunnale.

Lavori al verde pubblico

Torri del Benaco si prepa- muoversi in pianta attra- ministrazione comunale linee vita temporanee e ra ad accogliere la prima- verso l’ausilio di corde. in collaborazione con il corde da lavoro, usando vera, i turisti e i villeg- Questa tecnica permette proprio Ufficio del Patri- gli ancoraggi già esistengianti con una serie di di raggiungere anche le monio, ha deciso un ti in loco, senza, quindi, interventi necessari per parti esterne della chio- intervento a tutela delle nessun intervento invasirenderla più bella ed ma senza dover ricorrere mura del Castello Scali- vo sulla struttura, come accogliente dal punto di a interventi più costosi. Il gero, simbolo del Comu- ponteggi e impalcature, vista del verde e dell’arre- personale impiegato, ne di Torri, ma anche sua che potrebbero alterarne do urbano, ma importan- inoltre, è qualificato grande attrattiva storica la percezione visiva. ti anche per tutelare il anche nella conoscenza e turistica. In questo ca so, Le eventuali fessurazioni proprio patrimonio stori- della fisiologia della pian- l’obiettivo è eliminare le o i conci, resi instabili dalco e culturale. Lavori stra- ta. Infatti le potature piante infestanti che si l’azione penetrante delle ordinari di pulizia e siste- effettuate sono state ese- sono diffuse nelle fessure radici, saranno consolidamazione hanno riguarda- guite con modalità soste- delle mura esterne e che, ti secondo la buona to il Parco di Villa Melisa nibili e non invasive. «Ci con l’apparato radicale, regola del restauro conche è stato oggetto di stiamo preparando alle possono contribuire ad servativo, co n materiali una serie di interventi di prossime vacanze di accelerare lo sgretola- consoni come malta di potatura sia delle piante Pasqua – ha detto il sin- mento delle malte. In sabbia e grassello simili di ulivo, che in passato daco Stefano Nicotra – questo caso, l’ammini- all’originale per colore ed erano state trascurate, sia appuntamento che rap- strazione ha incaricato impasto. «Questo tipo di sui cedri che necessitava- presenta il primo assag- una ditta specializzata intervento – precisa il sinno di una pulizia e dell’al- gio dell a prossima sta- per effettuare il lavoro di daco Nicotra – è stato leggerimento della chio- gione turistica e in vista pulizia e diserbo delle affidato ad un tecnico ma. Le operazioni hanno del quale vogliamo pre- storiche mura. Anche in restauratore e avrà anche richiesto l’utilizzo di per- sentarci al meglio per questo caso, l’accesso lo scopo di effettuare un sonale qualificato nella accogliere turisti e visita- alle superfici sarà effet- monitoraggio accurato tecnica del “treeclim- tori». Accanto alla siste- tuato dall’alto mediante sullo stato generale delbing” che consiste nel mazione del verde, l’am- il posizionamento di l’antica struttura».


Tutto Torri del Benaco

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EMERGENZA E PREVENZIONE

Protezione Civile sempre in azione E’ una squadra sempre in azione quella della Protezione Civile di Torri del Benaco, impegnata sul territorio non solo in caso di emergenza, ma operativa anche in attività di prevenzione. Coordinatore del Gruppo comunale “Ivano e Doriano Salaorni” è da due anni Cristian Fava Salaorni, coadiuvato dal Direttivo del Gruppo: il vice coordinatore Nicola Dalle Vedove, la segretaria Maura Salaorni, il caposquadra nautico sub Marco Ferrari e il

magazziniere Matteo Perotti. «La nostra protezione civile – afferma Cristian Fava, forte di un’esperienza di 24 anni - conta 20 volontari suddivisi in tre settori: nautico, antincendio boschivo e reparto generico (manifestazioni, calamità, supporto. Il nostro gruppo, che nel 2015 ha svolto 100 interventi, ha a disposizione un fuoristrada con un rimorchio cisterna, l’antincendio, un furgone 4x4 attrezzato con una grossa

pompa antincendio, una vettura Alfa147 che utilizziamo per monitorag-

gio e servizi generici, oltre ad un gommone di 7 metri con un grosso

motore per interventi di salvataggio in acqua e monitoraggio delle acque territoriali». Mezzi all’avanguardia, questi, grazie ai quali i volontari di protezione civile negli ultimi anni hanno potuto portare a termine svariati interventi: dall'antincendio alle calamità naturali (come caduta piante ed emergenze idriche). «Durante il periodo estivo, in tutti i fine settimana, la nostra squadra nautica svolge inoltre un servizio di sorveglianza a

bordo di un gommone di monitoraggio e prevenzione lavorando a stretto contatto con la Guardia costiera – conclude Cristian Fava, che recentemente è stato eletto vice coordinatore del distretto Verona 1 (il coordinatore è Antonello Toni) -. Un impegno, il nostro, portato avanti in sinergia con l’Amministrazione comunale e la Polizia Locale di Torri e supportato da una costante formazione».

contrastare il flagello gli appestati venivano raccolti vicino alla chiesa di San Giovanni e nel monastero annesso alla Chiesa di San Faustino. Nel 1797 i soldati di Napoleone sbarcarono a Torri e non mancarono scontri tra austriaci e napoleonici. Nelle acque del lago, di fronte a Pai, una flottiglia austriaca mise in fuga i francesi. Dopo le razzie fatte dalle truppe napoleoniche, la zona di Torri del Benaco fu interessata dalla carestia, da freddi eccezionali, da siccità, da malattie.

A fine ‘800 giunse a Torri l'eco delle guerre d'indipendenza combattute nel basso lago e delle imprese garibaldine, in cui si distinse anche il botanico torresano Gregorio Rigo, e nel 1866 anche Torri entrò a far parte del Regno d'Italia. In quell'epoca, l'attività prevalente era la pesca e la coltivazione degli olivi ma si lavorava anche nelle serre di agrumi e nelle cave di marmo. Tra i personaggi di spicco in questo periodo si ricorda monsignor Giuseppe Nascimbeni, nato a Torri.

Torri, i primi uomini nel 2000 a.C.

I primi segni della pre- ca essendo sede del Con- San Gregorio a Pai. Con tutto il Garda. Attualsenza dell'uomo a Torri siglio della Gardesana. l'avvento degli Scaligeri mente ospita un interesdel Benaco sono da far Nel XII secolo la sponda a Verona, a Torri vennero sante Museo etnografirisalire al 2000 circa a.C.: veronese del Lago di rafforzate le difese del co, con gli aspetti più nel 1978, durante scavi Garda vide passare le porto, creando una dar- caratteristici della cultura nel centro storico furono truppe del Barbarossa; a sena fortificata e innalza- locale e sul lato meridiorinvenuti frammenti in questo stesso periodo to il Castello voluto da nale una serra di agrumi. ceramica decorata e risalgono la Chiesa di San Antonio Della Scala, sulle Nel ‘500 - ‘600 ci furono oggetti in selce attribui- Giovanni, nei pressi del rovine di una struttura devastanti pestilenze bili all'età del bronzo e vecchio cimitero, la Chie- preesistente, uno dei for- che dimezzarono la negli anni '60 vennero sa della Trinità, al porto, e tilizi più importanti di popolazione di Torri; per trovate tracce di un antico insediamento palafitLe FRAziOni di TORRi ticolo. Altre testimonianAlbisano ze della presenza umana di quel periodo sono le La frazione di Albisano è posta a 309 metri s.l.m, proprio sopra Torri del Benaco, in numerose incisioni rupeuna posizione che offre una vista stupenda del lago di Garda, del paese di Torri del stri, raffigurazioni di Benaco e della borgate circostanti. L'abitato si sviluppa attorno alla piazza e alla notevoli dimensioni incichiesa parrocchiale di san Martino. Nel passato-abitato prevalentemente da conse su lastre di pietra. Torri tadini - i pescatori e commercianti popol avano, infatti, la zona più vicina al lago (Tulles) entrò a far parte era coltivato a vigneti e cereali. È formato da numerose contrade e località: Sorti, dell'Impero romano assegnata grazie alla “sorte” ai veterani di guerra in epoca romana, Brè, zona colverso la fine del I sec. a.C.: tivata poiché non boschiva come il territorio limitrofo, Bradino, Coi, che in passato lo conferma il rinvenimento di monete di età è stato un borgo fortificato, Sevino, Campiano, Loncrino, Valmagra imperiale e molti toponiPai mi ancora esistenti come La frazione di Pai situata a circa 7 km a nord di Torri del Benaco è composta da due Le Sorti (sortes) e Il Salto abitati, uno più antico, risalente al X secolo e posto sulle pendici del Monte Baldo a (saltus); lo dimostrerebcirca 131 metri s.l.m ed uno più recente posizionato in riva al lago di Garda. La bero soprattutto la torre denominazione della frazione deriva dalla presenza di antiche palafitte nella zona. ovest del Castello e l'imUn documento del 1372 si riferisce a Pai come "Pali sive Pai". All'interno del territopianto urbanistico del rova Crero, un piccolo borgo situato a 208 metri s.l.m., popolato da rio di Pai, si t porto e del Trincerò, meno di 20 abitanti e con una trattoria come unico esercizio commerciale. Da esso nella parte nord del centro storico. Dopo la cadupartono molti sentieri che consentono di raggiungere Torri del Benaco e le altre frata dell'impero romano, zioni e Garda. In prossimità di Crero si trova la "Roccia Grande", il maggiore dei dilagarono le popolaziolastroni di roccia presenti nel comune di Torri del Benaco, scolpiti con incisioni r upeni dei Goti, poi dei Lonstri di epoca preistorica. gobardi e dei Franchi e, agli inizi del X sec., penetrarono gli Ungari. Perciò l'allora re d'Italia Berengario I, che nel 905 giunse e si fermò a Torri, fece erigere la cinta muraria di cui rimangono tuttora ampi resti - e la Torre di Berengario, ora in piazza della Chiesa. A Torri datò 6 diplomi con i quali volle ricompensare con donazioni coloro che lo avevano aiutato contro Ludovico III di Borgogna. All'inizio del I millennio Torri godeva di un'importanza strategica e di una certa rilevanza politi-


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UN PO’ DI STORIA

Via Crucis, una tradizione

L’AMMinisTRAziOne COMunALe Tommaso Bertoncelli – Sindaco Aldo Veronesi - Vicesindaco, Assessore incaricato a Lavori pubblici, co-delega alle Politiche ambientali ed energetiche incaricato ai lavori pubblici, co-delega alle Politiche ambientali ed energetiche Maria Luisa Formaggioni - Assessore incaricato al Bilancio i COnsiGLieRi COn deLeGhe di GOVeRnO Gianangelo Alpino - Consigliere incaricato a Manutenzioni, Agricoltura e Politiche per la montagna Anna devoti - Consigliere incaricato a Cultura, Sport, Rapporti con le associazioni Paolo Formaggioni - Consigliere incaricato a Manifestazioni, Protezione civile, co-delega al Turismo, co-delega in materia di Sicurezza e Polizia Locale simone Consolini - Consigliere incaricato a Tributi, Commercio, Edilizia economico - popolare Giancarlo devoti - Consigliere incaricato a Scuola, Servizi sociali, Razionalizzazione della spesa

Ogni anno nel comune di Brenzone viene allestita la tradizionale via Crucis Vivente. Partendo dalla chiesa di San Carlo Borromeo di Castelletto, il percorso si snoda tra le tante vie strette che portano dal centro storico del paesino fino a Biaza. La passione di Cristo viene percorsa con 14 stazioni che vedono partecipare più di 100 comparse abilmente coordinate in un vero e proprio spettacolo teatrale. Una manifestazione molto sentita non solo dai residenti, ma anche e soprattutto dai tanti turisti che affollano il lago di Garda in questo periodo. La Via Crucis a Brenzone nasce nel 1972; all’inizio le comparse non erano numerose e il percorso verso le stazioni era breve: il punto di partenza era la chiesa del paese e l’arrivo alla piazzetta Olivo. Oggi tutto è cambiato: la processione

comprende un centinaio di figuranti che rappresentano le 14 stazioni della Via Crucis alcuni dei quali rendono fisicamente viventi ambientazioni di mestieri antichi, di un tempo, lungo il percorso in piccole corti del borgo

portando avanti questa importante manifestazione curando i costumi, la scenografia e l’illuminazione con la passione e la determinatezza di sempre. Il signor Brighenti, aiutato dai suoi collaboratori, stanno lavorando da

maggioni, delegato al turismo del Comune - è un momento molto importante per noi, una manifestazione che rende Brenzone un’attrattiva per i turisti che arrivano da ogni parte del mondo scegliendo la

antico di Castelletto di Brenzone. Sergio Brighenti, supportato dal Gruppo Culturale di Castelletto e sostenuto dal Comune stesso, sta

mesi perché la manifestazione risulti il fiore all’occhiello per la comunità di Brenzone e per il lago di Garda stesso. «La Via Crucis - afferma Paolo For-

perla del lago di Garda come meta per trascorrere qualche giorno di relax durante le vacanze pasquali». Angelica Adami

L’origine del nome “Brenzone sul Garda“ può derivare dal nome dei Brenni, tribù germanica che si insediò sul Monte Baldo da dove poi scendeva verso il lago per saccheggiare e per fare atti di vandalismo. Dopo di loro arrivarono i Romani. La struttura imponente del massiccio del Monte Baldo e i suoi ripidi versanti resero per secoli le comunicazioni via terra praticamente impossibili. Lo sviluppo di centri abitati alle sue pendici, quindi, non fu certamente favorito. Importanti testimonianze di età romana, però, riportate alla luce negli anni indicano la presenza di vari insediamenti rurali sul nostro

territorio, seppur di non ca la famiglia dei Brenzoestesa entità. I primi ne sul Garda “dal Lion”, il documenti che dimostra- cui stemma è stato adotno una propria identità di tato e mantenuto come Brenzone, risalgono alla simbolo anche dalle seconda metà del XII amministrazioni locali secolo, periodo in cui, nelle epoche più recenti favoriti dalla discesa in e fino ai giorni nostri. La Italia di Federico I Barba- ristrettezza e le asperità rossa, sorsero e si svilup- del territorio di Brenzone parono i Comuni. sul Garda spiegano la difDurante il periodo ficoltà di realizzazione di medioevale, Brenzone e vie di comunicazioni tertutta l’area gardesana restri. Molto intense e passarono sotto varie importanti erano invece dominazioni signorili: le comunicazioni via scaligera, viscontea, car- acqua. Nell’Ottocento e rarese fino ad arrivare alla fino ai primi decenni del Repubblica di Venezia. In Novecento non esistenquesto periodo Brenzo- do turismo, l’economia di ne sul Garda vide la Brenzone sul Garda nascita ed il consolida- dipendeva prevalentemento di alcune impor- mente dalle attività legatanti famiglie proprieta- te alla terra tra cui l’allerie terriere. Tra tutte spic- vamento di bachi da seta,

la produzione casearea e la coltivazione di olivi, che è rimasta nella tradizione fino ai nostri giorni. E’ da ricordare anche la produzione di legna e di due importanti prodotti che ne derivano: il carbone e la calce. Con il completamento della costruzione della strada Gardesana avvenuto tra il 1929 e il 1933, si verificò una vera e propria “rivoluzione” per ciò che riguarda l’economia di Brenzone sul Garda e di tutta la riviera gardesana: l’avvento del turismo, che ha portato, soprattutto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, un cambiamento radicale secondo tutti i punti di vista.

Le origini di Brenzone



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APEM, PARLA IL PRESIDENTE ZENI Le acque cangianti del Garda, il Monte Baldo che si erge maestoso e selvaggio guardando dall'alto il comune di Malcesine e il paesaggio da sogno, sono le caratteristiche ideali per soddisfare i desideri di qualsiasi ospite e turista, ma non solo! Malcesine, che si sta “risvegliando” dall'inverno si prepara ad accogliere, nei mesi estivi, diverse che manifes tazioni vedranno come protagonista l'associazione APEM (Asociazione pubblici servizi) presieduta da Manuel Zeni. Abbiamo quindi, parlato con Zeni per avere una panoramica di tutti gli eventi che il Comune ha in programma per i prossimi mesi. Come è nata l'associazione di cui lei è alla guida e che obiettivi si è prefissato per quanto riguarda Malcesine e i suoi locali? «L'associazione è nata quest'anno dalla fusione della vecchia associazione ristoranti e pizzerie con le altre categorie di

somministrazione (bar, gelaterie, pasticcerie) con l'obiettivo di promuovere il nostro territorio durante tutto l'anno e di coordinare tra di loro gli esercenti, al fine di migliorare la comunicazione con il comune e l'Amministrazione».

sue sale affrescate nelle quali gli ospiti potranno cenare come se il tempo fosse tornato all'epoca di Alberto della Scala. Il 10 giugno, l'8 luglio, il 19 agosto e il 9 settembre saranno in programma delle serate danzanti in castello e il 23, 24, 25

zona... ci descrive a grandi linee di cosa si tratta? «Ciottolando con Gusto, una manifestazione che vede coinvolte le osterie e i ristoranti del paese nei quali le tipicità locali incontreranno i sapori grazie alla creatività dei

Quali le manifestazione in programma per il periodo estivo a Malcesine? «Il 13 luglio ci sarà un appuntamento molto importante, “Aspettando Ciottolando”che vedrà coinvolto il meraviglioso Castello Scaligero e le

settembre non mancherà il consueto appuntamento con “Ciottolando con Gusto”, manifestazione che vede coinvolta Malcesine nell'ambito enogastronomico». Proprio “Ciottolando con Gusto” vedrà protagonisti i ristoratori della

nostri ristoratori. Gli appassionati della buona tavola non avranno che l'imbarazzo della scelta nel costruire il proprio personale menu “itinerante” tra le varie tappe enogastronomiche tra i vicoli di Malcesine».

EVENTI E APPUNTAMENTI Malcesine, bellissima località sul lago di Garda sulla sponda veronese, offre in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto nel periodo estivo e natalizio, diverse manifestazioni, feste ed eventi di vario genere. Da aprile a ottobre saranno presentati all’interno del Teatro Castello due appuntamenti con cadenza settimanale di musica classica e lirica. Durante i mesi estivi saranno organizzati, come ogni anno, i consueti concerti di musica pop, jazz e gruppi musicali composti da cori e banda che spazieranno in diverse location del paese: cover di gruppi famosi italiani e stranieri e “Blues festival” presso i giardini pubblici, jazz e swing sull’antico veliero nel porto di Malcesine,

concerti corali nella prestigiosa sala del palazzo dei Capitani e ancora disco music sotto la tensostruttura. Nel Castello Scaligero e nel centro storico verranno

organizzati eventi enogastronomici, appuntamenti con cadenza annuale come “Aspettando

Ciottolando” e “Ciottolando con Gusto” che rappresentano due appuntamenti molto sentiti per Malcesine. Inoltre ogni primo sabato del mese, da aprile a ottobre, ci sarà la possibilità di fare shopping fino a mezzanotte per le vie del centro che saranno illuminate dalle luci delle fiaccole e allietate dalla musica. Anche le feste tradizionali folkloristiche accompagnate da spettacoli pirotecnici e stand con prodotti enogastronomici locali faranno parte degli intrattenimenti, senza dimenticare gli avvenimenti sportivi: sosta del circuito del Garda in kayak, regate di kite, Lake Garda Marathon, lake Garda Mountain Race, la gardesana cicloturistica.


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DAL PASSATO AL PRESENTE

Pillole di storia Protezione Civile

Dei ritrovamenti nel 1924, di tombe e lapidi con iscrizioni latine inneggianti la dea Iside, designarono gli Etruschi come primi abitanti del

luogo. Probabilmente colonie provenienti dal sud e dirette verso le Alpi. Scavi singolari, camere sepolcrali edificate secondo abitudini etrusche, sono presenti anche nello scoglio sul quale si erge il castello. Forse da lì l’origine del nome. “ Males scilices “, sco glio dei morti, è la definizione che l’arcidiacono Pacifico diede al paese nel 844 d.C. Una recente interpretazione, non totalmente condivisa dagli studiosi, vuole il nome Malcesine derivi dal termine “ Mala Saxis “, Cattivo Sasso , per la particolare natura pietrosa e calcarea del terreno della zona. I Longobardi di Alboino furono probabilmente i primi costruttori dell’originario castello eretto sul famos o scoglio a picco sul lago.Venne distrutto una prima volta dalle truppe di Re Childerico, inviate per vendicare l’affronto che Autari gli fece sposando Teodolinda già promessa sposa a lui. Fu riedificato verso la fine dell’ottavo secolo quando, sconfitti i Longobardi per mano dei Franchi, Malcesine passò a Carlo Magno. In seguito, per contrastare le invasioni barbare degli Ungheri, si costruirono ampie mura a difesa del borgo, che era nato arroccato attorno al castello, creando così delle “porte”. Porta Orientale è forse la più nota. Nel periodo dei feudi, nel 1145, Malcesine divenne parte della signoria del vescovo di Verona, acquisto una certa indipendenza come comune e diritto di battere anche

moneta propria. Seguirono i “Della Scala” signori di Verona e nel 1277 Alberto, forse più per dimostrazione di forza e dominio che per veri

scopi militari, rimaneggiò e restaurò con particolare cura ed arditezza il castello. Da allora la definizione di Castello Scaligero.Ma nel 1400 per difendersi dai tentativi di conquista dei Carraresi, si dovette passare sotto la protezione della Serenissima Repubblica di Venezia. Iniziò un periodo di stabilità e prosperità, E’ di allora la nascita della Gardesana dell’Acqua, una picc ola federazione di 10 comuni del lago. Malcesine, quale paese di confi-

ne, venne designato per esser sede del Capitano del Lago. Nel 1600 il comune di Verona acquistò uno stabile Scaligero e con un ampliamento e restauro accurato lo trasformò in quello che oggi è uno degli edifici più importanti del paese. Nel Palazzo dei Capitani sono presenti pregevoli affreschi e decorazioni in stile lomLe bardo-venezia no. guerre di Napoleone contro l’Austria portarono a Malcesine truppe prima austriache e poi francesi, i quali, una volta caduta Venezia vi rimasero da padroni. Dopo la fine di Napoleone Malcesine entrò a far parte del regno Lombardo-Veneto. Durante le varie guerre d’indipendenza il paese fu quartiere di guarnigioni austriache e piemontesi, la rocca, quale fortezza di confine, venne ulteriormente consolidata e modificata per uso militare. Con l’armistizio di Villafranca nel 1886, Malcesine e tutto il territorio veronese entrò a far parte del Regno d’Italia.

Malcesine, “La Perla del Lago”. Un denominazione appropriata date le bellezze che si possono ammirare in questo piccolo Borgo antico. Il pezzo forte di Malcesine è certamente il Castello Scaligero, che si può scalare fino alla torre da dove la vista spazia sul lago. Nelle strade ai piedi del Castello si aprono botteghe di pittori, scultori e artigiani che espongono le loro opere. Particolare attenzione si pone sulla lavorazione del ferro e del legno l’olivo. C’è poi il Palazzo dei Capitani con i suoi dipinti, il giardino sospeso sull’acqua, il porticciolo e la splendida passeggiata a lago. Da Malcesine poi si può prendere il battello e visitare la sponda Bresciana o Riva nel Trentino. Da non perdere Salò, Gardone, Toscolano Maderno, Limone sul Garda, Desenzano e una visita al Vittoriale

La Protezione Civile del comune di Malcesine nasce nell’anno 1982 con il suo fondatore, il geometra Gianfranco Prandini rimasto alla guida del gruppo per diversi anni, «un gruppo storico, uno dei primi gruppi regionali nati in questo Comune più di 30 anni fa», afferma ora il coordinatore del gruppo Luigi Casella che abbiamo intervistato. Come è cambiata la Protezione Civile negli ultimi anni? «Un tempo ci occupavamo di un po' di tutto, eravamo coinvolti in diverse attività con lo scopo di offrire supporto nei casi di calamità, ma soprattutto di collaborare nell’affrontare al meglio, risolvendo i problemi, piccoli e grandi. Oggi invece, con la nascita di nuove competenze, la Protezione Civile, per quanto riguarda il comune di Malcesine, ha ottenuto una convenzione con la Regione Veneto per l’antincendio boschivo». signor Casella ci può narrare come è strutturato questo gruppo e da chi è composto? «Sono i volontari abilitati che, ottenendo delle certificazioni particolari, compongono il gruppo di Malcesine al fine di intervenire nei casi problematici come lo sviluppo di incendi. Il nostro gruppo è composta da 33 persone che hanno ottenuto l’abilitazione facendo dei corsi specifici di idoneità fisica e psichica: 16 di questi dispongono di un certificato per svolgere l’attività antincendio». Quando siete stati rico-

Luigi Casella

nosciuti ufficialmente come Gruppo di Protezione Civile? «Il 31 marzo 2015 con delibera numero 19 è stato adottato il Nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, la Bibbia del gruppo, nella quale sono contenute tutte le informazioni e elencate tutte le mansioni che Protezione Civile ha la facoltà di svolgere a Malcesine».


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PROGETTO “ALTROVE”

sPORT, PAnORAMiCA A 360° Uno degli sport maggiormente praticati a Riva è il calcio. Due sono le squadre di calcio: U.S. Benacense 1905 Riva, nata nel 1905 (che vanta venti anni di partecipazione al campionato di Serie D, ex Campionato Interregionale), e U.S. Riva del Garda, nata nel più recente 1976. Vi sono poi alcune squadre composte da amatori. La rivalità tra le due squadre rivane è particolarmente sentita, anche a livello giovanile. Ma lo sport più seguito in città è probabilmente il basket: la principale squadra è il G.S. Riva Gardacartiere, che milita da ormai oltre 10 anni nel campionato di pallacanestro italiano di Serie B1. Nelle partite "di cartello" al PalaGarda si superano i 1000 spettatori, con punte di 17002000 spettatori in alcune partite del recente passato. L'altra importante squadr a rivana è la Virtus Riva, che gioca in serie C2. Con i suoi due porti, Riva del Garda è assai attrezzata per gli sport della vela e del windsurf. La città è anche paradiso per migliaia di ciclisti di tutte le nazionalità, che ogni anno si riuniscono per uno dei festival più importanti nell'ambito della mountain bike: il "bike festival" che ha fatto registrare oltre 20.000 visitatori nell'ultima edizione. Tutto questo grazie alla morfologia della valle che unisce montagne con picchi oltre i 2000 metri con il lago, rendendo la zona unica per le escursioni in mountain bike.

Il comune di Riva del Garda ha presentato venerdì 12 febbraio un innovativo progetto sul tema del nuovo fenomeno migratorio in uscita dall'Italia e, più nello specifico, dalla zona del Garda, voluto per offrire ai giovani migranti uno spazio dove raccontare le proprie storie e dove pubblicare interventi, foto e video - interviste sui temi della migrazione, creando una rete che unisca e supporti i migranti di oggi. Progetto realizzato in collaborazione con SCUP, il Servizio civile universale provinciale. Un servizio che si potrà estendere in tempi brevi ad altre municipalità trentine. Il progetto “Altrove” nasce all'inizio del 2015 dall'iniziativa di Monica Ronchini, dipendente comunale insieme alla partecipazione di due ragazzi in servizio civile provincia-

le, Simone Casciano e Thomas Saglia, scelti sulla base di interessi e capacità nell'ambito del

gli strumenti per conoscere il fenomeno e per creare opportunità concrete, sfruttando la rete

giornalismo e del video making. Durante i primi mesi la redazione si è concentrata, oltre che nel progettare il sito web (in collaborazione con l'Area Innovazione del Consorzio dei Comuni trentini), nel contattare i giovani all'estero e nel realizzare interviste e articoli sulle loro storie. «Il nostro progetto cerca

internet, lavorando per ora nel raggio d'azione consentito ai nostri mezzi - spiega Monica Ronchino -. Sarà possibile sapere chi sono i nuovi migranti, cosa fanno, quali professionalità hanno appreso, in modo da renderli interessanti per il nostro mercato del lavoro, magari non sempre per un'assunzione a

Due diversi interventi sono stati messi in cantiere nel comune di Riva del Garda nella zona del centro storico di via Maffei, tra piazza Tre Novembre e piazza Battisti vicolo Fra Bonvicino e via Florida: uno (da parte del Comune) di manutenzione della pavimentazione in cubetti di porfido e l'altro (da parte di Tele-

com e di AGS) di scavo e posa di cavidotti per la fibra ottica privata, nell'ambito del progetto “100 Mega” (Riva del Garda è uno dei primissimi comuni trentini ad accogliere la fibra ottica privata). I lavori sono stati programmati in modo da comportare il minore impatto possibile sulla vita della città. Per quan-

to riguarda il comune di Riva del Garda, è prevista

Disciplini. Di lì a poco si svolgerà un secondo

la pulizia del selciato, una novità per il Comune di Riva del Garda (e di cui non si ha notizia in Trentino). Lo stesso tipo di intervento sarà eseguito successivamente in altre zone del centro storico, come via Fiume e via

intervento, a cura di Telecom (con la collaborazione di AGS per la parte elettrica) che riguarderà il tratto di via Maffei da piazza Tre Novembre fino a vicolo Fra Bonvicino, di scavo per la posa dei cavidotti che accoglieranno la fibra ottica. L'intervento di Telecom per la cablatura della fibra ottica in città proseguirà nei mesi seguenti e sarà ultimata entro l'anno. In centro storico, in molti tratti sarà possibile evitare gli scavi grazie alla predisposizione di cavidotti liberi, voluta negli scorsi anni dall'Amministrazione comunale.

tempo indeterminato, ma comunque per attività che mettano a frutto le loro competenze». «Mi pare di grande interesse che una simile iniziativa sia messa in campo da un Comune, in modo coerente con le proprie finalià, abbiamo subito intravisto in questo progetto un valore enorme» - ha detto il responsabile dell'Area Innovazione del Consorzio del Comuni Trentini Walter Merler. «Un progetto del quale siamo orgogliosi - ha affermato la segretaria generale Lorenza Moresco - e del quale all'inizio, circa un anno fa, non immaginavamo potesse avere uno sviluppo così rapido e potente, creando in tempi brevi una simile rete di contatti e suscitando un vasto interesse, promettendo di espandersi a livello provinciale».

Interventi in cantiere

AMMinisTRAziOne COMunALe Alberto Mosaner - Sindaco Massimo Accorsi – Assessore a Qualità Urbanistica, Politiche ambientali, Partecipazione, Rapporti con il consiglio comunale Renza Bollettin – Assessore a Cultura, Rapporti con le scuole, Servizi all'infanzia Mario Caproni - Assessore Bilancio, Tributi, Personale, Artigianato, Agricoltura, Sport Lucia Gatti – Assessore a Politiche sociali, Familiari e per i Giovani Alessio zanoni – Assessore a Lavori Pubblici, Mobilità, Patrimonio

iL CenTRO di RiusO PeRMAnenTe è di nuOVO in FunziOne È nuovamente aperto, dopo la chiusura per inventario, il Centro di riuso permanente, il posto dove si possono donare oggetti ancora in buono stato che non vengono più utilizzati e che perciò possono rappresentare una risorsa per altre persone o famiglie. Gli oggetti donati, infatti, sono posti in vendita ad un prezzo simbolico, in modo da evitare il loro smaltimento in discarica e ottenerne invece il recupero all'uso originario. Il Centro, che ha sede in piazza della Mimosa, è aperto per l'acquisto lunedì e mercoledì dalle 9 alle 12 e sabato dalle 10 alle 12.30; per la sola consegna il giovedì dalle 14 alle 16 e il sabato dalle 8.30 alle 10. Il CRP è il luogo in cui si possono donare oggetti ancora in buono stato che non vengono più utilizzati e che perciò possono rappresentare una risorsa per altre persone o famiglie. Gli oggetti donati, infatti, sono posti in vendita ad un prezzo simbolico, in modo da evitare il loro smaltimento in discarica e ottenere invece il loro recupero all'uso originario.



L’ALTRO GIORNALE Marzo 2016

CRONACHE di Arco

2122

Scuola sistemata Ora è antisismica

BOLOGNANO. Il primo cittadino Betta: «Mettere in sicurezza l’edificio era una priorità»

Servizi di

Angelica Adami

Nel comune di Arco è stato concluso in anticipo (meno di tre anni) grazie ad una stretta sinergia tra Amministrazione comunale, progettisti e ditte esecutrici, l'intervento di adeguamento statico e sismico della scuola elementare di Bolognano (costato un milione e 270 mila euro, interamente a carico del comune di Arco). Il progetto è stato presentato dal sindaco Alessandro Betta al Consiglio comunale nella tarda mattina di lunedì 29 febbraio, alla presenza degli assessori Silvia Girelli e Stefano Miori, e, per il Servizio comunale opere pubbliche, dell'ingegner Lucia Burigo. Presenti anche i referenti dell'Istituto comprensivo con il dirigente scolastico Maurizio Caproni, progettisti e referenti

delle ditte, e alcuni consiglieri comunali con il vicepresidente Flavio Tamburi-

Alessandro Betta

ni. «Mettere in sicurezza questa scuola era una priorità – ha detto il sindaco Alessandro Betta nel corso della breve cerimonia di presentazione dell'intervento – e per questo abbiamo

fatto tutto quello che era possibile per ridurre i tempi: prima cosa, abbiamo rinunciato a chiedere un finanziamento alla Provincia, cosa che avrebbe ritardato parecchio i lavori, e poi abbiamo realizzato una stretta sinergia tra Amministrazione comunale, progettisti e ditte. Il risultato è che in meno di tre anni, cioè in anticipo sulle migliori previsioni, abbiamo la scuola di Bolognano finalmente sicura e più confortevole, oltre che in grado di ridurre del 20 per cento il consumo di energia. Un risultato, questo, per il quale voglio ringraziare tutte le persone che hanno contribuito». Il progetto, suddiviso in tre lotti, comprende una parte strutturale (per adeguare l’edificio alle norme antisismiche) e una parte architettonica (per limitare l’impatto delle strutture aggiuntive in acciaino, riqualifica-

re l’edificio dal punto di vista energetico e rispondere ad alcune rinnovate esigenze della scuola). Il progetto architettonico ha visto un intervento di mascheramento delle intelaiature in acciaio, tale da consentire non solo il miglioramento estetico dei prospetti, ma anche una riqualificazione energetica dell’edificio. A completamento dei lavori è stata sostituita la tettoia esistente sul lato sud del piazzale della scuola, la cui rimozione si è resa necessaria per consentire la realizzazione dell’intelaiatura strutturale, con una pensilina con copertura in lastre di vetro stratificato di dimensioni tali da consentire l’utilizzo di una più ampia zona all’aperto per lo svolgimento di attività ludiche e ricreative all’esterno, anche in condizioni atmosferiche sfavorevoli.

LA MANIFESTAZIONE. Pasqua Musicale Arcense, su il sipario

THAILANDIA. I cellulari usati finanziano una scuola Si è recentemente conclusa ad Arco la raccolta dei telefoni cellulari usati, una delle iniziative avviate nell’ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 2015 a cui anche il Comune di Arco ha aderito dal 21 al 29 novembre scorso. Buono il risultato della raccolta cellulari: 256 telefonini raccolti, più numerosi caricabatteria. Il ricavato andrà a finanziare una scuola per 350 studenti profughi birmani in Thailandia. Il Comune ha collocato dei grandi raccoglitori per cellulari, uno all'ingresso dell'URP al piano terra del municipio, l'altro all'ingresso della biblioteca, a Palazzo dei Panni. Inoltre il Comune ha coinvolto la scuola media di Prabi, le professionali UPT ed ENAIP e le scuole medie e superiori di Gardascuola, che hanno posizionato nei propri locali i raccoglitori di cellulari usati, fino a fine gennaio. La raccolta di cellulari usati è stata ideata e gestita dal centro culturale Beppa Josef, aderendo ad un'iniziativa di Krio Hirundo, un'associazione senza fine di lucro di Castelfranco Veneto che realizza e gestisce progetti umanitari a favore del popolo birmano, anche con il coinvolgimento e la partecipazione di partner locali. I cellulari raccolti (funzionanti o meno) saranno smontati da una ditta specializzata per recuperarne i materiali pregiati, evitando inoltre che materiali dannosi siano smaltiti in modo non corretto (maggiori informazioni: www.kriohirundo, email kriohirundo@gmail.com, telefono 346. 0922605).

Nel comune di Arco si è aperta domenica 14 febbraio con un'inedita anteprima d’inizio di Quaresima la 43ª edizione della Pasqua Musicale Arcense, la tradizionale manifestazione di musica perlopiù classica, sia sacra sia profana, il cui programma è stato pensato per rivolgersi ad un ampio pubblico, con l'eccellenza di prestigiose ensemble e di importanti nomi del panorama musicale europeo. Nella bellissima chiesa del santuario della Madonna delle Grazie – storico luogo di devozione e Porta Santa per il Giubileo straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco – le dodici voci della Camera Vocale di Bolzano, sono state dirette da Jean-Michel Boulay, proponendo “Media vita”, un concerto di musica funebre inglese dedicato espressamente al rito della morte e al suo significato cristiano di passaggio. Gli spettacoli per la Pasqua Musicale Arcense termineranno il 2 aprile e, come tradizione, si svolgono nelle principali chiese della città. Uno dei momenti di maggiore significato, oltre al concerto di Pasqua eseguito dall’orchestra della Pasqua Musicale Arvense assieme al coro Anzolim de la Tor (domenica 27 marzo), rimane la celebrazione ecumenica della Passione, cattolica e luterana, (venerdì 25 marzo). Peter Braschkat è l’anima artistica della manifestazione, un appuntamento di prestigio per il periodo pasquale che da tanti anni attira un ampio pubblico e vasti consensi, attraverso una formula che mette in risalto una caratteristica unica della città di Arco: ospitare, accanto alle tante chiese cattoliche, anche una chiesa evangelica.

Michele campione del mondo SNOWKITE / L’OMAGGIO DELL’AMMINISTRAZIONE

Lo scorso martedì 1 marzo l’amministrazione comunale di Arco ha incontrato

recentemente al “World Snowkite Contest GPS Formula”, in Abruzzo,

da sinistra L’assessore Marialuisa Tavernini, Michele Leoni, il sindaco Alessandro Betta e l’assessore Stefano Miori

in Municipio Michele Leoni, per rendere omaggio allo straordinario risultato agonistico ottenuto

dove l'atleta arcense si è laureato campione del mondo (a pari merito con il ceco Lukas Vogeltanz). Ad

incontrare Michele Leoni c'erano il sindaco Alessandro Betta e gli assessori Marialuisa Tavernini (sport) e Stefano Miori (cultura). Lo snowkite è uno sport invernale in cui l'atleta usa degli aquiloni da trazione per farsi trainare su superfici innevate, utilizzando gli sci oppure lo snowboard. Una disciplina ancora poco diffusa ma in rapida crescita, nella quale Michele Leoni, presidente dell'Asd “Go Kite Garda Lake”, istruttore federale al Circolo Surf Torbole e membro della Sat di Riva, si è dimostrato il migliore al mondo. «Che sia uno sport ancora di nicchia non toglie nulla al valore del risultato sportivo – ha detto il Sindaco – che è di altissimo livello.

Per questo abbiamo voluto incontrare Michele Leoni,

per complimentarci e per testimoniargli l'ammirazione nostra e della nostra comunità».


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Ala e Avio

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Il Piano Giovani

Marzo 2016

LA CONVENZIONE. Rinnovato per altri tre anni il lavoro di promozione e incentivazione

Rinnovata per altri tre anni tra i Comuni di Ala, Avio, Brentonico, Mori e RonzoChienis la convenzione per il Piano Giovani di Zona "4 Vicariati". Proseguirà così il lavoro di promozione, valorizzazione e incentivazione delle politiche giovanili iniziato una decina di anni fa con la costituzione del primo Tavolo del confronto e della proposta. Il Piano Giovani di Zona ha lo scopo di stimolare iniziative a favore dei giovani o organizzate dai giovani stessi, osservando la condizione giovanile del territorio, diventando stimolo per le istituzioni e la cittadinanza attiva. A fare da regia al Piano Giovani c'è il Tavolo del confronto e della proposta composto da tutti gli assessori di riferimento dei Comuni aderenti e da rappresentanti di giovani, associazioni, istituti comprensivi e altre realtà del territorio. Lo stesso Tavolo del Piano

Giovani 4 Vicariati, martedì 2 febbraio, ha approvato il Piano Operativo Giovani per il 2016 che vede la conferma di alcuni progetti presentati nei precedenti anni, ma

l'Associazione MindsHub di Ala che creerà un laboratorio dove i ragazzi potranno sperimentare nel campo della tecnologia con attrezzature all'avanguardia; “La fabbrica

anche la realizzazione di nuove iniziative. Questi i progetti che prenderanno il via nei prossimi mesi: “A tutto movimento” che mirerà a creare sinergie e collaborazioni fra vari soggetti del territorio, per organizzare durante il periodo estivo attività all'aperto improntate al benessere fisico e agli stili di vita sani; “CoderDojo 4 Vicariati” del-

in bianco e nero”, laboratorio di teatro creativo e sociale su un tema legato alla memoria locale del lavoro, la Montecatini; “Skate yourself” dell'Associazione Grandi Domani che mirerà a costituire a Mori un gruppo di ragazzi interessati a costruire un proprio skateboard, sviluppando così competenze manuali e senso artistico, anche grazie ad esperti

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del settore (shaping e pittura grafica); “Style from the street” dell'Associazione NaTural Style, evento sportivo a Mori, dedicato alle discipline freestyle; “Tell your landscape_2.0” dell'Associazione HumUs, un'azione di conoscenza del territorio attraverso strumenti digitali e open source; “Viviamo(A)la”, evento che a settembre ad Ala darà nuovamente la possibilità ai giovani artisti locali di esibirsi e di mostrare le loro abilità e passioni. Dallo scorso anno proseguono inoltre “Mondo verde” e “Giovani IN e CON formazione in progress”. Continua poi l’attività dell’Infogiovani per informare sulle attività offerte dal Piano Giovani 4 Vicariati, ma anche da altri progetti provinciali, nazionali ed europei. Per informazioni: FB Pianogiovani Quattro Vicariati; vic4giovani@comune.ala.tn. it; 366.3444728.

ALA / APPROVATO IL BILANCIO COMUNALE Approvato il bilancio comunale ad Ala lo scorso lunedì 29 febbraio. Il consiglio comunale, ricco di dibattiti politici accesi tra maggioranza e minoranza, ha detto “sì” agli sgravi sulle tariffe per chi ha o avvia una nuova attività nel cuore del Comune o nelle frazioni limitrofe. «Prioritario far rivivere il centro storico - ha affermato perentorio il sindaco Claudio Soini.: «Il documento approvato è frutto di un lavoro complesso – ha detto l'assessore al Bilancio, Michela Speziosi -. Ci siamo impegnati e ci impegneremo a utilizzare le cifre messe a bilancio per evitare che vadano perse». Il bilancio è stato approvato con 11 voti favorevoli su 18, contrari i 5 Stelle e Lega Nord. All'ordine del giorno c’erano gli incentivi alle attività economiche per il rilancio del centro storico del comune di Ala e delle frazioni limitrofe. Per quanto concerne le attività commerciali, si è deciso per una riduzione del 50% sull'Imis e sulla Tari al fine di incentivare il crescere di nuove attività e per essere vicini ai negozi in crisi economica a causa del periodo poco felice nel settore del commercio. Anche le trattative con la Cassa Rurale seguono lo stesso principio per avvallare l'economia del Comune: si è discusso per favorire in tempi futuri dei finanziamenti a tasso agevolato per chi vuole investire nei centri storici, un'idea per sensibilizzare i proprietari degli esercizi commerciali sfitti a concederne l'uso a canoni calmierati. Inoltre sono stati stanziati, sempre per quanto riguarda il centro storico, 50mila euro per contributi a chi ristruttura le facciate degli edifici. Anche lo spazio polifunzionale è stato argomento di discussione: in futuro quest'ultimo conterrà un centro per i Vigili del Fuoco, per la Protezione Civile e per le varie associazioni tra cui Stella D'Oro e Soccorso Alpino. Sul sociale sono stati stanziati 20mila euro per acquistare la nuova ambulanza del pronto intervento di Stella d'Oro. Nell'ambito dell'istruzione il Consiglio ha approvato un progetto che prevede per le scuole elementari nuovi arredi per le scuole elementari nell’ex convitto Silvio Pellico, la cui facciata sarà risistemata a partire da aprile. Anche le piscine e i campi sportivi comunali saranno a breve oggetto di interventi straordinari di manutenzione. Come ultimo punto nell’ambito del Consiglio comunale si è parlato di viabilità: oltre 300mila euro sono destinati alle pavimentazioni di strade e a interventi per migliorare il centro storico del Comune.

AVIO. Secchi: «Dieci mesi importanti di governo» «Siamo orgogliosi di poter informare i cittadini che in questi 10 mesi dal nostro insediamento in Piazza Vittorio Emanuele, il bilancio comunale è stato motivo di grande orgoglio non solo per il sottoscritto, ma per tutta la mia Giunta in quanto il 2015 è stato il protagonista assoluto di grandi iniziative e di importanti novità che hanno visto coinvolto il Comune e i suoi cittadini». Con queste parole il sindaco di Avio, Federico Secchi, ha esordito nell’ambito del Consiglio comunale dello scorso 10 marzo. «L’annata appena trascorsa – ha aggiunto il primo cittadino - ha visto concludersi interventi di riqualificazione nel settore dei lavori pubblici, ma non sono mancati incentivi per promuovere la cultura e il turismo, fonte di ricchezza e di prestigio per Avio. Quelli trascorsi si sono rivelati 10 mesi fondamentali, ai quali seguiranno quelli futuri: sono numerosi i progetti che abbiamo in cantiere nell'ambito dei lavori pubblici. Il Comune infatti Federico Secchi ha in programma di realizzare una rotatoria a Sabbionara e saranno parecchi i cantieri che fioriranno sbloccando i progetti su carta per renderne poi una realtà».

AVIO / BUS, PROGETTO EDUCAZIONE Il comune di Avio con il supporto dell'assessore Trasporti Sport Coordinamento Associazioni e Innovazione Tecnologica, Moreno Sal-

“progetto educazione alla salita e alla discesa del bus”, fortemente voluto dall'assessore Solvetti, che ha voluto coinvolgere i ragazzi

sporto. Il progetto ha già preso avvio il 15 marzo con la scuola primaria di Sabbionara e il 22 marzo con la

vetti, insieme a Trentino Trasporti, hanno fatto partire un progetto che poi è diventato realtà per il Comune stesso: si tratta del

facenti parte dell'Istituto Comprensivo di Avio al fine di educare gli studenti anche e soprattutto durante il percorso sui mezzi di tra-

scuola primaria di Avio, mentre il 5 aprile partirà per la scuola media di Avio.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2016

CRONACHE di Cavaion e Affi

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“Polo scolastico”: sceglierà la gente

AFFI. Si svolgerà il referendum per la realizzazione, o meno, di una struttura unica con Cavaion

Saranno i cittadini a scegliere per la scuola ad Affi e lo faranno attraverso una consultazione popolare (referendum) che si svolgerà presso il Municipio in via della Repubblica domenica 8 maggio dalle ore 8 alle 22. «La data è stata fissata dall’Amministrazione comunale dopo che nell’ultimo consiglio comunale il Sindaco Roberto Bonometti ha dichiarato che si farà prima delle elezioni Comunali». A dichiararlo sono i componenti del Comitato spontaneo di cittadini costituitosi a seguito dell’annuncio da parte dei sindaci di Affi e Cavaion Veronese del progetto per un polo scolastico unico per i due Comuni. «Si è giunti a questa decisione – aggiungono ancora dal Comitato - dopo che si è saputo che l’Amministrazione aveva abbandonato il progetto di ristrutturazione per la messa in sicurezza dell’attuale Scuola Elementare. Un progetto già approvato e già in parte finanziato (500 mila euro) per un preventivo di spesa di circa 900mila euro con tempi di 12/15 mesi per

AFFI / CONVEGNO “NOI E I MUSULMANI” Di grande attualità il prossimo convegno promosso dalla Fondazione “Elena da Persico”: “Noi e i Musulmani: ciò che ci blocca, ciò che ci libera”. Significativa la questione, merita di essere affrontata in modo approfondito. Relatore del convegno, in programma sabato 16 aprile dalle 9.30 alle 12.30 presso Villa Elena ad Affi, sarà Paolo Luigi Branca, Professore associato di Lingua

la realizzazione, abbandonato per un’altra soluzione di realizzare un nuovo Polo Scolastico insieme al comune di Cavaion, sul territorio

ricerca di contributi/fondi per la sua realizzazione. L’Amministrazione Comunale in tutta risposta ha organizzato un’affollata Assem-

patrimonio comunale. Durante la serata del 22 gennaio scorso – continuano dal Comitato -, oltre al Sindaco, è intervenuto il Tecnico

di Cavaion vicino all’attuale Palazzetto dello sport. Con questo progetto di decreterebbe così la chiusura della Scuola Primaria di Affi». Da questo accordo di programma sottoscritto dai sindaci di Cavaion-Affi per il Polo Scolastico Unico è nato un coro di proteste da parte di cittadini e genitori degli alunni, contrari alla perdita della storica presenza della Scuola ritenuta “un servizio civico e culturale irrinunciabile”. E’ stato così che un gruppo di cittadini insieme al Comitato di Incaffi ha presentato al Sindaco Bonometti una petizione sottoscritta da più di 400 cittadini in cui si chiedeva subito la ristrutturazione completa dello stabile dell’attuale Scuola, in modo da garantire una sicurezza antisismica per alunni e personale. «Chiedavamo inoltre – aggiungono dal Comitato - di definire nel PAT (Piano assetto del territorio), in via di adozione, una zona da destinare in futuro alla costruzione di un nuovo edificio scolastico per Affi per una capienza di 130150 alunni e di attivarsi per la sua progettazione e la

blea Pubblica lo scorso 22 gennaio in cui il Sindaco Roberto Bonometti ha esposto le motivazioni, per lo più di carattere economico, che hanno portato alla scelta di realizzare una nuova scuola moderna insieme a Cavaion, non ritenendo adeguato spendere importi sul vecchio edificio scolastico di Affi. Motivazioni che riteniamo insufficienti a una scelta così drastica: costruire un Polo Scolastico per due Comuni si traduce in un complesso immobiliare di parecchi milioni di euro di investimento con tempi di realizzazione lunghi se non infiniti, mentre una ristrutturazione immediata dell’attuale Scuola è una soluzione più consona in tempi rapidi e a costi contenuti. Portare via la Scuola Elementare da Affi significa poi perdere l’identità culturale, significa creare disagio economico alle famiglie, impoverire il territorio con la svalutazione immobiliare abitativa con calo demografico per mancanza di servizi e in ogni caso l’investimento sull’attuale edificio non è uno spreco ma andrebbe a beneficio del

responsabile del progetto antisismico che ha spiegato come l’attuale edificio della scuola sia possibile una messa in sicurezza con interventi e tecniche d’avanguardia. In conclusione il Sindaco Bonometti prendendo atto della petizione ha affermato che “il popolo è sovrano” e la decisione di come e dove la scuola dovrà essere realizzata spetta ai cittadini di Affi nel segreto dell’urna con il referendum popolare di domenica 8 maggio. Sono trascorsi ormai due mesi dall’Assemblea, ora speriamo che il Sindaco concordi al più presto con noi questo referendum in forma trasparente, il quesito e i modi dello svolgimento e non perda tempo mettendo a rischio il risultato dello stesso. Siamo motivati per la buona riuscita della consultazione e invita i cittadini a tenersi pronti per domenica 8 maggio giorno del referendum di recarsi al Municipio firmando per far rimanere la Scuola Elementare attuale li dove è sempre stata al servizio culturale per il bene del nostro territorio».

NOTIZIE FLASH DA CAVAION E AFFI

e Letteratura araba Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano. In un momento storico così difficile, a seguito dei tragici avvenimenti accaduti in molti Paesi del mondo a causa del terrorismo, talvolta rischiamo di lasciarci prendere dallo smarrimento. Con il convegno, si desidera capire che cosa stia avvenendo, nella prospettiva della verità, rifiutando ogni violenza e rimanendo aperti al dialogo: un’occasione preziosa di riflessione per comprendere. Aderiscono all’iniziativa: Fondazione Giuseppe Toniolo, Parrocchia di Affi, Azione Cattolica Diocesi di Verona, C.I.F. Provinciale di Verona, ACLI di Verona, Ufficio Pastorale del Lavoro Diocesi di Verona, Scuola di Formazione all'Impegno Sociale e Politico Diocesi di Verona, Centro Missionario Diocesano di Verona, Centro Pastorale Immigrati di Verona, Istituto Salesiano don Bosco Tusini, Associazione Salesiani Cooperatori Bardolino.

CAVAION. Un nuovo mercato a due passi dal Lago di Garda, in una location suggestiva nel cuore di Cavaion veronese, nella piazza del Municipio: questo è Cavaion Antiques, che propone in via sperimentale antiquariato, collezionismo, vintage e artigianato in un girotondo di decine di bancarelle. Il primo appuntamento è stato il 12 marzo, ma Cavaion Antiques, curato dall’Ufficio Commercio del Comune di Cavaion Veronese, con la collaborazione di ArteAnima, tornerà ad animare il centro di Cavaion anche sabato 9 aprile e sabato 11 giugno. Operatori professionali e hobbisti incontreranno nuovamente il gusto del pubblico, in un contesto piacevole e vicini a tutti i servizi e alle botteghe del paese. AFFI. L’Amministrazione comunale di Affi in collaborazione con i servizi socio educativi dell’Ulss22 e della Cooperativa Spazio Aperto, ha avviato il centro pomeridiano “SoS cOmPiTi”, iniziato lunedì 23 novembre. Due i rientri settimanali previsti, il lunedì e il giovedì, presso la scuola Primaria di Affi fino alle ore 15.00. I bambini, terminato l’orario scolastico, condividono il pranzo e successivamente si dedicano allo svolgimento dei compiti. L’obiettivo è di cercare di accompagnare i bambini nello svolgimento dei compiti al fine renderli autonomi cercando di stimolare la motivazione personale e potenziare il sapere scolastico come possibilità di crescita e realizzazione del singolo. Per iscrizioni: educatrice Anna allo 045.7235411; servizieducativi@comune.affi.vr.it


CRONACHE

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Giardino d’Europa valorizza il Baldo

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IL RICONOSCIMENTO, Il premio segnala le opere più belle di singole persone o gruppi

Da 22 anni il premio “Giardino d’Europa” segnala persone o gruppi che, con la loro opera, fanno conoscere ed apprezzare il Monte Baldo. Viene organizzato anche quest’anno per segnalare chi valorizza e sostiene la montagna dei veronesi. Si tratta di un riconoscimento promosso dal gruppo CTG Animatori Culturali ed Ambientali M. Baldo di Caprino, con il patrocinio dell’Unione di Comuni del Baldo e de “L’Altro Giornale”. «Il premio “Giardino d’Europa” è nato nel 1995 per segnalare Persone, Enti od Associazioni che si siano distinti, in modo originale, nella promozione culturale e turistica del territorio baldense, diffondendone l’immagine e la conoscenza, anche con modalità inusuali - spiega Claudio Lucchese del CTG -. Si rifà alla denominazione “Hortus Europae”, “Giardino d’Europa” con cui il Baldo venne conosciuto all’estero a partire dal

XVII sec. per la sua flora particolare e rara. Nelle ultime edizioni si è cercato

riconoscimento verrà assegnato su segnalazione popolare e per insindacabi-

di segnalare chi lavora in montagna e la valorizza concretamente, giorno per giorno, senza scalpore». Il

le giudizio di un’apposita giuria che si riunirà a fine aprile. Il premio consiste in un diploma con targa ed

CAPRINO /APPUNTAMENTI CULTURALI Proseguono gli incontri programmati dalla Biblioteca – Museo Civico “Giovanni Arduino (1714 – 1795)” di Caprino. Cinque gli appuntamenti in agenda per il mese di aprile: venerdì 1, alle 20.30, presso la Biblioteca Vilma Monis interverrà sul tema “Accadde a Piore…di Monte Baldo il 21 gennaio 1892”, mentre giovedì 14 aprile alle ore 21.00 la sala Barchessa ospiterà “Dalla Cordiera Blaca a Machu Picchu”, serata Trek organizzata in collaborazione con il GEM di Caprino per un’avventura con l’alpinista Beppe Pighi. Venerdì 15 aprile alle 20.30 verrà presentato il volume di Luigi Benini “Tra il grano…papaveri, fiordalisi”. Domenica 24 aprile alle 20.30 a villa Sandri a Lubiara andrà in scena “Scemo di guerra”, rappresentazione con Mauro Neri. Lunedì 25 aprile è in programma alle 10.00 la cerimonia civile al monumento dei Caduti di Lubiara e la festa di San Marco. Anche il mese di maggio vedrà la Biblioteca impegnata in alcuni incontri: venerdì 6 alle 20.30 verrà presentato il romanzo di Cristiano Mazzurana, “Ultime ore a Roosendaal”, giovedì 12 maggio alle 20.30 verrà presentato il secondo film di Luca Sartori e il 27 maggio il professor Riccardo Mauroner interverrà alle 20.30 su “Cesare Battisti, la sua presenza a Verona e sul Baldo”. Per informazioni:biblioteca@comune.caprinoveronese.vr.it

AFFI / SALA STUDIO IN BIBLIOTECA E’ un progetto che ha radici lontane quello che si è concretizzato ad Affi nelle scorse settimane. Dall’1 febbraio è decollato infatti il servizio di “Sala Studio” per gli studenti universitari presso la Biblioteca Comunale di Affi. «Si tratta di un’iniziativa a cui il Comitato della Biblioteca stava lavorando da anni – afferma Eleonora Bussola, presidente del Comitato -, ma sempre con qualche difficoltà. Era necessario infatti trovare qualcuno disponibile ad essere presente in biblioteca durante l’apertura di questa Sala Studio». Ma con l’inizio del nuovo anno la Biblioteca ha trovato persone di supporto ai sei volontari che si occupano delle attività e dell’apertura della Biblioteca comunale. Così, se la Biblioteca comunale di Affi è aperta il martedì dalle 15.00 alle 18.30, il mercoledì dalle 15.30 alle 19.00 e il venerdì dalle 16.00 alle 19.30, dall’1 febbraio la sala studio, dotata di 15 postazioni studio, è aperta il lunedì dalle 15.00 alle 19.00 e il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. «Siamo soddisfatti di essere riusciti a proporre questo nuovo servizio – aggiunge Eleonora Bussola -: era un progetto che ci stava molto a cuore a al quale gli studenti universitari stanno rispondendo con entusiasmo: questa sala, quella “legno” posta al primo piano, è un luogo molto bello e soprattutto concilia molto lo studio e la concentrazione. All'interno delle sale della Biblioteca dal 25 marzo sarà inoltre possibile usufruire gratuitamente anche del WI FI».

Caprino Veronese

in numerose pubblicazioni sul territorio baldense, del valore di circa 500 euro. Lo scorso anno il premio è stato assegnato ex-aequo al gruppo Collezionisti Associati Monte Baldo di Caprino, all’Istituto M. Giberti di Verona, al maestro Mario Lucchini di Caprino, alla Squadra campanaria delle parrocchie di Rivoli e Canale e alla famiglia di Mario e Anna De Massari di Bettinelle di Caprino Veronese. Tutti possono segnalare persone, gruppi o enti, siano essi residenti o non residenti nell’area baldense, entro fine aprile. Le segnalazioni vanno inviate al CTG a Caprino. La giuria terrà conto per un 50% delle segnalazioni pervenute, ed esprimerà anche il proprio giudizio. Per informazioni e segnalazioni rivolgersi al CTG allo 045.6260228, o sul sito www ctgbaldolessinia.org. Maurizio Delibori

CAPRINO / DOCUMENTARIO “SUBTERRANEA” Lo scorso 29 gennaio i cittadini di Caprino hanno potuto fare un viaggio virtuale nei sotterranei del paese grazie alla presentazione del documentario reportage “Subterranea”, scritto e diretto dal filmmaker caprinese Luca Sartori. La serata, organizzata dal comitato BibliotecaMuseo Giovanni Arduino e introdotta dal presidente Franco Zeni, ha visto la partecipazione di un pubblico che ha gremito la Sala Consiliare di Villa Carlotti. Con un intervento introduttivo, l'archeologo Giovanni Ridolfi ha illustrato l'analisi degli archi in pietra tardo medievali emersi durante dei lavori di urbanistica della scorsa estate in corrispondenza del “ponte delle Acque”, il luogo in cui venivano e vengono convogliate le acque provenienti dal Baldo. Il documentario ha rivelato poi come il ponte stesso non sia soltanto l'ingresso di Caprino, ma rappresenti anche l'accesso per i

suoi sotterranei. Luca ha portato una telecamera nel lungo tunnel che attraversa il paese in direzione sud-nord, pas-

al pubblico un fucile rinvenuto tra la ghiaia dei sotterranei da Luca Sartori e Federico Fabiano durante una delle

sando al di sotto di piazza Stringa, attraversando piazza della Vittoria, per tornare alla luce nei pressi di Ca' Ferrara. E’ stato curioso tornare ad esplorare quel tratto di torrente dove un tempo sorgevano le fontane per le lavandaie, in piazza Stringa, accessibile fino agli anni '50 e nascosto in seguito alla realizzazione degli edifici soprastanti…Ma le sorprese non finiscono con i titoli di coda. Al termine della serata è stato presentato

prime ricognizioni per la realizzazione del video. Ebbene, un ragazzo presente in sala, giovanissimo appassionato di balistica, ha riconosciuto il modello collocandone la produzione nel 1895 e raccontando come quell'arma fosse utilizzata durante le Guerre Mondiali nel nostro territorio. Il reperto è stato donato al museo civico di Villa Carlotti dove è conservato ed esposto. Riccardo Reggiani

DeCO FOGASSA DE CAVAION / PRIMI KIT Sono stati consegnati i primi kit agli esercizi che hanno aderito al disciplinare DeCO della Fogassa de Cavaion. Alla presenza del sindaco Sabrina Tramonte, dell'assessore al commercio, Corrado Mancini, e del presidente della Proloco San Michele Franco Lonardi, i commercianti hanno ricevuto i 'segni' - vetrofania ed espositore - che certificano il loro impegno nel pr odurre e vendere la Fogassa de Cavaion secondo un preciso disciplinare che interessa gli ingredienti, la ricetta e il confezionamento. Alla consegna ufficiale erano presenti anche le maschere del carnevale cavaionese, il Re del Gradelon e la Regina della Fogassa, che unendo appunto 'gradela' e 'fogassa' non potevano incarnare meglio lo spirito dell'iniziativa. La DeCO Fogassa de Cavaion è nata lo sco rso anno sull'onda dell'Expo milanese, concretizzando il desiderio dell'amministrazione comunale di elevare i propri prodotti locali.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2016

CRONACHE di Rivoli

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Il centro storico farà il restyling

LAVORI. Le due piazze del capoluogo verranno riqualificate e sistemate entro poco tempo

Un nuovo look per il centro storico di Rivoli Veronese: le due piazze del capoluogo di Rivoli verranno a breve riqualificate e sistemate. «Il parcheggio selvaggio ed anni di mancati interventi hanno creato un disagio urbanistico notevole in queste due piazze, adiacenti tra loro, piazza Generale Girolamo Busolli e piazza Napoleone I – afferma Carmine Pandolfi, assessore al Patromonio -. Come Amministrazione abbiamo pensato di rivedere la progettazione già esistente per queste piazze, dove la pavimentazione in pietra sarà realizzata in Pietra della Lessinia. La pavimentazione in porfido sarà invece contenuta a piazzetta Napoleone I, mentre la piazza principale rimarrà in conglomerato bituminoso». La sede viaria sarà ristretta e assumerà l’obbligo di direzione in senso unico – sud – nord: una diversa disposi-

DMO LAGO DI GARDA Anche Rivoli Veronese è entrato a far parte del “DMO Lago di Garda”, la cui parola d’ordine è “valorizzare il territorio”. Il DMO (Destination Management Organisation) è una “moderna forma di presidio del territorio e delle risorse che lo compongono, definendo la governance turistica della destinazione stessa e la pianificazione strategica unitaria delle attività dei diversi sogget ti coinvolti”. Della DMO del Lago di Garda cui fanno parte, oltre alla Camera di Commercio di Verona, anche la Provincia, l’Aereoporto Catullo, la Fondazione Arena di Verona, l’ente Fiera di Verona, il Consorzio Lago di Garda Veneto e i comuni di Affi, Bardolino, Brenzone, Bussolengo, Caprino, Castelnuovo del Garda, Cavaion, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Lazise, Malcesine, Pastrengo, Peschiera, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco, Valeggio sul Mincio…e da adesso anche Rivoli Veronese. La DMO Lago di Garda lo scorso 3 marzo ha approvato il suo Destination Management Plan, contenente le linee strategiche risultato di condivisione di idee, obiettivi e strumenti volte a far crescere la destinazione turistica del Lago di Garda, un luogo unico al mondo, con oltre 11 milioni di pr esenze annue, dove convivono differenti “turismi” in grado di soddisfare esigenze diverse: natura, benessere e relax, enogastronomia, sport, parchi tematici, numerosi eventi culturali. «Siamo d’accordo nel confermare – affermano gli Amministratori di rivoli Veronese - che tutte queste proposte devono essere organizzate e promosse congiuntamente. Il ruolo della DMO, di cui anche Rivoli è riuscito ad entrare a far parte in base a caratteristiche ben precise, è quello di mettere in rete tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti nella filiera turistica, progettando strategie e azioni comuni al fine di creare e promuovere un prodotto che rispecchi il profilo e le caratteristiche della destinazione».

zione della carreggiata stradale permetterà di realizzare un marciapiede lungo tutto il tratto dell’interven-

to di intervento nelle due estremità per una razionalizzazione degli interventi dei servizi tecnici: infatti la

to sul lato ovest e la collocazione e razionalizzazione dei parcheggi. Verrà inoltre individuata anche la sede viaria della pista ciclabile della Valdadige. «Il progetto - aggiunge l’architetto Carmine Pandolfi – prevede un ampliamento d’ambi-

rete pubblica di illuminazione sarà completata con la posa dei cavidotti e dei pali con lampada. Rimarranno i due rialzi stradali che, posti a sud sull’accesso alla Corte Bramante e a nord sul fronte di accesso alla Chiesa, avran-

no funzione di elementi di rallentamento degli autoveicoli ed anche segno significativo per l’accesso alla corte e per l’accesso e l’uscita dei fedeli dalla Chiesa (sagrato). Le opere riguarderanno inoltre il completamento delle reti esistenti di raccolta delle acque piovane con una serie di caditoie lungo la strada principale e nei parcheggi e della pubblica illuminazione con sistema a led. Nel progetto – conclude l’assessore al Patrimonio - è prevista inoltre la realizzazione di uno scivolo a norma per l’accesso di persone disabili all’ufficio Postale. Questo intervento, così com’è stato progettato, richiederà l’investimento di 300.000 euro e non sconvolgerà urbanisticamente la piazza ma ne regolerà l’utilizzo a parcheggio, valorizzando il balcone naturale esistente verso la Valdadige».

CANALE / GIORNATA ECOLOGICA E’ stata una giornata all’insegna dell’ambiente e del territorio quella di domenica 13 marzo a rivoli Veronese. La Pro loco L’Anfiteatro di Rivoli, con il patrocinio del comune di Rivoli, in collaborazione con Legambiente e il Gruppo Alpini rivolese, ha infatti organizzato una “giornata ecologica” dedicata alla pulizia alle incisioni rupestri di Canale. Proprio questi tesori d’arte rupestre, figure e stele idoliformi con probabile somiglianza alle Dee Madri del neolitico della Ricca di Rivoli, saranno al centro di un libro ed è anche per questo che gli organizzatori della giornata ecologica

hanno pensato di concentrarsi sulla pulizia dai rovi e dalle sterpaglie alle Incisioni rupestri di Canale: domenica 13 marzo infatti volontari di Rivoli e molti cultori della storia di associazioni, provenienti anche dai paesi limitrofi, si sono dati appuntamento fin dalle 9 del mattino per dedicarsi ai lavori, proseguiti poi per l’intera giornata. Alla guida del gruppo, la Pro loco con il suo presidente Paolo Bertani, promotrice di molti eventi culturali, il Gruppo Alpini con il presidente Giorgio Zerbini e l’associazione Legambiente con il referente naturalista Raffaello Boni.

FIOCCO ROSA. Nasce il Circolo “Donna in-forma” Fiocco rosa a Rivoli Veronese. E’ nato il Circolo “Donna in-forma”, voluto e fondato da Loredana Campostrini, consigliere comunale di Rivoli. “Donna in-forma” ha debuttato proprio nella serata dell’8 marzo, Festa della Donna, quando presso il ristorante Groletta donne, mamme, mogli di diverse etnie e della più svariate età si sono date appuntamento per una cena ed una serata - dibattito sul tema “Donna d’Oriente e donna d’Occidente: quando l’integrazione è donna è più facile e meglio tollerata?”. Ad intervenire sono state chiamate Klodiana Hahmeti, di orgini albanesi, Elena Mauriza e Ioana Samarghitan di origini rumene, Maricel Nunez di origini cubane, moderate da Giuliana Zocca, dottoressa in Scienze dell’Educazione e Michela Sartori, dottoressa in Sociologia. «E’ stata una piacevole serata trascorsa in compagnia di donne che hanno il desiderio di stare insieme, di condividere, ma anche di tenersi informate – afferma Loredana Campostrini -. E’ a loro che questo nuovo Circolo è dedicato. Quello dell’8 marzo è stato un esordio al quale seguiranno molti altri incontri ed eventi, che avranno lo scopo di coinvolgere tutte le donne di diverse età, estrazioni sociali, culture non solo di Rivoli, ma anche dei paesi limitrofi».


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PROGETTO CASA di Primavera 2016

Termoidraulica cortese e affidabile “Installiamo cortesia e professionalità”. È questa la filosofia di Termoidraulica Europa di Massimiliano Pavoni, a Costermano, che dal 1997 ad oggi ha installato migliaia di impianti civili ed industriali, posato chilo-

metri di impianti di riscaldamento a pavimento, tonnellate di condizionatori e arredobagno, distese di pannelli solari termici, labirinti infiniti di canalizzazioni d’aria...e sempre con la stessa filosofia ben impressa in

ogni “operaio specializzato” che compone la squadra di Pavoni. A proposito di “squadra”: Termoidraulica Europa si è sempre dimostrata vicina allo sport sponsorizzando eventi e realtà locali, fino a compie-

Perla del Garda

re un vero e proprio salto di qualità nella stagione 2014/15 come “Silver Sponsor” della Verona Volley Calzedonia, degna vetrina per una realtà solida e affidabile come Termoidraulica Europa.

L’agenzia Immobiliare a misura di cliente

Due donne, con esperienze lavorative parallele e un sogno in comune, questo siamo noi: Agenzia Immobiliare - Perla del Garda s.n.c., costituita da Laura Fissore e Nicole Netzer. Laura è italiana con esperienza ventennale come agente immobiliare. Nicole è tedesca ma vive al lago di Garda. Due donne che sanno esattamente ciò che vogliono ma soprattutto sanno ciò che vogliono i clienti: comprendere ed essere capiti, perchè solo così può nascere la fiducia e può essere fornita un'alta qualità di servizio necessaria per realizzare i vostri desideri. La nostra agenzia è italiana al 50% ma entrambe parliamo italiano, tedesco ed inglese. Zwei Frauen, berufliche Parallelen und ein gemeinsamer Traum, das sind wir: Agenzia Immobiliare - Perla del Garda s.n.c, geründet von Laura Fissore und Nicole Netzer. Laura ist Italienerin mit 20-jähriger Berufserfahrung als

Maklerin. Nicole ist Deutsche mit festem Wohnsitzt am Gardasee. Sie ist Immobiliensachverständige. Zwei Frauen, die ganz genau wissen, was Sie wollen und vor allem wissen, was Ihre Kunden wollen: Verstanden zu werden und zu verstehen, denn nur so kann Vertrauen aufgebaut, Qualität vermittelt und Wünsche erfüllt werden! Wir sind

zu 50 % Deutsch, sprechen aber zu 100 % Deutsch, selbstverständlich auch Italienisch und Englisch. Laura Fissore: 320.0105096 Nicole Netzer: 342.0492632 Peschiera Via Venezia, 30A


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PROGETTO CASA Primavera 2016

Portoncini d’entrata all’avanguardia Il portoncino d’entrata, il fiore all’occhiello di ogni edificio L'ingresso può essere considerato il biglietto da visita di un edificio; anche la storia dell'architettura ne ricorda l'importanza. Le nuove linee dei nostri portoncini arricchite con nuovi allestimenti, nuovo design, nuove seducenti combinazioni di materiali, sono in grado di armonizzarsi con lo stile di ogni costruzione, integrandosi con l'insieme della facciata: noi lavoriamo per questo, per offrirvi la scelta

migliore - anche in termini di sicurezza e prestazioni isolanti. Portoncini in alluminio La speciale tecnologia costruttiva dei portoncini di ingresso FIN-Project in alluminio ci consente di produrre pannelli interni ancora più robusti: la collocazione del pannello decorativo, che ricopre completamente il profilo esterno dell’anta, consente di guadagnare più spazio per il materiale isolante di riempimento dagli ottimi valori prestazionali. I portoncini della serie Light sono ora disponibili anche con triplo. Sono ben due inoltre le nuove eleganti serie di portoncini che FINSTRAL presenta sul mercato. Vetro è una serie dal design molto moderno. Pannelli decorativi interamente in vetro smaltato rivestono la superficie dell’anta da entrambi i lati del serramento. I modelli della serie Vetro possono essere personalizzati con smaltature disponibili in 9 tonalità. Ceramica è una serie particolare, per la cui realizzazione FINSTRAL ha scelto di impiegare un nuovo materiale: Ceramica offre quattro modelli dalla superficie decorata in rilievo in speciale ceramica molto resistente. Un disegno di linee minimaliste ed equilibrate, per un insieme dal carattere vivo e deciso. Portoncini in PVC e PVCalluminio Anche la serie Top 90 in PVC si rinnova: lasciatevi conquistare dalle novità di materiali e allestimenti! I portoncini Top 90 sono da ora disponibili non solo nella versione in PVC con il battente a vista, ma anche nella versione in PVC-alluminio, realizzata con battente a vista oppure con anta esterna a scomparsa. Nell’esecuzione con pannello applicato e anta a scomparsa su entrambi i lati, invece, i modelli Top

90 sono disponibili a scelta in PVC-alluminio oppure in alluminio. L’alluminio vi

molto semplice: in primo luogo l'utente inserisce le informazioni più impor-

regala ampie possibilità di scelta e personalizzazione cromatica. Questa grande varietà realizzativa ci consente di offrire al committente ampia libertà di scel-

tanti relative al portoncino, come tipologia e dimensioni. Quindi, scegliendo tra 15 collezioni e oltre 300 modelli, può selezionare il modello più adatto e specificare il materiale in cui il portoncino andrà realizzato: PVC, PVC-alluminio o alluminio. In seguito si possono scegliere le superfici ed i colori per pannello e telaio, oltre a specificare i vari allestimenti e componenti accessori desiderati. Ecco fatto: la porta d’ingresso, personalizzata in base ai propri gusti e desideri, può addirittura essere integrata in varie immagini esemplificative di facciata oppure essere inserita nella vista esterna della propria abitazione. Per richiedere un preventivo, basta stampare il riepilogo contenente tutti i principali dati della configurazione ed inviarlo, anche via mail, a FINSTRAL. Il configuratore è già online, sul nostro sito www.finstral.com. L’intera gamma prodotti FINSTRAL è visionabile presso gli showroom Finstral: Verona, Via Francia 5/A tel. 045/583664 Mazzantica di Oppeano Via Aie 10 tel. 045/7145895 www.finstral.com

ta nella progettazione del portoncino che desidera, un serramento di grande qualità costruttiva e di design. Per aiutarvi a disegnare lo spazio di ingresso vi mettiamo a disposizione Il nuovo configuratore per i portoncini FINSTRAL con cui in pochi click, avrete la possibilità di visualizzare come in una fotografia, la porta dei vostri desideri! L'uso del configuratore è


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PROGETTO CASA di Primavera 2016

Emozioni... Alternative Professionalità, competenza e grande passione si intrecciano a Bardolino presso Alternative interior design. Un’azienda, questa, nata dalla pluriennale collaborazione nel settore legno tra Matteo Loro e Francesco Costa. La loro esperienza, acquisita nella produzione di infissi ed arredamenti si misura, li ha portati ad affiancare alla già esistente falegnameria di proprietà, un’azienda parallela con lo scopo di promuovere e commercializzare, oltre ai prodotti di loro produzione, anche arredi di primarie aziende italiane. Rivolgersi ad Alternative interior

design significa soddisfazione assicurata e garanzia di essere seguiti per qualsiasi esigenza, dalla progettazione alla posa in

gnami di un tempo. Matteo e Francesco vi aspettano presso lo show room di Alternative interior design per poter illustra-

opera finale, il tutto svolto con minuziosa cura del dettaglio degna dei fale-

re la gamma dei prodotti selezionati per case dalle emozioni… Alternative.

I sistemi di allarme domestici ormai sono numerosi e all'avanguardia nel settore sicurezza e questi sono un argomento molto utile da presentare ai nostri lettori visto il periodo “caldo” a causa dei numerosi furti e dalle innumerevoli invasioni da parte di delinquenti, nei nostri domicili. Per aiutare i consumatori, le aziende e i proprietari di casa a proteggersi al meglio, abbiamo pensato di elencare alcuni consigli sul funzionamento dei sistemi di allarme domestici. Nel commercio sono presenti impianti con e senza fili: i primi presentano un circuito dotato di fili elettrici da

incassare nel muro. Alcuni modelli hanno la caratteristica di poter essere inseriti nell'impianto elettrico preesistente, senza dover rompere i muri. Un vantaggio di questo tipo di impianto è la sicurezza, è sicuro perchè tutti i componenti sono collegati da una rete di cavi elettrici e, tagliando i fili, scatta immediatamente l'allarme. A livello economico presentano un costo più elevato proprio perchè sono più attendibili e più “sensibili” dei modelli tradizionali, ma nell'ambito della sicurezza domestica sono un ottimo deterrente. Un altro tipo di allarme è quello senza fili, a onde radio. Questo

modello sfrutta onde elettromagnetiche ed è alimentato da batterie a lunga durata, il che rappresenta già un primo vantaggio perchè permette all'allarme di continuare a rimanere attivo e funzionante anche in situazioni dove può venire a mancare la corrente per diverse ore. Il vantaggio di questo allarme è che non occorre alcun lavoro di installazione e in caso di trasloco può essere facilmente reinstallato nella nuova casa. Come modello non è attendibile come il primo ma la tecnologia si è molto raffinata negli ultimi tempi, offrendo prodotti molto più stabili e affidabili.

Sistemi d’allarme domestici


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PROGETTO CASA

Primavera 2016

I sottotetti sono un valore aggiunto a cura dell’Arch. Mirko Ballarini Talvolta si pensa che i sottotetti siano spazi angusti e male illuminati, ma in realtà, grazie alla loro posizione privilegiata, si possono trasformare in ambienti luminosi e belli da

ad apposite leggi che ne hanno incentivato la ristrutturazione, i sottotetti sono stati sempre più spesso riutilizzati come ampliamento delle abitazioni. Gli spazi così recupera-

vivere. La soffitta è uno spazio con un grande potenziale da poter ristrutturare e rendere abitabile, ricavandone nuove stanze, evitando di cambiare casa e aumentando il valore dell’immobile, una volta conclusi i lavori. Bisogna tenere presente che ristrutturare è un’ottima forma di investimento anche grazie agli incentivi fiscali che permettono di recuperare buona parte della spesa. Dalla fine degli anni ’90, in parte a causa della saturazione dei centri urbani e dei costi sempre più elevati delle case, ma anche grazie

ti godono di abbon- te, ha usato particolari dante luce dall’alto, elementi detti canons che ha il vantaggio di à lumière che posti sul penetrare profonda- tetto producono stramente negli ambienti ordinari effetti nelle ed illuminarli, meglio stanze così illuminate. di una finestra. Decorare con la luce La luce zenitale rap- significa proprio utilizpresenta una tra le zare questi effetti per soluzioni più interes- segnare un ritmo, marsanti per fare architet- care un passaggio o tura e progettare emo- arricchire gli spazi. Per zioni. Decorare gli rendersi conto di spazi con la luce, esclu- quanto sia efficace la dendo qualsiasi rela- luce zenitale basta visizione con il paesaggio, tare la Gipsoteca Canogioca un ruolo fonda- viana di Possagno, di mentale nel creare Carlo Scarpa: rimarrete effetti e provocare sen- meravigliati davanti al sazioni che possono “gioco sapiente, rigoricordare addirittura roso e magnifico dei assemblati rituali o simboli anti- volumi chi. L’uso della luce nella luce” (Le Corbudall’alto era peraltro sier).

già presente nelle terme romane, dove la luce entrava da un oculus posto al centro della cupola, come nel Pantheon. Un maestro come Le Corbusier, nel convento de La Touret-


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2016

www.laltrogiornale.net

LA SOCIETÀ. I colori granata nel dna, settore giovanile e prima squadra seguiti con passione

Malcesine e il calcio Una grande famiglia

Una famiglia, con il pallone nel cuore. I colori granata nel dna, difesi e indossati in campo ogni settimana con orgoglio. L’A.C. Malcesine ha proprio la passione per il calcio nel sangue fin dall’inizio della sua storia. E le energie si sviluppano e si concentrano a 360°, dal settore giovanile alla formazione di punta, oggi militante in Prima categoria (girone A). La società del presidente Alberto Prandini, infatti, presenta le categorie piccoli amici, i pulcini, giovanissimi, juniores e la prima squadra. «L'Associazione Calcio Malcesine nasce nell’omonimo centro lacustre nel 1947 e ha esordito in una stagione agonistica nel 1953 – racconta il club sul sito internet ufficiale -. Da allora, molte cose sono cambiate e tanti

zioni. «Negli ultimi quindici anni, con l’avvento del presidente Alberto Prandini, l’attività principale è stata rivolta soprattutto al

i denti per rimanere in Prima categoria. «Il nostro obiettivo è conquistare la salvezza per mantenere la categoria – dichiara il Mal-

buto per il lavoro svolto negli anni, con perseveranza e responsabilità. Il Malcesine è una grande famiglia dove varie generazioni si passano il testimone e vestono la maglia granata». Calcio e valori in primo piano. «Lezioni» di vita, firmate Malcesine, indispensabili e basilari da trasmettere alle nuove genera-

AVIO / APECHERONZA BASKET

Volontariato doc Premiato Salvetti

Sabato 20 febbraio presso una affollata, sala N. Aste della Comunità Vallagarina sono stati premiati, da parte dell'Agenzia dello Sport della Vallagarina i volontari che si sono contraddistinti in ambito sportivo per la passione e la disponibilità messi a disposizione delle associa-

Avio, un’associazione nata 20 anni fa e ora punta di riferimento del minibasket e del basket in tutta la Vallagarina. Con questa menzione sulla targa “per l'impegno profuso nel volontariato sportivo, promozione e valorizzazione dell'attività sportiva nel comune di Avio”. Alla consegna oltre

Prima squadra 2015/16

settore giovanile: in poche stagioni si è raddoppiato il numero dei tesserati e delle formazioni partecipanti ai vari tornei di categoria –

cesine -. La rosa della prima squadra è composta da calciatori residenti nel comune di Malcesine e nel comune limitrofo di Bren-

Piccoli amici 2015/16

progressi sono stati fatti per portare la società ai livelli attuali. Il 4 gennaio 2003 è stata addirittura organizzata una grande manifestazione, durante la quale si è disputata un’amichevole con l’Hellas Verona, per festeggiare il cinquantesimo anniversario del club insieme alle “vecchie e nuove glorie”, ai presidenti e ai dirigenti che nel corso del tempo si sono susseguiti, per dare a tutti il giusto tri-

vanile. Un traguardo, questo, che ci rende davvero orgogliosi». Una curiosità, direttamente dall’archivio di storia granata: «Il picco

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continua il club granata -. Da sottolineare, è l’ottimo l’operato svolto nel vivaio: non a caso, le nostre squadre si difendono egregiamente in tutti i campionati. Il fiore all’occhiello? La vittoria nel torneo “Beppe Viola” categoria pulcini nel 2001, organizzato dalla città di Arco (TN). Questo trofeo, infatti, è uno dei più prestigiosi a livello nazionale nel settore giovanile. Nell’anno 2011, poi, l'A.C.

Under 18 del 1988/89

Malcesine si è trasformata in società sportiva dilettantistica denominata A.S.D. Malcesine Calcio, affiliata alla Figc (Federazione italiana giuoco calcio, ndr) e al Coni (Comitato olimpico nazionale italiano, ndr)». La formazione di punta, intanto, si trova nella parte bassa della classifica e sta lottando con le unghie e con

zone sul Garda, e quasi tutti questi ragazzi in rosa vengono dal nostro settore gio-

più alto raggiunto dalla nostra prima squadra è stato toccato con la partecipazione al campionato di Prima categoria a cavallo tra gli anni ‘60 e ’70 del Novecento, quando le categorie non erano molte e si giocava contro club del territorio vicentino e del territorio bellunese». I segreti del Malcesine, insomma, si chiamano «affidabilità e passione sportiva di tutti i membri della società che, con l’aiuto sostenuto dai genitori e dal Comune, hanno portato belle soddisfazioni e i risultati attuali, facendo sì che l’impegno dei dirigenti sia sempre persistente e in continuo miglioramento per il bene del club e di tutti i nostri ragazzi e bambini». Matteo Sambugaro

Moreno Salvetti riceve il riconoscimento

zioni sportive. Un riconoscimento giunto alla quarta edizione, che la Comunità, tramite la segnalazione dei singoli Comuni, assegna alle persone che si dedicano al volontariato sportivo. Per il Comune di Avio, su segnalazione dell'assessore allo sport Moreno Salvetti è stato indicato Alberto Fracchetti, dirigente responsabile di Apecheronza Basket

all'assessore Salvetti, erano presenti il presidente dell'Agenzia dello Sport di Rovereto Ruggero Pozzer, l'Assessore allo sport della Comunità Vallagarina Roberto Bettinazzi e tanti altri amministratori dei Comuni Lagarini. Per chì volesse conoscere l'attività di Apecheronza può informarsi su www.apecheronza.net o sulla pagina Facebook di Apecheronza.

BARDOLINO

Bocciofila, un sorriso per il Kenya

Un sorriso per il Kenya. Questo è quanto l’A.S.D. Bocciofila Bardolino è riuscita a portare in terra africana, colorando di allegria e gioia i visi di molti bambini. Nel mese di febbraio il presidente della Bocciofila Bardolinese, Francesco

Gradilone, ha raggiunto la città di Malindi, in Kenya, accompagnato dall’amico Giampaolo Pianti, volontario di Abeo che ogni anno si reca con un gruppo di amici a titolo personale nel Tabasamu Centre della comunità di Majengo,

gestito dall’associazione Solidarietà Kenya onlus (con responsabile Claudio Benaglia), portando aiuti e sostegni. «E’ stato così – afferma Gradilone – che anch’io ho pensato di contribuire a questa missione recandomi in Kenya in rap-

presentanza della Bocciofila Bardolino. Penne, piccoli contributi e 40 magliette sono state quanto ho portato in dono ai bambini del luogo che mi hanno ripagato con sorrisi e abbracci. Una soddisfazione inspiegabile».



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