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ANNO XXVIV - N. 04 - APRILE 2014 - Stampato il 16/042014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n째 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663



le vostre

Lettere “Un diario raccapricciante” loro madri a poche settimane per essere utilizzati negli esperimenti e le loro madri uccise dopo pochi minuti. I cuccioli stessi sono stati tenuti in vita solo per poche settimane prima di essere uccisi. Durante questo periodo, molti subivano regolarmente stressanti prelievi di sangue tramite grossi aghi infilati nelle loro piccole vene. Si sono dibattuti e hanno pianto mentre gli inetti “ricercatori” facevano, insensibili, il loro sporco mestiere. Poi un giorno i cuccioli sono stati uccisi, tramite una iniezione letale e i loro piccoli corpi tagliati e macellati per le parti che i “ricercatori” volevano analizzare. I cuccioli ancora vivi erano appena fuori dalla stanza in cui avvenivano le uccisioni, costretti quindi ad ascoltare e annusare ciò che stava accadendo ai loro fratelli e sorelle. Il 15 ottobre, l'ultimo cucciolo prima di essere ucciso, era pieno di angoscia e ha pianto e sofferto mentre i “ricercatori” hanno iniettato la dose letale nella sua piccola vena». Questa solo una piccola parte del racconto dell'investigatrice su quanto avviene in questo laboratorio, tipico esempio di quanto avviene in tutti i labo-

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FIGLI

VIVISEZIONE

Mentre l'investigatrice Susie si trovava all'interno, i vivisettori hanno ucciso 92 cuccioli di beagle di 8 mesi, insieme a 10 madri, 15 gattini, e un numero indefinito di vitelli, conigli e altri animali. Milo, Tiggy, Sammy, Bailey, Freddie, Finn, Biffy, Ciottoli, Bottoni, Jake, Daisy, Rosie, Ambra, Barney, Marcus, Ronnie, Bracken: adorabili cuccioli di beagle che, come tutti i cuccioli, erano giocosi fagottini di energia. Le mamme e i cuccioli sono stati importati dall'Olanda o forniti da Harlan UK, una società di "produzione" di animali. Hanno potuto allattare i loro cuccioli soltanto per un paio di settimane. Usate come macchine da riproduzione e uccise una volta iniziati gli esperimenti sui loro figli (l'investigatrice ha tentato inutilmente di salvare almeno due delle madri). I cuccioli sono nati per morire, le loro brevi vite tragicamente stroncate solo poche settimane fa. Non hanno mai avuto modo di conoscere l'amore di una famiglia umana, la gioia di uscire per una passeggiata, non hanno mai visto il cielo, respirato aria fresca o sentito l'erba sotto le zampine. Sono stati invece portati via dalle

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ratori del mondo. Esistono ormai molteplici metodi sostitutivi per questi studi di tossicologia, ma purtroppo non vengono impiegati, perché è costoso acquistare macchinari e modernizzare i laboratori, perché i "ricercatori" dovrebbero essere aggiornati, perché c'è un indotto economico enorme che ruota intorno a questo sistema. Come gli allevamenti di animali come la Harlan, i "produttori" di animali geneticamente modificati come topi e zebrafish, i costruttori di gabbie e di strumenti di contenzione, i produttori di mangimi per animali da laboratorio e tutti gli interessi che girano intorno ad uno stabulario. Per abbattere questo sistema serve la nostra voce, la voce di noi tutti, che per motivi etici, scientifici, politici vogliamo combattere contro questo orrore legalizzato. E' una questione di civiltà e di progresso. Coordinamento Antispecista

“Dedicato alla loro coscienza” E’ stato scritto di tutto e di più sulle separazioni e divorzi ma nulla è cambiato: la disparità tra i due sessi rimane. La donna è sempre più protetta come lo sono i figli maggiorenni e l’uomo-padre è sempre più bersaglio di giudici, che tramite le loro sentenze basate solo su regole che loro stessi si sono inventati, riescono a far dimenticare i veri valori che i nostri padri ci avevano insegnato, e senza aver studiato chissà che cosa. La parola rispetto e riconoscenza per la maggior parte dei figli maggiorenni, soprattutto quelli con genitori separati o divorziati, è una parole inesistente nel loro vocabolario; d’altronde come possiamo dargli torto se la legge permette loro di vivere alle spalle del padre, sin quando non sono economicamente indipendenti? La maggior età per loro è solo emanci-

pazione e realizzazione dei loro desideri, non certo la responsabilità di guadagnarsi da vivere. Economicamente dipendenti senza limite di età, significa crescere senza la propria dignità, essere persone senza un carattere proprio e senza voglia di lavorare, significa essere parassiti che succhiano sangue e denaro. Come detto la legge favorisce tutto questo indipendentemente dalla situazione lavorativa-economica del padre stesso (magari disoccupato). In pratica per il solo fatto che un ragazzo/a decidano di frequentare l’Università è già nelle condizioni di status protection, della serie “mantienimi sino a quando mi trovo un lavoro”. Ma se il lavoro non si trova? Problema del padre che - per i giudici – deve adattarsi a qualsiasi lavoro e sottomettersi ai desideri di quelli che dovrebbero essere chiamati figli, non

solo con l’obbligo del vitto e alloggio. Mancato rispetto delle regole: denunce civili, penali, ingiunzioni, pignoramenti, spese legali … Ma per i sapientini universitari tutto ciò è normale, hanno diritto - dico diritto - allo studio universitario senza sacrifici, quelli li lasciano ai padri. Obbiettivi unici il denaro e il non far nulla, valori appresi convivendo con madri a volte snaturate e senza sani principi. Maurizio Toffali

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR)

VIAGGIO A MEDJUGORIE

E’ in programma dal 6 al 10 maggio un pellegrinaggio in pullman da Verona a Medjugorie. La partenza è prevista martedì 6 maggio con ritrovo a Porta Nuova (dietro Tempio votivo) alle ore 4.30 del mattino con soste durante il tragitto e arrivo in tarda serata a Medjugorie (pernottamento nelle camere casa famiglia con cena). Il secondo, terzo, quarto e quinto giorno è previsto il trattamento con pensione completa in casa famiglia con partecipazione alle liturgie proposte dal capogruppo e la salita al Podbrdo. Sabato 10 maggio dopo la colazione è prevista la partenza in direzione Verona, con arrivo in tarda serata. Quota di partecipazione: 290.00 euro totali (acconto da versare all’iscrizione ero 100.00). Informazioni e prenotazioni: Sorella Morena cell. 340.9555468 e/o presso Agenzia viaggi Numbernine tel. 045.8001107 (Claudio)

Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 16 - 04 - 2014



Le Vostre Lettere

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VENETO

VITA VISSUTA

“Autonomia...” Caro Direttore, scrivo questa lettera in risposta alle critiche, di qualche lettore, mosse agli autonomisti e pubblicate sul suo giornale. Sono infatti molto stupefatto che ci siano dei Veneti che non gradiscono l’autonomia da un Paese che ci sfrutta soltanto e che, oltretutto, ti tratta a pesci in faccia. La prova l’abbiamo anche con l’attuale governo Renzi senza alcun ministro

veneto e la realizzazione del nuovo Senato delle Regioni che avrà un Veneto con solo due componenti, pur avendo circa 5 milioni di abitanti e un Trentino Alto Adige con cinque componenti con poco più di un milione di persone. Se si vuole essere giusti e imparziali il nuovo Senato dovrebbe avere i suoi componenti, tutti eletti in base alla popolazione regionale. Il nostro Veneto

“Ergastolo è pena certa” poi, essendo incastrato tra due Regioni autonome e a Statuto speciale con tanti privilegi, ne paga la vicinanza sotto l’aspetto economico. Se lo Stato in cui viviamo vuole rispetto deve fare in modo che i suoi cittadini siano tutti uguali con gli stessi diritti economici e autonomisti, altrimenti è meglio andarsene. Polentoni sì, ma fessi no! Mario Avesani

ITALIA

“Renzi, we can?” Lo slogan “yes we can” dice Renzi è anche il suo. E allora esaminiamolo. “We” vuol dire noi, can vuol dire possiamo: la parola chiave non è “can”, ma “we”. Obama per “we” ha inteso il noi nel senso più ampio possibile, cioè nelle sue riforme ha coinvolto il più alto numero di americani, e sopratutto i ceti più umili. Renzi invece ha cominciato con l’Italicum legge che non coinvolge i cittadini, anzi li esclude

da qualsiasi scelta dei propri rappresentanti, nominati sempre dall’alto, “we” per lui significa noi privilegiati. Poi ha continuato con gli 80 euro per i già con lavoro fisso ignorando di fatto i più umili e sfortunati. Sì è andato a far visita in qualche scuola, ma questo non lo legittima ad usare il “we”. E’ meglio che cambi slogan e parallelismi con Obama. Dimenticavo, ha venduto qualche auto blu all’asta

circa 160 unità, ma il problema delle auto blu non sta nella loro esistenza tra l’altro sono 60.000 ma nel concetto del loro uso così diffuso, con tutta l’organizzazione relativa e i costi. Bisogna ridurle al minimo con una legge veloce – sembra che in questo lui sia tanto bravo quelle vendute infatti si possono sostituire con nuovi modelli. Umberto Brusco Bardolino

GENITORI

“Uniti per il bene dei figli ” Gentile direttrice Rosanna, per prima cosa desidero fare tanti auguri a quei padri separati che sono stati privati, con tanta crudeltà, della presenza dei loro figli. La Festa del Papà, senza i figli, è un dolore in più da vivere. Spesso sono accusati, ingiustamente, da donne che covano dentro una grande rabbia per i loro motivi personali. Oggi sembra che la donna voglia avere la sua rivincita verso il sesso maschile forse a seguito di un passato spesso discutibile. E chi paga, per queste situazioni, sono sempre i figli che crescono senza il padre accanto, ai quali manca non solo l’affetto, ma anche l’appoggio in alcune situazioni della vita che solo un padre può dare. I figli maschi amano

la madre, ma si riconoscono nel padre e lo vedono come un esempio da imitare e un punto d’arrivo. Visto che in Italia abbiamo già pochi problemi, qualche cervello - io dico deviato - ha perfino proposto una legge - per agevolare le coppie omosessuali - nella quale i genitori vengono citati come Genitore 1 e Genitore 2. Qual è il Genitore 1? I figli nascono solo da una coppia formata da un maschio e una femmina. Cosa c'è da cambiare, si chiedono in molti?! La prima parola che balbetta un bimbo è mamma e poi papà e dopo un po' di tempo gli occhi si incontrano e si riconoscono. Per questo motivo non mi piace quando una madre non vuole, o non può, occuparsi della propria

creatura nei primi anni della sua vita. Naturalmente una società deve creare i presupposti in modo che la madre possa rientrare facilmente nell'ambiente lavorativo. Con la disoccupazione che oggi vive la nostra società, sarebbe auspicabile aprire alla donna altre strade già percorse e richieste nel passato tra cui riconoscimenti e remunerazioni per la donna che si occupa della casa, della famiglia, dell’assistenza in casa degli anziani ammalati, valutandola come una professione specializzata e non come la casalinga di un tempo, sempre sottovalutata, sottomessa e spesso sfruttata. Cordiali saluti e ringrazio per lo spazio concessomi. Edith

CAMBIAMENTI

“Dio e ... il Diavolo” All’unisono, i media, gli opinionisti, gli storici e l’opinione pubblica assicurano che papa Francesco passerà alla storia come il Papa che ha cambiato e che sta cambiando la Chiesa e il mondo. Nell’attesa del paradiso terrestre, nelle scuole aumentano i corsi obbligatori di omosessualizzazione coatta; a Londra (dove

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fra l’altro si alimenta il riscaldamento con i feti abortiti) i cattolici non vengono assunti o sono licenziati perché tali; in Medioriente e in Africa, gli islamici martirizzano quotidianamente i poveri cristiani; l’aborto cresce esponenzialmente; l’eutanasia viene allargata ai bambini; le scuole statali censurano brani della Bibbia scomode

al pensiero unico dominante; le lobby gay inanellano una vittoria dietro l’altra e gli atei sotterrano l’ascia di guerra nei confronti della Chiesa. E se avesse ragione Flaubert, quando notava che è Dio che ha creato il mondo, ma è il diavolo a portarlo avanti? Gianni Toffali Verona

Accade sempre in ogni epoca di crisi e di trapasso: chi sta al fondo del barile, all’ultima fila di sedie, inchiodato alla propria condizione per forza o per necessità, non sarà inteso come persona da trattare, ma un numero da contenere e incapacitare. Carcere, sempre più carcere per risolvere problemi complessi che mettono in ginocchio una società, come a dire è sufficiente buttare via la chiave, omettendo di ricordare che prima o poi invece si esce da quella sorta di terra di nessuno, a volte con i piedi in avanti, altre con le proprie gambe, ma con lo sguardo che non ravvisa alcuna direzione. Norme, decreti, leggi di nuovo conio, ognuno a scandire le proprie ragioni, parole contrapposte che avvisano del pericolo carceri svuotate dai criminali, di condoni, amnistie, e chi più ne ha, più ne metta. Eppure alla linea d’arrivo, poco meno di qualche centinaia di detenuti usciranno, non ci sarà alcun sollievo nell’inferno carcerario per nessuna delle sue componenti, non ci sarà possibilità di abbassare la recidiva, non ci sarà formazione né rieducazione,

solamente una nuova presa per i fondelli. A questa ipotesi di prevenzione ubriaca, di sicurezza a pochi denari, occorre aggiungere il capitolo della pena nella sua flessibilità e certezza, tant’è che c’è qualcuno che senza andare troppo per il sottile afferma che il cosiddetto “fine pena mai” non è applicato, addirittura non esisterebbe, anzi, con una ventina di anni di carcere scontati, si è belli e pronti all’uscita. Ho seri dubbi che questa boutade corrisponda al vero, mentre non ne ho nel ribadire che una pena che sancisce la fine di un tempo che non passa mai, un tempo che non esiste, che non ti assolve né perdona, un tempo bloccato, non è un’astrazione né una combine della mente, certamente non la pena dell’ergastolo. L’ergastolo c’è, non è vero che dopo vent’anni come per incanto le porte blindate di un penitenziario si spalancano, la legge contempla la possibilità di accedere a questo beneficio, ma la realtà è ben altra, infatti la liberazione condizionale non viene quasi mai concessa nei tempi stabiliti, se non con

una aggiunta di dieci o anche venti anni dai requisiti richiesti. Chi scrive ha scontato circa quarant’anni di carcere, quattordici in misura alternativa della semilibertà, da un anno ho usufruito della libertà condizionale, potevo accedervi dopo ventisei anni, con gli sconti di pena, intorno ai venti, ebbene solo ora sono ritornato un cittadino libero. Non cito me stesso per fare della polemica spicciola, nutro gratitudine sincera per le istituzioni che mi sono venute incontro, inoltre so bene perché ero detenuto, nulla mi era dovuto. Forse è un bene per i cittadini detenuti ed i cittadini liberi ricordare quanto ebbe a dire Aldo Moro sugli scopi e utilità della pena: « … è un giudizio negativo che va dato alla pena capitale, come alla pena perpetua, perché contraddicono i principi costituzionali in tema di pena: trattamenti contrari al senso di umanità e alla finalità rieducative, dunque l’ergastolo tanto è costituzionale e legittimo, in quanto non si applichi effettivamente». Vincenzo Andraous


Cronache

Cronache

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L’INIZIATIVA. Il 4 aprile è stata presentata la campagna di pronto intervento BARDOLINO/ISTITUTO CARNACINA

S.O.S. Animali Turisti, attenti!

Prende il nome di “S.O.S Animali – Pronto intervento animali feriti” la campagna presentata lo scorso 4 aprile dall’assessore provinciale al Turismo, Ruggero Pozzani, alla presenza di Fabrizio Croce, presidente della Cooperativa e Gene Mustascio, responsabile S.O.S Animali. Con l'avvio della stagione estiva e l'arrivo degli oltre 10 mila turisti che ogni anno affollano il lago di Garda, l'assessore al Turismo ha deciso di far partire la campagna informativa per coinvolgere i visitatori nelle situazioni di soccorso ad animali feriti. Attraverso la distribuzione di brochure nei centri IAT – Informazione e Accoglien-

za turistica e nelle maggiori strutture turistiche del lago di Garda, si diffonderà il numero di pronto intervento, già attivo per

segnalare animali feriti, chiedere interventi di emergenza, avere informazioni sull'esito delle cure. L'associazione “Verdeblu”

si occupa, su delega della Provincia di Verona, di recuperare e curare animali di fauna selvatica autoctona. Il Centro di Recupero Fauna Selvatica è attivo dal 2002 e si avvale dell'attività di volontariato della sezione veronese, in collaborazione con il Settore Faunistico e il Corpo di Polizia provinciale. «Un'iniziativa semplice ma estremamente importante per il settore turistico – ha affermato Pozzani -. Ogni anno, d'estate gli interventi di recupero di Verdeblù si intensificano nella zona del lago di Garda, per questo abbiamo deciso di avviare la campagna “S.O.S Animali – Pronto intervento animali feriti”. Si tratta di uno strumento aggiuntivo per agire capillarmente sul territorio veronese. Il materiale che informa sul servizio sarà distribuito negli uffici IAT e presso gli operatori turistici del lago. Quest'area, infatti, specialmente nella stagione estiva, è quella a più alta densità non solo da un punto di vista turistico ma anche escursionistico. Su un totale di 14 milioni di turisti, in media 11 milioni soggiornano sul lago. La collaborazione con CRS Verdeblù ci permette di trarre contemporaneamente un doppio beneficio: garantire la salvaguardia degli animali e divulgare un' immagine qualitativamente migliore del nostro territorio». «Statisticamente, nella zona del Lago di Garda, si registra un incremento degli interventi specialmente in estate e abbiamo constatato che, spesso, il turista non sa a chi rivolgersi quando deve segnalare animali feriti – ha aggiunto Fabrizio Croce -. Il nostro augurio è che questa campagna informativa ci aiuti a rendere ancora più efficace il nostro lavoro di recupero. Il servizio, interamente gratuito, ci permetterà di essere ancora più capillari. Da quest'anno, inoltre, abbiamo a disposizione una nuova ambulanza per la quale, a breve, avremo l'autorizzazione per il lampeggiante e quindi guadagnare in celerità. Potremmo dire, concludendo, che anche Verdeblù si prepara per la stagione estiva». Riccardo Reggiani

La legalità tra i banchi

Don Luigi Merola

«Il male dell’Italia si chiama ignoranza. Lo aveva già detto Alessandro Manzoni nei “Promessi Sposi” dando voce a Donna Prassede. Personaggio con poche idee e per giunta confuse. Purtroppo è la fotografia del nostro Paese. Per questo ragazzi vi esorto a studiare. Svegliatevi!». Un appello senza tanti giri di parola e tentennamenti quello che don Luigi Merola, giovane sacerdote anticamorra di Napoli, ha rivolto ai ragazzi dell’istituto alberghiero “Carnacina”. Un incontro promosso dalla scuola per offrire ai tanti studenti che frequentano la sede di Bardolino una mattinata dedicata alla legalità. Alcune ore a riflettere sul presente e sul futuro grazie ad un prete che dedica ogni ora della sua vita a promuovere la legalità. «E la strada maestra da seguire è quella della cultura. Il male principe è l’ignoranza, il demandare agli altri le decisioni. La politica, cari ragazzi, va amata non denigrata. Certo i comici devono fare i comici e i magistrati i magistrati. Guardate che fine ha fatto Ingroia, una grande persona che ho avuto tra l’altro il piacere di conoscere. In generale l’errore colossale è quello di affidare a persone mediocri il nostro futuro» - ha spiegato tra battute e stilettate dirette a religiosi, giornalisti, presentatori e trasmissioni televisive. «Abbandonate la tv spazzatura e seguite persone cariche di valori, umanità, voglia di combattere le ingiustizie come ad esempio don Peppe Diana (ucciso dalla Camorra nel ’94 ndr) – ha aggiunto Merola -. Ci sono voluti 20 anni per onorare la sua memoria dopo gli ignobili tentativi di infangare la sua

persona. E’ classico della criminalità sporcare la figura degli uomini giusti. Tutti siamo chiamati a fare il nostro dovere a combattere la mentalità mafiosa e alimentare la legalità. Come? Rispettando le regole a partire da quelle più semplici. Ad esempio non imbrattare i muri delle scuole, non sporcare i bagni pubblici. Ci vuole il rispetto per il bene comune. Dobbiamo risvegliare il nostro cuore» - ha continuato don Luigi indicando in Papa Francesco, l’uomo nuovo, che ama la semplicità di una Chiesa dove non esistono solo i preti pedofili ma anche i santi. «L’oratorio deve tornare a vivere, i religiosi a non confessare su appuntamento o rimanere chiusi in ufficio - ha sottolineato don Merola costretto ormai da anni a vivere sotto scorta -. Ma non è giusto scappare da Napoli e mi dispiace che Saviano l’abbia fatto. Occorre rimanere sul territorio. Sono tornato ad insegnare, dopo l’esperienza al ministero dell’Istruzione con l’incarico di promuovere la legalità in tutte le scuole, dopo aver letto una lettera di una bambina di Scampia. Anche per questo sono tornato nella mia terra dopo l’esperienza di parroco a Forcella. Abbiamo creato una fondazione che offre accoglienza e servizi ai ragazzini utilizzando una struttura confiscata alla camorra» - ha continuato in tono colloquiale don Luigi. Il suo linguaggio diretto, l’approccio da compagno di banco più che da insegnante, ha fatto centro in una platea che si è lasciata coinvolgere, rapire dalla forza della “predica” del giovane prete campano. Stefano Joppi


Cronache

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SANITÀ. Vedovelli: «Miglioriamo la salute dei bambini»

PASTRENGO / PRO LOCO

Tre progetti: malattie k.o.

Operazione “turismo”

Contribuire a migliorare la salute di bambini affetti da neoplasie, paraplegia spastica e malattie di cuore congenite. È l’obiettivo di tre progetti di ricerca presentati da altrettanti studiosi italiani altamente qualificati e tutti rigorosamente under 40, che riceveranno un contributo complessivo di 620.000 euro. Sono questi, in sintesi, gli esiti del bando Grant Program for Young Investigator on Pediatric Research, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con l’intento di sostenere progetti di giovani ricercatori nel campo delle patologie pediatriche da svolgersi all’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza a Padova. Luca Vedovelli, trentenne di Lazise, è il titolare di una di queste ricerche. Vedovelli, che vanta un dottorato in farmacologia molecolare e cellulare conseguito all’Università di Padova in collaborazione con l’Università di Harvard, sarà a capo di un team di sei studiosi. A loro andranno 200.000 euro, utilizzati per studiare i danni neurologici e polmonari che possono essere potenzialmente provocati dalle operazioni di cardiochirurgia pediatrica. «Sono estremamente orgoglioso di quanto accaduto – afferma Luca Vedovelli -. Ringrazio prima di tutto la mia famiglia che mi ha sostenuto negli studi: mia moglie Maddalena, mia

ca”, con prezzi prefissati di pernottamento e ristoro, che però al momento non ha trovato condivisione tra gli operatori coinvolti. E’ emersa comunque la volontà di approfondire ulteriormente la tematica turismo e ospitalità su Pastrengo. In attesa che maturino i tempi la Pro Loco di Pastrengo, supportata dal Comune con un link dedicato, ha rivisto e ampliato il proprio portale www.prolocopastrengo.it , dove la sezione “Turismo e ospitalità” parla ai visitatori e ai turisti che utilizzano sempre più spesso tablet e smartphone per organizzare il tempo libero, per un

week-end alla ricerca di sagre e feste popolari, di folklore, storia, cultura, curiosità varie. Con un occhio di riguardo si è pensato anche alla promozione turistica di Pastrengo in Germania. Il comune di Pastrengo ha concordato con il giornale Gardasee di pubblicare alcune pagine promozionali di Pastrengo. La Pro Loco è incaricata di tenere il collegamento con il giornale e di fornire di volta in volta materiale turistico pubblicabile e con notizie appetibili per il turista in vacanza. Albino Monauni

I DATI DEL 2013. Garda, meno presenze, più arrivi

da sinistra Manuela Simonato, Luca Vedovelli, Sara d’Aronco

madre Dorina, mio fratello Paolo e mio padre Fabio da poco scomparso, a cui è andato il mio primo pensiero alla notizia, mio primo tifoso nel raggiungimento degli obiettivi di studio. Ora si balla. Una sfida a tutti gli effetti ma soprattutto un attestato di responsabilità verso i bambini. Questo attestato porta il mio nome ma è il frutto di un lavoro iniziato 20 anni fa dalla dott.ssa Paola Cogo e dal prof. Virgilio Carnielli. Il lavoro continua oggi con la formazione attuale composta dalla dott.sse Manuela Simonato, Giovanna

Verlato e Sara D’Aronco, e si focalizza sulle patologie che colpiscono i bambini critici. E’ un riconoscimento che ci permetterà di continuare ad investigare sui meccanismi che regolano la biochimica polmonare e celebrale nei bambini sottoposti ad intervento cardiochirurgico e che, in fondo, ci dà la speranza che anche qui in Italia, con l’aiuto di fondazioni come la Città della Speranza, si possa fare della buona ricerca che porta soddisfazioni e risultati concreti». Andrea Mantovani

IL PERSONAGGIO

D. Giovanni Andreoli Un padre, un amico Sono trascorsi 11 anni dalla morte di Don Giovanni Andreoli, ma tutti coloro che hanno avuto l’onore di incontrarlo non hanno dimenticato la speciale persona che è stato. Domenica 2 marzo è stata celebrata in sua memoria una S.Messa presieduta da mons. Flavio Roberto Carraro. Don Giovanni Andreoli, nato a Bardolino il 19 giugno 1921 e morto il 26 febbraio 2003, «non era in grado di pensare a se stesso – racconta la cugina Eleonora -. Lui non faceva che accogliere perosne, poveri per lo più, di giorno e di notte, dimenticandosi anche di dormire». Don Giovanni venne oridnato sacerdote nel 1947 e trascorse i primi anni di

Offensiva promozionale di turismo a tutto tondo sui giornali di lingua tedesca e sul portale della Pro Loco Pastrengo. L’idea di base del Sindaco Mario Rizzi è cogliere l’occasione della visibilità mediatica della Carica dei Carabinieri del 30 aprile prossimo, per attirare l’attenzione sul territorio di Pastrengo. Ci sono state al riguardo due riunioni, tra Pro Loco, Comune ed operatori delle attività ricettive intese a concordare il modo migliore di proporsi turisticamente. Si è discusso sulla proposta di un pacchetto unitario di “ospitalità Cari-

sacerdozio a Bagnolo. Dalla metà degli anni ’60 fu rettore al santuario della Madonna della Corona. Nel 1978 fu inviato nella parrocchia di Api di Torri del Benaco. «Non aveva età – raccontano di lui -: stava bene tra i giovani come tra i vecchi , amava tutti indifferentemente e tutti amavano lui». «Donava tutto e non tratteneva nulla – aggiungono altri -. Credeva così tanto nelle parole che proferiva da mettersi a piangere dalla commozione o a sorridere per la gioia durante il sermone. Al termine della liturgia congedava i presenti con una delle sue bonarie provocazioni : “la messa è appena cominciata, andate

in pace”». Don Giovanni continuò a fare la spola tra Pai e Bardolino, dove accoglieva altri preti che lo avevano scelto come proprio confessore. Per anni ha ricevuto persone da tutto il veronese e da tutta Italia. Diverse sono le testimonianze di fatti prodigiosi che verrebbero ricollegati al suo intervento e tra la gente di parla già di beatificazione. A questo proposito in occasione dell’11° anniversario dalla morte di don Giovanni è stato lanciato un appello speciale: si stanno raccogliendo testimonianze per la sua beatificazione (da inviare a giorgiobertelli1954@libero.it).

Il Garda perde in un anno 207 mila 462 presenze (-1,8%) ma guadagna 12 mila 689 arrivi (+0,55%). I dati dell’anno solare 2013, elaborati dalla Provincia di Verona, registrano sulla Riviera degli Olivi e dell’entroterra 11 milioni 343mila 425 presenze e 2milioni338mila110 arrivi. Fluttuazioni, rispetto al 2012, determinati dalle pessime condizioni meteorologiche che si erano verificate nei primi sei mesi dell’anno scorso come evidenziano il calo d’arrivi e presenze nel settore del turismo all’aria aperta diversamente dalle strutture alberghiere che chiudono l’anno con il segno positivo negli arrivi (1milione 269mila854; + 1,90%) e sostanzialmente in pareggio nelle presenze (4milioni 305 mila; - 0,52%). I dati si riferiscono a diciannove paesi del comprensorio GardaBaldo (da Malcesine a Peschiera, da San Zeno di Montagna a Valeggio) con Lazise sul podio per il numero di presenze (2milioni 974 mila 386) e arrivi (518mila740). Alle spalle “lotta” a due tra Peschiera e Bardolino con la città arilicense prima nelle presenze (1milione 836mila089) e il Comune del medio lago in vantaggio negli arrivi (357mila 954). In particolare Bardolino è il paese della sponda veronese del lago che registra il maggior numero di presenze (721 mila249) e arrivi (181mila205) nel settore alberghiero. Analizzando i flussi dei vacanzieri stranieri è interessante notare come la Germania segni un leggero calo negli arrivi e nelle presenze mantenendo comunque la netta supremazia turistica sul Garda con 4milioni 586mila 279 presenze in un anno pari a quasi 860 mila arrivi. In turismo sul Benaco made in Italy fotografa la situazione economica nazionale con una drastica riduzione delle presenze (1milione 789 mila per un calo del 12,11%) a fronte di un aumento degli arrivi (637mila238 pari a +1,06%). S.J.


Cronache

Aprile 2013 IL CASO. Uno degli obiettivi è introdurre sistemi di tempestiva trasmissione

Carenza di farmaci Il Senato interviene La XII Commissione Igiene e sanità del Senato, tenendo conto delle segnalazioni di Federfarma ha posto l’accento sul tema delle carenze dei medicinali, in merito al quale lo schema del Dlgs di attuazione della direttiva 2011/62/UE punta ad estendere l’obbligo dei grossisti di detenere obbligatoriamente una serie di specialità medicinali a quelle oggetto di provvedimenti dell’AIFA riguardanti casi di carenza. La Commissione, infatti, ha posto come condizione al Governo l’inserimento nella versione definitiva del dlgs di una precisazione, in base alla quale “non possono essere sottratti, alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale, i medicinali per i quali siano stati adottati specifici provvedimenti al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità, anche temporanee, sul mercato o in assenza di valide alternative terapeutiche”. La Commissione ha invitato il Governo a valutare l’opportunità di introdurre meccanismi di tempestiva trasmissio-

ne, anche in via telematica dei grossisti o dei farmacisti all’AIFA e alle Regioni, dei dati relativi ai farmaci di cui si riscontrano carenze sul mercato, prevedendo, in caso di accertata violazione degli obblighi di servizio pubblico, adeguate sanzioni. Il tema delle carenze è affrontato anche dal parere favorevole della XII Commissione Affari Sociali della Camera che ha posto la condizione che “si introducano disposizioni per prevedere meccanismi di tempestiva trasmissione, anche in via telematica, da parte dei produttori o dei titolari di AIC (autorizzazione dell’immissione in com-

mercio), dei grossisti o dei farmacisti all’AIFA e alle Regioni, dei dati relativi ai farmaci di cui si riscontra la carenza sul mercato”. Inoltre, la Commissione ha chiesto di precisare anche che l’obbligo dei grossisti di rifornire le farmacie dei medicinali per i quali ci siano stati interventi dell’AIFA a causa di carenze presuppone un’adeguata fornitura da parte delle aziende produttrici. «È dal gennaio del 2011 che denunciamo questa ignominia e chiediamo alle istituzioni di risolvere la drammatica situazione dei pazienti che non riescono ad ottenere, come loro diritto, i farmaci necessari alle cure

in atto – dice Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Aspettiamo la nuova normativa perché il dramma degli ammalati e delle loro famiglie lo tocchiamo tutti i giorni in farmacia e siamo purtroppo impotenti. L’unica cosa che possiamo fare è cercare il farmaco mancante presso altre farmacie che comunque sono nelle stesse condizioni. Quando, grazie alla rete veronese del Cerca-Farmaco che attiva la ricerca in tempo reale in tutte le 220 farmacie di Verona e provincia aderenti a Federfarma, riusciamo a recuperare uno, di questi medicinali è un enorme soddisfazione, ma si tratta di una goccia nel mare. Deve arrivare, e quanto prima, una decisione definitiva ed esaustiva soprattutto perché sappiamo, ormai è accertato, che questi farmaci entrano nel cosiddetto mercato parallelo, ovvero all’estero dove vengono pagati molto più che in Italia. E i nostri malati si sentono abbandonati».

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PESCHIERA DEL GARDA LA MOSTRA DI “ARTE KM 0” “Arte km 0” è un gruppo di artisti veronesi che da un anno organizza mostre collettive per promuovere l'arte come ricchezza del territorio. Dal 30 marzo lo Spazio SCArt (Sottotetto Caserma d'Artiglieria) di Peschiera del Garda ospita una mostra, che propone 40 opere di pittura, scultura, modellato e fotografia di artisti del territorio. L’esposizione rimarrà aperta fino al 4 maggio (apertura il giovedì dalle 20 alle 22, il sabato dalle 16 alle 22 e la domenica dalle 16 alle 20). «Dopo un anno nel quale abbiamo curato altre due importanti esposizioni collettive, a Rivoli e Caprino Veronese – affermano da Arte km 0 - stiamo lavorando per costituire un'associazione che raccolga le varie personalità artistiche che gravitano attorno a questa idea e, in seguito, vorremmo istituire un sito internet ufficiale».

LA PLAGE, BENESSERE E RELAX

Concentrare in un unico luogo Estetica tradizionale, moderna, tecnologia, benessere, relax, SPA: questo il desiderio che Daniela e Mariagrazia Scicchitano hanno concretizzato nel centro estetico La Plage Beauty & Relax di Costermano, nato nel 2008. Priorità assoluta per le due giovanissime imprenditrici è sempre stata quella di dare risultati certi ai propri clienti, in breve tempo e a costi contenuti e concorrenziali in un oasi protetta, uno spazio dove poter lasciare fuori il mondo e godersi nel migliore dei comfort tutto il meritato relax. Dalla SPA, luogo caldo, accogliente, silenzioso e profumato, alle classiche, attrezzatissime, cabine per i trattamenti, dal lettino e dalla doccia solari ai lettini per i massaggi, grazie ad una sempre aggiornata cultura del benessere: La Plage è diventata, in pochi anni, punto di riferimento per chi "si vuol bene", affermandosi quale Centro specializzato Epil Specilist (epilazione permanente definitiva), Centro Messeguè (per perdere peso solo dove serve e in pochi giorni) e centro Timodella Club. Da La Plage, unico centro nella zona del basso Lago di Garda, a pochissima distanza dall'uscita del casello autotradale di Affi e delle tangenziali, si trova la "Cabina dei centimetri" con l'innovativo trattamento corpo T-Shock31, trattamento modellante e disintossicante. «Il successo del Protocollo T-Shock 31 consiste in una potente azione di modellamento veloce, naturale e dagli effetti duraturi e la riduzione di centimetri su tutte le circonferenze corporee (da 20 centimetri fino a un metro a seduta!) - affermano Daniela e Mariagrazia, titolari del centro -. Questo trattamento è l’unico in estetica che offre la garanzia del “soddisfatto o rimborsato”: il trattamento è gratuito se dopo averlo effettuato il cliente non ha perso almeno 20 centimetri ». Un mondo di benessere da La Plage, dove il cliente può trovare risposta ad ogni sua esigenza, con la creazione di percorsi personalizzati, a seconda del tempo e del budget a disposizione. La Plage beauty & relax si trova a Costermano in via Coraine, 7. Tel. 045 6200595. E-mail: info@laplagebeautyrelax.com


Cronache

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VALEGGIO. Il Sindaco: «Libro realizzato per fare informazione e valorizzare il territorio»

VALEGGIO / LE MANIFESTAZIONI

Flora e fauna in un volume

I “sapori” in vetrina

La flora e la fauna tipiche del territorio di Valeggio sono ora raccolte in un libro

che è stato presentato nei giorni scorsi presso la Biblioteca dall'Amministra-

zione Comunale. Il volume, realizzato dalla collaborazione con l'Associazione Verona Birdwatching, spiega e cataloga le diverse specie presenti sulla superficie di 64 km quadrati del Comune dividendole per ambienti, ovvero vere e proprie macrozone dalle molteplici biodiversità: il Mincio, le colline Moreniche, la pianura. «Le motivazioni che ci hanno spinto a realizzare un simile progetto – ha commentato il Sindaco Angelo Tosoni - sono da un lato il desiderio di creare un documento che trasmetta le informazioni su flora e fauna ai più giovani, che spesso le ignorano; dall'altro la volontà di fissare in modo indelebile la bellezza unica e rara del nostro territorio e di cercare, così, di stimolare una riflessione che porti alla conservazione delle diverse specie presenti». Soprattutto se si aggiunge che dal III

XI EDIZIONE. Valeggio veste il Vintage: torna la mostra-mercato del retrò Torna a colorare le strade di Valeggio un evento ormai alla XI edizione, che si ripete due volte l’anno per la gioia di tutti gli appassionati del rétro: è Valeggio veste il Vintage, mostra-mercato di moda, accessori d’epoca, design e modernariato. La manifestazione, ora nella sua fase Autunno/Inverno, come sempre “open air” nel centro storico di Valeggio, si terrà domenica 11 maggio e sarà impreziosita per tutta la giornata dalla consueta mostra a tema - quest'anno intitolata "Happy Days", con modelli di jukebox anni '50 e '60 e di flipper - e dalle esibizioni dal vivo di gruppi musicali jazz, funky e soul. Ma il cuore dell’evento è costituito da loro: i capi d’abbigliamento, esposti e messi in vendita, che abbiamo almeno 20 anni, capolavori della fantasia e della tecnica sartoriale italiana e straniera, uniti al fascino di occhiali da sole, archivi del costume, borse e pezzi esclusivi, da collezione. Questo suggestivo tuffo nel passato è reso possibile dalla collaborazione tra l’Associazione Percorsi, impegnata dal 1994 con il Mercatino dell'Antiquariato, la ProLoco Valeggio, Arte & Viaggi e l'Amministrazione Comunale, insieme dal 2009 per un progetto ormai molto atteso nel calendario delle manifestazioni del settore. Il mercato vintage tornerà poi ad ottobre. Paola Peretti

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VALEGGIO - Municipio - Pizzamiglio Euronix - Fresco Mio - Alim. Venturelli Vivo - Pro Loco - Candominio Napoleon - Total Erg - Baita Alpini

Rapporto Direttiva Habitat 2007-2012, presentato recentemente dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), in Italia il 50% delle specie vegetali, il 51% di quelle animali e il 67% degli habitat naturali rischiano di sparire. «Molte sono state le pubblicazioni sulla storia del nostro Comune – ha aggiunto l'Assessore alla Cultura, Leonardo Oliosi - ma mai dal punto di vista naturalistico. Ho fortemente voluto questo libro per far vedere e sentire la varietà di avifauna locale, per rendere consapevoli i cittadini di essere dei privilegiati a vivere in un ecosistema così importante». Il progetto prevede che al volume venga allegato un cd contenente le vocalizzazioni degli uccelli presenti a Valeggio. Sarà inoltre consegnato a tutti gli studenti di Valeggio dall'asilo nido alla scuola secondaria inferiore. Sara Tonolli

Tra le colline moreniche e il Garda-Baldo, l’arrivo della bella stagione si avverte con tutti i sensi: ecco perché l’assessorato al Turismo del comune di Valeggio e la Pro Loco hanno ideato una serie di manifestazioni all’insegna dei sapori e dei profumi tipici del territorio valeggiano. La rassegna, apertasi all’inizio di aprile con un mercato di prodotti enogastronomici, si tiene a Borghetto e proporrà ai visitatori degli eventi mensili che spaziano dall’enogastronomia, all’arte alla floricoltura. Il 4 maggio, dalle 9 alle 20, si terrà la prima edizione di 'Fiori e Profumi di Primavera', un’esposizione floro-vivaistica curata da professionisti valeggiani del settore che creeranno una “scenografia” suggestiva lungo le vie di Borghetto. Non mancheranno dimostrazioni di arte floreale da parte di floral designer provenienti da tutto il Veneto, capitanati dalla Presidente regionale Patri-

zia Di Braida (anche docente di Federfiori, Federazione Nazionale Fioristi); inoltre verranno proposte tecniche di meditazione con i fiori e idee per decorare la tavola con ortaggi e frutta, nuovo trend 2014. L’Assessore al Turismo Simone Mazzafelli dichiara: «La rassegna Borghetto 2014 vuole essere una vetrina di eccellenza per il nostro territorio. Gli obiettivi riguardano una gestione più ordinata, rispetto al passato, degli spazi pubblici di quello che è considerato uno dei Borghi più Belli d’Italia, ed una rassegna di qualità che possa incrementare il numero dei visitatori con ripercussioni sicuramente positive sull’economia locale. Grazie alla collaborazione con la Proloco di Valeggio, aggiungiamo un altro tassello importante a favore della promozione turistica del territorio valeggiano». P.P.

PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi 25-26-27 APRILE DOMENICA 4 MAGGIO 1-2-3-4 MAGGIO Borghetto, dalle 9.00 alle 20.00 località Santa Lucia ai Monti FIORI e PROFUMI di PRIMAVERA SAGRA DI SANTA EUROSIA mostra mercato di florovivaismo, arte Serate di musica e ballo, stand gastro- floreale, artigianato, prodotti naturali nomici con prodotti tipici. A cura Ass.to Turismo, A cura del Circolo NOI Santa Lucia con la collaborazione di Federfiori SABATO 26 APRILE DOMENICA 4 MAGGIO Teatro Smeraldo, ore 21.00 Ponte Visconteo Compagnia Teatrale Artaban in transito corsa ciclistica IL MISTERO DELL’ASSASSINO GRANFONDO COLNAGO MISTERIOSO una commedia di Lillo e Greg DOMENICA 11 MAGGIO regia di Marco Cressoni Piazza Carlo Alberto, dalle 9.30 alle 21 ingresso euro 7 VALEGGIO VESTE il VINTAGE prevendita biglietti presso Pro Loco Mostra mercato di abbigliamento, Valeggio accessori, design e modernariato, auto e moto d’epoca DOMENICA 27 APRILE Concerti live e degustazioni. Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno Mostra”Happy Days”: MERCATO DELL’ANTIQUARIATO flipper and jukebox A cura di Associazione Percorsi A cura di Associazione Percorsi e Pro Loco Valeggio GIOVEDÌ 1, VENERDÌ 2, SABATO 3, DOMENICA 4 MAGGIO DOMENICA 18 MAGGIO località Santa Lucia ai Monti Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno SAGRA DI SANTA EUROSIA dalle ore 9.00 Serate di musica e ballo, stand COMMERCIO IN PIAZZA gastronomici con prodotti tipici. abbigliamento, dolci e gastronomia, A cura del Circolo NOI Santa Lucia borse e accessori, articoli da regalo per la casa: DOMENICA 4 MAGGIO A cura di ANVA, Confesercenti, IVA, piazza Carlo Alberto, dalle ore 10.30 Confcommercio Centenario della Grande Guerra SOLDATI E CANNONI: A 100 ANNI DOMENICA 18 MAGGIO DALLA TRAGEDIA Parco Ichenhausen, ore 16.00 Sfilata della Fanfara del 3°Battaglione VALEGGIO IN BICICLETTA Carabinieri Lombardia Pedalata non competitiva alla scoperta Esposizione cannoni e mostra di cimeli del territorio valeggiano al termine della giornata A cura Ass.ne Ciclistica Bordinificio Teatro Smeraldo, ore 20.30 Barbieri CONCERTO della Fanfara dei Carabinieri A cura Ass.ne Nazionale Carabinieri – Il presente calendario potrebbe subire Sez. Valeggio, in collaborazione con variazioni per cause indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Comune Valeggio INFO: 045 7951880 www.valeggio.com


Cronache

Aprile 2013 PESCHIERA. Comune schierato contro i pericoli. Completata una raccolta firme

Gioco d’azzardo: tutelare la salute Anche il comune di Peschiera del Garda si è schierato contro i pericoli derivanti dai giochi d’azzardo. E’ stata completata una raccolta di firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare per la tutela della salute degli individui, tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro. La legge prevede 21 articoli per riordinare in un codice unico le norme sul gioco d’azzardo, necessarie per prevenire le conseguenze nocive di questo gioco. Il dettato legislativo impone che le persone più fragili vadano protette, ai minorenni deve essere impedito di giocare e la pubblicità divulgativa deve essere fortemente regolata e controllata. E’ inoltre previsto che i giocatori patologici devono essere curati su tutto il territorio nazionale ed i loro familiari devono avere il supporto dell’assistenza psicologica. E’ stata altresì indicata l’istituzione di un fondo (mediante l’1% del fatturato complessivo del gioco d’azzardo) per la cura, la prevenzione e la riabilitazione delle vittime del gioco. La legge prevede inoltre i finanziamento di un osservatorio sulle dipendenze da gioco

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

PESCHIERA - Municipio - Distributore Agip - Centro pensionati Arilica - Gruppo Alpini CAVALCASELLE - Superm. Bertoldi CASTELNUOVO - Municipio - Biblioteca - La Bottega Alimentari - Circolo Noi - Bar Pan. Gelateria D’Annunzio - Distrib. Agip SANDRÀ - Farmacia Pietropoli - Bar Splatter - Impianti Sportivi

“UN POSTER PER LA PACE”

d’azzardo, con una ridefinizione delle competenze in materia dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. In tema di potere autorizzativo è previsto che siano i Sindaci, sentiti i Questori, ad essere le autorità che autorizzano l’apertura di sale da gioco e l’installazione di apparecchi per il gioco. Ai Comuni, secondo la norma, andranno trasferiti finanziamenti specifici per attività formative e culturali, mediante il prelievo dello 0,50% delle somme giocate. Un comma specifico prevede un contrasto reale al gioco illega-

le ed alle infiltrazioni mafiose, con l’applicazione del codice già previsto in argomento: i soggetti condannati, anche senza sentenza definitiva, o solo imputati, così come i loro familiari, non possono ottenere concessioni. Le società fiduciarie, i trust e i fondi di investimento sono obbligati a dichiarare l’identità del soggetto mandante o del titolare effettivo. I flussi finanziari devono essere tracciabili mediante l’uso di conti correnti bancari e postali, i clienti che compiono operazioni sensibili vanno

identificati e i dati trascritti mediante sistemi informatici. Tutte le operazioni diventano tracciabili con l’istituzione dei registri delle scommesse e dei concorsi pronostici. Per quanto riguarda i luoghi del gioco e le caratteristiche dei giochi: entro due anni dall’approvazione della legge si potrà giocare d’azzardo solo nelle sale gioco autorizzate con legge apposita. Il costo di ogni partita non dovrà essere superiore a 1 euro, e ogni vincita non dovrà superare i 100 euro. Massimo Zuccotti

REGIONE / IL CONTRIBUTO

Farmacie rurali: arrivano 300.000 euro Sarà assegnato a breve il contributo di 300.000 euro alle farmacie rurali sussidiate, quelle che operano in territori a bassa densità abitativa, approvato all’interno della legge finanziaria regionale. Lo stanziamento integrerà quanto stabilito dall’articolo 2 della legge 8 marzo 1968, che dispone per le farmacie rurali un’indennità di residenza a parziale compensazione della situazione in cui si trovano ad operare. Si tratta di circa 200 farmacie con fatturato annuo inferiore a 387.342,67 euro, che garantiscono un indispensabile servizio sanitario ad ampi territori scarsamente abitati che altrimenti sarebbero avviati al completo spopolamento. I 300 mila euro sono frutto del risparmio ottenuto dalla Regione a seguito dell’attuazione dell’Accordo tra Regione Veneto, Federfarma e Assofarm Veneto per attuare la distribuzione per conto del Servizio Sanitario Nazionale.

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«Ritengo doveroso da parte della Regione Veneto aiutare proprio le farmacie rurali che prestano un servizio sanitario indispensabile alla popolazione più isolata e lo fanno sempre con elevata professionalità, nonostante la situazione di effettivo disagio – dice Luca Coletto, assessore alla sanità della Regione Veneto -. Seppure piccolo unitariamente questo contributo vuole esprimere il grande apprezzamento della Regione Veneto nei confronti delle piccole farmacie sussidiate». «Per la prima volta la Regione Veneto riconosce un contributo di questa natura – dice Alberto Fontanesi presidente di Federfarma Veneto e Sunifar Veneto il Sindacato Unitario dei Farmacisti rurali – passando quindi dalla teoria, con il riconoscimento indiscusso alle piccole farmacie, ai fatti, concreti a beneficio di circa 200 farmacie rurali venete. Ringrazio per questo anche i miei predecessori al vertice di

Luca Coletto

Federfarma Veneto, ma per noi questo è solo l’inizio. L’obiettivo è quello di fare riconoscere un giusta percentuale aggiuntiva su qualsiasi servizio professionale offerto dalla farmacia rurale, ottenuto già su DPC e presidi inerenti la patologia diabetica, con la fina-

lità che i farmacisti rurali continuino a prestare la loro opera sanitaria a sostegno della popolazione locale». «È un percorso di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni venete e iniziato diversi anni fa quello intrapreso da Federfarma in favore delle farmacie rurali – dice Marco Bacchini, Segretario di Federfarma Veneto –. Siamo soddisfatti perché lo stanziamento, al di là del valore economico, è un riconoscimento importante e l’attenzione alle farmacie sussidiate, molte delle quali in forti difficoltà. Significa che la nostra battaglia a sostegno dei colleghi viene sostenuta dalla massima autorità sanitaria regionale. Siamo in un periodo davvero difficile per molte farmacie e alla difficoltà delle rurali si registra paradossalmente quella di numerose farmacie situate nei centri storici delle nostre belle città d’arte che stanno perdendo inesorabilmente popolazione residente».

Grande successo per l’edizione 2013 – 14 del concorso internazionale “Un poster per la pace” indetto dal Lions Club International, al quale ha aderito il Lions club di di Peschiera del Garda coinvolgendo le scuole medie di Peschiera del Garda e Castelnuovo del Garda per un totale di 100 alunni. Sabato 15 marzo, nell’aula magna dell'Istituto comprensivo "F. Chiarle" di Peschiera ha ospitato un incontro a cui è intervenuto il Presidente Lions Andrew Venables che ha illustrato ai ragazzi le attività dei Lions, nel mondo e nella nostra area, introducendo così la proiezione di un video relativo ai 25 anni di vita del concorso “Un poster per la pace”. «Nell’occasione – afferma Annabella Favaro, segretario del Lions Club Peschiera – e’ stata proiettata la storia dei 25 anni di concorso, che comprendeva tutti i disegni vincitori, che sono poi stati ricevuti alle Nazioni Unite per ritirare il premio (tra loro nel corso degli anni anche due italiani). A ciascun alunno partecipante – aggiunge ancora Favaro - è stato consegnato un attestato di partecipazione unitamente ad una cartella, utile per la scuola o il tempo libero, all'interno della quale erano stati preparati dei fogli informativi sulla storia dei Lions, del nostro club e sui service più importanti fatti finora». Al concorso “Un Poster per la Pace”, coordinato dal Lions club nella persona della signora Lina Parolini, ha preso parte anche la Scuola Media Statale "Montini" di Castelnuovo del Garda. L’incontro con gli alunni e’ stato la mattina del 29 marzo. I primi classificati nel nostro territorio sono stati Rachele Michelato per Peschiera e Gaia Miglioranzi per Castelnuovo. «Siamo molto soddisfatti dell’ottima riuscita del concorso – afferma ancora Favaro -. 100 alunni sono per noi un risultato incoraggiante, ma ci auguriamo e desideriamo che, per l’anno prossimo, per il prossimo concorso anche le altre scuole presenti nel territorio di competenza del nostro club, Lazise e Pastrengo, possano partecipare a questo concorso. Ringrazio sin d’ora i professori che ci dedicheranno il loro tempo. Sì, perchè è a loro che io invio il mio grazie più sincero e sentito, alla Prof. Elena Furini per Peschiera e a Rosarita Quaini per Castelnuovo che con il loro impegno continuo nello stimolare, seguire e preparare i ragazzi hanno fatto sì che la partecipazione al concorso si concretizzasse. Il loro lavoro – aggiunge Favaro - è stato fondamentale per la realizzazione del concorso. I ragazzi poi hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa, partecipando in modo veramente sentito: erano attenti, curiosi, si sono sentiti coinvolti in un "gioco" mondiale dove altri ragazzi di pari età, ma che non si conoscono, hanno lavorato per un unico obiettivo: esprimere il loro punto di vista tramite il disegno, sul mondo. I loro disegni mi e ci hanno trasmesso emozioni forti, profonde segno che sono stati pensati, studiati. Grazie a tutti!».

SANITÀ. Parla Fontanesi: «Ricetta elettronica ok» «La ricetta elettronica in Veneto parte con il piede giusto anche perché esiste un ottimo rapporto con i medici di medicina generale». Il presidente di Federfarma Veneto Alberto Fontanesi nel Congresso regionale svoltosi lo scorso 13 aprile a Vicenza nell’ambito di PharmaIt ha voluto parlare, tra gli altri numerosi argomenti affrontati, dei fondamentali partner del farmacista nella “costruzione” della sanità digitalizzata. «Il confronto con i medici di tutto il Veneto è costante e proficuo - dice Fontanesi – così come quelli con la Regione Veneto e l’assessorato alla Sanità perché andiamo nella medesima direzione. La ricetta elettronica, il fascicolo sanitario, il dossier farmaceutico sono strumenti sanitari che faciliteranno la vita di tutti, da quella del paziente, all’operatività della farmacia giungendo alla contrazione della spesa sanitaria. Tra i molti lavori in campo di Federfarma Veneto anche un occhio di riguardo alla salute pubblica con il Progetto di protezione cardiaca e i defibrillatori gestiti controllati dal 118 che presenteremo presto, l’implementazione del Webcare a fine anno in tutto il Veneto, che dal paziente diabetico speriamo possa esser esteso anche ad altre patologie croniche. Infine il perfezionamento dell’iter della ricetta elettronica che dopo l’ultimo passaggio del 7 aprile scorso, data a partire dalla quale in tutte le farmacie del Veneto è possibile spedire le ricette dematerializzate, vedrà a breve un altro step epocale: la fine della ricetta rossa».


Cronache

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PESCHIERA. Cinque amiche hanno fondato “Sos violenza domestica onlus”

CASTELNUOVO

Piaga che colpisce donne e minori

Teleriscaldamento Partono i lavori

«Ormai quasi quotidianamente assistiamo ad eventi tragici, consumati in contesti familiari che vedono come vittime soprattutto le donne e i minori». Questo il motivo che ha spinto cinque amiche a fondare, nel novembre 2013, l’associazione Sos violenza domestica onlus. «Più di una volta – aggiungono Ketty Remelli (presidente), Gabriella Poli (vicepresidente), Patrizia Bertagna (segretaria), Iole Pasquetti (pubbliche relazioni), Mariagrazia Giane (tesoriere) coadiuvate dal direttore scientifico Lorenzo Tessari - ci eravamo ritrovate a commentare questi fatti di cronaca e ci eravamo fermate a riflettere su come tale evento poteva essere accaduto e la prima domanda che sorgeva nella mente e nel cuore di ciascuna di noi era se non si poteva evitare un tale esito, se non c’era la possibilità di intervenire prima, se qualcuno, vicino ai soggetti protagonisti della tragedia, non avesse colto segnali di malessere che provenivano da quel nucleo familiare. Leggendo i giornali o guardando la televisione – aggiungono - abbiamo capito che questo tipo di violenza colpisce tutte noi, non

conosce barriere geografiche e culturali, né di classe o etniche. Abbiamo capito che dobbiamo identificarci con ogni donna che soffre e trasformare la sua sofferenza in un grido comune di solidarietà. Potrà sembrare un'affermazione un po' forte, però la violenza domestica può essere definita come la più diffusa violazione dei diritti umani del nostro tempo». Da qui l’intento di Sos violenza domestica onlus: promuovere campagne di sensibilizzazione per prevenire questo tipo di violenza e per creare o potenziare le azioni di

sostegno e integrazione sociale delle vittime. Nei primi mesi del 2014 Sos violenza domestica ha proposto tre incontri presso la parrocchia San Benedetto di Peschiera del Garda: il 22 gennaio “Violenza tra le mura di casa”, il 26 febbraio “Violenza intrafamiliare al minore” e l’1 aprile “I rischi psicologici legati alla violenza in internet”. «Da quest’ultimo incontro – affermano le organizzatrici - è emerso che la rete internet è una piazza grande quanto il mondo, dove è possibile fare incontri interessanti, divertenti, arric-

CASTELNUOVO. L’Istituto Montini fa cultura: Prima guerra mondiale e integrazione In occasione del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, una classe dell’Istituto comprensivo “A. Montini” di Castelnuovo del Garda sarà protagonista del progetto “A cento anni dalla grande guerra: LIFE”. Ideata e diretta dalla professoressa Fiorenza Zanoni, insegnante della scuola Steinweg in Kleinmachnow (Germania), l’iniziativa vuole avvicinare le culture italiana e tedesca attraverso un tema comune, e unire una cinquantina di bambini nell’elaborazione di un lavoro di ricerca e di studio sulla prima guerra mondiale. Il progetto, patrocinato dal Comune di Kleinmachnow, è stato approvato unanimemente anche dall’Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda che ha stanziato un contributo di circa tremila euro per coprire totalmente le spese per il viaggio di istruzione a Berlino. «Siamo contenti – commenta l’assessore alla Scuola, Ilaria Tomezzoli – che i nostri giovani concittadini abbiano l’occasione di approfondire tematiche così importanti e riflettere sull’importanza della pace, all’insegna della collaborazione e dell’integrazione culturale».Il progetto prevede un particolare approfondimento dei temi riguardanti il primo conflitto mondiale e un confronto costante con i compagni tedeschi per verificare l’evolversi dei lavori durante l’anno scolastico, al termine del quale, e più precisamente dal 29 giugno al 6 luglio 2014, gli studenti della classe IC della scuola secondaria di primo grado di Castelnuovo si recheranno in viaggio d’istruzione a Berlino dove saranno inseriti in una classe della Steinweg-Schule in cui la professoressa Zanoni insegna da molti anni. Nel mese di settembre, infine, saranno gli studenti tedeschi a far visita a Castelnuovo del Garda.

chenti, o anche molto pericolosi. La faccenda si complica sapendo che chiunque può fingere di essere quello che non è. S'è inoltre parlato di IAD, dipendenza psicologica da internet: chi ne soffre non sa stare lontano dalla rete e, quando proprio deve spegnere il computer diventa triste, ansioso, arrabbiato. Ci si è chiesti in che modo un genitore può proteggere il proprio figlio. Vietare l'uso del cellulare o della rete non è possibile. Quello che si può fare è imparare ad usare il cellulare e la rete, farlo insieme ai ragazzi, parlare con loro dei rischi che si corrono, mantenere una relazione di confidenza e ascolto in cui sia possibile raccontare senza paura le cose difficili, i messaggi o le esclusioni che fanno stare male. L'aspetto educativo comincia a casa con un buon rapporto con i figli». Altri incontri verranno organizzati nei prossimi mesi. Per informazioni: www.sosviolenzadomestica.com; sosviolenzadomestica@libero.it

Con una breve cerimonia di inaugurazione, il 15 marzo sono partiti ufficialmente i lavori per la rete di teleriscaldamento a Castelnuovo del Garda. L’impianto servirà il polo scolastico, gli impianti sportivi e in futuro anche le utenze private della frazione di Cavalcaselle e della zona Sud del paese. Il progetto è frutto della positiva collaborazione fra l’Amministrazione comunale e Air Liquide Italia, da anni presente sul territorio con un impianto per la produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto, argon). La produzione dei gas avviene mediante un sistema di successive compressioni e raffreddamenti della miscela atmosferica dell’aria. Durante il ciclo fisico di produzione dei gas viene liberata in atmosfera una quantità di calore da una torre di evaporazione. L’ A m m i n i s t r a z i o n e comunale, già impegnata in un programma per la riduzione dei gas serra, l’utilizzo delle energie rinnovabili e la riduzione

delle dispersioni energetiche, ha concluso un accordo con Air Liquide che consentirà il recupero del calore che altrimenti verrebbe disperso in atmosfera. Grazie a un finanziamento europeo di oltre 1.300.000 euro, ottenuto tramite la Regione Veneto, è stato possibile affidare l’esecuzione delle opere, che si prevede saranno ultimate entro la fine di quest’anno. Il progetto preliminare, approvato nel 2011, è stato redatto dallo studio tecnico Space di Brescia, specializzato nel settore. L’azienda è stata autorizzata ad ampliare l’impianto di produzione dei gas tecnici e ha quindi provveduto all’installazione di uno scambiatore aria-acqua, con spese a carico del Comune, per il recupero del calore da utilizzare nella rete di teleriscaldamento. Durante la stagione invernale, Air Liquide Italia fornirà al Comune acqua calda alla temperatura di circa 60° C per una potenza di circa 1,3 MW termici.


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Cronache

LAZISE. Comune concentrato sul “Documento del sindaco” e l’interrogazione di Pachera

LAZISE / L’INVITO DI RENZI

Due punti caldi Consiglio acceso

Scuole di Pezza Lavori in arrivo

L’ultimo Consiglio comunale di Lazise si è “acceso” da un lato per l’illustrazione del “Documento del sindaco”, l’atto preliminare alla quarta variante al Piano degli interventi (Pi) con cui la maggioranza guidata dal sindaco Luca Sebastiano si prepara a mettere nero su bianco la linea di demarcazione rispetto all’operato della precedente amministrazione; dall’altro per l’interrogazione presentata dal consigliere di maggioranza Giuseppe Pachera, che ha proposto di istituire una commissione d’inchiesta per «acquisire una corretta conoscenza dei fatti e delle procedure che hanno condotto il Comune di Lazise all’attuale fase di criticità» e incaricata di relazionare «sui provvedimenti approvati dall’amministrazione riguardo il governo del territorio». Per quanto riguarda il primo punto, sotto i riflettori c’è la discrepanza tra quanto ammesso dal Pat e quanto si è concretizzato nel Piano interventi e nelle sue varianti approvate dall’amministrazione Franceschini. «È emerso l’esubero di 135mila metri cubi di volumetria residenziale e 187mila metri quadrati di superficie agricola utilizzabile – ha sottolineato Sebastiano – a cui vanno aggiunti il superamento della superficie coperta ammessa per le attività commerciali e la concessione edificatoria per alcune aree in precedenza giudicate non idonee sotto il profilo geologico». La variante comporterà una serie di revisioni, tra cui quella delle zone residenziali a intervento edilizio diretto, degli accordi pubblico-privato e degli interventi ammessi nei centri storici. I conti non tornano per l’ex sindaco Franceschini, che ha sempre sostenuto come dal totale così calcolato vada sottratta la volumetria concessa con i primi cinque accordi pubblico-privato contenuti nel Pat (oltre 86mila metri cubi). «Le nostre scelte sono state vagliate da vari tecnici, non solo comunali – ha rimarcato – se avessimo sforato Provincia e Regione avrebbero impu-

gnato i provvedimenti». Stando alla legge regionale 11 del 2004, quello di Lazise è il solo Pat ad essere soggetto al vaglio della Regione, mentre a capo della Provincia c’è la possibilità di annullare provvedimenti comunali «in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente». «Una possibilità limitata spiega il vicesindaco Eugenio Azzali - perché quando abbiamo chiesto all’ente di intervenire ci ha risposto che non era titolato per farlo, potendo agire solo nel caso di singoli permessi di costruire». Quanto alla possibilità di scomputare la volumetria dei primi cinque accordi da totale, l’assessore all’Urbanistica Barbara Zanetti fa sapere che

Renzo Franceschini

«abbiamo chiesto alla Regione se esiste una legge che lo preveda, ma la risposta è stata negativa». Sulla proposta di istituire una commissione d’inchiesta (idea accolta dal sindaco), il consigliere Pachera non ha avuto timore a muovere accuse pesanti, aiutato dalle notizie trapelate dagli organi di informazione «in cui Lazise compare come corollario delle vicende che hanno riguardato l’ex vicesindaco di Verona Vito Giacino e la moglie Alessandra Lodi». Secca la replica di Franceschini: «Abbiamo agito in autonomia e trasparenza, con scelte nate dalle esigenze dei nostri cittadini». Katia Ferraro

Luca Sebastiano

L’amministrazione di Lazise ha accolto l’invito del presidente del Consiglio Matteo Renzi a segnalare un edificio scolastico all’interno del Comune meritevole di interventi strutturali. La scelta è ricaduta sulla sede delle scuole elementari e medie dell’Istituto comprensivo Falcone Borsellino, in località Pezza. «Abbiamo agito in tempi strettissimi – spiega l’assessore a Manutenzioni e Patrimonio Giorgio Benoni –. La lettera di Renzi ci è arrivata pochi giorni prima della scadenza per la presentazione della domanda (il 15 marzo, ndr) e il giorno prima abbiamo inviato il tutto». Precisa poi i motivi della scelta: «Ci siamo focalizzati sul progetto più imminente e già pronto per l’appalto, ma la proposta sarebbe stata interessante anche per le scuole elementari di Colà. In questo caso però la situazione è più complessa, perché i bambini sono in aumento, le aule insufficienti e oltre all’ammodernamento sarà necessario anche acquisire aree per l’ampliamento». Nella lettera a Renzi vengono chiesti 300mila euro (attraverso lo sblocco del Patto di stabilità interno) 50mila in più rispetto a quelli originariamente preventivati nel progetto dell’amministrazione guidata dell’ex sindaco Renzo Franceschini. Somma ulteriore che, spiega Benoni, «servirà a sistemare anche le parti esterne della scuola:

Matteo Renzi

cortile, giardini, pavimentazione e scala esterna», oltre agli interventi già programmati come la ristrutturazione dei bagni, l’adeguamento dell’ascensore, la sostituzione di alcuni serramenti, la predisposizione di un drenaggio lungo il confine della struttura, la sistemazione dell’ingresso e delle facciate esterne dell’aula magna e la manutenzione dei telai realizzati nel 2008 per l’adeguamento sismico. Nel caso la richiesta sia bocciata dal Governo i lavori partiranno comunque dopo la chiusura estiva e saranno coperti con stanziamenti di bilancio, così come il Comune aveva preventivato di fare dopo l’esclusione dal finanziamento regionale. K.F.

LAZISE. Gaetano, Luigi e Antonio: tre targe a tre alpini meritevoli Nel corso di una "tre giorni alpina" le penne nere lacisiensi hanno voluto ricordare e premiare chi si è distinto per l'altruismo e l'aiuto verso i friulani terremotati. Tre gli alpini lacustri che hanno donato giorni e tempo prezioso per la ricostruzione di Buia, una delle località assieme a Gemona e Osoppo che sono state teatro della distruzione del sisma del 6 maggio 1976 che ha provocato ben 965 vittime. «Un riconoscimento che non potevamo passare sotto silenzio - spiega il capogruppo Stefano Bergamini - perché questi nostri alpini si sono davvero distinti con la loro generosità verso le popolazioni terremotate e per Antonio Olivetti, ora non più fra noi, una segnalazione particolare per aver lavorato alla realizzazione dell'asilo in terra Russa». A ricevere la targa del gruppo alpino di Lazise sono stati: Gaetano Gelmetti e Luigi Pasqualini. La targa ad Antonio Olivetti è stata assegnata "alla memoria" ed è stata ritirata dal fratello Gaetano Olivetti anch'egli alpino. Un ottimo successo ha ottenuto anche la lezione tenuta dal gruppo della protezione civile del Basso Lago alle scuole medie. Hanno partecipato le prime classi con un'ora di didattica, la visione di un DVD specifico, la dimostrazione diretta delle azioni da compiere in caso di calamità naturale. A spiegare le azioni ed ad interagire con i ragazzi è intervenuto Luca Castellani responsabile della Protezione Civile del Veneto. Una dimostrazione particolare è stata poi presentata ai ragazzi con la partecipazione dei cani del gruppo cinofilo. «I ragazzi hanno davvero gradito la proposta, hanno interagito molto bene - conclude Stefano Bergamini - e infine hanno risposto ad un questionario sull'argomento, i cui dati hanno dato un esito molto Chi non dovesse ricevere nella casbuono». Sergio Bazerla

setta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: LAZISE - Municipio - Supermarket A&O Centro Anziani - Panificio Bullio - Sotto i Portici COLÀ - Circolo Acli - Supermercato Lucia PACENGO - Ugolini Petroli LOCALITÀ RONCHI - San Marco Petroli


Cronache

Aprile 2013 BARDOLINO. L’Avis comunale raggiunge quota 470

Donazioni in aumento In controtendenza. L’Avis comunale di Bardolino aumenta il numero delle donazioni raggiungendo quota 470. «In pratica sedici in più rispetto all’anno precedente - afferma il presidente Manola Boni -. A prima vista sembrerebbe un risultato non cosi eclatante. Invece siamo, considerato il periodo di crisi e i numerosi donatori andati in pensione per sopraggiunto limite di età, una delle poche Comunali della Provincia con un trend in positivo. Molto ha influito la nascita del nuovo Gruppo dell'Istituto Alberghiero Carnarcina istituito un paio di anni fa con la collaborazione di alcuni insegnanti. Oltre ai nuovi donatori dell'Alberghiero registriamo trentun nuovi soci e tutto questo grazie anche al lavoro del nostro gruppo giovani. Hanno avviato tutta una serie d’iniziative per sensibilizzare al dono del sangue». La sezione avisina “Ivo Arietti” è inoltre molto attiva a livello d’organizzazione d’eventi a favore del paese. Appuntamenti fissi come gli incontri con gli anziani di Villa Serena, la partecipazione alla sfilate di carnevale che si svolgono in giro per la Provincia con un proprio carro, l’organizzazione di trofei di pesca, la collaborazione con la Parrocchia di Bardolino e Cisano, l’aiuto per manifestazione di calcio, ciclismo, podistica. Punto forte rimane ovviamente la promozione del dono del sangue con incontri organizzati a scuola, nei locali di divertimento, in piazza e durante feste di grande richiamo come la Festa dell’Uva e del Vino Bardolino. L’Avis comunale ha celebrato la propria festa annuale premiando i seguenti soci: Distintivo verde. Nicolò Bonetti, Cristina Bonomi, Gen-

naro Cofone, Mario Andrea Cognetti, Antonio Farina, Sara Ferrari, Federico Lorenzini, Giancarlo Lorenzini, Elena Martin, Marika pasqualini, Francesco Licenzi, Serena Zanetti, Giuseppe Zantedeschi. Distintivo blu: Gabriele Boni, Jacopo Fasoletti, Andrea Anick Gallo, Paolo Lonardi, Francesco Lorenzini, Matteo Pachera, Silvana Rossi, Roberta Zanoni. Distintivo Rosso: Giampaolo Brentegani, Luca Gianfranceschi, Stefano Gianfranceschi, Giorgio La ghigna, Cesare Negretti, Claudia Pastorelli, Alessandro Sega, Luca Tamburini. Distintivo Oro: Valentino Alberti, Fabio Allegrini, Antonio Bresciani, Maria Clelia Campagnari, Donatella Dalle Vedove, Marcello Pachera, Giuseppe Ziviani. Distintivo oro con rubino: Ugo Vittoni. Distintivo oro con smeraldo: Fabio Rossi. Stefano Joppi

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NOTIZIE IN BREVE A SCUOLA PER FESTEGGIARE GLI ULTIMI NATI. L’assessorato all’ecologia del comune di Bardolino nei giorni scorsi ha messo a dimora 120 alberi corrispondenti ai fanciulli venuti alla luce nel 2012 e 2013. Il Comune ha piantumato alberi di diverso genere in via Dante Alighieri, nel cortile delle elementari di Bardolino, nella zona artigianale di Calmasino e, a breve, in Piazza del Combattimento a Calmasino davanti alla prima scuola verde d’Italia. A celebrare la festa dell’albero gli stessi alunni delle scuole primarie del capoluogo e della frazione con due distinte cerimonie. In particolare a Calmasino gruppi da tre studenti, con piccole pale a misura bambino, hanno dato l’ultima sistemata ai settantacinque olivi nell’area di via Sambarchi. CAMPANELLE IN CENTRO A BARDOLINO. La centralissima Piazza Matteotti lo scorso 8 aprile è stata invasa da uno sciame di alunni con tanto di campanelle riciclate, costruite a casa con i genitori o a scuola con gli insegnanti, utilizzate per addobbare gli olivi, segno delle imminenti festività pasquali, che sono stati posizionati nel centro storico. L’iniziativa, promossa dall’assessore alla cultura e dalla Fondazione Bardolino Top, ha visto presente lo stesso assessore Marta Ferrari che ha aiutato i bambini ad appendere gli addobbi che rimarranno esposti durante il periodo pasquale. VINCENZO CARBONE TRASFERITO A PESCHIERA. Il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni, ha ricevuto in municipio il luogotenente della Guardia di Finanza Vincenzo Carbone trasferito dalla tenenza di Bardolino a quella di Peschiera. Un breve saluto alla presenza di Diana Rupiani, Alberto Zantomio e Luca Scolari, rispettivamente comandanti della polizia municipale, polizia stradale e carabinieri del centro lacustre. Carbone, nei quasi sei anni di comando, si è distinto per importanti indagini ed interventi nel campo della fiscalità internazionale, nella detenzione di capitali nei paradisi fiscali ed in alcune operazioni culminate con l’arresto per usura. A Carbone è stata donata la "preonda", e alcune pubblicazioni di Bardolino.

GIUDITTA TABARELLI, UNA CANDIDATA PER BARDOLINO Nel 1981 ho iniziato a lavorare nel Comune di Bardolino in qualità di istruttore amministrativo, per passare, poi, nel 2003 responsabile dell’area amministrativa. Dall’anno 2010 lavoro presso il Comune di Caprino Veronese in qualità di responsabile dell’area Affari generali servizi alla persona e Sportello unico per le attività produttive (SUAP). Tale mansione mi ha consentito e mi consente di essere costantemente a contatto con la gestione dell’Ente locale e della macchina amministrativa. E’ sicuramente un lavoro di grande impegno e responsabilità, che ti fa stare a contatto con le persone, le attività produttive, le istituzioni scolastiche, le parrocchie, le associazioni e tutto quanto ruota attorno alla vita di un paese. E’ sicuramente un ambiente che ti apre gli occhi e ti mostra in diretta i problemi quotidiani. La mia candidatura è finalizzata alla corretta e oculata gestione del territorio, della conoscenza del percorso storico amministrativo di Bardolino, delle scelte già fatte e di quelle che si prospettano per il futuro. La storia insegna. Gli errori insegnano. La programmazione è indispensabile. Avrei il piacere di mettermi al servizio del paese in cui vivo e dove tutti mi possono avvicinare e parlare. Essere cioè un sindaco disponibile all’ascolto, sempre alla ricerca del confronto, determinato a compiere scelte condivise, impegnato a valorizzare ciò che unisce. Mi metto a disposizione perché voglio che Bardolino possa trovare dialogo tra tutti. Mi presento con una civica fatta di donne e uomini, persone di esperienza provenienti da settori e tendenze politiche diverse. Tutte con un unico obiettivo: mettersi al servizio della propria comunità. Non sono una politica, mi reputo un tecnico con esperienza maturata nell’apparato amministrativo. Non ho presunzioni e per questo ho accettato di essere affiancata da una squadra di “saggi”, che si impegneranno mettendo a disposizioni le loro competenze e conoscenze specifiche. La formazione della nuova lista ha, infatti, previsto sia la presenza di ex amministratori, sia di volti nuovi. Il motto del gruppo, infatti, è: “ieri, oggi e domani”. Uno dei principali obiettivi del programma sarà quello di riportare, come già fatto dall’amministrazione 2004 – 2009, la riduzione del 25% dell’indennità degli amministratori in carica, per costituire un fondo da destinare alle necessità della comunità. La partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica deve essere linea guida di un’amministrazione condivisa. La particolare congiuntura economica determina sempre maggiore bisogno di servizi, sia per le categorie più deboli, sia nelle categorie che non manifestano particolari segni di disagio. L’amministrazione dovrà, quindi, valorizzare tutte le potenzialità del volontariato presenti sul territorio e promuovere la nascita di nuove realtà, in particolare nel mondo giovanile. Il controllo dello sviluppo del territorio è tra le nostre priorità. Particolare cura verrà posta alla manutenzione del territorio comunale e alla tutela dell’ambiente. Fondamentale è anche la predisposizione di un piano di sviluppo turistico e la valorizzazione del settore agricolo noto per la produzione di olio e vino. Questi sono a grandi linee i presupposti di inizio per il nostro lavoro. Con la presentazione dei candidati della lista, esporremmo alla popolazione anche il programma elettorale completo.

“LA CIVICA”, una lista a servizio del cittadino, candida sindaco Giuditta Tabarelli, 51 anni, diplomata, madre di tre ragazzi ventenni.

INSERZIONE A PAGAMENTO


Cronache

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LAZISE. Nel 2013 la “differenziata” ha raggiunto la percentuale di 50,44%

ISTITUTO FALCONE-BORSELLINO

Rifiuti urbani: raccolta record

Ritorno a scuola ma in veste Avis

A Lazise la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel 2013 ha raggiunto la sorprendente percentuale del 50,44%. Un risultato fino ad ora mai raggiunto. Nei mesi di marzo e ottobre addirittura si è toccata la percentuale del 59 e 56. Sono comunque state raccolte complessivamente nel corso del 2013 ben 7.700 tonnellate di rifiuti, con un peso pro-capite per abitante di 1023 chilogrammi di rifiuti raccolti e smaltiti. Sono stati computati complessivamente 7050 cittadini residenti fra Lazise capoluogo e le frazioni di Pacengo e Colà. «E' un risultato sorprendente perchè con 13 campeggi e grandi insediamenti come Caneva World, Gardaland e il Parco Termale di Colà – spiega soddisfatto il consigliere delegato all'ecologia, Giuseppe Pachera – ci era stato “giurato” dagli addetti ai lavori che non avremmo mai raggiunto una percentuale così elevata di differenziata. I dati ci danno ragione e siamo soddisfatti». I dati emersi dalla registrazione della raccolta rifiuti nel corso dell'anno da poco concluso, evidenziano senza ombra di dubbio che i mesi in cui non vi è turismo la percentuale di differenziata supera sempre il 50%. La flessione si determina proprio nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, con la punta minima in agosto, registrata nel 42,86%. Dopo esserci complimentato con i cittadini, gli operatori e gli uffici preposti per l'impegno profuso, Pachera garantisce che i controlli sul corretto smal-

timento dei rifiuti saranno ancora maggiormente intensificati, anche con l'utilizzo di agenti stagionali della polizia locale e con il posizionamento di telecamere nei luoghi di raccolta. «Verrà realizzato un nuovo centro di raccolta e conferimento nella zona del parcheggio Marra – dichiara Giuseppe Pachera - con l'allestimento di idonee strutture, tre compattatori, con 40 cassonetti a disposizione per la differenziata. Vi saranno anche a disposizione della cosiddette campane interrate per la raccolta del vetro. Saranno

collocate le telecamere, vi saranno 1 o 2 persone addette e pian piano verrà chiuso il centro di raccolta di viale Roma, a ridosso del campeggio comunale. Una operazione che verrà messa in atto alla chiusura della stagione turistica 2014. Promuoveremo ogni possibile iniziativa di concerto

con le associazioni di volontariato per raccolte straordinarie di rifiuti abbandonati sul territorio comunale». «Un invito pressante, soprattutto ai turisti – sottolineano i responsabili del settore ecologia – è quello di non lasciare rifiuti di ogni sorta abbandonati vicino alle campane per la raccolta del vetro che oggi sono disseminate sul territorio. Va infine ricordato che Lazise offre un attrezzato ecocentro in zona Prati, sorvegliato, dove quotidianamente viene operata una accurata raccolta differenziata». Sergio Bazerla

Giuseppe Pachera

Diciottenni ritornano a scuola ma non in qualità di studenti, bensì di donatori di sangue dell'Avis. E' accaduto nei giorni scorsi all'Istituto comprensivo Falcone-Borsellino di Lazise nelle classi terze della scuola primaria di secondo grado. Ad accogliere gli ex studenti il docente Fabrizio Olioso che da anni segue la corale e il gruppo musicale della scuola. Ai componenti del gruppo musicale infatti sono state assegnate le magliette blu con il logo dell'Avis quale premio finale per aver dato le maggiori risposte esatte nei quiz proposti dall'Avis. «Erano risposte a scelta multipla che i ragazzi dovevano dare dopo aver visto alcune slide che noi dell'Avis abbiamo loro proposto sulla conoscenza scientifica del sangue e sulle modalità della donazione - spiega il coordinatore del gruppo scuola Avis, Marco Corazza -. Una sorta di gioco appassionante che ha visto impegnati gli studenti e che al tempo stesso ha messo in "circolo" la promozione alla donazione del sangue. Un progetto che abbiamo mutuato in collaborazione con l'Avis di Bussolengo». La presenza a scuola dei donatori diciottenni ha contribuito non poco alla riuscita della giornata dedicata alla donazione del sangue. «Sono ragazzi che

abbiamo avuto a scuola alcuni anni fa - spiega orgoglioso Olioso - e che sono ritornati in classe con questa importante motivazione. Conoscono quindi gli studenti, i loro punti forti, la loro propensione al gioco, dove mirare per lanciare il messaggio. E devo dire - conclude Olioso - che sono stati molto bravi e veramente efficaci». A dare man forte a Marco Corazza nel" progetto scuola" ci sono due membri del direttivo: Mirella Graziani e Lucio Turco. Alle materne, per la prima volta, L'Avis ha portato il gruppo dei Clown Dottori che hanno lanciato il messaggio della donazione in maniera divertente. Con i bambini c'erano anche i genitori. Analoga azione è stata svolta, sempre con i Clown Dottori, anche alla scuola primaria. A tutti i ragazzi che hanno partecipato alle cosiddette "giornate del sangue a scuola" l'Avis ha regalato un simpatico gadget. «L'operazione proseguirà anche nel prossimo anno scolastico sottolinea il presidente Claudio Zeni - perché i riscontri, anche se a caldo, sono davvero positivi. Abbiamo bisogno di sangue e di nuovi donatori. Crescere con una buona convinzione che donare è un atto di generosità e di aiuto fa bene a tutti». S.B.

L’INIZIATIVA. Un ulivo per ogni nato. Il Sindaco: «Una festa per Lazise» Un ulivo per la vita. Un simbolico segno che fin dalla notte dei tempi ha caratterizzato la lieta notizia o ha sancito un ridente avvenimento in qualsiasi parte del mondo. Una tradizione presa al balzo anche dalla nuova amministrazione di Lazise capitanata dal primo cittadino Luca Sebastiano che ha pensato di dedicare ad ogni nascituro nel ridente comune del Garda, a partire dal 2013 anno di insediamento dello stesso sindaco, una piccola pianta d’ulivo. Un pianticella piccola, presente in via Balladoro, in località Barun, con il nome del bambino o bambina nati nell’anno in cui è stata piantata. «Oggi per Lazise si sancisce ufficialmente una crescita sociale, è a tutti gli effetti una grande festa come del resto deve esserlo sempre quando nasce un bambino – ha affermato il sindaco -. Lazise conta quasi 7000 abitanti e oggi abbiamo piantata 56 piante di ulivo, una a per ogni nato nel 2013. Il tutto contro ogni statistica nazionale. E’ giusto ricordarci dei nostri bamChi non dovesse ricevere nella cassetbini ed è bellissimo vederli crescere assieme ta postale l’edizione del giornale, alla loro pianticella. Questa iniziativa è stata potrà reperirlo presso i seguenti voluta e cercata dall’amministrazione comupunti: nale di Lazise. Mi impegnerò perché questa festa della nascite di Lazise sia solo la prima di BARDOLINO - Municipio molte altre». 56 gli ulivi piantati con nome e Distributore Esso - Fermata Corriere - Avis - Il cognome e data di nascita del bambino, menFornaio - Club Mezza Età tre ai genitori l’amministrazione ha consegnaPanificio Bullio to un diploma a ricordo e suggello dell’avveniCALMASINO - Ortofrutta Bardi mento. Andrea Mantovani

Distributore Esso




IL TRAGUARDO. Il compleanno è stato festeggiato domenica 16 marzo

Cinquant’anni di Avis Garda Cinquant’anni e non sentirli. E’ questo l’importante traguardo raggiunto dall’Avis Garda intitolata al dott. Angelo Vantini. Ed è stata proprio la felice ricorrenza ad essere festeggiata domenica 16 marzo in un’intera giornata dedicata all’associazione donatori di sangue. «La giornata di domenica 16 marzo è iniziata in piazza Donatori di Sangue, proprio fuori dalla nostra sede, dove è stato preparato un rinfresco per i 18 alfieri delle altre consorelle convenuti alla nostra festa e per tutte le persone che si sono riunite prima di iniziare la sfilata per le vie del paese – racconta il consigliere dell’Avis Garda Manuel Campagnari -. Pronta ad animare l'evento vi era la "Banda Gardesana" e così alle ore 9.45 è iniziata la sfilata verso la chiesa parrocchiale, dove il parroco don Giuseppe Marchi ha presieduto la Celebrazione Eucaristica. Al termine, dopo la lettura della Preghiera del Donatore letta da Stefano Vantini, tutti si sono radunati al Palazzo dei Congressi, dove sono state consegnate le benemerenze ai soci più meritevoli, ed è stato rinnovato il gemellaggio con l'Avis di Salò. Vi sono state parole di omaggio da parte degli ospiti convenuti ed affianca-

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Cronache

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In occasione del 50° anniversario di fondazione non poteva mancare un evento straordinario che potesse coinvolgere grandi e piccini. Ed ecco che così ha preso vita "500 gocce di Garda", una mostra di 500 cartoline d'epoca che raffigurano la vecchia Garda, immersa nella cornice di Palazzo Carlotti. «La mostra, aperta dal 13 al 23 marzo, è stata visitata anche da più di 300 bambini delle scuole elementari, guidati da alcuni volontari alla scoperta di una Garda che grazie a tutte queste immagini e ai numerosi ricordi vive ancora oggi. «Un sentito grazie – affermano da Avis Garda – va ai collezionisti Vittorino Tiziani, Paolo Loncrini, Nestore Tonini, Ornella Comencini, Giorgio Vedovelli, Renato Galletti e a tutti gli altri che preferiscono rimanere anonimi, ma che hanno gentilmente offerto prezioso materiale proveniente dai loro archivi». Responsabile del progetto è stato Alessandro Giori, un avisino che, in collaborazione con il circolo filatelico di Torri del Benaco rappresentato da Franco Pezzi, e il professor Fabio Gaggia hanno curato prima l'esposizione di tutte le cartoline e poi lo speciale annullo filatelico del 15 marzo 2014: sono state timbrate 2000 cartoline, riproduzioni delle più vecchie immagini esposte nella mostra "500 gocce di Garda". Nell'occasione sono stati preparati 250 folder in edizione numerata e limitata. I folder sono composti da nove cartoline, tra cui una originale in copertina, tutte affrancate con francobolli legati al tema del

ti dal nostro presidente Andrea Tintorri. Terminato questo momento ricco di ufficialità guidato dai soci Graziano Lorenzini e Rosella Consolini, la festa è continuata con un buon pranzo e una ricca lotteria. Verso la fine del pranzo si è unita a noi la dott.sa Loredana Martinelli che ci ha omaggiati con delle parole ricche

di incoraggiamento». Un ricordo particolare è stato dedicato al dottor Angelo Vantini che ha iniziato questo cammino insieme a mons. Antonio Bagnara, a tutti i donatori vivi e defunti, che in questi 50 anni si sono prodigati per il bene dell’associazione con il dono generoso, umile e silenzioso del loro sangue.

dono ed annullate con il timbro preparato per l'occasione. Questo timbro speciale, ora, è stato annullato e depositato a Roma presso il museo delle Poste Italiane (per chi non avesse ancora acquistato un folder lo potrà fare tramite il sito internet di AVIS Garda www.avisgarda.it , oppure

telefonando

347.6320353).

al

numero

di

AVIS

Garda:


IL BILANCIO DI FINE MANDATO DELL’AMMINISTRAZIONE SARTORI “Un mandato impegnativo”: così il sindaco di Cavaion, Lorenzo Sartori, definisce gli ultimi cinque anni di amministrazione. Sindaco, quali le caratteristiche di questa sua Amministrazione? «Ritengo che questa Amministrazione si sia distinta per aver operato in maniera efficace, ma allo stesso tempo con professionale concretezza e sobrietà, senza eccessi e senza cedere in facili propagande o abboccare a sterili provocazioni delle opposizioni, concentrata su chiari e concreti obiettivi». Quali sono stati i vostri principali obiettivi? «Quando i cittadini ci hanno conferito il mandato uno dei temi molto caldi era relativo al pesante debito comunale, un debito che effettivamente avrebbe costituito una "palla al piede" per l'entrante amministrazione e ne avrebbe condizionato se non addirittura impedito una proficua espressione delle potenzialità a qualsiasi amministrazione. Ebbene possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo: questo debito non solo non è aumentato, ma è stato ridotto sensibilmente passando da € 11.614.500,44 a € 8.698.940,14 pari a - € 2.915.560,30 ( - 25%). Posso confermare che, mantenendo questo trend, nei prossimi cinque anni il debito potrà rientrare in parametri di assoluta tranquillità». Lorenzo Sartori Un buon risultato, certo, ma a che prezzo? «In realtà ai cittadini non abbiamo voluto chiedere particolari rinunce. Per la realizzazione di alcuni interventi non immediatamente finanziabili i cittadini hanno dovuto pazientare fino al concretizzarsi dei risparmi adottati sulle spese, per altri abbiamo approfittato con successo dei bandi di finanziamento pubblico anzi mi risulta che non ne abbiamo perso alcuno». Vuole dire che lei è tra i pochi che sono riusciti ad incidere sulle spese dell'Amministrazione in maniera strutturale? «Certo, noi ce l'abbiamo fatta. Dovevamo farcela. Nella prima fase, all'inizio del mandato, sia il sottoscritto che gli assessori, ci siamo ridotti volontariamente del 30% i compensi e tale risparmio è stato utilizzato in interventi nel sociale, per aiutare alcune famiglie e cittadini in difficoltà economiche. Abbiamo poi razionalizzato i contributi alle associazioni comunali riducendole mediamente del 50% e ridimensionato il numero dei dipendenti comunali da 29 a 26. Inoltre abbiamo attuato un sistema di cooperazione tra comuni per condividere le spese di alcuni Tecnici comunali, del Segretario Comunale e della Polizia locale. Ci siamo avvalsi dell'istituto della mobilità, attingendo il più possibile a lavoratori in tale condizione contrattuale consentendogli di svolgere le attività socialmente utili quali in particolare le manutenzioni quotidiane, con notevole beneficio in termini di riduzione oneri a carico del Comune. Tutto questo dando anche un volto nuovo ed un contratto a part-time al segretario Comunale e all'ufficio tecnico». E per quanto riguarda le opere pubbliche? «Sono state realizzate opera per un ammontare di 7.444.202 euro. Tutto questo grazie al grande apporto di professionalità, iniziativa, dedizione e caparbietà che l’amministrazione tutta, assessori, consiglieri e dipendenti comunali ha saputo mettere in pista per trovare i fondi necessari a finanziare e realizzare importanti opere che rimarranno a testimonianza dell'impegno profuso. Un grande grazie va anche ai dipendenti comunali che hanno seguito con impegno questa Amministrazione. Indispensabile è stato l’aiuto di Regione e Provincia e il coinvolgimento dei privati. Ovviamente ai miei amministratori riconosco l'abilità di avere coltivato e sviluppato i rapporti con la Regione, con la Provincia e con i privati così da non perdere alcuna occasione offerta». Parliamo invece del sociale «Per parlare delle numerose iniziative messe in atto in campo sociale non basterebbe una pagina. Sono proseguiti i progetti a difesa e sostegno delle problematiche minorili con le iniziative "Spazio Famiglia", "Il Fiocco" e il "Girotondo" per le età da 0 a 6 anni. E’ stato introdotto il Grest estivo Comunale ed è stato sostenuto il ruolo della genitorialità con il progetto "Overland". Per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado sono stati attivati laboratori "Life Skills" per rinforzare le qualità caratteriali nei ragazzi. E' stata promossa e sostenuta l'attività dell'associazione IncontrArte per favorire nei giovani l'espressione delle loro capacità artistiche. Nell'area Anziani è stato potenziato il servizio di assistenza domiciliare e consegna pasti a domicilio per chi in serie difficoltà di autonomia e privi di assistenza famigliare. Abbiamo aderito al Consorzio Intercomunale Soggiorni Climatici di Verona per l'organizzazione di soggiorni climatici rivolti agli anziani. E' stata stipulata apposita convenzione con la provincia per il trasporto degli alunni disabili. Sono stati inoltre attivati in collaborazione con la Regione veneto programmi di impiego dei disoccupati nello svolgimento di lavori di pubblica utilità e d è stato concretizzato il coinvolgimento dei cittadini pensionati con "Nonno Vigile"». Vuole lasciare un ultimo pensiero? «Quanto esposto si può trovare più compiutamente riportato nella "relazione di fine mandato" depositata e presente nel sito comunale. Desidero ovviamente salutare i miei concittadini e nell'attesa del loro insindacabile giudizio, li ringrazio di tutto l'affetto fin qui dimostrato e per aver compreso che gli interventi che siamo riusciti a fare sono stati realizzati partendo da un portafoglio vuoto. Posso affermare con certezza che riconsegnerò un Comune con i conti in ordine, più ricco in opere, vivibile e bello, tanto bello che moltissimi ci invidiano. OPERE PUBBLICHE REALIZZATE Rotonda Sega Centro Giovanile e casa della musica (Inaugurazione 26-04-2014) Aula magna scuole medie Piano interrato e parcheggio scuola materna Muri di sostegno in seregno in via Vittorio Veneto e in via Belvedere Nuovo asilo nido Restauro municipio con nuovi uffici comunali in ex residenza comandante vigili Illuminazione via Pellizzara e completamento in via Fiumi Rifacimento dell'intera via Pozzo dell'Amore con allargamento sede stradale, Nuovi marciapiedi, nuova illuminazione e nuova asfaltatura Pavimentazione ecocentro Cavaion Creazione nuovi locali Posta e Medici in frazione Sega Impermeabilizzazione del terrazzo del Palazzetto con reintegro dei pannelli fotovoltaici Asfaltature in diverse vie de paese Apertura nuova strada pubblica Ceriel S. Michele Riapertura sbarra su strada di accesso a Bastia S. Michele con ripristino della completa fruibilità del percorso della salute e dell'area pic-nic nei pressi della Bastia Nuova raccolta acque bianche in loc. Ceriel, Integrale rifacimento del tetto del Cimitero Restauro della Bastia S. Michele Sistemazione del deflusso acque meteoriche in località Bossema Nuova caserma dei Carabinieri Messa in sicurezza antisismica delle scuole elementari Nuovo impianto fotovoltaico in loc pozzoi ingresso superstrada Nuovo campo di calcio (si prevede completamento entro il mese di giugno 2014) Sistemazione della scuola dell'infanzia di Sega Rifacimento del Viale della Rimembranza (entro maggio 2014) Impermeabilizzazione e pavimentazione gradinate Arena Tocolo (entro giugno 2014) Rotonda San Faustino (già impegnato in bilancio un importo per i lavori pari ad € 295.000 da contributo regionale)

Il P.A.T.

Un altro impegnativo obiettivo raggiunto dalla Amministrazione Comunale è stata la stesura del Piano di assetto del Territorio. Si tratta di uno strumento indispensabile per la seria e futuristica tutela ecologico-ambientale del territorio. Un Piano fortemente voluto dall’Amministrazione per interrompere l’indiscriminato uso del territorio a fini edilizio speculativi, individuando le esclusive linee d’intervento che garantiscano comunque un equilibrato sviluppo e sulle quali si dovranno eventualmente concentrare gli investimenti futuri: - Recupero di capannoni o aree industriali degradati con conversione preferibilmente in destinazioni turistico alberghiere - Edilizia residenziale esclusivamente a ridosso dell’edificato esistente per consentire eventuali espansioni dei nuclei famigliari esistenti (nonni - genitori figli e nipoti). - Interventi per la mitigazione di criticità ambientali esistenti - Interventi destinati all’ospitalità con particolare spinta verso quella di campagna - Interventi di riordino e miglioramento del sistema viario esistente con l’identificazione dei percorsi non asfaltabili ma vocati alla valorizzazione per fini ricreativi Un piano passato attraverso rigorosi processi di valutazione Tecnico Strategiche Ambientali e che ha già avuto il parere favorevole senza prescrizioni dalla Commissione VAS regionale e che si prevede verrà pubblicato sul BUR entro maggio 2014. INSERZIONE A PAGAMENTO


CAVAION VERONESE 3-15-16-17-18-19 Maggio

FESTA DEGLI ASPARAGI SABATO 3 MAGGIO Ore 10.00 3° Concorso Trofeo "Corte Torcolo" Vino Bardolino Classico DOC Sala Civica Turri Via Vittorio Veneto, 1 Ore 17.00 46° Concorso "Asparago d'Oro" Sala Volto Via Vittorio Veneto, 1 GIOVEDÌ 15 MAGGIO Ore 20.00 Cerimonia di premiazione concorsi: 46° Asparago d'Oro, 3° Trofeo Corte Torcolo VinoBardolino Classico DOC Sala Civica Turri Via Vittorio Veneto, 1 VENERDÌ 16 MAGGIO Ore 19.00 Apertura chioschi della cucina tipica del territorio Ore 20.30 Inaugurazione Mostra "Davide Giacomelli" con opere dei bambini della Scuola Primaria e Secondaria di Cavaion dal titolo: “A come ... Agricoltura A come ... Ambiente” Mostra aperta dal 16/5 al 19/5 compresi - Via Cavalline, 51 Scuole Medie Ore 21.00 MUSICA DISCO DANCE dagli anni 60 ai giorni nostri con "Kriss Groove Band" SABATO 17 MAGGIO Ore 12.00 Inaugurazione della Bastia San Michele dopo i lavori di messa in sicurezza e restauro dei muri.

In collaborazione con la Soprintendenza Beni Archeologici di Verona Ore 19.00 Apertura chioschi della cucina tipica del territorio Ore 21.00 Musica con l'orchestra Roberta Band DOMENICA 18 MAGGIO Ore 10.00 Giro in bici per famiglie organizzata dal Biciclub Cavaion Partenza e iscrizioni presso il Palazzetto dello Sport in Viale della Rimembranza Ore 12.00 Apertura chioschi della cucina tipica del territorio Ore 14.30 Visita guidata nelle suggestive corti del centro storico fra meravigliosi scorci panoramici Ritrovo alle ore 14.30 davanti il Municipio di Cavaion Ore 16.30 Assaggio Incontrart ... & 2014 Ore 20.00 Esibizione delle Majorettes "Le Perle di Cavaion" Ore 21.00 Musica con l'orchestra ENZO ALLEGRI LUNEDÌ 19 MAGGIO Ore 19.00 Apertura chioschi della cucina tipica del territorio

Ore 21.00 Musica con l'orchestra NICOLETTA E FRANCO Apertura del Museo Archeologico Domenica 18 Maggio dalle 9. 00 alle 12. 00.

La Festa si svolge presso la struttura coperta al Palazzetto dello Sport in Viale della Rimembranza, mentre gli spettacoli musicali e la pista da ballo sono all'esterno.

I PIÙ BUONI ASPARAGI SULLE VOSTRE TAVOLE

Una tradizione ultracentenaria caratterizza l’Azienda Agricola Lotto Gabriele di Rivoli Veronese, forte di una cultura di coltivazione degli asparagi bianchi che si tramanda di generazione in generazione. Un’esperienza consolidata nel tempo quella di Gabriele Lotto, il maggiore tra i pochi produttori di asparagi rimasti nel comune di Rivoli. Il terreno su cui Gabriele lavora, in località Valli, è teatro di coltivazione del famoso asparago bianco di Rivoli fin dal 1904, quando Angelo Morando, vi si trasferì iniziando la sua attività di agricoltore. «Quest’attività – afferma con entusiasmo Gabriele Lotto – è la mia vita: è una passione che ho ereditato da mia madre. Con lei e mio padre ho iniziato a frequentare la campagna fin dall’età di quattro anni. Non è sempre stato tutto facile, ma grazie agli insegnamenti di mia madre, agli studi, alla ricerca di nuove sementi, nel 1994 la mia azienda riuscì a produrre 35kg di asparagi al giorno e nei cinque anni successivi la produzione fu più che triplicata». Gli asparagi bianchi prodotti dall’azienda agricola di Gabriele Lotto vengono venduti direttamente proprio in località Valli a Rivoli Veronese. «I nostri clienti – conclude il titolare -, sono sia privati che ristoranti della zona. Questi ultimi acquistano il 70% dell’intera produzione».


Cronache

Aprile 2013 CAVAION. La vicenda andava avanti dal 2009. Il 5 marzo 2014 è arrivata la sentenza definitiva

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CAVAION

Incaffi, via la sbarra Teatro all’aperto C’è il restauro Riaperta la stradina Era il mese di marzo 2009 quando su L’Altro Giornale veniva pubblicato un articolo che iniziava così: “Una sbarra e gli scavi archeologici della Bastia San Michele, la zona Militare e la lapide in memoria del luogo dell’eccidio dei quattro fucilati il 27 marzo 1945 non sono più raggiungibili dalla stradina nella frazione di Incaffi”. Improvvisamente e senza preavviso infatti la strada venne chiusa al transito, con una sbarra che non concedeva passaggio carraio e pedonale. Un gesto, questo, che ha suscitò molte proteste da parte di chi, abituato a passeggiare sulla stradina verso la Bastia San Michele, era solito passare davanti alla lapide dei quattro fucilati dedicando loro un pensiero. Alla notizia il comune di Cavaion si era subito attivato, incaricando il proprio legale per far valere il diritto di passaggio pubblico sulla stradina. «Quella stradina è sempre stata aperta al passaggio – spiegava nel 2009 il sindaco di Cavaion, Lorenzo Sartori – e, anche se ricade

sul territorio comunale di Affi, Cavaion ne ha acquisito il diritto di pubblico passaggio. La famiglia Lorenzini di Incaffi, affittuario del fondo agricolo, ha posto la sbarra di propria iniziativa, chiudendo la stradina di collegamento con la zona archeologica del nostro paese, zona militare in cui si trova l’acquedotto di Cavaion ed area che riveste grande rilevanza storica per la presenza della lapide dedicata ai quattro ragazzi barbaramente fucilati durante la

seconda guerra mondiale. Cavaion ha investito molto sugli scavi archeologici di San Michele – aggiungeva -, diventato luogo pubblico frequentato da tante persone e meta di attività scolastiche e manifestazioni culturali». Da qui l’iniziativa da parte del comune di Cavaion di agire legalmente. Il 5 marzo 2014 è arrivata la sentenza definitiva, con cui il Tribunale di Verona “ordina l’immediata cessazione di ogni condotta che possa impedire l’esercizio della servitù”.

“Occorre che il bene privato – si legge con precisione all’interno del documento del Tribunale - sia idoneo ed effettivamente destinato al servizio di una collettività di soggetti titolari di un pubblico interesse consistente nella necessità di uso per raggiungere edifici di interesse collettivo…Si è accertato che tutti i cittadini da tempo immemorabile per raggiungere gli appezzamenti di terreno posti sulla sommità del monte San Michele”. Silvia Accordini

La Giunta comunale di Cavaion Veronese ha approvato il progetto esecutivo di manutenzione straordinaria del teatro all'aperto Arena Torcolo. «I lavori - afferma il sindaco Lorenzo Sartori avranno inizio subito dopo Pasqua e avranno termine entro la fine di maggio 2014. L'impegno di spesa totale è pari a € 129.851,00 comprensivo dei costi delle spese tecniche e di Iva. L'importo viene finanziato tramite un contributo pari a € 100.000,00 del GAL Baldo Lessinia e per la rimanente parte utilizzando fondi propri del Comune». I lavori prevedono il completo restauro con opere di impermeabilizzazione ed un rivestimento di tutta la struttura in lastre di marmo locale in nembro giallo e Rosso Verona. Il teatro all’aperto Arena Torcolo è stato costruito nel 1994. Nel progetto originario era prevista la realizzazione di opere d'impermeabilizzazione ed un rivestimento di tutta la struttura in lastre di marmo; tali opere non sono mai state eseguite, a causa

di ristrettezze economiche; il manufatto è stato protetto dagli agenti atmosferici con l'applicazione di una mano di resina epossidica. A 18 anni dalla fine lavori si manifestano nel seminterrato, destinato a servizi, spogliatoio e deposito, vistose infiltrazioni d'acqua ed efflorescenze di salnitro. La struttura in cemento armato necessita un intervento immediato di opere di impermeabilizzazione ed un rivestimento di marmo. E’ prevista inoltre la realizzazione di una ulteriore gradinata per aumentare la capienza del teatro e altre due scale di calcestruzzo sulle gradinate per favorire l'afflusso e il deflusso degli spettatori. «L’intervento di manutenzione straordinaria del teatro Arena Torcolo è un'opera attesa da parecchi anni – conclude il primo cittadino - che darà un'immagine nuova e più moderna al teatro all'aperto. Quindi è anche questo un grande risultato raggiunto dall'Amministrazione Comunale per migliorare sempre di più il proprio patrimonio immobiliare».

CAVAION. GIANCARLO SABAINI UFFICIALIZZA LA CANDIDATURA A SINDACO «Amministrare con trasparenza, con un impegno ben preciso: contrastare coloro che “vogliono cambiare tutto per non cambiare nulla nella consapevolezza che le promesse vanno mantenute”»: queste le parole di Giancarlo Sabaini nel presentare la propria candidatura a sindaco di Cavaion Veronese, ufficializzata qualche giorno fa dal gruppo Lega Nord – Forza Italia alla presenza dell’assessore regionale al Sanità, Luca Coletto, del vicecoordinatore regionale di Forza Italia, Davide Bendinelli, del coordinatore provinciale di Forza Italia, Fausto Sachetto. «La nostra – aggiunge Sabaini – è una lista civica – politica nella continuità, con l’innesto di forze nuove. A rappresentarla saremo io stesso e Doretta Rumati, segretaria della sezione Lega Nord di Cavaion e attuale assessore in carica». Quali i vostri obiettivi per Cavaion? Doretta Rumati e Giancarlo Sabaini «A Cavaion tanto è stato fatto. Se il nostro è un Paese ambito e considerato da tutti bello e piacevole è perché è stato amministrato bene negli anni scorsi, sicuramente con una saturazione edilizia notevole, ma con migliorie altrettanto significative dal punto di vista della qualità della vita. Chiari esempi sono il centro culturale Torcolo, con biblioteca, sala civica e teatro, gli impianti sportivi con il palazzetto dello sport, la Casa della musica e molte altre strutture. Ora si deve proseguire limitando l’espansione edilizia e completando le opere iniziate». Il vostro impegno in che direzione è rivolto? «Il nostro impegno sarà quello di traghettare il paese verso il potenziamento turistico partendo dal presupposto che a Cavaion non ci sarà turismo se non migliorerà ulteriormente la qualità della vita per i residenti. Di conseguenza notevoli sforzi verranno profusi per il sociale, per assicurare ai meno abbienti pari dignità. I nostri progetti includono inoltre un piano quinquennale per la manutenzione di tutta la viabilità stradale e pedonale con la realizzazione di nuove piste ciclabili e la valorizzazione di sentieri naturalistici nella Valsorda, sul monte San Michele, nel Boscon e lungo l’Adige. Nostro intento è anche quello di creare un percorso archeologico che colleghi tutti i siti archeologici, museo e Bastia compresi. A tutto questo verrà affiancato un potenziamento della Pro loco con la creazione di nuove sinergie, la formazione di guide turistiche e l’incentivo ad un maggior coordinamento tra cantine e attività produttive. Primaria attenzione deve essere quindi rivolta al turismo e al mantenimento dei posti di lavoro, cercando di fare il possibile per non massacrare le nostre aziende con imposte troppo vessanti». Quali in particolare i progetti per Sega e per Cavaion capoluogo nel breve termine? «A Sega ci adopereremo in particolare per la sistemazione del fabbricato ex falegnameria da Sinistra Luca Coletto, Fausto Vittore Zorzi, dove intendiamo creare un centro culturale dello stesso genere del Torcolo a Sachetto Doretta Rumati , Giancarlo Sabaini, Davide Bendinelli, Loretta Cavaion. Per quanto concerne Cavaion capoluogo invece mireremo al completamento degli Duello, Alessandro Castioni impianti sportivi partendo dal campo sportivo polivalente, per finire con una struttura per e Giuliano Pachera giovani e la baita alpini». INSERZIONE A PAGAMENTO


Cronache

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L’INTERVISTA. Il Sindaco lascia dopo due mandati

RIVOLI / CAMPAGNARI SCENDE IN CAMPO

Campagnari saluta Rivoli

Caso Ser.i.t. nell’occhio del ciclone E’ stato un Consiglio comunale infuocato quello che ha caratterizzato la seduta dello scorso 8 aprile a Rivoli Veronese. Nell’occhio del ciclone la vicenda Ser.i.t., azienda che si occupa di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti attualmente insediata a Cavaion, che chiede di insediarsi in località Terramatta – Canova. «L’area interessata dall’eventuale insediamento, di proprietà di Vittoria Bazzoli, moglie del consigliere di minoranza Roberto Lorenzini – afferma il sindaco di Rivoli, Mirco Campagnari -, è inserita nel Piano interventi quale zona commerciale: un’attività legata ai rifiuti lì non ha senso». Maggioranza e minoranza sono d’accordo nel contrastare l’arrivo di Ser.i.t. nella località in questione, tanto che nell’ambito del Consiglio comunale dello scorso 13 marzo era stata votata all’unanimità una mozione contro l’insediamento stesso della ditta…Ma nel frattempo il volantinaggio ha fatto scoppiare una guerra tra maggioranza e opposizione. Da qui un intervento da parte del sindaco di Rivoli, Mirco Campanari, che in Consiglio comunale lo scorso 8 aprile ha addirittura chiesto le dimissioni di Lorenzini.

Dopo due mandati consecutivi lascia il ruolo di primo cittadino il sindaco di Rivoli, Mirco Campagnari. Sindaco, tracciamo un bilancio di questi ultimi cinque anni. «Lascio il Comune con gli indicatori positivi, i conti a posto e dati trasparenti e visibili a tutti. Sul sito del Comune è stata creata una sezione apposita denominata “Amministrazione Trasparente” in cui è pubblicata la mia relazione di fine mandato 2009-2013. Il documento è un pò tecnico, con tabelle e cifre che forse non sono così facilmente interpretabili; comunque basta sapere che ci sono oltre 4 milioni sul conto corrente dell’Ente e che, quando mi sono insediato la prima volta, nel 2004, erano 900mila. Tutte le opere sono finanziate. E’ rimasto un mutuo di 600mila euro per le scuole, che si può estinguere in qualsiasi momento. Poi ci sono i ricavi certi per i prossimi 30 anni che derivano dal parco eolico, grazie all’accordo stipulato con Agsm. Le imposte, infine, hanno coefficienti ed aliquote più bassi di tanti altri Comuni limitrofi». Qualche “neo” però non manca… «Il polo scolastico incompleto e a cantiere fermo da due anni e il canone del«Nei giorni scorsi a tutte le famiglie di Rivoli è stato distribuito un l’Agenzia del Demanio per la concessione in uso del Forte che si è decuplicato. Mirco Campagnari Per il primo caso posso solo denunciare un iter farraginoso e infinito, che comunvolantino, diffuso dalle minoranze, con su scritto “se dovesse succedeque non si è mai fermato. Nel secondo caso un braccio di ferro con il Demanio re qualcosa la responsabilità non è nostra” e in cui vengono spiegate le ragioni di che esige somme inconcepibili e inique, da 3mila euro ad oltre 100mila euro, che non intendiaRoberto Lorenzini, che avrebbe pagato una considerevole cifra in imposte dal 2005 mo assolutamente versare. Da due anni abbiamo destinato al Forte oltre 500mila euro per restauro e valorizzazione, secondo la procedura del trasferimento gratuito attraverso il federalismo sul terreno di proprietà della moglie. Si tratta comunque di una provocazione denidemaniale…ma abbiamo lo Stato che vessa i Comuni e da un lato ci chiede di valorizzare, dalgratoria nei confronti della mia amministrazione. Lorenzini si trova in un evidente l’altro esige somme per mantenere vivi pezzi di “Stato”». Ora c’è il via libera al terzo mandato per i sindaci dei Comuni inferiori ai 3mila abitanti: posizione di conflitto di interessi: in Consiglio comunale, oltre alle sue dimissioni, gli perché non si è ricandidato? ho chiesto di difendere veramente l'interesse pubblico e collettivo di una comunità. «Credo che nessuno debba rimanere attaccato alle sedie. L’alternativa c’era quindi: dimettersi. A quel punto ritornava per Lorenzini legittimo E’ positivo favorire invece il turn-over tra le persone. Inoltre, in questi anni ho lavorato in gruppo e si è formata una bella squadra. D’ora in avanti voglio dedicarmi di più al lavoro e alla famifar perorare l'interesse privato della moglie. In verità è doveroso sottolineare che glia. Tengo parecchio, però, all’Osservatorio del Paesaggio della Valdadige, gruppo di lavoro di si è ancora in tempo per evitare l’arrivo di Ser.i.t. sul nostro territorio, purchè la protecnici ed esperti che ho voluto costituire per puntare su valorizzazione e riqualificazione dell’ambiente legato a cultura, storia, turismo. Supporterò quindi la squadra, per l’Osservatorio o altro, prietà lo voglia. L’amministrazione da parte sua, ha offerto tutta la propria inconmettendo a disposizione di tutti la mia esperienza maturata fino ad ora». dizionata disponibilità con i competenti uffici. Tanto dovevo alla mia comunità come Se dovesse lanciare un appello a chi guiderà il Comune dopo di lei, cosa direbbe? spiegazione della vicenda». «Ho una richiesta ben precisa: concentriamoci sui bisogni della cittadinanza, sperando che con la fine del mio mandato si possa mettere la parola fine anche alle decennali competizioni personali». Mirco Campagnari

LA CANDIDATURA DI ORNELLA CAMPAGNARI

Si chiama Ornella Campagnari la cinquantatreenne di Rivoli Veronese candidata sindaco per la lista Insieme per Rivoli e Lega Nord. Madre di tre figli e insegnante di Scuola dell’Infanzia e Primaria nell’Istituto Comprensivo di Caprino Veronese, dove lavora da 35 anni e dove da 10 coordina il progetto Continuità, Ornella Campagnari è molto attiva in parrocchia. «Su invito dell’attuale gruppo di maggioranza, capitanato da Mirco Campagnari, dopo un attento periodo di riflessioni e di lavoro con la nuova squadra che si è via via costituita, ho accolto la proposta e accettato la candidatura a sindaco di Rivoli – afferma Ornella Campagnari -. Ho apprezzato il lavoro di questi 10 anni amministrativi e con il supporto di Mirco, sono pronta a iniziare questo particolare cammino insieme al mio gruppo, alle famiglie e ai cittadini che conosco in gran parte da parecchi anni. Ovviamente avrò un occhio di riguardo per i bambini, per le loro famiglie, per la scuola e la cultura. La mia preoccupazione maggiore sarà l’aspetto sociale, vista la precarietà attuale in cui versano parecchie famiglie – aggiunge inoltre -. Con le associazioni presenti sul territorio faremo gioco di squadra perché esse sono la molla di propulsione del nostro territorio. Un occhio di riguardo alla valorizzazione del Forte, della Polveriera, del Parco Eolico, dell’Anfiteatro Morenico, della Rocca, delle incisioni rupestri di Canale, delle chiesette di S.Michele di Gaium e di S. Zeno di Canale, del sentiero dei capitelli e altri meravigliosi sentieri pedonali e ciclistici che danno al nostro territorio una qualifica d’eccellenza, per il turismo. Continuando il gemellaggio con Venerque, sogniamo anche altri agganci con l’estero, per i giovani, le famiglie e le aziende. Il completamento del Polo Scolastico – continua ancora - sarà il nostro primo obiettivo da perseguire. Con lo sblocco del patto di stabilità si potranno continuare anche i lavori iniziati e/o già programmati e mettere in moto anche i nostri progetti sia per il centro sia per le frazioni. In un’ottica di apertura, coesione e collaborazione tra le diversità dei numerosi gruppi presenti sul nostro territorio – conclude la candidata - ringrazio vivamente l’attuale gruppo di maggioranza che mi ha voluto e in particolare Mirco Campagnari che sin dall’inizio ha sostenuto di volere il cambiamento con una donna candidata sindaco». INSERZIONE A PAGAMENTO

LUCA GANDINI, UN SINDACO PER RIVOLI

“Concretezza e idee chiare”. Sono questi i due termini sui quali pone l’accento Luca Gandini, marito e padre quarantacinquenne di Gaium, laureato in Economia e Commercio e titolare di un’agenzia di assicurazioni, nel presentare la propria candidatura a sindaco di Rivoli Veronese. Gandini, consigliere della Comunità montana e consigliere comunale dal 2010, si presenta «con la lista civica “Rivoli Futura” – afferma lui stesso - composta da persone eterogenee animate dalla voglia di dare un contributo concreto al miglioramento del paese». Quale quindi il motto che anima la sua squadra? Luca Gandini «Vogliamo essere amministratori piuttosto che politici. Puntiamo alla competenza dei singoli e alla loro onestà. Siamo consapevoli che mai come ora serve far prevalere il buon senso e un virtuoso gioco di squadra fra tutti. Da questa convinzione è nata la rassegna di assemblee “Rivoli il paese che vorrei” attraverso la quale abbiamo voluto incontrare i cittadini per raccogliere spunti, idee e suggerimenti e capire cosa le gente vuole realmente». Quale il vostro obiettivo? «Ci piacerebbe “volare alto”, nel senso che siamo convinti che sia necessario un cambio di mentalità da parte di tutti. Abbiamo un progetto di rilancio e valorizzazione del paese. Un progetto di riqualificazione completo, a 360°, che guardi in avanti. In particolare vorremmo puntare sulla riscoperta della vocazione turistica del nostro paese con il suo patrimonio di storia e cultura e natura e le sue eccellenze gastronomiche. Fondamentale a nostro avviso è anche il miglioramento dell’arredo urbano e il supporto alle aziende locali e le botteghe del paese per non far morire il centro. Punteremo inoltre sul sostegno alle famiglie attraverso i servizi sociali». Quali sfide si prospettano per Rivoli? «Tre sono le questioni spinose da affrontare: la scuola – servirà un grande impegno per completarla -, il Forte, per il quale è stata persa una partita importante con il Demanio,che chiede un canone esorbitante di oltre 120.000 euro annui, il personale dipendente, con cui è necessario recuperare il rapporto. Mi rendo conto che la scelta di candidarmi a Sindaco è molto impegnativa, visto il difficile momento che stiamo attraversando. Ho tuttavia accettato con estrema umiltà la mia candidatura, perché mi è stata chiesta dal mio gruppo nella speranza di poter dare un contributo positivo per il bene della comunità». INSERZIONE A PAGAMENTO


Cronache

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AFFI. Tante iniziative dall’1 al 4 maggio: arriva il “Festival del Cammino”

CAPRINO / LA RASSEGNA

Attività fisica all’aria aperta

Giovani pronti a far musica

Prende il nome di “Festival del Cammino 2014” la manifestazione che, dopo il successo riscosso lo scorso anno con la prima edizione, verrà riproposta dall’1 al 4 maggio ad Affi, grazie alla collaborazione tra Comune e dipartimento di Scienze Motorie dell'Università di Verona. «Il Comune di Affi – afferma il consigliere Giulio Giacomelli - ha aderito lo scorso anno al progetto Europeo SET, piano di interventi integrati mirati alla riduzione delle emissioni di CO2 e, attraverso l’approvazione del SEAP (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), si inserisce nell’ambito Europeo delle città sostenibili. Tra le diverse articolazioni delle azioni è stato messo a punto un piano orientato alla promozione del cammino come strumento di "spostamento" ecologico che si è realizzato con mappatura, adeguamento e divulgazione dei percorsi esistenti nel territorio comunale al fine di renderli adatti al cammino per la salute e promozione del cammino e del Nordic Walking quale strumento di benessere.

L'Università di Verona Scienze Motorie - studia gli aspetti scientifici e formativi legati alla lotta alla sedentarietà e da vari anni, promuove, divulga e organizza, sia presso i propri laboratori sia in collaborazione con enti ed amministrazioni sul territorio, progetti attività motorie per la salute e il benessere di tutta la popolazione, con attenzione particolare alle fasce più deboli». E’ nato così il Festival del Cammino. L’edizione 2014 si svolgerà in quattro giornate, dall’1 al 4 maggio, all'insegna dell'attività fisica all'aria aperta. Il

programma sarà ricco di conferenze, attività sportive e incontri con personaggi importanti e di spessore nel panorama sportivo dell'outdoor. Evento portante della manifestazione, realizzata in collaborazione con Associazione Nordic Walking Italia (ANWI), Associazione Diabetici Verona, AVIS, Un cuore per amico, ADMO ed Xadventure, sarà l’"Ultra Walking Challenge", prova di cammino di durata (48, 36, 24, 12, 6 ore continuative). «Quest'anno – aggiunge Giacomelli - sarà possibile anche partecipare alla staffetta delle

48 ore in gruppi massimo di 6 persone. Per tutta la durata dei 4 giorni si svolgeranno una serie di iniziative collaterali e di contorno, espressioni di diverse aree tematiche che trovano nel cammino positiva realizzazione e piena concretezza. Anche le scuole parteciperanno, tramite relazioni e attività scolastiche per insegnare il magico mondo dell'orienteering che avrà sfogo in una gara all'aperto in giro per il paese. Il gruppo di ricerca dell'Università e i partecipanti al festival saranno supportati 24 ore su 24 dai professionisti dell'Xadventure team con strutture adeguate al sostentamento delle varie attività: la popolazione verrà sensibilizzata su diverse attività possibili nei dintorni di casa all'aria aperta. Un'attrazione particolare sarà il “Tree Klimbing” disciplina nata per esigenze lavorative con i boscaioli e successivamente trasformata in attività sportiva da esperti arrampicatori amanti della natura». Per informazioni: www.festivaldelcammino.it Riccardo Reggiani

E’ in programma per il 14 giugno la seconda edizione della “Rassegna Musicale Avisina”: si tratta di una serata dedicata ai gruppi musicali giovanili di Caprino e dei comuni limitrofi di età fra i 15 e i 30 anni. L’iniziativa ha lo scopo di proporre l’occasione per riunire ragazzi motivati e intrapren-

IN BREVE Al via una nuova iniziativa ad Affi, su iniziativa dell’amministrazione Comunale. Quest’ultima ha infatti appaltato alla società Multiutility s.p.a. il contratto di fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili per l'anno 2014. «All'interno del contratto sottoscritto – afferma il sindaco Roberto Bonometti - è prevista un'opera di sensibilizzazione per l'utilizzo di energie rinnovabili. Una prima iniziativa consiste nella consegna gratuita agli studenti della scuola primaria di un uovo pasquale prodotto da una ditta locale utilizzatrice di energia da fonti rinnovabili». Ed ecco infatti che martedì 15 aprile presso la scuola elementare di Affi ha avuto luogo un momento di incontro con gli alunni ai quali è stata illustrata l'iniziativa, seguita dalla consegna delle uova pasquali.

denti, al fine di creare una serata alla scoperta di giovani musicisti che avranno la possibilità di presentare la propria attività nella prestigiosa cornice di Palazzo Carlotti. Il tutto ricordando l’importanza del dono gratuito e della solidarietà verso chi ha più bisogno. Il messaggio è in particolar modo rivolto ai giovani, linfa vitale dell’Avis di Caprino, che punta l’attenzione verso di loro per continuare della missione di solidarietà e di dono del proprio sangue verso gli altri. Appuntamento dunque a sabato 14 giugno dalle ore 21, nel giardino di Palazzo Carlotti. Chi volesse iscrivere il proprio gruppo alla serata o richiedere informazioni può contattare il seguente numero 370 10 46 184 (Francesco), o inviare una e-mail a caprino@verona.avisveneto.it . Le iscrizioni vanno presentate entro il 31 maggio. La serata si colloca all’interno di un weekend all’insegna del volontariato caprinese: il sabato, infatti, inizierà nel primo pomeriggio con la Festa del Volontariato, quest’anno revisionata e riorganizzata. Sarà dedicata alle famiglie e ai ragazzi, che nel parco municipale troveranno molte iniziative e attrazioni. Nel tardo pomeriggio gli stand presenti alla manifestazione offriranno la possibilità di un aperitivo all’aperto e della cena. La conclusione della serata sarà riservata alla musica avisina. Per la vostra Pubblicità

Telefono 045 7152777


Cronache

Aprile 2014 CAPRINO. Mercoledì 26 marzo si è svolta la consueta Assemblea dei soci

Pro Loco in utile Bilancio positivo Si è svolta mercoledì 26 marzo presso la Barchessa di Palazzo Carlotti, la consueta Assemblea dei soci della Pro loco. Bilancio risultato in utile e approvato all'unanimità dai soci presenti. «Una serata di confronto, sicuramente tra le più importanti della vita associativa – afferma il Presidente Davide Mazzola dice Mazzola -. Devo ringraziare i collaboratori che in questi anni si sono resi disponibili per sostenere le attività della pro loco. L'analisi che voglio fare è sui quasi 4 anni passati alla presidenza della Pro Loco: siamo riusciti a sostenere tutte le attività, grazie al contributo economico e di collaborazione della amministrazione comunale e agli sponsor che in un periodo difficile economicamente hanno dato prova di attaccamento al proprio territorio. Un ringraziamento a commercianti, ristoranti e produttori del territorio per aver collaborato con noi nell’organizzazione di molte iniziative. Molti gli argomenti trattati oltre alla votazione del bilancio, soprattutto sulle attività annuali proposte e che verranno tutte riconfermate. Enorme successo – aggiunge inoltre - per il Carnevale Montebaldino 2014 che ha portato alle pendici del Baldo

migliaia di persone. Si prosegue poi con la terza edizione della Contràlonga, che anche quest'anno verrà riproposta il 15 giugno, con itinerario nuovo e molte novità. Confermati anche Mercatino dell'antiquariato (ultimo sabato del mese da aprile a settembre), la consueta Fiera Montebaldina e la Festa dei prodotti del Baldo (secondo fine settimana di ottobre). In programma – conclude Mazzola

- ci sono anche quest'anno manifestazioni molto importanti per il nostro territorio, tenendo in primo piano la promozione e soprattutto la valorizzazione delle strutture ricettive, commerciali e produttive del Baldo. Non dimentichiamo i prodotti del monte Baldo, valore aggiunto del nostro territorio che cercheremo di promuovere attraverso tutte le manifestazioni in programma».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: CAPRINO - Municipio - Panificio Pairoli - Stephy Calzature - Farmacia Ambrosini - Circolo Ricreativo 3 età - Distributore Shell - Erboristeria Domus Mea - Macelleria Padovan CASTION - Alimentari Tabacchi BOI - Market PESINA - Plaza caffè ALBERÈ - Market Facchinetti COSTERMANO - Municipio - Pasticceria Bullio GARDA - Municipio - Ufficio Turistico - Agenzia Imm. Lung. Regina Adelaide - Frutta Bertoldi Biglietteria APT S.ZENO - Municipio - Panificio El Pistor - Gelateria Dolve Vita - Salumeria Lenotti - Bar Milano AFFI - Municipio - Trattoria da Carlino - Macelleria - Galleria Pascoli RIVOLI - Municipio - Farmacia Rizzotti - Panificio El Pistor - Fiori la Groletta CAVAION - Municipio - Locanda Centrale - Market Tonoli - Eurospin - Panificio Zambiasi - Bar Pasticceria Dream SEGA - Lavasecco Modena

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MUSEO COMUNALE. Caprino, stoccata vincente Inaugurata la mostra del fioretto da scherma Nella serata del 24 marzo presso il museo del comune di Caprino Veronese il professor Vasco Gondola, alla presenza del sindaco Stefano Sandri e della cittadinanza, ha inaugurato la mostra permanente del fioretto da scherma. Grazie alla donazione di Marisa da Verona (nota poetessa) sono stati esposti numerosi esemplari di impugnatura in osso e legno riferiti alle armi da scherma e fabbricati dal nonno materno di Marisa, Antonio Favetta, agli inizi del ‘900 nella contrada “Croce” di Spiazzi, luogo natio dei Favetta. Alla serata era presente Michele Negrini, titolare della società Negrini, bottega presente a Verona fin dal 1879. Dopo aver donato al museo un esemplare di fioretti d’epoca e accessori, Negrini ha intrattenuto il pubblico con un filmato riferito alla sua antiva attività che ha ottenuto riconoscimenti a livello mondiale come quelli raggiunti dalla campionessa di fioretto Valentina Vezzali, dal campione Andrea Cassarà e da Giorgio Avola nella sciabola, tutti in qualità di campioni olimpionici, sponsorizzati dalla ditta Negrini di Verona. Il pubblico ha apprezzato con viva attenzione l’argomento che è stato trattato per la prima volta nella provincia veronese. Dina Marika Riccardini

UNIONE MONTANA DEL BALDO GARDA Sono nove i Comuni che compongono la neonata Unione Montana del Baldo Garda. Questo è il nome con cui è stata fondata una nuova realtà che prende il posto della storica Comunità Montana del Baldo. Con una novità: ai nove storici enti, Torri del Benaco, Brentino Belluno, Caprino Veronese, San Zeno di Montagna, Ferrara di Monte Baldo, CosterVirgilio Asileppi mano, Rivoli Veronese, Brenzone e Malcesine, potranno aggiungersi, su richiesta, anche Garda, Bardolino, Affi e Cavaion. A succedere al past - presidente, Stefano Sandri, è Virgilio Asileppi, attuale sindaco di Brentino Belluno. Ad eleggerlo ci ha pensato l’assemblea dell’Unione stessa che ha approvato all’unanimità anche lo Statuto del nuovo organismo a servizio del territorio in ogni suo aspetto, puntando alla valorizzazione delle sue eccellenze economiche, turistiche, sportive, enogastronomiche e culturali. In particolare dallo Statuto emerge appunto l’opportunità per i Comuni contermini di entrare a far parte dell’Unione, mentre il presidente potrà essere eletto tra i sindaci e i consiglieri dell'assemblea ed esso costituirà l’organo direttivo accanto ad altri due rappresentanti (con il suggerimento della garanzia della rappresentanza femminile). L’Unione è appena sorta, ma è già al lavoro: uno dei primi argomenti di discussione, quello che in questo particolare momento storico – economico sta più a cuore agli amministratori, è l’associazione delle funzioni dei singoli Comuni all’interno della sede dell’Unione stessa. Tributi, ragioneria, gestione del personale potrebbero ad esempio essere trasferite a breve, mentre si sta discutendo per quanto concerne il servizio di Polizia locale. R.R.


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Aprile 2014

Rubriche

oesie

20 24 di Giancarlo Peretti

Franca Guardini di Fane, affezionata a questa pagina, ci invia un estratto di commedia, ricordo della sua infanzia, prodotta da una suora classe 1923. Si tratta del dialogo fra “La bambina e la rondinella” che sottolinea la bellezza del nostro paese. Giancarla Gallo, in arte Gingi, ci propone un profondo e affettuoso pensiero della sua terra: “Sicilia”, che facciamo volentieri nostro. “Ripensandoghe” di Loredana Zanon di San Giovanni Lupatoto, è una simpatica riflessione sul senno di poi, che noi accogliamo fiduciosi che l’autrice sia salita abbastanza in alto. Un poetico modo per trattare la maternità ci è suggerito da Elisa, in “Poesia ad Andrea”, che pubblichiamo volentieri.

LA BAMBINA E LA RONDINELLA B. Rondinella dolce gaia ti rivedo finalmente! La mia casa la grondaia t’aspettava ansiosamente! Da sei mesi non tornavi, al tuo nido non pensavi? R. Sempre bimba ricordavo il mio nido sì gentile, nella notte lo sognavo mi parea fosse aprile! Mi parea d’essere qua, tutto amor felicità! B.Rondinella avrai viaggiato, con le alucce di velluto quanti luoghi hai tu visitato? Quante terre hai tu veduto? E sai dirmi rondinella qual contrada è la più bella?

RIPESANDOGHE Cori, salta, zuga, i me disea alora, studia, sforzate, proa, i me disea ancora, ritenta, butete, va in giro finchè te pol e te si zòema.

SICILIA Sensi selvaggi nel sole accendono le membra infuocate.

E adesso? Nessun me dise più gnente…

La luna nel buio lenisce come fresca carezza.

Lontano, l’orgasmo profondo del mare.

Sto sentà a sbroiar el fil dei pensieri Su l’ultimo scalin de la vita e oni tanto un dubio ancora el me vien:

R. Ho girato tutto il mondo con le alucce di velluto, il paese più bello che ho veduto è l’Italia tanto bella che ama assai la rondinella!

ma mi, enti saltà abbastanza alto o no? Loredana Zanon

Ed è il cuore che annega nei tuoi suoni, nel tuo sapore radici sconosciute, ma presenti all’anima che si ferma.

Da una commedia fatta a Fane da una suora del 1923 che ora vive in Svizzera Franca Guardini POESIA AD ANDREA Una bambina dal cuore d’oro. Un cucciolo diventato fiore. Un amore infinito per una persona grande! Un giorno sceglie di uscire dal mio ventre e mi fa un regalo bellissimo.

Cultura LETTO

PER VOI

Valérie Tong Cuong, L’Atelier dei miracoli, Salani, 2014, 215 p., 12, 90€.

“Lo sa che le persone sole muoiono prima? Muoiono perché non hanno scambi con nessuno. Muoiono a furia di non dire niente. Non chiedono nulla e non ottengono nulla, e quindi muoiono, non c’è niente da fare”. Sono le parole che Jean Hart dice a Millie, proponendole di aiutarla. Millie ha ventitré anni, vive sola in un quartiere anonimo di Parigi, ha una vita piatta e priva di amici. A diciotto anni ha lasciato i genitori per “incompatibilità”. Quando un incendio mette a fuoco il suo appartamento, la sua vita ricomincerà da zero. E poi c’è Mariette, insegnante, quarant’anni e una vita apparentemente perfetta. Eppure è sull’orlo del baratro perché non sopporta più i suoi studenti, né il preside, né suo marito. Quando una volta per tutte perde la pazienza e colpisce uno studente che continua a burlarla, viene inviata in una clinica psichiatrica. Anche per lei che non ha nessuna intenzione di tornare a casa, la vita ricomincerà da zero. Il signor Mike è un barbone, ex militare dell’esercito e alcolista, abbandonato dalla moglie e stanco della vita, vive per la strada. Una notte un gruppo di balordi armati di spranghe quasi lo uccide. Rimessosi in forma anche la sua vita presto ricomincerà da zero. L’artefice della svolta nella vita di queste persone in difficoltà sul piano morale e materiale, è Jean, il responsabile dell’associazione “L’Atelier dei miracoli”, che dà il titolo al romanzo che ha vinto il premio dell’Ottimismo 2013. Dalla lettura di questo romanzo, non dobbiamo aspettarci grandi cose, ma è coinvolgente: una trama sulla ricerca della felicità, una cura per questi tempi grigi. Vivere è il comandamento di Valérie Tong Cuong, scrittrice francese, anche quando, nella vita di una persona, sembra che nulla vada come deve andare, perché rimane sempre la speranza, lieve ma tenace, di trovare qualcuno che possa aiutarti nelle maniere più impensate. Di tutt’altra specie è l’altro romanzo che propongo “Quartetto” di Jean Rhys. E’ la storia di Marya, una ragazza inglese dal passato turbolento che si sposa con un polacco e si trasferisce con lui a Parigi. I problemi sorgono quando lui viene arrestato e lei cerca disperatamente una soluzione per andare avanti. Ha bisogno di aiuto e soldi e li trova, ma a che prezzo? L’autrice, che racconta un po’ la storia della sua vita, è così brava a trasmettere emozioni che si vorrebbe continuare a seguirla anche dopo la fine del romanzo.

Pace nella melodia della risacca, nel profumo antico di basilico, di gelsomino.

Gingi

Una cosa che non si può spiegare. Il fiore sboccia ma il suo gambo lo accompagnerà nella vita, Finchè un giorno il fiore volerà nell’infinito! Elisa

Il Mese

Aprile deriva dal latino “aperire”, è il mese, infatti, che apre la terra allo sbocciare della natura, così come in Grecia lo stesso mese si chiama anthesteriòn, “dei fiori” perché tutto fiorisce in questo periodo. La Pasqua della Resurrezione è la festa delle feste, la solennità delle solennità perché il mistero in essa presente, è dei più importanti per la storia della cristianità, proprio come afferma San Paolo: “Se Cristo non è resuscitato allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la nostra fede”. La Pasqua cade prevalentemente nel mese di aprile, ma può variare dal 22 marzo (l’ultima fu nel 1818 e la prossima nel 2285) al 25 aprile (l’ultima fu nel 1943 e la prossima nel 2038). “Di marzo ai ventidue vien la Pasqua più bassa, d’aprile ai venticinque ci arriva e mai li passa”. La Pasqua è una festa mobile perché si basa sulla luna. Fu il concilio di Nicea (325 d.C.) a stabilire che la solennità della Pasqua sarebbe stata celebrata la domenica seguente il primo plenilunio che viene dopo l’equinozio di primavera. Ad esempio, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo), se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). Se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo avverrà il 18 aprile e se questo giorno fosse per caso una domenica, occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. Il collegamento della festa con la luna è dovuto alla narrazione evangelica della Passione e Resurrezione di Gesù, avvenute durante la Pasqua ebraica, il Pesah, che si celebrava, come oggi d’altronde, al plenilunio del primo mese lunare dopo l’equinozio di primavera. Pesah significa “passare oltre” in ricordo della notte in cui il Signore “passò oltre” ovvero oltrepassò le case degli Ebrei in Egitto, contrassegnate dal sangue dell’agnello sacrificato, risparmiandone i figli maschi (decima piaga d’Egitto). L’Ultima Cena si svolse la sera del primo plenilunio primaverile, cosicché i cristiani, che si rifacevano alla tradizione apostolica, fissarono la Pasqua la domenica successiva per sottolineare l’evento fondamentale della Resurrezione. L’italiano Pasqua è la traduzione del latino Pascha che, con il greco Pascha, deriva proprio dall’ebraico Pesah deformato per accostamento paretimologico a pascua, “pascoli”.

a cura di Lino Venturini

IL PUNTO «Non paghiamo forse un tributo annuo per i nostri stessi corpi? Quanto sarebbe stato meglio essere venduti ai padroni una volta per tutte, piuttosto che possedere dei vuoti titoli di libertà per doverci poi riscattare ogni anno». Queste parole gridava Budicca, regina degli Iceni, guidando nel 61 d.C. la più sanguinosa rivolta anti romana delle tribù della Britannia orientale. In altre parole affermava che era meglio essere schiavi a tutti gli effetti piuttosto che schiavi del fisco. Come racconta Tacito, i romani, infatti, stracciando i trattati, non solo le confiscarono terre e proprietà, ma la umiliarono esponendola nuda in pubblico e frustandola. Ottantamila furono i morti di quella rivolta e alla fine Budicca, sconfitta, si diede la morte con il veleno. Molte furono le rivolte succedutesi nella storia dell’umanità. Diamo per scontato che la schiavitù sia stata abolita. Non è così. Esistono diversi tipi di schiavitù. C’è quella personale, in cui una persona diventa proprietà di un’altra; c’è la schiavitù fondiaria, in cui una persona appartiene alla terra e chiunque la possiede è proprietario anche dello schiavo; c’è la schiavitù politica, in cui il cittadino è proprietà di chi governa e non ha altri diritti all’infuori di quelli elargiti dal potere assoluto che lo controlla; c’è infine la schiavitù fiscale, quando le imposte superano la soglia di tolleranza, che congloba e riassume tutte le altre. All’epoca della schiavitù le cerimonie funebri erano l’unico spazio in cui si poteva esprimere una sorta di ritrovata libertà, il momento per gridare la propria liberazione, quella dello spirito immortale. Gli schiavi di Haiti per indicare la fuga usavano l’espressione “rubare il proprio cadavere”, consapevoli che il prezzo per la loro ribellione sarebbe stata la morte. Come può succedere nell’Italia di oggi dove per sfuggire alla mannaia del fisco, l’unica alternativa sembra essere il suicidio. Ogni potere tende a divenire patologicamente dissipatore. Il nostro apparato nazionale assorbe il 70% delle risorse pubbliche mentre in Germania, per esempio, è il 30%. E’ vero che le imposte dirette sono un obbligo per chi vive in un paese che gli fornisce protezione e servizi ma, scriveva Montesquieu, filosofo e pensatore politico, le imposte eccessive – dovute a sprechi, appropriazioni indebite e clientelismo conducono alla schiavitù, sono connaturate alla schiavitù. Ci sarà un motivo se il referendum sull’indipendenza del Veneto ha avuto una risposta plebiscitaria. Premier, governatori, e… sindaci sono avvisati.


Rubriche

Aprile 2014

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

ARRIVA LA PRIMAVERA Come ogni anno, con l'arrivo della bella stagione, oltre al risveglio della natura, assistiamo anche al risveglio dei nostri amici motociclisti, che per la maggior parte (a parte i più accaniti) sono stati in “letargo” durante l'inverno, ma adesso riscaldano i motori delle loro motociclette e si preparano a lunghe gite! Importantissimo ed indispensabile accessorio per loro è il casco: ne esistono di mille fogge e colori, da quelli all'ultima moda con disegni mimetici, a quelli più sobri di un unico colore. L'importante, naturalmente, è che sia omologato e adatto al motociclo che si guida. Roberto Azzolina Come orientarsi all'acquisto di un nuovo casco? Innanzitutto, se si possiede già un casco già da qualche anno, attenzione perchè potrebbe essere diventato un po' vecchietto, quindi se si vuole essere sicuri, meglio cambiarlo ogni cinque anni. Per il resto bisogna evitare di farsi abbindolare dai marchi più blasonati, perchè dei test prodotti da Altroconsumo hanno dimostrato che caschi da 400 euro sono uguali, per qualità, a quelli da 80 euro. Meglio dunque fare una piccola ricerca: meglio un casco in fibra di carbonio, più costoso,oppure in Alessandra Azzolina materiale termoplastico? Meglio un casco aperto davanti od uno integrale? Dipende dal tipo di moto che si vuole condurre! Che abbia una buona visiera, questo è indispensabile: evita che insetti o granelli di polvere entrino negli occhi del conducente, con effetti pericolosissimi. Anche una periodica pulizia è consigliata: un panno umido, del sapone neutro ed è fatta. Il nostro consiglio è quello di vestirsi con indumenti ed accessori ben visibili, quando si viaggia in moto: colori chiari, inserti riflettenti e dunque anche il casco chiaro (vi immaginate, d'estate, l'effetto che fa indossare un casco nero?). Siete pronti a godervi la bella stagione? E allora si parte, buoni giri dalla vostra autoscuola del cuore.

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Si può studiare la nuova grammatica del dialetto veronese? Da questa domanda è partita una ricerca che si è fermata al libro scritto da Filippo Bonfante, per la Cierre edizioni di Sommacampagna, che attraverso 208 pagine ci permette di immergerci nell’affascinante mondo del dialetto veronese che, come sosteneva la grande poetessa Alda Merini: «I veneti, hanno la fortuna di avere una lingua che è poesia in sé, una musica perfetta». Il patrimonio di un popolo, e ancor prima di un territorio e Gianfranco Iovino delle proprie radici storiche, è indispensabile che venga tutelato attraverso la conservazione di abitudini antiche, luoghi importanti che hanno scritto la storia e, soprattutto, la difesa della lingua popolana, vernacola o del dialetto, che in questo interessante volume, come lo stesso editore veronese Cierre ci spiega, è davvero un testo unico e completo perché: «l'autore ha voluto dare un quadro il più possibile completo della grammatica del dialetto veronese, con una particolare attenzione agli aspetti fonologici e morfologici. Ampio spazio è dedicato all'uso vivo della lingua, cioè ai modi di dire che caratterizzano la parlata quotidiana. Completano il libro un dizionario essenziale veronese-italiano e italiano veronese». Filippo Bonfante è nato in provincia di Mantova nel 1953, ma abita a Isola della Scala dall'età di 5 anni. Ha insegnato lettere alla scuola media e da qualche anno è dirigente scolastico all'istituto comprensivo di Bovolone. Per i neofiti del dialetto, correda la sua grammatica con un campionario di espressioni idiomatiche, quelle da usare per sembrare veronesi “de soca” (leggere la voce relativa sul libro per saperne il significato). Ci piace chiudere questo numero del “Libri di casa nostra”, con un bell’invito alla lettura del testo “Grammatica del dialetto veronese”, attraverso un bel consiglio, da afferrare al volo, perché più chiaro di così è impossibile: “Èmo dito assè; par no tirarla lónga come el Passio, petémola qua. A fòrza de dài, la vien de òlta dove che se l'avèa scominsià: èssar bon de contarla giusta l'è mia da scherzo. Èto capìo? Se no… ci vuole la grammatica di Bonfante, che ti farà capire quanto è musicale e poetica la nostra lingua madre”. Grammatica del dialetto veronese di Filippo Bonfante Cierre Editore Verona – Pagine 208 - €. 14,00

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DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri LE ALI SERVONO PER VOLARE! ‘Vola solo chi osa farlo’, scriveva Sepùlveda (Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare). E vola anche chi ha la possibilità e il diritto di farlo. E’ di poche settimane fa una notizia che non può che rendere felici gli amanti della natura e degli animali: l’Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione (la numero 2006/2014) contro l’Italia sull’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi durante la stagione venatoria. Questo significa che il Governo dovrà intervenire, assumendosi la responsabilità, per adeguare la propria legislazione alle direttive europee sulla salvaguardia degli animali, in questo caso dei piccoli uccelli migratori. La pratica dei richiami vivi è ancora purtroppo assai diffusa in Italia. Gli uccelli selvatici vengono catturati in maniera non selettiva, dunque attraverso le reti e le trappole, e nell’assoluta assenza di controlli, e diventano vittime di un mercato illegale e spietato. Spesso arrivano ai centri di ‘smistamento e vendita’ (parole orribili, se si pensa che a subire questo destino sono esseri senzienti) impauriti e disidratati, oppure già morti. Merli, allodole, tordi e altri uccelli selvatici vengono tenuti in gabbie strettissime dove non possono nemmeno muoversi; vivono per mesi perennemente al buio in luoghi freddi e umidi; finiscono col ritrovarsi gli arti atrofizzati, e riportano danni fisici e comportamentali permanenti. La Lipu, associazione che da decenni si batte per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, ha da poco concluso una campagna di raccolta firme per fermare questo scempio, e presenterà in questi giorni una bozza di proposta di legge per cancellare la pratica dei richiami vivi e sanzionare chi la effettua illegalmente. Siamo ormai in primavera, e non c’è niente di più gradevole, per il corpo e lo spirito, che passeggiare in un prato o in un bosco, o stare semplicemente sul balcone o alla finestra di casa, ascoltando il cinguettio degli uccelli. Non possiamo permettere che questi minuscoli animali, che popolano gli alberi delle nostre colline e dei nostri giardini, trascorrano l’esistenza in una minuscola scatola buia. Semmai possiamo aiutarli nella costruzione dei nidi. Costruire una casetta di legno o una mangiatoia da tenere in giardino è un modo semplicissimo per aiutare merli, pettirossi e passeri a trovare cibo e riparo. E diventa un’occasione preziosa, soprattutto per i bambini, per osservare questi animali da vicino, e rendere più gioiosa la vita quotidiana.

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI - Drammatico 131 minuti. U.s.a. 2014 (uscita aprile) di Brian Percival, con Geofferey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse Tratto dal romanzo "La bambina che salvava i libri" di Markus Zusak (2005) edito in Italia da Frassinelli, il film racconta una storia commovente e ricca di emozioni ambientata nella Germania Nazista. Protagonista é Liesel, una vivace e coraggiosa ragazzina affidata, dalla madre incapace di mantenerla, ad Hans Hubermann, un uomo buono e gentile e alla sua irritabile moglie Rosa. Ancora scossa dalla morte del fratellino, avvenuta solo pochi giorni prima, Liesel fatica ad adattarsi sia alla casa sia alla scuola, dove viene derisa dai compagni perché non sa leggere. Decisa a cambiare la situazione trova un valido alleato nel padre adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro, rubato al funerale del fratello. L'amore per la lettura si rafforza grazie all'amicizia con un ebreo, Max, nascosto nello scantinato dai genitori. Altrettanto importante diventa l'amicizia con un vicino di casa, Rudy che scherza sulla sua mania di rubare libri e che si innamora di lei. Ma con lo scoppio della guerra, con la promulgazione delle leggi razziali e l'ordine di Hitler di fare dei libri un rogo. la quiete della famiglia viene sconvolta, portando altro dolore nel cuore di Liesel, fino ad un tragico epilogo...


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L’INTERVISTA. Valentina illumina il Fimauto Valpolicella, a due passi dalla sua Verona

Classe e fantasia da 10 Boni, il calcio nel cuore Numero dieci sulle spalle e nell’animo. Artista dentro e fuori dal campo. Classe, genio e un pizzico di timidezza, tutto in un colpo solo. È di poche parole Valentina Boni, preferisce dribblare, segnare e servire assist. Il calcio ce l’ha nel sangue, «è la mia isola che non c’è», il mito di Roberto Baggio lo custodisce nel suo cuore, anzi nei suoi piedi. È tornata a due passi dalla sua Verona la fantasista di Cavaion, per aiutare il Fimauto Valpolicella a restare in serie A e per provare di nuovo il sapore di giocare «a casa mia». Una vita nel Bardolino (oggi Agsm Verona), quattordici stagioni con i colori gialloblù sul petto, conditi da quattro scudetti, tre Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane e dalla maglia della Nazionale. Poi tre anni a Brescia, facendo sempre avanti indietro. Ma il richiamo del passato è stato troppo forte. E così, in estate, Boni ha sposato il Fimauto Valpolicella. Per riassaporare vecchie emozioni. “Valentina rientra a casa, a due passi dalla sua Verona. Dove aveva lasciato il suo cuore”. Le piace il titolo? «Molto. Avevo voglia di tornare nella mia terra, in cui sono nata e cresciuta. In estate avevo ricevuto altre proposte ma ho preferito

rimanere vicino a casa mia (Boni abita a Rivoli, ndr). E poi, era appena arrivata Antonella Formisano in panchina: il richiamo è stato troppo forte». Cosa l’ha conquistata del Valpo? «Il gruppo, l’ambiente, i tifosi. Tutto, insomma. Il Fimauto è una realtà seria, consapevole delle sue potenzialità, che desidera migliorare e imparare, e dove ci si diverte e si lavora con serenità. In più, i sostenitori sono numerosi e calorosi: dobbiamo essere orgogliose di avere un pubblico così. Per essere al primo anno di serie A, il Valpolicella si sta comportando bene». Lottare per lo scudetto e per la salvezza: differenze? «A livello mentale, nessuna. Non ho avuto particolari problemi a calarmi in questo nuovo scenario. Quando ti prefiggi un obiettivo, vai sempre in campo per vincere. Credo però che combattere per salvarsi sia più difficile che competere per il titolo: per mantenere la categoria ogni sfida è fondamentale, vitale. Mentre se hai nel mirino un trofeo, in Italia, le gare davvero importanti sono tre o quattro». Al Fimauto Valpolicella ha ritrovato Antonella Formisano. «Già. Lei ha rappresentato

Valentina Boni (foto CM Righetti)

probabilmente la spinta decisiva che mi ha spinto ad accettare il progetto. Ho conosciuto Anto quando avevo 13 anni ed entrambe giocavamo nel Bardolino. Fin da bambina, Roberto Baggio è stato il mio modello per il calcio maschile, Formisano il mio idolo per quello femminile. Ho imparato tantissimo da Antonella, l’ho sempre considerata un punto di riferimento. Io e lei abbiamo un rapporto di stima e di amicizia molto forte». Formisano ripete spesso: «Valentina è un esempio di tecnica, umiltà e di sacrificio. Un esempio da seguire». Cosa risponde? «Sono bellissime parole, la ringrazio. Nella mia carriera ho cercato di dare il massimo ogni giorno. In campo metto sempre l’anima e la passione, in allenamento, nelle amichevoli e nelle gare di campionato. E continuerò a farlo: questo è il mio modo di essere». Nel 2001, al Bardolino, Formisano le “regalò” il suo numero 10. Quasi un passaggio di consegna? «Esatto. Me lo ricordo ancora bene. Eravamo in ritiro con la squadra e io avevo scelto il 19 perché 1+9 fa 10. Allora si potevano portare le maglie con i nomi stampati sopra. Mister Anna Mega venne da me prima di un’amichevole e mi disse che Anto-

nella aveva deciso di lasciarmi il suo numero 10 e di prendersi il mio 19. È stato un gesto incredibile, mi sono emozionata un sacco». Valentina si sente un numero 10 anche fuori dal campo? «In certe cose sì, anche se sono parecchio timida e riservata. Sono un “10” un po’ anomalo (sorride): non ho il carattere di Antonio Cassano o di Diego Maradona, non sono per niente estroversa. Tuttavia non mi tiro mai indietro nelle cose, anzi. E adoro l’arte. In campo, però, mi è più semplice essere un numero dieci. Mi viene più naturale». La sua passione per l’arte la coltiva? «Sì. Mi sono diplomata all’Istituto d’arte e sto seguendo un corso di interior design, di progettazione di interni. Amo l’architettura, l’arredamento e appunto il design d’interni. Mi piacerebbe trovare un lavoro in questo campo: finora avevo messo da parte tali interessi per dedicarmi al calcio». Affrontare l’Agsm Verona che sapore ha? «Speciale. Ho indossato i colori gialloblù per tanti anni, li sentivo proprio miei. Ho vinto molti trofei e trascorso momenti indimenticabili. Ora, però, la squadra è cambiata parecchio rispetto al passato: sembra di incontrare una formazione totalmente diversa. Per me resta una gara particolare, anche se quando gioco gli avversari sono tutti uguali. E io voglio sempre vincere». Perché finì tra Boni e il Bardolino? «La società non ha riconfermato. In più, ho avuto qualche problema con mister Renato Longega e con ogni probabilità non sarei comunque rimasta. Sono una persona che si mette a disposizione, ma che esprime la sua opinione se reputa sbagliata una cosa. Da capitano riportavo i malumori del gruppo e, alla fine, ci ho rimesso pure io». La Nazionale italiana? «Mi piacerebbe tornarci, però non è un pensiero fisso. La maglia azzurra

La fantasista del Valpo (foto CM Righetti)

l’ho sempre considerata uno stimolo in più, perché prima occorre dare il massimo per il proprio club. I Mondiali del 2015? Sarebbe bello partecipare, coronerei un sogno». Il calcio estero l’ha mai incuriosita? «Non particolarmente. Qualche anno fa ero andata in ritiro con il Valencia ma non mi ero trovata molto bene e non avevo trovato l’accordo con la società. L’idea di andare via dal veronese e di trasferirmi non mi attira». Cos’è il calcio? «Passione e divertimento. Fino a l’anno scorso è stato praticamente tutto. In campo mi sento me stessa, riesco a essere meno timida e ad esprimere appieno la mia personalità. Il calcio è la mia isola che non c’è». Molti la paragonano proprio a Roberto Baggio, il suo idolo. «Ne sono felice. Però non credo di assomigliargli. Da piccola passavo ore e ore a guardare videocassette e dvd con i suoi gol e le sue giocate. Chissà, magari qualche movimento l’ho imparato senza volerlo (sorride). Al Bardolino indossavo addirittura la fascia di capitano del Brescia di Baggio: la mia compagna Cristiana Girelli l’aveva comprata in un negozio e me l’aveva regalata». Quanto può dare ancora Valentina al calcio? E cosa può ancora trasmettere il calcio a Valentina? «Finché mi diverto, continuerò a giocare, ginocchia

e caviglie permettendo (sorride). Spero di togliermi altre soddisfazioni e cercherò di divertirmi e di impegnarmi al massimo, come sempre. Il calcio mi ha insegnato tanto e mi ha pure tolto parecchio: negli anni ho dovuto rinunciare a molte cose, ma rifarei tutte le scelte a occhi chiusi, senza pensarci». L’emozione indimenticabile? «La semifinale di Champions League disputata al Bentegodi contro il Francoforte nel 2008, quando ero al Bardolino. Abbiamo perso, è vero, ma entrare in uno stadio così grande e giocare davanti a 14.000 tifosi è stata un’emozione indescrivibile: sono sensazioni che ripagano tutti gli sforzi, i sacrifici e gli allenamenti che noi ragazze facciamo ogni giorno per questo sport». Il calcio femminile fatica ad emergere in Italia. Come mai? «Per quanto riguarda il mondo del pallone, abbiamo una cultura maschilista e c’è poca voglia di investire nel settore in rosa. Tuttavia, anche le nostre società dovrebbero essere più brave a farsi conoscere e apprezzare. Io ridurrei poi il numero di squadre in serie A per rendere il campionato più competitivo: sedici formazioni sono troppe. Inoltre, bisognerebbe rimpicciolire un po’ i campi e le porte: in questo modo il calcio femminile darebbe maggiore spettacolo». Matteo Sambugaro


Sport

Aprile 2014 L’EVENTO. Giornata dedicata alla sua memoria e alla sua passione

Dimitri e le moto: amore a tutto gas Tanta passione per uno sport, il motociclismo, che lo ha visto tifoso e centauro. Tanto colore in un ragazzo che ha passato i pochi anni della sua vita sempre lì, tra un bullone e l’altro contornato da amici che gli richiedevano riparazioni su riparazioni. Fattibili o non fattibili era uguale, tanto Dimitri qualche cosa inventava. Sì, perché la meccanica lo ha sempre visto protagonista nella vita come nel lavoro. Poi, chissà, dall’alto dei cieli una richiesta. Un momento di debolezza o, come a certi piace dire, l’officina celestiale ha avuto bisogno di Dimitri e lui ha risposto “presente”. Per non dimenticare Dimitri Desiante e il suo magico 68, compagno di mille avventure, l’associazione “Dimy 68” ha dato il via domenica 16 marzo, nel primo anniversario dalla scomparsa del giovane lacisiense, ad una giornata all’insegna dei motori. Nel parking del Movieland - Caneva di Lazise le quattro ruote, con il raduno delle grintose “Mini” magistralmente condotto dai club “ Mini Bulldog ”di Verona e “Mini 4 fun” di Rovereto , e le due ruote con una esibizione in circuito di scooter, hanno dato vita ad giornata appassionante e nello stesso tempo conviviale. «Oggi è la festa di Dimitri non è la commemorazione – apre Massimiliano Molinarelli vice presidente dell’associazione Dimy 68 e cugino dello stesso ragazzo scomparso un anno fa –. E’ festa perché il 16 marzo sarebbe stato il suo compleanno e quindi abbiamo pensato di regalargli le passioni a cui teneva di più ovvero le “mini” e

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LAZISE/CALCIO. Il Milan Club festeggia trent’anni Festeggiati i 30 anni di costituzione del Milan Club Lazise. Il luogo del ritrovo per tantissimi appassionati della squadra rossonera non poteva che essere Veronello, dove da anni si allena la squadra del Chievo. Una creatura voluta dal compianto Saverio Garonzi che lo aveva realizzato quando era il patron dell'Hellas Verona. A ricevere i dirigenti del Milan Club c'erano il presidente del sodalizio lacisiense Sergio Bertoldi e il sindaco di Lazise Luca Sebastiano. A fare gli onori per i trenta anni di vita del club sono giunti da Milano: Nuccia Malvestiti e Angelo Guinetti. Con loro anche Giovanni Bigagnoli. Ma quello che ha fatto più eco è stata l'inaspettata presenza a Verone di Giovanni Trapattoni, il più grande e titolato allenatore della storia del calcio italiano ed europeo. «Il Trap ha portato con se la mitica coppa Champions 2007, vinta ad Atene contro il Liverpool con una doppietta di Inzaghi - spiega soddisfatto Sergio Bertoldi - che ha entusiasmato tutti. Oltre 150 persone che non hanno smesso un attimo di farsi fotografare con il trofeo. Trapattoni ha avuto parole di elogio per il nostro Club ma soprattutto ha espressamente chiesto che vi sia un arruolamento di giovani che amino davvero lo sport non solo come sfegatata tifoseria ma come importante ruolo di partecipazione allo sport puro e bello». Sergio Bazerla

BUDO CUP. Taekwondo Attila scantenato: 52 podi

Dimitri Desiante

gli scuter. Ripeto, non viviamo nel ricordo ma nella consapevolezza di quello che ci ha donato Dimitri ed è su quello che cercheremo come associazione di creare opportunità per chi ha realmente bisogno». Ovviamente, durante la giornata, stand gastronomici e tanta buona musica hanno allietato quello che per molti è più di un ricordo, anzi è un modo tangibile per sentire la presenza di Dimitri ancora in mezzo a noi. Andrea Mantovani

Nella cornice del Palafabri di Padova, il 16 marzo scorso si è svolta la Budo Cup 2014, Campionato Regionale Veneto di Arti Marziali realizzato da CSEN. Tra le discipline in competizione anche il taekwondo: ricco e prezioso è stato il medagliere dell’A.S.D. veronese Taekwondo Attila, la quale ha conquistato il podio ben 52 volte. L'associazione ed i suoi atleti sono stati esemplari sia nelle prove di tecnica (poomse) sia nel combattimento (sparring) «dando prova di maturità» - dice un soddisfatto M° Attilio De Rossi. La società aggiunge così al suo medagliere 21 ori, 21 argenti e 10 bronzi. A questo punto è attesa per l'appuntamento di Cesenatico, che chiuderà la stagione e dopo il quale si potrà avere un quadro più completo di quest'anno. Quel che è certo è che, con questi risultati e quelli precedenti (delle gare del 7 e 8 dicembre 2013), non ci sono dubbi su come questo sia stato un ottimo anno per il Taekwondo Attila.

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

GIORNATA PER IL TUO CUORE

Anche quest’anno Peschiera ha aderito alla campagna di prevenzione sanitaria «Cardiologie Aperte» e alla manifestazione «Settimana per il Cuore» organizzata in occasione della festa di San Valentino dall'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e dalla Fondazione «per il Tuo cuore» onlus e il sostegno della Rai. La “Giornata per il Cuore”, realizzata con il patrocinio del Comune arilicense, è andata in onda nella Sala conferenze della biblioteca comunale dove medici e infermieri del reparto di cardiologia della Casa di cura Pederzoli, diretto dal dottor Alfredo Vicentini, sono stati a disposizione del pubblico per parlare della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ma non solo: a disposizione per i visitatori – pazienti strumentazioni per test non invasivi e controlli utili a fornire indicazioni su alcuni parametri personali (pressione, peso, ecc.). «Cardiologie Aperte si svolge su tutto il territorio nazionale», spiega la dottoressa Stefania De Feo, referente per la Pederzoli della manifestazione, «con l'obiettivo di promuovere non solo una sensibilizzazione verso le patologie cardiovascolari ma soprattutto una maggiore cultura e consapevolezza dell'importanza della prevenzione – a cominciare dall’adozione di consoni stili di vita - per ridurre l'incidenza e le pesanti conseguenze sulla qualità della vita causate da queste malattie». All’interno dell’evento la conferenza nella quale la stessa De Feo ha spiegato i meccanismi di funzionamento del cuore: potente pompa muscolare che spinge il sangue ossigenato – l’ossigeno è essenziale al funzionamento di ogni cellula dell’organismo - in tutto il corpo mediante un complesso sistema arterioso mentre attraverso il sistema venoso raccoglie il sangue carico di anidride carbonica e lo fa arrivare ai polmoni,

dove questo sangue verrà ossigenato nuovamente. Il cuore è costituito da: miocardio (il muscolo); valvole (che sono come “porte” che determinano la direzione del flusso sanguigno); il sistema elettrico che controlla la contrazione spontanea e ritmica del cuore; il pericardio, sorta di sacchetto che avvolge e protegge il cuore. Le malattie che colpiscono il cuore (chiamate CARDIOPATIE) possono interessare le varie strutture che abbiamo appena descritto. Tra queste la Cardiopatia ischemica (che interessa le arterie coronariche) è la forma più comune. Si tratta di una dell’espressioni dell’aterosclerosi, un processo degenerativo delle arterie che determina una progressiva ostruzione al flusso del sangue, e che colpisce contemporaneamente più distretti: le sue manifestazioni sono l’infarto e l’angina, ma anche l’encefalopatia vascolare (TIA e ictus), la patologia renovascolare (con insufficienza renale), le arteriopatia delle gambe (claudicatio e ischemia). Prevenire la cardiopatia ischemica vuol dire quindi prevenire anche l’ictus e le arteriopatie degli arti. Dietro lo sviluppo delle malattie cardiovascolari vi sono più fattori di rischio: alcuni non modificabili come l’età, la familiarità; ma altri modificabili cosa che permette di affermare con certezza che un corretto stile di vita aiuta a prevenire queste malattie. Come? Occorre eliminare il fumo; seguire una alimentazione sana (limitare il consumo del sale, mangiare meno ma più frutta e verdura , pesce almeno due volte la settimana, moderare il consumo di caffè); praticare regolarmente una attività fisica (bastano 30 minuti di cammino a passo svelto al giorno). Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale


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Pulizia delle canne fumarie... ci pensa Guido Marogna Efficienza, funzionalità e professionalità sono le parole d’ordine per la ditta Guido Marogna di Caprino Veronese, dove a farla da padroni sono il riscaldamento e tutto ciò che intorno ad

esso ruota. Erano gli anni ’60 quando Guido Marogna avviò la sua attività con il padre Luigi. L’iniziale vendita di legna da ardere di provenienza nazionale negli anni è stata integrata con altri pro-

dotti tutti inerenti al riscaldamento domestico: dai tronchetti pressati ecologici alle mattonelle per la durata del fuoco, dai fascetti per la prima accensione al pellet… «Per i nostri prodotti – afferma Guido Marogna - ci riforniamo da aziende taglialegna nazionali perchè la resa calorica e la durata della

legna sono del 40% superiori a quelle garantite dai prodotti importati dall’est Europa… L'unico inconveniente è che il cliente finale deve fare un po' di salutare ginnastica per accatastare la legna». Ma l’azienda Guido Marogna negli anni ha deciso di incrementare l’offerta proponendo, alla fine degli anni ’90, la vendita di stufe a legna e a pellet. «Ci occupiamo della vendita e dell’installazione di stufe di diversi modelli e dimen-

sioni, proponendo un vasto ventaglio di marche e tipologie di prodotto. Inoltre, per fornire un servizio il più possibile completo ed efficiente al cliente – aggiunge ancora il titolare ho seguito corsi di formazione per l'installazione di canne fumarie a norma d.m.37/80 e corsi di spazzacamino. Grazie a questo siamo in grado di fornire un servizio di pulizia e manutenzione di impianti e caminetti per un migliore funzionamento e una mag-

giore resa degli stessi: questo periodo dell'anno è il più indicato per provvedere alla pulizia della canna fumaria di stufe e caminetti, così all'inizio dell'inverno avrete il vostro impianto perfettamente funzionante». Marogna Guido Stufe e legna da ardere via Oratorio, 8 Caprino Veronese Tel.045.7242025 E-mail: marogn03@mar ognaguido.191.it


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Simeoni fa il bis: Fiori e Giardini Siamo andati a trovare Eugenio Simeoni, giardiniere e titolare di Simeoni Fiori e Simeoni Giardini, chiacchierando con lui di queste due realtà che coinvolgono i fiori, la terra e la natura, e sono molto vicine fra loro. Ci spieghi la differenza fra sue due attività. «Simeoni Fiori è un negozio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, nel Centro Commerciale Corte Ronchi, in cui seguiamo da quattro anni cerimonie, fiere e normale attività commerciale, con due dipendenti. Simeoni Giardini si trova in via Villa a Cavaion, impiega dieci dipendenti e si occupa da vent’anni di giardinaggio, potature, arredo urbano ed esterni di case, capannoni, lottizzazioni, aiuole stradali e campi sportivi comunali». Che importanza hanno il verde e la natura nella vita delle persone, nelle case? «Il verde è un biglietto da visita che aiuta a capire le persone.

Nell'immagine esterna di un'abitazione il giardino, o il terrazzo, occupano un posto importantissimo e danno un'idea della persona che vi abita». Ha adottato nuove tecnologie nel corso degli anni? «Abbiamo trattori per tagliare l'erba, per le potature utilizziamo delle piattaforme aeree di varie altezze e le tosaerba manuali vengono continuamente sostituite per rientrare nelle normative. Ogni anno reinvesto in azienda gli utili che rimangono». Segue anche dei corsi di aggiornamento? «Tutti i miei ragazzi ed io, frequentiamo corsi di aggiornamento per le potature, i trattamenti, la sicurezza e le norma-

tive, oltre a corsi di psicologia del giardino dove approfondiamo le tecniche di accostamenti di colori e profumi. Queste idee sono essenziali per attirare l'attenzione e si possono attuare anche con piante economiche». Quali sono le richieste più frequenti dei clienti? «Spesso creiamo giardini che non richiedano manutenzione e utilizziamo soluzioni pratiche e poco invasive, come gli impianti di irrigazione a serpentina sotto terra. Cerchiamo sempre di avere idee nuove per stupire le persone e rendere felici i clienti». Rapporto con i dipendenti «Per tenere unito il gruppo bisogna trattare bene le persone e creare un clima sereno durante il lavoro. La mia attività è come una grande famiglia, i miei dipendenti mi vogliono bene. L’aspetto umano del lavoro è fondamentale per me, ci tengo tantissimo».


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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

L’importanza del papà La festa del papà (19 Marzo) è passata un po’ sotto tono, oscurata dalla festa della donna e dai molteplici dibattiti sul femminicidio. Vorrei festeggiare tutti i papà -, un po’ in ritardo - ricordando loro come il padre influisca molto più di quanto si creda nell’evoluzione psicologica di una donna. La madre rappresenta, per entrambi i sessi

una figura basilare, il padre ha la funzione di sostenere i figli bambini nella consapevolezza di appartenere al loro sesso (identità di genere) e i figli adolescenti nella maturazione della capacità di impostare una relazione serena con l’altro sesso. Il rapporto padre figlia - un rapporto molto delicato - può influenzare in modo deter-

BENESSERE

minante la personalità della donna. Durante la prima infanzia la bambina sviluppa il desiderio di avere il padre tutto per sé, maturando sensi di colpa legati a questo desiderio e alla necessità di prendere le distanze da una madre dalla quale ancora dipende. Se il padre accoglie con affetto, comprensione e maturità le richieste della

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

VISO ILLUMINATO DALL’AUTOMASSAGGIO “Un volto senza tratti caratteristici è come un libro di cui non si può citar nulla.” Joseph Joubert, Pensieri, 1838

Uno dei segnali più temuti dell'invecchiamento sono le rughe. In realtà ci sono due tipi di rughe: le rughe mimiche (chiamate anche "pieghe di espressione") e le rughe da senescenza. Le prime si possono manifestare anche in giovane età e sono dovute ad atteggiamenti ripetuti. Le seconde si manifestano per l'invecchiamento della pelle che determina modificazioni sia nei diversi tessuti che la compongono sia ai suoi annessi. Per prevenire il fenomeno, non potendo interferire sui fattori genetici, bisogna limitare quelli ambientali, e per questo motivo consiglio di limitare l'esposizione solare o a lampade abbronzanti e idratarsi in modo adeguato, sia bevendo acqua, sia applicando per tempo ed in modo efficace cosmetici funzionali anti-rughe. PULIZIA. Prima di tutto è necessario pulire accuratamente la pelle del viso, in modo che nulla ostacoli l’assorbimento dei principi attivi contenuti nei prodotti che si utilizzeranno. Latte e tonico sono sufficienti, ma per un effetto spa, dopo l’utilizzo di tali prodotti, può essere effettuato un “bagno di vapore” aromatizzato con qualche goccia di olio essenziale di rosa . Un buon massaggio deve seguire i muscoli del viso stimolandoli leggermente con movimenti ritmati. Il massaggio, oltre a rafforzare i muscoli facciali, ottenendo uno stiramento meccanico delle rughe, riattiva la circolazione del sangue e della linfa procurando un aumento del metabolismo, favorendo una accelerata produzione di cellule nuove e una più accelerata eliminazione di tossine. AUTOMASSAGGIO. Stendere la crema sul viso cominciando dal mento, poi sulle guance e le tempie seguendo le "linee direzionali". Massaggiare il mento ed il collo seguendo le "linee direzionali". Massaggiare la parte sinistra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell'orecchio, dal naso alle tempie. Massaggiare la parte destra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell'orecchio, dal naso alle tempie. Massaggiare la fronte dalle ciglia ai capelli alternando le due mani (sempre con le dita unite). Con un po' di crema massaggiare in modo circolare le zone limitrofe all'occhio. Eseguire un leggero picchiettamento ai lati della bocca, attorno agli occhi. Togliere gli eventuali eccessi di crema con una velina o con ovatta. Bastano 10 minuti per donare al proprio viso la freschezza tipica delle giornate primaverili. Attraverso questo facile auto-massaggio al viso, infatti, si possono distendere i tratti, ravvivare il colorito, rilassare l’espressione ed eliminare le borse. Inoltre, se eseguito con costanza almeno 3–4 volte a settimana, coadiuva alla prevenzione delle rughe e aumenta l’efficacia dei poteri dei prodotti utilizzati durante il massaggio. Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani NIDI DI TAGLIATELLE CON CREMA DI ASPARAGI INGREDIENTI 250gr. di tagliolini all’uovo - 300 gr. di asparagi - 150 gr. di philadelphia (o robiola o ricotta) - 200 gr. di besciamella - 2 uova Prezzemolo, formaggio grana, sale, pepe Cuocere in abbondante acqua le punte degli asparagi. Scolare e cuocere il resto degli asparagi, conservando l’acqua per la successiva cottura dei tagliolini. Dopo aver cotto la pasta, condirla con parte del composto ottenuto frullando gli asparagi, le uova, il prezzemolo, sale, pepe e philadelphia. Con un forchettone formare dei nidi di tagliolini e posizionarli sulla placca del forno, precedentemente ricoperta di carta forno. Coprire i nidi con il rimanente composto di asparagi unito alla besciamella. Decorare con le punte degli asparagi e il formaggio grana e lasciar gratinare in forno per alcuni minuti.

bambina l’aiuta a sviluppare rispetto per se stessa e autostima. Una funzione fondamentale del padre è sostenere la figlia nel passaggio dal mondo protettivo materno e familiare ai conflitti e alle difficoltà del mondo esterno. Può capitare che il padre non capisca questa fase, può minimizzare o fare finta che non esistano tali bisogni. Questo comportamento induce la bambina a sentirsi rifiutata o sminuita come persona. Un padre assente o troppo indulgente non riesce a trasmettere un giusto senso dei limiti, dei valori e dell’autorità. Un padre romantico, eterno fanciullo, che evita conflitti e responsabilità, che si presenta come figlio della propria moglie trasmette alla propria figlia insicurezza e scarsa fiducia

in sé, ansia e fragilità. Quando il padre è rigido e autoritario spinge la figlia ad essere altrettanto severa con se stessa e con gli altri. Questo tipo di genitore si aspetta il successo dalla figlia, legge con disprezzo ogni segno di debolezza e castiga duramente eventuali comportamenti disobbedienti. Alcune donne tentano di ribellarsi e vivono costantemente in guerra con il genitore. Molte sono rabbiose nei riguardi

del padre e dell’uomo in generale, una rabbia che ha radici nel rapporto con il loro papà. Se il rapporto con il genitore è caratterizzato da un forte risentimento è facile che questo si manifesti anche con il proprio partner. Ci sono donne che si sentono deluse e abbandonate dal padre, inconsapevoli della propria rabbia inibiscono tenerezza e trasporto colpendo in particolare l’intimità di coppia.

LA FESTA

Curiosità di Pasqua

La Pasqua, oggi, è "mobile". Ma ai primordi del Cristianesimo, la resurrezione era celebrata ogni domenica. Successivamente si decise di commemorarla solo una volta l'anno ma subito esplosero diverbi tra le varie correnti in merito alla data in cui tenere l'evento. Le controversie ebbero finalmente termine con il concilio di Nicea (325 d.C.) durante il quale si decise di affidare alla Chiesa di Alessandria d'Egitto il compito di stabilire, anno per anno, il giorno esatto del ritorno di Gesù. Ossia la rinascita della primavera. Partendo dunque dalle norme del suddetto concilio ecumenico (che fu il primo della storia) - per le quali la Pasqua deve cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera – diventa facile desumere scientificamente tale data, basandosi sull'equinozio di primavera e sul successivo plenilunio. Purchè, per tale computo, si utilizzi il meridiano di Gerusalemme, luogo di morte e resurrezione del Cristo. La Pasqua ortodossa, però, non coincide con quella cattolica perché i fratelli d'oriente utilizzano, per il calcolo, il calendario giuliano anziché quello gregoriano. Pertanto, tale festività cade quasi sempre circa una settimana dopo quella cattolica. Qui da noi, intanto, i campanili sono muti. Dal venerdì santo, e fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese italiane, infatti, non suonano. In segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane «sono volate a Roma». La domenica mattina, poi, i bambini stanno ore a fissare il cielo per riuscire a vedere le campane che ritornano. Il termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall'ebraico pesah, che significa "passaggio". Nella tradizione ebraica, Pasqua celebra la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto e viene solennizzata in occasione del primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Sarebbe il passaggio del popolo d'Israele dallo stato di prigionia a quello di libertà. Solo dalla nascita del Cristianesimo, poi, nel giorno di Pasqua viene celebrata la Resurrezione di Cristo. La festa, comunque, oltre alle radicate motivazioni religiose, è legata al risveglio della natura, al passaggio dalla stagione fredda a quella calda. Tutt'altro clima in Scandinavia, ove il luteranesimo impazza e la Pasqua assume un significato minore, venendo considerata un giorno di vacanza e basta. Il folklore finlandese, tuttavia, vuole che tra il venerdì santo e la domenica di Pasqua, le streghe volino in cielo. La notte del sabato, in memoria dell'antica tradizione di scacciare le streghe dal proprio focolare domestico, si usa perciò accendere fuochi liberatori e fare saune a tutto spiano. E poi arriva Pasquetta. Cioè il Lunedì dell'Angelo. Con questa ricorrenza tanto cara ai vacanzieri, si vuol ricordare invero l'apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus. E' consuetudine, tra i cristiani, ricordare il viaggio dei due discepoli, trascorrendo questa giornata con una passeggiata fuori porta... e in coda sulla strada del rientro.


Spazio Donna

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Oroscopo di Maggio 2014

di Francesca Iolanda

ARIETE: il transito di Venere rimette in gioco i sentimenti e la capacità di amare. Possibili conflitti nel modo di vivere la propria affettività, oscillante tra la ricerca di una realizzazione romantica e una necessità di concretezza pratica. Fondere esigenze così diverse potrebbe essere per voi davvero difficile, col rischio di sentirvi perennemente insoddisfatti. Favorite le amicizie e le relazioni libere. TORO: le buone opportunità sono a portata di mano, basterebbe solo un pò più di fiducia da parte vostra, per saper cogliere quel cambiamento che da tanto aspettavate. Sono favorite le transazioni economiche gli avanzamenti lavorativi mirati a migliorare la propria posizione sia economica sia come prestigio personale. Molto forte lo spirito pratico capace di valutare attentamente gli aspetti più materiali, col rischio di inaridimento però sotto il profilo puramente interiore. GEMELLI: vivacità mentale e capacità di decidere rapidamente insieme ad una dialettica persuasiva faranno di voi dei leader in campo professionale. Grande entusiasmo verso i propri progetti o le proprie idee, anche se a volte manca un vero filo logico conduttore, se saprete circondarvi da collaboratori con un buon senso pratico, il successo sarà garantito. CANCRO: i cambiamenti ci sono, ma sono sofferti, conquistati, per alcuni fortemente desiderati, per altri temuti. Dalla vostra parte l' intuito, l' intelligenza, la curiosità, contro la malinconia, una certa stanchezza, le proprie paure, una situazione oggettivamente complicata. La primavera, non in senso metereologico, per voi arriverà in estate. Per il momento procedete con prudenza, senza voler strafare.

LEONE: buone nuove occasioni in campo artistico, ma sono anche favoriti i contatti negli ambienti che riguardano la comunicazione, lo sviluppo di idee innovative, i mercati esteri. Il desiderio di dare libera espressione della propria sensibilità farà da mordente in quei settori dove la creatività può essere determinante. Anche lo spirito di indipendenza è al top. VERGINE: avvertite preponderante l'esigenza alla metamorfosi, a lasciarvi alle spalle ciò che sapete far parte del passato. Vorreste girar pagina e affrontare con entusiasmo le novità ma siete bloccati e non riuscite a fare quel balzo in avanti, ad affrontare un vero rinnovamento. Colpa di Nettuno che alimenta le illusioni e le false speranze. Bene per la professione che, grazie ad una buona dose di ambizione, regala gratificazioni. BILANCIA: il desiderio di affermazione è sempre ponderante, ma si scontra con oggettive difficoltà. Le conferme personali tardano ad arrivare e non sono escluse tensioni famigliari. Evitate di imporre la vostre opinioni ma cercate il dialogo. Saranno favoriti i brevi viaggi, che hanno come finalità l' accrescimento culturale e gli incontri, grazie ad una viva curiosità intellettuale. Energie al top nello sport. SCORPIONE: la possibilità di passare in secondo piano può essere per voi motivo di malcontento. Forse c'è chi si aspettava di più da voi e l' allontanamento ne è stata la conseguenza. Forte il rigore psicologico che esercitate sugli altri senza rendervene conto e in questo periodo dovrete subirne le conseguenze. Una buona dose di serena autocritica potrebbe evitarvi di fare ancora gli stessi errori.

SAGITTARIO: periodo piuttosto movimentato che regala momenti piacevoli e una vita attiva. Vincente sarà per voi dire quello che pensate, esprimere le vostre opinioni con sincerità, anche nel lavoro. Buona la forze di decisione mirata a sbloccare incertezze in chi vi sta intorno e spirito di intraprendenza accompagnato da una accorta valutazione dei rischi da affrontare. CAPRICORNO: il mese di maggio potrebbe essere molto impegnativo per voi sotto molti profili. La quadratura nei segni cardinali spinge a reagire ma non mancano gli ostacoli da risolvere. Non sottovalutate tutti quei segnali d' allarme in chi vi sta intorno, forse dovreste rivedere le vostre prese di posizione, spesso troppo intransigenti. Usate tutta la vostra razionalità per trovare delle soluzioni. ACQUARIO: forte il desiderio di mettervi a disposizione degli altri, con tutte le vostre risorse, sia materiali, sia intellettuali. Non mancheranno quindi i momenti di prestigio, di messa in luce e anche qualche gratificazione pratica non è esclusa. Anche l 'affettività si realizza trovando il giusto equilibrio tra esigenze romantiche e il bisogno di libertà. Tuttavia la tendenza a vivere fuori dalle righe potrebbe farvi perdere il senso della misura. PESCI: evitate di perdere di vista l' obbiettivo da raggiungere se non volete sprecare energie, in quanto avrete spesso la tendenza a distrarvi e a farvi influenzare dagli altri. Le esigenze materiali e gli impegni affrontati sono onerosi ma c'è il rischio che non vengano seguiti con attenzione. La posta in gioco è alta e anche i risultati promettono di esserlo se l'impegno ne è all' altezza.


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