Garda Baldo Edizione Aprile 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO ANNO XXX - N. 4 - APRILE 2015 Stampato il 23/04/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

A corto d’identità “In questi giorni è stata riportata, dal quotidiano online Il Sussidiario, una piccola notizia, forse, ma molto significativa. In una classe di terza media di una scuola italiana, gli alunni chiedono all’insegnante notizie sull’Isis. La risposta dell’insegnante è esauriente e circostanziata. Inoltre spiega che molti appartenenti sono europei integrati e laureati come il tagliagole che era un noto dj. Spiega che quelli dell’Isis distruggono i monumenti delle civiltà antiche, tutti i simboli cristiani e uccidono chiunque non si converta all’islam. Alla fine l’insegnante chiede ai ragazzi: “Voi cosa fareste se l’Isis arrivasse a casa nostra?” In ventitré su venticinque hanno risposto: ci convertiremmo all’islam. Solo due, figli di famiglie molto cattoliche (visti ormai come soggetti estranei e alieni) si sono opposti. La risposta, purtroppo, non stupisce come non meraviglia che i ragazzi ignorino cosa significherebbe, per il loro modo di vivere, la conversione all’islam. Loro che vestono indumenti alla moda, bivaccano al Mc Donalds, si addormentano sugli smartphone, che hanno come modello aggregativo la gang e il consumare droga è considerato normale. Individualisti, quasi anarchici, non si sentono parte di nessuna comunità, abituati a obbedire soltanto se ne ricavano un vantaggio immediato e personale. Non è colpa loro, ma è evidente che sono cresciuti in una società senza ideali, come nomadi privi di meta e a corto d’identità. Pseudo valori e diritti impensabili e ignobili, uniti a edonismo e consumismo, stravolgono e umiliano quotidianamente la vita. Insomma, la generazione dei nostri figli cresce un po’ come carne da cannone. E’ il tipo di suddito che tutti i totalitarismi desiderano. La storia insegna, infatti, che nessuna civiltà, finché si è mantenuta salda e forte nelle sue tradizioni, è stata cancellata dall’urto con una civiltà straniera. E’ da se stesso che l’Occidente ha bisogno di essere difeso. Non si può abdicare impunemente a concetti come Patria, famiglia naturale, cultura e religione. Una grande battaglia, con potenti mezzi sovversivi in mano ai maggiori media, è in corso da tempo sotto i nostri occhi e colpisce direttamente la dignità della persona, il matrimonio, la famiglia, mettendo in pericolo il futuro dell’Italia. O forse è già tardi, come hanno dimostrato i ragazzi della terza Media. Lino Venturini

UlSS22 a bilancio

Con i suoi 59 milioni e 840 mila euro di prestazioni erogate nel 2014 l’Ulss22 si piazza al vertice della classifica delle Ulss più “gettonate” del Veneto. Un risultato d’eccellenza che registra un notevole flusso di pazienti provenienti dall’intera nazione che scelgono ogni giorno le strutture dell’Ulss22 per le proprie cure. Grande la soddisfazione del direttore generale dell’azienda sanitaria di Bussolengo Ales-

A “tu per tu” con il direttore Alessandro Dall’Ora che commenta i dati positivi del 2014 sandro Dall’Ora, che parla di questa scelta da parte dell’utenza come il «frutto di una serie di fattori che ci qualificano: continuiamo ad avere elementi di qualità importanti: la cardiologia ad esempio, oppure il cen-

tro di riferimento nazionale per gli esiti da Polio a Malcesine, ma anche un’efficiente linea ambulatoriale che riesce a garantire buone tempistiche». Dall’Ora interviene attra-

Affi e il nuovo Centro Commerciale Il sindaco di Affi, Roberto Bonometti, risponde a chi punta il dito sul nuovo insediamento commerciale (11.100 metri quadrati di superficie di vendita su un totale di 15.888 metri quadrati di superficie lorda) in località Canove, a fianco di quello già esistente, il cui progetto è stato approvato qualche mese fa dal comune di Affi stabilendo come zona di destinazione l'area occupata sino a poco tempo fa dalle serre di un'azienda florovivaistica. «Questo nuovi insediamento – afferma il primo cittadino - porterà nuovi negozi, ma anche servizi aggiuntivi, a sostegno del turismo e dei visitatori, che “passeggiano” più volentieri dove c’è più offerta…Altra storia è quella che riguarda il “vecchio” centro commerciale, Affi1, che purtroppo sarà sempre più in difficoltà rispetto alla struttura più recente, essendo in una zona più marginale. E’ proprio per questo che come amministrazione è da un decennio che insistiamo nello spingere i commercianti a fare squadra, ad unirsi per cercare di valorizzare quel centro commerciale». Pagina 22

verso un’intervista a 360°, parlando del bilancio 2014, chiusosi in positivo

con un considerevole utile, e degli interventi strutturali che l’Ulss22 sta approntando ai suoi stabili. Non manca poi un cenno all’argomento scottante del momento: la medicina di base, che Dall’Ora vorrebbe migliorare e riorganizzare. Pagina 8

L’addio ad Andrea Mantovani

“Ciao Fiamma”. E’ stato salutato così Andrea Mantovani che, a soli 43 anni, alla vigilia di Pasqua, mentre si attendeva il fischio d’inizio della partita, è improvvisamente crollato a terra. Era lui il numero 1 della squadra, il portiere, una passione che aveva avuto fin da ragazzino e che lo coinvolgeva sempre. Il calcio era il suo mondo e per lui era anche lavoro, perché gli aveva dato modo di cominciare a collaborare con alcuni giornali: Andrea è stato uno dei primi corrispondenti de L’Altro Giornale con cui ha collaborato con impegno e dedizione per la sezione sport per molti anni. Un sorriso, quello di Andrea, che alla vigilia di Pasqua si è spento, senza preavviso, nulla che potesse fare pensare a una morte così prematura. La chiesa di Lazise non ce l’ha fatta a contenere tutti coloro che volevano essere presenti per l’estremo saluto. Ma idealmente, attorno a quella bara su cui era stata posata la maglia da portiere di Andrea, c’era anche L’Altro Giornale. Pagina 14



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Le Vostre Lettere

ITALIA

“Grande disorientamento” Disorientamento inquietante: è quello che stiamo vivendo in questi momenti che non trovano alcuna lettura di una qualsiasi prospettiva economica e politica. Si sta sbandierando un +0,1% di pil, come fosse un dato che ci autorizza a sperare in una ripresa economica. A questo si aggiunge un aumento di 100.000 posti di lavoro, mentre stiamo raggiungendo il massimo della disoccupazione: 12,70%. Sono dati che non ci confortano: troppe sono le aziende che chiudono e tante quelle che vengono comperate dal capitale internazionale. Diventiamo sempre più poveri. In questi ultimi 40 anni, abbiamo costruito e creato ricchezza e opportunità positive per tutto il nostro popolo, garantendoci anche il futuro con i contratti per le pensioni concordati con i vari governi…Un giorno ci svegliamo e siamo poveri: uno qualsiasi si è inventato di portarci in Europa e ci spiega che per avere un marco dobbiamo comperarlo con 1936,27 lire, raddoppiando di fatto il costo della nostra vita. Abbiamo sopportato anche questo. Inoltre ci hanno imposto di pagare una tassazione da strozzinaggio, e negli ultimi 12 anni i governi se ne sono infischiati degli accordi fatti negli anni per le pensioni, facendo pagare un pizzo spropositato ai pensionati che hanno fatto da bancomat alle necessità finanziarie di governi incompetenti. Vi ricordate il governo Monti? Un governo che ha approvato leggi che ognuno di noi avrebbe saputo fare. Monti ci promise che avremmo superato il tunnel perché già vedeva la luce alla fine: un solone che ha venduto ulteriormente alla Merkel parte della nostra sovranità nazionale: non siamo più padroni neanche di casa nostra e dei nostri risparmi, per chi li ha. Praticamente di

cialtroni e ladri ne vediamo tutti i giorni e molto spesso sono quelli che ci stanno governando o che occupano posti di potere e non sanno difenderci dalle speculazioni internazionali. Ci sentiamo inerti, sconcertati, senza diritto di parola, ascoltiamo sempre le beghe degli stessi e noi stiamo a guardare increduli e non possiamo essere di nessun aiuto in quanto non ci viene richiesto. Penso che alle prossime elezioni avranno la spudoratezza di venire a chiedere il voto. Il 37% della regione Emilia Romagna, ha dato un segnale importante, ma se ne sono fregati del risultato. Oggi, abbiamo un governo con un premier, non eletto, che stentiamo a capire. Il Movimento 5 stelle che persegue una elezione utopistica al 51% , senza mettere a disposizione la forza di oggi. E poi sta nascendo una nuova Lega che apre a forze che nella storia del nostro vissuto, ci fa pensare a orrori commessi da ideologie evocate da queste forze, incapaci di vedere al di la del loro naso, creando in modo inconsapevole dei mostri incontrollabili. Non ci rimane che sperare in una forza di centro liberal - socialista che riconosca tutti i valori che molti uomini a noi cari avevano dimostrato con la loro coerenza e intelligenza politica, di essere vicini alla gente come Aldo Moro, Alcide De Gasperi, e Sandro Pertini che ho visto poco tempo fa in un ricordo televisivo dove esortava gli uomini impegnati nella politica, dicendo che dovevano essere Onesti e Coraggiosi. Oggi abbiamo molti ladri e pusillanimi. Gianni Pozzani Segretario Provinciale PARTITO PENSIONATI

“Immigrati e priorità” solletico. Le chiusure dei negozi avanzano al ritmo di cento al giorno. Questi sono alcuni problemi urgenti dell’Italia. E invece eccoli tutti tesi ad approvare l’Italicum legge per loro fondamentale per la ripresa. E' invece una legge dannosa in quanto sottrae tempo ed attenzione a problemi più urgenti. Tra l’altro inutile perché andrà in vigore dal primo luglio del 2016 e se cadrà il governo prima che la controriforma costituzionale sia bocciata da

VENETO

“Lo perderemo?”

ITALIA Caro Direttore, è ormai un’invasione, migliaia e migliaia di migranti pronti al grande viaggio, centinaia e centinaia di morti, ma loro sicuri al 99% di essere salvati dalle nostre navi . Nei centri di accoglienza non c’è più posto. I viadotti cedono sotto l’incalzare delle frane e le vie veloci sono interrotte, i tempi di percorrenza sono tornati a cinquanta anni fa. Le scuole sono insicure si susseguono i dissesti nelle aule. La disoccupazione si impenna, il job-act le ha fatto il

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un referendum, o addirittura dalla corte costituzionale, come è probabile, getterà il paese nelle braccia della “sicura ingovernabilità” visto che avremo la Camera con un sistema elettorale ed il Senato con un altro completamente diverso. Nonostante il loro slogan “il giorno dopo delle elezioni sappiamo chi vince”, i leopoldiani la smettano di perdere tempo l’Italia non può più aspettare, l’Italicum si. Umberto Brusco

Caro Direttore, volevo proporre alcune riflessioni sulle ultime vicende politiche che si sono susseguite nel centrodestra in Veneto. La mossa di Salvini e Tosi, oltre ad essere incomprensibile per la maggior parte degli elettori del centrodestra, rischia di compromettere una vittoria, che si poteva dire quasi certa; dico quasi perché in politica nulla è mai scontato, ma se fino a qualche mese fa anche Renzi credeva poco alla possibilità di governare e vincere il Veneto, oggi, alla luce delle cogenti divisioni del centrodestra, quel sogno rischia di avverarsi. Per analizzare come il centrodestra oggi sia allo fascio, non serve certo una mente illuminata: divisioni interne nei partiti, basta vedere cosa sta accadendo da tempo in Forza Italia, e assenza di una strategia politica comune, stanno regalando a Renzi gran parte dei voti "moderati" che prima si sono riconosciuti per anni in Berlusconi, e che oggi, più che comprensibilmente sono rimasti delusi. Se già la situazione politica nazionale non bastasse a complicare le cose, ecco che la mossa di Tosi e di Salvini rischia di sfasciarle del tutto . Parlo di mossa congiunta tra il Sindaco di Verona e il Segretario della Lega, perché entrambi non hanno voluto in alcun modo impedirla: il primo spaventato da un futuro politico più che incerto (vista la perdita dell'asse con Maroni, la forza di Salvini e alcune condanne di uomini a lui vicini), il secondo forte dei sondaggi, che come sappiamo, sono sempre da prendere con le pinze. Chi si avvantaggia di ciò? Ovviamente il PD, "dividi et impera" dicevano i Romani, ed è esattamente quello che potrebbe accadere in Vene-

to. Da elettore del centrodestra, spero ovviamente che non sia così, ma penso anche che forse un'altra ennesima sconfitta e, sto esagerando, non ci farebbe nemmeno male. Se fosse la via per far comprendere alle varie direzioni dei partiti che sono stati assenti sul territorio (tranne rari e preziosi casi), che hanno tradito e deluso il proprio elettorato, che hanno compromesso un'idea liberale che si fonda sul sistema di piccole e medie imprese mai considerate, e che sono occupate da personaggi che mirano solo all'autosussistenza, spostandosi da una poltrona all'altra, allora ben venga anche la sconfitta. Ma prima o poi bisogna avere il coraggio di cambiare, di proporre persone alternative, di mostrarsi vicini alla gente, di pensare ad un'offerta politica che non sia ne populista ne immobilista ma che metta al centro la piccola e media imprenditoria, la nostra sicurezza, la nostra libertà da un sistema tributario inquisitorio e padrone; questi sono i temi che il centrodestra ha dimenticato, anche per colpa di chi, per riconoscenza della nomina ricevuta, abbassa sempre

la testa, perché chi pensa e dice la sua in politica fa paura, meglio un esercito di burattini che ti dica sempre che stai facendo bene, anche se rischi di perdere una Regione come il Veneto, da sempre casa del centrodestra. Matteo Destri

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 23 - 04 - 2015



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PARTITI

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LEGGI

“Amareggiato per Tosi”

“Contro la libertà d’espressione”

Caro direttore, sono amareggiato e deluso ma soprattutto stupefatto nell’apprendere che l’amico sindaco di Verona Flavio Tosi si candida a governatore del Veneto contro Zaia e la Lega Nord. Non riesco infatti a comprendere come - dopo 25 anni di militanza leghista federalista e qualunque ne siano le motivazioni – abbia preso questa decisione. Tutto ciò anche perché, qualche tempo fa, aveva detto che avrebbe votato Zaia in quanto aveva governato egregiamente la nostra Regione. Dice che non vuole imposizioni lombar-

Egregio Signor Direttore Nel silenzio generale dei media nazionali, all’interno dei palazzi del potere stanno proseguendo in sordina il loro iter alcuni disegni di legge che, se approvati metteranno in serio pericolo la libertà di espressione e la famiglia naturale. Il ddl Scalfarotto, detto “contro l’omofobia” presenta un testo fortemente liberticida per la sua ambiguità che non definisce chiaramente cosa si intende per “omofobia” e quindi lascerà tutto all’interpretazione del giudice. In questo modo, anche solamente esprimersi pubblicamente per la famiglia naturale come unico modello di famiglia o dichiarare di essere contrari ad adozioni per coppie dello stesso sesso, esporrebbe al rischio di una condanna penale fino ad un anno di reclusione o, in alternativa, ai servizi sociali in associazioni gay. Il che si potrebbe paragonare alla “rieducazione sociale” di altri regimi tristemente conosciuti come maoisti. Ma vogliamo la reintroduzione del reato di “opinione” che c’era con il regime fascista in Italia? Il disegno di

de. Ma la mediazione tra Zaia-Tosi-Dozzo, cioè tra tre veneti, per trovare una giusta soluzione per la composizione delle liste non è imposizione, ma collaborazione. Non accettare tutto ciò, come ha fatto Tosi, significa voler seguire un’altra strada, cioè fuori dalla Lega. Infatti così è stato con la sua candidatura alla Regione Veneto appoggiata da Alfano, alleato di Renzi e Passera. Mi spiace veramente che tutto ciò sia avvenuto anche perché l’amico Flavio è stato ed è un grande sindaco per Verona, il migliore che abbia avuto.

La sua candidatura inoltre favorisce la Moretti la quale, se per caso vincesse, sarebbe una iattura per il Veneto in quanto verrebbe messa definitivamente da parte la sua aspirazione ad avere la stessa autonomia che hanno i confinanti trentini e friulani. Infatti la Moretti, con il suo PD, è antifederalista e aperta all’immigrazione clandestina. Renato Tomezzoli Approvano e concordano Plinio Sandri, Riccardo Graffigna, Isabella Gambarini, Gianni Donisi

VENETO INDIPENDENTE

“Complimenti a Zordan” Volevo complimentarmi con il signor Giovanni Zordan per l'articolo apparso a pag. 5 de L'Altro Giornale di marzo 2015 relativo al Vene-

to Indipendente. Da quanto descritto emerge la sua competenza e il suo dedicarsi ad approfondire la tematica. Questo perché a

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sentire le controparti (intendo governo italiano nelle sue varie propaggini politiche di colori variopinti ma ideologicamente molto sbiaditi) è un argomento improponibile, mentre invece la verità fa loro esclusivamente paura e nessuno è in grado di dare risposte credibili. Questo perché anche il tema indipendenza del Veneto non viene certamente pubblicizzato dalle TV nazionali. Anderle Luigi

legge Cirinnà, sulla disciplina delle unioni civili, contro il quale, in fretta e furia, sono state raccolte alcune decina di migliaia di firme presentate al Presidente del consiglio, propone di equiparare di fatto le unioni civili, anche tra due persone dello stesso sesso, alle coppie sposate. In più propone la possibilità per uno dei due coniugi di adottare il figlio del partner. E'evidente che in questo modo verrà implicitamente incoraggiata la pratica dell’utero in affitto, che mortifica la vita umana, svilisce la donna e la maternità e priva i bambini del diritto di avere un papà e una mamma naturali. Nonostante le assicurazioni che il progetto di legge Cirinnà, sarà superato da una proposta in tal senso del Governo, l’attività della Commissione a riguardo, è proseguita con le audizioni informali, segno che il testo del ddl è tutt’altro che accantonato. Si ritiene trattarsi di due leggi che fanno parte dell’unico piano di uniformare l’Italia ai diktat dell’ideologia “gender” e creare una società in cui verrà negata l’esistenza del maschile e del femmi-

nile (vedi genitore 1 e genitore 2). Una società nella quale ogni desiderio diventa un diritto, dove sarà possibile negare ad un bambino il suo diritto a crescere in una famiglia con un padre e una madre in nome del cosiddetto “diritto al figlio, a bollare come omofoba, qualsiasi voce contraria. A completare l’opera, poi, c’è anche il disegno di legge Fedeli, che vorrebbe imporre una educazione “gender” obbligatoria nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Ma vogliamo proprio portare alla dissoluzione, questa cosiddetta “civiltà occidentale”? L’ideologia “gender”, non ha alcun sostegno scientifico e nega la bellezza, alla realtà e alla verità dell’essere umano. Non è possibile che le persone di buon senso, restino indifferenti ed inerti mentre nel silenzio generale all’interno dei palazzi del potere si propone di negare qualcosa di così fondamentale come la famiglia e la libertà di espressione e la verità sulla specie umana. Giancarlo Maffezzoli


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LETTERA AD UN CRISTIANO

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TAV

“Troviamo il tempo per lo spirito” “Mi spiego meglio” Un grazie intanto per aver iniziato a leggere queste righe. Se deciderete di rispondere a queste domande siate sinceri, perchè risponderete a voi stessi. Se senti di ritenerti un Cristiano proseguì pure nella lettura. Si badi bene, non si vuole fare processi a nessuno ma solo sensibilizzare le coscienze. Le giornate di ognuno di noi scorrono per la maggior parte sempre frenetiche e zeppe di impegni ed occupazioni. Sentiamo molto il bisogno di curare gli aspetti materiali della nostra vita. E quelli Spirituali? Facciamo un po’ di conti: otto ore circa della nostra giornata le dedichiamo al riposo, sette durante la notte e una per l'eventuale riposino pomeridiano. Fra colazioni, pranzi, cene e spuntini se ne vanno altre due orette. Il tempo che dedichiamo alla televisione, ad internet, a Face-Book, e all’utilizzo di telefonini vari arriva a quasi altre due ore. La lettura di quotidiani, riviste, libri, che possono comunque aiutarci a crescere se validi porta via quasi un’altra ora. Le attività che occupano il nostro tempo libero, i cosiddetti hobby, in media ci impegnano un’altra mezz’ora e poi…e poi c’è il lavoro, lo studio, sacrosanti, per carità, che ce ne siano sempre! A questi va un’altra bella fetta della nostra giornata. Riusciamo a ritagliarci una fetta di tempo per noi stessi, per la riflessione, per la cura della

nostra vita spirituale? Fate caso. Quando andate in locali, bar e ambienti vari difficilmente li troverete vuoti per più di qualche istante. Qualcuno che gira c’è. Fate un giro nelle nostre chiese fuori dall’orario delle S.Messe: per il 90% del tempo sono vuote! Locali pieni-chiese vuote. Avete preso ancora il treno, andati al cinema, allo stadio o ad un concerto? Si dice che sia cosa saggia andarvi con un certo anticipo, per, come si dice, prepararsi al clima dell’evento. Alla Messa invece? A 5 minuti dall’inizio quasi il 50% della gente deve ancora arrivare e circa il 10% prende posto a messa iniziata! Qui non si prepara il clima? Se capita di sentirsi poco bene, se si sta male fisicamente ci si precipita a consultare il medico o qualcuno che ci possa aiutare. Se capita di avere l’anima turbata, in conflitto per qualcosa che abbiamo fatto o per qualcosa che ci è successo, in poche parole un’anima in pena andiamo in cerca subito di un confessore? Spesso no…A beh, intanto c’è tempo, alla prima occasione magari mi confesserò! Ritagliamoci del tempo per la propria anima, per la preghiera quotidiana, per l’Eucarestia. Dedichiamo del nostro tempo a Gesù e alla Madonna. Avviciniamoci finchè c’è tempo al loro amore. Grazie per aver letto L.V.

Egregio Signor Direttore La ringrazio per aver pubblicato la mia lettera sull'Alta Velocità. Sono contrario ai "botta e risposta", preferirei il dialogo. Ho deciso di scriverLe un'altra lettera perché sono state scritte delle cose non vere e anch'io forse non ho chiarito a sufficienza il perché è stato scelto l'attuale percorso della TAV. Alcuni geologi hanno prima sorvolato e osservato il territorio, poi in alcuni punti prestabiliti sono stati eseguiti dei sondaggi con trivellazioni e ricupero del terreno che fu poi osservato ed analizzato. Verificata la non esistenza di falde acquifere, fu piazzato per ogni punto di analisi un picchetto di acciaio con saldata una piastrina inossidabile numerata. Per ogni picchetto, fu poi redatto un verbale col suo numero di serie, firmato e sottoscritto dal responsabile della verifica. I picchetti sono ancora là dove sono stati messi più di vent'anni fa quando furono piazzati i picchetti delle altre linee ad Alta Velocità. Per l'occasione vorrei ricordare le linee ad'Alta Velocità funzionanti da quasi vent'anni, la

cui procedura iniziò allo stesso tempo della MilanoVenezia: Milano-Bologna, Bologna-Firenze, FirenzeRoma, Roma-Napoli, Napoli-Salerno. (La Salerno-Reggio Calabria, non è ancora stata ultimata). Torino-Trieste (con i percorsi Torino-Milano, Milano-Treviglio, PadovaVenezia Venezia-Trieste) e inoltre la Tortona LigureGenova. Come si può notare, in Italia i chilometri di linea ferroviaria già funzionante in regime di Alta Velocità sono parecchi e finora non si è verificato nessuno di quei disastri evocati. Perché non è stato realizzato il tratto da Padova a Treviglio? È bene ricordare che nel progetto la linea TAV non passa da Vicenza, né da Verona Porta Nuova né da Brescia. Mentre per Verona la stazione è fissata nelle vicinanze dell'aeroporto e a Brescia è poco distante dalla città, per Vicenza non esiste fermata perché la linea dista più di 50km. Vi furono violente proteste delle Autorità di Vicenza, di Verona e di Brescia e non certo anti TAV, ma perché escluse dalla linea ad'Alta Velocità. Le continue ed inutili richieste di

modifica del tracciato, hanno fatto sì che ai nostri tempi i lavori sono ancora ad un punto fermo. I treni destinati alle linee ad Alta Velocità sono gli ETR500 ora chiamati "Freccia Rossa" i quali possono essere alimentati alla tensione classica FS, cioè 3200Vcc ma anche a 25.000Vca. Il cambio di tensione sulla tratta, avviene con un comando del macchinista per mezzo di un segnale ad'alta frequenza inviato tramite le rotaie che fungono da antenne. L'alimentazione a 25.000Vac è utilizzata per il tempo strettamente necessario alla percorrenza sulla tratta, poi si torna all'alimentazione a 3200Vcc per gli altri treni. Saluto e ringrazio chi mi ha prestato attenzione. Giuiseppe Oliosi n.b. Nella mia precedente lettera ho erroneamente indicato la data 1873 come termine lavori della linea Venezia-Milano terminata invece nel 1864. Nel 1873 fu invece completata la Stazione Centrale. Mi scuso

RICERCA

VERONA.CÀ DEL BUE Incompetenza. C’è molta incompetenza e poca buona volontà. Il 2 aprile ho seguito su una rete locale il dibattito “Rifiuti, risorse o veleni?” su Cà del Bue. Già dal titolo si capisce la superficialità di organizzatori e partecipanti. Il solito, inutile dibattito da incompetenti e da interessati acciocchè le cose restino come sono. Mi sono cadute le braccia poi quando uno degli ospiti ha affermato con solennità che “l’inceneritore a Brescia ha dato molti soldi alla città”. Questa persona dovrebbe spiegarci anche da dove

vengono i soldi che, secondo lui, l’inceneritore ha dato alla città. Io provo a dare la mia spiegazione: i cittadini pagano ancora, sulle bollette dell’energia elettrica, i contributi CIP6 che lo Stato eroga ai gestori degli inceneritori che producono, in perdita, energia elettrica. I cittadini pagano, per la terza volta, quando usano l’energia elettrica, prodotta in perdita dagli inceneritori e distribuita dalle società incaricate. I soldi che incassano i gestori degli inceneritori - che sono veramente tanti, troppi, essendo guada-

gnati a bocca dolce - probabilmente vengono sprecati, come è successo con i fondi post – mortem della discarica Cà Filissine (ora chiedono 60 milioni di euro ai cittadini per fare l’intervento di bonifica!). Alla città, quando l’Europa fermerà gli inceneritori proibendo di erogare, finalmente, i contributi CIP6, resterà solo la disperazione di non essere preparata a recuperare la materia che ora bruciano. Sfido chiunque a dire che sto sbagliando… Giampaolo Butturini

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GIORNALISMO

GARDACQUA: il benessere è di casa

“Schiavi delle ideologie” Caro Direttore, ho notato che nelle edicole, tutti i santi giorni, sono esposti due quotidiani che si distinguono in modo particolare nell’esercizio di critica all’attuale governo. Ed è chiara, dai titoli sparati in prima pagina, l’ideologia di base che li ispira e la sua provenienza. Tempo perso quindi scorrere poi il testo, perché si capisce in anticipo dove andranno regolarmente a parare. Sono giornali, questi, che portano un nome differente, ma posso dire che uno è la fotocopia dell’altro. Chi legge distrattamente se li trova insieme, neanche si accorge di aver

cambiato testata. Io credo che gli autori degli articoli non abbiano alcuna idea su cosa scrivere il giorno prima. Allora aspettano le novità da Roma e in base a quelle prendono lo spunto per pubblicare. Per parlare in modo negativo, naturalmente. Vedono sempre quello che non va, o meglio, con strane logiche interpretative tentano di mostrare le cose solo in questo senso. Qualche esempio: “Ideata una tassa sulle tasse”. Oppure: “Il 730 precompilato è una fregatura”. E ancora: “Renzi ci tartassa peggio di Monti”. Potrei continuare all’infinito con

questa solfa: si martella come succede con gli spot pubblicitari. Nulla mai di costruttivo sulle loro pagine o di originale. Non esiste l’articolo svincolato dalla critica compiaciuta e fine a se stessa. Il resto – quello che non riguarda la politica – è dedicato al gossip, ma quello pruriginoso. Alla fine, a chi legge, non rimane in testa altro che quel solletico che può far piacere ad un certo tipo di mentalità. Domanda retorica chiedersi chi tiene in piedi questi due giornali mantenendo a libro paga i propri scribacchini. Giordano Salzani

VIOLENZA

“Si parla solo di donne...” Come ben sappiamo nel nostro paese sono stati evidenziati molto spesso gli atteggiamenti violenti che le donne subiscono per mano maschile, a tal proposito il nostro Governo ha elaborato un testo che è diventato legge, recante disposizioni in materia di violenza sulle donne. Nel 2012 è stata effettuata una ricerca di valenza scientifica elaborata secondo i migliori criteri ISTAT. Lo studio è stato pubblicato nella rivista di criminologia, vittimologia e sicurezza vol. VI - N.3 - Settembre/Dicembre 2012, evidenziando che oltre sei milioni di uomini sono vittime di violenza, oltre 3,8 milioni a sfondo sessuale e 2,5 milioni di carattere persecutori. Circa 500 mila casi hanno trovato espressione nella nostra capitale. La domanda a questo punto sorge spontanea: "come mai a fronte di questi dati nel nostro paese si continua a parlare solo di violenza sulle donne"? L'indagine è stata depositata presso il CNR ed ha riportato risultati sorprendenti: il 77% degli intervistati hanno dichiarato di aver subito almeno una volta violenza psicologica da parte di una donna, il 63% hanno ammesso di aver subito violenza fisica proprio da parte di un’esponente del gentil sesso. Lo studio ha dimostrato che non esiste una violenza univoca, dovremmo riflettere più attentamente prima di demonizzare un genere nei confronti dell'altro, contestual-

mente i dati dimostrano che le percentuali sono perfettamente sovrapponibili a quelli della violenza sulle donne. L'Italia è l'unico paese in cui non si indaga e non si parla di violenza sugli uomini, sia maggiorenni che minorenni. Purtroppo il modo di pensare collettivo è considerare la violenza un fenomeno di genere. Purtroppo è sempre più grande lo scoglio da superare per gli uomini vittima, essi non riescono a raccontarsi perché trovano difficoltà nel riconoscersi attori principali della violenza subita. Infine, e contrariamente a quanto previsto per le vittime femminili, per l'uomo non esistono strutture e/o luoghi istituzionali dove poter denunciare la violenza subita - nessun numero verde, nessun sportello di ascolto (pubblico o privato). Ma il Ministero per le pari opportunità non dovrebbe garantire il rispetto della persona nella sua totalità? Oggi non si può più dire che non si conoscono i dati, è arrivato il momento di fare e agire in nome e per conto dei diritti umani, la libertà deve essere garantita ed è un diritto inalienabile dell'individuo, soprattutto per coloro i quali sono stati privati della stessa per mano di aguzzini spietati, uomini e donne! Alessandro Pachera (Coordinatore provinciale pari opportunità UIL-F.P.L)

COMUNICATO

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Caffè Artistico Sabato 23 maggio 2015 - Bioagriturismo “Vojon” Via del forte 6, Ponti sul Mincio (MN). Tema: L’ARTE NON HA BISOGNO DI GIUSTIFICAZIONI. Programma: 14.30 Benvenuto - 15.00 Alcune tesi di Henderik Roelof Rookmaaker (1922-1977), fondatore del Dipartimento di Storia dell’Arte della Libera Università di Amsterdam. 15.45 Discussione e dibattito. 17.30 Scopriamo due artisti Giuseppe de Chirico (cantautore), Lucian Grada (pittore).18.30 Conosciamoci Partecipazione libera. Info: 3407577182 . Organizzazione: associazione socioculturale “stradafacendo”

Nella splendida cornice del Comune di Garda sorge GARDACQUA, il più grande Centro Benessere del lago di Garda. Un luogo unico dove tradizione, natura ed innovazione si sposano per offrire agli ospiti una straordinaria esperienza di benessere. Sotto la grande cupola di vetro trovano spazio ampie piscine interne ed esterne con acqua calda e salina, una grande area dedicata al mondo delle saune e del relax e un’accogliente zona dedicata ai massaggi e alla bellezza. Gli ospiti possono inoltre ristorarsi nel gustoso Bistrò o allenarsi nella grande palestra fitness. Al mondo dell’acqua è dedicata una grande area in cui vivere questo elemento primario in tutte le sue forme, ricreativa, sportiva e relax. Un luogo dove ognuno può trovare la propria dimensione nuotando nella vasca sport, rilassandosi con gli idromassaggi della vasca panoramica o contemplando le stelle nella vasca esterna salina. Anche i bambini hanno uno spazio con vasche a loro dedicate. A disposizione degli ospiti inoltre, orari dedicati al nuoto libero e corsi di nuoto sia per i più piccoli che per i più grandi, e per chi desidera muoversi in acqua senza nuotare c’è l’acquafitness con un programma di corsi ampio e divertente. Calore & Relax è l’area più preziosa ed esclusiva di GARDACQUA. Oltre mille metri quadri dedicati al piacere delle stanze calde con saune, bagni di vapore, bagni salini ed esclusive stanze relax. Per il piacere degli ospiti inoltre un ampio programma di cerimonie di benessere guidati dai nostri Aufguss Meister. Emozionanti gettate di vapore nella sauna sensoriale vi faranno vivere il piacere intenso e forte dell’aufguss, cerimonie della maschera all’argilla renderanno il vostro viso fresco e luminoso e gli scrub con zucchero e cioccolato renderanno la vostra pelle liscia e vellutata. Gardacqua dedica anche un grande spazio alle coccole e alla bellezza. Stanze eleganti e profumate dove vivere il piacere del massaggio in tutte le sue forme migliori da soli o in coppia, ed esclusiva stanza Rasul per emozionanti rituali di coppia. Per l’estate Gardacqua offre un parco di oltre settemila metri quadrati con prato verde ed ulivi secolari dove coccolarsi al sole o rinfrescarsi nelle grandi piscine attrezzate anche con divertenti scivoli. Nulla è lasciato al caso, tutto è stato pensato per far vivere un’esperienza straordinaria, unica, ma ripetibile ogni volta lo si desideri.


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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SANITÀ. I dati del 2014 indicano una mobilità più estesa verso la nostra Regione, in particolare verso l’Ulss22

Le aziende sanitarie Venete “prese d’assalto” dall’utenza Servizi di

Silvia Accordini Lombardia, Emilia, Friuli ma anche Trento, Bolzano, Sicilia, Campania, Puglia, Lazio, Toscana: la sanità veneta registra un’impennata di pazienti in arrivo da altre Regioni italiane. I dati 2014 sulla mobilità verso il Veneto di pazienti provenienti da tutte le altre Regioni d’Italia parlano chiaro: il valore complessivo si attesta sui 325 milioni 705 mila euro, circa 10 milioni in più rispetto al 2013. In termini assoluti i cittadini lombardi sono quelli che hanno richiesto più presta-

zioni al Veneto, pari ad un valore di oltre 63 milioni, seguiti dagli emilianoromagnoli con oltre 57 milioni, e dai friulani con oltre 46 milioni. Quindi Sicilia (oltre 23 milioni), Campania (oltre 17 milioni), Puglia (oltre 15 milioni); Lazio (oltre 11 milioni). Tutte le Aziende Sanitarie e le Ulss venete hanno fatto registrare vistosi tassi di mobilità attiva. Tra queste spiccano, per fare qualche esempio, l’Azienda Ospedaliera di Padova (44 milioni 417 mila euro nel

2014 con più 1 milione 847 mila euro rispetto al 2013), l’Azienda Ospedaliera di Verona (53 milioni di prestazioni erogate nel 2014), l’Ulss 22 di Bussolengo (59 milioni 840 mila euro con più 2 milioni 175 mila euro sul 2013); l’Ulss 20 di Verona (14 milioni 783 mila euro con più 1 milione 566 mila euro sul 2013); l’Ulss 12 Veneziana (13 milioni 279 mila euro con più 1 milione 489 mila euro sul 2013); l’Ulss 17 di Este (10 milioni 498 mila euro con un più 1 milione 146 mila euro sul 2013).

Il direttore dell’ULSS22 Alessandro Dall’Ora: «Il bilancio 2014 è positivo ed è stato chiuso in attivo» “Con i suoi 59 milioni e 840 mila euro di prestazioni erogate nel 2014 l’Ulss22 si piazza al vertice della classifica delle Ulss più “gettonate” del Veneto. Un risultato d’eccellenza che registra un notevole flusso di pazienti provenienti dall’intera nazione che scelgono ogni giorno le strutture dell’Ulss22 per le proprie cure. «Quella dell’Ulss22 è una realtà particolare – afferma con orgoglio il direttore generale dell’azienda sanitaria di Bussolengo Alessandro Dall’Ora -, costituita da due strutture private (Peschiera e Negrar) e un pubblico che sta facendo la sua parte mietendo ottimi risultati». Una scelta, quella fatta nei confronti dell’Ulss22 da parte di numerosi pazienti, motivata da che cosa a suo avviso? «Questa scelta è frutto di una serie di fattori che ci qualificano: continuiamo ad avere elementi di qualità importanti: la cardiologia ad esempio, oppure il centro di riferimento nazionale per gli esiti da Polio a Malcesine, ma anche un’efficiente linea ambulatoriale che riesce a garantire buone tempistiche». Parliamo del bilancio 2014. «Fermo restando che la nostra Ulss rimane comunque la meno finanziata di tutto il Veneto, anche il 2014 per la nostra Ulss si è chiuso in attivo, una tradizione ormai consolidata fin dal 2010. Quest’anno però per la prima volta, oltre ad aver chiuso con un bilancio attivo di 6 milioni di euro, la Regione ci ha dato la possibilità di investire ben 10 milioni di euro delle disponibilità del 2014 in adeguamenti e migliorie (prima non accadeva che l’utile potesse essere reinvestito dall’azienda stessa che l’ha prodotto). Con 7 milioni di euro effettueremo interventi entro il 2015 sulle strutAlessandro Dall’Ora ture di Caprino, Bussolengo e Malcesine, dove è in programma una riabilitazione cardiologica e ortopedica. Per Isola della Scala, la cui struttura sarà demolita per realizzare un nuovo ospedale di Comunità, studieremo nel dettaglio il progetto esistente per poi procedere in futuro con i lavori in due stralci per un investimento di 12 milioni di euro». E per quanto concerne il “Magalini” di Villafranca? «Stiamo completando l’opera: in questo momento si sta procedendo con l’acquisto della tecnologia necessaria (risonanze e tac), per poi passare al trasferimento dei reparti dalla struttura di Bussolengo. Un passaggio, questo, che organizzeremo in più “step”: prima la terapia intensiva, poi le chirurgie leggere e in seguito quelle complesse, infine la ginecologia e l’ostetricia. I materiali saranno prevalentemente spostati da Bussolengo e, se necessario, si acquisteranno altri elementi». Una grande opportunità, quella di poter investire l’utile prodotto… «Senz’altro, anche se mi piacerebbe molto che il sistema concedesse di reinvestire in parte questo utile anche su chi ha contribuito a produrlo, mettendolo a disposizione dei lavoratori: un risultato non è mai figlio di un padre solo e le risorse umane, sono fondamentali per un’azienda. Sarebbe bello poi che anche gli utenti stessi potessero beneficiare di questa virtuosità della nostra Ulss». Un tasto dolente in questo periodo è quello dei medici di base, che l’accusano di non favorire le forme di medicina associativa, la cosiddetta “medicina di gruppo”. «Per quanto riguarda la medicina associativa è tuttora in corso una causa. Le forme associative sono consentite, ma il problema è un altro: qualche anno fa la Regione aveva dato il via alla medicina di gruppo, ma in seguito non ha più emesso fondi a suo sostegno. Per questo ho deciso, mano a mano che qualche medico in medicina associata cessa la sua attività, di non far entrare più nessuno. Questo finchè la Regione non interverrà con altri fondi». Al di là della medicina di gruppo il suo obiettivo è anche quello di “ricalibrare la medicina di base”. « Io parto sempre dal presupposto che il paziente deve essere messo al centro e da questo punto di vista mi sembra che siano necessari alcuni cambiamenti. Innanzitutto occorre chiedere ai medici di base un impegno lavorativo maggiore: il loro contratto in questo momento prevede 15 ore settimanali. A mio avviso dovrebbero passare alle 36 – 38 ore settimanali esattamente come gli ospedalieri, con orari di ricevimento dilatati o con più visite a domicilio più frequenti (ovviamente con relativa verifica). Il tetto massimo dei pazienti per medico (attualmente 1500 – 1800) dovrebbe non esistere più e poi trovo impensabile che un medico di famiglia possa ricevere ad esempio solo su appuntamento, come in alcuni casi accade. Ulteriore necessaria modifica è inoltre un’altra: vorrei che un cittadino potesse essere libero di scegliere tra tutti i medici di base operativi sul territorio della propria Ulss di appartenenza…ma anche sul territorio dell’intera provincia e, perché no, poter scegliere anche tra i medici ospedalieri. Quello con il proprio medico deve tornare ad essere un rapporto di fiducia».


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

PASTRENGO. La commemorazione avverrà il 30 aprile

Carabinieri alla Carica Ritornano a Pastrengo i giorni della Carica dei Carabinieri, con la commemorazione ufficiale del fatto d’arma in piazza Carlo Alberto. La cerimonia con picchetti d’onore, discorsi delle autorità, alzabandiera e posa della corona al Monumento, avverrà nella mattinata di giovedì 30 aprile. Un rinfresco, a cerimonia terminata, sarà approntato dalla Pro Loco nel tendone in zona Poste. E’ in corso di elaborazione il tradizionale libretto commemorativo edito per la ricorrenza, che raccoglie i saluti delle autorità civili e militari, notizie storiche relative alla Carica

e il programma degli eventi di cornice previsti nei giorni prima e dopo il 30 aprile. Alcune pagine del libretto sono dedicate al racconto inedito della battaglia di Pastrengo vissuta in prima persona dal soldato Pietro Antonio dell’esercito piemontese al seguito dell’Armata Sarda comandata dal Re Carlo Alberto nella prima guerra di indipendenza del 1848. Altre pagine sono dedicate alla conoscenza di Elisabetta, duchessa di Baviera, più conosciuta come la principessa Sissi che al tempo della Carica di Pastrengo aveva 11 anni.

A lei è ispirata la serata di coreografie storiche danzanti (ore 17.00 dell’1 maggio) proposte in piazza del municipio dal gruppo di rievocazione storica Arco ‘800. «Un accostamento curioso, ma voluto - afferma il Presidente Pro Loco Albino Monauni –: da una parte si evidenzia la guerra per l’indipendenza italiana raccontata dal fante Pietro Antonio, con tutte le miserie connesse, dall’altra la leggerezza del potere consolidato, nei balli di corte con Sissi, donna del “nemico”, ma di grande carisma e declamata bellezza». Bruna De Agostini

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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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LA GRANDE MELA. Al via il progetto “Domus Mea” dal 23 Aprile al 3 Maggio

ATV - Da giugno

Dall’Antica Roma tra cultura e cucina

Biglietteria...sull’autobus

“Domus Mea” a La Grande Mela. Il progetto, un percorso sull’evoluzione dell’alimentazione dagli antichi ai nostri giorni, verrà ospitato dal Centro Commerciale di Lugagnano di Sona, in occasione dell’Expo 2015, da giovedì 23 aprile a domenica 3 maggio. “Domus Mea” è un evento dedicato al gusto italiano, dai piatti tipici dell’antica Roma, ai gustosi alimenti tipici regionali, alla raffinata produzione artigianale del bel paese; una mostra mercato di prodotti alimentari e artigianali, degustazioni di piatti tipici antichi e moderni, un percorso nella storia del gusto dall’Antica Roma ad oggi. L’idea di ospitare una mostra di questa tipologia nasce dall’idea di voler ripercorrere la storia della cultura italiana a partire dall’Impero romano, periodo in cui si è formata un’arte culinaria che, per complessità e ricchezza di forme e

sapori, ha raggiunto livelli straordinari. I grandi cuochi vissuti in quel periodo, veri e propri artisti, hanno posto le basi della cucina tipica italiana: la raffinatezza, l’eleganza, la varietà di alimenti e di pietanze. Questi gli aspetti della cultura della buona alimentazione che rendono il nostro paese famoso nel mondo e che il progetto “Domus Mea”, unico nel suo genere,

ripercorre tramite un’escursus sull’evoluzione dell’alimentazione articolato in tre fasi: una mostra mercato di prodotti alimentari tipici presentata in allestimenti in stile antica Roma, con degustazione di prodotti attuali; una galleria didattica che percorre l’evoluzione dell’alimentazione dalle origini ai nostri giorni, con particolare enfasi sull’impero romano; una degustazione gui-

data di cibi cucinati secondo le antiche ricette di Marco Gavio Apicio dedicati ai visitatori del centro. Durante la degustazione, offerta gratuitamente al pubblico, un esperto alimentarista illustrerà le caratteristiche del cibo seguendo un percorso evolutivo: Introduzione sull’alimentazione dalle origini dell’Uomo ad oggi; L’alimentazione dall’antichità all’epoca romana; La dieta degli antichi romani; L’alimentazione nelle diverse classi sociali; Menù tipico di una giornata dell’epoca romana; Erbe aromatiche, culinarie e curative nell'antica Roma; Ricette particolari dell’Epoca romana; La filiera produttiva e la conservazione dei prodotti nell'Antica Roma; Regole d’oro per una sana alimentazione e la riscoperta di antichi sapori. La degustazione guidata verrà proposta al pubblico domenica 3 maggio.

Rendere più agevole l’acquisto dei biglietti per i passeggeri degli autobus urbani e nello stesso tempo contrastare efficacemente gli “irriducibili” dell’evasione, quella fetta di utenza che ancora si ostina a viaggiare in bus a spese della collettività. E’ il duplice obiettivo che si propone ATV, offrendo ai suoi passeggeri la possibilità – dal prossimo mese di giugno - di acquistare il biglietto dell’autobus direttamente dall’autista anche sulla rete urbana, come già avviene per il servizio extraurbano. Con l’avvio del nuovo orario estivo, dal prossimo mese di giugno, l’utenza salirà esclusivamente dalla porta anteriore (deroghe però sono previste nelle ore di punta dalle 6.30 alle 8.00 e dalle 12.00 alle 14.30) e il conducente controllerà visivamente la validazione del titolo di viaggio. A chi non timbra, l’autista proporrà di acquistare il biglietto (con sovrapprezzo di 70 centesimi) e se l’utente non intende pagare la corsa, saranno avvisati i controllori per l’eventuale sanzione. Nella fase di avvio, sugli autobus sarà presente personale ATV in veste di “facilitatore” per informare l’utenza e agevolare le operazioni di acquisto, mentre una seconda fase prevede l’intensificazione della presenza di verificatori lungo la linea. Per il momento la vendita a bordo partirà in via sperimentale su alcune linee e sarà progressivamente estesa in base alla disponibilità degli autisti che volontariamente sceglieranno di effettuare il nuovo servizio. Questo perché, nonostante l’accordo sia stato siglato unitariamente da tutte le sigle sindacali lo scorso 27 febbraio, il successivo referendum interno tra il personale di guida non ha raggiunto la maggioranza,impedendo per il momento all’Azienda di applicare la vendita a bordo su tutta la rete urbana.

L’ALTRO GIORNALE PROPAGANDA ELETTORALE 2015 ELEZIONI REGIONALI

Comunicati di propaganda politica relativi a Partiti, Gruppi e Comitati

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L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Valeggio

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LA PRESENTAZIONE. Il servizio trova sede all’interno del palazzo municipale

Nuovo Ufficio IAT Turismo al centro

Trova collocazione nei locali che appartenevano alla Polizia Locale di Valeggio, all’interno del palazzo municipale il nuovo Ufficio IAT valeggiano. Il servizio è stato presentato al pubblico in un incontro, organizzato dall’Assessorato al Turismo e al Commercio e quello alla Viabilità e Mobilità del comune di Valeggio, avvenuto lo scorso 16 aprile durante il quale sono stati anche illustrati il progetto “Commercio 2020” e la nuova gestione dei parcometri. A seguito del contributo di

25mila euro elargito dalla Giunta Regionale per l’attivazione di un ufficio pubblico per l'informazione e l'accoglienza turistica (IAT) di destinazione per le località turisticamente più rilevanti, l'Amministrazione comunale ha deciso di attivare un servizio che fornirà informazioni ai turisti e promuoverà le attività ricettive del territorio, permettendo anche le prenotazioni ad alberghi e ristoranti. Lo IAT è stato dato in gestione alla Pro Loco locale, che continuerà anche il suo operato di organizzazione e

promozione degli eventi in convenzione col Comune. «Lo IAT - afferma l'assessore al Turismo Anna Paola Antonini - fa parte del vasto progetto comunale di incentivare l'afflusso di turisti nel nostro territorio. Esso, infatti, sarà la struttura portante e funzionale su cui si innestano tutti i progetti di formazione di operatori turistici che l'Amministrazione sta conducendo all'interno del progetto Garanzia Giovani e a quelli destinati alle strutture ricettive. Con lo IAT i professionisti del turismo recentemente

SCUOLA SECONDARIA / PROGETTO PAESAGGIO A maggio 2015, 150 alunni della scuola secondaria di primo grado di Valeggio presenteranno al pubblico i risultati di un progetto dal grande valore etico ed artistico, denominato “progetto Paesaggio”. Da due mesi le classi prime dell’I.C. Murari stanno preparando delle opere di reinterpretazione creativa del territorio in cui vivono, con l'ausilio di tre supporti espressivi: la scrittura, il disegno, le riprese video. «Il progetto ha la finalità di rendere consapevoli gli alunni del valore del proprio territorio, nonché di valorizzarli nella loro espressività - affermano le docenti di riferimento Luisa Fazzini e Anna Abiuso -. Per questo motivo i risultati del progetto verranno presentati, a luglio, anche al Consiglio regionale di Slow Food». Attraverso questo impegno costante, favorito da esperti esterni come David Conati, Paolo Canova e Andrea Sbrogiò, i ragazzi stanno realizzando una guida su Valeggio adatta alla loro fascia d'età, un murales raffigurante i punti del territorio preferiti dai giovani ed un video con fotografie e commenti degli autori stessi. L’Assessore al Turismo e alle Tradizioni Anna Paola Antonini dichiara che, grazie a questo progetto, gli studenti impareranno a vivere il paesaggio considerandolo non solo come qualcosa da studiare e guardare, ma anche e soprattutto come un bene collettivo prezioso, da tutelare e difendere. Paola Peretti

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VALEGGIO - Municipio - Pizzamiglio Unieuro - Fresco Mio - Alim. Venturelli Vivo - Pro Loco - Candominio Napoleon - Loro Petroli - Baita Alpini

formati potranno avere un valido supporto alle loro attività». Altro argomento dell'incontro è stato il progetto “Commercio 2020”. Dopo l'approvazione in Consiglio comunale il 26 marzo dell'accordo di partenariato tra Castelnuovo del Garda, Comune capofila, e i comuni di Valeggio s/M, Sona, Pastrengo e Bussolengo, ora si passa alla fase operativa del progetto, nato per rilanciare ed incentivare le attività commerciali dei centri storici, penalizzate negli ultimi anni dalla cospicua ed

aggressiva presenza dei centri commerciali. Nei prossimi mesi saranno attivati corsi di formazione, sempre nell'ambito di Garanzia Giovani, per sviluppare competenze nel marketing, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, comunicazione e relazione coi clienti, e-commerce, social networking ed organizzazione di eventi. In seguito sarà distribuito presso i commercianti dei diversi comuni un questionario per la valutazione dei bisogni e par la raccolta di dati statistici, a cui seguirà un tirocinio presso tre azien-

de valeggiane: Stulz, Le Fablier e Everel. Infine, durante l'incontro l'assessore alla viabilità e Mobilità Leonardo Oliosi ha spiegato i motivi per cui la gestione dei parcometri ora sarà curata direttamente dal Comune di Valeggio e non più da una società esterna. «Dal primo maggio 2015 – conferma l'assessore Leonardo Oliosi – partirà una gestione sperimentale dei parcometri condotta dagli uffici comunale per otto mesi per ottimizzare costi ed aumentare gli introiti senza aumentare le tariffe».


CRONACHE di Castelnuovo

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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L’INIZIATIVA. Collaborazione tra Castelnuovo, Sona, Bussolengo, Pastrengo e Valeggio

Negozi di paese: 5 Comuni uniti

Valorizzare i cosiddetti “centri commerciali naturali”, ossia le attività, i locali e i negozi del paese: questo l’obiettivo di “Commercio 2020”. Capofila del progetto è il Comune di Castelnuovo del Garda seguito da Sona, Bussolengo, Pastrengo e Valeggio sul Mincio con la collaborazione di Agorà Associazione per lo Sviluppo della Formazione e Olos Group. L’iniziativa vede anche il coinvolgimento di un team di giovani del territorio grazie all’opportunità offerta da Garanzia Giovani, il finanziamento europeo che consente di investire in politiche attive per l’orientamento, la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani dai 15 ai 29 anni. La prima fase del progetto, attualmente in corso, consiste nella distribuzione di un questionario ai commercianti per raccogliere le necessità più sentite. Nel contempo, verrà creata una banca dati ed una mappatura e delle realtà economiche dei diversi paesi. I ragazzi, che stanno frequentando il corso in

Marketing Research Innovation Authenticity, hanno predisposto il questionario, il logo del progetto “Commercio 2020” ed il relativo sito internet (www.commercio2020.weebly.com). Una volta elaborati i dati raccolti dal questionario e prese in esame le richieste dei commercianti, si provvederà a strutturare progetti specifici avvalendosi di programmi di finanziamento nazionali, regionali ed europei. «Il progetto trae ispirazione dalle linee guida di Europa 2020, la strategia politica elaborata dalla Commissione europea per rilanciare

l'economia e l'occupazione all'interno dell'Unione Euro-

SPORTELLO GRATUITO. Sostegno psicologico per disoccupati Uno sportello gratuito di sostegno psicologico per i disoccupati e le loro famiglie. Lo propone il Comune di Castelnuovo del Garda in collaborazione con Afi - Associazione delle famiglie. Una psicologa è a disposizione ogni venerdì dalle 9 alle 13 nella sede Afi di piazza Angelini su appuntamento (tel. 346 8771665). Il progetto, avviato in via sperimentale, proseguirà sino a maggio. «L'obiettivo è creare un luogo di ascolto e sostegno per aiutare le persone in difficoltà a riconoscere i segnali di disagio prima che diventino disturbi più gravi ̶ spiega l’assessore ai Servizi sociali, Stefania Marastoni ─. Spesso la perdita del lavoro viene vissuta come un fallimento ed incide profondamente sull'autostima. La sensazione di non essere in grado di farcela può generare una serie di reazioni negative che riducono ulteriormente la capacità di far fronte alle situazioni di difficoltà». «Non di rado queste conseguenze vengono sottovalutate ─ osserva il sindaco Giovanni Peretti ─, anche se in molti casi proprio il modo di affrontare il disagio può fare la differenza».

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pea ─ spiega la consigliera delegata al Commercio di Castelnuovo del Garda, Elena Tenero ─. Lo scopo è potenziare la cultura condivisa del commercio e rinforzare l’attività di rete fra i commercianti supportando lo sviluppo di centri commerciali naturali». Da parte sua, il sindaco di Castelnuovo del Garda, Giovanni Peretti, sottolinea «Il positivo clima di collaborazione instaurato tra i cinque Comuni, una sinergia che porterà certamente buoni frutti».

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L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Peschiera

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L’EVENTO. Sarà caldo il fine settimana tra il 15 e il 16 agosto sul lago di Garda

Le Frecce Tricolori volano a Peschiera Sarà un fine settimana caldo in tutti i sensi, quello a cavallo tra sabato 15 e domenica 16 agosto sul lago di Garda: oltre ad essere il punto centrale della stagione turistica, proprio la domenica il lungolago di Peschiera ospiterà l’esibizione delle Frecce Tricolori. Il giorno prima (Ferragosto) sarà invece dedicato alle prove. La richiesta avanzata dal Comune di Peschiera era per il fine settimana del 5 e 6 settembre, ma nel calendario ufficiale reso noto nelle scorse settimane dalla Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) quei giorni sono dedicati al suo 55° anniversario, con una grande manifestazione in programma nella base di Rivolto (Udine). «L’altra data disponibile era questa, che comunque non va male – ha commentato il sindaco Orietta Gaiulli poco dopo aver appreso la notizia – ci sarà tanto traffico, però daremo un ulteriore servizio ai turisti». L’ultima volta che le Frecce Tricolori hanno solcato il cielo di Peschiera è stato nove anni fa. E fu a Peschiera che nel settembre 2002 si tenne il primo Air Show sulla sponda veronese del lago, appuntamento poi con-

fermato nel 2004 e nel 2006 (in entrambi i casi a giugno). Negli anni successivi l’appuntamento si è spostato a Bardolino, con le tre esibizioni del 2008, 2010 e l’ultima dello scorso settembre, in cui si stima siano arrivati 250mila spettatori, record assoluto. «È un bentornato col cuore – ha dichiarato Gaiulli – anche perché, senza nulla togliere agli altri paesi, secondo me Peschiera è il luogo naturale delle Frecce, sia dal punto di vista territoriale e logistico, sia perché siamo una fortezza e abbiamo una storia militare secolare».

Attraverso due delibere di Giunta l’amministrazione arilicense ha già stanziato contributi economici per l’organizzazione dell’evento: «Non per le Frecce, che vengono gratuitamente – ha precisato Gaiulli – ma serviranno per assicurazione, piano sanitario, sicurezza, piano viabilistico. Un costo complessivo che gli anni scorsi si aggirava attorno ai 50mila euro e che contiamo di coprire con l’appoggio degli sponsor». A fine febbraio è stato stanziato un contributo pari a 20mila euro, di cui 8mila a inizio aprile sono stati previsti a

favore dell’agenzia «Prima Aviation» di Codroipo (Udine), specializzata nell’organizzazione di eventi aerei. «Mi piace pensare che regaleremo un bel biglietto da visita ai nostri turisti – ha commentato il consigliere con delega a turismo e manifestazioni Filippo Gavazzoni – sarà il periodo di massima affluenza turistica, a cui quest’anno si aggiungerà l’indotto dell’Expo di Milano dove verrà fatta promozione: avremo la massima visibilità mediatica prima, durante e dopo l’evento». Katia Ferraro

POLIZIA DI STATO. Gli allievi diventano donatori di sangue Sono 76 gli allievi della Polizia di Stato di Peschiera del Garda che si sono sottoposti, in tre giornate diverse, alla tipizzazione per poter diventare donatori di sangue. Fanno parte del 193° corso allievi che raggruppa complessivamente 160 giovani, fra maschi e femmine, fra i 20 e 30 anni. «Hanno aderito all'invito promosso ogni anno dall'Avis circa il 60% degli allievi agenti di polizia - spiega Antonio Speciale, responsabile del gruppo Avis della scuola - e 7 sono state le ragazze, su 14 che fanno parte del corso. Quindi le donne, ovvero le quote rosa cosiddette sono il 50%». Due infermiere professionali con in testa la direttrice del Centro trasfusionale dell'Ospedale di Bussolengo, la dottoressa Loredana Martinelli, si sono avvicendate per tre giorni consecutivi nel visitare e prelevare il sangue dai giovani allievi della polizia. «E' un lavoro defatigante - sottolinea Loredana Martinelli - ma che faccio ogni anno con grande spirito di servizio. Ne testiamo 25 al giorno. E' con questa azione mirata che cerchiamo sia di recuperare sangue, di cui abbiamo tantissimo bisogno, anche per i trapianti, ma soprattutto di creare la coscienza della donazione. Investire sui giovani è un dato importante, ma soprattutto su giovani sani, seguiti, con un forte impegno anche sociale ed istituzionale». «C'è davvero tanto bisogno di sangue ed il centro trasfusionale di Bussolengo ci sta tallonando perché vuole che sollecitiamo i nostri donatori a donare sangue - spiega il presidente dell'Avis Fiorenzo Zambelli - e noi a Peschiera abbiamo raggiunto quota 492 donatori attivi. Ne abbiamo già 9 di nuovi, a fine marzo, con 17 donazioni in più rispetto all'anno trascorso». «Ora questi giovani saranno donatori - continua Speciale - e doneranno a Bussolengo. Successivamente saranno destinati ad altri servizi sull'intero territorio comunale. E continueranno a donare. Alcuni ci chiamano e ci chiedono informazioni, indirizzi, sedi per donare il sangue. E' così che si veicola la buona notizia per incentivare le donazioni del sangue. Siamo molto fieri della loro disponibilità e del loro impegno». Sergio Bazerla

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Gardaland e concerti Continua per il quinto anno consecutivo la collaborazione tra la Banda musicale cittadina di Peschiera e Gardaland per portare ogni fine settimana all’interno del parco bande e gruppi musicali diversi. Il calendario delle sfilate è stato aperto dalla Banda di Peschiera domenica 29 marzo, nel fine settimana inaugurale della nuova stagione di Gardaland (la numero 40). È stata quindi la volta della Marching Stomp Band di Verona e del Corpo bandistico di Malcesine. Il 26 aprile appuntamento con il Corpo bandistico di Lizzana (Trento), il 3 maggio con quello di Povegliano, per proseguire il 10 maggio con la “New Sambo Big Band” di San Bonifacio, la Banda Folk Folgaria (Trento) il 17 maggio, il gruppo bandistico di Isola Vicentina domenica 24 maggio e di Rodengo Saiano (Brescia) il 31 maggio. Cinque date anche a giugno: la Banda musicale di Pontevico (Brescia) si esibirà martedì 2, la domenica successiva la banda di Cavriana, il 14 farà la sua prima uscita pubblica la “LakeFunk Band” di Peschiera, il 21 banda e sbandieratori di Chiari (Brescia). Il 28 chiuderà la rassegna la “Giuseppe Verdi Marching Band” di Varese. «In anni abbiamo portato a Gardaland circa ottanta gruppi musicali provenienti da tutto il Nord Italia» - spiega il vicepresidente della Banda arilicense Domenico Veneziano, che insieme ai maestri Claudio Peretti e Roberto Salandini ha organizzato anche quest’anno il calendario di eventi. Le sfilate musicali si svolgono dall’orario di apertura del parco fino a mezzogiorno circa. K.F.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Lazise

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FUNERALE. Collaboratore de L’Altro Giornale da anni: si è spento prima di Pasqua

L’ultimo “abbraccio” ad Andrea Mantovani C'era tutta Lazise e non solo al funerale di Andrea Mantovani, il collega giornalista morto per un infarto fulmineo poco prima di Pasqua a soli 43 anni. La chiesa era gremitissima. Tanti sportivi, dirigenti del calcio gardesano, giornalisti, amici, e molti parenti della grande famiglia Mantovani, Pachera, Faccioli. Fra loro il sindaco di Verona Flavio Tosi, quello di Lazise Luca Sebastiano con il vice Eugenio Azzali, nonché l'onorevole Giampaolo Fogliardi. Erano inoltre presenti anche l'ex sindaco Renzo Franceschini e alcuni altri ex amministratori locali. Sostenuta dai genitori e dalla sorella la vedova Federica Faccioli che con grande dignità ha assistito all'estremo saluto di Andrea. Folta la rappresentanza delle associazioni d'arma, in particolare dell'Arma dei carabinieri in congedo. Non da meno il labaro dell'Aido della San Martino in Calle, dell'Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche, cui Andrea aderiva essendo stato nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana a soli 36 anni. A concelebrare quattro sacerdoti: il parroco Don Achille, il parroco di Colà e Pacengo Don Tullio, Don Bruno de La Nostra Casa, il parroco emerito di Calmasino Don Sante Monese. Rito funebre accompagnato dal canto del coro dei giovani e famiglie della parrocchia. Tutto il ricavato delle offerte è stato

destinato, per volere della famiglia alla San Martino in Calle e al Centro Giovanile Parrocchiale. Nel corso dell'omelia Don Achille ha letto un biglietto che Andrea aveva vergato nell'ultimo Natale della sua esistenza: «i desideri e i pensieri sono tutti davanti ai tuoi occhi. Cosa chiedere di più?». I pensieri di Andrea erano riferiti alla

bellezza della famiglia, all'amore della moglie delle due creature avute dal suo matrimonio con Federica. Toccanti le parole di un amico che ha evidenziato l'umiltà di Andrea nel chiedere perdono e scusa anche quando si è sbagliato: «Il primo passo – ha sottolineato – è segno di umiltà e maturità». Ascoltata in silenzio la preghiera

del carabiniere che ha sottolineato la appartenenza di Andrea all'Arma per avervi prestato servizio nel periodo di leva. Un lunghissimo applauso ha accompagnato la bara di Andrea fuori della porta della chiesa dove ad attenderla c’era una grande folla che sembrava gridare “Ciao Fiamma”! Sergio Bazerla

A soli 43 anni, alla vigilia di Pasqua, mentre si attendeva il fischio d’inizio della partita, Mantovani è improvvisamente crollato a terra. Era lui il numero 1 della squadra, il portiere, una passione che aveva avuto fin da ragazzino e che lo coinvolgeva sempre. Il calcio era il suo mondo anche se, naturalmente, prima c’era la famiglia, la moglie Federica e le due bambine che lei gli aveva dato, Matilde e Beatrice. Ma il calcio per lui era anche lavoro, perché gli aveva dato modo di cominciare a collaborare con alcuni giornali: Andrea è stato uno dei primi corrispondenti de L’Altro Giornale con cui ha collaborato con impegno e dedizione per la sezione sport per molti anni, mentre per “L’Arena” scriveva le cronache dai campi dei dilettanti. Alla vigilia di Pasqua, però, quel sorriso si è spento, senza preavviso, nulla che potesse fare pensare a una morte così prematura. La chiesa di Lazise non ce l’ha fatta a contenere tutti coloro che volevano essere presenti per l’estremo saluto. Ma idealmente, attorno a quella bara su cui era stata posata la maglia da portiere di Andrea, c’era anche L’Altro Giornale.

IL COMPLEANNO

Celestina festeggia 95 anni Lo scorso 31 marzo Celestina Taioli ha compiuto 95 anni, circondata dall’affetto della sua grande famiglia che conta 8 figli, 18 nipoti e 27 pronipoti. Anni che lei sembra non sentire: contagia ancora tutti con la sua simpatia, la sua vivacità, la voglia di raccontare la storia della sua vita, ma anche di ascoltare. Una vita passata a lavorare nei campi, portando le pecore al pascolo,

lavorando a maglia e rammentando i vestiti del marito Giovanni e dei suoi otto figli: Pasquina, Teresa, Rosabianca, Silvino (che Celestina chiama «i frutti di Lavagno»), Angelina, Mariella, Luciana e Lorenzo, nati invece a Lazise, dove con la sua famiglia si trasferisce nel dicembre del 1954. Oggi nonna Celestina vive con la figlia Pasquina in una località al confine tra

Lazise e Bardolino, ma qualche volta soggiorna anche dagli altri figli. Oltre a portare avanti la sua grande passione per l’uncinetto, non disdegna la tecnologia. Usa con facilità il cellulare,

strumento che l’ha soccorsa qualche mese fa quando Celestina è caduta e senza perdere calma e lucidità si è ricordata di avere il telefonino in tasca, chiedendo prontamente aiuto. Un entusiasmo unico quello di nonna Celestina, un esempio di vita da seguire. K.F.

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contattare Tel. 045 7152777 marketing@laltrogiornalevr.it PACENGO. E se nascesse un comitato di frazione? A Pacengo sta prendendo corpo l’idea di formare un comitato di frazione per dialogare con l’Amministrazione comunale e segnalare le problematiche più sentite dai cittadini. La proposta è nata qualche mese fa da Dario Molinari e Giorgio Rosini, che lo scorso 31 marzo hanno organizzato una prima assemblea pubblica seguita da una seconda il 22 aprile per sondare il terreno e vedere la disponibilità di altre persone a collaborare. La serata, che si è svolta al Centro polifunzionale, ha visto una nutrita partecipazione di pubblico (circa 50 i presenti) con il proposito di organizzare a breve altre riunioni. «Gli abitanti di Pacengo si sentono trascurati – spiega Molinari – ci sono alcuni problemi che non dipendono direttamente dal Comune, come l’apertura della banca a giorni alterni, ma ce ne sono altrettanti su cui si deve lavorare». Rosini ne elenca qualcuno. Al primo posto mette la viabilità, con numerosi punti critici soprattutto d’estate. Tra i tasti dolenti c’è poi quello che Molinari e Rosini definiscono «la giungla degli ormeggi al porto», lamentando non solo la mancanza di ordine all’interno del porto ma anche di stalli transitori con cui regolamentare la sosta “selvaggia”. Quindi il problema parcheggi: quelli liberi sono carenti (il braccio di ferro con il Comune ha portato la società Immobiliare Pacengo a chiudere quello lungo via Porto e quello sulla Gardesana vicino alla farmacia), mentre quelli al porto, a pagamento da giugno a settembre, secondo i due amici non vengono controllati per verificare la regolarità della sosta. «Alcuni problemi li abbiamo già fatti presenti durante gli incontri mensili che il sindaco tiene con la popolazione – spiegano Rosini e Molinari – ma finora non è servito». Il comitato, sostengono, «avrebbe un peso diverso». Già negli anni Settanta fu attivo un comitato di frazione, di cui lo stesso Molinari faceva parte. La spinta propositiva è rinata oggi «anche perché nelle ultime elezioni non sono entrati rappresentanti di Pacengo in Comune», fanno notare i due amici, nonostante alcuni candidati consiglieri di Pacengo non eletti continuino a collaborare con l’Amministrazione. K.F.

SICUREZZA. Videosorveglianza pubblico: in corso l’installazione di nove telemecamere

Celestina Taioli

Sono in corso di installazione 9 nuove telecamere per garantire la videosorveglianza dei luoghi pubblici. In particolare, 3 sono previste nella rotatoria tra la strada Gardesana e la Strada provinciale 5 (Verona Lago), 2 rispettivamente al Porto Nuovo e al Porto Vecchio, una in via Roma e una in via Francesco Fontana. Quelle posizionate alla rotonda saranno dotate di sistema “Ocr” (dall’inglese Optical character recognition), avranno la possibilità di leggere le targhe così come già avviene per le 10 telecamere poste all’accesso dei varchi della Zona a traffico limitato, rispetto alle quali avranno in più la possibilità di essere collegate a una “lista nera” in cui le forze dell’ordine segnalano auto rubate o ricercate. «Le nuove telecamere - spiega il comandante della polizia municipale Luigi Busi - saranno collegate alla nostra centrale operativa e a quella della stazione dei Carabinieri». La fornitura e posa del sistema di videosorveglianza sono state aggiudicate dalla ditta P.A. Sistemi integrati Srl di Brescia per l’importo complessivo di 38mila euro. Ai 9 dispositivi di nuova installazione e ai 10 della Ztl vanno poi sommati gli altri 9 dislocati nel parcheggio pubblico di località Marra, che hanno però già un decennio di vita e «dovrebbero essere sostituiti perché non consentono una visione chiara - informa il sindaco Luca Sebastiano -. La volontà è andare a coprire in step successivi altre zone di Lazise, oltre a Pacengo e Colà». K.F.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Bardolino

UFFICIO IAT. Apertura avvenuta il 3 aprile

Accogliere il turismo

Aperto il 3 aprile l’ufficio Iat di Piazzale Aldo Moro a Bardolino. L’ufficio d’informazione e accoglienza turistica sarà gestito dalla società “Provincia di Verona Turismo”, che ha sottoscritto una convenzione con il comune di Bardolino. Il Comune, a fronte del servizio, erogherà alla società della Provincia di Verona un contributo di 52mila euro. Nello specifico 25 mila sono stati stanziati dalla Regione Veneto, la rimanenza (27 mila euro) dallo stesso Comune di Bardolino. L’ufficio rimarrà aperto tutti i giorni fino al 30 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 il lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato; dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18 il martedì; la domenica dalle 10 alle 14. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco di Bardolino Ivan De Beni e il presidente della Provincia Antonio Pastorello. A “benedire” la riapertura dello Iat il presidente della Federalberghi Garda-Veneto Marco Lucchini e il vicepresidente dell’associazione albergatori di Bardolino Enrico Padovani. «Grazie all’impegno della nostra Associazione, dell’Amministrazione Comunale e della Fondazione Bardolino Top siamo riuscito a riaprire l’ufficio Iat, punto di riferimento indispensabile sia per gli operatori turistici che per i nostri ospiti» - ha sostenuto Padovani. Presenti all’inaugurazione anche il presidente della Fondazione Bardolino Top Fernando Morando, l’Amministratore delegato Stefano Tagliaferri, il consigliere operativo Piergiorgio Quarti e il consigliere comunale con delega al turismo Fabio Pasqualini.

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ANZIANI E DIVERSAMENTE ABILI È arrivato l’automezzo attrezzato E’ stato consegnato lo scorso 15 aprile al sindaco di Bardolino Ivan De Beni, in comodato d’uso gratuito per quattro anni, un automezzo assicurato, attrezzato ed allestito per il trasporto di persone anziane,diversamente abili e non autosufficienti. Il Comune di Bardolino è una delle prime Municipalità che ha rinnovato, allo scadere dei primi quattro anni di comodato, il progetto sociale promosso da NovaStrada. Un’iniziativa voluta fortemente dall’Amministrazione comunale e da 23 aziende e associazioni locali. Nello specifico è stato affidato al Comune un Ford Tourneo Connect di colore grigio predisposto per il trasporto di 5 persone a sedere, oppure 3 persone a sedere e una persona in carrozzina. A carico del Comune sarà solo il costo del carburante, il conducente e la gestione del servizio di trasporto gratuito. L’allestimento della vettura è stato curato da Tecnodrive, azienda specializzata nelle soluzioni ed allestimenti di veicoli adibiti al trasporto di persone con ridotte capacità motorie. Ai Sostenitori e aziende di Bardolino sono stati riservati per 4 anni degli spazi pubblicitari sul retro e sulle fiancate del veicolo, raffigurante marchi ed indirizzi delle singole attività. «Si tratta di un grande gesto di solidarietà e amore che unisce Comune e ditte private a favore delle persone più bisognose – afferma Ivan De Beni-. Decisivo il sostegno economico delle aziende e associazioni locali in un momento di pesanti tagli per gli enti pubblici». «E’ un progetto sociale utile e prezioso – aggiunge Elena Avanzini, assessore ai servizi sociali del comune di Bardolino -. Mi unisco alle parole sindaco e aggiungo un grazie di cuore ai volontari del Circolo Anziani di Bardolino che si adoperano per il trasporto delle persone non autosufficienti».

ONORANZE FUNEBRI BATTISTOLI & CASA FUNERARIA SINONIMO DI PROFESSIONALITÀ E DI AFFIDABILITÀ

Professionalità e affidabilità: questi i principi fondanti di Onoranze Funebri Battistoli, che, a distanza di due anni dall’apertura della Casa funeraria traccia un bilancio dell’operato di questa struttura. A parlarne sono Marcello e Chiara Battistoli che spiegano come è stata accolta la nuova Casa Funeraria da chi, purtroppo, ne ha dovuto usufruire. Stiliamo un bilancio dopo due anni di Sala Commiato - Casa Funeraria. «Le molteplici testimonianze di ringraziamento scritte che ci sono pervenute e che noi abbiamo raccolto in un registro posto all’ingresso dei nostri uffici, sono la testimonianza visibile di quanto favorevolmente è stata accolta, solo che le richieste d’uso della nostra struttura sono aumentate. Per questo si è deciso di risistemare il posizionamento dei locali ricavandone così una maggiore disponibilità. Per questi lavori purtroppo abbiamo dovuto dire no a molte richieste. Da poche settimane abbiamo riaperto e ora siamo in grado di offrire un servizio migliore». Come e quando è nata Onoranze Funebri Battistoli? «Onoranze Funebri Battistoli opera dal 1988 su tutta la sponda Gardesana, da Lazise a Malcesine e dove venga richiesto il nostro servizio. Da quasi 30 anni diamo sostegno a tutte le famiglie che si trovano nel momento di più sconforto della loro vita e che nessuno mai vorrebbe affrontare e questo in modo silenzioso, discreto e professionale. All’interno della nostra sede, che si trova a Bardolino - Strada Campazzi di Mezzo, 9 in zona Artigianale (ci si arriva da Peschiera percorrendo la tangenziale con uscita a Cavaion V.se direzione Bardolino), abbiamo appunto ricavato un locale adibito a Casa Funeraria "Battistoli", diviso in più spazi: esposizione della salma, sala d’aspetto, soggiorno completo di punto di ristoro. Ancora una sala per la preparazione delle salme e osservazione, un locale dove sono posizionate due celle frigo per le salme per le quali, per vari motivi, non si può procedere al funerale in breve tempo». Le salme che voi trasferite nella vostra struttura sono solo di Bardolino? «Nella nostra struttura si possono trasferire tutti i defunti: da qualsiasi paese la famiglia lo richieda, dalle abitazioni o dalle varie strutture ospedaliere, anche se in alcuni casi non è possibile in quanto la Legge della Regione Veneto in materia è molto chiara. In ogni caso trasferendo una salma presso La Casa Funeraria permette alle famiglie di avere più vicino a casa il proprio caro e avere un’elasticità maggiore nel poterlo visitare. La struttura della famiglia Battistoli ha un unico scopo e pensiero di vita di accompagnare nell'ultimo viaggio i propri cari con dignità in un ambiente confortevole e nel rispetto delle fedi e delle tradizioni». Avete anche recentemente istituito un sito internet. Da poco , nell'intento di dare un nuovo servizio che non ha uno scopo pubblicitario ma informativo sul settore e soprattutto sul cosa fare in questi momenti di vita abbiamo realizzato il nuovo Sito internet, www.onoranzefunebribattistoli.it, dove abbiamo inserito le necrologie on – line, un servizio che consente di inviare un messaggio di cordoglio alla famiglia colpita dal lutto a quelle persone che in quei giorni sono nell'impossibilità di partecipare o a chi vorrebbe mandare un messaggio e non sa come fare per recapitarlo alla famiglia».

"Noi siamo gli amici umili e silenziosi e vorremmo talvolta non esserci se la vita non richiedesse la nostra presenza"


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Garda - Lazise

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PRIMA DI PRIMAVERA. Maffezzoli: «L’anno scorso effettuate otto veleggiate»

Lega Navale Garda Il bilancio del 2014 E’ stata un successo la Prima di Primavera organizzata nella giornata di sabato 21 marzo dalla sezione di Garda della Lega Navale Italiana. Un’occasione, questa, diventata da alcuni anni una vera e propria tradizione. A parlarne è il Presidente della sezione, Luca Mafezzoli. Presidente, dal 2008 il primo giorno di primavera per la sezione di Garda della Lega Navale è l'occasione per tirare le somme dell'attività svolta nell'anno precedente per il Sociale. Quali gli obiettivi raggiunti nell'anno appena trascorso e chi ha usufruito della vostra attività? «Da anni la nostra sezione di Garda è impegnata nel proporre attività marinaresche ad Associazioni di volontariato, Centri e Cooperative Sociali, CEOD, Centri Diurni, Case famiglia. Per noi e per i nostri partner (Protezione Civile, Croce Rossa, Clown dal naso rosso) ogni anno, in occasione del primo giorno di primavera, è in programma l'appuntamento per incontrare i referenti delle associazioni, pianificare le uscite e fare un consuntivo dell'attività svolta. Nel 2014 in particolare sono state effettuate otto veleggiate, grazie alle quali abbiamo

ospitato circa 200 persone su 56 barche a vela e 18 natanti a motore. Le attività che la nostra sezione propone hanno da sempre avuto il pieno appoggio e il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Garda». Tutto questo è possibile grazie al più genuino e professionale Volontariato… «L'organizzazione delle varie veleggiate è migliorata negli anni e si è specializzata suddividendo i compiti: al nostro fianco, per garantire la massima sicurezza, abbiamo sempre la Squadra Nautica della Protezione Civile di Bussolengo e la Squadra Nautica della Croce Rossa Italiana. Per facilitare il coin-

volgimento dei bimbi che non conoscono l'italiano (Bielorussi) possiamo affidarci ai Clown del naso rosso delle Associazioni OPS e V.I.P. Con orgoglio, negli anni, abbiamo visto nascere e crescere belle collaborazioni tra associazioni: un esempio su tutti è la disponibilità del parroco di Cisano per il pernottamento dei gruppi da fuori provincia per eventi di più giornate. Il professionale coinvolgimento dei soci della Lega Navale, tutti in possesso di patente nautica, permette, con la massima attenzione, sicurezza ed igiene, di offrire veleggiate anche a persone portatrici di handicap e a malati».

La "Prima di Primavera" 2015 del 21 marzo è stata l'occasione per presentare un nuovo progetto. Quale? «Un progetto che sarà avviato nel 2015 è "Dedicato a Te", un nuovo modo cadenzato per offrire veleggiate con due – tre imbarcazioni per quattro o cinque ospiti con i loro accompagnatori. Questo tipo di attività permette di dedicare la massima attenzione ai tempi, ritmi e necessità oggettive dei nostri ospiti. Prima di riproporre lo stesso evento sarà cura dell'Operatore del Centro Diurno concordare con la nostra sezione eventuali modifiche per il pieno benessere dell'ospite».

GARDA. La stagione turistica estiva raddoppia: due Uffici IAT La stagione estiva 2015 di Garda si arricchisce di un nuovo ufficio IAT. Lo scorso 20 marzo la Giunta comunale ha infatti approvato una delibera con la quale si convenziona con la Provincia di Verona – Turismo srl per la gestione delle attività degli uffici di informazione e accoglienza turistica (servizio IAT). Due saranno quindi gli uffici IAT a Garda in questo 2015: quello già esistente in piazza Donatori di Sangue e quello, nuovo, in Lungolago Regina Adelaide. «Nelle linee programmatiche di questa Amministrazione Comunale è prevista la valorizzazione e l'incentivazione del turismo nel nostro territorio – affermano dal Comune di Garda -: sappiamo bene che lo sviluppo del turismo si realizza anche attraverso la diffusione di un'adeguata cultura dell'accoglienza, consolidando le iniziative di accoglienza e di informazione per i turisti e visitatori e creandone di nuove. Garda riveste un ruolo di polo attraente a livello regionale, nazionale e internazionale per il suo suggestivo patrimonio paesaggistico-ambientale, le tradizioni storiche e le sue eccellenze enogastronomiche, per cui merita un impegno particolare di valorizzazione delle risorse naturali, culturali e delle tradizioni locali, in particolar modo in riferimento alle tipicità turistiche, al patrimonio culturale, enogastronomico e folcloristico, all'animazione della località e all'attrazione dei turisti. Da qui la decisione di proporre la possibile apertura di un ufficio IAT aggiuntivo sul nostro territorio alla Regione Veneto, che ha accolto positivamente la richiesta. A sua volta la Provincia di Verona, con la convenzione stipulata, si impegna a mettere a disposizione arredi, dotazioni strumentali e informatiche, materiale informativo e promozionale, oltre a tre operatori del servizio plurilingue all’interno dei due uffici IAT». Nello specifico l’ufficio principale di piazza Donatori di Sangue rimarrà aperto dall’1 aprile al 31 ottobre, mentre l’ufficio di Lungolago Regina Adelaide rimarrà aperto dall’1 giugno al 30 settembre.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: GARDA - Municipio - Agenzia Immobiliare Regina Adelaide - Ufficio Turistico - Panificio Bullio Frutta Bertoldi COSTERMANO - Municipio- Pasticceria Bullio CASTION - Alimentari Tabacchi BARDOLINO - Municipio - Distributore Esso - Fermata Corriere - Avis - Il Fornaio - Club Mezza Età - Panificio Bullio CALMASINO - Ortofrutta Bardi - Distributore Esso LAZISE - Municipio - Supermarket A&O - Centro Anziani - Panificio Bullio - Sotto i Portici - Distributore Eni - Poste COLÀ - Circolo Acli - Supermercato Lucia PACENGO - Ugolini Petroli LOCALITÀ RONCHI - San Marco Petroli

NOTIZIE IN BREVE DA LAZISE (K.F.) SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO: LA SERATA. Si è svolta lo scorso 26 marzo in Dogana Veneta la serata “Sicurezza e ordine pubblico sul lago di Garda”, dedicata a fornire consigli utili per prevenire furti ed episodi di criminalità cosiddetta “predatoria”, caratterizzata dall’uso della forza e dall’inganno. L’incontro, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha visto come relatori il comandante della compagnia carabinieri di Peschiera, capitano Francesco Milardi; il comandante della stazione di Lazise, maresciallo Gianluca Battaglia e il comandante della polizia municipale Luigi Busi. Il capitano Milardi è partito dall’analisi della nuova criminalità, spesso violenta. Sono seguiti alcuni consigli: verificare l’identità di chi si presenta a casa, soprattutto se dice di essere un agente delle forze dell’ordine o un tecnico di Enel, gas, telefonia; favorire i rapporti di buon vicinato; dotarsi di antifurto e collegarlo alla stazione dei carabinieri; evitare di rendere pubbliche, soprattutto attraverso i social network, le proprie abitudini di vita. (S.B.) UN INCONTRO SU DISAGIO SCOLASTICO E BULLISMO. Ha fatto centro la conferenza-dibattito, organizzata dalle catechiste e dai genitori dei ragazzi pre-adolescenti di Lazise in collaborazione con la parrocchia dei SS Zenone e Martino e con il circolo Noi-Centro Giovanile parrocchiale. Relatori il dirigente sindacale di UGL Polizia di Stato Devis Rodegher, ispettore della polizia postale, e la psicologa clinica e criminologa Arianna Dilonardo. Durante la serata sono stati affrontati molti problemi: dal disagio scolastico, al bullismo, ai comportamenti violenti fuori e dentro le aule, al disagio giovanile anche familiare esasperato fino alla voglia di suicidarsi o di attuare azioni di autolesionismo. L'intervento di Rodegher ha principalmente messo in luce la situazione tragica del cyberbullismo che nelle scuole è diventato “allarme rosso”» Dall’incontro è emerso chiaramente che gli adolescenti sono un tutt’uno con la comunicazione multimediale. Non possono fare a meno del cellulare, di Fcaebook, di WhatsApp, di Internet di Youtube.


CRONACHE di Costermano

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CONTRIBUTI. Gli over 60 pensionati possono essere impiegati in lavori pubblicamente utili

Servizio civile per gli anziani

Prende il nome di “Servizio civile anziani” una particolare iniziativa ideata dall’amministrazione comunale di Costermano dedicata agli “over 60 pensionati” che potranno beneficiare di un contributo assegnato al Comune dalla Regione Veneto. «Lo scorso anno – afferma il sindaco Stefano Passarini – abbiamo partecipato ad un bando regionale mirato ad impiegare in lavori di pubblica utilità persone di età superiore ai 60 anni. A fine anno, la Regione ha comunicato che è stata assegnata una quota pari

Stefano Passarini

all’80% del costo relativo ai compensi da destinare. Esi-

stono figure che possono essere impiegate in lavori pubblicamente utili, legati al recupero del territorio come, ad esempio, la pulizia della Valle dei Molini, la manutenzione di aree verdi pubbliche o, se donne, nella pulizia di ambienti pubblici. Il progetto – aggiunge il primo cittadino - prevede che, per i compensi, si impieghino circa 12 mila euro, l’80% dei quali viene erogato dalla Regione. Tale cifra permetterà di aiutare tre pensionati/e over 60 garantendo loro per sei mesi un contributo supplementa-

re che non intaccherà l’ammontare della pensione percepita». Un sostegno a favore degli anziani, questo, che si affianca al progetto “Vacanze d’argento” (per chi ha compiuto 60 anni per programmare un soggiorno estivo). L’amministrazione comunale, grazie al Consorzio intercomunale soggiorni climatici di Verona, ha riservato un hotel vicino al centro di Rimini nel mese di giugno. Il Comune ha deciso di contribuire erogando a ogni partecipante un contributo di 110 euro. Riccardo Reggiani

PROGETTO BUON SAMARITANO: una catena di solidarietà Una vera catena di grande solidarietà tra comune, Don Paolo della comunità educativa per minori dei Salesiani di Albarè e responsabile del progetto, volontari, associazioni di beneficenza e due Supermercati di Affi che rendono disponibile merce non più destinata alla vendita: questo è il “progetto del Buon Samaritano”. Un’iniziativa, questa, che si concretizza in azioni ben precise: ogni mattina uno o due volontari con un furgone raccolgono il materiale che i primi due supermercati aderenti all’iniziativa mettono a disposizione. Questo materiale viene portato in un centro di smistamento vicino, preparato per i centri di distribuzione giornalieri secondo un ordine quotidiano, e quindi messo a disposizione delle famiglie bisognose del territorio. Infine il furgone viene riportato al centro di smistamento dove vengono pulite le cassette che saranno pronte per il giorno successivo. «Un servizio, questo – afferma il sindaco di Costermano, Stefano Passarini - che grazie alla collaborazione con le associazioni di volontariato della zona, fra cui anche la Fevoss di Costermano, era coperto solo per alcuni giorni della settimana. Ora, attraverso il progetto Banca Ore, i cui volontari sono operativi il martedì, il giovedì e il sabato, tutti i giorni della settimana sono coperti. Ogni volontario è coperto da assicurazione, grazie alla collaborazione con “TrentinoSolidale”. La quota associativa è coperta dall’amministrazione comunale stessa. Ricordo che il servizio è sempre attivo e quindi chiunque voglia dare il proprio contributo può contattare il referente Consigliere comunale con delega al sociale Salvatore Piccinato: salvapiccy@gmail.com».

Committente Responsabile Maurizio Facincani

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RIVOLI VERONESE 2-3-8-9-10-11 Maggio 21° Festa tradizionale degli Asparagi SABATO 2 MAGGIO Festa degli Asparagi Ore 18.00 – apertura stand enogastronomici Ore 21.00 – Ballo liscio con l’orchestra “Veronica e i Papillon” DOMENICA 3 MAGGIO Ore 12.00 – Apertura chioschi enogastronomici Ore 18.00 – Apertura chioschi enogastronomici Ore 21.00 – Ballo liscio con l’orchestra “Claudio Group” VENERDÌ 8 MAGGIO Ore 18.00 – Apertura chioschi enogastronomici Ore 21.00 – Ballo liscio con l’orchestra “Daniela e Carlo” SABATO 9 MAGGIO Ore 15.30 – Corsa per Bambini – Mini – La Mesa bike Ore 18.00 – Apertura chioschi enogastronomici Ore 21.00 – Ballo liscio con l’orchestra “Micaela e i Magnifici” DOMENICA 10 MAGGIO Festa degli Asparagi Ore 9.30- Partenza gara nazionale – La Mesa Bike Ore 12.00 – Apertura chioschi enoogastronomici Ore 17.00 – Per i più piccoli “spettacolo Roberto il clown e Mago” Ore 18.00 – Apertura chioschi enogastronomici Ore 21.00 – Ballo liscio con l’orchestra “Gruppo Italiano” LUNEDÌ 11 MAGGIO Festa degli Asparagi Ore 18.00 – Apertura chioschi enogastronomici Ore 21.00 – Ballo liscio con l’orchestra “Susanna Pepe” Rivoli Veronese assisterà al trionfo degli asparagi dal 2 all’11 maggio in sei giornate interamente dedicate a questo tradizionale prodotto tipico riconosciuto “prodotto agroalimentare tradizionale” con decreto ministeriale del 18 luglio 2000 dal Ministero delle Politiche agricole e forestali. E la 21° festa degli asparagi torna anche in questo 2015 a celebrare questa prelibatezza rivolese, attraverso una manifestazione organizzata come di consueto dal Comitato “Festa degli Asparagi” con la collaborazione della Provincia di Verona, del comune di Rivoli Veronese, del Consorzio terra dei forti e delle associazioni locali. «Torna anche quest’anno questa tradizionale festa che intende promuovere e valorizzare il nostro prodotto tipico, l’asparago di Rivoli Veronese – afferma Salvino Zanetti, presidente del Comitato organizzatore -. L’evento, che si svolgerà al coperto in una zona riscaldata, sarà caratterizzato dalla presenza di un grande Luna Park e da una pista da ballo in acciaio. Durante i giorni della manifestazione inoltre presso il Forte Wohlgemuth saranno aperti il “Museo Napoleonico” e il “Museo della Grande Guerra”. Immancabile poi – conclude Zanetti invitando tutti alla Festa – la pesca di beneficenza, un tassello che non può mancare all’interno di questi tradizionali festeggiamenti».


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Cavaion e Rivoli

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CAVAION. Aprile ricco di iniziative. I libri rivestono un ruolo fondamentale

Brilla la lettura E’ un aprile ricco di iniziative quello cavaionese in cui la lettura ha un ruolo fondamentale. Ad inizio anno infatti il Comune ha aderito al progetto regionale “Città Invisibili” che vede coinvolti molti comuni, biblioteche e istituzioni scolastiche venete nella promozione della lettura, dell’arte e della musica. Il progetto, ideato e guidato da un gruppo di ricercatori e docenti dell’Università di Padova e finanziato dalla Regione Veneto, è rivolto ai bambini della scuola primaria e ai ragazzi della scuola secondaria e vuole offrire un nuovo approccio alla lettura e all’arte. E’ all’interno di questo progetto quindi che giovedì 23 aprile in occasione della “Giornata mondiale del libro” si è tenuto il

primo Flash Book Mob. Questo evento, organizzato dal consigliere con delega alle politiche giovanili Jacopo Righetti, referente del progetto Città Invisibili, in collaborazione con gli insegnanti, il consiglio

d’istituto e il consiglio dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale di Cavaion, si è svolto dalle 11.00 alle 12.00 nella piazza del Municipio. Durante la mattinata ragazzi e genitori hanno letto brani tratti dai

RIVOLI

La campagna elettorale inizia Si aprono le danze a Rivoli Veronese per la campagna elettorale in vista dell’appuntamento alle urne del 31 maggio. I cittadini saranno chiamati ad eleggere, oltre al nuovo consiglio regionale, anche il nuovo Sindaco, a distanza di un anno dall’elezione di Ornella Campagnari, dimessasi qualche mese fa. Tra qualche settimana quindi il commissario straordinario Nicola Novello lascerà il posto alla nuova compagine amministrativa, scelta tra le due compagini in lizza: il gruppo “Rivoli Futura”, il cui capogruppo Luca Gandini, candidato sindaco alle ultime elezioni, ha presentato come candidato sindaco Armando Luchesa, già Sindaco di Rivoli dal 1995 al 2004, e la lista civica “Forza Riole” che candida sindaco il giornalista Gino Banterla, tornato a Rivoli dopo oltre 40 anni trascorsi per lavoro a Pavia,

RIVOLI FUTURA

Armando Luchesa

Gino Banterla

Torino, Milano e Roma. Fanno parte della civica “Forza Riole” anche ex amministratori dell'ultimo decennio come ad esempio l'ex sindaco Mirco Campagnari, mentre si candidano accanto ad Armando Luche-

sa, Luca Gandini, Carmine Pandolfi, Giuliana Zocca, Mario Arduini, Paolo Bertani, Loredana Campostrini, Tiziano Cristofaletti, Gianfranco Partelli, Michela Sartori, Marco Turata e Giorgio Zerbini.

TURISMO

Modifiche alla “legge quadro” «I due emendamenti alla Legge regionale sul turismo approvati lo scorso 8 aprile in Consiglio regionale vanno a sanare due punti chiave per le aziende dell’ospitalità, sburocratizzando peraltro la gestione del fondo di rotazione da 12 milioni per l’ammodernamento e il potenziamento delle imprese del comparto». E’ il commento del consigliere Andrea Bassi (Gruppo Misto) alle modifiche introdotte dall’aula alla “legge quadro” sul turismo. «La norma – spiega – aveva chiuso il ‘vecchio’ Fondo di rotazione amministrato da Veneto Svilup-

loro libri preferiti e si sono scambiati dei foglietti con pensieri o frasi di questi libri. Ma gli eventi non si fermano qui: mercoledì 29 aprile le classi terze della scuola secondaria di Cavaion parteciperanno alla lettura spettacolo “Storie sulla storia: La Grande Guerra raccontata ai ragazzi”, evento che rientra sempre nel progetto “Città Invisibili” e che si svolgerà nell’aula magna della scuola. Durante questa mattinata i ragazzi, divisi in vari gruppi, assisteranno alla lettura animata di alcuni brani di romanzi ed albi illustrati dedicati alla Grande Guerra e, più in generale, al tema dei conflitti. Le letture spettacolo saranno tenute da attori professionisti selezionati dal team di “Città Invisibili”. Per i ragazzi che saranno coinvolti, la lettura delle storie che raccontano le vicissitudini di loro coetanei che hanno affrontato momenti storici così delicati serve a mantenere vivo il ricordo di un evento così doloroso come la Prima Guerra Mondiale e a pensare il futuro nella logica della speranza e del dialogo.

po, ora ristabilito sotto l’amministrazione diretta della Direzione turismo della Regione, in maniera da evitare lunghe e complicate procedure di gara per identificare un gestore esterno del Fondo stesso. In aula abbiamo votato anche per destinare 12 milioni a diverse misure dirette alla riqualificazione, all’ammodernamento e al potenziamento delle imprese turistiche. Inoltre un secondo emendamento prevede il differimento dei termini per la classificazione delle imprese dell’ospitalità da giugno 2015 a giugno 2016. In sostanza, contemplando la riforma delle

Province e la nuova legge regionale sul turismo, che prevede le ‘stelle’ anche per i campeggi e gli agritour, si danno alcuni mesi in più alle strutture per comunicare alla Regione la propria classificazione. Un’agevolazione che permette una maggiore precisione anche alla luce dei mutamenti della normativa di settore. Infine – conclude Bassi – è stato stanziato un intervento aggiuntivo di 400.000 euro per lo sviluppo e la promozione dell’export veneto, oltre a 300.000 euro per la valorizzazione di sentieri attrezzati, vie ferrate, bivacchi e attività del Cai».

Dopo le improvvise dimissioni del sindaco e il conseguente commissariamento, il 31 maggio Rivoli Veronese ritorna alle urne. RIVOLI FUTURA ripropone un gruppo coeso e competente, che da qualche anno sta lavorando per costruire una seria e qualificata alternativa alle amministrazioni precedenti. RIVOLI FUTURA è una lista civica che intende fortemente rappresentare tutti i cittadini del comune di Rivoli Veronese, mettendo in primo piano gli interessi della comunità e del territorio. Coesione, spirito costruttivo, affiatamento, condivisione, qualità, legalità, è difficile riuscire a trasmettere in poche righe le motivazioni che inducono un gruppo di persone a mettersi a disposizione della comunità, in un momento particolarmente difficile come quello attuale, testimoniato dal commissariamento e i relativi provvedimenti. Le motivazioni vanno ricercate in un profondo senso civico e nella consapevolezza dell’enorme potenzialità rappresentata dalla valorizzazione delle risorse esistenti, paesaggistiche, storiche, culturali, produttive, che esprimono opportunità economica e salvaguardia del territorio. RIVOLI FUTURA intende riportare i cittadini al centro della vita sociale del paese, non solo grazie ad interventi strutturali e alla sistematica trasparenza, ma, sopratutto impegnandosi a fondo nella riorganizzazione della macchina amministrativa, vero motore di un comune efficiente. Considerata l'urgenza e la complessità dei problemi e dei progetti di rilancio, coerentemente con la visione di un'amministrazione vicina ai cittadini e al territorio, il gruppo ha individuato in Armando Luchesa il migliore candidato possibile per senso civico, esperienza e amore per il paese. RIVOLI FUTURA, con il suo candidato sindaco Armando Luchesa, propone un progetto Rivoli globale e sostenibile articolato principalmente sui seguenti temi: sicurezza sociale, finanza pubblica, giovani, arredo urbano, associazionismo e sport, attività produttive, ambiente e tutela del territorio, turismo e cultura, frazioni e contrade, polo scolastico, uffici comunali, trasparenza. RIVOLI FUTURA incontra i cittadini tutti i martedì, dalle ore 21, presso le aule della parrocchia e presenterà il programma il 22 maggio presso la sala congressi parrocchiale.


Il Comune di Cavaion V.se con la frazione di Sega, dal San Michele all’Adige, è un territorio bellissimo che merita di essere valorizzato, sia per i cittadini che lo abitano, sia per tutti coloro si trovino a scoprirlo e a percorrerlo passeggiando a piedi o in bicicletta tra i sentieri, le strade di campagna o i caratteristici “introi”, o magari assaggiando eccellenti prodotti tipici locali quali il vino, l’olio, gli asparagi e la “fogasa”. La valorizzazione dell’aspetto paesaggistico e di quello enogastronomico sono quindi risorse fondamentali per la comunità e l’economia del territorio. La Festa degli Asparagi è il primo degli appuntamenti con rilevanza enogastronomia nel ricco calendario di manifestazioni ed eventi programmati durante l’anno. E’ un momento importante che vede l’impegno dell’Amministrazione, con l’assessore Enrico Gastaldelli in prima linea con la collaborazione della Proloco San Michele e delle Associazioni del territorio. Un momento di festa che intende: da un lato completare l’offerta turistica del territorio, dall’altro arricchire la comunità con momenti di condivisione sociale, culturale, sportiva, senza scordare le tradizioni popolari. La Sindaca arch. Sabrina Tramonte

Anche quest’anno è arrivato il momento dell’attesa festa degli Asparagi di Cavaion Veronese, che con la sua quarantasettesima edizione vestirà a festa la struttura coperta al Palazzetto dello Sport in Viale della Rimembranza. Ricco il programma che si svolgerà nelle giornate del 2 e 3 maggio per continuare poi dal 14 al 18 maggio. Numerose le novità dell’edizione 2015, a partire dal “prolungamento” dei festeggiamenti con “Sportissimo Cavaion”, «un evento a tutto sport, dal 22 al 24 maggio, che culminerà sabato 6 giugno in “Sportivamente show” – esordisce Franco Lonardi, presidente della Pro loco San Michele di Cavaion, organizzatrice dell’evento, accanto all’amministrazione comunale -. Immancabile il tradizionale Concorso “47° asparago d’Oro” – aggiunge il presidente -, che si svolgerà sabato 2 maggio presso Sala Volto di via Vittorio Veneto e le cui premiazioni avverranno giovedì 14 maggio in sala Civica Turri. “B…come Bellezza” è invece il titolo della mostra “Davide Giacomelli” che verrà inaugurata venerdì 15 maggio con le opere dei bambini della scuola primaria e secondaria di Cavaion. Il concorso Bardolino infatti si terrà non più come tradizione durante la festa, ma nello stesso periodo del Palio del Chiaretto nel mese di luglio. Infine – conclude Lonardi - un’ultima novità: sotto il tendone dedicato alla cucina quest’anno verrà realizzata una pavimentazione e creata un’area “ristorante” dove sarà possibile mangiare con servizio al tavolo. Molte saranno le occasioni di svago e divertimento rivolte ad ogni fascia d’età: dalle uscite in bicicletta alle passeggiate immersi nella natura, come quella alla scoperta di una “sparasara” cavaionese di domenica 3 maggio, dalle serate di musica e ballo allo sport».


47° Festa degli Asparagi 3 - 9 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 Maggio DOMENICA 3 MAGGIO Ore 9.30 Passeggiata alla scoperta di una Sparasara cavaionese con il CTG El Preon (ritrovo in via della Vionda). SABATO 9 MAGGIO Ore 17.00 - 47° Concorso Asparago d’Oro (Sala Volto) GIOVEDÌ 14 MAGGIO Ore 20.00 C cerimonia di premiazione concorso: 47° Asparago d’Oro (Sala Civica Turri) VENERDÌ 15 MAGGIO Ore 19.00 Apertura chioschi Ore 20.30 Inaugurazione Mostra “Davide Giacomelli” con opere dei bambini della scuola primaria e secondaria di Cavaion dal titolo “B…come Bellezza” Ore 21.00 “A Berlino che giorno è ?” vecchi e nuovi successi di un artista intramontabile GARBO + Luca Urbani SABATO 16 MAGGIO Ore 19.00 Apertura chioschi Ore 21.00 Contrada Lorì, folk veneto + RamaBass, dj DOMENICA 17 MAGGIO Ore 8.45 1° anniversario dell’inaugurazione Archeoparco La Bastia. Biciclettata da Verona al Monte San Michele di Cavaion organizzata da FIAB Ore 9.30 “A spasso fra vigne e…altro” – CTG El Preon Ore 10.00 Giro in bici per famiglie organizzato dal Biciclub Cavaion Ore 12.00 Apertura chioschi della cucina tipica del territorio Ore 16.30 Assaggio IncontrArt& 2015-04-23 Ore 20.00 Esibizione delle majorettes “Le Perle di Cavaion” Ore 21.00 Musica con l’orchestra Veronica e i Papillon LUNEDÌ 18 MAGGIO Ore 19.00 Apertura chioschi Ore 21.00 animazione ballo liscio e di gruppo Incontrart&

SPINAROLI E VALENTINI, AMORE PER GLI ASPARAGI E’ una tradizione che si tramanda dal luglio 1977 quella di “Spinaroli e Valentini” di Cavaion Veronese. Nata da un’idea di Giuseppe Valentini e Renata Spinaroli come negozio di frutta e verdura, l’azienda si è dedicata in seguito alla coltivazione degli asparagi…E ancora oggi, dopo 20 anni, il desiderio di non dimenticare le proprie origini contadine è rimasto integro e fa da sfondo all’attività di “Spinaroli e Valentini”, che offre asparagi bianchi e verdi di propria produzione. Un’offerta, questa, arricchita, grazie ai consigli della clientela, di prodotti gastronomici. Nel banco frigo si possono infatti trovare sughi di verdure, polpette di verdure, verdure cotte, vellutate, preparati per minestre e tanto altro a fantasia dell’artista della cucina secondo le ricette della tradizione, come gli Asparagi preparati pelati per l’utilizzo nelle ricette o pronti al consumo come sughi di asparagi bianchi o verdi, asparagi lessati, tortini , polpette ed in agrodolce. Il negozio di “Spinaroli e Valentini” è fornito anche di un vasto assortimento di pasta artigianale Cav. Cocco Giuseppe, pandori e colombe Scarpato, vini Monte Oliveto e liquori Marzadro. Tutto questo è “Spinaroli e Valentini”, fucina di esperienza in cui provenienza e stagionalità dei prodotti trionfano, accanto all’affezionata clientela che in occasione delle ricorrenze vi si affida anche per confezionare cesti con frutta e verdura. Siamo in via Fracastoro, 42 Cavaion Veronese - telefono 045 7235586.

ASPARAGI in vinaigrette CAROTA 1 piccola - SEDANO 60 g SCALOGNO 1 - PREZZEMOLO 1 ciuffo ERBA CIPOLLINA 1 ciuffo OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 100 g SUCCO DI LIMONE SALE - PEPE PREPARAZIONE Mondare gli asparagi , con lo sbuccino privarli della parte esterna ed eliminare la parte legnosa dei gambi. Metterli a lessare in acqua leggermente salata per almeno 15 minuti. Mondare il sedano privandolo dei filamenti Pelare la carote - Mondare lo scalogno Ridurre tutte le verdure in dadolata Mettere nel frullatore l’olio il succo filtrato del limone, sale e pepe frullare alla massima velocità , unire il prezzemolo , l’erba cipollina , mezzo mestolo d’acqua fredda e la dadolata di verdure. - Frullare per pochi secondi. Scolare gli asparagi , disporli in un piatto da portata e condirli con la vinaigrette poco prima di servirli in tavola. BUON APPETITO !

Risotto con ASPARAGI 500 gr. asparagi 300 gr. riso - 50 gr. burro 50 gr. formaggio grattuggiato 1/2 cipolla affettata finemente 1,5 l. brodo di dado acqua di cottura degli asparagi PREPARAZIONE

Affettare mezza cipolla, metterla in un tegame per il riso insieme a 40 gr. di burro, fatela rosolare; aggiungere gli asparagi precedentemente cotti. Aggiugere di tanto in tanto il brodo, l'acqua di cottura degli asparagi, unire la metà cottura del riso le punte di asparagi. Completare con il burro ed il formaggio grattuggiato. Buon appetito!

ASPARAGI con uova Pelare gli asparagi dalla pellicina esterna, poi pareggiatene le estremità, in modo che risultino tutti della stessa lunghezza. Lavare accuratamente, posizionarli se possibile verticalmente nella pentola, l'acqua non dovrebbe coprire le punte . Fateli lessare in acqua salata per circa venti minuti . Scolare e servire ancora caldi.

Buon appetito!


CRONACHE di Affi

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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L’INSEDIAMENTO COMMERECIALE. Il sindaco Bonometti risponde alle critiche

«Il nuovo Centro porterà benefici» «Se oggi chiediamo agli operatori del Centro Commerciale Grand’Affi se sono entrati più clienti nell’ultimo anno o negli anni passati senza dubbio risponderanno che nell’arco del 2014 c’è stata molta più affluenza. Può sembrare paradossale, ma da quando i negozi sono passati da 40 ad 80 la situazione è migliorata, a dimostrazione del fatto che un negozio da solo fa un negozio, ma più negozi insieme fanno un mercato». Con queste parole il sindaco di Affi, Roberto Bonometti risponde a chi punta il dito sul nuovo insediamento commerciale (11.100 metri quadrati di superficie di vendita su un totale di 15.888 metri quadrati di superficie lorda) in località Canove, a fianco di quello già esistente, il cui progetto è stato approvato qualche mese fa dal comune di Affi stabilendo come zona di destinazione l'area occupata sino a poco tempo fa dalle serre di un'azienda florovivaistica. «Questo nuovo insediamento – aggiunge ancora il primo cittadino -

porterà nuovi negozi, ma anche servizi aggiuntivi, a sostegno del turismo e dei visitatori, che “passeggiano” più volentieri dove c’è più offerta». La convezione stipulata tra il Comune e la ditta proprietaria del terreno in questione, la Cenaf, prevede che quest'ultima si faccia carico dell'allargamento della strada provinciale SP 9 (via Costabella). La Cenaf dovrà inoltre ristrutturare il parcheggio pubblico nel-

l'area di proprietà comunale limitrofa al futuro nuovo centro commerciale. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di pulizia di questo parcheggio saranno a carico di Cenaf per 90 anni. L’azienda bolzanina si è impegnata anche a corrispondere al comune di Affi un contributo di due milioni di euro, un milione e mezzo dei quali servirà a realizzare un palazzetto polivante, che sorgerà nei

pressi del cimitero. «Non nascondo inoltre che per un comune come quello di Affi poter avere due milioni di euro a disposizione per apportare migliorie sul proprio territorio non è cosa da poco – continua Bonometti . Altra storia è quella che riguarda il “vecchio” centro commerciale, Affi1, che purtroppo sarà sempre più in difficoltà rispetto alla struttura più recente, essendo in una zona più marginale. E’ proprio per questo che come amministrazione è da un decennio che insistiamo nello spingere i commercianti a fare squadra, ad unirsi per cercare di valorizzare quel centro commerciale. Avevamo anche stanziato 600.000 euro a favore di iniziative volte a promuovere quest’area commerciale… come in una riunione di condominio però non è mai stato raggiunto un accordo. Mi rendo conto – conclude che ci sono commercianti che vogliono fare i commercianti e commercianti che vogliono solo fare business…ecco, quelli noi non li vogliamo».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Cassa Depositi e Prestiti, e mutui contratti Vorrei portare a conoscenza di tutti che mentre si parla di riforme, nessuno ha ancora preso una posizione sui debiti detenuti oggi dai Comuni nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti. Abbiamo fior fiore di politici da destra a sinistra, da avvocati a semplici cittadini, eppure nessuno che io sappia ha ancora verificato che i Comuni hanno contratto mutui, che ad oggi sono completamente fuori mercato, dal momento che si stanno pagando tassi di interessi che vanno oltre al 4% alla Cassa Depositi e Prestiti. Quest’ultima, in teoria, dovrebbe essere la

“banca amica” degli Enti Locali. In primo luogo bisogna sapere che grazie alla c.d. Legge Bersani, per tutti i contratti di mutuo stipulati dal 2 febbraio 2007 in avanti l’estinzione anticipata, sia totale che parziale, è esentata da penali (articolo 7 della Legge 40 /2007) mentre per i mutui contratti prima di allora, l’ABI e le Associazioni dei consumatori hanno concordato delle penali ridotte stabilite a seconda del periodo di estinzione sulla base del piano di ammortamento previsto in ogni caso. Secondariamente oggi l’Euribor è ad un

livello estremamente ridotto e pertanto come stanno facendo molti privati è possibile una rinegoziazione del proprio mutuo o una surrogazione del debito con piccole spese. Ai Comuni invece questo non è permesso! Faccio un esempio: il Comune di Affi ha contratto un mutuo il 29.12.2011 per complessivi € 242.353,30 e il debito residuo ad oggi è di € 218.660,51, ma se il Comune volesse estinguerlo, la penale di estinzione è di € 96.700,85, risultando così un totale di € 315.361,36, dove il tasso applicato è quello del 6,515% (trattasi di

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: RIVOLI - Municipio - Farmacia Rizzotti - Panificio el Pistor . Fiori La Groletta CAVAION - Locanda Centrale - Municipio - Market Tonoli - Eurospin - Panificio Zambiasi Bar Pasticceria Dream - Edicola SEGA - Lavasecco Modena AFFI - Municipio - Trattoria da Carlino - Macelleria - Galleria Pascoli - Nissan Bertucco Auto ALBARE’ - Market Facchinetti PESINA - Plaza Caffè BOI - Market CAPRINO - Municipio - Farmacia Ambrosi - Circolo ricreativo terza età - Stile in - Macelleria Padovan - Erboristeria Domus Mea - Stephy Calzature - Panificio Pairoli - Stefy calzature - Distributore Shell SPIAZZI - Alimentari SAN ZENO - Municipio - Bar Milano - Salumeria Lenotti - Gelateria Dolce Vita - Panificio El Pistor

tasso fisso). In seguito ad una nostra esplicita richiesta di rinegoziazione dei mutui, la Cassa Depositi e Prestiti ha risposto che attualmente non sono in corso operazioni di rinegoziazioni rivolte ai Comuni e che in caso di estinzione anticipata dei mutui oltre al pagamento del debito residuo non sono previste detrazioni delle penali così come calcolate direttamente sull’applicativo della stessa Cassa Depositi e Prestiti. Questo francamente è assurdo e mi chiedo se sia possibile applicare una simile penale dal momento che con questa operazione l’Ente intendeva ridurre il debito con l’applicazione dell’Avanzo di Amministrazione non altrimenti utilizzabile ai fini del rispetto del patto di stabilità interno. Faccio appello a tutte le forze politiche al fine di risolvere il problema nelle sedi governative. Nel frattempo ci stiamo adoperando al fine di verificare se possiamo rinegoziare i mutui con altri istituti bancari, magari intraprendendo un’azione legale nei confronti dell’Istituto mutuante. Il sindaco di Affi Roberto Bonometti

LEIBFING/IL GEMELAGGIO Si prepara ad ospitare i gemelli di Leibfing il comune di Affi. Venerdì 1 maggio infatti una delegazione di 60 persone sarà accolta dal Comitato Gemellaggi e dalla popolazione per una gioiosa tre giorni all’insegna dell’amicizia. La visita del museo dell’olio di Cisano aprirà le danze, che poi proseguiranno in serata con la cena ufficiale che sancirà ancora una volta l’amicizia e la collaborazione tra le due Amministrazioni…Sì, perché il 2015 è un anno speciale: quello del 15° anniversario di gemellaggio Affi – Leibfing. I gemelli tedeschi durante la loro tre giorni italiana visiteranno la riseria Ferron ad Isola della Scala e il Parco Sigurtà di Valeggio sul Mincio. Domenica 3 maggio, dopo la S.Messa delle ore 10.30, è previsto un pranzo dell’amicizia ad Incaffi nell’ambito della “Festa di primavera “organizzata dal Comitato Incaffi in località Cà Rota. La festa di Primavera, occasione per presentare la sistemazione del sentiero di accesso alla grotta – osservatorio della Prima Guerra Mondiale in località Osservatorio, sulla cima del Moscal, e i lavori di sistemazione e pulizia delle fontane di Ari realizzati nel mese di marzo dal Comitato stesso, avrà inizio venerdì 1 maggio con un’escursione guidata sul Moscal e la riproposizione di piatti a base di erbe primaverili (risotto con i bruschi e galletto al ginepro). La festa continuerà sabato 2 sera e domenica 3 maggio, con musica ed escursioni guidate.

AVIS/CONCORSO FOTOGRAFICO E’ un appello accorato quello esteso dall’AVIS: donatori e non sono infatti invitati a prendere parte alla XVI edizione del Concorso fotografico “Luigi Barbieri e Giorgio Pellati”. Il tema scelto quest’anno è “La motocicletta nel tempo”. I partecipanti potranno interpretare il titolo come preferiscono, ispirandosi alla storia della motocicletta, alle situazioni che l’hanno vista coinvolta, o a particolari della moto per esempio.Ogni concorrente può presentare al massimo 3 foto, in formato 20x30. Sul retro dovranno essere indicati, oltre al titolo dell’opera e alla località dove è stata scattata, nome e cognome dell’autore, indirizzo e numero di telefono. Chi intendesse partecipare, ha tempo fino al 30 aprile per consegnare le foto presso le sedi delle Associazioni AVIS. La mostra sarà itinerante, e sarà esposta ad Affi dal 10 al 14 giugno. Le foto maggiormente votate dai visitatori saranno scelte per il calendario del 2016, e i primi tre classificati riceveranno inoltre dei premi costituiti da materiale fotografico.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Caprino

LA SCULTURA. L’opera trecentesca è in fase di restauro. Ecco a che punto sono i lavori

Lo stato di salute del “Compianto” E’ stata la sede dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze la destinazione di una delegazione di Caprino Veronese nella giornata del 19 marzo scorso. Il sindaco Paola Arduini, l’assessore Elisa Brunelli, il referente dell’Ufficio Tecnico Comunale Diego Marogna e due componenti del Comitato Biblioteca/Museo, Luca Sartori e Franco Zeni, unitamente ad un funzionario della Sovrintendenza veronese, Luca Fabbri, hanno raggiunto il Laboratorio del Settore di Restauro Materiali Lapidei dell’Opificio fiorentino, per una visita conoscitiva sullo stato del restauro in atto sul gruppo scultoreo trecentesco del “Compianto sul Cristo morto”. La scultura trecentesca, ospitata fin dal 1980 presso la sede del Museo comunale caprinese, nel corso degli anni era già stata oggetto di vari interventi di restauro ma, negli ultimi tempi, a causa di varie scosse telluriche nonché di agenti naturali quali umidità e temperatura oltre

ad altri fattori, cominciava a presentare vistosi e preoccupanti segni di degrado. Dopo attenta analisi e specifica relazione tecnica ad opera del restauratore Maurizio Tagliapietra, il sopralluogo da parte di funzionari della Sovrintendenza veronese (SBSAE VR) e del Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali – Opificio delle Pietre Dure di Firenze, si concordò di

intervenire con un opportuno restauro. Era il novembre 2013 quando il complesso scultoreo fu così trasportato nei laboratori fiorentini dell’OPD. Lo scorso 19 marzo, accolta dalla Direttrice del Settore Restauro Materiale Lapideo, Maria Cristina Improta, la commissione caprinese è stata edotta sul ciclo di interventi già eseguiti sul gruppo scultoreo: da una

campagna diagnostica per caratterizzare pigmenti e leganti dell’opera ad una serie di indagini petrografiche del materiale per il controllo e la rimozione poi delle efflorescenze saline, causa principale di degrado dell’opera stessa, oltre ad altri cicli di indagini al fine di definire un adeguato protocollo metodologico di intervento. «E’ stato sorprendente, entrando nell’ampio laboratorio dov’erano accolte le 7 opere scultoree componenti il gruppo trecentesco del “Compianto”, rivederle ognuna su un apposito bancone con accanto una “restauratrice” intenta agli interventi del caso – afferma il sindaco Paola Arduini -. La precisa, puntuale e dettagliata relazione della Direttrice Maria Cristina Improta ci ha fatto comprendere con quanta meticolosità siano state condotte le indagini preliminari sull’opera e con quanto zelo, pazienza e competenza si sia poi proceduto ai necessari interventi». Riccardo Raggiani

LE INIZIATIVE

Grande Guerra: attività culturali Ha preso il via venerdì 13 marzo il ciclo di iniziative promosse dall’Amministrazione comunale di Caprino Veronese in collaborazione con la Biblioteca/Museo e numerose Istituzioni del territorio, volte a sensibilizzare, ricordare e preservare nella memoria eventi e personaggi legati alla Prima Guerra Mondiale. In questa fase di avvio delle attività culturali commemorative della Grande Guerra, la cittadinanza è stata invitata a partecipare a due proposte: l’inaugurazione di una mostra sul tema del I° Conflitto Mondiale, cui è seguita una ricca relazione a cura del prof. Luciano Giovedì su cause e conseguenze del tragico conflitto. La mostra è stata allestita a cura del C.A.M. (Collezionisti Associati Montebaldini di

Caprino Veronese) e ha visto la collaborazione di numerose persone che hanno prestato oggetti d’epoca per renderla ancora più ricca e significativa. Al taglio del nastro da parte del Sindaco, Paola Arduini, una gran folla si è riversata all’interno della sala espositiva. Ha preso poi la parola Claudio Togni, presidente del C.A.M. caprinese, che ha puntualizzato che la mostra era stata strutturata in tre sezioni: filatelica, numismatica e quella dell’oggettistica con materiali di sicuro pregio e di forte interesse. E’ intervenuto, quindi, il Presidente del Comitato Biblioteca/Museo Comunali, Franco Zeni, il quale ha annunciato agli intervenuti una inaspettata sorpresa che sarebbe

stata proposta all’attenzione dei presenti da parte del protagonista, Mario Lucchini. Mario, classe 1924, con forte emozione ma con voce sicura e decisa, rivolgendosi al Sindaco e al numeroso pubblico, ha letto, da un foglio scritto di suo pugno: “ ... Nel centenario della Grande Guerra ‘15/’18, Lucchini Mario dona al Museo Civico di Caprino Veronese il cappello alpino (6° regg.), con le medaglie e le nappine dei vari battaglioni di cui fece parte (Batt. Verona e Valdadige), appartenuto al papà Marcello Lucchini, nato a Caprino Veronese il 26 luglio 1898 e ivi morto il 25 gennaio 1975, combattente di quel conflitto”. Ha tratto poi da una scatola il vecchio cappello alpino del padre e lo ha consegnato nelle mani del

Sindaco. Il Presidente del Comitato Biblioteca/Museo ha rammentato che quel cappello, custodito nella saletta storica, avrebbe fatto parte dei tesori del Museo caprinese, simbolo e testimonianza, idealmente, di migliaia di soldati del tragico conflitto mondiale ma che, nello specifico, avrebbe perpetuato il ricordo dell’alpino caprinese Marcello Lucchini. Prima che il pubblico si spargesse per la sala per visionare i numerosi reperti della mostra, il Presidente ha ricordato che le numerose attività celebrative della ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale sono riportate sul sito della Biblioteca e del Comune (www.comune.caprinoveronese.vr.it) .

OCCUPAZIONE. Il “Progetto Lavoro in Baldo-Garda” decolla Decolla “Progetto Lavoro in Baldo – Garda” presentato nei mesi scorsi nell’ambito di un convegno sul tema “Lavoro in Baldo Garda” con l’obiettivo di affrontare in maniera pratica e concreta la questione del lavoro costruendo una struttura che possa risolvere l’emergenza di questo momento, gettando al tempo stesso le basi per una cultura di organizzazione del mercato del lavoro. Tutto questo grazie al sostegno di Valpolicella Benaco Banca e la creazione di “sportelli di ascolto” nei Comuni nei quali opereranno 40 “ascoltatori” volontari. Questi ultimi stanno frequentando proprio in questi giorni un corso gratuito curato da professionisti della Cesaro & Associati, che li sta formando attraverso un percorso mirato, al termine del quale molti Comuni della zona Baldo Garda (Costermano, Garda, Caprino, Rivoli, Malcasine, San Zeno di Montagna, Affi, Cavaion Veronese) metteranno a disposizione uno sportello gratuito di ascolto dedicato a giovani in cerca di occupazione, a persone occupate in aziende in difficoltà o che stanno per chiudere, ad imprenditori che, chiusa l'attività, devono trovare un nuovo impiego. Il progetto prevede inoltre l’ampliamento del portale www.portalelavoro.net. A gestire il portale internet, la segreteria e il coordinamento dell’intero progetto sarà l’associazione di volontariato “ Comunità dei giovani – Oltre il confine” di Albarè di Costermano.

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Fiori e giardini? Biglietti da visita Siamo andati a trovare Eugenio Simeoni, giardiniere e titolare di Simeoni Fiori e Simeoni Giardini, chiacchierando con lui di queste due realtà che coinvolgono i fiori, la terra e la natura, e sono molto vicine fra loro. Ci spieghi la differenza fra sue due attività. «Simeoni Fiori è un negozio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, nel Centro Commerciale Corte Ronchi, in cui seguiamo da quattro anni cerimonie, fiere e normale attività commerciale, con due dipendenti. Simeoni Giardini si trova in via Villa a Cavaion, impiega dieci dipendenti e si occupa da vent’anni di giardinaggio, potature, arredo urbano ed esterni di case, capannoni, lottizzazioni, aiuole stradali e campi sportivi comunali». Che importanza hanno il verde e la natura nella vita delle persone, nelle case? «Il verde è un biglietto da visita che aiuta a capire le persone. Nell'immagine esterna di un'abitazione il giardino, o il terrazzo, occupano un posto importantissimo e danno un'idea della persona che vi abita». Ha adottato nuove tecnologie nel corso degli anni? «Abbiamo trattori per tagliare l'erba, per le potature utilizziamo delle piattaforme aeree di varie altezze e le tosaerba manuali vengono continuamente sostituite per rientrare nelle normative. Ogni anno reinvesto in azienda gli utili che rimangono». Segue anche dei corsi di aggiornamento? «Tutti i miei ragazzi ed io, frequentiamo corsi di aggiornamento per le potature, i trattamenti, la sicurezza e le normative, oltre a corsi di psicologia del giardino dove approfondiamo le tecniche di accostamenti di colori e profumi. Queste idee sono essenziali per attirare l'attenzione e si possono attuare anche con piante economiche». Quali sono le richieste più frequenti dei clienti? «Spesso creiamo giardini che non richiedano manutenzione e utilizziamo soluzioni pratiche e poco invasive, come gli impianti di irrigazione a serpentina sotto terra. Cerchiamo sempre di avere idee nuove per stupire le persone e rendere felici i clienti». Rapporto con i dipendenti? «Per tenere unito il gruppo bisogna trattare bene le persone e creare un clima sereno durante il lavoro. La mia attività è come una grande famiglia, i miei dipendenti mi vogliono bene. L’aspetto umano del lavoro è fondamentale per me, ci tengo tantissimo».


SPORT

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CALCIO. La Polisportiva Albarè Consolini conquista la promozione. Izzo: «La vittoria è del gruppo»

Seconda categoria Da sogno a realtà La Polisportiva Albarè Consolini brinda e festeggia. La promozione in Seconda categoria è pura realtà. «Abbiamo realizzato un sogno. È stata la vittoria del gruppo e di tutti quelli che ci hanno creduto con forza». Il presidente Ferdinando Izzo è raggiante e orgoglioso. La favola giallorossoblù ha avuto un lieto fine. E che lieto fine. «La società è nata nell'estate del 2014, precisamente in giugno, dalle ceneri dell'ex Albarè Consolini. Non c'era quasi nulla, avevamo solo cinque-sei giocatori e nel giro di qualche settimana abbiamo costruito una squadra competitiva con passione ed entusiasmo. La promozione era il nostro desiderio, e raggiungerla al primo anno è stato un piccolo miracolo. Per noi è una doppia soddisfazione: siamo davvero al settimo cielo». La Polisportiva Albarè Consolini ha dominato e vinto il girone A di Terza categoria, conclusosi domenica 19 aprile: la formazione di mister Salvatore Piccinato ha totalizzato 51 punti, frutto di sedici successi, tre pareggi e di una sconfitta. Non solo: i giallorossoblù si sono rivelati il miglior attacco del torneo (58 reti realizzate) e la seconda difesa meno perforata (18 gol subiti a pari merito con il Calmasino 2003). «Il merito è del tecnico e dei suoi collaborato-

ri: mi riferisco al viceallenatore Alessio Comencini e al preparatore Antonio Bonafini – spiega il presidente -. Inoltre, voglio ringraziare i dirigenti insostituibili Renzo Crema e Stefano Mazzurana: entrambi si sono occupati del lavoro sporco e dietro le quinte, mettendoci tanta dedizione e qualità. I calciatori si sono così stretti attorno a persone che hanno dato l'anima e il cuore, compreso il presidente, e hanno centrato l'impresa». La prima volta in Seconda categoria è da brividi, insomma. «Un bel risultato anche per Costermano, visto che siamo il club del paese - sottolinea Izzo -. Il ricordo indelebile della cavalcata? Ce ne sono diversi: penso, per esempio,

ai primi allenamenti e allo spirito con cui i ragazzi hanno sempre lavorato: già allora avevo capito che poteva venir fuori una stagione positiva e importante. Tuttavia, il flash indimenticabile resterà il gol di Loris Peretti quasi a tempo scaduto nell'ultima partita interna del campionato, la rete che ci ha di fatto regalato la promozione». Una gioia, quella del salto di categoria, conquistata con una giornata d'anticipo: domenica 12 aprile, la Polisportiva Albarè Consolini batte 2-1 al fotofinish il Colà Villa Cedri (zampata vincente di Peretti al 48' del secondo tempo, appunto) e se ne va in paradiso. «Aver festeggiato matematicamente il traguardo in casa, davanti al

nostro pubblico, è stata un'emozione forte e fantastica – confessa il presidente -. Il segreto del trionfo? Il gruppo, senza dubbio. In rosa puoi avere anche quattro-cinque campioni ma se lo spogliatoio non è unito e compatto, sia dentro che fuori dal campo, non si va da nessuna parte. La Polisportiva Albarè Consolini è composta da ragazzi spettacolari, diventati presto amici, e tutta la squadra verrà confermata per la prossima stagione. In estate aggiungeremo qualche pedina di qualità e il nostro gruppo andrà avanti con entusiasmo per togliersi altre belle soddisfazioni».

CALCIO A 7

Atletico Cavafià Calcio e passione Prende il nome di Atletico Cavafià ed è una squadra di calcio a 7 formata perlopiù da ragazzi che alcuni anni fa componevano la squadra Juniores del Cavaion. Proprio loro in quel periodo, nonostante i risultati non siano stati esaltanti, hanno formato un grande gruppo e a distanza di alcuni anni hanno deciso di formare una squadra CSI di calcio a 7. Questo è il terzo anno di attività dell’Atletico Cavafià e lo zoccolo duro della squadra è rimasto inalterato, aggiungendo di anno in anno alcuni giocatori per completare il gruppo e renderlo più forte e competitivo. «Quest'anno finalmente stiamo riuscendo a raccogliere i frutti del nostro lavoro, dopo un 7° e 9°

posto nelle due stagioni precedenti – affermano i componenti della squadra -. Dopo quattro giornate del girone di ritorno, ora ci siamo classificati al terzo posto con 26 punti, in piena corsa per i play off (2° e 3° classificata disputeranno i play off promozione a fine stagione). Siamo quindi in corsa per obiettivi importanti. Quest'anno l’Ateltico Cavafià si è arricchito anche di una squadra di calcio a 11, formata da ragazzi che in gran parte lo scorso anno giocavano nella Juniores del Cavaion gestita da Alberto Bottura, che, come prima stagione, sta facendo un ottimo lavoro». Marco Valetti

Matteo Sambugaro

CALCIO GIOVANILE. Memorial Savoia, tra le protagosite spuntano Garda e Rivoli Quindicesima edizione del torneo di calcio pasquale a Sant’Ambrogio di Valpolicella, 7° Memorial “Marco Savoia” Trofeo Red Graniti, nel segno di Cadidavid e Concordia. Nella categoria 2004 il Cadidavid ha sconfitto il Negrar nella finalissima; nella finale per il terzo e quarto posto l’Audace ha prevalso sulla Pieve San Floriano; in quella 2005 il Concordia ha battuto il Rivoli e nella finalina il Garda ha sconfitto il Noi la Sorgente. Sui campi ambrosiani della Pigna, nel torneo organizzato dal Gsd Ambrosiana in collaborazione col Comitato Sant’Ambrogio in Festa e l'AC Gargagnago, si sono affrontati 150 calciatori in erba, dando vita ad entusiasmanti partite. «Marco Savoia - ha rammentato Roberto Zorzi, sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella - era un amico ed è stato amministratore nel nostro comune, tifosissimo dell’Inter a cui è dedicato un calcio club e supporter dell’Ambrosiana. Quest’anno, in virtù dell’operato dell’assessore alla sport Silvano Procura, il torneo è stato organizzato negli impianti sportivi della Pigna dalla società calcistica Ambrosiana in collaborazione col Gargagnago Calcio. Da parte nostra va un pensiero ai familiari di Marco sempre presenti. Ringraziamo i presidenti Stefano Sartori del Gargagnago e Gianluigi Pietropoli dell’Ambrosiana ed i rispettivi staff per l’impeccabile organizzazione anche di questa quindicesima edizione del torneo pasquale. Doveroso un ringraziamento a Daniele Fasoli, responsabile del settore giovanile dell’Ambrosiana, per il fondamentale coordinamento della manifestazione e le società presenti, alcune da sempre protagoniste di questo appuntamento in onore di Marco Savoia». «L’entusiasmo con cui i ragazzi hanno affrontato il torneo è stato travolgente anche quest’anno - ha spiegato Gianluigi Pietropoli, presidente dell’Ambrosiana -. Come ogni anno, al di lì del verdetto sportivo, ricorderemo queste due giornate per le emozionanti partite giocate dai partecipanti. Un bel modo di ricordare l’amico Marco Savoia». Fondamentale è stata la collaborazione tra Ambrosiana, Gargagnago e Comitato Sant’Ambrogio in Festa. «L’aspetto più significativo di queste giornate di sport è stata la sportività con cui tutte le squadre sono scese in campo» - ha concluso Stefano Sartori, presidente del Gargagnago Calcio. Gran finale con premiazioni e momento conviviale nel quartiere fieristico ambrosiano organizzato Comitato Sant’Ambrogio in Festa. Massimo Ugolini


Nuovo look per le pareti Con la bella stagione è inevitabile pensare di rinnovare un po' casa. Questo è il momento giusto per togliere il grigiore invernale dagli ambienti e accogliere la primavera con tutto il suo colore e tepore. Se le pareti hanno bisogno di una rinfrescata si può cominciare a pianificare un'imbiancatura generale... un lavoro piuttosto impegnativo ma non impossibile da fare da soli. Però, a meno che le pareti non siano

davvero molto rovinate, ingiallite o con qualche alone di muffa, più facilmente i nostri ambienti avranno bisogno solo di un'idea per rinnovarli. Se il giallino di fondo del soggiorno ci ha stancato è il momento giusto per farlo tornare bianco e magari caratterizzare una sola parete con un colore deciso. Verde lime o marsala (il colore dell'anno)

possono incorniciare il divano o fare da sfondo alla libreria. Insomma, con un solo week end di lavoro si riuscirà a cambiare completamente l’aspetto di una stanza. Se non si ha paura di osare e dare un aspetto ancora più originale alla propria casa si può pensare alla carta da parati: ma non più il triste e cupo rivestimento delle case anni '70. Oggi la

carta da parati si presenta in un'infinità di colori, disegni, pattern e si usa a "piccole dosi": su una sola parete o come un grande quadro che faccia da sfondo alla tv o al tavolo da pranzo. La parola d’ordine però è scegliere una nuance tono su tono con i colori delle pareti e dei tendaggi, tenendo in considerazione anche il tipo di arredamento.


Progetto Casa

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Il design è “Made in Italy” Qualche pillola di storia

a cura dell’arch. Mirko Ballarini

Spesso quando entriamo in un negozio di arredamento per scegliere qualche nuovo mobile ci viene spiegato che quello è un pezzo di design, che è un’icona e rappresenta una parte di storia del progetto di produzione industriale. A prima vista, magari, non sempre è facile comprendere la ragione del perché quell’oggetto sia tanto importante, quale sia il suo apporto al miglioramento del nostro abitare. Il design fa parte delle eccellenze del “Made in Italy” e a ridosso del Salone del Mobile di Milano, dal 14 al 19 aprile, in assoluto la più importante manifestazione mondiale nel campo dell’arredamento, vale la

pena pensare alla ragione di tale importanza. Da noi il design corrisponde a una cultura civile e a una importante risorsa economica; è radicato nei distretti industriali, coinvolge interessi imprenditoriali e tendenze culturali. In Italia la nascita del design non è coincisa con la Rivoluzione industriale, come in Europa e questo ha fatto si che la modernità nel nostro paese nascesse prima negli studi degli artisti che nella realtà sociale. Negli altri paesi ancora oggi il design viene interpretato come una funzione aziendale guidata dal marketing mentre in Italia gli oggetti domestici sono legati a doppio filo a

cultura, modo di vivere, aspetti politici e perfino religiosi. Non è un caso che sia una nota azienda italiana, Cassina, a detenere i diritti sulla produzione industriale del più importante architetto del XX secolo, di cui ricorre l’anniversario dei cinquant'anni dalla morte. Le Corbusier annegava, colto da crisi cardiaca, mentre nuotava nelle acque di Roquebrune, in Costa Azzurra, di fronte alla sua minuscola residenza (3,66 x 3,66 metri in pianta e 2,26 di altezza). Il più famoso architetto, urbanista, designer passava infatti molto tempo proprio in quel Cabanon pensato come il più bel regalo di compleanno per l'amata moglie Yvonne,

ma che era anche la realizzazione dei suoi sogni di semplicità e solitudine di fronte al Mediterraneo. La capanna gli permette-

va di vivere sulla costa, a contatto con la natura, ritrovando in ogni momento la propria dimensione umana. Di lui restano edifici,

mobili, progetti ed utopie ma soprattutto una lezione che non passerà mai di moda: mettere l’uomo al centro del progetto.


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RUBRICHE

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Dopo aver descritto le spedizioni alpinistiche compiute sulle Ande tra il 2004 e il 2009 nel suo libro d’esordio “Andar per Ande. Decifrazioni d’alta quota”, l’autore Andrea Vincenzo Lucchi ci ha inviato in redazione il suo nuovo lavoro letterario dal titolo "NEVE NERA" che narra della sua prima spedizione in Africa avvenuta nel febbraio 2013. In questo libro l’alpinista di Vittorio Veneto (Tv) racconta in maniera dettagliata e intensa la salita alla vetta Nelion a 5188 mt e a Point Lenana a 4985 mt sul Monte Kenya, accompagnando il lettore verso le altissime cime africane con sorprendente bravura narrativa, partendo dalle prime fasi di preparazione al viaggio, Gianfranco Iovino fino a giungere all'impresa di 7 lunghi giorni, che ha portato lui e i suoi compagni a raggiungere le cime più alte del Kenya. Attraverso la meticolosa descrizione dell’ambiente africano con la sua vegetazione rigogliosa e particolare, si viene trasportati in un luogo incantevole ma allo stesso tempo insidioso e unico per le difficoltà che l’alta quota presenta ovunque, anche all’Equatore. L’autore, grazie anche a spunti grafici e fotografie suggestive da lui stesso scattate, analizza curatissimi dettagli della sua immensa passione, oltre che riportare interessanti riferimenti storici riferiti ai pionieri delle salite sul Monte Kenya, come Mackinder, e le imprese più suggestive come quella dell’italiano Benuzzi durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra una cena a base di tortellini, il mal di testa che non risparmia nessuno, le escursioni fuori programma, le poche telefonate a casa e gli interessanti scambi interculturali, Andrea raggiunge insieme ai suoi compagni di scalata, incluso Alessia, affabile compagna di vita e di scalate, prima la vetta Lenana e poi, senza più guide né portatori, e con la sola presenza di un amico, la vetta più alta del Nelion. Lucchi Andrea Vincenzo è nato in una piccola isola del Mare del Nord nel 1976. Ancora piccolo rientra in Italia con la famiglia, dove si appassiona alle storie del nonno, maestro di sci e grande amante della montagna, al punto da ricalcarne le sue gesta. Trasferitosi ai piedi del Monte Rosa, dà libero sfogo alla sua passione, fatta di ghiaccio ed alta quota. Oggi Andrea lavora nel veronese, ma risiede a Vittorio Veneto, dove prosegue la sua attività alpinistica su tutto l'arco alpino con gli sci ai piedi d'inverno e le mani nude d'estate, per una passione che sa di amore puro che gli regala grandi traguardi da raggiungere collezionando emozioni intense da vivere e raccontare attraverso i suoi libri, come è accaduto con NEVE NERA: un viaggio affascinante sulle vette altissime del continente nero e più caldo del pianeta. NEVE NERA di Andrea Vincenzo Lucchi ILMARCOPOLO Edizioni - ISBN 978-88-8466-402-0 Pagine 103 - €.12,00

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

AMARSI COME ... CANE E GATTO?

Dai cartoni animati ai proverbi, tutto sembra voler dimostrare che il rapporto tra cane e gatto è inconciliabile. E capita, in effetti, di assistere a inseguimenti e scontri tra i due migliori amici dell’uomo, entrambi predatori: se Fido attacca sfoderando i denti e sfruttando la maggiore forza fisica e in genere anche maggiori dimensioni, il gatto reagisce difendendosi con le unghie o scappa con maggiore agilità. Eppure tutta questa incompatibilità in realtà non esiste. Ne è la prova il fatto che sono sempre più numerosi i nuclei famigliari dove cane e gatto convivono pacificamente. Il segreto? Gli animali possono essere accompagnati e seguiti nella scoperta l’uno dell’altro, e avere il tempo per conoscersi e osservarsi, scoprendo il ‘linguaggio’ del nuovo compagno di casa e di vita. Non dobbiamo mai dimenticare che a separarli c’è e resta una differenza fondamentale: il cane è un animale sociale, che cerca il branco e ama stare in compagnia. Il gatto, invece, è un animale solitario, che vive in compagnia di altri gatti – per esempio nelle colonie feline – solo se la presenza di altri individui non arreca fastidio, e semmai apporta dei vantaggi, e soprattutto è un animale territoriale: sceglie dei luoghi in cui vivere e rifugiarsi, difendendoli anche con aggressività, qualora si senta minacciato. Una tipica situazione di pericolo si può creare nel primissimo approccio, e quando spetta al gatto l’accoglienza di un nuovo coinquilino a quattro zampe: specialmente se è ancora un cucciolo, il cane ha l’istinto di correre incontro, con le migliori intenzioni, al gatto. Il quale, di fronte a una ‘minaccia’ così inaspettata, si vede costretto a fuggire, scatenando l’istinto predatorio del cane. Un altro gesto frainteso è il movimento della coda: il cane scodinzola per dimostrare contentezza, il gatto muove la coda quando è nervoso o si sente in pericolo. I due animali devono dunque potersi ‘studiare’ per interpretare i messaggi e gli stati d’animo reciproci, gettando le basi per una convivenza serena. Superati i primi, inevitabili malumori e diffidenze, tra cane e gatto si può instaurare un forte legame di amicizia e empatia. Tutto dipende da noi: il cane è un animale da branco e in quanto tale vede in noi un punto di riferimento. Di conseguenza, se noi portiamo a casa un micio, permettendogli di vivere nel nostro territorio, in breve tempo questo sarà considerato a tutti gli effetti un membro del branco. Se invece è il cane ad arrivare in una casa già ‘governata’ da un felino, nostro compito sarà quello di garantire al micio alcuni angoli di intimità, nei quali si possa rifugiare quando ha bisogno di stare da solo, con la certezza di poter riposare indisturbato: per questa ragione i gatti amano avere a disposizione armadi, scatoloni, mensole e altri luoghi nascosti e poco accessibili. Nel giro di poco tempo la condivisione della stessa casa, insieme ai proprietari umani, può rivelarsi per i nostri amici a quattro zampe anche un ottimo rimedio contro noia e solitudine.

28 a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

RINITE ALLERGICA La rinite allergica è un disturbo sintomatico del naso provocato da un’infiammazione mediata dal sistema immunitario conseguente al contatto della mucosa nasale con un allergene. La rinite allergica è un problema sanitario globale che colpisce dal 5 al 35% della popolazione e la sua prevalenza nell’ultima decade è risultata in aumento. La sintomatologia della rinite allergica è oggi considerata il risultato dell’accumulo di cellule infiammatorie a livello della mucosa nasale, che liberano i mediatori dell’infiammazione. Si possono manifestare rinorrea, ostruzione, starnutazione, prurito nasale con o senza scolo retronasale. Ai sintomi nasali si associano frequentemente anche i sintomi oculari. Una volta che la rinite si è manifestata, la condizione di infiammazione cronica che la caratterizza determina uno stato di iperreattività tale per cui anche gli stimoli irritativi, e non solo gli allergeni, possono scatenare una riacutizzazione della sintomatologia: è quindi preferibile iniziare il trattamento prima che la sintomatologia si sia sviluppata. Le Linee Guida terapeutiche raccomandano l’impiego di steroidi topici nel trattamento della rinite allergica persistente (lieve o moderata-grave) e nella rinite intermittente moderata-grave. I corticosteroidi nasali vengono considerati i farmaci più efficaci, attivi su tutti i sintomi della rinite e particolarmente efficaci sull’ostruzione nasale. Quando i sintomi sono lievi o intermittenti, gli antistaminici orali sono una buona prima scelta, la preferenza tra antistaminici orali e steroidi nasali deve essere sempre valutata caso per caso in base alla gravità, al tipo e alla durata dei sintomi. I corticosteroidi nasali più recenti (mometasone e fluticasone furoato) hanno mostrato di poter migliorare anche gli eventuali sintomi oculari concomitanti. Alcuni rimedi naturali prevedono l’impiego di preparati erboristici ad azione antiinfiammatoria e antistaminica, come il ribes nigrum, l’estratto di semi d’uva ed è raccomandata in generale l’assunzione di Magnesio e Vitamina C, che rinforzano il sistema immunitario e riducono la produzione di istamina.

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey MAD MAX: FURY ROAD - (Mad Max: Fury Road) Avventura - Azione 120 min. Australia - U.S.A. 2015 (uscita 14 maggio) di George Miller, con Tom Hardy, Charlize Theron. Teresa Palmer, Jay Baruchel, Nicholas Hoult, Zoe Kravitz. Una curiosità: Mel Gibson famoso interprete della serie, è stato sostituito dal regista G. Miller (premio Oscar per Happy Feat) con la star del momento: Tom Hardy. Il film in 3D è visivamente di grande impatto, con epiche atmosfere ed è il quarto fantastico capitolo dell'epocale mito di Mad Max: il guerriero della strada, icona degli "eroi action" inaugurata nel 1979 dal maestro George Miller con "Interceptor" che ha deciso di portare ancora una volta in vita la propria creatura, con un cast però tutto nuovo. Questo coinvolgente episodio è ambientato nei luoghi più remoti del nostro Pianeta Terra, in un paesaggio desolato e post-apocalittico in pieno terzo millennio, dove l'umanità è in continua lotta per la propria sopravvivenza. Dentro questo mondo regredito a una sorta di Neo-Medioevo e permeato di violenza, si muovono due ribelli in fuga che hanno il sogno e il potere di liberare il mondo, gli unici forse, che potrebbero essere in grado di porre fine all'infernale caos e ristabilire l'ordine. "Mad" Max Rochatanschy (Tom Hardy visto ne "Il Cavaliere Oscuro") un solitario uomo d'azione e di poche parole che sta cercando un equilibrio dopo che la moglie e il figlio sono stati uccisi e l'Imperatrice Furiosa (Charlize Theron vista in "Prometheos") una donna d'azione con un braccio solo e tanto coraggio, convinta che la strada verso la sopravvivenza passi per lande deserte, fino alla natia terra. Unirà le forze con il mitico Max, ma i "mastini della guerra" sono sulle loro tracce… Il Regista ha descritto questo suo film come n inseguimento di 110 minuti, dove scopriremo i personaggi e il loro passato mentre procediamo lungo l'insidioso cammino.


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RUBRICHE

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CULTURA LETTO

PER VOI

Donato Carrisi, Il Cacciatore del buio, Longanesi 2014, 406 p., 18,60€

Marcus è l’ultimo dei penitenzieri ai quali “non è dato chiedere, non è dato sapere, devono soltanto ubbidire”. Marcus è un prete che vede ciò che gli altri non vedono, che riesce a scovare le anomalie e a ricostruire le trame che portano agli omicidi e all’assassino che “se non sarà fermato, non si fermerà”. Anche Sandra lavora sulle scene del crimine come foto rilevatrice della polizia. Il suo talento è fotografare quello che non si vede perché è lì che si nasconde la verità. Il romanzo si apre con il misterioso omicidio di una suora di clausura all’interno della Città del Vaticano. Anche una giovane coppia appartatasi in una pineta di Ostia è aggredita e uccisa da un misterioso assassino. I delitti si susseguono, ma ogni volta che Marcus e Sandra pensano di avere in mano il bandolo dell’intricata matassa, scoprono uno scenario sempre più inquietante e minaccioso con riferimenti a culti satanici. Contemporaneamente entra in scena il misterioso Battista Erriaga con informazioni utili a risolvere gli omicidi e in possesso di segreti personali di cui si serve per ricattare potenti personaggi della città di Roma. A questo punto la trama si amplia nel tempo e nei luoghi che lascio al lettore scoprire perché Donato Carrisi è un maestro del genere thriller. L’autore pugliese, laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il “mostro di Firenze” è al quinto romanzo. Ha esordito nel 2009 con Il Suggeritore, ottenendo subito un grandissimo successo e diventando l’autore italiano di thriller più venduto e apprezzato all’estero. Quattrocentosei pagine, per un thriller, non sono poche soprattutto se contengono, come spesso avviene, divagazioni inutili alla storia. In questo caso, la storia è avvincente, il ritmo incalzante e i personaggi, mai noiosi, ci portano spediti verso un finale accettabile. Capitoli sufficientemente brevi e conclusi rendono la lettura meno gravosa e invitano il lettore a proseguire. In conclusione, una buona lettura di un autore italiano di talento. Completamente diverso è l’altro suggerimento di questo mese: “Cambiare occhi toccare il cuore. Aforismi terapeutici” di Giorgio Nardone. Il titolo dice già tutto: poche parole ed efficaci possono diventare potenti e magiche. Come nell’aforisma. In tempi come questi sovrabbondanti di parole e straripanti di informazioni, sono una buona terapia.

a cura di Lino Venturini

Lingua e Civiltà Si racconta che Renato Fucini, ispettore scolastico, raccomandò a un maestro di curare la punteggiatura. Costui ebbe l’impudenza di dire che la punteggiatura aveva poca importanza. L’ispettore, per tutta risposta, andò alla lavagna e scrisse: “Il maestro dice: l’ispettore è un asino”. Il maestro protestò confuso, così il Fucini corresse: “Il maestro, dice l’ispettore, è un asino”. Scrivere in modo corretto non è una questione di pignoleria ma, innanzi tutto, il modo migliore per farsi comprendere, oltre che un atto di cortesia nei confronti del lettore. Anche se oggi l’utilizzo dei social media spinge la maggior parte dei suoi utenti a una semplificazione del linguaggio, il mondo della grammatica non può essere diviso fra “imbecilli” e “pedanti”. Quando “twittiamo”, più che di scrittura si potrebbe parlare di estensione della lingua parlata, e quando parliamo non abbiamo bisogno della punteggiatura. Questo mese accenniamo alla virgola che è, senza dubbio, il segno più frequentemente usato. Rappresenta una pausa breve tra le parole e svolge una funzione, spesso determinante, per l’esatta trasmissione del pensiero. Inoltre, nessun segno di punteggiatura come la virgola, può rendere bello e armonioso un periodo o sciuparlo. E’ ammesso il gusto personale di chi scrive, ma non si può passare, come fece Dino Buzzati, dalla voluta non virgolatura (“Esiste ma lontana lontanissima le dodici e ventuno l’orologio ha fatto trac adesso finalmente lui ha sentito”) all’eccesso opposto (“Erano usciti da via Valasca, 25, una grande casa, la signora Ermelina”). Il primo ufficio della virgola è di distinguere cosa da cosa come il compito degli altri segni è di separare senso da senso. La virgola è d’obbligo nei vocativi (Andrea, sbrigati!), nelle ripetizioni, nelle enumerazioni, prima e dopo gli incisi (il maestro, a mio avviso, è bravo), prima delle congiunzioni testuali con valore concessivo: poiché, anche se, benché, sebbene, mentre… (oggi c’è il minestrone, anche se non ti piace). Dobbiamo porre l’attenzione maggiore quando lo spostamento di una virgola può cambiare totalmente il significato: “Quel giovane che conobbi a casa tua, mentre ero a Milano mi ha scritto”; “Quel giovane che conobbi a casa tua mentre ero a Milano, mi ha scritto”.

AGENDA LETTERARIA Il 7 aprile 1915 il reggimento di Louis Pergaud, mobilitato a Verdun, aveva lanciato un attacco contro le linee tedesche durante il quale lo scrittore e poeta francese fu ferito e intrappolato sul filo spinato. Soccorso dai soldati tedeschi e trasportato in un ospedale da campo dietro le linee, l’otto aprile di cento anni fa, moriva a causa di una raffica d’artiglieria “amica”. Nato a Belmont nel 1882, e rimasto orfano a diciannove anni di entrambi i genitori, fu costretto ad abbandonare gli studi per trovare un impiego. Già nel 1910, con il suo primo libro di prose, ”De Goupil à Margot”, ricevette il premio Goncourt e iniziò un’intensissima attività letteraria interrotta tragicamente cinque anni dopo. E’ del 1912 l’uscita del suo più celebre romanzo, una lettura immancabile dei ragazzi del secolo scorso, “La guerra dei bottoni”, col sottotitolo “romanzo dei miei dodici anni”. Fu trasposto in film per ben cinque volte, l’ultima delle quali fu nel 1994. Il romanzo è parzialmente autobiografico e ispirato alla sua vita nel paese di Landresse, dove insegnò per due anni come maestro elementare. Il titolo deriva dal bottino di guerra conseguito, ora da una banda di ragazzini di Longeverne, capitanati da Lebrac, ora dall’altra di Veltrans, comandata dall’Azteco. La guerra, senza esclusione di colpi, è condotta con spade di legno, sassi, e a mani nude, con ampio utilizzo di calci e pugni. I prigionieri sono spogliati di tutti i bottoni, fibbie e lacci che portano addosso e rimandati a casa tra il dileggio generale con i pantaloni in mano. La guerra prosegue con alterne vicende tra le lezioni del maestro a scuola la mattina e l’intero pomeriggio in mezzo ai campi a combattere o disegnare strategie bellicose. L’ultima frase posta a commento del romanzo è pronunciata da La Crique, l’intellettuale dei ragazzi di Longeverne, il cui cervello sprizza idee a raffica, che aiuta i compagni durante le interrogazioni e conosce a memoria la storia secolare della guerra dei bottoni: “E dire che, quando saremo adulti, diventeremo stupidi come loro”. Ricordiamo, inoltre, che cinquant’anni fa, il 27 aprile 1965, fu stampato in 60.000 copie, che andarono esaurite nel primo giorno d’uscita, Addio alle armi di Ernest Hemingway. Era la prima uscita della collana Oscar Mondadori. Costavano 350 lire (18 centesimi di euro). Oggi il catalogo degli Oscar conta più di 4000 titoli ripartiti in diciotto sottocollane.

POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Franca Guardini ci manda una poesia precisandoci che fu composta da Renato Simoni di Venezia e pubblicata dal settimanale della terza arnnata, “La Tradotta” nr. 4 del 14 aprile 1918. Ci sembra doveroso ripubblicarla nell’anno dei ricordi della Grande guerra, ringraziando Franca per avercela fornita, con il titolo “La Madonnina Blu”. Un’altra Guardini, questa volta Camilla, giovane quindicenne, si lancia in un’avventura oltremodo interessante, parodiando “L’infinito” di Giacomo Leopardi, con “Il mio infinito”, inteso nel suo proprio, in cui manifesta amore per la sua terra e per ciò che la circonda. Di terra parlano anche i versi anonimi che ci sono pervenuti senza titolo e che osiamo intitolare “Bruscà de tera”. LA MADONNINA BLU In una chiesa non lungi dal Piave un lume solo nel buio era acceso; c’era, d’intorno, un odore soave di vecchio incenso nell’aria sospeso. Sopra un altare, tra palme di rose, una Madonna vestita di blu volgea le meste pupille amorose sul dolce sonno del bimbo Gesù. Ecco, la porta di schiude, ed un passo s’ode, risuona, si fa più vicino. Dicono i Santi: “Chi fa questo chiasso che può svelgiarei l celeste bambino?”.

Anca sta sera go fato un zireto, me son stracà, che l’età non perdona. Go dito: andremo a sentarse un pocheto e a far do ciacole co la Madona! Cosa ghe par, Benedetta da Dio, de sti tedeschi? I xe peso del lovo! La staga atenta, Madona, a so fio, che se lo ciapa, lo inchioda da novo.

IL MIO INFINITO Sempre cara è stata per me questa fattoria con quest’albero, in mezzo al prato verdeggiante. Una palla arancione e rosacea splende all’orizzonte. Seduta e ammirando questo meraviglioso spettacolo, che sembra un’esplosione di colori una pace profonda mi rende felice. Però girandomi e guardandomi attorno vedo frutti colorati e diverse specie di animali. E come il maestro insegna al suo alunno, mio nonno insegna a me. E in ogni stagione che cambia, cambiano i colori nella natura. Così mi addormento negli immensi colori naturali, sognando sogni davvero spettacolari. Camilla Guardini

E la fiammella dal lume d’argento, incuriosita, s’allunga a guardar: c’è un vecchio prete che accostasi lento e fa un inchino davanti all’altar:

Go patio tanto, Madona mia bela, vedendo i nostri fradeli furlani in man de quei… (la me perdona anca Ela se parlo mal)…de quei nati de cani! I roba tuto, i xe bestie, i bastona; fin ne le case sti sporchi i ne va, e, quando i branca una povera dona, se la xe bela…Signor che pietà!

“La me perdona, Signora, se vegno a presentarme cussì a la Madona: ho de parlarghe, lo so, non son degno; ma so che Ela la xe tanto bona!”

Madona Santa, pensando a sti dani fati alle ciese più paxe non go! E sti assassini i se dise Cristiani! Cristiani lor? In malorsega, no!”.

BRUSCÀ DE TERA Bruscà de tera te lasso nar…desso che pian se verse la me man e cò devossion te goardo cascar ne la to sia.

Son Papa Sarto: da un pezzo son morto ma in sti paesi, Signora, son nato... Dal campanil qua se vede fin l'orto, dove zogavo co giera tosato (fanciullo)!

La Madonnina che sta sull’altare tra tante rose, vestita di blu, china la fronte, e due lagrime amare cadon sui ricci del bimbo Gesù. E il vecchio Papa dal cuore suo puro questa preghiera ai soldati mandò: “Salvè l’Italia, utei, tignì duro! Viva l’Italia!”. Ed in ciel ritornò.

Lo so…tò catasù cuciandome su la spianà in do a caminà cò i piè desfè i soldè in do el ruseno che segna el confin

EI paradiso xe belo, si tanto: ma ste casete me xe tanto care, e tanto caro me xe il camposanto dove riposa mio pare e mia mare.

Franca Guardini

l’ea macià i cori de le genziane. Bruscà de tera come çercolo de ostia te lasso lì sul tò altar sensa cesa da la toaja de erba anca se el candelabro de le memorie el l’ea za smorsà el vento.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

SPAZIO DONNA

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L’INTERVISTA / QUANDO IL GIORNALISMO DIVENTA SOLIDARIETÀ

Giovanna Benini: «La mia Africa» «Ad Angal ci arriva chi ha nel cuore il desiderio di condividere»: queste le parole che riassumono tutto l’amore, la passione e la storia di una donna che più di tante altre ha saputo costruire un ponte tra la sua anima e il giornalismo, inteso nel senso più pulito e corretto del termine. Giovanna Benini, professionista freelance e scrittrice, ha scritto queste parole al rientro da Angal, un villaggio dell’Uganda dove da mezzo secolo operano medici e volontari coordinati da Mario e Claudia Marsiaj, fondatori dell’Associazione Amici di Angal. «Angal è la mia Terra Promessa» confessa Giovanna e il motivo sta tutto nella sua forte esperienza di vita fatta di coraggio, di scelte e di tanta voglia di non arrendersi. Mai. Giovanna, com’è nato il desiderio di entrare nel campo del giornalismo? «Durante il mio percorso di studi al liceo linguistico è nato in me il desiderio di fare giornalismo. Mi sono quindi iscritta alla facoltà di Lettere, dove questa mia aspirazione si è sempre più acuita… Evidentemente avevo tanto dentro da dire

Mario e Claudia Marsiaj

e volevo avere la possibilità di esprimere determinati valori che mi caratterizzano profondamente. Fu così che appena laureata iniziai a lavorare per l’Arena. Dopo pochi mesi vinsi il premio “Don Bassi”, con cui probabilmente procurai dei fastidi a qualcuno più anziano di me. Da qui sono iniziati i problemi e le vicissitudini. Durante 10 anni trascorsi in Arena mi sono dedicata anche alla correzione delle bozze e, in poche parole, ho fatto la cosiddetta “gavetta”. Dopo aver collaborato per 15

anni con Verona Fedele, prima per la cronaca, poi per gli Spettacoli, mi sono dedicata ai free-press e sono approdata a L’Altro Giornale con cui ho collaborato per un paio d’anni». Strada facendo è nato anche un libro… «Nel 2000 scoppiò a livello nazionale il caso del professor Luis Ignacio Marsiglia, insegnante di religione cattolica al liceo classico Scipione Maffei di Verona, accusato poi di “simulazione di reato”, che denunciò di essere stato vittima di un’aggressione antisemita.

Oroscopo di Maggio di Francesca Iolanda Ariete: momento propizio per chi vuole espandere i propri orizzonti lavorativi ed economici. Favorite quindi le compravendite, le speculazioni finanziarie ma anche i nuovi incarichi lavorativi destinati a migliorare il tenore di vita. In amore richiedete molte attenzioni che se non appagate sfociano in malcontenti e polemiche. Toro: il bell'aspetto Venere-Marte favorisce il dialogo nella coppia e con esso cresce il desiderio di stabilità affettiva. Nella professione evitate gli atteggiamenti vittimistici e le insoddisfazioni per lo più frutto della vostra immaginazione. Oculatezza nelle spese. Gemelli: periodo faticoso per i nati della prima decade che faranno fatica ad adattarsi e ad accettare ogni forma di imposizione e di controllo da parte dei superiori. Bene per i nati di giugno che sapranno sfruttare con lungimiranza le occasioni migliori. Cancro: Venere nel segno dall'8 favorisce l' espressione armoniosa e felice dei propri sentimenti. Indica gioia di vivere e fortuna in generale. Anche le inclinazioni artistiche sono accentuate e sono previsti cambiamenti positivi nel settore familiare. Buono lo stato di salute. Leone: bella armonia tra capacità intellettiva e inserimento ottimistico nella vita. Favoriti i rapporti sociali, grazie anche ad una conversazione facile e brillante. Le energie saranno tese verso realizzazioni pratiche, immediatamente percepibili e che rendono plauso. Vergine: possibile qualche incomprensione nell' ambiente lavorativo: cercate di essere più espliciti e lineari possibile per non alimentare polemiche inutili. Bene la vita affettiva che ritrova il piacere della condivisione. Qualche ostacolo da superare per i nati della prima decade. Bilancia: ottima la forma mentale e intellettuale anche se può prevalere la tendenza all' impazienza che ne smorza la continuità logica. Cercate di sviluppare meglio le idee per non cadere in successi effimeri. L' affettività è un pò altalenante e potrebbe spingervi nell' irrequietezza sentimentale. Scorpione: migliora l' umore, soprattutto nella seconda parte del mese, quando saranno favoriti i viaggi e gli incontri in paesi lontani. Vivrete queste esperienze perlopiù come un' evasione da quella che percepite come una situazione un pò opprimente. Evitate le crisi di pessimismo. Sagittario: ancora non si vede quel miglioramento in ciò che vi sta più a cuore. Per superare gli ostacoli dovrete concentrare le energie in base alle priorità, senza dispersioni o incertezze. Momento favorevole alle iniziative dal 18 al 20 maggio. Capricorno: procedete spediti verso obiettivi ambiziosi e con la vostra proverbiale tenacia nessuno saprà negarvi niente. In un contesto cosi stimolante unico neo sarà la vita sentimentale, leggermente al di sotto delle vostre aspettative anche a causa di troppi oneri domestici. Acquario: grande slancio e vitalità, soprattutto dal 13 in poi. La vita sociale diventa varia e piacevole e dai contesti più disparati potrebbero nascere contatti utili anche per la carriera. Iniziative e progetti che rendono stima. Pesci: possibile una certa insoddisfazione latente che sfocia in palese irrequietezza per i nati di febbraio. La forma mentale concepisce idee che però fanno fatica a prendere forma, a concretizzarsi verso progetti pratici. Privilegiate la prima parte del mese se dovete avanzare richieste.

Mi fu chiesto di raccogliere testimonianze a favore della verità: attraverso la trasmissione Sciuscià gli accadimenti erano stati travisati a sfavore dell’intera città di Verona. Così, da un progetto per riabilitare la figura di uno dei coprotagonisti di questa vicenda, nacque una pubblicazione presentata a maggio 2009 dopo lungaggini e molte vicissitudini. Anche in questo caso sono stata ostacolata: l’editore, che poi cambiai, temeva per la possibile reazione della Giunta comunale veronese di allora… Ma che soddisfazione vedere poi, dopo anni, questo progetto concretizzarsi! Da quest’esperienza ho maturato la convinzione che le verità vanno dette. E se non vengono ascoltate vanno urlate». Ed ora con la tua tenacia sei approdata ai documentari. Due per l’esattezza. Racconta. «Tutto è nato durante una viaggio a Capo Verde. Prima di partire frequentai due corsi per giornalisti che operano in terra di missione. Ricordo che un amico mi imprestò una vecchia telecamera. A Capo Verde girai quindi un piccolo documentario per il quale al mio rientro un collega mi invitò a scrivere i testi. Nasce così la mia “avventura” con i documentari».

L’ultimo, quello in rete da pochi giorni, presenta proprio l’ospedale di Angal, un villaggio nel cuore dell’Africa nera, sviluppato grazie alla volontà ed al lavoro di due splendide persone, Claudia e Mario. Com’è nato il tuo desiderio di mettere a disposizione gratuitamente la tua professionalità nell’ambito di quest’esperienza? «Avevo solo sette anni quando ripetevo che volevo sposare un nero dell’Africa: se sposo un nero, dicevo, avrò un bimbo di colore e potrò farlo studiare in Italia. Uno in meno che non mangia, dicevo. Poi la vita ha preso una direzione diversa, ma oggi, dopo molti anni, sono venuta a contatto con Angal e con Mario e Claudia Marsiaj che nel 2005 mi contattarono per un servizio per Verona Fedele. Avrei dovuto andare in Africa già allora per aiutare mamma Claudia nel progetto alimentare di

Giovanna Benini

le. La mia professione mi ha dato tante soddisfazioni, ma anche molti ostacoli da superare, non ultimo il maschilismo imperante. Il giornalismo si è rivelato una profonda delusione, fino ad arrivare al punto di non darmi più da vivere. Ma ad un certo momento dentro di me qualcosa mi diceva: “se il Signore dopo 27 anni di professione ti ha fatta arrivare fin qui significa che qualcosa ancora devi fare”. Ecco, i miei 27 anni nel mondo del giornalismo sono serviti per Angal. Il documentario che ho realizza-

“Angal Un villaggio e il suo ospedale tra passato e futuro” è disponibile on line: http://youtu.be/AFcczS2C3zo.In meno di una settimana ha ricevuto 134 visite e 15 “Mi piace”. 50 i “Mi piace” ricevuti su Facebook e 22 condivisioni tra YouTube e sito internet di Giovanna Benini (www.giovannabenini.it). Un successo annunciato. Angal, ma per uno strano gioco del destino non potei partire… Quando però si ha davvero nel cuore qualcosa, se si è determinati, la si ottiene. E alla fine ho raggiunto Angal: Mario Marsiaj, che nel frattempo avevo ricontattato per questioni personali, era rimasto colpito dal mio documentario di Capo Verde e mi chiese subito di realizzarne uno anche per l’associazione Amici di Angal. Partii quindi per l’esperienza più profonda della mia vita. Ciò che ho ricevuto da Angal è incommensurabi-

to, “Angal Un villaggio e un ospedale tra passato e futuro”, spero serva ad allargare il bacino di benefattori che, attraverso il 5xmille o tramite offerte, potranno così aiutare Angal e l’associazione Amici di Angal a crescere sempre più. Ora resta una dolcissima nostalgia e l’impegno con me stessa di fare tesoro di una simile esperienza per ricordare, ricordare sempre, ciò che veramente è importante nella vita nel rispetto di chi mi ha insegnato quanto sia difficile sopravvivere». Rosanna Pancaldi

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani CARPACCIO DI POLPO IN BOTTIGLIA

Cuocere il polpo pulito in acqua fredda non salata con alloro e aromi per brodo di pesce. Dopo il bollore continuare a cuocere per crica 45 minuti. Spegnere e lasciar intiepidire. Tagliare a metà una bottiglia in plastica tenendo la parte inferire e forare il fondo in più punti. Schiacciarvi dentro il polpo coprendo con un peso e mantenerlo così fino a giorno successivo. Affettare – possibilmente con affettatrice e previo riposo in freezer per un’ora circa -. Servire con una salsa ottenuta mescolando yogurt, menta, buccia di limone, sale e pepe.


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

Come tutti gli anni in questo periodo sono reduce dalla manifestazione più importante per il settore benessere. In occasione di Cosmoprof Bologna si ha la possibilità di presentare le proposte benessere più all’avanguardia. Massaggi, trattamenti, macchinari e creme fanno da protagonisti a una full immersion di quattro giorni. In contemporanea a Verona esponeva Vinitaly. Ho voluto unire il concetto di benessere alla cultura del vino e proporvi un trattamento facile con un prodotto del nostro territorio, il vino. Con il termine vinoterapia s’intende il complesso di terapie basate sull’impiego di derivati della vite, quali l’uva, foglie e vino. Questa terapia viene riscoperta in Francia, nei pressi di Bordeaux e il crescente interesse per la cultura del vino ha portato a rivalutare l'impiego delle sue proprietà anche in altri ambiti non legati al senso del gusto. Grazie alle moderne tecnologie biochimiche, si conosce ogni singolo beneficio della pianta e del suo frutto. Tant’è vero che la vite, insieme all’uva, viene impiegata nella cura degli inestetismi della pelle, il miglioramento della microcircolazione sanguigna, la lotta al colesterolo, la depurazione epatica e intestinale, per contrastare l’invecchiamento della pelle e tanto altro ancora. I semi dell’uva sono ricchi di calcio, fosforo, polifenoli e flavonoidi, svolgendo un’azione idratante, levigante e antiossidante. Attualmente sono numerose le SPA che propongono trattamenti viso e corpo e i risultati sono di altissima qualità. Se non avete la possibilità di regalarvi qualche ora di vineterapy in istituto potete provare questo trattamento corpo che vi aiuterà a riattivare il metabolismo della pelle per affrontare la primavera.

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MODA DI PRIMAVERA CON COLORI PASTELLO Avete nell’armadio una giacca o un cappottino rosa? Magari non li avete mai messi perché la tonalità è troppo chiara o luminosa o perché avete timore di ottenere un aspetto “confetto”. Non è del tutto vero…è possibile, infatti, indossare questi capi senza dover per forza assumere un aspetto ridicolo. L’importante è come lo sfoggiate e il vostro portamento. Innanzitutto analizziamo due casi, uno elegante e uno più casual.

Evento Cerimonia Arriva il sole, il bel tempo ed è tempo di cerimonie, battesimi, cresime e forse anche matrimoni. Volete un look elegante? Ecco che la giacca rosa che avete nell’armadio può arrivare in vostro soccorso. Un esempio è quello che vi mostriamo qui di seguito: un abito chiaro leggermente floreale con dei richiami al celeste. I colori base di questo abbigliamento sono due: rosa e celeste. Di conseguenza, potete optare per accessori che richiamino l’una o l’altra tinta, così come l’accostamento scarpe-borsa, o fare un mix. A voi la scelta!

SCRUB PER GAMBE AL VINO ROSSO Ingredienti 3 cucchiai di vino rosso Valpolicella 1 cucchiaio di miele biologico 3 cucchiai di zucchero di canna 6 gocce di olio essenziale di limone Preparazione Versate tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Applicate l'impacco sulle gambe umide massaggiando dal basso verso l'alto per dieci minuti a gamba. Risciacquate bene alternando acqua calda e acqua fredda. Applicare su entrambe le gambe olio di mandorle con dolci sfioramenti. In questo tipo di scrub la presenza dell'acido tartarico nel vino e dell'acido glicolico nello zucchero hanno un effetto levigante che contribuisce all'eliminazione delle cellule morte e al risveglio della pelle. Buona primavera a tutti. Namastè!

La Post@ del cuore

a cura di Giuliano Tramedam@more

Eccoci qui, al nostro appuntamento mensile con l'amore e i suoi ancestrali dubbi e quesiti che, da sempre, muovono anima e spirito nelle persone, verso la direzione della felicità da condividere in simbiosi... con l'altra metà del cuore, del tuo cielo... e del tuo incredibile e unico mondo! Questo mese voglio concentrarmi sulla domanda inviataci per mail da Ivan di Negrar che ci chiede se "è meglio pretendere sincerità in amore, anche se fa male o, a volte, accettare l'ipocrisia del non sapere, per non farsi del male?" Chiaramente in amore, come in ogni cosa della vita, la sincerità deve sempre essere la base fondamentale su cui poggiare le sorti di un rapporto di vita, da intendere sempre assolutamente sincero e affidabile, anche se qualche verità a volte fa un gran male a raccontarla e sarebbe meglio prenderci un po' di tempo per non farci gestire dall'istinto e confezionare verità sapute dire, che sapranno essere meglio assorbite ma faranno, sicuramente, meno male di una bugia completa che se scoperta, alla fine, farebbe ancora più danno e renderebbe quell'amore insincero e dal futuro incerto e precario. Per cui, caro Ivan, qualsiasi sia la tua verità da confidare, meglio saperla raccontare con modi e forme giuste, ma in piena sincerità, piuttosto che nasconderla per sempre, col rischio che certe bugie hanno le gambe corte e se arrivano a LEI poi... perdi credibilità e, forse, un'altra possibilità di rimediare ancora!

Evento Casual

E restando su questo argomento, Luciana da Marano si interroga su quanto sia giusto il perdono da tradimento se viene confidato con pentimento e remissione. E qui, cara Luciana, non so rispondere con semplicità, perché dipende da tanti fattori, uno su tutti: "quanto è sincero quel pentimento e quanto sia possibile, in ognuno di noi, concedere una seconda possibilità a qualcuno che amiamo, anche se ci ha deluso... e nella sua confessione sincera sa di rischiare di perdere tutto di quell'amore a cui ha mancato di rispetto e vorrebbe poter rimediare partendo da un perDONO! Adesso tocca salutarci e voglio farlo con una FRASE DEL MESE che prendo in prestito da una donna immensa: Madre Teresa di Calcutta che a proposito di perdono ha sostenuto che: "Se vuoi veramente amare.. devi imparare prima a saper anche perdonare!" Il Vostro Giuliano di Tramedamore

Un’alternativa a questa occasione è l’uscita del sabato sera o l’aperitivo con gli amici. Il jeans è una valida opzione con una t-shirt, top o corpetto, a vostra preferenza. Qui, la scelta è più vasta e c’è meno margine di errore, tutto sta nel vostro gusto personale. Per le scarpe possono andar bene delle snickers basse, ma potete anche indossare un paio di stivaletti alla caviglia. Consigliato un make up delicato o una semplice matita rosa o grigio perla. Il rosa della vostra giacca è un colore molto leggero, quindi non appesantite il vostro look con un trucco troppo aggressivo, o con bijoux troppo pesanti.



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