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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO ANNO XXX - N. 7 - LUGLIO 2015 Stampato il 23/07/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

L’affaire migranti Credete ancora che le migrazioni di questi anni siano un fenomeno spontaneo? Ricredetevi: è un piano studiato a tavolino e preparato da decenni. Se D’Alema ha affermato: “Abbiamo bisogno di 30 milioni di immigrati” e la senatrice Finocchiaro ha ribadito che in Italia gli immigrati sono pochi: “Basta paure”, significa che questa invasione non è casuale. Nel suo libro “Praktischer Idealismus”, il conte Kalergi dichiara che gli abitanti futuri dell’Europa non saranno i popoli originari, ma una sorta di meticciato, “attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile dall’élite al potere”. Non per niente Angela Merkel nel 2010 e Herman Van Rumpy nel 2012, hanno ricevuto il premio Coudenhove-Kalergi per essersi distinti nel perseguire questi ideali. Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive per sostituire popoli della vecchia Europa. L’Onu le chiama “migrazioni di ricambio”: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento. E’ una strana coincidenza, infatti, che questi migranti fuggano “dalla fame e dalle guerre” proprio quando, secondo i manovratori del vapore, servono. Tutto è ben organizzato. Ci sono i reclutatori (recruteurs) che vanno nei villaggi d’origine dei clandestini e li contattano, i centri di raccolta, gli organizzatori di trafficanti e i passeurs, i trafficanti veri e propri. Operazioni impossibili senza avere a disposizione grandi risorse e una grande organizzazione. Niente è lasciato al caso: nemmeno i morti. I sostenitori della globalizzazione si sforzano di convincerci che l’accoglienza è un atto umanitario e progressista, in realtà questo tipo di integrazione equivale per noi a un suicidio etnico, culturale e storico. Il risultato sarà la rottura della coesione nazionale, l’indebolimento delle strutture statali, il disfunzionamento dei servizi pubblici e il collasso dello stato sociale. La guerra tra poveri porterà al trionfo il liberalismo assoluto, la proletarizzazione della società e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochissimi: l’obiettivo da raggiungere. L’Italia si sta trasformando in un grande campo profughi e forse non c’è alternativa perché coloro che hanno progettato questo, sono gli stessi che detengono il nostro debito pubblico. E come si può pagare un debito enorme se non trasferendo schiavi e riducendo in schiavitù il popolo? Lino Venturini

Pederzoli: il presente e il futuro Proseguono a pieno regime i lavori alla Casa di cura Pederzoli di Peschiera, interventi di ampliamento, ristrutturazione, demolizione e ricostruzione che nell’arco di tre anni porteranno l’ospedale gardesano ad essere rinnovato completamente. Lo

Grandi lavori in corso presso la Casa di Cura di Peschiera del Garda che nell’arco dei prossimi 3 anni sarà completamente rinnovata afferma l’amministratore delegato Giusep-

pe Puntin facendo il punto sulle opere

Farmaci in estate Conservare correttamente i farmaci è più difficile d’estate perché una delle prime regole è quella di non esporli alla luce diretta del sole. Tutti i farmaci non dovrebbero subire temperature superiori ai 30° per questo, in particolare in estate o in occasione di un viaggio in paesi caldi, è necessario porre attenzione sui farmaci che portiamo in vacanza e su quelli che si trovano a casa sul tavolo della nostra cucina e che assumiamo abitualmente. Tra le categorie più a rischio di alterazione sono i farmaci iniettabili, quindi liquidi, come l’insulina, che lasciati al sole possono vedere sensibilmente ridotta la propria efficacia con evidenti gravi danni per la salute del paziente. Pagina 10

completate, quelle in corso di completa-

mento e quelle che verranno avviate nei prossimi mesi. Finita, innanzitutto, la struttura chiamata “Centro servizi”: si tratta di un polo polifunzionale separato dall’ospedale ma complementare ad esso. Il centro ospiterà diverse aree. La prima ad essere stata attivata

è la Residenza sanitaria assistenziale (Rsa), destinata ad accogliere i posti delle case di riposo di Peschiera convenzionati con la Regione. Conclusa da alcuni mesi anche la nuova ala che si affaccia sulla strada Gardesana. Pagina 11

Costermano. “Lasciateci le suore” «Carissimo Santo Padre, mi trovo oggi a scriverLe a nome di un’intera comunità cristiana disorientata per l’imminente obbligata dipartita dal nostro comune delle tre sorelle “Figlie di Maria Ausiliatrice”: suor Natalina, suor Gina e suor Ilva»: hanno raggiunto persino Papa Francesco le parole accorate del sindaco di Costermano, Stefano Passarini, in rappresentanza di un’intera comunità. Nell’ottobre 2013, dopo la chiusura della comunità salesiana di Albarè, per dare continuità al grande operato cristiano delle tre sorelle, è stata loro trovata dimora presso l’ex casa delle Suore Comboniane di Castion, a Costermano dal 1989…Nel frattempo un’intera comunità si è mossa per gridare il proprio dissenso alla partenza delle suore e con tanto di striscioni con su scritto “Lasciateci le nostre suore. Dalle famiglie che hanno a cuore il bene dei loro bambini” ha preso parte numerosa al Consiglio comunale straordinario convocato dall’amministrazione martedì 23 giugno. Pagina 16



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Le Vostre Lettere PESCHIERA

GENDER

“Yoga alla Pederzoli.Un grande aiuto” “Salviamo i nostri bambini” Al direttore Sanitario Dr. Gianluca Gianfilippi Alla dottoressa Anna Paola Fraccon c/o Casa di Casa di cura Dr. Pederzoli Alla Maestra di Yoga Annamaria Zamberlan e p.c. a L’Altro Giornale Vi scrivo queste poche righe per ringraziarVi per aver fortemente voluto e organizzato il corso di yoga. Lo frequento dal 20 marzo e l’ho iniziato perché la mia insonnia era insopportabile. Dormivo pochissime ore e non riuscivo più a gestire l’ansia. Già dalla prima lezione ho iniziato a dormire meglio, sono più serena, benché la mia malattia non si voglia arrendere. A casa cerco di fare gli esercizi, alla sera sempre, a volte al mattino

e quando ne sento il bisogno. Mi rilassano e mi aiutano ad accettare meglio la malattia e quindi ad usare le mie energie per combatterla. Spero che questo corso possa essere organizzato anche l’anno prossimo, perché aiuta veramente a prendere consapevolezza di sé e quindi a gestire meglio il dolore, l’agitazione e anche la rabbia che, purtroppo, nel mio caso, sono direttamente legati alla mia patologia. Ringrazio anche la Maestra che ascolta i nostri bisogni e traduce la soluzione in esercizi semplici e fattibili anche per noi, che abbiamo parecchie inabilità motorie. Grazie di cuore a tutti voi T.C.B. (lettera firmata) Castelnuovo del Garda

PERDONO

“Impariamo da Papa Francesco” Caro direttore, ho seguito alla televisione la visita a Torino, la mia città, del nostro amato Papa Francesco (originario da parte dei nonni di Asti in Piemonte). La visita alla

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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Numero chiuso il 23- 07 - 2015

Sacra Sindone mi ha riportata al mio incontro di 4 anni fa, quando ho avuto la fortuna di vedere il lenzuolo dove un uomo è stato avvolto proprio nell’epoca nella quale è morto e risorto l’Uomo più grande della storia. Il Santo Padre è andato in visita alla comunità valdese di Torino: ho pianto quando Papa Francesco ha chiesto perdono ai valdesi per gli ingiusti trattamenti che la Chiesa ha riservato a questa Comunità (800 anni di scomunica da parte di papa Gregorio). La Comunità era stata creata in Francia dal sacerdote Valdo nel 1200, l’epoca di San Francesco. Anche Valdo dava tutto ai poveri e chiedeva al Papa un rinnovamento della Chiesa cattolica della quale faceva parte e cioè la possibilità al matrimonio per i sacerdoti, al sacerdozio anche delle donne (la comunità valdese per il 30% è composta da donne e anche i sacerdoti si possono sposare)… Ma mi chiedo: noi tutti, bianchi e neri, rossi e gialli, ricchi e poveri, siamo davvero persone che sanno perdonare, amare, rispettare? Io dico no, perché ognuno di noi

guarda solo il proprio giardino e non il paradiso che c’è fuori dalla nostra cerchia. Allora impariamo a farlo, per il nostro bene, la nostra gioia personale. Lo dico io che avevo tanti rancori e un bagaglio di tanti mancati perdoni e dopo quasi 40 anni di vita insignificante di depressione sono riuscita grazie a Dio a capire, a perdonare e ad amare me stessa il mio prossimo. Adesso sono piena di felicità, di gioia e, guarda caso, anche di salute fisica e psichica. Dico allora anche e soprattutto ai nostri giovani politici che la finiscano con questa guerra fredda. Per il bene della nostra Patria, bisogna perdonare gli sbagli delle vecchie leve, bisogna rispettarsi, unirsi, ognuno con il proprio credo, perché solo l’unione fa la forza. Bisogna cancellare il passato, come ci ha insegnato questo grande Papa Francesco. Allora, per i nostri figli e nipoti, impariamo ad amare questo paradiso terrestre, che non possiamo demandare alla politica, alla chiesa, all’industria, ai soldi. Meditate gente, meditate. Maria Rosa Beltramo

La Camera ha approvato la riforma della scuola con 277 voti a favore, 173 contrari, dei quali 4 dalle file del Pd, e 4 astenuti. Si tratta del via libero definitivo. La seduta ha comunque riservato alcuni fuori programma, a partire dall’avvio turbolento. Mentre in piazza Montecitorio manifestavano i sindacati della scuola, infatti la discussione in aula è stata sospesa dopo che la Lega ha esposto cartelli con su scritto “Giù le mani dai bambini. La protesta è stata un tentativo in extremis di attirare l’attenzione su uno dei capitoli più controversi del testo e più glissati da parte del governo: l’introduzione nella riforma dell’insegnamento dell’ideologia gender, fin dalle scuole dell’infanzia. Egregio direttore, si sente molto parlare della scuola, soprattutto per quanto riguarda il corpo docente, i ruoli…, ma quello che non viene spiegato per esteso è il ddl della senatrice PD Valeria Fedeli, sull’Educazione Sessuale targata Renzi. Tale programma si svela come il più massiccio tentativo di corruzione di minori che mai sia stato concepito. Uno spudorato indottrinamento coatto, di autentico totalitarismo educativo di chiaro stampo dittatoriale, che con il suo programma articolato per fasce d’età dalla Materna alle Superiori, tende a far scomparire l’innocenza, il pudore, l’intimità e il dominio di sé…In pratica si mira a liberalizzare ogni forma di esercizio della sessualità e le scuole sono destinate a diventare campi di rieducazione, dove il terreno è fertile per far passare omosessualismo e teoria Gender con l’ok del Governo. Ecco alcuni esempi di temi che secondo questo ddl si dovrebbero affrontare nell’educazione sessuale a scuola: Da 0 a 4 anni: gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, diritto di esplorare la nudità, gioco del dottore. Da 4 a 6 anni: accettazione delle diversità, amicizia e amore verso persone dello stesso sesso, sensazioni legate alla sessualità come componenti della gamma delle sensazioni umane. Da 6 a 9 anni: cambiamenti del corpo, mestruazioni, eiaculazio-

ne, idea base della contraccezione, rapporti sessuali, amori segreti, primo amore. Da 9 a 12 anni: organi sessuali e riproduttivi interni ed esterni e loro funzioni, uso corretto dei preservativi e contraccettivi, prima esperienza sessuale, orientamento di genere (gender), accettazione rispetto e comprensione delle diversità nella sessualità. Da 12 a 15 anni: cambiamento delle strutture familiari, senso di responsabilità rispetto alla prevenzione di gravidanze indesiderate. Da 15 anni e oltre: cambiamenti nella fertilità legati all’età (gravidanza surrogata, riproduzione medicalmente assistita), assunzioni di decisioni informate sulla contraccezione e le gravidanze, scelta consapevole del contraccettivo prescelto, diritto di abortire, passare dal disgusto per l’omosessualità all’accettazione e all’apprezzamento. Sono queste le linee guida dall’Europa e dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) con la diffusione della teoria Gender nella Scuola, anche attraverso corsi di informazione, incontri con Arcigay, opuscoli, letture di libri, esperti (???) come Luxuria a scuola e tanto altro. Per la stesura di questo progetto nessun genitore ed educatore in quanto tale è stato interpellato. L’applicazione di questo tipo di educazione sessuale non solo renderebbe più difficile diventare adulti maturi, capaci di assumersi la responsabilità di essere madri e

padri, ma tendenzialmente ha come effetto la distruzione della famiglia, della cultura e della società. Si pensi che l’insegnamento della religione cattolica in Italia è facoltativo, l’insegnamento dell’omosessualismo sarà invece obbligatorio. E come se non bastasse il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ivan Scalfarotto è il promotore della legge sull’Omofobia, in attesa di approvazione al Senato, che prevede per coloro che pubblicamente dovessero esprimersi contro le unioni gay o l’affidamento a queste di bambini o l’aborto libero o l’educazione sessuale nelle scuole, dovrebbero essere puniti con forti ammende e con detenzioni di almeno un anno di carcere e dopo ai servizi sociali di Associazioni Gay. In questo ddl si svela chiaramente l’obiettivo di voler privare gli italiani del sacrosanto diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero con la parola, in privato e in pubblico. Questa è la situazione e io credo che i genitori, i nonni e tutti coloro che hanno a cuore i giovani dovrebbero mobilitarsi per respingere questo tipo di educazione sessuale, che porterebbe solamente a problemi di scombussolamento psicologico di identità, come si sta già verificando in altri stati come Canada e Svezia che hanno sperimentato prima di noi questo tipo di “educazione”. Fiorella Monese



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DIVERSITÀ

BARDOLINO-GARDA

“Tra fiori e viali ombrosi”

“Accoglienza e rispetto delle regole”

Caro Direttore, in quel di Bardolino c'era una volta un viale ombroso denominato Viale della Stazione, ora derubricato in via Dante Alighieri. Le belle piante ombrose, Olmi e "albare", non ci sono più. I nostri eroi hanno infatti, all'epoca, posto a dimora degli Aceri canadesi che più che Aceri sono ora laceri e contusi e vengono di continuo ri..piantati con grande gioia dei vivaisti di turno. Queste povere piante hanno subìto pure delle flebo, dagli assessori intelligenti dell'epoca, ma nulla ha giovato. L'ombra? Neanche per sogno. Ebbene questo accadde e purtroppo accade tuttora a Bardolino su un viale assolato, con i carrelli senza ruote gommate dei "carico e scarico" che rompono le scatole a tutte le ore e … siamo nel secolo ventunesimo. Sarebbe questo il progresso. Detto questo una

Migranti, perseguitati, rifugiati, Rom, Sinti, parti di uno stesso universo, ma distanti e differenti tra loro, una umanità non convergente ma spesso diametralmente opposta e contraria. Come operatore sociale ho visto, ho ascoltato, ho toccato con mano il degrado umano, quello con l’alzo zero nei riguardi di una dignità colpita a morte. Come uomo della strada ho osservato il cambiamento indotto nelle persone dalla miseria, fino a farle diventare marionette in balia del più prepotente. Come cittadino abituato a leggere la realtà che vivo, non posso non obiettare ogni forma di letteratura analfabeta, che vorrebbe sindacare l’indicibile, programmare il vuoto di valori e progettare futuro, senza però fare i conti con il passato. Popoli migranti con tradizioni e culture, con il proprio carico di disperazio-

frase mi ha colpito, dalla vicina Garda, durante una assemblea infuocata per l'abbattimento di diversi alberi sul territorio dei nostri amati ed “odiati” vicini: “Il nostro lungolago non ha nulla da invidiare a quello di Bardolino”. Frase pronunciata dalla signora Vittoria Mafezzoli. Ma stiamo scherzando? Mentre sul Gusa (Garda) muoiono le surfinie dalla sete, mentre sulla passeggiata, che dal confine di Bardolino va verso Garda, tempo fa hanno ripulito il vecchio muro che sostiene la gardesana con del diserbante e le piante di rosa, da anni a dimora, sono seccate e poi recise con un blitz alla base, mentre accade tutto questo, mi si paragona Garda in fiore con i tulipani di Bardolino? Ma che razza di floricoltura o meglio ancora floricultura è questa? Intanto, sempre a Garda si sprecano

le consulenze: dall'agronomo alla dottoressa dell'ufficio Ecologia per arrivare persino a luminari che misurano persino la densità del legno e, senza dubbio, non conoscono il nome delle piante che debbono curare. Leggasi i pini che ora fanno notizia, ma sono mesi che sono in quelle condizioni. Ri...detto questo e per non ri...paragonare più il lungolago di Garda con quello di Bardolino, rimane solo da dire che la passione per le piante ed i fiori è di pochi ed è una vergogna che, come sempre, la faccenda si butti in politica parlando di lobby che vuole tagliare le piante. Qui è solo questione di coltura, pardòn, cultura! Dimenticavo: per mettere qualche segnale di divieto di svolta e qualche senso unico non penso ci sia bisogno del patto di stabilità! Umberto Brusco Bardolino

ne e violenza insita nei bisogni disattesi, popoli e persone non meno malavitose di altre, in guerra tra poveri non meno di altri. Fare sociologia di comodo è affermare che i migranti, come i rifugiati, sono tutti vuoti a perdere, corpi da rifiutare, che tutti i Romeni rapinano, che i Sinti sono tutti ladri, che i Rom sono l’ultima linea non più sanabile della convivenza civile, una etnia a parte, esclusa dai soliti esclusi. Chissà, forse è davvero così, ma quando i fatti di sangue scatenano la caccia all’uomo, sono accadimenti gravi non perché commessi da un miserabile, straniero o meno che sia, sono gravi perché si tratta di reati incomprensibili e quindi inaccettabili, sono gravi perchè partoriti nel degrado, deprivato di ogni valore umano. Quando si legano e torturano a morte due anziani pensionati inermi per

EXPO 2015

“Non di solo pane vive l’uomo” Egregio Direttore, Expo 2015 di Milano è il più grande evento che sia mai stato realizzato sul cibo e la nutrizione col tema per l’esattezza molto ambizioso: “Nutrire il pianeta, energia e vita”. Sarebbe un errore soffermarsi soltanto sull’impatto economico, vista la portata esistenziale che riveste il cibo nella vita della persone del mondo. Anche Papa Francesco ha sottolineato l’importanza fondamentale del passare veramente dalle enunciazioni ai fatti concreti per la risoluzione della fame di una gran parte del pianeta. Infatti, purtroppo, non tutti dispongono ogni giorno di una quantità di cibo sufficiente per alimentarsi, visto che un recente rapporto dell’O.N.U. quantificava in 800 milioni le persone sottonutrite, il 12,50%,

un abitante su 8 dell’intera popolazione mondiale. Tutto ciò suona scandaloso pensando che al tempo stesso c’è il resto della terra che vive nell’eccesso. Emblematico al riguardo lo spreco di cibo, quantificato dalla Fao (organizzazione dell’ ONU la fame nel mondo) in 1,3 miliardi di tonnellate, ovvero un terzo di quanto destinato all’alimentazione umana. Così pure solo il 43% dei prodotti agricoli è effettivamente consumato. Il resto viene sprecato nel percorso spesso lunghissimo tra il campo e la tavola. L’Expo non deve limitarsi ad essere una vetrina, ma deve creare percorsi di educazione, offrire anche spazi di approfondimento, presentare le buone pratiche in atto, individuare prospettive concrete anche su temi molto delicati e sensibili. E al tempo stesso

PESCHIERA. NO TAV Questa mattina (13 luglio) il Comitato No Tav di Peschiera del Garda e Castelnuovo del Garda hanno accolto la Carovana di Bici No Tav in viaggio verso Udine. Dopo una sosta di due giorni nel Camping di Lonato, le biciclette della Val di Susa sono ripartite alla volta di Verona, attraversando il versante del Basso Lago, da Desenzano del Garda, Sirmione, Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, tutti territori interessati al passaggio della TAV. La colonna di biciclette festante non passa inosservata, le bandiere e i simboli No Tav sono sotto gli occhi di tutti, qualche minuto per i saluti e le strette di mano e poi pronti a salire in sella per raggiungere all’ora di pranzo, la città di Verona. Lo scopo di questa Carovana ciclistica partita dalla Val di Susa, attra-

verso la Regione Piemonte, la Lombardia, il Veneto e il Friuli, è quello di sensibilizzare le Associazioni, i Comitati e le popolazioni tutte, di non accettare più passivamente, in Italia e in tutta Europa, delle grandi opere inutili, costose e dannose per l’ambiente e la qualità della vita di tutti. Dalla Val di Susa a Udine per dire basta, confrontarsi ed esprimere il disappunto sulle realtà di tutta Europa, incontrarsi allo stesso tavolo a Bagnaria Arsa (UD), dal 17 al 19 luglio 2015, in occasione del Quinto Forum contro le Grandi Opere inutili. Informarsi per informare… lo slogan per dire basta…. Angelo Polizzotto Portavoce No Tav Comitato Peschiera del Garda

non deve nascondere sotto il tappeto le tante ingiustizie e le altre forme di sfruttamento umano e ambientale, l’attività delle organizzazioni criminali, le contraffazioni alimentari e tutto quel “pane nero”dell’illegalità che imperversa e impoverisce i più deboli. Senza dimenticare che l’uomo non vive di solo pane, ma di un nutrimento spirituale come buone relazioni, fruizione di istruzione e cultura, nonché di comunione con Dio e con gli altri…E se alla fine qualche scettico si sarà riscoperto un po’ più consapevole nelle proprie scelte di ogni giorno, sarà già il segno che l’Expo avrà permesso di fare qualche piccolo passo in avanti. Giancarlo Maffezzoli

estorcere loro del denaro, quando si “butta via” a morte una donna indifesa, quando si violenta brutalmente una bambina, quando si costringe l’innocente al suicidio, l’infamia è identica, non cambia di una virgola, con la differenza che a seconda dei protagonisti coinvolti si scatenata la voglia pazza di rogo, oppure poco più di una alzata di spalle. Da uomo avvezzo al vicolo cieco, debbo dire che l’ingiustizia sta tutta nel dimenticare che non esiste preferenza o privilegio per quanti agiscono senza possedere neppure un vago senso della dignità, per quanti non conoscono traccia di compassione. In questo tempo ove c’è grande sperpero di parole valigia, è necessario sfatare i luoghi comuni, non cadere nella pratica del licenziare un problema, lasciandone aperti altri peggiori, come l’accettazione di campi e baracche del crimine, o altre “periferie” esistenziali dove nascondere l’irripetibile. Risolvere la questione significa rimuovere le cause, forse occorre non rimanere indifferenti fino a quando la prossima tragedia ci toccherà nuovamente da vicino, forse occorre non consentire più forme di segregazione sociale, e fare accoglienza dove è davvero possibile, costruendo promozione umana nel riconsegnare autorevolezza alla norma scritta, quella che tutela la persona, con la propria dignità, e colpisce chi non s’adegua al rispetto degli altri. Vincenzo Andraous


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VENETO

TELEFONIA

ITALIA

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“Lo Stato siamo noi”

“Attenzione alle offerte” “Referendum”

Lo Stato siamo noi, l’Italia siamo noi. Capito? Sono italiana, sono piemontese doc, sono una donna di 67 anni e sono certa e convinta che l’Italia siamo noi. Siamo noi che votiamo e allora? Come mai non andiamo più a votare? Perché l’ignoranza non ha limiti! Non andiamo più a votare perché siamo stanchi di essere governati dal presidente della Repubblica e tutto quello che fa politica in Italia…E allora la colpa è nostra, solo nostra, è inutile piangerci addosso . Bisogna assolutamente andare a votare, per cercare di dare una svolta a questa nostra Italia. Dobbiamo essere veri uomini e donne, prenderci le nostre responsabilità ,senza continuare a piangerci addosso, lamentarci, criticare la politica. La politica

Gentili lettori, mi sento di evidenziare un malcostume che è alquanto diffuso nel nostro paese. Sono cliente da decenni di una compagnia telefonica di cui non farò il nome per non incorrere in probabili querele - la quale mi ha suggerito visto un mio imminente trasferimento di sospendere la linea telefonica per 6 mesi senza alcun aggravio. Io ho accettato “l'offerta” credendo fosse un buon affare al termine del periodo di sospensione il contratto in essere sarebbe stato disdetto automaticamente se io non ne avessi richiesto il ripristino. Sorpresa al termine della sospensione mi sono ritrovato, due mesi dopo, una fattura non prevista. Come se non bastasse - nonostante abbia mandato una raccomandata di recessione avendo loro 45 giorni di tempo per analizzare la richiesta - mi hanno fatturato altri due mesi quindi ho dovuto pagare 4 mesi. La cosa che mi ha veramente sconvolto non è solo il pagamento dei 4 mesi non dovuti, ma hanno avuto anche il

è vita e fa parte da sempre della nostra vita…Se penso che io ho timbrato il famoso cartellino per anni e se penso che invece ci sono state per anni persone che timbravano per i colleghi che andavano nel frattempo a fare la spesa, dal parrucchiere o addirittura in vacanza…Ma lo sapete o no che questo si chiama furto? Punibile con il licenziamento subito! Qualcuno oggi finalmente ha messo ordine. Ma questa situazione che è durata anni e anni ci ha portati al punto in cui siamo, alla rovina completa! Lettera Firmata

DEMOCRAZIA

“...e prevaricazione” Un Paese che non rispetta il volere e il sentire dei suoi cittadini è poco democratico. L’imposizione è statalismo, non governo liberale. E’ quello che purtroppo sta avvenendo in Italia con l’immigrazione clandestina, specie qui nel Veneto. Il Prefetto incaricato di gestire gli accordi con le Regioni ha infatti detto, secondo quanto scrivono i giornali, nei riguardi della Regione Veneto: “o accetta e decide o sarà il Governo a farlo, cioè il sottoscritto”. Tale Prefetto non ha capito che il Veneto e i suoi amministratori, eletti dal popolo, vogliono soprattutto dare la precedenza ai bisogni e alle necessità della loro Gente, nonché al loro volere. Se abbiamo invece un governo che dà la precedenza ai clandestini non è pertanto colpa loro. Bisogna quindi, se vogliamo evitare contestazione e oltretutto tragedie in mare, far fare dietrofront ai barconi invece che andare a prenderli sulle coste libiche. Gli altri Stati Europei ci sono poi di esempio democratico in quanto loro si ascoltano e decidono dopo aver sentito il volere della loro Gente: cioè “no ai clandestini”. Il nostro attuale Governo, oltretutto con un Premier non eletto dal popolo fa invece il contrario. Pertanto prima si va a nuove elezioni meglio è, se vogliamo mantenere una rispettosa democrazia liberale e l’Italianità del nostro Paese. Infatti i nostri giovani stanno scappando dal Paese. Renato Tomezzoli

coraggio di farmi pagare altri 114 euro per recesso anticipato del contratto. Io voglio evidenziare proprio questo aspetto. Credo che il 99% dei clienti di questa compagnia non sanno che esiste una clausola di un tacito rinnovo del contratto che avviene ogni due anni, quindi attenzione a recedere dal contratto anticipatamente altrimenti nonostante voi siate cliente da decenni dovrete pagare la penale. Tengo a precisare che codesta compagnia nonostante la mia contestazione non mi ha mai risposto. Ho ricevuto solo un avviso di pagamento da una ditta di recupero crediti autorizzata dal gestore telefonico stesso. Gentili lettori state attenti prima di sottoscrivere qualsiasi contratto con questa compagnia mi sento di poter dire che è veramente un ladrocinio autorizzato. E’ mai possibile che il cittadino sia sempre dalla parte del torto? Per fortuna il cliente ha sempre ragione! Meditate e aprite bene gli occhi con questa compagnia. Maurizio Toffali

POVERTÀ

“Questo è veronese...” Il signor Franco P., veronese, disoccupato, ha 64 anni, una figlia di 14 anni, con assegno di invalidità da poco sospeso dall'Inps "per accertamenti", una moglie pure disoccupata. Un tempo Franco lavorava in fabbrica, poi come stagionale all'Amia che, ad un certo punto, lo ha lasciato a casa. Da allora solo lavori occasionali e precari. Oggi più nulla, rimane la disperazione. Il Comune lo aiuta di tanto in tanto con una mancia da 50 euro, di più - dice – non si può, non ci sono soldi. Ma come si fa a vivere? L'Agec manda la lettera minacciosa di sollecito per gli arretrati non pagati, perchè negli ultimi mesi il poveretto non è più riuscito, nonostante la buona volontà, a pagare. Viaggia a piedi e non ha soldi nemmeno per comperarsi da mangiare. Inutili gli appelli, i giri in Comune … “se non hai soldi - gli hanno fatto capire –potrebbero toglierti la figlia” il bene a lui più caro. Nessuna porta si apre e la disperazione aumenta giorno dopo giorno. Mi raggiunge chiedendomi umilmente un aiuto per mangiare. E' umiliante, così come è umiliante che le istituzioni Italiane paghino l'albergo a dei clandestini e rispondano picche ai poveri italiani indigenti. Il Comune di Verona, che più volte ho interessato personalmente del suo caso, pare del tutto indifferente o impotente. Gli unici aiuti che riceve sono le elemosine dagli amici. Cosa deve fare Franco, salire su un barcone in Nordafrica per essere aiutato? Intanto chi vuole aiutare lui e la sua famiglia – conosco il suo caso da anni - può farlo a titolo personale. Chissà che anche lo Stato italiano prima o poi si ricordi di lui, ma temo di no perchè non c'e' nessuna cooperativa o pseudo organizzazione umanitaria che possa mangiarci sopra! Stefano Valdegamberi Consigliere regionale

Con sentenza n. 118 / 2015 la Corte Costituzionale ha bocciato le leggi regionali venete n.15 e n.16 del 19 giugno 2014, che prevedevano l’indizione di specifici referendum consultivi sull’autonomia e sull’indipendenza del Veneto. Un esito che appariva scontato fin dall’inizio, vista l’ottusità degli organi statalisti italiani, ma che non farà certo venir meno la determinazione dei Veneti e di chi li rappresenta ai vari livelli. In primis il nuovo Consiglio Regionale eletto il 31 maggio e tutte le associazioni e comitati che si battono per l’indipendenza del Veneto, a proseguire la loro battaglia di civiltà, per potersi esprimere tramite un libero referendum sul proprio futuro. Il Comitato Veneto Indipendente, fin dall’inizio impegnato nella battaglia indipendentista a favore del referendum di cui alla legge 16, continuerà a farsi promotore, insieme a tutti i soggetti interessati, di nuove iniziative, per far si che il presidente Luca Zaia e il Consiglio Regionale Veneto affrontino nuovamente la questione, portando in approvazione una nuova legge (anche apportando opportune e necessarie modifiche o integrazioni al testo della legge 16) che consenta ai Veneti di fare al più presto un referendum sul tema dell’indipendenza. Certamente l’atteggiamento ostile dello stato centralista italiano e del governo Renzi/PD, verso qualsiasi forma di autonomia e indipendenza del Veneto (ma non solo del Veneto) accrescerà ancora di più i sentimenti indipendentisti del popolo Veneto e l’antipatia della gente verso questo Stato e tutto ciò alla lunga darà maggior forza al processo politico per ottenere l’indipendenza. Palmarino Zoccatelli Presidente del Comitato Veneto Indipendente

IL PAPA E “REPUBBLICA” Caro Direttore, davvero singolare è l'intervista a Stefano Fassina, pubblicata da Repubblica il 25 u.s., sotto il titolo virgolettato : "Il Pd è ormai pieno di banchieri la vera sinistra oggi è Papa Francesco". Nel testo, infatti, due sono gli arditi accostamenti di Papa Francesco alla sinistra, tentati da Stefano Fassina. Nel primo, egli dice che il Papa "solleva una critica al capitalismo estranea da decenni alla sinistra. E che lascia quasi senza parole". Nel secondo, ribadisce che "l'esortazione Evangelii Gaudium e l'enciclica Laudato Sii contengono una critica radicale al capitalismo che la sinistra non è in grado di esprimere da almeno tre decenni."Mi chiedo se non sarebbe stato meglio, per Fassina, limitarsi a sottolineare, secondo il suo noto punto di vista, il fatto che nel Pd sia in atto uno spostamento verso interessi forti ed evitare di avventurarsi nel campo religioso, dando giudizi sugli atti di enunciazione evangelica di Papa Francesco. A meno che il suo scopo non sia quello, dopo aver gettato nella confusione gli elettori del Pd con le sue insistite ed incessanti critiche all'azione del governo, di generare dubbi e sconcerto sulla figura del Papa proprio tra i cattolici. A mio modesto parere, del suo eccesso di protagonismo in entrambi i casi, non se sentiva alcuna necessità. Roberto Cesari - Garda



CRONACHE

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CONFCOMMERCIO. Parla Michele Rossetto, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori

PARCO TERMALE VILLA DEI CEDRI

«Scuola, formazione e creare relazioni»

Giornata gialloblù al Parco Termale Villa dei Cedri lo scorso 8 luglio. Il Parco di Colà di Lazise ha infatti ospitato l’Hellas Verona in un’intensa giornata di lavori atletici. In testa mister Mandolini, che ha accompagnato la squadra nella sua prima giornata di ritiro. Molte le personalità presenti all’evento: dal sindaco di Verona Flavio Tosi a Luca Sebastiano, primo cittadino di Lazise, fino a Giorgio Pasetto, direttore generale del Centro Bernstein di Verona che è partner del Parco Termale per lo sviluppo di tutti i programmi motori sia in acqua termale che in palestra, tutti accolti da Anna Lisa Nalin, amministratore delegato di Villa dei Cedri, che ha fatto gli onori di casa con la consueta eleganza. «Abbiamo trascorso le nostre vacanze, ora sfruttiamo il benessere di questo centro per cominciare la stagione – ha affermato mister Mandorlini -. Io sono pronto e carico per iniziare il mio sesto anno. Il nostro obiettivo? E' la salvezza, e dobbiamo arrivarci il prima possibile. Poi potremmo migliorare la nostra classifica. Sono stati due anni importanti, parlare del passato non conta più e ora pensiamo ad iniziare questa stagione. Tutti vogliono migliorare, noi compresi»…E per farlo quale luogo migliore da cui iniziare del meraviglioso Parco Villa dei Cedri? «Siamo stati molto contenti di ospitare per il secondo anno l’Hellas Verona per la prima giornata della stagione – afferma Anna Lisa Nalin -. Siamo al 3° anno di partnership con la squadra gialloblù, vogliamo portare innovazione al concetto di termalismo classico coniugando le proprietà benefiche e terapeutiche dell’acqua termale con protocolli motori di esercizi specifici ed altre novità: crioterapia e valutazioni funzionali dinamiche per gli sportivi».

E’ al timone del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio As.Co. Verona da ottobre 2014 Michele Rossetto, legale rappresentante di Rosseto Group, e molti sono i progetti che arricchiscono la sua agenda di Presidente di un Gruppo Giovani presenti da diversi anni all’interno di Confcommercio. Presidente, quale il ruolo del Gruppo Giovani Imprenditori? «Il nostro è un Gruppo che cerca di formare i giovani imprenditori tenendoli costantemente aggiornati sulle novità relative al commercio, sia a livello legislativo che professionale. Il nostro compito è organizzare corsi di formazione mirati: da anni infatti è attivo il progetto Scuola per l’Imprenditoria giovanile la cui edizione 2014 si è concentrata sui temi del passaggio generazionale e della comunicazione, puntando a coinvolgere sempre più nella vita associativa le “nuove leve” in un momento in cui è fondamentale fare rete per affrontare le difficoltà del mercato e dell’economia. E’ una Scuola unica, la nostra, che lega tutti i settori dell’imprenditoria del territorio veronese». Quali gli obiettivi che si prefigge la vostra Scuola per l’Imprenditoria giova-

nile? «Scopo principale è creare nuove relazioni e promuo-

duttive come ad esempio quella alla Ferrero, azienda molto legata a Confcom-

E’ un Gruppo eterogeneo quello dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, i cui associazti provengono dai più svariati settori del commercio e dei servizi. Ad affiancare Michele Rossetto alla guida del Gruppo sono i vicepresidenti Emanuel Baldo (vicario), Roberta Fantinati e Davide Furiani e i consiglieri Michela Sartori, Silvia Placereani, Gianluca Molone, Andrea Pozzerle, Dalla Vecchia Luca, Eleonora Bussola e Alice Rizzi.

vere quindi uno scambio di idee tra settori diversi. Un obiettivo che cerchiamo di raggiungere anche attraverso visite a grandi realtà pro-

mercio e divenuta nell’arco di mezzo secolo una vera potenza. Un campo in cui il Gruppo Giovani Imprenditori è impegnato è quello

LA MOSTRA / TORNA MARIO DALLA FINI “Le mie sedie. Un monumento”. Questo il titolo della mostra culturale di pittura che vedrà protagonista l’arte di Mario Dalla Fini a Velo Veronese dal 18 al 30 agosto. A riempire di colore e di magia la sala polifunzionale in piazzale Corsara a Velo saranno proprio le sedie ritratte da Dalla Fini, artista che vive e lavora a San Pietro in Cariano. “Tutti noi abbiamo un rapporto con la sedia, in particolare con quella del passato – afferma l’artista stesso, nato a Badia Polesine nel 1935 che ha compiuto i suoi studi presso l’accademia Belle Arti Cignaroli di Verona -. Chiudete gli occhi e pensate come è stata costruita: una pialla e la maestria dell’uomo, ed io quando la raffiguro nei miei quadri, la vedo come un monumento. Penso a persone che si sono sedute dopo una giornata di duro lavoro, poi alla base della sedia, metto fiori, verdura o frutta, un segno che la nostra terra ci dona. Anche lo schienale, che per me è molto importante, lo trasformo in una veduta paesaggistica. Queste baite immerse nel gran silenzio e colme di neve, io cerco di entrare con la mia mente nel loro passato. Un altro soggetto che inserisco nelle mie sedie – conclude Dalla Fini - è la chiesa di San Zeno, che quasi voglio rapire dalla mia bellissima Verona, che è immensamente tutta la raffigurare. Ringrazio questa città che mi ha accolto da straniero e ora faccio parte di lei». La mostra sarà aperta dal 18 al 30 agosto tutti i giorni, feriali e festivi, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 20.00.

della convegnistica: numerosi sono i convegni e gli incontri che organizziamo durante l’anno: un esempio per tutti è quello sulla “Sicurezza Informatica” tenuto da Mos-80 di Bussolengo per informare i commercianti sugli effettivi rischi a cui è esposta un’azienda oggi attraverso l’informatizzazione». Quali gli obiettivi per il futuro? «L’obiettivo che accomuna ogni nostra azione e iniziativa parte da una convinzione in particolare: oggi le nostre aziende hanno bisogno di giovani che portino innovazione. L’innovazione però deve avvenire in totale sicurezza e quest’ultima è possibile se si è aggiornati e consapevoli delle potenzialità, dei rischi e delle problematiche che oggi caratterizzano i nostri settori. Ed è proprio il passaggio generazionale il protagonista di un’importante convention che stiamo organizzando per fine anno: padri e figli di importanti aziende del territorio interverranno parlando dell’ingresso delle nuove generazioni in azienda».


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

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SANITÀ. Il presidente di Federfarma Verona, Marco Bacchini, dà consigli utili

IL CASO

Come conservare i farmaci d’estate

«Latte in polvere? Non nei formaggi»

Conservare correttamente i farmaci è più difficile d’estate perché una delle prime regole è quella di non esporli alla luce diretta del sole. Tutti i farmaci non dovrebbero subire temperature superiori ai 30° per quest, in particolare in estate o in occasione di un viaggio in paesi caldi, è necessario porre attenzione sui farmaci che portiamo in vacanza e su quelli che si trovano a casa sul tavolo della nostra cucina e che assumiamo abitualmente. Tra le categorie più a rischio di alterazione sono i farmaci iniettabili, quindi liquidi, come l’insulina, che lasciati al sole possono vedere sensibilmente ridotta la propria efficacia con evidenti gravi danni per la salute del paziente. «Chiedere come si mantengano i medicinali e per quanto tempo siano utilizzabili, se correttamente conservati una volta aperta la confezione, è una delle domande fondamentali da rivolgere al farmacista spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. I farmaci non vanno mai lasciati alla luce diretta del sole e per questo devono sempre rimanere nella loro scatola, ma nemmeno lasciati a lungo in auto in una giornata calda e meno che mai nel bagagliaio preferendo comunque l’abitacolo, perché la lamiera funge da amplificatore del calore e può quindi alterare, anche in breve tempo, il principio attivo. Altro luogo in cui non si devono

lasciare è vicino ad elettrodomestici che producono calore come il frigorifero e il forno, ma neanche in ambienti troppo umidi come il bagno, dove invece molto spesso si trova la cassetta dei medicinali. Una volta aperta la confezione e iniziato un blister facciamo attenzione a non rompere per sbaglio la protezione in alluminio di un’altra compressa perché se penetrano nell’alloggiamento aria e umidità possono causarne la degradazione, cioè la formazione si sostanze tossiche nocive alla salute. Particolare attenzione deve essere posta nell’utilizzo di colliri e antibiotici che si ottengono da principi attivi liofilizzati perché la loro durata è molto ridotta nel tempo, in genere una

quindicina di giorni, e devono sempre essere riposti in frigo. Un altro fattore da tenere bene in considerazione è la scadenza naturale del prodotto, oltre la quale il farmaco perde progressivamente efficacia, a partire dal 10% fin dai primi tempi, e può subire inoltre degradazione. Quando si parte per una vacanza – aggiunge Bacchini - si devono inoltre tenere presenti alcune regole base a cominciare dal trasporto dei medicinali che in aereo deve sempre essere nel bagaglio a mano perché non si può sapere se e per quanto tempo le valigie saranno stoccate sotto il sole. È buona abitudine tenere sempre con sé le ricette originali o una fotocopia che documenti la terapia in atto. Se invece si

viaggia in automobile allora sarà meglio procurasi dei contenitori termici che garantiscano una temperatura ideale per tutta la durata del tragitto. Infine una raccomandazione - conclude Bacchini - a tutti i pazienti che si concedono soggiorno lontano da casa: non interrompete mai la terapia e non alteratela a piacimento perché è un comportamento molto pericoloso per la salute, anche se si tratta di pochi giorni. Consiglio inoltre di portare una quantità di farmaci leggermente più alta rispetto ai giorni di vacanza per godere di un margine di sicurezza, di riporli in frigo quando si soggiorna in albergo e di fare particolare attenzione alle permanenze in campeggio». Riccardo Reggiani

Nei giorni scorsi l’UE ha chiesto all’Italia di cancellare la norma che finora ha vietato nel nostro Paese l'utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggi e derivati. Una richiesta che non è piaciuta in particolare ad Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona che ha subito “tuonato”: «Dobbiamo essere chiari: imporci di ritirare il divieto di utilizzare il latte in polvere nei formaggi, qui in Italia, è una bestemmia. Pare proprio che all’Unione europea non interessi alcunché della qualità degli alimenti, del rispetto delle tradizioni produttive e della chiarezza di informazione ai consumatori. «Quando finirà – si chiede Bissoli - questo imbarbarimento in nome di interessi economici di questo o quel paese, che fatalità non è quasi mai l’Italia, e a vantaggio di queste o quelle lobby produttive? Si tratta di un grave attacco alla tradizione agroalimentare made in Italy che ha, nella produzione di formaggi, un settore di punta apprezzato in Italia e all’estero e nel quale operano non molte aziende: 55 i caseifici artigiani in Veneto, in particolare operativi a Verona che ha il record di queste attività a livello regionale con le sue 17 aziende, e quasi 2.000 in Italia, ma tutti con un patrimonio di conoscenza e lavorazioni che affondano le loro origini nelle nostre tradizioni». L’Italia è leader tra i Paesi europei per il numero di formaggi di qualità con marchio DOP, IGP e STG: ben 47, i cui disciplinari di produzione, se venisse accolta la richiesta dell'Ue, potrebbero essere modificati a tutto svantaggio dei consumatori. «Chiediamo al Governo italiano di difendere questo nostro patrimonio produttivo. Le norme in materia alimentare – sottolinea il Presidente di Confartigianato Verona - devono tendere a standard elevati e non piegare al ribasso, come già avvenuto per altri prodotti enogastronomici pregiati. I prodotti di qualità, preparati con ingredienti selezionati e secondo procedimenti tradizionali migliorati nel corso degli anni dalle capacità degli artigiani, non devono, infatti, in nessun modo essere equiparati a quelli che sono invece veri e propri surrogati».

PESCHIERA. Targa alla professoressa Ottaviani “per l’impegno e la collaborazione tra scuola e Comune” L’assessore all’istruzione del comune di Peschiera del Garda, Mirjana Stampfer, ha incontrato, presso la sede dell'Istituto Comprensivo “F. Chiarle”, il dirigente scolastico prof.ssa Alfonsa Ottaviani, per consegnarle una targa a testimonianza degli anni di intenso lavoro e di produttiva collaborazione con il Comune di Peschiera del Garda. In occasione del pensionamento del dirigente l’Amministrazione Comunale di Peschiera del Garda ha voluto omaggiare la prof.ssa Alfonsa Ottaviani di una targa che vuole simboleggiare il ringraziamento formale per l’impegno, il lavoro svolto e il rapporto di fattiva collaborazione instauratosi tra Scuole e Comune. Erano presenti all’incontro: la vicedirigente prof.ssa Rosanna Rossi e la direttrice dei servizi generali e amministrativi dott.ssa Angela Ottaviani. La prof.ssa Alfonsa Ottaviani – nata e cresciuta a Peschiera del Garda – è in carica da sei anni, durante i quali ha lavorato a stretto contatto con il Comune per implementare i servizi scolastici erogati. In questi ultimi mesi, la sua agenda è stata particolarmente densa di impegni, motivati dall’esigenza di concludere al meglio i progetti intrapresi in questi anni. Il passaggio di consegne si terrà a fine agosto e, in occasione del Consiglio d’Istituto programmato per il 31 agosto, avverrà la donazione ufficiale della targa da parte dell’Amministrazione comunale.


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CRONACHE di Peschiera

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CASA DI CURA. Gli interventi continuano. I risultati si vedranno entro tre anni

Lavori alla Pederzoli Rinnovamento totale Servizi di

Katia Ferraro Proseguono a pieno regime i lavori alla Casa di cura Pederzoli di Peschiera, interventi di ampliamento, ristrutturazione, demolizione e ricostruzione che nell’arco di tre anni porteranno l’ospedale gardesano (retto da una società per azioni ma convenzionato con la Regione Veneto) ad essere rinnovato completamente. Lo afferma l’amministratore delegato Giuseppe Puntin facendo il punto sulle opere completate, quelle in corso di completamento e quelle che verranno avviate nei prossimi mesi. Finita, innanzitutto, la struttura chiamata “Centro servizi”: si tratta di un polo polifunzionale separato dall’ospedale (è stato realizzato nella parte retrostante, al di là dei parcheggi) ma complementare ad esso. Il centro ospiterà diverse aree. La prima ad essere stata attivata è la Residenza sanitaria assistenziale (Rsa), destinata ad accogliere i posti delle case

di riposo di Peschiera convenzionati con la Regione: le 45 persone ospitate nella «Colli sereni», attività privata acquisita dalla Pederzoli, sono già state trasferite a inizio luglio, mentre per le 46 della «Franco Gandini», comunale, si attende in questi giorni la comunicazione ufficiale del trasferimento. In seguito verranno attivate le aree dedicate agli stati vegetativi permanenti, l’ospedale di comunità per la

cura post-operatoria, l’hospice per l’assistenza ai pazienti terminali e sezioni specifiche per la cura della Sla e dell’Alzheimer. Conclusa da alcuni mesi anche la nuova ala che si affaccia sulla strada Gardesana: ospita il nuovo reparto di terapia intensiva, ostetricia e ginecologia con tre sale parto e una dedicata alle emergenze, cardiologia con due sale di emodinamica e terapia intensiva cardiologica, oltre ai

IN AGOSTO. Le Frecce Tricolori coloreranno di nuovo il cielo Sabato 15 e domenica 16 agosto saranno date calde in tutti i sensi sul lago e in particolare a Peschiera: non solo per il clima probabilmente rovente, non solo perché si tratta del fine settimana più atteso dell’estate, ma anche perché in quei due giorni le Frecce Tricolori torneranno a solcare il cielo di Peschiera, dopo nove anni dall’ultima esibizione nella cittadina lacustre. Lo spettacolo vero e proprio è in programma la domenica, ma si potrà avere qualche assaggio già il sabato con le prove generali dello show. La data di Ferragosto non è mai stata sperimentata sul lago di Garda, dove le sei esibizioni tenute tra il 2002 e il 2014 (tre a Peschiera e tre a Bardolino) si sono svolte a giugno e settembre. Due le novità rispetto alle edizioni precedenti della manifestazione “Ali su Peschiera”: l’orario, anticipato alla tarda mattinata, e l’avanzamento del punto di visione, che permetterà agli spettatori di posizionarsi su scogli e spiagge di lungolago Bergamini ma anche in acqua fino a circa 20-30 metri dalla costa. Lo spettacolo inizierà intorno alle 11 per concludersi alle 12.30: la prima ora sarà dedicata all’esibizione di vari velivoli (diversi dalle Frecce), mentre gli ultimi venti minuti saranno i più attesi con le celebri acrobazie delle Frecce Tricolori, tra numeri rodati e novità. «L’organizzazione è a buon punto con la predisposizione dei piani relativi a viabilità, sicurezza ed emergenze sanitarie» - fa sapere il sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli. Per quanto riguarda l’aspetto sanitario «verrà predisposto un punto di primo soccorso a Forte Papa e saranno garantite vie di fuga veloci da ogni parte del paese per raggiungere il Forte e soprattutto l’ospedale – spiega Gaiulli – ci saranno ambulanze al porto Bergamini, fulcro della manifestazione, e altre su tutto il territorio, oltre ad automediche e pattuglie appiedate». In via di definizione anche il piano viabilistico, con limitazioni che saranno attivate già il giorno di Ferragosto durante le prove generali. «Le persone dovranno sopportare qualche disagio – ammette il sindaco – durante l’esibizione ci sarà la chiusura totale delle strade, ma l’interdizione del traffico avverrà qualche ora prima. I dettagli verranno comunicati anche sul sito del Comune per offrire un servizio ai cittadini e a chi dovesse arrivare quel giorno». Gaiulli rivolge quindi un appello agli arilicensi, invitandoli alla collaborazione: «Bisognerà essere responsabili, invito tutti ad uscire senza auto per lasciare i parcheggi ai turisti dell’ultimo minuto e a portare un po’ di pazienza». L’organizzazione dell’evento è stata affidata all’agenzia Prima Aviation, specializzata in manifestazioni aviatorie, che si sta occupando anche di reperire sponsor per sgravare i costi dal Comune. «Le Frecce vengono a titolo gratuito – ricorda la prima cittadina – ma ci sono spese che vanno comunque sostenute, come la benzina dei natanti impiegati per la sicurezza o il rimborso dei volontari. Nei mesi scorsi abbiamo stanziato 20mila euro, prevedo saranno il doppio, ma è ancora tutto da quantificare».

posti letto (che non sono aumentati). La parte dietro quest’ala, dove oggi sono collocate parti di reparti «verrà abbattuta e ricostruita su un sedime più ampio e continuerà ad ospitare posti letto – spiega Puntin – durante tale ricostruzione verrà realizzato il nuovo pronto soccorso che permetterà il collegamento tra la vecchia sede dell’ospedale e la parte nuova. Infine – aggiunge Puntin – anche l’ala centrale verrà abbattuta e ricostruita più ampia: l’ospedale sarà così completamente nuovo». Dove ora ci sono le sale operatorie, al piano interrato, troveranno posto il nuovo day surgery oltre a prestazioni dedicate sia a pazienti interni che esterni, che accederanno attraverso vie indipendenti. Sono ancora in corso i lavori

nella parte posteriore dell’ospedale, che servono ad ampliare la parte ambulatoriale, mentre quella esistente verrà ristrutturata. «Tutta l’area del tetto diventerà un giardino pensile con ristobar e spazi da cui ammirare la vista sul panorama circostante – fa notare l’amministratore delegato – scaval-

cando il concetto di ospedale tradizionale per dare un minimo di comfort alberghiero all’altezza delle aspettative dei pazienti». Vero, osserva, che si dovranno sopportare ancora disagi per almeno altri tre anni, «ma è il prezzo da pagare per portare avanti i lavori continuando a garantire i servizi».


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CRONACHE di Valeggio

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L’EVENTO. Dopo il successo della 1ª edizione, l’evento torna per il secondo anno consecutivo

La “Pesca a Tavola” vuole il bis vincente “La Pesca a Tavola” fu proposta la scorsa estate dall’assessore alle politiche agricole di Sommacampagna Giandomenico Allegri ai Ristoratori del Custoza che sposarono il progetto con convinzione. “Conseguentemente al buon esito della prima edizione – pone l’accento Allegri –altre cinque amministrazioni comunali si sono dimostrate interessate ed assieme abbiamo ideato un percorso di promozione e di valorizzazione dei nostri territori.” Fino al venti agosto in sessanta ristoranti e agriturismi aderenti all’iniziata dei comuni di Bussolengo, Pescantina, Sommacampagna, Sona, Valeggio s/M e Villafranca di Verona sarà possibile assaporare gustosi

piatti cucinati con la Pesca che si potrà anche acquistare direttamente dai produttori. “Abbiamo aderito con spontaneità – spiega Nadia Pasquali vicepresidente dell’Associazione Ristoratori di Valeggio - primo perché combacia perfettamente con la filosofia della filiera breve che, come associazio-

ne, abbiamo varato lo scorso ottobre. Accorciando la filiera si assicura più salute al consumatore e si ha anche un vantaggio economico perché si fa sistema. Secondo ci piace poter contribuire al comparto dell’agricoltura in particolare il settore della frutta proponendo questo prezioso frutto della nostra

terra. Terzo la stagionalità che è uno dei pregi della ristorazione tradizionale che valorizza i prodotti di stagione e locali. Ci siamo messi in gioco, ognuno con le proprie capacità, per proporre piatti con diverse varianti che sposano questo frutto dall’antipasto fino al dolce.” Conclude Nadia Pasquali “presentando la pesca con profumi e abbinamenti diversi si risveglia la curiosità del consumatore che dimostra spesso l’interesse all’acquisto nei vari punti agricoli anche per replicare a casa i piatti più semplici.” Claudio Gasparini

CAR POOLING / IL PROGETTO

Scuol@BIS combatte l’inquinamento Prende il nome di Scuol@BIS il progetto di car pooling per la scuola avviato dall’Amministrazione comunale. Organizzato da Agenda 21 Consulting Srl di Padova, società di ricercatori e professionisti, nata nel 1998, che si caratterizza per la scelta dello sviluppo sostenibile come approccio alle problematiche di natura ambientale e territoriale, il progetto programma gli spostamenti dei bambini a scuola attraverso la condivisione delle automobili da parte dei genitori. Lo scopo è ridurre l'inquinamento e altri impatti sociali ed economici, quali le emissioni di gas serra, lo smog, l'inquinamento acustico, la conge-

Marco Dal Forno

stione del traffico urbano e l'incidentalità, che hanno un costo sociale che grava su

tutti. L'iniziativa è già stata presentata ai genitori e alla scuola ed è stata organizzata una campagna informativa e alcuni incontri con le famiglie degli alunni; è stato, inoltre, distribuito un questionario in 1.147 copie, di cui ne sono ritornate compilate 769 (una percentuale pari al 67%). Sono 143 le famiglie interessati al Piedibus e circa 50 genitori hanno manifestato una disponibilità a collaborare per la conduzione. Per quanto riguarda il car pooling, invece, oltre 140 famiglie si sono manifestate disponibili e interessate; a breve saranno contattate per la formazione degli equipaggi che dovranno essere pronti per la ripresa della

TRASPORTO DISABILI / PROROGATA LA CONVENZIONE Il comune di Valeggio sul Mincio ha prorogato la convenzione con la società Europa Servizi Srl per la fornitura in comodato d'uso di un mezzo di trasporto per le persone affette da disabilità. Il servizio è dedicato a tutti i cittadini in difficoltà: potrà essere utilizzato per gli anziani soli che, quando si trovano in stato di necessità, non sanno a chi rivolgersi: per esempio per essere accompagnati a fare la spesa, ritirare la pensione, fare una visita medica o un esame importante, oppure essere accompagnati quotidianamente al centro diurno. Il mezzo che verrà consegnato è un Fiat Doblò completamente attrezzato per questa tipologia di trasporti, con elevatore omologato a norma di legge per il trasporto di sedie a rotelle; verrà concesso all'Opera Assistenziale “Stefano Toffoli” per quattro anni, dando la possibilità all’Ente di non avere costi o spese per l’acquisto, il mantenimento e la manutenzione del mezzo. Il finanziamento del progetto e la conseguente attivazione del servizio avviene grazie alla possibilità data agli imprenditori locali di affittare superfici sulla carrozzeria del veicolo in cui inserire la denominazione della propria attività. In occasione della consegna del mezzo sarà organizzata una cerimonia pubblica di presentazione, a cui saranno invitate le famiglie e tutte le attività che avranno reso possibile questo servizio. «Ormai da qualche anno siamo abituati a vedere circolare il mezzo del trasporto sociale gestito dalla Onlus Toffoli. Ebbene – afferma Marco Dal Forno, vice sindaco ed assessore ai servizi sociali – non dobbiamo dimenticare che dietro a quel mezzo ci sono i preziosi volontari della Onlus Toffoli che fanno quotidianamente il servizio ed il contributo di aziende, commercianti, artigiani, che con la sponsorizzazione sostengono il pagamento del mezzo. Un grazie riconoscente».

scuola a settembre. Il car pooling è un progetto di medio termine, che proseguirà negli anni per sviluppare la collaborazione tra famiglie, favorire lo sviluppo sostenibile e limitare il traffico intorno alle scuole. «Ringrazio tutti i cittadini di Valeggio – afferma Marco Dal Forno, vice sindaco ed assessore all'istruzione – per la disponibilità e

il coinvolgimento. Il car pooling sarà un’avventura molto interessante per le famiglie e per i bambini, che darà vantaggi a tutti. Per chi aderirà, inoltre,

saranno trovare soluzioni per consentire un facile accesso alle scuole e parcheggiare l'automobile. Anche in questa occasione Valeggio guarda avanti.».

INTERNET. Connessione WI-FI grautita anche a Borghetto Dal primo di luglio 2015, anche a Borghetto è attiva la connessione WI-FI gratuita. A Valeggio, in piazza Carlo Alberto e presso il Centro Famiglia e Giovani, la connessione Internet con tecnologia WI-FI è presente già da qualche anno; ora, grazie ad una convenzione tra il Comune di Valeggio e la Wireless Group di Verona, si completa la copertura prevista di WI-FI gratuita. La tecnologia ad alta velocità WI-FI si basa sulla connettività tra vari terminali attraverso una rete senza fili, la quale si allaccia alla rete Internet, permettendo così ai cittadini di sfruttare tutti i servizi di tale connettività. Altre zone coperte dalla rete wireless sono la Biblioteca comunale, dove è possibile utilizzare alcuni computer, e gli hotel del territorio che hanno provveduto privatamente ad installare il servizio a beneficio dei turisti, ormai abituati ad usufruire della rete anche in vacanza. Il traguardo della tecnologia WI-FI gratuita in un luogo così frequentato a livello di turismo, italiano e straniero, come Borghetto è un punto di svolta per il comune di Valeggio, che resta al passo con altri comuni della zona Baldo-Garda da tempo muniti dello stesso, ottimo servizio. P.P.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VALEGGIO - Municipio - Pizzamiglio Unieuro - Fresco Mio - Alim. Venturelli Vivo - Pro Loco - Candominio Napoleon - Loro Petroli - Baita Alpini


CRONACHE di Bardolino

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

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PARROCCHIA. Inaugurata, alla presenza del Vescovo Zenti, un’ala dei locali

Edificio ristrutturato alla Pieve di Cisano Inaugurata, alla presenza del vescovo di Verona Giuseppe Zenti, un’ala dei locali della parrocchia della Pieve di Cisano. La ristrutturazione dell’edificio su due piani, con spettacolare vista sul lago, è stata affidata alla ditta Erminio Cordioli di Verona con lavori d’equipe coordinati dall’architetto Paolo Giacomelli. L’intervento economico si aggira sui 450 mila euro ed ha beneficato di un contributo regionale di 150 mila euro e fondi Cei (otto per mille). «Abbiamo acceso un mutuo per pagare gli ultimi debiti per una situazione finanziaria che è serenamente sotto controllo. Il tutto senza gravare sulle famiglie della Comunità» - ha spiegato Paolo Caldogno del consiglio pastorale. Questo grazie anche all’aiuto di molti privati o ditte come la “Santa Margherita” che ha donato i pavimenti. Lo stabile è dotato al piano superiore di due ampie stanze da letto comunicanti e tre bagni oltre ad una magnifica terrazza; al piano terra due locali polifunzionali, una cucina professionale e un luogo per la segreteria e archivio comunale. «Il tutto è stato

ripristinato in funzione delle future attività di gruppo a favore dei giovani» - ha spiegato il parroco don Andrea Giacomelli,responsabile per la Diocesi di Verona dell’ufficio dello sport. Entusiasta dell’opera il vescovo Giuseppe Zenti: «Sinceramente quando due anni fa don Andrea mi spiegava cosa intendeva fare a Cisano non credevo ci riuscis-

se. Merito suo che sa usare bene il carisma dei secchi: attingere acqua in continuazione da tutti senza mai perdersi d’animo». Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Bardolino, il parroco di Calmasino e don Pierpaolo Battistoli, responsabile dei giovani della Vicaria del Lago. Stefano Joppi

IL MEZZO ECOLOGICO

Raccolta rifiuti, ecco il triciclo

E’ in funzione sul lungolago di Bardolino, durante i fine settimana estivi, il nuovo triciclo a pedalata assistita per la raccolta delle immondizie. Si tratta di un mezzo ecologico, silenzioso che si alimenta grazie ai pannelli solari posti sul tettuccio. All’interno sono posizionati quattro bidoni in grado di contenere circa mezzo metro cubo d’immondizia. Il mezzo, costo 15mila euro di proprietà della Serit, è stato dato in comodato gratuito per un anno al Comune di Bardolino. «Si tratta di un’iniziativa che sposa i principi del nostro Comune che aderisce all'agenda 21, al Patto dei Sindaci ed ha ottenuto a suo tempo la certificazione ambientale Emas. Pertanto abbiamo accettato con entusiasmo la proposta di Serit di utilizzare questo mezzo, guidato da un operatore ecologico, per la raccolta dei rifiuti nel centro storico e lo svuotamento dei tanti cestini posti sulle passeggiate» - ha sottolineato in sede di presentazione l’assessore all’ecologia di Bardolino Lauro Sabaini.

IL MUSEO. “Sisan”, a braccetto con la Sagra dei Osei “Sisan“, inaugurato nel maggio 2009, è un museo etno-antropologico che fa riferimento ad una plurisecolare manifestazione ornitologica che si tiene ancor oggi l’8 Settembre a Cisano di Bardolino: la Sagra dei Osei. Fino agli anni ‘60 la Sagra rappresentava un evento importantissimo per la povera economia lacustre. Momento di approvvigionamento e di scambio di attrezzature legate all'attività della caccia, dell’agricoltura, soprattutto vitivinicola e della pesca. Museo innovativo che presenta i reperti museali con l’aiuto dei più diversi supporti multimediali. In italiano, inglese e tedesco. Nelle otto sale del museo le Sezioni sono divise in: - La rappresentazione della Sagra. - La Sala della Pesca con un filmato che illustra le funzioni dei reperti esposti. Altri filmati descrivono le antiche forme di pesca sul Garda. Dettagliate le spiegazioni dei pesci del Lago. - Un’importante esposizione ornitologica suddivisa per areali di nidificazione. Le schede che accompagnano i soggetti esposti sono molto esaustive ed aggiornate. lnoltre si possono ascoltare i canti degli uccelli delle specie esposte. - Un‘ampia raccolta di vecchie attrezzature attinenti all’esercizio delle varie cacce ancestrali illustrate con schede e filmati. Su appuntamento visite guidate per gruppi e scolaresche. Orari estivi (1 maggio/24 ottobre) Mercoledì - Domenica 9,30-12,30 15,00-18,00 Per informazioni o per orari invernali consultare il sito www.sisan.it Biglietti intero € 3,50 Ridotti, dai 7 ai 16 anni e maggiori di 65 anni € 2,00 Bambini fino a 6 anni, accompagnatori di diversamente abili e gruppi INGRESSO GRATUITO Scolaresche vedere condizioni su www.sisan.it/offertascuole.html


CRONACHE di Lazise

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

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CHIESA SANTI ZENONE E MARTINO. La campana è stata bloccata, in attesa dei lavori

El campanon è muto Serve manutenzione "El campanon", la campana più grande delle cinque collocate sul campanile della chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Zenone e Martino di Lazise da alcuni giorni è muta. E' immobile. Non suona più l'Ave Maria del mattino e nemmeno quella della sera. E' stata bloccata dai tecnici dell'azienda specializzata nella manutenzione e cura della campane della parrocchia in quanto la traversa in rovere che la sostiene è malridotta. Necessita quanto prima di una manutenzione importante per poter fare in modo che continui a suonare ancora per molti anni. L'impianto automatico ed elettrico del suono delle campane è stato introdotto negli anni sessanta del secolo scorso quando amministrava la parrocchia lacisiense Mons. Zeffirino Furri. «Fu un grande avvenimento - spiega Mario Righi, per molti anni collaboratore della parrocchia - perché la tecnologia

aveva sostituito la fatica dei campanari nel tirare su e giù le grosse funi collegate alle campane. Ma l'arte campanaria era un grande fascino - continua Righi - perché contemplava l'abilità dei suonatori e del mastro campanar che dava gli ordini di suono». «Non sentire più l'Ave Maria della notte e quella dell'inizio del giorno è un dispiacere - sottolinea un'anziana residente proprio sotto il campanile perché per noi è un momento di vita, una sensazione importante di avvio e di conclusione della giornata. Bisogna senz'altro riparare le campane perché fanno parte della vita del paese». La commissione economica parrocchiale ha quindi deciso di far approntare un preventivo di spesa per la revisione completa di tutto l'assetto campanario per il ripristino della funzionalità totale delle cinque campane collocate alla sommità del campanile. Sergio Bazerla

COLÀ

Festa dei Popoli: integrazione e condivisione Domenica 21 giugno la Festa dei Popoli ha invaso Colà con la sua 14ª edizione. Organizzata dal Gruppo missionario parrocchiale di Colà e dal Centro giovanile parrocchiale di Lazise, la festa si è svolta nell’anfiteatro in piazza don Vantini. Una giornata di condivisione, integrazione, pace e solidarietà, che ha visto la partecipazione di vari popoli rappresentati dagli immigrati che hanno scelto Lazise e il ter-

ritorio limitrofo come loro nuova casa. Giochi, animazione per bambini e ragazzi, musiche e canti, possibilità di assaggiare i piatti tipici di ciascun Paese presente. Una manifestazione che ha assunto un significato ancora più importante quest’anno, essendo in linea con il tema dell’Expo 2015 di Milano “Nutrire il pianeta, energie per la vita”. «Abbiamo anticipato il messaggio di Expo già da parecchi anni – nota con

soddisfazione Roberto Pachera del Gruppo missionario di Colà – sia con la festa dei popoli, che segue l’esempio di quella organizzata a Villa Buri a San Michele Extra, sia con la cena multietnica che ogni anno organizziamo a maggio». La manifestazione gode del patrocinio del comune di Lazise e della collaborazione di diverse realtà associative locali, tra cui Avis e Aido, Acr di Colà, circolo Acli, gruppo

“Migrantes” e associazione “Le Spalmare”. La festa è iniziata alle 16, alle 18 cerimonia di apertura con la sfilata delle bandiere e a seguire presentazione dei popoli attraverso piatti tradizionali, musiche e canti. Il ricavato della manifestazione servirà a sostenere tre progetti: a Cuba, in Tanzania e in Nepal per aiutare la popolazione colpita dal violento terremoto dell’aprile scorso. Katia Ferraro

BARDOLINO / PEDIBUS

Premiati a fine anno scolastico i bambini delle elementari di Bardolino che hanno aderito al progetto “Pedibus”, a scuola a piedi. L’iniziativa promossa dall’assessorato alla Cultura di concerto con l’istituto comprensivo “Falcone-Borsellino” è giunta al quarto anno e ha raccolto l’adesione di una ventina di alunni che alla mattina hanno raggiunto a piedi la scuola in via Dante Alighieri: partendo da Piazzale Aldo Moro oppure dalla seconda linea istituita in piazzale Gramsci all’altezza del circolo anziani. Un modo semplice e sano contribuendo a evitare d'intasare il viale del polo scolastico, quest’anno, per la prima volta, chiuso fino alle 8,20 al transito delle auto. Ai bambini più presenti il vice sindaco Marta Ferrari e il comandante della polizia locale Diana Rupiani hanno regalato una maglietta e un biglietto omaggio al Parco Zoo di Pastrengo, sponsor dell’iniziativa al pari della ditta “Tiziani”. Ecco i premiati: Gregorio Alberti, Andrea Chignola, Giovanni D’Angelico, Andrea Lucchese, Tommy Manetti, Nicola Merzari, Matteo Ottaviani, Silvia Ottaviani, Ludovica e Vittoria Peron, Nicolò Pomponio, Luca Previtera, Beatrice Sabaini, Marta Tramonte, Guglielmo, Stella e Viola Ranieri, Andrea, Chiara e Marta Consolini.


L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

CRONACHE di Garda

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LAVORI. L’Amministrazione stanzierà 73.000 euro per la realizzazione di alcune opere

Interventi necessari Il Comune dice «sì» E’ stata approvata lo scorso 30 giugno nel comune di Garda una delibera attraverso la quale la Giunta comunale ha confermato di stanziare 73.000 euro per la realizzazione di alcuni interventi necessari alla manutenzione e cura del patrimonio comunale, mediante utilizzo degli oneri di urbanizzazione e dei proventi derivanti dagli Accordi pubblico-privato del 1° Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Garda. L'Amministrazione Comunale intende quindi procedere quanto prima con i lavori, ritenuti necessari e taluni urgenti, tra cui l’acquisizione di attrezzatura speciale per diserbo stradale (euro 1.500), il completamento della segnaletica stradale SR 249, Via Colombo (ATV) (euro 6.000), il completamento del sistema di allarme defibrillatori (euro 1.600), il risanamento edilizio interno di Palazzo Pinci-

ni Carlotti (euro 2.300), la realizzazione recinzione presso il Parco giochi di Via G. Galilei (euro 4.100). E’ prevista poi l’integrazione dell’impianto audio sul Lun-

golago Regina Adelaide a favore delle manifestazioni turistico/culturali (euro 450), la messa in sicurezza delle attrezzature ludiche dei Parco giochi comunali (euro

1.000), l’ assistenza e direzione lavori per la messa in sicurezza delle alberature del territorio comunale (euro 1.800), la fornitura e posa in opera portabiciclette in Via Antiche Mura (euro 1.850), la messa in sicurezza delle alberature nel territorio comunale (euro 6.000), la realizzazione impianto di climatizzazione presso il CED nella sede comunale (euro 1.950), la manutenzione straordinaria serramenti e aerazione docce presso l'impianto sportivo "Gardacqua" (euro 7.000), la fornitura materiale elettrico per adeguamento alla normativa di sicurezza stabili di proprietà comunale (euro 3.300), la realizzazione di strutture con sistemi ombreggianti presso l'Asilo Nido (euro18.100). Altri sono gli interventi previsti, per un totale complessivo di 73.000 euro. Silvia Accordini

NOTIZIE IN BREVE AVIS IN FESTA. Avis in festa a Garda nelle giornate del 24, 25 e 26 luglio. Quella del 2015 è la settima edizione dei festeggiamenti che vedono protagonisti i volontari dell’associazione di Donatori di sangue della sezione di Garda intitolata al dottor Angelo Vantini. Nell’area compresa tra l’Anfiteatro Arena e la piazza del municipio l’Avis sarà presente con un'area espositiva per la vendita di prodotti gastronomici, artigianali e di antiquariato, oltre a uno stand in cui i volontari distribuiranno bevande e panini. Durante l’evento, patrocinato dal comune di Garda, verranno organizzati concerti per i giovani il venerdì, sabato e domenica sera, oltre all’esposizione delle foto della mostra itinerante di "Donare Avis" sul tema "La motocicletta nel tempo". PROGETTO INFERMIERE ESTATE 2015. Prende il nome di “Progetto infermiere estate 2015” il servizio di assistenza sanitaria e soccorso nato grazie alla collaborazione tra il comune di Garda e l’associazione volontari del Soccorso “Croce Bianca” di Torri del Benaco. Il servizio, potenziato con la presenza di un infermiere professionale a bordo dell’ambulanza durante i turni notturni infrasettimanali (lunedì, martedì, mercoledì, giovedì dalle ore 20.00 alle 8.00 del mattino), sarà attivo fino a giovedì 10 settembre nel territorio di Garda.

GARDA - PALIO DELLE CONTRADE 2015 8 AGOSTO SABATO • Piazza del Municipio - ore 20.00 - “CENA…IN PALIO” - cena di beneficenza a favore dell’Associazione OPERO SILENTE, a cura dell’Associazione Pro Loco Garda e Associazioni Albergatori e Ristoratori di Garda 9 AGOSTO DOMENICA • Giardini Sala Congressi - ore 18.00-19.30 - “BIMBI…IN PALIO” - gioco a squadre per seguire la mappa magica, gara tra le Contrade del Palio 13 AGOSTO GIOVEDÌ • "PALIO IN ROSA" - gara remiera tra donne - spazio acqueo antistante al Municipio. Programma: • ore 19.00 - band itinerante “ROARING EMILY JAZZ BAND” (repertorio dixieland); • ore 20.30 - sfilata equipaggi femminili, accompagnati dalla "BANDA GARDESANA"; • ore 21.15 - competizione remiera femminile della "Scuola del Remo" di Garda • ore 23.00 circa - Piazza del Municipio - premiazioni

- “RADIO PICO PARTY BAND” …repertorio pop dance-sound 14 AGOSTO VENERDÌ • ore 20.00 - Bandizione del "PALIO DELLE CONTRADE" per le vie del paese; • ore 21.00 - Piazza del Municipio - "PES…EN PALIO” - pesce fritto per tutti con i canti del "Coro la Rocca" 15 AGOSTO SABATO • "PALIO DELLE CONTRADE 2015 - 49^ EDIZIONE"- Piazza del Municipio/Lungolago Regina Adelaide - spazio acqueo antistante al Municipio. Programma: • ore 10.00-24.00 - "FIERA DELLE ANTICHE ARTI E MESTIERI", a cura del “Sipario Medievale” di Verona; • ore 11.00 - Bandizione del "PALIO DELLE CONTRADE" per le vie del paese; • ore 19.00 e 20.30 - "SPETTACOLO SBANDIERATORI"; • ore 19.30 - raduno equipaggi e sfilata in Centro Storico; • ore 21.00 - "PALIO DELLE CONTRADE" - gara remiera e premiazioni; • ore 23.00 circa - "SPETTACOLO PIROTECNICO"


L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

CRONACHE di Costermano e Garda

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LA PROTESTA. Natalina, Gina e Iva ritirate da Castion. E il Sindaco scrive al Papa

Costermano urla: «Le suore restino» Servizi di

Silvia Accordini «Carissimo Santo Padre, mi trovo oggi a scriverLe a nome di un’intera comunità cristiana disorientata per l’imminente obbligata dipartita dal nostro comune delle tre sorelle “Figlie di Maria Ausiliatrice”: suor Natalina, suor Gina e suor Ilva»: hanno raggiunto persino Papa Francesco le parole accorate del sindaco di Costermano, Stefano Passarini, in rappresentanza di un’intera comunità. Nell’ottobre 2013, dopo la chiusura della comunità salesiana di Albarè, per dare continuità al grande operato cristiano delle tre sorelle è stata loro trovata dimora presso l’ex casa delle Suore Comboniane di Castion, a Costermano dal 1989…«Le sorelle rappresentano una risorsa umana e cristiana nonché un bene prezioso per la nostra comunità – afferma il primo cittadino -: la loro presenza opera e dà frutti d’amore cristiano ad ampio raggio: con i bambini, gli adolescenti, i giovani, le famiglie e gli anziani. Collaborano con il catechismo, i grest estivi, i centri ricreativi, gli appoggi educativi scolastici pomeridiani, la raccolta e distribuzione alimenti alle famiglie bisognose, assistono e accolgono gli anziani e le persone malate, arricchiscono di fede, preghiera e amore la nostra comunità. Con amarezza

però dobbiamo ammettere che queste tre sorelle non sono mai state ben accettate dal parroco di Castion. Lui stesso in una nota inviata il 16 giugno scorso alla reverenda Superiora Generale di Roma ha manifestato fortemente il desiderio di ostacolare la presenza delle tre sorelle: ha persino rifiutato la convenzione tra Parrocchia e Comune che prevedeva di ospitarle a Marciaga». Un periodo burrascoso quindi quello vissuto negli ultimi

anni dalle suore di Costermano, culminato nella decisione comunicata dall’’Ispettrice per il Triveneto, suor Marisa Chinellato, che in una recente missiva affermava: “seppur con tanta sofferenza e rammarico siamo convinte che l’unico modo per testimoniare oggi l’unità tra di noi sia quello di ritirare le suore dalla comunità di Castion. Questa dolorosa scelta permetterà al parroco di effettuare gli urgenti lavori di manutenzione dell’im-

mobile a favore della sicurezza dei bambini di Castion. Pertanto sarà nostra premura lasciare libero l’immobile secondo il volere del parroco”. A questo punto, dopo aver scritto anche al vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, presentando ben 335 sottoscrizioni raccolte il soli due giorni a favore della permanenza delle suore a Costermano, il sindaco Passarini ha deciso di rivolgersi al Papa in persona chiedendo aiuto.

Nel frattempo un’intera comunità si è mossa per gridare il proprio dissenso alla partenza delle suore e con tanto di striscioni con su scritto “Lasciateci le nostre suore. Dalle famiglie che hanno a cuore il bene dei loro bambini” ha preso parte numerosa al Consiglio comunale straordinario convocato dall’amministrazione martedì 23 giugno. Ad ospitare la seduta, avente ad oggetto “Suore Figlie di Maria Ausiliatrice”, una gremita sala sede degli Alpini di Castion. Non mancava proprio nessuno all’appello il 23 giugno, compresi gli ex sindaci di Costermano: da Franco Ferrarini a Giorgio Castellazzi, fino a Fiorenzo Lorenzini che sono intervenuti accanto a don Paolo Bolognini, della Comunità educativa Salesiana Don Bosco Dab di Albarè. «Una partenza definitiva delle suore dal territorio – ha affermato durante il Consiglio comunale don Paolo che con le tre sorelle ha collaborato per ben 15 anni, densi di attività e di iniziative di successo – sarebbe una sconfitta non tanto delle suore, ma di tutti noi, del parroco in primis, della comunità cristiana della vicaria di Caprino, della comunità civile di Costermano, della famiglia salesiana e mia personale per vedermi allontanare delle compagne di viaggio che per me sono state madri e sorelle». «E’ importante confermare con profonda stima il lavoro fatto da queste sorelle – ha affermato Franco Ferrarini intervenendo come ex sindaco ma anche come ex allievo dei salesiani -. Io sono sempre fiducioso e sono covinto che questa amministrazione troverà soluzioni che consentano che quest’opera possa continuare sul territorio». Da parte sua Fiorenzo Lorenzini ha aggiunto che «con queste suore tutti abbiamo lavorato, sofferto, gioito, fatto tante iniziative, abbiamo anche dovuto gestire difficoltà. E’ necessario trovare soluzioni affinché le suore possano rimanere ancora e lavorare a servizio della nostra comunità». «Facciamo tutti uno sforzo comune – ha infine caldamente ammonito Giorgio Castellazzi – poiché se queste sorelle fossero costrette ad andarsene Castion resterà per sempre senza suore». Il consiglio comunale si è quindi concluso garantendo a suor Natalina, suor Ilva e suor Gina il completo sostegno e appoggio dell’amministrazione comunale.

GARDA / IL CONCERTO La piazza del Municipio di Garda si illuminerà a suon di musica nella serata del 6 agosto. Protagonista sarà Red Canzian, il bassista trevigiano dei mitici Pooh, sulla scena della musica italiana da quasi cinquant’anni, che porta in tour il suo spettacolo personale “L`istinto e le stelle”, tratto dal suo omonimo CD, lavoro inedito uscito il 30 novembre 2014. Le canzoni - quella che dà il titolo al disco e poi Elogio del silenzio, Tu ci sei, Corro verso te, L'infinita, Sia quel che sia, Per un attimo (scritta da Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro), Ogni giorno è un altro giorno che ti amo, Inesorabilmente, Tutto si illumina (scritta da Ivano Fossati), A un passo dalle stelle, II boxeur, Sinfonia d'autunno - saranno la spina dorsale del concerto che Red Canzian terrà a Garda, accompagnato dalla sua band formata da Alberto Milani e Ivan Geronazzo (chitarre), Daniel Bestonzo (piano) e Phil Mer (batteria). Completa il cast Chiara Canzian, la figlia di Red, che affiancherà con la sua voce il padre. Red Canzian si esibirà sulle note del suo album da solista “L`istinto e le stelle”, senza dimenticare, ovviamente, i più famosi brani incisi con i Pooh, nei quali Canzian entrò agli inizi degli anni ‘70. Red Canzian qualche mese fa ha avuto seri problemi al cuore a causa di un aneurisma. Il 25 febbraio ha subito un intervento a cuore aperto in una clinica romana e in seguito ha trascorso un periodo di riabilitazione di circa un mese presso la Casa di Cura "Villa Garda" di Garda. Durante la convalescenza a Garda, ha girato due video pubblicati sulla sua pagina Facebook, visionati da decine di migliaia di ammiratori, per tranquillizzare fan e amici sulle sue condizioni di salute, il primo ripreso sabato 14 marzo, dal pontile belvedere vicino al porto vecchio (circa 127.300 visualizzazioni), e il secondo filmato mercoledì 18 marzo, da Punta San Vigilio (circa 59.500 visualizzazioni).


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CRONACHE di Cavaion e Affi

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CAVAION. Il “Nuovo Movimento” scrive alla redazione, il vicesindaco Mancini replica

Degrado e introiti Lettera di dissenso Pubblichiamo di seguito una lettera ricevuta dalla redazione, siglata “Nuovo Movimento” di Cavaion Veronese. In calce una firma illeggibile che non permette di risalire a chi l’ha scritta. A rispondere il vicesindaco di Cavaion, Corrado Mancini. LA LETTERA Caro direttore, ho letto la lettera pubblicata sull’edizione di giugno 2015 Garda Baldo riferita al comune di Cavaion Veronese. Ho letto anche la risposta dell’amministrazione comunale in cui pienamente condivide e ribadisce che tutto è causato da un’amministrazione insediata da solo un anno, in discontinuità con la precedente…però non posso condividere queste scuse. Il Paese si sta riducendo in stato di abbandono, con cartelli abbandonati e distolti, strade piene di buche, marciapiedi sporchi e pieni di erbe infestanti, trattamenti anti - zanzare e anti mosche pessimi. Però la tassa TASI la paghiamo e ben salda! Questa si chiama Amministrazione? Inoltre, per quanto riguarda i debiti lasciati dalla precedente amministrazione, quanto scritto non è veritiero: basta fare accordi di programma e cambio destina-

zione urbanistica, già tutto pronto, e le casse del comune sarebbero già piene e risolti i problemi. Basti pensare che per un cambio di destinazione sono stati offerti al Comune un milione di euro ai quali il Comune stesso ha rinunciato. Sono più che convinto che le promesse elettorali sono state tante ma di questo passo non andiamo lontano. Nella sua risposta l’amministrazione cita inoltre il mancato introito di circa 700 – 800 mila euro di oneri di urbanizzazione: questo è ben evidente, visto che l’attuale Amministrazione è contraria a nuove costruzioni. Ricordo solo che un’amministrazione è come un’azienda: senza entrate non può sopravvivere. Nuovo Movimento

LA RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE «L’Amministrazione è lieta di rispondere a tutte le istanze presentate dai cittadini ma è giusto che questi si manifestino apertamente con nome e cognome, e non si nascondano dietro ad un fantomatico movimento che non si sa se si sia mai costituito e che non ha il coraggio di esporsi attraverso il suo presidente. Proprio per questo non entriamo nel merito di tutto ciò che si dice relativamente allo stato di abbandono del Comune. Vorremmo invece soffermarci su quanto si afferma relativamente alla questione di cambi di destina-

zione e nuove costruzioni, così di grandi dimensioni da portare molti soldi alle cassa comunale, senza però dire quali siano, ci piacerebbe sapere a cosa si fa riferimento nello specifico…Di fronte a cotanta manifestazione di interesse in questo senso si potrebbe subito essere indotti a pensare che dietro a questa lettera si nasconda qualche lobby della speculazione immobiliare. Da parte nostra si ribadisce che questa Amministrazione non è, di principio, contraria all’attività immobiliare, ma è molto attenta alla gestione di uno sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio, anche se ciò comporta mancate entrate nelle casse del Comune».

L’EVENTO / UNA PASSEGGIATA DI SOLIDARIETÀ PER IL NEPAL Una passeggiata di solidarietà per il Nepal. Questo è quanto è stato organizzato domenica 4 luglio scorso da El Preon di Affi e Cavaion. Un sabato “bollente” ha fatto da sfondo ad una riuscitissima escursione che il CTG ha voluto organizzare per trovare un modo di aiutare un villaggio semidistrutto dal sisma in Nepal di qualche tempo fa. «Abbiamo iniziato i preparativi, progettando una passeggiata con “apericena” in cui i partecipanti, divertendosi, potessero dare un sostan-

zioso contributo per la causa: la quota era stata fissata in 12 euro, ma alla fine tutti hanno dato generosamente di più» – racconta l’ideatrice del progetto, Vaniera Magnini, presidente del gruppo, che proprio in questi giorni sta consegnando i fondi raccolti direttamente agli abitanti del villaggio di Pawo Gunpa vicino a Khodari, raggiungibile solo dopo tre giorni di cammino a causa delle strade rovinate dal sisma. Vaniera Magnini infatti il 20 luglio scorso è partita per il Nepal

con altri volontari che in quella comunità stanno allestendo una mensa per gli abitanti, quasi tutti anziani e in difficoltà. Un cammino, questo, simbolicamente condiviso anche da tutti coloro che hanno preso parte alla camminata del 4 luglio partendo da Braga e dalla Val de Giare fino ad arrivare a località Malcotta, dove abita Vaniera Magnini, che ha accolto tutti con un sontuoso buffet di specialità italiane e orientali. Gli stanchi ma entusiasti camminatori hanno fatto

onore a cibo e bevande, terminando in bellezza la festa con balli scatenati su musica proposta dal dj Cesare. «Noi del Preon - raccontano i componenti del gruppo di Affi e Cavaion - abbiamo mostrato anche, oltre alle immagini del villaggio nepalese devastato che si andrà a ricostruire, una rassegna di foto che documentano le varie attività del gruppo, attività che con l’organizzazione di questa passeggiata vedono aggiunto un tassello veramente significativo». S.A.

Ha portato ad un risultato significativo la sinergia tra il CTG El Preon e l’Ammistrazione comunale di Cavaion: riportare la bandiera sullo spiazzo panoramico del Ceriel. L’asta portabandiera era stata innalzata il 12 maggio del 1968, per l’inaugurazione della nuova strada del Ceriel, portata a termine con il Consorzio di Bonifica e i benefici del cosiddetto “Piano Verde”: cerimonia a cui erano presenti molte autorità, fra cui il senatore Trabucchi. Da allora, il luogo è sempre stato meta di passeggiate di famiglie ed escursionisti, ma nel corso degli anni ’80 del Novecento il pennone era stato tolto perché pericolante e il Ceriel era rimasto “orfano” di un elemento che ormai lo caratterizzava. Ecco quindi che El Preon ha voluto promuovere in modo deciso il riallestimento del manufatto. «Il nostro socio Cesare Tramonte si è dato da fare per cercare le “alleanze” giuste con i volontari e coordinare i vari lavori necessari, supportato dalla presidente Vaniera Magnini e dalla ex presidente del gruppo Pasqualina Tomezzoli – raccontano dal CTG -. E’ stato ricostruito il basamento, inserita una copertura di pietra con incisi i punti cardinali e una scritta a ricordo dell’evento, restaurato e riattato il pennone con i suoi sistemi di alzabandiera, aggiunta la bandiera nuova. Inoltre si è provveduto a decespugliare lo spazio intorno, a potare alberi e arbusti che impedivano ormai la visuale, a ridipingere panchine e cestini, integrandone anche parti mancanti, per una duratura manutenzione»…E ora il Ceriel ha nuovamente la sua bandiera.

AFFI / SALA CONSILIARE DA PERSICO E’ stata una serata particolare quella di venerdì 17 luglio: la sala consiliare del comune di Affi si è infatti vestita a festa in occasione della sua intitolazione ad Elena Da Persico. Nata a Verona il 17 luglio 1869 e morta ad Affi il 28 giugno 1948, Elena Da Persico fu giornalista, scrittrice e politica, promotrice di opere sociali a favore delle donne e fondatrice dell'istituto secolare Figlie della Regina degli Apostoli. Si dedicò con impegno per l'elevazione culturale delle donne e per la loro difesa dallo sfruttamento lavorativo. A tutti, specialmente alle classi più deboli, Elena Da Persico portò attenzione e cura, confermate dalle testimonianze concrete della sua vita e dei suoi scritti. Il 26 marzo 1946 accettò di essere consigliere provinciale della Democrazia Cristiana e di partecipare all'elezione, nelle prime votazioni amministrative, a consigliere comunale di Affi. A lei il comune di Affi ha voluto intitolare uno spazio tanto significativo per la comunità, la sala consiliare. La cerimonia ha avuto inizio alle ore 18.00 con la Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale di Affi San Pietro in Vincoli. Sono seguiti i saluti del Sindaco di Affi, Roberto Bonometti e l’intitolazione stessa, durante la quale è stata scoperta la targa commemorativa a Elena Da Persico. S.A.


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CRONACHE di Rivoli e Baldo

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IL SINDACO. Futuro, Forte Wohlgelmuth e impianti sportivi. Luchesa fa il punto

«Rivoli importante e da valorizzare» «Il nostro Comune è bello, importante dal punto di vista culturale, storico, ambientale, enogastronomico e merita di essere valorizzato e curato al meglio. Ha solo bisogno di vedere sistemati alcuni tasselli per i quali ci stiamo impegnando». Queste le parole di Armando Luchesa, sindaco di Rivoli Veronese, nell’illustrare i primi passi fatti dalla nuova Amministrazione comunale rivolese, di cui è alla guida dal 31 maggio scorso. I primi due mesi amministrativi sono infatti serviti per valutare la situazione del Comune e predisporre le prossime mosse da compiere. «Obiettivo è fare le cose fatte bene: il Comune di Rivoli proviene da un commissariamento ed è una macchina da rimettere in sesto – afferma ancora Luchesa -: siamo comunque fiduciosi ed ottimisti. Il

Armando Luchesa

nostro auspicio è quello di riuscire ad andare a bilancio tra poche settimane così da poter iniziare ad investire e rispondere alle necessità dei nostri cittadini.». Nel frattempo si è aperto un nuovo

capitolo per Rivoli e il Forte Wohlgelmuth: venerdì 10 luglio l’amministrazione comunale ha incontrato il responsabile De Pietro del Demanio, con il quale «abbiamo cercato di capire come riattivare la procedura per fare in modo che questa importante struttura torni in possesso del nostro Comune – aggiunge il Sindaco -. Speravamo che queste operazioni si svolgessero più velocemente, invece purtroppo i tempi sono destinati a dilatarsi. Proprio per questo il 31 luglio abbiamo indetto una riunione con le associazioni per spiegare loro che tutti quelli che occupavano la caserma Messena, oltre 10 associazioni, devono cercare nuove sedi. Abbiamo aperto un capitolo…vedremo come riusciremo a scriverlo»… Ma c’è una bella notizia in arrivo per rivoli: il Comune

ha attivato la procedura per la presa in carico dell’impiantistica sportiva realizzata dalla società dilettantistica “Rivoli Calcio”, con la quale 10 anni fa il Comune aveva stipulato un accordo secondo cui la società si sarebbe impegnata a realizzare gli impianti sportivi e relativi servizi che a sua volta dopo un decennio sarebbero stati ceduti al Comune. «Nel giro di qualche settimana dovremmo andare a rogito – conclude Armando Luchesa –: ci auguriamo che tutto vada nel migliore dei modi così da poter mettere a disposizione a breve questa risorsa alla nuova società sportiva di Rivoli che si occuperà delle attività sportive a partire dal mese di settembre». Silvia Accordini

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

Baldofilm, premiati i vincitori Archiviata l’undicesima edizione della rassegna cinematografica Baldofilm che ha visto una buona presenza di pubblico, si pensa ora ad organizzare la prossima edizione. La giuria del Concorso cinematografico ha assegnato il primo premio a “Tra le righe, un diario nella polvere” della Scuola Secondaria di primo grado di Caprino, un video-documentario del 2015 realizzato per la regia di Luca Sartori durante l’attività didattica di Insegnanti ed alunni, della durata di 21 minuti, che racconta alcune vicende della Prima Guerra Mon-

diale tratte da un diario rinvenuto in Biblioteca. Il secondo premio è stato assegnato ex-aequo a “Polenta, polenta e ancora polenta” della Scuola Primaria “A. Maurigi” di Pazzon, che descrive il mangiare tradizionale del secolo scorso nella vallata caprinese, con interviste a anziani ed esperti locali, e a “La strada de le Fontane”, breve video del giovane regista caprinese Paolo Concari che presenta un itinerario inusuale tra le fontane da Caprino a Gaon, con belle immagini. Sono stati inoltre segnalati il film “Le malghe dei

SAN ZENO DI MONTAGNA

Tereri” di Gianluigi Miele del 2011, per la interessante ricostruzione della storia delle malghe baldensi, appartenenti alla comunità degli Originari di Pesina e il videoclip del 2015 sempre di Paolo Concari “Baldo-Garda un abbraccio tra monte ed acqua” per le suggestive immagini del territorio. L’undicesima edizione di Baldofilm, organizzata dal CTG M. Baldo, con il patrocinio

dell’Unione dei Comuni del Baldo, della Regione del Veneto e della Cassa rurale Bassa Val Lagarina, era riservata a video e cortometraggi che dovevano favorire la conoscenza delle realtà ambientali del Monte Baldo. Dodici sono state le opere selezionate e proiettate nella rassegna, assieme ad alcune opere vincenti le scorse edizioni. Maurizio Delibori

E’ attesa per i nomi dei vincitori del concorso “San Zeno in Fiore” indetto dal comune di San Zeno di Montagna, in collaborazione con il Comitato Biblioteca. Entro il 15 luglio infatti residenti, proprietari di seconde case o affittuari, singolarmente o per gruppi condominiali, Associazioni e tutti gli esercizi commerciali e alberghieri interessati hanno consegnato il loro modulo di iscrizione al concorso, che continuerà fino al 15 settembre. Fino ad allora un’apposita giuria effettuerà il suo sopralluogo per esprimere poi un giudizio in merito a qualità dei fiori e delle piante utilizzate, quantità di fiori e piane utilizzate, originalità della composizione, fantasia e bellezza estetica, armonia dei colori e dell’allestimento. In seguito si esprimerà annunciando, in data da destinarsi, i primi tre classificati. «Questo concorso – affermano gli organizzatori nasce dalla consapevolezza di poter rendere ancora più bello il nostro paese attraverso il decoro floreale di balconi, davanzali, particolari architettonici, scale, angoli e giardini caratteristici di San Zeno di Montagna. Con la realizzazione degli allestimenti floreali si intende promuovere la cultura del verde, abbellire il paese di San Zeno di Montagna, coinvolgere la cittadinanza e le associazioni e valorizzare il patrimonio esistente».

CAVAION / CONCORSI E RICONOSCIMENTI La sera del 16 luglio a Cavaion si è svolta la consueta premiazione del 7° Trofeo San Michele Vino Bardolino Chiaretto Spumante DOC e del 4° Concorso intercomunale Trofeo Corte Torcolo – Vino Bardolino classico DOC. Entrambi i concorsi hanno visto una forte partecipazione da parte delle aziende agricole della zona. In particolare al 7° trofeo san Michele hanno partecipato 16 aziende. I sei finalisti del Concorso sono stati: Cantina Corsa Consorzio agrario del Nordest di Affi, Azienda Vinicola Valetti Luigi srl di Calmasino – Bardolino, Azienda Agricola Marchesini Marcello di Lazise, Azienda Agricola Tre Colline di Calmasino – Bardolino, Azienda Agricola Monte Oliveto di Calmasino – Bardolino, Società Agricola Bergamini Damiano e Daniele di Colà – Lazise, il vincitore del concorso per il miglior Bardolino Chiaretto Spumante Doc è risultato essere l’Azienda Vinicola Valetti Luigi srl. Al 4° Trofeo Corte Torcolo hanno partecipato invece 25 aziende con 26 campioni di vino. I sei finalisti del Concorso sono stati: Guerrieri Rizzardi di Bardolino, Società Agricola Cà Bottura di Bardolino, Azienda Agricola Righetti Enzo di Cavaion, Azienda Agricola Raval di Bardolino che si è classificata con due campioni di vino distinti, Azienda Agricola Casaretti di Calmasino di Bardolino. Il vincitore è risultato essere l’Azienda Agricola Casaretti.


GIOVEDÌ 30 LUGLIO ore 20.00 - Opere Parrocchiali Serata per le famiglie ore 21.00 - Piazza San Marco CONCERTO DEL CORPO BANDISTICO “Città di Caprino V.se”diretto dal maestro Luciano Brutti VENERDI’ 31 LUGLIO ore 18.30 - Palazzo Carlotti INAUGURAZIONE UFFICIALE 262° FIERA MONTEBALDINA dalle ore 20.30 - Vie del centro “Vie in FESTA” “Zughi de Na olta” in collaborazione con l’Ass. Giochi Antichi Verona –Gruppo Tocatì a cura dell’AssComm di Caprino V.se ore 22.00 Opere Parrocchiali Serata TOP DJ - Dalle DJ + Daniel & Boris ore 22.30 - Area Fiera Piazza Stringa - Music live SABATO 1 AGOSTO ore 18.30 - Basilica S. Maria Maggiore - Solenne apertura dell’Anticapratica del PERDON D’ASSISI ore 21.00 - Giardini di Palazzo

Carlotti Spettacolo di Danza a cura delle scuole MAX FORUM CLUB di Caprino Veronese e ORDINARY OUT DANCE di Costermano ore 21.30 - Opere Parrocchiali Musica live con “EFFETTI COLLATERALI” ore 21.30 - Area Fiera - Piazza Stringa - Musica live con la “KIRA’S BAND” DOMENICA 2 AGOSTO dalle ore 08.00 alle ore 24.00 Via San Pancrazio - “MERCATO DEL FORTE” direttamente dal paese toscano di Forte dei Marmi ore 11.45 - 6° Raduno TRATTORI D’EPOCA Sfilata per le Vie del Centro e festa finale presso i giardini adiacenti Piazza Unità d’Italia Ritrovo partecipanti alle ore 09.30 in Via Monte Baldo Calzaturificio Stephy ore 15.00 - Giardini adiacenti Piazza Unità d’Italia - Dimostrazione Battitura del grano con TREBBIATRICE D’EPOCA

GRANDE LUNA PARK - STAND ENOGASTRONOMICI FIERA AGRICOLA presso Piazza Sandro Pertini MERCATINO degli HOBBISTI nelle Vie del Centro Storico - "Trofeo Schneeberger-Italia - Fasi finali del Torneo di 3° categoria maschile e femminile che si svolge dal 25 Luglio al 05 Agosto, presso la sede degli impianti sportivi comunali dell'ASD Tennis Caprino" AREA DEGUSTAZIONI E STAND ENOGASTRONOMICI “BALDO DA GUSTARE” – Area Fiera Piazza Stringa Stand enogastronomici con degustazione piatti - e prodotti tipici Montebaldini - Apertura stand tutte le sere dalle ore 19.00 ESPOSIZIONI - MERCATI PRODOTTI TIPICI E MOSTRE “IL BALDO SI SVELA”- Piazza Plebiscito a cura dell’ass. produttori - Marchio Baldo Mostra-mercato della qualità “Baldo” “FIERA AGRICOLA MONTEBALDINA” – Piazza S. Pertini e

ore 17.00 - Giardini adiacenti Piazza Unità d’Italia - Premiazioni 6° Raduno TRATTORI D’EPOCA ore 21.00 - Opere Parrocchiali - Ballo Liscio con “Luciano e Ombretta” ore 21.30 - Area Fiera Piazza Stringa DIAPASON BAND in concerto Tributo a VASCO ROSSI LUNEDI’ 3 AGOSTO ore 21.00 - Area Fiera Piazza Stringa Band Whitefly J&B in concerto ore 21.30 – Opere Parrocchiali Musica Live con la cover band “Blood Orange” ore 22.00 - Area Fiera Piazza Stringa - direttamente da RADIO PICO Spettacolo di CABARET CON I TRE AMIGOS - comicità e divertimento assicurato ore 24.00 - GRAN FINALE con SPETTACOLO PIROTECNICO

giardini adiacenti Piazza Unita’ D’Italia Esposizione - macchine e prodotti agricoli – Pro Loco di Caprino V.se Opere Parrocchiali: Mostre e Pesca di beneficenza Barchessa di Palazzo Carlotti: Concorso Donare AVIS “La Motocicletta nel Tempo”- Diorama del Monte Baldo a cura dell’Ass. Cacciatori “Rappresentazione faunistisca del territorio Montebaldino”; Sale Palazzo Carlotti: esposizione pinacoteca, mostre fotografiche e murales sulla Costituzione Italiana degli Alunni ICS Mons. Gaiter di Caprino V.se; Sala Civica: esposizioni sculture in marmo e legno , con foto d’epoca; ORARI APERTURA Ven. 31 dalle ore 19.00 alle ore 24.00 Sab. 01 e Dom. 02 agosto dalle ore 10.00 alle ore 14.30 e dalle ore 19.00 alle ore 24.00 Lun. 03 agosto dalle ore 19.00 alle ore 24.00


L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

CRONACHE di Castelnuovo

INAUGURAZIONE IL 12 SETTEMBRE. La sostituzione delle strutture è costata 80mila euro

Campi da tennis: coperture rifatte Taglio del nastro il prossimo 12 settembre delle nuove coperture dei campi da tennis del parco sportivo di Castelnuovo del Garda. Il poderoso intervento è frutto della positiva sinergia tra Associazione Polisportiva Unione Sportiva Castelnuovo del Garda, Comune e Gruppo Tennis. La sostituzione integrale delle strutture ha comportato una spesa di 80mila euro, 13mila dei quali direttamente a carico del Comune. «Da tempo le due coperture dei campi da tennis presentavano evidenti segni di usura. Nel corso degli ultimi due anni la situazione era notevolmente peggiorata, sino ad arrivare alla totale compromissione dei teli, che aveva

pregiudicato il buon andamento del circolo e delle attività tennistiche del Comune. Purtroppo il direttivo uscente del Gruppo Tennis, nonostante circa quindici anni di gestione delle tariffe e degli affitti dei campi, non era riu-

scito a trovare i fondi per una rapida sostituzione delle strutture. Tuttavia, grazie all'intervento dei soci del Gruppo Tennis di Castelnuovo e al pregevole lavoro della Polisportiva Unione Sportiva di Castel-

nuovo, siamo riusciti a trovare una soluzione – spiega il delegato allo Sport Davide Sandrini –. Il Comune ha contribuito con 13mila euro, mentre la restante somma è stata recuperata grazie al contributo del Gruppo Tennis e in gran parte con l’intervento della Polisportiva che, con il supporto del Comune, ha acceso un mutuo pluriennale per ultimare il pagamento della struttura». Le nuove coperture presentano caratteristiche di alta efficienza energetica e permetteranno un consistente risparmio sulle spese di riscaldamento. Inoltre, i nuovi teli sono modulabili e quindi potrà essere riscaldato solo il campo in uso.

20 AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Cambio in Giunta Baldi è assessore Seconda rotazione delle cariche in Giunta nell’Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda. Con la firma del decreto di nomina dell'assessore Antonello Baldi, che prende il posto di Chiara Trotti, il sindaco Giovanni Peretti sancisce il secondo cambio in Giunta, dopo quello di gennaio che ha visto l’ingresso dell'assessore Roberto Oliosi al posto dell'ex sindaco Maurizio Bernardi. Antonello Baldi manterrà la carica per due anni conservando le stesse deleghe che aveva come consigliere: Cura delle frazioni, Percorsi ciclabili e pedonali, Politiche del lavoro e Protezione civile. Oltre al sindaco Peretti e ad Antonello Baldi, ora la Giunta di Castelnuovo del Garda è formata dal vicesindaco Ilaria Tomezzoli (con deleghe alla Cultura e Urbanistica), Stefania Marastoni (Politiche giovanili, Servizi sociali e Pari opportunità), Massimo Loda (Edilizia privata e Opere pubbliche) e Roberto Oliosi (Ecologia, Ambiente, Energia e Manutenzione del patrimonio). «Il principio della rotazione prevede che tutti i consiglieri di maggioranza, ad eccezione del vicesindaco Ilaria Tomezzoli che rimarrà assessore per l'intera legislatura, ricoprano per due anni l'incarico di assessore conservando le deleghe assegnate ─ ricorda il sindaco Peretti ─. In questo modo tutti gli amministratori hanno l’opportunità di seguire l’iter completo dei progetti dall’inizio alla fine».

BREVI DA CASTELNUOVO “AIUTIAMOCI PER IL LAVORO”. Questo il titolo del progetto sperimentale avviato dal comune di Castelnuovo del Garda per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità a favore di disoccupati residenti privi di ammortizzatori sociali. Sono tre le persone impegnate nello svolgimento di lavori utili alla comunità e alla tutela del territorio su progetti proposti dagli uffici comunali ed in collaborazione con una cooperativa sociale. ON THE ROAD LAKE. È partito “On the road lake”, info point attivo nei mesi di luglio e agosto al centro commerciale di Affi. A fornire informazioni su quanto il territorio del Garda è in grado di offrire ai turisti, undici ragazzi che hanno completato un percorso formativo finalizzato alla formazione di una figura professionale specializzata nell’accoglienza turistica. L’iniziativa è organizzata dal Ctg (Centro turistico giovanile) in collaborazione con i Comuni di Castelnuovo del Garda, Affi, Caprino Veronese, Costermano e Garda, la funivia Malcesine Monte Baldo, la collaborazione dell’Istituto superiore “Marie Curie” di Garda e il sostegno di Lago di Garda Veneto, Grand’Affi shopping center e Valpolicella Benaco Banca. I ragazzi saranno presenti all’info point di Affi dal giovedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 per illustrare ai frequentatori del centro commerciale le peculiarità turistiche della zona del lago.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

BASKET. L’atleta dell’Arilica (classe 2001) è stata convocata dall’under 14 per un raduno collegiale

Silvia in Nazionale Il sogno si avvera

Il sogno azzurro si è avverato. L'Arilica Basket applaude Silvia Viviani. La conferma è arrivata con il comunicato ufficiale dell'8 luglio 2015: l'atleta del 2001, in forza alla società di Peschiera, è stata convocata per il raduno collegiale della Nazionale italiana under 14 in programma a Caorle (VE) dal 2 al 11 agosto, che proseguirà dal 12 al 17 agosto in Slovenia con la partecipazione al Torneo BAM. La soddisfazione dell'Arilica è forte: «Si tratta di un grande riconoscimento per la nostra società che vede per la prima volta una propria atleta indossare la casacca azzurra a testimonianza del grande lavoro svolto a livello giovanile dai nostri tecnici» fa sapere il club. Silvia Viviani inizia a giocare già all'età di cinque anni nei primi gruppi minibasket del centro Arilica Basket e prosegue ininterrottamente partecipando a tutte le competizioni del settore in squadre sia femminili che maschili fino all'under 13. Tesserata da sempre con la società arilicense, nell’anno sportivo

2013/2014 fa parte della selezione provinciale di Verona che conquista per la prima volta nella storia il Trofeo delle province venete e successivamente partecipa al Trofeo Iqbal con la rappresentanza veneta. Sempre nello stesso anno entra nel gruppo del Progetto Azzurrina e partecipa al Trofeo Bulgheroni di Bormio dove il Veneto ottiene il 2° posto. Sul finire della stagione, poi, Silvia partecipa a un torneo amichevole in Slovenia con la squadra giovanile di Schio “Kinder+Sport” da cui torna vincitrice. Nell’anno sportivo 2014/2015, invece, va in prestito alla società Garda Basket per disputare i campionati regionali under 15 e under 14 femminili; fra i tre allenamenti settimanali e le due gare del weekend è sempre impegnata, tutte le domeniche, con il gruppo Azzurrina (2000/2001). A gennaio viene confermata nelle dodici selezionate per partecipare al Trofeo “Memorial Fabbri” a Rimini cogliendo un nuovo 2° posto.

Silvia Viviani con una giocatrice della Nazionale italiana

A Pasqua il primo grande impegno, sempre con la rappresentativa veneta, al Trofeo delle Regioni a Roma. E sull’onda del trofeo di Roma arriva la convocazione come riserva a casa per la Nazionale italiana under 15 (solo due 2001 in tutta Italia) a cui segue quella di questi giorni per la Nazionale U14 come titolare. «Silvia è una ragazza straordinaria - commenta

Adriano Roselli direttore tecnico di Arilica Basket - e merita tale convocazione per l'impegno profuso e per i risultati che ha ottenuto in tutti questi anni. Viviani la troviamo spesso in palestra, sempre con il pallone in mano, e qualche volta si è allenata anche con la prima squadra di serie D. Ha un carattere molto forte e riuscirà ad arrivare lontano».

Garda Futsal Cup, Valeggio fa centro

e dai partecipanti sia italiani che esteri – dichiara l’assessore allo sport di Valeg-

MOTOCROSS/TROFEO VENETO UISP

Quinta prova Davide d’oro

Davide Reggiani sul podio

CALCIO A 5 / LA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE

Si è conclusa da qualche giorno la Garda Futsal Cup 2015, competizione internazionale di calcio a 5 promossa dalla società sportiva Futsal Giorgione di Castelfranco Veneto. L'evento, che è durato dal 9 al 12 luglio, ha avuto luogo al Palazzetto dello Sport comunale di Valeggio sul Mincio, che si è così riempito di giovani giocatori, di famiglie e di curiosi accorsi per vedere i piccoli campioni del futuro. Ventiquattro squadre da Italia, Belgio, Croazia, Spagna, Portogallo e Brasile hanno offerto uno spettacolo unico: intensità agonistica, rispetto delle regole e dell'avversario, calda partecipazione del pubblico, frequenti momenti di condivisione e di amicizia. Secondo Angelo Robson Marani, ex stella della nazionale brasiliana di futsal, allenatore di squadre italiane di serie A, e uno degli organizzatori della coppa, «è importante promuovere iniziative del genere per insegnare ai ragazzi che, per migliorare nella vita, c'è bisogno di confrontarsi con persone di altri Paesi». Emozioni crescenti, insomma, unite a una struttura sportiva di prim'ordine e alle bellezze del territorio, così come ai luoghi di divertimento come il Parco Giardino Sigurtà e Gardaland hanno lasciato il segno. «Numerosi sono stati i complimenti ricevuti dagli organizzatori

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gio Simone Mazzafelli – per la qualità e la cura dei nostri impianti sportivi,

unitamente all’accoglienza che Valeggio ha saputo riservare».

Si è rivelata un successo per Davide Reggiani, giovane campione di motocross di Arbizzano, la 5° prova del Trofeo Veneto Uisp (Unione italiana sport per tutti). Sul curato tracciato di Sant'Anna d’Alfaedo 185 piloti iscritti si sono confrontati con partenze da brivido e duelli fino all'ultima curva prima della bandiera a scacchi. E Davide Reggiani, che si è sfidato con altri 35 piloti che gareggiavano nella sua categoria, “agonisti MX2”, è stato uno dei vincitori: ha raggiunto infatti il gradino più alto del podio, seguito da Loris Paissan e Andrea Baraldo, membri del suo stesso team, Ital Parts. Davide, che effetto ti ha fatto questa vittoria? «E’ stata una grande emozione, prima di tutto perché è stata la prima gara che ho vinto nell’ambito di questo campionato. Un traguardo che comunque è frutto di costanti allenamenti che mi vedono impegnato durante tutto il periodo dell’anno». E’ una passione per il motocross, la tua, che ha radici lontane… «Scendo in pista dal 2008, da quando ero praticamente un bimbetto. Da allora il desiderio di gareggiare non mi ha mai abbandonato… Forse non è stato un caso quindi, quel regalo ricevuto da mio padre all’età di tre anni: la mia prima minimoto, ancora funzionante, che custodisco gelosamente». Quali i progetti per il futuro? «L’obiettivo per il prossimo anno è quello di affrontare il campionato italiano. Un progetto che mi porterà a girare l’Italia e che mi richiederà un impegno molto maggiore di quello sostenuto finora, considerando anche il fatto che il prossimo anno scolastico per me sarà il quinto e mi attende l’esame di maturità» Silvia Accordini

Davide durante una gara

CALCIO. Il Castelnuovosandrà riparte dai giovani. Il dg Monese: «Vivaio fondamentale. Trasmettiamo valori sani» Il Castelnuovosandrà riparte, dai giovani. La retrocessione dalla Promozione alla Prima categoria, avvenuta nella passata stagione, fa già parte del passato. «Non parlerei di annata sfortunata della prima squadra, ma di programmazione: a ogni scelta vi è una rinuncia e aver risanato e appianato i debiti lasciati dai predecessori è stato davvero importante». Il direttore generale Claudio Monese mostra lo spirito della società e indica la strada da seguire: «Far crescere il vivaio e ottenere soddisfazioni creando un grande settore giovanile. I ragazzi sono la base di tutto e noi crediamo fermamente in loro: vogliamo curare al massimo le categorie dei più piccoli e non sperperare denaro nelle prime squadre». Il club neroverdeazzurrobianco conta infatti 280 tesserati, suddivisi in scuola calcio, primi calci, pulcini a cinque, pulcini a sette, esordienti a nove, esordienti a undici, giovanissimi sperimentali, giovanissimi regionali, allievi regionali, allievi d’élite e juniores regionali. Senza dimenticare, naturalmente, la formazione di punta che milita in Prima categoria e che, siamo sicuri, desidererà prendersi una rivincita al più presto. La stagione 2015/16 è iniziata da qualche settimana, insomma, e il Castelnuovosandrà è pronto a vivere un’annata da protagonista. «Agli atleti, in particolare a quelli più giovani – spiega Monese – cerchiamo di trasmettere la cultura del lavoro e del sacrificio unita con il divertimento e la serietà. È importante aiutare i ragazzi a crescere in modo sportivo e leale, insegnando a rispettare le regole, gli avversari e i compagni». M.S.


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RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2015

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CULTURA LETTO

PER VOI

Jo Nesbo, Il confessore, Einaudi, 2014, 542 p., 21,00€

Sonny Lofthus è un tossico in galera da dodici anni per omicidi non commessi, anzi costretto a confessarsi autore di crimini orrendi compiuti da altri. Non ha ancora trent’anni, ma a Staten, la prigione di massima sicurezza norvegese, è una sorta di confessore per i suoi compagni di detenzione. Sonny ascolta i loro peccati, impone le mani sulla testa e li assolve invocando per loro la misericordia “di tutti gli dei e le dee della terra”. Un giorno, uno dei detenuti gli rivela che suo padre, il poliziotto Ab Lofthus, non era la talpa che passava le informazioni alla malavita e non si era suicidato: era stato ucciso dagli uomini di Nestor, un capo della malavita di Oslo. Da quel momento Sonny inizia a organizzare la sua vendetta, non c’è più misericordia ma l’unica giustizia riparatrice: “occhio per occhio, dente per dente”. La società inquinata in cui vive, infatti, non ammette per nessuno il bene e l’unica scelta possibile è fra l’essere vittima o carnefice. La Oslo dello scrittore Jo Nesbo è una città poco raccomandabile. La polizia è corrotta, fioriscono traffici illeciti, droghe di qualsiasi tipo si spacciano ovunque, delinquenti legati a varie mafie tramano nell’ombra ben protetti dall’alta finanza e autorità compiacenti. Il thriller ha come sfondo problematiche etiche da dramma classico: il conflitto fra legge e giustizia, quella giustizia che “sta sopra la legge”. Jo Nesbo, uno dei migliori scrittori di gialli contemporanei, dà anche spazio ai sentimenti con toni partecipi e commoventi narrando la tormentata storia tra l’ispettore Simon Kefas e la moglie che sta diventando cieca, e la nascente passione tra Sonny e Martha, responsabile di un centro d’accoglienza per eroinomani. Il racconto non dà tregua ed è ricco di colpi di scena, di cui due assolutamente inaspettati negli ultimi capitoli. Una scrittura scorrevole che sostiene una trama degna di nota e interessante. L’unica difficoltà l’ho trovata nel cercare di memorizzare i nomi. Per gli amanti del genere (e anche non) è una lettura che non può mancare, che fa dimenticare le ore passate sotto l’ombrellone o quelle afose trascorse in città.

Lingua e Civiltà E’ chiaro che il punto esclamativo e il punto interrogativo servono a chiudere una frase esclamativa o interrogativa: Com’è bello!; Come stai? Anche per questi due segni d’interpunzione occorre precisare che, quando essi chiudono completamente il periodo, si deve ricominciare con la lettera maiuscola. Due esempi tratti dai Promessi Sposi: “Voi credete che Dio abbia fatto una creatura a sua immagine, per darvi il piacere di tormentarla! Voi avete creduto che Dio non saprebbe difenderla! Voi avete disprezzato il mio avviso!”; “Lucia, volete mancarmi ora? Non dovremmo esser già marito e moglie? Il curato non ci aveva fissato lui il giorno e l’ora?”. Quando però più proposizioni esclamative o interrogative hanno una stretta relazione tra loro, allora dopo i due segni si userà la lettera minuscola. Ancora il Manzoni: “Che preziosa visita è questa! e quanto vi devo esser grato d’una sì buona risoluzione!”; “Oh, via! per amor di chi vado in furia? Volete tornare indietro, ora? e farmi fare uno sproposito?”. In questi esempi si osservano bene i diversi valori delle maiuscole e delle minuscole. Chi scrive li fissa per dare tono, colore e sfumature al discorso, ma senza abbondare mai. Oggi è diventata quasi un’abitudine fare spreco di punti esclamativi e metterne in fila tre, quattro o più: Che bellezza!!! come chi, scrive Aldo Gabrielli, volendo stupir troppo, finisce col non stupir più nessuno. Rimane da parlare dei punti sospensivi o puntini. E’ un segno rappresentato da tre punti fermi (tre sono un numero sufficiente; metterne di più è una fatica perfettamente inutile) con i quali si sospende a mezzo una frase, riprendendola subito dopo o lasciandola addirittura incompiuta. Quando si usano? Qualora si indichi una pausa in una frase dubitativa, o affannosa o agitata da qualche passione; quando si voglia tacere qualcosa che non si desidera o non si può dire; quando si indugia prima di dire cosa troppo forte o troppo grave; quando si voglia indicare una brusca interruzione del discorso. Dopo i punti sospensivi non si usa la lettera maiuscola, salvo il caso in cui essi chiudano definitivamente un periodo. Sono segni d’interpunzione da usare con parsimonia! perché i puntini sono una vera calamità di certe scritture fatte da chi non sa scrivere.

a cura di Lino Venturini

AGENDA LETTERARIA Il 4 luglio di cento anni fa, a Gross-Edling in Carinzia, nasceva Christine Thonhauser, in arte Christine Lavant. Ultima di nove figli, è una delle figure più affascinanti del secondo Novecento austriaco per la singolare discrepanza tra la sua biografia, segnata dalla malattia, dalla povertà e dalla vita in provincia, e una formazione letteraria autodidatta che sfocerà in ben tre raccolte di poesie caratterizzate da una grande raffinatezza linguistica e tematica. Visse nella sofferenza fisica della malattia cronica, invocando e cercando continuamente il segno della presenza di Dio, con un’ansia di attesa e di disillusione. Nel 1935, Christine si fa ricoverare volontariamente in un ospedale psichiatrico in seguito a un tentato suicidio. Da questa esperienza nacque “Appunti da un manicomio”, Forum edizioni 2008: “Ora sarà un bel pasticcio quando tornerò a casa. Ma avrei dovuto pensarci quando chiesi di essere ricoverata. Che cosa mi aspettavo veramente? La guarigione da cosa? Pensavo veramente che una certa dose di arsenico presa a intervalli prestabiliti avrebbe dato senso alla mia vita? Che mi avrebbe reso bella o anche solo coraggiosa e contenta?”. La sua straordinaria sensibilità poetica e il suo talento letterario ottengono nel 1970 il massimo riconoscimento, il Gran Premio di Stato austriaco. Colpita da ictus cerebrale, muore ad appena cinquant’otto anni, senza mai aver potuto trovare “né riposo né pace”. “ C’è odor di neve, pende il pomo del sole / così bello e rosso ai vetri della mia finestra…/ Chissà se il cielo si inginocchia, / quando si è troppo deboli per giungere in cima?” “ Dov’è la mia parte di luce, Signore? / Anche io voglio arrivare a casa!... Sai che non mi serve una casa celeste, / mostrami il rifugio di un topo / prima che mi lapidi il giorno”. Il 10 luglio del 1915 nasceva anche Saul Bellow, Premio Pulitzer nel 1975 e Premio Nobel per la letteratura nel 1976. Un autore che vale la pena di rileggere, se non altro nel suo capolavoro “Herzog”, la storia di un professore universitario che sfoga le proprie angosce esistenziali scrivendo missive, mai spedite, ad amici, al presidente degli Stati Uniti, a Dio e a se stesso. Ha scritto: “La sofferenza è forse l’unico mezzo valido per rompere il sonno dello spirito”; “ Chi è privo di ideali sociali a vent’anni è senza cuore, chi permane collettivista ancora a quaranta è senza cervello”.

POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Apriamo la nostra finestra con “Il tuo sorriso mi culla” della sempre sorridente Damoli Bruna, con cui abbiamo già sorriso in precedenza. Proseguiamo con una personale visione di “El mondo” di Franca Composta, che, data la lunghezza, ci permette una sola altra composizione, altrettanto lunga: “La storia de la Marieta e Bepo” di Emma, alla quale sono state apportate alcune correzioni. Non cessiamo di raccomandare che gli scritti siano brevi per dare spazio anche agli altri.

Il tuo sorriso mi culla Il tuo sorriso mi culla come il vento tra i pini e, come le onde del mare porta via con sé quell’ultimo canto d’inverno. Il tuo sorriso mi culla e affonda i suoi secchi rami nella nuda carne già fredda e priva del tuo corpo. Il tuo sorriso mi culla in candidi sogni unici di quel se… Che sprofondano nell’oblio del mio io. Il tuo sorriso sprofonda nella realtà del non rivederti, per cullarmi e confondermi nel sogno che sa solo di te. Damoli Bruna

El mondo Me son sveià stamattina pensando che el mondo l’è drio nar en roina, spaentà come ‘na buteleta che serca so bupà. O’ erto i oci, me son oltà endrio par ardar se el mondo l’era sul serio finio. Me son guardà on po’ atorno: nel giardin ò isto fiori, dai mile colori, alberi che sta par germogliar parchè la primavera la gà da arivar. Da la finestra dela camara ho guardà en ciel. Ho isto: la luna, le stele e ho capio che al mondo no l’era mia finio. Gente, oltense endrio e arden de erghe comprension par le noe generassioni che le cata dal bonon un mondo piasse bon. Franca Composta

La storia de la Marita e Bepo L’è na storia che m’è restà ‘n la memoria. Bepo da soeno l’era ‘n butel piagoso. Le butele le le olea tute par moroso A lù le done le ghe piasea, ma no na compagna de vita. I ansiani i ghe fasea dele racomandassioni par mia che’l se catesse ansian sensa gnente ‘n man. Ma da quando là conossù la Marieta! L’è stà amor a prima vista e l’à pensà: questa l’è la dona de la me vita e cossì insieme i ha segnà el so destin. Lù el ghea ‘n campeto e d’amor e dacordo! I sa comprà ‘n caval, en careto, par verghe la comodità par andar a laorar.

I era bei da vedar! Quando i pasaa dala strada, ela la ghe parlaa e lù el le ‘scoltaa. An bel giorno i ha deciso de far ‘na noa piantagion par verghe fruti de tute le stagion. Ma per realisar el so sogno ghè restà gnanca ‘n soldo. Lù el sà disperà, ela la gh’ha fato corajo. “Bepo, scolta, va ‘n presto de schei e paga i to debiti”. “No Marieta, fema carità ala cesa? Quando morema se ‘n dema ‘n paradiso S.Pierto el ne darà da magnar on pomo o on pero”. Emma


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RUBRICHE

“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino E' giunto in redazione un libro che mi ha molto incuriosito e che mi è bastato sfogliare in maniera veloce per comprendere di avere tra le mani qualcosa di molto originale e curioso. Il titolo è G.E.K.A. Il mondo dietro gli occhi chiusi, ed è stato scritto a quattro mani, da Irene Antolini, psicologa e psicoterapeuta veronese e Chiara Righetti, anch'essa veronese, educatrice e da anni impegnata, come la collega scrittrice, con i bambini e il mondo dell'infanzia. A rendere il progetto editoriale ancora più affascinante per genitori e figli di ogni età, ha contribuito la matiGianfranco Iovino ta artistica di Irene Tonin, laureata alle Belle Arti nel ramo "illustrazioni per l'editoria a fumetto". Il libro affronta il delicato tema della disabilità e della diversità, attraverso un sogno fatto da Giulio, un ragazzo di undici anni, che incontra altri tre suoi coetanei dando inizio ad un'avventura affascinante che, esaltando le singole particolarità, li porterà a scoprire una verità inaspettata che si cela dietro questa bella storia di amicizia e coraggio, che ha cambiato per sempre la vita dei protagonisti. Risate, bell'umorismo e ilarità, uno stile narrativo fluido e il contributo di immagini davvero evocative e d'impatto, sono gli ingredienti che garantiscono a questo libro un sicuro successo editoriale da "grande prova letteraria" resa ancor più esaltante dal non trascurabile particolare che risulta essere firmato da autrici esordienti. Il lettore avrà modo di riflettere, grazie al modo con cui è stato trattato il tema della disabilità, su quanto sia doveroso un cambio di mentalità e prospettiva rispetto all'errore comune di credere che l'essere disabili obblighi a limitazioni e ristrettezze, mentre invece certe barriere siamo noi a crearle quando non sappiamo vedere oltre un limite fisico o mentale, per scoprire quanto talento ha in sé un bambino con un bisogno maggiore di attenzione e d'amore. E per concludere, mi piace riportare l'incipit del retro di copertina per convincervi ancor di più che quest’opera merita di essere letta da voi e dai vostri figli, acquistandola nelle migliori librerie della città o su IBS : "Un sogno, una vecchietta simpatica, una mappa e delle creature puzzolenti: un mix perfetto per l'avventura più strana della quale abbiate mai avuto notizia ! E' la storia di Giulio, dei suoi amici e di un mondo fantastico dove niente è come sembra..."G.E.K.A. Il modo dietro gli occhi chiusi di Irene Antolini e Chiara Righetti Editore: Altro Mondo (Quartesolo) - Pagine 95 - €. 12,00

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri L’ISOLA DEI DIRITTI E DEGLI ANIMALI La detenzione, in rari casi, può diventare un momento di crescita professionale e soprattutto umana. E, anche se potrebbe sembrare un paradosso, perfino un’esperienza di libertà. Sembra una favola ma questa volta è realtà. Succede a Gorgona, piccola isola di fronte a Livorno, l’ultima isola-penitenziario d’Italia, nota anche come “l’isola dei diritti e degli animali”, dove i circa settanta detenuti trascorrono le proprie giornate lavorando nei campi e nelle vigne, e accudendo gli animali che vivono sull’isola. Gorgona è divenuta negli anni un punto di riferimento unico sotto più profili: giuridico, etico, ambientale, sanitario e zooantropologico. Sull’isola vivono anche molti animali, giunti lì spesso dopo sequestri per maltrattamenti e affidati alle cure dei detenuti, che imparano ad amarli e a curarli, maturando anche nuove professionalità che potranno tornare loro utili quando avranno scontato la loro pena. C’è infatti chi sogna di aprire una fattoria o di specializzarsi nella cura delle persone e degli animali attraverso rimedi omeopatici, chi ha imparato a fare i formaggi e chi a curare l’orto. Esperienze rese possibili anche dalla collaborazione di Marco Verdone, veterinario che dal 1990 lavora nell’isola-penitenziario introducendo l’omeopatia e insegnando il rispetto degli animali. Grazie a percorsi educativi differenziati i detenuti cercano di capire gli animali, di quali diritti siano portatori e di quali diritti mancati la nostra società è responsabile nei loro confronti. E si sperimenta come promuovere una giusta convivenza tra gli animali umani e i non umani. Da questa esperienza sono nate anche alcune pubblicazioni: tra queste, Ogni specie di libertà carta dei diritti degli animali dell’isola di Gorgona, dove insieme a teologi, biologi e sociologi il dottor Verdone racconta il miracolo dell’incontro tra i detenuti e gli animali, un incontro che per tutti diventa un mezzo per ritrovare, sorprendentemente, la libertà. Qui mucche, maiali, cavalli e galline si trasformano in mediatori e compagni di vita: la loro presenza permette alle persone di ripercorrere le tappe della propria esistenza e gli sbagli fatti. Vivono liberi, anche loro, e vanno incontro a una morte degna: si punta infatti a evitare del tutto la macellazione. In questo modo i detenuti si affezionano a loro, vivendo sulla propria pelle un’esperienza straordinaria: quella del rispetto e di una vita scandita dal ritmo della natura. Ora c’è il rischio che la gestione delle attività agricole e degli animali sia data a un soggetto esterno, mediante un bando: è nata così un’iniziativa popolare che prevede una raccolta firme da inviare al Ministro della Giustizia. (Per maggiori informazioni, www.essereanimali.org, campagna a sostegno di Gorgona).

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Con noi al Cinema a cura di Franco Frey MINIONS (Minions) Animazione Avventura - Family. 104 min. U.S.A. 2015 (uscita 27 agosto) di Kyle Balda e Pierre Coffin con le voci di Luciana Littizzetto, Fabio Fazio, Alberto Angela, Riccardo Rossi e Selvaggia Lucarelli. Una curiosità: L'originale colonna sonora è caratterizzata dagli indimenticabili "Hit" degli anni '60. Sulla scia del grande successo ottenuto con "Cattivissimo Me" tornano sul grande schermo per divertire e donare un sorriso d'Estate a tutti i bambini e non solo, i Minions amatissimi personaggi diventati un fenomeno di massa, usciti dalla fantasia di Ken Daurio e Cinco Paul. Film molto atteso dai numerosi fans dei gialli piccoletti, informi e dentuti (visti nel primo e nel secondo film della serie: rispettivamente nel 2010 e nel 2013) che li vedrà protagonisti di una nuova pellicola, piena di irresistibili, spassose trovate! Un cenno sulla trama: Stuart, Kevin e Bob, con la loro travolgente euforia ci portano alle origini, nella Preistoria, quando erano i servitori di Gru, omone burbero dal naso a becco e al loro ruolo sempre al servizio dei Cattivi, i quali evolvendosi nel tempo, diventeranno i Minions, gialli esserini maliziosi e un po sbadati. Dai loro primi passi sulla Terra hanno sempre sentito l'impulso di servire i Cattivssimi: il gigantesco Tirannosauro Rex, un Faraone schiavista, Gengis Khan e il conte Dracula. Dopo una serie di risultati non proprio perfetti gli occhialuti omini tuttofare, sono rimasti senza lavoro e demotivati e depressi decidono di isolarsi. Un Minions coraggioso di nome Kevin insieme al ribelle Stuart e all'adorabile Bob, decide di avventurarsi nel Mondo Moderno per trovare un nuovo capo da servire. Dopo un lungo, emozionante viaggio in barca dalla gelida Antartide a New York, arrivano a Londra dove s'imbattono in Scarlet Sterminator la super- cattiva che vuole impossessarsi del mondo. Qui inizia una nuova avventura con la loro sfida più grande, salvare tutti i Minions dall'annientamento… Ci riusciranno i nostri amabili genietti gialli? Una cosa è certa Amici Lettori: ci faranno sbellicare dalle risate!

Oroscopo di Agosto di Francesca Iolanda Ariete: momento magico per quanto riguarda l' affettività e il dialogo, l' importante sarà non farsi influenzare dalle insicurezze per poter sfruttare al meglio ogni possibilità. Rischi di ideologie estremistiche circa argomenti di origine politica o sociale. Viaggi interessanti e piacevoli con indirizzo artistico e culturale. Toro: possibilità di un errore in campo professionale con conseguente perdita di credibilità. Anche gli investimenti finanziari sembrano risentire di un momento di blocco. Si consiglia prudenza nell' esporsi con opinioni o con iniziative ambiziose che hanno come fine il guadagno o il prestigio personale. Gemelli: ottime occasioni per quanto riguarda l' ampliamento dei propri orizzonti lavorativi ma anche culturali e sociali. I contatti utili e gli aiuti provvidenziali arrivano al momento giusto e favoriscono quelle occasioni a lungo attese. Meglio la prima parte del mese per accellerare i risultati. Cancro: possibile un ritorno di fiamma o comunque di un' amicizia di vecchia data ormai dimenticata e che ritorna in auge. Buona dose di enegia da spendere in iniziative sportive molto impegnative ma di grande soddisfazione. Favoriti i diloghi chiarificatori. Leone: incontri casuali ma che si riveleranno decisivi per quanto riguarda la vita affettiva. I sentimenti sono autentici e destinati a crescere. Sul lavoro prevale l' incertezza anche a causa di errori di calcolo o gestionali. Vergine: meglio privilegiare la prima parte del mese se si desidera avanzare richieste professionali o recuperare un rapporto con un famigliare. Dal 10 agosto in poi sono possibili scontri o malintesi, anche a causa di una forma mentale non perfetta. Bilancia: possibili proposte lavorative interessanti ma che potrebbero trovare resistenze da parte vostra, in quanto le energie psico-fisiche per rimettervi in gioco sembrano scarseggiare. Negli ultimi giorni del mese buon recupero mentale che favorisce i contatti utili. Scorpione: meglio evitare di strafare se non volete essere costretti ad una brusca ripiegata. Le ambizioni sono notevoli ma non sempre saprete tener conto di ogni aspetto di ciò che vorrete intraprendere. Si consiglia maggior realismo e prudenza. Sagittario: favoriti i viaggi di piacere ma anche gli spostamenti che hanno come finalità gli interessi artistici e culturali. Buona l' intesa col partner e possibilità di incontri fortunati per i single. Colpi di fulmine in agguato. Capricorno: si alleggerisce la tensione professionale merito anche del diradarsi degli impegni. La vita affettiva e famigliare è appagante, varia e promette belle sorprese. Un pò di nostalgia per il passato ma solo per i nati dell' ultima decade. Acquario: momento un pò pesantino dove vi sarà difficile tirare il fiato o riposare sugli allori. Possibili ritardi negli incontri importanti ma anche nel ricevere risposte chiarificatrici. Cercate di mantenere la lucidità e rimandate le decisioni professionali e famigliari al mese prossimo. Pesci: irrequietezza che trova sbocco nella fantasia e nella creatività, dando delle vere e proprie esplosioni di genialità, anche se prevale un senso di precarietà nel confronti della realtà. Fortuna e successo per gli sportivi, anche se sarà richiesto un sempre maggior impegno.


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IL PERSONAGGIO

Maria Luisa, l’arte nel cuore Oggi nei musei i capolavori esposti si osservano solo da lontano. C’è stato un tempo in cui si poteva avvicinarsi ai quadri fin quasi a sfiorarli per osservarne meglio le pennellate e gli strati di colore. Tempi passati. Adesso, se va bene, li puoi vedere a un metro di distanza. Se ti avvicini di più scatta l’allarme. I cataloghi delle mostre cercano di riprodurre i capolavori esposti, ma anche se sono fatti in modo eccelso, sono sempre su carta. Però c’è chi ne conosce le tecniche e i segreti, le dimensioni e la storia al punto che li fa propri. Uno di questi è la signora Maria Luisa Gilioli Gemma di Verona. Ha una passione che coltiva da sempre, solo per sé stessa, anche se ha avuto molte offerte da galleristi che espongono “copie d’autore”. Giusto per entrare meglio nel passato, lei cerca vecchie tavole di pioppo, di noce e di abete per riproporre opere di autori meno conosciuti, ma non meno belle e interessanti. E’ anche gelosa dei suoi quadri e non li vende a chi non le è simpatico. Questa dolce signora timida e

affabile non lavora per gli altri, ma solo per il piacere di veder uscire dalle proprie mani un pezzo di bellezza. Si procura le terre, le lacche e con albumi e cere prepara i colori pestandoli nel mortaio, proprio come si faceva una volta; il tutto mentre manda avanti una casa con un marito, una figlia e un gatto di nome Icaro. Si impegna nel volontariato al Centro Alzheimer e due volte la settimana insegna a disegnare, a dipingere e a costruire oggetti con materiale povero. Si documenta per conoscere meglio l’autore di cui ripropone il lavoro. E’ specializzata nei pittori del ‘200 e ‘300 e anche nei Fiamminghi che ama per la loro eterea bellezza. Una pennellata dopo l’altra, si immerge nel tempo e nella testa del pittore e, come per magia, fa uscire il quadro dalla parete. Si è cimentata anche nella riproduzione di icone russe e greche. E’ anche scultrice. Memorabile la sua Annunciazione – tratta da un quadro del Beato Angelico – in cui, oltre a dare colore e umanità alle statue in cartapesta a grandezza naturale, curava i minimi dettagli

anche delle figure secondarie, sia nei gesti che nell’abbigliamento. Quando nella Parrocchia del Saval a Verona c’era l’annuale mostra dei presepi, cui partecipavano artisti da tutta Italia, lei ne era un po’ l’anima. Per il Museo del giocattolo sulle Torricelle, Maria Luisa ha realizzato un bellissimo Pinocchio, grande come un bambino di cinque–sei anni che ora dà il benvenuto ai visitatori. Eclettica fino all’inverosimile fa spettacoli di burattini costruiti da lei, con storie inventate da lei. E’ sempre calma e tranquilla, una sola volta si è infuriata: una signora aveva preso in mano un suo quadro, ne aveva scrostato il colore con un’unghia e poi aveva esclamato: “Ma non è una riproduzione su carta!” Lei non ha mai fatto cose simili anche se in tanti spacciano per quadri foto su cui hanno steso qualche pennellata. Senza sottovalutare i pittori moderni, si può dire che la signora Gilioli Gemma si permette il capriccio di presentare antichi lavori messi in disparte dall’arte moderna, proprio come è stato fatto con la cucina

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE

Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188 NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130

CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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tradizionale, che adesso è tornata in pompa magna. E’ bello poter avere un pezzo unico, non di serie: permette di curiosare nel passato. Qualcuno potrà storcere il naso, ma qualche altro potrà essere interessato ad avere in casa sia pure in copia, e natural-

La signora Maria Luisa Gilioli

mente se Maria Luisa glielo vende - un magnifico pezzo che non sfigura a

fianco di forme moderne. Lucia Masotto

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

L’ABBRONZATURA L’estate è infine giunta e il richiamo alle vacanze si fa sempre più insistente. Oggi cercheremo di approfondire un tema caro a molti in questa calda stagione: l’abbronzatura. Essa è il risultato di una complessa catena di eventi fisici e chimici che ha per protagonista la pelle. Il colorito bruno, obiettivo di coloro che si espongono al sole, è dovuto principalmente alla presenza di melanina, un pigmento originato da cellule dell’epidermide chiamate melanociti. La biosintesi della melanina parte dall’azione dei raggi UV-B, infatti uno degli elementi esogeni che maggiormente influenza la pigmentazione della cute è l’esposizione ai raggi ultravioletti. Dopo pochi minuti dall’esposizione alla luce solare è possibile osservare lo scurimento della pelle, dovuto all’ossidazione immediata della melanina presente nei melanociti. Si osserva poi a distanza di circa 48 ore un secondo aumento della pigmentazione che coinvolge la sintesi di nuova melanina e la sua ossidazione, con un concomitante aumento delle dimensione dei melanociti. Il grado di pigmentazione della pelle e quindi il processo di melanizzazione tuttavia non è da ascrivere unicamente all’effetto delle radiazioni solari, ma all’organismo che è sottoposto al controllo di ulteriori due fattori: genetico ed ormonale, in grado entrambi di regolare la pigmentazione cutanea. Il desiderio di aumentare smodatamente l’intensità della pigmentazione cutanea per motivi estetici (abbronzatura) può tuttavia causare diverse alterazioni patologiche. Notevole attenzione va per questo posta alla protezione della pelle. Perdite focali o diffuse della pigmentazione, non solo possono rendere particolarmente vulnerabili agli effetti dannosi dei raggi solari, ma possono addirittura provocare la produzione di radicali liberi, pericolosi per le nostre cellule. Frequentemente si possono riscontrare macchie o discromie cutanee, che si manifestano oggi con una frequenza sempre maggiore anche tra i più giovani. Le cause sono da ricercarsi, oltre che nelle eccessive esposizioni al sole senza adeguate protezioni, anche nella trascuratezza verso la propria pelle, nel sempre maggior utilizzo di terapie ormonali, di farmaci e in alcuni fattori predisponenti individuali. Quest’anno abbronzati con la testa, proteggi la tua pelle!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani CONIGLIO SOTT’OLIO ALLA PIEMONTESE 1 coniglio (circa 1400 gr.) a pezzi 2 costole di sedano 2 carote 1 cipolla 2 fette di limone 6 spicchi d’aglio 2 dadi per brodo ¼ di litro di vino bianco secco 1 litro d’acqua Rosmarino, salvia, alloro Abbondante olio extravergine Preparare una marinata per il coniglio riducendo salvia, alloro e aglio a pezzettini. Unirvi abbondante olio. Nel frattempo in una pentola unire acqua, vino bianco, dadi, carote, cipolla, sedano e limone e portare ad ebollizione. Aggiungervi il coniglio e portare a cottura. Lasciar raffreddare il coniglio nell’acqua, poi scolare, asciugare e spezzettare. Mettere quindi la carne in una coppa con la marinatura precedentemente preparata e coprire d’olio d’oliva. Servire il giorno successivo con polenta morbida o insalata. Si conserverà per almeno 10 giorni.


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NOVITÀ SCIENTIFICA

Ringiovanire con il botulino Il botulino ringiovanisce la pelle. Un recente studio di una clinica canadese apre una nuova prospettiva sull’utilizzo della tossina botulinica di tipo A: «Se iniettata direttamente nella cute - e non quindi nei muscoli - stimolerebbe la produzione di collagene, portando ad un complessivo ringiovanimento della pelle. Si tratta di un effetto antiaging potenzialmente superiore a quello delle tecniche di medicina estetica conosciute e già in uso - afferma Maurizio Benci, consigliere e socio fondatore dell’Associazione italiana Terapia Estetica Botulino – Aiteb -. Questo è il primo studio clinico sull’uso intracutaneo della tossina botulinica che conferma quanto era già stato rilevato in alcune ricerche in vitro: gli effetti positivi della tossina botulinica sui fibroblasti cutanei, in termini di rigenerazione cellulare e produzione di collagene, quindi di ringiovanimento. Andranno fatti ulteriori approfondimenti, ma si tratta di una rivoluzione che apre molti altri ambiti di applicazione del botulino in medicina». Lo studio, condotto da due medici canadesi e pubblicato recentemente sul Jama Facial Plastic Surgery del-

Maurizio Benci

l’American Medical Association, ha preso in considerazione un campione di 43 donne con un’età media di circa 52 anni che non si erano mai prima di allora sottoposte a un trattamento con botulino e che presentavano delle leggere rughe nella zona perioculare. Il nuovo utilizzo della tossina botulinica non andrebbe né a sovrapporsi né a sostituire l’uso tradizionale e conosciuto della tossina botulinica sui muscoli della mimica facciale. Anzi, «si affiancherebbe - precisa Benci -L’attività del botulino sui

muscoli della mimica facciale per contrastare le rughe verrebbe arricchito dall’attività intracutanea per migliorare le qualità biomeccaniche della cute. Le due azioni potrebbero essere sinergiche in un trattamento complessivo. Andranno sicuramente fatti ulteriori studi ed ulteriori approfondimenti, ma c’è un dato concreto: la tossina botulinica resta un farmaco dai comprovati livelli di sicurezza, dalle grandi potenzialità e di grande interesse per il mondo medico, non solo quello estetico».

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FINALMENTE UN LIBRO DA VIVERE, DA REGALARSI E DA REGALARE “Amo pensare che chi toccherà il mio libro,… che lo aprirà, che lo sfoglierà, che lo leggerà, ad ogni pagina ne senta l’intenso calore, ... per arrivare alla fine con le dita bruciate, ma senza sentirne il dolore, … ma la felicità!” E’ un aforisma firmato Hugo Trety. Un aforisma che ben riassume quanto in “366 Sfumature di Luce” l’autore è riuscito a racchiudere. Ho conosciuto Ugo quasi casualmente, grazie ad un’esperienza di volontariato che ci accomuna. Alla fine, da questa nostra conoscenza, è nata un’amicizia che nel tempo è cresciuta ed è continuata. Potrei descrivere Ugo molto a lungo, ma credo che l’aggettivo più esauriente possa essere “eclettico”. Ed è proprio questa sua caratteristica che lo ha condotto alla decisione di scrivere un libro. Non un libro “normale” ovviamente, ma un libro che definirei “sui generis”, ispirato – a detta dell’autore – da frasi e intuizioni che gli arrivano improvvise e che lui stesso non sa spiegare, bello, interessante e che rappresenta - a mio avviso - un modo diverso di fare cultura. “366 Sfumature di Luce” non è semplicemente una raccolta di aforismi presentata in una veste diversa dall’ordinario: è uno scrigno di esperienze vissute, di vita interpretata ed elaborata dall’animo umano. Ogni pagina del libro di Ugo rappresenta un modo di percepire il mondo intorno, filtrandolo attraverso la sua personale sensibilità. Ama tutto della vita Ugo, ed è proprio la vita nelle sue mille sfaccettature che lui riesce a fotografare attraverso la scrittura e i suoi aforismi, a volte seri a volte ironici, a volte semplici a volte sarcastici…ma sempre reali e veri. «Gli aforismi possono essere anche sculture, quadri, fotografie. I miei sono fotografie – dice lui stesso -. Fotografo la realtà, scrivendo. Ascolto le persone parlare, ho imparato ad osservare, a guardare, a scrutare, a entrare dentro, ho imparato a leggere, non solo quello che c’è scritto, ma anche quello che non c’è scritto». Alla fine di questo libro Ugo ha inserito alcuni aforismi che evidenziano la sua originalità, persino nel nome: afosie, perché scritti in rima. La loro musicalità fa da cornice a “366 Sfumature di Luce”, un libro per tutti e dedicato a tutti, da tenere a portata di mano, ogni giorno, da leggere e rileggere ancora, perché a seconda degli stati d’animo ciò che leggiamo può assumere un significato e un sapore diverso. E non posso che concludere con un aforisma: “Possiamo avere pensieri pesanti come pietre o leggeri come piume; ma è ciò che riusciamo ad essere che entrambi li possiamo far volare”.

Rosanna Pancaldi Chi è interessato all’acquisto del libro può prenotarlo direttamente presso l’autore a questo indirizzo: hugotrety@libero.it



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