Garda Baldo

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO ANNO XXX - N. 8 - AGOSTO 2015 Stampato il 27/08/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Rivoluzione o raggiro? In ogni raggiro ben congegnato, la vittima è distratta da un complice o da movimenti studiati ad arte, mentre il manipolatore porta a termine la propria opera. Così è stato per gli 80 euro in busta paga che il Governo si è ripreso con gli interessi abolendo nel 2015 la tassazione agevolata del 10% sui premi di produzione. Così sarà per la “rivoluzione copernicana” annunciata dal premier: l’abolizione della tassa sulla prima casa, dell’Imu agricola, l’intervento sull’Ires e sull’Irap nel 2017 e sugli scaglioni Irpef e pensioni nel 2018. Sappiamo tutti che l’accordo del governo, fatto con l’Anci, prevede nel 2016 l’abolizione dell’ImuTasi e la sua sostituzione con la Local tax dalla quale i Comuni si aspettano un gettito maggiore - e non minore! di 4/6 miliardi di euro. Perché, in realtà, nel Documento di Economia e Finanza scritto dal suo governo, sono previsti 100 miliardi in più di entrate fiscali. La prima verifica sarà il 30 settembre: se entro quella data l’Esecutivo non fosse in grado di trovare 1,4 miliardi di euro, scatterebbe l’ennesimo aumento delle accise sui carburanti; alla fine dell’anno, poi, si dovranno trovare ulteriori 16 miliardi di euro, in caso contrario, dal 1° gennaio scatterà un nuovo aumento dell’Iva. Per non dire che nel 2016 serviranno 26,8 miliardi e nel 2017 altri 30 miliardi. In ultima analisi, per evitare nuovi aumenti d’imposte (ufficio studi CGIA di Mestre), nei prossimi quattro anni, il Governo Renzi dovrà trovare ben 75,4 miliardi. Nel frattempo la Consulta ha aggiunto 3,5 Mld per il rimborso delle pensioni e 7 Mld per i contratti degli statali. Con il debito pubblico in vertiginosa crescita costante (in cinque mesi è cresciuto di 83,3 miliardi), sarebbe stato meglio razionalizzare e tagliare drasticamente la spesa pubblica, e ridurre le imposte sulle attività produttive e i servizi industriali e commerciali da cui scaturisce occupazione, reddito delle famiglie, investimenti, consumi e quindi ripresa dell’economia. Intanto sta passando tutto il 2015 senza alcun intervento sulla finanza pubblica e l’Italia muore per asfissia da tasse. Insomma, tranne lo spot elettorale, c’è tutto che non torna. L’andamento dei sondaggi ed esigenze elettorali hanno suggerito a Renzi di proclamare la rivoluzione “copernicana”. In sostanza viene detto questo: voi fatemi governare ed io riduco le tasse. Un annuncio effetto, senza doverlo effettivamente realizzare, in vista delle amministrative del 2016 e forse delle politiche. Di queste promesse gli italiani sono pieni, ma le loro tasche sempre più drammaticamente vuote. L’Italia nel frattempo affonda. Lino Venturini

Il lago dei “Borghi Felici” Sono sul Lago di Garda i “borghi felici” d’Italia. A confermarlo è la classifica stilata dal Centro studi Sintesi per conto de “Il Sole 24 Ore” e resa nota il 17 agosto: la felicità regna nel nord Italia ed è distribuita, nell’ordine, soprattutto

I Comuni del Garda al vertice della classica sfilata da “Il Sole 24 ore” in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Almeno La sorpresa arriva scorrendo la

graduatoria dei 158 Comuni virtuosi selezionati partendo dagli 8.047 totali: mentre il

podio è prerogativa di tre paesi altoatesini (primo posto Brunico, secondo Vipiteno

e terzo Egna), gli altri tre sono tutti veronesi e per di più gardesani: entrano per la prima volta in classifica Peschiera e Lazise (quarta e quinta posizione), mentre Bardolino, che nel 2011 era stato decretato il borgo più felice d’Italia e nel 2014

era sceso al quinto posto, quest’anno si piazza al sesto. Fanno bene anche altre località gardesane della sponda bresciana, come Sirmione e Manerba del Garda, mentre Desenzano si piazza al 45° posto. Pagina 8

Rivoli e la nuova scuola

Donazioni di sangue... su prenotazione

Entro il termine del 2015 i 92 alunni iscritti per l’anno scolastico 2015 – 2016 alla scuola primaria di Rivoli Veronese potranno fare il loro ingresso ufficiale nella nuova scuola elementare. Dopo lunghi anni di vicissitudini, di problematiche e di lungaggini il primo stralcio relativo alla scuola primaria può dirsi chiuso. A confermalo è il sindaco di Rivoli Veronese, Armando Luchesa annunciando che le opere relative al primo stralcio sono in dirittura d’arrivo. Due infatti sono gli stralci rimanenti per la concretizzazione del Polo Scolastico di Rivoli: il secondo stralcio è relativo alla scuola materna e il terzo riguarda l’asilo nido…ma per il momento Rivoli si gode la sua nuova scuola primaria che finalmente vede la luce. Pagina 19

Novità in vista per i donatori di sangue dell’Ulss 22 che accederanno al Servizio trasfusionale di Bussolengo e ai punti prelievo di Caprino, Isola della Scala, Malcesine, Negrar e Villafranca: dal 24 agosto sarà possibile prenotare le donazioni e dal 14 settembre inizierà questa nuova organizzazione. «Un passaggio importante – spiega la dottoressa Loredana Martinelli, direttore del servizio Trasfusionale dell’Ulss 22 e direttore del Dipartimento interaziendale di Medicina trasfusionale della provincia di Verona - per il quale si sono impegnate direttamente le associazioni dei donatori. Ci sarà un ufficio di chiamata cui il donatore potrà rivolgersi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, il sabato dalle 8 alle 11, il martedì e giovedì pomeriggio dalle 18.30 alle 20.30. Risponderanno un donatore o un operatore che collaborano col Servizio trasfusionale per confermare il giorno e l’ora di prenotazione». Pagina 7



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

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Le Vostre Lettere LEGGI

COMUNICATO IMPORTANTE AI LETTORI

“Protocollo Chiara. Da cambiare” “Basta umilianti visite fiscali a domicilio per i malati oncologici. L’Inps del Veneto adotti subito il “protocollo Chiara” del trentino e da Roma si cambi la legge”. Mi giunge su facebook una nota di un amico che riporto integralmente. “Ciao Stefano 15 giorni fa mi hanno tolto un polmone causa un tumore maligno...volevo chiederti ora che sono a casa...ora sono in malattia devo sottostare ai vari orari del controllo fiscale...mi chiedo non è possibile che un malato oncologico debba restare chiuso in casa negli orari previsti per paura dei controlli e non possa invece uscire e svagarsi andando a cercare un po' di

fresco nei nostri monti....invece di rimanere in casa con un alto rischio di cadere in depressione.... questo è un problema grave che in trentino hanno già risolto....e qui da noi cosa si può fare.....? Grazie mille Stefano se mi puoi aiutare te ne saranno grate tutte le persone malate di tumore....” La normativa sulle visite fiscali va cambiata. È assurdo che un malato oncologico sia costretto a sottostare alla disciplina delle visite fiscali, quando per reagire e resistere alla malattia deve poter sorseggiare ogni attimo il piacere della vita. Il malato di tumore è un malato reale, testimoniato da cartelle clini-

che, applicazioni di radio e chemio. L’ammalato non può vivere con l’angoscia della visita fiscale, di arrivare tardi, dopo una passeggiata fondamentale nel suo processo di reazione e resistenza. In Trentino, a seguito di una battaglia di Chiara, malata oncologica, questo non accadrà più: l’Inps ha approvato un documento che ha dedicato a lei chiamandolo «protocollo Chiara». Ma spero che presto non accada più anche nel Veneto e nel resto d’Italia. Ho mandato una lettera al direttore regionale dell’Inps perché il “protocollo Chiara” si addotti da subito nel Veneto, in attesa che il Parlamento italiano cambi la legge. Il

RIVOLI

protocollo Trentino stabilisce che i pazienti con malattie gravi documentate (per esempio i malati oncologici) siano esentati dai controlli medici domiciliari, se non possono lavorare per lo stato avanzato della malattia o perché hanno in corso trattamenti salvavita o terapie particolarmente debilitanti. Mi rivolgo ai rappresentanti Veneti nel parlamento nazionale perché queste direttive diventino quanto prima una legge per dare dignità alle persone colpite dalla malattia favorendo il loro recupero anche psicologico. Stefano Valdegamberi Consigliere regionale

GIOVANI

Addio Augusto

“Sballo e genitori”

Sono state celebrate il 19 agosto scorso le esequie di Augusto Pachera – classe 1918, Combattente e Reduce (ha partecipato alle operazioni di guerra nel 1940 – 45 sul fronte Greco Albanese in qualità di Artigliere). Nell’occasione i membri dell’Associazione Nazionale combattenti e reduci – Sezione di Rivoli Veronese hanno rivolto un pensiero riverente alla Sua memoria nel triste momento del suo addio, «ricordando il suo impegno negli anni ’80 a sostegno delle iniziative quali la festa di Sant’Isidoro e le manifestazioni in onore di Sara Simeoni – ha affermato durante le esequie Ulderico Ragno, segretario ANCR -. Nel formulare le più profonde condoglianze ai suoi famigliari, rendiamo onore ad Augusto con la preghiera del Combattente. Con la scomparsa di Augusto Pachera, persona umile e benvoluta da tutti, se ne va un pezzo di storia di Rivoli».

Egregio Signor Direttore In merito a recenti tristi casi di minorenni morti per droga, desidero esprimere miei convincimenti, suffragati da esperti di comunità di ricupero e terapia. Certamente un ambiente di divertimento ordinato, può aiutare in nostri ragazzi a evitare spacciatori e a limitare quell’euforia che porta a perdere il controllo delle proprie azioni. Ma la famiglia è la prima responsabile della maturità dei propri figli. L’attenzione vigile dei genitori dovrebbe concentrasi sul rischio che i figli non vengano in contatto con le droghe anche cosiddette leggere, che sono la porta aperta a quelle pesanti con tutte le conseguenze devastanti che tutti conoscono. La superficialità sembra ormai divenuta comportamento diffuso. Molti genitori hanno un rapporto tollerante verso i propri figli, li ritengono responsabili nelle scelte, capaci di uscire indenni da ogni provocazione deviante, migliori e diversi dagli altri. Eppure sono molteplici i motivi per cui ci si avvicina all’uso della droga. In

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Succede che qualche lettore de L’Altro Giornale, si lamenti del mancato recapito dello stesso. Dopo vari controlli con i distributori, siamo andati a cercare la legge vigente relativa alla ricezione di posta e quant’altro nella cassetta postale. Di seguito il risultato che giriamo anche a voi, cari lettori. Ogni abitazione deve essere provvista di cassette postali: è la legge che lo impone, precisamente il Decreto del Ministero Delle Comunicazioni numero 9 dell'aprile 2001. L'Art. 45 in particolare stabilisce che la distribuzione della posta semplice deve essere sempre accessibile al postino. Le cassette postali devono inoltre essere di forme e dimensioni consone al traffico postale, in modo tale che il portalettere possa inserire con facilità qualunque tipo di posta e devono riportare chiaramente l'indicazione del nome dell'intestatario. La legislazione prevede poi che le cassette postali siano collocate “al limite della proprietà, sulla pubblica via o comunque in luogo liberamente accessibile, salvi accordi particolari con l'ufficio postale di distribuzione” (Art. 46). Riguardo agli edifici plurifamiliari o ad uso impresa, le cassette postali dovranno essere posizionate tutte nello stesso luogo (Art. 47). Chi consegna la posta – e quindi anche L’ALTRO GIORNALE - non può entrare in luoghi privati (come gli spazi di un giardino o gli androni condominiali). In sostanza, si può anche non mettere la propria cassetta postale su piano stradale, ma facendolo si è consapevoli che la posta o, nel nostro caso, L’ALTRO GIORNALE, può non essere recapitato.

genere avviene con molta superficialità: desiderio di “sballo”, facilitare l’integrazione col gruppo dei “pari” e molto altro. Delle oltre 500 droghe i ragazzi conoscono gli effetti, ma non i danni irreversibili. Certo che fin quando i media e le famiglie privilegiano i bulli, i narcisisti e i supertutto, c’è poco da sperare. Gli esperti affermano che la cura è una sola, metterli in condizione di accettarsi come sono e di farsi accogliere nel gruppo dei “pari” per un confronto, un dialogo, una convivenza leale e solidale. La famiglia, soprattutto, ormai priva di potere che la tradizione le attribuiva e che in questi ultimi tempi è stata spazzati via, va rinsaldata e rinforzata così da poter mettere in atto il difficile lavoro educativo che le spetta. I nostri figli hanno bisogno di modelli credibili e di fermezza educativa. Anche la scuola deve fare la sua parte nel promuovere non solo cultura e competenze professionali, ma anche motivazioni sagge che danno senso alla vita. Giancarlo Maffezzoli

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 27- 08 - 2015



L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

LE VOSTRE LETTERE

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PROFUGHI

“Prima di tutto guardiamo all’uomo”

Arte in Valpolicella

A proposito di extracomunitari immigrati, che fuggono dalla guerra in atto nel loro paese di origine arrivano in Italia e chiedono asilo politico, previsto peraltro dalle leggi internazionali, è bene porci una domanda essenziale: perchè rispettare, difendere, soccorrere e accogliere queste persone uomini e danne in pericolo di vita? Fin dall'antichità gli uomini hanno avvertito la vita come un valore in quanto mistero e sacralità. Tutti desideriamo una vita felice, desideriamo che la gioia non finisca mai. Spesso però le preoccupazioni della vita, la complessità dei sistemi in cui siamo inseriti, fanno perdere i contatti con le radici della nostra presenza nel mondo. Eppure il nostro cuore vuole andare al di là degli ostacoli, farci superare le difficoltà, ci risolleva per farci attraversare il mare dell'esistenza. Sia per chi crede che per chi non crede si pone il medesimo problema del valore della vita, dell'esistenza umana. Quale stella di riferimento scegliere, quale valore scegliere per far centro sulla vita e non sulla morte, per poter dire alla fine: non ho vissuto invano? Per raggiungere questo scopo abbiamo due gambe su cui

Anche quest’anno – ed è la settima edizione – l’associazione Vivi la Valpolicella, organizzerà il Concorso di arti pittoriche denominato “Valpolicella – Terra di Emilio Salgari”. Sono ammesse tutte le tecniche pittoriche (olio, acrilico, acquerello, disegno, incisione…) la misura delle quali dovrà rientrare tra 30x40 e 50x70 di superficie dipinta. Dovranno però essere a tema fisso, cioè rappresentare la Valpolicella storica in tutte le sue forme, cioè bellezze naturali, paesaggistiche, architettoniche…Per Valpolicella storica si intendono i Comuni di Negrar, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano, Sant’Anna d’Alfaedo, Pescantina, Dolcè, Sant’Ambrogio e Parona. Potranno essere raffigurate anche peculiarità, personaggi famosi, prodotti caratteristici, purchè chiaramente inseriti e identificabi-

reggersi: la ragione e la fede. Il nostro cervello è un sofisticato computer e dobbiamo usarlo più che possiamo, ma reggerci solo su una gamba, quella della ragione, è zoppicare. Abbiamo anche la fede che ci aiuta soprattutto quando ci sentiamo in condizioni di vuoto, di conflitto, di sofferenza, ma anche quando siamo nella gioia, in tal caso la fede ci dà la forza di aiutare gli altri. La fede ci fa capire che siamo liberi di scegliere, di creare nuovi stili di vita. Quando ci sforziamo di capire le cose e di scegliere, rinforziamo la nostra libertà. Ma per scegliere, abbiamo bisogno di una regola base per capire il significato della vita. L'umanità ha sperimentato la regola primitiva del più forte e quella del più intelligente e poi le leggi dei gruppi. Si tratta di mettere sempre uomini contro altri uomini, quindi sono regole che portano all'odio, all'ingiustizia, allo sfruttamento, al disprezzo del valore della vita in senso generale. Vi è però una regola, detta “regola d’oro” che non provoca odio, divisione, sopraffazione e dice così nella sua formulazione più antica “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” la

ritroviamo negli antichi documenti egiziani presso gli induisti, i persiani... Con Gesù di Nazaret la regola è al positivo “fa agli altri ciò che vuoi gli altri facciano a te (Mt. 7,12). Sulla base di queste regole e avvenimenti è nata una nuova civiltà dei diritti umani, che dopo la drammatica esperienza degli orrori della prima guerra mondiale ha portato alla scrittura della Carta universale dei diritti dell'uomo del 1948 da parte delle Nazioni unite (ONU). Nella sua premessa è scritto: “Il riconoscimento della dignità di ogni essere umano e dei suoi diritti, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”. Tutte le nazioni civili del mondo firmarono questa dichiarazione e riconoscono questi diritti come un valore di riferimento per la vita umana. Hanno ragione i testi biblici, quando affermano che essa è scritta nel cuore dell'uomo, è una legge naturale. Allora accogliere gli immigrati non è questione di buonismo, bensì di ricerca del senso della vita e non sottostare all'egoismo. Elvira Tebaldi Firolli

CARCERE

li con la Valpolicella. La consegna delle opere dovrà essere effettuata presso l’hotel San Vito a San Vito di Negrar in via G.B. Pighi 1, nei giorni 3 e 4 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00. Nello stesso luogo le opere saranno esposte, giudicate ed eventualmente premiate. Per ulteriori informazioni: 334.9249317 (Andrea); vivilavalpolicella@gmail.c om R.D.N.

Per le Vostre lettere scrivete a: articoli@laltrogiornalevr.it

LAZISE

“Nel nome del popolo italiano”

“Maria , 100 anni e non sentirli”

Me ne stavo disteso in piscina rilassato e tranquillo. Una giornata di sole e di riposo domenicale. A pochi passi dal mio lettino, una coppia con qualche anno adagiato nei capelli, stanno parlottando con una loro conoscente incontrata casualmente pochi istanti prima. Le parole sono pronunciate con perentorietà, nonostante gli schiamazzi intorno impossibile non farci caso, le voci esprimono consapevolezza di chi sa quel che sta dicendo, si presume partorite dalla conoscenza del tema in oggetto. “Hai sentito che hanno scarcerato quello? Tre anni ed è già fuori, è ospite in quella comunità da quel prete famoso. Proprio vero, in galera non ci sta più nessuno, tutti fuori stì buontemponi, a fare quel che facevano prima, come quell’altro amichetto prima di lui. Non c’è niente da fare questi non cambiano mai, ce l’hanno nel Dna l’irrefrenabile desiderio a reiterare i reati. In che paese viviamo, non ci sono leggi, norme, regole, ognuno fa e disfa come meglio crede, tanto non c’è pena certa, non c’è castigo, non c’è sanzione, la pena retributiva è soltanto una mera utopia”. Pochi attimi e la signora si congeda mentre la coppia di amici ritorna serenamente ad abbronzarsi. Per tutto il pomeriggio ho pensato a quelle affermazioni, come a volte l’informazione sia ammorbata a tal punto da fare ammalare di indifferenza il cittadino comune, attraverso una vera e propria inondazione di notizie e accadimenti spesso comunicati con lo strumento dell’appropriazione indebita, costringendo la verità a piegarsi al danno minore. Eppure il carcere non è quello raccontato con la tecnica del bar sport, è piuttosto uno scafo affondato dall’ingiustizia, uno spazio scomposto dai tanti vuoti a perdere, e come traspare evidente dalle affermazioni di quei villeggianti, è percepito come una sorta di scivolata intellettuale. Le carceri italiane sono sovraffollate di cose, di numeri, di oggetti, di corpi e storie accatastate ma rese inesistenti da colpevoli, che non debbono assolutamente fare comunione con alcun innocente. Chissà se sarà davvero così. Ho ascoltato, sono rimasto muto come un pesce, con un sorriso da ebete sulle labbra, invece avrei dovuto intervenire, tentare di dire a quelle persone, che in carcere ci si va e come, soprattutto quelli che si credono i più furbi, in carcere si paga il dazio e come, fino in fondo, anche per quarant’anni checchè se ne dica bellamente il contrario, una, due, tre, condanne, una sopra all’altra, moltiplicate all’infinito, più in là della stessa condanna erogata dal Giudice, dal Tribunale, dal popolo Italiano. A volte il carcere ti seppellisce, ti annienta, ti devasta così profondamente da diventare quel dato statistico che fa di te non più soltanto un detenuto, ma un vero e proprio malato, spesso terminale, ma questo non bisogna dirlo. Le persone non cambiano mai? Sul carcere pregiudizi e spallucce più o meno pilotate da sempre hanno fatto fallire rinnovamento e ideale rieducativo. Una comunità è vera quando aperta allo scambio relazionale e delle idee, perché a volte si ha la sensazione di non avere nulla da dare che già non ci sia. Tranne che la voglia e la volontà di crescere insieme. Vincenzo Andraous

Cento anni di vita e con una lucidità da far invidia ad una trentenne. E' il caso di Maria De Carli vedova di Angelo Bertasi, nata a Colà il 19 agosto 1915. Nata e vissuta a Colà, eccetto per undici anni a Milano, dal 1948 al 1959 per seguire il marito che allora gestiva un grande negozio di stoffe nel milanese. Colà è terra di centenarie. Oltre a Maria vive ancora la sua amica Alma Righi che ne ha ben 102 di anni. «Sono stupita di me stessa – ammette candidamente Maria perché non credevo certo di arrivare al secolo di vita. Va bene così, perché vivo con una badante di origine moldava da cinque anni, ma in casa mia in via Croce. Leggo, guardo la televisione, mangio di tutto. Cammino, anche se con il bastone. E non mi pare proprio di avere cento anni». Maria ha precorso i tempi delle “quote

rosa”. Ha ricoperto, infatti, la carica di consigliera comunale, dal primo dopoguerra fino al suo trasferimento a Milano. Ha girato il mondo assieme al marito: è' stata in Venezuela, a Maracaibo a trovare un fratello ora defunto. «Sono stata anche in Germania, in Francia e in tutta l'Italia - sottolinea la centenaria - e vedere il mondo ti fa capire come vivono gli altri, e ti istruisci. Peccato che mio marito sia morto alla giovane età di 65 anni e peccato non aver avuto figli». Nella sua vita oltre ad aver gestito con il marito il negozio di tessuti, dove ancora risiede, ha fatto la sarta con le sorelle. «Il segreto per i miei cento anni - conclude Maria - è aver fatto sempre cose semplici, con tanta fede e tanta fiducia nella provvidenza». Sergio Bazerla

Maria De Carli



CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

ULSS 22. Tra fine agosto e metà settembre partirà la nuova organizzazione del servizio

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ITS AGROALIMENTARE VENETO

Trentatré diplomati Donare il sangue Undici da Bardolino su prenotazione Dal 24 agosto sarà possibile prenotare le donazioni di sangue e dal 14 settembre inizierà questa nuova organizzazione. E’ la novità per i donatori dell’Ulss 22 che accederanno al Servizio trasfusionale di Bussolengo e ai punti prelievo di Caprino, Isola della Scala, Malcesine, Negrar e Villafranca. «Un passaggio importante – spiega la dottoressa Loredana Martinelli, direttore del servizio Trasfusionale dell’Ulss 22 e direttore del Dipartimento interaziendale di Medicina trasfusionale della provincia di Verona - per il quale si sono impegnate direttamente le associazioni dei donatori. Ci sarà un ufficio di chiamata cui il donatore potrà rivolgersi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, il sabato dalle 8 alle 11, il martedì e giovedì pomeriggio dalle 18.30 alle 20.30. Risponderanno un donatore o un operatore che collaborano col Servizio trasfusionale per confermare il giorno e l’ora di prenotazione». Sarà attiva

anche una segreteria telefonica nei giorni non di ufficio e si potrà inviare una mail con due giorni lavorativi di anticipo all’indirizzo prenota.trasfusionale@aulsslegnago.i t, valido per la prenotazione a qualsiasi sede trasfusionale della provincia». Tre i numeri telefonici a disposizione: 800310611 verde; 0442622867 a pagamento per chiamate da cellulare; 3393607451 a pagamento per telefonate o sms. Una situazione quella della donazione del sangue

che abbisogna sempre di una costante cura e attenzione per le moltiplicate necessità di unità di globuli rossi e di plasma. Negli ultimi tempi sono cambiate le modalità della donazione. «Si tende a dilazionarla per troppi mesi – sottolinea Martinelli -. La periodicità prevista è di 90 giorni. Certo, non dovrebbe passare un anno da una donazione all’altra. La periodicità è importante ed è una dimensione da recuperare. I donatori sono ricchi di motivazioni umane e

PESCHIERA / LA REGINA DEL GARDA Sarà una giornata molto importante quella del 13 settembre prossimo. L’occasione è di quelle speciali: il ricordo dell’Incoronazione della Regina del Garda avvenuta nel 1930. Il programma della giornata prevede alle ore 17.00 la processione con la Madonna del Frassino dalla chiesa di san Martino. A seguire, alle 17.30, la S.Messa concelebrata e presieduta dal mons. Dino De Antoni, già arcivescovo di Gorizia. Nel frattempo dal battello sul lago scortato dalle imbarcazioni sarà recitata la Preghiera alla Madonna e verrà impartita la Benedizione del lago. Un eventop, quello del 13 settembre, che sarà preceduto da numerose celebrazioni preparatorie: domenica 30 agosto la Madonna sarà nella chiesa di San Benedetto, domenica 6 settembre nella chiesa del Beato Andrea e domenica 13 settembre nella chiesa di San Martino. La Madonna verrà nelle parrocchie per invitare i cittadini di Peschiera che la onoreranno assieme nel pomeriggio del 13 settembre al Porto della città. Dal 7 al 12 settembre inoltre è prevista la settimana mariana presso il santuario della Madonna del Frassino: alle S.Messe delle ore 7.30, 9.00 e 18.30 verrà onorata la Madonna. «Come è tradizione, onoreremo la Regina del Garda il 13 settembre al Porto di Peschiera e a Lei chiederemo la sua protezione sul lago e su quanti vivono in queste terre – afferma Padre Gianbattista Casonato, ofm Rettore del Santuario della Madonna del Frassino -. Tanti si lamentano che viviamo giorni difficili, che ci sono tante difficoltà per il poco lavoro, per la crisi economica, per la crisi di valori, uno tra i primi per la crisi della famiglia. Che fare? Gesù nel Vangelo dice: Voi tutti che siete affaticati e oppressi, venite a me e vi darà ristoro. Andiamo, anzi, corriamo perché il Signore ci aspetta. Maria ancora una volta ci dirà: Fate quello che Gesù vi dirà. Tanti devono vincere lo scetticismo e tentare l’avventura del Vangelo. Invitiamo chi ha fede per rafforzarla, chi è in ricerca per dare un senso alla sua vita, chi dice di non credere per mettersi in cammino certo che il Signore si fa trovare da chi lo cerca. Papa Francesco, uomo che sa farsi capire per la sua chiarezza, non sia solo apprezzato ma ascoltato, il suo parlare non sia solo ammirato ma tradotto in vita da tutti, dal momento che parla per il bene di tutti. Anche questa – conclude Casonato - può essere un’occasione per una svolta nella vita per dare un senso vero alla nostra esistenza terrena. Maria avrà un occhio i predilezione per chi ci sarà».

morali». A Verona, i donatori tra Avis, Fidas, Asfa e volontari non iscritti ad associazioni sono circa 35mila. «Le associazioni – sottolinea Martinelli hanno una funzione molto importante: hanno fatto un lavoro ottimo in relazione alla prenotazione e alla chiamata. E anche nelle emergenze si può contare su una disponibilità dettata da un grande cuore. L’andamento dei primi sei mesi del 2015 è, tutto sommato, incoraggiante e dimostra una tenuta della donazione anche in una situazione di disagio che si è manifestata col caldo di quest’anno. Da gennaio a giugno abbiamo avuto circa 27.100 unità di globuli rossi e 5.800 di plasma: devo ringraziare tutti quei donatori che, comunque, hanno fatto il loro dovere». Lino Cattabianchi

Sono 33 gli studenti che hanno conseguito il diploma di “Tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing della produzione agrarie, agroalimentari e agroindustriali ad indirizzo commercio estero” presso la Fondazione Istituto Tecnico Superiore, all’interno del campus della Scuola Enologica di Conegliano. Sono rispettivamente 22 gli studenti appartenenti alla sede di Conegliano e 11 quelli appartenenti alla sede di Bardolino, che si sono ritrovati presso la sede principale del corso per sostenere le prove scritte ed orali dell’Esame di Stato. Dopo un percorso di due anni post diploma (di qualsiasi indirizzo), altamente professionalizzante per il settore agroalimentare, diviso tra lezioni in aula e stage aziendali, gli studenti hanno potuto certificare le nozioni apprese. Le loro competenze spaziano dalla conoscenza approfondita delle principali filiere di prodotti made in Italy, alla commercializzazione a livello nazionale ed europeo dei prodotti, conoscendo la legislazione, la logistica, il controllo qualità ed i principali aspetti economici. Inoltre, hanno affinato le proprie conoscenze attraverso 800 ore di stage presso diverse aziende del settore, potendo toccare con mano la realtà produttiva locale. Va sottolineato che degli 11 studenti del corso di Bardolino ben 9 hanno già avuto interessanti proposte di lavoro grazie al bagaglio non indifferente di esperienza acquisita. Lo scorso anno il 70% dei corsisti neodiplomati aveva trovato lavoro dopo 6 mesi dal diploma. Ad ottobre sarà attivato un nuovo corso biennale in entrambe le sedi, e le iscrizioni sono aperte fino a tutto il mese di settembre . Per le iscrizioni al corso della sede di Bardolino contattare la sede centrale di Conegliano (Fondazione Istituto Tecnico Superiore Nuove tecnologie per il made in Italy Comparto agroalimentare e vitivinicolo Segreteria ITS- Contatti: its.conegliano@aruba.it – 0438/61421) Maurizio Marogna


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

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LA RICERCA. Indagine nazionale: Peschiera, Lazise e Bardolino appena sotto al podio altoatesino

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

I Borghi felici sono sul Garda

Rinnovamento in corso d’opera

La felicità regna nel nord Italia ed è distribuita, nell’ordine, soprattutto in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Almeno stando alla classifica dei “Borghi felici” stilata dal Centro studi Sintesi per conto de Il Sole 24 Ore e resa nota dal quotidiano economico lo scorso 17 agosto. La sorpresa arriva scorrendo la graduatoria dei 158 Comuni virtuosi selezionati partendo dagli 8.047 totali: mentre il podio è prerogativa di tre paesi altoatesini (primo posto Brunico, secondo Vipiteno e terzo Egna), gli altri tre sono tutti veronesi e per di più gardesani: entrano per la prima volta in classifica Peschiera e Lazise (quarta e quinta posizione), mentre Bardolino, che nel 2011 era stato decretato il borgo più felice d’Italia e nel 2014 era sceso al quinto posto, quest’anno si piazza al sesto. Fanno bene anche altre località gardesane della sponda bresciana, come Sirmione e Manerba del Garda, mentre Desenzano si piazza al 45° posto. Lo studio dei borghi felici misura la qualità della vita attraverso una serie di parametri che messi insieme danno un indicatore del benessere chiamato Bil (Benessere interno lordo) per distinguerlo dal Pil (Prodotto interno lordo), che tiene conto solo dei parametri economici. Per-

ché, se è vero che i soldi non fanno (da soli) la felicità, a incidere sul benessere sono anche valori legati a cultura e istruzione, ambiente, partecipazione alla vita politica, salute e sicurezza solo per citare alcune delle macro-aree considerate. Con 92,5 punti Peschiera si piazza al quarto posto grazie alle condizioni di vita materiali, partecipazione alla vita politica, rapporti sociali e attività personali. Fa peggio in materia di ambiente, istruzione e cultura. I 90 punti di Lazise sono dati soprattutto dalle attività personali, area per cui la cittadella

gardesana è seconda classificata in assoluto «grazie anche a una notevole concentrazione di esercizi ristorativi». Essere entrati nell’olimpo dei borghi felici d’Italia è motivo d’orgoglio per i sindaci di Peschiera Orietta Gaiulli e di Lazise Luca Sebastiano. «Ci dà soddisfazione e ci responsabilizza per le scelte del futuro, ci sono potenzialità da sviluppare e punti da migliorare» - commenta Sebastiano. «Peschiera merita questo posto, conquistato grazie al territorio, alle realtà produttive, al turismo e a un alto livello di socialità e attenzione alla

LA METODOLOGIA USATA Sul sito internet del Centro Studi Sintesi è riportata la metodologia usata per individuare i Comuni dove la qualità della vita risulta migliore rispetto ad altre zone. L’analisi è stata articolata in due fasi: la prima è stata tesa a selezionare un gruppo di Comuni abbastanza ridotto (158), che rispettasse alcuni parametri di accesso, tra i quali l’avere una popolazione compresa tra i 5.000 e i 50.000 abitanti. Nella seconda sono state invece valutate le performance allo scopo di stilare una graduatoria che, sulla base di 47 indicatori scelti e raggruppati in otto aree tematiche (condizioni di vita materiali, istruzione e cultura, partecipazione alla vita politica, rapporti sociali, sicurezza, ambiente, attività personali e salute), permettesse di associare un punteggio a ciascuna realtà comunale. I dati si riferiscono all’ultimo anno disponibile e le principali fonti utilizzate sono Istat, Ministero dell’Interno, Infocamere, Aci e Banca d’Italia. La maggior parte degli indicatori sono risultati disponibili con dettaglio comunale, in mancanza del quale sono state utilizzate altre variabili con aggregazione territoriale di livello superiore (provinciale, regionale e di area climatica).

persona» - osserva Gaiulli. Il dato poco lusinghiero sull’istruzione, dice, «non dipende dal Comune», mentre in ambito culturale «nell’ultimo anno abbiamo avviato molte iniziative di cui si vedranno i risultati». Il sindaco di Bardolino Ivan De Beni non vive la scivolata al sesto posto come una sconfitta: «Siamo contenti di essere ancora in graduatoria, con 89,4 punti siamo poco sotto il massimo – considera – merito della comunità, perché i valori considerati sono molti e premiano gli sforzi messi in campo non solo dall’Amministrazione, ma da cittadini, categorie produttive e associazioni». Katia Ferraro

E’ un momento storico del tutto particolare quello che il mondo intero sta attraversando, caratterizzato da un senso di confusione profonda, che coinvolge persino l’identità stessa della persona. Ed è proprio in questo contesto che ciò che fino a poco tempo fa era considerato un fondamento della società, ora viene messo in discussione e viene rivisitato e osservato con occhi diversi, nuovi. Ad evolversi è anche la religione stessa, il modo di vivere la Fede ed è così che persino un Gruppo che ha profonde radici come l’Apostolato della Preghiera si pone alcuni interrogativi. A parlare dell’Apostolato della Preghiera, fondato in Francia nel 1844, assunto in seguito dal Papa e affidato alla Compagnia di Gesù, sono alcuni membri del Gruppo di Verona. L’Apostolato della Preghiera non è forse troppo vecchio per l’uomo di oggi? «Noi diciamo di no: il Vangelo è sempre attuale e l’Apostolato della Preghiera sta facendo un cammino di rinnovamento costante che si esprime anche nel documento appena pubblicato, “Ri-creazione dell’Apostolato della Preghiera”. Seguendo il cammino della Chiesa nel suo obiettivo della nuova evangelizzazione, l’Apostolato della Preghiera vuole rivolgersi al mondo nella consapevolezza che parlare all’uomo e alla donna di oggi richiede nuovi metodi e nuovo ardore». Quel è il punto di partenza dell’Apostolato della Preghiera? « E’ il Cuore di Gesù aperto che ci rivela l’amore trinitario. Quella della nostra associazione è, infatti, una preghiera trinitaria. Partecipa all’amore di Dio Padre, che manda suo Figlio per redimerci, all’amore di Dio Figlio, che accetta di morire per noi, all’amore di Dio Spirito Santo, che ci fa pregustare le gioie del Paradiso già qui in terra». Il concentrarsi nella preghiera non è una fuga dalla vita concreta della Chiesa e del mondo? «No, non è una fuga in uno spiritualismo chiuso, ma si apre alle necessità della Chiesa Universale, dei sacerdoti e del mondo: il Santo Padre affida all’Apostolato della Preghiera, mese per mese, delle intenzioni di preghiera per i bisogni attuali. Normalmente chi è dell’Apostolato della Preghiera si inserisce nella pastorale parrocchiale e associativa e assume i suoi impegni civili con l’esercizio della carità». In sintesi, come definire l’Apostolato della Preghiera? «E’ una spiritualità trinitaria, eucaristica, ecclesiale e mariana. La nostra preghiera, inserita nella preghiera della Chiesa, soprattutto in quella liturgica, ci rende capaci di amare Dio sopra ogni cosa e ci rende fratello ogni persona che incontriamo. La nostra preghiera va all’essenza della vita cristiana, è adatta a tutte le persone e non chiede loro di aggiungere qualcosa in più di quello che già fanno, ma semplicemente di offrirlo al Signore». Riccardo Reggiani

IL DIBATTITO / TESTAMENTO BIOLOGICO Istituire anche a Verona un Registro dei testamenti biologici: di questo e della relativa mozione consiliare presentata lo scorso novembre in comune a Verona - si è parlato lo scorso 22 luglio alla Gran Guardia nell’ambito di un dibattito pubblico organizzato da Area Liberal, movimento fondato da Giorgio Pasetto, radicale e consigliere della lista Tosi a Verona. Un tema, quello del testamento biologico, molto legato a quello dell’eutanasia, su cui da sempre esistono opinioni discordanti. «Giorgio Pasetto, con Area Liberal, ha promosso iniziative importanti sul tema del testamento biologico portandolo all’attenzione del Consiglio comunale di Verona» – ha affermato presentando la serata Anna Lisa Nalin, di Area Liberal, direttrice del Parco termale del Garda Villa dei Cedri. Molti gli interventi durante la serata: da Flavio Tosi, che ha sottolineato la necessità di affrontare il tema “testamento biologico” nel rispetto della libertà della persona, a Giorgio Pasetto, da Andrea Rossi, medico geriatra, a Luciano Eusebi, giurista bioetica, che ha parlato di eutanasia e dei costi sanitari di trattamento del fine vita che, in caso di richiesta di cure ulteriori, «rischiano di essere viste come una pretesa verso la società». Il 22 luglio sono inoltre intervenuti Flavio Casagrande di Area Popolare, Leonardo Johnson Scandola del Comitato radicali italiani e Marco Cappato dell’Associazione Luca Coscioni, che tutela chi sceglie di interrompere la fase terminale della propria malattia accompagnandolo in Svizzera. La serata si è conclusa con una raccolta firme a sostegno della mozione per l’introduzione del registro per il testamento biologico.


CRONACHE

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IL DATO. La classifica del Sole 24 Ore premia l’Università scaligera. Trento seconda

Miglior ateneo d’Italia: Verona è ancora leader Verona è il migliore ateneo d’Italia. A sancirlo è la classifica delle università italiane stilata da Il Sole 24 Ore e pubblicata il 20 luglio. L'ateneo scaligero si riconferma il migliore d'Italia, così come lo scorso anno. Nella classifica generale Verona ottiene un punteggio di 88 su 100, staccando di 5 punti Trento che si classifica al secondo posto. L’indagine sulla qualità delle università si basa per metà sugli indicatori della

didattica e per metà su quelli della ricerca. Proprio in quest’ultimo ambito Verona si conferma come eccellenza italiana, ottenendo il punteggio massimo di 99 su 100 e staccando di sette punti il secondo classificato. Medaglia d’argento invece nella didattica dove Verona guadagna ben cinque posizioni rispetto allo scorso anno con un punteggio di 77 su 100. Secondo l’indagine del Sole 24 Ore, l’ateneo scaligero si distingue in particolare per

ATENEI STATALI Punteggio complessivo basato per il 50% sulla didattica e per il 50% sulla ricerca 1. Verona 88 2. Trento 83 3. Milano Politecnico 81 4. Bologna 81 5. Padova 76 6. Milano Bicocca 75 7. Siena 75 8. Marche Politecnica 75 9. Venezia Cà Foscari 74 10.

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la qualità della produzione scientifica (giudizi ottenuti dai prodotti di ricerca nella valutazione Anvur), la competitività (capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca) e la qualità dei dottorati (giudizi ottenuti dall’alta formazione nella valutazione Anvur). Soddisfatto il rettore Nicola Sartor, impegnato nei giorni scorsi in Israele in una missione internazionale composta da rettori di alcune università italiane per rafforzare i rapporti e avviare nuove collaborazioni di ricerca tra i due Paesi. «E’ davvero un’ottima notizia, che conferma il primato dell’Università di Verona, già segnalato lo scorso anno dalla classifica del Sole24, e premia il quotidiano impegno di tutta la nostra comunità per mantenere alta la qualità dell’ateneo – dichiara il rettore -. Non si tratta solo del riconoscimento della nostra eccellenza nel campo della ricerca e della didattica, ma anche del giusto apprezzamento del nostro lavoro in quelle aree di intervento, come gli

stage formativi presso le aziende e l’ingresso nel mondo del lavoro dei laureati, che ci stanno particolarmente a cuore perché

Il Polo Zanotto dell’Università di Verona

riguardano il futuro delle giovani generazioni. Ne siamo sinceramente orgogliosi perché ciò costitui-

sce, per l’ateneo di Verona, una priorità». Riccardo Reggiani

PIOVEZZANO / DAL 3 AL 6 SETTEMBRE

Festa della Zucca: arte e divertimento Dal 3 al 6 settembre gli amanti della zucca si incontrano a Piovezzano, frazione di Pastrengo. Per grandi e piccoli sono quattro giorni di originale divertimento, calati nei vari settori tematici della festa organizzata dalla Pro Loco Pastrengo. “Zuccarte” è lo spazio interno di Sala Leardini, dove è allestita una rassegna di quadri e sculture. Nei giardini pubblici sono presenti i Maestri intagliatori di Modena, che si esibiscono nell’arte dell’intaglio e insegnano al pubblico la tecnica decorativa con frutta e verdura. Lungo tutta la piazza fanno poi bella mostra i banchetti degli artisti-hobbisti al lavoro. Il reparto

“Zuccabimbi”, nel giardino delle scuole, propone giochi e magie: qui i bambini disegnano le zucche, le colorano in gara di estro e bravura. “Zuccagusto” è la parte della manifestazione dedicata all’arte culinaria che propone un menù tutto all’insegna dell’ortaggio arancione: risotti, tortelli, ravioli, pasticci, vellutate, marmellate, mostarde, gnocchi, pane, biscotti, strudel e tanto altro. “Zuccadance” è la zona della musica all’aria aperta, negli spazi esterni adiacenti la Chiesa, che dà ampia possibilità di ballare sulla pista panoramica. Ma al centro di Zuccafolk Pastrengo sono sempre le zucche partecipanti al Concorso “Zucca più…”

ad essere esposte in bella vista nei giardini pubblici fronte strada provinciale. Il concorso “Zucca più…” si suddivide in varie categorie: zucca più grossa, più bella, più lunga, più strana, più originale, meglio decorata e meglio intagliata. Una giuria valuta i lavori e assegna un riconoscimento al primo classificato di ciascuna categoria. L’iscrizione al concorso è gratuita e possono partecipare anche i bambini con i disegni di “Zuccabimbi”. Per informazioni sulla festa e sul concorso visitare www.prolocopastrengo.it oppure chiamare il numero 348.4424694. A.M.


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CRONACHE di Valeggio

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MANIFESTAZIONE. Fervono i preparativi. L’evento enogastronomico si terrà dal 4 al 6 settembre

“Tortellini e Dintorni” La tradizione a tavola Fervono i preparativi per l’evento enogastronomico più rappresentativo del paese sulle rive del Mincio, Tortellini e Dintorni, che si terrà il 4, 5 e 6 settembre nella piazza e nelle vie centrali di Valeggio. Il suggestivo percorso condurrà anche quest’anno i visitatori alla scoperta del tortellino D.O.P. che ha reso la valle del Mincio celebre in tutto il mondo. La manifestazione coinvolge numerosi pastifici, cantine, pasticcierie e locali, offre lavoro ad un nutrito gruppo di giovani e richiama turisti di svariate nazionalità – dal Giappone al Sudamerica, dall’Inghilterra al Medio Oriente -, nonché da tutte le parti d’Italia. Durante i tre giorni di Tortellini e Dintorni, lungo i percorsi enogastronomici, si avrà l’occasione di conoscere e gustare i piatti più prelibati della tradizione locale: i Tortellini di Valeggio, in sfoglia sottile con ripieno di carne, i tortelli farciti con specialità di stagione, la Torta delle Rose, il Dolce Valeggio, la

Coppa al Bagno, i tortellini di cioccolato, la Pesca di Valeggio sul Mincio. I vini D.O.C. Custoza e Bardolino completano questo percorso di degustazione, realizzato con il coinvolgimento di pastifici artigiani, pasticcerie, cantine e ristoratori. Molteplici gli “eventi nell’evento”, che trasformeranno il centro storico di Valeggio sul Mincio in un grande palcoscenico a cielo aperto: concerti di musica live ed animazione, per accompagnare i visitatori durante le degustazioni; spazi dedicati all’edi-

toria, con letture tematiche sul food; un viaggio nel gusto con il Mercato d’Eccellenza, cui parteciperanno produttori e rivenditori specializzati di prodotti tipici e l’esposizione, nell’atrio del Palazzo Municipale, dedicata agli Oli d’oliva italiani, con la possibilità di partecipare a degustazioni guidate, curate da AIPO Verona. Per conoscere ed ammirare il paesaggio che circonda Valeggio sul Mincio, l’Associazione Turismo Attivo offre l’opportunità di escursioni in mountain-bike, mentre i volontari del C.T.G. El Vissinel proporranno passeggiate guidate per scoprirne i monumenti e la storia millenaria; infine, durante tutta la manifestazione, il Castello Scaligero rimarrà aperto ai visitatori, anche la sera. Prosegue il progetto di solidarietà a favore della comunità di San Possidonio, in provincia di Modena, colpita dal terremoto del 2012: saranno in vendita prodotti tipici della tradizione gastronomica emiliana, per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione. Il progetto Tortellini e Dintorni, nel legame che ha con il territorio e l’ambiente, intende porre attenzione ad una visione responsabile dell’uso delle risorse: quest’anno fiori e arbusti impiegati per la decorazione e l’allestimento delle vie del centro storico, a fine manifestazione, verranno messi a dimora in alcune aree verdi – parchi e aiuole – del paese. L’assessore alla cultura del comune di Valeggio Leonardo Oliosi dichiara: «Il lavoro d'insieme e di qualità ha portato questo evento ad essere una delle manifestazioni più importanti per il SALIONZE. Deflusso acque bianche in eccesso: problema risolto nostro paese. Valorizzare le eccellenze enogastronomiche e il nostro bellissimo terRecentemente il servizio Servizi e Manutenzioni del comune di Valeggio sul Minritorio rimane una priorità, cio ha eseguito alcuni lavori in località Salionze a seguito del progressivo intasoprattutto in un periodo di samento del condotto della fognatura principale per il deflusso delle acque incertezza economica come bianche, situata alla fine di Via del Garda. A causa dell'eccessivo calcare prequello che stiamo vivendo». «Anche per questa sesta edisente nell'acqua, il condotto non permetteva il regolare percorso dei liquidi, che zione di Tortellini e Dintorni, invadevano così la sede stradale. Pur essendo intervenuti in precedenza con i nel legame con il territorio e camion per lo spurgo delle condotte fognarie, la fognatura risultava ancora l'ambiente, l'organizzazione intasata; le successive verifiche hanno permesso di accertare che l'intasamento intende porre attenzione ad una visione responsabile della tubazione è derivato dalla progressivo accumulo di calcare all'interno del dell'uso delle risorse – affertubo in cemento, ormai completamente occluso. Le acque in questione provenma Marileno Brentegani gono da un vecchio scolo di acque sorgive, presente da sempre in tale zona, e dell’Associazione Percorsi -. che nel 1985, quando sono state realizzate le fognature a Salionze, è stato conIn primis all'ottimizzazione dei costi, mentre per quanto vogliato nella fognatura delle acque bianche, che a valle defluisce nel Rio Bisariguarda gli allestimenti del vola. Si è rilevata pertanto l'impossibilità di garantire il regolare deflusso delle centro storico, vorrei poter acque all'interno della condotta fognaria. Poichè la presenza continua di acqua ricordare che una parte dei in strada rappresenta un pericolo per il traffico veicolare, in particolare per fiori e degli arbusti utilizzamotocicli e biciclette in transito, il Comune ha deciso di posare una nuova tubati, a fine manifestazione verranno messi a dimora in zione: le acque sono state così convogliate lungo la scarpata che fiancheggia la alcune aree verdi del nostro strada, al di fuori del sedime stradale, ed ora vengono fatte defluire nel Rio Bisapaese». vola. «Siamo soddisfatti – dice Leonardo Oliosi, assessore ai Servizi e Manutenwww.tortelliniedintorni.net | zioni – per aver risolto un problema che da anni si trascinava e lentamente si www.facebook.com/tortelliniedintornivaleggio aggravava. Un personale ringraziamento agli uffici competenti, che in breve Paola Peretti tempo hanno eseguito i lavori». Silvia Accordini

COMITATO PROVINCIALE “POSSIBILE” E’ nato a Valeggio sul Mincio il primo comitato provinciale “Possibile”, il nuovo movimento politico fondato da Pippo Civati dopo il suo addio al PD. La sede del comitato valeggiano è stata dedicata alla scienziata Margherita Hack. «Possibile mette al centro di tutto (a partire dal simbolo stesso) l'uguaglianza - afferma il neonato comitato valeggiano - non intesa come eliminazione delle differenze individuali, quanto piuttosto delle disparità. Vuole essere un nuovo spazio in costruzione inclusivo ed accogliente in grado di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’ organizzazione politica, economica e sociale del paese. I valori alla base sono chiari - continuano i membri del comitato -: dalla legalità ai diritti, dalla scuola alla ricerca e al lavoro, dall'ambiente al welfare. La nostra speranza è diventare una voce protagonista e un riferimento per tutti quelli che sognano un'Italia diversa. Un sogno che ora è possibile provare a concretizzare. Nasciamo da un'esigenza - concludono i membri del comitato - che è dare finalmente una possibilità a tutti coloro che non si sentono rappresentati, o la cui fiducia e speranza è stata tradita. Intendiamo essere il raccoglitore di una sinistra moderna e dinamica, che sappia dare risposte concrete e che smetta di rivolgersi solo a se stessa, ma che sia in grado di coinvolgere tutti coloro che credono nei valori dell'uguaglianza, della solidarietà e della partecipazione». Per aderire a “Possibile” basta iscriversi online nel sito; per contattare il comitato valeggiano "Margherita Hack", ricevere informazioni, partecipare, basta scrivere una mail a valeggiopossibile@yahoo.it, oltre attraverso i canali facebook e twitter.


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CRONACHE di Peschiera

VIA BORGO SECOLO. Concluso l’intervento al complesso. Rimosso l’amianto nocivo

Ex Genio Militare Lavori di bonifica Si sono conclusi i lavori di bonifica dall’amianto presente nel complesso denominato “Ex Genio Militare” in via Borgo Secolo a Peschiera: un’area di oltre 23mila metri quadrati su cui sorgono sette capannoni la cui copertura era costituita da lastre in cemento amianto, materiale molto usato in passato per la sua grande capacità isolante fino a quando fu riconosciuta la sua nocività per la salute: se sgretolato, le micro-particelle delle sue fibre possono essere inalate provocando il cancro ai polmoni. Per questo nelle scorse settimane tutta la zona era stata delimitata segnalando il pericolo e il divieto di oltrepassare l’area. Com’era riportato nell’avviso di aggiudicazione lavori del bando predisposto dall’Agenzia del Demanio, proprietaria del complesso, le opere consistevano in «rimozione, confezionamento, trasporto e smaltimento in impianto autorizzato». Sul cartello di cantiere erano riportati alcuni dati, come il permesso ottenuto dall’Ulss 22, la data di inizio lavori (14 luglio) e quella del presunto termine (13 agosto). Due le imprese che si sono occupate delle opere: la Ecosmaltimento srl di Caserta (tra le 15 invitate dall’Agenzia del Demanio a partecipare al bando, poi aggiudicataria con un’offerta di 57.440 euro, Iva esclusa, con un ribasso del 30 per cento) che a sua volta ha subappaltato i lavori alla Atr srl di Napoli. Contattato telefonicamente, il direttore dei lavori della Atr spiegava che non c’era alcun pericolo per la salute: «I pannelli di amianto vengono prima incapsulati (impregnati con appositi prodotti in

grado di inglobare le fibre di amianto impedendone la dispersione, ndr) e poi rimossi. A terra vengono chiusi in imballaggi di cellophane per evitare il contatto col suolo e poi trasportati in un centro di smaltimento di Milano». La bonifica era attesa da tempo e dà sollievo ai residenti della zona e non solo. L’area di Borgo Secolo è da tempo oggetto di una trattativa tra Agenzia del Demanio e Comune: cinque anni fa era stata prevista la cessione al Comune, che a sua volta l’avrebbe ceduta a privati tramite un bando concordato col Demanio, privati che avrebbero poi dovuto demolire i capannoni e realizzare appartamenti a edilizia convenzionata (vale a dire a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato). Nel 2013 l’operazione ha visto vincere la Filca, che in seguito non avrebbe rispettato i termini del bando. «La bonifica sarebbe spettata all’aggiudicatario – riferisce il sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli – ma visto che non ha tenuto fede a tempi e modalità di realizzazione, abbiamo revocato il bando». Ora, sempre in accordo col Demanio, dovrà essere predisposta una nuova gara, che stando alle intenzioni del Comune dovrebbe essere più restrittiva in termini di volumetria concessa. L’obiettivo è dimezzare la soglia prevista (23.500 metri cubi). «L’agglomerato – conclude Gaiulli – così come previsto, circa 90 appartamenti, sarebbe troppo grande e porterebbe problemi anche alla viabilità della zona». Katia Ferraro

IL PATRIMONIO. Mura veneziane, candidatura per l’Unesco Dopo sei anni dall’avviamento dell’iter, la candidatura per far diventare le mura veneziane di Peschiera “Patrimonio mondiale dell’Umanità” dell’Unesco sembra essere vicina. Il progetto, avviato nel 2009, è transnazionale e ingloba più siti accomunati dall’avere «opere di difesa veneziana tra XV e XVII secolo»: in Italia abbraccia anche Bergamo (Comune capofila), Palmanova (Udine), Venezia, Chioggia e comprende anche la Croazia con Zara, Sebenico e Curzola e il Montenegro con Castelnuovo e Cattaro. Nel 2014 è arrivato un primo via libera grazie all’iscrizione nella “lista propositiva” con cui l’Unesco ha incaricato i richiedenti di produrre la parte storico-documentale più corposa. Una seconda svolta è arrivata a metà luglio di quest’anno, quando Regione Lombardia, Provincia e Comune di Bergamo hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa nazionale «per la definizione e l’attuazione della parte nazionale del dossier di candidatura e del piano di gestione del Sito». L’obiettivo, ha spiegato in quell’occasione l’assessore regionale alle Culture identità e autonomie della Lombardia Cristina Cappellini, è fare in modo che questo sito rappresenti la candidatura italiana all’Unesco per il 2016. Lo conferma anche l’assessore alla Cultura di Peschiera Elisa Ciminelli: «Stiamo preparando il dossier per presentare la candidatura, siamo a un ottimo punto nonostante i ritardi accumulati a causa del Montenegro, che sembrava si ritirasse per carenza documentale, situazione peggiorata dal fatto che mancava un referente alla cultura. Oggi però i problemi si sono risolti» - precisa Ciminelli. A marzo di quest'anno il protocollo era stato approvato dal Comune di Peschiera, che rinviava la sottoscrizione anche agli altri soggetti (Demanio dello Stato e Cassa depositi e prestiti) proprietari di parti delle mura e dei fabbricati della fortezza arilicense. I vari dossier del progetto dovranno essere presentati unitariamente entro febbraio: se il termine sarà rispettato, da quel momento l’Unesco avrà 18 mesi di tempo per decidere se inserire o meno il Sito transnazionale nella «World Heritage List» (lista dei Patrimoni dell’Umanità). Il primo riconoscimento ottenuto da Peschiera risale al 2011, quando i siti palafitticoli di località Belvedere e del laghetto del Frassino sono stati definiti Patrimonio mondiale dell’Umanità assieme a quelli di altri sei Stati europei, tutti ricompresi tra i “Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi”. K.F.

LE FRECCE TRICOLORI COLORANO IL CIELO Lo scorso 16 agosto le Frecce Tricolori sono tornate per l’ottava volta a solcare il cielo del Lago di Garda. Protagonista la compagine dell’Aeronautica Militare che sta per celebrare 55 anni di gloria e tanta popolarità che proiettano l’Italia del volo al primo posto tra le Pattuglie Acrobatiche del mondo. La Base delle operazioni per il volo e la logistica è stata l’Aeroporto Militare di Villafranca, dove il personale del 3° Stormo ha assicurato l’appoggio necessario alla riuscita dell’evento. Diciotto le figure aeree previste dal repertorio in programma, che, svolte nel migliore dei modi, hanno riempito di orgoglio il Comandante Jan Slangen ed hanno lasciato a bocca aperta e con il fiato sospeso tutti gli spettatori che hanno potuto godere di uno spettacolo meraviglioso sulle note dell’Inno d’Italia. Angelo Polizzotto

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CRONACHE di Castelnuovo

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L’APPUNTAMENTO. Enogastronomia e cultura protagoniste a Castelnuovo dal 18 al 20 settembre

L’EVENTO / 12-13 SETTEMBRE

Vino, arte e musica: è la Festa dell’Uva

“Broolostock”: musica e allegria

Ricco programma per la Festa dell'Uva di Castelnuovo del Garda, che dal 18 al 20 settembre festeggerà la 51ª edizione con appuntamenti di enogastronomia, musica e spettacolo. L’uva, e naturalmente il vino, saranno al centro della tre giorni castelnovese organizzata dal Comune e dall’associazione culturale Città di Castelnuovo del Garda. «Il cuore della Festa dell’Uva è da sempre l’enogastronomia, accompagnata da eventi musicali, appuntamenti sportivi e mostre d’arte - spiega il presidente dell'associazione culturale Città di Castelnuovo del Garda, Luca Martini –. Due le novità di quest’anno: una mostra di macchine agricole in piazza della Libertà, che offrirà ai più giovani l’opportunità di conoscere gli attrezzi usati in campagna dai loro bisnonni, ed il “Carnevale settembrino”, sfilata allegorica nelle vie del paese organizzata dal Comitato Carneval de Castelnovo». «Confermato anche quest’anno il collaudato connubio Associazioni-Cantine per la promozione e la vendita dei vini del territorio, così come il prologo della cena di gala di giovedì 10 precisa il consigliere delegato alle Manifestazioni, Marina Salandini –, oltre alla tradizionale corsa podistica Marapergola che aprirà il programma di domenica». La cerimonia d'inaugurazione è fissata per venerdì 18 alle 19, in via Marconi, con il taglio del nastro e i saluti del sindaco Giovanni Peretti. Da venerdì 18 a domenica 20, nella sala civica Libertà, la galleria Massella proporrà la collettiva degli “Artisti del

lago di Garda”, a cura di Licia Massella. La mostra sarà aperta al pubblico nei tre giorni della festa dalle 19 alle 24. Tra gli appuntamenti musicali segnaliamo alle 20.30 “Vie in Festa”, proposta itinerante a cura delle band Bandakadabra e Roaring Emily Jazz Band e alle 21, al Brolo delle Melanie, “Greendale”: acoustic tribute Neil Young. Sabato alle 19 l’apertura degli stand enogastronomici, mentre alle 14, agli impianti sportivi di Sandrà, si svolgerà il IV trofeo Festa dell'Uva Torelli Team, quadrangolare di calcio a 11. Ancora sport alle 15 sul colle S. Lorenzo di Cavalcaselle con la IV edizione della Junior Bike, a cura dell’associazione sportiva Almabike. La musica tornerà alle 20.30 in piazza degli Alpini con il live della ALB.Band, mentre alle 21, al Brolo delle Melanie, si terrà il concerto dell'insieme vocale “Coro Anch'io” dell'Accademia Musicale Giovanni e Sergio Martinelli: sotto la direzione di

Marilinda Berto proporrà musiche da film, musical e famose canzoni italiane. A seguire, esibizione del Gruppo di musica d'insieme della sezione di Musica moderna dell'Accademia. Domenica 20 alle 11 l’apertura degli stand enogastronomici e alle 14 il “Carnevale settembrino”, condotto

e animato da Vittorio Cavallini e Giacomo Borghi di Radio Pico. Conclusione in serata con un doppio appuntamento musicale: in piazza degli Alpini si esibirà la Carson Trucker Band mentre al Brolo delle Melanie saranno protagonisti i Palooka Goes to Swing Town.

In attesa della Festa dell’Uva, in programma dal 18 al 20 settembre, si prepara un altro vivace fine settimana a Castelnuovo del Garda. Sabato 12 e domenica 13 settembre, nella suggestiva cornice del Brolo delle Melanie, ci sarà il doppio appuntamento con la quinta edizione di Broolostock, stuzzicante abbinamento tra prodotti enogastronomici, attività per bambini e musica dei giovani emergenti del territorio. «Si confermano le finalità benefiche della manifestazione, che ha come obiettivo la raccolta di fondi da destinare ai Servizi sociali del Comune ─ sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili e ai Servizi Sociali Stefania Marastoni ─. L’edizione dell’anno scorso ha infatti permesso la raccolta di un fondo di solidarietà di 4315 euro». La manifestazione, che gode del patrocinio dell'Amministrazione comunale, è organizzata dalle asso-

SERVIZI SOCIALI / NUOVO FIAT DOBLÒ Consegnato ufficialmente al comune di Castelnuovo del Garda da PMG Italia un Fiat Doblò per il trasporto di persone con limitata autonomia motoria. Il mezzo sarà utilizzato dai Servizi sociali del Comune e dai volontari per il trasporto di disabili e anziani alle strutture socio-sanitarie. Il Doblò, fornito in comodato d’uso da PMG per quattro anni, è a cinque posti con uno spazio per una sedia a rotelle. Una trentina le imprese del territorio che hanno sostenuto l’iniziativa attraverso una formula di sponsorizzazione: il loro logo è ben visibile sulla carrozzeria del veicolo. Alla cerimonia di consegna del mezzo erano presenti il sindaco Giovanni Peretti, l'assessore ai Servizi sociali Stefania Marastoni, il consigliere delegato alla Famiglia Chiara Trotti e il presidente di PMG Italia Gian Paolo Accorsi. «Ringrazio le imprese che, nonostante la difficile fase economica, hanno aderito al progetto dimostrando una grande responsabilità sociale» rimarca il sindaco Peretti. Ai rappresentanti delle aziende sponsor è stato

CENTRO RICREATIVO Un centro ricreativo a settembre per i bambini della scuola primaria, con un aiuto per lo svolgimento dei compiti, giochi e laboratori. Lo propongono a Castelnuovo del Garda la cooperativa Olinda e il Comune dal 31 agosto all’11 settembre, nel periodo che precede l’apertura delle scuole. Il centro ricreativo funzionerà dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 12.30 nella sede del Centro attività educative (ex scuole elementari). Il costo è di 25 euro a settimana. Il programma prevede dalle 7.30 alle 8.30 l’accoglienza, quindi lo svolgimento dei compiti sino alle 10.30, poi merenda e dalle 11 alle 12.30 laboratori e attività ludiche. Per le iscrizioni compilare il modulo scaricabile dall’home page del sito del Comune (www.comune.castelnuovodelgarda.vr.it) ed inviarlo alla cooperativa Olinda via mail a: cooperativa@olinda.it o via fax al 0376.772151. Info: cooperativa Olinda (tel. 0376.780550).

consegnato un attestato. Per accedere al servizio gli interessati sono invitati a rivolgersi alle assistenti sociali del Comune il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 17 (tel. 045.6459925/26).

Stefania Marastoni

ciazioni Città di Castelnuovo, Asd Almabike, Atena, Gente fuori dal Comune, la Girandola, Circolo Noi, Sism (Segretariato italiano studenti di Medicina), Amici degli Animali per il Sociale, gruppo La Quercia, libreria Farfilò e asilo nido Castelfiorito con la collaborazione della biblioteca e dei Servizi educativi del Comune. Si parte sabato 12 alle 16 con giochi, laboratori creativi e letture animate; alle 16.30 attività cinofila, lettura e gioco dell’oca con i cani e truccabimbi; alle 19.30 karaoke e alle 21 concerto dei Sunny Fellows seguito dal live degli Skarega. Il fitto programma di domenica 13 inizia alle 11.30 con l’apertura della mostra su Pinocchio del maestro Roberto Bevilacqua nella sala civica XI Aprile 1848 e l’Aperi-banda (aperitivo musicale con la banda comunale). Alle 12.30 il pranzo e alle 13 l’arrivo della biciclettata “Graspo del Moro Day”. Nel pomeriggio, alle 14, l’ospedale dei pupazzi e l’apertura della bancarella dei libri di Farfilò; alle 15.30 caccia al tesoro per le vie del paese e alle 16 musica dal vivo e spettacolo dei clown. Si prosegue alle 16.30 con il bibliobus e la riproposizione dell’attività cinofila, con lettura e gioco dell’oca con i cani. Alle 17.30 letture animate e laboratori della biblioteca e alle 19.30 l’esibizione di gruppi hip-hop e breakdance. Conclusione alle 20.30 con il reading per adulti di Laura Torelli Storie di alberi, giardini e giardinieri. Per tutta la durata della manifestazione funzioneranno stand enogastronomici e una ricca pesca di beneficenza.


51° Festa dell’Uva Castelnuovo del Garda GIOVEDÌ 10 Cena di Gala presso la Locanda Bell'Italia di Castelnuovo del Garda, esclusivamente su prenotazione. Venerdì 18 ore 19.00 Taglio del Nastro con le Autorità, e apertura Stand enogastronomici ore 20.30 "Vie in Festa" con musica itinerante a cura delle band " BANDAKADABRA e ROARING EMILY JAZZ BAND ore 21.00 Brolo delle Melanie " GREENDALE" acoustic tribute neil Young. SABATO 19 ore 19.00 apertura stands enogastronomici ore 20.30 AL-B.Band live Piazza degli Alpini ore 21.00 Brolo delle Melanie, Concerto dell' Insieme vocale CoroAnch'io dell'Accademia Musicale Giovanni e Sergio Martinelli Musiche da films, Musical e famose canzoni italiane DIRIGE: MARILINDA BERTO, a seguire Gruppo di Musica d'insieme della Sezione di Musica Moderna dell'Accademia DOMENICA 20 ore 11.00 apertura stands enogastronomici ore 14.00 "carnevale settembrino" sfilata allegorica tra le vie del paese organizzata dal comitato "carneval de Castelnovo" condotto e animato da Vittorio Cavallini e Giacomo Borghi di Radio Pico ore 23.30 Piazza degli Alpini "carson trucker band" ORE 21.00 Brolo delle Melanie "Palooka goes to swing town" APPUNTAMENTI GENERALI - 18/19/20 presso la sala civica Libertà GALLERIA MASSELLA presenta la mostra degli artisti del lago a cura di Licia Massella. - Sabato 19 ore 14.00 presso gli impianti sportivi di Sandrà 4°Trofeo Festa Dell'uva - Torelli Team, quadrangolare calcio a 11. - Sabato 19 ore 15 – Colle S.Lorenzo Cavalcaselle 4° edizione Junior Bike a cura dell’Associazione Sportiva AlmaBike


CRONACHE di Lazise

L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

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L’INTERVENTO. Eliminata buona parte dei marciapiedi-aiuole che delimitavano i lati della strada

Nuovo “look” per via Roma Via Roma a Lazise ha cambiato look: nelle scorse settimane è stata eliminata buona parte dei marciapiedi-aiuole erbose che delimitavano i lati della strada. L’intervento è il primo stralcio di un progetto che porterà alla riqualificazione urbana della via che presenta rattoppi nel manto stradale oltre a problemi legati all’isola ecologica (che sulla via si affaccia). La spinta per avviare la riqualificazione è arrivata da Azienda gardesana servizi (Ags), che a giugno ha iniziato l’intervento per sistemare acquedotto e condotte fognarie sotto la strada, separando le acque bianche dalle nere. Concluso nelle scorse settimane, il progetto rientra in un pacchetto di lavori programmati da Ags in otto Comuni gardesani e coperti da un finanziamento regionale di un milione e 400mila euro: a Lazise la separazione della fognatura ha riguardato anche località Paiari ed è costata circa 165mila euro. «Visto che via Roma veniva danneggiata – spiega il sindaco Luca Sebastiano – abbiamo colto l’occasione per portare le prime migliorie: le aiuole andavano tolte. La decisione è stata di elimi-

narle in vista della riorganizzazione futura». Su richiesta del Comune, oltre ai lavori preventivati Ags ha posato cavidotti e plinti per i nuovi pali della luce che stando alla volontà dell’Amministrazione dovrebbero essere installati quest’inverno. La spesa per le opere aggiuntive è di circa 20mila euro, che Ags si è offerta di coprire. Quanto ai lavori futuri, continua il primo cittadino «l’intenzione è recuperare parcheggi sul lato verso il campeggio e sull'altro garantire il passaggio pedonale in sicurezza

con opere future». Già ora gli spazi ricavati su entrambi i lati vengono usati per lasciare auto e motorini, nonostante il divieto di sosta. Secondo quanto riportato nella delibera di Giunta approvata il 29 giugno, il progetto della riqualificazione di via Roma prevede una spesa di 149.500 euro, di cui 50mila per l’illuminazione. Cifre indicative, puntualizza il sindaco, perché «il nostro obiettivo è spendere molto meno». Con ogni probabilità gli altri lavori verranno effettuati quando partirà l’intervento di com-

pletamento di lungolago Marconi e del tratto iniziale di via Roma, di cui deve farsi carico la società Area Progresso srl in virtù di un accordo pubblico-privato col Comune (in cambio della possibilità di edificare in zona Rocchetti). «Abbiamo ricevuto delle lamentele per aver avviato i lavori nel pieno della stagione estiva – ricorda Sebastiano – ma andavano fatti perché per ottenere i finanziamenti Ags deve rendicontarli alla Regione entro il 15 settembre». Katia Ferraro

PACENGO / IL CHIOSCO DEMANIALE

Capannina Beach riapre sul lungolago Una corsa contro il tempo per arrivare a un risultato atteso ma che sembrava impossibile da raggiungere nel bel mezzo della stagione estiva: dopo quattro anni di abbandono e incuria è stato inaugurato il 9 agosto scorso il chiosco demaniale “La Capannina Beach” sul lungolago la Guglia di Pacengo. I locali sono stati ripristinati a carico del concessionario in tre settimane, e così tegole, impianti, porte e vetri prima ridotti in frantumi. All’inaugurazione non hanno voluto mancare il sindaco di Lazise Luca Sebastiano, il suo vice Eugenio Azzali e l’assessore al Turismo Fulvio Ziviello, per i quali la riapertura del chiosco equivale a un trofeo. «Questo è il terzo chiosco riaperto, dopo quello di località Bosca e di lungolago Cavazzocca Mazzanti – ha detto Sebastiano – rimasto chiuso per anni, era diventato una discarica abusiva. Abbiamo eliminato una bruttura, riportato un’area di servizio sulla spiaggia e dato a una famiglia la pos-

IL VIAGGIO. A Rosenheim in bici

sibilità di lavorare». E questo per l’amministrazione comunale «equivale alla realizzazione di un’opera pubblica per Pacengo». Ad aggiudicarsi la concessione di sei anni del chiosco è stata la ditta «Il salotto del buongustaio» di Castelnuovo del Garda con l’offerta economica più alta pari a 30mila euro annui, che per i primi tempi non verranno pagati fino al raggiungimento dell’importo investito per i lavori (quantificati in circa 90mila euro). Giulia Rama, 26 anni, interprete traduttrice e specializzata nel mondo della ristorazione, oggi è responsabile

dell’attività in cui lavorano anche papà Marco, cuoco, mamma e fratello. «Abbiamo gestito il locale dal 2009 al 2011, poi è stato chiuso perché il concessionario originario aveva fatto delle opere abusive – racconta – dopo l’aggiudicazione del bando abbiamo iniziato i lavori l’otto luglio e il primo agosto abbiamo riaperto. Siamo partiti bene, molti turisti abituali si ricordano di noi e sono felici. È un locale con delle grandi potenzialità – aggiunge Giulia – in questi anni di abbandono ogni volta che passavo sulla spiaggia mi piangeva il cuore». L’obiettivo, spiega, è fare in modo che l’attività possa funzionare anche d’inverno, «puntando su qualche particolarità o nicchia di mercato». Le prime ipotesi sono ricavarne per alcuni mesi un ristorante vegano o che proponga crudità di pesce, «ma stiamo ancora valutando». K.F.

Quattro giorni di viaggio e tre soste per complessivi 409 chilometri, tutti pedalati da Rosenheim a Lazise. E' l'impresa compiuta da tre consiglieri comunali, due dei quali accompagnati dalle rispettive mogli, che si sono recati a Rosenheim, in Baviera, città gemellata da oltre 30 anni con Lazise. Giunti in piazza Vittorio Emanuele II°, di fronte al municipio, hanno tirato un sospiro di sollievo ma hanno raggiunto lo scopo e l'impresa che si erano prefissati da alcuni anni. «Era una idea che ci girava nella testa da alcuni anni - spiega il portavoce - e ci siamo messi insieme una decina per partire. Poi all'ultimo, come spesso accade, ci siamo trovati in tre, accompagnati da due delle nostre mogli». A ricevere i ciclisti gemelli c'erano il sindaco Luca Sebastiano, il vicesindaco Eugenio Azzali, il consigliere Giuseppe Pachera, il comandante dei vigili urbani, oltre al presidente della commissione comunale del gemellaggio Roberto Campagnari, Claudio Bertoldi e Lilia Perinelli. Conclusi gli abbracci e i saluti la comitiva è stata ospite del municipio per una brindisi e per una momento di rinfresco dalla grande calura estiva. I consiglieri di Rosenheim saranno ospiti della città di Lazise per alcuni giorni di meritato riposo dopo la lunghissima pedalata. Sergio Bazerla


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CRONACHE di Costermano e Garda

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COSTERMANO. Approvazione per la relazione revisionale e programmatica

Bilancio 2015 e opere future Approvazione ufficiale da parte del Consiglio comunale di Costermano per la relazione revisionale e programmatica relativa al bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015 – 2017. Il documento è stato siglato lo scorso 20 luglio, partendo con un avanzo di amministrazione, all’1 gennaio 2015, pari a 515.628,00 euro. Il nuovo bilancio per l’anno in corso prevede spese pari a 12.716.000 euro, cui si aggiungono ulteriori fondi spese pari a 759.000 euro. Le entrate previste, derivanti da tributi, accensione presiti, entrate extratributarie, e alienazioni, sono pari a 12.716.765 euro. Se da un lato il Sindaco Stefano Passarini è orgoglioso per le opere che si riusciranno a realizzare, dall’altra è amareggiato: a conti fatti, si trova di fronte ad un saldo netto da finanziare verso lo Stato pari a 545.000 euro (oltre a tutte le tasse pagate dai cittadini quindi anche il Comune dovrà finanziare lo Stato per tale somma), e ad un triste boccone da ingoiare: il Fondo di solidarietà comunale (ex

Stefano Passarini

fondo sperimentale di riequilibrio) istituito dal 2013 e alimentato con una quota IMU di spettanza dei Comuni che si sta rivelando un salasso. «I trasferimenti complessivi dello Stato negli ultimi anni per Costermano – afferma il sindaco Stefano Passarini hanno avuto la seguente evoluzione: 753.000 nel 2011, 540.926 euro nel 2012, 409.447 nel 2013. L’ammontare iniziale del fondo assegnato al nostro Comune per l’anno 2014 è stato 167.699 euro…il fondo di solidarietà comunale 2015 è arrivato a 32.229 euro, ma c’è anche la beffa: per effetto del maggior gettito derivante dall’IMU

sui terreni agricoli ci verranno tolti ulteriori 58.323 euro. Non solo per il 2015 il Fondo di Solidarietà non ci verrà corrisposto, ma Costermano dovrà versare allo Stato anche 26.094 euro. Una situazione ci costringe a gravare sempre più sui cittadini, sia a livello economico sia a livello di volontariato. Già 200 persone a Costermano arricchiscono il mondo del volontariato (su un totale di 3.705 abitanti) e, ancora una volta, sarà a loro che il Comune dovrà rivolgersi per attivare forme di collaborazione per alcuni servizi pubblici». Il Consiglio comunale ha quindi deliberato le ali-

quote per l’anno 2015: l’addizionale IRPEF è stata confermata – come per il 2014 – nella misura dello 0.8% con un gettito stimato intorno ai 410.000 euro. L’aliquota TASI a Costermano è pari al 2.50 per mille (e quella relativa ai fabbricati rurali è pari all’1 per mille). L’IMU per le abitazioni principali (cat. A1, A8, A9) è pari al 4 per mille, mentre quella relativa alle abitazioni date in comodato genitori – figli è 7 per mille. Per le aree fabbricabili l’IMU è stata fissata al 9 per mille, per tutti gli altri immobili al 10,30 per mille e per i terreni agricoli al 7.60 per mille. Silvia Accordini

Un capitolo a parte meritano le opere pubbliche. «Negli ultimi 12 mesi di amministrazione – afferma con orgoglio il sindaco Passarini - ci siamo adoperati nel partecipare a tutti i bandi pubblici possibili. Siamo riusciti a far contribuire la Regione Veneto o la Comunità Europea a parte dei nostri “sogni” e nel 2015 – 2016 inizieremo a centrare gli obiettivi di sviluppo sociale ed economico di cui la nostra comunità ha bisogno per rimanere un punto di riferimento turistico e sociale dell’area del Baldo – Garda». In materia di lavori pubblici a predominare per l’anno 2015 è la scuola primaria di Albarè per un importo totale di 2.200.000 euro. Il rafforzamento sismico del fabbricato adibito a palestra (320.000 euro), i lavori di riqualificazione dell’area antistante Sorgente e il restauro del lavatoio in loc. Pertica (108.900 euro) sono altre opere che caratterizzano il 2015, seguite dagli interventi per il contenimento del fenomeno dell’inquinamento luminoso (130.000 euro), percorso ciclabile comunale (1.600.000 euro) e lavori di efficientamento energetico di municipio e biblioteca (233.682 euro), oltre al completamento del progetto della videosorveglianza (120.000 euro) e al secondo stralcio del progetto bicigrill (180.000 euro). «I lavori pubblici appaltati nel solo 2015 – afferma il sindaco Passarini - sono pari a 4.892.582 euro, di cui 3.360.900 finanziati dalla Regione Veneto e/o Comunità Europea e 1.531.682 a carico del Comune. Idee, determinazione, coraggio, lungimiranza, passione, fiducia e stima dei cittadini e grande professionalità dei dipendenti comunali hanno portato al risultato di far sì che il 68% dell’importo economico totale delle opere del 2015 che andremo a realizzare sul nostro territorio sarà coperto con un co-finanziamento». Per il 2016 è previsto poi l’ampliamento del volume dell’attività scolastica della scuola primaria di Castion con ristrutturazione a cambio d’uso del piano terra dell’edificio comunale in via IV Novembre (200.000 euro) e l’ampliamento della scuola dell’infanzia di Costermano (400.000 euro). Il 2017 infine prevede la realizzazione di un parcheggio nella frazione di Castion (220.000 euro).

GARDA / INNO UFFICIALE Garda ha il suo inno ufficiale dallo scorso 21 luglio. A deciderlo è una delibera della Giunta comunale con la quale il comune di Garda ha ufficialmente adottato “Lago di Garda, gioiello d’Italy” come canzone rappresentativa del paese, visto che “nelle sue strofe si possono trovare citati luoghi e i valori propri del territorio gardesano”, si legge nel documento ufficiale. La canzone, musicata dal maestro Jan Langosz, deve il suo testo al poeta Luciano Beretta, scenografo, paroliere, coreografo, cantante, ballerino, mimo, attore, pittore e scrittore italiano, nato a Milano e morto a Caprino Veronese. Beretta ha trascorso a Garda, di cui era cittadino dal 19 agosto 1955, la maggior parte della sua vita e la sua e ricca carriera di artista lo vede attore in spettacoli teatrali, scenografo, cantante e primo ballerino del Teatro della Scala di Milano. Molte le canzoni scritte tra cui "La colpa fu" con cui partecipa al Festival di Sanremo nel 1956. Come scrittore Luciano Beretta ha pubblicato libri di fiabe per bambini e una Vita di Gesù. Ha inoltre scritto testi per una serie di "fiabemusicali" pubblicate su dischi, come "Haensel e Gretel" e "L'arca di Noè patriarca". Oggi il suo “Lago di Garda, gioiello d’Italy” diventa quindi inno ufficiale di Garda, grazie ad una proposta avanzata da Elide Suligoj, unica erede del patrimonio artistico di Beretta e presidente dell’associazione “Amici di Luciano Beretta”. S.A.

GARDA / PANNELLO INFORMATIVO

E’ entrato in funzione, in Lungolago Regina Adelaide, davanti alla Biblioteca Comunale/2° Ufficio I.A.T., un pannello pubblicitario del Comune di Garda sul quale scorrono informazioni relative alle manifestazioni, agli eventi istituzionali e altre notizie sul territorio e di pubblica utilità, voluto dall’Amministrazione Comunale al fine di consentire ai turisti di fruire di questo strumento molto utile per il soggiorno a Garda, installato il 30 luglio a seguito della conclusione dell’iter di gara per l’affidamento. Sul pannello scorreranno brevi informazioni inserite dal Comune, ma i turisti potranno anche approfondire la loro conoscenza cliccando sul modulo stesso per avere informazioni turistiche e logistiche più dettagliate.


CRONACHE di Bardolino e Garda

L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

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BARDOLINO. L’opera sarà realizzata in via Costabella e interesserà 1.580 metri di strada

Pista ciclo-pedonale I lavori sono iniziati Sono iniziati i lavori per la realizzazione di un percorso ciclo pedonale in Via Costabella. Il progetto, redatto dall´ingegner Maurizio Fabbiani, interessa un tratto di strada lungo 1.580 metri. L’intervento ha inizio nel punto in cui termina il marciapiede esistente di via Monsurei e finisce appena dopo l’intersezione di via Costabella con le vie Del Progno e Mascagni. A vincere l’appalto la ditta Parolini Spa di Sandrà di Castelnuovo che ha a disposizione 150 giorni per ultimare l’opera. Il costo del lavoro complessivo è di un milione 140mila euro finanziati per 400 mila euro da un contributo della Regione Veneto e per la somma restante dal Comune. Il percorso è stato progettato in modo da garantire una larghezza minima di 1.6 metri (la normativa indica come misura minima 1,40 metri); questo per valo-

rizzare la funzione sociale e ricreativa. Non sono previste opere d’arte importanti o complesse, ma solo strutture minori di sostegno o di contenimento delle scarpate che rispondono a standard tipologici e costruttivi assai semplici e che tengono conto degli aspetti paesaggistici e naturali del luogo e che sono stati

Marciapiede Costabella prima

Marciapiede Costabella dopo

scelti anche per rispondere a dei criteri estetici e di basso impatto ambientale. Tali opere previste sono: muri di sostegno in cemento armato e

con rivestimento in sasso di altezza massima 1.2 metri (visibili dalla strada); muri di sostegno in cemento armato a vista di altezza massima 1.2

metri (non visibili dalla strada); opere di sostegno in gabbionate metalliche di altezza massima 2.50 metri lato valle. Verranno realizzati segnapasso luminosi sul percorso pedonale. E’ infine previsto in progetto il miglioramento geometrico e funzionale dell’esistente intersezione fra via Costabella, via Del Progno e via Mascagni nel tratto finale mediante la realizzazione dei marciapiedi, oggi mancanti, la regolazione delle sezioni stradali, della relativa pavimentazione e della segnaleti-

BARDOLINO / CAMPIONATO ITALIANO

Corpi dipinti, show di colori Il gran caldo ha messo a dura prova ma non fermato la decima edizione del campionato italiano di corpi dipinti (bodypainting) che ha visto, nell’area del parco di Villa Carrara Bottagisio, confrontarsi quaranta artisti e altrettante modelle provenienti dall’Italia e dall’Europa. Sotto gli occhi di una giuria internazionale e la curiosità di un folto pubblico si è delineata nel corso di due serate la griglia dei vincitori suddivisi in quattro categorie. Nella sezione “Pennello e Spugna” successo per Silvia Vitali di Ciampino coadiuvata da Tiziana La

Monica di Lido di Camaiore. Posto d’onore per Marzia Bedeschi di Noventa Vicentina con assistente Sara Tosetto. Terzo posto per Lucia

GARDA. “L’istinto e le stelle” tour. Red Canzian anima la piazza del municipio La piazza del municipio di Garda è stata illuminata a suon di musica nella serata del 6 agosto. Protagonista è stato infatti Red Canzian, il bassista trevigiano dei mitici Pooh, sulla scena della musica italiana da quasi cinquant’anni, che ha portato in tour il suo spettacolo personale “L`istinto e le stelle”, tratto dal suo omonimo CD, lavoro inedito uscito il 30 novembre 2014. Il concerto di Red Canzian, accompagnato dalla sua band formata da Alberto Milani e Ivan Geronazzo (chitarre), Daniel Bestonzo (piano) e Phil Mer (batteria) e la figlia Chiara Canzian, si è rivelato un successo.

Pasotti, Canzian, Bendinelli

Postacchini di Fermo, con Chiara Feliziani di Ascoli Piceno. Per la categoria “Amatori Bodypainting”, prima classificata la padovana Luana Bertotti con Roberta Rugger di Vigonovo, secondo posto per Emma Camputaro di Rimini con Edda Polanzan di Padova e terzo gradino per Laura Colangelo di Scandicci con Silvia Nanucci di Firenze. Nella spettacolare sezione “Effetti Speciali”, Benedetta Carugati di Tradate ha sbaragliato la concorrenza superando la milanese Roberta Moscheo e Michele Codazzi di Bormio. Carugati che nei giorni scorsi si è esibita con la sua modella all’Expo sempre ispirandosi al tema della manifestazione di Bardolino: “Alimenta il tuo corpo, nutri

la tua anima”. Nella categoria aerografo primo classificato il canadese Alex Hansen davanti a Francesca Tariciotti di Ardea e Lucia Postacchini, di Fermo. Infine nella categoria “Facepainting” successo per Barbara Passarini di Cento, secondo posto per Francesca Cavicchio di Ferrara e terzo gradino per Eleonora Vallese di San Donà di Piave. Una manifestazione che ha visto all’opera quasi 60 fotografi pronti a dare un forte risalto al Campionato nazionale di corpi dipinti in virtù delle centinaia di foto scattate e postate sui vari social network. «Volevamo un’edizione di tutto rispetto e così è stato - afferma l’organizzatore del Festival Enrico Bianchini -. Funziona molto bene anche il progetto Italian Bodypainting Friends, che abbiamo creato un anno fa, e che ha lo scopo di mettere in rete tutti gli eventi di bodypainting nel corso dell’anno. Stiamo riscontrando da più parti un grande interesse al nostro Evento, il primo in Italia, tanto che vengono richiesti i Campioni Italiani per esibizioni dimostrative di quest’arte in giro per la Penisola». S.J.

BARDOLINO / AVIS “IVO ARIETTI” L’Avis sezione “Ivo Arietti” non va in ferie. Anzi moltiplica gli sforzi e ottiene brillanti successi tutti a favore del prossimo. Nel primo semestre dell’anno in corso la sezione avisina, capitanata da Manola Boni, ha, rispetto lo stesso periodo dello scorso anno, aumentato di ben 60 sacche la donazione di sangue. Un exploit unico nella provincia di Verona (a ruota segue Legnago +45 e Peschiera +34) determinato dall’incredibile lavoro del gruppo giovani come ha sempre sottolineato il massimo dirigente dell’associazione di Bardolino. «Questo risultato è stato raggiunto grazie all'impegno e alla dedizione del nostro affiatato gruppo giovani che ha messo in campo una serie d’iniziative risultate vincenti. A partire dalla propaganda nelle scuole, per passare all’aperitivo “lungo” fra donatori e amici non donatori. Da qui l’idea di un attento tutoraggio per tutti gli aspiranti donatori accompagnati al centro trasfusionale di Bussolengo dai tanti volontari che poi li seguono anche nelle donazioni successive» - sottolinea con soddisfazione Manola Boni. Stefano Joppi



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CRONACHE di Cavaion e Affi

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TAGLIO DEL NASTRO. Novità per Affi e Cavaion: l’impianto è completamente rinnovato

Il depuratore è più potente Un impianto di depurazione completamente rinnovato e potenziato: questa è la novità da qualche settimana per i comuni di Affi e Costermano, che lo scorso 22 luglio hanno potuto “tagliare il nastro” a lavori ultimati. Ags, Azienda Gardesana Servizi, e la Regione Veneto hanno finanziato le opere relative dell’impianto, terminate alcune settimane prima dell’inaugurazione, quando il depuratore funzionava già a pieno regime. Il 22 luglio in Presidente Ags, Alberto Tomei, e il direttore Alberto Ardieli, accanto al sindaco di Affi, Roberto Bonometti e al consigliere comunale di Costermano Francesca Martini, hanno così ufficializzato il nuovo impianto, un depuratore di tipo biologico a fanghi attivi, una tecnologia ormai usuale e consolidata e che già viene utilizzata al depuratore di Peschiera del Garda. I lavori di ampliamento ne hanno aumentato la potenzialità portando la sua capacità da 7mila abitanti a 9.500, garantendo in questo modo il servizio alle esigenze di Affi e Costermano che negli ultimi anni hanno visto crescere il numero di abitanti e aumentare le presenze estive. Due le tipologie di trattamento previste per l’acqua all’interno dell’impianto rinnovato: grazie ai trattamenti primari l’acqua viene sottoposta a grigilatura, dissabbiatura e disoleatura, passando poi a trattamenti secondari a fanghi attivi con relativa disinfezione finale con acido per acetico. Gli interventi hanno previsto la rea-

Il Presidente Tomei, il sindaco di Affi Bonometti e il consigliere Martini

lizzazione di nuovi trattamenti primari, due nuove linee di ossidazione, oltre alla manutenzione straordinaria dell’esistente, due nuovi sedimentatori, disinfezione finale, locale QE e compressori, oltre ad una nuova cabina enel a media tensione. Inoltre sono state demolite tutte le strutture non più necessarie presenti nella struttura ed eseguiti interventi minori per un migliore inserimento ambientale. L’impianto può

ora contare su due linee di grigliatura, tre linee di ossidazione e due sedimentatori finali e consente una maggiore flessibilità operativa e gestionale in grado di rispondere meglio sia ai picchi stagionali che alle esigenze di manutenzione. Il progetto prevedeva una spesa di 1,5 milioni di euro ed è stato finanziato per un milione di euro dalla Regione Veneto e per 500 mila da AGS. I lavori effettivi hanno richiesto una spesa complessiva di

1.373.000 euro con un risparmio di 127mila euro. «Il potenziamento di questo impianto – ha affermato il sindaco di Affi, Roberto Bonometti – rappresenta un grande risultato per il nostro territorio: già da alcuni anni la necessità di questo intervento si faceva sempre più sentire, in particolare a seguito dell’ampliamento della zona commerciale nel nostro Comune e alle crescenti esigenze della zona industriale di Costermano».

CAVAION

Un’estate di asfaltature E’ caratterizzata da un piano asfaltature che ha coinvolto molte vie e contrade l’estate di Cavaion Veronese. Prima di ferragosto è stato posato il nuovo manto sulla via

Torcolo. I lavori procederanno ora in località Bossema e, a seguire in via Cordevigo. Anche i parco giochi comunali sono stati oggetto d’intervento: «un primo stralcio ha riguarda-

to la sostituzione di alcuni giochi non più funzionali con alcuni speciali accorgimenti – afferma Marco Tonoli, assessore ai Lavori Pubblici del comune di Cavaion -. Nel parco giochi di S. Faustino si è inserito un sedile per altalena in grado di ospitare anche bimbi diversamente abili nell’idea che sempre più i parchi giochi siano luoghi di gioco ma anche di socialità e integrazione». «Anche in frazione Sega – aggiunge Angelo Indelicato, assessore delegato ai rapporti con la frazione di Sega - si stanno risistemando il parco giochi die-

tro la Chiesa e in Val de l’Azè. Nel parco giochi in piazza della chiesa si è provveduto alla realizzazione di nuovi muretti di recinzione, con la creazione di alcuni nuovi posti auto e si andrà alla riorganizzazione degli spazi di gioco interni. Nella località Val de l'Azè il parco giochi comunale, con i lavori in corso, sarà

oggetto di ampliamento e messa in sicurezza con una recinzione e nuovi giochi». Il piano asfaltature, che proseguirà anche nel mese di settembre con altre vie tra Cavaion e Sega, ha previsto anche la manutenzione straordinaria di alcuni marciapiedi nel centro della frazione. S.A.


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CRONACHE di Rivoli e del Baldo

RIVOLI. Il Sindaco: «Gli alunni potranno fare presto il loro ingresso nella struttura»

Nuova scuola primaria entro la fine dell’anno Entro fine 2015 Rivoli Veronese avrà la sua nuova scuola elementare. A dare la lieta notizia è il sindaco Armando Luchesa che annuncia che le opere relative al primo stralcio sono in dirittura d’arrivo. «Entro fine anno i 92 alunni iscritti all’anno scolastico 2015 – 2016 potranno farei il loro ingresso ufficiale nella nuova struttura – afferma il primo cittadino -. Dopo anni di vicissitudini, di problematiche e di lungaggini il primo stralcio relativo alla scuola primaria può dirsi chiuso: l’intervento ha portato alla realizzazione di cinque aule per le cinque sezioni di alunni, oltre ai laboratori di informatica e al comparto che riguarda la parte amministrativa e relativa agli insegnanti. Il progetto prevedeva anche una sala mensa, alla quale in futuro vedremo di provvedere, anche se, non essendo in previsione una cucina, dovrà rivolgersi ad un servizio mensa esterno». Un

primo stralcio, questo, che ha richiesto l’investimento di 2.800.000 euro, «all’interno dei quali – precisa Luchesa – sono però compresi anche i fondi destinati alla realizzazione del “grezzo” dei successivi due stralci previsti dal progetto». Due infatti sono gli stralci rimanenti per la concretizzazione del Polo Scolastico di Rivoli: il secondo stralcio è relativo alla scuola materna, per la quale l’iter burocratico è

stato portato a termine «ma che non possiamo per il momento considerare – aggiunge il Sindaco – per questione di Patto di Stabilità e di svincolo dei fondi ministeriali. Ci auguriamo tuttavia che queste problematiche possano essere risolte nel più breve tempo possibile». Rimarrebbe infine il terzo stralcio: quello relativo all’asilo nido: «probabilmente ci fermeremo al “grezzo” della struttura – con-

clude Armando Luchesa -: per completare l’opera infatti servirebbe un impegno economico davvero importante. Valuteremo l’effettiva necessità di un asilo nido a Rivoli, un servizio che, per il momento, potrebbe essere benissimo coperto dagli asili già operativi sul territorio». Per il momento comunque Rivoli si gode la sua nuova scuola primaria che finalmente vede la luce. Silvia Accordini

VISITA CULTURALE

CTG Monte Baldo: «Monti Tatra spettacolari» E’ dal 1993 che l’UNESCO ha dichiarato i Monti Tatra quale Riserva Biologica dell’Umanità: una catena montuosa di una sessantina di km posta tra la Slovacchia e la Polonia, simili alle nostre Prealpi, con cime che raggiungono i 2600 metri di quota, visitate ogni anno da migliaia di turisti. Il gruppo CTG Monte Baldo a luglio ha voluto andare a vedere questi luoghi. Sedici soci del gruppo hanno visitato la regione dei Monti Tatra nella zona di Zakopane in Polonia riportando impressioni di un ambiente grandioso e spettacolare, con montagne boscose, un paesaggio per molti versi simile a quello del Baldo-Garda. «I Monti Tatra come il Baldo-Garda sono in gran parte di natura calcarea e vennero modellati soprattutto durante le glaciazioni rissiana e würmiana, negli ultimi 500.000 anni - spiega Margherita Sforza, animatrice

CTG reduce dal viaggio -. Il Baldo è formato da una catena rocciosa che si sviluppa in gran parte parallela al lago di Garda, lunga circa 38 km, dalla piana di Caprino alla valle del Loppio». Le somiglianze tra i Monti Tatra e il Baldo non sono solo paesaggistiche, ma anche botanico-naturalistiche e, per alcuni aspetti, antropiche. «I Monti Tatra possiedono un ambiente naturale unico con interessanti specie botaniche e faunistiche, ma anche il Monte Baldo, conosciuto e celebrato da botanici e speziali, a partire dal Calzolari, non è da meno, anzi, oltre agli aspetti naturalistici conserva anche un ambiente umano altrettanto ricco di testimonianze storiche, architettoniche e tradizionali, spesso poco conosciute e da valorizzare: si pensi al dolce paesaggio dell’olivo o a quello degli alpeggi o della faggeta, o a quello della Grande Guerra con le

sue trincee e fortificazioni sostiene Arturo Fusini, altro componente della spedizione CTG -. Occorre far conoscere

come hanno fatto i comuni trentini che con la Provincia di Trento hanno istituito nel 2013 un parco locale, o anche

quest’area di particolare valore scientifico ed estetico e giungere all’istituzione di un Parco Naturale Regionale

alla nomina del Baldo a patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO». Maurizio Delibori

CAPRINO. Percorsi formativi e tirocini volontari per stranieri Si è concluso il lungo iter per l’approvazione del Protocollo d’Intesa tra il Comune di Caprino Veronese, la Prefettura di Verona e la Cooperativa Sociale Assistenza Serena al fine di procedere all’attivazione di percorsi formativi e tirocini volontari e gratuiti a favore dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale alloggiati presso l’Albergo “Al Vignol” di Caprino Veronese. Il 12 agosto scorso il primo gruppo di quattro cittadini stranieri ha iniziato a svolgere attività volontaria e gratuita a fianco degli operai comunali per la manutenzione e pulizia di parchi, giardini ed aree pubbliche. Come previsto dal protocollo d’Intesa sottoscritto sono a carico della Cooperativa le spese per la dotazione dei dispositivi di protezione individuale, mentre rimane a carico del Comune la spesa per la copertura assicurativa (Inail). Il Comune concorda con la Cooperativa Sociale il numero dei cittadini stranieri da impegnare a rotazione mensile, per nr 20 ore settimanali ciascuno, ed è cura dell’intermediario culturale della Cooperativa esplicare le modalità e i tempi di svolgimento delle attività richieste. L’Assessore alle Politiche Sociali Irene Armani commenta: «Crediamo sia di reciproca utilità impiegare i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale attualmente ospitati nel nostro Comune, a svolgere attività di pubblica utilità, quale scambio dell’ospitalità prestata favorendo così un percorso di integrazione ed autonomia a fronte di una precaria e temporale permanenza sul nostro territorio».

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L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

CRONACHE di Caprino

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PIAZZA STRINGA. Un cittadino scrive alla redazione, il Sindaco Arduini risponde

Fontana interrata: lettera di protesta E’ la fontana di piazza Stringa a Caprino Veronese la protagonista di una lettera inviata alla redazione de L’Altro Giornale da un lettore, ex Amministratore. A rispondere è il sindaco di Caprino, Paola Arduini. LA LETTERA Caro direttore, da alcuni giorni, non so se per decisione del Consiglio o della giunta comunale oppure dell’ufficio tecnico di Caprino, la fontana di piazza Stringa è stata completamente interrata e trasformata in aiuola. Da lunghi anni in uno stato di totale degrado, abbandonata a se stessa, non funzionante, priva di qualsiasi manutenzione. Forse si è pensato che questo fosse il modo più rapido di risolvere il problema, ma non mi pare per nulla che sia stato quello più appropriato. Si è privato il capoluogo dell’unica fontana presente sulle due piazze principali. Fontana che costituiva prima di tutto una memoria storica, dal momento che l’attuale era stata realizzata per ripristinare quella esistente già ad inizio del novecento, felicemente voluta dai nostri padri per armonizzare le piazze con

Paola Arduini

l’elemento che più richiama il senso della vita e che è una risorsa tanto importante del nostro territorio: l’acqua. Intuizione splendida e lungimirante: oggi non c’è progetto di sistemazione di un ambito urbano ampio come la piazza che non preveda l’inserimento dell’acqua in mille modi diversi, ma immancabilmente, assieme al verde. L’attuale fontana venne donata al Comune dalla ditta di lavorazione di marmi di mio padre. Era l’autunno 1962 e ci giunse la notizia che Caprino sarebbe stato visitato di lì a poche settimane dal Presidente della repubblica Segni.

L’Amministrazione comunale con sindaco l’on. Dal Falco e di cui ero assessore ai lavori pubblici, aveva appena realizzato la sistemazione del capoluogo con la dotazione delle fognature, l’asfaltatura delle piazze e delle strade di accesso, corredate dall’impianto di illuminazione e dalla piantumazione degli alberi. I lavori realizzati non avevano consentito il mantenimento della vecchia fontana. Sembrava poco decoroso accogliere il Presidente senza la presenza del principale elemento di decoro urbano della piazza inferiore e non c’era tempo per procedere a gare d’appalto. Cosicché la ditta di mio padre a tempo di record realizzò la nuova fontana e le pose in opera, donandola al Comune di Caprino in ricordo della visita del Presidente della Repubblica. Allora si faceva così. Ci si sforzava di dare la migliore immagine di Caprino, saldando la tradizione con l’innovazione, con semplicità, buona volontà ed entusiasmo, che supplivano alla carenza di personale e di risorse. Non c’era stato il tempo di allestire il fondo di tessere impermeabili della nuova

fontana, ma la ditta di mio padre le aveva acquistate e più e più volte le ho offerte in dono ai vertici delle amministrazioni che si sono succedute negli anni, senza mai ricevere neppure risposta. Oggi Caprino ha un nutrito Ufficio tecnico con alte professionalità ed amministratori colti e scrupolosi. Eppure non c’è stato verso, evidentemente, di programmare una normale e banalissima manutenzione di uno dei simboli del paese, riprodotto in tante cartoline con lo sfondo del nostro monte. E’ sparita la fontana, dopo l’ecatombe di essenze vegetali di viale IV Novembre dello scorso anno. Caprino di allontana dalla sua tradizione, ma anche dai percor-

si moderni del decoro urbano, che pure aveva saputo percepire in anticipo. Io faccio parte della generazione della semplicità operosa del primo dopoguerra

e per questo non voglio esprimere giudizi, ma cose del genere, lasciatemelo dire, mettono tanta tristezza. Fiorellino Vianini

LA RISPOSTA DEL SINDACO PAOLA ARDUINI «Mi rammarico di cogliere, da parte di alcuni cittadini, disappunto sull’intervento di abbellimento della fontana di Piazza Alberto Stringa iniziato per la Fiera Montebaldina e che, a breve, verrà ultimato posizionando all’interno una caduta d’acqua – afferma il primo cittadino convinto della bontà del progetto -. Nel tempo Piazza Stringa ha subito molte modifiche strutturali di rilievo. Molti anni fa furono tolti i lavatoi di pietra, poi la fontana nominata dal Sig. Vianini, la pesa pubblica e la precedente piantumazione. Questa non è che una delle tante modifiche. Rilevo tra l’altro che l’attuale fontana è pericolosa, con o senza acqua, a causa della profondità della vasca. Abbiamo ricevuto varie segnalazioni da parte di genitori preoccupati per aver notato, soprattutto nel periodo scolastico, ragazzini che vi entrano per giocare. Mi spiace per chi non è contento, anche perché ho ricevuto complimenti ed apprezzamenti da parte di molti cittadini per la soluzione trovata. Questo è un primo intervento di abbellimento di Piazza Stringa, in attesa di avere il contributo che ci permetterà di renderne più vivibile una parte, affinchè non sia solo un parcheggio».

IL TRAGUARDO

Energia, certificazione doc NOTIZIE IN BREVE DI CAVAION E AFFI

SEGA IN FESTA. Si apriranno giovedì 27 agosto le danze per i festeggiamenti dell’Antica Sagra di San Gaetano a Sega di Cavaion. Alle ore 21.00 Corte Zenere Visconti ospiterà un concerto di musica classica con un Trio d’Archi. La festa continuerà venerdì 28 a partire dalle 18.00 con lo Spritz time, l’apertura dei chioschi in piazza della chiesa e serata “Soul - ska”. Sabato 29 e domenica 30 serate di ballo liscio rispettivamente con Susanna Pepe ed Enzo Allegri. L’Antica Sagra di san Gaetano chiuderà i battenti lunedì 31 agosto con lo spettacolo teatrale dell’Attorchio di Cavaion “torcoleto Sciò”. Durante tutte le serate saranno presenti specialità enogastronomiche, vini locali, “fogassa”, pesca di beneficenza e divertimenti per tutti. AFFI. Sono quattro gli hot spot wifi installati sul territorio del comune di Affi, attraverso i quali chiunque può liberamente collegarsi alla rete internet gratuitamente. Un’opportunità, questa, che il Comune ha colto grazie al finanziamento concesso in concorso da Unione Europea, Stato Italiano e Regione Veneto. Le quattro aree nelle quali è possibile collegarsi alla rete internet con banda larga tramite computer portatili, smartphone e tablet sono situati presso il Municipio di Affi, presso la Biblioteca Comunale, presso le Scuole Elementari e in Piazza Caduti di Nassiriya. Il collegamento è attivo a qualunque ora, e per collegarsi è sufficiente attivare l’accesso wifi e accreditarsi: si riceverà un sms con una password che consentirà di navigare.

Il comune di Caprino Veronese ha ottenuto la certificazione che attesta la provenienza da fonti rinnovabili del 100% del proprio fabbisogno elettrico ai sensi della Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas – ARG/elt 104/11. Per gli impianti di Illuminazione Pubblica e gli Edifici di proprietà il Comune utilizza energia elettrica verde, che consente di evitare l’immissione in atmosfera di gas climalteranti. Socio del Consorzio per l’energia CEV dal 2003, Caprino Veronese ha evitato sino ad oggi di immettere in atmosfera 3.640,94 t di CO2 calcolate sulla base dei consumi annuali dell’Ente. Inoltre, insieme agli altri 1146 Enti Soci del Consorzio CEV (fra cui più di 1000 Comuni), Caprino Veronese ha contribuito a risparmiare oltre

3.005.133,87 t di CO2 con il solo acquisto dell'energia elettrica. L’azione virtuosa del Comune non si ferma qui. Altri progetti, realizzati tramite il Consorzio senza sostenere costi e finalizzati alla riduzione dei consumi e alla produzione di energia, aumentano la quantità di mancate emissioni di gas climalteranti. E’ il caso del Progetto “1000 Tetti fotovoltaici…”, cui l’Ente ha partecipato realizzando due impianti fotovoltaici sul tetto del Palazzetto dello Sport, con una produzione fino ad oggi di 204.937 kWh ed una mancata emissione di 112,71 t di CO2. Caprino Veronese beneficia anche della produzione di un impianto fotovoltaico a terra di circa 20 kWp realizzato, sempre tramite CEV, nel Comune di Popoli (PE). L’impianto, abbi-

nato all’utenza del Municipio e del mercato, garantisce una produzione stimata annua di 24.178 kWh evitando di immettere in atmosfera 13,37 t di CO2. Aderendo al Consorzio CEV, Caprino Veronese si è fatto promotore di best practices che anche i cittadini possono imitare, impiegando energia verde per il proprio fabbisogno e migliorando l’efficienza energetica delle proprie abitazioni. L’obiettivo 20-20-20, dunque, si fa sempre più concreto per il Comune, che con le azioni intraprese garantisce importanti risparmi e contribuisce ad abbattere i costi d'acquisto dell'energia, rispettando i principi di un sviluppo sostenibile che riguarda l'ottimizzazione delle risorse economiche oltre che delle risorse energetiche.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

TAMBURELLO. Il club veronese batte in finale il Medole e vince il secondo scudetto consecutivo

Cavaion Monte Peroni sale sul trono d’Italia Bis tricolore. Il Cavaion Monte Peroni è campione d’Italia di tamburello, per la seconda volta consecutiva dopo il trionfo del 2014. I ragazzi di Edoardo Facchetti hanno battuto in finale la formazione mantovana del Medole, domenica 16 agosto a Noarna di Nogaredo (TN), conquistando il titolo nazionale. L’incontro, valevole per il 103° scudetto della disciplina e trasmesso in diretta su Raisport, è iniziato alle 15.15 per poi essere sospeso per la forte pioggia e l’impraticabilità del campo dopo il primo trampolino (risultato parziale: CavaionMedole 2-1), e ricominciare alle 21: i veronesi comandano le operazioni, si dimostrano superiori agli avversari, battono i mantovani per 13-1 e brindano al successo. «Volevamo fortemente questo scudetto – confessa il terzino del Cavaion Monte Peroni, Stefano Previtali, eletto uomo partita dai telecronisti di Raisport -. Il risultato non deve trarre in inganno: siamo stati bravi a rimanere concentrati dopo l’inter-

ruzione per la pioggia e abbiamo vinto meritatamente. Io migliore in campo? Beh, cerco di mettercela tutta e di dare il buon esempio, visto che sono il più vecchio del gruppo. Dedico questo mio decimo scudetto (a livello personale, ndr) alla mia famiglia e alla società. È stata davvero una bellissima stagione». Non solo: i complimenti arrivano on line anche dall’Amministrazione comunale. «Il Cavaion

PESCHIERA / 27 SETTEMBRE

Gran Fondo Bike Division E’ interamente targata Bike Division la Gran Fondo in programma il 27 settembre a Peschiera del Garda, dove uno staff esperto e specializzato ed un percorso entusiasmante con un’area espositiva allestita in una cornice unica daranno vita ad un evento pensato e costruito per gli appassionati di ciclismo. Nata dal desiderio di coniugare la passione per questo sport e il turismo sostenibile, la prima Gran Fondo Bike Division, appoggiata da numerosi partner, sarà una giornata all’insegna della promozione dei valori dello sport da vivere tra divertimento, passione e voglia di nuove sfide. La Gran Fondo Bike Division è un evento cicloturistico internazionale che già dalla sua prima edizione promette di raggiungere un notevole successo: sono infatti già numerosissime le adesioni provenienti da 16 regioni d'Italia e con partecipanti di cinque diverse nazionalità, una manifestazione che si presta a scalare la graduatoria

degli eventi più blasonati d'Italia e d'Europa grazie alla location scelta, unica nel suo genere, e grazie al supporto del Tour Operator Bike Division. Quest’ultimo, guidato dall’ex professionista Andrea Tonti, è diventato in pochi anni leader in Italia nel settore del turismo in bicicletta grazie all’offerta di viaggi organizzati in oltre 15 Paesi del Mondo. La prima edizione della Gran Fondo Bike Division accenderà i riflettori su tutto il territorio, coinvolgendo tutti i comuni delle località attraversate durante il percorso. Sono stati studiati speciali pacchetti per accrescere le già numerose iscrizioni e per coinvolgere pienamente anche le famiglie: sarà possibile unire al piacere di pedalare tanto sano divertimento con l’ingresso a Gardaland. Due i tracciati in programma, per accontentare tutti: quello più lungo, 100 km, e il percorso corto che si svilupperà per una lunghezza di 70 km. www.gfbikedivisionpeschiera.com

Monte Peroni si aggiudica meritatamente, a coronamento di un grande campionato, il titolo di campione d’Italia di tamburello 2015. Dal paese vivissime congratulazioni ai campioni d’Italia per il grandissimo risultato: uno scudetto al gioco e al merito» si legge infatti sul sito del Comune. I ragazzi di Facchetti salgono sul trono nazionale, insomma, al termine di un campionato che ha rasentato la perfezione.

Ricordiamo, infatti, che i veronesi dall’inizio della stagione avevano perso soltanto in un’occasione, proprio contro il Medole (13-7) lo scorso 1 luglio. La finale giocata a Noarna rappresentava pertanto anche una sorta di rivincita. Detto, fatto. Il Cavaion Monte Peroni vince di prepotenza contro la formazione mantovana, laureandosi campione d’Italia e scrivendo un’altra pagina tricolore della sua storia.

RUGBY. Valeggio, dieci anni di passione Dall’11 al 13 settembre c’è la festa

21 CALCIO / ECCELLENZA

Il Bardolino si presenta Presentazione ufficiale presso l’hotel Gritti per l’Uscd Bardolino, alla seconda stagione nel campionato di Eccellenza. Dopo il saluto del presidente Aldo Gianfranceschi, del vice sindaco Marta Ferrari e del presidente della Figc di Verona Barbara Zampini è toccato al riconfermatissimo mister Giuseppe Brentegani indicare gli obiettivi da raggiungere. «E’ nostro compito migliorare l’ottava posizione conquistata al debutto in Eccellenza. Non sarà facile ma con l’innesto dei nuovi arrivati e la coesione di gruppo abbiamo la consapevolezza che l’obiettivo da raggiungere è possibile». Il tecnico gialloblù si è dichiarato più che soddisfatto della campagna di rafforzamento che ha portato in riva al lago elementi di spicco come l’attaccante Moussa Cisse, ex primavera della Sampadoria, l’esperto difensore Maurizio Ragnoli (’82) dal Castegnato e la punta

Andrea Magnini (’87) proveniente dalla Castellana in serie D. Tra le fila benacensi riconfermato Faye Pape, capocannoniere del Bardolino con 10 reti, l’ex giocatore di Juventus, Napoli, Verona e Chievo Marco Zamboni, il fluidificante Sandro Peretti e il brasiliano Cesar Pereira. A livello societario il direttivo, archiviate le scintille estive che hanno visto la fuoriuscita improvvisa del direttore sportivo Cristian Molignoni, il direttore generale Giorgio Zantedeschi e del neo vice presidente Manfredi Ravetto-, è composto dal vice presidente Luigi Ottolini, il direttore generale Lauro Bonsaver, il segretario Valter Rizzi, il cassiere Nicola Baietta, il responsabile impianti Riccardo Buscardo e i consiglieri Guido Consolini e Vittorino Pasqualini. Responsabile del settore giovanile Nicola Baietta, allenatore Juniores regionali Luca Mancini. S.J.

La rosa a disposizione di mister Brentagani coadiuvato dal vice Franco Campagnari, allenatore dei portieri Renato Piccoli e preparatore atletico Omar Marchi. Portieri: Francesco Bignardi (’97) dal Marmirolo, Emanuele Carli (’84) dal Concordia. Difensori: Marco Zamboni (’77), Luca Guiotto (’92), Sandro Peretti (’87), Nicola Savoia (’96), Maurizio Ragnoli (’82) dal Castegnato, Matteo Navisenti (’97) dal Castelnuovosandrà. Centrocampisti: Luigi Freoni (’85), Denis Pietropoli (’91), Cesar Pereira (’85), Al-berto Filiciotto

Da dieci anni Valeggio può vantare, tra i vari settori dello sport, anche una consolidata tradizione rugbistica, che verrà festeggiata l’11, 12 e 13 settembre presso gli impianti sportivi. «Il Rugby Valeggio ha saputo conquistare negli anni un ruolo importante nel panorama sportivo valeggiano, con numeri sempre crescenti» - dichiara l’assessore allo sport Simone Mazzafelli. Attualmente il Rugby Valeggio annovera circa 150 atleti tesserati e 20 figure di riferimento tra dirigenti e allenatori. «Grazie alla serietà gestionale e al coinvolgimento delle scuole – aggiunge Mazzafelli - si è sviluppato un proficuo rapporto di collaborazione tra atleti, allenatori, dirigenti e genitori. Certamente la realizzazione del campo, avvenuta nel 2010, ha contribuito molto alla crescita del movimento». I “pionieri” e la nuova guardia si sfideranno proprio sul camp nel corso della tre giorni di festa, ma il programma prevede anche la presentazione ufficiale presso il Castello Scaligero delle squadre della stagione sportiva 2015/2016, un’amichevole del rugby femminile con le squadre del CUS Verona e una partita tra ‘Scaligera Valeggio’ e Nazionale ‘Italia Rugby Sordi’. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati del pallone ovale. P.P.

(’92) dal Travagliato, Maicol Bellandi (’89) dal Montichiari, Francesco Cappelletti (’96) dal Real Vi-cenza, Alberto Ronconi (’96) dal Legnago, Riccardo Tomè (’97) dalla Montebaldina. Attaccanti: Moussa Cisse (’89) dalla Villanovese, Andrea Magnini (’87) dalla Castellana, Riccardo Rossi (’96) dal Real Vicenza, Faye Pape (’89).


L'importanza del colore

a cura dell’arch. Mirko Ballarini

Daniel Libeskind, l'architetto che ha progettato il nuovo grattacielo di New York a Ground Zero, durante una recente intervista ha affermato che "il colore è l'essenza stessa della vita, non solo un pigmento cromatico". Anche il Salone del Mobile 2015 ha confermato la tendenza contemporanea al superamento della casa completamente bianca, sia nei muri che negli arredi, per arrivare ad uno spazio vitale più allegro e caldo con l'impiego sia di

essenze diverse che di cromie contrastanti e colori accesi. L'uso dei colori naturali o artificiali, la loro stesura può comportare un risultato molto diverso: ad esempio, l'uso dei colori primari risulterà più stimolante ed allegro negli ambienti soleggiati, nei soggiorni, nei luoghi d'incontro, alternandoli però con colori neutri mentre per ambienti di riposo si useranno colori rilassanti e neutri ravvivati da oggetti colorati a toni diversi. Il menti che esercitano il magcolore e la luce sono gli ele- giore impatto psicologico e fisiologico sull'ambiente, e influenzano l'organismo umano sia per l'aspetto visivo e non solo. Così nelle vecchie fabbriche si interviene con il colore per riscattare un ambiente degradato e dargli una nuova vita, ricreando un luogo di lavoro stimolante mentre ad esempio l'uso di colori tenui negli aeroporti tende a calmare il passeggero in attesa. Esistono poi

differenze non solo personali ma anche culturali e di consuetudine: ad esempio i giapponesi nelle loro case amano inserire colori più legati all'acqua, al cielo, agli alberi mentre i popoli nordici amano colori sfumati che vengono ritenuti più eleganti. Proprio per rispondere in maniera più efficace al mondo contemporaneo è nata una nuova disciplina del design chiamata "progetto percettivo" che ha come scopo lo studio del vasto e variegato mondo del colore, ricco di contaminazioni culturali e in continua mutazione forse più dell'architettura. Dal semplice progetto colore che si occupa del piacevole accostamento di colori diversi, il progetto percettivo si occupa più in profondità dei segnali cromatici e dei relativi stimoli che attivano una risposta psicologica e comportamentale in ognuno di noi.


Le nuove superfici ceramiche a cura dell’arch. Mirko Ballarini

Le detrazioni fiscali hanno regalato un buon incentivo alla ristrutturazione di un patrimonio edilizio, come quello italiano, ormai vetusto non solo in termini energetici ma anche di finitura. Tuttavia non sempre le famiglie possono affrontare ristrutturazioni edilizie complete, non solo in termini di costo ma anche di disagio durante i lavori. In quest’ottica sono nate diverse possibilità per riqualificare gli spazi senza opere di demolizione, intervenendo in maniera rapida e pulita. Da un lato vi sono materiali che possono essere stesi, formando un film sulla superficie (resine, argille e prodotti cementizi), dall’altro vi sono materiali che, portati a uno spessore di 3 mm, possono essere incollati, come il legno e il gres porcellanato. Quest’ultimo, appartenente al mondo delle materie ceramiche, ha rivoluzionato tutto quello che si utilizzava normalmente fino a qualche anno fa. Si è passati da pia-

strelle di un centimetro di spessore e dimensioni contenute, alla produzione di lastre di grande superficie e minimo spessore, caratterizzate da una buona versatilità, con molteplici applicazioni nell'architettura tradizionale, in quella avanzata, nell'arredamento e nel design. Tali prodotti possono essere utilizzati come pavimento e rivestimento, in interno e in esterno, applicati su sistemi di facciate ventilate e nella riqualificazione di edifici, con risultati di rilievo anche nel risparmio energetico. Le lastre sono realizzate con tecnologie avanzate, uniscono allo spessore ridotto e alle grandi dimensioni un’elevata resistenza alle sollecitazioni

meccaniche, ai prodotti chimici, all’usura, ai graffi, all’abrasione profonda e alla flessione. Non va dimenticato poi che sono facilmente igienizzabili, resistenti al gelo, al fuoco, alle muffe e all’azione dei raggi UV. Tutte le caratteristiche e le proprietà cromatiche delle lastre sono inalterabili, restando immutate nel tempo. In fondo, a volte per avere la sensazione di una casa nuova, in grado di riflettere la personalità di chi la abita, non è necessario demolire pavimenti, rivestimenti e massetti, ma è sufficiente incollare uno spessore minimo di nuovo materiale che non dia problemi all’apertura di porte e porta-finestre.


L’ALTRO GIORNALE Agosto 2015

RUBRICHE

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CULTURA LETTO

PER VOI

Maurizio De Giovanni, “In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi”. Einaudi 2014, 450 p., 19,50 euro.

Il professor Tullio Iovine del Castello, noto medico, precipita dalla finestra della clinica in cui lavora. Si è buttato? Qualcuno l’ha spinto? È stato un incidente? “Pareva un ambasciatore, sempre impettito, con l’aria di sapere tutto”, un tipo con cui è difficile fare amicizia. All’inizio del giallo c’è anche la morte di Rosine che, al primo parto, operata d’urgenza da Iovine, non ce l’ha fatta e il marito, dopo aver tentato di aggredire il dottore, “ha giurato che l’avrebbe ammazzato”. Che sia costui il colpevole? Intanto il commissario è convinto di avere l’ingrato compito di avvisare la vedova di Iovine che, in realtà, è già ampiamente al corrente, così come lo sono i vicini, gli inquilini del palazzo e i tanti passanti aggiornati dalla portinaia che a ogni nuova versione aggiunge particolari fantasiosi. Maria Carmela, la moglie del dottor Iovine ha qualcosa da mostrare agli investigatori: la lettera di un uomo che da decenni covava del rancore nei confronti della vittima. Le sorprese non sono terminate: in commissariato si presenta un gioielliere al quale Iovine aveva ordinato due anelli identici, ma con scritte differenti. Un’infedeltà o un tradimento sono all’origine di questa morte? Lasciamo al lettore il piacere dell’indagine. Un buon romanzo in cui viene descritta una Napoli anni Trenta non molto diversa da quella attuale. La trama poliziesca, comunque avvincente, è solo un espediente per investigare l’animo umano. Amore, gelosia, risentimento, invidia, rivalità, c’è tutto in questo giallo di De Giovanni. Buona la prosa in perfetta sintonia con lo svolgersi della vicenda. Lettura piacevole e consigliata. Aggiungo un altro titolo, “L’esercito delle cose inutili” di Paola Mastrocola edito da Einaudi, 2015. Un romanzo di altro stampo, che ruota attorno a una domanda semplice ma decisiva. Cos’è che riempie davvero la nostra vita? Anche quando facciamo la cosa più inutile del mondo come raccogliere conchiglie, trapiantare primule, amare qualcuno in silenzio, possiamo trovare una scintilla di vita, un lampo di senso o forse proprio noi stessi. Sulla falsa riga di una favola, - il protagonista è l’asino Raimond - la Mastrocola ci regala un romanzo ricco di contenuti e di riflessioni: chiunque può trovare una scintilla di vita proprio in qualcosa d’inaspettato.

Lingua e Civiltà Teoricamente si può fare tutto quello che si vuole, persino sostituire a mano a mano l’italiano con il romanesco, come spesso succede di sentire alla radio o in televisione, ma le regole vanno almeno ricordate e poche ne ha la lingua italiana di più ferme e costanti dell’uso delle maiuscole: ogni discorso inizia con la lettera maiuscola che si usa sempre anche dopo il punto fermo e con i nomi propri di persona, di luogo e di cosa. Il problema, semmai, è stabilire quando un nome comune può diventare proprio e quando no. Se è giusto scrivere “novecento lire”, “combattere per la libertà”, dovremo invece scrivere “l’arte del Novecento”, “la statua della Libertà”; e ciò perché questi nomi hanno subito una personificazione, sono diventati nomi propri. Rimane il vezzo di alcuni, non per modestia ma per civetteria, di firmarsi con la minuscola, quando nemmeno gli eremiti si firmavano con le minuscole. Dio si scrive sempre con la maiuscola per indicare l’essere supremo creatore dell’universo, “pregare Dio”, “il Dio degli Ebrei”; sempre con la minuscola quando si tratta di una divinità pagana tanto più che in questo caso abbiamo anche dea, dei e dee, “ la dea Venere”, “il dio Apollo”. Con Terra, Sole e Luna si usa il maiuscolo nel linguaggio scientifico, perciò: “La Terra gira intorno al Sole e ha come satellite la Luna”; ma “la terra imbruniva mentre il sole calava all’orizzonte, e già sorgeva la luna”. La confusione rimane grande, invece, quando con la maiuscola si vuole esprimere un sentimento personale di rispetto, di ammirazione. “Il Papa ci ha benedetto”, “ Parlò il Presidente”, ma si scriverà correttamente “ l’elezione del nuovo papa”, “ la residenza del presidente”; ancora con la minuscola quando il titolo è seguito dal nome: “ papa Francesco”, “il conte Confalonieri”. Nei nomi di istituzioni, enti, titoli di opere e simili è più corretto usare la maiuscola: “La casa editrice Arnoldo Mondadori Editore”, “Banca di Credito Cooperativo”, “I Promessi Sposi”. Tuttavia in certi titoli come “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, meglio dimenticare la regola. E ancora scriveremo: “Piazza Dante”, “Corso Roma”, “Via Mazzini”; e così: “Teatro alla Scala”, “Palazzo Barberini”; mente scriveremo: “fiume Adige”, “torrente Scrivia”. Infine, poiché l’aggettivo non può formare il nome di un luogo, scriveremo: “ Monte Bianco”, “ Monte Rosa”, “ Lago Maggiore”, “Mar Rosso”, “Mare Adriatico”, Oceano Atlantico”, mentre vanno bene “il monte Etna”, “il lago di Garda”.

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey DOVE ERAVAMO RIMASTI – RICKI AND THE FLASH (Richi and the Flash). Drammatico - 100 minuti U.S.A 2015 (uscita 10 settembre) di Jonathan Demme, con Meryl Streep, Kevin Kline, Mamie Gummer, Sebastian Stan, Rick Springfield e Audra McDonald. Una curiosità: La star del cinema Meryl Streep è già vincitrice di tre Premi Oscar: Kramer contro Kramer, La scelta di Sophie e The Iron Lady. Con questo film è in arrivo la ventesima "nomination" della sua brillantissima carriera. Il mondo del rock torna protagonista di una nuova pellicola: si tratta di Ricki and the Flash, diretto da Jonathan Demme (Philadelphia) e sceneggiato dalla scrittrice Diablo Cody. In questo film, tratto da una storia vera, carico di musica e performance live (girate dal vivo davanti ad un pubblico vero) Meryl Streep (I ponti di Madison Country, Mamma Mia) camaleontica attrice che non finisce mai di stupire per la sua impareggiabile bravura, darà ancora una volta prova delle sue sorprendenti doti vocali, interpretando sul Grande Schermo Ricki, una famosa chitarrista rock, che da giovane con il pallino della musica, l'unica cosa che sapeva fare meglio, abbandona la sua famiglia e si trasferisce in California in cerca di fama e di fortuna come rockstar, rinunciando a tutto per il suo sogno di celebrità. Dopo molti anni, la "rocker" decide di ritornare a casa, per stare ancora vicino a chi aveva lasciato per recuperarne il rapporto e tornare ad essere nuovamente madre per i suoi figli, uno dei quali sta affrontando un duro divorzio…Come spesso capita nella vita, con gli anni si diventa più saggi, ma è ancora possibile tornare indietro sui propri passi per cercare di rimettere a posto una famiglia andata in pezzi? Ad interpretare Julie, la figlia della popolare chitarrista c'è Mamie Gummer della quale Meryl Streep è anche mamma nella vita, Joshua, l'altro figlio è Sebastian Stan, nel ruolo di Greg il fidanzato di Ricki: Rick Springfield e nei panni di Pete Brummel l'ex marito, il bravo Kevin Kline. Scrive Meryl Streep: "Io non sono una cantante, sono solo un'attrice che sa cantare"...E anche molto bene, aggiungiamo noi. Da vedere!

a cura di Lino Venturini

AGENDA LETTERARIA Ricorre quest’anno il centenario della prima edizione dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters nato a Garnett (Kansas) nel 1868, di professione avvocato. Nel 1891 si trasferisce a Chicago dove apre uno studio legale e nel 1989 pubblica il suo primo libro di poesie. Quando nel 1914 la madre va a trovarlo, parlano a lungo dei tempi passati e del fiume Spoon. Cominciano così a nascere le prime poesie a epitaffio della futura Spoon River Antology. Nel gennaio del 1915 viene colpito da una gravissima polmonite che lo porta alle soglie della morte. La polmonite fu anche conseguenza del lavoro febbrile e notturno che l’avvocato e poeta aveva dedicato alla sua opera maggiore e irripetibile, tanto irripetibile che avrebbe anche potuto concludersi con la sua morte. Le ore scorrevano senza che se ne accorgesse e l’alba coglieva di sorpresa Edgar alla scrivania: stava vivendo quell’esperienza “miracolosa” che accompagna la nascita di un capolavoro. Un capolavoro si forma, infatti, quando la persona del poeta si riversa integralmente nell’opera e in essa si annulla, come avveniva ad esempio per Beethoven. Edgar visse ancora a lungo, morirà nel 1950 e scrisse molte altre opere, ma in quei dodici mesi tra il 1914 e il 1915 aveva dato tutto della sua vita e della sua arte. L’antologia è una galleria di ritratti di persone di tutti gli strati sociali osservate dal punto di vista di un avvocato impegnato contro i mali e le ingiustizie. La poesia diventa così un linguaggio di verità che agisce nella vita e non si limita a osservarla.Voci incrociate dei morti che “dormono sulla collina” e che al cenno del poeta si destano dai loro inferni, purgatori e brevi paradisi smascherando le ipocrisie del potere, le menzogne degli amanti e le angosce dei giusti. Ha avuto un’immensa fortuna e più lettori di qualsiasi altro libro di poesia moderna e contemporanea. “ Io sono la vedova McFarlane, / tessevo tappeti per tutto il paese. / E provo pietà per voi ancora al telaio della vita, / voi che state cantando alla spola / e amorosamente osservate il lavoro delle vostre mani, / se raggiungete il giorno dell’odio, della terribile verità. / Perché il panno della vita è tessuto, sapete, / su un modello nascosto sotto il telaio - / Un modello che non potete vedere! / … Il telaio si ferma di colpo! Il modello è arrivato alla fine!/ Siete nella stanza soli! Avete tessuto un sudario! / E l’odio di quello, in quello vi fa giacere!”.

“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino 366 SFUMATURE DI LUCE CON QUALCHE OMBRA di Hugo Trety Ci sono voluti più di cinque anni di ricerca, confronto, approfondimento e passione per permettere ad Ugo Taietti, negrarese, di vedere realizzato il suo più grande sogno: dare alla luce la sua opera prima dal titolo "366 sfumature di luce con qualche ombra". Hugo Trety, pseudonimo di Ugo Taietti, è l'autore di un libro unico ed originalissimo nel suo genere a partire già dal titolo che vuole essere sia una provocaGianfranco Iovino zione alle tanto acclamate sfumature della scrittrice E.L. James, che soprattutto un richiamo alla tragedia di Lampedusa avvenuta il 3 ottobre del 2013, quando un'imbarcazione di immigranti clandestini, partita dalla Libia naufragò drammaticamente, provocando la morte di 366 persone. Attraverso questa sua opera prima, l’autore ci guida in un'introspettiva lettura quotidiana dell'animo umano che si espande in tutta la sua complessità nella lunghezza temporale di un intero anno. Con stile graffiante ed intenso, dolce e riflessivo, ma a volte anche duro e provocatorio, l'autore riesce ad accattivare e prendere per mano il lettore, conducendolo in una dimensione di attesa e riflessione che eleva e rende intensissima la sua scrittura meditativa, al punto che anche quando la voce poetica sembra sconfini nella delusione e nello sconforto, lasciando che a parlare sia il cinismo e la rabbia, in realtà è solo un estremo tentativo poetico di far riflettere il lettore sulle "cose della vita" che offrono sempre squarci di luce che possono, attraverso l'amore e la speranza, riuscire a fare meno buia l'ombra di una paura che inquieta l'anima e i pensieri. Molto originale la ripartizione delle pagine degli aforismi in mesi e giorni, scegliendo volutamente un anno bisestile per farlo coincidere con i 366 giorni/morti in mare, riportando la data di nascita di persone più o meno celebri e famose – ma sempre importanti per l’autore - da far coincidere con ogni nuovo pensiero giornaliero dell'anima di Trety. Originale anche la prima fase di divulgazione dell’opera, per la quale l’autore invita alla prenotazione attraverso l’indirizzo hugotrety@libero.it, così da poterlo inviare accompagnato da una sua personalissima dedica firmata. 366 Sfumature di luce con qualche ombra di Hugo Trety – pag. 416 - € 20,00


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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Daniela Negrini di San Pietro in Cariano vanta un curriculum di tutto rispetto con premi e segnalazioni in numerosi concorsi di poesia, alla quale si è dedicata sin dall’età di 11 anni. Ho avuto il piacere di conoscerla nell’età adulta e di leggere i suoi versi, maturi, profondi, talvolta tristi. Ne pubblicheremo anche in futuro, iniziando oggi con “Il treno”. Alda Lorenzi ci ha fatto pervenire una simpatica ed astuta “Preghiera di un’ottantenne” da cui si capisce la sua grande voglia di proseguire… Il corpo umano si compone di tante parti, grandi, appariscenti, piccole e ognuna ha i suoi compiti ben definiti. Una fra tante è ben nascosta e non se ne parla per pudore o convenienza. Ecco finalmente una persona che senza tanti peli sulla lingua la vuole riscattare, con garbo ed educazione. Si tratta di eros Piazzi che ci propone “Ultimo”. Ai lettori l’ardua sentenza! PREGHIERA DI UN’OTTANTENNE Finiti gli anni 80 ho detto: “Grazie Signore per avermi riguardato con tanto amore. Però, se mi lasciassi arrivare a 81…”. “Va bene – mi disse – a patto di non essere di peso a nessuno”. “Ho qualche dolorino e pochi malanni ma penso di cavarmela fino a 82 anni. E se mi permetti di fare 83 faccio ancora qualche lavoretto per me. Sono una lagna e so di essere maturo, ma fino a 84 terrei duro. Signore, si sa che il tempo vola e per arrivare a 85 faccio una preghiera sola, anche se ho amici che con pochi nèi sono arrivati a 86! Passo qualche oretta tra briscola e tressette Signore, sarebbe troppo arrivare a 87? Mi dirai che è già pieno il fagotto… col tuo favore io potrei arrivare a 88 e per vedere tante cose nuove mi andrebbe bene anche 89”. “Su, su – disse il Signore – ti dolgono le ossa, non vedi che stia per cadere nella fossa?”. Hai ragione Signore, ragione ne hai tanta… è che io pensavo che a 90… (perdonami Signore se sono un po’ golosa) sarei pronta ad andare alla “Casa di riposo”, ma non all’Eterno Riposo. Alda Lorenzi

IL TRENO Passa il treno della solitudine e porta con sé viaggiatori silenziosi, ognuno al suo posto ognuno la sua vita ognuno il suo pensiero ed il ricordo di un dolore. Passa il treno e s’immerge nella nebbia che mangia affamata la campagna desolata. Corrono le rotaie e s’immergono nella nebbia divoratrice della nostra storia e del nostro destino. Daniele Negrini

Oroscopo di Settembre di Francesca Iolanda ARIETE: bellissimo connubio tra sentimento e desiderio, riappacificazione dopo una crisi, ma anche colpo di fulmine inaspettato. Preparatevi quindi a vivere forti emozioni ma dovrete anche accettare i cambiamenti che vi si proporranno se vorrete garantirne la durata nel tempo. TORO: ottima forma fisica e grande resistenza nei confronti di tutto ciò che richiede una dose extra di energia. Cercate di non essere troppo autoritari, anche se dietro una maschera di gentilezza, per non avere tensioni nella coppia. GEMELLI: cercate di non dare giudizi affrettati, causati dalla superficialità, rischio di contratti di lavoro sfumati o mancati guadagni. Migliora l ' umore verso la fine del mese grazie a incontri e scambio di opinioni con persone giovani e stimolanti. CANCRO: i sentimenti si caricano di fantasia e intraprendenza e spingono anche i più timidi ad esporsi. Giove favorisce l' ottimismo e la fiducia in voi stessi, attenzione però ai malintesi con amici che possono incrinare un rapporto di vecchia data. LEONE: il bel transito di Venere e Marte prepara colpi di scena in amore con innamoramenti repentini che potrebbero anche portare al matrimonio. Saprete inoltre essere molto convincenti e diplomatici, doti utili nelle trattative di lavoro ma anche in famiglia. VERGINE: favoriti tutti quei progetti o quelle iniziative che hanno come fine una migliore posizione e maggiori guadagni, ma dovrete curarne particolarmente bene l'organizzazione. Attenzione alla salute: non sottovalutate un malessere generalizzato. BILANCIA: Mercurio intellettualizza la passione ma favorisce anche la comunicazione con l' altro sesso e rafforza le opinioni personali e la fiducia in voi stessi. Chi vi conosce solo come persone miti e malleabili dovrà ricredersi. Amicizie di vecchia data che si consolidano. SCORPIONE: in amore meglio non esporsi, non siete carichi o motivati abbastanza per coinvolgere chi vi interessa. Va meglio nelle trattative d' affari che vedono la risoluzione di un problema che si trascinava da tempo. Buone notizie in arrivo. SAGITTARIO: eccessiva prodigalità che potrebbe farvi esporre economicamente più del necessario. Narcisismo in aumento e sempre alla ricerca di conferme, soprattutto in amore. Qualche ritardo o imprevisti in agguato a fine mese par i nati dell' ultima decade. CAPRICORNO: possibili nuovi sviluppi per quanto riguarda la propria personalità, vi sentirete più liberi e la vostra natura cosi rigorosa non può che trovare giovamento. Il superamento recente di una prova difficile vi ha reso più maturi ed equilibrati nell' affrontare la vita. ACQUARIO: altalenante l' umore a volte baldanzoso ed ottimista a volte rinunciatario e con tendenze alla passività. Dosate con razionalità le risorse materiali ma anche le energie per non trovarvi agli sgoccioli. Aiuti inaspettati in arrivo da persone giovani. PESCI: buone intenzioni che però vengono annullate dalla scarsa organizzazione o da una gestione confusa delle risorse. Possibilità di un viaggio rimandato e di questioni burocratiche che rallentano gli affari. Non trascurate la salute: rischio di allergie o intolleranze alimentari da non sottovalutare.

ULTIMO Che bei cavèi! Che oci grandi! Che boca gentile! E alora zò a piturarse i cavèi, a imbeletarse i oci, a lustrarse la boca. Però i oci tante olte i te ‘ngana; dala boca no te sé cossa sbroca e i cavèi no se sa cosa i quersa. Ma de ti nessuni de parla; un poco de ti i se vergogna e solo parchè te se en fondo i te sconde al resto del mondo. Finalmente è rivà el to giorno: i te eleva coi altri pari – pari e se anca te se picolo e nero gh’è da dir che te se sempre sincero. Eros Piazzi

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE

Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188 NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130

CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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L’INTERVISTA / SOLARI E SCADENZE

Abbronzatura forte e sicura E’ un falso mito quello secondo cui che le alte protezioni non fanno abbronzare: la pelle, non venendo aggredita dal sole, non si brucia reagendo con la desquamazione, ma fa affiorare l’abbronzatura gradatamente, in maniera più stabile e duratura. Il primo passo corretto da compiere è quindi la scelta giusta del prodotto che deve essere quanto mai protettivo e, a seconda del tipo di pelle, più o meno emolliente. È importante leggere molto bene l’etichetta del solare per comprendere il vero grado di protezione. Parliamo di solari con Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia. Solari e scadenze. Quali raccomandazioni? «E’ necessario prestare attenzione alla data di scadenza del solare, obbligatoria, oppure al PAO (period after opening periodo di validità una volta aperta la confezione, obbligatorio in caso di mancanza di scadenza) simboleggiato dal pittogramma di un barattolo aperto e una durata (ad esempio 12M significa dodici mesi). Attenzione

anche a come abbiamo usato il solare l’estate precedente perché basta averlo portato spesso in spiaggia, lasciato sotto il sole rovente, nella borsa o in auto, perché il suo livello di conservazione sia calato drasticamente. In ogni caso se la crema presenta una consistenza non omogenea e genera un odore rancido è il chiaro segno che è “andata a male”. Per questo motivo una crema solare potrebbe durare anche meno dei 12 mesi indicati dalla data di scadenza». C’è chi si affida al “fai da te”…Con quali rischi? «Un consiglio che mi sento vivamente di dare è quello di non ricorrere a sistemi “fai da te” utilizzando olii strani più o meno esotici che possono causare anche scottature profonde assai deleterie per quanto riguarda la prevenzione del melanoma cutaneo. Purtroppo ogni anno gli organi di informazione, anche locali, riportano casi veramente gravi di ustioni, con danni talvolta permanenti, provocate da olii particolari, “anche fatti in casa” suggeriti dalle mode e dalle novità del momento. Evitare quindi tassativamente il “fai da te”; ricor-

rervi può essere veramente pericoloso». Qualche consiglio per usare correttamente le creme solari. «Le creme/oli solari vanno trattati bene: è preferibile evitare di travasarle da un recipiente ad un altro, mischiarle ad altri ingredienti, acqua compresa ed è consigliabile scegliere confezioni medio, piccole e in tubetto che inducano ad un minore contatto con la sabbia e in generale con elementi esterni poco puliti, mani comprese. Ricordarsi infine di rinnovare spesso l’applicazione dei solari durante la giornata, specialmente dopo i bagni, ma anche durante le passeggiate montane che provocano intensa sudorazione. Usare in maniera corretta la protezione solare è un lasciapassare per la salute di tutta la famiglia che si rivela in maniera ancora più importante se la vacanza è condotta in Paesi e località dove, a causa dell’inquinamento, si registra un maggiore assottigliamento dello strato di ozono che consente ai raggi nocivi del sole di aggredire in maniera ancora più diretta la pelle».

LA CURIOSITÀ. I PENTITI DEI TATUAGGI I “pentiti” del tatuaggio in Italia non mancano: secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), solo nel 2014 le rimozioni di tatuaggi sono state 12mila.«Togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo, e non sempre è possibile riuscirci - afferma Luca Siliprandi, chirurgo plastico vice presidente di Aicpe -. Ci sono alcune cose che chi decide di rimuovere un tatuaggio deve sapere: la completa scomparsa non è sempre possibile. Il laser non sempre cancella del tutto il tatuaggio; l’efficacia del trattamento dipende da colore, profondità, densità e tipo di pigmento e dal fototipo del paziente, cioè dal colore della sua pelle (bianca, olivastra, nera). Al momento la tecnica più efficace è rappresentata dai laser q-switchati (laser Q-S), che producono un impulso laser di brevissima durata – dice il vicepresidente di Aicpe -. Questo distrugge le cellule entro le quali sono accumulati i granuli di pigmento, spezzandoli in frammenti più piccoli smaltiti nei liquidi corporei o da cellule migranti nelle settimane successive. Ripetuti trattamenti, distanziati da un congruo periodo di tempo (in genere 45 – 60 giorni) per consentire la spontanea rimozione dei pigmenti, consentono di perseguire la progressiva scomparsa del tatuaggio». Rimuovere un tatuaggio è un processo lungo: sono necessarie diverse sedute distanziate di circa 6-8 settimane. L’esposizione della cute trattata al sole o a lampade abbronzanti dev’essere evitata almeno per un mese, avendo cura, nelle corso delle prime esposizioni, di utilizzare creme a filtro solare ad alta protezione (filtri 30+-50+). E’ difficile sapere in anticipo quante sedute serviranno per rimuovere un tatuaggio. Nei casi più facili variano da 3 a 5, mentre in quelli più difficili si arriva a 8-12 sedute. In una minima percentuale di casi il trattamento può essere insoddisfacente. Dipende da diversi fattori: il tipo di tatuaggio (quelli professionali sono più difficili da rimuovere a causa della maggior profondità del pigmento e della sua elevata densità); il colore (il verde, l’azzurro e il giallo, sono molto difficili da rimuovere, mentre il rosso, in alcuni casi, può scurirsi, per effetto di eventua-

li materiali ferrosi presenti nel pigmento). I tatuaggi più vecchi sono più facili da eliminare rispetto a quelli più recenti, perché il corpo ha già eliminato una parte del pigmento. La durata di ogni singola seduta dipende dalla superficie del tatuaggio da rimuovere. Una superficie di 4 centimetri di lato viene trattata in una decina di minuti. I tatuaggi cosmetici (sopracciglia, labbra, areole, camouflage di cicatrici) di colore rosa-marron-arancio, devono essere trattati con molta prudenza, effettuando test su piccole aree prima di procedere al trattamento completo, in quanto contengono zinco e ossido di titanio e se trattati con il laser Q-S possono annerirsi irreversibilmente. Il trattamento con laser Q-S è doloroso. Per ridurre il dolore viene di norma applicata della crema anestetizzante 30 minuti prima della seduta e durante il trattamento applicato del ghiaccio sulla cute. La rimozione è più problematica per chi ha la pelle scura. Chi ha la pelle olivastra, mulatta o nera o comunque di colore più scuro del tatuaggio da rimuovere corre un forte rischio di alterare la pigmentazione. La rimozione è sconsigliata anche a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee, a chi presenta infezioni attive della pelle. Attenzione invece a terapie farmacologiche o con farmaci foto sensibilizzanti. Dopo il trattamento si formano sulla pelle delle bollicine. È indicato trattare la pelle con unguenti antibiotici e applicare una medicazione occlusiva con garza vaselinata per uno o due giorni, fino alla formazione delle croste. Infine, si deve sapere che, in corrispondenza del tatuaggio rimosso, potrebbe rimanere una sorta di ombra chiamata “fantasma del tatuaggio”. Può durare alcuni anni o anche per sempre.

La Post@ del cuore a cura di Giuliano Tramed@more Eccoci al nostro consueto appuntamento, cari amici innamorati dell'amore, e la conferma che siamo davvero in tanti arriva dalle tante mail che giungono in redazione, e visto che siamo nel bel mezzo del torrido caldo estivo e si sa, questi mesi caldi sono prediletti per gli innamoramenti da spiaggia o da un'estate e via... voglio provare a rispondere al quesito di Mario da Bure, che in riferimento all'amore da "tutta la vita" mi chiede perché quando si diventa anziani cambia in noi il senso dell'amore, dimenticando le passioni ardenti e le pazzie fatte nel nome dell'innamoramento in cambio di una più tranquilla e rassegnata convivenza di coppia senza più sussulti al cuore? Naturalmente, la risposta non è semplice e non può essere da manuale, perché ogni vissuto è molto personale, e ogni coppia segue un proprio percorso di vita insieme. Ma mi sia permesso di non essere d'accordo con l'amico Mario sulla sua visione dell'amore, che sembra viva le sue stagioni come un inevitabile lungo tramonto del cuore che diventa sempre più povero di ardore quanto più si diventa anziani. No, Mario: io credo che l’amore cambi nel modo e l'intensità con cui si vive e si assorbe in relazione a come ci rapportiamo noi con l'altra metà del cuore. A volte basta davvero poco per dare sempre nuova enfasi ed energia ad un amore, senza l'artifizio di nessuna magia, ma con gesti semplici e naturali, da dimostrare nella quotidianità, come può essere un "ti amo" inaspettato o un Post-it appiccicato sulla porta del frigo a confermare quanto sia bello sapersi innamorati o piccoli dettagli che fanno grande una presenza accanto, come... un "grazie", o un "sei la vita mia"... e chissà quali e quante altre "semplici" frasi che aprono il cuore a sempre nuovo e rigoglioso amore. Quello che a me piace pensare di più sull'amore maturo è proprio che la vecchiaia, alla fine, sia un regalo che si fa ad un amore importante, perché durante questa fase si ha più tempo da dedicarsi recuperando ciò che gli impegni di vita, di lavoro o dei figli ci

hanno limitato... guardarsi negli occhi, abbracciarsi o tenersi per mano, con la consapevolezza che siano ancora questi piccoli e naturali gesti a confermare quanto sia grande un amore che non conosce tramonto o finale lento in cui spegnersi, ma un ricongiungimento naturale, dopo aver fatto nel miglior modo possibile i genitori di figli da crescere e veder realizzati. Non arrendiamoci Mario all'età o la paura di non essere più impavidi guerrieri dell'amore, perché son certo che sotto il cilindro anche tu hai ancora tanti piccoli gesti e trucchi da mostrare e donare, così come ancora tanti sono lì da ricevere, se saprai meritarteli. Primo fra tutti, dai retta a me, un bel sorriso appena svegliato, da spegnere sulle labbra della tua amata con un dolce bacio per ringraziarla di esser lì a fare bella una nuova giornata d'amore intenso e UNICO: il vostro! Ecco cari amici, spero che attraverso l’argomento sollevato da Mario, sia riuscito a farvi riflettere un po’ su questa “stagione dell’amore” che, come dice Franco Battiato, “All’improvviso, senza accorgerti, la vivrai e ti sorprenderà.” Da Giuliano... buona stagione dell'amore a tutti !!! LA FRASE DEL MESE: “La vecchiaia non protegge dall'amore, ma l'amore in qualche modo protegge dalla vecchiaia” - Bill Butler

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

UN APERITIVO ESTIVO

TARTINE AI FRUTTI DI BOSCO - DA SERVIRE CON L’APERITIVO Affettare in obliquo una baguette e spalmare ogni fetta con formaggio morbido. Aggiungere una fragola, una mora, un lampone. Per un effetto coreografico formare un ciuffo di crema di formaggio con la sac à poche e mettervi sopra un mirtillo. CETRIOLI IN AGRODOLCE 4 cetrioli - 4cucchiai di zucchero - 200 ml di aceto di vino bianco 2 cucchiaini di sale - 2 cucchiai d’acqua - Abbondante aneto Affettare i cetrioli con la buccia. Far sciogliere mescolando lo zucchero con l’aceto e il sale. Unire il tutto e disporlo sui cetrioli. Lasciare fino al giorno successivo e consumare. APERITIVO HUGO 5 dl di prosecco - 5 dl d’acqua frizzante 2,5 dl di sciroppo di sambuco - Menta abbondante – ghiaccio


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SPAZIO DONNA BENESSERE

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27 A CURA DI CHIARA TURRI

PANCIA PIATTA CON L’AUTOMASSAGGIO “Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.” (Jim Rohn)

Il massaggio è il più antico metodo con il quale l'uomo ha imparato a mitigare la propria sofferenza e quella altrui . Il temine arriva dall’ebraico 'massech' (cioè frizione, pressione) oppure dal greco "masso"(che indica impastamento, pratica manuale). L'addome rappresenta sicuramente una delle parti più delicate dell'organismo e inoltre è il punto in cui vengono somatizzate tutte le nostre emozioni. Alimentazione scorretta, ansia e stress possono essere cause di gonfiori e fastidiosi crampi. È però possibile trovare dei rimedi, uno dei quali è l' auto-massaggio che permette di sgonfiare e mantenere piatto l’addome. Inoltre l’atto dell’automassaggio permette di prendere più confidenza con il nostro corpo e di rielaborare un corretto rapporto con noi stessi. Ecco come procedere: stendersi su un materassino o sul letto in un ambiente rilassante, appoggiare una mano sullo stomaco e una sull’addome e iniziare a respirare cercando di equilibrare il tempo di inspirazione con quello di espirazione: inspirando gonfiare lentamente l'addome ed espirando lasciare che si svuoti pian piano: questo passaggio iniziale e fondamentale per allentare stati di ansia e stress. Prendere l'olio da massaggio arricchito con qualche goccia di olio essenziale di camomilla romana (proprietà antispastiche) ed effettuate con una mano alcuni sfioramenti circolari intorno all'ombelico, poi esercitare con la punta delle dita una prima pressione nella parte alta dell'addome; procedere premendo, durante l’espirazione, quest'area per tre volte. Spostare le dita a destra e poi a sinistra, sempre esercitando una certa pressione. Scendere con le dita e poi con tutta la mano verso i fianchi e premere più volte l'area sotto l'osso dell'anca sinistra, poi andare a destra. Eseguire delle pressioni appena sotto la gabbia toracica prima da un lato e poi dall'altro, quindi terminare nella parte centrale (nella zona che viene comunemente chiamata 'bocca' dello stomaco). Ripetete l’intera sequenza disegnando dei cerchi; inizialmente più grandi e poi sempre più piccoli. Prima 7 volte in senso orario e poi 7 volte in senso antiorario. L’intero massaggio deve durare almeno 20 minuti. Può essere eseguito anche tutti i giorni o semplicemente al bisogno. La cosa fondamentale è eseguire l’automassaggio a STOMACO VUOTO. Ottima l’abitudine di eseguirlo la mattina dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua tiepida con il succo di mezzo limone. Buone vacanze a tutti voi! Namastè!



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