ANNO XXVIV - N. 09 - SETTEMBRE 2014 - Stampato il 22/09/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
rsario e v i n n a e l a Speci rcato e m r e p u s l a Cola’ da lucia a ferte grandi of 17 pagina 16-
VALEGGIO. Torna “Valeggio Produce, in programma dal 10 al 12 ottobre (pag. 11) PESCHIERA. Dopo i disagi provocati dal maltempo il Comune interviene (pag.21) RIVOLI. “PerCorri la pace” fa tappa in paese (pag. 24)
le vostre
Lettere “D’oro, d’argento, di bronzo, di...” cava Renzi che non ci considera e informa che non ci darà nessun aumento nel 2015, a suo tempo promesso, anzi ora non sa proprio quali promesse mantenere. Il ministro delle finanze, stima due anni alla ripresa se facciamo le riforme altrimenti non si sa niente. Questo governo è riuscito a suscitare un sentimento di guerra generazionale, oggi i giovani imputano agli anziani il disastro che stiamo vivendo e chiedono percentuali della nostre pensioni, anziché trovare loro una soluzione … noi ci siamo adattati a tutto pur di crearci un reddito, le soluzioni ci sono o si devono inventare. I Pensionati sono molto preoccupati, ci rendiamo conto del momento che stiamo vivendo. Non vediamo sbocchi a breve anche se il governo ci propina le solite balle quotidiane. Caro Governo, pensa piuttosto di chiudere la maggior parte delle società partecipate, di abbassare le pensioni che partono dai 90 mila euro al mese e giù fino ai tremila, snellire la burocrazia, l'esercito, vendere le proprietà demaniali, rientra con le missioni militari estere, troviamo una soluzione
forte per fermare l'immigrazione, le banche che sono sempre più ricche e che con la scusa della crisi non elargiscono aiuti per lo sviluppo. Non so quali decisioni potranno prendere i Pensionati nel prossimo futuro però confermo il disagio, la frustrazione, la disperazione, ma non la rassegnazione che ci aiuterà ad essere forti nel momento che ci metteranno all' angolo saremmo rabbiosi, determinati e vendicativi. Ho letto sugli ultimi quotidiani che informano l'opinione pubblica che uno stuolo di pensionati, risparmiando il riscaldamento dei mesi invernali, preferiscono andare in paesi del terzo mondo perché anche con una pensioncina decente si può vivere in modo dignitoso. Non so per quanto tempo ci permetteranno di fare queste povere vacanze, tasseranno anche queste mentre agli industriali che hanno delocalizzato il lavoro il Governo non chiede niente. Avanti così, non so per quanto cari ladri maledetti. Gianni Guglielmo Pozzani segretario provinciale partito dei pensionati
LEGGI
dalla fine del regime fascista, il reato d'opinione, opera identificativa dei tempi torbidi delle ideologie stataliste, che parevano definitivamente consegnate alla storia. Si perché, chi manifesta dissenso sul "gender"(scelta sessuale) incorre in sanzioni penali, che potrebbero essere scontate, in alter-
“... e il mercato settimanale” Caro Direttore, a scuola di catechismo, molti anni fa, mi hanno insegnato che" Dio può fare ogni cosa". E pare che non solo lui, oggi, possa fare ogni cosa! A farlo, a Lazise, sono i commercianti ambulanti del mercoledì, giorno in cui in centro storico, entro le mura scaligere e sul lungolago ha luogo il mercato. A proposito di mura, sono solamente scaligere e non Leonine.... Ma sono storiche ed importanti. Sono più che mai abbisognevoli di una energica cura restaurativo-conservativa per non perderle definitivamente. Qualche mattina ci svegliamo e ce le troviamo a terra in un cumulo di sassi. Allora qualcuno piangerà lacrime amare. Ma torniamo al punto. Un antiquato regolamento comunale del mercato settimanale recita che dalle ore 6 del mattino fino alle 14 per esigenze di mercato non è possibile transitare nella zona adibita a tale attività. E chi abita in centro-centro deve subire diverse difficoltà. E mi limito perché potrebbero essere collocate fra le angherie... Deve far uscire la propria auto, anche se in garage, sotto casa, perché i
banchi non consentono poi di uscire neanche a volerlo. Se deve accedere al proprio alloggio apriti cielo. Alcune porte di accesso alle abitazioni addirittura sono coperte dai banchi. E ma loro, i "marcantini" ci sono da anni. Ed io vi abito da sempre. Ma fa lo stesso.. il diritto è loro. Loro pagano il plateatico. Io che ci risiedo invece non pago nulla: Imu, Tasi, Tarsi, e via discorrendo. E se poi hai la disavventura di mettere la tua auto nel posto dove loro da anni hanno collocato "per diritto divino o successorio" il loro mezzo, senza pagare nulla ovviamente, apriti cielo. Il posto è loro e tu sei nessuno. Devi spostare il mezzo perché ci sono loro. Anche se tu l'hai messo lì per meno di una mezz’ora per poi utilizzarla per andare a lavorare fuori da Lazise. Ci sono tante maniere per guadagnarsi il pane quotidiano. E' sì, è così. Ma tanto è per un sol giorno la settimana: e poi ci sono i parcheggi liberi, a ridosso del centro. Provarli per credere. Disordine in ogni dove, sterrato, voragini create dall'acqua piovana, immondizie in ogni dove. E quando diluvia tutti questi regalini vengono
VENDESI
“Omofobia o eterofobia” Egregio Signor Direttore In merito alla controversa proposta di legge sull'omofobia vorrei elevare un forte grido di allarme per i rischi che comporta un intervento normativo in quella delicata materia. Una vera e propria emergenza democratica, dal momento che in gioco vi sono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pensiero e della libertà religiosa. La libertà di coscienza, con la conseguente libertà di opinione, di scelte culturali e religiose, costituisce la base di quella sana laicità che l'Occidente ha recuperato dopo secoli di fatiche, di tensioni e di violenze, grazie anche al contributo della grande tradizione di vita e del magistero della Chiesa cattolica. Oggi su questa sana laicità del nostro popolo e della nostra società incombe un pericolo gravissimo. Si profila quindi per la prima volta, a più di settant'anni
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LAZISE
PENSIONI
I pensionati non vedono il futuro che si erano preparato con diligenza e sacrificio, tanto sacrificio, ma sapevamo di inseguire una meta che ci avrebbe gratificato, almeno negli ultimi anni della nostra vita. Noooo … non è così, non vorrei fare il profeta di una sventura prossima futura, ma quando sentiamo parlare che toccheranno le pensioni “d’oro”, dai 3-4 mila euro al mese in su, non possiamo fare altro che preoccuparci, l' avevamo previsto e adesso arrivava l' ulteriore stangata, fatta sulle detrazioni alle pensioni, che per adesso saranno sulle fasce “alte” ma nel giro di pochissimo tempo, andranno a detrarre quelle “d’argento” e quelle di “bronzo”, poi arriveranno anche a quelle di “cartone” (500 euro al mese) non so cosa potranno detrarre ad un povero pensionato con reddito da fame. Questa è la drammatica situazione che stiamo vivendo, non vogliamo parlare più di tasse, di caro benzina di ticket sanitari, di IMU, non vogliamo neanche citare ancora tutti i balzelli che stiamo pagando, ma il disagio che stiamo vivendo è tanto e drammatico. Ci man-
Settembre 2014
nativa alla detenzione ai servizi sociali in associazioni gay. Se la proposta di legge non venisse modificata dal parlamento, così com'è, senza esagerare, si può affermare, senza tema di smentita, di essere alla "rieducazione maoista". Lettera Firmata
Arbizzano di Valpolicella in centro paese, a 100 metri dai principali servizi (fermata bus, farmacia, panificio, distributore carburante, scuola materna ed elementari). In condominio di sole 10 unità, vendesi appartamento luminoso e silenzioso, sito al 1° piano, di mq 75, composto di soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, cameretta, servizio con porta finestra, 2 ampi balconi, garage di 24 mq e giardino condominiale. Termoautonomo, serramenti in legno appena rinnovati, dotato di impianto clima e sistema di allarme perimetrale e volumetrico. A.P.E. 2013 Classe energetica E. Libero subito, prezzo € 187 mila trattabili. Possibilità di averlo anche parzialmente arredato (arredi su misura). Trattativa tra privati - no intermediari – no agenzie. Per info 335.462884
direttamente a lago... E siamo il paese più antico d'Italia ed abbiamo il maggior flusso turistico del lago di Garda. E con tutte queste belle considerazioni finali tu sei fesso e beffato e devi pagare anche l'aria che respiri. Un'ultima considerazione: perché non lo spostiamo questo mercato in una zona pedonale e forse anche più gradevole per i turisti. C'è tutto il lungolago Cavazzocca-Mazzanti che potrebbe ospitare banchi e banchetti ad iosa. Perché non valutarlo. Si sistemerebbe definitivamente anche la questione accessosicurezza per i mezzi di soccorso. Anche qui, speriamo non accada mai nulla.. altrimenti vi sfido a ad entrare con l'ambulanza. Grazie dell'ospitalità. Lettera firmata
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Numero chiuso il 22 - 09 - 2014
Le Vostre Lettere
Settembre 2014
LAVORO
ITALIA
“Debiti, cifre e... Padoan”
“Umani o disumani?”
Caro Direttore, sulle migliaia di cifre che ci snocciola Padoan i cittadini dovrebbero aver il diritto di capire, senza recriminare di chi è o di chi non è la colpa, ma semplicemente capire. Il dato di fatto è comunque quello che il debito pubblico al 31 agosto è di 2170 miliardi e che negli ultimo sette mesi è aumentato di cento miliardi è questo ci è purtroppo chiaro. E' un debito di tutti gli italiani. Quello che la gente stenta a capire è come si potrà diminuire di 50 miliardi l'anno a partire dal prossimo. La soluzione di Padoan sembra essere quella di un rinvio del rientro. Ammesso e non concesso lo ottenesse e poi nel 2016 che si farà? Vorremmo saperlo, vorremmo collaborare tutti ma ci chiediamo pure: le superpensioni continueranno ad essere erogate? I super stipendi pure? E le consulenze fasulle? I doppi ed i tripli incarichi? Le spese pazze delle Regioni, Provin-
Gentile Direttore, buongiorno. Mi sono svegliato questa mattina con questa domanda: esseri umani o disumani? O semplicemente dimenticati. Ho visto uno spot che ricordava di non abbandonare i cani. Ma noi popolo dei 55/60 anni cosa siamo? Se ancora dobbiamo lavorare, c'è ancora qualcuno che pensa a noi? Alla nostra esperienza, alla nostra professionalità, al nostro buon senso, alla capacità di trasmettere tutto questo. Come si possono formare le nuove generazioni se non ci sono più gli esempi. Parlo di quelli positivi! Come potremo competere nel futuro, con gli altri paesi, che invece cercano di arricchire il bagaglio dei giovani con chi può farlo. In Italia si prendono i giovani solo perchè costano meno, ma alla fine costano di più, perchè non hanno esperienza, non hanno visto o imparato. Abbiamo dimenticato che per l'intera nostra vita non si finisce mai di imparare da qualcuno che direttamente o indirettamente ce lo insegna, ce lo trasmette, ci fa vedere come deve essere fatto. Passiamo il nostro tempo a portare curriculum, a farci conoscere, speriamo che gli amici ci diano una mano nel farci
ce e Comuni? E le 60.000 auto blù cammineranno ancora? Le 8000 società partecipate che succhiano 25 miliardi l'anno continueranno ad operare? Gli altri cittadini, quelli normali mazziati e, manca poco, anche cornuti per intenderci, sono allo stremo e non si può più spingere la tassazione su di essi senza togliere a chi ha accumulato perchè ha usufruito dei privilegi. La formula è una ed una sola, quella di tagliare sprechi e privilegi e tassare solo chi ha usufruito di questi per tanti anni. I 20 miliardi della prossima manovra, caro Padoan, andate a chiederli a quelli! Forse non basterà per colmare il buco ma darà senz'altri fiducia a quei milioni di cittadini "normali" che si alzano il mattino per andare al lavoro credendo che esista ancora uno Stato giusto per cui battersi e sbattersi. Umberto Brusco Bardolino
CRISI Cari lettori, quella che sto per raccontarvi purtroppo non è una favola ma sacrosanta verità (almeno come tale ci è stata propinata da un telegiornale delle ore 19). Qualora vi fosse sfuggito, siamo in piena crisi economica e se c’è crisi è crisi per tutti. Fortunatamente però c’è lo Stato che, visto che i nostri parlamentari – poverini - con quei quattro soldi che guadagnano non riescono a comperarsi neanche un paio di ciabatte, ha pensato bene di fornire loro gli abiti e per coloro che indossano le gonne anche i collant. Ma se proprio dovevano far loro un abito, perché non mettergli una bella divisa, almeno così sarebbero stati immediatamente riconoscibili da chiunque, dandoci la possibilità di allenarci al lancio del pomodoro. Il consumo dei pomodori andrebbe alle stel-
le e forse ne gioverebbe l’agricoltura. Del resto ad Ivrea non si fa la battaglia delle arance? Orbene, io proporrei quella dei pomodori. Una mega salsa innanzi ai palazzi del potere, immaginate che soddisfazione. Vorrei però ricordare loro una favoletta che abbiamo studiato sui libri di scuola e che poi, visto che intorno al 1600 è realmente avvenuta, favoletta non è. Ebbene un certo Tommaso Aniello stanco di abusi, tasse e gabelle varie, organizzò l’insurrezione del popolo al grido di mora o malgoverno (la famosa insurrezione di Napoli). Ora continuano a dirci che prima del giudizio universale tutto sarà sistemato. Sarebbe un vero peccato che qualche testa calda si facesse avanti proprio adesso. Giovanni Callea
ISLAM
conoscere nuove persone e quindi avere nuove opportunità, che poi inevitabilmente finiscono nel ...ci penso ... ti faccio sapere ... mandami una inutile e-mail! Ma la cosa peggiore è che a casa, le persone che ti dovrebbero sostenere e avere fiducia in te, sono le prime che dimenticano - o fanno finta che non esistano - tutte queste difficoltà legate all'età. Pensano che tu non abbia voglia di lavorare! E così oltre che frustrato fuori, ti senti frustrato anche dentro. Non solo in casa, ma dentro nell'anima. Insopportabile! Un peso che più prima che poi, ti schiaccia! Non è il rimanere senza lavoro, che
porta a conseguenza estreme di ogni genere; è questa considerazione che hanno di te le persone che dovrebbero conoscerti più delle altre. E in più non riesci a capire per quale cattiveria o cuore di pietra, per non dire di peggio, lo facciano. Non so quali tristi giorni e notti mi aspettano e se avrò ancora la forza di parlarne, ma questo che ho scritto, non l'ho scritto solo per me, ma per quanti, in situazioni simili, non facciano questo errore contro natura nei confronti di chi amano o hanno amato, perchè è nella avversità che chi si ama dona e riceve nuova forza, perchè tutti lotteranno assieme e non si sentiranno né soli, né abbandonati! Lettera firmata Davvero triste e toccante questa lettera. Quello che dice il lettore è purtroppo vero, ma in Italia gira così. Per assumere un “non più giovane” i costi per il datore di lavoro sono esorbitanti e assurdi. I nostri governanti dovrebbero imparare dal Nord Europa, decisamente più evoluto e più a favore del cittadino … ma, si sa, i “nostri” di imparare proprio non ne vogliono sapere!
VENETO
“Referendum e indipendenza”
“Persecuzione ai Cristiani” Egregio Signor Direttore, la cosiddetta "grande stampa" non mi sembra abbia dato gran che di rilievo alla notizia di una vera e propria persecuzione dei cristiani in Iraq (Mosul) per ora, ad opera dei fondamentalisti Jihadisti. Nelle ambizioni dell' Isis ci sarebbero anche Spagna e Cina e tutti i territori una volta sotto il dominio islamico per costituire un unico califfato islamico. Non importa se in epoche diverse. Il loro fanatismo è giunto al punto di marchiare le case dei cristiani con la lettera araba che corrisponde alla nostra "N" di Nazareno e dato il via ad una terribile serie di saccheggi, violenze, barbarie di ogni genere contro i cristiani in particolare, ma anche contro tutti quelli che non la pensano come loro, compresi gli stessi mussulmani, non jihadisti. I miliziani dello "Stato islamico" interpretano in modo politico ed estremo alcuni principi suggeriti nel Corano. Nel loro "sacro furore" hanno intimato ai cristiani di convertirsi al loro credo o ad abbandonare le loro case con la minaccia abbastanza esplicita che il disob-
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bedire può significare anche la morte. Infatti con l'occupazione dei miliziani essere cristiani può anche ai giorni nostri, significare morire per la fede, come in altri tempi. A Mosul hanno dato alle fiamme l'arcivescovado e depredato i profughi in fuga perché l'ultimatum dell'Isis ai cristiani è scaduto. Un esempio di intolleranza religiosa è rappresentato dal fatto di intrattenere in carcere Asia Bibi da circa 1900 giorni senza alcun reato, ma dal solo fatto di essere cristiana in uno stato islamico. Fra tanto male qualche timido spiraglio di luce, per la verità, mi sembra giusto dare risalto a quei giovani mussulmani che rifiutano la persecuzione messa in atto contro i cristiani in Iraq. L'Associazione di volontariato "Iraqi builders", che ha aderito alla campagna "siamo tutti cristiani" realizzando centinaia di tazze dipinte con questo slogan. I ragazzi le stanno distribuendo nei mercati, nei ristoranti, nei club privati della città, lanciando un messaggio di coesistenza e di pace sociale. Lettera Firmata
Lago di Garda, domenica 24 Agosto. Dopo l'operazione gazebo in Valsugana e in tutto il Bellunese, Garda in Giallo, è stata l'operazione del movimento referendario Indipendenza Veneta promotore della legge regionale n. 16 del 2014 con 11 gazebo in contemporanea in tutti i centri del Garda veronese, da Peschiera a Malcesine, sulle vie di accesso al Garda, Castelnuovo, Affi, Domegliara, Bussolengo. Grazie agli autorevoli giuristi esperti di autodeterminazione dei popoli di Indipendenza Veneta, il Consiglio Regionale del Veneto lo scorso 12 giugno ha emanato la legge di indizione del referendum per conoscere la volontà dei veneti di costituire uno Stato indipendente. Il quesito è chiaro: Vuoi tu che il Veneto diventi una Repubblica indipendente e sovrana? Si o No? Migliaia le persone contattate con materiale informativo di Indipendenza Veneta sul referendum, migliaia le petizioni sottoscritte per incitare la Giunta Regionale a procedere con celerità per l'indizione della consultazione popolare, centinaia i nuovi sostenitori al movimento,
anche di altre regioni. Questo importantissimo referendum è l'unico strumento civile di democrazia disponibile al Veneto per smarcarsi dall'Italia delle tasse, della corruzione diffusa, della burocrazia prevaricatrice, del fallimento conclamato dai numeri del debito pubblico e da uno stato ottocentesco irriformabile che sta tentando un disperato progetto neo-centralista e neo-autoritario. Il movimento Indipendenza Veneta dà alla Regione il proprio convinto appoggio politico ed il pieno sostegno legale a favore della libera espressione democratica per l'attuazione immediata della legge impugnata affinché tutto si svolga nell'ambito della legittimità internazionale e nel rispetto della Risoluzione 44 del Consiglio Regionale del 28/11/12 in cui è dichiarato l'impegno ad “avviare urgentemente con tutte le Istituzioni dell'Unione europea e delle Nazioni Unite le relazioni istituzionali che garantiscono l'indizione della consultazione referendaria...”. Movimento Indipendenza Veneta
Le Vostre Lettere
Settembre 2014
CACCIA
ALPINI
“E chi passeggia?” Caro direttore, ho letto il documento che l’assessore alla caccia ha recentemente presentato al Consiglio regionale del Veneto per la sua approvazione. Prima di elencarne i dieci punti, l’esponente politico fa con orgoglio questa affermazione: “…abbiamo contemperato le esigenze dei cacciatori e il loro sacrosanto diritto ad esercitare una passione, con la tutela dell’ambiente e della fauna”. A parte il tono, tipico da messaggio elettorale, che riesca a mettere in pratica questa, che per ora è sola una buona intenzione, ho dei dubbi. L’esercizio della caccia infatti, in Italia, ha sempre goduto di troppa tolleranza. Tant’è vero che le normative europee, molto più severe, ci hanno spesso imposto delle sanzioni. Come sempre uno dei nostri più grossi difetti è quello di pensare soltanto ai nostri diritti senza tenere conto di quelli degli altri. Faccio il solito esempio, anche se quelli della doppietta se la ridono: perché la gente “comune” deve rinunciare alla domenicale passeggiata nel bosco per paura di essere impallinata? Solo per il fatto che uno ha voglia di fare centro? Vada al poligono, che nessuno gli dice
niente. Nell’elenco dei dieci punti che seguono il proclama l’assessore parla di “tradizioni venatorie, di valorizzazione del prelievo, di produzione di selvaggina cacciabile, di coordinamento tra gestione privatistica e programmata della caccia…”. Tutte cose che interessano più che altro alla “lobby”. Solo al punto nove, finalmente, c’è un timido accenno ai “diritti e alle esigenze degli altri”, di tutti quelli cioè che detestano questa pratica. Vi si legge: “…attenuare la percezione negativa che ha della caccia l’opinione pubblica…”. Usando questo termine si ammette almeno
“Esempio eroico”
che sono milioni le persone con gusti ben diversi dai loro. Una cosa, comunque, non riuscirò mai a capire, ed è questa: come i cacciatori possano vantarsi di essere i primi difensori della fauna, quando affermano di provvedere anche al suo ripopolamento (di certo interessato: più esemplari in vita significano più capi da abbattere). Per quanto ne so, non esiste alcuna specie animale che per aumentare di numero abbia bisogno di uno che gira con la licenza di sparare. A questo scopo, seguendo le leggi della natura, bastano solo i maschi e le femmine. Giordano Salzani
POLEMICHE
“Il Vescovo e l’agnostico” Non vedo cosa ci possa essere di tanto grave nel fatto che il nostro Vescovo di Verona Mons. Zenti abbia invitato gli Alpini a difendere la famiglia naturale, oggi così bersagliata, come una volta essi difendevano la Patria, a tal punto da scatenare “l’ira funesta” di Angelo Campedelli, capo degli atei e agnostici, manifestata su L’Arena di mercoledì 30 luglio come se Mons. Zenti avesse invitato gli Alpini a compiere un reato pubblico! Non è forse sotto gli occhi di tutti lo sfacelo al quale sono ormai ridotte le nostre famiglie, a motivo di un programma luciferino ben mirato che ha causato sofferenze atroci, tradimenti, vendette, suicidi, omicidi anche di innocenti? Eliminare la famiglia naturale per privilegiare altre innumerevoli “tipologie o ammucchiate sessuali” di vario genere non ha prodotto altro che gente schizofrenica, nevrotica, malata, depressa, insoddisfatta… che va avanti a forza di psicofarmaci, di incontri occasionali e di animali domestici con cui condividere la propria solitudine e disperazione. Se la comprensione deve essere massima per tutte le debolezze di tutte le persone, tipologie e categorie
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esistenti sulla terra, questo non ci dispensa dal dovere di proclamare la verità dai tetti se veramente vogliamo il bene dell’uomo, e c’è un solo modo per conseguirlo: difendere la famiglia naturale, cioè quella formata da un solo uomo e una sola donna in un legame stabile e aperto alla vita, e i dolcissimi nomi di “mamma e papà”, le prime e ultime parole che sono pronunciate da tutti noi, anche sul letto di morte a 90 anni, e chissà quante volte le avrà pronunciate anche il nostro interlocutore sfascia-famiglie. Un grazie al nostro Vescovo Mons. Zenti per questo a altri interventi coraggiosi che sta offrendo in molte occasioni, un grazie anche a buona parte della Giunta Comunale di Verona, capeggiata dal Consigliere Alberto Zelger che ha votato una mozione a favore della famiglia naturale e contro l’indottrinamento sessuale nelle scuole a bambini che hanno solo bisogno di giocare, con la speranza che serva di esempio e incoraggiamento anche per altre città e Regioni; un grazie a tutti coloro che si battono per la difesa di questo sacrosanto diritto, nella convinzione che l’uomo non è proprietà dello Stato di cui può disporre a piacere
esautorando il diritto dei genitori ad educare i propri figli, come nei regimi totalitari, ma è innanzitutto soggetto di diritto le cui decisioni fondamentali di vita e di scelta spettano a lui e ai genitori. La scuola statale o comunale deve insegnare a leggere, scrivere e far di conto… tutto il resto non le compete. Quale autorità o politico ha incaricato i dipendenti delle USL di irrompere nelle nostre scuole per impartire questa distorta “educazione sessuale” ai nostri ragazzi, perfino ai bambini, proibendo ai genitori di dissentire o di esonerare i loro figli? Sta aumentando infatti il numero dei bambini sottratti ai genitori per motivi pretestuosi, per affidarli ad assistenti sociali o educatori statali. La profanazione degli innocenti sin dalle scuole primarie imposta come dovere scolastico dalle pubbliche amministrazioni che si trasformano in “associazioni a delinquere” è un peccato gravissimo! Difendere gli innocenti da questi soprusi spacciati come programma scolastico è fonte di merito qui sulla terra e poi nel Cielo. patrizia@patriziastella.com - www.patriziastella.com
Ho notato in molti veronesi un po’ di perplessità sul fatto di esporre la bandiera tricolore in occasione del “Raduno Triveneto Alpini” nella nostra città, dal momento che, visto lo sfacelo in cui versa oggi l’Italia, non sono certo fieri di esporne la bandiera anzi, molti veronesi auspicano addirittura la nascita di una “Repubblica Veneta” indipendente dall’Italia. ’ comprensibile questo atteggiamento di rifiuto o di diffidenza nei confronti di uno Stato che sembra ignorare, anzi seppellire i diritti dei propri cittadini, tuttavia è anche doveroso fare un netto distinguo fra chi ci governa, spesso solo a parole, favorendo la nostra graduale rovina in totale sottomissione a Bruxelles che non ci vuole affatto bene, e il resto della stragrande popolazione italiana onesta e lavoratrice che non si rassegna a veder annientata la propria Patria, e con essa la vita di ciascuno di noi, ma che si impegna a reagire con coraggio di fronte alle difficoltà, forte anche dell’esempio eroico che ci
hanno dato proprio gli Alpini nei momenti più drammatici della nostra storia. […] Attualmente, in questa situazione socio politica e anche religiosa in cui ci troviamo, non solo rischia di essere vanificato tutto il lavoro compiuto eroicamente dai nostri Alpini, ma viene messa a rischio la nostra stessa sopravvivenza come popolo davanti a un’invasione massiccia e insidiosa di stranieri da ogni parte del mondo, favorita da un governo codardo e irresponsabile che sembra voler sottopor-
re l’Italia ad un graduale processo di autodemolizione come mai si è verificato nella storia delle Nazioni. E il popolo italiano starà sempre a guardare? Che ne direste se, al posto di tutti i nostri politici, destra, sinistra, centro, ecc. chiamassimo gli Alpini, vecchi o giovani, con la parte più sana del nostro paese a governare l’Italia liberandola dai lacci dei poteri forti di Bruxelles, in nome dei tre valori intramontabili e non negoziabili: Dio, Patria, Famiglia? Lettera firmata
Cronache
ISTRUZIONE. Discusse le linee guida, il 3 settembre, con il Presidente del Consiglio
La riforma Renzi: «Scuola al centro»
Sono state discusse lo scorso 3 settembre dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi le linee guida della commentata Riforma Scuola. «La scuola dovrà essere messa al centro del Paese, sarà il fulcro dello sviluppo di tutta la nazione futura: non è né una riforma, né una riforma della riforma, ma si tratta di credere nella scuola e nel suo potere di cambiare le sorti del nostro Paese» ha affermato Renzi commentando “La buona scuola. Facciamo crescere il paese”, documento contenente le direttive seguite dalla nuova Riforma Scuola Renzi – Giannini che parla di nuovi programmi, eliminazione del precariato, finanziamenti alle scuole, premi e assunzioni per gli insegnanti più meritevoli. Novità, quelle previste dalla Riforma Scuola, che saranno tradotte in norme non appena entrerà in vigore la legge di Stabilità 2015. Entro inizio anno inoltre sarà presentato un decreto legge, dopo una consultazione che partirà il 15 settembre e terminerà il 15 novembre. Secondo la Riforma Scuola di RenziGiannini, per il 2015 sono previste circa 150 mila assunzioni di precari, con un costo che si aggira intorno ad 1 miliardo di euro. Stop alle supplenze, quindi eliminazione delle graduatorie di circolo e d'istituto. Ci saranno inoltre stipendi più alti e progressioni di carriera per i docenti più meritevoli. Sul fronte dei programmi scolastici sono previsti più inglese e informatica, con una “rivalutazione” della storia dell'arte, della geografia e dell’educazione fisica. Nella
Riforma Scuola 2015, grazie alla quale i Presidi avranno più autonomia nella gestione dell'istituto, ci saranno maggiori finanziamenti alle scuole, con la proposta di un piano dell'edilizia scolastica con un costo non indifferente e finanziamenti più alti alle scuole paritarie. Si cercherà inoltre, in particolare per le scuole professionali, di creare un collegamento tra aziende e scuola, in modo da formare futuri professionisti, mentre verrà attuato un piano di riforma per gli asili nido, tentando di ridurre al minimo il divario economico tra Nord e Sud. Parole o fatti? Staremo a vedere. Riccardo Reggiani
I 12 PUNTI DE LA BUONA SCUOLA 1. Mai più precari nella scuola: assunzione del 150 mila precari e chiusura delle graduatorie ad esaurimento, 2. Dal 2016 si entra solo per concorso: tra il 2016 e il 2019 si entrerà a scuola solo per concorso, basta liste d'attesa inutili, 3. Basta supplenze: si garantirà alle scuole un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, 4. La scuola fa carriera: qualità, valutazione e merito. Ogni 3 anni 2 professori su 3 avranno un aumento di stipendio per merito e qualità del lavoro, 5. La scuola si aggiorna: formazione e innovazione, formazione continua per i docenti, 6. Scuola di vetro: dal 2015 online i dati di ogni scuola e un registro nazionale dei docenti, 7. Sblocca scuola: coinvolgimento di presidi, studenti e insegnanti per eliminare le 100 procedure più gravose per la scuola, 8. La scuola digitale: banda larga veloce e wifi in tutte le scuole, 9. Cultura in corpore sano: musica e sport nelle primarie, più storia dell'arte nelle secondarie, 10. Le nuove alfabetizzazioni: rafforzare lo studio delle lingue straniere, informatica ed Economia, 11. Fondata sul lavoro: alternanza scuola-lavoro obbligatoria per il triennio delle scuole professionali e tecniche, 12. La scuola per tutti, tutti per la scuola: stabilizzare il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa e attrarre risorse private.
Cronache
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FARMACIE / LA SVOLTA
Ricetta rossa in pensione
Dall’1 settembre la ricetta rossa per le prescrizioni farmaceutiche è andata in pensione. Al suo posto il cittadino riceve dal medico di medicina generale il cosiddetto “promemoria” o “memo” da consegnare al farmacista. «Adesso il cittadino comincia a toccare con mano la rivoluzione che si sta operando a livello sanitario grazie ad un progetto globale di informatizzazione - spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Il cittadino a partire dal 1° settembre arriverà in farmacia con il “promemoria”, un documento cartaceo recante i suoi codici di riferimento e il medicinale prescritto che il farmacista “ritroverà” nel sistema informatizzato perché già inseriti dal medico di medicina generale, sempre nel pieno rispetto della privacy. I moduli rossi ancora in vigore saranno quelli relativi alle visite specialistiche, alle analisi di laboratorio e ad alcune tipologie di farmaci come gli stupefacenti, i prodotti in distribuzione per conto o quelli prescritti a livello domiciliare. Ricordo che Stato, Regioni, Asl Farmacisti e Medici stanno lavorando da anni a questa rivoluzione sanitaria che avrà in futuro molti sviluppi come quello legato alla “bruciatura” del fustello del farmaco, che renderà possibile anche a livello telematico evitare qualsiasi truffa sulla commercializzazione di farmaci rubati, falsificati e altro. Chiediamo al paziente di essere tollerante conclude Bacchini - perché potrà accadere che in questa prima fase le procedure sia dal Medico che in farmacia siano leggermente più lunghe». Il progetto FSEr relativo al Fascicolo sanitario elettronico è a cura della Regione del Veneto e coordinato da Arsenàl.IT, il Consorzio delle 23 aziende sanitarie ed ospedaliere regionali.
L’ASSOCIAZIONE. Il Lions Club Peschiera pensa anche ai non vedenti Con un milione e 350mila soci distribuiti in oltre quarantaseimila Clubs il Lions Club Internazionale è la più grand’organizzazione di servizio al mondo. Conduce la sua attività di volontariato per il bene delle comunità in duecentosette paesi dislocati nelle diverse aree geografiche del pianeta. We serve (noi serviamo) è il motto dei Lions ed il Club di Peschiera lo rende concreto ogni anno promovendo attività e servizi utili alle realtà del territorio che comprende i comuni di Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise e Pastrengo. Presieduto da Loredana Bavosa per l’anno sociale 2014/2015 il Club ha scelto come service principale l’acquisto di un cane guida da donare ad una persona non vedente della zona, nell’ambito del tema su cui verterà l’anno“La Vista” uno dei grandi progetti di cui i Lions si sono sempre occupati e si occupano a livello mondiale. Dal 1917 i Lions Club assistono, infatti, le persone non vedenti e ipovedenti. Svolgono tantissime altre attività a favore dei giovani e nei confronti delle comunità locali tramite interventi diretti e progetti umanitari. «Vogliamo far conoscere agli abitanti del territorio e non solo – afferma la presidente Loredana Bavosa – quello che facciamo, quello che possiamo e vogliamo fare al servizio degli altri. Il nostro Club offre l’opportunità ai soci di portare avanti nobili cause, servire assieme ad amici e diventare leader nella comunità. I Clubs rappresentano molto per i Lions ma ancor di più per le persone che sono assistite». Per la concretizzazione di questo pensiero appuntamento, in Piazza Municipio a Peschiera domenica 28 settembre nel pomeriggio per una gran manifestazione organizzata dal Club locale con il patrocinio dei comuni del proprio hinterland. La Scuola Cani Guida dei Lions Club di Limbiate darà dimostrazione dell’addestramento cui sono sottoposti i cani guida e del “lavoro” che compiono quando affiancano una persona non vedente. C.G.
Cronache
Settembre 2014 IL VIRUS. In Africa la situazione peggiora. L’Italia, invece, non presenta alcun pericolo
L’Ebola fa paura ma non in Europa Cresce la paura per il diffondersi dell’epidemia Ebola 2014, la peggiore da quando è stata scoperta nel 1976. La situazione in Africa si aggrava giorno dopo giorno, con i casi che aumentano e sempre più paesi che chiudono le frontiere. Finora - dati dell'OMS - il virus Ebola ha ucciso oltre 1.900 persone su 3.500 casi accertati. I paesi più colpiti sono Liberia, Sierra Leone e Guinea. La Nigeria è colpita in misura minore e un primo caso si è registrato in Senetal mentre un focolaio distinto e circoscritto è stato dichiarato nella Repubblica Democratica del Congo. Informazioni, queste, che preoccupano le autorità sanitarie che non riescono a capire se e quando si fermerà l’epidemia e preoccupano molti, che temono che prima o poi arrivi in Italia (il rischio è del 5%). Nel frattempo sembra sempre più probabile l'ipotesi che per fronteggiare il virus si ricorrerà anche a farmaci e vaccini ancora sperimentali (il direttore del dipartimento immuniz-
zazione dell'Oms JeanMarie Okwo Bélé, in un'intervista alla radio francese Rfi ha rivelato che l'agenzia pianifica di iniziare a settembre i test di una formula messa a punto dalla multinazionale britannica Gsk ndr). Di sicuro il siero sperimentale ZMapp sembra dare buoni risultati. Il virus, in effetti, continua a viaggiare e contagiare, anche se lo stesso Tonio Borg, commissario Ue alla Salute, rassicura: «C’è un basso
L’Unione Africana ha convocato, lunedì 8 settembre presso la sede di Addis Abeba, una riunione di emergenza sull’epidemia di Ebola, al fine di adottare una visione comune per far fronte al virus e adottare un approccio collettivo a livello continentale. Lunedì 22 settembre invece si è tenuto un vertice dei ministri sanitari della Ue a Milano: un appuntamento per tirare le fila dell’incontro che si è tenuto sabato 30 agosto a Bruxelles in cui sono stati chiesti maggiori fondi per organizzare al meglio, in tutti i paesi, la strategia di difesa.
rischio di essere contagiati in Europa. I tre cittadini finora infetti erano persone già malate prima di rientrare nei nostri paesi». In Italia il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha ribadito che non c'è alcun pericolo in relazione al virus Ebola e non ci devono essere forme di psicosi, bensì forme di allerta che tutti i paesi hanno attivato e l'Italia per prima, a partire da posti, aeroporti e luoghi di fruizione turistica. Chi invece ha portato il virus sul proprio territorio è la Emory University di Atlanta, che dopo aver accolto il medico volontario Kent Brantly, che si è infettato in Liberia, ha ricoverato anche l'infermiera Nancy Writebol. Entrambi sono stati curati con un siero sperimentale, mai testato prima sull'uomo. La corsa alle cure riguarda anche l'Italia, con un farmaco allo studio da parte del gruppo di Giorgio Palù, presidente della Società Europea di Virologia, a Padova. In aiuto dei paesi che stanno affrontando l'epidemia arriverà anche la Banca Mondiale, che ha annun-
ciato lo stanziamento di 200 milioni di dollari. Da parte sua la Farnesina ha stanziato 200mila euro per la Guinea. La Germania invece donerà un milione di euro.
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L’Ebola è un virus è estremamente aggressivo. Provoca una serie complessa e rapidissima di sintomi, dalle febbri emorragiche al dolore ai muscoli e agli arti e numerosi problemi al sistema nervoso centrale. La prima scoperta del virus risale al 1976, in Congo e Sud Sudan. Il periodo di incubazione va da 2 a 21 giorni. La morte è fulminante e sopraggiunge nello stesso periodo (2-21 giorni). Il serbatoio naturale del virus sono molto probabilmente le volpi volanti, che abitano le foreste tropicali; si pensa che il virus "viva" all'interno di questi animali da tempo perché non causa in essi nessun sintomo. Per arrivare all'uomo il virus potrebbe essere passato dalle volpi volanti alle scimmie e infine all'uomo attraverso la carne ricavata da animali selvatici come antilopi o scimpanzé. Il fenomeno si è aggravato da quando compagnie occidentali e cinesi sono penetrate nella giungla per il disboscamento e la ricerca di fonti di minerali. Mangiando la carne di questi animali gli uomini possono essere rapidamente contagiati. La trasmissione del virus è molto rapida, attraverso i fluidi corporei, come muco o sangue, ma anche attraverso lacrime o saliva, e il contatto con aghi o coltelli usati dall'ammalato. Anche se di solito questi virus non si trasmettono attraverso l'aria, è stata dimostrata nelle scimmie la trasmissione in goccioline contenenti il virus.
PIOVEZZANO / TEATRO LEARDINI
Una commedia al mese Continua anche quest’anno la proposta teatrale di una commedia al mese al Leardini di Piovezzano. Un sodalizio tra Pro Loco Pastrengo e Circolo NoiParrocchia di Piovezzano che ha già dato buoni frutti nella passata stagione e che ora di nuovo mette a cartellone una serie di commedie di sicuro interesse, spaziante dal genere classico-allegro al popolare- dialettale-brillante. Si parte sabato 27 settembre con “Le Morbinose” di Carlo Goldoni con la Compagnia GTV Niù, quindi il 25 ottobre è di turno la compagnia del Don Calabria e sabato 29 novembre si ride con “Le Nozze di figaro” di Beau-
marchais con il Gruppo Teatrale Renato Simoni di Verona. Si continua nei sabati del 31 gennaio e del 28 febbraio con la Compagnia amatoriale femminile “Anime spaise” dell‘Istituto Campostrini di Verona che presentano nel loro già noto stile soavemente materno le due commedie “A volerse ben, no se sbaglia mai” e “La fadiga de star en bilico”. Quindi sabato 28 marzo si ritorna all’impegnato in versione umoristica-carnevalesca con il racconto “In Panne” di Friedrich Duerrenmatt proposto ancora dalla compagnia GTV Niù. Tutte le commedie sono a
ingresso libero e gratuito. «Ci piace la formula sociale del nostro offrire teatro - confermano gli organizzatori - dove il pubblico non paga biglietto, anzi a fine spettacolo c’è pure un rinfresco aggregante con vista panoramica sulla Val d’Adige. La compagnia teatrale si appaga della libera offerta in cassetta all’uscita e di un ristoro dopo recita. La parrocchia mette a disposizione gratuitamente la sala teatrale e la Pro Loco Pastrengo si assume l’onere Siae, quando dovuto, la risottata con la compagnia e la pubblicizzazione delle commedie». Albino Monauni
LA FESTA. Parrucchieri ed estetisti si danno appuntamento il 26 ottobre a Peschiera del Garda Parrucchieri ed estetisti in festa in occasione della Festa provinciale del Santo Patrono, San Martino De Porres. Domenica 26 ottobre tutti i colleghi veronesi si daranno appuntamento alle 11.15 a Peschiera del Garda al Santuario del Frassino, dove sarà celebrata una S.Messa, alla quale farà seguito un pranzo dell’amicizia presso il ristorante Al Frassino. I festeggiamenti, organizzati dal Comitato Provinciale San Martino de Porres, dal gruppo Amici Parrucchieri Associati Veronesi, dall’UPA Confartigianato Verona e la Federazione di Categoria, saranno allietati dalla musica di “Antonio” che con le sue note accompagnerà la festa del patrono, occasione d’incontro in cui colleghe e colleghi “si festeggiano”…«Una festa in famiglia insomma – affermano gli organizzatori -, vissuta nella convinzione che, oggi più che mai, l’unione di categoria è fondamentale. Una cosa infatti è certa: da soli non conteremmo nulla. L’economia italiana ed europea sta arrancando e noi, con le nostre aziende, abbiamo bisogno di guide che sappiano indicarci la direzione giusta e difenderci quando serve. Nonostante questo – aggiungono -, nel caos dei problemi di tutti i giorni, non possiamo dimenticare che siamo Acconciatori ed Estetiste, ma anche Esseri umani che hanno bisogno di quell’energia che emana un gruppo d’amici colleghi in festa. Invitiamo quindi colleghi e colleghe a prendere parte a questa festante occasione: esserci farà bene a tutti!». Per adesioni (entro il 12 ottobre): 045. 7702074 (Renato Tedeschi), 347.3055855 (Simone Tedeschi), 328.0241243 (Pierluigi Gragnato), 045.7701557 (Adriana Murari), 045.7153247 (Anna Maria Zanotti), 338.6936387 (Giambattista Dal Castello), 348.4312781 (Daniele Salaro).
Cronache
Settembre 2014 SANITÀ. Approvazione all’unanimità delle linee guida. E ci sono già i primi appuntamenti
Sì alla fecondazione di tipo “eterologo” Approvazione all’unanimità lo scorso 4 settembre per le linee guida inerenti il tema della fecondazione eterologa. Il “sì” è arrivato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome a cui hanno preso parte anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e l’assessore alla Sanità, Luca Coletto. L’approvazione delle linee guida, i cui indirizzi operativi si applicheranno alle strutture pubbliche, accreditate e private, è avvenuta a seguito del lavoro istruttorio condotto dallo specifico gruppo tecnico scientifico di esperti sulla Procreazione Medicalmente Assistita. La procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo (quella in cui i gameti, ovulo o seme, non appartengono a uno o entrambi i genitori) richiede, rispetto a quella di tipo omologo, un’attività specifica consistente nella selezione dei donatori di gameti, secondo criteri di sicurezza e al fine di garantire la tutela della salute…Così, subito dopo l’approvazione delle linee guida per la fecondazione eterologa, che hanno ricevuto il pieno consenso anche del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in alcune strutture ospedaliere italiane le prime coppie hanno già fissato i
primi appuntamenti. Ma la polemica ha già preso il via, in particolare sul fronte cattolico. Chi può usufruire della donazione La metodica di procreazione medica assistita eterologa è eseguibile unicamente qualora sia accertata e certificata una patologia che sia causa irreversibile di sterilità o infertilità. Possono far ricorso alla fecondazione eterologa coniugi o conviventi di sesso diverso, maggiorenni, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi. Donatori e donatrici La donazione di gameti è consentita ai soggetti di sesso maschile di età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 40 anni, e ai soggetti di sesso femminile di età non inferiore ai 20 anni e non superiore ai 35 anni. I gameti, maschili o femminili, possono essere donati da chi decide di
donare i propri gameti e non si sta sottoponendo ad un trattamento di fecondazione assistita a sua volta, da chi si sta sottoponendo ad un trattamento di fecondazione assistita e da chi ha congelato gameti in passato e non volendo utilizzarli decide di donarli. I criteri principali nella scelta di un donatore sono il buono stato di salute e l’assenza di anomalie genetiche note all’interno della famiglia. Il donatore deve essere in grado di intendere e di volere, in buone condizioni di salute psico-fisica. Sono esclusi dalla donazione uomini e donne che abbiano esposizione professionale ad alto rischio per tossicità riproduttiva e i pazienti che abbiano effettuato e concluso trattamenti con chemioterapici o radioterapia da meno di due anni. Scelta delle caratteristiche fenotipiche del donatore Non è possibile per i pazienti scegliere particolari carat-
teristiche fenotipiche del donatore, al fine di evitare illegittime selezioni eugenetiche. In considerazione del fatto che la fecondazione eterologa si pone per la coppia come un progetto riproduttivo di genitorialità per mezzo dell’ottenimento di una gravidanza, il centro deve ragionevolmente assicurare la compatibilità delle principali caratteristiche fenotipiche del donatore con quelle della coppia ricevente. Anonimato dei donatori La donazione deve essere anonima. I dati clinici del donatore potranno essere resi noti al personale sanitario solo in casi straordinari, dietro specifica richiesta e con procedure istituzionalizzate, per eventuali problemi medici della prole, ma in nessun caso alla coppia ricevente. I donatori non hanno diritto di conoscere identità del soggetto nato per mezzo di queste tecniche e il nato non potrà conoscere l identità del donatore. Numero di donazioni Le cellule riproduttive di un medesimo donatore non potranno determinare più di 10 nascite. Tale limite può essere derogato nei casi in cui una coppia, che abbia già avuto un figlio tramite procreazione medicalmente assistita eterologa, intenda sottoporsi nuovamente a tale pratica utilizzando le cellule riproduttive del medesimo donatore.
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IN VENETO La Giunta regionale del Veneto lo scorso 9 settembre ha approvato la delibera con la quale vengono recepite le linee guida della Conferenza dei Presidenti delle Regioni per l’attivazione della fecondazione eterologa nei 36 centri veneti accreditati. Lo ha annunciato il Presidente Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Luca Coletto. «In Veneto – ha detto Zaia – partiremo il primo ottobre, a prescindere dalle scelte che saranno fatte a dalla politica romana. In Veneto – ha aggiunto il Governatore – forniremo anche un accompagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla, perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’aspetto tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona. Saranno applicate le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito e deciso no all’eugenetica, la totale gratuità della donazione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infertilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia».
L’INTERVENTO DI VALDEGAMBERI «Sulla fecondazione eterologa non può decidere la Giunta regionale, a farlo deve essere il Consiglio, che è l'organo che garantisce la più ampia rappresentatività dei cittadini veneti». Questo, detto in estrema sintesi, è il contenuto della mozione presentata in Consiglio regionale dal Consigliere Stefano Valdegamberi, presidente di Futuro Popolare. La mozione è volta a far si che l'esecutivo regionale sopprima la delibera che aveva assunto il 9 settembre contenente linee guida predisposte in seguito ad una sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il divieto di ricorrere alla fecondazione eterologa per le coppie sterili. «Su questo tema, considerata l'importanza che esso riveste, la discussione va portata nel luogo istituzionale del Veneto in cui c'è la più ampia possibilità di esercitare la democrazia: il Consiglio». D'altro canto, Valdegamberi nella sua mozione solleva una serie di problemi. «La fecondazione eterologa – spiega - viola i diritti del nascituro, perché fabbrica artificialmente un orfano di padre o di madre, crea squilibrio all'interno della coppia, viola la volontà espressa dalla maggioranza degli italiani, che hanno votato su questo argomento nel 2005 il referendum abrogativo della legge 40, apre le porte ad una ipotizzabile selezione genetica dei nascituri. Al di là di tutto questo, e tutto questo compreso, è quindi necessario che su questo argomento ci sia un dibattito il più ampio ed approfondito possibile. Per questo ritengo che la Giunta regionale debba fare marcia indietro, annullando la delibera che ha assunto su questo argomento e portando la discussione in Consiglio».
LA CURIOSITÀ. Vacanze “famose” a Bardolino. Antonella Clerici e famiglia si rilassano sul lago Vacanze sul Lago di Garda per la popolare Antonella Clerici. La regina della “Prova del cuoco” e di tante altre trasmissioni di successo televisivo ha soggiornato per una settimana all’Hotel Caesius Thermae di Bardolino. Sei giorni di riposo, accompagnata dal marito e dalla figlia, trascorsi nel più assoluto anonimato. Un diktat che la direzione della struttura ricettiva ha difeso con i denti fino alla partenza della conduttrice “amata” da milioni d’italiani. Tutto questo ha permesso alla Clerici di visitare in incognito, in bicicletta, il centro storico di Bardolino e uscire per una gita sul lago di Garda con lo storico veliero San Nicolò. Qui si è verificato l’unico momento pubblico “rubato” alla riservatezza alzata attorno al personaggio televisivo. A raccontare l’episodio è Giacomo Sarnataro, il direttore dell’Hotel. «All’attracco del San Nicolò al porto di Cisano la Clerici è stata subito riconosciuta dai turisti italiani che hanno iniziato a scattare foto e chiedere autografi. Ha accettato di buon grado con l’amabilità che abbiamo imparato a conoscere in tv. Ha chiesto riservatezza solo per proteggere i suoi familiari e trascorrere con loro una serena vacanza. Anche per questo ha evitato di andare a Gardaland accontentando però la figlia che ha visitato il parco dei divertimenti con dei piccoli amici. Durante l’escursione sul Garda ha particolarmente apprezzato San Vigilio, la Rocca di Manerba e l’Isola del Garda - continua Sarnataro che svela il perché della presenza della Clerici all’Hotel Caesius -. Ha seguito il programma detossinante della dottoressa Evelina Flachi, che tiene una rubrica sull’alimentazione all’interno della “Prova del Cuoco”. L‘occasione insomma per unire l’utile al dilettevole attorniata dall’affetto dei suoi cari». «Il Garda? Sono cresciuta a Legnano e quindi mi capitava di venire a fare delle gite da questi parti, soprattutto a Sirmione e a Gardone dove ho visitato il Vittoriale – ha affermato Antonella Clerici -. Paragono il vostro lago alla Costa Azzurra sia per il clima che per la cura dei borghi e dei piccoli paesi che si affacciano sul Benaco - ha raccontato la Clerici che ammette di non aver mai visitato prima d’ora Bardolino -. Sembrerà assurdo ma ne ho sentito parlare per la prima volta da una mia amica belga che ha trascorso qui parecchio tempo per imparare l’italiano. Me ne ha parlato così bene che finalmente ho trovato l’occasione per visitarlo ed è stata una scoperta sorprendente. Ho capito perchè tanti tedeschi e nord europei la scelgono come meta per le loro vacanze e come luogo in cui acquistare le loro seconde case. Trascorrere del tempo qui dà valore al significato di vacanza, perchè puoi fare in tutta tranquillità tante attività all’aria aperta, passeggiate lungolago e nel verde sia a piedi che in bici, escursioni nell’entroterra e visitare questi caratteristici paesi, uno più bello dell’altro. Bardolino è una piccola Svizzera, un borgo tra i più curati, ordinati e puliti che io abbia mai visto. Sono luoghi ideali per rilassarsi e rigenerarsi dove tutta la famiglia può trovare qualcosa di divertente e piacevole da fare. La settimana trascorsa – conclude Antonella - è stata una ricarica di energia e credo che tornerò presto, magari approfittando di qualche pausa nei weekend. Il Veneto è per me sinonimo di buon bere e buon mangiare. Questa volta ho seguito un programma alimentare specifico che non prevedeva troppi strappi alle regole, ma non tarderò a tornare per gustare tutte le straordinarie eccellenze enogastronomiche di questi territorio, anche perchè relax, benessere e gusto si sposano davvero bene da queste parti. Ho recuperato energie, ho seguito il programma Flachi ed alcuni trattamenti ayurvedici traendone grandi benefici e soprattutto ho trovato un luogo speciale».
Cronache
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É SuperRossetto il supermercato piu conveniente E’ una bella notizia quella che emerge sfogliando la rivista Altroconsumo di Settembre che, come consuetudine, anche quest’anno ha dedicato un servizio dedicato ai supermercati e ipermercati italiani. L’indagine svolta da Altroconsumo, che da decenni cerca di indirizzare gli italiani all’acquisto intelligente, è stata condotta nei mesi di marzo e aprile in 68 città italiane, confrontando i prezzi di un milione di prodotti – di marca, economici e a marchio commerciale - in 909 punti vendita diversi…E, sorpresa delle sorprese, in testa alla classifica spicca proprio il nostro Veneto, con Verona portabandiera e il SuperRossetto di Borgo Milano il punto vendita più conveniente dell’intera classifica, con prezzi rimasti pressoché invariati rispetto allo scorso anno (i prezzi del SuperRossetto di via Spaziani sono gli stessi che vengono proposti in tutti i punti vendita Rosetto ndr). Una famiglia in Italia spende mediamente 6.356 euro l’anno per la spesa, a fronte dei 5.415 euro medi di una famiglia veronese. Una differenza davvero notevole, sottolineata da Altroconsumo che ha incoronato uno dei supermercati più conosciuti di Verona e dintorni, SuperRossetto appunto, come il più economico, seguito da U2 e Auchan. E se, come dice Altroconsumo, “facendo la spesa si può risparmiare rinunciando al marchio delle aziende leader
Il punto vendita di Via Spaziani in Borgo Milano di mercato”, rimane pur sempre valido il detto che “la spesa, oltre che con la testa, va fatta con i piedi: è nei ripiani più bassi – ricorda Altroconsumo – dove vengono sistemati i prodotti che costano meno”. E al risparmio è molto attento anche il gruppo Rossetto, all’insegna del suo slogan “365 di grande risparmio”. Forte dei suoi 23 punti vendita, Rossetto si appresta ad aprire tre nuovi supermercati: nel 2015 è prevista un’apertura a Verona – Borgo Venezia -, Parma e Modena. «Siamo molto soddisfatti di questa buona notizia – esordisce Lorenzo Rossetto -. Anche solo il fatto di essere “rilevati” e di essere stati comparati con aziende e gruppi leader del
settore è per noi motivo di orgoglio. Aver raggiunto poi la vetta della classifica rappresenta un ulteriore traguardo. Essere rilevati come il supermercato più conveniente è la conferma che la strada che in tutti questi anni abbiamo deciso di percorrere è quella giusta: la nostra teoria commerciale e il nostro obiettivo sono fermamente incentrati sulla “qualità e la freschezza del prodotto – alla quale teniamo molto – a prezzi convenienti”. E’ proprio in questa direzione che la nostra ricerca e il nostro lavoro si sono concentrati e si concentrano ogni giorno – conclude Rosetto – e la risposta più attendibile e certa è la soddisfazione dei nostri clienti».
CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”
AGOPUNTURA TRADIZIONALE CINESE La Casa di Cura dott. Pederzoli, nel perseguire l’intento di sviluppare e migliorare sempre più la qualità dei propri servizi, allo scopo di garantire una maggiore soddisfazione da parte dell’utenza, ha aperto un Servizio di Agopuntura Tradizionale Cinese. L’Agopuntura sembra sia nata in India e che solo 206 anni avanti la nostra era, attraverso il Tibet e la Mongolia, sia arrivata in Cina. E’, quindi, una pratica medicale in uso già all’età della pietra quando, come aghi, venivano usate selci acuminate, schegge di bambù o rami appuntiti. Il più antico documento scritto in nostro possesso è datato 1640 a.C., in cui l’Imperatore Giallo Houang-Ti ordina che gli aghi di pietra siano sostituiti da aghi di rame, metallo appena scoperto. Dai primi grossolani aghi si è arrivati, ai giorni nostri, all’utilizzo di aghi sottilissimi, quasi del tutto indolori. Sulla stregua di tale premessa storica, si evidenzia che l’Agopuntura è un’arte medica che utilizza l’eccitazione provocata dalla stimolazione di aghi infissi in zone specifiche della cute per operare a distanza sui vari organi e visceri e le loro funzioni. Possiamo, pertanto, dire che, mentre la medicina occidentale può essere considerata come ”materiale”, organica tentando di non uscire mai da un rigido rigore scientifico attraverso un ragionamento analitico e
sistematico, la medicina estremo-orientale si può definire “energetica”, funzionale, il suo motore è il paragone ed il suo ragionamento è di tipo analogico. Entrambe sembrano avere dei limiti poiché all’esasperata specializzazione dell’una, si contrappone una visione a volte troppo superficiale dell’uomo nel suo ambiente dell’altra, ritenendo, comunque, la necessità per entrambe di un proprio metodo rigorosamente intellettuale su cui giudice unico sarà l’esperienza di un confronto con la realtà, nella speranza che entrambi gli approcci possano sempre più coesistere per un risultato terapeutico ottimale. Varie esperienze sono state tentate per dare carattere di scientificità all’Agopuntura, altre sono in corso, parecchio, comunque, c’è da fare, ma sulla base di quello che è stato dimostrato possiamo asserire che esiste un’energia che circola sotto varie forme a carattere ciclico che non è riconoscibile con studi anatomici sui cadaveri e che tale energia circola lungo linee cutanee che raggiungono porzioni cerebrali in grado di regolare il funzionamento degli organi e dei visceri. In definitiva il trattamento mediante Agopuntura mira al riequilibrio energetico del paziente con una terapia fisiologica e globale che affronta le problematiche nella loro totalità.
La sua efficacia si è ormai affermata anche in alcuni ambiti ospedalieri, in anestesiologia, nel trattamento di parecchie patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico (medicina dello sport, traumi, artriti, artrosi, lombo sciatalgie, cervico-brachialgie, epicondiliti ….); in malattie psico-somatiche (colite, gastrite, asma, dismenorrea, cefalea, enuresi notturna….) in malattie neurologiche (nevralgie costali, facciali, emicranie, asma, insonnia…) solo per citare alcune tra le più comuni patologie che arrivano all’osservazione del medico che pratica anche la medicina non convenzionale. E’ chiaro che, come per ogni intervento medico, così anche per un intervento mediante Agopuntura, il medico non ha l’obbligo di “guarire”, ma di “curare” nel modo che ritiene deontologicamente più opportuno e senza recar danno per il paziente. L’Agopuntura non va, pertanto, considerata come una pratica “miracolistica”, ma una ulteriore opportunità terapeutica nelle mani di un medico esperto che avrà l’accortezza d’informare il paziente sulle possibilità dei benefici del trattamento. Dott. Rosario Pugliarello Servizio di Medicina dello Sport Servizio di Agopuntura Tradizionale Cinese pubbliredazionale
Cronache
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LAZISE. I due cugini, premiati dal Sindaco, sono reduci dai giochi europei per trapiantati
CASTELNUOVO
Dorizzi, campioni di vita e di sport
Garanzia Giovani a favore del lavoro
“A Daniele Dorizzi un campione nella vita e nello sport” e medesimo piatto e medesima dicitura per Tiziano Dorizzi. E' la scritta che campeggia nel centro del nuovo piatto in ceramica appositamente realizzato dall'amministrazione comunale di Lazise per le celebrazioni e le ricorrenze più importanti. Sul verso campeggia lo stemma araldico del comune di Lazise con la data del 983, anno in cui l'Imperatore Ottone II° concesse il "diploma" con la "consegna" di alcune autonomie locali, ovvero l'inizio di un'era nuova per Lazise: il primo libero comune d'Italia. A consegnare i due piatti, in assoluta anteprima, in quanto sono le prime due copie che escono dalla "casa comunale", è stato il sindaco Luca Sebastiano con giunta e consiglieri comunali, nella sala consigliare del municipio gremitissima di amici, conoscenti, popolazione di Lazise che ha voluto fare festa con i cugini Daniele e Tiziano Dorizzi reduci dai campionati europei per trapiantati svoltisi di recente a Cracovia. Ed a Cracovia Daniele ha conquistato due medaglie: l'oro nei 5000 metri ed il bronzo nei 1500 metri di corsa. Vi hanno aderito 22 nazioni con 356 atleti, di cui 21 italiani. 31 sono state le medaglie conquistate dalla pattuglia nazionale che è giunta sesta nel medagliere della ottava edizione europea dei giochi. I colori italiani sono stati portati a Cracovia dall'ANED, l'associazione degli emodializzati e trapiantati. «E' un gesto simbolico che da merito e onore a due nostri concittadini che sono campioni nello sport e nella vita - ha esordito il sindaco - che hanno dimostrato coraggio nell'affrontare le insidie della vita e che hanno vinto davvero. Hanno esportato il nome di Lazise in Europa e nel mondo e ci hanno fatto scattare l'orgoglio di patria e il sentimento nobile dell'amicizia. Siamo orgogliosi di loro, della loro caparbietà, del loro riscatto totale, delle soddisfazioni che hanno raggiunto e conquistato con tanto impegno ed abnegazione». «Abbiamo partecipato gareggiando senza sperare in piazzamen-
ti da podio - ha esordito Daniele Dorizzi - perché per noi, io e Tiziano, gareggiare è dare senso ad una nuova vita dopo il trapianto. Siamo e speriamo di essere veicolo di comunicazione per parlare di donazione di organi, di
trapianti, di rinascita dell'individuo dopo periodi disastrosi con la dialisi, le mille peripezie della sofferenza. Voglio condividere con Tiziano le medaglie che ho conquistato a Cracovia - ha concluso Daniele commos-
so - perché anche se non ha conquistato " un metallo" ha conquistato la stima di se stesso e la voglia di vivere e di continuare a gareggiare per la vita». Visi commossi, qualche lacrima, soprattutto dagli amici di sempre, gli atleti del gruppo sportivo Le Sgalmare che da anni spingono i cugini Dorizzi a vivere pienamente lo sport, tant'è vero che da alcuni anni Daniele ne è divenuto il presidente. «Dire che siamo felici e vicini a Daniele e Tiziano è dire poco - sottolinea Antonio Bonometti, vice presidente de Le Sgalmare - perché abbiamo vissuto con loro ogni attimo della loro presenza a Cracovia, in costante contatto, trepidando ed esultando con loro. Una grande rivincita della vita sulla malattia attraverso lo sport». Sergio Bazerla
LA VISITA. Da Rosenheim a Lazise Sono partite in 12 dalla Rat House di Rosenheim e sono giunte a Lazise in nove. Tre purtroppo hanno dato forfait lungo il cammino. Sono le studentesse della terza media della scuola della città gemellata con Lazise di Rosenheim e sono partite dalla città bavarese il 17 di agosto e sono giunte al municipio di Lazise sabato 6 settembre. Une bella scarpinata che le ha temprate affrontando diverse difficoltà nel corso dell'avventura. A ricevere la "pattuglia" delle ragazze provenienti da Rosenheim c'era l'assessore Giorgio Benoni delegato dal sindaco impegnato in altri servizi, il presidente della commissione del gemellaggio Roberto Campagnari, la consigliera comunale alle manifestazioni Elena Buio. A portare il saluto della città bavarese il consigliere Franz Lucas che ha accolto le ragazze con parole di compiacimento. «Raggiungere la casa di un amico è sempre piacevole - ha esordito nel suo saluto l'assessore Giorgio Benoni - e voi siete giunte graditissime a casa di amici. Un gemellaggio che dura da oltre 35 anni è segno che i rapporti sono saldi, positivi, ricchi di interscambi e di fruttuosa amicizia. Noi vi accogliamo con grande spirito di vicinanza e ci complimentiamo con voi per la vostra impresa. Lazise è lieta di ospitarvi e di accogliervi con grande amicizia». Alla preside Ramm quale rappresentante della scuola cui appartengono le nove studentesse giunte a Lazise è stato consegnato il piatto dell'amicizia con il logo del comune lacisiense e con dedica firmata dal sindaco. Il prossimo 3 ottobre giungerà a Lazise un'altra delegazione di studenti gemelli, mentre per l'apertura dei mercatini prenatalizi si recherà a Rosenheim il coro parrocchiale San Giovanni Battista di Pacengo con una delegazione di amministratori pubblici. S.B.
Stefania Marastoni
Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il nuovo strumento per combattere la disoccupazione giovanile. Grazie ad un finanziamento, è ora possibile investire in politiche attive per l'orientamento, la formazione e l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani tra i 15 e i 29 anni residenti in Italia (cittadini comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti) che non siano impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo. «Si tratta di un’iniziativa concreta per aiutare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro ─ spiega l’assessore alla Politiche giovanili di Castelnuovo del Garda, Stefania Marastoni ─. Secondo quanto stabilito nella Raccomandazione europea del 2013, infatti, l'Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, il proseguimento degli studi, l'apprendistato o il tirocinio entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale. Garanzia Giovani offre sostegno a quanti non sono impegnati in un'attività lavorativa, né sono inseriti in un percorso scolastico o formativo». L’Informagiovani di Castelnuovo del Garda, oltre a promuovere l’iniziativa, è a disposizione per fornire informazioni (anche per le aziende interessate), aiutare i ragazzi e le ragazze nelle fasi dell’adesione al progetto Garanzia Giovani e metterli direttamente in contatto con gli Youth Corner accreditati dalla Regione Veneto. Info: Informagiovani di Castelnuovo del Garda (tel. 045.6459970; e-mail: informagiovani@castelnuovodg.it), aperto il martedì dalle 9 alle 12; mercoledì dalle 15 alle 18; venerdì dalle 15 alle 18; sabato dalle 9 alle 12.
CASTELNUOVO / IL CORSO
Settore alimentare Il comune di Castelnuovo del Garda, in collaborazione con Agorà, associazione per lo sviluppo della formazione, organizza per mercoledì 29 ottobre, dalle 9 alle 12, nella sala civica Libertà (sopra la biblioteca), un corso rivolto alle persone interessate a lavorare nel settore alimentare. Sono infatti ancora molte le opportunità che questo settore riesce ancora ad esprimere, soprattutto nel periodo stagionale, grazie alle strutture ricettive del vicino lago di Garda. Ulteriori offerte vengono dalla locale industria alimentare di qualità, con l’avvio delle campagne di prodotti specifici per alcune ricorrenze annuali, mentre pizzerie, ristoranti, bar e gelaterie, soprattutto nel periodo estivo, incrementano la richiesta di personale. Ele-
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BARDOLINO - Municipio -Distributore Esso - Fermata Corriere - Avis - Il Fornaio Club Mezza Età - Panificio Bullio CALMASINO - Ortofrutta Bardi - Distributore Esso LAZISE - Municipio - Supermarket A&O - Centro Anziani - Panificio Bullio - Sotto i Portici - Distributore Eni - Poste COLÀ - Circolo Acli - Supermercato Lucia PACENGO - Ugolini Petroli LOCALITÀ RONCHI - San Marco Petroli
mento indispensabile per entrare in questo settore, da allegare sempre al proprio curriculum vitae, è l’attestato di “addetto alla produzione e vendita di prodotti alimentari”. Il corso, in programma il 29 ottobre, è breve: la durata è di sole tre ore ed al termine si svolgerà una sessione di esame che attesterà l’avvenuta acquisizione delle competenze necessarie a svolgere in sicurezza il lavoro a contatto con gli alimenti. Completato il corso sarà consegnato il libretto formativo. Il corso di “addetto alla produzione e vendita di prodotti alimentari” sarà tenuto da un docente esperto, il dott. Alessandro Capodaglio di Agorà Formazione, ed ha l’obiettivo di fornire le conoscenze fondamentali in materia di igiene a coloro che quotidianamente o saltuariamente svolgono attività che li porta a contatto con prodotti alimentari. Sono previste agevolazioni per i residenti nel comune di Castelnuovo del Garda e per disoccupati e inoccupati. Per informazioni e iscrizioni (a numero chiuso) rivolgersi all’Informagiovani di Castelnuovo del Garda (tel. 045.6459970; e-mail: informagiovani@castelnuovodg.i t
Cronache
Settembre 2014
14
VALEGGIO. Grande successo per la manifestazione locale
Birra al top: oltre 70 tipi Dopo il successo delle prime due edizioni, l'associazione Il Sentiero del Luppolo ha riproposto la manifestazione “ChiAmaLeBirre”, una vera e propria fiera della birra artigianale che il 19, 20 e 21 settembre ha animato il Mercato Ortofrutticolo di Valeggio. Con il patrocinio della Provincia di Verona, dal Comune e
della Pro Loco di Valeggio e di Unionbirrai, è stata presentata in Provincia alla presenza dell'assessore alle Attivita Produttive Fausto Sachetto, degli assessori all'Agricoltura Vania Valbusa e al Commercio Anna Paola Antonini del Comune di Valeggio, per l'associazione “Il Sentiero del Luppolo” del presidente Mat-
teo Moretti e della vicepresidente Laura Chiesa; per l'ULSS 22 Caterina Gurzi e Andrea Saccani. Quest'anno era possibile degustare più di 70 tipi di birra (a bassa ed alta fermentazione, alcune a basso contenuto di glutine; alcuni stili sono american IPA, american pale ale, wheat beer, weizen bock, weizen bava-
PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi DOMENICA 28 SETTEMBRE Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi VALEGGIO SUL MINCIO SABATO 4 E DOMENICA 5 OTTOBRE Borghetto, dalle ore 10 alle 19 SAPORI D’AUTUNNO mercatino di prodotti enogastronomici selezionati A cura Ass.to Turismo e Pro Loco Valeggio DOMENICA 5 OTTOBRE Piazza Carlo Alberto, dalle 9 alle 20 12° edizione VALEGGIO VESTE il VINTAGE Mostra mercato di abbigliamento, accessori d’epoca, design e modernariato. Musica live e degustazioni. A cura di Associazione Percorsi e Pro Loco Valeggio
La presentazione di “ChiAmaLeBirre” a palazzo Scaligero
rian, belgian ale, triple, bitter, porter, pils, hell, kolsch, bock, stout…) spillata da 12 diversi birrifici (Birrificio Indipendente ELAV, Il Birrone, Croce di Malto, Endorama, Foglie D’erba, Manerba Brewery, Stradaregina, Valcavallina, HIBU, Retorto, MC77 e Birrificio Italiano) i cui mastri birrai erano a disposizione per qualunque informazione e spiegazione sulla tipologia di offerta. «Hanno preso parte alla manifestazione birrifici – ha spiegato Matteo Moretti premiati a livello nazionale e altri a livello internazionale e persino alcuni che si sono classificati ai primi posti con medaglia d'oro o d'argento. Durante i tre giorni della fiera è stato organizzato un laboratorio di degustazione, occasione per approfondire il tema e conoscere nel dettaglio le
materie prime e le fasi di lavorazione artigianale». Come per gli anni scorsi è stato possibile acquistare le birre in bottiglia delle varie aziende partecipanti presso il beershop. Mentre, novità 2014, è stata ospitata durante la fiera una tappa del concorso nazionale MoBI per Homebrewers (produttori “casalinghi” di birra) con stile americano. Gli organizzatori non hanno dimenticato il concetto del “bere consapevole”: in collaborazione con l’Ulss 22 è stato aperto uno stand di sensibilizzazione e di attenzione agli abusi di alcool, con la possibilità di effettuare alcoltest gratuiti e simulazioni di guida in stato di ebbrezza. Per accompagnare la birra sono stati allestiti stand gastronomici con menu variegati: dai famosi tortellini di Valeggio, proposti dall’Associazione
Pastifici Artigiani , alla pizza, al churrasco ma anche patatine, hamburger, formaggi, dolci. E per le famiglie con bambini era presente uno spazio dedicato al gioco per i più piccoli, con la collaborazione della Ludoteca Melaspasso. L'intrattenimento musicale è stato affidato a Radio Scialla, una radio locale di Valeggio, mentre la parte culturale è stata realizzata in collaborazione con la Biblioteca Comunale dove è stato allestito per i mesi di settembre e ottobre uno spazio, “ChiAmaLe Birre...Leggere!” con pubblicazioni a tema “birrario”. Due in particolare sono state presentate durante la Fiera: la nuova Guida alle Birre d’Italia 2015 a cura di Slow Food Editore e la nuova Guida ai locali birrari di MoBI. Sara Tonolli
IL CASO. Un “Tavolo Verde” per il problema pesche
SABATO 25 OTTOBRE Teatro Smeraldo, ore 21.00 LA CORRIDA DI VALEGGIO Concorso per nuovi talenti artistici Info e regolamento su : face book.com/corridadivaleggio A cura della Compagnia Attori Per Caso, in collaborazione con Comune di Valeggio e Pro Loco
A breve verrà istituito a Valeggio un “Tavolo Verde” per la discussione di un problema che ha afflitto l’economia del paese nell’estate 2014: il calo del prezzo di vendita delle pesche. La coltivazione di frutta caduca a Valeggio è un’attività di primaria importanza: ad oggi, coinvolge più di 100 aziende agricole, molte delle quali hanno origini antiche e costituiscono una pietra miliare nel panorama commerciale valeggiano. L’estate 2014 è stata però inclemente con i produttori e il maltempo, unito alla crisi globale e alla malattia virale della Sharka, non ha contribuito alla produzione di un frutto dalle ottime qualità organolettiche, come accadeva nelle precedenti annate, demotivando così la popolazione nell’acquisto e consumo di pesche. Ad agosto, il Sindaco di Valeggio Angelo Tosoni, si è recato in Regione Veneto con l’assessore delegato all’Agricoltura, Vania Valbusa, il Direttore del Mercato delle Pesche di Valeggio e alcuni agricoltori locali, per incontrare l’assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato, e discutere dei problemi legati alla peschicoltura e alla vendita dei frutti. E’ stato deciso di convocare nell’immediato futuro un team tecnico e di coordinamento che si occuperà di studiare la situazione e di ricercare valide soluzioni per i prossimi anni, in modo da poter competere di nuovo a livello europeo con concorrenti come Grecia e Spagna. Il “Tavolo Verde” si terrà in stretto contatto con la Regione, perché, come afferma Valbusa, «la pesca è una specialità del nostro territorio e va tutelata mettendo in campo ogni azione volta a sostenerne il mercato». Paola Peretti
DOMENICA 26 OTTOBRE Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:
VENERDÌ 10, SABATO 11 E DOMENICA 12 OTTOBRE Mercato Ortofrutticolo VALEGGIO PRODUCE Fiera dell'imprenditoria, dell'artigianato e della produzione agricola valeggiana Serate di musica e ballo e stands gastronimici A cura Soc.Gest. Mercato Ortofrutticolo, Imprenditori Artigiani Valeggio SABATO 18 E DOMENICA 19 OTTOBRE Piazza Carlo Alberto FIORI e PROFUMI d’AUTUNNNO mostra mercato di florovivaismo, arte floreale, artigianato, prodotti naturali A cura Ass.to Turismo, in collaborazione con Federfiori
Il presente calendario potrebbe subire variazioni per cause indipendenti dalla volontà degli organizzatori. INFO: 045 7951880 www.valeggio.com
VALEGGIO - Municipio - Pizzamiglio Unieuro - Fresco Mio - Alim. Venturelli Vivo - Pro Loco - Candominio Napoleon - Loro Petroli - Baita Alpini
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L’origine stessa del termine “marmo” (dal greco “risplendere”) tradisce già quella sua speciale luminosità che lo rende sinonimo di eleganza e raffinatezza. L’uomo ha cominciato a interessarsi a questa pietra “splendente” fin dal Neolitico e questo interesse vecchio milioni di anni non si è ancora spento, soprattutto a Verona che «gode di ottima salute» come dichiara Davide Muzzolon, vicepresidente di Confindustria Marmomacchine Federale, nella sua analisi del mercato del marmo nazionale. I tempi di crisi di certo non aiutano, ma i veronesi puntano in alto. Lo dimostrano la Videomarmoteca – Centro Servizi Marmo di Volargne, che vuole fare del Distretto del Marmo e delle pietre del Veneto un punto di riferimento, e i due consorzi presenti nel veronese: “La Pietra” e il “Consorzio cavatori della Lessinia e marmi veronesi”, che dimostrano spirito di collaborazione e determinazione.
MARMOMACC AL VIA DAL 24 AL 27 SETTEMBRE. IN QUATTRO GIORNATE DEDICATE AL COMPARTO LAPIDEO
Il Marmo protagonista in Fiera E’ la fiera leader a sostegno del “sistema marmo” sul mercato mondiale, allo scopo di promuovere lo sviluppo del prodotto e delle tecnologie e diventare un laboratorio culturale
sempre più qualificato delle tendenze nel mondo delle costruzioni e del design litico. Stiamo parlando di Marmomacc che quest’anno taglia il traguardo della sua 49^ edizione.
La Fiera Internazionale di Marmo, Design e Tecnologie è in programma da mercoledì 24 a sabato 27 settembre presso VeronaFiere e si prepara a confermarsi ancora una volta come evento irrinunciabile per gli operatori del settore marmo lapideo, dai macchinari ai prodotti strumentali, dai blocchi in pietra alle lavorazioni più complesse, per i professionisti del settore costruzioni e contract, oltre che per designer e i decision makers che vogliono affermarsi in un contesto sempre più specializzato e competitivo. Grazie ad un sistema integrato di servizi che coniuga la qualità dell’offerta espositiva e del visitatore professionale, i contatti e la penetrazione sui mercati di sbocco, la presenza di numerose e qualificate delegazioni di buyer esteri con iniziative di matchmaking, la presentazione di studi, ricerche, convegni su marmo e design, iniziative commerciali e culturali per approfondire il mercato e le principali tematiche del settore al servizio delle imprese, Marmomacc è il più rilevante evento internazionale del 2014 dedicato alle aziende del settore
FILIBERTO SEMENZIN, PRESIDENTE DEL CENTRO SERVIZI PER IL MARMO «ll distretto del marmo di Verona, con le sue potenzialità e diverse articolazioni, si conferma centro di eccellenza che fonda le proprie radici su tradizione, competenza ed innovazione». Con queste parole Filiberto Semenzin, presidente del Centro Serivzi per il Marmo, fotografa la situazione del settore lapideo scaligero. Ed è proprio dal suo osservatorio, la Videomarmoteca appunto, che sta parlando. Presidente, quale il punto di forza del Centro Servizi per il Marmo? Filiberto Semenzin «Punto di forza è l'aver saputo mettere in rete il mondo dell'estrazione, della trasformazione, della produzione di macchine per la lavorazione e di prodotti per la manutenzione e la posa, in un'ottica di filiera completa, in grado di offrire un servizio chiavi in mano: un saper fare in grado di dare risposte complete ad ogni tipo di problema». Quali gli obiettivi a cui tendere? «Essere gli interlocutori qualificati e competenti per progettisti, designer e costruttori deve diventare ancora di più il vero biglietto da visita con il quale il nostro distretto si presenta sui mercati internazionali. La parola d’ordine è “competenza” anche per quanto riguarda la capacità di sperimentare e fare ricerca su nuove tecniche di lavorazione. Chi cerca la lavorazione di pregio, il prodotto di qualità, il materiale di alta gamma, un servizio di assistenza serio e competente è disposto a spendere, appartiene a quella fascia alta di mercato che valorizza ancora di più le nostre specificità. Per questo credo sia fondamentale non stancarci di rafforzare le relazioni con le università ed i centri di ricerca, con le migliori aziende della produzione di macchine mettendo insieme la sperimentazione con la creatività e la competenza dell'artigiano». Ci parli delle imprese del marmo: quale aria si respira? «Le nostre imprese credono nel proprio lavoro, non demordono, vogliono investire ancora sul nostro territorio. E' questo un aspetto molto importante ed un messaggio molto forte che lanciano alle Istituzioni, alla politica ed al territorio. Un messaggio di fiducia e di speranza, di stimolo e di intraprendenza in un momento in cui tutti parlano di sfiducia e di incertezza. Investire per rafforzare la produzione sul territorio vuol dire tutelare il lavoro locale, financo rafforzarlo creando opportunità per chi ha la buona volontà di fare e di imparare». Quale il ruolo del Centro Servizi per il Marmo in questo senso? «Il ruolo del Centro Servizi, da questo punto di vista è ancora più utile ed importante, svolgendo un compito di coordinatore, propulsore ed organizzatore di opportunità e stimoli per le imprese ed il territorio. Mettere insieme il saper fare, facilitare il dialogo e il confronto, la collaborazione tra imprese, creare opportunità di presenze e di contatti, rafforzare il marchio del saper fare per presentarlo come il vero valore in più che Verona sa offrire al mondo: questa è la sfida e la provocazione che vogliamo lanciare alla Marmomacc 2014».
marmo. Una grande vetrina nella quale è possibile ammirare il meglio della tradizione e dell’innovazione produttiva nazionale e internazionale, le opere realizzate nel mondo, le molteplici iniziative per far conoscere le peculiarità e la ricchezza del marmo nonché le
potenzialità espressive dell’uso dei materiali lapidei nell’architettura e nel design. Anche per questa edizione la fiera del marmo prosegue il suo impegno con la promozione di corsi di formazione continua, seminari tecnici e programmi per architetti. Il design e la tecnologia si
danno appuntamento a Marmomacc, che si propone sempre più come punto di incontro fondamentale per comprendere l’evoluzione le tendenze più attuali del settore della pietra e del design. Per ulteriori informazioni: www.marmomacc.com
ARENA_SANTAMARGHERITA: IL CUORE SUGGESTIVO DI MARMOMACC Santa Margherita SpA firma lo Spazio Forum della fiera internazionale del marmo realizzando un futuristico esempio di exhibit design Le superfici ispirate alla pietra come raffinato ed esclusivo elemento d'arredo, dal design originale e moderno, per dare personalità al soggiorno di casa come a edifici commerciali, alberghi ed infrastrutture. Oggi il fascino dei materiali naturali si coniuga con superfici tecnicamente evolute in grado di soddisfare tutti i gusti ed incontrare le esigenze di architetti, designer e progettisti. È il caso degli agglomerati, materiali composti da scaglie di marmo, polveri di quarzo o sabbie silicee mescolate a resina e ricomposte sottoforma di lastre di grandi dimensioni oppure di piastrelle. Ideali come pavimenti e rivestimenti, ma anche per confezionare piani cucina, piani bagno ed originali complementi d’arredo, ripropongono in chiave contemporanea il sapore senza tempo dei materiali lapidei, declinato in tinte e granulometrie differenti, sapientemente miscelate per dare un tocco di ricercatezza ad ogni tipo di ambiente. Santa Margherita SpA, storica azienda veronese, è stata una delle prime a scommettere su questi prodotti
innovativi, realizzando fin dai primi anni Settanta i suoi esclusivi agglomerati apprezzati in Italia e all’estero per resistenza e durevolezza, per le ampie possibilità di personalizzazione e la facile manutenzione. Ottenuti da materie prime di assoluta qualità, certificate per il contatto con gli alimenti e la salubrità degli ambienti, gli agglomerati di marmo e di quarzo SANTAMARGHERITA sono il frutto di tecnologie all’avanguardia, capaci di coniugare ricerca estetica e prestazioni eccellenti. Grazie al costante impegno nella ricerca, nella sperimentazione e nell’automazione dei processi produttivi, l'azienda ha mantenuto positivi trend di crescita e firmato progetti prestigiosi in oltre 70 Paesi, confermandosi oggi autorevole ambasciatrice del design Made in Italy nel mondo. Un know-how ed una tradizione che le sono valse la prestigiosa collaborazione con Marmomacc 2014, la fiera leader nel mondo per l’industria del marmo, a Verona dal prossimo 23 al 27 Settembre. Santa Margherita, infatti, ha firmato assieme all’architetto Giorgio Canale l’area convegni, dandole una veste completamente rinnovata ed originale. Ribattezzata ARENA_SANTAMARGHERITA, è un creativo e futuristico esempio di exhibit design capace di
concretizzare l’esigenza di comunicare il grado di sperimentazione, ricerca e innovazione raggiunti in questi anni nella progettazione con i prodotti lapidei. Presenza inconfondibile del padiglione 1 dedicato alle mostre, l’opera stupirà anche per la sua doppia anima: l'interno ospita una lounge, pronta a trasformarsi in sala conferenze grazie alla collaborazione con aziende del calibro di MAISTRI per le cucine e BAXTER per gli arredi. Una realizzazione non solo scenografica, dunque, ma multifunzionale in grado di adattarsi a diverse esigenze di allestimento cambiando conformazione. «Il progetto ha il patrocinio di Comune e Provincia di Verona, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Verona e della Society of
British and International Design» aggiunge il Direttore Vendite Italia Matteo Desto. «È il riconoscimento del nostro impegno nella ricerca estetica e funzionale finalizzata a promuovere un utilizzo sempre nuovo della pietra agglomerata». La ricerca sui materiali e sulle tendenze del design e dell’architettura hanno permesso all’azienda di sviluppare superfici ad alto contenuto riciclato, con inserti di diversa tipologia - dal vetro alla madreperla, dagli specchi ai glitters - texture e colorazioni sconosciute in natura. Le più significative saranno in mostra nella sede di Volargne di Dolcè per l'intera durata della fiera.
Per maggiori informazioni: www.santamargherita.net
Cronache
Settembre 2014
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LAZISE. È stata adottata una nuova variante parziale al Piano degli Interventi
LAZISE
Gli spazi “Rs” sono edificabili
Corso Cangrande Lavori in atto
Si aggiunge un altro tassello alla «battaglia» dell’amministrazione guidata dal sindaco Luca Sebastiano contro le scelte fatte dal suo predecessore Renzo Franceschini. Nel Consiglio comunale del 4 settembre stata adottata una nuova variante parziale al Piano degli interventi, forse quella che più attesa da alcuni cittadini che con l’avvicendarsi di amministrazioni si erano visti bloccare gli interventi edilizi nelle loro aree in precedenza classificate come «Rs» (residenze speciali). Aree che l’amministrazione Franceschini aveva reso edificabili «per rispondere alle esigenze abitative dei residenti» e su cui erano applicate condizioni particolari, come l’assegnazione di una volumetria complessiva anziché di un indice di edificabilità; la possibilità, per alcune, di intervenire direttamente senza la necessità di predisporre un Piano urbanistico attuativo (con conseguente risparmio economico) e l’esonero dal pagamento dell’Imu fino a quando non fosse stato ritirato il permesso di costruire. La nuova variante ha invece
assegnato a ogni zona Rs degli indici di fabbricabilità (rapporto metri cubi su metri quadri) specifici a seconda delle aree su cui ricadono (fascia lago, collinare, a ridosso di ambiti già edificati…). Ciò comporta che da questo momento anche sulle zone Rs venga applicata l’Imu, mentre allo stesso tempo
Nel Consiglio comunale del 18 giugno era stata invece adottata la prima variante parziale al Piano degli interventi, che ha comportato la cancellazione di 15 accordi pubblico-privato, cancellazione motivata dalla necessità di rientrare nei dimensionamenti previsti dal Pat (Piano di assetto del territorio) che secondo la maggioranza sono stati sforati con la politica urbanistica dell’ex sindaco Franceschini. Tra gli accordi stralciati, forse quello che poteva avere una maggiore ricaduta a livello di beneficio collettivo è quello con l’associazione campeggiatori, che in cambio di una maggiore concessione di superficie coperta (già peraltro prevista dalla legge della Regione Veneto 33/2002) prevedeva la realizzazione della passeggiata a lago da Lazise a Pacengo per un importo stimato di 1 milione e 500mila euro. Ora di quest’opera non c’è più traccia nemmeno nel Piano triennale delle opere pubbliche, mentre i primi introiti della tassa di soggiorno (introdotta quest’anno) serviranno per: realizzare l’ecocentro nel piazzale Marra, sostenere alcune manifestazioni, cofinanziare la spesa per sistemare il parcheggio sterrato di via San Martino, ma anche per il verde pubblico e la manutenzione delle strade. Mentre i paesi limitrofi hanno quasi completato le passeggiate a lago (alcuni brevi tratti della sponda di Castelnuovo sono in programma nel prossimo biennio), Lazise dovrà pazientare ancora un po’. Quanto, ancora non si sa
viene cancellata la perequazione prima prevista per i non residenti, che dovevano versare tot euro a metro quadro come compensazione. «Queste zone sono state regolamentate come le altre zone residenziali - spiega l’assessore all’Urbanistica Barbara Zanetti - la fase di “stallo” è stata risolta indicando le aree libere effettivamente edificabili (prima infatti le zone Rs comprendevano aree vaste e già edificate, ndr) e dando disposizioni su come edificare, disciplinando ad esempio altezze massime e superfici coperte». «Fino ad ora chi faceva richiesta prima poteva aggiudicarsi gran parte o tutta la volumetria assegnata - ha aggiunto il sindaco Luca Sebastiano - in questo modo garantiamo a ciascuno il diritto edificatorio». Netta contrarietà da parte dei consiglieri di opposizione Renzo Franceschini e Damiano Bergamini (assente Diego Zanetti), che non hanno partecipato alla vota-
zione tentando di far cadere il numero legale (senza riuscirci). «Sono modifiche peggiorative», ha bollato Bergamini, puntando il dito in particolar modo sul venir meno dell’obbligo di perequazione per i non residenti. Perequazione che farà mancare discreti introiti alle casse comunali («150 euro al metro cubo per Lazise, 120 per Colà e 100 per Pacengo», ha ricordato Franceschini), ma che secondo la maggioranza era applicata interpretando impropriamente la legge regionale 11 del 2004. È possibile prendere visione della variante in Municipio e sul sito del Comune, dove per 60 giorni sarà disponibile per la consultazione e, trascorsi 30 giorni, si potranno depositare le osservazioni che verranno discusse prima di tornare nuovamente in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
Da alcuni giorni sono in corso lavori di smantellamento delle impalcature, dei casseri , del legname da armatura dell'ultimo piano della costruzione relativa all'ampliamento della casa di risposo di Corso Cangrande 7. Dell'operazione è stata incaricata l'impresa edile Costruzioni Todeschini di Verona. «L'operazione si è resa necessaria perché i casseri si sono arrugginiti, il legname da armatura per i cementi armati ed il sostegno delle strutture si è completamente inarcato ed è quindi inservibile allo scopo - spiega l'assessore Giorgio Benoni - e si è quindi deciso, dopo consulto con i tecnici, di dare avvio allo smantellamento della struttura e delle impalcature per poter dare l'avvio alla ripresa dei lavori dopo circa due anni di stop. L'operazione non grava sul bilancio della amministrazione comunale in quanto si è dato avvio all'escussione della polizza fidejussoria che l'azienda vincitrice della gara di appalto e che ha fermato i lavori a metà, ha fornito a garanzia». In effetti i lavori di smaltimento e di ripristino del cantiere erano a carico della Edil PRC srl di Lodi che a suo tempo era risultata aggiudicataria dei lavori con un ribasso del 38% sulla base d'asta. Il progetto pertanto rimane intatto e rispondete alle deliberazioni assunte dalla amministrazione guidata da Renzo Franceschini che prevedono un ampliamento dei posti letto fino al raggiungimento di 28. Il progetto è stato redatto dagli architetti Nicola Bertolaso e Piero Vantini. «Dobbiamo ovviamente, adesso - continua Benoni - dare avvio al nuovo bando di gara di appalto per la aggiudicazione dei lavori. Gli uffici comunali lo stanno predisponendo. Speriamo di poterlo attivare entro il mese di ottobre. Siamo dell'idea - continua ancora l'assessore - di invitare imprese che rispondano per professionalità e garanzia, magari su base regionale, essendo l'importo dei lavori sotto il milione di euro. Tutto questo per garantirci al massimo sia sui tempi di esecuzione ma soprattutto sulla rispondenza ai capitolati ed ai contratti che andremo a redigere. Abbiamo nel frattempo predisposto alcune piccole varianti - assicura Benoni - che comunque non alterano il progetto di base, ma semmai lo integrano con strutture di sicurezza e con materiali innovativi e migliorativi. Contiamo quindi di avviare i lavori entro la fine dell'anno in corso, al massimo nei primi giorni del 2015». Sergio Bazerla
Katia Ferraro
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Cronache
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GARDA. Lettera di un cittadino al Comune. Il Sindaco e il Demanio rispondono
PESCHIERA
«Punta Corno va sistemata»
Il maltempo non dà tregua
ché è area demaniale. Ma non è demaniale anche il Lungolago? Possibile che non si possa mettere un po’ di oleandri su tutto il piazzalino per ingentilire e rendere gradevole l’area? E rifare la pavimentazione come fatto altrove? O, meglio ancora, chiedere un progetto ad un architetto esperto di verde urbano? Garda è un paese turistico e Punta Corno è un passaggio obbligato per
Egregio Sindaco, leggiamo su L’Altro Giornale di giugno 2014, a pagina 14, un bell’articolo dal titolo “Garda: un nuovo look per il lungolago”. Fa piacere apprendere che il Comune ha speso 191.000 euro (di cui 110.000 di contributo regionale) per la nuova pavimentazione del lungolago fino al Pontile Navigarda e per la nuova illuminazione pubblica e 28.000 euro per il nuovo manto stradale di accesso al Bar Lido. Altri 34.000 euro sono stati spesi per l’arredo urbano del lungolago Regina Adelaide. Altri 7.000 sono stati spesi per la riqualificazione boschiva della scarpata sul lungolago Europa e infine altri 40.000 euro sono stati spesi per l’installazione di dissuasori oleodinamici a scomparsa sul lungolago
Regina Adelaide nei pressi del pontile Navigarda e altrove. Totale 300.000 euro. Bene! Resta però lo squallore vergognoso di Punta Corno: da quando il bar è stato abbattuto, così come le cabine, resta sullo spiazzo di Punta Corno un selciato metà cemento, metà terra con un muretto rovinato sullo sfondo. Qua e là qualche gradino semirovinato, isolato e incomprensibile, ciuffi disordinati di erba e il tutto sembra reduce della seconda guerra mondiale o da un terremoto di qualche mese fa. E lo squallore è aumentato dagli scheletri di vecchi platani danneggiati in modo irreparabile da un anonimo delinquente. Come mai l’amministrazione non fa nulla? Un Assessore ci ha riferito che lì non si può toccare per-
tutte le persone che vogliono andare sulla spiaggia o passeggiare fino a Punta San Vigilio. Si deve poter rimediare allo scempio attuale. Piantare un po’ di oleandri anche lì e magari qualche fiore in più sulla passeggiata tra il Bar Lido e Punta Corno è il minimo che un’amministrazione comunale dovrebbe fare. Lettera firmata Seguono 140 firme
INTERVENTO DEL SINDACO «Quella in questione è un’area demaniale – afferma perentorio il sindaco di Garda, Antonio Pasotti -. Pertanto non è competenza del Comune mantenere l'ordine e la pulizia, tant'è che qualche tempo fa un chiosco che era stato costruito su area del demanio fluviale è stato abbattuto. E' evidente tuttavia – aggiunge il primo cittadino - che l'amministrazione si prodigherà affinchè chi di competenza possa intervenire in modo da recuperare lo stato di abbandono in cui è attualmente l'area in questione». Abbiamo contattato l’Agenzia del Demanio. Dagli uffici di Roma ci fanno sapere che «il Demanio ha la proprietà dell’area, ma non la gestione diretta. Oltretutto – precisano – con il processo di decentramento amministrativo e in particolare con il decreto legislativo 112 del 1998 la gestione e tutti gli aspetti manutentivi del bacino lacuale sono di competenza delle Regioni».
Proseguiremo il servizio sul prossimo numero con l’intervento della Regione Veneto da cui stiamo aspettando risposta
CISANO
In migliaia alla Sagra dei Osei Cinque giorni di festa hanno caratterizzato la prima settimana di settembre a Cisano in occasione dell’ultracentenaria Sagra dei Osei. Cinque giornate baciate dal sole, durante le quali migliaia di visitatori hanno preso parte ai festeggiamenti caratterizzati da divertimento, convivialità, banchetti, intrattenimenti, buona cucina e soprattutto tanti simpatici pennuti, coccolati dalle mani competenti di professionisti del regno animale. Non è mancato nemmeno un gradito ritorno: l'antica Gara delle Primavere, che ha avuto un notevole afflusso di iscrizioni e di pubblico. «A Stefano Caissutti di Arsa di Udine – affermano gli organizzatori - è andato il primo premio per la gara del Tordo Sassello e la prestigiosa e preziosa Targa Marzan per il migliore in assoluto. Soddisfazione è stata espressa anche da parte degli espositori che hanno chiesto di partecipare anche alla prossima edizione. Particolarmente apprezzati sono stati inoltre il mercato artigianale e gli stand degli animali da compagnia che cercheremo di potenziare il prossimo anno». A tal proposito molto positivo è stato il pensiero rivolto alla manifestazione da parte di Debora Quintarelli, intervenuta tra i vari espositori in rappresentanza della creatività veronese con oggetti raffinati per qualsiasi occasione. «Il nostro stand cucina, bar, spettacoli è stato particolarmente frequentato – aggiunge inoltre Chiara, una delle organizzatrici - con nostra grande soddisfazione abbiamo avuto tanti complimenti per l'organizzazione, per la qualità del cibo e anche per i prezzi adeguati. Apprezzati anche gli spettacoli proposti in particolare la serata di domenica con la Finale Regionale di Mister Italia nella quale si è aggiudicato il primo posto Dario Loda». Infine i ringraziamenti: «Oltre a tutti i volontari dell'Associazione Sagra dei Osei che si sono occupati dei parcheggi, cucina, bar, organizzazione, allestimento e smontaggio di tutti gli impianti – afferma ancora Chiara – un grande “grazie” va all'Amministrazione comunale, tutti i dipendenti del Comune di Bardolino e Bardolino Top per averci aiutato e seguito per tutto l'iter burocratico necessario e per tutte le attrezzature messe a disposizione dell'antica manifestazione. Ringrazio inoltre le Forze dell'ordine e la Polizia Municipale che ci hanno dato la massima disponibilità affinchè tutto si svolgesse in tranquillità, sicurezza e gioiosità della festa. Doveroso infine è ringraziare Giuseppe Bonazzi e Mario Lonardi che hanno curato l'allestimento e l'organizzazione della Gara delle Primavere e la famiglia Delaini Marzan che ha messo a disposizione il parco e tutti gli spazi adibiti alla festa».
La cattiva stagione estiva dal punto di vista meteorologico ha colpito pesantemente la cittadina di Peschiera, più volte citata nei vari telegiornali nazionali. Non ultimo il pesante nubifragio di inizio settembre, abbattutosi in diversi punti del Comune: dal lungolago sino alle frazioni più recondite. Dopo la pesante conta dei danni, il Sindaco Orietta Gaiulli ha inviato in Regione la richiesta di stato di calamità, ottenendo riscontro positivo dal Governatore Luca Zaia. «Purtroppo lo straordinario sta diventando ordinario»: questa è la riflessione del primo cittadino che si trova a gestire degli inediti standard di valutazione. Nell’ultima annata le perturbazioni meteo si sono palesemente modificate rispetto agli scorsi decenni, dando vita alle cosiddette “bombe d’acqua” ovvero enormi quantità in brevi spazi temporali. Da ciò discerne che, tutto ciò che riguarda tubazioni e canali di scolo dovrà essere opportunamente revisionato, poichè dimensionato con parametri ora resi obsoleti dalle variazioni del clima. Lungolago Bergamini è tra le aree più colpite: la scarpata è franata e la spiaggia è stata pesantemente danneggiata se non completamente erosa in alcuni punti. Dal cedimento del terreno sono emersi alcuni rifiuti che sembrano abbastanza datati e sui quali sono in corso le opportune verifiche del caso. In località Broglie molte famiglie sono state colpite con garage e cantine completamente allagati. Ingenti disagi sono stati registrati anche a San Benedetto di Lugana, e nelle località Paradiso, Pioppi e Fornaci. Numerose aziende hanno subito l’allagamento di capannoni e magazzini, con conseguenti danni a macchinari e materiale stoccato. In campo anche la Protezione Civile che, con l’usuale solerzia dei volontari che la compongono, ha provveduto a rinforzare le protezioni di numerose abitazioni ed aziende, utilizzando sacchi di sabbia ed apposite paratie di protezione. Efficace anche l’intervento degli operatori della Serit che hanno provveduto a sgomberare e smaltire gli oggetti più voluminosi. Preso atto della situazione, ora bisogna pensare come intervenire. In primis si dovrà pensare alla manutenzione di scoli e fossati, spesso ostruiti da vegetazione ed erbacce, quindi non in grado di espletare il loro compito con la dovuta efficacia. Lo stesso Sindaco ha assicurato che verranno esaminati e monitorati tutti i vari tubi e canali di scarico, con la collaborazione dell’AGS Azienda Gardesana Servizi, oltre ad intervenire per riparametrare le opere alla luce di queste nuove condizioni climatiche. A tal fine, la stessa AGS è in attesa di un finanziamento europeo di oltre un milione di euro, da distribuire ai comuni perimetrali del Benaco per adeguare la rete fognaria alle mutate esigenze. Massimo Zuccotti
IL PREMIO. Chi sarà il “Samaritano di Lazise”? Il gruppo comunale Aido «Simone Gelmetti» propone anche quest’anno il premio «Il Samaritano di Lazise», nato cinque anni fa con l’obiettivo di riconoscere a una persona – e a nome dell’intera comunità – l’importanza dell’impegno profuso a favore degli altri. Come nelle passate edizioni del premio, tutti i cittadini sono invitati a segnalare, con le motivazioni che giustifichino l’indicazione, il “buon samaritano” (o buona samaritana) che dedica in modo disinteressato parte del suo tempo aiutando chi per varie difficoltà – economiche, di salute, di problemi familiari – ha bisogno di un sostegno. Le segnalazioni vanno inviate entro il 31 ottobre al gruppo Aido all’indirizzo email lazise@aido.it (si possono indicare anche più persone). Sergio Ferraro, presidente dell’Aido di Lazise, spiega lo spirito del progetto: «Abbiamo pensato a questa iniziativa come a un modo per offrire ai giovani e non solo un nuovo punto di vista per guardare il mondo, che mette in evidenza come solidarietà, vicinanza e senso civico verso il prossimo siano ancora esperienze possibili in una realtà dominata dalle tristi notizie che si sentono ogni giorno nei tg. L’altruismo vero è quello che non fa rumore - sottolinea il presidente - ma queste storie di vita meritano di uscire allo scoperto per essere raccontate e condivise nella speranza che divengano validi esempi da seguire e imitare». Le segnalazioni raccolte verranno valutate da una commissione formata da cinque componenti: la persona prescelta verrà simbolicamente premiata in prossimità delle feste natalizie durante una serata di musica e spettacolo aperta a tutta la cittadinanza.
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PESCHIERA - Municipio - Centro pensionati Arilica - Gruppo Alpini CAVALCASELLE - Superm. Bertoldi CASTELNUOVO - Municipio - Biblioteca - La Bottega Alimentari Circolo Noi - Bar Pan. Gelateria D’Annunzio - Distrib. Agip SANDRÀ - Farmacia Pietropoli - Impianti Sportivi
Cronache
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BARDOLINO. L’85ª edizione della manifestazione si terrà dal 2 al 6 ottobre
L’Uva e il Vino pronti alla Festa Si svolgerà da giovedì 2 a lunedì 6 ottobre la 85° edizione della Festa dell’Uva e del Vino di Bardolino. L’appuntamento, promosso dal Comune e dalla Fondazione Bardolino Top, ogni anno richiama nel centro gardesano più di centomila persone per una manifestazione articolata sul lungolago, da Punta Mirabello a Punta Cornicello. Una kermesse in onore della vendemmia e delle due maggiori tipologie del vino Bardolino Classico e Bardolino Chiaretto, entrambi dai nobili natali e dalla denominazione di origine controllata e garantita per il Bardolino Superiore. Cinque giorni di intrattenimento con spettacoli, musica, arte e buona cucina distribuita sia nei chioschi di degustazione, allineati sul lungolago, come in trattorie, ristoranti, agriturismo ed enoteche.
Ventisette gli stand enogastronomici, espressione delle associazioni sportive e del volontariato di Bardolino, ognuno con un proprio menu in grado di soddisfare ogni palato. Al centro del parco di Villa Carrara Bottagisio, fulcro della manifestazione e sede anche dei maggiori spettacoli, sarà presente l’info point dove sarà possibile anche degustare il cocktail Chiarè. Variegata l’offerta d’intrattenimento a partire dagli appuntamenti musicali che si svolgeranno a Villa Carrara Bottagisio e al Porto di Bardolino. Non mancherà lo spettacolo pirotecnico musicale sull’acqua (domenica 5 ottobre) e iniziative di educazione ambientale con Ecoman o la visione della proiezione tridimensionale, prodotta dall’artista Ben Peretti sulla facciata di Villa delle Rose.
STORIA La Festa dell’uva a Bardolino nasce nel 1929 e nel corso degli anni si è sviluppata fino ad arrivare ad essere un appuntamento di spessore nel panorama regionale del Veneto. Originariamente la Festa si sviluppava nella piazza principale del paese dove, oltre ai chioschi di mescita, venivano esposti i tradizionali attrezzi per la vinificazione. Intorno agli anni ‘70, con l’evolversi dell’economia locale, la manifestazione si è trasformata da agricola a turistica fino ad assumere connotati internazionali. Per questo motivo la prima collocazione, divenuta ormai troppo ristretta, lascia il posto a quello che sembra il luogo più adatto per ospitarla: il Lungolago. Spazio poi al concorso “Scatta la festa” con la miglior foto “imprigionata” durante l’edizione in corso e le premiazioni, domenica 5 ottobre alle 18 a Parco Villa Carrara Bottagisio, dei migliori produttori partecipanti al quarto concorso Enologico Festa dell’Uva e del Vino e l’investitura dei nuovi confratelli del Vino Bardolino.
L’ASSOCIAZIONE “PESCA SPORTIVA VINCE IL PALIO DEL CISANO L’Associazione “Pesca sportiva” si è aggiudicata la seconda edizione del Palio di Cisano. La manifestazione, promossa dalla Parrocchia di Cisano e inserita nell’ambito della sagra “Dei Osei”, ha visto al secondo posto la “Canottieri Bardolino” con podio completato dalle associazioni riunite di Bardolino. Ultima la sezione di donatori di sangue “Ivo Arietti”. I giochi si sono svolti in acqua sotto la supervisione della Croce Rossa, la squadra nautica della Polizia di Stato e con la fattiva collaborazione del Centro Nautico Bardolino e Maurizio Guini. S.J.
L’ESPERIENZA. Le cantine di Bardolino protagoniste in casa degli “amici” di Rednitzhembach Nemmeno la continua pioggia ha rallentato il lavoro delle otto cantine di Bardolino che dal 12 al 14 settembre sono state ospitate a Rednitzhembach, comune gemellato a Bardolino, nell’ambito della quarta Festa del Vino. Nel centro tedesco, alla porte di Norimberga, era presente anche il sindaco Ivan De Beni e il consigliere Katia Lonardi. Insieme al primo cittadino di Rednitzhembach Jurghen Sphal hanno inaugurato la manifestazione che ha visto preso d’assalto i due stand con il Vino Bardolino delle cantine Costadoro, Girardelli, La Rocca, Monte Oliveto, Corradini, Tre Colline, Casaretti, Cà Bottura. «L’occasione per promuovere il nostro vino e permettere alle nostre aziende di allacciare importanti contatti con la vivace economica tedesca», ha sostenuto il sindaco Ivan De Beni. Primo cittadino che durante il taglio del nastro ha rivolto in lingua tedesca un breve saluto al collega Spahl. Lo stesso sindaco di Rednitzhembach sarà nominato, nel corso della Festa dell’Uva e del Vino in programma dal due al sei ottobre a Bardolino, ambasciatore del vino Bardolino.
Cronache
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AFFI. L’intera comunità, intanto, ringrazia don Giuseppe per il suo operato
AFFI / L’INCONTRO
Cambi in parrocchia: arriva don Migliorini
Discutendo sull’Europa
Mese di addii e di nuovi arrivi il settembre di Affi. Domenica 7 settembre la parrocchia di San Pietro in Vincoli di Affi ha pronunciato il suo “arrivederci” a Don Giuseppe Venturini, dando il benvenuto al nuovo parroco Don Renzo Migliorini, che ha fatto il suo ingresso domenica 21 settembre. «La ringraziamo, Don Giuseppe, a nome dell’intera comunità per il servizio che ha donato al paese di Affi in questi anni – sono state le parole che il Sindaco e l’amministrazione di Affi hanno rivolto nel loro saluto a Don Giuseppe -. La sua missione, caratterizzata da grande umiltà e profondità d’animo, è stata fonte di ispirazione per molti di noi. Ci ha aiutato a sentirci comunità e questo è il cammino che non dobbiamo abbandonare, faremo tesoro di questo Suo grande insegnamento. Questo - hanno aggiunto - non è un addio, ma un augurio vicendevole di continuare il cammino che abbiamo con lei iniziato anche se la Sua strada si scosta dalla nostra ma solo per
affiancare Lei ad un’altra comunità che ha bisogno della Sua guida verso i medesimi insegnamenti. A presto Don Giuseppe, le auguriamo di vero cuore di proseguire il suo cammino». «Nel lasciare la Parrocchia di Affi, sento l’esigenza di rivolgere un cordiale e fraterno saluto a tutti – scrive Don Giuseppe nella sua lettera di saluto -. Solo quattro anni di cammino con voi sono pochini…ma le esigenze della Diocesi e probabilmente anche la mia salute hanno indotto il Vescovo a farmi questa richiesta di trasferimento da me totalmente inaspettata. Lo faccio con animo sereno: sono sicuro di consegnare il timone della Parrocchia a forze più giovani e valide nella persona di don Renzo Migliorini. Non mi sento neppure contento di andarmene perché qui ho sempre trovato accoglienza e cordialità. Posso affermare che non vi è stato neppure un giorno in cui mi sia trovato male; mi sono sempre sentito un cittadino di Affi».
La Fondazione "Elena da Persico", ispirandosi al pensiero di Elena da Persico, giornalista, impegnata in ambito sociale e collaboratrice di G. Toniolo, in continuità con gli anni precedenti, propone un incontro di riflessione e approfondimento su “L’Europa che vogliamo”. Il convegno si svolgerà sabato 27 settembre dalle ore 9.30 alle 12.30 presso Villa Elena, Affi. Relatore sarà Fabio Pizzul, Consigliere Regione Lombardia, giornalista, già Presidente diocesano Azione Cattolica di Milano. Il Convegno, a pochi mesi dalle elezioni europee, vuole mettere a tema l’importanza dell’Europa dei popoli, soprattutto nella prospettiva di una unità politica e non solo economica, a partire sia da una scelta vera nei confronti della crescita, con l’obiettivo della ripresa del lavo-
ro e dell’occupazione, sia da un ruolo più rilevante circa la politica estera. I temi sul tappeto perciò sono: l’Europa delle opportunità, quali priorità e quali scelte compiere; l’Europa dei Popoli e non solo della moneta e della pura austerità; l’Europa della pace, quale ruolo a livello internazionale. Dopo l’intervento del relatore, seguirà il dibattito. Aderiscono all’iniziativa: Fondazione "Giuseppe Toniolo", Parrocchia di Affi, Azione Cattolica Diocesi di Verona, C.I.F. Provinciale di Verona, ACLI di Verona, Ufficio Pastorale del Lavoro Diocesi di Verona, Scuola di formazione all'impegno sociale e politico Diocesi di Verona, Centro Culturale "Pieve di S. Maria Maggiore" Garda, Istituto Salesiano don Bosco “Tusini” – Bardolino, Associazione Salesiani Cooperatori – Bardolino.
Nuovo parroco di Affi sarà don Renzo Migliori-
LIBRO. “Cavaion, dal San Michele all’Adige” racconta storia e bellezza
ni, originario di Fagnano, nel comune di Tre-
E’ in programma per domenica 5 ottobre l’ultima delle tre aperture domenicali previste per l’estate dell’Archeoparco della Bastia del San Michele di Cavaion Veronese a cura dell’Associazione archeologica Cavaionese. Si potrà entrare dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00. Il sito della Bastia, tra i più bei luoghi dell’entroterra gardesano, è un complesso fortificato del IX secolo che presenta costruzioni civili, militari e ecclesiastici. Nel livello inferiore si trovano i resti della chiesa intitolata a San Michele, protettore dei longobardi e delle località montuose. Chi visiterà il sito avrà la possibilità di ripercorre la storia partendo dall’epoca longobarda fino ad arrivare al XV secolo nella cornice della splendida collina che domina Cavaion e permette di godere il panorama del lago di Garda in tutta la sua bellezza…Ed è proprio alle bellezze paesaggistiche del territorio che è dedicato il libro “Cavaion, dal San Michele all’Adige”, presentato nella serata di venerdì 26 settembre, realizzato da Maurizio Delibori e Daniela Zanetti con la collaborazione di Roberta Girelli, Jacopo Righetti, Michele Bernardi e Anita Castellani, tutti membri del gruppo CTG El Preon. Da anni il gruppo organizza corsi per far riscoprire il territorio Cavaionese e le bellezze architettonico paesaggistiche a chi vi abita. Il libro, rifacimento e ampliamento con nuovi studi di una precedente pubblicazione del 1996, tratta il territorio cavaionese in tutti i suoi aspetti naturalistico ambientali e storici. Ampio spazio viene dato anche agli itinerari nel territorio che, proposti a fine libro, vogliono essere un invito a riscoprire attivamente le bellezze di questo paese. Il libro è stato pubblicato con il contributo di Valpolicella Benaco banca e il patrocino e il contributo del Comune.
venzuolo. Classe 1956, Don Renzo è stato ordinato sacerdote nel 1983 e ha iniziato come curato nella parrocchia di Isola della Scala. Don Renzo ha poi trascorso sette anni a Roma, per poi fare ritorno a Verona, precisamente a Boscochiesanuova, nel 1993. Don Renzo è stato poi parroco a San Giovanni Lupatoto, è, nel 2005 si trasferì a Roma con il ruolo di Assistente Nazionale del Movimento Apostolico Ciechi. «Ora – afferma Don Renzo nel presentarsi alla sua nuova Comunità - ritorno in una parrocchia e riprendo la missione che ha maggiormente caratterizzato la mia vita sacerdotale. Sono sicuro che queste esperienze in comunità diverse mi saranno di aiuto nell' inserirmi in una nuova comunità e nel camminare insieme a tutti. Aldilà del ruolo che si ricopre e mantenendoci al posto che ci è stato affidato, come in una vera famiglia, quello che conta è conoscersi reciprocamente ricordandoci sempre che abbiamo la stessa dignità, veniamo dalla stessa radice e siamo parte della stessa umanità, in ricerca della verità e della vita. Un ultimo pensiero: il nostro paese di Affi è conosciuto da tanta gente per l'insegna dell’uscita dell’autostrada e non vi nascondo che si resta subito impressionati dalle rotonde, dagli incroci di strade e dalle tante indicazioni che immediatamente sembrano creare più confusione che darci delle indicazioni sicure. Voi, cari cittadini di Affi, non siete certo spaventati da questa apparente ‘confusione’ perché da tempo vi siete aperti al cambiamento e alla novità dei nostri tempi. Per questo sono sicuro che mi aiuterete a fare strada con voi, imparando ad essere insieme, nel crocevia dell’incontro tra le persone e tra i popoli, aperti e disponibili nello spirito dell’accoglienza e della condivisione di ciò che siamo e abbiamo».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: AFFI - Municipio - Trattoria da Carlino Macelleria - Galleria Pascoli ALBARE’ - Bar - Nissa Auto Market Facchinetti
Cronache
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LA MARATONA. Applausi per i due podisti diretti a Monaco. C’era pure Sara Simeoni
RIVOLI
PerCorri la pace fa tappa a Rivoli
La “TASI” è esonerata
E’ stato un evento significativo quello che il 4 settembre si è svolto a Rivoli Veronese. Il paese ha infatti ospitato una tappa importante di accoglienza del gruppo Acli di Brescia, coordinato da Antonio Terna, che ha organizzato la maratona “PerCorri la pace” con partenza a Brescia e arrivo a Monaco: tre giorni per percorrere 470 chilometri a piedi e in bicicletta con in mano la bandiera della pace, per ricordare i giovani della Rosa Bianca che si opposero pacificamente alla guerra e alla violenza del regime nazista. «Quando Antonio mi ha proposto la tappa a Rivoli – afferma il sindaco di Rivoli, Ornella Campagnari - sono stata ben felice di accogliere il gruppo e insieme all’amministrazione, al parroco, ai rappresentanti delle associazioni podisti, volleyball, alpini, ceramica, Proloco, Caritas, biblioteca, ci siamo ritrovati in piazza del municipio per far festa assieme e un coro di volontari li ha accolti a note musicali con canzoni di pace. I podisti Leonardo Baldassarri e Claudio Facchinetti che hanno percorso il nostro territorio sono stati accolti alla rotonda di San Piereto da quattro nostri podisti e scortati dal vigile con la macchina del comune. Grande è stata l’esultanza della gente accorsa per il loro arrivo e molta sorpresa e gratitudine degli atleti per Sara Simeoni che li ha accolti con la cordialità e simpatia che la con-
traddistinguono. La nostra campionessa olimpionica di salto in alto è stata presa d’assalto per domande e battute di ogni tipo. Proprio a Brescia aveva fatto il record del mondo saltando 2,01 metri e molti di loro affermano orgogliosi “Io c’ero quel giorno”». A dare il benvenuto ufficiale ai podisti ci hanno pensato il sindaco stesso - che li ha ringraziati per aver scelto Rivoli come sede di tappa di una manifestazione tanto importante di pace -, il parroco di rivoli e di Sara Simeoni. Da parte sua Anto-
nio Terna ha ringraziato e ricordato le tappe passate e l’incontro , prima della partenza, di Vera Baboun, sindaco di Betlemme, in visita a Brescia, città gemellata con Betlemme. Gli atleti a loro volta hanno offerto all’amministrazione una maglia con le loro precedenti manifestazioni: 2011, Brescia -Assisi, 2012 Brescia- Ginevra, 2013 Brescia –Sarajevo. Un dono, questo, ricambiato dall’amministrazione con alcuni volumetti su Rivoli. In particolare Renata Pachera, per il “Casteleto”, ha donato loro l’ultima pubbli-
VALPOLICELLA BENACO BANCA
Nuova filiale a Cavaion Valpolicella Benaco Banca ha aperto in questi giorni la sua nuova filiale di Cavaion Veronese, in via Pozzo dell’Amore 50. Nato dalla fusione tra Banca della Valpolicella e Benaco Banca, l’Istituto si è sviluppato ed è cresciuto insieme e grazie al territorio nel quale opera, diventando un punto di riferimento per le Istituzioni locali, per le molte associazioni presenti, per le imprese e le famiglie che hanno creduto e continuano a credere in questa realtà. «L’apertura delle filiale di Cavaion è un importante traguardo – ha detto il vice presidente Franco Ferrarini – che testimonia la nostra serietà e professionalità. In un momento in cui altri Istituti bancari chiudono le loro filiali, la nostra realtà è in controtendenza; questo perchè in questi anni abbiamo concretizzato il nostro modo di essere banca, prose-
guendo un’azione mirata alla gestione oculata dei risparmi, alla concessione ponderata dei crediti e riuscendo nello stesso tempo a mantenere quei valori di mutualità e solidarietà che sono caratteristici di Valpolicella Benaco Banca. Il nostro obiettivo – ha concluso Ferrarini - è quello di essere sempre più vicini alla nostra gente e di rispondere in modo efficiente ed efficace in termini di qualità e di servizio alle domande della nostra clientela. Grazie alla sua posizione, la filiale potrà diventare un punto di riferimento per i negozi e le attività economiche presenti nella zona ma non solo, anche gli abitanti e le associazioni potranno contare su una banca che sa dare risposte sicure e convenienti alle loro esigenze economiche e finanziarie».
cazione “La Val d’Adige nel cuore”, Roberto Ecli per il gruppo podisti AVIS ha donato una maglia firmata Avis e Michela Sartori della storica “Bottega dal Gilio” un cestino con prodotti tipici per il gruppo e delle bottigliette d’acqua con adesivo dell’evento e una confezione di biscotti per tutti gli atleti… Poi la partenza del podista Marco Bianchi verso Brentino Belluno. «Bella esperienza e bei ricordi per un pomeriggio davvero speciale» - conclude entusiasta il sindaco Ornella Campagnari.
Conto alla rovescia nel veronese per i Tributi…ma a Rivoli si cambia rotta. Nell’ambito del Consiglio comunale del 20 agosto scorso l’Amministrazione ha deciso di esonerare completamente i residenti e le aziende dal pagamento della TASI. «Una scelta, questa – afferma Mirco Campagnari, assessore al Bilancio del comune di Rivoli Mirco Campagnari accanto al suo delegato, Giuseppe Ferrarin -, che pochi Comuni in Verona hanno fatto. E’ iniquo prelevare ai cittadini risorse che poi di fatto non si ha la possibilità di reimpiegare, generando potenziali avanzi di amministrazione, congelati poi dallo Stato centrale. Sono stati introdotti degli sgravi in virtù del salasso causato nel 2013 a causa dell’imposizione della normativa sulle non domestiche (ristoranti, trattorie e pizzerie, bar, caffè e pasticcerie, fiorerie ed ortofrutta o pescherie): fortunatamente la norma ci ha ridato la possibilità di compensare con altre entrate, così le loro cartelle quest’anno saranno decisamente meno esose. Costo – aggiunge ancora Campagnari - che lo Stato ci ha stimato in entrata e che si è già trattenuto ulteriormente causando così un sicuro - 198.000 euro nelle casse del Comune…tuttavia non ha nessun senso applicare una nuova imposta, malgrado i tagli, se non riusciamo poi a spendere in considerazione dei vincoli del Patto di stabilità. Meglio a questo punto pensare esclusivamente al pareggio di bilancio, forse così i cittadini ci perdoneranno di più qualche buca non ripristinata. Certo – continua ancora con una nota di amarezza - è triste dover fare delle considerazioni di quadratura verso il basso, ma finchè non arriverà la possibilità di potersi distinguere per efficienza, cerchiamo di proteggere i nostri cittadini dalle tassazioni». Una decisione, quella relativa all’esonero dalla TASI, approvata all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale. Ma il Consiglio comunale del 20 agosto scorso ha portato con sé un’altra novità: nessun aumento per IMU, IRPEF e TARI (che si trasforma in IUC). Inoltre, per quanto concerne il settore Edilizia Privata è stato fatto un avviso pubblico scaricabile dal sito del Comune che permette a famiglie e aziende di chiedere migliorie sul proprio immobile (le richieste dovranno pervenire entro il 31 ottobre).
CAVAION/L’INIZIATIVA. «No» agli escrementi dei cani per strada Ad inizio agosto a Cavaion ha preso il via la campagna di educazione e sensibilizzazione ambientale contro l’abbandono degli escrementi dei cani lungo le vie del paese. «Il problema dell’inciviltà di alcuni padroni che portano a spasso i loro amici a quattro zampe ma non raccolgono poi i loro bisogni – afferma il consigliere Jacopo Righetti - era uno dei temi che usciva spesso negli incontri pubblici durante la campagna elettorale. Per affrontare il problema abbiamo voluto chiedere un aiuto ai cittadini, ecco perché la nostra è una campagna di educazione e sensibilizzazione. Prima di “ricorrere alle maniere forti” e punire con multe chi non raccoglie gli escrementi – aggiunge ancora il consigliere - abbiamo deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica facendo capire i vantaggi che tutti traggono nell’avere un paese pulito. Siamo convinti che per rendere Cavaion un paese migliore siano importanti anche queste piccole iniziative e questo semplice cambio di mentalità».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: RIVOLI - Municipio - Farmacia Rizzotti - Panificio el Pistor . Fiori La Groletta CAVAION - Locanda Centrale - Municipio - Market Tonoli - Eurospin Panificio Zambiasi - Bar Pasticceria Dream - Edicola SEGA - Lavasecco Modena
Settembre 2014
CANOA, KAYAK E RAFTING. La manifestazione è in programma il 18 e 19 ottobre
L’Adigemarathon sta per cominciare È in calendario sabato 18 e domenica 19 ottobre l’undicesima edizione dell’Adigemarathon di canoa, kayak e rafting sul fiume Adige. L’Adigemarathon, organizzata dai Canoa club di Verona, Pescantina e Borghetto d’Avio, coordinati da Terradeiforti sport e il fondamentale apporto dei Comuni di Dolcè e Pescantina e di quasi 400 volontari, anche quest'anno concluderà le gare di Coppa del Mondo di maratona fluviale. Ospite d'onore sarà la meranese Angelika Raimer, per ben tre volte campionessa mondiale di arrampicata su ghiaccio. Sabato 18 ottobre sul fiume Adige si confronteranno oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano Borghetto d’Avio da Pescantina. Particolare è la categoria Sup, Stand Up Paddler, composta da pagaiatori che partiranno da Dolcè in piedi su una “tavola” tipo quella del più popolare surf. Domenica 19 ottobre prevista la presenza di oltre 500 canoisti amatori che partiranno dall'isola di Dolcè per raggiungere Pescantina dopo 20 chilo-
Partenza Amatori Foto ENNEVI
metri. Con loro al via anche gli equipaggi del rafting. Lungo l’Adige saranno impegnati quasi 400 volontari del Canoa club Pescantina e Verona unitamente alla Protezione civile di Brentino Belluno, Ais Garda Baldo di Rivoli Veronese, Croce Rossa di Bardolino e Sant’Ambrogio e i pescatori della Libertas Valdadige. La Pro Loco di Borghetto d’Avio curerà il servizio ristoro alla partenza e la Protezione civile ambientale di Verona sara impegnata nella
logistica e viabilita . Sull’Isola di Dolcè il ristoro sarà gestito dal gruppo alpini di Dolcè sotto lo sguardo attento del gruppo comunale di Protezione civile che, col Corpo intercomunale di polizia locale di Sant’Ambrogio e Dolcè, vigilera su viabilita e parcheggi mentre l’Avis Valdadige promuoverà la donazione del sangue. Lungo la discesa i partecipanti troveranno il primo punto di ristoro a Volargne, gestito da Pro Loco e Gruppo Alpini di Volargne, e ad
Arcè quello allestito dalle Avis di Settimo, Balconi e Pescantina. Gli organizzatori dell’Adigemarathon sostengono iniziative di solidarietà: quest'anno promuove la cooperativa sociale onlus Filo Continuo di Pescantina che da 25 anni si occupa delle persone disabili. In particolare è partner nel progetto per la costruzione di un centro diurno e un appartamento per disabili. Per un aiuto concreto: conto corrente postale numero 47666912.
DRAGON BOAT / A RAVENNA
Darsena Bardolino respira l’aria “mondiale” La Darsena Bardolino ha partecipato, a Ravenna, al Campionato del Mondo per club dei Dragon Boat. L’armo gardesano era l’unico del Veneto presente alla manifestazione svolta nel Dragon Village alla Standiana. La cerimonia d’apertura si è svolta alla presenza dei campioni olimpici Josefa Idem, Daniele Scarpa, e Davide Tizzano e delle delegazioni ufficiali di Canada ed Australia, che ospiteranno i prossimi campionati del mondo. Accanto alle parate degli atleti via terra e via acqua, si è svolta la tradizionale Danza del Leone. Erano presenti delegazioni da tutto il mondo con la partecipazione di più di cinquemila atleti. Centoventinove i club, tra le categorie Open (maschili), Femminili e Misti (uomini e donne), che si sono affrontate sulle distanze dei duecento e cinquecento metri e
i due chilometri. Novantasei i titoli complessivi assegnati. Per la Darsena lusinghieri piazzamenti nei 2000 misti. La federazione nazionale ha scelto Ravenna per ospitare la manifestazione perché è uno dei pochi “bacini al mondo in grado di accogliere un’organizzazione così complessa in un contesto tecnico perfetto”. Il Dragon Boat sta vivendo un periodo di crescente popolarità, anche in Italia. La Federazione internazionale dal 1991 ha avviato il corso dell’era moderna della disciplina e l’organismo federale italiano oggi vanta un migliaio di iscritti con un movimento che comprende circa sei mila appassionati e praticanti. Il Dragon Boat è una disciplina sportiva diffusa in tutto il mondo, ma che affonda le proprie origini in Cina, oltre duemila anni fa. Prevede
gare su imbarcazioni standard (lunghe 12,66 metri e larghe 1,06 metri) con la testa e la coda a forma di dragone, al cui interno siedono venti atleti, più un timoniere ed un tamburino che scandisce il ritmo della vogata. I vogatori usano
pagaie di lunghezza compresa tra i 1,05 metri e 1,30 metri e larghe non più di 18 centimetri, mentre il timoniere a poppa dell’imbarcazione tiene la direzione con un remo lungo circa tre metri. Stefano Joppi
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CALCIO. Divertimento e passione Il Calmasino 2003 inizia la stagione Il Calmasino 2003 riparte. Tra prima squadra e vivaio. Con entusiasmo e un obiettivo ben chiaro in mente: «Avere un settore giovanile completo sarebbe un sogno». Il presidente Corrado Benati presenta la stagione 2014/15, iniziata da qualche settimana. La società biancoverde si è posizionata ai nastri di partenza con la scuola calcio (i nati nel 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009), gli esordienti misti a nove (i nati nel 2002, 2003 e 2004) e la formazione di punta che milita nel campionato di Terza categoria. «Siamo abbastanza soddisfatti dell’andamento generale del club – spiega il presidente -. Di lavoro da fare ce n’è ancora ma siamo fiduciosi. Speriamo che con il passare del tempo il nostro vivaio diventi una bella realtà: in futuro ci piacerebbe creare appunto un buon settore giovanile che rappresentasse poi la linfa vitale e serbatoio per la prima squadra». La formazione “dei grandi” disputa il girone A di Terza categoria insieme a Cola Villa dei Cedri, Dorial, Edera Veronetta, Fane calcio, Pieve San Floriano, Pizzoletta, Polisportiva Consolini, Polisportiva La Vetta, Saval Maddalena, Sporting Salionze e Valdadige: l’obiettivo «è arrivare almeno a metà classifica, con la speranza di raggiungere le prime posizioni. Tuttavia, non vogliamo illuderci. Anzi, lavoriamo e teniamo i piedi per terra: a fine campionato vedremo dove saremo arrivati – commenta Benati -. La squadra è un mix di nuove generazioni ed esperienza, formata però in particolare da giovani, e si sta muovendo nel modo giusto. Le amichevoli estive hanno detto che potremmo essere competitivi. Naturalmente, in campo mi piacerebbe vedere ragazzi grintosi e consapevoli che, alle spalle, hanno persone che si dedicano a loro e che vogliono bene a tutti». Nelle attenzioni e nei programmi del Calmasino 2003 c’è poi il vivaio: «Agli atleti intendiamo trasmettere il desiderio di stare insieme, di far gruppo e di rispettare le regole per crescere in maniera sana: gli stessi giocatori si sono dati alcune norme, multandosi se non vengono osservate – riprende il presidente biancoverde -. Lo spirito della scuola calcio deve essere innanzitutto il puro divertimento. Questo è un aspetto fondamentale. Dopodiché, i ragazzi che dimostreranno di avere una bella predisposizione al gioco, avranno la possibilità di migliorare e di progredire nello sport che piace: in ogni caso, occorre che l’attività venga impostata sempre come divertimento, senza che vi sia nulla di forzato. Il rapporto con i genitori? Dagli incontri che abbiamo avuto, direi che siamo sulla buona strada: noto grande collaborazione con la società e i dirigenti sia da parte delle madri che dei padri. Abbiamo cercato di creare proprio un ambiente familiare». Matteo Sambugaro
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Silenzio, per favore... C’è FINSTRAL Il traffico, i lavori stradali e i locali rumorosi, sono all’origine dello stress da rumore. Per rendere le case più silenziose, è possibile intervenire con semplici aggiornamenti. L’aumento dell’inquinamento acustico causato dal traffico stradale, compromette la nostra qualità di vita. Il rumore, se è prolungato, può comportare seri problemi e danni alla
nostra salute. I danni del rumore non si limitano alle lesioni dell’orecchio, ma comportano stress, disturbi del sonno, mal di testa. Per quanto riguarda l’isolamento acustico, negli edifici le finestre sono l’elemento più debole. Pertanto, realizzando serramenti di qualità che permettono di garantire buone prestazioni funzionali, si può ottenere un elevato
abbattimento acustico. Risolvere il problema del rumore. Per risolvere il problema del rumore, esiste una soluzione rapida ed efficace. Si tratta di sostituire le vecchie finestre, con nuovi serramenti ad elevato isolamento acustico. Grazie alle loro proprietà fonoisolanti, questi serramenti permettono di assicurare la tranquillità acustica. FINSTRAL con i suoi infissi riesce ad offrire un ottimo isolamento acustico, che riduce sensibilmente il rumore, assicurando la giusta tranquillità acustica. Le principali caratteristiche di una finestra FINSTRAL sono profili multicamere ad alta tenuta, ferramenta tecnica di qualità, ottima tenuta ermetica ed il montaggio eseguito a regola d’ arte. E’ soprattutto il vetro a determinare le prestazioni di isolamento acustico del serramento. Le finestre antirumore FINSTRAL hanno vetri di
elevato spessore e profondità, triple guarnizioni e diverse profondità tra lastre esterne ed interne del vetro camera. Per migliorare la protezione dai rumori, anche in caso di sostituzione delle vecchi finestre, l’azienda altoatesina, effettua l’isolazione acustica dei vecchi cassonetti. La scelta giusta. E’ importante valutare attentamente la necessità di un alto isolamento acustico attraverso una corretta consulenza tecnica e progettare
dettagliatamente il sistema di applicazione alla costruzione. Ancora fino al 31/12/2014 inoltre, sostituendo i serramenti si possono godere degli sgravi fiscali che consentono di recuperare fino al 65% della spesa sostenuta. Finstral Via Francia 5, 37135 VERONA TEL. 045/583664. Stabilimento Mazzantica di Oppeano Via Aie 10, 37050 tel. 045/714504. N.VERDE 800 111 999
Settembre 2014
Fiori e Giardini Simeoni fa centro
Siamo andati a trovare Eugenio Simeoni, giardiniere e titolare di Simeoni Fiori e Simeoni Giardini, chiacchierando con lui di queste due realtà che coinvolgono i fiori, la terra e la natura, e sono molto vicine fra loro. Ci spieghi la differenza fra sue due attività. «Simeoni Fiori è un negozio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, nel Centro Commerciale Corte Ronchi, in cui seguiamo da quattro anni cerimonie, fiere e normale attività commerciale, con due dipendenti. Simeoni Giardini si trova in via Villa a Cavaion, impiega dieci dipendenti e si occupa da vent’anni di giardinaggio, potature, arredo urbano ed esterni di case, capannoni, lottizzazioni, aiuole stradali e campi sportivi comunali». Che importanza hanno il verde e la natura nella vita delle persone, nelle case? «Il verde è un biglietto da visita che aiuta a capire le persone. Nell'immagine esterna di un'abitazione il giardino, o il terrazzo, occupano un posto importantissimo e danno un'idea della
persona che vi abita». Ha adottato nuove tecnologie nel corso degli anni? «Abbiamo trattori per tagliare l'erba, per le potature utilizziamo delle piattaforme aeree di varie altezze e le tosaerba manuali vengono continuamente sostituite per rientrare nelle normative. Ogni anno reinvesto in azienda gli utili che rimangono». Segue anche dei corsi di aggiornamento? «Tutti i miei ragazzi ed io, frequentiamo corsi di aggiornamento per le potature, i trattamenti, la sicurezza e le normative, oltre a corsi di psicologia del giardino dove approfondiamo le tecniche di accostamenti di colori e profumi. Queste idee sono essenziali per attirare l'attenzione e si pos-
sono attuare anche con piante economiche». Quali sono le richieste più frequenti dei clienti? «Spesso creiamo giardini che non richiedano manutenzione e utilizziamo soluzioni pratiche e poco invasive, come gli impianti di irrigazione a serpentina sotto terra. Cerchiamo sempre di avere idee nuove per stupire le persone e rendere felici i clienti». Rapporto con i dipendenti «Per tenere unito il gruppo bisogna trattare bene le persone e creare un clima sereno durante il lavoro. La mia attività è come una grande famiglia, i miei dipendenti mi vogliono bene. L’aspetto umano del lavoro è fondamentale per me, ci tengo tantissimo».
Rubriche
Settembre 2014
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
SETTEMBRE TEMPO DI CONTROLLI
E' arrivato settembre, le vacanze sono finite e, in vista della stagione autunnale, provvediamo a controllare quelle “piccole” ma importantissime cose che, della nostra autovettura, useremo spesso. Cominciamo dai tergicristalli: sono fondamentali per vedere bene quando piove e prevenire dunque gli incidenti. Sono vecchi? La gomma delle spazzole si indurisce e non pulisce più,con notevole diminuzione della visibilità. Lo stesso discorso vale se sono consumate. Vanno cambiate quando “fanno le righe”. Tra l'altro l'estate particolarmente piovosa appena trascorsa avrà contribuito al loro consumo! Roberto Azzolina Il livello del liquido lavavetri va sempre tenuto sotto controllo, rabboccandolo nell’apposita vaschetta e aggiungendo all'acqua, eventualmente, del detergente specifico per i vetri (non schiumogeno) per prevenirne il congelamento. Controlliamo anche la scadenza della revisione: la prima volta si fa dopo quattro anni dall'immatricolazione, le volte successive ogni due anni. Dove guardare? Sulla carta di circolazione. La sanzione per chi circola con la revisione scaduta è,oltre alla multa,il ritiro della carta di circolazione. Lo stesso vale per le moto e per i motorini, natural- Alessandra Azzolina mente. Controlliamo che le luci funzionino, tutte. Adesso dovranno servire decisamente di più; a meno che non abbiate un super veicolo intelligente con computer di bordo che vi avvisa, dovrete controllare da soli se le luci sono efficienti! Non dimentichiamone la pulizia, altrettanto importante affinchè la luce della lampadina “fuoriesca”. Una controllata alla pressione delle gomme, che con le alte temperature può aver subito delle variazioni,si rende necessaria; le gomme dovranno affrontare letti di foglie secche,o umide,e saranno messe a dura prova. Che altro dire? Come sempre, per qualsiasi consiglio o chiarimento, rivolgetevi alla vostra autoscuola di fiducia e buon autunno!
“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Al rientro dalle vacanze estive, con ancora le immagini vive in noi di spiagge assolate, anche se non troppo quest'anno, e il mare all'orizzonte che ti invoglia a nuotare, vogliamo consigliarvi un bel libro-diario scritto da una grande atleta, oltre che affascinante donna, nata a Mirano ma veronese d'adozione da sempre. Sto parlandovi di Federica Pellegrini che troviamo in libreria con il suo terzo libro, dal titolo "Il mio stile libero", che ci permette di entrare in profondità nella sua vita da nuotatrice di successo, oltre che donna da copertina, svelandoci alcuni trucchi del mestiere per andare più forte in vasca, oltre che l'importanza di mantenersi sempre in forma con corpo e mente, raccontandoci dei tanti sacrifici sostenuti in Gianfranco Iovino allenamento o della mania dei suoi dieci tatuaggi, che rappresentano una fotografia perfetta della sua vita, o la collezione di 500 scarpe o l'assuefazione per il caffè, anche se la parte più interessante e intrigante del volume si snoda quando c'è il contributo dell'allenatore Matteo Giunta in un botta-risposta a quattro mani assolutamente divertente e coinvolgente. Prendendo in prestito l'incipit di presentazione del libro, ci piace riportare questa affermazione: "Ti va di imparare a tuffarti con un perfetto coefficiente di penetrazione nei tuoi impegni quotidiani, con il forte desiderio di trasformarti in un bellissimo delfino dentro e, soprattutto, fuori dall'acqua?" Bene... non puoi fare a meno di leggere “Il mio stile libero”, un diario aperto sulla vita privata e pubblica di una donna sempre sulla cresta dell'onda, anche se in piscina le vere onde le crea lei, quando con slancio e sagacia riesce a battere tutti e salire sul podio, mostrando quel sorriso coinvolgente e pieno di vitalità per chi, come Federica, ama guadagnarsi ogni giorno una medaglia d'oro di felicità. In "Il mio stile libero", pubblicato da Mondadori, la Pellegrini si mette a nudo, anzi in costume da bagno, per raccontare il suo approccio al nuoto e, più in generale, alla sua filosofia sportiva, con lo scopo di far comprendere a tutti come, attraverso questa meravigliosa disciplina, a qualsiasi livello si pratichi dall'amatore all'agonista, si possa raggiungere una sorprendente armonia col mondo e con se stessi, partendo dalle abitudini della campionessa nella scelta del costume o degli occhiali, come vere e proprie manovre scaramantiche, fino ad arrivare a svelarci i segreti della preparazione alla gara, attraverso l'ascolto di tanta musica, il contatto continuo con i suoi creativi tatuaggi, per finire poi al gusto di sapersi sempre sul podio della propria vita a raccogliere medaglie di soddisfazione per una felicità che parte dalla mente, attraversa il cuore e si esalta in un corpo libero di nuotare, in una piscina olimpionica come tra gli anfratti della vita, e raggiungere traguardi inimmaginabili e di assoluto prestigio e gratificazione che danno carica a sempre nuovi sorrisi di felicità. IL MIO STILE LIBERO di Federica Pellegrini Editore Mondadori - Collana Comefare - Pagine 192 - €. 16,00
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Con noi al Cinema a cura di Franco Frey I MERCENARI 3 (The Expendables) - Azione 106 minuti U.s.a. 2014 (uscita 9 settembre) di Patrick Hughes, con Sylvester Stallone, Jason Statham, Mel Gibson, Wesley Snipes, Arnold Schwarzenegger, Harrison Ford, Antonio Banderas, Victor Ortiz, Ronda Rousey, Kellan Lutz. Terzo film della Saga, tutto azione e avventura, con un super cast senza precedenti. La trama: Barney (S. Stallone), Cristmas (J. Statham) e il resto dei Mercenari, stavolta devono affrontare Conrad Stonnebanks (M. Gibson), che anni prima aveva fondato assieme a Barney il collaudassimo "gruppo di azione". Ma quando divenne un trafficante d'armi senza nessun scrupolo, Barney fu costretto ad ucciderlo - o almeno così lui pensava - perché quando il suo vecchio alleato (che ancora una volta ha eluso la morte) ritorna fermamente intenzionato a porre fine una volta per tutte ai Mercenari, le cose cominciano a complicarsi e farsi molto pesanti. Servono dunque forze fresche per portare in una nuova era la Squadra, vengono perciò reclutati giovani veloci ed esperti in "nuove tecnologie" da affiancare alla "vecchia scuola" per poter aver la meglio sull'incombente minaccia...E Barney ha i nomi giusti per l'ultima missione che sarà lo scontro tra il classico vecchio stile e l'esperienza dell'alta tecnologia all'interno della più personale battaglia tra Mercenari mai vista prima? Una curiosità: il film è stato girato in Bulgaria e lungo la costa del Mar Nero.
DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri
COMPAGNI DI VITA, COMPAGNI DI GUERRA Gli animali condividono lo stesso destino degli esseri umani, da sempre. In queste settimane abbiamo assistito alle stragi quotidiane in Medio Oriente, e proprio quest’estate, precisamente il 28 luglio, cadeva il centenario della dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia, che segnava l’inizio della prima guerra mondiale. Ebbene, allora come oggi gli animali sono stati compagni di guerra dell’uomo, tristi protagonisti e vittime di crudeltà, ferocia, dolori e morte. Tra le lacrime, il sangue, le macerie, le immagini che raccontano la tragedia delle guerre ci mostrano anche loro: povere bestie rimaste sole, senza cibo, senza acqua e senza cure. Bestie che sono state e sono ancora un pilastro dell’economia, in certi paesi. Basti pensare agli animali da soma, come gli asini, i cavalli e i muli, spesso gli unici a poter affrontare strade strette e ripide, climi ostili, fatiche enormi. Durante la prima guerra mondiale, insieme ai soldati mandati al fronte, c’erano asini, cavalli, muli, cani, colombi viaggiatori. Condividevano la vita in trincea, soffrivano anche loro la fame, la sete, il freddo. Trasportavano pesi enormi. Il mulo, in particolare, per le sue caratteristiche fisiche e per il suo carattere docile, portava anche 150 chili sulla propria schiena: canne di cannoni, munizioni, recipienti per l’acqua, soldati morti o feriti. I cani, ottimi camminatori e nuotatori, venivano utilizzati sui terreni difficili, e grazie al loro olfatto straordinario sapevano scoprire polvere da sparo e feriti. I colombi viaggiatori venivano addestrati per portare messaggi messi in piccoli contenitori legati alle zampe, e percorrevano distanze incredibili. E se si leggono i diari dei soldati che combatterono al fronte, o se si sentono i racconti dei sopravvissuti, si scopre che tra i soldati e gli animali si creavano dei rapporti di amicizia e solidarietà così intensi da divenire indispensabili, un’ancora di salvezza nella desolazione della vita quotidiana in guerra. Le immagini di questi giorni ci presentano, in medio Oriente, asini-bomba, ricoperti di dinamite pronta ad esplodere; cavalli scheletrici che trasportano carretti riempiti di profughi, vettovaglie, bambini; animali lasciati morire di fame e di sete, terrorizzati dal frastuono delle bombe. La guerra non risparmia nessuno. E gli animali, compagni di vita e di morte, subiscono anche loro questo triste destino. Come dimostrano le numerose mostre fotografiche, i libri dedicati a questo tema, e i racconti di chi ha vissuto la guerra, anche gli animali sono stati e sono eroi silenziosi e innocenti.
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l’Argomento La Sindrome di Wendy e di Peter Pan a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Wendy è la maggiore dei tre fratellini presenti nella fiaba di Peter Pan, è lei che farà da mamma ai Bambini Sperduti sull’isola che non c’è. La Sindrome di Wendy, meno nota della Sindrome di Peter Pan, definisce quell’insieme di comportamenti presenti in persone con la tendenza ad essere particolarmente accudenti e protettivi, costantemente impegnati a soddisfare le esigenze e i bisogni dell’altro. La Sindrome di Peter Pan, invece, è un disturbo da immaturità psicoaffettiva, presente in adulti che nella vita tendono ad assumere atteggiamenti da bambini o adolescenti. Molto spesso dietro una persona con la Sindrome di Peter Pan esiste un’altra personalità che si incarica di svolgere tutti i compiti ed assumersi tutte le responsabilità che corrispondono all’adulto che rifiuta di crescere: la compagna con la Sindrome di Wendy. La paura di essere
rifiutati e il terrore di essere abbandonati, sono le cause principali che portano le persone “Wendy” a fare di tutto per compiacere agli altri, soprattutto il proprio partner, andando spesso oltre i limiti della razionalità. Si tratta spesso di persone insicure che hanno imparato, in età infantile, che si può essere amati a patto di essere buoni, bravi, non fastidiosi, sempre pronti a soddisfare le richieste degli altri. La Sindrome di Wendy si può quindi definire come un insieme di comportamenti che una persona mette in atto in quanto teme il rifiuto, ha la necessità di sentirsi accettata e sostenuta nel timore che nessuno la ami. L’altro diventa quindi un mezzo e non un fine, un modo per colmare il vuoto affettivo ed esistenziale che queste persone si portano dietro. Questi comportamenti non si riscontrano solo nei rapporti di coppia ma si pos-
sono osservare anche nei rapporti tra genitori e figli, tra fratelli e nelle relazioni di amicizia. Sentirsi indispensabili, considerare l’amore come sacrificio e rassegnazione, evitare a qualsiasi costo che le persone attorno si arrabbino, insistere per fare le cose al posto degli altri, questi sono i comportamenti e le sensazioni che caratterizzano e che provano le persone con la Sindrome di Wendy. Tutti noi in qualche momento della nostra vita ci siamo comportati come “Wendy”, la differenza fra un normale comportamento di prendersi cura e la sovra-protezione sta nel fatto che questa sindrome è motivata dalla paura incontrollabile di essere abbandonati. Più di uno possono essere i fattori che scatenano questo tipo di comportamento: l’educazione ricevuta, le caratteristiche della personalità, le esperienze di vita vissuta e le circostanze di vita attuale.
L’ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA Il disturbo dell’alimentazione incontrollata è un disturbo del comportamento alimentare, recentemente descritto e incluso tra le categorie diagnostiche delle psicopatologie. I soggetti affetti sono spinti da un impulso incontrollabile ad abbuffarsi, specie di cose che per loro sarebbero sconsigliate, in modo veloce e vorace, fino a sentirsi completamente sazi. Perché si possa parlare di disturbo da alimentazione incontrollata, debbono coesistere almeno alcuni dei seguenti comportamenti. 1) Episodi piuttosto ricorrenti nelle abbuffate compulsive. Per abbuffata si intende mangiare, in un periodo molto ristretto una quantità di cibo di gran lunga superiore a quella che la maggior parte delle persone normali mangerebbe nello stesso periodo di tempo, in circostanze simili. L’abbuffata deve essere inoltre caratterizzata dalla mancanza di controllo sull’atto del mangiare (per esempio avere la netta sensazione di poter smettere, però di non riuscire a controllare la cosa e la quantità che si sta mangiando).
2) Gli episodi di abbuffate compulsive sono associati: a) mangiare molto più rapidamente del normale; b) mangiare fino ad avere una sensazione di troppo pieno; c) mangiare una grande quantità di cibo pur non sentendo fame; d) mangiare in solitudine a causa dell’imbarazzo per le quantità ingerite; e) provare disgusto di sé, depressione o intensa colpa per aver mangiato troppo. 3) Le abbuffate compulsive suscitano sofferenza e disagio. 4) Le abbuffate compulsive sono piuttosto frequenti. Il disturbo da alimentazione incontrollata si distingue dalla bulimia nervosa in quanto le abbuffate non
sono accompagnate da strategie per compensare l’ingestione di cibo in eccesso. Non si riscontra cioè il circolo vizioso tra i tentativi di restrizione, l’abbuffata e i comportamenti eliminativi (vomito, uso di lassativi, ecc.) tipico dei bulimici. Per tentare di risolvere il problema sia delle abbuffate compulsive sia della bulimia esiste il gruppo di Mangiatori Disordinati e Compulsivi, che non u3sa bacchette magiche, ma bensì i 12 passi e le dodici tradizioni di Alcolisti Anonimi. Il Gruppo si trova presso le scuole elementari Busti in via Redipuglia 4B – Borgo Roma Verona. Per info Luigi tel. 3345969757.
BENESSERE
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
LA MALVA COME ANTIINFIAMMATORIO NATURALE “La salute è il primo dovere della vita” Oscar Wilde
La malva (Malva sylvestris) è una pianta erbacea annuale o perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Originaria dell’Europa e Asia temperata, è presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura. Il nome deriva dal latino malva ed ha il significato di molle, cioè capace di ammorbidire. Viene usata in erboristeria: i principi attivi si trovano nei fiori (Malvae flos) e nelle foglie (Malvae folia F.U.XI) che sono ricchi di mucillaggini, usati per le loro proprietà emollienti e bechiche, nelle forme catarrali delle prime vie bronchiali. La malva viene consigliata come rimedio lassativo, antiflogistico, emolliente, bechico (si dice bechico di un rimedio contro la tosse) e oftalmico. Le parti della malva che vengono utilizzate a scopi fitoterapici sono le foglie e i fiori; le foglie vengono raccolte durante tutto il periodo estivo, in particolar modo nei mesi di giugno e luglio e preferibilmente al mattino presto, subito dopo che la rugiada si è asciutta. I fiori vengono invece raccolti all’inizio della fioritura. L’essiccatura delle parti raccolte deve avvenire in luoghi ombrosi e ventilati; i fiori in particolar modo vanno protetti dalla luce perché tendono a degradarsi molto facilmente. La malva viene preparata sotto diverse forme: decotto, infuso, impacco, compresse e crema. Il decotto e l’infuso di malva vengono utilizzati per combattere la stipsi, la tosse, il catarro, le irritazioni del cavo orale e i disturbi dell’apparato gastrointestinale. Alcuni erboristi la consigliano quale rimedio preventivo contro le emorroidi. TISANA PER RIEQUILIBRARE STOMACO ED INTESTINO: 250 ml di acqua calda 10 gr di foglie e fiori di malva 1 cucchiaino di semi di lino Unire tutti gli ingredienti e bere la tisana ogni mattina prima della colazione. Molto indicata in casi di stitichezza. Importantissimo bere la tisana a stomaco vuoto, prima di introdurre qualsiasi altro alimento nel corpo per favorire la fisiologica evacuazione mattutina. Per potenziare le proprietà antiinfiammatorie della malva aggiungere all’infuso aloe, melissa e liquirizia. In questo modo otterrete una tisana adatta alla terapia di colite, ulcera gastrica e duodenale e reflusso gastroesofageo. L’utilizzo della malva in tutte le sue forme non presenta particolari controindicazioni. Anche in gravidanza può essere assunta tranquillamente per lenire la stitichezza e la cistite cui le gestanti sono spesso soggette. L’unica controindicazione all’assunzione della malva è all’allattamento perché questa erba potrebbe conferire un sapore poco piacevole al latte! Se non trovate piantine di malva selvatica potete trovarla in qualsiasi erboristeria e negozio di prodotti biologici. Namastè!!
Spazio Donna
Settembre 2014
31
Oroscopo di Ottobre 2014
di Francesca Iolanda
ARIETE: il desiderio di movimento, di attività, si scontra con le oggettive poche possibilità che la realtà, al momento, offre. Non vi mancano nè l' entusiasmo nè l' ottimismo e vorreste fare sempre di più, anche per gli altri, ma rischiate di essere poco oculati e di non saper gestire bene le vostre risorse. Ponete maggior attenzione ai rapporti famigliari, al momento molto delicati. TORO: sono molte le soddisfazioni e le risposte positive che ricevete e che alimentano la sensazione di benessere della quale godete. Evitate però gli atteggiamenti capricciosi e poco maturi, tipico di chi, pur avendo tutto, vuole sempre di più. Le esigenze affettive, anche se preponderanti, diventano più razionali e mediate dalla prudenza. Stimolanti le amicizie, anche se un pò formali. GEMELLI: la mancanza di ostacoli sul vostro cammino e una grande fiducia nella vita gettano le basi verso progetti, anche ambiziosi, e facilitano tutti quei contatti dove la simpatia e il fascino sono fondamentali. Siete favoriti nelle trattative d'affari ma anche ricercati per il vostro spirito di giudizio in grado di far vedere agli altri aspetti e utilizzi insoliti di ogni questione. Imperativo il desiderio di primeggiare. CANCRO: possedete la grinta e la determinazione per affermarvi e per mettere in luce le vostre qualità, ma il rischio di esagerare e di voler a tutti i costi essere i migliori potrebbe avere effetti controproducenti. Potreste sembrare insicuri o per contro eccessivamente sicuri di voi stessi e attirarvi cosi inimicizie dannose nella professione. Difficoltà di concentrazione soprattutto per gli studenti.
LEONE: grazie agli aspetti planetari favorevoli molti di voi potranno ricevere consensi e riconoscimenti anche economici, che vi permetteranno di rientrare delle spese sostenute ultimamente. Anche la vita sociale risulta essere piena e gratificante ma senza abbandonare tutte le comodità e il lusso che a voi gratifica particolarmente. Ottimismo e vitalità al top. VERGINE: siete perfettamente consapevoli di ciò che vorreste cambiare nella vostra vita ma sembra mancarvi la fiducia in voi stessi necessaria per prendere una decisione importante. La situazione attuale garantisce una stabilità economica, per voi cosi importante, ma vi penalizza dal lato umano. Se riuscirete ad essere meno dispersivi negli scopi, potreste ottenere ciò che desiderate. BILANCIA: il bel transito di Venere riesce ad affievolire certe spigolosità del vostro carattere e a rendervi più amabili e disponibili al dialogo nella coppia, mentre permane una controproducente pigrizia mentale che potrebbe rallentare lo sprint nel lavoro. Urano frena le iniziative che Giove potrebbe suggerire. Dipende da voi se agire o lasciare tutto cosi com'è. SCORPIONE: un latente senso di insoddisfazione vi porta ad interrogarvi su voi stessi e sulle vostre motivazioni. Le conferme non mancano ma sembrano non produrre alcun piacere in voi, almeno questo è ciò che dimostrate. Poca partecipazione da parte vostra nella vita famigliare può risultare frustrante per chi vi sta vicino. Cercate di essere più spontanei e meno pragmatici.
LA VOSTRA SALUTE a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico Se avete almeno una volta avvertito quella fastidiosa sensazione di bruciore al momento della deglutizione del cibo o subito dopo i pasti, il vostro problema potrebbe essere il reflusso gastroesofageo: un disturbo molto comune che in Italia colpisce oggi fino al 20-25% della popolazione, favorito da cattive abitudini alimentari e stili di vita non salutari e caratterizzato dalla risalita di parti di cibo non digerite nell’esofago, che provocano forte irritazione. Se il problema diventa frequente e complesso può evolversi nella vera e propria malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), che colpisce entrambi i sessi dai 30 ai 50 anni e ha in particolare una certa incidenza tra le donne in gravidanza. La causa è rilasciamento inappropriato della valvola superiore dello stomaco, ma a provocare il disturbo contribuisce spesso anche una scarsa motilità dell’esofago, che impedisce la rimozione rapida degli acidi gastrici refluiti, dannosi per la mucosa che si infiamma dando luogo a dolori, bruciori e difficoltà digestive. Il reflusso è favorito da predisposizione familiare e genetica, ma anche da sovrappeso ed obesità. Rappresentano fattori di rischio importanti anche diabete, fumo, dieta squilibrata e ricca di grassi, abuso di alcool, caffè, tè, cioccolata e bevande acide. La cura del reflusso passa innanzitutto da un adeguato stile di vita sorretto da una corretta alimentazione, per quanto riguarda la cura farmacologica, è bene sottolineare la necessità di rivolgersi al proprio medico, il quale stabilirà lo stato della patologia e definirà la terapia. I farmaci più in uso sono i cosiddetti “inibitori della pompa protonica” che bloccano il meccanismo di secrezione di acido nello stomaco. Non esistono tuttavia terapie risolutive di questa patologia: il reflusso gastroesofageo può cronicizzare rendendo necessario adeguare la dieta ed assumere farmaci antiacido per tutta la vita. Ecco perché – proprio per prevenire - è importante mantenere una dieta equilibrata ed uno stile di vita salutare.
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani BACI DI PERUGIA
INGREDIENTI 240 GR. DI CIOCCOLATO GIANDUIA 120 GR. DI GRANELLA DI NOCCIOLE TOSTATE 30 GR. DI NOCCIOLE INTERE 70 ML. DI PANNA FRESCA 300 GR. DI CIOCCOLATO FONDENTE
PROCEDIMENTO Sciogliere il cioccolato gianduia con la panna e mescolare bene. Unirvi la granella di nocciole. Lasciar intiepidire e con la sac a poche disporre l’impasto a palline su una placca rivestita di carta forno. Lasciar raffreddare in frigorifero per un’ora. Disporre su ogni bacio una nocciola premendo leggermente. Sciogliere poi il cioccolato fondente e immergervi uno alla volta i baci. Sgocciolarli e farli asciugare completamente.
SAGITTARIO: possibili svolte importanti nella vostra vita, che hanno come fine la soddisfazione di un' ambizione o un avanzamento di carriera. Quindi maggior responsabilità, ma anche maggior impegno. Giove regala ottimismo e fiducia nel prossimo insieme all' entusiasmo necessario per affrontare i cambiamenti. Azioni, spesso impulsive, che però vanno a buon fine. CAPRICORNO: momento di stasi nel quale molti di voi potrebbero non sentirsi a proprio agio. Cercate di non alimentare pensieri di sfiducia ma usate tutta la vostra razionalità per gestire anche i piccoli conflitti in ambito famigliare. A fine mese Marte vi viene in aiuto regalandovi maggior slancio ed intraprendenza, indispensabili per la vostra riuscita personale. ACQUARIO: buone le possibilità di spostamenti, di viaggi di piacere ma anche solo di semplici contatti con persone molto diverse da voi e dalla vostra solita cerchia. Curiosità anche verso argomenti mistici o arcani che vengono soddisfatte attraverso una selettività nelle frequentazioni, che si fanno più specifiche. Bene la salute e la forma fisica. PESCI: una certa pigrizia di fondo potrebbe non rendervi pronti per cogliere al volo le buone occasioni che capitano dal caso. Soprattutto chi è nato nella prima decade non ha ben chiaro lo scopo della propria esistenza e tende a perdersi nelle supposizioni e a sentirsi pago solo nell' immaginare quello che potrebbe essere. Meglio per i nati della seconda e terza che non si accontentano di voli pindarici ma agiscono.
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