L'altro Giornale Garda Baldo

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO ANNO XXX - N. 10 - OTTOBRE 2015 Stampato il 22/10/2015

Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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I veri colpevoli di LINO VENTURINI Lasciamo da parte ogni linguaggio sentimentale e retorico che colpisce i cuori, ma offende la ragione. Se abbiamo il dovere, per quanto possibile, di rispondere alle necessità di accogliere persone disperate, lo Stato ha anche il dovere di mantenere l’ordine pubblico e garantire equità e giustizia a tutti. Banalità del tipo “anche noi siamo stati migranti” denotano solo ignoranza e malafede: i nostri migranti partivano con il contratto di lavoro e i documenti in regola. Ecco allora che la propaganda mediatica vuole imporci alcune parole in modo da abbruttire la nostra coscienza critica. I “clandestini” sono diventati “migranti”, poi “rifugiati” e ora “profughi. Perché la Convenzione ONU riconosce lo status di rifugiato solamente a chi è costretto a emigrare per un fondato timore di persecuzione e migrante è chi volontariamente lascia lo Stato di appartenenza per motivi economici o altro. Si ricorre quindi al termine profugo per indicare chi lascia il proprio paese a causa di eventi esterni, ma senza avere lo status di rifugiato: il rifugiato è una figura individuale, il profugo una categoria plurima, solitamente un numero rilevante che può aspirare soltanto a una ospitalità temporanea in campi di raccolta, generalmente alla frontiera. I migranti che arrivano dalla Turchia, ad esempio, sono persone che avevano già trovato asilo oltre le frontiere siriane. Dopo di che è stato deciso, o sono stati incoraggiati non certo per motivi umanitari, a venire in Europa. «Tutti devono assumersi le proprie responsabilità», ha detto il presidente Mattarella a proposito del fenomeno migratorio in atto; tutti, certamente, e in primis quei paesi che l’hanno causato. I milioni di profughi non fuggono dalle dittature, ma dal caos generato dalle guerre alimentate da Washington e dal servile contributo di altre nazioni europee. Non fuggivano i libici da Geddafi e non fuggivano i siriani da Assad, fuggono ora che Washington, Londra e Parigi hanno abbattuto e dissolto governi autoritari, ma legittimi: sono state le bombe umanitarie a creare i disastri umanitari. In Italia, secondo il Rapporto 2015 della Caritas, i poveri assoluti sono oltre 4 milioni, non hanno da mangiare e da bere né un tetto sulla testa. «E’ oltraggiante che si continui a dare gli avanzi ai poveri - ha detto Don Luigi Larizza fondatore della comunità per tossicodipendenti Il Risorto -. Mafia capitale insegna: il fenomeno è un business, un’invasione legalizzata che sta favorendo solo la mafia e i buonisti a pagamento che si stanno facendo i soldi». Buttano in faccia la morte di un bambino per colpevolizzare la popolazione, ma i veri colpevoli sono coloro che hanno scatenato le guerre, a loro si deve chiedere conto e far pagare il conto.

PESCHIERA DEL GARDA

TAV: 600 volte “no” É stata raccolta davanti al Santuario della Madonna del Frassino la maggior parte delle firme a sostegno di una petizione da inviare al Governo E’ stata raccolta a Peschiera, davanti al Santuario della Madonna del Frassino, la maggior parte delle oltre seicento firme raccolte nel primo fine settimana di ottobre dal coordinamento veronese No Tav

Brescia-Verona. La raccolta firme va a sostegno della petizione che a breve verrà inviata al governo, in particolare al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, e ai

presidenti della Regione Veneto Luca Zaia e Lombardia Roberto Maroni. Nella petizione, oltre al ritiro del progetto Tav, si chiedono il “miglioramento della linea storica, senza ulteriori danni al territorio e

all’ambiente, l’aumento e la modernizzazione dei treni, l’ottimizzazione dei servizi”, guardando soprattutto ai treni regionali “presi dalla gran parte dei viaggiatori”. Pagina 7

LAZISE. La caserma è “al completo”

RIVOLI. Il Forte passa al Comune

La caserma dei Carabinieri di Lazise, in via Salvo D’Acquisto, di proprietà comunale e operativa dal 2006, ora è completa anche dell’annessa palazzina servizi che ospita gli alloggi per le famiglie dei carabinieri. Per festeggiare il completamento dell’opera, sabato 10 ottobre si è tenuta l’inaugurazione della nuova struttura. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Luca Sebastiano con l’amministrazione quasi al completo, il presidente della Provincia Antonio Pastorello, gli assessori regionali Luca Coletto ed Elisa De Berti, il vicepresidente regionale Massimo Giorgetti, il comandante provinciale dei carabinieri Pietro Oresta e il maggiore Francesco Milardi, comandante della Compagnia carabinieri di Peschiera, da cui dipende la caserma di Lazise. Pagina 13

Tempo di novità per Rivoli e per il Forte Wohlgemuth: con una lettera protocollata il 28 settembre scorso l’Agenzia del Demanio ha risposto “sì” alla richiesta avanzata dal Comune ad agosto. Oggetto della domanda era la concessione dell’intero compendio demaniale sul monte Castello, con esclusione della porzione occupata dal gruppo Podistico Avis. Il Forte Wohlgemuth torna quindi al Comune – eccetto l’ex scuderia e la caserma Messena - con un accordo di concessione per sei anni. Pagina 17

Avvertiamo i lettori, le Amministrazioni Comunali e le attività commerciali che, a partire dal mese di Novembre, L’Altro Giornale verrà distribuito anche nel comune di Torri del Benaco.


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