L'altro Giornale Garda Baldo

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO ANNO XXX - N. 10 - OTTOBRE 2015 Stampato il 22/10/2015

Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

I veri colpevoli di LINO VENTURINI Lasciamo da parte ogni linguaggio sentimentale e retorico che colpisce i cuori, ma offende la ragione. Se abbiamo il dovere, per quanto possibile, di rispondere alle necessità di accogliere persone disperate, lo Stato ha anche il dovere di mantenere l’ordine pubblico e garantire equità e giustizia a tutti. Banalità del tipo “anche noi siamo stati migranti” denotano solo ignoranza e malafede: i nostri migranti partivano con il contratto di lavoro e i documenti in regola. Ecco allora che la propaganda mediatica vuole imporci alcune parole in modo da abbruttire la nostra coscienza critica. I “clandestini” sono diventati “migranti”, poi “rifugiati” e ora “profughi. Perché la Convenzione ONU riconosce lo status di rifugiato solamente a chi è costretto a emigrare per un fondato timore di persecuzione e migrante è chi volontariamente lascia lo Stato di appartenenza per motivi economici o altro. Si ricorre quindi al termine profugo per indicare chi lascia il proprio paese a causa di eventi esterni, ma senza avere lo status di rifugiato: il rifugiato è una figura individuale, il profugo una categoria plurima, solitamente un numero rilevante che può aspirare soltanto a una ospitalità temporanea in campi di raccolta, generalmente alla frontiera. I migranti che arrivano dalla Turchia, ad esempio, sono persone che avevano già trovato asilo oltre le frontiere siriane. Dopo di che è stato deciso, o sono stati incoraggiati non certo per motivi umanitari, a venire in Europa. «Tutti devono assumersi le proprie responsabilità», ha detto il presidente Mattarella a proposito del fenomeno migratorio in atto; tutti, certamente, e in primis quei paesi che l’hanno causato. I milioni di profughi non fuggono dalle dittature, ma dal caos generato dalle guerre alimentate da Washington e dal servile contributo di altre nazioni europee. Non fuggivano i libici da Geddafi e non fuggivano i siriani da Assad, fuggono ora che Washington, Londra e Parigi hanno abbattuto e dissolto governi autoritari, ma legittimi: sono state le bombe umanitarie a creare i disastri umanitari. In Italia, secondo il Rapporto 2015 della Caritas, i poveri assoluti sono oltre 4 milioni, non hanno da mangiare e da bere né un tetto sulla testa. «E’ oltraggiante che si continui a dare gli avanzi ai poveri - ha detto Don Luigi Larizza fondatore della comunità per tossicodipendenti Il Risorto -. Mafia capitale insegna: il fenomeno è un business, un’invasione legalizzata che sta favorendo solo la mafia e i buonisti a pagamento che si stanno facendo i soldi». Buttano in faccia la morte di un bambino per colpevolizzare la popolazione, ma i veri colpevoli sono coloro che hanno scatenato le guerre, a loro si deve chiedere conto e far pagare il conto.

PESCHIERA DEL GARDA

TAV: 600 volte “no” É stata raccolta davanti al Santuario della Madonna del Frassino la maggior parte delle firme a sostegno di una petizione da inviare al Governo E’ stata raccolta a Peschiera, davanti al Santuario della Madonna del Frassino, la maggior parte delle oltre seicento firme raccolte nel primo fine settimana di ottobre dal coordinamento veronese No Tav

Brescia-Verona. La raccolta firme va a sostegno della petizione che a breve verrà inviata al governo, in particolare al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, e ai

presidenti della Regione Veneto Luca Zaia e Lombardia Roberto Maroni. Nella petizione, oltre al ritiro del progetto Tav, si chiedono il “miglioramento della linea storica, senza ulteriori danni al territorio e

all’ambiente, l’aumento e la modernizzazione dei treni, l’ottimizzazione dei servizi”, guardando soprattutto ai treni regionali “presi dalla gran parte dei viaggiatori”. Pagina 7

LAZISE. La caserma è “al completo”

RIVOLI. Il Forte passa al Comune

La caserma dei Carabinieri di Lazise, in via Salvo D’Acquisto, di proprietà comunale e operativa dal 2006, ora è completa anche dell’annessa palazzina servizi che ospita gli alloggi per le famiglie dei carabinieri. Per festeggiare il completamento dell’opera, sabato 10 ottobre si è tenuta l’inaugurazione della nuova struttura. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Luca Sebastiano con l’amministrazione quasi al completo, il presidente della Provincia Antonio Pastorello, gli assessori regionali Luca Coletto ed Elisa De Berti, il vicepresidente regionale Massimo Giorgetti, il comandante provinciale dei carabinieri Pietro Oresta e il maggiore Francesco Milardi, comandante della Compagnia carabinieri di Peschiera, da cui dipende la caserma di Lazise. Pagina 13

Tempo di novità per Rivoli e per il Forte Wohlgemuth: con una lettera protocollata il 28 settembre scorso l’Agenzia del Demanio ha risposto “sì” alla richiesta avanzata dal Comune ad agosto. Oggetto della domanda era la concessione dell’intero compendio demaniale sul monte Castello, con esclusione della porzione occupata dal gruppo Podistico Avis. Il Forte Wohlgemuth torna quindi al Comune – eccetto l’ex scuderia e la caserma Messena - con un accordo di concessione per sei anni. Pagina 17

Avvertiamo i lettori, le Amministrazioni Comunali e le attività commerciali che, a partire dal mese di Novembre, L’Altro Giornale verrà distribuito anche nel comune di Torri del Benaco.


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LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

GENDER 1

“C’è chi dice che non esiste” Egregio Direttore, in questi giorni in cui i bimbi ritornano sui banchi di scuola torna a rimbombare la pesante polemica sulla cosiddetta questione del Gender. Oltre alle già famose campagne che si sono viste su tutti i più famosi social network, nelle scuole e in palchi di eccellenza come il Family Day a Roma, giunge pesante come un macigno la notizia che un audio falso e costruito ad hoc stia rimbalzando nelle chat di Whatsapp dei genitori. Audio che dice che "già all’asilo si parlerà di masturbazione, penetrazione, oppure del matrimonio tra due uomini o due donne come normale, non sarà solo educazione sessuale ma le maestre saranno obbligate a tenere lezioni in tutte le materie e parlare di questi temi”. Tutto perchè si è diffuso in quest’ultimo periodo un allarme circa la volontà di introdurre nelle scuole l’insegnamento della fantomatica “teoria gender”, una teoria che non esiste, come non esiste un’ideologia del Gender. Esistono invece i Gender Studies ovvero quelli che in italiano vengono chiamati studi di genere. Questi studi mirano a individuare e a spiegare i motivi per cui ad un dato genere (maschile o femminile) vengano attribuiti dei ruoli specifici non strettamente legati alle caratteristiche sessuali (ad esempio perché le donne guadagnano meno degli uomini). L’ideologia del Gender è una teoria costruita dalle stesse persone che la criticano per avere uno strumento per attaccare le legittime richieste delle persone omosessuali. Questa paura infondata nasce da due eventi: la pubblicazione di un opuscolo OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sullo sviluppo sessuale del bambino e l’inserimento del DDL della buona scuola di un comma che

Alcuni lettori ci hanno avvertiti dello spazio che sul vostro giornale viene dato alla disinformazione rispetto alla questione del gender e ci hanno chiesto di intervenire. Contro la ‘ideologia del gender’ è in corso una vera e propria crociata a più livelli: da quello parlamentare a quello divulgativo. Si racconta che una lobby di pervertiti sessuali ha raggiunto una posizione egemonica nell’Onu e nell’Unione Europea e vuole distruggere la famiglia naturale. Ma l’ideologia del gender non esiste: è un’invenzione con cui il Vaticano, le Sentinelle in piedi, i Gruppi antiabortisti, i Movimenti integralisti cattolici contrastano le conquiste dei movimenti femministi e LGBT (lesbici, gay, bisessuali, trans). Ciò che esiste, sono gli studi di genere, che usano il concetto di “genere” per studiare la componente culturale inerente alla definizione dell’identità sessuale. Con ciò non

prevede la sensibilizzazione degli studenti alle questioni di genere. É sufficiente scorrere la prefazione del documento di sessantotto pagine dell’OMS per capire che viene fatto accenno alla necessità di fare educazione sessuale non solo al negativo, ovvero parlando dei rischi connessi alla sessualità (malattie sessualmente trasmesse e gravidanze indesiderate), ma anche fornendo una visione “olistica” più positiva (che viene trattata all’interno del testo attraverso lo sviluppo di varie tematiche di ricerca) ovvero un approccio che metta in luce come la sessualità sia un’area determinante dello sviluppo della persona, considerandone i vari stadi di sviluppo. Questo documento non solo non è una direttiva ma soprattutto non dice quello che è scritto nel famigerato volantino fatto circolare e gli standard definiti dall’OMS non hanno nulla a che vedere con le nostre linee guida per la scuola. In nessuno dei testi normativi approvati o recepiti dal Parlamento si fa riferimento alla volontà di insegnare a bambini e ragazzi, contro la volontà delle famiglie, una teoria che non esiste né tantomeno la masturbazione infantile, la penetrazione o l’omosessualità. L’intento delle leggi approvate è, piuttosto, quello di combattere le discriminazioni e la violenza e non c’ènulla che giustifichi le polemiche strumentali e la vergognosa campagna mediatica volta a spaventare i genitori. La scuola, dopo questa Riforma, farà semplicemente la scuola: educherà, come già fa, alla parità tra i sessi, combattendo ogni forma di discriminazione.

si nega la differenza sessuale, non si sostiene che uno possa decidere il proprio genere a prescindere dal sesso biologico…ma si sceglie di distinguere i piani e di studiare come ogni cultura ‘regolamenti’ l’essere uomo o donna. Pensiamo a quanto fosse diverso essere donna 100 anni fa, oppure alle differenze che esistono tra uomini e donne delle diverse culture. E pensiamo a modi di dire del tipo “gli uomini non piangono mai” o “le donne sono il sesso debole”: sono modi in cui una cultura esprime ciò che in quella data cultura ci si aspetta dai due sessi. Gli studi di genere sono emersi negli anni ‘70 e hanno permesso di mettere in evidenza i trattamenti differenziali nei confronti delle donne e delle minoranze sessuali, quello che chiamiamo “discriminazioni”. Questi studi scientifici hanno poi ispirato l’avanzamento dei sistemi legislativi in mate-

on. Diego Zardini Deputato XVII Legislatura Partito Democratico ria di pari opportunità. La crociata antigender, invece, osteggia le leggi antidiscriminatorie, le campagne di prevenzione educativa contro la discriminazione delle donne e delle minoranze sessuali, i piani di educazione affettiva e alle pari opportunità nelle scuole. Quello che si auspica arrivi nelle scuole, e che, come tutti i POF prevedono, sarebbero attività non obbligatorie e di cui i genitori possono informarsi tramite gli organi scolastici preposti, è una educazione all’affettività e al rispetto della diversità. Ciò che bambini e bambine potranno apprendere è che esistono molti modi di esprimere l‘essere femmine o maschi, differenti modi di vivere l’affettività e la sessualità, tutti legittimi se vissuti nel rispetto reciproco e nessuno dei quali dovrebbe godere di maggiori privilegi, che esistono tipi di famiglie diverse e dunque il compagno con due mamme non dovrà essere discrimi-

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GENDER 2

“La teoria... dell’ortolano”

Egregio Direttore, la mia è solo una provocazione, non ho la pretesa di avere verità in tasca, se non la mia esperienza e quanto mi hanno trasmesso i miei maestri (genitori in primis). Ma leggendo l’articolo di spalla dell’ultimo numero de L’Altro Giornale (edizione Valpolicella), riguardante il “metodo gender”, non ho potuto trattenere qualche risatina. Reazione all’articolo uguale e contraria del pianto. Risatina perché non ho potuto fare a meno di immaginarmi in bagno, deciso quel giorno a esser donna, che mi imbelletto e mi deodoro le ascelle (rigorosamente pelose, se no la parte del maschio dove andrebbe a finire?) con uno Chanel 5, mentre mia figlia mi guarda di sottecchi per capire se avrei scelto un tailleur con tacco basso, o un pantalone attillato con tacco 12. Per non parlare di mia moglie, e lei, cosa avrebbe scelto? Poi la risata si è tramutata in cruccio. “Porca miseria”, mi son detto, “ma dove andiamo a finire?” La risposta, mi son sempre detto, con queste premesse la si potrebbe trovare solo in un baratro (sociale e cul-

nato e considerato diverso. Il campo dell’educazione è dunque cruciale affinché la nostra società diventi una società inclusiva e rispettosa delle donne e delle minoranze. Proprio in questo campo si gioca la partita più impegnativa, con la certezza che un giorno tutto questo polverone si ridurrà a un vecchio sgradevole ricordo, un malaugurato inciampo del progresso verso l’estensione della cittadinanza a tutti e tutte. Laura Sebastio per la Comitata Giordana Bruna

turale) Ma a pensarci bene, però, se è vero che questi nordici sono tanto avanti da irridere, farsi beffe delle più elementari Leggi di Natura, è altrettanto vero che noi italici cosa stiamo facendo, per far crescere in modo “naturale” i maschi e le femmine? Cioè che tipo di immagini usiamo per parlare di sesso e sessualità? Non parlo di pornografia, che è un fatto grave! Ma a mio parere, credo ci siano degli errori di fondo, nel parlare di queste “cose” intime. Credo ci sia una finta pudicizia nell’affrontare questo argomento che invece è molto naturale, come il cibo o l’aria che ci nutrono Allora ecco la teoria dell’ortolano: siamo fatti di “patate” e “piselli” … e senza scomodare l’ornitologo con gli uccelli!! Ma ‘sti bambini, torno a ripetere, come li cresciamo? Li tiriamo su nella convinzione di essere degli orti?! Faccio dell’ironia, ma se pensiamo a quante banalità istilliamo nella mente e nel cuore dei nostri piccoli, che poi, quando saranno grandi, creeranno difficoltà relazionali. Se non diamo il nome giusto anche agli organi genitali, in modo sereno, uno davvero pensa di avere il pisello o … l’uccello (la patata, se è una). Ecco, in modo sereno! Sereno, a mio avviso, significa che anche l’adulto è sereno a proposito della propria sessualità, che la vive in modo corretto, equilibrato, dentro un contesto relazionale e affettivo consolidato, maturo, che sente la diversità dei sessi come motivo di crescita, di valorizzazione, di sviluppo fisico ed emotivo, di realizzazione, di dialogo costruttivo, rivolto al futuro non solo proprio, ma anche a quello dell’Umanità che verrà, e

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non banalizzato a uno scaffale di frutta e verdura, dove oggi prendo patate e domani piselli. E se mi gira, albicocche(!). Occorre, secondo me, mettere un pensiero su quanto siamo educati all’Amore, al Rispetto, al senso di essere relativi e non assoluti, pur avendo per Natura un’identità unica. Occorre essere coerenti, e saperlo testimoniare questo Amore. Solo lì potremo “giocarci” una corretta educazione alla sessualità (cioè all’essere inequivocabilmente maschi o femmine, aldilà di essere etero o omosessuali, perché in Natura anche nell’omologo c’è sempre una diversità). I giovani ci guardano, siamo i loro modelli. E la diversità esiste da sempre. Sotto ogni forma e accezione. Non dobbiamo farci soverchiare dall’omologazione ideologica. Siamo di carne e ossa: Uomini e Donne, Maschi e Femmine. Con le nostre idee, i nostri ormoni, le nostre paturnie, le nostre magnifiche diversità, ma anche con la nostra unica e irripetibile capacità di amare. Carlo Alberto Bortolotti

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it

Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa:

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Numero chiuso il 22 - 10 - 2015


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LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

4 NOVEMBRE

“Perchè è festa nazionale?”

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Gentile Direttore, ai primi del prossimo mese ricorre la tradizionale Festa delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale. Diciamo subito che le FF. AA. Italiane sono quattro e precisamente: l'Esercito Italiano, la Marina Militare, l'Aeronautica Militare e la benemerita Arma dei Carabinieri. Al riguardo qualcuno potrebbe chiedersi per quali particolari motivi per il 4 di novembre è stata istituita una giornata di "Festa Nazionale". Le Forze Armate si sono prodigate anzitutto per la costruzione dell'Unità Nazionale, costata ben quattro guerre di indipendenza (dal 1848 alla Grande Guerra del 1915, di cui ricorre quest'anno il centenario) e poi per la realizzazione di un futuro migliore, costituito dal clima di pace, libertà e benessere di cui usufruiamo dal dopoguerra ad oggi. Le Forze Armate - ovviamente insieme alle Forze dell'Ordine - costituiscono le "sentinelle" per la difesa della Patria e delle libere istituzioni, per il mantenimento della pace, nonché per il soccorso e la protezione delle popolazioni in caso di bisogno. Attenzione, però, a non ritenere i militari esclusivamente capaci di fare la guerra in quanto i cittadini con le stellette (soldati, marinai, avieri e carabinieri) sono dei veri e propri costruttori di pace col compito di tenersi sempre pronti ad intervenire, ma solo a seguito di formali deliberazioni delle competenti Autorità dello Stato. Da precisare, inoltre, che oggi fare il militare è una scelta che richiede sfide professionali e disponibilità a partecipare a missioni internazionali di pace all'estero, anche in zone di operazioni assai distanti e pericolose, con compiti di soccorso e aiuto umanitario alle popolazioni martoriate da guerre interetniche e dal terrorismo, nell'intento di portare sicurezza, solidarietà e pace. Concludo con le parole di Papa Francesco, che ha additato la guerra come una follia, senza dimenticare però il carico di significati e di valori su cui è stata costruita la nostra attuale identità nazionale, sostenuta con spiccata fedeltà e profondo attaccamento dalle nostre Forze Armate. Gaetano Calcagnile

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TESTAMENTO BIOLOGICO

“Di che cosa si tratta?”

Il testamento biologico, detto anche dichiarazione anticipata di trattamento, è una espressione che indica le manifestazioni di volontà (generalmente formulate in un documento scritto) con le quali ogni individuo, in condizioni di lucidità mentale, decide quali trattamenti sanitari, somministrazione di farmaci, sostentamento vitale, rianimazione, etc.) intende o non intende accettare nel momento in cui questi trattamenti siano necessari e il soggetto non sia più capace di intendere e di volere, ovvero non sia più autonomo. Al momento, il nostro sistema giuridico non prevede una normativa che disciplina la pratica del testamento biologico. Tuttavia gli articoli 13 e 32 della Carta Costituzionale conferiscono ad ogni individuo piena e libera facoltà di decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi, il che dimostrerebbe l’esistenza di un vero e proprio diritto all'autodeterminazione, quale specificazione del più ampio diritto alla dignità umana. Obiettivo di Area Liberal è istituire a Verona un Registro dei Testamenti Biologici (dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari), conservato presso gli Uffici Comunali nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili. I residenti nel Comune che abbiano redatto, ai sensi di legge, un documento contenente le proprie dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, potranno pertanto dichiararne l’esistenza ed il luogo dove esse sono conservate, ai fini dell’annotazione in detto Registro di tale attestazione in forma autentica. Le iscrizioni nel Registro, che potranno valere per le finalità e negli ambiti stabiliti dall’ordinamento giuridico, avverranno con una dichiarazione fatta personalmente dalla persona con firma autenticata a norma di legge che, consegnandone copia, attesti l’esistenza di dichiarazioni rese a norma di legge, relative alla propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia, lesione cerebrale irreversibile o patologia invalidante, che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali in una fase in cui la persona non sia più in grado di manifestare il proprio consenso o il proprio rifiuto della terapia, del trattamento o della cura cui è sottoposta. Giorgio Pasetto Presidente Area Liberal

REGIONE

“Comuni sfruttati” FAMIGLIA

“Attaccata, bastonata, ferita” Egregio Direttore, il Papa a Cuba ha affermato che “c’è una crisi della famiglia, crisi perché la bastonano da tutte le parti e la lasciano molto ferita” e la famiglia stessa e il matrimonio non sono stati “mai tanto attaccati come al giorno d’oggi”. E ancora. “La famiglia ci salva da due fenomeni attuali (…) la frammentazione, cioè la divisione, e la massificazione. In entrambi i casi, le persone si trasformano in individui isolati, facili da manipolare e governare. E allora troviamo nel mondo società divise, rotte, separate o altamente massificate, che sono conseguenza della rottura dei legami familiari”. Anche per questo motivo bisogna che “abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà”. E’ proprio vero che certi gruppi di potere attaccano la famiglia, cellula fondamentale della società, perseguendo il progetto di far dilagare l’individualismo, in modo da isolare l’essere umano e renderlo meno forte e più manovrabile. Le forme di questo attacco sono varie: legislative, fiscali… La più efficace è stata - e continua ad essere - la “rivoluzione sessuale” radical-libertaria con le sue conseguenze esistenziali e sociali come la “produzio-

ne” di individui che non vogliono e non sanno controllare le proprie passioni desideri che rigettano i legami interpersonali stabili, condizionando spesso la durata delle relazioni coniugali. Gli individui pulsionali sono molto più facilmente manipolabili dal potere mediante la strategia del “panem et circenses”, pane e giochi. Demolire la famiglia, questo baluardo dell’uomo, allo scopo di sciogliere ogni valore, ogni punto di riferimento, per creare incertezza e smarrimento. Il fine ultimo è quello di manipolare meglio le persone e le società per i propri interessi di potere e di accumulo economico e finanziario. La dissoluzione della famiglia risponde a motivi economici. Infatti il consumismo è favorito dalla disgregazione della famiglia perché lo sfascio produce l’infelicità degli individui, e chi è infelice acquista più facilmente, cercando un surrogato consolatorio nei beni di consumo. O anche semplicemente per necessità, dopo una separazione o divorzio, quando prima bastava, per esempio una casa, un’auto, un frigo o una lavatrice ecc. poi possibilmente ce ne vogliono due. Giancarlo Maffezzoli

Davanti alla soppressione del secondo comma dell’articolo 6 della Legge regionale n.6 “Legge di stabilità regionale per l’esercizio 2015” è proprio il caso di dire che i Comuni dopo esser stati sfruttati come bancomat dalla Regione, vengono ora abbandonati al loro destino. Noi stessi avevano presentato un emendamento, bocciato dall’aula, per contrastare questa abrogazione che metterà in seria difficoltà i Comuni del Veneto.I Comuni non potranno più rivolgersi agli Istituti di credito per veder anticipare i soldi che attendono dalle casse regionali e rischiando ovviamente di sforare tutti il patto di stabilità. L’articolo n.6 “Misure urgenti per lo smobilizzo dei crediti degli enti locali ed autonomie funzionali nei confronti della Regione” al comma 2 stabiliva: “la Giunta regionale promuove accordi quadro ai sensi dell’articolo 59 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 recante il codice dei contratti pubblici, con istituti di credito, intermediari finanziari ed organismi di factoring legalmente riconosciuti ed abilitati dalla vigente legislazione ad operazioni di cessione di credito pro soluto, di seguito definiti cessionari”. Quale buon padre di famiglia abbandona i propri figli (i Comuni) al loro destino dopo averli illusi con degli stanziamenti che attendono da anni, e probabilmente non arriveranno mai? L’unica ancora di salvezza per le pubbliche amministrazioni era l’accesso ai crediti prosoluto ma ora svanisce anche questa possibilità gettando nel fango il futuro delle amministrazioni locali e dei cittadini. Giovanna Negro Maurizio Conte -Stefano Casali Andrea Bassi


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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

Mali vertebrali Cure efficienti

IL CONVEGNO. Associazione Nazionale Dottori in Scienze Motorie

Il sindaco Sebastiano al Convegno

L’Associazione Nazionale dei Dottori in Scienze Motorie (DMSA) ha organizzato, sabato 3 e domenica 4 ottobre, presso il Parco termale Villa dei Cedri di Colà di Lazise, il settimo Congresso Nazionale di categoria. “Disfunzioni e algie vertebrali: metodi, tecniche e idee a confronto” è stato il tema approfondito in questa edizione, che ha visto la partecipazione di 35 relatori tra fisiatri, ortopedici, fisioterapisti, psicologi, mental coach e medici sportivi. Dalle tecniche rieducativosportive alle terapie fisioterapiche e psicologiche fino alle pratiche yoga. Nel corso del convegno il ruolo professionale del dottore in scienze motorie è stato messo a confronto con altre discipline sanitarie nell’ottica di individuare i metodi

più efficaci per la prevenzione, la cura e il trattamento delle patologie che provocano dolori alla colonna vertebrale, estremamente diffuse nei Paesi industrializzati .« Dopo sette anni continuiamo a veder crescere questa due giorni dedicata alla professione del chinesiologo, un appuntamento estremamente utile per i colleghi e per i laureati in Scienze Motorie che colgono questa opportunità unica di aggiornamento - ha dichiarato Giorgio Pasetto, segretario nazionale DMSA e organizzatore del convegno -. Cerchiamo anche di coinvolgere la cittadinanaza nelle nostre attività, che hanno lo scopo di migliorare la salute e il benessere fisico. Per questo abbiamo proposto al Comune di introdurre una certificazione di qualità per i cen-

tri motori scaligeri, denominate “Palestre Verona”. Il progetto riunisce altri importanti enti del territorio, tra cui l’Ulss 20, Federfarma Verona e la facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona». «Da quest’anno debutta la DMSA ACADEMY, un organo di formazione per laureati e studenti di Scienze Motorie che ha lo scopo di organizzare corsi specialistici - spiega il dottor Luca Barbin presidente DMSA. L’ Associazione Nazionale Dottori in Scienze Motorie nasce a Verona nel 2002 da un’iniziativa di alcuni professionisti provenienti da tutta Italia e ha lo scopo di promuovere la formazione professionale e tutelare i diritti dei dottori in scienze motorie. Per maggiori informazioni : www.dmsa.it Riccardo Reggiani

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Sfida antropologica del Gender PESCHIERA / L’INCONTRO

Il 25 settembre presso la parrocchia del Beato Andrea di Peschiera del Garda, si è tenuto un incontro dal titolo “Maschio e Femmina li creò: la sfida antropologica del Gender”. Protagonista della serata il prof. G.S. Lodovici, docente di Storia delle dottrine morali presso l’Università Cattolica di Milano, massimo esperto sulla tematica dell’ideologia Gender, attualmente in discussione in Parlamento. L’incontro è stato promosso dai parroci del comune di Peschiera e da un gruppo di persone laiche, come ha spiegato Don Attilio durante la presentazione dell’incontro, al fine di chiarire la scarsa conoscenza circa questo tema. Nella sua relazione Lodovici si è soffermato sui presupposti filosoficiantropologici dell’ideologia del gender, che ha radici molto antiche. «Gender cosa significa? Se gli autori del gender si limitassero a dire che la donna non deve essere sottomessa all’uomo, che può svolgere attività prettamente maschili, sono d’accordo, mia moglie è un ingegnere e spesso in casa è lei ad utilizzare la cassetta degli attrezzi - ha spiegato all’inizio del suo intervento il professore -. La teoria del gen-

der è un’idea che sostiene la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne determinata da fattori scritti nel corpo, organi sessuali, ma che gli uomini e le donne sono uguali da ogni punto di vista; c’è quella differenza morfologica, ma non conta niente. Invece la differenza maschile/femminile è una differenza esclusivamente culturale, cioè gli uomini sono uomini perché sono educati da uomini, le donne sono donne perché sono educate da donne. Se non ci fossero queste costruzioni culturali non ci sarebbero differenze tra donne e uomini e il genere umano sarebbe fatto di persone uguali. In tal modo la sessualità – continua Lodovici viene dissociata dalla personalità, non viene naturalmente connessa con la costruzione di una persona. Nascere con gli organi maschili non vuol dire essere un maschio, ma uno può scegliere di essere donna, poi tornare ad uomo ed, infine, essere donna di nuovo».Dopo aver illustrato la teoria sulla genesi dell’ideologia gender, il prof. Lodovici ha esposto esempi attuali di come si stia inserendo nella nostra società il sistema gender facendo

riferimento all’articolo pubblicato da Benedetta Frigerio, dove viene evidenziato come già nel Governo Monti furono stampati opuscoli per essere diffusi nelle scuole per avvicinare i bambini all’ideologia del gender in cui nella presentazione di un problema da risolvere, si iniziava con la dicitura “Rosa e i suoi papà comprano due gelati…”. Esempi recenti sono la rimozione dalle schede d’iscrizione alla scuola del comune di Milano del termine padre e madre, sostituito con genitore 1 e 2 a Venezia in alcune scuole materne un tutor vigilerà che si parli bene degli omosessuali tra gli insegnanti e, in ultimo, a Malta adesso è possibile fare cambi di sesso dal notaio, senza aver eseguito un’operazione chirurgica, come previsto dalla normativa vigente in Italia. Attualmente esiste un comitato (Comitato come difendiamo i nostri figli), nato dopo la manifestazione del 20 giugno 2015 a Roma, che si occupa di fornire un aiuto alle famiglie su come controllare di non subire l’ideologia del gender da parte dei propri figli nella scuola. Angelica Adami

IL CONCORSO / “UN POSTER PER LA PACE”

Riparte il concorso “Un poster per la pace” dei Lions International riservato agli studenti delle scuole medie che non abbiano superato i 13 anni al 15 novembre, data della prima selezione a livello di club. Anche quest’anno vi aderiscono le Scuole Medie di Pastrengo, Castelnuovo e Peschiera coordinate dai referenti Lions Albino Monauni e Lina Parolini del Lions Club Peschiera del Garda. Tema del concorso 2015-2016 è “Condividi la pace”, con sentimenti espressi simbolicamente in disegni su cartoncino grandi max. cm 60 x50. Gli elaborati delle tre Scuole partecipanti saranno esposti per una prima selezione nella serata conviviale di novembre al Ristorante Al Fiore. Quindi i prescelti, passo passo, saranno soggetti ad altre selezioni sempre più estese per approdare alle premiazioni a livello mondiale nella giornata Lions con le Nazioni Unite. Bruna De Agostini


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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

“No Tav BS - VR” Centinaia di firme

LA PETIZIONE. Chiesto il ritiro del progetto della linea ferroviaria ad alta velocità

Sono state oltre seicento le firme raccolte nel primo fine settimana di ottobre dal coordinamento veronese No Tav Brescia-Verona a sostegno della petizione che a breve verrà inviata al governo, in particolare al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, e ai presidenti della Regione Veneto Luca Zaia e Lombardia Roberto Maroni. Nel documento si chiede il ritiro del progetto della linea ferroviaria ad alta velocità sulla tratta tra Brescia e Padova. La maggior parte delle firme è stata raccolta a Peschiera davanti al santuario della Madonna del Frassino, dove è previsto che la Tav passi in galleria a poche decine di metri dall’edificio religioso. Tra le firme raccolte spiccano quelle dei frati del santuario, che durante le celebrazioni della domenica hanno invitato i fedeli a condividere l’iniziativa. Altre sottoscrizioni sono arrivate dai banchetti dislocati nella provincia bresciana. Nella petizione, oltre al ritiro del progetto Tav, si chiedono il «miglioramento della linea storica, senza ulteriori danni al territorio e all’ambiente, l’aumento e la modernizzazione dei treni, l’ottimizzazione dei servizi», guardando

soprattutto ai treni regionali «presi dalla gran parte dei viaggiatori». Daniele Nottegar del comitato No Tav di Verona, nelle scorse settimane aveva spiegato che dopo la marcia No Tav di sabato 17 ottobre a Desenzano la petizione sarebbe stata inviata a destinazione. Le contestazioni contro l’opera continuano, facendo leva soprattutto sui costi elevati (circa 4 miliardi di euro preventivati per la Brescia-Verona), la mancata copertura finanziaria e l’impatto ambientale. Polemiche riacutizzate in seguito all’interrogazione dell’eurodeputato Marco Zanni (M5S), che ha chiesto alla Commissione europea se la Banca europea per gli investimenti (Bei) avesse deciso di anticipare all’Italia

parte del denaro necessario (la copertura finanziaria sarebbe garantita per 768 milioni di euro, con altri 1.500 milioni inseriti nella legge di stabilità 2015), come aveva sostenuto l’ex ministro Maurizio Lupi. La risposta ottenuta da Zanni è che la Bei non ha deciso di finanziare l’opera. Nelle scorse settimane i deputati veronesi del Pd Vincenzo D’Arienzo e Alessia Rotta hanno risposto che i soldi non sono stati stanziati semplicemente perché non ancora chiesti dallo Stato italiano, mancando il progetto definitivo approvato dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Approvazione che, secondo i No Tav, non basterebbe: il commissario

europeo ai Trasporti, Violeta Bulc, ha infatti precisato che «se è coinvolta nel finanziamento dei progetti, la Bei verifica il rispetto delle norme Ue in materia di appalti». Negli anni Novanta i consorzi di imprese Cepav2 e Iricav2 ottennero gli appalti per le tratte Brescia-Verona e Verona-Padova con trattativa privata, senza gara pubblica, in base a presupposti rivelatisi poi infondati. Motivo per cui, dicono i No Tav, «la Bei non potrà mai concedere questi fondi». «Con i soldi disponibili inizieranno i lavori per le gallerie di Lonato e del Frassino, poi si fermeranno lasciando queste due cattedrali nel deserto», sottolinea Nottegar, «l’opera non è una priorità per far ripartire l’economia italiana: anche se la Bei fosse pronta a finanziarla, non sarebbero soldi a fondo perduto, lo Stato e i cittadini dovrebbero restituirli. Il tutto mentre assistiamo ai tagli degli esami nella sanità». E mentre in città è attesa la visita del ministro Delrio, i comitati incalzano: «Chiediamo di avere un colloquio con lui, così come negli anni Novanta riuscimmo ad ottenerlo con l’allora ministro Burlando». Katia Ferraro

ISTITUTO SPERIMENTALE DI FRUTTICOLTURA Istituto sperimentale di frutticoltura della Provincia al centro dell’attenzione del presidente Antonio Pastorello che ha convocato un’apposita riunione per cercare soluzioni al rischio di chiusura. Erano presenti Fausto Bertaiola, presidente del Consorzio di tutela della pesca di Verona Igp e i rappresentanti dei Comuni di Bussolengo, Pescantina, Sommacampagna, Sona, Villafranca, Valeggio sul Mincio, dove operano i mercati alla produzione. Con la riforma delle Province e in mancanza della legge regionale che ridistribuisce le funzioni non fondamentali ad altri enti, infatti, l'attività dell'Istituto sperimentale di Frutticoltura sarà definitivamente chiusa. L'ente della Regione Veneto preposto alla sperimentazione, Veneto Agricoltura, a sua volta commissariato, potrebbe subentrare, ma fintanto che non sarà attiva la nuova agenzia sull'innovazione, non sarà possibile avere risposte certe. «L'intervento dei sindaci è necessario per trovare una soluzione celere al problema – spiega il presidente Pastorello -. Ho voluto questo incontro con i

rappresentanti dei Comuni appartenenti al territorio della pesca: perché urge un intervento sinergico. Da anni, la Provincia di Verona, attraverso il suo Istituto Sperimentale, gestisce un campo di collezione varietale nel Comune di Villafranca, fornendo indicazioni tecniche agli agricoltori a seguito di un attento studio di tutte le varietà della nostra pesca. La riforma delle Province vuole che questa attività cessi con una conseguente eliminazione del campo ed è evidente che questo costituirebbe una grande perdita. Ho coinvolto i Comuni per capire se la gestione del campo possa continuare attraverso loro o se sia necessario appellarsi, collettivamente, alla Regione del Veneto, preposta all'attività sperimentale,

affinché si faccia carico di risolvere questa situazione problematica considerando di poter avvalersi dell'ausilio di Veneto Agricoltura». L'Istituto Sperimentale partecipa, dal suo inizio, al progetto del Ministero delle Politiche Agricole, “Liste di orientamento varietale dei fruttiferi”, gruppo pesco. Scopo del progetto è quello di studiare le nuove varietà frutticole, in particolar modo della pesca e nettarina, per verificarne l'adattabilità all'ambiente veronese. Inoltre, l'Istituto fornisce un'attività di supporto tecnico agli agricoltori, stilando annualmente una lista delle varietà che meglio si adattano al territorio e organizzando una mostra che consente di vedere il frutto di ogni varietà. La collezione varietale, costituita da oltre 80

cultivar (termine tecnico con cui si definiscono le varietà di pianta coltivata, ottenute con il miglioramento genetico, ndr.) di pesco e nettarine, è ubicata nel Comune di Villafranca, nell'azienda agricola di Claudio Campostrini, in cui i tecnici dell'Istituto svolgono la raccolta dei campioni per le mostre, oltre naturalmente alla raccolta di dati per i laboratori. A fronte delle spese di coltivazione la Provincia, in passato, riconosceva all'azienda i costi pari a 3mila euro per anno. Qualora non si trovasse una soluzione in tempi brevi, il campo varietale sarà estirpato e i peschicoltori veronesi dovranno affidarsi per le loro scelte ai soli vivaisti. Lino Cattabianchi

21 7 IL CONCORSO DI POESIA I VINCITORI DEL “RECCHI”

Domenica 11 ottobre sono stati premiati i vincitori della prima edizione del concorso di poesia dialettale veronese dedicato a Gianni Recchi, poeta castelnovese venuto a mancare nel 2009. Il concorso, promosso dall’Associazione culturale San Lorenzo, ha visto la partecipazione di 40 poeti, ognuno dei quali ha presentato due poesie in dialetto veronese a tema libero. Prima classificata Anita Peloso Vallarsa con la poesia “Ciacole”, premiata con 400 euro. Al secondo posto Giorgio Sembenini con la poesia “Udor de viole” (300 euro), al terzo Luciano Celotti con “Du fiori” (200 euro). Segnalazioni speciali ed ex-aequo per altre cinque opere: «Na mama bela» di Giuseppe Reversi, “Va par la to strada” di Giuseppe Terragnoli, “Canto de vita” di Maria Teresa Venturi, “Lagrime de giasso” di Emma Faccio e “Le nuvole” di Armando Lenotti. La giuria era composta da personalità di spicco nel campo della cultura locale: Mirta Parisi Righetti, presidente, Bepi Sartori, Vasco Senatore Gondola, Giovanni Rapelli e dalla segretaria dell’associazione Rossella Vanna Ardielli, con il presidente della San Lorenzo Armando Tortella nel ruolo di garante. «Alla cerimonia di premiazione c’erano più di cento persone e sono stati molto seguiti gli interventi dei componenti la giuria - spiega Ardielli - alla sera è seguita la cena a base di prodotti napoletani con lo spettacolo musicale “Anima e core”, alternato da letture di poesie in dialetto veronese perché il tutto fosse finalizzato all’incontro tra due dialetti e due culture». K.F.

VALPOLICELLA BENACO BANCA

Sbarca in Veneto, con Valpolicella Benaco Banca, l’app Satispay per pagamenti diretti di piccole somme attraverso lo smartphone. Valpolicella Benaco Banca, grazie all’intuizione del proprio Direttore Commerciale Simone Lavarini, è la prima Bcc nella regione a promuovere questa forma di pagamento che prevede commissioni a carico degli esercenti aderenti di soli 20 centesimi per le transazioni oltre i dieci euro, decisamente inferiori a quelle delle più diffuse carte di credito. Satispay, ideata nel 2013 da tre trentenni piemontesi, si propone di diventare la “Whatsapp” dei pagamenti e consente di inviare soldi da uno smartphone all’altro o di fare pagamenti in esercizi convenzionati passando da un borsellino elettronico attivato e caricato con la cifra desiderata, proprio come una carta prepagata. Basta iscriversi e inserire il proprio Iban per consentire alla propria banca di autorizzare le transazioni dal proprio conto al borsellino elettronico dell’app. Il download è gratuito e disponibile per Android, iOS e Windows Phone, mentre gli spostamenti di denaro sono a carico di Satispay, il cui obiettivo è arrivare in Italia a 10-15 milioni di utenti. Alberto Dalmasso, fondatore e anima di Satispay, ha sottolineato l’importanza strategica di avviare collaborazioni durature con le Bcc più lungimiranti. «Satispay è un prodotto che si inserisce perfettamente nel portafoglio dei servizi messi a disposizione dalle Bcc - ha affermato -. Una freccia in più al loro arco per arricchire la proposta di valore a clienti privati ed esercenti. Allo stesso modo queste banche possono giocare un ruolo fondamentale nella crescita di Satispay, accelerandone la diffusione nei rispettivi territori».


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ATTIVITÀ ECCELLENTI DI VALEGGIO

STUDIO TECNICO “B2 INGEGNERIA” PROGETTAZIONE EDILIZIA A 360°

Lo studio tecnico di progettazione B2 ingegneria nasce nel 2008 con l’ingegner Enrico Bertuzzi occupandosi di progettazione architettonica, strutturale, antisismica, direzione lavori e sicurezza. Con la successiva entrata nell’organico dell’ingegner Carlo Bertuzzi lo studio ha ampliato i suoi servizi al settore energetico, impiantisco, acustico e del catasto. Oggi lo studio Bertuzzi vanta un’importante esperienza su territorio nazionale ed internazionale, si pone quindi come realtà in grado di seguire il cliente dai primi passi fino all’ultimazione dell’intero processo edilizio, si pone inoltre come serio supporto tecnico al progettista ed alle imprese. Lo studio svolge da anni anche attività di formazione nel settore della sicurezza collaborando con importanti realtà imprenditoriali nazionali ed internazionali.

TRA LE BELLEZZE DI VALEGGIO C’È IL RISTORANTE “ALLA FIAMMA”

Una ridente cittadina, Valeggio sul Mincio, il giardino più bello d’Italia e d’Europa,il " parco Sigurta", pochi chilometri dalla città di Verona e dal Lago di Garda: proprio in questa cornice è incastonato il ristorante “Alla Fiamma”. Il locale sorge proprio sotto il turrito castello del paese e domina superbamente l'abitato di Valeggio e la valle verde del Mincio caratterizzata dal ponte visconteo e dell'incantevole villaggio di Borghetto sospeso sul fiume. «Il nostro ristorante – afferma Vittorio Bottacin, titolare e chef del ristorante - propone anche una cucina barocca-riascimentale, unica del suo genere nel Veneto, con una ricetta del 1200, unica in Italia…E in futuro, su prenotazione, cucina “Alla fiamma”, che si svolgerà davanti al cliente, con piatti personalizzati ed unici». Il ristorante Alla Fiamma è dotato di due salette, una da 50/60 coperti e una da 20, e per l' estate un ampio plateatico.

“PASTIFICIO ROMITA”, SAPORE ANTICO CREATIVITÀ E QUALITÀ FATTE IN CASA

CASTI-POJANI, AMORE PER GLI ANIMALI AMBULATORIO VETERINARIO 24H SU 24

Il pastificio Romita produce artigianalmente la pasta come si faceva una volta con la pura semola di grano duro, acqua purissima e trafila in bronzo. L'elevata qualità della pasta è il frutto non solo degli ingredienti naturali, ma sopratutto della maestria e l'esperienza del mastro pastaio. La creatività si sbizzarisce in più di 60 formati di pasta secca, tutta imbustata a mano: dallo spaghetto al bucatino, penna liscia o rigata, zita e candela, fusillo...L'essiccazione lenta e naturale (dalle 24 alle 92 ore), preservando le proprietà organolettiche e proteiche. L'Azienda oggi invia ai clienti il prodotto con il marchio “Sap'Ori e Col'Ori di Napoli”. Le “paste colorate” del Pastificio Romita sono fatte con ingredienti naturali ess iccati come pomodoro, spinaci e aggiunti all'impasto. Nato a Napoli e con punto distributivo a Valeggio sul Mincio , il pastificio serve punti vendita tradizionali e ristorazione selezionati salvaguardando la qualità dei canali in Italia e all'estero in Europa, Asia, America, Australia. Per maggiori informazioni: info@pastificioromita.it

L'ambulatorio veterinario Casti-Pojani nasce a marzo 2015 grazie alla collaborazione della dottoressa Susanna Casti Medicina interna, clinica medica dei piccoli animali, chirurgia dei tessuti molli e duri ma anche diagnostica per immagini (radiologia ed ecografia), diagnostica di laboratorio (esami del sangue classici, esami del sangue specifici, test sierologici e genetici, esame feci): queste le attività e i servizi proposti presso l’ambulatorio veterinario Casti – Pojani. A questi si aggiungono la degenza giornalieria o per periodi più lunghi in base alla necessità del paziente. L'ambulatorio, nato a marzo 2015 grazie alla collaborazione della dottoressa Susanna Casti (direttore sanitario della struttura) e della dottoressa Linda Pojani, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30, il sabato solo la mattina. L’ambulatorio garantisce inoltre reperibilità e la disponibilità per urgenze 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

“NUOVA OTTICA” OFFRE TECNOLOGIA, CORTESIA E PREZZI TRASPARENTI

CAPELLI CURATI E PRODOTTI NATURALI FIRMATI DA “ACCONCIATURE ERIKA”

Tecnologia professionale all’avanguardia, cortesia, prezzi trasparenti e promozioni dedicate a piccoli e grandi: questi sono alcuni dei motivi per cui entrare in un negozio “Nuova Ottica”, dove uno staff composto da ottici optometristi qualificati accompagna il cliente nella scelta delle lenti più adeguate. Da Nuova Ottica, presente a Verona, Mantova e Brescia, si eseguono test optometrici gratuiti, avvalorati da un’esperienza pluriennale nel campo, strumentazione computerizzata per la scelta, centratura e costruzione delle lenti. Durante tutto l’anno i negozi mantengono lo sconto del 50% su lenti oftalmiche e progressive. I prezzi di tutte le montature da vista e da sole sono scontati dal 25% al 50%. In particolare, i negozi di Valeggio sul Mincio e Castelnuovo del Garda, nati da un paio di anni, offrono servizi aggiuntivi a dimensione del turista. Tutto questo è stato possibile grazie all’imprenditorialità, caparbietà e lungimiranza di due fratelli, Corrado ed Alessandro, che hanno fondato il primo negozio a Cerea nel 1996.

Acconciature Erika si trova in Piazza San Rocco a Valeggio e la titolare Erika, affiancata dalla sua collaboratrice Alice, si occupa da 30 anni della cura del capello iniziando la sua professione con gli insegnamenti di un grande maestro di Verona. Tutti i prodotti per capelli utilizzati nel negozio sono a base di sostanze naturali e, come afferma Erika, sono un' ottima cura per coloro che hanno dovuto affrontare sedute di radioterapia o chemioterapia perchè senza note chimiche. La PROTOPLASMINA della FARMACA INTERNATIONAL è l'esclusiva che il negozio “Acconciature Erika” ha a disposizione per le sue clienti per la grande professionalità che in tutti questi anni la titolare ha saputo dimostrare. Tutte le colorazioni sono eseguite in 3D sempre con prodotti naturali permettendo al capello di rimanere lucente e morbido.

un’azienda fondata come impresa artigianale 10.00 alle 18.30 e la domenica tutto il giorno con quarant’anni fa. Nacque così a Ceresara in via orario continuato. Aperto anche durante le festiviUna storia lunga 40 anni, ricerca costante della Cortine (MN) il “Maglificio Mercedes”, produttore tà. qualità nei materiali utilizzati e nella lavorazione e di maglieria da donna in vari filati pregiati…Nel tanti, tanti capi prodotti. Questi i tratti salienti di frattempo altri due negozi sono stati aperti: la “Bottega della Maglieria” a Castellano Lagusello – Monzambano (Tel. 0376.88954) e Bottega della Maglieria a Borghetto di Valeggio sul Mincio in via Michelangelo, 5 (Tel. 366.1704684), due “scrigni” in cui la maglieria trionfa e dove, ad attendere il cliente, c’è una nuova collezione uomo – donna in cashmere e in altri filati. Il tutto direttamente dal produttore al consumatore. “Bottega della Maglieria” è aperta il sabato dalle ore

“BOTTEGA DELLA MAGLIERIA” QUARANT’ANNI DI QUALITÀ


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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di Valeggio

Scuola dell’infanzia Accolto il Governo SALIONZE. Filippo Bonaccorsi (dirigente edilizia scolastica) ha visitato la nuova struttura

Il Governo è arrivato a Salionze. Alla nuova scuola per l’infanzia il Sindaco di Valeggio, Angelo Tosoni, ha accolto Filippo Bonaccorsi, dirigente della Struttura di missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio. Tosoni è stato uno dei primi sindaci d’Italia a scrivere a Matteo Renzi, dopo l’appello del Premier sull’edilizia scolastica. E Renzi ha risposto. Il nuovo edificio è stato realizzato con fondi sbloccati grazie al programma scuolenuove, il provvedimento del Governo che ha permesso ai Comuni italiani di investire risorse economiche per la costruzione e la manutenzione delle scuole, risorse bloccate fino a pochi mesi prima dal famigerato Patto di stabilità. Un Decreto

Il sindaco Tosoni, il delegato del governo Bonaccorsi, gli assessori Oliosi e Dal Forno e la dirigente scolastica Zamboni

della Presidenza del Consiglio del giugno 2014 ha stabilito, per il Comune di Valeggio, la possibilità di spendere 1 milione e 100 mila euro nel 2014 e 413 mila euro nel 2015, per

l’edilizia scolastica. E oggi si può ammirare il risultato. Innovazione e tecnologia sono i tratti che hanno caratterizzato la realizzazione della nuova scuola. Tra gli altri accorgimenti: una strut-

ATV. Nuovo capolinea in via San Giovanni Bosco

Una nuova fermata di capolinea, autorizzata dal competente Settore Trasporti della Provincia di Verona e dall'Amministrazione di Valeggio sul Mincio, è stata ricavata nell'ex area del distributore – autolavaggio in via San Giovanni Bosco. La nuova installazione consente di eliminare l'annoso problema della presenza contemporanea di autobus di linea di ATV, di Apam e di scuolabus in Piazzale Vittorio Veneto; i mezzi, infatti, creavano inevitabili situazioni di intralcio alla circolazione e disorientamento per l'utenza. La fermata per le corse che collegano direttamente Villafranca via Madonna di Prabiano è stata corredata da una coppia di nuove pensiline di attesa per l'utenza di fornitura ATV. Nei prossimi giorni, inoltre, verrà istallata una pensilina al capolinea di Salionze ed una alla fermata delle scuola alberghiera. L'altra importante novità prevista dall'orario invernale, attivo dal 14 settembre, riguarda il percorso principale di collegamento fra Valeggio sul Mincio e Villafranca di Verona, operato dall'autolinea 160. Ora la linea prevede il transito da Quaderni e Rosegaferro, due località densamente abitate ed ora servite a livello ottimale con il servizio di trasporto pubblico locale extraurbano; rimangono tuttavia delle corse ad orario sull'istradamento della linea 160 Valeggio - Villafranca via Madonna di Prabiano (per dettagli su orari delle corse consultare il sito www.atv.verona.it). L’ assessore alla viabilità Leonardo Oliosi ha affermato che spostare il capolinea è stato impegnativo ma ne valeva la pena perché si è messa in sicurezza una zona particolarmente caotica.

FORMAZIONE / “GENITORI, CHE AVVENTURA!” Per la prima volta il Comune di Valeggio sul Mincio, l'Istituto comprensivo “Graziella Murari”, la Parrocchia di San Pietro, la Scuola dell'Infanzia Parrocchiale, l'Asilo nido “Gli Gnomi” e l'Asilo nido “GattoNando” hanno riunito le forze allo scopo di organizzare un ciclo unico chiamato “Genitori, che avventura!”. Le diverse istituzioni prima hanno costituito un tavolo tecnico con lo scopo di pianificare la struttura di questo vero e proprio corso di formazione e le future proposte che la scuola potrà offrire.Si tratta, quindi, di una sorta di scuola per genitori avente il duplice scopo di fornire indicazioni utili e spunti di riflessione ai padri e alle madri ed offrire uno spazio di confronto e supporto lungo tutto l'anno scolastico. L’inaugurazione del progetto è avvenuta il 15 ottobre al Teatro Smeraldo: il quale il dottor Pietro Lombardo, psicopedagogista, ha tenuto una conferenza sul ruolo del genitore nella famiglia e i bisogni e le aspettative dei figli. Il ciclo di incontri, con cadenza mensile, terminerà il 15 aprile 2016. Nel frattempo sono ripresi anche i servizi dedicati ai bambini. Gli “Spazi Famiglia” per minori di 0 6 mesi, 6 - 12 mesi, 1 - 3 anni sono appuntamenti settimanali per bambini, che hanno a disposizione un luogo ed un tempo per giocare. Gli incontri hanno luogo a Valeggio sul Mincio presso il Centro Famiglia & Giovani, Salionze e Santa Lucia ai Monti e sono condotti da educatori e volontari (iscrizione obbligatoria 045.6339863 - 838 servizio.educativo@comune.v aleggiosulmincio.vr.it).

tura progettata per ottimizzare il risparmio energetico, per eliminare i rischi di infiltrazione del gas radon e quelli legati all’elettromagnetismo. Angelo Tosoni ha dichiarato: «scuolenuove è stato un provvedimento essenziale: ci ha permesso di lavorare per la comunità e con la comunità, permettendo alla scuola dell’infanzia di essere inaugurata in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico».

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L’ANTICA Fiera di CAVALCASELLE Ritorna l’antica Fiera di Cavalcaselle, in programma da sabato 14 a lunedì 16 novembre nella frazione di Castelnuovo del Garda e sul vicino colle San Lorenzo. La manifestazione verrà intitolata a Gabriele Gambini, scomparso l’anno scorso, una figura di grande rilievo nella comunità di Cavalcaselle. «Nata come fiera degli asini e dei pastori, che erano soliti transitare in zona durante lo spostamento stagionale a valle dal monte Baldo – spiega il sindaco Giovanni Peretti –, la Fiera di Cavalcaselle si distingue dalle altre manifestazioni analoghe per l’originale commistione fra tradizione agricola e aspetto folkloristico». «Siamo particolarmente legati a questa Fiera per via delle sue radici millenarie – aggiunge il presidente dell'associazione culturale Città di Castelnuovo del Garda, Luca Martini, che organizza l’evento –. Un tempo le fiere contadine non erano soltanto occasioni per vendere e comprare merci ma anche occasioni d’incontro. Con questa nuova edizione vogliamo rilanciare la vocazione agricola della fiera». Il fitto programma di eventi, com’è tradizione, avrà il suo clou domenica 15 e lunedì 16 novembre. Alle 7.00 di domenica appuntamento con la corsa podistica La stracada de la Fiera; a partire dalle 10 sul colle San Lorenzo l’apertura degli stand enogastronomici con mercato e mostra di macchine agricole d’epoca. Lunedì 16 inizio alle 8 con l’apertura dei bivacchi sul colle San Lorenzo, l’esposizione delle macchine agricole e il mercato. Alle 9.30 la Messa nella chiesetta della Madonna degli Angeli e, a seguire, il tradizionale concorso per “La migliore trippa della Fiera”. Completano l’offerta una pesca di beneficenza e un luna park.


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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di Castelnuovo e Peschiera

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Partito il cantiere al Parco sportivo CAVALCASELLE. In programma spogliatoi provvisori e opere di urbanizzazione nel lato nord

E’ partito il cantiere per il completamento del Parco sportivo di Cavalcaselle. Per questo intervento il comune di Castelnuovo del Garda ha stanziato oltre 147.600 euro destinati alla realizzazione degli spogliatoi provvisori per l’attività sportiva e alle opere di urbanizzazione nel “lato nord” del Parco. Come spiega Davide Sandrini, consigliere delegato al Bilancio e allo Sport: «Considerato che per consentire i lavori di ampliamento della scuola primaria di Cavalcaselle devono essere smantellati gli spogliatoi di servizio all’attività sportiva, poseremo le strutture provvisorie nei pressi degli attuali campi di calcio e tamburello, in attesa della costruzione della palazzina servizi del

basket, mentre la struttura provvisoria potrebbe essere impiegata in altri parchi sportivi o per futuri campi di calcio come quello, ad esempio, del Parco dei Tavoli. Con la cifra rimanente, pari a circa 97mila euro, procederemo con la realizzazione delle opere di urbanizzazione “lato nord” del Parco: strada asfaltata di servizio al parco, illuminazione pubblica, marciapiede, parcheggi e scarichi delle acque piovane».

Parco». A questo proposito è già stata realizzata una piastra in cemento sulla quale verranno posati i moduli degli spogliatoi prefabbricati: tre stanze con docce sufficientemente ampie per svolgere la regolare attività sportiva,

per una spesa di circa 50.500 euro. «Queste due strutture – continua Sandrini –, una volta terminata la palazzina servizi, potranno essere riutilizzate in modo diverso: la piastra in cemento potrebbe trasformarsi in campo di

Peschiera

E’ stato firmato il contratto per la realizzazione al grezzo della palazzina servizi del Parco sportivo di Cavalcaselle. L’azienda vincitrice del bando di gara realizzerà l’opera al costo di circa 440mila euro. 26 settembre 2016 la data concordata per la consegna dell’opera al Comune che poi procederà all’ultimazione dell’edificio.

CASTELNUOVO / APERITIVI MUSICALI AL TEATRO DIM Sarà Giobbe Covatta ad inaugurare la nuova stagione teatrale del Dim teatro comunale di Castelnuovo (Sandrà), con il suo ultimo spettacolo “6° (Sei gradi)” in programma sabato 31 ottobre. Lo spettacolo apre la rassegna “Il teatro che sorride”, anche quest’anno affiancata dalle rassegna “Theater in dialect” e “Teatro da favola”. In tutto 16 appuntamenti, più uno in occasione della Giornata della Memoria, “Viaggio ad Auschwitz A/R” della Compagnia Melarancio. Il teatro che sorride proseguirà il 28

novembre, quando dalla Repubblica Ceca arriverà la compagnia di teatro-danza

VerTeDance con “Correction”. Il duo di acrobatimusicisti Nando&Malia allieteranno la sera del 25 dicembre con “Sconcerto d’amore”, mentre il 23 gennaio sarà in scena la comica Rita Pelusio che giocherà con intelligente ironia sul ruolo della donna. Si proseguirà il 6 febbraio con “Troppe arie” della Compagnia Trioche, per concludere la rassegna, il 27 gennaio, con “Carta canta” di Ennio Marchetto. Il Teatro da favola prende il via il 25 ottobre con “Le avventure di Pulcino”, seguito da “Folletto

PESCHIERA. Raccolta differenziata a scuola

L’anno scolastico alla scuola secondaria di primo grado di Peschiera è partito con una nuova dotazione di contenitori per la raccolta differenziata, raggruppati in cinque isole ecologiche (due esterne e tre interne distribuite su ogni piano della scuola) con indicazioni chiare e intuitive che facilitano i ragazzi nell’individuare il contenitore giusto, invogliandoli a prestare maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente. «Se fai la differenziata…la differenza si vede!»: dice la lattina rappresentata sul cartello posto sopra a ogni isola ecologica. È il logo secondo classificato al concorso di idee promosso dal Comune, scelto per questa campagna nelle scuole. Quattro i contenitori per ogni isola: plastica e lattine, carta, secco e organico. «Quest’anno partirà un progetto di educazione ambientale rivolto alle classi seconde della scuola secondaria, ma anche alle quarte e quinte delle scuole primarie di località Porto Vecchio e di San Benedetto» - spiega il consigliere comunale con delega all’Ecologia Mattia Amicabile. Durante l’anno i 265 alunni coinvolti parteciperanno a quattro ore di laboratorio condotte da uno specialista in educazione ambientale. Finora per il progetto sono stati investiti 12.500 euro, di cui 10mila nelle strutture per le isole ecologiche e 2.500 per le lezioni che saranno tenute da un professionista esterno. «L’obiettivo è portare le isole ecologiche in tutte le scuole dell’Istituto comprensivo», conclude Amicabile. «L’esigenza di avere un’attenzione particolare alla raccolta differenziata è arrivata dagli stessi ragazzi durante il consiglio comunale a cui hanno partecipato in prima persona alla fine dello scorso anno scolastico – ricorda la professoressa Rosanna Rossi, collaboratrice vicaria della neodirigente Costanza Bertoldi – il progetto di educazione ambientale rientra nei percorsi di cittadinanza attiva che portiamo avanti ogni anno». Katia Ferraro

mangiasoldi”, “Biancaneve”, “Il tenace soldatino di stagno” e “Bella bestia ovvero una rosa non è solo una rosa”. La rassegna si concluderà il 7 febbraio con

“Pinocchio pastrocchio”. La rassegna Theater in dialect dal 7 novembre al 13 febbraio proporrà teatro in dialetto veneto: in cartellone “Done e guai no manca mai”, “La

soca dei me veci”, “Dighe de yes”, “La famiglia dell’antiquario”. Per abbonamenti: prenotazioni@dimteatrocomunale.it. K.F.

Ha preso il via dall’11 ottobre la nona rassegna “Aperitivi Musicali” al DIM Teatro Comunale. I prossimi appuntamenti saranno, la domenica alle ore 17.30, il 15 novembre, con un repertorio di brani cameristici argentini. Il 6 dicembre sarà la volta di Tatiana Larionova e Alina Komissorova. Il 17 gennaio Cristiano Burato porterà le sue note doti interpretative insieme a Roberto Trainino. Il 31 gennaio si potrà ascoltare il Quartetto d’Archi di Torino. A conclusione della rassegna, il 14 febbraio il chitarrista castelnovese Eros Roselli torna a presentarsi con il violinista Franco Mezzena. Come sempre, a fine concerto, sarà offerto al pubblico un aperitivo con gli artisti.

PESCHIERA / BANDA MUSICALE

La Banda musicale cittadina di Peschiera del Garda si è aggiudicata il secon-

do posto alla prima edizione del concorso bandistico internazionale “Amilca-

re Ponchielli”, che si è svolto sabato 26 e domenica 27 settembre a Cremona

nell’ambito della fiera “Cremona Mondomusica”. Ventisei le bande in gara, suddivise in quattro categorie a seconda del livello (prima, seconda, terza e

giovanile), per un totale di oltre 1.200 musicisti che si sono alternati sul palco.

La banda arilicense, diretta dal maestro Andrea Loss, ha conquistato il secondo posto nella seconda categoria. Nella trasferta cremonese, la banda è stata accompagnata anche dal sindaco Maria Orietta Gaiulli, dall’assessore alla

Cultura Elisa Ciminelli e all’Istruzione Mirjana Stampfer. K.F.


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CRONACHE di Lazise

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

Caserma ultimata L’Arma soddisfatta

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INAUGURAZIONE. La struttura è completa: c’è pure l’annessa palazzina per gli alloggi

Finalmente ultimata: la caserma dei Carabinieri di Lazise, in via Salvo D’Acquisto, di proprietà comunale e operativa dal 2006, ora è completa anche dell’annessa palazzina servizi che ospita gli alloggi per le famiglie dei carabinieri: quattro appartamenti conclusi nel gennaio 2014, ma assegnati solo nelle ultime settimane. Per festeggiare il completamento dell’opera, sabato 10 ottobre si è tenuta l’inaugurazione della nuova struttura. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Luca Sebastiano con l’amministrazione quasi al completo, il presidente della Provincia Antonio Pastorello, gli assessori regionali Luca Coletto ed Elisa De Berti, il vicepresidente regionale Massimo Giorgetti, il comandante provinciale dei carabinieri Pietro Oresta e il maggiore Francesco Milardi, coman-

dante della Compagnia carabinieri di Peschiera, da cui dipende la caserma di Lazise. Gli alloggi sono stati benedetti dal parroco di Colà don Tullio Sembenini, mentre i ragazzi delle scuole medie hanno suonato e cantato l’Inno di Mameli e l’Inno Europeo. Oggi a Lazise sono stanzia-

ti otto militari dell’Arma (in estate incrementati con altri sei carabinieri), tra cui il maresciallo Gian Luca Battaglia, comandante del gruppo. Fino al 2006 il paese gardesano non aveva una caserma propria, ma si appoggiava a quella di Pastrengo che in estate destinava alcuni carabinieri

alle ex scuole elementari di via Roma. «La scelta di avere una caserma sul nostro territorio è partita durante i miei precedenti mandati – spiega Sebastiano – per noi è motivo di orgoglio completare questo progetto, perché riteniamo che la sicurezza di cittadini e turisti sia uno degli elementi più qualificanti per il nostro paese». Il costo per l’intera struttura è stato coperto in parte grazie a un accordo con un privato che ha elargito al Comune circa 770mila euro in cambio della possibilità di poter convertire ad uso alberghiero la zona delle ex cantine Lamberti (intervento non ancora realizzato), in parte con contributi diretti dell’Amministrazione comunale (durante i mandati del sindaco Renzo Franceschini) e in parte con finanziamenti regionali. Katia Ferraro

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA / LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ Anche il Comune di Lazise entra nell’elenco degli enti presso cui è possibile svolgere lavori di pubblica utilità commutando la pena detentiva e pecuniaria in caso di condanna per guida in stato di ebbrezza (che non abbia provocato incidenti), così come stabilito dall’articolo 186 (comma 9 – bis) del Codice della strada, o in altri procedimenti giudiziari seguiti dal giudice di pace. Lo ha sancito la delibera di giunta approvata lo scorso 17 settembre, che ha accolto l’istanza presentata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle. Il Comune ha stipulato una convenzione con il Tribunale di Verona prevedendo la possibilità di ospitare fino a un massimo di tre persone contemporaneamente, da adibire a lavori di pubblica utilità non retribuiti. L’imputato o condannato può chiedere al giudice di pace di commutare la pena svolgendo lavori di pubblica utilità, scegliendo poi tra gli enti della propria provincia di residenza che hanno sottoscritto la convenzione quello presso cui prestare servizio. A Verona – come elenca l’istanza del Movimento 5 Stelle – lo hanno già fatto i comuni di Arcole, Badia Calavena, Bardolino, Bovolone, Brentino Belluno, Brenzone, Bussolengo, Caprino, Castagnaro, Castel d’Azzano, Cavaion, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Costermano, Fumane, Isola della Scala, Isola Rizza, Malcesine, Nogara, Pescantina, Peschiera, Roncà, Ronco all’Adige, Roverchiara, San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, San Pietro In Cariano,

Sanguinetto, Sommacampagna, Sona, San Zeno di Montagna, Torri, Valeggio, Verona, Veronella, Zevio e Zimella, oltre a varie associazioni di volontariato e case di riposo). Le persone che sceglieranno il Comune di Lazise verranno assegnate al settore lavori pubblici per attività di manutenzione del territorio comunale e al settore polizia municipale per mansioni che promuovano la sicurezza e l’educazione stradale. I Cinquestelle, in una nota, manifestano il loro orgoglio nell' essere riusciti a far accogliere questa istanza in quanto quest'ultima non solo supporta il condannato a non dover pagare una pena pecuniara, ma contribuisce ad aiutare l'Amministrazione e la comunità a svolgere lavori socialmente utili a costo zero. K.F.

IL COMPLEANNO. Scuola di musical Controscena, dieci candeline

Dieci anni fa nasceva al Centro Giovanile Parrocchiale la scuola di musical Controscena quasi per scherzo grazie ad un’idea balenata nella mente di un eclettico ballerino e regista quale è Enzo Forleo. «Sono passati dieci anni e non li ho neanche visti - dichiara soddisfatto Enzo Forleo -. Da scuola di musical, Controscena è una sorta di accademia suddivisa in quattro settori: musical, teatro, danza e strumenti musicali. Siamo in diciassette oggi maestri, tutti esperti professionisti che lavorano presso la sede di località Saline da quattro anni. Ed abbiamo ben 250 allievi che ogni anno costruiscono insieme a noi la scuola». Vi partecipano bambini dai tre anni in su e nessun divieto, neanche ai novantenni. Forleo dichiara: «Si, sono molto stanco per aver lavorato moltissimo questa estate perché ho interpretato Mercuzio in Romeo e Giulietta al Teatro Stabile Veneto con la regia di Paolo Valerio, ma ne è valsa la pena. Tutta esperienza da trasmettere alla scuola di Lazise». E a Controscena ci sono sempre nuovi ospiti ed esperti. Fra loro Marco Manca e Roberto Zibetti , attori e registi ormai di fama nazionale. E non solo. Grande anima anche Rita Pavanello che da anni sostiene il forte impegno di Forleo. «E' grazie anche al suo contributo - soggiunge Forelo - che siamo riusciti a crescere e a farci conoscere. Abbiamo anche agguantato bei premi: in Valpolicella, a Firenze, a Verona. Dieci anni spesi bene. Ma Controscena è anche un luogo di amicizie e ottimi rapporti. Zoccolo duro sono gli attori che hanno con me imparato a fare il musical. Con loro c'è sempre una intesa perfetta». Controscena ha allestito uno spettacolo speciale per ricordare Fabio Raguzzi, l'assessore di Torri del Benaco recentemente scomparso per una terribile malattia. Lo spettacolo si è tenuto presso il teatro comunale di Torri del Benaco con gli Strilloni di Newsies, mentre gli allievi più grandi si sono cimentati con Frankstein. Lo spettacolo è destinato ad aiutare la Croce Bianca di Torri del Benaco per l'acquisto di una nuova ambulanza proprio per ricordare Fabio Raguzzi che ha speso moltissime energie per questo sodalizio e per la comunità torresana. Sergio Bazerla

ALPINI TAMBURI DI PACENGO

Sabato 3 e domenica 4 ottobre il gruppo Alpini «Tamburi di Pacengo» ha partecipato al 1° Raduno degli Alpini in Europa che si è svolto a Marcinelle (Belgio) al «Bois du Cazier», sito minerario di carbone teatro dell’incendio che la mattina dell’8 agosto 1956 provocò la morte di 275 persone, in gran parte emigrati italiani. La miniera, assieme ad altre quattro dislocate in Belgio, nel 2012 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. I Tamburi Pacengo, guidati dal capogruppo Carlo Olivieri, hanno aperto la sfilata e hanno accompagnato la due giorni di eventi con il rullo dei loro tamburi: la lettura della storia dell’incendio della miniera, la cerimonia al cimitero di Marcinelle e al monumento dedicato ai minatori e alle vittime. La Messa è stata celebrata da monsignor Bruno Fasani, direttore della rivista nazionale «L’Alpino». K.F.


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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di Bardolino e Lazise

“Grappolo d’Oro” Poesie da applausi BARDOLINO. Oltre quattrocento le liriche composte e presentate al concorso nazionale

Un grande successo, peraltro già annunciato, quello del “Grappolo d’Oro” il concorso nazionale di poesia promosso dal Comune di Bardolino, con il supporto organizzativo del Circolo Artistico Culturale ”La Carica”, nell’ambito della festa dell’uva e del vino giunto felicemente alla ventesima edizione. Oltre 400 le liriche presentate da concorrenti di quasi tutte le regioni giudicate dalla commissione presieduta dal prof. Gian Paolo Marchi ordinario emerito e già preside all’Università di Verona e formata dai docenti universitari Paolo Pellegrini, Lorenzo Carpanè e Ilvano Caliaro, dall’assessore alla cultura Marta Ferrari. Ivan Fedeli, brianzolo di Ornago si è aggiudicato il primo premio nella sezione lingua italiana, la trentina Lilia Slomp Ferrari nel dialetto del Triveneto e Ornella Sala di Monza nella sezione a tema “Bardolino: acque, terre, monti”. Complessivamente 26 i premiati anche con la medaglia del Pontefice e medaglie d’oro, quattordici i finalisti con targa del Comune. Particolarmente festosa la mattinata di sabato 3 ottobre per la fase conclusiva dell’evento. Autorità, poeti e familiari dal municipio in corteo, preceduto dalla junior band di Bardolino, hanno raggiunto la sala civica ex Disciplina in borgo Garibaldi dove si è svolta la cerimonia di premiazione. Presenti tra le numerose autorità istituzionali il Procuratore capo della Repubblica Mario Giulio Schinaia, il vice Prefetto Gerardino Mattia il magg. Francesco Milardi dei Carabinieri Margherita Solimando della Guardia di Finanza, altri rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Confraternita del Vino Bardolino guidata dal gran maestro Luciano Bonuzzi. Novità assoluta la presenza di sette sindaci in fascia tricolore, e sei del territorio (Garda, Cavaion. Affi, Rivoli, Ferrara di M.B., S. Zeno di Montagna) hanno aderito all’iniziativa culturale e consegnato ai vincitori la medaglia d’oro dei rispettivi Comuni. Nel suo intervento il sindaco Ivan De Beni ha sottolineato come la manifestazione abbia trovato sia il supporto indispensabile degli sponsor in questi tempi di difficoltà per le casse comunali sia l’adesione e la presenza dei sindaci. Da parte sua il Procuratore Schinaia ha espresso un vivo elogio ai poeti per la loro opera veramente meritoria «essenziale per la cre-

I primi classificati con il Procuratore Schinaia, il sindaco De Beni e il viceprefetto Mattia (foto Renato Begnoni)

i Sindaci intervenuti (foto Renato Begnoni)

scita morale e culturale del nostro Paese» mentre il vice Prefetto Mattia ha portato il saluto e l’adesione del Prefetto Salvatore Mulas. E’ seguita la consegna materiale dei riconoscimenti, con l’ausilio della valletta Silvia Lavarini, miss Bardolino e miss Telearena, dopo le motivazioni del commissionario estensore e la lettura delle liriche premiate dalla voce recitante dell’attore Tiziano Gelmetti. Attesa ora con tanto interesse la speciale pubblicazione che raccoglie tutti gli atti del concorso e tra questi la rassegna stampa, le testimonianze dei poeti intervenuti, le liriche premiate e le motivazioni dei commissari, la fotocronaca della mattinata del 3 ottobre e una sintesi delle precedenti edizioni. Carlo Rigoni

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CISANO. L’Hotel Caesius primo all’Hospitality social awards L’Hotel Caesius Thermae & Spa Resort di Cisano ha vinto il primo premio degli “Hospitality social awards”, categoria strutture ricettive. Il concorso nazionale, giunto alla quarta edizione, ha incoronato a Riccione imprenditori, albergatori e destinazioni che credono in un nuovo modo di fare turismo. In particolare chi s’impegna e cerca di cambiare il proprio modo di promuoversi tramite i social media. Perché non bastano tempo, budget ed energie: ci vogliono nuove idee per promuovere prodotti e servizi, costruire e consolidare immagine e reputazione, creare relazioni e fidelizzare i clienti. «I social media e gli strumenti che il web oggi mette a disposizione rappresentano uno dei più importanti fenomeni di cambiamento ed evoluzione nel modo di proporsi a ospiti e turisti. E’ la risposta a chi ancora considera i social media una perdita di tempo, un gioco da ragazzi, a chi si domanda come sia possibile guadagnare con una pagina Facebook o un account Twitter» - spiegano i promotori della manifestazione. Quest’anno le realtà del mondo del turismo che si sono contese gli ambiti riconoscimenti sono state più di mille tra strutture ricettive indipendenti e aggregate, ristoranti, stabilimenti balneari e destinazioni turistiche. «Un premio che ci rende orgogliosi - afferma Astrid Stocker titolare dell’agenzia Europlan, nata nel 1963 che annovera una serie di alberghi e strutture ricettive sul Garda -. In questi ultimi anni la nostra società ha puntato molto sulla promozione turistica attraverso il web. Abbiamo creato un reparto marketing composto da quattro persone affiancate da un consulente esterno per essere sempre al passo del mondo web. Certo continuiamo a promuoverci anche attraverso i canali tradizionali come fiere, workshop, contatti diretti con le grandi catene di tour operator ma non c’è dubbio che nell’ultimo anno il fatturato ottenuto con le prenotazioni online abbia fatto balzi da gigante in un mondo, quello dei social media, che ha incredibili margini di crescita». S.J.

BARDOLINO / INIZIA L’UNIVERSITÀ POPOLARE

E’ iniziato il 15° anno dell’Università Popolare di Barodlino, coordinata da Romano Brusco. Le lezioni, come nella passata edizione, si svolgeranno sempre al mercoledì alle ore 17 nella sala della Disciplina. Articolate e variegate le proposte culturali che spaziano dalla letteratura alla storia, dal territorio all’ambiente, dall’arte alla musica alla salute e benessere. S.J.

LAZISE/NON SOLO RISIKO!

Riporendono dopo la pausa estiva le serate ludiche di Non solo Risiko! Serate nate da un’idea del gruppo Beatochicicrede capitanato da Giampiero Zorzi con l’aiuto di Francesco Arrighini, che vogliono offrire a tutti un’occasione per conoscere il mondo dei giochi da tavolo nell’era post RISIKO \ MONOPOLI. In questa seconda edizione ci troveremo ogni quindici giorni a Lazise presso il Centro Giovanile Parrocchiale a partire da Mercoledì’ 28 Ottobre dalle ore 20.45. Ecco tutte le date 28/10 11/11 25/11 9/12 23/12 13/01/2016 27/01 10/02 24/02 08/03

IL PREMIO DI SOLIDARIETÀ

Il Samaritano di Lazise Sesta edizione del premio "Il Samaritano di Lazise" promossa dal gruppo comunale dell'Aido "Simone Gelmetti" teso a riconoscere persone che in silenzio si dedicano ad iniziative di solidarietà verso gli altri. Le segnalazioni devono pervenire al Consiglio Direttivo dell'AIDO lacisiense entro e non oltre il 31 ottobre presso la sede di Viale Roma 3 oppure attraverso la mail: Lazise@aido.it. L'obiettivo del premio è offrire ai giovani, e non solo, un nuovo punto di vista da cui guardare il mondo, diverso da quello ormai standardizzato dei mezzi di comunicazione di massa. «Alle immagini che raccontano la violenza, la prevaricazione, il bullismo, la droga, gli omicidi, vogliamo contrapporre la solidarietà, la vicinanza, il senso civico, l'aiuto al prossimo -

spiega il presidente Sergio Ferraro - ed è proprio per queste considerazioni che abbiamo istituito il premio». L’omaggio non consta in elargizioni di denaro ma in un attestato in pergamena che verrà consegnato in una serata pubblica in prossimità delle festività natalizie alla presenza delle autorità cittadine. «Abbiamo coinvolto - sottolinea ancora Ferraro - sia le istituzioni locali che le parrocchie, le associazioni di volontariato, gli insegnanti delle scuole, le assistenti sociali ed i medici del territorio proprio per " scovare" il soggetto o i soggetti che più meritano la nostra considerazione». In passato hanno ricevuto il premio: Vincenzina Perinelli, Paolo Bozzini, gli autisti della San Martino in Calle, Rodolfo Callegaro e Renzo Tosato. Sergio Bazerla


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CRONACHE di Garda e Costermano

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

Pal del Vo-Garda festeggia 50 anni

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L’ASSOCIAZIONE. Il Centro Culturale celebrerà l’evento con una duplice manifestazione

Spegne 50 candeline in questo 2015 l’Associazione di promozione sociale “Centro Culturale Pal del Vo –Garda”, fondata nel lontano 1965. Un’occasione speciale, questa, che il direttivo dell’Associazione ha deciso di festeggiare in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Garda, la Pro -loco, la fondazione “Carlo Zinelli” e il Circolo Culturale Le Falìe, attraverso una duplice manifestazione. La prima si concretizzerà nella mostra di pittura “Carlo Zinelli e l’atelier di villa Idania” che avrà luogo a palazzo Carlotti a Garda dal 12 al 15 novembre (10.00 – 12.30; 15.00 – 18.30 ingresso libero). L’inaugurazione è stata fissata per giovedì 12 novembre alle ore 15.30 con la partecipazione delle autorità civili e militari e il Coro La Rocca di Garda che eseguirà canzoni popolari gardesane. Sono stati invitati il figlio della contessa Ida

Borletti, Lucio Pozzi, lo Psichiatra Vittorino Andreoli, lo scultore e ceramista Pino Castagna e altri personaggi della cultura e dell’arte. Il secondo evento in programma sarà lo spettacolo “Carlo, l’ombra e il sogno” un monologo di e con Alessandro Anderloni (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili) con due esecuzioni, venerdì 13 e sabato 14 novembre alle 20.30 presso la Sala Congressi a Garda in via Lungolago Regina

Adelaide (per informazioni 045.6208440 Ufficio Manifestazioni del Comune di Garda e 045.7255337 Giancarlo Maffezzoli). La vicenda al centro di questo spettacolo è ambientata proprio a Garda. Il protagonista è Carlo Zinelli che, rinchiuso nel manicomio di Verona “S:Giacomo alla Tomba”, nel 1947, dopo dieci anni di duro isolamento, scopre la pittura: l’arte entra nella sua esistenza e diventa la sua terapia, il suo desiderio, il suo sogno , il suo destino. Lo scul-

tore Michael Noblee la contessa Ida Borletti, in visita al manicomio di Verona, si accorgono di lui e di altri malati anch’essi appassionati di pittura: sotto la loro personale responsabilità, firmano e li portano a Garda in Villa Idania e con la guida dello scultore-pittore Michael Noble, collaboratore Pino Castagna affinano la loro arte. Richiesto l’importante giudizio dello psichiatra Vittorino Andreoli, scoprono in Carlo Zinelli in particolare “un talento eccezionale, un’arte spontanea che non teme giudizi e lascia attoniti di fronte al suo mistero”. Un’arte che i critici definiscono Art Brut (arte grezza,istintiva). I suoi Mecenati gli danno voce e visibilità mondiale, tanto che in breve tempo Zinelli riceve riconoscimenti di Accademie internazionali e mostre a Milano, Parigi, NewYork e altre città del mondo. Silvia Accordini

GARDA/DUEMILA PAPERELLE (GIOCATTOLO) IN GARA PER BENEFICENZA A Garda 2.000 paperelle, giocattoli a forma di papera stilizzata, gialle e leggiadre che hanno raggiunto lo status di icone nella cultura pop occidentale, simbolicamente legate al bagno, domenica 4 ottobre hanno percorso il Fiume Gusa verso il lago in occasione della quarta gara organizzata a scopo benefico dal Lions Club San Vigilio Garda Orientale, presieduto da Flavio Rudari, unitamente al club gemello di Beilngries ispiratore dell’iniziativa. Ogni paperella era dotata di un numero identificativo e, al termine della regata, è stata stilata la graduatoria dei cento premi ritirati direttamente presso il palco del Lions o che potranno essere ritirati entro il 15 novembre nei punti indicati sul sito www.sanvigiliogardaorientale.it Sottolinea il presidente Rudari «abbiamo bissato il ragguardevole traguardo dell’anno scorso che ci da la possibilità di donare ottomila euro ad associazioni di volontariato, alla “Casa dei Sogni” Onlus di Caprino Veronese che si occupa di disabili, al progetto “Casa in Fiore” di don Paolo,

ad un’azione con il Club gemello del Land della Baviera, al corpo bandistico di Caprino Veronese che ha allietato la giornata ed altri importanti service. Ringrazio i numerosi partecipanti, tutti vincitori in questa iniziativa di solidarietà». Claudio Gasparini

COSTERMANO/PRESENTATO ALLA POPOLAZIONE IL PROGETTO “FIBRA OTTICA”

E’ stato presentato lo scorso 29 settembre alla popolazione di Costermano il progetto “Fibra Ottica”. «L’incontro, organizzato in collaborazione con Brennercom, aveva l’obiettivo di presentare alla nostra comunità le opportunità ed i benefici dell’installazione della fibra ottica sul nostro territorio» – afferma Stafano Passarini. La fibra ottica trasmette i dati attraverso impulsi luminosi, quindi la velocità è paragonabile a quella della luce. La connessione in rame della ADSL, trasmette i dati su

un filo, quindi tramite impulsi elettrici che sono molto più lenti della luce e risentono della distanza a causa della resistenza del rame. La fibra, trasmettendo impulsi di luce non risente delle condizioni atmosferiche, è talmente efficiente che un cavo del diametro di 1 cm, può contenere fino a 180 fibre ottiche. Una sola fibra, dello spessore di un capello, può garantire fino a 30 connessioni simultanee a 100Mbit/sec, anche per diversi Kilometri. «L’opportunità del progetto Fibra,

NOTIZIE IN BREVE “TOGETHER IS BETTER”. Dal 7 ottobre ha ripreso la sua attività il “Centro Giovani Garda”, punto d’incontro per ragazzi dai 13 anni in su, presso la Sala Polifunzionale di Piazza Donatori di Sangue di Garda. “Togheter is better”, questo lo slogan del punto d’incontro del Centro Giovani, ha preso avvio con la “Serata rosso sangue”, gioco di ruolo con caccia al tesoro. Il Centro di Aggregazione Giovanile di Garda è uno spazio libero rivolto a tutti i giovani del territorio in cui essi si sentono accolti, dove possono incontrarsi tutti i mercoledì dalle 18.30 alle 21.00, per conoscersi e confrontarsi per sviluppare relazioni positive, diventare sempre più cittadini integrati, attivi e responsabili, grazie anche alla presenza degli educatori della Cooperativa "Spazio Aperto". Per informazioni: facebook.com/centrogiovanigarda. “L' ITALIA RACCONTA…LA GRANDE GUERRA VISTA DA BORDO”. Questo il titolo del progetto promosso l’11 e 12 ottobre da Navigarda in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del comune di Garda guidato da Ivan Ferri, e la Pro-Loco. Scopo dell’iniziativa era commemorare l'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale attraverso una prospettiva particolare, a bordo della storica motonave Italia della Navigarda, ormeggiata nel porto di Garda e al cui interno era possibile osservare documenti e fotografie che raccontano il lago di Garda e il ruolo della navigazione durante la Grande guerra. Una mostra presentata attraverso la conferenza “Il Garda e la navigazione tra guerra e pace 1914-1918” tenuta da Marco Faraoni e Fabio Gaggia. Inaugurato nel 1909, il battello assunse un ruolo importante anche durante la Seconda guerra mondiale: venne infatti requisito nel 1945 dal comando tedesco di stanza a Gardone per essere adibito a nave ospedale. Il 12 gennaio di quell'anno fu mitragliato dagli aerei angloamericani e il comandante Guerrino Ceccon perse la vita.

che la nostra amministrazione, insieme a Brennercom, vuole realizzare – aggiunge Passarini - può dare la possibilità a tutta Costermano di poter connettersi ad una velocità che permetta di essere al passo con i tempi. I tempi di realizzazione di una rete in fibra ottica partendo da zero sono di dodici mesi per collegare perlomeno le Aziende presenti nelle Zone Artigianali ed industriali di Costermano». Grazie inoltre alla realizzazione della pista ciclabile il passo diventa sempre più breve; infatti si può prevedere un tempo di realizzo del secondo stralcio del-

l’opera e poter portare la fibra ottica fino a Castion entro l’autunno 2017. «Crediamo fortemente in questo progetto di sviluppo per la nostra comunità – conclude il consigliere Salvatore Piccinato -. La Fibra è la chiave che aprirà la strada a una serie di nuovi servizi fino ad oggi solamente immaginati: basti pensare a tutte le potenziali evoluzioni della domotica, la TV via internet, lo streaming video, delle applicazioni per la casa intelligente del futuro, che apriranno la strada verso un mondo di nuovi servizi per i cittadini». S.A.


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CRONACHE di Caprino

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

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Caprino - Ecoblu Trovato l’accordo INTESA. Sul piatto la gestione degli impianti produttivi e la sistemazione in località Mirabei

Dopo anni di discussioni, cause e trattative, si è finalmente giunti alla risoluzione della controversia tra il Comune di Caprino Veronese e la ditta Ecoblu, per la gestione degli impianti produttivi e la sistemazione del sito in Località Mirabei. «L’accordo raggiunto comporta un duplice beneficio per la Comunità di Caprino - esordiscono gli Assessori Roberto Franceschetti e Giovanni Pachera, rispettivamente assessore all’Ecologia e al Bilancio del Comune di Caprino -. E’ stata concordata la totale dismissione degli attuali impianti e si è rinunciato all’installazione di quelli già autorizzati alla ditta (impianto di frantumazione e centrale di betonaggio). Abbiamo inoltre la certezza di avere il ripristino completo dell’area con la risagomatura del terreno come in origine. Vi è poi un ingente contributo economico, quale indennizzo ambientale per il conferimento dei limi di marmo a copertura dell’area soggetta a cava». L’accordo stipulato nel 2007 prevedeva un contributo di 1,24 euro a metro cubo che avrebbe originato un introito di euro 1.085.000, somma al netto di quanto spettante al Comune di Rivoli Veronese in qualità di paese confinante (come stabilito dalla Provincia di Verona), da incassare con il susseguirsi dei conferimenti. «Successivamente - continua Franceschetti - la ditta ha ottenuto autorizzazione per una variante che prevede l’ampliamento della zona di

riempimento con totale copertura della voragine,ma che la ditta potrebbe anche decidere, variando la propria strategia di procedere ad un ulteriore richiesta di variante con l’installazione degli impianti su fondo cava, prolungando così fino all’infinito l’attività industriale in quel sito; eventualità che dopo la sigla di questo accordo viene scongiurata definitivamente». «Vista l’indisponibilità della ditta a sottoscrivere la convenzione e quindi a versare il contributo - continua Pachera - il Comune ha fatto causa alla ditta risultando vincitore in primo grado ed incassando cosi negli scorsi anni la somma di circa 300.000 euro, a cui andiamo ad aggiungere altri 475.000 euro che verranno versati contestualmente alla stipula della transazione che prevede anche il recesso dal ricorso da parte di

Ecoblu (che vede la prima udienza fissata per il prossimo mese di novembre). L’accordo prevede inoltre il versamento delle spese legali da parte della ditta e la consegna di una fidejussione a garanzia del rischio di dover versare una quota al Comune confinante sul totale introitato». «Considerando i ritardi nel conferimento del materiale all’interno della zona di cava, figlio dell’attuale persistente crisi del settore edilizio/marmoreo, non è stato possibile concordare un tempo massimo per il riempimento, ma entro il 2018 sarà sicuramente dismessa ogni attività produttiva nel sito - commenta l’assessore all’Ecologia - e questo rappresenta un grande passo avanti per dare il via alla sistemazione della zona di Cava Mirabei, che come più volte detto in passato non è l’unica piaga all’interno dell’Anfiteatro

Morenico. Evidenzio poi che la media dei contributi per analoghe operazioni si aggira intorno a 0,15 centesimi per mc e quindi alla fine con questo atto si va ad incassare oltre cinque volte la media regionale». «Con la stipula dell’accordo - proseguono gli assessori - si va ad eliminare il rischio delle cause legali (per la particolarità della diatriba si possono presumere vertenze legali per almeno altri 15 anni) che nel tempo potrebbero vedere il Comune soccombente, il rischio che col trascorrere degli anni l’azienda possa essere oggetto di difficoltà economiche con preclusione della possibilità di incassare quanto di spettanza del Comune; e infine il rischio di dover restituire somme con ripercussioni sul patto di stabilità con possibili aggravi per i conti del Comune». Silvia Accordini

ATTIVITÀ PER ALUNNI / COMPITI E AGGREGAZIONE

Da anni l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Caprino Veronese, in collaborazione con il Servizio Socio Educativo dell’ULSS 22, le cooperative Il Trillo e Il Ponte, propone attività rivolte agli alunni della scuola primaria di Caprino Veronese e Pazzon e della scuola secondaria di primo grado. “Le Piccole Canaglie” per minori dai 6 ai 10 anni sono configurati in spazi in cui vengono svolti i compiti assegnati dalla scuola con il sostegno degli operatori incaricati (Pazzon lunedì e giovedì, Caprino mercoledì e venerdì dal termine delle lezioni scolastiche fino alle ore 16.00 presso le scuole primarie). “La Plaza” è un centro e un punto di ritrovo per ragazzi/e dagli 11 ai 13 anni, si caratterizza come uno spazio ludico – aggregativi (tutti i lunedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00, presso le stanze sopra la Scuola Materna Statale in Piazza Unità d’Italia). “Solo compiti” per ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado, centro per il recupero scolastico e l’esecuzione dei compiti assegnati dalla scuola con il sostegno degli operatori della cooperativa il Trillo e i volontari del Servizio Civile (martedì, mercoledì e venerdì dalle 14.00 alle 16,00 presso le stanze sopra la Scuola Materna Statale in Piazza Unità d’Italia). “Spazio Famiglia” per bambini da 11 mesi a 3 anni accompaIrene Armani gnati dai genitori (martedì dalle 16.30 alle 18.30 dal 3 novembre presso la scuola dell’infanzia statale in Piazza Unità d’Italia). «Ulteriore proposta – afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Irene Armani - è il “Pedibus” che sarà rivolta ai bambini delle scuole primarie con la collaborazione dei genitori, nonni nonché volontari. Ringrazio con stima l’Educatrice Cesarina Formenti per il suo costante impegno attento alle necessità del gruppo ma anche dell’individualità, gli operatori delle cooperative Il Trillo e Il Ponte che hanno il fondamentale ruolo di esercitare funzioni educative, di aggregazione e di laboratorio e anche le nuove volontarie del Servizio Civile per la disponibilità e flessibilità delle mansioni a loro richieste». Per informazioni Cesarina Formenti 045.6207233. R.R.

Festa della contrada L’EVENTO

Per il quinto anno consecutivo si conferma il sodalizio tra gli abitanti di San Martino e le associazioni caprinesi La Casa dei Sogni, Raggi di Sole Onlus e Alpini di Lubiara. Insieme promuoveranno, con il patrocinio del Comune e della Pro Loco, la tradizionale festa della contrada il cui ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza. Domenica 8 novembre, a partire dalle 11.00, sarà visitabile il mercatino dei produttori locali; dalle 12.00 gli Alpini di Lubiara cucineranno pasta e fagioli e cotechino con la pearà. Per tutto il pomeriggio gli abitanti di San Martino arrostiranno marroni del Baldo e focacce alla brace. Nel pomeriggio dalle 13.30 alle 15.30 i pagliacci di “Essere Clown Verona Onlus” giocheranno con i

bambini. Alle 14 sarà possibile visitare il vicino Giardino dei Sogni a Oné con la guida appassionata di Benito Merzi. Alle 15.30 sarà presentato il nuovo progetto di restauro dell’ex-ospedale di Caprino Veronese a cura di Fondazione La Casa dei Sogni Onlus, per il “Dopo di Noi”. Alle 17.00 la S Messa e la processione accompagnati dal gruppo canoro Le Fontane di Pazzon e per la prima volta anche dal Coro Monti Lessini, che allieterà i partecipanti anche con un piccolo concerto dopo la S. Messa. Il mercoledì 11, anche se i chioschi ed il mercatino saranno chiusi, alle ore 16.00 la S.Messa del patrono e alle ore 20.30, il concerto del gruppo “Go to Gospel” diretto con entusiasmo travolgente da Luciana Vaona.


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CRONACHE del Baldo

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

Forte Wohlgemuth ritorna al Comune

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RIVOLI. Il Demanio dice sì: accordo di concessione per 6 anni in cambio di un canone annuo

«Il Forte Wohlgemuth è l’immagine della crescita per Rivoli. E’ il luogo in cui la cultura e la storia possono sposare l’economia del nostro territorio e darle una svolta positiva in un’ottica di sviluppo». Queste sono le parole di Armando Luchesa nel dipingere la struttura rivolese, la cui gestione, negli ultimi anni, ha attraversato vicissitudini e affrontato tempeste. Difficoltà, queste, che nella primavera 2014 hanno avuto il loro culmine nel momento in cui il Commissario Straordinario, Nicola Noviello, ha riconsegnato le chiavi del Forte al Demanio…Ma ora è tempo di cambiamenti: con una lettera protocollata il 28 settembre scorso, l’Agenzia del Demanio ha raggiunto l’Amministrazione comunale. Il 3 agosto infatti l’amministrazione Luchesa aveva presentato richiesta per avere la concessione dell’intero compendio demaniale sul monte Castello, con esclusione della porzione occupata dal gruppo Podistico Avis. Oggi il Demanio risponde “sì”: il Forte Wohlge-

Armando Luchesa

muth torna al Comune – eccetto l’ex scuderia e la caserma Messena - con un accordo di concessione per sei anni in cambio di un canone annuo di 12.300 euro, contro i 120.000 euro annui chiesti alla precedente ammini-

strazione guidata da Mirco Campagnari. Ma non è finita qui: l'amministrazione Luchesa si prepara ad acquisire il bene, comprensivo anche dell’ex scuderia, nell'arco di 24 - 36 mesi. Potrà farlo infatti se manterrà i patti con il Demanio stesso, che chiede al Comune un impegno di spesa di 650.000 euro nell’arco di sei anni per la riqualificazione della struttura.L’annosa questione legata al Forte Wohlgemuth sta quindi per risolversi positivamente: la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio ha addirittura approvato il progetto di valorizzazione storica e culturale presentato dall’Amministrazione Luchesa. «Aver raggiunto questo traguardo – afferma il sindaco Armando Luchesa – rappresenta per noi un grande risultato, anche perché è un primo importante passo verso l’acquisizione definitiva della struttura. E’ chiaro che gli sforzi che dovremo mettere in atto saranno notevoli, in particolare dal punto di vista economico, ma sono convinto che ce la faremo».

Battaglia contro la violenza sulle donne CAVAION / IL PROGETTO “TI VEDO, TI PARLO, TI SENTO”

Grande successo per il progetto “Ti vedo, ti parlo, ti sento” organizzato presso la biblioteca comunale di Cavaion da “Tè Donna” in collaborazione con le Politiche Giovanili del Comune. Il progetto di sensibilizzazione e prevenzione della violenza sulla donna rivolto agli adolescenti ha visti impegnati i partecipanti in tre serate: venerdì 9, 16 e 23 ottobre, per approfondire il tema della violenza contro le donne. «Un tema, questo – affermano le organizzatrici finora affrontato al femminile…ma ci siamo rese conto che la riflessione, per essere efficace, va fatta insieme, uomini e donne, al fine di promuovere cambiamenti nei comportamenti socio-culturali. Proprio per questo, in

un'ottica di prevenzione è importante coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze nel periodo dell'adolescenza in cui si definiscono i rapporti tra i sessi». “Ti sento, ti vedo, ti parlo”, nato dall’esigenza di prevenire la violenza di genere, educando i giovani al riconoscimento e all’accettazione delle differenze e sviluppando in loro un pensiero critico rispetto ai modelli offerti dagli adulti di riferimento e dai mass-media, si concluderà nella serata del 25 novembre organizzata in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulla Donna. I ragazzi vi parteciperanno con le loro riflessioni. Per informazioni: tedonnacavaion@gmail.com; 328.4847350.

SAN ZENO / FESTA DEL MARRONE E DELLE CASTAGNE

A San Zeno di Montagna continua la 12ª Festa del Marrone - 43ª Festa delle Castagne: dopo un inizio a suon di sapori e colori d’autunno nel fine settimana del 17 e 18 ottobre, i festeggiamenti proseguiranno anche nei fine settimana del 24 e 25 ottobre e del 31 ottobre e 1 novembre. A farla da padrone sarà la tradizionale mostra mercato dedicata ai frutti dell’autunno per eccellenza con degustazione e vendita di questo prodotto tipico della zona: il Castagneto di San Zeno dop aprirà al mattino in piazza Alessandro Schena. Grazie poi al Mercatino dei sapori, in concomitanza con la raccolta delle castagne, la piazza e le vie del centro diventeranno mete di visita per chi ama questo frutto di stagione abbinato a prodotti locali e ad eventi di cornice, dalla pesca di beneficenza, alle mostre d’arte contemporanea, al Mercatino della Solidarietà a cura dell’associazione “Il Sorriso”. Durante le giornate di festa esposizione e vendita di marroni si accompagneranno a stand gastronomici, degustazioni di birra castanea e altre specialità a base di castagne, serate musicali e di ballo, esibizione di arti antiche e mestieri, mercatini dei sapori tipici e premiazioni dei migliori prodotti faranno da corollario all’evento. Non mancheranno i concorsi: Marron d’Oro e Minestron d’Oro, i cui vincitori saranno proclamati alle 11.30 di domenica 25 ottobre. L’evento chiuderà in bellezza alle ore 20.00 di domenica 1 novembre con un caldo arrivederci al prossimo anno.

Informiamo i lettori che a partire dal prossimo numero L’Altro Giornale non arriverà più a San Zeno di Montagna. Una scelta indotta dal totale disinteresse dell’Amministrazione comunale e delle attività commerciali della zona nei confronti del giornale stesso.


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CRONACHE del Baldo

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

1.000.000 di euro Fondi in arrivo FERRARA. I contributi serviranno per riqualificare e mettere in sicurezza il Comune

Un milione di euro per riqualificare e mettere in sicurezza il paese. Questa è la novità per Ferrara di Monte Baldo che, grazie al fondo per lo sviluppo dei Comuni di confine (ex Odi) relativi al 2013 e 2014 ha ottenuto due contributi pari a 500.000 euro ciascuno da investire sul territorio. L’amministrazione comunale da parte sua ha subito realizzato e approvato i progetti, ora in fese definitiva. «Grazie a questi fondi – afferma il sindaco Paolo Rossi – riusciremo a concretizzare un progetto di incremento e riqualificazione delle infrastrutture turistico – ricettive nel capoluogo per l’importo complessivo di 500.000 euro, volto in particolare ad accrescere la fruibilità di tre spazi pubblici ricreativi esistenti. Le aree di progetto sono ubicate in via General Cantore e gli interventi consisteranno in generale nel ridisegno delle aree gioco, delle zone relax, aggregative e a verde, individuando spazi e zone di socializzazione per diverse fasce d’età». Il parco in prossimità della chiesa, sarà dotato di un maggior numero di giochi per bimbi con un percorso pedonale in conglomerato ecologico, l’area a verde, vicina ai campi sportivi, sarà adibita e attrezzata a zona relax – sosta con barbecue, tavoli con panche e giochi, mentre l’area a verde, prossima a piazza General Cantore sarà adibita principalmente a pic nic e sosta. All’interno delle aree di progetto verrà realizzata una nuova rete di illuminazione ed è prevista la sostituzione delle staccionate esistenti con nuove recinzioni in

legno. «Questo progetto – aggiunge il sindaco – prevede inoltre la messa in sicurezza di 40 gradini della scala di accesso alla chiesa parrocchiale che risultano oggi ammalorati»…Ma non è finita qui: altri 500.000 euro di fondi ex Odi sono stati destinati ad un altro progetto, anch’esso già in fase preliminare – definitiva: si tratta di lavori di incremento e riqualificazione delle infrastrutture a servizio di viabilità e sicurezza. «Le aree interessate dagli interventi riguardano alcune contrade storiche del comune di Ferrara, tra cui Cmapedello, Cambrigar, Mezzavilla, Dossi, Fraine Basse, Castelletti e Meneghei e altre località di più recente formazione. Si interverrà su strade e piazze pubbliche di queste contrade con rifacimento del manto stradale, il miglioramento dei sistemi di regimazione delle acque e della sicurezza stradale. Si interverrà anche a favore del consolidamento dei pendii e dei fronti stradali e verranno realizzati guard rail di prote-

MONTE BALDO/GRANDE GUERRA

Con una conferenza sui Futuristi sul Baldo e la battaglia di Doss Casina del 1915, che si è tenuta il 16 ottobre, sono iniziati degli incontri mensili che dureranno fino a giugno per conoscere gli avvenimenti della Grande Guerra sul Monte Baldo, promossi dal CTG M. Baldo in collaborazione con La Biblioteca-Museo e con l’ICS di Caprino. Ogni incontro sarà seguito da escursioni e visite guidate il sabato pomeriggio o la domenica mattina. Questi i primi apuntamenti: Venerdì 13 novembre ore 20.30 Sala dei Sogni di Palazzo Carlotti La guerra aerea ed i bombardamenti. Il bombardamento di Verona del 14 novembre. Gli aeroporti veronesi. Sabato 14 novembre Visita guidata alla Verona della Grande Guerra con ritrovo ore 14.30 al CTG a Verona in via Santa Maria in Chiavica 7 e rientro per le 17. Giovedì 10 dicembre Aula Scuola Media ore 20.30 Le battaglie di Doss Alto e malga Zures sull'Altissimo nel dicembre 1915. Domenica 20 dicembre Escursione guidata alle trincee di Malga Zures-Dosso Alto con partenza ore 8 da Affi e rientro nel primo pomeriggio. Informazioni sul programma al CTG, tel. 045.6260228. Maurizio Delibori

zione del traffico veicolare. Si prevede inoltre la sostituzione o la realizzazione di nuovi tratti di strutture di protezione al traffico veicolare e pedonale mediante la posa di strutture a steccato

in legno. Si tratta di interventi necessari, che oltre a mettere in sicurezza il territorio, lo riqualificheranno e lo renderanno più piacevole e vivibile». Silvia Accordini

Fase pre-gara d'appalto per gli impianti sciistici di Novezza. Entro la fine dell'anno potrebbe infatti concretizzarsi un progetto ambizioso, che offrirà l'opportunità di sciare anche sulla nuova pista del Marocco. Grazie infatti agli 800.000 euro a disposizione derivanti da fondi ex Odi per lo sviluppo dei Comuni di confine, il Comune sta appaltando a due ditte le opere relative ad un progetto strutturato in due fasi: la realizzazione di una sciovia monoposto a fune alta (uno skilift) il cui tracciato si snoderà per 244 metri in zona non boscata, sorretta da tre piloni e lavori di ripristino dell'impianto di innevamento artificiale con l'allestimento della nuova pista da sci. «Si procederà quindi – afferma il sindaco Paolo Rossi – alla manutenzione dell'invaso di accumulo dell'acqua piovana realizzato un ventennio fa. Sarà l'acqua contenuta in questo invaso che i cannoni trasformeranno in neve. Dopo il grande e impegnativo lavoro svolto dai nostri uffici tecnici – conclude il sindaco con un auspicio – ci auguriamo che queste opere possano vedere la luce entro Natale e non rimangano bloccate dalle solite lungaggini burocratiche».

2118 FERRARA DI MONTE BALDO

Novezza e Novezzina Valorizzazione storica

E' stato approvato l'1 ottobre dalla Giunta comunale di Ferrara di Monte Baldo lo “Studio di fattibilità per la valorizzazione storico – ambientale dell'Area di Novezza e Novezzina”, redatto dall'architetto Fiorenzo Meneghelli, presidente della sezione Veneto dell'Istituto Italiano Castelli. «Si tratta di un preliminare importante – afferma il sindaco Paolo Rossi in quanto grazie a questo progetto gallerie, polveriere, fortificazioni nascoste sotto la vegetazione, realizzate dal 1906 fino alla Prima Guerra Mondiale, ma anche reperti risalenti all'Impero Austro Asburgico, potran-

no essere visibili e percorribili da tutti». Molte sono le opere di difesa disseminate tra Cavallo di Novezza, Redutte, Malga Gambon e Novezzina: un patrimonio storico che grazie al progetto preliminare affidato dal Comune di Ferrara a Meneghelli, potrà essere valorizzato e lasciato come eredità alle future generazioni. Gallerie scavate nella roccia, trincee, postazioni di artiglieria, pietre di confine, percorsi e difese in galleria saranno ripuliti e recuperati all'interno di un ambizioso progetto realizzato tra il 2016 e il 2018 in quattro fasi, per un investimento di più di 500.000 euro.

CTG MONTE BALDO

Scoprire l’autunno in boschi e foreste

E’ iniziato a metà ottobre e proseguirà fino al 6 dicembre, un corso organizzato dal CTG M. Baldo con il patrocinio dell’ICS di Caprino per scoprire l’autunno nei boschi e nelle foreste del Baldo-Garda. Il corso comprende sei lezioni (il giovedì dalle 18.30 alle 20 presso la Scuola Media di Caprino) e sette uscite guidate (sabato o domenica mattina) per scoprire con i sensi, boschi e foreste in autunno. «Il Baldo-Garda rappresenta uno scrigno di elementi naturali e paesaggistici, che forniscono una opportunità didattica per la scuola per conoscere ed educare ai valori del territorio» sostiene il dirigente scolastico dell’ICS Enzo Gradizzi. Il corso serve anche

NOTIZIE IN BREVE CAVAION

(SA) SPAZIO FAMIGLIA. L’amministrazione comunale di Cavaion, in collaborazione con i Servizi Socioeducativi dell’Ulss22 e della Cooperativa “Il Ponte”, propone, da ottobre 2015 ad aprile 2016, il Servizio “Spazio Famiglia” per i bambini da 11 mesi a 3 anni, accompagnati dai loro genitori. Il servizio prevede due possibilità di frequenza: il lunedì mattina dalle 9.30 alle 11.30 o il giovedì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30 sempre presso l’asilo nido comunale di Via Grande. Questo servizio offre la possibilità ai bambini di giocare e di relazionarsi con altri piccoli amici e ai genitori di trovare uno spazio attrezzato e adeguato per i propri figli e un tempo per l’incontro con altri genitori per condividere l’esperienza genitoriale ricca di gioie e soddisfazioni, ma anche dubbi, paure, preoccupazioni. UN PATTO DI AMICIZIA CHE SI RINNOVA. Sabato 3 ottobre in Sala Civica “E. Turri” di Cavaion si rinnovato il Patto di Amicizia Cavaion Veronese – Großbettlingen in occasione del suo quarto anniversario. A dare il benvenuto agli amici tedeschi, accompagnati dal Sindaco Martin Fritz, gli Amministratori di Cavaion. Da parte sua la Corale San Giovanni Battista diretta da Danilo Chini ha accolto la Corale di Großbettlingen con brani coristici eseguiti a più voci e all’unisono. Il giorno successivo, domenica 4, la Corale di Großbettlingen, dopo aver animato, con splendidi canti in lingua, la S.Messa nella chiesa Parrocchiale di Cavaion, insieme agli amici cavaionesi, ha potuto conoscere meglio il paese grazie ad una piacevole passeggiata nel centro storico di Cavaion tra stradine e “introi” vista lago.

per preparare e aggiornare animatori culturali ed ambientali. Ecco gli incontri del mese di novembre: giovedì 29 ottobre Il bosco e la foresta. Boschi e foreste del Baldo, sabato 31 ottobre Escursione nella faggeta autunnale con ritrovo ore 14.30 alle Due Pozze di Prada, rientro ore 17.30. Giovedì 5 novembre Le fasce vegetazionali baldensi con le piante più tipiche e secolari. Sabato 7 novembre Escursione nel castagneto e visita dei castagni secolari con ritrovo alle ore 14.30 alla chiesa di San Zeno e rientro per le 18. L’iscrizione al Corso si fa al CTG, tel. 045.6260228. Maurizio Delibori

AFFI/CONFERENZE

Sono tre le conferenze organizzate presso il Centro Sociale Cà del Rì in piazza Caduti di Nassirya ad Affi da Daniela Zanetti. Ad aprire le danze è stata la serata di martedì 13 ottobre con “Testimonianze preistoriche e romane a Cavaion”. Seguiranno altri due eventi: martedì 27 ottobre sarà la volta di “Ville e corti di Affi” – Le ville e il centro storico, personaggi e tradizioni di Affi, mentre martedì 10 novembre si parlerà di “Architettura popolare nell’entroterra gardesano”, testimonianze di un passato prossimo per un “paesaggio del seregno”. Le conferenze avranno inizio alle ore 20.30.


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PROGETTO

CASA

Illuminare con il Led tecnologia e risparmio a cura dell’arch. mirko Ballarini

Sempre più spesso quando ci troviamo ad illuminare le nostre case, i progettisti, o più semplicemente gli elettricisti, ci propongono un’illuminazione a LED. Tale tecnologia, che negli ultimi anni ha visto un’incredibile evoluzione, non è più utilizzata solo in ambienti particolari ma viene frequentemente usata anche in ambito domestico. Una forte spinta verso questo tipo di lampada è stata certamente data dal legislatore, quando ha vietato la produzione della lampadina tradizionale, che si trova ormai solo come fondo di magazzino. A differenza di altri modelli di sviluppo tecnologico, ad esempio gli smartphones nei confronti dei telefonini tradizionali, il superamento della tecnologia non è stato scelto dalla gente ma imposto per legge. Se è vero che da un lato a parità di emissione luminosa il LED consuma meno energia, dall’altro il tipo di luce che emette è molto diverso e raramente migliore. Aver imposto la morte della lampadina tradizionale non ha lasciato scampo a quell’ipotetico consumatore che se la voleva montare solo nell'abat-jour della camera per creare un ambiente più romantico. Qualche lettore obietterà che quella lampadina, a parità di resa luminosa consumava di più rispetto al LED: ineccepibile a patto che si volesse raggiungere la stessa intensità luminosa! La normativa ha di fatto tolto la libertà di scegliere di illuminare meno ma in maniera diversa la propria casa. Altro discorso sarebbe stato quello di imporre un limite massimo di consumo elettrico per ogni metro quadro di abitazione (poi come il consumatore consumasse quell'energia era affar suo). Qualcuno si chiederà a questo punto: che tipo di luce è quella a LED? Perché spesso si fa fatica ad abituarsi? La ragione è abbastanza semplice: questo tipo di radiazione luminosa ha una dominante blu che viene attenuata con dei piccolissimi schermi per renderla più bianca. Purtroppo ottenere con i LED il calore della lampadina non è ancora possibile: speriamo che la tecnologia risolva presto questo problema, perché era bello vedere il viso di un bambino illuminato da una luce simile a quella di un camino acceso.


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PROGETTO

CASA Sempreboni Immobiliare Un consulente di fiducia sul lago di garda

“Il vostro consulente immobiliare di fiducia sul Lago di Garda”: con queste parole si presenta Andrea Sempreboni titolare dell’ononima agenzia immobiliare con sede in Garda in Corso Italia 80. Agente immobiliare regolarmente iscritto presso la Camera di Commercio di Verona, Andrea Sempreboni ha festeggiato quest’anno il suo ventesimo anno di attività nel settore della compravendita immobiliare nella zona della sponda gardesana del Lago di Garda e nel suo immediato entroterra. Punto di forza dell’agenzia Sempreboni Immobiliare è da sempre l’indiscutibile professionalità e competenza nel voler sempre soddisfare al meglio le esigenze della propria clientela italiana ed estera; sono infatti molti i clienti italiani e stranieri che si sono rivolti con fiducia all’agenzia Sempreboni Immobiliare nel corso degli anni, per l’acquisto o la vendita di terreni, appartamenti, rustici o ville riscontrando sempre una consulenza offerta corretta, precisa ed efficiente. L’associazione F.I.A.I.P. (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) della quale l’agenzia Sempreboni Immobiliare fa parte da dieci anni, grazie ai numerosi e continui corsi indetti, le garantisce un costante aggiornamento tecnico e normativo, oltre a favorire l’interscambio di immobili e potenziali compratori su tutto il territorio nazionale con colleghi di altre zone e/o regioni. Di seguito alcuni servizi PIANO CASA TER – REGIONE VENETO offerti dall’agenzia Un'opportunità da non perdere Sempreboni Immobicon la “GUIDA AL PIANO CASA” dei geometri veronesi liare: Stime approfonIl Collegio Geometri e Geometri Laureadite del reale valore ti della provincia di Verona e la Società immobiliare dei vostri Cooperativa Geometri Veronesi, con la immobili; consulenza immobiliare completa in lingua inglese, franloro attività, vivono in prima persona la cese e tedesco; stesura di preliminari d’acquisto (anche tradotti) quotidianità socio-economica del terricon relativa registrazione presso l’ufficio delle Entrate; gestionale torio e interagiscono con propositive iniziative e stimoli di sviluppo. Ciò lo immobiliare collegato ad una ricca banca dati di potenziali acquidimostra la recente realizzazione della renti; presenza pubblicitaria e visibilità sui principali portali immoseconda “Guida al Piano Casa”, strubiliari italiani ed esteri; proprio sito internet www.benacocase.com mento che invita tutti ad approfondire costantemente aggiornato in tempo reale; consulenza tecnica per finalità e opportunità del Piano Casa Ter Regione Veneto che, salvo ulteriori provla progettazione e la costruzione della Vostra casa; consulenza di vedimenti, il 10 maggio 2017 terminerà la sua storia. La Legge Regionale “Piano carattere legale e fiscale; assistenza all’accesso al credito con banCasa” non contempla alcuni casi e, di volta in volta, ci si chiede quale condotta assumere: applicare un principio di libertà e ammettere tutto ciò che il legislatoche convenzionate, ricerchiamo il mutuo adatto per ogni cliente; re non ha vietato? Ritenere vietato ciò che non è espressamente consentito? visure ipotecarie e catastali, gestione di pratiche catastali; rilascio di Andare alla ricerca della disciplina prevista per un caso analogo, rischiando così Certificazioni Energetiche; convenzioni con mobilifici, commerciadi vanificare il carattere eccezionale della norma? Le regole ci sono, belle o brutlisti, avvocati, notai, assicurazioni, artigiani, giardinieri… te che siano; vanno semmai applicate in maniera razionale e corretta, senza paure, resistenze od opposizioni di principio. E' auspicabile, quindi, che le Pubbliche Amministrazioni adottino un analogo corretto e razionale atteggiamento nell'applicazione della Legge Regionale e ciò è possibile farlo se si valorizzano natura e finalità della norma stessa. E anche per questo è grande il successo riscontrato per la “Guida al Piano Casa”, strumento realizzato dai geometri veronesi e fruibile per tutti. Una guida autorevole che servirà all'applicazione univoca della normativa, così l’ha definita il sindaco di Verona Flavio Tosi. Valore aggiunto della Guida è la divulgazione trasversale e aperta: «la volontà alla base – ha sottolineato il curatore, Fiorenzo Furlani, segretario del Collegio e presidente della Società Cooperativa Geometri Veronesi – è quella di mettere la guida a disposizione di tutti gli operatori del settore edilizia, delle famiglie, degli utenti privati». Il Presidente del Collegio, Roberto Scali, ha ricordato che i geometri veronesi avevano già realizzato una pubblicazione sul primo Piano Casa, «ora abbiamo replicato con maggior peso, dopo che l’affluenza e il riscontro ottenuti dai due seminari sul Piano Casa Ter/Veneto che abbiamo organizzato nei primi mesi del 2015 ci hanno dimostrato che il tema è di interesse comune». La GUIDA AL PIANO CASA dei geometri veronesi è scaricabile gratuitamente sul sito www.collegio.geometri.vr.it per tutti gli operatori dell’area tecnica/edilizia e per i privati cittadini.


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PROGETTO La Nuova Edilcasette Ville, alberghi, appartamenti dalla realizzazione al restauro Realizzazione, restauro e ristrutturazione di case, ville, appartamenti, hotel e ristoranti, complessi residenziali e alberghieri: questo è l’universo di La Nuova Edilcasette. La professionalità maturata in 30 anni di esperienza fanno dell’impresa edile di Cavaion Veronese la realtà ideale a cui affidare i propri immobili. Ed è proprio in occasione del suo 30° compleanno di attività nel campo edilizio che l’azienda ha ritenuto opportuno inserire all'interno della sua struttura un gruppo di professionisti e artigiani in modo da poter fornire un servizio a 360 gradi ai propri clienti. La Nuova Edilcasette, che opera nella zona del lago di Garda e nell’entroterra veronese e propone sopralluoghi e preventivi gratuiti, è in grado di coordinare più di 20 persone per formare squadre di lavoro e gestire i diversi cantieri attivi. «Partendo dalle richieste del cliente, riusciamo a progettare e preventivare ciò che il cliente stesso richiede – afferma il titolare -. Inoltre possiamo gestire manutenzioni complete di Villaggi, Condomini, Residenze e Case private, usando un solo interlocutore. Operiamo su tutto quello che può essere la ristrutturazione chiavi in mano: dal rifacimento di tetti e facciate a cappotti esterni ed interni, fino a pavimentazioni e qualunque cosa richiesta dalla committenza». La Nuova Edilcasette, che ha sponsorizzato famosi team rallistici del veronese, la formula 3000 e altre iniziative sportive, detiene l’attestazione SOA, l’ente che decreta le regole alle quali le imprese devono attenersi per poter partecipare agli appalti pubblici…Non solo edilizia: La Nuova Edilcasette, associata con Casa System Srl, offre in vendita soluzioni immobiliari di qualità eccelsa, localizzate nella zona del Lago di Garda, con un’ampia proposta di strutture tra cui poter scegliere il proprio immobile. Per info: Tel e fax 0457235918, 3355228770; Mail: lanuovaedilcasettevr@gmail.com, info@edilcasette.it

CASA


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l’importanza di Una porta a cura dell’arch. mirko Ballarini Ricordo il progetto di una villa realizzata da Carlo Scarpa in cui le porte erano completamente assenti. Il grande maestro voleva che lo spazio potesse fluire all'interno della costruzione senza soluzione di continuità, senza che nulla lo andasse ad interrompere; di fronte alle insistenze dei proprietari accettò suo malgrado di far posizionare delle porte ai locali destinati ai servizi igienici. L'aneddoto mi sembrava curioso per introdurre la diversa sensibilità verso uno degli elementi architettonici che più caratterizzano un interno: le porte. Da quelle straordinariamente sottili, simili ad un foglio di carta, a quelle filomuro che si mimetizzano con la parete, da quelle che sembrano un pezzo di tramezza che ruota, a quelle che si trasformano in boiserie con ante complanari agli armadi. Soluzioni particolarmente originali permettono poi il montaggio di porte a lavori finiti, senza controtelaio da murare, ottenendo risultati davvero eleganti con porte che assomigliano a pannelli appoggiati a parete. Non mancano poi le tradizionali porte scorrevoli, che trovano alcune innovazioni tecnologiche nella possibilità di montare sulla cassa l'impianto elettrico. E' indubbio che una larga parte del mercato cerchi ancora le forme della tradizione seppur reinterpretate in chiave moderna con colori, forme e disegni contemporanei. L'ultima tendenza sembra essere quella della porta a battuta rovesciata, con apertura verso l'interno, così da ottenere un elegante effetto di continuità con i lati del corridoio. Qualsiasi sia la soluzione preferita un importante tema riguarda il gioco delle proporzioni: se da un lato ci si attiene a porte che hanno una larghezza minima di 80 cm per garantire il passaggio della sedia a rotelle, dall'altro è lecito aspettarsi per il futuro una tendenza ad aumentarne l'altezza. Questo sia perché la statura media delle persone si sta alzando sia perché, come insegnava Carlo Scarpa, attraversare una porta che esalta la verticalità slancia la figura e in fondo aumenta la propria autostima.

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SPORT

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

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CANOA, KAYAK E RAFTING. La 12° edizione va in archivio. Medaglia d’oro a Bonnetain e Pete

Adigemarathon super Emozioni e adrenalina Una girandola d’emozioni in un fiume di adrenalina ha invaso l’Adige per la dodicesima edizione dell’Adigemarathon di Canoa, Kayak e Rafting domenica 4 ottobre. Oltre 1000 i partecipanti tra agonisti e amatori. Vincitore assoluto della manifestazione è stato il K2 della Francia, campione mondiale 2014 in kayak, composto da Bonnetain e Pète che ha fatto il vuoto, impiegando da Borghetto d’Avio a Pescantina. Alle spalle due equipaggi italiani: il K2 della Bissolati Cremona composto da Vincenzi e Dal Bianco e il K2 dell’azzurro Mariano Bifano e Riccardo Mattiello. Nella categoria femminile successo per Costanza Buonaccorsi della Comunali Firenze. Buona la gara anche delle promesse veronesi tra cui Giuliano Remelli e Carlo Benciolini del Canoa Club Pescantina, Nicola Ometto e, in campo femminile, di Federica Valbusa del Canoa Club Pescantina. Dall’Isola di Dolcè oltre 700 amatori e appassionati di rafting sono scesi fino a Pescantina: 20 chilometri in allegria per famiglie, giovani mascherati, biciclette sull’acqua, gommoni, canoe di ogni

Gruppo fotografico Pescantina

tipo per la più grande festa annuale della canoa italiana organizzata da Canoa Club Pescantina e Borghetto, Comuni di Dolcè e Pescantina. «L’Adigemarathon ha spiegato il presidente del Canoa Club Pescantina Vladi Panato - costituisce una vetrina fondamentale per i giovani canoisti che possono confrontarsi con atleti di comprovata esperienza internazionale, con una disciplina impegnativa come la maratona fluviale. Novità 2016? La mezza maratona per i più giovani da Dolcè a Pescantina». Durante le premiazioni il

Semifinale al “Dorizzi” BOCCIOFILA BARDOLINO

Erano 300 gli atleti presenti alla Gara Regionale di Bocce – Primo Trofeo Dorizzi che li ha visti impegnati dal 12 al 14 ottobre per le fasi eliminatorie e il 17 ottobre per le finali. Tra i partecipanti, provenienti da Brescia,Trento, Bolzano, Vicenza, Padova, Bergamo, Verona, c’erano anche gli atleti della Bocciofila Bardolino. «Ottime le giocate e alto il tasso tecnico della gara – affermano dal direttivo della Bocciofila Bardolino . La nostra coppia di spicco, Dario Magagnotti e il nostro giovane Andrea Andreoli, si è dovuta arrendere in semifinale alla coppia più quotata: Gian Matteo De Carli e Francesco Busato del Vigasio, che poi si sono aggiudicati il torneo soffrendo oltre misura sull’altra coppia del Vigasio formata dai giovanissimi Andrea Busato e Davide Fiorini. Cogliamo l’occasione – concludono dalla Bocciofila Bardolino per ringraziare partecipanti, pubblico e soprattutto la famiglia Dorizzi per la preziosissima collaborazione». Bocciofila Bardolino il 24 e 25 ottobre ospiterà le finali top 10 dei giovanissimi di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

sindaco di Pescantina Luigi Cadura ha consegnato un riconoscimento speciale a Bruno Panziera, ideatore dell’Adigemarathon con Alviano Mesaroli ed Ettore Ivaldi. Il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli, da parte sua, ha sottolineato il connubio con il territorio di una manifestazione legata all’opera di 390 volontari tra cui quelli del Canoa Club Pescantina, Borghetto unitamente alla Protezione civile di Brentino Belluno, Ais Garda Baldo di Rivoli Veronese, la Croce Rossa Comitato Valpolicella, i pescatori della Libertas Valdadige, il Canoa Club di Borghetto d'Avio, la Protezione civile ambientale di

Verona, il gruppo alpini e la protezione civile di Dolcè, il Corpo di polizia locale di Dolcè e i Carabinieri in Congedo Valpolicella, Avis Valdadige, Pro Loco e Gruppo Alpini di Volargne, Avis Balconi, Pescantina e Settimo. Nel villaggio della canoa protagoniste assolute le cucine coordinate da Ermino Panato che hanno sfornato oltre migliaia di pasti a base di tortellini, cotechino e pearà. Il tutto ripreso dai fotografi del Gruppo Fotografico Pescantina. Per quanto riguarda la solidarietà, quest’anno Adigemarathon ha promosso la cooperativa sociale onlus Filo Continuo di Pescantina

Il 20 settembre la Nazionale Calcio Spettacolo “Gli Angeli della TV,” si è amichevolmente scontrata con la squadra rappresentativa “Insieme Città di Valeggio” per una causa benefica: raccogliere fondi con cui realizzare una scuola dedicata ai giovani artisti in Veneto. Il ricavato della partita di solidarietà è stato devoluto all’associazione “Gli Angeli della TV”, composta da vari personaggi dello spettacolo che hanno partecipato, dai programmi Amici e Colorado; il progetto ‘Bravissimi’ – così si chiamerà anche la scuola - prevede di dare vita a strutture dove i giovani con inclinazioni per canto, danza e recitazione possano seguire lazioni gratuite tenute dai professionisti dell’associazione. L'evento è avvenuto con il patrocinio del Comune di Valeggio, Assessorato allo Sport, in collaborazione con Fondazione EXODUS, Pro Loco Valeggio e Fondazione Valeggio Vivi Sport. La squadra dei VIP, guidata dall’ex giocatore dell’Hellas Verona, Gaetano Pasetto, ha schierato numerosi volti noti, tra cui i ballerini Leon Cino e Antonio Fiore. L’Assessore allo Sport Simone Mazzafelli commenta: «Nonostante l’esigua partecipazione di pubblico, è stato un bel pomeriggio di sport e spettacolo a favore di un progetto che intende offrire delle opportunità ai giovani. Per questo è stata importante la partecipazione di Fondazione EXODUS, con la quale Valeggio collabora da anni sul delicato tema della prevenzione del disagio giovanile in tutte le sue forme». Paola Peretti

FOTONOTIZIA SOLING Una bella edizione quella del 34° Trofeo Dino Schiesaro Open – Campionato Italiano Soling 2015 svoltosi dal 2 al 4 ottobre al Circolo Vela Torbole. Ottimo livello tecnico per 15 barche, sei delle quali italiane, per sette prove disputate (fino a 3 prove al giorno). La regata era open agli stranieri che, essendo alcuni campioni europei ed uno anche mondiale, erano fuori concorso. Campioni italiani assoluti i sempre bravissimi Bruno, Pierfrancesco e Marco Maffezzoli, seguiti da Michele Tognozzi-Federico Boracchi-Simone Todeschini e dal trio Nappi-Galeotti-Maiano.

TAMBURELLO. Cavaion Monte Peroni vince pure la Supercoppa Supercoppa a Capriano del Colle (BS) per il Cavaion Monte Peroni Marmi che si è confrontato con il Medole concludendo l’incontro con uno strepitoso 13 a 9. La squadra di Edoardo Facchetti, domenica 11 ottobre a Capriano del Colle, ha fatto quattro su quattro, conquistando anche la Super Coppa. Federico Gasperetti e compagni, si confermano, in questa stagione leader, assoluti con due finali vinte contro Castellaro (Coppa Italia e Coppa Europa) e due contro il Medole (scudetto e super Coppa).

CALCIO FEMMINILE Seduta post partita dell’AGSM calcio femminile presso Villa dei Cedri lo scorso 16 ottobre. Un momento di piacevole relax dopo la partita della sera precedente, il 15 ottobre, che è valsa alla squadra la qualificazione agli ottavi della Champions League.

Amichevole di solidarietà CALCIO / VALEGGIO


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RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CULTURA LETTO PER VOI Lingua e Civiltà Greg Dawson, La pianista bambina, Piemme, 2015, 259 p., 9,90€

Per cinquant’anni Greg Dawson ha festeggiato il Natale e il compleanno della madre nello stesso giorno. Mai avrebbe sospettato quale tragico segreto si nascondesse dietro le candeline, gli addobbi e i regali. Un segreto che, a più di ottant’anni, la madre Zhanna decide di svelare. La storia inizia molti anni prima, in Ucraina, dove la piccola Zhanna e la sorella minore Frina studiano pianoforte rivelando un talento non comune. Quando nel 1941, i tedeschi invadono l’Ucraina, moltissimi ebrei, compresa la sua famiglia, vengono deportati verso i campi di sterminio. In Unione Sovietica l’Olocausto era iniziato in largo anticipo rispetto a quanto avverrà ad Auschwitz, Dachau, Treblinka e via dicendo. Gli Arsanskij non scelsero la fuga, si chiusero in casa e attesero il proprio destino. Le sorelle non osavano suonare il piano per timore di attirare l’attenzione dei soldati tedeschi che giravano per le strade. Il padre continuava a ripetere di essere convinto che sarebbero stati mandati in un campo di lavoro. Ovviamente non fu così. Zhanna riuscì a portare con sé, nascosto sotto la camicia, solamente lo spartito dell’Improvviso Fantasia di Chopin che la accompagnerà per tutti gli anni a seguire.“Ci hanno messi in colonna, diretti a nord. Sapevamo che ci avrebbero ucciso, perché a nord non c’era niente. Una sera, durante la lunga marcia della deportazione, il padre corrompe un soldato di guardia, copre le spalle della figlia con il suo cappotto, e le dice: “Non m’importa quello che fai, basta che tu viva”. Zhanna uscì dalla fila (seguita poi anche da Frina) e si confuse con una delle donne grigie che osservavano il passaggio della colonna di condannati. Da quel giorno Zhanna Arsanskaya si chiamerà Anna Morosova e nonostante alcune pericolose delazioni, nessuno la scoprì. La musica continuò a farla sopravvivere anche quando la Germania, ormai prossima alla disfatta, stava per cedere agli Alleati. E’ proprio grazie alla musica che Zhanna e Frina incontrarono, dopo la liberazione, il colonnello Larry Dawson, responsabile di un campo profughi, che le accolse sotto la sua protezione. Una storia vera più avvincente di un romanzo. L’amore per la famiglia e la musica, e le tragiche vicende legate alla campagna di Russia e all’Olocausto, si fanno voce disperata in un racconto che non permette agli occhi di staccarsi dalle pagine. Su you tube, digitando Zhanna Arsanskij, si può vedere e ascoltare l’Improvviso Fantasia di Chopin suonato dalla stessa protagonista della storia.

L’apostrofo fu introdotto cinquecento anni fa dal Bembo e diffuso da Aldo Manuzio. Nel Quattrocento l’apostrofo non si usava ancora, e si scriveva lanima, luomo, e così via. Poi venne il Bembo a metter ordine e, sull’esempio greco, introdusse l’apostrofo. L’innovazione apparve per la prima volta in un’edizione del Petrarca stampata dal Manuzio nel 1501. Da allora scriviamo tutti l’anima, l’uomo ecc. Lagrammatica italiana lascia ampia libertà nell’uso dell’elisione, cioè la caduta di una vocale non accentata davanti a una parola che inizia per vocale o per h e che va segnata graficamente per mezzo di un apostrofo, tuttavia è obbligatoria negli articoli lo, la, una e nelle preposizioni articolate con lo e la (dello, dallo, nello, sullo, allo, ecc.). Questo significa, per esempio, che è facoltativoelidere l’articolo femminile plurale le, così pure lo e la dei pronomi personali di terza persona, le particelle pronominali mi,ti,si,ci,vi, la preposizione semplice di. Un’avvertenza importante: si sconsiglia di usare l’elisione quando l’articolo precede una parola “invariabile” nel plurale, per non generare equivoci come età (l’età giusta, le età giuste), analisi (l’analisi perfetta, le analisi perfette), ecc. C’è invece da fare molta attenzione nell’uso dell’apostrofo in casi come qual è, tal è, qual altro, tal altro e simili perché in grammatica esiste anche il troncamento e questo mette un po’ di confusione nell’uso dell’apostrofo. Il troncamento consiste nella soppressione dell’ultima vocale àtona (cioè non accentata) di una parola che si trova davanti a un’altra parola cominciante con consonante. E’ il caso di signor mio, amor paterno, buon giorno, mar Tirreno e anche di qual donna e tal libro. Il troncamento, a volte, riguarda l’intera sillaba: gran cosa (per grande cosa), san Giovanni (per santo Giovanni), fra Ginepro per frate Ginepro. Per indicare il troncamento non si usa mai l’apostrofo, infatti, non si scrive amor’paterno. Può succedere che una parola troncata venga a trovarsi davanti a una parola che comincia per vocale e allora nasce la confusione. Perciò si vede erroneamente scritto tal’è e qual’ è; è evidente però che, come nessuno scrive signor’Angelo e mar’Adriatico o suor’Anna, così non si deve scrivere neppure qual’ è né tal’altro o qual’altro, ma soltanto qual è e tal altro o qual altro. La regola è: se una parola “privata” della vocale finale può stare davanti ad altra parola cominciante con consonante, si tratta di una parola troncata, se invece non può stare, si tratta di una parola elisa. Perciò si scrive un asino perché si può dire un cavallo; ventun anni perché si può scrivere ventun cavalli.

Con noi al Cinema

SOPRAVVISSUTO (The Martian) Avventura Drammatico - Fantascienza. 130 minuti U.S.A. 2015 (uscita 1 ottobre) di Ridley Scott, con Matt Damon, Jessica Chastain, Kate Mara, Kristen Wilg, Sebastian Stan, Michael Pena, Sean Bean, Mackenzie Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels. Una curiosità: il film è stato girato in Giordania nell'incantevole vallata dell'Uadi Rum ed in Ungheria nella città di Budapest.

a cura di Franco Frey

La pellicola in 3D è un'emozionante avventura sopra le stelle, oltre i confini inesplorati del mondo ed è tratta da un eBook di Andy Weir romanzo autopubblicato in formato digitale nel 2011, uscito poi come best-seller nel 2014. La trasposizione cinematografica di quest'opera è diretta dal "mostro sacro" Ridley Scott (Thelma e Louis, il Gladiatore, Exodus). Un cenno sulla trama: Dopo un'improvvisa tempesta di sabbia che lo ha quasi ucciso, costringendo il suo Equipaggio ad evacuare senza di lui creduto morto, Mark Watney, (un indimenticabile Matt Damon (visto in Genio ribelle - Salvate il soldato Ryan - Invictus) si ritrova bloccato su Marte ferito, con la tuta danneggiata, senza acqua ne cibo, completamente solo, senza alcun modo di poter segnalare sulla Terra che è ancora vivo. Anche se avesse potuto ottenere un inattuabile contatto, i suoi rifornimenti sarebbero finiti molto prima dell'arrivo di una squadra di salvataggio. Le probabilità però dicono che non avrà il tempo per morire di fame: il veicolo danneggiato e l'ambiente che non perdona il classico "errore umano" sono molto più propensi ad ucciderlo prima. Mark però non è ancora pronto alla rinuncia. Basandosi sulle sue capacità ingegneristiche ed un implacabile e ostinato rifiuto alla resa, affronta con caparbia fermezza uno dopo l'altro ostacoli insormontabili. Sul Pianeta Rosso intanto l'ossigeno diminuisce sempre di più… Riuscirà Mark "il marziano" con il suo ingegno e la sua intraprendenza a superare le probabilità impossibili contro di lui e ritornare a casa? Lo scopriremo insieme Amici Lettori, con il fiato sospeso davanti al grande schermo! Scrive il Regista: "Con questo film, tratto da un libro che mi ha conquistato, ho voluto raccontare un naufragio spaziale, come un Robinson Crusoe del 21.mo secolo".

24 a cura di Lino Venturini

AGENDA LETTERARIA “… Senza rimpianti cadono le foglie. / Sonnecchia il sole / sulle deserte soglie. / Ma perché il cuore si duole? / Perché l’anima si rattrista?” Sono i versi finali tratti da “Autunno”, una poesia di Corrado Govoni del quale ricorre il cinquantenario della morte. Nato in provincia di Ferrara il 29 ottobre 1884 da una famiglia di agricoltori benestanti, pur senza compiere studi regolari, esordisce a soli diciannove anni con una raccolta di versi intitolata Le fiale. Si dedica quindi all’attività di scrittore collaborando con diverse riviste, ma continua a pubblicare raccolte di poesie, rifiutando l’etichetta di crepuscolare prima e futurista poi, e legando la sua ispirazione essenzialmente alla natura e alla vita dei sensi. Il primo periodo della sua vita si conclude con l’antologia da lui curata e intitolata Poesie scelte, pubblicata a Ferrara nel 1918. Nel 1919 si trasferisce a Roma, dove ottiene un impiego al Ministero della Cultura popolare, ciò nonostante, il figlio Aladino, viene fucilato dai tedeschi alle Fosse Ardeatine. Nacque così Aladino. Lamento su mio figlio morto (1946), dove il Govoni, sconvolto dalla tragedia, esprime il suo dolore con toni duri e talora violenti. Nel dopoguerra, trovandosi in precarie condizioni economiche, lo scrittore accetta un impiego presso un ministero come protocollista. Negli ultimi anni della sua vita, dirige la rivista Il sestante letterario. Segnato da una malattia agli occhi che lo rende quasi cieco, muore il 20 ottobre 1965. La sua poesia nasce dall’intreccio di poetiche e di ritmi della tradizione italiana compresa nel triangolo tipico per i crepuscolari: Pascoli, D’Annunzio e il simbolismo francese, descrivendo la varietà infinita dei colori del mondo e i fenomeni della realtà in un “fiabesco inventario privato”, e “in un’originale poetica dell’anima” che lo avvicinerà all’esperienza futurista ma sempre su una sensibilità profondamente campagnola ricca d’immagini fresche e affettuose. “… Le rondini bisbigliano nel nido. / Un grillo dentro l’orto fa il suo strido. / Il cielo chiude nella rete d’oro / la terra come un insetto canoro. / Dentro lo specchio, tra giallastre spume / ritorna a galla il polipo del lume. / La tristezza s’appoggia a una spalliera / mentre le chiese cullano la sera” (Crepuscolo ferrarese). “ … ed ho la morbida impressione / d’essere come un bambino malato / in mezzo a tanti bei giocattoli, in un prato; / e che gioca, ma senza animazione / e per forza, ma che desiste, / stanco di non potersi divertire, / e poi, solo e lontano da chi lo può udire, / scoppia in un singhiozzo lungo e triste” (Il piano).

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri LA BELLEZZA DEI CAVALLI SELVAGGI I cavalli, ormai, siamo abituati a vederli sempre in compagnia dell’uomo: a pascolare nei prati di montagna di qualche agriturismo, nelle proprietà private, e più spesso nei maneggi. Ma esistono piccoli angoli d’Italia dove i cavalli si possono ammirare nella loro natura più autentica. Uno di questi posti è il Parco dell’Aveto, una sottile striscia di terra in una Liguria lontana dal mare. Qui, da circa una ventina d’anni, un gruppo di cavalli un tempo di proprietà di allevatori ha trovato un habitat perfetto per vivere in completa autonomia rispetto all’uomo. Erano animali lasciati a pascolare d’estate nelle aree del parco, come era consuetudine alcuni anni fa; ma poi non furono più ritirati a causa della morte del proprietario. Di origine Bardigiana, questi cavalli si sono così riambientati nella natura procurandosi da soli cibo e acqua, creando una piccola comunità e riproducendosi: tanto che i giovani esemplari nati negli ultimi anni sono da considerarsi a tutti gli effetti ‘selvaggi’. Non hanno paura dell’uomo, ma non hanno mai avuto contatti con umani e si godono indisturbati la bellezza dei pascoli e delle montagne. Adesso una petizione, lanciata dall’associazione Wild Horse Watching – I cavalli selvaggi dell’Aveto, chiede il riconoscimento dello status giuridico di questi animali. In Italia infatti i cavalli sono considerati animali da reddito, e i proprietari sono tenuti a registrarli con un microchip che permette di individuare il luogo in cui essi vivono. Se i cavalli dell’Aveto saranno riconosciuti a tuti gli effetti come ‘selvaggi’, la loro vita sarà tutelata da tutti i punti di vista, e inoltre saranno promossi attività di sensibilizzazione e informazione e lo studio di nuove forme di pacifica convivenza con la presenza umana: in questo modo il rarissimo fenomeno di ritorno spontaneo nella natura, attualmente l’unico di cui ci siano notizie certe in Italia, potrà essere preservato. Le guide ambientali dell’associazione organizzano anche delle visite nei luoghi in cui vivono i cavalli: soltanto due al mese e soltanto per piccoli gruppi, in modo da preservare la bellezza e la pace di questo luogo scelto dai cavalli come loro dimora, e per non abituarli troppo alla presenza umana. Ed è un’esperienza magnifica osservarli da lontano, mentre loro ci osservano: una testimonianza preziosa dell’incredibile forza della natura.


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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

RUBRICHE

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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Alcuni amici burloni mi hanno passato un libriccino con delle frasi che vorrebbero spacciare per poesie, desiderosi di un mio giudizio ed eventuale pubblicazione. I pensieri li possono fare tutti, così come le frasi, però la poesia è un’altra cosa. Fra quanto letto ho scelto “La bala”, firmata da Gandini (poeta dialettale). Anche Giordano Recchia manifesta le sue riflessioni su “Il morir di un giorno di primavera” che reputo sicuramente più profonde. Donatella Menolli nata ad Avio e vissuta tanti anni a Rivalta, profonde amore per la sua amata Valdadige, in “La mia valle”. Lo scritto si presenta come un brano di prosa, ma il contenuto è veramente interessante. Ci siamo permessi di dividerlo in versi. Da tempo avevamo giacente un omaggio di Giuseppe Conati a favore delle farmaciste di Quinzano. E’ giunto il momento di pubblicarlo: “Farmaciste a Quinzan”, ricordando all’autore che in dialetto la “s” è quasi sempre doppia. LA BALA E se anca la bala no l’era maura mi g’ò dato ‘na bela ligaura en modo ch’el me amigo Panela el poda star ‘n poco con le mane en scarsela. Gandini (poeta dialettale) IL MORIR DI UN GIORNO DI PRIMAVERA Sono le sette di sera, giorno tre di primavera e dalla mia terrazza resto a guardar l’orizzonte, fra le lontane colline come ombre grigie il discender del sole che lascia di sé l’eco fra le nubi. Il rumore della strada pian piano si allontana e un filo d’aria, fa sentir più forte

lo sgocciolar della fontana. Il canto del gufo sento venir dai pini e in cielo già si sono accesi i lumini. Giordano Recchia

LA MIA VALLE Bello e dolce ritrovare la mia valle, la mia terra dal sol baciata, con i ridenti paeselli adagiati in riva ai piè del monte. Lì ho mosso i primi passi e vissuto la mia primavera. Ricordi come acqua corrente mi accarezzano le mani. Struggente e dolce malinconia FARMACISTE A QUINZAN Poco dopo passà la rotonda de Quinzan e tegnendose a la destra de la to man lì te trovi in un bater d’ocio la farmacia comunale de San Roco. E de drio al bancon fra medissine, ceroti sciropi, pomate e suposte in offerta te trovi anca il soave soriso de l’Elisabeta e de la Roberta. Iè Dotori sempre pronte con i so sani consigli par i to disturbi, par la pression,

par le creme, gosse, fialete che te porti a casa dandoghe le ricete.

Oroscopo di Novembre di Francesca Iolanda

Ariete: maturità e autocontrollo saranno le armi vincenti per affrontare un cambiamento difficile nella carriera. La forza di decisione e la chiarezza negli obiettivi eviteranno ogni dispersione di energia per arrivare dritti allo scopo. Un pò di malcontento nella vita affettiva dopo il 9 rischia di incrinare la pace della vita famigliare. Toro: tutte le vostre energie si concentreranno nel rendere piacevole e appagante la vita di coppia, soprattutto nella prima parte del mese. Il bisogno di tranquillità diventa preponderante e limita le iniziative e gli interventi sociali. Possibilità di un' incomprensione sul lavoro. Gemelli: un pò in salita la prima parte del mese, quando vedrete sfumare un' occasione, magari anche per mancanza di convinzione da parte vostra. Dal 13 in poi si movimenta la vita sociale dove potranno accendersi simpatie e “passioncelle” romantiche. Possibili tensioni interiori tra intuito e ragione. Cancro: il bell'aspetto di Giove può dare un bell’input alle finanze, anche grazie ai consigli di una persona esperta. Il desiderio di rendersi utili e di prendere le difese dei più deboli potrà essere preponderante e portare anche a scelte alimentari di tipo vegetariano. Intuito quasi medianico al top. Leone: desiderio di ufficializzare un rapporto, offrendo e chiedendo garanzie in merito, impegni presi e portati avanti con lealtà e correttezza vi renderanno stima. Anche il controllo delle emozioni risulterà fondamentale per portare avanti una strategia vincente della carriera. Assertività e fermezza di propositi faranno il resto. Vergine: possibile un' infatuazione ricambiata sull' ambiente di lavoro. Serenità e clima piacevole in famiglia, grazie anche alla vostra prodigalità. Incertezza sul da farsi verso la fine del mese quando contro la vostra logica ferrea si insinueranno incertezze di ordine morale. Bilancia: l' entrata di Venere nel segno predispone all' armonia e galvanizza gli affetti, anche se Marte rende impulsivi e volitivi. Se farete affidamento sul vostro proverbiale equilibrio, non ci saranno particolari scossoni, altrimenti preparatevi ad un periodo movimentato. Desiderio di primeggiare in campo accademico al top. Scorpione: smagliante la forma mentale, che si colora di ironia anche pungente. Molta partecipazione da parte vostra nella vita degli amici in difficoltà sarà fonte di soddisfazione e stima. Anche le finanze sembrano risentire del bel periodo di crescita in generale. Sagittario: Saturno invita a prendere ogni aspetto della vita molto sul serio, quindi anche gli impegni famigliari e sociali saranno gestiti con rigore e affidabilità. Possibile qualche inquietudine o dubbio di origine mistica, tra seguire l' intuito o la fredda ragione, per i nati della prima decade. Capricorno: iniziative che si consolidano, progetti che prendono il volo, saranno gli eventi di questo bel periodo. Anche gli interessi da voi dimostrati si sposteranno verso argomenti più leggeri, lontani dal vostro consueto rigore. Qualche malumore in famiglia, di tanto in tanto, potrebbe turbare la vostra serenità. Acquario: il desiderio di tranquillità e di svago si scontra con la vostra proverbiale disponibilità e la voglia di farvi carico delle cause a carattere sociale potrebbe prendere il sopravvento. Cercate di non vedere nemici anche dove non ci sono ma mostrate sempre il vostro lato migliore. Pesci: molte soddisfazioni sono previste per chi saprà dimostrarsi sicuro e affidabile. Usate la dialettica per spianare le divergenze e contrasti in campo lavorativo. La vita famigliare richiede maggior serenità e presenza di spirito, evitate quindi ogni forma di evasione o allontanamento, anche solo mentale.

percorrerla nelle ombre della sera, quando lucine di case romite, aggrappate in costa, si confondono con le stelle. Nel tremolio del nastro d’argento si specchia la luna e una lacrima mi solca il viso. Struggente nostalgia l’andar via dolce e amata valle mia. Donatella Menolli

Par el mal de pansa gavemo stò siropo, par la testa che gira ghè sta medissina la va tolta una a la sera e una la matina.

Iè farmaciste col soriso, ma con esperienza che le te spiega de tuta sta gran matassa se la medissina che te ocor, te la paghi o i te le passa.

E, se dopo qualcun el gà da dirghe qualcosa spiegandoghe le so robe facendo un po de fadiga basta che i altri i staa tuti dedrio de la riga. Giuseppe Conati

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale

PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

SPAZIO DONNA

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L’INTERVISTA / DENTAL MISSION

Camilla, esperienza in Indonesia Ha due occhi sinceri e l'aria delicata di una giovane donna che si affaccia al mondo adulto Camilla Speranza. Eppure da quel viso dai tratti dolci traspare tutta l'energia e la gioia di chi ha appena concluso un viaggio importante. Sì, perchè a Camilla, 20 anni, iscritta alla facoltà di psicologia del San Raffaele di Milano, piace viaggiare...ma mai avrebbe immaginato di potersi trovare, alla sua età, a fare un viaggio come quello che l'ha vista protagonista dal 28 luglio al 13 agosto scorso. Camilla, figlia del dottor Stefano Speranza, medico dentista di Valgatara, ha ricevuto proprio dal padre l'invito ad affiancarlo nella sua “dental mission” in Indonesia, sull'isola di Flores, dove da alcuni anni opera la missione camilliana di Padre Luigi Galvani. Camilla, hai detto subito “sì” all'invito di tuo padre? «Sì, ho detto subito “sì”. Qualcosa dentro di me mi ha spinto ad accettare questa proposta di “viaggio alternativo”. Inizialmente ero inconsapevole di che tipo di “avventura” avrei vissuto: prima di partire parlavo dei preparativi, del viaggio in aereo e del

nostro ritorno. Anche ora, con il “senno di poi”, credo che non avrei mai potuto immaginare questo viaggio: sull'isola di Flores e nei villaggi che abbiamo visitato ho trovato un mondo completamente diverso da quello in cui siamo abituati a vivere ogni giorno». Che cosa ha portato con te da quest'esperienza? «Il mio tempo a Flores l'ho trascorso principalmente accanto ai bambini: è il loro sorriso che ho portato con me. Sono tornata cambiata da quest'esperienza, tanto che ogni volta che nel mio quotidiano vivo momenti di stress o di preoccupazione, penso a Flores e subito ecco tornare la serenità. Non scoderò mai questo viaggio, i cui insegnamenti caratterizzeranno le mie giornate. Porterò sempre nel cuore la gentilezza e la dolcezza degli abitanti dell'isola, che ci hanno accolto calorosamente. E' proprio il caso di dire che da Flores ho ricevuto molto più di ciò che ho dato». Cosa ti ha colpito maggiormente nello svolgere il tuo lavoro a Flores? «A Flores mi occupavo di prevenzione e di igiene

dentale, seguendo in particolare i più piccoli. A questo proposito abbiamo portato con noi centinaia di dentifrici e spazzolini da distribuire ai bimbi. E' stato proprio durante la distribuzione che mi sono resa conto che, alla fine, tutto il mondo è paese: quando mi trovavo difronte a classi, anche molto numerose, di bambini con i loro insegnanti tutto si svolgeva nel più tranquillo dei modi...Nei villaggi in cui i bambini venivano invece accompagnati dai genitori era il caos: tutti si accalcavano per accertarsi che il proprio bambino ricevesse spazzolino e dentifricio. Esattamente come accade qui da noi». Qual è stato l'impatto iniziale una volta arrivata a Flores? Per una ragazza giovane, abituata agli agi e alle comodità “di sempre”, com'è stato trovarsi in poche ore in un modo in cui, per fare un esempio tra tanti, manca l'acqua calda in casa? «Potrà sembrare strano, ma mi sono ambientata all'istante. E' stato tutto naturale: mi sono resa conto che l'essere umano riesce ad adattarsi molto

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

Farmaci cardiovascolari i più acquistati in Italia Questa estate l’Agenzia Italiana del farmaco ha pubblicato il rapporto nazionale OsMed 2014, rendendo disponibili i dati sull'uso dei farmaci in Italia. Le analisi in esso contenuto hanno evidenziato come siano quelli cardiovascolari i farmaci più “amati” dagli italiani: secondo le stime ben oltre 4 dei 26,6 miliardi di euro spesi in Italia lo scorso anno per comprare farmaci sono stati destinati proprio all'acquisto di un medicinale appartenente a questa classe. Mentre al secondo posto per spesa si collocano i farmaci antineoplastici e immunomodulatori, per cui sono stati spesi 3,9 miliardi di euro. Questi medicinali restano però quelli a maggior impatto sul bilancio pubblico. Nel Rapporto si evidenzia inoltre che in media gli italiani hanno acquistato circa 23 confezioni a testa nei primi 9 mesi del 2014, di cui 14 in regime di assistenza convenzionata. Ogni cittadino italiano ha dunque speso mediamente 438 euro per i farmaci nel corso dell’anno. Quanto alla spesa in convenzione si evince dal Rapporto che nel 2014 il 75% dei costi per i farmaci è stato rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale ed in questo contesto risulta aumentata l'aderenza alle terapie, un dato positivo in termini clinici e di riduzione della spesa. In questo panorama, il direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Luca Pani, sottolinea l'importanza della promozione del corretto utilizzo dei farmaci in qualsiasi contesto assistenziale. “La spesa farmaceutica nazionale ha rappresentato l'1,6% del Prodotto Interno Lordo, in linea con quanto osservato negli anni precedenti, a significare che le politiche sono risultate efficaci nel garantire l'accesso ai nuovi medicinali rispettando al contempo i vincoli di spesa. Mentre per il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin “la vera sfida è garantire a tutti i salvavita”. Ma per farlo non basta “solo ridurre gli sprechi e le inefficienze ma anche immaginare dei percorsi nuovi per comprare tali farmaci”. La sfida quotidiana del Sistema Sanitario è quella di rendere le terapie più avanzate disponibili e sostenibili, nell’ottica di garantire a ciascun cittadino le migliori cure. Il rapporto OsMed 2014 mostra come molto si stia facendo, anche in momenti di difficoltà finanziaria mondiale.

più di quanto si possa immaginare. Ho scoperto in me la capacità che tutti abbiamo di trasformare i nostri bisogni in energia positiva. La stessa con cui sono tornata a casa». Parliamo del ritorno. Dopo due settimane a Flores non avresti più voluto tornare... «Sono partita con un grande magone. E i bambini...Quelli li avrei portati tutti con me! E poi c'erano Padre Luigi, padre Alfonso e tutti gli altri della missione: a Flores ho trovato una seconda grande famiglia. Le prime parole che ho detto a mio padre appena abbiamo preso il volo sono state: “quando torniamo?”. Un'esperienza come quella che ho avuto il privilegio di vivere io, la consiglio a tutti». Silvia Accordini

IL BIMBO

L’angolo di Francesca PAN DI BANANE E NOCI INGREDIENTI 125 gr. di burro morbido 150 gr. di zucchero - 2 uova - Vanillina 400 gr. di banane mature schiacciate 300 gr. di farina 1 cucchiaio di bicarbonato - 1 pizzico di sale 1 punta di noce moscata Mezzo cucchiaino di cannella in polvere 100 gr. di noci tritate grossolanamente PREPARAZIONE Lavorare con le fruste elettriche il burro con lo zucchero. Unirvi poi le uova e, lentamente, il resto degli ingredienti senza mescolare troppo. Trasferire l’impasto in uno stampo da plum cake e cuocere per un’ora a 180 – 200°. Spegnere il forno e lasciar riposare altri 15 minuti. Servire il pane con banane schiacciare e decorare con sciroppo d’acero e noci.

A cura del dottor Gianni Tamassia

LA NUTRIZIONE DEL BAMBINO: IL DIVEZZAMENTO

L’alimentazione del bambino nel primo anno di vita è caratterizzata da un primo periodo di allattamento esclusivo (al seno o al biberon) seguito da un altro periodo di graduale introduzione di alimenti diversi dal latte. Secondo gli esperti internazionali questa seconda parte, definita divezzamento o svezzamento, non dovrebbe iniziare prima delle 17 e non dopo le 26 settimane di vita. Infatti l’organismo del bambino, prima dei 4 mesi di vita, non ha raggiunto la necessaria maturità anatomica e digestiva-assorbitiva. Dopo i 6 mesi, invece, il solo latte non soddisfa le esigenze energetiche e nutrizionali del bambino. Le modalità del divezzamento devono tenere in considerazione le necessità nutrizionali (dettate dai Livelli di Assunzione di Riferimento di NutrientiLARN) coniugate alle origini della famiglia, alle tendenze e abitudini della stessa, alle disponibilità dei prodotti e alla sicurezza degli alimenti. Pur essendo un momento particolarmente delicato (l’intestino stesso matura anche in ragione delle modalità del divezzamento o svezzamento), le regole sono poche e le possibili modalità tutt’altro che rigorose [si intende dire che c’è abbastanza libertà su come attuare il divezzamento?]. Ecco alcuni consigli: dai 4 ai 7 mesi graduale introduzione degli alimenti, meglio se uno per volta, compresi quelli che contengono glutine o altri potenzialmente allergizzanti; dare al bambino alimenti semplici e fino a un anno di vita non usare sale, zucchero e bevande zuccherate; non eccedere in proteine (carne, pesce, latte e derivati, cereali e legumi); usare olio extravergine di oliva, ricco di omega 9; non usare latte vaccino fino ad almeno tutto il primo anno di vita. Sul come preparare le prime pappe e quali alimenti scegliere, ogni famiglia può tener conto delle proprie conoscenze e abitudini e rivolgersi al proprio pediatra di famiglia, figura di riferimento per una sana e corretta alimentazione. Dottor Gianni Tamassia Specialista in Pediatria, Nutrizionista comitato scientifico permanente ONE-HEALTH.it, rete nutrizione FIMP (Fed.It.Med.Pediatri)


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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

SPAZIO DONNA BENESSERE

Donna

I BENEFICI DELLA CANAPA

27 A CURA DI CHIARA TURRI

L'obiettivo salutistico principale dell' autunno consiste nel disintossicarsi dalle scorie estive che affaticano il metabolismo: per questo, da settembre a novembre, è consigliabile prestare attenzione all'attività dei reni, del fegato e del sistema immunitario, oltre a nutrire il sistema nervoso. La canapa sativa, della famiglia delle Cannabinacee, è una pianta erbacea annuale con caratteristiche assimilabili all’ordine delle orticanti. Originaria dell’Asia centrale e occidentale, coltivata da millenni per vestirsi (fibra), nutrirsi (semi, farina e olio), curarsi (fiori di canapa) e per le proprietà officinali (psicoattive) utilizzate durante riti sacrali. Questa pianta si può coltivare in Italia a condizione che venga coltivata un a varietà a basso tenore di THC, la sostanza psicoattiva, (inferiore allo 0,2%) compresa nel Registro Europeo delle Sementi e che sia seguita la procedura stabilita dalla Circolare del MIPAF n.1 dell'8 maggio 2002. La percentuale così bassa di THC assicura l’assenza di effetti psicotropi. La canapa coltivata in Italia presenta invece discreti livelli di CBD (cannabidiolo, l’altro principale cannabinoide presente nelle infiorescenze di canapa) funziona sull'ipotalamo, sulla ghiandola pituitaria (o ipofisi) e sul surrene, che regolano la produzione di determinati ormoni. Grazie ai suoi principi attivi, inoltre, aiuta il metabolismo e fortifica il sistema immunitario. E' un vasodilatatore, un miorilassante naturale ed ha azione antinfiammatoria. I semi di canapa, inoltre, sono un ottimo r imedio anche per chi soffre di stitichezza. Ad affermarlo sono i ricercatori della Baptist University di Hong Kong in uno studio pubblicato recentemente dalla rivista The American Journal of Gastroenterology. Grazie alle erbe e semi di canapa, alcuni dei problemi associati alla stitichezza come alla difficoltà a prendere sonno, si sono ridotti in maniera significativa. Il risultato è un'ulteriore conferma di quanto alcuni degli estratti delle piante siano notevolmente capaci di correggere uno dei disturbi più fastidiosi dell'apparato digerente. Gli effetti benefici della canapa sono inoltre riconosciuti dall'Unione Europea e per questo motivo la pianta viene usata per varie tipologie di malattie: Sclerosi Multipla, AIDS, Depressione, Malattia del dolore(anche quella post chemio), epilessia, anoressia e tante altre. Per trarre beneficio da questa pianta propongo una facile ed economica ricetta per gustare una piacevole tisana da assumere, in questo periodo autunnale, almeno due o tre volte al giorno. Il principio attivo predominante che andremo ad assumere con questa tisana sarà il cannabinoide CBD che assicura un effetto antinfiammatorio e neuroprotettivo. INGREDIENTI: -1 litro d’acqu a; 2-3 fettine di zenzero grandi all’incirca come una moneta da un euro; 3g di fiori di canapa PREPARAZIONE: Portare a bollore l’acqua con le fettine di zenzero; togliere l’acqua dal fuoco ed immergere i fiori di cannabis; lasciare in infusione dieci minuti. Il tè ottenuto può essere consumato freddo per un effetto dissetante, oppure potete berlo caldo, come una tisana rilassante. Per tutto l' autun no consiglio di sostituire lo zucchero con i malti: sono più saporiti e non ingrassano. Il malto d'orzo nutre i tessuti cerebrali e migliora la vista, quello di riso protegge le vie respiratorie e quello di mais drena reni e vescica. Se volete ottenere un sapore più morbido alla vostra tisana aggiungete un goccio di latte. Il grasso animale contenuto nel latte servirà per aumentare l’assorbimento e l’attività del CBD e degli altri principi attivi della pianta; potete comunque preparare un’alternativa senza latte tenendo presente che i semi presenti nella pianta sono già di per sé un elemento “grasso” . Consiglio di bere almeno tre tazze al giorno di questa preziosa tisana per tutto il periodo autunnale. Affronterete l’ inverno con più energia fisica e più tranquillità mentale.

Namastè!


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