L'altro Giornale Garda Baldo Novembre 2016

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO 1986 - 2016 www.laltrogiornale.net ANNO XXXI - N.11 - NOVEMBRE 2016 - Stampato il 24/11/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

1947: LA CoStituZione di Lino Venturini Quando la Costituzione italiana fu approvata dall'Assemblea costituente il 22 dicembre 1947, non fu affare di pochi, ma l’accordo tra ostinati stalinisti e composti democristiani, tra vecchi liberali e giovani azionisti. Allora. Ora non c’è alcun accordo, ma solo superficiali “spiegazioni” e battibecchi conditi con battute da briscola in cinque. “Caro popolo, riduciamo i costi della politica, riduciamo i senatori. Sei contento, caro popolo?” Non si presenta, invece, la Relazione illustrativa al disegno di legge costituzionale (8 aprile 2014) nella quale si dichiara apertamente che lo scopo della Riforma non è quello di rendere più efficiente la macchina dello Stato, bensì quello di rispondere unicamente all’«esigenza di adeguare l'ordinamento interno alla recente evoluzione della governance economica europea». In parole più chiare, con la nuova Costituzione l’Italia non potrà più decidere cosa è meglio per sé, né potrà più dire nulla sull’Europa e sugli ordini che verranno dai burocrati della Commissione: saremo obbligati ad accettare, come tanti sudditi, scelte su cui non avremo, secondo la nuova Costituzione, alcuna voce al riguardo. In particolare sono stati riformati tre articoli della Costituzione, il 55, il 70 e il 117. Art. 55: “Il Senato… partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione Europea”. Art. 70: “La funzione legislativa è esercitata dalle due Camere…”per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”. Art 117: “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione Europea e dagli obblighi internazionali”. Come si può notare nel nuovo testo si parla di attuare qualcosa che è già stato deciso, qualcosa che non è più da mettere in discussione. Pensiamola come vogliamo, ma questa è la definitiva rinuncia alla sovranità nazionale, rinuncia che già esiste (de facto), ma che ora sarebbe sancita (de iure), con la forza del vincolo costituzionale. In concreto, una italexit sarebbe impossibile, a meno di una nuova modifica della Costituzione. A questo punto dovremmo anche chiederci perché sprecare tempo e denaro per nuove elezioni, visto che dovremo legiferare sotto dettatura. A Palazzo Chigi basta un maggiordomo che sovraintenda alla servitù italiana. Poi ognuno voti come ritiene giusto, ma è importante almeno sapere per cosa si vota.

ALA. BANDIERE ARANCIONI “Giornata nazionale delle bandiere arancioni” lo scorso 9 ottobre ad Ala. E’ dal 2007 che Ala è bandiera arancione del Tci, marchio di qualità del Touring, assegnato ad un centinaio di piccoli borghi italiani situati nell’entroterra. Il comune alense conta su uno dei centri storici più belli del Trentino, ancoClaudio Soini ra più affascinante grazie alla storia dei vellutai ed alla musica classica. Pagina 22 RIVALTA. IL SOTTOPASSO

Il sottopasso autostradale che da via Don Cesare Scala a Rivalta raggiunge la parte di località Pedemonti e la zona denominata “il Palazzo” è stato riqualificato. «Questo è un passaggio abbastanza importante per chi vive a Rivalta - afferma l’assessore Massimo Zanga -: è quello che permette alla gente che viene dal paese di raggiungere la campagna e i boschi, ma anche i sentieri che portano al Pian di Festa». Pagina 16 L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO

Speciale Vendemmia Bardolino

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FARMACI E PREZZI

PESCHIERA DEL GARDA Dal 4 novembre il Centro sociale pensionati Arilica ha chiuso i battenti. A destare clamore è stato però soprattutto lo scioglimento dell’omonima associazione fondata nel 1986, che da allora occupava alcuni locali al piano terra del Padiglione degli Ufficiali, edificio di epoca asburgica la cui

Farmaci, farmacie e prezzi: questo è l’argomento protagonista di una lettera giunta in redazione. Il lettore “denuncia” un episodio accadutogli e noi abbiamo chiesto chiarimenti al dottor Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, Associazione Titolari di Farmacia. Pagina 5 BARDOLINO. IL CORO

proprietà è passata da circa tre anni dal Demanio alla Cassa depositi e prestiti. Pagina 9 CASA DI CURA PEDERZOLI

Quattordici canzoni natalizie, proposte dal coro della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto “Falcone-Borsellino” di Bardolino, “trovano” voce in un CD finanziato dall’assessorato alla Cultura del Comune. Una promessa mantenuta dal vice sindaco Marta Ferra-

ri che a margine di una delle innumerevoli esibizioni pubbliche del coro “Anna and Angels of the pop” ha lanciato l’idea d’incidere un CD con le voci dei ragazzi. Pagina 10

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Dal 17 al 19 ottobre scorsi la Casa di cura Pederzoli di Peschiera ha organizzato e ospitato il secondo corso avanzato di chirurgia pancreatica, rivolto a venti specialisti in chirurgia generale provenienti da tutta Italia. Il corso ha avuto l’obiettivo di fare il punto sulle nuove tecniche di cura del tumore al pancreas. Pagina 8

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Speciale Eventi Natalizi Vendemmia nel comune di Avio

ALA Mercatini

Valdadige

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nei palazzi Barocchi Pagine 23



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LE VOSTRE LETTERE

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REFERENDUM. SI O NO? Il 4 dicembre saremo chiamati a esprimere il nostro parere sulla riforma della Costituzione che è già stata approvata sia dalla Camera, sia dal Senato. Riforma che prevede, tra i punti principali, che le leggi ordinarie che servono per governare siano approvate solo dalla Camera e non più anche dal Senato. Dato però che la suddetta riforma è stata approvata senza la maggioranza del 2/3 dei membri di ciascuna camera, per essere applicata, avrà bisogno del nostro parere di conferma tramite referendum. Se la maggioranza dei cittadini che andranno a votare voterà SI saranno confermate le modifiche alla Costituzione, se invece la maggioranza voterà NO, non saranno fatte le modifiche. Questa e’ la vera domanda referendaria. La domanda del referendum non è, come certi schieramenti politici dicono: “Votate NO così mandiamo a casa

Renzi”. Renzi, tra l’altro, ha già detto che non si dimetterà, anche se dovessero vincere i NO. Quindi a questo punto è opportuno che i cittadini si concentrino sulla vera domanda del referendum e che valutino la loro convenienza e non quella degli schieramenti politici. SI - significa procedere nelle riforme di semplificazione burocratica e legislativa, come è appunto la riforma della Costituzione, che ha quasi 70 anni e non è più adatta ai tempi attuali. Non possiamo aspettare la prossima occasione per cambiarla. Questa è un’occasione unica, da non perdere. NO - significa rimanere nell’attuale situazione dove la litigiosità politica ha bloccato da ormai 30 anni il nostro progresso economico e sociale perché i politici non hanno fatto altro che litigare per conquistare le poltrone del potere senza guardare agli interessi dell’Italia e degli

italiani. Alcune volte sento dire dalla gente che ormai non crede più alla politica in generale e pertanto voterà NO perché le cose cambino. Ma votare NO significa: no ai cambiamenti. Se uno vuole veramente che le cose cambino deve votare SI che significa, appunto, cominciamo col modificare la Costituzione. Io pertanto voterò: SI Non tanto per far contento Renzi. Voterò SI per il bene di noi cittadini italiani e soprattutto per quello dei giovani che, se non si farà subito qualcosa per loro, avranno davanti un futuro molto incerto. NB – Se anche tu concordi con quanto sopra esposto, ti prego di consigliarlo a tutti i tuoi amici e parenti al fine di ottenere la vittoria dei SI al prossimo referendum per il bene dell’Italia e dei vostri figli.

Balle! Le stanno, le state, tentando tutte: modificare l’Italicum, rinviare il referendum, comprare i Sì, terrorizzare i No, cacciare i bersaniani come “traditori. Eh già, quando si comincia a calpestare la democrazia ribaltando il volere degli elettori, tutto vale, anche i traditori che espellono i traditi. I traditori sono Renzi e i suoi amati alleati. Il programma PD del 2013 diceva: dobbiamo sconfiggere l’ideologia della fine della politica e delle virtù prodigiose di un uomo solo al comando. La sola vera

risposta al populismo è la partecipazione democratica, e prometteva l’applicazione corretta e integrale di quella Costituzione che rimane tra le più belle e avanzate del mondo. Questi politici di governo inclusi Verdini e Alfano e codazzi loro - rappresentanti più di se stessi e dei rispettivi partiti, pare dimentichino che sono stati sistemati ai vertici da un presidente-monarca che ha eseguito gli ordini delle lobby finanziarie europee e mondiali ora ovviamente schierate per il trionfo del

neocostituzionalismo per accrescere vieppiù poteri e influenze loro. Almeno voi del SI non dimenticate che il PD con il 25% dei voti presi alle ultime cosiddette elezioni politiche è rappresentativo di circa il 15% dei cittadini, pretende di riscrivere un terzo della Costitituzione senza alcun mandato popolare e in un Parlamento di nominati grazie ad una legge incostituzionale. Le Istituzioni ridotte a una cosa ... loro, l'arroganza al potere. Giovanni Giavelli

Un Cittadino Silvano Martini

RENZI IN USA... AHI, AHI, AHI Ditemi Voi che fiducia si deve avere in un Premier che va dal Presidente degli USA, con il comico Benigni ed altri personaggi, a spese nostre, per avere il suo appoggio al “Si” Referendario del 4 dicembre. Credetemi, proprio nessuna, perché tale sua iniziativa sminuisce l’autonomia e la sovranità del nostro Paese e inoltre cerca di condizionare, a suo favore, la volontà degli italiani. La nostra cara Italia è o non è un Paese sovrano o indipendente? Per il signor Renzi pare di no, pertanto prima se ne va meglio è per tutti gli italiani, di qualsiasi fede o politica siano. Quindi, cari connazionali, perché ciò avvenga votate “NO” anche perché le riforme che propone l’attuale Governo sono di stampo centralista ed autoritario. Infatti, invece di dare di più autonomia alle Regioni ordinarie, toglie a loro competenze e le allontana sempre più da quelle a Statuto Speciale, le quali rimangono con i loro privilegi, mantenendo così italiani di serie “A” e di serie “B”, il che non è giusto. Toglie, inol-

tre, al Popolo la sua sovranità elettiva in quanto si avrebbe un Senato di nominati i quali, oltretutto, avendo un doppio incarico non farebbero

bene e con dedizione sia l’uno che l’altro e poi ci costerebbero di più con il loro andare avanti indietro da Roma. Lettera Firmata

Per le vostre lettere scrivete a : articoli@laltrogiornalevr.it

Caro Direttore, ogni giorno televisioni e giornali segnalano e rappresentano il problema immigrazione e la clandestinità di gente proveniente soprattutto dall’Africa e quindi non da Paesi in guerra. Un’immigrazione sempre più consistente e incontrollata, non gradita alla stragrande maggioranza dei Comuni perché li mette in difficoltà. Questo perché tali clandestini, oltre ad essere mantenuti e alloggiati in strutture alberghiere o in stabili ristrutturati a nostre spese, creano insicurezza e paura alla gente, specie alle donne. Pertanto gli italiani di questa invasione – perché proprio di invasione si tratta – non ne possono proprio più e vorrebbero che questo Governo la bloccasse e controllasse maggiormente a chi dare asilo per evitare, oltretutto, la diffusione di malattie. Non capisco perché le nostre navi, invece di andare a prendere i suddetti clandestini dai barconi, al limite delle acque territoriali libiche, non assistono i bisognosi e poi facciano fare a loro il dietro front. Così come fanno la Spagna e altri Paesi, compresa l’Australia. Infatti la Spagna, pur essendo molto più vicina di noi all’Africa non ha alcuna invasione di clandestini. Proprio per questo l’attuale Governo dovrebbe dare alle nostre navi attraverso il Ministro della Difesa e quello dell’Interno le attuali disposizioni: assistenza ai bisognosi

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 23- 11 - 2016

e poi far fare il dietro-front ai barconi. Così in pochi giorni si fermerebbe l’attuale invasione e nel contempo di eviterebbero le tragedie del mare e il commercio di esseri umani. Tutto ciò, ne sono estremamente convinto, lo vogliono la maggioranza dei Comuni e degli Italiani. Questo anche perchè con un maggior controllo si evita pure che arrivino gli estremisti. Purtroppo è molto difficile far capire tutto ciò all’attuale Governo in quanto c’è un Premier che pensa più al Referendum del 4 dicembre che ai veri problemi della nostra nazione. Proprio per questo bisogna votare NO al Referendum, affinchè l’attuale maggioranza venga sfiduciata e così se ne vada a casa al più presto. Tutto ciò anche perché se vincesse il SI’ questo nostro caro paese diventerebbe più centralista e autoritario con un solo uomo al comando. Quindi addio Democrazia e Sovranità popolare. Infatti il nuovo

Senato non sarà autonomo per gestire le Regioni con Senatori eletti dai cittadini ma composto da elementi nominati, i quali costeranno di più per il loro continuo viaggiare e, oltretutto, distratti dal proprio incarico di sindaco o consigliere. Il SI poi non tocca per nulla le Regioni a Statuto Speciale le quali continueranno a mantenere i loro privilegi rispetto alle altre Regioni, il che non è giusto e democraticamente liberale. Anche per questo bisogna votare NO e mi spiace sentitamente che, qui nel Veronese, il Sindaco di Verona vada in giro per la nostra Provincia assieme ai Parlamentari del PD di Renzi al fine di propagandare di SI. Tutto ciò mi meraviglia perché ha sempre affermato di essere un convinto Federalista, quello che non avverrebbe se andasse in porto il SI. Pertanto speriamo che vinca il NO. Renato Tomezzoli

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LE VOSTRE LETTERE

QUESTIONE DI RISPETTO

“C’è chi è d’accordo. Grazie”

Gentilissima dottoressa Pancaldi, scrivo riferendomi all'atteggiamento di alcuni lettori de "L'Altro Giornale" in seguito al suo presunto articolo "anti-islam" e, più in generale, alla forte critica nei confronti di chi, come me, ha espresso la propria opinione a margine della lettura dell'editoriale medesimo. Innanzitutto, ho l'impressione chiara che nessuno - nè redazione nè lettori - in questo giornale abbia mai usato toni razzisti o nettamente istiganti all'odio contro gli immigrati o contro chi è diverso da noi. Inoltre, io stesso, ho specificato nel mio intervento che l'occidente nei secoli passati non è andato a mano leggera in giro per il globo, ed intendevo proprio al trascorso recente dell'Italia in Etiopia, Libia, Jugoslavia, Grecia, Albania

e quant'altro. Ma se il mio bisnonno ha combattuto contro un libico o un etiope, non è che per proprietà transitiva si possa dare a me la colpa, altrimenti i tedeschi di oggi sarebbero tutti da considerare SS. Chiarito questo, entrerei un poco più nel merito del discorso. Quando si afferma che in Italia basterebbe far rispettare le già severissime leggi che ci sono in materia di terrorismo e di reati penali in generale, non mi pare si stia promuovendo una caccia alle streghe (forse andrebbe cambiato o limitato il sistema di attenuanti che permettono riduzioni drastiche di pene per chi non è recidivo, ma questo è un altro discorso), bensì che si provi a porre l'accento sulla necessità contraria, ovvero quella di giungere al rispetto di tutte le culture sulla base della

legalità e del diritto alla cittadinanza, non certo del proprio credo, che è un aspetto personale ed intimo nella nostra vita; seconda e ultima cosa, affermare che Dio è un "prodotto della cultura" mi sembra un pochino presuntuoso se viene detto da chi ha appena accusato gli altri di odio e manicheismo culturale. Non capisco sinceramente da quali profondissimi studi possano venire tali certezze universali, se non da un atteggiamento parziale e ovviamente discutibile basato sull'assenza di prove dell'esistenza di Dio (tra l'altro, l'assenza di una prova non è la prova dell'assenza); concludendo, inoltre, ricordo che fra i tanti a sostenere che il cristianesimo sia al tramonto vi erano anche i detrattori di un grande papa come Giovanni XXIII quando indisse il concilio vaticano II. Alla fine, a tramontare, furono loro e le loro idee (fra essi, oltre ovviamente ad esponenti del partito comunista, anche moltissimi alti prelati cattolici contrari alla riforma interna della chiesa). Ma questa è un'altra storia, roba da prima repubblica... Porgo distinti saluti Daniele Boschelli Brenzone Grazie per il suo intervento, caro Boschelli. A parole sono tanti i lettori che mi sostengono, ma in quanto a scrivere …! Quindi grazie davvero.

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ITALIA

“Nessuna identità. Nessuna speranza” Ancora qualcuno, stancamente, parla di identità e di cultura Veneta da salvaguardare e da difendere. A mio avviso non c'è più speranza, siamo proprio arrivati “alla frutta”: qui da noi può cantare vittoria chi vuole cancellare qualsiasi modello culturale di appartenenza. Dopo l'unità di questa ancora “espressione geografica” che ha preso il nome di Italia, con l'immigrazione economica forzata e pianificata di persone e genti italiane foriere e portatrici di altri valori (altre lingue, altre culture, altre tradizioni) che, potendo scegliere avrebbero preferito in cuor loro starsene a casa propria; ora il cerchio si chiude con un colpo di genio: gli ordini che vengono di là dell'Atlantico (hanno vinto l'ultima guerra!) sono quelli di cancellare definitivamente con l'immigrazione forzata di genti da altri paesi quello che ancora è rimasto di cultura, identità, senso di appartenenza, valori condivisi delle nostre Comunità. Ci hanno a suo tempo imposto i loro modelli culturali e di consumo – e va bene – ma ora il colpo finale si concretizza con questa manovra epocale. Manca solo che andiamo a casa loro a prenderli. Non possiamo far venire qui tutta l'Africa! Il risultato e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, di chi ancora vuole vedere e capire e cioè trasformare e plasmare il nostro Paese, sia a Nord che a Sud grazie all'innesto forzato di milioni di persone, in una polpetta senza memo-

ria fatta solo di consumatori acritici perfettamente in linea con le esigenze della globalizzazione e del mercato mondiale. Crediamo di scegliere, in verità comperiamo e consumiamo quello che ci viene proposto (cultura e modelli di vita). Ma diciamocela tutta una buona volta. Negli USA dopo 250 anni di storia, una guerra civile e una forzata integrazione fra le varie comunità etniche, checché se ne dica, alla faccia delle anime belle e solidali di casa nostra (tanto per capirci quelli che qui in Italia hanno il cuore a sinistra ma il portafoglio a destra), negli USA che dovrebbero essere il nostro modello culturale di riferimento, i bianchi odiano i neri (negri) che odiano i bianchi, che a loro volta odiano gli ispanici che odiano i neri e le primitive comunità indigene (pellerossa). Si sparano e si ammazzano tutti i giorni sia in casa che per strada. Perfetto. La verità è che le cose stanno così perché si è scelto ed accettato che vadano così. Mi domando: dobbiamo diventare come loro, completamente snaturati dalla nostra Cultura, indifesi, senza le memorie della nostra Storia? Istintivamente, ora che la frittata è quasi fatta, assumiamo comportamenti di autodifesa, ritirandoci nel proprio particolare, nei propri piccoli interessi, non dialogando, non partecipando alla vita sociale delle nostre comunità, in un inevitabile avvitamento su noi stessi malinconico ed

allarmante. Villafranca di fatto, così procedendo, è diventata anch'essa un luogo di incomunicabilità e del “chissenefrega”. Ora c'è la Grezzanella da ultimare. La “nostra amata” è oramai una camera a gas. Qualcuno ci sta prendendo per il culo. Dicono che non ci sono i soldi (schei) ed è vero. Però il Veneto è tra le prime regioni italiane per ricchezza prodotta (PIL) e non ci sono le risorse (schei) per fare due (2) km di tangenziale?!? L'indistruttibile e valoroso “comitato anti-traffico” (50 persone a manifestare nell'ultima passeggiata digestiva con più di 30.000 abitanti di Villafranca...) può manifestare e marciare fino a Crotone, ma non servirà a nulla perché manca di capacità di analisi. Finché non la dirà tutta e di conseguenza farà le scelte politiche appropriate, col cavolo che tireranno fuori i soldi (schei) per completare la “Desiderata”. Un consiglio. Visto la piega che hanno preso le cose qui da noi, provate a domandare qualche contributo (schei) ai vostri amici cinesi, vostri compagni di merende nella globalizzazione a voi tanto cara, non si sa mai... Per quanto mi riguarda, in cuor mio, non ho più nulla da chiedere a nessuno. Spero solo che al più presto “tornino i cinema all'aperto e che Pertini possa finalmente giocare a carte con John Wayne”. Luciano Modena Villafranca

OSPEDALE E... Gentile Direttore, sono stato ospite del reparto di dermatologia dell'ospedale di Borgo Trento e devo dire che sono rimasto colpito dalla grande pulizia di quel reparto. Purtroppo devo lamentarmi per l'estrema freddezza dei medici. In otto giorni mi avranno dedicato otto minuti. Parlavano alla velocità della luce, provavano un certo fastidio a rispondere alle domande, non per cattiveria, ma perché era evidente che andavano di corsa e non avevano tempo da perdere. Alla fine mi hanno riempito di cortisone e mi hanno detto che non c'è speranza di guarigione. Cortisone a vita con tutte le conseguenze che comporta. Tutta lì la tanto decantata ricerca?

Ma quello che mi ha indignato maggiormente è stata la visita di controllo effettuata un mese dopo. Ho viaggiato in mezzo al traffico da Arco a Verona per sentirmi dire da un giovanissimo medico (mai visto) che andava tutto bene, dopo aver osservato le mie gambe per pochi secondi e che potevo continuare a seguire la cura assegnatami dal dottor […]. Un altro giovane m'ha consegnato un foglio e via! Un minuto? Due minuti? Pochi secondi per dirmi due stupidate che con i mezzi moderni si possono tranquillamente dire senza bisogno di lunghi spostamenti? Pensavo di aver diritto a una visita di almeno mezz'ora, dopo tanta freddezza, e invece ho ricevuto

un'altra secchiata d'acqua gelida. Non le parlo della difficoltà di trovare un parcheggio. Me ne sono tornato a casa con la soddisfazione di non aver ricevuto una multa per divieto di sosta. Forse lei riderà di me perché a settant'anni mi accorgo che il mondo precipita, non solo nel campo della politica, ma anche negli ospedali, nelle scuole, nelle fabbriche. A volte ci si chiede: ci sarà qualcosa che si salva in questa nostra disgraziata Patria? Cordiali saluti e grazie per l'attenzione. Angelo Annovi C’è davvero poco da ridere, caro signor Angelo. Purtroppo quello che lei descrive è la cruda realtà.

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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

Prezzi dei farmaci: ... si può sbagliare!

Novembre 2016

IL CASO. Un lettore arrabbiato scrive alla redazione, il presidente di Federfarma Verona risponde

Farmaci, farmacie e prezzi: questo è l’argomento protagonista di una lettera giunta in redazione. Il lettore “denuncia” un episodio accadutogli e noi abbiamo chiesto chiarimenti al dottor Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, Associazione Titolari di Farmacia.

esponi il prezzo del prodotto e quanto al kg e la provenienza. In farmacia però non hanno le stesse regole: solo alcuni farmaci di quelli mutuabili portano il prezzo. Quasi il 90% degli altri farmaci non lo indicano. Perché in questo il commercio non è tutto uguale? Assumiamo farmaci senza sapere da dove

la farmacista mi ha fatto lo scontrino di 11,90 euro. L’ho fatto presente, la risposta è stata che è il computer che identifica il prezzo del farmaco. La legge però dice che il prezzo è quello riportato sulla confezione. Perché tutto questo succede?

LA LETTERA In campo alimentare, ma non solo, c’è tanto rigore per legge! Fino a ricevere contravvenzioni se non

arrivano. Ieri in farmacia ho comperato “connettivina plus crema” e sulla confezione c’era il prezzo imposto di 10,90 euro, ma

L’INTERVENTO DI MARCO BACCHINI «Nel caso denunciato dal lettore probabilmente il collega non ha mantenuto

Un cittadino

un atteggiamento corretto. Mi spiego: i prezzi dei prodotti vengono costantemente aggiornati sul relativo database e sta al titolare di farmacia verificare puntualmente e periodicamente - così come accade per le date di scadenza dei farmaci - l’eventuale cambiamento del prezzo stabilito, andandolo quindi ad aggiornare direttamente sulla confezione o sullo scaffale. Nel caso in questione così non è stato. Una svista che può accadere, certo, ma solitamente, pur rimettendoci, si dovrebbe far pagare al paziente la cifra riportata sulla confezione. E’ quella infatti che fa fede. Quando accadono episodi di questo genere tuttavia non è “cattiveria” o “disonestà” del farmacista, ma una distrazione che può capitare, tanto che a qualcuno sarà più spesso successo – sempre per una questione di aggiornamenti - di pagare un prezzo inferiore rispetto a quanto riportato sulla confezione».

Da Super Rossetto vince il risparmio SUPERMERCATI / IL TRAGUARDO

Lo scorso anno il Gruppo Rossetto ha tagliato il traguardo del mezzo secolo, ma non ha perso le buone abitudini: esperienza, infatti, continua a far rima con convenienza tra gli scaffali dei punti vendita del Gruppo, il cui fatturato è in continua crescita. Anche in questo 2016 sono molte le statistiche che Altroconsumo ha stilato nell'analizzare i prezzi dei supermercati italiani: Super Rossetto di Parona e di via Spaziani sono risultati i più economici di Verona e ai primi posti a livello nazionale sulla totalità della spesa. «Un risultato che rappresenta per noi una piacevole e sod-

anche ai 1500 collaboratori che ogni giorno lavorano al nostro fianco, abbiamo dato prova della nostra costante attenzione nei confronti dei numerosi clienti che continuano a sceglierci dandoci fiducia. Ripetersi non è mai facile, anzi, è sempre difficile: proprio per questo, se nei due anni scorsi essere in cima alla classifica è stato fonte di grande soddisfazione, quest'anno lo è ancora di più. La concorrenza, si sa, è sempre alla ricerca di tutti i mezzi per “superarti”, quindi non davamo certo per scontato di poter risultare i più economici per la terza volta di seguito. Il nostro

disfacente conferma – afferma Lorenzo Rossetto, amministratore delegato e responsabile commerciale del Gruppo -. I punti vendita di Parona e via Spaziani sono stati gli unici nostri punti vendita rilevati da Altroconsumo, però ci tengo a precisare che la nostra polita prezzi è la medesima in tutte le province in cui siamo presenti. Ancora una volta, grazie

orgoglio - aggiunge ancora Lorenzo Rossetto, affiancato nella conduzione dell'azienda dai fratelli Giuseppe, Roberto, Germano e Luciano e dalla nuova generazione composta da 9 nipoti – è soprattutto quello di vedere confermato ancora una volta ciò che da sempre promettiamo ai nostri clienti: qualità al prezzo più conveniente. Una sfida che ha caratteriz-

zato fin dall'inizio la nostra azienda e che sta portando ottimi risultati». Da quel 1965 in cui Pietro Rossetto iniziò a scrivere la storia del Gruppo con due negozi in Borgo Milano molte sono state le novità che si sono succedute, fatte di successi, impegno, duro lavoro e inaugurazioni, fino ad arrivare all'apertura di ben 25 supermercati in nove province. Ma come si riesce a mantenere i prezzi così bassi? «Nessun prodotto cosiddetto “civetta” - afferma Lorenzo Rossetto - e bando alla politica del “sottocosto” ma il risparmio sul totale della spesa: questa la nostra filosofia aziendale, che si sposa perfettamente ad una politica trasparente dei prezzi e ad un rapporto di fiducia costruito nei decenni con una clientela che non possiamo deludere e che sa che da noi può star certa di acquistare la qualità al giusto prezzo». In particolare, oltre all’ormai tradizionale 10% di sconto sull’intera spesa ogni ultimo mercoledì del mese, da novembre 2016 è prevista una novità “anti – spreco”: alcuni prodotti freschi (come pane, prodotti di pasticceria, pollo arrosto, frittura di pesce) nell’ultima ora di apertura ogni giorno (eccetto la domenica e l’ultimo mercoledì del mese) verranno messi in vendita con lo sconto del 30%. «Si tratta di un’iniziativa testata nei nostri punti vendita di Verona dal mese di settembre – conclude Lorenzo Rossetto -. La “prova” è piaciuta alla nostra

clientela, tanto da spingerci ad estendere la proposta a tutti i nostri 25 punti vendita». Silvia Accordini

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IL PREMIO LETTERARIO Un premio letterario per gli aiuti alla Terra Santa promosso dal Comitato veneto presieduto dal cavaliere del lavoro Silvano Pedrollo con l’organizzazione tecnica del Circolo Artistico “La Carica” e la collaborazione dell’Università degli Studi di Verona. Si tratta del concorso nazionale di poesia al quale hanno preso parte concorrenti di quasi tutte le Regioni italiane e conclusosi recentemente con la premiazione dei vincitori nel salone dei vescovi all’episcopio di Verona. Dopo l’introduzione della giornata a cura della presentatrice Silvia Lavarini e l’intervento del vicario episcopale alla cultura, don Martino Signoretto, che ha portato il saluto del Vescovo Zenti, il presidente Pedrollo nel suo discorso ha detto che «il successo del premio va ben oltre le più rosee previ-

espositive degli autori, ai quali va il nostro ringraziamento per la nutrita partecipazione». Rivolgendosi poi ai poeti ha affermato che «la forza della poesia e di queste poesie è nel segnale di pace che essa lancia a tutti. Un pensiero in versi per gettare un seme di speranza verso la Terrasanta, una delle terre più martoriate dalle guerre e dalla povertà. Parole, virgole, righe di poesia che partendo da Verona porteranno un po’ di bene e di sollievo. Il ricavato del premio sarà destinato ai lavori di risanamento della chiesa, appunto, di Gerico che il francescano padre Mario conserva con affetto e devozione per i pellegrini che da tutto il mondo raggiungono il cuore della Palestina». È seguita la relazione tecnica del presidente della Commissione, il professor Gian Paolo Marchi, e,

Un momento della cerimonia

sioni. Soprattutto perché si tratta di una manifestazione culturale dedicata alla poesia, un genere che purtroppo nella moderna società dello spettacolo non riceve l’attenzione che meriterebbe. Il premio di cui oggi celebriamo il successo ha un valore che va oltre le mirabili doti

momento clou, la consegna materiale dei riconoscimenti per mano delle Autorità presenti dopo la lettura delle motivazioni e la dizione delle liriche premiate dalla voce recitante dell’attore Tiziano Gelmetti.

Carlo Rigoni



LE VOSTRE FOTO

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

CISANO-BARDOLINO

Uno scivolo pericoloso! PESCANTINA

NEGRAR

PARLAMENTO

SAN BONIFACIO

SAN BONIFACIO

Assordante silenzio dei nostri eroi

SOMMACAMPAGNA

SAN PIETRO

In un orto!

SANT’ANNA

Bevono talmente tanto che poi non sanno parcheggiare

Ben 86 trattori presenti nonostante il tempo

BREONIO

ARBIZZANO

Sagra a Breonio

Tombini intasati!

FOTO CURIOSE

HALLOWEEN

PEDEMONTE

Macchine parchegiate in mezzo alla strada e la cosa si ripete ogni celebrazione della messa

LAZISE

Via Dosso Rifiuti e fossato incolto

LAZISE

Lungolago con faretti divelti

Antica pianta di capperi ridotta così dopo i giardinieri ZTL

CASELLO VR-NORD

Mi chiedo cosa ci voglia a ripulirlo! CAPRINO

Chi entra... LAZISE

Parcheggio selvggio! SAN BONIFACIO

Scritto troppo piccolo Vergogna!

Rotatoria della stazione!

DOMEGLIARA

Chiampo inquinato

COSTERMANO

SANT’ANNA Multe alle auto in sosta

Tombini come le gondole

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La zucca Lucia, il ragno Valeria, lo scheletro Silvia e la strega Martina. Le mie simpatiche parrucchiere festeggiano Halloween

Piazza transenne pericolose!

Via San Martino, accesso parcheggio DOMEGLIARA

Che degrado!

Via Z. Manani

SAN BONIFACIO

Ancora senza ponte!


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CRONACHE

Tumore al pancreas Le tecniche di cura IL CORSO AVANZATO. L’evento si è tenuto dal 17 al 19 ottobre alla Pederzoli di Peschiera

Dal 17 al 19 ottobre scorsi la Casa di cura Pederzoli di Peschiera ha organizzato e ospitato il secondo corso avanzato di chirurgia pancreatica, rivolto a venti specialisti in chirurgia generale provenienti da tutta Italia. Il corso ha avuto l’obiettivo di fare il punto sulle nuove tecniche di cura del tumore al pancreas, sulla scorta dell’esperienza maturata nei due centri veronesi nati grazie al contributo del professor Paolo Pederzoli: l’Istituto del pancreas dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata (Aoui) di Verona, nato negli anni Ottanta come Scuola di specializzazione di chirurgia pancreatica, e l’Unità di chirurgia pancreatica della Casa di cura Pederzoli di Peschiera, creata nel 2007 da un gruppo di specialisti provenienti dall’Istituto. Durante una conferenza stampa organizzata per annunciare l’avvio del corso, è stato sottolineato che in pochi anni l’ospedale di Peschiera si è posizionato al quarto posto in Italia per numero di inter-

venti chirurgici al pancreas (1.800 fino al 2015), mentre l’Aoui di Verona detiene

sviluppata dall’equipe di Peschiera consiste nell’applicare la radiofrequenza (o

saldamente il primo posto: insieme i due team si collocano al secondo posto a livello europeo e mondiale. Fiore all’occhiello della Pederzoli riguarda la messa a punto di un nuovo trattamento per i malati di tumore pancreatico localmente avanzato (stadio 3, senza metastasi) e non operabili, in cui non sia cioè possibile un intervento chirurgico di asportazione totale del pancreas. La nuova frontiera

termoablazione), già utilizzata nei tumori di altri organi, anche su quello del pancreas. Il metodo consiste del «bruciare» buona parte delle cellule tumorali permettendo una maggiore efficacia delle terapie successive in termini di aspettativa e qualità di vita. I risultati della tecnica sono stati illustrati in conferenza stampa dal professor Pederzoli e dal dottor Roberto Girelli, specialista di chi-

rurgia pancreatica. «Abbiamo sottoposto circa 300 pazienti a questo tipo di intervento – ha spiegato Girelli – i primi risultati sono incoraggianti: questi pazienti hanno una sopravvivenza statisticamente superiore rispetto a quelli trattati solo con chemio e radioterapia». Non tutti i malati con tumore avanzato possono essere sottoposti a radiofrequenza: la percentuale si aggira attorno al 50% e dipende dalla risposta iniziale alla chemioterapia in termini di riduzione o di stabilità del tumore. L’ulteriore passo, ha precisato Girelli, è applicare questa procedura con una tecnica mini-invasiva sia dall’esterno con guida ecografica che per via endoscopica, tecnica su cui Peschiera sta conducendo uno studio pilota. «La nostra missione è diffondere la conoscenza sulla chirurgia del pancreas, che è tra le più difficili», ha rimarcato il professor Pederzoli, sottolineando il valore del corso avanzato. Peschiera e Verona stanno inoltre conducendo una ricerca in un contesto internazionale anche sulle cause del tumore al pancreas, su cui sembrano giocare un ruolo importante le alterazioni genetiche. La speranza è che il combinato tra ricerca sul genoma e chirurgia possa dare speranza di vita ai tanti pazienti colpiti da un tumore con speranza di vita molto bassa e aumentata solo di pochi punti percentuali negli ultimi vent’anni. Katia Ferraro

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

Anno di elezioni e di cambiamenti PRO LOCO

Il 2016 è stato un anno elettivo di grandi cambiamenti nelle gerarchie Pro Loco aderenti all’Unpli (Associazione Nazionale Pro Loco Italiane). Molti gli avvicendamenti nei Consigli Amministrativi delle Pro Loco Baldo Garda. Sono già andate al rinnovo le Pro Loco di Sona, Custoza, Garda, Torri e Brenzone. Sono invece di prossima scadenza i mandati delle Pro Loco di Valeggio e Ferrara di Monte Baldo. Le altre Pro Loco del Consorzio (Pastrengo, Cavaion, Rivoli e Caprino) hanno rinnovato da poco i propri direttivi e hanno preferito, su indicazione dell’Unpli nazionale, prolungare il mandato, rimandandone il rinnovo al prossimo anno elettivo Unpli del 2020. «Siamo soliti come Consorzio Baldo Garda - spiega il presidente del Consorzio Albino Monauni - tenere una cena degli auguri natalizi già ai primi di dicembre con lo scopo dichiarato di fare bilancio morale di quanto si è fatto nel corso dell’anno». Quest’anno la cena del direttivo Consor-

zio Pro Loco Baldo Garda è fissata per lunedì 5 dicembre presso il Ristorante Eva a Piovezzano di Pastrengo. La cena è aperta ai soci e ai simpatizzanti del mondo Pro Loco. «Sarebbe auspicabile - continua Monauni - anche la presenza dei Sindaci dei rispettivi paesi, perché vorrebbe significare l’affiatamento sinergico della Pro Loco con la propria Amministrazione Comunale. Dopotutto la Pro Loco, è il braccio operativo preferito di ogni Comune. Per il Consorzio Pro Loco Baldo Garda è stato un anno di molte luci e solo qualche ombra – commenta ancora il presidente -. Alcune nostre Pro Loco sono scese nella Bassa, a Isola della Scala e hanno partecipato ai vari concorsi indetti dall’Ente Fiera. Alla serata di settembre dedicata al Concorso del Risotto d’Oro, si sono piazzati al primo e secondo posto rispettivamente le Pro Loco di Sona e di Cavaion. Alla Fiera del bollito di novembre si sono laureati campioni al Concorso del “Gran Brulè” i colleghi della Pro Loco di Pastrengo». Bruna De Agostini

IL DATO / USO DI SMARTPHONE E INCIDENTI STRADALI Gli incidenti in Italia nel 2015 sono stati 173.892, con un incremento delle vittime della strada dell’1% rispetto all’anno precedente. Il 75% dei sinistri (130.419) è dovuta a distrazione e tra le cause principali vi è proprio l’utilizzo di smartphone alla guida. Questi sono i dati resi noti a livello nazionale negli scorsi giorni. Ad oggi gli smartphone non sono più solo utilizzati per effettuare unicamente le “classiche” chiamate, ma si usano per inviare messaggi sms o di posta elettronica, per postare foto o commenti sui social, per selezionare brani di musica da ascoltare, individuare mappe o percorsi e locali da visitare, fino all’eccesso di partecipare a giochi on-line (quali ad esempio la caccia ai Pokemon). E’ ormai prassi guidare con un telefonino in mano. Eppure l’effetto che crea comporre un sms equivale a quello di guidare per dieci secondi bendati. A 40 km/h inviare un semplice sms. Equivale a percorrere 110 metri senza guardare la strada, postare una notizia su un social causa una guida alla cieca sempre a 40 km/h di 240 metri. Aumentando la velocità gli spazi aumentano esponenzialmente e ben si comprende dunque la pericolosità connessa con questi comportamenti. A questo proposito, anche a seguito di precisa direttiva del Prefetto di Verona e delle varie associazioni degli utenti della Strada, la Polizia Locale di molti Comuni scaligeri, al fine di contrastare questo fenomeno di “distrazione di massa” alla guida, sta mettendo in atto servizi mirati di Polizia stradale dedicati al contrasto dell’uso dei cellulari durante la guida. La sanzione prevista dal codice della strada è di € 168.00 scontata del 30 % se pagata entro 5 giorni dalla contestazione oltre 5 punti sulla Patente di guida.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Peschiera e Castelnuovo

Il centro è chiuso

Novembre 2016

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PESCHIERA. La struttura sociale pensionati Arilica e l’omonima associazione cessano l’attività

Dal 4 novembre il Centro sociale pensionati Arilica (dal nome antico di Peschiera) ha chiuso i battenti. A destare clamore è stato però soprattutto lo scioglimento dell’omonima associazione fondata nel 1986, che da allora occupava alcuni locali al piano terra del Padiglione degli Ufficiali, edificio di epoca asburgica la cui proprietà è passata da circa tre anni dal Demanio alla Cassa depositi e prestiti. La difficoltà a rimanere nella sede storica e a ottenere uno spazio alternativo dal Comune è tra i motivi principali della chiusura sia del centro che dell’associazione. Associazione su cui da un lato gravava un debito di circa 40mila euro con l’Agenzia del Demanio come indennità di occupazione dei locali nel periodo 2002-2012 e dall’altro l’ingiunzione di sfratto arrivata lo scorso anno dalla Cassa depositi e prestiti. Accanto ai problemi «materiali», altrettanto decisivi sembra siano stati gli screzi interni al direttivo e tra il direttivo e l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Maria Orietta Gaiulli. La quale, nell’impossibilità

dichiarata di mettere a disposizione una sede alternativa, l’anno scorso aveva invitato i pensionati a usufruire della vicina Palleria austriaca, sede degli Alpini, proposta mal digerita da entrambe le associazioni, bisognose di una reciproca autonomia. «Avevo chiesto al sindaco di darci un locale a Porta

scritta a inizio 2014 tra l’associazione e il Comune allora guidato dall’ex sindaco Umberto Chincarini. «Si è voluto chiudere il circolo perché nella testa del sindaco era di Chincarini», rincara l’avvocato Roberta Micheletti, legale a cui nell’ultimo anno si era rivolta l’associazione per rinviare lo sfratto e sollecitare il

Verona, ma la risposta è sempre stata che non c’erano spazi. Secondo me voleva solo mandarmi via», racconta l’ormai ex presidente dell’associazione Vittoria Gasparini. «Il sindaco – aggiunge – diceva che voleva mettere nell’associazione gente che rappresentava il Comune, sarebbe anche andato bene se il Comune ci avesse aiutato trovando una sede». Sede che, assieme a un contributo annuo di 8mila euro, era stata promessa nella convenzione sotto-

Comune al rispetto della convenzione. «I pensionati sono stati consigliati male da chi ha ostacolato il naturale rapporto con l’amministrazione», ribatte dal canto suo Gaiulli riferendosi a Micheletti, candidata alle ultime elezioni nella lista di Walter Montresor, ex braccio destro di Chincarini. «L’associazione non ha collaborato per creare insieme un centro alternativo, c’è stato solo ostruzionismo», dice la prima cittadina parlando di «gestione fallimentare, non proattiva,

Dopo oltre un ventennio di abbandono e incuria, sono iniziati i lavori di demolizione di tre palazzoni nell’area dell’ex fallimento Castello, nel cuore di Cavalcaselle,

demolizione del 50% della volumetria complessiva. Il sindaco Giovanni Peretti spiega che Mdc demolirà tre dei sette condomini acquisiti e ridurrà le dimensioni degli

dove nei primi anni Novanta furono realizzati otto condomini mai ultimati a causa del fallimento della società costruttrice. Un “mostro” incompiuto che per anni ha fatto da cornice a una delle zone più panoramiche della frazione di Castelnuovo del Garda. Nel corso del tempo gli otto palazzi hanno seguito sorti diverse: sette sono entrati nel fallimento acquisito nel gennaio 2015 all’asta giudiziaria dalla società Mdc srl per poco meno di un milione di euro; l’ottavo era invece stato ceduto come “compenso” ai fornitori della società costruttrice senza mai essere ultimato. Il disegno urbanistico del comune di Castelnuovo prevede la

altri quattro. L’incognita è rappresentata dall’ottavo palazzo, quello più a destra affacciato su via Catullo. «Auspicavo che la società arrivasse a un accordo con la proprietà del palazzo escluso dal fallimento, ma finora non c’è stato – fa sapere il primo cittadino – i proprietari sanno comunque che qualunque scelta è condizionata all’abbattimento di metà volume, spero si trovi presto una soluzione». I quattro condomini che resteranno in piedi nell’area di Mdc verranno recuperati e ultimati: svanito il progetto di fare housing sociale (appartamenti venduti o affittati a prezzi calmierati per famiglie in difficoltà), Mdc rea-

lizzerà una cinquantina di appartamenti al valore di mercato. «L’housing sociale non era una richiesta imposta dall’amministrazione, ma una possibilità valutata dalla società e poi abbandonata» ricorda Peretti. Oltre al futuro dell’ottavo palazzo, i giochi sono aperti sull’accordo di pianificazione tra il Comune e Mdc. Il volume demolito genererà credito edilizio, che in base alle possibilità già aperte dall’amministrazione atterrerà in zona lago su un’area di proprietà comunale in prossimità di via Gasparina. Il nodo, fa sapere Peretti, sta nella contrattazione: da un lato la società spinge per avere riconosciuta la totalità dei circa 13mila metri cubi che saranno demoliti; dall’altro il Comune punta a ottenere il maggior beneficio sia in termini di riduzione volumetrica che di introiti dalla cessione dell’area comunale. «L’obiettivo è portare l’accordo in Consiglio comunale entro fine anno – sottolinea il sindaco – intanto con la demolizione cominciamo a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel su un’area resa edificabile durante l’amministrazione Centurioni, con l’aumento di cubatura concesso da quella Fogliardi». Andrea Ballarini,

Servizi di

Katia Ferraro

che non invogliava le persone ad andare». La proposta è «far nascere una nuova associazione per gli anziani da collocare temporaneamente in alcune stanze che cercheremo di individuare, e in attesa di poter andare nell’ex casa di riposo Gandini creeremo la rete umana», fa sapere Gaiulli, aggiungendo che «dal punto di vista economico penso che il nuovo centro pensionati sarà gestito dal Comune o da delegati del Comune». Il consigliere con delega alla Terza età Massimo Oliva corregge in parte il tiro: a margine di una recente riunione (a porte chiuse) in cui è stato presentato il nuovo progetto ha smentito si stia pensando alla creazione di un’associazione «controllata» dal Comune (tale richiesta, riferisce, sarebbe invece arrivata da alcuni pensionati). Gli sforzi dell’amministrazione, ha spiegato Oliva, sono al momento rivolti a creare uno spazio (la Gandini, se e quando saranno fatti i lavori ritenuti necessari) in cui le associazioni del territorio possano operare insieme verso un obiettivo condiviso: «Garantire l’autonomia dell’anziano con programmi ricreativi, motori e culturali». Katia Ferraro

Demolizione in atto CAVALCASELLE. Gli interventi riguardano tre palazzoni nell’area dell’ex fallimento Castello

legale rappresentante della Ballarini srl, la ditta di Cavalcaselle a cui Mdc ha affidato la demolizione, è doppiamente soddisfatto: «Da bambino venivo qui a giocare, questa è una svolta positiva» - esclama, spiegando che la sua ditta può seguire l’intera filiera dell’intervento: analisi della composizione del materiale, demolizione, trasporto al proprio impianto di riciclaggio, ulteriore analisi e successivo recupero per sottofondi stradali. K.F.

SANDRÀ / UFFICIO POSTALE CHIUSO: INCONTRO PUBBLICO Ancora “in pista” per far riaprire l’ufficio postale di Sandrà. Se ne è parlato nell’incontro pubblico organizzato il 26 ottobre da Franco Tacconi, residente promotore nell’ultimo anno e mezzo di una serie di iniziative per far riaprire l’ufficio chiuso dal settembre dello scorso anno. Alla serata hanno partecipato anche il sindaco Giovanni Peretti, il consigliere Roberto Oliosi e consiglieri di opposizione Silvia Fiorio, Giovanni Dal Cero e Cinzia Zaglio. Fiorio ha ricordato che recentemente il comune di Cerea ha vinto il ricorso presentato al Tar del Lazio contro la chiusura dell’ufficio postale di Asparetto, sentenza che apre uno spiraglio anche per quello di Sandrà. A far arrabbiare i cittadini non è “solo” l’essere privati di un servizio nel proprio paese, ma soprattutto il fatto che tale servizio non sia sopperito in modo adeguato dall’ufficio del capoluogo. Oltre alle lunghe file agli sportelli che costringono molti a scegliere gli uffici di Pastrengo e Palazzolo, si registrano ritardi nella consegna della posta e talvolta anche il mancato recapito. «Ho scritto a Poste Italiane come avvocato e consigliere, minacciando azioni forti», ha spiegato Fiorio. Nella risposta, arrivata il 30 settembre, Poste ha ammesso che tra luglio e agosto ci sono stati dei ritardi. Durante la serata è stato deciso di avviare un coordinamento tra i nove Comuni veronesi inseriti in quest’ultimo provvedimento di chiusura che ha interessato alcuni uffici nelle loro frazioni. Il sindaco e la consigliera Fiorio hanno scritto una lettera ai primi cittadini di Lazise, Caprino, Lavagno, Monteforte, Oppeano, Gazzo, Albaredo d’Adige e Cerea, oltre che al presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello, per chiedere la disponibilità a fissare un incontro. Il 31 ottobre, fa intanto sapere Peretti, è scaduto il contratto di locazione del locale comunale che ospitava l’ufficio. Durante la serata i cittadini sono stati invitati a segnalare i disservizi subìti, sia nelle frazioni che nel capoluogo, in modo da raccogliere una casistica di esperienze che possa dare forza all’eventuale denuncia. Per l’invio delle segnalazioni: denunciaposteitaliane@gmail.com.


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CRONACHE di Bardolino e Lazise

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

Il “cd” dei ragazzi

BARDOLINO. Quattordici brani natalizi proposti dal coro scolastico Anna and Angels of the pop

Quattordici canzoni natalizie, proposte dal coro della scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto “Falcone-Borsellino” di Bardolino, “trovano” voce in un Cd finanziato dall’assessorato alla cultura e istruzione del Comune. Una promessa mantenuta dal vice sindaco Marta Ferrari che a margine di una delle innumerevoli esibizioni pubbliche del coro “Anna and Angels of the pop” ha lanciato l’idea d’incidere un cd con le voci dei ragazzi coordinati e seguiti dall’insegnante di musica Angela Dolores Ferri. «Cinque anni sono un traguardo importante che merita di essere evidenziato e non passare in sordina, in quanto dietro questi apprezzatissimi concerti c’è un lavoro ed un impegno non indifferenti da parte dei nostri ragazzi, della professoressa Dolores e dei genitori che li accompagnano alle prove. Un premio, il Cd, per la costanza che hanno e per la passione che

ci mettono. La musica ancora una volta unisce e crea

brani, scelti e diretti dalla professoressa Ferri, sono

relazioni di cui i ragazzi hanno sempre più bisogno» - afferma il vicesindaco Marta Ferrari. Le registrazioni e il missaggio dei

stati eseguiti dal professore Maurizio Consolini. Il gruppo corale “Anna and Angels of the pop” nasce nel settembre 2008, esordisce il 20

dicembre dello stesso anno con lo spettacolo “Christmas in me” e nel giugno 2009 con l’evento “Il sogno più bello”. Nell’anno scolastico 2012/2013 si ricostituisce il gruppo con lo stesso nome nel corso dell'attività di laboratorio pomeridiano. Prende così vita un programma natalizio "Christmas in me the sequel" dedicato ai valori della solidarietà e dell'amore per la vita, grazie soprattutto alla preziosa collaborazione di un’alunna di nome Anna. Dopo una coraggiosa lotta contro la leucemia Anna ci ha lasciati e da quel giorno il gruppo ha deciso di trasformare il nome in "ANNA and Angels of the pop".

BARDOLINO / ATTILIO MARTINO RAMA, 102 ANNI L’assessore ai servizi sociali Elena Avanzini ha festeggiato, a Villa Serena, Attilio Martino Rama 102 anni compiuti l’11 novembre. Attor-

BARDOLINO. Il Sindaco: «Scuola elementare, nessun ampliamento. Aule sufficienti» «In seguito ad una indagine sull’andamento demografico degli ultimi dieci anni a Bardolino è emerso come le aule a disposizione presso la scuola primaria del nostro Comune siano più che sufficienti per contenere le richieste attuali e future». Questa la constatazione del sindaco di Bardolino, Ivan de Beni, che interviene relativamente allo stralcio, dal Piano delle Opere pubbliche del comune di Bardolino, dell’ampliamento della scuola elementare. «Non ci sembra giusto – aggiunge perentorio il primo cittadino - spendere soldi pubblici di Bardolino per avere altre classi che verranno occupate da bambini provenienti dai Comuni limitrofi. Preferiamo pertanto concentrare ogni sforzo economico per la riqualificazione della scuola media. Presso questo edificio potrebbero essere anche ricavate ulteriori aule, se necessario, per eventuali emergenze future». La decisione di stralciare l’ampliamento della scuola elementare, come più volte ribadito nell’ambito del Consiglio Comunale, non è un problema economico: «Potremmo tranquillamente indebitare il Comune per i prossimi anni – conclude Ivan De Beni - e fare entrambi gli interventi (ampliamento scuola elementare e riqualificazione scuola media). Sarebbe però uno spreco di soldi pubblici del comune di Bardolino constatato che non esiste attualmente una priorità e/o emergenza demografica».

niato dai figli Luana e Nello, Martin ha ricevuto in dono un cesto di alimenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale Martin Rama ha svolto il servizio militare come Sergente Maggiore, in forza a Trento, con la qualifica d’istruttore di tiro ai sottufficiale. Fatto prigioniero dai tedeschi venne caricato sul treno diretto al campo di concentramento nazista di Mauthausen, in Austria. Riuscì a fuggire dal vagone e tro-vare rifugio presso dei contadini prima di unirsi ai partigiani. Sposato per 65 anni con Ada Boni, morta nel gennaio del 2012 a 88 anni, ha svolto il lavoro di mediatore. Una vita intensa con anche un impegno politi-

co dapprima assessore e poi consigliere comunale per più di vent’anni con i sindaci

Carlo Delaini e Giorgio Metzler. E’ stato anche segretario del Partito Socialdemocratico di Bardolino. Martin Rama è il più anziano residente del comune di Bardolino.

Foto per solidarietà LAZISE. Le 10 migliori immagini del concorso appariranno sul calendario 2017 di Donare Avis

Dogana Veneta stracolma a Lazise lo scorso 13 novembre per godere delle note degli strumenti musicali degli alunni della scuola secondaria dell'Istituto Falcone-Borsellino ad indirizzo musicale. Considerando gli applausi è stato evidente che sono stati proprio bravi. Non da meno gli insegnanti che li hanno diretti: Fabrizio Olioso, Angela Barusolo, Lucia Del Carpio, Valentina Fornari e Lorella Baldin. Fra un intermezzo musicale e l'altro sono stati consegnati dieci premi ad altrettanti fotografi non professionisti che si sono cimentati nella XVII edizione del concorso fotografico Luigi Barbieri e Giorgio Pellati di Donare Avis con il contributo del Centro Servizi per il Volontariato di Verona. Il tema era “Foto dall'alto: un mondo ai nostri piedi”. Sono stati 36 i fotografi che vi hanno aderito e hanno presentato una novantina di fotografie. La mostra è stata esposta nel corso dell'estate in tutti i paesi che aderiscono a

Donare Avis: Affi, Pescantina, Bardolino, Cavaion, Caprino, Costermano, Garda, Lazise, Pastrengo, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco. Un pubblico ampio e attento ha visionato

Bardolino con “Mi pungono i piedi” si attestata al secondo posto, mentre Vania Mancini di Caprino è giunta terza con “Ai nostri piedi inaspettati riflessi di mondo”. Le altre fotografie scelte sono di

sono servire ad incrementare il dono del sangue - ha sottolineato Loredana Martinelli, direttrice del Centro Trasfusionale di Bussolengo - devo dire che sono commossa ed orgogliosa. Immagini mera-

Rosella Consolini, la premiata Anita Castellani, il presidente di Donare Avis Bruno Gardin

le immagini, raggiungendo oltre 1200 schede di votazione. Le dieci migliori foto appariranno sul calendario 2017 di Donare Avis. Il primo premio se lo è aggiudicato Anita Castellani dell'Avis di Cavaion Veronese con “Una pozzanghera racconta”. Irene Visentini di

Stella Magalini di Torri del Benaco, Graziano Magagnotti di Cavaion, Renzo Quintarelli di Pescantina, Michele Lochi di Garda, Alessandro Azzi di Lazise, Luciano Bonometti di Torri del Benaco, Marta Cecchini di Pescantina. «Se queste meraviglie di fotografie pos-

vigliose ed uniche che valorizzano il territorio e la vicinanza verso l'Avis e il grande mondo, spesso sconosciuto, di chi soffre». La mostraconcorso indetta per il 2017 ha per titolo: “Tesori nascosti ed opere d'arte poco conosciute del territorio”. Sergio Bazerla


VENDEMMIA

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Bardolino 2016

pag. 11

Uve sanissime: eccezionale è l’aggettivo dell’anno Una vendemmia eccezionale all’insegna dell’alta qualità e uve sanissime: queste le parole che meglio riassumono l’annata 2016 anche nella zona di produzione del vino Bardolino DOC e della sua versione rosata, il Chiaretto. Un’area, questa, che occupa il settore veneto dell’anfiteatro morenico del lago

nell’interno della zona di origine più antica, che comprende, in tutto o in parte, i comuni di Affi, Bardolino, Cavaion Veronese, Costermano, Garda, Lazise. Al di fuori della zona Classica, i comuni indicati dal disciplinare come area in cui si produce il Bardolino doc sono Bussolengo, Caprino Veronese, Castel-

Corvinone, la Rondinella e la Molinara. Il vino Bardolino si ottiene prevalentemente dalle uve di corvina veronese, con aggiunte di rondinella ed eventualmente altri vitigni minori. Ha un colore rosso rubino brillante. È delicatamente fruttato, con note di ciliegia, marasca, fragola, lampone, ribes e spezie (can-

di Garda, dalla riviera alle colline dell’entroterra. Il disciplinare di produzione del Bardolino spiega che l’uso della specificazione aggiuntiva ‘classico’ è riservata al vino prodotto dalle uve raccolte e vinificate

nuovo del Garda, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli Veronese, Sommacampagna, Sona, Torri del Benaco, Valeggio sul Mincio. I principali vitigni autoctoni dell’area del Bardolino sono la Corvina, il

nella, chiodo di garofano, pepe nero). È dotato di una grande bevibilità e di una straordinaria capacità di abbinamento al cibo. Il Chiaretto è la versione rosata del Bardolino. Viene ottenuto con le stesse uve.

Stampe da oltre 30 anni

GRAFICAL

Grafical nasce nel 1982 nel cuore della Valpolicella, dove opera da oltre 30 anni nel settore grafico, coniugando tradizione e innovazione per creare un prodotto di eccellente qualità. L’iniziativa parte da Andrea Lonardi, che dopo aver acquisito esperienza e competenze lavorando per diversi anni nel settore decide di mettersi in gioco fondando una propria realtà azien-

dale. Grafical si è successivamente trasformata e sviluppata grazie all’entrata degli altri fratelli, Flavio, Mario ed Elio ad oggi conta ben 75 collaboratori tra cui 30 nel reparto prestampa e amministrativo e gli altri 40 nella sala stampa. L’azienda è cresciuta gradualmente e dopo aver lavorato per diversi anni nella stampa in piano, Grafical ha voluto dare una svolta decisiva per ampliare la sua gamma di prodotti offerta investendo nelle tecnologie offset, serigrafica e digitale in rotolo.

L’azienda si è specializzata, grazie a queste tecnologie, nella stampa di etichette autoadesive per il settore vitivinicolo che sono diventate poi il fiore all’occhiello dell’intera produzione. I macchinari utilizzati sono tutti d’ultima generazione e permettono di lavorare con le tecniche più esclusive e con materiali selezionati. Oltre al rinomato reparto stampa con un team di capaci collaboratori, uno studio grafico interno propone idee e prototipi. Il lavoro viene seguito in ogni sua fase dall’ideazione alla stampa fino alla distribuzione per garantire un servizio completo e altamente professionale in grado di garantire la qualità che contraddistingue l’azienda. Il successo di Grafical è, infatti, derivato in buona parte dai punti di forza su cui fa leva da sempre: ottima qualità dei prodotti e brevi tempi di creazione ed evasione degli ordini. Nel 2015 l’azienda si è inoltre aggiunta al "Club delle Eccellenze" del mondo della stampa grazie al riconoscimento come "Best Technology Innovator” durante la consegna degli Oscar della stampa (Premio Vedovella). L’azienda è inoltre certificata BRC-IOP e FSC.

Il colore va dal petalo di rosa al corallo. Regala profumi di fiori, di piccoli frutti di bosco (lampone, fragoli-

na), di ciliegia, di mela verde, di spezia dolce, di clorofilla. Perfetto come aperitivo, si abbina con gli

antipasti, con i primi piatti, con il pesce sia di mare che di lago, con il sushi e con la pizza.

Bardolino e Chiaretto, gli abbinamenti

Per le loro caratteristiche, Bardolino e Chiaretto, vini estremamente fruttati, ingentiliti da una sottile speziatura e resi succosi da un bella freschezza, sono estremamente eclettici negli abbinamenti gastronomici. Sono pertanto ideali compagni sia dei piatti tradizionali della zona d’origine, sia della più classica cucina all’italiana, sia delle moderne cucine fusion, che accostano idee gastronomiche di diversa estrazione culturale, con forti influenze. Il Bardolino si abbina perfettamente con la classica cucina all’italiana. È ottimo con i primi piatti a base di paste di ogni tipologia (con condimenti di carne, di pesce, di verdure, di funghi), con i risotti, con i ravioli, il pasticcio di lasagne. Altro interessante abbinamento è quello con le zuppe di legumi, e in particolare con la pasta e fagioli veneta. Si sposa con le carni d’aia alla griglia, le carni al forno, le carni in umido. Nella zona d’origine, è compagno del tradizionale bollito misto. Molto interessante l’abbinamento con piatti a base di castagne o a base di funghi. Sul lago di Garda, il Bardolino si beve da sempre col pesce di lago: è eccellente ad esempio con il risotto con la tinca o con l’anguilla alla griglia. Tradizionalmente accompagna anche un tipico piatto veneto a base di pesce: polenta e baccalà (stoccafisso). Servito fresco, si accosta molto bene anche con il pesce di mare, soprattutto di grossa pezzatura, ma anche con le seppie in umido. Chi vuole osare, lo provi con la cucina esotica, orientale o maghrebina. Il Chiaretto è perfetto come aperitivo o pre-dinner. In tavola, accompagna idealmente gli antipasti: salumi, antipasti di pesce o di verdure). Si abbina perfettamente con i primi piatti di pasta (con condimenti di carne, di pesce o di verdure) e con i ravioli. Sta a meraviglia con la tipica cucina estiva all’italiana: ad esempio l’insalata caprese (mozzarella, pomodoro e basilico), il prosciutto e melone, l’insalata di riso, il carpaccio di carne. Un curioso abbinamento è quello con i piatti a base di tartufo nero estivo (scorzone). È eccellente con il pesce, sia di mare che di lago, sia cucinato (alla griglia, al forno, al sale, bollito) che crudo (carpaccio di pesce). Da provare con la paella, oppure con il sauté di vongole, o ancora con i crostacei (gamberoni alla griglia). Si adatta molto bene alla cucina orientale, anche speziata, ed è compagno ideale per il sushi.


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VENDEMMIA

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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

Potatura ai raggi X: quando nasce, come funziona marketing@laltrogiornalevr.it

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“Un giorno un asino scappò dalla stalla e corse all’abbeveratoio. Dopo poco tempo che beveva, alzò il muso e cominciò a brucare i tralci di una vite che il contadino aveva messo, a pergola, per far ombra. L’asino, con i morsi, strappò alcuni tralci, altri li accorciò e agli occhi del padrone, apparve un disastro. Ma, con meraviglia, la vite, con i tralci troncati, diede in breve tempo una quantità maggiore di uva rispetto alle altre. Il contadino capì che era conveniente potare le viti. Per questo si dice che la potatura è stata inventata da un asino”. Così narra la leggenda dell’“inventore della potatura”, tratta da “leggende e racconti popolari del veneto” di Dino Coltro. In realtà, per dare una corretta definizione della parola “potatura”, dobbiamo dire che, in arboricoltura, essa consiste nell’asportazione di rami, parte di rami o radici allo scopo di dare o mantenere una forma prestabilita alle piante, di regolare o migliorare la produzione dei frutti o di sopprimere le parti invecchiate o malate. L’uomo, nel suo percorso temporale sul nostro pianeta, ha messo in atto molte pratiche nell’ambito agricolo ed agroambientale e la potatura è

una delle più antiche, soprattutto dal momento in cui egli si trasformò da pastore nomade ad agricoltore sedentario, nel 6000 a.c. Questo periodo preistori-

effettuati, infatti viene definita “invernale” se messa in atto nei mesi freddi, con le piante a riposo, oppure “verde” o “estiva” in primavera-estate, con le piante in vegeta-

co, vede l’uomo intento ad addomesticare molti soggetti appartenenti al regno animale e vegetale, al fine di ottenere vantaggi fino a quel momento impensati. La potatura, come tutte le pratiche agricole ed agroambientali, è cambiata nel tempo al fine di essere aggiornata ed adeguata ai nuovi strumenti e obiettivi che si vogliono raggiungere. La definizione della parola “potatura” ha dentro di sè anche gli obiettivi di questa pratica ed, a questo punto, è necessario soffermarci su quali sono i tipi, i metodi e i tempi più idonei per la potatura stessa. I tipi di potatura possono essere distinti a seconda del periodo dell’anno in cui vengono

zione. Gli interventi di potatura sono definiti di “allevamento” per le piante giovani che non fruttificano e di “produzione” quando invece danno i loro frutti. Altri tipi di potatura sono: di “trapianto”, se effettuata prima della messa a dimora, di “ristrutturazione” quando si vuol cambiare forma alla pianta, di “risanamento” quando vengono eliminate tutte le parti secche o malate. I metodi di potatura possono essere definiti: “cimatura” se eliminano le parti terminali dei rami, “speronatura” se si tagliano i rami, lasciando pochissimi nodi, “capitozzatura”, se vengono eliminate alla base tutte le branche principali, “sfo-

gliatura”, se vengono tolte le foglie in tutto o in parte, “spollonatura” se si asportano i polloni, “diradamento” quando vengono eliminati fiori, frutti o rami ritenuti in esubero. L’elenco dei tipi e metodi di potatura potrebbe essere ancora molto lungo, ma in questa sede ci siamo limitati a prendere in esame i più importanti, senza nulla togliere a quelli non menzionati, sicuramente validi e messi in atto dagli operatori agricoli ed agroambientali. La necessità ed i benefici ambientali, estetici ed economici di questa pratica sono indubitabili, poichè l’intervento dell’agricoltore vuole mitigare e migliorare gli eccessi della natura, mettendo le piante nella condizione di esprimere al meglio le loro potenzialità, ma la potatura porta con sé anche aspetti di pericolosità per la sanità delle piante. Infatti, gli strumenti usati per questa pratica, possono essere veicoli di infezioni per le piante sane, poichè questo tipo di intervento provoca ferite che rimangono aperte per un lungo periodo e sono la porta d’entrata di molti patogeni. Ecco perchè la potatura va effettuata prima su tutte le piante sane, lasciando per

ultime quelle malate, che guono dalla fine di caduta possono essere estirpate foglie, a febbraio, facendo o soggetto di un interven- particolare attenzione agli to di risanamento. interventi per risanamenI residui di potatura delle to. Infine la vite, essendo piante malate devono poi una liana, con difficoltà di essere distrutti con il cicatrizzazione, dovrà fuoco di interramento, essere potata a completa lontano dalle coltivazioni. caduta foglie, per tutte le Nell’actinidia, i maschi e le viti sane e a fine inverno femmine devono essere per le viti da risanare o potati in modo molto estirpare. Chiediamo diverso, lasciando un venia se la trattazione di numero di gemme conso- questo argomento risulta no alla produzione attesa incompleta, l’argomento ed eseguendo poi un trat- è vastissimo e ricco di diftamento con funghi anta- ferenze a seconda del gonisti che impediscano clima, varietà, sistemi di l’entrata, dai tagli, dei fun- coltivazione, organizzaghi dannosi. zione aziendale: la nostra Per l’olivo, la potatura umile intenzione è di stideve essere effettuata da molare il pensiero e l’apfine febbraio a fine aprile: profondimento dell’opeda evitare i tagli durante la ratore agroambientale, raccolta autunnale, che poichè la conoscenza è rende le piante molto più l’unica risorsa di chi vuole evitare di commettere sensibili al freddo. Per le pomacee e le dru- troppi errori. pacee, le potature si eseG.D.C.


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CRONACHE di Garda e Costermano

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Serve un restyling

GARDA. Il Piano di occupazione del suolo pubblico darà un volto nuovo per la stagione turistica

Garda ha bisogno di un restyling. Di un volto nuovo con cui accogliere la prossima stagione turistica da record. Un volto nuovo fatto plateatici ordinati, di ombrelloni coordinati, di spazi liberi rispettati, di colori di tovaglie e di arredi armonizzati. E’ tutto previsto e disciplinato nel nuovo “Piano di occupazione del suolo pubblico” che ha già ricevuto l’ok da parte della Soprintendenza ai beni paesaggistici. Il Piano prevede il riordino dei plateatici, dei pubblici esercizi e degli esercizi commerciali in centro storico, l’uniformazione delle tabelle, delle insegne, le dimensioni degli espositori. Verranno banditi i vestiti appesi fuori dai negozi, sui muri dei palazzi, e più in generale tutto quello che potrebbe stonare, e che ha stonato fin’ora, a livello estetico. «Abbiamo deciso di razionalizzare gli spazi, di

uniformare i colori, di mettere in ordine tra quella distesa di sedie e tavolini che, magari pure diversi tra di loro per forma e colore, finivano per rovinare e oscurare la vista del Lago - spiega l’assessore al Commercio Emanuele Bongiovanni -. Abbiamo

non può più fare a meno. Ad oggi infatti è in vigore un semplice regolamento per il commercio che però difettava di qualsiasi indicazione sul piano estetico. Non entrava nel merito della scelta dei colori da utilizzare, degli spazi e dei canoni este-

insomma cercato di applicare dei criteri che potessero essere validi per tutti gli esercizi senza essere penalizzanti». Un Piano che Garda attendeva ormai da tempo e di cui

tici da rispettare. «Abbiamo lavorato insieme ai rappresentanti dei commercianti e degli esercenti per arrivare a questo risultato - spiega l’assessore -. Tutti - prosegue-

hanno condiviso la necessità di mettere mano al volto di Garda. D’altronde Garda è troppo bella perché si possa lasciarla vestire in modo così trasandato». Il Piano comporterà anche una mano più severa nel far rispettare ciò che verrà dato in concessione. I plateatici verranno delimitati con delle borchie d’ottone a terra e sono previste sanzioni per chi decidesse di non rispettare tali limiti. Le concessioni previste per i plateatici avranno durata di sei anni. Per i cosiddetti “giardini d’inverno”, i Dehors, si parla invece di nove anni. Dopo l’ok del Consiglio, l’entrata in vigore del Piano è prevista per il primo di gennaio. «E’ un restyling a cui non vogliamo rinunciare - dice l’assessore - anche perché Garda è troppo bella perché la si possa far vestire in modo trasandato».

GARDA. Passione, 4 aule e 10 insegnanti: torna la scuola di musica Garda torna ad avere la sua scuola di musica. Si trova in uno spazio condiviso tra l’associazione musicale Domenico Scarlatti e l’associazione culturale La Banda Gardesana. Il posto loro affidato è un appartamentino appena ristrutturato dal Comune al piano terra della scuola primaria Floreste Malfer in via Pascoli 8. Quattro aule, dieci insegnanti e la possibilità per tutti i ragazzi che lo vorranno, di imparare le basi della musica, tra i propri strumenti e i pianoforti a disposizione. E tutto questo «perché la musica - dice il sindaco Davide Bendinelli - è un linguaggio universale e, come Comune, volevamo che tutti i ragazzi avessero la possibilità di impararlo. La Scuola di Musica Domenico Scarlatti aveva sede a Garda, poi si è spostata a Costermano. Ora torna nel suo luogo di origine, in questo spazio della scuola che abbiamo completamente ristrutturato. Propone corsi propedeutici e canto corale per voci bianche (bambini) e, come, di pianoforte, violino, violoncello, chitarra classica, fisarmonica e batteria. Da quest’anno anche chitarra moderna e canto moderno. Le aule sono state consegnate nelle mani di queste due associazioni e i presidenti hanno programmato un vero e proprio anno scolastico musicale. Garda per anni ha avuto una sua tradizione musicale, poi la Scuola di Musica Domenico Scarlatti si è dovuta trasferire. Adesso siamo riusciti a riportarla qui, con un’offerta ancora più ampia e ne siamo molto soddisfatti». L’associazione culturale La Banda Gardesana ha qui uno spazio riservato: «La nostra banda - spiega il presidente Cresco - esiste a Garda da 51 anni. Abbiamo una sede alle medie Pisanello con due sale prove mentre in questo nuovo spazio insegniamo la teoria degli strumenti a fiato e a percussione. Abbiamo 61 alunni, divisi in 4 gruppi per età e i corsi sono gratuiti. Il nostro sogno sarebbe creare una banda musicale dei Comuni del lago». Aggiunge Simonetta Bicego: «Siamo lieti del nuovo spazio che ci permette di allargare l’offerta proponendo anche lo studio di altri strumenti». Le iscrizioni sono aperte. Per informazioni si può contattare il Comune.

Matrimonio civile

COSTERMANO. Organizzati siti appositi per dare la possibilità alle coppie di sposarsi in paese

Una promozione del territorio che possa dare visibilità e al tempo stesso sviluppo ed economia al Paese: questo era l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Costermano quando il 7 giugno 2013 deliberò “di istituire uno o più uffici di Stato civile separati con la funzione di celebrare l’atto di matrimonio presso siti che, in ragione della propria importanza estetica storica o ambientale abbiano anche una destinazione turistica e siano pertanto aperti al pubblico”. Ebbene, l’obiettivo è stato centrato in pieno: «Eravamo convinti che le nozze civili nelle dimore del territorio costermanense, connubio di fascino, cultura, storia, romanticismo, bellezza e buon cibo, favoriscono il turismo – conferma il sindaco Stefano Passarini -. Grazie a questa opportunità oggi a Costermano molti ospiti stranieri - e non solo - si recano sul nostro territorio e organizzano la loro cerimonia nei siti convenzio-

nati con il Comune creando così una vera rete di servizi – conferma il sindaco Stefano Passarini -. Basti pensare che la permanenza media nel

gia e sviluppo del territorio sono parole chiave che vanno a incrementare il cammino intrapreso dall’amministrazione comunale nell’aderire a

nostro territorio in occasione del matrimonio è di 3/5 giorni, permettendo così alle coppie e ai loro invitati di soggiornare nel nostro Comune dando lavoro a hotel, B&B, ristoranti, parrucchiere, estetiste, fioristi, agenzie di viaggio…Siner-

questo progetto che vede non solo la possibilità di far conoscere il proprio territorio, ma anche di rimpinguare le casse pubbliche con le quote che i neo sposi non residenti devono versare per la loro cerimonia da sogno in Costermano».

Dalla firma della delibera di giunta che ha autorizzato le celebrazioni di matrimoni anche fuori dalla casa comunale sono stati incassati dal Comune 18.000 euro: 1.200 euro nel 2014, 6.000 euro nel 2015 e ben 11.300 euro in questo 2016. «Questa continua crescita e richiesta – afferma Sara Squarzoni, assessore al Turismo del comune di Costermano - rappresenta un segnale positivo e un valore aggiunto per le nostre realtà economiche del territorio. Apriamo le porte ad un turismo “consapevole e rispettoso” che sceglie il nostro territorio per festeggiare il loro giorno più bello creando così una continuità senza tempo. Scelgono le nostre dimore per coronare il loro sogno in un ambiente da favola. Quest'anno ho avuto la possibilità di celebrare molti matrimoni, e vedere le lacrime di gioia degli sposi e dei loro famigliari sono un'emozione unica». S.A.


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

CRONACHE di Torri e Malcesine

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Medioevo sul Garda TORRI. Presentato il progetto che mira ad una promozione turistica e culturale alternativa

TORRI

È stato presentato a Torri del Benaco, “Il Medioevo sul Garda”, un progetto, promosso dall’Associazione L.A.CU.S (Lago, Ambiente, Cultura, Storia) e sostenuto dall’amministrazione comunale e dalla Comunità del Garda. L’iniziativa ha lo scopo di promuovere, anche nel corso del 2017, la conoscenza del Medioevo religioso nell’area gardesana, per creare un’offerta turistico – culturale alternativa, intrigante, di nicchia e sempre interessante per chi frequenta il Garda. Alla riunione hanno partecipato gran parte dei Sindaci del Lago, i loro assessori alla Cultura e al Turismo e gli operatori economici e non, interessati a partecipare al progetto. «Per Torri del Benaco è un onore essere sede di presentazione di questo progetto di grande rilevanza – ha detto Donatella Bertelli, vicesindaco di Torri del Benaco e vice presidente della Comunità del Garda – perché la valorizzazione,

anche di questo tipo di turismo, non può che giovare

Donatella Bertelli

al territorio del Lago di Garda. Per noi è molto importante essere presenti

e sostenere l’iniziativa: le testimonianze storiche infatti ci dicono che un tempo, in epoca medievale, Torri del Benaco era la regina del Garda, con il suo Castello, le famose torri e le viette strette e caratteristiche che ancora oggi sono a testimoniare quell’epoca lontana». L.A.CU.S. è un’associazione senza scopo di lucro, costituita da operatori culturali gardesani, voluta nel 2001 dalla Comunità del Garda per valorizzare, tutelare e gestire i beni culturali dell’area gardesana. Nel territorio del lago di Garda durante l’epoca medievale si sono sviluppate forme omogenee e specifiche di organizzazione territoriale, con diversi nuclei di insediamento, sistemi produttivi e commerciali in gran parte autonomi rispetto ai centri urbani limitrofi. Gli scavi archeologici condotti negli ultimi anni, hanno certificato la presenza di numerosi edifici di ambito

pre romanico, databili dal V secolo in poi. Per questo motivo, il territorio del Garda è considerato tra i più ricchi di informazioni in Italia e forse anche in Europa. È proprio grazie a queste fonti che dal 2015 L.A.CU.S si occupa di promuovere un itinerario turistico che possa garantire ai fruitori un approfondimento delle tracce medievali lasciate attraverso edifici religiosi e beni culturali per vivere esperienze di testimonianze culturali a stretto legame con il territorio. Per il 2017, L.A.CU.S si propone di portare il progetto di valorizzazione anche sulle sponde trentine del Lago di Garda per creare così un itinerario unico e suggestivo, grazie all’ampia proposta di mostre multimediali e visite guidate che finora hanno riscontrato un notevole successo nei comuni veronesi e bresciani che si affacciano sul Lago.

neare estivo. Non sono da tralasciare nemmeno i numerosi ammodernamenti strutturali avviati ad inizio anno per migliorare l’accoglienza delle persone: la stazione di partenza della funivia è stata climatizzata per rendere meno pesante l’attesa nei momenti di coda, è partita la vendita e prenotazione online che ha permesso di evitare la fila alla biglietteria, è stato completamente ristrutturato il rifugio Prà Alpesina e, per la prima volta, sono stati stampati i dèpliant anche in francese e in spagnolo per soddisfare le esigenze di queste nuove provenienze. Daniele Polato, presidente della funivia di Malcesine ha precisato: «La stagione 2016 è andata bene e siamo soddisfatti delle 22 mila

presenze in più rispetto allo scorso anno. Sono convinto che le politiche promozionali intraprese con il Cda siano state vincenti. Abbiamo ampliato il target dei visitatori rispetto al turismo balneare del lago di Garda con azioni sinergiche insieme a realtà economiche e commerciali del territorio, Fiera di Verona, Aeroporto, Camera di commercio e Consorzi turistici. In conclusione, in nome di tutto il Cda, voglio ringraziare tutti i collaboratori, utenti ed istituzioni per la professionalità dimostrata e l’attaccamento alla nostra azienda, sintomo di partecipazione attiva ad una realtà di eccellenza, orgoglio Veronese, Veneto e Italiano». Angelica Adami

I numeri sorridono

FUNIVIA DI MALCESINE. Chiusa la stagione estiva, parte il cronometro per quella invernale

Si è chiusa la stagione estiva 2016 della Funivia di Malcesine che era cominciata domenica 20 marzo con la novità della prima Pasqua sugli sci per i veronesi e che ha ottenuto successi molto importanti. Ora è tempo di lavori di ordinaria manutenzione annuale prima di riaprire per la stagione invernale che avverrà intorno al 20 dicembre. Per quanto riguarda il flusso dei viaggiatori e dei turisti che nel 2016 hanno avuto l’opportunità di salire in quota per mezzo della funivia, i numeri sono stati molto positivi: un anno che ha visto un vero e proprio incremento di viaggiatori rispetto agli anni precedenti grazie alle condizioni meteorologiche molto favorevoli e grazie al frutto

delle azioni di promozione della funivia che hanno inciso significativamente

Daniele Polato

anche al di fuori del consueto mercato turistico bal-

MALCESINE. Una donazione per ricordare il turista tedesco, morto nel 2014 La tragica morte del turista di nazionalità tedesca avvenuta nel 2014 sulle cime del Monte Baldo presso il rifugio Kira a Malcesine, è stato il motivo per fare una chiacchierata con il responsabile della Protezione Civile, il signor Luigi Casella che coordina il gruppo di questa perla del Garda: «Grazie al supporto dei familiari e degli amici della vittima deceduta probabilmente perdendo il controllo del parapendio per una manovra errata o per una folata di vento, abbiamo avuto l’onore di ricevere una somma di 3.490 euro donati proprio grazie all’immensa e totale fiducia che i familiari e gli amici hanno riversato a noi della Protezione Civile di Malcesine - pone l’accento il coordinatore Casella -. Sono state 53 le persone di nazionalità tedesca che hanno donato un’ingente somma che poi verrà utilizzata per acquistare un bene tangibile per ricordare la vittima, perché la solidarietà si concretizza nel momento del bisogno e noi, come Protezione Civile, siamo orgogliosi e onorati di essere stati il loro pensiero». A.A.

Luigi Casella


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CRONACHE di Brentino Belluno e Caprino L’ALTRO GIORNALE

Sottopasso sistemato

Novembre 2016

RIVALTA. Il tratto autostradale da via Don Scala raggiunge la località Pedemonti e il Palazzo

BRENTINO BELLUNO

Il sottopasso autostradale che da via Don Cesare Scala a Rivalta raggiunge la parte di località Pedemonti e la zona denominata “il Palazzo” è stata riqualificata. «Questo è un passaggio abbastanza importante per chi vive a Rivalta - afferma l’assessore all’Ecologia, Protezione civile e Scuole, Massimo Zanga - in quanto è quello che permette alla gente che viene dal paese di raggiungere la campagna e i boschi, ma anche di raggiungere i sentieri che portano al Pian di Festa, alle pendici del monte Baldo». Un passaggio da non trascurare per chi dalla ciclabile lo percorre per raggiungere il centro paese e l'area commerciale per poi proseguire per la cantina sociale della Valdadige e ricollegarsi nuovamente alla pista ciclabile del Sole. «Questo sottopasso, che da via Don Cesare Scala raggiunge “il Palazzo” -conti-

nua Zanga - aveva proprio bisogno di essere riqualificato, con buona pace di tutti quei ragni che vivevano li indisturbati da parecchi anni. Grazie ai nostri operai e a un gruppo di ragazzi volontari che si sono resi disponibili l’area è stata

tolte le vecchie lampade, è stato fatto un trattamento al cemento ancora grezzo ed è stato verniciato di bianco. Per finire c'è stato il tocco artistico con dei murales fatti dai ragazzi stessi. Un’azienda del territorio che opera nel settore del

dapprima ripulita bene, sia sul fondo che sulle pareti, ormai annerite da anni di incuria. Sono state quindi

risparmio energetico, delle energie rinnovabili e dell’illuminazione a LED ci ha donato delle nuove lampade

per ottenere un risultato di maggior luminosità nelle ore notturne e di maggior durata nel tempo. Questo lavoro non ha quindi avuto alcun costo per le casse comunali. Anche per questo un doveroso grazie a tutti e più che dovuto». Anche altri lavori di manutenzione oltre a questo sono stati realizzati con questo spirito grazie alla collaborazione con l'associazione Mato Grosso: sono state verniciate delle ringhiere a Belluno; la ringhiera della scala che sale dal ponte sotto la chiesa a Rivalta; le palizzate in legno della ciclabile; le bacheche segnaletiche e informative a Brentino sono state pulite e sistemate, oltre ad altri piccoli lavoretti. Conclude l’assessore Zanga: «Un plauso ai ragazzi del Mato Grosso per l'impegno e l'ottimo lavoro svolto». Andrea Lanzoni

L’ASSOCIAZIONE. L’Osservatorio per il Paesaggio Valdadige TerraDeiForti valorizza il territorio “Osservatorio per il Paesaggio Valdadige TerraDeiForti”: questa è l’associazione no.profit, nata nel 2014, impegnata nel valorizzare i territori dei comuni di Rivoli Veronese, Brentino Belluno e Dolcè, coinvolgendo anche i limitrofi comuni di Avio e Caprino Veronese. «Il fine di questa libera associazione - afferma il direttore Giuseppe Dalla Torre - è quello rivolto alla valorizzazione alla promozione del territorio con particolare attenzione al paesaggio, alla cultura ed ai luoghi storici. È un insieme di persone, membri delle associazioni locali, membri di istituti comprensivi, imprenditori e professionisti, che si dividono i compiti a seconda delle proprie competenze formando tre organi interni: un comitato tecnico-scientifico, una redazione e un comitato di gestione». Nel territorio della Valdadige ci sono numerose iniziative di valorizzazione del territorio che si potrebbero intraprendere a breve, anche con l’aiuto dell’Osservatorio: la valorizzazione sentieristica, la viabilità ciclopedonale tra la sinistra e la destra Adige, la valorizzazione dei monumenti storici presenti in quantità ed in qualità. È indubbio inoltre – aggiunge Dalla Torre - che l’Osservatorio sia un banco di prova importante per una più stretta collaborazione tra le amministrazioni comunali che ne fanno parte. Le opportunità che offre questo organo sono molteplici: dalla possibilità di coordinare gli eventi sul territorio in maniera che non si verifichino sovrapposizioni a vere e proprie iniziative a carattere sovraccomunale, sempre nell’ottica della protezione e della valorizzazione della Valdadige. Insomma, non si tratta di un’associazione che si limita ad “osservare” l’esistente, ma si impegna a migliorarlo e soprattutto a raccontarlo a cittadini e turisti, in maniera da trasformare le ricchezze paesaggistiche, gastronomiche, culturali e storiche della Terradeiforti da “beni immobili” (se non addirittura costi) ad opportunità di lavoro e guadagno». Per ulteriori informazioni: www.osservatoriopaesaggiovaldadige.it A.L.

«I profughi? Troppi» CAPRINO. Sono 82 i richiedenti asilo in paese. Il sindaco Paola Arduini interviene sul tema

CAPRINO

L’Amministrazione comunale di Caprino Veronese sottolinea ancora una volta il problema dei flussi migratori e della già numerosa presenza di richiedenti asilo nel territorio comunale: sono 82 ad oggi le persone alloggiate nel capoluogo caprinese e nelle frazioni, tutte accolti in strutture private, «dove l’Amministrazione comunale non ha potere decisionale – precisa il sindaco di Caprino, Paola Arduini -. Durante gli incontri che ho avuto con la Prefettura è stato messo in risalto, tra l’altro, che le presenze su Caprino, hanno già raggiunto un numero considerevole, con conseguenti disagi alla comunità, ho invitato la stessa quindi a non

collocarne altri. Mi è stato risposto – aggiunge ancora il primo cittadino - che purtroppo, a fronte dei numero-

molteplici persone che arrivano quotidianamente nella Provincia di Verona, e che cercano disperatamente

si arrivi, saranno prese in considerazione tutte le offerte che arrivano anche da parte dei privati. Siamo consapevoli della difficoltà che ha la Prefettura a collocare le

strutture disponibili ad accoglierle». Nel frattempo è in atto un tavolo di lavoro presieduto dal Presidente della Provincia con tutti i Sindaci, per trovare un accordo che

regoli questa situazione. «La Legge – aggiunge il sindaco attribuisce alla Prefettura tutti i poteri per procedere escludendo il Comune da ogni consultazione. Invitiamo quindi tutti i cittadini a valutare con responsabilità l’accoglienza nei propri immobili, di altri richiedenti asilo, in quanto l’Amministrazione Comunale è preoccupata per l’imminente futuro, quando ci troveremo a dover gestire una situazione incontrollabile sia dal lato sociale che economico. Come Amministrazione auspichiamo che sul nostro territorio non ci siano altri ingressi, confidando nella collaborazione di tutti i cittadini».

CAPRINO. Università popolare, inizia un altro anno di formazione Fornire un servizio gratuito di formazione culturale a favore dei cittadini: è questo lo scopo dell’Upif, università popolare di Istruzione e formazione di Caprino Veronese che lo scorso 3 ottobre ha inaugurato ufficialmente l’anno accademico 2016 – 17 con una presenza costante di 160 persone per il terzo anno consecutivo. Ricco il calendario, strutturato in argomenti a scansione mensile, presentato dalla Presidente Upif, Albertina Cortese, in collaborazione con il direttivo della Biblioteca comunale del presidente Franco Zeni. Dopo gli incontri di ottobre e novembre, dicembre sarà il mese dedicato alla musica con la presenza del tenore veronese Mario Chiarini. I quattro incontri di gennaio 2017, condotti da medici di comprovata competenza, verteranno su significative tematiche inerenti la salute e si parlerà di: diabete, disturbi d’ansia, alimentazione e problemi di cuore. La letteratura impegnerà i quattro incontri di febbraio, mentre marzo sarà il mese dedicato all’arte. Chiuderanno l’annata accademica i due incontri di aprile con due viaggi virtuali in Russia e Australia. L’annata accademica 2016/2017 è iniziata lunedì 17 ottobre, presso la Sala Civica di Via Pertini, per concludersi, dopo 23 incontri settimanali, lunedì 10 aprile 2017. Due sono le uscite didattico-culturali: a Mantova per visitare Palazzo Ducale e Palazzo Te e a Venezia con obiettivo di visita Museo Guggenheim.


VENDEMMIA

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

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Valdadige 2016

Fugatti: «Qualità e quantità. Vendemmia ottima» La Terradeiforti è una valle attraversata dal fiume Adige e circondata a occidente dal Monte Baldo e a oriente dall’altopiano della Lessinia. I vigneti presenti fanno da sfondo a

questo paesaggio dal clima mite mitigato dall’ influenza del vicino lago di Garda che aiuta i vigneti tipici della zona, il Casetta e l’Enantio, a crescere rigogliosamente. I vini che ne deriva-

Vendemmia 2016: Cristina, tracciamo un resoconto di come è andata questa annata

disfatti sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. In vendemmia abbiamo avuto

La crisi la si sente anche nel mondo del vino. Lei è vice presidente del Consorzio,

vitivinicola nella zona della Terradeiforti. «L'annata 2016 è andata benissimo. Siamo sod-

giornate calde e poco piovose, che ci hanno permesso di raccogliere uva sana e matura».

ma anche imprenditrice nella sua azienda di famiglia. Come è cambiato l'approccio del-

Stampe da oltre 30 anni

GRAFICAL

Grafical nasce nel 1982 nel cuore della Valpolicella, dove opera da oltre 30 anni nel settore grafico, coniugando tradizione e innovazione per creare un prodotto di eccellente qualità. L’iniziativa parte da Andrea Lonardi, che dopo aver acquisito esperienza e competenze lavorando per diversi anni nel settore decide di mettersi in gioco fondando una propria realtà azien-

dale. Grafical si è successivamente trasformata e sviluppata grazie all’entrata degli altri fratelli, Flavio, Mario ed Elio ad oggi conta ben 75 collaboratori tra cui 30 nel reparto prestampa e amministrativo e gli altri 40 nella sala stampa. L’azienda è cresciuta gradualmente e dopo aver lavorato per diversi anni nella stampa in piano, Grafical ha voluto dare una svolta decisiva per ampliare la sua gamma di prodotti offerta investendo nelle tecnologie offset, serigrafica e digitale in rotolo.

L’azienda si è specializzata, grazie a queste tecnologie, nella stampa di etichette autoadesive per il settore vitivinicolo che sono diventate poi il fiore all’occhiello dell’intera produzione. I macchinari utilizzati sono tutti d’ultima generazione e permettono di lavorare con le tecniche più esclusive e con materiali selezionati. Oltre al rinomato reparto stampa con un team di capaci collaboratori, uno studio grafico interno propone idee e prototipi. Il lavoro viene seguito in ogni sua fase dall’ideazione alla stampa fino alla distribuzione per garantire un servizio completo e altamente professionale in grado di garantire la qualità che contraddistingue l’azienda. Il successo di Grafical è, infatti, derivato in buona parte dai punti di forza su cui fa leva da sempre: ottima qualità dei prodotti e brevi tempi di creazione ed evasione degli ordini. Nel 2015 l’azienda si è inoltre aggiunta al "Club delle Eccellenze" del mondo della stampa grazie al riconoscimento come "Best Technology Innovator” durante la consegna degli Oscar della stampa (Premio Vedovella). L’azienda è inoltre certificata BRC-IOP e FSC.

no sono appunto due rossi che si identificano per il loro gusto forte, facili da abbinare a cacciagione e formaggi nei periodo invernale. Parlando di Casetta e Enantio e della Terradeifor-

l'appassionato verso Bacco? «L'appassionato è sempre più esigente, attento e competente; ha sempre più canali a disposizione per comprare vino, partecipare agli eventi e informarsi. In Italia soprattutto si beve meno ma meglio; il vino non è più visto come una bevanda bensì come parte integrante di un modo di essere e di manifestare la propria cultura e conoscenza». Verona, è prima in Italia per esportazione di vino il quale rappresenta il 9% del totale delle esportazioni veronesi... i vini tipici della zona della Terradeiforti come si posi-

ti, abbiamo fatto una chiacchierata con la vicepresidente del Consorzio, Cristina Fugatti che ci ha rilasciato una panoramica della situazione vitivinicola della sua zona.

zionano sul mercato internazionale? «A differenza di altre zone di produzione veronesi più famose e riconosciute all'estero, la nostra posizione all'estero è decisamente

in salita. La Terradeiforti è tutta da scoprire al di fuori dell'Italia; serve grande coesione e formazione con importatori e distributori per far conoscere la nostra valle».


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VENDEMMIA

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Valdadige 2016

I vitigni Casetta ed Enantio

CASETTA

Il Casetta è un vitigno autoctono della Terradeiforti che ha rischiato l'estinzione in seguito ad un progressivo abbandono in favore di varietà più richieste e produttive. Solo dal 2002 lo si è potuto introdurre tra le varietà ammesse alla coltivazione in quanto prima risultava sconosciuto in quanto mai censito. Dal 2006 ha ottenuto la denominazione di

origine controllata Terradeiforti. La coltivazione del Casetta richiede attenzione ed esperienza. La natura lo ha dotato di caratteristiche di pregio, quali la ricchezza di sostanze coloranti ed antiossidanti, che vanno sapientemente gestite in cantina per ricavarne vini eleganti e dotati di forte personalità. Colore: rosso rubino intenso. Profumo: di spiccata personalità, riconoscibile per sentori di prugna e marasca. Col

procedere dell'evoluzione in bottiglia emergono la cannella e il tabacco e note di muschio sottolineano l'origine selvatica. Gusto: pieno, con spiccata sapidità appena arrotondata dall'affinamento in

grandi botti di rovere. Alcool: 13 - 13,5% vol. Da giovane si abbina bene a paste all'uovo molto ricche, a carni brasate e al sugo e a formaggi di malga a media stagionatura. Vino longevo, dopo

un adeguato affinamento in bottiglia è ottimo con la cacciagione e gli arrosti.

ENANTIO

L'Enantio è un vitigno autoctono della Terradeiforti. I forti legami filogenetici con le viti

selvatiche che si trovano nei boschi della valle dimostrano la provenienza da questi progenitori. Il nome Enantio si richiama agli scritti di Plinio il Vecchio (I secolo d.c.), che nella sua Naturalis Historia citava le uve di questa parte della Retia: "la brusca: hoc est vitis silvestris, quod vocatur oenanthium», una vite selvatica chiamata Enantio. L'Enantio è un vitigno apprezzato per la sua naturale resistenza ai più comuni agenti patogeni della vite e non necessita di particolari trattamenti antiparassitari. E' sopravvissuto alla fillossera di fine Ottocento e ancora oggi non ha bisogno di portainnesti, ma può vivere su piede franco. Colore: rosso rubino molto intenso. Profumo: deciso, fine e particolare, con sensazioni balsamiche che si distendono su un fondo di frutta rossa matura. Gusto: di notevole struttura, con sapidità e tannini ben delineati ed equilibrati, sostenuta da delicate note speziate. Il finale è lungo con una buona persistenza aromatica nella quale ritornano i toni della frutta rossa ed una delicata nota d'incenso. Alcool: 13 - 13,5% vol. Da abbinare ad arrosti di carne rosse, selvaggina e formaggi di montagna stagionati. Da www.terradeifortivini.it


CRONACHE di Cavaion e Affi

L’ALTRO GIORNALE

Visita tra le epoche

Novembre 2016

CTG. “Viaggio” guidato in una realtà imprenditoriale d’eccellenza: la Torrefazione Caffè Roen

Verso la fine di ottobre il gruppo El Preon ha ripetuto l’esperienza di gusto che aveva proposto lo scorso anno, la visita guidata ad una realtà imprenditoriale d’eccellenza del territorio: la Torrefazione Caffè Roen, fra Affi e Albarè. «Quest’anno abbiamo organizzato dettagliatamente l’uscita abbinata, cercando di unire la valorizzazione del percorso da vari punti di vista con l’obiettivo di arrivare ad un’insolita degustazione nella sede dell’azienda – affermano dal CTG -. E’ stato così che abbiamo scelto di descrivere la passeggiata come un itinerario fra varie epoche. Il percorso parte da un luogo di memoria “ferroviaria” del secolo scorso, attraversa un luogo di culto di epoca medioevale, e arriva ad un luogo dell’oggi, significativo dell’economia attuale: la torrefazione CAFFE’ ROEN ha vinto numerosi premi a livello nazionale e

internazionale. I 40 partecipanti si sono ritrovati Bicigrill di Affi, tradizionale punto di partenza della pista ciclabile dei quattro comuni, ma al contempo luogo di estremo interesse storico per la

Proseguendo poi nel bosco del Monte Moscal – aggiungono dal CTG siamo arrivati alla chiesetta di San Fermo e Rustico, suggestivo edificio di origini antichissime che costituisce non solo una

zona di Affi, in quanto fu fino al 1956 sede di uno snodo ferroviario importante per la provincia veronese: il famoso “trenin” della linea VeronaCaprino-Garda.

testimonianza di fede ma anche di continuo impegno volontario da parte della comunità che ne ha curato il recupero e la manutenzione. Passando per l’antica con-

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

Il Comune di Affi nell’anno 2014 ha apportato una variante avente ad oggetto l’ampliamento di un capannone artigianale di proprietà della ditta Dolphin Pack srl permutando parte del terreno di proprietà comunale destinato a parco giochi con una area adiacente, priva di edificabilità e più idonea dal punto di vista idrogeologico, sempre di proprietà della ditta Dolphin Pack srl. Il tutto in zona Zai/Sottomoscal. Questa operazione aveva, come per altro previsto dalla stessa disciplina normativa di settore (SUA), la finalità di coadiuvare una ditta di Affi in grande espansione commerciale, che negli ultimi anni è passata da 25 a 40 dipendenti, evitando che la stessa potesse anche decidere di trasferirsi altrove laddove non le fosse stata concessa la possibilità di ampliarsi. Inoltre, contestualmente la comunità di Affi, ha ottenuto una migliore collocazione del parco giochi, ed anche una sua ristrutturazione generale. Infine la ditta stessa si fatta garante per la realizzazione di un impianto di video sorveglianza per l’intera zona artigianale di Affi Ebbene, nonostante la chiara indicazione dell’operazione fosse stata espressa negli atti amministrativi che hanno preceduto la variante, un gruppo di imprenditori della stessa zona ha impugnato nel 2014 tali atti avanti il TAR Veneto ritenendo il tutto contrario a norma di legge e quindi illegittimo. Il 28 settembre 2016 il TAR non solo ha ritenuto pienamente legittima l’attività amministrativa, non solo ha riconosciuto la migliore collocazione del parco giochi rispetto a quella antecedente, ma ha altresì indicato che tale operazione non ha pregiudicato ovvero reso pregiudizio ad alcun altro operatore economico. Sempre il TAR, a conforto dell’azione amministrativa del comune di Affi, ha condannato i ricorrenti alle spese legali dell’intero giudizio. Siamo indubbiamente contenti non solo della sentenza che riconosce il buon operato di questa Amministrazione e degli uffici, ma altresì che la ditta di Affi potrà finalmente dare corso alle sue esigenze di ampliamento pur avendo dovuto attendere ben due anni a causa di un ricorso del quale non si è mai francamente compreso il senso. Il Sindaco - Roberto Bonometti

trada di Pertica abbiamo ricordato l’importante intervento di restauro promosso anni fa dal gruppo Vissinel su un affresco dell’annunciazione dipinto sull’arco di ingresso di una vecchia corte; poi, attraversando con l’aiuto dei nostri “operatori-conpettorina-gialla” la trafficata provinciale, siamo giunti alla destinazione, dove il titolare Enrico Bendinelli ci ha guidato nel mondo affascinante del caffè: caratteristiche della pianta, provenienza, commercializzazione, tostatura, miscele, premi vinti, e infine…degustazione. E’ stato difficile convincere i partecipanti a levare le tende, ma anche il percorso di ritorno fra i campi ha riservato una sorpresa: un bellissimo fiore caratteristico dei macereti e delle zone incolte, “epilobium dodonaei” ci ha ricordato che è possibile ricercare la bellezza anche negli ambienti più insoliti». Silvia Accordini

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

L’Amministrazione di Affi non si pronuncia sul futuro della scuola elementare. Intanto un nuovo anno scolastico è iniziato. Gli alunni con il personale continuano a permanere nello stabile storico, dove manca la sicurezza totale in caso di terremoto di entità seria. Il Comitato gruppo di genitori firmatari della petizione dove chiedevano la immediata messa in sicurezza dell’attuale edificio, dopo la consultazione del maggio scorso voluta fermamente dal Sindaco (a spese della comunità di Affi), dove si ipotizzavano più opzioni di soluzione tra la ristrutturazione, un nuovo edificio o il trasferimento a Cavaion e che ha prevalso la prima ipotesi su tutte , ora si sentono dire dal primo cittadino: “vista la rinnovata fiducia a seguito delle elezioni amministrative del 5 giugno “Affi futuro insieme” si impegnerà a trovare la soluzione più adeguata sul nostro territorio”. Dunque da questa affermazione si può intuire che nessuna decisione è stata presa. Aleggia l’idea di costruire un nuovo edificio, contrastando il risultato della consultazione che poneva questa ipotesi all’ultimo posto per numero di voti. Nella previsione di bilancio approvata all’ultimo consiglio comunale del 29 settembre per l’anno 2018 sono stati messi 2 milioni di euro per pere pubbliche generiche senza alcuna specifica o riferimento. Se interpretando questa ipotesi il Sindaco intende mettere in cantiere un nuovo edificio, si avrà inizio lavori (salvo imprevisti) nel 2018 o nell’anno successivo e per che data sarà ultimato? Per questo il comitato genitori firmatari sconcertati da questa tipica non trasparenza del Sindaco sta valutando di intraprendere azioni di protesta per avere risposte certe e il rispetto della volontà dei cittadini, per una scuola sicura subito e non a data da destinarsi. Da evidenziare che questo rimandare fa sì che parte di alunni prossimi a frequentare la scuola primaria di Affi vengano iscritti nelle scuole limitrofe, vedi Albarè di Costermano che sta costruendo una nuova scuola per il prossimo anno scolastico 2017 o Calmasino che già ha una scuola a norma di recente costruzione, creando uno spopolamento, una perdita di studenti a tal punto da mettere in discussione la permanenza della scuola sul territorio. Non si vorrebbe mai pensare che questa sia una strategia tipica dell’attuale amministrazione per accorpare la scuola con Cavaion nel progetto Polo unico non ancora probabilmente del tutto abbandonato. I consiglieri di minoranza “Lega Nord Liga Veneta - Mani pulite per Affi” a uno dei prossimi consigli comunali presenteranno una ulteriore interpellanza più articolata per sapere le intenzioni del Sindaco sulla scuola, intenzioni che invece a ben chiare nel suo progetto di acquisizione dell’ex base NATO “West Star” per creare un ipotetico “museo della guerra fredda” di cui certo tanti cittadini di Affi non vogliono e che chiedono solo di avere cose concrete subito per i propri figli e per un paese a misura d’uomo. Moreno Cremonini - Consigliere Minoranza

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CRONACHE di Rivoli

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

Lacrime di memoria PRIMO CONFLITTO MONDIALE. Applausi per la rappresentazione teatrale Scemo di guerra

E’ stata una serata all’insegna della storia e della commozione quella del 4 novembre scorso a Rivoli Veronese. L’evento commemorativo della Prima Guerra mondiale attraverso la rappresentazione teatrale di “Scemo di Guerra, è stato fortemente voluto dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, dalle Associazioni d'Arma e dall'Amministrazione comunale di Rivoli Veronese, «per dare particolare risalto alla memoria dei nostri combattenti e caduti nella Prima Guerra Mondiale che cento anni fa era entrata nel pieno del suo tragico svolgimento» – ha affermato il curatore della serata, Roberto Lorenzini. La Grande Guerra fu un conflitto che cambiò il mondo, una guerra snervante di posizione che costringeva a vivere per mesi e mesi un enorme numero di soldati nell'inferno delle trincee, dove migliaia di soldati impazzivano. I malati ricoverati in ospedale, erano accusati di vigliaccheria e a forza di scosse elettriche rispediti al fronte dai medici militari, e a questi malati non restava altro che sprofondare ancor di più negli abissi della pazzia. Un altro dramma veniva vissuto dai disertori che

per evitare gli orrori delle trincee si auto-mutilavano o si fingevano pazzi. Al dramma di questi soldati impazziti si intrecciava la storia di cappellani militari, i preti di

ra 1915-18, ma nel giugno 1917 c’è un buco di silenzio per alcune settimane, in cui Don Primo, non si sa perché, non ha scritto nulla. Si inserisce qui l’intervento

trincea. Protagonista della rappresentazione del 4 novembre a Rivoli era Don Primo Discacciati, prete milanese inviato sul fronte italo-austriaco, che ha tenuto un diario per tutta la guer-

dell’autore della rappresentazione, Mauro Neri, scrittore e giornalista di Trento, che immagina l’avventura di Don Primo e del suo attendente Alcide che si situa nel forte San Marco di

Lubiara, sede di rientro dal fronte per feriti, malati e disertori. Nella rappresentazione lo scrittore Neri è stato affiancato da Maurizio Marogna, esperto di montagna, amante di molti sport e giornalista dal 1989, oltre che docente di Scienze motorie e Sportive. Un filo rosso ha cucito insieme i nove quadri che Mauro e Maurizio sono andati a recitare: l’armonico canto del coro la Preara. Lo spettacolo ha riscosso applausi e tanta commozione, aiutando a riflettere la numerosa platea sul valore della coscienza. Loredana Campostrini, consigliere alla Cultura del comune di Rivoli ha chiuso la riuscita serata, alla quale hanno collaborato la Biblioteca Comunale, Sezione A.N.I.C.I., il Gruppo Alpini "Gerolamo Busolli" e la Pro Loco "L'Anfiteatro". Silvia Accordini

Il coro La Preara è nato nel 1979 a Lubiara per iniziativa del compianto Maestro Ennio Sandri e alcuni giovani appassionati di canti della montagna, sostenuti dal locale Gruppo Alpini. Profondamente legato al territorio e alle tradizioni locali, il coro ha voluto ricordare con il nome “La Preara” (cava di marmo nel dialetto veronese) il luogo di lavoro degli abitanti della zona, ricca di cave di pietra e del “marmo rosso di Verona”. Il coro, composto da 37 membri sotto la Presidenza di Maurizio Mondini, si è via via arricchito negli anni di un vasto repertorio di canti popolari scelto nell’ampia gamma di canzoni della tradizione italiana; un repertorio che alterna brani classici della montagna, a canzoni alpine di guerra e di preghiera, a canti di lavoro, di emigrazione e d’amore. Il coro si è esibito in numerosi concerti e manifestazioni in quasi tutte le Regioni italiane: è giunto a più di 900 presenze in tutti questi anni. Da sottolineare la buona qualificazione al Concorso Nazionale di Ivrea, nel 2007, oltre che a molteplici trasferte all’estero in Germania, Francia, Svizzera, Slovenia e Croazia. Una parola particolare merita il maestro e direttore artistico dall’ottobre 2014: è Maurizio Sacquegna, musicologo, dal 2003 direttore del Gruppo vocale Novecento, dal 2012 docente di canto corale a Vicenza, ma anche baritono nel sestetto vocale professionistico “Esaconsort” e dal 2014 docente di semiografia rinascimentale e retorica musicale, e di Storia della Musica a Verona.

PARCO DEL BALDO / L’OPINIONE DEL CTG Alcuni recenti articoli di fine estate hanno riproposto l’idea della costituzione del Parco del Baldo nella parte veronese, visto che è già attivo nella parte trentina della dorsale baldense. Il Parco del Baldo trentino (che ricade nei comuni di Brentonico, Ala, Avio, Mori, Nago-Torbole e nelle Comunità di valle della Vallagarina e dell’Alto Garda e Ledro) funziona da più di tre anni: è nato nel 2013 come Parco Naturale Locale, istituito dai comuni locali, dalla Comunità della Val Lagarina e dalla Provincia di Trento. Funziona con un proprio organo di gestione, con attività e realizzazioni valide, tanto che gli amministratori hanno contattato l’Unione dei Comuni del Baldo veronese per estendere l’area protetta anche nella provincia scaligera. Il parco trentino è un’area protetta che comprende e collega tra loro alcune zone già tutelate: i siti della Rete Natura 2000, le Riserve naturali provinciali e le Riserve locali. Il Parco è nato con lo scopo di proteggere gli ambienti naturali del Monte Baldo, la loro flora e la loro fauna, ma ha anche l’obiettivo di favorire uno sviluppo economico e sociale della comunità che sia in armonia con l’ambiente naturale e sostenibile nel tempo. Perché nel veronese, nonostante se ne parli dal 1975, non si è fatto ancora nulla? «I motivi sono molteplici – sostiene il CTG che è stato tra i primi propugnatori -: per una falsa paura di alcune categorie di persone, tra cui allevatori e cacciatori, e per mancanza di lungimiranza da parte degli amministratori, per carenza di una appropriata programmazione del territorio, perché alcune forze politiche credono che il parco significhi un ulteriore “carrozzone burocratico”. Tuttavia ha ancora senso parlare di parco del Monte Baldo, un parco unico che comprenda anche la parte veronese. Ha senso perché questo strumento di progettazione urbanistico-ambientale-economica rappresenterebbe una pianificazione coordinata, organica e intelligente del territorio baldense, sovra-comunale e di area, con un proprio Piano Ambientale. E rappresenta anche una delle poche opportunità per ottenere finanziamenti dall’Europa. Per realizzare un parco del Baldo unico ci vuole uno spirito nuovo ed un’attenzione maggiore da parte di tutti gli amministratori - sostengono gli animatori del CTG M. Baldo -. Gli amministratori veronesi, tra cui il Presidente dell’Unione dei Comuni Montani Maurizio Castellani, nonché sindaco di San Zeno di Montagna, e il sindaco di Ferrara di Monte Baldo Paolo Rossi, si sono detti tutti d’accordo sulla realizzazione del parco. Si stratta ora di vedere che tipo di strumento utilizzare, se un parco di tipo locale, come in Trentino, o un parco regionale». Maurizio Delibori


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

CRONACHE di Avio

La cresima per 33 I ragazzi crescono

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CERIMONIA. I giovani delle Parrocchie dell’Unità pastorale della Pieve ricevono il sacramento

Erano 33 i ragazzi delle Parrocchie dell’Unità pastorale della Pieve di Avio che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione domenica 13 novembre. La splendida chiesa arcipretale con i suoi meravigliosi affreschi restaurati e ben illuminati ha accolto più di 300 persone che hanno partecipato alla solenne cerimonia. La solenne Eucarestia era presieduta da don Alessandro Aste, cancelliere della Curia delegato speciale del nuovo Arcivescovo di Trento che ha inviato i suoi saluti essendo impegnato in mattinata a ricevere in Duomo il pallio (paramento liturgico) con la nomina di Metropolita. Il giovane delegato del Vescovo, esperto

di pastorale giovanile, è riuscito a collegare il significato

quotidiani per aiutarli a proseguire nel cammino del post-

del rito della Cresima con la vita concreta dei ragazzi accennando ai loro problemi

cresima all’interno delle loro parrocchie. I canti eseguiti dalla corale guidata dal mae-

stro Stefano Bertagnolli hanno creato un clima di sacralità che ha accompagnato i momenti più solenni del rito. Molto bravi anche i numerosi chierichetti che hanno svolto con precisione il loro importante servizio. La cerimonia ha avuto momenti di grande commozione quando i ragazzi uno ad uno si sono presentati a ricevere la Santa Unzione sulla fronte, accompagnati dai loro padrini. Il coinvolgimento delle persone partecipanti ha suscitato un clima di gioia e di festa, proseguito con i tradizionali momenti delle foto con le catechiste e il parroco don Luigi. Angelica Adami

Dalla parrocchia di Avio: Adami Fabio, Campostrini Filippo, Creazzi Angela, Dall’Ora Kevin, Ferrigolli Thomas, Fracchetti Alessia, Fracchetti Andrea, Internò Eleonora, Libera Isacco, Libera Nicolò, Losi Alice, Osti Emanuele, Rudari Roberta, Salvetti Arianna, Smaniotto Riccardo, Valentini Devid. Dalla parrocchia di Sabbionara: Armani Fabio, Bongiovanni Valentino, Creazzi Pietro, Cristoforetti Filippo, Cristoforetti Davide, Lotti Mattia, Fumanelli Jessica, Modena Nicola, Montin Sofia, Salvetti Hillary, Salvetti Silvia, Sandri Chiara. Dalla parrocchia di Vo’ Sinistro: Bandera Daniele, Marchesini Mattia Dalla parrocchia di Borghetto: Rizzi Michele, Veronesi Valentina Dalla parrocchia di Mama: Cristoforetti Edoardo

Eventi Natalizi

nel Comune di Avio a cura degli assessorati Cultura, Turismo, Manifestazioni 8 dicembre - 6 gennaio: esposizione di presepi per le vie e piazze di Avio - Palazzo Libera piazza Vittorio Emanuele III, via Regina Elena, piazza Roma –Avio 8 dicembre - 25 dicembre: “Calendario dell’Avvento” - Piazza Vittorio Emanuele III Sabato 10 dicembre: Concerto natalizio – pianoforte - Antonio Maria Fracchetti - 20.45 - Chiesa Santa Maria Assunta- Avio Lunedì 12 dicembre: “Arriva Santa Lucia” dalle ore 17.00 in piazza Vittorio Emanuele III Venerdì 16 dicembre: 'Concerto di Natale in parole e musica' gruppo di Elvio Salvetti - 20.45 - Auditorium comunale Palazzo Brasavola - Avio Sabato 17 dicembre: “Rincorriamo Babbo Natale” 16.00 - via Dante, piazza Roma, via Regina Elena Sabato 17 e domenica 18 dicembre: Mercatini degli

hobbisti agricoltori e artigiani - Piazza Vittorio Ema- Venerdì 23 dicembre: Concerto di Natale Polifonico nuele III (sabato 15.00-19.00 domenica 11.00- Castelbarco - ore 20.45 - Santa Maria Assunta – Avio Giovedì 5 gennaio - Concerto dell’Epifania – ore 19.00) Sabato 17 e domenica 18 dicembre: Mostra quadri 20.30 - Santa Maria Assunta ‘Sulle ali di Mozart’ - ore 15.00-.18.30 - Palazzo BraIl Natale delle Associazioni savola, piazza Vittorio Emanuele III Avio Cena tipica (orzett, trippe, brulè e dolci tipici) dalle 6 dicembre: Festa San Nicolo' (Patrono di Vo' siniore 19.00 - piazza Vittorio Emanuele III / cortile stro) palazzo Brasavola 13 dicembre Santa Lucia Vo' Sinistro ore 18.00, caraSabato 17 dicembre: Concerto gospel, il canto del- melle e dolci nelle frazioni Vo' destro in collaboral’anima coro Singh the Glory - 20.45 - Chiesa Santa zione con Comitato Carnevale Maria Assunta 14-15-20-21 dicembre - Biganate per le vie del Domenica 18 dicembre: Sfilata Banda Musicale ore paese di Avio, dalle ore 17.30 alle ore 21, organizza11.00- Piazza Vittorio Emanuele III, Presepe Vivente, te dal gruppo Biganate Avio sfilata di figuranti dalle ore 18.30 - Piazza Vittorio Dall’8 al 18 dicembre - Concorso esposizione presepi nella frazione di Vo' Sinistro Emanuele III – Avio


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CRONACHE di Ala

L’ALTRO GIORNALE

Bandiera arancio: turismo di qualità

Novembre 2016

RICONOSCIMENTO DEL TOURING CLUB ITALIANO. Orgoglioso il sindaco Claudio Soini

Servizi di

Angelica Adami

IL CONCORSO DI POESIA I vincitori del premio “Caprara” L’auditorium della Cassa rurale Bassa Vallagarina ad Ala, ha ospitato sabato 29 ottobre la cerimonia per decretare i vincitori del concorso di poesia “Giuseppe Caprara”. Il premio è arrivato alla sua 30° edizione. Oltre 200 i componimenti valutati dalla giuria presieduta da Italo Bonassi, composta da Roberto Caprara, Antonia Dalpiaz, Gemma Nardelli Mosna e Pietro Sartori. Il concorso ricorda il poeta Giuseppe Caprara, nato ad Avio nel 1921 e vissuto ad Ala, dove è scomparso nel 1982, autore di liriche sia in italiano che in dialetto; supportato sempre dalla famiglia perché invalido di guerra, il comune alense, il comune di Avio e la biblioteca civica di Ala, hanno sostenuto e incentivato l’iniziativa dando una valenza straordinaria alla giuria che nell’ultimo mese ha vagliato con attenzione tutte le poesie presentate (oltre 200 componimenti in dialetto o in italiano, arrivate da tutta Italia e dal Cile). I vincitori sono stati Angelo Paolo Taioli, di Voghera, per la sezione in lingua italiana, e Giovanni Benaglio di San Giovanni Lupatoto per quella in dialetto. A Lia Cinà è andato invece il premio speciale dedicato ai ragazzi. Per il comune di Ala erano presenti il sindaco Claudio Soini e la vicesindaca Antonella Tomasi; per il comune di Avio era invece presente Alessandro Vaona, consigliere comunale con delega alla cultura. «Siamo attenti alla cultura, e questa amministrazione investe, a partire dal centro storico barocco, e anche sostenendo questo concorso, con cui si ricorda il caro “Bepi Caprara”», ha precisato il sindaco alense Soini. «Trent’anni sono un traguardo importante – ha aggiunto la vicesindaca Antonella Tomasi – ho sentito poesie bellissime, e spero che siano di ispirazione anche per i giovani, dei quali auspico maggiore partecipazione in futuro».

“Giornata nazionale delle Bandiere Arancioni” un marchio prestigioso del quale è stato insignito anche il Comune di Ala. A questo proposito abbiamo fatto quattro chiacchiere con il sindaco Claudio Soini. Sindaco, Ala è bandiera arancione del Tci. Come siete arrivati ad ottenere un risultato così prestigioso? «L'Amministrazione comunale insediatasi nel 1995, considerando la bellezza del centro storico barocco di Ala, i cambiamenti nei gusti e nelle abitudini dei visitatori, le potenzialità inespresse del territorio comunale, ha deciso di investire nella promozione del turismo culturale. Riprendendo l'interessante storia di Ala, che in varie epoche ha rivestito un ruolo importante in Italia e all'estero dal punto di vista commerciale e strategico, sono stati creati la manifestazione “Città di Velluto” e una serie di itinerari di visita nel centro storico e su

tutto il territorio. In questo senso si è andati avanti a lavorare negli anni accogliendo la proposta del Consorzio dei Comuni Trentini, nel 2007 è stata presentata la candidatura e con grande soddisfazione (ed anche con un po' di sorpresa) abbiamo saputo che ci è stato concesso fin da subito il marchio “Bandiera Arancione”». Come si adopera il comune alense per mantenere questo riconoscimento ottenuto nel 2007? «Con il passare del tempo si sono consolidate le azioni di carattere turistico-culturale, cercando di incrementare le iniziative, le collaborazioni, le condivisioni, approfittando anche di una fitta rete di associazioni di volontariato. Si pensi, ad esempio, che già dal 2000 si è costituita un'associazione “Vellutai Città di Ala” che collabora nelle iniziative turistiche del Comune. Molto importante per noi è la predisposizione del Report semestrale/annuale, che scaturisce poi in un piano di

miglioramento che il TCI invia all'Amministrazione riportante una serie di azioni da intraprendere per il miglioramento dei punti di

Claudio Soini

debolezza. Essere costantemente controllati da questo importante soggetto in campo turistico è per noi una garanzia di fare bene e di poter arrivare ad altri importanti risultati negli anni futuri». Per la “Giornata nazionale delle bandiere arancioni” tutti i palazzi storici, i musei, le chiese, sono rimasti aperti per ospitare i visitatori. Un’iniziativa che ha permesso a molti di conoscere la sto-

ria alense, il suo passato. Un successo dal punto di vista turistico? «Il primo e più importante successo è quello di vedere il turista andarsene a casa soddisfatto e con la voglia di ritornare e questo francamente capita spesso (le molte mail di ringraziamento che riceviamo lo confermano), è lo stupore di chi non si aspetta di trovare tanti piccoli tesori in un luogo che fino a qualche anno fa veniva associato all'uscita autostradale. Per quanto riguarda i numeri nello specifico della Giornata nazionale delle bandiere arancioni 2016, nonostante il maltempo, abbiamo rilevato una presenza di circa 200 persone alle varie visite organizzate: 3 visite al Museo del Pianoforte Antico, 2 passeggiate con la tecnica del nordic walkig e visita alla Chiesa di San Pietro in Bosco e di San Martino a Pilcante, 4 visite animate al centro storico e ai suoi palazzi, visita alla Parrocchiare ed alla collezione di oggetti e paramenti sacri».

L’EVENTO / GIORNATA NAZIONALE DELLE BANDIERE ARANCIONI “Giornata nazionale delle bandiere arancioni” lo scorso 9 ottobre ad Ala. E’ dal 2007 che Ala è bandiera arancione del Tci, marchio di qualità del Touring, assegnato ad un centinaio di piccoli borghi italiani situati nell’entroterra. Il comune alense conta su uno dei centri storici più belli del Trentino, ancora più affascinante grazie alla storia dei vellutai ed alla musica classica, grazie alle tre visite che fece Mozart alla città e al Museo del pianoforte antico. La giornata dedicata è stata organizzata in modo tale che tutti i partecipanti fossero impegnati con un ventaglio di attrazioni e di visite guidate per tutta la giornata di domenica con lo scopo, da parte del Comune, di proporre visite ad alcuni luoghi significativi del suo territorio, coniugandole con camminate e passeggiate. La chiesetta romanica di San Pietro in Bosco, il più antico monumento di Ala, interessante non solo dal punto di vista architettonico per i suoi affreschi, ma anche sotto l’aspetto archeologico insieme alla chiesa barocca di San Martino a Pilcante, sono state le due camminate organizzate con visite guidate a cura dall’associazione Nordic&Walking Baldo e Benaco e dalla dottoressa Valentina Perini. Anche l’entrata al museo del pianoforte antico nel Palazzo De’Pizzini Di Lenna che ospita una straordinaria collezione di pianoforti dei tempi di Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin e Liszt, è stato meta di visite con prenotazione obbligatoria per questa giornata dedicata. Nel centro storico di Ala tutti gli ospiti hanno potuto assistere alle visite animate con i figuranti in costume settecentesco che hanno affollato le vie del centro gremite di bancarelle che offrivano prodotti tipici trentini; un percorso dedicato al ciclo di produzione del velluto a cura dell’Associazione Culturale Vellutai città di Ala, accompagnati dal gruppo arpe di Silvia Cagol e del gruppo mandolini della Scuola musicale dei Quattro Vicariati Operaprima, hanno animato i cortili assieme all’ensamble musicale di clarinetti della Banda Sociale di Ala.


ALA Mercatini

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nei palazzi Barocchi

Cortili ed androni in un girotondo di prodotti Una novità quest’anno per Ala: a partire dal 26 novembre i Palazzi Barocchi del centro storico ospiteranno nei loro cortili e negli androni i

palazzo Malfatti-Scherer, palazzo Taddei, palazzo Pizzini e palazzo Gresti Filippi. Gli espositori si alterneranno all’interno delle corti, cosicchè ogni

senza dimenticare i proprietari che si sono adoperati per aprire le loro dimore. «Finalmente ci siamo – ha esordito il sindaco di Ala Claudio

Mercatini di Natale che metteranno in rilievo la parte storica barocca con visite al loro interno e la scenografia stessa con le luminarie saranno quelle tipiche dell’epoca. I mercatini alensi sono stati curati dall’ufficio cultura con la consulenza di Riccardo Ricci di Skene Lab. Gli espositori saranno negli androni dei palazzi di pregio del centro, in particolare

fine settimana ci sarà un’offerta diversa. Si troveranno artigiani ed artisti, design, lavoro in carta, oggettistica, ceramiche, sete e copricapi, feltro, decorazioni, mestieri antichi, recupero e sostenibilità. Inoltre hanno aderito tutte e nove le cantine e le aziende agricole del territorio, così come diversi operatori e numerose associazioni,

Soini, alla presentazione dell’evento – un po’ in ritardo, ma meglio tardi che mai. Il Natale era un progetto che curavamo da tanto tempo, proporremo un prodotto diverso dal solito, grazie ai Palazzi Barocchi del nostro Centro Storico». Oltre alla storia, la musica farà da corollario a tutto il mercatino insieme alla cultura culinaria: per questo infatti, riapri-

Programma 26 e 27 novembre; 3 e 4 dicembre; dall’8 all’11 dicembre; 17 e 18 dicembre Apertura dalle ore 10.00 alle 19.00 all’interno dei cortili e negli androni dei Palazzi Barocchi

Tutti i sabati e le domeniche dalle 16.00 alle 17.30 Concerti musicali all’interno dei Palazzi e nei loro cortili

10 e 11 dicembre “Ala il paese del tuo Natale” - piazza Giovanni XXIII - la Pro Loco curerà- assieme alle altre associazioni - un ulteriore evento natalizio, con bancarelle, il trenino, artisti di strada e l’asinello con Santa Lucia.

rà solo per l’occasione, la Locanda la Luna Piena, grazie a Sergio Valentini, Annarita Di Nunno e Slow Food VallagarinaAlto Garda. Parco Righi diventerà il “Giardino di dolcezza”, con dolci e bevande che verranno serviti dalle associazioni alensi (Comitati Maccheroni di Serravalle e Villalata, Ala per Chernobyl, Alacadabra). I Vellutari e Nexus culture, cureranno invece i laboratori per bambini, con tema barocco e natalizio. Palazzo Gresti Filippi diventerà il palazzo della solidarietà, grazie alle associazioni Essere Pane, Elfildeseda,

Memores e Caleidoscopio. Il Sindaco ha ringraziato in particolare Giulio Prosser, presidente dell’Apt di Rovereto e della Vallagarina che «crede nella periferia e in un progetto non solo per Rovereto, ma di tutta la Vallagarina». «Vogliamo estendere a tutta La Vallagarina il successo del mercatino di Natale di Rovereto – ha posto l’accento Prosser – affinchè si crei un circuito in valle, permettendo al turista di fermarsi più giorni da noi. Stiamo facendo un’operazione di promozione dell’offerta natalizia e invernale, che mette

assieme i mercatini di Ala e Rovereto, per un Natale alla Vallagarina». «Per la prima volta sento promuovere il nostro territorio in modo unitario – ha detto l’assessore provinciale Tiziano Mellarini – questo ambito è un microcosmo con tante opportunità, ed il cui “core business” è la cultura. Ala ha un ruolo importante, per la sua attrattiva. Nella “autostrada della cultura”, progetto che presenteremo in primavera, proposta a livello internazionale, Ala avrà sicuramente un posto di rilievo».


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Arco

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Casinò: restauro

Novembre 2016

GLI INTERVENTI. I lavori si concluderanno alla fine di gennaio 2017

Servizi di

Angelica Adami

Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di completamento del restauro della veranda del Casinò municipale, effettuato in parte alcuni anni fa. I lavori di sistemazione, che comprendono anche il restauro del gazebo noto come “padiglione della musica”, si concluderanno a fine gennaio 2017. Il progetto esecutivo fa capo al geometra Paolo Pedrotti dell’Area tecnica comunale e i lavori sono stati aggiudicati all’impresa Bronzini Luca & C. Sas di Rovereto. L’intervento consiste nel consolidamento e nel restauro dell’intera struttura portante, ovvero delle colonne e delle travature, dei decori e delle parti in ferro e ghisa che ornano la struttura della copertura. Lavori delicati, sottoposti alla supervisione della Soprintendenza per i Beni architettonici. Il consolida-

mento della struttura metallica, prevede la sostituzione della travatura perimetrale, in più punti gravemente danneggiata, mentre le

copiando l’originale. Anche il vecchio perlinato, troppo danneggiato, verrà ricostruito con particolare attenzione a riproporne l’aspetto

colonne e la parti ornamentali in ghisa e in ferro, saranno sabbiate e restaurate. Le parti mancanti o danneggiate, saranno ricostruite

originario; le gronde verranno ripristinate e gli intonaci danneggiati verranno rifatti con la tinteggiatura delle murature.

STREET ART-KEEP IN REAL / IL DOCUMENTARIO Nella serata di venerdì 21 ottobre al Centro giovani Cantiere 26 nel comune di Arco, è stato proiettato il documentario realizzato dall’associazione Andromeda nell’ambito del progetto “Street art – Keep in real”, sostenuto dal Piano Giovani di Zona. Protagonisti alcuni writer che hanno raccontato la loro storia impressa con la tecnica del graffitismo nelle zone più disparate dell’Alto Garda.

NATALE. Il centro storico brillerà con luci e addobbi Il periodo natalizio del comune di Arco vedrà un’edizione del tutto nuova: dal 18 novembre all’8 gennaio il centro storico si vestirà a festa con nuove luci, immagini e scenografie natalizie, tanti suggestivi alberi natalizi decorati e un nuovo sito internet dedicato (www.mercatininatalearco.com). Altra novità che vedrà coinvolto il Casinò municipale per il cenone di Capodanno, organizzato per soddisfare la grande richiesta dei tanti cittadini; in Viale delle Palme sarà predisposto un gazebo nel quale saranno disposti i vari prodotti di Norcia per sostenere le terre colpite dal terremoto. Gli orari: venerdì, sabato e domenica il mercatino è aperto dalle 10 alle 19 (il sabato fino alle 20); inoltre nei giorni 5,6,7,8,22,23,24,29,30 e 31 dicembre e 1,2,3,5,6,7 e 8 gennaio dalle 10 alle 19 (domenica 25 dicembre chiuso).


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

BENESSERE DONNA

MOXA: IL CALORE CHE GUARISCE

Il termine MOXA deriva dal giapponese moe kusa e significa “erba che brucia”. Si tratta di un’antica tecnica terapeutica di origine orientale, praticata insieme o

A CURA DI CHIARA TURRI

da ritrovamenti archeologici che in passato la moxibustione veniva fatta con l’uso di ramoscelli e foglie secche, carbone di legna, zolfo o bastoncini di avorio. Oggi invece la cura a base di calore viene fatta esclusivamente per mezzo dell’Artemisia vulgaris (Assenzio cinese), una pianta arbustiva della famiglia delle Composite che cresce e si sviluppa nella maggior parte dei paesi dell’emisfero boreale. Tale pianta si può trovare essiccata sotto forma di sigari o piccoli coni che bruciando emanano calore fino a 800 gradi. In questo modo le sostanze dell’artemisia, Chiara Turri liberate durante la comin alternativa all'ago- bustione, penetrano puntura e consiste nella nella pelle e si diffondostimolazione di alcuni no in tutto il corpo, punti della cute per attraverso i meridiani – mezzo del calore prodot- la rete di canali energetito dalla combustione di ci che si diramano per un bastoncino di artemi- tutto il corpo e sono colsia. La pratica della legati a organi e visceri moxibustione è indicata – e i vasi sanguigni. La come terapia efficace moxa – che è un trattasoprattutto nelle fasi mento indolore e non ha croniche della malattia e controindicazioni – è laddove altri trattamenti utile per curare una serie hanno fallito. Sappiamo di disturbi, grandi o pic-

coli che siano, che possono compromettere il nostro benessere quotidiano. Sia che la usi da sola o insieme all’agopuntura, si sono riscontrati risultati positivi nei trattamenti di depressione, ansia, insonnia, mal di testa, raffreddore, asma, diarrea, emorroidi, cistite, faringiti, laringiti e flebiti. Ottima cura per risvegliare l’energia vitale in tutto il corpo. La moxa è efficace anche nelle donne incinte, laddove si riscontrano posizioni anomale del feto: in questo caso la pratica andrebbe effettuata alla 32ª o 34ª settimana di gestazione e non oltre. Non avendo controindicazioni, si può fare anche nei bambini. Attenzione però a non praticare la moxa in presenza di cisti, nei, verruche, vene varicose, aree infiammate e calde al tatto, in presenza di febbre o di tumori. E attenzione anche ad assicurarsi che chi pratica su di noi la terapia sia un professionista. Namastè

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani

Cous Cous pollo e gamberi INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) 200 gr. cous cous 350 gr. petto di pollo 12 code di gambero sgusciate a crudo (circa 350 gr.) 120 gr. di brunoise (dadolata di sedano, carote e cipolle) 1 bustina di zafferano Zenzero burro Vino bianco secco olio d’ oliva sale e pepe

Francesca Galvani

PREPARAZIONE in 300 gr. di brodo o acqua a bollore unire zafferano, sale q.b., un filo d’olio e il cous cous, mescolare per 3 minuti, spegnere e lasciar riposare coperto fino ad assorbimento dell’acqua. aggiungere 25 gr. di burro e sgranare con una forchetta. Dorare in padella il petto di pollo a dadini in un filo d’olio con sale e pepe. Togliere il pollo dalla padella e scottare due minuti le code di gambero. Togliere anche le code e nella stessa padella con poco olio soffrigger e la brunoise, sfumare con un dito di vino bianco e un mestolino di acqua, sale, pepe e dopo cinque minuti unire pollo e gamberi con zenzero grattugiato. insaporire, legare con una noce di burro fresco e servire sul cous cous. il cous cous è una specie di semolino di grano duro che si mangia prevalentemente nei paesi del Nordafrica. andrebbe cotto in un recipiente speciale, la couscussiera, si serve con umidi o stufati di carne, pesce e/o verdure.

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LA SALUTE

a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

giorNaTa moNDiale Del DiabeTe sarà proprio in questo mese che la comunità medica dedicherà le sue attenzioni ad una patologia assai comune: il 14-15 Novembre saranno istituite le giornate mondiali del diabete, alla sua cura e prevenzione. il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. l’insulina è l’orm one, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. la malattia assume generalmente due forme distinte, il diabete tipo 1 riguarda circa il 10% delle persone diabetiche e in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza. Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule che producono questo ormone: è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. Questa variante della malattia viene classificata tra le malattie cosiddette “autoimmuni”, cioè dovute a una reazione immunitaria diretta contro l’organismo stesso. il diabete tipo 2 è invece la forma più comune d i diabete e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. in questa forma diabetica il pancreas è in grado di produrre normalmente insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono poi a utilizzarla. in genere, la malattia si manifesta dopo i 30-40 anni e numerosi fattori di rischio sono stati riconosciuti associarsi alla sua insorgenza. il diabete tipo 2 in genere non viene diagnostica to per molti anni in quanto l’iperglicemia si sviluppa gradualmente e inizialmente non è di grado severo al punto da dare i classici sintomi del diabete. il rischio di sviluppare la malattia aumenta con l’età, con l’obesità e con la mancanza di attività fisica: questa osservazione consente di prevedere interventi in grado di prevenire l’insorgenza della malattia. la terapia della malattia diabetica ha come cardine l’attuazione di uno stile di vita adeguato, coadiuvato dalla collaborazione di medici diabetologi e dietologi in grado di valutare la progressione della malattia e intraprendere percorsi terapeutici adeguati.

Centro Crystal Sound

Synergie Love Sound© - Emozioni nella culla sonora della vita© Massaggio Sonoro in gravidanza di Lorenzon Alesssandra© Trainer Professional Armonie e massaggio sonoro con le Bio- frequenze delle campane di cristallo. Bio – risonanza naturale cristallina. Il modo in cui il feto reagisce ai suoni è stato ampiamente studiato, sostanzialmente perché l’udito è il primo senso ed il più facile da stimolare all’interno dell’utero già dopo poche settimane. Un massaggio sonoro che lo aiuterà a crescere, attraverso il quale nel corpo della madre si propagano diverse sonorità e vibrazioni da creare un vero e proprio concerto armonico, avvolgente e vitale. Dolci onde sonore che costituiscono un nutrimento sensoriale unico per il feto e la sua crescita in armonia. Frequenze dolci che giungono all’embrione dall’interno stesso del corpo, primo grande generatore della relazione madre/figlio. Il liquido amniotico agisce da morbido filtro che trasmette e veicola un dolce massaggio sonoro per il bambino. Bio –frequenze armoniche che riempiono l’universo vitale del feto. Ognuno di questi suoni ha per il bambino non solo un valore fisiologico e funzionale, ma si carica anche di valenze emotive ed affettive molto profonde in un contatto speciale e sinergico con la madre. Le vibrazioni ritmico - sonore delle campane di cristallo e tibetane in cui è avvolto il bambino lo fanno entrare empaticamente in risonanza con lo stato d’animo di rilassamento della madre che viene percepito perfettamente dal bambino, cosicché vibrando la mamma di gioia, fa vibrare anche il bambino di gioia, mentre calmandosi e rilassandosi trasmette queste emozioni anche a lui. Ecco perché è così importante il massaggio sonoro Synergie Love Sound©, perché si instaura una vera e propria consonanza, in cui il suono è l’oggetto intermediario che permette e facilita la relazione, il dialogo e l’empatia. Il suono armonico è il veicolo privilegiato del contatto d’amore tra madre e bambino. La madre vibra per il suo bambino come uno strumento musicale, offrendogli così la sua energia e le sue emozioni, mentre egli vibra in lei in un intimo dialogo “sonoro” che rende entrambi “uniti”, nella culla sonora della vita. Suoni vibranti cristallo che mettono in movimento, in unione ed in risonanza profonda madre e figlio.

Testi copyriht Alessandra Lorenzon© Diplomata in Massaggio Sonoro "PHI ® " - Institute of Sound Healing Autrice del libro con brevetto: “IL METODO HARMONICO DEL SUONO CRISTALLO TRA CIELO E TERRA” M.I.R Edizioni Centro Crystal Sound di Alessandra Lorenzon Loc. Lubiara, 73/a - 37013 Caprino Veronese Cell. 348 2252712 a.lorenzon@tiscali.it - www.kitama.it FB: kitama FB: centro crystal sound


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SPORT

Occhi lucidi davanti alla casa del domani PALLAVOLO C9. La società ha visitato il cantiere della nuova palestra di via Nas ad Arco

Una visita particolare. Una perlustrazione per il domani. Per rendersi conto come la “casa” sportiva del futuro stia sorgendo bella, forte e sicura. La Pallavolo C9 Arco-Riva sgrana gli occhi, la nuova palestra di via Nas ad Arco comincia a prendere forma. E il conto alla rovescia per vederla, realizzata, completa e terminata è partito con decisione. «Martedì 18 ottobre, una delegazione della Pallavolo C9 si è recata in sopralluogo nel cantiere della nuova struttura – racconta il club -. Accompagnati dall’assessore allo Sport del Comune, Marialuisa Tavernini, e dai tecnici che stanno seguendo i lavori, abbiamo potuto constatare che gli stessi procedono a ritmo serrato». Gli interventi, lo ricordiamo, sono iniziati alla fine del 2015. L’obiettivo è realizzare una sorta di piccolo palazzetto dello sport che potrà essere utilizzato, per esempio, dalle società di

volley, pallacanestro e dall’arrampicata sportiva. Un’ottima notizia, questa, per la società guidata dal

di tribune con duecentocinquanta posti a sedere – osserva il club, dando un’occhiata in giro -. Per

Un flash della palestra di Arco in cantiere

presidente Marco Fontana. «Una volta entrati, l’impatto è notevole: la palestra è davvero bella, caratterizzata da una copertura in travi di legno lamellare, grande, al punto da poter contenere due campi omologabili, dotata di quattro spogliatoi indipendenti e

la Pallavolo C9 non è esagerato parlare di un sogno che prende forma: finalmente, dopo tanti anni, potremo disporre di un impianto adeguato capace di ospitare le partite dei campionati nazionali a cui stanno partecipando le nostre formazioni maggio-

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale

PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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ri. Ma anche di accogliere, contemporaneamente, due diversi gruppi di allenamento, ottimizzando in tal modo costi e risorse umane». Nella stagione 2016/17, la società di Arco conta infatti una serie B nazionale, una serie D regionale, una Prima divisione, l’under 16 A, l’under 16 B, l’under 14, l’under 13 A, l’under 13 B e l’under 12 per quanto riguarda il settore maschile; una serie B2 nazionale, una serie D regionale, un’altra serie D regionale (squadra giovanile), una Terza divisione, l’under 16, l’under 14, l’under 13 A, l’under 13 B e l’under 12 per quanto concerne invece quello femminile. Senza dimenticare i 201 bambini del settore minivolley, le cinque formazioni militanti nel Csi (Centro sportivo italiano) e le due iscritte al campionato Amavolley. «Il cronoprogramma ufficiale fissa la data di fine lavori al 31 dicembre 2017 però, visto l’attuale avanzamento, non è da escludere la possibilità di riuscire ad ultimare le opere già per l’inizio del prossimo anno scolastico. L’attesa sta per finire e, dobbiamo riconoscere che questo regalo per i nostri primi quarant’anni (datata 2018, ndr) sarà molto gradito». Matteo Sambugaro

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

Malcesine ed Hellas Siglata l’affiliazione CALCIO

La notizia appare nella mattinata di venerdì 21 ottobre sul profilo ufficiale Facebook. «Il Malcesine è affiliato all’Hellas Verona». La pelle d’oca è alta, la nuova “alleanza” rende orgogliosa e soddisfatta la società granata. Un salto di qualità, insomma, che darà modo di fornire ancora più attenzione al vivaio, di insegnare pallone con una marcia in più e di trasmettere valori sani con maggiore forza. Anche se, lo precisiamo, la passione rimane e rimarrà la stessa di sempre e l’ingrediente principale. «Grande novità in casa Malcesine calcio, il

tore giovanile di assoluta qualità e riferimento. Tutti i genitori sono naturalmente invitati a seguire insieme a noi la bella iniziativa». L’amicizia è consolidata. Le lezioni speciali sono già cominciate. Un esempio? La seduta di mercoledì 26 ottobre: «È partita, infatti, nella nostra sede, la collaborazione con l’Hellas Verona: i tecnici gialloblù, nell'ambito del progetto di affiliazione, si sono recati a Malcesine e, durante l'allenamento di Pulcini e Piccoli Amici, sono intervenuti in campo con i ragazzi, svolgendo la seduta direttamente con loro». Il bis, poi, è arrivato nei primi gior-

I tecnici dell’Hellas Verona a Malecsine

quale ora può vantare ufficialmente l’affiliazione del proprio settore giovanile al club gialloblù del presidente Maurizio Setti – dichiara la dirigenza -. Una collaborazione di primaria importanza, che permetterà ai nostri tecnici e ai nostri ragazzi non solo di assistere alle partite degli scaligeri e di effettuare test amichevoli con le squadre dei mastini, ma anche di poter svolgere allenamenti e stage con il supporto dello staff dell’Hellas Verona, entrando così in contatto con una realtà di rilevanza nazionale e un set-

ni di novembre, precisamente giovedì 10. «Si è concretizzata un’altra grande iniziativa e chance per i nostri giovani, frutto della proficua amicizia nata con l'Hellas Verona: allievi e giovanissimi si sono allenati a Cassone (frazione di Malcesine, ndr) sempre con i tecnici del glorioso club scaligero – prosegue la dirigenza -. Un'opportunità a dir poco interessante e un'occasione per confrontarsi con nuove tecniche. Per i nostri atleti è stata un’immensa gioia». M.S.

VELA / CAMPIONATO INVERNALE DEL GARDA Ha preso il via domenica 13 novembre la XXIX edizione del Campionato invernale del Garda promosso dal Centro Nautico di Bardolino, in collaborazione con la LNI (Lega Navale Italia) sez Garda. In tutto cinque giornate di gare (totale circa 8/10 regate) nei mesi di novembre (13 e 27), gennaio (22) e febbraio (5 e 19). Ammesse al campionato le classi Open, ORC, Libera e Monotipi (Asso 99, First 8, J 80, ecc..). La manifestazione nacque quasi per caso sospinta da un gruppo di velisti, con barca nel porto di Cisano, che si sfidavano tra loro in modo amatoriale. La scelta del periodo invernale era motivata dal fatto che in questo periodo dell’anno il basso lago offre un clima mite, vento discreto e totale assenza di navigazione a motore. L'idea ebbe subito s uccesso e le adesioni si moltiplicarono. I promotori si trovarono quindi nella necessità di creare un primo regolamento e grazie al lavoro appassionato di molti amanti della vela si giunse ad organizzare vere e proprie regate. Il successo di questa formula fu tale che chiesero di essere ammessi anche i velisti di Bardolino e di Garda. Pertanto il Comitato di Zona della Federazione Italiana Vela inviò d egli osservatori a studiare il fenomeno. Con il passare del tempo l'organizzazione divenne sempre più gravosa e così gli organizzatori decisero di rivolgersi al Centro Nautico Bardolino per avere il supporto tecnico necessario. Si giunse così all'organizzazione dell'attuale Campionato Invernale del Garda. Il Campionato si qualifica come una delle maggiori manifestazioni invernali a tappe dell’intero te rritorio nazionale; è riconosciuto dalla Federazione Italiana Vela e dalla World Sailing. Nell’edizione XXVIII sono state ben 48 le imbarcazioni iscritte, per quest’anno si prevede di arrivare oltre le cinquanta. Oltre l’ambìto titolo di Campione Invernale del Garda, altri premi sono previsti al termine della manifestazione, come, per esempio: 21° Trofeo “L’Istriana”, 13° Memorial “Mario Chemello e Trofeo XIV Zona F.I.V.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2016

Gioco parole chiave Valori sani in campo PALLACANESTRO. L’Arilica Basket apre le porte a bambini e bambine con grande passione

“Gioco” è la parola d’ordine. “Parquet” il parco divertimenti. “Pallacanestro” la base di tutto. Fare canestro diventa la soddisfazione più bella, il minibasket rappresenta la sintesi di attività fisica, amicizia, spirito di squadra e allegria. E l’Arilica Basket apre le porte a bambini e bambine con la passione nel sangue e nell’anima: «Desideriamo promuovere una sana educazione sportiva, trasmettere i valori morali dello sport e conseguire una funzione sociale verso i giovani – sottolinea la società di Peschiera del Garda -. Per

Pallacanestro Italiana e la collaborazione con enti e Istituzioni quali scuole,

sari». L’Arilica schiera in campo, per la stagione 2016/17, i Tigrotti (i bimbi

Esordienti 2006/07

Comuni e l’Università di Scienze Motorie. Il minibasket è l'attività sportiva pro-

nati/e nel 2010/2011), gli Scoiattoli (i nati/e nel 2008/2009), gli Aquilotti (i nati/e nel 2007/2008), gli Aquilotti NBA (i nati/e nel 2006/2007) e gli Esordienti (i nati/e nel 2005/2006). «Il

oltre 2.000 bambini e bambine hanno conosciuto la parte sana dello sport e si sono divertiti con l’Arilica Basket, raccogliendo anche soddisfazioni. «Nelle categorie Tigrotti e Scoiattoli, l'attività svolta è di carattere prettamente ludico – afferma la società -. Infatti, tre quarti della lezione consiste in giochi, percorsi e gare di tiro. Solo un terzo dell’allenamento ha un carattere più tecnico, proprio perché si tratta di un avviamento allo sport cestistico vero e proprio. In tale fase, l'attività prende anche il nome di gioco sport o easy basket; le categorie Scoiattoli e Aquilotti cominciano ad affrontare gare 4 contro 4, all'interno

Esordienti 2007/08

ottenere tutto questo, l’Arilica Basket mette infatti a disposizione programmi didattici che hanno come finalità il divertimento, lo sviluppo dell’attività motoria e l’insegnamento dell’educazione dello sport, istruttori qualificati e riconosciuti dalla Federazione

pedeutica alla pallacanestro: è uno sport giocato con la palla, basato sul gruppo, attraverso il quale si sviluppano gli schemi motori e le capacità motorie di base. Non solo: è una scuola di vita in cui si imparano il rispetto per i compagni, gli allenatori, gli avver-

Aquilotti 2005/06

nostro club vuole essere un centro di eccellenza del Minibasket e Basket Giovanile per tutta l’area del basso Garda» puntualizza la società. Una curiosità da annotare: in questi anni,

di un campionato non competitivo. Gli Aquilotti NBA e gli Esordienti svolgono invece un allenamento più specifico sulla tecnica della pallacanestro, con partite 5 contro 5».

BASKET. L’Apecheronza Avio presenta la sua Promozione Passerella ufficiale. I giocatori della prima squadra maschile sfilano, l'Apecheronza Basket applaude la«sua» Promozione. Venerdì 14 ottobre, la società di Avio ha presentato gli atleti e la formazione che scende in campo nella stagione 2016/17. Senza dimenticare, naturalmente, le nuove divise sponsorizzate. «Il dirigente responsabile, nonché cof ondatore, Alberto Fracchetti, ha piacevolmente introdotto lo staff tecnico e il roster della compagine aviense arricchito dall’ingresso di alcuni giovani atleti del vivaio – riferisce la dirigenza -. Le prime parole sono state quelle del neo presidente Luca Moro, il quale ha augurato buon divertimento e buon lavoro a tutta la famiglia Apecheronza, ricordando il proprio breve trascorso come giocato re con la maglia gialloblù e l’amore per questo bellissimo sport di squadra dove ciascuno deve poter contare sull’aiuto dei compagni. A seguire, sono arrivati gli interventi del neo coach Giuseppe Corcione, orgoglioso di aver aderito al nostro rogetto, del capitano Fabiano Giuliani, felice di proseguire la propria esperienza con vecchi e nuovi compagni, e dell’assessore allo Sport del comune di A vio, Moreno Salvetti, il quale, portando i saluti della Giunta, ha lodato l’impegno di Apecheronza nella valorizzazione dello sport giovanile».

Fabiano Giuliani

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VIRTUS BASKET ALTOGARDA Due acquisti di qualità. Due giovani di talento e di belle speranze. Due rinforzi pronti a tuffarsi nell’avventura della serie C Silver. La Virtus Basket Altogarda piazza un doppio colpo, pensando sia al presente che al futuro. «La nostra prima squadra presenta un paio di nuovissimi giocatori: l’ala Lorenzo Gambino e il play/guardia Giacomo Trivarelli da Gardolo via Europa Bolzano – comunica la dirigenza -. Va subito detto che nella sfortuna di altri (Europa Bolzano ha dovuto ritirarsi dal campionato, ndr) abbiamo ricevuto un grosso regalo, perché nonostante i due ragazzi fossero nostri obiettivi dell'estate, Europa era arrivata prima di noi e con la società bolzanina entrambi avevano già cominciato la preparazione precampionato. La sventura altrui ci ha favoriti, insomma, e ne abbiamo approfittato subito: con questi due importanti innesti la squadra è ora molto più attrezzata». Entrambi classe 1994, sono a disposizione di coach Andrea Gabrielli. Gambino e Trivarelli desiderano

Lorenzo Gambino in azione

lasciare il segno e dare il proprio contributo alla Virtus Basket Altogarda. «Sia Lorenzo che Giacomo sono giocatori giovani ma già con esperienza, ben attrezzati tecnicamente e con tante motivazioni – continua la dirigenza -. Tutti e due sono bravi nei loro ruoli e hanno notevoli margini di miglioramento: alla Virtus, per età e progetto, speriamo possano rimanere a giocare per molto tempo. Gambino e Trivarelli sono diventati in questi anni l'ossatura portante del Basket Gardolo e con la maglia della loro società sono stati protagonisti assoluti delle ultime edizioni della serie D. Quest’anno, invece, sono pronti al salto in serie C, perché ne hanno le qualità: Gambino è un'ala moderna con ottimi movimenti sia vicino che lontano da canestro mentre Trivarelli è un playmaker che può giocare pure da guardia, vista la grande pericolosità nel tiro da fuori. E ne hanno anche le doti umane, considerato che sono due ragazzi intelligenti, seri e molto genuini. Infatti, sono alla Virtus da poco ma si sono fatti già ben volere da tutti».


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