ANNO XXVIV - N. 01 - GENNAIO 2014 - Stampato il 14/01/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
Cari lettori, da questo numero il giornale che avete tra le mani: L’Altro Giornale-La Provincia, torna alla sua tradizione coprendo i comuni di Pescantina, Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Villafranca, Povegliano, Mozzecane, Pastrengo e alla distribuzione porta a porta, oltre naturalmente ai vari cestelli dislocati nei punti nevralgici del territorio. Per qualche anno l’edizione era stata accorpata con il Garda-Baldo, ma l’anima de L’Altro Giornale è quella di entrare nello specifico di ogni Comune e in tutte le case, di essere vicino alla gente e ai problemi che oggi, sempre di più, toccano tutti noi. Ecco quindi che - proprio in questo contesto sociale di egoismo e indifferenza – L’Altro Giornale vuole mantenere la sua natura libera, pulita e onesta, fuori da ogni legame politico o di potere e sempre - il più possibile – vicina al cittadino. Vicini al cittadino, ma come? Come avviene da ormai 28 anni, cari amici, offrendo a tutti voi la possibilità di inviare le vostre lettere, con interventi di varia natura, domande alle vostre amministrazioni, che noi provvediamo da sempre a sottoporre ai diretti interessati, per darvi delle risposte chiare e veloci. Vi siamo vicini anche con la cronaca e lo sport dei vostri paesi, con informazioni utili, rubriche e quant’altro di interessante ci sforziamo di trovare per darvi una lettura utile e sempre piacevole. A voi, cari lettori, chiediamo di esserci sempre vicini con la vostra simpatia e alle attività economiche delle varie zone, di usufruire per la loro pubblicità di un mezzo come il nostro, ormai raro da trovare nel mondo della carta stampata. Grazie a tutti.
Lettere le vostre
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“Francesco e i gay” Mancava solo che il 4 gennaio, in pieno tempo natalizio, Bergoglio tornasse a rimarcare quella frase sui gay con una nuova espressione: “le coppie gay propongono sfide educative inedite”. Cosa significa? Ormai sono troppe le sue frasi sibilline, ognuno se le tira dove vuole, hanno sempre bisogno di padre Lombardi che le chiarisca e le riconduca “acrobaticamente” all’ortodossia per evitare ulteriori scandali tra i fedeli. Non per nulla la più grande rivista gay americana ha proposto Papa Francesco come “Uomo dell’Anno”, non certo perché costoro si siano convertiti, ma perché si sono sentiti confermati nelle loro azioni dal Papa che è come se li avesse benedetti e invogliati a proseguire su quella strada confidando nella “misericordia” di Dio. E un po’ ovunque sembra che il mondo gay esalti il Papa come “paladino ufficiale” dei loro diritti. Forse non è quello che Bergoglio voleva dire, ma la gente lo capisce così e ridicole sono le precisazioni di chi vuol rettificare sempre i suoi discorsi. Il Papa ha il dovere di parlare chiaro, “poco ma chiaro”, e invece risulta il contrario, parla “molto e nebuloso”. Qui c’è un netto contrasto con la dottrina perenne della Chiesa che considera “il peccato impuro contro natura” (non il peccatore che ha diritto al nostro rispetto e che solo Dio potrà giudicare) tra i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, assieme all’omicidio volontario, all’oppressione dei poveri e alla frode nel salario agli operai. Interessante a tale proposito un libretto di Fabio Bernabei dal titolo “Chiesa e omosessualità” Ed. Fede & Cultura, laddove segnala con ampia documentazione l’atteggiamento della Chiesa nei confronti di questa realtà sin dai primi apostoli, S. Paolo ad
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esempio, e via via, le condanne dei Padri della Chiesa, dei grandi Santi, dei Papi, dei vari Concili, del diritto canonico fino ai più recenti documenti della Congregazione per la dottrina della fede. San Pier Damiani ad esempio afferma che “questo vizio supera per gravità tutti gli altri vizi”, e la grande Santa Caterina da Siena non usa certamente espressioni accomodanti quando afferma che “è un vizio maledetto schifato dagli stessi demoni”. Già Papa Benedetto e lo stesso Papa Francesco avevano denunciato la presenza di inquietanti lobby gay in Vaticano, forse le stesse, sostengono molti, che hanno costretto Papa Benedetto alle dimissioni forzate per intronizzare questo Papa di “più larghe vedute. […] E il fatto che questo peccato sia sempre stato presente sin dall’inizio dell’umanità, come d’altronde qualunque altro peccato tipo l’aborto, l’infanticidio, l’adulterio, il furto, l’omicidio ecc. perché la vita dell’uomo sulla terra è un perenne combattimento contro tutti i suoi istinti più bassi, non significa che debba all’improvviso diventare un fatto normale, anzi un diritto da legalizzare e portare in trionfo. […] Papa Francesco parla spesso di misericordia ma non di peccato e della necessità della conversione! […] Gesù Cristo, invece, afferma e ribadisce più volte nel Vangelo (e il Catechismo della Chiesa cattolica lo espone chiaramente) che per essere perdonati bisogna essere consapevoli del male che si è fatto e desiderosi di cambiare vita, chiedendo perdono a Dio nel sacramento della Confessione, anche delle colpe e del male fatto agli altri che non riusciamo a vedere bene nella loro gravità a causa della nostra cecità, superbia o debolezza. Che vale la pena fare qualche
“Io sto con Francesco” rinuncia, qualche sacrificio, anche eroico, e non solo quelli di carattere sessuale, in vista del fatto che la nostra vita sulla terra è precaria, provvisoria, che è tutta una battaglia fra il bene e il male che è dentro di noi, che gli anni volano e ci aspetta una gioia che non ha fine, e che oltretutto il peccato non appaga assolutamente, ma lascia sempre tanta amarezza, tanto odio, solitudine, invidia e disperazione, proprio perché il peccato cancella l’amore e senza l’amore l’uomo diventa peggio di una belva. […] patrizia@patriziastella.com www.patriziastella.com
Io sto con Papa Franceso. Non condivido le posizioni del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini e non condivido neppure quelle del sindaco Tosi, segretario regionale della Lega Nord Veneto, in tema di immigrazione. L'accoglienza di immigrati, in fuga perché perseguitati nei loro Paesi, deve essere, prima di tutto, una scelta etica e, per chi è Cattolico, una scelta di fede. Papa Francesco ha ricordato a tutti che lo stesso Gesù era un profugo e che lo era ancor prima di nascere. Nel Vangelo di Giovanni è stato poi riba-
dito a tutti i credenti che il Verbo si è fatto carne. Il Verbo, Dio, è diventato uomo, è diventato azione. Come a volerci ricordare che, come uomini di fede, dobbiamo tradurre in pratica il nostro credo. La solidarietà, l'accoglienza e l'attenzione per gli ultimi riteniamo siano solo suggerimenti, da parte del Vangelo e del Papa, o invece li riteniamo indicazioni fondamentali per poterci definire cristiani? Nella responsabilità di un ruolo politico non si cerchi il facile consenso, per altro fortemente abusato negli anni passati, ma si tenti
IMMIGRATI Caro Direttore, in questi giorni, a livello nazionale, c’è stato dello sdegno su quello che la TV ha fatto vedere in merito al trattamento riservato agli immigrati clandestini per evitare epidemie in quel di Lampedusa. Perché ciò non avvenga la soluzione c’è: assisterli in mare se necessario, ma poi riportarli subito ai limiti delle acque territoriali di provenienza e quelli che sono già qui, clandestinamente, rispedirli nei loro paesi. Così fanno molti paesi, specie l’Australia e nessuno fiata. Noi invece abbiamo al Governo delle forze politiche, compreso il buon Renzi e il ministro Kyenge che invece di pensare alla nostra gente e ai nostri giovani hanno altre priorità come la cancellazione del reato di clandestinità, concedere una facile cittadinanza, assistere e dare le case gratis ai Rom. Questa è l’Italia di oggi che non vuole cambiare e che si allontana sempre più dai problemi e dai bisogni degli italiani. La colpa però è anche nostra perché diamo sempre più consenso a chi non ama il nostro Paese e la sua gente. Sveglia italiani perché lamentarsi o non votare è un errore, bisogna dare il nostro consenso a chi fa i nostri interessi. Renato Tomezzoli
PESCANTINA. PIU’ PULIZIA Pubblichiamo di seguito la risposta ad una lettera apparsa qualche settimana fa sul quotidiano L’Arena nella quale una lettrice di Verona lamentava le cattive condizioni delle strade di Pescantina. Facciamo presente che questa pubblicazione è un’eccezione: informiamo infatti i lettori che L’Altro Giornale non pubblica risposte a lettere pubblicate su altre testate. Non è detto che chi legge la risposta abbia avuto modo di leggere la lettera a cui si riferisce. La signora Maria ha perfettamente ragione. Le strade e la segnaletica del paese sono un disastro: non sono mai state in queste precarie condizioni di vivibilità. Idem dicasi per la sporcizia e le cicche, specie al Centro commerciale. Servono più cestini rifiuti e serve svuotarli più spesso. E’ inoltre pure importante una maggior educazione ecologica a cominciare dalle scuole. C’è il detto che dice: “il pulito attira il pulito, lo sporco attira invece lo sporco”. Franca Donatelli, Giulia Rossi, Renzo Fontana, Amedeo e Viola Zampini, Alcuni giovani di Pescantina che confidano che l’amministrazione ponga più attenzione ad ordine, pulizia e manutenzione.
invece di tradurre in pratica quanto dichiariamo di essere: Cristiani. Massimo Castellani Segretario generale Cisl Verona
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Numero chiuso il 14 - 01 - 2014
Le Vostre Lettere
Gennaio 2014
IL RACCONTO DI UNA TREDICENNE
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DOCUMENTI
“Quello strano pianeta di nome Terra”
“Sempre più difficile!”
Da milioni di anni attraverso questi sconfinati spazi, incontro meteore, esploro la Via Lattea e sono testimone di tante e tante cose che avvengono nel cosmo. Io da quassù riesco a scorgere abbastanza nitidamente il pianeta Terra. Questo pianeta è abitato da tanti animali. Però quelli che mi hanno colpito di più sono gli umani. E sapete perché? Perché sono la specie animale più stupida di tutto il pianeta! Ad esempio: pur sapendo che se si getta un mozzicone di sigaretta in un bosco, questo prende fuoco, loro non se ne curano e continuano ad appiccare incendi. La specie umana si dà un gran daffare a scavarsi la fossa. Ma non solo a se stessa, anche a tutto il resto del pianeta. Se solo potessi aiutare la Terra lo farei, ma purtroppo non so come! Guardate un po’ come trattano gli alberi: per la produzione di carta, continuano ad abbattere milioni e milioni di piante. Ma da dove credono che provenga l’ossigeno? L’unica cosa che il loro organismo richiede per sopravvivere è l’ossigeno, l’acqua e una sana alimentazione. Eppure, anche se non c’è un uomo sulla superficie terrestre che non lo sappia, essi continuano a tagliare alberi, ad inquinare acqua e a nutrirsi male. Un altro fenomeno inconcepibile sono le centrali nucleari. Qui viene prodotto con le scorie radioattive un inquinamento talmente forte, che chiunque ci si avvicini si ammala e muore. Pensate che in un paese dove una centrale nucleare è saltata, le popolazioni che vivevano a decine di chilometri di distanza sono state colpite da quelle onde radioattive ed ancora oggi ne risentono le conseguenze. Che dire allora degli scienziati che hanno passato parte della loro vita a costruire l’arma più potente del mondo? Quanto impegno, quanta fatica, quanto studio per ottenere l’ordigno più devastante che si fosse mai visto: la bomba atomica! Ma a quale scopo tanti sforzi? Per distruggere vite umane e vincere la guerra. E questa era provocata dalla contesa di un pozzo petrolifero! Peccato, però, che il petrolio sia una delle principali cause dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, e che contribuisca al surriscaldamento dell’atmosfera! Le inevitabili conseguenze sono lo scioglimento dei ghiacci, l’aumento del livello degli oceani e la sommersione di terre. Che dire poi del problema della fame nel mondo? Si è stimato che basterebbe lo stipen-
Caro Direttore, siamo in caduta libera fra tanti blà-blà, tanta carta e pochi fatti. Lavoro da circa 30 anni per un'azienda di trasporto pubblico e nei primi anni ‘80 girava tanta carta; verso la metà degli anni ‘90 la carta era diminuita e sembrava che le cose fossero più semplici. Ora la carta ha di nuovo il sopravvento, con l'aggravante di procedure che di fatto paralizzano tutto e che sostanzialmente hanno il solo effetto di scaricare responsabilità e oneri sugli altri. All'inizio degli anni ’90 furono introdotte le "semplificazioni" che sembrava aiutassero il cittadino con autocertificazioni e documenti in carta semplice, con le debite eccezioni come i notai, le banche e le assicurazioni, per le quali categorie servivano e servono tutt'oggi le "marche da bollo". E senza i valori bollati (che in Italia sono una vera e propria dittatura ) non puoi fare nulla, neanche morire, figurarsi nascere. E giacchè le cose vanno bene trovano ancora spazio gli "ostacolatori", categoria in costante aumento, che brandendo "procedure" che sembrano create ad hoc, anziché semplificare, complicano ogni cosa e rendono difficili anche le cose più semplici. E allora? Allora W la "peppa pig", cartone animato che sta riscuotendo un grande successo, dove c'è la soluzione immediata ad ogni problema con un bel "ecco fatto". Forse avremmo da imparare anche dalla "Peppa".
dio annuale di certi calciatori per distribuire equamente le risorse alimentari del pianeta. Una vera vergogna! Fra gli uomini, chi più ha, più è spilorcio. Ma non è solo questo che contesto loro. Disapprovo anche alcune forme di rigidità mentale che non capisco. Non molto tempo fa, in una città di quello stato a forma di stivale, un uomo era stato condannato agli arresti domiciliari. C’era però un problema: quest’uomo un domicilio, cioè una casa dove abitare, non ce l’aveva proprio: era un senzatetto. Così le autorità pensarono di condannarlo a rimanere tutto il giorno sotto lo stesso porticato per viverci … insomma, come se quello scampolo di marciapiede potesse considerarsi a tutti gli effetti una vera e propria casa. Dopo qualche tempo, quell’uomo, avendo necessità di fare un bisognino, attraversò la strada per rifugiarsi dietro un cespuglio del giardino di fronte. Le guardie, passando di lì, lo riarrestarono e fu nuovamente condannato ai soliti domiciliari sotto lo stesso portico. Sembra quasi una barzelletta, ma pensando che purtroppo è realtà, resta proprio senza parole! Dunque: ora siete d’accordo con me sul fatto che l’uomo sia il più stupido essere animale esistente sulla Terra? Leuca, una stella del Firmamento Autore: Claudia Mazzari, 13 anni
Luciano Fasoli
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Le Vostre Lettere
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CACCIA
SCUOLA
“Come arginare il bullismo”
“... cacciatori e passanti”
Bullismo endemico all’istituzione scolastica come alla collettività intorno? Mi sono confrontato con la prima linea professorale, ma anche con quell’altra della retrovia, ho incontrato quella genitorialità che non ammette giudizi né sentenze di appello, quando si tratta dei propri figli. Il fenomeno del bullismo è un problema relazionale, che attraversa le nostre famiglie, scuole, città, strade, a causa delle nostre ripetute e reiterate mancanze e inefficienze, nessuno può sentirsi autorizzato a non farci i conti. Per tentare di arginare questo cratere di diseducazione virulenta, è necessario non fare spallucce alle nostre lentezze, e soprattutto alle nostre belle certezze, che non ci consentono di conoscere fino in fondo i dubbi che delimitano aree problematiche di così grande spessore e pericolo per un futuro a misura di uomo per i nostri ragazzi. E’ l’esperienza a darmi man forte, è la somma degli errori a rendere obbligante un intervento che non può essere procrastinato, tanto meno amputato nella sua incisività da forme di rigetto baronali o peggio padronali, in ambiti che sono demarcati da confini, sì, sottili, ma diventati frontiere da percorrere in lungo e in largo per conoscerne le reali misure di contenimento. Indipendentemente da chi farà un passo indietro per porsi dove c’è l’intera panoramica da indagare, è in quest’ottica che dovranno essere presenti quattro poli convergenti: genitori, insegnanti, studenti, territorio, per comunicare tra loro e trasmettere informazioni, movendo una sinergia non di facciata, ma realmente improntata al raggiun-
Gentile Direttore, mi lasci parlare di caccia, anche se so bene che dopo questo discorso mi troverò qualche doppietta puntata addosso! Corro il rischio perché so rispondere al fuoco, ragionando. Anticamente la caccia serviva a mangiare, oggi uccidere gli animali lo chiamano sport. Pazienza. Senza contare che la legislazione in merito è troppo di manica larga, e non serve uno sforzo a dimostrarlo. Sentite i trucchi: "Caccia in deroga ... preapertura" , e via di questo passo. Siamo alle solite: in Italia prima si fa la regola e poi le eccezioni. Inoltre, una vera idiozia quella precisazione sulla distanza, a seconda di come si spara. Come sempre c'è modo e modo di fare una cosa, anche se ne hai il permesso. Che uno mi venga a svegliare alle sei di mattina facendo "pum, pum!" sotto casa con cani ululanti che girano intorno, e solo perché abito vicino ai campi non è molto corretto. Una volta mi sono piovuti i pallini in giardino. Si può farle per legge? Dipende, perché non sempre ho il tempo di star lì a misurare se sconfina con i metri, anche perché sono in pigiama. Suvvia, un po' di buon senso: se hai in tasca la licenza di "007" e vuoi levarti lo sfizio di una fetta di polenta con quattro ossicini tira pure il grilletto, ma fallo un po' fuori dai ... c ... piedi. Adesso viene il bello, o meglio il brutto, perché è qui che rischio molto dal momento che la platea dei possi-
gimento di obiettivi comuni. La scuola è di tutti, soprattutto è comunità e condivisione, allora ciascuno abbia il coraggio di mettersi nei panni dell’altro, e una volta tanto, lo faccia con voce liberante, obbligando la scuola, e così se stessi, a muovere dalle gabbie di partenza, quelle recintate con il filo spinato delle deleghe sempre comode. Occorre sfuggire gli atteggiamenti ottusi, in cui è difficile affrontare con un minimo di onestà e umiltà il dibattito per arginare il fenomeno del bullismo, si preferisce rifugiarsi in fuorigioco, creando una disattenzione che autorizza l’accantonamento del rispetto delle regole, premiando i soliti furbetti dalla botta facile, dal beverone, dallo spinello acceso. Occorre prendere in esame iniziative volte a indagare non più e non solo il mondo degli adolescenti, ma quello adulto, e non solo a scuola. E’ necessario approntare servizi di consulto nell’istituzione scolastica, affinché chi è deputato a leggere oltre che a scrivere un voto, possa ritrovare equilibrio e serenità per riconquistare rigore e autorevolezza, rientrando a pieno titolo nel gioco delle relazioni. Forse è anche il caso di spiegare a chi è genitore sulla carta, che lo è pure sulla linea mediana della tutela, e che solamente insieme si fa promozione, prevenzione, sviluppando capacità di partecipazione per progettare interventi rivolti ai ragazzi, azioni di sostegno e accompagnamento urgenti in attesa dell’incontro con il proprio futuro. Vincenzo Andraous
ANNO NUOVO
“Più giustizia e uguaglianza” Gentile Direttrice Rosanna, il nuovo Anno ha spalancato le sue porte e tutti noi entriamo pieni di speranze, desideri e sogni. L'amore, la famiglia, la salute, un benessere che aspettiamo tutti quanti. Il mio primo pensiero va a Papa Benedetto XVI, un Papa di grande valore che si è dimesso perché ha capito che la Chiesa ha bisogno di un profondo cambiamento. Non si sentiva più all'altezza perché la sua fragilità di uomo e l'età gli hanno tolto la forza di comunicare. L'entrata di Papa Francesco, suo successore, era necessaria per far ritrovare credibilità alla Chiesa. I tempi sono cambiati e le persone chiedono nuove strade e nuove regole. L'uomo non è più disposto a farsi sottomettere, a sopportare l'ingiustizia, a sacrificarsi e morire di stenti mentre altri vivono nell'abbondanza e
nello spreco. Ci sono mondi dove popoli lottano per la libertà e per stare meglio, mondi dove scorrono fiumi di sangue. Perché nessuno si impegna a fermarli? Che interessi ci sono dietro a queste situazioni? Guardiamo l’Africa, ricca di ogni risorsa naturale, dove potenti dittatori vivono protetti nei loro lussuosi palazzi mentre il popolo non ha abbastanza per sfamare i propri figli. Papa Francesco è sulla buona strada perché cerca di sensibilizzare i potenti e tutta la popolazione ed è amato per questo! Ogni essere umano ha diritto di vivere sereno, formarsi una famiglia, diritto al lavoro e non è più ammissibile la diseguaglianza a spese degli altri. Auguri per un 2014 felice e sereno a tutti di buona volontà e in particolare a chi ne ha più bisogno. Frau Edith
ITALIA
“Ci salviamo da soli...” In tanti anni, dal 1945 in poi, abbiamo visto salire alla ribalta i “salvatori della patria”. Cominciò Giannini con “l’uomo qualunque”, era interprete di istanze giuste, ma la sua azione servì soltanto a ricompattare “gli uomini non qualunque”. Poi arrivò Craxi che fece sognare molti giovani con la rosa in mano ma finì tutto a “monetine” e con il debito pubblico impennato. Allora arrivò Berlusconi promise “il tempo della libertà” e finì miseramente sull’orlo della bancarotta con il debito pubblico raddoppiato. Finalmente arrivò Monti, promise rigore, ma lo esercitò solo per “gli altri”; tentò di applicarlo alla “classe” ma questa decise che la patria
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non meritava questo sacrificio. Ed ecco il salvatore Grillo, ma lui la patria la vuole salvare “da solo” senza accordi con nessuno e per questo silurò Bersani, anzi per salvare la patria sta aspettando che affondi. E in ultimo ecco Renzi che vuole salvare la patria ad ogni costo anche dagli amici del suo partito. Ma di salvataggio in salvataggio, di aiuto in aiuto, la situazione del paese va sempre peggio. Allora mi sono ricordato della saggezza di mia nonna “aiutati che Dio ti aiuta”. Non vogliamo più salvatori, a noi gli addetti ai lavori non servono: ci salveremo da soli con l’aiuto di Dio! Umberto Brusco
Grazie di essere esistito grazie per averci dato la vita grazie per averci amato. I tuoi figli
Le più vive condoglianze al nostro collaboratore Mario Franchino per la perdita del papà
bili interessati si allarga e non si riduce a quel fanatico che rompe il sonno del pensionato. Il discorso è questo: il cacciatore può contare in genere sull'aiuto di un cane, ha un fucile a tre colpi nel caso ne sbagli i primi due (succede, succede), mette la tuta mimetica o si nasconde nel capanno, usa i richiami ... per cosa? Per venti grammi di penne di un povero uccellino che volava libero nel cielo e che si può centrare facilmente contando sull' ampia "rosa" che fa la cartuccia, o per un fagiano pieno di mangime che hanno appena mollato e sta lì fermo e impaurito sotto una frasca. Una volta per poco non lo prendo con le mani. Con tutto quel dispiego di mezzi, non vi sembra che ci sia una sproporzione fra le due forze? E’ possibile che uno non possa mai farsi una passeggiata nei boschi senza l'incubo di essere impallinato, e solo perché si consente di violare la proprietà altrui e sparare anche sui terreni privati? Non contesto l'esercizio della caccia in sé, ma certe regole troppo favorevoli alla lobby. L'ideale sarebbe che questo sport - se uccidere lo è si possa praticare solo nelle riserve: allora la gente pacifica se ne sta alla larga e può andare tranquilla dove vuole. Rispettate in quel caso una volta tanto in Italia due libertà: quella dei cacciatori (alcune migliaia) e quella di chi va a spasso (alcuni milioni). Giordano Salzani
CENTRO CINOFILO BUSSOLENGO (VR) PRESENTAZIONE ATTIVITA’ DEL NUOVO GRUPPO CINOFILO CAMPUSDOG (BUSSOLENGO)
Sabato 8 febbraio si terrà l’evento promosso dal nuovo Gruppo cinofilo CAMPUSDOG a Bussolengo presso il bar New Gallery, dalle 10 alle 12, nel centro commerciale Sorelle Ramonda. Durante l’incontro verranno presentati gli istruttori cinofili e i corsi che partiranno presso il campo CAMPUSDOG di Bussolengo. Attraverso la proiezione di slide, la conversazione e il dialogo con gli intervenuti, si parlerà di come educare il proprio cane, del metodo Campusdog: basta cani tristi, basato sulla attenzione del cane, sulla collaborazione cane/proprietario, sul gioco e sulla relazione. I Corsi presso il campo di Bussolengo prendono il via l’11 febbraio, si terranno il martedì e il giovedì dalle 19 alle 20,30 e avranno una durata di tre mesi. I corsi sono delle novità assolute, perché rappresentano il meglio delle diverse discipline cinofile: * Percorsi di obbedienza di base (basati sul gioco) * Agility (non agonistico) * Trial Dog (ostacoli naturali e non) I corsi, per cani di tutte le razze e meticci, sono tenuti da istruttori cinofili specializzati nei diversi settori, oltre a costituire un’occasione di divertimento per proprietari e cani, hanno l’obiettivo di aiutare tutta la famiglia ad instaurare col cane un rapporto equilibrato, affrontando e risolvendo le piccole situazioni quotidiane. I proprietari, attraverso il gioco, andranno alla scoperta delle doti naturali del proprio cane, rispettando la sua memoria di razza: tanti giochi per valorizzare il carattere del cane e inserirlo nella casa e nella società, con tutte le sue regole. Siete tutti invitati a partecipare all’incontro/presentazione di sabato 8 febbraio. Per informazioni scrivere a info@campusdog.it visitare il sito www.campusdog.it o telefonare a Dario al 335.6639995
Cronache
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Centro di Formazione Professionale Brenzoni: Quando la scuola è una grande famiglia E’ una tradizione che ogni anno si ripete quella che vede riunirsi presso la scuola stessa a Sant’Ambrogio di Valpolicella alunni e famiglie del Centro di formazione professionale “Paolo Brenzoni” in occasione delle festività natalizie. Questo è ciò che è successo anche il 13 dicembre scorso in una serata all’insegna dell’allegria e della festa, a cui ha
preso parte anche don Romano Bettin, in rappresentanza dell’istituto salesiano San Zeno. Molti erano i commensali che hanno preso parte alla cena di Natale organizzata dal CFP. «Come sempre questo evento si è rivelato meraviglioso – afferma Anna Trevisani, direttore del Centro di formazione -: i genitori hanno contribuito alla preparazione dei piatti, men-
tre i ragazzi hanno servito a tavola. Inoltre, grazie ad un immancabile tam tam, ci hanno raggiunto anche alcuni ex allievi. Una piacevole sorpresa per noi, la loro presenza, che ci ha confermato quanto la nostra scuola rimanga nel cuore dei nostri ragazzi». Tra gli ex allievi c’era anche Samuele Gasparini che appena concluso il ciclo di studi al Centro professionale
è stato inserito all’interno di un’azienda del territorio grazie al sistema del tirocinio. Ora Samuele è stato assunto dall’azienda stessa che sta puntando su giovani motivati e capaci. Un successo per lui e per la scuola stessa. «La scelta iniziale di iscrivermi al CFP Paolo Brenzoni è stata dettata dalla mia passione per il settore del marmo e per la scultura
– racconta Samuele -. Mi sono avvicinato alla scuola credendolo un semplice centro di formazione…invece vi ho trovato ben altro: professori bravi che oltre a svolgere in modo ottimale il proprio lavoro di insegnanti si sono rivelati educatori veri e propri, attenti a far crescere i propri alunni anche dal punto di vista umano. Il mio percorso di studi è stato anche un’esperienza che mi ha fatto crescere interiormente: i miei insegnanti hanno saputo vedere in me le mie capacità, aiutandomi a coltivarle. Se tornassi indietro nel tempo – aggiunge inoltre - senza dubbio deciderei di intraprendere la stessa strada, anche perché, grazie al siste-
Samuele Gasparini
ma del tirocinio ho avuto l’opportunità di avvicinarmi concretamente al lavoro per cui sono stato preparato e, appena ottenuta la qualifica, ho trovato così il mio posto all’interno del mondo del lavoro».
Un momento dei festeggiamenti del 13 dicembre
“SCUOLA PORTE APERTE” SABATO 18/01/2014 ORARIO: 14.30 - 17.00 per la presentazione del progetto educativo e delle attività formative, con simulazioni didattiche nei laboratori insieme agli allievi
pubbliredazionale
ISTITUTO “PAOLO BRENZONI” CFP Cnos - Fap “SAN ZENO” - sede di Sant’Ambrogio di Valpolicella
Il CFP (centro di formazione professionale) “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio di Valpolicella propone un percorso di studi della durata di tre anni. Le due Qualifiche erogate del CFP “Paolo Brenzoni” sono Operatore meccanico con indirizzo professionale macchine utensili a Controllo Numerico, e Operatore delle lavorazioni artistiche, con indirizzo professionale nell’esecuzione di manufatti di pregio, finitura e posa in opera. Dopo aver conseguito queste qualifiche, nel caso in cui un allievo voglia proseguire gli studi, può accedere direttamente al terzo anno di un Istituto superiore: normalmente con la prima qualifica si predilige l’Istituto Tecnico Tecnologico, mentre nel secondo caso di può approdare all’Istituto Tecnico per Geometri. Il Centro organizza anche corsi di formazione superiore finanziati dal Fondo Sociale Europeo per giovani diplomati o laureati per la qualifica di Tecnico del restauro di beni culturali, corsi erogati in collaborazione con l’Università di Verona.
Cronache
Cronache
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STATISTICHE PROVINCIALI. Neonati e neonate hanno saluato il 2013 e hanno dato il benvenuto al nuovo anno
Primi fiocchi azzurri e rosa 2013-2014
Una pioggia di fiocchi azzurra e rosa ha salutato il 2013 ed accolto con tanti vagiti il nuovo anno. E’ un maschietto il primo nato nella provincia di Verona: si chiama Alberto Marchio e con i suoi 53 centimetri e 3,950 kg, è nato alle 00.29 dell’1 gennaio 2014 all’ospedale Sacro Cuore di Negrar accolto da mamma Maria Francesca Gerace e papà Matteo residenti a Borgo Nuovo. E’ un maschio anche l'ultimo nato del 2013 al Sacro Cuore: Daniele Montanari, 53 centimetri e 4,700 kg, è figlio di Tiziana Ceoletta e Andrea Montanari che abitano a San Vito al Mantico.
Fioocchi rosa per Bussolengo a chiudere ed aprire 2013 e 2014: Emma è nata alle 23.42 del 31 dicembre, mentre Ester ha visto la luce alle 16.05 dell’1 gennaio. Alla Casa di cura Pederzoli di Peschiera ad inaugurare il nuovo anno è stato alle 6.23 il fiocco rosa di Giorgia Maria Driga, 3.270 kg per 50 centimetri di lunghezza figlia di Vasilica e Dan Driga, che risiedono a Desenzano. A salutare il 2013 ci ha pensato invece Denis Cozman, 3.260 di peso e 50 cm di lunghezza. All'ospedale di Borgo Trento alle 00.45 dell’1 gennaio, mamma Margherita Viviani e papà
Enea Braghi hanno dato il benvenuto a Lorenzo, 2.300 kg. Asia Mezzani è invece nata alle 4.09 al Policlinico di Borgo Roma, per la gioia di mamma Elisa Corso e papà Alessandro. A Borgo Trento mamma Virginia Espinola e papà Sebastiano Danese il 31 dicembre, alle 17.58, hanno accolto l'ultimo nato del 2013, Marco, mentre l’ultimo nato a Borgo Roma è stato Mattia figlio di Elisa Ferrari e Federico Mantovani residenti ad Erbè. Sono tutti rosa invece i fiocchi che hanno aperto l’anno al dipartimento materno infantile
NUOVO PUNTO VENDITA
Super Rossetto a Domegliara
Era il 1983 quando a Parona aprì il suo punto vendita lo storico marchio veronese della grande distribuzione, Rossetto. Ed oggi ecco l’ultimo nato: lo scorso giovedì 7 novembre è stato inaugurato un nuovo SuperRossetto, a Domegliara, sulla Strada Statale del Brennero. E’ così che con i suoi 5.000 metri quadrati, metà dei quali destinati ad area vendita e metà dedicati a labo-
Lorenzo Rossetto
ratori, celle frigorifere, magazzino, e i suoi 60 nuovi dipendenti assunti, Rossetto incrementa di una nuova unità i 22 punti vendita presenti nella provincia di Verona e nelle città vicine. «Quest’apertura per noi rappresenta un vero traguardo – afferma con soddisfazione Lorenzo Rossetto, amministratore delegato del Gruppo Rossetto -: dopo 7 anni torniamo a Verona. In questi
anni il nostro gruppo si è sviluppato nelle province limitrofe, ora finalmente torniamo a casa nostra. Un ritorno caratterizzato da un ambiente “completo”, che rappresenta in tutto e per tutto la nostra filosofia: massima qualità a prezzi convenienti, trovando al tempo stesso prodotti freschi confezionati e preparati all’interno del punto vendita stesso. La marcia in più di questo SuperRossetto è infatti il nostro forno e la nostra cucina: pane, pizza, focacce, pasticceria e prodotti freschi in genere provengono direttamente dal nostro laboratorio. Una garanzia in più con cui abbiamo voluto premiare i nostri clienti, sempre più alla ricerca di prodotti genuini preparati con le materie prime migliori…A questo punto è necessario solo che il cliente abbia la pazienza di venirci a visitare».
della Pediatria dell'Ulss 20 dell'ospedale Fracastoro di San Bonifacio: la prima è stata Thais Bertozzi, 3.550 grammi, di mamma Girlaine Batista Da Silva e di
papà Cristian residenti ad Arcole, seguita da Sofia Morosan, 4.100 grammi, figlia di papà Mihai e mamma Elisabetta Madalina residenti ad Albaredo
d'Adige. Ultimo nato del 2013 al Fracastoro di San Bonifacio è stato invece Gioele Antoniazzi, figlio di Sara Montanari e papà Gianluca.
Cronache
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TRASPORTI PUBBLICI EXTRAURBANI. L’assessore provinciale Gualtiero Mazzi illustra le novità
Nuove corse e rinforzi Migliorare la viabilità
Gualtiero Mazzi
SERVIZI SUBURBANI Le linee interessate sono precisamente: Verona - San Giovanni Lupatoto - Pozzo ogni 20 minuti nelle ore di punta e ogni 40 minuti negli altri orari della giornata - linea 21; Verona – Arbizzano - S. Maria di Negrar - Negrar ogni 40minuti tutto il giorno - linea 21; Verona Castel d’Azzano ogni 30 minuti tutto il giorno con prolungamenti a Rizza e San Martino linea 510; Verona – Grezzana - Stallavena ogni 30 minuti tutto il giorno - linea 510; Verona – Lugagnano – Mancalacqua - Grande Mela ogni 30 minuti nelle ore di punta - linea 32; Verona - Caselle di Sommacampagna con corse a orario delle linee 23-24. Novità in vista per il 2014 in materia di trasporti pubblici extraurbani. Ad illustrare quanto previsto per il nuovo anno ci ha pensato l’assessore provinciale Gualtiero Mazzi. A partire dal 7 gennaio saranno attivate nuove corse rivolte ai Comuni di prima cintura, per facilitare la mobilità verso Verona, e verranno intensificati alcuni collegamenti per le località più periferiche e rinforzate le linee di maggiore utilizzo: le “frequenze” aggiuntive verso i Comuni di Pescantina, Bussolengo, Pedemonte, San Floriano, San Pietro in Cariano, Pozzo, Raldon, Campagnola di Zevio, il rinforzo di linee già esistenti verso altre località nelle ore di punta, con maggiori corse negli orari di entrata/uscita scolastica, al mattino e a mezzogiorno, le corse che prima erano di tipo extraurbano, tra Verona e i Comuni di prima cintura, passeranno suburbane, questo significa che saranno garantiti dalla Provincia con un risparmio per i Comuni. «Questi interventi – afferma l’assessore Mazzi sono il frutto dei due anni di battaglia condotta in Regione per ottenere nuovi criteri di ripartizione dei fondi, sulla base della mobilità oggettiva espressa dai diversi bacini veneti. Il riconoscimento di mag-
NUOVA LINEA 102 PER PESCANTINA, BUSSOLENGO + ESTENSIONE LINEA 11 A BUSSOLENGO. La nuova linea 102 offre un collegamento rapido Pescantina – Bussolengo - Verona, con transito dall’Ospedale di Bussolengo, dalla zona dell’Ulss 22 e arrivo a Verona via superstrada. La linea 102 è una significativa risposta alla necessità di trasporto rapido e di rafforzamento dei servizi per queste due importanti realtà della cintura urbana. Offre un numero elevato di corse nelle ore di punta del mattino, del mezzogiorno e della sera e un collegamento continuativo a frequenza di 30 minuti per tutto l’arco della mattinata. Inoltre il servizio per Bussolengo, via San Vito al Mantico, viene integrato con il prolungamento di alcune corse della linea urbana 11. Anche tutta la zona della Valpolicella è interessata da un importante rafforzamento del servizio. La linea urbana 21 viene infatti estesa fino a Pedemonte, San Floriano e San Pietro in Cariano e sarà intercalata alla linea 103, realizzando così una frequenza di 20 minuti in tutto l’arco della giornata nel tratto tra San Pietro in Cariano e Verona. Altro intervento di intensificazione del servizio interessa la direttrice Verona – Pozzo – Raldon - Campagnola di Zevio: la linea 144 è stata opportunamente rafforzata offrendo un elevato numero di corse nelle ore di punta del mattino, del mezzogiorno e della sera e un collegamento continuativo a frequenza di 30 minuti per tutto l’arco della mattinata. giori percorrenze per circa 1,2 milioni di chilometri, rispetto a quelle storiche, ci permette oggi di mettere in campo le risorse necessarie per potenziare il servizio su tutta la rete. Sotto il coordinamento della Provincia - in quali-
tà di Autorità di bacino - è stato fatto un ottimo lavoro di squadra con ATV, in particolare con il tecnico Guido Zanderigo e il presidente Massimo Bettarello. Questo cambio epocale di ripartizione fondi su criteri di mobilità oggettiva e
non più su base storica è merito della battaglia portata avanti dal ‘sistema Verona’, e cioè da me per quanto riguarda la Provincia, dal Comune di Verona con l'assessore Corsi, della Regione con i consiglieri Andrea Bassi e Paolo Tosato
RINFORZI DELLE LINEE ESISTENTI Intensificazione del servizio nelle ore di punta sulle seguenti direttrici: Verona/San Martino Buon Albergo/Vago/Caldiero; Verona/Illasi/Tregnago/Badia Calavena; Verona/Villafontana/ Bovolone/Cerea/Legnago; Verona/Zevio/Ronco all’Adige/Albaredo d’Adige; Verona/Buttapietra; Verona/Pescantina/Domegliara;
Verona/Sommacampagna/Villafranca;
Garda/Lazise/Peschiera/
Castelnuovo; San Bonifacio/Lonigo Rafforzamento di alcune linee ad uso degli studenti nelle ore di punta – entrata/uscita da scuola L'intensificazione delle linee estive nelle località turistiche Ampliamento del servizio di rinforzo estivo nell'area del lago di Garda estendendolo dal 1 giugno al 30 settembre.
BUSSOLENGO-VERONA
Trasporti: le novità Nella sala civica della biblioteca comunale di piazzale Vittorio Veneto a Bussolengo, dal consigliere regionale Andrea Bassi, presidente della Commissione trasporti, i nuovi servizi di collegamento autobus, urbano ed extraurbano, tra Bussolengo e la città. Al tavolo dei relatori anche Enrico Corsi, assessore ai trasporti del Comune di Verona, Gualtiero Mazzi, assessore provinciale, e il tecnico di Atv, Guido Zanderigo. «L’origine di queste nuove opportunità di trasporto per questa parte della provincia – esordisce Bassi nasce dalla riforma della ridistribuzione dei fondi regionali in materia. Nel 2012 era stata approvata una mia proposta di modifica del meccanismo di attribuzione delle risorse in modo che queste fossero assegnate senza creare eccessivi squilibri tra le varie province del Veneto. Essendo Verona la provincia più penalizzata dal precedente criterio di riparto, è stato quindi possibile attirare più risorse che, nell’arco di un anno, sono diventate dei servizi in più per i cittadini». Relativamente al territorio di Bussolengo, che coinvolge anche la vicina Pescantina, risultano più che triplicate le corse di collegamento da e per Verona. «Si parte – continua il consigliere regionale - con la riconferma e la rimodulazione della linea extraurbana 163 (Garda – Bussolengo - Verona e viceversa) che prevede 9
Andrea Bassi
corse all’andata e 11 al ritorno. Viene istituita una nuova linea extraurbana veloce, la 102, che collega Verona a Bussolengo e Pescantina, passa per il quartiere a sud degli Impianti sportivi, davanti alla scuola superiore Marie Curie, fa tappa alla stazione centrale di largo Cavour, arriva all’ospedale Orlandi e termina, attraverso lungadige Trento, a Pescantina. In tutto 20 corse di andata e 25 di ritorno. La terza linea urbana che verrà attivata è la 11 (Porta Vescovo – Verona – Chievo San Vito - Bussolengo) che fino ad oggi si fermava in località Corno al confine del territorio di Verona. Dal 07 gennaio 2014 proseguirà facendo tappa a San Vito, fino al capolinea di Bussolengo centro, risolvendo l’annosa questione del collegamento di San Vito al Mantico con Verona e con Bussolengo». L.C.
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Cronache
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LE LINEE. Il nuovo servizio per raggiungere la città
Bus Express in Provincia
Hanno effettuato nella mattinata del 7 gennaio scorso il loro primo servizio le Linee Express di Atv, il nuovo servizio rapido che l’Azienda Trasporti Verona ha attivato con l’obiettivo di offrire un’alternativa all’auto per chi si sposta dalle principali località della provincia alla città. I nuovi autobus sono stati presentati in piazza Bra nella mattinata del 7 gennaio alla presenza del Sindaco Flavio Tosi; presenti gli assessori alle Aziende Partecipate Enrico Toffali, alle Strade Luigi Pisa e il direttore generale di Atv Stefano Zaninelli. «Grazie all’ottimo lavoro portato avanti nei mesi scorsi da Comune, Provincia e Atv – ha detto il Sindaco – è stato possibile riequilibrare, sulla base della mobilità oggettiva espressa dai diversi territori, l’errata ripartizione dei fondi regionali a disposizione, consentendoci di recuperare 1,2 milioni di chilometri che Atv metterà a servizio dei cittadini veronesi con miglioramento del trasporto pubblico e servizi aggiuntivi. Un risultato – ha aggiunto Tosi – frutto di un lavoro di squadra e che dimostra l’efficienza di un’azienda che, a differenza di quanto accade in altre città italiane, è in attivo, riduce i costi del personale e migliora i servizi ai cittadini». «Un servizio innovativo, tra i primi in Italia – ha spiegato Zaninelli - che vuole essere l’equivalente su strada dei treni Freccia Rossa, in termini di qualità e velocità, con 10 autobus dotati di ogni confort e che, effettuando pochissime fermate, arrivano a destinazione impiegando minor tempo dell’auto». I bus Express sono programmati
per consentire ai viaggiatori di arrivare in piazza Bra tra le 7.40 e le 7.45 da ciascuna delle località servite, dal lunedì al venerdì. Si arriva a Verona via autostrada o superstrada, senza fermate intermedie, evitando il traffico delle ore di punta grazie al transito sulle corsie preferenziali. I tempi di viaggio vengono così sensibilmente ridotti, con un risparmio tra i 20 e i 30 minuti rispetto alle linee ordinarie. I bus, esternamente personalizzati con il colore giallo e la scritta Express sulla fiancata, sono internamente dotati di rete wi-fi e prese USB per pc e tablet, con posto a sedere prenotato, per consentire ai viaggiatori di lavorare e studiare durante il viaggio. Per accedere al Bus Express basta avere un abbonamento valido (Extramover o Extramover ridotto) e l’Express Pass. Questi i percorsi delle Linee Express: Badia Calavena-Tregnago-Illasi- Verona; San Giovanni Ilarione-Montecchia di Crosara –Monteforte –Soave-Verona; Minerbe-BonavigoRoverchiara-Isola Rizza-Oppeano-Verona; Legnago-Cerea-Verona; Garda-BardolinoLazise-Pastrengo-Verona; Caprino-Costermano-Affi-Verona; Sega di Cavaion-Domegliara-Sant’Ambrogio-Verona. Per tutte le informazioni su orari, prenotazioni, tariffe, è possibile richiedere gli appositi depliant nelle biglietterie Atv o consultare il sito www.atv.verona.it. La prenotazione dei posti si effettua nelle biglietterie aziendali, oppure si ottiene telefonando ai numeri 045.8057922 o 045.8057852 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17.
SANITÀ. Farmacie ospedaliere a Verona Distribuzione di farmaci tramite le “farmacie ospedaliere”: un servizio pubblico che procura in forme gratuita e diretta farmaci ai cittadini nell’ottica di garanzia della continuità assistenziale ospedale-territorio. L’attività viene espletata presso le sedi ospedaliere di Borgo Trento (piazzale Stefani 1 – Padiglione 41, piano 1°) e di Borgo Roma (piazzale Scuro 10 – presso la Piastra Odontoiatrica, Piano 1°), con apertura dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 16.30. Pur tenendo presente che nelle due strutture non vengono erogati tutti i farmaci, i curatori delle prestazioni precisano che possono essere consegnati ai pazienti dimessi le medicine «per trattamenti acuti/urgenti o particolarmente complessi rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) e prescritti da uno specialista dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Per alcune tipologie di farmaci (farmaci del Prontuario Ospedale-Territorio), è prevista la dispensazione solo ai pazienti residenti a Verona e provincia. Gli altri pazienti, muniti di piano terapeutico, dovranno rivolgersi al proprio medico di medicina generale». Per quanto riguarda l’assistenza farmacologica in caso di terapie acute, viene consegnata «la quantità di farmaco tale da coprire l’intero ciclo di terapia, nel caso di terapie croniche fino al controllo successivo, per un periodo non superiore ai tre mesi». Claudio Beccalossi
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IL LIBRO. Presentata la pubblicazione di Andrea Riccardi LA SERATA. Cinquant’anni di attività di animazione corale
Papa Francesco Giù il cappello «è un esempio» per Giacopini Monsignor Bruno Fasani, prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona, ha moderato la serata del 4 dicembre scorso alla cattedrale di Santa Maria Assunta, che ha visto Andrea Riccardi, autore del libro “La sorpresa di Papa Francesco. Crisi e futuro della Chiesa” dialogare con Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona. Andrea Riccardi, che ha insegnato Storia Contemporanea all’università di Bari e alla Terza Università di Roma, è esperto del pensiero umanistico contemporaneo. E’ stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti: tra gli altri, nel 2012 Commandeur della Legion d’Onore in Francia; tra i più prestigiosi anche il “Premio Carlo Magno” nel 2009 attribuito a persone ed istituzioni che si sono distinte nella promozione di una Europa unita e nella diffusione di una cultura di pace e dialogo. Ha avuto un ruolo di mediazione in diversi conflitti contribuendo al raggiungimento della pace in alcuni paesi, tanto da essere inserito dalla rivista “Time” nel 2003 nell’elenco dei trentasei “eroi moderni” d’Europa. Nel 1968, ancora studente, ha fondato la comunità di Sant’Egidio che si caratterizza per l’impegno sociale e i numerosi progetti di sviluppo nel sud del mondo, conosciuta per il lavoro a favore della pace e del dialogo. «Una comunità che in qualche maniera ha anticipato il tema della globalizzazione» - ha sottolineato don Bruno Fasani. «Questo libro – ha sottolineato l’autore – nasce dalla gioia di avere un Papa così e dalla liberazione della tristezza che abbiamo vissuto come Chiesa, in Italia e in Europa, nei mesi difficili dello scorso anno. Sento di cuore questo libro che ho voluto costruire cercando di capire questo Papa, che non è un ingenuo e caloroso latino americano, ma che ha un progetto, una cultura, delle idee». Dopo le dimissioni di Benedetto XVI i cardinali si sono riuniti in conclave e dopo aver certamente dialogato su alcuni temi e problematiche concernenti la Chiesa, hanno scelto un uomo che viene da lontano, il portatore di una fresca speranza. Un colpo di genio del conclave lo definì un importante quotidiano italiano. «Lo Spirito Santo è stato l’autore della sorpresa – ha sottolineato il vescovo Mons. Giuseppe Zenti - nel scegliere un Papa che si propone sommessamente come Vescovo di Roma e testimone della carità. E’ adatto al suo tempo, ogni Papa ha la sua epoca. Se non ci fosse stato Giovanni XXIII non si sarebbe stato il concilio, se non ci fosse stato Giovanni Paolo II la Chiesa non avrebbe incominciato a cambiare volto. Ora è giunto il tempo di Papa Francesco, un uomo autentico che si propone di cambiare la Chiesa a partire dalla base. Le sue omelie vengono dal cuore è stato sottolineato, è un Papa missionario». «Un Papa che vuole riformare il popolo cristiano – ha evidenziato Andrea Riccardi – non facendo calare il carisma dall’altro ma proponendo, non imponendo, nuovi modelli ai vescovi, ai preti, ai religiosi, ai laici». Claudio Gasparini
Quattro cori per Lorenzo Giacopini, a sottolineare mezzo secolo di attività di animazione corale in quattro paesi. Le Coste Bianche di Negrar, il Fiorellin del bosco di Ceredo (Sant’Anna d’Alfaedo) e il Montegaleto di Bussolengo, oltre al gruppo folcloristico “La Reséla” di Pescantina, hanno onorato il maestro Lorenzo Giacopini in una serata - presentata da Giancarlo Peretti - a lui dedicata nella pieve di San Giorgio Ingannapoltron. Giacopini, originario di Pescantina, è da quasi mezzo secolo attivo nell’animazione corale della provincia. Ha diretto il “Montegaleto” a più riprese, fino al 2012, quando ha passato il testimone alla giovane maestra Julie Butturini. Ha guidato le “Coste Bianche” di Negrar e, partendo dal suo lavoro di professore di matematica alle scuole medie di Sant’Anna d’Alfaedo, come etnomusicologo e ricercatore di cante della Lessinia, ha dato vita al coro “Fiorellin del bosc” di Ceredo. Lavoro che si è concretizzato anche nel libro preziosissimo “Canti popolari della Lessinia Occidentale”. Orientale)
Lorenzo Giacopini a San Giorgio Ingannapoltron
Inoltre all’inizio degli anni ’80, ha curato le prime fasi di vita e di assestamento musicale del gruppo corale e musicale “La Reséla” di Pescantina che aveva cominciato il suo lavoro di ricerca delle cante in riva all’Adige. «Il riconoscimento a Lorenzo Giacopini – sottolinea Angelo Pinali, presidente del Montegaleto - corona, da parte di tutti i cori che ha diretto e animato, anni di amicizia e di passione per la musica corale che ha interessato ben quattro paesi con caratteristiche e peculiarità originali. Dal 1968, quando approdò a Bus-
solengo al Montegaleto, quasi mezzo secolo con la musica. Un grazie a “Szraff”, come è il suo soprannome nel coro, e anche alla sua consorte, Margherita Magalini che ha sempre partecipato con passione a questa attività». Profondamente commosso per la manifestazione di affetto “a sorpresa” che gli hanno dedicato i suoi cori, Lorenzo Giacopini ha voluto cantare con una formazione mista le sue bellissime ballate che ha dedicato agli amici e che meriterebbero di essere raccolte in un album. L.C.
CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”
CHE COSA SONO I REUMATISMI? Chi non conosce i “reumatismi”? Sono frequentemente argomento delle chiaccherate tra amiche o dei discorsi dei pazienti nelle sale d'attesa dei medici; molti ritengono di soffrire di “reumatismi”. Ma che cosa sono i reumatismi? Quasi per assurdo, per il reumatologo il termine “reumatismo” non ha alcun significato ed è considerato il modo con cui un paziente può indicare il dolore o una deformità articolare, la difficoltà a muovere un'articolazione, uno stato infiammatorio articolare o muscolare. Può essere considerata la parola “chiave”, nel parlare comune, per entrare in un mondo di patologie diverse tra loro e unite dal fatto di poter dare, spesso come primo sintomo, manifestazioni articolari o muscolo-tendinee. L'articolazione, inoltre, può essere il bersaglio di condizioni patologiche non reumatiche che il reumatologo deve considerare come possibili cause di dolore o infiammazione articolare (per es. le infezioni). Quel che è vero è che, in varia forma, le malattie reumatiche sono molto diffuse e che definirle in modo corretto precocemente consente di impostare da subito la terapia più adeguata, e di evitare accertamenti non necessari o non utili per la diagnosi. Per tale motivo, in qualità di servizio di Reumatologia della Casa di Cura
Dott.Pederzoli, riteniamo utile cercare di promuovere e ampliare la conoscenza delle malattie reumatiche e con tale spirito abbiamo partecipato insieme ad altri Colleghi reumatologi della provincia di Verona all'iniziativa promossa dall'Associazione del malati Reumatici del Veneto (AMARV) il 16 e 17 ottobre scorso. “La prevenzione cura e rassicura. Fatti dare una mano” ha portato all'attenzione nostra e dei Colleghi più di 460 pazienti che sono stati valutati in relazione a disturbi articolari a livello delle mani: si è riconfermata ancora una volta la necessità di una corretta informazione alla popolazione per fare chiarezza su una serie di malattie, quelle reumatiche, ancora circondate da un alone di “mistero” per sfatare luoghi comuni, spegnere ansie, mettere in evidenza i sintomi o segni che meritano di essere prontamente considerati. E' nostra intenzione, pertanto, iniziare un percorso informativo che permetta fornire informazioni, chiarimenti e piccoli approfondimenti sulle più frequenti malattie reumatiche o su sintomi o segni ad esse correlate.
Servizio di Reumatologia Casa di Cura “Dott. Pederzoli” pubbliredazionale
Cronache
Gennaio 2014 IL CASO/BUSSOLENGO. La Corte d’appello di Milano ha sospeso l’escutività
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BUSSOLENGO
Lodo Italgas: stop Caritas aiuta le famiglie Mazzi soddisfatto La Corte d’appello di Milano con ordinanza del 10 dicembre 2013 ha sospeso l’esecutività del lodo Italgas e rinviato la causa per la precisazione delle conclusioni all’udienza del 20 ottobre 2015, alle ore 11. Le ragioni, esposte nella comunicazione ufficiale, sottolineano il “grave pregiudizio che potrebbe subire l’impugnante (cioè il Comune di Bussolengo, ndr.) a seguito dell’esecuzione del lodo, in considerazione del suo elevatissimo importo (4.835.834 euro) e che neppure la proposta di rateizzazione del debito appare idonea ad elidere il grave pregiudizio che potrebbe subire l’impugnante (sempre il Comune, ndr.) dall’esecuzione del lodo”. La cifra di 4,8 milioni di euro del lodo arbitrale, che riguarda il valore di stima della rete di distribuzione del gas, è il risultato della differenza di valore tra la stima di Italgas, che aveva avanzato una proposta di risarcimento di circa 10 milioni di euro, e la valutazione del Comune, di circa un milione di euro. Il
Collegio arbitrale si è fermato a metà strada, ma anche la cifra di 4,8 milioni del lodo esecutivo è stata impugnata dal Comune. Ora la decisione della Corte d’appello di sospenderne l’esecuzione e di riprendere la discussione il 20 ottobre 2015. Soddisfatto l’ex sindaco Alviano Mazzi. «Esprimo la mia grande soddisfazione – esordisce per la decisione della Corte d’Appello di Milano, che ha ritenuto fondata la nostra opposizione ad un lodo arbitrale che abbiamo sempre considerato iniquo. La Corte d’Appello, di fatto, sospendendo il lodo arbitrale, ha dato ragione alla fondatezza del ricorso presentato dal Comune di Bussolengo, rinviando il giudizio al 20 ottobre del 2015. Si conferma di fatto la bontà della nostra scelta di acquistare gli impianti di distribuzione del gas alla scadenza naturale, il 30 novembre 2006, visto il loro esiguo valore e non certo i circa 5 milioni di euro stabiliti dal lodo». Mazzi sottolinea, in questo frangente, la continuità di
Alviano Mazzi
azione con l’attuale compagine amministrativa. «Devo ringraziare la Giunta comunale – continua l’ex sindaco - per aver portato avanti la difesa con lo stesso avvocato che ha vinto tutte le battaglie per arrivare ad ottenere 900mila euro circa all’anno, in totale 11 milioni di euro nei 12 anni di concessione, a fronte di un esborso che potrà essere vicino a zero euro, considerando la fondatezza riconosciuta dalla Corte d’Appello con la
L’AZIENDA. Il gruppo Montresor applaude i collaboratori Festa all’Hotel Tower di Bussolengo in una serata dedicata a tutti i collaboratori dell’azienda alberghiera guidata dai fratelli Luca e Stefania Montresor. «Un evento speciale, questa prima convention del gruppo Montresor – spiegano i titolari -, che vuol dare un forte segno di appartenenza a persone appassionate dal loro lavoro, con uno spiccato senso di responsabilità per il ruolo che ricoprono. La scelta è stata di dare un riconoscimento importante a tutti coloro che sono in azienda da almeno 10 anni». La progettazione dell’evento si è giovata del contributo operativo di Stefania Zanuso, responsabile commerciale. «Ogni collaboratore – spiega quest’ultima - è stato chiamato e applaudito per il suo ruolo da tutto il gruppo. Ma il momento sicuramente più emozionante è avvenuto quando sono stati consegnati gli attestati e i regali a tutti coloro che lavorano in quest’azienda da almeno 10 anni». Le persone premiate sono Sabrina Salerno, Vincenzo Curcio, Ugugampalage Chinthaka, Giuseppe Fancellu, Valeria Zecchinelli, Michele Brentegani, Chiara Vencato, Maria Grazia Della Chiesa, Antonio Pellino, Franco Onorato, Italo Bordignon. «Questa convention –concludono Luca e Stefania Montresor - ha voluto porre l’attenzione sul fatto che l’azienda è un bene, una casa, un luogo dove stare che appartiene a tutti coloro che ci lavorano e dove la risorsa uomo è il punto centrale ed il più importante di tutti».
sospensiva, di 3.200mila euro contestati dal Comune di Bussolengo e la rivalsa che in sede giudiziaria possiamo chiedere ad Italgas per i due anni con i quali ha avuto la concessione, nel 2007 e nel 2008, grazie ad un ricorso che poi ha perso». Queste le cifre secondo Mazzi: «I conti sono questi: 3.200 mila euro contestati, 1.8 milioni come rivalsa. Sommandoli sono 5 milioni di euro: il lodo arbitrale vale così zero euro. Con la sospensiva, credo che non un solo euro sia dovuto ad Italgas finché non ci sarà l’appello». E conclude: «Questa sentenza dà finalmente giustizia a tante bugie e tante calunnie che nell’ultima campagna elettorale sono state pronunciate dai vari contendenti, che descrivevano scenari catastrofici per il bilancio del Comune di Bussolengo. Non solo il bilancio è stato approvato dal commissario prefettizio ma è un bilancio estremamente positivo, non c’è nessun buco che i cittadini devono pagare». Lino Cattabianchi
La crisi morde anche a Bussolengo e sono ormai circa 60 le famiglie che vengono assistite stabilmente dalla Caritas. Problemi di lavoro, di salute, sfratti esecutivi, utenze domestiche, bollette da pagare: sono queste le situazioni quotidiane che si presentano settimanalmente e alle quali si cerca di far fronte con vari mezzi. Nata nel 1993 per opera di un gruppo di volontari che decisero, in collaborazione coi Servizi sociali del Comune
FEDERFARMA VENETO-ARSENAL
Tavolo tecnico Tavolo tecnico tra l’assemblea di Federfarma Veneto e gli esperti di Arsenal, il Centro Veneto ricerca innovazione per la sanità digitale, per fare il punto sulla ricetta elettronica e la sua applicazione nelle farmacie territoriali. A termine della fase sperimentale realizzata in alcune farmacie aderenti a Federfarma, la ricetta elettronica diventerà a breve operativa in tutte le sette province e produrrà oltre a notevoli agevolazioni per i cittadini, un forte risparmio per la sanità pubblica, si stima addirittura del 30% (Fonte ANORC, Associazione Nazionale per Operatori e Responsabili della Conservazione Digitale), grazie anche all’eliminazione della ricetta cartacea, nonché uno sveltimento delle pratiche burocratiche, una riduzione degli errori e un maggior controllo dei costi. «Da parte delle farmacie venete aderenti a Federfarma c’è la massima disponibilità nel venire incontro alle necessità dei cittadini, ottemperando a quello che è un obbligo di legge, ovvero l’operatività della ricetta elettronica entro il 2014 – dice Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Veneto, l’Unione dei titolari di farmacia -. Esistono, però delle criticità che sono state già poste all’attenzione dei massimi vertici della Sanità Veneta e che auspichiamo vengano superate, come quella che grava sulle piccole e preziose farmacie in zone isolate e non ancora raggiunte dall’ADSL. Speriamo che la Regione Veneto si attivi per risolvere tali problemi altrimenti a carico esclusivo di queste farmacie che già presentano ridotte capacità economiche proprio a causa della loro ubicazione. L’obiettivo è quello di offrire a tutti i pazienti veneti, indistintamente, il fondamentale servizio della ricetta elettronica, senza creare cittadini di serie A e B».
di rispondere alle sfide dell’immigrazione allora forte nel paese, la Caritas nel 2000 ha fatto un salto di qualità riunendo le tre parrocchie di Santa Maria Maggiore, Cristo risorto e Corno-San Vito al Mantico e aprendo un unico centro d’ascolto al Centro sociale parrocchiale di via don Calabria. Qui, ogni settimana, dalle iniziali 25 famiglie che venivano in cerca di aiuto, si è passati a 60 e il lavoro è notevolmente aumentato per i volontari. Gli aiuti alla Caritas derivano da privati, dalle raccolte straordinarie di viveri e generi di prima necessità organizzate dalle parrocchie nei supermercati della zona durante il periodo dell’Avvento e delle Quarantore, dal Banco alimentare, dall’azione dell’associazione “Vivere con dignità onlus” che procura settimanalmente frutta e verdura fresca. Sono circa 3.000 le buste distribuite alle famiglie più bisognose fino ad oggi. Ma il primo obiettivo della Caritas, oltre a quello del sostegno materiale alle situazione di bisogno, è sempre la restituzione della dignità alle persone aiutandole ad avere fiducia nelle Istituzioni e anche nelle proprie possibilità per riguadagnare l’indipendenza e l’autonomia economica. Da qui l’azione incessante di sensibilizzazione svolta assieme ai parroci per affrontare questi anni di crisi economica e morale. Tra le iniziative storiche della Caritas l’avvio dal 1984 dell’attività di doposcuola per favorire la socializzazione e affrontare il tema del disagio scolastico avendo come interlocutori i Servizi sociali del Comune. Per questa attività, spiegano i responsabili, si cercano ancora volontari disposti a mettersi a disposizione per aiutare i ragazzi a svolgere i compiti. Centro di ascolto Caritas e Doposcuola operano al Centro sociale di via don Calabria 2 a Bussolengo. Per dare la propria adesione alle attività del doposcuola ci si può rivolgere alla parrocchia di Santa Maria Maggiore, 045.7150541. L.C.
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Cronache
BUSSOLENGO. Il Sindaco annuncia: «Verrà rifatta la copertura della caserma»
BUSSOLENGO / OSPEDALE Petizione inviata in Regione
Un nuovo tetto per i Carabinieri Servizi di
Lino Cattabianchi Sarà rifatto il tetto della caserma dei carabinieri di Bussolengo. L’annuncio è stato dato dal sindaco Paola Boscaini durante la discussione di una mozione bipartisan presentata congiuntamente da Enrico Vassanelli per la maggioranza e Giovanni Amantia per l’opposizione, entram-
Paola Boscaini
bi qualificati esponenti dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo, in occasione del 200° anniversario di fondazione dell’Arma. «Avremmo anche noi il desiderio – ha sottolineato il sindaco - di poter offrire ai Carabinieri una caserma più grande e spaziosa. Al momento dobbiamo pensare all’esistente e operare quelle riparazioni che sono necessarie all’edificio attualmente in uso e abbiamo deliberato in Giunta questo intervento».
Enrico Vassanelli, per celebrare la ricorrenza dei due secoli dell’Arma ha illustrato il progetto di allestire uno stand informativo sui carabinieri per la prossima Fiera di San Valentino. Amantia, come consigliere dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo di Bussolengo, ha rimarcato il costante appoggio fornito come amministratore ed ha chiesto di poter ottenere una sede più prestigiosa per l’associazione. «Nel 2011 – ha spiegato - ho
BUSSOLENGO / IL PROGETTO
Defibrillatori e prevenzione Ha preso il via il progetto “Bussolengo Città cardioprotetta”, promosso dall’associazione Gente e Territori con l’obiettivo di installare i defibrillatori nelle zone più sensibili del paese. Il sindaco Paola Boscaini nella palestra Aldo Moro ha donato il primo dei quattro dispositivi di prevenzione, da lei acquistati devolvendo la sua indennità di primo cittadino, alla dirigente della scuola media “Leonardo da Vinci” Morena Pedrotti. All’inaugurazione hanno partecipato anche il presidente dell’associazione Gente e Territori Valerio Avesani, il vice Lorenzo Antonini, il responsabile della Cardiologia dell'ospedale di Negrar e ideatore del progetto Giulio Molon,
il presidente della sede locale di Bussolengo di Gente e Territori Marco Sandrin, il consigliere comunale Tiziano Ferrari, che ha coordinato l’iniziativa, e il presidente di Sos Sona Pierluigi Briggi, la cui associazione si occupa di formare i cittadini che vogliono frequentare i corsi per l’utilizzo del defibrillatore. «Quante vite si potrebbero salvare se ognuno di noi sapesse utilizzare un defibrillatore? – ha sottolineato Boscaini -. Per questo la mia amministrazione comunale si impegna a realizzare un libretto informativo da divulgare nelle case per segnalare dove saranno collocati i prossimi defibrillatori». «Grazie al sindaco Boscaini e a Gente e Territori Bussolengo diven-
terà una Città Cardioprotetta a tutti gli effetti. È importante però che facciate capire alle vostre famiglie l’importanza della prevenzione e di partecipare ai corsi per imparare a trattare i defibrillatori» - ha affermato Sandrin rivolgendosi agli studenti. Prima della dimostrazione pratica sull’uso del dispositivo da parte dei volontari della Sos Sona, il dottor Molon ha illustrato il funzionamento del defibrillatore di tipo semiautomatico: «Quando vengono attaccate le piastre alla persona, il dispositivo analizza il ritmo cardiaco ed effettuato una diagnosi, attraverso la quale determina se la l’individuo deve essere defibrillato. È importante l’utilizzo del defibrillatore perché è stato calcolato che chi viene rianimato in tempo con questo strumento ha possibilità di sopravvivere superiori al 60%, che si abbassano sotto il 10% se il defibrillatore non viene utilizzato» - ha evidenziato Molon. La Città Cardioprotetta è uno dei progetti principali che l’associazione Gente e Territori sta divulgando nella provincia. Chi volesse partecipare ai corsi di formazione può contattare l’associazione Sos Sona via e-mail scrivendo a formazione@sos-sona.it.
fatto interpellanza per una nuova sede per l’associazione carabinieri che con le sue innumerevoli sezioni dislocate sul territorio promuove i vincoli di cameratismo e solidarietà fra i militari in congedo e quelli in servizio nell’arma e gli appartenenti alle altre forze armate. Ritengo che il Comune dovrebbe dare una sede all’altezza di questo, non sicuramente come ora che abbiamo a disposizione una stanzetta in uno stabile periferico a San Vito al Mantico. Non possiamo sempre contare sulla benevolenza dei privati come la famigli Girelli che per anni ci ha gratuitamente ospitato e che voglio pubblicamente ringraziare ancora una volta. Sicuramente credo che l’amministrazione possa trovare una soluzione migliore dell’attuale in attesa di approdare ad uno spazio tanto agognato quanto meritato come quello di Villa Spinola». Unanimità.
Il Comitato per la tutela e lo sviluppo dell’ospedale Orlandi ha inviato a Palazzo Balbi a Venezia, al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, le 3.180 firme raccolte nei mesi di ottobre e novembre 2013. Spiega Katia Facci, vice presidente della Commissione ospedale del Consiglio comunale e in prima fila nel lavoro sul territorio: «Le firme sono state raccolte in vari paesi della provincia veronese: per la zona Lago, da Torri a Peschiera; per l’area pedemontana, da Caprino a San Zeno e nei paesi limitrofi a Bussolengo. Il maggiore punto di raccolta è stato il paese di Bussolengo su tutto il territorio». La raccolta è stata capillare: dal porta a porta alla postazione fissa durante il mercato del giovedì, dalle 4 chiese del paese, incluso San Vito al Mantico, ai vari negozi che hanno dato la loro disponibilità grazie ai commercianti. «L'impegno del comitato è stato costante ed alacre – conclude Facci -. La raccolta continua ed a breve saranno inviate altre firme in Regione». L’iniziativa è nata dopo la pubblicazione delle schede sanitarie, approvate dalla Quinta Commissione regionale, che prevedono un forte ridimensionamento dell’ospedale Orlandi con la attribuzione a Villafranca e Peschiera del reparto di ostetricia, ginecologia e pediatria.
BUSSOLENGO. Omicidio stradale? La proposta di istituire il reato di omicidio stradale arriva in Consiglio comunale a Bussolengo con una mozione congiunta presentata da Giovanni Amantia per l’opposizione, primo firmatario, e dal capogruppo della maggioranza Alessandro Pasetto. «Un conto è la disgrazia – ha sottolineato Amantia - per la quale è previsto il reato di omicidio colposo, un conto è l’omicidio che si determina con comportamenti irresponsabili che provocano stragi. Questa mozione viene dal basso e ha la sua ragione nel drammatico incidente che ha coinvolto i ragazzi di Veronella e Cologna Veneta, falciati ad Arcole da un’auto lanciata a folle velocità». «E’ difficile ottenere un risultato nell’immediato –ha fatto eco Pasetto, ma la proposta comune rafforza la richiesta. Un veicolo che causa l’incidente mortale deve essere equiparato ad un’arma con tutte le conseguenze: dalla misura cautelare per il conducente, alla revoca del permesso di guida fino alla sospensione definitiva, cioè all’ergastolo della patente».
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Gennaio 2014
Cronache
PESCANTINA/CA’ FILISSINE. La prima richiesta è la chiusura della discarica
PESCANTINA / IL CLUB
Tre interrogativi “Forza Italia” prima sede al Commissario Servizi di
Lino Cattabianchi Sono tre le richieste più pressanti indirizzate al Commissario straordinario Rose Maria Machinè, intervenuto per la prima volta ad un’assemblea sulla discarica di Ca’ Filissine, al centro polifunzionale di Balconi: chiudere definitivamente la discarica portando lo “scotico” (la parte superiore del terreno presente in un’area di cantiere, ndr.) per colmare i livelli rimanenti, ritirare il progetto come era stato votato dal Consiglio comunale e dal sindaco Alessandro Reggiani il 6 maggio 2013, rinunciare a Daneco spa come gestore della discarica. «Dal giorno del mio insediamento –ha risposto Machinè al folto pubblico presente - ho scelto di prendere tempo per studiare il problema, con l’effetto finale di capire come si potesse fare di più di quello che si fa. A partire dalle sofferenze della gente, comprendo che bisogna avere garanzie sulla soluzione migliore da prendere. Con
due delibere abbiamo certificato che esiste un atto in Comune con cui era stata autorizzata l’attività di discarica a uso pubblico nell’area Ferrari e abbiamo deliberato di anticipare, pur con le ristrettezze del nostro bilancio, a Daneco spa 30mila euro per l’estrazione del percolato, arrivato ad un battente troppo alto. L’orientamento verso cui sono diretta è una mitigazione del progetto presentato e cioè che non venga fatto niente, se non è necessario. Quando avremo le proposte le diremo per arrivare a una solu-
zione meno disagiata per tutti». In merito alla richiesta di porre fine al rapporto con Daneco, il commissario Machinè ha escluso nettamente l’ipotesi. «Un gestore di discarica – ha precisato ha conoscenze che il pubblico non ha. In secondo luogo, potrebbe iniziare un contenzioso col Comune che non finirebbe più». La riunione, organizzata dal movimento Ambiente & vita, ha richiamato un folto gruppo di cittadini e di esponenti politici locali. Matteo Pontara, presidente del movimento che è nato all’indomani della pre-
sentazione del primo progetto di sistemazione messa in sicurezza della discarica, lanciando una raccolta di firme che ha raggiunto 4.413 adesioni in pochi giorni, ha ripercorso le tappe di questi due anni. Una discussione civile che ha registrato punte di interesse elevatissimo tra la gente e le forze politiche e che è culminata nelle dimostrazioni pubbliche del 30 aprile e del 6 maggio, con il corteo dei dimostranti che hanno raggiunto in bicicletta la sala consiliare di piazza San Rocco. «Da allora – ha sottolineato Pontara - il progetto che il Consiglio aveva deciso di ritirare non è stato ritirato: prevedeva la bonifica di Ca’ Filissine e la messa in sicurezza dell’ex vigneto Ferrari, considerato in modo separato rispetto all’impianto in attività. L’amministrazione Reggiani, dopo le dimissioni del sindaco, è caduta ed è arrivato il commissario. Rimangono le preoccupazioni per il percolato che dal 2011 viene estratto a singhiozzo». E’ annunciato un secondo incontro pubblico per l’anno nuovo.
PESCANTINA / IL SINDACO CONSEGNA IL TESTO
Costituzione ai nuovi cittadini Il commissario straordinario di Pescantina, Rose Maria Machinè, ha consegnato il testo della Costituzione italiana a tutti quei residenti a Pescantina, circa una decina, che sono diventati cittadini nel 2013, durante la cerimonia, in sala consiliare, in occasione del conferimento della cittadinanza italiana a Karolin Markova. Sull’edi-
zione del testo costituzionale preparata dagli operatori dell’Ufficio anagrafe è stampata in bella evidenza la dedica “A tutti i neo cittadini perché scolpiscano i valori della Costituente nel loro stile di vita”. Questo, secondo il commissario Machinè, è «il più bell’augurio che si possa fare a questi neo cittadini italiani». Il libretto della Costi-
tuzione, con copertina bianca e un nastrino tricolore, è stato confezionato dal personale dell’Ufficio anagrafe, coordinato da Maria Grazia Cavazza. Conclude Machinè:
«Un’idea che ho subito appoggiato perché ritengo molto importante poter offrire a chi sceglie di restare nel nostro Paese una guida per la sua permanenza».
Inaugurazione sede Forza Italia a Pescantina
È stata inaugurata la prima sede del club “Forza Silvio – Forza Italia” in Provincia di Verona. A Pescantina nella centralissima Via Madonna 32 ad aprire gli onori di casa il gruppo “Cittadini per Pescantina” capitanati dall'ex vicesindaco Manuele Fornaser assieme ai molti simpatizzanti e amministratori locali. Al taglio del nastro erano presenti il capogruppo provinciale di Forza Italia, Alberto Bozza, accompagnato dal suo vice Niko Cordioli e dall'assessore provinciale Fausto Sachetto, ed il consigliere regionale Davide Bendinelli che insieme hanno sottolineato l'importanza del ritorno alla politica del territorio con la formula dei club che sono in grado di creare punto di incontro per cittadini ed amministratori per confrontarsi sulle soluzioni da condividere per un'azione civica e politica concreta ed
PESCANTINA. Il ravano bianco di oltre 6 chili Un ritrovamento che ha del miracoloso per Silvano Turati, fruttivendolo da 40 anni a Pescantina, che ha scoperto in un suo appezzamento di terra a Sandrà un sedano rapa (detto anche sedano di Verona o, in dialetto, ravano bianco) di 6.5 chilogrammi, lungo 35 cm e largo 75. «Mai visto una cosa simile - commenta Turati -. Ero nel mio campetto per raccogliere un po’ di verdura e ho visto questo che sembrava un sasso e poi, da vicino, era un ravano bianco di dimensioni fuori dell’ordinario. Normalmente un ravano bianco non supera il mezzo chilo». Il ravano è stato misurato da Giovanni Graziani, autista comunale di sindaco e assessori e ora del Commissario straordinario, nonché messo del Consiglio comunale e supertifoso dell’Hellas. Grande festa e al Circolo noi San Lorenzo di via Ponte e cena con tutta la compagnia, aspettando un altro appuntamento: i cento anni di mamma Carmelina che saranno il 1° maggio del 2014.
incisiva. È stata sottolineata l'importanza di riportare al centro della vita amministrativa il cittadino ed il bene comune. «Da oggi parte un progetto politico territoriale basato sui valori liberali che Forza Italia rappresenta, da oggi si torna ad essere i protagonisti insieme del nostro territorio» ha sottolineato Alberto Bozza. «La nostra è una scelta di coerenza e lealtà, non di opportunità o convenienza come altri hanno fatto – ha ribadito Bendinelli -. Pescantina deve tornare ad essere valorizzata per le sue bellezze e per le sue peculiarità territoriali. Dobbiamo stare vicini alle famiglie e agli agricoltori di questa terra e insieme costruire un progetto ampio per arrivare tra qualche mese a presentare una squadra di persone capaci e rappresentative per competere per l’amministrazione del Comune: un mix di rinnovamento ed esperienza». «Dopo la fine anticipata dell’amministrazione – ha concluso Manuel Fonaser - ci ha preso un forte scoraggiamento. Ma molta gente ha continuato a cercarci: segno che qualcosa di buono era stato fatto. E in questo modo il gruppo è rimasto unito ed è pronto per presentarsi alle elezioni amministrative di primavera. Con l’anno nuovo, le riunioni del circolo tutti i lunedì alle 20.30 per parlare dei progetti per Pescantina».
Cronache
Gennaio 2014 PESCANTINA. Allestita la mostra in corso San Lorenzo
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PESCANTINA. La famiglia Di Stefano racconta il progetto
Arte grafica Il FabFour in passerella “fa” cultura
E’ stata inaugurata la “Fucina d’arte lab. Project” in corso San Lorenzo a Pescantina, organizzata da Giuseppe Perotti. In un grande edificio disposto su quattro piani è allestita una mostra permanente di opere grafiche di noti artisti di fama nazionale ed internazonali: F. Avesani, E. Bay, G.Balani, F. Beccheroni, L. Beretta, M Biave, S. Billi, L. Bottaro, E. Frontero P. Legnaghi, C. Lerose, R. Maltese, M. Mangano, G. Meloni, N. Mendoza, L. Padovani, E. Partesotti, G. Perotti, P. Picasso, G, Pigozzi, L. Poffe, V.
Pradella, A. Robotti, R. Robustelli, G. Tomezzoli, G. Salsani, S. Stefani, E. Viviani. Giuseppe Perotti è stato docente della scuola di Grafica di Castelnuovo del Garda, attiva fino agli anni ‘90 e centro vivace di lavoro per studenti ed artisti. Di quell’esperienza ha conservato anche volumi preziosi e cataloghi d’arte oltre ad una cartella stampa di tutti gli eventi: una interessante libreria ora consultabile presso la Fucina di corso San Lorenzo. Negli ampi spazi inoltre sono disposti anche dei torchi per la serigrafia e la
Inagurazione Fucina d'arte Pavoni, Pontara, L. Massella, G. Perotti.tif
stampa ad incisione e tutte le attrezzature per l’avviamento di un vero laboratorio per artisti interessati a queste tecniche. Giuseppe Perotti, che si avvale del supporto e della collaborazione dell’artista Licia Massella, partecipe sin dal nascere dell’iniziativa, sta mettendo a punto varie proposte di utilizzo e valorizzazione di questa realtà di grande prestigio per l’intero territorio e l’attività artistica per organizzare stage, visite guidate, laboratori per studenti. «Il progetto che ho varato dopo anni di lavoro – sottolinea Perotti - è la mia vita di artista che dedico al mio paese e alle giovani generazioni che desiderino accostarsi all’arte. Un richiamo anche a chi occuperà la poltrona di primo cittadino per essere più sensibile al tema della promozione artistica del territorio e alle grandi tradizioni artistiche di Pescantina». Per informazioni o visite su appuntamento: Giuseppe Perotti: 045.7152726; 348.7560462; liciamassella@libero.it.
IL TITOLO/GIOVANNI PONTARA COMMENDATORE Prestigioso riconoscimento a Giovanni Pontara, che ha ricoperto la carica di provveditore agli studi di Verona dal 2006 al 2013: il prefetto di Verona, Perla Stancari, lo ha insignito del titolo di Commendatore al merito della Repubblica italiana. Il conferimento dell’onorificenza è avvenuto nel Palazzo del governo, a cura del prefetto di Verona, Perla Stancari. Pontara, che è nato a Pescantina dove da sempre vive con la famiglia, era accompagnato dal commissario straordinario del Comune, Rose Maria Machinè. Pontara è, ora, in pensione. «Questo titolo – sottolinea - è un motivo di particolare orgoglio perché corona un percorso professionale dedicato completamente alla
scuola come insegnante, come dirigente scolastico e infine come responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale di Verona. Nel mio impegno professionale ho messo sempre al primo posto gli studenti e il loro diritto a trovare una scuola accogliente e di qualità. Ho sostenuto iniziative di promozione della professionalità dei docenti e di tutto il personale della scuola. I risultati della scuola veronese, come confermato dalle indagini nazionali e internazionali, ci danno ai primi posti nelle classifiche. Segno che le famiglie possono ragionevolmente contare su questo insostituibile fondamento per l’educazione dei loro figli. L’attenzione al merito degli studenti che abbiamo
Giovanni Pontara
iniziato qualche anno fa – conclude Pontara -, nel tempo si è anche concretizzata in una giornata di riconoscimento in cui tutti i ragazzi che hanno raggiunto la maturità con la lode sono premiati alla presenza delle autorità cittadine e provinciali».
PESCANTINA. Filo Continuo onlus riceve un PC L’associazione politico-culturale “Diritti e ambiente” di Pescantina ha deciso di destinare il proprio fondo di 462 euro per l’acquisto di un nuovo personal computer da destinare all’attività didattica degli ospiti del centro diurno di Filo Continuo onlus. «Abbiamo interpellato Marco Sartori, il presidente della cooperativa Filo continuo – spiega il responsabile di Diritti e ambiente, Antonio Brescia - e ci ha manifestato le difficoltà quotidiane per poter fare questo tipo di attività con i ragazzi dei Ceod: anche un computer può fare la differenza e consentire l’impostazione di un lavoro di grande importanza. E così non ci abbiamo pensato un attimo a devolvere il nostro piccolo fondo a questo acquisto di Natale». Filo Continuo onlus, nella sede di Via dei Sassi 3, è una realtà radicata nel territorio di Pescantina, presente dal 1989, ed opera nei servizi alle persone disabili attuando interventi educativi, riabilitativi, e assistenziali. È nata per iniziativa di un gruppo di giovani volontari e di privati cittadini. Conclude Brescia: «Abbiamo voluto dare un segno tangibile a chi si impegna per gli altri, pur tra mille difficoltà. Ci auguriamo che altri gruppi, possano seguire questa strada: in fondo bastano piccoli gesti singoli, che se messi insieme, formano una grande comunità, certamente migliore di ogni singola personale aspettativa».
Prende il nome di FabFour Music Point un progetto che sta muovendo i primi passi a Pescantina. A realizzarlo sono Eduardo Di Stefano e la sua famiglia. A parlarne è la figlia Florencia: «Mio padre Eduardo ha deciso di avere la scelleratezza di inseguire un sogno che mio fratello (giovanissimo e talentuoso chitarrista dei Traccia24) ed io condividevamo con lui, ovvero quello di poter aprire un'associazione culturale-musicale in Valpolicella, precisamente a Pescantina, dove viviamo da tanti anni e sappiamo essere un bacino di tante giovani band e giovani musicisti, che devono spostarsi in altre zone della provincia o in città per poter provare o per poter respirare l'atmosfera di una sala prove o di uno studio di registrazione». E’ stato così che la famiglia Di Stefano ha trasformato un'ex autofficina in disuso in una struttura ecofriendly (riciclando tutto il più possibile per ricavarne divani fatti con i bancali di pallet, banco mixer…), ricavandone tre sale prova, una
sala regia e studio di registrazione, sala per lezioni di lingue e di strumento, sala polifunzionale per lezioni di ballo, yoga, e laboratori e workshop di fotografia, scultura, presentazioni di libri…«Insomma – afferma Florencia -, un ambiente dove c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare, non solo strettamente relativo alla musica ma alla cultura e all'arte tutta, che arricchisca i nostri soci e che fomenti la condivisione sociale; abbiamo la grande ambizione di diventare un
punto di riferimento culturale, seppur nel nostro piccolo e nella maniera più low-cost e democratica possibile, per tutti i giovani e non di Verona». E’ nata così l’associazione FabFour Music Point, capitanata da Eduardo, Florencia e Matias Di Stefano coadiuvati dal direttore artistico Vittorio Pozzato, musicista molto conosciuto nell' ambiente rock indipendente italiano direttore artistico. Per ulteriori informazioni: facebook.com/fabfourmusicpointverona.
foto Roberto Accordini
Cronache
Gennaio 2014 PASTRENGO. Rizzi: «Abbiamo cercato di risparmiare tutto il possibile»
Approvato tardi il bilancio 2013 E’ stato approvato a fine 2013 il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 a Pastrengo. Un’approvazione “tardiva”, rispetto alla consueta scadenza, imposta dalla legge, tanto da sembrare l’approvazione del Conto Consuntivo. Il bilancio, ormai quasi in chiusura, è stato redatto tenendo conto del rispetto del patto di stabilità, dato che Pastrengo è entrato a far parte dei comuni obbligati a rispettare gli obiettivi di finanza pubblica perché superiore ai 1000 abitanti. «Per il 2013 sono state confermate le aliquote e le tariffe dei tributi di competenza già deliberate per il 2012 ha spiegato durante la discussione Nadia Paiarolli, assessore con delega al Bilancio -. L’addizionale Irpef è ferma allo 0,8, come pure le tariffe relative alla tassa per l'occupazione di spazi e di aree pubbliche, le
tariffe dell'imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni e i valori aree edificabili». L’Amministrazione Comunale ha lasciato invariate le tariffe annuali per il trasporto scolastico a carico delle famiglie. «Abbiamo cercato di risparmiare tutto il possibile - ha commentato Mario
Rizzi, sindaco di Pastrengo dalle spese per il personale a quelle per l’arredo urbano (niente luminarie quest’anno n.d.r.). Come cittadini di Pastrengo possiamo ritenerci fortunati: non solo non abbiamo aumentato le “tasse comunali”, pur mantenendo invariati i servizi ma grazie
anche ai numerosi contributi pubblici ottenuti siamo riusciti a realizzare alcune opere importanti». Tra queste la realizzazione e riqualificazioni di Piazza Carlo Alberto e Piazza Guglielmo per quasi 750.000 euro, con contributo regionale di 310.000 euro; la riqualificazione, l’ampliamento e la messa a norma dell’intero edifico scolastico per una spesa prevista di 560.000 euro, con un contributo regionale di 396.000; la realizzazione del marciapiede che da Pastrengo va a Piovezzano, con il contributo regionale di 100.000 euro. «Un bilancio di previsione che ha un totale di entrate e di uscite a pareggio di oltre 5 milioni e 200.000 euro» ha concluso la Paiarolli. Il bilancio è stato approvato con il voto contrario della minoranza consigliare presente alla seduta (Davide Cimolini e Ivan Realdi). Bruno Gardin
PASTRENGO. Premiati i migliori Presepi Natale Pro Loco Molto affollata la sala civica del comune di Pastrengo per le premiazioni del Concorso Presepi Natale Pro Loco 2013. La pioggia non ha permesso la prevista proiezione dei presepi nella piazza ancora arredata con la Mostra fotografica “Come eravamo…” e con il gran presepio artistico di Marcello Sartori. Il sindaco Mario Rizzi nel porgere ai presepianti il suo saluto, si è compiaciuto tra l’altro di come la piazza in veste natalizia sia stata molto ammirata e anche apprezzata come luogo di socializzazione e incontro favorito dal fermarsi della gente davanti alle fotografie. L’assessore alla cultura Silvia Benedetti ha evidenziato come questi presepi del Natale Pro Loco 2013 sono soprattutto la festa dei bambini presenti numerosi in sala. Hanno presenziato alla consegna degli attestati Carmine Capece in rappresentanza dei Carabinieri “amici istituzionali di Pastrengo” e i parroci Don Alberto e Don Felice. Per il Consorzio Pro Loco Baldo Garda erano presenti i consiglieri Giovanni Sembenini, Ugo Ricci e Marino Bertacchi che hanno avuto anche l’onere di giurati. Il presidente Pro Loco Albino Monauni nella presentazione dei 41 presepi coinvolti nel concorso de “Il Presepio in famiglia 2013” ha evidenziato una crescente presenza di presepi nella categoria piazze e contrade (4 presepi) e nella categoria comunità (11 presepi), segno palese di come ormai il presepio sia diventato evento-spettacolo da mostrare con il pubblico che guarda e commenta. Cinque i presepi che hanno convinto la giuria sia per i significati espressi sia per l’originalità dei materiali utilizzati. Giorgia e Vittorio Spiazzi, all’esterno della casa, hanno realizzato un presepio collocato dentro un contenitore, quasi fosse il palcoscenico di un teatro e Roberto Dall’Ora, all’interno della casa ha ricostruito nei minimi particolari un presepio di montagna in paesaggio invernale. E ancora il presepe di Maria Teresa Segattini realizzato con sassi di fiume dipinti a mano, quello proposto da Adelina Squarzoni creato con zollette di zucchero incollate assieme con il miele ed infine il sempre originale Pasqualino Gaiardelli che ha raffigurato la natività su dei pannelli di lamiera. Bruna De Agostini
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PIOVEZZANO-PASTRENGO
La storia Avis in un volume In occasione delle celebrazioni del 45° anniversario di fondazione della Comunale Avis Piovezzano/Pastrengo, celebrazioni che si sono tenute nel 2012, l’Associazione di volontariato ha presentato lo scorso 21 dicembre il volume “Comunale Avis Piovezzano-Pastrengo – 1967-2012 Cenni di storia di Pastrengo e di Piovezzano”. «Questo libro, pieno di fotografie e di ritratti, si propone di ripercorrere i quarantacinque anni della Nostra Comunale - ha detto il Vicepresidente Cav. Giancarlo Borgognoni -. Nata il 6 marzo del 1967 da un gruppo di circa 20 volontari, tra i quali c’ero anch’io, ora conta oltre 200 associati, tra donatori effettivi ed ex donatori. Il libro propone immagini e ricordi impressi nella pellicola e riportati sulla carta: segni del passato in bianco e nero, con il gusto della nostalgia e della memoria; luci e sfumature del colore, con il sapore della festa e della celebrazione». Il libro ha inoltre lo scopo di presentare le vicende dell’associazione inserite nella storia del paese. Il volume vuole raccontare la storia della Comunale Avis “Piovezzano-Pastrengo”, dalla sua nascita fino ai giorni nostri e contemporaneamente arricchire le pagine di narrazione con fotografie, cenni di storia del comune di Pastrengo e della sua frazione, Piovezzano, e frammenti della storia delle Parrocchie dalla loro nascita fino ad oggi. «Una cosa a cui teniamo molto - ha concluso Borgognoni - è la volontà dell’Avis di donare ad ogni famiglia di Pastrengo il volume. Questo nostro regalo vuole essere un messaggio di buon auspicio per tutti coloro che credono nei veri valori: la solidarietà, l’altruismo, la gratuità del dono e l’amore fraterno». Il libro è disponibile presso la Biblioteca Comunale i giorni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15:30 alle 19:30. B.G.
PASTRENGO
I dialettanti a teatro
Sabato 25 gennaio alle ore 20.30 torneranno a Pastrengo gli amici teatranti “I dialettanti” con la commedia comica-dialettale “Robe de ‘na nòte de mèza istà” che nel titolo, ma solo nel titolo, echeggia il grande drammaturgo inglese. Autrice della commedia è Silveria Gonzato Passarelli artista a tutto tondo, pittrice, poetessa, autrice e qui anche regista per la compagnia teatrale amatoriale de “I dialettanti” composta di una ventina di persone che amano recitare nel dialetto ironico e spassoso delle opere, in esclusiva, della sola Gonzato. In questa commedia si racconta della Jole e del suo Gigi, il marito che le fa da spalla in amorevole dipendenza psicologica muliebre. A loro modo la Jole e il Gigi si vogliono bene, si tengono compagnia alla maniera popolana-bocaccesca con reciproci sberleffi e punzecchiandosi con commenti sgarbatamente irriverenti sulle rispettive fisicità sempre meno toniche. Divertimento assicurato! Ingresso libero e gratuito. Info: www.prolocopastrengo.it Albino Monauni
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Cronache
Gennaio 2014 LUGAGNANO. Cancellato sette mesi fa, torna il servizio di trasporto urbano
SONA
In bus a Verona Finanziamenti per le scuole Ecco la linea 32 A distanza di 7 mesi dalla sua cancellazione, dal 7 gennaio ritorna il servizio urbano da Lugagnano per Verona, la linea 32. E torna senza nessun costo per la comunità di Sona se non il costo del biglietto individuale. La precedente linea urbana Lugagnano - Verona, la linea 33, era stata oggetto di forte discussione e confronto, nella scorsa estate, tra l’ex sindaco Gualtiero Mazzi e il sindaco attuale, Gianluigi Mazzi. «Uno dei miei primi interventi di riduzione delle spese - spiega il neo sindaco Gianluigi Mazzi - fu il taglio del contributo che il comune di Sona versava all'ATV per mantenere la
Gianluigi Mazzi
linea 33: si trattava di decine di migliaia di euro annui che la nostra Amministra-
zione non poteva certo permettersi. Quella linea, fortemente voluta dall’amministrazione precedente, era scarsamente utilizzata con appena circa tre persone e mezzo di media per ogni corsa dell’anno 2013. Sul percorso della linea 33 continua il Sindaco Gianluigi Mazzi - fui molto critico anche con i responsabili dell’ATV. Non solo chiesi che la nuova linea fosse un proseguimento della linea 13 passante per San Massimo ma chiesi anche la possibilità di avere corse alla domenica pomeriggio, molto richieste dai ragazzi per una “gita cittadina” domenicale». La linea 32 parte dalla
Grande Mela ogni 30 minuti nelle ore di punta, passa da Lugagnano e transita direttamente per San Massimo e Corso Milano (senza passare dalla località Basson, come invece accadeva per la linea 33), proseguendo per San Zeno, poi Castelvecchio, Ospedale di Borgo Trento, Porta Vescovo fino ad arrivare a San Felice Extra. Con questo nuovo tragitto la linea 32 ha ottimi tempi di collegamento: ad esempio da Lugagnano all'ospedale di Borgo Tren-to (Piazzale Stefani) in soli 35 minuti e senza il problema e i costi del parcheggio auto. «Con oltre 1.000.000 di euro arrivati dalla Regione a Verona per il trasporto pubblico, grazie al presidente della commissione regionale Andrea Bassi, Lugagnano ottiene il servizio gratuitamente afferma il Sindaco - senza costosi esborsi strutturali come avveniva nel passato. Una mia piccola soddisfazione personale. Ora il prossimo obiettivo è ridurre il prezzo del biglietto e dell’abbonamento, per arrivare al costo di una corsa da 90 minuti da 2,80 attuali a 1,20 euro. I cittadini devono utilizzare questo servizio: dobbiamo dimostrare che Lugagnano non vuole perdere questa nuova opportunità».
SONA
Anche se le tasche comunali non ridono, le scuole del comune di Sona possono cominciare a tirare un sospiro di sollievo. L’Amministrazione ha infatti approvato il Bilancio preventivo per il 2014 e ha scelto di aumentare in modo deciso i finanziamenti per i due Istituti Comprensivi del Comune. In particolare sale a 40.000 euro la cifra dedicata al POF - Piano Offerta Formativa e altri investimenti sono dedicati ai sussidi didattici, ai servizi di doposcuola e di sostegno allo studio. Recentemente la Giunta del Comune di Sona ha approvato queste azioni a favore dell'attività scolastica per un totale di circa 53.000 euro investiti. «Come Amministrazione riconosciamo il ruolo che la Scuola svolge nella nostra comunità sia sotto l'aspetto educativo sia sotto quello sociale - afferma l'Assessore alla Scuola, Antonella Dal Forno - per questo motivo intendiamo sostenerla e valorizzarla mettendo a disposizione sia risorse finanziarie sia la collaborazione dell'Ente amministrativo per la progettualità. In costante dialogo con i due dirigenti e con gli insegnan-
Antonella Dal Forno
ti referenti, stiamo potenziando quei servizi di supporto scolastico e all'apprendimento ritenuti da loro e dalle famiglie importanti e significativi. In considerazione poi del periodo di crisi economica, abbiamo accordato il nostro sostegno persino a ... Santa Lucia che si è rivolta a noi perché vorrebbe ... scusate, ma questo non lo posso svelare». Qualche buona notizia arriva quindi a rendere più lievi le prossime festività natalizie, proprio nell'ambito dei servizi e delle politiche a sostegno delle persone e delle famiglie.
SONA
Il Wi Fi è libero
La Polizia raddoppia: due nuove auto senso di sicurezza, spesso percepito come carente, è un aspetto fondamentale e va curato in tutti i dettagli. Il corpo di Polizia Locale del nostro Comune (che ricordiamo essere formato da 9 unità) aveva a disposizione solamente un’autovettura ufficiale; troppo poco per poter garantire un’adeguata vigilanza su un territorio di oltre 41 Kmq e centinaia di Km di strade». Le due nuove vetture Hyundai acquistate, vanno Simone Caltagirone
Il nuovo anno parte sull'onda della sicurezza a Sona con due nuove auto acquistate per il corpo di polizia locale. «Con l'acquisto di due nuove autovetture per la polizia locale - spiega il vice Sindaco, Simone Caltagirone - abbiamo voluto dare un preciso segnale a tutti i cittadini, in coerenza con quanto fortemente sostenuto nelle linee programmatiche di questa Amministrazione ed apprezzato dai cittadini: il
a sostituire un'automobile non più funzionante da anni per un guasto al motore e un'altra con necessità di un pesante e costoso intervento di manutenzione straordinaria. «L'offerta presentata dalla concessionaria - prosegue Caltagirone - prevede la fornitura di una Hyundai ix 35 1.7 Diesel e una Hyundai ix20 1.4 gpl/benzina. Entrambe sono a chilometri zero per abbattere i costi e avranno 5 anni di garanzia ufficiale a chilometrag-
gio illimitato; anche questo aspetto è stato determinante nella scelta. Ma non è tutto - afferma il Vice Sindaco -: oltre a numerosi optional e alla fornitura di treni gomme invernali, sono compresi l'allestimento con i colori ufficiali e gli strumenti per la polizia e il contestuale ritiro degli automezzi non più funzionanti o guasti». Il costo per entrambe le autovetture è pari a circa 32 mila e 500 euro chiavi in mano.
A Sona il Wi Fi libero a partire dai primi mesi del 2014. Con una deliberazione di Giunta del 4 dicembre scorso l’amministrazione ha messo in campo un ambizioso progetto orientato all'attivazione e allo sviluppo dei servizi di e-government per facilitare l'accesso, tramite la rete internet, a tutti i cittadini. Con l'affidamento alla ditta Guglielmo SrL, storica fornitrice del Wi Fi in altre realtà nazionali il cerchio di chiude. «Lo sviluppo del Wi Fi libero è tra le priorità del mio assessorato - spiega l'Assessore Gianmichele Bianco, assessore alle politiche giovanili e all'innovazione - poiché non v'è dub-
bio alcuno che il Wi Fi sia indispensabile non solo per facilitare la fruizione dei servizi che sono sempre più disponibili on line, ma anche per aggregare i giovani e quindi per utilizzare meglio opportunità e spazi». La copertura del servizio Wi Fi Guglielmo inizierà dal capoluogo Sona e toccherà, in prima battuta, diverse zone: la biblioteca comunale, la sala del Consiglio Comunale, gli edifici comunali con accesso da Piazza Roma, parte di Piazza Roma e parte del parco di Villa Trevisani. Complessivamente, la spesa per questa prima installazione si aggira sui 7000 euro oltre all'IVA.
Cronache
Gennaio 2014 SOMMACAMPAGNA. I due giovani imprenditori parlano della loro passione
Thomas e Pierre Paniettieri Doc Servizi di
Claudio Gasparini Giovani imprenditori, appassionati del proprio mestiere. Pierre e Thomas 28 e 23 anni hanno seguito la tradizione di famiglia, del nonno e del padre, scegliendo dopo il diploma, di dedicarsi alla produzione del pane, che si perde nella notte dei tempi. Era noto già all’homo erectus, quando era preparato macinando tra due pietre dei cereali. Gli Egizi ne scoprirono la fermentazione nel lontano 3500 a.c. Un mestiere insolito per giovani che cercano occupazioni con orari cosiddetti “normali”. «Sin da piccoli siamo cresciuti nell’ambiente – commentano i fratelli – respirando quest’aria, i profumi, la voglia, la passione che si mette nel creare qualcosa partendo da componenti naturali semplici, farina, acqua, lievito, con qualche aggiunta particolare, per alcune lavorazioni, e la conseguente soddisfazione del prodotto finito. Il nostro è
Pierre e Thomas
un impegno di molte ore; inizia alle due del mattino e, tra una cosa e l’altra, finisce a tarda serata. Ma ci gratifica. E’ un continuo mettersi alla prova, alla scoperta di nuovi gusti, di prodotti da offrire alla clientela che ricerca particolarità, novi-
tà». In passato pane all’olio, “comune” e rosette, oggi? «Ciabatte, va tanto il pane cosiddetto duro, il pane con farine particolari tipo Kamut, l’altamura, più gustoso e croccante con meno glutine e più digeribi-
le; riscontriamo un buon successo anche per il pane ai cereali e al riso, c’è di tutto e di più. Per dare più sapore e croccantezza al prodotto finito prepariamo un pre impasto, detto biga o levà, a lunga lievitazione». Consumi di pane? «Tendenzialmente in calo, ma con la qualità si riesce a tenere, puntando anche su prodotti complementari quali grissini, pizze, focacce, biscotteria e pasticceria». Sacrificio è il vostro pane quotidiano. Ritornereste a fare questo lavoro? «Credo in quello che faccio – comunica Pierre – mi appassiona, anche perché è un mondo vario, pane, pasticceria, e…; è la scoperta continua di cose nuove» «E’ un lavoro che ti regala tante emozioni – aggiunge Thomas. Vedere la clientela che apprezza il tuo operato è una soddisfazione che ripaga di tutte le ore dedicate al lavoro, anche se, come altri giovani, non possiamo permetterci di far tardi la sera. Il mattino, per noi, arriva presto».
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G.A. CAMPOSTRINI
Pet Therapy è cominciata
foto Braggio
E’ iniziata alla casa di riposo G.A. Campostrini di Sommacampagna l’attività di Pet Therapy il cui scopo è favorire la socializzazione tra gli ospiti, migliorare la qualità dell’umore e contenere gli stati ansiosi. Partecipano al laboratorio curato dall’associazione “Vita da cani” di Stenico (TN) gestito dal pet therapyst Nicola Olivieri in collaborazione con l’educatrice Marta Feltrinelli, 40 ospiti suddivisi in 5 gruppi da 8 persone ciascuno, pre-
SOMMACAMPAGNA. Applausi ai versi di Barbarani
SOMMACAMPAGNA
Apprezzata ed applaudita dai numerosi partecipanti la proposta del Comitato della biblioteca comunale di Sommacampagna dedicata alla presentazione delle poesie di Berto Barbarani, il maestro di tutti i poeti della provincia, ed altri poeti dialettali veronesi declamate durante la serata prenatalizia dall’avv. Guariente Guarienti: «Della poesia penso tutto il bene possibile: il problema è che i poeti veri sono pochissimi.Quando arrivi alla vera poesia la stessa batte la prosa. Dante, il più gran poeta, nella storia abbiamo il Petrarca, più vicini la Dickinson, poetessa americana, Ungaretti con il gran dono della sintesi, la Spaziani, vivente. Molti altri improvvisano». La serata s’inserisce nelle numerose iniziative della biblioteca, un gruppo entusiasta, attivo e ben affiatato. «Nelle proposte – comunica la presidente Laura Zanella – abbiamo sempre voluto seguire il filo conduttore del non buttare cose a casaccio, ma far precedere ad esempio le gite culturali da noi organizzate da una serata di presentazione da parte d’esperti, di storia dell’arte, di naturalisti, ecc. secondo le varie circostanze. Il corso d’astronomia, che proponiamo tra gennaio e marzo prossimi, in varie serate, ha visto lo scorso anno la partecipazione di 120 persone, davvero un successo. Abbiamo toccato tanti altri temi, dalla conoscenza del territorio veronese alla problematica delle dipendenze da droghe in collaborazione con l’istituto scolastico comprensivo Don Milani e la parrocLaura Zanella e Guariente Guarienti chia».
Che voci liriche!
Gianni De Polo al centro
Ammaliato il numeroso pubblico, convenuto alla sala Affreschi del municipio di Sommacampagna, dall’impeccabile e coinvolgente presentazione dei tenori della terra veronese, organizzata dall’assessorato alla cultura, da parte di Gianni De Polo che da sempre coltiva la gran passione per le voci d’opera. Sin da giovanissimo raccoglie un’imponente collezione di registrazioni storiche su vinile provenienti da tutto il mondo. Oltre diecimila L.P. «compongono – comunica – quello che chiamo “il diario della mia vita”. De Polo, che ha studiato da baritono e approfondito la conoscenza tecnica della fonazione nel canto lirico, ha presentato le cinque grandi voci della nostra terra proponendo per ciascun protagonista della lirica a livello mondiale due brani originali. Giovanni Zenatello nato baritono, nel 1910 ebbe l’occasione di provare, fu un successo, e nacque la sua carriera da tenore. Tenore lirico leggero fu invece Nino Ederle, apprezzato a suo tempo, che debutta a Revere nel 1922. Giuseppe Lugo nato nel 1899 a Rosolotti di Sona, emigra giovanissimo in Belgio in cerca di lavoro; partecipa ad un concorso di voci liriche a Charleroi e non passa inosservato. Debutta a Parigi nel ’31 nel ruolo di Cavaradossi nella Tosca e inizia la sua fama nei teatri di mezza Europa. Nino Martini nato al rione Cappuccini a Verona debutta nel 1927 a Treviglio in Rigoletto ma la sua carriera è all’estero, soprattutto Usa.
via individuazione degli stessi da parte dell’educatrice, della psicologa Ilenia Pagliarello, la logopedista Martina Zanotti e l’autorizzazione dei medici curanti in struttura. Gli incontri si svolgono in una sala chiusa del centro diurno, situato al piano interrato della casa di riposo, dove non vi sono distrazioni ambientali e con possibilità di accesso dall’esterno, indispensabile per gli animali: Zhara e Tito, due labrador, e Zoe, un golden retriver. Ottimi i risultati riscontrati. I commenti di alcuni ospiti. Per Sandrina «i cani sono belli, bestie intelligenti e giocherellone», Anna «utili ed ubbidienti, mi piacerebbe vederli tutti i giorni», Carla «il cane è davvero l’amico dell’uomo», Nilde «sono bravi, capiscono tutto», Rita «siamo contenti di essere in loro compagnia», Rosa «vogliono carezze, giochiamo a nasconder le palline e loro le trovano», Giuseppina «è piacevole stare con un cane». «Nell’anno trascorso – commenta il presidente Roberto Braggio – sono state promosse numerose attività di animazione e ci siamo prodigati a tenere alto il livello di qualità e quantità degli eventi, con grande soddisfazione degli ospiti». Gradite tutte le attività proposte in particolar modo gli eventi canori con i vari gruppi che si sono alternati. Il gruppone di San Giovanni Lupatoto “I nonni del Lupo”, il coro “La Parete” di Santa Lucia Verona, la “Corale S.Andrea” e i “Sommacantores” di Sommacampagna, l’Amico “Andrea” con la sua pianola, il gruppo “Mi-Re-Doss” ultimo in ordine temporale ad esibirsi per gli ospiti, i “Clown Vip di Verona” che hanno portato tanta allegria, il gruppo teatrale “Gino Franzi” per le sue rappresentazioni.. “Ringrazio tutti per la partecipazione e disponibilità. La Pet Therapy chiude degnamente un anno di grande impegno della nostra amministrazione a favore dei nostri Nonni – conclude il presidente Braggio. Continueremo con questa filosofia».
Cronache
Gennaio 2014 MOZZECANE. Illustrata la mozione del consigliere Francesco Liccardo
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“BORGO DEI PICCOLI”
Incidenti stradali Festeggiamenti di capodanno diventano reato? Una vera arringa quella del consigliere Francesco Liccardo per illustrare la mozione, proposta il 28 novembre scorso al consiglio comunale di Mozzecane, al fine d’istituire il reato di “omicidio stradale”; ha coinvolto tutti i presenti che l’hanno votata all’unanimità. Ogni anno in Italia perdono la vita più di quattromila persone in conseguenza di scontri stradali, un terzo dei quali, in base alle fonti dell’istituto supe-
riore della sanità, riconducibili alla fattispecie di “omicidio stradale”. «Con questa mozione – ha esordito il consigliere Liccardo – chiediamo un’accelerazione sull’iter d’approvazione di un disegno di legge d’iniziativa popolare, fermo in parlamento da oltre tre anni, per chiedere la trasformazione da omicidio colposo ad omicidio stradale. Il dramma d’Arcole, dei giorni scorsi, in cui un guidatore, con tasso
alcolemico ben oltre il limite di legge si è schiantato ad altissima velocità contro un altro mezzo occupato da cinque giovani, è l’ennesimo, triste, episodio che fa piangere cinque famiglie della nostra provincia. Un ubriaco che si mette alla guida della propria auto consapevole di poter provocare una strage, ma ancor più consapevole che qualora gli possa accadere, stante la normativa vigente che prevede pene ridicole,
con dei buoni avvocati e la fortuna di trovare un giudice non particolarmente severo, se incensurato e grazie all’indulto e al decreto “svuota carceri” non sconta neanche un giorno di prigione». Ma che giustizia è questa, quali risposte diamo ai familiari delle vittime, è la legittima domanda del consigliere Francesco Liccardo. «Ho il ricordo indelebile di un’altra strage – ricorda – avvenuta nell’aprile del 2006 in provincia d’Ascoli Piceno e, dico solo che, da allora non è cambiato nulla. E’ ora di dire basta ed ognuno di noi deve sentirsi parte in causa facendo qualcosa per arginare questo terribile fenomeno. A mio parere inasprire le pene sarebbe un valido deterrente». Per la Regione Veneto, l’assessore alla sicurezza si sta impegnando in prima persona unitamente ai parlamentari eletti in provincia di Verona. «Ritengo che anche dagli enti periferici – conclude Liccardo – debba arrivare fino a Roma il messaggio forte e chiaro: basta con queste stragi».
POVEGLIANO. Università del tempo libero, primo semestre agli sgoccioli E’ in chiusura il primo trimestre del 17° anno accademico dell’università del tempo libero proposto a Povegliano Veronese. Sono stati attivati 48 corsi con 628 iscritti. Molto interesse per i corsi hip-hop rivolto ai bambini e ragazzi dai cinque ai 18 anni, alla propedeutica alla danza per bambine della scuola materna. I corsi individuali di chitarra, violino, pianoforte, batteria, basso, tastiera e canto, che hanno conseguito un gran successo, sono frequentati da piccoli ed adulti. Graditi i consueti corsi di lingua, inglese e spagnolo nei vari livelli, con insegnanti di madre lingua; gettonati i corsi di cucina ed assaggiatori vini. Molti iscritti ai corsi creativi di acquerello, tecniche pittoriche, fotografie, decoupage, ricamo, filet. Numerosissimi iscritti ai corsi di benessere psico fisico, yoga, ginnastica dolce, posturale, danza del ventre tenuti da docenti apprezzati per serietà e professionalità. Notevole successo ha riscosso il corso di tecniche di anti aggressione femminile, le cui finalità sono dirette ad insegnare alle donne il modo più rapido e sicuro per sottrarsi ad un’esperienza di prevaricazione. E’ stato adottato un programma studiato per le donne, estratto dal metodo di autodifesa israeliano Krav Maga, con tecniche concepite per essere imparate ed applicate subito, indipendentemente dall’età e dalle condizioni fisiche. Frequentati i corsi di cinema, psicologia, migliorare l’utilizzo di facebook, migliorare l’autostima, nella nuova formula, brevi, con poche lezioni, ma intensi. Il 2 febbraio si apriranno le iscrizioni per il secondo trimestre con la riproposta di numerosi corsi e due novità: l’orto biologico in giardino o sul terrazzo e “comunicazione e mindfullness” per imparare a comunicare adeguatamente con noi stessi e con gli altri. «Non posso che dichiararmi soddisfatta del successo dei corsi, i numeri parlano chiaro – commenta Carla Massagrande presidente dell’Associazione Acropoli, che gestisce l’U.T.L. a nome del comune. La finalità rimane l’impiego del tempo libero in modo costruttivo, sano e avvincente: in questi 17 anni lo sforzo è stato notevole, anche da parte di numerosi volontari, ma con gran gratificazione».
L’ultimo dell’anno al “Borgo dei Piccoli”. E’ l’ ultima originale iniziativa organizzata dal Settore Servizi alla Persona del Comune di Mozzecane in collaborazione con la Cooperativa “Tangram” di Valeggio s/Mincio. Il “Borgo”, spazio multifunzionale attrezzato per minori in fascia d’età 0 11 anni, è il neo-nato servizio ludico-educativo dell’Amministrazione che ha visto la luce lo scorso mese di dicembre. All’interno di questa prima fase sperimentale si è inserita l’esperienza del capodanno 2013 che ha visto l’adesione di 45 adulti e 30 bambini di età compresa tra i 4 mesi ed i 12 anni. La festa è stata animata dall’Educatrice Chiara Tonolli, già conosciuta sul territorio dai genitori che negli ultimi anni hanno partecipato all’iniziativa comunale “Spazi Famiglia 1-3”, che ha intrattenuto i numerosi bambini presenti con attività laboratoriali specifiche. Dal punto di vista culinario i presenti, prima di brindare al nuovo anno, hanno potuto gustare un ricco menù di prelibatezze preparate per l’occasione
dalla volontaria Ida Rossignoli. La serata ha offerto la possibilità ai partecipanti di conoscere meglio questa nuova tipologia di servizio che, già presente su altri territori, risulta essere un’assoluta novità per Mozzecane. «L’apprezzamento dell’evento da parte delle famiglie – dichiara soddisfatto il sindaco Tomas Piccinini - si è potuto constatare con mano anche nei giorni successivi con una costante presenza di una trentina di persone, tra adulti e bambini, nelle speciali aperture pomeridiane previste per le appena trascorse feste natalizie». Il “Borgo dei Piccoli”, per permettere alcuni miglioramenti strutturali degli spazi da parte del Comune, sospenderà le proprie attività per riprendendole in via continuativa il marzo prossimo. Sino ad allora la Cooperativa “Tangram” rimarrà impegnata sul territorio per la ricerca di nuovi collaboratori volontari e per la raccolta delle iscrizioni ai diversi servizi proposti. Per ogni informazione o suggerimento è possibile rivolgersi al Settore Servizi alla Persona comunale in orario ufficio.
Cronache
Gennaio 2014 VILLAFRANCA. Gli interessati potranno preparare gli esami in biblioteca
La “Franzosi” apre allo studio Il prolungamento dell’orario di apertura della biblioteca comunale “Mario Franzosi” come sala studio è partito il 2 gennaio dopo la deliberazione della giunta comunale del 30 dicembre che ha approvato anche il relativo regolamento che disciplina l’autogestione attuata dagli stessi fruitori. Una quindicina di studenti universitari di Villafranca, Povegliano e Sommacampagna si occuperà di tenere
aperta la biblioteca oltre l’orario di chiusura al pubblico, dal lunedì al giovedì dalle 18 alle 22, il sabato dalle 12,30 alle 18 , la domenica dalle 10 alle 18 nei mesi di sessione d’esame quindi Gennaio e Febbraio, Maggio, Giugno e Luglio, Settembre, Dicembre. «Lo scopo dell’iniziativa – evidenzia l’assessore alla cultura Maria Cordioli – oltre a dare una risposta concreta alle esigenze di
studio dei vari usufruitori, che la sera e nel fine settimana devono preparare gli esami, mira anche ad offrire un luogo di incontro e di scambio culturale tra studenti». Il progetto è rivolto a utenti maggiorenni, principalmente a giovani studenti che dovranno sottoscrivere il regolamento con conseguente accettazione dello stesso ed apporre la loro firma su apposito registro, per motivi di sicurez-
vizi l’amministrazione comunale di Villafranca ha partecipato ad un bando regionale presentando il progetto per la realizzazione di un cen-
di Piazza Villafranchetta a Villafranca ed il Centro di lettura di Dossobuono in viale Europa 28. Da alcuni computer installati, senza alcun onere per i cittadini e con personale volontario grazie al sistema WiFi, saranno garantiti l’accesso ad internet, assistenza alla navigazione e utilizzo dei servizi digitali per i cittadini con limitate conoscenze di natura informatica oltre ad acculturazione attraverso azioni di alfabetizzazione informatica. Altra novità. Dal mese di febbraio il servizio Sportello Informagiovani sarà trasferito presso gli spazi della biblioteca comunale e sarà gestito direttamente dall’ ente.
VILLAFRANCA / DONNE STRANIERE
Ritrovo al Centro Sociale E’ partito poco prima di Natale il progetto di mettere a disposizione degli spazi presso il Centro Sociale di Villafranca alle donne straniere che non avevano un punto di ritrovo, se non sulle panchine dei giardini pubblici, non certo idonee soprattutto nel periodo invernale. Sensibilizzato sul problema il consigliere comunale Mustatea Ilie Catalin ha sottopo-
sto questa necessità all’amministrazione che ha dato una concreta risposta. «Abbiamo così deciso di concedere degli spazi idonei – evidenzia l’assessore alle politiche sociali e vicesindaco Nicola Terilli – dove le badanti, una quindicina, per la maggior parte romene, ma non solo, ci sono moldave e di altra nazionalità, dove possano ritrovarsi la domenica, che
coincide generalmente con il giorno di riposo. E’ una riposta concreta a cittadini, sono residenti nel nostro comune, che prestano un serivizio importante per le famiglie. Per loro occasione di incontro e socializzazione. Per il futuro cercheremo di programmare anche iniziative che possano facilitare l’integrazione con tutta la comunità locale». C.G.
“Villafranca Emoziona” è il titolo di un ciclo di tre conferenze che avranno luogo, con ingresso gratuito, alla sala conferenze della biblioteca comunale di Villafranca, secondo il seguente calendario: 16 gennaio “Il linguaggio del Corpo”, 6 febbraio “Potenzia la tua Autostima”, 6 marzo “Seduzione, la magia dentro di noi”. Le conferenze saranno a cura dell’Istituto Mepai di Brescia. «Una proposta didattico-culturale, che integra il programma culturale 2014 – sottolinea l’assessore Maria Cordioli – e sociale in quanto occasione di incontro e di scambio di esperienze sui singoli temi». C.G.
Banca del tempo
zazione delle infrastrutture e per incentivare la domanda dei relativi ser-
to P3@Veneto. Questi centri sono ubicati presso la biblioteca comunale
LE TRE CONFERENZE. “VILLAFRANCA EMOZIONA”
VILLAFRANCA
Nel perseguire lo sviluppo della Banda Larga sul territorio per la realiz-
tro pubblico di accesso gratuito a Internet per tutti i cittadini denomina-
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Maria Cordioli
za e controllo, indicando l’ora di ingresso e di uscita dalla biblioteca. Gli spazi autogestiti sono utilizzato esclusivamente come “sala studio” escludendo la possibilità di usufruire in tali orari “prolungati” di altri servizi quali prestito libri, non computer o quant’altro. Se giustificato da ragioni di studio è ammesso l’uso di computer portatili di proprietà dei frequentanti. Gennaio e febbraio rappresenteranno un periodo di prova con eventuale adattamento degli orari in base all’esito riscontrato, quando il gruppo, composto da studenti del territorio, si è proposto di ampliare il numero dei propri membri quando l’orario proposto diventerà definitivo. L’utilizzo degli spazi messi a disposizione alla biblioteca è gratuito. Chi fosse interessato potrà cercare “Super Biblioteca Villa” su facebook .
«Creare una banca del tempo è un’iniziativa geniale e straordinaria. Coloro che l’hanno inventata si sono resi certamente portavoce di quella solidarietà, sempre spontanea e mai richiesta, tipica di noi veneti». Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la nascita della “Banca del tempo” a Villafranca (Verona), un modo per tornare al tempo in cui le persone si sostenevano a vicenda, trovando qualcuno su cui contare e riconsegnando un ruolo anche a chi pensa di non averne più. «Iniziative come queste – prosegue il Presidente sono determinanti soprat-
tutto in periodo di profonda crisi come quella che stiamo vivendo. Fare squadra volontariamente per uno scopo benefico, sostenersi a vicenda mettendo a disposizione il proprio know-how non può che essere un esempio virtuoso ma anche un segno profondo di civiltà sulle quali si fonda una società civile. Vedere ogni giorno dimostrazioni del genere, nel nostro Veneto, ci rendono sicuramente pieni di orgoglio – conclude Zaia - non solo per le ricadute sociali ma anche per la bellezza e l’originalità dell’idea che dimostra la capacità tutta veneta di innovare, mettendo al centro la persona e le proprie capacità».
Cluadio Gasparini
FOTONOTIZIA Da cinque anni quattro Madonnari in piazza Giovanni XXIII a Villafranca comunicano la gloria dell’Immacolata.
Cronache
Gennaio 2014 VILLAFRANCA. L’associazione festeggerà il compleanno nel mese di maggio
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DOSSOBUONO
Le 25 candeline Auser: un 2013 da incorniciare del Quadrifoglio Servizi di
Claudio Gasparini Daniel Reggiani, insegnante alle scuole elementari, è il presidente dell’associazione “Il Quadrifoglio” che festeggerà nel maggio prossimo il 25° anno di attività in favore di bambini che vivono situazioni di disagio familiare e sociale. Sono una trentina, perlopiù stranieri, ma non solo, che usufruiscono del servizio messo a disposizione gratuitamente, grazie ai volontari. «Il nostro operato ha un fine educativo – spiega il presidente Reggiani – affiancando i giovani nel loro dovere scolastico, fare i compiti e studiare. Siamo consci di non risolvere le difficoltà ma cerchiamo di facilitarle». L’attività di dopo scuola di svolge il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 17 nelle stanze messe a disposizione dalla parrocchia del Duomo, sopra i locali della Caritas. Un paio di volte la settimana il servizio si amplia con un’ulteriore ora grazie all’Associazione
Famiglie in Rete. «Da anni – fa presente Reggiani – collaborano studenti delle scuole superiori, Medi e Bolisani, studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori che possono usufruire anche di crediti formativi
e pensionati, alcuni dei quali, considerando l’età, nonostante la buona volontà, non riescono più ad assicurare la loro presenza. Cerchiamo pertanto volontari, adulti in particolare, che possano dare il loro
DOSSOBUONO / SCUOLA “LEVI MONTALCINI”
Cinque borse di studio Sono state consegnate il 14 dicembre scorso alla scuola secondaria statale di primo grado “Rita Levi Montalcini” di Dossobuono cinque borse di studio, del valore di 200 euro l’una, agli alunni delle terze medie. Di seguito i premiati con relative motivazioni. Giacomo Gardoni della 3^ A “per il costante impegno dimostrato nello studio e l’interesse col quale ha sempre affrontato contenuti e attività, per la maturità dimostrata e l’esemplare concretezza nel comportamento”. Elisabetta Accordini, 3^ B, “per l’elegante entusiasmo, l’affidabile
partecipazione e il tangibile profitto dimostrato in tutti i tre anni”. Edoardo Cappelletto, 3^ C “l’alunno si è distinto per l’impegno costante nello studio per tutto il ciclo scolastico, ottenendo ottimi risultati e competenze in tutti gli ambiti disciplinari; si è dimostrato socievole, disponibile con tutti e molto responsabile”. Elisa Maggioro, 3^ D, “per avere sempre seguito con attenzione e interesse le attività proposte, per l’impegno serio e costante nello studio e per l’atteggiamento maturo di collaborazione sia nei confronti dei compagni che
degli insegnanti”. Nicole Ottoboni, 3^ E, per il costante e tenace impegno nello studio, per la maturità dimostrata e per lo spirito di collaborazione manifestato nei confronti ai compagni ed insegnanti”. Le borse di studio sono riferite all’anno scolastico 2012/2013 e tengono conto anche del voto d’esame. «E’ nostra tradizione consegnarle – ha comunicato il dirigente scolastico prof. Fabrizio Gasparini – nella settimana di Santa Lucia. Facciamo assistere alla premiazione tutti i ragazzi delle attuali terze così prendono un pò di passione».
contributo, per dare continuità al servizio. Non è necessaria nessuna specializzazione, solo desiderio di collaborazione e disponibilità di tempo, un’ora alla settimana, per assicurare un percorso formativo per tutto l’anno scolastico». L’assessore ai servizi sociali Nicola Terilli elogia questo volontariato di qualità, molto apprezzato. «Sono volontari che affiancano i bambini, li ascoltano e cercano di star loro vicini. Per la maggior parte sono stranieri con disagi sociali, economici e familiari, anche se non mancano bambini italiani. Il supporto scolastico offerto è importante com’è importante il loro mettersi in contatto con gli insegnanti e le famiglie. Servono però volontari; lancio un appello a tutti coloro che hanno tempo e volontà di dedicarsi a questo importante servizio di contattare l’associazione». Per informazioni telefoni: 348.7183389 o 340.0669868.
Grazie al contributo dei 31 volontari nei riguardi della terza età il circolo Auser di Dossobuono ha chiuso un anno di gran attività. «Abbiamo organizzato 32 conferenze nell’arco dell’anno accademico che hanno sviluppato tematiche riguardanti l’arte, la musica, la medicina, la storia, il teatro, le religioni,l’attualità e altro ancora, con relatori di grande spessore – comunica il presidente Ennio Tomelleri -. Abbiamo proposto, con successo ai partecipanti, corsi tematici di ginnastica, lingue, varie tipologie di balli, computer, cucina, acquerello, storia dell’arte, religioni, filosofia». Trasportare le persone anziane che non hanno la possibilità di farlo autonomamente presso strutture sanitarie è un’altra attività che impegna non poco, anche da un punto di vista economico, il circolo. «Nel corso dell’anno appena passato – continua Tomelleri – abbiamo effettuato oltre 500 trasporti con l’apporto di dieci autisti e cinque telefoniste che, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12, ricevono le prenotazioni». Ricordiamo i numeri di telefono per chi avesse bisogno del servizio: 045.6339222 per i residenti di Dossobuono e 045.6304470 per i residenti di Villafranca. Continua la collaborazione per l’apertura e gestione della locale biblioteca nei giorni di assenza della titolare, dipendente. Da poco iniziato un servizio di informazione-formazione per coloro che si vogliono approcciare alla conoscenza del computer con una consulenza gratuita presso la biblioteca tutti i pomeriggi ed il mattino di martedì e giovedì. Ulteriore collaborazione per la distribuzione di buoni pasto ai genitori degli alunni delle scuole di Dossobuono, Alpo e Rizza, dalle 11 alle 13 del martedì e sabato presso la sede di Viale Europa. «Siamo arrivati a 470 associati – conclude Ennio Tomelleri – e il tesseramento è la prima fonte di finanziamento ma contiamo di superare i 500 a breve. Siamo sempre interessati ad accogliere nuovi volontari, l’avvicendamento è costante, in quanto servizio non obbligatorio, e l’anagrafe non ci è molto amica».
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BASEBALL. Roberto Culicchi illustra l’attività giovanile e seniores in programma per il 2014
I T-Rex si scaldano: «Pronti ad iniziare» Servizio di
Matteo Sambugaro Entusiasmo, passione e «ragazzi al centro dell’attenzione». I T-Rex Pastrengo Baseball sono pronti a ricominciare. Scalpitano i tirannosauri veronesi, non vedono l’ora di tornare in campo a giocare e divertirsi. Mancano ancora un po’ di settimane alla ripresa degli allenamenti all’aperto (ripresa fissata tra marzo e aprile), ma la voglia di baseball è già alle stelle. C’è tempo, intanto, per fare il bilancio del 2013, «un anno positivo sotto molti punti di vista, dalla formazione seniores al movimento giovanile – ricorda il direttore sportivo Roberto Culicchi -. I nostri atleti Matteo Spada e Giulio Briggi sono diventati campioni d’Europa con la Nazionale italiana juniores, portando in giro per il mondo il nome di Pastrengo, la prima squadra ha sfiorato di un soffio la promozione in serie B, e la promozione nelle scuole, come l’attività dei più piccoli, pro-
cede a gonfie vele». PROGRAMMI 2014. Il 2014 è appena iniziato, la società sta scaldando i motori per ripartire con determinazione e a tutto gas. I T-Rex presenteranno quest’anno due gruppi minibaseball (uno a Pastrengo, l’altro a Ponton), una formazione ragazzi agonistici, una allievi, un’under 21 e una squadra in serie C, la vera punta dell’iceberg del-
l’intero movimento. A seguire tutto il lavoro a 360° ci sarà ancora Rodolfo Parra Contino, alla sua sesta stagione in terra scaligera: l’arrivo del tecnico cubano è previsto tra fine marzo e l’inizio di aprile. «Le nostre attenzioni sono incentrate esclusivamente sui ragazzi e sulla loro crescita – continua Culicchi -. Faremo giocare e divertire, come sempre, sia i giovani che sono
già con noi, sia coloro che vorranno entrare nella famiglia T-Rex. Gli atleti si divertono e hanno parecchio entusiasmo: lo notiamo dallo spirito con cui affrontano le proposte e gli allenamenti, dalla puntualità, e dalla continuità e regolarità con cui partecipano. C’è proprio un attaccamento nei confronti di questa società e ne siamo orgogliosi: desideriamo infatti che chiun-
que faccia parte del club si senta coinvolto, anche le famiglie». Non a caso, a marzo, verranno organizzati due incontri con i genitori, «con cui cerchiamo costantemente il dialogo» conferma Culicchi: un appuntamento verterà sul rapporto famigliasocietà sportiva, l’altro sarà incentrato sul ruolo dell’arbitro. PRIMA SQUADRA. Intanto, sta per riprendere l’attività della prima squadra, agli ordini di un nuovo preparatore atletico, Sebastiano Vanzo, che effettuerà qualche test per verificare lo stato di forma fisica degli atleti. «Nella formazione di serie C abbiamo inserito tanti giovani del vivaio, e c’è un’ottima amalgama. Merito, soprattutto, degli elementi più anziani – commenta il direttore sportivo -. Promozione in serie B? L’ambizione è quella, ci proveremo. L’importante, però, sarà scendere in campo per divertirsi e dare il massimo. Il club si complimenta poi con Matteo Spada che giocherà sia in
serie A a Collecchio che in under 21 a Pastrengo, e con Giulio Briggi e Stefano Righetti che militeranno sia nella serie C dei T-Rex, sia nell’under 21 della Franchigia Parma». ATTIVITÀ NELLE SCUOLE. Procede a tutto ritmo l’attività nelle scuole. I tirannosauri veronesi promuovono da anni il baseball in giro per la provincia, trasmettendo tanta passione ai più piccoli. Le scuole primarie al centro del progetto sono Peschiera, Cavaion, Affi, Pastrengo, Calmasino, Volargne, l’Istituto comprensivo di Caprino, comprendente appunto Caprino, Pazzon, Pesina, Rivoli e San Zeno Di Montagna, nonché l’Istituto comprensivo di Garda con Torri del Benaco. Le scuole secondarie coinvolte, invece, sono Sant’Ambrogio di Valpolicella, Pastrengo, Castelnuovo del Garda, Dossobuono e Perschiera. Perché l’obiettivo è chiaro: «Vogliamo parlare il più possibile di baseball nelle scuole» conclude Culicchi.
BASEBALL-SOFTBALL. La scuola di specializzazione regionale abbina sport e cultura Apre la scuola di specializzazione regionale. Apre la «casa di tutti». Baseball e softball sono i benvenuti. Due discipline, un unico obiettivo: farsi conoscere e amare. Ce l’aveva nel cassetto da anni questa idea, Roberto Culicchi, «e finalmente abbiamo trovato la strada giusta, il canale giusto, per poter partire. Nel 2014 iniziamo con il baseball, dopodiché daremo spazio anche al softball». Il presidente del Comitato regionale Veneto della Fibs (Federazione italiana baseball e softball) racconta la nuova iniziativa, aperta alle categorie allievi (i nati dal 1 maggio 1999 al 30 aprile 2001) e cadetti (i nati dal 1 maggio 1996 al 30 aprile 1999). «È una scuola di specializzazione, che non va alla ricerca esclusiva del talento, ma che aiuta i ragazzi nel loro percorso di crescita, sia dal punto di vista tecnico che psicologico, e ad arricchire il proprio bagaglio di esperienza, senza interferire con il lavoro di ogni singolo club. Anzi, alle lezioni sono invitati ad assistere pure i tecnici delle società. Il nostro è un progetto mirato anche a motivare sia i giovani che gli allenatori, e ad avvicinare sempre più persone al mondo del baseball e del softball. Sono convito che sarà un’iniziativa destinata a consolidarsi e a durare nel tempo». L’iscrizione alla scuola, organizzata appunto dal Comitato regionale, era riservata agli atleti veneti facenti parte delle selezioni regionali del 2013 e ai ragazzi, sempre del Veneto, che hanno partecipato ai try out (allenamenti) dell’anno scorso per entrare nelle rappresentative regionali, senza essere stati selezionati. Al contrario, non hanno potuto accedere coloro che non hanno preso parte ai try out di selezione. Il programma delle lezioni prevede cinque lezioni per categoria, cinque pomeriggi dalle ore 16 alle 18.30: gli allievi hanno già cominciato l’11 gennaio a Padova e proseguiranno l’attività l’1 febbraio a Rovigo, il 15 febbraio a San Martino Buon Albergo, l’8 marzo ancora a Rovigo e il 22 marzo sempre a San Martino Buon Albergo. Gli appuntamenti dei cadetti, invece, sono previsti per il 25 gennaio a San Martino Buon Albergo, l’8 febbraio a Rovigo, il 22 febbraio a Pastrengo, l’1 marzo a Rovigo e il 15 marzo a San Martino Buon Albergo. «I ragazzi verranno seguiti da insegnanti preparati e qualificati - spiega Culicchi -. Per la categoria cadetti, poi, è prevista la presenza di un mental training, la piscologa Serena Rosson, che lavorerà con i giovani al termine degli allenamenti. Tre mesi di divertimento, insomma, tre mesi di baseball allo stato puro. «Ma non solo – precisa Culicchi -. Abbiamo intenzione di abbinare lo sport alla cultura, proprio per dare la possibilità ai ragazzi di praticare attività fisica e conoscere il territorio. Terminati gli allenamenti, il 22 febbraio, porteremo infatti i cadetti a visitare il telegrafo ottico di Pastrengo, mentre l’8 marzo andremo insieme agli allievi al museo dei Grandi Fiumi di Rovigo». Curiosità: su 37 partecipanti in totale, tredici sono veronesi. «Abbiamo riscontrato grande entusiasmo, sia da parte degli atleti che delle famiglie – sottolinea Culicchi -. Sono sicuro che Un momento della presentazione tutti collaboreranno con impegno. Perché al centro del nostro progetto ci sono della scuola di specializzazione gli atleti e il loro benessere».
Gennaio 2014
Camino: funzionalità ed eleganza L'aspetto esteriore del camino è senz'altro importante, ma è indispensabile che il funzionamento sia perfetto. Se la canna fumaria è già predisposta e il camino messo in quella certa zona non favorisse una buona disposizione dei mobili, si potrà spostarlo sulla stessa parete, collegandolo alla canna fumaria con una conduttura che avrà al massimo l'inclinazione di 45 gradi. Se il camino fosse troppo lontano dalla canna fumaria e l'inclinazione superasse i 45 gradi, il tiraggio risulterebbe difficile. Per facilitare il deflusso del fumo è necessario che la cappa non sia troppo bassa rispetto all'altezza del focolare, e inoltre la linea che unisce la cappa con la canna fumaria deve essere dolce e ascendente, senza nessun angolo vivo. Per avere un camino sicuramente funzionante è meglio sceglierlo prefabbricato: di misure diverse, da mettere in angolo, a parete o in posizione “passante” (perchè sia godibile da due lati), i camini prefabbricati vengono forniti in materiali refrattari, al rustico. Esteriormente si potranno rifinire come si vuole. E' necessario che il camino sia proporzionato all'ambiente che lo dovrà ospitare, e questo non solo per ragioni di equilibrio estetico, ma anche per evitare di metterne uno troppo grande in un ambiente dove non è possibile far affluire la quantità d'aria necessaria. Quando si vuole far salire il rendimento di un caminetto, bisogna aumentare le correnti d'aria con bocche di immissione ed emissione: l'aria entra dalle griglie poste in basso ed esce riscaldata dall'alto. In una casa unifamiliare, quando è possibile collegare le bocche di presa d'aria con l'esterno, si ha il vantaggio di avere nell'ambiente una buona circolazione d'aria calda senza certe fastidiose correnti fredde che provengono da porte e finestre. Ci sono diversi tipi di camini: camini aperti (il caminetto in tempi passati era un oggetto indispensabile in ogni abitazione in quanto era destinato al riscaldamento della casa ed in molti casi anche alla produzione di brace per stufe o alla cottura di cibo), camini chiusi (una tipologia di camino molto simile a quello aperto con la sola differenza visibile che la combustione avviene in una camera apposita chiusa da un vetro ceramico resistente ad altissime temperatura, anche più di 800 gradi) e caminetti e stufe a pellet.
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Rubriche
Gennaio 2014
Cultura LETTO
PER VOI
Jesùs Carrasco, Intemperie, Salani Editore 2013, 191 p., 13, 90€.
“Dalla sua buca nell’argilla ascoltò l’eco delle voci che lo chiamavano e, come se si trattasse del canto di grilli, cercò di indovinare dove si trovasse ciascuno degli uomini nei confini dell’oliveto. Grida come arbusti riarsi. Disteso su un fianco, il corpo a forma di zeta, si era adattato alla buca senza quasi spazio per muoversi…”. Quando gli uomini che lo cercano se ne vanno, davanti al bambino si apre una pianura sconfinata e arida che dovrà attraversare se vorrà allontanarsi in modo definitivo da ciò che lo ha indotto a fuggire: un ufficiale di guardia al quale è stato concesso per i suoi piaceri dal suo stesso padre. La notte successiva camminando verso Nord, cercando di evitare i sentieri, incrocia un vecchio capraio e da quel momento per entrambi nulla sarà più lo stesso. Un bambino, un capraio e un ufficiale di giustizia. Essenziali i personaggi, essenziale e semplice la storia tesa fino all’ultimo, ben scritta con un linguaggio asciutto e colto che ricorda un po’ le atmosfere di uno dei libri più belli degli ultimi anni, “La Strada” di Cormac McCarty. Il pensiero del quarantenne autore spagnolo si compendia in ciò che confida durante un’intervista: “Il romanzo riassume ciò che volevo raccontare: l’uomo è solo di fronte alla natura e al mondo”. Solo la dignità è baluardo al male che l’uomo infligge all’uomo: “La dignità è in ogni angolo. Bisogna vederla e consiste nell’essere capace di mantenere la posizione dopo aver sofferto le inclemenze della vita”. Come altra lettura, questo mese propongo La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker, Bompiani 2013, un giallo appassionante, nonostante la lunghezza, 779 pagine. Marcus Goldman, un giovane e brillante scrittore in crisi di ispirazione, si rivolge a Harry Quebert, il suo anziano professore di letteratura per chiedergli aiuto. Harry gli racconta di una ragazzina, Nola, con cui trent’anni prima ebbe una storia tormentata, segnata dalla grande differenza di età che a un certo punto sparì all’improvviso. Proprio in quei giorni Marcus viene a sapere che il cadavere di Nola è stato ritrovato proprio nel giardino di Harry che viene accusato di omicidio e rischia la pena di morte. Marcus non può credere a questa ipotesi e decide di indagare.
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a cura di Lino Venturini
Il Mese
IL PUNTO
Il mese di gennaio il cui nome deriva da Ianus, Giano, il dio preposto dai romani a tutti gli inizi sia nello spazio sia nel tempo, è caratterizzato dalla festa della Befana che, come ho già detto l’anno scorso, deriva dal latino Epiphanìa, poi Bifanìa e, infine, Befana, la figura della Madre Natura che, giunta alla fine dell’anno invecchiata e rinsecchita, viene bruciata. Prima di morire, però, offre una cascata di dolciumi che altro non sono se non i semi grazie ai quali riapparirà nelle vesti di giovane Natura. Immagine della Madre Natura è la Luna. In greco luna si diceva méne e mese mén, di derivazione indoeuropea, la protolingua che si suppone sia stata comune alle popolazioni preistoriche di circa settemila anni fa da cui sono derivate quasi tutte le lingue mediorientali e occidentali. Dalla radice mé deriva poi il verbo metréo, misurare, e il sostantivo métron, metro, perché in molte civiltà antiche si misurava il tempo con la luna. Dalla stessa radice deriva anche méter, madre e così madre e luna si identificavano. In latino méne ispirò l’aggettivo menstruus, mensile e il sostantivo menstruum che indicava il ciclo femminile. In greco luna si diceva anche seléne che deriva da sélas, splendore, luce. Infatti, in latino si chiamò luna, da lux, luce che deriva dalla radice indoeuropea leuk, splendere. La luna è, letteralmente, “la luminosa”. La dodicesima notte, il sei gennaio, conclude il periodo di passaggio dal vecchio anno al nuovo cominciato con il Natale. E’ dunque un capodanno e, secondo la credenza popolare, un giorno pieno di sortilegi: “La notte della Befana nella stalla parla l’asino, il bue e la cavalla”. Alla vigilia dell’Epifania i contadini davano da mangiare senza risparmio alle bestie per evitare che nella notte magica dicessero male del padrone. Ancora oggi in alcune zone d’Italia si usa cantare la “Pasquella”: un rito antichissimo durante il quale, in cambio di doni, i questuanti, che rappresentavano i morti che in quella notte di passaggio s’incarnavano nei vivi, auguravano prosperità per il nuovo anno: “In questa casa c’è una sposa / bianca e rossa come una rosa / che vuol fare un bel bambino / bianco rosso e ricciolino / e se fosse una bambinella / viva viva la Pasquella”. I cosiddetti “befanotti” dopo il canto ricevevano uova, pane, formaggio e salsicce.
Tra Imu, Iuc, Tari, Tasi, Tares, Irpef, Irap, Iva, bolli, tariffe, addizionali e quante altre tasse il Governo, in accordo con la BCE s’inventa per depredarci cosicché, alla fine, “i cittadini e i politici saranno disposti a cedere la sovranità” (cfr Mario Monti su YouTube), mi dispiace dare un’ulteriore cattiva notizia: noi non esistiamo. Pensiamo di essere vivi, in realtà, non lo siamo. Nessuno lo è. A fare il clamoroso scoop è stata la blasonata rivista “Scientific American” in un articolo del 2 dicembre scorso dal titolo Why Life Does Not Really Exist, perché la vita non esiste realmente. In sintesi, Ferris Jabr afferma che “poiché scienziati e filosofi hanno fallito per secoli nel trovare una proprietà fisica specifica che separi nettamente gli esseri viventi dagli inanimati e non hanno alcuna definizione soddisfacente o universalmente accettata della vita”, la vita non esiste, la vita è un concetto che abbiamo inventato. La filosofia che sta dietro a simili ragionamenti è questa: ciò che io non so definire o non comprendo, non esiste. La ragione è come una scatola dentro la quale deve entrare tutto, e ciò che supera le mie capacità di conoscere è una fantasia astratta. Scriveva Nietzsche, un filosofo per molti aspetti deleterio: “Non esistono fatti, ma solo interpretazioni”. E’ la mentalità oggi dominante secondo cui non esiste la verità, ma solo opinioni che, semmai, diventano verità. Da qui la necessità di manipolare non solo l’opinione, ma anche la cronaca e la storia. Bisogna padroneggiare le teste prima di comandare nelle piazze. Tuttavia, esiste una legge naturale superiore alle leggi umane. E’ proprio la negazione dell’ordine simbolico, cui corrisponde quello della natura, (basti pensare alla negazione della vita con l’aborto, della famiglia naturale e della libertà di pensiero…) l’origine centrale dei mali e della psicopatologia contemporanea. Le nevrosi moderne sono il prodotto del tentativo dell’uomo di rendersi in qualche modo misura di tutte le cose non lasciando nessuna apertura verso il piano della trascendenza, cioè la dimensione fondamentalmente non materialista, di libertà e di persone difficilmente condizionabili dai poteri forti che dominano l’Occidente. E’ la mentalità da schiavi di cui hanno bisogno questi poteri. Una deriva morale e di costumi, di cui quella economica è una conseguenza, senza uscite di sicurezza. Un anno nuovo è cominciato e sarà un po’ peggio dell’anno passato e di quello prima e di quello prima ancora …
oesie
di Giancarlo Peretti
Per il nuovo anno pensiamo giungano utili gli auguri inviatici dal professor Pietro Mirabella confezionati in un mazzo di rose rosse, con la didascalia generica di “Auguri Buon Compleanno”. Loredana Zanon (almeno crediamo), si produce in una profonda riflessione sulle “Parole” e sul fatto che sono quelle non dette a ferire maggiormente. Marco Cirvellaro rivolge un cromatico pensiero al poeta di Gardone con pochi ma sentiti versi: “I cipressi del Garda”. E dopo tanta lingua italiana ecco anche il nostro bel dialetto. Ce lo ricorda Nadia, non meglio riconoscibile, in una dedica: “A me papà”.
PAROLE Fiumi, le parole che scorrono lente e sussultano al ritmo inesorabile del tempo, si riversano piano nei meandri sconosciuti della mente per poi scorrere veloci se trovano uno sbocco che va dritto al cuore. Sono chiari ruscelli le parole cristalline di un bambino e sono stagni profondi le parole di un adulto che lasciano il segno. Messaggi in bottiglia nel mar dei pensieri che spesso abbiamo paura di aprire per non star male. Ma sono le parole non dette quelle che feriscono di più perchè fanno parlare lo sguardo e lì dentro, non c'è ancora di salvezza, vi affondano tutte le parole! Loredana Zanon
AUGURI BUON COMPLEANNO Dio ti dia la forza di accettare con serenità le cose che non possono essere cambiate, il coraggio di cambiare le cose che vanno cambiate e la saggezza di distinguere le une dalle altre. Pietro Mirabella
I CIPRESSI DEL GARDA Si ergono alti, abbracciandone le rive in simbolica difesa, di verde intrisi, pennelli dannunziani. Marco Crivellaro
A ME PAPÀ Ho fato en sogno, gh’era me papà L’à slongà ‘na man, el m’à acaressà. El me verdava con i so oci celeste ciaro E col so soriso che el me era tanto caro.
El m’à dito: “Ricordate che te si la me butina” E a finir el sogno l’è vegnù matina. Cossì me son sveià con ‘na lagrima sul viso Ma dentro al cor mi gaeva en gran soriso. Me papà su sta tera pì non lo veden Ma l’è restà nel cor de ci ghe volea tanto ben! Nadia
Rubriche
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Storia del territorio a cura di Rinaldo Dal Negro
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AVVENIMENTI E STORIA 1941 - 1942
E’ una grande passione quella che lega Rinaldo Dal Negro alla storia di Verona e della Valpolicella. Meticoloso studioso del passato della nostra città e della nostra valle, Rinaldo Dal Negro, grande appassionato anche di musica e di pittura, ha dato alle stampe diversi libri: due relativi a Parona, uno che narra di Arbizzano, uno che parla di villa S.Sofia ed uno dedicato alla Valpolicella, “Contea e vicariato della Valpolicella”. Giornalista e collaboratore de L’Altro Giornale fin dalla sua fondazione, Dal Negro ha firmato in particolare negli ultimi quattro anni un’intera pagina intitolata “Storia del territorio” per l’edizione Mensile di Verona. Visto il successo dell’iniziativa, a partire da gennaio 2014 la rubrica viene proposta anche sulle altre edizioni del nostro giornale. Di seguito pubblichiamo alcuni fatti accaduti nel biennio 1941 – 42 a Verona.
E’ stato questo un tragico periodo caratterizzato dagli interminabili eventi bellici portatori di carestia e lutti, nonché degli sconvolgenti mutamenti
politici del 1943 (25 luglio e 8 settembre) che si tradussero per l'Italia del nord e per Verona in particolare in guerra civile. Di seguito sommariamente li descriviamo, unitamente ad alcune note di cronaca. 1941 - Vennero inaugurati gli argini in pietrame sull'Adige nel tratto Ponte della ferrovia di Parona - Ponte Catena. Contemporaneamente vennero costruiti gli attigui lungadigi Attiraglio e XXVI Luglio. - Il podista veronese Ettore Padovani conquistò il primato italiano dell'ora con Km 18,200. L'anno dopo corse invece i 25 Km in soli 81 minuti. - La dispersione di acido carbonico dal gassogeno dell'automobile provocò grave asfissione a tre bambine di cui una, Maria Carezzola di 5 anni, dopo breve agonia morì. - Altro grave incidente, questa volta in mare. Il veronese Antonio Potto, gettatosi in mare perché la sua nave stava affondando, venne addentato da un pescecane che gli amputò una gamba provocandogli la morte per dissanguamento. - A Verona, passate l’euforia e
l'illusione della facile vittoria nella guerra iniziata assieme ai tedeschi, subentrarono ansia e paura per gli annunciati possibili bombardamenti angloamericani. E così, prima ai cittadini venne imposto l'obbligo dell'oscuramento serale (cioè evitare luci di veicoli e schermare porte e finestre) poi l'Amministrazione comunale realizzò alcuni rifugi antiaerei. - Per finanziare la guerra in corso, ovvero per costruire armamenti e cannoni, venne reso obbligatorio consegnare "rame e ferro per la Patria", compresi i paioli per fare la polenta e le cancellate di recinzione. - Alcune restrizioni imposte dall'autarchia di guerra: nella panificazione era obbligatorio miscelare la farina di frumento con quella di orzo, segala e fava; nei ristoranti il menù doveva essere prezzo fisso e limitato a minestra, contorno e piatanza; onde risparmiare zucchero e grassi era assolutamente vietato il consumo di dolci. - Antonio Avena ristrutturò una vecchia casa di via Cappello (il cui cortile era adibito a stallo) dotandola di balcone e trasfor-
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
NUOVA PROCEDURA PER IL RINNOVO PATENTE
Dopo mesi di anticipazioni e dubbi, pare che dal 9 gennaio 2014 si darà inizio alla nuova procedura per il rinnovo delle patenti di guida. Cambierà una cosa importante: non verranno mai più inviati per posta bollini che confermano la nuova scadenza della patente rinnovata, che poi una volta appiccicati si staccavano, si scolorivano e diventavano illeggibili! Dunque ad ogni rinnovo la patente verrà sostituita con una nuova tessera, che è identica alle patenti rilasciate nella Comu- Roberto Azzolina nità Europea. Noi che lavoriamo presso autoscuole ed agenzie siamo già pronti a rispondere a tutti i quesiti che ci porranno i nostri clienti. Costerà di più? Questo è certo: l'importo dei bollettini postali da versare per effettuare il duplicato della patente è maggiore, quindi il costo sarà leggermente più elevato. Dovrò aspettare molto per avere la patente nuova? No assolutamente: con la procedura di trasmissione telematica ci vorranno solo pochi giorni. Quando scadrà la patente nuova? Le patenti A e B scadranno il Alessandra Azzolina giorno del compleanno del possessore, mentre quelle superiori (C,D,E) alla data della visita effettuata. Ma la domanda alla quale più ci dispiace rispondere, tenetevi forte, è questa: posso tenere la patente vecchia? C'è la foto di quando avevo vent'anni...Quanto ci dispiace per i nostri nostalgici, ma la vecchia patente, purtroppo, va riconsegnata alla Motorizzazione. Ragazzi, preparate le fotocopie e i fazzoletti e...buon rinnovo a tutti! Con l'occasione poi, vi facciamo i nostri migliori auguri di un felice e sereno 2014!
mandola quale"casa di Giulietta", come vuole la famosa leggenda degli amanti Romeo e Giulietta, narrata intorno al 1524 da Luigi Da Porto col titolo "Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti con la loro pietosa morte intervenuta al tempo di Bartolomeo Dalla Scala" e successivamente romanzata da William Shakespeare. 1942 - Venne inaugurato l'Ospedale Maggiore di Borgo Trento, limitrofo a quello Alessandri (già operativo dal 1914) , cioè in una zona allora non urbanizzata e quindi ritenuta salubre. Il progetto venne elaborato dall'ing. Pio Beccherle e la capienza originaria era di 675 posti letto. - L'Accademia Cignaroli inaugurò la sua nuova sede nel prestigioso Castel San Pietro. L'allora corpo accademico era presieduto da Giuseppe Cavazzana. - Verona ricordò con apposita manifestazione il duecentesimo anniversario della morte del celebre musicista Evaristo Felice Dall'Abaco, al quale poi intitolò il Conservatorio di musica veronese.
- Venne istituito anche a Verona, con sede nell'ampio e moderno palazzo di via Franceschine n. 4, l'Archivio di Stato. Era ed è assai prestigioso in quanto contiene documenti e pergamene risalenti all'VIII secolo nonchè carteggi e importanti documenti comunali, di enti pubblici e della nobiltà veronese a partire dal XV secolo. - Incremento telefonico: nell'ultimo ventennio gli impianti telefonici erano passati da 3 a 20 quelli pubblici e da 600 a 4.000 quelli privati. - Sui campanili della città c'erano complessivamente 222 campane per un peso complessivo di 693 quintali. Le più voluminose erano quelle del Duomo (45 quintali) e quelle della torre dei Lamberti (40 quintali). Per ragioni di guerra, cioè per fare cannoni, vennero requisite e poi fuse anche diverse campane, ma non quelle sopra citate. - Morì Angelo Dall'Oca Bianca. Ebbe onoranze funebri degne della sua grandezza e popolarità di pittore e, l'allora podestà Alberto Donella commemorandolo lo ricordò come "incomparabile esaltatore delle
bellezze di Verona". Era nato nel 1942 e a lui si deve la realizzazione dell'omonimo villaggio sorto in Borgo Milano. - Gli ebrei puri, cioè quelli registrati nella "rubrica A"della prefettura, erano in totale 340. Per loro scattò la precettazione coatta, ovvero i .lavori forzati più umilianti. Tra i maschi c'erano commercianti, intellettuali e professionisti; tutti costretti a tener pulite le strade cittadine! - L'Italia dichiarò guerra anche alla Russia dove l'armata italiana, tra cui l'intero corpo alpino, purtroppo registrò circa 90.000 caduti e 43.000 feriti. Tra i moltissimi caduti veronesi è da citare l'eroico colonnello degli alpini Libero Vinco, medaglia d'Oro al valor militare e poi ricordato con l'intitolazione a suo nome di una piazza in Borgo Venezia. - Constatata la abnorme riproduzione di mosche in atto, il 19 marzo venne istituito il "Centro di demoscazione". La signora Marina Zanon - già vedova del marito a causa della guerra 1915-18 - si è vista mancare anche tre figli (su quattro) nella guerra balcanica (Albania e Jugoslavia).
CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior
OPERATRICE SOCIO SANITARIA: OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ? Gentile Avvocato Dal Fior, sono una operatrice socio sanitaria che lavora presso il reparto di ostetricia e ginecologia di un ospedale veronese. Avrei bisogno di porle un quesito per capire se a livello legale sono tutelata. Le spiego brevemente: in sala parto ci si trova abitualmente con parti in contemporaneità e di supporto all'ostetrica (quando le infermiere sono impegnate in altra urgenza) che dà mansioni non idonee al mio profilo (es: aspirare neonato e eseguire iniezione intramuscolare alla paziente). Nessuna mi ha mai obbligato, ma… E' stato riferito a me e alle mie colleghe che in caso di "emergenza" su ordine ostetrico possiamo eseguire iniezioni e diluizione di farmaci da mettere in fleboclisi e non possiamo rifiutarci perchè potremmo essere perseguibili penalmente, ma sono responsabili le ostetriche poichè sono loro che firmano. Quello che le chiedo è se posso sottrarmi ad un ordine visto che sono mansioni che non mi competono. Se lo faccio sono perseguibile? E se non posso rifiutarmi, sono responsabile dell'azione che faccio o lo è l’ostetrica? Una lettrice Carissima lettrice, secondo la legge reg. n. 20/2001 (che disciplina il profilo professionale dell’operatore socio sanitario) non sono di competenza di tale figura professionale le attività da lei descritte, a meno che non si tratti di operatore socio sanitario munito di apposita specializzazione in assistenza sanitaria. In mancanza di specializzazione, pertanto, ritengo che lei non solo potrebbe ma addirittura dovrebbe rifiutarsi di eseguire le attività che esulano dal suo profilo professionale, assumendosi in caso contrario le responsabilità derivanti da un eventuale errore. Mai come oggi, dunque, le consiglio di segnalare la situazione alla direzione sanitaria dell’ospedale presso cui lavora facendo valere i suoi diritti e pretendendo il rispetto delle regole. Avv. Thomas Dal Fior
Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior
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l’Argomento
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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Baby prostitute... Perchè? Ancora leggiamo e sentiamo di ragazzine che barattano il proprio corpo per un oggetto o per denaro. Perché lo fanno? La prostituzione minorile, storicamente, trova la sua ragione d’essere nel degrado materiale in cui versano le famiglie. Oggi non è più così, in una società ove il sesso è sganciato dalle relazioni affettive, il corpo diventa una merce come un’altra. Lo si usa per comprarsi un abito, una ricarica, per avere soldi facili e potersi permettere l’oggetto dei propri sogni. Oggi la sessualità non è più tabù, come lo era per le generazioni precedenti; non è più legata al peccato e così può diventare un semplice strumento di scambio commerciale, il modo più rapido e meno
faticoso per avere successo, per non essere emarginato, per essere vincente. Non sempre dietro queste storie di prostituzione ci sono storie di abusi, spesso sono ragazze che hanno problemi psicologici legati alla disistima: in loro è forte la convinzione di valere poco, di non essere amate. È un problema culturale della nostra società consumistica. Spesso queste ragazzine sono state lasciate sole ad affrontare le difficoltà della loro età. Nessuno ha insegnato loro a volersi bene, non sono capaci di amarsi nel rispetto di se stesse e del proprio corpo. Perché il cliente preferisce le prostitute giovanissime? Esse vengono scelte perché la loro giovane età stimola maggiore senso di potere e
controllo. Quando è un adulto ad accostarsi alle babylucciole cerca sottomissione e l’illusione di essere amato. Che cosa spinge una quattordicenne a vendere il proprio corpo? L’adolescenza è un periodo molto delicato perché l’apprendimento passa attraverso la fase della ribellione. Spesso i genitori non riescono più a comunicare, non capiscono più i loro figli e fra loro si crea un muro. Quando l’adolescente non è in grado di considerare la propria famiglia come un modello cerca all’esterno dei punti di riferimento che non ci sono o sono sbagliati. In questo momento sociale l’esterno è privo di principi morali naturali a cui il giovane possa aderire. L’adolescente, alla ricerca di punti
DONNE DELLA VALPOLICELLA
Una serata di auguri Un valzer di auguri natalizi, sorrisi e allegria: questa è stata la serata dello scorso 18 dicembre per l’associazione Donne della Valpolicella. Numerosa la presenza delle socie, accompagnate per l’occasione dai mariti, alla cena di fine anno ospitata da villa Quaranta – Park hotel. «Ringrazio tutti voi per essere intervenuti a questo appuntamento – ha esordito la presidente dell’associazione, Bruna Pavesi Castelli porgendo il suo benvenuto ai commensali -. Un grazie particolare al presidente del Lions club Benacus e del Lions club Bussolengo, ai sindaci del comune di Negrar e San Pietro in Cariano, al professor Guidi, eletto pro-rettore dell’università di Verona, al commissario straordinario di Pescantina, Rose Maria Machinè, alle Castellane di Suavia e un grazie di cuore a tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato a portare avanti le attività della nostra associazione». La serata è proseguita all’insegna dell’allegria in un clima di festa e di condivisione. La Presidente ha colto l’occasione per omaggiare le consigliere del gruppo, Franca Bevardo Burati, Luciana Quintarelli, Paola Braghetta, Clara Perusi, Cristina Fran-
za, oltre alla vicepresidente Carmela Dori Guidi, alla tesoriera Viviana Farina, alla segretaria Ada Pavesi, a Fiorenza Ferruda e a Tiziana Scolari con i doni che ogni socia a fine serata ha ricevuto. Presente alla serata del 18 dicembre scorso anche Stefania Gori, primario del reparto di oncologia dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar, al quale le Donne della Valpolicella, attraverso un progetto avviato dal Lions club, ha donato alcuni fondi per l’acquisto di parrucche per le donne in chemioterapia. «Nell’ambito della cena che organizzere-
mo nel mese di febbraio – ha anticipato Bruna Pavesi Castelli – è in programma una lotteria benefica il cui ricavato contribuirà a portare avanti il progetto». «Ringrazio tutte voi e i membri del Lions club per questo grande gesto di solidarietà – ha aggiunto poi la dottoressa Gori -. E’ per me un grande onore essere qui con voi questa sera». Un mazzo di fiori donato alla presidente per il suo impegno costante ed impeccabile e tanti, tanti auguri per un buon Natale ed un felice 2014 hanno infine concluso la serata, con un arrivederci al prossimo appuntamento.
di riferimento, si trova ad imitare un mondo adulto che fugge dall’impegno e dal sacrificio ed è concentrato su comportamenti devianti che pongono l’attenzione sul materialismo e non sulla persona. Dove sono gli adulti che dovrebbero proteggere, educare, amare questi ragazzini? Purtroppo nella migliore delle ipotesi i genitori o gli educatori sono distratti e non si accorgono di come vivono e crescono i
giovani loro affidati. Nelle situazioni peggiori gli adulti a cui dovrebbero affidarsi sono quelli che approfittano della loro fragilità. Agli adulti dico: aprite gli occhi,
BENESSERE
osservate gli ambienti che frequentano, l’uso che fanno di internet, ascoltate le loro richieste, non di oggetti ma di attenzione, affetto, interesse.
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
TISANA DETOX “La vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza di cuore.” (Gandhi)
Durante le feste Natalizie abbiamo esagerato. Pranzi, cene, aperitivi! Ogni occasione sembrava innocua, ma ora ci ritroviamo un senso di pesantezza e gonfiore che non riusciamo a smaltire. Sul nostro viso sono chiari i segni di stravizi? Questo vuol dire che il nostro fegato ci sta mandando segnali! Un sovraccarico durante le feste natalizie è “normale”. L’importante è confinare gli eccessi e porre subito rimedio. La prima cosa da fare è tornare ad un regime alimentare che ci permetta di eliminare l’eccesso di tossine. Per rendere la ripresa della forma più veloce è bene abbinare all’alimentazione controllata anche il consumo di una tisana naturale. Andiamo subito ad analizzare questa tisana che ha dei poteri a dir poco miracolosi. PREPARAZIONE: Iniziamo con il versare in un pentolino 1 litro di acqua possibilmente oligominerale. Prendiamo due carciofi e taglieremo in 4 parti ogni carciofo. Aggiungiamo un gambo di rosmarino ed infine una radice di liquirizia lunga 10 centimetri (questa la potrete acquistare in tutte le erboristerie). Uniamo tutti gli elementi alla pentola con l'acqua e lasciamo andare sul fuoco una volta che bolle per una decina di minuti. Il fuoco deve essere lento naturalmente. Filtrate e mettete in una bottiglia da consumare in giornata. Per zuccherare la tisana non utilizzerete zucchero bianco, ma dolcificante o miele saranno degli ottimi sostituti. A mio parere meglio non zuccherare!! Non dimentichiamo l’attività fisica. Mezz’ora di camminata al giorno all’aria aperta può dare grandissimi risultati. Auguro a tutti un felice 2014. Namastè!
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani ZUPPA DI FAGIOLI AL TIMO INGREDIENTI 200 gr. di pane scondito raffermo 5 cucchiai di olio 600 gr. di fagioli borlotti lessati 3 cucchiai di soffritto surgelato 5 dl di acqua di cottura dei fagioli Timo, aglio, sale, pepe 3,5 dl di brodo vegetale 3 cucchiai di pecorino grattugiato 360 gr. di pomodoro in salsa PROCEDIMENTO Rosolare il soffritto nell’olio, unire i fagioli, l’acqua di cottura, il brodo, sale, pepe, timo, pomodoro e portare ad ebollizione. Tostare il pane a fette. Nella pirofila disporre uno strato di pane, di fagioli asciutti e proseguire in questo modo a strati fino ad esaurimento degli ingredienti. Cospargere il composto con la parte liquida della minestra. Far riposare cinque minuti. Spolverizzare con il pecorino ed informare a 180° per 15 – 20 minuti.
Spazio Donna
Gennaio 2014
27
Oroscopo di Gennaio 2014 ARIETE: Se c'è una cosa che quest'anno non avrete è la noia. Già da gennaio avvertite una profonda insofferenza e spesso partirete in quarta per abbattere ostacoli ed incomprensioni. Giove invita alle imprudenze ed ai colpi di testa. Ma non è il momento ne di rischiare, ne di esporsi troppo, rischiereste di non essere compresi e di sprecare energie. Il gusto del proibito e della trasgressione spinge a vivere i rapporti sentimentali in modo caotico e libero, anche se di fondo spesso avvertirete il bisogno di sentirvi compresi e accettati. La forma fisica è un pò in calo nella prima parte del mese. Cercate di non strafare. TORO: Il buon aspetto di Giove appoggia le vostre iniziative, sia economiche sia amorose e anche se da un lato vi sentite soddisfatti in fondo covate un malcontento non giustificato dai fatti. L' immaginazione è molto sviluppata e anche una certa propensione al romanticismo. Possibili infatuazioni, ritorni di fiamma, rimpianti e ripensamenti verso le occasioni mancate. Preferite la prima parte del mese per avanzare richieste e fare progetti di lavoro. Possibile qualche incomprensione in famiglia verso fine mese. GEMELLI: Il bell' aspetto dei pianeti più 'grintosi' favorisce per tutto l' anno il successo e la realizzazione di progetti ambiziosi. Avrete molte energie da spendere, sarete trascinanti, passionali, sempre con una marcia in più rispetto a collaboratori, soci ed amici. Dimostrerete di saper veder lontano e anche il dialogo e le affinità si consolidano, anche se troppo entusiasmo vi rende a volte un pò ingenui. Facciano attenzione i nati nella prima decade a non cercare l' impossibile, ma a verificare sempre prima di agire. Simpatia al top. CANCRO: Gennaio si prospetta un pò pesantino e per tirare il fiato dovrete aspettare la primavera. Giove retrogrado non regala niente e Marte indebolisce l' energia. Nettuno suggerisce di rifugiarsi nei sogni, nei paradisi artificiali, nel misticismo, tutto ciò che allontana dalla realtà. Possibile qualche piccola delusione. Saturno favorisce i progetti a lunga scadenza, ma dovrete impegnarvi. Sarà un anno molto importante per voi nel quale raggiungerete grandi mete. Raccogliete le forze per il grande balzo.
LEONE: Non fatevi influenzare da chi non la pensa come voi e soprattutto nel lavoro evitate polemiche inutili e andate dritti per la vostra strada. Non vi mancano ne energia ne intelligenza per portare avanti i vostri progetti anche da soli. L' ambizione vi spinge ad una super attività, col rischio di diventare dispersivi. Cercate di concentrarti verso un unico obiettivo e portalo fino in fondo. I sentimenti sono un pò sottotono ma è favorita la passione. VERGINE: Buon momento per vivere le relazioni ma anche per trovare soddisfazioni nelle amicizie e nello scambio di idee. A volte rischiate di essere rinunciatari per un eccesso di prudenza, soprattutto nella prima parte del mese. Poi il desiderio di lasciarsi andare avrà il sopravvento e anche i più titubanti vinceranno le ultime resistenze. Nel lavoro saprete appianare le divergenze tra colleghi e riuscirete a farvi apprezzare per il vostro buon senso ed equilibrio. Notizie in arrivo. BILANCIA: Gennaio non porta quei cambiamenti a lungo desiderati, in amore il dialogo è sempre difficile, soprattutto ad inizio mese, e anche se non sempre vi sentite apprezzati ed amati come vorreste, non vi mancherà l' energia per reagire e far valere i vostri diritti. Evitate le spese folli e gli sperperi: potreste pentirvi. Forte lo spirito di competizione, quindi saranno favoriti gli sportivi ma anche le conquiste nella professione. La forma fisica è un pò altalenante. Propensione alle avventure mordi e fuggi. SCORPIONE: Il buon umore che vi regala Giove continua per tutto il mese ed insieme ad una Venere complice favorisce gli incontri ed il benessere in amore. Invece nello sport è consigliata la prudenza. Possibile qualche recidiva nelle articolazioni o ossea. Gli affari partono più che bene ma è previsto un rallentamento nella seconda parte del mese quando non è consigliato agire con leggerezza. Anche nelle spese potreste accorgevi di aver allentato troppo i cordoni della borsa. Sarà richiesta ancora qualche rinuncia o qualche sacrificio.
SAGITTARIO: Parte molto bene l' anno per voi, tra nuove amicizie e occasioni di svago ma anche apprezzando il focolare domestico e valorizzando l' intesa con il partner. Anche la vostra solita irrequietezza vi darà una tregua, cosi saprete apprezzare quello che già avete senza essere alla costante ricerca di ciò che è lontano. Ottime possibilità per chi cerca lavoro, grazie anche alla buona comunicativa che saprete dimostrare. Apprezzamenti e gratificazioni in genere sono previsti per tutto il mese. Brio e vitalità sono in costante crescita. CAPRICORNO: Qualche discussione in famiglia rischia di turbare un menage perlopiù positivo. L' argomento sembra essere sempre il denaro o gli interessi. Bene invece per quello che riguarda i contatti di lavoro, le proposte e i consolidamenti della propria posizione, anche se è sempre consigliata la prudenza e di valutare bene prima di esporvi. L'umore sembra essere un po’ instabile, passate dall' euforia allo scoraggiamento con troppa facilità. Cercate di concedervi spazi per il tempo libero ed il relax. ACQUARIO: Con l' arrivo dell'anno nuovo potrete finalmente lasciarvi alle spalle gran parte delle preoccupazioni che durante il 2013 vi avevano afflitto. I benefici dei buoni aspetti planetari si faranno sentire da metà gennaio in poi con una maggior vitalità e voglia di fare. Anche affettivamente vi sentirete più liberi, ma anche più intraprendenti e focosi. La professione vi vede vincenti grazie ad una bella creatività e a una buona dose di raziocinio ma non mancherà chi vuole mettervi i bastoni tra le ruote. PESCI: Anche quest' anno potrete contare su di un bellissimo trigono nei segni d' acqua. Quindi si rafforza tutto quello che avete ottenuto nel 2013, l' umore sarà sempre gioviale, trascinante, propositivo. Solo nella prima parte del mese dovrete stare attenti alle gelosie e alle ripicche. Meglio pensare bene prima di parlare: potreste ferire qualcuno. Evitate le polemiche sul lavoro, soprattutto con Toro e Vergine. Rischiate di arrivare a fine mese affaticati a causa dei vostri ritmi troppo frenetici.
SPLENDIDAFORMA
Presentare un nuovo metodo è un'emozione autentica, soprattutto quando si ha la percezione di avere a che fare con una novità destinata a fare tendenza. “Tendenza” può fare pensare ad una moda che risponde ad una esigenza effimera e passeggera, ma non è questo il caso: infatti Splendida Forma risponde in maniera concreta alla sempre più pressante richiesta del consumatore finale di avere risultati reali nell’ambito della diminuzione di centimetri e peso. Splendidaforma personal club è situato a Bussolengo presso il “gallery shopping center sorelle ramonda . orario apertura: lun-ven 9-21, sabato 9-14 Splendidaforma personal club, un centro di dimagrimento localizzato, tonificazione mirata, eliminazione cellulite e correzione postura, dove si segue individualmente ogni singolo cliente. Uno staff di professionisti segue e monitorizza l’attività degli iscritti abbinando alle sedute di dimagrimento e tonificazione con macchinari, l’attività fisica con personal trainer e le più moderne tecniche per poter lavorare sulla postura corporea. I risultati sono rapidi e sicuri e la soddisfazione dei clienti è la testimonianza più certa della qualità del servizio. Il metodo utilizzato si compone di più fasi e prevede l’integrazione del lavoro attraverso le più moderne apparecchiature all’avanguardia con attività fisica adeguatamente studiata e consigli alimentari. Ogni seduta è individuale e personalizzata allo scopo di ottenere l’obbiettivo desiderato da ogni singolo cliente. I miglioramenti sono evidenti già dalle prime sedute. Ogni percorso inizia con una dettagliata ed attenta analisi corporea che permette la programmazione personalizzata degli obbiettivi da raggiungere. Ogni 10 sedute la valutazione viene ripetuta per rendere più tangibili e concreti i miglioramenti ottenuti tramite foto e grafici comparativi del prima e del dopo e per ricalibrare gli obbiettivi e le strategie in base ai successi raggiunti. Il Check up è il tuo primo passo per raggiungere i tuoi obbiettivi! Grazie al check up conosciamo la composizione corporea attraverso: stazione valutativa, valutazione termografica, plicometro e calibro osseo, bio impedenziometro, circonferenze, peso, altezza,fotografie, grafici comparativi del prima e del dopo, colloquio anamnesi stile di vita, consigli alimentari e definizione dell’obbiettivo. Body light: per avere fianchi snelli e addome piatto. Dinamyc: per gambe snelle e tonificate per glutei scolpiti come vuoi tu! Professional: per provare l’emozione di un corpo sano ed in forma. Personal trainer: un professionista che ti segue per raggiungere il tuo obbiettivo in poco tempo Power plate: risparmio di tempo e grandi risultati con l’ACCELERETION TRAINING seguito e guidato dai nostri tecnici specializzati power plate. Bodytec: è un nuovo e rivoluzionario metodo di allenamento. Una seduta di soli 25 minuti alla settimana equivale a 3 ore di allenamento in sala pesi. QQN system è uno speciale guscio termico che abbina il calore controllato ad un totale relax, fa dimagrire senza fatica, guardando un film, ascoltando musica o semplicemente dormendo. Massaggi: per un momento di relax e una coccola dopo l’allenamento. Lipofreeze: in 2 sedute di un’ora e la pancia va giù. Un dispositivo estetico che, per assottigliare i cuscinetti di grasso resistenti alla ginnastica, alle altre tecnologie e alle normali diete, sfrutta la Criolipolisi. Flash X-Press: epilazione definitiva con laser di ultima generazione al costo di una ceretta.