Provincia Gennaio 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA ANNO XXX - N. 1 - GENNAIO 2015 Stampato il 15/01/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

L’ITALIA MUORE Distinguere tra propaganda e fatti è un semplice esercizio che si chiama “senso della realtà”. Non ci vuole molta abilità per sapere quello che non sta accadendo: la ripresa economica dell’Italia. “La legge di stabilità taglia 18 miliardi di tasse. Più soldi al sociale, meno tasse sul lavoro: l’Italia cambia verso”. Questo è scritto nelle veline passate ai media, ma la verità sta nei numeri ufficiali, non nei cinguettii ufficiali. Infatti, il prospetto di copertura della legge di stabilità dice che nel triennio aumenterà la spesa pubblica di 61 miliardi e lieviteranno pure le entrate fiscali di 64 miliardi. Se questi sono i numeri, la legge di stabilità attuale sarebbe quella con più tasse in assoluto negli ultimi anni. Tra gli slogan e la realtà c’è un solco profondo. L’Italia è il paese europeo con le tariffe pubbliche più veloci a salire. Specifica la CGIA di Mestre che per le bollette dell’acqua, l’aumento degli ultimi dieci anni è stato dell’80%, per i rifiuti solamente, si fa per dire, del 70%. Con la raccolta differenziata il costo del servizio invece di diminuire è enormemente cresciuto. Secondo il Codacons, le famiglie italiane, solo nel 2014, si lasciano alle spalle una stangata di 324 euro causato dall’aumento delle tariffe nazionali e locali. Le liberalizzazioni hanno solo portato il peggio al rialzo. I pedaggi autostradali nel 2014 sono aumentati del 3,9% con l’inflazione allo 0,2%, cioè un aumento venti volte superiore. Jobs Act, di cui tanto si favoleggia, non vale per i dipendenti pubblici: il settore che ne ha più bisogno. In queste condizioni è sempre più difficile mandare avanti famiglie e aziende. La ripresa è un’utopia e l’Italia muore. Oltre a ciò, in totale disprezzo alla democrazia, dal 2011 non si tengono nemmeno libere elezioni!. Ma quando si prende il treno sbagliato è inutile correre per il corridoio nella direzione opposta, bisogna scendere. E prendere il treno giusto! Lino Venturini

Ricomincia la telenovela

E’ ancora una volta bufera a Pescantina sulla discarica Cà Filissine. Al centro delle discussioni, in particolare, il fatidico Consiglio comunale del 15 dicembre scorso durante il quale l’Amministrazione comunale di Pescantina ha deciso di non ritirare il progetto presentato in VIA regionale per la messa in sicurezza

L’amministazione decide di non ritirare il progetto di bonifica ...ed è bufera

della discarica. Una decisione, questa, accolta con stupore dalle minoranze consiliari, che, sbalordite dalla scelta

effettuata da sindaco e Giunta, intervengono anche sulle pagine de L’Altro Giornale. Nel frattempo il professor

Broccoletto e vino Custoza protagonisti per un mese Sarà protagonista per un altro mese il Broccoletto di Custoza. Numerose sono le iniziative proposte per la degustazione del prodotto tipico del territorio che si distingue per le sue eccelse qualità, la sua dolcezza, la sua bontà. Una delizia per i palati da abbinare all’altro mito del territorio, il Custoza Doc. L’anteprima delle degustazioni si è tenuta nei giorni 3-4-5-6 gennaio scorsi al Centro Sociale di Custoza dove la Pro Loco ha proposto l’ortaggio tutti i giorni, da mezzogiorno e fino a notte inoltrata, nella versione tradizionale, condito con olio extra vergine d’oliva con “ovi duri” e salame caldo accompagnato ovviamente dal Custoza Doc. La chiusura delle celebrazioni del broccoletto sarà a cura dei Produttori con le proposte dell’ultimo fine settimana di gennaio (3031 gennaio e 1 febbraio) e della prima settimana di febbraio (6-7-8) nella tensostruttura che sarà allestita in piazza a Custoza…Pagina 19

Gianni Andreottola dell’Università di Trento, incaricato dal Comune, ha presentato una nuova ipotesi di bonifica della discarica: no all’escavazione e rimozione dei rifiuti esistenti e no all’ampliamento del sedime della discarica sono i due punti cardine del

progetto. «Ripristinare gli argini e i controlli dei drenaggi perimetrali, estrarre l’acqua piovana mista a percolato, regolare i livelli, ripristinare i teli di copertura e la rete di drenaggio superficiale, avviare l’attività di estrazione e smaltimento del percolato e progettare l’intervento di capping sulla discarica esistente». Queste alcune delle procedure illustrate da Andreottola per la rimozione del percolato…Pagine 8 – 9

Influenza Incremento del 50% nelle ultime settimane per la vendita dei farmaci cosiddetti “sintomatici”, ma anche per antipiretici sia pediatrici che per adulti e prodotti fluidificanti: l’influenza non sta risparmiando proprio nessuno in questo inizio anno. Molte le situazioni complesse delle vie aeree per le quali il Medico deve ricorrere all'antibiotico e al cortisonico e numerosi i casi di problematiche intestinali con prescrizione di prodotti antiemetici e antidiarroici. «Il consiglio che posso dare è quello di non sottovalutare i sintomi influenzali, di ricorrere ad antipiretici se la febbre è particolarmente alta, di rispettare il necessario riposo e se si è influenzati evitare di frequentare luoghi particolarmente affollati al fine di evitare contagi di massa» - è il consiglio di Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona…Pagina 13


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Formazione ed educazione:

gli obiettivi della Scuola del Marmo Il Centro Salesiano di Formazione Professionale Paolo Brenzoni di Sant’Ambrogio di Valpolicella si sta preparando al “rush” finale dell’orientamento dei ragazzi di terza media. Molti sono infatti gli studenti che in questi mesi stanno scegliendo il percorso scolastico più adatto alle loro aspirazioni future; nei mesi di novembre e dicembre il Centro di Formazione ambrosiano è stato protagonista nella propo-

pubbliredazionale

ISTITUTO “PAOLO BRENZONI” CFP Cnos - Fap “SAN ZENO” - sede di Sant’Ambrogio di Valpolicella

Le due Qualifiche erogate dal CFP “Paolo Brenzoni” sono Operatore meccanico con indirizzo professionale macchine utensili a Controllo Numerico, e Operatore delle lavorazioni artistiche, con indirizzo professionale nell’esecuzione di manufatti di pregio, finitura e posa in opera. Dopo aver conseguito queste qualifiche, nel caso in cui un allievo voglia proseguire gli studi, può accedere direttamente al terzo anno di un Istituto superiore: normalmente con la prima qualifica si predilige l’Istituto Tecnico Tecnologico, mentre nel secondo caso si può approdare all’Istituto Tecnico per Geometri o al Liceo Artistico. sta formativa, dal Salone dell’orientamento che si è svolto ad Affi a quello presso la Gran Guardia di Verona, alle giornate Porte Aperte che si concluderanno con l’ultimo appuntamento in programma sabato 24 gennaio 2015 dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Ragazzi e genitori hanno inoltre la possibilità di conoscere l’offerta formativa, i laboratori e le attrezzature didattiche della scuola ogni lunedì pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00. Il Centro Paolo Brenzoni non si concentra solo sulla formazione di alta qualità per futuri operatori nel settore del marmo, ma riserva anche particolare attenzione all’attività educativa e alla collaborazione con le famiglie dei ragazzi. «La nostra Scuola – afferma Anna Trevisani, direttrice del Centro salesiano – investe molte energie nella programmazione costruendo un vero e proprio “ponte” tra le nuove tecnologie e la tradizione dell’antico mestiere dello scalpellino e dell’artigiano del marmo, non dimenticando al tempo stesso che i giovani devono essere formati anche come persone, con valori educativi importanti per l’inserimento nel mondo del lavoro. A conferma del nostro impegno educativo, nel mese di gennaio – aggiunge ancora Anna Trevisani – verrà proposto un incontro con un esperto per l’utilizzo di internet senza pericoli. Il dottor Michele Facci, formatore nell’ambito della psicologia, della didattica e delle nuove tecnologie per il Centro studi Erickson, incontrerà i ragazzi dalle ore 9.00 alle 12.00 del 21 gennaio 2015 e le famiglie nella serata del 23 gennaio 2015 alle ore 20.30. Una buona occasione per sentirsi coinvolti in un percorso formativo che va al di là della semplice formazione didattica».


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LE VOSTRE LETTERE CANONE TV

PENSIONI

“Tutte le riforme” Ecco qui un excursus negli anni delle riforme delle pensioni . 1992 riforma Amato, età pensionabile elevata di 5 anni, uomini da 60 a 65 anni, per le donne da 55 a 60 anni. La pensione minima passa da 15 anni a 20 anni di contributi, una volta raggiunta l’età. 1995 riforma Dini, passa da un sistema retributivo (pensione calcolata sulla media delle retribuzioni negli ultimi 10 anni di lavoro ) ad un sistema contributivo, quest'ultimo basato sull'effettivo ammontare dei contributi versati durante la propria vita lavorativa. 1997 riforma Prodi, al fine di garantire l 'ingresso in Europa, inasprisce i requisiti d'età per ottenere la pensione di anzianità e aumenta l' onere contributivo dei lavoratori autonomi. 2004 riforma Maroni, cancella l' età anagrafica dei 57 anni raggiunti con i requisiti di pensione di anzianità e li porta a 60 anni per tutti, inoltre dimezza le finestre di uscita delle pensioni di anzianità. Forma una scala di uscita per i 35 anni di lavoro e a partire dal 2010 1'età sale a 61 anni. nel 2014 a 62 anni. L'accesso alla pensione, resta possibile a qualsiasi età una volta lavorato con contributi per 40 anni. Mantiene l'età anagrafica di 60 anni per le donne, 65 per gli uomini. Nel 2009, si inasprisce l' uscita per la pensione di anzianità, si calcola dal 2008 al 2013 con aumento per andare in pensione con uno scalone che va da anni 58 a 61. Nel 2010 si conferma l' obbligo dei 65 anni per andare

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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in pensione di anzianità e di vecchiaia. 2011 riforma Fornero: la peggiore. Ci sarà il contributivo per tutti , dall’l gennaio 2012, età minima da 60 anni a 62, per passare nel 2014 a 64 anni, nel 2016 a 65 anni, nel 2018 66 anni. Inoltre è introdotta una fascia flessibile di pensionamento che per le donne va da 63 a 70 anni, per gli uomini da 66 a 70, in più il requisito per andare in pensione di anzianità è innalzato a 42 anni e un mese. Tutti questi signori hanno fatto passare questo ladrocinio con una sola scusa: sostenibilità finanziaria, praticamente i pensionati sono stati e saranno il bancomat per pareggiare i conti dei prossimi governi che verranno ancora a prendere soldi da noi. Ci hanno tolto centinaia di miliardi di euro. Abbiamo perso il 30% del nostro potere d’acquisto Ci sono ancora pensioni altissime di caste intoccabili. Viviamo in continua precarietà e allarme Nel 1992 pensione 55-60 anni. Oggi 66-70. Grazie mille, ma adesso basta! Dobbiamo fermare la vergogna con il nostro impegno. Gianni Pozzani Segreteria provinciale Partito dei Pensionati

“Perchè lo paghiamo?” Perché paghiamo il canone TV? E’ inutile che ci dicano che paghiamo meno di tutti gli altri Stati. Forse in quelli la gente non è subissata da continua pubblicità di sgrassatori. A proposito di quest’ultima: chi è quella donnetta che fa la pubblicità di uno sgrassatore? E’ seduta su un tavolo col sedere nudo e si concede a un uomo passandogli però in mano uno sgrassatore perché lui lo usi su di lei. Penso proprio che con quello che fa non ne abbia bisogno. Questo anche nelle ore di punta, quando la possono vedere anche bambini. Non ci sono più bei programmi, un bel film pulito; non c’è più niente. Paghi il canone RAI, ma non ti offre molto. E la pubblicità volgare e spregiudicata la fa da padrona. Allora vediamo quello che c’è… Dalle 14.45 alle 16.00 su Canale5 “Uomini e Donne” dal lunedì al venerdì. Ma come fa Maria De Filippi, bella, intelligente e capace a condurre quello spettacolo? Come fa a sopportare quel bailamme? Uomini che sono lì da qualche anno e non combinano niente! Vedovi, divorziati, con figli o senza; donne ancora giovani e piacenti non trovano nessuno al loro paese che possa andare bene? Perfino “Carabinieri” alle 9.30 su RAI4, l’Arma Benemerita! Van bene tutte le vecchie barzellette sul loro conto, ma sono tutti e tutte un ammiccamento! Perfino la Marcuzzi è diventata una noia! Altro canale: alla sera verso le 19.00 c’è “Avanti un altro” con Bonolis e Laurenti, che almeno sa cantare. A parte quelle ragazze gonfiate dappertutto (per prendere qualche soldo forse si può fare) perché Bonolis per prendere lo stipendio fa il cretino? Chi prepara quelle domande sconce che mettono in imbarazzo? Allora si aspetta il Telegiornale. Solo che anche lì troviamo omicidi, bombe d’acqua e abusi su minori! La nostra Italia che sarebbe bella, se non ci mostrassero sempre i luoghi più degradati! Bella pubblicità facciamo al nostro paese. L’unico programma pulito è Rex, alle 15.55 su RAI Premium. E’ vero, anche lì ci sono dei delitti, ma almeno vengono risolti con l’aiuto di un bel cane. Lina Saccardi

RIFORME

“A scuola con il grembiule” Caro Direttore, sono una nonna, direi moderna, ma che ribadisce che bisogna ristabilire nella scuola dell’obbligo delle regole che ritengo personalmente molto importanti per la formazione delle nuove generazioni . Vengo alla regola: rimettere il grembiule nelle scuole medie inferiori. I nostri figli, almeno a scuola, sarebbero così tutti uguali, ricchi e poveri, perché il figlio di un operaio o di un impiegato spesso non si può permettere abiti o accessori firmati. Come dice un proverbio: “occhio non vede, cuore non duole”. Infatti la Chiesa cattolica, che questa cosa l’ha capita 35 anni fa, in occasione della Prima Comunione ha stabilito che la cosa importante non è il vestito ma il Sacramento e quindi ora le tuniche devono essere uguali per tutti.

E così dovrebbe essere per la scuola, dove non si va per fare sfilate o per telefonare (i cellulari dovrebbero essere lasciati a casa…siamo nati senza telefono eppure abbiamo sempre comunicato!), ma per imparare soprattutto l’uguaglianza e il rispetto verso il prossimo. Anche questo servirebbe per il futuro dei nostri figli, per diventare donne e uomini veri, capaci di amare e godere di tutto ciò che è vita. Spero che queste parole servano alle Istituzioni preposte, per riflettere sul fatto che anche l’abbigliamento fa parte dell’educazione dei nostri figli e la scuola, dopo la famiglia, deve aiutare a comprendere l’importanza delle regole: senza regole non c’è libertà! Maria Rosa

L’INTERVENTO

“Economia 2015” Quando il 16 novembre 2011 Silvio Berlusconi si dimissionò da Presidente del Consiglio vi fù una grande e festosa mobilitazione generale della sinistra italiana, finalmente il «male oscuro» era stato eliminato dalla politica. Adesso, dissero loro, ci pensiamo noi persone oneste e dalle mani pulite a tirar fuori il Paese dal pantano (gli ultimi scandali però testimoniano che molta sinistra ha comunque le mani nella marmellata). Subentrò Mario Monti fino all’aprile del 2013 e anche lui si dimise lasciando il posto ad Enrico Letta che proseguì sulla stessa strada fino al 22 febbraio del 2014, alla fine subentrò Matteo Renzi tutt’ora in carica. Da notare che questi ultimi tre, ognuno con tutte le relative poltrone al seguito, sono stati inseriti a viva forza dal Presidente Napolitano, senza consultare il popolo italiano che «forse» ne avrebbe avuto diritto. Ma in questi tre anni di governo NON Berlusconi, cosa è cambiato? La disoccupazione è salita al 13,2%, mentre quella giovanile è passata dal 29% del 2011, al 43% del 2014. Il debito italiano è al 133% del PIL (2.157 miliardi). Soltanto nei primi dieci mesi del 2014 il debito è aumentato di 87,7 miliardi. La cassa integrazione è passata da 953 milioni di ore del 2011 a 1.022 milioni negli ultimi 11 mesi (dati INPS). Le tasse, in continuo aumento, riducono in

Silvano Miniato

modo vertiginoso i margini delle aziende, togliendo risorse agli investimenti e smorzando così una possibile crescita economica che è l’unica strada per uscire dalla crisi. Ogni giorno falliscono in media 300 aziende e, solo nel 2014, oltre 10.000 imprese chiuse o fallite non sono state compensate da nuove aziende. Se ciò non bastasse: la direzione della FIAT è andata all’estero e l’ILVA di Taranto è passata sotto lo stato e quindi a carico degli italiani (solo per citare un paio di esempi). Con questi dati poco confortanti, cosa ci possiamo attendere per il 2015 (a parte le inutili promesse che tutti i giorni ci vengono propinate da questi pseudo politici che ci governano)? Io penso che sia ora che noi italiani ed in particolare la classe imprenditoriale, si svegli dal torpore in cui siamo tutti caduti, è necessario non arrendersi, perché quando si pensa che sia tutto finito è il momento in cui tutto ricomincia. Bisogna guardare comunque avanti per evitare di chiedersi... «si stava meglio quando si stava peggio»? Silvano Miniato Delegato Apindustria Verona



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LE VOSTRE LETTERE

ROMA

CLANDESTINI

“E il suo Presepe”

Amici Lettori, vi propongo un racconto dei giorni passati a Roma nel periodo natalizio, per vedere tra l'altro il nostro “Presepio in opera” e condividere con Voi le mie emozioni. Gilda, un'amica romana che incontro in un "Souvenir" del Vaticano mi parla del compleanno (il 17 dicembre ) di Papa Bergoglio (78 anni) e dei cartelli di auguri che lo hanno accompagnato in piazza sulla "papamobile" dove 2.500 "tangheros" hanno dato vita a una grande "milonga" danzando il tango. "Soffia vento pampero" commentava papa Francesco ricevendo in dono una Torta bianca e azzurra, dagli studenti argentini. In Piazza S. Pietro ho visto il nostro "Presepio in Opera". In occasione della Natività del 2014 è stata proposta una rivisitazione realizzata dalla fondazione Arena per L'Opera: L'Elisir d'amore di G. Donizetti. Si potrebbe dire che l'ambientazione teatrale si trasferisce in S. Pietro con tutti i valori simbolici e semplici e di forte legame con la vita popolare che contraddistinguono la Sacra Famiglia, posta in uno spazio di fortuna protetta dalla copertura di un terrazzo unico luogo disponibile per la nascita del Salvatore. 31 statue: h.1.30 - 1.80. Piante: ulivo e corbezzolo. Dimensioni m. 24 x 12 di l. e 12 m. di h. Vicino ad esso un abete di Natale alto 25 metri donato dalla Regione Calabria. Ho poi visitato il Presepio dei Netturbini, in via delle Fornaci, realizzato nel 1972 dal netturbino Giuseppe Janni, visitato da Papi e persone illustri. Da lui mi viene donata una piccola fascina benedetta di erica "scopaia" così chiamata perchè con essa si fanno le scope per i netturbini. La carissima Suor Italia della Casa Soggiorno Ravasco dove alloggio, mi ha fornito un biglietto per assistere, la vigilia di Natale, alla S.Messa cantata nella basilica di S. Pietro: atmosfera indescrivibile. Papa Francesco, un pò affaticato, ha scoperto Gesù e 10 bambini di varie etnie hanno portato un dono floreale. Poi le Lettu-

re e la Celebrazione. Il giorno di Natale la Piazza era gremitissma, spirava un vento di tramontana e il sole faceva capolino nel cielo grigio. Alle 12 tra le ovazioni è apparso Papa Francesco che nel Suo breve discorso ha ricordato i rifugiati, i profughi e gli sfollati. “Dove c'è distruzione ci sia rinascita - ha detto ricordando i bambini vittime di violenza. Durante il mio soggiorno romano ho poi visitato la "Casa dei Musicisti" che hanno suonato in onore di Camillo la Marcia dell'Aida…ed io, con una vecchia "ibanez" scordata, ho strimpellato e cantato ad alta voce "Chitarra romana". Ciao Amici e che l'Anno Nuovo vi doni ogni giorno un sorriso! Gianfranco Perazzoli

5 PESCANTINA

“Più controlli”

“Strade e sicurezza”

Caro Direttore, il premier Renzi e il ministro Alfano con il loro atteggiamento buonista e di apertura all’immigrazione clandestina e all’insediamento del musulmanesimo, mettono a rischio l’unità nazionale e il cristianesimo, quindi le nostre radici storiche e attuali di Stato laico. Comprendo che si debba essere rispettosi di tutti in un paese democratico come il nostro. Ma chi viene qui da noi deve sapersi integrare ed adeguare alle abitudini del posto ed avere un sicuro lavoro, altrimenti se ne stia a casa propria. Il permissivismo poi è deleterio per la nostra gioventù la quale, sempre più numerosa, se ne va all’estero dove sono più salvaguardate le radici europee. E’ inammissibile che nelle nostre scuole ci sia qualche Preside che vieta di mettere il Crocefisso nelle aule e di fare il Presepe per rispettare le altre religioni. Siamo o no in Italia? Per non scomparire in casa nostra e avere più ordine e sicurezza nonchè più lavoro per i nostri giovani bisogna fare dietrofront ai barconi di clandestini, dopo aver assistito i bisognosi e controllare maggiormente le nostre frontiere, così come fanno le altre nazioni sia europee che internazionali. Aver tolto il reato di clandestinità è stato una vergogna antitialiana e chi l’ha permesso un patriottardo. Renato Tomezzoli

Egregio Sindaco di Pescantina E p.c. a L’Altro giornale

PARIGI

“Siamo responsabili” Ammiravo Forattini perchè con pochi tratti di penna riassumeva un articolo di fondo di qualche pagina. La foto del poliziotto che sta per essere ucciso durante i fatti di Parigi, è l'articolo di fondo della situazione in cui tutti noi ci troviamo. A quegli assassini noi forniamo tutto: dalle armi alla protezione, l'addestramento, ecc., poi ci meravigliamo se ci ammazzano. Ricordo che in Normandia un giorno sono morti in 20.000 per guadagnarci la libertà. Chi governa è responsabile della situazione e si farà rinforzare la scorta. Poi, tutti in prima fila a manifestare la solidarietà a chi è in pericolo per la loro negligenza. Hanno creato la crisi che stiamo vivendo, ora ci creano quell'ansia che ci mette uno contro l'altro. La colpa è nostra, insorgiamo solo se l'arbitro non concede un rigore alla nostra squadra del cuore. Crediamo di esserci evoluti, senza accorgerci che siamo guidati come un gregge di pecore, ci nutrono per tagliarci il pelo quando è bello lungo e può fruttare denaro, scopo della loro vita. Sergio

Curiosità e notizie dal Mondo Gli agenti di Vernon, Connecticut, erano intervenuti alla notizia di un’aggressione di fronte ad un locale notturno: quando sono arrivati sul posto, hanno trovato un ventenne con una ferita da arma da taglio che sanguinava copiosamente. Il ragazzo era cosciente, ma stava perdendo forze e rischiava di morire dissanguato se non fosse stato operato subito. Ma anche cercare di farlo sedere voleva dire metterne a rischio la vita, dato che avrebbe favorito il sanguinamento. Per evitare di attendere l’ambulanza, gli agenti hanno deciso per una soluzione creativa, caricando il giovane sul cofano dell’auto, in modo che potesse stare disteso. Non è chiaro come il giovane sia stato “fissato” al cofano: non c’erano però alternative dato che non erano disponibili barelle, ed i sedili posteriori (in plastica) dell’auto della polizia erano modellati per ospitare prigionieri, e quindi rendevano impossibile distendere un ferito. Ad ogni modo, la soluzione trovata dagli agenti ha funzionato, dato che in pochi minuti sono arrivati presso un ospedale nelle vicinanze, dove i medici hanno potuto operare immediatamente il ferito, salvandogli la vita. In Messico, nel canyon Sumidero (nel Chiapas) si trova una cascata decisamente

unica al mondo: il suo nome è Arbol de Navidad, proprio perché la sua forma ricorda in modo decisamente notevole un albero di Natale. Il canyon è ricco di cascate, per la maggior parte molto piccole, ma “l’Albero di Natale” non passa certo inosservato con le sue decine di metri di altezza. La formazione rocciosa si è creata in migliaia di anni, a causa del ciclo idro-geologico e delle caratteristiche chimico-fisiche della roccia. Sfortunatamente, sembra che questa incredibile attrazione naturale sia oggi a rischio: le modifiche alla composizione dell’acqua causate dall’inquinamento starebbero indebolendo la struttura, inoltre a causa del prelievo dell’acqua da parte dell’uomo in molti periodi il flusso d’acqua della cascata sarebbe ridotto quando non addirittura interrotto, contribuendo ad un ulteriore indebolimento dell’Albero di Natale.

Per le persone più fragili è quasi impossibile circolare in sicurezza per le strade della nostra cittadina. L’urbanizzazione selvaggia e il conseguente aumento della circolazione automobilistica stanno penalizzando le persone più deboli. Il Comune da anni (io abito a Pescantina dal 1994) non ha preso alcun provvedimento in favore dei pedoni, ecc. Anzi, ove ha creato qualche breve tratto di via a senso unico (via Madonna), ha occupato lo spazio disponibile per i pedoni con parcheggi per autovetture costringendo i ciclisti che vogliono immettersi in via Moletti (40 metri di strada) ad andare contro mano commettendo un’infrazione. Io ho cercato di proporre un piano di circolazione alternativa per alcune strade in favore dei pedoni, ma pur

essendo stato gentilmente ricevuto dal Sindaco e dall' assessore all'urbanistica, ho capito che difficilmente faranno qualche cosa. Anche se alcune mie proposte non costerebbero nulla o quasi alle casse comunali. Io ora sono parzialmente disabile, riesco a muovermi con i bastoni da tracking e/o con un triciclo, quando voglio andare in centro devo camminare sulla sede stradale (via Roma) (marciapiedi inesistenti o dissestati) costringendo le autovetture a fermarsi quando si incrociano e sono continuamente sfiorato dalle stesse che viaggiano a forte velocità. Molti cittadini da me contattati si lamentano per questa situazione. Questa mia vorrebbe sensibilizzare l' opinione pubblica sui problemi dei pedoni, disabili, anziani che non possono circolare in sicurezza sulle vie cittadine. Fulvio Savi

GIUSTIZIA

“Un disastro annunciato” Buongiorno, sono un vostro lettore e spero che qualcuno ricorderà alcune delle mie lettere del passato che documentavano come la legge italiana sia miope, crudele e ingiusta nei confronti di genitori divorziati (gli uomini sempre vittime). Quello che cercherò di spiegare è la persecuzione, malvagità, cattiveria e disonestà tutte armi che i figli maggiorenni, se vogliono, possono usare contro i propri padri. La legge come sapete permette loro di godere di un privilegio che in nessuna altra Parte del Mondo è permessa: avere il diritto ad assegno mantenimento sin quando non si possano sostenere con mezzi propri. Io voglio sottolineare che dopo aver pagato sempre l’importo attribuitomi dal giudice, sino alla maggiore età della figlia (per 19 anni) causa alcuni dissapori con la stessa, ho ritenuto opportuno per alcuni mesi omettere tale obbligo. Le conseguenze sono state peggiori che aver esercitato un’attività a delinquere (ora ne ha 22 e sto pagando ancora). Dopo aver pagato tutto il pregresso con relativi interessi e oneri processuali sono stato condannato peggio di un criminale a pagare una sanzione pecuniaria - nonostante sia in mobilità - per omesso mantenimento. Lo Stato, e in primis la Magistratura, permette ai figli maggiorenni di abusare di tali privilegi attribuiti da leggi ingiuste che hanno solo la prerogativa di “educare” gli stessi al mancato rispetto verso i propri padri, incentivandoli a forme di maleducazione come la disobbedienza, il menefreghismo e ricatti veri. Dopo la maggior età bisogna avere gli attributi di sapersi mantenere con le proprie forze come i nostri genitori ci hanno insegnato e non vivere alle spalle degli stessi. Se questo è l’insegnamento che viene dato alle nuove generazioni di giovani, da parte di chi dovrebbe indicarci la via per riemergere ... siamo a posto! Uno Stato che si dichiara Civile e Democratico si manifesta in tutta la sua ipocrisia. Padri separati quello che è successo a me oggi potrebbe capitare a voi domani… Maurizio Toffalori



LE VOSTRE LETTERE

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ALCOL

FILM

“Un gioco sbagliato” Quasi sempre si inizia per gioco, per sentirsi più adulti, più importanti o per sconfiggere le paure. Certamente non si ha la consapevolezza che questo gioco in seguito diventerà una dipendenza, che con più il tempo passa la situazione si aggrava sempre più e da soli non si riesce a controllarla. Inizieranno i primi errori le prime tribolazioni, magari si perderà qualche posto di lavoro se non addirittura la famiglia, però la nostra convinzione è e rimarrà che ci possiamo fermare e rimettere in carreggiata quando lo vogliamo e lo decidiamo noi. Però quel momento non arriva mai, ma invece a un certo punto iniziano ad arrivare i famosi buchi neri: non ci si ricorda più quello che si è fatto la sera o il giorno precedente. Allora si cerca di capirlo furbescamente cercando di non farlo intuire agli altri, ma diventa un’impresa sempre più ardua. La gravità della cosa è che quando si entra in

questo tunnel si va sempre più giù fino a toccare il fondo. Questa è la legge di gravità dell’alcolista. Quando si viene assorbiti da questo turbine difficilmente si trova un appiglio a cui aggrapparsi e potersi salvare in anticipo prima di avere compromesso tutto quello che c’è di buono intorno a noi. Le passioni componenti della psicologia umana, i buoni sentimenti intesi come emozioni della sensibilità che ci spingono ad agire bene o male, pian piano si eclissano lasciandoci un vuoto incolmabile. Allora ricorriamo all’amico alcol invece che a degli amici veri che ci possono dimostrare con fatti concreti e prove tangibili che è possibile uscire da questa fase di vita sbagliata. Però è necessario riconoscersi impotenti di fronte all’alcol e bisognosi di aiuto, ma di quello vero non di fantasie o surrogati illusori, all’alcolista servono solo verità. Poi

“Torneranno i prati” a me è arrivato il soccorso Divino, quel Potere Superiore che è venuto a completare il mio bisogno di aiuto e mi ha fatto trovare la consapevolezza, che mettendo la mia vita nelle sue mani è come se la affidassi ad un artista che modella le sue opere d’arte. Facendo questa scelta è stato come chiedere di essere riportato alla ragione, aiutato a rimuovere le debolezze con l’umiltà di quando ho ammesso la mia impotenza di fronte all’alcol. Da allora credo che un Potere molto più grande di me mi ha potuto ridare la salvezza. La testimonianza di tutto questo ci viene confermata dai buoni risultati prodotti dai tanti gruppi esistenti e ben funzionanti di Alcolisti Anonimi. Verona e Provincia ne conta oltre 20 nel suo territorio, per avere delle informazioni telefona con fiducia. Numero 334.3952277; un’infinità di buone 24 ore di serenità. Luigi

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“Il ritmo di Renzi” Caro Direttore, si sta avvicinando il festival di Sanremo ed è per quello che il nostro premier ci invita ad avere ritmo. “Ritmo! Ritmo!” esclama infatti Renzi. Con il ritmo nel 2015 trasformeremo l'Italia. Comincia sempre con questo ritornello ma, mentre cadenza il ritmo ci cambia la canzone di volta in volta e così non sappiamo più quale sarà quella che parteciperà al festival. Ritmando disse che l'articolo 18 è “ininfluente”, che riguardava si e no 3 milioni di persone, questo era il ritornello,

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che ora nella canzone non appare più. Disse ancora nel ritornello “niente preoccupazione per i conti pubblici”. Purtroppo nella canzone il debito aumenta di 8 miliardi al mese. Anche il ritornello delle partite Iva è sparito dalla canzone come pure i famosi 80 euro... Il Pil non crescerà come previsto da Letta, ritmava, intanto questo si, ce lo ritroviamo nella canzone a 0,4 %. Quindi abbiamo un premier bravissimo nel dare il ritmo, ad accennare ai ritornelli orecchiabili ma poi ci cambia le canzoni. Forse non

è ancora pronto per Sanremo come non lo è purtroppo neppure il Belpaese. Umberto Brusco Bardolino

LADRI

“Come possiamo difenderci?” I furti nelle nostre case sono in netto aumento e mi sono chiesto cosa potremmo fare per difenderci da questi “professionisti” che operano senza timore. Il carcere non è possibile perché le nostre leggi non lo consentono e l’Europa ci da sonore multe per le carceri strapiene. Si potrebbero aumentare le Forze dell’Ordine, ma ci sentiremmo circondati perennemente e soffocati dalla loro presenza e poi i numeri sarebbero improponibili. Mettere telecamere dappertutto ma la privacy ce lo vieta, (alcuni di noi non consentono neppure le foto di classe dei bambini). Installare gli allarmi non serve più, perchè le sirene scattano troppo spesso per disattenzioni e ci siamo abituati. E nessuno esce per controllare l’eventuale pericolo. Allertarsi al minimo sospetto, anche questo è vano, troppe persone si rinchiudono in casa ringraziando la buona sorte che anche questa volta non è toccato a loro, e per gli altri sono fatti loro. Anche chi subisce il furto troppo spesso lo tiene per se quasi fosse una vergogna e talvolta neppure lo denuncia alle Forze dell’Ordine. Ho la netta sensazione che uno dei motivi dell’aumento di questi fatti sia che le considerazioni di cui sopra siano state fatte anche dai “professionisti” che svolgono la

loro attività con poche precauzioni. Che cosa potremmo fare per modificare questo stato di cose? Forse socializzare un po’ di più, forse interessarci un pò più degli altri, forse non nasconderci dietro i doppi vetri delle nostre case, forse uscire tutti di fronte ad un eventuale pericolo, forse usare con maggiore attenzione i sistemi di sicurezza per non disattivarne la funzione, forse avvertire le Forze dell’Ordine al minimo sospetto come ci è stato più volte suggerito. Intanto aspettiamo altri suggerimenti. Rosario Di Bella

Un film, un bel film da poco realizzato (prima visione il 6 novembre u.s.) ), finalizzato alla commemorazione della Grande Guerra. L’opera è firmata da un grande uomo e regista pluripremiato (Palma d’oro a Cannes per il film “L’albero degli zoccoli” e Leone d’oro per il film “La leggenda del Santo Bevitore”). Il regista è Ermanno Olmi, il film “Torneranno i prati”. L’ho visto e approfitto di questo spazio per definirlo: istruttivo, poetico e nella sua semplicità induce a riflettere. Su cosa? Sul fatto che in quei luoghi, dove sotto la neve sono stati sepolti i nostri eroi, “torneranno i prati” che per sempre copriranno le sofferenze e indurranno a dimenticare. Olmi aveva appreso dal padre le sofferenze e la carneficina di quel periodo bellico e nel ricordarne il centenario ha voluto chiedere a quei giovani “scusa”. Il film non ha una trama, è semplicemente il racconto di una notte in una trincea quale avamposto militare e aggiungiamo, morale per il comportamento di due soldati che scelgono di dare più peso alla loro coscienza piuttosto che alle esigenze militari: in altri termini disobbediscono compiendo un atto morale che si trasforma in eroismo quando si sceglie come alternativa la morte. Sono un ufficiale e un militare di truppa: entrambi convinti dell’assurdità di un ordine scelgono il suicidio. Olmi ci riporta all’imperativo morale della pace senza – ismi - concetto che già nel 2001 espresse nel film “Il mestiere delle armi”. L’importanza di dire no alla guerra perché, per Olmi, essa rappresenta l’interruzione della giovinezza e l’ingiustificabilità di questa interruzione (il protagonista, Giovanni delle Bande Nere muore a 26 anni). Per rafforzare il concetto del grande regista si potrebbe ricordare la battaglia di Verdun e quella della Somme dove fu evidente l’assurdità di una guerra, causa di un enorme entità di vittime, per ottenere risibili risultati territoriali. Olmi, ritengo abbia ripreso il racconto di Federico de Roberto, figlio di un Ufficiale di Stato Maggiore del Regno delle Due Sicilie: “La Paura”. In esso è un crescendo di tensione e silenzio, sempre con tonalità plumbee, interrotti dai colpi di un cecchino che provoca, in successione, l’assurda morte di sentinelle costrette ad ubbidire a ordini incomprensibili. In tutto questo, pur se espresso in poche righe, penso emerga nell’ambientazione costante nella penombra e nella visione di una realtà così cruda, il senso di ingiustizia e si potrebbe dire di crudeltà imposto a degli uomini sperduti e spaventati, come milioni di altri uomini che hanno vissuto analoghe realtà. Il regista con la sua umanità ci ha voluto raccontare l’orrore non solo della morte ma anche di quel vivere in condizioni umilianti in un ambiente che si chiama “trincea”. Sempre e non solo nella guerra qui raccontata, si sono vissute queste realtà con motivazioni spesso esenti dall’interesse di chi ne è stato vittima. Il film non è una fiction, ma racconta quanto realmente accaduto sul fronte Nord- Est dopo i sanguinosi scontri del 1917, sugli altipiani, che precedettero la ritirata di Caporetto. Ecco, insieme alle numerose iniziative in atto, (pubblicazione di libri: es. “La guerra dei nostri nonni” di Aldo Cazzullo; allestimenti di musei: es. a Vittorio Veneto; raccolta di testimonianze, ricordi, fotografie e lettere conservate dai cittadini: es. a Cavriglia, città decorata al valor militare che si trova in Toscana ) mi è sembrata molto valida l’iniziativa di affidare alle immagini calibrate, suggestive e penetranti del film di Olmi il compito di onorare la memoria di quei ragazzi morti senza sapere il “perchè”. Chiudo con un pensiero di Martin Luther King: “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli”. Francesco Gueli

DENTI “DRITTI” SENZA FERRETTI E FILI METALLICI OGGI SI PUO’ L’Ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che modifica Dott. Marco Castellani le inclinazioni, le rotazioni o le estrusioni (crescite anomale) di elementi dentari che non hanno una posizione corretta nel cavo orale. Esistono apparecchi ortodontici mobili, da portare determinate ore al giorno, apparecchi fissi, non rimovibili, incollati ai denti per mezzo di placchette (brackets) e bande, collegate tra loro da fili metallici, e apparecchi ortodontici misti, fissi e mobili, che sfruttano diverse componenti di forze, comprese, a volte, le trazioni extra-orali. È inltre possibile utlizzare una nuova tecnica “invisibile”, indicata soprattutto per gli adulti che vogliano ottenere una perfetta masticazione con un trattamento poco invasivo e che non crea nessun fastidio. Ci sono diverse tecniche e numerose scuole ortodontiche, che con metodi, tempi e modi diversi, tendono tutte allo stesso scopo: il ripristino di una corretta funzione masticatoria in abbinamento a una buona estetica.L’apparecchio invisibile è estremamente confortevole, senza fili ne attacchi fissi. Trattandosi di un apparecchio mobile, si può mangiare, lavarsi i denti senza alcun problema e soprattutto sorridere senza imbarazzo. Il trattamento consiste in un numero variabile di “mascherine” trasparenti da “indossare” sulle arcate dentali che col tempo permetteranno di ottenere il risultato desiderato ossia un corretto allineamento dei denti e un nuovo e gradevole sorriso. La durata del trattamento varia da caso a caso. In funzione dei movimenti da realizzare. Per agire costantemente sui denti e quindi per allinearli, le mascherine devono essere portate il più a lungo possibile, giorno e notte, tranne che per mangiare e lavarsi i denti. Si può mangiare tutto ciò che si vuole. Il dentista nei controlli periodici valuterà i progressi della terapia e provvederà a sostituire la mascherina in uso con una nuova. La maggior parte delle persone manifesta una certa sensibilità dei denti durante i primi giorni di adattamento della mascherina. Ciò è assolutamente normale e dimostra che le mascherine funzionano e i denti si stanno spostando come previsto. In ogni caso, questa sensibilità sparirà rapidamente.

DOTT. MARCO CASTELLANI

Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369

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CRONACHE

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CA’ FILISSIINE. Il nuovo progetto per la discarica illustrato in cinque punti

Ipotesi di bonifica Nuova ipotesi di bonifica della discarica Ca’ Filissine presentata in cinque punti dal professor Gianni Andreottola dell’Università di Trento, cui il Comune ha conferito l’incarico. Due le premesse fondamentali: no all’escavazione e rimozione dei rifiuti esistenti, come era previsto nel primo progetto e, in parte nella seconda proposta progettuale del 2013; no all’ampliamento del sedime della discarica. «E’ una discarica vecchia, quella di Ca’ Filissine – ha esordito Andreottola -, che dà origine a contaminazioni. Ma bisogna allargare l’orizzonte e non portar via 3 milioni di mc di rifiuti. Si tratta di ripristinare gli argini e i controlli dei drenaggi perimetrali; di estrarre l’acqua piovana mista a percolato (20mila mc); regolare i livelli, ripristinare i teli di copertura e la rete di drenaggio superficiale; avviare l’attività di estrazione e smaltimento del percolato (220mila mc); progettare,

infine, l’intervento di capping sulla discarica esistente con un pacchetto multistrato di copertura. Con queste procedure si riduce la produzione di percolato. L’altro problema, che consiste nella limitazione del rilascio degli inquinanti dal corpo della discarica, si può

risolvere con la realizzazione sul versante est, indicato come sorgente di contaminazione dell’acquifero, con una barriera idraulica reattiva, senza procedere alla rimozione di rifiuti. L’ultimo atto dell’ipotesi è la regolarizzazione del profilo della discarica con rifiuti o altro

per far defluire l’acqua piovana a lati del catino». Identica la procedura suggerita dal professore per il vigneto Ferrari, sotto il quale sta una vecchia discarica, qualora sia verificata la contribuzione del vigneto all’inquinamento della falda. Sull’aspetto economico dell’operazio-

Prof. Gianni Andreottola e sindaco Luigi Cadura

ne il sindaco Cadura non ha nascosto le difficoltà. «Come amministrazione – ha spiegato - ci siamo mossi per recuperare il massimo dei contributi pubblici, ma per una parte si dovrà ricorrere al conferimento di rifiuti, nel momento in cui si dovrà ripristinare il profilo della discarica che consenta la fuoriuscita dell’acqua piovana. Un quantitativo minimo si dovrà portare in discarica, dopo che gli interventi attuati diranno che l’impianto smette di inquinare». All’ipotesi del sindaco ha manifestato una forte contrarietà Flavio Zuliani del Comitato discarica: «Dovremo confrontarci su questa situazione: per chiudere la discarica dovremo riaprirla?». Perplessità anche da Franco Benedetti che ha chiesto un supplemento un’indagine sulle origini dell’inquinamento in discarica. Molto animato il

dibattito che ha riguardato i temi economici, i rapporti con la società Daneco che gestisce l’impianto e i disagi per la popolazione. «Impensabile ritirare il progetto – ha ribadito il sindaco Cadura -: si aprirebbe un vuoto di due anni per la soluzione del problema. Di fatto lo stiamo sostituendo con un altro. Impensabile anche rescindere il contratto con Daneco per non esporre il Comune ai rischi economici del contenzioso». Paolo Ferroni ha chiesto assicurazioni sull’impatto dei lavori che, secondo il professor Andreottola sarebbe «molto soft». Sul controllo dei lavori è intervenuto Matteo Pontara. «Si deciderà tutto in sede di convenzione» - ha risposto Cadura. «Bisogna comunque prendere una decisione» - ha concluso con forza un cittadino di Balconi. Lino Cattabianchi

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO. Le minoranze intervengono

Ebbene sì: dopo una battaglia fatta dagli amministratori di Pescantina per vedere il progetto depositato in Regione ritirato, in occasione del consiglio L’attuale Sindaco Cadura Comunale del 15 dicembre 2014, il Sindaco Cadura e la sua maggioranza scelgono di non ritirare il progetto e con un emendamento alquanto bizzarro stravolgono ciò che aveva chiesto uno dei consiglieri di opposizione. La richiesta era chiara: “ritirate il progetto?”. “No” fu la risposta. Ed è proprio da questo “no” che voglio partire. Qualche settimana fa è stato affidato un incarico al Professor Gianni Andreottola dell’Università di Trento. Un incarico voluto dal Sindaco e dalla sua Giunta (€ 2500 circa), per arrivare a proporre delle linee guida alla Commissione Via Regionale, utili ad una soluzione progettuale più contenuta per bonificare la discarica e riaprirla con apporto di rifiuti. Ciò che oggi ci lascia sbalorditi sono i comportamenti dei componenti di questa Amministrazione fino allo scorso anno. Paola Zanolli, ora Vicesindaco, Lorenzo Mascanzoni “detto Niki”ora Presidente del consiglio, Rosanna Lavarini ora assessore, Simone Aliprandi ora consigliere di maggioranza, Alberto Marconi ora assessore al Bilancio, tutti consiglieri al tempo di minoranza presenti nell’aula del Consiglio a chiedere a gran voce all’allora sindaco Alessandro Reggiani di ritirare immediatamente il progetto. Tra il pubblico a sostegno di questo atto immediato nel Consiglio del 6 maggio 2013 erano tra il pubblico l’attuale Sindaco Luigi Cadura, l’assessore Paola Boscaini, allora consigliere del movimento Ambiente e Vita e moglie del presidente Matteo Pontara. Poi ancora l’attuale assessore Gianluca Quarella, assieme ai consiglieri attuali, Emma Benedetti, Francesco Fiorato, Marianna Serpelloni. Tutti lì a sostenere questa volontà e ad incitare numerosi cittadini, divenuti per l’occasione sostenitori come in uno stadio, che volevano solo una cosa: il ritiro del progetto per la discarica Cà Filissine. I cittadini chiedevano manifestando quest’azione, i “politici” citati chiaramente volevano qualcosa d’altro: mandare a casa Reggiani. Si era creata attorno a quella decisione una spirale incredibile. Lenzuola sui balconi di alcune case, discorsi denigratori, persone, famiglie, genitori e bambini terrorizzati, che hanno visto il suo apice proprio in quella seduta del 6 maggio 2013. Ebbene, il voto di quel giorno in consiglio fu all’unanimità per il ritiro e la Giunta unico organo deliberante per ritirare il progetto, in seguito non si riunì a causa di una maggioranza sfaldata e alle dimissioni di Reggiani. Oggi sono cambiati i soggetti politici al comando di Pescantina e nel Consiglio del 15 dicembre 2014 con la mozione del Consigliere Diego Verona (M5S), è stata posta la domanda di allora: “Ritirate il progetto?”. “No” è stata la risposta. Sono cambiate chiaramente le idee. Sono cambiate in maniera completamente opposta per molti dei personaggi citati. Il progetto non si è ritirato. Non ci sono stati manifestanti degni dei grandi incontri calcistici. Non ci sono stati i balconi addobbati con lenzuola a tema. Non c’è stata coerenza su ciò che si è detto in passato e su ciò che è stato fatto oggi. Non c’è nemmeno più il Sindaco Reggiani che nonostante le critiche ricevute, con la sua volontà e la sua decisione del fare, portava avanti un solo pensiero realistico. Solo con un nuovo progetto può attuarsi il ritiro dell’attuale. Diversamente? Semplicemente non è possibile! Manuel Fornaser L’attuale consigliere Emma Benedetti in piedi a sinistra con la maglia nera Consigliere capogruppo per Forza Italia


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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO. Le minoranze intervengono Nel Consiglio comunale di lunedì 15 dicembre a Pescantina è accaduto ciò che purtroppo temevo: la maggioranza ha palesato la sua intenzione di mantenere in vita il progetto presentato in Via regionale sulla discarica di Ca’ Filissine, senza alcuna coerenza con quanto ha da sempre professato, visto che questo progetto è lo stesso che osteggiavano fermamente, quando sedevano nelle fila della minoranza mentre Reggiani era sindaco. Di fronte alla mozione di Diego Verona che impegnava il Sindaco e il Consiglio a ritirare definitivamente il progetto, la maggioranza ha presentato un emendamento per mantenere in vita il progetto, prevedendo però una eventuale modifica non meglio specificata che dovrà “risultare di minore impatto possibile sulla popolazione”. A questo punto le minoranze non hanno più sostenuto la mozione che veniva radicalmente modificata e snaturata dall’emendamento della maggioranza. Questo è solo fumo negli occhi. Dov’è il progetto alternativo? Dove sono gli approfondimenti tecnici che possono risolvere il problema? Cosa, con la nostra firma avremmo dovuto avallare noi consiglieri? I buoni e inconcludenti propositi di una maggioranza che sembra votata all’inerzia? L’Amministrazione si sarebbe dovuta attivare ancora a giugno nella ricerca e nella stesura di un progetto fattibile per la discarica, invece la prima delibera di giunta con argomento discarica è la n°54 del 13 novembre: dopo sei mesi siamo ancora alle buone intenzioni, di cui, si sa, è lastricata la via per l’inferno… Venga proposta subito, senza ulteriori ritardi incomprensibili, un’alternativa valida alla cittadinanza che ormai non può che sentirsi presa in giro da persone che fino ad un anno fa sostenevano che “la popolazione di Pescantina non può andare a dormire tranquilla” in questa situazione, ma che ora sembrano invece dormire, proprio loro, sugli allori delle ultime elezioni. Erano assenti (giustificati dal sindaco per altri impegni) proprio due assessori residenti a Balconi, Rosanna Lavarini, che ha la delega per la frazione, e Paola Boscaini, che fino alla elezioni era nota attivista del Comitato Ambiente &Vita. Mi aspettavo davvero che gli esponenti del suddetto comitato, che con fischietti e cortei protestava contro questo progetto, finchè era targato Reggiani, facessero sentire il loro dissenso anche adesso. I cittadini che sostengono questo comitato, che tanto si è prodigato per la salvaguardia della salute pubblica di Balconi, si rendono conto di quanto la linea del movimento si sia ammorbidita da quando al governo di Pescantina c’è questa compagine amministrativa? Ognuno tragga le sue conclusioni. Consigliere Comunale Lega Nord Pescantina Davide Pedrotti

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO. Le minoranze intervengono Nel Consiglio comunale di Pescantina del 15 dicembre scorso si è votata la mozione presentata nella precedente seduta consigliare, dal consigliere di minoranza Diego Verona del Movimento 5 Stelle. La mozione aveva come richiesta di impegnare il sindaco e l’amministrazione comunale affinché sia ritirato l’aggiornamento n° 1 per la bonifica e messa in sicurezza permanente della discarica di Ca’ Filissine presso la commissione VIA della Regione Veneto, vista la delibera n° 19 del consiglio comunale del 6 maggio 2013, quando lo stesso Consiglio comunale definiva all’unanimità la non adozione dell’aggiornamento numero 1 del progetto per la bonifica e messa in sicurezza permanente della discarica di Ca’ Filissine. La mozione, dopo essere stata stravolta nel suo intento con un emendamento proposto dalla maggioranza, è passata con 11 voti favorevoli e 6 contrari. Da una mozione di ritiro del progetto è passata una mozione che impegna il sindaco e la Giunta ad adottare una nuova soluzione progettuale che coerentemente con le indicazioni inserite nella delibera di giunta n 54 del 13/11/2014 dovrà avere come obiettivo la risoluzione delle problematiche ambientali in essere, con interventi che dovranno risultare di minor impatto possibile per la popolazione in sostituzione dell’aggiornamento n 1 del progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica Ca Filissine. Anche il consigliere Fornaser ha proposto due emendamenti, non passati. Tutti i consiglieri di minoranza sono intervenuti nella discussione, e anche il consigliere di maggioranza Simone Aliprandi che in un passaggio del suo discorso affermava. «abbiamo letto con grande disappunto le dichiarazioni a mezzo stampa dell’ex assessore all’ecologia Marchesini che dimostra la sua completa inadeguatezza al ruolo che rivestiva. Per due anni ha vegetato sulla problematica, pur di non perdere la famosa carega. I cittadini fortunatamente hanno espresso con il voto una maggioranza ben diversa dalla precedente, e sicuramente non espressione di alcuni gruppi che Marchesini possa aver sostenuto. Inoltre sempre a mezzo stampa ho letto che in questi sei mesi nulla è stato fatto. Credo che chi lo scrive, si debba documentare perchè gli incontri ne sono stati fatti molti, con Daneco, Provincia, Regione, Andreottola e con i progettisti». Mi sento costretto a replicare al consigliere Aliprandi. Sono stato nominato in una sala pubblica senza che io potessi replicare, e questo mi sembra poco educato da parte del consigliere Aliprandi. Rimando al mittente la frase “pur di non perdere la famosa carega” ricordando allo stesso Aliprandi di riflettere sul suo percorso politico – amministrativo, prima di imputare ad altri . Vorrei inoltre ricordare al consigliere Aliprandi, invitandolo a documentarsi, di non aver per nulla vegetato sulla problematica discarica, ma di aver trattato la problematica con tanto impegno e determinazione, sempre a tutela dei cittadini di Pescantina. Gli incontri con Provincia, Regione, Daneco, Studio Dell’Acqua, conferenze dei servizi, commissioni Via, tecnici professionisti sono stati davvero molti. Ricordo inoltre al consigliere che ho dato le dimissioni da assessore all’Ecologia perché non condividevo il modo prospettato per affrontare il problema discarica. Alfonso Marchesini



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ACQUE VERONESI. Il presidente Mariotti: «Il 2014? Un anno all’insegna del fare»

Dodici mesi di resoconto

«È stato un anno all’insegna del fare. Nonostante le inevitabili difficoltà di natura economica abbiamo mantenuto le promesse fatte ai sindaci e ai cittadini». Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi, ha commentato un anno di attività della società consortile. I lavori sono stati illustrati nel corso della conferenza che si è svolta lo scorso 12 dicembre al Liston 12, in piazza Brà, alla presenza dei vertici aziendali e del vicesindaco di Verona, Stefano Casali. «Da qualche mese, con l’ingresso di Illasi, Acque Veronesi opera in ben 75 comuni della provincia. È importante quindi prestare attenzione a tutto il territorio, in particolare a quelle zone dove le infrastrutture o sono particolarmente vecchie o addirittura mancano completamente - ha sottolineato Mariotti ricordando che nel 2014 in Provincia di Verona sono stati investiti ben 14 milioni di euro -. Per quanto riguarda la città invece, abbiamo investito circa 2 milioni. Tra gli interventi più impegnativi, via Lazzaretto, via Campo

Marzo, via Carducci e in Valpantena, dove sono stati aperti cantieri per il potenziamento del collettore fognario». Il vicepresidente Marco Olivati ha poi menzionato i principali interventi in programma nel 2015. «Tra le opere già avviate e nuovi cantieri investiremo quasi 17 milioni di euro, di cui 4 solamente nel capoluogo. Nelle prossime settimane, ad esempio, terminerà la prima fase della costruzione del nuovo acquedotto di Palù. Il comune era uno degli ultimi, sul territorio, ad esserne sprovvisto». Il

vicesindaco di Verona, Stefano Casali, ha portato i saluti dell’amministrazione: «Acque Veronesi sta svolgendo interventi importanti e attesi da anni nel nostro Comune. E’ importante creare sinergia tra gli enti, la collaborazione con la società presieduta dal presidente Mariotti ha dato ottimi risultati che andranno a vantaggio dei cittadini veronesi». In città gli sforzi maggiori (circa un milione e mezzo) saranno concentrati a Verona Sud, per il potenziamento del sistema acquedottistico e fognario. Verrà inol-

tre ampliata la rete delle acque reflue in diverse strade, tra cui via Carducci, stradone Santa Lucia, via Fenilon, via Sommacampagna e in località Poiano. E in via Faccio proseguirà il risanamento del collettore fognario. Per risolvere l’annoso problema della presenza di pfass (sostanze perfluoro-alchiliche) nelle acque potabili prelevate dalla centrale vicentina di Almisano (la questione riguarda una dozzina di comuni della Bassa e dell’Est Veronese), verranno spesi 2 milioni di euro. Entro il 2015 verranno portati a termine i lavori di manutenzione straordinaria del depuratore di San Giovanni Lupatoto (quasi 400 mila euro), verranno estese le reti fognarie a Lavagno (270 mila euro), Fumane (220 mila euro) e Sant’Anna d’Alfaedo (124 mila euro). Tra i molteplici interventi in calendario per il prossimo anno, è previsto inoltre l’avvio del 1° stralcio del cantiere per l’ampliamento degli impianti di Colognola ai Colli (215 mila euro). Riccardo Reggiani

11 IL 2014 IN PROVINCIA Nel 2014 nella provincia di Verona sono stati investiti 14 milioni di euro. In particolare in Valpolicella Tra gli interventi principali va ricordato il primo stralcio del nuovo collettore fognario di San Bonifacio costato 2 milioni 685 mila euro che consentirà in futuro una gestione unificata dei reflui dell’intera Val d’Alpone. A Monteforte l’azienda ha ultimato i lavori di rifacimento sia dell’acquedotto che della fognatura in piazza Venturi. A Belfiore, a tutela della qualità della falda, sono stati spesi 2 milioni e mezzo. A Cologna Veneta sono in fase di ultimazione i lavori di estensione fognaria nelle frazioni Spessa e San Sebastiano, dove sono stati spesi 4 milioni. Nella pianura veronese, invece, è terminato il primo stralcio dell’ammodernamento della rete fognaria di Angiari. A Zevio è stato adeguato il pozzo di Campagnola e sono stati ultimati i lavori di adeguamento del depuratore in località Tre Corone. Nei mesi scorsi è stato portato a termine anche il collegamento idrico Legnago-Villa Bartolomea. Sempre nel 2014, anche a Ronco all’Adige è stato avviato il cantiere per l’estensione della rete fognaria: il costo complessivo sarà di 720 mila euro. Quasi 2 milioni e mezzo sono stati investiti per il nuovo impianto di depurazione pubblico di Nogarole Rocca. Nell’anno che si sta concludendo è proseguita pure l’attività di progettazione per il potenziamento della rete fognaria di Villafranca (i lavori partiranno nel 2015, per un importo di 850 mila euro). Spostandoci nella zona Ovest, particolare attenzione a Bussolengo (200 mila euro per l’adeguamento del sistema fognario), Pescantina (rete idrica e fognaria, 460 mila euro), Fumane (280 mila) e Sona (550 mila).

IL DIBATTITO

Povegliano in prima linea contro la mafia Partecipato da un numeroso pubblico il dibattito svoltosi all’aula magna delle scuole medie sul tema “Dalla Memoria all’impegno contro le mafie”. Povegliano Veronese fa parte da anni della rete dei comuni contro le mafie, di Avviso Pubblico «in cui crediamo – ha sottolineato il sindaco Anna Maria Bigon. Siamo partiti otto anni fa, siamo al secondo mandato ed abbiamo sempre affermato che il nostro paese non diventerà mai grande per territorio, relativamente piccolo, ma per l’etica e credo che lo stiamo dimostrando. Come amministratori dobbiamo combattere contro le mafie, la corruzione, la disonestà e soprattutto contro coloro che pensano che vince sempre la legge del più forte. Questa sera è la dimostrazione che dobbiamo crederci. Ringrazio il comitato biblioteca nella persona di Nicolò Vincenzi e della presidente Matilde Bresciani che l’hanno organizzata». Per Vincenzi «è importante incominciare a parlarne. La memoria va abbinata all’impegno dove ognuno può dare del suo. E l’inizio è informarsi, studiare, capire come funziona». Enrico Bellavia, giornalista de La Repubblica, ha sviluppato negli anni una sorta di attività parallela e di volontariato fatta di tour «per raccontare l’esperienza che abbiamo vissuto negli anni più bui della nostra storia in Sicilia – ha affermato -, per portare memoria e per raccontare come siano affinati i metodi di penetrazione mafiosa e come non ci siano territori immuni in assoluto. L’immaginario collettivo ci porta alla mafia violenta, che se non spara non c’è. Invece è quello il momento in cui ti devi preoccupare perché significa che non c’è frizione interna all’organizzazione e che gli affari prosperano». Si è parlato anche del libro “Dalla parte sbagliata” presenti le autrici Rosalba Di Gregorio e Dina Lauricella che ha affermato di «ritenere fondamentale parlare di questi temi di legalità, di inchieste che sono tutt’ora in corso a distanza di 22 anni ma addirittura si stanno rifacendo perché quelle fatte, pare, non hanno portato a nulla. Il titolo del libro è una provocazione perché raccontiamo il processo Borsellino bis, il processo che mirava a scoprire chi fossero i mandanti della strage di via d’Amelio».

Sono intervenuti anche il giornalista Gianluca Versace di Canale Italia e Tina Montinaro la moglie di Antonio, caposcorta di Giovanni Falcone morto nella strage del 23 maggio 1992 che ha parlato del marito che ha dato la vita per il magistrato. Ha fondato l’associazione Quarto Savona Quindici, il nome in codice dell’auto di Giovanni Falcone «per ricordare ai giovani che cosa significa il rispetto per uomini che hanno dato la vita per lo Stato. Mio marito ha sempre operato con un alto senso del dovere e pretendo per lui il massimo rispetto». Claudio Gasparini

PARCO TERMALE VILLA DEI CEDRI E’ stata la bella Giancarla Bedana, 59 anni, di Lozzo Atesino (PD) la vincitrice della finale nazionale del Concorso di bellezza e simpatia “Lady Wanizia Vanità e Malizia” svoltasi il 19 e 20 dicembre scorsi presso il Parco Termale Villa dei Cedri. Il Concorso di bellezza, progettato e coordinato dalla brava soubrette Krizia Scognamillo, ha visto protagoniste concorrenti di quattro categorie d’età, dai 18 ai 60 anni. Massiccia la presenza di pubblico nella due giorni dedicata a semifinale e finale nell’affascinante cornice di Villa dei Cedri, aperta per l’occasione dalla famiglia Nalin, presente attraverso una logistica molto curata alla manifestazione che ha visto incoronare reginetta di bellezza e simpatia Giancarla Bedana. Giancarla Bedana al centro. Alla sua destra Krizia Scognamillo, a sinistra Giulio Nason del calzaturificio Olip, sponsor della manifestazione


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CRONACHE di Bussolengo

SOLIDARIETÀ. Associazione presente all’interno del palatenda di Piazza XXVI Aprile

“Acat Sirius”: aiuto concreto Servizi di

Lino Cattabianchi L’Acat Sirius (associazione club alcologici territoriali), da quasi un anno attiva con sede a Bussolengo in via San Valentino 36, all’ex Danese, ha partecipato con successo alle recenti manifestazioni natalizie col proprio stand all’interno del palatenda di Piazza XXVI Aprile. «La nostra presenza è servita – spiega la portavoce Martina Agnoli - per farci conoscere e condividere momenti di riflessione con le persone che ci hanno contattato. Acat Sirius è stata creata per dare un aiuto a coloro che desiderano uscire dalla dipendenza legata all’uso di

sostanze alcoliche». L’associazione è attualmente formata da cinque club o gruppi che si incontrano una volta a settimana per un’ora e mezza per dare l’opportunità ai membri di raccontare i propri successi e le ricadute in un clima familiare di accoglienza e di comprensione, senza giudicare e senza sentirsi giudicato. «Gli incontri – spiega la presidente Marisa Speri - sono coordinati da un servitoreinsegnante, una persona che, dopo aver frequentato corsi di sensibilizzazione, ha il compito di facilitare e stimolare la comunicazione. Molte persone che hanno iniziato il percorso per uscire dalla dipendenza, pur

Le volontarie di Acat Sirius alla tensostruttura

nella fatica, hanno ritrovato la gioia di vivere, la serenità in famiglia, sul lavoro e con gli amici, riuscendo ad affrontare la vita con grande forza morale e speranza. L’Acat Sirius mette in pratica il metodo Vladimir Hudolin, che ha considerato l’alcolismo non una malattia, ma uno stile di vita sbagliato e non pone l’attenzione solo sul bevitore, ma coinvolge tutta la famiglia». Al centro sociale di Bussolengo si è tenuto il primo interclub dell’Acat Sirius, un momento d’incontro aperto a tutta la comunità nel quale i componenti dei club si sono incontrati per

testimoniare le loro esperienze e per premiare chi è riuscito a rimanere sobrio nel tempo. «È stato un incontro partecipato e sentito –puntualizza la presidente -, grazie anche alla presenza del sindaco Paola Boscaini, di alcuni amministratori e dei ragazzi della comunità Shalom. Inutile negarlo, il problema alcol esiste ed è molto diffuso nel paese e per tale motivo abbiamo creato un nuovo club, per dare la possibilità a più persone di entrate nella grande realtà multifamiliare dei club». Per informazioni e contatti: 340.2183011; e-mail: acatsirius@libero.it Fb: Acat Sirius.

INCONTRO CULTURALE

Usi e costumi “in rosa” “Donne di tutto il mondo raccontano usi e costumi”: si è trattato di uno dei significativi incontri culturali di tutto l’anno promossi dalla Consulta per le pari opportunità di Bussolengo presieduta da Katia Facci. La partecipazione è stata libera ed intenso è il programma della serata che ha previsto un saluto di benvenuto e l'esibizione della corale “Appunti Corali - Intervallo musicale in Valpolicella” e a conclusione una cena con piatti tipici, cucinati da donne di tutto il mondo. All' inizio sono intervenute le rappresentanti componenti della consulta Katia Facci, Maria Genco, Lidia Fontanella, Emanuel Donatelli. Sono stati chiamati accanto a loro tutti i ragazzi e sono state lette le frasi più significative scritte e appese accanto ai disegni realizzati dagli alunni. «Il bruco che diventa farfalla rappresenta il mondo femminile che negli anni si è trasformato ed evoluto. Ogni splendida farfalla è una splendida donna». Un altro: «Le donne senza distinzione di lingua, razza o colore sono unite dalle

stesse speranze. Le donne, nonostante le loro nazionalità, si vogliono bene e si danno una mano». La dirigente scolastica Morena Pedrotti con la presidente alle Pari opportunità, Katia Facci, hanno proposto di realizzare un calendario dove verranno pubblicati tutti gli elaborati. Carico di significato e speranza è stato il coinvolgimento degli alunni dell'Istituto Comprensivo. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono stati invitati a realizzare un'immagine per la locandina della manifestazione. Le docenti di arte Silvia Benoni, Maddalena Buffà ed Elisabetta Guzzon hanno condotto gli

alunni delle classi seconde e terze delle nove sezioni (A-B-C-D-E-F-G-H-I)della scuola Leonardo da Vinci alle motivazioni di fondo del lavoro ossia l'intercultura come competenza europea, lo scambio culturale con persone con altre caratteristiche per favorire la crescita personale contro la staticità. Quello che è stato scelto e pubblicato sulla locandina è dell' alunna di classe 3° B Quarella Arianna A conclusione una cena con piatti tipici, cucinati da donne di tutto il mondo, che fra l'altro si sono unite in una associazione che si offre per preparare piatti per varie occasioni: piatti vegetariani e di carne, spe-

ziati o meno a rappresentare le diverse terre di origine ed i vari prodotti. Un variegato mix di sapori che ha fatto sentire tutti più vicini.

12 L’INIZIATIVA

Dopo-scuola per i ragazzi Il dopo-scuola che si tiene durante tutto l’anno scolastico nella biblioteca del Centro sociale di via don Calabria a Bussolengo è una realtà tra le più consolidate della parrocchia di Santa Maria Maggiore. Accoglie ragazzi delle elementari e medie che si trovano in situazioni di svantaggio ed hanno bisogno di essere seguiti per lo svolgimento dei compiti e per impostare lo studio a casa delle lezioni. «Questo dopo scuola – spiega il parroco don Giorgio Costa - è un servizio consolidato della nostra parrocchia ed è divenuto in tanti anni un punto di riferimento per gli insegnanti curricolari degli alunni. I ragazzi vengono accolti nella grande sala della biblioteca e presi in carico da persone che si preoccupano di aiutarli. Il dopo scuola inizia alle due del pomeriggio e termina alle diciassette, dal lunedì al venerdì. Gli insegnanti sono persone che si sono

rese disponibili a titolo gratuito. Alcune hanno un’esperienza di insegnamento scolastico ed essendo in pensione dedicano il loro tempo libero in questo servizio. Altre sono mamme che, avendo già avuto figli in età scolastica non hanno difficoltà a destreggiarsi coi compiti. Sono circa una decina di persone, appena sufficienti per rispondere a tutte le domande che riceviamo. Sarebbe veramente opportuno allargare un pò il giro». I ragazzi iscritti al doposcuola sono attualmente una trentina: in media ne sono presenti dai venti ai venticinque. Questo consente di assegnarli ai vari insegnanti in un rapporto quasi individuale. «Abbiamo sempre bisogno di persone che si mettano a disposizione per questo importante supporto educativo – conclude don Giorgio -. Se qualcuno ha qualche interesse, si faccia avanti».

IL LUTTO Si è spento a 95 anni il cavalier Giacomo “Nino” Ceradini. Una vita, la sua, dedicata alla musica, alla famiglia e al volontariato. Nato nel 1919, ha cominciato a studiare a Verona, alla Ceciliana, dove si è diplomato nello studio dell'armonium. Al suo attivo altri due anni di clarino al liceo musicale e ancora altri tre anni di pianoforte. Suonava con la stessa disinvoltura l'organo, il clarino e gli strumenti a corda. E' stato organista per lunghissimi anni nella chiesa parrocchiale di santa Maria Maggiore, dividendosi spesso anche col santuario dei Padri Redentoristi. La sua vita fu segnata dalla guerra: dopo l'otto settembre del '43 fu prigioniero in Austria, in un campo di concentramento a Steyr, dove lavorò agli altiforni fino alla fine della guerra. Fu in quelle circostanze, in turni di fonderia anche di sedici ore, senza gli occhiali, che la vista gli si indebolì. Al ritorno a Bussolengo, nel '54 il matrimonio e la ripresa del mestiere di sempre, il fornaio, e ancora la passione per la musica nel coro della parrocchia. Innumerevoli le canzoni composte e le circostanze cui ha partecipato come esecutore. Al momento della pensione, l'avventura più bella: il coro "La Margherita" che ha raccolto tante canzoni, poi riproposte con successo nelle case di riposo e nei centri per anziani. Giacomo Ceradini ha ricevuto per i suoi meriti il riconoscimento "Bussolengo Premia".

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, In Galleria Ramonda, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico


L’ALTRO GIORNALE Gennaio 2015

CRONACHE di Bussolengo

LA NOMINA. Sofia (2ªI alla scuola media Da Vinci) resterà in carica tre anni

Consiglio baby Grava sindaco Sofia Grava della classe 2^ I delle scuole medie Leonardo da Vinci, già assessore alla Cultura come componente di minoranza nella precedente compagine di Elia Carletti, è il nuovo sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi di Bussolengo. Durerà in carica tre anni. «Quasi a voler essere in sintonia con quanto è avvenuto alle scorse elezioni amministrative che hanno portato Paola Boscaini alla carica di primo cittadino di Bussolengo – sottolinea l’assessore all’istruzione, Cristiano Fontana -, nelle consultazioni elettorali che si sono tenute all’Istituto comprensivo di Bussolengo, presieduto dalla dirigente Morena Pedrotti, la carica di sindaco è stata ottenuta dall’alunna Sofia Grava della classe 2^I». Otto le liste presentate. La formazione “Gente nuova per nuovi orizzonti”, che aveva come candidato sindaco Sofia, con 142 voti, ha ottenuto la maggioranza dei seggi. Alle consultazioni hanno votato tutti gli studenti presenti alle lezioni in mattinata. «Segno – conclude Fontana - del grande interesse che l’iniziativa ha suscitato tra i ragazzi e del loro grande desiderio di farsi parte attiva al miglioramento del nostro paese, perché libertà è partecipazione e questo i nostri ragazzi lo hanno ampiamente dimostrato. Un ringraziamento alla dirigente scolastico Pedrotti ed al corpo docente che, aderen-

IL PROGETTO

La montagna diventa terapia

E’ stato presentato al convegno “Nel sentiero della vita”, organizzato dalla Fondazione Cariverona e patrocinato dal comune di Bussolengo, il progetto “Montagnaterapia” nato per avvicinare persone con situazioni di disagio sociale al mondo della montagna e al territorio alpino veronese. Al progetto, do con entusiasmo a questo progetto promosso dall’Amministrazione comunale, hanno coordinato le operazioni di voto e supportano gli alunni in tutte le fasi dell’attività del Consiglio comunale dei Ragazzi». Commenta il sindaco Paola Boscaini: «Mi complimento con Sofia che ha già partecipato al precedente Consiglio, e mi auguro che la pur breve esperienza acquisita possa servirle ad iniziare un percorso di programmazione, magari individuando alcuni progetti che possano essere portati a termine dai ragazzi, in collaborazione col Consiglio dei seniores».

SAN VITO/ASSOCIAZIONE RIVELA

Bilancio 2014 L’associazione Rivela di San Vito al Mantico, fondata da Ermanno Benetti, che ha come obiettivo di portare mostre di interesse storico, artistico e culturale nei luoghi di ritrovo, usando riproduzioni in scala degli originali e offrendo così a tutti l’opportunità di entrare in contatto col mondo dell’arte, ha chiuso la stagione 2014 con numeri da record. «Con l’ultima tappa della mostra “Cor Magis” a San Pietro in archivolto, in piazza Duomo a Verona – spiega Benetti - abbiamo completato il percorso delle Mostre itineranti 2014 che hanno toccato 34 località nella provincia di Verona, con alcune tappe nelle province di Brescia e Treviso. Le tre mostre “Cor Magis. Gli affreschi del buon governo di Ambrogio Lorenzetti”, “La felicità nel paradiso di Dante” e “Solidarnosc. Danzica 1980” hanno costituito l’occasio-

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ne di numerosi approfondimenti. Le esposizioni si sono inserite in diversi e nuovi contesti: sagre, fiere, parrocchie, sedi di comuni, biblioteche, scuole, festival, carceri, sedi di associazioni sindacali». Lusinghiero il bilancio dell’annata appena trascorsa. «Complessivamente – precisa Benetti - le mostre sono state visitate da circa 20mila persone. Anche quest’anno sono stati più di 300 i volontari che, in forme diverse, hanno collaborato all’organizzazione. Hanno vistato le mostre 200 classi delle scuole del territorio per un totale di circa 4.500 studenti. Hanno partecipato ai laboratori didattici organizzati all’interno delle esposizioni circa 2.500 ragazzi. Gli incontri e le tavole rotonde hanno avuto una partecipazione di 1.500 persone. Hanno vistato le mostre 80 amministratori locali».

SANITÀ. L’appello di Federfarma: «Non sottovalutare l’influenza» Un aumento del 30% nelle farmacie veronesi della vendita di antipiretici sia pediatrici che per adulti, mentre per i prodotti fluidificanti l’incremento è del 20%; si riscontrano anche molte situazioni più complesse delle vie aeree per le quali il Medico deve ricorrere all'antibiotico e al cortisonico. Per quanto riguarda in generale i farmaci cosiddetti sintomatici, sempre nelle ultime due settimane si è registrato un incremento del 50%. Numerosi i casi di problematiche intestinali con prescrizione di prodotti antiemetici e antidiarroici. «Le mie preoccupazioni si sono dimostrate fondate e purtroppo la scarsa adesione alla copertura antinfluenzale di quest’anno, causata dalla psicosi dei rischi conseguenti alla vaccinazione, ha creato sicuramente condizioni più favorevoli al diffondersi della patologia ¬– dice Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Il consiglio che posso dare è quello di non sottovalutare i sintomi influenzali, di ricorrere ad antipiretici se la febbre è particolarmente alta, di rispettare il necessario riposo e se si è influenzati evitare di frequentare luoghi particolarmente affollati al fine di evitare contagi di massa. Inoltre non si devono assolutamente assumere farmaci come gli antibiotici senza la consulenza del Medico, al quale si dovrebbe ricorrere in situazioni che perdurano da più giorni, in presenza di uno stato preoccupante, soprattutto in caso di pazienti già compromessi da altre patologie. Altri suggerimenti che mi sento di dare, anche dal punto di vista della prevenzione, al di là di una corretta alimentazione ricca di frutta e verdura, quindi di sali e vitamine, sono quelli di lavarsi molto spesso le mani ed evitare di portarle alla bocca o al naso, cercare di non frequentare luoghi particolarmente affollati, tenere una temperatura ambientale non eccessivamente elevata sia a casa che al lavoro e con una corretta umidità. Vale la pena anche di arieggiare spesso le stanze in cui si soggiorna». Secondo i dati dell’Istituto Superiore di sanità emessi nell’ultimo bollettino del 7 gennaio (rete InfluNet 2015) nella settimana dal 29 dicembre al 4 gennaio 2015 il Veneto ha fatto registrare un’incidenza della malattia sulla popolazione del 7,18% risultando seconda solo alle Marche che hanno riportato il 7,71%. Per fare un paragone con le regioni limitrofe l’incidenza del Friuli si è fermata al 2,21, della Lombardia al 2,75% e della provincia di Bolzano al 3,13%. Ai molti pazienti che chiedono al Farmacista se ha ancora senso la vaccinazione rispondiamo che è ancora possibile vaccinarsi, così come consigliano anche molti Infettivologi, sempre considerando che serve una decina di giorni per avere la copertura completa.

che si è concretizzato mediante l’organizzazione di uscite nel territorio veronese, in Lessinia e sul Monte Baldo, e con incontri di preparazione e rielaborazione delle esperienze, hanno partecipato Tommaso Dusi, guida alpina dell’associazione sportiva “King rock climbing”, e Nadia Gobbo educatrice della cooperativa Spazio aperto. «Questo incontro ci ha permesso di condividere con la cittadinanza l’esperienza positiva e significativa di Casa Ederle spiega Stefania Ridolfi, assessore ai servizi sociali di Bussolengo -. In questo spazio il disagio che gli ospiti hanno attraversato viene accolto e condiviso dal punto di vista umano e negli spazi abitativi e accompagnato verso esperienze più positive». Accanto alla vita di ogni giorno, gli ospiti di Casa Ederle sperimentano nuove proposte educative e di socializzazione. «La montagna che un tempo era vista come un terreno severo e poco accogliente è diventata fonte di solidarietà e di integrazione sociale - aggiunge la guida alpina Tommaso Dusi -. I riscontri ottenuti negli incontri di rielaborazione delle uscite sono stati molto positivi perché la montagna aiuta a svincolare il gruppo dalle dinamiche ordinarie, rende tutti uguali e agevola l’aiuto reciproco». L’idea di “Montagnaterapia” è nata nel 2003 in Trentino nel Centro di salute mentale di Arco, si è sviluppata in un contesto nazionale.


L’ALTRO GIORNALE Gennaio 2015

CRONACHE di Sona

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LUGAGNANO. Si stanno per realizzare 120 nuovi loculi e 48 cellette ossario

LUGAGNANO

Lavori al cimitero C’è l’ampliamento

Bus studenti: nuova fermata

Ampliamento in vista per il cimitero di Lugagnano, la frazione più popolosa del comune di Sona, con più di 8 mila abitanti. «Il Cimitero di Lugagnano – afferma il Sindaco Gianluigi Mazzi – aveva bisogno da tempo di nuove possibilità di inumazione per crear più spazio in una struttura che deve accogliere i nostri cari defunti. Si tratta, quindi, di mettere a disposizione, tramite nuove costruzioni, spazi diversificati per accogliere le sepolture classiche oltre a quelle che negli ultimi periodi stanno diventando più frequenti, come le cremazioni. Uno sforzo importante che continua da tempo, perché queste azioni

rientrano nella nostra priorità e sensibilità, nonostante il periodo di profonda crisi economica che ci attanaglia». A Lugagnano si stanno per realizzare 120 loculi in ampliamento alla struttura esistente e, con parte delle somme disponibili dal ribasso di gara, saranno inoltre realizzate altre 48 cellette ossario poste sopra i nuovi loculi. Il tutto per un investimento di 100 mila euro. «Numerosi sono stati gli interventi di manutenzione nei luoghi di riposo per tutti i paesi – affermano l’Assessore Dalla Valentina e il Consigliere con incarico ai Cimiteri Corrado Buratta -. Si pensi che negli

Gianluigi Mazzi

ultimi due anni si sono effettuati lavori per circa 150 mila euro complessivi. Il cimitero di Sona è stato ampliato con più di 200 cellette ossario, ai cimiteri di San Giorgio in Salici, Palazzolo e Lugagnano sono stati aggiunti tre cinerari per la dispersione delle ceneri, oltre alla sistemazione del manto di copertura. Di recente si sono effettuati anche un paio di interventi minori a Lugagnano con la realizzazione di una rampa completa di corrimano per consentire l’accesso dei diversamente abili alla zona loculi situata in prossimità dell’ingresso est e la

I CONTRIBUTI

Sport e associazioni L’amministrazione comunale di Sona ha deliberato su due temi particolarmente sentiti: i contributi sportivi e associazionistici. «Si parla di circa 70mila euro per favorire la pratica dello sport e dare supporto alle attività legate al mondo delle associazioni» – dichiara il Sinda-

co Gianluigi Mazzi. «Tutte le richieste pervenute dalle Associazioni, una ventina, sono state soddisfatte – afferma l’Assessore alle Associazioni e Cultura Gianmichele Bianco -, per un totale di circa 22mila euro». Tra le iniziative significative si elencano il progetto per il

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Merlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe

Comune Cardioprotetto (SOS di Sona), le attività del Corpo bandistico di Sona, le attività del Gruppo Carnevale di Lugagnano, oltre ad iniziative rivolte al periodo natalizio Di rilievo anche la contribuzione per l’integrazione di soggetti con handicap, coordinato dal gruppo Primavera di Lugagnano, e la contribuzione per gli eventi di Sona in quattro Passi, il NAL di Lugagnano, e le manifestazioni dei Fanti e dei Bersaglieri. «Anche per lo Sport si è proceduto a contribuire al saldo delle attività delle 20 associazioni sportive per l’anno 2014 – afferma l’Assessore allo Sport, Gianfranco Dalla Valentina -. Sono stati deliberati contribuiti per più di 50mila euro, che si aggiungono a quelli decisi in fase di anticipazione». Sia per lo Sport sia per il mondo delle Associazioni a partire dal 2015 ci saranno regole diverse di contribuzione. Molti sono anche gli interventi straordinari per decine di migliaia di euro a favore delle strutture sportive, come per la palestra di Lugagnano, i lavori legati alla pratica del calcio a Sona, i lavori a San Giorgio, con l’impianto di illuminazione, o a Sona che sta vedendo nascere un nuovo polo rugbistico.

Assessore Dalla Valentina

messa a dimora di tre cipressi e manutenzione di quelli esistenti in corrispondenza dell’ingresso principale a nord». Non ultimo, i Cimiteri dei nostri paesi sono ora tutti digitalizzati. Con l’aiuto del Gruppo Scout di Lugagnano ed il personale dell’ufficio Anagrafe - Stato Civile tutti i cimiteri delle frazioni sono stati catalogati con un software, codificati e numerati, per l’individuazione immediata della collocazione dei posti rispettivamente nelle inumazioni (tombe a terra) e tumulazioni (loculi e tombe di famiglia) al fine di avere un immediato quadro dell’attuale situazione. Per informazioni e prenotazioni dei loculi contattare l’ufficio di polizia mortuaria dal lunedì al venerdì ore 9:00 – 12:30, telefono 045.6091209.

E’ in arrivo una nuova fermata a Lugagnano per il Bus degli studenti che studiano a Villafranca. Erano fermi dal 2003 i lavori per l'istituzione di una fermata del trasporto pubblico extraurbano a Lugagnano, in via Kennedy 5/A. «Per consentire l'attivazione della fermata è necessario che l’Amministrazione Comunale realizzi la segnaletica orizzontale prescritta – afferma il Sindaco di Sona Gianluigi Mazzi – e dopo la realizzazione delle prescrizioni, l’Azienda dei trasporti, l’ATV provvederà ad installare il palo di fermata, ad avvisare la Provincia e a rendere immediatamente operativa la fermata stessa. Questa opera è ferma da troppo tempo, da ben 12 anni, e abbiamo provveduto quindi a dare l’urgenza massima». Il Dirigente preposto della Provincia di Verona già a novembre 2014 ha confermato la volontà di istituire la fermata, dopo il sopralluogo avvenuto in ottobre tra gli uffici competenti della Provincia, del Comune di Sana, e dell'azienda A.T.V. «La fermata in via Kennedy risulta tuttora funzionale alla rete dei servizi del trasporto extraurbano e in particolare si rende necessaria per alcuni servizi speciali scolastici – aggiunge l’Assessore alla Scuola Antonella Dal Forno – come nel nostro caso che

Antonella Dal Forno

prevede il trasporto degli studenti fino a Villafranca. Abbiamo provveduto a mettere in atto tutte le iniziative affinché la prescrizione del 2003 fosse realizzata». Per istituire la fermata del Bus, serve mettere in atto alcune prescrizioni: l’installazione della segnaletica verticale e realizzazione di quella orizzontale; la realizzazione di un attraversamento pedonale che colleghi i marciapiedi; e, infine, la determinazione di un’area di fermata di lunghezza pari a 14 metri. «I tempi di realizzazione – conclude il primo cittadino - ora dipendono solo da noi e cercheremo di recuperare il ritardo di 12 anni, perché il benessere e la sicurezza degli studenti e delle famiglie sono tra le nostre massime priorità».

SERVIZI SOCIALI / L’AUTOMEZZO E’ stato un successo la raccolta di fondi che PMG S.p.A. ha effettuato presso le aziende del Comune di Sona per dotare i Servizi Sociali di un automezzo destinato al trasporto di persone con difficoltà motorie. Domenica 14 Dicembre presso la Baita Alpini di Palazzolo è avvenuta infatti la consegna del pulmino all’Amministrazione comunale. «Questo progetto è in continuità con quanto già presente presso il nostro Comune – afferma il Sindaco Gianluigi Mazzi – e che era oramai in scadenza. Le scarsissime risorse del Bilancio comunale non consentivano di dotarci di un mezzo per il trasporto di persone in difficoltà. Questione imbarazzante per chi ha a cuore il bene dei soggetti più sensibili e delicati. Per questo abbiamo investito tutto noi stessi come Amministrazione per favorire il successo dell’iniziativa». «Il pulmino attrezzato – dichiara il Vice Sindaco Simone Caltagirone con delega ai Servizi Sociali – è di fondamentale importanza perché permette alle persone con disabilità o con difficoltà motorie, di effettuare visite mediche, analisi e in generale raggiungere le strutture socio-sanitarie. Alla luce delle sempre maggiori ristrettezze economiche che gli enti locali devono far fronte, senza il pulmino sarebbe stato un dramma o impossibile». All’iniziativa condotta da PMG S.p.A. hanno partecipato 28 aziende del territorio, di cui 5 extra comunali, la più distante con sede a Roma.


L’ALTRO GIORNALE Gennaio 2015

CRONACHE di Pastrengo

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LA RIUNIONE. Il sindaco Varolo strizza l’occhio all’Amministrazione junior

COMUNE

«Ragazzi, siate uniti e agite con lealtà»

Ancora debiti fuori bilancio

Si è riunito sabato 6 dicembre il Consiglio dei ragazzi della Scuola Media di Pastrengo, insediatosi nell’auditorium. Da quest’anno sono seguiti e coordinati dalla loro nuova insegnante di riferimento, Francesca De Nardi. Ha fatto gli onori di casa il Sindaco di Pastrengo Alberto Varolo che ha incoronato con fascia tricolore il suo omologo sindaco junior Enrico Tosoni, dapprima scherzando con lui sulle fatiche della campagna elettorale e poi complimentandosi per la disinvoltura dimostrata nel suo discorso programmatico e di presentazione della “squadra scolastica”. Il Sindaco Varolo ha raccomandato ai giovani consiglieri di «stare assieme, perché solo uniti si va avanti, di agire sempre correttamente, con la schiena dritta e mai scendere a compromessi». Gli assessori ufficiali del comune di

Pastrengo, Ivan Realdi e Massimo Faccioli hanno riferito che l’Amministrazione metterà a disposizione del Consiglio dei Ragazzi una somma di denaro, tale da soddisfare le loro esigenze progettuali, col fine di abituarli a gestire con oculatezza i soldi della comunità. Il Preside Luigi Facchini si è complimentato con il nuovo Consiglio dei Ragazzi che porta aria di rinnovamento, inoltre ha invitato i ragazzi a riflettere sull’atteggiamento, di ascolto e vicinanza, che deve avere chi occupa posti di responsabilità. Per il Consiglio di Istituto Comprensivo erano presenti il Presidente Andrea Tramonte, il Vicepresidente Andrea Mancini e il delegato di Pastrengo Stefano De Lucca. Porta il saluto della Pro Loco di Pastrengo il Presidente Albino Monauni che ringrazia dell’invito a presenziare e

offre volentieri la collaborazione Pro Loco alle iniziative della Scuola. Nell’occasione si complimenta doppiamente con il neosindaco Enrico per aver superato la prima selezione di club al Concorso Lions “Un poster per la pace”. Il disegno selezionato rappresenta una colomba che sostiene una mongolfiera

avvolta in bandiere multilingue che si libra tra i grattacieli delle città del mondo spargendo semi di pace. Al Concorso la Scuola Media di Pastrengo vi aveva partecipato con26 alunni delle classi seconde e terze guidati dal loro insegnante d’arte Prof. Giovanni Battista Fauci. Bruna De Agostini

I COMPONENTI IL CONSIGLIO SCOLASTICO IUNIOR DI PASTRENGO Enrico Tosoni Sindaco Maddalena Realdi Vicesindaco Enrico Marcassa Assessore alla Scuola con i Consiglieri Francesco Comerlati e Nicolò Marconi Giorgia Colombari Assessore alla Cultura con i Consiglieri Gaia Gamberoni e Giorgia Lonardoni Luka Budic Assessore allo Sport con i Consiglieri Cristina Bergamini, Thomas Caliari e Matteo Manzati Anna Girardi Assessore alla Salute-Benessere e Ambiente con i Consiglieri Giada Farina e Elena Razza

Assestamento al bilancio di previsione 2014 di Pastrengo: il Consiglio approva ma ci sono ancora debiti fuori bilancio. Al Consiglio comunale di fine anno la lettura della proposta di delibera ha evidenziato ancora alcuni debiti fuori bilancio «ereditati dalla gestione della precedente amministrazione comunale - ha puntualizzato il sindaco attuale, Alberto Varolo -. Debiti assunti con alcune ditte ma che non trovano riscontro perché contratti senza rispettare le regole contabili e contrattuali». Una situazione pesante che il sindaco Varolo vuole chiarire: «E’ dovere e obbligo di chiunque ha preso parte alla vicenda (amministratori, impiegati comunali, ditte), dare il proprio contributo di verità, di coerenza, di responsabilità e di chiarezza cercando di arrivare ad un confronto serio e costruttivo per porre fine alla vertenza». In sostanza sono stati assunti debiti per un totale di

PRO LOCO

Abbuffata di eventi L’anno appena concluso è stato un anno prodigo di soddisfazioni per la Pro Loco di Pastrengo che ha messo a cartellone parecchi eventi di successo sulla piazza di Pastrengo. Ultimi in ordine di tempo le animazioni natalizie che hanno visto rappresentati in carne ed ossa i personaggi della tradizione: dalla Santa Lucia proposta dal Comune in piazza, al Babbo Natale nella serata degli auguri con gli Alpini nella notte di Natale e per finire in bellezza la comparsa dei Re Magi alla premiazione dei presepi in Sala Leardini di Piovezzano. A conclusione di tutte le Feste natalizie, all’Epifania si è snodato il mega corteo della Befana sui trampoli in partenza dalla piazza di Piovezzano accompagnata al rogo sotto le mura di Forte Degenfeld. Una serata di grande sugge-

stione, con una Befana rievocativa di antiche atmosfere tra sacro e profano in stile medioevo: i giocolieri in piazza per la gioia dei bambini, il mangiafuoco, gli zampognari, il te caldo con i dolcetti delle feste ad intrattenere il pubblico in attesa, i tamburi che scandivano i tempi di marcia. E poi il falò, attorniato da un pubblico molto coinvolto, quasi intimorito dalle coreografie evocate dal fuoco, il tutto poi stemperato nel tepore dei beveraggi tradizionali del vin brulè e cioccolata. E come dice il proverbio, un buon termine dispone al buon inizio dei prossimi appuntamenti Pro Loco nel nuovo anno: il tesseramento e l’Assemblea dei soci prevista per domenica 15 febbraio e il Gran Carnevale per il 15 marzo, con sfilata delle maschere da piazza a piazza.

Non meno importante è la ripresa delle serate teatrali al Leardini di Piovezzano. Le prossime due commedie comiche-dialettali di sabato 31 gennaio con “A volerse ben, no se sbaglia mai” e di sabato 28 febbraio con “La fadiga de star in bilico” sono animate dalla compagnia teatrale “Anime spaise” dell’Istituto Campostrini di Verona. Una rimpatriata nei buoni sentimenti di un tempo recitati nel tipico sapore buonista di donnesuore- attrici che caratterizzano la compagnia. Albino Monauni

123.000 euro circa senza le necessarie coperture contabili. Nella relazione allegata alla delibera della variazione, il Revisore dei Conti Stefano Campedelli, che ha dato parere negativo all’approvazione, ha evidenziato “notevoli incongruenze”: la mancata verifica dell’effettiva esecuzione dei lavori e il mancato controllo sulla congruità della spesa degli interventi eventualmente giudicabili di utilità ed arricchimento per il comune. Nella documentazione allegata alla delibera emerge inoltre che alcuni lavori non sono stati ordinati dagli uffici comunali competenti ma bensì da alcuni amministratori. L’assestamento di bilancio è stato approvato, con il voto contrario della minoranza, ma «l’amministrazione ha avviato una verifica più approfondita su questi debiti fuori bilancio e comunque su eventuali ulteriori debiti, al fine di un accertamento definitivo della reale situazione contabile» - ha concluso il Sindaco. Occorre inoltre evidenziare che nelle casse del Comune mancano ancora 590.000 euro che avrebbero dovuto arrivare dall’alienazione di un lotto in via Tione, alienazione preventivata dalla precedente amministrazione che non è mai avvenuta. Ciò ha comportato il mancato introito nelle casse comunali di liquidità con conseguente mancata realizzazione del marciapiede tra Pastrengo e Piovezzano, la cancellazione della sistemazione del Fosson e il rinvio della ristrutturazione dell’ex circolo “Combattenti e Reduci” di Pol. Infatti i finanziamenti regionali o statali già arrivati per la realizzazione di queste opere sono stati utilizzati per pianificate tale ammanco di cassa. Bruno Gardin

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

PASTRENGO - Municipio Ortofrutta Alimentari PIOVEZZANO - Ortofrutta Mela Verde


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CRONACHE di Pescantina

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STRATEGIE. L’assessore al Bilancio, Marconi, spiega la linea del Comune

CICLISMO

L’Amministrazione rinuncia ai mutui

Un ultimo saluto a Luciano Zanetti

Servizi di

Lino Cattabianchi Il Comune di Pescantina rinuncia ai mutui. «Si tratta ha spiegato l’assessore al bilancio, Alberto Marconi - di estinguere anticipatamente i mutui contratti con la Cassa depositi nel 2010 e alcuni degli anni precedenti con l’obiettivo di ridurre le passività a carico del Comune per poter beneficiare degli effetti positivi di questa manovra sul patto di stabilità e sull’equilibrio finanziario. Il relativo indennizzo, che ammonta circa a 178.000 euro, sarà determinato con precisione in seguito dalla Cassa depositi e prestiti. I mutui che andiamo a rimborsare avevano un valore originario di 1 milione e 667mila euro e attualmente il

debito residuo ammonta a un debito di 1 milione e 360mila euro. Si può coprire l’indennizzo di 178mila euro con parte dell’avanzo di bilancio 2013 non vincolato». Molte le opere in programma che, forzatamente, dovranno essere ridotte, con l’obbiettivo di abbassare l’indebitamento del Comune. «Erano stati contratti mutui per il rifacimento della pista del velodromo – ha spiegato Marconi -, per gli impianti sportivi di Settimo, per le aree verdi, per il centro sportivo di via Monti Lessini. Nel 2008 era stato acceso un prestito per l’illuminazione della strada da Santa Lucia ad Arcé, per l’asilo nido e per nuove strade comunali: di questi ultimi viene restituita la parte non utilizzata. Le rate annue di 129mila euro erano

formate da 70mila euro di capitale e 58mila di interessi. Come amministrazione abbiamo deciso inoltre di non restituire per il momento il

mutuo per la realizzazione dell’isola ecologica, in vista di una riflessione sul progetto e sui costi per la realizzazione».

LA NOVITÀ

Ospedaletto ha la Pro Loco Dal precedente Comitato di Ospedaletto è nata la omonima proloco. «Questa trasformazione – spiega il presidente Antonio Gaburro, già da anni attivo nella frazione - è stata effettuata nell’inten-

to di avvicinare più persone alla vita di questa associazione che è interamente autofinanziata con le tessere e piccole manifestazioni». La sede attuale è nell’ex area San Giuseppe. «Le nostre

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA Municipio, - Farmacia - Panificio Adige - Imm. Fondo Casa BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, - Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle

intenzioni – continua Gaburro - sono quelle di aprire una piccola biblioteca che sarà operativa, tutti i sabati dalle 15 alle 17. Con l’occasione potremo fornire alla gente informazioni per il tesseramento e per le attività del prossimo anno. Un’altra iniziativa che pensiamo di mettere in piedi e per la quale sono in corso incontri con le autorità, è il mercato settimanale dedicato esclusivamente a prodotti agricoli. Per il giorno settimanale abbiamo chiesto il giovedì mattina». A queste proposte la proloco di Ospedalettto aggiunge anche gite a scopo culturale e visite guidate sul territorio. «Quelle che abbiamo già fatto al parco del Mincio e alla diga del Vajont – conclude il presidente - sono state molto apprezzate dai partecipanti.

Tutto il ciclismo veronese si è riunito nel duomo San Lorenzo a Pescantina per dare l’estremo addio a Luciano Zanetti, fondatore e dirigente dell’Ausonia per 45 anni. Le casacche biancogialle della società che da tanti anni porta il nome di Pescantina sulle strade di tutto il mondo si sono strette in un abbraccio riconoscente e affettuoso alla famiglia Zanetti. In prima fila la moglie Bruna coi figli Valentina e Alessandro e i fratelli Giorgio e Gianfranco, con cui Luciano ha condiviso la passione ereditata da papà Angelo. Chiesa gremita per la celebrazione, condotta con grande partecipazione da don Ilario Rinaldi, parroco di Pescantina, che ha ricordato le doti umane di Luciano e la sua grande passione educativa attraverso lo sport, “autentica scuola di vita”. «Ci impegneremo a continuare il tuo lavoro per formare validi ciclisti e uomini veri” hanno promesso i dirigenti dell’Ausonia al loro capitano che sull’ammiraglia li ha seguiti per migliaia di chilometri, negli allenamenti e nelle corse. “Grazie per i richiami, i consigli e gli insegnamenti» -

hanno risposto i ciclisti. «Se n’è andato un padre del ciclismo veronese – ha sottolineato Gianluca Liber, presidente provinciale della Federazione ciclistica italiana - che ci ha lasciato un’eredità fatta di passione, rispetto, impegno e lealtà: un grande esempio da seguire. Siamo chiamati anche noi a fare meglio per il bene del ciclismo. Tutto il ciclismo veronese ti ringrazia». Le note dell’Ave Maria di Schubert hanno concluso la celebrazione in un clima di intensa e commossa partecipazione.

I FUNERALI

Don Argeo Allari Antonio Gaburro presidente Proloco Ospedaletto

Per l’anno prossimo abbiamo in programma la visita guidata alla cittadina di Sabbioneta e a Palazzo Té di Mantova e alle ville venete sulla Riviera del Brenta». Per contatti: prolocoospedaletto@gmail.com; facebook.

Sono stati celebrati dal vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, nella chiesa parrocchiale di San Martino di Peschiera i funerali di don Argeo Allari, spentosi a 86 anni. Nato nel 1928 a Pescantina, nel cui cimitero ora riposa, don Argeo ha frequentato il ginnasio e il liceo all'istituto Don Mazza, incoraggiato dal parroco di allora monsignor Luigi Castagna ed aiutato dai suoi genitori, dalle

PERCORSO PEDONALE

Passaggio Giacopini riaperto E’ stato riaperto il passaggio Giacopini, un percorso pedonale che a Pescnatina collega piazza Butturini a via Ponte. «L’apertura – spiega il sindaco Luigi Cadura - sarà nei giorni feriali, dalle 8 alle 19.30, e, nei giorni festivi, dalle 8 alle 12.00. C’è un tassativo divieto di acceso a biciclette e a motocicli di qualunque cilindrata. Vietatissimo, inoltre, accedere con animali». Alla proprietà, per la quale è previsto un ristoro delle spese assicurative contro atti vandalici, di illuminazione e per alcune manuten-

Luciano Zanetti

zioni, tocca l’onere di aprire e chiudere i cancelli sui due lati di via Ponte e piazza Butturini. La convenzione è stata firmata in ottobre e per espletare tutte le pratiche si è arrivati all’inizio di dicembre. Conclude il sindaco: «Con questa iniziativa si agevola chi vuole parcheggiare in piazzale Butturini e raggiungere poi a piedi il centro. E’ un modo per favorire iniziative commerciali del centro storico. E comunque abbiamo mantenuto la parola di aprire questa importante via». Si è conclusa in questo modo la

disputa che ha visto su posizioni spesso contrapposte Renato Tomezzoli e il Comune. «Questo passaggio – ribadisce Tomezzoli è stato chiuso in occasione di lavori da parte della proprietà e allora, per riottenerne l’apertura, abbiamo lanciato una raccolta di firme tra i residenti nella zona. In breve ci sono state circa 450 adesioni che abbiamo regolarmente depositato in Comune. Sono felice di questa conclusione che è andata in porto, specialmente per le persone anziane e disabili che hanno problemi».

sorelle e dai fratelli. Prete nel 1951, ordinato da monsignor Gerolamo Cardinale, è stato vicario parrocchiale a Maria Immacolata, ai Santi Apostoli, a Isola della scala e Desenzano. Dal 1961 al 1966, è stato cappellano dei lavoratori in Germania, a Göppingen vicino a Stoccarda, dove c’erano circa 10mila parrocchiani italiani provenienti da tutte le regioni e sparsi nel raggio di 50 Km. Per loro, oltre ad organizzare l’attività pastorale e momenti di svago con proiezioni di film in italiano, don Argeo, assieme alle Acli, svolgeva un servizio di patronato e aveva anche aperto una scuola d'infanzia per figli di italiani e non. Al suo ritorno in Italia fu per 15 anni parroco a Peschiera dal 1967 al 1982 e a Zevio dal 1982 al 1988. Ha lavorato in istituzioni diocesane per approdare poi nel 1999 alla clinica Pederzoli di Peschiera dove ha svolto il ministero di cappellano fino al 2013. Per qualche tempo a Bussolengo, si era ritirato poi alla casa Perez di Negrar. Molto impegnato nella pastorale familiare è stato attivo fino alla fine. Peschiera, dove ha operato a lungo come parroco e come cappellano, gli ha dato, commossa, l’estremo saluto.


L’ALTRO GIORNALE Gennaio 2015

CRONACHE di Pescantina

LA DECISIONE. Gli ambiti designati sono ambiente e bilancio

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LABORATORIO D’ARTE E SPETTACOLO

Commissioni ... con polemica

Il Consiglio comunale di Pescantina ha istituto le Commissioni ambiente e bilancio. Della prima, che riunisce le competenze anche per l’urbanistica e i lavori pubblici, fanno parte per la maggioranza Stefano Gatto, Simone Aliprandi e Francesco Fiorato; per la minoranza Vittoria Borghetti e Davide Pedrotti. Per la commissione bilancio sono stati votati Lorenzo Mascanzoni, Emma Benedetti e Luciano Bonsaver, consiglieri di maggioranza; Diego Verona e Damiano Berzacola per le minoranze. Per le riunioni non è previsto nessun gettone di presenza. Obiezioni sono venute dalle minoranze. «Con due sole

commissioni – ha sottolineato Manuel Fornaser - la minoranza non è completamente rappresentata. Questa non è un’apertura nei nostri confronti». Vittoria Borghetti, in merito alla richiesta della istituzione di tre commissioni in materia di ambiente, urbanistica, lavori pubblici e bilancio fatta dalle minoranze, ha precisato: «La risposta data dalla maggioranza di istituire solo due commissioni, raggruppando in una i temi dell’ambiente, dell’urbanistica e dei lavori pubblici, ha il sapore di una sterile scaramuccia. Ritengo che l’istituzione a sé stante di un apposita commissione che tratti esclusivamente la materia del-

l’urbanistica e dei lavori pubblici sarebbe stata veramente sede di proficue discussioni volte a portare un contributo nella risoluzione dei molteplici problemi che Pescantina ha in tali contesti, mentre per come è stata gestita l’istituzione di un'unica commissione temo che questo fatto renderà irrisoria qualsiasi sana discussione possa essere affrontata». Ha cercato di mediare il presidente del Consiglio, Lorenzo Mascanzoni che ha concluso: «Le sedute delle commissioni sono aperte e tutti possono partecipare. Dopo la modifica del regolamento si istituirà la commissione per la viabilità e i lavori pubblici».

Il Laboratorio dell’arte e dello spettacolo di Ospedaletto di Pescantina vince a Roma il prestigioso premio David di Michelangelo alla Coreografia e al talento artistico. Il Teatro Auditorium del Massimo ha ospitato la 17° edizione del celebre evento promosso dalla Federazione nazionale Danza, in collaborazione con l’organizzazione internazionale Cultura sport e spettacolo e con il Patrocinio del Conseil international de la danse, (Cid Unesco). La Culpa, un racconto della storia del popolo cubano, è la coreografia con cui Valia Garcia, coordinatrice degli insegnanti della scuola veronese, ha sbaragliato la concorrenza di centinaia di danzatori di altre ottime scuole italiane, aggiudicandosi una doppia statuetta: 1° premio per la categoria e premio assoluto come migliore coreografia televisiva di tutta la competizione, consegnato dal Franco Miseria. Durante il pomeriggio, il voto unanime della giuria tecnica ha permesso il passaggio del gruppo alla fase successiva, svoltasi durante il gran galà serale. In tale occasione sono stati tributati i prestigiosi David di Michelangelo alla carriera a personaggi di spicco come il coreografo Franco Miseria, Dario Laruffa del Tg2, l’attore Peppino Mazzotta e il comico emergente Fabrizio Gaetani. Giunta alla finalissima, la Culpa è stata ridanzata per esser sottoposta al giudizio di una seconda commissione composta da personalità dello spettacolo, il cui giudizio, sommato a quello attribuito dalla giuria tecnica, ha decretato il trionfo del variopinto quadro di folklore e rumba cubana, contaminato dalla danza classica e contemporanea. Le danzatrici Valia Garcia, Angelica Lonardi, Sara Martini, Giorgia Olivieri e Lucia Salgarollo hanno convinto giuria e pubblico con un’impeccabile performance tecnica, caratterizzata da forza, eleganza, evidente valore artistico ed impatto emotivo, portando così a Verona un risultato senza pari: la doppia statuetta del David di Michelangelo.

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

ICTUS CEREBRALE

Nuovo Modello di Assistenza e Trattamento: La Stroke Unit L’Ictus cerebrale ischemico (Stroke) dovuto all’occlusione acuta di un’arteria cerebrale può dipendere da diversi fattori e rappresenta la prima causa di disabilità permanente e la terza causa di morte. Esso costituisce una vera emergenza medica e la possibilità di ricevere una terapia adeguata dipende dalla rapidità con cui si raggiunge la più vicina struttura ospedaliera organizzata, definita “Stroke Unit”, dove si concentrano tutte le competenze necessarie. Questa struttura è l’unica autorizzata a praticare la trombolisi, terapia d'urgenza che consiste nella somministrazione endovenosa di una sostanza in grado di sciogliere il trombo che ostruisce il vaso sanguigno, permettendo così la riperfusione del tessuto ischemico. Nel Reparto di Neurologia della CdC “Dott. Pederzoli” di Peschiera del Garda è operativa dal 2010 una Stroke Unit, modulo clinico di terapia semintensiva dotato di letti attrezzati per il controllo delle funzioni vitali, dove lavora in modo coordinato un Team multidisciplinare di medici esperti (neurologi, radiologi, cardiologi), infermieri e altro personale (logopedisti, dietisti e tecnici della riabilitazione) che applica i protocolli d’intervento più aggiornati ed efficaci. Il nostro Reparto ricovera circa 250 pazienti con eventi cerebrovascolari acuti ogni anno, attuando in media 28-30 trattamenti trombolitici endovenosi in urgenza (12% dei pazienti) con risultati favorevoli a breve distanza. La loro effettuazione nella cosiddetta ‘finestra terapeutica’ (entro 4,30 ore dall’esordio dei sintomi) ha permesso a circa un terzo dei pazienti di tornare a domicilio in pochi giorni completamente guariti e a circa la metà di conseguire un buon recupero funzionale. Questi dati indicano che la Stroke Unit di Peschiera del Garda è uno dei

centri ospedalieri italiani più efficienti nella terapia dell’ictus ischemico in fase acuta. Oltre al trattamento della fase acuta, è altrettanto importante agire con strumenti di tipo preventivo. E’ noto infatti che l’adozione di corrette misure di prevenzione costituisce l’arma più efficace per combattere l’ictus. La prevenzione primaria dell’ictus si attua mediante il controllo dei principali fattori di rischio cerebrovascolare (sovrappeso, ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, trattamento delle aritmie cardiache) e adottando un corretto stile di vita che preveda l’abbandono della sigaretta, una dieta equilibrata, una regolare attività fisica e controlli medici periodici. Pertanto per completare e migliorare l’efficacia del percorso diagnostico-terapeutico dell’ictus, è attivo da qualche anno un Ambulatorio per le Malattie Cerebrovascolari che esegue follow-up di pazienti già colpiti da ictus cerebrale cercando di ridurre l’incidenza di recidive, fornisce continuità terapeutica e offre ai pazienti a rischio vascolare strumenti di controllo di tipo preventivo. Infine, nell’ambulatorio dedicato si effettua una approfondita diagnosi ecografica dei principali tronchi arteriosi intra- ed extracranici e la possibilità di valutare fenomeni microembolici a partenza cardiaca. Concludendo, un adeguato e sempre più tempestivo trattamento dell’ictus ischemico è l’obiettivo primario che la Stroke Unit di Peschiera del Garda cerca di conseguire, ma non dimentichiamo il noto aforisma che ‘prevenire è meglio che curare’. Dott. D. Idone Dott G. Zanette U.O. di Neurologia – CdC Pederzoli pubbliredazionale


CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE Gennaio 2015

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ISTRUZIONE. Il Consiglio comunale ha dato il suo ok alla proroga

VIA SABAINA

Scuola paritaria: c’è la convenzione

Opere ultimate

Servizi di

Claudio Gasparini Con delibera del consiglio l’amministrazione comunale di Sommacampagna ha prorogato le convenzioni con le scuole paritarie del comune. «La scuola dell’infanzia è il primo luogo che affianca la famiglia nella formazione ed educazione dei nostri bambini. Era fondamentale dare continuità alla consuetudine che, amministrazione dopo amministrazione, si è consolidata nel nostro comune di dare la stessa importanza alle scuole comunali e statali le paritarie» - è il pensiero di Alessandra Trunca-

li, assessore ai servizi sociali. Le interessate sono la scuola dell’infanzia “Giannantonio Campostrini” del capoluogo, “Ad onore degli eroi” di Caselle e “Divina provvidenza” di Custoza. Nuova la convenzione con “Terre d’infanzia” del capoluogo. «Fin che il bilancio lo consentirà – afferma l’assessore – l’amministrazione intende favorire un servizio di eccellenza nell’educazione, fatto a mio avviso, presente in tutte le scuole del territorio. Questo ci spinge a confermare l’investimento finanziario con una proroga di sei mesi per poter riformu-

Alessandra Truncali

lare una nuova convenzione che si avvarrà degli indirizzi di bilancio proposti o “imposti” dal nuovo bilan-

EVENTI NATALIZI

Che successo! Apprezzati gli eventi proposti nel periodo natalizio dall’amministrazione comunale di Sommacampagna, nel capoluogo e nelle frazioni di Caselle e Custoza, organizzati «con il prezioso supporto del comitato Fiera ed Eventi che ringrazio a nome di tutti» - sottolinea l’assessore alla cultura Isabel Granados. Il comitato è composto da otto persone: dal presidente Paolo Melchiori, dal vice Paolo Manzato, Raissa Brian segretaria, Giorgio Castioni, Paola Fasol, Luca Fasoli, Jacopo Leoncini, Graziano Napolitano. E’ stata la prima proposta del mercatino di Natale in Piazza. “Il Villaggio di Natale” è stato ben accolto sia dagli operatori che dalle associazioni no profit che si sono adoperati per programmare eventi finalizzati a valorizzare i prodotti locali ma anche lo spirito di solidarietà centrando pienamente l’obiettivo. Per l’assessore alla Cultura «l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo. Bello vedere i bambini che cercavano tra le vie il loro disegnetto. C’è stato movimento, con soddisfazione dei commercianti per la rivitalizzazione del centro e concerti tutte le sere con grande partecipazione di pubblico. Il gruppo organizzatore ha lavorato bene. In una delle casette di legno che ospitavano le varie realtà, per la prima volta, anche i produttori del broccoletto che hanno dato la possibilità a tutti di assaggiare il famoso ortaggio di Custoza fuori dai confini locali».

cio, e per dare una certezza economica in questo momento di alta precarietà». Il Comune vanta un primato rispetto a molti comuni della provincia dove il contributo medio si aggira sui seicento euro a bambino. Qui vanno dai 1.062,65 ai 1239,84 ai 1.417,16 rispettivamente per le scuole dell’infanzia di Sommacampagna e Caselle, per l’infanzia di Custoza e per i nidi integrati di Caselle e Custoza. «L’augurio è di portare avanti una scelta di indirizzo di qualità nella quale il nostro comune ha sempre creduto» - conclude Truncali.

I lavori di completamento del marciapiede di via Sabaina a Sommacampagna hanno permesso di congiungere il marciapiede esistente con quello di via Osteria Grande completando in tal modo un importante tratto per la viabilità pedonale. Novemila euro è stato il costo dell’intervento molto importante poiché il marciapiede è stato costruito su una delle vie principali di afflusso di studenti verso la scuola media ed il tratto è potenzialmente pericoloso in quanto in leggera curva. Le dimensioni del marciapiede sono tali da consentire il passaggio di carrozzelle per disabili e carrozzine in sicurezza mentre prima si era obbligati a camminare sulla carreggiata percorsa dai veicoli. A Caselle risultando la pavimentazione particolarmente danneggiata sono stati sistemati i vialetti del cimitero con l’utilizzo di trentatremila euro di fondi ottenuti dal risparmio sulla base d’asta dei fondi regionali precedentemente ottenuti per l’ampliamento delle tombe. Il lavoro era necessario in quanto i vialetti, in seguito all’usura del tempo e delle intemperie, si stavano disgregando creando ristagni d’acqua e pericolose buche. I mattoncini a secco posati consentono versatilità e la possibilità di risistemazione agevole in caso di futuri interventi di sistemazione che si rendessero necessari. Il tipo di piastrella utilizzata è permeabile al passaggio dell’acqua impedendo in tal modo la formazione di pozzanghere. Con l’occasione dei lavori, sfruttando lievi pendenze e la versatilità del materiale, si sono eliminati piccoli scalini che rappresentavano delle vere barriere architettoniche in particolare per gli anziani con difficoltà motorie.

la mostra. “Momenti di esistenza” di Capellini Rimarrà aperta fino al 18 gennaio presso il palazzo municipale di Sommacampagna la mostra scultorea del maestro Capellini «artista che siamo orgogliosi abbia scelto la nostra cittadina come teatro di una sua personale» - ha sottolineato il primo cittadino Graziella Manzato. “Momenti di esistenza” è il tema della mostra proposta nel periodo natalizio, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura, dall’autore di fama internazionale che ha esposto le sue opere in tutto il mondo, nominato nel 2009 membro della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon dal pontefice Benedetto XVI. Capellini è nato a Bologna dove è rimasto fino ai 19 anni, collaborando come tornitore nell’officina dello zio. Partì poi per Roma per fare una vacanza durata 25 anni. Qui sotto la guida di uno scultore ha iniziato a modellare acquisendo il mestiere, arricchito della sua creatività. Ha visitato musei, ha scoperto il mondo dell’arte, della scultura, prima sconosciuti. Ha imparato a lavorare il marmo a Carrara, il legno in Val Gardena. Nascita, vita, morte. «La nascita – comunica lo scultore – è la fiducia per il domani. La madre che, con il padre, procrea proietta la sua creatura nel futuro, chi si spera ottimale. La vita è la donna intesa come la compagna della lotta per la vita, un punto di riferimento per quello che è il futuro del figlio. La sensibilità della donna è diversa da quella dell’uomo che vive più alla giornata. La donna osserva invece il presente proiettandolo nel futuro, probabilmente proprio perché è madre. La Morte la vedo sempre come un futuro, “io non morirò” come nel Sacrificio di Piero, anche nel Caino che uccide Abele la morte violenta è compensata da un successivo e sincero pentimento. Il sacrifico è per un ideale, un qualche cosa per il quale vale la pena morire. So che la mia morte serve per qualcosa». A Sergio Capellini manca solo il Sud America, il resto del mondo l’ha visitato portando le sue opere. Vive e lavora nel suo laboratorio di Isolalta di Vigasio. E’ collezionista di arte africana, con sculture di 18 etnie diverse, acquistate nei viaggi degli anni passati come volontario della Caritas di Firenze. Per l’assessore Granados «è una bella soddisfazione aver avuto l’opportunità di far conoscere un grande talento artistico nel nostro paese che si caratterizza per avere grande sensibilità nei confronti dell’arte in tutte le sue espressioni. Da sottolineare la generosità di Capellini che ha saputo trasmettere e trasmetterà anche in questi ultimi giorni di mostra; sa condividere tutto il suo sentire».

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CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE Gennaio 2015

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CUSTOZA. Numerose le iniziative proposte per la degustazione del prodotto tipico

Il Broccoletto: un protagonista Il Broccoletto di Custoza sarà il protagonista per un altro mese delle iniziative proposte per la degustazione di quest’ottimo prodotto di nicchia che si distingue per le sue eccelse qualità, la sua dolcezza, la sua bontà. Una vera delizia per i palati dei buongustai che non possono non abbinarlo all’altro mito del territorio, il Custoza Doc, per esaltarne il sapore, completando, armoniosamente, il gusto della prelibatezza con naturalezza come solo un eccellente vino sa fare. Il broccoletto di Custoza è un broccolo tardivo, non presenta pertanto l’inflorescenza, il cuore, e questo è il punto di forza del broccoletto di Custoza in quanto è importante la foglia caratterizzata da una costa morbida e dolce, peculiarità esaltata dopo le gelate. L’anteprima delle degustazioni si è tenuta nei giorni 3-4-5-6 gennaio scorsi al Centro Sociale di Custoza dove la Pro Loco ha proposto l’ortaggio tutti i giorni, da mezzogiorno e fino a notte inoltrata, nella versione tradizionale, condito con olio extra vergine d’oliva con “ovi duri” e salame caldo accompagnato ovviamente dal Custoza Doc. Ottimo il riscontro dei commensali. Fa presente il Cav. Elio

Elio Franchini

Franchini presidente della locale Pro Loco: «il merito va all’eccellente prodotto, di qualità, apprezzato, e al Custoza Doc. Ringrazio i tanti partecipanti che ci hanno gratificato della loro presenza ed i volontari, senza i quali, queste importanti manifestazioni di valorizzazione dei prodotti tipici della nostra terra non potrebbero essere realizzate». Si proseguirà con le proposte dei Ristoratori del Custoza, iniziate il 9, che fino al 4 febbraio proporranno, nei loro ristoranti, serate

di degustazione del broccoletto proposto in varie versioni. «Siamo un po’ il collante del territorio – ha sottolineato Franco Predomo, Presidente dei Ristoratori del Custoza - nel senso che abbiamo materie prime eccellenti, in questo momento il broccoletto, che cerchiamo di valorizzare, proponendo soluzioni sempre diverse ed accattivanti ai commensali che apprezzano le proposte, in abbinamento al giusto Custoza Doc». La chiusura delle celebrazioni del broccoletto sarà a cura

All’interno della kermesse culinaria il vino Custoza si presenterà al pubblico come ideale abbinamento al broccoletto. Per il Consorzio Tutela Vino Custoza Doc sarà l’occasione per presentare un primo assaggio dei vini Custoza della vendemmia 2014 prelevati nelle cantine direttamente da vasca, per valutarne l’evoluzione e le caratteristiche. Nei giorni 6 e 7 febbraio inoltre gli chef di sei tra i più rinomati ristoranti della provincia veronese si sfideranno in piazza a colpi di fornello proponendo le loro specialità più gustose e creative a base di broccoletto che saranno valutati da una giuria selezionata.

dei Produttori con le proposte dell’ultimo fine settimana di gennaio (30-31 gennaio e 1 febbraio) e della prima settimana di febbraio (6-7-8) nella tensostruttura che sarà allestita in piazza a Custoza. Altra splendida occasione per assaporare il gustoso ortaggio che sarà proposto

nella versione tradizionale ma non solo; gli chef dell’Associazione sono al lavoro e, con la loro grande volontà e passione, proporranno piatti rivisitati, spadellati in tutte le maniere, paste, risotti e altro ancora. Filippo Bresaola, Presidente operaio, com’egli stesso si definisce, dell’Associazione Produttori Broccoletto di Custoza fa presente come sia «difficile spiegare a voce questo prodotto, che coltiviamo con tanta passione, dalla virtù intrinseca unica, perfettamente legato al territorio fatto di storia, cultura, tradizione che si porta avanti da 70 anni e che, partendo da una produzione minima degli orti di casa, ci ha portato a produrre quest’anno, un centomila ceppi. Un prodotto autoctono che viene così bene e con queste caratteristiche solo in questo territorio, perciò dobbiamo difenderlo dalle imitazioni e plagi che sono

dietro l’angolo». Broccoletto momento di unione. «Il mio lavoro – ha sottolineato l’assessore alla cultura Isabel Granados – è stato di mettere assieme le forze degli assessorati, delle associazioni, delle cantine, dei produttori. I tempi sono in evoluzione, abbiamo capito che solo facendo fronte comune porteremo grandi vantaggi al nostro territorio». «Grazie alla Pro Loco precursore dell’iniziativa – ha rilevato il vicesindaco Giandomenico Allegri - il prodotto è cresciuto negli anni. Degna di nota la collaborazione delle tre associazioni che si sono messe assieme per promuovere quello che è un sapore del territorio. Non si può dire sono stato a Verona senza avere assaggiato il broccoletto di Custoza, eccellente sapore del territorio abbinato con l’immancabile Custoza Doc».


L’ALTRO GIORNALE Gennaio 2015

CRONACHE di Villafranca

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VILLAFRANCA-FROSINONE. Esercitazione congiunta all’eliporto di Tonezza

STAZIONE FERROVIARIA

Due interi stormi in addestramento

Ampio spazio alle associazioni

Servizi di

Claudio Gasparini L’esercitazione svoltasi all’eliporto di Tonezza del Cimone di Vicenza ha rappresentato un momento importante di condivisione e proficua collaborazione, elementi chiave per il successo delle operazioni, tra due stormi, il 3° di Villafranca di Verona e il 72° di Frosinone che hanno data vita nel novembre scorso ad una attività addestrativa congiunta. Hanno partecipato due elicotteri TH500B ed il personale pilota e manutentore del 72° stormo hanno scelto il 3° al fine di incrementare l’addestramento al volo in montagna e nello svolgimento di missioni di volo strumentale avanzato, sfruttando il contesto territoriale nel quale l’aeroporto è inserito. Sono state cinque le sortite operative effettuate, seguite da una “Task Unit” appositamente costituita per esprimere le capacità di “Comando e Controllo Logistico”, leggera e prontamente proiettabile, composta da unità mobili del 3° Stormo, suddivisa in due cellule: una operativa rischierata presso il 3° stormo per il comando operativo degli assetti e una remota dislocata presso il sito di Tonezza. Sono state espresse anche capacità campali di sopravvivenza e sussistenza. Formare i piloti di elicottero di tutte le Forze Armate e Corpi Armati dello Stato, mantenere le qualifiche dei propri Istruttori di Volo e l’esecuzione dell’attività di volo minima per i piloti di elicottero impiegati presso gli Stati Maggiori e gli Alti Coman-

di della Forza Armata è il principale compito istituzionale affidato al 72° Stormo che si occupa anche, in tempo di pace, ad operazioni Sar (Search And Rescue), di protezione civile e di rischieramento fuori area per missioni umanitarie. In tempo di crisi gli elicotteri del 72° Stormo forniscono il supporto alla difesa delle basi e delle installazioni militari, attività di collegamento e ricognizione. Il 3° Stormo di Villafranca è un reparto che rappresenta un vero e proprio Unicum dell’Aeronautica Militare dedicato alla logistica aeroportuale di proiezione e ha il compito principale di assicurare le capacità di “Sopravvivenza Operativa” e il “Sostegno Logistico” ai reparti e alle componenti mobili del sistema di comando e controllo proiettati ad operare

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 Novembre , Banca Popolare, - Bar Via Ospedale ALPO - Don Marco ROSEGAFERRO - Barcollo QUADERNI - Poste DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip, Studio dentistico don Bosco

al di fuori delle proprie sedi stanziali. Il 3° e il 72° Stormo insieme hanno così evidenziato l’aspetto “Duale” delle attività mili-

tari anche in chiave di sostegno alla collettività civile in termini di sicurezza e di interventi emergenziali.

DOSSOBUONO. “Genitori a Confronto” E’ stata un’esperienza molto positiva per i numerosi partecipanti al percorso di formazione “Parliamone” proposto dall’associazione “Genitori a Confronto” di Dossobuono rivolto ai genitori con figli preadolescenti, adolescenti e a tutti gli educatori che hanno a che fare con i ragazzi di questa età. Il corso di formazione genitori giunto alla nona edizione si è svolto in due fasi: ai primi cinque incontri primaverili sono seguiti incontri autunnali che si sono conclusi in novembre. «Il percorso costruito – illustra la presidente dell’associazione Sandra Briggi – è partito sempre dal nostro essere genitori adulti che ci chiediamo: chi sono io di fronte dalla crescita di mio figlio adolescente? La domanda ci pone in un altro prospettiva: l’adolescenza non è una malattia ma una distanza da abitare che ci mette sempre in discussione e nostro figlio diventa uno specchio di risonanza. Naturalmente non è una distanza semplice da abitare, la paura del lato oscuro della luna ci fa sentire traballanti ma aprendo ad un “Adolescente ALT” si può passare dalla ALTerità dalle ALTerazioni e trovare delle ALTernative, arrivando alla consapevolezza che educare significa mettersi in gioco, avere dei progetti di vita da proporre». Hanno riscosso un buon successo i laboratori proposti nella seconda parte dell’anno «dove noi genitori – continua Briggi – abbiamo potuto confrontarci, raccontarci le nostre storie, tirar fuori le nostre emozioni con la guida di esperti pedagogisti e con le educatrici del servizio educativo del comune di Villafranca. Si son formati gruppi bellissimi con l’incrocio di numerose storie. Sarà in programma una decima edizione? «Ritengo proprio di sì, potrebbe partire già a marzo» – conclude la presidente.

Molte persone hanno visitato nel tardo pomeriggio di venerdì 19 scorso la stazione ferroviaria di Villafranca che torna ad essere spazio culturale e sociale per le associazioni. L’immobile è stato concesso in comodato d’uso gratuito all’amministrazione comunale dalle Ferrovie dello Stato. «Sono felice di vederlo così pieno di vita. Mi piacerebbe diventasse patrimonio di tutta la comunità villafranchese ha evidenziato l’assessore ai servizi sociali Nicola Ferilli -. Non solo per quanto riguarda lo spazio, che si presta ad essere utilizzato per svariate finalità ma come luogo aperto a tutte le culture che possono integrarsi alle forme d’arte, di espressione, di comunicazione. Cose fondamentali soprattutto in un momento di crisi economica e sociale in cui si tenderebbe più a chiudersi nei propri egoismi e nella difesa del proprio orticello anzi che aprirsi anche verso le persone che sono in difficoltà». La gestione degli spazi in collaborazione con Impulsi, WWF e Linguafranca «è affidata a Il Giracose associazione onlus del territorio di Nogarole Rocca che si espande un po’ in tutta la provincia – fa presente la presidente Simonetta Manara. Ci auguriamo che altre realtà associative si facciano avanti nel collaborare a questo incarico. L’ex biglietteria ospita l’attività diurna del Centro disabili gestito dalla cooperativa Filo Continuo. L’altro spazio è dedicato alle associazioni per dar loro la possibilità di crescere e, se crescono loro, cresci anche tu. Questo è il significato di fare rete». L’edifico ospiterà anche l’Emporio della Solidarietà “Il Tione”, un

progetto sociale per la distribuzione di beni alimentari promosso dalle associazioni Il Giracose, la Caritas Diocesana di Verona e di Villafranca, il Centro Aiuto Vita, la San Vincenzo De Paoli e l’Arcad con il patrocinio dei comuni di Villafranca, Mozzecane. Nogarole Rocca, Povegliano e Vigasio, della vicaria territoriale. «Qui il polo alimentare partirà contrariamente ad altre realtà dove arranca per la miopia politica – ha evidenziato il vicesindaco Terilli. Il progetto sarà assicurato in sinergia tra le diverse associazioni ed i servizi sociali. Per avere un futuro dev’essere adottato dalla comunità e intendo i singoli cittadini, le scuole, le associazioni di categoria ed in particolare gli imprenditori. Auspico da parte di tutti la fornitura con una certa continuità di uno scaffale. Solo così potremo dare una risposta efficiente ed efficace alla crisi economica che sta interessando sempre più famiglie». L’emporio è in partenza «riteniamo di inaugurarlo tra gennaio e febbraio. Siamo cercando finanziatori, abbiamo già trovato dei privati. Speriamo che qualche azienda adotti degli scaffali. Un ringraziamento a Povegliano per il materiale che ci ha già consegnato frutto della raccolta effettuata presso le scuole elementari e medie». Per accedere ai servizi dell’Emporio, dove saranno presenti generi di prima necessità e dove non circolerà denaro ma acquisti a punti attribuiti ad ogni nucleo familiare da una apposita commissione istituita tra gli enti promotori, occorre rivolgersi ai servizi sociali del comune di appartenenza.

Da sx presidente Giracose e l’assessore Ferilli


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CRONACHE di Povegliano

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VOLONTARIATO. Il settore educativo del Comune ha presentato la terza edizione

CENTRO DIURNO PER ANZIANI

Bando Giovani progetto al via

Un servizio molto atteso

Con lo scopo di far conoscere ai giovani il mondo del volontariato è partita la terza edizione del Bando Giovani a Povegliano Veronese. Il progetto “Giovani, cittadini diventano protagonisti” elaborato dal settore educativo del comune è stato presentato con le modalità ed entro i termini previsti alla Regione Veneto che ha accolto la richiesta assegnando un contributo di 8.040 euro. Per rendersi utili in servizi con alcune associazioni impegnate sul territorio, con attività da svolgersi con minori, in campo ecologico e in iniziative ed eventi culturali, i giovani dovranno fare richiesta entro il 23 gennaio. Un impegno importante che prevede un piccolo incentivo sotto forma di voucher.

«Per il terzo anno la Regione premia il nostro progetto Giovani, cittadini diventano protagonisti – sottolinea il sindaco Anna Maria Bigon. E’ la dimostrazione che ha un grande valore perché coinvolge ragazze e ragazzi nella vita civile della comunità». L’assessore alle politiche giovanili Valentina Zuccher spiega «saranno dieci i giovani che lavoreranno, a fianco delle associazioni che hanno aderito al progetto, in diverse attività culturali, sociali, ambientali. Un’ottima occasione di crescita personale». Altro importante progetto è rivolto agli anziani. Al fine di favorire il potenziamento e l’ampliamento dei servizi alle persone e l’impiego degli anziani in attività socialmente utili la Regione

Anna Maria Bigon

Veneto ha inteso promuovere il servizio civile degli anziani presso le pubbliche amministrazioni, assegnando al comune di Povegliano Veronese 9.600 euro pari all’ottanta per cento del

costo complessivo del progetto il cui obiettivo è duplice: stimolare gli anziani a sviluppare una condivisione civica, esaltando il valore della loro attività e utilizzare la loro esperienza per meglio rispondere ai bisogni della collettività. Il primo cittadino Anna Maria Bigon evidenzia «l’importanza di questo progetto che dà la possibilità a chi è già in pensione di mettere a disposizione la propria esperienza per lavori di manutenzione del patrimonio comunale». Per il vice sindaco Gianfranco Milanese «con il contributo della Regione, attraverso i voucher, daremo un’integrazione al reddito ad alcuni anziani che potranno svolgere servizi di vario genere e molto utili».

EMPORIO DELLA SOLIDARIETÀ

L’impegno di Povegliano L’Emporio della Solidarietà ubicato alla stazione di Villafranca, promosso da Caritas e dalle associazioni socio-assistenziali della vicaria di Villafranca e Valeggio, consentirà a famiglie in difficoltà economica di acquistare beni alimentari di prima necessità con una tessera a punti rilasciata dai comuni di appartenenza. Da Povegliano, comune aderente al progetto, sono già stati consegnati, presente l’assessore all’istruzione Laura Peretti, soddisfatta del risultato, i primi alimenti arrivati in dono dalla scuola primaria. Il sindaco Anna Maria Bigon si è detta sorpresa «per la quantità di cibo raccolta in soli tre giorni». L’amministrazione di Povegliano ha segnalato anche a Morenica Srl l’Emporio quale associazione cui devolvere il beneficio economico spettante. “Cibo spreco zero” è la campagna lanciata dal-

L’ALTRO GIORNALE Se la nostra distribuzione non riesce a raggiungervi

... CON SOLI 10 € ANNUI...

potete riceverlo a casa vostra in abbonamento postale Tel. 045 7152777 C.c. postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Viale dell’Industria, 22 37029 San Pietro in Cariano

l’associazione capofila dell’iniziativa alla quale potranno aderire tutti i cittadini. Si potranno portare pasta, riso, olio, salsa di pomodoro, tonno, latte, zucchero, sale, farina, dadi, omogenizzati, legumi in scatola e prodotti a lunga conservazione.

E’ in fase di montaggio il monta lettighe presso il centro diurno per anziani non autosufficienti. Con questo intervento l’amministrazione comunale di Povegliano si avvia alla conclusione dei lavori dell’opera costruita ristrutturando l’ex ricovero in centro al paese, per un importo di 1.284.000 euro, grazie ai contributi della Fondazione Cariverona e della Regione Veneto. La struttura disporrà di 28 posti accreditati dalla Regione e 10 posti letto. Ci sarà la possibilità di ospitare anziani durante il giorno, come supporto alle famiglie, oltre ad altri servizi come la palestra di fisioterapia e ospitalità, anche notturna, per brevi periodi. Durante il sopralluogo con l’assessore ai lavori pubblici Marco Carozzi e il direttore dei lavori arch. Luca Rovaglia il sindaco Anna Maria Bigon ha ribadito «l’importanza di avere i servizi al centro, uno dei punti di forza del programma amministrativo. I cittadini devono

avere i servizi alla persona vicino a casa e facilmente raggiungibili. Questo è uno degli aspetti che rendono migliore la qualità della vita. Non è stato facile portare i lavori a compimento a causa della pressante burocrazia e dei limiti derivanti dal patto di stabilità. Per questo siamo soddisfatti dell’imminente chiusura dei lavori». Gli uffici comunali saranno impegnati anche nella redazione della gara d’appalto per la gestione. «Il centro diurno contribuirà a dare supporto alle tante famiglie che devono gestire anziani non più in grado di vivere in autonomia. Con esso saranno potenziati altri servizi come l’assistenza domiciliare: daremo così una ulteriore risposta ad una società in continua evoluzione che vedrà nei prossimi anni una popolazione sempre più avanti con l’età, con problematiche sociali a cui fare fronte» - ha concluso il sindaco.

NOTIZIE IN BREVE LA FIABA VA IN SCENA. Le antiche fiabe della tradizione popolare prendono vita e calore risvegliando la fantasia creativa negli occhi meravigliati di grandi e piccini. Questo lo spirito del teatrino proposto, con il patrocinio del comune, ai bambini dai tre ai sette anni “La fiaba va in scena” il 20 gennaio con “Masha e l’Orso” e il 10 febbraio con “La rapa” dalle 16,30 alle 17,30 presso la biblioteca comunale in piazza IV novembre con ingresso libero. Al termine del teatrino sarà proposto un laboratorio artistico creativo per bambini alla presenza di un insegnante che darà informazioni sulla pedagogia Steiner-Waldorf. PERINA, CONTRIBUTO AD ASLA. Il suo libro “La Palazzina ai Casotti in Povegliano Veronese. Viaggio nella storia di una corte e dintorni dal ‘500 ai giorni nostri” era stato presentato l’8 novembre scorso presso l’ampia sala del centro anziani. L’autore Renzo Perina con la moglie Antonella e il figlio Luca a poco meno di un mese di distanza hanno consegnato un contributo di 1.335 euro ad A.S.L.A. onlus l’associazione nata per fornire agli ammalati di SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa progressiva. La somma è stata ricavata dalle offerte libere di persone che hanno preso il libro la cui stampa è stata resa possibile grazie alla sponsorizzazione di un gruppo di professionisti ed aziende del comune e dintorni. L’AREA DEMANIALE AL COMUNE. La postazione missilistica contraerea con funzione di difesa della base militare di Villafranca con la presenza di una trentina di militari venne realizzata sul territorio di Povegliano Veronese intorno alla metà del 1960. Per tanti anni l’area ha imposto la presenza di vincoli su larga parte del comune relativo alla costruzione e alla piantumazione. Negli anni il vincolo è stato ridotto fino all’eliminazione a fine 2012. Nel settembre dell’anno successivo l’amministrazione comunale provvedeva a richiedere l’attribuzione gratuita Chi non dovesse ricevere nella cassetta dell’area ai sensi della vigente normativa sul federalismo fiscale. La postale l’edizione del giornale, potrà risposta dell’Agenzia del Demanio che dà parere positivo al trasferimenreperirlo presso i seguenti punti: to al comune a titolo non oneroso porta data 18 novembre 2014. Gli POVEGLIANO - Municipio - Gruppo uffici comunali si sono attivati per le procedure necessarie alla concluAlpini - distr. IES sione dell’iter che dovrebbe concludersi a breve. Si tratta di un’area MOZZECANE - Municipio molto estesa con fabbricati che risulteranno certamente utili per usi e S.ZENO DI MOZZECANE - Edicola attività varie.

Tabacchi


SPORT

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CALCIO. L’ex giocatore dell’Hellas Verona rientra a far parte della squadra

Leandro Greco, ritorno gialloblu «Sono stato accolto con tanta stima ed è un grande motivo d’orgoglio. Promesse non se ne fanno, ma da parte mia ci saranno sempre impegno e professionalità per raggiungere l’obiettivo che la società si è prefissata». Vale a dire la salvezza. Si è presentato così, Leandro Greco, alla sua prima conferenza stampa da quando è torna-

to a vestire la maglia dell’Hellas, dopo essere stato spedito subito in campo da Andrea Mandorlini sia a Empoli che al Bentegodi con il Parma. Il centrocampista, nato nella Capitale il 19 luglio 1996 e cresciuto nella Roma (vi giocava già a dieci anni e l’ha guidata come capitano della conquista del titolo Primavera), era già stato per due

Leandro Greco - Grigolini fotoexpress

anni al Verona, ma l’esperienza sarebbe da dimenticare, se non fosse per i rapporti creati con i compagni di squadra e i tifosi: prima la retrocessione in Lega Pro, poi un infortunio che gli ha permesso di giocare appena 14 partite in una stagione. «Da allora, però, ho fatto grossi cambiamenti tattici e sono migliorato tanto. Dopo la mia esperienza all’Olympiacos, sono tornato in Italia per una scelta personale ben precisa: volevo rimettermi in discussione. Voglio fare bene qui, aiutare la squadra. Dirò di più: desidero raggiungere la Nazionale. Queste sono le mie grandi ambizioni e motivazioni. A 28 anni ho piena coscienza dei miei mezzi, so quello che voglio ottenere e so come arrivarci, innanzitutto con il lavoro quotidiano». Dopo le due stagioni in riva all’Adige, Greco aveva giocato a Pisa (l’aveva fortemente voluto Giampiero Ventura, che l’aveva avuto all’Hellas) e a Piacenza, per tornare poi a Roma dove non ha mai trovato molto spazio. Claudio Ranieri, il tecnico, aveva fatto sapere alla società che Leandro poteva essere trasferito, ma non se ne fece niente. Il 3 novembre 2010, però, il centrocampista esordì in Cham-

pions League segnando un gol in Basilea-Roma (2-3) e quattro giorni dopo Ranieri gli diede una maglia da titolare nel derby con la Lazio. A Ranieri subentrò Vincenzo Montella, ma quando davanti hai un monumento come Francesco Totti, è impossibile farsi notare: così, nell’estate 2012 Leandro fu ceduto all'Olympiacos con il quale vinse il titolo nazionale e la Coppa di Grecia, e segnò in Champions League (6 novembre 2012: vittoria per 3-1 sul Montpellier). Quindi il Livorno e metà stagione al Genoa. A Verona Greco potrebbe rimanere a lungo: «Voglio costruire qualcosa per questa società e per questa città che mi hanno dato tanto - ha detto -. È una grande emozione essere nuovamente qui, nonostante sia stato all’Hellas in anni difficili per la società e per la gente di Verona. Ho sempre conservato un ricordo molto bello, questa è stata la prima squadra che mi ha dato l’opportunità di giocare: quella gialloblù è una società che mi è sempre rimasta nel cuore e sono molto felice di far parte nuovamente di tale realtà». Matteo Sambugaro

CICLO CLUB SANDRÀ Verso il 35° anniversario Guarda alla nuova annata con un obiettivo indelebile, il Ciclo Club Sandrà. «Vorremmo festeggiare il trentacinquesimo anniversario della nostra società, vincendo il campionato italiano in programma a fine maggio 2015 a Villa Fastiggi in provincia di Pesaro» afferma Augusto Modena, presidente del sodalizio lacustre. Compagine di cicloturismo amatoriale, reduce da un 2014 “da incorniciare” rammenta il dirigente del Ciclo Club Sandrà, forte di 65 associati. I successi 2014 coincidono con gli ennesimi titoli italiani, vinti a Misano Adriatico, nelle categorie ragazzi e donne oltre al secondo posto nella graduatoria generale. Gli stessi cicloturisti hanno inanellato successi nelle diverse categorie del campionato europeo come nel circuito lombardo-veneto. Ed ancora: vittorie nel campionato provinciale, al termine di 15 prove, nelle categorie ragazzi e donne (6 prove) e nel giro di Verona (4 prove). «Il 2014?. Un anno indimenticabile - ha sintetizzato il presidente Augusto Modena - anche se la storia ultratrentennale della nostra società racconta che, in trenta stagioni su 34, abbiamo

conquistato

almeno un successo. Ma mai fino a raggiungere, lo scorso anno, le dieci vittorie sulle undici competizioni a cui abbiamo partecipato. Doveroso un ringraziamento a tutti i nostri ciclisti e cicliste nonché a chi ci ha sostenuto». Massimo Ugolini

A.C.ALPO CLUB 98

Il calcio ... solidale Ha festeggiato il suo Natale con un incontro amichevole in un noto ristorante di Peschiera l’A.C. Alpo Club 98. La capiente sala che è riuscita a malapena a contenere le tante persone, giocatori, familiari, figli, dirigenti, amici, simpatizzanti, appassionati del calcio vero e genuino era inondata di giovialità. Prima ancora che il calcio questo è L’Alpo Club 98. La società festeggerà a breve il 17° compleanno essendo nata nel 1998 «dall’idea di costituire una nuova squadra – racconta Davide Benedetti, già giocatore ora dirigente e responsabile amministrativo – da parte di alcuni giocatori, appassionati e dirigenti che erano stati nell’altra realtà quella che adesso è l’Alpo Lepanto. Personalmente – aggiunge - ero contrario agli amatori, ci siamo così orientati verso una squadra di categoria. Abbiamo raccolto giocatori qua e là e siamo partiti. Siamo arrivati subito alla seconda categoria, poi alla prima, siamo tornati giù, abbiamo successivamente risalito la china, nel normale ciclo delle vicende calcistiche». L’Ac Alpo Club 98 milita in seconda categoria nel girone B. Al termine del girone di andata, conclusosi a metà dicembre scorso, con venticinque punti si posiziona al sesto posto della classifica. Sei vittorie, sette pareggi, due sconfitte, in questo primo scorcio di campionato. Venticinque goal fatti, quattordici in casa, undici in trasferta, ventidue subiti, dieci in casa, dodici in trasferta rappresentano alcuni dati numerico/statistici della società. In realtà due, una che segue la prima squadra di seconda categoria, l’altra le due squadre di calcio a cinque di A1 e A2 rispettivamente. «Due squadre che stanno andando bene – continua Davide Benedetti - sulle quali nutriamo buone aspettative». «A metà campionato di seconda categoria siamo complessivamente soddisfatti della posizione in classifica, anche se ci aspettavamo qualcosa in più – evidenzia il direttore sportivo Mirko Ramazzo -. E’ andata male l’ultima partita la cui vittoria ci avrebbe proiettato ai primissimi posti. Questo a

dimostrare che la classifica è molto corta. Non ci siamo mai nascosti, fin dall’inizio il nostro obiettivo era e rimane di arrivare ai primi posti, il più possibile in alto alla classifica. In tema di novità, quest’anno sono arrivate sei persone nuove per rinforzare una già buona squadra. Verso la fine della prima parte del campionato abbiamo inoltre deciso di cambiare la parte tecnica ora affidata a Stefano Ferro. Non perché il mister di prima non avesse fatto bene ma abbiamo valutato la necessità di dare una scossa per ottenere qualcosa in più». Sottolinea il vice presidente Dario Scatà: «Il risultato sportivo per una società è naturalmente importante, nessuno improvvisa nulla, pertanto viene messa la massima serietà, impegno, passione unitamente alla cura dei particolari che riguardano l’attività agonistica e che richiedono un costante ed importante impegno. Ma, a mio avviso, il risultato viene dopo e da sé ed è primario ottenere il consenso delle persone che ti seguono, che ti danno la spinta a non mollare. E’ facile partire sull’onda dell’entusiasmo, organizzare ma in seguito ci vuole la costanza, c’è bisogno del supporto delle persone che ti gratificano degli sforzi». Spirito di aggregazione, di convivialità, senso di appartenenza ad una grande famiglia che si impegna anche per il sociale è lo spirito cardine di questa società presieduta da Carlo Parolin. Con Alpo Club 98 il mondo del calcio non guarda solo al pallone ma quando può aiuta nel sociale dando una mano a chi ne ha più bisogno. La vicinanza è stretta e collaborativa con la Fondazione Madonna di Lourdes di Cerea, l’Associazione Famiglie con Portatori di Handicap di Villafranca, con il “Progetto Mille Malarie” portato avanti da anni dal dottor Giovanni Donadelli in Tanzania. «Ci vengono segnalati inoltre casi singoli di disagio – conclude il vicepresidente – cui, come direttivo, facciamo il possibile per dare delle risposte concrete». Sport e solidarietà, un binomio vincente. Claudio Gasparini


2015: proseguono i bonus per la casa a cura di arch. Mirko Ballarini (Studio d'architettura mb2) Chi sta pensando di ristrutturare il bagno o di cambiare le finestre può agganciare l'ultimo treno degli incentivi per le ristrutturazioni e per l'eco-bonus riguardante il risparmio energetico. Vi è infatti ancora un anno per godere dei benefici della detrazione Irpef/Ires sui lavori di riqualificazione energetica degli edifici. Beneficiario dell'agevolazione è chi sostiene la spesa, e si intesta le fatture, sia proprietario o meno dell'immobile (inquilino, comodatario, usufruttuario). Questo bonus (65%) riguarda importi massimi di detrazione che vanno dai 30mila euro per l'installazione di pompe di calore ad alta efficienza ai 100mila.euro per la riqualificazione energetica globale. Ad esempio sostituendo una caldaia tradizionale con una a condensazione, ed installando valvole termostatiche sui termosifoni con un costo complessivo di 3mila euro, si può godere di una detrazione di 1.950 euro suddivisa in dieci quote annuali. Il bonus si attesta invece al 50% e vede un tetto di spesa agevolabile di 96mila euro per unità immobiliare, in caso di ristrutturazioni. Attenzione

però che dal 2016 la percentuale dal 50% scenderà al 36% con una spesa agevolabile massima che diminuirà a 48mila euro. Tanto per fare un esempio anche l'installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica ad uso dell'abitazione che costasse 10mila euro ha diritto a un importo detraibile in dieci quote annuali per complessivi 5mila euro. A questo si aggiunge infine la detrazione sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici che viene prorogata anch'essa fino al 31 dicembre 2015 senza alcuna modifica e continuerà a essere pari al 50%, divisa in 10 rate annuali. Viene calcolata su una spesa massima di 10mila euro, con il vincolo di abbinare la detrazione sui mobili a quella sulle ristrutturazioni edilizie, per un intervento che sia almeno di manutenzione straordinaria. Ad esempio, chi ristruttura la propria abitazione e spende 10mila euro per arredare il bagno e la cucina, ha diritto a uno sconto dalle imposte di 500 euro all’anno per dieci anni. Per i mobili si può spendere anche una cifra superiore a quella investita per i lavori edilizi ma in ogni caso l'importo massimo di spesa ad essi riferito è di 10mila euro.


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RUBRICHE

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CULTURA LETTO

PER VOI

Andrea Vitali, Quattro sberle benedette, Garzanti 2014, 384 p., 16,40€

Da sempre Andrea Vitali propone personaggi di varia umanità, gente semplice della provincia che rincorre successi di piccola caratura e si arrabatta per tirare avanti, ma più spesso è alle prese con gli affanni quotidiani. I suoi racconti ci trasportano in diverse epoche, dai primi anni del secolo agli anni settanta, mai nel presente. Lo scrittore, infatti, individua personaggi degni di nota ma li fa muovere in altri periodi storici. Anche con quest’ultimo romanzo l’autore torna a occuparsi del periodo storico che preferisce, gli anni Trenta. Protagonista è il maresciallo dei carabinieri Maccadò e i suoi collaboratori: l’appuntato siciliano Misfatti e il brigadiere sardo Mannu sempre in lotta tra di loro. Il tempo dei tre è occupato da una lunga disquisizione sul sesso del figlio del maresciallo che sta per nascere e da una serie di lettere anonime che arrivano in stazione. La denuncia riguarda un noto ma innominabile cittadino di Bellano – paesino del comasco teatro di tutte le storie di Vitali - il quale, malgrado il suo ruolo di alto profilo morale, a detta del delatore, è un assiduo frequentatore di una famosa casa di piacere situata a pochi chilometri. Sono sberle metaforiche, ma non per questo meno sonore, che arrivano in caserma, nero su bianco perché a frequentare ragazze di facili costumi, è persona che, a rigor di logica, non dovrebbe. Non è un reato, d’accordo, ma con chi ce l’ha il delatore? Ficcando il naso tra le liti e i segreti della sua Bellano, Vitali ci prepara un appetitoso banchetto letterario e per noi, alternare letture impegnate ad altre più leggere e divertenti, può essere utile come prendersi qualche giorno di ferie per disintossicarsi dalla frenesia giornaliera e dai problemi che ci assillano. In questo senso leggere Vitali, osservatore curioso e divertente dei vizi, o presunti tali dell’uomo, può essere anche utile. Come ha scritto di lui Bruno Quaranta: “ Un grande narratore che, come Piero Chiara e Mario Soldati, sa raccontare la profondità della superficie”. Un campione dell’antica arte del racconto italiano.

a cura di Lino Venturini

Il Mese I latini chiamavano l'inverno hiems, stagione del cattivo tempo e delle tempeste. E’ simile al verbo hiemo, fare freddo, essere in tempesta. Dalla stessa radice, di origine indoeuropea, deriva l'aggettivo hibernus, invernale e il sostantivo hibernum che nel linguaggio popolare divenne invernum, inverno. Il 21 dicembre, durante il solstizio d’inverno, dal latino solstitium, letteralmente “arrestarsi del sole” o “sole fermo”, il sole tocca il punto più basso dell’orizzonte, raggiunge cioè nel suo moto il punto di massima distanza dal piano equatoriale. È' un periodo di morte apparente perché la vita continua, come i semi sotto la neve o come gli animali immobili nel letargo. Con gennaio, primo mese d'inverno, inizia anche l'anno legale del nostro calendario, filiazione del romano ianuarius dedicato a Jaunus, Giano, il dio preposto a tutti gli inizi. Il 6 gennaio cade la festa dell’Epifania la cui origine risale al 120-140 per opera del predicatore gnostico Basilide di Alessandria d’Egitto. Deriva dal greco Epiphaneia che significa letteralmente" apparizione", in senso traslato "manifestazione sensibile della divinità". Eliminati gli elementi gnostici, la festa fu adottata dalle Chiese orientali che in quel giorno celebravano la nascita di Gesù, il suo battesimo, l'adorazione dei Magi e il primo miracolo di Cana. Infine, verso il V secolo, si diffuse a Roma dove si ricordava non la nascita di Gesù ma l'adorazione dei Magi e il miracolo di Cana. Gli orientali chiamavano l'Epifania anche "festa delle luci" che risaliva alle celebrazioni arcaiche del Fuoco e della Luce. Simbolo di questa Luce divina è la stella cometa che guida i Magi e si ferma sulla grotta di Betlemme. La stella è protagonista, sia nel Veneto sia nel Friuli, della Questua dei tre Re. Il canto della Stella viene eseguito a tarda sera da un coro di giovani e prevede il giro per le vie del paese con soste davanti alle porte delle abitazioni. Infine, all'Epifania si fanno le previsioni per il futuro. In Friuli dalle faville dei falò e dal fumo si traggono presagi per il raccolto; in Campania si getta sul fuoco una foglia d'ulivo, se salterà via, la vita sarà garantita, se brucerà crepitando, entro l'anno sopravverrà la morte; in Romagna ci si mette su un incrocio e ascoltando le parole dei passanti si articola un discorso il cui significato farebbe prevedere gli eventi dell'anno.

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Elena Lucia Zumerle di San Martino Buon Albergo, a soli 17 anni ha già pubblicato il suo primo romanzo, dal titolo "Angelica", di ben 284 pagine, per conto di Europa Edizioni che lo presenterà al Salone del libro di Torino e alla Fiera di Roma, oltre che esportarlo alle Fiere del libro di Francoforte, New York e Istanbul a cui parteciperà la casa editrice romana. L'opera prima di Elena Lucia Zumerle, studentessa all'ultimo anno del liceo europeo «Agli Angeli», è suddivisa in 48 capitoli che settimanalmente l'autrice veronese pubblicava su un sito internet (www.efpfanfic.net), dove si possono scrivere storie Gianfranco Iovino nuove o finali alternativi di libri e film famosi. Attraverso la raccolta dei singoli racconti pubblicati online, che il padre dell'autrice leggeva e, una volta terminato, si è deciso a stampare e spedire ad alcune case editrici, senza però dire nulla alla figlia che, in maniera del tutto inaspettata, si è vista recapitare a casa la proposta di contratto da parte di Europa Edizioni, che le ha permesso la pubblicazione di "Angelica": un concentrato di scrittura leggera ed invitante, pulita ed assolutamente accattivante. La storia narrativa è ricca di spunti avventurosi e fantastici, elementi che rapiscono anche il lettore non proprio giovanissimo, per un libro che ha come tematica di fondo l'eterna lotta tra il bene e il male, nella conquista ad impossessarsi di dodici pugnali maledetti che possono donare grandi poteri e quindi non devono finire nelle mani sbagliate di chi potrebbe utilizzarli per finalità maligne e malefiche. Il linguaggio utilizzato nella scrittura dell'autrice è semplice, ma la storia risulta essere sviluppata su intelaiatura complessa e ben strutturata, in quanto sono diverse le avventure che si intrecciano tra di loro e tanti sono i “fili” che si uniscono tra essi nei vari diversi capitoli raccolti nel libro. Indubbiamente un bell'esperimento letterario, che pone lo stile narrativo di Elena Lucia a livelli molto interessanti e non certo di scrittura acerba e da opera prima. Appassionata di magia, alla domanda se anche nella sua vita ce ne è, l'autrice risponde in maniera coinvolgente e sincera: «Se sono riuscita a pubblicare il mio primo libro significa che la magia esiste attorno e dentro me», risponde raggiante e con un incoraggiante sorriso che invita ad immergersi nella sua lettura, che saprà sicuramente emozionare e coinvolgere lettori ed appassionati di lettura avventurosa di ogni età. Angelica di Elena Lucia Zumerle Europa Edizioni - Collana Edificare Universi - pag. 294 - €. 15,90 (versione eBook ad €. 5,49)

AGENDA LETTERARIA Non c’è bisogno di un pensiero molto elevato per capire che quaggiù niente dura per sempre, che ogni soddisfazione è effimera e tutti i nostri piaceri sono soltanto vanità, che molti sono i nostri mali e che la morte ci minaccia ogni momento. Tra noi da una parte, e l’eternità dall’altra, non c’è che la vita: la cosa più fragile che esista. Il senso di questa brevità e fragilità si era conservato fino a quando, con il sedicente miracolo economico degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, è stato sommerso sotto il peso di un consumismo volgare e incosciente. Infatti, la morte continua a fare il suo antico mestiere e le persone continuano ad avere la spiacevole debolezza di morire. Si dovrebbe dedurre che il nuovo Dio della scienza e della tecnica non è poi così onnipotente come voleva far credere. Perché se a volte la superstizione “crede di credere”, più spesso ancora l’orgoglio “crede di non credere”. E’ sempre l’uomo che s’inganna, ma nel secondo caso è molto peggio Può solamente illuderci, con il risultato di consegnarci alla morte più impreparati e spaventati che mai. Non è saggio far finta di non vedere, di non sapere davanti a tale immancabile sorte e non chiedersi: io, chi sono? Dove vado? Quali sono le mie responsabilità? Perché mi trovo in un angolino di un universo sconfinato invece che in un altro? Perché vivo in questo tempo piuttosto che in un altro? L’infinito ci circonda da tutte le parti e noi non siamo che un atomo o un’ombra che dura un istante e non ritorna. Tuttavia, pensare alla morte non vuol dire essere oppressi dalla tristezza e sconsolati, piuttosto fornire maggiori elementi di serena riflessione per dare importanza a quelle cose che ne hanno: adoperare al meglio le nostre capacità, i nostri sentimenti, il nostro tempo, i nostri giorni. Riflettiamo su questa vita, almeno alla fine di un anno, non per farci prendere dall’ansia dell’undicesima ora, semmai per riparare le azioni mal fatte, recuperare il tempo perduto e godere di ogni nuova alba che ci viene concessa. Perché questa vita mortale è, nonostante tutti i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente che nessuno ha il diritto di toglierci e che abbiamo il dovere di vivere al meglio. Questo vuol essere anche un augurio per Nuovo Anno.

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

SONNO BESTIALE… I SEGRETI DEL LETARGO! Chi dorme non piglia pesci, si dice. Eppure, la natura dimostra che dormire non solo è importante per restituire energia al corpo e affrontare così le fatiche quotidiane, ma addirittura è un vero e proprio elisir di giovinezza e lunga vita. A insegnarlo sono alcuni animali, principalmente i mammiferi, che d’inverno cadono in un sonno pesante e prolungato, comunemente definito ‘letargo’. Si tratta di un periodo di riposo che coincide con i mesi più freddi dell’anno. Un periodo durante il quale un animale può dormire anche per mesi interi senza interruzione, e intanto modifica radicalmente le sue abitudini fisiologiche, attraverso la riduzione del consumo di energia, l’abbassamento della temperatura corporea e un rallentamento di tutte le funzioni vitali, come la respirazione. Molti animali, come il moscardino, piccolo roditore che vive in Europa e in Asia, o il ghiro, il più dormiglione per antonomasia, dormono raggomitolati per non disperdere il calore del corpo nella loro tana o in nidi invernali preparati con cortecce, foglie, muschio, e si svegliano raramente, di solito per sgranocchiare qualche seme o piccolo frutto precedentemente raccolto e sapientemente messo da parte. Mentre altri animali, come l’orso bruno, cadono in uno stato di semi-letargo o ibernazione: la loro temperatura corporea si abbassa, il metabolismo rallenta, e si risvegliano solo per brevi momenti, di solito nelle ore più calde della giornata. Tutti gli animali che si addormentano alla fine dell’autunno per risvegliarsi in primavera preparano il loro corpo al riposo invernale concedendosi delle grandi ‘abbuffate’: perfino certi roditori, che normalmente seguono una ‘dieta’ vegetariana, in autunno vanno alla ricerca di cibi proteici, e mangiano dunque larve e insetti, aumentando di peso e garantendo così al proprio corpo una buona riserva energetica per i mesi di sonno. Molti animali non vanno in letargo, ma cambiano le loro abitudini di vita: come lo scoiattolo, che si riposa nel suo nido ma ogni giorno va nei luoghi in cui durante la bella stagione ha depositato le sue provviste, per poi tornarsene a casa con la pancia piena! Altri animali, invece, affrontano il sopraggiungere dell’inverno trasferendosi nei paesi caldi: come molti uccelli migratori. C’è invece chi aspetta l’estate per andarsene a riposare: è il caso di alcuni anfibi e rettili che vivono nei paesi caldi, e scelgono di dormire per non affaticare il corpo a temperature eccessivamente elevate. I vantaggi di questo lungo periodo di riposo sono straordinari: il metabolismo rallenta a un punto tale da far risparmiare tutte le energie del corpo, prevenendo così anche l’invecchiamento cellulare. Al risveglio, che avviene con molta lentezza e può durare anche ore intere, gli animali saranno pronti ad affrontare l’arrivo della primavera con un fisico rigenerato e sicuramente anche molta fame… Per ora, buon riposo a tutti!


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RUBRICHE

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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Si respira ancora l’atmosfera natalizia ed allora ecco, a mia firma, un nuovo sonetto dedicato a colui che da sette anni si prodiga per allestire presepi all’interno della Trattoria Ponte di Veja: “Soneto al presepista”, che intende valorizzare come, per il presepe di quest’anno, il costruttore abbia preso lo spunto da un’altra precedente mia poesia. Nel Centenario della Grande Guerra ci sembra doveroso leggere le parole di Agata Falsirol in “Suonava il silenzio”, dedicata al proprio padre e a tutti i Caduti. Saccardi Lina, di Villafranca, ci invia una triste “Solitudine” che condividiamo. Per fortuna ci pensa una euforica Elisa a farcela smaltire con “Una serata”.

Seanca La Madona L’è poareta in sto presepio La diventa siora; parfin Giusepe El se Le ten più streta

Suonava in silenzio Nella pace dei monti miravo al tramonto i gioghi soffusi di porpora e viola tra dorate nubi di sogno. Tu, al cadere del sole, ti facevi più assorto invaso il cuore, in quel verde silenzio, da un altro Silenzio: suono struggente, estremo saluto ai compagni, agli eroi caduti sul campo che la tromba mesta, a sera, spandeva sulle alture del Carso… Era un giorno lontano d’agosto quando la tua vita fu sospesa ad un filo.

dala paura de finir ‘n malora se La scapasse via da la borgà con tuta quela roba che gh’è qua. Giancarlo Peretti

Fino all’ultimo tuo giorno, ad ogni tramonto, ti giungevano quelle note d’amore perché a te presenti, non morti erano i “tuoi soldati” dai volti fanciulli imploranti soccorso…

Soneto al presepista T’è trasformà in presepio la poesia fata da mi sul paesagio alpino, metèndoghe con arte e fantasia ‘na grota granda par Gesù Bambino, con con con con

tanti posti conossùi nel mondo, sassi e piere del’antichità, busi streti e longhi…sensa fondo, bestie e péssi in grosse quantità.

Una serata Una sala immensa, una candela accesa una tavola piena di abbondanza, una folla entusiasta di quel giorno dipinto di rosso! Ma una cosa più grande che nessuno osserva da lontano, una luce arcobaleno che unisce il tutt’uno e illumina i nostri cuori pieni d’amore. Elisa

Su quei monti a me inesperta ragazza, appariva irreale chimera e remoto evento la guerra, ancora m’eran nascosti il sudario e l’infinito calvario, ma ora so, ora vedo e comprendo ciò che mi tacevi o padre, ora che il cardo rifiorisce ignaro sulle sacre insanguinate terre del Carso, ora che un dolce ricordo è il tuo bacio sui miei biondi capelli di allora. Agata Falsirol

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey Exodus (Dei e Re) - Exodus (Gods and King) Epico - Biblico 142 minuti. Gran Bretagna - U.S.A 2014 (uscita 15 gennaio) di Ridley Scott, con Christian Bale, Joel Edgerton, Ben Kingsley. Aaron Paul, Sigourney Weaver, John Turturro, Indira Varma, Una curiosità: La colonna sonora è di Alberto Iglesias, compositore abituale di Pedro Aldomovar. L'Anno 2015 apre la Nuova Stagione Cinematografica con un film Kolossal da non perdere: Exodus (Dei e Re) in un immersivo 3D del genio del cinema Ridley Scott ( Thelma e Louise - Il Gladiatore) basato sul Libro dell'Esodo che racconta la storia di Mosè e RamsesII come da tradizione. Quando il Faraone ordina di uccidere ogni primo nato del popolo ebraico, la madre di Mosè lo affida alle acque del fiume Nilo, messo al sicuro in una cesta. Qui il bimbo viene ritrovato dalla figlia del Faraone che lo alleverà come suo insieme al figlio del Sovrano d'Egitto (che diventerà RamsesII) ed essi cresceranno insieme come fratelli. Ma la scoperta di Mosè delle sue vere origini farà cambiare i loro rapporto d'amicizia che sarà diviso da un opposto tragico destino... L'orgoglio del Regista Ridley Scott: “E' il mio film più grande, il più imponente che abbia mai girato, con più di 1.300 effetti speciali, ma con molto realismo nelle scene e nei personaggi. Oltre al fiume di sangue e alla grandine di rocce, ci saranno altre spettacolari calamità nel film (le 10 Piaghe d'Egitto N.d.R.) che non ho intenzione di svelare per lasciare tutta la sorpresa allo spettatore… ma nelle apocalittiche scene della divisione del Mar Rosso, che paura i coccodrilli”. La Biblica storia è stata portata sul grande schermo nel 1956 da Cecil B. DeMille: "I 10 Comandamenti" con Charlton Heston, Mosè e Yul Brynner, RamsesII.

Solitudine Lenta armonia la terra accoglie; amor di cose spoglie della ruvida scorza. La neve cade lenta e più non ci sgomenta se in sé a forza lieve infinita di morte. Dolcemente si posa. Nel suo buio di cosa il chicco vive un’ora di riposo fecondo e la voce del mondo è raccolto sospiro. Io cammino su orme infinite e profonde e il mio passo ovattato cerca un’eco in agguato ma non ha risonanza. Or mia illusa speranza, sei sola. Lina Saccardi

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

DI NUOVO INVERNO E’ iniziato il vero freddo, quello che fa battere i denti. Ecco un piccolo vademecum per la sopravvivenza automobilistica invernale per i nostri neopatentati e non. Stile di guida: no a frenate improvvise, velocità eccessive e svolte a gomito. Calcolato che soprattutto di mattina potrebbe esserci del ghiaccio per terra, rischiate il volo sicuro! Occhio infine alle buche che si formano nottetempo. Il manto stradale in alcuni punti potrebbe risentire dell'escursione termica, e voi potreste risentire dei vostri magnifici cerchi. Manutenzione auto: col freddo la batteria potrebbe dare dei problemi, per cui sarebbe meglio Roberto Azzolina ricaricarla per prepararla al meglio. Sì a liquidi antigelo e a deghiaccianti per l'acqua: potrebbero darvi una grossa mano. Eventualmente alcune case automobilistiche forniscono dei mini tagliandi a prezzi agevolati per l'inverno dove controllano clima, batteria e gomme. Per quel che riguarda le partenze siate morbidi: aspettate almeno un paio di minuti che la macchina si scaldi e solo dopo partite. Non vorrete trovarvi senza auto vero? Ghiaccio: l'ideale sarebbe far sbrinare i vetri per conto loro con l'ausilio del clima, ma non tutti Alessandra Azzolina hanno questa pazienza o questo tempo. Si consiglia quindi di appoggiare un tappeto o una coperta vecchia sul vetro del parabrezza alla sera, in modo tale che faccia da scudo al freddo. Chi non si fosse ricordato questo accorgimento può utilizzare alcuni spray antighiaccio che vendono oppure uno spruzzino con dell'alcool denaturato al suo interno. Occhio a non usare acqua calda o fredda per sbrinare: la prima rischia di rompere il vetro a causa dello sbalzo termico, la seconda semplicemente si righiaccia costringendovi a ripetere il procedimento da capo. Sì a spatole che grattano, a patto che siano regolamentari e non fai da te: il rischio è di trovarsi il vetro a righe in due passate.


SPAZIO DONNA

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L’ARGOMENTO

26 a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Attacchi di panico L’ansia e la paura sono emozioni normali, che provano tutti. Hanno la funzione di segnalare situazioni pericolose o spiacevoli, mediante le modificazioni fisiologiche prodotte dall’adrenalina che entra in circolo nel sangue. Entro certi limiti, l’ansia e la paura sono necessarie a ciascuno di noi in quanto ci consentono di affrontare la situazione temuta ricorrendo alle risorse mentali e fisiche più adeguate.

Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa ed intensa paura o di una rapida escalation dell’ansia normalmente presente. Chi ha provato gli attacchi di panico li descrive come un’esperienza terribile. Sono spesso improvvisi e inaspettati, facilitando per questo l’insorgere della paura di un nuovo attacco imprevedibile. Per questo il singolo episodio si trasforma poi in un vero e proprio disturbo di panico, più per “paura

della paura” che altro. Il soggetto che soffre di attacchi di panico si trova spesso a dover combattere anche contro l’agorafobia ovvero l’ansia relativa ad essere in situazioni dalle quali potrebbe non poter allontanarsi oppure ricevere aiuto. Evitare tutte la situazioni potenzialmente ansiogene diviene il pensiero prevalente nelle persone che hanno avuto più attacchi di panico, le richieste ai familiari di non essere lasciati

L’angolo di Francesca

soli e di essere accompagnati ovunque diventa sempre più presente generando nel soggetto ansioso il senso di frustrazione legato al fatto di essere adulto, ma al tempo stesso dipendente dagli altri. Questo può condurre ad una depressione secondaria. Di solito gli attacchi di panico sono più frequenti in periodi stressanti. Alcuni eventi possono fungere da fattori precipitanti quali il matrimonio o la convi-

di Francesca Galvani

POLPETTE DI SALMONE IN SALSA DI YOGURT E SENAPE INGREDIENTI PER LE POLPETTE 500 GR. DI SALMONE FRESCO TRITATO GROSSOLANAMENTE 6 FETTE DI PANCARRÉ OLIO PREZZEMOLO 1 CUCCHIAIO DI SENAPE SALE E PEPE

80 GR. DI MANDORLE BUCCIA DI UN LIMONE PER LA SALSA 200 GR. DI YOGURT BIANCO 1 CUCCHIAIO DI SENAPE 2 CUCCHIAI DI OLIO 1 CUCCHIAIO DI SUCCO DI LIMONE ERBA CIPOLLINA O MENTA

PROCEDIMENTO Tritare grossolanamente il salmone e unirlo a quattro delle sei fette di pancarré sbriciolate. Unire la senape, il sale, il pepe, il prezzemolo. Formare delle polpette e impanarle con il restante pancarré, le mandorle, la buccia di limone. Cuocere sulla piastra e con poco olio in padella. Servire con la salsina ottenuta unendo lo yogurt, la senape, l’olio, il succo di limone, l’erba cipollina (o la menta).

venza, la separazione, la perdita o la malattia di una persona significativa, l’essere vittima di una qualche forma di violenza, problemi finanziari o lavorativi. Gli attacchi sono caratterizzati da palpitazioni/tachicardia, paura di perdere il controllo o di impazzire, sensazioni di sbandamento (capogiri e vertigini) sudorazioni, dolore e fastidio al petto, sensazione di asfissia (stretta o nodo alla gola).

BENESSERE

Durante un attacco di panico pensieri catastrofici automatici e incontrollati riempiono la mente della persona, che quindi ha difficoltà a pensare chiaramente. Alcuni temono che gli attacchi indichino la presenza di una malattia non diagnosticata, pericolosa per la vita; altri temono di impazzire o di perdere il controllo, oppure si convincono di essere emotivamente deboli e instabili.

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

JALA NETI: IRRIGAZIONE NASALE

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini PROVA ANCHE TU IL MERAVIGLIOSO MONDO DI OXIGENO Nel Salone Bionaturale di Antonella, c’è una novità. Oxiwell, il primo dispositivo di Ossigeno puro al 96%, fondamentale per migliorare l’ossigenazione dei tessuti e stimolare la microcircolazione, favorendo l’equilibrio della pelle, del cuoio capelluto e dei capelli. Si tratta di un dispositivo ultratecnologico elettronico che separa l’ossigeno dall’aria ambiente, fornendo al soggetto ossigeno ad alta concentrazione. Il concentratore di ossigeno è utilizzato per fornire ossigenoterapia trasferendo ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari. L’ossigenoterapia per i capelli è un trattamento che mira a migliorare la salute del cuoio capelluto. In particolare esso viene bombardato da ossigeno ad un alto grado di purezza e ad un’elevata pressione. Questo stimola e migliora la microcircolazione e il rinnovamento cellulare nutrendo, idratando, stimolando e lucidando i capelli aiutando a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli. Se utilizzato con prodotti specifici l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevare proprietà terapeutiche e dopo numerosi studi scientifici viene oggi utilizzato in campo tricologico. ANTONELLA OFFRE UN’ACCURATA ANALISI DEL CAPELLO CON TRICOCAMERA TECNOLOGICA ED ESTRAZIONE DEL BULBO GRATUITA. martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00

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“Sii sempre in guerra con i tuoi vizi, in pace con i tuoi vicini, e lascia che ogni nuovo anno ti trovi un uomo migliore.” Benjamin Franklin, Almanacco del Povero Riccardo, 1732/58 Lo Jala Neti è un’antichissima tecnica di irrigazione dei seni nasali, diffusa tra i praticanti dello yoga, ottimo rimedio per sinusiti, allergie, cefalee e patologie da stress. Le vie aeree superiori sono il sistema di condizionamento del corpo umano. Il naso regola la temperatura e l’umidità dell’aria inspirata, ma per molti questo meccanismo non sempre funziona correttamente. Alcune persone soffrono di naso secco. In questo caso la mucosa nasale è spesso disidratata e tendente al sanguinamento. Altre al contrario hanno un naso troppo umido e necessitano di utilizzare spesso il fazzoletto per eliminare le secrezioni in eccesso. Altri ancora soffrono di congestioni e ostruzioni frequenti delle vie aeree che rendono difficile la respirazione. In tutti questi casi la pratica regolare dello Jala Neti aiuta a riportare il naso alle giuste temperatura e umidità. Il lavaggio viene effettuato tramite il Lota Neti, speciale contenitore che si può acquistare in erboristeria o negozi “bio”, dotato di beccuccio attraverso il quale una soluzione salina viene versata attraverso una delle due narici. Le cavità nasali terminano entrambe nelle coane nasali e comunicano con i seni nasali. Questo sarà lo spazio in cui l’acqua sarà libera di circolare uscendo alla fine dalla narice opposta. Il Lota Neti contiene circa 500 ml di acqua, la quantità ideale per ottenere la giusta pressione di scorrimento. TECNICA BASE DI IRRIGAZIONE NASALE La pulizia può essere effettuata sul lavandino, su una bacinella, sotto la doccia. Il Lota Neti deve essere riempito di acqua tiepida alla quale va aggiunto del comune sale da cucina creando una soluzione allo 0,9 % (isotonica con il sangue umano). Si devono aggiungere 9 grammi di sale per litro d’acqua. Posizionate il beccuccio del contenitore sulla narice destra ruotandolo e spingendolo nella cavità nasale. Iniziate a respirare lentamente a bocca aperta evitando di parlare, sbadigliare o tossire. Inclinate la testa in avanti puntando il naso verso il basso, quindi ruotate la testa in modo che la narice sinistra sia il punto più basso del naso. Fate fluire l’acqua per 20 - 30 secondi, quindi estraete il beccuccio e tirate su la testa. Prima di effettuare il lavaggio dall’altra narice soffiate delicatamente il naso per eliminare l’acqua e il muco rimasti. L’operazione di lavaggio può essere ripetuta molte volte, mantenendo l’alternanza dei lavaggi tra le due narici. La soluzione salina dovrà essere sempre preparata al momento e con acqua potabile. Evitate le irrigazioni nasali in caso di infiammazione nasali acute, presenza di ferite o tendenza all’epistassi (fuoriuscita di sangue dal naso). Personalmente uso questa tecnica da tantissimo tempo e la consiglio a tutti voi sperando che il nuovo anno ci permetta di respirare al meglio aria nuova. Namastè!


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SPAZIO DONNA

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Oroscopo di Gennaio 2015

di Francesca Iolanda

Siete del Toro, Capricorno, Cancro, Scorpione? Dall’estate del 2015 Giove vi riserverà dei cambi di vita inaspettati che vi renderanno più ottimisti e troverete la fiducia nel domani, magari per un amore o un bebè oppure perché finalmente vi trasferirete in un luogo lontano tanto desiderato! Soprattutto i nativi della Vergine con Giove nel segno dall’11 di agosto potranno dare una svolta alla propria vita e migliorarla, anche se per quel gelido di Saturno saranno un po’ pessimisti in quanto dovranno faticare nel privato. Se appartenete al segno dell’Acquario dovrete ancora fare una selezione delle amicizie, dei collaboratori o di un socio, vi riprenderete grazie a Saturno in Sagittario, ma per rimpinguare il conto in banca bisognerà attendere l’autunno, così come i Cancro ed i Capricorno che chiuderanno più sicuri il 2015. I prossimi mesi, ma soprattutto da settembre dovranno essere vissuti con grande cautela per i Pesci, per loro il cambiamento è già avvenuto ed il nuovo ciclo di vita è tutto da scrivere… così per i Gemelli che dovranno approfittare del buon Giove sino alla fine della primavera per fare progressi nel lavoro e fare delle scelte nel privato, perché

dalla fine di agosto inizieranno le limitazioni. I Bilancia dovranno mettersi in moto subito perché riescano a sfruttare le “amicizie” fortunate e allegre tanto spinte da Giove provvidenziale. Appartenete al segno del Sagittario? Devo dirvi che per quanto difficile sia il transito di Saturno nel proprio segno, voi avrete modo di fare un bel salto di qualità nella professione, a patto che vi muoviate subito, visto che dopo l’estate potrebbe sorprendervi un colpo di scena... Attenti anche a non mettere in secondo piano la famiglia sin dai primi mesi del 2015. Se invece siete dell’Ariete il vostro anno vi riserverà un bel po’ di progresso nel lavoro, soldi e tanto amore, le giovani coppie accoglieranno la cicogna, così come i Toro, Cancro e Capricorno. Se invece siete del Leone, allora preparatevi, può essere il vostro anno, se non foste troppo presi a capire dove dirigere i vostri interessi col rischio di perdervi… e cedere “distrattamente” lo scettro del primo posto all’Ariete più sveglio. Ma dall’11 agosto cambia lo

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico AFTE ORALI Le afte orali sono piccole lesioni della cute che si formano all'interno della bocca, sui tessuti molli della mucosa alla base delle gengive. Alla vista sono simili a piccole abrasioni di colore biancastro e circondati da un alone rosso, si manifestano singolarmente o a gruppi e possono essere molto dolorose, impedendo di mangiare o parlare. Saltuariamente possono essere accompagnate da sintomi quali febbre, gonfiore dei linfonodi e sonnolenza o manifestare i sintomi dell’influenza. Le afte rappresentano la più frequente tra le affezioni della mucosa orale, specialmente in età pediatrica e con una maggiore prevalenza nelle donne. E’ curioso notare che i fumatori ne soffrono con minore frequenza, perché il fumo rende inadatta la mucosa orale all’instaurarsi di infezioni o forse per azione protettiva svolta dalla nicotina. L'origine e il meccanismo che porta alla comparsa delle afte non è del tutto noto, tuttavia, l'ipotesi prevalente è che le afte si formino in concomitanza con episodi di stress psicofisico. Molti sono invece i fattori di rischio noti: le persone che hanno una carenza nutrizionale di acido folico, vitamina B12 e ferro, sembrano essere più soggette allo sviluppo di ulcere orali. Le afte possono inoltre indicare un deficit a carico del sistema immunitario. Lesioni della bocca dovute ad un morso involontario, oppure ad un lavaggio dei denti eccessivamente vigoroso vanno a danneggiare la delicata parete interna della bocca rappresentando un’ulteriore causa. Spesso le afte guariscono spontaneamente nel giro di 1 o 2 settimane. Quando ciò non accade e quando la manifestazione è particolarmente dolorosa, si può intervenire con collutori che formino un film protettivo sopra le afte e prevengano il contatto con i cibi; eseguire toccature con Acido Retinoico che promuove una guarigione più rapida o con gel astringenti a base di Cloruro d’Alluminio che stimolano la mucosa a rigenerarsi. Successivamente alla applicazione topica è opportuno evitare di mangiare o bere per almeno 30 minuti, per essere sicuri che il medicinale non venga immediatamente lavato via e abbia il tempo per agire.

scenario in cielo ed i segni di terra e di Acqua torneranno alla ribalta, rubando la scena all’Ariete o al Leone, cercando di sottrarre loro l’ambito scettro e diventare i protagonisti della fine dell’anno. È questa la verità, il 2015 cercherà di dare un po’ a tutti, chi prima e chi dopo.

In punta di Cuore Da questo numero si dà vita ad una nuova rubrica, intitolata "IN PUNTA DI CUORE" perché da questa spazio vogliamo provare a dare suggerimenti, consigli, o semplici possibilità di riflessione, su uno degli argomenti più importanti della vita, che muove l'universo e spinge il genere umano ad una continua ricerca e conquista. Parliamo dell'amore... e nel tempo di Internet, dove ogni velocità è sorprendentemente raggiunta con facilità e superata, noi nostalgici delle lettere e delle cartoline, vogliamo provare a far rivivere fasti gloriosi ad una rubrica che tanti appassionati ha avuto in passato: LA RUBRICA DEL CUORE. Vi aspettiamo in tanti... scriveteci e raccontateci i vostri pensieri, i dubbi e le domande da porre sempre in PUNTA DI CUORE e in rispetto all'AMORE.

Potete inviare le vostre domande a La Rubrica del Cuore de L’Altro Giornale ad articoli@laltrogiornalevr.it Vi scrivo per chiedere un consiglio su un aspetto dell'amore che ultimamente mi turba molto. Quando un grande amore, nel tempo che passa, si trasforma in affetto, modificando la passione in bene profondo e l'imprevedibilità in equilibrio e normalità, come può riaccendersi l'entusiasmo? Anonima Verona 1972 Credo che l'amore sia soggetto ad una naturale trasformazione dettata dal tempo e la lunga frequentazione, perché si evolve e matura in ragione a ciò che noi diamo e chiediamo da quell'amore. La ricetta per riaccendere la passione in un amore di lunga data non la conosco, ma so per certo che un ingrediente fon-

a cura di Gianfranco Iovino

damentale è, sicuramente, il sapersi conquistare quotidianamente attraverso piccoli gesti, belle conferme e la condivisione di piacere e passioni che confermano che quell'amore non si è adeguato a NOI ma continua a mutare dentro noi, rendendolo un fondamentale bisogno reciproco per il nostro vivere felice. Solo così l'amore, ogni giorno, saprà dimostrarsi sempre nuovo e pieno di entusiasmo da dividere e condividere perfettamente a metà! Si può vivere senza amore secondo voi? Giulietta Valpolicellese Tutto nella vita è possibile, incluso il vivere senza amore, ma sarebbe così incolore l'esistenza, da non saper distinguere più il celeste del cielo dall'azzurro del mare, ritrovandoci al centro di grigiori incredibili che spengono gli entusiasmi e ci fanno perdere il gusto di amare le sfumature che la vita ci riserva, in maniera sempre nuova e diversa, soprattutto se ci sentiamo innamorati e al centro di un grande amore che ci colora di bello la vita.



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