Edizione Provincia Aprile 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA ANNO XXX - N. 4 - APRILE 2015 Stampato il 16/04/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

A corto d’identità “In questi giorni è stata riportata, dal quotidiano online Il Sussidiario, una piccola notizia, forse, ma molto significativa. In una classe di terza media di una scuola italiana, gli alunni chiedono all’insegnante notizie sull’Isis. La risposta dell’insegnante è esauriente e circostanziata. Inoltre spiega che molti appartenenti sono europei integrati e laureati come il tagliagole che era un noto dj. Spiega che quelli dell’Isis distruggono i monumenti delle civiltà antiche, tutti i simboli cristiani e uccidono chiunque non si converta all’islam. Alla fine l’insegnante chiede ai ragazzi: “Voi cosa fareste se l’Isis arrivasse a casa nostra?” In ventitré su venticinque hanno risposto: ci convertiremmo all’islam. Solo due, figli di famiglie molto cattoliche (visti ormai come soggetti estranei e alieni) si sono opposti. La risposta, purtroppo, non stupisce come non meraviglia che i ragazzi ignorino cosa significherebbe, per il loro modo di vivere, la conversione all’islam. Loro che vestono indumenti alla moda, bivaccano al Mc Donalds, si addormentano sugli smartphone, che hanno come modello aggregativo la gang e il consumare droga è considerato normale. Individualisti, quasi anarchici, non si sentono parte di nessuna comunità, abituati a obbedire soltanto se ne ricavano un vantaggio immediato e personale. Non è colpa loro, ma è evidente che sono cresciuti in una società senza ideali, come nomadi privi di meta e a corto d’identità. Pseudo valori e diritti impensabili e ignobili, uniti a edonismo e consumismo, stravolgono e umiliano quotidianamente la vita. Insomma, la generazione dei nostri figli cresce un po’ come carne da cannone. E’ il tipo di suddito che tutti i totalitarismi desiderano. La storia insegna, infatti, che nessuna civiltà, finché si è mantenuta salda e forte nelle sue tradizioni, è stata cancellata dall’urto con una civiltà straniera. E’ da se stesso che l’Occidente ha bisogno di essere difeso. Non si può abdicare impunemente a concetti come Patria, famiglia naturale, cultura e religione. Una grande battaglia, con potenti mezzi sovversivi in mano ai maggiori media, è in corso da tempo sotto i nostri occhi e colpisce direttamente la dignità della persona, il matrimonio, la famiglia, mettendo in pericolo il futuro dell’Italia. O forse è già tardi, come hanno dimostrato i ragazzi della terza Media. Lino Venturini

Ulss22:obiettivo qualità Con i suoi 59 milioni e 840 mila euro di prestazioni erogate nel 2014 l’Ulss22 si piazza al vertice della classifica delle Ulss più “gettonate” del Veneto. Un risultato d’eccellenza che registra un notevole flusso di pazienti provenienti dall’intera nazione che scelgono ogni giorno le strutture dell’Ulss22 per le proprie cure. Grande la sod-

A “tu per tu” con il direttore Alessandro Dall’Ora che commenta i dati positivi del 2014 disfazione del direttore generale dell’azienda sanitaria di Bussolengo Alessandro Dall’Ora, che parla di questa scelta da parte dell’utenza come il «frutto di una serie

di fattori che ci qualificano: continuiamo ad avere elementi di qualità importanti: la cardiologia ad esempio, oppure il centro di riferimento nazionale per gli esiti

da Polio a Malcesine, ma anche un’efficiente linea ambulatoriale che riesce a garantire buone tempistiche». Dall’Ora interviene attraverso un’intervista a

360°, parlando del bilancio 2014, chiusosi in positivo con un considerevole utile, e degli interventi strutturali che l’Ulss22 sta approntando ai suoi stabili. Non manca poi un cenno all’argomento scottante del momento: la medicina di base, che Dall’Ora vorrebbe migliorare e riorganizzare. Pagina 9

PESCANTINA. Cà Filissine

Sona. Cà Di Capri

Ammonta a 11.640.338, 47 euro la somma che Daneco Impianti s.p.a., in data 11 marzo, ha richiesto al Comune di Pescantina quale risarcimento danni per inadempienza. “Con atto pubblico dell’1 dicembre 1999 – si legge nel documento firmato dall’avvocato Carlo Fratta Pasini, legale di Daneco – il comune di Pescantina e Daneco stipulavano una convenzione per la realizzazione e gestione della discarica di Balconi […]”. Una convenzione, questa, che, secondo Daneco, il Comune avrebbe violato negli obblighi posti a suo carico di corretta gestione del percolato, nonostante i numerosi solleciti da parte di Daneco stessa. L’avvocato sottolinea inoltre che «per ben 9 anni il Comune non ha fatto nulla né per adempiere a tali obblighi, né per rimuovere gli effetti dei propri precedenti inadempimenti». La richiesta risarcitoria di Daneco è stata recapitata al Comune di Pescantina, la cui Giunta lo scorso 31 marzo, con apposita delibera, ha affidato l’incarico stragiudiziale per difendere le ragioni del Comune all’avvocato Marco Mirabile.

Stop all’ampliamento della discarica Ca’ di Capri a Sona. A stabilirlo è stato il Consiglio di Stato che, con la sentenza del 23 marzo 2015, ha respinto i ricorsi di Regione Veneto e ditta Rotamfer. Oltre a non poter conferire rifiuti pericolosi, l’unica condotta possibile per Rotamfer è quella di colmare la discarica esistente esclusivamente con inerti. Con l’annullamento del progetto di ampliamento del 2013 si torna a quanto previsto dalle prescrizioni del piano 2010. In particolare l'approvazione del progetto era subordinato alla messa in sicurezza operativa della discarica e al rispetto di una serie di prescrizioni tra le quali conferimento di materiale con peso specifico rilevante, quale rocce e terre da scavo, materiali da bonifica classificabili come rifiuti speciali non pericolosi e altre tipologie di rifiuti ad idoneo peso specifico. Pagina 15

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L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

LE VOSTRE LETTERE

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Le Vostre Lettere VENETO

TAV

ISLAM

“Lo perderemo?”

“A Pescantina”

“Sono d’accordo e...”

Caro Direttore, volevo proporre alcune riflessioni sulle ultime vicende politiche che si sono susseguite nel centrodestra in Veneto. La mossa di Salvini e Tosi, oltre ad essere incomprensibile per la maggior parte degli elettori del centrodestra, rischia di compromettere una vittoria, che si poteva dire quasi certa; dico quasi perché in politica nulla è mai scontato, ma se fino a qualche mese fa anche Renzi credeva poco alla possibilità di governare e vincere il Veneto, oggi, alla luce delle cogenti divisioni del centrodestra, quel sogno rischia di avverarsi. Per analizzare come il centrodestra oggi sia allo fascio, non serve certo una mente illuminata: divisioni interne nei partiti, basta vedere cosa sta accadendo da tempo in Forza Italia, e assenza di una strategia politica comune, stanno regalando a Renzi gran parte dei voti "moderati" che prima si sono riconosciuti per anni in Berlusconi, e che oggi, più che comprensibilmente sono rimasti delusi. Se già la situazione politica nazionale non bastasse a complicare le cose, ecco che la mossa di Tosi e di Salvini rischia di sfasciarle del tutto . Parlo di mossa congiunta tra il Sindaco di Verona e il Segretario della Lega, perché entrambi non hanno voluto in alcun modo impedirla: il primo spaventato da un futuro politico più che incerto (vista la perdita dell'asse con Maroni, la forza di Salvini e alcune condanne di uomini a lui vicini), il secondo forte dei sondaggi, che come sappiamo, sono sempre da prendere con le pinze. Chi si avvantaggia di ciò? Ovviamente il PD, "dividi et impera" dicevano i Romani, ed è esattamente quello che potrebbe accadere in Veneto. Da elettore del centrodestra, spero ovviamente che non sia così, ma penso anche che forse un'altra ennesima sconfitta e, sto esagerando, non ci farebbe nemmeno male. Se fosse la via per far comprendere alle varie direzioni dei partiti che sono stati assenti sul territorio (tranne rari e preziosi casi), che hanno tradito e deluso il proprio elettorato, che hanno compromesso un'idea liberale che si fonda sul sistema di piccole e medie imprese mai considerate, e che sono occupate da personaggi che mirano solo all'autosussistenza, spostandosi da una poltrona all'altra, allora ben Direttore Responsabile: venga anche la sconfitta. Ma Rosanna Pancaldi prima o poi bisogna avere il Società Editrice: coraggio di cambiare, di proL’Altro Giornale s.r.l porre persone alternative, di Redazione: mostrarsi vicini alla gente, di Via dell’Industria 22 pensare ad un'offerta politica 37029 SAN PIETRO che non sia ne populista ne immobilista ma che metta al IN CARIANO (VR) centro la piccola e media Tel. 0457152777 imprenditoria, la nostra sicuFax 0456703744 rezza, la nostra libertà da un e-mail: sistema tributario inquisitorio e articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica padrone; questi sono i temi che Mario Franchino il centrodestra ha dimenticato, Abbonamenti: anche per colpa di chi, per rico10 euro annui C.c postale n° 81285140 noscenza della nomina ricevuintestato a L’Altro Giornale s.r.l. ta, abbassa sempre la testa, perVia E. Bernardi, 7 37026 ché chi pensa e dice la sua in politica fa paura, meglio un Settimo di Pescantina Stampa: esercito di burattini che ti dica FDA EUROSTAMPA srl sempre che stai facendo bene, Via Molino Vecchio, 185 anche se rischi di perdere una 25010 BORGOSATOLLO (BS) Regione come il Veneto, da Numero chiuso il sempre casa del centrodestra. 16 - 04 - 2015 Matteo Destri

Mentre il progetto per l’Alta Capacità, che prevede il quadruplicamento della linea ferroviaria Verona-Brennero, procede seppur con rallentamenti, mi interrogo sulla mancanza di risolutezza dell’attuale amministrazione di Pescantina riguardo il passaggio della TAV sul territorio comunale. Leggiamo quasi quotidianamente dei vari paesi della provincia che promuovono con forza tavoli di confronto con gli organismi che si occupano della TAV, per la risoluzione delle problematiche create dalla realizzazione di questa infrastruttura: tutti questi comuni interessati dal passaggio della TAV si sono attivati preventivamente ed in maniera molto decisa…A Pescantina invece, a quanto pare, il consigliere delegato attende letargicamente di essere convocato da chissà chi, chissà dove e chissà quando, e nel frattempo le decisioni vengono prese da altri! Mancano intraprendenza e lungimiranza: e pensare che il consigliere che se ne dovrebbe occupare abita proprio a Balconi, frazione fortemente coinvolta dal progetto TAV. Come ho sottolineato nella mia interpellanza del 16 ottobre scorso, discussa in Consiglio comunale, e nella successiva interrogazione del 13 gennaio, è fondamentale assicurarsi che quest’infrastruttura, che può portare indubbi benefici dal punto di vista commerciale a tutto il Paese, non porti nel nostro comune solo deturpazioni ambientali ed inquinamento acustico. E’ questo il momento di attivarsi per tutelare Pescantina di fronte agli Enti preposti a quest’opera, prima che al tratto che interviene fra Settimo e Ospedaletto restino solo le briciole delle risorse economiche destinate alle opere di mitigazione ambientale e acustica. Nonostante le mie sollecitazioni però, noto la solita inerzia da parte dell’amministrazione nel ricercare e proporre tavoli di confronto con provincia, regione, ministero delle infrastrutture, cosa che invece stanno facendo gli altri municipi toccati da questo problema: se al momento non è previsto nemmeno un metro di attraversamento del territorio comunale in galleria, quando abbiamo motivo di credere che in realtà sussistano le condizioni ambientali favorevoli per procedere in questo senso, interrando i nuovi binari, con evidente miglioramento dell’impatto su ambiente e abitanti della zona, perché l’amministrazione non fa pressioni in tal senso? Ricordiamo che l’ultimo documento ufficiale dell’amministrazione sull’Alta Capacità è una delibera di Consiglio del 2007. E’ improduttivo ed inutile nascondersi nuovamente dietro il paravento di ciò che non è stato fatto in passato: chi può e deve agire adesso, lo faccia, in maniera propositiva, subito, senza attendere che il progetto sia definito. Affidarsi alle cure di referenti politici che sono impegnati a Roma (come ha affermato di fare il consigliere Aliprandi rispondendo alla mia interrogazione) è utile, ma non sufficiente: spetta all’amministrazione locale, a chi il territorio lo vive quotidianamente, difenderlo con forza e capacità di discernimento. Non si può aspettare la "manna dal cielo", ma, al contrario, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare proficuamente per i propri cittadini.

Gentile Direttrice Ho apprezzato l’articolo che ha scritto su L’Altro Giornale del mese di febbraio 2015 dal titolo “Informazione, diritto e dovere”. Sono d’accordo sul pensiero che ha espresso e sulle parole di Papa Francesco. Le vignette di Charlie Hebdo incontrano la mia totale disapprovazione perché in nome della libertà di stampa non si possono oltraggiare persone e religioni. La mia libertà non deve calpestare la libertà degli altri. “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. Non si possono condannare tutti i mussulmani se alcuni gruppi scelgono il terrorismo per raggiungere obiettivi che provocano morte. Ogni persona può scegliere strade sbagliate o ideali che promuovono l’uomo. A noi spetta il compito di non fomentare il razzismo, ma cercare il confronto e il dialogo. con qualsiasi persona che incontriamo nel nostro cammino. Qui a Verona esiste già da alcuni anni un gruppo di giovani cristiani e mussulmani che insieme approfondiscono tematiche culturali e religiose nel reciproco confronto e dialogo. Questo gruppo si chiama “LE 2 FACE”, su internet ci sono utili informazioni. Conosco moltissimi mussulmani che sono persone come noi, che lavorano, hanno una famiglia, hanno dei figli che vanno a scuola con i nostri figli e nipoti e pagano le tasse come ogni cittadino e quindi hanno doveri e diritti come ogni cittadino anche quello di trovarsi insieme per pregare. Questa paura del diverso nasce quando si ha scarsa conoscenza dell’altro. Il diverso per cultura, lingua, religione può essere occasione di rinnovamento, di aperture di nuovi orizzonti che portano ricchezza nella società. Non è facendoci la guerra che costruiamo la Pace. Con stima. Giancarlo Guardini

Davide Pedrotti Consigliere di minoranza Lega Nord di Pescantina

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LE VOSTRE LETTERE

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OMOSESSUALI

VIOLENZA

“Si parla solo di donne...”

“Adozione e ...Dolce & Gabbana”

Come ben sappiamo nel nostro paese sono stati evidenziati molto spesso gli atteggiamenti violenti che le donne subiscono per mano maschile, a tal proposito il nostro Governo ha elaborato un testo che è diventato legge, recante disposizioni in materia di violenza sulle donne. Nel 2012 è stata effettuata una ricerca di valenza scientifica elaborata secondo i migliori criteri ISTAT. Lo studio è stato pubblicato nella rivista di criminologia, vittimologia e sicurezza - vol. VI - N.3 - Settembre/Dicembre 2012, evidenziando che oltre sei milioni di uomini sono vittime di violenza, oltre 3,8 milioni a sfondo sessuale e 2,5 milioni di carattere persecutori. Circa 500 mila casi hanno trovato espressione nella nostra capitale. La domanda a questo punto sorge spontanea: "come mai a fronte di questi dati nel nostro paese si continua a parlare solo di violenza sulle donne"? L'indagine è stata deposi-

Le dichiarazioni di Dolce&Gabbana hanno scatenato un putiferio mediatico. Solo per aver apprezzato la famiglia tradizionale e definito "sintetici" i figli delle coppie omosessuali, sono stati insultati e contestati da Elton John, da molti altri divi e stanno subendo un ridicolo, quanto inefficace, boicottaggio dei loro prodotti da alcuni esponenti gay del mondo musicale e cinematografico. Un fatto analogo era capitata a Guido Barilla che dopo le dichiarazioni rilasciate al programma radiofonico “La Zanzara” del 24 settembre 2013 (nelle quali dichiarava che mai avrebbe fatto un “spot Barilla con famiglie gay”) era stato aggredito verbalmente e minacciato sui social media, sino a “cambiare idea” e nominare un rappresentante della potente lobby gay americana negli organi societari. Nel caso di D&G, come in quello del “cedevole” Guido Barilla, nel testo delle dichiarazioni “messe all’indice” non c’è nulla di scomposto né di offensivo, ma solo legittime e inoffensive opinioni personali. Evidentemente, tolleranza, democrazia, rispetto e libertà di espressione, altro non sono che vuote espressioni retoriche coniate dalle lobby gay per silenziare e bastonare chi non la pensa come loro. Gianni Toffali

tata presso il CNR ed ha riportato risultati sorprendenti: il 77% degli intervistati hanno dichiarato di aver subito almeno una volta violenza psicologica da parte di una donna, il 63% hanno ammesso di aver subito violenza fisica proprio da parte di un’esponente del gentil sesso. Lo studio ha dimostrato che non esiste una violenza univoca, dovremmo riflettere più attentamente prima di demonizzare un genere nei confronti dell'altro, contestualmente i dati dimostrano che le percentuali sono perfettamente sovrapponibili a quelli della violenza sulle donne. L'Italia è l'unico paese in cui non si indaga e non si parla di violenza sugli uomini, sia maggiorenni che minorenni. Purtroppo il modo di pensare collettivo è considerare la violenza un fenomeno di genere. Purtroppo è sempre più grande lo scoglio da superare per gli uomini vittima,

essi non riescono a raccontarsi perché trovano difficoltà nel riconoscersi attori principali della violenza subita. Infine, e contrariamente a quanto previsto per le vittime femminili, per l'uomo non esistono strutture e/o luoghi istituzionali dove poter denunciare la violenza subita nessun numero verde, nessun sportello di ascolto (pubblico o privato). Ma il Ministero per le pari opportunità non dovrebbe garantire il rispetto della persona nella sua totalità? Oggi non si può più dire che non si conoscono i dati, è arrivato il momento di fare e agire in nome e per conto dei diritti umani, la libertà deve essere garantita ed è un diritto inalienabile dell'individuo, soprattutto per coloro i quali sono stati privati della stessa per mano di aguzzini spietati, uomini e donne! Alessandro Pachera (Coordinatore provinciale pari opportunità UILF.P.L)

ELEZIONI

“Scrutatori...” In vista delle prossime elezioni regionali, che si terranno domenica 31 maggio e, in caso di ballottaggio, domenica 14 giugno, il M5S Pescantina ha presentato mozione chiedendo che il Comune voglia, nello scegliere i soggetti iscritti nell’apposito albo, e chiamati all’attività di scrutatori, dare la precedenza a soggetti disoccupati, iscritti al Centro per l’Impiego, o persone prese in carico dai servizi sociali che si trovino in una situazione economica disagiata. La mozione non è ancora stata discussa dal Consiglio Comunale, ma spero si provveda in tempi rapidi, per non vanificare una iniziativa che risulta assai meritevole. In questo periodo di difficoltà economica, serve un gesto concreto da parte delle istituzioni comunali e anche se minima questa somma può essere importante per chi sia sprovvisto di reddito. E’ un principio di civiltà, che dovrebbe prendere piede su tutto il territorio nazionale, sull’esempio di quanto fatto anche in Emilia Romagna. Le buone idee non hanno colore politico. Ulrica Castagna - Samuele Baietta

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L’INTERVISTA L’intervista contestata fa clamore perché – rilanciando la più recente sfilata «Mamma, madre, Madonna» nella quale i due stilisti avevano portato in passerella le loro modelle con i rispettivi figlioletti – pubblica sotto il titolo «Viva la famiglia (tradizionale)» un ritratto inedito della

coppia più glamour dello stile italiano. «Abbiamo capito – dice Gabbana – che la famiglia non è una moda passeggera. È un senso di appartenenza sovrannaturale e la gente ha bisogno di appartenenza». Dolce aggiunge: «Non abbiamo inventato mica noi la famiglia. L’ha resa icona la Sacra Famiglia, ma non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. (...) Procreare deve essere un atto d’amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni». E se Gabbana si dice sensibile al richiamo della paternità («io un figlio lo farei subito»), Dolce sul punto è invece severo: «Sono gay, non posso avere un figlio – dice –. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia».

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Si parla di malocclusione dentale quando i denti dell'arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell'arcata inferiore. In altri termini, la malocclusione dentale è un anomalo rapporto tra i denti della mascella e quelli della mandibola. In condizioni fisiologiche, le arcate dentarie si relazionano attraverso rapporti armonici ed equilibrati per poter compiere adeguatamente le funzioni masticatorie e fonetiche. La malocclusione dentaria si manifesta proprio quando il suddetto equilibrio viene negato. In simili circostanze, l'imperfetta occlusione delle arcate dentarie può esser causa di disarmonia funzionale o morfologica (strutturale), tale da ripercuotersi negativamente anche su altre sedi anatomiche. Basti pensare, ad esempio, che una malocclusione dentale - oltre a disturbi masticatori - può provocare anche cervicalgia (dolore cervicale), mal di schiena, mal di testa ed acufene (ronzii agli orecchi). Attualmente siamo in grado di valutare tali disfunzioni tramite l’ausilio di una innovativa tecnica che,grazie ad un elettromiografo ed un computer,riescono a fornirci dati riguardanti il lavoro dei muscoli masticatori ed arrivare ad un riequilibrio di tali forze risolvendo nella maggioranza dei casi i fastidi a livello generale da essi derivati.

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CRONACHE

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L’EVENTO. In Fiera a Verona si sono riuniti operatori professionali provenienti da 140 Paesi

Vinitaly 2015: gran successo Ennesimo successo per Vinitaly 2015. La kermesse svoltasi alla Fiera di Verona dal 22 al 25 marzo scorsi ha visto la partecipazione d’operatori professionali provenienti da 140 paesi del mondo. «Il risultato centra l’obiettivo che c’eravamo prefissati – ha affermato il presidente di Veronafiere Ettore Riello. Grazie all’aumento degli investimenti dedicati all’incoming e alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, l’agenzia Ice ed il Ministe-

ro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali abbiamo aumentato la già alta partecipazione di buyer stranieri». La magica atmosfera d’ogni padiglione, con stand ottimamente allestiti ed accoglienti con operatori disponibili a raccontare le caratteristiche e le storie delle loro produzioni, ha accolto i 150mila visitatori e gli oltre 2.600 giornalisti provenienti da 46 nazioni. «L’area di lingua tedesca, Germania, Svizzera ed Austria, si conferma la più

importante con il venticinque per cento delle presenze – ha rilevato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. Al terzo poso il Regno Unito con il dieci per cento, a seguire in termini numerici i buyer dei paesi scandinavi e del Benelux. Più Far East quest’anno rispetto al passato con Malesia, Singapore, Thailandia, Vietnam. In crescita anche il Messico e l’Africa con delle new entry come il Camerun ed il Mozambico. Rilevante la presenza del-

l’Africa settentrionale con Egitto, Tunisia e Marocco presenti con il vino e con l’olio extravergine d’oliva nel padiglione Sol&Agrifood dove si sono potuti trovare e degustare prodotti d’eccellenza, salumi, formaggi, paste, sfiziosità varie, paste, birre, dolci ed olio extravergine d’oliva, delizioso al gusto e all’olfatto. Tra poco l’impronta del Vinitaly si potrà apprezzare ad Expo 2015, la gran rassegna interna-

Due i padiglioni riservati al Veneto a Vinitaly, cui ha preso parte anche il Consorzio Tutela Vino Custoza Doc. «Come consorzio – ha posto l’accento il presidente Luciano Piona – quest’anno abbiamo dato un taglio particolare, sviluppando un’attività di comunicazione volta a consolidare l’immagine del vino di Custoza. Sono state proposte varie degustazioni, che hanno affollato le sale e da cui è emerso un profilo d’eccellenza. Le potenzialità ci sono, si tratta ora di fare un lavoro d’elevazione della qualità media per andare a posizionarsi in un segmento di mercato più consono a quelle che sono le reali possibilità della denominazione». Non poteva mancare l’Onav, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, sorta ad Asti nel 1951 per rendere disponibile un corpo d’assaggiatori affidabili, preparati ed esaminati, atti a svolgere la delicata ed impegnativa funzione, il cui delegato della sezione di Verona, Pierino Grigolato, ha manifestato gran soddisfazione per l’esperienza ancora una volta maturata in questa gran vetrina internazionale del vino. zionale che si svolgerà a Milano dal maggio prossimo dove Veronafiere orga-

nizzerà e gestirà il mondo vitivinicolo italiano». Claudio Gasparini

Albino Pezzini è il presidente dell’Associazione Interregionale dei Produttori Olivicoli con sede a Verona che conta 6.000 piccoli produttori con 35 frantoi. «La produzione è stata contenuta in quantità, abbiamo registrato una contrazione del 40 – 50% a causa della mosca dell’olivo che ha arrecato dei grossi danni, soprattutto in certe zone come la sponda del lago di Garda dove l’olivo convive con il turismo dove è difficile fare trattamenti dovendo ricorrere a pesticidi. Non essendo stato freddo i parassiti nel periodo riproduttivo si sono ripresentati molto agguerriti. Nonostante la quantità, il prodotto italiano è di gran qualità, molto ricercato anche all’estero. E’ l’Italia dei mille oli, la differenza di localizzazione caratterizza le produzioni perciò c’è da sbizzarrirsi sulle varietà e tipologie, leggero, fruttato, forte. Quest’anno abbiamo accompagnato i nostri associati alla manifestazione e riscontriamo che aziende piccole con una produzione d’otto, dieci, quindici quintali d’olio fanno oli di tale qualità destinati in buona parte al mercato americano piuttosto che a quello di Dubay. L’olio italiano è tra quelli maggiormente richiesti».

Servizi sociali del Veneto

L’assessore ai Servizi Sociali Davide Bendinelli illustra le svolte della fase finale della legislatura Nella parte conclusiva di questa legislatura le politiche regionali che riguardano i servizi sociali hanno realizzato risultati molto importanti. C’è stata una svolta politica netta e una “rivoluzione” positiva del sistema, per assicurare i quali - da quando sono diventato assessore regionale ho lavorato con attenzione e quotidianamente. Li ricordo in sintesi: i finanziamenti alle scuole paritarie del Veneto, i provvedimenti di lotta alla povertà e al disagio sociale, la riforma del sistema delle dipendenze, la rivisitazione del sistema centri diurni per la disabilità, la ripartizione del fondo regionale per la non autosufficienza. Mi sono posto l’obiettivo, pur in questo periodo di crisi perdurante, di far sì che le politiche per i servizi sociali continuino ad essere centrali nella programmazione della Regione Veneto. Il Veneto è stato da sempre all’avanguardia nel Paese per il livello e la qualità delle proprie politiche sociali, sorrette in modo particolare dal grande mondo del volontariato. La Regione Veneto ha tenuto alta l’attenzione istituzionale sul fronte sociale mantenendo inal-

terata l’erogazione dei servizi sociali pur di fronte a trasferimenti statali sempre minori. Basti dire che per il 2015, siamo di fronte a una diminuzione spaventosa delle risorse complessive a favore del Veneto (si parla all’incirca di 400 milioni di euro in meno da parte della finanziaria statale). Tutto ciò graverà non poco sul bilancio del sociale. Tuttavia abbiamo raggiunto uno storico accordo con le scuole materne paritarie, che tramite un finanziamento regionale straordinario di 42 milioni di euro da parte del mio Assessorato, permetterà a queste strutture, che accolgono il 70% dei nostri bambini dai 3 ai 5 anni, di portare avanti la loro attività quotidiana. Lo Stato risparmia nel Veneto 500 milioni di euro perché gli costa un terzo rispetto a un servizio per la prima infanzia gestito dal pubblico. Tra gli altri provvedimenti da me proposti e approvati dalla Giunta veneta, ricordo quello di lotta alla povertà e al disagio sociale tramite la redistribuzione delle eccedenze alimentari e che finanzia con 130 mila euro il Banco alimentare del Veneto e con 47 mila euro il progetto “Emporio della solidarietà” pre-

sentato dalla Rete Talenti, coordinamento di associazioni ed enti del territorio veronese, gestito dalla Caritas Diocesana Veronese. E ancora, il finanziamento di 317 mila euro dalla Regione Veneto al Comune di Verona per aiutare le azioni di reinserimento sociale e/o lavorativo delle persone più deboli. Per quanto riguarda il settore della disabilità, ho fatto approvare dalla Giunta un provvedimento relativo ai Ceod che riguarda le migliaia di persone con disabilità (sono 6.225, dati 2014) che ogni giorno frequentano i centri diurni attivi in tutto il territorio regionale. Abbiamo posto mano ad una rivisitazione generale delle attività, delle prestazioni e delle risorse destinate ai centri diurni. Il provvedimento apre un capitolo nuovo sulla programmazione di queste strutture che necessitavano da tempo di un aggiornamento e di un miglioramento di qualità nelle prestazioni e nei servizi e, in particolare, di una loro omogeneizzazione a fronte di situazioni a volte molto differenziate tra una provincia e l’altra. In sostanza, dopo attenta valutazione svolta da un apposito pool

Davide Bendinelli

composto da direttori dei servizi sociali delle Ulss è stato determinato per il 2015 in 58,50 euro il valore medio della quota giornaliera di rilievo sanitario per utente. Sul fondo regionale per la non autosufficienza – capitolo essenziale e costitutivo delle nostre politiche visto l’aumento degli indici di vecchiaia nella nostra regione e il conseguente aumento delle patologie a questo correlate - abbiamo approvato il riparto per il 2015 assegnando 473 milioni di euro per le impegnative nel settore della residenzialità e semiresidenzialità per gli anziani non autosufficienti; circa 63

milioni di euro per le persone con disabilità nelle strutture residenziali; oltre 85,5 milioni per quelle in strutture semiresidenziali, e per la fondamentale area della domiciliarità (1000 utenti circa) 104 milioni di euro di impegnative domiciliari (gli exassegni di cura). Concludo arrivando al fronte delle dipendenze, che in questi anni si sono diffuse in modo nuovo e diverso, tanto da rendere necessario un sistema regionale diversamente organizzato: ccon un recente provvedimento da me proposto, il governo veneto ha approvato di attuare un modello di controllo della spesa nelle Ulss per gli inserimenti nei servizi residenziali delle persone con problemi di dipendenze. Questo significherà una “budgettazione” dei servizi accreditati per permettere un miglior rapporto tra domanda e offerta di servizi e prestazioni ma anche una più solida stabilità dei servizi per evitare liste d’attesa e una ridefinizione delle rette con una riprogrammazione dei servizi del privato socio-sanitario. Davide Bendinelli Assessore regionale ai Servizi Sociali della Regione Veneto


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

IL PROGETTO. Rete di itinerari cicloturisti in futuro per Valpolicella e Valdadige

Valpolicella in bici Convenzione siglata Decolla “Valpolicella e Valdadige in bici”. Il progetto è frutto della convenzione siglata lo scorso 4 marzo nella sala consiliare i San Pietro in Cariano tra i Comuni di Dolcè, Fumane, Marano, Negrar, Pescantina, San’Ambrogio, San Pietro in Cariano, Sant’Anna d’Alfaedo. Le municipalità della Valpolicella hanno dato così il proprio consenso a realizzare in forma associata una rete di itinerari cicloturistici con relativa segnaletica. L’ente coordinatore, il comune di San Pietro in Cariano, si è impegnato ad affidare ad un professionista appartenente alla Fiab Verona, federazione italiana Amici della Bicicletta, la progettazione relativamente ad un sistema ipotizzato di più di 200 chilometri di percorsi ciclabili su viabilità secondaria adatta già esistente. La prima fase del progetto prevede la realizzazione di segnaletica per la viabilità cicloturistica attraverso cartografia specializzata. Un’idea progettuale, questa, nata dalla volontà di fare della Valpolicella «un territorio che si presta ad un

cicloturismo familiare , raffinato, che gradisce conoscere la zona in sicurezza - afferma il sindaco di San Pietro in Cariano, Giorgio Accordini . I nostri Comuni hanno un grande reticolo di strade. Da qui il desiderio di stipulare una convenzione per dare il via ad una progettazione e cercare di accedere poi a bandi regionali ed europei». Il progetto richiederà un investimento di 100.000 euro, di cui 13.000 destinati alla progettazione. Entusiasta di “Valpolicella e Valdadige in bici” è Giorgio

Migliorini, Presidente di Fiab Verona: «Che otto Comuni si mettessero insieme per parlare di biciclette fino a poco tempo fa era impensabile – ha esordito -. Questo significa che qualcosa sta cambiando. Il cicloturismo sta crescendo e il cicloturista non è un turista povero, tutt’altro. Sempre più però si rivela fondamentale investire sulla comunicazione: servirebbe ad esempio realizzare un buon sito web creando una catena virtuosa». Presente alla firma della convenzione, accanto a

tutti i sindaci della Valpolicella, anche il primo cittadino di Pescantina, Luigi Cadura, che si è detto «felice i far parte di questo progetto. Questi percorsi – ha aggiunto – permettono di collegare la via Claudia Augusta, importante percorso europeo che parte dalla Baviera e segue l’Adriatico, ai Comuni della Valpolicella. Come sindaco di un Comune culla dell’Ausonia e sede dell’unico velodromo di Verona non posso che esserne soddisfatto». Riccardo Reggiani

7 OBIETTIVO VIABILITÀ Variante alla Statale 12 Un milione di euro per finanziare la progettazione definitva della variante alla Strada Statale 12. Questo è quanto il Consiglio Regionale del Veneto, con il voto favorevole del consigliere Andrea Bassi, durante l'esame della Legge di stabilità e del Bilancio di previsione 2015 ha approvato attraverso un emendamento. Un voto favorevole, quello di Andrea Bassi, avvenuto in dissenso dalla maggioranza: «pur riconoscendo che questo compito sarebbe toccato ad Anas (l'ente competente) – afferma Bassi – la Statale 12 rappresenta per Verona una priorità irrinunciabile e la Regione, in tal senso, doveva dare un segno di tangibile interesse. In questo modo a Roma non avranno più scuse e ad Anas consegneremo il mano il progetto definitivo dell'opera: inchioderemo in questo modo il Governo alle proprie responsabilità, capendo una volta per tutte se Roma vuole o meno risolvere il problema. L’importanza di questa variante – aggiunge ancora Bassi - è indiscutibile per togliere il traffico nella zona sud del capoluogo. La Statale 12, oggi, infatti risulta uno dei tratti più inquinati del Veneto, in particolare per quanto riguarda l’attraversamento del cuore dei quartieri e dei centri abitati di Borgo Roma e Cadidavid a Verona, Beccacivetta a Castel d’Azzano e Buttapietra. Su tale tratto transitavano (ultimi dati in mio possesso dell'anno 2011) circa 25.000 veicoli al giorno, tra i 1.300 e i 1.600 veicoli ogni ora nelle 12 ore diurne, di cui 150-180 camion oltre i 50 quintali. Per i gravi disagi creati da questa situazione si è costituito un comitato che ha organizzato assemblee e convegni riportando nel dettaglio studi statistici e scientifici».


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LA GIORNATA DELL’ORO BLU. La tematica portante è stata “l’impronta idrica”

L’acqua? Usiamola con responsabilità Acqua come bene comune, fonte di vita e non merce di consumo, una risorsa primaria da tutelare e difendere. Questo il messaggio che Acque Veronesi anche quest'anno ha voluto trasmettere in occasione dell'evento che vede le risorse idriche celebrate in tutto il mondo. Per un intero giorno, domenica 22 marzo, in Cortile Mercato Vecchio l'acqua di rubinetto è stata la protagonista della vita cittadina di Verona. Obiettivo della manifestazione è stato quello di sensibilizzare e promuovere un uso consapevole e responsabile dell'acqua. Tema portante dell'edizione 2015, organizzata in collaborazione con il Comune di Verona e con il patrocinio di Amia, Provincia di Verona e Consiglio di Bacino Veronese, è stato "l'impronta idrica". I consumi alimentari contribuiscono all'89% del consumo idrico giornaliero degli italiani: in media un individuo consuma due litri d'acqua al giorno per bere, ma ne utilizza, a sua insaputa, fino a 4.000 per alimentarsi. Questi in sintesi i messaggi che il personale della società consortile ha

Da sinistra il vicepresidente di Acque Veronesi Marco Olivieri, il presidente Massimo Mariotti e il direttore generale del consiglio di Bacino Veronese

voluto trasmettere alla cittadinanza con l'ausilio di laboratori, pubblicazioni, grafici illustrati e giochi per bambini. Le famiglie veronesi hanno avuto così la possibilità di scoprire come per esempio la maggior parte dell'acqua ''contenuta'' all''interno dei cibi che arrivano sulla nostra tavola, è utilizzata nella prima parte del processo produttivo: la fase della coltivazione. In termini di media mondiale, la produzione di 1 kg di carne di manzo richiede una media di 15.415 litri di acqua, produrre 1 kg di pasta richiede mediamente 1850 litri di

acqua. «Ogni anno vengono sprecate circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, un terzo della produzione mondiale ha commentato il presidente Massimo Mariotti -. Ciò comporta anche lo sperpero di risorse idriche. Tra 15 anni il pianeta si troverà ad affrontare un calo del 40% della disponibilità d'acqua, a meno che non venga migliorata la gestione di questa risorsa vitale. In questi ultimi anni, però - ha aggiunto Mariotti - è cresciuta la consapevolezza che l’"oro blu" non è illimitato e che non sarà sufficiente per le esigenze future se non vengono

pianificate adeguate misure di consumo sostenibile». Presente alla manifestazione anche il vicepresidente Marco Olivati: «Le risorse idriche sono alla base della crescita economica, della riduzione della povertà e della sostenibilità ambientale. Ancora una volta Acque Veronesi e il Comune di Verona hanno fatto squadra, dimostrando attenzione e sensibilità su questi temi». Durante la mattinata sono stati anche premiati dal Presidente Mariotti gli alunni delle scuole vincitrici del concorso "Fontane e Fontanili".

8 “PONTEGGI TARANTINO”: FERRAMENTA ED EDILIZIA “Ponteggi Tarantino” arricchisce la sua attività di un punto vendita: protagonisti saranno ferramenta, trapani e attrezzature per l’edilizia, che sarà anche possibile noleggiare per piccoli lavori “fai da te”. Il negozio di Ponteggi Tarantino, che aprirà in via Strà a Caldiero, sarà dotato anche di un divertente angolo interamente dedicato ai bambini: Krizia l’oasi ideale in cui trovare giocattoli e molte simpatiche idee per i più piccoli. Una volta al mese inoltre “piccoli lavoratori in erba” si cimenteranno con materiale didattico in argomenti legati all’edilizia e al “fai da te” con laboratori appositamente creati per loro. Il punto vendita “Ponteggi Tarantino” sarà inaugurato sabato 18 aprile: “le danze” si apriranno alle ore 10.00, con un lauto rinfresco a la possibilità di visitare il negozio e visionare il vasto assortimento di prodotti in vendita. La giornata, interamente organizzata a condotta da Patrizia Scognamillo (in arte Krizia), proseguirà con un intenso pomeriggio di intrattenimenti: dalle ore 16.00 a riscaldare l’atmosfera sarà lo zumba della Palestra di Colognola ai Colli con gli istruttori della Polisportiva di Colognola. Si continuerà con il ritmo dell’hip hop dei ragazzi della palestra di Caldiero. A seguire un’affascinante sfilata di miss per Lady Wanizia, il palcoscenico perfetto per l’elezione di Lady Ponteggi Tarantino. Ospite d’onore sarà Beppe Braida che con il suo spettacolo chiuderà in bellezza una magica giornata inaugurale.


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SANITÀ. I dati del 2014 indicano una mobilità più estesa verso la nostra Regione, in particolare verso l’Ulss22

Sempre più pazienti “scelgono” il Veneto Servizi di

Silvia Accordini Lombardia, Emilia, Friuli ma anche Trento, Bolzano, Sicilia, Campania, Puglia, Lazio, Toscana: la sanità veneta registra un’impennata di pazienti in arrivo da altre Regioni italiane. I dati 2014 sulla mobilità verso il Veneto di pazienti provenienti da tutte le altre Regioni d’Italia parlano chiaro: il valore complessivo si attesta sui 325 milioni 705 mila euro, circa 10 milioni in più rispetto al 2013. In termini assoluti i cittadini lombardi sono quelli che hanno richiesto più prestazioni al Veneto, pari ad un valore di oltre 63 milioni, seguiti dagli emiliano-romagnoli con oltre 57 milioni, e dai friulani con oltre 46 milioni. Quindi Sicilia (oltre 23 milioni), Campania (oltre 17 milioni), Puglia (oltre 15 milioni); Lazio (oltre 11 milioni). Tutte le Aziende Sanitarie e le Ulss venete hanno fatto registrare vistosi tassi di mobilità attiva. Tra queste spiccano, per fare qualche esempio, l’Azienda Ospedaliera di Padova (44 milioni 417 mila euro nel 2014 con più 1 milione 847 mila euro rispetto al 2013), l’Azienda Ospedaliera di Verona (53 milioni di prestazioni erogate nel 2014), l’Ulss 22 di Bussolengo (59 milioni 840 mila euro con più 2 milioni 175 mila euro sul 2013); l’Ulss 20 di Verona (14 milioni 783 mila euro con più 1 milione 566 mila euro sul 2013); l’Ulss 12 Veneziana (13 milioni 279 mila euro con più 1 milione 489 mila euro sul 2013); l’Ulss 17 di Este (10 milioni 498 mila euro con un più 1 milione 146 mila euro sul 2013).

«L’aumento della mobilità attiva verso il Veneto da parte di cittadini del resto d’Italia – afferma Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Veneto - è la miglior dimostrazione della qualità espressa dalla nostra sanità, ottenuta senza tagli ma con una revisione migliorativa dell’organizzazione complessiva, accompagnata da importanti investimenti in strutture, tecnologie, eccellenze specifiche e professionalità. Ciò vuol dire che il saldo tra mobilità attiva e passiva è pari a circa 100 milioni a favore del Veneto. Significa che meno veneti hanno scelto di andarsi a curare altrove e più italiani hanno scelto la sanità veneta per guarire. Estremamente significativo – aggiunge Coletto – è anche il fatto che l’aumento arriva dopo alcuni anni di contrazione della mobilità attiva, il che vuol dire che, pur in un lungo periodo di tagli lineari da Roma, siamo riusciti ad accrescere la qualità della nostra sanità. E’ una specie di mira-

Luca Coletto

colo che anche quest’anno la legge di stabilità nazionale tenta di annullare con altri tagli per 240 milioni di euro calati sul Veneto».

ULSS22. Intervista al direttore generale Alessandro Dall’Ora «Il bilancio del 2014 è positivo ed è stato chiuso in attivo» “Con i suoi 59 milioni e 840 mila euro di prestazioni erogate nel 2014 l’Ulss22 si piazza al vertice della classifica delle Ulss più “gettonate” del Veneto. Un risultato d’eccellenza che registra un notevole flusso di pazienti provenienti dall’intera nazione che scelgono ogni giorno le strutture dell’Ulss22 per le proprie cure. «Quella dell’Ulss22 è una realtà particolare – afferma con orgoglio il direttore generale dell’azienda sanitaria di Bussolengo Alessandro Dall’Ora -, costituita da due strutture private (Peschiera e Negrar) e un pubblico che sta facendo la sua parte mietendo ottimi risultati». Una scelta, quella fatta nei confronti dell’Ulss22 da parte di numerosi pazienti, motivata da che cosa a suo avviso? «Questa scelta è frutto di una serie di fattori che ci qualificano: continuiamo ad avere elementi di qualità importanti: la cardiologia ad esempio, oppure il centro di riferimento nazionale per gli esiti da Polio a Malcesine, ma anche un’efficiente linea ambulatoriale che riesce a garantire buone tempistiche». Parliamo del bilancio 2014. «Fermo restando che la nostra Ulss rimane comunque la meno finanziata di tutto il Veneto, anche il 2014 per la nostra Ulss si è chiuso in attivo, una tradizione ormai consolidata fin dal 2010. Quest’anno però per la prima volta, oltre ad aver chiuso con un bilancio attivo di 6 milioni di euro, la Regione ci ha dato la possibilità di investire ben Alessandro Dall’Ora 10 milioni di euro delle disponibilità del 2014 in adeguamenti e migliorie (prima non accadeva che l’utile potesse essere reinvestito dall’azienda stessa che l’ha prodotto). Con 7 milioni di euro effettueremo interventi entro il 2015 sulle strutture di Caprino, Bussolengo e Malcesine, dove è in programma una riabilitazione cardiologica e ortopedica. Per Isola della Scala, la cui struttura sarà demolita per realizzare un nuovo ospedale di Comunità, studieremo nel dettaglio il progetto esistente per poi procedere in futuro con i lavori in due stralci per un investimento di 12 milioni di euro». E per quanto concerne il “Magalini” di Villafranca? «Stiamo completando l’opera: in questo momento si sta procedendo con l’acquisto della tecnologia necessaria (risonanze e tac), per poi passare al trasferimento dei reparti dalla struttura di Bussolengo. Un passaggio, questo, che organizzeremo in più “step”: prima la terapia intensiva, poi le chirurgie leggere e in seguito quelle complesse, infine la ginecologia e l’ostetricia. I materiali saranno prevalentemente spostati da Bussolengo e, se necessario, si acquisteranno altri elementi». Una grande opportunità, quella di poter investire l’utile prodotto… «Senz’altro, anche se mi piacerebbe molto che il sistema concedesse di reinvestire in parte questo utile anche su chi ha contribuito a produrlo, mettendolo a disposizione dei lavoratori: un risultato non è mai figlio di un padre solo e le risorse umane, sono fondamentali per un’azienda. Sarebbe bello poi che anche gli utenti stessi potessero beneficiare di questa virtuosità della nostra Ulss». Un tasto dolente in questo periodo è quello dei medici di base, che l’accusano di non favorire le forme di medicina associativa, la cosiddetta “medicina di gruppo”. «Per quanto riguarda la medicina associativa è tuttora in corso una causa. Le forme associative sono consentite, ma il problema è un altro: qualche anno fa la Regione aveva dato il via alla medicina di gruppo, ma in seguito non ha più emesso fondi a suo sostegno. Per questo ho deciso, mano a mano che qualche medico in medicina associata cessa la sua attività, di non far entrare più nessuno. Questo finchè la Regione non interverrà con altri fondi». Al di là della medicina di gruppo il suo obiettivo è anche quello di “ricalibrare la medicina di base”. « Io parto sempre dal presupposto che il paziente deve essere messo al centro e da questo punto di vista mi sembra che siano necessari alcuni cambiamenti. Innanzitutto occorre chiedere ai medici di base un impegno lavorativo maggiore: il loro contratto in questo momento prevede 15 ore settimanali. A mio avviso dovrebbero passare alle 36 – 38 ore settimanali esattamente come gli ospedalieri, con orari di ricevimento dilatati o con più visite a domicilio più frequenti (ovviamente con relativa verifica). Il tetto massimo dei pazienti per medico (attualmente 1500 – 1800) dovrebbe non esistere più e poi trovo impensabile che un medico di famiglia possa ricevere ad esempio solo su appuntamento, come in alcuni casi accade. Ulteriore necessaria modifica è inoltre un’altra: vorrei che un cittadino potesse essere libero di scegliere tra tutti i medici di base operativi sul territorio della propria Ulss di appartenenza…ma anche sul territorio dell’intera provincia e, perché no, poter scegliere anche tra i medici ospedalieri. Quello con il proprio medico deve tornare ad essere un rapporto di fiducia».


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LA STRATEGIA. I comuni di Castelnuovo, Sona, Bussolengo, Pastrengo e Valeggio insieme per lo sviluppo delle attività locali

“Centri commerciali naturali”: Valorizzare i negozi del paese Valorizzare i cosiddetti “centri commerciali naturali”, ossia le attività, i locali e i negozi del paese: questo l’obiettivo di “Commercio 2020”. Capofila del progetto è il Comune di Castelnuovo del Garda seguito da Sona, Bussolengo, Pastrengo e Valeggio sul Mincio con la collaborazione di Agorà Associazione per lo Sviluppo della Formazione e Olos Group. L’iniziativa vede anche il coinvolgimento di un team di giovani del territorio grazie all’opportunità offerta da Garanzia Giovani, il finanziamento europeo che consente di investire in politiche attive per l’orien-

tamento, la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani dai 15 ai 29 anni. La prima fase del progetto, attualmente in corso, consiste nella distribuzione di un questionario ai commercianti per raccogliere le necessità più sentite. Nel contempo, verrà creata una banca dati ed una mappatura e delle realtà economiche dei diversi paesi. I ragazzi, che stanno frequentando il corso in Marketing Research Innovation Authenticity, hanno predisposto il questionario, il logo del progetto “Commercio 2020” ed il relativo sito internet (www.commer-

cio2020.weebly.com). Una volta elaborati i dati raccolti dal questionario e prese in esame le richieste dei com-

IL PRIMO MAGGIO

mercianti, si provvederà a strutturare progetti specifici avvalendosi di programmi di finanziamento nazionali,

regionali ed europei. «Il progetto trae ispirazione dalle linee guida di Europa 2020, la strategia politica elaborata

dalla Commissione europea per rilanciare l'economia e l'occupazione all'interno dell'Unione Europea ─ spiega la consigliera delegata al Commercio di Castelnuovo del Garda, Elena Tenero ─. Lo scopo è potenziare la cultura condivisa del commercio e rinforzare l’attività di rete fra i commercianti supportando lo sviluppo di centri commerciali naturali». Da parte sua, il sindaco di Castelnuovo del Garda, Giovanni Peretti, sottolinea «Il positivo clima di collaborazione instaurato tra i cinque Comuni, una sinergia che porterà certamente buoni frutti». Riccardo Reggiani

DUE VERONESI TRA I VINCITORI

25ª Camminacustoza Progetto Ex Machina La venticinquesima edizione della marcia lenta sul sentiero natura “Camminacustoza” si terrà il 1° Maggio prossimo. Il ritrovo è previsto in Piazza XXIV Maggio, davanti alla chiesa di Custoza, da dove ci s’incamminerà lungo un percorso dai cinque agli otto chilometri, anche di più per chi vorrà, che si snoda nella zona collinare immersa in ambiente naturale tipico dell’anfiteatro morenico, le cui colline e valli si sono formate per l’accumulo dei materiali di deposito per erosione del ghiaccio del Garda, successivamente modellati ed addolciti dagli agenti atmosferici. L’aspetto paesaggistico del territorio che si percorrerà è unico e non potrà che suscitare meraviglia nei partecipanti che potranno passeggiare tra vigneti, campi coltivati, boschetti, zone incolte, tutti dotati di

un fascino particolare da cogliere e gustare, assaporare, durante il tragitto. Un percorso salutare, in luoghi ameni e ricchi di storia, teatro delle battaglie d’Indipendenza dell’ottocento. L’evento è organizzato dalla Pro-Loco di Custoza con il patrocinio del servizio Ecologia del Comune di Sommacampagna. La passeggiata piacevole e rilassante è alla portata di tutti, le famiglie potranno partecipare con i loro figli. Sarà divertente. Oltre al rinfresco lungo il percorso, al termine la Pro-Loco organizzerà una “pastasciuttata” in compagnia. A seguire musica, giochi ed altre proposte per completare il pomeriggio dedicato a San Giuseppe festa dei lavoratori, da passare con piacevolezza. Occasione da non perdere Cl.Gas.

Si è concluso il progetto “Ex Machina”, sponsorizzato da Porsche Italia, che ha visto tra i tre gruppi vincitori, anche un team composto dagli studenti universitari Giovanni Fontana di Pescantina, Gabriele Garofalo di Verona e dal trevigiano Alessio Patron. «Il progetto messo in campo da Porsche Consulting presso H Farm di Roncade (Treviso) – spiega Fontana - è partito con una maratona di 24 ore, durante la quale tutti gli iscritti al progetto hanno avuto la possibilità di formulare una proposta. I temi trattati potevano riguardare “mass customization”, “net promoter score” e “reti d’impresa». Dei circa 60 gruppi iniziali ne sono stati selezionati dieci che hanno avuto modo di proseguire il loro progetto, affiancati da team esperti nei successivi quattro mesi. I lavori sono stati vagliati da una giuria composta da Pietro Innocenti, direttore di Porsche Italia, e dai rappresentanti delle aziende che hanno partecipato al progetto: Josef Nierling di Porsche Consulting; Andrea Casadei di H-Farm; Tomaso Carraro (Carraro); Stefano Consoli (Pulitori ed Affini); Marco de Pascalis (Amaranto Investment); Ferruccio Ferragamo (Salvatore Ferragamo); Matteo Galimberti (Flexform); Elisa Menuzzo (Came) Emilio Mezzanotte (Brembo) e Manfredi Ucelli di Nemi (Bonfiglioli Motoriduttorispa). La giuria, tra i dieci progetti finalisti ha assegnato il primo premio al team “I soci” che hanno sviluppato l'utilizzo di display non emissivi, a colori, flessibili e di forma irregolare, capaci di sostituire diversi materiali, consentendo così una personalizzazione illimitata. Secondo assoluto, il progetto “Ex Lab” dei veronesi Giovanni Fontana, Gabriele Garofolo e del trevigiano Alessio Patron che consiste in una piattaforma on line per favorire i contatti tra università e centri di ricerca e le aziende. «Ex Lab – spiega Fontana - è una piattaforma web che mette in collegamento il mondo delle imprese con quello della ricerca per favorire l’innovazione. La situazione poco incoraggiante in cui ci troviamo a vivere e a crescere anche professionalmente ci ha portato a sviluppare una proposta alternativa alla situazione di staticità economica in cui grava il Paese. Se l'Italia vuole ripartire deve investire per creare un ecosistema che favorisca l’innovazione in quanto questa è la chiave di crescita di lungo periodo. Le imprese hanno bisogno di innovare in modo più intelligente cioè in un'ottica di innovazione mirata e sviluppata in modo integrale. Non basta più investire solo in ricerca e sviluppo. Il mondo della ricerca ha bisogno di trasferire la sua conoscenza sul mercato per perseguire la cosiddetta terza missione, portando valore nella società e generando ricadute economiche positive. Il team ha sviluppato un modo per connettere queste due realtà in vista di un obiettivo comune che è l’innovazione. L’unica via per poter uscire da questa condizione di lenta ripresa economica è collaborare e non pensare più solamente al proprio tornaconto». Per informazioni sui progetti finalisti: w w w . e x m a c h i n a . porscheitalia.com/ita/team. L.C.


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CRONACHE di Bussolengo

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COMMERCIO E AMPLIAMENTI. Dura reazione degli esercenti del centro

Auchan “raddoppia” Via Mazzini protesta Servizi di

Lino Cattabianchi Può partire l’ampliamento di Auchan, il centro commerciale che ora potrà espandersi nel lotto di terreno adiacente all’attuale sede, verso est. Verrà costruito il nuovo complesso commerciale che, di fatto, raddoppierà l’esistente. Agli attuali 22.000 metri quadrati di edificio ora a disposizione di Auchan, se ne aggiungeranno altri 14.800. «Questa operazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Gilberto Pozzani permette di salvare gli attuali posti di lavoro messi a dura prova dalla crisi e dalle lungaggini che ha incontrato questo progetto generale lungo il suo iter approvativo. Oltre a ciò, ci auguriamo tutti che, una volta a regime, l’aumento previsto possa produrre occupazione in termini di nuovi posti di lavoro: 200, secondo gli esperti che seguono questo ampliamento». Un secondo aspetto che rende questa

Gilbero Pozzani

operazione di notevole interesse è la sua ricaduta sul piano urbano. «Si procederà – precisa Pozzani -, in base ad una nostra precisa richiesta alla società Gallerie commerciali Italia spa, ad una riqualificazione dell’area del parco Sampò, facendo riferimento ad alcuni parametri della Comunità europea che, a fronte di consumo di Co2

nella realizzazione di un edificio, esige che ci sia una compensazione di tipo ambientale. L’area della Sampò, di fronte alla nuova casa di riposo, diventerà il nuovo grande parco di Bussolengo». Otre a questo è stato richiesto che all’interno della nuova struttura vengano organizzate esposizioni permanenti relative ai principali edifici storici e artistici del centro come la chiesa di S.Valentino, Villa Spinola, il santuario del Perpetuo soccorso, piazza XXVI Aprile ed eventi come lo storico mercato del giovedì. Questa iniziativa ha l’obiettivo di indirizzare i molti turisti stranieri che frequentano la zona commerciale verso il paese di Bussolengo. Conclude Pozzani: «Sono felice di aver contribuito a chiudere una pratica avviata nel 2002 quando ero assessore all’urbanistica». Molto positivo il commento del sindaco Paola Boscaini: «Siamo riusciti a terminare l’annosa questione di Auchan, nonostante i tanti

La riapertura di via Mazzini è stata chiesta a gran voce dai commercianti del centro per rianimare il commercio, dopo la recente approvazione dell’ampliamento di Auchan. Una misura che da sola, secondo il presidente di Confcommercio non basterebbe. «È una situazione articolata e complessa – precisa Sandrin - nata anni fa, quando gli scenari socio economici erano molto diversi da quelli attuali e non esisteva la crisi dei consumi. La riapertura di Via Mazzini fine a sé stessa non sarebbe sufficiente se non fosse integrata da una serie di azioni coordinate e di marketing per il rilancio delle attività esistenti e dallo stimolo all’insediamento di nuove. Visto che i vecchi schemi hanno fallito, a mio parere è necessario affrontare il problema in maniera innovativa, trasformando ad esempio da minaccia in opportunità gli ineluttabili allargamenti dei centri commerciali, vedendoli come poli attrattori interregionali dai quali intercettare flussi verso il centro del paese. Al loro interno potrebbe essere comunicata l’offerta alternativa legata all’eccellenza, alla specializzazione ed al servizio offerto dal contesto di identità territoriale del centro storico. Esiste una parte di clientela attenta e sensibile che va intercettata: penso ai turisti stranieri ed a coloro che provengono da altri comuni. Il tema ripeto è molto complesso e tocca molti aspetti». Auchan punta al raddoppio e in questo senso vanno i permessi rilasciati dal Comune. «In questo contesto la concessione amministrativa ai nuovi insediamenti commerciali – ribadisce Sandrin - dovrebbe vincolare ad un impegno a sostenere le politiche di rivitalizzazione del centro storico con particolare riferimento a Via Mazzini, che potrebbe così essere riaperta al traffico a velocità ridotta, preservando possibilmente i plateatici, con strategie coordinate tra negozi e la creazione di nuovi servizi. Per esempio si possono creare piazzole di sosta breve di 10-15 minuti per il ritiro veloce della merce e per creare un’immagine di Centro storico aperto e non inaccessibile. Confcommercio da sempre porta avanti il concetto di centro commerciale naturale come fabbrica di relazioni e ponte generazionale nei luoghi di aggregazione».

intoppi. Sento il dovere di ringraziare l’ex prefetto di Verona, Perla Stancari, che è intervenuto con il Ministero dei trasporti per sbloccare la situazione: 200 posti sono salvi e ci sono le premesse per altrettanti posti. Avremo a disposizione 520mila euro per opere di cui daremo conto, un asilo interno per i figli dei dipendenti, la sistemazione del parco Sampò. Senza dimenticare che questa operazione ci permetterà il recupero di un’area degradata».

Dura reazione dei commercianti di via Mazzini, dopo l’approvazione del progetto di ampliamento di Auchan. In prima file Federico Ambrosi, che gestisce col fratello lo storico negozio di frutta all’inizio di via Mazzini. «Ecco l’ampliamento di Auchan. Certo, fa più notizia dire che si sono salvati 200 posti di lavoro in un centro commerciale ormai finito, che un centro storico che muore in un decennio, lasciando a casa dal lavoro altrettante persone. Avrei piacere che ogni tanto la politica locale si ricordasse che non esistono solo i centri commerciali e i grossi imprenditori. Esiste anche un’economia locale fatta di famiglie che lavorano in proprio e che in questi anni molto duri hanno la necessità di essere messi nelle condizioni di potersi esprimere professionalmente. Esistono piccoli imprenditori, gente più o meno giovane, con la voglia di fare, ma con le ali legate, ai quali a quanto pare non viene permesso di intralciare la grande concorrenza». Per riattivare il commercio del centro e di Bussolengo, Ambrosi rilancia la proposta di riapertura al traffico veicolare di via Mazzini, in cui molti negozi ora, sono vuoti o in vendita. «E’ una proposta che abbiamo fatto più volte – precisa -. Ovvio, la cosa va regolamentata: si devono studiare i giorni e le ore. Ma la misura credo sia indifferibile per evitare gli inutili, vuoti e costosi plateatici del centro che con tanto fervore vengono difesi in virtù del bello da vedere. Non bastano le feste ogni tanto per creare movimento in piazza, in via Mazzini e nelle zone limitrofe: ci vogliono rimedi strutturali o il commercio continua a soffrire. Ma fino a quando?».

PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE

Medicinali per la Siria Sarà impiegata nell’acquisto di medicinali per persone che soffrono di cancro, la generosa offerta che la parrocchia di Santa Maria Maggiore ha fatto pervenire a monsignor Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria. Lo ha annunciato il presule in una lettera alla comunità di Bussolengo, dove sottolinea la situazione sempre più difficile del popolo siriano alle prese con una guerra che in quattro anni ha fatto migliaia di morti. «Circa la situazione umanitaria – scrive mons. Zenari - vi è una povertà galoppante e la

gente non ne può più. Anche persone di estrazione media si trovano sul lastrico e sono nell’elenco dei poveri assistiti dalla Caritas diocesana con una sovvenzione mensile di 2.500 lire siriane (circa 12 euro). Molte fabbriche sono distrutte e anche la produzione agricola non riesce a mantenere la popolazione. In quattro anni di conflitto armato – aggiunge mons. Zenari - il numero dei siriani in stato di necessità è passato da 1 a 12 milioni su una popolazione di 23 milioni. Gli sfollati interni, talvolta

sfollati più volte da una località all’altra, sono più di 7 milioni ai quali si aggiungono 4 milioni di rifugiati nei paesi vicini». Ecco perché la Quaresima di solidarietà è stata destinata anche quest’anno a mons. Zenari. Alla parrocchia di Santa Maria Maggiore si è aggiunta anche quella di Cristo Risorto. «Un grazie di cuore –conclude mons. Zenari- per la vostra Quaresima di solidarietà con la martoriata popolazione siriana che da quattro anni sta vivendo la sua dolorosa Quaresima».


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CRONACHE di Bussolengo

L’ASSOCIAZIONE. Al Centro di via Don Calabria si distribuisce pure verdura fresca

2112 CONCORSO FOTOGRAFICO

Vivere con dignità “Viaggiando” con emozione Sostegni alimentari Al centro sociale di via don Calabria a Bussolengo, l’associazione Vivere con dignità onlus, che lo scorso anno ha aderito al progetto Rebus, distribuisce anche verdura fresca a persone e famiglie in difficoltà economica. «La nostra iniziativa spiega Anna Salomoni che ha dato vita alla onlus - integra l’azione della Caritas, con la decisione di allargare l’offerta di generi alimentari attraverso la linea del verde. La distribuzione avviene il giovedì e sabato mattina al Centro sociale parrocchiale di via don Calabria. Le derrate agricole fresche vengono ritirate dalle eccedenze del Mercato ortofrutticolo di Verona e da altri siti nelle mattine di mercoledì e venerdì. I prodotti vengono poi vagliati e sistemati per la distribuzione dai volontari dell’associazione». Attualmente sono un centinaio le famiglie che si presentano

per ritirare frutta e verdura, ma le richieste sono in continuo aumento. Non viene chiesto nessun documento di identificazione a chi chiede aiuto. Nel 2014 sono state distribuite 15 tonnellate di merce. «Il momento della distribuzione al Centro sociale di via don Calabria – aggiunge Salomoni - diventa sempre più un’occasione di conoscenza e relazione che ci permette di individuare ulteriori possibili iniziative in aree di bisogno ancora non note. L’adesione al progetto Rebus, inoltre, ci consente di allargare il ventaglio degli interventi di solidarietà e recentemente sono stati concessi due microcrediti che stanno rientrando senza problemi. Per la nostra attività ora disponiamo di un mezzo di trasporto, un Kangoo Renault, acquistato grazie al contributo finanziario della Fondazione Cattolica di Verona e di un privato citta-

dino. Sempre grazie ai volontari è stato installato anche un montacarichi esterno per il sollevamento delle derrate fino alla cella frigorifera, al secondo piano del Centro sociale. Vivere con dignità ha bisogno di nuovi volontari per sostene-

SPORT E PASSIONE

Il libro di Tranquillo Nella palestra Aldo Moro di Bussolengo il giornalista di Sky, Flavio Tranquillo, ha presentato il suo ultimo libro “Altro tiro, altro giro, altro regalo o anche di quando, come (e soprattutto perché) ho imparato ad amare il Gioco”, edito da Baldini e Castoldi. L’incontro, organizzato dal Centro culturale monsignor Bacilieri e dall’Associazione basket Bussolengo “Bears”, con il patrocinio del Comune, ha portato in paese uno dei massimi esperti a livello nazionale della pallacanestro. Il libro è un atto di amore autobiografico verso

il “Gioco” a partire dal 1975, anno in cui il tredicenne Tranquillo assistette alla sua prima partita di pallacanestro al Palalido di Milano, restando folgorato al punto da far diventare la pallacanestro una passione, seppur con scarsi risultati a livello agonistico, poi un servizio nel ruolo di arbitro, e infine un lavoro con la collaborazione con la rivista specializzata SuperBasket, le radiocronache delle partite dell’Olimpia Basket Milano e poi in tv prima a Mediaset e sulla piattaforma satellitare Tele+, oggi Sky.

Flavio Tranquillo

re queste iniziative». Per contatti: Anna Salomoni, 347.3363551; Paolo Modena 348.5947932.

Ritorna il concorso fotografico “Viaggiando”, organizzato dall’associazione Verona report, giunto alla sua settima edizione. «Quest’anno – spiega Claudio Dal Castello - abbiamo scelto come tema il lago di Garda, il nostro lago, un piccolo mare che caratterizza la nostra terra coi suoi borghi rivieraschi ricchi di storia e cultura. L’importante è cogliere nell’immagine qualcosa che faccia emozionare e che trasmetta ad altri questa emozione». Come l’anno scorso la rassegna si svolgerà nell’ambito della festa patronale di San Vito al Mantico dal 12 al 21 giugno. Quest’anno si avvale del supporto del Comune di Bussolengo e del sostegno del Consorzio “Lago di Garda è”. Il portale di riferimento è sempre www.bussolengonline.it. Novità di quest’anno sarà l’inserimento di una sezione dedicata agli alunni delle scuole a cui potranno partecipare tutti i ragazzi delle scuole di 1° e 2° grado di Bussolengo. Le foto, in formato 20x30, a colori o bianconero, dovranno pervenire allo studio Focus foto&video di Via Degli Scaligeri, 49, a Bussolengo, (tel. 045.7151323) entro il 10 giugno, spedite o consegnate a mano e potranno essere tre per ogni concorrente. Le foto rimarranno esposte durante tutta la durata della festa nell’atrio della scuola elementare di San Vito al Mantico e saranno visibili nella apposita galleria del sito www.bussolengonline.it. Qui le foto partecipanti potranno essere votate online dal pubblico e la classifica finale, verrà redatta da una giuria qualificata e terrà conto anche di questa votazione. Verranno premiate le prime tre classificate. Per info: Focus foto&video Tel.0457151323.

L’ADDIO AD ANTONIO CESTARO Addio ad Antonio Cestaro, spentosi all’età di 85 anni. Una figura di spicco della comunità di Bussolengo perché dal 1959 ha lavorato all’ospedale Orlandi, prima come aiuto e poi come primario del reparto di ostetricia e ginecologia. Nato a Verona il 3 giugno 1929, aveva studiato all’Università di Parma e, subito dopo la laurea, si era specializzato. Dopo un breve tirocinio all’ospedale di Borgo Trento era stato chiamato come aiuto del dottor Pasqualin a Bussodott. Antonio Cestaro lengo. Da quel momento ha esercitato la sua professione fino al 1994, anno della pensione. Il dottor Cestaro ha fatto nascere migliaia di bambini, diventando un punto di riferimento per molte famiglie. Appassionato di montagna, il dottor Cestaro è stato per molti anni presidente dello Sci club di Bussolengo.

NOTIZIE IN BREVE FEVOSS: RINNOVATA LA CONVENZIONE. E’ stata rinnovata per due anni la convenzione con l’associazione Fevoss Verona (Federazione dei servizi di volontariato socio sanitario), per il servizio di trasporto attivato dal Comune in favore di minori e adulti disabili o non autosufficienti di Bussolengo che frequentano scuole, luoghi di lavoro, strutture sanitarie, centri diurni e uffici pubblici. Alla Fevoss sarà riconosciuto, a titolo di rimborso spese per la gestione del servizio, un contributo di 2mila euro l’anno. Per informazioni: 045.6769963. SAN VITO AL MANTICO: MERCATO RIONALE AL VIA. E’ partito il mercato rionale di San Vito al Mantico che si svolge il mercoledì, dalle 8.00 alle 13.00, in Piazza dei Caduti. Per il momento ci sono sette banchi: salumi e formaggi, frutta e verdura, prodotto ittici, intimo, abbigliamento, casalinghi e biancheria per la casa, abbigliamento da bambino. VIA GUIDO ROSSA: LAVORI IN CORSO. Lavori in via Guido Rossa, la tratta che collega l’ex Gardesana al quartiere di Ca’ Filippi. «L’azione invasiva sull’asfalto delle radici degli alberi posti ai lati della carreggiata - spiega l’assessore ai lavori pubblici, Gilberto Pozzani - è una situazione che abbiamo già visto in via Verona nella zona del cimitero, dove, abbiamo un progetto per intervenire. In via Guido Rossa abbiamo tagliato cinque alberi. L’intervento, al costo di 8.500 euro, prevede anche la bonifica della sede stradale dalle radici e il ripristino con asfalto. Successivamente saranno messi a dimora altri alberi dalle radici non invasive». Nel frattempo stanno terminando le opere di sistemazione degli spazi esterni alla biblioteca comunale di Piazzale Vittorio Veneto e i lavori per ultimare la pista di atletica agli impianti sportivi “C. Adami” di via Molinara.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, In Galleria Ramonda, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Pescantina

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IL CONSIGLIO BOLLENTE. L’opposizione: «Documenti consegnati in ritardo»

Strappo in Comune La minoranza esce Servizi di

Lino Cattabianchi .Strappo in Consiglio comunale a Pescantina tra opposizione e maggioranza. Dopo la parte iniziale della seduta dedicata all’insediamento del sindaco dei ragazzi, al momento di iniziare la trattazione dell’ordine del giorno, il colpo di scena. Lamentando il poco tempo intercorso tra la consegna dei documenti e la data del Consiglio, il consigliere Davide Pedrotti ha annunciato la sua volontà di abbandonare l’aula. «Non ho potuto prendere visione dei documenti – ha spiegato -, perciò scelgo di abbandonare la seduta. Ritengo non corretto votare argomenti di cui non sono a conoscenza. Rinuncio al gettone di presenza». Il suo intervento ha fatto seguito alla lettera di Vittoria Borghetti al presidente del Consiglio, Lorenzo Mascanzoni, in cui la consigliera annunciava la sua assenza per motivi indipendenti, ma sottolineava, che i documenti necessari per il Consiglio le erano stati resi disponibili solo 24 ore prima della seduta. «Tempo –commenta la consigliera- oggettivamente insufficiente per chiunque voglia documentarsi con scrupolo e precisione. Il regolamento prevede almeno 24 ore prima, ma da intendersi come extrema ratio, non come prassi ordinaria». All’intervento di Pedrotti è seguito quello di Manuel Fornaser: «Arrivare coi documenti all’ultimo momento non è un modo per collaborare con chi sta dall’altra parte. Ritiro le interpellanze che ho presentato e rinuncio al gettone di presenza». Anche il consi-

gliere Damiano Berzacola ha lasciato l’aula. Sono rimasti al loro posto Silvia Marai e Diego Verona, pur rinunciando al gettone di presenza. I due consiglieri hanno spiegato di voler partecipare all’approvazione del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura

e la valorizzazione dei beni comuni, alla cui redazione avevano partecipato in commissione. Il presidente del Consiglio, Lorenzo Mascanzoni, ha rispedito al mittente le accuse delle opposizioni: «I documenti erano depositati in segreteria a disposizione. Non abbiamo niente da nascon-

dere, anche perché la maggior parte di essi era nota già nella riunione dei capigruppo. Ci sono molte questioni, inoltre, che si potrebbero risolvere parlando e non attraverso le mozioni». Il Consiglio è proseguito fino ai punti trattabili dalla maggioranza ed ha compreso la discussione della mozione per la ripresa audiovideo delle sedute, presentata da Diego Verona (M5S) e approvata all’unanimità. «Esco senza nessuna polemica – ha sottolineato Verona -. Solo un invito alla sensibilizzazione verso la responsabilità di chi è chiamato a votare». Durissima la dichiarazione del sindaco Luigi Cadura: «Trovo strumentale quello che è successo oggi. Inviare decine di interpellanze e abbandonare l’aula al momento di discuterle è uno sfregio alla democrazia e all’istituzione del Consiglio comunale».

Manuel Fornaser: «Vergognoso convocare i Consigli il sabato mattina» «Vergognoso convocare i consigli il sabato mattina»: reagisce il consigliere di Forza Italia, Manuel Fornaser, al duro intervento del sindaco Luigi Cadura (“uno sfregio alla democrazia e al Consiglio”) rivolto ai consiglieri che sabato hanno abbandonato l’aula. «La manovra del sindaco, di convocare la seduta alle 9 – sottolinea Fornaser - probabilmente è stata condivisa col presidente del Consiglio Lorenzo Mascanzoni. Le tante interpellanze si sono accumulate solo perché da più di tre mesi non è c’stato un consiglio. Sabato mattina, per coerenza, si poteva tenere solo il Consiglio per eleggere il sindaco dei ragazzi, ovviamente senza gettone per i consiglieri adulti. Invece si sono aggiunti altri 16 punti. Non è democrazia questa: si vuole discutere le interpellanze senza dare alla gente la possibilità di partecipare in un orario migliore. Mi sembra chiaro – sottolinea - che le intenzioni del sindaco siano quelle di far conoscere al minor numero di persone possibili l’operato della giunta, senza rispondere alle richieste delle opposizioni». Nel merito specifico della convocazione fuori tempo massimo, l’ex vicesindaco non ha dubbi: «Ricordo che il consigliere Silvia Marai ha chiesto, come da regolamento, il rinvio della seduta perché la documentazione è stata spedita venerdì 13 marzo alle ore 10.47 come certificato dalla mail istituzionale inviata. Il regolamento prevede il rinvio, se non è rispettato il termine delle 24 ore. Non è stata nemmeno posta al voto la richiesta fatta dal consigliere di opposizione liquidando il tutto con una veloce risposta da parte del presidente del Consiglio. Le premesse sulla trasparenza, che questa compagine sbandierava un anno fa, mi sembra che siano fortemente disattese». E Davide Pedrotti della Lega nord ribadisce: «Circa la mia decisione di uscire dall’aula, nessuno sfregio alla democrazia, ma solo coerenza. A causa di un ritardo nella comunicazione della documentazione relativa all’ordine del giorno, mi è stato materialmente impossibile prendere visione del materiale inerente alle deliberazioni e non ho ritenuto corretto rimanere a votare su argomenti importanti, tra cui due convenzioni ed un ricorso al Tar, senza aver avuto la possibilità di analizzare e valutare i documenti. Riguardo all’obiezione del sindaco sull’inopportunità di presentare decine di interrogazioni e non presenziare poi alla discussione, faccio notare che all’odg non erano presenti interpellanze del sottoscritto».

LA NOMINA. Letizia Zampini sindaco dei ragazzi Letizia Zampini, quarto sindaco dei ragazzi di Pescantina, è stata eletta con 60 voti su 330; è di Ospedaletto ed è stata portata alla vittoria dalla lista “Il canto della rivolta”. Con lei, sono in Giunta gli alunni Maria Vittoria Di Michele delegata alla scuola; Zeno Ambrosi allo sport, tempo libero e manifestazioni; Ariana Bekirovska a cultura e sociale. Vice sindaco è Elisa Calvetti con delega all’arredo urbano. La minoranza è formata da Giorgia Dal Barco della lista “Iphone 7”, Davide Greco della lista “10 e lode”, Leonardo Corrizzato “I.C 2 Revolution”, Irene Zecchinelli “Futuristi”. «Il nostro programma – ha sottolineato la neosindaca nel suo discorso - punta a dotare la scuola di un valido collegamento internet e di strumentazioni aggiornate come Lim e computer e per le aule. Vogliamo organizzare la festa di fine anno e procedere alla manutenzione della scuola media Ippolito Pindemonte e degli spazi verdi. Faremo del nostro meglio per creare spazi per giovani». Ha risposto il sindaco Cadura: «La fascia tricolore si porta temporaneamente ed è un grande onore, ma anche una grande responsabilità. Ora Letizia, come sindaco dei ragazzi, sarà invitata a tutte le cerimonie ufficiali». Elisabetta Peroni, la dirigente scolastica che con Luisanna Sidoni ha accompagnato i ragazzi in questo percorso, ha sottolineato la forza della rappresentanza femminile. Sono stati ricevuti in Consiglio anche i ragazzi di via Tre Santi che avevano sollecitato con una lettera la creazione di percorso pedonale in quella strada. «La proposta è stata accolta – ha promesso il sindaco Cadura - è diventerà operativa dopo l’intervento che Acque Veronesi si appresta a fare per estendere la rete idrica di quella zona».


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Pescantina

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CONVEGNO. Dal Moro: «Servono la coordinazione degli agricoltori e un’efficace assistenza tecnica»

DISCARICA CÀ FILISSINE

Peschicoltori riuniti Il futuro al centro

La Daneco spa chiede i danni

Mondo dei peschicoltori a raccolta per il convegno annuale "Il futuro della peschicoltura: tra aggregazione e distribuzione", organizzato dall’assessorato all’agricoltura del comune di Pescantina e realizzato dal delegato Francesco Fiorato d’intesa con l’Osservatorio del presidente Silvano Zampini. In un clima, come è emerso dagli interventi, “di quasi funerale” per la pesca, penalizzata negli ultima anni da remunerazioni troppo basse, da 0,20 a 0,40 euro massimo al chilo, l’appello degli esperti a percorrere forme di marketing associato, basato sull’aggregazione dei produttori e in grado finalmente di dialogare con la grande distribuzione. Lo ha ribadito l’onorevole Gianni Dal Moro sottolineando la necessità di concentrare le produzioni. «Solo con una coordi-

nazione degli agricoltori, con un’efficace assistenza tecnica, in consorzi, associazioni e cooperative per programmare gli impianti, si possono gettare le basi per un rilancio della peschicoltura italiana» - ha commentato Silvano Zampini. Una direttrice questa, illustrata anche dagli esperti Gabriele Ferri e Veronica Bertoldo, che ha sollevato non poche perplessità. La funzione dei mercati alla produzione è stata sottolineata da Marco Dal Fior, presidente del mercato ortofrutticolo di Pescantina e Bussolengo: «Queste strutture sono il primo scalino per l’aggregazione: auspico che si fermi la migrazione dai mercati verso i magazzini privati». Sul marketing territoriale ha insistito nelle sue conclusioni il sindaco di Pescantina, Luigi Cadura: «La vocazione territoriale

Al termine del convegno, premiazioni dei vincitori della 68° Mostra delle pesche tenutasi durante la 78° Sagra di San Lorenzo. La giuria, presieduta da Franco Fontana e composta da Giorgio Baroni, Filippo Moroni e Alessio Giacopini, ha decretato i vincitori. Il Trofeo San Lorenzo a Riccardo e Gianluca Fugolo; il trofeo “Mercato ortofrutticolo” a Diego e Mattia Zanetti. Per il miglior gruppo bianco, premio della giuria a Paolo e Roberta Fugolo; per il miglior giallo, al decano dei peschicoltori, Danilo Zocca; per il miglior gruppo di nettarine a Marco Marconi. Premi speciali a Sante Mengalli per la specialità Venus; a Giuseppe Girelli per Orion e all’azienda agricola Corte Angiolisa per la varietà Michelini.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA Municipio, - Farmacia - Panificio Adige - Imm. Fondo Casa Bar Deghejo BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, - Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle

di Pescantina è ancora agricola. Su questa strada stiamo valutando una partecipazione all’Expo e anche una missione commerciale a Siedlce, la cittadina polacca con cui Pescantina è gemellata. Per il Mercato ortofrutticolo, dove tra poco si trasferirà anche il consorzio, abbiamo fatto la scelta di restituire la gestione agli agricoltori». Lino Cattabianchi

Ammonta a 11.640.338, 47 euro la somma che Daneco impianti s.p.a., in data 11 marzo, ha richiesto al Comune di Pescantina quale risarcimento danni per inadempienza. “Con atto pubblico dell’1 dicembre 1999 – si legge nel documento firmato dall’avvocato Carlo Fratta Pasini, legale di Daneco – il comune di Pescantina e Daneco stipulavano una convenzione per la realizzazione e gestione della discarica di Balconi. Daneco si impegnava alla realizzazione dell’ampliamento della discarica secondo progetto e alla gestione e manutenzione ordinaria delle opere e delle attrezzature destinate all’impianto. Il comune di Pescantina si faceva invece carico delle operazioni di asporto e smaltimento del percolato”. Una convenzione, questa, che, secondo Daneco, il Comune avrebbe violato negli obblighi posti a suo carico di corretta gestione del percolato, nonostante i numerosi solleciti da parte di Daneco stessa. L’avvocato sottolinea inoltre che «per ben 9 anni il Comune non ha fatto nulla né per adempiere a tali obblighi, né per rimuovere gli effetti dei propri precedenti inadempimenti». Inadempimenti che avrebbero provocato a Daneco un danno emergente quantificabile in 6.060.699 euro corrispondenti ai costi di gestione e manutenzione ordinaria della discarica dal momento del sequestro fino al 31.12.2014, oltre ad un mancato guadagno pari ad

almeno 5.579.638 euro, corrispondenti alle spese generali e all’utile d’impresa che sarebbe dovuto essere ricompresso nella tariffa non percepita. La richiesta risarcitoria di Daneco è stata recapitata al Comune di Pescantina, la cui Giunta lo scorso 31 marzo, con apposita delibera, ha affidato l’incarico stragiudiziale per difendere le ragioni del Comune all’avvocato Marco Mirabile. “Daneco Impianti non ha mai evidenziato alcun comportamento omissivo da parte del comune di Pescantina, anche in relazione alla gestione del percolato – si legge nella delibera di Giunta – e anche la reimissione del concentrato nelle discarica non è mai stata contestata al Comune, il quale non ha mai avuto competenza al riguardo, ma solo a Regione Veneto e Provincia di Verona”. Nella delibera si puntualizza inoltre che proprio “a febbraio 2015 sono state prodotte linee guida da parte del prof. Andreottola per approfondire lo stato di compromissione della falda freatica. Indagini che ad oggi si stanno concludendo e che forniranno dati utili per il prosieguo del progetto. “Al fine di contenere la formazione del percolato – si legge ancora nella delibera - il comune di Pescantina ha promosso la redazione di un intervento emergenziale per la regimazione delle acque meteoriche, progetto approvato in sede di conferenza di servizi in data 27.02.2015”.

TRASFERIMENTO IN VIA PACE

L’Avis cambia indirizzo La base dell'Avis di Pescantina si è trasferita alla Bocciofila di via Pace, dopo sette anni in via Ponte. Donatori e collaboratori iscritti sono ora 261 e le donazioni effettuate nel 2014 sono state 408. «Finalmente - commenta Laura Ticci, storica animatrice dell'Avis comunale - dopo cinque anni si è avuto un aumento di 5 donazioni: forse poche, ma importantissime per

chi in questa associazione crede e mette a disposizione il suo tempo e le proprie risorse. L’uscita di 16 donatori, per limite di età o per trasferimento, è stata compensata dall’ingresso di 22 nuovi donatori. Da ricordare, nel 2014, le attività di partecipazione alla raccolta fondi per Telethon e all'Adigemarathon con un banco di ristoro per i canoisti, oltre a numerose collaborazioni con altre

realtà del volontariato sociale». Il cambio di sede è legato alla politica di risparmio del Comune. «Il contratto di locazione della sede Avis era in scadenza - spiega l'assessore al bilancio, Alberto Marconi - e, siccome potevamo disporre di spazi comunali liberi da destinare alle associazioni di volontariato, abbiamo optato per questa seconda ipotesi».

LA NOVITÀ

Fornaser all’Anci Veneto Manuel Fornaser, consigliere comunale di Forza Italia, è stato nominato nella Consulta dell’Anci Veneto. La candidatura ha ricevuto l’appoggio dell’europarlamentare di Forza Italia, Elisabetta Gardini. “Gentile ammini-

stratore –scrive l’europarlamentare -, è con grande piacere che ti porgo le mie congratulazioni per la nomina a componente della Consulta Anci Veneto. E’ per me motivo di soddisfazione aver appoggiato la tua candidatura.

Considero la tua nomina il giusto riconoscimento del lavoro che hai fin qui svolto, sempre con grande capacità e impegno. Sicura che ci saranno occasioni di proficua collaborazione, ti auguro buon lavoro”.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Sona e Pastrengo

2115

SONA. Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi di Regione Veneto e ditta Rotamfer

SONA

No all’ampliamento Stop a Ca’ di Capri

Restyling cimiteriale

Con sentenza n. 1564 del 23 marzo 2015 il Consiglio di Stato, respingendo i ricorsi di Regione e Rotamfer, ha stabilito che l’ampliamento della discarica Ca’ di Capri non s’ha da fare. Non solo, non si possono conferire rifiuti pericolosi ma l’unica condotta possibile per Rotamfer è quella di colmare la discarica esistente esclusivamente con inerti. «La scorsa primavera il Comune di Sona aveva espresso voto contrario al nuovo piano della Ditta Rotamfer che prevedeva una variante sostanziale al progetto in essere, con possibilità di conferimento di car-fluff e altro materiale. Con l’annullamento del progetto di ampliamento del 2013, si ritorna a quanto previsto dalle prescrizioni del piano 2010. In particolare l'approvazione del progetto era subordinato alla messa in sicurezza operativa della discarica e al rispetto di una serie di prescrizioni tra le quali conferimento di materiale con peso specifico rilevante, quale rocce e terre da scavo, materiali da bonifica classificabili come rifiuti speciali non

pericolosi e altre tipologie di rifiuti ad idoneo peso specifico. Tale conferimento può quindi avvenire fino al raggiungimento della quota finale di progetto (+20 metri) e fino alla volumetria autorizzata alla quale sarà effettuato il cosiddetto "capping" (copertura definitiva). La sigillatura finale della copertura verrà eseguita in modo da garantire nel tempo la sua tenuta. «Ora si apre una fase nuova – ammette il Sindaco Gianluigi Mazzi -. Si tratta innanzitutto di approfondire

il testo della sentenza per inquadrare gli obblighi della Ditta, e poi di capire come far mettere in atto tutte quelle misure per rendere Ca’ di Capri sicura da ora e per molti molti anni a venire come prevede la Legge. Coinvolgeremo tutti gli attori a partire dai cittadini e dalla proprietà, per fare pressioni presso la Provincia, la Regione e presso il Ministero competente perché non considerino terminati i loro sforzi di salvaguardia della salute e sicurezza. Come è sempre stato sostenuto da questa Ammi-

nistrazione, la discarica è incompleta. Quindi va terminata. In questo ultimo periodo si sta amplificando la problematica proveniente dalla discarica di Sommacampagna della località Siberie: i cittadini di Mancalacqua sono molto preoccupati perché cattivi sono gli odori che arrivano nel pieno centro abitato e residenziale. Sono certo che il Comitato, insieme al Comune, si adopereranno per intervenire su questa altra nuova situazione critica del territorio di Lugagnano».

PASTRENGO

Uno storico Gran Carnevale Era presente anche una delegazione del Carnevale di Novara con la maschera ufficiale di Re Biscottino accompagnato dalla Regina Cunetta al Gran Carnevale di Pastrengo. Il perché della loro straordinaria presenza è dovuta al collegamento storico tra Pastrengo e Novara risalente alla 1° Guerra di Indipendenza del 1848, quando Re Carlo Alberto di Piemonte fece la guerra all’Austria. Dopo l’entusiasmo delle prime vittorie , tra le quali a Pastrengo con la ben nota Carica dei Carabinieri, l’avventura si conclude con la sconfitta a Novara. Questa

la dovuta premessa, la storia vera, quella combattuta. La storia più recente, più leggera, folkloristica e divertente è da collegarsi alle sfilate di carnevale dei mesi scorsi. La maschera ufficiale di Pastrengo Conte Radex von Kraut partecipa con la sua corte alla sfilata

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Merlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe

veronese del “venerdì gnocolar” e caso ha voluto che nel corteo sfilasse anche Re Biscottino di Novara. Il conte Radex che impersona il maresciallo Radetsky ha subito percepito la familiarità del nome Novara ricordandosi di quando le sue truppe vinsero appunto a Novara contro Carlo Alberto di Piemonte nel marzo del 1849. Scambiati i rispettivi ricordi come due vecchi

commilitoni, il Conte Radex di Pastrengo, alias Radetzsky, ha pensato di invitare a Pastrengo i discendenti di un luogo a lui tanto propizio. Così un intero pullman di maschere novaresi sono state ospiti al Carnevale di Pastrengo, ponendo le basi per un possibile futuro gemellaggio storico nel segno del carnevale. Albino Monauni

Al via un complesso di operazioni di riqualificazione e di assistenza di addetti per i cimiteri del comune di Sona. Oltre alla costruzione di nuovi loculi a Lugagnano, sono stati affidati assistenza durante i funerali, azioni di esumazioni, pulizie, piantumazione e gestione della luce votiva. L’Amministrazione ha affidato alla Società Cooperativa Beta l’esecuzione del servizio delle operazioni cimiteriali per il periodo che va fino a dicembre 2016. « L’ A m m i n i s t r a z i o n e Comunale intende attuare tutte le misure necessarie al fine di riqualificare i quattro cimiteri comunali – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi -; entro la primavera infatti saranno piantumate nuove alberature e saranno eseguiti gli interventi di manutenzione edile delle strutture quali ad esempio la sistemazione di marmi rotti, di griglie di

scolo, di parti danneggiate. Sempre entro la primavera la Cooperativa Beta provvederà, con l’ausilio di appositi macchinari, ad una pulizia straordinaria delle superfici pavimentate e sistemerà alcuni angoli brulli e vuoti con piante e fiori stagionali (operazione questa che sarà effettuata sia in primavera sia in autunno); verranno inoltre completati i campi degli indecomposti presenti nei cimiteri di Palazzolo, San Giorgio in Salici e Lugagnano». Un altro importante intervento che sarà attuato nei prossimi mesi riguarda le cancellate e le ringhiere presenti all’interno dei cimiteri, le quali saranno interamente sverniciate e riverniciate. Infine, è stato affidato il servizio pubblico di illuminazione votiva dei cimiteri comunali fino al 31.12.2015 alla Società Acque Vive Servizi e Territorio.

PASTRENGO / CARABINIERI

La Carica Ritornano a Pastrengo i giorni della Carica dei Carabinieri, con la commemorazione ufficiale del fatto d’arma in piazza Carlo Alberto. La cerimonia con picchetti d’onore, discorsi delle autorità, alzabandiera e posa della corona al Monumento, avverrà nella mattinata di giovedì 30 aprile. Un rinfresco, a cerimonia terminata, sarà approntato dalla Pro Loco nel tendone in zona Poste. E’ in corso di elaborazione il tradizionale libretto commemorativo edito per la ricorrenza, che raccoglie i saluti delle autorità civili e militari, notizie storiche relative alla Carica e il programma degli eventi di cornice previsti nei giorni prima e dopo il 30 aprile. Alcune pagine del libretto sono dedicate al racconto inedito della battaglia di Pastrengo vissuta in prima persona dal soldato Pietro Antonio dell’esercito piemontese al seguito del-

l’Armata Sarda comandata dal Re Carlo Alberto nella prima guerra di indipendenza del 1848. Altre pagine sono dedicate alla conoscenza di Elisabetta, duchessa di Baviera, più conosciuta come la principessa Sissi che al tempo della Carica di Pastrengo aveva 11 anni. A lei è ispirata la serata di coreografie storiche danzanti (ore 17.00 dell’1 maggio) proposte in piazza del municipio dal gruppo di rievocazione storica Arco ‘800. «Un accostamento curioso, ma voluto - afferma il Presidente Pro Loco Albino Monauni –: da una parte si evidenzia la guerra per l’indipendenza italiana raccontata dal fante Pietro Antonio, con tutte le miserie connesse, dall’altra la leggerezza del potere consolidato, nei balli di corte con Sissi, donna del “nemico”, ma di grande carisma e declamata bellezza». Bruna De Agostini

SCHOLA CANTORUM PASTRENGO Con la sua pluriennale attività la Schola Cantorum della Parrocchia di Pastrengo vanta la partecipazione a vari concerti e concorsi in tutta la provincia di Verona e nel resto d’Italia. Tra le iniziative proposte dal gruppo corale però una riveste un significato molto importante, sia per coloro che la propongono che per coloro che la vivono. Nel corso dell’anno infatti il gruppo si reca più volte presso la casa di riposo “Dott. Paolo Segattini” per incontrare gli ospiti. Anche lo scorso febbraio la corale è andato in visita alla casa di riposo. «Sono momenti molto partecipati e molto attesi dagli anziani - spiega un componente del coro - perché possono passare un paio d’ore ascoltando canzoni che fanno parte della loro giovinezza». Infatti il gruppo corale, guidato dalla fisarmonica di Edoardo, propone un repertorio che va dalle canzoni dialettali e tradizionali dei nostri paesi fino ai classici intramontabili della canzone italiana. Bruno Gardin


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Sommacampagna

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SCUOLA A. SALIERI. L’ultimo appuntamento è in programma il 19 aprile

“Aperitivo d’Arte” Successo in musica La rassegna concertistica “Aperitivo d’Arte” promossa e organizzata dalla scuola di musica e teatro “Antonio Salieri” con il patrocinio del comune di Sommacampagna e la collaborazione della parrocchia e del conservatorio di Mantova, si avvia al termine. Tre i concerti proposti, il primo alla parrocchiale di Sommacampagna la domenica delle Palme dedicato a Mirella Urbani fondatrice della Salieri, il secondo l’11 aprile nella sala polifunzionale di Caselle che ha visto protagonisti musicisti del conservatorio Campiani di Mantova, il terzo è in programma domenica 19 aprile alle ore 18.00 nella sala Affreschi di Palazzo Terzi in municipio ed avrà come protagonisti due artisti d’ampia esperienza concertistica internazionale. Jenny Borgatti al pianoforte ed Enrico Bentivoglio al saxofono, entrambi veronesi, proporranno il concerto originale ed intimo, con un emozionante percorso musicale che spazierà dalla classica al soft-jazz, “Il ciclo dell’Essere – nascita, vita, morte”. La scuola di musica e teatro “A. Salieri” è nata nel 1982 a Caselle di Sommacampagna dall’intuizione di Mirella Urbani, scomparsa nel febbraio dello scorso anno, unitamente ad un gruppo di persone appassionate che hanno colto la necessità di un polo culturale dove inserire anche la formazione musicale e teatrale per i più giovani, consapevoli che la formazione artistica potesse migliorare la costruzione dell’adulto del domani. Nasce così una scuola per promuovere e formare, i giovani soprattutto, ma anche realizzare programmi culturali e avviare una ricerca didattico/artistica nei campi dell’insegnamento, dello spettacolo e dell’arte in generale. La lunga storia della scuola è sinonimo d’impe-

Jenny Borgatti

Enrico Bentivoglio

gno, di serietà e di passione che hanno segnato anche il suo ruolo sociale oltre che culturale per Sommacampagna. «Siamo felici di aver potuto ripresentare la rassegna anche in tempi di crisi come quelli che, soprattutto, la cultura sta vivendo – spiega la presidente della Salieri, Giovanna Billeci, artefice della crescita esponenziale della scuola negli ultimi anni. E’ sempre più difficile trovare i fondi per offrire ai nostri concittadini occasioni come queste ed aziende che sponsorizzino gli eventi. Andiamo tuttavia avanti. Invito tutti a frequentare i concerti dal vivo perché la formazione musicale è fondamentale per la crescita d’ogni individuo. Partecipando si contribuisce a dare linfa vitale al comparto della spettacolo tanto provato da quello che io chiamo l’indifferenza culturale». Claudio Gasparini

BIBLIOTECA / IL PROGETTO

IN-books, libri su misura Gli IN-books o libri in simboli sono libri “su misura”, ovvero libri costruiti sulle esigenze particolari di bambini con disabilità complesse e della comunicazione. Fulcro di questo adattamento è la traduzione del testo in simboli. La lettura ad alta voce di libri illustrati da parte di un adulto è ormai ampiamente riconosciuta come un’esperienza fondamentale per i bambini fin dai primi mesi di vita: sostiene lo sviluppo emotivo e contemporaneamente quello linguistico e cognitivo. Nel momento in cui sono presente disabilità o bisogni comunicativi, si tende ad evitare il momento della lettura poiché considerato troppo complesso e così facendo si priva il bambino di un’esperienza formativa indispensabile. I libri in simboli permettono a questi bambini l’accesso alla lettura e il beneficio che quest’ultima apporta. L’unico elemento di specificità della lettura ad alta voce dei libri in simboli è il modeling: chi sta leggendo deve continuamente accompagnare con il dito tutti i

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simboli, mantenendo una buona lettura fluida senza interferenze. Grazie alla continua lettura con l’indicazione dei simboli il bambino autonomamente acquisisce la corrispondenza tra parola udita, simbolo e parola scritta. La finalità di questo progetto è dunque di realizzare all’interno della Biblioteca di Sommacampagna, in rete con le Biblioteche della provincia di Verona, uno spazio dedicato a questo nuovo strumento, attraverso il quale tutti i bambini possono accedere al fantastico mondo della lettura senza ostacoli: gli IN-books. In questo modo, la Biblioteca potrebbe anche diventare occasione d’incontro per insegnanti, operatori, genitori che, condividendo esperienze simili, possano confrontarsi e scambiarsi consigli o anche solo aggiornarsi sulle ultime novità. Il progetto è nato da un’idea di Sara Isoli e Sara Moretti sposato dall’Assessorato alla Cultura. L’assessore Isabel Granados evidenzia “la duplice valenza del progetto culturale e sociale”. M.G.B.

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PRO LOCO CUSTOZA L’Associazione Pro Loco di Custoza ha bandito il 44° concorso enologico dei Vini Custoza Doc vendemmia 2014 e Custoza Doc Superiore vendemmia 2013, rispondenti alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione vini a denominazione d’origine controllata “Bianco di Custoza” o “Custoza”. Al concorso possono partecipare produttori singoli, quindi aziende agricole iscritte all’albo dei vigneti, produttori associati quali cantine sociali, enopoli, consorzi e aziende industriali e commerciali. Le aziende interessate dovranno inviare domanda, in via preliminare anche telefonicamente, alla Pro Loco di Custoza o all’Associazione Strada del Vino Bianco di Custoza entro il 10 maggio prossimo. Ogni azienda concorrente al momento del prelievo dei campioni dovrà avere una giacenza minima di vino stabilita dal regolamento. I campionamenti saranno effettuati il 15 e 16 maggio, le selezioni finali sono previste per il 23 maggio. Per info: 045.6337176 o tramite mail info@prolococustoza.it C.G.

L’USATO IN PIAZZA “L’usato in piazza”. La prima iniziativa proposta tenutasi in piazza della Repubblica a Sommacampagna, il sette scorso, ha avuto un ottimo riscontro con una sessantina d’espositori che hanno proposto oggetti delle categorie più disparate, «oggetti che possiedono in casa – ha rilevato Alessandra Passerini presidente dell’associazione ArteAnima che l’ha organizzata con il patrocinio del Comune, della consulta dei commercianti e degli artigiani e da Sommacampagna Eventi con la sponsorizzazione d’importanti enti. Si è avuto l’occasione di trovare dei buoni affari poiché gli espositori li hanno proposti a prezzi molto interessanti». La rassegna che si può sottotitolare “Cerca, trova …e porta a casa” sarà riproposta il 2 maggio e il 4 luglio a Sommacampagna e in altre date a Bussolengo (Consultabile il sito www.mercatini24.it). Cl.Gas.

CASA DI RIPOSO IL CARNEVALE La Pro Loco Custoza, il quattordici febbraio scorso, per festeggiare la fine del carnevale, è stata presente con alcuni dei suoi membri alla Casa di Risposo G.B. Campostrini di Sommacampagna offrendo frittelle e bibite, particolarmente gradite dagli ospiti. «Le visite ai nostri residenti – ha commentato il presidente della residenza per anziani Antonio Aldrighetti – sono un fatto d’estrema positività. Interrompono la loro routine quotidiana e creano un meccanismo di movimentazione della vita che è un fatto assolutamente positivo per tutti. Noi cerchiamo relazioni con qualsiasi gruppo sia disponibile per l’animazione. Il fatto che ci si ricordi della Casa di Riposo, e per questo ringrazio oggi la Pro Loco Custoza, è assolutamente positivo per coloro che fanno parte di una generazione cui dobbiamo tanta riconoscenza». Positiva l’esperienza dei partecipanti della Pro Loco, alcuni dei quali hanno avuto modo di visitare la struttura per la prima volta, evidenziando un riscontro molto positivo per la stessa. Per Paola Ranzato «è stata un’esperienza molto positiva che intendo ripetere. Mi ha dato tanto e mi ha fatto piacere partecipare ed incontrare tanti nonni, cui dobbiamo molto, contenti di questo nostro piccolo gesto d’attenzione nei loro confronti». C.G.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Sommacampagna

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LA MANIFESTAZIONE PODISTICA. È partito il conto alla rovescia

L’INIZIATIVA

Meeting del Custoza Al via il 10 maggio

Giornate FAI di Primavera

E’ ormai prossimo il quarto Meeting Internazionale del Custoza organizzato dal Gruppo Marciatori Agriform Sommacampagna per il 10 maggio prossimo con ritrovo al parco di Villa Venier. Il territorio è caratterizzato dalla tipica conformazione delle colline moreniche del Garda con fiorente vegetazione, dolci variazioni altimetriche, paesaggio di grande fascino. La zona è ricca di testimonianze dell’epoca romana, del medioevo, dell’epoca veneziana e del Risorgimento di cui la zona custodisce una ricca memoria storica. «Obiettivo per noi marciatori amanti della natura – evidenzia il presidente del numeroso gruppo marciatori Alfonso Principe – è la volontà di diffondere e valorizzare il patrimonio naturalistico, storico ed artistico del nostro territorio, con l’intenzione di farlo conoscere ad un pubblico il più ampio possibile. La manifestazione di carattere sportivo ha prevalentemente una funzione ludico motoria, destinata più alle famiglie

che agli atleti». Di rilievo la 9^ corsa “I campioni del domani” dedicata ai bambini nella fascia di età fino ai tredici anni che ha avuto un grande successo nelle scorse edizioni con trecento partecipanti che, divisi per fasce d’età, si sono sfidati nel parco per aggiudicarsi la medaglia del campione. Si effettueranno tre batterie di 100, 500 metri e un chilometro con partenza alle ore nove. La corsa è inserita nel circuito Straverona Junior e prevede l’iscrizione gratuita da effettuarsi entro venerdì 8 maggio. Il Meeting com-

prende la 39^ Marciarena non competitiva di 6,11,17 e 20,5 chilometri. Quest’ultima toccherà i famosi luoghi storici di Custoza. «Sarà l’anticipazione – evidenzia Alfonso Principe - della manifestazione che realizzeremo il prossimo anno in occasione del 150° anniversario delle battaglie risorgimentali». Il Meeting comprenderà anche il terzo trofeo Avis in collaborazione con la sezione locale e, novità, il 1° Memorial Day organizzato in collaborazione con il sindacato di Polizia in occasione del ventitreesimo anniversario

delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Alle 11.30 dopo la marcia all’interno degli impianti sportivi ci sarà una cerimonia a ricordo di tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità presenti le più alte cariche militari di Verona. Per informazioni: tel. 045.8960599348.6939131340.3719566 o tramite mail: gm.sommacampagna@gmail.com. Sito www.marciatorisommacampagna.org. Claudio Gasparini

Milletrecento persone hanno aderito all’iniziativa del ventuno e ventidue scorso tenutasi anche a Sommacampagna per le “Giornate FAI di Primavera”, evento nazionale promosso dal Fondo Ambientale Italiano, per la salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale. Quest’anno il Comune ha voluto intraprendere una nuova strada nell’otElena Principe tica di promuovere la conoscenza del territorio e valorizzare il turismo culturale con richiamo nazionale. Il percorso proposto per le Giornate FAI di Primavera, dedicate all’apertura di luoghi che normalmente non sarebbero visitabili, sono state Villa Venier, Cà Zenobia e la Pieve di Sant’Andrea che hanno in modo diverso influito sullo sviluppo del territorio, sul disegno della campagna e sull’economia locale: poli nevralgici del controllo territoriale. Ritrovo a Villa Venier dove gruppi di quindici persone sono stati guidati nei tre siti che hanno fatto la storia del comune. Eleonora Principe, consigliere comunale con delega alla valorizzazione turistica del territorio ci racconta: «La scelta di questi tre luoghi è stata dettata dalla volontà di esplicitare la vocazione che storicamente ha Sommacampagna: il controllo del territorio e la conduzione dei fondi agricoli. Sono contenta del riscontro ottenuto, abbiamo avuto adesioni dal Piemonte, varie città della Lombardia, dal Veneto, dal Friuli, dall’Emilia Romagna e da cittadini stranieri. E’ la prima volta che aderiamo a questa iniziativa e non sapevamo il richiamo che potesse avere a Sommacampagna e quindi è stata una grande soddisfazione. Ringrazio le guide del Museo Diffuso, tutti i giovani laureati in materie umanistiche che a titolo di volontariato hanno fatto da “ciceroni” ai numerosi visitatori aderendo con entusiasmo all’iniziativa, il Gruppo Marciatori Agriform che ha curato l’accoglienza, le iscrizioni e la formazione dei gruppi, la Polizia Municipale, l’Ufficio alla Cultura oltre alla famiglia Forlati e la Parrocchia». M.G.B.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Povegliano

FUTURO. L’idea, ora, è un centro diurno per anziani non autosufficienti

Ex casa di riposo I lavori sono finiti Servizi di

Claudio Gasparini I lavori di ristrutturazione dell’ex casa di riposo, in centro al paese, nell’ottica di recuperare il patrimonio edilizio della comunità, per la creazione del nuovo centro diurno per anziani non autosufficienti, sono conclusi. L’amministrazione comunale sta lavorando al bando di gara per la gestione dove sono previsti servizi giornalieri come la palestra per fisioterapia, pranzo, bagno assistito, assistenza medico-infermieristica, igiene e cura della persona, con previsione, al piano superiore, di dieci posti di comunità alloggio. Il giorno dell’inaugurazione, con invito alla partecipazione dei cittadini,sarà comunicato a breve. Afferma il sindaco Anna Maria Bigon: «è un gran traguardo per l’amministrazione comunale, di fronte alla popolazione che invecchia, è nostro

dovere prenderci cura degli anziani, migliorando la loro qualità di vita e sollevando le famiglie». Da rilevare come all’interno del ciclo d’incontri “Dedicato a te” si è recentemente tenuta una serata a cura di Silvana Monchera, assistente sociale area anziani del comune di Bussolengo, che ha confermato l’importanza dei servizi di prossimità come quello del centro diurno, nei casi di coppie anziane, malattie, demenze senili. Gli anziani trovano giovamento nel frequentare questi luoghi, lasciando un po’ di spazio per i familiari che li accudiscono giornalmente. L’assessore alla politiche sociali Laura Peretti sottolinea come «la nostra amministrazione punta ai servizi territoriali per tutte le fasce d’età, facilmente raggiungibili, Per gli anziani sarà previsto anche il trasporto per raggiungere il centro diurno. Nel bando di gara, inoltre, saranno inserite l’assi-

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EDUCAZIONE E INFORMAZIONE

Rifiuti, massima attenzione L’amministrazione comunale di Povegliano ha particolarmente a cuore l’educazione e l’informazione ai cittadini sul sistema di raccolta dei rifiuti. Gli uffici effettuano un costante monitoraggio sul territorio, aprendo anche sacchetti il cui contenuto di rifiuti non sia conforme alla tipologia di raccolta. L’azione è informativa e non punitiva, in prima battuta, ma orientata all’educazione degli adulti all’acquisizione d’abitudini e comportamenti corretti per la promozione della raccolta differenziata, la cui percentuale ha raggiunto il 76,83%. Attenzione è posta sull’abbandono abusivo di rifiuti su cigli stradali, sponde dei fossati e zone isolate di suolo pubblico. Spiega il sindaco Anna Maria Bigon: «l’abbandono di rifiuti causa grave degrado ambientale, deturpa il territorio e costituisce un forte impatto paesaggistico ambientale. Due volte il mese paghiamo la ditta incaricata alla raccolta, per un servizio di pulizia straordinaria per i rifiuti abbandonati anche su segnalazione dei cittadini». E’ attiva un’applicazione del Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero, Rifiutility, grazie alla quale i residenti possono consultare i calendari della raccolta porta a porta, conoscere l’ubicazione delle piattaforme ecologiche, ottenere informazioni sul ritiro di rifiuti ingombranti.

ARTE E ARCHEOLOGIA

Ramanzini, nuova laurea

Anna Maria Bigon

stenza domiciliare e la consegna dei pasti, in modo che un soggetto unico gestisca tutti i servizi dedicati alle persone più deboli».

“Il Santuario della Madonna dell’Uva Secca di Povegliano Veronese-Storia e conservazione degli apparati pittorici”. E’ questo il titolo della terza laurea conseguita nel corso magistrale in discipline artistiche ed archeologiche dal dott. Adriano Ramanzini, medico di base, consegnata all’amministrazione comunale. Tratta i quadri esposti alla Madonna dell’Uva Secca, con cenni storici e vicende conservative, con relative storie vissute dai quadri stessi per gli spostamenti. E' citato il ritrovamento delle portelle dell’organo, che inizialmente erano state trasferite dal Santuario alla chiesa parrocchiale di san Martino, da dove sono poi scomparse in fase di demolizione della stessa. L’autore fa una dettagliata descrizione di come sono state ritrovate e restaurate. Alla tesi ha contribuito Gaetano Zanotto, con il materiale in suo possesso, utile e servito per completare il lavoro.

L’ALTRO GIORNALE PROPAGANDA ELETTORALE 2015 ELEZIONI REGIONALI

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L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Povegliano

NOTIZIE IN BREVE L’AGENDA DELLA BIBLIOTECA. E’ ricco il programma proposto dal Comitato Biblioteca del Comune di Povegliano Veronese. Dopo l’incontro con “Medici senza frontiere”, organizzato con la collaborazione della Fidas e Pro Loco Povegliano, il 23 aprile sarà la volta di “Pizza Brà” con presentazione del libro di Stefano Cantiero, intermezzo musicale d’alcuni membri della Banda locale e degustazione di pizza offerta da una pizzeria ristorante di Povegliano. L’8 maggio Ezio Filippi illustrerà la storia del territorio. Il 22 maggio serata di poesie dialettali e non. Il giorno successivo sarà presentato il libro “Caduti di Povegliano Veronese” del ciclo commemorazione del centenario della Grande Guerra, con la presenza degli autori Silvano Lugoboni, Matilde Bresciani e Dario Graziani. SUCCESSO PER “FANGO E GLORIA”. L’evento tenutosi presso la scuola media di Povegliano Veronese il 25 marzo scorso con la proiezione del film “Fango e Gloria” proposto dalla Regione Veneto, organizzato dal comitato biblioteca con il contributo dell’ufficio cultura, è stato accolto con interesse. Soddisfacente la partecipazione del pubblico che ha gradito il filmato per la ricorrenza del centenario della Grande Guerra 1914/1918. DEDICATO A TE. Ottimo riscontro agli incontri formativi per le donne “Dedicato a Te” organizzato a Povegliano dall’assessorato alla cultura con Valentina Zuccher e la collaborazione del comitato biblioteca di Povegliano presieduto da Matilde Bresciani. Svariati i temi trattati: “Integratori alimentari”, “Le streghe sono arrivate” sulla storia delle donne aviatrici dall’inizio dell’aeronautica ad oggi, “Donne”, discriminazione occupazionale e marginalità lavorativa, “Cos’è la femminilità”, “Mamme, Nonne e ancora Figlie”, con i consigli di come gestire gli anziani. “FORMAZIONESCUOLE”. Questo il progetto elaborato dalla Protezione Civile di Povegliano, verificati i rischi presenti nel DVR, documento di valutazione dei rischi, delle scuole primaria e secondaria di primo grado del paese, in collaborazione con i responsabili degli istituti stessi. Il 18 marzo sono state coinvolte le scuole elementari, il 30 la lezione è stata tenuta alle scuole medie. «Abbiamo preparato delle slide – ha spiegato il coordinatore della Protezione Civile locale, Davide Moletta – per informare gli studenti su quali siano i rischi, su come possono presentarsi e sul comportamento da tenere quando dovessero accadere». Nel mese d’aprile ci sarà una prova d’evacuazione generale nelle scuole, dove i volontari della protezione civile parteciperanno come osservatori, per verificare i comportamenti dei bambini e valutare possibili migliorie da apportare ai piani d’emergenza.

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Mozione sulle vie Pareri contrastanti

A seguito della presentazione della mozione per un riequilibrio di genere nella toponomastica delle vie, dobbiamo esprimere il nostro parere contrastato. Condividendo pienamente l’argomento della mozione, volta a dare visibilità alle donne notabili della nostra storia, non possiamo non notare delle ambiguità. In primis notiamo come questa amministrazione abbia avuto a disposizione varie occasioni per dare nomi nuovi alle strade, scegliendo tra una decina di vie solamente il piazzale Suor Biagia Fattoni come intitolazione al femminile (peraltro su suggerimento esterno). E’ poi da rilevare che è l’Amministrazione stessa che decide a chi intitolare le vie, pertanto ha sempre avuto la possibilità di scegliere, ed ha scelto al 90% figure maschili peraltro di alto profilo. C’è una tempistica di presentazione della mozione, anche nei contenuti, che sembra quindi indicare più una occasione politica in vista delle elezioni regionali che non una vera e propria esigenza. Speriamo sia una coincidenza perché non è tema da campagna elettorale. Per questo il nostro è stato un voto astenuto. Povegliano Veronese Movimento Civico LA SVOLTA

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CRONACHE di Villafranca e Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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PRESENTAZIONE. Il 21 marzo, la sala della Biblioteca Civica di Verona era affollata

Poesie inedite di Alda Merini Servizi di

Claudio Gasparini La sala della Biblioteca Civica di Verona era affollata il 21 scorso, giornata mondiale della poesia, per la presentazione di tre poesie inedite, la prima scritta a soli diciassette anni, della poetessa Alda Merini nata a Milano il primo giorno di primavera del 1931 raccolte nel libro “Santi e Poeti” edito da Scripta Edizioni, con l’intervento di Vito Mancuso,

docente universitario e editorialista di Repubblica, la partecipazione dei curatori del volume Luca Bragaja, Marco Campedelli, Roberto Fattore e Marisa Tumicelli e la presenza di Barbara Carniti una delle quattro figlie di Alda. Elisabetta Zampini ha letto le poesie, le musiche di intermezzo tra un intervento e l’altro sono state eseguite da Irene Benciolini e Francesco Trespidi. Presenti numerosi studenti del Maffei. Dopo il saluto in nome dell’ammini-

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strazione a tutti i convenuti, il consigliere Orietta Salemi si è rivolta loro ricordando che «nel mondo antico la biblioteca non è solo il luogo di conservazione del sapere. Il sapere è importante nel momento in cui si condivide e questa della poetessa è un’occasione». Marco Campedelli ha ricordato come dentro la trama del libro ci sia quella di relazioni umane, dei numerosi rapporti di amicizia. Tra queste comunioni spirituali che inondarono la vita di Alda va ricordata quella con Marisa Tumicelli, l’artista che vive e lavora a Villafranca di Verona il cui nome è legato all’arte, alla poesia, al giornalismo. «Il linguaggio della poesia – ha ricordato Mancuso – da poiesis, significa fare, agire, quindi la poesia è energia trasformativa, la poesia nasce come danza, come, musica, come dramma, come azione, ha la forza di metterti in movimento, di farti, in qualche modo, cambiare. Convertire per usare un termine religioso, con il rinnovamento della mente e del cuore. Questo è

lo specifico della poesia, qualcosa che dovrebbe entrare nella carne viva e farti agire». Nelle tre poesie di Alda Merini appena pubblicate ha rilevato Roberto Fattore «c’è una sorta di dualismo nel tenere insieme elementi opposti: legge e desideri. I tre testi rappresentano la volontà di trovare la conciliazione tra le due dimensioni». “Anche la follia merita i suoi applausi” scriveva Alda Merini, sorella d’anima della poetessa Marisa Tumicelli e amica fraterna di Sergio (Sergej). “Marisa con gran generosità - scrivono le figlie Emanuela, Barbara, Flavia e Simona ha voluto che queste poesie vedessero la luce e noi eredi, in accordo con lei, sentiamo forte il desiderio che tutti i proventi derivanti dalla pubblicazione di questo testo, siano devoluti al “Campus Madrugada in Guinea Bissau” dove il dott. Sergio Carlini ha messo a disposizione le sue conoscenze farmaceutiche con passione e amore. Si, Sergio e Alda Merini, uniti per sempre nel loro essere anime folli d’amore”.

SOMMACAMPAGNA / IL CORSO

Promozione del territorio E’ terminato lo scorso febbraio il corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo “L’interprete storico culturale per il museo diffuso” con il patrocinio della Regione Veneto, del comune di Sommacampagna, dei Piosi e dell’ Associazione Crea di Custoza. Il percorso, inserito nel programma della Garanzia Giovani quale politica attiva per disoccupati e inoccupati, promosso e organizzato dalla società vicentina Penta Formazione con la collaborazione nella gestione di ENAC, si è sviluppato attraverso duecento ore di formazione frontali e sul campo, con l’obiettivo di formare figure professionali in grado di operare nell’ambito della valorizzazione del territorio. Dei sette allievi che hanno partecipato al corso quattro sono stati assunti da “I Piosi” e stanno lavorando, in collaborazione con la direzione della cooperativa che si occupa della gestione generale del Mausoleo, non solo per assicurare l’apertura ma anche per la predisposizione di nuovi progetti. «Hanno delle belle idee anche su questioni didattiche – fa presente l’assessore alla cultura Isabel Granados -. Si pensa di dotare l’Ossario di un pro-

iettore, predisporre una saletta per ricevere ed informare i visitatori. Tutto per ampliare l’offerta culturale del sito cui collabora anche l’Associazione Crea che si occupa della parte storica, culturale, dell’elaborazione di pieghevoli, segnalibri e quant’altro potrebbe andare in un bookshop». Questi giovani parteciperanno attivamente alla progettazione di un nuovo programma turistico culturale per il territorio di Sommacampagna e di respiro intercomunale. «La loro collaborazione è preziosa per il Museo Diffuso o Ecomuseo, che richiederà ulteriore formazione, sul quale stiamo lavorando anche col partenariato con il quale è in itinere un protocollo d’intesa per ampliarlo ad altre tre realtà Castelnuovo del Garda, Pastrengo e Peschiera d/G. L’ecomuseo non è circondato da mura ma si propone di valorizzare e promuovere una zona di particolare interesse non solo del patrimonio storico artistico. Nel Museo Diffuso entra la parte naturalistica, l’enogastronomia, stiamo lavorando con un architetto esperto del settore per valorizzare il paesaggio con parchi e luoghi di

Isabel Granados

ritrovo. Stiamo promovendo i percorsi ciclo turistici altrettanto importanti magari dotandoli della classica panchina come trovi sulle nostre montagne». Il Museo Diffuso troverà la sua ideale collocazione nel 2016 in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia.


SPORT

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CALCIO GIOVANILE. I Pulcini 2004 rossobluviola hanno entusiasmato al Torneo Beppe Viola

Pescantina - Settimo protagonista ad Arco I Pulcini 2004 dell'ASD Pescantina-Settimo hanno ottenuto una storica partecipazione nel prestigioso torneo giovanile nazionale di Arco intitolato al giornalista sportivo Beppe Viola. Erano 64 le squadre, provenienti da diverse province del Triveneto, che hanno partecipato alla lunga cavalcata che sì è chiusa con le finali disputate sullo storico campo di Arco da sempre sede istituzionale del torneo. Sono rimaste soltanto in quattro le finaliste: Abano Terme, lo Juventus Club Bolzano, l’Intrepida Calcio, e la matricola dell’ASD Pescantina-Settimo.

I giovani atleti rosso-bluviola sono stati la vera e propria sorpresa del torneo: sul campo hanno dimostrato di essere una squadra in grado di esprimere un ottimo calcio e delle buone individualità, senza mai perdere di vista i valori che sono alla base dello spirito dall’ASD Pescantina-Settimo: rispetto, amicizia ed umiltà. Autore di questo “miracolo” sportivo è Renato Tommasi, allenatore della squadra e responsabile tecnico del settore giovanile della società, coadiuvato dai mister Flavio Rebonato, Nimoh Solomon Kwame e dal preparatore atletico

Omar Marchi. «E’ stata un'esperienza fantastica e gratificante - sottolinea mister Tommasi -. Vorrei però ricordare che questo risultato non è il frutto del caso: è tutto il nostro settore giovanile che sta ottenendo degli importanti risultati. La società ha creduto fortemente in questo progetto, nato diversi anni fa nell’allora ACD Settimo e proposto dall'attuale direttore sportivo Franco Zocca, il quale ne è stato uno degli artefici ed il promotore». Aggiunge il presidente Luigi Bonini, anche lui al seguito della squadra: «E’ un grande momento per

tutto il nostro settore giovanile. Quello di oggi è il giusto premio ai tanti sacrifici che abbiamo fatto e stiamo facendo in questi ultimi anni investendo tante risorse nel settore giovanile. Dedico questa vittoria a tutti i collaboratori, allo staff tecnico, ai dirigenti ed alle tante persone che si dedicano volontariamente alla gestione della società sportiva». Non può mancare Emanuele Begalli, dirigente della società ed accompagnatore della squadra. «La sera della presentazione del torneo – racconta il dirigente - siamo arrivati per ultimi, ma ai miei collaboratori ho detto: vedrete che gli ultimi saranno i primi. Ringrazio tutti, dal bellissimo gruppo dei genitori, ai ragazzi, ma in particolare Roberto Zocca, che da quest’anno ci aiuta nel settore giovanile, e che ha avuto l’intuizione di farci partecipare a questo prestigioso torneo». Conclude il delegato allo sport del Comune di Pescantina, Simone Aliprandi: «Un plauso alla società per aver dato una bellissima immagine di quanto il territorio di Pescantina è in grado di costruire dal punto di vista sociale e sportivo».

CHIEVO / CENTRO D’ECCELLENZA CANOA E KAYAK DEL BOTTAGISIO Una medaglia preparata dai ragazzi della cooperativa Filo continuo di Pescantina per la prima gara che ha chiamato a raccolta 200 atleti di 25 società al Centro d’eccellenza canoa e kayak del Bottagisio al Chievo. Si è chiusa nel segno della solidarietà, una memorabile giornata che ha visto il ritorno delle canoe in Adige. Il “Gran Prix Italia” ha portato le imbarcazioni ad attraversare il fiume fino alla Dogana vecchia, già gloriosa sede del Canoa club Verona, destinata ora ad ospitare il “Museo del fiume”. E’ partita così ufficialmente l’attività del “Centro d’eccellenza canoa e kayak del Bottagisio” al Chievo, inaugurato finalmente dopo tre anni di grande lavoro del presidente del Canoa club Verona, Bruno Panziera che ha dato vita a questo sogno realizzato con la collaborazione di Ettore Ivaldi, del presidente del Chievo, Luca Campedelli e con l’apporto fondamentale della Regione che, su proposta dell’assessore Massimo Giorgetti, ha varato una legge per finanziare i grandi centri di eccellenza sportiva. Una festa della canoa che ha richiamato i più bei nomi di questo sport fluviale ancora poco diffuso nel nostro Paese, ma che ha ricevuto in questi ultimi anni un apporto promozionale determinante, anche grazie alle 11 edizioni dell’Adigemarathon, seguita con crescente successo da atleti e appassionati, non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo. Daniele Scarpa, Pierpaolo Ferrazzi e Vladi Panato, tre campioni che rappresentano altrettanti capitoli dello sport della canoa hanno fatto corona ai politici e agli amministratori veronesi che hanno partecipato all’inaugurazione. Non poteva mancare il sindaco di Verona Flavio Tosi, che ha avuto parole di plauso per questa realizzazione che dà allo sport della canoa una casa che consentirà agli atleti di allenarsi in un ambiente completamente dedicato. «Abbiamo voluto credere ad un sogno – ha sottolineato Bruno Panziera, presidente del Canoa club Verona - ed ora siamo felici di poterlo condividere con quanti ci hanno aiutato lungo questo cammino irto di mille difficoltà. Un ricordo particolare ad Alviano Mesaroli che con noi ha portato avanti per tanti anni l’Adigemarathon. Grazie all’assessore Giorgetti, al presidente Campedelli e a tutte le persone e istituzioni che hanno condiviso questa avventura. Lo sport veronese si arricchisce di una struttura finalmente al passo coi tempi e in grado di competere con altre realtà nazionali ed internazionali. Il Centro d’eccellenza canoa e kayak del Bottagisio sarà un cantiere di progetti che contribuiranno a saldare il legame tra la canoa, l’Adige e Verona». Lino Cattabianchi

IL LUTTO

L’Altro Giornale piange Andrea

Andrea Mantovani

L’orologio della piazzetta della chiesa parrocchiale di Lazise la mattina del 9 aprile segnava ancora l’ora legale, quasi che anche il tempo avesse voluto rallentare, invitare alla riflessione e al raccoglimento. Ricordare, soprattutto, rifissare nella memoria il volto sorridente di Andrea Mantovani al quale quel giorno la famiglia, gli amici, chi l’ha conosciuto, tutto il paese ha dato l’ultimo saluto. A soli 43 anni, alla vigilia di Pasqua, mentre si attendeva il fischio d’inizio della partita, Mantovani è improvvisamente crollato a terra: aveva appena incitato i compagni della rappresentativa dei giornalisti veronesi, battendo i guantoni da portiere. Era lui il numero 1 della squadra, il portiere, una passione che aveva avuto fin da ragazzino e che lo coinvolgeva sempre. Il calcio era il suo mondo anche se, naturalmente, prima c’era la famiglia, la moglie Federica e le due bambine che lei gli aveva dato, Matilde e Beatrice. «Ragazzi, giochiamo in orario che poi devo correre da loro», aveva detto poco prima che cominciasse la partita amichevole contro

l’Atletico Rio Valli, la squadra in cui milita anche il sindaco di Verona Flavio Tosi. Ma il calcio per lui era anche lavoro, perché gli aveva dato modo di cominciare a collaborare con alcuni giornali: Andrea è stato uno dei primi corrispondenti de L’Altro Giornale con cui ha collaborato con impegno e dedizione per la sezione sport per molti anni, mentre per “L’Arena” scriveva le cronache dai campi dei dilettanti. Alla vigilia di Pasqua, però, quel sorriso si è spento, senza preavviso, nulla che potesse fare pensare a una morte così prematura. Mantovani, che era anche stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica nonostante la giovane età, era iscritto all’Ordine dei giornalisti del Veneto dal 2004: aveva cominciato a scrivere all’inizio del Duemila e non aveva più smesso. La chiesa di Lazise non ce l’ha fatta a contenere tutti coloro che volevano essere presenti per l’estremo saluto. Ma idealmente, attorno a quella bara su cui era stata posata la maglia da portiere di Andrea, c’erano tutti. Matteo Sambugaro


Nuovo look per le pareti

Con la bella stagione è inevitabile pensare di rinnovare un po' casa. Questo è il momento giusto per togliere il grigiore invernale dagli ambienti e accogliere la primavera con tutto il suo colore e tepore. Se le pareti hanno bisogno di una rinfrescata si può cominciare a pianificare un'imbiancatura generale... un lavoro piuttosto impegnativo ma non impossibile da fare da soli. Però, a meno che le pareti non siano davvero molto rovinate, ingiallite o con qualche alone di

muffa, più facilmente i nostri ambienti avranno bisogno solo di un'idea per rinnovarli. Se il giallino di fondo del soggiorno ci ha stancato è il momento giusto per farlo tornare bianco e magari caratterizzare una sola parete con un colore deciso. Verde lime o marsala (il colore dell'anno) possono incorniciare il divano o fare da sfondo alla libreria. Insomma, con un solo week end di lavoro si riuscirà a cambiare completamente l’aspetto di una stanza. Se non si ha paura di osare e dare un aspetto

ancora più originale alla propria casa si può pensare alla carta da parati: ma non più il triste e cupo rivestimento delle case anni '70. Oggi la carta da parati si presenta in un'infinità di colori, disegni, pattern e si usa a "piccole dosi": su una sola parete o come un grande quadro che faccia da sfondo alla tv o al tavolo da pranzo. La parola d’ordine però è scegliere una nuance tono su tono con i colori delle pareti e dei tendaggi, tenendo in considerazione anche il tipo di arredamento.


Progetto Casa

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

Il design è “Made in Italy” Qualche pillola di storia a cura dell’arch. Mirko Ballarini

Spesso quando entriamo in un negozio di arredamento per scegliere qualche nuovo mobile ci viene spiegato che quello è un pezzo di design, che è un’icona e rappresenta una parte di storia del progetto di produzione industriale. A prima vista, magari, non sempre è facile comprendere la ragione del perché quell’oggetto sia tanto importante, quale sia il suo apporto al miglioramento del nostro abitare. Il design fa parte delle eccellenze del “Made in Italy” e a ridosso del Salone del Mobile di Milano, dal 14 al 19 aprile, in assoluto la più importante manifestazione mondiale nel campo dell’arredamento, vale la pena pensare alla ragione di tale importanza. Da noi il design corrisponde a una cultura civile e a una importante risorsa economica; è radicato nei distretti industriali, coinvolge interessi imprenditoriali e tendenze culturali. In Italia la nascita del design non è coincisa con la Rivoluzione industriale, come in Europa e questo ha fatto si che la modernità nel nostro paese nascesse prima negli studi degli artisti che nella realtà sociale. Negli altri paesi ancora oggi il design viene interpretato come una funzione aziendale guidata dal marketing mentre in Italia gli

oggetti domestici sono legati a doppio filo a cultura, modo di vivere, aspetti politici e perfino religiosi. Non è un caso che sia una nota azienda italiana, Cassina, a detenere i diritti sulla produzione industriale del più importante architetto del XX secolo, di cui ricorre l’anniversario dei cinquant'anni dalla morte. Le Corbusier annegava, colto da crisi cardiaca, mentre nuotava nelle acque di Roquebrune, in Costa Azzurra, di fronte alla sua minuscola residenza (3,66 x 3,66 metri in pianta e 2,26 di altezza). Il più famoso architetto, urbanista, desi-

gner passava infatti molto tempo proprio in quel Cabanon pensato come il più bel regalo di compleanno per l'amata moglie Yvonne, ma che era anche la realizzazione dei suoi sogni di semplicità e solitudine di fronte al Mediterraneo. La capanna gli permetteva di vivere sulla costa, a contatto con la natura, ritrovando in ogni momento la propria dimensione umana. Di lui restano edifici, mobili, progetti ed utopie ma soprattutto una lezione che non passerà mai di moda: mettere l’uomo al centro del progetto.

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L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

RUBRICHE

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Dopo aver descritto le spedizioni alpinistiche compiute sulle Ande tra il 2004 e il 2009 nel suo libro d’esordio “Andar per Ande. Decifrazioni d’alta quota”, l’autore Andrea Vincenzo Lucchi ci ha inviato in redazione il suo nuovo lavoro letterario dal titolo "NEVE NERA" che narra della sua prima spedizione in Africa avvenuta nel febbraio 2013. In questo libro l’alpinista di Vittorio Veneto (Tv) racconta in maniera dettagliata e intensa la salita alla vetta Nelion a 5188 mt e a Point Lenana a 4985 mt sul Monte Kenya, accompagnando il lettore verso le altissime cime africane con sorprendente bravura narrativa, partendo dalle prime fasi di preparazione al viaggio, Gianfranco Iovino fino a giungere all'impresa di 7 lunghi giorni, che ha portato lui e i suoi compagni a raggiungere le cime più alte del Kenya. Attraverso la meticolosa descrizione dell’ambiente africano con la sua vegetazione rigogliosa e particolare, si viene trasportati in un luogo incantevole ma allo stesso tempo insidioso e unico per le difficoltà che l’alta quota presenta ovunque, anche all’Equatore. L’autore, grazie anche a spunti grafici e fotografie suggestive da lui stesso scattate, analizza curatissimi dettagli della sua immensa passione, oltre che riportare interessanti riferimenti storici riferiti ai pionieri delle salite sul Monte Kenya, come Mackinder, e le imprese più suggestive come quella dell’italiano Benuzzi durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra una cena a base di tortellini, il mal di testa che non risparmia nessuno, le escursioni fuori programma, le poche telefonate a casa e gli interessanti scambi interculturali, Andrea raggiunge insieme ai suoi compagni di scalata, incluso Alessia, affabile compagna di vita e di scalate, prima la vetta Lenana e poi, senza più guide né portatori, e con la sola presenza di un amico, la vetta più alta del Nelion. Lucchi Andrea Vincenzo è nato in una piccola isola del Mare del Nord nel 1976. Ancora piccolo rientra in Italia con la famiglia, dove si appassiona alle storie del nonno, maestro di sci e grande amante della montagna, al punto da ricalcarne le sue gesta. Trasferitosi ai piedi del Monte Rosa, dà libero sfogo alla sua passione, fatta di ghiaccio ed alta quota. Oggi Andrea lavora nel veronese, ma risiede a Vittorio Veneto, dove prosegue la sua attività alpinistica su tutto l'arco alpino con gli sci ai piedi d'inverno e le mani nude d'estate, per una passione che sa di amore puro che gli regala grandi traguardi da raggiungere collezionando emozioni intense da vivere e raccontare attraverso i suoi libri, come è accaduto con NEVE NERA: un viaggio affascinante sulle vette altissime del continente nero e più caldo del pianeta. NEVE NERA di Andrea Vincenzo Lucchi ILMARCOPOLO Edizioni - ISBN 978-88-8466-402-0 Pagine 103 - €.12,00

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

AMARSI COME ... CANE E GATTO?

Dai cartoni animati ai proverbi, tutto sembra voler dimostrare che il rapporto tra cane e gatto è inconciliabile. E capita, in effetti, di assistere a inseguimenti e scontri tra i due migliori amici dell’uomo, entrambi predatori: se Fido attacca sfoderando i denti e sfruttando la maggiore forza fisica e in genere anche maggiori dimensioni, il gatto reagisce difendendosi con le unghie o scappa con maggiore agilità. Eppure tutta questa incompatibilità in realtà non esiste. Ne è la prova il fatto che sono sempre più numerosi i nuclei famigliari dove cane e gatto convivono pacificamente. Il segreto? Gli animali possono essere accompagnati e seguiti nella scoperta l’uno dell’altro, e avere il tempo per conoscersi e osservarsi, scoprendo il ‘linguaggio’ del nuovo compagno di casa e di vita. Non dobbiamo mai dimenticare che a separarli c’è e resta una differenza fondamentale: il cane è un animale sociale, che cerca il branco e ama stare in compagnia. Il gatto, invece, è un animale solitario, che vive in compagnia di altri gatti – per esempio nelle colonie feline – solo se la presenza di altri individui non arreca fastidio, e semmai apporta dei vantaggi, e soprattutto è un animale territoriale: sceglie dei luoghi in cui vivere e rifugiarsi, difendendoli anche con aggressività, qualora si senta minacciato. Una tipica situazione di pericolo si può creare nel primissimo approccio, e quando spetta al gatto l’accoglienza di un nuovo coinquilino a quattro zampe: specialmente se è ancora un cucciolo, il cane ha l’istinto di correre incontro, con le migliori intenzioni, al gatto. Il quale, di fronte a una ‘minaccia’ così inaspettata, si vede costretto a fuggire, scatenando l’istinto predatorio del cane. Un altro gesto frainteso è il movimento della coda: il cane scodinzola per dimostrare contentezza, il gatto muove la coda quando è nervoso o si sente in pericolo. I due animali devono dunque potersi ‘studiare’ per interpretare i messaggi e gli stati d’animo reciproci, gettando le basi per una convivenza serena. Superati i primi, inevitabili malumori e diffidenze, tra cane e gatto si può instaurare un forte legame di amicizia e empatia. Tutto dipende da noi: il cane è un animale da branco e in quanto tale vede in noi un punto di riferimento. Di conseguenza, se noi portiamo a casa un micio, permettendogli di vivere nel nostro territorio, in breve tempo questo sarà considerato a tutti gli effetti un membro del branco. Se invece è il cane ad arrivare in una casa già ‘governata’ da un felino, nostro compito sarà quello di garantire al micio alcuni angoli di intimità, nei quali si possa rifugiare quando ha bisogno di stare da solo, con la certezza di poter riposare indisturbato: per questa ragione i gatti amano avere a disposizione armadi, scatoloni, mensole e altri luoghi nascosti e poco accessibili. Nel giro di poco tempo la condivisione della stessa casa, insieme ai proprietari umani, può rivelarsi per i nostri amici a quattro zampe anche un ottimo rimedio contro noia e solitudine.

24 RINITE ALLERGICA

La rinite allergica è un disturbo sintomatico del naso provocato da un’infiammazione mediata dal sistema immunitario conseguente al contatto della mucosa nasale con un allergene. La rinite allergica è un problema sanitario globale che colpisce dal 5 al 35% della popolazione e la sua prevalenza nell’ultima decade è risultata in aumento. La sintomatologia della rinite allergica è oggi considerata il risultato dell’accumulo di cellule infiammatorie a livello della mucosa nasale, che liberano i mediatori dell’infiammazione. Si possono manifestare rinorrea, ostruzione, starnutazione, prurito nasale con o senza scolo retronasale. Ai sintomi nasali si associano frequentemente anche i sintomi oculari. Una volta che la rinite si è manifestata, la condizione di infiammazione cronica che la caratterizza determina uno stato di iperreattività tale per cui anche gli stimoli irritativi, e non solo gli allergeni, possono scatenare una riacutizzazione della sintomatologia: è quindi preferibile iniziare il trattamento prima che la sintomatologia si sia sviluppata. Le Linee Guida terapeutiche raccomandano l’impiego di steroidi topici nel trattamento della rinite allergica persistente (lieve o moderata-grave) e nella rinite intermittente moderata-grave. I corticosteroidi nasali vengono considerati i farmaci più efficaci, attivi su tutti i sintomi della rinite e particolarmente efficaci sull’ostruzione nasale. Quando i sintomi sono lievi o intermittenti, gli antistaminici orali sono una buona prima scelta, la preferenza tra antistaminici orali e steroidi nasali deve essere sempre valutata caso per caso in base alla gravità, al tipo e alla durata dei sintomi. I corticosteroidi nasali più recenti (mometasone e fluticasone furoato) hanno mostrato di poter migliorare anche gli eventuali sintomi oculari concomitanti. Alcuni rimedi naturali prevedono l’impiego di preparati erboristici ad azione antiinfiammatoria e antistaminica, come il ribes nigrum, l’estratto di semi d’uva ed è raccomandata in generale l’assunzione di Magnesio e Vitamina C, che rinforzano il sistema immunitario e riducono la produzione di istamina.

Oroscopo di Aprile di Francesca Iolanda Ariete: ottime occasioni in ambito professionale che non mancheranno di influenzare positivamente la vita sociale e il buon umore. Vincenti, assertivi, anche le ultime insicurezze si fanno da parte rivelando un aspetto di voi piacevolmente sorprendente. Toro: interamente dedicati verso conquiste materiali, tese al raggiungimento di un maggior benessere, lasciate poco spazio ai voli pindarici e alle speculazioni intellettuali. Quindi molta concretezza da parte vostra ma saprete anche dimostrarvi generosi e capaci di occuparvi di chi vi circonda. Gemelli: Saturno opposto rende tutto più difficile e faticoso, soprattutto ai nati della prima decade. Meglio la seconda parte del mese quando Venere fa sa la sua entrata nel segno favorendo il prestigio sociale e un senso di maggior positività da parte vostra. Cancro: finalmente un pò di respiro dopo un periodo di grande impegno professionale. Belle occasioni di svago e anche chi desidera cambiare ambiente e fare esperienze nuove potrà sfruttare belle opportunità. Leone: non è il momento per prendere iniziative o avanzare richieste: Giove retrogrado potrebbe creare false aspettative. Non siete ancora abbastanza lucidi per gestire una situazione delicata e il rischio di lasciar sfumare un' occasione è abbastanza concreto. Nella seconda parte del mese potrete contare su un aiuto provvidenziale. Vergine: concretezza e prudenza vi fanno procedere per gradi e con un' attenta valutazione dei rischi saprete guadagnarvi una posizione migliore nella professione e nella gestione delle risorse. La vita famigliare è ancora un pò incerta causa di un' eccessiva idealizzazione dei rapporti interpersonali da parte vostra. Bilancia: Marte esce dall' opposizione e con lui se ne vanno tutti quei fastidi ed imprevisti causati spesso dall' egoismo e la meschinità di chi ultimamente avete dovuto subire. Potrete far valere le vostre ragioni e dare quel rinnovamento alla vostra vita a lungo agognato. Scorpione: attenzione ai passi falsi, conseguenti ai moti di ribellione che spesso trovano sfoghi compensatori alle insoddisfazioni latenti. Incomprensioni e difficoltà nelle comunicazioni non rendono la vita più facile. Tendenza a crearsi problemi immaginari da combattere con maggior ottimismo. Sagittario: qualche sacrificio e rinuncia saranno richiesti ai nati della prima decade, ma non mancherà l' energia e la risolutezza per affrontarli. Possibile qualche crisi di sconforto e di pessimismo nella seconda parte del mese. Capricorno: quei cambiamenti radicali e a lungo desiderati faticano ad arrivare, ma anche se lentamente, la situazione procede verso il miglioramento. Ottima la forma mentale che vi permette di essere convincenti e logici. Acquario: ce la mettete tutta perchè le cose vadano al meglio ma i risultati veri e propri faticano ad arrivare. Qualche piccola delusione è in agguato ma dopo il 12 del mese è prevista maggior serenità, soprattutto in campo affettivo. Pesci: procedete col vento in poppa grazie anche alla buona dose di opportunismo che vi contraddistingue. Le occasioni sono molte e promettono miglioramento economico ma anche maggior visibilità sociale. Un pò penalizzati i sentimenti, messi in secondo piano e privati di quel calore umano che li mantiene vitali.


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RUBRICHE

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CULTURA LETTO

PER VOI

Donato Carrisi, Il Cacciatore del buio, Longanesi 2014, 406 p., 18,60€

Marcus è l’ultimo dei penitenzieri ai quali “non è dato chiedere, non è dato sapere, devono soltanto ubbidire”. Marcus è un prete che vede ciò che gli altri non vedono, che riesce a scovare le anomalie e a ricostruire le trame che portano agli omicidi e all’assassino che “se non sarà fermato, non si fermerà”. Anche Sandra lavora sulle scene del crimine come foto rilevatrice della polizia. Il suo talento è fotografare quello che non si vede perché è lì che si nasconde la verità. Il romanzo si apre con il misterioso omicidio di una suora di clausura all’interno della Città del Vaticano. Anche una giovane coppia appartatasi in una pineta di Ostia è aggredita e uccisa da un misterioso assassino. I delitti si susseguono, ma ogni volta che Marcus e Sandra pensano di avere in mano il bandolo dell’intricata matassa, scoprono uno scenario sempre più inquietante e minaccioso con riferimenti a culti satanici. Contemporaneamente entra in scena il misterioso Battista Erriaga con informazioni utili a risolvere gli omicidi e in possesso di segreti personali di cui si serve per ricattare potenti personaggi della città di Roma. A questo punto la trama si amplia nel tempo e nei luoghi che lascio al lettore scoprire perché Donato Carrisi è un maestro del genere thriller. L’autore pugliese, laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il “mostro di Firenze” è al quinto romanzo. Ha esordito nel 2009 con Il Suggeritore, ottenendo subito un grandissimo successo e diventando l’autore italiano di thriller più venduto e apprezzato all’estero. Quattrocentosei pagine, per un thriller, non sono poche soprattutto se contengono, come spesso avviene, divagazioni inutili alla storia. In questo caso, la storia è avvincente, il ritmo incalzante e i personaggi, mai noiosi, ci portano spediti verso un finale accettabile. Capitoli sufficientemente brevi e conclusi rendono la lettura meno gravosa e invitano il lettore a proseguire. In conclusione, una buona lettura di un autore italiano di talento. Completamente diverso è l’altro suggerimento di questo mese: “Cambiare occhi toccare il cuore. Aforismi terapeutici” di Giorgio Nardone. Il titolo dice già tutto: poche parole ed efficaci possono diventare potenti e magiche. Come nell’aforisma. In tempi come questi sovrabbondanti di parole e straripanti di informazioni, sono una buona terapia.

a cura di Lino Venturini

Lingua e Civiltà Si racconta che Renato Fucini, ispettore scolastico, raccomandò a un maestro di curare la punteggiatura. Costui ebbe l’impudenza di dire che la punteggiatura aveva poca importanza. L’ispettore, per tutta risposta, andò alla lavagna e scrisse: “Il maestro dice: l’ispettore è un asino”. Il maestro protestò confuso, così il Fucini corresse: “Il maestro, dice l’ispettore, è un asino”. Scrivere in modo corretto non è una questione di pignoleria ma, innanzi tutto, il modo migliore per farsi comprendere, oltre che un atto di cortesia nei confronti del lettore. Anche se oggi l’utilizzo dei social media spinge la maggior parte dei suoi utenti a una semplificazione del linguaggio, il mondo della grammatica non può essere diviso fra “imbecilli” e “pedanti”. Quando “twittiamo”, più che di scrittura si potrebbe parlare di estensione della lingua parlata, e quando parliamo non abbiamo bisogno della punteggiatura. Questo mese accenniamo alla virgola che è, senza dubbio, il segno più frequentemente usato. Rappresenta una pausa breve tra le parole e svolge una funzione, spesso determinante, per l’esatta trasmissione del pensiero. Inoltre, nessun segno di punteggiatura come la virgola, può rendere bello e armonioso un periodo o sciuparlo. E’ ammesso il gusto personale di chi scrive, ma non si può passare, come fece Dino Buzzati, dalla voluta non virgolatura (“Esiste ma lontana lontanissima le dodici e ventuno l’orologio ha fatto trac adesso finalmente lui ha sentito”) all’eccesso opposto (“Erano usciti da via Valasca, 25, una grande casa, la signora Ermelina”). Il primo ufficio della virgola è di distinguere cosa da cosa come il compito degli altri segni è di separare senso da senso. La virgola è d’obbligo nei vocativi (Andrea, sbrigati!), nelle ripetizioni, nelle enumerazioni, prima e dopo gli incisi (il maestro, a mio avviso, è bravo), prima delle congiunzioni testuali con valore concessivo: poiché, anche se, benché, sebbene, mentre… (oggi c’è il minestrone, anche se non ti piace). Dobbiamo porre l’attenzione maggiore quando lo spostamento di una virgola può cambiare totalmente il significato: “Quel giovane che conobbi a casa tua, mentre ero a Milano mi ha scritto”; “Quel giovane che conobbi a casa tua mentre ero a Milano, mi ha scritto”.

AGENDA LETTERARIA Il 7 aprile 1915 il reggimento di Louis Pergaud, mobilitato a Verdun, aveva lanciato un attacco contro le linee tedesche durante il quale lo scrittore e poeta francese fu ferito e intrappolato sul filo spinato. Soccorso dai soldati tedeschi e trasportato in un ospedale da campo dietro le linee, l’otto aprile di cento anni fa, moriva a causa di una raffica d’artiglieria “amica”. Nato a Belmont nel 1882, e rimasto orfano a diciannove anni di entrambi i genitori, fu costretto ad abbandonare gli studi per trovare un impiego. Già nel 1910, con il suo primo libro di prose, ”De Goupil à Margot”, ricevette il premio Goncourt e iniziò un’intensissima attività letteraria interrotta tragicamente cinque anni dopo. E’ del 1912 l’uscita del suo più celebre romanzo, una lettura immancabile dei ragazzi del secolo scorso, “La guerra dei bottoni”, col sottotitolo “romanzo dei miei dodici anni”. Fu trasposto in film per ben cinque volte, l’ultima delle quali fu nel 1994. Il romanzo è parzialmente autobiografico e ispirato alla sua vita nel paese di Landresse, dove insegnò per due anni come maestro elementare. Il titolo deriva dal bottino di guerra conseguito, ora da una banda di ragazzini di Longeverne, capitanati da Lebrac, ora dall’altra di Veltrans, comandata dall’Azteco. La guerra, senza esclusione di colpi, è condotta con spade di legno, sassi, e a mani nude, con ampio utilizzo di calci e pugni. I prigionieri sono spogliati di tutti i bottoni, fibbie e lacci che portano addosso e rimandati a casa tra il dileggio generale con i pantaloni in mano. La guerra prosegue con alterne vicende tra le lezioni del maestro a scuola la mattina e l’intero pomeriggio in mezzo ai campi a combattere o disegnare strategie bellicose. L’ultima frase posta a commento del romanzo è pronunciata da La Crique, l’intellettuale dei ragazzi di Longeverne, il cui cervello sprizza idee a raffica, che aiuta i compagni durante le interrogazioni e conosce a memoria la storia secolare della guerra dei bottoni: “E dire che, quando saremo adulti, diventeremo stupidi come loro”. Ricordiamo, inoltre, che cinquant’anni fa, il 27 aprile 1965, fu stampato in 60.000 copie, che andarono esaurite nel primo giorno d’uscita, Addio alle armi di Ernest Hemingway. Era la prima uscita della collana Oscar Mondadori. Costavano 350 lire (18 centesimi di euro). Oggi il catalogo degli Oscar conta più di 4000 titoli ripartiti in diciotto sottocollane.

POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Franca Guardini ci manda una poesia precisandoci che fu composta da Renato Simoni di Venezia e pubblicata dal settimanale della terza arnnata, “La Tradotta” nr. 4 del 14 aprile 1918. Ci sembra doveroso ripubblicarla nell’anno dei ricordi della Grande guerra, ringraziando Franca per avercela fornita, con il titolo “La Madonnina Blu”. Un’altra Guardini, questa volta Camilla, giovane quindicenne, si lancia in un’avventura oltremodo interessante, parodiando “L’infinito” di Giacomo Leopardi, con “Il mio infinito”, inteso nel suo proprio, in cui manifesta amore per la sua terra e per ciò che la circonda. Di terra parlano anche i versi anonimi che ci sono pervenuti senza titolo e che osiamo intitolare “Bruscà de tera”. LA MADONNINA BLU In una chiesa non lungi dal Piave un lume solo nel buio era acceso; c’era, d’intorno, un odore soave di vecchio incenso nell’aria sospeso. Sopra un altare, tra palme di rose, una Madonna vestita di blu volgea le meste pupille amorose sul dolce sonno del bimbo Gesù. Ecco, la porta di schiude, ed un passo s’ode, risuona, si fa più vicino. Dicono i Santi: “Chi fa questo chiasso che può svelgiarei l celeste bambino?”.

Anca sta sera go fato un zireto, me son stracà, che l’età non perdona. Go dito: andremo a sentarse un pocheto e a far do ciacole co la Madona! Cosa ghe par, Benedetta da Dio, de sti tedeschi? I xe peso del lovo! La staga atenta, Madona, a so fio, che se lo ciapa, lo inchioda da novo.

IL MIO INFINITO Sempre cara è stata per me questa fattoria con quest’albero, in mezzo al prato verdeggiante. Una palla arancione e rosacea splende all’orizzonte. Seduta e ammirando questo meraviglioso spettacolo, che sembra un’esplosione di colori una pace profonda mi rende felice. Però girandomi e guardandomi attorno vedo frutti colorati e diverse specie di animali. E come il maestro insegna al suo alunno, mio nonno insegna a me. E in ogni stagione che cambia, cambiano i colori nella natura. Così mi addormento negli immensi colori naturali, sognando sogni davvero spettacolari. Camilla Guardini

E la fiammella dal lume d’argento, incuriosita, s’allunga a guardar: c’è un vecchio prete che accostasi lento e fa un inchino davanti all’altar:

Go patio tanto, Madona mia bela, vedendo i nostri fradeli furlani in man de quei… (la me perdona anca Ela se parlo mal)…de quei nati de cani! I roba tuto, i xe bestie, i bastona; fin ne le case sti sporchi i ne va, e, quando i branca una povera dona, se la xe bela…Signor che pietà!

“La me perdona, Signora, se vegno a presentarme cussì a la Madona: ho de parlarghe, lo so, non son degno; ma so che Ela la xe tanto bona!”

Madona Santa, pensando a sti dani fati alle ciese più paxe non go! E sti assassini i se dise Cristiani! Cristiani lor? In malorsega, no!”.

BRUSCÀ DE TERA Bruscà de tera te lasso nar…desso che pian se verse la me man e cò devossion te goardo cascar ne la to sia.

Son Papa Sarto: da un pezzo son morto ma in sti paesi, Signora, son nato... Dal campanil qua se vede fin l'orto, dove zogavo co giera tosato (fanciullo)!

La Madonnina che sta sull’altare tra tante rose, vestita di blu, china la fronte, e due lagrime amare cadon sui ricci del bimbo Gesù. E il vecchio Papa dal cuore suo puro questa preghiera ai soldati mandò: “Salvè l’Italia, utei, tignì duro! Viva l’Italia!”. Ed in ciel ritornò.

Lo so…tò catasù cuciandome su la spianà in do a caminà cò i piè desfè i soldè in do el ruseno che segna el confin

EI paradiso xe belo, si tanto: ma ste casete me xe tanto care, e tanto caro me xe il camposanto dove riposa mio pare e mia mare.

Franca Guardini

l’ea macià i cori de le genziane. Bruscà de tera come çercolo de ostia te lasso lì sul tò altar sensa cesa da la toaja de erba anca se el candelabro de le memorie el l’ea za smorsà el vento.


SPAZIO DONNA

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L’INTERVISTA / QUANDO IL GIORNALISMO DIVENTA SOLIDARIETÀ

Giovanna Benini: «La mia Africa» «Ad Angal ci arriva chi ha nel cuore il desiderio di condividere»: queste le parole che riassumono tutto l’amore, la passione e la storia di una donna che più di tante altre ha saputo costruire un ponte tra la sua anima e il giornalismo, inteso nel senso più pulito e corretto del termine. Giovanna Benini, professionista freelance e scrittrice, ha scritto queste parole al rientro da Angal, un villaggio dell’Uganda dove da mezzo secolo operano medici e volontari coordinati da Mario e Claudia Marsiaj, fondatori dell’Associazione Amici di Angal. «Angal è la mia Terra Promessa» confessa Giovanna e il motivo sta tutto nella sua forte esperienza di vita fatta di coraggio, di scelte e di tanta voglia di non arrendersi. Mai. Giovanna, com’è nato il desiderio di entrare nel campo del giornalismo? «Durante il mio percorso di studi al liceo linguistico è nato in me il desiderio di fare giornalismo. Mi sono quindi iscritta alla facoltà di Lettere, dove questa mia aspirazione si è sempre più acuita… Evidentemente avevo tanto dentro da dire e volevo avere la possibili-

Mario e Claudia Marsiaj

tà di esprimere determinati valori che mi caratterizzano profondamente. Fu così che appena laureata iniziai a lavorare per l’Arena. Dopo pochi mesi vinsi il premio “Don Bassi”, con cui probabilmente procurai dei fastidi a qualcuno più anziano di me. Da qui sono iniziati i problemi e le vicissitudini. Durante 10 anni trascorsi in Arena mi sono dedicata anche alla correzione delle bozze e, in poche parole, ho fatto la cosiddetta “gavetta”. Dopo aver collaborato per 15 anni con Verona Fedele, prima per la cronaca, poi

per gli Spettacoli, mi sono dedicata ai free-press e sono approdata a L’Altro Giornale con cui ho collaborato per un paio d’anni». Strada facendo è nato anche un libro… «Nel 2000 scoppiò a livello nazionale il caso del professor Luis Ignacio Marsiglia, insegnante di religione cattolica al liceo classico Scipione Maffei di Verona, accusato poi di “simulazione di reato”, che denunciò di essere stato vittima di un’aggressione antisemita. Mi fu chiesto di raccogliere testimonianze a favore della

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

Salone bionaturale Antonella Olio di Tsubaki Nuova linfa vitale che accarezza i capelli

Così come la nostra natura viene risvegliata dall’acqua, i capelli ritrovano un’idratazione e una vitalità sorprendente grazie all’Olio di Tsubaki. Quest’olio particolarissimo, che non unge e non appesantisce i capelli, si ottiene dalla pigiatura a freddo dei semi di camelia japonica che, miscelato ad altri olii, come l’Argan, le proteine della seta e l’olio ottenuto anche dai petali di camelia japonica, idrata e arricchisce i capelli donando, attraverso l’essenza di tutti questi olii un mix di amminoacidi per l’equilibrio e la struttura dei capelli, con particelle compatibili alle fibre proteiche che restituiscono nutrimento e luminosità, creando un’esclusiva esperienza sensoriale. L’olio di Tsubaki è presente in una linea completa ed esclusiva di prodotti per capelli che si trova nel salone di Antonella. Rivoluzionario anche il nuovo propulsore ad Ossigeno che, usato in tricologia, dona lucentezza, corposità, forza, combattendo gli in estetismi di cute e capelli e le varie problematiche come forfora, seborrea, caduta, diradamento, indebolimento post parto e varie anomalie. Antonella cura i capelli anche nell’estetica capillare con prodotti a base naturale, come ad esempio - colori, meches e giochi di colore a base naturale - percorso spa hammam, benessere capelli e mente - trattamenti ricostruzione con prodotti all’avanguardia con base costiuita dal coenzima Q10 e molti altri servizi sempre nel pieno rispetto della persona e dei capelli.

ANALISI GRATUITA DEL CAPELLO CON ESTRAZIONE DEL BULBO E VISIONATA DA TRICOCAMERA

“L’energia e la persistenza conquistano tutte le cose”

martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00

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verità: attraverso la trasmissione Sciuscià gli accadimenti erano stati travisati a sfavore dell’intera città di Verona. Così, da un progetto per riabilitare la figura di uno dei coprotagonisti di questa vicenda, nacque una pubblicazione presentata a maggio 2009 dopo lungaggini e molte vicissitudini. Anche in questo caso sono stata ostacolata: l’editore, che poi cambiai, temeva per la possibile reazione della Giunta comunale veronese di allora… Ma che soddisfazione vedere poi, dopo anni, questo progetto concretizzarsi! Da quest’esperienza ho maturato la convinzione che le verità vanno dette. E se non vengono ascoltate vanno urlate». Ed ora con la tua tenacia sei approdata ai documentari. Due per l’esattezza. Racconta. «Tutto è nato durante una viaggio a Capo Verde. Prima di partire frequentai due corsi per giornalisti che operano in terra di missione. Ricordo che un amico mi imprestò una vecchia telecamera. A Capo Verde girai quindi un piccolo documentario per il quale al mio rientro un collega mi invitò a scrivere i testi. Nasce così la mia “avventura” con i documentari». L’ultimo, quello in rete

da pochi giorni, presenta proprio l’ospedale di Angal, un villaggio nel cuore dell’Africa nera, sviluppato grazie alla volontà ed al lavoro di due splendide persone, Claudia e Mario. Com’è nato il tuo desiderio di mettere a disposizione gratuitamente la tua professionalità nell’ambito di quest’esperienza? «Avevo solo sette anni quando ripetevo che volevo sposare un nero dell’Africa: se sposo un nero, dicevo, avrò un bimbo di colore e potrò farlo studiare in Italia. Uno in meno che non mangia, dicevo. Poi la vita ha preso una direzione diversa, ma oggi, dopo molti anni, sono venuta a contatto con Angal e con Mario e Claudia Marsiaj che nel 2005 mi contattarono per un servizio per Verona Fedele. Avrei dovuto andare in Africa già allora per aiutare mamma Claudia nel progetto alimentare di Angal, ma per uno strano

Giovanna Benini

ha dato tante soddisfazioni, ma anche molti ostacoli da superare, non ultimo il maschilismo imperante. Il giornalismo si è rivelato una profonda delusione, fino ad arrivare al punto di non darmi più da vivere. Ma ad un certo momento dentro di me qualcosa mi diceva: “se il Signore dopo 27 anni di professione ti ha fatta arrivare fin qui significa che qualcosa ancora devi fare”. Ecco, i miei 27 anni nel mondo del giornalismo sono serviti per Angal. Il documentario che ho realizzato, “Angal Un villaggio e

“Angal Un villaggio e il suo ospedale tra passato e futuro” è disponibile on line: http://youtu.be/AFcczS2C3zo.In meno di una settimana ha ricevuto 134 visite e 15 “Mi piace”. 50 i “Mi piace” ricevuti su Facebook e 22 condivisioni tra YouTube e sito internet di Giovanna Benini (www.giovannabenini.it). Un successo annunciato. gioco del destino non potei partire… Quando però si ha davvero nel cuore qualcosa, se si è determinati, la si ottiene. E alla fine ho raggiunto Angal: Mario Marsiaj, che nel frattempo avevo ricontattato per questioni personali, era rimasto colpito dal mio documentario di Capo Verde e mi chiese subito di realizzarne uno anche per l’associazione Amici di Angal. Partii quindi per l’esperienza più profonda della mia vita. Ciò che ho ricevuto da Angal è incommensurabile. La mia professione mi

un ospedale tra passato e futuro”, spero serva ad allargare il bacino di benefattori che, attraverso il 5xmille o tramite offerte, potranno così aiutare Angal e l’associazione Amici di Angal a crescere sempre più. Ora resta una dolcissima nostalgia e l’impegno con me stessa di fare tesoro di una simile esperienza per ricordare, ricordare sempre, ciò che veramente è importante nella vita nel rispetto di chi mi ha insegnato quanto sia difficile sopravvivere». Rosanna Pancaldi

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani CARPACCIO DI POLPO IN BOTTIGLIA

Cuocere il polpo pulito in acqua fredda non salata con alloro e aromi per brodo di pesce. Dopo il bollore continuare a cuocere per crica 45 minuti. Spegnere e lasciar intiepidire. Tagliare a metà una bottiglia in plastica tenendo la parte inferire e forare il fondo in più punti. Schiacciarvi dentro il polpo coprendo con un peso e mantenerlo così fino a giorno successivo. Affettare – possibilmente con affettatrice e previo riposo in freezer per un’ora circa -. Servire con una salsa ottenuta mescolando yogurt, menta, buccia di limone, sale e pepe.


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

Come tutti gli anni in questo periodo sono reduce dalla manifestazione più importante per il settore benessere. In occasione di Cosmoprof Bologna si ha la possibilità di presentare le proposte benessere più all’avanguardia. Massaggi, trattamenti, macchinari e creme fanno da protagonisti a una full immersion di quattro giorni. In contemporanea a Verona esponeva Vinitaly. Ho voluto unire il concetto di benessere alla cultura del vino e proporvi un trattamento facile con un prodotto del nostro territorio, il vino. Con il termine vinoterapia s’intende il complesso di terapie basate sull’impiego di derivati della vite, quali l’uva, foglie e vino. Questa terapia viene riscoperta in Francia, nei pressi di Bordeaux e il crescente interesse per la cultura del vino ha portato a rivalutare l'impiego delle sue proprietà anche in altri ambiti non legati al senso del gusto. Grazie alle moderne tecnologie biochimiche, si conosce ogni singolo beneficio della pianta e del suo frutto. Tant’è vero che la vite, insieme all’uva, viene impiegata nella cura degli inestetismi della pelle, il miglioramento della microcircolazione sanguigna, la lotta al colesterolo, la depurazione epatica e intestinale, per contrastare l’invecchiamento della pelle e tanto altro ancora. I semi dell’uva sono ricchi di calcio, fosforo, polifenoli e flavonoidi, svolgendo un’azione idratante, levigante e antiossidante. Attualmente sono numerose le SPA che propongono trattamenti viso e corpo e i risultati sono di altissima qualità. Se non avete la possibilità di regalarvi qualche ora di vineterapy in istituto potete provare questo trattamento corpo che vi aiuterà a riattivare il metabolismo della pelle per affrontare la primavera. SCRUB PER GAMBE AL VINO ROSSO Ingredienti 3 cucchiai di vino rosso Valpolicella 1 cucchiaio di miele biologico 3 cucchiai di zucchero di canna 6 gocce di olio essenziale di limone Preparazione Versate tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Applicate l'impacco sulle gambe umide massaggiando dal basso verso l'alto per dieci minuti a gamba. Risciacquate bene alternando acqua calda e acqua fredda. Applicare su entrambe le gambe olio di mandorle con dolci sfioramenti. In questo tipo di scrub la presenza dell'acido tartarico nel vino e dell'acido glicolico nello zucchero hanno un effetto levigante che contribuisce all'eliminazione delle cellule morte e al risveglio della pelle. Buona primavera a tutti. Namastè!

La Post@ del cuore

a cura di Giuliano Tramedam@more

Eccoci qui, al nostro appuntamento mensile con l'amore e i suoi ancestrali dubbi e quesiti che, da sempre, muovono anima e spirito nelle persone, verso la direzione della felicità da condividere in simbiosi... con l'altra metà del cuore, del tuo cielo... e del tuo incredibile e unico mondo! Questo mese voglio concentrarmi sulla domanda inviataci per mail da Ivan di Negrar che ci chiede se "è meglio pretendere sincerità in amore, anche se fa male o, a volte, accettare l'ipocrisia del non sapere, per non farsi del male?" Chiaramente in amore, come in ogni cosa della vita, la sincerità deve sempre essere la base fondamentale su cui poggiare le sorti di un rapporto di vita, da intendere sempre assolutamente sincero e affidabile, anche se qualche verità a volte fa un gran male a raccontarla e sarebbe meglio prenderci un po' di tempo per non farci gestire dall'istinto e confezionare verità sapute dire, che sapranno essere meglio assorbite ma faranno, sicuramente, meno male di una bugia completa che se scoperta, alla fine, farebbe ancora più danno e renderebbe quell'amore insincero e dal futuro incerto e precario. Per cui, caro Ivan, qualsiasi sia la tua verità da confidare, meglio saperla raccontare con modi e forme giuste, ma in piena sincerità, piuttosto che nasconderla per sempre, col rischio che certe bugie hanno le gambe corte e se arrivano a LEI poi... perdi credibilità e, forse, un'altra possibilità di rimediare ancora!

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DONNE DELLA VALPOLICELLA Serata pasquale per l’associazione Donne della Valpolicella. Numerosissime le socie che si sono date appuntamento presso Villa Quaranta in occasione della tradizionale cena dedicata allo scambio di auguri in vista della Pasqua. All’evento, condotto dal giornalista di TeleArena, Gigi Vesentini, ha preso parte anche il prefetto di Verona, Perla Stancari. Tra gli ospiti presenti anche la presidente Lions Valpolicella, Adriana Benati, e la dottoressa Stefania Gori, primario del reparto di oncologia dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar. Frizzante l’atmosfera che aleggiava tra le commensali, alcune accompagnate dai rispettivi consorti, e simpatici gli interventi ai quali sono state chiamate “a spot” alcune socie dal giornalista Vesentini. «Quella dedicata alla Pasqua si è rivelata anche quest’anno un’occasione speciale, divertente e allegra per uno scambio d’auguri e per trascorrere qualche momento insieme – afferma Bruna Pavesi

Castelli, Presidente dell’associazione Donne della Valpolicella -. Come sempre le nostre socie hanno partecipato con entusiasmo alla serata. Ci siamo salutate con una “Buona Pasqua” e scambiandoci il tradizionale uovo di cioccolato, l'immagine che maggiormente ricorre nell'evento pasquale. Già presso popolazioni e civiltà antiche l'uovo era considerato simbolo di eternità, di nuova vita, di rinascita, e proprio con questo significato venne a far parte della tradizione cristiana richiamando alla risurrezione di cristo, al Figlio di Dio che ha vinto le tenebre della morte ed ha riscattato l'intera umanità dal peccato introducendoci alla vita eterna». Il prossimo appuntamento dell’associazione Donne della Valpolicella è previsto per il 22 aprile: la professoressa Dall’Agnello parlerà di scrittore, giornalista, caricaturista e umorista italiano, Giovannino Guareschi.

Da sinistra il Prefetto Perla Stancari, il giornalista Gigi Vesentini, la presidente dell’Associazione Donne della Valpolicella Bruna Pavesi Castelli, la vicepresidente Carmela Dori Guidi

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POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE

E restando su questo argomento, Luciana da Marano si interroga su quanto sia giusto il perdono da tradimento se viene confidato con pentimento e remissione. E qui, cara Luciana, non so rispondere con semplicità, perché dipende da tanti fattori, uno su tutti: "quanto è sincero quel pentimento e quanto sia possibile, in ognuno di noi, concedere una seconda possibilità a qualcuno che amiamo, anche se ci ha deluso... e nella sua confessione sincera sa di rischiare di perdere tutto di quell'amore a cui ha mancato di rispetto e vorrebbe poter rimediare partendo da un perDONO! Adesso tocca salutarci e voglio farlo con una FRASE DEL MESE che prendo in prestito da una donna immensa: Madre Teresa di Calcutta che a proposito di perdono ha sostenuto che: "Se vuoi veramente amare.. devi imparare prima a saper anche perdonare!" Il Vostro Giuliano di Tramedamore

Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188 NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130

CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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