Giornale Provincia Giugno 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA ANNO XXX - N. 6 - GIUGNO 2015 Stampato il 18/06/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Cassandra inascoltata Quello di Cassandra è un ruolo proverbialmente ingrato. Il fatto è che Cassandra aveva perfettamente ragione: se i troiani l’avessero ascoltata, la città non sarebbe stata invasa e distrutta. L’Italia fuori dalla recessione? Chi se ne è accorto? I pensionati taglieggiati o i possessori della prima casa ipertassata? I disoccupati che aumentano? I giovani senza lavoro e costretti a emigrare, sostituiti da un’immigrazione forzata? Il debito delle amministrazioni pubbliche, impagabile, cresce 2-3 volte il Pil; in marzo è aumentato di 15,3 miliardi (30.000 miliardi di vecchie lire in un mese: una finanziaria!). Se non si produce, non nascono nuovi posti di lavoro; più alte sono le tasse e minori sono gli incentivi a produrre reddito e ricchezza. La spirale diventa perversa: aziende piccole e grandi soffocano e muoiono. Impoverire per comprare attraverso una “politica fiscale che sarebbe demenziale se non fosse deliberatamente finalizzata alla svendita del paese al capitale finanziario straniero” (Aldo Giannuli saggista italiano). Ma una ripresa c’è, in Italia: “In sei anni, i poveri sono cresciuti dal 18 al 25%, da 11 a 15 milioni “ (Tito Boeri, Presidente Inps). La crisi che stiamo vivendo è orchestrata dall’alto: un piano di demolizione controllato. L’economia è strangolata da debiti che non potranno mai essere estinti (si tratta di cifre puramente virtuali cui non corrisponde una liquidità reale). L’Italia, e i singoli stati europei, hanno perso la propria sovranità monetaria, politica e finanziaria; le banche centrali non sono altro che istituti privati controllati a loro volta da colossi e cartelli senza volto (Goldman and Sachs, Bilderberg, Aspen Institute …). Quest’Italia, dunque, diventata periferia del mondo, dai tesoretti e dalle elemosine pro elezioni, non è capace di crescere nemmeno se viene inondata di euro, nemmeno se i tassi sono prossimi allo zero, se il petrolio è diminuito e il cambio dollaro/euro vantaggioso. Questa Italia, svenduta alle oligarchie finanziare di Bruxelles, è destinata, e forse proprio per questo programmata, alla spoliazione di ogni ricchezza nazionale. Questa Italia, dominata dalla vuota chiacchiera, ma ricolma di tasse, avrebbe bisogno d’esser governata da chi si sente orgoglioso della sua storia, della sua cultura e di sentirsi italiano. Avrebbe, ma Cassandra, anche oggi ammonisce invano! Lino Venturini

La... nuova Auchan Lavori in corso per le opere di viabilità e parcheggi del primo stralcio dell’ampliamento di Auchan a Bussolengo. La viabilità prevede un collegamento sud-nord tra due arterie a grande scorrimento, la Strada regionale 11 e la Strada provinciale 5, che si collegano con la Strada statale 12 e il casello autostradale di Verona nord. Assume molta importanza, in questo

I lavori di ampliamento inizieranno a luglio e termineranno entro il 2016 contesto, anche il riordino della viabilità minore di collegamento tra l’area di Auchan e la vicina zona produttiva. Pagina 6

Le Centenarie de L’ALTRO GIORNALE Continua la marcia trionfale di Luigina Pavoncelli che, a Pescantina, ha festeggiato i suoi 107 anni. Sempre in forma, curiosa di tutto Luigina è una donna forte che ha dedicato la sua vita al lavoro. C’è poi Guerrina Ridolfi di Bussolengo, 100 anni festeggiati alla grande, tra ricordi e canti. Guerrina, che ha avuto una vita molto varia tra viaggi e frequentazioni importanti, ha conosciuto anche Gabriele D’Annuncio. A Castelnuovo Gemma Sartori ha spento le sue 101 candeline. Una vita senza lussi la sua, ma vissuta con amore e sostenuta da una grande fede e da un sorriso sempre pronto per tutti. Tanti auguri anche da noi de L’Altro Giornale, care Luigina, Guerrina e Gemma. (pag. 7)

Luigina Pavoncelli

Gemma Sartori

Guerrina Ridolfi

Servizio a pagina 12



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

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Le Vostre Lettere SANITÀ

PESCANTINA

“Dalla Regione a un utente”

“Sicurezza. Chi tutela?” Il problema sicurezza a Pescantina, come per i comuni limitrofi, rimane sempre di stretta attualità. L’ondata di furti che sta colpendo Pescantina in queste settimane non sembra arrestarsi, anzi, anche nella serata di mercoledì 27 attorno alle 22.00 vi sono stati nella frazione di Santa Lucia alcuni furti in appartamento che hanno mobilitato popolazione e forze dell’ordine. Ormai gli stati d’animo più comuni fra i cittadini sono quelli di paura e di rabbia. Di paura perchè questo dilagare di microcriminalità crea una sensazione d’insicurezza e di minaccia diretta ai beni ed all’integrità personale e familiare. Di rabbia perchè non esiste una pena certa per chi compie un reato, a causa di una giustizia troppo blanda e tardiva. In data 19 maggio (prot. 8916) ho presentato un’interrogazione sull’argomento, in cui chiedo che sia convocato urgentemente un tavolo tecnico sul tema sicurezza per mettere in campo

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it

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Numero chiuso il 18 - 06 - 2015

alcune iniziative a tutela dei cittadini, e al quale vengano riuniti tutti i rappresentanti degli organi pubblici con competenza in materia di pubblica sicurezza, ovvero Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia Locale e Sindaco. Ad oggi, 28 Maggio, non ho ancora ricevuto alcun riscontro da parte dell’Amministrazione, ancora una volta troppo lenta e letargica, al contrario dei delinquenti che invece non dormono e passano al setaccio Pescantina di giorno in giorno. E se è vero che il sindaco ha ancora 20 gg a disposizione per esprimersi a riguardo, è vero anche che la questione è talmente urgente che necessiterebbe di una immediata presa di posizione. E la mia interrogazione arriva dopo che, nel consiglio comunale del 23 aprile scorso, in risposta a due mozioni della minoranza con argomento sicurezza (quella sulla telesorveglianza, respinta perché poco utile e molto costosa e quella sulla collaborazione fra cittadini e istituzioni accolta a parole, ma per ora disattesa nei fatti), la delegata alla sicurezza Emma Benedetti ha riferito di essere in possesso di dati che rassicuravano sul calo dei furti in appartamento. Peccato che i dati Censis dicano esattamene il contrario, confermando un aumento

del 103,4 % dei furti in case private a Verona nell’ultimo anno. La popolazione pescantinese sente molto questo pericolo, al contrario della maggioranza di palazzo Betelloni, infatti su facebook è recentemente nato il gruppo “Pescantina Controllo e Sicurezza” che vanta ad oggi 1600 cittadini iscritti e che si propone di monitorare ed informare in tempo reale su movimenti sospetti. La sicurezza è un bene primario che permette il sereno svolgimento delle proprie attività, consente ai genitori di dare ai figli maggiore autonomia e alle donne percorsi, anche di vita, più protetti. Oggi anche per effetto di una situazione economica sfavorevole assistiamo purtroppo ad un aumento di furti e rapine nelle abitazioni; dal mio punto di vista per opporsi al crimine è importante la sinergia tra le istituzioni, come è utile la partecipazione attiva dei cittadini purchè regolamentata, e se non vogliamo che questi ultimi esasperati decidano di farsi giustizia da soli gli amministratori devono smettere di tergiversare e decidersi ad occuparsi seriamente e con estrema urgenza di questo dilagante e preoccupante fenomeno. Davide Pedrotti Lega Nord di Pescantina

Si riferiva direttamente al dottor Domenico Mantoan, segretario regionale per la Sanità Veneto, il signor Silvio Antolini in una lettera inviata qualche mese fa e pubblicata sul numero di febbraio de L’Altro Giornale. “In occasione degli ultimi esami del sangue effettuati presso l'ospedale Sacro Cuore – affermava il lettore nella lettera - mi sono visto proporre di sostituire l'effettuazione di alcuni esami a pagamento invece dell'applicazione del ticket sugli esami richiesti dal medico di famiglia. Mi veniva detto dall'addetta alla riscossione che pagando direttamente avrei risparmiato 14€ rispetto al ticket. Come paziente e cittadino Veneto mi chiedo: è mai possibile che la mia Regione rimborsi a un ospedale privato un importo per esame superiore al costo effettivo che l'ospedale sopporta? Che senso ha?”. La Redazione si è quindi rivolta alla Regione. Qualche giorno dopo Giacomo Vigato, dirigente del Settore affari giuridico amministrativi della Area sanità e sociale, rispose dicendo di aver girato la lettera del signor Antolini all’Assessore puntualizzando che “una risposta a tali quesiti possono essere comunque attinti diretta-

PRIMA GUERRA MONDIALE Il 24 maggio 2015 ho presenziato alla manifestazione in ricordo del centenario dell’entrata nel conflitto della Prima Guerra Mondiale dell’Italia costata la vita ad oltre 1.200.000 italiani, organizzata dalla sezione Alpini di Pescantina e svolta in tale luogo. A tale ricorrenza hanno partecipato tutti gli Alpini della Valpolicella e i loro Sindaci con in primis quello di Pescantina, nonché le autorità locali. Finalmente tutto ok. Quello che però amareggia è vedere l’età avanzata di questi meravigliosi Alpini, sempre disponibili, oltretutto, ad aiutare i bisognosi, comprese le calamità naturali. I giovani sono infatti assenti in seguito alla cancellazione del servizio militare di leva obbligatorio. Col tempo infatti, se non cambieranno le cose, questa stupenda associazione Alpini è destinata a ridursi sempre di più sino a sparire. Tutto ciò sarà allora un danno enorme contro il nostro passato e le loro radici. Io, da vecchio militare di carriera, ho più volte scritto alle competenti Autorità e sui giornali il madornale errore di aver eliminato il servizio obbligatorio della leva militare. Si poteva ridurla a sei-otto mesi, come avviene in Svizzera e in altri Paesi, ma non cancellarla. Essa serviva, oltretutto, per dare ai giovani il giusto inquadramento disciplinare e di ordine nonché di unione nazionale e di mantenimento del ricordo delle nostre radici. Io continuerò a segnalare tutto ciò sperando che le competenti Autorità ci riflettano sopra per rivedere, in senso educativo e patriottico, il futuro dei nostri giovani. Renato Tomezzoli

mente presso le Aziende sanitarie”…La vicenda si è poi evoluta, tanto che nei primi giorni di giugno il signor Silvio Antolini ha ricevuto una risposta direttamente dalla Regione Veneto - direzione Attuazione Programmazione Sanitaria. A firmarla è il dottor Ennio Santacatterina. Di seguito la riposta a Silvio Antolini: “L’ effetto della sommatoria del ticket (compartecipazione alla spesa) + quota ricetta, in talune prescrizioni di laboratorio, determina un maggiore esborso per il cittadino rispetto alle tariffe applicate dalle strutture private/accreditate. Con nota di prot. n. 395710 del 23 agosto 2011, il Direttore Generale Sanità e Sociale ha fornito indicazioni sull’applicazione della quota fissa ricetta per le prestazioni di specialistica ambulatoriale introdotta con legge 111 del 15 luglio 2011, informando tutte le Aziende pubbliche e private accreditate dell’obbligo di rispetto delle disposizioni di cui all’art. 17, comma 6 della

citata legge 111/2011e invitando ad evitare “condotte difformi, elusive del precetto impositivo della quota fissa”. Da quanto da Lei segnalato è verosimile che si sia di fronte ad una condotta difforme, da parte della struttura ospedaliera accreditata, per cui i competenti uffici regionali provvederanno ai conseguenti accertamenti, tuttavia corre obbligo evidenziare come i rapporti tra Regione Veneto e strutture pubbliche o private accreditate in materia di prestazioni di specialistica ambulatoriale siano regolati dal vigente Tariffario Regionale, e sulla base di tali tariffe avvengono anche i rimborsi alle strutture private accreditate. L’introduzione della quota, come sopra esplicitato, ha determinato un significativo differenziale tra le tariffe applicate dalla struttura privata accreditata e le tariffe del Tariffario Regionale sommate alla quota, ma i rimborsi sono determinati esclusivamente sulla base delle tariffe”.

PESCANTINA

“Strade e buche” Le strade comunali di Pescantina sono cosparse di buche, voragini, asfalto sgretolato se non mancante. Tutto ciò porta a una situazione di reale pericolo per chi vi transita. Da anni non si provvede alla loro asfaltatura e basta una giornata di pioggia per creare buche veramente profonde. E' ormai da tempo che domando una spiegazione al responsabile dell'ufficio manutenzioni di Pescantina sig. Fantinati, ma mi viene sempre risposto che non ci sono i fondi per provvedere all'asfaltatura. Il vicesindaco, assessore ai lavori pubblici e alle manutenzioni Paola Zanolli, non ha mai nemmeno risposto alle mie mail. Sappiamo bene che tutti i comuni hanno problemi di liquidità, ma in quelli limitrofi le strade sono un gioiello al confronto. Poi, lo scorso anno abbiamo pagato tutti la TARI, una tassa che serve appunto alla manutenzione delle strade e alla loro sicurezza ed illuminazione. Che fine hanno fatto questi soldi? Che senso ha a questo punto mantenere aperto l'ufficio manutenzioni con diversi dipendenti e collaboratori se non possono lavorare perchè non ci sono i soldi per procedere nelle loro mansioni? Distinti saluti. Luca Bozza


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LE VOSTRE LETTERE SOCIETÀ

PROFUGHI

“Quote rosa vs Quote azzurre”

“Una storia infinita”

Caro Direttore, la storia dei "migranti" o "clandestini" o "profughi" sembra oramai essere come la storia infinita. Sta di fatto che se i francesi trovano, tanto per stare sul vago delle cifre, una di queste persone in Costa Azzurra ce la rimandano in Italia. Se una nave, per esempio olandese tanto per non far nomi, raccoglie in mare sempre una di queste persone, pure se in mare olandese, ce la risbarcano in Italia. Ahi serva Italia di dolore ostello, non donna di provincia ma bordello! Quelli che arrivano via terra in Austria, l'accogliente Austria (vuoi mettere la Carinzia?) ed arrivano dai Balcani, ce li rifilano ancora qui nel Belpaese. Mi chiedo con quale principio giuridico possano fare questo. Forse perchè il governo italiano non chiude le frontiere in ingresso? Allora per fare un compendio della fac-

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cenda: o chiudiamo tutti o apriamo tutti e non se ne parla più! Renzi non abbaia nelle sedi competenti europee, ma si preoccupa se i cittadini abbaiano alla luna. Purtroppo qui non si tratta di chi al posto della luna guarda il dito indice ma di chi miagola anzichè abbaiare e, quando serve, magari mordere. Abbiamo i migranti che spingono per uscire dall'Italia sia a Ventimiglia che a Bolzano. Abbiamo i politici che, a quanto sembra, se ne fregano di tutto e di tutti. Abbiamo anche i cinesi!? Ma davvero? Ogni tanto partecipo ad un funerale di conoscenti e vivo la vita in piazza dove arrivano spesso anche funerali di non conoscenti. Giuro di non aver mai visto un funerale di un cinese. Che fiori usano? Crisantemi? Potrebbe essere, ma è un fiore poco usato, anzi da noi dicono porti jella. Sarà

pure una leggenda metropolitana ma questi cinesi e ce ne sono, anzi dicono i soloni che prima o poi ne saremo invasi - dove vanno a morire? E chi li registra se si assomigliano tutti e non muoiono mai? E poi ci lamentiamo che gli "sbarcanti" non sono registrati. Umberto Brusco

Il sessismo contro le donne nella sua forma estrema è conosciuto come misoginia, che significa "odio verso le femmine". Laddove infatti il termine misoginia rinvia a motivazioni psicologiche, il termine sessismo (coniato sulla falsariga di razzismo), vuole sottolineare il carattere sociale e politico di questo sistema: degli argomenti di tipo biologico (il sesso per le donne, il colore della pelle per i "non-bianchi"), sono stati storicamente usati per giustificare sistemi di discriminazione, subordinazione e devalorizzazione.Gli studi hanno sviluppato un fondamentale filone che indaga l'articolazione tra sessismo e razzismo. Infatti sessismo e raz-

zismo, pur essendo due specifici sistemi di differenziazione e dominazione, condividono la naturalizzazione di rapporti socialmente costruiti. Una questione molto dibattuta è quella delle quote rosa, ovvero quote minime di presenza femminile all'interno degli organi politici istituzionali elettivi e no. La richiesta delle quote rosa nasce dalla bassa percentuale di donne nel mondo della politica. In Italia si è sviluppato il dibattito politico attorno al tema , ma il disegno di legge presentato nel 2005 non è stato mai definitivamente approvato, strumentalizzando di fatto l’inserimento della donna nel mondo della nostra politi-

INFORMAZIONI I genitori hanno l’obbligo di continuare a mantenere i figli finchè questi non raggiungono l’autonomia. Il matrimonio segna la fine di questo dovere da parte dei genitori perché i figli, costituiranno una nuova famiglia. Si tratta di una cessazione automatica del dovere del genitore al mantenimento del figlio per la quale non è necessaria una pronuncia del tribunale (Corte d’appello di Napoli sentenza n. 47/15). La Corte d’appello si è così espressa: “il matrimonio del figlio maggiorenne già destinatario del contributo di mantenimento a carico di ciascuno dei genitori ne comporta l'automatica cessazione negli

ca. Grazie alla promozione delle pari opportunità negli anni Sessanta e Settanta la donna ha saputo conquistarsi diversi spazi, dimostrando di essere in grado di ricoprire molteplici ruoli (moglie, mamma e manager) con devozione e professionalità. Oggi in Germania, ove le quote rosa son state capite e ben recepite, l'attuale disequilibrio tra i sessi è sentito a tal punto che si comincia anche a parlare di "quote azzurre" e dell'istituzione di un nuovo incaricato governativo per la realizzazione della parità dei sessi o, più precisamente, per favorire il recupero della situazione maschile. Alessandro Pachera

MERCATINO obblighi e nei diritti che derivano dal matrimonio. I coniugi attuano una comunione materiale e spirituale di vita realizzando i molteplici effetti stabiliti dalla legge”. Il figlio divenendo titolare insieme all’altro coniuge nella conduzione della nuova entità e degli obblighi di reciproca assistenza morale e materiale ove discendono direttamente dai principi codicistici (ex art. 143 3 comma c.c.). Pertanto una volta che il figlio maggiorenne convola a nozze, venendo meno l’appartenenza al nucleo famigliare d’origine, vengono meno i doveri a carico dei genitori. UIL FPL

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LE VOSTRE LETTERE

IMMIGRATI

Lo psicologo risponde

“Basta con il buonismo” Premesso che il Sottoscritto si sente umiliato dall’insistente richiesta di aiuto ai Rappresentati Europei, per risolvere definitivamente questo problema. È scontato che l’Europa non sarà in grado di risolvere compiutamente il problema immigrazione e se lo farà, lo farà con provvedimenti tampone derogabili. Queste persone arrivano con mezzi di fortuna (spesso mescolati a bambini e donne in gravidanza), prostrati al momento del bisogno, ma attivi nel compimento di attività illecite a danno dei popoli ospitanti. Sta di fatto, che questi immigrati stanno minando la sicurezza e l’ordine pubblico dei paesi accoglienti. Una forte e compatta Destra non dovrebbe permettere questo scempio. Aggiungo, poi, che questi immigrati stanno impegnando la nostra Marina Militare in un lavoro al limite della legalità, proprio perché potrebbero fornire aiuto (ovviamente a insaputa dei militari) anche a personaggi aventi pendenze penali nei loro paesi di origine. Non mi si venga a dire

che tutti hanno bisogno di scappare dalle guerre, perché questa è vera ipocrisia. Questi disperati sostengono che vengono in Italia per fame, pertanto sono in qualche modo giustificati a compiere attività illecite, ma forse l’italiano che ruba, non lo fa per mangiare? Basta con queste forme buonistiche di compassione e giustificazione. Al riguardo, i cosiddetti buonisti perché scelgono lo scranno comodo di governo, anziché operare nei paesi bisognosi di aiuto? (Vedi signora Boldrini). Ai problemi già evidenziati vanno aggiunti altri: le morti in mare, lo stanziamento di fondi per garantire a questi disperati un minimo di sopravvivenza, il recupero a loro favore di alloggi, l’obbligo alla loro assistenza, che favorisce talvolta la depauperazione casse della nostra Sanità. Da ultimo, vi è da non sottovalutare il costante aumento della percentuale riferita alla popolazione carceraria straniera (circa il 40%). Al riguardo, fa stupore sentire parlare di risorse

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straniere sul nostro territorio: se è in parte vero che questi stranieri si sono organizzati in piccole imprese (una minima parte), è altrettanto vero che la maggioranza di essi costituisce una forma di economia passiva in quanto spesso trasferiscono il loro ricavo nei paesi d’origine e che queste imprese nascono e muoiono in un breve periodo, a volte con travagli costitutivi. Da non dimenticare che questi arrivi non programmati, talvolta creano problemi anche alla nostra popolazione anziana che vive ai limiti della povertà e che molto spesso viene sfrattata e umiliata per favorire i cosiddetti ospiti. Respingiamoli, senza alcuna distruzione di barconi, nei loro paesi d’origine. Chiediamo ai vari Stati quante persone servono alla nostra economia, accertando che gli immigrati regolari abbiano tutte le condizioni utili per una normale e corretta convivenza, senza tralasciare la possibilità di aiuto nei loro Paesi d’origine. Renato Micheletti

Quali sono le caratteristiche del periodo dell’adolescenza? L’adolescente vive in una situazione in cui da una parte è ancora bambino dall’altra sente la spinta a diventare adulto. Quali sono i cambiamenti più rilevanti? L’evento biologico della pubertà con cambiamenti somatici e il mutato funzionamento mentale, in cui il dolore fisico è meno importante di quello psichico. Che conseguenze hanno questi cambiamenti? L’adolescente non si riconosce più né nella sua immagine interna di bambino, né in quella esterna di adulto . Quali sono le reazioni dell’adolescente alla ricerca della propria identità? L’adolescente cerca di staccarsi dal legame infantile che lo lega ai genitori, ricercando nuovi miti e modelli idealizzati. Ne conseguono cambiamenti frequenti dell’umore, ansia e insicurezza. L’adolescente non vuole essere compreso: ha bisogno di opporsi all’autorità . Quali sono le conseguenze di questa ribellione generazionale? E’ una fase assolutamente fisiologica nello sviluppo dell’adolescente. Ma può sviluppare anche forme di narcisismo e di senso di onnipotenza che non vanno sottovalutate. Che ruolo gioca la sessualità? La sessualità genera impulsi emotivi, desiderio, piacere, attrazione che possono essere favorevolmente canalizzate verso la ricerca di una persona con cui condividere l’affetto o sviluppare forme di aggressività. Quando può essere utile il supporto di uno psicologo? Gli eventi descritti, si trasformano in problemi se non affrontati adeguatamente, compromettendo la crescita dell’adolescente. L’ansia può diventare angoscia, l’insicurezza può portare a scarsi risultati a scuola e nel lavoro; se non accettata, la trasformazione del proprio corpo può portare ad una forma di depressione.

Dott. Anselmi Stefano, psicologo-psicoterapeuta. Riceve su appuntamento in Via del Risorgimento n°30 a VERONA Telefono: 349-0687660


CRONACHE

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BUSSOLENGO. Operazioni in corso all’esterno del centro commerciale

6 PESCANTINA / IL MARESCIALLO

annuale” Lavori di viabilità “Premio a Nicola Cipriani Auchan si amplia Lavori in corso per le opere di viabilità e parcheggi del primo stralcio dell’ampliamento di Auchan a Bussolengo. La viabilità prevede un collegamento sud-nord tra due arterie a grande scorrimento, la Strada regionale 11 e la Strada provinciale 5, che si collegano con la Strada statale 12 e il casello autostradale di Verona nord. Assume molta importanza, in questo contesto, anche il riordino della viabilità minore di collegamento tra l’area di Auchan e la vicina zona produttiva. «L’edifico previsto nel piano di ampliamento, di circa 14.800 metri quadrati di superficie – afferma l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Bussolego, Gilberto Pozzani-, inizierà ad essere realizzato dal prossimo luglio e, secondo il cronoprogramma, sarà terminato entro il 2016. Sono questi i lavori più importanti in quell’insediamento dal 1975, anno di partenza dell’allora Città Mercato. Questo progetto è concepito con criteri d’avanguardia: nel piazzale sono previste colonnine per l’erogazione di energia elettrica per le auto. Saranno piantati alberi per l’abbattimento del livelli di anidride carbonica e questo si avvicina al tra-

guardo fissato dall’Unione Europea nel programma “Horizon 2020”. Attraverso anche altre iniziative che stiamo affrontando quali il Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile, ndr.), Bussolengo è avviata a diventare una smart city. Il lavoro sarà ancora lungo, però ci sono le premesse per un cambiamento culturale del nostro territorio». Il nuovo edificio arricchirà la dotazione commerciale a disposizione dell’attuale ipermercato ospitando 4 medie strutture di vendita con una galleria e una piazza centrale. All’interno di questa struttura troverà posto un asilo per venire

incontro alle esigenze dei dipendenti e saranno esposte gigantografie e prodotti locali del territorio per un rimando dell’utenza straniera verso il centro storico del paese. «“Questo, in località Ferlina – spiega Pozzani-, sarà molto probabilmente l’unico ipermercato Auchan d’Italia che, grazie a questi lavori è destinato a rimanere. Tutto il complesso che uscirà da questi lavori credo che sarà un punto di riferimento per tutta la sponda gardesana, compresi i turisti stranieri». «E’ un’operazione che dopo 10 anni di stagnazione e di rimandi – conclude il sindaco Paola Boscaini - siamo riusciti a

risolvere evitando il rischio, come sta accadendo in altre strutture analoghe che Auchan chiudesse e licenziasse i 170 dipendenti, con l’aiuto del perfetto che è intervenuto a salvaguardia dei posti di lavoro. La svolta per questo problema è stato il collegamento fra la società dell’Autostrada del Brennero con il Ministero dei Trasporti. Abbiamo risolto un annoso problema che ci consentirà anche di avere a disposizione risorse economiche per asfaltare le strade e dare il via al riordino del parco Sampò». Lino Cattabianchi

PROGETTO POP-UP RESTAURANT - KICK OFF TO ENTREPRENEURSHIP E' toccato a Badalona (Spagna) ospitare la seconda tappa del progetto “POP-UP Restaurant –Kick off to Entrepreneurship” del Programma Erasmus, finanziato dall’Unione Europea. Il progetto prevede il coinvolgimento di istituti scolastici commerciali e della ristorazione di quattro paesi europei, Finlandia, Italia, Lettonia e Spagna. Le scuole, tra cui anche l’Istituto Carnacina di Bardolino, collaborano per l’apertura, a turno nei diversi paesi, di ristoranti temporanei aperti al pubblico con un menù tipico delle nazioni partecipanti, dopo averne curato la progettazione, il marketing e la concreta realizzazione. Per questa edizione la Finlandia, nazione capofila presente con tre scuole di cui due commerciali, ha realizzato un menu di “Sapas”, termine derivato dalla combinazione di suomi (Finlandese) e tapas (gli spuntini tipici spagnoli) a base di carne e pesce, che sono state servite nel ristorante POP-UP allestito all’interno della fiera Badalona Home Design che si svolge ogni anno in questo periodo nei pressi di Barcellona. Prossimo appuntamento a Riga in Lettonia nel gennaio 2016, dove sarà l’Istituto Carnacina a preparare e servire un menù italiano nelle sedi che la scuola lettone proporrà e secondo il piano di marketing che tutte la scuole avranno collaborato a realizzare e veicolare via social network. Maurizio Marogna

E’ tornato da Roma raggiante, il maresciallo Nicola Cipriani per il prestigioso riconoscimento ricevuto al Comando generale dell’Arma, il “Premio annuale” come migliore comandante di stazione, insieme con altri quattro colleghi, scelti in tutta Italia su un totale di 4.589 stazioni. La cerimonia è avvenuta nella cornice della celebrazione della 201° ricorrenza della fondazione dei Carabinieri. «Un giorno veramente speciale – commenta Cipriani che condivido coi miei uomini che ogni giorno si prodigano nel servizio». Il maresciallo Nicola Cipriani è conosciuto per l’elevata esperienza e la consolidata competenza professionale. Già comandante della stazione dei carabinieri di Negrar e Sant’Anna d’Alfaedo è giunto a Pescantina il 15 settembre del 1994 per assumere il comando della stazione di Pescantina. Nel gennaio del 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria da parte del Comune di Pescantina e qualche mese

Nicola Cipriani

fa gli è stata attribuita la medaglia la medaglia Mauriziana, al merito di 10 lustri di carriera militare, che viene decretata dal Presidente della Repubblica. La sua vita è stata attraversata dalla tragica perdita della figlia Eleonora, avvenuta nel 2014, episodio che ha cementato ancora di più l’affetto del paese di Pescantina nei confronti del maresciallo Nicola Cipriani e della sua famiglia. L.C.

MUSICA / I CHITARRISSIMI Grandi successi per i ragazzi della maestra Monica Bulgarelli al XII Concorso Europeo di Chitarra classica “E. Mercatali” di Gorizia. Il 16 maggio scorso l' orchestra “I Chitarrissimi” di Pescantina, un trio e tre solisti hanno partecipato all’importante evento, a cui ogni anno partecipano giovani chitarristi provenienti da Slovenia, Polonia, Germania, Croazia, Romania, Serbia, Giappone e tanti altri Paesi dell'Est. Un concorso, quello di Gorizia, organizzato dall’Associazione Culturale Centro Chitarristico “Mauro Giuliani” per ricordare il dottor Enrico Mercatali, chitarrista che per molti anni è stato componente della Gorizia Guitar Orchestra. Il Concorso prevede un premio (una targa d' onore) per la Scuola di Musica con il maggior numero di allievi iscritti nelle varie categorie e un Diploma d'onore e nomina a Commissario nell’edizione successiva del Concorso per il docente che presenta il maggior numero di allievi…«Quest'anno abbiamo vinto entrambi i premi» – afferma raggiante l’insegnante Monica Bulgarelli. Il Premio “Scuola Virtuosa” è stato quindi assegnato all’associazione Musicale “I Chitarrissimi”, mentre la professoressa Monica Bulgarelli ha ricevuto il “Diploma d’onore e nomina a Commissario nella prossima edizione del Concorso” per aver presentato il maggior numero di allievi. Soddisfazioni, queste, alle quali si sono aggiunti ottimi risultati ottenuto al Concorso: CAT. 1 solisti: Di Bianco Riccardo 3° classificato (medaglia di bronzo e Diploma), CAT.2 solisti: Di Bianco Elisa 2° classificato (medaglia d'argento e Diploma), CAT.2 solisti: Recchia Michele 3° classificato (medaglia di bronzo e Diploma), CAT.5 Musica d'insieme: “I Chitarrissimi” 3° classificato (Borsa di studio Coppa e Diploma), CAT.5 Musica d'insieme: Trio Antico 4° classificato.


CRONACHE

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Le Centenarie de L’Altro Giornale Servizi di

Lino Cattabianchi DA PESCANTINA Marcia trionfale a Pescantina per Luigina Pavoncelli che continua a mietere record su record e, pian piano, con un’allegria che contagia, si avvia ad essere la prima centenaria della provincia. Prima di lei, solo Angela Bondardo che di anni ne ha 108 e vive a Sommacampagna. In paese c’era già stato il record di Caterina Laiti, vedova

Cipriani, che aveva tagliato il traguardo delle 108 primavere. Nella sua casa di viale Verona, Luigina Pavoncelli ha spento ieri 107 candeline tra nipoti e amiche che facevano il tifo per una zia speciale. Manager, nel salumificio del papà Ernesto, con gli altri fratelli, Angelo, Celestina, Guido e Roberto. ha inaugurato un suo salumificio ed è stata sempre una donna di polso. «Ho dedicato la mia vita al lavoro – racconta - e non mi è mai pesato». Luigina vive con la sua

fedele badante Marieta. Parla di tutto, è curiosa di tutto. Durante la sua giornata ci stanno mille cose: si interessa di quello che capita in paese e anche di politica. «Vorrei tutte donne ai posti di comando» - dice. «Capiscono di più degli uomini e son più generose: sanno sacrificarsi per gli altri. In Italia ce ne vorrebbero di più». Il grande rimpianto nella sua vita è per il marito Luigi Beghelli, con cui ha passato 57 anni di vita in comune. «Mi voleva

molto bene – dice Luigina, con un filo di rimpianto

nella voce -. Prego per lui tutti giorni. E’ stato un

amore che mi ha riempito la vita».

Luigina Pavoncelli 107 anni con amiche nipoti e don Ilario

DA BUSSOLENGO Ha compiuto 100 anni Guerrina Ridolfi, nata a Bussolengo il 21 maggio del 1915. A lei che nacque durante la Grande Guerra fu dato il nome Guerrina, alla sorella con la quale attualmente convive, che nacque nel 1921, in periodo di pace, fu dato il nome Vittorina; ma tutti in paese conoscono la signora Guerrina come “La Mora”, soprannome che le fu dato per sottolineare il colore dei capelli e della carnagione. La signora Ridolfi ha accolto con grande simpatia l’arrivo del sindaco, Paola Boscaini, e dell’assessore ai servizi sociali, Stefania Ridolfi, che a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza hanno voluto festeggiare questo importante traguardo. Dal temperamento indipendente e molto gioviale, che ha mantenuto come caratteristica anche nelle scelte di vita, Guerrina ha vissuto a Milano, lavorando per molti anni presso la pellicceria Canali, come pellicciaia e, accompagnando i datori di lavoro, ha potuto viaggiare molto. All’età di 85 anni ha preferito ritornare a vivere a Bussolengo, dove tutt’ora risiedono le nipoti, figlie del fratello Guido. Solo a seguito di una caduta, che le ha provocato la rottura del femore, e difficoltà nella deambulazione, ha accettato di convivere con la sorella e di essere accudita dalle nipoti che si alternano nel prestare le cure a queste due belle e simpatiche signore. Tra i ricordi di vita della signora Guerrina, oltre agli amori, ai viaggi e alle numerose conoscenze, c’è anche la frequentazione del Vittoriale e la conoscenza di Gabriele D’Annunzio, avvenuta grazie alla frequentazione di un gioielliere di Verona, suo compagni per molti anni. In un intervallarsi di ricordi e risate la signora Guerrina ha più volte intonato dei canti della sua giovinezza e ha allietato tutti i presenti ai suoi festeggiamenti cantando per intero e con voce decisa e intonata il famoso Tango delle Capinere, scritto nel 1928 e portato alla ribalta da famosissimi cantanti come Luciano Virgili, Fred Buscaglione, Luciano Tajoli, Nilla Pizzi e Gigliola Cinquetti. «Il più bel regalo ricevuto nel giorno del mio centesimo compleanno - ha detto felice Guerrina - è stata la presenza del sindaco Boscaini che ha voluto a sottolineare l’importanza di questo evento». Guerrina Ridolfi

DA CASTELNIUOVO È arrivato anche il sindaco di Castelnuovo, Giovanni Peretti, per fare gli auguri di buon compleanno a Gemma Sartori, vedova Tinelli, la decana di Sandrà, che ha compiuto 101 anni. Nata a Pastrengo il 14 maggio 1914, dopo essere rimasta senza mamma all’età di 4 anni, è vissuta a Sandrà, frequentandone le scuole e la chiesa. A 19 anni si è sposata con Armando Tinelli, di professione pastore, e la famiglia è stata allietata dalla nascita di tre figli, Alessandro, Arturina e Luciana, con i quali vive ancora nella sua casa di via Salgari. Ha lavorato come operaia a Peschiera del Garda, che raggiungeva in bicicletta durante la guerra, nella fabbrica delle bombe. Gemma ha una autentica passione per il lavoro a maglia e ai 5 nipoti Annamaria, Maurizio, Federica, Mirco e Ilaria, ai 3 pronipoti Chiara, Pietro e Alice e ai suoi figli confeziona in regalo delle splendide coperte di lana. E’ ancora molto attenta, allegra e socievole. La sua giornata tipo è molto regolare: sveglia alle 9-10, poi colazione, lavoro a maglia e uncinetto fino al pranzo. Riposo pomeridiano, ancora lavoro ad uncinetto e poi la televisione (“Mi piacciono gli sceneggiati” ammette), poi cena e a letto mai dopo le 22. La figlia Arturina, con cui condivide la sua abitazione, la accudisce amorevolmente; nipoti e pronipoti, che le fanno spesso visita, sono la sua gioia. Ama parlare dei suoi tempi, della guerra, delle difficoltà superate. «Aiutavo mio marito, che era pastore, a fare il formaggio e il burro col latte di capra - racconta Gemma -. Era una vita senza lussi, ma, grazie al nostro lavoro, abbiamo sempre mangiato e avevamo il necessario». Nel 1981 è rimasta vedova e da allora è sempre stata il perno per i figli e per tutta la sua famiglia. Donna di profonda fede, rappresenta un punto di riferimento per tutta la frazione di Sandrà che, nel giorno del suo compleanno, le si è stretta attorno per tributarle i migliori auguri e ricevere ancora una volta il suo sorriso e il suo saluto che ha tuttora il sapore di quando la vita veniva vissuta assieme. Per Nonna Gemma, oltre alla salute, il sorriso è la cosa più importante, che ci consente di guardare serenamente alla vita e di condividerla con gli altri. Gemma Sartori


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

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VALEGGIO. La manifestazione si è svolta a Borghetto sabato 2 e domenica 3 maggio

FIDAS / LA NOVITÀ

Fiori, Sapori e Profumi La primavera “sboccia”

Donare il sangue

“Fiori, Sapori e Profumi di primavera” hanno invaso il magico paesaggio di Borghetto nel fine settimana del 2 e 3 maggio scorsi. La manifestazione, organizzata da Federfiori-Confcommercio e Comune di Valeggio in collaborazione con Parco Giardino Sigurtà e Gardaland, dopo il successo riscosso con la sua prima edizione 2014, è tornata anche quest’anno, arricchita nei contenuti e nel numero dei partecipanti: turisti ed appassionati hanno letteralmente preso d’assalto l’evento tutti intenti ad ammirare i prodotti e le tante composizioni floreali proposte. Ad una mostra mercato di essenze botaniche, fiori e profumi con dimostrazione di arte floreale dedicata alla primavera, “Fiori, Sapori e Profumi di primavera” ha aggiunto quest’anno anche la componente eno-gastronomica. La kermesse, forte di 40 stand, quasi il doppio dell’esordio, si è aperta nel pomeriggio di sabato 2 maggio, per proseguire poi nell’intera giornata di domenica 3 maggio. Dimostrazioni di

Fiori, sapori e profumi Borghetto 2015. Il taglio del nastro

arte floreale con vere e proprie sculture vegetali con i fiori realizzate da Federfiori si sono alternate a sfilate di acconciature, momenti di animazione, spettacoli e, in chiusura, la premiazione della campionessa olimpica Francesca Porcellato, valeggiana Doc. «Un evento in crescita, di grande valenza e richiamo, che dà il benvenuto alla bella stagione mettendo efficacemente in rete amministrazione comunale e imprenditoria

ed esaltando i profumi non solo dei fiori ma anche dei prodotti tipici»: così è stato definito “Fiori, Sapori e Profumi di Primavera” da Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, lodando l’impegno di Federfiori. Da parte sua la presidente del sindacato fioristi veronese e di Federfiori regionale, Patrizia Di Braida, pone l’accento sull’importanza, nell’ambito di queste manifestazione, dell’abbinamento tra fiori e

buona cucina locale. «Questa iniziativa ancora una volta ha puntato a dare valore aggiunto al territorio, ricco di offerte per i turisti, e alle aziende che vi operano» - aggiunge il sindaco di Valeggio, Angelo Tosoni, al quale fa eco Paolo Artelio, presidente del Consorzio Lago di Garda è…che parla dell’evento come di un anello di congiunzione vincente tra la Riviera e il suo entroterra, di cui Valeggio rappresenta un gioiello.

su prenotazione C'è una novità per i donatori di sangue Fidas: dal 15 giugno infatti anche ai Centri trasfusionali di Verona – Borgo Roma e Borgo Trento si dona anche su prenotazione. Una modalità d'accesso, questa, concordata con le Associazioni dei Donatori per ottimizzare l'afflusso delle donazioni in rapporto alle necessità trasfusionali. La prenotazione della donazione offre inoltre concreti vantaggi anche ai donatori che, nel rispetto della spontaneità del gesto, potranno contenere al massimo i tempi d'attesa e avranno una certezza: il sangue donato in quel giorno sarà sicuramente atteso e necessario. “La prenotazione – affermano dalla Fidas – non è un obbligo, ma evidentemente il sistema funzionerà tanto meglio quanto maggiore sarà il numero di donatori che si prenoteranno, a beneficio di tutti”. Tre sono i numeri da poter chiamare per prenotare la donazione (da 3 mesi e fino al giorno prima della data desiderata): 800310611 (numero verde gratuito), 0442.622867 (numero a pagamento da cellulare), 339.3607451 (numero a pagamento per telefonate o sms). Chiamando dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 13.30, il sabato dalle 8.00 alle 11.00, il martedì e il giovedì dalle 18.30 alle 20.30, risponderanno un donatore o un operatore. Nelle fasce orarie e nei giorni diversi da questi sarà attiva la segreteria telefonica. In ogni caso sarà necessario indicare nome, cognome, data di nascita, gruppo sanguigno, recapito telefonico, sede, giorno e ora in cui si desidera donare oltre al tipo di donazione (sangue o plasma). Si può prenotare anche inviando una mail a prenota.trasfusionale@aulsslegnago.it con due giorni lavorativi di anticipo.

ALLA PEDERZOLI

MICI, entrano due nuovi professionisti

Due nuovi professionisti che si occupano della diagnosi e del trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (o MICI) hanno fatto recentemente il loro ingresso alla Casa di Cura Pederzoli di Peschiera del Garda. Sono il Prof. Luigi Benini (gastroenterologo) e il dott. GianGaetano Delaini (chirurgo colon-rettale). Quando si parla di MICI, cosa si intende? «Sono malattie che interessano diversi tratti dell’intestino, dallo stomaco all’ano. La loro caratteristica è l’alternanza di periodi di attività di malattia (di solito con diarrea, sangue nelle feci, a volte anche con dolore). Queste malattie, croniche, durano nel tempo, magari riapparendo dopo un periodo di mesi o anni in cui sembravano risolte». Prof. Luigi Benini e dott. GianGaetano Delaini Quanti tipi di MICI esistono? «Si distinguono due tipi di malattia: la prima è rappresentata dalla colite ulcerosa, che interessa quasi esclusivamente il grosso intestino (o colon). Inizia nelle forme meno estese dal retto (la parte più bassa, la più vicina all’ano), per estendersi poi, nelle forme più gravi, ad interessare tutto il colon, in maniera continua. La seconda forma, il morbo di Crohn, può interessare non solo il colon, ma anche il piccolo intestino, nel tratto terminale chiamato ileo. Questa malattia non colpisce l’intestino in modo continuo, ma spesso interessa alcuni segmenti». Esistono altre forme di infiammazione dell’intestino che producano simili sintomi? «Recentemente sono state riconosciute altre due forme di malattia cronica dell’intestino: la colite microscopica (evidenziabile solo al microscopio su biopsie del colon, prelevate su una mucosa apparentemente normale, ottenuta da un paziente con diarrea di lunga durata) e la colite segmentaria associata ai diverticoli. Anche in questo caso sintomi e terapia sono molto simili a quelli della colite ulcerosa o del morbo di Crohn, ma la malattia è limitata ai tratti di colon in cui sono presenti i diverticoli». Come si fa la diagnosi di MICI? «La malattia viene sospettata in pazienti che abbiano sintomi (diarrea, specie se con sangue) da più di tre settimane, e nei quali gli esami del sangue mostrino segni di infiammazione in atto. Gli esami che poi chiariscono il quadro sono la colonscopia, accompagnata da prelievo ed esame istologico, e la risonanza magnetica. Altri metodi di studio (come la colonscopia virtuale tramite TAC) possono essere utili per escludere la presenza di polipi, tratti ristretti (stenosi), o ascessi. Purtroppo queste malattie possono causare una perforazione della parete del colon, e causare o ascessi nell’addome, o una perforazione con la cute o altri organi cavi prossimi all’intestino, come vagina, vescica, colon. Questi vanno ben studiati, perché i farmaci usati per curare le MICI possono aggravare queste complicanze, che vanno risolte dal chirurgo prima di passare alle terapie mediche». Una fattiva collaborazione tra gastroenterologi e chirurghi è fondamentale… «In realtà il team che deve affrontare queste patologie deve coinvolgere gastroenterologi e chirurghi, ma anche radiologi, anatomo patologi, endoscopisti. Un particolare rapporto deve essersi instaurato tra gastroenterologi e chirurghi per decidere quando l’intervento chirurgo permetta vantaggi superiori alla prosecuzione della sola terapia medica». Ritenete che questa gestione possa essere affidata a medici di famiglia o è meglio il riferimento a centri di riferimento specialistici? «La collaborazione con i medici di famiglia, per queste patologie come per molte altre, è fondamentale. Per la relativa rarità dei casi, però, è difficile che un medico di famiglia possa avere una esperienza personale diretta su più di pochi casi. Oltre a ciò, i farmaci e le opzioni chirurgiche sono di scelta molto complessa e per questo richiedono il coinvolgimento di specialisti. Anche lo studio dei pazienti operati, che possono presentare in singoli casi (soprattutto dopo completa rimozione dell’intero colon) una severa diarrea o incontinenza, richiede l’utilizzo di apparecchiature complesse, poco diffuse, quale la manometria ad alta risoluzione, presso Servizi di Fisiopatologia Digestiva selezionati. L’uso di farmaci più recenti, i cosiddetti biologici, è pertanto non solo limitato da regole molto stringenti, ma va riservato a Centri ben identificati a livello regionale. Ciò vale tanto più per la parte chirurgica: se la rimozione del colon è possibile in molti ospedali, una ricostruzione che permetta di scaricare in modo quasi naturale (con la formazione della pouch, o serbatoio) è da riservare a superspecialisti, per limitare complicanze».


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

VERONA. I clown di VIP riuniti in Cortile Mercato Vecchio

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CHIRURGIA VASCOLARE / L’ANNIVERSARIO

Sorrisi e allegria Vent’anni dal nuovo approccio con i nasi rossi

Uno stuolo di nasi rossi si sono dati appuntamento in Cortile Mercato Vecchio a Verona domenica 17 maggio. L’occasione era di quelle importanti: l’annuale GNG "giornata nazionale del naso rosso", «manifestazione, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione, che ci fa conoscere per quello che siamo e facciamo e ha lo scopo di raccogliere fondi che servono al continuo aggiornamento e a sovvenzionare le missioni all'estero». A parlare sono i “clown di corsia” di VIP (Viviamo in positivo) Verona onlus, associazione che ha sede a Sommacampagna ed opera con i suoi numerosissimi volontari in alcune strutture scaligere: nel reparto ortopedia del Polo Confortini di Borgo Trento, presso la Casa di Riposo G. Campostrini di Sommacampagna, la casa di riposo Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto, i reparti di pediatria, ortopedia, chirurgia e pneumologia dell’ospedale Orlandi di Bussolengo e nei reparti di pediatria, lungodegen-

za, geriatria, cardiologia, medicina, chirurgia e ortopedia dell’ospedale Francastoro di San Bonifacio. La Giornata del Naso Rosso si è svolta lo scorso 17 maggio in contemporanea in 55 piazze italiane: 3.800 sono i clown impegnati nel portare un sorriso in 170 strutture su tutto il territorio nazionale. E proprio a Verona il Cortile Mercato Vecchio si è vestito del colore, della musica e dell’allegria dei suoi 120 clown volontari, impegnati non solo ogni fine settimana nelle strutture convenzionate, ma anche nella formazione costante e continua (ogni volontario clown inizia il proprio percorso partendo da un corso base. La formazione poi continua con allenamenti costanti) e nelle missioni dell’associazione. Sì, perché VIP Verona onlus ha organizzato negli anni 2013 e 2014 due missioni in Libano dove, con due corsi di formazione, sono stati istruiti dei nuovi clown Libanesi che ad oggi operano in ospedali e case di riposo.

“Sorridiamo non perché qualcosa di bello è successo, ma qualcosa di bello succederà perché noi sorridiamo”: questo è il motto dei clown di VIP Verona onlus. Lo stesso motto che ha caratterizzato l’intera giornata del 17 maggio, quando, dalle 9 alle 19.00, i volontari sono scesi in piazza con un reparto informativo, gadget, giochi, laboratori, truccabimbi, per la gioia di grandi e piccini che hanno gremito il Cortile Mercato Vecchio in particolare nei momenti dedicati ai due spettacoli proposti, uno al mattino e uno al pomeriggio. «Quella del Naso Rosso – concludono con entusiasmo i volontari di VIP Verona - si è rivelata anche quest’anno una giornata speciale in cui tantissime persone ci hanno fatto visita. Al mattino poi ci ha fatto l'onore della propria presenza, cantando alcune canzoni, il "Babycoro" diretto dalla maestra Maria Benciolini, che ha saputo rendere ancora più emozionante la giornata di festa».

VIP Verona onlus nasce a Verona nel novembre 2004. A oggi può contare sul supporto di 120 volontari che prestano servizio ogni fine settimana ed un mercoledì sera al mese, per garantire i servizi previsti presso gli ospedali e le case di riposo convenzionati. L’obiettivo è quello di portare un sorriso ai pazienti degli ospedali e delle strutture in cui prestano servizio per poter alleviare il dolore e la sofferenza di bambini, adulti ed anziani. Da qualche anno inoltre VIP Verona onlus è promotrice del “Progetto Scuole”, un percorso con gli alunni di scuole elementari e superiori che affronta temi rivolte alla crescita, alla socializzazione attraverso la Clownterapia, trasmettendo ai ragazzi l'importanza del sorriso e l'utilizzo del "gioco" come terapia per abbattere barriere di pregiudizio, creando sintonia di gruppo, aumentando così la fiducia in se stessi e nelle relazioni con i compagni. Per saperne di più: www.vipverona.org, Pagina Facebook V.I.P. Verona Onlus, www.vipitalia.org

I 20 anni dall'introduzione del nuovo approccio della chirurgia vascolare: questo l’importante traguardo celebrato sabato 30 maggio presso la Gran Guardia di Verona con il congresso “Verona 20 years Later Aortic Aneurysms; OPEN or ENDO?”. L’appuntamento è stato promosso dall'Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona diretta da Francesco Cobello, dal Preside della scuola di Medicina e Chirurgia e Direttore Unità Operativa di Chirurgia Generale ed Epatobiliare, Alfredo Guglielmi, e dal Ricercatore Universitario e dirigente Medico I Livello, Alberto Scuro. Proprio a Verona 20 anni fa partì una tecnica operatoria che cambiò il panorama della chirurgia vascolare. Grazie ad una felice intuizione, il Professor Vecchioni, con Carlo Adami e Alberto Scuro, 20 anni fa iniziarono a praticare la laparoscopia e l'endoscopia. Furono loro a stabilire una relazione con Juan Parodi pioniere ed ideatore delle endoprotesi. Sabato 30 maggio il professor Parodi è stato premiato dal Rettore dell'Università Nicola Sartor. A sua volta il dottor

Prof Parodi con il papa Francesco

Alfredo Guglielmi ha premiato Elena Vecchioni, figlia di Roberto, uno dei fondatori del Policlinico scomparso nel 2010. Sono intervenuti l'ex assessore alla Sanità, Luca Coletto e l'onorevole Cinzia Bonfrisco che hanno ricordato l'eccellenza raggiunta dalla chirurgia vascolare di Verona dando due riconoscimenti al polacco Arkadiusz Jawien presidente della società Europea di Chirurgia Vascolare e a Roberto Chiesa direttore al San Raffaele. Il Professor Parodi da parte sua ha affermato che grazie alla chirurgia endovascolare negli Stati Uniti la mortalità è dimi-

nuita del 50%, mentre Alberto Scuro ha ribadito come l'innovazione, il coraggio e la ricerca permettano una chirurgia a basso rischio. Non a caso Parodi, molto legato a Papa Francesco, ha già depositato otto nuovi brevetti per tecniche operatorie altamente innovative. Fu lui, Parodi, a praticare per primo la tecnica endoscopica con il nome “Trial di Parodi” che i chirurghi di Verona furono i primi a adottare. Oggi nel mondo vengono effettuati 500 interventi al giorno di questo tipo. Nadia Puttini


ATTIVITÀ ECCELLENTI DI BUSSOLENGO RECAMIER. Sinonimo di classe ed eleganza

MIILA. Calzature belle e... italiane

FALEGNAMERIA BIONDO. Serietà e professionalità

Recamier Boutique, abbigliamento uomo e donna, accessori e gioielli. Il negozio prende il nome da "Madame Juliette Recamier", una ricca ereditiera dell'800 che con la sua influenza ed il suo buon gusto è oggi considerata una delle prime promotrici nel campo della moda. L'obiettivo di Recamier Boutique è quello di unire la qualità, soprattutto del "Made in Italy", ad eleganza, stile e prezzi accessibili. Con cortesia e professionalità, Recamier Boutique è sempre disponibile per consigliare al meglio i clienti e creare con loro un look perfetto adatto ad ogni occasione. Inoltre, offre alla clientela articoli unici e non di grandi distribuzioni, per essere sempre originali e quindi se stessi.

È un bagaglio di storia e di esperienza davvero importante quello che il Calzaturificio MIILA mette ogni giorno a disposizione dei clienti. Dal 1974 infatti l’azienda di Bussolengo, avviata da Flaviano Poiesi e dalla moglie Luciana e portata avanti oggi anche dai figli Ilaria e Mirco, realizza calzature di qualità per donna e uomo eleganti e sportive, realizzate interamente in Italia con materie di prima qualità, che danno vita ad un prodotto comodo e fashion nelle diverse tipologie. Il calzaturificio di via dell’Agricoltura rifornisce molti negozi, si rivolge anche ai privati con un’area-spaccio dedicata alla vendita al dettaglio.

Un’attività di famiglia nata cinque anni fa. Gestita al servizio del cliente e per la piena soddisfazione dello stesso. Questo è quanto offre la Falegnameria Biondo, oltre all’ottimo rapporto qualità-prezzo. Qui, infatti, si producono mobili, porte da interni, serramenti e quant’altro il cliente desideri nell’ambito della falegnameria, sicuri della serietà, della professionalità e del risultato finale.

TOPOLLAJ. Opere murarie a regola d’arte

CENTRO CARNI EQUINE. Unione di passione e gusto

3 STORE BUSSOLENGO. Servizi affidabili a 360°

Tinteggiature civili e industriali. Spatolati e velature di tutti i tipi. Cappotti, isolamenti termici e acustici. Ma anche controsoffitti in cartongesso e fibra minerale, opere e pareti in cartongesso. E opere murarie. Topollaj Viktor apre le proprie porte e presenta i propri servizi con qualità e professionalità. L'impresa familiare si trova a Bussolengo, in via Scaligeri 51, a pochi chilometri da Verona. Un'offerta ricca, che mette a disposizione dei clienti competenza ed efficienza. Il tutto contornato da esperienza, massima funzionalità e da lavori svolti a regola d'arte.

Carne equina per tutti i gusti, dalla carne fresca ai preparati semicotti o pronti solo da scaldare, come pastissada de caval, ragù vari e tanto altro ancora. Il Centro Carni Equine di Bussolengo (via De Gasperi 26) nasce nel 1992 e, in ventitré anni di lavoro e passione, è sempre stato a conduzione familiare, gestito dai fratelli Stefano e Silvana Bassi. L'attività è aperta tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.15, rimane chiusa i pomeriggi di lunedì e mercoledì, e svolge anche un ottimo servizio per i ristoranti. Infine carne fresca, tagliate, sfilacci di equino, salami d' asino e affettati da tagliare al momento.

Un punto di riferimento per i clienti “3”. Professionale, affidabile e aperto di recente, precisamente lo scorso 20 maggio. “3 STORE Bussolengo” è il nuovo negozio monomarca di “3” che desidera dare servizi di telefonia voce e dati con eventuali dispositivi inclusi. L’indirizzo, lo precisiamo, si trova in via Gardesana 79, appunto a Bussolengo. La mission? Offrire servizi sia di telefonia che di internet, a casa e in mobilità, con i migliori Smarthphone e Web Pocket disponibili sul mercato. Senza tralasciare, naturalmente, il servizio di post-vendita dei clienti già “3”.

CENTRO IPPICO IL MELOGRANO. Tutti in sella con allegria.

CARTIME SERVICE Per una scelta giusta e sicura.

Il Centro Ippico Il Melograno si trova a Bussolengo, in località Porcella. Qui adulti e bambini possono seguire corsi di equitazione – base o avanzati - tenuti da professionisti e da istruttori qualificati della Federazione Italiana Sport Equestri. Il settore base è seguito dall’istruttore Marco Ambrosi, mentre dell’avanzato e dell’agonismo si occupa Vittorio Scotti. Il complesso è provvisto di due campi esterni e un campo coperto, un'area paddock e un confortevole club house. L’ambiente è di stampo familiare, dove imparare ad andare a cavallo diventa un momento di gioia e di allegria.

Anni di attività nel settore automobilistico e tutta la competenza di un professionista: queste le caratteristiche di CarTime Service s.r.l., punto di riferimento del prestigioso marchio Opel nell'area Ovest della provincia di Verona. L’azienda di Bussolengo, condotta da Paolo Tedeschi e Riccardo Bertoli con Cristiano Valetti alla guida il personale tecnico, è una società "a misura d'uomo", dove sinergia e qualità vengono messe a disposizione del cliente nel consigliarlo nella scelta dell'auto – nuove, usate, veicoli commerciali - e nel rispondere prontamente a qualsiasi domanda e necessità prima, durante e dopo l'acquisto.


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Bussolengo

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LOCALITÀ CA’ DI CAPRI. L’Amministrazione è contraria e non dà l’assenso

Cava di ghiaia: no all’apertura Servizi di

Lino Cattabianchi L’amministrazione comunale di Bussolengo ha detto no all’apertura di una nuova cava di ghiaia. Il nuovo insediamento estrattivo era stato richiesto dalla la ditta Biondani Tmg spa in località Ca’ di Capri, “al limite sudorientale del territorio comunale, a sud della Statale 11 Padana superiore”. Immediata levata di scudi del consigliere di opposizione Stefano Ceschi che ha condotto una lunga battaglia in Consiglio comunale contro la recente vendita alla Inerti San Valentino srl, da parte del Comune, del Progno Casotton. L’acquisizione dell’area situata al confine sud della cava, in località Ca’ Nova Tacconi, sarebbe, secondo l’esponente del centro sinistra di Bussolengo e consigliere provinciale, il primo tempo di un successivo ampliamento per la società. «Si vedono i primi effetti della vendita del Progno Casotton e dell'allargamento della cava – sottolinea Ceschi -. Il sindaco Boscani affermava che vendere il Progno e con-

sentire l'allargamento con escavazione di altri milioni di metri cubi di ghiaia sarebbe stato il male minore perché, così facendo, si sarebbe raggiunto il limite massimo percentuale di territorio scavato previsto per legge e fissato al 3%. Ma questo non risponde al vero, anche se la versione del sindaco è probabilmente servita a convincere qualche consigliere indeciso a votare a favore della svendita del Progno. In realtà, il territorio scavabile è purtroppo ancora molto. E lo testimonia la richiesta formale di apertura di una

nuova cava, da parte di un'altra ditta del settore, nei campi esattamente di fronte ai parcheggi dell'Auchan». Ma il sindaco Paola Boscaini precisa: «Abbiamo preparato la risposta per la società Biondani Tmg spa. Non siamo d’accordo con la richiesta e per noi è esito negativo. Questa amministrazione ha attentamente valutato la comunicazione circa una prossima apertura di cava di ghiaia sul territorio comunale di Bussolengo in località Ca’ di Capri. In relazione a tale possibilità si ritiene che l’apertura di una cava non

CENTRO STORICO

Sosta, nuove zone blu Nuove zone blu per la sosta in centro storico a Bussolengo: tra le aree a pagamento sono state inserite via Matteotti, Piazza Matteotti, il parcheggio antistante la scuola primaria in via Citella e via Sabotino. Sono state confermate inoltre tutte le zone già inserite nel piano dei parcheggi. «La misura adottata – spiega il sindaco Paola Boscaini - deriva dalla volontà di garantire una maggiore rotazione dei posti liberi e una migliore alternanza delle auto in sosta. L’ampliamento dei parcheggi a pagamento ci è stato chiesto dai cittadini perché c’è troppa gente che lascia la macchina in sosta tutto il giorno in aree che sono a servizio di tutti. Mi riferisco specialmente alla piazzetta della Citella, che è vicina all’ospedale Orlandi, ed è anche al servizio delle scuole elementari». Nello stesso provvedimento è stata anche approvata la decisione di offrire ai residenti nelle zone di sosta a pagamento, la possibilità di ottenere un abbonamento annuale, stabilendo in 240 euro il canone annuo da corrispondere. «Il pagamento del canone annuale – precisa il sindaco - consentirà la sosta, nelle zone a paga-

mento, senza limiti di tempo, ad esclusione di Piazza della Libertà, Piazza Nuova e Via Borghetto». I requisiti per poter richiedere ed ottenere l’abbonamento sono quelli di appartenere ad un nucleo famigliare residente nella zona in cui è prevista la sosta a pagamento e di non disporre di un posto auto privato. L’abbonamento, cui seguirà il rilascio di apposito contrassegno per la sosta, non darà diritto ad un

posto riservato. Sono previste tariffe differenziate per coloro che dispongano di più autovetture nello stesso nucleo familiare. Coloro che sono interessati all’adesione all’abbonamento sosta, possono rivolgersi al Corpo di polizia locale intercomunale di Bussolengo e Pastrengo per una richiesta, la cui modulistica è disponibile anche sul sito del Comune: www.comune.bussolengo.vr. it.

sia auspicabile né tantomeno condivisibile in quanto si tratta di attività fortemente impattante sulla limitrofa zona artigianale-commerciale. A ciò si aggiunga che nel territorio di Bussolengo sono già state attivate importanti superfici di escavazione. Sulla base di queste considerazioni la vostra proposta viene valutata negativamente da questa amministrazione».

COMUNE. Dopo 42 anni di servizio, Zanardi va in pensione Ultimo giorno di servizio per Valter Zanardi che, dopo 42 anni e sei mesi di lavoro in Comune nell’area finanziaria è andato in pensione. «Ho cominciato il mio lavoro il primo gennaio del 1973 – racconta Zanardi -, quando è entrata in vigore l’Iva, dopo un periodo al Dazio e all’Ige comunale». Dotato del solo diploma di scuola media, Zanardi si è rimboccato le maniche e, anno dopo anno, si è conquistato una notevole esperienza sul campo che gli è valsa la promozione a responsabile dell’Ufficio tributi, dopo essere stato nominato “posizione organizzativa” per tutta l’area finanziaria. «In più di 40 anni – sottolinea Zanardi - è profondamente mutato il rapporto coi cittadini-contribuenti. Prima il lavoro di riscossione era più centralizzato a livello statale, mentre ora tante competenze sono passate ai Comuni e molti tipi di imposte, di fatto, sono gestite direttamente dal Comune e quindi dai suoi impiegati. E’ un rapporto diretto che spesso ci mette a contatto con tante situazione anche di difficoltà, sia dal lato umano sia da quello gestionale di applicazione del tributo». Zanardi ha servito nove sindaci in 42 anni e di tutti ha un buon ricordo. Da pensionato Valter Zanardi, oltre a fare il nonno, continuerà il suo impegnato nel volontariato come animatore del Circolo Noi PG Frassati che già da molti anni lo annovera tra i suoi principali sostenitori. Commenta il sindaco Paola Boscaini: «Valter Zanardi lo ringraziamo per il lavoro fatto con dedizione: è una delle figure più importanti e più conosciute del nostro Comune, nella posizione delicata di responsabile dei tributi. Ci rendiamo conto che non sarò tanto facile sostituirlo».

TAGLIO DEL NASTRO. La pala delle “Nozze di Cana” inaugurata nella chiesa di Santa Maria Maggiore E’ stata inaugurata solennemente la grande icona delle “Nozze di Cana”, posta alle spalle dell’altare, al centro della chiesa di Santa Maria Maggiore di Bussolengo. La pala è stata realizzata dai maestri Giovanni Mezzalira e Enrico Bertaboni della Scuola di iconografia dell’abbazia di Maguzzano. «La 15ma icona delle Nozze di Cana, di 5,1 per 1,7 metri –spiega il parroco don Giorgio Costa-, completa il ciclo delle 14 icone della Via Christi e conclude il percorso di approfondimento interamente condotto sul Vangelo di Giovanni. Questo cammino è iniziato anche con l’indimenticabile don Fabiano Forafò e all’inizio eravamo abbastanza dubbiosi, ma abbiamo incontrato la generosità di Bussolengo che ha risposto oltre ogni nostra previsione aderendo alla campagna “Adotta un’icona”, che ci ha consentito di completare il progetto». Per sottolineare questa conclusione è stato pubblicato dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore il volume “Icone della Via Christi”, coordinato da Alberto Pennacchioni, che raccoglie contributi di don Augusto Barbi, don Giorgio Costa, don Antonio Scattolini e si avvale di una presentazione di monsignor Carlo Vinco. «Il complesso delle 15 icone è un patrimonio artistico che armonizza la parte nuova e la parte vecchia della chiesa e che bisogna ora far conoscere» - ha commentato il sindaco Paola Boscaini che ha portato il saluto della comunità civile.


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Pescantina

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ROSA PESCO. Consiglio Comunale infuocato. Manifesti e slogan, contro la decisione dell’Amministrazione

Mamme alla riscossa: il Nido non s’ha da chiudere I primi genitori giunti in consiglio con manifesti e slogan per dire che l'asilo Rosa Pesco deve rimanere aperto. Grande battaglia la sera del 17 giugno in consiglio comunale a Pescantina. Molti genitori e cittadini si sono dati appuntamento per rimarcare con forza il loro dissenso alla volontà dell’amministrazione di chiudere l'asilo Rosa Pesco. In prima persona ho evidenziato con determinazione, quello che è stato fatto in passato per il servizio di Asilo Nido e ciò che invece sta facendo ora l'amministrazione Cadura: la distruzione di tutti i servizi dedicati alla prima infanzia. Ha destato scalpore la mancanza dell'assessore al Sociale Rosanna Lavarini, giustificata dal sindaco con la scusante che la stessa era in ferie. Gli animi dei numerosi presenti si sono scaldati parecchio, quando si è chiaramente capito che da parte del Sindaco non esiste la minima volontà di prendere

in considerazione le richieste dei genitori, sostenute – peraltro - da più di 730 firme presentate in comune nei giorni scorsi. Chiude una struttura che ha fatto parte della storia di Pescantina. Sono ben 36 anni che il Rosa Pesco accoglie i bam-

bini della comunità. Non esiste un programma educativo futuro e senza di questo non ci può essere una prospettiva. “Togliete un servizio ai cittadini chiudete la discarica non l'asilo” dicevano i cartelli esposti! Sembra incredibile che il

sindaco Cadura, il vicesindaco Paola Zanolli e anche alcuni consiglieri come Nadia Girelli, che si son

sempre detti favorevoli ad uno sviluppo pubblico legato al sistema educativo ora facciano esattamente il contrario non ascoltando i loro amministrati: i cittadini di Pescantina. Da sottolineare, inolktre, che il vicesindaco Zanolli, il consigliere Emma Benedetti, il sindaco Cadura e il presidente del consiglio Lorenzo Mascanzoni, detto Niki, erano - nel 2007 - i primi firmatari di una petizione con raccolta firme, contro l’utilizzo di una piccola area verde da destinare alla nascita della Baita alpina di Pescantina, adiacente l’asilo Rosa Pesco, perché sostenevano che il giardino doveva essere destinato a ulteriori ampliamenti dell’asilo stesso. Incredibile come si possano cambiare – in pochi anni - idee e scelte!!! Mi auguro che le forti contestazioni abbiano convinto

Manuel Fornaser

alcuni consiglieri di maggioranza a rivedere la loro posizione nell’interesse del servizio ai cittadini. Manuel Fornaser

BALCONI. Lavori di manutenzione alla scuola primaria Lavori di manutenzione nella Scuola primaria di Balconi a cura dei cittadini. L’hanno trascorsa, tante persone di buona volontà che hanno dato la loro disponibilità a svolgere molte manutenzioni necessarie per rendere la scuola più bella ed accogliente. I lavori hanno visto impegnati genitori, nonni, cittadini di Pescantina intervenuti come volontari in risposta all’invito scritto sui volantini e anche alcuni alunni. Tutti i presenti si sono assegnati mansioni differenti, in base alle competenze, tutte ugualmente espletate con grande professionalità. «Da parte del personale scolastico – spiega la dirigente Elisabetta Peroni - era stato preparato un elenco di priorità che è stato seguito con precisione, nel rispetto delle norme di sicurezza e in accordo con gli amministratori del Comune di Pescantina, i quali hanno assicurato la realizzazione di altri interventi strutturali durante il periodo della sospensione delle lezioni. Il clima che si è respirato a scuola è stato di vera collaborazione e di tanta voglia di fare. Si sono viste molte persone che hanno portato a termine gli incarichi con la soddisfazione di aver contribuito al miglioramento della scuola dei loro figli, nipoti, o semplicemente dei bambini di Pescantina». Le manutenzioni ordinarie hanno spaziato dalla tinteggiatura alla potatura delle piante del cortile, alla sistemazione di porte, scale, bagni e aule. Sono stati anche realizzati interventi migliorativi degli arredi delle aule e degli spazi comuni che permetteranno agli insegnanti di attuare con maggior facilità le esperienze didattiche con gli alunni. Conclude Peroni: «Un grazie di cuore a coloro che si sono prodigati per tale iniziativa perché la scuola è di tutti e per tutti, ed è un bene comune da preservare, tutelare, amare».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA Municipio, - Farmacia - Panificio Adige - Imm. Fondo Casa Bar Deghejo BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, - Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle

BUSSOLENGO / LA CLASSE DEL 1943 E SOLIDARIETÀ Continua l’azione di sostegno da parte della classe del ’43 a padre Franco Zocca, missionario in Papua Nuova Guinea. Per la sua attività e specialmente per le adozioni di studenti universitari meritevoli che, senza aiuti, non riuscirebbero a laurearsi in medicina, i coscritti del ’43 ogni anno raccolgono fondi con le loro iniziative. E’ accaduto anche nella recente festa della classe che ha avuto il suo momento più significativo nella messa di ringraziamento al santuario della Madonna del perpetuo soccorso.

La classe del '43 al santuario del Perpetuo soccorsos


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Pescantina

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ALPINI. Il Gruppo di Pescantina spegne cinquanta candeline sulla torta

Adunata e compleanno Doppia manifestazione Servizi di

Lino Cattabianchi Successo per la 32° Adunata degli alpini della Valpolicella e del 50° anniversario della fondazione del Gruppo Alpini di Pescantina. La manifestazione che ha coinvolto una quarantina di sezioni della provincia, l’Ana di Verona, numerosi gruppi dall’Alto Adige, dall’Emilia e dalla Lombardia, oltre ai sindaci della Valpolicella, si è snodata per le vie del paese nel giorno anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Il corteo è sceso dalla baita di via Pace verso piazza san Rocco, dove ha fatto tappa per la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti. E’ risalito poi in via Madonna per fermarsi al monumento di Piazza degli Alpini. Lì è stato scoperto il cippo commemorativo della 32° adunata e don Pietro Pasqualotto ha celebrato la messa, accompagnata dal coro Monti

Lessini, diretto da Dante Savoia. “C’è bisogno di un forte rinnovamento culturale e morale” ha sottolineato il celebrante nell’omelia, dando il tono agli interventi che si sono succeduti. Un tema, quello dell’unità del Paese che è riecheggiato, con quello della pace, nel saluto del sindaco Luigi Cadura ed è stato ripreso dal presidente provinciale Luciano Bertagnoli. «Gli alpini – ha commentato il sindaco - ci fanno sentire popolo, uniti e orgogliosi di essere italiani”. “Davanti alle immani distruzioni della

guerra con milioni di morti, feriti, dispersi e distruzioni ovunque –gli ha fatto eco Bertagnolidobbiamo promettere che queste tragedie non dovranno più accadere. Se siamo una nazione, un popolo, lo dobbiamo anche agli alpini che vogliono la pace». Commovente il ricordo dei fondatori del Gruppo Alpini di Pescantina nel 1965, rinato dopo lo scioglimento dovuto alla seconda guerra mondiale, da parte del capogruppo Mirco Lonardi che ha ricordato Lino Leardini, Gian Pizzini,

Nello Zenorini e Fiorenzo Dalla Mura. «Cinquant’anni – ha concluso - ricchi di realizzazioni per noi e per il paese: dall’intitolazione della piazza all’inaugurazione del monumento, fino al completamento della nuova baita in via Pace. Un servizio al nostro paese che vuole continuare con generosità e spirito di servizio». Dal capogruppo di zona, Massimo Venturini, un ringraziamento ai gruppi e alle sezioni per l’impegno. Al termine, tutti in baita per il rancio preparato dal Gruppo San Michele.

TEATRO / GRUPPO CONTRADE

SETTIMO. Targa alla memoria per Luciano Zanetti. Il ciclismo veronese applaude Tutto il mondo del ciclismo veronese e i vertici regionali della Federazione del Veneto per una serata speciale a Villa Bertoldi di Settimo: la consegna a Luciano Zanetti, indimenticato fondatore dell’Ausonia, scomparso alla fine del 2014, della targa “Melvin Jones Fellow” alla memoria da parte del Lions club di Bussolengo Pescantina Sona. «Un riconoscimento importante – ha sottolineato l’ex provveditore Giovanni Pontara - che noi amici abbiamo sollecitato proprio perché legato ad un programma che soddisfa bisogni umanitari in tutto il mondo. Anche in questo modo consegniamo la figura di Luciano Zanetti alla memoria della nostra comunità». Il governatore del distretto 108 Ta1, Franco De Toffol, ha sottolineato la straordinarietà dell’assegnazione del Melvin Jones Fellow ad un non-Lions. Il past president Lions, Jakob Pinackat ha ricordato l’azione e le campagne mondiali contro la cecità e le malattie, in uno spirito di altruismo e solidarietà. Il sindaco di Pescantina, Luigi Cadura ha posto l’accento su questi due “valori portanti” della comunità pescantinese. Grande commozione tra i famigliari, i due figli Valentina e Alessandro, i fratelli Giorgio e Gianfranco che con Luciano hanno condiviso da sempre l’amore per il ciclismo. Che è tornato prepotentemente al centro dell’attenzione con il ricordo delle tre stagioni dell’Ausonia, la gloriosa società bianco-gialla, in riva all’Adige sinonimo di corse, rivalità accese, agonismo, folle plaudenti e forti passioni. Fondata nel 1926 dal professor Ugo Zucchermaglio durò fino al 1936 per rinascere dopo la guerra, nel 1946, sotto l’egida di papà Angelo Zanetti nei tempi eroici dei duelli Bartali-Coppi. Un stagione che si concluse nel 1961 per riaprirsi otto anni dopo, nel 1969 con la terza generazione dei giovani, dove Luciano Zanetti ebbe modo di mettersi in luce come dirigente. Forgiatore di caratteri prima che di atleti e attento, sotto la scorza del duro che gli serviva per difendersi, a tendere sempre la mano ai suoi ragazzi. In ogni momento, con una disponibilità proverbiale. E’ questo il ritratto a più mani di Luciano che è emerso dalle testimonianze di quattro atleti di diverse stagioni dell’ultima Ausonia, Enzo Serpelloni, Francesco Bellotti, Andrea Guardini e Mirko Allegrini. I punti fondamentali erano l’educazione al rispetto, al lavoro di squadra, a cogliere il proprio compagno di bicicletta come una straordinaria risorsa e un’occasione di vita autentica e condivisa. «Luciano non ha mai preso in considerazione la carriera federale – ha concluso il presidente Fci del Veneto, Raffaele Carlesso -: non sopportava il clima clientelare della Federazione. Ce ne vorrebbero ancora uomini così».

Ha debuttato con successo al teatro comunale Bianchi il nuovo spettacolo del Gruppo popolare Contrade “Che il ciel ci aiuti”, scritto da Paolo Corsi, con la regia di Delio Righetti e le musiche di Giannantonio Mutto. In questa occasione il gruppo ha festeggiato il 25° compleanno. Un percorso lungo un quarto di secolo quello di “Contrade” che si colloca fra le più vive realtà del teatro popolare veronese. «L’idea di fondare questa compagnia – racconta Delio Righetti - è nata nel 1990, sull’onda delle opere di Dino Coltro che è stato per un buon tratto di strada uno dei nostri autori di riferimento. Da lui abbiamo avuto incoraggiamento e anche molti apprezzamenti che ci hanno spinto a proseguire. All’inizio c’è stato un lavoro di scavo nella memoria collettiva in relazione a periodi o fatti particolari della storia come l’emigrazione, la guerra, la deportazione. Sono nati spettacoli che hanno girato il Veneto come “Mamma mia dammi cento lire”, “E il vecchio fiume ricorda” e specialmente “Mani di libertà” dedicato all’epopea spesso tragica degli internati nei campi di concentramento». Da questa base gli interessi narrativi del gruppo si sono allargati al racconto delle trasformazioni della società italiana del dopoguerra e all’Italia del benessere e del boom economico. «L’ultima fase della compagnia – continua Righetti - registra un deciso cambio di tono e preferisce la commedia brillante e di intreccio, la pochade che tiene avvinti gli spettatori in attesa del chiarimento finale. Gli autori che si sono alternati in 25 anni sono Delio Righetti, David Conati, Fabio Tedeschi, Franco Ceradini e Paolo Corsi. La colonna musicale è sempre di Giannantonio Mutto. Nel corso dei 25 anni il gruppo degli attori si è più volte rinnovato. Con l’ultimo spettacolo –conclude Righetti - siamo tornati alle origini e cerchiamo di lavorare molto di più sui personaggi. La vicenda si colloca dopo la prima Guerra mondiale, un periodo dove si acuiscono i contrasti sociali e si vive anche un clima di forte desiderio di cambiamento». Il nuovo spettacolo sarà replicato a Villa Bertoldi di Settimo, a Pescantina, l’11 luglio, alle 21.15.


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Pastrengo e Sona

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PRO LOCO. Ogni luglio, studenti stranieri vengono ospitati a Pastrengo

CONFCOMMERCIO BALDO-GARDA / IL PROGETTO

Scuole nordiche: cultura e musica

Tradizione enogastronomica

Continua l’iniziativa estiva della Pro Loco Pastrengo di ospitare a luglio gruppi scolastici nordeuropei. Un’esperienza iniziata 5 anni fa con studenti di una band strumentale norvegese per le vie di Pastrengo. Da allora gli appuntamenti musicali si sono fatti più numerosi occupando più serate lungo tutto il mese di luglio (dal 5 al 22). Queste serate in piazza peraltro sono molto apprezzate dai cittadini di Pastrengo che partecipano sempre più numerosi. «E’ tradizione delle scuole nordiche – afferma Albino

Monauni, presidente della Pro Loco - venire in viaggio studio in Italia per ammirare cultura e bellezze della nostra classicità e nel contempo esibirsi musicalmente nei concerti di piazza. E la nuova piazza del Comune di Pastrengo si presta bene allo scopo. L’esperienza con gli studenti musicisti degli anni passati è sempre stata gratificante». Questi gruppi musicali studenteschi, nel susseguirsi dei giorni a loro dedicati, danno forma ad un festival vero e proprio, per la ricca

proposta di canti corali, inserimenti solisti e brani strumentali del miglior repertorio classico e folk. A conclusione delle serate, come lievito integratore di turismo culturale e sociale tra i popoli, è fatto dono a ciascun gruppo ospite del poster della “Carica” che in quattro lingue illustra la storicità di Pastrengo. (Bruna De Agostini) Segue a fine serata rinfresco con angurie e beveraggi. Info Pro Loco Pastrengo tel. 348 4424694. In caso di maltempo i concerti hanno luogo in Auditorium

Un territorio da riscoprire e rilanciare. Con questo scopo Claudio Rama, Presidente Confcommercio del comprensorio Baldo/Garda ha intrapreso un progetto, con le attività commerciali e recettive di Pastrengo e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, per valorizzare i prodotti tipici della zona in un territorio ricco di storia e di cultura. «Abbiamo chiamato il progetto “Città Murata di Pastrengo - 100 anni di tradizione e di cultura enogastronomica” - ha spiegato Claudio Rama che ha coinvolto 37 attività commerciali e recettive del paese -. Abbiamo fatto una mappatura del paese realizzando una brochure multilingue ed una cartina all’interno della quale

abbiamo evidenziato le varie attività che gli ospiti che soggiorneranno a Pastrengo potranno trovare». Il progetto, che si può trovare anche all’indirizzo www.collinagardesana.it, punta a valorizzare quei siti strategici che fanno da traino alle attività presenti in loco, dal bagaglio storico alle viste panoramiche su lago di Garda e Monte Baldo, fino a percorsi per mountain bike e nordic walking, paesaggi e località per birdwatching. Il tutto abbinato ai meravigliosi prodotti tipici del luogo. Domenica 28 giugno la piazza di Pastrengo diventerà un grande salotto dove tutte le attività commerciali e recettive di Pastrengo potranno avere la loro visibilità. «Prossimo sviluppo del

progetto sarà la realizzazione del marchio “Prodotto di Pastrengo” in collaborazione con il Comune» - ha concluso Rama. «Valorizzare le attività economiche del paese e magari portarne di nuove era tra i punti principali del nostro programma elettorale - ha spiegato il Sindaco Alberto Varolo -. Per questo abbiamo dato il patrocinio a questo progetto. Inoltre stiamo valutando, assieme alla Confcommercio e con la consulenza di esperti, la possibilità di realizzare il logo “Prodotto di Pastrengo” per poterlo registrare e depositare e poterlo poi dare in uso alle attività economiche del paese da applicare sui loro prodotti». Bruno Gardin

SONA. Biblioteca e Sala Lettura, incremento di prestiti e utenti Il 2014 è stato un anno di incremento di prestiti e di utenti per la Biblioteca di Sona e per la Sala Lettura di Lugagnano: il trend positivo degli ultimi anni prosegue, con grande soddisfazione del personale della Biblioteca. Anche grazie alle iniziative dell’Ora del Racconto e delle visite guidate che vengono proposte alle Scuole, dall’Asilo Nido alle Scuole Primarie di Secondo Grado aumentano sia gli iscritti alla Biblioteca sia i prestiti. Sono quasi 30mila i prestiti totali di libri, Dvd, riviste. Nel 2014 il patrimonio della Biblioteca è stato incrementato di ben 1472 documenti. «La Biblioteca di Sona e la Sala Lettura di Lugagnano rappresentano un valore importante per la comunità do Sona – dichiara Gianmichele Bianco Assessore alla Cultura -. Ognuno dei quasi 2000 utenti attivi è una risorsa per tutto il nostro Paese». Gli utenti della Biblioteca di Sona sfruttano sempre di più anche la modalità dell’interprestito: la prenotazione on line di libri delle Biblioteche della Provincia, che vengono portati a Sona entro una settimana dalla richiesta. «La biblioteca è in continua evoluzione – ammettono la Dott.ssa Raffaella Tessaro e la Dott.ssa Irene Canzan in servizio presso la biblioteca di Sona e la Sala Lettura di Lugagnano – . La collezione di libri che riguardano Verona, il fondo “Veronenis”, è stato spostato al primo piano, sempre nell’edificio della Biblioteca, dove è ospitato il Museo Paleontologico Fedrigo. Il trasloco ha permesso di valorizzare meglio i libri che riguardano la storia di Verona, gli scrittori veronesi e tutto il territorio della Provincia; inoltre i libri di narrativa, troppo stretti sugli scaffali a piano terra, possono essere allargati e maggiormente fruibili». «A breve ci saranno alcune novità rivoluzionarie – dichiara Bianco – che porteranno a fruire della biblioteca anche in orari di chiusura della stessa, per studio o lettura».

SONA. Approvato il Regolamento per il Forum delle Associazioni Approvato dal Consiglio Comunale di Sona il Regolamento che istituisce il Forum delle Associazioni. «Si tratta – spiega l’Assessore Gianmichele Bianco con delega alle Associazioni – di un passo fondamentale per dare un ruolo attivo alle più di cento Associazioni che operano nel nostro Comune. Era da vent’anni che il nostro Statuto prevedeva l’istituzione di un organismo che rappresentasse il tessuto di volontariato presente nel territorio, ma fino ad ora non era mai stato attuato. Siamo partiti invitando a Febbraio tutte le Associazioni in una serata dedicata per illustrare la bozza di Regolamento: un evento democratico senza precedenti che ha permesso di scrivere, anche grazie all’ottimo lavoro della Commissione consigliare, il documento finale approvato». Il Regolamento Comunale del Forum delle Associazioni è la carta dei diritti e dei doveri delle Associazioni, alle quali il Consiglio Comunale ha demandato il potere decisionale-propositivo su diverse materie. «Si tratta di dare oggettività alle Associazioni – dichiara Gianmichele Bianco - sia in base alla loro struttura sia in base alle loro proposte. E devo ammettere che le Associazioni hanno chiesto di venire valutate così: in base al fare, soprattutto. Così, il 30% dei contributi andranno distribuiti in base alla realtà associativa, mentre il 70% in base alla capacità progettuale».

LUGAGNANO Importante novità per la frazione di Lugagnano: nei locali a fianco dell'Ufficio Anagrafe in via XXVI Aprile, 6 - è stato aperto lo sportello staccato di Polizia Municipale. La delegazione sarà presente il martedì dalle 11,00 alle 12,00, il mercoledì dalle 16,00 alle 17,00, venerdì dalle 11,00 alle 12,00.


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Povegliano

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IL LIBRO. Presentato il volume di Lugoboni, Bresciani, Beccati, e Graziani

NOTIZIE IN BREVE

Grande Guerra: Soldati e Caduti

STOP AI DISERBANTI IN PAESE. Non utilizzare più i diserbanti per la gestione delle piante infestanti su strade, marciapiedi, giardini e aree verdi comunali. E’ la sintesi della mozione presentata nella seduta del consiglio comunale del 20 maggio dal sindaco Anna Maria Bigon, che va a confermare e ripetere una scelta già presa da qualche tempo. Detta mozione impegna il sindaco e la giunta a garantire che nei bandi di gara emanati dal comune per gli appalti pubblici, riguardanti gli interventi di contenimento delle infestanti, sia indicato come unico intervento possibile quello meccanico, ad interloquire con i responsabili del settore manutenzione strade della Provincia affinché all’interno del territorio comunale siano utilizzati esclusivamente i succitati metodi di tipo meccanico nelle operazioni compiute dalle ditte incaricate informando nello stesso tempo, attraverso incontri e comunicazioni scritte ai rivenditori, agli agricoltori e ai cittadini sui rischi per l’ambiente e la salute umana nell’utilizzo di prodotti diserbanti. DAL COMITATO BIBLIOTECA. Hanno avuto un buon riscontro le due serate proposte dal Comitato Biblioteca di Povegliano Veronese il mese scorso. L’otto maggio il prof.Ezio Filippi ha tenuto una vera lezione sulla storia delle risorgive d’acqua di Povegliano dal loro formarsi fin dai tempi del tredicesimo, quattordicesimo secolo alle trasformazioni che hanno subito per mano dell’uomo, con proiezione di mappe antiche raffiguranti i corsi d’acqua e i territori che si sono sviluppati intorno ad essi. Spassosa la serata del venti maggio per la simpatia dei due oratori Armando Lenotti e Guariente Guarienti che hanno letto alternandosi dei sonetti contenuti nel libro “Le morose Vecie” e “Il reggipeto” coinvolgendo il pubblico partecipativo.

Servizi di

Claudio Gasparini Centotrenta persone hanno partecipato il pomeriggio del 23 maggio scorso, vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia 100 anni fa, alla presentazione di “Soldati e Caduti di Povegliano Veronese nella Grande guerra 1915-1918” riempiendo il gran salone del Centro Sociale di Povegliano. Silvano Lugoboni, Matilde Bresciani, Massimo Beccati e Dario Graziani sono gli autori del libro che ha ottenuto il logo della presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma destinato ai testi più espressivi del centenario della grande guerra ed è stato esposto al salone del libro di Torino nel settore del centenario inaugurato il 14 maggio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ stato un bagno di storia con il racconto delle appassionanti vicende vissute da ogni soldato inciso sul monumento ai caduti in centro al paese. Quarantanove soldati morti in combattimento, per malattia, in prigionia o dispersi, con alcune precisazioni. All’elenco mancano i nomi di Giuseppe Aprili morto in combattimento nel 1916 e di Annibale Belligoli

morto nello stesso anno in seguito alle ferite riportate. Sulle lapidi sono erroneamente riportati Zeffirino Buzzi e Giovanni De Giuli morti durante il secondo conflitto mondiale ed infine per quanto riguarda il soldato Senofonte Perbellini è riportata la data di nascita errata, 1881 anzi che 1878, ed è dichiarato tra i dispersi mentre si è scoperto che è morto in prigionia per malattia il nove aprile 1918 in Boemia. L’incontro è iniziato con l’inno di Mameli suonato con la tromba da Giambattista Righetti cui ha fatto seguito il saluto del sindaco Anna Maria Bigon. Silvano Lugoboni ha rilevato il grande lavo-

ro di ricerca archivistica, sulla grande guerra della prima parte del volume, sui caduti di Povegliano della seconda, durato alcuni mesi. L’assessore alla cultura Valentina Zuccher ha evidenziato come l’iniziativa voglia «commemorare il sacrificio dei cittadini di Povegliano nella prima grande guerra. Ringrazio Matilde Bresciani, Gaetano Zanotto, Silvano Lugoboni e tutti coloro che si sono occupati della stesura del libro e delle ricerche». Matilde Bresciani dopo aver illustrato l’attività del Gruppo Giovani, si è soffermata sul ruolo delle donne che «a casa si sono sobbarcate tutti gli impegnativi lavori dei

campi, la famiglia, la lontananza dai mariti». Il consulente storico Massimo Beccati ha cercato di scrivere nel libro il suo contributo di pensiero, «la più possibile esatta sequenza dello svolgersi della grande guerra, la mia conoscenza sui partecipanti, sui personaggi, sull’andamento della giornata dei grandi eventi» illustrando al pubblico tutto ciò con il contributo di slide molto interessanti. Apprezzata sia la poesia letta dalla Bresciani di Sergio De Guidi con il sottofondo della chitarra di Andrea che ha poi intonato con l’armonica a bocca il silenzio sia il brano il Piave suonato con la tromba da Righetti.

VILLA BALLADORO / LA RASSEGNA

Estate al Parco alza il sipario Nell’incantevole scenario di Villa Balladoro è iniziata la rassegna Estate al Parco, organizzata dal comune di Povegliano Veronese e dalla Pro Loco locale, con due spettacoli che hanno

riscontrato un buon successo, “Tra i due fronti” (con oggetti relativi alla guerra di trincea a cura dell’associazione teatrale “La Pocostabile” di Avesa con movimenti scenici del gruppo storico

6° reggimento Alpini-battaglione Verona e Associazione Nazionale Alpini sezione di Verona) e “Recitar in Villa” con la regia di Luigi Zanon ideato e realizzato dall’associazione “La Burla”

nei locali Balladoro. In ogni stanza un’ambientazione legata al tempo in cui visse il conte Arrigo Balladoro, uno dei maggiori folkloristi italiani dei primi del novecento. Accompagnati da musica gli attori hanno messo in scena aneddoti, proverbi e detti popolari, canzoncine e filastrocche raccolte dal Conte nella sua vita. Sarà possibile partecipare alla replica prevista per il 19 settembre, anniversario della morte del Conte, avvenuta nel 1927, prenotando al 347.9240801. «Quest’anno - afferma il sindaco Anna Maria Bigon - abbiamo voluto dedicare parte degli eventi al centenario della Grande Guerra per ricordare prima di tutto, per promuovere attività culturali che ripercorrano la storia e le travagliate vicende di quella guerra, per rendere onore ai

UNA SECONDA FARMACIA PER POVEGLIANO. La giunta regionale del Veneto ha approvato la graduatoria del concorso straordinario per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche in cui entra anche il comune di Povegliano Veronese la cui domanda presentata ai sensi delle legge 27/2012 era già stata accettata. In base ai dispositivi di legge il farmacista cui sarà attribuita la sede avrà sei mesi di tempo per attivare ed aprire la nuova farmacia nel comune, nella zona nordest del centro abitato, in direzione della frazione della Madonna dell’Uva Secca per mantenere le distanze previste dalla normativa concordata in consiglio comunale con il parere favorevole dell’Ordine dei Farmacisti e dalla Locale Ulss. caduti e alle centinaia di persone di Povegliano che l’anno vissuta in prima persona. Solo con la conoscenza della storia possiamo interpretare il presente e costruire un futuro migliore». La Pro Loco ha presentato domanda alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere un contributo finalizzato alla celebrazione del centenario. Domenica 21 giugno dalle 10.00 alle 18.00 Festa Celtica con concerto alle ore 18. Il 28 giugno alle 21.00 sarà proposta la commedia “La Torre degli Uffici” dalla compagnia “I

ragazzi dell’Armathan”. Il 2 luglio alle 21.00 Gilberto Lamacchi proporrà nel 45° dell’uscita del disco “La buona novella” di Fabrizo De Andrè. Il giorno successivo alle 21,30 sarà la volta di Canzoniere Grecanico Salentino in concerto, voci stratificate che rimandano a un passato ancestrale, ritmi vorticosi ipnotici e travolgenti, ballate dolci e delicate. Dal 17 al 20 luglio nell’area scuole medie si svolgerà la sagra paesana con musica e stand gastronomici che si concluderà con il gran finale dei fuochi d’artificio del 20 sera.


CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

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PROMOZIONE DEL TERRITORIO. L’iniziativa è proposta per il secondo anno consecutivo

“La Pesca a Tavola” Il progetto fa il bis Servizi di

Claudio Gasparini Per il secondo anno il comune di Sommacampagna ripresenta l’iniziativa “La Pesca a Tavola” organizzata dagli assessorati all’agricoltura e della promozione turistica del territorio in collaborazione con il mercato ortofrutticolo, con i produttori agricoli e i ristoratori locali, che l’anno scorso ha avuto un gran successo da spingere Villafranca tanto, Valeggio sul Mincio, Bussolengo, Pescantina, Sona e Pastrengo a proporla nei propri comuni. Dal 1° luglio al 20 agosto nei ristoranti e agri-

turismi aderenti sarà possibile gustare piatti a base di pesca. «Visto il gran successo dello scorso anno – pone l’accento il vicesindaco e assessore con delega all’agricoltura di Sommacamapagna, Giandomenico Allegri – alcune amministrazioni si sono mostrate interessate a aderire al progetto. Con piacere abbiamo messo a disposizione l’iniziativa al territorio, collaborando con gli altri grandi produttori della Pesca di Verona. Assieme abbiamo ideato un percorso di promozione che ci auguriamo possa portare molti visitatori sul nostro territorio. La pesca ha

conosciuto negli ultimi anni una crisi dovuta ad annate infelici dal punto di vista meteorologico unita-

mente ad un difficile riconoscimento come prodotto tipico locale. Si tratta invece di un prodotto prelibato che, durante il periodo estivo, può essere valorizzato in diversi modi». Eleonora Principe consigliere con delega alla promozione turistica afferma che «riteniamo fondamentale mettere in rete le realtà locali, affinché chi visita il nostro territorio non si stanchi mai di esplorarlo e, perché no, di tornarvi. Munire il visitatore di un elenco, lo può lasciare piacevolmente colpito vedendo che il nostro territorio propone un’offerta strutturata, forte e di qualità».

CUSTOZA DOC 2014 E CUSTOZA DOC SUPERIORE 2013 I 20 membri della commissione formata da enologi, rappresentanti dell’Onav, dell’Ais, enotecnici e giornalisti eno-gastronomici si sono trovati sabato 23 maggio all’Antico Ristoro di Valle Molini a Custoza, per esaminare i campioni di vino resi anonimi, Custoza Doc 2014 e Custoza Doc Superiore 2013, presentati dalle cantine produttrici in occasione del 44° Concorso organizzato dalla Pro Loco Custoza con l’obiettivo di valorizzare uno dei più pregiati vini veronesi. Buono il giudizio manifestato dagli assaggiatori. Per Gastone Armigliato «considerato il clima dell’annata scorsa, i risultati sono andati oltre le attese. La percentuale dei produttori che hanno superato il punteggio imposto dal Ministero pari a 85 e 87 su 100, rispettivamente per i Doc e per i Doc Superiori, è stata elevata. Ciò significa che le cantine hanno lavorato bene». Per Francesco Galeone, delegato Onav per la provincia di Verona, «i prodotti sono ancora da affinare ma considerato il periodo che hanno davanti non possono che migliorare». Giuseppe Medici dell’Ais ha trovato i vini «un po’ scarichi di colore, probabilmente in conseguenza dell’annata, però in bocca mi sono piaciuti, con buon’intensità e persistenza. Tutti vini interessanti». L’agro tecnico Antonella ha espresso un giudizio «positivo considerata anche l’annata vitivinicola 2014 difficile». Nonostante le problematiche dell’annata scorsa «va rilevata la qualità in continua crescita del prodotto» - ha sottolineato soddisfatto il presidente della Pro Loco cav. Elio Franchini.

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SCUOLA / TERZA MEDIA

Viaggio a Roma Due giorni intensi per i ventinove studenti della terza media di Sommacampagna e di Caselle che il 28 e il 29 aprile hanno avuto l’opportunità di visitare Roma grazie all’amministrazione comunale che ha ripreso la tradizione di portare i suoi alunni più meritevoli in viaggio per premiare il loro impegno nel lavoro scolastico. Grazie ad un contributo europeo per anni il viaggio era stato organizzato a Strasburgo al Parlamento Europeo. Quest’anno grazie al contributo della ditta MBM di Montresor di Caselle l’opzione è stata per la città capitolina sede delle più importanti istituzioni italiane. Accompagnati dalla dirigente scolastica Bruna Rossetti, dalle insegnanti Monica Cipriani, Rossella Restivo e Maria Vassalotti e dagli amministratori Alessandra Truncali assessore alle politiche sociali, Giandomenico Allegri vicesindaco e Paola Fasol consigliere delegato alla scuola i giovani studenti sono partiti per la capitale dove hanno passato la prima giornata in visita alla città, San Paolo fuori le mura,

Colosseo, Fori Imperiali, Altare della Patria, Piazza Navona purtroppo sotto l’acqua. Il giorno successivo il gruppo è stato accolto a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, dall’onorevole Alessia Rotta di Sommacampagna, che dopo aver loro porto un saluto, ha affidato i partecipanti ad una esperta guida per la visita del palazzo costruito dal Bernini e da Carlo Fontana con la sala Aldo Moro con l’opera delle “Nozze di Cana” del Veronese, il Transatlantico detto anche “corridoio dei passi perduti” dove si articolano le strategie politiche dei gruppi parlamentari e l’aula dove si riunisce l’assemblea dei deputati. Passaggio successivo allo splendido palazzo Vidoni, risalente al millecinquecento, sede del Dipartimento della Funzione Pubblica. Sul treno, al rientro, si è respirato tutto l’entusiasmo e la gioia della bella esperienza; due giorni intensi di nozioni storiche, artistiche e civiche unite ad una sana ed educata voglia di divertimento, partecipazione e condivisione.


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Sommacampagna

L’APPUNTAMENTO. Musica dal vivo dal 19 giugno al 28 agosto

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RASSEGNA. Sensi Unici-Musica e Arte nelle Terre del Custoza

Le Melodie Un’estate del Custoza di cultura “Melodie del Custoza” è il programma di musica dal vivo, proposta all’aperto il venerdì sera dal 19 giugno e fino al 28 agosto dal comune di Sommacampagna in collaborazione con il Consorzio Tutela Vino Custoza Doc. Per il vice sindaco e assessore alle politiche agricole Giandomenico Allegri «saranno momenti conviviali in serenità, allietati da buona musica nel centro di Sommacampagna, Caselle e Custoza dove noi, come amministrazione, metteremo a disposizione le piazze, i bar e le gelaterie la loro professionalità in abbinata con le cantine del territorio, una per iniziativa. Ci sarà così la possibilità di degustare il nostro prodotto d’eccellenza, il Custoza Doc unitamente alle prelibatezze culinarie proposte dai singoli bar ascoltando musica dal vivo, soft, non invadente, per dar modo ai partecipanti di dialogare con i familiari, parenti ed amici. C’è sembrata una buona idea per stare assieme nelle sere d’estate». Soddisfatto dell’iniziativa anche l’assessore

alle attività produttive Nicola Trivellati che ha posto l’accento come «anche in quest’occasione siamo riusciti ad unire le attività produttive di Sommacampagna in maniera serena, bella, entusiasta, collaborativa». «Come comune – spiega ancora l’assessore Allegri – provvederemo a far installare gli impianti e a promuovere l’iniziativa, che si annuncia di tutto interesse. Con impegno ed entusiasmo abbiamo organizzato il tutto, grazie anche alla preziosa ed impagabile collaborazione del volontariato. Si partirà venerdì 19 giugno con la proposta del Bar Al Canton in abbinamento con Corte Mamaor, seguirà il 26 la Gelateria Il Miraggio con

Monte del Frà. A luglio: il 3 Bar Università e Cantina Gorgo, il 4 Bar Bellavista e Cantina Cavalchina, il 10 Bar Alla chiesa e Cantina Sociale, il 17 Bar Lo Sfizio e Cantina Tamburino Sardo, il 18 Bar One e Cantina Ronca, il 24 Caffè Ai Portici con Cantina Gorgo, il 31 Bar Garden e La Gelateria con Cantina Adami. Agosto: il 7 Bar Trattoria Colli Storici con Cantina Piona, il 14 Faccio’s Bar e Cantina Gorgo, il 21 Pasti Caffè e Cantina Menegotti per finire il 28 con Bar Gionni e Cantina Menegotti. Ogni serata sarà allietata dalla musica d’altrettanti gruppi. Informazioni presso Ufficio commercio e attività produttive 0458971322».

Torna ad inizio estate l’appuntamento con la rassegna di spettacoli del comune di Sommacampagna “Sensi Unici – Musica e Arte nelle Terre del Custoza”, un programma particolarmente ricco con trentatré eventi di musica, teatro e cultura proposti tra giugno e settembre. Dopo il Concerto per l’Ossario, che si terrà a Custoza il 27 giugno, sono in calendario per il cartellone Verona Folk due concerti imperdibili che si terranno nella settecentesca e affascinante Villa Venier, nel cuore di Sommacampagna, alle ore ventuno e trenta. Il 14 luglio i Musici, la storica band del grande cantautore, cantano Guccini. Il giorno successivo 15 luglio “Musica Nuda” proposta dal duo Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. «Verona Folk è un festival provinciale di successo – pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados. Due dei quattro spettacoli organizzati si terranno nel nostro comune». Ampliato il “Teatro in Cantina”, percorso culturale che coniuga l’arte del teatro con il mondo del vino, passando attraverso il territorio e

le sue eccellenze enogastronomiche. Saranno serate di visita alle cantine con degustazioni e spettacoli teatrali all’insegna dell’arte, del buon mangiare e del buon bere. Isabel Granados, rileva il potenziamento di questa iniziativa, «l’apertura ad altre cantine del luogo ed il coinvolgimento d’altri comuni come Castelnuovo d/G. e Sona ci ha consentito di passare dalle dieci proposte dell’anno scorso alle diciotto di quest’anno. Lavorando con gli altri assessori siamo riusciti a proporre i venerdì di musica. Partiti con l’idea di cinque serate siamo arrivati a tredici. Per quanto riguarda la fiera – continua Granafos - dopo il tema della carne dell’anno scorso, quest’anno ci sarà la novità del bio. Sarà inoltre presente la squadra di S-cianco di Caselle, che sarà premiata per aver vinto il tredicesimo campionato provinciale di questo sport dopo un’avvincente finale tenutasi con i detentori del titolo in Piazza San Zeno a Verona il 31 maggio scorso. Gli atleti della squadra coinvolgeranno i presenti, in particolare i bambini cui sarà data

Isabel Cristina Granados

la possibilità di cimentarsi con questo antichissimo gioco. L’obiettivo di queste manifestazioni - conclude l’assessore Isabel Granados è ravvivare il paese, i centri storici del capoluogo e della frazione ponendo contemporaneamente la giusta attenzione per non creare concorrenza tra i banchetti e gli esercizi locali».


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Sommacampagna

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CUSTOZA. Il tenore messicano riceverà la 22ª edizione del riconoscimento

Il Premio Lugo andrà a Vargas Servizi di

Claudio Gasparini Ramon Vargas, originario del Messico, uno dei tenori più amati ed acclamati dal pubblico e dalla critica, attivo sui palcoscenici internazionali, riceverà nell’affascinante parco di Villa Vento a Custoza il Premio Giuseppe Lugo, giunto alla ventiduesima edizione. Il soprano Susanna Branchini, il mezzosoprano Sanja Anastasia, il baritono Federico Longhi ed il basso Carlo Colombara affiancheranno il premiato tenore Vargas nel concerto che avverrà il 2 luglio prossimo alle ore 21 con ingresso libero. Al pianoforte il Maestro Patrizia Quarta, Davide Da Como presenterà la serata che avrà il suo momento clou nella premiazione dell’ospite e che si chiuderà deliziando i palati con un raffinato buffet dove la buona musica, la buona cucina ed il buon vino, il Custoza, andranno a braccetto. Il premio è nato nel 1994 per

volontà del Presidente del Comitato “Giuseppe Lugo” Giuseppe Pezzini che, nel 1969 acquistò Villa Canossa dal grande tenore, nativo di Rosolotti di Sona nel 1899, che ne aveva fatto la sua dimora in un primo momento - e un ristorante, meta d’appassionati del bel canto e di cucina, come tuttora, ribattezzata in “Villa Vento”, in ricordo della melodia che, nata per un film, fece il giro del mondo e fu eseguita dalle più importanti voci tenorili. Il premio intende premiare un artista lirico distintosi nel panorama internazionale. Si sono succeduti nomi illustri da Placido Domingo a Josè Carreras, quindi Francesco Corelli, Giuseppe Di Stefano, Carlo Bergonzi, Giuseppe Giacobini, Nicola Martinucci. Nel 2001 premio speciale a Magda Oliviero e “Premio alla Carriera” alla villafranchese Alida Ferrarini. L’anno successivo premio speciale al soprano Mietta Sighele ed al tenore Veria-

no Lucchetti. Altri premiati mezzosoprano Adriana Lazzaroni e tenore Pier Mirando Ferraro. Nel 2004 concerto in onore di Giuseppe Lugo. Negli anni successivi premi al tenore Giacinto Prandelli, seguito da altro concerto in onore del tenore Lugo, dal riconoscimento alla carriera del maestro Rolando Nicolosi, premi a Nunzio Todisco, Marco Berti, Carlo Ventre, Gustavo Porta, Fabio Armiliato, Celso Albelo e – lo scorso anno – Francesco Meli che si è esibito in una fantastica performance all’apertura dell’Expo di Milano. Il Commendatore Giuseppe Pezzini che porta «sempre nel cuore le belle esperienze vissute con Giuseppe Lugo per vent’anni» ha voluto, attraverso il premio, dare valenza culturale ad un suo ricordo affettivo, condividendolo con il territorio e gli appassionati di lirica e del bel canto. Quest’anno consegnerà il premio a Ramon Vargas.

Il comm. Giuseppe Lugo a sinistra consegna premio 2014 al tenore Meli alla presenza del Sindaco di Sommacampagna e del vicepresidente della Provincia

OPERA RESTAURATA. Inaugurato e benedetto il capitello dedicato alla Madonna del Monte Il 27 maggio scorso è stato inaugurato a Sommacampagna il restaurato capitello dedicato alla Madonna del Monte in via Bussolengo. Versava in uno stato di degrado e abbandono e da anni un gruppo di devoti si era interessato per riportarlo all’antico splendore a partire dal Centro Ricreativo e Culturale Anziani locale la cui presidente Agnese Ceresini ha ricordato i nomi di chi ha collaborato al progetto: Lino Bertolaso, Stefania Brunetto, Franco Cacciatori, Lorenzo e Rosa Ceresini, Gianfranco Costa, Luigino Cristini, Stefano Fasoli, Giuseppe Nicolis, Angelo Padovani, Giovanni Pettenon, Rosanna Pigozzi, Sandro Premier, Valter Valetti. Il ringraziamento è andato anche al defunto presidente del centro Giovanni Righi che diede un’importante impulso per il restauro e al cav. Renato Adami, appassionato di storia locale, che per primo andò a ripulire il capitello dalla vegetazione infestante piantando due cipressi ai suoi lati. La solenne benedizione è stata impartita dal parroco don Tarcisio Soldà presenti la presidente Ceresini, Lilia Righetti moglie del sopraccitato ex presidente Righi e rappresentanti dell’amministrazione comunale. «Ringraziamo come amministrazione il Centro Ricreativo anziani per la passione, dedizione e competenza impiegata per riportare all’antico splendore un elemento del nostro patrimonio culturale. Il senso civico e di appartenenza ad un luogo dimostrato da questo gruppo deve essere un esempio per tutti i cittadini» - ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Bertolaso. Un aneddoto curioso è stato illustrato dalla presidente Ceresini. Il dipinto opera di Giovanni Righi aveva bisogno di essere restaurato per cui il gruppo anziani lo portò al concittadino e pittore Stefano Fasoli affinché provvedesse in tal senso. Un giorno un gruppo di anziani recatisi al capitello trovarono con grande meraviglia una statuetta della Madonna di Medjugorie. Il mistero fu presto svelato dalla signora Stefania Brunetto che, passata e vedendo il capitello vuoto, provvide a rimpiazzarla. Il dipinto restaurato è tornato al suo posto, ora si è in attesa di collocare la statuetta in un nuovo altarino che sarà realizzato al Centro Anziani.


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

CRONACHE di Villafranca

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SPETTACOLO. Il ricavato della rappresentazione teatrale andrà alla Onlus Famiglia Felice

Il Lions Club per i disabili Servizi di

Claudio Gasparini Il Lions Club Villafranca ha organizzato il 28 maggio scorso al teatro smeraldo di Valeggio sul Mincio la rappresentazione teatrale a scopo benefico “Nemici come prima” in collaborazione con Roberto Puliero e la sua compagnia teatrale La Barcaccia. Il ricavato sarà consegnato alla Onlus Famiglia Felice di Villafranca di Verona finalizzato all’acquisto di una autovettura per il trasporto di persone disabili. Teatro pieno di spettatori entusiasti della rappresentazione. «Siamo contenti – ha sottolineato Puliero – quando possiamo contribuire a qualche opera di solidarietà. Lo spettacolo, divertente, attraverso un linguaggio comico, ha fotografato una situazione reale che coinvolge tutte le persone che hanno

Maurizio Grazia

qualche motivo di sofferenza dove si vede chiaramente come, anche chi dovrebbe essere vicino a queste persone, in realtà, considera il proprio lavoro una routine e finisce

per venire meno alla necessità di assistere». Keti Mazzi, Delia Lorenzi, Letizia Isolani, Davide Valieri sono stati gli altri interpeti della rappresentazione teatrale conclusasi con la recita di una poesia di Trilussa da parte di Roberto Puliero. Il presidente Giusto Vecchiato ha tracciato in sintesi l’operatività della cooperativa. «Si occupa di assistenza domiciliare agli anziani aiutandoli nelle azioni di vita quotidiana ritardando sempre più il ricovero presso le residenze per anziani. L’iniziativa è nata grazie ad Anna e Attilio Bignami che nel 1989 hanno preso in casa tre persone con patologia mentale. Da lì è nato il gruppo appartamenti protetti, dove siamo arrivati ad ospitare al presente 14 utenti. La malattia mentale è una cosa fastidiosa, di solitudine». Soddisfatto per il risultato della serata il presidente uscente del

Lions Club Villafranca Maurizio Grazia: «I nostri Club sono impegnati in opere benefiche a livello internazionale, come la raccolta fondi per la lotta contro il morbillo tanto per citarne una, nazionale e locale. Operiamo sui territori di Villafranca, Valeggio e Sommacampagna dove cerchiamo di portare il nostro contributo, anche economico in relazione alle disponibilità, nei vari ambiti dal sociale al culturale».

FORMULA CHALLENGE CITTÀ DI VILLAFRANCA Il “26° Formula Challenge Città di Villafranca” si è svolto il nove e dieci maggio nella zona industriale di Villafranca, trasformata per l’occasione in una vera e propria pista da corsa automobilistica, organizzato da Hotel Expo Verona e da Povil Race Sport con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Museo Nicolis. I cinquanta equipaggi iscritti si sono dati battaglia sul percorso sperimentale di duemilasettecentocinquanta metri approvato dalla federazione nazionale Aci-Csai. Ad aggiudicarsi il Trofeo Hotel Expo per il primo posto assoluto è stato Alessandro Tinaburri su Formula Gloria C8 Evo mentre il Trofeo 26° Challenge Città di Villafranca per il secondo posto assoluto è andato ad Andrea Dal Ponte su Ford Fiesta WRC, seguito al terzo posto da Daniele Fiocco su Renault Clio premiato con il Trofeo Povil Race. A salutare il nuovo formula challenge LaFerrari, il gioiello della casa di Maranello ammirato all’Hotel Expo prima e successivamente al Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica.

DOSSOBUONO/ASSOCIAZIONE PICCOLA FRATERNITÀ E’ una storia lunga e intensa quella dell’associazione “Piccola Fraternità” di Dossobuono, nata dal forte desiderio di dedicare del tempo alle persone svantaggiate che vivono in paese. Traendo ispirazione e forza dal progetto di don Giorgio Scarsini nel 1987 viene redatto il primo statuto che diede ufficialmente inizio all’Associazione “Piccola Fraternità”. Essa ha da sempre voluto essere innanzitutto una Casa, uno spazio di incontro, di dialogo nella quale si potesse vivere concretamente il messaggio evangelico della carità, dell’accoglienza e dell’ascolto verso gli ultimi, tenendo presente il versetto del

Vangelo di Matteo nel quale si legge: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato”. Nel corso degli anni le dimensioni della “Piccola Fraternità” sono cresciute grazie anche alle convenzioni con il Comune di Villafranca , le A.S.L. e al lavoro di rete con altre realtà simili presenti sul territorio. Non potendosi più configurare come un’Associazione nel 2009 nacque l’esigenza di dare vita ad una fondazione che fosse in grado di gestire le attività e il personale della casa che nel corso degli

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 Novembre , Banca Popolare, - Bar Via Ospedale - Biblioteca ALPO - Don Marco ROSEGAFERRO - Barcollo QUADERNI - Poste DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip, Studio dentistico don Bosco

anni raggiunse più di venti unità. Attualmente la Fondazione “Piccola Fraternità”, che ha sempre sede in Piazza Don Girelli 2, sta gestendo la comunità alloggio, il centro diurno per disabili, e il centro diurno anziani, oltre ad altre iniziative. Il 6 giugno scorso l’associazione ha inaugurato la casa “Le Geme” in via Vertua, dove sono a disposizione tre miniappartamenti pensati per persone che si trovano a vivere una situazione di bisogno in un momento particolare della loro vita. Il pensiero caritatevole, evangelico e d’amore hanno spinto l’Associazione ad intraprendere questo nuovo percorso. «La strada da fare è ancora molta - affermano dall’Associazione - e si avrà bisogno del sostegno della comunità che fino ad ora si è sempre dimostrata disponibile e aperta di fronte a proposte di questo genere, in cui si vuole dare valore e importanza innanzitutto alla persona e ai suoi bisogni. Si vogliono fin d’ora ringraziare tutte le persone e le Associazioni del territorio che hanno creduto e sostenuto questo progetto».

NOTIZIE IN BREVE VILLAFRANCA. “Sotto le stelle con la musica nel cuore” è la manifestazione canora organizzata dal Rotary Club Villafranca di Verona a scopo benefico che avverrà all’Hotel Expo Verona in Via Portogallo 1 a Villafranca venerdì 19 giugno. Dopo i saluti del presidente del Rotary Giulio Bresaola, previsti per le ventuno, seguiranno il concerto della giovane artista Beatrice Pezzini. Sarà disponibile per l’occasione, l’interessante libro “Tra le pieghe del cuore” una raccolta di poesie di Luigi Cattelani, nativo di Nogarole Rocca. Con l’acquisto del libro si darà un contributo concreto a sostegno della “Rotary Foundation” creata nel 1917 “per fare del bene nel mondo.” . SOMMACAMPAGNA. Per iniziativa dell’assessorato alle politiche sociali, del consigliere delegato agli anziani Gianfranco Adamoli in particolare, il Circolo culturale e ricreativo degli anziani di Sommacampagna, ha promosso un corso d’informatica per senior. A fronte dei quattordici posti disponibili sono pervenute ventotto iscrizioni tali da dover organizzare due corsi, uno alle 15,30 l’altro alle 20,30 con lezioni teoriche e pratiche tenute da Mirko Gasparini presidente dell’associazione Os3 che dal 2007 si occupa di rigenerare vecchi pc per scopi benefici.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

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S-CIANCO. Battuto il San Martino Buon Albergo in finale. Olivieri: «Grande soddisfazione»

Caselle, che vittoria! Il campionato è tuo

Domenica 31 maggio a Verona, nella splendida Piazza San Zeno, si è svolta la finale del tredicesimo Campionato Veronese di S-cianco che in 11 giornate ha visto confrontarsi 20 squadre. In una giornata caldissima la squadra di San Martino Buon Albergo, detentrice del titolo, si è confrontata, con tante persone presenti ed un tifo da stadio, nel gran finale con quella di Caselle di Sommacampagna che si è meritatamente aggiudicata il trofeo. «Dopo quattro finali perse – ha commentato il capitano del Caselle Marco Olivieri – finalmente abbiamo centrato l’obiettivo. Siamo soddisfatti di questo risultato che premia l’impegno della squadra». Composta dal capitano, da Michele e Alessandro Olivieri, Maurizio Segattini, Adriano Zenato presenti alla disputa finale e Renzo Merzi assente per l’occasione causa altri impegni. L’edizione è stata organizzata con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Verona e con la collaborazione di Verona, Bonavigo, Isola della Scala, Legnago, Negrar, Soave, Sommacampagna, Trevenzuolo e Villabartolomea. La lippa è il nome che identifica in Italia questo gioco antichissimo con varie denominazioni come s-cianco nella maggior parte della provincia di Verona. «E’ uno dei giochi più diffusi al mondo con

PODISMO/MEETING DEL CUSTOZA

modi e attrezzature leggermente diverse, che non ne modificano la sostanza – evidenzia Paolo Avigo presidente dell’Associazione Giochi Antichi di Verona organizzatrice della manifestazione. Abbiamo reperti archeologici che fanno risalire il gioco dall’undicesima alla dodicesima dinastia egizia vale a dire dal 2150 al 1750 a.c. Il campionato è andato benissimo grazie anche al contributo di Giove pluvio. Siamo inoltre compiaciuti per la soddisfazione espressa da tutti i comuni che hanno collaborato ospitando le squadre concorrenti». Entrano in campo quattro giocatori per squadra che si alterna-

no in turni d’attacco, che vede schierato un solo giocatore, il “battitore” e di difesa che vede in campo la formazione al completo. Vince la squadra che durante i propri turni d’attacco ha totalizzato il maggior numero di “maneghi” ovverosia di punti. Il “manego” è il bastone con cui si lancia il “pinpinel” entrambi ottenuti da manici di scopa. «L’idea di ripresentare il gioco è nata da un gruppo d’amici già appassionati delle culture del nostro territorio – evidenzia Paolo Avigo – che ha visto in questo gioco tradizionale la possibilità di rilancio non solo per lo specifico del gioco ma anche per attività di gioco tradizio-

nale a livello territoriale e questo ci ha permesso di venire a contatto con altre realtà a livello nazionale ed internazionale che ci ha dato lo stimolo di partire. Sin dall’inizio la squadra dello Sri Lanka ci accompagna avendo un gioco simile che da loro si chiama calli». Venuta a conoscenza della finale che si sarebbe disputata da lì a breve l’assessore alla cultura, promozione turistica e sport Isabel Cristina Granados si è recata in Piazza San Zeno dove ha avuto modo di complimentarsi con i vincitori di Caselle anche a nome dell’amministrazione comunale di Sommacampagna.

Oltre 7000 presenze al quarto meeting internazionale del Custoza, manifestazione podistica con partenza e arrivo a Villa Venier tenutasi il 10 maggio scorso a Sommacampagna organizzata dal Gruppo Marciatori Agriform, nel corso del quale si è tenuta la 39° Marciarena, la nona corsa “I campioni del domani”, il terzo trofeo regionale Avis ed il primo Memorial Day. Gran soddisfazione per il presidente del gruppo organizzatore Alfonso Principe che ha commentato «ancora una volta un successo, che ha portato i numerosi partecipanti a scoprire le attrattive dell’anfiteatro morenico lungo percorsi panoramici accattivanti ed ombreggiati. E’ stato molto apprezzato il nuovo percorso di 20 chilometri e mezzo che ha voluto proporre in anteprima le manifestazioni che abbiamo in programma per il Custoza 2016 a ricordo del centocinquantesimo anniversario della terza guerra d’indipendenza e dell’annessione del Veneto all’Italia. Abbiamo voluto promuovere il territorio predisponendo anche un punto d’informazione con materiale turistico e promozionale delle terre del Custoza e del comune gemellato di Hall in Tirol». Ottima la partecipazione alla corsa “I campioni per il domani” riservata ai bambini fino ai 13 anni con oltre 300 piccoli atleti iscritti. Sono intervenuti 77 gruppi podistici provenienti non solo da tutta la provincia di Verona ma anche da Modena, Rovigo, Mantova e Piacenza. Come lo scorso anno, si è aggiudicato il trofeo Avis il gruppo di Malavicina mentre il trofeo comune di Sommacampagna è andato alla Polizia di Stato coinvolta per il Memorial Day. Nella celebrazione ufficiale tenutasi agli impianti sportivi sono stati ricordati gli agenti Biondani e Bencivenga di cui gli impianti stessi portano il nome, morti a Sommacampagna in un conflitto a fuoco nel 1992. C.G.

Claudio Gasparini

CALCIO A 5. Nasce Balconi United, il mix perfetto di passione per il pallone e amicizia Grazie alla passione di alcuni giovani amici che giocano assieme da tempo è recentemente nata una nuova realtà nel panorama calcistico locale. Stiamo parlando del Balconi United calcio a 5 che ha visto il suo esordio nella Valpolicella Cup, prestigiosa manifestazione che si è svolta agli impianti sportivi di San Floriano e ottimamente organizzata da Msp Verona. Marco Benedetti ne è presidente, promotore, sponsor e calciatore, insomma un jolly tuttofare della neonata compagine di Balconi. «L'idea - spiega Benedetti - nasce da un percorso sportivo di un gruppo di amici che si trova da qualche anno il sabato pomeriggio per una sgambata e quattro calci a un pallone. Lavoriamo tutti in orari serali quindi è stato difficile trovare dei momenti di aggregazione collettivi se non a orari difficili. Però a un certo punto, grazie anche alle sollecitazioni del nostro allenatore, Flavio Stefanoni, ci siamo detti che forse sarebbe stato meglio provare a giocare si tra amici ma con lo spirito dei tre punti in palio e così ci siamo iscritti per la prima volta a un torneo vero, la Valpolicella Cup. L'impatto non è stato semplice perché un conto è giocare tra di noi, altra cosa trovarsi di fronte squadre navigate, organizzate e con giocatori che fanno la differenza. Ma dopo qualche piccola difficoltà iniziale stiamo trovando la quadrature del cerchio e ci stiamo togliendo le nostre soddisfazioni». «Quando i ragazzi mi hanno contattato - spiega il mister Flavio Stefanoni, nella foto di squadra - non ci ho pensato un secondo ad accettare, mettendo a disposizione la mia esperienza da calciatore di calcetto, abituato tra l'altro a disputare questo tipo di tornei. Il Balconi Utd può crescere in maniera esponenziale, i ragazzi sono giovani, con un mix di esperienza e freschezza, alternate a talento e dedizione, con alcuni difetti ancora da migliorare, tra cui spiccano il nervosismo nei momenti clou della partita e l'istinto killer, come si dice, per chiudere la partita al momento giusto. L'obiettivo come società appena nata è ovviamente quello di crescere in campo e fuori, consolidarci a livello di risultati e di dirigenza, partecipando a ottobre al campionato Msp 2015/16 che potrà dire a che livelli può competere questa squadra». La rosa del Balconi Utd: Marco Benedetti, Zeno Guardini, Federico Lambiase, Dino Soso, Tommaso Benini, Flavio Stefanoni, Gianluigi Girardi, Alberto Verze',Rudy Castellani, Francesco Boari, Simone Brentegani. Un ringraziamento speciale agli sponsor, ai sostenitori e alle nostre tifose che ci seguono ogni sera.


Il giardino come stanza della casa Quando nel 1924 i genitori di Charles-Edouard JeanneretGris, noto come Le Corbusier, si insediarono nella casetta che il figlio aveva progettato sulle rive del lago Lemano a Corseaux, (Vivey, Svizzera), si accorsero di come funzionasse bene la "macchina per abitare" pensata per loro. Tra i vari aspetti che Villa le Lac ancora oggi insegna, uno dei più interessanti è la nozione di stanza all'aperto il cui risultato finale più che un giardino porta lo spazio a definirsi come una stanza verde, come un interno con tanto di finestra ad incorniciare il lago. Una tipologia del genere può essere ricondotta sia al chiostro medievale (luogo aperto ma interno allo stesso tempo), sia all'hortus conclusus (giardino recintato tipico del giardino medievale presente soprattutto in monasteri e conventi). Il più importante architetto del XX secolo, in questa "salle de verdure", inserisce degli elementi di arredo proprio come fosse un interno e vi colloca un tavolino molto simile a quello che verrà realizzato in legno nel Cabanon oltre a una piccola pedana per il divertimento del cane di famiglia che poteva così osservare i piedi dei passanti. I muri del giardino definiscono uno spazio interno a cielo aperto e il paesaggio diventa parte integran-

te della costruzione, con il panorama come elemento progettuale. La lezione sul giardino di Le Corbusier si concretizza oggi in una sempre maggiore attenzione del rapporto tra giardino e casa che vede il design dell'outdoor diventare protagonista con poltrone e divani, tavoli e pouf disegnati dalle grandi firme dell'arredo. Completano il progetto degli esterni pergolati e vele che consentono l'uso del giardino anche in condizioni di pioggia o soleggiamento eccessivo. La ricerca sulla tecnologia dei materiali entra di diritto a completare un tema che non riguarda più solo la forma ma anche la durabilità e la manutenzione di alluminio e acciaio per i sostegni, pietra e polietilene per gli arredi, legno e tessuti drenanti per le coperture. Il giardino diventa così un luogo da vivere con il panorama come elemento progettuale e richiama uno stupendo aforisma di Le Corbusier: «L’architettura si cammina». Vale a dire: la freddezza delle planimetrie e delle sezioni deve lasciare il posto all'esperienza dei luoghi. Ci potremmo chiedere se in fondo questa non sia proprio la vera lezione del maestro svizzero che ci ha lasciato tante testimonianze importanti e alcune note davvero poetiche come in questa villa.


RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

LETTO

PER VOI

Mo Yan, Le canzoni dell’aglio, Einaudi, 2014, 361 p., 22,00€

La storia è ispirata a un fatto realmente accaduto in Cina, nel distretto di Cangshan: la rivolta dei contadini esasperati perché nel 1987 l’intero raccolto di aglio era rimasto invenduto a causa dell’incompetenza e dell’avidità dei funzionari locali. La sede del governo venne assaltata e gli arredi degli uffici dati alle fiamme. Nel distretto di Tiantang si leva la voce di un cantore cieco, Zhang Kou, che incornicia la narrazione con i suoi versi. Siamo nel decennio successivo alla morte di Mao, al tempo delle riforme di Deng Xiaoping, in un tempo d’intense contraddizioni politiche ed economiche: due anni prima di Tienanmen. Mo Yan, premio Nobel nel 2012 elabora la rivolta intrecciandola con due personaggi, Gao Yang e Gao Ma. Gao Yang è un contadino che ha partecipato agli scontri e viene arrestato in casa dove vive con la moglie, una figlia cieca e un neonato. E’ sottoposto a violenze gratuite e reiterate e in carcere passa il tempo accanto ad assassini e a condannati a morte che mangiano pidocchi: “Nelle pieghe della coperta ci sono i pidocchi, ne afferra alcuni, se li mette in bocca e li mastica”. Pur subendo ogni tipo di tortura, ricorda e pensa agli anni del passato, ai dieci anni di prosperità che ciascuno di noi riceve in sorte, in cui “ i demoni non osano avvicinarsi”. Gao Ma, invece, è innamorato di Jinju, promessa sposa a un anziano e malato per permettere a suo fratello, che è zoppo, di trovare a sua volta una moglie. Gao Ma non si rassegna e fugge con Jinju, ma i suoi tentativi finiscono sempre per scontrarsi con l’ira e la violenza dei fratelli. E’ un’infelice e tragica storia d’amore di grande intensità. Toccante il momento in cui Jinju parla con il bambino che porta in grembo e che si agita per nascere: “Un tempo ero anch’io come te, volevo uscire per vedere il mondo, ma una volta fuori ho mangiato cibo per le bestie, ho lavorato come le bestie, ho ricevuto calci e pugni, i tuoi nonni mi hanno persino appesa a una trave e mi hanno frustata. Figlio mio, davvero vuoi uscire?”. Storie che condividono la sottomissione al male, pur tentando di resistervi, come a significare che è impossibile all’uomo sfuggire alla violenza della storia e della società in cui vive quando sono in gioco il destino e la determinazione dei potenti. Nobel ben meritato e autore da leggere.

Lingua e Civiltà Nella punteggiatura, i due punti servono a indicare un’elencazione, o una spiegazione di quanto è stato detto, o sono posti prima delle virgolette del discorso diretto come in questi esempi. In libreria acquisterai: penne, matite, quaderni. Non capii il suo discorso: era stato poco persuasivo. Galileo disse: “Eppur si muove!”. Foglie planavano dai platani: sorvolando, lente ali, i taciturni disegni dei cancelli. E’ possibile usare i due punti anche in modo molto efficace ed espressivo. H.W.Fowler diceva che “consegnano le merci fatturate nelle parole precedenti”. George Bernard Shaw scrisse che “conservava gelosamente i due punti per alcuni effetti che nessun’altra pausa produce”. Sospiri drammatici, pause musicali come in questo esempio: “Mio marito è appena tornato insieme al mio futuro genero; e non sanno nulla. Se sapessero, le conseguenze sarebbero terribili. Lei è uno straniero: i nostri rancori nazionali non hanno lo stesso significato” (Le armi e l’uomo, atto II). Si usano anche quando due enunciati sono “posti esplicitamente in giustapposizione drammatica”. Per esempio, “Pietro non riusciva a parlare: era ubriaco”. Shaw spiega che quando la seconda frase riafferma, spiega o illustra la prima, si usano i due punti; e anche quando si vuole un brusco “arresto”. “Pietro era un letterato per natura: cioè, un bugiardo”. In sostanza, i due punti sono quasi sempre preceduti da una frase completa, e nel loro uso più semplice annunciano con una certa teatralità ciò che sta per venire. “Una cosa è certa, Watson: era il latrato di un enorme mastino”. “Tom ha una sola regola nella vita: mai mangiare qualcosa di più grosso della propria testa”. “Da bambino adoravo i Bee Gees: tutti gli altri non mi piacevano”. “Puoi farcela: e ce la farai”. “L’uomo propone: Dio dispone”. Inoltre si usano per separare i sottotitoli di libri e film dai titoli principali: “Analfabetismo: una visione pessimistica della conservazione della lingua”. “Star Wars: Episodio V”. Infine, per convenzione, possono essere usati, in alternativa allo spazio, per separare i personaggi di un testo teatrale dal dialogo. SIRELLI: Ohè, ohè. LAUDISI: Non gli dia retta. SIGNORA CINI: Se non dobbiamo più credere neppure a ciò che si vede e si tocca! (Pirandello, Così è - se vi pare -)

22 a cura di Lino Venturini

AGENDA LETTERARIA Di Dante Alighieri, il Sommo Poeta nato sotto il segno dei Gemelli, in un periodo compreso tra il 21 maggio e il 21 giugno del 1265, ricorre quest’anno il 750mo anniversario. Certo, invece, è il giorno del suo battesimo: il 27 marzo 1266, di Sabato Santo. Dante fu battezzato con il nome di Durante, poi sincopato in Dante. Gli Alighieri erano una famiglia fiorentina della piccola nobiltà e il figlio seguì l’iter educativo proprio dell’epoca, dapprima presso un doctor puerorum che insegnò i primi rudimenti linguistici per approdare poi allo studio delle arti liberali: teologia, filosofia, fisica e astronomia (Quadrivio), e dialettica, grammatica, retorica (Trivio). L’importanza del latino, quale veicolo del sapere, era fondamentale per la formazione dello studente. Lo era allora, come lo sarebbe oggi. Morì il 14 settembre 1321, a cinquantasei anni, per aver contratto la malaria mentre passava dalle paludose valli di Comacchio. È considerato, al pari di Francesco Petrarca, padre della lingua italiana. Scrisse una decina di opere fra cui la Commedia, divenuta celebre come Divina Commedia, universalmente considerata la più grande opera scritta in italiano e uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. A lui dobbiamo buona parte delle parole italiane che formano il nostro patrimonio linguistico. Alcune meravigliose terzine sono diventate “memi”, emblemi, modi di dire che si sono radicati nella memoria collettiva. Non ragioniam di lor: “Fama di loro esser non lassa, / misericordia e giustizia li sdegna: / non ragioniam di lor, ma guarda e passa” (Inferno, III, 49-51). Amor, ch’a nullo amato: “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non m’abbandona” (Inferno, V, 103-105). Fatti non foste a viver come bruti: “Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e conoscenza” (Inferno, XXVI, 118-120). Ahi serva Italia, di dolore ostello: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di provincie, ma bordello!” (Purgatorio, I, 70-72). Era già l’ora che volge il desio. "Era già l’ora che volge il desio / ai naviganti e ‘ntenerisce il core / lo dì c’han detto ai dolci amici addio” (Purgatorio, VIII, 1-3). “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno, XXXIV, 139).

POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Ci è pervenuta una silloge di poesie e…momenti di vita, firmata da Attilia Righetti. La sua bontà e religiosità traspaiono da ogni riga, al punto di poterle definire vere e proprie preghiere, come quella che proponiamo oggi dal titolo “Sul sentiero della vita”. Lino Benedetti, noto corrispondente per Sant’Anna d’Alfaedo di più testate, ci invia “In ricordo di Maria Vaona…” scomparsa questo mese, da parte dei brachi dai Saughi (butei della località Saughi), di cui fa parte anche Francesca Vallenari. C’è da dire che con la morte di Maria, “Tina” per gli amici, la contrada è rimasta disabitata. Emma, non meglio identificata, è l’autrice di “Il mio fiore solitario”, che presenta una dolcissima morale: che sia dalia o margherita un fiore può essere esempio di vita. SUL SENTIERO DELLA VITA Sul sentiero della vita c’è la gioia c’è il dolore, ma vicino a te Signore mai nessun vacillerà. Dal dolor che tu hai sofferto scaturito è il nostro bene, fa o Signor che le Tue pene noi possiamo consolar. Solo Tu sai trasformare nella gioia anche il dolore, se disposti con amore alla Tua santa volontà. Fa, o Signore, che ogni uomo, ogni uomo in questa vita, nella fede scopra e dica quant’è dolce star con Te. Attilia Righetti

IN RICORDO DI MARIA VAONA… Ciao Tina, te se stà l’ultima che à tegnù verto l’usso de la contrà. Adesso con en cioco che fa mal quell’usso el sa serà. Sà perso la ciave e quel mondo picenin lè restà tristo e bandonà. Le quatro case, i salti con i clasetti a sclafaròn fra i busi de la stradela, la to osse sempre vispa da butela. El primo tiron de ‘na cica, fumà de scondòn fra oci rossi, lagrime de beca, raspeghin en gola e en sbosegòn che te sbrega la parola.

Tanti ani boni tè visto passar e quando tuti i toi iè né ia, te se restà ti sola con en vel de malinconia. Spirito libero come ‘na foia nel vento, soriso su la boca e l’animo contento. Eco, te sarè cussì, nei oci de quei che resta chi. Ciao Tina! Vei rento, sentete! Fermete ‘na nina! Ciao Tina, ne vedarèn ancora. Zugarèn lì en alto, nel sol ‘ndo no ven mai sera. I brachi dai Saughi di Francesca Vallenari

IL MIO FIORE SOLITARIO Nel mio giardino è spuntato un fiore solitario. L’ho guardato incredula, così esile, con un sottile stelo e una piccola gemma. Era lì per spuntare, ma troppo debole per germogliare. Con stupore, ho visto che nello stesso posto lo stesso fiore! E ho pensato che sia un tarlo che rosicchia il gambo? In quell’istante, lentamente su se stesso si è inclinato. Ma non si è perso d’animo, nella terra feconda, il germe che ha lasciato ha generato e nella primavera entrante meravigliata, l’ho visto spuntare. Rinvigorito, con i boccioli fioriti sfoggiando sotto il sole i suoi colori preferiti Il mio fiore solitario? E’ una dalia forte e caparbia Anche un fiore, che sia dalia o margherita, può essereun esempio di vita. Emma


L’ALTRO GIORNALE Giugno 2015

SPAZIO DONNA BENESSERE

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Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

L'assemblea generale dell'Onu ha deciso di proclamare il 21 giugno "Giornata internazionale dello Yoga", accogliendo una richiesta presentata in settembre 2014 dal primo ministro indiano Narendra Modi. Secondo Modi, lo yoga può contribuire ad affrontare i problemi del mondo, tra cui anche il cambiamento climatico. «Non è solo una ginnastica, ma è un cambiamento dello stile di vita» aveva detto nell’esordio al Palazzo di Vetro di New York. Il suo appello per una «Giornata internazionale dello Yoga» è stato accolto da 177 Paesi che hanno appoggiato una risoluzione per celebrare questa ricorrenza il 21 giugno. Il numero più elevato di consensi mai raggiunto per una risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Onu. Nella risoluzione si riconosce che «lo yoga dà un approccio olistico alla salute e al benessere». Dei benefici che derivano da una corretta pratica dello yoga abbiamo sicuramente sentito parlare. Io personalmente lo pratico da quando ero bambina e sono arrivata ad insegnarlo e a formare anche nuovi insegnanti. Penso, però, che a riguardo ci sia ancora parecchia disinformazione, dovuta con molta probabilità all’influsso di contaminazioni new age che a partire dagli anni ’70 hanno snaturato la natura stessa dello yoga proponendo improbabili percorsi fatti di luci ed energie varie! Lo yoga è un’esperienza pratica, che si vive “qui e ora”, niente a che vedere con visualizzazioni fantasiose, lo yoga rafforza il contatto con la realtà. Lo yoga è semplice, concreto, sviluppa l’attenzione, quell’attenzione necessaria che consente di conoscersi e cogliere in se stessi stati sottili di percezione. Grazie alla pratica emerge la parte più autentica di noi, la nostra reale natura interiore. Qui di seguito vi propongo una semplice pratica di purificazione. Un semplicisdi Francesca Galvani simo esercizio che va iniziato il giorno di solstizio d’estate e praticato tutti i giorni per i sei giorni successivi.

L’angolo di Francesca

VELLUTATA DI ASPARAGI E LATTUGA

ANADAUTHI PRANAYAMA: Purificazione cellulare. Inizio pratica 1° giorno di solstizio (estate-inverno) ed equinozio (primaveraautunno) Durata pratica 6 giorni * Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni da entrambe le narici x 6 volte * Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla narice destra x 6 volte * Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla narice sinistra x 6 volte Ripetere l’intera sequenza per sei giorni aumentando ogni giorno una volta in più rispetto al giorno precedente. Ex . 1° giorno 1 volta 2° giorno 2 volta Praticare a digiuno e in luogo calmo! Buon lavoro. Namastè!

500 gr. di asparagi freschi o surgelati 200 gr. di lattuga 500 – 600 gr. di brodo vegetale Mezzo porro 1 dl di panna fresca 2 tuorli 1 cucchiaio di timo e basilico tritati 2 cucchiai di grana Sale, pepe 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva Rosolare con un filo d’olio gli asparagi tagliati a pezzetti con la lattuga e il porro. Aggiungere brodo caldo e portare a cottura. Frullare il tutto. A fuoco spento unire con un frusta gli altri ingredienti. Decorare il piatto con qualche punta di asparago e formaggio grana..

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey ANNIE - La felicità è contagiosa (Annie) Commedia - Drammatico Musicale. 118 minuti - U.S.A. 2014 (uscita 1 luglio) di Will Gluck con Quvenzhané Wallis, Jamie Foxx, Cameron Diaz, Rose Byrne, Bobby Cannavale. Una curiosità: Il film è liberamente tratto dai fumetti: "Little Orphan Annie" pubblicati a partire dal !924 da Harold Gray sul Daily News di New York. Colonna sonora con cover delle musiche originali dell'omonimo film di John Huston del 1982. Tratto dall'omonimo Musical di successo che dal1977 trionfò per mesi a Broadway, applaudito da migliaia di spettatori arriva sui nostri schermi estivi Annie "l'evento dell'anno per tutta la famiglia" con un adattamento cinematografico in chiave moderna, con belle canzoni in italiano, divertente ed emozionante. Un cenno sulla trama: Abbandonata in orfanotrofio fin da piccola dai suoi genitori con la falsa promessa che sarebbero presto tornati a riprenderla, Annie, la brava Quvenzhané Wallis, (rivelazione di Re della Terra selvaggia, candidata all'Oscar) viene affidata alla perfida Direttrice Miss Agatha Hannigan (Cameron Diaz) e vive con lei un'esistenza non certo tra le più felici. Tutto però è destinato a cambiare nella sua vita quando il famoso magnate Will Stacks (Jamie Foxx) un burbero dal cuore buono, ricco benefattore e candidato a Sindaco di New York, su consiglio della sua brillante vice Grace (Rose Byrne) e dell'intrigante scaltro consigliere Guy (Bobby Cannavale) per ottenere consensi fa una mossa strategica per la sua campagna elettorale e decide di prendere con se la piccola Annie per una settimana. Lei con la sua luminosa vivacità e l'innata simpatia conquista in famiglia il cuore di tutti e viene presa la decisione di adottarla. Ma le difficoltà sorgono quando la crudele e alcolizzata Direttrice si oppone con tutte sue forze all'adozione della piccola Annie… Storia di una bimba sfortunata alla ricerca della sua felicità. Da vedere!

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

PROVA ANCHE TU IL MERAVIGLIOSO MONDO DI OXIGENO Nel Salone Bionaturale di Antonella. Oxiwell, il primo dispositivo di Ossigeno puro al 96%, fondamentale per migliorare l’ossigenazione dei tessuti e stimolare la microcircolazione, favorendo l’equilibrio della pelle, del cuoio capelluto e dei capelli. Si tratta di un dispositivo ultratecnologico elettronico che separa l’ossigeno dall’aria ambiente, fornendo al soggetto ossigeno ad alta concentrazione. Il concentratore di ossigeno è utilizzato per fornire ossigenoterapia trasferendo ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari. L’ossigenoterapia per i capelli è un trattamento che mira a migliorare la salute del cuoio capelluto. In particolare esso viene bombardato da ossigeno ad un alto grado di purezza e ad un’elevata pressione. Questo stimola e migliora la microcircolazione e il rinnovamento cellulare nutrendo, idratando, stimolando e lucidando i capelli aiutando a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli. Se utilizzato con prodotti specifici l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevare proprietà terapeutiche e dopo numerosi “L’energia e la persistenza studi scientifici viene oggi utilizzato in conquistano tutte le cose” campo tricologico. ANTONELLA OFFRE UN’ACCURATA ANALISI DEL CAPELLO CON TRICOCAMERA TECNOLOGICA ED ESTRAZIONE DEL BULBO GRATUITA. martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00

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