Edizione Luglio

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ANNO XXVIII - N. 07 - LUGLIO 2013 - stampato 18/07/2013 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Luca Zaia, Luca Coletto e Remo Sernagiotto l’hanno definita «epocale, lungimirante, innovativa e fondamentale». Ecco la grande riforma della Sanità Veneta delineata dal nuovo Piano Sociosanitario Regionale: rafforzamento della sanità territoriale con la nascita degli ospedali di comunità e delle medicine di gruppo integrate; nessun taglio di posti letto, ma una diminuzione dei posti letto per acuti a favore dell’attivazione di letti di comunità; potenziamento dell’urgenza-emergenza per dare risposta ai casi gravi entro la proverbiale “golden hour”. E tanto altro. Intanto, i Sindaci del “Baldo Garda” si schierano a difesa dell’Ospedale di Bussolengo e chiedono un incontro con la Regione. Come mai? Perché in base alle nuove schede regionali, l’ospedale Orlandi di Bussolengo” verrà “svuotato” delle funzioni principali (lasciando solo Pronto Soccorso, lunga degenza e trasfusionale) a favore dell’Istituto Magalini di Villafranca. pag. 6-7

BUSSOLENGO - LAZISE - SONA: LE NUOVE AMMINISTRAZIONI Le nuove Amministrazioni si presentano. Il post elezioni è cominciato. Bussolengo accoglie il primo sindaco donna della sua storia. Lazise sceglie la Giunta “ristretta”. Sona ha già svolto il Consiglio comunale numero uno ed è proiettata nel futuro. In ordine, i primi cittadini Paola Boscaini, Luca Sebastiano e Gianluigi Mazzi avranno il loro bel daffare. A Bussolengo saranno in Amministrazione tre uomini e tre donne. «E questa parità – spiega il sindaco - è già un grande risultato. Per gli assessori ho tenuto conto sia del risultato elettorale, sia delle caratteristiche professionali». A Lazise il primo cittadino verrà affiancato solo da quattro assessori (in passato la Giunta era formata da sette componenti) per effetto delle nuove disposizioni di legge che hanno imposto una riduzione dei componenti del Consiglio e, di conseguenza, anche della Giunta. A Sona, Mazzi ha parlato chiaro: «Molti sono i progetti e le iniziative intraprese: stiamo cercando di eliminare le spese inutili, soldi elargiti per serMaria Paola vizi non utilizzati». Boscaini Luca Sebastiano Gianluigi Mazzi pag.10-14-20

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le vostre

Lettere Luglio 2013

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PAPA 2

PAPA 1

“Mi piace sempre di più”

“Vanity Fair e ...successo”

Papa Francesco ci piace sempre di più! Non è solo uno che predica, ma una persona concreta che conosce le debolezze degli uomini e i suoi limiti. Denunciare pubblicamente che la globalizzazione è sbagliata e l'incapacità dei politici, anche nel nostro paese, che ci hanno portato alla deriva, è suo dovere e diritto! I nostri onorevoli fanno meglio a stare zitti, soprattutto coloro che hanno un capo "fuori ogni riga e regole". Quello che dice Papa Francesco è una grande verità, ed è giusto mettere alla gogna questa inaccettabile situazione. C'è sempre più povera gente che fatica a vivere e subisce la difficile situazione. Cosa fa quel padre di fami-

Vanity Fair, il periodico americano dedicato alla vanità, ai pruriti, alla moda, allo spettacolo, alle curiosità, allo show, al beauty, alle news, al gossip, agli scandali, alla mondanità, e alle vite delle star, ha proclamato papa Francesco uomo dell’anno. Si sono spese parole di elogio al vindice dei poveri e degli ultimi, Francesco. Unicamente mossi da intenti altamente spirituali, l’omosessuale Elton John ha asserito che “spero che sappia far arrivare il suo messaggio anche oltre, fino ai più emarginati della società, penso, per esempio, agli omosessuali”. Erri De Luca, il fondatore del movimento eversivo marxista comunista Lotta Continua, ha dichiarato che Francesco, Papa del Sud, non si fa accompagnare da nessuna autorità del Nord, che non ha creduto finora suo dovere accorrere sul posto. Appurato l’indiscutibile successo mondano di Bergoglio, non sarebbe il caso di istituire una commissione teologica che depenni l’obsoleto discorso della Montagna laddove Gesù disse ai suoi discepoli “Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti” (Luca 6,20-23) e “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Luca 6,24-26)? Se le beatitudini non verranno rottamate, come potrà Bergoglio conciliare notorietà e parola di Dio? Gianni Toffali

glia disoccupato, quei giovani senza possibilità di entrare nel campo lavorativo, quel pensionato che intacca i propri risparmi per aiutare i familiari? Dove andremo a finire? E là a Lampedusa c'è un'altra tragedia dove ogni giorno si allargano i bisogni per la sopravvivenza. Papa Francesco è un uomo che ha sentito la pressante necessità di dare conforto con la sua presenza, e non solo, e merita sicuramente applausi non critiche. Io che ho sempre avuto con la Chiesa un rapporto tra alti e bassi, sostengo che l'inferno e il paradiso c'è già sulla terra e disprezzo i facili pentimenti di alcune persone. Credo nell'operato del Papa Francesco e penso che ci vuole tanto coraggio in quel-

Che bella dedica, amici lettori. Queste sono le cose che aiutano a lavorare e danno l’entusiasmo di continuare.

DEDICA A L’ALTRO GIORNALE

I tuoi e i nostri pensieri tu scrivi, la tua voce tutti ascoltano, da molto tempo ci dai sostegno e braccio, ci accompagni nel nostro breve e lungo viaggio. Ci racconti di donne e uomini, di gioie e tristezze, di dolore e d'amore, ci hai insegnato a pensare e a scrivere, ci hai fatto capire quanto è importante l'altro. A tutti tu cerchi e trovi uno spazio, molti in te trovano conforto e morale, esprimi le tue idee e anche le mie, ti sei imposto di essere con me e contro di me, con te e contro di te, come in ogni verità che molti vorrebbero sentire, ma nessuno dire. Ma che qui può essere sfogliata e trovata, come dovrebbe essere in questo, in quello, o … ne L'Altro Giornale ! Grazie di scrivere, grazie di potervi leggere! U. T. / Hugo Trety

Grazie a te, caro amico

lo che fa e che nel suo cammino troverà tanti ostacoli. Ogni mattina quando mi alzo il mio pensiero va a lui e penso di pregare insieme a lui. L'abbraccio forte, cara Rosanna, e tanti auguri per una serena estate! Edith Papa Francesco è un grande, cara Edith. Un uomo così ci vorrebbe anche al governo della nostra Italia! Chissà che qualcuno non prenda esempio… Ricambio il suo abbraccio e l’augurio di una buona estate.

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 18 - 07 - 2013

Caro Toffali, mi permetta due parole. Dovremmo ringraziare Dio che ci ha mandato Papa Francesco, un uomo così coraggioso e così fedele alle parole di Gesù. Un uomo che vuole davvero “ripulire” la Chiesa da tutte quelle sovrastrutture legate all’ambizione e al denaro e che – forse – riuscirà a riportare tra gli uomini il vero spirito di Cristo. Se poi il suo modo di operare riscuote tanto successo, ben venga. Certamente Gesù, nel discorso della Montagna, non intendeva certo stigmatizzare questo tipo di successo, quello di un Uomo che- vivendo umilmente e lottando coraggiosamente contro un certo tipo di potere – vuole riportare il Figlio dell’Uomo nella società del terzo millennio.


le vostre Lettere

TV SPAZZATURA

PADRI SEPARATI

“Genitori preoccupati” L’Esorcista, vecchio e scontato film, comunque costellato di scene raccapriccianti, disgustose e violente che colpiscono il cuore e la mente anche dei ragazzi e adolescenti di oggi: mandato in onda, in prima serata, su Italia Uno. Per chi desidera qualcosa di più piccante, c’è Sex therapy, a mezzogiorno, su Cielo: oltre a contenuti e scene esplicite anche se probabilmente (sperabilmente) simulate da poveri infelici, è inguardabile anche per i voyeur, che potrebbero guardarselo a pagamento. Se per educazione sessuale si intende questo, stiamo toccando il fondo. Per bambini interessati al sesso c’è, sempre Italia Uno, The Cleveland Show: pessimi disegni animati, contenuto volgare e a continuo sfondo sessuale (addirittura c'è la presenza di una bambola gonfiabile). Trasmesso alle 13.30, così lo descrive un genitore: «Pedopornografia, allusioni continue al sesso, volgarità e violenza, il tutto trasmesso in una fascia cosiddetta protetta

e con un semplice bollino giallo. Ma stiamo scherzando? È possibile fare qualcosa per bloccare questa vergogna?» Citiamo le parole testuali di una mamma: «salve, sono un genitore (con ragazze grandi), mi occupo di bambini dai 3 ai 6 anni. Venerdì 14 giugno ho avuto modo di vedere il cartone dei Griffin alle 14 su Italia Uno, parlava di prostitute, con un linguaggio coperto da bip continui, argomento senz'altro non adatto alla fascia protetta». Se non ricordiamo male, I Griffin già sono stati sanzionati dal Comitato Media e Minori, quando era operativo. E che dire dei manifesti che pubblicizzano “Tulpa” (VM14), ambientato nei club privé? Mentre i benpensanti dissertano contro la violenza sulle donne, questi cartelloni, presenti in molte strade delle nostre città, mostrano una schiena femminile segnata dalle frustate. Segnalazioni, queste, pervenute solo nell’ultima settimana. Ormai il grido dei genitori e degli educatori diviene rabbia, mista all’im-

“Ma cosa abbiamo fatto di male?” potenza. I Comitati e le Commissioni non funzionano, i giornali ci danno dei bacchettoni, il Parlamento non sa (forse) oppure non si interessa. Ci preoccupa soprattutto la violenza dilagante nei media, nei film e nei cartoni. Poi ci si stupisce se anche in Italia un ragazzo è entrato a scuola armato fino ai denti? Quando capiranno che i genitori non sono preoccupati per un loro interesse, ma per il futuro del Paese? Gli unici interessi che contano, evidentemente, si chiamano Rai, Mediaset, Medusa Film, o altri simili. Genitori, muoviamoci noi, per primi: ci sono le segnalazioni da inoltrare, a noi, direttamente alle emittenti, ma anche ai vari comitati (Comitato Media e minori, Consiglio Nazionale Utenti, ecc.). Ma, soprattutto, la televisione è meglio tenerla spenta: ci sono tante cose belle che si possono fare quando i bambini sono a casa (passeggiate, giochi, piscina, ecc.). Associazione Italiana Genitori

PROVINCE

Gentili lettori, ciò che sto per scrivere ha dell’incredibile, anzi, direi qualcosa che rasenta la pazzia in cui lo Stato Italiano e le madri separate/divorziate inducono i padri separati. Ogni giorno siamo tempestati dai mass media su casi di femminicidio, stupri e quant’altro. Quando la vittima è una donna tutti pronti a sentenziare contro il sesso maschile, ma se è l’uomo a subire angherie, soprusi, ingiustizie, allora tutto è nella norma. Si è solo parlato purtroppo, ma cambiato nulla della situazione in cui si viene a trovare un uomo nel caso in cui il “sesso debole” decida di separarsi. L’uomo è massacrato di fronte ai diritti della madre: casa coniugale, affido figli (anche se congiunto), mantenimento coniuge, mantenimento figli, diritti uomo vedere i propri figli in base a disposizioni del Giudice, diritto da parte dei figli maggiorenni a percepire un assegno di mantenimento fino a quando siano economicamente indipendenti

(questo vuol dire in primo luogo non educare i figli al rispetto dei propri genitori). La legge impone di assecondare a tale obbligo indipendentemente dalle condizioni economiche in cui versa il genitore stesso, quindi, anche in presenza di un cassa integrato il Giudice ti costringe a cercarti un qualsiasi lavoro, a prescindere dalle tue competenze: l’importante è che tu mantenga il figlio. Qui veramente non solo abbiamo rasentato la follia pura, ma siamo andati ben oltre il linciaggio mentale ed economico, privando una persona della propria libertà in quello che dovrebbe essere uno Stato democratico. Della serie: “Tu papà lavora e stai zitto. Io posso anche star con la pancia al sole”. Mi chiedo: per quale motivo debbo mantenere mio figlio/a dopo la scuola dell’obbligo? Io, come tanti della mia generazione, siamo dovuti andare a lavorare anche prima della maggiore età. I tempi adesso non sono molto diversi,

anzi, forse peggio, vista la disoccupazione e la frequenza di separazione/ divorzi rispetto ad allora. Perchè la legge italiana tutela solo le donne e i figli in questi casi? Noi padri cosa abbiamo fatto di sbagliato? Abbiamo ucciso qualcuno? Aver creduto in un valore, la famiglia, si traduce nel pagare le pene dell’inferno prima con l’ex coniuge, poi con i figli. Non sarà mai finita perchè lo Stato difende le madri che spesso sperperano tutto quello che possedevano, per poi cercare di estorcere agli ex mariti tutto quello che la legge purtroppo permette loro. Bisogna cambiare prima che sia troppo tardi. Troppi padri pagano per decenni l’assegno di mantenimento dei figli e nel momento di difficoltà vengono querelati/ denunciati per omesso pagamento. Questo è il rispetto che la legge italiana insegna ai nostri figli verso i propri genitori: “tuo padre è solo un bancomat”. Maurizio Toffali

ELEZIONI

“Perchè abolirle?” Caro Direttore, la Corte Costituzionale ha salvato le province, per il momento, almeno così si dice in giro. Una analisi su questi "carrozzoni " è tuttavia d'obbligo. Perchè si dovrebbero abolire? Forse perchè sono un costo inutile per il paese, forse per altri motivi che sfuggono, forse.. forse.. Esiste di fatto l'articolo 133 della Costituzione che detta un iter preciso per modificarne gli assetti o per istituirne, addirittura, di nuove. Il professor Monti, a parte i proclami, non ha affatto seguito queste procedure dimenticando lo spirito per cui andrebbero semmai abolite che è, e resta, lo stop allo spreco ed ai privilegi e cerco di spiegarmi. Le province andrebbero abolite come organo elettivo e non come organo amministrativo. Come organo elettivo infatti si risparmierebbero 4000 consiglieri con annessi e connessi, portaborse, segretarie, aule, rimborsi, diare ed auto blù. Verrebbe nel contempo eliminata quella riserva "aurea" dei

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“Troppa poca affluenza”

partiti che viene usata per alimentare sprechi e privilegi, comprese le trasferte e le sedi secondarie all'estero. La riduzione ad organi puramente amministrativi, eliminando il passaggio elettivo, è possibile con legge ordinaria, addirittura, dicono, con decreto legge. Ed allora perchè non si fa? E' lo stesso identico caso del "porcellum". Non si fa perché verrebbero a mancare fonti di potere ai parassiti. Vi è da notare inoltre che gli articoli 128 e 129 non dicono affatto che queste debbono per forza avere radici elettive. Il Governo Letta, riformatore sin qui solo a parole, faccia questo primo passo poi semmai si penserà come abolirle del tutto secondo l'articolo 133. Pochi sanno che in questo momento i tre quarti dei costi delle province, circa 14 miliardi, sono spesi per il mantenimento delle stesse e sono quasi tutti "costi politici". Umberto Brusco Bardolino

Alle ultime elezioni Amministrative c'è stato un enorme calo di affluenza alle urne, cioè quasi il 50%. Questa disaffezione favorisce soprattutto la sinistra in quanto, i suoi elettori, sono degli stacanovisti. Essi infatti continuano a mantenere e dare il consenso ai loro partiti anche se hanno avuto gli stessi scandali del centro destra e della Lega. La loro vittoria nella Regione Friuli V.G.è stata determinata proprio dalla scarsa affluenza alle urne, poco più del 50%. Infatti gli elettori del Centrodestra e della Lega di fronte agli scandali disertano maggiormente il voto. Tutto ciò è un errore perchè in questi casi si consegna il Paese e le Amministrazioni a chi non vuole le riforme e il cambiamento. Mettersi da parte e poi lamentarsi pertanto non serve. Comprendo benissimo la delusione, soprattutto dei leghisti dopo i fatti del Trota, Belsito, la Mauro e qualche altro,ma

PESCANTINA

GIOVANI

“Via Ponte...”

“Quando la Slot rovina” Gentile Direttore, A volte l’insulto più grave, quello che fa più male, è l’insulto all’intelligenza. Quando l’ingiustizia la fa da padrona, allora è tempo di mettersi a mezzo, di traverso, occorre farlo senza intendimenti sottobanco, interessi che rapinano il rispetto per se stessi e per gli altri, soprattutto di quanti non sono più in grado di erigere difesa a un limite che non sia solo quello imposto da una legge, da una regola, un limite che noi riconosciamo e siamo all’altezza di onorare. Nel mio servizio alla Comunità Casa del Giovane ho la possibilità di incontrare parecchi ragazzi, per quanto nelle mie capacità di contribuire ad accoglierli ed accompagnarli per un pezzo di strada importante. Luca è un giovane adulto ma poco consapevole delle proprie potenzialità, assai sbilanciato sul fare meno fatica possibile per arrivare alla meta, tutto teso ad architettare piani strategici per ottenere quanto il proprio desiderio imbizzarrito gli frusta al fianco. Un ragazzo come tanti altri allo sbaraglio, uno dei tanti al palo e poco atteso al rientro a casa. Un giorno mi chiama sul telefonino: «Vince devo raccontarti una cosa, ho bisogno di parlare con te, vengo domani». Lì per lì ho pensato: avrà combinato qualche casino, ne avrà fatta una delle sue, infatti se i guai non lo cercano, è lui ad andare a scomodarli. Il giorno seguente ci incontriamo, come sempre è tirato a lucido, ma questa volta è più tirato del solito, sembra un foglio di carta posizionato di traverso, non occupa spazio. «L’altra sera stavo tornando a casa, mentre aspettavo il pullman, tra

bisogna pure tener presente che il movimento è l'unico partito che ha espulso chi ha sbagliato e che ha fatto pulizia e si sta rinnovando,e qui vorrei che pure Bossi, se vuole bene alla sua creatura, si mettesse da parte. Il movimento poi dovrebbe essere più determinato nel far valere le proprie ragioni autonomiste e federaliste al centro,al fine di trattenere veramente sul posto il 75% delle proprie risorse. Servono fatti concreti sia sui finanziamenti Standar, la riduzione dei Parlamentari, il Senato delle Regioni, l'eliminazione degli sprechi e la riduzione della burocrazia, altrimenti gli onorevoli leghisti diano le dimissioni dal Parlamento. Sono certo che una tale iniziativa sarebbe apprezzata dalle quasi totalità dei cittadini del Nord, facendo casi aumentare i consensi per riformare il Paese. Renato Tomezzoli

le dita mi è salita una moneta da due euro, c’era un po’ di tempo, sono entrato in quel bar, l’ho buttata giù, ho pigiato qualche tasto. Mi è arrivato addosso per qualche istante un rumore persistente, mi sono ritrovato nelle tasche centonovanta euro, e… “Brava la mia slot”, mi sono detto. Invece di andare a casa, mi sono recato dove gironzolano i plotoni di ragazzi arresi in partenza, quelli come me insomma. Mi sono fatto un bel regalo, ho comprato qualche grammo di coca, qualche bottiglia di birra, e mi sono lasciato naufragare da ogni aspettativa.» Luca è un ragazzo fragile, non gli riesce di inventarsi un piccolo presente, figurarsi un pezzo di futuro, frequenta la comunità qualche ora al giorno per tentare di rialzare la testa, è una fatica immane, un percorso aspro, pieno di sali-scendi, non sempre c’è energia sufficiente per attingere resistenza, per opporsi all’occasione facile di un travestimento, una mimetizzazione, una appropriazione indebita per non risultare inappropriati. Quella slot ha reso vano il contributo di tanti operatori, ha umiliato il dolore di una famiglia allo stremo, ipnotizzando la necessarietà di una speranza da riempire di contenuti. Non ci sono tante cose da dire a Luca, che già non sappia, tante liturgie da esplicitare con largo consumo di aggettivi, forse è più consono rammentargli quanto ha detto un mio grande amico scrittore: «Un uomo è ciò che opera, ciò che ha fatto, ciò che ha commesso, se lo dimentica è un bicchiere capovolto sulla tavola, un vuoto chiuso».Non dimenticarlo Luca, no slot, no droga. Vincenzo Andraous

Gentile Redazione, vi scrivo per descrivervi la situazione che da anni noi residenti di via Ponte a Pescantina dobbiamo sopportare. Molti sanno che recentemente è stato risistemato il marciapiede da ambo le parti e questo lavoro – risalente a pochi anni fa – è stato ben accolto in quanto si sa garantisce una maggior sicurezza per i pedoni. Anzi garantiva. Il problema è che adesso sul marciapiede indisturbati - complice la profondità dello stesso - circolano nell'ordine: biciclette, motorini e addirittura moto di grossa cilindrata. Il motivo è semplice, questi descritti non rispettano il semaforo e in barba a tutto e a tutti pensano di usare il marciapiede come scorciatoia pensando sia una ciclabile. Quando esco dalla mia corte a piedi rischio, ogni volta, di essere travolto da un mezzo che non è più un'auto. Segnalato ai vigili e al Comune ma nessuno risponde. Andiamo avanti così... Valerio Melchiotti Pescantina


le vostre Lettere

F35 E...

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MULTE

“Una beffa agli italiani” “Un robot fa il vigile” Egregio Signor Direttore, leggo che il Consiglio di Difesa dice "no" al veto del Parlamento all'acquisto degli F35. Veto che viene definito un "diritto"del parlamento su decisioni operative e tecniche che si vorrebbero invece di competenza del Governo (Esecutivo). Io non mi arrogo di certo la qualifica di costituzionalista, ma per quel che ho studiato a scuola di diritto costituzionale, mi risulterebbe che dei tre poteri o funzioni dello Stato, i due che al momento ci interessano sono: potere legislativo (Parlamento) e potere Esecutivo Governo, il quale è soggetto al controllo e approvazione da parte del Parlamento. Pertanto le spese, devono essere approvate dal Parlamento e l'Esecutivo, può proporre e poi mettere in atto le decisioni approvate. Non esiste che il Governo decida e il Parlamento sia ridotto ad un ruolo subalterno di ratificatore. Nella Costituzione non esiste un Consiglio di difesa e non capisco perchè si possa dire che il Parlamento non abbia diritto di veto, su una spesa folle di circa 13 miliardi di euro per i 90 caccia-bombardieri americani di ultimo grido costosissimi. Ma come si fa, in un momento come questo nel quale si dovrebbe ridurre la spesa di denaro pubblico, voler fare spese pazze e assurde con un paese alle prese con problemi ben più seri e urgenti, che non occorre certo qui richiamare tanto conosciuti da tutti. Su F35,ma anche su tutto il sistema difesa, è necessario aprire un serio dibattito pubblico,alla luce della Costituzione e della sensibilità pacifica prevalente nel Paese. A maggior ragione in un momento di crisi e scarsità di risorse da destinare alla disoccupazione giovanile e non, alle famiglie e imprese per creare lavoro e alle fasce più povere della popolazione. Le spese militari, già altissime sul bilancio dello Stato, sono una beffa per i cittadini allo stremo e alla fame, ma "gridano vendetta al cospetto di Dio". L'invito a "tirare la cinghia" e fare risparmi dovrebbe valere per tutti a cominciare da Stato, Enti pubblici, Regioni, Province e "casta" su pensioni d'oro, vitalizzi, privilegi di uomini di stato -che conservano anche quando non più in carica - compensi da capogiro, di manager pubblici e privati e via di seguito. Perchè non facciamo come altri Stati europei e il Canada che rinunciano all'acquisto degli F35? Questi ordigni di guerra e di morte non servono alle cosiddette "missioni di pace" e non è vera pace quella mantenuta sull'equilibrio del terrore. Vuoi la pace, lavora per la giustizia. Giancarlo Maffezzoli Garda

"Non è più come una volta", si sente dire dalla gente di una certa età . E' vero, molte cose oggi sono cambiate: le multe ad esempio. Un tempo i poliziotti che fermavano le macchine sulla strada erano bene in vista, e davano l'alt alzando la paletta. Quelli di adesso invece, si nascondono dietro un cespuglio e tendono un agguato a chi guida. In paese c'era il vigile comunale, e all'occorrenza usava il fischietto. In sosta vietata ti dava un po' di tempo, e metteva la multa solo se tardavi. Oggi te la fanno appena sceso dalla vettura. Il bello è che non li vedi mai a scrivere, ma il "foglietto" lo trovi lo stesso. Ci sono i cibi pre-cotti, che ci siano anche le multe pre-compilate? Ma ora, il progresso ( ? ) ha portato un nuovo tipo di tutore del traffico: quei cassonetti di latta arancione che si vedono in giro anche da noi. E' un vigile finto, con tanto di cappello scuro, dotato di grandi occhi di vetro che guardano in strada. Quando passi di lì hai l'impressione che ti stia osservando, e istintivamente metti il piede sul freno. Se vai un po' veloce e non te ne accorgi (cinquantuno invece di cinquanta) sei bello e schedato. Non so se qualcuno ci pensa, ma sta succedendo una cosa strana: siamo arrivati all'anno duemilatredici per farci controllare da una "macchina" travestita da uomo. Una considerazione. A parte che ad una persona può dar fastidio rendere i conti a una specie di robot, sarà il caso di chiedere l' intervento dell'Ente che tutela il paesaggio, tanto è brutto andare per il paese (non solo per paura che ti becchino) e vedersi intorno quei bidoni arancione. Senza contare che sono di un colore che stride molto con il bel verde della Valpolicella. Propongo una raccolta di firme "contro", come per l'impianto a olio. E non mi vengano a dire che è l'unico modo per mettere in riga i furbetti della guida, casomai un sistema che fa molto comodo al Comune di San Pietro. Sono pessimista: credo che sia stato studiato solo per quello. Infatti, se in questo caso vai a contestare, è certo che al Comando Vigili (veri) ti rispondono che il rilievo non lo hanno fatto loro. Conclusione: devi litigare con il falsovigile. Fare di tutto per passare la mano ad altri è un classico della pubblica amministrazione. Sono per il rispetto delle regole, e se la multa è giusta, giusto pagare (anche se malvolentieri). Ma è come te la fanno che più dà fastidio. E' poco corretto usare un automa come spauracchio contro chi guida, più regolare la paletta e il fischietto di una volta. Giordano Salzani

CL ultura ETTO PER VOI

John Williams, Stoner, Fazi Editore, 2012, 332 p., 17,50€

Stoner, cresciuto in una piccola fattoria vicino a Columbia, sede dell’università, sembra destinato ad allevare mucche e maiali e a lavorare la terra, ma dopo aver ascoltato un sonetto di Shakespeare, capisce che deve prendere un’altra direzione. Ottenuto il dottorato, inizia a insegnare ma non riuscirà mai ad arrivare ai vertici della carriera; manterrà lo stesso lavoro per tutta la vita; non si allontanerà mai dal piccolo paese in cui è nato; per quasi quarant’anni è infelicemente sposato alla stessa donna; ha sporadici contatti con la figlia e per i suoi genitori è un estraneo. Ha soltanto due amici, e uno è morto in gioventù. Come ha scritto nella postfazione Peter Cameron, non sembra materia promettente per un romanzo, eppure J. Williams ne fa una storia appassionante, profonda e straziante forse perché ci sentiamo un po’ tutti degli Stoner che “non vedeva nulla di emozionante nel proprio futuro e del suo passato, poco gli interessava ricordare”. Ma Dio si nasconde nei dettagli che restano incisi nella memoria: la terribile angoscia del matrimonio e della luna di miele di Stoner e Edith; il rapporto con l’unica figlia, una figura spettrale che si sottrae all’intossicante menage familiare con un altro matrimonio catastrofico e insensato; il rapporto con Lomax che fa di tutto per rendergli la vita lavorativa infelice e umiliante; il sorprendente impeto passionale fra lui e Katherine. E quando deve troncare il rapporto, sente che “una parte della sua vita era finita, che una parte di lui era così vicina alla morte che quasi la vedeva avvicinarsi a passi lenti”. Sul letto di morte, guarda fuori dalla finestra e vede un gruppo di studenti attraversare il prato “camminando leggeri sull’erba, quasi senza toccarla, senza lasciare tracce del loro passaggio”. Come Stoner, non un eroe, non una vittima, semplicemente e imprescindibilmente, un uomo che attraversa la vita, come ognuno di noi, senza lasciare tracce se non nel cuore del lettore. Un libro straordinario nella sua semplicità che ha il dono della grazia e non si può finire senza le lacrime agli occhi. Un gioiello da leggere per imparare a scegliere, da leggere per imparare a vivere, da leggere per imparare a scrivere, da leggere per apprezzare un piccolo capolavoro.

a cura di Lino Venturini

Il Mese

Presso i romani, fino al 44 a.C., luglio si chiamava Quintilis, quinto mese del calendario di Romolo. Poi, in onore di Giulio Cesare, che nacque il tredici, fu chiamato Iulius. Ormai è arrivato il caldo e le campagne traboccano di frutta e verdura, una vera benedizione per i più poveri che non dovevano più soffrire il freddo e trovavano più facilmente cibo: “L’estate è la mamma dei poveri”. In luglio maturano i succosi meloni: “San Giacomo (25 luglio) dei meloni, San Luca (18 ottobre) delle nespole e San Martino (11 novembre) degli ubriaconi”. Piove raramente e i contadini sperano che non si smentiscano i proverbi: “Santa Maddalena (22 luglio) l’acqua se la mena”, o “ Se piove a sant’Anna (26 luglio) l’acqua diventa manna”. E’ noto anche un altro proverbio estivo a uso dei mariti: “Giugno, luglio, agosto, moglie mia stammi discosto (non ti conosco).” nato forse per tener lontane le mogli dai mariti resi fiacchi dal caldo ma che oggi, in tempi dai costumi più licenziosi, ha assunto un altro significato. Il 2 luglio si corre il primo palio di Siena dedicato alla Madonna di Provenzano; il secondo è quello dell’Assunta, il 16 agosto. Entrambi sono dedicati alla patrona della città. Siena, infatti, si era donata formalmente alla Madonna il 2 settembre 1260 con rogito notarile. In quell’occasione il podestà Buonaguida Lucari portò, scalzo, in camicia, con la corda al collo e seguito da tutto il popolo senese, le chiavi della città al duomo per donarle alla Madonna. Tutto nacque da una statuetta della Vergine che si trovava in una nicchia del quartiere “Provenzano Salani”, il condottiero che nel 1260 aveva guidato i senesi alla vittoria di Montaperti su Firenze. Tre secoli dopo, nel 1594, un soldato fiorentino ubriaco sparò all’immagine. La palla raggiunse e forò il busto, ma nello stesso istante scoppiò l’arma uccidendo il blasfemo. Siena ne fu così scossa che lo interpretò come un segno della predilezione della Vergine per la città: la forma della piazza del Campo ne raffigura il manto protettivo. Tutte le contrade vennero a porgere omaggio e si decise la costruzione della grande chiesa di Maria Santissima in Provenzano che fu consacrata nel 1611. In seguito fu bandito il primo palio “in tondo” in suo onore.

IL PUNTO “Ancora peggiore della disillusione di un no o dell’incertezza di un forse, è la disillusione di un quasi”. E’ quanto scrive il famoso scrittore e musicista brasiliano Luis Fernando Verissimo. Infatti, chi quasi ha vinto, sta ancora giocando; chi fu quasi promosso, ancora deve studiare e chi quasi amò, non ha amato mai. E’ più che l’essere privati della speranza, il “quasi” disturba, rattrista, uccide portandosi via tutto quello che poteva essere e non è stato. E’ il traguardo che sfugge. Alle volte mi chiedo quali siano i motivi che ci fanno scegliere una vita insignificante, senza senso, senza un obiettivo. L’incertezza non illumina, non ispira, non affligge né calma, ingigantisce solo il vuoto che ognuno porta dentro di sé. Per gli errori c’è il perdono, per i fallimenti, altre possibilità, per gli amori impossibili, altro tempo, ma il dubbio affligge, la paura e l’indecisione impediscono di tentare. Impieghiamo il nostro tempo realizzando qualcosa invece di sognare e di rinviare. Senza facili entusiasmi, con metodo e perseveranza perché non esiste nulla che sia un problema senza che sia anche un’opportunità per cambiare e riprovare. Viviamo in un tempo molto complicato, ma se riteniamo che il successo sia una meta non raggiungibile, non lo avremo mai; se giudichiamo la nostra vita faticosa ed estenuante, sarà sempre tale; se pensiamo di non avere la capacità per riuscire a risolvere un determinato problema, non lo affronteremo mai. La riuscita e la prosperità sono strettamente correlate alla nostra disponibilità a ricevere: quando non otteniamo quello che desideriamo, significa che in un certo qual modo non siamo disposti ad accettarlo. Abbiamo bisogno di speranza. L’Italia ha bisogno di speranza. Se camminiamo nei centri storici delle nostre città, ci imbattiamo in palazzi e chiese che sono prodigiosi esempi di un’antica capacità di “costruire un futuro”. Anche in secoli di carestie e pestilenze i costruttori di cattedrali iniziavano opere che nemmeno i figli dei loro figli avrebbero visto compiute, ma erano proiettati, nonostante tutto, verso un destino certo, verso la storia e i figli che sarebbero nati. Se siamo avari con la vita, la vita sarà avara con noi La speranza non è ottimismo. La speranza, come ha scritto Vaclav Havel, non è la convinzione che ciò che stiamo facendo avrà successo. La speranza è la certezza che ciò che stiamo facendo ha un significato.


Cronache CRONACHE

Luglio 2013

LA NOVITÀ. Zaia, Coletto e Sernagiotto presentano il nuovo Piano Sociosanitario

Sanità Veneta: la riforma

«Epocale, lungimirante, innovativa e fondamentale». È definita così da Zaia, Coletto e Sernagiotto la grande riforma della Sanità Veneta delineata dal nuovo Piano Sociosanitario Regionale. La Giunta ha infatti approvato pochi giorni fa le tanto attese schede di dotazione ospedaliera e territoriale. Ne ha dato notizia il presidente della Regione Veneto Luca Zaia aprendo il consueto punto stampa del martedì, affiancato dal vicepresidente Marino Zorzato, dall’assessore alla Sanità Luca Coletto e da quello al Sociale Remo Sernagiotto. I punti cardine di questa riforma sono pochi ma estremamente importanti: grande rafforzamento della sanità territoriale con la nascita degli ospedali di comunità e delle medicine di gruppo integrate per portare le cure più vicine alla gente; nessun taglio di posti letto, ma una diminuzione dei posti letto per acuti a favore dell’attivazione di letti di comunità; potenziamento dell’urgenza-emergenza per dare risposta ai casi gravi entro la proverbiale “golden hour”; mantenimento di

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Intervento Cisl A ballottaggi conclusi e quindi dopo gli stop imposti dalle “ansie elettorali” (che la dicono lunga sul basso livello del dibattito politico italiano) sono state finalmente presentate le così dette “ schede ospedaliere”. La stampa locale ha già dato ampia diffusione ai dati in questione che, per quanto riguarda il territorio di Verona, qui riassumiamo:

tutte le eccellenze attualmente presenti negli ospedali per acuti suddivisi in fulcri di riferimento Europeo (le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona), in fulcri di riferimento provinciali (gli Ospedali capoluogo) e in nosocomi “di rete”, tarati sull’assistenza di circa 200 mila abitanti l’uno. «Dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario, viene disegnata un’organizzazione sanitaria moderna e capace di essere efficiente per vari anni a venire – dice il presidente Zaia -. Siamo già molto più avanti di altri in giro per

L’ASSISTENZA OSPEDALIERA Sono previsti due Centri “Hub” (fulcri) di riferimento europeo, indicati nelle Aziende Ospedaliere Universitarie di Padova e Verona con compiti di ricerca, didattica e cura. Nascono inoltre Centri Hub di riferimento provinciale dove sono collocate tutte le specialità ospeda-

l’Italia perché il nostro tasso medio di ospedalizzazione è di 7 giorni contro i 30 di alcune altre Regioni e con questa riforma manterremo la leadership nazionale. Segnalo anche molti aspetti che non esito a definire di civiltà come le reti per la presa in carico del paziente dalla diagnosi alla guarigione o come il rafforzamento dell’urgenza-emergenza per soccorrere chi sta davvero male e rischia la vita o ancora come la scelta strategica degli ospedali di comunità, dove i pazienti cronici e anziani troveranno l’assistenza a loro più adatta. Anche gli hospice – conclude Zaia - per i malati terminali dove scienza e umanità devono accompagnare la persona nell’ultimo tratto di vita e le medicine di gruppo che, a regime, saranno sempre a disposizione della gente contribuiscono a rendere gli ospedali più ‘umani’». Il vicepresidente Zorzato,

Luca Coletto

infine, ha tenuto a sottolineare che «complessivamente quella che verrà realizzata è un’ottima sanità, accompagnata da una diffusa specializzazione e da un’Università che esce dalla sua sede e, molto opportunamente, si diffonde sul territorio». Alessia Menegolli

liere con garanzia di risposta per le alte specialità e di supporto per la rete degli ospedali

L’ASSISTENZA TERRITORIALE

definiti “Spoke” (raggio) e tarati ognuno per

L’assistenza territoriale, punta a garantire 24

fornire assistenza ad un popolazione di circa

ore su 24, 7 giorni su 7 tutta l’assistenza sani-

200 mila abitanti cadauno.

taria ai pazienti che non necessitano dell’ospedale per acuti. Importante novità è il

LA RETE URGENZA-EMERGENZA E’ uno dei cardini della nuova organizzazione sanitaria: il Coordinamento Regionale garantisce il collegamento tecnico-scientifico con le Centrali operative provinciali e con tutti gli attori del sistema, la Centrale Operativa pianifica e attiva le risorse sul proprio territorio di competenza, le unità di Pronto Soccorso garantiscono le prestazioni di emergenza e urgenza e l’osservazione breve intensiva fino a 48 ore.

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superamento dell’ ‘isolamento’ dei medici di famiglia, diffondendo su tutto il territorio le “Medicine di Gruppo Integrate” (team multi professionali costituiti da medici e pediatri di famiglia, specialisti, medici di continuità assistenziale, assistenti sociali) che assicureranno un’assistenza continua lungo tutte le 24 ore per 365 giorni l’anno. Nuovo strumento operativo sarà la Centrale Operativa Territoriale, attivata in ogni Ulss, che coordinerà la presa in carico protetta del paziente e fungerà da raccordo tra le strutture ospedaliere e territoriali.

Su questi dati inizierà il dibattito che, come è sempre accaduto, sarà monopolizzato dalle posizioni di parte (leggi partito) che strizzeranno l’occhio alle pulsioni campanilistiche con il risultato di escludere dalla discussione ogni tentativo di valutare la questione nel merito. Prima di ogni altra considerazione riteniamo necessarie le seguenti puntualizzazioni: la CISL condivide l’indirizzo di fondo del “nuovo Piano Socio Sanitario Veneto” che tende a riequilibrare le risorse tra gli ospedali per acuti, ospedali di comunità, riabilitazione e servizi sul territorio. Le schede in questione sono (o dovrebbero essere) una prima realizzazione del piano Socio Sanitario Regionale per quanto riguarda la riduzione (da noi condivisa) dei posti letto per acuti. E’ fondamentale capire adesso come verrà dato seguito a questa operazione. Va spiegato infatti che il semplice annuncio del “taglio” di un certo numero di posti letto non significa ancora niente. Per capire l’effettiva portata dei cambiamenti annunciati è determinante stabilire come, dove e quando verranno re-impegnate le risorse risparmiate. E’ evidente quindi che solo quando conosceremo i dettagli applicativi saremo in grado di formulare una complessiva e seria valutazione. Le “schede” evidenziano tuttavia, anche ad una prima superficiale lettura, quello che forse rischia di essere il problema di fondo di questa riforma: la mancanza di coraggio. L’Ospedale a due teste “Bussolengo/ Villafranca” è una avveniristica idea organizzativa o un profondo e servile inchino ai potentati locali? L’aumento dei primariati risponde a necessità organizzative o è una strizzata d’occhio alla lobby omonima? Il servizio Socio Sanitario Veneto in termini economici vale più del 80% del budget della Regione Veneto. Riformarlo per adeguarlo alle nuove necessità della popolazione comporterà inevitabilmente variare degli equilibri consolidati, modificare ed a volte destabilizzare una gigantesca ramificazione di interessi grandi e piccoli Per guidare la nave della riforma servirà molto giudizio ma anche molto coraggio … Speriamo allora che il buon giorno non si veda dal mattino.


CRONACHE

Luglio 2013

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LA RIUNIONE. Sottoscritta dai primi cittadini del Baldo-Garda la richiesta di un “incontro urgente” con la Regione Veneto

Rivoluzione della sanità locale I Sindaci sul piede di guerra I Sindaci del “Baldo Garda” si schierano a difesa dell’Ospedale di Bussolengo. Durante un incontro che si è tenuto a Pastrengo lo scorso 3 luglio è stata sottoscritta da nove sindaci (su 13 invitati) della zona del BaldoGarda una richiesta di “incontro urgente” con il Presidente del Veneto, Luca Zaia, e con l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, per “esporre le proposte di modifica che riguardano l’ospedale Orlandi di Bussolengo” che, in base alle nuove schede regionali verrà “svuotato” delle funzioni principali (lasciando solo Pronto Soccorso, lungo degenza e trasfusionale) a favore dell’Istituto Magalini di Villafranca. Erano presenti il sindaco di Bussolengo, Castenuovo del Garda, Garda, Lazise, Pastrengo, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco, Sona e gli assessori delegati di Caprino Veronese e Cavaion Veronese. «Il Comune di Pastrengo non è il capofila di questa iniziativa - ha spiegato

Mario Rizzi, sindaco di Pastrengo - ma ha messo a disposizione il luogo per l’incontro. Come sindaci siamo preoccupati di quanto è accaduto. Prima di tutto perché è intollerabile sapere dai giornali decisioni che ci riguardano così da vicino; poi pensiamo che sia legittimo da parte della Regione dare un riassetto alla sanità veneta, contestiamo però l’obiettività di questa operazione; non è una questione di “campanilismo” ma di buon senso e di valutazioni da fare». Il Primo Cittadino di Pastrengo ricorda infatti che i residenti nel territorio di competenza dell’ospedale di Bussolengo sono circa 133.000 a cui vanno aggiunti circa 10 milioni di turisti nel periodo da aprile e ottobre. Bisogna inoltre considerare la conformazione territoriale e il tempo di percorrenza per arrivare in ospedale e al prono soccorso. «In questi ultimi anni sono stati spesi oltre 10 milioni di euro per l’ampliamento del nosocomio, per l’attivazione

della Rianimazione, la ristrutturazione del nuovo Pronto Soccorso con l’attivazione di posti di OBI, le nuove guardie Pediatriche, Radiologiche e Ortopediche, per la risonanza magnetica, per cosa? - si domanda Paola Boscaini, neo-sinda-

IL PERSONAGGIO. Margherita Hack ci ha lasciati Ma in giugno era a Bardolino via streaming

Una delle ultime “uscite” pubbliche di Margherita Hack, l’astrofisica morta lo scorso 29 giugno a Trieste, è stata a Bardolino in occasione delle manifestazione “Parole sull’Acqua”. Domenica 9 giugno, collegata in streaming direttamente da casa, la “signora delle stelle” aveva partecipato all’incontro promosso dal Comune con autori di fama nazionale. A coordinare il dibattito il giornalista Giuseppe Muraro affiancato, nella tenso struttura allestita in Piazza del Porto, dall’astronoma Caterina Boccato.. «Un incontro suggestivo e di grande profondità», ricorda l’assessore alla cultura Marta Ferrari che nei giorni precedenti aveva contattato direttamente la Hack, come sempre disponibile e senza particolari filtri se non Tatiana, la persona che l’assisteva da tempo. «E pensare che quella sera - riprende Ferrari - abbiamo rischiato di non avere il contatto video per via di un temporale che si era abbattuto su Trieste». A ripristinare il collegamento la tenacia dello stesso assessore che insieme all’organizzazione della manifestazione di Bardolino era riuscita a raggiungere via cavo un vicino della Hack che si era prestato ad andare a bussare alla porta dell’astrofisica e comunicarle di ripristinare il telefono. «L’ho sentita anche qualche giorno dopo per farle gli auguri di buon compleanno – conclude Ferrari -. Come sempre una voce gioviale e serena».

co di Bussolengo -. Adesso ci sono 40 milioni per l’ospedale di Villafranca. Qual è la progettualità regionale per la sanità veneta? Mi sembra invece che si voglia “svuotare” lentamente Bussolengo, anche con le nomine politiche dei primari». «Dobbiamo fare in modo che le decisioni che ci interessano siano prese anche con il coinvolgimento di noi sindaci - ha rimarcato Maurizio Bernardi, primo cittadino di Casteluovo del Garda -. Abbiamo assistito spesso che la maggior parte dei soldi per la sanità veneta vanno ad Est lasciando le briciole alla nostra zona. E’ un segnale positivo che come sindaci ci uniamo per far sentire il nostro peso e la nostra opinione». Dello stesso avviso è Gianluigi Mazzi, sindaco di Sona alla sua prima esperienza: «Pur confinando con Verona, il punto di riferimento sanitario per i nostri cittadini è l’ospedale di Bussolengo. Abbiamo assistito ad una mancanza di dialogo: perché nessuno ci spiega come sono state fatte queste schede? Chiediamo a Zaia di essere coinvolti in queste decisioni». Importante l’apporto di

Luca Sebastiano, sindaco di Lazise, medico e già assessore della provincia di Verona: «Sono anni che si parla di riassetto degli ospedali della provincia di Verona, la legge regionale infatti prevede delle economie e vuole tagliare quei carrozzoni che spendono troppo. Ma ci vuole una logica in tutto questo: non si possono fare degli investimenti milionari (vedi ospedale Orlandi) e poi cambiare idea. Bussolengo lavora benissimo, anzi c’è il problema opposto, non riesce a rispondere a tutte le richieste. Allora ci chiediamo: qual è il vero motivo di questa chiusura?». Anche Graziella Finotti, sindaco di San Zeno di Montagna, ha portato il suo apporto alla discussione portando la sua esperienza: «Sono 35 anni che sento parlare di chiudere l’ospedale di Caprino Veronese, di Malcesine, e adesso di Bussolengo. Io non credo all’“ospedaletto” davanti a casa che sia specializzato in tutto, ma che si faccia un piano condiviso con più poli». Giorgio Passionelli, sindaco di Torri del Benaco, concentra il suo intervento sulle ricadute di tale chiusura:

«Sarebbe grave per i cittadini e per l’economia. Bisogna ricordarsi che sulla sponda veronese del Lago di Garda gravitano oltre 10 milioni di turisti ogni anno e togliere servizi è deleterio anche per l’economia: da Torri forse si arriva prima all’ospedale di Arco che al pronto soccorso di Verona o Peschiera». Rincara la dose Antonio Pasotti, sindaco di Garda spiegando che «il turista quando viene in vacanza cerca la sicurezza, in acqua e fuori: se Bussolengo sparisce avremo una grave ricaduta anche dal punto di vista turistico». Unica voce fuori dal coro l’assessore Doretta Rumati del comune di Cavaion Veronese che non ha firmato perché «si doveva invitare l’assessore Coletto a questa riunione» e si riserva di valutare l’iniziativa con il sindaco Lorenzo Sartori. L’incontro si è chiuso con la proposta del sindaco di Bussolengo di sensibilizzare i Consigli Comunali proponendo all’ordine del giorno alle prossime sedute una mozione per scongiurare la chiusura dell’ospedale Orlandi di Bussolengo. Bruno Gardin

Ospedale Orlandi


GIOVEDI’ 22 AGOSTO

DOMENICA 25 AGOSTO

DALLE ORE 10 AL MERCATO SETTIMANALE DEGUSTAZIONE GRATUITA DI MACEDONIA DI PESCHE

ORE 9.30 PIAZZALE VITTORIO VENETO, PARTENZA DELLA BICI-

VENERDI’ 23 AGOSTO

itinerario gastronomico

ORE 21 PIAZZA XXVI APRILE CONCERTO GREEN NOTES ANDREA FACCIOLI & ALISON MEDINI ANTONIO & GILBERTO

CLETTATA “BUSSOGIRO” (percorso adatto a tutti, tra le aziende agricole locali) ORE 10.30 SALA CONSILIARE CONVEGNO SUL TEMA: ”PESCA: DALLA COSMESI ALLA CUCINA”

SABATO 24 AGOSTO

PIAZZA XXVI APRILE - VIA MAZZINI

ORE 21 PIAZZA XXVI APRILE DANIELE BALDELLI LEGENDARY ITALIAN D.J.

ORE 11.30 INAUGURAZIONE DELLA 39° MOSTRA DELLE PESCHE

ORE 15.00 PIAZZALE VITTORIO VENETO, PARTENZA DELLA GARA CICLISTICA “40° TROFEO GEK” CATEGORIA ALLIEVI ORE 19.00 PIAZZA XXVI APRILE PREMIAZIONE 39° MOSTRA DELLE PESCHEORE 21.00 PIAZZA XXVI APRILE ALBERTO SALAORNI E AL-B.BAND DALLE 9.00 ALLE 20.00 IN VIA MAZZINI ESTEMPORANEA D’ARTE

DURANTE TUTTA LA MANIFESTAZIONE FUNZIONERANNO CHIOSCHI GASTRONOMICI E AMERICAN BAR


CRONACHE

Luglio 2013

BUSSOLENGO. Arnaldo Anselmi ha terminato il suo mandato e lascia

9 BUSSOLENGO / IL MERCATO

Il commissario si congeda Pesche, al via «C’è stata collaborazione» della stagione Ha terminato il suo mandato il commissario Arnaldo Anselmi, nominato dal prefetto Perla Stancari il 26 novembre 2012, dopo la conclusione della crisi comunale che ha portato alla fine anticipata della seconda amministrazione Mazzi. «In questi mesi – spiega Anselmi - abbiamo cercato di lavorare sulle strutture fondamentali della vita amministrativa e cioè il bilancio. A novembre abbiamo approvato quello del 2012 e a maggio, nei termini prescritti, quello del 2013. Siamo partiti dal bilancio precedente e abbiamo cercato di mantenere i servizi senza aumentare le tasse. Ce l’abbiamo fatta, mettendo un po’ di ordine nei conti e cercando di operare qualche taglio equamente distribuito. Abbiamo approvato il Piano delle alienazioni che riguarda piccoli appezzamenti di proprietà comunale. Il rapporto coi dipendenti è stato ottimo: ho trovato molta voglia

Cambio della guardia fra il Commissario Anselmi e Paola Boscaini

di collaborare e di impegnarsi. Rassicuro tutti: non c’è nessun dissesto e il bilancio può essere solo migliorato». Tra gli atti di questi mesi, l’adozione del già ricordato Piano delle alienazioni, la delibera per lo spostamento dell’area di sosta dei camper dal bocciodromo all’area vicina agli orti comunali, la messa in

sicurezza di un lato della Piazza XXVI Aprile, l’approvazione del Piano luminoso per la sostituzione dei 3.400 punti luce dell’illuminazione pubblica con led a basso consumo. Sono stati rifatti lo statuto comunale, il regolamento del Consiglio e altri regolamenti per la contabilità, la trasparenza e l’anticorruzione. Conclude

Anselmi: «Parto da Bussolengo con un’immagine positiva, è un paese che ha voglia di crescere e credo che il sindaco Paola Boscaini saprà lavorare in questa direzione. Grazie a tutti per il supporto e specialmente al segretario Paolo Abram che si è messo totalmente a disposizione». Lino Cattabianchi

SAN VITO

La scienza medievale in mostra Nel salone della parrocchia di San Vito al Mantico si è tenuta anche quest’anno la tradizionale mostra organizzata dall’associazione Rivela nella cornice della sagra dei santi patroni. Il tema della mostra dal titolo “Sulle spalle dei giganti. Luoghi e maestri della scienza nel medioevo europeo” verteva sulla scienza nel medioevo, argomento apparentemente paradossale visto che il senso comune colloca la nascita della scienza solo in età moderna. «Paradosso solo apparente, però – spiega Ermanno Benetti, fondatore di Rivela -, perché, come mostra l’iniziativa culturale

in questione, le basi della nascita di quel particolare modo di pensare che chiamiamo scienza si situano in epoca medievale. Solo in quei secoli, erroneamente definiti bui, si è avuto quel particolare e fecondo connubio fra la cultura classica e la visione del mondo giudaicocristiana, che infondendo l’idea che la realtà fosse dotata di intrinseco valore, ha permesso agli uomini del medioevo di capire che conoscere il mondo era qualcosa di cui valesse la pena occuparsi. E che cos’è la scienza se non questo?». «Abbiamo notato un generale consenso riguardo all’ini-

ziativa – sottolineano le due guide Luciano Masotto e Nicola Romani che hanno accompagnato i visitatori lungo il percorso – in quanto le persone esprimono un

grande interesse quando si parla del mondo in modo originale e alternativo al senso comune, seppur basato su ricerche storiche rigorose».L.C.

Visitatori alla mostra di San Vito

E’ partita la stagione delle pesche nelle strutture del Mercato ortofrutticolo intercomunale di via Molinara. «La stagione quest’anno è un pò in ritardo – commenta il presidente della società di gestione, Marco Dal Fior - a causa del cattivo tempo e delle abbondanti precipitazioni che hanno rallentato la maturazione del prodotto. Si spera che nei prossimi mesi il clima sia più favorevole e prosegua quindi la maturazione di molte varietà che hanno subito danni. Le nostre varietà autoctone si presentano cariche e con un prodotto di buona qualità e pertanto non dovrebbero dare problemi per la commercializzazione. Si prevede un 20/30% in meno come quantitativo sulle varietà nuove che hanno risentito maggiormente degli eventi atmosferici. Anche quest’anno saranno presenti due cooperative storiche, “Il pesco” e “La Gardesana” con circa 200 produtto-

ri che conferiscono un prodotto di qualità, la maggior parte del quale sotto il marchio Principesca. A queste si aggiunte la presenza della ditta Odorizzi, da sempre attiva nella commercializzazione della frutta». Gli orari del mercato dall’anno scorso sono liberi: i commercianti possono accedere a qualsiasi ora in tutti i giorni della settimana, tranne il sabato, per la trattazione del prodotto e per il carico. Prosegue anche, su richiesta dei consumatori e con il consenso dei produttori, il mercatino “Abbatti il prezzo” che si svolgerà sempre il venerdì mattina dalle 7.30 alle 13.00, non più sotto le tettoie dove ora ci sono le pesche, ma all’ingresso del parcheggio del mercato. Ci saranno tutte le tipologie merceologiche già presenti nel periodo invernale, dalla frutta alla verdura con una presenza notevole di prodotti tipici e formaggi. L.C.

SAN VITO / MALTEMPO

Che spavento! Hanno riportato uno spavento indicibile gli abitanti di San Vito il 24 giugno scorso durante il forte temporale che ha interessato la zona, poco dopo le otto del mattino. In particolare, al numero civico 29 di via Piemonte il fulmine ha disintegrato un cedro del diametro di circa un metro che è esploso come una bomba: pezzi del tronco e dei rami sono stati rinvenuti fino a 100 metri di distanza. «Mi è sembrata una scena da Jurassik park - racconta Camilla Pozzani che abita in zona -, quando

arrivano i dinosauri e tutto comincia a traballare: il vento, poi la pioggia battente e infine all’improvviso il lampo e il tuono, un boato terribile che sembrava un terremoto. Sono stati attimi di grande tensione: la luce in casa è saltata e anche in tutta la zona. Molte schegge di legno di cedro sono volate oltre i tetti e hanno raggiunto un raggio considerevole. Veramente per miracolo non ci sono stati danni alle persone». Ma alle case sì e la conta è ancora in atto. L.C.

IL LUTTO. Bussolengo e Sommacampagna piangono Silvano Cuffietti E' morto dopo lunga malattia il maresciallo maggiore aiutante Silvano Ciuffetti. Aveva 68 anni essendo nato a Camerino nel 1945. Lascia la moglie ed un figlio. La sua dipartita ha destato molta commozione sia a Bussolengo dove risiedeva da anni, sia a Sommacampagna dove ha chiuso la sua importante attività professionale fino al giorno della quiescenza in qualità di comandante della stazione dei carabinieri. La sua lunga carriera, contraddistinta da un fortissimo impegno a sostegno delle istituzioni e della legge, è decollata in seguito ad un gravissimo fatto di sangue accaduto oltre venti anni fa in quel di Fumane. L'allora carabiniere Silvano Ciuffetti, di pattuglia a Radiomobile, venne ferito da uno squilibrato, mentre il suo collega rimase ucciso. Promosso per meriti speciali, Ciuffetti è stato comandante della stazione temporanea di Lazise per alcune stagioni, è poi passato a comandare la stazione di Bussolengo, per poi passare al nucleo antidroga della compagnia di Villafranca. «Una carriera tutta in crescendo - spiega Rosario Guella, ex vicecomandante dei vigili urbani di Bussolengo, per anni in servizio con il maresciallo Ciuffetti - perché Silvano aveva nel sangue la voglia di fare e di fare bene. Ha "fatto scuola" a molti nell'Arma e il suo ricordo resterà indelebile per me e per tanti altri carabinieri che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui». Per le sue qualità e per il suo fortissimo impegno, in occasione del 189° anniversario dell'Arma dei Carabinieri, a Roma, è stato premiato dal Presidente della Repubblica per essersi distinto nell'attività istituzionale. Il 27 dicembre 2001 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. S.B.

Il Cedro di San Vito colpito dal fulmine


CRONACHE

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BUSSOLENGO. Dal sindaco Paola Boscaini ai consiglieri: tutti i dettagli

L’OSPEDALE

Conosciamo da vicino la Giunta comunale

Il Sindaco alza la voce

Servizi di

Lino Cattabianchi Si è insediata la nuova Giunta del primo sindaco donna di Bussolengo, Paola Boscaini. Saranno con lei in amministrazione tre uomini e tre donne. «E questa parità – spiega il neo sindaco - è già un grande risultato». Ma vediamo da vicino il nuovo gruppo. «Per gli assessori – spiega Paola Boscaini - ho seguito una linea che tiene conto sia del risultato elettorale, sia delle caratteristiche professionali. La nuova Giunta è composta da Daniele Lonardoni, vicesindaco e assessore alle attività produttive. E’ stato dirigente fino alla fine del 2012 della Mondadori ed essendo questo uno degli assessorati più importanti perché riguarda lo sviluppo del territorio ho ritenuto che avesse le qualità per impegnarsi in questo ambito. Paola Adami avrà urbanistica ed edilizia privata: è avvocato e persona di estrema fiducia. Gilberto Pozzani andrà ai lavori pubblici, ecologia e ambiente perché essendo lui l’unica persona con esperienza pluriennale in ambito amministrativo ed essendosi occupato di questo ambito anche a livello provinciale, ha un profilo compatibile. Cristiano Fontana alla cultura, istruzione e sport e pari opportunità: si è sempre impegnato nel mondo della scuola e nel consiglio della scuola Bacilieri. Stefania Ridolfi ai servizi sociali, politiche familiari e politiche giovanili: ha esperienza pluriennale in questo ambito e nell’Associazione famiglie italiane di cui il marito Danile Udali è presidente. Quindi nessuno meglio di lei poteva avere questo assessorato». Il sindaco per il momento mantiene le delega al bilancio, al personale, al rapporto con le istituzioni e polizia municipale. Ai consiglieri che hanno accettato la delega assessorile subentrano in Consi-

glio Luciano Penna, Elisa Seeber, Ferrari Tiziano, Vassanelli Roberto, Alessandro Pasetto. Elisa Seeber del 1980, è la più giovane in Consiglio, con 32 anni. All’opposizione siederanno i candidati sindaco Massimo Girelli e Barbara Setti alla prima esperienza; Stefano Ceschi per la seconda volta. Tra i consiglieri Giovanni Amantia del Pdl con 342 preferenze, alla terza rielezione. Segue con 306 preferenze Andrea Bassi della Lega nord, dal 2003 in Consiglio comunale, già consigliere e assessore provinciale e attualmente consigliere regionale. Infine Giorgio Beccherle della

Lista Tosi con 154 preferenze, già in Consiglio dal 2008 al 2012 col Pdl. Paola Boscaini è stata eletta al ballottaggio con 3.917 voti contro i 3.696 di Massimo Girelli che al primo turno aveva ottenuto 42,07% e 4.088 voti. Boscaini si era fermata al 16,45%, con 1.599 e si era, tuttavia, aggiudicata il diritto a sfidare Girelli per soli 23 voti di distanza sul candidato Stefano Ceschi. Nell’elezione è stato determinante il voto delle donne che percentualmente hanno superato gli uomini alle urne: hanno votato in 4.020 raggiungendo il 27,657% contro il 26,433% e 3.842 voti maschili.

Maria Paola Boscaini

Ceschi: «Difendiamo l’Ospedale» Interviene anche Stefano Ceschi, rieletto consigliere comunale sulla questione del ridimensionamento dell’ospedale Orlandi previsto dalle schede diffuse dalla Regione Veneto: «Il nostro ospedale esce particolarmente ridimensionato dalla lettura delle schede sanitarie arrivate, come prevedevamo, subito dopo le elezioni. La perdita di numerosi importanti reparti di ostetricia, ginecologia, pediatria, medicina, ortopedia, otorinolaringoiatria, urologia, penalizzerà i cittadini e il servizio offerto. La chiusura di pediatria ed ostetricia poi, oltre al danno per i cittadini, comporta la scomparsa a regime della scritta sulle carte di identità "nato/a a Bussolengo": seppur simbolicamente dà l'idea della curva e della decadenza che il nostro Comune ha imboccato in questi anni. Compito del nuovo sindaco, come promesso in campagna elettorale, sarà di adottare tutte le misure per difendere l'ospedale. E' stato uno dei punti sul quale ha vinto la campagna elettorale: ora si dimostri all'altezza della sfida».

Quando i lavori del Magalini saranno terminati per la fine del 2014, l’ospedale di Villafranca potrà contare sui reparti di pronto soccorso, ostetricia e ginecologia, pediatria, medicina, ortopedia, otorinolaringoiatria e urologia che potranno usare il nuovo blocco operatorio, cioè chirurgia. Forte dimagrimento dei reparti all’Ospedale Orlandi di Bussolengo dove sono destinati a restare pronto soccorso, medicina, geriatria e pneumologia. La filosofia adottata in questo riordino è quella di evitare i doppioni nei reparti. Inoltre nell´Ulss 22 i posti letto per i pazienti acuti passeranno da 1.143 a 1.085. I letti da attivare in ospedale di comunità dedicati ai lungodegenti, alla riabilitazione e ai malati terminali, dovranno crescere di 21 unità. I primari scenderanno da 26 a 19…Ma Paola Boscaini, neoeletto sindaco di Bussolengo, non ci sta alla riorganizzazione ospedaliera operata nell’Ulss 22 «che di fatto ci scippa l’ospedale lasciando all’Orlandi i reparti di medicina, geriatria, pneumologia e il pronto soccorso, a vantaggio del Magalini di Villafranca – afferma . Rimane un simulacro di ospedale che non risponde alla tradizione storica del nostro nosocomio che ha radici antiche e dove si è fatta un pezzo di storia della medicina veronese. Ricordo solo, uno su tutti, il dottor Luciano Carteri, chirurgo e direttore, che ha lavorato alla trasformazione dell’Orlandi dal 1923 al 1963. E’ inaccettabile quello che sta succedendo e che viene fatto passare per una riforma. E dire – riprende il sindaco - che quando in campagna elettorale avevo detto le stesse cose, che cioè ci stavano svuotando l’ospedale citando un’intervista dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto della Lega nord, dove anticipava di fatto che una volta a regime il Magalini, l’Orlandi sarebbe stato ridi-

mensionato, tutti sono corsi a smentire. C’erano le elezioni in corso e ora che sono passate e che le hanno sonoramente perse, rivelano le schede sanitarie il cui contenuto era noto da mesi, prendendo in giro la gente. La sanità veneta, e quindi anche Bussolengo, è in mano alla Lega da molti anni. E questo per le prossime elezioni: gli elettori non devono dimenticare chi li ha presi per il naso. Riducendo un diritto fondamentale come la salute: altro che i nostri allarmi!». Un altro tema di fondo emerge dalla neo sindaco. L’impiego del danaro pubblico. Continua Boscaini: «Ma quanti soldi hanno speso per l’Orlandi in questi anni? Hanno rifatto molti reparti, rimodernato, comperato attrezzature, macchine. E adesso? Che fine fanno tutti questi soldi dei cittadini che non hanno più questi servizi?». E poi i bacini di utenza. «Togliendo il punto nascita a Bussolengo e spostandolo a Villafranca – osserva il sindaco - si scatena di fatto una competizione per accaparrarsi il bacino di Bussolengo tra i due ospedali privati di Peschiera e Negrar. Si svuota la sanità pubblica e di fatto, viene promossa quella privata». Non si ferma Boscaini e passa alla controffensiva. «A costo di incatenarci davanti all’ospedale Orlandi, lanceremo una campagna di sensibilizzazione per la gente. Ho già cominciato a sentire i miei colleghi sindaci del territorio che hanno già fatto degli incontri in passato per far presente alla Regione questi problemi. E per impostare con loro tutte le azioni possibili per un’azione comune e per far conoscere questa situazione. Bussolengo non è la periferia di Verona, ma il primo paese del Baldo-Garda. L’ospedale Orlandi è una eccellenza che non nasce dal nulla, ma è profondamente radicata. Lo devo ai miei concittadini».


CRONACHE

Luglio 2013

PESCANTINA. Proseguono le iniziative e i servizi per i più piccoli e per i nonni

11 L’ASSOCIAZIONE

Centri estivi e anziani: Territorio il Comune non si ferma “turistico” Il consiglio comunale di Pescantina si è sciolto. Ma con lui di certo non si sono sciolte tutte le iniziative e le proposte che sono state portate avanti finora. L’estate, infatti, ha portato con sé la proposta per il progetto “Centri estivi”, elaborata dal servizio Socio-Educativo dell’ULSS 22,che ripercorre le modalità consolidate nel corso degli ultimi anni, ovvero l’organizzazione a tempo pieno per cinque giorni la settimana, offrendo un’idonea e qualificata risposta all’utilizzo del tempo libero del minore ed al bisogno delle famiglie. In questo ambito si è già concluso con successo il “Giocaestate” e si sta concludendo il progetto “Baby Estate” presso la scuola di Balconi. Gli altri progetti che il comune di Pescantina ha promosso durante tutti questi anni, come quelli a sostegno degli anziani e agevolazioni economiche, invece, continueranno ad operare offrendo

vari servizi e assistenza per l’intero arco dell’anno. Da sottolineare sono il servizio di assistenza domiciliare, che può essere integrato con servizio infermieristico domiciliare, assistenza medica programmata o fornitura a domicilio di protesi e ausili, il servizio pasti a domicilio, effettuato da lunedì a sabato e il servizio di telesoccorso o telecontrollo, grazie al quale,

attraverso un apparecchio collegato al telefono di casa, l’anziano può a viva voce chiedere soccorso in caso di bisogno. Altri servizi per la tutela degli anziani sono lo sportello badanti, dove viene offerta consulenza e supporto alla famiglia nella ricerca di una persona che possa prestare assistenza presso il domicilio dell’anziano, il “Caffè laboratorio”, spazio

CENTRO EDUCAZIONE ARTISTICA

I concorsi premiano il Bianchi Ottimi risultati per i giovani allievi del Centro di educazione artistica “Guido Bianchi” di Pescantina. Gli allievi, seguiti e preparati da Elisa Danese, Maria Pia Tinelli, Lucia Zanolli per la sezione di pianoforte, Filippo Neri per il violino, Monica Bulgarelli e Ilenia Righetti per la sezione di chitarra e arpa celtica si sono distinti in due concorsi svoltisi recentemente a Verona e Cremona. All’8° concorso “Canossa” di Verona, organizzato dall’Associazione “Le Foyer” per ragazzi in età scolare, per chitarra, categoria a, 1° classificata Elisa Di Bianco, 2° Michele Recchia; per la categoria b, 1°Luca Ambrosi, 2° Giorgia Pasini. Per “Musica d’insieme”, 1° il trio di chitarre Michele Perusi, Mattia Zangrando e Luca Ambrosi; 2° il gruppo de "Ichitarrissimi". Per l’arpa celtica, 1° Maria Manfrin della categoria pulcini; Sofia Pavan 1° in classe A e 3° Anna Pasetto. Grazie a questi risultati, l'insegnante Monica Bulgarelli è stata premiata con il diploma d'onore del concorso. Al 19° Concorso Nazionale “Arisi” di Cremona organizzato dall’ Istituto Comprensivo “U. Foscolo”, i risultati rilevanti nella sez. Pianoforte sono stati: per

la categoria pianoforte 4 mani”, 1° classificato il duo Anna D'Ambrogio, Giada Faggian; 2° il duo Lisa Grigoli-Alessia Lin; 3° classificati a pari merito il duo Mattia Nicolis-Chiara Ugolini e il duo Sebastiano Busola-Mattia Manfrin; 4° il duo Elena Guardini - Giorgia Benedetti. Nella sezione violino, Andrea Cagalli, l'unico allievo della scuola che ha partecipato al concorso si è classificato 3°. Nella sez. Musica d'insieme per 2/3 esecutori, il duo Mattia Manfrin al pianoforte e Andrea Cagalli al violino, si è classificato secondo. Nella sezione chitarra, 1° classificata Elisa Di Bianco, 3° Angelo Lavarini. Nella sezione arpa celtica 1° Laura Sartori, 2°Anna Pasetto, 3° Maria Manfrin. “Da molti anni il Cea, scuola musicale fondata nel 1958 da Guido Bianchi –commenta Luciano Brutti, che la dirige dal 1994-, si conferma come una delle migliori scuole musicali della provincia di Verona e partecipa con i suoi allievi a concorsi musicali di livello nazionale, raccogliendo sempre risultati molto lusinghieri. Anche quest’anno l'ottimo livello della scuola è stato confermato e le soddisfazioni non sono mancate”. L.C.

dedicato alle persone affette da problemi di demenza e ai loro familiari presso il quale si tengono incontri guidati da una psicologa e, infine, il centro diurno, struttura con personale specialistico che ospita persone non o parzialmente autosufficienti allo scopo di fornire un intervento assistenziale riabilitativo e di essere di supporto e sollievo alla loro famiglia. Per quanto riguarda l’ambito delle agevolazioni economiche c’è la possibilità per gli anziani di chiedere la riduzione del 50% del canone del telefono, l’esenzione del ticket farmaceutico o un assegno di cura.

“Pescantina territorio e turismo”: questo il nome con cui è stata battezzata la nuova associazione nata a Pescantina nelle scorse settimane. «L’idea di fondo grazie alla quale si è costituita questa associazione – afferma il presidente Ciro Ferrari – è quella di fare in modo di pensare al territorio di Pescantina cercando di creare per il nostro paese un’immagine turistica. Il nostro desiderio è quello di gestire in autonomia varie manifestazioni per far sì che ciò che negli ultimi anni si è consolidato non vada perso. Proprio per questo siamo alla ricerca di persone

volonterose, animate dall’intento di portare avanti vecchi e nuovi progetti all’interno di un’associazione, “Pescantina territorio e turismo” appunto, che non ha connotazioni politiche. Il nostro obiettivo quindi – aggiunge ancora Ferrari - è quello di essere al servizio del territorio, creando un organo che funga da elemento d’unione anche tra le varie associazioni del territorio. Stiamo già pensando ad un programma turistico da diffondere, convinti che la storia e il territorio di Pescantina abbiamo una valenza davvero importante, da valorizzare e promuovere».

La Bocciofila sulla riviera Romagnola Il circolo anziani La Bocciofila anche quest’anno ha organizzato il soggiorno anziani rivolto ai residenti di Pescantina che abbiano compiuto 50 anni. Bellaria sulla riviera Romagnola è stato il luogo dove si è recato il numeroso gruppo di partecipanti che per 15 giorni ha potuto godersi un meraviglioso sole e passare delle giornate in allegria. «Il tempo - spiega il presidente del circolo Pietro Buzzoni - ci ha dato una mano regalandoci delle giornate speciali. Anche il servizio dell’hotel è stato all’altezza delle nostre richieste. Giovedì 20 giugno abbiamo ricevuto anche la visita degli ex amministratori Alessandro Reggiani, Manuel Fornaser e Rolando Andreoli che come ogni anno non hanno voluto mancare al consueto ritrovo per un saluto e un momento conviviale. Ringrazio loro e tutte le persone che hanno partecipato condividendo questi bei giorni assieme».


GIOVEDI 8

ore 19.00 apertura stand gastronomici ore 21.00 serata giovane con RADIO PICO e lo spettacolo "FACCIAMO FESTA"

VENERDI 9

ore 19.00 apertura stand gastronomici ore 21.00 serata live con gli "AL-B. BAND" di ALBERTO SALAORNI

SABATO 10

ore 19.00 SANTA MESSA AL DUOMO CON CONCERTO GRUPPO DEGLI OTTONI ore 19.00 apertura stand gastronomici ore 21.00 BALLO LISCIO CON ORCHESTRA "SUSANNA PEPE"

DOMENICA 11

ore 18.00 67째 MOSTRA DELLE PESCHE ed esposizione pomologica org. ASS. AGRI. PROV .VR ore 19.00 apertura stand gastronomici ore 21.00 BALLO LISCIO CON ORCHESTRA " JOLANDA BAND"

LUNEDI 12

ore 19.00 apertura stand gastronomici ore 21.00 POP-ROCK MUSIC LIVE con i "RISIN'AVENUE" ore 23.00 spettacolo pirotecnico "Fireworks inside Movies" by MARTARELLO GROUP

TUTTE LE SERE NELL'AREA GIOVANI (EX FONTANA )

1째 OVERLOUD FESTIVAL-RASSEGNA DI EMERGENTI GRUPPI ROCK


CRONACHE

Luglio 2013

PESCANTINA. Alcuni alunni della scuola media sono andati in visita a Kassel

13 SETTIMO / AVIS

Esperienza in Germania I donatori tra gli orrori del passato festeggiano E’ stata un’esperienza significativa quella vissuta da alcuni alunni delle scuole medie di Pescantina (Davide Vicentini, Marco Manzati, Luca Piran, Devis Cipriani, Angela Jodice, Margherita Prodomi, Giovanna Zanotti e Gaia Demontis) recatisi in Germania, a Kassel, accanto ad alcuni rappresentanti di associazioni d’Arma di Pescantina, a Manuel Fornaser, ex vicesindaco di Pescantina e a due ex internati, Piero Piotto di Bassano del Grappa e Giambattista Sisti di Brescia, che hanno vissuto la prigionia nella cittadina tedesca. Ad organizzare il viaggio,

Il sindaco di Kassel consegna a Ciro Ferrari l’onoreficenza

completamente autofinanziato, ci hanno pensato il Comitato d’Intesa accanto

a Ciro Ferrari che ha condotto il gruppo, da mercoledì 15 a domenica 19 mag-

gio, in una visita ai campi di concentramento più grandi della Germania: Buchenwald, Dora, Zigenheim, Breitenau. «Nella giornata del venerdì i nostri ragazzi hanno trascorso alcune ore nelle scuole con i coetanei – afferma Ciro Ferrari -, mentre il sabato si è svolta la cerimonia presso il cippo dedicato ai 78 italiani fucilati a Kassel il sabato santo, giorni prima della fine della guerra. Alla cerimonia (conclusasi in municipio con la consegna dell’onorificenza da parte del sindaco e delle autorità del paese a Ciro Ferrari, ndr) - erano presenti, oltre al sindaco di Kassel, i parenti delle vittime e il Presidente del Comitato d’Intesa che accanto a me ha gestito il viaggio». Silvia Accordini

PESCANTINA / TEATRO

Tourbillon, un intrigo da sogno Ha debuttato con successo al teatro comunale “G. Bianchi” di Piazza degli Alpini di Pescantina “Tourbillon, un intrigo da sogno”, la nuova commedia del Gruppo popolare Contrade. Lo spettacolo, scritto da Paolo Corsi si avvale delle musiche originali di Giannantonio Mutto. La storia è ambientata in un piccolo albergo di montagna dove si succe-

dono storie ed equivoci proprio in tourbillon di situazioni paradossali. Chi pensa che le vacanze in montagna siano noiose dovrebbe fare un salto da queste parti e provare a trascorrere un fine settimana nel piccolo albergo che Angelo e Carla hanno da poco preso in gestione. Certamente è stata una scelta un po' azzardata: se essi avessero saputo del

movimentato avvio di stagione, forse, non l’avrebbero fatto. Eppure, con quegli ospiti, le premesse c’erano tutte: gente di spettacolo, pittori in cerca di ispirazione, semplici escursionisti e vacanzieri, che tanto semplici non sono, e il personale dell’albergo che, in quanto a stranezze, teme pochi confronti. Ma perché tutta quella gente è finita proprio lì?

Non bastasse questo, capita anche che i telefoni si guastino e le auto non vadano più in moto, lasciando la combriccola più o meno isolata dal resto del mondo. Insomma, proprio un tourbillon di situazioni che lasciano lo spettatore senza fiato. Il nuovo lavoro, diretto dal regista Delio Righetti, sarà replicato il 12 luglio a Corte Parona alle 21. L.C.

PESCANTINA. L’ultimo saluto alla maestra Rosaria Siniscalchi Una folla commossa ha accompagnato per l’ultima volta Rosaria Siniscalchi, insegnante elementare, scomparsa a 71 anni, il 20 giugno scorso per un male contro cui ha lottato per mesi. Nel duomo San Lorenzo, alle esequie celebrate dal parroco don Ilario Rinaldi e da don Riccardo Giramonte, preside della scuola media don Nicola Mazza, alla fine della celebrazione si sono levate le note dell’Ave Maria di Schubert e uno scampanio festoso del grande concerto del monumentale campanile del Barbieri ha coperto l’uscita del feretro dalla chiesa. «Di Rosaria e delle sua profonda spiritualità – ha sottolineato don Ilario nell’omelia - si deve parlare come della fonte che ha alimentato le sue molteplici attività e impegni nella scuola, nella parrocchia e in famiglia. La sua delicatezza e serietà, la sua gioia profonda e il suo impegno erano il frutto di una consapevolezza matura, della sua intensa vita cristiana». Un particolare ha illuminato di una luce straordinaria il quadro della vita di Rosaria. «Già prima che la malattia arrivasse ad uno stadio avanzato –ha rivelato don Ilario -, Rosaria mi ha chiamato e ha voluto confessarsi e ricevere l’unzione degli infermi per prepararsi alla fase finale della sua vita. Un gesto di grande valore che ha dato significato a tutto il resto. La nostra comunità perde una figura di riferimento». L.C.

Ventinovesimo appuntamento per la Festa del Donatore organizzata dall’Avis di Settimo. Dopo la celebrazione della messa, alzabandiera al monumento dei caduti e deposizione della corona, intervento del rappresentante dell’Avis provinciale che ha sottolineato l’importanza del dono e la nobiltà di questo gesto. Molte le Avis consorelle che hanno partecipato alla manifestazione, ognuna con il proprio labaro. Ad oggi sono 188 i donatori effettivi dell’Avis di Settimo con 333 donazioni nel 2012. Quest’anno sono stati eletti il nuovo consiglio direttivo e il nuovo presidente, Enrico Pedretti. Molte le iniziative in cantiere che hanno come obiettivo soprattutto la solidarietà. Spiega il neo presidente: “E’ importante il dono, ma anche il sorriso con cui si deve affrontare il momento della donazione”. Durante la festa sono state consegnate le benemerenze e presentati i nuovi donatori Gastone Lovatin, Simone Castioni, Stefano Degani, Alberto Lanza, Isidor Andrei Silvester,

Lara Broggio, Elidia Ngjelo, Marco Benedetti, Paola Coato, Nicola Fattorelli, Michele Zivelonghi, Nicola Nordera. Distintivo in Rame: Marta Oliboni, Fabio Zanotti, Luca D’Angelo, Niccolò Rebonato, Cristian Bovo, Andrea Borghetto, Daniele Fattorelli, Arianna Malavasi, Mirco Rolli. Distintivo in Argento: Elisa Dalla Rosa, Elisa Oliboni, Remigio Fedrigo, Mirko Gasparato, Maria Signorini. Distintivo in Argento Dorato: Rino Piacenza, Luciano Bucci, Alberto Tesini, Michele Sona, Daniele Cressoni. Distintivo in Oro: Loredana Piubello, Claudio Tavella. Distintivo in Oro con Rubino: Alfonso Marchesini, Maria Rosa Montresor, Eugenio Fainelli. Distintivo in Oro con Smeraldo: Marco Loris Giacomelli, Orfeo Draghi. Al termine delle consegna delle benemerenze un caloroso applauso, all’ex presidente Giuseppina Venturini in carica dal 2005, per il lavoro e l’impegno profusi nell’Avis di Settimo. L.C.

PESCANTINA/MOSTRA D’ARTE

Pavoni espone E’ in corso presso la Pasticceria Lavarini (ex Dolci follie) la mostra del pittore Renzo Pavoni che sta ottenendo un buon successo di pubblico. Nella prima grande sala, per i prossimi mesi, si possono ammirare le stampe di Amaranta, mentre nella sala più interna è allestita la mostra dei dipinti Renzo Pavoni, artista che si distingue oltre che per la valenza dei suoi dipinti anche per il suo impegno nella promozione ed organizzazione di gruppi culturali come il gruppo di pittura Vinicio Pradella, attualmente condotto da

Licia Massella e il Gruppo fotografico di Pescantina. La mostra è stata presentata da Licia Massella che, in qualità di critica d'arte e direttrice dal 2005 di una galleria d'arte contemporanea, ha definito lo stile di Renzo Pavoni principalmente surrealista. I quadri sono divisi in tre sezioni: la prima di genere fantasy, la seconda di stile informale, la terza appunto surrealista, dove comunque protagonista è l’essere umano con i suoi dubbi esistenziali e i suoi ideali. Per informazioni 348.7560462. L.C.


CRONACHE

Luglio 2013

SONA. Il nuovo sindaco ha prestato giuramento e ci ha rilasciato un’intervista

LA GIUNTA Sindaco Gianluigi Mazzi: Lavori pubblici, Personale, Polizia locale, Edilizia privata. Vicesindaco - Simone Caltagirone, Sociale, Bilancio, Farmacia, Sicurezza. Assessore Giovanni Bianco, Urbanistica, Associazioni, Cultura, Informazione, Politiche Giovanili, Sport. Assessore Gianfranco Dalla Valentina, Ambiente ed Ecologia, Manutenzioni, Arredo Urbano, Protezione civile, Patrimonio. Assessore Luigi Forante, Tributi, Lavoro, Attività produttive, Organizzazione/innovazione, Enti Società Consorzi (partecipate). Assessore Antonella Dal Forno, Scuola, Famiglia, Turismo, Pari opportunità, Gemellaggi.

Mazzi al primo Consiglio «Servono valori e fiducia» Primo Consiglio comunale per Gianluigi Mazzi lo scorso venerdì 21 giugno. Il neo – sindaco ha prestato giuramento indossando la fascia tricolore e illustrando le novità che caratterizzeranno questo nuovo mandato amministrativo. I consiglieri presenti nel Consiglio comunale saranno 16 e non più 20 come in passato, mentre i cinque assessori non avranno più diritto di voto. Presiederà le sedute consiliari il Presidente del Consiglio Roberto Merzi – e non più il Sindaco -. A distanza di pochi giorni dalla prima seduta del nuovo Consiglio comunale Gianluigi Mazzi parla di questa sua nuova “avventura” da primo cittadino. Sindaco, ci parli del suo primo Consiglio Comunale. «Il primo Consiglio è stato un momento unico, che non dimenticherò. Davanti ad oltre trecento persone, accanto ad un gruppo eccezionale di assessori e consiglieri di fresca nomina, ho voluto indicare quello che sarà il nostro documento

Il Consiglio Comunale

programmatico, le linee che andremo politicamente ad intraprendere per risollevare le sorti di questo bellissimo comune, quello di Sona, che mai come in questo momento ha bisogno di valori, di fiducia, di nuovi entusiasmi e di nuove persone». Quali i progetti a cui si sta già dedicando per Sona e a quali problematiche intende dare risposta per prime? «Molti sono i progetti e le iniziative intraprese, dappri-

ma da solo e poi, dopo le nomine, con gli Assessori, a cui lascio piena responsabilità e deleghe vere. Mi sto dedicando ad eliminare le spese inutili, soldi elargiti per servizi non utilizzati. Sto dedicando molto tempo nell’incontrare i cittadini, le associazioni, ascoltandoli, confrontandomi su quelle che sono le vere problematiche sociali, economiche, professionali. Ho provveduto ad intervenire sulle manutenzioni dei marcia-

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piedi in zona Mancalacqua (via Tirso, via Isarco, via Reno) e dell’asfalto in via Cao Prà a Lugagnano per completare quanto già iniziato dall’amministrazione precedente. A breve faremo altri piccoli interventi su altre zone del territorio. Sto operando per attivare le manutenzioni richieste nelle scuole e per procedere con le possibili soluzioni viabilistiche alternative; niente più caserma e polo scolastico di Palazzolo. Ho chiesto poi maggior presenza della Polizia municipale sul territorio, provvedendo a fornire strumenti operativi per ese-

guire al meglio il lavoro degli agenti. Sto operando per far rientrare la problematica gas e sono già operativo sulle problematiche di viabilità, segnaletica carente o assente e sulla ricerca di soluzioni a costi ridotti di corsie per pedoni e ciclisti. Infine, con i tecnici e gli amministratori eletti, ci stiamo attivando, in accordo con la Regione Veneto, per intervenire sul PAT, cercando di bloccare l’iter procedurale e avere il tempo di condividerlo e discuterlo». Quali le opere e i programmi più significativi in agenda per i prossimi cinque anni? «Risolvere il problema scuole, mettendole a norma, in sicurezza, trovando finanziamenti per la manutenzione ed eventuale ristrutturazione. Rendere i paesi di Lugagnano, Sona, San Giorgio e Palazzolo, più vivibili,

meno trafficati, più sicuri. Operare con maggior attenzione verso le associazioni e le parrocchie affidando a loro un ruolo. Portare a casa maggior contributi e finanziamenti europei, nazionali e regionali, per importanti progetti. Creare uno Sportello lavoro e dar vita ad un PAT giusto, più vicino alle esigenze del territorio, attento alla situazione economica, con forte protezione del territorio e dell’ambiente. Risolvere la situazione di strutture sportive non adeguate e portare la presenza degli amministratori e dei dipendenti comunali sul territorio, con consigli itineranti, sportelli nelle frazioni, servizi ad hoc. Migliorare il welfare locale, operando nell’ottimizzare i costi ma garantendo lo stesso servizio, se non migliore». Silvia Accordini

SONA / AUTOBUS

Il 33 non va più a Lugagnano Non è più operativa da lunedì 1 luglio la linea extraurbana 33 che da Verona raggiungeva Lugagnano. La decisione è maturata appena dopo l’insediamento della nuova Amministrazione comunale di Sona, nel momento in cui i nuovi Amministratori hanno potuto prendere completa visione di ogni aspetto del servizio. I costi per la comunità di Sona sono pari a 31.327 euro per il 2012 e 32.951 euro per il 2013 già impiegati, a cui andrebbero aggiunti altri 48.000 euro entro la fine del 2013, che invece saranno risparmiati a beneficio dell'intera comunità, grazie alla scelta di cessare il servizio. Da qui la scelta del sindaco Gianluigi Mazzi, in considerazione del fatto che «i

dati di utilizzo della linea – afferma - hanno visto nel 2012 una media assolutamente non sostenibile di soli otto utenti a corsa nei primi sei mesi. Media, questa, scesa addirittura attorno alla cifra di quattro utenti a corsa nell’ultimo trimestre. A causa di questi numeri, il Centro Commerciale La Grande Mela di Lugagnano di Sona, l'altro cofinanziatore del servizio, ha già terminato il suo contributo. Dispiace sempre dover rinunciare ad un servizio – aggiunge il neo Sindaco Gianluigi Mazzi –, anche perché siamo fortemente convinti che nell’analisi dell’utilità e della sostenibilità dei servizi ai cittadini non sia l’aspetto economico l’unico da valutare. In questo caso si trattava di un

servizio che non veniva assolutamente usato, come certificano i dati di utilizzo. I motivi di questo mancato utilizzo sono tanti: primariamente un percorso, quello della linea 33, sicuramente troppo tortuoso e non comodo per chi volesse recarsi in città e anche il prezzo del biglietto, non proprio economico. Visti comunque questi dati non ce la siamo sentita di far spendere alla comunità di Sona più di trentamila euro ogni anno per un servizio di fatto inutile, a fronte delle ben più urgenti e pressanti richieste che arrivano dal territorio del nostro Comune. Quei soldi verranno prontamente reinvestiti in servizi reali per le nostre frazioni, di cui daremo conto a brevissimo».

NOTIZIE IN BREVE Continua il ricco programma proposto da Estate a Sona 2013, la rassegna di teatro e musica nel territorio. Dopo gli appuntamenti di giugno è attesa per la Festa di San Quirico ospitata dal Parco giochi di San Quirico a Sona dal 12 al 15 luglio a partire dalle ore 20.00. Spazio alla musica invece nel fine settimana del 18, 19 e 20 luglio: nella cornice del Parco Romani di villa Trevisani si esibiranno a partire dalle 21.15 i Four Django (giovedì 18), Miss Marple trio (venerdì 19( e Jesse Davis (sabato20). Il 25 luglio il parco Franco Conti di Lugagnano a partire dalle ore 21.15 ospiterà il Teatro Gost in “Una lunga storia d’amore”. A chiudere la kermesse organizzata dal comune di Sona sarà il concerto in onore di Giuseppe Lugo che avrà luogo a villa Bressan di San Giorgio in Salici il 3 agosto alle ore 21.00.


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BEACH ARENA

VALEGGIO. Alla Festa del Nodo d’amore di quest’anno non sono mancate le novità

Più di 3.000 a tavola Trionfa il tortellino La tradizione ha ancora una volta trionfato sul ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio lo scorso martedì 18 giugno. Protagonista assoluta è stata la XX Edizione della Festa del Nodo d’amore. La "Festa del Tortellino La leggenda del Nodo d'Amore" ha infatti compiuto ben 20 anni e ha saputo nuovamente confermarsi l’appuntamento più significativo dell'anno, con la presenza di 3500 ospiti che si sono ritrovati sul Ponte in una tavolata di oltre un chilometro di lunghezza. Un’edizione, questa, in cui non sono mancate le novità, prima tra tutte la presentazione del nuovo tortello, lo Scrigno di Silvia, dedicato alla ninfa del Mincio, che dal 18 giugno è entrato ufficialmente a far parte dei menù dei ristoranti valeggiani. «Siamo contentissimi per l’ottima riuscita di quest’edizione – afferma con soddisfazione Giovanni Veronesi, segretario dell’associazione ristoratori Valeggio -. Per noi questa ventesima Festa rappresentava un traguardo al quale aspiravamo da anni e che abbiamo raggiunto grazie alla caparbietà e all’impegno costante dei nostri ristoratori che non si sono mai arresi. L’orga-

nizzazione di un evento di questo genere richiede sforzo e costanza e un lavoro lungo sei mesi. Uno sforzo tuttavia ripagato dal bagno di complimenti ricevuti durante la serata dai nostri ospiti, sbalorditi dai numeri e dalla qualità della Festa del Nodo d’Amore. Il menù è stato gradito e anche il nuovo tortello, lo Scrigno di Silvia, ha riscosso molto successo. Per il momento quindi raccogliamo gli allori di questi 20 anni e continueremo a lottare con le unghie e con i denti contro questa crisi che sta mettendo a dura prova i nostri

ristoratori» I numeri da record della Festa, vivacizzata dalla magia delle migliaia di candele e dallo spettacolo pirotecnico conclusivo, parlano da sé con ben 300 collaboratori di sala, un centinaio di cuochi e altrettanti sommeliers, 600.000 tortellini fatti a mano uno ad uno (500 kg di grana padano, 10.000 uova, 8 quintali di farina), 4.500 bottiglie Custoza. Nell’ambito della serata sono inoltre stati premiati i vincitori del “Nodo d’Amore 2013”, ideato e realizzato dal maestro orafo Alberto Zucchetta: l’associazione

LA FIERA

Tradizione e modernità “Fra Tradizione e Modernità” è lo slogan comparso sulla locandina della 92^ edizione della Fiera di Valeggio sul Mincio, tenutasi nel week-end del 6-8 luglio. Organizzato dall'Amministrazione Comunale e dalle associazioni “Pro Loco Valeggio”, “Percorsi” e IAV (Imprenditori Artigiani Valeggio), il programma di quest'anno ha visto susseguirsi la 30^ festa della Panificazione, il 4^ concorso fotografico “Flavio Cristini”, l'Esposizione Campionaria

di Artigianato e Commercio, stands gastronomici e le Vie del Gusto, concerti live di gruppi come “Funky Town”, “Piripao Acustic” e “Tres Jolies” e il luna park in piazza della Repubblica con il consueto spettacolo finale di fuochi artificiali nella sera del sagrì. Ma la vera novità è stata la sostituzione del palcoscenico in piazza Carlo Alberto con l'allestimento del mercato medievale tipico del periodo scaligero e visconteo, corredato di bancarelle riportanti i mestieri

dell'epoca, come il maniscalco, il rettilaio e la filanda, messi in mostra dai figuranti della Compagnia del Sipario Medievale. «Abbiamo voluto rinnovare una sagra che iniziava ad essere stanca – spiega il sindaco di Valeggio sul Mincio, Angelo Tosoni – attraverso le iniziative proposte da Pro Loco e l'associazione “Percorsi”, riempiendo piazza Carlo Alberto e via Roma con gli antichi mestieri, e via Marsala con i percorsi del gusto». A.T.

VALEGGIO. L’elettrocardiogramma in tempo reale

E’ stato presentato sabato 15 giugno il progetto di trasmissione in tempo reale dei tracciati E.C.G., un importante miglioramento nella qualità del servizio svolto dall'Associazione di Pubblica Assistenza Volontaria S.O.S. Valeggio. Si tratta della possibilità di trasmettere i dati dell'elettrocardiogramma ad un medico del 118 e ad un cardiologo della Casa di Cura “Pederzoli” simultaneamente, fintanto che il paziente soccorso si trova ancora all'interno dell'autoambulanza. Attraverso tale metodologia di intervento, al momento diffusa solo nel centro di Verona e applicata in provincia per la prima volta proprio a Valeggio, è possibile guadagnare minuti preziosi per individuare tempestivamente il codice di emergenza e la struttura più indicata presso cui indirizzare il paziente. La trasmissione dei dati è resa possibile grazie ad un modem che l'Ospedale di Peschiera ha concesso in comodato d'uso gratuito all'associazione. «Dobbiamo ringraziare i cittadini – rivela Leonardo Rigo, presidente di SOS Valeggio – e la Casa di Cura “Pederzoli”, per la concessione del modem e per questo riconoscimento di stima. Hanno scelto noi come primo paese nella provincia per adottare questa tecnologia perché sull'autoambulanza siamo dotati del Lifepak® a 12 derivazioni, l'unico compatibile con il modem. Lo abbiamo potuto acquistare solo grazie alla bontà e alle donazioni dei cittadini valeggiani». A.T.

Sabato 15 giugno lo sport valeggiano ha inaugurato una nuova struttura, che va ad aggiungersi all'offerta di attività che si possono praticare. Si tratta della “Beach Arena”, un campo da beach volley che porta questo sport, praticato principalmente sulle spiagge, anche presso gli impianti sportivi di via Barbarani. «Abbiamo pensato – ha spiegato Simone Mazzafelli, assessore allo Sport di Valeggio – di offrire un'opportunità in più, soprattutto nel periodo estivo in cui tutte le attività sportive sono ferme e le strutture deserte, a coloro che vogliono praticare sport divertendosi». La struttura, che rimarrà fissa ma chiusa in inverno, è costata circa 3.500 euro che comprendono l'acquisto della vasca contenitiva e i materiali accessori. Le spese sono state sostenute dalla Fondazione Valeggio Vivi Sport, ma l'obiettivo è di rientrare delle stesse attraverso il contributo di aziende che possono essere interessate a sostenere l'iniziativa. Per quanto riguarda la sabbia ed il lavoro di posa invece sono stati offerti dall'azienda valeggiana Scavi Rabbi. «Sono soddisfatto – ha proseguito Mazzafelli che è anche Presidente della Fondazione - che dall'esperimento di beach volley fatto lo scorso anno all'ex Mercato Ortofrutticolo siamo riusciti ad allestire una struttura fissa presso gli impianti sportivi. Ovviamente la Beach Arena è a disposizione per il gioco del beach volley, rugby, soccer e tennis». Il campo sarà aperto tutti i giorni. Le prenotazioni vanno fatte presso Club House Risto bar agli impianti sportivi. Sul sito www.valeggiovivisport.it è inoltre possibile scaricare il regolamento di utilizzo con le modalità di impiego e le tariffe. Appena inaugurata, la Beach Arena ha ospitato dall’1 al 12 luglio un torneo di “Beach & Green Volley”. Sara Tonolli

ristoratori, su suggerimento della commissione del premio giornalistico internazionale del nodo d’amore ha premiato Silvia Nicolis, direttore dell’omonimo museo, mons. Alberto Piazzi, veronese emerito studioso di levatura europea e il giornale L’Arena. Targa al merito invece per il comm. Mario Luigi Cordioli per la sua attività di imprenditore e sostenitore della comunità valeggiana.

PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi MERCOLEDÌ 24 LUGLIO VALEGGIO Parco Ichenausen ore 21.00 Spettacolo di GIOCOLERIA… musica e animazione MERCOLEDÌ 24 LUGLIO Castello Scaligero ore 21.15 CINEMA TRA LE TORRI TRENO DI NOTTE PER LISBONA regia di Bille August VENERDÌ 26 LUGLIO Castello Scaligero, ore 21 Gilberto Lamacchi presenta EPPURE SEMBRA UN UOMO percorso nella vita dell’uomo attraverso le canzoni di Giorgio Gaber 27-28-29 LUGLIO Parco Giochi Ichenhausen, ore 19.30 FESTE D’ESTATE AL PARCO Serate di musica dal vivo e ballo e stands gastronomici DOMENICA 28 LUGLIO Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY MERCOLEDÌ 31 LUGLIO Castello Scaligero ore 21.15 CINEMA TRA LE TORRI BENVENUTO PRESIDENTE! regia di Riccardo Milani MERCOLEDÌ 31 LUGLIO Biblioteca Comunale, ore 20.45 I no che fanno crescere: l’importanza delle regole nell’educazione. relatore, prof.ssa Graziella Cristianini VENERDÌ 2 AGOSTO Castello Scaligero, ore 21.00 RECITAL LIRICO Stefania Bonfadelli presenta i nuovi talenti dell’Accademia

MERCOLEDÌ 7 AGOSTO Castello Scaligero ore 21.00 CINEMA TRA LE TORRI LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino VENERDÌ 9 AGOSTO piazza Carlo Alberto, ore 21.00 JAZZSET ORCHESTRA in “Radio Chicago” Elena Bruk, pianoforte; Elena Pasquetto, voce solista direttore M° Vladimir Belonojkine DOMENICA 11 AGOSTO Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY MERCOLEDÌ 14 AGOSTO Castello Scaligero ore 21.00 CINEMA TRA LE TORRI TUTTI PAZZI PER ROSE regia di Régis Roinsard GIOVEDÌ 15 AGOSTO Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY VENERDÌ 16 AGOSTO Parco Giardino Sigurtà, ore 21.00 CONCERTO di GALA romanze e duetti con l’Orchestra Filarmonia Veneta – dirige M° Giuliano Carella SABATO 17 AGOSTO Castello Scaligero, ore 21.00 Francesco Antimiani in IL NOSTRO CONCERTO L’Amore secondo i cantautori italiani MERCOLEDÌ 21 AGOSTO Castello Scaligero ore 21.00 CINEMA TRA LE TORRI IL GRANDE GATSBY regia di Baz Luhrmann

VENERDÌ 23 AGOSTO SABATO 3 AGOSTO Castello Scaligero, ore 21.00 partenza Vicolo Oratorio (canonica) 20.30 ESTATE DI PIOGGIA E DI VENTO CAMMINATA FIDAS la storia d’amore tra Margherite Duras e Yann Anuréa 3-4-5 AGOSTO A cura Associazione Teatrale Il Gatto Rosso Parco Giochi Ichenhausen, ore 19.30 FESTE D’ESTATE AL PARCO Il presente calendario potrebbe subire Serate di musica dal vivo e ballo e stands variazioni per cause indipendenti dalla gastronomici volontà degli organizzatori. A cura Ass.ne Pesca Sportiva Martin INFO: 045 7951880 Pescatore www.valeggio.com


RINNOVA

L’Home Stagin

Stiamo tutti attraversando un periodo difficile, dove la crisi la fa da padrona. Ma ancora di più in difficoltà è chi deve vendere una casa. Nel 2012, infatti, è crollato il mercato immobiliare della casa, perdendo oltre 150mila compravendite rispetto il 2011. La conseguenza? Lasciamo parlare i numeri: nel 2009 lo sconto che il proprietario doveva offrire per vendere casa era del 12 per cento circa, nel 2013 è del 16 per

cento circa. Ma perché i proprietari sono costretti a svendere le proprie abitazioni? Molte famiglie sono sull’orlo del fallimento e, tassate dall’IMU, vorrebbero vendere le proprie case ma proprio per le stesse ragioni non trovano chi le vuole comperare. Ed ecco spiegato perché al momento il crollo delle compravendite è più alto del calo dei prezzi. Ma prepariamoci perché le previsioni non sono affatto ottimistiche. Nei prossimi anni altri due fattori su tutti incideranno negativamente sul mercato immobiliare: la curva demografica e la riforma delle pensioni. Le nuove famiglie, infatti, ostacolate dal mercato del lavoro non esattamente a favore e l’erogazione dei mutui “bloccata”, avranno difficoltà a comprare casa. Sul fronte delle pensioni, poi, sempre più persone tra i 60 e i 67 anni si troveranno con dei redditi più bassi causa perdita del posto di lavoro o forme di esodo senza stipendio. In pochi anni molti saranno quelli costretti a vendere la nuda proprietà o le seconde case. E con queste considerazioni è evidente che l’offerta supererà la domanda. Ma la speranza è l’ultima a morire, come dimostra l’ “Home Staging” (tradotto, “messa in scena della pro-

La Cooperativa più vicina al cittadino Diverse sono le forme cooperativistiche e specialmente all’interno dell’edilizia. Ma quella più vicina al cittadino che vuole arrivare alla proprietà della sua abitazione è sicuramente la cooperativa edilizia mutualistica senza fini di lucro. In questo contesto si inserisce la cooperativa Casa Veneto Polis, nella quale lo scopo sociale è quello di promuovere la cooperazione in ambito nazionale costruendo alloggi da assegnare in proprietà ai soci senza poter avere ne dividere utile alcuno. Con queste prerogative, la cooperativa Casa Veneto Polis riesce a eliminare la divisione tra venditore e compratore poiché sono gli stessi soci che decidono modalità d’acquisto e tipologie di prodotti nella costruzione dell’edificio. Questo ci toglie anche i sovrapprezzi dovuti ai molteplici passaggi che invece esistono nelle normali società di costruzione. Iscriversi a una cooperativa per acquisire un alloggio è cosa molto Livio Praloran semplice, infatti la persona interessata, versando una quota sociale modesta e una quota in conto costruzione, Presidente diventa immediatamente socio titolare e quindi parte integrante della cooperativa. Fondamentale per una cooperativa è l’organo che sovrintende al buon funzionamento della stessa: il Consilio di Amministrazione. Infatti, è importantissimo che gli amministratori siano persone di elevato livello morale, competenti, responsabili e con sufficiente esperienza. Per questo ogni tre anni i Soci eleggono i nuovi Amministratori o, se hanno svolto correttamente il proprio lavoro, riconfermano in carica gli Amministrapubbliredazionale tori esistenti per altri tre anni. «Ecco perché essere stato eletto più di una volta mi riempie di orgoglio – dichiara il presidente Livio Praloran -, in quanto è la tacita conferma che nel tempo mi sono guadagnato la fiducia dei soci, svolgendo il mio lavoro. La cooperativa riesce a edificare ai prezzi più vantaggiosi, sempre in rapporto alla qualità – aggiunge il Presidente -, infatti se noi verifichiamo le voci del capitolato troviamo dei prezzi sensibilmente inferiori e delle soluzioni interessanti ed innovative riguardo le abitazioni. Questo perché ci affidiamo sempre ai preziosi consigli dei nostri soci e, combinandoli con la nostra esperienza consolidata negli anni, il risultato non può che essere eccellente».


E

RISTRUTTURA

ng contro la crisi della casa pria abitazione), tecnica sempre più utilizzata che punta a lasciare una buona prima impressione della propria casa ai potenziali acquirenti. Quindi, se dovete vendere fate buon uso delle 5 regole d’oro di un bravo Home Stager: 1. SGOMBERA. Affidati alle regole del “decluttering” (lo sgomberare) per mettere ordine negli ambienti e lasciare spazio alla creatività. Mettiti nei panni del potenziale acquirente: che impressione avresti di una casa immersa nel caos? Come potresti vedere sistemati i tuoi oggetti su quel mobile pieno di cianfrusaglie del proprietario? 2. RINFRESCA. Scegli un nuovo look per le tue stanze,

ritinteggiandole con colori chiari e neutri che daranno un’impressione di più spazio e staranno bene con qualsiasi stile il tuo acquirente abbia in mente. 3. ACCENTUA IL POSITIVO. Individua gli spazi con i punti più forti della tua casa e mettili in mostra rendendoli accoglienti e invitanti. 4. GIOCA DI FURBIZIA. Tieni presente l’identikit del tuo compratore e vira l’arredamento ed il look a soddisfare le sue aspettative, dentro e fuori casa. Infatti meno del 10% degli acquirenti riesce ad immaginarsi in nuovi spazi. 5. ILLUMINA. Aggiungi luci a ogni sala, un ambiente luminoso è più accogliente di un buio antro.

RISTRUTTURATO: I PRO E I CONTRO Il fisco indossa la maschera dell’amico generoso per smuovere gli indecisi. Chi stava tentennando, ora ha una buona ragione per dare il via libera all’acquisto di mobili legato a opere di ristrutturazione: bonus fiscale del 50 per cento in dieci anni sulle opere interne di manutenzione straordinaria e su una serie di lavori assimilabili è quello che prevede il decreto legge 63/2013 in vigore dal 6 giugno. Diecimila euro dei novantaseimila agevolabili possono essere spesi non solo per tutti gli arredi destinati agli immobili ristrutturati, ma anche ai grandi elettrodomestici (frigo, lavatrice, lavastoviglie) di classe non inferiore ad A+ per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. La scadenza del bonus è il 31 dicembre 2013, dopo, salvo proroghe, si ritornerà al regime ordinario: il 36 per cento su un massimo di 48mila euro, e gli arredi saranno esclusi. Una bella occasione, certo, ma occhio ai termini. L’agevolazione è per le opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia. Tutte categorie edilizie ben definite, che richiedono l’autorizzazione del Comune e un progetto di un tecnico abilitato. Quindi vale veramente la pena ristrutturare? Ma soprattutto è meglio nuovo o usato? L’ osservatorio immobiliare di Nomisma ha preso carta e penna e ha fatto quattro conti: ha confrontato i prezzi medi del nuovo appartamento di tre locali di 80 metri quadri con quelli dell’usato. Ha tenuto conto del bonus fiscale, considerato però che i soldi non arrivano subito ma in dieci anni, e dell’inflazione ipotizzata nel 2% all’anno. Il risultato? Meglio ristrutturare. Ma nel confronto tra nuovo contro usato ci sono molti più fattori da tenere in considerazione, come per esempio il fatto che una casa acquistata in cantiere ha più possibilità di personalizzazione ed è progettata meglio rispetto alle “case di una volta”. Le case nuove sono progettate per non sprecare lo spazio, la loro garanzia assicura contro i difetti di produzione e non si ha il rischio di dover affrontare spese di manutenzione straordinaria in tempi brevi. Per non parlare del costo del riscaldamento, molto più inferiore nelle abitazioni nuove. Ma d’altra parte un punto indiscusso a favore delle abitazioni ristrutturate che le mette al primo posto, oltre il prezzo, rimarrà sempre il fascino.


CRONACHE SOMMACAMPAGNA. Vino, storia e cultura a braccetto

Quattro passi nel Custoza Servizi di

Claudio Gasparini La terza edizione di “Camminando nel Custoza” promossa dal comune di Sommacampagna, con il Consorzio di Tutela del Custoza Doc e con l’Associazione dei Ristoratori del Custoza, è stata un successo. «Vino, storia e cultura si intrecciano in un paesaggio unico ed ancora intatto – ha evidenziato l’assessore alla cultura Albertina Bighelli – riscoprendo le stradine di campagna che nei secoli sono state

percorse da agricoltori, soldati italiani, austriaci, magiari, poeti o semplici persone in cerca di paesaggi morenici, lungo un itinerario che esplora il territorio attraverso nove soste rigeneranti presso altrettante aziende vitivinicole». Tutte hanno proposto i loro vini abbinati a piatti della tradizione locale dopo aver descritto dei processi produttivi del vino di “casa”. «L’iniziativa si inserisce in un progetto di più ampio respiro - fa presente l’assessore Bighelli nato nell’ambito del partena-

riato “Terre del Custoza”, unione di scopo realizzata tra cinque comuni del circondario per promuovere il territorio a 360 gradi, attraverso interventi concreti che conducono allo sviluppo rurale e alla promozione turistica dei nostri siti». Il Bianco di Custoza, uno dei primi bianchi ad ottenere il riconoscimento Doc , è stato elogiato anche dal famoso giornalista Bruno Vespa, intervenuto telefonicamente alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

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42° CONCORSO DEL CUSTOZA La frazione di Custoza nel comune di Sommacampagna dà il nome ad un vino rinomato. La conformazione del terreno e la sua mineralità hanno reso possibile la creazione, con l’esperienza e la passione dei viticoltori, di questo prodotto. In tale contesto si è celebrato il 42° concorso del Custoza, uno dei primi in Italia, aggiornato nel sistema di valutazione e nel regolamento con il consenso del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che ha approvato le modifiche, portando il punteggio minimo per l’accesso alla zona medaglie da 83 a 85 punti per il Custoza doc 2012 e da 85 a 87 per il Custoza superiore 2011. Il concorso, organizzato dalla Pro Loco Custoza in collaborazione con la Strada del Vino Bianco, si è svolto alla presenza di enologi, tecnici, assaggiatori Onav ed Ais. Ogni commissario ha valutato singolarmente i campioni delle aziende partecipanti. Ecco le cantine premiate: Villa Medici di Sommacampagna, Tamburino Sardo, Antica Corte Bagolina, Gorgo e Albino Piona di Custoza, Castelnuovo del Garda, Valbusa e Pezzini Albino di Valeggio s/M, Pignetto e Morando Lorenzo di Bussolengo, Tinazzi di Lazise, Meneghello di Pacengo, Zenato di Peschiera, Giv di Calmasino, Lenotti di Bardolino per il Custoza Doc e Villa Medici di Caprara per il Superiore vendemmia 2011.

SOMMACAMPAGNA Teatro in Cantina e Agriturismi in Musica. Sono le due proposte dell’assessorato alla cultura del comune di Sommacampagna finalizzate alla promozione e valorizzazione del territorio. «Teatro in Cantina – sottolinea l’assessore Albertina Bighelli - vede la partecipazione di due cantine che non hanno partecipato, per motivi logistici, all’iniziativa Camminando nel Custoza». Le degustazioni abbinate ad uno spettacolo proseguiranno il 25 luglio alla Cantina Le Vigne di San Pietro con Improvisation Parte 1, il gioco dell’attore. «Abbiamo organizzato Teatro in Cantina – prosegue l’assessore Bighelli – sulla falsariga della promozione del territorio, iniziata con il Broccoletto, prodotto tipico del nostro territorio, prosegui-

ta con il Camminando nel Custoza, che ha riscosso un grande successo anche in termini di partecipazione, per promuovere le attività produttive locali, il vino in particolare. Custoza, buon vino, mangiare bene, buona accoglienza, offerta culturale a tutto tondo». Vengono inoltre proposti incontri negli agriturismi di Sommacampagna dove si potranno degustare piatti della zona con l’accompagnamento di buona musica. Dopo Le Mistral e La Fredda del 5 e 6 luglio seguiranno gli agriturismi Principe Amedeo e Le Bianchette rispettivamente il 19 e 26 luglio. Conclusione a Cà del Pea il 9 agosto. Info: ufficio cultura comune di Sommacampagna www.comune.sommacampagna.vr.it, tel. 0458971356/357.


CRONACHE

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SOMMACAMPAGNA. Lo strumento urbanistico è diventato operativo l’1 giugno

Il nuovo PAT è ufficiale Ora sotto con il turismo Si è concluso positivamente l’iter di approvazione del PAT del Comune di Sommacampagna. La delibera della Giunta Regionale è stata pubblicata sul bollettino ufficiale della regione il 16 maggio 2013 e il nuovo strumento urbanistico è diventato operativo a tutti gli effetti con il primo giugno 2013. La sua redazione era iniziata nel 2005 dalla precedente amministrazione che aveva considerato un arco temporale di sviluppo di 10 anni. «Per gli insediamenti abitativi - affermano gli amministratori - è previsto un aumento di 1.600 abitanti, sono anche previste aree per lo sviluppo artigianale-industriale e aree di riconversione e riqualificazione di zone produttive dismesse o in via di dismissione. Non va dimenticata l’area “Mirabilia” tutt’ora in attesa di un serio e condivisibile progetto. Tutte le possibilità di sviluppo sopra elencate potranno trovare attuazione tramite il piano degli interventi, cioè quella procedura che coniugando l’interesse dei privati con gli obiettivi dell’Amministrazione e previo avvallo del Consiglio Comunale, individuerà spazi, iniziative e opere, pubbliche e private, da realizzare». Confermata l’attenzione

verso le varie realtà operanti a Sommacampagna. «L’Amministrazione – aggiungono dalla Giunta intende però valorizzare sempre più il proprio territorio come bene primario con forte valenza culturale e paesaggistica. Quindi lo sviluppo di Sommacampagna dovrà per quanto possibile essere indirizzato nel senso della promozione turistica, dell’accoglienza delle persone e quindi della valorizzazione delle eccellenze produttive territoriali già insediate sul territorio, da rafforzare e sviluppare ulteriormente. Siamo comunque già al lavoro per l’elaborazione del piano degli interventi e si stanno esaminando le prime manifestazioni di interesse pervenute. E’ infatti intenzione dell’Amministrazione, una volta

raggiunto l’accordo sui progetti di opere presentati e sul contributo di perequazione a favore del Comune, darvi immediatamente corso previa approvazione del Consiglio Comunale. E questo per dare una pronta risposta a quanti pur in questo periodo di grave crisi economica sono pronti a mettersi in gioco per avviare iniziative che possano rivitalizzare l’economia e aumentare l’offerta di lavoro». Sono due gli ulteriori passi che l’amministrazione ritiene di poter fare già nei prossimi Consigli Comunali: il primo è quello della redazione e pubblicazione del Documento Programmatico del Sindaco nel quale verranno indicate le modalità e le scelte operative da porre alla base dei piani degli interventi che saranno ela-

borati successivamente. Verrà adottato anche il documento programmatico per la perequazione nel quale saranno fissati i criteri per determinare il contributo alle opere pubbliche che ogni iniziativa sul territorio dovrà riconoscere a favore del Comune. «Come amministratori – concludono – siamo pronti a fare la nostra parte dettando regole e previsioni le più snelle possibili e rivedendo anche i regolamenti edilizi in nome di una concreta semplificazione delle pratiche. Ai privati, enti e società interessate dalle previsioni di sviluppo del PAT spetta farsi parti attive per proporre accordi, soluzioni e proposte che siano da condividere e da portare nel più breve tempo possibile al livello di realizzazione concreta».

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Arriva la TARES

In quattro anni la tariffa rifiuti di Sommacampagna è aumentata meno dell’inflazione. Con l’arrivo di questo nuovo balzello imposto dallo Stato saranno dolori. Per determinate categorie commerciali si potrà arrivare a impennate anche del 200% su base annua. Il bello è che di quest’aumento il tuo Comune non vedrà nemmeno le briciole. Dopo Imu e Iva c’è solo da sperare che almeno sulla TARES il Governo faccia marcia indietro. Perché così non si può andare avanti Con l’avvento della TARES si applica una sovrattassa di 30 centesimi al metro quadro (es. abitazione di 150 metri quadri x 0,30 = 45 euro di aumento annuo) poi sono cambiati i coefficienti per la quasi totalità delle attività commerciali, artigianali, industriali ecc. Con la possibilità per i Comuni di applicare la tariffa minima, media o massima. L’unica cosa che abbiamo deciso come Comune di Sommacampagna è di applicare la tariffa minima imposta per legge a tutte le attività, nella speranza che non arrivino successivi tagli governativi. La questione che mi fa più arrabbiare è che nei Comuni del Nord sono censiti la stragrande maggioranza degli stabili; mentre in molte aree del Sud grazie all’abusivismo edilizio saranno in tanti i “furbetti” che verseranno zero euro allo Stato italiano. Sono veramente poche le forze politiche che chiedono pari doveri fra cittadini della stessa nazione. Ecco perché il federalismo fiscale potrebbe risolvere molti problemi…La maggioranza delle tasse le pagheremmo non più allo Stato Centrale ma ai nostri Comuni; e quindi per riuscire ad avere servizi, scuole efficienti, strade in ordine, piste ciclabili e/o progetti ambientali ecc. Amministratori locali, ma anche gli stessi residenti onesti di ogni Comune, avranno tutto l’interesse che siano scovati gli evasori. Si chiama responsabilità amministrativa! Augusto Pietropoli Assessore all'ecologia - Comune di Sommacampagna

FONTI RINNOVABILI

SOMMACAMPAGNA / SPETTACOLO

Il comune di Sommacampagna da anni utilizza energia prodotta da fonti rinnovabili per la fornitura di energia elettrica. Dal 2009 è all’avanguardia in questo settore. In base ai consumi stimati entro il 2013 si dovrebbero risparmiare 920 ton. di CO2. «La scelta di utilizzare esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili – evidenzia l’assessore all’ambiente Augusto Pietropoli – va di pari passo con la politica di risparmio energetico avviata da anni. Interventi recenti di sostituzione delle centrali termiche nei plessi scolastici e nelle strutture sportive, efficientamento energetico sull’illuminazione pubblica, nuovi infissi e serramenti nelle aule scolastiche ed installazione di impianti foto voltaici ci hanno consentito di contenere i consumi energetici».

Lions Villafranca raccoglie solidarietà Grande partecipazione alla serata organizzata dal Lions Club Villafranca a Sommacampagna che ha presentato lo spettacolo Danza D’Amore e di Solidarietà con la finalità di raccogliere fondi da destinare alla cooperativa sociale locale “I Piosi”. La rappresentazione è stata curata dall’associazione “Diversamente in Danza”, nata dall’idea di Giorgia Panetto di avvicinare persone diversamente abili al mondo della danza e di sensibilizzare gli ambienti artistici al tema

della disabilità. Propone sei laboratori coreografici integrati in alcune scuole di danza della provincia cui partecipano una settantina di persone, metà delle quali disabili, con un’età compresa tra i 7 e i 45 anni. Il laboratorio integrato non è un corso di danza per persone disabili dove i soggetti abili aiutano nell’apprendimento; è uno spazio dove la presenza di persone che sperimentano ogni giorno i propri limiti, permette di acquisire la consapevolezza dell’ostacolo e di lavorare

insieme alla ricerca di un passaggio coreografico per superarlo. Causa maltempo l’evento si è tenuto al palazzetto dello sport con la partecipazione di centinaia di persone. «Una serata splendida – commenta il presidente del Lions Club Nisio Paganin – uno spettacolo che coniuga l’impegno sociale, danzatrici disabili e non, una scenografia che ti arriva diritta allo stomaco, ti colpisce e ti fa capire come la diversità unisca, sia sinonimo di uguaglianza. Esperienza indimenticabi-

le». «Diversamente in danza – è il pensiero del lions Ezzelino Bressan – offre a ragazzi e ragazze che lo compongono una straordinaria opportunità di potersi coreograficamente esprimere con entusiasmo e appagamento per il totale e meraviglioso coinvolgimento, donando ai normodotati una opportunità di crescita e maturità unanimemente riconosciuta e ai ragazzi con difficoltà il meraviglioso traguardo di non sentirsi esclusi». Cl.Gas.


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LAZISE. Sono quattro gli assessori (compreso il primo cittadino Luca Sebastiano) della nuova Amministrazione

Il Sindaco sceglie la Giunta ristretta Sono quattro gli assessori (compreso il sindaco) della nuova amministrazione guidata da Luca Sebastiano, nominati nel primo Consiglio comunale dello scorso 11 giugno. Una Giunta “ristretta” rispetto agli anni scorsi, quando i componenti erano sette (sei in seguito all’uscita di Diego Adami), per effetto delle nuove disposizioni di legge che hanno imposto una riduzione dei componenti del Consiglio e, di conseguenza, anche della Giunta. Vicesindaco e assessore a bilancio, tributi e personale è stato nominato Eugenio Azzali (area Pd) che si definisce «cresciuto a pane e comune»: di professione è infatti segretario comunale e dal 2011 svolge il suo incarico a Buttapietra. A Giorgio Benoni, architetto, va l’assessorato ai servizi alla persona, alle manutenzioni, al patrimonio e all’agricoltura. Barbara Zanetti, anche lei architetto, è invece assessore all’urbanistica e all’arredo urbano. Il sindaco tiene invece per sé le competenze per i servizi demografici, la polizia municipale, il lavoro e l’edilizia privata. Per quanto riguarda gli incarichi ripartiti tra i consiglieri, a Elena Buio vanno i settori della cultura, delle politiche giovanili, delle associazioni e delle manifestazioni, con referente Benoni, a cui riferisce anche Maria Vittoria Gatto per i temi che riguardano istruzione, anziani, sociale e biblioteca. Un incarico, quest’ultimo, che fa ben spe-

LAZISE. Via libera alla “Norma transitoria di salvaguardia”

Luca Sebastiano

Eugenio Azzali

rare nel potenziamento di un servizio da anni assente a Lazise, fatta eccezione per la sala di lettura di Colà realizzata grazie all’impegno dei ragazzi dell’associazione “Verba Volant, Scripta Manent”. A Giuseppe Pachera, che molti conosceranno come titolare di un bar in piazza a Lazise, vanno le competenze in materia di ecologia, rifiuti e viabilità. Fulvio Ziviello si occuperà dei settori che riguardano turismo, commercio e plateatici, oltre ad essere referente per le problematiche della frazione di Colà. Sono stati chiamati ad aiutare la nuova amministrazione anche i tre candidati della lista di Sebastiano che non sono stati eletti: Cristian

Barbara Zanetti

Giorgio Benoni

Girelli sarà il portavoce delle problematiche di Pacengo, Stefano Lui si occuperà di sport e Ruggero Castelletti collaborerà con i consiglieri Buio e Ziviello per le manifestazioni, il gemellaggio con Rosenheim e i campeggi. Katia Ferraro

Il Consiglio comunale dà il via libera alla “norma transitoria di salvaguardia” che permette il rinnovo delle concessioni di suolo pubblico fino alla fine dell’anno. Un provvedimento necessario per dare una prima risposta alla sentenza del Tar (Tribunale amministrativo regionale, ndr) del Veneto che qualche mese fa ha annullato due commi del regolamento comunale Cosap, quello che regola la concessione degli spazi esterni agli esercizi commerciali e ne attribuisce il canone da pagare. La sentenza è arrivata dopo il ricorso presentato da un esercente di Lazise, che a febbraio si è visto negare la concessione di una porzione di plateatico in virtù di due princìpi, contenuti nel regolamento, in base ai quali quell’area doveva rimanere assegnata all’esercente che ne godeva dal 2010. La prima parte che il Tar ha giudicato non conforme alla legge è quella che prevede il rinnovo automatico delle concessioni in essere (istituito nel marzo dello scorso anno, ndr), la seconda è invece quella che stabilisce i criteri di aggiudicazione nel caso in cui uno spazio sia conteso tra più interessati e in base alla quale ne ha diritto chi ha presentato prima la domanda. Il Tar ha quindi disposto la revisione del regolamento Cosap, lavoro che spetterà alla nuova commissione per i plateatici, la viabilità e il mercato nominata nel corso della stessa seduta consiliare. Per evitare il vuoto normativo e il cambiamento delle regole in piena stagione turistica, si è quindi pensato di mantenere lo “status quo” attraverso una delibera che stabilisce in modo formale il rinnovo delle concessioni in essere fino a dicembre, escludendo quindi il rinnovo tacito. In attesa del nuovo regolamento, l’area contesa è stata nel frattempo sgomberata. Hanno votato a favore della delibera anche i tre consiglieri di minoranza (l’ex sindaco Renzo Franceschini, Damiano Bergamini e Diego Zanetti), pur con qualche precisazione. Se da un lato Bergamini ha chiarito che sarebbe stata da preferire «una modifica diretta del regolamento senza temporeggiare ulteriormente», dall’altra Franceschini ha invece sottolineato pubblicamente che il rinnovo automatico era stato istituito dalla sua amministrazione per «agevolare i nostri commercianti e non certo per fare una cosa scorretta». K.F.

LAZISE / LE MINI BARCHE HANNO CONQUISTATO TUTTI Le mini imbarcazioni sull'acqua hanno fatto centro. Oltre ad aver interessato i ragazzi diversamente abili dei comuni gardesani, hanno attratto un grandissimo pubblico, fra cui tantissimi stranieri, affascinato dalle meravigliose perfomance dei piccolissimi natanti. Uno sfrecciare continuo nel tratto d'acqua antistante il lungolago Marconi. Ed oltre alle piccole imbarcazioni anche alcuni minivelivoli telecomandati hanno fatto da coreografia alla manifestazione. Uno in particolare ha attirato l'attenzione dei curiosi: l'elicotterino blu della polizia con all'interno una minitelecamera che dall'alto ha filmato ogni mossa delle imbarcazioni teleguidate. A promuovere la manifestazione, per la terza volta consecuti-

va, il Gruppo Sommozzatori del Garda di Castelnuovo guidati da anni da Franco Zendrini. E questa volta c'è stata anche la fattiva collaborazione del Team Albatros di Mantova. «Dovevamo effettuare la manifestazione nel mese di maggio - spiega Franco Zendrini - proprio per non avere un grosso movimento di natanti nelle acque antistanti il lungolago, ma il maltempo ci ha costretto a rinviare l'operazione due volte. Oggi è andata benissimo proprio perché abbiamo avuto un pubblico delle grandi occasioni, oltre a ragazzi diversamente abili che ci seguono da anni. E proprio a loro – conclude Zendrini - abbiamo voluto dedicare la giornata perché le corse dei minimotoscafi sono appassionanti e per loro in modo particolare». S.B.

GARDA

Torna il “Palio delle Contrade” Torna anche in questo 2013 il tradizionale "Palio delle contrade", giunto alla sua 47ª edizione. Il 15 agosto, festa della Santa Patrona di Garda, Santa Maria Assunta, si disputerà nelle acque del golfo di Garda un'emozionante competizione remiera, notturna, fra le nove Contrade di Garda (ogni contrada ha un capocontrada e la mascotte, ed è dotata di propria bandiera, mentre ogni imbarcazione che partecipa al Palio ha un equipaggio composto di quattro rematori compreso il capobarca), sulle bisse per la conquista del Palio, la statuina della Madonna che il vincitore conserva nella

propria contrada fino all'anno successivo. A contendersi il Palio saranno come di consueto le tradizionali contrade di Garda: Rosa, Antiche Mura, Corsetto, Pio, Borgo, Porto, Spagna, Losa, Piasa. La 47ª edizione della manifestazione si è aperta il 20 giugno con la prima delle nove serate “Aspettando il Palio 2013”, dedicate alla Festa delle diverse contrade (le feste proseguiranno il 25 e il 30 luglio e il l’1 e il 12 agosto). Il 10 agosto sarà il momento della Cena in Palio, mentre domenica11 agosto sarà la volta del Palio dei Piccoli in mattinata e, in serata del Palo della cuccagna seguito da una serata

danzante. Il 13 agosto protagonista sarà il Palio in rosa, gara remiera tra donne, che sarà seguito dall’aperitivo in rosa e da una serata all’insegna della musica, mentre il 14 agosto avverrà la benedizione del Palio delle contrade con la cena sulla diga. Infine la giornata clou, il 15 agosto, in cui tutta Garda sarà in festa a partire dal mattino. Poche ore prima dell’inizio della gara vengono radunati tutti gli equipaggi che partecipano al Palio e da lì a poco inizia lo spettacolo degli sbandieratori che apre l’emozionante e colorato passaggio di tutti i vogatori che sfilano per le vie del paese portando in

I festeggiamenti a Garda non terminano con il Palio delle Contrade. Dal 16 al 20 agosto infatti è in programma l’Antica Sagra di San Bernardo, organizzata dall’omonimo Comitato presso la chiesetta dedicata al Santo, ai piedi della Rocca. La tradizione vuole che San Bernardo sia passato da Garda durante le sue peregrinazioni pastorali in un giorno di tempesta e dove egli posò il suo bastone di pellegrino venne eretta la chiesetta che si trova sulla strada che porta a Monvei. Il 20 agosto, giorno di San Bernardo, è sempre stata data solenne per la "Corporazione degli antichi originari di Garda". È in quest’occasione, infatti, che ancora oggi viene effettuata la "Divisione dei Beni Comuni". Si distribuiscono i beni comuni, i proventi, cioè, dell’affitto delle rive. La Corporazione risale al 1452.

spalla i lunghi remi che utilizzeranno in gara. Il campo di gara è lo specchio d’acqua posto tra il porto e il Parco della Rimembranza, per un percorso complessivo di 600 metri da percorrere tre volte, con due spetta-

colari giri di boa. Alle ore 21.00 c’è il cosiddetto "barche in acqua": prende il via il Palio vero e proprio con tre turni ad eliminazione che sanciscono le Contrade finaliste. Passata la fase ad eliminazione, verso le 22.00,

le Contrade in finale gareggiano nella sfida decisiva per accaparrarsi il Palio. Poco dopo il termine della gara vengono premiati gli equipaggi e la giornata si conclude con uno straordinario spettacolo pirotecnico.

Il "Palio delle contrade", ideato e realizzato per la prima volta nel settembre del 1952 dalla "Corporazione degli Antichi Originari" di Garda, in occasione del 500° anniversario di tale fondazione, fu riproposto nel 1962 dal conte Carlo degli Albertini, a quel tempo presidente dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Garda, in occasione dell'VIII centenario della presa della Rocca da parte dell'imperatore germanico Federico I detto il Barbarossa. In quell'occasione il Palio assunse le caratteristiche ancora in uso, come la definizione delle contrade, dei simboli, dei colori caratteristici e della data (15 agosto, giorno della Santa Patrona di Garda). Dal 1998 le imbarcazioni della regata del Palio (góndole piane), di proprietà comunale, sono quattro e tutte uguali, mentre in precedenza venivano usate le barche da pesca dei pescatori. La gara, in notturna e illuminata da luci artificiali, si sviluppa, attraverso tre semifinali e una finale, nel tratto d'acqua compreso fra il municipio e il porto.


CRONACHE

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BARDOLINO. Approvato il progetto preliminare per una struttura polifunzionale

PASTRENGO / LA SOCIETÀ

Ufficiale: Calmasino avrà il suo impianto sportivo

I fiorettisti duellano

La Giunta Comunale di Bardolino ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione di una nuova struttura sportiva polifunzionale a servizio della scuola Primaria e di tutta la frazione di Calmasino. I lavori consistono nella realizzazione di un edificio collocato in continuità con la scuola, in una posizione

centrale dell’abitato di Calmasino, ben servita dalla infrastrutture comunali (parcheggi e viabilità). In tal modo la nuova struttura potrà essere utilizzata dalla scuola che è priva di palestra per le attività fisiche ma anche delle società sportive, dalle associazioni per incontri o spettacoli, fino agli anziani per attività

ginnico/riabilitative. Il terreno su cui sorgerà l’edificio è di proprietà comunale e fino a tre anni fa ospitava la vecchia scuola elementare abbattuta perché a rischio di crollo. L’importo complessivo dei lavori è di 2milioni di euro. «La nuova struttura, tutta in legno e vetri, sarà costruita su due livelli, ed è la natu-

rale continuazione dell’attuale scuola primaria di Calmasino, la prima Scuola Verde in Italia – dichiara il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni -. L’edificio è studiato per fronteggiare le richieste della popolazione scolastica ma anche della cittadinanza locale. Sui tempi di realizzazione, in base all’esperienza maturata nel recente passato, preferisco non sbilanciarmi, ma di certo i lavori inizieranno nei primi mesi del prossimo anno dopo aver espletato i tempi burocratici e il bando europeo d’assegnazione dei lavori». «Sono particolarmente soddisfatto per l’avvio dell’iter di costruzione della nuova palestra di Calmasino – aggiunge l’assessore al comune di Bardolino Loris Lonardi -. Dopo trent’anni di parole vane ora la certezza dell’inizio dei lavori».

PIOVEZZANO / LAVORI ALL’EDIFICIO

Ex scuole, le pulizie continuano Da qualche mese procedono i lavori di pulitura alle ex scuole di Piovezzano in Piazza Chiesa: si sono sfoltiti nel cortile i pini ormai troppo alti e si sono sgomberati gli scantinati stipati di vecchi banchi di scuola e altro mobilio ormai marcio e utile solo per risvegliare ricordi di giovanile nostalgia scolastica. In quest’ottica sono stati salvati alcuni banchi di scuola, in legno dipinto di verde come si usava negli anni cinquanta e un pallottoliere. L’idea è di restaurarli per allestire per gli ormai nonni di oggi una mostra del recupero della memoria di “come erava-

mo”. L’edificio costruito come scuola elementare negli anni cinquanta e ora dismesso da una quindicina d’anni, è ora occupato da alcune associazioni come loro sede e magazzino. «Si è voluto attuare una verifica tecnica della solidità strutturale del fabbricato - dice il Vice Sindaco Giovanni Battistoni -, visto che la squadra antisismica era già operativa presso per la Scuola Materna di Piovezzano. Si è colta l’occasione di impiegare gli stessi tecnici, seduta stante anche per il vicino fabbricato delle ex scuole, con un notevole risparmio di tempo e denaro». Nell’immediato,

Da sinistra l’istruttore di scherma Vittorio De Rossi, il sindaco Mario Rizzi e l’artista Cristina Camplani

Si è chiusa l’attività della Sala D’Armi Maggiore Alessandro Negri di Sanfront con il II Trofeo di spada maschile e femminile “Città di Pastrengo”. La società, che ha sede a Pastrengo e che da tre anni ha iniziato l’attività, conta già 25 atleti dai 6 ai 44 anni impegnati in molti tornei e campionati a livello regionale e nazionale con risultati lusinghieri. Il trofeo, organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Pastrengo e con il patrocinio del Comune di Pastrengo, ha visto scendere in campo tutte le categorie. Hanno aperto gli assalti i fiorettisti esordienti maschi e femmine (dai 6 ai 10 anni), con la vittoria della giovane Anita Pinali di Pastrengo (già vincitrice al trofeo del Prosecco a Valdobbiadene) e con il secondo posto meritato di Pietro Segattini di Pastrengo, la mascotte della palestra, tanto timido ed impacciato fuori dalla pedana ma quanto mai guascone e combattivo quando indossa la maschera ed impugna il fioretto. Nella categoria fioretto giovanissimi e spada giovanissimi (maschi e femmine dai 10 ai 14 anni) si sono classificati al vertice della classifica Isabel Caceffo di Bussolengo e Edoardo Bissoli di San’Ambrogio di Valpolicella. Hanno chiuso le sfide gli atleti della categoria spada assoluti (dai 14 anni in poi) con la seguente classifica: primo Filippo Filippi da Verona, poi Indotta Giorgio sempre da Verona e Luca Campedelli dal “Ceo”. «La manifestazione si è conclusa con la cerimonia di premiazione al Forte Leopold di Pastrengo - ha spiegato Vittorio De Rossi, istruttore nazionale alle tre armi e fondatore della scuola di scherma di Pastrengo - con la partecipazione del Sindaco Mario Rizzi e di tutti gli atleti e i genitori dei ragazzi». Nell’occasione l’artista Cristina Camplani ha donato alla Sala d’Armi un mosaico che ritrae due schermitori durante un assalto. Per il 1 settembre 2013 è in programma un trofeo dimostrativo a Piovezzano in occasione della Festa della Zucca organizzata dalla Pro Loco di Pastrengo. Bruno Gardin

PASTRENGO

in attesa di nuovi futuri sviluppi, il cortile delle scuole viene attrezzato di attacchi luce, acqua e relativi scarichi

per la imminente Sagra di S. Rocco e la Festa della Zucca di settembre. Albino Monauni

IN VACANZA CON ZELGER ESPERTI DELL’UDITO, SICURI DI SENTIRE BENE Si sta avvicinando il periodo delle vacanze e per i portatori di apparecchi acustici è importante adottare delle precauzioni per poter partire rilassati e senza preoccupazioni. Con l’iniziativa “In vacanza con Zelger esperti dell’udito, sicuri di sentire bene”, l’azienda specializzata da oltre 30 anni nell’adattamento di protesi acustiche e soluzioni per l’udito, ha invitato i propri clienti ad un controllo degli apparecchi acustici con la possibilità di partecipare all’estrazione di un buono per un viaggio. “Raccomandiamo a chi porta gli apparecchi acustici una visita dall’audioprotesista prima di partire per le vacanze per assicurarsi che gli apparecchi siano perfettamente funzionanti”, spiega Roland Zelger, titolare di Zelger esperti dell’udito. Nei centri a Verona, Villafranca, Bussolengo e San Bonifacio, gli esperti dell’udito della Zelger eseguono il controllo gratuito dell’udito e degli apparecchi acustici, oltre a dar consigli utilissimi per la cura e la manutenzione degli apparecchi. “Sentire bene non solo è importante per comunicare nella propria ed in altre lingue, ma è essenziale per l'orientamento e la sicurezza nelle città straniere oppure negli aeroporti. Vogliamo assicurarci che i portatori di apparecchi acustici possano partire per le vacanze sicuri di sentire bene, per godersi pienamente i suoni dell’estate ed evitare inconvenienze e giri inutili una volta arrivati al luogo delle vacanze”, sottolinea Roland Zelger. Assistenza e consulenza personalizzate in perfetta armonia con la filosofia Zelger che pone la persona e le sue esigenze al centro della propria attività.

pubbliredazionale

e chiudono l’anno

Roland Zelger alla consegna del premio a Giovanna De Boni Zanardo, la vincitrice del concorso “In vacanza con Zelger esperti dell’udito”.

Estate tempo di feste e di sagre. Anche a Pastrengo si parte e la prima a dare inizio ai festeggiamenti è la Parrocchia di Pastrengo, in collaborazione con il Comitato della sagra e con il Circolo NOI “Laghisol”, che dal 1 al 5 agosto ha in programma presso gli impianti sportivi di Pastrengo la tradizionale Sagra di San Gaetano. Giovedì 15 agosto, nel giorno dell’Assunzione della Beata Vergine, sarà organizzata dal Comitato Marciatori di Pol la manifestazione “32ª Passeggiata della Madonna di Pol”, un appuntamento ormai fisso per i molti appassionati. Novità di quest’anno, venerdì 23 agosto il Comitato Marciatori Pastrengo organizza la “Camminata serale di San Rocco” in occasione della Sagra di San Rocco a Piovezzano con partenza alle ore 18:00. Da venerdì 23 a lunedì 26 agosto il testimone passerà alla Parrocchia di Piovezzano che, in collaborazione con il Comitato San Rocco e con il Circolo “NOI”, organizza a Piovezzano, presso Piazza IV Novembre, la tradizionale Sagra di San Rocco. Da giovedì 5 a domenica 8 settembre largo alla zucca e ai concorsi collegati in occasione della Festa della Zucca, giunta alla 22ª edizione e organizzata dalla Pro Loco di Pastrengo, che l’ha resa una delle manifestazioni più conosciute a livello locale e regionale. b.g.


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Luglio 2013

PESCHIERA. Il sindaco Umberto Chincarini racconta il suo paese

22 CAVALCASELLE/NUOVI CAMPI

«Noi un Comune virtuoso Tamburello Lo testimoniano i dati» e calcio a 11 In questo periodo di crisi economica, nell’ambito della Pubblica Amministrazione, è difficile rilevare situazioni economicamente proficue ad eccezione di casi rari, quale può essere il Comune di Peschiera del Garda. Tale nota ci è stata evidenziata dal sindaco Umberto Chincarini che ha dichiarato: «Fatte salve le numerose problematiche che attanagliano praticamente tutte le cittadine d’Italia – spiega il primo cittadino - questo Comune benacense può vantare alcune peculiarità che lo pongono ai vertici delle Pubbliche Amministrazioni virtuose. Lo dimostrano i dati economici: al 31 dicembre scorso, il saldo dei conti depositato presso la tesoreria comunale alla Banca Popolare di Sondrio, è positivo ed ammonta a 5.177.346 euro. Rosea è anche la situazione fra Comune e fornitori: non è stato necessario aderire alla proposta formulata a tutti gli enti locali dallo Stato centrale per ottenere il denaro per pagare la varie forniture. Tutti sono pagati entro 10-12 giorni al massimo dalla data della richiesta (mentre buona parte dei Comuni salda i fornitori con ritardi di mesi e mesi). Lo stato di salute di Peschiera – continua Chincarini - ha inoltre permesso di non aderire al riparto del plafond regionale (37,5 milioni di euri) messi a disposizione dalla Regione ai comuni veneti per soddisfare pagamenti di opere pubbliche, contrariamente a 469 comuni della stessa Regione (fra i quali Bardolino, Castelnuovo, Malcesine, Garda, Lazise...). Notevoli anche le risorse impegnate a sostegno dell’occupazione sul territorio, infatti nel bilancio comuna-

le sono stati stanziati 90 mila euro per consentire ai disoccupati residenti a Peschiera di poter lavorare, per il tramite di una cooperativa, per il proprio Comune e, nel contempo, per consentire agli stessi di frequentare corsi di formazione finalizzati ad un migliore accesso futuro al mercato del lavoro. Attualmente i lavoratori assunti con il progetto sopra indicato sono 11. Viste l’incertezza e la difficoltà che si prospettano per il nostro Paese sotto l’aspetUmberto Chincarini to dell’occupazione – conclude il Sindaco -, il Comune si è assunto l’onere di porre in atto tutti gli strumenti utili ad aiutare coloro che sono attualmente in difficoltà dal punto di vista lavorativo, logicamente nei limiti delle risorse e delle possibilità esistenti. Non ultima la soddisfazione di aver ottenuto a livello nazionale la certificazione di “Comune gioiello d’Italia”, un riconoscimento istituzionale che attesta l’importanza della cittadina a livello storico e turistico». La vetrofania con tale evidenza, da applicare sulle porte di bar, negozi ed esercizi commerciali, può essere gratuitamente ritirata dagli operatori economici presso l’Ufficio Protocollo del Comune. Massimo Zuccotti

Inaugurate le strutture realizzate all’interno del nuovo parco sportivo di Cavalcaselle: un campo di tamburello e un campo di calcio a undici in erba naturale. Gli impianti, costati rispettivamente 200mila e 500mila euro, verranno presto completati da una palazzina spogliatoi con servizi accessori, oltre a vari percorsi per il cammino, la corsa e altre strutture complementari che ne faranno un parco sportivo pienamente usufruibile da anziani, bambini e famiglie. Oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, erano presenti all’inaugurazione l'assessore regionale ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti, il presidente dalla Provincia Giovanni Miozzi, Vincenzo D’Arienzo, Alessia Rotta e Diego Zardini, il parroco, atleti e sportivi, bambini e famiglie, con la partecipazione della banda cittadina di Castelnuovo del Garda. La cerimonia, aperta a tutta la cittadinanza, si è tradotta in una festa all’insegna dello sport dedicata ai bambini. «Strutturare l’impiantistica in modo integrato e complessivo sul territorio è da sempre fra gli impegni centrali dell’Amministrazione ─ spiega l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Loda ─. Siamo infatti convinti della necessità di investire fortemente sulle infrastrutture per la pratica sportiva e vedere i nostri ragazzi divertirsi e giocare nei nuovi impianti è il miglior riconoscimento per il nostro lavoro». «Abbiamo cercato di diversificare l'offerta dedicando una particolare attenzione alle discipline meno praticate ─ precisa l’assessore allo Sport Davide Sandrini ─ allo scopo di incrementare il numero dei cittadini che si dedicano alle attività sportive. E proprio per diffondere una cultura dello sport incentrata sul valore della salute, della prevenzione e della corretta alimentazione abbiamo organizzato diversi incontri con la popolazione». «La collaborazione instaurata con le realtà sportive e le associazioni del territorio si inserisce perfettamente nel contesto di integrazione personale che lo sport porta con sé» sottolinea il sindaco Maurizio Bernardi.

SANDRÀ/SCUOLA CALIARI Trionfo della quinta classe della scuola primaria Paolo Caliari di Sandrà alle Libriadi, la competizione rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla lettura. Guidata dal capitano Noemi, la classe ha partecipato con entusiasmo alle Olimpiadi del libro: le avventure del Professor Focussen e dello Smart Team hanno accompagnato le giornate scolastiche dei ragazzi con disegni, riassunti, testi e simulazioni di gara. Gli studenti hanno avuto anche l’opportunità di incontrare l’autore, Alessandro Gatti. Superata con successo la fase eliminatoria in aprile, la classe si è aggiudicata la finale, misurandosi con un testo di carattere scientifico. Gli alunni, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno quindi ricevuto il meritato premio al palazzo della Gran Guardia a Verona. «Complimenti alla classe per l’ottimo risultato – commenta l’assessore alla Cultura e alla Scuola di Castelnuovo del Garda, Ilaria Tomezzoli ─. La manifestazione ha il merito di avvicinare i più giovani ai libri in modo efficace e con modalità divertenti, che consentono ai ragazzi di conoscere meglio se stessi. Un ringraziamento particolare alle insegnanti, alla dirigente scolastica e a quanti hanno collaborato all’iniziativa».

CASTELNUOVO

La Fidas fa festa con premi e medaglie Grande festa per il Gruppo FIDAS Donatori Volontari di Sangue - che ha festeggiato il 46° Anniversario e per il Gruppo Comunale AIDO Donatori Organi - che ha festeggiato il 36° Anniversario dalla fondazione. Alla manifestazione hanno partecipato le rappresentanze di numerose Sezioni FIDAS, AIDO, AVIS ed Associazioni d’Arma con i gonfaloni. Durante le varie cerimonie si è esibita la Squadra Campanaria di Castelnuovo e la S. Messa è stata animata dal Coro dei Giovani di

Castelnuovo. Al termine della funzione religiosa, davanti al Municipio, si sono svolte le premiazioni dei benemeriti donatori di sangue con medaglie e diplomi: quest’anno la Sezione Fidas di Castelnuovo ha consegnato ben 51 medaglie con diplomi e 24 diplomi di benvenuto ai nuovi donatori. «Siamo presenti sul nostro territorio e sosteniamo le varie realtà nel mondo dello sport - afferma il presidente Fidas Zanetti -. Quest’anno abbiamo contribuito con l’AIDO alla realizzazione delle

nuove magliette del Gruppo podistico, presente da più di 40 anni sul nostro territorio. L’Associazione Podistica è per tutti un esempio della capacità di stare insieme e di costruire e intensificare le relazioni tra i propri iscritti. Le nuove magliette saranno indossate dei podisti in occasione delle loro uscite, a testimonianza che sport e solidarietà sono sempre un binomio vincente». Per info, e-mail: fidascastelnuovovr@tiscali.it oppure castelnuovodelgarda@aido.it



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Luglio 2013

AFFI. Sabato 29 giugno si è svolta la serata benefica a favore dell’A.I.S.M.

La kick boxing è l’ideale contro la sclerosi multipla E’ stata una serata all’insegna della solidarietà quella di sabato 29 giugno ad Affi. La “Serata benefica pro A.I.S.M. - Keep fighting (continua a lottare)”, è stato organizzato dall’ASD Black Team e, su decisione della federazione Kombat League, ha assegnato il titolo europeo – 75 kg, categoria di peso dell'atleta. Tutto questo a seguito di una serie

di incontri di kick boxing, sport utilizzato anche come terapia di riabilitazione per i malati di sclerosi multipla. L'iniziativa aveva come obiettivo quello di raccogliere fondi per la A.I.S.M., Associazione Italiana Sclerosi Multipla. La kick boxing è un modo per riabilitare i malati di sclerosi multipla: questo è il messaggio che gli organizzatori,

con Andrea Salvetti in testa, volevano diffondere, nell’intento di sensibilizzare la gente sulla malattia e spiegare le difficoltà a cui vanno incontro le persone affette da sclerosi multipla e le conseguenze che ricadono anche sui loro familiari. «Come associazione – ha affermato Antonio Giordano, Presidente di A.I.S.M. Veneto - ci occupiamo

CTG MONTE BALDO

Trent’anni con l’ambiente In giugno il gruppo CTG Animatori Culturali ed Ambientali Monte Baldo ha festeggiato il trentennale di presenza nel Baldo-Garda per la difesa e valorizzazione dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni popolari locali. «Oltre 1500 persone hanno fatto parte del gruppo in questi anni, una esperienza non facilmente quantificabile, perché aldilà di un lungo elenco di attività, racchiude numerosi flash, immagini istantanee, emozioni, sentimenti, valori e momenti di vita che sono difficilmente esprimibili e comunicabili» ci dice Paola Carlieri, animatrice del gruppo. “La consapevolezza di possedere un territorio unico, come quello del Baldo-Garda, con ricchezze naturali che vanno dal lago al Baldo, dagli anfiteatri

morenici del Garda e di Rivoli alla Val d’Adige e storico-architettoniche frutto della presenza umana millenaria che ha plasmato un paesaggio singolare, nonchè l’obiettivo di divulgarle in modo da poterle difendere, fu la molla che alla fine del 1983 fece nascere il gruppo tramite un corso tenutosi a Caprino, e ad aggregare su queste idee un nucleo iniziale di persone che hanno intrapreso un percorso di amicizia e di condivisione di impegno e di servizio alla comunità locale. «Trent’anni di vita per il gruppo, rappresentano un traguardo di cui andare orgogliosi ma sono anche una molla per ripartire con entusiasmo e nuove attività - ci dice Chiara Vicenzi, vice presidente del CTG -. In questi anni abbiamo fatto

e facciamo corsi e conferenze rivolti a tutti, abbiamo tenuto oltre 1300 escursioni e visite guidate, mentre siamo giunti al 9° concorso “Baldofilm” per cortometraggi e video. Abbiamo pubblicato 24 quaderni culturali “Il Baldo” e siamo arrivati al 19° premio “Giardino d’Europa” per chi valorizza il Baldo, ma ancora molto ci resta da fare». Alla giornata di celebrazione, tenutasi a villa Giuliari di Costermano, hanno partecipato numerosi soci, fondatori di ieri e di oggi. Maurizio Delibori

anche di raccogliere idee e proposte per aiutare le persone malate di sclerosi multipla. E' una patologia che attacca il sistema nervoso e più di 60.000 persone in Italia ne sono affette. La sclerosi multipla può colpire a qualsiasi età. Un buon metodo per affrontarla è praticare uno sport che dia quella forza ed elasticità che la sclerosi può far perdere». La serata del 29 giugno era suddivisa in due parti, partendo con i combattenti delle classi inferiori per poi continuare con i combattimenti serali con atleti di alto livello. «I match, che hanno entusiasmato l’affollata platea di spettatori, si sono conclusi con il combattimento più atteso -: la sfida per il titolo europeo di kick boxing K1 -75 kg Kombat League tra il moldavo Deozu (palestra Pro Ring Verona) e l'albanese Gega (palestra Gega di Tirana) – afferma Andrea Salvetti, molto soddisfatto per la grande affluenza registrata durante la serata e ringraziando tutti gli sponsor, la Pro Ring Verona, la Kombat League, il Comune di Affi e la Provincia di Verona per l'appoggio dato -. Alla fine il guerriero moldavo Deozu ha vinto ai punti conquistando così la cintura e il titolo europeo di categoria».

24 RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Per Selene

Caro Direttore, Le chiedo di pubblicare questa che vuol essere solo un ringraziamento per tutti coloro che si sono adoperati per la bambina Selene di Affi. Prima di fare questa nota io e la mia Amministrazione abbiamo pensato molto, ma le domande che la gente ci ha posto, sia della nostra comunità sia del circondario, sono tali che ci è sembrato corretto tutelare anche tutte quelle persone che si sono occupate di Selene in questi anni. La bambina è seguita da anni dai nostri servizi sociali sia nel periodo invernale sia nel periodo estivo, con soddisfazione sia da parte della stessa ma anche dei genitori, che in più riprese ci hanno sempre ringraziato. Chi ci conosce veramente, sa che la comunità che rappresento è in grado di scalare l’Everest se si trovasse il medico o la medicina adatta alla soluzione della malattia della piccola Selene. Ho voluto scrivere queste righe a difesa e come ringraziamento per tutti coloro che negli anni si sono adoperati per aiutare la bambina e la famiglia stessa; dagli assistenti sociali, alle insegnanti di sostegno ai volontari dei centri pomeridiani. Abbiamo sempre lavorato nell’ombra e vogliamo continuare a farlo ma dagli articoli pubblicati sembrava che l’Amministrazione fosse assente e lontana, cosa che non è assolutamente vera. Abbiamo molti difetti e sicuramente molte mancanze ma sulla scuola, sui bimbi, sulle problematiche dei minori abbiamo sempre investito e continueremo a farlo; nessun bambino deve mancare dalla gita scolastica, deve rimanere senza pasto alla mensa, senza libri per motivi economici dove non arriva lo stato abbiamo la fortuna di vivere in una comunità alquanto generosa che non finiremo mai di ringraziare. In questi giorni abbiamo anche trovato una soluzione che abbiamo sottoposto ai genitori per poter allargare la loro abitazione al fine di trovare quella soluzione che soddisfi le loro esigenze e nello stesso istante gli affetti famigliari dei nonni. Come ho detto ai genitori di Selene, noi siamo disposti a creare un comitato che abbia il compito di raccogliere fondi, anche quando i riflettori si saranno spenti, e che “cammini” insieme alla famiglia per la tutela della bambina e della famiglia stessa. Il Sindaco Roberto Bonometti

AFFI. Una due giorni a tutto sport! Una due giorni a tutto sport! Questo è quanto accadrà sabato 20 e domenica 21 luglio ad Affi in occasione del 1° Festival dello Sport Junior, organizzato dall’Unione Sportiva Baldo Garda con il patrocinio del comune di Affi. Teatro della manifestazione, ad ingresso gratuito e dedicata a tutti i bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 17 anni, sarà piazza Nassirya che, dalle 9 del mattino alle 20.30 verrà animata dall’energia dello sport. Mtb, rugby, calcio, basket, ginnastica artistica, atletica, kick boxing, volley, majorette saranno infatti i protagonisti assoluti delle giornate del 20 e 21 luglio. «Il nostro intento – afferma Simone Penna, dell’Unione Sportiva Baldo Garda - è raggruppare le associazioni sportive veronesi, dando loro l’opportunità di far conoscere i propri programmi e far provare lo sport»…Ma non è finita qui: durante il fine settimana saranno presenti ad Affi alcune delle migliori atlete italiane di ginnastica artistica under 14 dell’associazione Eala che si esibiranno in tre spettacoli. Eala e' nata nel settembre 2009 e conta ad oggi 410 iscritti. Due sono le sue mission: permettere a tutti di approcciarsi al mondo della ginnastica artistica e dare la possibilità a chi ne ha le qualità e la volontà di coltivare i propri sogni quali Europei, Mondiali e Olimpiadi. Presente nel territorio della Val Seriana in provincia di Bergamo, ad Alzano si trova la struttura di alto livello. Al 1° festival dello sport, Eala parteciperà con la squadra SAE, sviluppo agonistico Eala. A dirigere il progetto SAE i due veronesi Anna Samadello e Alessio Corsato affiancati dalla francese Nelly Guy.

LA PUBBLICAZIONE. Un quaderno culturale sul Baldo E’ stato presentato il 24° quaderno culturale “Il Baldo”, che raccoglie studi e ricerche sul territorio del Baldo-Garda, realizzato dal gruppo CTG Animatori Monte Baldo. La consapevolezza di possedere un territorio unico, plasmato dall’uomo in un paesaggio singolare e l’obiettivo di divulgarne la conoscenza per poterlo difendere, fu la motivazione che nel 1989 ha fatto nascere la collana. La prima parte del volume, ”Il territorio e l’ambiente” propone un articolo sul trentennale del gruppo ACA M. Baldo che ne presenta la storia ma anche le finalità e le molteplici realizzazioni, seguito da una ricerca di Elisa Niemantsverdriet su di alcune erbe officinali e sul loro uso in cucina. La parte de “L’uomo e le sue testimonianze” si apre con uno studio sulle malghe del Monte Baldo, curata dalla Scuola Secondaria di San Zeno, mentre Giuliano Sala tratta delle origini dell’attuale località di Affi, Incaffi e Cavaion con il castello di Incaffi. “Il coqualino”: un animale esotico tra Baldo e Garda, è il titolo di una ricerca di Fabio Salandini, mentre Ebe Cavaggion racconta uno spaccato di vita vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale a Garda. Il CTG Monte Baldo propone quindi una riflessione ironica ma puntuale, sul nuovo parco eolico di Rivoli: «Siamo Don Chisciotte contro i mulini a vento? Le pale eoliche di Rivoli, sfregio al paesaggio dell’anfiteatro morenico». La rivista chiude con una ricerca sui giochi di una volta realizzata dalla Scuola Elementare di Lubiara con la Maestra Rosetta Gaspari. Edito da Vergraf di Verona, il quaderno è disponibile nelle edicole della zona. M.D.


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Luglio 2013

FERRARA DI MONTE BALDO. L’inverno 2013/14 festeggerà un grande ritorno

25 CAPRINO / LA RASSEGNA

Nuovi impianti di risalita Musica live Novezza è già nel futuro con l’Avis “Il futuro di Novezza è già oggi”. Con questo slogan la nuova Novezza si presenta in una veste del tutto rinnovata. La stagione invernale 2013 – 14 sarà infatti caratterizzata da un piacevole ritorno: dopo più di 10 anni di oblìo la località montebaldina si accenderà di allegria e di svago grazie ai nuovi impianti realizzati. Tutto è iniziato due stagioni fa quando il comune di Ferrara di Monte Baldo ha stretto un accordo con la società “Novezza Futura”. Lo scopo era quello di progettare e realizzare alcuni impianti di risalita. Da parte sua il Comune avrebbe invece portato a termine una serie di opere di utilità pubblica. Detto, fatto. A distanza di poco tempo il comune ha dato inizio ai lavori di ristrutturazione dei parcheggi, avviando inoltre gli interventi relativi alla palazzina servizi. Nel frattempo Novezza Futura si costituisce in s.r.l. e partecipa al Bando di concorso indetto dal Comune di Ferrara. Quest’ultimo prevedeva la progettazione e la realizzazione degli impianti di risalita e la gestione trentennale degli stessi. «Finalmente riusciamo a far decollare questo progetto – afferma entusiasta il sindaco di Ferrara di Monte Baldo, Paolo Rossi -. Questo nuovo servizio per il Baldo – Garda, rivolto principalmente alle famiglie, darà un volto

nuovo a Novezza, restituendole appetibilità e fruibilità. Per quanto concerne gli impegni presi dal Comune, stiamo ultimando i lavori di sistemazione del parcheggio e l’illuminazione pubblica, opere essenziali nel momento in cui gli impianti saranno a regime». «A partire dalla stagione invernale 2013 – 14 – afferma Luigi Ballini, direttore di Stazione di Novezza Futura - a Novezza si potrà trovare una palazzina servizi che ospiterà biglietteria, servizi igienici, pronto soccorso, parcheggi asfaltati ed un’adeguata illuminazione pubblica che riqualificherà l’intera località. Verranno posti in essere inoltre due tapis roulant, il

parco giochi “Family park”, una scuola sci e una zona riservata ad adolescenti e ragazzi per ricevere servizi di assistenza, controllo e scuola sci, oltre ad avere a disposizione un campo giochi che successivamente verrà completato da altro impianto per giochi sulla neve. Dall' anno prossimo inoltre entrerà in funzione anche uno skilift di circa 250 metri che andrà ad aggiungersi ai tapis roulant a completamento del disegno iniziale. Novezza ospiterà inoltre anche un centro permanente per la disabiltà in collaborazione con l'organizzazione di Scie di Passione, maestri esperti nel settore. E’ allo studio poi una

“Novezza card”, che proporrà agevolazioni e vantaggi invitando gli ospiti a visitare la località montebaldina…Ma non è finita qui: Novezza non intende essere una realtà da visitare solo in inverno. Stiamo già pensando ad un circuito turistico sportivo anche per la stagione estiva, con proposte legate all’escursionismo pedestre e in mountain bike, con l’intento di offrire opportunità che vadano a legarsi a ciò che esiste già sul territorio. A trarre vantaggio da questa nuova Novezza – conclude - saranno non solo tutti gli operatori turistici dell’area, ma anche l’intero territorio». Silvia Accordini

IL GRUPPO

“È sempre l’8 Marzo” per le donne di Caprino Da qualche mese a Caprino Veronese è nato un nuovo gruppo impegnato nel sociale, denominato “E’sempre l’8 Marzo”: si tratta di alcune donne che hanno recentemente organizzato diverse serate riguardanti il mondo femminile e l’integrazione tra culture diverse. In particolare il 7 giugno scorso presso la sala civica di Caprino si è svolto un incontro le cui protagoniste sono state alcune donne provenienti da vari paesi del mondo, che per le più svariate ragioni, vivono ora nel territorio del Baldo-Garda. La serata è stata presentata dall’educatrice dell’Ulss 22, Cesarina Formenti, e da Elisabetta Ugolini, facilitatrice del gruppo d’incontro “Donne del mondo”. Questo gruppo si incontra ogni quindici giorni il giovedì mattina e accoglie

donne italiane e straniere che cercano un luogo di incontro e confronto. Si tratta di un servizio organizzato in collaborazione con i servizi sociali del comune di Caprino che va avanti da circa cinque anni ed è nato su sollecitazione della scuola materna statale di Caprino. In un primo momento quindi questo momento di incontro riguardava principalmente mamme italiane e straniere, che si incontravano per condividere e confrontarsi sulle tematiche legate ai figli, all’eduzione e alla scuola italiana. Oggi questo gruppo d’incontro è particolarmente attivo, vede la partecipazione di diverse donne di più nazionalità e ha attivato delle collaborazioni anche con la Caritas, insieme alla quale ha organizzato anche un corso di italiano per stranieri, in

quanto il primo vero scoglio da affrontare per una persona che arriva in Italia è proprio la lingua. Durante questa serata organizzata dalle donne di “E’ sempre l’8 Marzo” è intervenuta anche Giuseppina Boateng, collaboratrice del Centro Diocesano Aiuto Vita di Verona ed esperta di interculturalità, che ha raccontato l’evoluzione dell’immigrazione nella provincia di Verona e non solo, dagli anni 90’ ai giorni nostri. La serata ha visto però l’intervento anche di molte donne di origine straniera, tutte con la propria storia di integrazione, che hanno raccontato le difficoltà, le gioie e talvolta le discriminazioni dell’essere donna e straniera in Italia. Ma visto che la serata del 7 giugno aveva avuto un buon successo di pubblico, il gruppo “E’ sempre l’8

Marzo” ha deciso di replicare l’esperienza organizzando per venerdì 28 giugno una cena etnica ispirata alla cucina e alla tradizione rumena. La serata denominata “Sapori dell’Est” ha visto l’impegno e il lavoro di una decina di signore rumene, moldave e dell’Est Europa in generale, che hanno preparato con molta cura due tipologie di antipasti, una zuppa, diversi tipi di carni, contorni e moltissimi dolci. Laura Michelini

Sabato 15 giugno è venuta alla luce l’ultima nata delle iniziative intraprese dall’Avis di Caprino per promuovere la cultura del dono: la “Rassegna Musicale Avisina”. La manifestazione, originariamente prevista sabato 25 maggio e poi rimandata causa maltempo, si è svolta nei giardini di Palazzo Carlotti, con il patrocinio del comune di Caprino e della Pro Loco. Ha aperto la serata il Presidente Francesco Gondola illustrando lo scopo di fare promozione presso i giovani dando la possibilità a musicisti emergenti “di uscire dalle cantine” per presentarsi al pubblico. E’ quindi intervenuto il Sig. Nobis, consigliere dell’Avis provinciale di Verona. Apertura in bellezza con una cantante solista: Giulia Perbellini, 22 anni, Donatrice dell’Avis Comunale di Sommacampagna, che con una splendida voce ha presentato dei grandi successi internazionali. E’ seguita la prima assoluta di un duo di quindicenni: Cristiana Zampini e Diletta Marzano, che hanno presentato dei brani di musica pop. Durante un breve intervallo il nostro tesoriere Marco Rodoz, in veste di consigliere Comunale, ha portato il saluto del sindaco Stefano Sandri. E’ stato quindi il turno di un’altra prima assoluta: “Fourth Square” rock and blues band, composta da quattro ragazzi del luogo. Uno di loro ha fatto la visita di idoneità, lo apettiamo per la prima donazione, possibilmente con gli altri componenti del gruppo che ci hanno manifestato un certo interesse. Quindi “Burn the fuse” una rock band composta da ventenni proveniente dalla Valpolicella. L’escalation di suoni è giunta al culmine con i “Karma”, una band di diciottenni di S. Zeno di Montagna. Citando il presidente onorario dell’Avis di Caprino, Piergiorgio Lorenzini, in un suo passato discorso: “Chi dona sangue è rock!”. Gino Pachera


CRONACHE

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RIVOLI VERONESE. Il taglio del nastro ufficiale si è celebrato lunedì 1 luglio

RIVOLI / LUCE E GAS

Lottizzazione Vigo ok I lavori sono terminati

Risparmiare

Taglio del nastro ufficiale per il termine dei lavori relativi alla Lottizzazione Vigo a Rivoli Veronese lo scorso 1 luglio. L’iter autorizzativo per questa lottizzazione, oggi via Brol e Filippozzi Davide, è iniziato nel 2005 (5.319 mq sono diventati strada e parcheggi e più di 1.100 mq sono stati destinati a verde). «La denominazione via Brol – afferma il sindaco di Rivoli, Mirco Campagnari - deriva dal

muro di brolo in sasso che ne perimetrava l'ambito. Pur essendo entrata la nuova espansione si è voluto conservare e valorizzare buona parte di quel muro per mantenere la connotazione rurale contadina ereditata dai nostri avi. In un primo momento la Giunta aveva scelto la denominazione via Brolo, poi, sentita la popolazione e la parrocchia, si è rettificato con via Brol, mantenendo anche in questo caso

la particolarità dialettale Veneta». Ma la lottizzazione Vigo non è l’unica significativa conclusa a Rivoli negli ultimi anni: nel 2007 è partita anche "lottizzazione Cason", industriale, oggi viale del Commercio, il cui iter autorizzativo è stato avviato nel 2007 (15.444 mq sono diventati strada e parcheggi e 2.815 mq sono stati destinati a verde). La lottizzazione ha permesso inoltre l’acquisizione a

patrimonio di 3010 mq come lotto di proprietà. Nel gennaio 2009 è partita poi la prosecuzione di "Lottizzazione via Vigo" attigua, denominata "Lottizzazione Vigo - Ex campo sportivo" oggi prosecuzione di via Brol (con 2.816 mq diventati strada e parcheggi, più di 1.925 mq destinati a parcheggio secondario e 706 mq a verde). Infine, a febbraio 2009, sono partiti i lavori relativi a "Lottizzazione Villa", che di fatto si è tradotta in allargamento di via Villa e via Venerque (2.258 mq sono diventate parcheggi e strada, mentre 372 mq sono stati destinati a verde). «Grazie a questa lottizzazione – afferma il sindaco di Rivoli, Mirco Campagnari -, attraverso un accordo con i privati, ci siamo fatti cedere gratuitamente 16.000 mq di terreno per edificare il nuovo Polo Scolastico: a luglio, se la fortuna ci assisterà, riapproveremo il nuovo bando per il riappalto per far ripartire poi i lavori a settembre».

sulle bollette Prende il nome di “Gruppo di acquisto Rivoli Green” il progetto proposto dall’amminstrazione comunale di Rivoli Veronese accanto ad AGSM. L’iniziativa, «per ottenere un notevole risparmio nella bolletta di luce e gas» è stata presentata alla popolazione lo scorso 8 luglio nella chiesa parrocchiale di Rivoli. «E’ stata una serata molto importante per la nostra collettività, la prima prova per tentare una nuova formula di “sistema paese” e per mettersi insieme come Comunità negli acquisti – afferma il sindaco di Rivoli, Mirco Campagnari -. Abbiamo denominato questa iniziativa "Gruppo d'acquisto Rivoli Green" per non stare solo a guardare a chi e a che cosa si fa “al di sopra di noi”. Proviamo invece per un momento a far cambiare le cose dal basso senza illusioni o demagogia. Se tutti noi ad esempio chiedessimo ai nostri fornitori di Energia di acquisire energia Verde? Già oggi è possibile ma pochi la richiedono, perchè viene venduta con un'applicazione di un sovracanone che spesso disincentiva. A Rivoli – aggiunge Campagnari - vogliamo dare un forte segnale: mettersi insieme per consentire un maggiore peso contrattuale e acquisire energia Verde. Oltre a quello, faremo la stessa cosa con il servizio gas, quindi invito singoli cittadini, famiglie, imprese, associazioni a richiederci il coupon per poter beneficiare dello sconto a noi riservato. Penso che in questo momento in cui tutti si sentono legittimati a far impennare le tariffe, il nostro sia un segnale per dire che “ancora qualcosa si può fare, ma ora è obbligatorio farlo insieme”. Dimostreremo come si può fare presto a realizzare qualcosa da comuni cittadini mettendosi insieme, quando invece per le istituzioni diventa un’impresa lunga e tortuosa: le stesse persone in posizioni diverse possono produrre effetti e risultati diversi. Questo - conclude il sindaco ringraziando tutti coloro che lo sostengono nel dare sempre migliori servizi a Rivoli - è solo l'inizio, dopo di che intendiamo estendere questo progetto anche ad altri consumi prioritari».

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COME IL PAZIENTE CARDIOPATICO PUÒ VINCERE IL CALDO

Il clima caldo mette in funzione meccanismi di autoregolazione dell’apparato cardiovascolare che hanno lo scopo finale di mantenere una giusta temperatura corporea. Il principale artefice di questi meccanismi di difesa contro lo “stress calorico” sono gli strati cutanei: si verifica una ridistribuzione del sangue circolante dagli apparati interni (reni, muscoli) verso i vasi venosi cutanei, con lo scopo di aumentare la superficie degli scambi calorici e di favorire la sudorazione che, sottraendo calore, tende a raffreddare la pelle e tutto l’organismo. Si tratta del meccanismo opposto a quello che si verifica con il freddo, quando i vasi cutanei tendono alla vasocostrizione riducendo così la superficie di scambio. L’attivazione dei sistemi nervosi di autoregolazione e la ridistribuzione ematica provocano un aumento della frequenza cardiaca ed un abbassamento della pressione arteriosa: fenomeni fisiologici e privi di conseguenze per i soggetti adulti ed in buone condizioni, ma potenzialmente pericolosi per persone anziane, specialmente se di età superiore a 75 anni, per bambini molto piccoli e per persone affette da malattie croniche dell’apparato cardiovascolare e respiratorio. Secondo gli esperti, la temperatura è un rischio per la salute quando supera per alcuni giorni (almeno tre giorni) i 30° C e si associa ad umidità elevata, che ostacola la regolare sudorazione del corpo. A causa degli effetti del caldo sulla ridistribuzione ematica, della vasodilatazione cutanea e della possibile disidratazione, in linea generale i valori di pressione arteriosa, sia la massima che la minima, tendono a diminuire, a volte anche significativamente, causando un senso di spossatezza o addirittura una riduzione del senso di equilibrio. I consigli sono: evitare bruschi passaggio di posizione seduta; se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo mai bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi. Infine è opportuno effettuare un controllo della pressione arteriosa più frequentemente e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci). Per i soggetti affetti da scompenso cardiaco, il caldo può peggiorare sintomi come la stanchezza e la dispnea, cioè la sensazione spiacevole di mancanza di respiro. Inoltre durante i periodi di caldo intenso può essere necessaria la rimodulazione del dosaggio di alcuni farma-

ci : ad esempio a causa dell’abbondante sudorazione, le perdite di liquidi e di elettroliti, soprattutto se sotto terapia diuretica, possono accentuarsi provocando disidratazione o alterazioni elettrolitiche che vanno quindi particolarmente sorvegliate e che a volte richiedono la riduzione del dosaggio del diuretico.

CONSIGLI GENERALI Una serie di semplici abitudini e precauzioni possono contribuire notevolmente a ridurre gli effetti nocivi del caldo eccessivo sulla salute. - Come va impostata l’alimentazione? Nei periodi estivi sono consigliabili cibi leggeri e facilmente digeribili; evitare pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata, ricchi di verdura e frutta fresca; meglio evitare bevande dolci e gasate o troppo fredde, allo scopo di ridurre il lavoro cardiaco per l’aumentato metabolismo in fase digestiva. E’ utile ridurre al minimo o abolire gli alcolici che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono ad aggravare la disidratazione. A differenza di quanto si potrebbe istintivamente pensare, i soggetti cardiopatici non devono bere troppo, soprattutto se in trattamento con diuretici. - Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata Evitare di uscire di casa nelle ore più calde, cioè dalle 11 alle 18 circa. Inoltre meglio evitare l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari caldi. Sia in casa che all’aperto, indossare indumenti leggeri, non aderenti, di cotone o lino; fuori di casa, è anche utile proteggere la testa dal sole diretto con un cappello leggero di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole. - Esporsi al sole nelle ore meno calde della giornata, evitando le ore centrali della giornata. Per il cardiopatico esporsi al sole significa soprattutto aumentare la vasodilatazione già provocata da farmaci attivi sui vasi, con la possibilità quindi di ulteriore abbassamento della pressione arteriosa. Inoltre alcuni farmaci come l’amiodarone si depositano anche sulla cute rendendola particolarmente sensibile all’esposizione al sole, anche indiretta. È importante proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo. - Attenzione a conservare correttamente i farmaci! In condizioni di temperature ambientali elevate, particolare attenzione

deve essere posta alla corretta conservazione domestica dei farmaci, leggendo attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci. Durante la stagione estiva riporre in frigorifero i farmaci che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C. Qualora le modalità di conservazione non fossero esplicitate, conservare il prodotto a temperatura superiore ai 30°C solo per brevi e occasionali periodi. - L’uso di un condizionatore d’aria rinfresca l’ambiente, dando una sensazione di beneficio. Occorre evitare, però, continui passaggi dagli ambienti caldi a quelli più freschi. Si raccomanda di evitare di regolare la temperatura a valori troppo bassi rispetto alla temperatura esterna (meglio stare sui 5-6 gradi di differenza), altrimenti il passaggio dal caldo al freddo e viceversa può determinare pericolosi sbalzi di pressione. La temperatura ideale nell’ambiente domestico per il benessere fisiologico non è mai al di sotto di 24-26°C. - Si può andare in montagna? L’ambiente montano presenta alcune caratteristiche fisiche (carenza di ossigeno, bassa temperatura) che richiedono al nostro organismo alcuni adattamenti. A causa dell’altezza la pressione parziale ed il trasporto ematico dell’ossigeno sono ridotti (a 3000 m la pressione parziale di ossigeno si riduce di quasi un terzo). Per mantenere una buona ossigenazione dei tessuti, man mano che si sale, si assiste ad un aumento della frequenza ed ampiezza degli atti respiratori (ventilazione polmonare) e ad un aumento della quantità di sangue pompata dal cuore grazie all’aumento della frequenza cardiaca. Questo secondo meccanismo comporta un significativo aumento del lavoro del cuore. Per questo motivo ai pazienti affetti da scompenso cardiaco, aritmie ventricolari, angina, cardiopatie congenite o con storia di recente infarto del miocardio è sconsigliato soggiornare oltre i 1000 m di altezza. Inoltre in montagna la pressione arteriosa sia sistolica che diastolica tende ad aumentare; è consigliabile allora controllare frequentemente i valori pressori e porre la consueta attenzione alle norme igienico-dietetiche; chiedere al medico curante per eventuali aggiustamenti posologici della terapia ipotensiva. Dott.ssa Stefania De Feo U.O. di Cardiologia Casa di Cura "Dott. Pederzoli" pubbliredazionale



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Luglio 2013

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L’INTERVISTA. Marcello Battistoli analizza la situazione del mondo del pallone in rosa

BILIARDO

«Tante parole, pochi fatti per il calcio femminile»

Maurizio ed Enrico che successo!

Se si aprisse il vocabolario dei ricordi alla ricerca della parola, o meglio, della frase “calcio femminile veronese” il primo risultato utile a comparire sarebbe il nome di Marcello Battistoli. Si, proprio lui, il presidente che ha portato a Verona, scudetti, trofei e dato per decenni giocatrici alla Nazionale maggiore. Il condottiero della storica semifinale di Champions League al Bentegodi davanti a quattordicimila spettatori. Tanti risultati ma anche tante difficoltà in un mondo, il calcio femminile, che al contrario di tutto il resto del globo stenta a decollare in Italia. Presidente oramai sono vent’anni che il suo nome è legato all’universo del femminile. Cosa è cambiato dal 1995, quando è partito, a oggi?

Marcello Battistoli

«Non è cambiato nulla. O meglio, le giocatrici sono migliorate in tutto, sia tecnicamente che fisicamente ma per il resto ci sono solo

chiacchiere e un continuo rimescolamento di carte. Di fatti, invece, neppure l’ombra». Secondo lei quali sono i motivi di questa situazione? «C’è paura. Nel senso che i piani alti del calcio italiano hanno davanti agli occhi cosa è diventato il calcio femminile in Germania, Inghilterra, in tutta Europa, per non dire a livello mondiale: migliaia di spettatori, stadi pieni, sponsor importanti. Quindi, hanno il terrore che questo succeda anche qui perdendo così indotti economici a scapito del calcio maschile o di altri sport». Non pensa anche a un po’ di discriminazione? «Forse quando sono partito si, ma ora non più di tanto. Esistono la pallacanestro femminile, una squadra di ciclismo nazionale femmi-

nile e tante altre discipline. Insomma, perché non dare spazio anche al calcio». La ricetta di Marcello Battistoli per fare volare il calcio femminile? «Non ci sono molte ricette, basta dare le stesse opportunità che hanno le formazioni maschili. Per esempio, la libertà di tesseramento straniero. Perché il settore maschile può tesserare più di noi? Se avessimo le stesse possibilità, il nostro movimento potrebbe crescere sia a livello culturale che tecnico. Altra aspetto fondamentale: inserire il calcio femminile nel circuito delle scommesse, totocalcio o cose simili come il maschile. Non solo: perché non farci giocare prima o dopo le partite di serie A, di Verona e Chievo? Sarebbe una bella idea». Andrea Mantovani

CALCIO / MEMORIAL CONSOLI

Ca’ Filippi vince in ricordo di Nicola In occasione della tradizionale sagra di Cà Filippi, popoloso quartiere alla periferia di Bussolengo, si è disputato il 13° torneo quadrangolare di calcio intitolato “Memorial Nicola Consoli”. Purtroppo una grave malattia lo ha strappato ai suoi cari ancora nel fiore della vita, ma il ricor-

do, fra quanti lo hanno conosciuto, è sempre presente soprattutto per l’impegno profuso nel campo sociale, sempre disponibile per i bisognosi anche quando la malattia aggrediva il suo fisico. Aveva una grande passione: il calcio e leale sostenitore dell’Hellas Verona. Il Comita-

to di quartiere di Cà Filippi, sensibile e solidale nel mantenere questi ricordi ha organizzato il torneo di calcio; in occasione è stata organizzata una sottoscrizione fra i partecipanti e gli spettatori, il cui ricavato è stato consegnato all’ABEO, associazione a cui Nicola era molto lega-

to. Le quattro squadre, Glamour Caffè, Cà Filippi, Non Solo e Jp One, hanno dato un’espressione di vero sport agonistico e leale, proprio come avrebbe voluto Nicola. Vincitrice, dopo entusiasmanti partite, e per la prima volta, la squadra di Cà Filippi.

Maurizio Dalla Rosa ed Enrico Ferricci fanno gioire la Valpolicella. O meglio, il Valpoolicella. Il gioco di parole non è un caso. Già, perché i due veronesi hanno brillato alle finali triveneto di biliardo, specialità pool 8-15 (a buche strette, come si dice comunemente). La sala Master club di Villorba, in provincia di Treviso, ha incoronato domenica 9 giugno Ferricci campione del triveneto di Seconda categoria, e ha regalato la medaglia di bronzo a Dalla Rosa nella categoria Master. «Una bella soddisfazione dichiarano i due atleti del Csb Valpoolicella, uno di Settimo, l’altro di Pedemonte -. Ci siamo impegnati molto e abbiamo conquistato ottimi risultati. Il biliardo è una nostra grandissima

CAMPIONATO EUROPEO DELLA MONTAGNA. Il Realmotorsport cala il poker in Austria La scuderia scaligera Realmotorsport cala il poker a Rechberg in Austria nella seconda prova del campionato europeo della Montagna. Alex Urthaler vince la classe 1600 nella categoria Sport Prototipo su Radical SR4. Nella stessa giornata successo per Federico Liber su Formula Gloria nella classe 1600 riservata alle Formule dopo l’ottimo piazzamento ottenuto nel circuito francese di Col ST.Pierre; vittoria per Damiano Schena nel gruppo E1 classe 2000 su Renault Clio; successo per Alex Leardini su Honda Civic gruppo A 1600. Non solo. Realmotorsport ha ottenuto il secondo posto su Formula Renault per Franco Bertò e Piergiorgio Ottuzzi su Radical Sr4. «E’ stato un weekend emozionante» spiega il presidente della scuderia Alex Urthaler «rivolgo un doveroso grazie a tutti i nostri sostenitori ed amici che hanno realizzato e partecipato a questo proficuo week end in qualità di tecnici ed hospitaly. Mai avevamo centrato un numero così cospicuo in una sola gara a livello internazionale. Pensiamo ora a Portogallo e Spagna dove il nostro portacolori Liber con la sua Formula ci sta regalando forti emozioni e grandi risultati”. M.U.

passione». Non solo: il successo di Ferricci è valso al veronese la promozione in Prima categoria. Dalla Rosa, invece, si è dovuto arrendere in semifinale a Riccardo Miotto del Csb Orsi Club ’99, diventato poi campione triveneto. Curiosità: tra i Master hanno dominato proprio i veronesi. Ben tre semifinalisti su quattro, infatti, erano di origine scaligera (Dalla Rosa, Miotto e Alessio Zoccatelli). Il Csb Valpoolicella, però, non smette di sorridere: il giovane Francesco Perricci, 16 anni, ha raggiunto la promozione in Seconda categoria. In che modo? Strappando il sesto posto in campionato. Francesco si è avvicinato al mondo del biliardo quasi per scherzo, per divertirsi, e in poco tempo ci ha già preso gusto. Ricordiamo che il campionato triveneto di pool 8-15, a buche strette, si articola in quattro categorie: Terza, Seconda, Prima e Master, ossia il livello più alto. Curiosità: Maurizio Dalla Rosa, insieme a Stefano Bazzana di Bolzano e a Danilo Mantini di Treviso, forma il direttivo del circuito Triveneto pool 8-15 che a partire dalla stagione appena conclusa è tornato all’interno della Fibis (Federazione italiana biliardo sportivo). Negli anni scorsi, invece, il movimento svolgeva attività amatoriale. I Csb iscritti al campionato sono dieci: Orsi, Canevaro, Il Blocco, Merlo’s, Valpoolicella, Salaverona e Stand By di Verona e provincia, 15 palle e Bellagio Games di Bolzano e Master Club di Villorba (TV), per un totale di 185 atleti. Matteo Sambugaro


SPORT

Luglio 2013

HANDBIKE. Il Gs Giambenini ha “sbancato” conquistando tre primi posti

Roberto Brigo lotta e fa suo il 9° trofeo “Luciano Ticci” Roberto Brigo si aggiudica il trofeo “Luciano Ticci” di handbike, la classica gara di Pescantina ormai arrivata al 9° anno che, come al solito, regala emozioni ogni volta nuove per chi organizza, per chi partecipa e per chi assiste. Sono stati 41 i partenti, ma questo non ha limitato la competizione tra i big, che dalla partenza all’arrivo hanno dato spettacolo con curve al limite della forza centrifuga, marciapiedi sfiorati e rettilinei dove sfogare tutta la potenza. Insomma a detta di tutti un percorso bello e veloce

e soprattutto sicuro in ogni punto grazie alla Polizia municipale, alla Protezione civile, ai Carabinieri in congedo e a tutti i volontari. «È stata una gran bella manifestazione, in un contesto climatico ideale – commenta il patròn della manifestazione, Piergiorgio Giambenini -. A trionfare è stato soprattutto lo spirito con cui si sono ritrovati atleti, familiari e amici. C’erano gruppetti in vari punti del piazzale della partenza, tutti intenti a scambiare quattro chiacchiere in completo relax. Lo stesso

Roberto Brigo e Piergiorgio Giambenini

nel dopo gara, a tavola, dove hanno trionfato risotto e grigliata». Il Gsc Giambenini ha “sbancato” con tre primi posti, con Roberto Brigo 1° assoluto, Andrea Conti e Ivano Da Canal e i due secondi posti con Giorgio Pettinato e Marina Perlato. Gli altri partecipanti, con ottimi piazzamenti, sono stati Graziano Buffo, Roberto Zecchinato e Andrea Lavagnoli. Non hanno corso ma erano lì a tifare anche Eros Sacchet e Dario Bignotti. «Un doveroso e sentito ringraziamento – conclude

Giambenini - va in primis a Marco Sartori e agli amici della cooperativa sociale Filocontinuo e a tutti gli sponsor, senza i quali non avremmo potuto organizzare una così bella e quasi perfetta manifestazione. Vogliamo citarli tutti: Cose Buone, Concessionaria Renault Bendinelli, Filo Continuo, Giordana, Just, Lakshmi, Maddiline Cycle, Mercato Ortofrutticolo di Bussolengo, Migross Stallavena, Redoro, Pastificio Avesani, Tenuta La Cà, Turnover, Zuegg». Lino Cattabianchi

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Castelnuovosandrà Torna Gianni Canovo «Sono finalmente tornato a casa» commenta a freddo un commosso Gianni Canovo dopo avere sancito l’ufficialità con la dirigenza lacustre che lo vedrà sulla panchina del Castelnuvosandrà nella prossima stagione di Eccellenza. Un’annata, quella che è appena cominciata, piena di incognite ma nello stesso tempo iniziata dal tecnico con l’entusiasmo di un ragazzino. Voglia e concretezza che già conoscono bene in riva al Garda quando lo stesso Canovo ha preso in mano un insieme di giovani guidati dalla passione e li ha portati a vincere il campionato di Promozione con il presidente Ferrari. Dopodichè, altro miracolo l’anno successivo con la salvezza della compagine neroverde, per arrivare poi all’esonero dopo solo tre giornate di campionato nel primo anno di fusione con il Sandrà. «Lascio ma tornerò quando avrete bisogno di un amico» aveva detto allora Gianni Canovo, e puntualmente quando la società, in un momento particolare, ha bussato alla sua porta, Canovo ha risposto presente: «Non mi ritengo solo il tecnico del Castelnuovosandrà, ma un amico della società e di

Gianni Canovo

tutto il paese. Già da due giorni, quando si accostava il mio nome a questa squadra, molti amici mi hanno tempestato di chiamate perché accettassi di tornare al Castelnuovo. Ho lasciato con l’amarezza di un innamorato deluso, ma rientro con la fierezza e la grinta di chi vuole fare ancora molto perché certi valori vanno oltre all’aspetto economico». A.M.


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BENESSERE

L’ARGOMENTO

Quando nasce un figlio a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Dottoressa, quanto la nascita di un figlio può influire sulle dinamiche della coppia? La nascita di un figlio modifica ampiamente la relazione nell’ambito della coppia, la gravidanza può essere un momento di forte aggregazione, fantasticare sul figlio che verrà porta la coppia in un mondo di fantasia dove ogni desiderio si avvera; quando il bambino nasce strappa i genitori dalla fantasia e li precipita nella realtà, con le sue esigenze psico- affettive e i suoi bisogni fisiologici. L’arrivo di un neonato altera le abitudini, i ritmi, gli orari, fa perdere il tempo privato; cambia la rappresentazione del partner e le esperienze di intimità. Come fare perché questo delicato passaggio di vita possa costituire per la coppia un momento in cui ritrovarsi anziché perdersi? Non è un compito semplice, in quanto ciò che è determinante in questo processo è l’equilibrio che la coppia aveva stabilito prima della nascita di un figlio. Alcuni

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A CURA DI CHIARA TURRI

“GLI OCCHI SONO LA FINESTRA DELL'ANIMA.” BORSE E OCCHIAIE: TRE FACILI GESTI DA RIPETERE CON COSTANZA

consigli possono aiutare a contrastare l’insorgenza di problemi. Sforzarsi di trovare del tempo per la coppia. Può sembrare impossibile quando, in due, oltre a lavorare, ci si deve occupare di un neonato ma è di fondamentale importanza che la coppia si ritagli uno spazio proprio nel quale il bambino non c’è o è sullo sfondo. Perdonarsi le proprie paure. Avere paura di mettere al mondo un figlio e di accudirlo è la cosa più normale del mondo. Chiedere aiuto. Quando il peso dei problemi e delle difficoltà quotidiane diventa inso-

stenibile è bene allentare la tensione e lasciarsi aiutare. Essere genitori può mettere alla prova la nostra pazienza e la capacità di gestire lo stress. Cosa fare quindi per instaurare una relazione positiva con i nostri figli? Quando ci sentiamo sotto pressione, siamo stressati il nostro corpo e il nostro cervello reagiscono guidati esclusivamente dal “cervello emotivo” a scapito di un modo di comportarsi e di pensare più razionale e lucido. Quando ragioniamo in modo emotivo, perché arrabbiati, stanchi possiamo facilmente reagire

I test sul DNA Il caso Angelina Jolie ha riaperto il dibattito sulle analisi sul DNA. «Solo chi ha una probabilità superiore al 10% di essere portatore di una mutazione genetica ha l’indicazione a sottoporsi al test che ha fatto la Jolie, un esame che non è uno screening né è da far fare a tutti - spiegano gli esperti di Eubeauty Longevity Center di Affi -. Infatti, quel genere di test sono indicati quando è presente familiarità per tumore della mammella, per esempio, ma insieme vengono valutati anche dati clinici e biologici specifici tra cui, ad esempio una diagnosi di neoplasia mammaria in età giovanile, una storia di tumore bilaterale della mammella o la presenza di neoplasia nel sesso maschile». Cosa consigliare a chi non presenta questi fattori di rischio ma vuole fare un “tagliando” alla sua salute? Oggi in alcuni centri è possibile eseguire test sul DNA e sul sangue che valutano i fattori di rischio individuali e la predisposizione all’insorgenza di patologie cronico degenerative, valutando la predisposizione genetica a patologie cardiovascolari, metaboliche, diabete, celiachia e intolleranza al lattosio. Questi test sono in grado di leggere la fotografia dei geni del paziente e costruire un profilo personalizzato con consigli su alimentazione, attività fisica e integratori che aiutano la persona a vivere bene a lungo e in salute. Il DNA ci dice anche come invecchieremo, come staranno le nostre ossa, quali alimenti ci fanno bene e come mantenerci in forma. Per informazioni: 045 8130333 - info@eubeauty.it - www.eubeauty.it

con esplosioni di rabbia, urlando e insultando. I bambini imparano a gestire lo stress osservando i propri genitori. I genitori hanno due strumenti efficaci su cui fondare il loro rapporto con i figli: l’affetto e i punti di riferimento. Per affetto intendiamo protezione fisica ed emotiva. In un’atmosfera di affetto i bambini si sentono al sicuro anche se commettono errori, si fidano dei genitori diventando più sicuri di sé e più motivati ad impegnarsi. Fornire punti di riferimento non significa costringere o tenere sotto controllo ma offrire ai bambini gli strumenti di cui hanno bisogno per raggiungere i loro obiettivi in modo autonomo. Ricordarsi sempre che i genitori perfetti non esistono. Avete qualche dubbio, qualche problema? Inviate i vostri quesiti alla dott.ssa Bevardo – che sarà felice di rispondervi - attraverso il nostro indirizzo mail: articoli@laltrogiornalevr.it oppure a L’Altro Giornale – via Bernardi, 7 – 37026 Settimo di Pescantina

IMPACCHI FREDDI DI CAMOMILLA Procurarsi delle bustine di camomilla biologica, bagnarla nell’acqua e porle in frigorifero per qualche ora. Ancora fredde applicarle sulle palpebre per 10 minuti circa. Questo semplicissimo accorgimento vi sarà utile ogni volta che sentirete il bisogno di decongestionare i vostri occhi, ormai stanchi da troppe ore trascorse davanti al computer o dopo una giornata al mare. L’impacco freddo serve a sgonfiare le borse e rinfrescare lo sguardo. La camomilla fredda è un decongestionante utile in caso di occhiaie profonde e “nere”, quelle tipiche da notte brava. IL CUCCHIAINO FREDDO Mettere due cucchiaini in freezer la sera prima di andare a letto e al mattino, dopo aver lavato il viso con acqua fresca, appoggiarli sulle borse gonfie. Se, invece, avete intenzione di trascorrere la giornata al mare ponete i cucchiaini nel freezer la mattina prima di uscire e usateli sul viso pulito dopo la doccia della sera. Ottimo l’effetto liftante! NETRA YOGA Avete mai pensato allo yoga per poter dire finalmente addio a occhiaie e occhi stanchi? Ecco qui qualche piccolo consiglio su come poter sfruttare lo yoga per il viso ed ottenere grandissimi risultati. Innanzitutto se avete le unghie molto lunghe, prestate bene attenzione perché correreste il rischio di graffiarvi. Appoggiare sul lato esterno delle sopracciglia i vostri indici in orizzontale mentre con i pollici appoggiate la punta sulla palpebra inferiore. Una volta in posizione con le vostre dita tentate di distendere immaginando di farlo con un filo. Il movimento deve essere delicato e partire dal pollice all’indice. Contemporaneamente cercate di chiudere gli occhi. Creare un movimento naturalmente che contrasti il movimento delle palpebre, come ad impedirne la chiusura. Ripetete questi movimenti 5-10 minuti al giorno ed otterrete ottimi risultati. Questi tre accorgimenti possono essere utilizzati uno dopo l’altro nell’ordine sopraelencato. Namastè!!!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani COPPA DI FRUTTI DI BOSCO GELATINATA (PER 4/5 PERSONE) INGREDIENTI: 850 gr di frutti di bosco (anche surgelati) e fragole 300 ml di vino rosso (o succo di frutti di bosco) 130 gr di zucchero 2 chiodi di garofano 1 pezzetto di cannella 1 cucchiaio di succo di limone ½ stecca di vaniglia 1 cucchiaino di maizena PROCEDIMENTO: Portare a bollore il vino con zucchero, chiodi di garofano, cannella e succo di limone. Dopo 3/4 minuti togliere cannella e chiodi di garofano. Abbassare la fiamma e unire 200 gr di frutti di bosco e cuocere 10/15 minuti. Frullare il tutto e rimetterlo sul fuoco. Aggiungere lo stecco di vaniglia e il resto dei frutti di bosco. Cuocere 3 minuti. Stemperare la fecola con poca acqua e unirla. A ebollizione spegnere, raffreddare e servire in coppe. NB: è utile metterlo nelle coppe prima del completo raffreddamento.


SPAZIO DONNA

DONNE DELLA VALPOLICELLA

Serata ad Aquardens

Bruna Pavesi Castelli con Enrico Ghinato

Si è concluso all’insegna del benessere l’anno sociale 2013 dell’associazione Donne della Valpolicella. Le numerose socie si sono date appuntamento il 19 giugno scorso al Parco termale Aquardens di Santa Lucia di Pescantina per una serata conviviale a cui hanno preso parte volti nuovi e che ha registrato nuove iscrizioni. Il tutto nella splendida cornice di Aquardens, che ha voluto omaggiare le socie presenti di varie possibilità per poter conoscere e apprezzare questo luogo di relax e di svago. La piacevole serata estiva è stata organizzata - come di consueto - in modo impeccabile dalla presidente di Donne della Valpolicella, Bruna Pavesi Castelli che, prendendo il microfono, ha ringrazia-

to tutti i numerosi presenti e consegnato attestati di merito alle socie Anna Cicolin, Edvige Beghini e Antonietta Farina. E’ poi intervenuto il presidente di Aquardens, Enrico Ghinato, che si è congratulato con l’associazione Donne della Valpolicella per la sua presenza sul territorio e per le molteplici attività svolte. Ha poi ringraziato la Presidente per aver scelto la struttura di Santa Lucia come cornice per la chiusura dell’anno sociale e ha colto l’occasione per illustrare alle ospiti le opportunità offerte dal centro termale. «Contrariamente a quanto si possa pensare la varietà di acque a temperature diverse rende il nostro Parco molto piacevole anche in estate – ha affermato il presidente Ghinato -. Oltre il

50% delle superfici d’acqua sono tra l’altro composte da laghi con temperature intorno ai 26 – 27° ed il “green” che circonda Aquardens rappresenta una cornice ideale all’interno della quale godersi giornate di riposo e di relax. In un momento economicamente difficile come l’attuale, ecco che Aquardens rappresenta un’occasione per fare una mini – vacanza low cost senza rinunciare allo svago. Ed è proprio per andare incontro alle esigenze economiche dei nostri clienti e far considerare il nostro Parco come luogo ideale per una vacanza estiva abbiamo pensato di proporre pacchetti estivi convenienti sia per il singolo nei mesi di giugno, luglio e agosto, sia per famiglie». Non poteva mancare l’intervento finale di Bruna Pavesi Castelli, che ha concluso la lieta serata facendo al presidente di Aquardens i suoi più sentiti ringraziamenti per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’associazione. La presidente di Donne della Valpolicella si è poi rivolta a tutti coloro che in diversi momenti e modi hanno sostenuto e sostengono l’associazione, esprimendo non solo la sua gratitudine, ma anche quella di tutte le socie. Rosanna Pancaldi

Luglio 2013

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Il vostro angolo

La crema antiage “A caval donato non si guarda in bocca” sentenzia un vecchio proverbio. Ma anche per le massime esistono le eccezioni. Questo si può verificare nei casi in cui i regali creano imbarazzo e sconcerto in chi li riceve, quando cioè il donatore ha superato, magari senza avvedersene, i limiti del buonsenso e perciò delle buone creanze. Mi piace raccontare, a questo riguardo, una storia vissuta in prima persona, che ho ancora ben chiara nella mente per le violente emozioni e reazioni che mi ha suscitato. Era il giorno del mio genetliaco, che cade in Luglio e precisamente il 14. Non sono mai riuscita a capire la strana usanza di festeggiare gli anni che si compiono. Secondo me è una specie di sado-masochismo: come a ribadire che ad ogni anno che passa, il tempo che rimane da vivere si accorcia e la giovinezza sfiorisce... Insomma è un festeggiare la vecchiaia! Ma tant’è. Questa è l'usanza. Così ormai mi sono rassegnata a subire ogni anno la festa del mio compleanno. Quel giorno, dunque, ricevetti diversi presenti da parte di familiari ed amici. Ma tra tutti i regali ce ne fu uno che mi lasciò sconcertata nell’istante in cui mi venne consegnato. Era una crema di bellezza per il corpo: la “Creme fermeté di Clarins” di Paris. Rimasi perplessa, primo perché non mi era mai capitato un dono del genere, secondariamente non faccio uso di creme. Aprendo la confezione lessi le spiegazioni d’uso: “Contribuisce a restringere e tonificare l’epidermide, a evitare le perdite di fermezza ed il rilassamento per l’invecchiamento precoce della pelle”… Ma cos’era uno scherzo? Certo di cattivo gusto! Qui mi si dava della vecchia che desidera conservare la pelle

giovane. Un moto di collera mi si agitò dal profondo, facendomi annebbiare la vista. Con riluttanza accettavo il sadismo della festa di compleanno, ma quello del regalo che lo ribadiva non ero disposta a tollerarlo! E la peculiarità era proprio che quel dono proveniva da un uomo, un amico (o meglio che tale consideravo...). Fosse stata una donna ad inviarmelo, potevo comprendere: un pizzico di rivalità ed invidia ricorre sempre tra persone dello stesso sesso. Ma un uomo! Che ebete! Screanzato! Tutti i titoli di questo mondo non mi sembravano adatti per esprimere il disprezzo e la rabbia nei suoi confronti, per quel suo regalo stupido e provocante. Se il presente fosse stato destinato ad una donna giovane sarebbe stato passabile. Ma un regalo del genere ad una signora sugli "anta" era una gaffe madornale! Riacutizzava la piaga del complesso dell'età. Stupido somaro! Aveva colpito troppo duro. Meritava una lezione. Anche lui aveva più o meno la mia stessa età e... Ma certo, occorreva una proporzionata vendetta. Alla prima occasione di ricorrenza si trovò anche lui, come dono, un unguento miracoloso adatto a rinvigorire... indovinate un po’? La pelle rilassata e floscia del … Già, avete capito. A sua volta l’amico dovette ingoiare il rospo rassegnandosi, in quel frangente, a sottostare alla forza di due proverbi, quello di “caval donato” e l’altro di “chi la fa, l’aspetti!” Dina Marika Riccardini Vedete, care amiche, con quanta simpatia e ironia si può scrivere! Inviate anche voi le vostre esperienze, i vostri racconti, li pubblicheremo volentieri.



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