Giornale Agosto

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ANNO XXVIII - N. 08 - AGOSTO 2013 - stampato 22/08/2013 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Polemiche a Lazise. Una ventina di posti auto tagliati sul lungolago Marconi. C’è chi protesta per la mancanza di parcheggi, chi invece è contento per un lungolago, ora, molto più pedonale. «Noi siamo due anziani coniugi che vivono a Verona - spiega una signora - e spesso usciamo dalla città per prendere una boccata d'aria sul lago. Questo posto, anche se a pagamento, per noi era comodissimo». «La necessità di dare spazio ai pedoni che si riversano sul lungolago Marconi è stato il motivo più importante per togliere le auto parcheggiate a bordo lago – risponde Giuseppe Pachera consigliere delegato alla Viabilità- e per rendere univoco lo spazio del lungolago, dal porticciolo al porto vecchio. Eravamo rimasti solo noi di Lazise ad avere le auto fino a bordo Lago». pagina 22

FESTE DI STAGIONE

BASEBALL

La 22ª Festa della Zucca e la 42ª Festa del Custoza Doc ai nastri di partenza. Pastrengo e Sommacampagna si preparano. La prima avrà luogo a Piovezzano da giovedì 5 a domenica 8 settembre: zucca protagonista, naturalmente, insieme alla musica e a banchetti di artisti e artigiani. La seconda si svolgerà da venerdì 6 a martedì 10 settembre: giornate dense di appuntamenti con tante iniziative, stand per la degustazione di piatti della tradizione locale con spettacolo pirotecnico nell’ultima serata. pagg.19-23

Medaglia d’oro al collo. La maglia azzurra addosso. Giulio Briggi e Matteo Spada conquistano l’Europa. I due lanciatori dei T-Rex Pastrengo Baseball, entrambi nati nel Comune di Sona, hanno vinto il campionato europeo juniores di baseball in Repubblica Ceca, a metà luglio, con la Nazionale. All’interno, i due protagonisti raccontano le loro emozioni in un’intervista doppia esclusiva. «Successi come questo rimarranno per sempre nella storia. Siamo al settimo cielo. L’Italia ha dimostrato di avere carattere e di essere la più forte» confessano Giulio e Matteo. pag.28

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le vostre

Lettere Agosto 2013

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REFERENDUM 2013

Partecipa, firma, condividi. Scegli! Se non cambiano loro, cambiamo noi L’Altro Giornale è stato pensato nel lontano 1986 per dare spazio alla società civile e permettere sia una maggiore conoscenza da parte dei cittadini delle iniziative di amministrazioni, partiti, sindacati e associazioni, sia un aperto confronto, attraverso queste pagine, su quanto proposto. Con questo spirito ospitiamo volentieri la richiesta di pubblicazione dei Radicali di Verona con la speranza di aprire un proficuo dibattito con i lettori. L’Editore

Dodici referendum, oltre 500.000 firme in 90 giorni, ecco il nostro obiettivo. Pazienza se è estate, se fa caldo, se i talk-show vanno in vacanza. Pazienza se tanti cittadini, schifati dal sempre più evidente degrado istituzionale, non hanno proprio voglia di sentir parlare di politica. Noi radicali, si sa, siamo un po' pazzi, ma non è solo questo che ci spinge a lanciarci oggi in un'impresa che sembra essere impossibile. In tanti anni di battaglie a difesa delle libertà individuali e dei diritti civili, abbiamo sempre giocato il possibile contro il probabile e

qualche volta – chi l'avrebbe mai detto?! – ce l'abbiamo pure fatta. Abbiamo sempre voluto essere portatori di speranza, speranza di cambiamento, speranza di libertà. Oggi, esattamente con questo spirito, lanciamo una campagna referendaria che è un vero e proprio programma di governo incentrato su tematiche fondamentali che il Parlamento non affronterà mai. Dalla riforma strutturale della giustizia, ai diritti civili e umani, passando per una serie di questioni sociali irrisolte, lanciamo una sfida al mondo della politica e chiediamo alle cittadine e ai cittadini di essere, ancora una volta, al nostro fianco in questa battaglia. Se loro non cambiano, cambiamo Noi! A conferma dell'urgenza delle riforme che proponiamo, ci sono le continue condanne che il nostro Paese riceve dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per l'irragionevole durata dei processi e per il trattamento disumano riservato nelle carceri ai detenuti – compresi quelli in attesa di giudizio. In passato, la Corte ha condannato l'Italia per i respingimenti dei migranti in mare e, in questo caso, un riconoscimento importante alle nostre proposte arriva indirettamente nell'auspicio di politiche più accoglienti, espresso da Papa Francesco in occasione della recente visita a Lampe-

dusa. Sempre il Santo Padre, con l'abolizione dell'ergastolo in Vaticano, ha dato un altro forte segnale di vicinanza alle nostre battaglie, dato che uno dei 12 quesiti tratta proprio questo tema. Segno della trasversalità della campagna è il

fatto che siano arrivati apprezzamenti e sostegno – a tutti o ad alcuni quesiti – da esponenti di quasi tutti i partiti. TV e giornali sembrano non considerare degna di essere conosciuta una mobilitazione così ampia, tocca allora alle cittadine e ai

cittadini attivarsi! Come? Firmando e facendo firmare ai tavoli nelle piazze o negli uffici dei comuni, parlando dei referendum a parenti, amici e conoscenti, mettendo a disposizione qualche ora del proprio tempo per dare una mano ai tavoli

di raccolta firme o donando un piccolo contributo per le spese della campagna referendaria. Un appello ai consiglieri comunali. Come è noto, le firme devono essere raccolte in presenza di un funzionario pubblico autorizzato ad autenticarle. I consiglieri degli oltre 8000 comuni italiani svolgono un ruolo chiave nell'attivazione dell'istituto referendario, costituiscono oggi il vero e proprio ago della bilancia della democrazia. Noi chiediamo loro di rendersi disponibili, perché è vero che nessuno è costretto ad autenticare le firme, ma per chi fa politica con spirito di servizio dovrebbe essere un piacere, indipendentemente dal partito di riferimento, mettersi a disposizione delle cittadine e dei cittadini che chiedono semplicemente di poter prendere parte attivamente alla vita politica del Paese. Se in tanti decidessero di impegnarsi, potremmo quasi rischiare di farcela! Ora tocca a Te! Puoi continuare a lamentarti e non fare nulla per cambiare le cose, oppure decidere di divenire portatore di speranza ed essere parte del cambiamento! Ti aspettiamo! Mattia Da Re Coordinatore Radicali Verona www.radicaliverona.org www.referendumradicali.it radicalivr@gmail.com cell. 3494669648



le vostre Lettere

OSPEDALI

Agosto 2013

PESCHIERA

5 PESCANTINA

“Ok ai Sindaci”

“Bel paese, ma...”

“Ecocentro disastrato”

Gentile Direttore, relativamente all’articolo apparso in prima pagina del “L’altro Giornale” del mese di Luglio, riguardante l’ospedale Orlandi di Bussolengo, sono solidale con i sindaci della zona. Come si fa a voler “distruggere” un ospedale con molti servizi efficienti e indispensabili alla popolazione di una vasta zona come questa? Non è bastata la rovinosa esperienza negativa di Valeggio e Caprino per cadere ancora negli stessi errori? La tanto sbandierata sovranità popolare delle elezioni, ora viene calpestata da pochi politici regionali disumani ed irresponsabili, con spreco di denaro, che come “formiche” hanno versato allo stato in varie forme, i contribuenti onesti. Dopo tutti i milioni di euro spesi per l’ampliamento, l’ammodernamento, con le varie specializzazioni, un ottimo laboratorio di analisi, indagini radiologiche, tomografia assiale computerizzata, risonanza magnetica, ecc. per delle esatte diagnosi. Ora, dopo aver completato nei minimi dettagli questa grandiosa e dispendiosa opera noi contribuenti ci chiediamo: a cosa è servito tutto questo? Quale sarà il nostro destino di salute se ci venisse a mancare un centro sanitario così importante per noi? Carissimi dirigenti politici, uscite dai vostri confortevoli uffici, mescolatevi tra la folla delle piazze e dei bar, ascoltate le difficoltà, i problemi, le lamentele dei cittadini e ne trarrete dopo un’attenta valutazione, le opportune conclusioni. Voglio sperare che i nostri politici regionali ci ripensino e dopo un’attenta valutazione, desistano dal prendere una decisione così importante e dannosa per noi utenti. Ringrazio per l’ospitalità, Vittorio Pasquetto Balconi di Pescantina

Sono da più di settant’anni cittadino di Peschiera e ho visto il mio paese cambiare negli anni in modo impressionante: da paese di pescatori a meta turistica di olandesi, tedeschi, ecc. oltre a veronesi e mantovani abituali. Negli ultimi anni Peschiera è migliorata al punto da essere premiata come miglior paese accogliente per gli stranieri e per miglior paese fiorito. I gerani che ornano tutti i canali e ponti del paese hanno avuto l’unanime ed entusiasmante approvazione di tutti (residenti e stranieri compresi). Quest’anno a primavera, sempre con l’intento di migliorare le bellezze e l’accoglienza del paese, il comune ha modernizzato l’illuminazione della passeggiata sul lungo lago e ha rifatto a nuovo i giardini di parco Catullo. Sono state eliminate le vecchie piante rinsecchite o ammalate, sostituendole con altre di specie diverse e idonee all’ambiente. E’ stato cambiato per intero il terreno del parco, e adesso c’è un

Scrivo per mettere a conoscenza i lettori della disastrosa situazione nella quale si trova l' Ecocentro di Pescantina e chiedere un intervento a riguardo alle autorità competenti. Chiunque entri nel sito si può rendere conto dello stato di degrado e carenza di manutenzione in cui si trova: dell'area destinata se ne utilizza solo la metà, non esiste un piano di viabilità e di parcheggio, obbligando i cittadini a parcheggiare tutte le auto ammassandole in un'area di pochi metri quadrati con il rischio di danneggiarle o di investire qualcuno; il terreno presenta buche ed avvallamenti (ultimamente un cratere di 15 centimetri di profondità al centro del parcheggio) che creano pericoli per gli utenti e danni alle vetture; i gradoni che danno accesso ai container sono pericolanti e si rischia di cadere o scivolare. Tutte queste problematiche le ho segnalate a metà maggio al responsabile dell'ufficio ambiente, signor Fantinati, ma, a distanza di mesi, nulla è cambiato. Avevo anche proposto l'utilizzo dell'intera area di modo, spostando i container e mettendoli al centro, di

nuovo bellissimo tappeto verde. Tutto perfetto, o … quasi. Purtroppo si sono dimenticati (il sindaco, l’assessore all’ambiente, la ditta addetta ai lavori?) di una delle cose più logiche ed elementari: i contenitori per i rifiuti. Per tutto il lungolago (1 km) e in tutto il parco giardini, non c’è un cestino di raccolta rifiuti. Si vede purtroppo ogni sorta di avanzi (carta, plastica, bottiglie) disseminati ovunque, che danno un senso di degrado e declassamento di quanto si era fin qui faticosamente guadagnato. Sia gli italiani, che gli stranieri di nuova generazione, sono arrivati ad un punto tale di maleducazione, che non mi sembra il caso di fornire un alibi al loro comportamento indecoroso. Evitiamo almeno di giustificare e incoraggiare questa continua e ignobile abitudine della sporcizia. Coraggio signor Sindaco, ponga rimedio a questa evidente e colpevole dimenticanza. Fantoni Edoardo

AEROPORTO VALERIO CATULLO

“Tanta confusione” Oggi 31 luglio mi sono recata all'aeroporto di Verona – Villafranca per accompagnare un famigliare in partenza. Essendo io una persona che non frequenta abitualmente questi luoghi mi sono trovata in difficoltà con le regole dei parcheggi, che sono complicate e segnalate in modo non sufficientemente chiaro, inoltre, non sono ben visibili i cartelli che indicano il parcheggio libero prima della barriera d'entrata. Nell'entrare nella zona di sosta mi sono confusa, ho avuto l'impressione di dover pagare un'altra volta. Considerando che dovevo solo scaricare e aiutare per il trasporto delle valigie mi sono fermata a lato della corsia di accesso all'interno del parcheggio, anche in relazione alle dimensioni ridotte della mia piccola utilitaria. Questo ha fatto scattare la sanzione di 15 euro per una permanenza in sosta di 30 minuti. Ma la domanda che mi pongo è questa: nel momento che entro nel parcheggio di un aeroporto o ho già comprato un biglietto o devo accompagnare qualcuno che ha già il biglietto oppure devo prendere qualcuno in arrivo, per cui il biglietto lo ha già usato, ha già pagato per un servizio che include l'uso dell'aeroporto. Perchè devo pagare ulteriormente? I primi 5 minuti di sosta sono gratis, bene se sei "Speedy Gonzales" puoi farcela senza pagare visto che devi: 1 - ritirare il biglietto 2 - aspettare che si apra la sbarra

3 -trovare il parcheggio 4 - infilare il biglietto, aspettare che si apra la sbarra 5 - parcheggiare 6 - scaricare i bagagli (evitare i saluti e gli auguri di buon viaggio) 7 - andare alle casse automatiche, se necessario fare la coda, fare l'operazione Penso che sia impossibile, sopratutto per chi non ha esperienza. Mi sono sentita presa per i fondelli!!! Sono uscita dal parcheggio con il senso di aver subito un'ingiustizia, mi sono sentita un “limone da spremere” La rabbia che mi ha preso è stata dettata dalle regole difficili da conoscere e da rispettare, pubblicizzate in modo poco chiaro e per la scarsa considerazione per chi il servizio lo usufruisce. Loretta Marchesini

“Internazionale...” Caro Direttore, aeroporto Valerio Catullo in quel di Villafranca, dicono internazionale o almeno lo vorrebbe far credere. Già arrivarci percorrendo le nostre belle tangenziali, fiori all'occhiello di qualche politico e per metà retaggio di Italia 90, è un’impresa. Se ci mettiamo poi un temporale improvviso che le trasforma le nostre strade in torrenti e la segnaletica invisibile allegria! Torniamo al nostro Valerio. Due sbarre in entrata e due in uscita badando bene di non perdere il ticket, solo per depositare una persona al volo, roba che per entrare ed uscire ci vorrebbe il filo di Arianna, quello del famoso labirinto. Sarà per far cassa? Dimenticavo l'acquazzone ed i caselli che non hanno protezione, almeno un ombrellone

della Coca Cola nei pressi della macchinetta erogatrice sarebbe gradito. Si bagna così il biglietto, e non solo, biglietto che nella successiva macchinetta non ne vuole sapere di entrare. Si scende, altra lavata, si va all'ufficio informazioni, si riceve un numero di cellulare, arriva l'omino che dopo aver sbuffato ti apre la fatidica sbarra. Finalmente libero! Roba da denuncia per sequestro di persona, e lo chiamano aeroporto internazionale. Qui bisognerebbe essere Teseo, trovare una Arianna che ti dia il gomitolo di lana per poter segnare la strada percorsa in questo labirinto. Non essendo Teseo e mancando l'Arianna si deve attendere l'omino in arancione e meno male che almeno lui c'è! Umberto Brusco Bardolino

creare un anello viabilistico per le vetture (come per gli Ecocentri di Bussolengo, Fumane, Sommacampagna, ecc); ma nulla di tutto ciò è stato preso in considerazione. Tale soluzione, assieme ad una nuova asfaltatura e alla sostituzione dei gradoni pericolanti, non richiederebbe un'ingente quantità di denaro, ma poche migliaia di euro, meno dei soldi spesi per i fuochi artificiali di San Lorenzo. Il problema non è tanto quello del reperire il denaro per effettuare tali opere ma l'effettiva volontà di farle, perchè, se il sito si trova in una situazione di tale degrado, è perchè nessuno ha mai provveduto a renderlo decente e sicuro. Finchè si parla di decoro, di sporcizia e buonsenso è una cosa, ma qua si parla di sicurezza: ho visto persone scivolare dai gradoni ed inciampare nelle buche o essere quasi investite dalle auto in manovra, ho visto persone che parcheggiano fuori e trascinano l'immondizia a mano per non danneggiare la vettura. Tutto ciò è assurdo, inqualificabile e vergognoso. Luca Bozza Pescantina

BUSSOLENGO

“574 euro al mese” Egregio Direttore, siamo una coppia Bussolenghese, Ezio e Grazia; siamo in una situazione economica esasperata, il nostro reddito mensile è di 574euro, con cui dobbiamo pagare: tasse comunali, affitto, luce, gas, bollo, assicurazione e benzina auto, e ovviamente (forse) mangiare. Così ci siamo rivolti ai servizi sociali di competenza , portando tutta la documentazione del nostro stato di salute e di reddito. La nuova Amministrazione, dopo diversi mesi di continui colloqui infruttuosi, finalmente tramite il Sindaco, ci manda una email con cui ci informa che

altre persone hanno il nostro stesso problema e che, purtroppo, con i 60mila euro l'anno destinati alle persone bisognose non si riesce ad aiutare anche noi, anzi, ci dicono, come mai con tanti soldi non riusciamo a risparmiare. Ci chiediamo cosa dobbiamo fare e a chi rivolgerci. Cordialmente. Ezio Squitieri Grazia Denaro Magari, cari Ezio e Grazia, potessimo rispondere alla vostra domanda! Ormai l’Italia è ridotta così e anche i Comuni sono all’osso. Che dite, proviamo a sperare nel futuro!



le vostre Lettere

AMMINISTRAZIONI...

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Agosto 2013

LEGGI E DIRITTI

“Uffici pubblici e personale”

“Ok ai gay, ma anche noi...”

Ultimamente, discorrendo per strada, ho trovato più d’uno che concorda con me su un giudizio piuttosto negativo riguardo la Pubblica Amministrazione in generale. E tanti, a riprova, mi raccontano di qualche loro esperienza in merito: si parla di inefficienze, ritardi, mancate risposte e – per dirla in una parola – di poca attenzione alle esigenze del cittadino. Di recente ho letto che le tasse «riducibili agli enti pubblici» sono aumentate di cinque volte negli ultimi anni, ma i servizi – come si sa – non sono migliorati per niente. Paghiamo di più solo per foraggiare la burocrazia. C’è diffuso malcontento, che si limita però al mugugno, e non si capisce quel nostro sottostare rassegnato a tante regole stupide che vogliono imporci. Faccio un esempio banale, che però dà l’idea di quanto sia differente il “modus operandi” fra pubblico e privato. Al Distretto di Domegliara, se vado a riti-

Egregio Signor Direttore, abbiamo notizia che in Francia sono stati arrestati i manifestanti contro le nozze gay. Se la proposta di legge presentata nel nostro parlamento non verrà modificata con una clausola di salvaguardia che permetta il dissenso, il rischio si può verificare anche da noi. E in barba alla Costituzione che garantisce la libertà di parola, pensiero e associazione, diverrebbe reato penale, per esempio, per un ministro del culto continuare ad indicare il comportamento omosessuale come peccato, ossia contrario alla propria religione e rischierebbe la galera. Così pure sarebbe quella di non poter continuare a sostenere che un bambino adottivo abbia bisogno di un padre ed una madre, per il suo equilibrato sviluppo psichico-fisico ed educativo, senza per questo incorrere in un reato penale. Penso che tutti siano d'ac-

rare il referto medico di mia moglie mi chiedono delega, tessera sanitaria, carte d’identità (mia e di lei) e firme varie. Manca poco che non serva procura e atto notorio. E devo andare solo in una determinata ora. All’ospedale di Negrar basta che presenti quel tagliando che rilasciano dopo l’esame e ho tempo tutto il giorno. Molti di noi avranno notato le difficoltà che si incontrano negli uffici dove operano i così detti “servitori dello stato”, anche per una pratica dove serve solo un timbro. Trovano sempre qualcosa che non va, e guai a non rispettare i sacri formalismi. Ma tutta la loro competenza (e te la fanno pesare) si ferma a quel documento lì. Se appena intuiscono che vuoi chiedere qualcosa di più giocano d’anticipo. E ti mandano subito nell’altro ufficio. Ne trovi anche di disponibili, non dico di no, ma questo succede per una loro personale cortesia, non certo per una norma da

rispettare. Non è d’obbligo, perché gran parte di loro – solo per il fatto di stare di là della vetrata – crede di essere lì a fare “concessioni”, non per servire l’utente ed essere a sua disposizione. Se ben ricordo Brunetta, ai suoi tempi, aveva proposto una specie di voto da dare al dipendente pubblico che consisteva nella scelta fra un disegno di faccia gioiosa (promosso) o faccia triste, che è il quattro in pagella. Simpatico il piccoletto. Se la sua idea avesse avuto seguito, tante bocciature. Certo che le cose non migliorano fino a quando al settore pubblico non si applica lo stesso trattamento del privato. Dove – per fare un esempio – chi è sorpreso a timbrare il cartellino e poi andare per i fatti suoi rischia il licenziamento. E non c’è ricorso al sindacato che tenga. Ma lo “statale” riesce sempre a salvarsi, chissà perché. Giordano Salzani

CRISI cioè che la crescita non crea occupazione: dal 1960 al 1998 il PIL italiano è cresciuto del 300% ma il numero degli occupati è rimasto invariato in termini assoluti scendendo percentualmente dal 41,5 al 35,8% della popolazione. Ad una crescita così rilevante non è conseguito un aumento ma una diminuzione dell'occupazione. Il motivo è semplice: in un sistema economico fondato sulla crescita, il mercato impone alle aziende di aumentare la competitività e la produttività, il che significa produrre sempre di più a costi sempre minori con sempre meno addetti. Cioè sempre meno persone che percepiscono uno stipendio per rilanciare i consumi. Checchè ne dica-

no politici ed economisti, è finita l'era dell'abbondanza e della crescita infinita. L'unica strada per superare la crisi e creare occupazione è la decrescita felice. Ristrutturare tutte le abitazioni, ridurre gli sprechi, recuperare i materiali, salvaguardare l'ambiente, investire nelle migliori tecnologie per ridurre l'impronta ecologica sono tutte iniziative economiche potenzialmente in grado di creare milioni di posti di lavoro. Quanto tempo ancora ci vorrà per capirlo? Luca Salvi Movimento per la Decrescita Felice w w w. d e c r e s c i t a f e l i c e <http://www.decrescitafelice.it> vr.org

DONNE

“Dopo 18 anni ce l’hanno fatta” erano dei feroci nemici, bensì dei leali interlocutori. In realtà, la storia ha insegnato che i nipotini di Marx hanno usato (ed usano) espressioni come libertà, pluralismo, rispetto, democrazia, confronto civile, al solo fine di gabbare l’opinione pubblica. La verità rimane quella di sempre: l’homo sinistricus è antropologicamente “allergico” alle libertà umane, democratiche, religiose, e soprattutto al rispetto dell’avversario (leggasi gulag). Le testimonianze che il prototipo dell’homo sinistricus ha

Se dico “sesso debole” sicuramente si crederebbe che stia parlando di Donne invece come nelle maggiori trasformazioni avvenute in questi decenni l’Uomo non solo è divenuto vittima di se stesso ma è il sesso debole a tutti gli effetti. A seconda della convenienza si manifesta la parità. Per esempio nel lavoro si esige, nella vita di coppia invece torna comodo rimanere come ai vecchi tempi: l’uomo deve pagare, ecc. Nella famiglia non ne parliamo, se firmi il contratto di matrimonio sei rovinato. Sulla coppia molti di voi diranno che non è così perchè anche le donne pagano (guardiamoci bene in faccia e vediamo quante volte capita, e quando succede passi per lo “sfigato” o il tirchio di turno). Ancora oggi purtroppo molti si sposano senza

sapere bene le conseguenze di quel contratto che è solo ed esclusivamente a tutela di moglie e figli. Sappiate che da quel momento in poi voi vi siete legati un cappio al collo per la vita. Qualsiasi cosa succeda sarete sempre ricattabili, penalizzati da leggi che non vi tuteleranno mai. Ricordatevi una cosa importante che pochi sanno: gli obblighi non vengono a meno sia in caso di separazione che di divorzio ed è qui il bello della legge italiana. Una persona può fare i cavoli suoi in tutto e per tutto sotto l’aspetto morale ed economico, con chi vuole perchè libera, però in caso di necessità è sempre il pirla di turno (cioè ex marito) a dover assolvere alla vita stessa della ex Moglie e dei figli anche se maggiorenni perchè si è sempre una fami-

COMUNICATO

BERLUSCONI «Calunniate calunniate, qualcosa resterà» dice Voltaire. E così, dalla sua discesa in campo, dopo 18 anni di insinuazioni, calunnie, maldicenze e false accuse, i sinistri nemici di Berlusconi sono riusciti a condannarlo. Giustizia è fatta, ha gridato chi ama il sangue, le teste mozzate e le manette. Il Cavaliere andrebbe si condannato, ma non per frode fiscale o uno dei tanti fantasiosi “reati” inventati dalle toghe rosso, ma per ingenuità e creduloneria. La colpa di Berlusconi è l’aver pensato che i suoi avversari politici non

appartenente al genere femminile o maschile, anche se opposto al proprio sesso biologico". Sarebbe che ognuno sceglie il genere sessuale che al momento più gli aggrada. Siamo al trionfo, all'apoteosi dell'ideologia relativista. La conseguenza di tutto ciò è che si arriverà al punto che non sarà più lecito proporre di non introdurre nella legislazione il matrimonio gay, né di escludere di adottare un bambino a coppie omosessuali. Ciliegina finale è ancora un'altra assurdità: una delle pene accessorie consiste nell'attività non retribuita in favore della collettività da svolgersi al termine dell'espiazione della pena detentiva, sia quella di svolgere un lavoro in favore delle associazioni o di persone omosessuali. Siamo alla rieducazione culturale di stampo maoista. Giancarlo Maffezzoli Garda

“Sesso debole?!”

“Finita l’era dell’abbondanza” Primi timidi segnali di uscita dalla crisi. Lo Spread da qualche giorno è in discesa e le agenzie già parlano di "Europa fuori dalla recessione" perché nel secondo trimestre 2013 il Pil dell'Eurozona sarebbe cresciuto dello 0,3%. Cosa non si fa per aumentare la fiducia! Peccato che ormai da anni, ogni volta che gli economisti annunciano la fine della crisi, la svolta, la luce in fondo al tunnel, questa poi si spegne o si allontana nuovamente, come un miraggio. Il Premier Letta per l'autunno prevede la ripresa, ma sarà una ripresa senza nuova occupazione. Cioè una "crescita infelice"! Non poteva esserci conferma più autorevole a quanto da anni sostiene Maurizio Pallante,

cordo sulla punibilità anche con la reclusione, per "chi incita o commette atti di discriminazione o violenza" nei confronti di persone omosessuali. Bisogna però modificare la legge, in modo che come garantisce i gay dalla discriminazione, garantisca allo stesso modo la libertà di pensiero per chi crede nel matrimonio fondato sulla legge naturale. Ma capovolgere e discriminare, per far diventare per legge reato di opinione chi non la pensa come gli omosessuali, mi sembra semplicemente aberrante ed una mostruosità giuridica. Per quanto riguarda poi il riconoscimento di legge del "gender e trasgender ", fin tanto che sono in tempo a non incorrere nella galera, vorrei esprimere la mia contrarietà. Trovo infatti assurda l'introduzione della definizione di "identità di genere" come la"percezione che una persona ha di sé come

flagellato l’umanità sin dal suo concepimento ideologico sono infinite. A partire dalle migliaia di teste mozzate della rivoluzione francese, passando per i sistemi totalitari sovietici e dell’Europa dell’est, per finire agli odierni regimi dittatoriali di Cina, Cuba, Venezuela e Corea del Nord. Chi ha sulla coscienza cento milioni di essere umani e non li sente, può tener vergogna ad aver comminato a Berlusconi una condanna che non contempla nemmeno la pena di morte? Gianni Toffali

La Fondazione "Elena da Persico", ispirandosi al pensiero di Elena da Persico, giornalista, impegnata in ambito sociale e collaboratrice di G. Toniolo, in continuità con le iniziative precedenti, propone un incontro di riflessione su: “Dalla crisi della politica le sfide del futuro: comunità, partecipazione, democrazia”. Relatore sarà Guido Formigoni, Docente di Storia contemporanea Università IULM Milano, Coordinatore della rete “Costituzione, Concilio, Cittadinanza – C3dem”. L’incontro si svolgerà sabato 28 settembre 2013, dalle ore 9.30 alle 12.30 presso Villa Elena, Affi. All’iniziativa aderiscono: Fondazione "Giuseppe Toniolo", Parrocchia di Affi, Azione Cattolica Diocesi di Verona, C.I.F. Provinciale di Verona, ACLI di Verona, Ufficio Pastorale del Lavoro di Verona, Scuola di formazione all'impegno sociale e politico Diocesi di Verona, Centro Culturale "Pieve di S. Maria Maggiore" – Garda, Associazione Salesiani Cooperatori – Bardolino (VR). Gli interessati a partecipare potranno segnalare la presenza alla Direzione di Villa Elena, Via Elena da Persico, 23 – Affi (Vr) tel. 045 7235024; e-mail: villaelenaaffi@alice.it

glia per lo stato italiano sino alla morte, ricordatelo. Non entro in merito volutamente a tutto ciò che ne consegue ma vi invito non solo a riflettere ma ad informarvi bene su cosa firmate il giorno che per antonomasia dovrebbe essere il più bello della vita. Questa è la parità di cui le donne ancor oggi si lamentano e alla quale noi ancora crediamo. Tempo di cambiare? Aspettiamo ancora, poveri polli spennati... Maurizio Toffali

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 22 - 08 - 2013


Cronache CRONACHE

Agosto 2013

8 Per la vostra Pubblicità

Telefono 045 7152777

MOZIONE APPROVATA. Il Comitato e la Commissione speciale si occuperanno della struttura di Bussolengo

Ospedale Orlandi in mano agli esperti

Il Comitato e la Commissione speciale si occuperanno dell’ospedale Orlandi di Bussolengo: sono questi i due risultati operativi della mozione approvata all’unanimità dal primo Consiglio comunale dell’Amministrazione di Paola Boscaini. La Commissione che, assicura il sindaco, sarà istituita a breve, avrà il compito di effettuare un’analisi oggettiva della situazione dell’ospedale Orlandi «sia per quel che attiene agli aspetti strutturali sia per quanto riguarda le dotazioni, le professionalità e le potenzialità». E dovrà preoccuparsi anche di individuare delle proposte condivise e sostenibili di riconversione di alcune aree attraverso l’interessamento, a titolo gratuito di consiglieri, cittadini ed esperti. Coinvolgimento della cittadinanza, accesso al sistema sanitario pubblico e tutela del diritto alla salute: su queste basi la discussione ha coinvolto trasversalmente tutto il Consiglio comunale. Il testo finale, arrivato al termine dopo due ore e mezza di serrato confronto, ha rac-

colto l’input della mozione originaria di Alessandro Pasetto capogruppo di “C’è futuro” e di Enrico Vassanelli di “Città solidale”, si è arricchito dei contributi dei due emendamenti unificati di Stefano Ceschi (Lista Ceschi) e Barbara Setti (M5S) e ha recepito tre dei sei emendamenti di Giorgio Beccherle (Lista Tosi). Respinti, al contrario, gli emendamenti di Giovanni Amantia (Pdl). Grande la soddisfazione del sindaco Paola Boscaini: «Il documento unitario che oggi si approva con gli emendamenti di Beccherle, Ceschi e Setti mi riempie di gioia. Comincia ora la difesa dell’Orlandi e la parola passa anche ai cittadini». «È un momento importante per tutta la cittadinanza» ha ribadito Barbara Setti. «L’ospedale è di tutti – ha dichiarato Massimo Girelli -. Non esiste maggioranza e minoranza su questo tema. Mi aspetto apertura e coinvolgimento». «La mozione iniziale è stata pesantemente cambiata» ha obiettato Amantia. «Ho apprezzato la risistema-

I SINDACI CHIAMANO LA REGIONE

zione del testo – ha risposto Pasetto - alla luce del contributo di Ceschi e Setti». «Siamo sicuri – ha concluso il sindaco Boscaini - che, grazie al Comitato e alla Commissione consiliare per l’ospedale, chi ci deve ascoltare ci ascolterà». L’approvazione della mozione fa seguito alla reazione dei sindaci dell’Ulss 22 che si è determinata in seguito alla pubblicazione delle schede regionali sul riordino della sanità e del sistema degli ospedali del territorio. Sono

state due le riunioni indette, una il 3 luglio a Pastrengo e la seconda il 9 luglio alla Conferenza dei sindaci, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. Il tutto si è concretizzato in un documento finale consegnato alla V° Commissione regionale dal presidente Umberto Chincarini. La mozione, approvata dal Consiglio comunale di Bussolengo, sarà inviata ai sindaci dell’Ulss 22. Lino Cattabianchi

Per quanto riguarda l’ospedale Orlandi, la mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, sottolinea la necessità di riconoscere il suo ruolo centrale di presidio per la tutela del diritto alla salute “pubblica” e “di qualità” di tutti gli utenti che abitano o dimorano nel territorio dell’Ulss 22, nonché la necessità di rendere maggiormente efficiente il pronto soccorso di istituire poliambulatori e servizi diagnostici di eccellenza; mantenere le eccellenze esistenti con particolare riferimento ai reparti di ostetricia e pediatria; mantenere l’apicalità di medicina con l’aumento del numero dei posti letto; riconvertire parte dell’ospedale con centri di riabilitazione di eccellenza. Nella mozione si impegnano inoltre sindaco, Giunta e consiglieri comunali a coinvolgere gli esponenti dei propri partiti e i movimenti di appartenenza a tutti i livelli (comunale, provinciale, regionale e nazionale), per le proprie competenze, affinché venga condivisa la necessità di tutelare il diritto a una salute “pubblica” e “di qualità”. L.C.

La Regione ascolta ma non risponde. Questo in sintesi ciò che è emerso dagli incontri che si sono tenuti nel mese di luglio tra i Sindaci che gravitano all’interno dell’ULSS 22. Mercoledì 3 luglio è stata sottoscritta da nove Sindaci (su tredici invitati) della zona del Baldo-Garda una richiesta di “incontro urgente” con il Presidente del Veneto, Luca Zaia, e con l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, per «esporre le proposte di modifica che riguardano l’ospedale Orlandi di Bussolengo» che, in base alle nuove schede regionali verrà “svuotato” delle funzioni principali (lasciando solo Pronto Soccorso, lungo degenza e trasfusionale) a favore dell’Istituto Magalini di Villafranca. «Non abbiamo avuto alcuna risposta - esclama il sindaco di Pastrengo Mario Rizzi - ma di certo la conferenza stampa e la successiva richiesta di incontro hanno smosso le acque per portare l’attenzione su un problema che coinvolge decine di migliaia di cittadini». Successivamente, martedì 9 luglio, i 37 sindaci della fascia nord-occidentale del Veronese hanno discusso sul contenuto delle schede regionali che ridisegnano i servizi sanitari e il ruolo degli ospedali su un vastissimo territorio che va da Isola della Scala a Malcesine. «È stato un incontro molto schietto e sincero alla presenza dell’assessore regionale Luca Coletto che ha ascoltato le nostre esigenze e perplessità» prosegue Rizzi. Riunione che ha dato vita a un documento condiviso presentato lunedì 15 luglio durante la conferenza dei sindaci. «Nel documento sono state messe in evidenza molte carenze delle schede sanitarie regionali (alcune anche riconosciute dall’assessore Coletto, ndr) e nello stesso tempo sono state fatte molte proposte per evitare di perdere strutture d’eccellenza come l’ospedale Orlandi di Bussolengo» spiega il sindaco di Pastrengo. Non sono mancate però richieste “campanilistiche” dei sindaci della bassa veronese a scapito forse di una maggiore specializzazione e differenziazione dei reparti e delle strutture ospedaliere. Bruno Gardin


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IL FUTURO DEL TERRITORIO. La fusione darebbe vita a una realtà da oltre 50mila abitanti

Valpolicella unita? Comune unico? C’è chi è d’accordo, chi invece no Se n’era già parlato diciotto anni fa. Un comune unico della Valpolicella. Per unire le forze e puntare in alto. Nel 1995 erano stati i fondatori dell’associazione “Vivi la Valpolicella” a ventilare l’idea e a metterla sul piatto. Oggi, invece, sono sindaci di Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio e di Fumane ad aver intavolato il discorso. E chissà che le speranze del passato non possano trovare “presto” una risposta concreta. In Un Comune unico. Un Sindaco unico. Oltre cinquantamila abitanti. Sinergia in tutto e per tutto. La Valpolicella ci pensa e studia da grande: mettersi insieme, formare una sola forza, una sola entità. Occorrono consensi consiliari, l’ok della Regione Veneto e quello della popolazione. Tre anni servirebbero per realizzare il macro progetto, tre anni di pratiche burocratiche e istituzionali, passando per delibere e referendum. «Siamo sulla buona strada e quasi tutti i sindaci sono d’accordo. È molto probabile che nascerà il Comune unico della Valpolicella» riferisce Giorgio Dal Negro, presidente Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Veneto e primo cittadino di Negrar. Lunedì 15 luglio a San Pietro in Cariano si sono seduti attorno un tavolo gli amministratori della zona. Anzi, quattro su cinque, a dire il vero. C’erano appunto Dal Negro, il padrone di casa Gabriele Maestrelli, Domenico Bianchi di Fumane e Nereo Destri di Sant’Ambrogio. Mancava solo Simone Venturini di Marano. Hanno incontrato il segretario regio-

mezzo ci sono tre anni di passaggi istituzionali, provinciali e regionali, e un referendum per dar voce ai cittadini. Il traguardo si intravede, questa volta. È là all’orizzonte. Un comune unico della Valpolicella che, con i suoi cinquantamila abitanti, potrebbe arrivare a competere con le città capoluogo come Rovigo e Belluno grazie anche ai suoi “tre moschettieri” dell’economia (vino, marmo e turismo). I sindaci di San Pie-

nale del Pdl Alberto Giorgetti, come in precedenza avevano parlato con il segretario regionale del Pd Rosanna Filippin e il segretario regionale della Lega Nord Flavio Tosi. «Abbiamo riscontrato entusiasmo, questo ci fa piacere – riprende il presidente Anci Veneto Dal Negro -. L’eventuale Comune unico della Valpolicella avrà una forza economica e politica importante. Supereremmo i cinquantamila abitanti e diventeremmo più grandi di città capoluogo di Provincia come Belluno e Rovigo. Entreremmo tra le prime dieci realtà del Veneto e quando la Regione colloquierà con le città sulle strategie regionali, non potrà non tenere conto della Valpolicella. Non solo: mettendoci insieme, le nostre attività produttive principali, ossia vino, marmo e turismo, crescerebbero non di poco e ci permetterebbero di fare un bel salto di qualità. L’assenza di Marano? Venturini non ha mai risposto alle convocazioni di Anci Veneto né si è mai presentato agli incontri. Credo che un progetto sia composto da tanti vagoni che non

necessariamente debbano agganciarsi tutti nello stesso momento. Per maturare alcune scelte, a volte, occorre un po’ di tempo. Intanto mettiamo in moto la locomotiva, poi ci sarà tempo per parlare. È da due anni che lavoriamo su tali concetti: adesso imbastiamo il discorso a livello regionale». Il progetto va avanti, insomma. Nei prossimi sei mesi le singole Amministrazioni dovranno emettere una delibera per indicare la loro adesione o il loro rifiuto a questa rivoluzione. Dopodiché, sarà la Regione a prendere in mano la situazione, effettuando le proprie analisi economiche e fiscali, verificando la compatibilità e i bilanci dei Comuni, e dando parere positivo o negativo sull’intera operazione. In caso di consenso del Veneto, avrà luogo il referendum tra la popolazione, in cui i cittadini verranno chiamati ad esprimere la loro opinione. E una volta raggiunto il quorum, si procederà all’unione o alla fusione dei Comuni. Tempo totale stimato? Tre anni. «La gente si porrà parecchie domande, è normale – aggiunge Dal Negro -.

VAL…POLIS…CELLAE EDIZIONE 2013 In occasione della vendemmia 2013, la Strada del Vino Valpolicella organizza la manifestazione “Val…Polis…Cellae”, un evento che quest’anno giunge alla sua VI edizione ma che si presenta in una veste nuova e più dinamica per rispondere alle esigenze dell’enoturista contemporaneo, sempre più esigente in termini di qualità dell’offerta e che vuole

essere protagonista delle proprie scelte. In questo senso viene data la possibilità di passare un intero fine settimana o semplicemente un pomeriggio in Valpolicella alla scoperta delle sue bellezze artistiche ed enogastronomiche. Dal 22 settembre al 27 ottobre 2013, per sei domeniche consecutive, le cantine lungo la Strada del Vino Valpolicella saranno

aperte a turno per visite e degustazioni guidate: ognuna di esse ospiterà al proprio interno una mostra allestita con opere di artisti veronesi. Due cantine ogni domenica daranno la possibilità di acquistare il proprio vino che il visitatore potrà poi degustare direttamente, all’interno di uno dei ristoranti aderenti, in abbinamento ai piatti tipici del territorio. Per tutti coloro che volessero passare due giorni tra le colline della Valpolicella, c’è la possibilità di pernottare nella notte del sabato a prezzo agevolato per tutta la durata dell’evento e non solo, perché la Strada del Vino Valpolicella organizzerà nei fine settimana visite sul territorio grazie alle sue guide enogastronomiche, che condurranno il turista alla scoperta delle tradizioni e della storia della Valpolicella. Per informazioni e prenotazioni contattaci ai seguenti recapiti: mail info@stradadelvinovalpolicella.it telefono 346 3202167.

tro in Cariano, Sant’Ambrogio, Fumane e Negrar sono tutti d’accordo. Rimane fuori Marano che si dissocia dall’accordo. Scendiamo, però, nel dettaglio: fondere i Comuni vorrebbe dire unificare i servizi. E questo significherebbe migliorare la funzionalità dei servizi da offrire ai cittadini e ottimizzare la risoluzione dei problemi. Infatti, anche se la sede centrale (il municipio) si sposterà in un’ unica zona (probabilmente a San Pietro

Ad esempio, le persone si chiederanno dove sorgerebbe il nuovo municipio unico, la sede comunale: con ogni probabilità a San Pietro in Cariano. Ma attenzione: gli uffici e

in Cariano per questioni geografiche), la dislocazione dei servizi comprenderà uomini, mezzi e stabili sparsi per tutto il territorio, favorendo l’omogeneità della Valpolicella. Il “sì” all’unione dei Comuni arriva pure da Alberto Giorgetti, segretario generale del Pdl, dopo l’incontro proposto da Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Veneto, tenutosi a San Pietro lunedì 15 luglio. Alessia Menegolli

i servizi a cui si rivolgono ora i cittadini resteranno dislocati sul territorio. Pertanto la qualità dei servizi offerti alla popolazione aumenterà sensibilmente. La Valpolicella

unita, con i suoi circa cinquantamila abitanti, non avrebbe paura né delle future città metropolitane né delle aree metropolitane». Matteo Sambugaro


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SANITÀ VENETA. Nel 2012 la spesa regionale è stata inferiore di 60 milioni di euro

FARMACIE / REGIME SSN

Rete-farmacia efficiente Aumentano i risparmi

No all’anticipo dei medicinali

L’efficienza della distribuzione attraverso la rete-farmacia di qualsiasi tipo di farmaco fa risparmiare ogni anno alla sanità veneta milioni di euro. Solo nel 2012 la spesa farmaceutica regionale è risultata inferiore di 60 milioni di euro, grazie all’utilizzo dei farmaci equivalenti (“generici”) e il monitoraggio dei farmaci dispensati in regime di SSN i cui dati vengono inviati gratuitamente dai farmacisti territoriali al Ministero dell’Economia. Il risparmio sarà sicuramente incrementato quest’anno dalla distribuzione in farmacia dei farmaci per gravi patologie (DPC) che vengono ora anche in Veneto monitorati con precisione rispetto alle quantità utilizzate. Un ulteriore elemento di contrazione della spesa sanitaria pubblica deriva dal fatto che in farmacia il paziente non fa “incetta” di confezioni, come spesso accade quando è costretto a ritirare i farmaci in un presidio ospedaliero lontano da casa e con orari di apertura ridotti rispetto alla farmacia. Il problema nasce quando le confezioni non vengono più utilizzate per un cambio di terapia, per la guarigione del paziente stesso e purtroppo anche per il suo decesso. È di questi giorni la notizia di un cittadino italiano che dopo la scomparsa della madre, pur non volendolo fare, è stato costretto a buttare farmaci

ad alto costo rimasti inutilizzati, ma in confezione integra, per un valore di oltre 1.000 euro. La motivazione? Mancando il fustello la confezione aveva “perso” la tracciabilità e quindi deve finire al macero. «La Distribuzione per conto garantisce la comodità per il paziente e la sua famiglia di potere ricevere il medicinale nella farmacia sotto casa – spiega Marco Bacchini, portavoce di Federfarma Veneto, l’Unione dei titolari delle 1.200 farmacie regionali – e produce un notevole rispar-

mio in termini economici per la sanità pubblica perché la farmacia deve comunicare alle Asl l’avvenuta dispensazione al malato di ogni pezzo, seguendo la prescrizione del medico per periodi di terapia non superiori al mese. Se tutti i farmaci fossero erogati attraverso le farmacie, che sono capillari sul territorio e con ampi orari di apertura, da quest’anno praticamente sempre aperte (per effetto di una recente normativa le farmacie non sono più obbligate alle ferie e molte

hanno preso la decisione di non chiudere i battenti durante l’estate) e inoltre svolgono servizi di guardia farmaceutica, non si registrerebbero più notizie di farmaci costosi buttati al macero, poiché il paziente potendoli ritirare in ogni momento, non ha bisogno di farne incetta. Il farmaco viene inoltre consegnato dal farmacista offrendo la corretta formazione e informazione al paziente o al familiare e garantendo il corretto uso del farmaco, aspetto fondamentale per il paziente in termini di raggiungimento dello scopo della terapia». Per monitorare i primi quattro mesi della DPC veneta, si è svolto in Regione un tavolo di lavoro multidisciplinare che può sicuramente considerarsi positivo, perché oltre ai confortanti risultati ottenuti, all’analisi e al superamento di alcune criticità, ha permesso di definire le modalità per procedere più celermente all’implementazione della distribuzione nelle ASL appena partite, nonché trovare le soluzioni operative per far finalmente decollare l’accordo laddove ancora non è avvenuto (provincia di Belluno e alcune ASL della provincia di Treviso).

Anticipare farmaci in regime SSN è una pratica illegittima, non un atteggiamento insensibile da parte del farmacista. Il problema si acutizza d’estate, quando le farmacie ricevono in maniera ancora più pressante richieste in tal senso da parte dei cittadini che per diverse ragioni non hanno a disposizione la ricetta SSN e chiedono che il farmacista anticipi il farmaco promettendo di portare in un secondo momento la ricetta SSN. «È una pratica illecita e sanzionabile, che espone il farmacista a rischi enormi, ma la cittadinanza la interpreta come una mancanza di professionalità o peggio ancora, secondo il mio punto di vista, di poca disponibilità nei confronti dell’utenza – spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona. L’Associazione dei titolari di farmacia . Si deve sapere che in caso di ispezioni, infatti, le farmacie avrebbero notevoli problemi, fino ad arrivare alla chiusura della farmacia ed avvio di esposto alla Procura della Repubblica. Ricordo che il farmacista è sempre disponibile nell’agevolare gli utenti, sempre però nei limiti previsti dalla legge. Chiediamo, a questo proposito, anche la collaborazione dei Medici in servizio presso le strutture di Pronto Soccorso, di Guardia medica e dei Reparti delle varie strutture ospedaliere sul territorio, affinché rilascino sempre al paziente la ricetta correttamente compilata e, laddove previsto, la regolare ricetta rossa SSN che dà diritto al prelievo del farmaco a carico del SSN in farmacia. Esistono tuttavia – continua Bacchini - casi eccezionali regolamentati dal D.M. 31-3-2008 in cui il farmacista è autorizzato a consegnare, con costo a totale carico del paziente, farmaci senza l’esibizione della ricetta medica, compilando e conservando in farmacia un apposito modulo di anticipazione che deve essere poi firmato dal paziente stesso».

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

QUIZ NUOVI, MA NON TROPPO Stanno girando voci sul cambiamento dei quiz dell'anno 2013, ma quante verità? In realtà i nuovi quiz saranno esattamente uguali a quelli di prima (40 domande e risposte vero/falso), con l'unica differenza che alcune verranno aggiornate secondo le nuove esigenze dettate dalle regole della Comunità Europea. I nuovi listati dovrebbero entrare in vigore nell'ottobre 2013 e già molte case editrici si sono adeguate, predisponendo le stampe nonchè la vendita dei nuovi listati. Ovviamente per chi si accinge ad iscriversi in un'autoscuola adesso sarebbe meglio che si comprasse i nuovi libri per non rimanere Roberto Azzolina indietro, anche se la differenza vecchio/nuovo si riduce a un numero esiguo di domande. E chi invece è già iscritto e si ritrova ad avere a che fare con l'esame di teoria proprio quando entrano in vigore i nuovi quiz? Niente panico, alla fine le domande non sono difficili, basterà solo applicare un po' di sana logica isolando il panico da esame, abbinandolo ad una preparazione adeguata. In termini numerici, il training ideale consisterebbe in almeno dieci quiz al giorno, corretti guardando la tipologia di sbagli che vengono fatti più frequentemente per potersi rinforzare sui Alessandra Azzolina "talloni d'Achille". Un'adeguata comprensione degli argomenti, fatta attraverso lo studio e l'instaurazione di un "automatismo" che ci consenta di riconoscere le domande trabocchetto (che si ottiene solo facendo tanti quiz), dovrebbe portare a risultati quasi ottimali nel giro di tre mesi al massimo. Piccolo consiglio: il giorno prima dell'esame di teoria mollate i libri e andate a farvi un bel giro con gli amici. Studi del settore dicono che se si studia il giorno prima di un esame si assimilano solo le ultime informazioni ricevute per effetto della memoria breve, ed è una cosa che non deve succedere. Via libera allora a una giornata di "sfogo" per permettere al cervello di fissare le informazioni ricevute durante il nostro allenamento.


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BUSSOLENGO. Parere contrario all’impianto di triturazione per materiali inerti

CIRCOLO LIBERA CACCIA

Il Consiglio Comunale boccia il frantoio Finotti

L’Ambulanza

Il Consiglio comunale di Bussolengo all’unanimità ha ribadito il no al frantoio Finotti, l’impianto di triturazione per materiali inerti richiesto dalla ditta Finotti srl, in località Monte Campagna. Le motivazioni addotte in delibera ripresentano quelle elaborate nel 2011, quando anche allora la posizione del Consiglio, su proposta del consigliere Marcellino Bonizzato, fu di netto rifiuto alla richiesta di installazione. Il no al frantoio, per il quale si è costituito anche l’omonimo comitato presieduto da Francesco Sembenini, nasce dal fatto che la zona di Monte Campagna, che ricade in parte nel Comune di Bussolengo e confina con Verona, conserva notevoli pregi ambientali. Inoltre ci sarebbero problemi di viabilità per il prevedibile conseguente aumento del traffico veicolare sulla Sp5. «L’impianto - ha spiegato l’assessore Gilberto Pozzani - ricadrebbe, inoltre, in una zona agricola caratterizzata da colture specifiche e sarebbe uno scempio ambientale di un sito agricolo del tutto incontaminato. L’articolo 21 della L.R. 3/2000 prevede che tali impianti siano ubicati in zone produttive per servizi

tecnologici o preferibilmente entro aree adibite ad attività di cava e non in zona agricola. L’impianto ricadrebbe, invece, in prossimità dell’antica corte di “Monte Campagna” nella quale sono presenti fabbricati di non trascurabile fattezza già elencati nel Catasto austriaco del 1845. L’impianto proposto costituirebbe, inoltre, un notevole aumento di disturbo nei confronti delle destinazioni residenziali presenti nella corte e delle vicinanze e ne determinerebbe un inaccettabile deprezzamento. Infine, l’entrata e l’uscita dei mezzi pesanti, su un tratto stradale in semicurva, risulterebbe estremamente pericolosa per la pubblica incolumità». Sull’installazione del frantoio si era espresso nel 2011 in maniera negativa anche il Comune di Verona e una forte contrarietà era arrivata da Legambiente. La Commissione Via della Provincia, tra le altre motivazioni contrarie addotte, aveva sottolineato la possibilità di formazione «di rilevati alti dai due ai tre metri e la presenza di cumuli di rifiuti alti otto metri all'interno dell'impianto che modificherebbe sostanzialmente il paesaggio circostante che si presenta

Gilberto Pozzani

pianeggiante». «Nel 2010 – ha ribadito Pozzani, che ha ringraziato il presidente del Comitato per il no al frantoio, Michele Sembenini - il Pat di Bussolengo ha assegnato alla zona di Monte Campagna una destinazione essenzialmente agricola che tale deve rimanere». Lino Cattabianchi

LUTTO. Bussolengo saluta per l’ultima volta il dottore del cuore Si sono svolti in un clima di grande partecipazione nella chiesa parrocchiale di Cristo Risorto, a Bussolengo, i funerali di Giglio Ceron, per tanti anni medico cardiologo all’ospedale Orlandi, Il “dottore del cuore”, così veniva chiamato dalla gente. Nato a San Giovanni Ilarione il 13 settembre 1936, dopo gli studi universitari all’Università di Padova come studente del Collegio Don Mazza, al quale fu sempre riconoscente, approdò all’ospedale Orlandi dove svolse tutta la sua vita professionale come cardiologo e pneumologo fino alla pensione. Fu il più giovane primario dell’ospedale. Dal tratto cordiale ed estroverso, coltivava soprattutto il rapporto coi pazienti. Assieme al suo storico aiuto, il dottor Carlo Reggio, e alle collaboratrici del reparto, tra cui Luigina Dal Pozzo, è stato un punto di riferimento dell’ospedale Orlandi, dove ha prestato servizio ininterrottamente dal 1966 al 1998. Appassionato di canto, coltivava la poesia e la pittura. «Riusciva a socializzare con tutti – ricorda la moglie Luisa - e metteva la famiglia sempre al primo posto». «Era una persona che non conosceva ipocrisia, maschere, ma che ha cercato sempre una relazione profonda con il prossimo. Quel rapporto che si può creare solo quando si mette a nudo la propria anima e ci si offre agli altri con la sincerità del proprio essere» è invece il ricordo commosso della figlia CristiGiglio Ceron na. L.C.

per Sos Sona Cacciatori dal cuore d’oro. Il Circolo Libera Caccia di Bussolengo presieduto da Silvano Cordioli si è fatto promotore di una raccolta fondi in favore dell’associazione Sos (servizio operativo sanitario) Sona che saranno utilizzati per l’acquisto di un’ambulanza di ultima generazione. L’Sos Sona effettua il servizio di soccorso sanitario sul territorio dell’Ulss 22 in coordinamento con il 118. «L’Sos Sona è nata nel 1990 e attualmente conta 170 soci volontari – ha spiegato Alfredo Cottini, vicepresidente di Sos Sona -. Disponiamo di quattro ambulanze. La più vecchia verrà rottamata e sostituta con un nuovo mezzo fornito di tutte le dotazioni necessarie per effettuare soccorso con medico a bordo». La raccolta fondi organizzata dai cacciatori e che ha coinvolto pure l’Atc (Ambito territoriale di caccia) 1 del Garda, presieduto da Egidio Roviaro, ha avuto un buon successo totalizzando la somma di 1.500 euro. Alla

consegna del “simbolico” assegno ha partecipato anche il neo presidente regionale del Veneto dell’Associazione Libera Caccia Mariano Trevisan : «In questa mia nuova veste, questa è la mia prima visita ufficiale – ha spiegato Trevisan –. Questa occasione dimostra che chi ha passione per la caccia sportiva non è un “mostro” ma ha un forte spirito di solidarietà che dimostra con azioni concrete». Nella sede bussolenghese di Libera Caccia, nell’ex scuola Danese, in via San Valentino ogni anno si tengono, da novembre ad aprile le lezioni serali della scuola di caccia che rilascia poi un apposito diploma dopo aver superato un esame scritto e orale. Il Circolo Libera Caccia di Bussolengo annovera nelle proprie file anche atleti di spessore internazione. È il caso di Nadia Righetti, campionessa mondiale a squadre nella specialità fossa universale. Luca Belligoli

CIRCOLO NOI PG FRASSATI

Torneo di volley Sul campo del Centro sociale parrocchiale a Bussolengo si è conclusa la prima edizione del torneo di pallavolo mista organizzata da Luca Racasi nell’ambito delle attività del Circolo Noi PG Frassati. Nel girone A, si sono classificati al 1° posto “I semifreddi” seguiti da “I tarochi”; nel girone B, al 1° posto New team e al 2° posto la squadra “Li vuoi quei kiwi?”. Durante la manifestazione, si sono scontrate dieci squadre di giovani e meno giovani, 93 atleti, 38 femmine e 55 maschi provenienti da tutta la Provincia, in un clima di sportività e divertimento. «L’obiettivo della manifestazione – spiega Valter Zanardi, animatore del Circolo Noi – è stato quello di

promuovere l’integrazione sociale, dove l’accoglienza, l’accettazione, l’ascolto, il sostegno e la valorizzazione delle capacità individuali vengono prima del risultato e della prestazione. In una società sempre più competitiva, il gioco ha perso il suo valore principale di aggregazione e sano divertimento. I ragazzi sono sempre più spinti all’agonismo, ad arrivare primi e a escludere i meno bravi, in una logica di selezione naturale. Ciò che conta, invece, non è vincere, ma essere considerati soggetti protagonisti con pari dignità e valore. Non solo nelle sfide sportive, ma nelle più importanti iniziative della vita sociale, civile e comunitaria». L.C.


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BUSSOLENGO. Diminuita la richiesta del Consorzio di Bacino Verona due

Smaltimento rifiuti: la quota si abbassa Servizi di

Lino Cattabianchi Diminuisce la quota per abitante richiesta ai Comuni per mantenere il Consorzio di Bacino Verona due del Quadrilatero che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Luigi Visconti, presidente del Consorzio di Bacino Verona due spiega i risultati del bilancio consuntivo 2012, approvato nell’ultima seduta. «I risultati – sottolinea Visconti - sono stati ottimi tanto da poter diminuire del 15% la quota di 1 euro ad abitante richiesta ai Comuni per il sostentamento dell’ente che in questo modo è ridotta a 0,85 centesimi, grazie ai ricavi derivanti dalla vendita dei rifiuti recuperabili, che noi gestiamo direttamente, e dei servizi suppletivi della raccolta di rifiuti agricoli e dei rifiuti urbani nei campeggi del Comune di Peschiera». Il Consorzio di Bacino Verona due gestisce 150 mila utenze domestiche. È stato costituito nel 1997 da otto Comuni che

oggi sono diventati 41. «Nonostante solo nel 2012 abbiano aderito sette nuovi Comuni – rileva Visconti - la struttura operativa del Consorzio, formata da un direttore e dieci dipendenti, è rimasta senza aggravi di costi per il personale. E, oggi con 41 Comuni, grazie alla raccolta differenziata, si avviano a smaltimento in discarica 41.270 tonnellate di rifiuti consorziati, meno di quanto si avviava nel 2001, erano circa 42.800 tonnellate, con solo 11 comuni consorziati. La raccolta differenziata si attesta circa al 65%, con un occhio di riguardo alle normative nazionali ed europee. Il bilancio del Consorzio è passato dai 3,5 milioni di euro del 2001 ai circa 40 di oggi con risparmi di scala ottenuti sullo smaltimento di rifiuti ingombranti e sul costo di spazzamento per circa il 27%. Nel 2010 il servizio di acquisto e fornitura di sacchetti e bidoni, rispetto ai prezzi di mercato, ha fatto risparmiare ai Comuni

350mila euro, circa il 78%». «A breve – sottolinea Visconti - il Consorzio sarà sostituito dalla nuova Autorità di bacino nelle funzioni relative alla gestione e raccolta dei rifiuti urbani. La nostra intenzione è, nonostante ciò, continuare a servire i nostri Comuni consorziati, garantendo loro economie di scala e quindi risparmi nei costi sostenuti. In tal senso ci siamo costituiti come Agenzia energetica territoriale perché consideriamo il tema energetico sinergico e complementare alla gestione dei rifiuti. I Comuni consorziati potrebbero infatti usufruire di una risorsa che non si paga, il rifiuto, ottimizzando il capitale economico e salvaguardando quello naturale. La nostra intenzione, inoltre, è di prevedere la realizzazione di impianti di smaltimento dei rifiuti urbani, di occuparci come struttura di supporto per la riscossione della nuova Tares e di proporci come ente di riferimento per la progettazione e la richiesta di finan-

BUSSOLENGO / GREST CONCLUSI A Bussolengo, conclusi i grest di Santa Maria Maggiore e Cristo risorto in Piazza XXVI Aprile. Due colonne di ragazzi con i loro animatori hanno marciato verso il centro del paese per lanciare in cielo i messaggi di pace scritti durante il mese di attività. Alla sera, al centro sociale di via don Calabria, c’è stata la grande festa finale. Il tema di quest’anno per il grest di Santa Maria Maggiore si è ispirato alla saga di Robin Hood e ai suoi compagni nella foresta di Grestwood. Alle attività hanno partecipato cinquecento ragazzi con 130 animatori.

Luigi Visconti

ziamento in Europa a seguito delle necessità di sviluppo dei nostri comuni consorziati».

12 BUSSOLENGO/COMUNE Nuovi incarichi ai consiglieri Saranno consiglieri di supporto agli assessori: li ha configurati così il sindaco di Bussolengo Paola Boscaini, conferendo nuovi incarichi operativi ai consiglieri di maggioranza Tiziano Ferrari che si occuperà di volontariato e associazionismo, a Enrico Vassanelli che seguirà il settore delle manifestazioni e dell’agricoltura, a Katia Facci impegnata in pari opportunità e cultura, a Elisa Seeber che ha dato la sua disponibilità per le politiche giovanili, a Silvano Bonometti per ecologia e ambiente, e infine a Carlo Maraia che seguirà il commercio. La giunta, nominata nel primo Consiglio è formata da Daniele Lonardoni, vicesindaco e assessore alle Attività Produttive, Paola Adami: Urbanistica ed Edilizia Privata; Gilberto Pozzani: Lavori Pubblici, Ecologia e Ambiente; Cristiano Fontana: Cultura, Istruzione, Sport e Pari Opportunità; Stefania Ridolfi ai Servizi Sociali, Politiche Familiari e Politiche Giovanili. Il sindaco Paola Boscaini mantiene le delega al Bilancio, al personale, al rapporto con le Istituzioni e alla Polizia Municipale. Il sindaco riceve sempre su appuntamento: basta chiamare la segreteria allo 045.676947.

KARATE

Nippon Club a gonfie vele Si è conclusa la stagione sportiva del Nippon Club Karate che, durante l’annata, è stato protagonista di molte iniziative. Partendo dal settore agonistico ricordiamo le più recenti: le selezioni regionali Fijlkam di Karate, categoria esordienti B, 14 e 15 anni, nella specialità Kumite (combattimento), che si sono svolte a Caorle nel mese di maggio, nell’ambito dei Giochi del Veneto. «Il Nippon ha partecipato a questa importante manifestazione con quattro atleti provenienti dalle sedi di Palazzolo e Pescantina, uno per categoria di peso, portando a casa un ottimo risultato – spiega il responsabile della società, Roberto Pimazzoni-. Sul gradino più alto del podio, e medaglia d’oro, Riccardo Manara nella categoria fino a 56 Kg e Mattia Simonetti nella categoria 70 Kg. Terzo posto e medaglia d’argento a Jacopo Toffali nella categoria fino a 63 Kg. E poi Matteo Giacomelli che si è classificato al 7° posto, nella categoria 45 kg. I primi tre classificati parteciperanno di diritto alle finali dei campionati Italiani che si svolgeranno a fine giugno a Lido di Ostia a Roma». Non solo risultati agonistici per le società sportiva Nippon Club, ma grande attenzione anche ad altre iniziative come ad esempio i centri sportivi MultisportEstate, in programmazione nei Comuni di Sona, Pescantina, Bussolengo e Bardolino. «In modo particolare – continua Pimazzoni vale la pena ricordare il progetto “Ragazzi in sicurezza” rivolto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado nell’ambito della campagna straordinaria di formazione per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza promossa dalla Regione». Tre le scuole coinvolte: Liceo scientifico “Enrico Medi” di Villafranca, Ipsar “Luigi Carnacina”, con le sedi di Bardolino e Valeggio sul Mincio, Istituto di Istruzione Superiore "Ettore St e f a n i - M a r c a n t o n i o Bentegodi", nelle rispettive sedi di Buttapietra, Isola della Scala, Caldiero e Villafranca. Oltre 250 ore di lezione sviluppate in sei mesi durante Gli atleti del Nippon che hanno partecipato ai l’orario scolastico, che ha Giochi del Veneto: Riccardo Manara, Jacopo visto coinvolti oltre 1.200 Toffali, Matteo Giacomelli e Mattia Simonetti studenti.


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CAMBI DI SACERDOTI. Le novità volute dal vescovo Giuseppe Zenti

PESCANTINA / L’INCONTRO

Settimo e Pescantina salutano i loro pastori

L’ex Giunta da Machinè

Due cambi di parrocchia sono stati disposti dal vescovo Giuseppe Zenti per due sacerdoti che operano a Pescantina. Don Enrico Ridolfi, parroco di Settimo dal settembre del 2004, è stato destinato alla parrocchia di Santa Maria in Progno di Negrar. Al suo posto arriva da San Martino Buon Albergo don Renzo Guardini. Don Elvis Molinarolo, curato di Pescantina dal 2008, andrà da settembre nella parrocchia di Santa Maria Maggiore a Bussolengo. A Pescantina arriverà il sacerdote novello don Pietro Pasqualotto, originario di Legnago. A Bussolengo, don Elvis aveva trascorso già il periodo di formazione prima di essere ordinato. Ora ritorna dopo l’esperienza di Pescantina dove ha dato impulso alla pastorale per i giovani, ambito del quale si occuperà anche a Santa Maria Maggiore. «La sua testimonianza

Don Ilario Rinaldi

–scrivono i genitori dei ragazzi che ha seguito in questi anni in un saluto - ci ha colpito soprattutto per la sua umiltà e discrezione, e specialmente perché è riuscito a coinvolgere positivamente i nostri ragazzi in

esperienze che sicuramente daranno i propri frutti per il loro domani». I cambi scatteranno con l’inizio delle attività dell’anno pastorale a settembre. Prestigiosa onorificenza per Don Ilario Rinaldi, parroco di Pescan-

PESCANTINA / AQUARDENS COMPIE 1 ANNO Prima candelina per Aquardens, che ha celebrato il compleanno nell’anniversario dell’inaugurazione il 23 luglio 2012, e due novità di assoluto rilevo per la struttura termale di Santa Lucia di Pescantina, nata da un’intuizione di Flavio e Roberto Zuliani con la collaborazione operativa dell’attuale presidente Enrico Ghinato e di una trentina di soci. «La nostra società guarda alla città – sottolinea il presidente - e per questo da oggi inaugura una nuova intitolazione: il parco si chiamerà Aquardens - Le terme di Verona e questo ha cercato il cuore di Verona nel Club di Giulietta che potrà contare su un corner all’interno della struttura. I visitatori potranno scrivere una lettera a Giulietta, sicuri che il loro scritto arriverà a destinazione. Le migliori lettere e poesie saranno selezionate e premiate con trattamenti e percorsi ad hoc nel parco. Inoltre Aquardens caratterizzerà

alcuni suoi spazi e prodotti con il marchio di Giulietta e del suo club. E in futuro ci piacerebbe che il Parco ospitasse matrimoni civili, sempre sotto le insegne del Club e delle sue iniziative». Molto felice dell’iniziativa Giulio Tamassia, lo storico presidente del Club di Giulietta: «Ad Aquardens ci sarà un angolo di riferimento dedicato all’eroina shakespiriana con tanto di scrittoio e carta inte-

stata, a disposizione degli ospiti del parco termale che vorranno lasciare un messaggio d'amore per Giulietta, quella shakespiriana o la Giulietta della propria vita, ma anche per il proprio Romeo. È una sinergia nata all’insegna dell’amicizia e della collaborazione con le Terme di Verona, che ci aiuta anche a rilanciare il Club di Giulietta come cuore di Verona in Europa, e non soltanto». L.C.

tina, che rimane saldamente al suo posto. Recentemente è stato nominato cappellano della Grotta di Lourdes con decreto del vescovo Nicolas Brouwet, titolare della diocesi di Lourdes e Tarbes. Don Ilario, da trent’anni, partecipa come assistente e animatore spirituale ai pellegrinaggi diocesani organizzati dall’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) per sani e ammalati. «L’esperienza di Lourdes - commenta don Ilario - è una pausa salutare dopo gli impegni della Pasqua per dedicarsi al servizio degli ammalati e alla riflessione. In tutti questi anni sono maturate molte amicizie e relazioni che trasformano questa esperienza in un viaggio di amici che cercano di aiutare gli altri. Questa qualifica, di cui sono molto onorato, mi è stata concessa dal vescovo di Lourdes attraverso l’Unitalsi regionale che ha segnalato la mia lunga militanza a Lourdes». Lino Cattabianchi

Qualche giorno fa una delegazione di amministratori uscenti sono stati ricevuti in comune dal commissario Rose Maria Machinè. «Abbiamo chiesto questo incontro - spiega Manuel Fornaser, come gruppo civico "Cittadini per Pescantina" - accompagnati dal consigliere e capogruppo Provinciale del Pdl Alberto Bozza. Come amministratori uscenti sentivamo la necessità di conoscere lo stato attuale delle cose. Il gruppo, anche in questo particolare momento è presente sul territorio in maniera attiva, con l'obbiettivo di essere sempre vicini alla gente e alle problematiche del nostro paese. Si sono sviluppati durante l'incontro vari argomenti – continua Fornaser - dai più importanti come la situazione della discarica Ca’ Fillissine, ad argomenti di carattere amministrativo, fino alle questioni più semplici di ordinaria amministrazione segnalate dai nostri cittadini. Nel Commissario abbiamo trovato una persona disponibile e collaborativa, determinata a risolvere le

varie problematiche del paese. Il senso di responsabilità – conclude Manuel Fornaser - ci ha indotto ad offrire la nostra disponibilità ed esperienza per sviluppare una collaborazione e un dialogo continuativo». All'appuntamento, oltre all'ex Vicesindaco e al consigliere Provinciale, erano presenti gli ex assessori e consiglieri Loredana Piubello, Davide Donatoni, Sergio Zanolli, Ciro Ferrari e Rolando Andreoli.

Manuel Fornaser


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SETTIMO. L’evento è in programma dal 13 al 16 settembre

PESCANTINA / DISCARICA CA’ FILISSINE

Sagra dell’Addolorata Condivisione e festa

L’incontro Pd-Commissario

Allegria e divertimento per tutti. Grandi e più piccoli. Settimo di Pescantina si prepara alla sagra dell’Addolorata. La manifestazione, organizzata dalla parrocchia locale, avrà luogo da venerdì 13 a lunedì 16 settembre. «Speriamo di vedere tanta partecipazione e mi auguro che il tempo metereologico ci dia una mano. Questa è un’occasione di festa e una bella opportunità per stare insieme, di incontro e di condivisione – spiega don Enrico Ridolfi, parroco di Settimo -. La sagra è aperta a chiunque desideri trascorrere qualche serata in compagnia: bambini e ragazzi, adulti e anziani sono i benvenuti. Il venerdì, in particolare, è riservato ai giovani con musica e stand gastronomici adatti alle loro esigenze». L’evento si svolgerà nei pressi del parco giochi di via Bertoldi e le novità non mancheranno: domenica 15 settembre verrà infatti celebrata la Santa Messa all’aperto (negli spazi riservati alla sagra). Dopodichè si svolgerà il pranzo, su prenotazione, per la comunità. «Cercheremo di coinvolgere e avvicinare più persone possibili - sottolinea don Enrico -. La partecipazione ogni anno è buona e la gente si diverte. Nelle prime edizioni, la sagra si organizzava negli ambienti vicino alla chiesa, mentre col passare del tempo si è deciso di allestirla vicino al parco giochi per utilizzare anche il gran-

de piazzale. Così abbiamo più spazio da sfruttare». Musica, concerti, balli, cene all’aperto, estrazione della lotteria benefica, serata cabaret e molto altro ancora: insomma, ce ne sarà per tutti i gusti. Curiosità: la sagra dell’Addolorata del 2013 sarà anche l’occasione per salutare don Enrico Ridolfi che dal prossimo autunno cambierà “casa” e guiderà la parrocchia di Santa Maria in Progno a Negrar. «La sagra non significa solamente festa ma pure amicizia – ricorda don Enrico -. In questi anni ho stretto amicizia con tante persone e ho instaurato un ottimo rapporto con l’intera comunità.

Don Enrico Ridolfi

Andare via mi dispiace un po’. Però so di lasciare una comunità viva e senza dubbio ben disposta verso il nuovo parroco, don Renzo Guardini». M.S.

Discarica di Ca’ Filissine in primo piano nell’incontro a Palazzo Betteloni tra la delegazione del Pd e il commissario prefettizio, Rose Maria Machinè. Il gruppo costituito dai consiglieri comunali uscenti Paola Zanolli e Alberto Marconi, dall’onorevole Diego Zardini, dal consigliere regionale Franco Bonfante, dalla segretaria del Pd locale Emma Bendetti e da Luigi Cadura di Pescantina per il futuro, ha presentato al commissario l’interrogazione parlamentare ai Ministeri dell’Ambiente e dell’Interno, proposta il 27 giungo scorso da Diego Zardini e controfirmata dai parlamentari Giampietro Dal Moro, Vincenzo D’Arienzo e Alessia Rotta. «In Commissione ambiente della Camera spiega Zardini - si era evi-

denziata l’esigenza di portare fuori dall’ambito locale, provinciale e regionale il problema della discarica di Ca’ Filissine. In questo senso è stata inoltrata un’interrogazione al Ministero dell’Ambiente e dell’Interno con la richiesta di un’ispezione in discarica per la verifica di un eventuale danno ambientale». Uno solo l’obiettivo di Zardini e del Pd. «La nostra idea – continua il parlamentare veronese - è quella di poter contribuire alla soluzione del problema della discarica. Sappiamo che esiste una proposta di soluzione, il progetto attualmente all’esame della Commissione regionale Via, ma non ne condividiamo la sostanza che, di fatto, proporrebbe un ampliamento di Ca’ Filissine. In altre analoghe realtà, il

GLI AMICI DELLA BOLIVIA IN GIRO PER IL MONDO Anche quest'anno sono partiti “Gli amici della Bolivia” un gruppo di volontari, tutti giovani, per lo più studenti universitari, che affrontano un'esperienza concreta a vivo contatto con una realtà diversa e con le persone che la abitano in un mondo lontano rispetto all'Europa. «Questi ragazzi – spiega don Renzo Zocca, parroco di Santa Lucia di Pescantina - sono motivati da un bisogno di conoscenza, di disposizione ad apprendere una nuova prospettiva da questa cultura che li ospiterà per un mese in terra boliviana». Il progetto, che è già attivo da molti anni, fa riferimento al gruppo Amici per la Bolivia onlus, fondato da Don Renzo Zocca. Il gruppo sarà ospitato in diverse comunità: una clinica di denutrizione infantile nella cittadina di San Carlos, un asilo nella periferia di Santa Cruz de la Sierra e un centro di volontari situato nella città di Cochabamba. «Da quest'anno – sottolinea don Zocca - i ragazzi avranno anche la possibilità di essere accolti da padre Tito Solari, arcivescovo di Cochabamba, originario della provincia di Udine, che come il Papa Francesco esercita il suo ministero auspicando una Chiesa povera che si faccia prossima alle periferie del mondo». Per affrontare questa esperienza, i volontari hanno partecipato a un corso di preparazione della durata di un anno, imparando a conoscersi e a conoscere la realtà boliviana, con l'aiuto di Enzo e Renata e grazie all'ascolto della testimonianza di altri volontari, al fine di poter vivere un'esperienza più consapevole. L.C.

Ministero dell’Ambiente è intervenuto anche con dei contributi. Abbiamo avuto un riscontro positivo nella disponibilità del commissario Machinè. Le abbiamo offerto la nostra collaborazione affinché possa svolgere un approfondimento della situazione e valuti le diverse ipotesi di soluzione, anche non in linea con quanto ora allo studio». Nell’incontro sono emerse anche altre richieste portate all’attenzione del commissario Machinè da Paola Zanolli. «Chiederemo la modifica del protocollo di intesa – precisa Zanolli perché possano essere sbloccati i fondi del post mortem per l’asportazione del percolato, problema ancora in primissimo piano. Auspichiamo inoltre che vengano messi a disposizione del Commissario Machinè per gli accertamenti tecnici i fondi avanzati dallo stanziamento effettuato a suo tempo dalla Regione a beneficio del Comitato tecnico. Ribadiamo la disponibilità a collaborare anche in ambito locale e a tutti i livelli istituzionali». Il commissario Machinè commenta: «Sto raccogliendo per la Prefettura tutti gli elementi necessari per fornire le opportune informazioni al Parlamento e al fine di dare un quadro completo della situazione in essere della discarica di Ca’ Filissine. Ho ricevuto la disponibilità di tutte e Istituzioni che si sono dichiarate pronte a collaborare per la migliore soluzione da dare al problema». Lino Cattabianchi

La parrocchia di Settimo organizza la tradizionale

Sagra dell’Addolorata Settimo di Pescantina 13-14-15-16 settembre 2013

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE VENERDÌ 13 ore 19.00 Apertura Chioschi ore 21.00 Serata Cabaret con: “BEPPE BIFIDO E I CASTION BOYS” SABATO 14 ore 14.30 Palio del 7° Spritz ore 15.00 CONCERTO CAMPANARIO ore 18.00 Apertura Chioschi “HAPPY HOUR” con DJ ore 20.30 Ballo liscio con l’Orchestra Spettacolo: “RICCI BAND” ore 22.00 Piccolo intervallo con i ballerini della scuola di danza: “FISICAMENTE” di Bussolengo DOMENICA 15 ore 11.00 Santa Messa sul piazzale della Sagra ore 12.00 Pranzo conviviale su prenotazione ore 12.30 Apertura Chioschi

ore 14.30 CORSA CICLISTICA Cat. Esordienti classe 99/2000 11° GRAN

PREMIO TROFEO BETON SPAN TROFEO FRANCO E GUIDO CALABRESE

ore 18.00 Riapertura Chioschi ore 20.30 Tutti in pista con l’orchestra spettacolo: “FIORELLA E DENNIS” LUNEDI 16 ore 19.00 Apertura Chioschi ore 20.30 A grande richiesta ritorna L’Orchestra Spettacolo: “LINDA BISCARO” ore 22.00 ESTRAZIONE LOTTERIA BENEFICA ore 23.00 SPETTACOLO PIROTECNICO CUCINA CASALINGA CON SPECIALITÀ GASTRONOMICHE GRANDE PISTA DA BALLO - PESCA DI BENEFICENZA - GRANDIOSO LUNA PARK - AMPIO PARCHEGGIO gli organizzatori declinano ogni respondsabilità


CRONACHE

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PESCANTINA. Bambini e ragazzi protagonisti di fantastiche avventure

I grest estivi divertono e accendono la magia Avete incontrato un pirata al supermercato? Visto una casetta trascinata da migliaia di palloncini nel cielo? Non preoccupatevi, è tutto normale. Per l’estate, infatti, Pescantina e dintorni si sono trasformati in un magico paese pieno di sorprese e strani abitanti. A rendere tutto questo possibile sono i grest estivi che hanno occupato il tempo di moltissimi bambini e non solo. Si sono conclusi tutti con successo uguale, se non maggiore, rispetto gli anni passati. Tanti temi diversi hanno fatto da filo conduttore durante le varie serate finali, come per esempio la fantastica avventura di Russel e i suoi amici che hanno intrapreso un viaggio in una Pescantina rivisitata in chiave del film della Disney Up guidati da don Elvis e don Ilario o le coraggiose impre-

se dei Pirati alla ricerca dei tesori contenuti in un vecchio baule, sparsi per terre lontane, tra le quali Settimo e Balconi aiutati da don Enrico e da don Lorenzo. L’estate è ormai associata ai grest (gruppi estivi) da tan-

tissimi bambini che hanno l’occasione di passare del tempo con i propri amici divertendosi, facendo nuove esperienze e imparando. Tutto questo grazie ai vari laboratori di cui ogni grest dispone: dalla danza al con-

fezionamento di originali lavoretti, passando per la pittura e lo sport. Il tutto si svolge sotto lo sguardo attento di adulti responsabili e degli animatori, che non perdono l’occasione di poter stare con i propri amici anche a scuola finita, non dimenticando il contributo attivo delle varie parrocchie che mettono a disposizione lo spazio dove poter svolgere le attività ma soprattutto tanta passione e voglia di fare. Il grest fa felici proprio tutti: persino i genitori che come ogni anno decidono di iscrivere i propri figli, contenti di ascoltare i bambini raccontare entusiasti le giornate passate con gli altri “grestini”. Un’esperienza, il grest, che rimarrà impressa nei ricordi di tutti, grandi e piccini, come fantastici momenti pieni di magia. Alessia Menegolli

BALCONI / CTG CITRATO DANZA Appuntamento a settembre al Ctg Citrato danza di Balconi che ha sospeso l’attività per il periodo estivo dopo un anno ricco di soddisfazioni. Tra le novità della scorsa stagione, due corsi di Zumba tenuti dall’insegnante Alina Amelia Craciun hanno affiancato quelli già presenti: i corsi di tonificazione tenuti dall’insegnante Giulia Bertani, laureata in scienze motorie e fisioterapia, e i corsi di pilates tenuti da Lorena Zantedeschi e Giorgia Belfi, esperte e apprezzate collaboratrici della scuola, e da quest’anno proposti anche dalla

giovane e preparatissima Sibilla Lovato. «Anche per la danza – spiega la presidente Paola Fasoli - quella del 2012/2013 è stata una stagione decisamente positiva: sono stati raggiunti 170 tra allievi e allieve. Grande successo ha avuto il saggio-spettacolo “Happiness is a journey!... in viaggio con la danza!”». Le coreografie, supportate dalle belle videoproiezioni, hanno accompagnato lo spettatore in un “viaggio” suggestivo. «Risultati come questi – conclude Fasoli - sono il frutto di un lavoro che dura un anno

intero, che viene pensato, organizzato e programmato per tempo e al quale poi ci si dedica tutti con grande impegno. Per questo motivo tutto lo staff della scuola è già a lavoro per la programmazione della prossima stagione, che si aprirà anche quest’anno con la Festa di inaugurazione di sabato 21 settembre al centro polifunzionale di Balconi. Chi fosse interessato può ricevere tutte le informazioni contattando la responsabile, Paola Fasoli: 349.3787902 o fasolipaola@tiscali.it. L.C.

PESCANTINA / ROCK COMPETITION È arrivata alla 5° edizione la Rock competition, l’evento di fine estate che si svolgerà il 6 settembre prossimo nella cornice del piazzale del duomo San Lorenzo. Quest’anno, vista l’importante ricorrenza, gli organizzatori hanno pensato di collegare la serata a un evento di beneficenza. Il ricavato sarà devoluto alla Seleçao Sacerdoti calcio, allenata da Moreno Buccianti il quale fa da tramite

con la Palestina. Spiega Luca Zamboni, organizzatore dell’evento: «Il progetto Un goal per un campo da calcio a Betlemme, è finalizzato alla costruzione di un impianto sportivo nella zona di Betlemme, per regalare un sorriso ai bambini e ragazzi palestinesi, che vivono in quei territori. L’evento vedrà nel pomeriggio lo svolgimento di un torneo con le seguenti squadre: Seleçao Sacerdoti calcio, Asd Ex calciatori Hel-

las Verona, Genitori squadre junior Chievo – Verona, Giovani di Pescantina. Al termine del torneo, che si svolgerà nel campo dello storico velodromo san Lorenzo, ci si sposterà sul piazzale del Duomo per concludere in bellezza la serata assieme alle band che hanno vinto le scorse edizioni delle Rock competition». Alla serata parteciperà come ospite speciale la band vicentina “The Sun” che sta spopolando in tutte

le piazze di Italia. Nella serata non mancheranno gli stand gastronomici gestititi dal gruppo San Michele che si è reso disponibile all’evento. Inoltre vi saranno molti altri ospiti come il corpo di ballo “Cotton Candy” del Ctg, i cantanti solisti Linda Castellani, Tiziano Spiazzi e Irene Fontana. Il gruppo “Pescantina delle Idee” proporrà per l’occasione il concorso fotografico “Pescantina che vorrei”. L.C.

15 IL LUTTO / ERALDO FONTANA

Il re delle pesche

Eraldo Fontana

Sono state celebrate nel duomo san Lorenzo le esequie di Eraldo Fontana di Arcé, scomparso a 92 anni, uno dei personaggi più noti e di vasta esperienza del mondo della peschicoltura di Pescantina. Eraldo Fontana, classe 1921, è stato un grande protagonista della stagione della peschicoltura a Pescantina da quando l’irrigazione dei campi avveniva attraverso le ruote idrovore che portavano nei campi l’acqua dell’Adige con le canalette di legno, fino ai giorni nostri, contrassegnati da più moderni sistemi di coltivazione. Allora le varietà coltivate si contavano sulle dita di una mano e segnavano il progresso della stagione. Tra le specialità esportate prima della guerra la Maddalena Reale era la più apprezzata sui mercati di Berlino e di Londra. Poi c'era il Secondo Primeso, dalla pianta più ridotta, ma dai frutti dal colore intenso, il Gloria del Tegnente introdotto da Angelo Ganassini che l'aveva scoperto a Mede vicino a Milano. Poi c'erano la Mayflower, cioè il Fior di Maggio che veniva chiamata "snea", l'Amsden cioè i Sampierini, il Charles Ingouf cioè il Vincitore e poi l'Incomparabile, la Meraviglia di Verona, il Fogado. Erano tutte pesche a pasta bianca. In agosto si raccoglievano l'Elberta e la J.H. Hale che erano le uniche a pasta gialla. Eraldo Fontana aveva messo a punto nel dopoguerra una speciale cultivar che fu chiamata Fontana 3/53. Quest'ultima varietà l'aveva scoperta nell'azienda del Tegnente osservando una piantina nata su una marogna (muretto di sassi, ndr.) che lo aveva incuriosito per i fiori diversi dai soliti. Il nome voleva ricordare il mese e l'anno della morte dello zio di Eraldo, l’indimenticato cavalier Emilio Fontana che si era prodigato per perfezionare l'agricoltura e la peschicoltura a Pescantina. Una varietà di pregio ottenuta nel 1932 nel frutteto dei Fontana da una mutazione gemmaria di Amsden fu anche la Reale di Pescantina o Fontana n° 6 che maturava tra luglio e agosto: il numero sei sta ad indicare che erano stati tenuti in osservazione sei alberi di pesco contemporaneamente per osservare il processo di maturazione. Il nome di Eraldo Fontana è indissolubilmente legato alle pesche che resero famoso il nome di Pescantina in tutta Europa. L.C.


RINNOVA

Arriva la cas

I “green” issues non sono più solo parole straniere. La sensibilità ambientale e l’approccio cosiddetto “verde” stanno aumentando anche in Italia. Lo dimostra l’ambito della bioedilizia che (finalmente) si sta sviluppando pure nella nostra penisola. I più, per iniziare, si accontentano di far mettere i doppi vetri nelle proprie abitazioni per evitare la dispersione di calore o di chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti o ci si insapona, preferendo la doccia al bagno. Azioni che contribuiscono a rendere “verde” una casa, ma c’è chi non si accontenta. Come i progettisti dello studio act_romegialli che hanno creato una vera e propria casa verde, non fermandosi al “verde”. Una volta era una piccola costruzione dimenticata adibita a garage e deposito degli attrezzi nel cuore delle Alpi, in Valtellina. Ora è la “Green Box”, una deliziosa casa per il weekend ricoperta completamente da essenze rampicanti. Tra le piante e l’interLA CUCINA no solo un leggero telaio di acciaio che serve da supporto al La cucina è oggi il fulcro della vita vero e proprio tetto, i rampicanti, scelti con un accurato studio. familiare, dove si condividono i L’effetto ricercato è la mutevolezza: la casa, infatti, cambia pasti, da sempre momento di condivisione e intimità. Cucine che, forma, colore e dimensione costantemente, al variare delle ore con la crisi immobiliare, cercano di del giorno e delle stagioni. E se all’esterno la casa si confonde integrarsi sempre di più al resto con il paesaggio da bosco incantato grazie anche a ciuffi di dell’arredamento per ottimizzare sempreverde che contornano il perimetro dell’abitazione, gli lo spazio. Il passaggio tra passato e interni sono essenziali: un piccolo soggiorno con cucina a vista presente è contraddistinto soprate una zona relax con il deposito per gli attrezzi da giardinaggio, tutto dal bancone multifunzionale vera passione del proprietario della “Green Box”. Anche i mateche concentra in un unico mobile l’area cottura, dotata dei classici riali sono lasciati completamente grezzi: listoni di larice per i elettrodomestici e accessori da pavimenti e le porte, lamiera zincata per la cucina, serramenti chef che permettono alle mamme realizzati in acciaio zincato non verniciato e con tubi per l’erogadi sbizzarrirsi, e un’ampia zona zione dell’acqua. Anche la mobilia è all’altezza dell’ ecocompatavolo da usare per preparare da tibilità della casa, come per esempio i mobili porta oggetti da mangiare e all’occorrenza persino parete costruiti interamente con vecchie cassette della frutta o come piano di appoggio dove lavorare. Il bancone, poi, si trova i rubinetti del lavandino della cucina composti da semplici tubi spesso a sostituire il tavolo da di gomma. Per finire, anche il sistema di ventilazione interno è pranzo che nelle case di oggi, completamente naturale e sta al verde proteggere dal sole soprattutto nei canonici 80 metri durante l’estate.

quadrati, tende a scomparire. E per i pignoli, dei piccoli accorgimenti trasformeranno la vostra cucina in un camaleonte. La cappa del forno, per esempio, può essere “inglobata” dal soffitto. Per nascondere i grandi elettrodomestici, invece, c’è il “closet”, una cabina chiusa da varie ante che serve anche ad organizzare gli utensili. La cucina si è evoluta, quindi. Al passo con la trasformazione della società. Se una volta infatti questo locale era isolato, chiuso dietro una porta, dove potevano entrare solo i familiari e pochi intimi amici, oggi si cerca di integrarla con il resto della casa senza stridere. La cucina, inoltre, ha perso parte del suo ruolo di “funzionalità” per lasciare posto al piacere di cucinare e alla preparazione del cibo intesa come attività creativa e di socializzazione. Un uso sempre più informale, quindi, perché nel tempo i figli se ne vanno e gli amici aumentano. Un microcosmo, questa zona della nostra casa, pronta a cambiare con noi.


A

E RISTRUTTURA

sa completamente “verde” GIARDINO BEN CURATO? UN VALORE AGGIUNTO L’estate e il caldo sono ancora nel vivo. E quando è così lo spazio outdoor (letteralmente “furori dalla porta”) diventa il protagonista indiscusso della casa, sia per trascorrere momenti di relax sia per ricevere gli amici. Cene, aperitivi, feste, chi possiede un giardino è fortunato ed è importante renderlo il più funzionale possibile ma soprattutto unico nell’arredamento. Un bel giardino, curato e ben progettato, valorizza qualsiasi tipo di abitazione, anche la più comune o semplice. Ma attenzione, perché avere un giardino è anche un impegno: se siete costretti a passare molto tempo fuori casa optate per superfici in ghiaia o ciottoli che richiedono molta meno cura rispetto il manto erboso. Inoltre, se non amate il giardinaggio scegliete piante robuste che non hanno bisogno di cure eccessive rispetto alle aiuole colme di fiori, belle alla vista ma che richiedono continua manutenzione. Prima di acquistare i mobili per lo spazio outdoor bisogna decidere lo stile che più ci piace e che più si adatta alla tipologia della nostra casa, il tipo di mobili che ci servono e dove sistemare gli arredi per ottimizzare lo spazio rendendolo confortevole. E cosa è più confortevole di un salotto? Una volta utilizzato solo come arredo da esterno per i grandi giardini, oggi è possibile acquistare un salotto più “contenuto”. Un divano a due posti, due poltrone e un tavolino sono l’ideale per una zona dedicata alla conversazione, alla convivialità, al relax e al riposo. I materiali più privilegiati sono, di solito, quelli naturali come legno o bambù, dall’aspetto più piacevole e raffinato della plastica. Se non si ha la disponibilità di installare un gazebo a mo’ di riparo, l’area più adatta dove sistemare il nostro salotto è quella meno soleggiata e più silenziosa. Oltre al salotto, quella che si potrebbe voler ricreare in giardino è la zona pranzo per godersi il proprio giardino durante rilassanti cene con amici e parenti. In questi casi il tavolo e le sedie devono per forza far parte dell’arredamento outdoor, ma per chi non vuole rinunciare al salotto non c’è problema, in quanto è possibile trovare entrambi i tipi di arredo negli stessi materiali e gamma di colori.


CRONACHE

Agosto 2013

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

IL RICONOSCIMENTO. La raccolta differenziata ha superato il 65%

Sona vince il premio “Comuni Ricicloni” Sona si è aggiudicata un premio come una delle 28 amministrazioni (in classifica si è posizionata al 24° posto) che, sulle 40 consorziate, ha ottenuto importanti risultati con la raccolta dei rifiuti nell’anno 2012. A comunicare la notizia del premio “Comuni Ricicloni”, il Consorzio del Bacino Verona DUE e i rappresentanti di Consorzi CONAI e del Governo. Lo stesso Consorzio di Bacino Verona DUE del Quadrilatero ha ottenuto uno speciale premio “Cento di questi Consorzi” per aver superato il 65% di raccolta differenziata a livello consortile. Questa bella notizia per il Comune di Sona va però accompagnata dall'evidenza dei dati che raccontano come la raccolta differenziata sia passata dal 74,96% del 2010 al 68,68% del 2013. Un calo di incisività a fronte di un

Gianluigi Mazzi

aumento della popolazione che è passata da 16.992 abitanti nel 2010 a 17.496 nel 2012 (dati forniti da Legambiente). Proprio a fronte di questi risultati è intervenuto

il sindaco Gianluigi Mazzi: «Sono naturalmente soddisfatto per il risultato e il riconoscimento raggiunto dal nostro Comune, frutto del lavoro delle diverse ammini-

SONA. Diecimila passi per stare bene all’aria aperta Promuovere uno stile di vita attivo e una nuova cultura del benessere e della socialità, attraverso la semplice formula del camminare insieme all’aria aperta. Si chiama “10.000 passi per stare bene” il progetto patrocinato dall’Amministrazione comunale di Sona, promossa a livello nazionale da Cogest Italia s.r.l. e portata avanti sul territorio dal Centro commerciale La Grande Mela. I clienti e tutti coloro che vogliono aderire, avranno la possibilità di fare una passeggiata sotto la guida di un “walking leader” e su una distanza variabile tra i quattro e i cinque chilometri. Le camminate toccano gli angoli più suggestivi di Sona, unendo così ai benefici dell’attività fisica e al piacere dello stare in compagnia, la possibilità di scoprire o approfondire la conoscenza del territorio. Le camminate sono iniziate il 24 luglio e proseguiranno ogni mercoledì: il 28 agosto con la visita all’azienda agricola Fugatti e Corte Turco, il 4 settembre con la visita alla chiesa e al museo degli Alpini di Lugagnano, e l’11 settembre con la visita a Villa Sparici e Landini e Guglia della strega Guglielmina. A ogni passeggiata, presenzierà un nutrizionista che, alla fine del percorso, spiegherà ai partecipanti i vantaggi dell'attività fisica e darà suggerimenti concreti sulla sana alimentazione. Ricordiamo che tutte le informazioni sono diffuse all’interno de La Grande Mela e sui suoi canali web (www.lagrandemela.it e pagina facebook), sul sito del Comune di Sona e attraverso il materiale informativo distribuito dalla Pro Loco locale e dalle associazioni coinvolte. «I Centri Commerciali devono vivere come luoghi integrati nel territorio, moderni spazi di aggregazione e punti di riferimento per tutta la comunità - ha dichiarato Carmen Chieregato, l’a.d. di Cogest Italia, facendosi portavoce dell’iniziativa a livello nazionale -. La qualità del servizio e la sicurezza della struttura, l’offerta, l’accoglienza e il continuo dialogo con il territorio sono valori essenziali per il successo, anche commerciale, delle strutture».

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strazioni che mi hanno preceduto, e della collaborazione dei cittadini. Lo sono però meno per il peggioramento del risultato degli ultimi anni. Qualcosa deve essere cambiato, sarà necessario migliorare l'efficienza della raccolta differenziata per ottenere risultati ancora più importanti, e ritornare a percentuali di rifiuti riciclati che si avvicinino a ciò che accadeva nel 2010. Alla nostra amministrazione piacerebbe poi diffondere una cultura del rifiuto che sia anche fonte di investimento e di guadagno: dal rifiuto come problema da risolvere al rifiuto come risorsa e opportunità».

Mazzi vs. Mazzi

Questa amministrazione inizia male, con una scelta miope da parte del primo cittadino. Infatti, è estremamente probabile che, entro il 31.12.2013, con il tavolo regionale, i comuni di prima cintura (ad esempio Sona, Sommacampagna, Negrar, Castel d'Azzano, San Giovanni Lupatoto) si vedranno trasformati i servizi aggiuntivi, come la linea 33, in servizi economicamente garantiti dalla Regione Veneto, seppure disciplinati da Provincia e Comune di Verona. Sono quasi due anni che si sta lavorando a questo progetto ed ora, finalmente, si sta arrivando ad una conclusione. Con la scelta dell'attuale sindaco, per non finanziare gli ultimi sei mesi, perderemo per i prossimi futuri anni un servizio che collega Lugagnano con Verona, a costo zero per il Comune di Sona. Infatti, non saranno finanziati quei Comuni che non credono indispensabili servizi aggiuntivi o ulteriori per i propri residenti a quelli già in essere e garantiti dalla stessa Regione. Sono convinto, tra l'altro, che il Comune di Verona avrebbe tutto l'interesse a concordare con la Provincia e Comune di Sona un percorso che non passi più dalla Bassona ma, da San Massimo e che quindi risulterebbe sicuramente più fruibile rispetto alla linea 33 come ad esempio la linea 32. Una piccola parte di risorse il Comune di Sona potrebbe investirla anche dal 2014 soltanto per abbassare le tariffe delle corse avvantaggiando i propri residenti utenti così come da anni fanno altre amministrazioni per incentivare il servizio pubblico. Faccia finta Gianluigi di averla creata lui questa grande occasione e ripristini la linea 33 prima che il danno diventi irreparabile, pensi al bene del suo paese: quello che costava a Sona per un anno lo pensi gratis dal 2014 e per i prossimi 10/20 anni e oltre e veda a quanti soldi e benefici per i cittadini, in particolare di Lugagnano, sta rinunciando, ci ripensi e lo riattivi al più presto. Saluti. Gualtiero Mazzi, Assessore ai Trasporti Provincia di Verona

SOMMACAMPAGNA

È tempo di Antica Fiera L’appuntamento richiama sempre numerosi visitatori da tutta la pianura veronese lungo le vie del centro. L’Antica Fiera di Sommacampagna, tradizionale rendez vous di fine estate, si terrà quest’anno dal 23 al 28 agosto preceduto dall’interessante serata di giovedì 22 in piazza Castello, con inizio dalle ore 20, “Degustando-Trippa Tour”, trippa e Custoza doc. Nata come Fiera del bestiame in un periodo (la tradizione vuole inizi il venerdì che precede l’ultima domenica di agosto) «idoneo all’acquisto e scambio di giovani buoi da accoppiare a pariglia e prepararli all’abitudine del giogo, perché fossero pronti al lavoro di aratura autunnale del terreno per le semine del frumento» come ricorda lo storico Renato Adami. «Si è evoluta negli anni – fa presente l’assessore alla cultura Albertina Bighelli - con lo sviluppo dell’economia del paese che attraversò un momento di forte crescita cui seguì un’importante

trasformazione della sua struttura socio-economica perdendo sempre più importanza il settore zootecnico che venne rappresentato da rassegne equine e mostre bovine». «Il nostro territorio si è trasformato – continua l’assessore Bighelli - ma ha mantenuto le sue peculiarità con la pazienza e la passione degli agricoltori che l’hanno assecondato. I vigneti, le coltivazioni delle pesche e dei kiwi sono elementi importanti per l’economia locale e di richiamo turistico rurale che può contare su una eccellente ospitalità». Numerose le iniziative programmate: “La via dei sapori” per conoscere i migliori prodotti enogastronomici del territorio, concerto dell’associazione Campanari locale, mostre, convegni su tematiche agricole, mercatini, musica, tornei, lancio di paracadutisti, distribuzione gratuita di macedonia di pesche, stand gastronomici, concorso madonnari, giochi medievali, ce n’è

Albertina Bighelli

per tutti i gusti. A conclusione martedì 27 grande spettacolo con fuochi d’artificio piromusicali. «Ringrazio – conclude l’assessore Bighelli – le aziende del territorio che continuano ad investire sentendolo proprio, i collaboratori tutti che si mettono a disposizione». E festa sia. Claudio Gasparini


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SOMMACAMPAGNA. Il vicesindaco Giuseppe Residori fa il bilancio del 2012

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«Spesa pubblica contenuta Custoza Doc e servizi sempre garantiti» e Gran Galà Il rendiconto dell’anno 2012 del comune di Sommacampagna ha rilevato un avanzo di 76.973,63 euro. «Siamo riusciti – evidenzia il vice sindaco e assessore al bilancio Giuseppe Residori – anche nel 2012 a rispettare il patto di stabilità grazie ad un continuo monitoraggio degli obiettivi prefissati e ad una attenta gestione delle spese, conseguente ai continui tagli da parte dello Stato. Siamo riusciti a garantire tutti i servizi ai cittadini grazie anche all’impegno degli assessori, dei funzionari e dei dipendenti nel razionalizzare e contenere la spesa pubblica. L’indebitamento a fine 2012 pari a 8.712.048 risulta ridotto del 26%, più di tre

milioni di euro in soli tre anni». Passiamo al bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale nella seduta del 3 luglio scorso segnato dalla difficile congiuntura economica e dall’ulteriore taglio dei trasferimenti statali pari a 405.000 €, 1.372.516 euro in meno negli ultimi tre anni. «In un contesto così delicato il nostro obiettivo – commenta Residori – è quello di mantenere tutti i servizi offerti alla cittadinanza in particolare alle fasce più deboli. Per questo anche per il 2013 non abbiamo messo in cantiere alcuna opera rilevante. Il forte indebitamento impedisce di fatto l’accensione di nuovi mutui. Meno interessi da pagare equivale

a più risorse per altre spese correnti, non trascurando i lavori di manutenzione del nostro patrimonio». Per il 2013 il piano delle opere pubbliche prevede: 300.000 € per la bitumatura delle strade, 250.000 € per l’adeguamento sismico della palestra di Caselle (intervento vincolato all’ottenimento di importante contributo regionale), 220.000 € per la realizzazione della rotatoria Staffalo a Custoza. Sono inoltre previsti interventi per la realizzazione di nuove tombe nel cimitero di Caselle con contributo regionale, nuovo parcheggio sempre a Caselle, e l’allungamento della ciclabile da via Belvedere fino al ciclodromo degli impianti sporti-

CUSTOZA / SERATA MUSICALE ALL’OSSARIO Splendida la serata organizzata dall’assessorato alla cultura del comune di Sommacampagna all’Ossario di Custoza, simbolo di pacificazione tra i popoli. Numeroso ed entusiasta il pubblico, nonostante la fredda serata estiva, che ha applaudito i quattro cori: “S.Andrea” di Sommacampagna diretto da Elena Cipriani, “Ondrasek Czech Youth Coir” di voci bianche della Repubblica Ceca, diretto da Josef Zajcek, “Berliner Singakademie” di Berlino, direttore Achim Zimmermann e da Londra con la direzione di Ronald Corp Obe “The London Chorus”. «Anche quest’anno siamo arrivati – ha evidenziato il vice sindaco Giuseppe Residori – al tradizionale appuntamento della rassegna estiva organizzato dal settore cultura. Evento che si ripete da anni in questo suggestivo luogo con una splendida coreografia del mausoleo alle spalle. Questi cori che provengono dall’Europa rappresentano l’unione che è stata sancita al tempo con la costruzione dell’Ossario che raccoglie i soldati che un tempo si sono combattuti e che oggi riposano assieme». «Voglio ricordare il promotore dell’iniziativa dell’Ossario – sottolinea Albertina Bighelli, assessore alla cultura – il parroco di Custoza don Gaetano Pivatelli che, spronato da un fraterno sentimento di pietà, volle dare degna sepoltura ai soldati che erano sparsi in fosse comuni nei prati di Custoza. Scrisse alle autorità veronesi e ben presto rappresentanti della cultura e della politica aderirono al progetto in quanto c’era tanta voglia di pacificazione». Il mausoleo fu inaugurato il 24 giugno 1879 alla presenza di autorità austriache ed italiane. La provincia cui fu affidato in custodia l’Ossario perché tenesse vivo questo grande monumento alla pace ha deciso lo scorso anno di affidare la gestione operativa dello stesso all’amministrazione comunale di Sommacampagna. L’assessore Bighelli che ha pubblicamente ringraziato l’assessore alla cultura della provincia di Verona Marco Ambrosini, presente all’evento, per la convenzione stipulata, rileva come «il mausoleo sacrario riassuma in sé il clima di pace tra i popoli e sproni alla ricerca della comprensione e pacifica convivenza». C.G.

CUSTOZABIKE PIENA DI NOVITÀ E’ un ritorno alle origini in gran stile per la Custozabike. Il Bike Team Caselle ha in serbo molte novità per l’8 settembre, giorno dell’evento che si svolgerà a Custoza di Sommacampagna, location originale, in concomitanza con la festa del vino. Primo cambiamento fra tutti il percorso. L’undicesima edizione della Custozabike, infatti, prevede un percorso che partirà dalla piazza di Custoza snodandosi tra i sentieri naturalistici del “Tamburino Sardo” e del “Cammina Custoza”. I dettagli del percorso verranno resi noti solo poche ore prima dell’evento, ma sarà lungo poco più di 10 chilometri e coprirà circa 230 metri di dislivello. Nuovo percorso, nuovo format: da quest’anno gli atleti pedaleranno lungo un anello garantendo una maggiore spettacolarità dell’evento, dando così la possibilità agli spettatori di assistere più e più volte al transito dei propri beniamini. Gli atleti dovranno sfruttare un tempo massimo di due ore per percorrere l’anello un numero di volte a piacere. La Custozabike, infatti, non è competitiva. Altra novità è che, anche se gli atleti non corrono per vincere, a fine gara si potranno consultare le varie classifiche: assoluta individuale per tutti, assoluta gruppi e intertempi giro per giro. Ci saranno riconoscimenti finali per i primi tre assoluti e i tre gruppi. La quota di iscrizione prevista si verserà solo il giorno dell’evento, ma è comunque obbligatorio eseguire la pre-iscrizione online sul sito della manifestazione (www.bike-team.it) sia come solitario o comulativa di gruppo. «Per finire, l’importante appoggio del Comune di Sommacampagna garantirà una logistica di primo livello – spiega Paolo Mengalli – e le sinergie con gli operatori di Custoza permetteranno la promozione di quest’angolo dei Colli Morenici: la valorizzazione del territorio e la sana attività sportiva sono le nostre prerogative».

Giuseppe Residori

vi, già progettato ed approvato in consiglio comunale, previa definizione delle modalità per l’ottenimento delle aree necessarie. «Abbiamo raggiunto – conclude il vice sindaco Giuseppe Residori – anche per il 2012 ed il 2013 alcuni obiettivi irrinunciabili: ulteriore riduzione dell’indebitamento, bilancio in ordine, mantenimento di tutti i servizi alla Persona, sociali ed educativi in particolare». Claudio Gasparini

La 42ªedizione della Festa del Custoza Doc avrà luogo nella frazione di Sommacampagna dal 6 al 10 settembre. Giornate dense di appuntamenti con numerose iniziative, stand per la degustazione di piatti della tradizione locale con spettacolo pirotecnico nell’ultima serata. Il tutto organizzato dalla Pro Loco costituitasi 36 anni or sono con l’obiettivo di far conoscere ed amare il territorio. La manifestazione sarà preceduta dal Gran Galà del vino di Custoza Doc. giunto alla 5ª edizione, che avrà luogo in piazza a Custoza giovedì 5 settembre alle ore 20. Voluta dall’amministrazione comunale di Sommacampagna è organizzata dall’associazione Ristoratori del Custoza, nata nel 2010, che raggruppa gli otto ristoranti situati nel comune, con la collaborazione della Pro Loco. Contribuiranno all’evento le 14 aziende produttrici di vino del comune di Sommacampagna unitamente ai noti imprenditori locali di pasta, formaggi, carni e funghi. Alcune novità

rispetto alle precedenti edizioni. «L’aperitivo di benvenuto – comunica il presidente dei ristoratori Franco Predomo - sarà servito su quattro postazioni: affettati, formaggi, gamberi e baccalà mantecato, infine mozzarella di bufala campana». Seguiranno due primi di novità (da non rivelare, un po’di suspence è dovuta), un secondo invitante e dessert da assaporare. Il tutto con l’abbinamento dei giusti vini Custoza Doc. «Pur puntando sempre sui prodotti locali – evidenzia Predomo; quest’anno abbiamo deciso di allargare gli orizzonti, con una visione più aperta verso altri prodotti di eccellenza, la mozzarella campana è l’esempio, che ben si abbinano al nostro vino. Ciò permetterà un profittevole interscambio con altre regioni. Dobbiamo puntare sulla reciprocità». Al Gran Galà aderiranno gruppi provenienti da altre regioni con richieste di persone provenienti dall’estero incuriosite dalla proposta. C.G.


CRONACHE

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VALEGGIO. La manifestazione avrà luogo da venerdì 6 a domenica 8 settembre

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“Tortellini e dintorni”: Le strategie cultura e degustazioni energetiche È giunta quest'anno alla quarta edizione la manifestazione “Tortellini e dintorni”, organizzata dal Comune, dalla Pro Loco e dall'Associazione Percorsi, che si terrà a Valeggio il 6, 7 e 8 settembre. Per tre giorni i partecipanti potranno conoscere e degustare i prodotti enogastronomici del territorio: dagli ormai noti tortellini alla torta delle rose o dolce Valeggio, dalla pesca di Verona IGP alla “Coppa al bagno”. Oltre ai vini come il Custoza e il Bardolino. Acquistando il biglietto per uno dei percorsi, realizzati con il coinvolgimento attivo dei pastifici artigiani, dei ristoranti, delle cantine e di tutti gli operatori del settore, si avranno a disposizione tre assaggi di tortellini o tortelli, tre assaggi di vino, una pesca tipica di Verona, un dessert a scelta. Quest’anno i percorsi saranno tre, rosso, blu e verde per l’aggiunta di un pastificio. Su via Murari, rimarrà aperta anche la Biblioteca Comunale nella sede di Palazzo Guarienti, con gli incontri di “Il gusto della

lettura”. «È una grande soddisfazione – ha commentato Leonardo Oliosi, assessore alla Cultura - aver portato avanti in questi quattro anni insieme agli altri componenti del “Tavolo Tecnico” un evento così importante. L’impegno è stato notevole, i risultati raggiunti altrettanto, frutto di volontà, determinazione e competenze nel valorizzare al meglio le qualità produttive locali. Ogni anno abbiamo ridotto continuamente i costi, senza mai penalizzare la qualità della manifestazione». In tutte le serate di Tortellini e Dintor-

ni sono previsti spettacoli musicali nelle strade e nelle piazze. Inoltre, una sezione dedicata “all’Eccellenza del Gusto”, in collaborazione con Slow Food, sarà a disposizione del pubblico presente. A cura dell'Amministrazione comunale, della Consulta per il Volontariato e della Parrocchia "San Pietro Apostolo”, durante le tre date verranno anche raccolti dei fondi per la ristrutturazione della Sala Polifunzionale della comunità di San Posidonio: a questo proposito sarà attivo uno stand per la vendita di Parmigiano

Leonardo Oliosi

Reggiano e Aceto Balsamico di Modena. Infine, per capire come vengono realizzati i tortellini, gli organizzatori hanno pensato a un'area dedicata alla lavorazione artigianale dove sarà possibile assistere alla dimostrazione di maestri pastai nella realizzazione del famoso “nodo d'amore”. Sara Tonolli

PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi DOMENICA 25 AGOSTO Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi

VENERDÌ 13, SABATO 14 E DOMENICA 15 SETTEMBRE Santa Lucia ai Monti FESTA DEL TORBOLIN Serate di musica e ballo; stand gastronoPalazzetto dello Sport ore 8.30 - partenza mici con prodotti tipici e rievocazioni fol1° MARCIA “SU E SO DAL CASTEL” kloristiche due percorsi da 7 e14 km - iscrizioni alla A cura del Circolo NOI Santa Lucia partenza A cura di Fidas Valeggio Corre DOMENICA 15 SETTEMBRE Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCOLEDÌ 28 AGOSTO MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY Castello Scaligero ore 21.00 Dall’Abaco Piano duo in THE MOVIE SOUND EXPERIENCE VENERDÌ 20, SABATO 21 E DOMENICA 22 SETTEMBRE le più famose colonne sonore in un concerto per pianoforte a quattro mani Mercato ortofrutticolo – zona artigianale CHIAMALE BIRRE con Valentina Fornari e Sergio Baietta ingresso libero 2° fiera della produzione delle birre artiA cura Pro Loco Valeggio gianali con stand gastronomici e musica dal vivo MERCOLEDÌ 28 AGOSTO A cura Ass.ne Il sentiero del luppolo Borghetto, Ponte di Legno, ore 20.00 13° TAVOLATA SUL PONTE DI LEGNO DOMENICA 22 SETTEMBRE cena a base di pesce di acqua dolce, dediPiazza Carlo Alberto, tutto il giorno cata a Borghetto e alle sue bellezze MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi ingresso € 35 – solo su prenotazione Info: Dorina 045.6370650 a Cura Associazione Il Gruppo Borghetto DOMENICA 29 SETTEMBRE Colonie di Borghetto VENERDÌ 30 AGOSTO VESTIAMOCI BENE Castello Scaligero, ore 21.00 piccola fiera del tessile e dell'abbigliamenLA STANZA to ecologico e sostenibile Rappresentazione teatrale con stand gastronomici scritta e diretta da Stefano Carradore; A cura Ass.ne Quarta Luna e Intergas ingresso intero € 8 – ridotto € 5 Verona A cura Associazione Teatrale Il Gatto Rosso DOMENICA 29 SETTEMBRE VENERDÌ 6, SABATO 7, piazza Carlo Alberto, ore 10.30 DOMENICA 8 SETTEMBRE I CARETERI, la nostra storia Piazza Carlo Alberto e centro storico rievocazione storica e folcloristica TORTELLINI E DINTORNI….. A cura Ass.ne Arti e Mestieri Stands gastronomici con degustazione di prodotti tipici locali, spettacoli di musica Borghetto, dalle ore 10 alle 19 dal vivo e animazione, laboratori didattiMERCATINO ARTIGIANATO ci, mercato di eccellenza. ARTISTICO e HOBBY A cura Comune di Valeggio e Pro loco Valeggio in collaborazione con Ass.ne Percorsi, Pastifici Artigiani, Aziende Vinicole, Il presente calendario potrebbe subire Ass.ne Ristoratori. variazioni per cause indipendenti dalla volontà degli organizzatori. DOMENICA 8 SETTEMBRE Borghetto, dalle ore 10 alle 19 INFO: 045 7951880 MERCATINO ARTIGIANATO www.valeggio.com ARTISTICO e HOBBY

Con l'approvazione all'unanimità del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) all’interno del progetto europeo Covenant of Mayors, Patto dei Sindaci, il Consiglio Comunale di Valeggio ha definito le politiche energetiche che intende adottare per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 20% entro il 2020. Dall’Inventario di base delle Emissioni del Comune, elaborato nel PAES, emerge che il territorio comunale ha registrato nel 2005 un fabbisogno energetico di 265.597,35 MWh, con 69.005,18 tonnellate di CO2 emesse. Partendo da tale stato di fatto, il PAES individua le azioni che consentiranno al 2020 la riduzione del 21,90% di emissioni ovvero 15.114,83 tonnellate di CO2, con una emissione complessiva nel 2020 pari a 53.890,35 tonnellate di CO2. Per ottenere questo risultato il fabbisogno energetico totale del Comune di Valeggio sul Mincio, tramite le azioni che il Comune intende perseguire, si ridurra di 59.171,424 MWh cioe il 22,28% rispet-

to al totale del 2005, con un fabbisogno nel 2020 di 206.425,93 MWh Le modalità attraverso cui raggiungere questo obiettivo saranno diverse come ad esempio interventi di riqualificazione ed efficientamento energetici negli edifici comunali, oppure utilizzo di veicoli elettrici nel parco auto, riqualificazione dell'illuminazione pubblica. Nel settore privato le azioni da porre in essere sono: l'attuazione di un piano d’azione per l'efficienza energetica del settore terziario e del settore industriale, la riduzione del fabbisogno di riscaldamento grazie agli incentivi e l'introduzione nel Regolamento edilizio di modalità e limiti per la nuova costruzione e la ristrutturazione dell’edilizia. E poi altre iniziative come il passaggio ad auto efficienti e a basse emissioni nei trasporti, una campagna di formazione, l'istituzione di uno Sportello per l’Energia Intercomunale, acquisti verdi per la pubblica amministrazione, incontri di formazione sul risparmio energetico. S.T.

VALEGGIO. Cittadini e Amministrazione: «Stop al bullismo» E' stato necessario trasferire l'assemblea dalla sala Toffoli al teatro Smeraldo per contenere tutte le persone accorse alla riunione di giovedì 11 luglio, indetta dall'Amministrazione comunale per discutere degli episodi di bullismo e violenza che si sono verificati a Valeggio sul Mincio negli ultimi mesi. La serata è partita con la lettura della lettera che i cittadini hanno inviato in Comune che recitava “Non chiediamo vendetta ma collaborazione. Chiediamo che questi ragazzi non vengano emarginati ed isolati, ma aiutati ad essere integrati: premiati per ciò che di buono portano alla comunità, ma anche puniti per ciò che di male hanno commesso”. L'intervento più seguito è stato quello di Tiziano Donati, il cui figlio è stato vittima dell'episodio di violenza che ha portato alla formulazione dell'assemblea, che ha precisato: «Mio figlio non era nel posto sbagliato e neanche al momento sbagliato. Quelle scalinate, come tutti i luoghi pubblici, sono aperte al pubblico, e chiunque ci deve poter passare a qualsiasi ora del giorno, senza aver paura di essere picchiato, malmenato o deriso». «E' importante che cresca una cultura nella nostra società, che è cambiata, che è evoluta, che ha raccolto tante persone e che adesso deve farle diventare valeggiane - ha aggiunto il sindaco Angelo Tosoni, che ha garantito - la giustizia non si farà attendere. Qualche mese serve, dopodiché chi ha compiuto il gesto deve risarcire la comunità». Il Comandante dei Carabinieri di Peschiera, Mario Marino, ha risposto alle lamentele di chi ha evidenziato alcuni difetti nell'operato dei Carabinieri in Paese. Il dibattito che ne è seguito è stato molto acceso e ha portato in evidenza ulteriori episodi di violenza verificatisi nelle ultime settimane ma anche l'offerta di aiuto a fronteggiare il problema da parte di alcuni cittadini. Durante la serata sono intervenuti il Comandante della Polizia Locale, Giovanni Tratta, che ha sottolineato il potenziamento della sorveglianza nei parchi e presso le scuole medie, nonostante la spending review abbia indotto a diminuire i controlli serali, il dottor Marco Mazzi, che ha messo in luce come episodi di bullismo e violenze domestiche abbiano colpito da tempo il corpo della comunità, e la dott.ssa Marina Baccicconi, responsabile dell'Osservatorio Nazionale Violenza Domestica, che ha portato l'attenzione sulla tendenza a sottovalutare questo genere di fenomeni. Inoltre nei giorni precedenti l'assemblea i Gruppi di Opposizione del Consiglio Comunale hanno lamentando il mancato coinvolgimento di tutte le opposizioni nel percorso decisionale che questo problema richiedeva. Andrea Tonolli


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L’ACCORDO. È previsto un contributo economico per il Consorzio “Lago di Garda è”

SANDRÀ

Peschiera in prima linea per sostenere il turismo

Nuovo campo da “calcetto”

Il Comune di Peschiera del Garda è in prima linea per sostenere le attività di promozione turistica del territorio benacense. Il Sindaco Umberto Chincarini, ha sottoscritto l’accordo di collaborazione che prevede un concreto contributo economico al Consorzio di promozione turistica “Lago di Garda è”. L’intervento del primo cittadino arilicense, si unisce a quello di tutti gli altri Sindaci della sponda veronese, generando un supporto complessivo pari a 450 mila euro. L’operazione è stata coordinata dal Presidente del Consorzio Paolo Artelio, pure lui di Peschiera del Garda, attualmente alla guida del primo esempio in Veneto, ed in Italia, di un Consorzio di promozione che sancisce la collaborazione tra enti pubblici e privati (in questo caso rappresentanti dalle strutture ricettive socie del Consorzio). Si tratta di un lavoro durato mesi e che vede i Comuni impegnati ad usare parte della tassa di soggiorno per finanziare il progetto. La convenzione che lega i vari Comuni al Consorzio è stata stipulata presso Villa Carrara Bottagisio di Bardolino, alla presenze di tutti i Sindaci del territorio: Umberto Chincarini di Peschiera, Ivan De Beni di Bardolino, Antonio Pasotti di Garda, Fiorenzo Lorenzini di Costermano,

Michele Benamati di Malcesine, Angelo Tosoni di Valeggio, Graziella Finotti di San Zeno di Montagna, Mirco Campagnari di Rivoli, il vice sindaco di Brenzone Aldo Veronesi e Gianmarco Sacchiero per Affi. Per completare l’operazione, ora mancano solo i Comuni di Torri, Lazise e Castelnuovo del Garda. L’evento è stato sottolineato dalla presenza di importanti rappresentanti istituzionali: l´assessore regionale al turismo Marino Finozzi; il presidente e il vice presidente della Provincia Giovanni Miozzi e Fabio Venturi; Paolo Arena, Corrado Bertoncelli e Stefano Passarini, presidenti

rispettivamente di Confcommercio provinciale e Aeroporto Catullo, Federalberghi Garda Veneto, Funivia Malcesine Monte Baldo. La presenza dell´assessore regionale al turismo come del presidente della Provincia, hanno sottolineato la valenza di questo modello di organizzazione che è nuovo per il Veneto e per l´Italia. In particolare l’Assessore Regionale Veneto ha sottolineato che il territorio del lago di Garda è assolutamente strategico per il turismo nel Veneto: si traduce infatti in 12 miliardi di euro di fatturato complessivo. Ha altresì evidenziato segnali incoraggianti anche da mercati

emergenti come Russia, Cina, America. La Regione Veneto, nei prossimi tre anni investirà in promozione, tramite il Consorzio “Lago di Garda è”, circa 2,5 milioni di euro oltre alle partecipazioni che riserveremo a questo territorio nelle fiere internazionali di settore. Paolo Artelio, che riveste altresì l’incarico di Presidente del Consorzio Garda Unico (cioè la rappresentanza unificata di tutto il lago), punta sulla trasparenza: «Chiunque, dai sindaci ai residenti, potranno venire a vedere come funziona il Consorzio e come verranno spesi questi soldi». Massimo Zuccotti

COLÀ / WORLD TRANSPLANT GAME IN SUDAFRICA

I cugini Dorizzi tornano tra gli applausi Appluausi, abbracci e commozione hanno accompagnato il rientro di Tiziano e Daniele Dorizzi, i cugini trapiantati di rene, nella loro Colà dopo otto giorni di competizione, a Durban, in Sud Africa per la loro partecipazione alle 19ª edizione di World Transplant Game. «Aver portato i colori di Lazise e della nostra Nazione in Sud Africa, fra altri 19 atleti italiani - ha esordito l’assessore Giorgio Benoni è per tutti noi motivo di grandissima soddisfazione. Ma soprattutto voi avete testimoniato, fra gli oltre

3500 atleti partecipanti ai giochi mondiali dei trapiantati, che grazie alla donazione si può rinascere totalmente alla vita e lo sport vi ha aiutato in misura immensa. Siamo davvero fieri ed orgogliosi di voi - ha concluso Benoni - perché la vostra forza e la vostra determinazione vi hanno accompagnato alla rivincita totale». «Anche se non abbiamo vinto alcuna medaglia - ha esordito Daniele Dorizzi - abbiamo comunque ottenuto lusinghiere soddisfazioni. Abbiamo tutti e due migliorato i nostri

tempi. Ci siamo battuti con dei veri campioni, con atleti che seppur trapiantati stanno dando il meglio di se in moltissime discipline sportive. Abbiamo avvicinato ben 49 nazioni ed oltre 3500 atleti. Con molti di loro abbiamo stretto amicizie che probabilmente svilupperemo a Cracovia il prossimo anno ai giochi europei in attesi dell'edizione mondiale che si svolgerà in ottobre 2015 in Argentina. Ma noi avevamo già vinto prima di partire per Durban - conclude Daniele - con il telegramma in tasca ricevuto dal pre-

sidente della Regione Luca Zaia e dal presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta. Due fortissime spinte che ci hanno accompagnato in Sud Africa e che nessuno dei nostri amici delle delegazione italiana ha ricevuto». «Se prima di partire ero incredulo e scosso ha confermato Tiziano Dorizzi - ora, dopo l'ottima gara svolta, i contatti avuti, le amicizie create, posso dire di essere felice di avervi partecipato. Una grande manifestazione sportiva ma soprattutto di amicizia e di solidarietà umana». S.B.

Si terrà sabato 24 agosto agli impianti sportivi di Sandrà l’inaugurazione del nuovo campo a cinque. La struttura è ora dotata di un nuovo manto erboso e in condizioni di totale sicurezza grazie ad importanti lavori di riqualificazione, del costo di 22mila euro, sostenuti dal nuovo gestore del bar degli impianti Doriano Gaburro. «Si tratta di un intervento particolarmente significativo – sottolinea l’assessore allo Sport Davide Sandrini – perché da un lato risolve la situazione di degrado in cui versava la struttura, e dall’altro offre nuove opportunità d’incontro all’insegna dello sport». La riqualificazione, che rientra nell’accordo stipulato tra l’Amministrazione

comunale e Gaburro, prevede che a fronte della concessione del bar si provveda alla spese di ristrutturazione, come il rifacimento del manto erboso e la tinteggiatura esterna del bar. I prossimi interventi riguarderanno l’installazione di un impianto di condizionamento all’interno del locale e lo spostamento del motore frigo del bar all’esterno, la sistemazione di un’altalena e l’acquisto di una gettoniera per gestire l’illuminazione del campo di calcetto. Dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Maurizio Bernardi, accompagnato dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, seguirà un rinfresco e un breve torneo inaugurale di calcio a cinque.

CASTELNUOVO / CROCE ROSSA Avvicinare i giovani alla Croce Rossa, alle tematiche dell'educazione alla salute, alla pace e al servizio verso la propria comunità, anche durante le fasi di un'emergenza: questo lo scopo del “Campus 2013” della croce Rossa di Verona svoltosi a Castelnuovo del Garda dal 12 al 18 agosto e che ha visto la partecipazione di trenta ragazzi dai 14 ai 20 anni. «I ragazzi sono stati alloggiati presso gli impianti sportivi di Castelnuovo e l’Amministrazione comunale, in concerto con la Provincia, ha fornito il supporto della Protezione civile - spiega Alessandro Deamoli, consigliere delegato alla Protezione civile -. Ringrazio il presidente della Polisportiva Francesco Oliosi, il coordinatore della squadra di Protezione civile di Castelnuovo del Garda Stefano Giambenini, l’assessore provinciale Giuliano Zigiotto e i tecnici della Provincia per la collaborazione prestata».

LAZISE / IL PREMIO

Il buon Samaritano Giunge alla quarta edizione il premio "Il Samaritano di Lazise" promosso dalla sezione Aido Simone Gelmetti. Cittadini ed enti lacisiensi possono segnalare una o più persone che si siano distinte in maniera silenziosa ed attiva, in misura disinteressata in favore di altre persone in oggettiva difficoltà. La segnalazione deve aver luogo entro il 31 ottobre prossimo e deve essere ben circonstanziata. Va presentata all'Aido di Lazise dove una apposita commissione vaglierà le singole proposte. Il premio verrà quindi assegnato in una cerimonia pubblica, alla presenza delle autorità locali, in prossimità delle festività natalizie. «L'obiettivo è quello di offrire ai giovani un nuovo punto di vista da cui guardare il mondo - spiega il presidente Sergio Ferraro -

totalmente diverso da quello che ogni giorno propongono i mezzi di comunicazione di massa: violenza, bullismo, sopraffazione, femminicidio. Semmai una contrapposizione con la solidarietà, la vicinanza agli altri, il senso civico, il reciproco aiuto e sostegno». Il premio è giunto alla quarta edizione e sta riscontrando vivo apprezzamento presso la società civile lacisiense. La prima ad ottenere il riconoscimento, inaugurando di fatto il premio, è stata Vicenzina Perinelli, successivamente Giampaolo Bozzini, e nell'anno appena trascorso sono stati gli autisti volontari della San Martino in Calle a fregiarsi dell'ambito riconoscimento pubblico. Premio in denaro che gli stessi hanno devoluto in beneficenza. S.B.


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LAZISE. Decisione del Comune: c’è chi è soddisfatto, chi invece protesta

LAZISE / LA GIUNTA

Venti parcheggi tagliati sul lungolago Marconi

Edilizia, scelto

Non è piaciuta a tutti la manovra dell'amministrazione comunale di eliminare nel bel mezzo della stagione estiva una ventina di posti auto sul lungolago Marconi. Gli stalli blu a ridosso della banchina, con sosta a pagamento, erano ormai diventati un riferimento sicuro per chi doveva parcheggiare a ridosso del centro storico per una breve sosta, per il disbrigo di alcune operazioni commerciali o amministrative, per potersi godere anche una breve visita a Lazise. Ora con questa eliminazione in tutta fretta , molti sono i soddisfatti, altri no. I soddisfatti sono coloro che avevano insistito per un lungolago tutto pedonale e senza auto in sosta, uno dei punti posti nel programma elettorale del nuovo sindaco Luca Sebastiano, quelli insoddisfatti sono quelli che in quel luogo spesso ne utilizzavano i servizi. «Noi siamo due anziani coniugi che vivono a Verona - spiega una signora - e spesso usciamo dalla città per prendere una boccata d'aria sul lago. Questo posto, anche se a pagamento, per noi era comodissimo, vicino al lago, al centro, una sosta breve, un piccolo contributo alle casse comunali. Ora siamo costretti a fare più strada per raggiungere un bar in centro. Ci dispiace molto di questa iniziativa dell'amministrazione comunale». «Per noi quei pochi posti servivano a portarci clientela-

Giuseppe Pachera

afferma un barista del centro - perché alcuni si fermano per poche ore a Lazise, soprattutto gli italiani. E quei posti servivano per loro. E poi l'amministrazione comunale ci ha anche rimesso dei bei soldini con gli incassi dalle macchinette. E farlo nel pieno della stagione, poi... E' una operazione, secondo me, sbagliata». «La necessità di dare spazio ai pedoni che si riversano sul lungolago Marconi è stato il motivo più importante per togliere le auto parcheggiate a bordo lago - spiega Giuseppe Pachera consigliere delegato alla Viabilità- e per

rendere univoco lo spazio del lungolago, dal porticciolo al porto vecchio. Eravamo rimasti solo noi di Lazise ad avere le auto fino a bordo Lago. Nessun altro paese del Lago veronese le ha. E poi dobbiamo assolutamente completare questo tratto di lungolago, adeguandoci a quello già a suo tempo realizzato con la passata amministrazione Sebastiano. La nostra amministrazione ritiene l'opera indispensabile per rendere Lazise più bella ed accogliente. Logicamente conclude Pachera - non tutti si possono accontentare. Poco più avanti ci sono altri parcheggi a pagamento. Uno poco distante da porta Cansignorio e uno a ridosso del

LAZISE/ NIDO IL GIRASOLE

Piccoli nuotatori crescono E' stato il sindaco Luca Sabastiano a consegnare gli attestati di partecipazione ai genitori dei bambini che hanno partecipato al corso di acquaticità neonatale presso l'asilo nido Il Girasole, nel corso di una breve cerimonia. L'iniziativa, del tutto nuova per il nido Girasole, struttura convenzionata con il comune di Lazise, ha visto la partecipazione di una ventina di bambini, tutti piccolissimi, con una età dai 12 ai 36 mesi. I corsi stimolano lo sviluppo motorio e hanno un notevole effetto rilassante. «Lo

scopo, chiaramente, non è quello di insegnare ai piccoli i segreti degli stili e delle tecniche di nuoto più raffinate - spiega Alessia Bigagnoli, responsabile dell'asilo nido - ma prolungare nel bambino il piacere di stare ancora nell'acqua, muovendosi in un ambiente che gli è familiare e progredendo man mano verso la completa autonomia dei movimenti». Il corso di acquaticità è durato l'intero mese di luglio ed ha riscontrato un notevole successo nelle famiglie che hanno aderito

alla iniziativa. «Lo riproponiamo anche per il prossimo anno - spiega ancora Bigagnoli - perché anche i genitori hanno capito che rinforza il sistema cardiocircolatorio, respiratorio e l'apparato scheletrico, nonché porta il bambino ad accrescere la fiducia in se stesso». A settembre l'asilo nido avvierà il progetto "porte aperte" proprio per far conoscere da vicino le opportunità che la scuola d'infanzia offre, le novità in cantiere, ma soprattutto la disponibilità ad appoggiare le famiglie per lo sviluppo armonico dei bambini. «E' una struttura che è sorta anni fa ed è convenzionata con il comune spiega Luca Sebastiano - e proprio per questo va valorizzata. Il continuo aggiornamento delle offerte, della didattica, ne fa uno dei centri più importanti di tutto il comprensorio. Non a caso aderiscono alle iniziative anche bambini di famiglie residenti in altri comuni circonvicini». S.B.

Centro giovanile parrocchiale. Ritengo quindi, che a Lazise vi siano sufficiente servizi per gli automobilisti». Sergio Bazerla

il responsabile La giunta comunale con una delibera di questi giorni ha deciso di assumere in via provvisoria il tecnico responsabile dell'area tecnica e dell'area edilizia privata ed urbanistica. La decisione è stata assunta a seguito delle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio che ha visto l'elezione a sindaco di Luca Sebastiano. Ne è conseguito che con la decadenza del sindaco Renzo Franceschini sia anche decaduto l'incarico di responsabile dell'Ufficio edilizia privata per l'ingegnere Luigi Lovato. Le note vicissitudini giudiziarie cadute come un fulmine sul palazzo municipale, nello specifico con l'arresto del geometra Giuseppe Zanini e con l'indagine giudiziaria a carico del ragioniere Mauro Antonelli, hanno notevolmente rallentato ogni azione amministrativa sulla nuova giunta appena insediata. L'urgenza di dare operatività all'ufficio ha quindi convinto la giunta a provvedere all'incarico di detto ufficio all'architetto Umberto Minuta di Verona per un periodo di quattro mesi, con scadenza del contratto al 30 novembre 2013. L'architetto Minuta ha riscontrato l'interesse della giunta municipale essendo in possesso delle specifiche capacità tecniche idonee al conseguimento degli obiettivi prefissati dal sindaco e dalla giunta municipale. Opererà all'interno della sede municipale a part-time per 18 ore settimanali. «L'esigenza di dare una struttura all'ufficio edilizia privata era improcrastinabile spiega il sindaco Luca Sebastiano - e non avendo individuato soggetti idonei all'interno della struttura ci siamo avvalsi di un tecnico esterno. Il periodo è breve per una sorta di " prova". Il lavoro non manca e siamo fiduciosi possa essere svolto con competenza e soddisfacendo a pieno alle necessità della nostra cittadinanza». S.B.

CALMASINO

Grest estivo: numeri e qualità Numeri e qualità. Si è concluso, dopo cinque settimane d’intenso sano divertimento, il Grest organizzato dall’assessorato ai servizi sociali di Bardolino nelle aule e nel giardino della prima scuola verde d’Italia di Calmasino. Le iscrizioni, superiori ad ogni aspettativa, hanno raggiunto quota 116 e per problema di capienza degli spazi sono state circoscritta ai soli residenti. A coordinare le attività una ventina d’animatori dai 15 ai 17 anni guidati da sei educatori della Cooperativa il

Ponte (Stefano Bertoldi, Paola Tonin, Marianna Rossi, Francesca Brunetti, Alice Baraldo e Giulia Lonardoni). «E’ un gruppo affiatato che “coltiviamo” anche durante tutto l'arco dell’anno, creando per loro momenti di aggregazione. A questi ragazzini un grazie sentito, anche perchè lo fanno a titolo di volontariato; di questi tempi è un esempio per tanti giovani oltre che un segnale molto positivo per tutta la nostra comunità» afferma l’assessore al sociale Loris Lonardi. Nel corso del Grest

numerose le attività anche esterne con gite a Valeggio e Borghetto, con una guida dell’associazione Ctg “El Vissinel”, al Parco Avventura delle Busatte di Nago Torbole seguendo un percorso tra ponti tibetani, a Villa Buri di Verona, all’Archeopark di Boario Terme e al Parco acquatico Cavour. Ma l’attività di aggregazione a Calmasino continua fino al 29 agosto, ogni mattina dalla 8,30 alle 12, con “Resta con noi” per i bambini delle elementari e medie. S.J.

BARDOLINO / FOTONOTIZIA Una location suggestiva per una serata da ricordare. L’associazione albergatori di Bardolino ha promosso per un gruppo di clienti, alloggiati nelle strutture ricettive del paese, un aperitivo al tramonto sul molo di Punta Cornicello. Un centinaio i presenti che hanno gustato le eccellenze locali (pesce, vino Chiaretto) accompagnati dalle note musicali in sottofondo di violino e arpa. A caratterizzare la scena il passaggio di alcune barche di pescatori subito immortalate dagli ospiti comodamente seduti in riva al lago. L’evento è stato promosso in collaborazione con l’associazione “De Gustibus” e la Fondazione Bardolino Top.


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PASTRENGO. La tradizionale festa si svolgerà nel cortile delle scuole di Piovezzano

PASTRENGO / COMUNE

Zucche protagoniste dal 5 all’8 settembre

Bilancio 2012 approvato

La Pro Loco Pastrengo dà il via dal 5 all’8 settembre alla XXII Festa della Zucca che anche quest’anno ha luogo nella location di Piovezzano. «Sull’esperienza dello scorso anno - parla il presidente Pro Loco Albino Monauni -, abbiamo perfezionato la logistica del tendone posto ora nel cortile delle scuole di Piovezzano e posizionando la musica in cima alla piazza davanti alla Chiesa, dove di notte, la facciata illuminata fa da preziosa coreografia. Ci è così più facile collegare la Festa sulla piazza, alla vicina Sala Leardini, nei cui spazi dentro e fuori è prevista una rassegna di quadri

Un momento della Festa della Zucca 2012

con assaggi d’arte di varia natura. Oltretutto da qui si gode una splendida vista sulla Val d’Adige». Al cen-

tro di Zuccafolk Pastrengo sono sempre le zucche partecipanti al Concorso “Zucca più…” esposte in

BARDOLINO

Campeggio tutto padri e figli Una proposta nata per gioco è diventata nel tempo una piacevole consuetudine. Ormai da sei anni un gruppo sempre più numeroso di genitori di Bardolino trascorre tre giorni in campeggio con i propri figli. Vige però una regola tassativa: le mogli devono rimanere a casa. Un esperimento che raccoglie un entusiasmo incredibile, visto il successo d’adesioni spontanee, dai bambini e papà che si prefiggono come meta la montagna del Trentino Alto Adige. E’ Andrea Erculiani la guida che in primavera, accom-

pagnato da Davide Rizzi e Giorgio Francipane, effettua il sopralluogo dei percorsi alpini da percorrere a piedi con la “carovana” di bambini, dai quattro ai dodici anni. Ragazzini che con diligenza e spirito di squadra s’inerpicano tra luoghi spesso incontaminati della natura. Lunghe passeggiate con arrivo in baita dove, come da programma, un menù unico attende i giovani scalatori. Poi il rientro al campo base, il montaggio delle varie tende e spazio ai giochi e alla lunghe chiacchierate. Bandita ovviamente la tv,

del resto mai chiesta dalle stesse piccole giovani “marmotte”. L’anno scorso oltre alle lunghe camminate un fuori programma di grande impatto: l’escursione in bici da Dobbiaco a Linz con tappa intermedia alla fabbrica dei Loacher. Più vicina a casa la meta di questa estate: Andalo e Molveno. Conclusione con la classica arrampicata sugli alberi al Forest Park in località Pradel e prima del ritorno a casa con la tappa ad Andalo a curiosare gli allenamenti del Bologna calcio, in ritiro nel Trentino. S.J.

LA MEDAGLIA

Napolitano premia Bardolino Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha donato al Comune di Bardolino la Medaglia del Presidente della Repubblica, per meriti relativi all’organizzazione del Festival della Geografia. Il riconoscimento equivale alla concessione dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica alla

manifestazione in programma al centro congressi Aqualux di Bardolino il 25,26,27 ottobre. «E’ davvero un importante riconoscimento che arriva nell’ambito della cultura ed in particolare nei confronti di una manifestazione voluto fortemente dall’assessore alla cultura Marta Ferrari che l’ha portata egregia-

mente avanti», ha sostenuto in sede di conferenza stampa il sindaco Ivan De Beni. Il Festival internazionale della Geografia, giunto alla terza edizione, è ideato dal giornalista-scrittore Paolo Gila e si avvale della collaborazione di Lucia Turri, figlia del compianto geografo.

bella vista su casse di legno nei giardini pubblici fronte strada provinciale. Le premiazioni delle varie categorie hanno luogo con cerimonia pubblica nella serata di domenica 8 settembre. Motivo di orgoglio per il presidente Monauni, è la presenza quest’anno dei Maestri intagliatori di Modena già a partire dalla sera di venerdì 6 settembre, che oltre ad esibirsi personalmente nell’arte dell’intaglio insegnano anche al pubblico interessato la tecnica decorativa con frutta e verdura. Le lezioni si svolgono sul posto come prova pratica utilizzando le attrezzature adatte all’intaglio prestate dai maestri intagliatori. Ogni apprendista intagliatore potrà poi portarsi via la frutta personalmente lavorata durante il corso. A cornice della Festa sono presenti molti banchetti di artisti e artigiani-hobbisti che invitano a curiosare passeggiando con tranquillo e rilassante filò, tra sapori e profumi delle ricche pietanze a base di zucca. Bruna De Agostini

Il Comune di Pastrengo chiude il bilancio 2012 con un avanzo di amministrazione di complessivi 5.336,92 euro. Il dato è emerso nell’ultimo Consiglio comunale durante la discussione per l’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2012. Il Consiglio comunale si è aperto, come richiesto dal consigliere Davide Cimolini, ricordando due cittadini di Pastrengo che sono venuti a mancare in questi giorni: «Giuliano Oberkanins, 34 anni, morto in un incidente stradale, conosciuto da tutti e figlio di Sebastiano che ha lavorato come volontario per il Comune: un lutto che ha colpito tutta la comunità; Elio Visuri, storico “figaro” della piazza che per anni ha tagliato capelli, rasato barbe e ascoltato le confidenze di tre generazioni di cittadini di Pastrengo». La discussione si è aperta con l’intervento del sindaco di Pastrengo Mario Rizzi «La continuazione dell’opera di revisione di tutti i residui, iniziata negli scorsi esercizi, ha portato per l’esercizio 2012 una pulizia

del bilancio e un quadro esatto della situazione economica del Comune». Un dato da sottolineare tra le molteplici voci del bilancio, è il risparmio attuato dall’Amministrazione per la spesa corrente. Infatti il bilancio di previsione assestato 2012 esponeva una spesa corrente pari a 2.591.517,86 euro mentre la spesa corrente effettivamente impegnata è risultata essere pari a 2.216.262,09 euro con economie per 375.255,77 euro, corrispondenti a una percentuale del 14,48%. «Ciò sta ad attestare, oltre alla congruità delle previsioni e alla loro rispondenza alle reali necessità, il completamento delle iniziative programmate in ogni settore di intervento, per ognuno dei quali erano previsti degli obiettivi che sono stati conseguiti» ha concluso Rizzi. Il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto per l’esercizio finanziario 2012 (con il voto contrario di Davide Cimolini) con un avanzo di amministrazione al 31/12/2012 di 5.336,92 euro, cifra che non è ancora stata vincolata. Bruno Gardin


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RIVOLI. Una festa ad hoc per ricordare i tempi andati e stare insieme

RIVOLI / IL CONVEGNO

Canale riabbraccia tutti i vecchi amici

Napoleone in Veneto

Festa grande a Canale. Da tempo era prevista un’occasione per ritrovarsi, per stare in compagnia. Il desiderio è stato esaudito sabato 10 agosto, quando gli abitanti di Rivoli hanno “riabbracciato” amici e parenti sia della zona, sia trasferitisi per varie ragioni in altre città italiane. Il filo conduttore dell’incontro era “Pensieri e ricordi de na olta”, proprio per trascorrere qualche ora insieme a

rivangare i vecchi tempi e farsi quattro risate. Tutto in un clima di festa. C’è stato modo di ricordare pure la famiglia Zanfretta, che dopo la malattia e la morte della figlia Susy nel 1974, a soli 23 anni, ha deciso di elargire le sue ricchezze in giro per il mondo: i genitori iniziarono a Canale con la restaurazione interna della chiesa, poi arrivarono in Africa, in Asia, in America e in Oceania,

costruendo chiese, ospedali, seminari, pozzi e altre opere di ingente valore. Sabato 10 agosto gli amici si sono ritrovati in chiesa per la Santa Messa, alla presenza di Padre Marco Rovai e di Padri stimmatini: Padre Giancarlo Piccolboni , Padre Simone Piacentini e Padre Luciano Benedetti. Le circa trecento persone intervenute hanno fatto un salto in piazza, attorno a una mostra

fotografica allestita per l’occasione, con immagini del passato della scuola, della chiesa e di quelle persone che hanno contribuito a scrivere la storia del paese. I bambini, invece, si sono divertiti con alcuni giochi di una volta. Dopodichè è stata la volta dell’aperitivo e della cena preparata dal gruppo del “Trebianel” di Gaium. I commensali hanno potuto godere di momenti di musica e di poesia. Durante la cerimonia, si sono ricordati inoltre alcuni sportivi di rilievo della zona. Il Sindaco Mirco Campagnari ha premiato il ciclista conterraneo Mattia Cristofaletti, campione italiano allievi, per la specialità “cronometro”, invitato per l’occasione, insieme a sportivi e dirigenti della sua società. Gli invitati hanno pure potuto raccontare i momenti significativi del loro passato trascorsi nella frazione di Canale. Gli organizzatori, contenti dei risultati e davanti a così tanti riscontri positivi, hanno confermato l’appuntamento per il prossimo anno.

Napoleone Bonaparte in primo piano. Il Comune di Rivoli ha organizzato un convegno per sabato 5 ottobre sulla figura dello storico imperatore francese durante la sua permanenza nel Veneto. Il titolo dell’incontro è appunto “Napoleone 1797. Rivoli e

CAPRINO

“Quaderni culturali”, ecco l’ottavo volume E’ stato recentemente presentato il volume numero 8 dei “Quaderni culturali caprinesi” edito dalla Biblioteca Comunale “G. Arduino” in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Caprino. La pubblicazione del Quaderno culturale è un evento atteso da molti come ricorda il sindaco, Stefano Sandri: «La presentazione del

nuovo volume dei Quaderni Culturali caprinesi – dice il sindaco Stefano Sandri - è un appuntamento culturale sentito ed è per l’Amministrazione comunale motivo di soddisfazione perché sta ad indicare l’entusiasmo delle tante iniziative culturali organizzate dalla Biblioteca Comunale». Il volume numero 8 si caratterizza per l’originalità e la varietà

delle ricerche esposte. Così, ad esempio, dallo studio di Claudio Bismara scopriamo che a Pesina, agli inizi del XV secolo, vi era una proliferazione di notai impegnati nella redazione di atti privati dal cui esame si ricavano delle indicazioni sulle vicende della vita quotidiana locale. Giuliano Sala con la consueta competenza parla dei beni dell’abbazia di San Zeno nel territorio caprinese nei secoli XI e XII. Dal contributo del prof. Ettore Curi emergono dei dati sulle genti della vallata caprinese in epoca napoleonica delineando fattori sociali, economici e amministrativi. Il prof. Gondola mette in rilievo nuovi e originali dati relativi allo scienziato Giulio Antonio Sandri individuandone

anche la magione paterna; in un altro articolo vengono percorse vicende di vita amministrativa caprinese nel difficile periodo dalla fine dell’Ottocento ai primi anni del Novecento. Inoltre uno studio viene dedicato ai personaggi raffigurati nelle lunette dell’atrio di Palazzo Carlotti dimostrando come Caprino fosse meta di personaggi illustri appartenenti alla nobiltà imperiale e medicea. Novità vengono anche dagli studi di Ezio Perbellini sulla guerra di Libia attraverso la corrispondenza di militi caprinesi e di Roberto Piccoli che riporta le vicende belliche della prima guerra mondiale nella zona di Nago – Monte Altissimo. Il Prof. Arrigo Gregnanin dell’Università di Milano spiega la tipicità

Stefano Sandri

geologica delle rocce della Madonna della Corona a Spiazzi, mentre il Prof. Corrado Viola dell’Università di Verona propone una rilettura sull’opera letteraria dell’umanista Luigi Gaiter. Si prosegue con la sezione letteraria e quindi con quella fotografica dedicata alle interpretazioni fatte da alcuni giovani caprinesi del circolo fotografico S.P.Q.F. «Nel ringraziare ciascun autore per aver messo a disposizione il proprio prezioso saggio – conclude il Sindaco -, è doveroso ancora una volta fare un plauso al prof. Gondola per il lavoro fatto unanimemente riconosciuto e apprezzato. Inoltre per chiarezza è opportuno evidenziare che la stampa della pubblicazione è stata resa possibile grazie ai contributi volontari di sostenitori, che pure ringraziamo, e non ha comportato nessun esborso di denaro per l’amministrazione comunale». M.S.

La Serenissima”. Promosso su iniziativa dell’associazione Identità Europea, il convegno avrà luogo alla Polveriera di Rivoli (a meno di sorprese dell’ultimo minuto). Mercoledì 25 settembre, invece, si terrà la presentazione a Verona, nella Loggia di Fra Giocondo. Scendiamo nel dettaglio: la figura di Napoleone e le tematiche riguardanti la sua permanenza in Veneto nel 1797, con particolare riferimento al rapporto con la Serenissima, verranno analizzati e trattati da relatori di diverso orientamento culturale. In particolare, parleranno Mario Agnoli e Renzo Fogliata per Identità Europea e Paolo Foramitti e Livio Simone per l’associazione Le Souvenir Napoleonien. Al convegno, poi, si accompagneranno manifestazioni collaterali e un concorso per le scuole, che intende coinvolgere le elementari, le medie inferiori e le medie superiori, utilizzando varie azioni finalizzate ai diversi obiettivi didattici relativi all’età e alle attitudini dei partecipanti. Per quanto riguarda le scuole elementari lo scopo principale è avvicinare i bambini alla storia in modo divertente e permettere loro di socializzare con i compagni, ricostruendo il quadro storico così importante per Rivoli. Gli studenti più grandi, invece, dovranno elaborare un componimento (letterario, saggistico, poetico, artistico, musicale, multimediale) sul ruolo di Napoleone Bonaparte nella caduta della Repubblica di Venezia, tenendo conto dell’importanza della battaglia di Rivoli. La giuria assegnerà a ciascuno degli autori dei tre elaborati più meritevoli un premio in buoni libro. In ogni caso, tutti coloro che prenderanno parte alla manifestazione, riceveranno un attestato di merito. Ricordiamo che la partecipazione deve essere effettuata dalle classi degli istituti del territorio.


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SEGA DI CAVAION. Il sindaco Sartori annuncia la novità dell’anno scolastico 2013/14

Scuola per l’Infanzia: apriranno due sezioni Per l'anno scolastico al via in Settembre a Sega di Cavaion Veronese verranno aperte due nuove sezioni di scuola per l'Infanzia. La conferma è arrivata in Comune con nota del dirigente scolastico Luigi Facchin in data 3 luglio 2013. Lo annuncia il sindaco Lorenzo Sartori ricordando che l'Amministrazione Comunale ha già a disposizione un plesso scolastico che ospiterà le due sezioni di scuola per l'Infanzia. «Da qualche anno come Amministrazione abbiamo chiesto di poter attivare una scuola materna statale certi che il servizio è indispensabile non solo nella frazione di Sega ma anche in tutto il Comune di Cavaion». Fino ad oggi la frazione di Sega non aveva una scuola Materna e i genitori dovevano portare i bambini a Cavaion o nei paesi vicini con non poche difficoltà e disagi. Le due sezioni saranno aperte nel fabbricato recentemente ristrutturato delle ex Scuole Elementari negli ultimi anni adibito ad asilo nido. I locali quindi sono idonei per ospitare le due

Scuola materna statale a Sega di Cavaion

sezioni di scuola per l'Infanzia. «Ora stiamo facendo alcuni lavori di sistemazione esterna ed interna e ai primi di settembre arriveranno i nuovi arredamenticontinua il Sindaco-. Inoltre si potrà raggiungere la scuola dal retro dalla nuova lottizzazione e quindi non dalla strada provinciale per maggior sicurezza». Per le due sezioni sono previsti 4 insegnanti e una persona addetta alle pulizie dei locali. Inoltre verrà attivata la

mensa interna per tutti i bambini. Il costo del personale sarà interamente a carico dello Stato. La gestione della scuola dipenderà dall'Istituto Comprensivo di Cavaion in quanto scuola statale. La scuola potrà ospitare un minimo di 36 bambini, in questo mese sono state raccolte le adesioni con grande successo in considerazione anche del grande vantaggio economico per le famiglie. Infatti rimarrà a carico delle famiglie il solo

costo della mensa. «Si ringraziano - conclude il Sindaco - tutte le persone che hanno favorito l'istituzione di questo importante servizio per tutta la comunità di Sega in particolare il Dirigente Provinciale Gianni Pontara e il Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Cavaion Luigi Facchin, oltre a tutta la giunta e ai consiglieri comunali che hanno appoggiato ed apprezzato questo importante risultato». M.S.

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«Pat, la paura fa 90» A Cavaion gli esponenti di Progetto Paese, in un sala gremita di cittadini, fanno le pulci al Pat recentemente adottato in Consiglio Comunale. Durante la serata vengono proiettate quelle diapositive che il sindaco, con la complicità della sua maggioranza e l’astensione di Sabaini, non ha permesso l’utilizzo durante la seduta di consiglio comunale. Quando si dice che: “la paura fa novanta”. In tutti i modi, sindaco e consiglieri di maggioranza hanno cercato di rendere incomprensibili gli interventi di Progetto Paese per paura, appunto, di non riuscire a controbattere le osservazioni al Pat con valide ragioni di interesse pubblico. Nell’assemblea pubblica del 4 luglio, i consiglieri comunali Righetti Roberto, Tramonte Sabrina, Mancini Corrado affiancati da Rizzi Emanuele, con le loro relazioni hanno ampiamente dimostrato come il Pat sia stato redatto senza una ben che minima progettualità capace di proiettare il paese, con efficienza, nel prossimo decennio. Il dimensionamento del Pat risulta eccessivo, con i residui di PRG si possono sviluppare oltre 500 mila metri cubi. La cubatura residenziale realizzabile nei prossimi dieci anni è spropositata rispetto alle reali necessità. A fronte dei 360 mila mc. circa previsti, gli esponenti di Progetto Paese hanno dimostrato, con calcoli alla mano, che nel prossimo decennio ne sarebbero sufficienti non più di 100 mila. L’eccessiva crescita residenziale ha spinto la spesa comunale fuori controllo con servizi sempre più inadeguati e strutture ed infrastrutture comunali insufficienti. Sotto il profilo dello sviluppo economico viene fatto notare come il sindaco continui a sostenere, a parole, la vocazione turistica del paese, ma nei fatti il Pat, senza alcuna giustificazione, trasforma le aree a destinazione turistico-ricettiva (Fontane, Villa, Valquarole) in aree a destinazione residenziale. Nel corso della serata è stato anche evidenziato come l’amministrazione Sartori non abbia mai posto in essere alcuna iniziativa di edilizia economico popolare pur disponendo di parecchie centinaia di migliaia di euro vincolati a tale scopo, ma destinati altrove. Parole al vento, senza alcun cenno di risposta, è stata la domanda posta da Progetto Paese: «Quale valida ragione di interesse pubblico spinge verso una politica che vuole il raddoppio del paese nei prossimi dieci anni e che muta la destinazione da turistico-ricettiva in residenziale di aree strategiche allo sviluppo turistico?». Corrado Mancini Consigliere Comunale Progetto Paese - Cavaion


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IL CASO. Ma ci sono ancora alcune speranze di salvezza AFFI. Giuseppe Lenotti è venuto a trovarci in redazione

Prada-Costabella: «Faccio chiarezza funivia a rischio per la mia Selene» Ci sono alcune speranze per la funivia di Prada-Costabella, ma ad ora, se non ci dovessero essere conferme, pare che lo stabilimento sia destinato a fermarsi. Se non verranno concessi ulteriori posticipi, giovedì 22 agosto (al momento della stampa del giornale, ndr) la struttura dovrà chiudere. Quel giorno infatti è il termine dell'ennesima proroga della vita tecnica degli impianti di risalita. Graziella Finotti e Rinaldo Sartori, rispettivamente sindaci di San Zeno di Montagna e di Brenzone, però sono in parte speranzosi: questi due Comuni sono i proprietari al cinquanta per cento ciascuno degli impianti gestiti attraverso la società Prada Costabella srl, e sperano arrivino al più presto segnali positivi da Roma, e più precisamente dagli uffici del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dove si erano recati di persona nei primi giorni di luglio per richiedere la proroga per la fine della stagione estiva di quest'anno e per tutto il 2014. Da quell'incontro i due primi cittadini erano usciti soddisfatti. I sindaci avevano trovato i dirigenti e funzionari ministeriali piuttosto ottimisti e speranzosi. Sul tavolo, l'ipotesi ancora possibile pare quella di creare un decreto ad hoc per gli impianti a fune, con riferimento allo stesso Milleproroghe. Esistono infatti altre strutture in Italia che si trovano in una condizione simile a quella di Prada, come quella dell'Abetone in Toscana. Le chance, insomma, potrebbero aumentare se la questione prenderà davvero un respiro nazionale. Mentre i sindaci attendono con ansia una telefonata da Roma che dia la conferma del via libera alla proroga, sull'altro versante Giuseppe Venturini, presidente della Prada Costabella srl, continua a lavorare alla disperata ricerca di finanziamenti da parte di banche, enti

e società private per la realizzazione dei nuovi impianti di risalita. Quindi se il presente di Prada potrebbe essere deciso negli uffici romani, il futuro invece passa soprattutto da possibili investimenti di realtà esterne che credano nel nuovo progetto. Il piano di rilancio, ideato dalla società di gestione, a oggi prevede una quindicina di cabinovie da otto posti con un unico impianto di risalita. Il costo dell'opera ammonta a sei milioni di euro, quattro in meno rispetto all'idea iniziale che prevedeva anche la costruzione di strutture ricettive e una stazione intermedia, ma in seguito abbandonata perché troppo onerosa. Se da una parte continua la ricerca di soldi per sostenere il progetto di rifacimento della struttura, dall'altra gli impianti di risalita potrebbero beneficiare del patto per un protocollo d'intesa per lo sviluppo della montagna veronese siglato da Provincia, Camera di Commercio e funivia di Malcesine che intende valorizzare e rilanciare il territorio montano, dalla Lessinia al Baldo, in particolare per venire incontro a realtà che stanno vivendo un momento di difficoltà, tra cui Nuova Lessinia, da una parte, e la stessa Prada, dall'altra.

«Desidero chiarire la situazione per mia figlia Selene e la nostra famiglia». Queste le parole di Giuseppe Lenotti di Affi, venuto in redazione a L’Altro Giornale in una calda mattinata di agosto. E le precisazioni riguardano in particola la lettera pubblicata sull’edizione di agosto a firma del sindaco Roberto Bonometti. La piccola Selene, 11 anni, è affetta da crisi epilettiche giornaliere e da una malattia rara, la Pxe (Pseudoxanthoma elasticum). I familiari vivono una situazione difficile, anteponendo le necessità della ragazza ai loro bisogni e i loro interessi. Papà Giuseppe ha pure aperto un blog personale, www.infodisabili.org, per tenere informati gli interessati, fornire l’opportunità di aiutare concretamente la figli e ringraziare le figure che quotidianamente danno una mano alla famiglia. «Il Sindaco ha scritto nella sua lettera che è stata trovata una soluzione, sottoposta poi ai noi genitori per poter allargare la nostra abitazione al fine di trovare quella soluzione che soddisfi le nostre esigenze e nello stesso istante gli affetti familiari dei nonni. Allora, in primis l’appartamento non è di mia proprietà, bensì dei miei suoceri con cui viviamo. Non è stato deciso nulla, si sono solo fatte alcune ipotesi. C’è ancora tutto da valutare». Secondo punto: nella lettera, Bonometti specifica che «noi siamo disposti a creare un comitato che abbia il compito di raccogliere fondi, anche quando i riflettori si saranno spenti, e che “cammini” insieme alla famiglia per la tutela della bambina e della famiglia stessa». «Non sono d’accordo – replica Lenotti -. Chi desidera fare donazioni, può indirizzarle ai nostri numeri di

conto corrente personali. E se qualcuno mi chiederà il resoconto finale delle spese, io lo mostrerò senza alcun problema. Non voglio che la gente pensi che i soldi vadano a finire chissà dove. Desidero aiutare mia figlia, per darle una mano quando lei sarà più indipendente e pretenderà la sua intimità. Questo comporterà un’assistenza specifica in casa: i miei suoceri, che ringrazio davvero per tutto ciò che stanno facendo per Selene, non potranno aiutarmi per sempre. Purtroppo viviamo giorni difficili, e le imprecisioni di qualunque genere sulla nostra situazione, rendono ancora più difficile andare avanti». Per chi volesse effettuare una donazione: Postepay numero: 4023600618041380 intestato a Giuseppe Lenotti o conto corrente Bassa Vallagarina Bcc s, intestato sempre a Giuseppe Lenotti, Eur Iban: IT30I0801159330000024046879. Dall’estero inserire il cod.BIC: CCRTIT2T01A. Matteo Sambugaro

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

DONNE E SENOLOGIA NELLA REALTA’ BENACENSE Una donna su dieci, in particolare quelle comprese nelle fasce di età più giovane, viene colpita da tumore alla mammella. Una frequenza elevata - con evidenti ricadute a livello sociale anche a causa della severità della malattia - e che è sensibilmente aumentata nel tempo probabilmente perché collegata alle differenti abitudini alimentari, fattori ambientali e stimolazioni ormonali. L’attenzione scientifica dedicata al problema oggi guarda sempre più non solo alla prevenzione e alla diagnosi sempre più precoce, ma anche e soprattutto a garantire alla donna colpita dalla patologia la miglior qualità di vita possibile sotto tutti i punti di vista: psicologica, affettiva, lavorativa. E' ormai opinione condivisa che il trattamento della patologia mammaria imponga un approccio multidisciplinare che chiama in causa le figure di più specialisti: oncologo, chirurgo, chirurgo plastico, radiologo, fisiatra, psicologo. Solo attraverso il coinvolgimento delle diverse competenze si può raggiungere l'obiettivo di un trattamento il più possibile “dedicato” e quindi del miglior risultato terapeutico. Un percorso, questo, che presuppone anche la massi-

ma disponibilità, da parte della paziente, ad una partecipazione attiva e consapevole. In questo scenario va sottolineato che le tecniche di chirurgia oncoplastica, con le strategie di ricostruzione e rimodellamento della ghiandola, sono ormai parte integrante del trattamento chirurgico del tumore della mammella; lasciando i trattamenti demolitivi solo a casi limitati, anche in considerazione dei moderni principi oncologici per i quali e' stato dato spazio sempre maggiore a soluzioni conservative. Un diverso approccio chirurgico, che si basa sulla cultura di una scelta elaborata ad hoc in un contesto multifattoriale che tiene conto dello status della paziente, della tipologia della lesione e i suoi rapporti con le strutture limitrofe pur non dimenticando mai i criteri fondamentali della radicalità oncologica integrata alla chirugia oncoplastica. Nei trattamenti demolitivi e' ormai assodato il principio, ove possibile, della ricostruzione immediata, sia essa in uno o due tempi, ottenendo con questa opzione un favorevole impatto psicologico sulla paziente, oltre alla riduzione dei costi complessivi della terapia chirurgica del tumore mammario. L’approccio attuato nella nostra realtà ospedaliera vede la paziente

afferire all'ambulatorio di Chirurgia senologica per un nodulo clinicamente palpabile o dopo che ha già effettuato una valutazione ed uno studio radiologico senologico. Dopo aver completato l'inquadramento, la paziente è accompagnata all'intervento entro breve tempo: a seconda del quadro vengono effettuati i principali trattamenti di chirurgia conservativa - attraverso biopsie, quadrantectomie - o demolitiva mediante mastectomie con o senza ricostruzione a seconda dell'età e dello stesso quadro generale; lo studio dell'ascella, attraverso la biopsia del linfonodo sentinella eseguito in estemporanea, permette di ridurre i tempi di attesa e, in caso di svuotamento ascellare, evita alla paziente un secondo intervento. Nel prossimo mese di Ottobre, verra’ effettuato il Mese della prevenzione del tumore della mammella, mediante visite Senologiche, che potranno essere effettuate gratuitamente, presso la nostra Struttura, previa prenotazione al CUP. Dott.ssa Elena Fiorini U.O. Chirurgia Generale Casa di Cura Dott. Pederzoli pubbliredazionale


Cultura LETTO

PER VOI

Catherine Dune, Quel che ora sappiamo, Guanda Editore, 2012, 394 p., 18,00€.

“Un istante, e il presente diventa passato. Non serve altro. Un istante, e nasce il futuro. Ci buttiamo a capofitto in una vita che non è la nostra, che non ci appartiene”. Daniel Grant, è un adolescente di grande talento, nato dopo che il padre, in seguito alla morte della prima moglie, e già avanti con l’età, si era risposato. Ha un amico del cuore e una famiglia allargata calorosa e avvolgente. Non gli manca niente e il futuro si prospetta roseo. Ma una domenica di settembre un evento tragico precipita i genitori, Ella e Patrick, in una voragine di dubbi e sensi di colpa. Perché è potuto accadere? Iniziano una ricerca dolorosa d’indizi che li porterà a scoprire la verità e quanto crudeli possano essere dei giochi, psicologicamente violenti, fatti dai ragazzi. La storia, raccontata da vari punti di vista dei personaggi principali, dà una prospettiva più ampia di ciò che è narrato. Catherine Dunne, scrittrice irlandese, già autrice di numerosi romanzi di successo, fra cui “Tutto per amore” e “La metà di niente”, è abile nel ritrarre scene vissute dalle donne entrando nella loro parte più intima. Delicato e piacevole, nonostante la drammaticità della vicenda, il romanzo procede con una narrazione lenta che lascia al lettore il tempo di metabolizzare gli eventi di una famiglia con le sue incomprensioni, i caratteri spesso discordanti e le sofferenze che trovano origine nell’infanzia. Pur non essendo una scrittura “alta”, non ha momenti di stanchezza, è scorrevole e, talora, anche commovente. Il secondo suggerimento è per il romanzo d’esordio di Jon McGregor, “Se nessuno parla di cose meravigliose”, Neri Pozza (Tascabili). E’ l’ultimo giorno d’estate, nella sua stanza al numero diciotto, un ragazzo sta riponendo in una scatola le sue cose, qualche porta più in là una donna impacchetta i suoi averi, all’altro lato della strada due coniugi vanno a letto, al numero venticinque un uomo sta dipingendo con cura maniacale le finestre, una donna sbatte una coperta… Sembra un pomeriggio qualunque di una strada qualunque, invece è un giorno eccezionale in cui un tragico istante svelerà le cose meravigliose di cui nessuno parla. Un romanzo dai colori tenui e magici dove McGregor ritrae l’esistenza della gente comune.

P oesie

RUBRICHE

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Agosto 2013

a cura di Lino Venturini

Il Mese

IL PUNTO

Nella Roma antica, agosto era chiamato Sextilis, sesto mese. Poi, in onore del primo imperatore romano, fu ribattezzato Augustus. Il decreto del senato era già scritto come le delibere dell’attuale burocrazia amministrativa: “Considerato che l’imperatore nel mese di Sestile assunse il consolato, considerato che entrò per tre volte a Roma in trionfo, considerato che l’Egitto in questo mese fu ridotto in potere del popolo romano…considerato che è stato un mese estremamente fortunato per l’Impero, il senato decreta che esso sia chiamato Augustus”. Era l’anno 8 a.C. Dieci anni prima, l’imperatore aveva istituito le “feriae Augusti” da cui è nato il termine Ferragosto. I contadini si augurano che in agosto, in giusta misura, ogni tanto piova: “Quando piove d’agosto, piove miele e piove mosto”. Al 31 invece è possibile prevedere l’andamento dell’inverno perché: “L’ultimo tramonto del sole d’agosto tutto l’inverno mette a posto”, cioè, se la giornata è serena, il tempo invernale sarà mite. Al contrario: “Se il sole va giù nel sacco (dietro le nubi), avremo un inverno vigliacco (burrascoso e freddo) ”. Delle numerosissime feste, quest’anno ricordo solo quella di Montefiascone, una fiera che si svolge nei primi quindici giorni, e la segnalo per un celeberrimo episodio. Era il 1111, e il barone tedesco, Giovanni Defuk, al seguito di Enrico V, si avviò a Roma preceduto dal servo Martino che aveva il compito di scovare le osterie con il vino buono. A Montepulciano, Martino assaggiò il vino Nobile e segnalò l’osteria con un Est, ovvero “c’è”. Poi deviò verso Orvieto e commentò quel famoso vino bianco con Est! Est! Tornato sulla Cassia a Montefiascone, assaggiò un moscatello che superò ogni aspettativa e spinto dall’entusiasmo, scrisse tre volte Est! Est! Est! Quando il barone giunse a Montefiascone, non riuscì a resistere alla bontà di quel vino e ne bevve così tanto da morirne. Fu sepolto nella basilica di San Flaviano e sul sarcofago ancor oggi si legge l’epigrafe dettata dal servo Martino: “Est! Est! Est! Il mio signore Giovanni è morto per troppo Est!” Ai primi di agosto, dal 1967, in ricordo di quella bevuta, si svolge un corteo storico.

“Lei è democratico?” “Lo ero”. “Lo sarà ancora?” “Spero di no”. “Perché?” “Perché dovrebbe tornare il fascismo; soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia”. Queste poche battute caustiche e schiette, scritte da Leo Longanesi nel primo dopoguerra, ben si adatterebbero ai nostri giorni. L’Unione Europea, colpevolmente seguita dall’Italia, ha gettato la maschera e ha rivelato tutta la sua nullità perversa e oppressiva, eticamente ed economicamente. La sua Costituzione è un sistematico rinnegamento del passato religioso, culturale ed etico, ma le libertà, dalle quali dipende la nostra vita culturale e intellettuale, non esisterebbero senza l’eredità cristiana. Siamo arrivati a un tale stato di accecamento dell’intelligenza per cui è considerato un diritto anche ciò che è palesemente negativo come la micidiale deriva abortista, omosessualista ed eutanasia, per non parlare di quella giudiziaria. Vogliono imporre a tutti la propria sete di potere fatta passare per ansia di giustizia e cambiare il mondo in base ai propri interessi economici e ideologici. Il sano di mente che si oppone diviene il folle da zittire, da curare se non da eliminare. Intanto la vita è considerata un avanzo da buttare nei cassonetti della spazzatura e i pilastri su cui poggia la società, vengono erosi a partire dalla famiglia “naturale”, padre e madre. Tutto si accorda, si mescola e si confonde in un grigio quadro di bassi interessi e di effimeri, se non ignobili piaceri. L’igiene occupa il posto della morale e la libertà è morta perché troppo si è estesa. Non si è mai ottenuto nulla con la concessione che è, per sua natura, una strategia di sconfitta. La storia del Ventesimo secolo insegna che proprio “l’appeasement” e i continui cedimenti hanno permesso alla Germania di riarmarsi negli anni Trenta, a Hitler di metter le mani sui territori di cui aveva bisogno e a Stalin di imporre il proprio giogo sull’Europa orientale. Quando le persone smettono di credere, trasferiscono la fede verso qualcos’altro, la razza, la classe, il denaro o il piacere. Il trionfo dei credi ateistici, che dall’illuminismo sono giunti al marxismo-leninismo, al nazismo e al capitalismo finanziario - speculativo, ha annichilito la vita intellettuale e soppresso l’uomo e le libertà. Contro questo materialismo dispotico e le sue ingiustizie, dovremmo manifestare apertamente il nostro dissenso e gridare come gli universitari della Rosa Bianca davanti a Hitler: “Etsi omnes, ego non! Seppur tutti, io no!”.

di Giancarlo Peretti

Rosanna Sartori ama scrivere versi senza titolo, che lascia alla discrezione di chi legge. Così era stato per “Canto africano”, aggiunto da noi in una precedente pubblicazione e così succede ora con “Ricordi”. Anche Gabriele Benedetti, ragazzo di Vaggimal, ha dimenticato il titolo dei suo giovani pensieri che noi azzardiamo riassumere in “El me paese”.

“RICORDI” Ho ritrovato i tesori di un giorno perduti dentro a passati di strade sconosciute, percorse da anonimi passi coperti di indelebili strati di foglie cadute e di gemme dischiuse. Raccolti i frutti selvaggi di rovi spinosi dentro a rive inesplorate, ripassa quell’acqua sempre nuova e consuma le pietre che ormai lisce, accarezza con il suo passare. Camminare fra i sassi, che un giorno quell’acqua bagnò, di secca arida nostalgia, rimane il pianto del fiume. Dentro ad ogni pensiero, accarezza il ricordo di piogge cadute e irrompe fino a salire oltre le porte. Ricordo della tua rabbia, che non riuscivi a contenere. Salivi e incutevi paura. Ricordo che a volte riesplode perché di natura tu vivi e la tua calma apparente si libera e rilascia quell’ombra di rena dietro ai tuoi passi. Rosanna Sartori

“EL ME PAESE” El me paese tuto avolto nel fredo che el gela, come dentro en giubotto de neve el dorme. I me noni che laora tutto el dì nei campi i se sforsa e i se dà da far. Quan gh’è stroo El laoro lè ormai finito. Se magna en compagnia e se sponsa, me piase ascoltarli quando i me conta del tempo de la guera.

I cassadori che embalina i usei se i sente tute le matine a s-ciopetar. Se gh’è fredo, se taca la stua e la ciocolata calda, dopo aver zugà con la neve, se bee. Zugar con la neve, se se gode e se se engiassa, ma se goden a zugar insieme a bale de neve. Gabriele Benedetti


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SPORT

Agosto 2013

PORT

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BASEBALL. I due lanciatori dei T-Rex Pastrengo protagonisti con la Nazionale juniores

“Oro” europeo al collo: Briggi e Spada campioni Servizio di

Matteo Sambugaro Emozioni tinte d’azzurro. Medaglia d’oro al collo. L’Europa è conquistata. Esultano Matteo Spada e Giulio Briggi. Il segno l’hanno lasciato, come tutta la Nazionale juniores. I due lanciatori veronesi dei TRex Pastrengo Baseball hanno vinto a metà luglio il campionato europeo a Praga con la maglia dell’Italia. La sconfitta contro la Repubblica Ceca nella fase a gironi ha dato la sveglia agli azzurrini, il successo in rimonta contro l’Olanda in semifinale resterà nella storia, il trionfo sui cechi padroni di casa in finale è stato il riscatto perfetto e il coronamento di un sogno. Hanno ancora la pelle d’oca a parlarne, sia Giulio che Matteo: sanno che il successo all’Europeo li potrebbe condurre lontano. Una vittoria, quella di Praga, che ha convinto il tecnico della Nazionale Gianguido Poma a portarseli al Mondiale under 18 in Taiwan, dove l’Italia proverà a salire sul tetto del mondo. Spada da quest’anno gioca nel Parma Baseball, oltre che nell’under 21 dei T-Rex: il lanciatore ha calcato i campi di IBL2, esordendo addirittura in IBL1 con la casacca della prima squadra emiliana. Briggi, invece, è uno dei punti fermi della formazione di Pastrengo in serie C e in under 21 e con ogni probabilità andrà a Parma l’anno prossimo. Curiosità: Matteo, classe 1995, e Giulio, classe 1996, sono nati entrambi nel comune di Sona. Spada, Briggi, essere campioni d’Europa che sapore ha? Briggi: «È un’enorme soddisfazione. Successi come questo ripagano tutti gli sforzi e i sacrifici fatti durante gli anni. E poi vin-

cere con la maglia della Nazionale regala una gioia incredibile». Spada: «Questo trionfo resterà nel mio cuore, me lo porterò sempre dentro. È un grande risultato sia a livello personale che per la squadra. Sono al settimo cielo». L’Italia ha battuto Olanda (i favoriti) e Repubblica ceca (i padroni di casa): ne avete superati di ostacoli… Briggi: «È vero. Credo che l’Italia abbia dimostrato di essere la formazione più forte. Abbiamo messo in campo il carattere giusto, in particolare contro l’Olanda. Inoltre, è stato bello prendersi la rivincita in finale sulla Repubblica Ceca, che ci aveva sconfitto nel girone». Spada: «Concordo. La vittoria è ampiamente meritata. Nelle prime gare non siamo partiti benissimo, dopodichè abbiamo tirato fuori l’orgoglio e nessuno ci ha più fermati. Il gruppo ha impiegato poco tempo per amalgamarsi e unirsi». Quanto conta questo successo per la vostra carriera? Briggi e Spada: «Parecchio. Ci aiuterà a crescere e sarà uno stimolo per migliorare. Conquistare un Europeo juniores non capita tutti i giorni. Il nostro nome e quello dei nostri compagni resterà per sempre nella storia del baseball giovanile». Il flash indimenticabile dell’Europeo? Briggi: «La semifinale contro l’Olanda: è stata una gara molto bella, tirata, in cui abbiamo mostrato un carattere impressionante. La tensione era alle stelle. Sembrava fosse una finale: superata l’Olanda, abbiamo capito che potevamo veramente portarci a casa la coppa. Io ho giocato contro il Belgio nel girone, facendo la mia parte: sono soddi-

sfatto». Spada: «La vittoria sull’Olanda, un’impresa che non scorderò mai. La mia miglior partita? Contro la Repubblica Ceca durante la prima fase: l’Italia ha perso ma la mia prestazione è stata ottima. Il punto di svolta? Il successo contro il Belgio. Decisivo». Dediche particolari? Briggi: «Il primo pensiero va ai T-Rex Pastrengo Baseball, al nostro allenatore Rodolfo Parra Contino, al direttore sportivo Roberto Culicchi. La società ci segue costantemente, ci stimola a dare il meglio e ha fatto tanti sacrifici per noi. Le proprie origini non vanno dimenticate». Spada: «Se io e Giulio siamo arrivati a ottenere certi risultati, gran parte del merito è dei T-Rex: a Pastrengo ci hanno trasmesso l’amore per il baseball, insegnandoci la cultura del lavoro e del rispetto. Inoltre ringrazio il Parma Baseball che mi ha permesso di confrontarmi con il baseball di IBL». Spada, dopo il terzo posto con i cadetti azzurri all’Europeo del 2010, è arrivato il suo riscatto. «Infatti. Finalmente mi sono preso la rivincita, anzi, una doppia rivincita, visto che tre anni fa avevamo perso la semifinale proprio contro la Repubblica Ceca». Briggi, oro europeo con la Nazionale cadetti nel 2011 e con la Nazionale juniores nel 2013. Un bis da incorniciare. «Esatto. Due medaglie prestigiose: ne sono davvero orgoglioso. Sono emozioni difficili da spiegare a parole. Ora desidero continuare a crescere». Prima della finale con la Repubblica Ceca, le gambe tremavano? Briggi: «Un po’ sì, lo con-

fesso. La sconfitta nel girone ci aveva messo in guardia: non bisogna mai sottovalutare l’avversario, altrimenti rischi di fare brutte figure. In finale siamo stati attenti, concentrati, grintosi e abbiamo portato a casa il successo senza problemi». Spada: «Mah, nonostante sentissi l’importanza della sfida, ero piuttosto tranquillo. Avevo piena fiducia nei miei compagni». Conquistare l’Europeo contro i padroni di casa che effetto fa? Briggi: «È gratificante. Nel girone avevano gioito loro: alla fine, però, siamo stati noi a fare la festa più grande». Spada: «È molto bello esultare in trasferta. Il pubblico, quasi tutto ceco, aveva già preparato i festeggiamenti. Abbiamo lasciato gli avversari e la gente a bocca asciutta». Il cellulare quante volte è squillato quella sera? Briggi: «Io avevo il telefonino spento ma quando l’ho acceso, mi sono arrivati molti messaggi e complimenti». Spada: «Parecchie. Vedere così tanti apprezzamenti mi ha fatto davvero piacere». Il complimento più bello? Briggi: «Io l’ho ricevuto dai tecnici della Nazionale e da quelli dei T-Rex. Sentirsi dire certe cose ti rende orgoglioso». Spada: «Quando sono tornato a Parma, tutti i miei compagni mi hanno stretto la mano e si sono congratulati. Io sono il più giovane del roster ed è stato un momento emozionante». Le prime parole di mamma e papà? Briggi: «Mia madre mi ha fatto i complimenti, aggiungendo: adesso sei soddisfatto?, riferendosi al mio carattere autocritico. Mio padre, invece, mi ha dato una pacca sulla spalla

Da sinistra: Matteo Spada e Giulio Briggi

dicendomi bravo». Spada: «Erano molto felici per me. Questa volta ce l’avete fatta, complimenti, mi hanno ripetuto. Tra l’altro, i nostri genitori erano via con noi, quindi hanno vissuto l’esperienza proprio da vicino». Avete festeggiato con gli amici? Spada e Briggi: «Certo, ci siamo divertiti. E abbiamo anche dovuto offrire da bere (sorridono)». Il motto «Sguardi fieri, guerrieri!» urlato all’inizio di ogni gara riassume lo spirito dell’Italia? Briggi: «Sì. Anche se le prime partite le abbiamo affrontate con un po’ di superficialità. Ma quando abbiamo tirato fuori la grinta e la determinazione, siamo andati avanti come treni». Spada: «Già. Quel grido spiega in particolare in che modo abbiamo disputato la semifinale e la finale: da veri guerrieri, tutti uniti e concentrati per il bene del gruppo. Se si vuole fare strada, occorre mettere da parte l’egoismo e giocare di squadra e con umiltà». “Pesa” avere una medaglia d’oro al collo? Brggi: «Abbastanza. Ovunque vai, la gente sa chi sei e si aspetta sempre tanto da te. Pertanto, devi essere bravo a non deludere nessuno. È una grande gioia ma anche una responsabilità non da poco». Spada: «Sì, però parliamo di un peso positivo. Vincerla ti fa sentire bene con te stesso, perché sai di aver portato a termine un percorso pieno di ostacoli. E poi è una bella storia da raccontare ai nipoti». Tra il bronzo di Giorgia Biondani agli Europei juniores di nuoto e il vostro successo, i colori di Sona hanno brillato in Europa. Briggi e Spada: «Siamo contenti. Il nostro è un piccolo Comune ed è una soddisfazione contribuire a farlo conoscere grazie ai

nostri risultati sportivi». Il paese vi ha riservato qualche sorpresa? Briggi e Spada: «L’Amministrazione comunale ci ha mandato i complimenti e ha chiesto di avere una pallina da baseball. Gli amici, poi, ci hanno dimostrato tutto il loro affetto: si sono congratulati in tanti». Che valore ha per l’Italia del baseball il tredicesimo titolo europeo juniores? Briggi: «Molto alto. È un titolo importante, un risultato che non verrà dimenticato. Per la Fibs (Federazione italiana baseball softball) è un trionfo di cui andare davvero fieri». «Può essere un modo per crescere ancora. È la dimostrazione che la Federazione sta lavorando con attenzione e che gli investimenti portati avanti in ambito giovanile danno i loro frutti». Spada, il suo presente si chiama IBL a Parma. «Già. Non mi aspettavo di bruciare le tappe così in fretta. Quest’anno ho giocato stabilmente in IBL2 e all’improvviso è arrivata la chiamata dalla prima squadra in IBL1. Sono stato favorito pure da alcune circostanze favorevoli, è vero, però è stata un’emozione fortissima esordire nel baseball dei grandi. Fino a poco tempo fa, potevo guardare una gara di IBL1 solo dagli spalti: al contrario, adesso sono io a trovarmi in campo e ad osservare il pubblico. È una sensazione fantastica». Briggi, il Parma la aspetta, invece, tra un anno. «Penso di sì, ma occorre parlare con le società per saperne di più (sorride). Sarei contento di andare in Emilia-Romagna: vedere gente nuova, confrontarsi con il livello di gioco più competitivo sarebbe uno stimolo non da poco per continuare a crescere. Senza dimenticare che far parte del Parma Baseball è sempre una bella vetrina, data l’importanza e il prestigio del club».


SPORT

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Agosto 2013

CALCIO. Il presidente Montresor: «Desideriamo costruire un grande vivaio»

CALCIO / PROMOZIONE

Giovanili fiore all’occhiello Bussolengo crede nei ragazzi

Benaco Bardolino, ecco Lorenzo Meda

I ragazzi sono il futuro. Il settore giovanile il fiore all’occhiello. Lo sa il Bussolengo calcio. Attenzioni concentrate sul settore giovanile, dunque, «il vero e proprio serbatoio della prima squadra». Il presidente Emilio Montresor guarda al domani. I suoi rossoverdi affronteranno la nuova stagione con diciotto formazioni, suddivise in tutte le categorie, dalla scuola calcio ai piccoli amici e ai pulcini, dagli esordienti ai giovanissimi, dagli allievi agli juniores. La punta dell’iceberg è invece il club di mister Franco Tommasi in Prima categoria, reduce dalla sal-

vezza acciuffata in extremis qualche mese fa nei playout contro l’Alpo Lepanto. «Lavoriamo sodo e ci rimbocchiamo le maniche per permettere ai nostri ragazzi di crescere bene e in modo sano – riprende il presidente -. E i risultati piano piano stanno arrivando, siamo molto contenti. A noi non piace andare a comprare i giocatori di qua e di là: preferiamo costruirci il futuro in casa. Anzi, tra un po’ di anni allievi, juniores e prima squadra saranno formati solo ed esclusivamente da elementi del nostro vivaio. Ci toglieremo belle soddisfazioni e trasmetteremo

Cristini, Lodi, Ruina

CALCIO / III CATEGORIA

Calmasino vuol stupire Quando nella passata stagione si etichettavano le vincenti o le possibili sorprese del girone A di Terza categoria, non si parlava di certo di Calmasino. Non si pensava minimamente a una formazione creata esclusivamente per passione e spirito di coesione da una società che senza tanti proclami e con la consapevolezza di sempre naviga a vista. Poi risultato dopo risultato, guidati da un tecnico, Luca Andreoli, preparo e caparbio più che mai,

Luca Andreoli

ecco i sorprendenti playoff con l’eliminazione da parte del Lazise, che poi sarebbe approdato in seconda categoria. Ora con la nuova stagione alle porte, l’imperativo è crederci ancora. «Se non sono convinto non inizio nulla nel calcio come nella vita» dice Luca Andreoli -. Lo scorso anno siamo stati una sorpresa per molti. Ma se la gente avesse visto i miei giocatori allenarsi, avrebbe capito che si stava materializzando qualcosa di importane. Abbiamo anche quest’anno una buona squadra, costruita con criterio dal ds Mauro Truschelli , sono sicuro che faremo bene». Sullo stesso piano Piergiorgio Quarti, vicepresidente del sodalizio di casa: «La nostra è una società di volontariato a tutti gli effetti ed è questo lo spirito che ci contraddistingue e ci fa andare avanti. Senza dimenticare il nostro amato presidente Arnaldo Quarti scomparso la scorsa stagione: se oggi il Calmasino 2003 esiste è merito suo». A.M.

Emilio Montresor con il San Valentino D’Oro

emozioni ai sostenitori del Bussolengo». Il successo del settore giovanile rossoverde deriva da tre nomi e cognomi: il responsabile Angelo Lodi e i collaboratori Simone Cristini e Andrea Ruina. Hanno passione, si impegnano dietro le quinte e sono sempre indaffarati per migliorare i ragazzi della società veronese. «Sono tre punti di riferimento importanti e stanno lavorando con efficacia. Li ringraziamo per la loro dedizione – conferma Montresor -. Desideriamo fare le cose con entusiasmo, con competenza e con calma. La fretta è una cattiva consigliera. Nella prossima stagione schiereremo tre formazioni nei campionati regionali (giovanissimi, allievi e juniores, ndr) e i giovani più promettenti passeranno in prima squadra, come tutti

gli anni. Senza dimenticare che daremo all’Hellas Verona, al Chievo e al Mantova alcuni ragazzi talentuosi. Vogliamo creare un vivaio serio e completo, uno dei migliori del Veneto. E siamo sulla buona strada: i nostri ragazzi ci stanno già regalando ottime soddisfazioni. L’obiettivo in Prima categoria? Intanto puntiamo a una salvezza tranquilla. Nello scorso campionato siamo stati penalizzati da tanti infortuni, ma se saremo a posto fisicamente, sono convinto che potremmo arrivare almeno a metà classifica». A febbraio, intanto, la società rossoverde ha ricevuto il San Valentino d’Oro dal Comune di Bussolengo in onore dei novant’anni festeggiati proprio quest’anno.

Al Park Hotel Gritti di Bardolino e davanti alle principali autorità comunali tra cui il sindaco Ivan De Beni, si è ufficialmente dato il via alla stagione 2013/2014 della Benaco Bardolino. Torneo di Promozione entrante, quello della formazione lacustre, banco di prova estremamente importante per mister Giuseppe Brentegani, chiamato a consolidare, e per i più ottimisti migliorare, l’annata passata dove la Benaco stessa si era ufficialmente istaurata tra le prime della classe etichettandosi così lieta sorpresa di categoria. Pochi cambiamenti nello scacchiere di base da parte del due dirigenziale Molignoni-Zantedeschi, proprio per consolidare un gruppo solido e vincente. Su tutti, però, spicca il nome di Lorenzo Meda, arrivato dal Team Santa Lucia a rafforzare un reparto offensivo già forte della conferma del carioca Cesar Pereira. Angelo Peretti dal Boca Ascesa, Gianmaria Benetti dal San Martino Speme, Matteo Lerco dall’Alba, Alessandro Segala e l’estremo difensore Manuel Rossi dal Nogara gli altri innesti a coronamento di un chiaro obiettivo societario. «Partiamo con l’obiettivo di migliorare il quarto posto della passata stagione» apre Cristian Molignoni direttore sportivo del Bardolino. «Rispetto dei ruoli e dei sacrifici societari, in questo momento economico mondiale veramente difficile - invece il massaggio del direttore generale Giorgio Zantedeschi - senza dimenticare il settore giovanile sempre più forte e ricco di seri professionisti nel gestirlo». Un po’ nostalgico ma consapevole che il calcio di oggi è cambiato, il presidente del sodalizio bagnato dal Garda Aldo Gianfranceschi: «Riprendiamo salutando alcuni giocatori che sono andati via che ringrazio vivamente per avere dato una mano alla causa del Bardolino. Do inoltre il benvenuto ai nuovi da cui auspico impegno e dedizione». Andrea Mantovani

Matteo Sambugaro

IL SUCCESSO. Ciclo Club Sandrà, due titoli nazionali amatoriali La compagine amatoriale di ciclismo Ciclo Club Sandrà, presieduta da Silvio Modena, si conferma a livello italiano nel ciclismo amatoriale. A Pesaro, nelle gare Udace, il sodalizio ha vinto il titolo italiano «Donne» e il titolo «Ragazzi». «Siamo soddisfatti dei titoli vinti a partire da quello «Donne» - afferma il presidente -. I risultati ottenuti ci hanno permesso di classificarci al terzo posto nella graduatoria per società. Abbiamo ricevuto i complimenti sia del presidente nazionale sia di quello di Verona Mantovanelli». In settembre i ciclisti lacustri parteciperanno a una gara nel mantovano «per ricordare l’amico che ci ha lasciato, Giannino Gatasso, presidente dell’Udace Mantova per tanti anni» rammenta Modena. In precedenza il Ciclo Club Sandrà aveva organizzato il trofeo Silvio Fornaser mentre a San Pietro in Cariano il tradizionale raduno “Trofeo Mercato Cerasicolo” offerto dalla sezione Avis di Verona e il “2° Trofeo Trattoria ai Ciliegi”. M.U.


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Agosto 2013

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BENESSERE

L’ARGOMENTO

Donna

La burrasca dell’adolescenza

A CURA DI CHIARA TURRI

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Aiuto! mio figlio è entrato nell’età dell’adolescenza, come posso aiutarlo? Come posso affrontare i suoi attacchi e aiutarlo a gestire le sue tempeste emotive senza esserne travolta? Chi è l’adolescente? Possiamo definirlo come colui che si sente diviso tra due mondi, quello della rassicurante infanzia e quello della

invitante età adulta. L’adolescenza è un cambiamento; cambia con modifiche importanti della persona, come la crescita dei peli, del seno e dell’altezza, cambia il modo di percepire se stessi all’interno della famiglia e della società. Per i genitori arriva l’età della lotta, della sfida continua e delle preoccupazioni. L’ adolescente provoca. Sicuramente otterrebbe di più se assu-

messe un atteggiamento più maturo, se parlasse apertamente, se chiedesse gentilmente. L’adolescente provoca con il silenzio, il voltare le spalle, una bugia , il marinare la scuola, una trasgressione implicita o esplicita alle regole della famiglia. Nell’adolescente che provoca “agisce” un conflitto interiore che però viene portato all’esterno in modo da alle-

Femminicidio, numeri choc Femminicidio, un tema, purtroppo, di grande attualità. Nei primi 10 mesi del 2013 in Italia sono state 78 le vittime. Numeri impressionanti, sia per la violenza in sé, sia per i tanti figli rimasti senza famiglia, sia di tipo economico. Non tutti, infatti, sanno che i costi diretti e indiretti delle violenze sulle donne nel nostro Paese ammontano a 2,4 miliardi di euro. Un dato questo, comunicato dal viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Cecilia Guerra in occasione di un recente incontro tra associazioni ed istituzioni organizzato dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda). Con la collaborazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, in questa occasione sono stati diffusi anche i seguenti dati: - 6.743.000 donne, tra i 16 e i 70 anni, sono vittime di abusi fisici o sessuali e circa 1 milione hanno subito stupri o tentati stupri; - il 33,9% delle donne che ha subito violenza è stata vittima del proprio compagno; il 24% di un conoscente o di un estraneo; solo il 7% ha denunciato il proprio “aguzzino”; - il 33,9% di coloro che subiscono violenza per mano del proprio compagno, e il 24% di coloro che l’hanno subita da parte di un conoscente o di un estraneo, non parla con nessuno dell’accaduto; - la violenza domestica è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza. Nel panorama internazionale la situazione non sembra essere migliore, l’Oms, infatti, rivela che nel mondo un omicidio su 7 avviene tra le mura di casa, e in quasi la metà dei casi le vittime sono donne uccise dal partner, mentre solo il 6,3% degli omicidi maschili avviene per mano della compagna. Il Paese dove le donne sono più a rischio è il sud-est asiatico, dove più della metà (58,8%) degli omicidi avviene per mano del partner, a seguire ci sono i Paesi ad elevato reddito (41,2%), tra i quali è presente anche l’Italia; le Americhe (40,5%) e l’Africa (40,1%). Nei Paesi a medio e basso reddito europei e del Pacifico occidentale i femminicidi ad opera del partner sono molto meno frequenti, circa un caso su 5, e nelle regioni del Mediterraneo orientale ancora meno (14,4%). E’ molto difficile, invece, che l’omicidio di un uomo sia imputabile alla compagna: questo tipo di delitto ha un incidenza molto bassa (tra il 6,3% a meno del 2%) nei diversi Paesi.

viare la tensione interna e chiedere aiuto senza chiederlo. Le provocazioni sono originate da paura, rabbia e problemi irrisolti che fanno parte del periodo dell’adolescenza, ma spesso hanno le radici in fasi precedenti. Perchè gli adolescenti sembrano attratti dalle situazioni problematiche e pericolose? Perché nell’adolescente è immatura la capacità di costruire responsabilmente oggi per domani, vivono dell’oggi e il futuro è presente solo nel “per sempre” dei loro amori, spesso non più lunghi di qualche settimana. Quello che interessa l’adolescente è l’emozione che arriva immediata nel soddisfare la propria richiesta ora. A questa età il senso del tempo è diverso da quello di un adulto. Il fumo, le droghe, l’alcol, sono vissute dal ragazzo come prove importanti all’interno del gruppo, per definire se stessi; raramente gli adolescenti vivono le loro esperienze da soli, è il gruppo dei pari a dare senso e significato alle loro azioni. La stessa sessualità diventa un campo di prova importantissimo. Veder trasformare il proprio corpo richiede la capacità di rapportarsi con esso in un modo tutto nuovo, se l’adolescente non è pronto o sufficientemente aiutato può vivere questa trasformazione con paura, confusione richiudendosi in se stesso; impreparati, gli adolescenti si trovano a gestire emozioni e possibilità più grandi di loro (come la capacità di riprodursi). In tutto questo mare in burrasca i genitori devono essere la zattera della salvezza, a volte anch’essa traballante ma sempre pronta ad accoglierli.

TÈ VERDE E ACETO: ADDIO GAMBE GONFIE Con l’arrivo improvviso del caldo spesso si accentuano i problemi legati alla sensazione di pesantezza e di gonfiore a livello delle gambe, con particolare riferimento alle caviglie, che possono apparire ingrossate e spesso si manifestano dolorose. Il problema delle gambe gonfie e pesanti può cogliere sia chi trascorre diverse ore in posizione seduta, sia chi è costretto a passare in piedi gran parte della giornata, senza la possibilità di compiere grandi movimenti. Ecco allora che, per alleviare il senso di pesantezza delle gambe, spesso accentuato dal caldo durante la stagione estiva, sarebbe opportuno dedicarsi ad una passeggiata anche breve a fine giornata, una buona abitudine che potrà contribuire ad alleviare i maggiori fastidi. Nel caso in cui non si sia in presenza di una patologia grave, è possibile agire applicando alcuni semplici rimedi alla portata di tutti, come l'abitudine ad un maggiore movimento e ad effettuare freschi pediluvi a fine giornata. L'acqua non dovrà essere semplicemente assunta nella giusta quantità, soprattutto nella stagione estiva, al fine di sconfiggere la disidratazione e di favorire l'eliminazione delle tossine (almeno due litri al giorno), ma anche utilizzata per effettuare freschi pediluvi e brevi docce direzionando il getto nelle zone maggiormente interessate da gonfiore e pesantezza, in modo da stimolare la circolazione. All'acqua utilizzata per il pediluvio possono essere aggiunte erbe rinfrescanti, sia fresche che secche, come lavanda, menta, timo e rosmarino. Si può certamente ricorrere ai massaggi per provare ad alleviare la sensazione di gonfiore alle gambe. Esistono speciali tecniche linfodrenanti che possono essere messe in pratica dagli operatori esperti, ma dei semplici massaggi possono essere effettuati anche da soli procedendo con movimenti circolari delle mani da compiere a partire dalle caviglie e procedendo verso l'alto. Per i massaggi ad un olio di base come quello di mandorle o di girasole possono essere aggiunte alcune gocce di olio essenziale di limone o di rosmarino, per ottenere una maggiore efficacia. A fine giornata è inoltre utile, nel momento in cui ci si sdraia, trascorrere alcuni minuti tenendo le gambe sollevate da un cuscino, in modo da aiutare le caviglie a sgonfiarsi. L'applicazione di impacchi direttamente su gambe e caviglie può contribuire a ridurre la sensazione di pesantezza e di gonfiore. Un impacco efficace può essere realizzato lasciando in infusione durante la notte o dalla mattina alla sera delle foglie di tè verde in acqua bollente. Il tè dovrà essere in seguito filtrato ed utilizzato per immergervi delle garze in cotone da strizzare ed applicare sulle gambe gonfie fin quando non si inizierà a provare sollievo. Oltre al tè verde, anche l'aceto è da considerarsi indicato per la preparazione di impacchi da applicare soprattutto in presenza di caviglie gonfie. Bisogna procedere diluendo una parte di aceto in dieci parti d'acqua ed immergendo nel liquido dei teli di cotone abbastanza lunghi da poter essere avvolti attorno alle caviglie senza stringere eccessivamente. Si tratta di un impacco da applicare preferibilmente alla sera e da lasciare agire per almeno quindici minuti. Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani Ecco a voi due ricettine di verdure estive da preparare in anticipo.

PATATE TIROLESI

INGREDIENTI: 1 chilo di patate - 1 cipolla 1 vasetto di cetrioli in agrodolce Maionese - Sale (quanto basta) PROCEDIMENTO: Lessate le patate con la buccia. Raffreddate, sbucciate e tagliate a fette o a pezzi. Tritate la cipolla con i cetrioli (tenete da parte qualche cetriolo e tagliatelo a cubetti). Unite tutti gli ingredienti e amalgamate bene. In uno stampo a zuccotto comprimete il composto non prima di averlo foderato con pellicola. Dopo qualche ora sformate.

ZUCCHINE AL GRANA PROCEDIMENTO: Lavate e tagliate a fette sottili le zucchine per il lungo, condite con buccia di limone grattugiata, sale pepe, olio, prezzemolo, origano, parmigiano.


SPAZIO DONNA

LA CONDIVISIONE DI GRUPPO a cura di Paolo Dalla Vecchia Educatore professionale Il principio basilare degli incontri di gruppo di sostegno alla genitorialità è quello di rompere l’isolamento in cui versano molte famiglie e molti genitori. Si lavora per attenuare i carichi emotivi grazie al confronto e condivisione con gli altri e si cerca di mettere in moto energie comuni per la risoluzione dei problemi e per l’aiuto reciproco. Ricordo con un sorriso quel giovane papà che, trovando la forza di parlarne in gruppo, confidò agli altri che il bambino piccolo, a lui affidato in quel momento durante una notte insonne per i tanti problemi dei bimbi piccoli,, gli era cascato da una seggiola e si era fatto male. Il senso di colpa e il segreto non esprimibile

di quella mancanza lo avevano fatto soffrire molto. Ebbene, il gruppo di papà, spontaneamente si attivò in una narrazione di ognuno dove si raccontavano episodi più o meno simili, dove ognuno aveva sbagliato qualcosa, o dove i bambini, lasciati soli anche per pochi secondi si erano fatti male nelle maniere più svariate. Il rilassamento nel volto di quel giovane papà fu la migliore terapia che il gruppo stesso aveva prodotto. Il messaggio che quel favoloso gruppo di papà lanciò fu:” Errare umano est, siamo tutti umani e tutti possiamo sbagliare, non ti giudichiamo perché non sei peggiore di tutti noi, e soprattutto non sei solo! “Quando parlo di condivisione dei vissuti e di

vicinanza umana di fronte a problemi simili è proprio ad episodi simili a quello narrato che mi riferisco. A settembre, finanziati dai Servizi Sociali del Comune di San Pietro in Cariano ma aperti anche ai non residenti sino all’esaurimento dei posti, partiranno dei nuovi gruppi per genitori con figli preadolescenti ed adolescenti basati sull’auto e mutuo aiuto, facilitati dal sottoscritto e coadiuvati periodicamente da esperti esterni. Per chi fosse interessato lascio il numero di telefono dell’Informagiovani di San Pietro in Cariano 045/6801778 e la nostra e-mail infospic@libero.it. E’ possibile prescriversi e la partecipazione è gratuita. Vi aspetto genitori!

Agosto 2013

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Il vostro angolo

Identikit dell’invidiosa Chi non ne ha avuto almeno una, di amiche invidiose? O non ne ha incontrato lungo il suo percorso qualcuna? Hanno una loro identità speciale; tutte occhi sgranati e stesso stupore a bocca aperta se le incroci per strada. «Come stai, tutto bene, come ti va?» e tu - timida Beatrice che si rifà al verso - ... “Non ragionar di lor ma guarda e passa… “ma dove? Non puoi, ti bloccano la strada. Cerchi di mettere insieme il tuo più bel vocabolario, sorridi, provi a dire tutto bene, ma non la scampi. L’amica invidiosa di turno con la sua espressione ti fa capire che è impossibile che non ti sia successo niente dal vostro ultimo incontro; non esiste che tu ti senta così bene in quel vestito, forse hai fatto una drastica dieta e non glielo vuoi dire, ma probabilmente sei dimagrita perchè sei stata ammalata o tuo marito ti trascurava …! «Sei pallida e sciupatina, tutto bene sul serio?» Vuole demolirti, invidia un sacco quel tuo tubino, la tua linea, quei tuoi tacchi a spillo che lei non riesce a portare « … ti daranno problemi e poi, sai, se sei piccola anche con i tacchi, piccola rimani». E sfodera il suo più grande sorriso. Non contenta si rivolge alla mia secondogenita di allora otto anni, una bimba che molti ammiravano per la sua particolare bellezza un po’ esotica, colore della pelle ambrato, occhi verdi, lineamenti delicati e lunghi capelli biondo scuro: insomma anche se sono la mamma lo devo dire, proprio bella. E qui l’invidia in persona si rivela.

Una serie di complimenti rivolti alla bambina con sferzata finale diretta a me. «Quanto è bella, ma a chi assomiglia»? Sottolineando immediatamente che io non ne potevo avere alcun merito. Candidamente rispondo: «al suo papà». «No sai, per niente»! ribatte secca. E qui mi viene la battutaccia: «Ho detto a suo papà, non a mio marito»! e senza lasciarle in tempo di parlare (era a bocca aperta, con occhi sgranati, come avrebbe potuto!) sono passata dritta a testa alta, risata trattenuta, con la mia bimba trotterellante al fianco. Beatrice si, ma con un filo di humor inglese! Danel



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