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EDIZIONE QUADRANTE EUROPA
1986 - 2016
ANNO XXXI - N.8 - AGOSTO 2016 - Stampato il 18/08/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744
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fEnomEno “VEgan” di Lino VEnTURini “Tutto ciò che l’uomo cerca su questa terra, è dinanzi a chi genuflettersi, a chi affidare la propria coscienza e in che modo”. (Fedor Dostoesvkij) Tramontate le ideologie del XX secolo, ne sorgono altre: l’uomo sembra non poterne fare a meno. Forse è per questo motivo che tra i primi provvedimenti presi dal nuovo sindaco di Torino c’è, oltre all’assessorato alle “famiglie ” (fuori legge a norma dell’art. 35 della Costituzione), anche il programma di promozione della dieta vegana e vegetariana, a suo dire, atto fondamentale per salvaguardare l’ambiente, la salute e gli animali attraverso interventi di sensibilizzazione sul territorio”. Come a dire che se uno mangia un po’ di carne è nemico degli animali, dell’ambiente e della sua salute. Certo, c’è anche la precisazi one che la partecipazione è assolutamente volontaria e che nulla sarà imposto. Per ora. I vegetariani non mangiano animali, i vegani nemmeno i prodotti di provenienza animale come latte e latticini, uova e miele e ogni altro derivato. Recita il sito www.veganhome.it: “ Diventare vegan è la scelta più importante da fare per cambiare in meglio il mondo. Si salvano animali, si salva l’ambiente, si co mbatte la fame nel mondo, si migliora la propria”. Affermazioni tutte da dimostrare. In realtà dietro la promozione di questo stile di vita vi è una delle più radicali espressioni dell’ideologia ecologista. E’ sulla base di questa concezione che la vita di un feto di tre mesi varrebbe quanto quella di un animale non umano (cfr Singer, Etica Pratica). Purtroppo, “lo stile di vita vegano - talvolta usato come panacea contro ogni malattia e come elisir di lunga vita se non d’immortalità – è adottato dai più ignorando la vera ideologia a essa soggiacente, la forma di idolatria più diffusa del terzo millennio” (P. Rossi, Principi e Dilemmi di Bioetica). Una filastrocca del professore trevigiano, Fabio Brotto, così riassume: “Oggi il buon bambino / può pescare il pesciolino / ma non sparare all’uccellino; do mani il buon bambino / non potrà più pescare il pesciolino, / ma potrà schiacciare l’insettino; dopodomani / non potrà più schiacciare l’insettino, / ma potrà cogliere il fiorellino; ma in un tempo non lontano / non potrà cogliere il fiorellino. / Allora colpirà l’altro bambino”. Anche se ci sono ottimi piatti vegani - che conosco e apprezzo - credo ci voglia equilibrio e buon senso nell’alimentazione c ome in ogni cosa. Basterebbe mangiare responsabilmente, che significa controllo di ciò che si acquista e da chi, seguendo i consigli di straordinaria modernità che lo scrittore e filosofo greco Plutarco (46125 d.C.) dettava già duemila anni fa: essere moderati nel bere e nel mangiare, assumere cibi semplici, consumare la carne raramente e, nel caso di un pasto abbondante, poi mangiare poco. Sempl ice, chiaro e salutare.
L’estate dei nostri bambini
BUSSOLENGO / OSPEDALE ORLANDI Una nuova caratterizzazione per l’ospedale Orlandi di Bussolengo: questo è quanto è stato chiesto da Graziella Manzato, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss22 all’assessore alla Sanità del Veneto, Luca Coletto. La novità è costituita dalla sottolineatura della vocazione turistica dell’Ospedale Orlandi di Bussolengo, in relazione al flusso ininterrotto di 13 milioni di visitatori che da marzo ad ottobre arrivano sulle rive del Garda. «E’ una proposta che viene dal territorio –sottolinea Manzato - perché è ampiamente condivisa dai sindaci dell’Ulss 22. Dalla Regione vogliamo risposte sulle schede sanitarie e sui servizi che dobbiamo dare ai cittadini». L’assessore Coletto, nel recepire la proposta, ha indicato alcune linee essenziali per la sua realizzazione. (pagina 6). Ad intervenire in merito all’Ospedale Orlandi nello spazio dedicato a “le vostre lettere” (pagina 3) sono anche Adriana Meneghini del Comitato per la salvaguardia dell’Orlandi, e il consigliere regionale Andrea Bassi. Pag. 9
FESTA D’ESTATE A BUSSOLENGO E ANTICA FIERA DI SOMMACAMPAGNA “L’estate sta finendo” recitano i versi di una famosa canzone, ma a Bussolengo e Sommacampagna è ancora tempo di festeggiare: A Bussolengo andrà in scena infatti la Festa d’estate 2016 abbinata alla 42a mostra delle pesche. L’evento è in programma dal 18 al 24 agosto con musica, ottima cucina, spettacoli e divertimento. Ad animare i festeggiamenti saranno in particolare le “Notti d’estate” che da venerdì 19 a lunedì 22 agosto vestiranno di musica e magia piazza XXVI Aprile. Sommacampagna nel frattempo si preparerà a mandare in scena l’Antica Fiera che avrà inizio in piazza Castello il 25 agosto, per concludersi martedì 30 agosto con lo spettacolo pirotecnico finale. Pagine 10 – 11 Pagine 17 - 18 Pag. 15
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LE VOSTRE LETTERE
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OSPEDALE ORLANDI
“Il Comitato interviene ... Come Comitato per la salvaguardia dell'Orlandi abbiamo deciso di ritornare a farci sentire per chiarire la nostra posizione sul futuro dell'ospedale di Bussolengo. Dopo un primo giro di incontri e confronti con vari interlocutori regionali (assessore e dirigenti dell'Ulss 22 in primis) e comunali sindaco di Bussolengo ed esponenti dell'opposizione del comune stesso, riteniamo sia venuto il momento di fare il punto della situazione. Siamo infatti molto preoccupati della piega che stanno prendendo gli eventi, perché denotano una grande confusione sul futuro dell'Orlandi che ci preoccupa e non poco. Abbiamo inoltre deciso di intervenire per chiarire inequivocabilmente la nostra posizione visto che ci sono state attribuite proposte che, non solo non ci appartengono, ma che mai nemmeno abbiamo avanzato. Diciamo innanzitutto con forza che il nostro obiettivo primario è la difesa dell'attuale scheda ospedaliera, ovvero quella approvata nell'anno 2013, relativa all'Orlandi di Bussolengo. La stessa non prevede di certo uno sviluppo del nosocomio, ma rappresenta il minimo
sotto il quale non vorremo si scendesse, considerato che prevede la permanenza e l'attivazione di una serie di reparti e di attività in campo medico e riabilitativo, che sono una garanzia perché la struttura rimanga operativa e dotata di un Pronto Soccorso vero e proprio. I reparti previsti, i servizi offerti ed i 106 posti letto garantiti sono quindi la base non trattabile da cui per noi si deve partire in ogni riflessione relativa al futuro dell'Orlandi. Quindi tutte le proposte che si sentono fare, devono essere in aggiunta a questi 106 posti letto e non in sostituzione di essi. Vorremmo poi chiarire che, a differenza di quanto riportato in alcuni articoli di giornale, per bocca del Sindaco di Bussolengo, il nostro Comitato non ha mai proposto per l'ospedale Orlandi la qualificazione di ospedale turistico sull'esempio del cosiddetto "modello-Jesolo". Le motivazioni si deducono semplicemente mettendo a confronto le schede ospedaliere degli ospedali di Bussolengo e di Jesolo: nel primo, come detto precedentemente, i posti letto sono 106 e sono presenti vari reparti e specialità
soprattutto in campo medico-riabilitativo con un Pronto Soccorso e una Week-Surgery Chirurgica; nel secondo, i posti letto previsti sono molti meno (70) e sono previsti solo un reparto di Medicina e un reparto di Riabilitazione, con un Pronto Soccorso e niente più. Smentiamo quindi di aver chiesto e/o proposto l'applicazione del "modelloJesolo" per l'ospedale Orlandi di Bussolengo ed anzi riteniamo che se ciò avvenisse rappresenterebbe un ulteriore ed inaccettabile passo indietro per la struttura, contro il quale ci opporremmo con tutte le nostre forze. Infine, annunciamo che prossimamente il Comitato per la Difesa dell'Orlandi terrà una serata per informare i cittadini, di Bussolengo e non solo, sullo stato dell'arte e per invitarli a vigilare assieme a noi affinché il futuro dell'ospedale che serve il comprensorio del lago di Garda, del monte Baldo, della Valpolicella e più in generale del nordovest veronese, non venga più minacciato o posto in dubbio! Adriana Meneghini
COME ROVINARSI LA VITA 1 genitoriale pare proprio un trucchetto per ingannare la coscienza, propria e collettiva. Analogamente per aborto e divorzio. Le recenti linee guida dell’OMS sull’insegnamento dell’educazione sessuale sono un altro esempio di come costringere le società future a imbrattarsi rimettendo il dentifricio dentro il tubetto. Secondo il documento si dovrebbe insegnare “gioia e piacere nel toccare il proprio corpo e masturbazione infantile precoce”. Sessualizzare un neonato di certo non è interesse dei bambini. Di chi allora?
Infine la scuola: lo studente medio odierno ha gli stessi livelli di ansia di un paziente psichiatrico degli anni 50 (American Psychological Association). Nonostante ciò, nella nostra comunità, parlare di scuola equivale esclusivamente trattare di diritti di docenti, non docenti e presidi. Insomma, noi adulti siamo centrati sulla nostra felicità a tal punto da perderci un dettaglio strategico della felicità adulta: dipende molto dalla felicità dei nostri bambini e giovani. Trecate Emanuele
COME ROVINARSI LA VITA 2
Egregio dott. Venturini, ho apprezzato il Suo ultimo articolo intitolato "Come rovinarsi la vita". Lo considero un buon vademecum per affrontare le difficoltà quotidiane senza sterili e controproducenti lagnanze e vittimismi. Poiché Lei accenna al tema della felicità (io preferisco parlare delle felicità al plurale), aggiungerei un concetto che sento profondamente.
La felicità non è un fatto solo individuale e solitario di ciascuno di noi, ma dipende anche dalle felicità o dalle infelicità degli altri: anche dalla disperazione di quelle persone che, a causa di situazioni geopolitiche d cui l'Occidente porta gran parte di responsabilità, sono costrette a considerare i confini fra gli Stati come delle barriere da superare ad ogni costo per salvare da morte sicura se
Boscaini come sempre dice una cosa e, solo una settimana dopo, annuncia l'esatto contrario. Dico questo dopo le recenti affermazioni e proposte del sindaco di Bussolengo, relativamente alla riduzione delle Ulss veronesi da tre a una (con eliminazione della Ulss 22 di Bussolengo) e alla revisione dell'offerta sanitaria presso l'ospedale Orlandi. Ricordo quando lo scorso anno il primo cittadino si presentò, assieme alla presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 22, Graziella Manzato, in audizione presso la Commissione Regionale Sanità per contestare la proposta di creazione dell'Ulss unica provinciale. E ricordo pure quando, successivamente, nell'ottobre 2015, la Conferenza stessa approvò un duro documento in cui metteva nero su bianco questo parere negativo. Boscaini prima si è dichiarata d’accordo affermando che la mia idea era ottima e solo una settimana dopo, nel Consiglio Comunale di Bussolengo (giovedì 28 luglio), ha bocciato la mozione che sosteneva questa proposta. Ancora sul tema dell'ospedale di Bussolengo: falso sostenere da
parte di Boscaini che la riduzione dell'Orlandi sia frutto di mie scelte nella precedente legislatura (2010-2015). La decisione di costituire il "polo a due gambe" Bussolengo-Villafranca risale alle legislature antecedenti, quando venne stabilito che al momento della riattivazione del nosocomio villafranchese sarebbero stati spostati al suo interno alcuni reparti presenti a Bussolengo e sarebbe stato chiuso l'ospedale di Isola della Scala. La scheda approvata nel 2013 ne è stata la conseguenza e, comunque, prevede che a Bussolengo restino 106 posti letto di cui 91 per acuti (una serie di reparti tra i quali Cardiologia, Gastroenterologia, Geriatria, Medicina, Nefrologia, Neurologia, Pneumologia, Psichiatria e Chirurgia in Week-Surgery, nonché il mantenimento del Pronto Soccorso, del Centro Trasfusionale, del Laboratorio Analisi e l'attivazione del Centro Dialisi Assistita H24, che sarà l'unico all’interno dell'Ulss 22) e 15 riabilitativi per lungodegenti. La mia azione è stata dunque dedicata a difendere quel che si poteva difende-
re ed era l'unico modo possibile per mantenere all'Orlandi la qualifica di presidio ospedaliero. In ogni caso non accetto lezioni da chi, come il sindaco Boscaini, nelle ultime settimane ha proposto di trasformare l'Orlandi in un ospedale turistico sul modello Jesolo (che ha solo 25 posti di Medicina, 45 posti adibiti a vari tipi di riabilitazione ed un piccolo Pronto Soccorso). Con questa scellerata proposta il numero dei posti letto passerebbe da 106 a 70, (quelli per acuti si ridurrebbero da 91 a 25) e i reparti da una decina a due: questo sì che è il modo migliore per affossare definitivamente il nosocomio bussolenghese. Tant'è che anche il neo Comitato per la Salvaguardia dell'Orlandi ha duramente criticato la proposta annunciando un'assemblea pubblica e azioni di protesta. Di questo passo Paola Boscaini sarà ricordata come il sindaco che decretò la chiusura dell'Orlandi e nel contempo perse la sede dell'Ulss a Bussolengo, senza nemmeno combattere: un fallimento totale ed inappellabile. Andrea Bassi
FENOMENO “VEGAN”
“Condivido e aggiungo” Prendo spunto dall’editoriale di Lino Venturini sull’umana propensione all’infelicità. Ma perché la ricerca della felicità porta spesso al suo opposto? E’ un po’ come cercare di rimettere il dentifricio nel tubetto. Nel caso della felicità, il “dentifricio” è fuoriuscito alle radici della vita, quando eravamo bambini. Per mascherare la pratica di programmare i nostri figli all’infelicità ci serviamo di termini positivi come, ad esempio, “diritti civili”. Definire ”diritto civile” sequestrare un neonato alla propria madre per brama
... ma anche Andrea Bassi”
stessi ed i propri bambini. Se non tengo conto anche della loro ottica e non agisco di conseguenza, la mia coscienza - cristiana o laica che sia - non la sento a posto. E la mia felicità non può essere completa. Spero che Lei condivida. E non solo Lei. Cordialmente. Piero Mirabella
articoli@laltrogiornalevr.it
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“Ottima esposizione...”
Complimenti signor Lino Venturini, finalmente un'esposizione semplice sul problema "vegano" o "vegetariano". Sostengo l'ultima frase del suo editoriale del mese di agosto 2016 in cui scrive "mangiare di tutto, con moderazione, possibilmente cotto giusto e sopratutto deve piacere". Ho mangiato sempre di tutto e la mia generazione ha conosciuto anche la fame, la guerra, il dopoguerra, la ristrutturazione del paese e il matrimonio con figli e non è stato facile. Oggi alcune persone non sanno cosa fare e c'è sempre qualcuno che inventa qualche novità e trascina altri creduloni. E' spaventoso che senza farsi tanti problemi, alcuni giovani genitori, non si fermino neanche di fronte ai propri piccoli figli, imponendo il proprio credo. Cosa c’entra il miele (mio padre, bravo apicoltore, diceva che il miele è l'escremento delle api), il latte e le uova! Se non si può più mangiare niente, secondo questi fanatici, allora cosa ci resta? E poi vorrei anche ricordare quegli animali come i cinghiali, i lupi, le lontre, gli orsi che in alcune zone creano un enorme danno e devono per questo essere contenuti nel numero. Penso che andando avanti così, il buon Dio si stancherà veramente di noi e ci toglierà tutto ciò che ci dà! Non siamo meritevoli! Ed io, con la mia età avanzata, sono sempre pronta a gustare una bella cotoletta impanata (wiener schnitzel) con patate lessate o purè e un'insalatina verde insieme con una piccola e rinfrescante birra. Frau Edith
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)
Numero chiuso il 18- 08 - 2016
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LE VOSTRE LETTERE ISLAM E ISLAMICI 1
PAPA
“Dio nei rifugiati”
Gentile Direttore, faccio riferimento all’Angelus di Papa Bergoglio: “Dio è nei rifugiati che tutti vogliono cacciare via”. A questo riguardo mi permetto di rispondere che Dio non è: tra quelli che fuggono per non difendere il proprio paese dal terrorismo; tra quelli che alimentano le organizzazioni criminali per arrivare in Europa; tra quelli che rifiutano di dare le proprie generalità per andare nei paesi dove si sta meglio; tra quelli che pretendono di essere alloggiati in alberghi di un certo livello; tra quelli che gettano il cibo perché non è di loro gradimento; tra quelli che non li accolgono nelle spaziose stanze della Città del Vaticano. Marco Bresciani
ACQUISTO LIBRI, FUMETTI e RIVISTE ritiro intere librerie e collezioni Supereroi - manga – bonelli – tex - kriminal – zagor – diabolik disney - riviste auto – calcio giocattoli – lego dischi – cd - dvd – video game ANTIQUARIATO e OGGETTI STORICI quadri – stampe – porcellane - oggetti di design SGOMBERO GRATUITO CASE PAGAMENTO in CONTANTI TEL 371 1310784
PROGRAMMA DEL SETTIMO ANNO ACCADEMICO DELL’UNIVERSITÀ POPOLARE AUSER DI BUSSOLENGO 1) Le lezioni del mercoledì, dal 21 sett. alle 15,30 presso il teatro parrocchiale. 30 lezioni multitematiche di cultura generale. Solo qualche esempio: • le icone: tra storia, arte e spiritualità • stregoneria e cristianesimo; sette evangeliche • grafologia e personalità • guarire con ipnosi ed autoipnosi • nuove frontiere di potenziamento della memoria • chioma di Berenice: arte e astrologia nei secoli • viaggio alle radici del flamenco • “el vilan” nella letteratura; storie de “na olta”… • la madre nella poesia del Novecento • Charlie Chaplin: una maschera, un mito • bellezze e … non del nostro territorio • Don Chisciotte, elaborazione teatrale • musica klezmer • concerti vari e le immancabili canzoni degli anni migliori... 2) Corsi di approfondimento (5 incontri ciascun corso) in biblioteca civica. • Arte: I grandi pittori protagonisti della modernità: Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Matisse, Picasso. • Musica: Il Melodramma di Verdi e Puccini: Traviata, Rigoletto, Aida, Boheme, e Tosca. • Filosofia tematica: Il tema dell’ eclissi dell’uomo del 20° secolo e la sua regressione “all’età del ferro”: e qui il professore assicura che saranno lezioni comprendibili a tutti. • Alimentazione: Il tema di una corretta e sana alimentazione con un discorso scientifico sulle diete. • Laboratorio fotografico: dalla foto al film. È allo studio l’avvio di un corso per costruire, al computer, un film con foto e filmati. 3) Viaggi, oltre ai soliti soggiorni montani, marini, termali e mostre, sono in programma interessanti tour come quello di Cuba, della Loira, Bretagna, Romania, Galizia, Irlanda … Seguirà libretto circostanziato. Iscrizioni: in biblioteca civica tutti i pomeriggi dal 12 al 17 settembre. Per i programmi completi scrivere a unipop.bussolengo@gmail.com Info: Biblioteca: tel. 045 6769938
L’ALTRO GIORNALE Agosto 2016
Mentre la Cei plaude all’iniziativa (peraltro molto strana) da parte di qualche Iman musulmano di invitare i musulmani a partecipare, in segno di pace e fratellanza, alla celebrazione della Santa Messa domenicale nelle chiese cattoliche, molti si domandano perplessi quale significato può avere questo gesto enigmatico. In effetti da certi pulpiti cattolici già si canta alla vittoria, già si parla della bellezza di adorare tutti insieme lo stesso Dio, ma questo è di una gravità inaudita! Come si può mettere sullo stesso piano, tanto per restare nelle due religioni più grandi e discusse, Maometto con Gesù Cristo? Sorvoliamo su quella che è stata la vita terrena di Maometto rispetto a quella di Gesù, che non è poco, visto l’abisso di differenza, ma perbacco! Per il cristiano Gesù è Figlio di Dio, la seconda Persona della Santissima Trinità venuto a mostrarci il “Volto” di quel Dio rivelatosi nell’Antico Testamento attraverso i Profeti. E per dimostrarci questo suo amore e parlarci di Vita Eterna dopo la morte, si è fatto inchiodare sulla croce.
Il Dio cristiano, “Padre, Figlio e Spirito Santo”, nulla ha da spartire con Allah! E sono gli stessi musulmani ad ammetterlo se non altro perché ci credono infedeli e non monoteisti proprio per la questione del “Dio Uno e Trino”. Possibile che lor Signori Cardinali, Vescovi e Sacerdoti abbiano messo nel dimenticatoio l’essenza della nostra Fede, non un particolare qualunque, per amore di “santa fratellanza”? Ma sono davvero convinti, oltretutto, che adorare l’unico dio massone che accontenta tutti sia foriero di pace? Da quando Papa Bergoglio, infatti, ha inviato quel video dove si annuncia erroneamente che siamo tutti figli dello stesso Dio, sembra che la situazione stia notevolmente peggiorando. Ma che ce ne facciamo di una pace per la quale dobbiamo seppellire, oltre alle armi, anche la nostra fede, famiglia, identità, cultura, patria, stato di diritto, coscienza, arte, musica, cucina ecc.? Credo che invocheremmo la guerra per tornare a riprenderci quella libertà preziosa che Cristo stesso ci ha guadagnato, dice San Paolo. Ricordiamoci delle esorta-
zioni del Vescovo di Ferrara, mons. Negri, uno dei pochi che ha avuto il coraggio di parlare della necessità di ricorrere con forza a Gesù in questa situazione storica drammatica. Se preghiamo con fede lo Spirito Santo, se ricorriamo alle nostre preghiere cristiane di sempre, in primis Santa Messa e Rosario, al di là delle devozioni private che ognuno può fare liberamente, sarà Gesù stesso a ispirare gli animi di tutti verso la pace e la verità, non le nostre povere trovate umane, anche se motivate da buone intenzioni o forse, anche, dalla paura di trovarci all’improvviso una lama al collo in nome di Allah! Forse questa avanzata della violenza cieca è il castigo che ci siamo meritati a causa dei nostri peccati di infedeltà, di immoralità e spesso anche di sacrilegio, ma Gesù ci proteggerà inviando i suoi Angeli in nostra difesa se ricorriamo a Lui con fiducia. Da chi andremo o Signore, tu solo hai parole di vita eterna. Tu solo sei la salvezza dell’umanità.
A cadavere ancora caldo (il prete sgozzato in Francia), non è chiaro se per complesso di inferiorità, inconscia sottomissione, spirito masochista o per "ecumenica" credenza nel Dio unico, è partita una singolare gara tra diocesi. Vince, chi si porta a casa, o meglio, in chiesa, più islamici. In questi giorni le diocesi italiane ed europee si sono prodigate a mostrare ai media locali e nazionali, imam e fedeli musulmani intenti a pregare Allah attorno agli altari. Impossibile decretare la diocesi vincente. Scherzi a parte, anche perchè con gli islamici c'è poco da scherzare (a meno che ci si voglia illudere paventando che chi taglia gole, schiaccia i bambini e fa saltare in aria centinaia di innocenti al grido di Allah, non ammazza per motivi religiosi, ma per alienazione, paura, pazzia, disturbi mentali, odio o denaro), è fuor di dubbio che la maggioranza degli uomini di
chiesa che hanno dato per scontato l'origine divina del Corano, in realtà non lo conoscono. Se i don Abbondio in talare andassero oltre lo slogan l'Islam è una religione di pace (velleità smentita dalle centinaia di sure che inneggiano alla guerra santa e alla morte dell'infedele) scoprirebbe che la sura 3:28, detta anche Sura della taqiyya, inneggia alla dissimulazione. La taqiyya, come dicono tutti i "dizionari" coranici è "la pratica di mentire nell’interesse dell’Islam”. Lo scopo è quello di ingannare i miscredenti, convincendoli della bonarietà dell’Islam attraverso l’eliminazione di dubbi e preoccupazioni su questa religione, incoraggiando la loro conversione. La taqiyya è la base della propaganda musulmana presente oggi in Occidente. Non tutti gli Imam però, utilizzano tale prescrizione coranica. Alcuni preferiscono "intortare", o
meglio, prendere per i fondelli gli "infedeli" citando il Corano in arabo. In una diretta televisiva su Rete Quattro, Cristiano Magdhi Allam ha asserito che la predica dell'imam di Bari recitata in arabo all'interno della Basilica del capoluogo, concerneva la Sura L’Aprente del Corano che condanna di miscredenza i cristiani e gli ebrei. Alla diretta era presente l'imam "ecumenico" che ha bellamente confermato la citazione. E' dal 600 d.c che l'islam cerca con la violenza di sottomettere e conquistare i popoli infedeli. Non capire tale lapalissiana storica verità, equivale ad auto decretare la fine della cristianità. Se poi ci si aggiunge un "capo" che invece di difendere l'identità cattolica, mette sullo stesso piano tutte le religioni, la barca di Pietro è irrimediabilmente vocata al naufragio.
patrizia@patriziastella.com
Gianni Toffali Verona
PUNTEGGIATURA
“L’importanza di una virgola”
“C’era una volta una virgola seccata dalla poca considerazione in cui tutti la tenevano. Perfino i bambini delle scuole elementari di facevano beffe di lei. Che cos’è una virgola dopotutto? Nei giornali nessuno la usa più: la buttano a casaccio. Un giorno la virgola però si ribellò. Il Presidente scrisse un breve appunto dopo il lungo colloquio con il Presidente
avversario: “Pace, impossibile lanciare missili” e la passò frettolosamente al Generale. In quel momento la piccola trascurata virgola mise in atto il suo piano e si spostò. Si spostò solo di una parola, appena un saltino. Quello che lesse il generale fu: “Pace impossibile, lanciare missili” e scoppiò la guerra mondiale. Fai attenzione alle piccole cose. Sono il seme di
quelle grandi”. (Bruno Ferrero) “Seminiamo e poi imitiamo il contadino che aspetta con pazienza il tempo del raccolto” “Per cogliere le rose, si sa, s’incontrano le spine, ma con le spine vi è sempre la rosa” (Don Bosco) Frasi inviate da Franca Guardini
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LIBERALIZZAZIONI
“E droga... ricreativa”
COSTERMANO
DOMEGLIARA
Parcheggio selvaggio e mancanza di pulizie comunali. Via Case Sparse Brennero GARGAGNAGO
DOMEGLIARA
Sentiero della Pineta. Invasione di cicale.
PESCANTINA
Erba alta in via Prese
Droga, alcool, sporcizia ed atti vandalici nel parco giochi comunale.
PEDEMONTE
Non si può uscire di casa perchè le macchine sono parcheggiate sui marciapiedi
PERI - DOLCE’
FANE
Fontana ristrutturata nel 2002, l’acqua è stata chiusa nel 2004, in via Monco PESCANTINA
Il non rispetto delle regole della raccolta non differenziata
Stato pietoso ss12 via Brennero
PESCANTINA
Le scale della scuola di Pescantina Paese dei “bioni” AFFI-RIVOLI-CAPRINO-ALBARE'
Pista ciclabile anello la situazione è questa... Un bel biglietto da visita per gli stranieri che vengono a visitare i nostri territori...
Per mia impostazione culturale rispetto le idee di ognuno e di ciascuno, detto ciò non mi sottraggo dall'affermare il mio dissenso in merito a quanto espresso in video o carta stampata da personaggi più o meno in vista, sulla legalizzazione delle sostanze, su come la droga terapeutica sdogani la droga ricreativa. Ognuno mena il can per l'aia dove meglio pascola il proprio gregge. Personalmente non mi frega una mazza di chi le spara a destra e chi a sinistra, di chi usa le parole per creare consensi, neppure cammino seminando verità, diffido di chi le ha ben depositate al fondo delle tasche, di chi pensa di esser capace di salvare chi. Dunque, evitando inutili prese di posizione ideologiche, rimango convinto dalle sempre nuove ricerche scientifiche, sanitarie (peraltro assai autorevoli), da ciò che vedo in Comunità Casa del Giovane dove svolgo il mio servizio, dal carico come somma degli errori della mia esperienza. I più esposti, cioè i
più giovani, pagheranno come al solito il dazio maggiore, per cui credo sia importante non tanto liberare la droga a discapito del liberare dalla droga. Le varie mafie non hanno l'erba-cannabis come primo capitolato per riempire di dobloni d'oro le stive dei loro galeoni. A mio avviso non sconfiggi il mercato in questa maniera, affermare ciò equivale a svolgere un'informazione manipolata e manipolante. Con una canna non è mai morto nessuno? E’ accaduto e continua ad accadere, non a tutti, certo, solamente a qualcuno. Siccome ci sono altre porcherie legali perchè farla tanto lunga con sta roba leggera illegale? Proprio perchè ce ne sono fin troppe di irresponsabilità non è il caso di aggiungerne altre. È già più che sufficiente uno Stato con il grembiule da oste, con la livrea da biscazziere per un azzardo declinato incredibilmente sostenibile, dentro una società bullistica che non ne ha la dovuta e rigorosa consapevolezza. I minori
sono i maggiori fruitori di cannoni, illegali, oggi, e domani che sarà legale, loro rimarranno comunque out, ma maggiormente invitati dal mercato illegale che li affascinerà con un surplus di roba ancora più deleteria. In galera non c'è nessuno per uno spinello, in galera non ci vai per uso modico, per spaccio di una minima quantità, in galera il sovraffollamento disumano è dovuto a ben altro. Personalmente non sono un giustizialista, non credo nel castigo salvavita, nei divieti ideologici, credo fermamente nella necessità di non ingrossare le fila di una certa indifferenza sociale, questo sì. Quanto meno per tutela e garanzia dei più giovani. Le “parole valigia” dove mettere dentro tutto e il contrario di tutto, servono unicamente a fare ammalare la comunicazione, l'informazione, quella verità che tanto insistentemente proponiamo e propiniamo a pochi cents. Vincenzo Andraous
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CRONACHE
Diventerà turistico? OSPEDALE ORLANDI. Richiesta una caratterizzazione diversa per la struttura di Bussolengo
La presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 22, Graziella Manzato, sindaco di Sommacampagna, appoggiando la richiesta di Paola
Bussolengo: «I sindaci del Lago esprimono la necessità di avere servizi adeguati sul piano della risposta sanitaria. Ciò è possibile: ho cercato il
Coletto Girardi Boscaini e Manzato alla Conferenza Stampa
Boscaini, primo cittadino di Bussolengo, ha chiesto ufficialmente all’assessore alla sanità della Regione Veneto, Luca Coletto, una nuova caratterizzazione per l’ospedale Orlandi. La novità è costituita dalla sottolineatura della vocazione turistica dell’Ospedale Orlandi di Bussolengo, in relazione al flusso ininterrotto di 13 milioni di visitatori che da marzo ad ottobre arrivano sulle rive del Garda. «E’ una proposta che viene dal territorio –sottolinea Manzato - perché è ampiamente condivisa dai sindaci dell’Ulss 22. Dalla Regione vogliamo risposte sulle schede sanitarie e sui servizi che dobbiamo dare ai cittadini». Le ha fatto eco Paola Boscaini, sindaco di
confronto coi sindaci per vedere se la strada è percorribile anche per Bussolengo, in considerazione degli investimenti che la struttura ha ricevuto negli ultimi anni. E questo è fattibile con l’Ulss unica e non con una eventuale Ulss Gardesana». Pietro Girardi, direttore generale dell’Ulss 20, ha sottolineato l’importanza del fattore turismo rilevando che la situazione degli ospedali dell’Ulss 22 non ne teneva abbastanza conto: «Si tratta – ha spiegato – di introdurre una piccola modifica e verificare questa proposta sul piano organizzativo». L’assessore Luca Coletto, nel recepire la proposta, ha indicato alcune linee essenziali per la sua realizzazione.
«Non verranno rimodulate le schede – ha precisato - ma si riorganizzerà la situazione sanitaria del Veneto. La riduzione delle Ulss serve per iniettare queste risorse sul territorio e diventa un obbligo a causa dei tagli. Ma il territorio deve allineare i servizi alle esigenze dei turisti del 2016 che non sono più quelli degli anni ’50 e, prima di intraprendere il viaggio in un paese, verificano la qualità dell’assistenza sanitaria». Nello specifico della situazione degli ospedali dell’Ulss 22 l’assessore Coletto ha sottolineato che ci sono tre ospedali: Bussolengo e Villafranca come polo unico su due gambe, Negrar, e Peschiera. Sullo sfondo la questione del cosiddetto “polo a due gambe” che coinvolge l’Orlandi e il
Magalini di Villafranca che rimarrà un ospedale per acuti. «Se si arriva all’ospedale turistico – ha precisato Coletto, che si è impegnato in questa direzione - si rimodulano le schede e Bussolengo potrà mantenere pronto soccorso, piccola chirurgia, medicina, dialisi, tutte le riabilitazioni e lungodegenza. Una proposta, questa, che dovrà essere fatta alla Giunta regionale». Quanto al Magalini, il direttore generale Girardi ha precisato che la consegna all’Ulss è prevista per il 31 dicembre del 2016. «Da allora – ha concluso scattano i 180 giorni previsti per il trasloco nella nuova struttura per la quale stiamo già acquistando gli arredi. Mi auguro che questi tempi vengano mantenuti». Lino Cattabianchi
IL SINDACO DI BUSSOLENGO Molto soddisfatta, Paola Boscaini, sindaco di Bussolengo, commenta: «E’ un risultato al quale sto lavorando con altri sindaci da due anni e che sono certa troverà riscontro positivo tra le attività economiche e turistiche del territorio. Una scelta di questo tipo, che non è fatta sull’onda dell’emotività, permette di mantenere la funzionalità dell’Orlandi. La storia del nostro antico nosocomio ora sembra essere arrivata ad un punto veramente decisivo per suo futuro come ospedale che si rivolge al territorio con risposte sanitarie sempre all’altezza dei tempi». L.C.
L’ALTRO GIORNALE Agosto 2016
L’INDAGINE. Lago, doppia faccia Da un lato i campionamenti condotti da Arpav (Agenzia regionale per la protezione ambientale del Veneto) nei 65 punti di prelievo lungo la sponda veronese del lago di Garda hanno classificato “eccellenti” anche quest’anno le acque di balneazione, dall’altro i campionamenti condotti dalla Goletta dei Laghi – la campagna nazionale di Legambiente per la tutela dei bacini lacustri italiani – frenano l’ottimismo, evidenziando una forte presenza di batteri fecali (escherichia coli ed enterococchi intestinali) alla foce dei torrenti affluenti del lago, in zone anche per questo non idonee alla balneazione: segnale di scarichi abusivi provenienti da utenze non collegate alla rete fognaria e, di conseguenza, nemmeno al collettore che trasporta i reflui al depuratore di Peschiera. Un copione immutato da anni e confermato anche per l’edizione 2016 della Goletta, che sul Benaco si è svolta dal 9 al 13 luglio. Su sette punti monitorati lungo la sponda veronese, ben quattro sono risultati “fortemente inquinati”: Lazise (foce torrente Marra, situazione immutata da anni), Garda (foce del torrente Gusa), Castelnuovo del Garda (foce rio Dugale in località Ronchi, vicino a Gardaland, dove si continua a rilevare tra l’altro la presenza di bagnanti nonostante i cartelli indichino il divieto di balneazione entro i 50 metri dalla foce) e il torrente Sermana di Peschiera, che peggiora la sua condizione rispetto allo scorso anno. Miglioramento per la foce del torrente San Severo in Punta Cornicello a Bardolino, rientrata entro i limiti. Nei limiti di legge i due punti di Torri del Benaco: al lido Brancolino (presso l’impianto di sollevamento del collettore) e in località Pai. I parametri indagati dal laboratorio mobile della Goletta dei Laghi riguardano la ricerca di batteri di origine fecale secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 116/2008: la loro presenza rappresenta un indicatore di scarichi civili non depurati. I giudizi “entro i limiti”, “inquinato” o “fortemente inquinato” vengono assegnati considerando i valori riscontrati rispetto a quelli di riferimento stabiliti nel decreto. Il campionamento della Goletta, precisa in una nota Legambiente, “non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni”. «La Goletta ancora una volta ci restituisce un quadro critico. E’ necessario che dall’analisi della situazione si passi ai fatti» - commenta la presidente del circolo Legambiente di Verona Chiara Martinelli, lanciando un monito ai Comuni rivieraschi affinché scovino le situazioni irregolari. Nel resto del Garda sono stati monitorati altri 10 punti: entro i limiti i due trentini (a Nago Torbole alla foce del fiume Sarca e a Riva), mentre degli otto della sponda bresciana tre risultano entro i limiti, due inquinati e tre fortemente inquinati. Quest’anno per la prima volta il lavoro della Goletta ha riguardato anche il monitoraggio delle microplastiche: i dati raccolti verranno elaborati nelle prossime settimane e presentati in autunno in un convegno nazionale a Roma. Katia Ferraro
IL SERVIZIO. “Farmaco pronto”, medicine a domicilio Prende il nome di “Farmaco Pronto” il servizio gratuito, attivo in tutta la provincia di Verona, con picchi di utilizzo in estate nelle località turistiche e nei centri storici, ideato e offerto da Federfarma Verona. Destinatari del servizio, che recapita a casa le medicine necessarie, sono i turisti, ma anche chi vive da solo o ha difficoltà di deambulazione. “Farmaco Pronto” è attivo durante gli orari della Guardia Medica nei giorni feriali dalle ore 20 alle ore 8 del mattino successivo e dalle ore 10 del sabato o di un qualsiasi altro prefestivo, alle ore 8 del lunedì o di qualsiasi giorno successivo al festivo. Un agente di sicurezza della Ronda, allertata componendo il numero telefonico 045.509892, provvederà a raggiungere il domicilio del paziente per prelevare la prescrizione che verrà posta in una busta nel massimo rispetto della privacy. Ricevuta la prescrizione il farmacista provvederà a porre in un contenitore sigillato i medicinali. Questo servizio di consegna non comporta alcun costo per il paziente utilizzatore a carico del quale sarà solo, quindi, l’eventuale costo del farmaco. «Nonostante i turni di Guardia Farmaceutica ci si rende conto che colui che si ammala è un utente molto bisognoso, soprattutto di notte e nei fine settimana nonché quando si trova in vacanza lontano da casa – spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona -. Per rendere comunque più fruibile il servizio della Guardia Farmaceutica ricordo che la quasi totalità delle farmacie veronesi è dotata di una bacheca riportante i dati e la localizzazione della più vicina farmacia di turno. Ulteriori informazioni sul Farmaco Pronto possono essere reperite presso tutte le farmacie di Verona e provincia e nel sito www.federfarmaverona.it , ma anche nella guida “La Salute per tutti” redatta in 7 lingue compresi arabo, cinese, e russo, e dedicata ai turisti». Quest’ultima è un vademecum di 72 pagine a colori sui servizi della sanità d’emergenza in provincia di Verona ideato e realizzato da Federfarma Verona che gode tra gli altri del patrocinio dell’Ordine dei farmacisti di Verona.
CRONACHE di Pastrengo
L’ALTRO GIORNALE
Profughi in paese Presenza discreta
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PIOVEZZANO. I rifugiati arrivati qualche mese fa si sono messi a disposizione della comunità
La temuta “invasione” di profughi nella frazione di Piovezzano non c’è stata. Nelle ex scuole di Piovezzano, spazio voluto dal Prefetto di Verona come sede per i profughi a Pastrengo, lo scorso giugno sono arrivati otto rifugiati, quattro dei quali lavorano nella cooperativa che gestisce la comunità, “La Milonga”, mentre altri quattro, che sono alla ricerca di lavoro, sono disponibili per svolgere lavori a favore del Comune. Una presenza discreta che non ha creato disagi alla popolazione. Del resto i cittadini di Pastrengo hanno già avuto altre esperienze di comunità di extracomunitari sul territorio, nella zona di Pol, con circa 50
residenti, che non hanno dato particolari problemi. La stessa vicinanza delle ex scuole elementari alla scuola materna, che in un primo tempo aveva accusato qualche defezione per quanto riguarda le iscrizioni dei bambini per il nuovo
Brindisi d’estate ANZIANI / PIO RICOVERO
La festa di mezza estate per gli anziani del Pio Ricovero di Pastrengo è nata quattro anni fa. Oggi il ritrovarsi a cena tutti assieme l’ultimo sabato di luglio è considerato una tradizione. E sabato 30 luglio erano in 150 a tavola nella corte interna della Casa di Riposo: c’erano tutti gli ospiti anziani della struttura, attorniati da parenti e amici, oltre che da infermiere, operatori, inservienti, collaboratrici e le donne volontarie del paese che ogni ultimo mercoledì del mese portano agli anziani del Pio ricovero la merenda in compagnia.
Erano presenti gli amici “sonadori che spesso i ne fa compagnia con fisarmoniche e cantori” citati nella poesia recitata ad inizio cena da Bertilla, gran capa coordinatrice. Il direttore generale, Paolo Abram, ha fatto gli onori di casa portando il saluto ai presenti, ricordando come il Pio Ricovero sia a Pastrengo una realtà importante e qualificante nel sociale. Pensiero condiviso nel suo saluto anche dal sindaco Gianni Testi. Una cena nostalgica in famiglia, un momento d’incontro e di riflessione
sulle stagioni della vita, tutti pensieri ben evidenziati nella poesia di Bertilla che rivolta ai nonni degenti ospiti concludeva: “…stasera l’istà la ga el saor del gelato che magnaene da buteleti, quando i ne regalaa du scheeti. Ascolten visi, parole, colori: ..stasera .. ..la gusten pian pian, sperando ch’el bel ricordo el torna anca doman”. A.M.
anno scolastico, ora riferisce di aver avuto un numero sufficiente di iscrizioni. Durante una riunione pubblica convocata dal sindaco di Pastrengo, Gianni Testi, e tenutasi nei primi giorni di luglio è emerso che le molte persone intervenute hanno espresso un forte disappunto sulle modalità che hanno portato alla scel-
ta dell’ex scuola come sede per i rifugiati, ma non sulla loro presenza. «Attualmente la sistemazione presso le ex scuole di Piovezzano è l’unica praticabile. Se si riuscissero a trovare altre soluzioni - ha detto Testi non tarderò a ritornare in Prefettura per proporre nuove soluzioni e per ritornare in possesso delle ex scuole». In questi giorni la Parrocchia di Pastrengo ha invitato i profughi ospiti a Piovezzano a prendere parte alla sagra parrocchiale di San Gaetano per fare volontariato e servizio ai tavoli. Un gesto di apertura e di accoglienza apprezzato da tutte le persone che hanno preso parte alla festa e un segno tangibile che la convivenza e l’integrazione sono possibili. Bruno Gardin
FESTA DELLA ZUCCA / ARTE E ALLEGRIA DAL 31 AGOSTO AL 5 SETTEMBRE Arte e divertimento sono le parole chiave della XXV Festa della Zucca. Dal 31 agosto al 5 settembre gli amanti della zucca si daranno appuntamento infatti a Pastrengo nella frazione di Piovezzano nella nuova location al Parco di fronte a Ristorante Eva. Per grandi e piccini sono in programma sei giorni di originale divertimento calati nei vari settori tematici della Festa organizzata dalla Pro Loco di Pastrengo. “Zuccarte” è lo spazio dedicato ai Maestri intagliatori di Modena, che si esibiscono nell’arte dell’intaglio e insegnano al pubblico la tecnica decorativa con frutta e verdura. Lì accanto fanno bella mostra anche i banchetti degli artistihobbisti del “ Club di Giulietta”. Il reparto “Zuccabimbi” nella zona già attrezzata a giochi propone divertimenti e magie. Qui i bambini disegnano le zucche, le colorano in gara di estro e bravura. “Zuccagusto” è la parte della mani-
festazione dedicata all’arte culinaria che propone un menù tutto all’insegna dell’ortaggio arancione: risotti, tortelli, ravioli, pasticci, vellutate, marmellate, mostarde, gnocchi, pane, biscotti, strudel e tanto altro. Ma al centro di Zuccafolk Pastrengo sono sempre le zucche partecipanti al Concorso “Zucca più….”, esposte in bella vista sulla collinetta a fianco della strada provinciale. Il Concorso “Zucca più…” si suddivide in varie categorie: zucca più grossa, zucca più bella, zucca più lunga, zucca più strana, zucca più originale, zucca meglio decorata e meglio intagliata. Una giuria valuterà i lavori ed assegnerà un riconoscimento al primo classificato di ciascuna categoria. Per informazioni sulla festa e sul concorso visitare www.prolocopastrengo.it o chiamare il numero 348 4424694 Albino Monauni
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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA
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Un raccolto sano, salubre, serbevole, gradevole senza residui indesiderati
Tel. 045 7152777
Prima di addentrarci nell’esposizione di questo argomento, è necessario puntualizzare il significato degli aggettivi citati nel titolo, poichè essi sono rimasti immutati, accompagnando l’uomo nel suo lungo cammino e sono tuttora i pilastri e, insieme, il filo conduttore del produttore serio e del consumatore attento. Molte sono le attività che nel loro percorso, spesso accidentato, seguono questo filo , ma soltanto l’agricoltura, settore primario ed indispensabile nella vita umana, fa assumere a questi aggettivi il valore di requisiti essenziali ed insostituibili. Stiamo parlando dei prodotti della terra, quali sono i cereali, gli ortaggi,
le colture industriali, la frutta, l’uva che nel momento del raccolto e soprattutto del successivo consumo devono essere “sani”, perchè esenti da malattie e parassiti, “salubri”, perché fanno bene alla salute di chi li assume, “serbevoli”, perchè possono essere conservati senza deteriorarsi ed, infine, “gradevoli”, perchè producono sensazioni di piacere a chi li consuma. Ecco, questi aggettivi sono divenuti quattro valorosi cavalieri che accompagnano, nel bene, i prodotti della terra. Rispettati questi requisiti, verrebbe da pensare che l’uomo sia approdato in un luogo sicuro, al riparo
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da pericoli, ma i cambiamenti, cui ha dovuto e deve continuamente far fronte. Pongono l’abitante della terra nella necessità di aggiungere altri
nutrizione e di difesa? Ecco l’ulteriore indispensabile requisito di una produzione edibile: assenza di residui indesiderati.
questo obiettivo è una priorità assoluta. Ancora una volta è basilare l’entrata in campo della ricerca, la quale indirizzando il proprio
spesso molto superiore se paragonato ai prodotti chimici tradizionali, diventando difficilmente sostenibile per l’agricoltore.
requisiti altrettanto indispensabili. Le molecole messe a disposizione dalla ricerca, al fine di nutrire e difendere le colture, sono state salutate con entusiasmo dall’imprenditore agricolo, che ha potuto constatarne l’efficacia. Nello stesso tempo però, la conoscenza di queste molecole da parte dell’uomo, soprattutto per quanto riguarda eventuali residui indesiderati, è spesso limitata. Cosa rimane sulla coltura e nell’ambiente dopo che queste sostanze hanno espletato la loro funzione primaria di
Ottenere questo risultato non è cosa semplice, soprattutto quando le condizioni climatiche sono avverse alla coltura e favorevoli ai parassiti. A ridosso della maturazione poi, gli interventi a difesa delle produzioni agricole diventano molto problematici, poichè le sostanze diffuse sulla coltura, pur se efficaci, potrebbero essere causa di residui indesiderati e su questo argomento le normative vigenti sono molto attente e restrittive. Il prodotto di cui l’uomo si nutre, non può e non deve contenere sostanze nocive e raggiungere
lavoro alla scoperta, rielaborazione e perfezionamento di sostanze esistenti in natura, derivanti soprattutto dal mondo vegetale, con proprietà di potenziare le difese naturali della pianta e di limitare l’aggressività dei parassiti, sta riuscendo, in una certa misura, nel duplice intento di proteggere il raccolto in assenza di residui indesiderati. Questo percorso, iniziato da poco, per ottenere i risultati sperati, ha la necessità di superare alcune barriere di ordine economico e culturale. Infatti il costo di questi nuovi principi attivi è
Inoltre, abituato a riscontrare risultati positivi in tempi rapidi, l’operatore deve reimpostare i suoi interventi con modalità diverse rispetto al passato, poiché questi nuovi principi attivi sviluppano la propria efficacia in modi differenti dai loro predecessori. Il lento cammino verso il traguardo dell’assenza di residui indesiderati è iniziato da tempo, ma l’accelerazione impressa in questi ultimi anni, sia dall’industria che dagli utilizzatori, ci fa dire che non siamo lontani dal raggiungere l’obiettivo. G.D.C.
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CRONACHE di Bussolengo
Il Consiglio decide: mozione approvata
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CA’ FILISSINE. L’obiettivo è tenere viva l’attenzione sulle vicende e sui problemi della discarica
Cà Filissine in primo piano in Consiglio comunale di Bussolengo che ha approvato la mozione sulla discarica, presentata in un primo tempo da Barbara Setti del M5S e poi condivisa anche dal capogruppo di maggioranza Alessandro Pasetto.
L’obiettivo da parte dei proponenti è di tenere viva l’attenzione su un problema rilevante che riguarda anche Bussolengo. «Gli scenari per noi non sono rosei - ha ribadito il consigliere anziano, Giovanni Amantia, nell’annunciare il suo voto favorevole - per la previsio-
ne di possibili problemi ecologici che toccano da vicino anche il nostro territorio. E’ un problema che si trascina: bisogna dare un segnale». La mozione, partendo dal progetto approvato il 13 settembre 2015 dall’Amministrazione comunale di
Pescantina e presentato in Regione, evidenzia una notevole preoccupazione per le prospettive future «che inevitabilmente vedranno coinvolte anche la popolazione, il territorio e l’economia di tutti i Comuni circostanti». “Tale progetto - si legge nel dispositivo - prevede che la
discarica di Cà Filissine venga riaperta, messa in sicurezza, bonificata e chiusa, mediante il conferimento di circa 1 milione e 700 mila metri cubi di rifiuti speciali, pari a 2 milioni e 700 mila tonnellate, conferiti nell'arco di circa 13 anni, che consentiranno, secondo il parere dei progettisti, il giusto piano finanziario necessario al rientro delle spese sostenute per l’asportazione del percolato, la bonifica della falda e la copertura finale”. Da qui le perplessità dei capigruppo Setti e Pasetto: «II progetto fa emergere dubbi, innanzitutto in ordine all’opportunità di reperire i fondi necessari alla bonifica attraverso il protratto conferimento di rifiuti speciali, con deroghe di tossicità di tre volte superiori a quanto di base fissato dalla normativa, ma anche sulle effettive garanzie della bonifica, poiché ad oggi non è dato sapere in quale punto la discarica stia perdendo il percolato che ha già causato l’inquinamento della prima falda acquifera. Ciò su cui è fondamentale riflettere è l’impatto che
avrà sul territorio questa montagna di rifiuti alta circa 40 metri dal piano campagna, sulla salute degli abitanti del territorio della Valpolicella e del nostro Comune e, conseguentemente, sullo sviluppo futuro della Valpolicella, famosa per i suoi prodotti enogastronomici». Per questi motivi la mozione ha impegnato Sin-
daco e Giunta “a farsi parte attiva affinché il progetto venga portato a conoscenza
della cittadinanza di Bussolengo”. Lino Cattabianchi
CAPPELLANO. Don Raguzzi saluta l’ospedale Orlandi Don Paolo Raguzzi, cappellano dell’ospedale Orlandi di Bussolengo dal 2012, è stato chiamato dal vescovo monsignor Giuseppe Zenti a continuare il suo ministero al Policlinico di Borgo Roma. Don Paolo, a Bussolengo ha animato la pastorale della sofferenza, anche col gruppo di volontari “Il Glicine” che assistono i pazienti all’ospedale. «Sono stati q uattro anni di lavoro molto intensi – racconta don Paolo - nei quali ho avuto modo di continuare il mio servizio nella pastorale sanitaria nell'ospedale Orlandi, come anche nel Centro anziani Ipab, dove ho potuto accompagnare la cara mamma. Ho particolarmente apprezzato il grande impegno dei laici in questo campo dell’apostolato sociale e cristiano del volontariato, dove è possibile anche ai nostri gi orni vivere in modo pieno il Vangelo e arricchirsi spiritualmente aiutando il prossimo. Ora mi attende un impegno in un grande ospedale come Borgo Roma, dove porterò la preziosa esperienza accumulata a Bussolengo e anche l’entusiasmo di quella comunità. Un grazie a tutti coloro che mi hanno Don Paolo Raguzzi accompagnato in questo tratto importante della mia vita sacerdotale». L.C.
BLOOD ROOM, UNA SFIDA TRA PAURA E CORAGGIO
Non aspettatevi di entrare nella classica Escape room con enigmi e indovinelli da risolvere: a Bussolengo “Phobos Group” ha ideato il primo “Horror real game” in Italia. Non la solita stanza di indizi, ma sei ambienti unici in un unico gioco dove cercare la strada per uscire. Un viaggio all’interno del vostro peggior incubo, dove gli unici protagonisti siete voi. Un’esperienza al limite tra finzione e realtà, tra paura e coraggio, con 60 minuti di tempo per cercare un modo per uscire da questo enigma di terrore. Unico obbiettivo della vostra squadra: evadere da un luogo ideato per intrappolarvi. Le room escape dal vivo sono un tipo di gioco in cui le persone vengono chiuse in una stanza con altri partecipanti e devono usare gli oggetti trovati nella stanza stessa per risolvere una serie di giochi di logica e osservazione, trovare indizi, scoprire i retroscena della trama e scappare. Il tutto in massimo 60 minuti. Questo tipo di gioco nasce da un genere di videogiochi in cui il giocatore è chiuso in una stanza e deve esplorare il contesto per trovare la via di fuga. I giocatori devono utilizzare le loro capacità logiche per riuscire a scappare. Esistono anche giochi da tavolo e film che fanno riferimento a questo genere. Blood Room, il gioco di Phobos Escare Verona a Bussolengo. Verona 2027: un terrificante uragano colpisce la città di Verona distruggendo tutto quello che incontra. L’uragano distrugge l’industria chimica della Phobos Corporation il cui Presidente sta segretamente lavorando alla produzione di una pericolosissima arma battereologica, commissionata dal governo di uno stato ancora Top Secret. Dopo l’esplosione un gas chimico letale fuoriesce senza controllo. Quando il gas viene a contatto con gli umani, li trasforma in Zombie. L’Fbi ingaggia Voi per salvare la città. Il presidente della Phobos Corporation ha nascosto la formula del antidoto nel computer del suo ufficio: solo la combinazione dei due antidoti Blu e Verde, possono fornire l’immunità totale alla popolazione mondiale. Questa è l’unica speranza per distruggere il virus. Voi siete l’unica speranza del mondo intero. “Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è”. Mark Twain
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Festa d’Estate
a Bussolengo Torna anche in questo 2016 ad animare il cuore di Bussolengo la Festa d’Estate. L’evento, in programma da giovedì 18 a mercoledì 24 agosto, rappresenta sempre più un aiuto concreto alla promozione del territorio. Abbinate alla Festa d’esta-
te, la 42a Mostra delle pesche e la Cena di gala saranno l’occasione per mettere in evidenza il frutto principale dell’agricoltura a Bussolengo. Il centro storico di Bussolengo si vestirà quindi a festa grazie alla musica e agli spettacoli, frutto di una forte collaborazione tra le associazioni del territorio e l’amministrazione comunale.
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Festa d’Estate
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a Bussolengo “Vivi Bussolengo” è il motto con il quale si apre il sipario sulla Festa d'Estate edizione 2016 e 42a Mostra delle Pesche, a Bussolengo in
19 – afferma Sebastia- dare spettacolo sarà no Poiesi, coordinatore “Luci, fuoco, mapping, de La.Qui.La, affianca- fontane d’acqua” nel to da Moira Fumaneri - parco adiacente alla andrà in scena lo spet- villa quattrocentesca. tacolo di Madame Sisì «Domenica 21 – continua Poiesi – serata cabaret all'insegna del divertimento: Gigi Vigliani Show, cantante e grande imitatore, mattatore della scena. Lunedì 22 la piazza si trasformerà in un grande salone per ospitare la Cena di Gala 2016, il secondo appuntamento che riunirà i commercianti del paese con un menù che vedrà protagonista la pesca». programma da giovedì e lo staff dell'Art club Durante le “Notti d’esta18 a mercoledì 24 ago- per una serata disco. te” e la Festa d’estate sto. Un programma Sabato 20 scenderan- saranno presenti Stand intenso che inizierà, in piazza XXVI Aprile, nella serata di giovedì 18 con musica dal vivo a cura della Kyras Band. I festeggiamenti proseguiranno con la rassegna “Notti d’estate”, dalle organizzate dal 19 al 22 no in piazza XXVI Aprile gastronomici agosto dall’associazio- l’AL-B Band e Daniele 18.30 e gonfiabili con ne La.Qui.La in collabo- Baldelli in The Veterans area bimbi per i più picrazione con il comune of Funk». Nel frattem- coli. Sabato 20, grazie di Bussolengo: «venerdì po a Villa Spinola a al progetto Pagus Pic-
tus, si potranno effet- 18.00 al Chiostro del delle pesche, attravertuare visite guidate alle Padri Redentoristi. Da so l’organizzazione chiese alle ore 16.00 a 42 anni inoltre il Comu- della mostra, che queSan Rocco, alle 17.00 a ne di Bussolengo pro- st’anno si terrà domeSan Valentino, alle muove la produzione nica 21 agosto.
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L’Estate dei nostri bambini EuroGrest di Lugagnano
Grest di Mozzecane
Grest di Nogarole Rocca, Pradelle, Bagnolo
Grest Parrocchia Cristo Risorto - Bussolengo
Grest di Pastrengo e Piovezzano
Grest di San Vito al Mantico: Il tiro alla fune
I ragazzi del grest con animatori, aiuto animatori e i parroci don Graziano e don Andrea
Grest di Sommacampagna
Grest di Valeggio
Cer Castel d’Azzano
Grest di Sona
Grest di Vigasio
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CRONACHE di Valeggio e Sona
L’ALTRO GIORNALE
Alloggi e risorse
Agosto 2016
VALEGGIO. Da luglio, ecco 25 afrincani. Ma il sindaco Tosoni critica la metodologia di inserimento
Sono 25 gli stranieri richiedenti asilo, provenienti dalla Costa d’Avorio, dal Mali, dal Congo e dal Gambia arrivati a Valeggio sul Mincio da venerdì 8 luglio. Il gruppo, gestito dalla Cooperativa Olinda di Cedole, è ospitato in tre appartamenti di via IV Novembre. La cooperativa fornisce a questi richiedenti asilo vitto e alloggio (i residenti hanno la possibilità di cucinare in modo autonomo i pasti da consumare), assistenza legale e la presenza di operatori e mediatori culturali. L’ULSS 22, su richiesta della Coop Olinda, ha effettuato i controlli sanitari sulle 25 persone, che rimarranno per almeno un anno - tempo medio per il riconoscimento dell’asilo -. A criticare la metodologia con cui è avvenuto l’inserimento, è stato il sindaco di Valeggio, Angelo Tosoni: «Questo tipo di politica dell'accoglienza crea tensioni sociali nelle comunità in cui vengono inserite queste persone - ha affer-
GEMELLAGGIO. Il Gruppo AIDO fa amicizia con San Bellino Il 10 luglio scorso, a Valeggio sul Mincio, il gruppo comunale AIDO “Michele Lugoboni” ha dato il via ufficiale al gemellaggio con il gruppo AIDO di San Bellino (Rovigo). La firma del Patto di amicizia e aiuto reciproco è avvenuta in Municipio alla presenza dell’ospite d’onore Flavia Petrin, neoeletto Presidente nazionale AIDO. L’intera giornata ha visto i due gruppi coinvolti in momenti di convivialità e intensa condivisione, tra cui la lettura in Chiesa delle preghiere del trapiantato e del donatore, un’autentica emozione soprattutto per chi, tra i rappresentanti delle due delegazioni, è o è stato diretto interessato di una donazione, come lo stesso presidente del gruppo di San Bellino Luca Cestaro. A Valeggio, i quasi 700 membri dell’Associazione festeggiano nel 2016 il 41° anno di attività; a fine febbraio il direttivo è stato rinnovato, con l’elezione a presidente di Silvano Melchiori e la riconferma di alcune pietre miliari, come Mara Magagnotto, vicario e vicepresidente provinciale. È prevista per il 17 settembre la visita di contraccambio a San Bellino, dove verrà sigillato il gemellaggio, nell’ottica prioritaria di diffondere e far conoscere l’importanza della scelta del dono, ma anche di organizzare per il futuro altri momenti di festa. P.P.
mato all’indomani degli arrivi -. Il Comune e le associazioni del territorio non vengono coinvolte, mentre si lascia campo aperto ai privati, che spesso hanno solo interessi economici. Finora a Valeggio ci siamo opposti e continueremo a farlo: il nostro paese è uno degli ultimi a vedere l’arrivo dei rifugiati. Pretendiamo il rispetto di tutte le norme e i regolamenti comunali, per verificare i quali attiveremo alcuni controlli. Il Comune ha già poche risorse e strumenti disponibili per aiutare i nuclei familiari e le persone che vivono in situazioni di disagio e indigenza. Non abbiamo la forza di
dedicarci anche a persone inserite dall'esterno. L’uni-
Angelo Tosoni
ca possibilità per gestire questo tipo di situazioni è stipulare una convenzione
con la Prefettura affinché i profughi possano svolgere dei lavori utili a tutti la comunità valeggiana, sempre che loro lo vogliano. I tre appartamenti sono di proprietà di un privato residente a Rapallo – aggiunge Tosoni -. Perché i proprietari degli appartamenti sfitti non li utilizzano per accogliere i turisti? Da anni stiamo lavorando per potenziare l'offerta ricettiva del Comune, organizzando eventi importanti e incentivando l'accoglienza turistica diffusa su tutto il territorio. Un cammino impegnativo – conclude il primo cittadino - che richiede grande costanza e decisione. Per questo non vorrei che proprio ora le cose si complicassero».
FONTANAFREDDA / FESTA DEL RINGRAZIAMENTO Una casa immersa nella natura e una fontana a cui gli abitanti della zona attingevano da tempo immemore: nel 1966, quando la Comunità delle Suore di Don Nicola Mazza arrivò a Fontanafredda, il luogo offriva queste semplici attrattive. Nell’arco di 50 anni le laboriose ospiti hanno trasformato la casa in un punto di ricovero, riflessione e condivisione, costruendo un capitello dedicato alla Madonna di Lourdes vicino alla fontana e aprirono il Noviziato e della Casa di Spiritualità, inaugurata nel 2004. Per questo straordinario periodo di attività, il 23 luglio scorso le Suore e l’Associazione Amici di Fontanafredda, coordinati dal presidente Elio Scala, hanno organizzato un pomeriggio di ricordo, con gli interventi di Suor Angiolina Giramonte, del Padre missionario Stefano Fazion e della nuova Madre generale Suor Clara; la “Festa del Ringraziamento” proseguirà il 21 agosto alle 17.00 nella cappella della Casa per l’Adorazione Eucaristica e la celebrazione dei Vespri, mentre il 22 agosto alle 20.00 si terranno un rosario sul cammino della fonte e la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Zenti. P.P.
Amici a 4 zampe
SONA. Circa 2.000 cittadini, proprietari di cani, sono stati raggiunti da una cartolina del Comune
Sono circa 2000 i cittadini di Sona, proprietari di un amico a quattro zampe, che nei giorni scorsi sono stati raggiunti dal Comune attraverso una cartolina. «Siamo certi che ogni proprietario fa il possibile per essere un cittadino virtuoso e per questo abbiamo voluto inviare un breve promemoria per rendere la convivenza con un animale ancora più speciale, con tante informazioni che possono essere utili – afferma il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi -. E l’Amministrazione vuole essere vicino alle loro esigenze, dedicando spazi e servizi. Qualche settimana fa abbiamo inaugurato una zona cani nel paese più popoloso, Lugagnano, dove poter portare il proprio cane in libertà. Da
tempo è aperto un parco per cani anche a Sona a San Quirico che entro qualche mese
verrà ufficialmente inaugurato. E altre zone verranno riservate in futuro. Essere vicini a chi cura gli animali vuol dire dare servizi e, perché no, anche cose utili: ad esempio il Comune mette a disposizione dei proprietari di cani dispenser di sacchetti da portare
durante le uscite in aree e strade comunali». «È una realtà, quella dei proprietari di cani – afferma l’assessore alla Comunicazione Gianmichele Bianco – che è molto consistente nel nostro Comune: quasi duemila persone ne possiedono uno. Con la cartolina informativa personalizzata spedita a ciascun proprietario, oltre ad evidenziare i tanti servizi presenti, ognuno può diventare protagonista. Basta che ci invii a raccontaci@ comune.sona.vr.it (o consegni presso la Biblioteca di Sona) una foto che testimoni un momento di vita vissuto in compagnia di un animale domestico o ci mandi un disegno che racconti dell’importanza degli animali nella vita
di tutti i giorni, oppure dialoghi con noi per esprimere idee e opinioni che cercheremo di analizzare e mettere in atto se possibile. Il tutto sarà pubblicato su un sito internet dedicato. Le statistiche sui proprietari di cani evidenziano che dei 1905 cani nel Comune di Sona, il 42%, pari a quasi 800, è a Lugagnano. Il 53% dei proprietari è maschio e il nome più frequente è Marco (ben 38). Delle proprietarie, il nome più frequente è Elena (26). La via che ha più cani è a Lugagnano, Via Volturno con 30 animali. Al nono posto la prima via non di Lugagnano: si tratta di Via Fratelli Cervi a San Giorgio in Salici, con 17 animali.
IL DATO. Sona è il paese con il più alto indice di attrattività fiscale del veronese Sona è il Comune con il più alto indice di attrattività fiscale del veronese: a confermarlo sono i dati diffusi da Confartigianato Veneto. Insomma, se un’azienda dovesse valutare in quale Comune insediarsi sulla base della “pressione tributaria locale” (l’insieme delle tasse locali come Imu, Tasi, Tari e Irpef, oneri di urbanizzazione, canone per il servizio idrico e tariffa per fognatura e depurazione) sceglierebbe Sona. Prima di tutto la scelta dell’azzeramento della TASI su fabbricati come capannoni artigianali/industriali, uffici, negozi, locali in affitto. Positiva anche la scelta di mantenere l’aliquota IMU più bassa consentita dalla legge, ossia il 7,6 per mille, sui fabbricati di categoria catastale C/1/negozi e l’aliquota ordinaria del 8,5 per mille, considerata medio-bassa rispetto alle aliquote degli altri comuni, per tutti gli altri immobili produttivi. Inoltre le scelte in materia di ecologia e la maggior differenziazione dei rifiuti hanno comportato una diminuzione graduale della tariffa TARI a beneficio di tutti i contribuenti, anche delle attività professionali e produttive.
L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Sommacampagna
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Palati sopraffini
Agosto 2016
LA MANIFESTAZIONE. La 45ª Festa del vino Custoza doc si svolgerà dal 16 al 19 settembre
Servizi di
Claudio Gasparini Quattro giorni d’intrattenimenti, di divertimento, di stare in compagnia, degustando i piatti tipici della tradizione abbinati all’immancabile Custoza Doc proposti dalla Pro Loco Custoza, associazione fondata sul volontariato che si occupa d’attività di promozione turistica e di socialità. Con lo slogan “La Notte …Bianco” la 45a Festa del Custoza doc sarà inaugurata venerdì 16 settembre alle ore 18.30 con “Spritz Party” e apertura degli stand enogastonomici nella piazza centrale. A seguire, alle 21.00, serata musicale con DJ Domus D Live Show. Sabato 19 si partirà alle 16.00 al campo sportivo con il triangolare di cal-
cio “Memorial Germano Grassi”. Alle 20.00 Custoza Vintage Night, sfilata Vintage a cura del Gruppo Gio-
vani Custoza. Alle 21.30 serata musicale con Radio Studio +. Ricca d’appuntamenti la domenica con inizio alle 9.30 al campo basket con il torneo organizzato dall’associazione
basket che si concluderà alle 12.30. Dalle 11.00 Custoza Spritz Party. Alle 11.30 sfilata della Confraternita del Custoza e altre della provincia accompagnata dal corpo bandistico di Sommacampagna cui seguirà il saluto del sindaco e delle autorità partecipanti. Gli stand enogastronomici apriranno alle ore 12. Nel pomeriggio alle 15.30 primo concorso Madonnari, che proporranno disegni con gessetto su asfalto, riservato ai ragazzi delle scuole d’infanzia, primaria e secondaria, in collaborazione con l’Associazione Noi Custoza. I vincitori saranno premiati alle 17.30. Alle 21 musica e ballo con “Gli Amici del Salento”. La festa si concluderà lunedì 19 dalle 21.00 con la serata musicale di ballo liscio che
coinvolgerà ballerini e appassionati di musica. Alle 23.30 Grande Spettacolo Pirotecnico. Tutte le sere e la domenica a pranzo oltre allo Spritz Party si potranno degustare gustosi piatti preparati dai volontari della cucina, “risoto col tastasal”, tortellini, pasta, grigliata mista, luccio con polenta e pesce fritto ed assaggiare presso le cantine presenti i migliori Custoza Doc. Custoza Bike e la gara ciclistica Elite 23 sono in programma rispettivamente domenica 11 e martedì 13 settembre. Il presidente cav. Elio Franchini ringrazia «l’amministrazione comunale che supporta l’iniziativa, le associazioni ed i numerosi volontari che si sono resi disponibili per la buona riuscita di questa 45a edizione».
L’EVENTO / IL TEATRO E LA COMMEDIA APRONO LA 179ª SAGRA DI SAN LUIGI Dopo la S.Messa del triduo per tutti i volontari della Sagra celebrata il giorno precedente, giovedì 4 agosto è stata inaugurata la 179° edizione della sagra di San Luigi con la commedia “Buseta e Boton” proposta al parco del centro sociale dalla compagnia teatrale “El Gavetin”. Il teatro nel teatro è stato il tema della storia che ha coinvolto il numeroso pubblico in divertenti ad applaudite trovate sceniche, narrando la vicenda di una filodrammatica che in occasione della festa del paese vuole mette-
re in scena una commedia in un avvicendarsi d’imprevisti e situazioni di grand’efficacia comica. «Facciamo questo tipo di teatro popolare comico, divertente, questa è la nostra impostazione – ha rilevato l’autore dei due atti e regista Franco Antolini -. Di tristezze al mondo ce ne sono tante, noi proponiamo due ore d’evasione». Il sindaco Graziella Manzato ha affermato che «questi avvenimenti tradizionali sono molto importanti per la nostra comunità rappresentando una bella opportunità per
stare assieme, avere dei momenti di divertimento, mangiare qualcosa assieme, poter fare due chiacchiere, vivere tranquillamente qualche giorno di vacanza al centro dell’estate. Tradizionalmente l’amministrazione è presente al programma della sagra di Caselle partecipando con la serata iniziale e con quella di chiusura con i fuochi. Tutto quello che sta in mezzo è merito di Roberto Bianconi e del comitato sagra». Dopo il saluto, l’assessore alla cultura Isabel Granados ha ricordato il tema più che mai d’at-
tualità della violenza sulle donne invitando tutti a parlarne in ogni occasione: «Spero che con una divulgazione culturale e sociale ognuno possa dare un suo contributo affinché questo problema possa essere sconfitto. Parliamone tanto». Roberto Bianconi referente del comitato sagra San Luigi ha voluto ringraziare i numerosi volontari: «per il grande lavoro realizzato in tanti mesi di impegno». Sei giorni di festa con spettacoli, musica , stand gastronomici con grande spettacolo pirotecnico del 9 agosto.
L’ALTRO GIORNALE
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Tanti impegni sul calendario
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CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE ANZIANI. Tutti gli appuntamenti
E’ particolarmente ricco d’importanti appuntamenti il calendario dell’ultimo quadrimestre del Circolo Ricreativo Culturale Anziani di Sommacampagna. Momenti d’aggregazione e di gare che vedranno coinvolti i 560 soci del sodalizio presieduto da Agnese Ceresini. Il 20 aprile c’è stata quella del salame vinta da Paolo Cavicchioli il cui insaccato di carne di maiale è stato giudicato il migliore tra i 12 presentati, tutti di produzione locale. Il 15 giugno scorso si è svolto il torneo sociale di bocce a terna sorteggiate che ha visto imporsi la terna Giuseppe Fasoli, Luigi Brentegani e Agnese Cereghini che hanno ricevuto la medaglia d’oro. Medaglia d’argento ai secondi Gianfranco Costa, Cesare Faccioli ed Elia Ruggeri. In occasione dell’antica fiera di Sommacampagna sabato 27 agosto (ore 19.00) sarà proposta presso il Centro Anziani la 12° edizione della “gara delle trippe”. Una giuria di sette membri valuterà i piatti preparati con l’assegnazione di punteggi secondo diversi parametri. Per il primo e secondo è prevista la consegna di medaglia d’oro e d’argento. La tradizionale gita di settembre è in calendario per mercoledì 7 settembre con destinazione Chiampo, pranzo a base di pesce a Cortellazzo e successiva passeggiata a Jesolo, prima del
rientro con sosta, a metà percorso, per l’immancabile merenda. Giovedì 8 settembre settima giornata di pesca per nonni, zii e nipoti che l’anno scorso ha contato la partecipazione di 50 bambini dai 3 ai 13 anni. Venerdì 14 settembre la tradizionale
cutivo. La presidente è persona molto attiva, sempre presente alla sede del circolo con il marito Giovanni, che è membro del direttivo, con tante idee e proposte: «E’ impegnativo – commenta – ma da molte soddisfazioni. Offriamo servizi
Agnese Ceresini
S.Messa sarà tenuta presso la chiesa parrocchiale con rinfresco finale. Il 21 dello stesso mese riprenderà il “coro” del centro anziani e il 23 il gioco della Tombola che continuerà con appuntamenti due volte il mese, il venerdì pomeriggio dalle 15.30 fino a metà dicembre. Tanti altri appuntamenti sono calendarizzati per i mesi successivi fino alla fine dell’anno con il cenone di San Silvestro. Momento importante il rinnovo delle cariche sociali con l’elezione del nuovo Comitato Ese-
importanti come la misurazione della pressione e la prova della glicemia, tutti i venerdì in collaborazione con Fevoss. Siamo in contatto con diverse realtà locali, tra cui la parrocchia cui destiniamo tutti i mesi dei fondi per l’acquisto di generi alimentari per i bisognosi». Il Circolo che festeggerà quest’anno il 30° anniversario della costituzione conta 560 soci ed è molto frequentato soprattutto il pomeriggio. Claudio Gasparini
IL LIBRETTO. Nove poesie firmate Sereno Ceschi La Pieve di S.Andrea, El me paese, Nostalgia de la vecia fiera, El paese dei bidoni, Vecia fiera, Giorni de fiera, La vecia corsa de la fiera, El centro ansiani, Bacani a Sommacampagna, Radecele e molesini, La me gente, Centro ansiani 2, El sogno, No la vedo tanto bela, Madona de Monte, Vece strade, El capitel de via Pigno, I fonghi, El pensionato. Sono i titoli delle nove poesie, la prima in lingua, le altre in dialetto, scritte in anni nel tempo libero, pubblicate nel libretto fresco di stampa a sue spese dal settantasettenne pensionato Sereno Ceschi, originario e residente a Sommacampagna. «Lo spunto è arrivato da diversi amici – sottolinea lui stesso - anche del centro anziani di cui faccio parte». «Una raccolta di poesie molto Sereno Ceschi gradita che sta anda ndo già in esaurimento» - ha affermato Agnese Ceresini, presidente del Circolo Anziani di Sommacampagna -. Appassionato di calcio, ha giocato per decenni nella squadra locale , di fotografia e di poesia, Sereno Ceschi si è sempre interessato della vita del paese in cui vive da componente del comitato fiera, di commissioni comunali e di varie associazioni, tra cui i Combattenti e Reduci con cui colla bora ancora attivamente. Le sue poesie - ne ha scritte molte altre non pubblicate perché riguardanti la sfera personale - raccontano la vita del paese dalle vie, alla fiera, al centro anziani, in sintesi cose di casa nostra, di vita locale». C.G.
Antica Fiera
L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE
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di
Sommacampagna
Tante le manifestazioni programmate dall’amministrazione comunale, con il coinvolgimento degli assessorati alla Cultura, Sport e Fiera di Isabel Cristina Granados, al Bilancio, Tributi e Attività produttive di Nicola Trivellati, all’Agricoltura ed Edilizia privata di Giandomenico Allegri e il Comitato Fiera ed Eventi Sommacampagna, per l’Antica Fiera di Sommacampagna. L’evento avrà luogo in piazza Castello il 25 agosto alle ore 20.00 con degustazione del tipico piatto della tradizione “La Trippa”, per concludersi martedì 30 alle 23.45 con lo Spettacolo Pirotecnici. Sarà una sei giorni intensa e ricca di proposte culturali, musicali, mostre, esposizioni d’artigianato ed hobbistiche, di gare e promozione sportiva che i visitatori avranno modo di apprezzare e seguire con la possibilità di degustare i piatti tipici della tradizione locale negli stand enogastronomici. «Quest’anno – afferma l’assessore Granados - valorizzeremo maggiormente Villa Venier che ospiterà non solo la tradizionale fiera agricola del lunedì ma anche altri eventi come la premiazione dei peschicoltori locali e la consegna di benemerenze a commercianti, artigiani ed industriali per le loro attività e per la storia del paese, ed altre iniziative tra le quali la premiazione dell’associazione sportiva dell’anno. Sarà premiato, dopo tanti anni di grande collaborazione con il comune e
per averlo portato in tutto il mondo come immagine, lo scultore Novello Finotti». Alla Villa sono in programma: sabato 27 “Io e il mio cane: attività cinofile” con dimostrazione di agility dog, lunedì 29, dalle
Isabel Cristina Granados
10.30 alle 12.30 la disossatura del crudo a cura di Danilo Ferro cui seguirà degustazione, e la Mostra “Il Giorno della gran Battaglia del 24 giugno 1866” a Custoza. Nello stesso giorno esposizione di animali da cortile e tartarughe giganti. «Daremo – continua l’assessore Granados - maggior importanza all’agricoltura per i problemi che attraversa cercando di studiare delle soluzioni proponendo il convegno “Le strategie per migliorare la fertilità e la vita del suolo” proposto sempre a villa Venier. Dedicheremo ampio spazio alle nostre attività locali e ai commercianti che saranno presenti nelle varie casette di legno allestite nella centrale via Gidino dove non mancherà quella di Mamaninfea per dare la possibilità alle mamme di allattare e
cambiare i loro bambini». Presso l’oratorio l’associazione Creatività Scultorea Sommacampagna allestirà la mostra “Forma e Colore” con l’esposizione di sculture e dei quadri di Vincenzo Facchino. Presso il Centro anziani mostra dei trenini storici ed esposizione dei lavori delle classi quinte della scuola primaria Don Milani. Sarà riproposta “La Serata Bio” con nuove proposte delle 15 aziende partecipanti provenienti dal mondo biologico e biodinamico. Dopo in grande successo delle precedenti edizioni l’evento “My butcher with love” sarà proposto in piazza Castello spazio più ampio per degustare comodamente i piatti cucinati dalle macellerie. Partecipando ad alcune iniziative tra cui queste ultime due si contribuirà a devolvere in beneficenza il ricavato o parte dello stesso ad associazioni del comune. Tutte le sere musica dal vivo proposta da vari gruppi e dal Corpo Bandistico di Sommacampagna in collaborazione con quello di Isola della Scala. Mostra missionaria, pesca di beneficenza, pizza sotto le stelle, concorso Madonnari, luna park tutti i giorni e tanto altro. «Pur rispettando la tradizione – conclude l’assessore Granados proponiamo sempre novità per incontrarsi e vivere il paese insieme. Ringrazio i collaboratori e volontari del Comitato Eventi e delle associazioni che con il loro apporto daranno vera vita alla nostra fiera». Claudio Gasparini
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CRONACHE di Castel d’Azzano e Vigasio
L’ALTRO GIORNALE
L’aria è più pulita
Agosto 2016
CASTEL D’AZZANO. Buone notizie arrivano dall’Arpav, a seguito del blocco dei mezzi pesanti
Servizi di
Matteo Sambugaro
Mezzi pesanti bloccati. E la qualità dell’aria migliora a Castel d’Azzano. Lo dice l’Arpav, lo conferma il sindaco Antonello Panuccio. La campagna di monitoraggio ha fornito dati incoraggianti, il Comune può così sorridere. Fulcro dell’operazione è riconducibile all’ordinanza ambientale numero 11, firmata il 30 settembre 2015 dal primo cittadino, di divieto di transito ai mezzi pesanti nel centro abitato, ossia non diretti ad aziende del territorio o euro 6 (tale provvedimento ha durata di un anno, pertanto scadrà il 30 settembre 2016). «È un'ottima notizia quella che Arpav certifichi che l'ordinanza dello scorso settembre è servita a ridurre l'inquinamento dell'aria del nostro territorio – comunica Panuccio - anche se ritengo che i mezzi pesan-
ti che transitano sulle povere strade di Castel d’Azzano siano ancora troppi. Quest’ultimo aspetto è legato a tre fattori principali: per limitare i contenziosi legali, l'ordinanza era stata accordata
ponte di Borgo Roma di via Golino/via Forte Tomba sulla ss12 da oltre un anno, e tutto questo traffico si riversa per la maggior parte su Castel d'Azzano». L’indagine rientra nell’attività di monitorag-
con i Comuni vicini concedendo deroghe per i mezzi diretti ad aziende a sud del capoluogo che sono tantissimi; alcune ditte utilizzano oltre mille camion, molti dei quali con targa estera. Secondo: è ammesso il transito dei mezzi euro 6 perché di fatto poco inquinanti. E terzo: è chiuso per riparazione il
gio programmata annualmente dal Dipartimento Arpav di Verona e ha permesso di fornire informazioni sulla qualità dell’aria nel Comune. La finalità di questa analisi consisteva nel valutare proprio l’incidenza del provvedimento sulla qualità dell’aria del Comune, che ha evidenziato una significativa
riduzione degli ossidi di azoto, inquinante associato al traffico. «I controlli sui mezzi pesanti che transitano da Castel d’Azzano vengono fatti ogni settimana dalla polizia locale attraverso posti di blocco su via Scuderlando e utilizzando le telecamere che rilevano targhe in Piazza Violini, al centro del paese. Sono state emesse diverse multe da 164 euro l'una ai mezzi che transitano senza averne titolo - riprende Panuccio -. Ora è previsto che la convenzione duri un anno dal 30 settembre 2016: aspettiamo di vedere i numeri dopo la riapertura del ponte di Borgo Roma/Cadidavid del prossimo mese, ma confortati dai dati Arpav, che ne ha confermato l'efficacia, andremo avanti con una nuova ordinanza che tenti di ridurre ulteriormente il numero di mezzi pesanti che passano da Castel d'Azzano».
CASTEL D’AZZANO. Il Centro ricreativo ragazzi ha colorato l’estate Il Centro estivo ragazzi (Cer) di Castel d’Azzano saluta il 2016 dopo aver dato un tocco speciale e colorato all’estate. Da lunedì 20 giugno a venerdì 12 luglio tanti giovani hanno trascorso quasi due mesi all’insegna del buon umore e dei sani valori. «Il Cer – dichiara l’Amministrazione sulla propria pagina ufficiale Facebook - rappresenta un'importante attività organizzata dal comune di Castel d'Azzano nell'ambito delle azioni socio-educative e ricreative a sostegno delle famiglie durante il periodo estivo, caratterizzato quest'anno da un aumento dei bambini frequentanti (circa 140 a settimana) con un picco di quasi 200. Le attività del Cer sono svolte nelle strutture scolastiche comunali di via Dante Alighieri a Castel d'Azzano». Non solo giochi: ha fatto parlare di sé la festa d’Estate di venerdì 29 luglio organizzata dal Centro estivo ragazzi. «È stato un grande successo – aggiunge l’Amministrazione -. I bambini, assieme ai ragazzi educatori, hanno preparato un bellissimo spettacolo che ha coinvolto grandi e piccini in un straordinario momento di festa supportato dal Gruppo alpini di Castel d'Azzano che ha preparato per tutti i presenti un buonissimo risotto all'isolana». «Il centro estivo è stato concepito per i ragazzi come piacevole occasione ludico-ricreativa e come momento pedagogico-educativo – interviene l’assessore ai Servizi Sociali, Pino Caldana -. L’attività estiva diviene un’esperienza costruttiva e questo è reso possibile da un ascolto attento delle sue esigenze».
Sostegno ai bimbi VIGASIO. Un evento di solidarietà per aiutare il Reparto oncologico dell’ospedale di Borgo Roma
Due giorni di solidarietà. Due giorni di musica, cultura e aggregazione. Con un unico scopo in mente: «Insieme per aiutare i piccoli guerrieri». Il titolo dell’iniziativa offre già uno spunto, Vigasio scende in campo a scopo benefico per dare il proprio sostegno a chi è in difficoltà. Il Comune, in collaborazione con il Comitato genitori, l’Anas (Associazione nazionale azione sociale), la Pro Loco e il Circolo Noi, organizza per sabato 27 e domenica 28 agosto un evento il cui obiettivo (e ricavato) è interamente rivolto a raccogliere fondi per l’acquisto di materiale destinato ai bambini del Reparto oncologico pediatrico dell’ospedale di Borgo Roma, in quel di
Verona. «L'idea è nata al presidente del Comitato genitori, Linda Di Giacomo, che, a seguito del fatto
Stefania Zaffani
che un bimbo del nostro Istituto Comprensivo è stato colpito da leucemia l'inverno scorso, mi ha contattato. In sinergia
abbiamo pianificato e progettato la manifestazione puntualizza il vicesindaco, Stefania Zaffani. Il programma prevede per sabato 27 agosto l’inaugurazione della festa affidata al Corpo bandistico comunale “Corrado Piccolboni” (ore 17), seguita da un convegno sul tema “In aiuto dei piccoli guerrieri” tenuto da Simone Cesaro, primario di oncologia pediatrica dell’ospedale di Borgo Roma. Dalle 19 stand gastronomici, giochi di intrattenimento e l’esibizione dei ragazzi della scuola civica musicale di Vigasio, e alle 22 karaoke e musica per tutti al parco “L’amore dei tre re” (ex beschi). Domenica 28 agosto, invece, avranno luogo la Schiuma Party per bambini (ore
15.30) e alle 21 il Vigasio’s got talent, che premierà i talenti artistici del paese. «Tale evento sta coinvolgendo l'intero paese – afferma il vicesindaco Zaffani -. Le numerose associazioni del territorio si metteranno a disposizione per dare una mano oppure vendere i loro manufatti, il Mulino Martini e la Macelleria da Claudio offriranno le pietanze, l'AC Vigasio le coppe per il talent, e ognuno fornirà il proprio contributo e apporto per un fine benefico importante. Ancora una volta, Vigasio ha dimostrato di essere solidale nei fatti. Questa è l'occasione giusta per divertirsi facendo del bene e aiutando chi ha bisogno, come i piccoli guerrieri di Borgo Roma».
VIGASIO. Nasce www.comunevigasio.it, un vero e proprio portale delle associazioni locali Chiamatelo “portale delle associazioni», un nuovo sito internet dedicato alle realtà locali e alle manifestazioni di Vigasio. Nelle scorse settimane è nato www.comunevigasio.it (da non confondere con il canale dell’Amministrazione, ossia www.comune.vigasio.vr.it), lo strumento on line per avere tutte le informazioni su appuntamenti e avvenimenti. «Il progetto è stato pensato e realizzato in seguito alle richieste emerse durante gli incontri programmati con le associazioni del territorio – spiega l’assessore allo Sport, Diego Campedelli – . C’era l’esigenza di avere un sito/portale a loro riservato dove si potessero visualizzare gli eventi organizzati nel Comune, in modo da non sovrapporre nella stessa giornata più iniziative». Il nuovo portale è stato sviluppato sfruttando tecnologie open source e permette una gestione dei contenuti dinamica, semplice e intuitiva. I contenuti pubblicati si rivolgono al pubblico cittadino e alle associazioni attive nel comune di Vigasio. Cosa è possibile consultare? Il calendario degli eventi sportivi, il calendario delle manifestazioni del territorio, le zone con copertura wi-fi (con le modalità di utilizzo), e l’elenco di contatti e numeri utili. Non solo: «Sul sito viene dato spazio alle pagine personali per le associazioni attive sul territorio – precisa Campedelli -. Quest’ultima area permette ai singoli gruppi e alle singole realtà di poter pubblicare le proprie iniziative in modo autonomo. Le associazioni hanno anche la possibilità di dare risalto ai propri eventi e allo stesso tempo renderli noti ai cittadini. Ogni iniziativa viene visualizzata sul calendario pubblico, in un’area/pagina dedicata alla manifestazione e attraverso la pagina riservata all’associazione che l’ha organizzata».
L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Nogarole Rocca e Povegliano
Sos zanzara tigre: come proteggersi
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NOGAROLE ROCCA. Rimedi per i cittadini. Un esempio? Evitare la formazione di acqua stagnante
Aedes albopictus, meglio conosciuta come zanzara tigre, nel mirino. Nogarole Rocca corre ai ripari. Contenere la diffusione dell’insetto e tutelare la salute della cittadinanza sono le mete da raggiungere. «Sul territorio comunale si sta diffondendo la zanzara tigre, favorita dalle mutate condizioni meteoclimatiche verificatesi in Italia nell'ultimo decennio, con aumento della temperatura e dell'umidità particolarmente nei mesi da aprile ad ottobre – osserva il sindaco Paolo Tovo -. Inoltre, secondo dati ufficiali, si è assistito all'aumento delle segnalazioni di casi sia importati che autoctoni di alcune arbovirosi tra le quali Dengue e Febbre Chikungunya, delle quali la zanzara tigre costituisce il vettore degli agenti eziologici virali, e a causa dell'espansione dell'epidemia da Zika virus nel continente americano, il Ministero della Salute ha emanato una circolare inerente informazioni per i viaggiatori da e verso Paesi nei quali sono in corso epidemie». Considerato il notevole disagio prodotto dall’aggressività della zanzara tigre all’aperto e in ore diurne nei confronti dell’uomo e
copertoni, rifiuti, materiale vario sparso, ndr), svuotare giornalmente qualsiasi con-
zione degli opportuni trattamenti antilarvali ed adulticidi contro le zanzare in aree pubbliche. Tuttavia, è indispensabile che la disinfestazione sia adeguatamente attuata anche nelle aree private e che nelle stesse siano posti in atto i dovuti accorgimenti per evitare la proliferazione di detti insetti». Ecco, quindi, alcuni semplici consigli, disposti alla cittadinanza e illustrati dal Sindaco: «Non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l'acqua piovana (barattoli,
stato di efficienza di tutti gli impianti idrici e trattare in forma preventiva e periodica le caditoie e i tombini presenti in giardini, cortili e nelle aree esterne di pertinenza degli edifici con prodotto disinfestante larvicida, provvedere al taglio periodico dell'erba e al contenimento della vegetazione nelle aree verdi per evitare che possano occultare microfocolai, e far sì che non si verifichi l'accumulo di rifiuti di ogni genere in quanto possono dare luogo alla formazione di focolai larvali, evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi
tenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, lavarli o capovolgerli (bacinelle, bidoni, secchi, annaffiatoi, ndr), coprire ermeticamente i contenitori d'acqua inamovibili (bidoni, cisterne), curare il perfetto
altra provenienza e tenere sgombri i cortili e le aree esterne da erbacce, sterpi. L'inosservanza delle disposizioni contenute nella presente ordinanza saranno perseguite ai sensi di legge». Matteo Sambugaro
re il messaggio seguendo il loro passo, facendo tutto con loro. Quattro anni e mezzo indimenticabili». Nel marzo ’73 è destinato al Kenya tra
Makindu, 110 chilometri da Nairobi, dove resta 15 anni. «Padre Colombo, il superiore, mi ha aiutato molto a crescere – afferma Padre Ago-
ci. Il catecumenato è sempre stato il mio pallino, cioè fa fare alla tua gente un cammino di vera fede insieme con te in maniera che cresci nella statura di Cristo e con te la tua comunità». Avendo imparato bene la nuova lingua locale, il Kikamba, Padre Agostino ha scritto un libro di 350 pagine. Viene poi trasferito a Machakos dove rimane fino al ’93. Da lì al nord del Kenya tra popolazioni semi-nomadi a fare il coordinatore pastorale della diocesi dove si intrattiene fino al duemila, poi per altri due anni a Karare dove ha continuato ad «annunciare un’umanità nuova – ricorda cercando di farla crescere un po’ alla volta, con pazienza, con costanza, senza scoraggiarti mai, ascoltando, annunciando, vivendo insieme, in spirito di fede viva e gioiosa. In quei due anni ho cercato di crescere in spirito di comunione con tutte le tre tribù che avevo nella mia missione, cercando di lottare contro ogni violenza e contrasto; in questo periodo ho cercato di far trivellare due
degli animali, pertanto, «l’Amministrazione ha incaricato una ditta per l'esecu-
Paolo Tovo
Una vita in Africa «Indimenticabile» POVEGLIANO. La storia di Padre Agostino Zanotto, rientrato alla casa dei Comboniani a Verona
Dopo una vita passata in Africa “difficilissima da dimenticare” Padre Agostino Zanotto è tornato, nel luglio scorso, alla casa madre dei Comboniani a Verona. Nativo di Povegliano Veronese, fino al1937 frequenta l’asilo di cui ricorda la maestra Lieta. Conclusa la maturità al liceo Maffei di Verona e dopo aver frequentato i quattro anni di teologia il 13 marzo 1959, a Milano, riceve gli ordini dal cardinale Montini, il futuro papa Paolo VI. E poi destinazione Spagna, prima a San Sebastian, poi a Madrid per iniziare la fondazione di un centro di animazione missionaria dove conosce Padre Farè da cui impara molto per la fondazione della rivista “Mundo Negro”. Dopo un corso di aggiornamento a Roma Padre Agostino inizia nel ’68 il primo periodo in Africa, in Uganda a Nyapea. «Esperienza fantastica – racconta grazie al missionario veronese Padre Cappelletti che mi ha iniziato alla vita di frontiera vale a dire, la lingua, stare con la gente, annuncia-
Padre Agostino Zanotto
gli Akamba nella diocesi nuova di Machakos per incominciare una missione a
stino -. Non c’era nulla o quasi e quando sono partito ho lasciato diecimila cattoli-
boreholes, incominciare due scuole e due asili». Trasferimento successivo nella missione centrale di Marsabit per promuovere in maniera concreta una crescita dell’uomo totale, insieme al vescovo della diocesi Mons. Ambrogio Ravasi. Ultima destinazione, prima del rientro in Italia, Lodwar vicino al sud Sudan dove ha pubblicato un altro libro sulla catechesi in kiswahili
affinché fosse distribuito in Kenya. Durante il suo apostolato non è mai stato con le mani in mano. Grazie al contributo degli Alpini di Povegliano, il mercatino dell’antiquariato, le offerte della gente, Padre Agostino è riuscito nell’intento di fabbricare una casa per le suore, una per i disabili, un pozzo per l’acqua. Claudio Gasparini
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CRONACHE di Villafranca
La “Ti con Zero” trasmette cultura
L’ALTRO GIORNALE Agosto 2016
L’ASSOCIAZIONE. Un supporto al Comune nell’organizzazione dell’unversità del tempo libero
Servizi di
Claudio Gasparini
E’ stata fondata nel 2009 dalla presidente Antonia Tommasi con il contributo di volontari appassionati di cultura con l’obiet-
tivo di supportare il comune nell’organizzazione dell’università del tempo libero l’associazione “Ti con Zero”. «Il nostro sogno – rileva Tommasi – era di collaborare con l’Amministrazione comunale, che ha fatto scelte diverse, per sviluppare la cultura a Villafranca che ritengo essere
un paese d’immense potenzialità». “Ti con zero”: le interpretazioni potrebbero essere diverse. «Noi l’abbiamo inteso come un tempo d’inizio. Nella formula matematica T con zero
viene prima del T con uno – afferma la presidente -. Nel logo, su sfondo giallo, spicca un albero con orologi, uno è per terra a significare una cosa alla volta, riportiamolo pian piano sull’albero con la cultura». L’associazione no profit organizza corsi pomeridiani che inizieranno a
metà ottobre in aule messe a disposizione dal parroco di Madonna del Popolo, dai presidi delle scuole superiori e da altre persone che credono nella proposta. Archeologia, letteratura italiana, opera lirica, pittura con esposizione finale delle opere dei frequentanti il corso com’è stato fatto nel maggio scorso, astronomia con un paio di serate in notturna, studio del territorio, sono alcuni dei temi che saranno trattati nel prossimo anno, una dozzina complessivamente, cui si aggiungeranno incontri tematici specifici. Il calendario sarà presentato il 16 settembre in Sala Franzini annessa al duomo. «Durante l’anno abbiamo organizzato - fa presente la presidente Tommasi anche visite a mostre a Milano e a Trento, assistito ad opere liriche alla Fenice, alla Scala, Modena e Bergamo. Il 27 agosto corrente è prevista inoltre una gita in notturna a Venezia per ammirare i fuochi d’arti-
ficio di Cavallino». Un gruppo di una quindicina di signore si occupa settimanalmente di ricamo e collage presso il Centro Historie in Via Mantova e la Casa di Riposo Morelli Bugna con il coinvolgimento anche degli ospiti.
PREMIO ARTE VILLAFRANCA Sabato 3 settembre, in concomitanza con la “Notte Bianca” di Villafranca, gli amministratori comunali consegneranno i premi ai vincitori dell’ottava edizione del Premio Arte Villafranca organizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con Cultura e Valori scarl con la direzione artistica di Valentina Silvestri, pittrice e professoressa d’arte di lunga esperienza a nche nell’organizzazione di simili eventi il cui scopo è promuovere e valorizzare l’arte contemporanea. Il tema del concorso verterà quest’anno sul 70° anniversario della Vespa “Colori e forme viaggiando con la mente” con una sezione speciale “A spasso in Vespa”. Il premio è suddiviso in tre sezioni: pittura, fotografia e grafica, scultura e installazione. Gli interessati alla partecipazione dovranno far pervenire la loro adesione entro il 27 corrente in busta intestata a “Premio Arte Villafranca 2016” – Ufficio Cultura del Comune di Villafranca.
ARMERIA GASPARATO, IL PARADISO DEL TEMPO LIBERO È A DOSSOBUONO
E’ il paradiso del tempo libero l’Armeria Gasparato – Armi e cuoio di Dossobuono. Una realtà, questa, che ha avviato la sua attività solo qualche mese fa, ma che si sta già rivelando un ottimo punto di riferimento per gli appassionati di sport e attività all’aria aperta. L’Armeria Gasparato infatti è uno scrigno di articoli dedicati alla caccia, al trekking, al tiro al bersaglio e al tiro con l’arco, al soft air…qualità, professionalità, e grande attenzione alle esigenze del cliente caratterizzano l’Armeria di Dossobuono dove è possibile trovare l’articolo più adatto alle proprie necessità scegliendo tra un’ampia gamma di prodotti e accessori da caccia, carabine e pistole ad aria compressa anche di libera vendita, fino all’abbigliamento e calzature per tiro, caccia, trekking e la passeggiata. Non manca inoltre una sezione dedicata alle ottiche da osservazione con una vasta scelta di binocoli e cannocchiali di elevata qualità. Non solo vendita: presso l’Armeria di Dossobuono è possibile acquistare nuova attrezzatura per vivere al meglio il proprio tempo libero. Il negozio è dotato anche di un’officina dedicata alle riparazioni e alle manutenzioni.
L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Mozzecane
Scuola, nuovo look
Agosto 2016
LAVORI ALLE ELEMENTARI. Non solo l’ampliamento, in programma c’è la ristrutturazione
Servizi di
Claudio Gasparini
Nel maggio scorso sono partiti i lavori d’ampliamento della scuola elementare di Mozzecane che ora, grazie alla conversione, approvata dalla giunta regionale, del finanziamento concesso all’amministrazione nel 2013, sarà anche ristrutturata. «Tre anni fa - rileva l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Mauro Martelli - la Regione ci ha
messo a disposizione 490 mila euro per l’ampliamento della scuola esistente. In un secondo momento si è aperta la finestra dei finanziamenti Bei (Banca europea degli investimenti). Abbiamo fatto domanda e ci è stato concesso poco più d’unmilionecentomila euro con cui abbiamo fatto partire il cantiere dell’ampliamento che prevede cinque nuove aule oltre agli uffici della direzione didattica che aveva-
Mauro Martelli
mo provvisoriamente dislocato presso la scuola materna». L’ a m m i n i s t r a z i o n e disporrà inoltre dei 490 mila euro concessi a suo tempo dalla Regione che ha accolto la nostra richiesta di conversione del finanziamento da ampliamento a ristrutturazione. «Serviranno – continua l’assessore Martelli – per il rifacimento del tetto con coimbentazione,
IN PARROCCHIA. Grest, boom di presenze Giochi, compiti e arte per bambini e ragazzi Un record di presenze al grest estivo organizzato dalla parrocchia di Mozzecane dal 13 giugno al 9 luglio. Centotrenta i partecipanti tra bambini e ragazzi che hanno avuto l’opportunità di giocare, fare i compiti, ballare, recitare, frequentare laboratori artistici, improvvisandosi anche fornai grazie alla disponibilità del titolare di un forno locale, seguiti da trentacinque animatori coordinati da suor Mariagrazia. Due sere la settimana i ragazzi della quinta elementare e delle medie sono stati protagonisti di tornei di calcetto, basket e pallavolo. Il motto delle giornate, tratto dalla storia di Simba il leone protagonista del film Il Re Leone, figlio di Mufasa, re della savana, è stato “Ricordati chi sei” che equivale a “sii te stesso, scopri la tua vera identità”. Il parroco, mons. Pietro Solvetti, commenta: «autentica esperienza d’amicizia e condivisione, di riflessione ed impegno su contenuti utili alla crescita, formazione umana e spirituale di tutti i partecipanti, centotrenta tra piccoli e grandi, nel
sostegno delle famiglie in questo periodo estivo». In chiusura dell’esperienza nella gran serata finale tutti sul palco con la “prof” di musica Valentina che ha compiuto il miracolo di organizzare il grande coro che si è esibito accompagnato con diversi strumenti musicali. Un pensiero di suor Mariagrazia: «guardo, ammiro felice il nostro futuro, e li affido a Dio perché li conservi sani e buoni. Il salone cinematografico ha compiuto un ottimo servizio per la preghiera, la riflessione, per il canto, i balletti e per la storia sceneggiata quotidianamente».
Tomas Piccinini
serramenti per raggiungere una classe energetica importante, nuova caldaia, rifacimento dei bagni e palestra. I lavori dovrebbero essere completati con l’inizio dell’anno scolastico 2017/2018». Commenta il sindaco Tomas Piccinini «avremo una scuola nuova a costo zero per la comunità. Colgo l’occasione per ringraziare Elena Donazzan e Alessandro Montagnoli rispettivamente assessore e consigliere regionali per la disponibilità dimostrata nel seguire la pratica in quest’importante necessità territoriale».
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RUBRICHE
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Uscendo da giornate piovose e fredde sembrava che la Primavera tardasse ad arrivare…ma eccola come la vede Fernando Coati in “Risveio de primaera”. Ci saranno forse anche dei temporali, ma finiranno con “L’arcobaleno” offerto da Anna Ferrari. Un gioco molto seguito dai bimbi di un tempo si chiamava “qua-
RISVEIO DE PRIMAVERA Dal giardin de casa mia vedo la campagna intorno: vedo le viole apena sbociè, en là vedo le primule giale. Un tempo cossì no ricordo! Autunno, mai un po’ de acqua: qualche racolto en rovina… causa la mancansa de piogia, calura: bela gata da pelar! Meio l’inverno de na olta: neve e giasso, pior e fredo; l’acqua par la campagna, par la gente l’aria sana… tuti felici e contenti. Parlar de primaera l’è presto, speten che vègna san Benedeto e te vedarè partir la primaera. “Germoglia il pesco, sboccian i fiori: ricordi di gioventù e di tanti amori!”. Fernando Coati
POESIE
L’ALTRO GIORNALE Agosto 2016
tro cantoni” e consisteva nel prendere possesso di un angolo da scambiare con un altro in velocità. Noemi Girelli, di Bussolengo, racconta invece di “Sete Cantoni” occupati dagli adulti provenienti da località diverse per scambiarsi opinioni, affari e soldi. Quanta nostalgia per quel luogo ormai deserto e silenzioso!
L’ARCOBALENO
Gh’era ‘na olta, quando son nata, de Bussolengo ‘na magica entrata: en arco nel ciel e sete cantoni de case con loghi, con porte e portoni. sete cantoni che dise la storia, i fati de gente ancora en memoria. l’era, quel posto, en punto emportante par quei che vegnèa da ‘n posto distante. Ci dal lunghin, dai monti o Girei, lì i se cataa parlando de schèi. siori, pareti, mezzadri o paroni tuti en raduno ai sete cantoni. Adesso che el tempo l’ha cancelà stì bei ricordi de ‘naltra età gavemo la piassa uda de gente e quando la gh’è, la dise pì gnente. Noemi Girelli
A proposito di silenzio, Zeno Ferigo rimprovera l’oblìo in cui potrebbe cadere la tragedia di tanti fratelli “giuliano dalmati”. A tale scopo ci ha fatto pervenire una poesia per “Coltivar la memoria”, tratta dalla sua raccolta “Sogno istriano” presentata ad un importante premio letterario.
COLTIVAR LA MEMORIA
Magico incantevole arcobaleno ti presenti quando nel cielo torna il sereno. Quei sette colori cadono sui camposanti pieni di fiori, aiuole di viole che sfumano il colore nel tepore. Oasi di pace variopinti, prati verdeggianti, rossi papaveri nei campi di grano e gialli come il sole nei campi di girasole. son tutti colori dell’arcobaleno tracciati in un disegno con la mano, ma il mistero dei colori sta nel cielo lontano. Anna Ferrari
SETE CANTONI
a cura di Giancarlo Peretti
Duro fu trascinar la vita da un paese che non ti amava ad un altro…che non ti voleva. Vola il tempo, che giova a mitigar tutti i mali, ma non son cicatrizzate le piaghe oscurate col velo del dolor, e molto di lacrime mescola il ricordo. Non può l’oblio della memoria cacciar quei dì…di ferite piene, che portan solo domande. Io chiedo al mondo: dite, qual gloria avete ottenuto tuffar le mani nelle negoziazioni? A cagion di crudel trattato natie contrade sono state abbandonate ed ogni diritto è rimasto muto. Il sol che m’avanza conforto è poter narrar ai nipoti un dì: “io c’ero”, per tramandar orrore storico alle generazioni future. tale destin non ha avuto in sorte che, anche se di colpa ignudo, con atto vile e feroce, senza alcun segno di pietà, d’ogni umano affetto denudato l’un sopra l’altro fu gettato, con indistinta voce in immatura tomba di carsiche fosse. Qual era il lor peccato? Zeno Ferigo
“LIBRI DI CASA NOSTRA”
IN AUTOMOBILE
Giancarlo Cattapan è l'autore della raccolta di poesia dal titolo "la grondaia di pietra", pubblicata dalla casa editrice veronese Bonaccorso. Cattapan, classe 1937, dopo molti anni dedicati alla sua missione di sacerdote, ora ha il tempo di destinare alla sua passione per la poesia, fatta di singoli pensieri ma anche, e soprattutto, grandi elucubrazioni sul senso della vita, nella sua interezza spirituale, fisica e morale. Abbiamo chiesto all'autore di raccontarci del suo libro partendo proprio dal titolo. «la grondaia di pietra, è la poesia con cui si apre il mio libro, ed è stata scritta una sera di tanto tempo fa, quando ero cappellano di Villa Monga, e durante una sagra popolana a san Pietro In Cariano mi sono concentrato ad ascoltare i suoni ed i rumori che erano generati all'interno di una grondaia di pietra, che sembrava mi parlasse, incitandomi a raccontarne i suoi suoni attraverso alcuni versi con i quali ho riassunto la forza che può contenere una grondaia quando diventa raccoglitore di acqua dal cielo, ma anche custode di voci, preghiere e speranze». Cappellano a San Pietro in Cariano ed una vita dedicata allo studio, la ricerca e il professare la fede cristiana con totale abnegazione, Cattapan quanto lascia che Dio influenzi la sua poesia, e quanto sente che sia presente nelle sue liriche? «Dio è presente sempre nelle mie poesie, -ribadisce con Gianfranco Iovino un sorriso pieno di convinzione e appagamento- ed anche se non espressamente nominato, non c'è parola in cui non ci sia traccia o ispirazione che mi porti a lUI». Ma la poesia nella vita di Giancarlo Cattapan che ruolo ha avuto? «sono un uomo che ha vissuto ogni cosa della vita in maniera intensa ed assoluta, come un regalo. Amo la montagna, perché la reputo un luogo di alta spiritualità, e volendo esagerare, mi piace definirla come "i piedi di Dio" ed è proprio lì che sono nate le mie più belle poesie». Chiudiamo l'intervista chiedendo al poeta Cattapan di raccontarci brevemente anche di Giancarlo: l'uomo di tutti i giorni? «sono il tredicesimo figlio di una famiglia modesta, e dopo gli studi statali mi sono iscritto al Ginnasio e successivamente a teologia, specializzandomi in una preparazione spirituale verso gli ammalati e i bisognosi. Ho due grandi passioni che coltivo da sempre: la montagna e la poesia, perché credo che entrambi avvicinino molto a Dio». Giancarlo Cattapan, un poeta da leggere tutto d'un fiato, per l'abilità di saper raggiungere facilmente le porte del cuore di chi si accorge di avere tra le mani un testo poetico pieno di vita. Giancarlo Cattapan in LA GRONDAIA DI PIETRA - Bonaccorso Editore - pag. 180 - €. 16,00
ECOGUIDA: lO stIlE COrrEttO!
a cura di Gianfranco Iovino
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
In un periodo in cui il prefisso “eco” è molto usato in molti settori (ecologia, ecoturismo, ecoincentivi) non possiamo evitare di parlare di ecoguida, ovvero uno stile di guida volto al risparmio di carburante, con molteplici vantaggi per le nostre tasche, perché ormai la benzina è venduta a peso d'oro liquido; per l'ambiente, perchè il risparmio di carburante si traduce in una diminuzione dell'inquinamento atmosferico, grande piaga della nostra epoca; per i costi di manutenzione della nostra auto, perchè una guida corretta diminuisce il rischio di rotture e di interventi straordinari che comportano spese su spese. Che cosa si intende per ecoguida o guida ecologica? Diamo dei piccoli suggerimenti: quante volte lascia- Roberto Azzolina mo la macchina accesa, senza che ce ne sia bisogno, mentre aspettiamo fermi al passaggio a livello chiuso oppure, più spesso, mentre aspettiamo qualcuno che è andato a fare una commissione in un negozio? Proviamo a pensare: un motore, generalmente, per bruciare un litro di carburante ha bisogno di circa 15 metri cubi di aria, la stessa quantità che un bambino di 6 anni utilizza per respirare ben t re giorni! se possibile, scegliamo percorsi pianeggianti, usiamo (bene!) le marce, mettendo anche la quarta e la quinta: non serve andare in autostrada, per farlo. teniamo chiusi i finestrini,alle alte velocità. Evitiamo i Alessandra Azzolina bagagli sul tetto, se non necessari. Naturalmente, non usiamo la macchina per gli spostamenti brevi, che potremmo fare tranquillamente in bicicletta se non a piedi. la guida ecolog ica è volta dunque ad un risparmio globale, anche le gomme e i freni ci ringrazieranno (un po' meno i gommisti!). Come sempre vi consigliamo, chiedete pure alla vostra scuola guida di fiducia, che magari vi saprà dare una rinfrescatina, che con questo caldo non guasterà di certo!
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Cultura
L’ALTRO GIORNALE Agosto 2016
LETTO PER VOI De Giovanni Maurizio, Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone, Einaudi 2105, 318 p., 19,00€ Di solito i cuccioli non vengono gettati come immondizia vicino a un cassonetto, invece questo è quanto è successo a un cucciolo indifeso, una neonata, abbandonata come fosse spazzatura. Proprio l’abbandono di questa neonata è l’inizio del nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni, il quarto della serie che ha come protagonista la squadra poliziesca guidata dal commissario Palma, I Bastardi di Pizzofalcone. Pizzofalcone è un quartiere di Napoli il cui nome risale alla metà del Duecento quando la collina non faceva ancora parte del tessuto urbano. Il re di Napoli, Carlo I d’Angiò decise di praticare in quella zona la caccia con il falcone. Sulla cima della collina c’è il sito archeologico di Monte Echia, col suo belvedere affacciato sul Golfo di Napoli e i resti della Villa di Licinio Lucullo. In questo quarto capitolo della serie che il grande pubblico vedrà nella programmazione autunnale della Rai, il commissario di Pizzofalcone, ha mandato via i vecchi “bastardi”, i poliziotti corrotti che avevano sequestrato una grossa partita di droga e si erano messi a spacciare in proprio. Al loro posto sono arrivati altri poliziotti, rifiuti di altri commissariati, che per un motivo o per altro hanno avuto dei guai in servizio, ma il commissario si rende conto che in loro c’è del talento, talento vero che unito alla capacità di fare squadra li rende più abili e intuitivi degli altri. Proprio il ritrovamento della neonata abbandonata potrebbe essere l’occasione del loro riscatto. Quasi immediatamente si scopre che la donna che ha partorito il neonato non è la stessa persona che l’ha abbandonata: è stata trovata sgozzata sulla poltrona di un elegante appartamento residenziale. La ragazza è una colf ucraina, viene uccisa poche ore dopo il parto, mentre la bambina è stata abbandonata alcuni giorni dopo. Qualcuno ha ucciso la madre e poi abbandonato la neonata. Perché? De Giovanni, che senza dubbio sa scrivere bene, anche in questo capitolo ci regala momenti di emozioni e d’interiorità. Storie personali e vicenda narrata si fondono e tengono viva l’attenzione del lettore. Sicuramente è una serie che gli amanti del giallo italiano non possono non leggere, anche per pregustare la serie prodotta da Rai Fiction le cui riprese si sono svolte nella sola città di Napoli e che vedono lo stesso De Giovanni sceneggiatore assieme a Silvia Napolitano e Francesca Panzarella.
23 a cura di Lino Venturini
LINGUA E CIVILTÀ
AGENDA LETTERARIA
Il mese scorso ho scritto di esotismi e barbarismi, ora accenno brevemente ai neologismi. Il termine “neologismo” deriva dal greco (neos-logos, letteralmente, “nuova parola”) e indica le parole di nuova formazione, non appartenenti cioè al corpo lessicale di una lingua. Può essere completamente nuovo, una derivazione, una composizione da parole già in uso (per es., servosterzo) o un adattamento da altra lingua. La principale fonte è, tuttavia, la creazione di parole derivate e composte. Si pensi alle numerose coniazioni con il suffisso “ista e istico” (giornalista, anacronistico, parodistico, capitalistico ecc.). La Treccani cataloga più di cinque neologismi ogni mese. Per fortuna non tutte le parole di nuova coniazione restano stabilmente nel patrimonio lessicale, anche perché tutti saremmo capaci di inventare parole nuove soprattutto quando conosciamo poco il ricchissimo lessico della nostra lingua. Ha fatto scalpore il neologismo “petaloso” (che io trovo piuttosto brutto e inutile) inventato da Matteo il bambino di otto anni. Nello Zingarelli le parole con desinenza in -oso, sono 1083, dunque ci può stare anche petaloso. Così per farlo entrare nel vocabolario italiano, gli utenti dei social network stanno utilizzando il termine nelle più disparate accezioni. Poesie, frasi e barzellette nate per onorare il termine infuriano su Twitter e Facebook. Tuttavia non sarà mai raccomandato abbastanza di guardare in faccia i neologismi e sincerarsi se siano veramente necessari. La lingua, quando è mossa dalla bile, tende a inventare parole nuove. “Indignatio facit versum ” scriveva Giovenale, questo spiega perché sia la Politica a produrre più neologismi (parentopoli, stratocrazia, pacifistoide, piddino, malpancismo, mattarellum, ministangata, baby-bonus, radical-chic ecc.). Purtroppo l’italiano sta diventando una lingua sempre più povera e politicamente corretta. Per le edizioni IF è uscito “Italiani, imparate l’italiano!” di Patrizia Valduga, una sassaiola contro questo “atteggiamento da colonizzati” che ignora e disconosce il primato della nostra lingua sulle straniere, e ricorre a termini inutili, soprattutto a quelli inglesi o derivati dall’inglese. Nel nostro smorto italiano ipocrita, nessuno è più zoppo, cieco, pazzo e, perfino, bidello. Una volta era l’anima a contare e non il corpo che Dio, o il destino, o la natura ci aveva dato. Si giocava senza barare, oggi che è il corpo a contare e le infermità terrorizzano, ci sono solo espressioni neutre. Scrive la Valduga: “ Il lessico scassato e scempio che è rimasto nei nostri vocabolari quotidiani testimonia che ogni impoverimento linguistico è anche impoverimento psichico”. Proprio così.
“La Vita si ritolse tutte le sue promesse. / Egli sognò per anni l’Amore che non venne, / sognò pel suo martirio attrici e principesse / ed oggi ha per amante la cuoca diciottenne”. E’ una quartina del poemetto Totò Merumeni di Guido Gozzano di cui il 9 agosto ricorre il centenario della morte. Nato a Torino il 19 dicembre 1883, muore a soli 32 anni, a causa della tubercolosi che lo affliggeva. Molto più interessato alle monellerie, consegue la maturità classica a vent’anni, dopo aver cambiato ben tre Licei e subìto una bocciatura. In quello stesso anno pubblica i primi versi sulla rivista torinese “Il venerdì della Contessa”. S’iscrive alla Facoltà di Legge, ma frequenta i corsi di letteratura tenuti da Arturo Graf. Nel 1906, nella Società della Cultura, conosce Amalia Guglielminetti con la quale inizia una tormentata relazione. Nello stesso anno pubblica il volume La via del rifugio, una raccolta di 30 poesie, che ebbe subito favorevoli recensioni da parte dei critici. A turbare la soddisfazione del successo, è la diagnosi di una lesione polmonare all’apice destro che lo spinge a compiere una lunga serie di viaggi nella vana speranza di ottenere, in climi più caldi, una soluzione al male. Nell’Albergo San Giuliano in Liguria, scrive Alle soglie, Nell’Abazia di San Giuliano, Le golose, Le Signore che mangiano le paste. Abbandona gli studi giuridici e si dedica completamente alla poesia. Nel 1911 pubblica il suo libro più importante, I colloqui, i cui componimenti sono divisi in tre sezioni: Il giovenile errore, Alle soglie, Il reduce. Nel 1912, aggravatosi il suo stato di salute, decide di compiere un lungo viaggio in India il cui esito sono state le Lettere dall’India (1912-1913). Nel 1914 raccoglie nel volume I tre talismani, sei deliziose fiabe che aveva scritto per il Corriere dei Piccoli. La morte lo coglie nel 1916 quando sta lavorando alla sceneggiatura di un film su Francesco d’Assisi. Di lui ha scritto il critico letterario e scrittore Renato Serra: “La poesia di Gozzano, col suo andamento piccino, arido, nostalgico, i metri zoppicanti, la candida ironia, è il risultato del lavoro di un virtuoso, abile e sottile negli effetti verbali… è un artista, uno di quelli per cui le parole esistono, prima di ogni altra cosa.” “Cuore che non fioristi, è vano che t’affretti / verso miraggi schietti, in orti meno tristi. / Tu senti che non giova all’uomo soffermarsi, / gittare i sogni sparsi, per una vita nuova. / Discenderai al niente pel tuo sentiere umano / e non avrai per mano la dolce sorridente, / ma l’altro beveraggio avrai fino alla morte: / il tempo è già più forte di tutto il tuo coraggio. / Queste pensavo cose, guidando nell’ascesa / la bicicletta accesa d’un gran mazzo di rose” (Le due strade).
CON NOI AL CINEMA
a cura di Franco Frey
l'Era Glaciale: In rotta di collisione (Ice Age: Collision Course). Genere: Animazione - Avventura - Family. Durata 100 min. U.s.A. 2016 (uscita 25 agosto) di Mike thurmeler e Galen t. Chu, con le voci di Claudio Bisio, Pino Insegno, Filippo timi, Massimo Giuliani. Una curiosità: l'Era Glaciale è sicuramente una delle saghe più fortunate dei film d'animazione: i primi quattro episodi hanno incassato circa 3 miliardi di dollari in tutto il mondo. E' arrivata finalmente l'ora di questo attesissima pellicola in 2D e 3D, la quinta della serie. Fin dal suo primo capitolo ideato nel 2002, il racconto ruota attorno allo scoiattolo scrat, il protagonista di questa nuova storia, capace di coinvolgere e tenere incollati al grande schermo sia adulti che bambini. Il quinto episodio "l'Era Glaciale: In rotta di collisione" si svolge in uno scenario del tutto surreale che ricorda la preistoria e la fase, appunto, dell'era glaciale e racconta le disavventure di questo simpatico bradipo sempre nell'estenuante ricerca di conquistare la sua adorata ghianda, che qui avrà però un esito imprevedibile. la perseveranza di scrat lo porterà addirittura ad essere catapultato nello spazio dove a bordo di un Ufo innescherà una collisione tra forze cosmiche e una pioggia di meteoriti che si ripercuoteranno sulla terra mettendo in pericolo lui e i suoi fidati amici, tra cui sid diventato, nel corso degli anni, il più amato dal pubblico, Diego, Manny, Ellie, Pesca, shira, Buck, Julian e tutta la compagnia. Come se questo non bastasse, i protagonisti devono anche gestire le loro vicende personali. I simpatici mammiferi passeranno tra mille peripezie dal ghiaccio allo spazio, fino a giungere alla scoperta di nuove terre mai viste prima, dal clima tropicale. I nostri amati eroi dovranno fuggire dalla loro casa per affrontare un lungo trasferimento e la strana combriccola incontrerà nell'avventuroso viaggio altri pittoreschi personaggi, con nuove spassose avventure che vi faranno ridere a crepapelle… Buon divertimento amici lettori e serene vacanze a tutti!
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BENESSERE DONNA
SPAZIO DONNA
PELLE DI SETA
A CURA DI CHIARA TURRI
Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.
Chiara Turri
L’arrivo della bella stagione può mettere a dura prova il benessere delle gambe. Colpa del caldo che, specie se improvviso, interferisce con la circolazione favorendo il ristagno dei liquidi. Pesantezza, gonfiori, ritenzione idrica. Le alte temperature, infatti, dilatano i vasi sanguigni, diminuiscono la loro elasticità e riducono la pressione all’interno del sistema circolatorio. Per contrastare questi piccoli malesseri stagionali, che possono colpire anche chi solitamente non ha problemi di questo tipo, si può agire su diversi fronti. Combinando, per esempio, i rimedi naturali a una serie di massaggi, da abbinare a uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e un’attivi-
tà fisica regolare. Oltre al linfodrenaggio, che è tra i più comuni, è perfetto anche il massaggio ayurvedico Garshan, adatto soprattutto a chi ha una pelle particolarmente resistente, che non si arrossa con facilità. Il massaggio segue un protocollo preciso, da rispettare in tutte le sue fasi affinché sia efficace. Il Garshan, infatti, prevede un primo massaggio fatto con un paio di guanti di seta grezza, estratta dal baco ancora in vita, in linea con il concetto di Ahimsha, termine sanscrito che può essere tradotto come ‘non violenza’ e che pretende il rispetto di ogni forma vivente. (Questo aspetto dello yoga è stato praticato e reso famoso da Mahatma Gandhi, quando indusse la popolazione indiana a liberarsi dalla dominazione britannica in maniera pacifica). A differenza dei massaggi eseguiti con le spugne ruvide, con il Garshan la cute non si inaridisce, ma viene delicatamente "levigata". Importante è eseguire il massaggio sulla pelle asciutta. • La seta grezza elimina l'energia ettrostatica e determina un peeling delicato. • Abbinando sfregamenti
(dal piede al polpaccio) a movimenti rotatori (sulle giunture), riattiva la circolazione , contrasta gli inestetismi della cellulite e stimola il metabolismo. • Perfetto per le gambe, può essere fatto a ogni altra parte del corpo. • Da praticare per 10 minuti 3 volte alla settimana. In questo modo lo strato superficiale di cellule morte viene rimosso efficacemente preparando così la pelle in maniera ottimale ai successivi trattamenti con oli o creme. Dopo il massaggio Garshan la cute risulta più fresca, liscia come seta, il corpo rilassato, caldo e leggero. Questo trattamento è indicato per contrastare le sensazioni di pesantezza. Combatte la stanchezza e grazie al suo effetto detossinante e rassodante è consigliabile anche per il trattamento dell'obesità e della cellulite. Il mio consiglio è quello di fissare un primo ciclo di Garshan dalla vostra estetista di fiducia, assicurandosi che sia una esperta di ayurveda. In questo modo vi verranno consegnati i vostri guanti personali per un efficace auto massaggio quotidiano. Il risultato è garantito! Namastè!
L’ANGOLO DI FRANCESCA
a cura di Francesca Galvani
Insalata dI scamone alla senape Ingredienti: 700 gr. di scamone o copertina (lessata e tagliata a striscioline) 120 gr. di speck affettato 80 gr. di noci 200 gr. di scarola 2 pomodori Per la salsa: succo di limone q.b. mezzo cucchiaio di miele mezzo cucchiaio di senape 2 rametti di timo o maggiorana 4 cucchiai di olio extravergine sale e pepe per decorare: glassa di aceto
Francesca Galvani
mescolare bene gli ingredienti della salsa e mescolare con la carne. Far marinare un’oretta. In un grande piatto disponete in bell’ordine la scarola ed i pomodori condire con sale pepe e olio. scottare leggermente in padella lo speck e spezzettarlo. disporre la carne sulle verdure, mettere in ordine sparso le noci e lo speck, qualche rametto di timo ancora e spruzzare glassa di aceto a piacere. Una bella idea anche per utilizzare la carne usata per fare il brodo!
L’ALTRO GIORNALE Agosto 2016
Capelli belli, lisci e luminosi La ricetta giusta per l’estate I CONSIGLI
Che siano corti, lunghi, lisci o ricci, con l’arrivo dell’estate e le giornate trascorse al sole, al mare o in piscina, i capelli si indeboliscono, diventano sfibrati e, il più delle volte, anche difficili da pettinare, ecco alcuni consigli su come curare i vostri capelli affinché rimangano belli e luminosi.
specifico per capelli: sceglietene uno realizzato con ingredienti naturali e contenente semi di lino, perfetti per donare lucentezza ai capelli. Utilizzando sia il cappello che lo spray protettivo si arriva addirittura a una copertura pari al 90 per cento. È importante dopo il bagno in mare, sciacquare sempre i capelli con acqua
fredda: li renderete così più lisci e lucenti. Per non rovinarli sostituite pettini e spazzole in plastica con quelli in legno. Per rimediare ai capelli secchi in maniera naturale provate a fare un impacco a base di olio d’oliva tiepido. Dopo averlo distribuito per i capelli, lasciatelo agire per circa mezz’ora e poi
Per cominciare, ogni volta che vi esponete al sole ricordate sempre di coprire i capelli con un cappello o un foulard. Un cappello di paglia o cotone è in grado di garantire un fattore di protezione pari al 60 per cento. In alternativa, puntate su uno spray protettivo
dolce. Eviterete così di fare troppi lavaggi a casa: se poi proprio non riuscite a rinunciarvi, sciacquate i capelli solo con acqua e poi passate il balsamo. Per evitare stress meccanici o termici, lavate i capelli con acqua tiepida e fate un ultimo risciacquo con acqua
procedete con un normale lavaggio. Cercate infine di bere molta acqua e di mangiare tanta frutta e verdura cruda: la salute e la bellezza dei capelli si ottiene anche attraverso l’idratazione e il benessere del corpo.
IL BIMBO a cura del dottor Gianni Tamassia l’acQUa mIneRale nella nUtRIZIone del lattante l’equilibrio idro-elettrolitico del neonato e del lattante è particolarmente importante per svariati motivi: le elevate esigenze di liquidi, la particolare composizione corporea, l’elevato ricambio dei liquidi maggiore di 5 volte rispetto a quello dell’adulto, la immaturità dell’emuntorio renale (dovuta soprattutto alla ridotta capacità del rene del lattante di concentrare le urine). a ciò si deve aggiungere anche un particolare “torpore” del senso della sete. Queste caratteristiche espongono il piccolo ad un elevato rischio di disidratazione e, in alcuni casi particolari, al rischio di insufficienza renale acuta. dal divezzamento in poi negli allattati al seno e fin dai primi mesi negli allattati artificialmente può essere utile proporre un supplemento di liquidi rappresentati esclusivamente da acqua minerale. le acque minerali sono inoltre necessarie alla ricostituzione dei latti in polvere in caso di allattamento artificiale. le acque minerali tuttavia non sono tutte adatte a tali scopi. le principali caratteristiche che deve possedere un’acqua da destinare alla preparazione degli alimenti e delle bevande per neonati e lattanti sono innanzitutto di sicurezza: non devono essere presenti sostanze potenzialmente dannose, anche se permesse entro certi limiti quantitativi nelle acque potabili, in quanto l’assunzione di elevate quantità di acqua proporzionalmente al peso corporeo, nonché la riduzione per immaturità di alcuni meccanismi di detossicazione ed infine la più facile incorporazione di sostanze nei grassi di deposito e nei tessuti in rapida crescita plastica possono amplificare i potenziali effetti tossici. anche per quel che riguarda il contenuto degli elettroliti e dei minerali è evidente che l’utilizzo di un’acqua inadeguata potrebbe causare uno squilibrio di tali nutrienti. e’ necessario usare un’ acqua minimamente mineralizzata o oligo-minerale per la preparazione dei latti in polvere (acque minimamente mineralizzate con Residuo fisso < 50 mg/litro, acque oligominerali o leggermente mineralizzate con RF tra i 50 e i 500 mg/litro , acque mediominerali con RF tra i 501 e i 1500 mg/litro , acque ricche di sali minerali con RF > 1500 mg/litro) e per le eventuali supplementazioni della dieta. e’ quindi necessaria una conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche delle diverse acque minerali per un loro impiego più razionale sia in condizioni fisiologiche sia come coadiuvante nella terapia di molte situazioni. Il pediatra, anche in questo ambito, può essere la figura di riferimento dei genitori.
SPAZIO DONNA
L’ALTRO GIORNALE Agosto 2016
LO SAPEVATE CHE...
GALLETTE DI RISO.
Le gallette di riso sono spesso considerate il “cibo dietetico” per eccellenza, per il ridotto apporto di grassi. Il problema però è che hanno un indice glicemico di 91 (il glucosio puro è 100) e tende a “sballare” i valori di zuccheri nel sangue, con rischi per la salute e interferendo con la perdita di peso. CONDIMENTI PER INSALATA SENZA GRASSI. Olio di oliva e aceto farebbero bene in una dieta, e almeno in Italia è raro che vengano sostituiti con prodotti “dietetici”, cosa che avviene però con una certa frequenza in altri paesi: i “sostituti” però hanno la tendenza a contenere zuccheri, fruttosio in particolare, e alcuni li definiscono come “più adatti ad un esperimento di chimica che ad una tavola”.
SEITAN. Il seitan è un sostituto della carne, costituito ricavato dal glutine del grano tenero o da altri cereali come farro o Kamut. Alcuni nutrizionisti mettono in guardia dal consumare un alimento costituito quasi completamente da un potenziale allergene (il glutine, appunto, normalmente presente solo in piccole quantità nelle farine), anche se non si è intolleranti al glutine.
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«Laparoscopia e robotica, una svolta» CHIRURGIA / INTERVISTA AL DOTTOR GIACOMO RUFFO
La chirurgia colon-rettale negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo e ha conosciuto notevoli cambiamenti con l’introduzione della laparoscopia e della chirurgia robotica, che hanno determinato un approccio mini-invasivo permettendo una radicalità oncologica senza tuttavia andare ad incidere sulla qualità di vita dei pazienti. “La chirurgia laparoscopica e la chirurgia robotica - afferma il dr. Giacomo Ruffo, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar che effettua circa 450 resezioni del colon all’anno - permettono attraverso piccole incisioni sull’addome, e non CEREALI ALLE VITA- più con incisioni grandi e MINE. Alcuni cereali alle vitamine destruenti, di ottenere non sarebbero cereali “natu- ottimi risultati dal punto rali” non trattati, quanto di vista oncologico prepiuttosto dei normali chic- servando le normali funchi a cui poi vengono (chi- zioni dell’intestino, della micamente) aggiunti mine- vescica e della pelvi. Querali, vitamine e fibre sintetiche in proporzioni simili a sta radicalità associata a piccole incisioni consente quelle naturali. Serve, insomma, fare atten- di fare interventi più zione a quali cereali si sce- brevi, di avere una minor glie. degenza del paziente con
LA SALUTE
a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico
Il caldo danneggIa I FaRmacI: ecco cosa FaRe Il caldo fa male ai farmaci. per questo bisogna far attenzione al loro aspetto prima di utilizzarli, soprattutto se vengono tenuti in casa già da qualche mese. Bastano infatti anche poche giornate di temperature eccessive per ridurre la data di scadenza. "sono tantissime e tutte importanti le regole da seguire per la corretta conservazione di farmaci durante la stagione calda", afferma marco Bacchini, p residente di Federfarma Verona che suggerisce alcuni accorgimenti estivi. a partire dall'aspetto del medicinale che si utilizza abitualmente: se appare diverso dal solito o presenta dei difetti (particelle solide in sospensione o sul fondo, cambio di colore o odore, modifica di consistenza), si deve subito consultare il farmacista o il medico prima di assumerlo. Qualora le indicazioni per la conserv azione non siano specificate, vale la regola generale del luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25° c. se si espongono i farmaci per un tempo esiguo (una o due giornate) a temperature superiori a 25° non se ne pregiudica la qualità, ma per un tempo più lungo si riduce considerevolmente la data di scadenza. se invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non ris pettarla potrebbe addirittura renderli dannosi per la salute. durante i viaggi, e quando non sia possibile conservarli in frigo per soggiorni fuori casa, il consiglio è quello di trasportare i farmaci in un contenitore termico e tenerli nell'abitacolo dell'auto evitando le alte temperature del bagagliaio. attenzione anche in città, raccomanda Federfarma Verona: "Quando si acquista un farmaco ricordiamoci che non può stare per ore in auto al caldo mentre si fanno altre commissioni. In quel caso è opportuno procurarsi un contenitore termico sicuro. anche farmaci comuni, ricorda ancora l'agenzia Italiana del farmaco, possono produrre effetti potenzialmente dannosi se esposti a temperature troppo elevate, ma il discorso si accentua se si parla di patologie croniche come il diabete o di una malatt ia cardiaca: l'alterazione anche di una sola dose di un farmaco fondamentale, come l'insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa per la salute del paziente". In ogni caso è indispensabile leggere le avvertenze nel foglietto illustrativo, e comunque chiedere al farmacista istruzioni per la giusta conservazione al momento della dispensazione in farmacia.
un più veloce ritorno all’attività lavorativa ed un minor utilizzo di farmaci, soprattutto antido-
entrando direttamente in ospedale il giorno dell’intervento e dopo 4-5 giorni al massimo viene dimesso, garantendo una miglior qualità di vita. Queste - aggiunge Ruffo sono tecnologie di sicuro più costose, ma fortunatamente la Regione Veneto garantisce un rimborso maggiore per questo tipo di intervento per chi utilizza la robotica. Noi abbiamo a disposizione il robot Da Vinci, ultimo ritrovato della tecnologia robotica dotato di quattro braccia Dr. Giacomo Ruffo che permette al chirurgo lorifici. La chirurgia lapo- di operare da una console roscopica associata alla e non sul tavolo operatorio robotica ci consente di consentendogli di effettrattare le malattie infiam- tuare interventi complessi matorie croniche intesti- anche da solo con un notenali, le diverticoliti, la vole risparmio di risorse. patologia tumorale e l’en- Nonostante queste innodometriosi di cui il nostro vazioni bisogna ricordare ospedale è centro di riferi- che la prevenzione è fonmento a livello europeo. damentale nella diagnosi Negli anni passati per precoce delle patologie questo tipo di interventi colon-rettali, perché se fatti “a pancia aperta”, il diagnosticate precocepaziente rimaneva ricove- mente l’intervento può rato per almeno due-tre essere eseguito per via settimane, adesso non si endoscopica e con minor supera la settimana di invasività. La sintomalodegenza nei casi più com- gia più tipica è la presenza plessi, effettuando tutti gli di sangue occulto nelle esami preoperatori in feci che viene diagnosticaregime di prericovero ed ta tramite la raccolta di
una minima quantità delle stesse: dopo i 50 anni è consigliabile sottoporsi ad accertamenti come la colonscopia almeno ogni cinque anni e dopo i 30 anni invece se c’è familiarità per tali patologie con una maggior incidenza nel sesso maschile. La prevenzione può essere fatta attraverso un regime alimentare ricco di fibre che permetta un intestino regolare al fine di evitare la permanenza delle scorie a livello della parete intestinale; fattori di rischio invece sono la familiarità, il fumo e l’alcool. “Il nostro reparto a tal fine - conclude Ruffo ha avviato una collaborazione con la Lega Italiana per la lotta contro i tumori, che si realizza attraverso un’ambulatorio di volontari nella loro sede per la prevenzione dei tumori e con la presenza di un pallone gonfiabile che rappresenta un colon virtuale lungo circa 40 metri in cui ci si può entrare e che viene organizzato nelle piazze di verona al fine di sensibilizzare la popolazione a questa problematica”. Angelica Adami
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L’Asd Villafranca va a tutto “Gas” PALLACANESTRO. Cambio alla guida tecnica per la Promozione: arriva coach Luca Gasparini
Nuova stagione, nuovo allenatore. Ma proseguendo a lavorare nella stessa direzione, quella dei giovani talenti. L’ASD Basket Villafranca cambia la guida tecnica e va a tutto «Gas»: la società gialloverde ha deciso infatti di affidare la panchina della squadra militante nel campionato di Promozione a coach Luca Gasparini, che prende il posto di Gianluca Dell’Olio. Una scelta all’insegna della continuità e della condivisione di traguardi, spirito e filosofia. «Gasparini è un allenatore che da anni collabora attivamente con tutte le giovanili della Polisportiva San Giorgio e riteniamo sia la persona giusta per affrontare al meglio la stagione 2016/17 - fa sapere la dirigenza sul proprio sito internet ufficiale -. Luca conosce bene l'ambiente villafranchese e i giovani locali dato che per anni ha avuto modo di lavorare a stretto contatto con loro, sia come tecnico sia come preparatore fisico. Inoltre, Gas condivide l'obiettivo della società di far crescere i ragazzi delle giovanili per poter in futu-
ro ottenere e disputare categorie superiori con atleti locali». Nell'annata 2015/16, lo ricordiamo, il neo condottiero gialloverde è stato viceallenatore della squadra di Promozione di Valeggio ed è pronto a tuffarsi nella nuova avventura. Contemporaneamente, il Basket Villafranca porge una dedica e i
Luca Gasparini
suoi saluti al suo predecessore: «La società ci tiene a ringraziare molto coach Gianluca Dell'Olio, allenatore davvero preparato che
ha ottenuto ottimi risultati con i ragazzi, portando esempio, passione e professionalità - afferma la dirigenza -. È un dispiacere che Gianluca non possa più essere head coach della prima squadra di basket di Villafranca, però rimarrà comunque nel settore continuando ad allenare i giovani della Polisportiva San
Giorgio a livello regionale». La formazione gialloverde riparte con entusiasmo da Luca Gasparini in panchina. Gli obiettivi per
il campionato di Promozione 2016/17 saranno divertirsi, crescere nel segno della passione per la pallacanestro e confermare le prestazioni positive mostrate durante la scorsa annata: i gialloverdi, nel 2015/16, hanno infatti conquistato l’ottavo posto in campionato, accedendo ai playoff e venendo eliminati (ma lottando con ardore) da Schio nei quarti di finale. «I nostri grintosi ragazzi sono tornati a casa con l'onore delle armi, mettendo in seria difficoltà la prima in classifica del girone vicentino di Promozione - dichiara la dirigenza -. Un sentito grazie agli atleti che, in una stagione difficile, hanno raggiunto i playoff e dato del filo da torcere a una formazione forte come Schio, rischiando di passare il turno. L’ottavo posto in campionato? Un ottimo risultato: i nostri giovani hanno disputato per la prima volta un torneo senior e hanno meritato grazie al loro continuo impegno la qualificazione agli spareggi». Matteo Sambugaro
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Alessia in Olanda Un esame di vita CALCIO / FORTITUDO MOZZECANE
Una storia di calcio e di cultura, da Mozzecane all’Olanda. Un’avventura divisa tra il suo amato pallone e un’opportunità di studiare e conoscere un altro Paese. A 24 anni,
Alessia Pecchini
Alessia Pecchini ha deciso di preparare i bagagli, salutare temporaneamente la Fortitudo Mozzecane e partire alla volta di Nijmegen e della Radboud University. Durante i prossimi sei mesi, il terzino villafranchese scriverà un
PODISMO. “Polastri” adieu, de profundis per una storica corsa “Polastri adieu”: de profundis per una storica corsa. C’era una volta la Corsa della Madonna di Pol, chiamata “passeggiata” perché l’andare su e giù le colline dolcemente degradanti dell’Anfiteatro morenico permetteva di gustare splendidi panorami sulla Val d’Adige e di ammirare i Forti Austriaci e il Telegrafo Ottico in posizione strategica tra Monte Baldo, fiume Adige e Lago di Garda. La Passeggiata della Madonna di Pol ha preso il nome dal Santuario di S.Maria di Pol, collocato lungo l’antica strada che fiancheggia l’Adige e che conduceva a Nord, verso Trento e il Tirolo ed era nel passato una via di comunicazione molto trafficata sia per i mercanti che per i pellegrini. Una marcia non competitiva di 6 e 13 km tra l’Adige, i boschi e le “contrè” di Pol, portata avanti per ben 36 anni, da Giannina Conti. Con la sua scomparsa, nel 2008, si era creato un vuoto di riferimento tanto che il Segretario del Gruppo Podistico, Marco Mazzola, aveva allora pensato bene di coinvolgere la Pro-loco il cui presidente, Albino Monauni, si prestava anche come speaker della corsa. Il Gruppo podistico di Pol era diretto dal Presidente Bruno Brentegani (pure lui recentemente scomparso). Con lui la “Passeggiata” era fatta in famiglia, il giorno di Ferragosto, con circa mille partecipanti. E’ poi subentrato come presidente Sandro Morati e qualche anno dopo la ben più giovane Cinzia Cielo che ha dato un taglio innovativo alla corsa, portando le griglie di partenza nella nuova zona industriale di Pol e iscrivendo il Gruppo Marciatori Pol, chiamato per assonanza “Pol..astri” all’UMV (Unione marciatori Verona). L’appartenenza a questo più vasto sodalizio sportivo comportò la condivisione di regole base vincolanti, come l’assicurazione, l’esistenza di uno statuto, la nomina di un organigramma che prevede cariche e responsabili. A ciò si è aggiunta la stanchezza in generale del gruppo “I Pol…astri” sempre più esiguo, per i limiti d’età degli originari nativi di Pol. Ultimo scoraggiamento è venuto dall’abbandono di Sandro, l’incaricato a tracciare i percorsi, ritiratosi per motivi di lavoro. La presidente Cinzia aveva pensato di dare un nome ufficiale al Gruppo podistico di Pol, e, giocando sulle parole, aveva suggerito di battezzarlo col nome di “Polastri”. Proposta ben condivisa, tanto che Monauni della Pro Loco aveva incaricato l’artista Marcello Sartori (in arte Wurdy) di elaborare un bozzetto a valere come logo ufficiale. Il simpatico logo del “polastro” che corre ci ha rimesso anzitempo le penne ancor prima della partenza, assurgendo a epitaffio funebre di fine ….“Passeggiata”. Bruna De Agostini
nuovo capitolo della propria vita, questa volta lontano dall’Italia. «Il nostro forte difensore, all’occorrenza anche centrocampista, studia Neuroscienze Cognitive all’Università
di Padova e, all’alba della sua quattordicesima stagione in maglia gialloblù, farà un’esperienza in Erasmus fino a gennaio - scrive la Fortitudo Mozzecane sul suo portale web -. Alla Radboud University, Alessia, oltre agli esami frequenterà stage formativi. A fine gennaio, poi, tornerà ad allenarsi con la squadra nella quale gioca da sempre e sarà pronta per disputare il girone di ritorno (campionato di serie B, ndr)». Non solo. Perché di mezzo c’è pure il pallone. «Molto probabilmente, durante la permanenza in Olanda - precisa la società - Pecchini si aggregherà ad una formazione locale di calcio femminile neopromossa in Eredivise». Più di duecento presenze con la Fortitudo Mozzecane sono un marchio d’amore. Il cuore di Alessia appartiene ai colori gialloblù e batterà forte anche dall’Olanda, ne siamo sicuri. Visto che il suo è solo un arrivederci. «Questa è un’opportunità importantissima per il mio futuro commenta Pecchini, partita nei giorni scorsi per Nijmegen -. Inoltre, la possibilità di affiancare all’esperienza di studio quella calcistica mi riempie di entusiasmo. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutta la mia squadra: sono sicura che faranno grandi cose». Il presidente Giuseppe Boni, la società, le compagne e il tecnico Fabiana Comin aspetteranno il ritorno del difensore per riaccoglierlo a braccia aperte. Intanto, però, il tifo per la sua nuova avventura di vita non mancherà di certo. M.S.
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Volley Belladelli: sorrisi sotto rete
PALLAVOLO. La società: «Stagione 2015/16 piena di soddisfazioni». E ora inizia la nuova annata
Servizi di
Matteo Sambugaro
Dal titolo provinciale under 14 alla promozione in Seconda divisione dell’under 16. Dal sogno serie C, solo accarezzato dalla formazione di coach Roberto Salpiani, alle cavalcate da ricordare dell’under 13 sia in Provincia che in Regione. Il Quadrivolley, ormai conosciuto come Volley Belladelli, archivia l’annata 2015/16 con il sorriso, chiudendo «una stagione piena di soddisfazioni e gioie – commenta la società sul suo sito internet – con i complimenti dell’intera compagine sociale e il ringraziamento a tutte le atlete». Il 2016/17 è alle porte ma i dodici mesi di emozioni appena trascorsi hanno
errori e un gioco decisamente scontato e prevedibile hanno reso vita facile alle avversarie. In ogni
caso, nonostante il rammarico per l'occasione sprecata, rimane la soddisfazione per il bellissimo campionato disputato e gli ottimi
risultati raggiunti». Andando avanti, ci sono da registrare «il quarto posto, appena fuori dalla zona playoff» della squadra in Seconda divisione, «la sesta posizione alla prima apparizione nella categoria» della Terza divisione senior, e soprattutto l’ottima stagione della Terza
Le ragazze dell’under 16
«Le nostre ragazze si sono lasciate sopraffare dalla tensione e dalla paura, non riuscendo a dare prova del buon livello di gioco dimostrato nelle ultime gare di campionato – racconta il Volley Belladelli -. I tanti
13, collezionando pure la partecipazione alla semifinale del post campionato under 14 e approdando alla
La formazione di serie D
Il gruppo under 13
lasciato il segno, un bel segno. E sono ancora nella testa e nel cuore del club del presidente Stefano Bonato. Scendiamo nel dettaglio: la squadra militante in serie D è arrivata terza in regular season e la marcia verso la C è stata interrotta al primo turno dei playoff dalla Pallavolo Arzignano.
giunto il salto di torneo con ben due giornate di anticipo, grazie alla vittoria per 3-0 contro il Vigasio, con-
divisione young: «Primo posto nel girone con promozione in Seconda divisione e campione provinciale di categoria – prosegue il Volley Belladelli -. L'under 16 guidata da Antonio De Gobbi ha rag-
quistando appunto la vetta indiscussa del gruppo E di Terza divisione young. Complimenti ragazze!». Dopodiché, ecco le cavalcate firmate dall’under 14 e dall’under 13: «L’under 14 si è laureata campione provinciale ed è giunta al primo turno ai campionati regionali - sottolinea la dirigenza -. Le nostre giovani sono salite sul gradino più alto del podio a livello veronese battendo l’Est Volley Locara nell’atto conclusivo della manifestazione: la squadra è entrata in campo con grande determinazione e si è aggiudicata meritamente l’incontro e l’ambito trofeo». E aggiunge: «L’under 13, invece, ha vinto il titolo provinciale e il post campionato under
semifinale dei campionati regionali con una grande impresa. La coppa provinciale? Un bel successo (in finale contro l’Est Volley Locara, ndr), sperato fin da inizio stagione ma per nulla scontato, che ha dimostrato ancora una volta la superiorità delle ragazze di Paolo Zamboni». Da ricordare, inoltre, i risultati dell’under 18 e dell’under 16 entrambe arrivate ai «quarti di finale nel campionato provinciale di categoria», nonché dell’under 12 G «seconda posizione nel girone zonale, secondo posto nel girone delle seconde» e dell’under 12 P «quarta posizione nel girone zonale, primo posto nel girone delle terze».
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PALLAMANO OLIMPICA DOSSOBUONO «L’Olimpica Dossobuono ha caratteristiche importanti e può far bene anche in serie A». Si presenta così, Martina Mazzieri. Con tanta voglia di stupire, di giocare e di dare il proprio contributo. Il neo acquisto giallorosso (centrale/prima linea), classe 1994, è già al lavoro con la nuova squadra, mettendosi subito a disposizione di coach Roberto Escanciano Sanchez. Il torneo 2016/17, lo precisiamo, inizierà a fine settembre e la Pallamano Olimpica Dossobuono, seppur da neopromossa, desidera ritagliarsi un ruolo da protagonista. «In ottica campionato – spiega Mazzieri – è chiaro c’è una bella differenza rispetto alla A2 ma questo non deve spaventare. Credo che, eccezion fatta per Salerno e Conversano, le partite siano tutte alla nostra portata. Tra l’altro, il fatto di aver cominciato la preparazione con molto anticipo rispetto alle altre formazioni sarà per noi un bel vantaggio e ci permetterà di arrivare alla prima giornata con una forma psicofisica ottimale. Il nostro obiet-
alta». Originaria di Grosseto, Martina è dotata di buona fisicità e ottima tecnica, e arriva a Dossobuono dopo l’esperienza di Teramo. Ha iniziato la carriera nella squadra della sua città, a 17 anni ha esordito in serie A1 con il Badolato in Calabria, militando poi sempre in A1 con la formazione del Nuoro e poi per tre stagioni nelle formazioni di Teramo. «L'Olimpica gode di un’ottima reputazione a livello nazionale. Inoltre, ho visto in azione la squadra alle Final six di Chieti qualche mese fa e sono rimasta parecchio impressionata. Della rosa conosco Marika Manfredini, con la quale ho disputato qualche anno fa il Trofeo delle Aree. L’allenatore, invece, lo conosco solo per la sua fama: Roberto è davvero preparato ed è riuscito a dare una fisionomia e un gioco vincente ad un gruppo che non è composto da grandi nomi». Il ruolo di Martina? «Ho iniziato a giocare da terzino sinistro per poi spostarmi sulla fascia. Poi, due anni fa l’allenatore di Teramo mi ha provato centra-
Martina Mazzieri (BPE agenzia fotografica Verona)
tivo? La salvezza, senza dubbio. In ogni caso, viste le premesse, non mi sorprenderei se ad un certo punto della stagione ci trovassimo in una posizione di classifica medio-
le e devo dire che questa è la posizione che più mi si addice. Non sono una giocatrice da dieci gol a partita, preferisco far segnare le mie compagne»
CALCIO. Bussolengo, la crescita del settore giovanile nel dna La crescita del vivaio nel dna. Arrivi e conferme per ben figurare, ancora, in Prima categoria. E la voglia di sempre di divertirsi con il pallone tra i piedi. Il Bussolengo comincia la stagione 2016/17 e muove i passi iniziali per disputare un’annata all’insegna della passione, delle soddisfazioni e del bel calcio. «La squadra è stata inserita nel girone A di Prima categoria – comunica il club - e le nostre avversarie saranno Arbizzano, Audace, Caselle, Castelnuovosandrà, Concordia, Croz Zai, Gabetti Valeggio, Parona, Pastrengo, Pedemonte, Peschiera, Quaderni, San Zeno, Scaligera e Valpolicella». Una curiosità: per i rossoverdi, il campionato che sta per prendere il via sarà il sesto di fila in Prima categoria. Un piccolo record, questo, nella storia della società veronese, che punta le sue principali attenzioni sulla cura del vivaio e sulla formazione a 360 gradi degli atleti. Non a caso, infatti, i tesserati del Bussolengo coprono tutte le fasce d’età e le categorie (dagli juniores ai piccoli amici, passando per allievi, giovanissimi, esordienti e pulcini). «Sono tante le novità in casa Bussolengo per la stagione 2016/17 – rivela il club -. Per esempio, in ottica di crescita e sviluppo Il Bussolengo in azione (www.calciobussolengo.it) del settore giovanile, fiore all'occhiello della società, sono stati promossi in prima squadra gli juniores Nicolò Berzacola e Diego De Angelis (entrambi difensori, ndr), il centrocampista Filippo Montresor e l’attaccante Davide Oliviero. Dopodiché, alla guida della formazione di punta ci sarà sempre il confermatissimo mister Tommasi che potrà contare, oltre al suo nucleo di giocatori ben collaudati, su giovani talenti promettenti. L’innesto numero uno è il difensore Corte, classe 1990 proveniente dal Concordia. Molto interessante, poi, è il classe '96 Pastorello, lo scorso anno all'Alpo Lepanto. Inoltre, avremo nuovi volti tra i pali con gli ingaggi dei venticinquenni Cotti (Castel d'Azzano) e Scamperle (Pescantina)».