Edizione Settembre

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ANNO XXVIII - N. 09 - SETTEMBRE 2013 - Stampato il 12/09/2013

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n째 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

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Lettere le vostre

ITALIA IN CRISI: O SI CHIUDE O SI “CORRE” La crisi economica attuale o si subisce, chiudendo le attività, o si affronta come opportunità. L’Altro Giornale grazie ai suoi 27 anni di pubblicazione e alla sua positiva e apprezzata storia, può percorrere la seconda ipotesi. Con il mese di Settembre 2013, infatti, scatta un’azione di riorganizzazione che non prevede riduzioni, bensì aumento di numero di copie, nuova distribuzione sul territorio, nuova grafica e nuove collaborazioni. Chiediamo ai lettori di esserci sempre vicini con interventi, informazioni e utilissimi appunti sul ricevimento del giornale. Alle attività economiche della zona proponiamo L’Altro Giornale come valido veicolo pubblicitario, sia per numero di copie sia per una linea editoriale sempre rispettosa delle Istituzioni. L’Editore

DISABILITÀ

“Che bella testimonianza!” Ciao, mi chiamo Alex Caprini, molti di voi mi conoscono già, altri ne avranno l’occasione. Vivo a Pescantina con i miei genitori. Sia io che mio padre siamo affetti da una malattia neurologica denominata Morbo di Steinert della famiglia delle distrofie. La mia storia inizia a 10 anni, quando mi diagnosticarono questo problema; fortunatamente, seppur degenerativa, questa malattie è molto lenta, quindi fino ai 28 anni non ho avuto grossi problemi tanto che facevo il buttafuori in discoteca e vivevo da solo. Quando la malattia si è scatenata in tutta la sua essenza, sono arrivato in pochi anni ad utilizzare il girello e la carrozzina. In

quel momento ho avuto una grossa depressione a causa di tutto questo, tanto che ho anche pensato di farla finita. La mia psicologa conosceva l’associazione UILDM e mi ha consigliato di frequentare questa realtà. Io ero molto scettico perché non mi consideravo un disabile, ma mia mamma con l’aiuto del responsabile delle attività sociali Giuseppe Fiorio mi ha convinto a partecipare ad una serata del Gruppo Giovani. Inizialmente ero timoroso, ma frequentando le varie attività sociali ho conosciuto delle persone molto in gamba, che mi hanno messo subito a mio agio. Ora sono tranquillo, felice, ho dei veri amici e tutto

grazie alla UILDM ed in particolare al Gruppo Giovani. Insieme organizziamo uscire, vacanze estive, “pizzate”, gite e ci divertiamo. Riusciamo a fare tutto questo grazie ai giovani volontari che ci seguono nelle nostre uscite e ci aiutano. Li possiamo definire senza dubbio amici. Altri volontari, invece, si adoperano per fare i trasporti e altre attività. Sono felice di aver conosciuto queste persone e nonostante la disabilità, vivo una vita pressoché normale, anzi di più perché ho conosciuto questa realtà che mi offre tante opportunità. Grazie UILDM! Alex Caprini

Settembre

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LADRI

“Invasione barbarica” Egregio Direttore sono un artigiano in grafica e stampa, la notte di Ferragosto 2013 ore 00,35 ho subito il secondo furto presso la ditta ( il primo solo scasso e danni al portone ) sita in Sommacampagna; hanno rubato i computer nuovi e l'autovettura per le consegne. Danno stimato 15.000 Euro. Mi domando cosa possiamo fare per arginare questa catastrofe in quanto la settimana di ferragosto tra Sommacampagna,Villafranca, Caselle e Valeggio è stato come fosse passata una tromba d'aria. Ho chiesto ad un amico che lavora nella sicurezza se si può fare qualcosa e mi ha fatto presente che loro rischiano tantissimo per 1.200 euro al mese. Qualcuno viene preso, il giorno dopo condannato ma comunque subito liberato. Le forze dell'Ordine non hanno organico e soldi per fronteggiare questa emergenza anche se, leggendo sul giornale qualche tempo fa, per un anno di controllo di polizia presso la casa di un parlamentare che aveva indossato una maglietta equivoca , sembra siano stati spesi circa 900.000,00 euro. Queste persone arrivate dopo l'apertura delle frontiere comunitarie, eseguono il furto ed il giorno dopo sono già nuovamente a casa loro. Chi ruba nelle case, porta via ricordi, amori, gioielli, ma il danno che fanno è morale, affettivo. Chi ruba nelle imprese porta via il nostro sangue, il nostro lavoro, i nostri sacrifici senza considerare che, dal 1° Giugno 2012 a causa della crisi economica, nel campo grafico hanno chiuso 10, dicasi dieci aziende come la mia con 4-5 dipendenti cadauna. Lavori per anni, fai tanti sacrifici 10-12 ore al giorno 50.000 Km all'anno per salvare

l'azienda, poi arrivano questi ladri, delinquenti e in cinque minuti, forse meno, ti distruggono tutto, rubano il possibile e ti uccidono moralmente. C'è una canzone di De Gregori che dice: “ho visto gli assassini ballare e gli innocenti tremare “.. Vorrei chiedere a questi Giudici, ed al Prefetto, se non sia il caso di cambiare qualcosa; vorrei chiedere a chi di dovere dove andremo a finire, forse nel Far West. L'Italia è diventata terra di conquista, terra da depredare, saccheggiare, terra da corrompere, da inquinare. L'importante è continuare per mesi a parlare del Milanese (Berlusconi) come i problemi del paese fossero tutti lì. Come è possibile accettare che, come scrivono i giornali, un'etnia importi chili di droga, un'altra la spacci al minuto, un'altra sia specializzata in clonazione carte di credito e bancomat, un'altra in furti nelle case, un'altra ancora in furti di computer e autovetture, un'altra in trattori e macchine agricole, un'altra specializzata in furti di rame, ecc. Se questa non è un'invasione Barbarica ditemi voi cos’è. Dalla notte di Ferragosto tutte le sere verso la mezzanotte faccio un giro ispettivo in azienda, dopo 10 ore di lavoro e 200-220 km al giorno; non credo sia normale. Spero che qualche Giudice, qualche Avvocato o le Forze dell'Ordine leggano questa lettera e si rendano conto della situazione. Avrei tantissime altre cose da dire visto che la gente comune e tutte le persone oneste non riescono mai a farsi sentire, ma forse ho paura di infastidire. F.Z. (lettera firmata) Pubblichiamo volentieri la sua lettera, caro lettore, e… speriamo in bene!


VAL…POLIS…CELLAE 2013, UN’ESPERIENZA UNICA IN VALPOLICELLA Dal 22 settembre al 27 ottobre 2013 si terrà l’evento Val…Polis…Cellae, progettato e realizzato dalla Strada del Vino Valpolicella

con lo scopo di far conoscere il territorio durante una delle fasi di produzione del vino più importanti e suggestive dell’anno, la

vendemmia. Per sei domeniche consecutive le cantine saranno aperte ai visitatori che potranno scoprire l’affascinante mondo della produzione del vino Valpolicella e non solo, perché all’interno di ogni struttura sarà allestita una mostra con opere di artisti veronesi, unendo in questo modo l’arte estetica a quella enogastronomica, come massima espressione dell’ approccio di tipo culturale e razionale importante per la promozione di un turismo di tipo sostenibile. Sempre nell’ ottica della valorizzazione delle tipicità enogastronomiche locali durante l’evento Val...Polis...Cellae tutti coloro che acquisteranno il vino presso le cantine avranno la possibilità di degustarlo, a pranzo o a cena, in abbinamento ai piatti della tradizione in uno dei ristoranti aderenti all’iniziativa. La Strada del Vino Valpolicella sa che il nuovo turista, attento e informato, non vuole più semplicemente essere intrattenuto con un’offerta convenzionale e standardizzata, ma vuole poter

vivere un’esperienza personale, per questo motivo oltre a dare la possibilità ai visitatori di scegliere tra un’intera domenica in Valpolicella o semplicemente un part – time di mezza giornata, offre la possibilità di passare l’intero week – end, perché le strutture ricettive aderenti all’evento applicheranno uno sconto la notte del sabato sul pernottamento. Inoltre, per rendere ancora più ricca l’offerta turistica, la Strada del Vino Valpolicella organizzerà, durante il periodo di svolgimento della manifestazione, tour enogastronomici alla scoperta delle tradizioni e della storia di questo incantevole territorio. E’ possibile scaricare il programma completo sul nostro sito www.stradadelvinovalpolicella.it cliccando sulla sezione “news ed eventi” e tenersi sempre aggiornati ogni settimana cliccando Mi Piace sulla pagina facebook della Strada del Vino Valpolicella. Per informazioni e prenotazioni contattaci ai seguenti recapiti: mail info@stradadelvinovalpolicella.it - telefono 346 3202167.

LA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE COME STRUMENTO DI MARKETING TERRITORIALE Il nuovo ruolo che gli Enti operanti a livello locale sono chiamati a interpretare nel processo di programmazione e definizione delle strategie territoriali, consiste nell’affiancare gli attori privati e pubblici nella promozione del territorio. Le politiche di marketing territoriale, fondamentali per la valorizzazione del contesto economico e sociale locale, hanno quindi lo scopo principale di porre il territorio non come oggetto a supporto delle attività, ma come vera e propria risorsa per lo sviluppo strategico zonale. “ In questo senso” – ci spiega Alberto Aldegheri, presidente della Strada del Vino Valpolicella – “ la nostra Associazione è quella che permette di realizzare la migliore sinergia perché raggruppa non solo le cantine, ma anche tutti gli altri attori economici del territorio, come ristoranti e strutture ricettive, nonché Enti Pubblici; la possibilità di unire tutte queste realtà permette di valorizzare al meglio le potenzialità del nostro territorio, quello legato alla produzione del vino Valpolicella”. “Non dimentichiamo” – conclude il Presidente – “che in un mercato dinamico come quello attuale è importante puntare sull’innovazione, per questo la Strada del Vino Valpolicella dal 2013 ha deciso di investire sulle nuove forme di comunicazione multimediali, realizzando un’APP dove il visitatore potrà trovare tutte le informazioni turistico – commerciali per conoscere a fondo e vivere in modo sostenibile la Valpolicella”. L’ APP Strada del Vino Valpolicella è scaricabile direttamente dalla Home Page del sito dell’ Associazione: www.stradadelvinovalpolicella.it

da sinistra Cristina Mariani coordinatrice, Alberto Aldegheri presidente, Patrizia Begnoni vicepresidente


Le Vostre Lettere

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RAZZISMO 1

AI SIGG. EZIO E GRAZIA

“Calcio, buuu e buffoni” E’ cominciato il campionato di calcio e mai come quest’anno prevedo che batteremo il record delle polemiche. Non mi riferisco alle solite discussioni sugli arbitri, ai soliti processi, alla sudditanza psicologica dei direttori di gara, ai rigori inventati o negati, no; tutte queste diventeranno il male minore del calcio. Quest’anno il nuovo e per molti versi più impellente problema sarà la cosiddetta lotta al razzismo. Braccio di ferro, pugno duro e mano pesante contro i “buuu” negli stadi. Non importa se dagli spalti arriveranno bordate di fischi assordanti contro certi giocatori, offese infamanti verso madri, mogli, sorelle o fidanzate di arbitri o giocatori stessi, lancio di oggetti in campo, sassaiole, accoltellamenti fuori e dentro gli stadi, assalto ai treni o pullman di tifosi, macchine incendiate, vetrine in frantumi, lancio di razzi, striscioni offensivi sulle gradinate, servizi ridotti a macerie. No, tutto questo passerà in secondo piano. L’importante saranno i “buuu”. E allora scatteranno multe e squalifiche di campo o di settori dello stadio, a seconda dell’importanza delle squadre coinvolte, con altre polemiche verso chi dovrà gestire e decidere certi provvedimenti; alla faccia della legge uguale per tutti. Io sono

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veronese e considerando la mano pesante che la Lega Calcio ha sempre avuto in passato nei confronti del Verona e dei suoi tifosi, le prospettive sono disastrose. Anche se non penso che i tifosi del Verona siano tanto peggiori degli altri. Ci sono solo certi idioti che, più razzisti, non si rendono conto delle conseguenze che certi comportamenti recano alla loro squadra. Tremo al pensiero di cosa capiterà. […] Nessuno tiene conto del modo di presentarsi e dei comportamenti sia in campo che fuori di certi giocatori di colore, che in parte sicuramente contribuiscono ad alimentare questa reazione contro di loro. Ci sono ormai centinaia di calciatori di colore che militano nei nostri campionati, ma si contano sulle dita di una mano quelli che diventano bersaglio di certi tifosi. Verso gli altri giocatori, bianchi o neri, italiani o stranieri, hanno lo stesso rispetto, quando si comportano da persone normali e civili. La stima e il rispetto bisogna guadagnarseli, in qualsiasi parte del mondo. Nessuno di chi è al potere e che vive, mangia, si fa mantenere lautamente con stipendi a livello dei politici, si circonda di centinaia di leccapiedi pronti a scrivere sui giornali o a osannarli in televisione, si è mai posto una domanda? E se i finan-

RAZZISMO 2

ziatori (gli sponsor, i presidenti) di stancassero di pagare milioni di euro per colpe che il più delle volte non hanno, e mollassero tutto? Come finirebbe questo baraccone di saccenti? Senza dimenticare la maggioranza di tifosi che alla domenica con o senza famiglia vanno a vedersi sportivamente la partita senza la più pallida idea di inveire o ululare contro arbitri o giocatori. Questi tifosi non meritano rispetto? Perché devono pagare con la chiusura degli stadi per colpa di un gruppo di scalmanati che nessuno al potere, al di là di tanti bei propositi ha la volontà di affrontare? Ma di tutto questo, purtroppo, penso non terranno conto tutti coloro che ormai, come un chiodo fisso, hanno come unico obiettivo di combattere questo benedetto o maledetto “buuu”. E allora chi sono i buffoni? Quelli che urlano o quelli che giudicano? Ma veramente c’è ancora qualcuno convinto che il razzismo si manifesti esclusivamente con il verso della scimmia? Quelli che pensano di ergersi a giudici per combattere certe pur incresciose abitudini sono realmente convinti di aver intrapreso la strada giusta adottando questo sistema? E’ solo falsa ipocrisia o è pura follia? Egidio Franchi Peschiera del Garda

COMUNICATO

“Calcio, ma non solo” Caro Direttore, in questo periodo si parla tanto di razzismo, specie nel calcio ma non solo, e le varie interpretazioni si sprecano sia da un a parte che dall'altra. Si riesce infatti raramente a capire se certi cori siano vero razzismo o qualcos'altro di minore, anche se più stupido. Quello che mi ha tuttavia sempre intrigato sono gli annunci televisivi che ad ogni catastrofe che avviene in giro per il mondo si esprimono come segue: «caduto aereo o deragliato treno o uscito di strada un bus con tot persone a bordo, nessun superstite, nessun italiano tra le vittime». Cosa è questo modo di esprimersi se non razzismo bello e buono? Nessun italiano tra le vittime implica il sottinteso «chi se ne frega degli altri …» con la Farnesina contenta di non dover rompersi le scatole. O sono io che interpreto male questo grido di sollievo? Umberto Brusco Bardolino

La Fondazione "Elena da Persico", propone un incontro di riflessione su: “Dalla crisi della politica le sfide del futuro: comunità, partecipazione, democrazia”. Il Convegno vuole mettere a tema la necessità che i cittadini si riapproprino della vita sociale e politica, riscoprendo la partecipazione e la responsabilità. Il crescente fenomeno dell’astensionismo, causato dalla forte disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, può essere sconfitto da una rinnovata partecipazione che non deleghi al solo sistema dei partiti il governo del Paese. Dopo la relazione è previsto il dibattito. L’incontro si svolgerà sabato 28 settembre 2013, dalle ore 9.30 alle 12.30 presso Villa Elena, Affi. Gli interessati a partecipare potranno segnalare la presenza alla Direzione di Villa Elena, Via Elena da Persico, 23 – Affi (Vr) tel. 045 7235024; e-mail: villaelenaaffi@alice.it

COMUNICATO IMPORTANTE A seguito della lettera pubblicata sul numero scorso del Mensile della Provincia, preghiamo i signori Ezio Squitieri e Grazia Denaro di Bussolengo di mettersi in contatto con la Redazione per comunicazioni. Grazie. Egregio Direttore, in merito alla lettera apparsa sul numero di agosto dei signori Ezio Squitieri e Grazia Denaro di Bussolengo, in cui segnalano una situazione di disagio economico esasperato, consiglierei loro di rivolgersi al Sindacato Pensionati CGIL per un controllo della pensione (574 euro al mese) per verificare se ha diritto ad una maggiorazione sociale o alla domanda della carta acquisti, oppure ad agevolazioni su affitto, luce, gas o ticket per i farmaci. Ci sono molte agevolazioni erogate solo su domanda di cui gli anziani non sanno di avere diritto o che non sanno a chi o come richiederle. Non so se il caso dei signori rientri in una delle categorie per le agevolazioni, ad ogni modo una verifica presso una delle sedi per una consulenza sindacale e di patronato può essere utile e non costa nulla. Cordialmente La saluto e spero che queste mie poche righe li possano aiutare. Angiolina- SPI CGIL Verona Grazie per questo intervento. Anche noi speriamo che i signori in questione possano risolvere, almeno in parte, i loro problemi. Gentile Direttore, in riferimento alla lettera disperata, ma dignitosa dei signori Ezio e Grazia che sopravvivono con euro 574 al mese, a mio avviso il Sindaco poteva evitare la beffa di chiedere come mai non risparmiano con tutti quei soldi!!!! Lei ci riuscirebbe? Speravo nella sensibilità femminile - peraltro sbandierata in campagna elettorale - ma anche la speranza nel futuro è utopistica. Quanti anni dovranno aspettare? L'urgenza è oggi. Cordialmente Claudia Righetti Cara signora, personalmente ho inteso la frase del Sindaco come una battuta ironica! Come potrebbe essere altrimenti?

CISL

Raccolta firme “Top manager” Il “Top Manager”, che ha potere di governo sull’Impresa, a prescindere dai risultati conseguiti e riportanti nei bilanci annuali e dall’andamento della stessa, tra stock option, stipendi e bonus vari, percepisce una retribuzione in misura fissa ed un compenso variabile, che dovrebbe essere legato ai risultati positivi e all’andamento dei titoli. Nel bel mezzo della crisi, le banche - che lesinano i prestiti agli imprenditori, che pongono ostacoli alle richieste di mutuo casa dei lavoratori, tagliano posti di lavoro, per non parlare dei vari scandali finanziari di cui alcune di loro sono protagoniste – non hanno limiti nelle (auto)retribuzioni di manager e presidenti. La FIBA CISL, il sindacato dei lavoratori delle banche aderente alla CISL, ha dato il via ad un’iniziativa a livello nazionale per presentare al Parlamento una proposta di disegno di legge, sottoscritta come minimo da

50 mila cittadini elettori, che ponga un limite massimo agli stipendi ed ai bonus dei manager. E che ci sia bisogna di un “tetto” lo dicono i dati raccolti in un dossier pubblicato dalla stessa Fiba Cisl da cui emerge come le cifre siano astronomiche e le distanze tra le retribuzioni dei lavoratori dipendenti degli istituti di credito e i loro manager sono clamorose (gli Amministratori Delegati dei gruppi bancari e Compagnie di Assicurazione italiani percepiscono, in media, una retribuzione pari a 70 volte di più dei loro dipendenti). La FIBA CISL di Verona ha programmato per i mesi di settembre, ottobre e novembre una pluralità di iniziative (punti di raccolta con gazebo, camper che sta girando per i Comuni della provincia di Verona, possibilità di firmare presso alcuni Comuni) con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di firme possibili.

Per essere sempre aggiornati sulle varie iniziative basta collegarsi al sito internet www.fiba.it , cliccare sul banner in alto nella Home Page “Firma anche tu” e cliccare sulla regione di appartenenza (nel nostro caso Veneto). Comuni dove è possibile recarsi per firmare (presso gli uffici anagrafe o uffici elettorali) Verona (Ufficio Anagrafe Via Adigetto), Pescantina, Bussolengo, Sommacampagna, Villafranca (Ufficio elettorale), Povegliano V.se (Ufficio Elettorale), San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio V.lla, Negrar, Fumane, Marano V.lla. Firma anche tu! Se firmi li fermi, se non firmi chi li ferma? Zampini Enrico Segretario Generale Aggiunto Fiba Cisl Territoriale Verona Coordinatore per Verona e Provincia iniziativa raccolta firme


Le Vostre Lettere

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GOVERNO

“Nuova pagina di storia? È vero?” Egregio Signor Direttore, “Io resto qui, non mollo” disse il senatore Silvio. Invece sarebbe ora di lasciare. E dovrebbero dirglielo proprio i suoi parlamentari: uomini e donne, che forse è un po’ esagerato, ma, sembra proprio che lo adorino come un “dio”. […] E’ arrivato il momento che le irruenti amazzoni e cortigiani, dimostrino di essere indipendenti e all’altezza della situazione, e non evidenziare che senza il capopadrone sono persi nella tempesta e lui è il salvatore. Invece convincano che alla

sua ombra è cresciuta una nuova classe politica, matura e preparata, allontanando ogni malevola accusa di essere degli incapaci il cui destino nel bene e nel male, è strettamente legato alle sorti del “principe”. La tanto sbandierata responsabilità del Pdl è ora alla prova dei fatti. In un frangente così critico per le famiglie, imprese, occupazione giovanile e non, e alla luce di qualche, sia pur timidissimo, segnale di ripresa, sarebbe delittuoso e da irresponsabili affossare un Governo, al momento senza

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alternative, costretto a traghettare il Paese nell’attesa di tempi migliori. Altrimenti prevarrà il masochismo di danneggiare il Paese, per rivalsa di un solo cittadino condannato, o per calcoli elettorali. Sfruttando, come sempre il vecchio ritornello, sempre quello del vittimismo, accuse di persecuzione giudiziaria, ricatti politici. Ma ora l’Italia sta cambiando e a parte i calcoli strategici Berlusconi ad Arcore è iniziata un’altra pagina di storia. Giancarlo Maffezzoli Garda

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RICERCA DI PERSONALE

L’Altro Giornale ricerca 1 persona che collabori con la redazione giornalistica in possesso delle seguenti caratteristiche:

- buona conoscenza lingua italiana - Dinamicità, disponibilità ad un orario flessibile - Spirito di iniziativa Contattare il 336780451 UNICEF La crisi in Siria si fa sempre più drammatica e i primi a subirne le conseguenze sono sempre loro: i bambini. In questi giorni il numero di minori obbligati a fuggire dal paese in guerra è salito a un milione. Un bambino reale, strappato alla propria casa, forse anche alla propria famiglia e costretto ad affrontare orrori che noi possiamo comprendere solo in parte. L'UNICEF si sta attivando in modo proficuo per dare un futuro ai piccoli siriani sfollati, grazie al sostegno di partner come l'UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati). Ad esempio, sono stati distribuiti oltre 1,3 milioni di dosi di vaccino contro il morbillo, 167.000 minori hanno potuto ottenere assistenza psico-sociale, oltre 118.000 bambini e ragazzi hanno potuto proseguire il loro percorso scolastico e più di 222.000 persone hanno ricevuto una fornitura d'acqua. Le donazioni sono fondamentali per poter proseguire il cammino intrapreso e aiutare i bambini della Siria, che hanno costante bisogno di assistenza e di beni primari. Il Comitato UNICEF di Verona è costantemente attivo per raccogliere fondi da destinarsi all'emergenza che stanno vivendo gli abitanti del paese mediorientale. IBAN: IT82 Z 05034 11723 000000003868 Causale: EMERGENZA SIRIA Comitato UNICEF di Verona: via Michelangelo, 23/a 37138 Verona tel. e fax: 045-575345 Comitato UNICEF Verona Via Michelangelo, 23/a 37138 – Verona tel. e Fax: 045575345

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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Numero chiuso il 12 - 09 - 2013


Cronache

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OSPEDALE ORLANDI. Per la tutela e lo sviluppo del nosocomio

Nuovo comitato aperto a tutti

Si è costituito il Comitato per l’ospedale Orlandi di Bussolengo presieduto da Andrea Lonardi. «Il Comitato – precisa il presidente per continuare la sua attività ha attivato la pagina facebook Comitato tutela e sviluppo ospedale Orlandi. Il Comitato non ha nessun colore politico, è aperto a tutti e ogni suggerimento sarà bene accetto». Le vicissitudini che hanno portato al varo del Comitato sono riconducibili alla pubblicazione delle schede sanitarie regionali che riguardano, in prospettiva

futura, il ridimensionamento della struttura operativa dell’ospedale Orlandi, una delle due gambe del polo pubblico della sanità dell’Ulss 22, oltre al Magalini di Villafranca. «Le schede – spiega Lonardi prevedono un taglio ai reparti esistenti con il probabile trasferimento nella nuova struttura che dovrebbe sorgere a Villafranca. Il Comitato nasce anche per coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini di Bussolengo e dell’intero comprensorio del Baldo-Garda, oltre agli

organi competenti che sono l’Ulss 22, la Regione Veneto e, non ultima, l’Amministrazione comunale». I punti fondamentali che il Comitato sottolinea per legittimare la sua azione sono i fondi investiti fino a questo momento sulla struttura dell’Orlandi. «In questi anni – conclude Lonardi - sono stati impiegati circa dieci milioni di euro per il continuo aggiornamento dell’ospedale Orlandi e dei suoi impianti sanitari. Sarebbe veramente un peccato che tutto ciò che ora è a disposizione dei

cittadini, come ad esempio il reparto di eccellenza di ostetricia, ginecologia e pediatria, andasse perduto o fosse trasferito altrove. L’Orlandi serve un territorio vastissimo e qui gravita anche l’area del lago di Garda, specialmente durante la stagione estiva. Togliere questo presidio, o ridimensionarlo, mantenendo solo quattro degli attuali reparti, significa, in prospettiva, togliere consistenza alla sanità pubblica». Lino Cattabianchi

SONDAGGIO. COM’È IL TUO OSPEDALE? Un sondaggio sull’ospedale Orlandi attraverso il sito del Comune. “Com’è il tuo ospedale?” è una pagina del sito del Comune di Bussolengo (www.comune.bussolengo.vr.it), sulla quale ogni cittadino può segnalare il proprio gradimento in merito ai servizi offerti dall’ospedale Orlandi. Spiega il sindaco Paola Boscaini: «L'Amministrazione comunale, per dare il proprio contributo a migliorare i servizi, gradirebbe conoscere le esperienze positive o negative che i propri cittadini hanno vissuto in occasione dell'accesso ai servizi offerti dall'Ospedale Orlandi. In particolare, si richiede che vengano inviate segnalazioni relative alla facilità e ai tempi d'attesa nel prenotare degli esami diagnostici, e ai tempi previsti dalla lista d'attesa prima di poter effettuare gli esami richiesti». Nella pagina web, inoltre, ci sono indicatori che riguardano la competenza e la cortesia del personale medico e paramedico, i tempi di attesa al Pronto soccorso e di un’ambulanza, la qualità del servizio di ristorazione, la pulizia e l’igiene degli ambienti o altre rilevazioni che per i cittadini costituiscano situazioni da far presente. Precisa il sindaco: «Abbiamo già del materiale raccolto e gireremo il tutto agli organi competenti. Non vogliamo solo le cose che vanno male, ma vorremmo segnalare anche quello che funziona. Desidereremmo sfatare la sensazione che ci sia un piano preordinato per ridurre il tono dei servizi e la loro qualità per far allontanare la gente e di conseguenza far scadere anche l’Orlandi che è, invece, un patrimonio da tutelare per tutto il territorio. Ringrazio fin d'ora tutti coloro che vorranno collaborare». Le segnalazioni si potranno inviare al fax 045.6754508 o all'indirizzo e-mail, segreteria@comune.bussolengo.vr.it. l.c.

A ISOLA DELLA SCALA I RISOTTI DEL GARDA Nella serata di sabato 14 settembre – alla Fiera del riso di Isola della Scala - dedicata alle Pro Loco veronesi, per il Consorzio Baldo Garda si cimenteranno i cuochi di Cavaion, Custoza e Pastrengo che propongono i risotti tipici delle feste e sagre dei propri paesi. La Pro Loco di Cavaion propone il tipico risotto agli asparagi condito con olio di oliva, la Pro Loco di Custoza, già forte nella promozione del vino e del broccoletto, cucina un risotto a base di radicchio rosso e speck. Pastrengo, invece, rilancia il risotto alla zucca, piatto caratteristico della Festa della Zucca locale. La zucca per Pastrengo è ortaggio di elezione più che di produzione, perchè rappresenta l’essenza festaiola e folkloristica della Zuccafolk di settembre dove la zucca è la pietanza regina. Il presidente del Consorzio Pro Loco Baldo Garda Albino Monauni precisa «di sentire anche il dovere, oltre al naturale piacere, di partecipare con la rappresentanza delle “mie Pro Loco” del Baldo Garda al concorso in famiglia alla Fiera del riso di Isola della Scala dove i cuochi dilettanti e rigorosamente non professionisti del mondo Pro Loco si cimentano nel preparare per una platea di 250 ospiti». I 14 cuochi del concorso sono designati dai 6 Consorzi Unpli Pro Loco della provincia di Verona, Nell’occasione ciascun cuoco ha da cucinare 5 chilogrammi di riso vialone nano IGP, necessari per gli assaggi del pubblico. A decidere il vincitore è una giuria composta da una commissione di 7 giurati d’eccezione. Un premio speciale viene assegnato anche al miglior risotto scelto dalla giuria popolare composta dai 200 e più assaggiatori ospiti in sala. Bruna De Agostini

COMMISSIONE Barbara Setti, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, è stata eletta presidente della Commissione speciale per l’ospedale Orlandi. Saranno con lei la vice presidente Katia Facci di C’è Futuro ed Enrico Vassanelli di Città solidale, per la maggioranza; i cinque consiglieri Andrea Bassi della Lega nord, Stefano Ceschi della civica Ceschi, Giorgio Beccherle della Lista Tosi, Giovanni Amantia del Pdl e Massimo Girelli del Gruppo misto per l’opposizione. In Commissione sono stati ribaditi i motivi che hanno portato alla costituzione della commissione e, a causa della indisponibilità manifestata da tutti i consiglieri di opposizione ad assumere la presidenza, è stata indicata Barbara Setti che in Consiglio aveva dato la sua disponibilità di massima, in caso di necessità. L’elezione in Commissione è stato un atto che non è piaciuto al sindaco Paola Boscaini che aveva duramente criticato le minoranze nella precedente seduta consiliare, dove si era registrata, invece, la fumata nera ed erano stati indicati solo la vice presidente e i commissari. «Mi aspettavo che le minoranze si attivassero nella sostanza e non solo nella forma - spiega il sindaco -. Ho ribadito che sarò al fianco della Commissione, la cui presidenza spetta per regolamento alle minoranze consiliari e non al sindaco. Ma questo non vuol dire che non ci sia un’assunzione di responsabilità sul problema. Apprezzo il gesto di Barba-

Barbara Setti

ra Setti che si è offerta per lavorare in questo ambito, contrariamente a quella che pare una esplicita mancanza di volontà di esporsi in prima persona su un problema tanto grave ed impellente per Bussolengo e il nostro territorio da parte di tutti gli altri gruppi consiliari». La Commissione dovrà redigere un quadro il può possibile realistico della situazione dell'ospedale di Bussolengo e concludere con una relazione da presentare al Consiglio comunale e alla 5ª Commissione regionale che dovrà esaminare le schede sanitarie relative anche all’Orlandi. Conclude la neo presidente, Barbara Setti: «Ho accettato perché sono fermamente convinta che certe battaglie vadano portate avanti nell’interesse collettivo, anche se non sono state oggetto della mia campagna elettorale e, soprattutto, a prescindere da chi ha vinto le elezioni». L.C.


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FUNGHI: Provvidenziale intervento di Vincenzo Carteri, dipendente ASL

Tragedia sfiorata nel bosco Mamaor Per Vincenzo Carteri, dipendente Ulss a Villafranca, grande conoscitore e raccoglitore di funghi, la stagione della raccolta dei preziosi frutti è iniziata sotto i migliori auspici. E non solo per l’arrivo delle prime piogge a bagnare il suolo di boschi e prati, ma per il tempestivo intervento nell’impedire che due attempate quanto inesperte signore incappassero in una delle più pericolose intossicazioni alimentari. «Fin da ragazzo – ci confida Carteri - mi arrampi-

Funghi porcini

cavo sui pioppi per raggiungere i prelibati pioppini e sui tronchi secchi degli alberi per raccogliere le “rece”, o lungo le rive dei fossati per stanare dalle “soche” i profumati chiodini. La passione nasce così, quasi per gioco, e poi te la porti dietro per tutta la vita. Si parte con qualche passeggiata in campagna o nei boschi delle nostre colline, sino a raggiungere nei fine settimana località molto lontane, anche estere, ma che tanta soddisfazione danno per la raccolta dei Boletus,

tanto apprezzati in cucina». Una passione che, per fortuna ha spinto, alcuni giorni fa, Carteri e il suo fidato Leo, Labrador di sette anni, ad addentrarsi nel bosco del Mamaor, per un veloce sopralluogo e per raccogliere un po’ di legna. È stato il vociare di alcune persone ad attirare la sua attenzione. «Due donne stavano raccogliendo alcuni funghi ai bordi del sentiero – racconta Vincenzo -. È stato solo dopo essermi avvicinato a loro, più per curiosità che per altro, che mi sono accorto che all’interno del cestino, assieme ad alcune specie commestibili, c’erano due esemplari di ovulo malefico, la terribile Amanita Phalloides. Le due donne con la più sconcertante faciloneria, stavano portandosi a casa alcuni esemplari della più pericolosa specie di fungo esistente in natura». «È cosi che succedono le disgrazie – ammonisce Giovanni Sandri, responsabile del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione) dell’Asl 22, raggiunto al telefono dopo aver appreso la notizia -. Ancora una

volta ricordo alle persone che non sono certe della specie di funghi che hanno raccolto di recarsi all’ispettorato micologico nella sede polifunzionale dell’Asl 22 a Bussolengo, stanza 212, al primo piano, dalle ore 8 alle 9 di tutti i giorni a esclusione del sabato (tel. 045 6712453). Qui troveranno 4 micologi esperti (Adriano Gazziero, Maurizio Grigoli, Marco Orio, Paolo Zonzini)

Vincenzo Carteri

che sono in grado di dirimere ogni dubbio circa la commestibilità dei funghi o

istruire sulle più corrette modalità per renderli edibili». Renzo Girelli

ISTITUTO ALBERGHIERO DI BARDOLINO Anche all’Istituto Alberghiero di Bardolino arrivano finalmente dei corsi per la formazione di Tecnico Superiore per la gestione di strutture e servizi turistici, corsi fortemente legati alla realtà territoriale con il compito di preparare figure professionali più vicine al mondo delle imprese con un taglio economico e rivolto alle nuove tecnologie. Una scuola di post-formazione per diplomati che puntano all’eccellenza. Un'interessante novità nel panorama formativo italiano, un biennio di alta formazione che permetterà ai futuri Tecnici Superiori un ingresso immediato e coerente nel mercato del lavoro. Il tutto è reso possibile grazie all’accordo raggiunto tra i ministeri dell’Istruzione, del Lavoro, e la Regione Veneto. I corsi si collocano fra l´istruzione superiore e l´università e in alcuni Paesi dell´Unione Europea sono considerati di vitale importanza per collegare il mondo della scuola e del lavoro. Le iscrizioni si ricevono entro il 30 settembre contattando la sede dell'Istituto alberghiero “L. Carnacina” di Bardolino (tel. 045.6213311) Maurizio Marogna


DOVE POTETE TROVARCI AFFI MUNICIPIO TRATTORIA DA CARLINO MACELLERIA - VIA RE DI PUGLIA GALLERIA PASCOLI - CENTRO COMMERCIALE 1 BEL&BON - VIA S.PIERETTO GASTRONOMIA DA RITA - VIA NAPOLEONE

CAVAION MUNICIPIO MARKET TONOLI - VIA POZZO DELL’AMORE EUROSPIN PANIFICIO ZAMBIASI BAR PASTICCERIA DREAM LAVASECCO MODENA SEGA DISTRIBUTORE CAMPORENGO

BARDOLINO MUNICIPIO UFFICIO PROVINCIA - PIAZZALE A.MORO HAPPINES BAR DISTRIBUTORE ESSO VIA SANTA CRISTINA ,10 AVIS IL FORNAIO - VIA FOSCOLO CLUB MEZZA ETÀ PANIFICIO BULLIO - VIA MARCONI STAZ. ESSO E BAR VIA VERONA CALMASINO ORTOFRUTTA BARDI CALMASINO

COSTERMANO MUNICIPIO PASTICCERIA BULLIO - VIA BECELLI MINIMARKET FACCHINETTI ALBARÈ

BUSSOLENGO 4.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO SANITARIA ALL’OSPEDALE BENIN CASA - VIA DE GASPERI SCAMPOLI 4 STAGIONI - VIA SABOTINO FARMACIA SEGALA - VIA GARDESANA SONNIDOR - VIA SALVO D’ACQUISTO CAFÈ PASTICCERIA LA CRÉME P.ZZA DEL GRANO MACELLERIA CORDIOLI - VIA ROMA, 74 CENTRO COMM. RAMONDA IN GALLERIA EUROSPIN CENTRO ANZIANI PARADISO DELLA FRUTTA - VIA PASTRENGO MINI MARKET - VIA PIEMONTE 62 - S.VITO CAPRINO 1.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO STEPHY CALZATURE FARMACIA AMBROSINI CIRCOLO RICREATIVO TERZA ETÀ DISTRIBUTORE SHELL - VIA G. SANDRI ERBORISTERIA DOMUS MEA MACELLERIA DAL PADOVAN - P.ZZA STRINGA MINIMARKET BOI PLAZA CAFÈ PESINA PANIFICIO PAIROLI PLATANO CASTELNUOVO MUNICIPIO BIBLIOTECA COMUNALE LA MIA BOTTEGA - VIA I MAGGIO CIRCOLO NOI BAR PAN. GELATERIA D’ANNUNZIO VIA MANZONI SAN MARCO PETROLI VIA GARDESANA LOC.RONCHI DAL FINI SUPERMERCATO CAVALCASELLE FARMACIA PIETROPOLI SANDRÀ SPLATTER BAR SANDRÀ IMPIANTI SPORTIVI SANDRÀ

GARDA MUNICIPIO UFFICIO TURISTICO UFFICIO PROVINCIA LUNGOLAGO REGINA ADELAIDE BIGLIETTERIA APT FERMATA CORRIERE C.SO ITALIA AGENZIA IMMOBILARE LUNGOLAGO REGINA ADELAIDE SALA FRUTTA - VIA CARDUCCI PANIFICIO BULLIO - VIA PASCOLI LAZISE MUNICIPIO PIAZZA VITTORIO EMANUELE BAR AGIP - VIA VERONA PANIFICIO BULLIO - VIA CAN GRANDE CENTRO ANZIANI SUPERMARKET A&O - VIA GARDESANA CIRCOLO ACLI COLÀ UGOLINI PETROLI - VIA PESCHIERA PACENGO MOZZECANE MUNICIPIO IN FASE DI POSIZIONAMENTO CESTELLI DEI GIORNALI PASTRENGO MUNICIPIO ORTOFRUTTA ALIMENTARE - PIAZZA CARLO ALBERTO ORTOFRUTTA MELA VERDE PIOVEZZANO PESCANTINA 2.500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO FARMACIA - PIAZZA SAN ROCCO IMMOBILIARE FONDO CASA VIVAI ROSE GARDEN STATALE BRENNERO BALCONI CENTRO COMMERCIALE BALCONI BAR DOLCE VITA ARCÈ ALIMENTARI-EDICOLA ARCÈ CAFFÈ SANTA LUCIA SANTA LUCIA MARKET 7 STELLE SETTIMO PESCHIERA 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO AGIP - VIA VENEZIA CENTRO SOCIALE PENSIONATI ARILICA GRUPPO ALPINI MINIMARKET LA MIA BOTTEGA - VIA VENEZIA

RIVOLI MUNICIPIO FARMACIA RIZZOTTI PANIFICIO EL PISTOR FIORI LA GROLETTA SAN ZENO MUNICIPIO GELATERIA LA DOCE VITA BAR MILANO SALUMERIA LENOTTI PANIFICIO EL PISTOR SOMMACAMPAGNA 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO ASL CIRCOLO RICREATIVO ANZIANI FARMACIA DONATO - VIA OSTERIA GRANDE FARMACIA COMUNALE - VIA GIDINO 2 FUNGHI MERLINI - VIA DELL’INDUSTRIA, 3 PANIFICIO F.LLI FALCHETTI - VIA PONTIROLA LA BOTTEGA DEI SAPORI - VIA PONTIROLA UFFICI COMUNALI CUSTOZA MARKET PETAO CASELLE BAR ALLA CHIESA CASELLE SONA 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO FARMACIA COMUNALE - PIAZZA VITTORIA SPACCIO MANZATI - VIA BARBARAGO UNICREDIT - VIA CASE NUOVE LUGAGNANO ALIMENTARI PANIFICIO OLIOSI S.GIORGIO PERBACCO CAFFÈ S.GIORGIO PANIFICIO TACCONI PALAZZOLO VALEGGIO 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO PRO LOCO BAITA ALPINI CONDOMINIO NAPOLEON - VIA SAN ROCCO ALIMENTARI VENTURELLI VIA CIRCONVALLAZIONE FRESCO MIO DISTRIBUTORE TOTALERG - VIA CAVOUR 26 VILLAFRANCA 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO IN FASE DI POSIZIONAMENTO CESTELLI DEI GIORNALI POVEGLIANO 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO IN FASE DI POSIZIONAMENTO CESTELLI DEI GIORNALI


Cronache

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BUSSOLENGO. Le pesche medio-tardive più belle. Premiati i vincitori

CONVEGNO

39 anni di mostra in tutta freschezza

Pesca in cucina e nella cosmesi

Servizi di

Lino Cattabianchi Ha avuto successo la 39ª Mostra delle pesche che si è celebrata nella cornice della Festa d’estate. La mostra, coordinata da Angelo Gottardelli, ha chiamato a raccolta una ventina di espositori. «Le pesche esposte a Bussolengo avevano una freschezza superiore a quella di Pescantina –spiega Gottardelli- in quanto le varietà in esposizione erano le medio-tardive raccolte negli ultimi 10 giorni». Il numero di espositori è stato di 20, con 322 plateau esposti. Circa 100 plateau in più rispetto alla mostra di Pescantina. Inoltre, sono state presentate da vivaisti e dall’Istituto sperimentale della Provincia di Verona, a cura di Giorgio Baroni, nuove varietà di inserimento nella provincia di Verona. Oltre a questo è stata presentata in anteprima una coltivazione nuova denominata "Azimina", un frutto esotico

Inaugurazione 39° Mostra delle peshe

del nord Africa, ma che può trovare ampio sviluppo nel nostro territorio e può essere coltivato anche a carattere amatoriale, quindi anche nei nostri giardini. Le caratteristiche maggiori sono quelle di essere ricco di fosforo e potassio e ha il sapore di banana e melone. «Da sottolineare – spiega il vice sindaco e assessore all’agricoltura,

Daniele Lonardoni, coadiuvato da Enrico Vassanelli - il fatto che è stato presentato per la prima volta qui a Bussolengo». La giuria composta dallo storico presidente Franco Fontana coadiuvato dagli esperti del settore Angelo Gottardelli, Attilio Febi, Robildo Bonomini, Andrea Righi, Giorgio Baroni e Luca Motta, ha stilato la

AUCHAN

-, ma colpisce più duramente chi non ha una politica commerciale chiara e competitiva. Purtroppo, come succede quasi sempre, gli errori di strategia del management vengono pagati ora dai lavoratori». Per questo il gruppo consigliare provinciale del Partito Democratico si allinea ai lavoratori. Argomentano Dellai e Rizzi: «Che senso hanno avuto le liberalizzazione chieste a gran voce dalla grande distribuzione e concesse dal governo Monti? A che cosa è servito rimanere aperti tutti i giorni dell'anno per tutto il giorno? Solo un aumento dei costi e un carico di lavoro aggiuntivo per i dipendenti. La crisi dei consumi è pesante, non lo si

sco». «La pesca è il frutto ideale per l’estate, perfetta come spuntino, ottimo antiossidante, è facilmente digeribile, e buon stimolante della melanina» ha sottolineato Simonetta Montresor, medico nutrizionista. Andrea Lista chimico ha spiegato che «il nocciolo della pesca ha importanti proprietà con il 90% di grassi insaturi e viene utilizzato nella preparazione di cosmetici». Il succo di pesca svolge anche un’azione anti età: «In cosmesi si utilizzano anche le foglie del pesco». Sono seguite le relazioni di Pierino Grigolato, sommelier e delegato Onav di Verona e dello chef Giorgio Cimadom. «Molti grandi maestri chef francesi – ha concluso quest’ultimo - hanno utilizzato la pesca nelle loro creazioni. Un esempio su tutti è la pesca Melba. Questo è un frutto che può essere utilizzato tutto l’anno sciroppata, in estate scottata e sbucciata può essere la base di moltissime lavorazioni».

GREST. ANIMATORI GENEROSI

Contratto di solidarietà «All'Auchan di Bussolengo i dipendenti sono costretti al contratto di solidarietà da gennaio, per 18 mesi. Questo vuol dire retribuzioni ridotte del 30 per cento, con poche speranze per invertire la tendenza nel futuro, soprattutto considerando il fatto che il totale dei dipendenti presso l'ipermercato è vistosamente calato nel corso degli anni». Dura presa di posizione di Lorenzo Dalai, capogruppo Pd della Provincia di Verona e di Franca Rizzi, presidente della Commissione consiliare lavoro sulla condizione dei dipendenti del centro commerciale Auchan (ex Città mercato) in località Ferlina. «La crisi c'è per tutti –spiegano Dalai e Rizzi

seguente graduatoria: il “Trofeo città di Bussolengo” al miglior gruppo di varietà bianche, gialle e nettarine va a Zanetti Diego e Mattia; il “Trofeo San Valentino” per il miglior gruppo di varietà bianche, gialle e nettarine va a Adami Mario. Ecco i primi premi della giuria: 1° premio per il miglior gruppo di pesche gialle alla Società Agricola Fratelli Cordioli; 1° premio per il miglior gruppo di pesche bianche a Fugolo Paolo, Roberta e Lara; 1° premio per il miglior gruppo di pesche nettarine a Giuseppe Girelli. Primi premi speciali: 1° premio speciale della giuria a Girelli Marco per le Orion; a Giovanni Adami per la varietà Lagnasco; a Girelli Luigina per la varietà Ali Top; a Sergio Zambelli per Merrill Early O’ Enry; a Paola Peretti per la Michelini; a Benedetti Luigino per la Venus; a Silvio e Luca Nicolis per le Royal Gala; a O.P. Cop per la William’s.

Conclusioni interessanti al convegno “Pesca: dalla cosmesi alla cucina” che si è svolto nella cornice delle manifestazioni della 39ª Mostra delle pesche. A fare gli onori di casa il sindaco Paola Boscaini: «Abbiamo organizzato questa iniziativa per cercare di contribuire a superare questo momento di sofferenza che sta vivendo anche il comparto della pesca. La produzione peschicola è un’eccellenza del nostro territorio che deve essere valorizzata assieme agli agricoltori». Tra gli intervenuti Filippo Moroni responsabile del settore agroalimentare della Coldiretti di Verona: «Il settore va avanti nonostante le difficoltà e nel Veronese da lavoro a 10mila persone. Va rilanciata la ricerca. Gli agricoltori si devono organizzare, ora non hanno nessun potere contrattuale. Non possiamo accettare che gli spagnoli ci abbiano rubato il mercato tede-

può di certo negare, ma scaricando sui lavoratori la mancanza di idee dei dirigenti e di investimenti da parte della proprietà non si potranno sicuramente aprire prospettive di uscita dalla recessione e dare sicurezza al mantenimento dei livelli occupazionali». E gli esponenti del Pd concludono: «Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà a chi, con gravi sacrifici, sta contribuendo alla difesa del proprio lavoro, ci facciamo carico del problema per verificare, anche con la proprietà, ogni possibile prospettiva di risoluzione del momento critico attraverso una verifica dell'annunciato piano di rilancio della struttura».

PESCANTINA. FESTA AL FILO CONTINUO Si è svolta mercoledì 4 settembre la giornata organizzata dagli alpini di Arcè per fare festa alla comunità di Filo Continuo. L'iniziativa si è svolta presso il Centro polifunzionale e sede alpina Don Silvio Tonolli, con la messa alle ore 10.30 celebrata da Don Elvis e il pranzo per tutti gli ospiti preparato con grande cura dalle signore e amici alpini. A seguire la tombolata e musica con il musicista doc di Pescantina il mitico "Cioncio". «Organizziamo questa attività già da qualche anno - spiega il presidente degli alpini Renato Ambrosi - perché vogliamo coinvolgere queste persone con un momento di svago e di festa. Vedere la gioia di questi ragazzi con disabilita partecipare, riempie i nostri cuori di grande serenità».

I ragazzi del Grest di San Vito al Mantico

Gli animatori del grest hanno rinunciato al compenso per pagare i lavori della chiesa di Bussolengo. «È una delle tante belle realtà che hanno riempito di significato il grest di San Vito al Mantico – spiega il parroco don Domenico Consolini -. È vero, abbiamo rifatto il tetto della chiesa e messo a norma l’edificio, ed è rimasto un debito che speriamo di pagare in fretta. Gli animatori del Grest hanno fatto questa rinuncia che è stata veramente apprezzata da tutti». Al mese di attività hanno partecipato 155 bambini e ragazzi, 55 animatori, 6 giovani responsabili guidati da Giorgia e una ventina di genitori. Alla grande festa finale, ecco tutti i genitori sulle panchine e i ragazzi sul palco, a partire dai due piccoli Fabio e Giulia che hanno dato inizio alle scenette. La storia del grest di quest’anno riguardava lo scienziato pazzo Everybody che aveva nascosto in soffitta una scatola con i pezzi per costruire un robot. Per tutto il mese, i ragazzi hanno cercato di ricostruire la macchina alla quale mancava il pezzo più importante: il cuore. E durante le giornate, tra uscite in piscina e gite, i laboratori hanno assorbito le energie dei ragazzi. I lavori finali sono stati messi in vendita alla festa e anche questo ricavato servirà a pagare un pezzo del tetto nuovo della chiesa. «Un mese intensissimo – conclude don Domenico - con al centro l'importante messaggio dell’altruismo e dell’aiuto reciproco, come insegna il Vangelo».


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BUSSOLENGO. Messa in sicurezza della chiesa con tecniche nuove

BUS NAVETTA

S. Maria Maggiore Intervento a corda

Linea argento

Messa in sicurezza la facciata della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, utilizzando un intervento a corda e non ricorrendo alla tradizionale installazione dei ponteggi. «Grazie all’operato della ditta specializzata Opere verticali di San Zeno di Montagna – spiega l’ing. Federico Bonesso che ha coordinato i lavori - e in particolare del restauratore Giuseppe Vidali, che ha guidato materialmente l’intervento, si è intervenuti calandosi dalla copertura con tecniche alpinistiche in massima sicurezza e si è verificato, in diverse fasi, lo stato dei tufi e la loro messa in sicurezza. In questo modo è stata effettuata con costi contenuti una importante operazione di check-up della facciata che, da molto tempo, non era stata oggetto di cura ed intervento alcuno. Si è potuto constatare che, a parte alcuni tratti della grande cornice del timpano di sommità, non vi sono particolari problemi di stabilità delle parti lapidee. Il basso-

Operai sulla facciata di Santa Maria Maggiore

rilievo della parte centrale, come i modiglioni in tufo dei vari elementi della gronda e le statue della parte inferiore, non necessitano al momento di alcun intervento. Anche lo stato degli intonaci di facciata è buono. E’ stata prevista comunque, fra due, tre anni, una ulteriore

verifica per monitorare la situazione e l’eventuale degrado dei vari elementi». L’intervento si è reso necessario perché da qualche tempo, in occasione dei temporali di maggiore intensità, si erano staccati alcuni frammenti di cornici e statue in tufo presenti sulla

E’ stato inaugurato sabato 7 settembre l’Affi Kart Indoor in via Archimede 2 all’inizio della zona industriale di Affi. Alla cerimonia d’inaugurazione, a cui hanno partecipato un migliaio di appassionati, sono intervenuti il parroco di Affi don Giuseppe Venturini che ha benedetto la nuova struttura con parole significative, il comandante dei carabinieri della stazione di Cavaion Veronese Antonio Stoffella, stampa, appassionati ed alcuni piloti professionisti kart . «La benedizione - ha rammentato don Giuseppe - non è una polizza assicurativa con Dio ma una forma religiosa per rappresentare come si vuole adoperare un luogo, in questo caso un sito di svago e mi auguro di amicizia. Il tutto secondo un orizzonte di valori sportivi e di divertimento». «Affi Kart Indoor è dedicata alla promozione del settore karting ha spiegato Alessandro Zantedeschi, titolare con il papà Luca, dell’omonima società sportiva che gestisce la struttura -. La seconda pista in Italia di questo tipo. Nel piano inferiore la pista è in asfalto mentre in quello superiore la superficie è composta da una resina studiata appositamente per il nostro settore. Per quanto riguarda la sicurezza abbiamo installato delle barriere ammortizzate di nuova concezione mentre al pilota forniamo casco e paracostole come dotazione obbligatoria. Gestendo la struttura come società sportiva affiliata al Coni tramite la Csen, Centro Sportivo Educativo Nazionale - prosegue Zantedeschi - organizzeremo corsi di pilotaggio di kart dai principianti a quelli più esperti». Venti i kart a disposizione degli appassionati: 14 da adulto e 6 da bambino prodotti dalla ditta italiana Tbkart della comasca Orsenigo. Completano la struttura un bar ed il parcheggio interno. Affi Kart Indoor propone diverse tipologie di corse per piloti che vanno dai 7 anni in su: prova cronometrata (10 minuti); mini Gp (5 minuti di qualifiche e 15 giri di gara con partenza in griglia); Gp (10 minuti di qualifiche e 20 giri di gara con partenza in griglia). Affi Kart Indoor è aperto dal lunedì al giovedì dalle ore 18 alle ore 1; venerdì dalle ore 18 alle ore 2; sabato dalle ore 14 alle ore 2; domenica dalle ore 10 alle ore 24. Affi Kart Indoor è presente su Facebook, Twitter e Youtube; internet: www.affikartindoor.it. Massimo Ugolini

pubbliredazionale

Affi Kart Indoor

facciata originale della chiesa di Santa Maria Maggiore. Perciò il parroco don Giorgio Costa ha deciso di procedere ad una verifica della facciata a partire dalle statue degli angeli presenti sulla sommità fino alle cornici ed alle statue più in basso per valutare lo stato dei materiali lapidei che la costituiscono. Conclude Bonesso: «Per questa operazione di messa in sicurezza non sono state utilizzate le consuete tecniche dei ponteggi o delle piattaforme aeree, ma si è utilizzata la tecnica di intervento su corda. La facciata e il tetto della chiesa sono stati come una parete da scalare: gli operatori si sono calati dal tetto con le corde per procedere alla verifica». «La scelta di questo tipo di intervento per questo particolare problema e l’affidamento a ditte specializzate nell’eseguirlo -conclude il parroco don Giorgio Costa , ha permesso di centrare l’obiettivo che ci si era proposti con tempi e costi inferiori ad un intervento tradizionale».

Riattivato il servizio di bus navetta che collega le varie località del paese all’ospedale Orlandi e che serve anche a chi vuole recarsi al mercato del martedì, sostenuto dalla Coldiretti, e allo storico mercato del giovedì a Bussolengo. Spiega l’assessore ai servizi sociali, Stefania Ridolfi: «Per il momento viene utilizzato un pulmino del Comune, ma non è escluso che si riesca prossimamente a reperire un nuovo mezzo per migliorare e ottimizzare il servizio. Questa misura a vantaggio specialmente degli anziani e di chi si reca abitualmente all’ospedale Orlandi per visite, analisi e terapie giornaliere o ai nostri mercati, è un primo segnale di attenzione al mondo della terza età. Sono particolarmente soddisfatta di questa riattivazione perché arriva con grande tempestività». Il servizio si svolge il martedì e il giovedì e vi si può accedere per l’andata, alle 8.20 dall’Osteria del Corno per proseguire fino a San Vito con arrivo all’ospedale Orlandi alle 8.35. L’altra località interessata è Ca’ Filippi e poi la zona della Centrale. Il ritorno alle 10.45 per San Vito; alle 11.30 per Ca’ Filippi; alle 11.45 per la zona della Centrale fino a Pol.

CORSO FIDANZATI Già varato il calendario per il Corso fidanzati 2013-1014, organizzato dalle parrocchie di Santa Maria Maggiore e Cristo risorto. “Sì all’amore, sì alla vita” è il titolo degli incontri il cui calendario è disponibile nelle due parrocchie (tel. 0457150541; 0457153529) per coppie che desiderassero intraprendere il cammino di preparazione per il matrimonio cristiano. «Il corso fidanzati – commenta il parroco don Giorgio Costa - è un’occasione di incontro e di confronto con altre coppie. Lo spirito è quello di mettersi in gioco per diventare più consapevoli di fronte ad una scelta importante e decisiva».


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PESCANTINA. Nell’ambito della Sagra di San Lorenzo 67a Mostra delle Pesche

LA MOSTRA

Rilancio del prodotto con il... Commissario

Vinicius Pradella un successso

Servizi di

Lino Cattabianchi Il commissario prefettizio Rose Maria Machinè ha inaugurato la 67ª Mostra delle Pesche che si svolge ogni anno nella cornice della Sagra di San Lorenzo arrivata alla 77ª edizione. La parola d’ordine è il rilancio del prodotto abbinato alla qualità. Tra gli ospiti, gli ex sindaci di Pescantina Flavio Spiazzi, Angelo Marchiori, Natale Pasquali e Francesco Testa

con i primi cittadini di Bussolengo, Paola Boscaini e di Brentino Belluno Virgilio Asileppi. Assente la rappresentanza della cittadina polacca di Siedlce per le ragioni dovute alla situazione di crisi comunale creatasi dopo la fine anticipata dell’amministrazione. «Ho comunque preso l’impegno di far giungere i rappresentanti del comune gemellato in una prossima occasione» ha rassicurato il commissario Machinè. Che nel suo saluto ha posto particolar-

PESCANTINA. 67° MOSTRA DELLE PESCHE: I VINCITORI. I campioni di pesche della 67° Mostra sono stati raccolti da una trentina di aziende. La giuria composta da Giorgio Baroni, Filippo Moroni, Andrea Righi e Piero Spellini ha assegnato il Trofeo “Mercato ortofrutticolo” al miglio gruppo di varietà bianche, gialle e nettarine all’azienda agricola Diego e Mattia Zanetti. Danilo Zocca, una bandiera per tutto il comparto, ha vinto il prestigioso trofeo San Lorenzo. L’azienda Paolo e Roberta Fugolo ha vinto il premio per la varietà “Bianca”; Adriano Furia ha sbaragliato il campo nella varietà Gialla e a Gianni e Flavio Castelli è andato il premio per le Nettarine. Altri premi speciali a Gianluca e Riccardo Fugolo per la varietà Ufo a pasta bianca; a Zampini Marco e Silvano per la Glohaven; a Matteo e Federica Marconi per la Summerrichi. Per la Orion, riconoscimento speciale a Fiorenzo Girardi; per la Venus a Paola Peretti e Sergio Zambelli. Grande successo per l’esposizione pomologica di campioni di varietà promossa da Giorgio Baroni dell’Istituto sperimentale di frutticoltura della Provincia con le nuove varietà mese a punto. «Il nostro lavoro – spiega Baroni che è da anni una presenza costante della Mostra di Pescantina - consiste nel mettere a punto nuove varietà. Ai produttori il consiglio di introdurre varietà sperimentate e in grado di competere sul mercato».

Il commissario Rose Maria Machinè alla 67° Mostra delle Pesche

mente l’accento su «Pescantina, laboriosa comunità». «C’è di che essere fieri ed orgogliosi di appartenervi – ha sottolineato -. Nel breve periodo della mia permanenza alla conduzione del municipio ho avuto modo di avvertire sentimenti di partecipazione e di interesse di molti, uniti dal comune intento di contribuire al pubblico benessere della collettività». Tra gli intervenuti, l’onorevole Francesca Businarolo del M5S e Vincenzo D’Arienzo del Pd. Una sintesi dell’andamento del mercato è stata tracciata da Andrea Righi, direttore del Mercato di Bussolengo e Pescantina e dal vice presidente Rolando Andreoli. Da Alberto Bozza, capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale, un appello ai giovani per un «ritorno all’agricoltura, che si sta rivelando l’unico comparto in grado ancora di evolu-

zioni positive in questo momento di crisi». Da un tecnico del settore, Pietro Spellini di Confagricoltura, l’invito a guardare «oltre l’orticello». «Bisogna coltivare per il mondo: questa grande crisi è un’occasione per ricostruire il nostro Paese». Filippo Moroni della Coldiretti ha auspicato meno burocrazia e più accesso al credito per il comparto agricolo. E da Damiano Berzacola esponente della Camera di Commercio un appello agli onorevoli, compreso Diego Zardini del Pd, sui finanziamenti europei che dovrebbero consolidare due comparti, il fruttifero e il vinicolo, «vitali per l’economia del nostro territorio». Un plauso da parte di tutti a Luigi Gaspari e ad Agostino Perina che hanno organizzato materialmente e con grande puntualità la raccolta dei campioni nelle aziende.

Si è conclusa con successo la mostra di pittura del gruppo Vinicius Pradella, allestita alla rassegna delle pesche di Pescantina. Significativa la presenza dell´anima del gruppo, il maestro Vinicius Pradella, che ha sottolineato la potenza che ha la pittura di trasmettere gioia. A Pradella sarà dedicata una personale a Verona nella primavera 2014. All´inaugurazione erano presenti il commissario prefettizio Rose Maria Machinè, Alberto Bozza per la Provincia e il sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini. Licia Massella, che anima il gruppo, ne ha evidenziato le caratteristiche. Entusiasta anche Renzo Pavoni coordinatore di tutte le attività del gruppo. In esposizione le opere di Gianni Castelletti con due lavori ispirati ad una rappresentazione iperrealistica. Renzo Pavoni sembra aver intrapreso una traiettoria surrealista che lo porta ad indagare sul mistero della vita. Marinella Francese è legata a temi figurativi che non chiudo-

no però lo spazio a significati ulteriori. Vincenzo D’Onofrio offre una rappresentazione poetica della realtà quotidiana con uno scorcio paesistico dedicato a Parona e alla sua suggestiva bellezza. Gianfranco Zamboni si dedica prevalentemente a composizioni astratte che vengono fissate da un velo di resina a rappresentare il tempo infinito della percezione. Sulla parete centrale della mostra un’opera di grandi dimensioni di Vinicius Pradella, l’ispiratore del gruppo e primo maestro. Il gruppo Pradella è condotto da Licia Massella e propone un corso serale di pittura e arti figurative, da ottobre a maggio, nella sede del Circolo Bocciofila di via Pace. E’ stato fondato da Vinicius Pradella, apprezzato pittore surrealista approdato a Pescantina dopo un lungo periodo trascorso in Brasile. Per informazioni e iscrizioni: Renzo Pavoni 3407996179; Licia Massella 3487560462; email: liciamassella@gmail.com.

Inaugurazione Mostra Gruppo Pradella

UNIVERSITÀ POPOLARE

Tornano i corsi Auser Il Centro polifunzionale di Balconi in Via San Pietro Martire 5, ospiterà le lezioni dell’Università itinerante Auser diretta da Pino Greco. L’attività del secondo anno accademico partirà da settembre e si svolgerà sempre al venerdì pomeriggio alle 15.30.

Il calendario partirà il 30 settembre 2013 e terminerà l’11 aprile 2014. L’inaugurazione al teatro comunale “G. Bianchi” in Piazza degli Alpini con “Il ritmo dei balli”, esibizione a cura dei campioni italiani di tango argentino Valentina Bertanzon e Marco Morari. Le materie su cui verteranno le

lezioni sono musica, arte, diritto, alimentazione, diete e salute, tradizioni locali, poesia e letteratura, architettura, filosofia e danza. Per le iscrizioni: Pino Greco 0457157985 (pinogrecog@libero.it); Maria Antonietta Carrozza 3498351692 (tonia.carrozza@gmail.com).


Cronache

Settembre 2013 ALPINI DI ARCÈ. Camminata sulle creste fino alla Croce in ferro

Tradizione rispettata in Cima Valdritta Si è svolta sabato 27 luglio la tradizionale scalata sul monte Baldo a Cima Valdritta organizzata dal gruppo alpini di Arcè. E’ diventata una tappa fissa la camminata sulle creste del Monte Baldo con arrivo alla croce in ferro che dal 1976 è in custodia agli alpini della frazione di Pescantina. All’iniziativa hanno partecipato amici e simpatizzanti del gruppo alpini di Arcè compreso l’ex vicesindaco Manuel Fornaser che assieme ad un gruppetto di persone sono partiti da Novezzina per intraprendere il sentiero detto “marocco” e raggiungere la vetta. Un altro gruppo invece ha organizzato la partenza il venerdì con pernottamento a rifugio Telegrafo per poi ripartire alla mattina seguente. Il ritrovo per tutti sulla cresta a circa 2200 mt. di altitudine era fissato per le 10.15 dove Don Ilario ha celebrato la santa messa assieme a Don Elvis. Questo raccoglie sempre

Alpini di Arcè a Cima Valdritta 2013

una ottantina di persone tra la camminata e il pranzo. E’ importante tenerlo attivo per dare continuità e valore a chi fino ad oggi si è impegnato per ricordare gli alpini caduti e per chi vuole creare gruppo e socialità tra le persone. La giornata si è poi conclusa a Ferrara di Monte Baldo con il pranzo in malga preparato dalle signo-

re mogli e simpatizzanti del gruppo. Nonostante la presenza di numerose persone,confronto agli anni passati, sono riuscite ad organizzare un pranzo ottimo e abbondante. All’iniziativa hanno partecipato anche rappresentanti di gruppi e associazioni del territorio oltre al mitico Luigi Bovo detto “Cioncio”

SAGRA DI SAN LORENZO

Alla prova del fuoco Una sfida vinta quella del Gruppo San Michele che si è trovato ad organizzare la sagra di San Lorenzo per la prima volta, in collaborazione con la parrocchia. Spiega il presidente Ivano Dolci: «Per noi tutti è stata una vera prova del fuoco che, tutti insieme, siamo riusciti a portare a termine positivamente. Anche il clima ci ha dato una mano e non abbiamo perduto nessuna della cinque serate. Ma il clou si è registrato sabato sera e l’ultima notte dei fuochi». In primo piano la preoccupazione di far quadrare i conti. «Nell’ultima riunione tecnica prima della Sagra - spiega

il segretario del gruppo, Moreno Ronconi -, abbiamo presentato il bilancio con un disavanzo di 16mila euro. Nelle serate di sagra, con la cucina del gruppo abbiamo appianato il buco e ora possiamo far fronte a tutte le scadenze. Il costo della Sagra è stato di circa 30mila euro: gli sponsor di sono mossi per circa 14mila euro. Non possiamo fare a meno di citare il Gruppo Vicentini, da sempre legato a Pescantina, che ha fornito un aiuto sostanzioso per i fuochi d’artificio. Un ringraziamento anche a Tecnovap, Bar ai Mulini e agli altri sponsor che

hanno fatto la loro parte». Tra i riconoscimenti ricevuti dal Gruppo san Michele quello del commissario prefettizio Rose Maria Machinè: «Ringrazio tutti quelli che si sono adoperati con grande sinergia ed intento di fare squadra per la buona riuscita della manifestazione di alto livello. E’ una conferma delle capacità dei cittadini di Pescantina». «Dal canto nostro - conclude il presidente Dolci - vogliamo ribadire il nostro grazie al commissario Machinè per la fiducia accordataci, ricordando anche tutte le figure a livello comunale che ci hanno aiutato».

che con la sua chitarra ha rallegrato il pomeriggio. Un ringraziamento agli alpini di Arcè per il loro impegno sia nell’organizzare questa giornata, ma anche per la gestione del centro polifunzionale Don Silvio Tonolli di Arcè e per le iniziative a carattere sociale messe in campo durante l’arco dell’anno.

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BUSSOLENGO

Vissute e ... morte insieme Si sono svolti lunedì 12 agosto nel duomo san Lorenzo i funerali di Bianca Calabrese. La sua scomparsa per le singolari circostanze in cui è avvenuta ha destato profonda commozione in paese. Bianca si è spenta a poche ore di distanza dalla sorella Rita con cui condivideva la casa di corso San Lorenzo. Aveva vissuto con lei sempre e le due sorelle sono rimaste lontane poche ore. Rita era morta improvvisamente mercoledì 7 agosto, all’età di 86 anni. Il pomeriggio di giovedì 9 agosto, mentre

era in corso la cerimonia funebre, è spirata anche Bianca. Unanime il commento della gente: non potevano vivere lontane l’una dall’altra dopo una esistenza trascorsa insieme. Una storia di tutti i giorni la loro vita: Rita si era sempre dedicata alla famiglia, prima alla mamma e in seguito aveva seguito la sorella Bianca che era inferma fin da bambina. E accudiva anche la sorella Dina. L’epilogo ha suggellato un rapporto di affetto che ha superato ogni barriera.


Cronache

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VILLAFRANCA. Chiacchierata a tutto campo con il rieletto Sindaco

SOCIALE

Lavori realizzati, impegni e progetti

Emergenze quotidiane

Servizi di

Claudio Gasparini Le recenti elezioni politiche hanno sancito la riconferma di Mario Faccioli quale sindaco di Villafranca. «Siamo usciti vincenti dopo una campagna elettorale dura e aspra. La maggioranza uscita dalle urne è unita, composta da alcuni assessori e consiglieri che erano con me anche nella passata Amministrazione ma anche da tante persone nuove: giovani provenienti dalla società civile, dal mondo dell’associazionismo e dalle frazioni». Sindaco, cosa è stato fatto nei primi 60 giorni? «Abbiamo trascorso questi primi mesi lavorando per mettere tutti gli amministratori al passo con i tempi. C’è bisogno di prendere coscienza e conoscenza che il mondo economico è cam-

biato». Quali i primi impegni? «C’è grande sinergia e coesione sia fra i membri della Giunta che tra i consiglieri; si sta lavorando in un clima di collaborazione e impegno, che ci aiuterà ad affrontare al meglio temi di enorme importanza. A breve sarà approvato il bilancio che dovrà tenere conto di altri 2 milioni di mancati trasferimenti da parte dello Stato centrale a fronte di una normativa che non richiede più il pareggio ma un saldo attivo di bilancio» Cosa suggerisce ai nostri governanti centrali? «Più che consigli mi sento di invitarli a lavorare per ristabilire al più presto il giusto equilibrio tra i poteri cosiddetti “forti” (economico e finanziario) e il ruolo della classe dirigente politica italiana. Più incisività nel riassetto generale dello

Stato e coraggio nel lasciarci investire sul territorio per non perdere tempo prezioso». Progettualità? «Dobbiamo fare la nostra parte lavorando soprattutto sulla coesione sociale e sulla presa di coscienza di una cultura diversa dal consumismo e dell’individualismo, indispensabile per educare i nostri figli. Un occhio di riguardo verrà poi dedicato a temi come il sociale e la famiglia. L’emergenza non è solo economica: questa difficile congiuntura si sta ripercuotendo anche sui legami personali, con un indebolimento dei legami sociali, familiari e di comunità. Vogliamo intraprendere un percorso in collaborazione con le numerose associazioni del territorio per dare risposte mirate a chi si trova in situazioni di difficoltà».

Mario Faccioli

MOZZECANE

«Un bilancio tutto sommato positivo» Tomas Piccinini è stato eletto sindaco nel giugno 2009. Tra meno di un anno scadrà il suo mandato. Il primo cittadino fa un bilancio e guarda al futuro, «sottolineando che quando siamo entrati in carica, abbiamo iniziato in un contesto di difficoltà economico e sociale». Sindaco, quali gli interventi più significativi realizzati? «Abbiamo investito sul sociale, sulla scuola e sui lavori pubblici. Sociale, rafforzandolo e dotandolo di maggiori servizi, da quello domiciliare, ai pasti a domicilio, taxi sociale, utili per la popolazione anziana. Scuola: abbiamo realizzato, in un solo anno, la scuola materna, che accoglie 165 bambini con un incremento esponenziale rispetto alla precedente struttura parrocchiale. Opere pubbliche, realizzando un chilometro e mezzo di marciapiedi, con sistemazione delle reti fognarie. L’ intervento ha comportato, per un comune che si sviluppa su una strada statale, inevitabili

Tomas Piccinini

disagi, che sono stati ben gestiti. Oltre alla manutenzione ordinaria del paese, di strade e marciapiedi, del verde, ecc». Come valuta la sua esperienza amministrativa? «Positiva, sia a livello personale che di squadra. Nel gruppo ci sono persone capaci, che hanno investito molto tempo e che ringrazio. L’esperienza amministrativa dovrebbe essere fatta da tutti. Solo provando all’interno della “macchina” le tempistiche, le modalità, la burocrazia ci si rende conto delle reali difficoltà ad amministrare un comune, altrimenti difficilmente capibili». Obiettivi per l’ultimo anno, poco meno, di mandato? «Manutenzione e cura del territorio, asfaltatura di qualche altra strada. Non ci rimane molto altro visti i tagli devastanti di risorse da parte del Governo centrale degli ultimi anni. Per chi verrà, sarà difficile fare grandi promesse, fare programmazio-

ne, considerata l’incertezza assoluta su tutto, Tares, non Tares, Imu, non Imu, tagli continui di risorse». Tra i candidati ci sarà

anche Piccinini? «Prematuro parlarne, non lo escludo, anche se non dipende solo da me, ma da molte cose».

Nicola Terilli, vicesindaco di Villafranca, ritorna a occuparsi di tematiche sociali a lui care, dopo nove anni. «Già allora avevo trovato un buon lavoro fatto dal mio predecessore - esordisce l’assessore -. Certo è che, rispetto a nove anni or sono, le dinamiche sono completamente cambiate e questo a causa anche della difficoltà connesse con la congiuntura economica che stiamo vivendo». Quali sono le emergenze che affronta quotidianamente? «Lavoro, casa, diverse Nicola Terilli abilità. Parliamo del lavoro: i giovani navigano a vista; nonostante la preparazione, trovano a fatica impiego a tempo determinato. C’è inoltre il mare magno dei 40-55enni che, perduto il lavoro, sono troppo giovani per la pensione e troppo “vecchi” per il mercato del lavoro. Sopperiamo con prospettive a tempo determinato sfruttando finanziamenti regionali che permettono di individuare partnership con cooperative di tipo B che ci permettono di dare risposte per qualche mese a questi lavoratori con servizi comunali. Capitolo casa: si notano aumenti di sfratti per morosità, difficoltà ad accedere agli affitti, con sempre maggior richiesta di edilizia residenziale pubblica a prezzi calmierati. Infine ci sono le diverse abilità: tagli di trasferimenti anche in questo settore da parte delle Usl su progettualità che non vengono considerate prioritarie ma che di fatto lo sono perché permetterebbero alle cooperative di gestire i Ceod ma anche di dare continuità a progetti importanti». Progetti? «Numerosi, dal supporto alla famiglia, cellula fondamentale della nostra società, alla collaborazione sempre più intensa col no profit, per citarne un paio».

AIUTIAMOLI A VIVERE La Fondazione Aiutiamoli a Vivere è stata fondata a Terni a seguito del disastro della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina settentrionale avvenuta il 26 aprile 1986. Dal 1992, senza scopo di lucro, la Fondazione incoraggia ogni iniziativa volta a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle emergenze locali, su quelle dei paesi dell’Est Europeo e in via di sviluppo. Numerosi i comitati che operano sul territorio nazionale, più di venti in Veneto, tra i quali quello di Mozzecane costituitosi nel 2004, e da quattro anni presieduto da Rosa Spinaroli: «Sono arrivati in 18 dalla città di Mozyr, regione del Gomel, che dista circa 120 chilometri da Chernobyl: 2 maschi e 16 femmine. Fino al 29 settembre, quando ripartiranno, sono ospiti da famiglie di Mozzecane». Sono bambini dai 7 ai 10 anni che frequentano le elementari. «In questo mese continueranno a frequentare la scuola – riprende Spinaroli – in aule messe a disposizione dal comune e dal preside; il mattino con lezioni di russo, il pomeriggio, grazie alla disponibilità di maestre in pensione, dedicandosi a cultura e lezioni di italiano. Sono inoltre previsti incontri d’animazione con gruppi di volontariato. Il fine settimana è dedicato alle famiglie ospitanti con le quali organizziamo momenti conviviali, gite, ecc. Un mese intenso in cui troviamo tanti nuovi amici» Accoglienza e calore familiare di bambini che spesso vivono in situazioni di disagio nel loro paese è il senso del servizio di accoglienza. «Un’esperienza che consiglio di provare a tutti: fa bene agli altri e a se stessi – conclude Rosa –. Anche i miei due figli, già adulti, per esempio, sono entusiasti della presenza dei bambini».


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VILLAFRANCA. Casa di Riposo “Morelli Bugna”

Qui gli artisti sono di casa Le case di riposo si possono considerare dei veri e propri porti di mare: chi va (le dipartite) e il chi viene (le new entry). Il tutto gestito in maniera impeccabile dagli operatori e animatori. Un sano sconquasso che non turba minimamente il tran tran quotidiano degli ospiti, anzi, ne facilita la coesione, l’approccio e l’amicizia. Insomma la vita normale di tutte le case di riposo dell’italico stivale, ma che al “Morelli Bugna”di Villafranca gode di una particolare valenza. Vediamo il perché. L’innesto fortuito di alcuni ospiti dell’ultima ora e relativi familiari ha favorito l’integrazione con le altre persone ridando smalto e interesse alla convivenza sociale. Tant’è che questa ventata di fresco ha generato un filò d’altri tempi segnato da tratti di saggezza, folklore, improvvisazione e sana voglia di stare assieme. Queste amene riunioni, col passare del tempo, si sono arricchite di personaggi dalle indubbie capacità artistiche e professionali tanto da far acquisire al salotto un invidiabile background culturale. Momenti in cui qualunque malattia viene messa da parte, ogni accenno al dolore bandito: questo è il miracolo. Un prodigio che vede Luciano Loatelli, pittore casteldazzanese colpito nel 2010 da un’ischemia cerebrale devastante, tenersi giornalmente in allenamento con la sua arte. Già alle prime luci dell’alba, Loatelli ha già varcato la soglia del suo atelier improvvisato, ogni giorno diverso, e iniziato il tratteggio di volti di “cristi” in chiave surrealista. «Quando avevo le gambe – ama ironizzare lo stesso Loatelli, riferendosi alla grave infermità agli arti inferiori - andavo nelle gallerie dove esponevano pittori veronesi affermati. Uno su tutti Marcello Vianello che raggiungevo spesso nel suo studio per imparare l’accostamento dei colori, lo studio della luce, la profondità, la tecnica dell’affresco». A questo punto dell’esistenza, l’unico rammarico dell’artista è di non aver saputo trovare fino ad oggi i canali giusti per la meritata promozione di un’attività spesa in quarant’anni di lavoro serio e professionale. Ora, della ragguardevole produzione ospitata nello studio di casa, la custode gelosa è diventata la moglie Brunetta che è sempre felice di accogliere a Castel d’Azzano quanti intendano visionare il ricco patrimonio artistico o per acquistare qualche opera. Chissà che l’approdo a Villafranca del pit-

Il pittore Luciano Loatelli con la moglie Bruna

tore Loatelli non abbia dato la stura alla notorietà. Cosa più che scontata anche per Paolo Tempesta, maresciallo novantasettenne dell’Aeronautica Militare, che per anni ha tenuto nell’armadio veri e propri capolavori dell’ingegno e della manualità e che ora ha deciso di proporre al pubblico della casa di riposo. Si tratta per lo più di bellissimi velieri, posizionati anche all’interno di bottiglie, di sculture di vario genere, di quadri realizzati con ogni sorta di materiali semplici o di recupero. Il primo atto della giornata di Paolo è l’abbozzo con il lapis di ogni spunto o fantasia gli passi per la testa, per poi approdare alla realizzazione del manufatto artistico. La carrellata dei personaggi che in qualche maniera hanno a che fare con l’arte non finisce qui. Siamo venuti a conoscenza di operatori che prestano servizio al “Morelli Bugna” e che coltivano con passione il “vizio” di dipingere. Un ensamble che guardando bene meriterebbe un direttore. Presto fatto. L’idea si è fatta largo in precedenza fra gli ospiti e i familiari nell’apprendere dalla signora Gemma che il suo “bambino” si chiama Giuliano Carrella. Quel Giuliano Carrella, direttore d’orchestra tra i più famosi al mondo e che proprio quest’anno, in occasione del Festival del Centenario 2013 è tornato nell’Arena di Verona per dirigere il Trovatore e partecipare al Gala in onore di Verdi. E che, accanto al repertorio operistico, la sua attività sinfonica lo ha portato alla testa di alcune prestigiose orchestre nelle più grandi sale da concerto. «Posso dire che le maggiori difficoltà non le ho vissute in giro per il mondo nei teatri, ma proprio qui nella casa di riposo nel domare le intemperanze canore del pittore e amico Luciano Loatelli» spiega Giuliano Carella. Oramai lo conoscono tutti, non c’è timpano che non abbia avuto a che fare con le sue arie d’opera e con i relativi eccessi.... pardon acuti. Poi, come ogni giorno, giunge la sera e la ribalta si spegne. Donne e uomini che con semplicità, umiltà e tenacia ci hanno tramandato nel tempo una grande arte: cosa significa credere. Renzo Girelli

La Casa di riposo “Morelli Bugna” di Villafranca

Il maresciallo Paolo Tempesta

Il direttore d’orchestra Giuliano Carella


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POVEGLIANO. Il sindaco Anna Maria Bigon ci aggiorna sulle novità

ALPINI

Piani importanti e riqualificazioni

Memorie di Favaro fresche di stampa

Servizi di

Claudio Gasparini Anna Maria Bigon è alla metà del suo secondo mandato da sindaco; dopo la prima esperienza dal 2006 al 2011 è stata rieletta nel 2011 e rimarrà in carica sino al 2016. «Stiamo portando avanti progetti impostati con la passata amministrazione, rinnovata per la maggior parte con le ultime elezioni. – sottolinea il sindaco – Povegliano ha due cose importanti: Villa Balladoro, che è polo culturale e di attrazione turistica, e l’aspetto ambientale. 39 delle cento risorgive sparse sul territorio provinciale sono sul nostro territorio e le stiamo recuperando tutte con progetti di percorsi ciclo pedonali; funzione non solo ambientale, di bellezza e turistica ma anche idraulica. E’ buona cosa riportare l’acqua disponibile sotto due metri in superficie.» Puntate alla riqualifica-

zione del centro, in che modo? «Siamo partiti qualche anno fa con l’idea, che auspico si capirà meglio più avanti quando avremo ottenuto dei risultati tangibili, di riqualificare il centro facendone un centro commerciale naturale, vale a dire cercare di riportare in vita un centro con negozi, passaggi pedonali, con auto che magari evitino lo stesso. Il nostro comune fa parte di una rete di amministrazioni che aderiscono ad un certo progetto di riqualificazione dei centri e che non hanno obiettivi di cementificazione; una quarantina in tutta Italia tra le quali, in Veneto, noi e Ponti delle Alpi in provincia di Belluno. Abbiamo sempre sostenuto che i servizi vanno in centro, dal centro diurno, in fase di completamento entro fine anno, all’asilo nido, dalla scuola materna, alle scuole elementari che stiamo sistemando, compreso un ampliamento con palestra e spogliatoi. In

Anna Maria Bigon

questo modo recuperiamo i vecchi fabbricati, facciamo vivere il paese e non rischiamo di farlo diventare un dormitorio.» Progetti in itinere?

«Continuiamo con la ristrutturazione degli immobili comunali per adeguarli alle normative antisismiche e siamo al progetto preliminare per il Pat.»

Sa ancora profumo di stampa la pubblicazione presentata a Povegliano Veronese contenente le memorie dell’alpino e concittadino Giuseppe Favaro pubblicata grazie alla collaborazione del locale Gruppo Alpini, del comune e della biblioteca comunale e per volontà dei figli Luigi e Antonietta. «Li ringrazio per il meraviglioso dono che ci hanno fatto – sottolinea l’assessore delegato alle associazioni, sociale e istruzione Laura Peretti – perché riesce ad inserirci nella quotidianità di Povegliano da quando Giuseppe nacque nel 1920 fino a quando, per lavoro, si trasferì con la famiglia a Verona nel 1960. Uno spaccato di storia del nostro paese che mi ha fatto rivivere alcuni dei più bei giorni della mia vita, quelli della mia infanzia e giovinezza.» Grazie alle sue testimonianze si può capire come molti connazionali abbiano trascorso i lunghi anni della seconda guerra mondiale. «Ciò che ha vissuto prima in Albania, poi in Grecia, in Russia sul tristemente famoso Don ed infine in un campo di prigionia in Germania – continua l’assessore Peretti – lo aveva così segnato che tutto gli era chiaro nella mente tant’è vero che la stesura del diario l’ha fatta da anziano senza appunti scritti, probabilmente convinto dal nipote che gli chiedeva di raccontargli la sua storia e la storia della storia.» Un racconto chiaro, preciso, coinvolgente, come ci si può rendere conto nel leggerlo, con tanti messaggi e tanti valori. «Considero questo diario molto importante – conclude l’assessore - è un valido testimone di quanto è successo nel passato e spero diventi un testo da studiare o quantomeno da consultare a scuola.»

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

REFERTI ON-LINE

Dal 13 maggio 2013 la Casa di Cura Dott. Pederzoli ha attivato un servizio gratuito, attivo 24 ore su 24 per la consultazione on line dei referti di Laboratorio Analisi. Il servizio di refertazione on-line non sostituisce le normali procedure di consegna dei referti, che restano, in ogni caso, disponibili in formato cartaceo presso la struttura sanitaria. Per usufruire di tale servizio è opportuno disporre di un Personal Computer connesso a Internet. Al cittadino, all’atto dell’accettazione amministrativa, verrà proposto di poter usufruire di tale servizio. In caso di risposta affermativa verra’ consegnato un modulo con le credenziali di accesso. Il referto è autenticato con firma digitale e reso disponibile on-line in forma telematica protetta. L’utente, segnalando opportunamente la lettura e il download del referto on line non risulta più obbligato al ritiro dello stesso in forma cartacea presso lo sportello dell’ospedale. Quali esami posso consultare on line? Puoi consultare gli esami di laboratorio eseguiti presso il laboratorio Analisi della Casa di Cura Pederzoli. Quando posso vedere il referto? Il referto è disponibile dalla data indicata sul modulo ritiro-referti che è stato consegnato all’accettazione prelievi. Per quanto tempo posso vedere il referto? Il referto è visibile e stampabile sul sito per 30 giorni (in osservanza delle linee guida del Garante Privacy 19 novembre 2009), dopo tale termine non sarà più possibile consultarlo. Rimane comunque la possibilità di ritirare il referto cartaceo presso gli sportelli della Casa di Cura entro 60 giorni dalla data indicata sul modulo ritiro referti. Il codice referto è valido anche per prelievi futuri? No, ogni volta che farete un prelievo, Vi sarà assegnato un nuovo codice referto. Siete certi che il mio referto non potrà essere visto da nessuno? Il Vostro referto è disponibile su un sito sicuro che la Casa di Cura gestisce con tecniche di protezione. Inoltre per accedere al referto è necessario digitare i codici indicati nel modulo di ritiro referti, di cui solo l’assistito dispone. Se smarrisco il referto posso ristamparlo? Si, il referto può essere ristampato più volte ed in qualunque momento entro i 30 giorni di disponibilità sul sito.

Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale


L’origine stessa del termine “marmo” (dal greco “risplendere”) tradisce già quella sua speciale luminosità che lo rende sinonimo di eleganza e raffinatezza. L’uomo ha cominciato a interessarsi a questa pietra “splendente” fin dal Neolitico e questo interesse vecchio milioni di anni non si è ancora spento, soprattutto a Verona che «gode di ottima salute» come dichiara Davide Muzzolon, vicepresidente di Confindustria Marmomacchine Federale, nella sua analisi del mercato del marmo nazionale. I tempi di crisi di certo non aiutano, ma i veronesi puntano in alto. Lo dimostrano la Videomarmoteca – Centro Servizi Marmo di Volargne, che vuole fare del Distretto del Marmo e delle pietre del Veneto un punto di riferimento, e i due consorzi presenti nel veronese: “La Pietra” e il “Consorzio cavatori della Lessinia e marmi veronesi”, che dimostrano spirito di collaborazione e determinazione.

IL VICEPRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE

Verona è competitiva L’Italia del marmo deve migliorare. Verona, invece, gode di ottima salute. In Europa, il mercato sta dando indicazioni positive. Questo il panorama del mondo del marmo, nazionale e internazionale. «Le nostre aziende godono di un buon benefit ma purtroppo il territorio italiano è statico e vive un momento di stallo: non c’è ancora una ripresa come, al contrario, si sta assaporando all’estero – dichiara Davide Muzzolon, vicepresidente di Confindustria Marmomacchine Federale -. Per migliorare la situazione, bisognerebbe riattivare per forza tutto ciò che riguarda l’edilizia pubblica, un fattore davvero determinante: ripartendo quest’ultima, si darebbe fiato all’edilizia privata e automaticamente una pluralità di settori ritroverebbero un certo dinami-

smo. In ogni caso, nel settore dei lavorati finiti riusciamo a essere competitivi in termini di qualità». E il mercato scaligero? «Rispetto al panorama nazionale, Verona sta decorosamente bene: aziende con il fiato corto non ce ne sono – prosegue Muzzolon -. La provincia scaligera è particolarmente forte nella trasformazione, la grande peculiarità di Verona è appunto mettere insieme una pluralità di prodotti, trasformare senza limiti una moltitudine di colori. Con questo notevole assortimento, si riesce a essere sempre competitivi e interessanti». Davide Muzzolon Diamo uno sguardo anche allo scenario internazionale: «Se guardiamo all’export, semi lavorati, quindi lastre – sottolinea il oggi i Paesi di maggiore importanza sono vicepresidente di Confindustria MarmoStati Uniti e Canada, per quanto riguarda i macchine Federale -. Per un’azienda come la nostra, proprietaria di cave, chiaramente sta dando un buon riscontro pure il mercato asiatico, in particolare quello cinese. C’è poi un risveglio dell’Est Europa: parliamo dei mercati dell’Ungheria, della Bulgaria, della Repubblica Ceca e della Russia, che si stanno riavvicinando al territorio veronese per quanto concerne l’acquisto, l’approvvigionamento di materie prime».


VIDEOMARMOTECA. Marmo a tuttotondo con il presidente Filiberto Semenzin

La differenza? Il made in Italy Fare del Distretto del Marmo e delle pietre del Veneto il punto di riferimento non solo locale ma anche soprattutto nazionale e internazionale per i produttori e gli operatori dell’intero settore lapideo: questa è la mission della Videomarmoteca – Centro Servizi Marmo di Volargne. Un obiettivo, il suo, da raggiungere percorrendo tre direttrici, promozione, certificazione e formazione. Ad intervenire è il Presidente, Filiberto Semenzin. Parliamo di prospettive e progetti per l'immediato futuro e a lungo termine. Ci sono particolari programmi? «La situazione è la fotocopia del clima generale che il paese sta vivendo in un momento in cui da un lato non mancano segnali di risveglio, ma allo stesso tempo si fa fatica a comprendere che se la ripresa non è accompagnata da un effettivo cambiamento di organizzazione, di metodo, di approccio, ben difficilmente si riuscirà ad agganciare il nostro convoglio alla locomotiva che sta riprendendo la marcia». Quali le difficoltà incontrate e quali invece i punti di forza? «I problemi sono i soliti: pesano sulla nostra economia come una coperta di piombo un’eccessiva tassazione, un elevato tasso di burocratizzazione, una difficoltà di accesso al credito,

un’esasperante lentezza nella soluzione in giudizio delle controverse commerciali. A questi si aggiungono i temi propri di una filiera, quella del marmo, che, nata con una certa impostazione, deve adeguarsi ai nuovi scenari che il mercato globale e l’affacciarsi di nuovi competitors pongono con forza tutti i giorni. Per questo la differenza a mio avviso sarà sempre più data dal valore del prodotto e del servizio che le nostre imprese sapranno proporre. Vi è un mercato, penso all’Est ma anche alla stessa Cina, per non dire dei Paesi Arabi e Sudafrica, dove le opportunità non mancano, dove è importante andare insieme a proporre un marchio Italia sinonimo di qualità, di tradizione, di innovazione, di servizio a 360°, un saper fare che sarà la vera differenza». Mercati e saper fare: come opera il Centro Servizi Marmo nel concreto? «Il Centro servizi marmo mette a punto annualmente missioni esplorative, incoming, B2B, partecipazioni a fiere estere in base alle indicazioni del mercato e delle aziende, oltre ad organizzare appuntamenti istituzionali a sostegno dell’intero settore. Negli ultimi anni abbiamo affiancato a tali attività anche alcune proposte integrative. Fin dal 2007, grazie all’attivazione del gruppo di lavoro “Il Marmo a Verona” costituito da Distretto, Con-

Filiberto Semenzin

sorzi di aziende e Ordini professionali, si è instaurato un costruttivo dialogo finalizzato ad individuare le esigenze delle aziende e dei progettisti che si occupano di pietra naturale e prodotti affini. Questa esperienza ci ha reso consapevoli dei bisogni del settore e di anno in anno ci permette di realizzare iniziative dedicate sia alle aziende sia ai progettisti. Accanto a varie attività dedicate direttamente alle aziende ed ai tecnici, sono state attivate anche alcune iniziative di più ampio respiro destinate alla divulgazione della conoscenza dei materiali, tra cui mi preme segnalare iniziative molto originali come l’imminente MarmomaccLab presso Marmomacc 2013, la partecipazione al 10° Congresso nazionale di Geologia e Turismo con proposte legate al turismo della pietra, e la partecipazione a BergamoScienza».


PIETRE DELLA LESSINIA. Vincenzo Marconi, Enzo Guardini e Flavio Laiti tracciano il disegno della situazione attuale

La parola ai tre esperti

Due sono i Consorzi nel veronese che vedono riunirsi cavatori e trasformatori della pietra della Lessinia e del marmo: il Consorzio cavatori pietra della Lessinia e marmi veronesi, di cui è presidente Enzo Guardini, e il Consorzio "La Pietra", di cui è presidente Vincenzo Marconi. Sono proprio loro, accanto all’ingegner Flavio Laiti, tecnico esperto in cave, a tracciare un disegno della situazione attuale. Settore Pietra della Lessinia: come si presenta la situazione attuale e in che misura questo comparto ha risentito della crisi che sa vivendo il nostro paese? «La situazione attuale ricalca integralmente la grave crisi economica del settore edilizio, visto che il prodotto è destinato integralmente alle costruzioni nuove e in fase di restauro nonchè a tutti gli elementi di contorno e decorativi per gli esterni e per l'interno. In questo momento le aziende del settore estrattivo e di trasformazione della pietra e del marmo, in molti casi sono costrette a ricorrere alla cassa integrazione e alla mobilità. Questo con gravi conseguenze anche sociali, dal momento che per il nostro territorio tale attività è di primaria importanza anche per l'occupazione di personale». Quali le strategie messe in atto dal Consorzio per affrontare questo particolare momento? «Ora più che mai il ruolo dei Consorzi deve essere forte, non solo per essere competitivi sui nuovi mercati nazionali, ma soprattutto su quelli esteri dei paesi emergenti del nord-est asiatico come Cina e India. I Consorzi devono rappresentare integralmente tutte le aziende iscritte senza alcuna distinzione ed essere i referenti unici nei confronti del mondo economico ( banche, fornitori…). Inoltre devono farsi garanti del settore davanti alle istituzioni promovendo iniziative di carattere sia economico che ambientale. In particolare la promozione del materiale dovrà essere realizzata in tutti i modi possibili puntando sull'unicità del prodotto della pietra della Lessinia e del marmo veronese (rosso Verona, giallo reale, nembro), ma soprattutto sulla qualità dei prodotti proposti che dovrà essere la maggiore possibile sia in termini di prodotto di cava sia per quanto riguarda la trasformazione adottando tecniche e tecnologie all'avanguardia». Quali i punti di forza del Consorzio e quali invece gli obiettivi ancora da raggiungere? «In questo periodo di crisi economica generale raggiungere determinati obiettivi è di difficile attuazione per mancanza di fondi e per la scarsa conoscenza specifica delle caratteristiche dei materiali da parte degli operatori del settore quali architetti e costruttori. I Consorzi devono superare tali impedimenti e in ogni caso farsi carico di tutti gli interventi per poter portare la pietra e il marmo alle loro origini storiche di materiali pregiati impiegati nella costruzione dei monumenti e degli edifici più importanti della Provincia di Verona e di tutta Italia. Inoltre dovranno anche ricercare di risolvere problematiche pratiche quali l'eccessivo costo dell'energia elettrica e del gasolio nonchè proporre i materiali nella recente normativa di adeguamento sismico degli edifici visto che nei secoli la pietra ed il marmo hanno dato prova di ottima risposta statica

agli eventi sismici». Ci sono particolari progetti in agenda per il futuro? «Oltre ai progetti già menzionati, appare doveroso affrontare con la medesima determinazione e Flavio Laiti Vincenzo Marconi sensibilità ambientale il problema della ricomposizione delle cave esaurite. In questo caso negli anni passati la questione è stata sottovalutata dagli imprenditori, ma ora la problematica è stata assimilata in modo totale. Prova ne sono le numerose cave estinte proprio nei mesi scorsi con interventi di ricomposizione che hanno trovato la piena approvazione sia dei Comuni sia della Provincia e della Regione. Anche in questo caso i Consorzi dovranno, Enzo Guardini oltre ad essere associazione di categoria, essere anche garanti delle ricomposizioni ambientali delle cave controllando in prima persona la corretta gestione da parte dei soci dei recuperi ambientali ed inoltre dovranno attivarsi per promuovere ed impiegare nuove tecniche e modalità di sistemazione a basso impatto ambientale nonchè coinvolgere maggiormente nelle decisioni progettuali gli organi competenti in modo tale da creare il giusto equilibrio fra esigenze imprenditoriali e la salvaguardia dell'ambiente». Silvia Accordini


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Pulizie fondamentali A iniziare dal salotto Le pulizie in casa sono importanti, specialmente quando si parla di oggetti e arredi di uso molto frequente, utilizzati molto anche dai bambini come ad esempio il divano, un arredo complesso, composto da varie parti e rivestito spesso con materiali particolari che bisogna saper trattare separatamente e singolarmente, per rimuovere sporco, polvere e acari, ma senza danneggiare tessuti e imbottiture. Se il divano è frequentato anche dagli animali di casa poi, la pulizia approfondita è assolutamente necessaria almeno una volta l’anno, poiché peli, terriccio, briciole e polvere si infilano negli angoli, nelle fessure e sotto la fodera. Il divano sfoderabile, solitamente in tessuto o in microfibra, è più facile da pulire in modo approfondito. La prima cosa da fare infatti è sfoderare il divano e controllare l’etichetta del rivestimento. Se il rivestimento è in cotone o misto, quasi sempre è lavabile in lavatrice con un programma delicato, non superiore ai 40°C. Quasi sicuramente si dovranno effettuare più lavaggi perché il rivestimento è composto da diversi pezzi, anche di discrete dimensioni. Se ci sono macchie, prima di inserire il rivestimento in lavatrice, pretrattarlo con lo smacchiatore adeguato. Il rivestimento va poi fatto asciugare, ma possibilmente non al sole diretto, che potrebbe lasciare degli aloni. A questo punto non resta che reinserire ogni parte al suo posto sul divano. Quando il rivestimento del divano è in seta o in lana, va affidato a una tintoria specializzata, che lo laverà a secco e lo stirerà. I costi in questo caso sono piuttosto elevati. Nel caso di un rivestimento sfoderabile, è poi possibile pulire a fondo anche la parte del divano sotto la fodera, prima di rivestirlo nuovamente, passando l’aspirapolvere: con la bocchetta dotata di spazzola si passa l’intero divano, mentre con la lancia si passano bene fessure e angoli, per togliere anche briciole e residui solidi incastrati. Quando il Per le pulizie di tutti i giorni, gli accorgimenti divano invece ha un rivestimento fisso, quindi non sono meno faticosi: per il tessuto e la microfisfoderabile, si aprono due strade per la pulizia approbra, passare frequentemente l’aspirapolvere, fondita: o si chiama una tintoria specializzata per la per la pelle passare un panno morbido inumipulizia a domicilio o si lava da sé, in diversi passaggi. dito con sapone di Marsiglia, per l’ecopelle Se il divano è in tessuto, prima di tutto si trattano passare semplicemente un panno morbido eventuali macchie con schiuma detergente spray per inumidito con acqua. Per pulire il divano in tessuti; poi si pulisce il divano con lo shampoo a pelle o in ecopelle con detersivi fai-da-te ecosecco, come quello per le moquette, o con la saponalogici, esistono diverse alternative ai kit apporia inumidita. Dopo aver sparso il sapone o lo shamsiti venduti nei negozi di arredamento o nei poo a secco, si frega con una spazzola non troppo supermercati: una soluzione di acqua, aceto dura e infine si toglie ogni residuo con l’aspirapolvere. ed eucalipto, da passare con un panno morbiSe il divano è in velluto occorre far scaldare nel forno do inumidito: un litro d’acqua, un bicchiere di della crusca, spargerla poi sul rivestimento, spazzolaraceto e 4 gocce di eucalipto compongono la formula. L’eucalipto ha poteri disinfettanti e la con delicatezza e poi aspirare. Se il divano è in pelle rinfrescanti, mentre aceto e acqua eliminano o cuoio, utilizzate soltanto i prodotti appositi, se il cattivi odori e batteri. Il latte detergente, esatrivenditore ve li ha forniti; in caso contrario è possibitamente quello che utilizziamo per struccarci, le fregare delicatamente la pelle con un panno inumiè utile per ridare tono e morbidezza ai divani dito in acqua e sapone di Marsiglia. Infine, un velo di in pelle, soprattutto se di colore chiaro. Se per cera d’api nutre questo materiale e ne ravviva il colocaso durante le pulizie, il divano non sfoderare. Se il divano è in ecopelle, un panno morbido inubile è rimasto inumidito o bagnato, utilizzate midito con acqua e latte detergente può ridare anche il phon per asciugarlo. lucidità al divano.


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Rinnova e Ristruttura

DIVANI PER TUTTI I GUSTI. QUALE SCEGLIERE? Oh divano, divano delle mie brame! Quanto è difficile scegliere il prodotto giusto per la propria casa! Nella scelta di questo importante elemento d’arredo…e di relax bisogna tenere in considerazione non solo l'estetica, ma anche la comodità. Infatti, il divano diventa lo spazio in cui ci si abbandona in cerca di riposo, per la lettura di un libro o lo spazio in cui si ricevono gli ospiti per un caffè o un aperitivo. Scegliere il divano di casa non è una scelta così semplice, come potrebbe sembrare. In commercio si possono trovare divani di tutti i tipi e dimensioni. Per cui, nel momento della scelta ci si perde facilmente tra divani in pelle o in tessuto, divani di colore scuro o chiaro, con schienale basso o meno, piccoli o spaziosi con sedute profonde. Essendo l'offerta molto ricca, nella scelta del divano vanno valutati numerosi aspetti che vanno dall'estetica al confort fino ad arrivare anche alla salute della nostra schiena. Quindi, prima di acquistare il divano di casa conviene sempre tener conto di alcuni accorgimenti. La seduta: la profondità e l'altezza della seduta devono essere tali da permettere di poggiare i piedi a terra; in tal modo si tiene una postura corretta ed è più agevole alzarsi dal divano senza pesare troppo sulla schiena. Lo schienale: anche se vanno molto di moda i divani con lo schienale basso, il consiglio è quello di sceglierne uno con schienale alto perché molto più comodo. Il bracciolo: rappresenta un utile sostegno per alzarsi e sedersi, nonché aiuta ad rilassare e distendere il collo quando si è seduti con le braccia appoggiate sui braccioli. L’imbottitura: è un elemento molto importante di cui si tiene poco conto. Le imbottiture possono essere o sintetiche o naturali. Le prime sono composte da poliuretano espanso, lattice, fiocchi di silicone, gommapiuma... Le imbottiture naturali, invece, sono fatte di piuma d'oca. La soluzione migliore sarebbe quella di mescolare i diversi materiali in modo da far sì che l'imbottitura della seduta sia molto densa onde evitare quell'effetto di sprofondamento che deriva dal solo uso di piuma d'oca. A differenza della seduta, l'imbottitura dello schienale dovrebbe essere più morbida, mentre i braccioli dovrebbero essere una via di mezzo per garantire sia il sostegno che un appoggio confortevole.

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SONA. Variata gran parte delle attribuzioni organizzative dei responsabili di settore

SONA / IL FATTO CURIOSO

Uffici comunali: i ruoli cambiano

Chi fa da sè ...fa per tre

Rivoluzione ai vertici agli uffici comunali di Sona. A partire dall’1 settembre. Il sindaco Gianluigi Mazzi e la Giunta hanno ritenuto opportuno variare la gran parte delle attribuzioni organizzative dei responsabili di settore, compresa la funzione del segretario generale. «A settembre è avvenuto il convenzionamento del servizio di segreteria generale con un altro Comune afferma il primo cittadino - che garantisce comunque la presenza del segre-

tario generale Antonio Triggiani Spiridione in questo Comune per il 60% delle ore settimanali. Nel contempo, si è attuata una redistribuzione degli incarichi di responsabile di ufficio». Oltre alla novità legata al convenzionamento della figura del segretario generale, tra le principali variazioni vi sono quelle legate allo sport e alle associazioni, per le quali Ennio Baldo è il nuovo responsabile. Il settore degli interventi sociali è transitato dallo

stesso Baldo a Simonetta Arduini, la quale ha preso in carico anche gli interventi scolastici, del lavoro, della famiglia e dell'economia. Molte le variazioni che hanno coinvolto la responsabile Simonetta Ventura che si è vista attribuite le competenze di segreteria generale, contratti, gare e appalti, protocollo e informatica. A Raffaella Tessaro è stata aggiunta, in particolare, la responsabilità sul turismo, delega fortemente voluta dalla nuova Amministrazione al fine di valorizzare il territorio sonese. «Non si è voluto snaturare l'intero organigramma del Comune di Sona ma si è scelto di intervenire rivedendo e riorganizzando l'operatività delle figure apicali - afferma il sindaco Mazzi -. Gli obiettivi principali che hanno ispirato questo provvedimento sono stati quelli di valorizzare al massimo le professionalità presenti. L'Amministrazione comunale fin dal suo insediamento ha messo in atto tutte le azioni necessarie per ricreare un clima disteso e di collaborazione tra i dipendenti e gli uffici. C'è ancora tanto da fare, ma è noto come un buon clima fra tutti i collaboratori rappresenti la premessa per il miglior risultato. E questa riorganizzazione va proprio nella giusta direzione».

SONA / SAGRA PATRONALE

Gli assessori servono ai tavoli Camerieri per un giorno. L'Amministrazione comunale di Sona ha indossato la divisa di cameriere per servire ai tavoli della sagra patronale del capoluogo lo scorso 2 settembre. «Stare a contatto con i cittadini è il primo obiettivo che ogni amministratore dovrebbe avere - afferma il sindaco Gianluigi Mazzi - e noi lo vogliamo mettere in pratica questo concetto a partire proprio dagli importantissimi momenti di aggregazione che sono le sagre. Non è

più tempo di avere tavoli riservati per le autorità: gli amministratori, per esempio, rimangono cittadini e non occorre dimenticarlo mai». «Crediamo molto in queste attività - spiega il vicesindaco Simone Caltagirone - che eliminano le barriere tra amministratori e cittadini: tutti noi facciamo parte del paese e proveniamo dall'associazionismo. Sappiamo quanto sia importante il servizio, la passione e il volontariato». «Con questa semplice iniziativa –

riprende il Sindaco - vogliamo connotare uno stile di Amministrazione. Molti volontari e molte associazioni del nostro territorio da anni offrono il loro tempo per la comunità intera, perché l’Amministrazione Comunale non deve applicare le stesse buone pratiche?». «È la prima volta che accade che un'Amministrazione "scenda" dal palazzo e si metta affianco a noi - afferma un organizzatore della sagra patronale –. Recluteremo il Sindaco e gli

assessori anche il prossimo anno, sicuramente» ironizza. Il primo cittadino, gli assessori, i consiglieri e tutti i simpatizzanti hanno preso ordinazioni e hanno servito al tavolo. Ma non solo. «Mentre giravamo tra i tavoli abbiamo raccolto anche le lamentele e i suggerimenti dei cittadini, non solo culinari - aggiunge il vicesindaco Caltagirone -. Quella sera, però, la principale preoccupazione è stata di non rompere troppi piatti (sorride)».

SONA. Fontana messa a nuovo

Simone Caltagirone

Fontana ripulita. A Sona, dal 30 agosto al 3 settembre si è svolta la Sagra patronale di San Luigi e l’Amministrazione comunale ha deciso di cominciare a sistemare la fontana da troppo tempo abbandonata. «I cittadini di Sona hanno potuto finalmente vedere la loro fontana, simbolo della piazza da sempre, ripulita dalle erbacce, dai fiori e dalle piante ormai secche. Una gesto che risponde rapidamente alle molte lamentele dei cittadini – dichiara il vicesindaco Simone Caltagirone -. Abbiamo scelto un evento importante, molto sentito dalla comunità, per testimoniare la volontà di ascolto della nuova Amministrazione. Si è trattato in realtà solo di un primo passo, perché è nostra intenzione riportare, in breve tempo, la fontana alla sua piena funzione. Un simbolo ritrovato che desideriamo mantenere e curare nel tempo. Un segno che, anche a partire dalle piccole cose, la politica è ascolto e concretezza». La piazza di Sona sta ricevendo pure altre piccole opere di manutenzione: la sistemazione dei sanpietrini in primis, in un'ottica di valorizzazione e di miglioramento del cuore storico di incontro dei cittadini di Sona (capoluogo).

Largo al fai da te. La Giunta comunale di Sona prende pennelli e colori e ridipinge da sé gli uffici comunali. «Abbiamo preso questa decisione - spiega il sindaco Gianluigi Mazzi - dopo aver verificato il preventivo di spesa: troppe le migliaia di euro richieste, spese non più compatibili con le scarsità di fondi. La spesa complessiva, che se affidata all'esterno superava i 3.000 euro, si aggira intorno ai 200 euro acquistando noi il materiale. Pertanto, il risparmio potrà essere destinato a opere più sensibili, come il sociale e la scuola. In tempi di crisi ci comporteremmo così nelle nostre famiglie: e allora perché non farlo in Comune?». Il 30 settembre, l’Amministrazione ha approvato il bilancio preventivo dell’anno 2013 e proprio dalla verifica dei conti sono nate le prime riflessioni sui risparmi. «Come assessore al Bilancio - afferma Simone Caltagirone, che ricopre anche la funzione di vicesindaco - ho subito fatto presente che il taglio delle spese superflue è un argomento ormai da tempo superato. Occorre fare di più: contribuire in modo attivo alle spese e quindi al benessere del Comune.

Abbiamo pensato a tinteggiare noi stessi alcuni spazi comunali perché spesso sono impresentabili, per non parlare della sala Giunta che si presta a ospitare i tanti matrimoni che si celebrano. Insomma, si tratta di partire letteralmente ridisegnando un nuovo Comune». La contribuzione alle spese nonché un diverso modo di vedere la "cosa pubblica" rappresentano le priorità di questa nuova Amministrazione. «Non c'è più la possibilità di attingere al budget in modo passivo - dice Gianmichele Bianco, assessore alle Associazioni -. Occorre pensare a un ruolo attivo di associazioni e cittadini. Tutti devono sostenere il Comune, inteso come "bene comune" e quindi bene di tutti noi. A partire da noi amministratori, naturalmente. Questo è l'esempio che conta». Per questo motivo, dal 29 agosto, la Giunta, i consiglieri e i volontari si sono rimboccati le maniche per abbellire gli spazi del Comune. «Ma la nostra azione non si fermerà qui - assicura il Sindaco -. Seguiranno molte altre iniziative e tutti i risparmi saranno destinati dove più c'è bisogno. Questo è il nuovo modo di pensare al Comune».

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SOMMACAMPAGNA. 5° Gran Galà del Custoza. Un trionfo a tavola

CONTRIBUTI

Importanti ospiti grande successo

Le amministrazioni comunali sono obbligate per legge a dotarsi di un piano di protezione civile per far fronte alle emergenze e coordinare gli interventi di soccorso. «Il documento redatto cinque anni or sono – fa presente l’assessore alla protezione civile Augusto Pietropoli –anche alla luce degli eventi accaduti negli ultimi periodi, necessita di aggiornamento. Negli ultimi quattro anni abbiamo intensificato le esercitazioni di protezione civile sul territorio al fine di testare il piano. Con la collaborazione della squadra di volontari locale e lo staff tecnico della Provincia di Verona abbiamo individuato gli aggiornamenti da apportare inserendo delle migliorie.» A tale scopo la giunta regionale del Veneto ha riconosciuto al Comune di Sommacampagna un contributo di 3.000 €. «Ci siamo perciò subito attivati – evidenzia l’assessore Pietropoli – affidando ad una società specializzata l’incarico di rielaborare il piano per adeguarlo alle nuove normative. Il tutto per garantire adeguata assistenza alla popolazione di caso di malaugurate necessità d’intervento.». C.G.

Affettati, formaggi, gamberi e pesce mantecato, mozzarella di bufala campana, hanno accolto, su quattro postazioni, i commensali al 5° Gran Galà del Custoza, voluto dall’amministrazione comunale, organizzato dall’Associazione Ristoratori del Custoza in collaborazione con la Pro loco e le Aziende gastronomiche e vinicole del territorio. A tavola, gustosi piatti di novità, con ovviamente Custoza doc. Ospiti una delegazione dell’Hellas Verona e collegamenti telefonici con Gianni Morandi e Amadeus. Il messaggio del ministro alle politiche agricole Nunzia De Girolamo ha rilevato come iniziative di questo genere diano visibilità all’eccellenza delle produzioni locali. Novità di quest’anno la mozzarella di bufala campana. «Nei nostri ristoranti – fa presente il presidente dei ristoratori

Franco Predomo- si usa già quest’ottimo prodotto che si sposa benissimo con il nostro vino sia come aperitivo, proposto questa sera, che nella cucina; siamo onorati ed orgogliosi della presenza del consorzio campano col quale potranno svilupparsi interessanti e profittevoli sinergie». «L’idea dell’abbinamento – commenta il promoter del consorzio di tutela Gennaro Testa – ci ha entusiasmato; è un modo per valorizzare le risorse agro alimentari dei nostri territori». «Abbiamo sposato il connubio del Custoza con la mozzarella di bufala – commenta l’assessore alle Attività economiche Matteo Marchi - pur mantenendo la tradizione di degustare le tipicità dei nostri produttori locali». Per l’assessore alla Cultura Albertina Bighelli «eventi come il Gran Galà contribuiscono alla valorizzazione

VINI DI CUSTOZA

e allo sviluppo del territorio, ricco di storia e di prodotti straordinari». Giuseppe Facchini, assessore al Commercio e Turismo di Predazzo, presente con concittadi-

ni: «Serata indimenticabile, ricostruire il clima di un ristorante ad alto livello in piazza sotto le stelle è esperienza che ti porti dentro». Claudio Gasparini

SONA. LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI

Gianluigi Mazzi

Luigi Fornate

foto Nicola cabianchi

La nuova amministrazione del Comune di Sona ha deciso, nella riunione di Giunta dell'8 agosto scorso, di fare ufficiale richiesta di quattro lavoratori socialmente utili da inserire nella squadra degli operai del Comune, che saranno impiegati nel settore manutenzioni, per un massimo di 20 ore settimanali e per la durata di un anno, eventualmente rinnovabile. L'Amministrazione non avrà alcun onere economico, tranne quello per un'assicurazione per danni a terzi. «Mi auguro che si possa agire con più incisività nelle quotidiane esigenze dei cittadini che ci segnalano continuamente disfunzioni a cui, con solo quattro operai, si fatica a rispondere» dice l'assessore alle Manutenzioni Gianfranco Dalla Valentina che continua ricordando che «l'inizio del nuovo anno scolastico fa in genere aumentare le richieste di opere di manutenzione, ma non smettono mai i bisogni per i piccoli lavori stradali, le buche in primis. La possibilità dei lavoratori socialmente utili è stata accolta dall'intera Giunta come una concreta soluzione che darà una mano ai bisogni della cittadinanza”. L'iniziativa è anche stata appoggiata dall'assessore al Lavoro Luigi Forante: «Ho insistito molto perché si desse il via a questo progetto a cui credo moltissimo. Il mio impegno è di utilizzare la risorsa dei lavoratori socialmente utili anche in altri settori amministrativi. Osserveremo e vigileremo su questa prima esperienza per ottimizzarla e valorizzarla al massimo». Pieno appoggio anche da parte del sindaco Gianluigi Mazzi: «La nostra amministrazione intende servirsi di tutti quegli strumenti e di tutte quelle opportunità che rendano la nostra azione politica più efficiente ed efficace. I cittadini devono sapere che la nostra squadra è quotidianamente impegnata a cercare soluzioni innovative per realizzare i nostri progetti e migliorare la vita dei nostri cittadini. Non dimentichiamo poi, che quattro persone lasceranno la loro difficile condizione d'inattività e torneranno a sentirsi utili protagonisti della comunità». I lavoratori socialmente utili sono selezionati dalle liste di mobilità e sono impiegati per piccoli ma fondamentali lavori all'interno degli enti pubblici.

Gianfranco Dalla Valentina

Molto apprezzata la manifestazione Eccellenza del Custoza svoltasi in sala consiliare del comune di Sommacampagna il 26 scorso. Buono il riscontro del pubblico che non solo ha manifestato interesse ma ha auspicato la riproposizione dell’iniziativa anche per l’anno prossimo in maniera più ampia «Il tutto nasce – fa presente il delegato della Pro loco di Custoza per le manifestazioni vinicole Gastone Armillaro dell’Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini) – dalla volontà delle cantine che hanno partecipato al recente 42° concorso del Custoza, ( tra i primi in Italia ad essere aggiornato nel sistema di valutazione e nel regolamento con il consenso del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che, approvando le modifiche, ha portato il punteggio minimo per accedere alla zona medaglia da 83 a 85 punti) di rimettersi in gioco per valutare dei 15 premiati al concorso quali fossero i primi tre.» I visitatori hanno espresso su scheda predisposta per l’occasione, il loro giudizio in ordine di gradimento sui nove vini partecipanti al concorso. Lo spoglio ha decretato come prima cantina il Tamburino Sardo, seguita da Albino Piona e da Zenato di Peschiera. «A queste tre cantine verrà assegnato il diploma di Eccellenza – conclude Armillaro – Siamo soddisfatti per la buona riuscita dell’evento e cercheremo di ampliarlo il prossimo anno.». C.G.


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VALEGGIO. Dall’abbigliamento, alla casa, ai gioielli alla gastronomia

FESTIVAL DELLA FEDE

Torna il Vintage con il suo fascino

Tanti momenti di spiritualità

Organizzata per la prima volta nel maggio 2009, la manifestazione è ormai prossima alla 10ª edizione, che si terrà domenica 6 ottobre. Più di 60 gli espositori provenienti da tutta Italia che partecipano a questa manifestazione, l'unica, tra le tante che si avvale del parere di esperti del settore per selezionare i partecipanti, al fine di garantire un'alta qualità degli articoli esposti. "Valeggio veste il Vintage" è un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del settore. Abbigliamento e accessori retrò, articoli da collezionismo, singolari pezzi di design e modernariato, oggetti di riciclo creativo, ma anche pezzi unici per veri estimatori, preziosa fonte di documentazione per stilisti, redazioni di moda e produzioni cinematografiche. Ogni edizione di Valeggio veste il Vintage è arricchita da una mostra a tema. In questa edizione con "Casa e cose", curata da Massimo Salandini e Valeria Marchesan, verrà proposta una mostra di piccoli oggetti di design e modernariato, che

hanno arredato le nostre case negli anni 50-60-7080. Molto interessante la

"linea bar" con numerosi utensili per la preparazione di cocktail e apertivi: botti-

PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi DOMENICA 15 SETTEMBRE Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY

GUSTOSAMENTE mercatino di gastronomia ed artigianato

VENERDÌ 20, SABATO 21 E DOMENICA 22 SETTEMBRE Mercato ortofrutticolo zona artigianale CHIAMALE BIRRE 2° fiera della produzione delle birre artigianali con stand gastronomici e musica dal vivo A cura Ass.ne Il sentiero del luppolo

DOMENICA 6 OTTOBRE

DOMENICA 22 SETTEMBRE Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi DOMENICA 29 SETTEMBRE Colonie di Borghetto VESTIAMOCI BENE piccola fiera del tessile e dell'abbigliamento ecologico e sostenibile con stand gastronomici A cura Ass.ne Quarta Luna e Intergas Verona DOMENICA 29 SETTEMBRE piazza Carlo Alberto, ore 10.30 I CARETERI, la nostra storia rievocazione storica e folcloristica A cura Ass.ne Arti e Mestieri Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY SABATO 5 E DOMENICA 6 OTTOBRE Borghetto, dalle ore 10 alle 19

Piazza Carlo Alberto, dalle 9 alle 20 10° edizione VALEGGIO VESTE il VINTAGE Mostra mercato di abbigliamento, accessori d’epoca, design e modernariato. Musica live e degustazioni. A cura di Associazione Percorsi e Pro Loco Valeggio

VENERDÌ 11, SABATO 12 E DOMENICA 13 OTTOBRE Mercato Ortofrutticolo VALEGGIO PRODUCE Fiera dell'imprenditoria, dell'artigianato e della produzione agricola valeggiana Serate di musica e ballo e stands gastronimici A cura Soc.Gest. Mercato Ortofrutticolo, Imprenditori Artigiani Valeggio DOMENICA 13 OTTOBRE Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY Il presente calendario potrebbe subire variazioni per cause indipendenti dalla volontà degli organizzatori. INFO: 045 7951880 www.valeggio.com

glie da seltz, shakers, cannucce in vetro e bicchieri dalle fogge particolari. La ricerca di stile che ispira tutta la manifestazione riguarda anche il gusto e le tradizioni enogastronomiche: durante la giornata è infatti possibile degustare prodotti tipici valeggiani e del territorio veronese, proposti da gastronomie, ristoranti, pastifici artigiani ed aziende vinicole locali. Fanno da sottofondo alla giornata gruppi musicali, che si alternano nell’interpretare dal vivo classici jazz, soul e disco, con arrangiamenti originali dalla forte personalità. Uno spazio espositivo sarà dedicato alle auto e moto d'epoca. La manifestazione è organizzata da Associazione Percorsi e Proloco Valeggio, in collaborazione con Arte &Viaggi e con l'appoggio dell'Amministrazione Comunale. Infoline : 045.7951880 349.8739767 349.6130690 www.valeggiovesteilvintage.com facebook : Valeggio veste il Vintage - Pagina Ufficiale

Con lo slogan “Il vero potere è il servizio. Vieni a sporcarti le mani” prenderà il via il 29 settembre il Festival della Fede di Valeggio che fino al 6 ottobre proporrà, per un'intera settimana, occasioni di vivere momenti di spiritualità e meditazione, ma anche di incontro e confronto culturale e religioso. Otto giorni in cui la Parrocchia di Valeggio, che ha organizzato l'evento con il contributo della Banca Popolare di Verona, vuole coinvolgere tutta la cittadinanza. «Abbiamo chiamato con questo nome – ha spiegato il Parroco Don Paolo Zuccari – il progetto da realizzare agli inizi di ottobre, quando si avvierà al termine la celebrazione in tutta la Chiesa dell’Anno della Fede, iniziato da Papa Benedetto e proseguito da Papa Francesco. Con il Consiglio Pastorale e alcune persone disponibili abbiamo preparato una serie di proposte legate alla vita di fede della nostra comunità cristiana da realizzare sia nei nostri ambienti di parrocchia sia nelle realtà pubbliche per provocare riflessione e motivi di scambio di idee tra tutti: credenti cattolici, cristiani di altre chiese, credenti di altri religioni, non credenti e uomini e donne di buona volontà». Il Festival della fede è aperto a tutti ed ha un programma ricco di iniziative diverse tra loro. Domenica 29 settembre la rassegna si aprirà con GardArt, un musical a due voci sul Cantico dei Cantici (ore 17, Chiesa Parrocchiale). A seguire la presentazione delle attività e alle 19 la Messa di apertura del Festival durante la quale ci sarà l'occasione di accogliere Don Cristian Tosi, il nuovo vicario parrocchiale di Valeggio. Ogni giorni vengono proposti dei momenti di meditazione dedicati a varie fasce d'età. Sono previsti poi vari aperitivi aperti a tutti in luoghi diversi e con tematiche differenti. Da evidenziare la tavola rotonda sulle ludopatie e sulle dipendenze da gioco il 2 ottobre intitolata “Il Banco vince sempre”. Verranno proiettati 2 film: “Courageous” il 1° ottobre e “Quasi Amici” il giorno successivo. E poi ancora altri appuntamenti come celebrazioni, adorazioni, veglia alle stelle, giochi, caccia al tesoro, una competizione canora per musicisti di qualsiasi età, mostre, una visita guidata alla Chiesa Parrocchiale e la Festa dei Nonni sabato 5 ottobre. Senza dimenticare il musical Forza Venite Gente (3 ottobre alle 20.15 al Tetro Smeraldo) sulla vita di S. Francesco d'Assisi e il pellegrinaggio dalla Chiesa S. Anastasia di Verona a Valeggio il 6 ottobre. Andrea Tonolli

VALEGGIO. “ChiAmaLe Birre”, rigorosamente artigianali Dopo il successo della prima edizione dello scorso anno l'associazione Il Sentiero del Luppolo ha organizzato per il 20, 21 e 22 settembre la seconda fiera delle birre artigianali "ChiAmaLe Birre" che si svolgerà presso il Mercato Ortofrutticolo di Valeggio sul Mincio. La manifestazione, é patrocinata dal Comune e dalla Pro Loco di Valeggio, dalla Provincia di Verona e dall'Associazione Unionbirrai. Con questo evento gli organizzatori vogliono diffondere la cultura della birra artigianale come una bevanda sana, integrale e naturale, senza conservanti o altri additivi chimici e con un contenuto rilevante di vitamine. Verrà allestito un vero e proprio “beer shop”, un negozio dove sarà possibile acquistare le birre anche di altri microbirrifici artigianali nonché di agribirrifici. Inoltre sarà allestito un “baby point” per i più piccoli e non solo. Ma la novità 2013 sarà il Primo concorso per “Homebrewers”, ovvero una giuria di livello nazionale valuterà le migliori produzioni casalinghe di birra. Informazioni e programma completo su www.chiamalebirre.it


VENERDÌ 11 OTTOBRE 2013

Ore 20.00 Apertura vetrina dei prodotti agro-alimentari, artigianali e commerciali con degustazione di prodotti tipici e tortellini. Ore 21.00 Serata musicale

SABATO 12 OTTOBRE 2013

Ore 9.00 Apertura stand espositivi Ore 9.30 “Dal latte al formaggio”: prove di caseificazione con mostra bovini condotti da ragazzi a cura dell’Apa di Verona (Associazione Provinciale Allevatori) Ore 10.00 Inaugurazione manifestazione e presentazione espositori. Premiazione migliori Peschicoltori Annata 2012. Ore 11.00 Battesimo della sella per bimbi: My Dream e Giacche Verdi Ore 12.00 I formaggi veronesi: assaggio dei formaggi tipici prodotti in provincia di Verona a cura di Apa Ore 21.00 Serata danzante

DOMENICA 13 OTTOBRE 2013

Ore 9.00 Apertura stand espositivi Ore 9.00 Esposizione, presentazione ed illustrazione delle principali razze allevate e iscritte ai LL.GG. in provincia di Verona Ore 11.00 Gara regionale di cavalli di team penning (Atpl), organizzata dal F.i.s.e. Ore 13.00 Battesimo della sella per bimbi: My Dream e Giacche Verdi Ore 15.00 Gara regionale cavalli di team penning (Atpl), organizzata dal F.i.s.e. Ore 21.00 Serata danzante Durante la manifestazione dalle ore 10.00 alle ore 22.00 saranno in funzione stand enogastronomici


Cronache

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PESCHIERA. Il primo cittadino Umberto Chincarini lancia l’allarme

CASTELNUOVO/28 SETTEMBRE

Strade, dove sono le infrastrutture?

La Giornata dell’ambiente

Per l'ennesima estate, il nostro giornale è costretto ancora una volta e rilevare che, le innumerevoli promesse annunciate in tema di infrastrutture stradali, non sono state mantenute. A lanciare l'allarme è ancora una volta il sindaco di Peschiera Umberto Chincarini, a capo di un territorio letteralmente lacerato dal traffico estivo. I particolari punti di criticità sono due: il completamento della tangenziale da Brescia ed il casello autostradale del basso Garda. Le varie Istituzioni in gioco, al di sopra del Comune, avevano distribuito promesse di interessamento entro tempi brevi ma ciò non è avvenuto. Tutto è attualmente bloccato e si prospettano tempi biblici. La vera urgenza è la tangenziale proveniente da Brescia: attualmente si ferma a cavallo di San Benedetto, scaricando sulla stessa frazione migliaia di autovetture che, invece di viaggiare su una ampia carreggiata, si incolonnano nel piccolo centro abitato. L'esempio più idoneo è quello di un imbuto stradale: si passa da un’autostrada ad una viottola di campagna, con tutto ciò che ne consegue in termini di rumore, rallentamenti, inquinamento e disagi per i residenti. Sono stati installati dei dissuasori

Torna “Puliamo il Mondo”. Castelnuovo del Garda si prepara. L’appuntamento di volontariato ambientale promosso da Legambiente per favorire una maggiore attenzione alla tutela del territorio rientra in pista sabato 28 settembre al Lido Campanello. A Castelnuovo l'attività sarà svolta come di consueto lungo la passeggiata lago. Il ritrovo è previsto per le 14.30 al Lido Campanello dove saranno distribuiti i kit per la raccolta a tutti i partecipanti. Da qui si partirà, verso le 15, per arrivare a fine attività al Lido Ronchi. A conclusione delle operazioni di pulizia, intorno alle 17, nel parco del Lido Ronchi è prevista una merenda con prodotti locali a “Km zero” offerti dalla Coldiretti. Non mancherà anche quest’anno il supporto della sezione locale della Protezione civile. «Invito tutti a partecipare all’iniziativa per mandare un messaggio di civiltà – esorta Roberto Oliosi, consigliere delegato all’Ecologia, Agricoltura e Ambiente −. Dimostriamo in maniera concreta che teniamo al luogo in cui viviamo. Lo vogliamo bello e in ordine e per questo siamo disposti a impegnarci in prima persona».

CASTELNUOVO/IL CERTIFICATO semaforici e dei rilevatori di velocità per scoraggiare l'uso di questa strada; nonostante questo la morsa della auto è divenuta insostenibile, soprattutto nel periodo estivo. Se la tangenziale di Brescia sta conoscendo tempi biblici, la situazione peggiora drasticamente per il progetto del casello autostradale alternativo nel basso Garda: qui addirittura ne sembrano sparite le tracce. L'idea, nata ancora più di 6 lustri fa, quando Gianpaolo Fogliardi era il giovane sindaco di Castelnuovo, prevede la realizzazione di un nuovo casello autostradale, ubicato tra Peschiera e Cavalcaselle. Tale infrastruttura aveva il compito di

assorbire il grosso del traffico turistico del basso Garda, allacciandosi con la nuova tangenziale già operativa in loco. La cosa più grave è che tutta la viabilità dei Comuni limitrofi, negli ultimi 30 anni è stata ottimizzata per accogliere questo nuovo casello che sembra essere scomparso nel nulla; come a dire: tanto lavoro e soldi spesi per niente. Ma la cosa più drammatica, come evidenzia il Sindaco di Peschiera, è che i progetti che faticosamente arrivano a realizzazione, perché nel nostro Paese la burocrazia ha lungaggini inaudite, alla fine sono superati da almeno due decenni. Il Sindaco di Castelnuovo suggerisce

addirittura di pensare a qualcos'altro, a cominciare da una viabilità alternativa a quella su gomma. Da indiscrezioni giunta al nostro giornale, in tal senso, pare si sia attivato un gruppo di tecnici per studiare un progetto di viabilità innovativa su rotaia, un po' come auspicato dal primo cittadino castelnovese. Fra loro, pare ci siamo nomi eminenti che hanno già firmato autorevoli progetti di ripristino di vecchie tratta ferroviare abbandonate, ora diventate un fiore all'occhiello. Quando ne sapremo di più, vi terremo prontamente informati. Massimo Zuccotti

BARDOLINO. Il Festival del Garda ha regalato emozioni Il quattro sbanca la ruota di Bardolino. La finale del Festival del Garda, svolta sabato 31 agosto in un Parco di Villa Carrara Bottagisio gremito di gente, ha regalato emozioni uniche alle bellezze in concorso per la fascia di regina e re del Garda. Ad ottenere lo scettro di più bella del Benaco la ventitrenne Giada Sebastiani di Vicenza, accompagnata dal Mister Mattia Castello, 25 anni di Bussolengo di professione cartotecnico. Entrambi si erano contraddistinti in gara dal numero quattro. Una gioia indescrivibile per Giada, alla sua prima iscrizione al concorso di Miss del Garda, premiata sul palco dal locale assessore allo sport Fabio Sala. Una rivincita invece per Mattia Castello, fasciato dal presidente della Bardolino Top Fernando Morando, l’anno scorso giunto secondo alle selezioni di Mister del Garda. Nel corso della serata, fasce minori sono state assegnate a Silvia Lavarini, 16 anni di Sant’Anna d’Alfaedo, decretata Miss Bardolino e incoronata dal primo cittadino del centro lacustre Ivan De Beni. Gloria Veronesi, 23 anni di Montichiari, è stata eletta Miss Eleganza Maximilian e Nicole Marziali, 16 anni di Zaniga (Bg), Miss Principe di Lazise. Tra i “Mister”, piazza d’onore per il patavino Nicola Compagnin, 24 anni di Legnaro (Mister Bardolino), e Paolo Di Rienzo, 26 anni di Brescia. L’essenza del Festival del Garda rimane però il concorso canoro per “Interpreti” e “Nuove Proposte”. Nella prima categoria il vincitore della diciottesima edizione del tour gardesano è risultato Federico Perazzani, 22 anni di Bovolone, (“Cambiare” di Alex Baroni) che ha dedicato il trofeo ai genitori. Per lui i complimenti anche del maestro Vince Tempera, direttore musicale del Festival, pronto a sottolineare «l’importanza di cantare testi italiani e non correre dietro alle mode di proporre canzoni straniere». Nella sezione “Nuove Proposte” la giuria ha scelto il gruppo mantovano Gene X (“Ancora sorriderai”), un duo composto da Federico Fabbris, di profesione grafico, e Nicolò Leoni, nella vita cuoco. Il premio al miglior testo inedito, dedicato alla memoria del compositore Jan Langosz, è andato a GioI cantanti vincenti con Raffaello Tonon vanni Strabelli (“Alla ricerca dell’essenza”).

Family Audit Certificato base dello standard Family Audit al comune di Castelnuovo del Garda. L’Amministrazione “ottiene” lo strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle realtà lavorative, consentendo di adottare politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie, nonché alla

crescita aziendale. La Provincia Autonoma di Trento è l’Ente di certificazione proprietario dello standard Family Audit che, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove il progetto sperimentale per la diffusione dello standard Family Audit su scala nazionale.

CASTELNUOVO/L’ASSOCIAZIONE

Euterpe si presenta Tempo di presentazioni. La nuova scuola di musica e teatro dell’associazione culturale “Euterpe” esce allo scoperto e si presenta al pubblico. Domenica 15 settembre, dalle ore 16, è previsto un open day aperto a tutti coloro che vorranno saperne di più. Il Circolo Noi di Cavalcaselle (frazione di Castelnuovo del Garda), in via Fiera 13, invita gli interessati a scoprire il nuovo progetto che l’associazione “Euterpe” propone in collaborazione con “Gardart”: un contenitore di proposte per tutte le età, ovvero laboratori di teatro per bambini, adolescenti e adulti, corsi di musica, attività “ricreative”, dizione e lettura espressiva, laboratori di scrittura e conversazione in inglese. Domenica 15 settembre, promettono gli organizzatori del Circolo Noi di Cavalcaselle e delle associazioni che firmano il progetto culturale, «sarà un pomeriggio tra amici, l’occasione per conoscere gli insegnanti, avere un piccolo assaggio delle proposte e dei programmi e iscriversi ai corsi in partenza già da ottobre. L’ingresso è libero». Per maggiori informazioni: www.gardart.it, info@gardart.it, tel. 347 0773850, anche su Facebook; associazione EUTERPE tel. 347 2791335; Circolo Noi di Cavalcaselle tel. 328 3051476.


Cronache

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LAZISE. Arriverà l’imposta già applicata negli altri Comuni del lago

SANT’ANTONIO DI PADOVA

Il “soggiorno” si paga dal 2014

L’oratorio va a Lazise

Cambio di amministrazione uguale cambio di vedute: dal prossimo anno anche Lazise introdurrà l’imposta di soggiorno, già applicata in tutti gli altri Comuni della sponda veronese del lago eccezion fatta per Malcesine, dove però il nuovo sindaco Michele Benamati ha fatto capire che non sarebbe contrario a rivedere la scelta del suo predecessore. Per il momento il neosindaco Luca Sebastiano ha solo chiarito la propria intenzione agli operatori del settore, ma restano ancora da stabilire le tariffe, i modi in cui andrebbero applicate e una possibile stima dell’introito previsto. Anche se, confessa il primo cittadino, «le aspettative sono alte, anche perché Lazise è il paese con il maggior numero di presenze turistiche» (l’anno scorso si sono sfiorati i 3 milioni di presenze, ndr). Il ricavato della tassa, annuncia ancora Sebastiano, «sarà impiegato per opere a favore del turismo, ma che inevitabilmente si ripercuoteranno positivamente su tutta la comunità». L’ex sindaco Renzo Franceschini si è sempre detto contrario all’imposta di soggiorno e oggi conferma la sua posizione, più favorevole a un’imposta di

scopo da dividere tra più settori (e non solo quello turistico) dopo aver individuato precise opere da finanziare. «Il gettito non può essere utilizzato a proprio piacere», precisa, «ma è la legge a stabilire i paletti». Giovanni Bernini, presidente di AssogardaCamping e proprietario del campeggio Du Parc a Lazise è possibilista e aperto al confronto: «L’imposta può essere giusta o sbagliata. È giusta se viene impiegata per finanziare attività che favoriscano il turismo, è sbaglia-

ta se serve a coprire buchi di bilancio». Quanto alle opere da realizzare, il presidente una prima idea ce l’ha. «Sarei favorevole al potenziamento dei servizi pubblici, con autobus che colleghino continuamente tutti i paesi gardesani», propone, mentre invita a fare attenzione perché «nei nostri paesi tutto potrebbe essere fatto in nome del turismo: ma realizzare nuove rotonde o migliorare le strade con i proventi dalla tassa non sarebbe corretto». Dello stesso parere anche Giliola

Zenari, presidente della Libera associazione esercenti di Lazise (Lael), secondo cui «gli operatori non sono contrari a priori, ma bisogna vedere tempi e modi di applicazione» e auspica un confronto tra amministrazione e operatori turistici per concordare insieme le possibili opere da realizzare. Confronto che, annuncia Sebastiano, si terrà a settembre. Un primo incontro era stato invece organizzato a fine luglio con i rappresentanti di categoria: lo scopo era “sondare il terreno” per verificare l’eventuale disponibilità a introdurre l’imposta già a partire da agosto. Eventualità bocciata in pieno dagli operatori perché, dicono, avrebbe provocato non pochi disguidi organizzativi nel bel mezzo della stagione turistica.«Soffriamo di ristrettezze di bilancio - confessa infine il primo cittadino - e non c’è dubbio che per i Comuni turistici la tassa sia irrinunciabile, anche a fronte dei servizi garantiti. Il fastidio maggiore per le strutture ricettive sta nell’aggravio della procedura, perché devono emettere un’ulteriore ricevuta per questa tassa». Katia Ferraro

IL PREMIO. A Bardolino arte e cultura vanno a nozze Il Comune di Bardolino ha recentemente ricevuto il premio Arte e Cultura del Garda. A margine della consegna del premio Ludovico Morando, la giornalista Claudia Farina ha intervistato, a beneficio del numeroso pubblico, il sindaco Ivan De Beni per capire le ragioni del successo del paese della sponda veronese del Garda. Bardolino ha conquistato negli ultimi tempi la vetta della classifica del benessere come “Borgo più felice d’Italia”, decretata da “Il Sole 24 ore”, l’Oscar Green nazionale promosso dalla Coldiretti per la sezione “Paese Amico” e due prestigiosi riconoscimenti del Presidente della Repubblica per le manifestazioni del 150° dell’Unità d’Italia e per il Festival della Geografia, in programma a fine ottobre. Per questo motivo l’ambasciatrice dello Zimbawe a Bruxelles, Margareth Muchada, ha consegnato al sindaco di Bardolino il premio “Arte e cultura del Garda”, intitolato alla memoria dell’artista Lodovico Morando (1917-1987). A fianco dell’ambasciatrice il figlio dell’artista, Fernando Morando, che ha ospitato al ristorante Monte Felice la cerimonia che ha visto partecipare l’intera Giunta comunale di Bardolino e gli ex sindaci Armando Gallina e Armando Ferrari. «E’ per noi un onore ed onere mantenere fede in futuro a queste classifiche - ha sottolineato Ivan De Beni -. Il nostro è un territorio fantastico che registra oltre un milione 800 mila presenze all’anno; abbiamo più di 40 associazione di volontariato e tanti cittadini impegnati nel settore del sociale e dello sport». Nelle precedenti edizioni del premio “Arte e cultura del Garda” sono stati premiati i musicisti Carlo Favalli e Jan Langosz, il pittore Benito Tomezzoli, lo scultore Pino Castagna, l’architetto Gianni Gavioli, il fumettista Milo Manara, il pittore creatore del Bosco dei poeti Lorenzo Menguzzato, l’industriale Giovanni Rana, la cantante lirica Daniela Longhi, il disegnatore Bruno Prosdocimi, il fotografo Basilio Rodella, la cantante e attrice Katia Da sinistra Claudia Farina, Ivan De Beni e Ludovico Morando Ricciarelli, la campionessa Sara Simeoni e l’attore Fabio Testi. L.M.

L’oratorio di Sant’Antonio di Padova, inserito nella corte rurale di Palù dei Mori tra Lazise e Colà, è stato ceduto gratuitamente al Comune. Un risultato che i volontari dell’associazione Francesco Fontana aspettavano da tempo per poter tentare il recupero di un bene storico e architettonico che risale al XVII secolo e che ancora oggi contiene nonostante anni di abbandono e incuria - decorazioni murali in stucco di stile barocco e due acquasantiere di marmo, una delle quali risalente al Cinquecento. A partire dal 2000 l’associazione ha iniziato a interessarsi al recupero del bene: dapprima con l’opera di pulizia e sgombero dalle macerie che si erano accumulate dopo il crollo del tetto negli anni Ottanta, ottenendo in seguito dall’allora amministrazione la posa di una copertura provvisoria in lamiera. Negli anni seguenti ha portato avanti l’opera di sensibilizzazione con la pubblicazione del volume “Sant’Antonio di Padova a Palù dei Mori: un oratorio a Lazise”, che contiene studi di tipo storico-artistico e architettonico che sottolineano la ricchezza racchiusa in una chiesetta che può ancora

offrire tanto alla comunità. «È uno dei pochi esempi di arte barocca del basso lago, con stucchi risalenti al Settecento più o meno coevi a quelli del Santuario della Madonna del Frassino», spiega Sergio Marconi, volontario dell’associazione, che illustra gli scenari futuri per il recupero: «Dopo la delibera di acquisizione da parte del Comune sarà necessario firmare l’atto notarile che sancisce il passaggio di proprietà, dopodiché la nostra associazione si rende disponibile a collaborare con l’amministrazione per provvedere al restauro». L’esempio da seguire rimane quello del complesso dei Santi Fermo e Rustico in località Santi a Lazise, restaurato negli anni scorsi grazie all’intervento dell’associazione, che si è occupata di reperire tutti i fondi necessari sia nel settore pubblico che privato. «È più facile ottenere finanziamenti se i beni sono pubblici», precisa infatti il presidente dell’associazione Giulio Rama. Ecco perché il passaggio dagli attuali proprietari dell’oratorio (una decina circa) al Comune è un traguardo così importante. K.F.


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Cronache

PASTRENGO. Il sindaco illustra i lavori svolti di recente all’edificio

PASTRENGO / SCUOLA

«Scuola a posto» Parola di Rizzi

Bus e libri: le iniziative

Al rientro dalle vacanze estive, gli alunni ritroveranno l’edifico scolastico rinnovato, parola del sindaco di Pastrengo Mario Rizzi. «In questi mesi è stato fatto un lavoro impegnativo per riqualificare e ampliare l’edifico scolastico» ha spiegato il primo cittadino «mettendo al centro dell’intervento la sicurezza dei ragazzi e degli operatori della scuola, oltre che adeguare gli impianti e i servizi a norma di legge». I lavori hanno avuto come scopo un ampio intervento sull’immobile comunale che ospita le classi della scuola elementare e quelle della scuola secondaria di primo grado (media). Gli interventi più importanti sono stati l’adeguamento antisismico dell’intero edificio e l’ampliamento della struttura con la creazione di quattro nuove aule. Inoltre sono stati messi a norma tutti i servizi igienici con l’eliminazione delle barriere architettoniche e

con la sistemazione dei sanitari. È stato adeguato l’impianto elettrico con la predisposizione del nuovo impianto fotovoltaico sul tetto e con le nuove lampade d’emergenza. Presto sarà operativo anche il nuovo impianto termico-solare e una nuova caldaia per il riscaldamento. L’investimento per la riqualificazione, l’ampliamento e la

messa a norma dell’intero edifico, supera la spesa prevista di 560.000 euro, impegno messo a bilancio con un contributo regionale di 396.000 euro. Per l’inizio della scuola, prevista per il 12 settembre, è tutto pronto, o quasi. Infatti nella parte esterna dell’edifico rivolta verso gli impianti sportivi sono ancora presenti lavori di sistemazione e alcuni

detriti derivanti da alcune demolizioni. «Questi fanno parte dei lavori per la creazione di una uscita diretta dalla palestra scolastica verso gli impianti sportivi. Non è ancora pronta - ha detto Rizzi - ma sarà presto completata e resa agibile, assieme ad alcune rifiniture di secondaria importanza».

Il Comune di Pastrengo ha emanato due importanti provvedimenti a favore delle famiglie all’inizio dell’anno scolastico. Il primo è costituito dalla delibera di giunta comunale n. 59 del 31 luglio 2013 con la quale l’Amministrazione comunale ha lasciato invariate dall’anno precedente le tariffe annuali per il trasporto scolastico a carico delle famiglie. L’importo annuo per i residenti è stato perciò determinato in 170 euro (270 euro se ci sono due fratelli, il terzo fratello viaggia gratis) mentre per i non residenti l’importo è di 360 euro (500 euro se ci sono due fratelli). Agevolazioni anche per coloro che usufruiscono del servizio solo all’andata o solo al ritorno che pagano 123 euro (182 euro se ci due fratelli). Importanti anche le norme di comportamento che devono tenere gli utenti del servizio: in caso di inosservanza delle direttive impartite (per esempio atteggiamento irrispettoso nel confronto dei compagni, soprattutto dei più piccoli, linguaggio e comportamento non educato, danneggiamento dei mezzi e imbrattamento) il Comune prima informerà le famiglie e, in caso di recidiva, potrà sospendere il servizio di trasporto per i ragazzi disobbedienti. Il secondo provvedimento a favore delle famiglie è costituito dalla determinazione n. 237 del 21 agosto 2013 con la quale viene predisposta la fornitura gratuita dei libri di testo per gli alunni delle scuole elementari. Il Comune prevede di impegnare la somma di 4.500 euro per l’acquisto dei libri di testo per l’anno scolastico 2013/2014 per tutti gli alunni delle scuole elementari. A completamento delle iniziative a favore della popolazione studentesca sono previsti dei contributi regionali per l’acquisto di libri di testo per i ragazzi delle scuole medie e superiori (che rispettino particolari requisiti) tramite richiesta via web collegandosi al sito della Regione Veneto. B.G.

Bruno Gardin

PIOVEZZANO / LA COMMEDIA

“Quel che conta nella vita” Sabato 28 settembre, alle ore 21, la Compagnia delle “Anime spaise” (anime spettinate) dell’ Istituto Campostrini di Verona sarà in trasferta a Pastrengo nella sala polifunzionale Leardini a Piovezzano per esibirsi nella commedia “Quel che conta nella vita”. La serata è organizzata dalla Pro Loco Pastrengo in collaborazione con la parrocchia di Piovezzano, le quali in sinergia hanno messo a cartellone, a cadenza mensile, tre commedie comiche, ma di buoni sentimenti. L’Istituto Campostrini, che ha finalità di educazione e

di formazione dei giovani studenti, ha dato vita a una compagnia teatrale nata per educare ai valori dello spirito attraverso la recitazione. Le molte donne della Compagnia che amano definirsi “attrici per amore” ci condurranno attraverso quadretti di situazioni di vita alla ricerca delle tante domande che ci assillano l’esistenza e delle possibili medicine, rappresentate «dai valori che non hanno tempo, nello scorrere delle generazioni, come l’amicizia, la semplicità, il rispetto reciproco e il saper perdonare». Le altre commedie

della stessa compagnia sono previste per il 26 ottobre con “Le memorie de me nona” e il 30 novembre con “Qual è il segreto della felicità”. Gli organizzatori della Pro Loco sono contenti della presenza a Piovezzano dei teatranti dell’Istituto Campostrini, perché promettono un buon viatico per essere più sereni e tranquilli, aspetto che di questi tempi non è cosa da poco. Le serate sono a ingresso libero e gratuito. Info: Pro Loco Pastrengo cell. 348 4424694 Albino Monauni

PIOVEZZANO. Va verso Bussolengo, un chiodo buca la ruota e interrompe la sua corsa Ancora i vandali e ancora i chiodi sulla ciclopista del Sole che da Chievo conduce fino a Canale. Ventisei chilometri di pista ciclabile con un dislivello di 140 metri realizzata quasi totalmente in asfalto con solamente il 5% del percorso in cemento. Ecco cosa è accaduto nei giorni scorsi a Piovezzano di Pastrengo, all'altezza del 13° chilometro, a una signora di Pastrengo che si era appena immessa sulla ciclabile scendendo dal cimitero di Piovezzano per dirigersi a Bussolengo: un chiodo ha trafitto copertone e camera d'aria ed ha costretto la ciclista a fermarsi e ritornarsene a casa a piedi. «Mi ero appena immessa sulla ciclabile, dopo essere scesa dalla zona cimiteriale di Piovezzano - spiega Raffaella Rosini - e compiuti pochi metri, in direzione di Bussolengo, la ruota posteriore si è sgonfiata in un attimo. Mi sono fermata per verificare ed ho trovato un chiodo conficcato nella gomma. Non ho potuto fare altro che risalire, attraversare i ponti sull'Alto Garo e sul canale Biffis e ritornamene a casa sconsolata. Certo è che così non va proprio bene. Se ne parla da alcuni mesi ma i vandali non smettono le loro azioni. Dopo di me hanno imboccato la pista due turisti tedeschi, un uomo ed una donna e, visto quanto accadutomi, si sono fermati per un aiuto. Di questo li ringrazio. Ma sono rimasti sconcertati dall'accaduto. Li ho messi in guardia affinché non accadesse loro quanto capitato a me. Hanno scrollato la testa e mi hanno fatto capire che siamo i soliti italiani. Spero che chi di competenza possa intervenire per far cessare queste azioni del tutto incresciose e anche costose per chi deve far riparare la gomma forata. E poi per una questione di civiltà e di rispetto degli altri». S.B.


Cronache

Settembre 2013 RICONOSCIMENTO. Conquistato il primato della classifica provinciale

Rivoli si conferma Comune riciclone Rivoli re dei “Comuni ricicloni” veronesi per il secondo anno consecutivo. Nel 2013, Legambiente ha premiato 64 realtà scaligere, otto in più del 2012. Sul gradino più alto del podio c’è ancora Rivoli. «È una grande soddisfazione – confida il sindaco Mirco Campanari -. Grazie ai cittadini, allo politica volta a un continuo monitoraggio da parte di noi Amministratori, agli operatori esterni e ai residenti, alla sensibilizzazione con le scuole, alle associazioni e alla collaborazione delle nostre manifestazioni, siamo riusciti a confermare il primo posto in assoluto nella provincia di Verona. Non dobbiamo fermarci ma proseguire su questa via, per

mantenere sempre il paese bello e pulito. Ricordiamo che la medaglia di comuni ricicloni viene assegnata a chi riesce a realizzare almeno il 65% di raccolta differenziata di rifiuti. L’Amministrazione e il sottoscritto siamo schierati in prima linea e diamo il buon esempio durante la giornata ecologica annuale, raccogliendo i rifiuti che i soliti incivili lasciano o gettano dai finestrini ai bordi delle strade – rammenta Campagnari -. Inoltre, io e il Sindaco dei ragazzi delle scuole primarie discutiamo su questi temi durante i consigli scolastici, cercando di porci entrambi obiettivi comuni per migliorare la situazione. Da un paio di anni racco-

gliamo anche il vetro con il “porta a porta”, un ottimo servizio ma che va controllato e rispettato per quanto riguarda le date: non mettere i rifiuti fuori dalla porta il giorno prefissato e conferirlo successivamente all’isola ecologica, comporta per il Comune ulteriori costi di ritiro. Mi spiego: tutti i rifiuti recuperabili fanno molto volume e pochissimo peso, quindi i costi del prelevamento dall’Isola Ecologica si sommano a quelli del porta a porta, oltre ai costi del personale da aggiungere per l’apertura. Chiediamo pertanto ai cittadini – conclude il Sindaco - di aiutarci a migliorare: oltre a rimanere prima nella classifica dei ricicloni, si potranno con-

Mirco Campagnari

frontare sempre i nostri addebiti in bolletta, che sono tra i più bassi del Comprensorio». Matteo Sambugaro

L’EVENTO

Rivoli Arts Festival sempre più in alto Il Rivoli Arts Festival spopola sempre di più. Numero degli eventi triplicati nel 2013, un migliaio di spettatori presenti e 400 artisti coinvolti. L’edizione di quest’anno, durata dal 22 giugno al 22 luglio, ha riscosso notevole successo. Un mese di musica, di spettacoli e tanto altro: il modo migliore per far conoscere la cittadina di Rivoli Veronese e il Forte Wohlgemuth. Ricordiamo che la manifestazione è organizzata dall’associazione Ars Poliedrica e si svolge proprio nella Batteria Bassa del Forte austriaco. L’obiettivo è

coinvolgere più discipline artistiche, selezionando, producendo e commissionando spettacoli teatrali, mostre, performance artistiche, richiamando artisti provenienti da tutto il territorio e la rappresentazione di creazioni di carattere nazionale e multiculturale. «Siamo soddisfatti, l’edizione 2013 ha avuto un ottimo successo – dichiara il fondatore e responsabile artistico di Ars Poliedrica, Rino Condercuri -. Abbiamo triplicato il numero degli eventi rispetto all’anno scorso, proponendo per esempio due spettacoli di

prosa, un concerto jazz e uno di musica sinfonica e una conferenza sugli ufo. Inoltre, siamo riusciti anche a investire il doppio in pubblicità, grazie all’apporto degli sponsor e al sostegno logistico ed economico dell'Amministrazione comunale, che ha creduto nel nostro progetto. Questo investimento ha permesso di far conoscere il Festival, l’intero paese e il bellissimo forte austriaco che la storia ci ha lasciato in eredità». Il Rivoli Arts Festival si ispira, tra l’altro, a modelli come il Festival di Edimburgo, il Festival di Avignone e il Festival di Napoli, realtà che attraverso l’arte e lo spettacolo, hanno rivalutato il territorio producendo miglioramenti sia economici che culturali. «Stiamo già pensando al futuro – precisa Condercuri -. Vogliamo offrire una varietà maggiore di spettacoli, e di miglior qualità, cercando di portare in paese artisti noti del mondo dello spettacolo e proporre produzioni di opere liriche. Confidiamo in nuovi affiliati di aziende che vedo-

CAPRINO. Cure termali a Sirmione per anziani Considerato che l’aumento dell’età comporta il manifestarsi di patologie sempre su maggior scala, l’Amministrazione Comunale promuove da anni iniziative a favore della popolazione anziana, dirette al mantenimento ed al recupero di una buona condizione fisica locale e generale della persona. «Anche quest’anno – precisa l’assessore ai Servizi sociali Paola Arduini - l’assessorato alle Politiche Sociali in collaborazione con il Circolo Culturale Terza Età di Caprino Veronese, ha ritenuto importante favorire la partecipazione dei nostri cittadini alle cure termali di Sirmione, vista l’importanza che le cure termali hanno sulla salute, sia nella fase della prevenzione che in quella della terapia e della riabilitazione. Per questo è stato organizzato il trasporto a Sirmione per l’intero ciclo di terapie di dodici giorni a partire da mercoledì 18 settembre a martedì 1 ottobre, che ha visto la partecipazione di cinquanta cittadini, residenti e non. E’ con soddisfazione – conclude Arduini - che dal 2010 l’Amministrazione Comunale organizza questo servizio, molto gradito dai cittadini, visto il continuo aumento delle iscrizioni».

no nel Rivoli Arts festival il giusto investimento economico-culturale del futuro. La sfida è aperta». M.S.

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CAPRINO / AVIS Prende avvio quest’anno il progetto “Sangue a scuola…. L’Avis entra fra i banchi”: si tratta di una collaborazione fra l’Associazione Avis e l’Istituto Comprensivo di Caprino che coinvolgeranno le classi medie in un percorso che durerà tutto l’anno scolastico. La motivazione fondamentale che ha spinto l’Avis di Caprino Veronese ad intraprendere questo progetto sono la convinzione che la sensibilizzazione all’altruismo e alla generosità verso il prossimo sono valori che vanno seminati fra i giovani in tenera età. Scopo dell’Associazione Avis è la promozione alla donazione di sangue e l’educazione della popolazione alla solidarietà. Con questo progetto in particolar modo viene avvicinato il mondo della scuola attraverso la collaborazione con gli insegnanti delle classi medie caprinesi e l’organizzazione di incontri con le scolaresche. Il progetto “Sangue a scuola…l’Avis entra fra i banchi” si prefigge lo scopo di coinvolgere i ragazzi in prima persona sul tema della donazione di sangue in un percorso che li accompagnerà in modo sistematico nell’arco di tutti i nove mesi dell’attività scolastica, attraverso momenti di analisi, approfondimento, dibattito. A conclusione del progetto i ragazzi si metteranno all’opera realizzando loro stessi un’opera creativa sulla donazione di sangue, una locandina promozionale che permetterà di vedere concretizzato il loro coinvolgimento e potrà essere usata per diffondere fra i giovani la tematica della solidarietà e della donazione di sangue. Il progetto gode di un contributo da parte del CSV, Centro Servizi del Volontariato di Verona, che finanzierà generosamente le attività che altrimenti non avrebbero potuto essere svolte. Ami la vita? Abbiamo bisogno di te Ami la vita? Sei maggiorenne, in buona salute e pesi più di 50 kg? Allora questa proposta è proprio per te!! Domenica 13 ottobre avrai la possibilità di diventare donatore di sangue: è infatti una giornata dedicata a chi vuole diventare donatore di sangue. La giornata si svolgerà presso l’ospedale di Bussolengo, dalle 8 alle 12 e avrai la possibilità di sottoporti agli esami necessari per diventare un donatore. Donare il sangue non costa niente, ma può salvare una vita: è per questo che abbiamo bisogno di te. Per informazioni contatta l’Avis di Caprino (tel. 370 1046184, email caprino@verona.avisveneto.it) possibilmente entro il 6 ottobre.


Cronache

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PROGETTI. Si chiama Investire per il futuro il concorso promosso dal Comune

AFFI / DEI RONCHI LUNGHI

Il lavoro non c’è Affi dà una mano

Strada aperta al transito

Affi investe sul domani. L’Amministrazione comunale ha bandito un progetto per accompagnare persone di età superiore ai 18 anni, e comunque in età lavorativa, che non riescono a inserirsi o a reinserirsi nel mondo del lavoro, nella ricerca di un’occupazione. L’iniziativa prende proprio il nome di “Investire per il futuro”. Il concorso si è concluso da poco: due sono risultati i beneficiari (i nomi non possono essere pubblicati per motivi di privacy), che nei giorni scorsi hanno cominciato a svolgere lavori utili alla comunità. Il servizio sociale di base fornisce all’utente informazioni e strumenti per la ricerca attiva del lavoro in modo autonomo. Inoltre, per chi è in possesso dei requisiti richiesti, viene offerta la possibilità di svolgere un lavoro subordinato part-time, con un massimo di venti ore settimanali, in accordo con la normativa vigente, secondo un programma di lavori prestabilito, in una cooperativa per un periodo massimo di

Roberto Bonometti

tre mesi. Durante questo lasso di tempo, il servizio sociale di base provvederà a monitorare la realizzazione delle azioni concordate e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ecco quali erano i requisiti per presentare la domanda e svolgere un periodo di lavoro subordinato: età superiore a diciotto anni o, comunque,

in età lavorativa, stato di disoccupazione o inoccupazione; iscrizione alle liste di collocamento, residenza nel Comune di Affi per almeno cinque anni consecutivi a decorrere dalla data di scadenza dell’avviso. avere un’attestazione ISEE, in corso di validità e comunque riferita ai redditi 2012, uguale ovvero inferiore a 10.000,00 euro, non aver riportato condanne penali che comportino quale misura accessoria l’interdizione dai pubblici uffici. I cittadini extracomunitari devono essere in possesso di documenti per il soggiorno regolare in Italia. Il rapporto di lavoro viene instaurato con una cooperativa sociale di tipo B per la gestione di servizi alla comunità sulla base di un contratto di appalto di servizi del tipo global service stipulato tra la cooperativa interessata e il Comune. «L’obiettivo dell’Amministrazione – spiega il sindaco di Affi Roberto Bonometti è attribuire a persone svantaggiate la concreta possibilità di essere collocate e

CAPRINO - SAULIEU

Dieci anni di amicizia

Il weekend a cavallo del mese di agosto e settembre si sono festeggiate le celebrazioni per il X° anniversario dalla stipula del patto di Gemellaggio tra Caprino Veronese ed il paese francese di Saulieu (in Borgognaprovincia di Digione). Infatti il paese ai piedi del Baldo ha ospitato una delegazione di trentasei gemelli d'oltralpe, compreso il loro sindaco Anne-Catherine Loisier. Il fine settimana all’insegna dell’Europa è iniziato venerdì 30 agosto, con l’arrivo di cittadini di Saulieu nel tardo pomeriggio, l’accoglienza presso la sede della nuova biblioteca in Via Sandro Pertini, un aperitivo di benvenuto alla presenza dell’amministrazione comunale e l’assegnazione delle rispettive famiglie ad ogni

gemello. Sabato 31 agosto, nella mattinata, si è svolta invece la celebrazione ufficiale del decimo Anniversario di gemellaggio presso la Sala Consiliare del Municipio, a cui è seguita una visita al Palazzo Carlotti e in particolare alla Sala dei Sogni che si conclusa con un momento conviviale. Nel pomeriggio, per raccontare al meglio il territorio di Caprino e dintorni, i francesi con l’aiuto di alcune guide esperte, sono stati accompagnati in una camminata che ha toccato la chiesetta di San Martino, il Platano dei Bersaglieri, la ditta Marmi S.Martino e Villa Nichesola con la visita del parco. La sera si è svolta invece la cena con i gemelli francesi, le famiglie ospitanti e l’amministrazione

comunale. Il giorno seguente, dopo la S. Messa alle ore 11, c’è stato poi un aperitivo di arrivederci presso il Ristorante in piazza San Marco: infatti l’anno prossimo ci sarà il ricambio dell'ospitalità e i cittadini caprinesi andranno a visitare Saulieu e le celebrazioni verranno effettuate questa volta in Francia.Ma sempre sul fronte dei gemellaggi il paese di Caprino è particolarmente attivo: infatti anche quest’anno in occasione della Fiera Montebaldina che si è tenuta dall’1 al 5 agosto i gemelli tedeschi di Gau-Algesheim sono stati ospitati dai caprinesi, inaugurando la fiera e partecipando a diverse attività e visitando numerose realtà produttive del paese. Laura Michelini

ricollocate nel mondo del lavoro. Questo progetto nasce anche dalla considerazione etica di voler rispondere tramite un’azione concreta all’attuale stato di crisi economica che ha colpito duramente il nostro Paese e che va acutizzandosi anche in ragione di una sempre maggiore difficoltà delle famiglie». Matteo Sambugaro

La strada denominata “Dei Ronchi Lunghi”, che collega il centro storico di Affi con la Località Caorsa, è stata formalmente inaugurata e aperta al transito. Si è trattato di un intervento di ripristino dell’antica via di comunicazione tra Cavaion Veronese e Affi che ora, dotata di nuovo muro di sostegno, nuova pavimentazione e nuovo impianto di illuminazione, viene messa a disposizione della cittadinanza come via ciclo-pedonabile di collegamento. «In

questo modo l’Amministrazione comunale ha inteso mettere a disposizione sia degli escursionisti, ma soprattutto dei residenti che transitano a piedi in maniera pericolosa lungo via Pozzo dell’Amore, all’interno dei muri di confine dei broli, una strada che consenta di percorrere in tutta sicurezza e con scenari decisamente più gradevoli il tratto che da Affi porta alla località Caorsa» spiega il sindaco Roberto Bonometti.

CAVAION. Casa della Musica per suonare Centro Giovanile per fare aggregazione A Cavaion riprendono i lavori di ristrutturazione del complesso rustico Villa Torre Rossa destinato a Casa della Musica e Centro Giovanile. Le operazioni escono infatti da un lungo periodo di fermo per problemi legati alla ditta che aveva vinto l’appalto, la Erredi Veneta srl. Infatti i lavori sono stati bloccati da marzo 2013 ad agosto 2013. «Nel frattempo – fa sapere il sindaco Lorenzo Sartori - è stato sciolto il contratto con la ditta Erredi Veneta srl ed è stata fatta una nuova gara per i lavori rimanenti per la conclusione dell’opera. La nuova gara se l’è aggiudicata la ditta Lavelli Francesco di Peschiera del Garda con l’obbligo di terminare i lavori entro il prossimo 30 novembre». Ecco l’elenco delle operazioni da finire: conclusione degli impianti di riscaldamento, elettrici e sanitari, tinteggiatura esterna, pluviali e allacciamento alla fognatura, muro di recinzione per delimitare la proprietà, finitura dei garage, realizzazione della rampa per i disabili e altre piccole sistemazioni interne ed esterne. «L’importo dei lavori da eseguire per finire l’opera ammonta a 70.000,00 euro – ricorda il Sindaco -. Una volta terminati i lavori, il fabbricato sarà subito messo a disposizione per l’utilizzo. Questo fabbricato, detto anche Casa della Musica sarà a disposizione in particolare delle associazioni legate alla cultura musicale: la Scuola Civica Musicale, la nuova scuola per la Banda Musicale, La Corale del Paese. Sarà a disposizione anche dei gruppi di giovani che vogliono suonare. E sarà pure la sede di un centro giovanile dove i ragazzi potranno incontrarsi e organizzare momenti culturali e incontri. Portare a termine questa opera è una grande soddisfazione per tutta l’Amministrazione comunale che dopo alcuni anni di lavori vede la fine di un lavoro pubblico molto impegnativo. Il costo totale dell’opera – conclude Sartori - è pari a 1.057.096 euro: tale cifra è stata finanziata con il contributo pari a 232.962 euro della Regione Veneto, con 230.000 euro della Fondazione Cariverona e con un mutuo a carico del Comune di Cavaion di 594.170 euro».

Rustico Villa Torre Rossa


Cultura LETTO

PER VOI

Hélène Grémillon, Il Confidente, Mondadori 2012, 239 p., 18,00€.

“Sono nata da un padre che partiva per la guerra lasciando dietro di sé una piccola pistola per le mie tasche, se fossi stato un maschio, e due donne che amava ognuna a modo suo”. Il confidente di Hélène Grémillon, opera prima, è un ottimo esordio, una storia intensa e avvincente che inizia nel 1939 con una donna, Madame M., che non può avere figli e Annie, una ragazza che stabilisce con lei un patto pericoloso: offrire il proprio utero per darle un figlio e poi tacere per sempre. Trentasei anni dopo una certa Camille, tra le numerose lettere di condoglianze per la morte della madre, ne trova una molto più lunga delle altre, di tono del tutto diverso, una specie di confessione. Un certo Louis inizia a raccontarle la storia del suo rapporto con Annie, la storia di un amore impossibile, si direbbe, che sembra non avere alcun legame con lei. Tuttavia ne è turbata, si sente in qualche modo coinvolta e comincia ad indagare. A poco a poco emerge una storia d’amore, di diversi tipi di amore, infarcita di menzogne di cui Camille è l’unica, ignara superstite. Nel romanzo, La Grémillon, nata nel 1977 con una laurea in Letteratura e Storia, fa uso di diversi stili letterari: stile epistolare, stile diario, stile attuale. Il ritmo è incalzante fin dalle prime pagine, bella l’ambientazione e i personaggi sono ben caratterizzati Una lettura che tiene ottima compagnia in questa estate che sta declinando. Da leggere. Una seconda lettura che suggerisco è Il colore del latte di Nell Leyshon. E’ la primavera del 1831 quando Mary incomincia a scrivere la sua storia: “Questo è il mio quaderno ed è di mio pugno che lo scrivo. In questo anno del signore mille ottocento e trentuno di anni ne ho principiati quindici...”. Mary viene da una famiglia di contadini, ha una gamba più corta dell’altra e i capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica dei campi e la violenza del padre quando non lavora abbastanza, ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente. La scrittura imita quella di una ragazzina semianalfabeta, ma è proprio così che la scrittrice ha voluto farci entrare ancor più nel personaggio di una bambina sfruttata, ferita, abusata, ma sempre bambina. Buono.

RUBRICHE

Il Mese

Settembre 2013

Come scrivevo l’anno scorso, settembre significava settimo mese. A cambiarne il nome ci aveva provato l’imperatore Domiziano che, censore severo in contrasto con la sua vita privata, vietò la castrazione degli schiavi, proibì alle prostitute di ereditare, applicò con rigore la legge Scantinia contro l’omosessualità, la lex Julia contro l’adulterio e il concubinato, tenne a freno i funzionari pubblici, modificò le sentenze che riteneva ingiuste e perseguì i magistrati corrotti. Domiziano, dunque, seguendo l’esempio di Giulio Cesare e di Augusto, volle ribattezzare settembre con il nome di Germanico, suo figlio adottivo, e ottobre con il proprio. Tuttavia, dopo il suo assassinio (18 settembre 96 d.C.) fu deciso di “cancellare da ogni bronzo o pietra” il nome infausto e i mesi ripreso la loro denominazione. In seguito, nessuno osò cambiare il nome ai mesi per evitare il cattivo augurio del presagio funesto. Ci provarono i rivoluzionari francesi per rinnegare, come dichiarò Gilbert Romme, “l’era volgare, l’era della crudeltà, della menzogna, della perfidia, della schiavitù finita con la monarchia, fonte di tutti i mali” ma soprattutto “per sopprimere la domenica”. Tutto si risolse in un mare di sangue. Nemmeno tutti i re messi insieme tagliarono tante teste quante la Rivoluzione in pochi anni. Romme stesso si pugnalò poco prima di finire sulla ghigliottina. Il presagio funesto si era avverato. Il ridicolo calendario rimase in vigore dodici anni e fu soppresso da Napoleone non più re, ma imperatore. Una attesa ricorrenza di settembre è la festa di San Gennaro, famosa in tutto il mondo per il miracolo della liquefazione del sangue durante l’ottava che comincia il 19 quando viene esposta la teca con le due ampolle. Gennaro, vescovo di Benevento, arrestato nel 305 d.C. durante la persecuzione di Diocleziano, venne decapitato poiché i leoni si rifiutarono di sbranarlo. Analisi sul liquido, ripetute più volte, hanno accertato che si tratta di sangue umano. Lo scioglimento del sangue, è considerato di buon auspicio per la città se avviene senza indugi, nel caso contrario si temono disgrazie. La liquefazione fu notata per la prima volta nel 1389 e fino ad oggi nessuno è riuscito a trovare la soluzione del mistero.

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a cura di Lino Venturini

IL PUNTO Ho la netta sensazione che quando un politico arriva nelle stanze del potere, la sua capacità di intendere la realtà diminuisca rapidamente e il buonsenso e la decenza vengano dichiarati fuorilegge. Sono terminate le ferie e torna sempre più problematica l’urgenza di combinare il pranzo con la cena, pagare l’affitto o il mutuo, pagare bollette, tasse, imposte e gabelle d’ogni genere. Ma non basta. Lo Stato si arroga anche il diritto di controllare la nostra vita entrando nelle vicende più intime e private dei rapporti umani, dal telefono al conto corrente, dagli acquisti/spese a ciò che dobbiamo pensare, cercando di codificare i reati di opinione come nelle peggiori dittature. Ormai non godiamo neppure della libertà degli schiavi. Però potremo consolarci pensando di avere norme avanzatissime contro il femminicidio (introducendo categorie discriminatorie sulla base del sesso, vittime di serie A e di serie B, omicidi peggiori e omicidi migliori, in ossequio all’ideologia dominante), l’omofobia (la madre di tutti i deliri e di tutte le peggiori aberrazioni giuridiche promosse dalla lobby gay con il solo scopo di distruggere la famiglia naturale), per non parlare delle irrazionali argomentazioni e illogici predicozzi sui clandestini, sull’integrazione e lo “ius soli”. Perché allora, a maggior ragione, non legiferare a tutela dei nani, dei gobbi, degli albini… Perché non tutelare i down soppressi già nel ventre materno? Perché garantire l’assistenza legale gratuita alle vittime di maltrattamenti in ambito familiare, indipendentemente dal reddito, e non alle povere vecchiette vittime di truffatori e scippatori? Non godono tutti i cittadini, forse, della normale e codificata tutela penale? E’ illusorio credere di estirpare la violenza con norme più severe in una società totalmente immersa nell’immoralità e nel relativismo. Cavalcare semplicemente l’ideologia per ricavarne vantaggi e profitti è un’abiezione. Capisco che sarebbe troppo pretendere che certi parlamentari conoscano la distinzione tra Etica e Politica, ed Etica e Diritto, ma almeno non legiferino su ciò che non comprendono. Capisco che il governo voglia dare l’impressione di fare “qualcosa” per distrarre da una realtà drammatica fatta di malagiustizia, di cattiva politica, di burocrazia asfissiante, di disoccupazione e impoverimento progressivo, ma sappiano che la sopportazione ha un limite anche per un popolo inerte e unwarlike (imbelle) come l’italiano.


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Settembre 2013

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Telefono 045 7152777 CALCIO. L’ex Consigliere regionale Figc ha scelto di allenare la formazione allievi

Comencini ricomincia dalla Montebaldina La panchina gli mancava. Terribilmente. La giacca e la cravatta da dirigente federale sono ormai nell’armadio. Perché troppo forte è stato il richiamo del campo, quel vortice di emozioni a cui lui non poteva dire di no. Christian Comencini torna ad allenare, a due passi da casa. Riparte dagli allievi della sua Montebaldina Consolini l’avventura dell’ex Consigliere Regionale e Vicepresidente Vicario del Comitato Regionale Veneto, proprio dai giovani, da dove la sua carriera era iniziata. Lo scorso dicembre è terminato il suo mandato federale: due anni pieni di ricordi e di esperienze da raccontare. Christian, però, aveva voglia di rientrare in campo, di provare ancora le vecchie sensazioni e i vecchi brividi. Lui che ha cominciato seguendo i ragazzi e guidato le prime squadre di Montebaldina, Benaco, Alba Borgo Roma e Caprino, girando dalla Seconda categoria alla Promozione. Comencini ci ha pensato qualche mese e alla fine ha colto al volo l’occasione. La Montebaldina ha chiamato, Christian ha risposto “presente”. Comencini, la ragione che

l’ha spinta a tornare in panchina? «Penso che l’essenza del calcio sia il campo, la palla che rotola dentro la porta, i contrasti con gli avversari, i dribbling, i tiri in porta. Tutte cose che puoi assaporare da giocatore o, una volta raggiunti certi limiti di età, da allenatore. Anche il tecnico respira l’aria dello spogliatoio, il clima e la tensione pre-gara, la gioia per una vittoria e la delusione per una sconfitta. Il mister vive la settimana con i propri calciatori e si sente tutt’uno con loro. Quando ero dirigente federale mi mancavano esattamente questi aspetti, perciò ho pensato di tornare ad allenare». Perché la Montebaldina Consolini? «È la squadra del mio paese e conosco i ragazzi che allenerò e le loro famiglie: con loro ho un bel rapporto di amicizia e stima. Io abito a Costermano, la terra del campione olimpico di lancio del disco Adolfo Consolini, simbolo di uno sport sano, pulito e genuino. Non solo: mio padre è stato presidente per tanti anni di questa società: desidero trasmettere ai ragazzi gli stessi valori che lui ha insegnato a

me». Riparte dal settore giovanile, proprio da dove aveva iniziato. «Esatto. I vivai sono ambienti sani, veri, in cui è ancora possibile dedicarsi al calcio nella sua espressione più pura. Nelle categorie più alte, invece, l’obiettivo principale è vincere. Magari un giorno tornerò a prendere in mano una prima squadra ma un periodo di disintossicamento mi sarà d’aiuto». La carta di identità di Comencini allenatore? «Sono un tecnico calmo, almeno all’apparenza: nascondo una passione incredibile e una grande carica emotiva da trasmettere negli spogliatoi ai ragazzi. Non ho il carattere di José Mourinho però credo di sapermi far rispettare anche senza dover per forza alzare la voce». Come mai ha deciso di ricominciare da un vivaio? «Mi piace stare con i giovani, mi sento come una sorta di fratello maggiore che può dare consigli non solo calcistici. Il mio motto è Aiutare un ragazzo rende grande un adulto».

CALCIO. Pastrengo, gli occhi sulla Prima Tre anni, se non di più, costantemente ai vertici della classifica di Seconda categoria. Promozioni sfuggite per un soffio. Una società coerente e con idee ben chiare su presente e futuro. Presupposti che fanno capire bene quale ruolo vuole giocare anche in questa stagione il Pastrengo 2006. Formazione, quella guidata dal confermato mister Paolo Brentegani, pronta più che mai a dare la stoccata vincente al torneo per arrivare lassù, dove il mirino della società è puntato, ovvero sulla Prima categoria. Per questo motivo la calda estate della compagine del presidente Segattini è stata caratterizzata da una campagna acquisti di estrema qualità, condotta al meglio dalla dirigenza. Sulla linea difensiva è arrivato il “roccioso” Federico Accordini dall’Ambrosiana, a centrocampo per dare più spessore a un reparto già competitivo ecco Luca Spinaroli dalla Montebaldina. Senza dimenticare poi il reparto offensivo arricchito con gli innesti di Andrea Marzari dalla Benaco, Matteo Gaburro dal Team, Alessandro Filippini e Davide Filippozzi dal Cavaion. «Siamo competitivi – apre Marcello Rizzi, vicepresidente del Pastrengo 2006 –. Ci siamo impegnati molto per dare continuità al lavoro che ci ha permesso di sfiorare la promozione negli ultimi due anni. I nostri obiettivi sono chiari. Siamo una società che lavora nel rispetto dei ruoli e delle idee, cosa fondamentale al giorno d’oggi».. Andrea Mantovani

Aveva ricevuto offerte da prime squadre? «Si, alcune proposte erano arrivate. Tuttavia, preferisco non fare nomi. Non mi sembra corretto nei confronti degli allenatori che ora siedono su quelle panchine». Cosa può insegnare ai ragazzi? «In primis giocare a calcio, cominciando dalla tecnica individuale e da un po’ di tattica. Ma, soprattutto, desidero trasmettere l’importanza del gruppo, del rispetto e dell’aiuto reciproco. Ottiene di più un club formato da undici giocatori discreti che collaborano per ottenere lo stesso obiettivo piuttosto che una formazione composta da undici campioni che giocano da soli, esclusivamente per mettersi in evidenza». Quanto conta un allenatore? «Parecchio. Il ruolo del tecnico è fondamentale, in particolare a livello di vivai: nel settore giovanile si possono fare molti più danni. Per esempio, uno dei motivi principali che spingono bambini e ragazzi ad abbandonare il calcio durante i primi anni è la presenza di mister poco preparati e poco

Da sinistra, Tavecchio, Blatter e Comencini

competenti. Al contrario, in prima squadra l’unico problema che gli allenatori possono causare è perdere la partita». Di cosa hanno bisogno i giovani? «Serve un punto di riferimento che dia loro tranquillità ma che allo stesso tempo trasmetta sicurezza nei propri mezzi. I ragazzi vengono al campo per divertirsi e non per essere rimproverati. Per capire se si sta svolgendo un buon lavoro, basta tenere d’occhio le presenze agli allenamenti: se ci sono tanti ragazzi, significa che il tecnico è riuscito a creare entusiasmo e partecipazione. In caso contrario, vuol dire che nel modo di lavorare dell’allenatore c’è qualcosa di sbagliato». Che ha fatto in questi mesi

di inattività? «Sono andato a vedere molte partite, sia al sabato che alla domenica, trascorrendo un vero e proprio periodo di aggiornamento. Sono sempre rimasto in contatto con la Delegazione Provinciale, con il Comitato Regionale Veneto e con parecchie società che mi hanno chiesto pareri e informazioni di qualsiasi tipo». L’esperienza in Federazione quali ricordi le ha lasciato? «Innanzitutto l’amicizia con tante persone che sento ancora oggi. Inoltre, l’avventura in FIGC ha rappresentato un arricchimento, una crescita personale e mi ha permesso di avere una conoscenza completa del difficile sistema del mondo calcistico». Matteo Sambugaro

BILIARDO / POOL-PALLA 9

Scatta la ProStar Cup La ProStar Cup 2013 è in rampa di lancio. La manifestazione internazionale di Poolpalla 9 (biliardo a buche larghe, per intenderci) si terrà nei giorni 4, 5 e 6 ottobre a Bussolengo, al Montresor Hotel Tower, struttura icona del design contemporaneo. Grazie al centro congressi e a una grande sale meeting (seicento metri quadrati completamente privi di colonne) troveranno

naturale sistemazione i sedici tavoli ProStar. Saranno presenti giocatori provenienti da tutta Europa di caratura mondiale. Nutrita anche la presenza veronese, tra le cui fila spicca la presenza di due atleti della Valpolicella: Maurizio Dalla Rosa di Pedemonte ed Enrico Perricci di Settimo di Pescantina. L’evento, naturalmente, sarà aperto al pubblico.


Sport

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BASKET. Il presidente Pasqualetto: «La crisi si fa sentire. Ma il nostro progetto va avanti con entusiasmo»

Il Villafranca riparte dalla D Il Basket Villafranca riparte dalla serie D regionale. Ma con tanta voglia di pallacanestro, la stessa passione di sempre. Per risalire subito la china e tornare a sorridere al più presto. La crisi è pressante, si sa: la società veronese ha dovuto rinunciare all’iscrizione alla Divisione Nazionale B, rimboccandosi le maniche e ricominciando dal basso. «Per colpa del grave momento economico, il Gruppo Industriale Tosoni non è stato in grado di rinnovare della prima squadra, confermando comunque il proprio supporto alle attività giovanili portate avanti di concerto con la Polisportiva San Giorgio – spiega il presidente Stefano Pasqualetto . Quella del Gruppo Industriale Tosoni è stata una presenza fondamentale che ci ha permesso di passare dalla Promozione fino alla Divisione Nazionale B, consentendoci di progredire tecnicamente e di avvicinare alla pallacanestro un numero sempre maggiore di persone. Pertanto ringrazio di cuore alla famiglia Tosoni che ha mostra-

to e mostra con i fatti di credere nello sviluppo del movimento sportivo giovanile». Ora c’è la serie D regionale ad attendere il club di Villafranca. «Attenzione, non c’è nessuna intenzione di gettare quanto seminato nel corso degli anni: l’attuale categoria rappresenta la prima, forzata, tappa di un nuovo progetto di crescita – aggiunge Pasqualetto -. Nell’immediato dobbiamo parlare di ridimensionamento. Doloroso però necessario per rivedere alcuni aspetti, dalla parte gestionale alla parte economica, inventandoci nuove ed efficaci soluzioni che ci permettano di riprendere a crescere. In sostanza, abbiamo consapevolmente e responsabilmente deciso di rallentare la corsa ma solo perché il nostro cammino possa durare più a lungo». Il Villafranca Basket esordirà in campionato domenica 22 settembre, in casa, contro il Gemini Basketball. La squadra è stata affidata a coach Ugo Schiavi, allenatore noto nel veronese, che negli ultimi anni ha allenato in serie C1

Stefano Pasqualetto

a San Bonifacio. Schiavi conosce bene tutte le categorie di basket regionali. È stato scelto lui per amalgamare al meglio il nuovo gruppo e formare un mix di qualità di giovani e giocatori più esperti. «La nostra idea era quella di creare una formazione che fosse espressione dell’intero paese – riprende Pasqualetto -. Vista la mancata risposta economica da parte della società imprenditoriale villafranchese, ne

deduciamo di non essere riusciti a trasmettere quanto desideravamo. Prendiamo atto della profondità della crisi, che colpisce sempre più duramente aziende e famiglie, però siamo anche convinti che questo momento di enorme difficoltà non scalfirà i valori che ci hanno ispirati fino a oggi». Avanti con la stessa passione, insomma. Con la medesima voglia di divertirsi e di regalare emozioni. «Ci piacerebbe

che tutte le dimensioni della società civile, politica, economica e sociale, partecipassero il più possibile, secondo le diverse specificità – sottolinea il presidente -. Agli imprenditori abbiamo chiesto di suddividere l’impegno economico con un contributo minimo affinché il peso non sia troppo gravoso, ai dirigenti abbiamo chiesto di proseguire il loro servizio gratuito, ai giocatori e ai tecnici chie-

deremo di contribuire con le loro qualità allo sviluppo del progetto. Infine, ai tifosi chiederemo, pur capendo la loro profonda delusione, di continuare a sostenerci con entusiasmo, come hanno fatto fino ad ora, offrendo loro un maggior coinvolgimento e una maggior partecipazione che speriamo in futuro si possa tradurre in un azionariato popolare». Matteo Sambugaro


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L’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Adolescenti e sessualità

Lo sviluppo della sessualità durante l’adolescenza è preponderante, in questo periodo, infatti, si completa la maturazione sessuale e si evidenziano in modo definitivo i caratteri sessuali secondari. L’impulso sessuale si manifesta in modo diverso nei ragazzi e nelle ragazze: mentre nei maschi le esigenze biologiche sono specifiche e predominanti, orientate ad una scarica della tensione attraverso l’orgasmo, nelle femmine il desiderio sessuale è meno esclusivo è come una sensazione diffusa e fortemente impregnata di emozioni. Per questo nei maschi troviamo la tendenza a vivere l’esperienza sessuale sul piano corporeo, le ragazze invece legano la sessualità più alle emozioni e ai sentimenti. In questo periodo, i

mutamenti che si verificano nel corpo dell’adolescente possono essere al tempo stesso motivo di orgoglio e di imbarazzo. A giocare un

ruolo importante in questo caso è l’atteggiamento dei genitori nei riguardi del sesso, atteggiamento che i ragazzi hanno vissuto negli anni pre-

cedenti. Se i genitori hanno trattato questo tema con imbarazzo invece che con naturalezza, può svilupparsi nell’adolescente un analogo

imbarazzo ed una certa insicurezza. È nella famiglia che gli adolescenti apprendono le modalità della vita di coppia, osservando l’atteggiamento con cui vengono espressi l’affetto e l’amore. La sessualità umana non coincide con gli organi genitali ed il loro funzionamento, ma comprende l’intero corpo e tutta la persona, la sessualità costituisce un elemento determinante per lo sviluppo della personalità, è un mezzo di espressione e di comunicazione; riguarda il modo con cui ciascuno si percepisce come uomo o donna e la sua modalità di porsi in relazione agli altri. La sessualità non è qualcosa che viene coinvolta solo quando si desidera soddisfare il bisogno sessuale, ma l’essere femmina o maschio si riflette su tutto quello che fac-

ciamo. Chiedersi “chi sono” significa porsi delle domande sulla propria identità di genere. Lo sviluppo psicologicoemozionale, nell’adolescente, non procede di pari passo con lo sviluppo fisico, per questo nel giovane troviamo frequenti oscillazioni psicologiche fra l’emancipazione verso una maggiore indipendenza e la regressione ad atteggiamenti infantili. Sul piano della sessualità l’alternanza tra le necessità che emergono a livello fisico e le richieste psicologiche di individuazione, diventa spesso un importante banco di prova, un terreno sul quale sperimentarsi, un supporto al distacco dai genitori e contemporaneamente la ricerca di un luogo in cui rifugiarsi affettuosamente, o scappare al bisogno.


BENESSERE

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Spazio Donna

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Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

YOGA E PILATES: LE DIFFERENZE “Sii presente a ogni respiro. Non fare che la tua attenzione vaghi per la durata di un solo respiro. Ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione.” (da Tecniche spirituali sufiche del XII sec.) Eccoci quasi tutti rientrati dalle vacanze … più o meno riposati! Il modo migliore per mantenere il più a lungo possibile i benefici raggiunti è continuare a prendersi cura di noi stessi. Cominciando da subito. Qui di seguito illustro i benefici di due tecniche molto conosciute e ormai da molti anche praticate. Fate attenzione però: le proposte sul mercato sono ormai molte ma, come spesso succede regna la confusione. Sto parlando di Yoga e Pilates. Lo yoga è una disciplina millenaria, nata in India, che possiamo definire terapeutica, poiché ha lo scopo di unire corpo, mente e spirito. Alla base della filosofia dello yoga c'e' il concetto che mente e corpo sono una cosa, e che il corpo con gli strumenti giusti e nell'ambiente adatto può guarire se stesso. Lo yoga studia l'interiorità umana. Il suo scopo primario è quello di far emergere in ciascuno la consapevolezza della propria natura essenziale. Consapevolezza della postura, allineamento e schemi di movimento sono alla base dello yoga che viene scelto da molti principalmente perchè riesce ad indurre un profondo stato di rilassamento anche nel bel mezzo di un evento fortemente stressante. I benefici quindi consistono in uno stato di tranquillità e felicità. Nella pratica dello yoga gli esercizi e le posizioni – asana - vengono eseguiti in un gruppo sotto la guida di un istruttore. E' possibile praticare diverse forma di yoga anche a seconda dell'obiettivo da raggiungere. In occidente è molto praticato l’hatha yoga, ricco di posizioni ed esercizi mirati a migliorare l’assetto posturale e respiratorio. Tutte le forma di yoga includono la meditazione, la riflessione e la coordinazione tra respiro e movimento. Il Pilates è un metodo molto più recente. Non vanta la tradizione millenaria dello yoga, ma nella vasta panoramica delle ginnastiche moderne risulta una valida opportunità per ritrovare un sano rapporto con il nostro corpo. Il metodo Pilates ha un gamma completa di matwork (esercizi eseguiti a corpo libero su un materasssino) e include anche il lavoro sulle macchine. Lo scopo del Pilates è il rafforzamento degli addominali, il miglioramento della postura, la stabilizzazione e l'allungamento della colonna vertebrale, il miglioramento dell'equilibrio. Il Pilates rimodella il fisico gradualmente e coinvolge tutto il corpo, non ha un numero di ripetizioni eccessivo anche perchè pone l'enfasi più sulla qualità degli esercizi che sulla quantità. Si incentra sulla stabilizzazione dei muscoli del core che costituiscono il centro dei movimenti permettendo al resto del corpo di muoversi liberamente. Definirei il metodo Pilates un'attività a basso impatto, il che lo rende adatto anche per la riabilitazione e la prevenzione degli infortuni. Basilare è il controllo della respirazione e la concentrazione. L'equilibrio tra forza e flessibilità fa sì che si possa ottenere un rimodellamento generale del fisico. Direi che se il vostro obiettivo è rimodellare il fisico, diventare più elastici e allo stesso tempo correggere la postura, il metodo Pilates è quello che fa per voi. Se invece il vostro obiettivo è governare il corpo partendo dalla vostra mente va meglio lo yoga. Diffidate di metodi “misti”. Le due discipline possono essere complementari. Praticare yoga non significa escludere la pratica del Pilates. Ma una classe (lezione) deve essere o solo yoga o solo Pilates. Praticate, praticate, praticate! Namastè.

QUANDO I RAGAZZI SBAGLIANO...

a cura di Paolo Dalla Vecchia Educatore professionale

Talvolta, per i motivi più svariati, gli adolescenti possono commettere degli errori e trovarsi nei guai con la giustizia. C’è chi sbaglia perché non seguito dai genitori o in situazioni di indigenza economica, chi perché vicino a sé in famiglia o nel gruppo dei pari ha modelli “negativi” e tende ad emularli, ma c’è anche chi, pur avendo una situazione socio-familiare apparentemente normale va a cacciarsi nei guai in maniera più o meno consapevole per i motivi più svariati. La cosa più importante in questi casi è aiutare questi ragazzi ad uscire dallo schema “negativo” e dai modelli antisociali interiorizzati facendosi aiutare dai servizi socioeducativi del territorio. Il primo passo per i ragazzi è quello di ammettere le proprie responsabilità senza ma e senza se, sia davanti alla Giustizia,sia nel proprio ambiente sociale e familiare prendendo le distanze da ambienti e persone negative. (assunzione delle proprie responsabilità). Il secondo passo è quello di compiere un percorso riabilitativo, un progetto educativo dove ci si possa impegnare a livello sociale facendo qualcosa di buono per gli altri; idealmente un risarcimento morale del giovane individuo nei confronti della società ( volontariato, stage, lavori socialmente utili, ecc.). Il terzo passo è quello di una ricostruzione del sé improntata su un nuovo sistema valoriale; alimentare un vero e proprio nutrimento e ninfa vitale per accrescere l’autostima dei ragazzi nella loro nuova o riconquistata “immagine positiva”. (correttezza e rispetto per gli altri e per se stessi, onestà e responsabilità). Mai come in questi casi possiamo dire che è importantissimo intervenire il più presto possibile e che “ non tutto il mal vien per nuocere”. Per gli interessati ai gruppi genitori con figli adolescenti o preadolescenti che partiranno a fine settembre ricordiamo di contattare il Centro Informagiovani di San Pietro in Cariano allo 045/6801778 o di scrivere a infospic@libero.it

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

MERLUZZO AGLI AGRUMI INGREDIENTI: 4 filetti di merluzzo 2 limoni Finocchietto 1 arancio 120 ml panna acida Sale, pepe PROCEDIMENTO: Disporre i filetti in un piatto, irrorate con il succo di limone, parte del finocchietto e della buccia d’arancia. Lasciate in marinata 4 ore circa in frigorifero. Forno 220°/230°. Trasferite in pirofila i filetti scolati bene, cospargere con i restanti aromi, sale e pepe. Cottura 10 minuti in forno caldo. Sfornate e irrorate con olio e panna acida. Leggero ed appetitoso!



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