ANNO XXVIV - N. 09 - SETTEMBRE 2014 - Stampato il 15/09/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
Speciale Marmo e c marmomac 2014
SONA. Il Comune dice “no” all’alta velocità (pag. 17) PESCANTINA. Festa in onore della Canoista d’oro ai mondiali, Chiara Carbognin (pag. 7)
le vostre
Lettere PENSIONI
I pensionati non vedono il futuro che si erano preparato con diligenza e sacrificio, tanto sacrificio, ma sapevamo di inseguire una meta che ci avrebbe gratificato, almeno negli ultimi anni della nostra vita. Noooo … non è così, non vorrei fare il profeta di una sventura prossima futura, ma quando sentiamo parlare che toccheranno le pensioni “d’oro”, dai 3-4 mila euro al mese in su, non possiamo fare altro che preoccuparci, l' avevamo previsto e adesso arrivava l' ulteriore stangata, fatta sulle detrazioni alle pensioni, che per adesso saranno sulle fasce “alte” ma nel giro di pochissimo tempo, andranno a detrarre quelle “d’argento” e quelle di “bronzo”, poi arriveranno anche a quelle di “cartone” (500 euro al mese) non so cosa potranno detrarre ad un povero pensionato con reddito da fame. Questa è la drammatica situazione che stiamo vivendo, non vogliamo parlare più di tasse, di caro benzina di ticket sanitari, di IMU, non vogliamo neanche citare ancora tutti i balzelli che stiamo pagando, ma il disagio che stiamo vivendo è tanto e drammatico. Ci mancava Renzi che non ci considera e informa che non ci darà nessun aumento nel 2015, a suo tempo promesso, anzi ora non sa proprio quali promesse mantenere. Il ministro delle finanze, stima due anni alla ripresa se facciamo le riforme altrimenti non si sa niente. Questo governo è riuscito a suscitare un sentimento di guerra generazionale, oggi i giovani imputano agli anziani il disastro che stiamo vivendo e chiedono percentuali della nostre pensioni, anziché trovare loro una soluzione … noi ci siamo adattati a tutto pur di crearci un reddito, le soluzioni ci sono o si devono inventare. I Pensionati sono molto preoccupati, ci rendiamo conto del momento che stiamo vivendo. Non vediamo sbocchi a breve anche se il governo ci propina le solite balle quotidiane. Caro Governo, pensa piuttosto di chiudere la maggior parte delle società partecipate, di abbassare le pensioni che partono dai 90 mila euro al mese e giù fino ai tremila, snellire la burocrazia, l'esercito, vendere le proprietà demaniali, rientra con le missioni militari estere, troviamo una soluzione forte per fermare l'immigrazione, le banche che sono sempre più ricche e che con la scusa della crisi non elargiscono aiuti per lo sviluppo. Non so quali decisioni potranno prendere i Pensionati nel prossimo futuro però confermo il disagio, la frustrazione, la disperazione, ma non la rassegnazione che ci aiuterà ad essere forti nel momento che ci metteranno all' angolo saremmo rabbiosi, determinati e vendicativi. Ho letto sugli ultimi quotidiani che informano l'opinione pubblica che uno stuolo di pensionati, risparmiando il riscaldamento dei mesi invernali, preferiscono andare in paesi del terzo mondo perché anche con una pensioncina decente si può vivere in modo dignitoso. Non so per quanto tempo ci permetteranno di fare queste povere vacanze, tasseranno anche queste mentre agli industriali che hanno delocalizzato il lavoro il Governo non chiede niente. Avanti così, non so per quanto cari ladri maledetti. Gianni Guglielmo Pozzani segretario provinciale partito dei pensionati
LAVORO
3
Settembre 2014
PESCANTINA
“Umani o disumani?” “Caro Sindaco...” Gentile Direttore, buongiorno. Mi sono svegliato questa mattina con questa domanda: esseri umani o disumani? O semplicemente dimenticati. Ho visto uno spot che ricordava di non abbandonare i cani. Ma noi popolo dei 55/60 anni cosa siamo? Se ancora dobbiamo lavorare, c'è ancora qualcuno che pensa a noi? Alla nostra esperienza, alla nostra professionalità, al nostro buon senso, alla capacità di trasmettere tutto questo. Come si possono formare le nuove generazioni se non ci sono più gli esempi. Parlo di quelli positivi! Come potremo competere nel futuro, con gli altri paesi, che invece cercano di arricchire il bagaglio dei giovani con chi può farlo. In Italia si prendono i giovani solo perchè costano meno, ma alla fine costano di più, perchè non hanno esperienza, non hanno visto o imparato. Abbiamo dimenticato che per l'intera nostra vita non si finisce mai di imparare da qualcuno che direttamente o indirettamente ce lo insegna, ce lo trasmette, ci fa vedere come deve essere fatto. Passiamo il nostro tempo a portare curriculum, a farci conoscere, speriamo che gli amici ci diano una mano nel farci conoscere nuove persone e quindi avere nuove opportunità, che poi inevitabilmente finiscono nel ...ci penso ... ti faccio sapere ... mandami una inutile e-mail! Ma la cosa peggiore è che a casa, le persone che ti dovrebbero sostenere e avere fiducia in te, sono le prime che dimenticano - o fanno finta che non esistano - tutte queste difficoltà legate all'età. Pensano che tu non abbia voglia di lavorare! E così oltre che frustrato fuori, ti senti frustrato anche dentro. Non solo in casa, ma dentro nell'anima. Insopportabile! Un peso che più prima che poi, ti schiaccia! Non è il rimanere senza lavoro, che porta a conseguenza estreme di ogni genere; è questa considerazione che hanno di te le persone che dovrebbero conoscerti più delle altre. E in più non riesci a capire per quale cattiveria o cuore di pietra, per non dire di peggio, lo facciano. Non so quali tristi giorni e
notti mi aspettano e se avrò ancora la forza di parlarne, ma questo che ho scritto, non l'ho scritto solo per me, ma per quanti, in situazioni simili, non facciano questo errore contro natura nei confronti di chi amano o hanno amato, perchè è nella avversità che chi si ama dona e riceve nuova forza, perchè tutti lotteranno assieme e non si sentiranno né soli, né abbandonati! Lettera firmata Davvero triste e toccante questa lettera. Quello che dice il lettore è purtroppo vero, ma in Italia gira così. Per assumere un “non più giovane” i costi per il datore di lavoro sono esorbitanti e assurdi. I nostri governanti dovrebbero imparare dal Nord Europa, decisamente più evoluto e più a favore del cittadino … ma, si sa, i “nostri” di imparare proprio non ne vogliono sapere!
Caro direttore, Luigi Cadura, sindaco di Pescantina, una volta eletto ha detto che sarà sindaco di tutti i pescantinesi. Io però purtroppo ho molti dubbi su quanto da lui affermato. Ne ho infatti la conferma e ne spiego il perché. In qualità di rappresentante di oltre 400 firmatari ho inviato a Cadura, appena è stato eletto, una lettera regolarmente protocollata alla segreteria del Comune. Il tutto per segnalare il problema del passaggio pedonale da via Butturini a via Ponte ingiustamente chiuso dal proprietario Giacopini dopo 45 anni di regolare apertura prevista nell’atto notarile di vendita del terreno, firmato anche dallo stesso Giacopini. Non avendo ricevuto alcuna risposta sia telefonica che scritta ho nuovamente scritto, circa un mese fa, al Sindaco senza avere anche questa volta alcuna risposta. Eppure il problema non è di poco conto perché interessa, oltre ai cittadini e commercianti del posto, soprattutto le persone anziane e i disabili per evitare lunghi percorsi. Cari pescantinesi, questo sarebbe il Sindaco di tutti? Io comunque non mollo, in quanto mi sta a cuore la lealtà, la giustizia e la correttezza. Conto quindi sulla Giunta e l’intero Consiglio comunale del Paese. Pertanto, cari pescantinesi, a voi giudicare chi si dedica o meno ai bisogni e necessità della Gente, concretamente e non solo a parole. Renato Tomezzoli
MERCATINO Acquisto ceramiche, soprammobili, giocattoli, libri, cartoline, fotografie, figurine, fumetti, lampade, stereo, radio e dischi. Sgombero gratuitamente case e appartamenti.
Tel. 347 9385584
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Viale dell’Industria, 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino
Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)
Numero chiuso il 15 - 09 - 2014
Le Vostre Lettere
Settembre 2014
POLEMICHE
OCCIDENTE
“Il Vescovo e l’agnostico” Non vedo cosa ci possa essere di tanto grave nel fatto che il nostro Vescovo di Verona Mons. Zenti abbia invitato gli Alpini a difendere la famiglia naturale, oggi così bersagliata, come una volta essi difendevano la Patria, a tal punto da scatenare “l’ira funesta” di Angelo Campedelli, capo degli atei e agnostici, manifestata su L’Arena di mercoledì 30 luglio come se Mons. Zenti avesse invitato gli Alpini a compiere un reato pubblico! Non è forse sotto gli occhi di tutti lo sfacelo al quale sono ormai ridotte le nostre famiglie, a motivo di un programma luciferino ben mirato che ha causato sofferenze atroci, tradimenti, vendette, suicidi, omicidi anche di innocenti? Eliminare la famiglia naturale per privilegiare altre innumerevoli “tipologie o ammucchiate sessuali” di vario genere non ha prodotto altro che gente schizofrenica, nevrotica, malata, depressa, insoddisfatta… che va avanti a forza di psicofarmaci, di incontri occasionali e di animali domestici con cui condividere la propria solitudine e disperazione. Se la comprensione deve essere massima per tutte le debolezze di tutte le persone, tipologie e categorie
esistenti sulla terra, questo non ci dispensa dal dovere di proclamare la verità dai tetti se veramente vogliamo il bene dell’uomo, e c’è un solo modo per conseguirlo: difendere la famiglia naturale, cioè quella formata da un solo uomo e una sola donna in un legame stabile e aperto alla vita, e i dolcissimi nomi di “mamma e papà”, le prime e ultime parole che sono pronunciate da tutti noi, anche sul letto di morte a 90 anni, e chissà quante volte le avrà pronunciate anche il nostro interlocutore sfascia-famiglie. Un grazie al nostro Vescovo Mons. Zenti per questo a altri interventi coraggiosi che sta offrendo in molte occasioni, un grazie anche a buona parte della Giunta Comunale di Verona, capeggiata dal Consigliere Alberto Zelger che ha votato una mozione a favore della famiglia naturale e contro l’indottrinamento sessuale nelle scuole a bambini che hanno solo bisogno di giocare, con la speranza che serva di esempio e incoraggiamento anche per altre città e Regioni; un grazie a tutti coloro che si battono per la difesa di questo sacrosanto diritto, nella convinzione che l’uomo non è proprietà dello Stato di cui può disporre a piacere
esautorando il diritto dei genitori ad educare i propri figli, come nei regimi totalitari, ma è innanzitutto soggetto di diritto le cui decisioni fondamentali di vita e di scelta spettano a lui e ai genitori. La scuola statale o comunale deve insegnare a leggere, scrivere e far di conto… tutto il resto non le compete. Quale autorità o politico ha incaricato i dipendenti delle USL di irrompere nelle nostre scuole per impartire questa distorta “educazione sessuale” ai nostri ragazzi, perfino ai bambini, proibendo ai genitori di dissentire o di esonerare i loro figli? Sta aumentando infatti il numero dei bambini sottratti ai genitori per motivi pretestuosi, per affidarli ad assistenti sociali o educatori statali. La profanazione degli innocenti sin dalle scuole primarie imposta come dovere scolastico dalle pubbliche amministrazioni che si trasformano in “associazioni a delinquere” è un peccato gravissimo! Difendere gli innocenti da questi soprusi spacciati come programma scolastico è fonte di merito qui sulla terra e poi nel Cielo. patrizia@patriziastella.com - www.patriziastella.com
ISLAM
“Persecuzione ai Cristiani” Egregio Signor Direttore, la cosiddetta "grande stampa" non mi sembra abbia dato gran che di rilievo alla notizia di una vera e propria persecuzione dei cristiani in Iraq (Mosul) per ora, ad opera dei fondamentalisti Jihadisti. Nelle ambizioni dell' Isis ci sarebbero anche Spagna e Cina e tutti i territori una volta sotto il dominio islamico per costituire un unico califfato islamico. Non importa se in epoche diverse. Il loro fanatismo è giunto al punto di marchiare le case dei cristiani con la lettera araba che corrisponde alla nostra "N" di Nazareno e dato il via ad una terribile serie di saccheggi, violenze, barbarie di ogni genere contro i cristiani in particolare, ma anche contro tutti quelli che non la
5
pensano come loro, compresi gli stessi mussulmani, non jihadisti. I miliziani dello "Stato islamico" interpretano in modo politico ed estremo alcuni principi suggeriti nel Corano. Nel loro "sacro furore" hanno intimato ai cristiani di convertirsi al loro credo o ad abbandonare le loro case con la minaccia abbastanza esplicita che il disobbedire può significare anche la morte. Infatti con l'occupazione dei miliziani essere cristiani può anche ai giorni nostri, significare morire per la fede, come in altri tempi. A Mosul hanno dato alle fiamme l'arcivescovado e depredato i profughi in fuga perché l'ultimatum dell'Isis ai cristiani è scaduto. Un esempio di intolleranza reli-
giosa è rappresentato dal fatto di intrattenere in carcere Asia Bibi da circa 1900 giorni senza alcun reato, ma dal solo fatto di essere cristiana in uno stato islamico. Fra tanto male qualche timido spiraglio di luce, per la verità, mi sembra giusto dare risalto a quei giovani mussulmani che rifiutano la persecuzione messa in atto contro i cristiani in Iraq. L'Associazione di volontariato "Iraqi builders", che ha aderito alla campagna "siamo tutti cristiani" realizzando centinaia di tazze dipinte con questo slogan. I ragazzi le stanno distribuendo nei mercati, nei ristoranti, nei club privati della città, lanciando un messaggio di coesistenza e di pace sociale. Giancarlo Maffezzoli
“E la sua classe dirigente” Mi chiedo di che pasta sia fatta la classe dirigente del nostro Occidente. Proviamo a vedere che cosa ha combinato negli ultimi anni. Si inventò una guerra in Iraq inventandosi la balla delle armi di distruzione di massa che Saddam non aveva, o comunque quello che aveva glielo avevamo venduto noi al tempo della sua guerra contro l’Iran, gas compreso. Il risultato adesso è di un Iraq spaccato tra sciiti e nientedimeno che un califfato islamico che vede nell’Occidente il nemico da abbattere. Al tempo delle primavere arabe si schierò senza se e senza ma dalla parte di quelli che protestavano, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, l’Italia di Napolitano, la Merkel sempre titubante ma sempre alla fine schierata con gli altri, tutti dalla parte delle folle in piazza, così, senza chiedersi cosa stava succedendo, senza sforzarsi di capire. Con il risultato che adesso in Tunisia c’è un governo di fratelli musulmani moderati (?). In Egitto Obama in pratica disse a Mubarak di farsi da parte, presero il potere i fratelli musulmani, poi
gli americani pentitisi (ma questi non imparano mai dai loro errori?) favorirono il colpo di stato del gen Al Sisi il quale adesso è al potere con l’uso della forza, come per esempio 600 condanne a morte per l’uccisione di un poliziotto, e con un consenso risicato dato che la costituzione è stata votata dal 30% degli egiziani. In Egitto ci sono attentati di cui poco si sa e nel Sinai c’è la guerriglia. E poi la Libia, un’autentica follia. Abbattemmo un dittatore, Gheddafi, che sarà anche stato poco simpatico, per sostituirlo con il caos, quando si sa che la dittatura per quanto sia un male è sempre meglio del caos. Adesso oltre ad avere nella Libia un buco nero da cui partono verso l’Italia decine di migliaia di disperati, abbiamo anche il piacere di dover fare i conti con un emirato fondamentalista a Bengasi e quindi vicino alla Sicilia. Questo emirato avrà sicuramente nel califfato iracheno un fratello nella comune battaglia contro i valori dell’Occidente. Battaglia fatta non in punta di fioretto, ma a suon di bombe. In Siria
sostenemmo la primavera araba, con il risultato di tre anni di guerra civile, ed anche lì con una mezza vittoria dei fondamentalisti. E poi l’Ucraina. Anche lì lo stesso copione: gente in piazza contro un governo democraticamente eletto, noi schierati senza se e senza ma con la protesta, ed il risultato è il riavvio della guerra fredda con la Russia, fredda in tutti i sensi dato che importiamo molto gas per riscaldamento proprio dalla Russia. Siccome in Europa non abbiamo alcun problema, cioè non abbiamo ondate migratorie, non c’è Ebola alle porte, non abbiamo nessunissima crisi economica, noi che cosa facciamo? Andiamo a facilitare il fondamentalismo islamico in tutto il Nordafrica e nel Vicino Oriente. Andiamo a metterci contro la Russia, che si sta alleando alla Cina e forse all’India.La migliore sintesi di quanto detto si vede secondo me in un quadro di Bruegel in cui si vede una fila di ciechi trascinata dentro un pozzo per colpa del primo. Alessandro Caliari
Le Vostre Lettere
Settembre 2014
FAMIGLIA 1
6
FAMIGLIA 2
“Complimenti al Consiglio di Verona” “No genitore 1 e 2...” La Manif Pour Tous Italia esprime pieno apprezzamento per la recente decisione del Consiglio Comunale di Verona di “vigilare affinché, nelle scuole di competenza comunale, venga data un’adeguata informazione preventiva ai genitori sul contenuto dei progetti di educazione all’affettività e alla sessualità e di tenere nella dovuta considerazione le ragioni di dubbio o contrarietà dai genitori stessi segnalate. La decisione di coinvolgere i genitori è di assoluto buon senso e rende operativi diritti fondamentali della famiglia già riconosciuti nelle Dichiarazioni Internazionali e nella nostra stessa Costituzione, ma ha gettato nel panico le associazioni del movimento gay, che con un’interrogazione parlamentare del senatore del Pd Sergio Lo Giudice (presidente onorario dell'Arcigay e fondatore del Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Omosessuali) denunciano un fantomatico tentativo “omofobo” di limitare la libertà didattica delle scuole sui temi legati all’omosessualità. Non si capisce però perché i genitori dovrebbero lasciare carta bianca sull’educazione sessuale dei loro figli alle associazioni del movimento gay, che da anni entrano indisturbate nelle classi scolastiche proponendo corsi e lezioni senza minimamente condividerne i contenuti con le famiglie, esclusive protagoniste della scelta educativa dei loro figli in ambiti così intimi e delicati. Sappiamo che dietro molti corsi sulla sessualità o sull’affettività si nasconde in realtà l’ideologia gender, che nega la complementarietà tra il maschile e il femminile quale dimensione essenziale delle relazioni sessuali e affettive interpersonali; progetti di “contrasto alle discriminazioni” si concretizzano poi spesso nella rappresentazione di “famiglie speciali” in cui la generazione della vita perde ogni più naturale nesso con la presenza di un uomo-padre e di una donna-madre,
ad esempio con la promozione della barbara pratica dell’utero in affitto quale strumento di pari opportunità per coppie gay desiderose di prole. Tutelare il diritto della famiglia di mantenere un saldo controllo sull’educazione impartita da terzi ai propri figli è un atto dovuto prima che opportuno, con buona pace delle pretese del movimento gay. La Manif Pour Tous Italia La Manif Pour Tous Italia è un’associazione laica, apartitica e aconfessionale, che nasce sulla scia dell’omonima realtà francese per ribadire che l’unicità della famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna, riconosciuta col matrimonio, e il diritto di ogni bambino di avere un padre e una madre sono beni senza appartenenza politica né religiosa. I benefici sociali dati dalla loro tutela e promozione sono “pour tous”: per tutti. L’attività de La Manif è svolta nel costante rispetto della dignità personale di chiunque. www.lamanifpourtous.it mail info@lamanifpourtous.itfacebook La Manif Pour Tous Italia twitter @manifpourtous.it
Egregio Direttore, agli amici che mi hanno chiesto perchè ho gioito per la decisione del Comune di Verona di difendere la famiglia naturale, rispondo: perchè ci sono già troppi bambini che soffrono il divorzio, che mancano di un padre e di una madre, per "produrne" di altri con il "matrimonio" gay. Ne vediamo già tanta di sofferenza, perchè aggiungerne altra? Tempo addietro una ragazza francese, Claire Breton, scrisse una autobiografia, "Ho due
mamme" (Sperling & Kupfer). In essa raccontava di un'altra sua amica, anche lei figlia di una coppia di lesbiche, che parlando del padre biologico, sentito per la prima volta al telefono, ebbe a dire al suo ragazzo: «Sai, oggi ho sentito per telefono il mio sperma...». Sì, perchè bisogna dire la verità: per fare un figlio due donne devono comperare il seme di uno sconosciuto maschio; due uomini, viceversa, l'ovulo di una sconosciuta donna. E' questo che vogliamo? Cleire
Breton concludeva la sua autobiografia così: «Ma mi sento diversa. Sono consapevole che le mie scelte di adulta sono opposte a quelle che ho vissuto nell'infanzia. Ho sofferto per alcune privazioni, ma adesso tento di rifarmi. Per il mio futuro desidero una esistenza normale, non lo nego. Voglio creare la famiglia che mi è mancata...». Anch'io voglio che ogni bambino possa dire "mamma" e "papà", non genitore 1 e genitore 2. Annalisa Gioia
CRISI
“Ma loro dove vivono?” Cari lettori, quella che sto per raccontarvi purtroppo non è una favola ma sacrosanta verità (almeno come tale ci è stata propinata da un telegiornale delle ore 19). Qualora vi fosse sfuggito, siamo in piena crisi economica e se c’è crisi è crisi per tutti. Fortunatamente però c’è lo Stato che, visto che i nostri parlamentari – poverini con quei quattro soldi che guadagnano non riescono a comperarsi neanche un paio di ciabatte, ha pensato bene di fornire loro gli abiti e per coloro che indossano le gonne anche i
collant. Ma se proprio dovevano far loro un abito, perché non mettergli una bella divisa, almeno così sarebbero stati immediatamente riconoscibili da chiunque, dandoci la possibilità di allenarci al lancio del pomodoro. Il consumo dei pomodori andrebbe alle stelle e forse ne gioverebbe l’agricoltura. Del resto ad Ivrea non si fa la battaglia delle arance? Orbene, io proporrei quella dei pomodori. Una mega salsa innanzi ai palazzi del potere, immaginate che soddisfazione. Vorrei però ricordare loro
una favoletta che abbiamo studiato sui libri di scuola e che poi, visto che intorno al 1600 è realmente avvenuta, favoletta non è. Ebbene un certo Tommaso Aniello stanco di abusi, tasse e gabelle varie, organizzò l’insurrezione del popolo al grido di mora o malgoverno (la famosa insurrezione di Napoli). Ora continuano a dirci che prima del giudizio universale tutto sarà sistemato. Sarebbe un vero peccato che qualche testa calda si facesse avanti proprio adesso. Giovanni Callea
LEGGI
“Omofobia o eterofobia” Egregio Signor Direttore In merito alla controversa proposta di legge sull'omofobia vorrei elevare un forte grido di allarme per i rischi che comporta un intervento normativo in quella delicata materia. Una vera e propria emergenza democratica, dal momento che in gioco vi sono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pensiero e della libertà religiosa. La libertà di coscienza, con la conseguente libertà di opinione, di scelte culturali e religiose, costitui-
sce la base di quella sana laicità che l'Occidente ha recuperato dopo secoli di fatiche, di tensioni e di violenze, grazie anche al contributo della grande tradizione di vita e del magistero della Chiesa cattolica. Oggi su questa sana laicità del nostro popolo e della nostra società incombe un pericolo gravissimo. Si profila quindi per la prima volta, a più di settant'anni dalla fine del regime fascista, il reato d'opinione, opera identificativa dei tempi torbidi delle ideolo-
gie stataliste, che parevano definitivamente consegnate alla storia. Si perché, chi manifesta dissenso sul "gender"(scelta sessuale) incorre in sanzioni penali, che potrebbero essere scontate, in alternativa alla detenzione ai servizi sociali in associazioni gay. Se la proposta di legge non venisse modificata dal parlamento, così com'è, senza esagerare, si può affermare, senza tema di smentita, di essere alla "rieducazione maoista". Lettera Firmata
Cronache
Cronache
7
PESCANTINA. Evento in onore della canoista “d’oro” ai Mondiali
“Ovazione” per Chiara Servizi di
Lino Cattabianchi Festa grande per la canoista Chiara Carbognin, alla fine di un’annata da incorniciare con l’oro mondiale in Valtellina nella categoria C1 di discesa fluviale e l’argento ai campionati europei di Banja Luka in Bosnia-Erze-
govina. Doveva essere un appuntamento per tutta la frazione di Arcè che attendeva la “sua” campionessa, ma il maltempo ha costretto gli organizzatori a spostare la kermesse al palazzetto dello sport di via Risorgimento, intitolato a Doriana Pasetto. Banda musicale di Busso-
lengo per accogliere Chiara che nel complesso suona il bassotuba, e Inno d’Italia con la tromba squillante di Gilberto Pinali, del maestro Flavio Rudari e il tamburo del cavalier Augusto Pizzamiglio. Sul maxischermo le immagini della discesa “mondiale” sull’Adda, dove Chiara
IL PERSONAGGIO. Mesaroli, disegnare «mi dà felicità» C’è una data precisa nel recente passato di Alviano Mesaroli: il 30 giugno 2012. Quel giorno entrò in una cartoleria e ne uscì con cartoncini e pennarelli. Da quel giorno e per un mese intero Alviano disegnò per oltre 10 ore al giorno, dimenticandosi anche di mangiare. «C’era qualcosa dentro me che mi teneva lì a disegnare – afferma -, a inseguire forme, a dare colore ai pensieri che arrivavano da soli, senza che li suscitassi, senza che ne dovessi sollecitare l’emersione dalla parte più profonda del mio io. Una sensazione di felicità, di appagamento». Un nuovo capitolo che va avanti, a 60 anni suonati, dopo una vita nello sport attivo. Alviano Mesaroli per 33 anni, dal 1980 al 2013, è stato il presidente del Canoa club Pescantina e ha allevato generazioni di campioni. Nessuno ha vinto più di lui nella canoa italiana: 11 coppe del mondo, 10 campionati del mondo; 7 campionati europei e si è perso il conto di quelli italiani. Il pensiero più forte in questi 30 anni da presidente e allenatore è stato di «allevare una generazione che potesse andare avanti da sola – aggiunge - e oggi che questo si è realizzato ho passato la mano. Anche sotto la spinta di questi nuovi interessi per la pittura e il disegno che ora sono indispensabili: creano in me un equilibrio cui difficilmente rinuncerei». E tutto sembra nato per caso, nei tempi morti degli esami di terza media. «Come insegnante di educazione fisica alle medie – racconta Alviano - partecipavo ai lavori della commissione e assistevo agli orali, ma non facevo domande. E, mentre ascoltavo i ragazzi agli orali, disegnavo a penna nera sui fogli bianchi, in modo non attento, lasciando che la mano andasse da sola. Alle fine della mattinata i colleghi mi chiedevano i fogli o si facevano le fotocopie. Ad una certo punto la Loretta Sorio, insegnante di educazione artistica, mi suggerì di provare coi colori e la stessa tecnica. Così ho fatto e ho scoperto un mondo che non conoscevo. I colori si tratta di accostarli e per me subito era una fatica, ma poi vedevo che si accostavano da soli. Insomma, quando comincio su un cartoncino bianco non ho nessun tipo di progetto». Arrivando nella sua bella casa di via Ponte si viene accolti, sotto il portico di ingresso, da una sinfonia di colori che rimandano ai mandala della tradizione indiana legata al buddismo. E l’effetto luminoso pare concentrarsi nei quadri dove l’oro illumina gli effetti geometrizzanti di un segno minuzioso e chiuso, eppure alla ricerca del mistero. «Da molto tempo mi dedico alla meditazione –sottolinea Mesaroli - in un viaggio di ricerca dell’autoconsapevolezza. E’ la mia personale ricerca della felicità che ora continua, dopo aver passato anni in giro per il mondo, dentro una dimensione che comprende tutto il mondo». Alla mostra dei suoi lavori, durante la sagra di san Lorenzo, proprio sotto il portico di via Ponte, folla Alviano Mesaroli davanti di visitatori e commenti ad una sua composizione entusiastici.
Chiara Carbognin col bassotuba e la Banda di Bussolengo
ha messo in riga le atlete francesi. Stupisce in questa ragazza acqua e sapone, che ha appena chiuso il quarto anno al liceo scientifico Fracastoro, piazzandosi anche lì nelle “Pagelline d’oro 2014”, questo mix di candore e determinazione. Anche il sindaco Luigi Cadura è accorso alla festa con tutta la Giunta: «Conosco Chiara fin da piccola – ha affermato -. In lei c’è entusiasmo, impegno, fatica: ecco i risultati. Chiara è una campionessa in tutto». «Sono felice per la mia famiglia – ha risposto con semplicità l’atleta - per i miei amici del
Canoa club, per Vladi Panato che ci ha guidato a questo traguardo e per la frazione di Arcè. Grazie a tutti». E Vladi Panato, presidenteallenatore del Canoa, pluricampione mondiale, quello che sui fiumi di tutto il mondo, a partire dal ‘93 in Val di sole, ha vinto più di tutti in assoluto nella storia e a 42 anni è ancora campione italiano: «Una vittoria cercata, voluta con determinazione, quella di Chiara. Ma è anche la vittoria di tutto il Canoa club». Ed è proprio questo il valore aggiunto all’oro di Chiara Carbognin: una schiera di
giovani atleti, tra cui Alice Panato, figlia di Vladi, e Mattia Quintarelli, freschi argenti europei a Banja Luka. Grande soddisfazione da parte del neo incaricato allo sport, Simone Aliprandi, e targhe per tutti. Su quella di Chiara la “riconoscenza” dell’Amministrazione comunale e della cittadinanza di Pescantina. Gran finale con la poetessa Anita Peloso Vallarsa che ha dedicato una poesia alla frazione di Arcè e Chiara al bassotuba che ha “guidato” la banda nella marcia “Nel parco”, tra gli applausi del pubblico.
IL COMPUTER AL SERVIZIO DELL’ODONTOIATRIA Capsule e ponti in 24 ore senza la “scocciatura” della presa dello stampo della bocca Il sistema CAD/CAM è un innovativo metodo altamente tecnologico che permette di costruire un restauro protesico in una unica Dott. Marco seduta. I materiali che si possono usare con questa tecnologia Castellani sono svariati,si possono costruire denti o ponti in resina fino ad arrivare a capsule in disilicato di litio (materiale altamente estetico privo di metallo) che hanno una durezza e una resistenza alla pressione 7 volte maggiore rispetto ad una corona in ceramica eseguita con la tecnica tradizionale. In cosa consiste? Il sistema CAD/CAM è composto da un dispositivo di acquisizione del dente da ricostruire (impronta ottica in 3D), da un software di progettazione tridimensionale e da una molatrice computerizzata. Questi tre elementi ci permettono di realizzare in una sola seduta un restauro estremamente preciso, resistente ed estetico. Il ricorso alle tecnologie digitali si è già affermato in numerosi campi medici. La produzione di restauri dentali con il metodo CAD/CAM è una pratica ormai consolidata.Ora il modello “analogico”, inteso come la comune catena di processi dal rilevamento dell’impronta convenzionale fino alla realizzazione del modello in gesso, viene digitalizzato in misura crescente. Come funziona? L’impronta digitale è il metodo più preciso ed innovativo di rilevamento dell’impronta. I dati immagine acquisiti per via endorale dall’odontoiatra vengono convertiti in un modello di dati 3D e trasmessi direttamente alla molatrice computerizzata. In questo modo, per numerosi casi di restauro non è più necessaria l’impronta tradizionale, operazione che risulta sgradita alla maggior parte dei pazienti. La modellatura digitale garantisce la precisione del lavoro, minimizza le fonti d’errore e accresce la soddisfazione dei pazienti. I vantaggi? Questo si traduce in reali vantaggi per i pazienti che risparmiano tempo ed evitano quelle varie sedute che, con i metodi tradizionali, erano necessarie al dentista per prendere le impronte e fare le prove dei manufatti nei diversi stadi della loro costruzione. Questo risultato è reso possibile dalla combinazione dell’innovativa tecnologia di ripresa digitale e dall’avanzato software 3D. La combinazione delle singole immagini riprese, assicura impronte ottiche esatte non solo nel caso di denti singoli, ma anche in caso di scansione seriale di più elementi. Gli affidabili modelli tridimensionali così ottenuti consentono di realizzare, oltre a faccette, corone, intarsi (ricostruzioni estese cementate) anche ponti provvisori e definitivi.
DOTT. MARCO CASTELLANI Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369
www.castellanistudiodentistico.it pubbliredazionale
La Parrocchia di Settimo organizza la tradizionale
Sagra dell’Addolorata Settimo di Pescantina
19-20-21-22 Settembre 2014 VENERDÌ 19 Ore 19.00 Apertura Stand enogastronomici Ore 21.00 Serata Cabaret con “Beppe Bifido e i Castion Boys” SABATO 20 Ore 15.00 Concerto Campanario Ore 19.00 Apertura Stand enogastronomici Ore 20.30 Ballo liscio con l’Orchestra Spettacolo “Fiorella e Dennis” Ore 22.00 Piccolo intervallo con i ballerini della scuola di danza “Fisicamente” di Bussolengo DOMENICA 21 Ore 11.00 Santa Messa Ore 11.30 Assaggio gastronomico (costo simbolico euro 1) Ore 12.30 Apertura stand enogastronomici Ore 14.30 L’US Ausonia in collaborazione con il Gruppo Sagra organizza il 12° Gran Premio “Città di Settimo” – Trofeo Franco e Guido Calabrese Corsa ciclistica Cat. Esordienti classe 2000/01 Ore 19.00 Riapertura stand enogastronomici Ore 20.30 Direttamente dalla Romagna l’orchestra spettacolo “Gianfranco Azzali” LUNEDÌ 22 Ore 19.00 Apertura stand enogastronomici Ore 20.30 Tutti in pista con la grande orchestra di “Linda Biscaro” Ore 22.00 Estrazione lotteria benefica
Cucina casalinga con specialità gastronomiche – Grande pista da ballo – Pesca di beneficenza – Grandioso Luna park Ampio parcheggio Gli organizzatori declinano ogni responsabilità
Il Gruppo Sagra di Settimo ringrazia Il Comune di Pescantina, i Carabinieri, la Polizia locale
Cronache
Settembre 2014
9
VILLAFRANCA. Il servizio sarà operativo nel locale centrale della stazione
FARMACIE / LA SVOLTA
Arriva l’Emporio che fa Solidarietà
Ricetta rossa in pensione
Il 5 settembre, in sala giunta del municipio di Villafranca, gli enti del Tavolo di coordinamento della vicaria di Villafranca-Valeggio e la Rete Talenti di Verona hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per l’attivazione dell’Emporio della Solidarietà. Un servizio integrato che sarà operativo a breve, presso il locale centrale della stazione di Villafranca dove un tempo c’era la biglietteria, rivolto a famiglie nello stato di bisogno dove saranno messi a disposizione generi alimentari primari che non avranno un prezzo ma dei punti, che saranno scalati dalla tessera degli aventi diritto, attribuiti dai servizi sociali del territorio, in relazione alle esigenze della famiglia e a diversi parametri. Ha precisato il sindaco di Villafranca di Verona Mario Faccioli: «Il protocollo ha l’obiettivo di dare una risposta immediata al bisogno alimentare, ma contiene anche il desiderio di mettere in atto progetti che portino a sensibilizzare una crescita educativa, formativa come risposta a quello che sarà il futuro di una società che è cambiata e sta cambiano. Serve una condivisione tra i comuni e le diverse realtà che operano a tutto campo, nel sociale, nello sport, in tutti i campi, al di fuori dei campanili. C’è assoluta necessità di coordinamento». «Facciamo parte
della vicaria VillafrancaValeggio dal 2008, insieme a tante donne e uomini di buona volontà, i veri protagonisti che hanno saputo stringere alleanza per la marginalità sociale – ha evidenziato il vicesindaco con delega alle politiche sociali Nicola Terilli che ha sostenuto il progetto -. Non spreco del cibo deve camminare di pari passo con azioni e progetti anche all’interno delle scuole, per far capire ai ragazzi quanto sia importante questo tema oggi». I beni di prima necessità non dovranno mancare «portiamo qualcosa dalla nostra dispensa – è il messaggio di mons. Giuliano Ceschi direttore della Caritas Diocesana Veronese. Adottiamo se possibile uno scaffale che i cittadini, le associazioni, mi auguro le aziende locali, potrebbero rifornire periodi-
camente al bisogno. All’interno dell’emporio, che non è un supermercato, si offrirà il necessario per vivere dignitosamente. La dignità è fondamentale si potrà ritrovare all’interno dello stesso unitamente al gusto di fare la spesa. Meglio se ci saranno strutture che permetteranno alle mamme e ai bambini di stare assieme, diventando così anche un importante luogo di socializzazione». Il parroco del Duomo don Giampietro Fasani ha evidenziato il «bisogno di coordinamento lavorando in rete per evitare di seguire i soliti e lasciare molti bisogni, senza risposte, domande d’alimentazione, d’inserimento, di lavoro, di presenza. Fino a qualche tempo fa sapevamo chi fossero i poveri, oggi non sappiamo chi rimane a casa senza lavoro. Incontriamo famiglie che
L’ASSOCIAZIONE. Il Lions Club Peschiera pensa anche ai non vedenti Con un milione e 350mila soci distribuiti in oltre 46mila Club il Lions Club Internazionale è la più grand’organizzazione di servizio al mondo. Conduce la sua attività di volontariato per il bene delle comunità in 207 paesi dislocati nelle diverse aree geografiche del pianeta. “We serve” (noi serviamo) è il motto dei Lions e il Club di Peschiera lo rende concreto ogni anno promovendo attività e servizi utili alle realtà del territorio che comprende i comuni di Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise e Pastrengo. Presieduto da Loredana Bavosa per l’anno sociale 2014/2015 il Club ha scelto come service principale l’acquisto di un cane guida da donare ad una persona non vedente della zona, nell’ambito del tema su cui verterà l’anno “La Vista” uno dei grandi progetti di cui i Lions si sono sempre occupati e si occupano a livello mondiale. «Vogliamo far conoscere agli abitanti del territorio e non solo – afferma la presidente Loredana Bavosa – quello che facciamo, quello che possiamo e vogliamo fare al servizio degli altri. Il nostro Club offre l’opportunità ai soci di portare avanti nobili cause, servire assieme ad amici e diventare leader nella comunità. I Club rappresentano molto per i Lions ma ancor di più per le persone che sono assistite». Per la concretizzazione di questo pensiero appuntamento, in Piazza Municipio a Peschiera domenica 28 settembre nel pomeriggio per una gran manifestazione organizzata dal Club locale con il patrocinio dei comuni del proprio hinterland. La Scuola Cani Guida dei Lions Club di Limbiate darà dimostrazione dell’addestramento cui sono sottoposti i cani guida e del “lavoro” che compiono quando Loredana Bavosa affiancano una persona non vedente. C.G.
avrebbero voglia di guardare al futuro ma che fanno fatica a vederlo. Vedo quindi l’emporio non solo come risposta a determinate esigenze, ma anche come centro d’ascolto». Simonetta Manara presidente di Giracose l’associazione onlus capofila del progetto sottolinea l’importanza del progetto, finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato che vede nella Caritas Diocesana il regista, «su cui stiamo lavorando da più di un anno con la voglia di mettere in rete le capacità del mondo associativo con il contributo delle amministrazioni comunali. La firma del protocollo è una partenza per il recupero di cose, e il bisogno alimentare è importante, e di persone favorendo il loro inserimento o reinserimento nel mondo sociale». Per il servizio - è stato posto l’accento - occorrono volontari che potranno mettersi in contatto con le amministrazioni, le associazioni aderenti al progetto o tramite il sito di prossima istituzione www.emporiodivillafranca.it Claudio Gasparini
Dall’1 settembre la ricetta rossa per le prescrizioni farmaceutiche è andata in pensione. Al suo posto il cittadino riceve dal medico di medicina generale il cosiddetto “promemoria” o “memo” da consegnare al farmacista. «Adesso il cittadino comincia a toccare con mano la rivoluzione che si sta operando a livello sanitario grazie ad un progetto globale di informatizzazione - spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Il cittadino a partire dal 1° settembre arriverà in farmacia con il “promemoria”, un documento cartaceo recante i suoi codici di riferimento e il medicinale prescritto che il farmacista “ritroverà” nel sistema informatizzato perché già inseriti dal medico di medicina generale, sempre nel pieno rispetto della privacy. I moduli rossi ancora in vigore saranno quelli relativi alle visite specialistiche, alle analisi di laboratorio e ad alcune tipologie di farmaci come gli stupefacenti, i prodotti in distribuzione per conto o quelli prescritti a livello domiciliare. Ricordo che Stato, Regioni, Asl Farmacisti e Medici stanno lavorando da anni a questa rivoluzione sanitaria che avrà in futuro molti sviluppi come quello legato alla “bruciatura” del fustello del farmaco, che renderà possibile anche a livello telematico evitare qualsiasi truffa sulla commercializzazione di farmaci rubati, falsificati e altro. Chiediamo al paziente di essere tollerante - conclude Bacchini - perché potrà accadere che in questa prima fase le procedure sia dal Medico che in farmacia siano leggermente più lunghe». Il progetto FSEr relativo al Fascicolo sanitario elettronico è a cura della Regione del Veneto e coordinato da Arsenàl.IT, il Consorzio delle 23 aziende sanitarie ed ospedaliere regionali. Riccardo Reggiani
Cronache
Settembre 2014 BUSSOLENGO. L’assessore Stefania Ridolfi illustra i programmi del Comune
La sussidiarietà in primo piano Servizi di
Lino Cattabianchi Sussidiarietà in primo piano nell’agenda dell’assessorato ai servizi sociali di Bussolengo, guidato da Stefania Ridolfi. Sul tappeto la gestione e la cura dei beni comuni, tema per il quale è in via di adozione un regolamento. «Al centro –spiega l’assessore - vi è il tema della sussidiarietà. L’obiettivo è far riprendere coscienza ai cittadini del loro ruolo sociale. Non ci si può più trincerare dietro il fatto che uno, pagando le tasse, per forza deve ricevere un servizio dal Comune. Il Comune, attraverso il regolamento – precisa Ridolfi - non può far altro che sostenere la libera iniziativa dei cittadini. Sullo stesso tema, la cura dei beni comuni da parte di tutti, contiamo di riuscire ad organizzare a metà settembre un convegno sulla sussidiarietà che è il
Stefania Ridolfi
cuore del regolamento». Tra gli altri impegni dell’assessorato la revisione dei parametri Isee, in collaborazione con il Dipartimento economia dell’Università di Verona e altri comuni del territorio veronese allo scopo di applicare una più equa tariffazione dei servizi, come le rette per l’inserimento all’asilo nido o i
servizi a domanda individuali. E’ allo studio anche il regolamento sull’erogazione dei contributi e di altre provvidenze economiche. «Ci vuole uno strumento – sottolinea Ridolfi- che tenga conto delle mutate condizioni di disagio in cui vivono molti cittadini del nostro Comune e che
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Centro Anziani, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, In Galleria Ramonda, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico
sia efficace per aiutare e contrastare situazioni di difficoltà. Al momento è in vigore un regolamento piuttosto datato e ci sembra pertanto opportuno rivederlo». Due altri progetti sono allo studio: lo psicologo in farmacia e il Centro sollievo. Conclude l’assessore: «Lo psicologo in farmacia è un'iniziativa sperimentata lo scorso anno in una farmacia del nostro comune. L'adesione ci impegna anche economicamente per sostenere questa proposta, al momento sperimentale della durata di sei mesi, di una prima consulenza psicologica nei confronti dei cittadini che vanno in tutte le farmacie del nostro territorio. Il Centro sollievo, l’ex Cafè Alzheimer, è gestito prevalentemente dall’Ulss 22. Bussolengo vi partecipa con altri 4 comuni».
10
BUSSOLENGO
Sei famiglie in casa Ater Sono sei le famiglie che hanno trovato casa in via U. Foscolo a Bussolengo, nella nuova palazzina dell’Ater. «Ringrazio l’amministrazione di Alviano Mazzi – ha sottolineato il sindaco Paola Boscaini perché ha iniziato e portato avanti questo progetto. La casa era stata pensata in un primo tempo dall’Ater per essere messa in vendita. Ma con la crisi sopravvenuta questo progetto non si è realizzato ed allora abbiamo chiesto di mutare la destinazione dell’immobile: non più sul mercato, ma per famiglie, ad affitto sociale. Siamo stati ascoltati in Regione e dal presidente dell’Ater, Nico Cordioli che si è adoperato, in tempi brevi, per realizzarla. Certo, la graduatoria di coloro che chiedono una casa popolare a Bussolengo non si esaurisce: ci sono circa altre 50 famiglie che hanno fatto richiesta di un’abitazione ad affitto sociale. Le attuali condizioni non ci consentono di dare corso a tutte le richieste, ma il problema della casa a Bussolengo rimane una priorità dell’amministrazione comunale». Gli assegnatari degli appartamenti sono stati selezionati nella graduatoria interna del Comune di Bussolengo dai Servizi sociali. «Abitare una casa nuova è un’esperienza emozionante –ha sottolineato l’assessore al sociale Stefania Ridolfi rivolgendosi agli assegnatari - e sono felice per voi che avete coltivato a lungo questa speranza. Mi auguro che possiate essere solidali tra di voi realizzando così quelle pratiche di buon vicinato che ai nostri giorni si sono un po’ perse. A Bussolengo – conclude l’assessore Ridolfi- ci sono case ad affitto popolare in lungadige Trento nell’area dell’ex macello e in via Venezia, tutte abitate e gestite da Ater. Rimane sfitto un appartamento in un condominio di fronte a quello appena inaugurato, ma necessita di lavori di ripristino».
BUSSOLENGO. Controlli più intensi per evitare vandalismi I vigili urbani di Bussolengo nelle scorse settimane hanno sorpreso e identificato tre minorenni che si erano introdotti abusivamente nella palestra Aldo Moro che si trova in via Dalla Chiesa ed è la struttura sportiva coperta più grande e importante del paese. La polizia municipale stava tenendo d’occhio questo edificio che è stato oggetto, negli ultimi mesi, di atti vandalici. I ragazzini, che dopo l’identificazione sono stati consegnati ai genitori, si sono giustificati dicendo che erano andati in palestra per allenarsi nella particolare specialità sportiva del “parkur”, una disciplina acrobatica, nata in Francia e che consiste nell’eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo. «I ragazzi – spiega il comandante della polizia locale, Enrico Bartolomei - si erano introdotti all’interno di pomeriggio e avevano messo a soqquadro la palestra e le attrezzature. Questa situazione non si era mai riscontrata in precedenza: a volte riscontriamo gruppi di ragazzi nei parchi gioco che spesso fanno confusione, al di là dell’orario, o lasciano sporco e talvolta danneggiano le attrezzature. Questi episodi non sono frequentissimi, ma a volte succedono, per lo più d’estate. Il controllo sarà intensificato anche nella fascia serale, proprio per prevenire questi comportamenti e consentire a tutti i cittadini un uso tranquillo dei beni comunali». «Da tempo – sottolinea il sindaco Paola Boscaini, referente per la polizia locale e l’ordine pubblico - ci era stato segnalato che dei ragazzi si introducevano abusivamente in palestra. I vigili e le forze dell’ordine stanno collaborando con l’Amministrazione comunale per cercare di salvaguardare i beni pubblici». Prosegue, infatti, il servizio di sorveglianza, anche serale, da parte della polizia municipale per la prevenzione degli atti di vandalismo e dei furti, per il controllo del rispetto delle norme sulla raccolta differenziata e delle regole relative alla conduzione dei cani nel centro abitato e alla salvaguardia della quiete pubblica. «Al di là di questi controlli – conclude il sindaco - spiace constatare il mancato senso civico sull’uso dei beni pubblici. Mi dispiace che si debbano usare mezzi repressivi perché la prima cosa sarebbe agire preventivamente sull’educazione. A volte questo non accade, a partire proprio dalle famiglie».
Cronache
Settembre 2014 BUSSOLENGO. Il presidente Piccoli: «Tante presenze, collaborazione e trasparenza»
11
BUSSOLENGO
Il Consiglio ripassa con pesche e kiwi un anno di lavoro
La “Festa d’estate”
Servizi di
Lino Cattabianchi Scade il primo anno di attività del Consiglio comunale di Bussolengo, eletto nel giugno del 2013, che ha visto un’alta percentuale di presenze durante i lavori assembleari: circa il 95% e pochissime le assenze, sempre motivate da cause superiori. «Il Consiglio – spiega il presidente, Ugo Piccoli, che traccia un bilancio dell’attività - ha trovato un buon ritmo di lavoro esaminando un’ottantina di delibere, tra le quali un buon numero di mozioni, durante una settantina di ore di presenza in aula. Fin da subito, mi sono attivato per trovare un metodo condiviso, aiutato in questo dai capigruppo di maggioranza e opposizione, dai quali ho avuto una collaborazione costruttiva anche per l’opera di mediazione svolta dal capogruppo di maggioranza Alessandro Pasetto, arrivando sempre a calendarizzare i lavori in funzione delle oggettive priorità». Per la prima volta nella storia amministrativa del Comune, le riprese consiliari sono trasmesse in diretta streaming. «La tra-
sparenza – continua Piccoli - è stata la nostra bussola di comportamento, testimoniata dal fatto che uno dei primi provvedimenti presi dal Consiglio è stata la trasmissione via streaming dei lavori consiliari, sia in aula che in commissione». Tra le difficoltà iniziali, la necessità di aggiornare un regolamento comunale ormai lacunoso. Le sedute del Consiglio comunale sono state 21, per un totale di 83 delibere e 16 verbali. Vanno aggiunte le sedute della Commissione speciale
per l’ospedale Orlandi presieduta dal consigliere Barbara Setti, e delle tre Commissioni consiliari permanenti: due presiedute dagli esponenti della maggioranza Luciano Penna e Roberto Vassanelli, e una dal consigliere di opposizione Giovanni Amantia, che hanno lavorato a pieno ritmo. Le interrogazioni e interpellanze presentate dai Consiglieri di opposizione hanno trovato da parte del sindaco Paola Boscaini una pronta risposta nei tempi previsti dal regolamento, sia per
iscritto che in forma pubblica. Nelle discussioni in aula, il Consiglio ha affrontato questioni amministrative legate principalmente al bilancio, all’organigramma del personale, alla nuova casa di riposo, al futuro dell’ospedale Orlandi, all’asilo nido, al Consiglio dei ragazzi, al Piano degli interventi, all’arredo urbano e alla viabilità. Non sono mancate le mozioni presentate dall’opposizione su temi etici, sul diritto alla pace, sul gioco d’azzardo, e su altri importanti temi di carattere generale come il referendum per l’indipendenza del Veneto. Il costo annuale delle sedute riferito alla sola presenza in aula dei consiglieri è stato di 6.300 euro circa. «Il nuovo bilancio di previsione – conclude Piccoli - è stato approvato in un’unica seduta fiume grazie al grande lavoro degli uffici competenti, della giunta, dell’ufficio di presidenza e allo spirito di fattiva collaborazione tra tutti i Consiglieri che sono orgoglioso di rappresentare. Sono convinto che Bussolengo possa contare anche in futuro su una classe dirigente di livello, maggioranza e opposizione insieme».
BUSSOLENGO / IL RINNOVO DEL GEMELLAGGIO
Gli amici di Nieder Olm Grande commozione tra i rappresentanti di Nieder Olm e di Bussolengo per la cerimonia della firma del rinnovo del gemellaggio arrivato al trentesimo anno. «Risale al 1983 – ha ricordato Luigi Barbi, ex sindaco di Bussolengo che avviò questo rapporto con la cittadina tedesca - il primo contatto con il mio corrispondente di allora, l’ex sindaco Hans Valentin Kirschner. Ci trovammo all’aeroporto di Francoforte e subito iniziò un rapporto di simpatia e di condivisione di un presupposto fondamentale: lo stare insieme tra la gente, avrebbe costituito la forza del gemellaggio che fu stipulato l’anno dopo, nel 1984». «Sono stati 30 anni di buon lavoro - ha risposto, commosso,
Kirschner -, una notevole opportunità di crescita e siamo stati subito convinti che Bussolengo era il paese più adatto per Nieder Olm». Nell’annunciare l’istituzione di un Comitato permanente per il gemellaggio, presieduto da Silvino Piona, il sindaco Paola Boscaini ha sottolineato la necessità di «dare un nuovo impulso al sodalizio con Nieder Olm, un patrimonio ormai condiviso da tutti i cittadini». L’attuale sindaco di Nieder Olm, Dieter Kuhl, ha ribadito l’importanza di una «integrazione solidale in tempi di crisi economica. Il pianeta si sgretola – ha concluso - per le guerre in corso in Iraq, Siria, Ucraina e Gaza. Una buona base per un’Europa pacifica
Se la nostra distribuzione non riesce a raggiungervi
...CONpotete SOLI 10 € ANNUI... riceverlo a casa vostra in abbonamento postale Tel. 045 7152777 C.c. postale n° 81285140 - intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 - 37026 - Settimo di Pescantina
sono i rapporti personali di vera amicizia. Un grazie ai volontari che da entrambe le parti sostengono queste iniziative».
Pesche e kiwi in cucina: i prodotti tipici del territorio hanno caratterizzato la Festa d’estate di Bussolengo. Dopo il debutto del risotto alle pesche servito nella cena a Villa Spinola e molto lodato dai commensali per la sua freschezza, al ristorante da Guido di San Vito al Mantico, lo chef Paolo Cappuccio, che gestisce il ristorante gourmet la "Casa degli Spiriti" di San Zeno di Montagna, ha messo a punto due piatti: un primo e un dessert, in una dimostrazione riservata agli addetti ai lavori. Ravioli d’anatra profumati all’amarone con pesche padellate e Monte veronese, la prima prelibatezza che ha unito i gusti più caratteristici del territorio veronese in un insieme indovinatissimo di sapori e profumi. Trasparenza di kiwi, vaniglia e yogurt, il dolce che chiude il pranzo, ha aggiunto un tocco delicato alla performance di Paolo Cappuccio, il cui valore di chef è riconosciuto a livello internazionale. «Questa iniziativa – spiega il sindaco Paola Boscaini - nasce dal fatto che il nostro territorio dispone di alcune eccellenze che devono essere promosse per il grande pubblico. Abbiamo pensato che pesche e kiwi potevano dare vita ad un piatto semplice e di grande qualità come solo l’esperienza di un grande chef poteva mettere a punto. L’esperimento, grazie a Paolo Cappuccio che ha offerto generosamente e gratuitamente la sua collaborazione, è stato un successo e credo che presto entrerà nel menu dei ristoranti di Bussolengo. Un grazie ai gestori del ristorante “Da Guido” per la cortese ospitalità». Paolo Cappuccio lavora da quando aveva 14 anni, in giro per l’Europa, e per non perdere mai il contatto con le realtà più importanti della gastronomia mondiale. Dopo una lunga esperienza all’estero è rientrato in Italia e nel 2009, a Madonna di Campiglio è stato premiato dalla Guida Michelin con l’ambita stella. Dal 2012 gestisce la cucina della “Casa degli spiriti” di San Zeno di Montagna.
BUSSOLENGO GRUPPO DI PITTURA ARTEMISIA Riprende l’attività del gruppo di pittura “Artemisia” che si ritrova al martedì e al venerdì, dalle 9 alle 12, al circolo Danese di Bussolengo. Il sodalizio artistico, nato nel 2007 e presieduto da Silvana Maraia, è coordinato da Ada Bertasi e Riccardo Rinaldi. Vi si insegnano le tecniche del disegno e della pittura ad olio, ad acrilico, acquarello, matita, gessetti e pastelli. Ora sono più di 40 i partecipanti e altri sono destinati ad aggiungersi. Il gruppo Artemisia ha coordinato la mostra estemporanea in via Mazzini alla recente Festa d’Estate, dove sono stati coinvolti anche i bambini che hanno chiesto seduta stante di poter disegnare con matite e colori. «E’ stata una grande soddisfazione –sottolinea Giuliana Battistoni Marangoni, una delle socie più attive del gruppo - vedere questi ragazzini provare un vivo interesse per il disegno». Fa parte del gruppo anche Vera Zaballi, la pittrice che ha regalato il suo quadro con un suggestivo scorcio della chiesetta di San Valentino alla delegazione tedesca di Nieder Olm per i 30 anni del gemellaggio con Bussolengo. Per contatti e iscrizioni, 045.7151705.
Cronache
Settembre 2014
12
PESCANTINA. Pesche in vetrina, come da tradizione. Gli espositori erano una quindicina
La Mostra saluta l’annus horribilis La famiglia Fugolo peschicoltori storici
Va in archivio la 68° Mostra delle pesche, al termine di un’annata da dimenticare con sei devastanti grandinate e prezzi in picchiata «molto al di sotto del costo di produzione» come ha rilevato Alessio Giacopini, direttore dei mercati di Bussolengo-Pescantina e SonaSommacampagna. All’esposizione in via Ponte, curata con passione da Luigi Gaspari e Agostino Perlina che girano per settimane nelle aziende peschicole in cerca dei campioni migliori, hanno partecipato una quindicina di espositori. «Poco – sottolinea Gaspari , rispetto alla frequenza degli anni scorsi; molto in considerazione dell’annata 2014. Ma il prodotto della nostra zona è sempre di grande qualità». Significative le presenze istituzionali: gli onorevoli Gianni Dal Moro, Silvia Benedetti e il vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Bonfante e l’on. grillina Silvia Bendetti della Commissione agricoltura. Molti i sindaci presenti che non hanno mancato di sottolineare la necessità di una unione di intenti per sostenere questo comparto in difficoltà «come tutta l’ortofrutta ita-
PESCANTINA. La parrocchia prepara la festa della Famiglia
liana». Sull’orgoglio dei peschicoltori ha messo l’accento Filippo Moroni della Coldiretti. «Ma l’orgoglio non basta più – ha concluso -: occorre ritrovare un rapporto con la grande distribuzione». Dai sindaci di Pescantina, Luigi Cadura e di Bussolengo, Paola Boscaini, un appello alla Provincia «a mantenere il prodotto pesca nel territorio e a ripartire dal marketing,
con un’operazione di visibilità del prodotto che faccia leva sul marchio esistente della Principesca per indicare il meglio della produzione». La giuria, presieduta da Franco Fontana e composta da Giorgio Baroni, Filippo Moroni e Alessio Giacopini, ha decretato i vincitori. Il Trofeo San Lorenzo va a Riccardo e Gianluca Fugolo; il trofeo “Mercato ortofrutticolo” a Diego e Mattia
Zanetti. Per il miglior gruppo bianco, premio della giuria a Paolo e Roberta Fugolo; per il miglior giallo, al decano dei peschicoltori, Danilo Zocca; per il miglior gruppo di nettarine a Marco Marconi. Premi speciali a Sante Mengalli per la specialità Venus; a Giuseppe Girelli per Orion e all’azienda agricola Corte Angiolisa per la varietà Michelini. Lino Cattabianchi
La parrocchia di Pescantina è al lavoro per preparare la prima festa della famiglia che si terrà dal 19 al 21 settembre prossimi. Due i momenti della festa: venerdì 19 settembre, nel duomo san Lorenzo, alle 20.30, la psicoterapeuta Mariolina Ceriotti Migliarese parlerà di “Come trasformare ansie e problemi della famiglia in sfide appassionanti”. Domenica 21 alle 11, S.Messa nel duomo San Lorenzo e a seguire pranzo comunitario con un primo preparato dagli Alpini di Pescantina e Arcè e il secondo dalle famiglie. Nel pomeriggio giochi e attività per bambini e ragazzi. «La proposta di questa prima festa della famiglia, lanciata da alcuni parrocchiani – spiega il vicario don Pietro Pasqualotto -, è stata accolta con grande entusiasmo dal parroco don Ilario Rinaldi e dal Consiglio pastorale. Un’occasione per famiglie vecchie e nuove di incontrarsi come in una grande famiglia in cui tutti possano sentirsi accolti in un clima di festa, di condivisione e di appartenenza». «Ogni iniziativa a favore della famiglia – aggiunge il parroco - va senz’altro incoraggiata. Nella nostra comunità sono presenti circa oltre 4.000 nuclei familiari e questo è uno dei principali settori di impegno dei sacerdoti durante l’anno pastorale. Questa prima festa si inserisce in questa azione di sostegno e di presenza tra le famiglie del paese per creare nuove relazioni e rinsaldare vecchi legami». Chi fosse disponibile per l’organizzazione di questo evento può contattare Michele Bertoldo 045.7156501; Eugenio e Doriana Chesini 045.6701817; Marco Sartori 340.6940380; Dario e Giovanna Biasi 045.7150722.
LA FESTA. Parrucchieri ed estetisti si danno appuntamento il 26 ottobre a Peschiera del Garda Parrucchieri ed estetisti in festa in occasione della Festa provinciale del Santo Patrono, San Martino De Porres. Domenica 26 ottobre tutti i colleghi veronesi si daranno appuntamento alle 11.15 a Peschiera del Garda al Santuario del Frassino, dove sarà celebrata una S.Messa, alla quale farà seguito un pranzo dell’amicizia presso il ristorante Al Frassino. I festeggiamenti, organizzati dal Comitato Provinciale San Martino de Porres, dal gruppo Amici Parrucchieri Associati Veronesi, dall’UPA Confartigianato Verona e la Federazione di Categoria, saranno allietati dalla musica di “Antonio” che con le sue note accompagnerà la festa del patrono, occasione d’incontro in cui colleghe e colleghi “si festeggiano”…«Una festa in famiglia insomma – affermano gli organizzatori -, vissuta nella convinzione che, oggi più che mai, l’unione di categoria è fondamentale. Una cosa infatti è certa: da soli non conteremmo nulla. L’economia italiana ed europea sta arrancando e noi, con le nostre aziende, abbiamo bisogno di guide che sappiano indicarci la direzione giusta e difenderci quando serve. Nonostante questo – aggiungono , nel caos dei problemi di tutti i giorni, non possiamo dimenticare che siamo Acconciatori ed Estetiste, ma anche Esseri umani che hanno bisogno di quell’energia che emana un gruppo d’amici colleghi in festa. Invitiamo quindi colleghi e colleghe a prendere parte a questa festante occasione: esserci farà bene a tutti!». Per adesioni (entro il 12 ottobre): 045. 7702074 (Renato Tedeschi), 347.3055855 (Simone Tedeschi), 328.0241243 (Pierluigi Gragnato), 045.7701557 (Adriana Murari), 045.7153247 (Anna Maria Zanotti), 338.6936387 (Giambattista Dal Castello), 348.4312781 (Daniele Salaro).
Cronache
Settembre 2014
13
PESCANTINA. Storica assistente sociale dal 1987: Vinco va in pensione
PESCANTINA / LA SAGRA
Annalisa si ritira dopo ben 27 anni
“San Lorenzo” , un successo
Ultimo giorno di servizio per la storica assistente sociale del comune di Pescantina, Annalisa Vinco che va in pensione dopo 27 anni. «Sono arrivata a Pescantina nel 1987 – racconta - quando il sindaco era Natale Pasquali e l’assessore al sociale Leonello Coatto. All’inizio ero da sola. Poi, nel tempo il numero delle assistenti sociali è aumentato. Ora siamo in tre: io mi occupo dell’area adulti e anziani; Manuela Cenci di famiglie e minori; Elisa Roncolato, a tempo ridotto, dell’area della disabilità». Il paese di Pescantina nel 1987 non aveva ancora raggiunto i 9mila abitanti, ora ne conta quasi 17mila. «In questo lungo periodo – precisa Vinco - sono cambiati i bisogni, diventati ora più complessi da gestire. L’allungamento della vita media e della terza età, con l’esplosione del problema dell’Alzheimer, va di pari passo con molti altri problemi sociali emergenti: la casa, il lavoro, la crisi economica. Sono aumentate le risorse per questo settore, ma ora si sta tornando un po’ indietro. Bisogna inventarsi qualcosa di nuovo lavorando col volontariato, le parrocchie e le altre realtà del
Annalisa Vinco al centro con Lavarini e Fornaser
territorio». I casi più difficili da affrontare sono quelli che coinvolgono malati psichici che magari hanno anche qualche disabilità. «Ci sono situazioni al limite – continua l’assistente sociale che coinvolgono l’area della marginalità. Questi casi non sono mai di nessuno, nel senso che è difficile impostare una soluzione. In molte circostanze ci siamo riusciti con la collaborazione del dottor Paolo Vanzini di “Self-help”, una realtà che opera nel sociale ed è costituita da una associazione e da una cooperativa. Sono situa-
Ha fatto l’en plein la 78° Sagra di San Lorenzo che è andata in archivio con sei serate positive e, per fortuna, non danneggiate dal maltempo in una tregua che ha dato finalmente respiro agli esercizi del centro e alle cucine del gruppo San Michele e della parrocchia che hanno lavorato a pieno ritmo sul Lungadige Giacopini. «Abbiamo avuto il record alla serata dei fuochi – sottolinea Gianluca Quarella, assessore alle manifestazioni, quest’anno al suo debutto - con gente che si è fermata in paese quasi fino alle due di notte a festeggiare, ma in modo molto composto, come dovrebbe essere lo spirito di una sagra: un’occasione di amicizia per rinsaldare i legami. Il merito del successo di quest’anno è dei gruppi che hanno organizzato, grazie anche all’apporto determinante dei commercianti che hanno creduto in questa iniziativa di rilancio del paese. Scommessa vinta, con un po’ di fortuna: ma la fortuna aiuta chi è disposto a rischiare. Grazie a tutti». Il traffico molto intenso nelle prime ore della serata è stato fatto defluire verso i parcheggi dalle forze dell’ordine e dalla Protezione civile, dal Corpo forestale e dall’Associazione dei carabinieri in congedo. Il piano soccorso è stato organizzato dalla Croce rossa con due ambulanze e un gruppo di pronto intervento in piazza san Rocco. Le manifestazioni culturali e le mostre hanno registrato un grande afflusso. Molto bene anche la pesca di beneficenza organizzata dalla Conferenza San Vincenzo. Una conferma di tutto rispetto la seconda edizione di “Overloud festival”, rassegna per gruppi musicali emergenti organizzata da Francesco Zampini, che ha fatto il pieno ogni serata.
zioni che si possono risolvere solo in sinergia. Non è nemmeno sufficiente l’aiuto economico: bisogna ricreare percorsi di inserimento sociale e lavorativo». Il gruppo di lavoro dei servizi sociali del Comune perde un pezzo di storia. «Ma il settore sociale del nostro Comune –conclude Annalisa Vinco - è una realtà di persone motivate e appassionate del loro lavoro, alle quali mi lega un grande affetto e con cui ho lavorato molto bene in questi anni di grandi cambiamenti». Lino Cattabianchi
NOTIZIE IN BREVE CONCLUSO IL GREST DI BALCONI. Chiuso il cammino del Grest 2014 di Balconi con la grande festa finale sulla piazza della chiesa. Con scenette e danze i ragazzi e gli animatori hanno raccontato una straordinaria avventura nel Medio Evo tra cavalieri e dame della Santa Croce, alla ricerca di un tesoro, guidati da “un certo professor Matteo Bergonzi che aveva contattato sull’argomento gli animatori del Grest”. Una trama degna di un romanzo giallo, con tanti misteri da svelare giorno dopo giorno. L’iniziativa di don Lorenzo Accordini, parroco di Balconi, ha trovato in questa edizione del Grest 2014 una risposta che ha battuto tutte le edizioni precedenti: 308 gli iscritti di cui 265 dalla 1° elementare alla 2° media e 43 di 3° media; 147 animatori di cui 47 maggiorenni, 29 di 4a superiore e 71 minorenni. LABORATORIO DI ARTE GRAFICA. Un laboratorio di arte grafica con stage, visite guidate ed esercitazioni per studenti. Lancia l’idea dalla sua casa di artista in corso San Lorenzo 2, Giuseppe Perotti che, in occasione della Sagra di San Lorenzo ha aperto le porte ai visitatori con la “Rassegna di arte grafica…e non solo”. «Questo progetto – spiega Perotti - consiste nel mettere a disposizione delle giovani generazioni l’esperienza accumulata in tutti questi anni nel campo della grafica. Questa casa, dove si conserva il lavoro di molti anni e che dispone di attrezzature e torchi per la grafica, potrebbe diventare uno spazio vivo dove ci si possa incontrare e confrontarsi in momenti di studio e aggregazione». Giuseppe Perotti è stato docente della “Scuola di grafica” di Castelnuovo del Garda, attiva fino agli anni ‘90 e centro vivace di lavoro per studenti ed artisti. Di quell’esperienza ha conservato volumi preziosi e cataloghi d’arte che formano una biblioteca unica nel suo genere consultabile nella Fucina di corso San Lorenzo 2. Per info: 045.7152726. SCUOLA DI PITTURA ALLIEVI VINICIUS PRADELLA. Cambio della guardia alla direzione artistica del gruppo di pittura Allievi Vinicius Pradella: Licia Massella lascia e arriva Loretta Sorio. Il gruppo, che si ritrova settimanalmente alla Bocciofila di via Pace, riprende l’attività. Il 2014 è stato un anno intenso per il gruppo perché nel mese di marzo, per volontà della figlia Marzia, a cura di Licia Massella, è stata realizzata una grande mostra personale su Vinicius Chi non dovesse Pradella dal titolo “La bellezza invisibile” in Sala Birolli a Verona. Contemporaneamente il Gruppo ha ricevere nella esposto in una mostra collettiva alla Galleria Massella, nel quartiere Filippini. Oltre all'attività di pittura cassetta postale del martedì dalle 20.30 alle 22.30, il gruppo ha partecipato a incontri con esperti e visite guidate alle l’edizione del principale mostre della città. Alcuni pittori hanno organizzato mostre personali in locali pubblici con Selegiornale, potrà zione Arte. A partire da ottobre riprende l’attività, organizzata da Renzo Pavoni. Per informazioni ed iscrireperirlo presso i Loretta Sorio zioni: 340.7996179. seguenti punti:
PESCANTINA Municipio, Farmacia, Panificio Adige, Imm. Fondo Casa BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle
L’origine stessa del termine “marmo” (dal greco “risplendere”) tradisce già quella sua speciale luminosità che lo rende sinonimo di eleganza e raffinatezza. L’uomo ha cominciato a interessarsi a questa pietra “splendente” fin dal Neolitico e questo interesse vecchio milioni di anni non si è ancora spento, soprattutto a Verona che «gode di ottima salute» come dichiara Davide Muzzolon, vicepresidente di Confindustria Marmomacchine Federale, nella sua analisi del mercato del marmo nazionale. I tempi di crisi di certo non aiutano, ma i veronesi puntano in alto. Lo dimostrano la Videomarmoteca – Centro Servizi Marmo di Volargne, che vuole fare del Distretto del Marmo e delle pietre del Veneto un punto di riferimento, e i due consorzi presenti nel veronese: “La Pietra” e il “Consorzio cavatori della Lessinia e marmi veronesi”, che dimostrano spirito di collaborazione e determinazione.
MARMOMACC AL VIA DAL 24 AL 27 SETTEMBRE. IN QUATTRO GIORNATE DEDICATE AL COMPARTO LAPIDEO
Il Marmo protagonista in Fiera E’ la fiera leader a sostegno del “sistema marmo” sul mercato mondiale, allo scopo di promuovere lo sviluppo del prodotto e delle tecnologie e diventare un laboratorio culturale
sempre più qualificato delle tendenze nel mondo delle costruzioni e del design litico. Stiamo parlando di Marmomacc che quest’anno taglia il traguardo della sua 49^ edizione.
La Fiera Internazionale di Marmo, Design e Tecnologie è in programma da mercoledì 24 a sabato 27 settembre presso VeronaFiere e si prepara a confermarsi ancora una volta come evento irrinunciabile per gli operatori del settore marmo lapideo, dai macchinari ai prodotti strumentali, dai blocchi in pietra alle lavorazioni più complesse, per i professionisti del settore costruzioni e contract, oltre che per designer e i decision makers che vogliono affermarsi in un contesto sempre più specializzato e competitivo. Grazie ad un sistema integrato di servizi che coniuga la qualità dell’offerta espositiva e del visitatore professionale, i contatti e la penetrazione sui mercati di sbocco, la presenza di numerose e qualificate delegazioni di buyer esteri con iniziative di matchmaking, la presentazione di studi, ricerche, convegni su marmo e design, iniziative commerciali e culturali per approfondire il mercato e le principali tematiche del settore al servizio delle imprese, Marmomacc è il più rilevante evento internazionale del 2014 dedicato alle aziende del settore
FILIBERTO SEMENZIN, PRESIDENTE DEL CENTRO SERVIZI PER IL MARMO «ll distretto del marmo di Verona, con le sue potenzialità e diverse articolazioni, si conferma centro di eccellenza che fonda le proprie radici su tradizione, competenza ed innovazione». Con queste parole Filiberto Semenzin, presidente del Centro Serivzi per il Marmo, fotografa la situazione del settore lapideo scaligero. Ed è proprio dal suo osservatorio, la Videomarmoteca appunto, che sta parlando. Presidente, quale il punto di forza del Centro Servizi per il Marmo? Filiberto Semenzin «Punto di forza è l'aver saputo mettere in rete il mondo dell'estrazione, della trasformazione, della produzione di macchine per la lavorazione e di prodotti per la manutenzione e la posa, in un'ottica di filiera completa, in grado di offrire un servizio chiavi in mano: un saper fare in grado di dare risposte complete ad ogni tipo di problema». Quali gli obiettivi a cui tendere? «Essere gli interlocutori qualificati e competenti per progettisti, designer e costruttori deve diventare ancora di più il vero biglietto da visita con il quale il nostro distretto si presenta sui mercati internazionali. La parola d’ordine è “competenza” anche per quanto riguarda la capacità di sperimentare e fare ricerca su nuove tecniche di lavorazione. Chi cerca la lavorazione di pregio, il prodotto di qualità, il materiale di alta gamma, un servizio di assistenza serio e competente è disposto a spendere, appartiene a quella fascia alta di mercato che valorizza ancora di più le nostre specificità. Per questo credo sia fondamentale non stancarci di rafforzare le relazioni con le università ed i centri di ricerca, con le migliori aziende della produzione di macchine mettendo insieme la sperimentazione con la creatività e la competenza dell'artigiano». Ci parli delle imprese del marmo: quale aria si respira? «Le nostre imprese credono nel proprio lavoro, non demordono, vogliono investire ancora sul nostro territorio. E' questo un aspetto molto importante ed un messaggio molto forte che lanciano alle Istituzioni, alla politica ed al territorio. Un messaggio di fiducia e di speranza, di stimolo e di intraprendenza in un momento in cui tutti parlano di sfiducia e di incertezza. Investire per rafforzare la produzione sul territorio vuol dire tutelare il lavoro locale, financo rafforzarlo creando opportunità per chi ha la buona volontà di fare e di imparare». Quale il ruolo del Centro Servizi per il Marmo in questo senso? «Il ruolo del Centro Servizi, da questo punto di vista è ancora più utile ed importante, svolgendo un compito di coordinatore, propulsore ed organizzatore di opportunità e stimoli per le imprese ed il territorio. Mettere insieme il saper fare, facilitare il dialogo e il confronto, la collaborazione tra imprese, creare opportunità di presenze e di contatti, rafforzare il marchio del saper fare per presentarlo come il vero valore in più che Verona sa offrire al mondo: questa è la sfida e la provocazione che vogliamo lanciare alla Marmomacc 2014».
marmo. Una grande vetrina nella quale è possibile ammirare il meglio della tradizione e dell’innovazione produttiva nazionale e internazionale, le opere realizzate nel mondo, le molteplici iniziative per far conoscere le peculiarità e la ricchezza del marmo nonché le
potenzialità espressive dell’uso dei materiali lapidei nell’architettura e nel design. Anche per questa edizione la fiera del marmo prosegue il suo impegno con la promozione di corsi di formazione continua, seminari tecnici e programmi per architetti. Il design e la tecnologia si
danno appuntamento a Marmomacc, che si propone sempre più come punto di incontro fondamentale per comprendere l’evoluzione le tendenze più attuali del settore della pietra e del design. Per ulteriori informazioni: www.marmomacc.com
ARENA_SANTAMARGHERITA: IL CUORE SUGGESTIVO DI MARMOMACC Santa Margherita SpA firma lo Spazio Forum della fiera internazionale del marmo realizzando un futuristico esempio di exhibit design Le superfici ispirate alla pietra come raffinato ed esclusivo elemento d'arredo, dal design originale e moderno, per dare personalità al soggiorno di casa come a edifici commerciali, alberghi ed infrastrutture. Oggi il fascino dei materiali naturali si coniuga con superfici tecnicamente evolute in grado di soddisfare tutti i gusti ed incontrare le esigenze di architetti, designer e progettisti. È il caso degli agglomerati, materiali composti da scaglie di marmo, polveri di quarzo o sabbie silicee mescolate a resina e ricomposte sottoforma di lastre di grandi dimensioni oppure di piastrelle. Ideali come pavimenti e rivestimenti, ma anche per confezionare piani cucina, piani bagno ed originali complementi d’arredo, ripropongono in chiave contemporanea il sapore senza tempo dei materiali lapidei, declinato in tinte e granulometrie differenti, sapientemente miscelate per dare un tocco di ricercatezza ad ogni tipo di ambiente. Santa Margherita SpA, storica azienda veronese, è stata una delle prime a scommettere su questi prodotti
innovativi, realizzando fin dai primi anni Settanta i suoi esclusivi agglomerati apprezzati in Italia e all’estero per resistenza e durevolezza, per le ampie possibilità di personalizzazione e la facile manutenzione. Ottenuti da materie prime di assoluta qualità, certificate per il contatto con gli alimenti e la salubrità degli ambienti, gli agglomerati di marmo e di quarzo SANTAMARGHERITA sono il frutto di tecnologie all’avanguardia, capaci di coniugare ricerca estetica e prestazioni eccellenti. Grazie al costante impegno nella ricerca, nella sperimentazione e nell’automazione dei processi produttivi, l'azienda ha mantenuto positivi trend di crescita e firmato progetti prestigiosi in oltre 70 Paesi, confermandosi oggi autorevole ambasciatrice del design Made in Italy nel mondo. Un know-how ed una tradizione che le sono valse la prestigiosa collaborazione con Marmomacc 2014, la fiera leader nel mondo per l’industria del marmo, a Verona dal prossimo 23 al 27 Settembre. Santa Margherita, infatti, ha firmato assieme all’architetto Giorgio Canale l’area convegni, dandole una veste completamente rinnovata ed originale. Ribattezzata ARENA_SANTAMARGHERITA, è un creativo e futuristico esempio di exhibit design capace di
concretizzare l’esigenza di comunicare il grado di sperimentazione, ricerca e innovazione raggiunti in questi anni nella progettazione con i prodotti lapidei. Presenza inconfondibile del padiglione 1 dedicato alle mostre, l’opera stupirà anche per la sua doppia anima: l'interno ospita una lounge, pronta a trasformarsi in sala conferenze grazie alla collaborazione con aziende del calibro di MAISTRI per le cucine e BAXTER per gli arredi. Una realizzazione non solo scenografica, dunque, ma multifunzionale in grado di adattarsi a diverse esigenze di allestimento cambiando conformazione. «Il progetto ha il patrocinio di Comune e Provincia di Verona, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Verona e della Society of
British and International Design» aggiunge il Direttore Vendite Italia Matteo Desto. «È il riconoscimento del nostro impegno nella ricerca estetica e funzionale finalizzata a promuovere un utilizzo sempre nuovo della pietra agglomerata». La ricerca sui materiali e sulle tendenze del design e dell’architettura hanno permesso all’azienda di sviluppare superfici ad alto contenuto riciclato, con inserti di diversa tipologia - dal vetro alla madreperla, dagli specchi ai glitters - texture e colorazioni sconosciute in natura. Le più significative saranno in mostra nella sede di Volargne di Dolcè per l'intera durata della fiera.
Per maggiori informazioni: www.santamargherita.net
Cronache
Settembre 2014 PASTRENGO. Si parte il 6 ottobre: la durata sperimentale sarà di sei mesi
Il mercato debutta pure a Piovezzano Debutta il mercato di Pastrengo nella piazza della Chiesa della frazione di Piovezzano. Sarà a cadenza settimanale a partire da lunedì 6 ottobre e avrà una durata sperimentale di sei mesi. Si deciderà poi se confermarlo o meno sulla base del successo nel frattempo ottenuto in tema di afflusso di pubblico e soddisfazione dei commercianti che vi aderiscono. Sono previste postazioni tradizionali nel settore alimentare con frutta e verdura, formaggi e salumi, gastronomia con pesce e rosticceria. Nel settore non alimentare ci saranno banchi
Michela Venturini
di abbigliamento, scarpe, biancheria, piante e articoli
per l’igiene della persona. In un primo tempo saranno dislocati 16 banchi di vendita disposti su ambo i lati della piazza partendo dal monumento a salire verso la Chiesa. Questa è una location che garantisce ai visitatori sufficiente spazio per parcheggiare sul posto. Ulteriori parcheggi sono eventualmente disponibili nella vicina Piazza del Donatore, nel caso di forte afflusso come ci si augura. E’ questo un primo progetto realizzato dalla nuova Amministrazione Varolo, subentrata con le elezioni comunali di maggio. La consigliera refe-
rente del progetto Michela Venturini esprime ottimismo sull’accoglienza di questa iniziativa, «nonostante la leggera partenza ritardata, dovuta alle iniziali titubanze dei commercianti che non ritenevano troppo conveniente fare il mercato nella giornata del lunedì. Però - continua Venturini - è anche vero che tutti gli altri giorni della settimana sono già occupati da analoghi mercati nei paesi limitrofi e l’accavallarsi nello stesso giorno di un nuovo mercato non giova né ai venditori, né agli acquirenti». Albino Monauni
PIOVEZZANO. Una commedia al mese. Il Teatro Leardini stila il programma Continua anche quest’anno la proposta teatrale di una commedia al mese al Leardini di Piovezzano. Un sodalizio tra Pro Loco Pastrengo e Circolo NoiParrocchia di Piovezzano che ha già dato buoni frutti nella passata stagione e che ora di nuovo mette a cartellone una serie di commedie di sicuro interesse, spaziante dal genere classico-allegro al popolare- dialettale-brillante. Si parte sabato 27 settembre con “Le Morbinose” di Carlo Goldoni con la Compagnia GTV Niù, quindi il 25 ottobre è di turno la compagnia del Don Calabria e sabato 29 novembre si ride con “Le Nozze di figaro” di Beaumarchais con il Gruppo Teatrale Renato Simoni di Verona. Si continua nei sabati del 31 gennaio e del 28 febbraio con la Compagnia amatoriale femminile “Anime spaise” dell‘Istituto Campostrini di Verona che presentano nel loro già noto stile soavemente materno le due commedie “A volerse ben, no se sbaglia mai” e “La fadiga de star en bilico”. Quindi sabato 28 marzo si ritorna all’impegnato in versione umoristica-carnevalesca con il racconto “In Panne” di Friedrich Duerrenmatt proposto ancora dalla compagnia GTV Niù. Tutte le commedie sono a ingresso libero e gratuito. «Ci piace la formula sociale del nostro offrire teatro, confermano gli organizzatori, dove il pubblico non paga biglietto, anzi a fine spettacolo c’è pure un rinfresco aggregante con vista panoramica sulla Val d’Adige. La compagnia teatrale si appaga della libera offerta in cassetta all’uscita e di un ristoro dopo recita. La parrocchia mette a disposizione gratuitamente la sala teatrale e la Pro Loco Pastrengo si assume l’onere Siae, quando dovuto, la risottata con la compagnia e la pubblicizzazione delle commedie». A.M.
16
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:
PASTRENGO - Municipio Ortofrutta Alimentari PIOVEZZANO - Ortofrutta Mela Verde
PASTRENGO-PIOVEZZANO
Don Alberto Antolini
Don Felice Scalzotto
Le parrocchie di Pastrengo e Piovezzano salutano i loro parroci. Si terrà domenica 21 settembre 2014 la S.Messa di saluto e di ringraziamento al parroco di Pastrengo Don Alberto Antonioli e al parroco di Piovezzano Don Felice Scalzotto. Entrambi infatti lasceranno le rispettive parrocchie per il nuovo incarico. Don Alberto Antonioli, nato a Castagnaro nel 1955 e ordinato sacerdote nel 1980, è stato vicario di Isola della Scala e curato della parrocchia di San Francesco a Verona. E’ arrivato nella parrocchia di Pastrengo nel 1995 al posto di don Ilario Rinaldi. Don Alberto sarà il nuovo parroco dell’Unità pastorale di Fagnano-Roncolevà Trevenzuolo, ed avrà come collaboratore proprio Don Felice Scalzotto. Don Felice, nato ad Albaredo d’Adige nel 1938 ed ordinato sacerdote nel 1964, è stato anche cappellano dell’ospedale di Isola della Scala. E’ arrivato a Piovezzano nel 1996 per sostituire don Mario Lodola. Per volontà del Vescovo Mons. Giuseppe Zenti le due parrocchie ora avranno un solo parroco: don Luca Freoni, classe 1966 e nativo di Bussolengo. Don Luca è stato trasferito dall’ufficio di Parroco della Unità Pastorale di Sant’Anna d’Alfaedo all’ufficio di Parroco di Pastrengo e di Piovezzano. Bruno Gardin
Cronache
Settembre 2014
17
FERROVIE. Inviato un documento apposito al Ministero delle Infrastrutture
SONA / SERVIZI ALLA COMUNITÀ
Sona dice “no” all’Alta Velocità
I volontari in un Albo
La nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità da Brescia a Verona è una realtà molto vicina a Sona. «Nelle scorse settimane - afferma il sindaco Gianluigi Mazzi - sono giunti nel comune di Sona i tecnici del consorzio Cepavdue, il consorzio ENI per l'alta velocità, i quali ci avvisavano che sarebbero iniziate le verifiche tecniche del tracciato nel nostro tratto comunale. Quasi contestualmente molti cittadini del Comune hanno avuto la visita degli stessi tecnici che valutavano le diverse situazioni del tracciato all'interno delle loro proprietà private. E' un segnale evidente che il progetto, ora fermo a Brescia, sta avanzando verso Sona. Nel territorio comunale la linea TAV entrerà nei pressi di San Giorgio in affiancamento all'autostrada Milano-Venezia, per poi proseguire in prossimità dell'abitato di San Giorgio interamente in galleria e, una volta tornata in superficie, dirigersi in affiancamento alla linea ferroviaria storica, passando di fianco all'Ancap e, rimanendo a sud rispetto alla ferrovia attuale, costeggiare tutto l'abitato di Lugagnano. In corrispondenza della località Rampa vi sarà una biforcazione, con una linea che andrà verso il centro di Verona, l'altra che si dirigerà verso il Quadrante
MENO 20% Europa. Tutto questo – aggiunge il primo cittadino comporterà una serie di opere, viadotti, sottopassi, gallerie e una cantieristica che interesserà negativamente il territorio del Comune per diversi anni. L'amministrazione di Sona è assolutamente contraria a questo tracciato ferroviario. Senza entrare nel merito dell'utilità o meno di una linea ferroviaria così costosa, le tratte precedenti parlano di diverse decine di milioni di euro a km, troviamo poco sensato che si debba progettare un’opera di queste dimensioni in una zona di questo valore ambientale e così densamente abitata. E' un progetto poco sensato sia dal punto di vista economico che paesaggistico. E' per questo
motivo – continua ancora Mazzi - che, congiuntamente con tutti i Comuni interessati da questo tracciato, da Brescia a Verona, abbiamo istituzionalizzato un tavolo di discussione che ha già prodotto un documento inviato al Ministero per le Infrastrutture, a quello per l'Ambiente e a quello per i Beni Culturali, dove richiediamo di poter intervenire nel processo decisionale, chiedendo una nuova elaborazione della Valutazione di Impatto Ambientale, in quanto quella attuale risale ancora al 2003». Il nuovo documento dovrebbe tenere in dovuta considerazione le notevoli mutazioni sia del quadro strategico dei trasporti nel nord Italia, che dello stato dei luoghi. In modo particola-
re ci si riferisce al già approvato traforo ferroviario del Brennero che ha come principale finalità quello di convogliare le merci sui treni, limitando al massimo il transito sull'autostrada già congestionata. «Pertanto – continua Mazzi - si ritiene che sia fondamentale potenziare la linea esistente con il passaggio dei carichi merci, più che realizzare una linea veloce ad uso passeggeri. La posizione del comune di Sona è quella di far emergere tutte queste contraddizioni economiche e ambientali e percorrere ogni strada possibile per un eventuale traslazione del tracciato al di fuori delle colline, delle culture specializzate e dei centri abitati». Riccardo Reggiani
LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ E’ stata sottoscritta dal Sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, la convenzione presso il Tribunale di Verona per lo “svolgimento di lavoro di pubblica utilità”. «In pratica – dichiara Mazzi -, per alcune tipologie di pene considerate compatibili e di lieve entità, si può lavorare per la comunità invece che stare in carcere o pagare una grossa sanzione pecuniaria. Il giudice può applicare la pena del lavoro di pubblica utilità solo su richiesta dell’imputato. Tra le attività non retribuite a favore della collettività rientrano le prestazioni di lavoro per manutenzione e decoro di beni del patrimonio pubblico, compresi giardini e parchi, le
A Sona sempre più numerosi sono i cittadini desiderosi di mettersi al servizio della comunità. Qualche mese fa il Consiglio comunale di Sona, al termine di un percorso iniziato dall'allora assessore Gianmichele Bianco, ha approvato l’istituzione dell’Albo dei singoli volontari civici con il quale i singoli comunicano al Comune la propria disponibilità ed impegno civico. «Non costa nulla - ammette il Sindaco - ma ci permette da questo punto di vista veramente di colmare quelle che sono soprattutto le lacune che l’Amministrazione ha. È chiaro che noi andremo ad utilizzare i singoli volontari civici dove ci sarà necessità, come l’ambito di applicazione culturale, sportivo, ricreativo, quello civile e quello di supporto». L’iscrizione all’Albo è aperta senza alcun termine di scadenza; viene effettuata utilizzando il modulo allegato alla comunicazione sul sito del Comune da trasmettere all’indirizzo pec sona.vr@cert.ipveneto.net o da depositare direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune. Per informazioni: Settore Cultura e Servizi Demografici – Responsabile Raffaella Tessaro
ni. «I lavoratori di pubblica utilità – conclude il sindaco saranno due per la manutenzione e decoro dei beni pubblici, due per la vigilanza attraversamento e due per servizio sociali a minori, anziani, malati e portatori di handicap». prestazioni a favore di portatori di handicap, malati, anziani, minori, extracomunitari, le prestazioni nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale». La proposta era stata approvata nel Consiglio Comunale nell’ottobre 2011, presentata dall’allora consigliere di minoranza Gianmichele Bianco. La Giunta di Sona ha individua-
to nell’ambito della Polizia locale, Servizio Interventi sociali e Lavori Pubblici i settori nei quali adibire i lavoratori di pubblica utilità indirizzati con provvedimento del Tribunale di Verona e ha individuato nei relativi responsabili i referenti per il coordinamento della prestazione lavorativa del condannato, per impartire le relative istruzio-
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Merlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe
Tasse e rifiuti Per il 2014, i cittadini e le aziende di Sona vedranno diminuire fino al 20% la tassa dei rifiuti. A comunicarlo è stato l’assessore Luigi Forante. «Il Piano finanziario per l’anno 2014 stabilisce che l’ammontare di tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati sia pari a € 1.739.296,09 – dichiara l’Assessore Forante – e, considerato che il Piano finanziario per l’anno 2013 prevedeva costi per € 1.850.788,01 si determina così un risparmio di € 111.491,92 pari al 6%». Non solo. La Tari 2014, rispetto alla Tares 2013, non prevede più il tributo sui servizi destinato allo Stato e questo determina un risparmio ancora più importante per i contribuenti. Le famiglie e i cittadini risparmieranno almeno il 6% ma, se si considera anche il risparmio del tributo sui servizi (0,30 centesimi a mq), si arriva a circa il 20%. Per le utenze non domestiche tutte le ditte, escluse dalla Tasi, avranno un risparmio effettivo dall’8% al 15%. «Si è scelto anche di ridurre per le utenze dei ristoranti, ortofrutta/fiorerie e bar il coefficiente di produzione annua per metro quadrato dei rifiuti, come concesso dalla legge solo per il 2014-2015 – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi -. Tale riduzione comporterà un ulteriore sconto sulla tariffa e questa scelta permette di riequilibrare il rapporto tariffa/rifiuti conferiti per le utenze commerciali che nel 2013 avevano subito per legge un notevole aumento della tariffa». «Il Comune – aggiunge l’assessore Forante - ha adottato una riduzione del 35% per le “botteghe storiche” e una maggiorazione del 10% per le utenze del centro commerciale La Grande Mela e dell’ex residence “Bavaria”, al fine di compensare i maggiori costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ivi prodotti, nel rispetto del principio legislativo di equità del ‘chi inquina paga’».
Cronache
Settembre 2014
18
SOMMACAMPAGNA. L’assessore Granados, intanto, fa il punto sull’attività amministrativa
SOMMACAMPAGNA
L’antica Fiera significa storia
Corpo bandistico Musica e passione
Servizi di
Claudio Gasparini Si è svolta dal 28 agosto al 2 settembre l’antica Fiera di Sommacampagna, inaugurata il 31 scorso e curata da Paolo Melchiori che, con entusiasmo, ha dato la sua disponibilità a coordinare un gruppo di lavoro costituito da volontari. Impossibile citare le innumerevoli iniziative culturali, ludiche e culinarie. In ambito alimentare sono spiccate la proposta tradizionale della trippa, della carne e della pizza. «La fiera è un momento storico per il nostro paese – ha evidenziato il sindaco Graziella Manzato – ed è tradizione che, in questo momento inaugurale d’incontro con i cittadini, si faccia il punto sull’attività amministrativa per noi iniziata da poco più di tre mesi. Mi soffermo su tre punti: un avvio intenso con il “collaudo” del gruppo, tutti nuovi nell’esperienza amministrativa, tolta la sottoscritta, che sta avvenendo in maniera molto rapida. C’è entusiasmo e competenza da parte di tutti, assessori e consiglieri, che operano con senso di responsabilità e amore per il proprio paese. Stiamo mettendo in atto quanto concordato in campagna elettorale. Altro aspetto, stiamo riorganizzando gli uffici ammini-
strativi com’è giusto che sia per una nuova amministrazione. Importante l’ascolto di questi primi mesi dei singoli cittadini, delle associazioni, delle realtà economiche, produttive per capire i loro bisogni e far tesoro di come potremo rispondere agli stessi. Nel frattempo non siamo stati fermi, abbiamo adottato diversi provvedimenti tra i quali evidenzio gli indirizzi del piano degli interventi sul Pat». Antica Fiera, appuntamento importante per la popolazione. Per l’assessore alla cultura Isabel Cristina Granados «ad evidenziare la tradizione sono state tante le novità proposte dai volontari, che ringrazio per aver saputo organizzare tutto in così poco tempo, con percorsi che si sono snodati tra mostre fotografiche, arte, musica, giochi, rievocazioni storiche, sport, spettacoli di vario genere, enogastronomia ed altro. In una recente classifica sulla qualità della vita siamo entro i primi 50 dei piccoli comuni, (su 176 Sommacampagna è al 43° posto, fonte Agenzia Dire, www.dire.it, ndr) con numerosi parametri presi in considerazione. Auspichiamo di avanzare nella posizione, con il contributo dei cittadini». Sono stati quindi consegnati riconoscimenti ad operatori econo-
Isabel Cristina Granados
mici, imprenditori, commercianti ed agricoltori, e una targa a Daniela Mantovani vincitrice del dodicesimo concorso delle trippe organizzato dal centro anziani.
Si può ben riferire che la storia del corpo Bandistico di Sommacampagna si perde nella notte dei tempi con la presenza di musicisti già nel 1762, all’inaugurazione della chiesa parrocchiale. Nel corso dell’ottocento il gruppo occasionale di strumentisti diviene una banda a tutti gli effetti. La svolta decisiva si ebbe ai primi del novecento quando don Tramonte istituì una scuola d’insegnamento teorico e pratico della musica assumendo la direzione con l’incarico di maestro. L’attività musicale subì fasi alterne in concomitanza con le due guerre mondiali. Alla fine della seconda furono don Marcello Boninsegna ed il maestro Luigi Rotta a dare impulso all’attività bandistica. Altra interruzione durata cinque anni, nel 1967, per mancanza di fondi e scarsa organizzazione. Nel 25° dell’arrivo di don Boninsegna alcuni volonterosi ripresero in mano gli strumenti ed elessero un direttivo presieduto da Giampaolo Rolli. L’anno successivo la trasformazione nel nome da Banda Parrocchiale a Corpo Bandistico di Sommacampagna com’è conosciuta oggi. Numerosi i presidenti e maestri che si sono alternati in questi anni. Dal 2006 il direttore è il maestro Giovanni Baciga, uomo ricco d’entusiasmo e di nuove idee, che approda a Sommacampagna dopo una ventina d’anni d’esperienza come direttore del corpo bandistico di Povegliano, tre a Roncolevà e undici anni come collaboratore di gruppi musicali nel grande e noto parco divertimenti del Lago di Garda. Ha rinnovato il repertorio per rendere la banda più coinvolgente, sia per i suonatori che per il pubblico, presentando brani allegri, popolari e moderni. Il gruppo musicale è formato da una cinquantina di persone «molti giovani, giovanissimi, dai dieci ai 30 anni – spiega il presidente Maurizio Martinelli – tutti ben affiatati. Si vive un clima d’entusiasmo e collaborazione». E’ sempre stata una realtà tra le più attive nel paese, accompagnando la vita dei cittadini durante manifestazioni civili, religiose ed in occasione di feste particolari. «Mediamente organizziamo inoltre quattro, cinque concerti l’anno con scambi anche con altre bande – fa presente Martinelli». Numerose le attività fuori territorio, anche oltre i confini del Veneto. Il corpo bandistico organizza tutti gli anni, da ottobre a maggio, presso la sede di Via Carlo Alberto corsi d’orientamento musicale «una realtà che annovera mediamente una sessantina d’allievi, giovani e meno giovani» - illustra il presidente.
CUSTOZA
Il sorriso di Armida colora l’Osteria del centro da 65 anni Tutti la conoscono a Custoza dove da sessantacinque anni l’Armida accoglie con la sua simpatia e il sorriso i clienti dell’Osteria in centro al paese, di fianco alla chiesa, con bibite, gelati e l’immancabile Custoza. Villafranchese d’origini Armida Lonardi si trasferì
alla Bagolina dopo aver sposato il marito Ottorino Forante nel quarantanove. Rimasta vedova presto «è stata dura – ricorda - tirare avanti da sola con quattro figli, ora tutti con famiglia, ma ce l’abbiamo fatta, sono ancora qua, dove abito e lavoro da sempre». Vita di sacrifici
ma anche di soddisfazioni quella di Armida, familiari e lavorative nonostante le difficoltà affrontate con coraggio. «Quando mi si dice che oggi va male rispondo “la va ancora massa ben; alla festa non sanno più dove andare a mangiare con tutti i ristoranti pieni.
CASELLE DI SOMMACAMPAGNA
IMMOBILIARE ZENORINI Srl In piccola palazzina in zona tranquilla, quadrilocale al secondo ed Via Roma 51 ultimo piano: ingresso, soggiorno, Caselle di Sommacampagna cucina, due camere da letto, bagno e ripostiglio. Cantina e garage. VERONA Classe energetica G/IPE 220,19. Tel 045 8580688 € 108.000. Rif. 10 www.zenorini.it info@zenorini.it
CASELLE DI SOMMACAMPAGNA Casa indipendente (parzialmente ristrutturata) su tre livelli, ottime dimensioni, occasione imperdibile! Classe energetica in corso di definizione. € 249.000. Rif. 9
Va male per chi non sta bene, per quelli che sono in ospedale. Per quelli fuori non va male, una volta era molto peggio». Si ritiene perciò fortunata di avere buona salute e di vedere bene senza occhiali che non ha mai portato nonostante le numerose primavere che ha sulle
ALPO DI VILLAFRANCA In quadrifamiliare, appartamento su due livelli con due camere e doppi servizi. Ampia cantina e posto auto coperto. Classe energetica D/IPE 103,30. € 165.000. Rif. 88
ImmobiliareZenorini
AFFITTO Disponiamo di soluzioni bilocali e trilocali arredate e non.
Contatteci per maggiori informazioni
LUGAGNANO DI SONA Finiture curate, ampio appartamento al secondo piano: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due camere matrimoniali, bagno, ripostiglio e due balconi. Cantina, garage e posto auto. Classe energetica in corso di definizione. € 168.000. Rif. 30
SONA In zona tranquilla, piccolo contesto, trilocale al piano terra con giardino privato di 150 mq.: soggiorno con cottura, due camere, doppi servizi e garage doppio. Ottima occasione. Classe energetica F/IPE 238,70. € 175.000. Rif. 8
SOMMACAMPAGNA In zona di scarso traffico a due passi dalla piazza centrale del paese, villetta singola da ristrutturare con ampia taverna, lavanderia, garage e giardino di 200mq. Classe energetica E/IPE 114,30. € 260.000. Rif. 63
spalle. Ritornerebbe a fare questo lavoro? «Certamente, mi è sempre piaciuto stare con la gente». Mostra orgogliosamente le tre targhe appese donategli dalla Camera di Commercio, dal Comune di Sommacampagna, dalla Pro-Loco per i numerosi anni di attività. Conosce tutti in paese ed ha visto passare dalla sua Osteria diverse generazioni, nonni, figli, nipoti; è cresciuta con Custoza. «Una volta mi piaceva di più, gli stessi rapporti tra le persone erano diversi. Adesso c’è spesso odio ed indifferenza. Basti pensare alle associazioni stesse che invece di collaborare sono in battaglia continua. Bisogna invece andare d’accordo se si vuole migliorare». Per il presidente della Pro Loco cav. Elio Franchini «l’Osteria dell’Armida è una sorta di succursale delle associazioni dove ci si trova per chiedere anche informazioni, lei è
Armida
al corrente di tutto, sa tutte le novità». Il sabato e la domenica c’è inoltre la possibilità di degustare un ottimo panino col salame casereccio «fatto da noi, vengono da tutte le parti per assaggiarlo, una bella soddisfazione. Sono arrivata fin qua, ed ora, avanti tutta». Con la determinazione che contraddistingue Armida.
Cronache
Settembre 2014 L’ASSOCIAZIONE. La provincia di Verona conta 6.000 associati e 330 volontari
Solidarietà a 360° L’Auser fa cultura Servizi di
Claudio Gasparini L’Auser, acronimo d’autogestione, servizi e solidarietà, è un’associazione di volontariato e promozione sociale onlus costituita 25 anni fa a livello nazionale ed anche in provincia di Verona. Contrastare ogni forma d’esclusione sociale, migliorare la qualità della vita attraverso la rete Filo d’Argento, diffondere la cultura e la pratica della solidarietà e della partecipazione, scoprire cose nuove, imparare attraverso le università popolari, i circoli e i centri culturali, favorendo l’integrazione, l’affermazione intellettuale dell’individuo e della sua autonomia, incentivando la crescita culturale e civile, valorizzare l’esperienza, le capacità, la creatività e le idee degli anziani, sviluppare i rapporti di solidarietà e scambio con i più giovani è la mission d’Auser che si rivolge agli anziani ma è aperta alle relazioni di dialogo tra generazioni, nazionalità e culture diverse. Non opera semplicemente per gli anziani ma con gli anziani per renderli protagonisti della soddisfazione dei loro bisogni. Conta millecinquecento sedi a livello nazionale con oltre quattrocentomila iscritti e quarantamila volontari. Nella nostra provincia sono seimila gli associati con trecentotrenta volontari che promuovono le varie iniziative che sono le più disparate, dalla cultura,
all’assistenza, agli accompagnamenti. “Stacco” non è un’ambulanza, né un taxi, nè un servizio medicalizzato ma un servizio di trasporto e accompagnamento delle persone ultra sessantacinquenni sole, con difficoltà di deambulazione e non del tutto autonome o portatori di handicap, che non hanno la possibilità di essere accompagnati, presso strutture socio sanitarie per effettuare visite mediche, esami e controlli. «L’anno scorso – illustra il vice presidente provinciale Ennio Tomelleri – con una dotazione di 29 vetture, abbiamo sfiorato gli 11mila trasporti con 232mila chilometri ed un monte ore spaventoso, un lavoro gravoso in crescita esponenziale. Siamo partiti con quest’importante servizio un paio d’anni fa a Dossobuono, dove dispo-
niamo di una vettura di proprietà che abbiamo potuto acquistare grazie ad una donazione, da quest’anno anche a Villafranca grazie ad un mezzo messoci a disposizione in comodato d’uso gratuito dall’assessorato ai servizi sociali. Sono stati cinquecento i trasporti effettuati nel 2013 a Dossobuono ma sono convinto che, con lo sdoppiamento tra i due circoli, arriveremo quest’anno ai settecento. Da rilevare i notevoli costi di gestione, manutenzione, carburante, bolli assicurazioni varie, del servizio. Per fortuna l’amministrazione comunale ci aiuta». Sono trentasei i circoli nel veronese, diversi, alcuni propongono “solo” l’università del tempo libero, altri come Dossobuono e Villafranca anche servizi alternativi.
19
AUSER DOSSOBUONO Cinquecento gli iscritti, età media di poco inferiore ai 70 anni, al circolo che svolge attività culturale-ricreativa da 20 anni con testimonianze di stima da parte di molti cittadini per le molteplici proposte. E’ pronto il calendario, predisposto in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’istituto comprensivo, cui i residenti ad Alpo, Dossobuono e Rizza potranno iscriversi fino a sabato 20 settembre presso la sede al primo piano del palazzo comunale, vicino alla biblioteca, dalle 9 alle 12. Sono 30 le proposte del giovedì pomeriggio, di cultura generale e riguarderanno temi legati a letteratura, musica, Verona e il territorio, pittura, storia, salute e benessere, teatro, etica, poesia, previdenza e altro ancora. Non mancano proposte di corsi monotematici da ginnastiche a storia dell’arte, del risorgimento, delle religioni, psicologia e «novità di quest’anno – comunica il presidente del circolo Ennio Tomelleri – il cineforum con un ciclo d’incontri con il prof. Dario Dalla Mura. Riproporremo anche corsi di cucina e vegetariana, di lingue con inglese e tedesco, ballo, yoga, autostima, ricamo e cucito, disegno e pittura e di computer sia per neofiti sia di livello avanzato. Non mancheranno le gite e visite programmate di uno o più giorni. La prima a Genova e le Cinque Terre dal 10 all’11 ottobre».
AUSER VILLAFRANCA Il circolo è nato nel 2013 per volontà d’alcune persone già impegnate nel volontariato Auser e in altre associazioni. E’ intitolato a Lorenzo Massari per onorare la memoria del Maestro che nel 1978 creò un circolo ricreativo a Villafranca per il sostegno delle attività dedicate agli anziani. Il circolo ha sede presso il centro sociale di Via Rinaldo «del quale – fa presente il presidente Marisa Butti – ci siamo presi cura per rendere e mantenere efficiente quest’importante struttura in accordo con l’amministrazione comunale». Gli associati hanno raggiunto quota duecento, età media 75 anni. «Cerchiamo di ringiovanire il circolo per catturare l’interesse di persone più giovani – commenta la presidente Marisa -. Lo facciamo anche con la proposta di corsi di ginnastica, di yoga, di lingue, con educazione musicale prima infanzia, baby english da zero ad otto anni con insegnanti madre lingua, magari i genitori si fermano, s’informano sulle nostre attività, catalizziamo l’attenzione di persone più giovani magari disposte ad offrire parte del loro tempo disponibile. Abbiamo bisogno di nuovi volontari che rappresentano il nostro vero problema per proporre i servizi ed ampliare l’offerta. Li cerchiamo disperatamente». Anche al circolo villafranchese è pronto il programma dell’università popolare che sarà inaugurata l’8 ottobre e proseguirà fino a fine aprile del prossimo anno con incontri bimensili.
SOMMACAMPAGNA/LA MOSTRA. Scatti d’epoca: la “scuola” di ieri raccontata attraverso una raccolta fotografica L’origine della mostra inaugurata qualche settimana fa al centro culturale anziani di Sommacampagna risale ad una decina d’anni or sono. La raccolta di foto era presentata sotto forma d’album che i visitatori potevano sfogliare, in molti casi per riconoscersi in foto di un tempo. Il sindaco Graziella Manzato evidenzia come il lavoro proposto dal circolo anziani sia importante, poiché rileva il ruolo della scuola del passato dove i maestri erano un punto di riferimento: «La mostra, prima a livello artigianale, sia pur lodevole, è stata curata quest’anno a livello di qualità grazie al contributo dell’Associazione Crea che con le sue professionalità, dallo storico al grafico, a quant’altro, è riuscita dare una nuova veste, importante ed innovativa. Attraverso le foto, gli scritti, la memoria diventa storia perché attraverso i ricordi dei singoli, delle famiglie, si riesce a vedere com’era organizzata la scuola, com’era l’abbigliamento, gli orari che avevano, come può essere cambiato il nostro “far scuola” rispetto al passato. Dal ricordo affettivo personale all’importanza nel proseguire per legare la nostra comunità alle sue origini senza, per questo, chiudersi al futuro». Anni di scuola, del passato che è presente nel ricordo di alcuni dei molti visitatori. «Nata da una raccolta fotografica di qualche persona anziana – fa presente l’assessore alla cultura Isabel Cristina Granados – qualcuno si è riconosciuto e “da questo son mi, questa foto no ghe l’ho” è nata l’idea di digitalizzare le foto, grazie al contributo di Roberto Solieri che ha seguito la parte grafica. L’idea è di Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà portare nelle scuole quest’esperienza, proporla reperirlo presso i seguenti punti: ai bambini, ai ragazzi, mostrando loro i grembiuVILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 lini di una volta e di creare l’occasione d’incontro Novembre , Banca Popolare, - Sup. Martinelli, Bar Via Ospedale tra i nonni ed i giovani». La mostra è stata l’occaALPO - Don Marco sione per far conoscere Luciano Piona, cittadino ROSEGAFERRO - Barcollo di Sommacampagna cui è stata dedicata una via QUADERNI - Poste di Custoza, la cui vita è sconosciuta ai più.
DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip, Studio dentistico don Bosco
PRESENTE E FUTURO. Parola al sindaco Piccinini e al suo vice Martelli
Mozzecane approva bilancio e strategie Servizi di
Claudio Gasparini Approvato il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e lo schema di bilancio triennale, per gli esercizi dal 2014 al 2016, dalla giunta del comune di Mozzecane. Per il sindaco Tomas Piccinini, nel valutare gli effetti che le politiche economiche dell’attuale Governo hanno sui bilanci comunali in generale ed in particolare le ripercussioni sul «nostro comune ed i concittadini, l’atteggiamento del governo centrale, in materia di finanza pubblica, sono intollerabili e insopportabili. L’impegno amministrativo articolato in questi anni era finalizzato all’equilibrio sociale cercando di aiutare chiunque rimanesse indietro calibrando la richiesta fiscale alle strette necessità per l’erogazione di quei servizi essenziali che fanno la differenza tra una comunità ed una semplice aggregazione di persone. Siamo diventati esattori per conto loro. Non hanno nemmeno il coraggio di mettere la loro faccia quando vogliono mettere le mani nelle tasche dei cittadini ed utilizzano i sindaci costringendoli con patto di stabilità, taglio dei trasferimenti e quella enorme truffa del sistema di riequilibrio che obbliga le amministrazioni virtuose a tassare ben oltre le proprie necessità
20
Cronache
Luglio 20142014 Settembre
perchè lo Stato possa pescare a man bassa in questi fondi per trasferire i proventi ai comuni in dissesto finanziario. Questo tradisce la elementare morale della storia della formica e della cicala, che ci hanno raccontato da piccoli, dove la cicala sprecava ma pagava la sua inettitudine con la vita. Ora invece chi sperpera può contare sul fondo di riequilibrio senza pagare pegno e può continuare a comportarsi da cicala tanto le operose formiche del nord continueranno a pagare i conti per loro». Conferma l’assessore al bilancio e vicesindaco Mauro Martelli «purtroppo è vero. Per la copertura economica dei nostri servizi sarebbe stato sufficiente coprire la somma derivante dall’Ici prima casa pari a 183.000 euro che, a seguito dell’abolizione veniva coperta dai trasferimenti dello Stato. Aggiungendo i tagli interni effettuati per 75.000 euro le necessità si sarebbero ridotte a 108.000 euro che avrebbero trovato copertura con l’applicazione della Tasi con un’aliquota minima dell’uno per mille solo sulla prima casa. Invece le regole assurde ed incomprensibili di finanza pubblica ci obbligano a tassare la nostra gente per 640.000 euro». Per l’assessore al bilancio Martelli «obbligare è proprio il termine giusto perché se non si applicano le regole volu-
NOTIZIE IN BREVE Giovedì 25 settembre alle ore 20.45 in Sala Savoldo a Povegliano saranno presentati i libri “Partigiani di pianura- storia nel sud-est veronese” e “Il governo dei CNL (Comitato Liberazione Nazionale) nel sud-est veronese aprile-dicembre 1945” di Andrea Tumicelli vincitore del primo premio Associazione Nazionale Partigiani d’Italia al concorso Giovani Storici proposto da Anpi Veneto. Presentazione di Giordano Franchini, relatore Silvano Lugoboni, moderatore Andrea Ferrarese. La serata è organizzata dal Comitato Biblioteca di Povegliano Veronese.
Tomas Piccinini
Mauro Martelli
te centralmente vengono chiamati a rispondere in solido i dirigenti del comune e gli amministratori. Della serie o tassi quello che ti diciamo noi o veniamo a prenderli da voi. Meglio non commentare. Per raggiungere il pareggio di bilancio secondo le regole Renzi abbiamo dovuto applicare Imu seconda casa, invariata al 9,2 per mille, Tasi prima casa al 2,5, Tasi seconda casa 1,4, addizionale Irpef allo 0,6 contro lo 0,5 pre-
cedente, in riduzione invece la tassa rifiuti (Tari) del 4 per cento circa - conclude Martelli -. Una raccomandazione che mi sento di fare al nostro buon primo ministro è quella di evitare di dare bonus di 80 euro se poi obbliga i cittadini a toglierne 160 dalle stesse tasche. Trovi le coperture nella famigerata spending review dello Stato che doveva portare un risparmio di 17,5 miliardi d’euro mai visti, non solo, non se ne parla più».
POVEGLIANO. UN PROGETTO ANTI CRISI E’ partito l’anno scorso il progetto innovativo ideato dall’amministrazione comunale di Povegliano Veronese per contrastare la crisi economica tuttora in atto. Nel 2013 ha coinvolto una decina di persone svantaggiate che hanno reso il proprio servizio per il comune in cambio di buoni lavoro, i cosiddetti “vaucher”, per sei mesi. Il progetto che è diventato un esempio virtuoso per altre amministrazioni sta proseguendo anche quest’anno con uno stanziamento di quattordicimila euro. E’ stato formulato un apposito bando con i criteri della residenza da almeno cinque anni, figli minori conviventi, disabili conAnna Maria Bigon viventi certificati, intimazione di sfratto per morosità, sfratto esecutivo, situazione di disoccupazione o in occupazione della persona richiedente senza ammortizzatori sociali e valore ISEE del reddito. Ad oggi sono state impiegate otto persone sei delle quali stanno ancora lavorando in piccole manutenzioni degli edifici comunali, giardinaggio, pulizia dei marciapiedi e manutenzione dei parchi e dell’aree verdi. L’assessore alle manutenzioni Franco Milanese annuncia che «la regione ha accolto la nostra domanda di contributo a favore di questo progetto con quindicimila euro da utilizzare nei mesi prossimi. Con tale finanziamento non solo le persone coinvolte potranno lavorare per altre sei mesi, garantendo la pulizia e l’ordine delle aree pubbliche, ma ci darà l’opportunità di inserirne delle altre». Il sindaco Anna Maria Bigon aggiunge «sempre più spesso le persone in difficoltà economica si rivolgono a noi amministratori: il progetto consente di offrire un’opportunità d’impiego e d’integrazione di reddito ai cittadini in grave difficoltà nelle ricerca di un’occupazione, affinché possano riconquistare dignità attraverso attività utili e significative per la comunità in cui vivono». Dopo l’esperienza è stato possibile creare dei posti di lavoro anche nel centro di raccolta comunale dei rifiuti dove la presenza di persone del posto ha due vantaggi: inserimento lavorativo e maggiore coinvolgimento nella differenziazione. L’amministrazione farà il possibile per proseguire quest’interessante progetto anche l’anno prossimo.
POVEGLIANO. Valorizzare le risorgive con persorsi ciclo pedonali Costituire dei percorsi ciclo pedonali finalizzati alla conoscenza ed alla fruizione delle risorgive che sono trentanove dislocate in varie zone del territorio. E’ questa l’intenzione dell’amministrazione comunale di Povegliano Veronese. Dopo la realizzazione del parco urbano della Calfura Nuova e dei lavori del consorzio di bonifica al Tartato e alla Calfura Vecchia, in via di completamento, la giunta comunale ha dato alcuni indirizzi ai competenti uffici per la realizzazione di tabelle informative, il ripristino d’alcune strade comunali di collegamento, la predisposizione d’attraversamenti pedonali in sicurezza. «Questi lavori hanno l’obiettivo di creare un vero e proprio circuito delle risorgive, per valorizzarle come ambienti naturali e storico culturali» - afferma l’assessore all’ambiente Valentina Zuccher. «La valorizzazione delle risorgive – continua – ci vede impegnati anche a livello sovra comunale con un progetto di massima di piste ciclo pedonali quali il Tartaro - Tione e quella delle risorgive che costeggia il canale raccoglitore. Ci incontreremo a breve con il vice presidente della Regione Marino Zorzato per ragionare su contributi regionali per la realizzazione di dette
Valentina Zuccher
piste ciclabili. L’amministrazione comunale sta proseguendo anche con il Piano d’Assetto del Territorio dove saranno messe sulla carta le aree di tutela ambientale che dovranno divenire un sistema di corridoio ecologici unitamente alla tutela del territorio agricolo e rurale».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: POVEGLIANO - Municipio, Gruppo Alpini, Distributore IES, MOZZECANE - Municipio, Giornali Cartoleria S.ZENO DI MOZZECANE - Edicola Tabacchi
Settembre 2014
BASEBALL. La stagione 2013/14 è quasi finita, ma c’è già voglia di iniziare quella nuova
I T-Rex ruggiscono con tanta passione
Mancano poche settimane ancora e poi, dopo 11 mesi di attività in palestra e all’aperto, i T-rex osserveranno un mese di riposo…per poi ripartire, a dicembre, con una nuova stagione e nuove avventure per molti ragazzi. Sì, perché gli atleti dell’ASD TRex Pastrengo Baseball dedicano solamente il mese di novembre al riposo: da dicembre a ottobre sono protagonisti di un intenso calendario di impegni. La stagione inizia con una prima fase di preparazione invernale per tutte le categorie, dal Minibaseball ai ragazzi Promozionale, Allievi, Cadetti, Under 19 e Seniores (campionato di serie C), «un’attività con personale qualificato e sensibile alle nuove generazioni – afferma Roberto Culicchi, direttore sportivo dell’ASD T-rex nata nel 1988 . Nessuno viene escluso: tutti hanno gli stessi diritti e doveri nei confronti dei compagni di squadra e verso la società sportiva. Durante la stagione che sta volgendo al termine – aggiunge Culicchi – l’attività invernale ha visto un’intensa preparazione atletica, molto mirata per la squadra Seniores con il
professor Avanzo, mentre per le giovanili una preparazione con sempre al centro il gioco e la conoscenza del baseball. Il minibaseball e i Ragazzi promozionale hanno partecipato nei mesi di gennaio, febbraio e marzo all’attività indoor e successivamente da aprile a giugno all’aperto organizzata dalla Federazione Regionale Baseball softball del Veneto». Ad aprile tutti all’aria aperta presso il campo da baseball situato in località Pontirole a Pastrengo: tutte le squadre hanno partecipato al campionato regionale e nazionale nella propria categoria con buoni risultati. «In questi mesi – afferma il Direttore – è stato organiz-
zato come ogni anno il “Magic camp Estivo” dal 9 giugno al 4 luglio: 40 ragazzi hanno partecipato ad attività sportive, culturali e artistiche seguiti da insegnanti e tecnici di federazioni sportive». Non è mancata anche durante la stagione sportiva 2013 – 2014 la consueta attività di promozione all’interno di numerose scuole primarie del territorio «con l’obiettivo – precisa Culicchi - di far conoscere il baseball, sport individuale e di squadra contemporaneamente, a più ragazzi possibile aiutando al tempo stesso la scuola a fare Cultura sportiva». Fino al termine del mese di ottobre i ragazzi dell’ASD sono attesi da
una notevole attività sportiva: dopo il Campo Scuola Baseball per i più piccoli a Pazzon, il Torneo nazionale di Rimini per la squadra Seniores, il Torneo di Padova per le squadre Minibaseball e Ragazzi promozionale e i Quarti di finale della Coppa Italia di serie C per la squadra Seniores, sarà la volta dei tornei Mordi&fuggi in programma ogni sabato pomeriggio e ogni domenica dal 21 settembre al 28 ottobre a Pastrengo per tutte le categorie giovanili T – Rex. Nel frattempo sono aperte le iscrizioni per l’attività 2014 – 2015. Per informazioni: 339.3603387; info@trexpastrengo.eu; www.trexpastrengo.eu
CALCIO/SOMMACUSTOZA08 Sommacustoza08 è la nuova società calcistica nata dalla collaborazione tra Custoza e Sommacampagna che ha unito le forze e dato vita ad un nuovo sodalizio. La morte del presidente dell’A.C. Somma Alfiero Zerpelloni nell’aprile scorso ha creato dei problemi organizzativi nei Moreno Trevisni suoi più stretti collaboratori nella gestione della squadra che militava in prima categoria. «Come Promosport ci siamo sentiti coinvolti – fa presente il presidente Alfonso Principe – e dopo aver dialogato con realtà limitrofe, Caselle e Sona per verificare la possibilità di fare una nuova squadra si è arrivati alla conclusione di cedere il titolo di prima categoria al Montorio. Tutto il resto, ragazzini e giovani, parliamo di duecento persone all’incirca, è rimasto qua con la necessità di seguirli per non farli rimanere “a spasso” come si suole dire. Servono allenatori, accompagnatori per le trasferte, tutto un lavoro organizzativo impegnativo». Sono così iniziati i dialoghi in separata sede tra le due realtà che hanno portato alla creazione della nuova società. «Una volta compresa che la cosa si poteva fare – evidenzia Principe – abbiamo fatto incontrare Custoza e quello che restava di Somma nel settore giovanile e, smussati gli angoli, abbiamo fatto la”quadra” per l’unione. E’ nata così Sommacustoza08 (08 perché la società della nota frazione del comune è nata nel 2008, ndr.)». Custoza continuerà, con la nuova denominazione, nel campionato di 2^ categoria iniziato il sette corrente, il settore giovanile partirà verso la fine del mese e vi parteciperanno tutte le categorie. La prima squadra e gli juniores giocheranno sul campo centrale degli impianti sportivi di Sommacampagna, le atre squadre sul sintetico. Moreno Trevisani è il presidente della nuova società, le signore Anna e Antonella, collaboratrici del defunto Zerpelloni, seguiranno il settore giovanile unitacol Corpo intercomunale di mente a quanti giravapolizia locale di Sant’Ambrogio e Dolcè, vigilera su no intorno al Somma viabilita e parcheggi mentre che hanno dato la loro l’Avis Valdadige promuodisponibilità. «Come verà la donazione del sanesecutivo di Promogue. Lungo la discesa i parsport – dichiara il pretecipanti troveranno il sidente – non possiaprimo punto di ristoro a mo che essere soddiVolargne, gestito da Pro Loco e Gruppo Alpini di sfatti del risultato, che Volargne, e ad Arcè quello sembrava impensabiallestito dalle Avis di Settile, di unire due realtà mo, Balconi e Pescantina. locali, dello stesso Gli organizzatori dell’Adicomune. Meglio di così gemarathon sostengono ininon poteva andare. ziative di solidarietà: quest'anno promuove la coopeUn bene per tutte le rativa sociale onlus Filo famiglie del territorio Continuo di Pescantina che che potranno contida 25 anni si occupa delle nuare a portare i loro persone disabili. In particofigli senza cambiare lare è partner nel progetto abitudini. Conclusione per la costruzione di un cenbuona per lo sport di tro diurno e un appartamento per disabili. Per un aiuto Sommacampagna». concreto: conto corrente C.G. postale numero 47666912.
CANOA, KAYAK E RAFTING / SABATO 18 E DOMENICA 19 OTTOBRE
Adigemarathon, il sipario è pronto ad alzarsi È in calendario sabato 18 e domenica 19 ottobre l’undicesima edizione dell’Adigemarathon di canoa, kayak e rafting sul fiume Adige. L’Adigemarathon, organizzata dai Canoa club di Verona, Pescantina e Borghetto d’Avio, coordinati da Terradeiforti sport e il fondamentale apporto dei Comuni di
Dolcè e Pescantina e di quasi 400 volontari, anche quest'anno concluderà le gare di Coppa del Mondo di maratona fluviale. Ospite d'onore sarà la meranese Angelika Raimer, per ben tre volte campionessa mondiale di arrampicata su ghiaccio. Sabato 18 ottobre sul fiume Adige si confron-
Partenza Amatori Foto ENNEVI
teranno oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano Borghetto d’Avio da Pescantina. Particolare è la categoria Sup, Stand Up Paddler, composta da pagaiatori che partiranno da Dolcè in piedi su una “tavola” tipo quella del più popolare surf. Domenica 19 ottobre prevista la presenza di
oltre 500 canoisti amatori che partiranno dall'isola di Dolcè per raggiungere Pescantina dopo 20 chilometri. Con loro al via anche gli equipaggi del rafting. Lungo l’Adige saranno impegnati quasi 400 volontari del Canoa club Pescantina e Verona unitamente alla Protezione civile di Brentino Belluno, Ais Garda Baldo di Rivoli Veronese, Croce Rossa di Bardolino e Sant’Ambrogio e i pescatori della Libertas Valdadige. La Pro Loco di Borghetto d’Avio curerà il servizio ristoro alla partenza e la Protezione civile ambientale di Verona sara impegnata nella logistica e viabilita . Sull’Isola di Dolcè il ristoro sarà gestito dal gruppo alpini di Dolcè sotto lo sguardo attento del gruppo comunale di Protezione civile che,
21
Rubriche
Agosto 2014
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
SETTEMBRE TEMPO DI CONTROLLI
E' arrivato settembre, le vacanze sono finite e, in vista della stagione autunnale, provvediamo a controllare quelle “piccole” ma importantissime cose che, della nostra autovettura, useremo spesso. Cominciamo dai tergicristalli: sono fondamentali per vedere bene quando piove e prevenire dunque gli incidenti. Sono vecchi? La gomma delle spazzole si indurisce e non pulisce più,con notevole diminuzione della visibilità. Lo stesso discorso vale se sono consumate. Vanno cambiate quando “fanno le righe”. Tra l'altro l'estate particolarmente piovosa appena trascorsa avrà contribuito al loro consumo! Roberto Azzolina Il livello del liquido lavavetri va sempre tenuto sotto controllo, rabboccandolo nell’apposita vaschetta e aggiungendo all'acqua, eventualmente, del detergente specifico per i vetri (non schiumogeno) per prevenirne il congelamento. Controlliamo anche la scadenza della revisione: la prima volta si fa dopo quattro anni dall'immatricolazione, le volte successive ogni due anni. Dove guardare? Sulla carta di circolazione. La sanzione per chi circola con la revisione scaduta è,oltre alla multa,il ritiro della carta di circolazione. Lo stesso vale per le moto e per i motorini, natural- Alessandra Azzolina mente. Controlliamo che le luci funzionino, tutte. Adesso dovranno servire decisamente di più; a meno che non abbiate un super veicolo intelligente con computer di bordo che vi avvisa, dovrete controllare da soli se le luci sono efficienti! Non dimentichiamone la pulizia, altrettanto importante affinchè la luce della lampadina “fuoriesca”. Una controllata alla pressione delle gomme, che con le alte temperature può aver subito delle variazioni,si rende necessaria; le gomme dovranno affrontare letti di foglie secche,o umide,e saranno messe a dura prova. Che altro dire? Come sempre, per qualsiasi consiglio o chiarimento, rivolgetevi alla vostra autoscuola di fiducia e buon autunno!
“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Al rientro dalle vacanze estive, con ancora le immagini vive in noi di spiagge assolate, anche se non troppo quest'anno, e il mare all'orizzonte che ti invoglia a nuotare, vogliamo consigliarvi un bel libro-diario scritto da una grande atleta, oltre che affascinante donna, nata a Mirano ma veronese d'adozione da sempre. Sto parlandovi di Federica Pellegrini che troviamo in libreria con il suo terzo libro, dal titolo "Il mio stile libero", che ci permette di entrare in profondità nella sua vita da nuotatrice di successo, oltre che donna da copertina, svelandoci alcuni trucchi del mestiere per andare più forte in vasca, oltre che l'importanza di mantenersi sempre in forma con corpo e mente, raccontandoci dei tanti sacrifici sostenuti in Gianfranco Iovino allenamento o della mania dei suoi dieci tatuaggi, che rappresentano una fotografia perfetta della sua vita, o la collezione di 500 scarpe o l'assuefazione per il caffè, anche se la parte più interessante e intrigante del volume si snoda quando c'è il contributo dell'allenatore Matteo Giunta in un botta-risposta a quattro mani assolutamente divertente e coinvolgente. Prendendo in prestito l'incipit di presentazione del libro, ci piace riportare questa affermazione: "Ti va di imparare a tuffarti con un perfetto coefficiente di penetrazione nei tuoi impegni quotidiani, con il forte desiderio di trasformarti in un bellissimo delfino dentro e, soprattutto, fuori dall'acqua?" Bene... non puoi fare a meno di leggere “Il mio stile libero”, un diario aperto sulla vita privata e pubblica di una donna sempre sulla cresta dell'onda, anche se in piscina le vere onde le crea lei, quando con slancio e sagacia riesce a battere tutti e salire sul podio, mostrando quel sorriso coinvolgente e pieno di vitalità per chi, come Federica, ama guadagnarsi ogni giorno una medaglia d'oro di felicità. In "Il mio stile libero", pubblicato da Mondadori, la Pellegrini si mette a nudo, anzi in costume da bagno, per raccontare il suo approccio al nuoto e, più in generale, alla sua filosofia sportiva, con lo scopo di far comprendere a tutti come, attraverso questa meravigliosa disciplina, a qualsiasi livello si pratichi dall'amatore all'agonista, si possa raggiungere una sorprendente armonia col mondo e con se stessi, partendo dalle abitudini della campionessa nella scelta del costume o degli occhiali, come vere e proprie manovre scaramantiche, fino ad arrivare a svelarci i segreti della preparazione alla gara, attraverso l'ascolto di tanta musica, il contatto continuo con i suoi creativi tatuaggi, per finire poi al gusto di sapersi sempre sul podio della propria vita a raccogliere medaglie di soddisfazione per una felicità che parte dalla mente, attraversa il cuore e si esalta in un corpo libero di nuotare, in una piscina olimpionica come tra gli anfratti della vita, e raggiungere traguardi inimmaginabili e di assoluto prestigio e gratificazione che danno carica a sempre nuovi sorrisi di felicità. IL MIO STILE LIBERO di Federica Pellegrini Editore Mondadori - Collana Comefare - Pagine 192 - €. 16,00
22
Con noi al Cinema a cura di Franco Frey I MERCENARI 3 (The Expendables) - Azione 106 minuti U.s.a. 2014 (uscita 9 settembre) di Patrick Hughes, con Sylvester Stallone, Jason Statham, Mel Gibson, Wesley Snipes, Arnold Schwarzenegger, Harrison Ford, Antonio Banderas, Victor Ortiz, Ronda Rousey, Kellan Lutz. Terzo film della Saga, tutto azione e avventura, con un super cast senza precedenti. La trama: Barney (S. Stallone), Cristmas (J. Statham) e il resto dei Mercenari, stavolta devono affrontare Conrad Stonnebanks (M. Gibson), che anni prima aveva fondato assieme a Barney il collaudassimo "gruppo di azione". Ma quando divenne un trafficante d'armi senza nessun scrupolo, Barney fu costretto ad ucciderlo - o almeno così lui pensava - perché quando il suo vecchio alleato (che ancora una volta ha eluso la morte) ritorna fermamente intenzionato a porre fine una volta per tutte ai Mercenari, le cose cominciano a complicarsi e farsi molto pesanti. Servono dunque forze fresche per portare in una nuova era la Squadra, vengono perciò reclutati giovani veloci ed esperti in "nuove tecnologie" da affiancare alla "vecchia scuola" per poter aver la meglio sull'incombente minaccia...E Barney ha i nomi giusti per l'ultima missione che sarà lo scontro tra il classico vecchio stile e l'esperienza dell'alta tecnologia all'interno della più personale battaglia tra Mercenari mai vista prima? Una curiosità: il film è stato girato in Bulgaria e lungo la costa del Mar Nero.
DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri
COMPAGNI DI VITA, COMPAGNI DI GUERRA Gli animali condividono lo stesso destino degli esseri umani, da sempre. In queste settimane abbiamo assistito alle stragi quotidiane in Medio Oriente, e proprio quest’estate, precisamente il 28 luglio, cadeva il centenario della dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia, che segnava l’inizio della prima guerra mondiale. Ebbene, allora come oggi gli animali sono stati compagni di guerra dell’uomo, tristi protagonisti e vittime di crudeltà, ferocia, dolori e morte. Tra le lacrime, il sangue, le macerie, le immagini che raccontano la tragedia delle guerre ci mostrano anche loro: povere bestie rimaste sole, senza cibo, senza acqua e senza cure. Bestie che sono state e sono ancora un pilastro dell’economia, in certi paesi. Basti pensare agli animali da soma, come gli asini, i cavalli e i muli, spesso gli unici a poter affrontare strade strette e ripide, climi ostili, fatiche enormi. Durante la prima guerra mondiale, insieme ai soldati mandati al fronte, c’erano asini, cavalli, muli, cani, colombi viaggiatori. Condividevano la vita in trincea, soffrivano anche loro la fame, la sete, il freddo. Trasportavano pesi enormi. Il mulo, in particolare, per le sue caratteristiche fisiche e per il suo carattere docile, portava anche 150 chili sulla propria schiena: canne di cannoni, munizioni, recipienti per l’acqua, soldati morti o feriti. I cani, ottimi camminatori e nuotatori, venivano utilizzati sui terreni difficili, e grazie al loro olfatto straordinario sapevano scoprire polvere da sparo e feriti. I colombi viaggiatori venivano addestrati per portare messaggi messi in piccoli contenitori legati alle zampe, e percorrevano distanze incredibili. E se si leggono i diari dei soldati che combatterono al fronte, o se si sentono i racconti dei sopravvissuti, si scopre che tra i soldati e gli animali si creavano dei rapporti di amicizia e solidarietà così intensi da divenire indispensabili, un’ancora di salvezza nella desolazione della vita quotidiana in guerra. Le immagini di questi giorni ci presentano, in medio Oriente, asini-bomba, ricoperti di dinamite pronta ad esplodere; cavalli scheletrici che trasportano carretti riempiti di profughi, vettovaglie, bambini; animali lasciati morire di fame e di sete, terrorizzati dal frastuono delle bombe. La guerra non risparmia nessuno. E gli animali, compagni di vita e di morte, subiscono anche loro questo triste destino. Come dimostrano le numerose mostre fotografiche, i libri dedicati a questo tema, e i racconti di chi ha vissuto la guerra, anche gli animali sono stati e sono eroi silenziosi e innocenti.
Settembre 2014
ultura C LETTO
PER VOI
Pierre Lemaitre, Ci rivediamo lassù, Mondandori 2014, 454 p., 17,50€
Albert e Edouard sono due reduci della Grande Guerra. Un ultimo assalto alla baionetta sotto le granate tedesche e un salvataggio che ha del miracoloso, rinsalda la loro amicizia tra sensi di colpa e riconoscenza. La vicenda si svolge in una Parigi che sta cercando di ricostruirsi e di ricostruire gli equilibri della pace e la normalità delle relazioni umane. Il padre di Edouard cerca di recuperare, attraverso la memoria, il rapporto con il figlio forse perduto per sempre, mentre questi, ritornato dal fronte sfigurato e ben intenzionato a non curarsi, nasconde se stesso e la propria faccia devastata sotto maschere stravaganti. E’ proprio Edouard che coinvolge Albert, timoroso, timido e insicuro, in una truffa ai danni dello Stato consistente nel vendere progetti di statue commemorative per i soldati morti nell’adempimento del loro dovere. La storia dei due amici, ex soldati s’intreccia con quella del loro capitano in modo imprevedibile fino all’epilogo del libro. Lo scrittore, che con questo romanzo ha vinto il premio Goncourt, sposta lo sguardo su quello che succede dopo la smobilitazione. Ai problemi economici e lavorativi si aggiungono i traumi fisici e psichici. Di fronte a chi si è arricchito con la guerra e ancora cerca di farlo trasformando l’inumazione dei cadaveri in occasione di profitto, c’è chi tenta di sopravvivere di espedienti, di miseri lavori e di truffe. Drammi familiari, amicizie profonde, rapporti di potere politico, affari che si consumano fra tradimenti e corruzione sono la trama di questo romanzo storico che, sulla base di una documentazione accurata, ricostruisce una delle vicende più scabrose del dopo guerra francese: lo scandalo delle esumazioni militari che scoppiò nel 1922. Scrittura di grande forza espressiva, trama originale. La storia procede con buon ritmo, ben orchestrata, mai scontata, con dei risvolti imprevedibili e un finale a sorpresa. Pierre Lemaitre, finora conosciuto e apprezzato per i suoi noirs, conferma le sue qualità di narratore. Parafrasando quello che dice di sé Albert “di arte non m’intendo per niente, c’è solo quello che mi emoziona o mi lascia indifferente”, questo romanzo non lascia indifferente il lettore. Consigliato.
Il Mese
In epoca antica, settembre era il settimo mese dell’anno perché si contavano i mesi da marzo. Ora è il nono mese e gli corrisponde il nove, numero che, essendo un multiplo di tre, esprime il rapporto fra l’origine del tutto (la Trinità divina) e il mondo visibile. Non casualmente nove sono gli ordini angelici (serafini, cherubini, troni - potestà, virtù, dominazioni – principati, arcangeli, angeli). Il nove è dunque il numero della progressiva manifestazione materiale dell’invisibile e simboleggia anche il completamento di un segmento di tempo. Nella liturgia cattolica la novena - un’attività di devozione che consiste principalmente nel recitare preghiere per nove giorni consecutivi - rappresenta la conclusione di un tempo liturgico, di solito in preparazione a ricorrenze solenni o per richiedere grazie particolari. La pratica è ispirata agli atti degli Apostoli (1,14) dove si narra che la Madonna e gli Apostoli pregarono assiduamente per nove giorni compresi tra l’Ascensione di Gesù e la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste. In Grecia il numero era identificato con la stella a nove punte creata da tre triangoli equilateri. Simbolo anche della Luna, è legato alla discesa dell’energia nella materia e simbolo di Ecate, raffigurata come triplice (giovane, adulta, vecchia), una dea libera di viaggiare tra il mondo degli uomini, quello degli dei e quello dei morti. Nove erano anche le Muse, delle quali Tersicore, musa della danza sacra, era la nona e la più potente. Ritornando al mese di settembre, recita un proverbio: “Se l’Arcangelo (29/9) bagna l’ale, pioverà fino a Natale”. Speriamo proprio di no, ché di acqua ne abbiamo avuta a iosa quest’anno. In settembre, comunque, maturano molti frutti e, in particolare, il frutto della vite, l’uva. Versoaln è il nome della vite più grande d’Europa e, probabilmente, la più vecchia della terra. Si trova in Alto Adige, a Prissiano, frazione di Tesimo. Molti sono i proverbi legati alla vite e al vino: “Di buona terra prendi la vigna, di buona madre prendi la figlia”, “ Vigna nel sasso e orto nel terreno grasso”, “Casa fatta e vigna posta, non si sa quel che costa”. Ma se, come diceva Luigi Veronelli, il vino è il canto della terra verso il cielo ed Ernest Hemingway che “il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo”, l’Italia dovrebbe essere un faro di civiltà.
Rubriche
20 23
a cura di Lino Venturini
IL PUNTO «Un giorno milioni di uomini dell’emisfero meridionale andranno nell’emisfero settentrionale. E non ci andranno come amici. Perché ci andranno per conquistarlo. E lo conquisteranno con i loro figli. I ventri delle nostre donne ci daranno la vittoria». Queste parole profetiche, che sono state pronunciate all’ONU nel 1974 dal leader algerino Boumedienne, sono sempre più attuali. Se nelle altre parti del mondo la conquista è violenta, in Occidente l’avanzata è silenziosa ma inarrestabile. Oggi l’Italia è l’avamposto degli sbarchi di un’invasione crescente. Non sarà l’incapacità endemica dei nostri governanti né il fisco a distruggere l’Italia e l’Europa, ci penserà l’Islam, perché Maometto proibisce l’integrazione. «Wake up, svegliatevi!» ha detto papa Francesco ai giovani coreani, ma dovrebbe dirlo prima a se stesso e ai governanti italiani ed europei se non vogliono svegliarsi domani con un coltello alla gola. «“Ma come si fa a contare su un’Europa che è ormai Eurabia - scriveva la Fallaci - che il nemico lo riceve col cappello in mano, lo mantiene (noi lo andiamo a prendere) e si vende come una sgualdrina, che i suoi figli li islamizza e li rincretinisce e li imbroglia fin dal momento in cui vanno all’asilo?» Stefan Zweig ha scritto “Momenti fatali” un’opera importante che descrive alcuni passaggi decisivi che hanno cambiato la storia, come la caduta di Costantinopoli (con la carneficina operata dal Sultano che godeva a impalare e torturare a morte i cristiani e a trucidare gli esseri inutili come i vecchi e i bambini), ma momenti decisivi per arrestare l’espansionismo islamico e salvezza dell’Occidente e della sua civiltà, furono la battaglia di Poitiers (732), quella di Lepanto (1571), la liberazione di Vienna (1683) e le Crociate che, a differenza della Jiad - il cui fine non è la difesa ma la sottomissione della terra - furono uno scudo che ha protetto l’Oriente e l’Occidente cristiano. Ora stiamo vivendo un momento decisivo perché, in concomitanza con la violenza degli integralisti islamici, è in atto anche la “politica del ventre”, cioè la strategia di esportare esseri umani e farli figliare in abbondanza, il sistema più sicuro e più semplice per impossessarsi di un territorio, sostituirsi a un popolo o soggiogarlo. Non comprendere la propria storia significa essere condannati a riviverla. E non sarà un bel rivivere.
CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”
AGOPUNTURA TRADIZIONALE CINESE La Casa di Cura dott. Pederzoli, nel perseguire l’intento di sviluppare e migliorare sempre più la qualità dei propri servizi, allo scopo di garantire una maggiore soddisfazione da parte dell’utenza, ha aperto un Servizio di Agopuntura Tradizionale Cinese. L’Agopuntura sembra sia nata in India e che solo 206 anni avanti la nostra era, attraverso il Tibet e la Mongolia, sia arrivata in Cina. E’, quindi, una pratica medicale in uso già all’età della pietra quando, come aghi, venivano usate selci acuminate, schegge di bambù o rami appuntiti. Il più antico documento scritto in nostro possesso è datato 1640 a.C., in cui l’Imperatore Giallo Houang-Ti ordina che gli aghi di pietra siano sostituiti da aghi di rame, metallo appena scoperto. Dai primi grossolani aghi si è arrivati, ai giorni nostri, all’utilizzo di aghi sottilissimi, quasi del tutto indolori. Sulla stregua di tale premessa storica, si evidenzia che l’Agopuntura è un’arte medica che utilizza l’eccitazione provocata dalla stimolazione di aghi infissi in zone specifiche della cute per operare a distanza sui vari organi e visceri e le loro funzioni. Possiamo, pertanto, dire che, mentre la medicina occidentale può essere considerata come ”materiale”, organica tentando di non uscire mai da un rigido rigore scientifico attraverso un ragionamento analitico e
sistematico, la medicina estremo-orientale si può definire “energetica”, funzionale, il suo motore è il paragone ed il suo ragionamento è di tipo analogico. Entrambe sembrano avere dei limiti poiché all’esasperata specializzazione dell’una, si contrappone una visione a volte troppo superficiale dell’uomo nel suo ambiente dell’altra, ritenendo, comunque, la necessità per entrambe di un proprio metodo rigorosamente intellettuale su cui giudice unico sarà l’esperienza di un confronto con la realtà, nella speranza che entrambi gli approcci possano sempre più coesistere per un risultato terapeutico ottimale. Varie esperienze sono state tentate per dare carattere di scientificità all’Agopuntura, altre sono in corso, parecchio, comunque, c’è da fare, ma sulla base di quello che è stato dimostrato possiamo asserire che esiste un’energia che circola sotto varie forme a carattere ciclico che non è riconoscibile con studi anatomici sui cadaveri e che tale energia circola lungo linee cutanee che raggiungono porzioni cerebrali in grado di regolare il funzionamento degli organi e dei visceri. In definitiva il trattamento mediante Agopuntura mira al riequilibrio energetico del paziente con una terapia fisiologica e globale che affronta le problematiche nella loro totalità.
La sua efficacia si è ormai affermata anche in alcuni ambiti ospedalieri, in anestesiologia, nel trattamento di parecchie patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico (medicina dello sport, traumi, artriti, artrosi, lombo sciatalgie, cervico-brachialgie, epicondiliti ….); in malattie psico-somatiche (colite, gastrite, asma, dismenorrea, cefalea, enuresi notturna….) in malattie neurologiche (nevralgie costali, facciali, emicranie, asma, insonnia…) solo per citare alcune tra le più comuni patologie che arrivano all’osservazione del medico che pratica anche la medicina non convenzionale. E’ chiaro che, come per ogni intervento medico, così anche per un intervento mediante Agopuntura, il medico non ha l’obbligo di “guarire”, ma di “curare” nel modo che ritiene deontologicamente più opportuno e senza recar danno per il paziente. L’Agopuntura non va, pertanto, considerata come una pratica “miracolistica”, ma una ulteriore opportunità terapeutica nelle mani di un medico esperto che avrà l’accortezza d’informare il paziente sulle possibilità dei benefici del trattamento. Dott. Rosario Pugliarello Servizio di Medicina dello Sport Servizio di Agopuntura pubbliredazionale
Settembre 2014
24
La taverna per l’autunno L’ideale per stare insieme Arriva l’autunno ed è tempo di archiviare tavoli e sedie da esterno, mandando in letargo il giardino per qualche mese…Ma questo non significa rinunciare alle serate in compagnia e alle cene allargate, grazie ad una preziosa ed accogliente taverna…se si ha la fortuna di disporre di un locale aggiuntivo da trasformare! Partendo dal presupposto che i locali che meglio si prestano ad essere trasformati in taverna sono le cantine
e i garage attigui all’abitazione principale, è importante prima di tutto tenere presente alcuni criteri estetici e funzionali per rendere lo spazio comodo e accogliente, senza dimenticare che la taverna oltre ad avere un arredo di tipo rustico, con mobili resistenti ad urti e graffi, dovrebbe essere un ambiente pratico in grado di accogliere un numero considerevole di persone. Se si ha a disposizione un locale particolarmente ampio si può pensare di dividerlo in due destinando una delle due aree a tavernetta e l’altra adibirla a ripostiglio o a cantina per vini e derrate alimentari oppure per garage auto. Basterà
innalzare delle pareti in mattoni o anche muri divisori in cartongesso. Fondamentale sarà in ogni caso ricoprire i muri di materiale antimuffa per preservarli dall’umidità tipica dei locali dei piani interrati. Un comodità aggiuntiva potrebbe inoltre essere quella di inserire un piccolo angolo cottura per poter cucinare in totale praticità, con mobili resistenti e il più capienti possibile, in cui inserire qualche stoviglia e pentola. Tipico complemento d’arredo di una taverna è inoltre la famosa piattaia, sulla quale mettere in mostra vecchie pentole o arnesi in rame: immancabile! E poi un tocco di romanticismo non guasta mai:
una zona camino per riunirsi con gli amici intorno al focolare è l’ideale per rendere la propria taverna ancora più accogliente e calda. Infine ciò che in una taverna non dovrebbe mai mancare è una zona destinata al gioco: basterà posizionare un tavolo da biliardo o da ping-pong o anche un gioco per il tiro delle freccette per ricreare la giusta atmosfera. Poiché la taverna è il luogo ideale in cui trascorre piacevoli momenti di relax è fondamentale scegliere un comodo e accogliente divano, facilmente sfoderabile e lavabile, da posizionare davanti alla zona caminetto, se è stata prevista, oppure davanti alla tv.
25
Settembre 2014
Pochi metri quadrati in casa? Usate espedienti “salvaspazio” Quando i metri quadri a disposizione in una casa non sono molti bisogna attrezzarsi di “opportuni espedienti salvaspazio”. In cucina, per esempio, opteremo per elettrodomestici poco ingombranti, magari ricorrendo a un frigorifero incassato. Le credenze, come le librerie della zona soggiorno, occuperanno meno spazio se avranno moduli aperti o a serrandina, anziché ante e sportelli. Stesso principio per le porte scorrevoli e per i mobili a scomparsa. In camera da letto poi è possibile optare per un letto a scomparsa oppure un letto con struttura a cassettone o a libreria…E attenzione alla scelta del guardaroba: un armadio adatto agli spazi piccoli è un mobile dalla profondità ridotta, ma esteso in altezza e larghezza, sfruttando quindi l’intera parete. Largo poi agli elementi angolari sia per quanto concerne le mensole che per moltissimi complementi d’arredo all’interno dell’intera casa, a partire dai sanitari. La regina dei principi salvaspazio da seguire è poi la modularità. In cucina via libera alla penisola, meglio se pieghevole. Nella zona giorno largo a tavoli allungabili di ogni forma e dimensione o, ancora meglio, un tavolo ripiegabile, a cui magari abbinare delle sedie pieghevoli sempre utili in caso di molti ospiti. Anche il divano può seguire la logica della modularità: svariate sono le soluzioni componibili disponibili sul mercato che permettono di ottenere la struttura più adatta alle proprie esigenze, a partire dal tanto comodo e pratico divano letto…E poi la soluzione a cui spesso non si pensa: sfruttare le altezze. Perché in soggiorno non appendere il televisore alla parete? E perché in bagno non optare per un lavabo
sospeso? Nella cameretta dei bambini è poi risolutivo valutare l’idea di un letto incorporato alla libreria o all’armadio, magari a scomparsa o a cassetto. Se i figli sono più di uno, i letti a castello garantiranno
minore ingombro. Infine non sottovalutare mai l’idea di un soppalco creando uno spazio sospeso adibendolo alla camera o a studio. La giusta illuminazione è poi fondamentale quando lo spazio è ridotto: la soluzione open space è il modo migliore per trasformare un’abitazione piccola in un ambiente luminosissimo…Ma se si preferiscono spazi suddivisi è bene che la
luce non manchi mai. Bene quindi preferire colori chiari e tinte tenui, non dimenticando la magia degli specchi, capaci di aumentare lo spazio se usati nel modo più opportuno. Regola delle regole ,
valida per ogni stanza e per ogni abitazione di piccole dimensioni è tuttavia sempre la stessa: non sovraccaricare, prediligendo pareti pulite, pochi elementi d’arredo e tanto, tanto buon gusto!
Settembre 2014
26
FRASE DEL MESE di Marisa Milani
"Il cliente non va amato, va tutelato"
l’Argomento La Sindrome di Wendy e di Peter Pan a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Wendy è la maggiore dei tre fratellini presenti nella fiaba di Peter Pan, è lei che farà da mamma ai Bambini Sperduti sull’isola che non c’è. La Sindrome di Wendy, meno nota della Sindrome di Peter Pan, definisce quell’insieme di comportamenti presenti in persone con la tendenza ad essere particolarmente accudenti e protettivi, costantemente impegnati a soddisfare le esigenze e i bisogni dell’altro. La Sindrome di Peter Pan, invece, è un disturbo da immaturità psicoaffettiva, presente in adulti che nella vita tendono ad assumere atteggiamenti da bambini o adolescenti. Molto spesso dietro una persona con la Sindrome di Peter Pan esiste un’altra personalità che si incarica di svolgere tutti i
compiti ed assumersi tutte le responsabilità che corrispondono all’adulto che rifiuta di crescere: la compagna con la Sindrome di Wendy. La paura di essere rifiutati e il terrore di essere abbandonati, sono le cause principali che portano le persone “Wendy” a fare di tutto per compiacere agli altri, soprattutto il proprio partner, andando spesso oltre i limiti della razionalità. Si tratta spesso di persone insicure che hanno imparato, in età infantile, che si può essere amati a patto di essere buoni, bravi, non fastidiosi, sempre pronti a soddisfare le richieste degli altri. La Sindrome di Wendy si può quindi definire come un insieme di comportamenti che una persona mette in
atto in quanto teme il rifiuto, ha la necessità di sentirsi accettata e sostenuta nel timore che nessuno la ami. L’altro diventa quindi un mezzo e non un fine, un modo per colmare il vuoto affettivo ed esistenziale che queste persone si portano dietro. Questi comportamenti non si riscontrano solo nei rapporti di coppia ma si possono osservare anche nei rapporti tra genitori e figli, tra fratelli e nelle relazioni di amicizia. Sentirsi indispensabili, considerare l’amore come sacrificio e rassegnazione, evitare a qualsiasi costo che le persone attorno si arrabbino, insistere per fare le cose al posto degli altri, questi sono i comportamenti e le sensazioni che caratterizzano e che prova-
no le persone con la Sindrome di Wendy. Tutti noi in qualche momento della nostra vita ci siamo comportati come “Wendy”, la differenza fra un normale comportamento di prendersi cura e la sovra-protezione sta nel fatto che questa sindrome è motivata dalla paura incontrollabile di essere abbandonati. Più di uno possono essere i fattori che scatenano questo tipo di comportamento: l’educazione ricevuta, le caratteristiche della personalità, le esperienze di vita vissuta e le circostanze di vita attuale.
BENESSERE
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
LA MALVA COME ANTIINFIAMMATORIO NATURALE
LA VOSTRA SALUTE a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico Se avete almeno una volta avvertito quella fastidiosa sensazione di bruciore al momento della deglutizione del cibo o subito dopo i pasti, il vostro problema potrebbe essere il reflusso gastroesofageo: un disturbo molto comune che in Italia colpisce oggi fino al 20-25% della popolazione, favorito da cattive abitudini alimentari e stili di vita non salutari e caratterizzato dalla risalita di parti di cibo non digerite nell’esofago, che provocano forte irritazione. Se il problema diventa frequente e complesso può evolversi nella vera e propria malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), che colpisce entrambi i sessi dai 30 ai 50 anni e ha in particolare una certa incidenza tra le donne in gravidanza. La causa è rilasciamento inappropriato della valvola superiore dello stomaco, ma a provocare il disturbo contribuisce spesso anche una scarsa motilità dell’esofago, che impedisce la rimozione rapida degli acidi gastrici refluiti, dannosi per la mucosa che si infiamma dando luogo a dolori, bruciori e difficoltà digestive. Il reflusso è favorito da predisposizione familiare e genetica, ma anche da sovrappeso ed obesità. Rappresentano fattori di rischio importanti anche diabete, fumo, dieta squilibrata e ricca di grassi, abuso di alcool, caffè, tè, cioccolata e bevande acide. La cura del reflusso passa innanzitutto da un adeguato stile di vita sorretto da una corretta alimentazione, per quanto riguarda la cura farmacologica, è bene sottolineare la necessità di rivolgersi al proprio medico, il quale stabilirà lo stato della patologia e definirà la terapia. I farmaci più in uso sono i cosiddetti “inibitori della pompa protonica” che bloccano il meccanismo di secrezione di acido nello stomaco. Non esistono tuttavia terapie risolutive di questa patologia: il reflusso gastroesofageo può cronicizzare rendendo necessario adeguare la dieta ed assumere farmaci antiacido per tutta la vita. Ecco perché – proprio per prevenire - è importante mantenere una dieta equilibrata ed uno stile di vita salutare.
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani BACI DI PERUGIA INGREDIENTI 240 GR. DI CIOCCOLATO GIANDUIA 120 GR. DI GRANELLA DI NOCCIOLE TOSTATE 30 GR. DI NOCCIOLE INTERE 70 ML. DI PANNA FRESCA 300 GR. DI CIOCCOLATO FONDENTE PROCEDIMENTO Sciogliere il cioccolato gianduia con la panna e mescolare bene. Unirvi la granella di nocciole. Lasciar intiepidire e con la sac a poche disporre l’impasto a palline su una placca rivestita di carta forno. Lasciar raffreddare in frigorifero per un’ora. Disporre su ogni bacio una nocciola premendo leggermente. Sciogliere poi il cioccolato fondente e immergervi uno alla volta i baci. Sgocciolarli e farli asciugare completamente.
“La salute è il primo dovere della vita” Oscar Wilde
La malva (Malva sylvestris) è una pianta erbacea annuale o perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Originaria dell’Europa e Asia temperata, è presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura. Il nome deriva dal latino malva ed ha il significato di molle, cioè capace di ammorbidire. Viene usata in erboristeria: i principi attivi si trovano nei fiori (Malvae flos) e nelle foglie (Malvae folia F.U.XI) che sono ricchi di mucillaggini, usati per le loro proprietà emollienti e bechiche, nelle forme catarrali delle prime vie bronchiali. La malva viene consigliata come rimedio lassativo, antiflogistico, emolliente, bechico (si dice bechico di un rimedio contro la tosse) e oftalmico. Le parti della malva che vengono utilizzate a scopi fitoterapici sono le foglie e i fiori; le foglie vengono raccolte durante tutto il periodo estivo, in particolar modo nei mesi di giugno e luglio e preferibilmente al mattino presto, subito dopo che la rugiada si è asciutta. I fiori vengono invece raccolti all’inizio della fioritura. L’essiccatura delle parti raccolte deve avvenire in luoghi ombrosi e ventilati; i fiori in particolar modo vanno protetti dalla luce perché tendono a degradarsi molto facilmente. La malva viene preparata sotto diverse forme: decotto, infuso, impacco, compresse e crema. Il decotto e l’infuso di malva vengono utilizzati per combattere la stipsi, la tosse, il catarro, le irritazioni del cavo orale e i disturbi dell’apparato gastrointestinale. Alcuni erboristi la consigliano quale rimedio preventivo contro le emorroidi. TISANA PER RIEQUILIBRARE STOMACO ED INTESTINO: 250 ml di acqua calda 10 gr di foglie e fiori di malva 1 cucchiaino di semi di lino Unire tutti gli ingredienti e bere la tisana ogni mattina prima della colazione. Molto indicata in casi di stitichezza. Importantissimo bere la tisana a stomaco vuoto, prima di introdurre qualsiasi altro alimento nel corpo per favorire la fisiologica evacuazione mattutina. Per potenziare le proprietà antiinfiammatorie della malva aggiungere all’infuso aloe, melissa e liquirizia. In questo modo otterrete una tisana adatta alla terapia di colite, ulcera gastrica e duodenale e reflusso gastroesofageo. L’utilizzo della malva in tutte le sue forme non presenta particolari controindicazioni. Anche in gravidanza può essere assunta tranquillamente per lenire la stitichezza e la cistite cui le gestanti sono spesso soggette. L’unica controindicazione all’assunzione della malva è all’allattamento perché questa erba potrebbe conferire un sapore poco piacevole al latte! Se non trovate piantine di malva selvatica potete trovarla in qualsiasi erboristeria e negozio di prodotti biologici. Namastè!!
Spazio Donna
Settembre 2014
27
É SuperRossetto il supermercato piu conveniente E’ una bella notizia quella che emerge sfogliando la rivista Altroconsumo di Settembre che, come consuetudine, anche quest’anno ha dedicato un servizio dedicato ai supermercati e ipermercati italiani. L’indagine svolta da Altroconsumo, che da decenni cerca di indirizzare gli italiani all’acquisto intelligente, è stata condotta nei mesi di marzo e aprile in 68 città italiane, confrontando i prezzi di un milione di prodotti – di marca, economici e a marchio commerciale - in 909 punti vendita diversi…E, sorpresa delle sorprese, in testa alla classifica spicca proprio il nostro Veneto, con Verona portabandiera e il SuperRossetto di Borgo Milano il punto vendita più conveniente dell’intera classifica, con prezzi rimasti pressoché invariati rispetto allo scorso anno (i prezzi del SuperRossetto di via Spaziani sono gli stessi che vengono proposti in tutti i punti vendita Rosetto ndr). Una famiglia in Italia spende mediamente 6.356 euro l’anno per la spesa, a fronte dei 5.415 euro medi di una famiglia veronese. Una differenza davvero notevole, sottolineata da Altroconsumo che ha incoronato uno dei supermercati più conosciuti di Verona e dintorni, SuperRossetto appunto, come il più economico, seguito da U2 e Auchan. E se, come dice Altroconsumo, “facendo la spesa si può risparmiare rinunciando al marchio delle aziende leader
Il punto vendita di Via Spaziani in Borgo Milano di mercato”, rimane pur sempre valido il detto che “la spesa, oltre che con la testa, va fatta con i piedi: è nei ripiani più bassi – ricorda Altroconsumo – dove vengono sistemati i prodotti che costano meno”. E al risparmio è molto attento anche il gruppo Rossetto, all’insegna del suo slogan “365 di grande risparmio”. Forte dei suoi 23 punti vendita, Rossetto si appresta ad aprire tre nuovi supermercati: nel 2015 è prevista un’apertura a Verona – Borgo Venezia -, Parma e Modena. «Siamo molto soddisfatti di questa buona notizia – esordisce Lorenzo Rossetto -. Anche solo il fatto di essere “rilevati” e di essere stati comparati con aziende e gruppi leader del
settore è per noi motivo di orgoglio. Aver raggiunto poi la vetta della classifica rappresenta un ulteriore traguardo. Essere rilevati come il supermercato più conveniente è la conferma che la strada che in tutti questi anni abbiamo deciso di percorrere è quella giusta: la nostra teoria commerciale e il nostro obiettivo sono fermamente incentrati sulla “qualità e la freschezza del prodotto – alla quale teniamo molto – a prezzi convenienti”. E’ proprio in questa direzione che la nostra ricerca e il nostro lavoro si sono concentrati e si concentrano ogni giorno – conclude Rosetto – e la risposta più attendibile e certa è la soddisfazione dei nostri clienti».
IN FORMA PERFETTA ALL’APPUNTAMENTO CON L’ESTATE Ci siamo, è arrivata l'estate! Sei pronto ad accoglierla a braccia aperte? Alcune dritte e, soprattutto, un adeguato esercizio fisico ti aiuteranno a raggiungere obiettivi insperati, anche in poco tempo e senza perdere di vista il benessere. Non eliminare i carboidrati: sono la base dell'alimentazione anche per chi è a dieta e forniscono l'energia necessaria per il movimento, essenziale per bruciare più calorie. Eliminarli è anche controindicato per perdere peso: il metabolismo funziona bene solo quando il corpo assume ogni giorno tutti i nutrienti e in specifiche proporzioni: 40% di carboidrati ( meglio integrali), 30% di proteine e 30% di grassi circa. Mangia spesso. Chi salta i pasti per perdere peso ottiene spesso l'effetto contrario: con un brusco calo delle calorie in entrata il metabolismo rallenta e tende a trasformare subito in grassi tutte le sostanze che riceverà in seguito. Il rimedio è semplice: consumare 5 pasti al giorno (tre principali più due spuntini) stando attenti alla quantità e alla qualità del cibo ed ad orari regolari. Il corpo non brucia energia allo stesso modo durante la giornata. Il picco si registra nelle ore centrali fino al primo pomeriggio: via libera alle energie di pronto utilizzo (carboidrati) per colazione e pranzo, e alle proteine per il pasto serale. Controlla il peso. Sali sulla bilancia, guarda quanto lavoro c'è da fare per tornare in forma e in quanto tempo potrai distribuirlo. Poi basterà ripetere il controllo una volta alla settimana. Riduci l'appetito con la mente. Mentre mangi ci vogliono almeno 15 minuti di tempo perché il senso di sazietà arrivi al cervello. Se mastichi lentamente non favorirai solo lo digestione, ma riuscirai a sentirti pieno mangiando meno. Concentrati. Durante i pasti non guardare la TV, non leggere e non lavorare al computer: se ti rilassi e ti concentri solo sul piacere del cibo, riuscirai ad appagare l'appetito più facilmente. Muoviti. Il movimento è in assoluto il modo migliore per aumentare il metabolismo e per mantenerti in salute. Se non sei abituato, affidati a Centri Fitness Specializzati come VIP Center che ti guideranno al raggiungimento dei tuoi risultati per gradi. L'effetto delle endorfine, gli "ormoni della felicità", alla fine di ogni allenamento ti regaleranno un profondo senso di appagamento, tanto buonumore e ti renderanno l'esercizio ogni giorno più piacevole. Consiglio della nonna: Evita soluzioni “fai da te” e fatti seguire da Trainer professionisti se vuoi ottenere risultati concreti, rapidi, ma rispettando la tua fisiologia umana. Affidati ad un Centro di Physiofitness metabolico dove istruttori qualificati ti guideranno al raggiungimento dei tuoi obiettivi con un percorso personalizzato.
Chiama e prenota Tel. 045 6705143 Via dell’Oca Bianca, 1 - Bussolengo Dentro il Centro Commerciale Sorelle Ramonda
www.splendidaforma.com