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L’ALTRO GIORNALE Gender, sofferenza e angoscia per l’uomo di ROSANNA PANCALDI L’ideologia del gender è una grande truffa. Una tesi per cui non si è uomini e donne perché nati con certe identità fisiche, ma lo si è solo se ci si riconosce come tali. Quindi se voglio oggi sentirmi donna sarò donna e se domani voglio sentirmi uomo, allora sarò uomo. Oppure posso essere gay, lesbo, trans, bisex e via con una scelta di ben altri 17 generi! Questo, secondo la “Australian human rights Commission”. La tesi del gender ha anche una chiara origine ateista in quanto è ribellione anche contro Dio, non a caso recentemente Benedetto XVI ha detto: «La Chiesa ribadisce il suo grande sì alla dignità e bellezza del matrimonio come espressione di fedele e feconda alleanza tra uomo e donna, e il no a filosofie come quella del gender si motiva per il fatto che la reciprocità tra maschile e femminile è espressione della bellezza della natura voluta dal Creatore». A portare avanti il gender sono, in particolare, i Paesi nordici, dove uomini e donne si comportano fin da piccoli in maniera completamente uguale, annullando ogni differenza. In un asilo di Stoccolma, ad esempio, gli alunni non sono più bambini e bambine, ma “friends” e vengono tutti chiamati con il pronome neutro “hen”. Un prestigioso sociologo italiano, Marzio Barbagli, ha spiegato che la negazione delle differenze sessuali «porta più danni che vantaggi». Altri famosi studiosi di tutto il mondo hanno spiegato che le donne e gli uomini sono, alla fine, ben diversi tra di loro e che questo fatto viene rispecchiato dai loro comportamenti. David Geary, psicologo dell’età evolutiva presso l’Università del Missouri, ha spiegato che anche tra i nostri parenti stretti - come il cercopiteco – si è scoperto che, offrendo loro giocattoli vari, le femmine privilegiano le bambole molto di più dei loro fratelli, che preferiscono invece palle e macchinine. Sembra improbabile tuttavia - ha spiegato Geary - che le scimmie siano state influenzate dagli stereotipi della società, come invece sostengono per gli uomini i teorici del gender. Sigmund Freud, che certo non tifava per la religione cattolica, sosteneva che l’uomo e la donna sviluppano la propria psicologia interiorizzando il proprio corpo sessuato durante l’infanzia e l’adolescenza. Quando questo non accade, i soggetti non accettano il proprio corpo reale, rappresentandone uno che non corrisponde alla loro realtà personale: il corpo immaginato è diverso dal corpo reale e quindi si arriva a identificarsi per ciò che non si è, portando questi soggetti di fronte ad un disorientamento sessuale. Se ne deduce, quindi, che se già dalla scuola materna si insinua nel bambino il dubbio sulla sua identità sessuale, il danno prodotto è davvero grave. Un altro famoso psicoterapeuta, il dott. Roberto Marchesini, parlando della “teoria del Gender” così si esprime: «… si tratta di un atteggiamento di ribellione nei confronti della realtà che non può che aumentare la sofferenza e l’angoscia nell’uomo…»

Dal 2013 al 2015... Che grande scoperta! Un nuovo progetto per Cà Filissine. E’ la notizia che in questi giorni sta facendo eco in tutta la Provincia di Verona, creando disappunto e molte polemiche. L’amministrazione Cadura ha presentato infatti al teatro comunale Bianchi di Pescantina il piano per la bonifica e messa in sicurezza della discarica di Ca’ Filissine prevedendo un tempo di 10/15 anni per il

conferimento in discarica ni e dei pianti dei bambini. gli esponenti delle minodi 1,7 milioni di metri cubi Ad intervenire sono, oltre ranze consiliari. di rifiuti speciali…Un al sindaco Cadura, anche Pagine 6 – 7 progetto, questo, che sembra ricalcare in peggio Sommacampagna.Fiera di successo quello presentato qualche anno fa dall’amministraHa festeggiato i 115 anni l’Antica Fiera di Sommazione guidata da Alessancampagna che ha chiuso i battenti l’1 settembre dro Reggiani, la stessa scorso con i sempre apprezzati fuochi artificiali. Il Amministrazione oggetto successo in partecipazione è andato al di là d’ogni di insulti e minacce duranattesa, coinvolgendo non solo i cittadini del comune, ma anche numerosi visitatori provenienti dai te il famoso Consiglio comuni limitrofi. E’ stata un’apoteosi di proposte comunale del 6 maggio culturali, sportive, enogastronomiche, musicali, 2013, quello degli strisciomostre, rievocazioni storiche, esposizioni d’artigianato ed hobbistica, rispondenti ai diversi interessi Bussolengo. Pozzani si dimette dei frequentatori, che hanno visto la partecipazione attiva di tutti gli assessorati, quello alla cultura in primis, e tutto il personale dalla segreteria, agli affaRaffica di dimissioni a Bussolengo. Dopo Daniele ri generali, all’ecologia, all’ufficio fiera. Lonardoni e Paola Adami, si è infatti dimesso Pagina 20 anche Gilberto Pozzani, assessore a lavori pubblici, ecologia e ambiente. “Qualcosa non ha funzioEDIZIONE LA PROVINCIA nato – scrive Pozzani nella lettera depositata al protocollo - . Il mio Comune è bloccato da una ANNO XXX - N. 9 - SETTEMBRE 2015 inerzia senza precedenti. Prevalenti ragioni di ordiStampato il 17/09/2015 ne etico e morale mi impongono di uscire da queVia dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) sta coalizione. A mio avviso l’agire del primo cittaTel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale dino non è più in sintonia con quanto promesso in D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, campagna elettorale”. Il sindaco Paola Boscaini ha comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con quindi provveduto a ridisegnare la Giunta. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 Pagina 12



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Le Vostre Lettere GENDER

L’OPINIONE

“Per saperne di più”

di Lino Venturini

“Ideologia di genere e ruolo dei genitori nell’educazione dei figli”: questo il titolo di un incontro promosso dall’associazione “Donum Vitae” IL 14 OTTOBRE DALLE ORE 20.30. Ad ospitare la serata, che vedrà intervenire il dottor Daniele Torri, medico bioeticista, e l’avvocato Simone Pillon del Forum “Associazione delle Famiglie”, sarà la sala convegni “Fr. F.Perez” dell’ospedale Sacro Cuore – Don Calabria”. Nel frattempo, fino al 25 settembre, nel proprio Comune è possibile firmare per chiedere il referendum abrogativo del Decreto legge “La buona scuola”, all’interno della quale è inglobato il disegno di legge Fedeli relativo al “gender”. “Un uomo e una donna, un papà e una mamma, dalla cui unione naturale nascono i figli e la famiglia. I genitori, con il loro affetto, capacità e limiti, si prendono cura dei propri figli e della loro educazione…Ora qualcuno vuole convincerci che tutto questo è superato, sbagliato, quasi innaturale. E noi ci ritroviamo a dover difendere l’ovvietà della realtà. I mezzi di comunicazione tacciono sull’ideologia del gender, che sta dilagando nelle scuola, espropriando i genitori del loro diritto di educazione dei figli. Un’ideologia che sostiene l’indifferentismo sessuale, che promuove la desessualizzazione dei bambini e degli adolescenti, che spinge per unioni tra persone dello stesso sesso, che promuove l’utero in affitto e l’indottrinamento dei nostri bambini fin dalla più tenera età”. Associazione Donum Vitae “Questo decreto legge mira a destrutturate la famiglia insegnando ai bambini che “mamma e papà” non è normale. Da settembre non sarà semplicemente l’educazione sessuale ad entrare a scuola, ma tutto l’insegnamento sarà strutturato su quella che i nostri politici chiamano il “sistema di genere”: per fare un esempio, il problema di matematica sarà “Mary e i suoi due papà…”. In certe scuole a Padova questo programma è già diffuso e anche negli asili di Roma. A Trieste nelle scuole materne i bambini possono scambiarsi i vestiti, i maschi vengono truccati e vengono offerti ai bambini kit di peluche riproducenti organi maschili e femminili e viene spiegato il concetto di masturbazione e penetrazione. I nostri figli saranno martellati in ogni materia con riferimenti espliciti ed immagini altrettanto chiare. Questo è il “sistema di genere” che lo Stato italiano finanzia. Tutte le scuole saranno uniformate in tutta Europa e ai nostri figli verrà inculcato che, al di là del proprio sesso biologico, possono decidere autonomamente il proprio genere, bisex, omo, lesbo, misto e chi più ne ha più ne metta, incluso il nuovo genere “pedofilo”. Una legge a cui gli insegnanti non possono sottrarsi, pena la perdita del lavoro”. Una mamma Facendo un'anamnesi storica troviamo una miriade di leggi pregiudizievoli nei confronti della famiglia, relativamente alle quali, per correggerle, io stesso ho depositato nelle varie commissioni di Camera e Senato decine di relazioni petitive. Tutelare nella sua essenza quei valori morali materiali e giuridici della famiglia eterologa, come primo nucleo sociale è un motore fondamentale per la vita di una nazione e di tutti i popoli mondiali. Con la legge del 31 ottobre 1955 n°1064 si prevede che, negli atti di nascita, estratti e documenti della famiglia venga omessa l'indicazione della paternità e della maternità: un primo passo per privare i genitori della propria autorità genitoriale. Con la petizione n° 917 del Maggio 2015, in merito a tali disposizioni, sono intervenuto chiedendo con forza di modificare l'art. 1 (uno) comma 1 ripristinando almeno nella parte negli estratti di nascita nome e cognome dei genitori biologici. Successivamente sono intervenuto anche alla modifica della legge 219/2012 già modificata con il DPR 30/01/2015 N°26 che modifica il regolamento dello Stato civile: si tratta, a mio parere, di un atto gravissimo in quanto ciò comporta la perdita della potestà genitoriale, trasformandola in “responsabilità genitoriale”. Il codice civile internazionale ha sempre previsto, infatti, per il benessere del minore e per il suo equilibrato sviluppo psico-fisico, che la potestà genitoriale venga esercitata da entrambi i genitori di comune accordo, tenendo conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni dei propri figli. Con questo atto legislativo crudele, i genitori vengono esautorati e messi fuori gioco dallo Stato che si “appropria indebitamente” dei nostri figli estromettendoci - in casi estremi - da decisioni autorevoli nei con-

fronti dei nostri figli. Accade, e non di rado, che a seguito di una semplice comunicazione o relazione da parte di assistenti sociali o equivalenti all'autorità giudiziaria, i figli vengano sottratti e portati via senza avviso ai propri genitori. Mettendo la ciliegina sulla torta, questo governo, di non eletti, in perfetta simbiosi con trattati capestro e direttive europee, si è inventato un altro atto gravissimo per sgretolare le basi della famiglia tradizionale: il Gender. Ma stiamo scherzando? Gender? I fautori dell’ideologia gender sono abilissimi nel dissimulare le loro intenzioni. Vogliono infiltrare nella società e innanzitutto nella scuola l’idea, assurda, che la sessualità non sia innata ma frutto di condizionamenti culturali e che pertanto si possa decidere se essere o no omosessuali. Non si possono ribaltare le leggi della natura per farne una battaglia a tutela della minoranza gay. Tentare ancora di sradicare l’identità sessuale naturale della stragrande maggioranza delle persone e convincere le nuove generazioni che ognuno può scegliere se diventare omosessuale o bisessuale o transessuale è un’aberrazione, che però si afferma sempre di più, agendo su più livelli mediali. Non si tratta di negare i diritti dei gay e tanto meno discriminarli, anzi tutto questo è per scongiurare una pericolosa, assurda, folle manipolazione sociale, volta a inibire la propria naturale sessualità e la forma più ovvia, elementare, naturale di associazione tra umani: quella etero sessuale ovvero una famiglia con un padre, una madre e i figli. Renato Lelli Presidente A.g.s.p.p. (Associazione genitori separati per le pari potestà)

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Le ideologie non sono finite, stiamo vivendo nell’epoca più ideologica del genere umano. La cosiddetta “teoria del gender” fa riferimento alle correnti di pensiero secondo le quali il dato biologico (ognuno di noi è maschio o femmina sin dal concepimento) non ha nessuna importanza nella costruzione dell’identità di una persona, ma è qualcosa che si può modificare, sia fisicamente con interventi chirurgici, sia anagraficamente secondo i convincimenti personali. Dal punto di vista di questa “teoria” siamo individui il cui corpo sessuato ha la stessa importanza del colore dei capelli. Questa “rivoluzione” antropologica è iniziata nel 1978 con il concepimento in provetta di Luisa Brown e segna il nostro tempo: è sufficiente procurarsi quel che manca in un centro di fecondazione assistita. Si è affermata così l’idea del “diritto al figlio”che, nel caso delle coppie omosessuali, diventa legittimazione al matrimonio. Dire “No al gender” significa rifiutare questa visione dell’umanità e non ha niente a che fare con questioni di morale e di comportamenti sessuali. Non è in gioco la libertà personale di vivere la propria sessualità, ma significa dire no a chi vuole negare le differenze sessuali quando si parla di avere bambini, significa dire no a chi vuole negare a un bambino il diritto di avere una mamma e un papà, no all’educazione dei piccoli a questa visione fluida e indefinita di se stessi. Inoltre, stiamo assistendo anche allo smantellamento di tutto ciò che è in grado di resistere alla riduzione dell’uomo a “merce” che fa tanto comodo ai poteri forti dell’economia e della politica, più che mai interessati al controllo e alla manipolazione delle masse. La famiglia, per sua natura, è inaccessibile al nesso mercantile economico. Il rapporto tra una madre e un figlio non sarà mai di tipo mercatistico. Per questo le ideologie che si stanno affermando sono tutte orientate, non a promuovere diritti e riconoscimento, come il potere vuol far credere, ma a distruggere valori per imporre come unico, il valore di scambio. Oggi più che mai, “occorre sostenere il diritto dei genitori all’educazione dei propri figli e rifiutare ogni tipo di sperimentazione educativa su bambini e giovani, usati come cavie da laboratorio, in scuole che somigliano sempre di più a campi di rieducazione e che ricordano gli orrori della manipolazione educativa già vissuta nelle grandi dittature genocide del secolo XX, oggi sostitute dalla dittatura del pensiero unico” (Papa Francesco, 11 aprile 2014). Le vere battaglie del XXI secolo non saranno quelle contro il terrorismo, ma quelle in difesa della famiglia naturale.


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COMUNICATO IMPORTANTE AI LETTORI Succede che qualche lettore de L’Altro Giornale, si lamenti del mancato recapito dello stesso. Dopo vari controlli con i distributori, siamo andati a cercare la legge vigente relativa alla ricezione di posta e quant’altro nella cassetta postale. Di seguito il risultato che giriamo anche a voi, cari lettori. Ogni abitazione deve essere provvista di cassette postali: è la legge che lo impone, precisamente il Decreto del Ministero Delle Comunicazioni numero 9 dell'aprile 2001. L'Art. 45 in particolare stabilisce che la distribuzione della posta semplice deve essere sempre accessibile al postino. Le cassette postali devono inoltre essere di forme e dimensioni consone al traffico postale, in modo tale che il portalettere possa inserire con facilità qualunque tipo di posta e devono riportare chiaramente l'indicazione del nome dell'intestatario. La legislazione prevede poi che le cassette postali siano collocate “al limite della proprietà, sulla pubblica via o comunque in luogo liberamente accessibile, salvi accordi particolari con l'ufficio postale di distribuzione” (Art. 46). Riguardo agli edifici plurifamiliari o ad uso impresa, le cassette postali dovranno essere posizionate tutte nello stesso luogo (Art. 47). Chi consegna la posta – e quindi anche L’ALTRO GIORNALE - non può entrare in luoghi privati (come gli spazi di un giardino o gli androni condominiali). In sostanza, si può anche non mettere la propria cassetta postale su piano stradale, ma facendolo si è consapevoli che la posta o, nel nostro caso, L’ALTRO GIORNALE, può non essere recapitato.

LA FAMIGLIA D’OGGI Egregio Direttore, in merito a recenti tristi episodi di minorenni morti per droga, desidero esprimere i miei convincimenti. La famiglia è la prima responsabile della maturità dei propri figli. Molti genitori hanno un rapporto tollerante verso i propri figli, li ritengono responsabili nelle scelte, capaci di uscire indenni da ogni provocazione deviante. Eppure sono molteplici i motivi per cui ci si avvicina all’uso della droga. Delle oltre 500 droghe i ragazzi conoscono gli effetti, ma non i danni irreversibili. Certo che fin quando i media e le famiglie privilegiano i bulli, i narcisisti e i super-tutto, c’è poco da sperare. Gli esperti affermano che la cura è una sola, metterli in condizione di accettarsi come sono e di farsi accogliere nel gruppo dei “pari” per un confronto, un dialogo, una convivenza leale e solidale. La famiglia va rinsaldata e rinforzata. I nostri figli hanno bisogno di modelli credibili e di fermezza educativa. Anche la scuola deve fare la sua parte nel promuovere motivazioni sagge che danno senso alla vita. Giancarlo Maffezzoli

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IL CASO

“I funerali di Casamonica” Caro Direttore, se Roma Capitale tale deve essere, non si capisce perchè il sindaco Marino nel caso "Casamonica" sia rimasto tranquillo in America, mentre tutto il mondo ci rideva dietro, e non abbia sentito il bisogno di rientrare immediatamente a Roma. D'accordo, lui non è un politico e non ha mai capito cosa è la politica. Intanto la figura di m... la facciamo tutti noi italioti. Non bastano le parole di Orfini "abbiamo cominciato a fare pulizia come non è mai stato fatto". Non bastano perchè se non si ha la sensibilità politica di capire che questo funerale è stato un guanto di sfida lanciato e mai raccolto non si è capito nulla. Le dimissioni da più parte richieste al primo cittadino non sono per la sua disattenzione, ma solamente perchè ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, non di essere il capo della città ma di comportarsi come uno spettatore qualsiasi, con noncuranza verso Roma Capitale della quale dovrebbe esserne custode attento. Umberto Brusco Da destra a manca, moralisti, fustigatori e persino uomini di chiesa hanno manifestato compattezza nel condannare il funerale del capo dei Casamonica. Evidentemente il popolino inquisitore che a parole si professa cattolico, nei fatti manifesta odio giacobino e soprattutto abissale ignoranza dottrinale. Il Canone 1184 afferma che le esequie si negano “ai peccatori manifesti ai quali non è possibile concederle senza pubblico scandalo dei fedeli”. Gli unici su cui si afferma esplicitamente il divieto sono “apostati, eretici e scismatici”. Non consta che il cosiddetto “Re di Roma” rientrasse tra le suddette categorie "ereticali". Davvero curioso che gli stessi che plaudono alla dottrina della misericordia, del peccato abolito e del non chiamiamoli zingari ma Rom, sono i primi ad indossare i panni di Torquemada per condannare solo ciò che Dio è in grado di leggere negli anfratti degli animi umani. Se questa non è ipocrisia! Gianni Toffali Egregio Direttore, nello stesso giorno sono successi 2 fatti che mi hanno messo in completa confusione. 1° - Un prete ha rifiutato la recita della preghiera dell'Alpino perché contiene il verso "rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana”. 2° - Un'altro prete ha celebrato la Messa al funerale hollywoodiano di un capomafia romano, affermando di essere all’oscuro delle malefatte del defunto, al pari di tutti i responsabili e i funzionari delle forze dello Stato Italiano, che gli hanno permesso di lavorare e, ai suoi, di celebrare un rito funebre degno di un grande capo di stato. Premetto che alle esequie è stata concessa la partecipazione del figlio "dell' assunto in paradiso", che era agli arresti domiciliari, in casa, dove ha potuto e può continuare il lavoro, così nobilmente avviato dall'illustre, ben conosciuto e protetto, papà. Cosa dire, poi, di tutti i ministri e funzionari, appartenenti a tutti i colori politici, che si sono succeduti al governo dello Stato e del Comune di Roma e che – a loro dire - non si sono mai accorti di tutti gli interessi illeciti con cui il defunto ha fondato il suo "impero" e che, al momento della morte, gli hanno mostrato tutta la loro gratitudine. Non trovo parole civili che possano classificare questi comportamenti, dello Stato e della Chiesa. Chiedo perdono! Sergio Martini


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ISTITUZIONI

VILLAFRANCA

“Forse... riposa in pace” “Malfunzionamento” Sento il bisogno di segnalare un'ingiustizia (sicuramente) morale subita, visto che a quanto pare la legge è stata rispettata, ma la persona non certamente: questo cittadino è la mia cara mamma. Dopo una vita di fatica senza chiedere mai e senza bussare a nessuna porta, neanche alle istituzioni del paese che avrebbero dovuto occuparsi delle cosiddette fasce deboli (e lei lo era certamente perchè è rimasta vedova a 38 anni con 3 figli da crescere, le istituzioni se ne sono lavate le mani! Si poteva almeno aiutarla con un lavoro più leggero visto che la vita era andata giù pesante. Detto questo, dopo 31 anni trascorsi dalla morte del mio papà, siamo stati avvisati che, causa lavori al cimitero, per legge bisogna decidere lo spostamento della salma e comunicare il tutto agli uffici preposti. Noi abbiamo perso del tempo prezioso, perchè la situazione ci ha destabilizzato e turbato non poco. Dover riaprire quella ferita per noi è stata durissima, come dover seppellire per la seconda volta il nostro caro. Conclusione: siamo arrivati un po’ tardi e dagli uffici preposti ci è stato comunicato che non ci siamo mossi in tempo e che non abbiamo espresso decisioni in merito, così si è provveduto alla dissepoltura senza avviso e ormai ci spetta soltanto lo spostamento in un altro cimitero. Credo che chi si

trova a lavorare in uffici che trattano situazioni delicate come questa, debba avere un minimo di sensibilità e non tirare in ballo soltanto articoli e leggi senza voler capire che si tratta per prima cosa di rispetto nei confronti delle persone anziane e di defunti che non possono dire la loro, in particolar modo quando una persona è deceduta all'età di 42 anni, lasciando dietro di sè una scia di dolore, con progetti mai conclusi e tanti discorsi mai detti, dolore e strazio che chi non ha vissuto non può capire e nemmeno immaginare. Non accetto, quindi, questo comportamento. Come si può chiedere di cambiare cimitero, come se il proprio defunto potesse essere spostato dai famigliari a piacimento, sapendo che non erano le sue volontà e che noi, figli e moglie, per più di 30 anni ci siamo recati là in quel luogo a parlargli e a piangere le nostre difficoltà? Non potremmo mai pensarlo altrove, non è giusto giocare con i sentimenti e ancor peggio da persone che ti conoscono e che sono del tuo stesso paese. Mi sento di augurare - a chi ha una coscienza – di poter dormire in pace, perchè alla mia famiglia ancora una volta hanno fatto trascorrere non poche notti insonni. Non mi aspetto, non voglio e non desidero scuse da nessuno, non basterebbe una vita! Chiara Speri

ANZIANI

“Rottamati, incazzati...” Rottamati incazzati, ma soprattutto delusi e sfiduciati. Questo infelice aggettivo, coniato dal nostro giovane Premier Renzi, è a lui servito, in un primo momento, per fare un muro tra la vecchia guardia del suo partito e lo stuolo di giovani dirigenti delle seconde file, che scalpitavano per dimostrare di essere più bravi dei “vecchi”. Purtroppo per loro, non mi sembra che abbiano dimostrato una grande capacità di governare; non hanno saputo proporre nessuna idea per arginare l' aggressione migratoria sia nei paesi di partenza dei barconi , e deboli proposte a livello europeo, dove la nostra ministra degli esteri fa la figurina e si muove con la poca considerazione degli altri paesi comunitari. La riforma della scuola, non ha accontentato nessuno. Non ha rispettato le decisioni della magistratura che imponeva il rimborso rubato a suo tempo, dalle pensioni. E' pur vero che qualcuno ha ricevuto un parziale rimborso, dimezzata la cifra che spettava ai pensionati. Stanno rubacchiando la sanità mettendo in croce i nostri medici, che avranno paura di ordinare un esame in più. E' o non è uno Stato

di diritto? Personalmente per non aver pagato 1900 euro nel 2009, ho preso una batosta di 8800 euro di multa, ho concordato per la metà da pagare in 2 anni e mezzo. Una signora che non paga una multa di 100 euro, si trova dopo qualche anno a pagare allo Stato 1100 euro, rovinando per qualche mese il bilancio famigliare di quella povera donna che era uscita dall'ufficio postale quasi piangendo. Noi rottamati, non vogliamo cannibalizzare nessuno, ma rivogliamo indietro il “rispetto” che ci è stato tolto - purtroppo aiutati dalla situazione di crisi – che ha portato i giovani a mettere in discussione le pensioni, e invece di fare battaglie come abbiamo fatto noi, vogliono la nostra, perché loro vivono peggio. Oggi, l'indifferenza e la mancanza di rispetto, espressa dai giovani nei confronti degli anziani, è una costante che aumenta di giorno in giorno. I capelli bianchi devono essere considerati e onorati, come è sempre stato fatto da tutte le società organizzate, anche dalle più antiche. Renzi faccia chiarezza: con questo comportamento non andrà da nessuna parte. Gianni Pozzani

Buon giorno. Ne avevo sentito parlare, ma non volevo crederci; eppure è vero. Si tratta del funzionamento del servizio cassa-prenotazioni-distretto dell’ospedale di Villafranca. Ieri mi sono recato presso di esso ed ho acquisito il numero all'eliminacode alle ore 11,31. Ebbene, ho effet-

tuato l'operazione richiesta (pagamento) alle ore 12,10. A me sembra una cosa vergognosa! Oltre al tempo per accedere allo sportello, ho rilevato anche una esasperante lentezza nell'eseguire l'operazione vera e propria. Ma dove sono i "responsabili"? Emiliano Cordioli

PAPA

“Mi piace, ma...” Caro Direttore, Papa Francesco, sin da quando è stato eletto, ha sempre avuto la mia simpatia e approvazione per il suo dire e il semplice comportamento, tutto nuovo per un Papa. Proprio per questo sono rimasta male quando ha affermato che respingere i migranti clandestini è una guerra. Infatti non è così in quanto, non facendoli parti-

CONCORSO “VIVI LA VALPOLICELLA”

Anche quest’anno – ed è la settima edizione – l’associazione Vivi la Valpolicella, organizzerà il Concorso di arti pittoriche denominato “Valpolicella – Terra di Emilio Salgari”. Sono ammesse tutte le tecniche pittoriche (olio, acrilico, acquerello, disegno, incisione…) la misura delle quali dovrà rientrare tra 30x40 e 50x70 di superficie dipinta. Dovranno però essere a tema fisso, cioè rappresentare la Valpolicella storica in tutte le sue forme, cioè bellezze naturali, paesaggistiche, architettoniche…Per Valpolicella storica si intendono i Comuni di Negrar, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano, Sant’Anna d’Alfaedo, Pescantina, Doclè, Sant’Ambrogio e Parona. Potranno essere raffigurate anche peculiarità, personaggi famosi, prodotti caratteristici, purchè chiaramente inseriti e identificabili con la Valpolicella. La consegna delle opere dovrà essere effettuata presso l’hotel San Vito a San Vito di Negrar in via G.B. Pighi 1, nei giorni 3 e 4 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00. Nello stesso luogo le opere saranno esposte, giudicate ed eventualmente premiate. Per ulteriori informazioni: 334.9249317 (Andrea); vivilavalpolicella@gmail.com R.D.N.

re e respingendo chi parte clandestinamente, è invece il contrario, cioè vera pace. Infatti così non si permette a loro di morire annegati in mare e di essere sfruttati dai commercianti di esseri umani. I migranti devono essere aiutati a casa loro, affinché possano lavorare e produrre nei loro paesi, al fine di creare benessere nelle loro terre. Solo così si eliminano anche la contrarietà e i disagi in casa nostra. Diverso il discorso per i profughi che fuggono dalle guerre, ma questi sono una piccola minoranza. Quindi, secondo me, Salvini ha ragione quando propone di non farli partire dalla Libia e di selezionare il tutto in tale paese per poi aiutarli dalle loro parti. Maria Righetti

PESCANTINA

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“Fallimento politico” Era il 1979. Pescantina al tempo aveva una popolazione di circa 6.000 persone. In quegli anni il Comune ebbe una “visione”: nel tempo gli abitanti sarebbero aumentati di misura e le famiglie avrebbero avuto bisogno di un nuovo servizio…Nacque così l’asilo nido Rosapesco, una costruzione all’avanguardia allora e tuttora un edificio di eccellenza, progettato da un adulto con il pensiero di un bambino. La struttura si trova nel mezzo di un grande giardino, dove i bambini possono stancarsi a forza di correre. L’edificio di trova tutto al piano terra, all’interno ci sono grandi stanze con finestre a tutta parete ad altezza di bambino. Il tetto si prolunga formando una tettoia in modo che la luce entri nelle aule rendendole luminose, ma allo stesso tempo ombreggiate. Ci sono una cucina interna, servizi igienici a grandezza di bambino, pavimento antiscivolo e tutto l’ambiente è sicuro. Insomma, una grande visione. Oggi, nel 2015 Pescantina ha una popolazione di circa 17.000 abitanti. Il Comune ha avuto un’altra “visione” e, con la scusa di pochi iscritti, chiude l’asilo nido per trasformarlo, si pensa, in biblioteca o centro culturale. …e ci credo che ci siano pochi iscritti: se si va sul sito dell’asilo si trova ancora la Cooperativa precedente con riferimento al coordinatore di allo-

ra. Se si va in Comune nessuno sa niente di preciso. Quale genitore può iscrivere il proprio figlio alla luce di questo sistema di dubbi e incertezze? E poi vorrei sapere quanto costerà a noi cittadini ricollocare un edificio da asilo nido a biblioteca e quanto costerà la gestione di tale sito. Resta il fatto che da cittadino vedo la chiusura del Rosapesco un fallimento politico grave…spero sia l’ultimo. Un genitore

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it

Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 17 - 09 - 2015


CRONACHE

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CA’ FILISSINE. Previsto il conferimento in discarica di 1,7 milioni di metri cubi di rifiuti speciali

Progetto bonifica: presentato il piano Servizi di

Lino Cattabianchi E’ stato presentato al teatro comunale Bianchi il nuovo progetto per la bonifica e messa in sicurezza della discarica di ca’ Filissine. Prevede un tempo di 10/15 anni per il conferimento in discarica di 1,7 milioni di metri cubi di rifiuti speciali. «La discarica così com’è - ha sottolineato il sindaco Luigi Cadura - non si può lasciare: è una spugna intrisa di percolato sotto un rubinetto. La discarica perde e questo fatto ha provocato il sequestro nell’agosto del 2006: se il percolato ricade all’interno il danno è contenuto perché c’è il filtro del fondo. Ma se fuoriesce, visto che arriva a 36 metri di battente, va direttamente in falda. La prima è inquinata: non si può rischiare che arrivi alla seconda, da dove si pesca l’acqua potabile». Questa in sintesi la motivazione dell’intervento prospettato per il quale tuttavia, è sempre il sindaco, è stato “rivoluzionato l’approccio verso il problema di Ca’ Filissine”. «Non sappiamo dov’è il buco: prendiamo atto che la discarica perde. Noi dobbiamo evitare che ci sia qualcosa da perdere.

E allora dobbiamo tirar via l’acqua piovana e il percolato che vogliamo isolare con la tecnica dell’air spargine». Le fasi sono state elencate dall’ingegnere ambientale di Georicerche, Emanuele Albrigi: «E’ un approccio indiretto: si deve aspirare il percolato che arriva a 35/36 metri per 280mila metri cubi per poi arrivare ad uno sgrondo delle acque meteoriche e alla loro captazione prima che diventino percolato. L’air sparging sulla falda permetterà il rientro dei parametri di inquinamento

ambientale. Ultimo, l’apporto di nuovi rifiuti». Il professor Gianni Andreottola dell’Università di Trento ha sottolineato le ragioni di questo cambiamento: «Si rovescia l’approccio, tecnicamente corretto, ma oneroso e che eliminava i rischi e comportava però la rimozione dei rifiuti. La zona da cui proviene l’inquinamento in discarica non è certa e si deve calcolare che ogni giorno precipitano nell’acquifero 13,21 metri cubi di percolato. Perciò si dovrà creare una barriera di air

sparging di 217 metri con

21 6 Secondo il progetto presentato in teatro comunale, per riempire la discarica si dovrà fare ricorso a rifiuti speciali. Quelli individuati dai progettisti vanno dagli scarti di minerali e materiali di cava (01) a quelli provenienti da produzione di alimenti in agricoltura, orticoltura, caccia, pesca ed acquacoltura (02); delle concerie (04); del petrolio (05); dei processi termici (10); delle demolizioni di case e strade (17); da altri impianti di trattamento rifiuti (19). E’ questo, secondo il catalogo europeo dei rifiuti (Cer), tutto ciò che si dovrà impiegare per dare all’attuale insediamento di Ca’ Filissine un profilo in grado di far scorrere all’esterno l’acqua piovana, prima che arrivi a contatto coi rifiuti e si trasformi in percolato. 30 pozzi a 7,5 metri uno dall’altro, con un diffusore posto sul fondo del primo acquifero a circa 75 metri dal piano di campagna. Ci saranno 4 piezometri e l’ossigeno sarà fornito da un serbatoio di stoccaggio di capacità di 10mila Kg, connesso ad un sistema di pozzi. I test sul campo saranno continui in base ad un piano di monitoraggio che sarà esaminato dalla commissione regionale Via». Secondo il program-

ma predisposto dall’ingegner Albrigi il conferimento dei nuovi rifiuti inizierà dalla parte ovest per un tempo di 4/5 anni. Poi sarà preparata la sezione est che avrà bisogno di 3 / 4 anni. Al termine toccherà a quella centrale. Ultimo, ma non da ultimo il problema a dei costi. «Bisogna abbattere i costi per minimizzare i rifiuti, secondo le indicazioni dell’Amministrazione» - ha concluso il tecnico.

CÀ FILISSINE, I COMMENTI RELATIVI AL NUOVO PROGETTO DELLA DISCARICA Paolo Ferroni del Movimento 5 Stelle «La fantasia ha superato la realtà. E la salute? Dai codici dei rifiuti che andranno in discarica, la popolazione non sarà indenne. Credo che andremo oltre le cifre fornite questa sera. Ci vuole maggior chiarezza. Perché tutto è in carico alla popolazione di Pescantina?». Emanuele Boscaini, presidente di Ambiente & Vita «La massa di 1 milione 742mila metri cubi di rifiuti speciali equivale ad una somma di 77 milioni di euro. Questo ho capito stasera. L’amministrazione è nell’angolo: il progetto non è stato condiviso con Ambiente & Vita. Abbiamo chiesto un’indagine epidemiologica ed è partito questo progetto: è il terzo treno che ci apprestiamo a fermare. Non condividiamo il progetto: siamo stati chiamati a cose fatte. Abbiamo forti perplessità sull’air sparging». Davide Pedrotti, Lega Nord «La Lega Nord non condivide la proposta di progetto che sta portando avanti questa amministrazione. Questa scelta è supportata sia delle mie dimissioni da membro della commissione Ambiente che dalla lettera presentata al sindaco e sottoscritta dai colleghi di minoranza nella quale, visto l'atteggiamento di totale non condivisione da parte di chi amministra, palesavamo la nostra scelta di non partecipare ai tavoli tecnici. Il progetto è di una mole veramente impressionante: 1,7 milioni di metri cubi di rifiuti speciali da conferire ancora per una durata stimata di 10/15 anni, periodo che, ovviamente, sarà comunque condizionato dalle quantità di rifiuti necessari disponibili annualmente e dalla loro possibilità di reperibilità. Com'è possibile pensare che la frazione di Balconi debba nuovamente subire tale disagio? Ricordo che molti di coloro che hanno attualmente l’onere e l’onore di amministrare Pescantina sono gli stessi che deploravano, e a ragione, il cosiddetto “progetto mostro” proposto dalla precedente amministrazione, il quale veniva fortemente criticato anche perchè prevedeva la riapertura della discarica e l’apporto di nuovi rifiuti. Eppure proprio loro si accingono a riaprire Cà Filissine ai rifiuti speciali per una mole impressionante di immondizie, cosa che obbligherà il paese a sopportare la discarica per chissà quanti anni ancora. In sostanza l’attuale maggioranza ci invita a turarci il naso e a chiudere gli occhi mentre ingoiamo questo boccone (che non è solo amaro, ma tossico) in quanto sostiene che questa sia l’unica maniera per pagare la bonifica e i danni economici derivati dalla disastrosa situazione di Cà Filissine. Ebbene, se le motivazioni sono queste allora il progetto in questione è guasto già alla base, poiché pretende di pagare i debiti che la malagestione della discarica ha accollato alla cittadinanza di Pescantina solo con ulteriori conferimenti di rifiuti»


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L’INTERVENTO DI MANUEL FORNASER, CONSIGLIERE COMUNALE DI MINORANZA ED EX VICESINDACO Con delibera di Giunta numero 109, approvata domenica 13 settembre alle ore 19.20, l’Amministrazione di Pescantina guidata dal sindaco Cadura condanna Pescantina a subire per un numero sconsiderato di anni un conferimento folle di rifiuti in discarica. Sindaco, assessori e consiglieri non percepiscono la gravità e la portata di tale decisione e i conseguenti risvolti negativi sul futuro di Pescantina…E pensare che “Pescantina per il futuro” era anche il nome del gruppo consigliare utilizzato in passato dal PD di Paola Zanolli. Beh, se questo è il futuro che il Partito Democratico vuole dare a Pescantina, veramente mi lascia sbigottito! Le opposizioni consiliari hanno manifestato la loro indignazione andando a sedersi tra il pubblico al momento delle dichiarazioni del sindaco, nell’ambito del Consiglio comunale del 10 settembre scorso. La scelta di non partecipare alle comunicazioni è data dal fatto che non c'è

mai stata una condivisione e una collaborazione tra le parti. Avevamo detto in più occasioni che la strada che questa amministrazione stava percorrendo era sbagliata e non siamo mai stati ascoltati. Assurde le dichiarazioni di Emma Benedetti e di Simone Aliprandi (di Balconi), che hanno chiaramente manifestato la non coerenza su quello che hanno sempre

fatto e detto nel passato, e la difficoltà nel trovarsi oggi in un ruolo che non è il loro. Una responsabilità che non riescono a percepire…altrimenti le loro azioni sarebbero diverse. Un’Amministrazione che dichiara di voler condividere con i cittadini, non convoca un Consiglio alle 19. Infatti di cittadini non ve n’era traccia: solo alcuni collaboratori di partito e

addetti ai lavori. Ecco, questa è la discussione voluta da questa maggioranza con i cittadini di Pescantina e di Balconi. Assurdo! Ho ancora ben chiara nella mente la sensazione che ho provato io stesso, accanto all’allora sindaco Alessandro Reggiani, assessori e consiglieri di maggioranza, quando, quel 6 maggio 2013, gli Amministratori attuali,

presenti tra il pubblico, fomentavano i cittadini in una sconsiderata e infamante messa in scena per denigrare l’allora maggioranza. Ricordo ancora i bambini piangere: “non voglio la discarica” – dicevano tra le lacrime. Ricordo gli insulti e le minacce ricevute in quel periodo, in primis dal sindaco Reggiani che era arrivato al punto di temere persino per la sua famiglia. Abbiamo vissuto momenti incredibili e indicibili, assurdi, che davvero – a noi - avevano tolto il sonno e la serenità. Ora, queste stesse persone, presenti quel 6 maggio 2013, approvano serenamente un progetto che prevede un conferimento in discarica di gran lunga maggiore rispetto a quello previsto in passato. Alla luce dei recenti fatti, credo che in tanti dovrebbero chiedere scusa all’ex sindaco Reggiani e ai precedenti Amministratori, che si sono dimessi con grande dignità nei confronti dei cittadini, perché era un modo per accogliere

Manuel Fornaser

quella che sembrava essere la volontà degli stessi. A questo punto mi chiedo: ora i cittadini di Pescantina dove sono? Manuel Fornaser Consigliere comunale di minoranza ed ex Vicesindaco di Pescantina

VALEGGIO / LA MANIFESTAZIONE

Tre giorni di Tortellini. Accontentati tutti i gusti Fine settimana intenso per Valeggio sul Mincio quello del 4, 5 e 6 settembre, quando protagonista indiscussa è stata la sesta edizione di Tortellini e dintorni. La manifestazione che celebra l’unicità dei prodotti tipici valeggiani ha guidato i numerosissimi spettatori in un affascinante e

divertente percorso di degustazioni, spettacoli musicali e animazione. Il tutto grazie ad un’alleanza tra Amministrazione comunale, Pro loco, Associazione Percorsi e l’intero mondo enogastronomico di Valeggio. Ecco allora che durante la “tre giorni” di tortellini e dintorni si potevano

conoscere e gustare i piatti più prelibati della tradizione locale: i tortellini di Valeggio, i tortelli farciti con specialità di stagione, la torta delle rose, il Dolce Valeggio, la Coppa al Bagno, i tortellini di cioccolato, la Pesca di Valeggio sul Mincio. A completare il percorso, realizzato con

il coinvolgimento di pastifici artigiani, pasticcerie, cantine e ristoratori, i vini DOC Custoza e Bardolino. Molteplici gli “eventi nell’evento” che hanno trasformato il centro storico di Valeggio sul Mincio in un grande palcoscenico a cielo aperto: concerti di musica live e animazione, spazi dedicati all’editoria, ma anche un viaggio nel gusto con il mercato d’eccellenza cui hanno partecipato produttori e rivenditori specializzati in prodotti tipici e l’esposizione dedicata agli Oli d’oliva italiani. Nel frattempo, per conoscere e ammirare il paesaggio che circonda Valeggio sul Mincio, l’associazione Turismo Attivo ha offerto l’opportunità di svolgere escursioni in mountain bike, mentre i volontari del CTG El Vissinel hanno proposto passeggiate guidate alla scoperta dei monumenti e della storia…Non è mancato

poi una novità in quest’edizione 2015, organizzata anche grazie al contributo di alcuni enti e aziende locali: il progetto Tortellini e Dintorni ha voluto porre l’attenzione ad una visione responsa-

bile dell’uso delle risorse mettendo a dimora in alcune aree verdi, parchi e aiuole del paese fiori e arbusti impiegati per la decorazione e l’allestimento delle vie del centro storico.


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L’INTERVISTA. Malati oncologici al centro. Il Dirigente medico commenta la lettera inviata dal consigliere regionale a L’Altro Giornale

De Zorzi risponde a Valdegamberi «Inps già attento a certe patologie» «Basta umilianti visite fiscali a domicilio per i malati oncologici. L’Inps del Veneto adotti subito il “protocollo Chiara” del trentino e da Roma si cambi la legge». Queste le parole con le quali il consigliere regionale Stefano Valdegamberi ha raggiunto attraverso una lettera L’Altro Giornale, raccontando la storia di un amico. Quest’ultimo, operato da un tumore al polmone, è a casa in malattia e deve sottostare ai vari orari del controllo fiscale. “Non è possibile che un malato oncologico debba restare chiuso in casa negli orari previsti per paura dei controlli e non possa invece uscire e svagarsi invece di rimanere in casa con un alto rischio di cadere in depressione” – sono le parole dell’amico del consigliere. Un problema, questo, che nel vicino Trentino Alto Adige è stato risolto, a seguito della battaglia di Chiara, malata oncologica: l’Inps infatti ha approvato il documento “Protocollo Chiara” che stabilisce che i pazienti con malattie gravi documentate (per esempio i malati oncologici) siano esentati dai controlli medici domiciliari, se non possono lavorare per lo stato avanzato della malattia o perché hanno in corso trattamenti salvavita o terapie particolarmente debilitanti. «La normativa sulle visite fiscali va cambiata – aggiunge Valdegamberi -. Il malato di tumore è un malato reale, testimoniato da cartelle cliniche, applicazioni di radio e chemio. L’ammalato non può vivere con l’angoscia della visita fiscale, di arrivare tardi, dopo una passeggiata fondamentale nel suo processo di reazione e resistenza». Valdegamberi si è rivolto al direttore regionale dell’Inps perché il “protocollo Chiara” si addotti da subito nel Veneto, in attesa che il Parlamento italiano cambi la legge. Approfondiamo l’argomento con Lia De Zorzi, Dirigente medico II livello Coordinatore Centrale U.O.C. Prestazioni a sostegno del Reddito dell’Inps di Roma. «L’attività di verifica e controllo correlata alla certificazione di malattia è sempre stata argomento di estrema delicatezza dovendo coniugare le differenti esigenze di un rapporto Curante – Paziente con le esigenze istituzionali di controllo e verifica di un fenomeno di grande rilevanza medico legale ed economica – afferma De Zorzi -. In caso di malattia produttiva di incapacità al lavoro, la normativa vigente per i lavora-

tori privati è molto differente da quella vigente per i lavoratori pubblici o non altrimenti indennizzati da INPS per questo specifico rischio. Attualmente l’indennità di malattia erogata da INPS dura in linea di massima 180 giorni solari/anni per la maggior parte dei Contratti di lavoro, dopo di che cessa. Questo tempo coincide generalmente anche con il periodo di comporto e inerisce la licenziabilità del lavoratore». Che cosa dice la legge? «Il D. Lgs. 18 luglio 2011, n. 119 ha stabilito all’art. 7 che “i lavoratori mutilati e invalidi civili cui sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% possono fruire ogni anno, anche in maniera frazionata, di un congedo per cure per un periodo non superiore a trenta giorni” e che“durante il periodo di congedo, non rientrante nel periodo di comporto, il dipendente ha diritto a percepire il trattamento calcolato secondo il regime economico delle assenze per malattia. Il lavoratore è tenuto a documentare in maniera idonea l'avvenuta sottoposizione alle cure. In caso di lavoratore sottoposto a trattamenti terapeutici continuativi, a giustificazione dell'assenza può essere prodotta anche attestazione cumulativa”. In tal modo la tutela del posto di lavoro si è innalzata a 210 giorni. Questo dato è importante per comprendere come anche il controllo domiciliare diventi un mezzo per “scolpire” la prognosi più appropriata possibile, scongiurare il pericolo di licenziamento e/o informare il lavoratore circa le tutele esperibili. Dunque, le Visite Mediche di controllo Domiciliare sono anche un mezzo per evitare maggior danno al lavoratore e per erogare correttamente ciò che è preveduto dalle norme». Che autorità ha INPS in materia di “visite domiciliari”? «L’INPS non ha autorità alcuna sulle Visite Mediche di controllo Domiciliare richieste dal datore pubblico e per le quali le fasce di reperibilità sono ben più estese, in quanto può solo ricevere i certificati dei lavoratori pubblici al fine di fornire i relativi attestati ai rispettivi datori. Laddove INPS ha competenza alla governance delle Visite Mediche di controllo le fasce di reperibilità sono di 2+2 ore/giorno e, inoltre, vige un “sistema di giustificabilità all’assenza al controllo” tale per cui chi è davvero affetto da gravi patologie non deve temere alcuna sanzione».

Come si è mossa l’INPS negli anni nei confronti di questo problema? «L’INPS si è affidata ad un il sistema di estrazione delle visite “fiscali” - DataMining - che a partire dall’analisi di un gran numero di variabili porta ad identificare in modo oggettivo quali visite eseguire. Questo ha portato a selezionare per il controllo anche casistiche di lavoratori che, pur avendo patologie molto gravi, non erano mai stati controllati per mesi: il poter risparmiare giorni di prognosi, grazie alla Visita Medica di Controllo Domiciliare, può essere a vantaggio del lavoratore – che è difficile che mantenga il conto della durata della sua

malattia proprio perché grave -. L’INPS ha provveduto ad implementare il sistema con modifiche informatiche di non poca complessità, sicché è consentito: - al Medico di apporre, oltre alla disposizione della visita medica di controllo richiesta d’ufficio, anche l’esclusione dalla visita stessa esercitando la dispensa di uno specifico certificato dal flusso dell’applicativo per la scelta delle Visite Mediche di Controllo Domiciliare d’ufficio, qualora la diagnosi evidenzi una condizione di gravità tale che sconsigli o addirittura controindichi il controllo domiciliare disposto d’ufficio; - all’operatore sanitario di escludere nella

procedura “SAViO” il codice fiscale di chi è affetto da patologia gravissima e che possa essere sfuggito all’iniziale esclusione anche per un eventuale carenza della diagnosi sul certificato (ad esempio: “nausea”, senza specificazione che è in corso di chemioterapia) e altrimenti venuta in rilievo (ad es. proprio mediante un precedente accesso fiscale). Tale operatività INPS consente di andare incontro al Cittadino “sofferente”, alleviando per quanto possibile il disagio correlato alla necessità di essere reperibili al domicilio durante le fasce orarie». Che dire del “Protocollo Chiara”? «Il “Protocollo Chiara” altro

non è che un’esplicitazione di ciò che INPS ha rilasciato su tutto il territorio nazionale in modo definitivo e completo già dai primi di luglio. Tuttavia, resta il dovere per Inps di effettuare le Visite Mediche di Controllo Domiciliare datoriali – qualora richieste – restando in capo al datore la facoltà discrezionale di inviare controlli: in tal caso, potranno eventualmente attivarsi linee di giustificazione all’assenza, non potendo inibire la visita datoriale a meno di non violare la privacy del lavoratore rivelando a chi non ha titolo a sapere (datore di lavoro o consulente di esso) la gravità della sua patologia». Silvia Accordini


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L’ANNIVERSARIO. E Altroconsumo ha incoronato il Gruppo il più conveniente d’Italia

L’ASSOCIAZIONE CULTURALE

Rossetto festeggia 50 anni di qualità

Galleria Massella, 10 candeline

Cinquant'anni di storia, di esperienza...e convenienza. E' proprio il caso di dire che per il Gruppo Rossetto questo 2015 è un anno davvero speciale. Da quel 1965 in cui Pietro Rossetto iniziò a scrivere la storia del Gruppo con due negozi in Borgo Milano molte sono state le novità che si sono succedute, fatte di successi, impegno, duro lavoro e inaugurazioni, fino ad arrivare all'apertura di ben 23 supermercati in otto province. E non è finita qui: proprio in occasione del cinquantesimo anniversario è arrivata pochi giorni fa un'altra grande soddisfazione. Per la seconda volta consecutiva, Altroconsumo, nella sua inchiesta annuale, ha incoronato il Gruppo Rossetto il più conveniente d'Italia sulla totalità della spesa secondo le rilevazioni effettuate nel punto vendita di Parona. Tutto questo senza contare che nelle giornate “speciali”, il secondo e l'ultimo mercoledì del mese, viene applicato il 10% di sconto sull'intera spesa. «Ripetersi non è mai facile, anzi, è sempre difficile – afferma Lorenzo Rossetto, amministratore delegato e responsabile commerciale del Gruppo Rossetto -. Proprio per questo, se lo scorso anno essere in cima alla classifica è stata fonte di grande soddisfazione, quest'anno lo è ancora di più. La concorrenza, si sa, è sempre alla ricerca di tutti i mezzi per “superarti”, quindi non davamo certo per scontato di poter risultare i più economici per la seconda volta di seguito.

Il nostro orgoglio – aggiunge ancora Lorenzo Rossetto, affiancato nella conduzione dell'azienda dai fratelli Giuseppe, Roberto, Germano e Luciano e dalla nuova generazione composta da 9 nipoti – è sopratutto quello di vedere confermato ancora una volta ciò che da sempre promettiamo

ai nostri clienti: qualità al prezzo più conveniente. Una sfida che ha caratterizzato fin dall'inizio la nostra azienda e che sta portando ottimi risultati»...Ma come si riesce a mantenere i prezzi così bassi? «Nessun prodotto cosiddetto “civetta” - afferma Lorenzo Rossetto - e bando alla politica

Sono molte le statistiche che Altroconsumo ha stilato nell'analizzare i prezzi dei supermercati italiani: Rossetto di Parona è risultato il più economico di Verona e d'Italia sulla totalità della spesa con un risparmio per il consumatore di quasi 1000 euro annui rispetto al punto vendita più caro (la città in cui sono stati registrati i prezzi più alti è Aosta). L'inchiesta di Altroconsumo, che ha rilevato più di un milione e mezzo di prezzi in 885 supermercati e ipermercati di 68 città italiane, ha poi scorporato la spesa suddividendola in prodotti “di marca” (il supermercato più economico è risultato Emisfero), prodotti a marchio commerciale (sul podio è salito Iper) e prodotti “economici” (il più economico è Eurospin).

del “sottocosto” ma il risparmio sul totale della spesa: questa la nostra filosofia aziendale, che si sposa perfettamente ad una politica trasparente dei prezzi e ad un rapporto di fiducia costruito nei decenni con una clientela che non possiamo deludere e che sa che da noi può star certa di acquistare la qualità al giusto prezzo». A fine ottobre il Gruppo Rossetto “taglierà il nastro” di un nuovo superstore in località Mattarana, in Borgo Venezia. Una nuova apertura, questa, che darà lavoro a 60 persone e che coronerà un'ottima annata: se nel 2014 il fatturato del Gruppo ha raggiunto i 420 milioni di euro (56 milioni in più rispetto all'anno precedente), nei primi mesi del 2015 il giro d'affari è addirittura aumentato del 10%. E non mancano nemmeno ambiziosi progetti per il futuro: entro il 2020 il Gruppo Rossetto ha pianificato l'apertura di altri 15 punti vendita. Silvia Accordini

Festeggia i dieci anni di attività la Galleria Massella, associazione culturale radicata nel territorio veronese che propone mostre, spettacoli e eventi innovativi in ambito culturale e artistico. La direttrice e curatrice degli eventi è Licia Massella. Nella sede, che si trova nel centro storico della città di Verona, presenta mostre personali di pittura e scultura contemporanea con una particolare attenzione al genere irregolare e non convenzionale noto come Outsider art e Art Brut. Con il marchio Selezione arte crea eventi espositivi negli hotel e ristoranti più apprezzati per avvicinare il pubblico alle opere e far conoscere personalmente gli artisti. In collaborazione con Associazione Anima, vari enti ed aziende locali, organizza corsi e laboratori condotti da pittori e scultori per adulti, bambini, anziani e diversamente abili. Dal 2012 dispone anche di uno spazio teatrale, il Teatro Satiro off, in vicolo Satiro 8, a poca distanza dalla Galleria d'arte, dove vengono presentati spettacoli teatrali e performance. La Galleria Massella, nella sede di via Dietro Filippini 13, dal 2005 ha presentato 70 mostre personali e 11 mostre collettive. Tutte le mostre sono state inaugurate con eventi ai quali ha partecipato un folto pubblico. In occasione del 10° anniversario, verranno invitati tutti gli artisti che vi hanno esposto nel corso del decennio. Sarà allestita una mostra collettiva nella sede di via Dietro Filippini 13 e organizzato un momento conviviale per tutti a partire dalle ore 11.30 di sabato 10 ottobre 2015. La Galleria resterà aperta tutta la giornata e la manifestazione durerà fino alle ore 19.30. Per informazioni 3487560462; Galleria Massella è su facebook. L.C.

Galleria Massella. Inaugurazione mostra Daniela Cerpelloni

VIPSPOSI ITALIAN FESTIVAL Emozioni e consigli sul matrimonio Nei giorni 10 e 11 ottobre il Palazzo della Gran Guardia di Verona ospiterà la 4° edizione di VipSposi Italian Festival, appuntamento imperdibile per tutti i futuri sposi due giorni dedicati alle suggestioni e alle emozioni, ai consigli di eleganza, comportamento e al buon gusto. VipSposi Italian Festival offre ai suoi visitatori una panoramica completa ed attuale su tutto ciò che riguarda il matrimonio: abiti sposi e cerimonia, addobbi floreali, trucco e acconciature, wedding planner, autonoleggio, bomboniere e partecipazioni, ricevimento, fotografia e video, fedi e gioielli, catering e banqueting, interior design e complementi d'arredo, ville e location, liste nozze, musica ed intrattenimento, confetterie, agenzie di viaggio, tour operator, enti del turismo e molto altro...Un contesto raffinato ed accogliente, i futuri sposi possono esplorare le proposte dei professionisti del settore, ascoltare tutte le novità e trovare idee per rendere unico il "grande giorno". VipSposi Italian Festival raggiunge contemporaneamente aziende e consumatori coniugando sapientemente garanzia di business per tutti i professionisti e aspettative soddisfatte di informazione ed emozione per i consumatori, grazie anche al grande investimento pubblicitario e informativo che coinvolgerà la Provincia di Verona e tutte le sue aree limitrofe.


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SCUOLE E RAGAZZI. Le attività riguardano piante medicinali, alimentazione e farmaci

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

Federfarma Verona Iniziative educative

E’ un momento storico del tutto particolare quello che il mondo intero sta attraversando, caratterizzato da un senso di confusione profonda, che coinvolge persino l’identità stessa della persona. Ed è proprio in questo contesto che ciò che fino a poco tempo fa era considerato un fondamento della società, ora viene messo in discussione e viene rivisitato e osservato con occhi diversi, nuovi. Ad evolversi è anche la religione stessa, il modo di vivere la Fede ed è così che persino un Gruppo che ha profonde radici come l’Apostolato della Preghiera si pone alcuni interrogativi. A parlare dell’Apostolato della Preghiera, fondato in Francia nel 1844, assunto in seguito dal Papa e affidato alla Compagnia di Gesù, sono alcuni membri del Gruppo di Verona. L’Apostolato della Preghiera non è forse troppo vecchio per l’uomo di oggi? «Noi diciamo di no: il Vangelo è sempre attuale e l’Apostolato della Preghiera sta facendo un cammino di rinnovamento costante che si esprime anche nel documento appena pubblicato, “Ri-creazione dell’Apostolato della Preghiera”. Seguendo il cammino della Chiesa nel suo obiettivo della nuova evangelizzazione, l’Apostolato della Preghiera vuole rivolgersi al mondo nella consapevolezza che parlare all’uomo e alla donna di oggi richiede nuovi metodi e nuovo ardore». Quel è il punto di partenza dell’Apostolato della Preghiera? « E’ il Cuore di Gesù aperto che ci rivela l’amore trinitario. Quella della nostra associazione è, infatti, una preghiera trinitaria. Partecipa all’amore di Dio Padre, che manda suo Figlio per redimerci, all’amore di Dio Figlio, che accetta di morire per noi, all’amore di Dio Spirito Santo, che ci fa pregustare le gioie del Paradiso già qui in terra». Il concentrarsi nella preghiera non è una fuga dalla vita concreta della Chiesa e del mondo? «No, non è una fuga in uno spiritualismo chiuso, ma si apre alle necessità della Chiesa Universale, dei sacerdoti e del mondo: il Santo Padre affida all’Apostolato della Preghiera, mese per mese, delle intenzioni di preghiera per i bisogni attuali. Normalmente chi è dell’Apostolato della Preghiera si inserisce nella pastorale parrocchiale e associativa e assume i suoi impegni civili con l’esercizio della carità». In sintesi, come definire l’Apostolato della Preghiera? «E’ una spiritualità trinitaria, eucaristica, ecclesiale e mariana. La nostra preghiera, inserita nella preghiera della Chiesa, soprattutto in quella liturgica, ci rende capaci di amare Dio sopra ogni cosa e ci rende fratello ogni persona che incontriamo. La nostra preghiera va all’essenza della vita cristiana, è adatta a tutte le persone e non chiede loro di aggiungere qualcosa in più di quello che già fanno, ma semplicemente di offrirlo al Signore». R.R.

Sono 5 le iniziative dedicate alle scuole veronesi di ogni ordine e grado presentate da Federfarma Verona nel corso della 13° Giornata della didattica svoltasi presso il Museo degli Affreschi della Tomba di Giulietta. Tutti i progetti sono gratuiti e condotti dai farmacisti di Federfarma Verona in collaborazione con i docenti delle scuole di tutta provincia che ne faranno richiesta. Cd di Natale (scuole dell’infanzia). Si propone

attraverso una favola scritta e realizzata da Federfarma Verona, distribuita gratuitamente, di insegnare ai bambini, oltre ai consigli generali sulla prevenzione, l’importanza dell’armadietto farmaceutico e le attenzioni che i piccoli devono avere nei suoi confronti. Piante Medicinali (scuole primarie). Guida i giovani studenti nel mondo dell’erboristeria “scientifica”, ovvero non improvvisata, ma supportata dalla professionalità dei farmacisti, con

la semina di erbe officinali che i bambini vedranno crescere e con la realizzazione di una crema emolliente, il tutto allestito in forma partecipativa e accattivante per i bambini. Alimentazione (scuole primarie). Si propone di educare i bambini ad una sana e corretta alimentazione in vista di un’adolescenza equilibrata dal punto di vista dietetico combattendo quindi l’obesità e, ancora prima che si verifichino, scompensi dovuti ad ano-

MINISTERO DELLA SALUTE / LA DECISIONE

LA STIRPE

Chesini, raduno da lode Erano circa 200 all’ 8° Raduno dei Chesini in Italia, organizzato da Jole Tavella Chesini, al Tower di Bussolengo. A questo incontro, dalla Francia, sono arrivati 20 cugini Chesini: per molti di loro è stata la prima volta e lo hanno fatto per conoscere la terra di origine del loro nonno, Luca Bernardo Emilio, del ramo dei Feltri, nato a Pizzolana, località che fa sempre parte di Manune, terra d’origine di tutti i Chesini, ed era emigrato in Francia con la sua famiglia. Ma ci sono stati anche altri arrivi: dal Brasile la sorella Claudia Chesini e Felipe Soccol, con la

moglie Glaucia, e quest’anno anche Marsia Chesini cugina di Claudia, tutti discendenti di Filippo Chesini sempre nato a Pizzolana. «Per completare il libro dei Chesini – spiega l’infaticabile Jole Tavella - quest’anno abbiamo preparato l’albero genealogico di tutte le famiglie rilegato in formato A3 e in formato 70x100 in modo che tutti possano avere i fogli della loro famiglia». L’albero genealogico esposto al ristorante, durante la festa, sviluppato in 19 pannelli da 1,60 x 1,60, era lungo 30 metri ed è stato riprodotto con stampa a colori in digi-

ressia e bulimia. Visita nelle Farmacie (scuole secondarie di primo grado). Federfarma Verona prima condurrà una lezione in classe per formare i ragazzi sul ruolo della farmacia, sul farmaco, sulla sua valenza e poi organizzerà visite guidate presso le farmacie del territorio veronese affinché gli studenti possano toccare con mano quanto appreso in forma teorica. Young&Healthy (scuole secondarie di secondo grado). Attivo da molti anni presso le scuole veronesi organizza lezioni per combattere l’abuso di farmaci, fumo, alcool, cibo e lezioni informative contro le malattie sessualmente trasmissibili. Nell’ambito di questo progetto Federfarma Verona organizza anche appuntamenti rivolti ai ragazzi delle classi V nelle giornate di lotta al Diabete e all’Ipertensione in collaborazione con i medici, durante i quali si parla delle patologie, della prevenzione e i ragazzi si possono sottoporre volontariamente alla verifica della propria pressione arteriosa e della glicemia. Riccardo Reggiani

tale. Tutti possono ritrovare le loro origini in questo grande albero di famiglia. «Per soddisfare il desiderio di mia suocera Domenica Italia Chesini, io e mia figlia Elena – spiega Jole Tavella abbiamo fatto una ricerca durata 8 anni, dal 2003 al 2011, confermando le parole del nonno materno di mia suocera Giuseppe Grigoli detto el Bepo Tita. Dai documenti ritrovati risulta che i Chesini erano a Manune già a metà del 1500. La nostra storia riguarda più di 17 generazioni e i Chesini si sono, da allora, diffusi in tutto il mondo». L.C.

I Chesini francesi sul poggiolo della casa del nonno a Pizzolana

ATTENZIONE AI FARMACI PER DIMAGRIRE E’ datato 27 luglio 2015 il decreto con cui il Ministero della Salute ha posto il divieto di utilizzo nelle preparazioni magistrali della pseudoefedrina, principio attivo appartenente alla famiglia chimica delle fenetilammine e delle amfetamine che viene utilizzato nei composti per il dimagrimento. Il provvedimento è rivolto ai Medici Prescrittori e ai Farmacisti che, come professionisti del farmaco, hanno la facoltà di realizzare nel proprio laboratorio preparati galenici. Il galenico “magistrale” è per definizione un medicinale preparato dal Farmacista sulla base di una prescrizione medica e destinato ad un determinato paziente. La tassativa decisione del Ministero della Salute è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 luglio del 2015 su segnalazione dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in base a sospette reazioni avverse messe in relazione all’utilizzo di pseudoefedrina in associazione ad altre sostanze all’interno di preparati comunemente usati per il dimagrimento. A tale provvedimento ha fatto seguito poi, in data 4 agosto 2014 un ulteriore decreto, in vigore dal 10 agosto 2015 con il quale è stato disposto un nuovo divieto per i Medici di prescrivere e per i Farmacisti di eseguire preparazioni magistrali, riguardante i principi attivi triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato, sia se impiegati singolarmente che in associazione fra loro a scopo dimagrante. Anche alla base di questo nuovo ulteriore divieto vi sono segnalazioni pervenute alla Rete nazionale di Farmacovigilanza di sospetta reazione avversa, con un costo-beneficio estremamente sfavorevole e pericolose reazioni su coloro che ne hanno fatto uso. «Si tratta di un divieto categorico ai quali i farmacisti si attengono con estrema puntualità – spiega Marco Bacchini, Presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Questo significa che anche qualora il paziente si recasse in farmacia con la prescrizione di una preparazione magistrale contenente uno o più principi attivi oggetto dei provvedimenti di queste ultime settimane, il Farmacista non potrebbe realizzarlo, se utilizzato per scopi dimagranti. Sono comunque anche fermamente convinto che la Classe Medica che con noi collabora attivamente per la tutela della salute dei pazienti, sarà, al pari dei Farmacisti, assolutamente aderente al nuovo dettato normativo e non prescriverà questi principi attivi a scopo di dimagrimento. I nuovi decreti sono scaturiti sulla base di segnalazioni ufficiali - conclude Bacchini - e quindi anche in questo caso la rete di controllo della Farmaceutica italiana, il sistema nazionale di Farmacovigilanza che punta alla tutela della salute pubblica e personale, si è dimostrata assolutamente efficace e puntuale».


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CRONACHE di Pescantina

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IL PROTOCOLLO D’INTESA. Pescantina aderisce al progetto per contrastare il fenomeno

S.O.S. dispersione Aiuti agli studenti Servizi di

Lino Cattabianchi Pescantina ha aderito al protocollo di intesa fra 9 comuni della Valpolicella per intervenire contro la dispersione scolastica. Il progetto, preparato dal sindaco di Marano di Valpolicella, Giovanni Viviani, già a lungo preside all’Istituto comprensivo di Fumane, da Roberto Grison, funzionario del Provveditorato e sindaco di Negrar, e da alcune cooperative sociali che operano sul territorio, mette in campo una serie di interventi puntuali per contrastare questo fenomeno in espansione.

Anche la Fondazione San Zeno, in questa cornice, ha sostenuto un’iniziativa. «Si tratta –spiega la delegata all’istruzione Nadia Girelli- di azioni di collegamento tra istituzioni e scuola. L’intervento scatta su segnalazione e prevede

ARCÈ/LUTTO. Addio Silvio Zamperini

Arcè perde una figura di riferimento. E’ scomparso dopo lunga malattia Silvio Zamperini, una figura sempre attiva nell’animazione di iniziative per il paese e per la sua frazione. Assieme al parroco don Ilario Rinaldi e al Comune nel 1999 è stato il promotore della cucina all'aperto alla sagra di San Lorenzo, con la Proloco. In riva all'Adige, ad Arcè, ha costruito il chiosco, uno spazio dedicato a tutti, dove poter degustare piatti tipici in un ambiente a contatto con la natura. Ancora oggi una realtà che richiama molte persone. Per la frazione di Arcè Silvio si è contraddistinto per varie attività e per l'organizzazione della Sagra di San Michele. Era una persona dai modi a tratti forti e decisi, ma con una grande umanità e disponibilità verso le persone e il suo paese. Molta la gente che ha voluto portargli l’estremo saluto ai funerali nel duomo San Lorenzo.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA Municipio, - Farmacia Panificio Adige - Imm. Fondo Casa Bar Deghejo BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle

la presa in carico dell’alunno segnalato con la successiva costruzione di progetti ad hoc, caso per caso, che vanno dai 6 ai 18 anni». Favorevoli i commenti degli esponenti delle opposizioni che hanno approvato all’unanimità il protocollo. «Il fenomeno della dispersione in Veneto è del 14,1 % - sottolinea Davide Pedrotti - contro il 20,8 % a livello nazionale: urge intervenire». «E’ un’ottima occasione –commenta Manuel Fornaser- per far interagire i

nostri educatori con questo progetto individualizzato». Conclude Fabio Donatelli: «Conosciamo gli enormi costi economici e sociali che la collettività deve sostenere a causa della dispersione scolastica. Una ricerca che risale a gennaio 2015 dal titolo "Lost, dispersione scolastica: il costo per la collettività e il ruolo di scuole e terzo settore" stima che l'azzeramento della dispersione scolastica potrebbe avere un incremento sul Pil compreso tra l'1,4 e il 6,8%. E' fondamentale che la scuola venga rinnovata e ritrovi la via maestra; è meritorio che le istituzioni scolastiche e gli enti locali territoriali, constatando il fallimento della politica nella gestione della cultura e della scuola, uniscano le forze per contrastare l'abbandono degli studi prima della conclusione del percorso scolastico».

BALCONI / L’ULTIMO SALUTO A ERALDO BONAFINI Chiesa parrocchiale gremita a Balconi per l’estremo addio al geometra Eraldo Bonafini, spentosi a 77 anni per un male incurabile che l’aveva aggredito un anno fa. Nato a Pescantina il 31 luglio del 1938, aveva lavorato nella prima parte della sua carriera professionale nell’impresa Toffali di Verona e

poi, dal 1975 aveva fondato il suo studio a Pescantina. Bonafini ha dato un notevole impulso allo sviluppo del paese collaborando con tutte le amministrazioni comunali. Alla sua attività è legata la nascita delle maggiori imprese di costruzione del paese e molte sono le realizzazioni che fanno capo alla

CORO MONTI LESSINI, 25 ANNI

Festeggia i suoi primi 25 anni in questo 2015 il coro Monti Lessini di Pescantina. Trentasei le voci che rendono speciale il coro, diretto fin dalla sua nascita dal maestro Dante Savoia, la cui storia sarà la protagonista della serata del prossimo 3 ottobre. Alle ore 20.30 la struttura parrocchiale di Settimo ospiterà una serata interamente dedicata al Coro Monti Lessini, a ciò che ha prodotto in questi anni, alle iniziative, agli anni vissuti insieme…una storia ripercorsa in quattro diverse tappe dai canti riproposti, che racconteranno tutto ciò che in questi 25 anni il Coro ha realizzato, documentato anche attraverso un libretto, piccola enciclopedia del Coro, che verrà distribuita durante la serata. Ma i festeggiamenti non terminano qui: domenica 4 ottobre nel Duomo di Pescantina alle ore 11.00 verrà celebrata una S.Messa, naturalmente animata dal Coro Monti Lessini, alla quale seguirà un pranzo presso il ristorante Dal Bacan a Palazzolo di Sona. Per unirsi al coro per il pranzo contattare Ciro Ferrari 337.951929.

Coro Monti Lessini canta in Piazza San Pietro a Roma

sua attività professionale. Al centro di una fitta rete di rapporti sociali, il geometra Eraldo Bonafini, col suo sorriso sornione e bonario era in

grado di usare la sua competenza unita ad una generosità che sapeva mettere in campo per risolvere situazioni delicate e complesse.


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CRONACHE di Bussolengo

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IN COMUNE. L’assessore ai Lavori pubblici, Ambiente ed Ecologia rassegna le dimissioni

Gilberto Pozzani lascia la Giunta Servizi di

Lino Cattabianchi Gilberto Pozzani, assessore a lavori pubblici, ecologia e ambiente si è dimesso. E’, dopo Daniele Lonardoni e Paola Adami, il terzo assessore che lascia. A lui come agli altri quattro componenti della Giunta il sindaco aveva ritirato le deleghe in vista di un rimpasto. “Qualcosa non ha funzionato – scrive Pozzani nella lettera depositata al protocollo - . Il mio Comune è bloccato da una inerzia senza precedenti. Prevalenti ragioni di ordine etico e morale mi impongono di uscire da questa coalizione. A mio avviso l’agire del primo cittadino non è più in sintonia con quanto promesso in campagna elettorale”. Molte le motivazioni politiche di Pozzani. «Il sindaco Boscaini - spiega l’ormai ex assessore - ha impostato la sua campagna elettorale come una lista civica. Subito dopo però ha fatto vela verso “Gente e territori”. Poi per candidare il consigliere Alessandro Pasetto in Pro-

vincia si è accostata al Pdl e infine ha aderito a “Italia unica”, il movimento di Corrado Passera. Tutto questo è un modo di fare politica che non mi appartiene e che non condivido. Mi sento in dovere – continua Pozzani - di ringraziare tutto il personale dipendente del Comune, in particolare quello dei miei settori di riferimento, il cui lavoro silenzioso e concreto è una vera risorsa per questo ente». A tamburo battente, il sindaco Paola Boscaini, ha provveduto a ridisegnare la Giunta. E c’è una prima novità: un assessore esterno, donna. E anche l’assessore alla cultura sarà una donna. Si parla di Katia Facci, attuale presidente della Commissione alla pari opportunità. Ecco le nuove deleghe. Spiega il sindaco Paola Boscaini: «Al vicesindaco Cristiano Fontana è stata confermata la delega alla pubblica istruzione e attribuita quella nuova ai Lavori pubblici. A Stefania Ridolfi va la delega ai rapporti con l’Europa, che si aggiunge a quella già esercitata delle politiche

Gilberto Pozzani

sociali. Carlo Maraia alle attività produttive aggiunge ecologia e ambiente. E’ stato nominato un nuovo assessore esterno, cui sono stati affidati i settori nevralgici di urbanistica ed edilizia privata: Annalisa Scaramuzzi. Infine, è già stato individuato l’assessore a cultura, manifestazioni, sport, tempo libero e pari opportunità, ma la sua nomina, per

RIFIUTI. Controlli anti incuria, la lotta continua E’ lotta senza quartiere all’abbandono dei rifiuti a Bussolengo. Prosegue l’opera di controllo da parte della polizia locale di Bussolengo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei sacchetti di immondizia e del mancato rispetto delle regole che riguardano la raccolta differenziata. Contro il primo sono ancora molte le segnalazioni sui social, specialmente nei tratti di tangenziale che riguardano il territorio di Bussolengo. «Con lo svolgimento di servizi mirati anche in borghese – spiega il comandante Enrico Bartolomei -, sono state rilevate e contestate direttamente ai trasgressori 9 violazioni in via San Valentino, piazzale Vittorio Veneto, Lungadige Trento e via Roma: tutte aree, tra l’altro molto frequentate, a differenza di certi luoghi più periferici, dove i responsabili contano di farla franca. Abbiamo contestato violazioni che vanno dall’abbandono incontrollato di rifiuti, al lancio del sacchetto da autovetture in movimento, al deposito nei cestini porta carta, all’errato conferimento dei rifiuti senza il rispetto dei giorni previsti dal calendario. La sanzione per tali infrazioni – precisa il comandante - è di 300 euro ed in caso di ricorso, normalmente l’autorità amministrativa preposta o il Giudice di Pace respingono le richieste». L’attività della polizia locale interessa tutto il territorio comunale con particolare attenzione al rispetto del decoro urbano nel centro abitato, dove l’abbandono dei rifiuti può costituire motivo del proliferare di animali e odori. «L’ottica di tali controlli – commenta il sindaco Paola Boscaini - non è solo quella di sanzionare i trasgressori, ma anche di far sì che la diminuzione degli abbandoni ed il rispetto delle regole portino ad una minore spesa per la collettività, in quanto l’amministrazione comunale deve, in ogni caso, farsi carico delle spese di rimozione e smaltimento dei rifiuti. Un grazie alla polizia locale e in particolare al comandante Bartolomei perché queste iniziative sottolineano il valore educativo e preventivo della presenza delle istituzioni sul territorio».

motivi tecnici, avverrà tra qualche giorno». Sulle dimissioni dell’assessore Gilberto Pozzani, il sindaco puntualizza: «Nella sua lettera di dimissioni Pozzani fa riferimento ad un presunto immobilismo del Comune, cosa che non trova riscontro nella realtà dei fatti. Questo Ente ha affrontato varie problematiche derivanti da pesanti situazioni pregresse. Riguardo allo sviluppo produttivo del territorio tanto lavoro è stato fatto e si sta facendo per agevolare il coinvolgimento delle associazioni di categoria e i risultati sono evidenti nelle risposte che stiamo ricevendo dagli operatori. Nella scuola si sono migliorati i rapporti con le istituzioni, per non parlare dell'ambito sociale dove sono state attivate iniziative innovative rivolte alle fasce più deboli per garantire un adeguato e pronto soddisfacimento dei bisogni. E’ sotto gli occhi di tutti infine la rinnovata vitalità delle manifestazioni culturali e d’intrattenimento in generale. Dov’è l’immobilismo di cui parla Pozzani?».

SANTA MARIA MAGGIORE/CENTRO PARROCCHIALE Al centro parrocchiale di Santa Maria Maggiore funziona da circa 30 anni un doposcuola per i ragazzi italiani e stranieri che frequentano la scuola elementare e media. L’attività è seguita da due educatori e da un gruppo di volontari coordinati da un responsabile. Anche quest’anno il doposcuola riprenderà a metà settembre e si

concluderà ai primi di giugno. Il servizio viene svolto dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 17. Il doposcuola aiuta gli alunni nello svolgimento dei compiti per casa, nella preparazione delle lezioni e delle verifiche con particolare attenzione a quelle iniziative che possono migliorare le relazioni fra ragazzi di

nazionalità e cultura diverse. Costante è il rapporto coi servizi sociali del Comune e con gli insegnanti della scuola elementare e media. Il doposcuola avrebbe bisogno di forze nuove per cui se qualche persona fosse disponibile, anche un pomeriggio la settimana, può rivolgersi al parroco don Giorgio Costa, in canonica.

CURIOSITÀ. Novantacinque anni di Bar Bortolo Il Bar Bortolo, collocato sulla salita verso Pastrengo, in zona Monti, ha celebrato i 95 anni di attività. «Allora – ricorda l’attuale titolare Luigi Ambrosi si chiamava via Pontara e il posto di mescita era collocato sulla strada che andava al lago ed era meta dei carrettieri che trasportavano le merci. C’è una storiella che si tramanda in famiglia di un mulo che era a disposizione dei carrettieri per aiutarli a percorrere questa salita carichi di merci. Attaccandolo al carro, oltre al loro cavallo, venivano portati fino alla località “Pigno” dove la strada cominciava a scendere. Il mulo poi veniva liberato dai carrettieri e tornava a casa da solo. La prima licenza di vendere vino è del 18 agosto 1920 a firma del sindaco Avesani. Da allora si sono succedute quattro generazioni al bancone. Il nome è quello del bisnonno Bortolo morto negli anni ’30. Poi è stata la volta di Silvino Ambrosi e quindi di mio padre Alberto».


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CRONACHE di Bussolengo

LA MANIFESTAZIONE. Girelli Marco e figli hanno vinto il premio “Città di Bussolengo”

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Pesche in Mostra la Riviera del Brenta Assegnati i trofei Bussolengo sostiene

Il taglio del nastro

Hanno vinto il trofeo “Città di Bussolengo” della 41° Mostra delle pesche, Girelli Marco e figli. Il trofeo “San Valentino” è andato a Sonia, Andrea e Mario Vanzo. Tre i primi premi ex aequo: a Leonardo Girelli per le gialle; a Paolo Fugolo per le bianche e a Giuseppe Girelli per le nettarine. Premi speciali della giuria per le singole varietà a Giovanni Adami (Orion); Corte Angiolisa (Michelini Piemonte); Mario Adami (Lucia); Gianluca Fugolo (Weiberger); Fratelli Romani (Lagnasco); Roberta Fugolo e Lara Camponogara (Royal estate) Diego Zanetti (Roberta). In giuria Franco Fontana, Giorgio Baroni, Mosè Vanzo, Alessio Giacopini, Marconi Valentino. La rassegna, che arriva al culmine delle manifestazioni della Festa d’estate, ha richiamato molti sindaci del territorio ed esponenti della Regione. Presenti l’assessore Luca Coletto e il consigliere Alessandro Montagnoli, le delegazioni di Nieder-Olm, la cittadina tedesca da 31° anni gemellata con Bussolengo, di Numana e di Roquemore, una cittadina francese con cui il Comitato gemellaggi

di Silvino Piona sta discutendo. Al centro degli interventi le basse remunerazioni spuntate in questa annata dai peschicoltori e la salvaguardia dell’Istituto sperimentale di frutticoltura della Provincia. Sui prezzi bassi, il sindaco Paola Boscaini ha denunciato i meccanismi del mercato che penalizzano le famiglia dei peschicoltori. «Se si ferma la ricerca – ha sottolineato il vicesindaco di Pescantina, Paola Zanolli - si ferma il futuro. Le nostre aziende hanno bisogno del prezioso lavoro svolto dall’Istituto per progredire». «Recuperare la forza delle risorse umane – gli ha fatto eco Claudio Valente, presidente della Coldiretti - ha una valenza molto più ampia. Verona merita di avere un Centro sperimentale perché rappresenta il 75% dell’ortofrutticoltura veneta con un miliardo di fatturato. Deve essere un centro sperimentale che dia una risposta al problema economico anche delle pesche. Il patto tra produttori e consumatori deve servire a tutelare la nostra salute e ad espellere dalla filiera i furbacchioni che si ingrassano alle nostre spalle».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, In Galleria Ramonda, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico

La Festa d’estate ha chiuso con due notevoli serate: lo spettacolo “Luci sull’acqua” messo in scena da Rts a Villa Spinola e la prima Cena di gala organizzata dall’Associazione commercianti. Durante lo spettacolo “Luci sull’acqua”, inoltre, è stato ricordato lo scrittore Luigi Motta nel 60° anniversario della morte, avvenuta a Milano il 18 dicembre 1955. Luigi Motta, giornalista e scrittore salgariano, è vissuto molti anni a Milano, ma non ha mai dimenticato il suo paese natale dove trascorreva lunghi periodi di riposo nella sua villa a Monte Marino, in località Ventretti. Ha scritto molti romanzi di avventura, parecchi dei quali su trame originali di Emilio Salgari. La Festa d’estate si è conclusa poi con la prima Cena di gala al Mercato ortofrutticolo di via Molinara, trasformato per l’occasione in una sala da pranzo per più di 300 invitati. L’Associazione commercianti, che è rinata con la presidente Lara Murari, ha organizzato l’evento anche grazie all’associazione LaQuiLa.

L’Amministrazione comunale di Bussolengo è vicina ai Comuni della Riviera del Brenta colpiti da una tromba d’aria mercoledì 8 luglio 2015, rispondendo all’appello lanciato dalla presidenza del Consiglio regionale del Veneto. Spiega il consigliere Ugo Piccoli, presidente del Consiglio comunale: «Ritengo sia mio dovere promuovere un’azione di sostegno ai Comuni di Dolo, Pianiga e Mira, che sono stati vittime di un evento meteorologico di eccezionale portata, tanto da provocare un morto, un centinaio di feriti e il danneggiamento di 500 abitazioni. Credo importante informare la cittadinanza, le associazioni di volontariato e i gruppi presenti attivamente sul nostro territorio, della possibilità di sostenere concretamente,

attraverso una donazione, in favore dei tre Comuni colpiti». A questo scopo la Regione del Veneto ha aperto un conto corrente presso il tesoriere Unicredit, la cui intestazione è “Emergenza tornado in Veneto 8/7/2015” IBAN IT 57 V 02008 02017 000103827353 BICSWIFT: UNCRITM1VF2 (necessario solo per versamenti dall'estero). Conclude Piccoli: «Sono certo che i cittadini di Bussolengo, che da sempre si sono dimostrati molto sensibili nel voler aiutare coloro che si trovano in situazioni di difficoltà, non mancheranno di cogliere il nostro appello e daranno il loro sostegno alle popolazioni coinvolte in questa drammatica situazione, i cui danni si stima siano attorno ai 100 milioni di euro».

PIAZZA NUOVA-VIA DE GASPERI DUE TABELLONI INFORMATIVI Due tabelloni a messaggio variabile sono stati installati in piazza Nuova a Bussolengo, a lato della sede della Polizia locale, e in via De Gasperi a lato dell’autostazione degli autobus, a cura del Comune. Sottolinea il sindaco Paola Boscaini: «Serviranno per tutte le comunicazioni utili alla cittadinanza e sono il frutto della Hanno scelto la danza per parlare al cuore della gente i ragazzi di Nomadelfia che hanno fatto tappa nel veronese col loro spettacolo, a Bussolengo in piazzale Vittorio Veneto. Coreografie che hanno portato gli spettatori in giro per il mondo. Un ritmo indiavolato di suoni e colori, una sorgente d’acqua pura e potente che ha coinvolto il pubblico con oltre 100 ballerini sul palco, il più piccolo di cinque anni. Nomadelfia, la comunità fondata nel 1931 da don Zeno Saltini, ha avuto come sede prima l’ex campo di concentramento di Fossoli a Modena e poi si è trasferita sulle colline della campagna di Grosseto. La tournée , compie 50 anni e ha superato il milioni dei spettatori esibendosi, tra l’altro davanti a papa Wojtyla. Tra un quadro e l’altro, tra un numero acrobatico e uno sketch, qualche riflessione sul senso di questa esperienza che si avvia a tagliare il traguardo del secolo e che continua a confrontarsi col mondo d’oggi in una chiave alternativa. Basilare per Nomadelfia è la rinuncia alla proprietà privata e la concezione del lavoro come modalità per integrarsi nella comunità e aiutare gli altri valorizzando le proprie capacità.

tassa di soggiorno. Speriamo di poterne installare altri due: uno a San Vito al Mantico e un altro a Cristo Risorto». «Il valore aggiunto di questi strumenti – aggiunge Carlo Maraia, assessore alle attività produttive -: è quello di dare informazioni in tempo reale su tutte le iniziative di Bussolengo. Credo che si potranno raggiungere, anche in questo modo, molte persone invitandole a partecipare agli eventi programmati». «I tabelloni – conclude l’assessore alle manifestazioni, Cristiano Fontana saranno gestiti dall’Ufficio relazione col pubblico. Tutte le associazioni interessate a promuovere eventi e manifestazioni possono usufruire di questa opportunità. I tabelloni elettronici vengono aggiornati in tempo reale con la possibilità di una programmazione anticipata. Serviranno per le comunicazioni istituzionali e per promuovere il territorio. Il costo dell’installazione è di circa 4mila euro e i tabelloni sono di proprietà comunale. Installarne altri in rete è il nostro prossimo obiettivo. Sono un ulteriore strumento per aumentare la comunicazione verso l’esterno e la partecipazione dei cittadini alla vita del paese».


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CRONACHE di Pastrengo

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TRASLOCO. La società che fornisce il trasporto a pazienti in difficoltà ora è in via dell’Artigiano

Sede più adeguata per Croce Sanitas Croce Sanitas trasloca per una sede più grande e adeguata alle nuove esigenze operative. Da qualche settimana la società Croce Sanitas s.r.l., che fornisce il trasporto sanitario con ambulanze a pazienti considerati “critici e urgenti” ed anche a pazienti che necessitano un trasferimento da un luogo di cura all’altro, ha trasferito la propria sede in Via Dell’Artigiano n. 21. «E’ stata una scelta dettata dal fatto che ormai la nostra società aveva bisogno di ambienti e locali adeguati alle nuove esigenze» ha spiegato Roberto Ballarini, che insieme con Marco Bonomo quattordici anno fa ha fondato la società con sede a Pastrengo. «La prima sede era in via Trenta Aprile, poi ci siamo spostati in Piazza Guglielmo, vicino alla chiesa». Ora la sede, che è stata intitolata a Enzo De Carli, cittadino di Pastrengo, è ospitata all’interno di un nuovissimo immobile, dotato di impianto fotovoltaico di 70 kw, sito nella zona industriale di Pastrengo, costruito con tutti i criteri edilizi e nel rispetto delle normative sanitarie. «L’edifico è articolato in tre unità ubicate al piano terra, con una superficie complessiva di circa 135 mq, costituite da due uffici,

CONCORSO “ZUCCA PIÙ...2015” un guardaroba, una mensa e un locale lavaggio attrezzature». Croce Sanitas dispone di sette Fiat Ducato attrezzati per interventi d’urgenza per soccorrere sia adulti che bambini. «Inoltre abbiamo un’automedica che utilizziamo per il trasporto di organi, emoderivati ed equipe medica» precisa Ballarini. Il personale che presta servizio per la società, che comprende medici, infermieri professionali, autisti e soccorritori, è costantemente aggiornato e partecipa a corsi riconosciuti di livello internazionale «garantendo all’utente un

servizio di alta qualità, professionalità e preparazione, ed erogando la prestazione secondo precisione, puntualità, correttezza ed umanità, qualità che noi riteniamo le più importanti» continua Ballarini. «Attualmente la Croce Sanitas s.r.l. vanta la collaborazione con varie realtà pubbliche e private del territorio veronese, impegnando il personale in circa 6000 servizi annui. «Non solo come amministrazione ma soprattutto come cittadini di Pastrengo, siamo orgogliosi di poter dire che nel nostro territorio operi una realtà come que-

sta» ha detto all’inaugurazione Alberto Varolo, Sindaco di Pastrengo, ricordando che lo scorso 30 aprile Croce Sanitas aveva donato un defibrillatore al Comune di Pastrengo (presente nei pressi dell’entrata del Municipio) che ora è un comune “cardioprotetto”. «Ringrazio nuovamente tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della nuova sede» conclude Ballarini «la ditta Dimex per i locali, la famiglia Sandri Luca e Sandro, la trattoria “La Madonna” e tutti coloro che ci hanno supportato». Bruno Gardin

LA PARTECIPAZIONE. La “Fogassa” al “Risotto d’Oro” di Isola della Scala Sabato 19 settembre ritorna l’appuntamento annuale con la serata di gala del “Risotto d’Oro” riservato alle Pro Loco Veronesi in ambito Fiera del Riso di Isola della Scala. Sono previsti 200 invitati-commensali che gusteranno i 14 risotti preparati dai cuochi Pro Loco, cucinieri dilettanti e rigorosamente non professionisti che propongono i risotti delle feste e delle sagre dei propri paesi. Gli ingredienti devono essere prodotti tipici regionali, come tipiche sono le pietanze preparate dalle Pro Loco. Per il Consorzio Baldo Garda concorre la Pro Loco di Cavaion con le cuoche Debora e Cinzia che propongono il “Risotto al Monte Veronese con salciccia e vino Bardolino” «Dopo tanti assaggi di risotti - comunica Albino Monauni presidente del Consorzio Pro Loco BaldoGarda - ci sarà il momento del dolce ( fuori concorso), offerto dal nostro Consorzio che propone alla “bassa” di Isola della Scala la Fogassa sula gradela, il dolce povero dei nostri contadini di una volta, oggi riscoperto come tipica specialità dolciaria e venduto nei negozi del nostro territorio gardesanobaldense. Oltre alla fogassa prosegue Monauni anche la Pro Loco di Pastrengo si associa a condividere le dolcezze del fine serata, portando in tavola i biscotti frollini alla Zucca che tanto successo hanno avuto alla Festa della Zucca appena terminata». Bruna De Agostini

DELINQUENZA. Zuccafolk preso di mira dai ladri. Rubate derrate alimentari E’ successo nella notte tra sabato e domenica 5 settembre che alla Festa della Zucca tortelli, gnocchi e torte alla zucca hanno preso il volo assieme a carne, salamelle e formaggio grana. I ladri hanno fatto due varchi nella rete confinaria col vigneto e da qui il gruppetto ha fatto passamano dei cartoni di mercanzia prelevata dalle celle frigorifere a cui avevano tranciato il lucchetto. Le scatole e i cartoni giacevano appena al di là del muro, altre, probabilmente pronte per il carico, al lato estremo del vigneto. Presumibilmente i ladri sono stati disturbati da qualcosa o qualcuno e hanno preferito scappare. Anche i locali delle ex scuole hanno subito la visita notturna dei ladri. Nella sede della Pro Loco una cassa è stata forzata con un cacciavite ed è sparito il contenuto monetario predisposto per il fondo cassa dell’indomani. «Siamo tornati ai ladri di galline di antica memoria - dice il presidente della Pro Loco Albino Monauni -. Non ci aspettavamo che ci rubassero le derrate alimentari. Si pensa che ti possano portare via l’incasso ma non il mangiare. Abbiamo rischiato di dover metter un cartello di fine festa con scritto - Chiuso per rapina-». B.d.A.

Ventidue i concorrenti che hanno partecipato al concorso “Zucca più…2015” Come sempre estro e fantasia l’hanno fatta da padrone. La giuria ha faticato parecchio ad accordarsi sui vincitori tanto le zucche presentate erano di pari valore e meritavano tutte un riconoscimento particolare. Questi i vincitori delle varie categorie premiati con coppa dedicata: Renzo Veronese per la zucca più grossa di ben 218.- kg. con una consorella di 135 kg. Emilio Valentini vincitore nella categoria la zucca più lunga di 195.- cm Rizzi Fabrizio e Adriano hanno vinto per la più bella composizione di zucche con titolo “La festa del raccolto”. Sabina Veronesi è stata premiata per l’originalità. Ha presentato un mappamondo dipingendo il globo-zucca come fosse una carta geografica con sotto scritto -Zuccafolk in the worldGirelli Angelo e Marlene premiati per la zucca meglio decorata rappresentata da un ricco zoo di piccole zucche agghindate. Vittoriana Gelmetti premiata per la migliore inventiva senior. Ha presentato il “Menù del giorno” che mostrava una zucca intagliata a zuppiera con dentro i tortelli fatti a mano…all’uncinetto. Alessia Bergamini vincitrice per inventiva junior con un teatrino che rappresentava un parco divertimenti a tema zucca. Altri vincitori con menzione della giuria sono: F.lli Lonardi e Bertagnoli Linda, Pasqualino Gaiardelli, Marconi Lorenzo, Veronese Renzo e Anna Locci. Tutti i concorrenti hanno ricevuto la medaglia di partecipazione a ricordo del Concorso “Zucca più..” 2015. Albino Monauni


SPECIALE

MARMO Granito - Agglomerati e Servizi

La più importante manifestazione internazionale dedicata a marmi, graniti, tecnologie di lavorazione, design e formazione quest’anno taglia il traguardo delle 50 edizioni e torna a Veronafiere dal 30 settembre al 3 ottobre. Per questa 50° edizione, con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), dell’Italian Trade Agency e di Confindustria Marmomacchine, Marmomacc dedica un progetto speciale a sostegno del Made in Italy, che si svilupperà secondo tre importanti direttrici: “The Italian Stone Theatre”, un padiglione per celebrare l’eccellenza dell’industria italiana del marmo, con un grande “teatro” dedicato al mondo della pietra e delle macchine per la lavorazione; una qualificata e imponente attività di incoming di delegazioni commerciali straniere di operatori del settore; “l’International Stone Summit”, il primo summit internazionale delle associazioni del marmo. Cuore del 50° Marmomacc sarà “The Italian Stone Theatre”. Per la prima volta, all’interno, anche uno spazio dedicato alla ristorazione d’autore con la presenza di uno chef stellato per ogni giornata di manifestazione. Durante i quattro giorni di fiera, a Verona resta centrale l’incontro della domanda e dell’offerta, che spaziano dai blocchi di pietra grezza e materiali lavorati, alle macchine, tecnologie, utensili e accessori necessari alla filiera produttiva del marmo. Fondamentale, quindi, la presenza di buyer esteri selezionati che, quest’anno, raddoppiano. Gli operatori stranieri coinvolti nel programma partecipano anche ad una serie di workshop e visite alle aziende del territorio, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del prodotto lapideo e dei macchinari Made in Italy. Sono riservati ad architetti, ingegneri e designer, ad esempio, gli incontri della Stone Academy, progetto di cui Marmomacc è capofila e che coinvolge 20 università tra italiane e internazionali nella realizzazione di seminari e master di secondo livello sulla progettazione in pietra.

I NUMERI DI MARMOMACC Dal 1961 Marmomacc dà voce ad un settore che, nel 2014, ha raggiunto in Italia una produzione complessiva di oltre 3,84 miliardi di euro di valore, con 3.340 aziende e 33.700 addetti (fonte Confindustria Marmomacchine). Numeri che esprimono una realtà manifatturiera di primo livello, fortemente orientata all’export che realizza oltreconfine il 75% del fatturato, pari a 2,88 miliardi di euro nel 2014. In questo quadro Marmomacc rappresenta la prima piattaforma mondiale di promozione del business e della cultura legati alla pietra naturale. Un ruolo confermato dai numeri della precedente edizione che ha visto 1.500 espositori da 58 paesi, 65.000 visitatori, di cui il 54% esteri da 145 nazioni e delegazioni commerciali in rappresentanza di 45 stati. Marmomacc, oggi, costituisce una vera e propria rete globale a supporto delle aziende, presidiando nel corso dell’anno i mercati consolidati ed emergenti, con un calendario di eventi organizzati negli Stati Uniti, in Brasile, Qatar, Arabia Saudita, Oman e Marocco ed Egitto. Nella propria missione all’estero, Marmomacc può contare, inoltre, su importanti partner istituzionali come Simest e Sace, oltre a Confindustria Marmomacchine, Informa Exhibitions e il Centro Servizi per il Marmo di Volargne, guida del Distretto del Marmo e delle Pietre del Veneto.


Filiberto Semenzin. Centro Servizi per il Marmo «Edizione importante questa 50^ Marmomacc, ricca di appuntamenti ed iniziative condivise con Veronafiere per supportare a 360° le imprese del Distretto veronese». A parlare è Filiberto Semenzin, presidente di Videomarmoteca – Centro Servizi per il Marmo di Volargne. Presidente, parliamo del primo semestre 2015. Com’è andata? «Da una lettura dei dati generali del primo trimestre di quest’anno Verona segna valori positivi confermando la sua centralità e la capacità delle nostre imprese a saper fare, saper innovare, saper ricercare nuovi spazi, cogliere nuove opportunità, gestire il cambiamento superando le difficoltà che quotidianamente si pongono davanti al nostro cammino». Filiberto Semenzin E per quanto riguarda l’export? «Confrontando i dati export (forniti dall’Ufficio di Statistica di CCIAA di Verona) per le pietre tagliate, lavorate e finite dalle aziende del distretto veronese risulta che le esportazioni dei nostri prodotti,nei primi 3 mesi del 2015, hanno avuto un segno positivo passando dai 79,738 milioni di euro del primo trimestre 2014 agli 86,613 milioni di euro del primo trimestre 2015». Che ruolo avrà il Centro Servizi Marmo all’interno di quest’edizione di Marmomacc? «Centro Servizi Marmo (assieme ai consorzi storici dell’territorio As.ma.ve, Consorzio Tutela Pietra della Lessinia e Consorzio Marmisti Valpantena), sarà presente con uno stand istituzionale (padiglione 6, stand C4). In particolare il Consorzio Tutela Pietra della Lessinia sarà presente nello stand del Centro Servizi Marmo e anche protagonista nel corso della manifestazione grazie a due installazioni in Pietra della Lessinia realizzate per la mostra Lithic Vertigo, allinterno del padiglione The Italian Stone Theatre, e per la quarta edizione di Marmomacc and the City. Con Veronafiere abbiamo programmato una serie di attività: formazione in aula e walking tours rivolti a circa 40 professionisti esteri (contractors, buyers e architetti), che avranno la possibilità di incontrare le aziende veronesi, incoming con delegazioni straniere provenienti da vari Paesi, convegni su tematiche di interesse per il nostro settore». Dati statistici per import – export delle pietre lavorate, modellate e finite;filtro Verona-Mondo;(Ufficio statistica della CCIAA di Verona).


Davide Muzzolon.

Confindustria Marmomacchine Snocciola dati importanti Davide Muzzolon, vicepresidente di Confindustria Marmomacchine, nel parlare del settore lapideo e dei mercati ad esso legati. Due anni fa lui stesso sulle pagine di questo giornale aveva dichiarato che “l’Italia del marmo deve migliorare, ma Verona gode di ottima salute”…Sarà ancora così? Ne parliamo con lui. Vicepresidente, qual è in sintesi la situazione del settore “marmo” in Italia? «Nel complesso la filiera tecno-marmifera italiana continua a rappresentare uno dei comparti d’eccellenza del “made in Italy” con un fatturato 2014 di oltre 3,84 miliardi di euro grazie ad un valore di esportazione Davide Muzzolon che sfiora i 2,8 miliardi, pari al 75% del valore della produzione e un saldo commerciale annuo attivo di 2,48 miliardi». Parliamo di mercati… «Continua ad essere fondamentale la focalizzazione su mercati, in primis americano, che sta importando produzione italiana spinto dalla debolezza dell’euro sul dollaro, e dei cosiddetti Brics quali Brasile, India, Cina, Sud Africa e Russia, strumentali allo sviluppo dell’intero sistema Paese. In questo senso fondamentale sarà il comportamento della Banca Centrale Europea per proseguire in una politica monetaria nel sostegno delle nostre esportazioni» Un pensiero finale per il distretto del lapideo veronese. «Ritengo da sempre che le capacità imprenditoriali del Distretto del Marmo di Verona siano state in grado di sviluppare in primis, superare poi, le notevoli difficoltà subite dal nostro comparto soprattutto occorse tra il 2008 e 2010 con progressive ripercussioni fino ai giorni nostri. Tuttavia l’area sta evidenziando i primi cambiamenti strategicoorganizzativi richiesti da un unico, mercato globalizzato qual è oggi il mondo»


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CRONACHE di Sona e Villafranca

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LUGAGNANO. Risorsa importante per gli studenti. L’autobus collega il paese con Verona

Trasporti, novità Passa la linea 13 Novità a Lugagnano per le linee ATV. Con l’inizio del nuovo anno scolastico è stata sostituita la linea 32 (partenza ed arrivo a Lugagnano fino a Montorio transitando per Corso Milano) con la linea 13 tanto richiesta dalla popolazione del Comune e di Lugagnano in particolare. Il 13 arriva ora dal Cason di San Massimo, percorrendo via Belvedere a Caselle per girare subito su via Lugagnano, passare sotto il ponte della ferrovia a fianco dell'Hotel Antico Termine, proseguire a Lugagnano su via Stazione dove è stata posizionata la nuova fermata. Arrivato al semaforo principale, svolta a sinistra su via Cao del Prà, via Mancalacqua fino alla rotonda di via Mincio, per girare in Via Festara e arrivare alla Grande Mela. Nel ritorno lo

stesso percorso transitando dal senso unico di via Fiume e via Kennedy dove c'è la fermata e poi girare al semaforo a destra per andare di nuovo in via Stazione e proseguire poi verso Verona passando per via Cason di San Massimo e da lì proseguire con il percorso tradizionale della linea 13. «Questa linea, la 13, è la più importante di Verona – afferma il Sindaco Gianluigi Mazzi -: da Lugagnano si

può raggiungere San Massimo, Stadio, Stazione, Corso Porta Nuova (Piazza Bra), Stradone San Fermo, Via San Paolo (Università), Porta Vescovo e San Michele Extra. Senza cambiare bus. Un percorso particolarmente importante per tutti i ragazzi e gli studenti, in particolare per gli universitari, che arrivano direttamente all’Ateneo di Verona, senza più fare cambi di bus o spendere tanti soldi

in parcheggi». Il servizio della Linea 13, che si affianca alla linea 161 extraurbana storica che da Sona porta in Stazione a Verona e Corso Porta Nuova, viene istituito per un anno in forma sperimentale. «È importantissimo l'utilizzo di questa linea raccomanda il primo cittadino – perché la presenza di tante persone ne garantisce la continuità. Deve essere un successo. Le linee 161 e 13 garantiscono corse di bus con frequenza di mezz’ora (in alcuni momenti della giornata) e ora (sempre)». Il costo dell'abbonamento ATV aumenta di 4 euro, ma l'abbonamento extraurbano comprende gratuitamente anche l'urbano, permettendo l’utilizzo di tutte le linee cittadine. Riccardo Reggiani

COMUNI PIÙ POPOLOSI. Mazzi: «Sona ha la tassazione pro capite più bassa » Buona notizia per Sona: nella classifica dei comuni più popolosi della provincia il comune di Sona è quello con la tassazione pro capite più bassa di tutti. «E’ bello vedere che i nostri sforzi sono premiati – commenta il Sindaco Gianlugi Mazzi, che ha anche la delega al Bilancio -. Ed è bello verificare che quando si parla di tenere le tasse basse sia un Comune governato da liste civiche ad essere sul gradino più alto del podio. Governare con una tassazione così bassa significa trovare forme eque per ripagare i servizi – aggiunge il primo cittadino -. Già da tempo stiamo sperimentando nuove forme di contribuzione, come ad esempio ‘Fattore Famiglia’ studiato dall’Università di Verona, per elaborare con maggior equità e precisione le contribuzioni dei cittadini, stando sempre attenti a non tartassare per nulla i portafogli. Stiamo operando poi con una forte verifica sul territorio per far pagare le tasse anche agli evasori. Soprattutto su ICI e Tari, con sopralluoghi dei tecnici. Pagare meno tasse tutti, questo è il concetto che deve passare; ma per far questo serve che tutti contribuiscano, appunto, in modo equo». Trovare forme di efficienza per il Comune, tenendo basse le tasse, è un dovere che questa Amministrazione sta mettendo in settori molto diversi tra loro. «Ad esempio – continua Gianluigi Mazzi – nelle nuove convenzioni per la gestione degli impianti sportivi, daremo come obbligo alle società di ridurre i consumi di luce, acqua e gas in modo da pensare a tariffe meno onerose. Oppure per i servizi di assistenza medica domiciliare: applicando ISEE e Fattore Famiglia chiederemo un piccolo contributo, in modo equilibrato e rispettoso, per chi può. Insomma, serve trovare un punto di baricentro tra tenere le tasse basse per tutti e contribuire in modo equilibrato e rispettoso per chi può. In conclusione, le tasse non hanno residenza a Sona, né gliela daremo in futuro».

VILLAFRANCA. Le opere di pittura erano ispirate a Frank Sinatra e alla Grande Guerra

“Premio Arte”: musica e storia Una sessantina di artisti, provenienti dalla province di Verona, Mantova e Brescia, hanno partecipato alla settima edizione del Premio Arte Villafranca tenutosi alla Cantoria del Castello Scaligero il quattro e cinque scorsi. La mostra è stata visitata da persone di tutte le età, il sabato sera in occasione della notte bianca, da tanti giovani incuriositi dall’arte. «Per questo motivo bisogna incentivare gli eventi artistici con

pazienza e perseveranza poiché possono influire solo positivamente su giovani ed adulti» - è il pensiero dell’organizzatore e direttore dell’evento Valentina Silvestri, professionista che sta nel settore dell’arte da tanti anni -. Gli artisti – fa presente Silvestri - si sono espressi nei due temi, il colore a modo mio, prendendo spunto dalla canzone My Way di Frank Sinatra e la Grande Guerra in una forma per lo più moderna,

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 Novembre , Banca Popolare, - Bar Via Ospedale - Biblioteca ALPO - Don Marco ROSEGAFERRO - Barcollo QUADERNI - Poste DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip, Studio dentistico don Bosco

poiché questo è lo spirito che accompagna il Premio Arte dai suoi esordi cercando di attirare sempre più persone che producono opere alternative». Numerosi i ritratti di Sinatra ed elementi legati alla musica, con rappresentazioni di strumenti e danza. Sul tema della guerra sono state proposte opere spesso molto diverse tra di loro dal punto di vista stilistico e concettuale ma sempre originali. Le altre sono state esposte suddividendole nelle tre sezioni di pittura, scultura e installazione, fotografica e grafica. La valutazione è stata a cura del direttore Valentina Silvestri, dall’assessore alla cultura Maria Cordioli, dell’assessore Faccioli, tenuto conto anche del parere espresso da altri artisti che hanno visitato la mostra e raccogliendo anche le impressioni dei numerosi visitatori. «Per evitare che le premiazioni diventassero

uno spettacolo – sottolinea l’organizzatore – ho preferito attribuire i premi al contrario. Primo e due ex equi al secondo. Poco conta chi è premiato, contano tutti i partecipanti e tutti dovrebbero essere premiati, anche se, alla fine, bisogna scegliere». Premiati per la sezione pittura: primo Silvana Bonizzato, secondi Tiziano Tonolli e Marianna Barugola; per la sezione scultura e installazione primo Lorenzo Garmilli secondi Mattia Zerbinato e Matteo Faben, sezione fotografia e grafica primo Max Gelmino Guglielmetto, secondi Emanuela Cerutti e Pierpaolo Manfrè. Per la sezione speciale “La Grande Guerra” primo il diciottenne Diego Prando, secondi Vincenzo Della Pietà e Roberta Lugli. Claudio Gasparini

VILLAFRANCA


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CRONACHE di Povegliano

IL CASO. Il sindaco Bigon: «Povegliano punta in primis sulla qualità della vita e dell’ambiente»

Il “district park” torna alla ribalta Servizi di

Claudio Gasparini Il comune di Povegliano ha ricevuto per conoscenza a fine agosto la lettera indirizzata dalla Provincia di Verona alla ditta Serenissima a seguito della sentenza del Tar che ha accolto il ricorso del Comune di Povegliano Veronese per l’annullamento della determinazione dirigenziale con la quale veniva esclusa la necessità di assoggettare a Via (Valutazione d’impatto ambientale) la zona “district park” e della viabilità extra comparto. Con questa lettera la Provincia richiede alla ditta proponente di adeguarsi alla sentenza del Tar, manifestando nuovamente interesse alla costruzione del-

l’opera. Dichiara il sindaco Anna Maria Bigon: «ritengo indispensabile comunque che venga data priorità alle opere compensative a mezzo di una viabilità atta a non sovraccaricare i comuni limitrofi evitando un aumento di inquinamento. Il ricorso è stato deciso proprio per tutelare i cittadini di

Povegliano e dei comuni limitrofi che si troverebbero con un aumento di traffico, soprattutto pesante, senza le relative opere stradali di potenziamento. Le nostre scelte amministrative vanno, tra l’altro, nel senso opposto. Abbiamo deciso infatti di puntare sulla qualità della vita e sulla tutela dell’ambien-

te». Sindaco e assessore all’ambiente saranno ospiti il 4 ottobre al Festival Verona Green per parlare di questi argomenti e per raccontare la propria esperienza all’interno dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi. L’impegno dell’amministrazione insieme al Consorzio di bonifica e agli altri comuni coinvolti ha anche permesso il finanziamento della “Pista Ciclabile delle Risorgive” che collegherà quella del Mincio a quella dell’Adige e che passerà anche per Povegliano. Nella sede del Consorzio si è svolto un incontro per ripartire le quote del cofinanziamento e per accordarsi sull’inizio del lavori. Capofila è il comune di San Giovanni Lupatoto.

LA MANIFESTAZIONE / ESTATE AL PARCO Si è chiusa a Povegliano “Estate al Parco”, la manifestazione che ha proposto teatro e musica nella meravigliosa cornice di Villa Balladoro a Povegliano Veronese. L’ultimo spettacolo di teatrocanzone del 28 agosto scorso ha incantato il pubblico con la splendida interpretazione di Laura Peretti e dei suoi musicisti. “A dirlo non son buono, ma proverò a cantar” ha ripercorso le canzoni dell’epoca della Grande guerra, con la speciale voce narrante del veronese Enrico De Angelis, direttore artistico del Club Tenco, appassionato

e profondo conoscitore della musica italiana sin dalle origini. Si era sul finire della Belle Epoque e del cafè chantant e da lì partivano artisti cresciuto poi a tutto tondo, veri propri cantautori di grande spessore come Armando Gill, Ettore Petrolini, Raffale Viviani. Sulle ceneri della romanza da salotto nasce in quegli anni la canzone italiana tout court fino ad allora coltivata solo negli orti del linguaggi dialettale, di Napoli specialmente. Durante la serata si è cantato e parlato di tale repertorio coevo alla guerra ed

estraneo alla stessa, almeno apparentemente. Per l’assessore Valentina Zuccher «da brividi l’interpretazione di “Gorizia tu sei maledetta” canzone anarchica ed antimilitarista della prima guerra mondiale». Lo spettacolo è stato all’interno del progetto “Grande Guerra, Povegliano ricorda i suoi caduti” che ha visto anche la pubblicazione di un libro con le schede dei soldati non più tornati. Il sindaco Anna Maria Bigon ha espresso gran soddisfazione per il lavoro fatto e «per gli spettacoli di grande levatura, cura-

ti dalla Compagnia Poco Stabile di Avesa».

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SCUOLA PRIMARIA ANNA FRANK LA MESSA IN SICUREZZA PROCEDE

Il sindaco di Povegliano, Anna Maria Bigon, unitamente alla giunta comunale e ai progettisti hanno recentemente fatto un sopralluogo al cantiere del lotto A della scuola primaria Anna Frank per verificare a che punto siano i lavori di messa in sicurezza dell’edifico ad un piano costruito negli anni sessanta/settanta, che sarà dotato di una decina di nuove aule e di mensa per il tempo pieno. L’amministrazione ha deciso di procedere con questo lotto, che prevede maggiori interventi per quanto riguarda l’antisismica, dopo la costruzione della nuova ala e la sistemazione della palestra. In base alla normativa saranno rifatti anche gli impianti. Obiettivo, mettere a norma l’intero plesso scolastico grazie anche ai finanziamenti del Ministero e della Regione. Il prossimo intervento sarà sul lotto B, fronte strada. Quello sul citato lotto A sarà concluso nel gennaio 2016. Il sindaco Anna Maria Bigon sintetizza l’impegno della sua amministrazione «una delle nostre priorità è dare delle scuole sicure, piacevoli e spaziose ai nostri bambini e al personale scolastico. La scuola è il primo luogo in cui si impara la cultura e la convivenza civile. Il comune investe così per il futuro». Partirà a breve anche la sistemazione della copertura delle scuole medie che presenta dei problemi di infiltrazione.

COMITATO BIBLIOTECA. Lonardi e Marchiori nuovi componenti Elena Lonardi e Diego Marchiori sono i due nuovi componenti del Comitato Biblioteca nominati dall’amministrazione comunale di Povegliano Veronese a seguito di due dimissionari. «Già con il loro apporto – ha dichiarato la presidente della Biblioteca Matilde Bresciani alla prima riunione dopo la pausa estiva – si è preventivato l’ideazione di eventi innovativi, ci sono molte idee in cantiere». Il primo appuntamento sarà il 18 settembre alle 20,45 con il Prof. Marco Pasa che tratterà il tema “Una terra – due famiglie: PellegriniBalladoro”, storia del territorio e dell’evoluzione dei due nobili casati. Un’occasione per approfondire la storia di Povegliano e dei suoi protagonisti. Il 2 ottobre, stesso orario, in sala civica Savoldo, Silveria Gonzato e Giuseppe Passarelli interverranno sul tema “La poesia del buon umore.”

CASEIFICIO ARITIGIANO PUGLIESE, IL TRIONFO DEL LATTE

Il trionfo del latte. Questo è il Caseificio artigiano Pugliese di Villafranca dove ricotte, mozzarelle, scamorze ogni giorno prendono forma sposandosi con una variegata tavolozza di prodotti tipici. Specialità di latte, quelle del Caseificio Artigiano Pugliese, frutto di una lavorazione antica, di un amore profondo per il latte e i suoi derivati. Tutte le mattine il Caseificio di Villafranca lavora il latte fresco e produce artigianalmente mozzarella, scamorza, ricotta, burrata, stracciatella, caciotta, caciocavallo e formaggi da tavola di vario genere, alla riscoperta delle tradizioni gastronomiche pugliesi e dei buoni sapori di un tempo...Latte e derivati ma non solo: recentemente il Caseificio si è dotato di una cucina propria che ogni giorno sforna focacce, panzerotti, torte salate, cannoli e altre specialità pugliesi. Questi stessi prodotti possono essere prenotati per cene, feste, buffet, banchetti, per servire ai propri ospiti prodotti davvero speciali. Su richiesta inoltre il Caseificio Artigiano Pugliese produce le sue mozzarelle fresche direttamente a casa o nella location scelta per eventi ed occasioni: «noi portiamo tutta l'attrezzatura e il latte necessario – affermano i titolari – e i nostri clienti potranno servire ai propri ospiti le mozzarelle ancora calde, appena fatte». “Tutto il buono del latte” è lo slogan del Caseificio Artigiano Pugliese, ed è proprio così: «i derivati del latte – aggiungono i titolari – sono veri alleati della salute: hanno proprietà benefiche per tutto il corpo, per la pelle e per le ossa. Insieme al calcio, latte e latticini permettono di assumere proteine, fosforo, zuccheri e vitamine». Presso il Caseificio Artigiano Pugliese è possibile trovare prodotti da forno e da banco, freschi e gustosi: dal pane di Altamura a focacce, panzerotti, torte salate e friselle, da taralli, biscotti e cannoli a dolci di mandorle, pasta artigianale, fino a conserve e prodotti sott'olio, e naturalmente olio extravergine di oliva pugliese e olive selezionate.


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CRONACHE di Sommacampagna

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L’EVENTO. La tradizionale manifestazione ha festeggiato i centoquindici anni di storia

La Fiera spopola Allegria per tutti Servizi di

Claudio Gasparini Ha festeggiato alla grande i 115 anni, essendo stata proposta a fine ‘800, l’Antica Fiera di Sommacampagna, che ha chiuso i battenti il primo settembre scorso con i sempre apprezzati Fuochi Artificiali. Il successo in partecipazione è andato al di là d’ogni attesa, coinvolgendo non solo i cittadini del comune, ma anche numerosi visitatori provenienti dai comuni limitrofi. E’ stata un’apoteosi di proposte culturali, sportive, enogastronomiche, musicali, mostre, rievocazioni storiche, esposizioni d’artigianato ed hobbistica, rispondenti ai diversi interessi dei frequentatori, che hanno visto la partecipazione attiva di tutti gli assessorati, quello alla cultura in primis, e tutto il personale dalla segreteria, agli affari generali, all’ecologia, all’ufficio fiera. «E’ stata la fiera di tutto il comune che ha coinvolto i cittadini e tutto il persona-

le, molto collaborativo cui va il nostro ringraziamento» - ha posto l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados. Si è partiti con il tradizionale concorso della “trippa” organizzato dal Circolo Anziani, con successiva degustazione, con la presentazione di dodici piatti. La targa ricordo è stata consegnata al vincitore Antonio Zuanetto. Interessante la serata bio, la novità di quest’anno, molto frequentata con

tanti piatti anche di carne provenienti da allevamenti certificati. Centosettanta, divisi in quattro categorie, gli artisti che hanno proposto le loro opere al concorso dei Madonnari che ha suscitato molto interesse. Apprezzata anche la via dell’arte, allestita nei locali sfitti messi a disposizione, con mostre di pittura, scultura ed esposizione delle opere prodotte dalle allieve del corso di pittura dell’Università del Tempo

Libero il cui nuovo anno accademico partirà a breve. La mostra della pace con la partecipazione del Lions Club ha coinvolto genitori e figli, che hanno potuto apprezzare anche la mostra dei trenini d’epoca, presso il circolo ricreativo culturale anziani e lo spettacolo circense della famiglia Togni. «Tante proposte, tante novità, realizzate in collaborazione con il Comitato Fiera ed Eventi – ha rilevato l’assessore Granados -. Un comitato eccezionale, tutta gente che ha tante idee che mette in pratica. La soddisfazione grande è stata quella di percepire la gioia e l’allegria dei partecipanti. Il senso della fiera, di cui c’è gran bisogno in questo momento storico, è far uscire le persone in spensieratezza, affinché possano apprezzare le iniziative ed incontrarsi con parenti, vicini, amici. L’obiettivo è stato azzeccato». Soddisfatto del risultato raggiunto anche il presidente del Comitato Fiera ed Eventi Paolo Melchiori. «I numerosi partecipanti sono rimasti sorpresi di vedere tante iniziative. Nelle quattro piazze sono state proposte musiche di tutti i generi per dare risposta a tutti i gusti, anni sessanta/settanta, liscio cui si sono aggiunte le numerose iniziative proposte dai bar e nate spontaneamente come quella di un batterista che ha suonato per la

via con un gruppo d’amici musicisti. Nelle sei serate si sono alternati ventisette gruppi musicali con musica dal vivo, mi piace rilevarlo, che ha coinvolto anche giovani musicisti alle prime esperienze pubbliche. La novità, che non ho mai visto in nessuna fiera, è stata l’allestimento, in collaborazione con l’associazione Mamaninfea, di una casetta di legno al centro del paese, molto apprezzata ed utilizzata, dove le mamme hanno potuto allattare e cambiare i loro bambini». Durante la giornata d’inaugurazione ufficiale della fiera del 30 scorso dopo il saluto del sindaco e della autorità sono stati premiati i peschicoltori Zeno Cordioli, Nicola Vincenzi, Loren-

zo Benedetti, Giuseppe Montresor, Bruno Zenatti, l’az. Agricola San Pierinetto, Dino Albertini, Fabiano Merzari, Armando Sacconi e Daniele Farragù e consegnati due premi speciali alla Cooperativa Cossano Frutta e Stefano Brazioli. Consegnate anche benemerenze ai rappresentanti della attività produttive, ditta Marco Cordioli, Mori Angelo & C. Sas, al fotografo Mario Volani, al calzaturificio Rotta s.r.l. e per la prima volta alle squadre sportive: S-cianco Caselle e Jiu Jitsu Club per i risultati raggiunti, Polisportiva Caselle e Tamburello Sommacampagna in occasione del 50° e 30° anniversario della fondazione rispettivamente. Claudio Gasparini


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CRONACHE di Sommacampagna

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UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO. La presentazione avverrà venerdì 25 settembre a Caselle

IL LUTTO / RENATO ADAMI

Anno Accademico Calendario pronto

Nato a Caselle di Sommacampagna l’undici giugno millenovecentotrenta Renato Adami era persona molto conosciuta non solo nel comune di residenza ma anche in numerose altre realtà. Il primo settembre scorso è tornato alla casa del Padre all’età di 85 anni. Vita molto intensa la sua e piena d’impegni che non gli hanno impedito di seguire costantemente la sua famiglia che ha amato. Ha lasciato la moglie Rosetta dalla quale ha avuto Cav. Renato Adami tre figlie di cui era molto orgoglioso al pari dei nipoti e dell’ultimo pronipote. E’ stato titolare di un’impresa alimentare ed è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. E’ sempre stato a disposizione della comunità in ambito sociale, sportivo, culturale. Fu tra i soci fondatori nel millenovecentosessantacinque e primo presidente della Società di Calcio a Caselle. Consigliere comunale dal ’61 al ’70, presidente dell’Ente Fiera di Sommacagna dall’85 per 13 anni. Appassionato di cavalli ha fatto parte del Comitato Fiera Cavalli di Verona. Dagli anni ottanta la storia e la cultura del suo paese lo appassionarono a tal punto che dall’85 iniziò a pubblicare testi che definiva “quadretti”, in tutto 16. Tra i più indicativi “Caselle, storia e sviluppo del paese” nel 1985, nove anni dopo “Il Millenario cimitero di Sommacampagna”, nel 2003 “Storia del Mausoleo di Custoza”, due anni dopo “Storia del Santuario di Madonna di Monte” e “Storia del palazzo municipale”, nel 2007 “Cesare Rotta pittore di Sommacampagna, nel 2011 “Storia dell’Aeroporto civile di Sommacampagna” fino all’ultima pubblicazione presentata nel 2013 “Villa Venier di Sommacampagna”. Altri due testi rimangono incompiuti. Sulla rivista della fiera ha raccontato numerosi fatti, persone e luoghi del territorio che ha sempre auspicato non fossero dimenticati, anche i più piccoli tramandati a voce o cercati nei documenti quando le persone non potevano più raccontarli. E’stato caparbio ricercatore per dare luce a tante vite dimenticate, grandi o umili che fossero state. Ricordano i familiari «era convinto che solo valorizzando la storia delle persone passate si può costruire un futuro migliore per una comunità. Era suo desiderio che tutto il lavoro potesse essere continuato ed approfondito. Speriamo che la sua eredità sia raccolta da altri».

Pronto il calendario del 19° anno accademico dell’Università del Tempo Libero programmato dall’Assessorato alla Cultura del comune di Sommacampagna, ricco di nuove proposte, che sarà presentato al pubblico venerdì 25 settembre alle ore 20 nell’edificio del QBO a Caselle situato all’interno del parco del centro sociale in Via Scuole 49, presenti docenti ed esperti che condurranno i corsi, nella serata titolata “Happy Hour UTL” che prevede, meteo permettendo, spazi dedicati alle varie proposte nel prato antistante alla struttura per un momento d’incontro e d’informazione all’insegna della piacevolezza del trovarsi e dialogare insieme. A seguito dell’ottima rispondenza dei partecipanti dell’anno passato sono stati ripresentati i percorsi formativi di Lingua Inglese su

quattro livelli, Storia percorso formativo sulla Grande Guerra focalizzato all’attenzione sul profilo umano, esaminando storie d’uomini, donne, famiglie e comunità, Cucina & Ciacole, viaggio nel mondo della cucina non solo con ricette ma anche per il piacere di incontrarsi, Fitoterapia Clinica, dal 2 febbraio dell’anno prossimo, percorso su alimentazione e nutrizione, Orthobionomy, un metodo

di lavoro per gestire il proprio corpo attraverso la postura ed i movimenti, Teatro, Pittura ad Olio corso avanzato, Fotografia livello base ed avanzato per acquisire ed approfondire tecniche fotografiche e nuovi orizzonti della comunicazione creativa, Dizione in due percorsi diversi per livello base ed avanzato. Tante le nuove e appassionanti novità proposte che l’assessore alla cultura Isa-

I NUOVI CORSI Lingua Francese, per imparare a conoscere la Francia attraverso lo studio di quest’idioma Shabby Chic, per apprendere una tecnica decorativa per dare nuova immagine e vita a piccoli mobili, cornici e altri parti d’arredo Ludus in Tabula, divertente e avvincente corso per riscoprire i giochi da tavolo della tradizione e per sperimentare i nuovi e diversi giochi di società Scrittura Creativa, introduzione al mondo della scrittura per imparare le basi della narrazione creativa Relazione con il Cane, corso educativo all’interazione con il miglior amico dell’uomo. Illusioni della Mente, per capire le “trappole mentali” Nordic Walking, corso base di camminata naturale con idonei bastoncini seguiti da istruttrice diplomata alla scuola italiana della disciplina Astronomia, con due livelli di corsi, per addentrarsi nel favoloso mondo alla scoperta della meraviglie dell’universo, con lezioni teoriche e osservazioni in esterna con telescopi. Altra novità interessante sono i due viaggi facoltativi a Londra e a Parigi, per mettere a frutto le competenze linguistiche acquisite attraverso i corsi di lingue straniere, aperti a tutti i frequentanti, l’UTL. L’Assessore Granados ringrazia i sostenitori storici Agriform e Consorzio Tutela del Custoza Doc ed i nuovi sponsor Empiricamente, associazione culturale di Verona che si occupa dei corsi d’astronomia che proporrà dal 16 al 20 dicembre prossimi un incantevole “Weekend sotto un cielo di stelle”, Ludicamente negozio specializzato nei giochi di società e l’agenzia locale Ruristour che oltre ad organizzare i viaggi indicati riserverà agli iscritti all’UTL e loro famiglie per tutto il duemilasedici speciali sconti sull’acquisto di pacchetti viaggi e vacanze. Per informazioni sulla serata di presentazione ed iscrizioni all’università del tempo libero prendere contatto l’Ufficio Cultura del comune al 045.8971357. Ritagliando il coupon allegato al giornale e consegnandolo unitamente all’iscrizione sarà applicato uno sconto di 10 € limitatamente ad un corso.

FOTONOTIZIA / LO STRISCIONE POLEMICO Questo lo striscione in pieno centro storico a Sommacampagna. Considerazione: Quando i mezzi d'informazione e le istituzioni ignorano la volontà popolare i muri diventano i libri del popolo. La bocciatura del quesito referendario proposto dalle opposizioni, ha sicuramente nutrito questa forma di messaggistica poco istituzionale. Augusto Pietropoli Capogruppo Centro Destra

bel Granados, convinta promotrice dell’Università del Tempo Libero, ha deciso di inserire nel programma di quest’anno «per rispondere al meglio – pone l’accento a quelle che si pensano essere nuove esigenze del territorio e ultime tendenze di stimolo culturale, rivolte non solo agli adulti ma anche ai minorenni d’età non inferiore ai quattordici anni, per offrire anche ai più giovani opportunità formative interessanti a costi molto contenuti e per favorire momenti d’aggregazione tra persone di diverse fasce d’età. Questi gli obiettivi».


CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2015

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INIZIATIVA. Per quasi due mesi, (dall’1 luglio al 20 agosto), e per il secondo anno, il frutto è stato protagonista sulle tavole di ristoranti e agriturismi

Pesca a Tavola, bis vincente Sommacampagna applaude Servizi di

proposta». Per l’assessore alle politiche agricole Giandomenico Allegri «è stata una bell’esperienza di collaborazione fra istituzioni. Devo ringraziare i comuni che, con gran senso di squadra, hanno voluto partecipare all’iniziativa. Un particolare ringraziamento va alla camera di Commercio di Verona che ha creduto nella proposta potenziando le risorse dei comuni. Vanno ringraziati i ristoratori che hanno fortemente creduto alla proposta, i direttori dei mercati ortofrutticoli e gli agricoltori che hanno collaborato con i ristoranti, Paola Ramponi ed Eleonora Principe, motori delle attività proposte. Un ringraziamento particolare a Beppe Bifido che ha offerto la sua professio-

Claudio Gasparini Per quasi due mesi, dall’1 luglio al 20 agosto, la pesca, prelibato frutto della nostra terra, uno dei primi prodotti frutticoli veneti ad ottenere dal Ministero il marchio IGP, è stata protagonista sulle tavole di 60 ristoranti ed agriturismo di Villafranca di Verona, Valeggio s/M, Bussolengo, Pescantina, Sona e, per il secondo anno, Sommacampagna che ha fatto da capofila dell’iniziativa “La Pesca a Tavola” organizzata dagli assessorati alle politiche agricole e alla promozione turistica del territorio in collaborazione con l’Associazione Ristoratori del Custoza, i produttori agricoli ed il mercato ortofrutticolo. E’ stato un successo. Lo confermano Luca Pezzini del Ristorante Villa Vento e Sabina Boscaini della Locanda Vecchia Custoza, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione Ristoratori citata. Per Sabina Boscaini «è stata un’esperienza molto buona da ripresenta-

re. E’ andata bene in tutti i ristoranti dove si è riscontrato molto interesse per questo frutto proposto in abbinamento con tanti piatti, dall’antipasto al dolce. Noi in particolare ci siamo sbizzarriti con i dessert proponendo pesche con l’ama-

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retto, passate al passito, caramellate, con il gelato e altro ancora». Piatti prelibati che hanno deliziato i palati dei numerosi commensali. Molti ristoranti hanno proposto delle serate a tema molto partecipate. Antipasto e risotto con le pesche, sfogliatelle con pesche caramellate e gelato alla pesca è stata quella proposta da Villa Vento. Rileva il presidente Luca Pezzini: «con quest’iniziativa, è stato riscoperto un frutto un po’ dimenticato a tavola, se non come fine pasto o in macedonia. L’abbinamento ai piatti è stata una novità. Un bel modo per far conoscere un nostro prodotto locale molto valido, da riproporre sicuramente.

Dopo la promozione fatta in unione con i vari comuni e le associazioni, la clientela ha risposto in maniera eccezionale grazie anche al passaparola». Molti avventori dopo aver piacevolmente degustato i piatti accompagnati da un altro prodotto d’eccellenza del territorio, il Custoza Doc, hanno approfittato dell’occasione per fare acquisti presso i produttori. «Sul nostro territorio abbiamo una selezione di pesche molto buone e di tante varietà – sottolinea Franco Predomo del Ristorante Il Tamburino Sardo -. Anche noi ristoratori abbiamo imparato a conoscerne le caratteristiche per abbinarle al meglio ad ogni pietanza

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nalità per la realizzazione di uno spot per incentivare il consumo della Pesca veronese. La Pesca a Tavola voleva porre le basi affinché il consumatore potesse apprezzare le qualità di questo frutto principe del nostro territorio e, grazie alla fantasia dei nostri ristoratori e alla professionalità degli agricoltori, crediamo di aver intrapreso la strada giusta. Da questa soddisfazione nasce la volontà di proseguire anche il prossimo anno e c’impegneremo sin dall’autunno per definire nuove proposte che possano incontrare il gusto dei veronesi e dei tanti turisti che apprezzano il poter assaporare i sapori dei frutti della nostra terra mentre ammirano i nostri splendidi paesaggi».

GIUNTA COMUNALE/IL CAMBIO BERTOLASO È VICESINDACO Il primo settembre scorso c’è stato il passaggio di testimone alla carica di vice sindaco del comune di Sommacampagna, come unanimemente concordato in campagna elettorale e sin dalle nomine delle cariche nel giugno dell’anno scorso. A Giandomenico Allegri, assessore Fabrizio Bertolaso all’edilizia privata, urbanistica e politiche agricole è subentrato Fabrizio Bertolaso, residente a Custoza, assessore ai lavori pubblici e ambiente. «Personalmente è stata un’esperienza molto positiva – pone l’accento il vice sindaco uscente Allegri – soprattutto per la grossa armonia con cui lavoriamo sia in giunta sia con i consiglieri. Questa regola è stata fortemente voluta e decisa ritenendo giusto che questo ruolo, che è sostanzialmente di rappresentanza e di coordinamento, fosse vissuto da ogni assessore portando nello stesso tempo il vice sindaco in ogni frazione, nel caso specifico a Custoza». Fabrizio Bertolaso durerà in carica 15 mesi, fino a fine novembre 2016 anno in cui si celebrerà nella nota frazione il 150° anniversario della seconda battaglia del 1866 che diede inizio alle manovre offensive della Terza Guerra d’indipendenza. «Raccolgo il testimone da Giandomenico che è stato giusto partisse per primo perché, avendo esperienza politica, è riuscito a dare un’impronta e fare un po’ da maestro a neofiti come il sottoscritto. L’incarico comporterà del lavoro aggiuntivo ma sono pronto e conscio dell’armonia vigente in ambito Giandomenico Allegri amministrativo».


Una dimora... di paglia

a cura dell’arch. Mirko Ballarini

Esiste una tecnica antichissima per costruire le case che da qualche anno é stata riscoperta anche in Europa e in Italia: le balle di paglia. I primi edifici ad utilizzare tale materiale furono costruiti negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, in seguito all’invenzione della macchina imballatrice. I primi a sperimentare la tecnica furono i colonizzatori nell’America del nord, precisamente in Nebraska. Le terre da conquistare erano caratterizzate da vallate molto estese che si adattavano molto bene alla coltivazione agricola ma di contro erano sprovviste di boschi, quindi scarseggiava il legname per la costruzione di case e utensili. Nell’attesa dell’arrivo del legname attraverso la rete ferroviaria, realizzarono come ricoveri temporanei invernali, case fatte con l’unico materiale in abbondanza: la paglia imballata, prodotto di scarto del frumento. Le balle di paglia venivano uti-

lizzate come mattoni giganti legati l’uno all’altro per costituire i muri portanti delle case, sopra i quali venivano poi appoggiati direttamente i tetti. Questa tecnica, prende proprio il nome del luogo in cui venne inventata: “stile Nebraska”. Oltre a tale sistema, esiste una seconda tecnica costruttiva che vede l'uso della paglia come elemento di chiusura degli spazi interni (muro di tamponamento).

Un edificio con muri portanti in balle di paglia, è la tecnica più interessante, sicuramente la più semplice ed economica ma che attualmente in Italia non è permessa dalla Normativa. Un edificio con struttura portante in legno e tamponamenti in balle di paglia invece è una tecnica permessa e che viene utilizzata, ha tempi di realizzazione comunque brevi, è piuttosto economica ed ha straordinarie qualità di isolamento termico ed acustico. Per

il resto una casa in balle di paglia è a tutti gli effetti uguale ad una casa tradizionale, fondazioni, impianti elettrici, gas e luce, infissi, porte e sicurezza.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Settembre 2015

CANOA, KAYAK E RAFTING. La dodicesima edizione è in programma domenica 4 ottobre

L’Adigemarathon “colora” l’Adige È in calendario domenica 4 ottobre la dodicesima edizione dell’Adigemarathon di canoa, kayak e rafting sul fiume Adige. In acqua scenderanno gli agonisti, sul tradizionale percorso di 35 chilometri da Borghetto di Avio a Pescantina; gli amatori e gli appassionati di rafting pagaieranno per 20 chilometri dall'Isola di Dolcè a Pescantina. L’Adigemarathon, organizzata dai Canoa Club Pescantina e Borghetto d’Avio, la collaborazione dell'associazione Adige Rafting e l’apporto dei comuni di Dolcè e Pescantina e di quasi 400 volontari, «anche quest'anno - spiega Vladi Panato, presidente di Adigemarathon concluderà le gare di World Series di Canoe Marathon Classic programmate, secondo il calendario voluto dall’ Icf, l’International canoe federation. Domenica 4 ottobre con partenza alle ore 10 da Borghetto d'Avio, sul fiume Adige si confronteranno oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano Borghetto d’Avio da Pescantina». Alle ore 11 è prevista la partenza dei primi equipaggi rafting dall'Isola di Dolcè per un totale di 400 partecipanti oltre a 600 canoisti amatori con l'obiettivo di raggiungere Pescantina dopo 20 chilometri. «Siamo orgogliosi - spiega il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli - di ospitare anche quest’anno una manifestazione cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più importanti nel panorama europeo e mondiale. Ringrazio le associazioni di volontariato del nostro Comune che si prodigano con grande generosità per la riuscita dell’Adigemarathon». Il sindaco di Pescantina Luigi Cadura afferma: «Anche quest'anno Adigemarathon riafferma il legame tra Pescantina e il suo fiume. La manifestazione che coinvolge numerosi volontari della nostra comunità quest'anno sarà anche l'occasione per festeggiare le 7 medaglie ottenute dagli atleti del Canoa Club di Pescantina ai recenti cam-

pionati mondiali negli USA». Sabato 3 ottobre con ritrovo in Piazza degli Alpini alle ore 15 partirà la prima edizione di Adigemagnathon, percorso enogastronomico e culturale per le vie del paese di Pescantina organizzato in collaborazione con il gruppo dei ragazzi Politiche Giovanili di Pescantina. Adigemarathon nel 2015 promuoverà una lotteria benefica del Lions Club. I proventi saranno devoluti alla cooperativa sociale onlus Filo Continuo di Pescantina che da oltre 20 anni si occupa della cura, educazione, riabilitazione e integrazione sociale delle persone disabili. In particolare è partner nel progetto per la costruzione di un edificio capace di ospitare attività educative, occupazionali e lavorative, un centro diurno e un appartamento per disabili. Il costo dell'opera è di 800 mila euro finanziati anche con una raccolta fondi e chi desidera partecipare all'iniziativa può dare un aiuto concreto versando un contributo sul conto corrente postale numero 47666912. Lungo l’Adige quasi 400 volontari saranno impegnati nei vari servizi di supporto all'Adigemarathon: Canoa club Pescantina, Protezione civile di Brentino Belluno, Ais Garda Baldo di Rivoli Veronese, Croce Rossa Sant’Ambrogio, Pescantina e Bardolino, pescatori della Libertas Valdadige, Canoa Club Borghetto d’Avio, Protezione civile

ambientale di Verona, Gruppo alpini, Corpo di Polizia locale e Protezione civile di Dolcè, Avis

Valdadige, Pro Loco e Gruppo Alpini di Volargne, Avis Settimo, Balconi e Pescantina.

24 TAMBURELLO

Sommacampagna Trenta candeline

L’Associazione sportiva dilettantistica Tamburello Sommacampagna D.B. Fuel Service Dalla Bernardina festeggia il trentesimo anno di attività. E’ stata fondata infatti nel 1985 con presidente Silvano Albertini, tuttora in carica che evidenzia come l’ASDT sia «nata dalla passione di un gruppo di

CALCIO/ECCELLENZA. Ambrosiana, salvezza innanzitutto Riparte dal nono posto della scorsa stagione l’Ambrosiana nel torneo di Eccellenza. Riparte con la consapevolezza di essere reduce da un’annata che l’ha vista per lunghi tratti protagonista. Il presidente Gianluigi Pietropoli ha fissato l’obiettivo durante la presentazione svoltasi all’osteria Perbacco in piazza Vittorio Emanuele nel cuore di Sant’Ambrogio. «La salvezza il prima possibile, solo così potremmo poi puntare ad un torneo ambizioso» - ha evidenziato il massimo dirigente. Ambizioso è lo stesso mister Chiecchi, al secondo anno sulla panchina dei Diavoli rossoneri. «Ritengo che la mia squadra sia forte, ora toccherà a noi ripagare la società della fiducia concessaci» - ha sottolineato l’allenatore. «Se siamo qui in Eccellenza con tante facce giovani significa che abbiamo seminato bene nel settore giovanile, guidato dal direttore Daniele Fasoli» - ha proseguito Pietropoli nel presentare i nuovi acquisti tra cui: Franco Ballarini ( dal Vigasio ), Carlo Aldrighetti (dal Valgarata), Nicolò Pangrazio (dalla Seraticense), Nicola Lonzar (dal Villafranca), Simone Cereda (dal Caldiero). «Con l’aiuto dei nostri giovani siamo riusciti a centrare la salvezza. E attraverso questa simbiosi tra prima squadra e settore giovanile puntiamo a qualcosa in più» - ha rimarcato il vicepresidente Mauro Testi. «Quest’anno - spiega il ds Mattia Bergamaschi abbiamo costruito una squadra in cui fondamentale saranno le qualità tecniche ma soprattutto quelle umane». Le favorite? Adriese e Caldiero secondo il dirigente mentre il presidente Pietropoli, in relazione al settore giovanile, ha affermato: «Abbiamo sottoscritto una collaborazione con le società La Pieve San Floriano e Negrar per permettere a tutti i nostri ragazzi di praticare sport. Mi aspetto grandi risultati dagli Juniores Elite allenati dal duo Danese e Pavan». Giovani, linfa vitale della società rossonera. «Il calcio nel nostro Comune è uno sport molto praticato attraverso l’opera di Ambrosiana, La Vetta e Gargagnago - ha sintetizzato il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella Roberto Zorzi -. I vivai favoriscono la crescita e l’educazione dei ragazzi. Mi auguro che tutti abbiano rispetto della cosa pubblica perché questa permette ai cittadini di utilizzarla oggi ed in futuro». Infine il presidente Pietropoli ha sottolineato «la proficua collaborazione con il Gargagnago. Con la Vetta vorremmo dialogare per una collaborazione futura». Massimo Ugolini

amici che ancora collaborano con l’intento di diffondere lo sport del tamburello soprattutto tra i giovani, grazie anche alla costante collaborazione con le scuole medie di Sommacampagna, Caselle e le superiori di Villafranca». Nel corso della sua storia l’ Associazione Tamburello ha conquistato uno scudetto in serie C nel 1994, uno di serie D nel 1999, due di categoria allievi maschili nel 2005 e uno di categoria juniores maschili nel 2007. Massimo Teli, Sandro Albertini, Nicola Zandonà, Matteo De Zambotti, Paolo Festino, Ruben Tabarini e Giuliano Mondin sono i giocatori della prima squadra che dal 2002 milita in serie A. Il loro preparatore atletico è Remo Zanon, il direttore tecnico Gianni Belligoli. Le due squadre giovanili under 16 hanno quest’anno disputato sia il campionato Open provinciale e regionale, sia il campionato Indoor. In occasione del 30° anniversario in collaborazione con la Federazione Italiana Palla Tamburello, il comune di Sommacampagna e Promosport l’ASDT Sommacampagna ha organizzato un torneo con le migliori sei squadre classificate nelle finali scudetto 2015 di Noarna in provincia di Trento che si svolgerà sabato 17 e domenica 18 ottobre sui campi di Palazzolo e Sommacampagna con finale su quest’ultimo alle ore 15,30 di domenica. Il direttivo dell’ Associazione Tamburello Sommacampagna è composto dal Presidente Silvano Albertini, dal vice Stefano Valbusa dalla coordinatrice generale Maria Grizzi, dalla coordinatrice del settore giovanile ichela Albertini e conta numerosi collaboratori: Mario Adriano Albertini, Dino Zaninelli, Luigina Tomelleri, Nadia Bertasini, Virginia e Gabriella Girelli, Leonello Albertini, Fabio Sorio e Sabrina Beschi. Il presidente coglie l’occasione pere ringraziare «i nostri sponsor il cui aiuto è prezioso». Cl.Gas.


INSERTO

SPORT

Sport Salute Benessere L’ERBORISTERIA NATURCEA

E’ un negozio specializzato in BioDermoCosmetica Viso Corpo con Reparto Erboristico ed è aperto da qualche anno presso Aquardens Terme a Santa Lucia di Pescantina. E’ Naturcea, boutique del benessere, in cui la salute e la bellezza del corpo e dell’anima sono protagoniste. Anni di studio, preparazione ed esperienza vengono messe a disposizione del cliente. Da Naturcea si possono trovare fitoterapici, integratori, fitocosmesi naturale, dietetici, nutrizione, alimentazione e tutto per lo sport e la regalistica naturale: prodotti efficaci e completamente naturali. «Il nostro negozio Naturcea – afferma Barbara titolare del negozio, affiancata dal suo team, specializzato nel trattamento del benessere corpo e trattamento viso con prodotti di alta qualità BioDermocosmetica Wellness. propone prodotti di ogni genere per la cura del corpo e dello spirito, che possiamo spedire anche a domicilio. Da Naturcea, centro tisanoreica specializzato, è inoltre possibile fare test delle intolleranze, della pelle del dna alimentare e della celiachia. Per gli acquisti presso il punto vendita Naturcea di Pescantina, dove ogni mese si trovano promozioni ed eventi da non perdere, è possibile richiedere la Carta Natura che darà diritto a numerosi vantaggi. Visitando il nostro sito (www.naturcea.it) è possibile iscriversi alla newsletter, attraverso la quale abbiamo l’opportunità di aggiornare i nostri clienti relativamente agli eventi promossi dal nostro negozio».

STUDIO DENTISTICO MAKARATI

Un sorriso smagliante, una bocca sana, una corretta masticazione: questi gli obiettivi dello Studio Dentistico Makarati che da 15 anni si prende cura, a Pescantina, della salute dei suoi pazienti. La persona è al centro dell’attenzione: un team consolidato di professionisti specializzato in branche cliniche differenziate e altamente perfezionate, con l’ausilio di apparecchiature odontoiatriche moderne e sicure, garantisce altissimi standard qualitativi e risultati assicurati nel tempo. Competenza, ricerca, perizia, rispetto delle singole esigenze e un approccio adatto a mettere a proprio agio chiunque si rivolga allo studio del Professor Jamal Makarati, specialista in ortognatodonzia e docente all’Università di Cagliari, sono le capacità fondamentali che si riscontrano nel gruppo di lavoro formato da igienisti esperti in igiene e cura della piorrea, un ortodontista, un parodontologo, un chirurgo maxillofacciale, un anestesista, odontoiatri specializzati nella ricostruzione anatomica, funzionale ed estetica di denti danneggiati dal tempo, carie o traumi. Un’equipe medica in continua evoluzione e costante aggiornamento che con trattamenti personalizzati e’ in grado di ripristinare e mantenere la salute della vostra bocca nel tempo permettendo alla qualità della vostra vita un benefico miglioramento.

CENTRO BENESSERE D’ANTHEA

Coccole d’autunno a D’Anthea, un Centro Benessere molto particolare. Elemento caratterizzante di D’Anthea è il suo speciale Percorso Benessere, della durata di due – tre ore, strutturato in 13 tappe. Dopo il “guardaroba olfattivo” iniziano le 13 diverse esperienze di relax: Solarium, Strada di Adriano, Grotte delle piogge tropicali, Grotta della cervicale, Bagno turco, Sala idromassaggio, Sauna finlandese, Biosauna, Aromarium, Culla dell’Odalisca, Strada di Poseidon, per finire con Tisana in sala relax. Il Centro Benessere D’Anthea propone pacchetti che uniscono le 13 tappe a trattamenti corpo specifici, cene romantiche nei ristoranti del Centro Village di Bussolengo oppure pernottamenti con prima colazione in hotel partner vicini a Village come il pacchetto “Fuga romantica” (13 tappe + massaggio di coppia + scrub corpo + cena brasiliana al ristorante Jangada), il pacchetto “Fuga romantica Plus” (pacchetto Fuga romatica + pernottamento in camera doppia 4 stelle con prima colazione) e molti altri. Tra i trattamenti corpo proposti dal personale specializzato del centro non mancano inoltre massaggi rilassanti, drenanti, hot stone, hawaiani e molti altri. Per ulteriori informazioni: www.veronavillage.it


L’ERBORISTA

"L'Erborista" è il nuovo punto di incontro e di riferimento per chi predilige prodotti salutari e rimedi naturali. Inserita nel vivace centro commerciale San Lorenzo, nel cuore di Pescantina, l'erboristeria nasce dalla passione e dalla professionalità della Dott.ssa Maria Perusi, laureata in Scienze e Tecnologie dei Prodotti Erboristici Dietetici e Cosmetici presso la Facoltà di Farmacia dell'Università di Ferrara. E' un luogo accogliente e curato, in cui si cerca di associare alle moderne innovazioni il rispetto per la tradizione degli antichi rimedi come gemmoderivati, tinture madri e taglio tisana, e dove è possibile trovare una consulenza professionale sempre all'avanguardia, grazie ai frequenti e approfonditi corsi di aggiornamento. Oltre ai prodotti strettamente erboristici, il negozio offre cosmetici naturali, fiori di Bach, alimenti senza glutine, ecobio e molto altro ancora... Venite a conoscere e a provare la nostra qualità!

STUDIO DENTISTICO SAN VALENTINO

Un team a servizio del tuo sorriso. Questo è lo studio dentistico San Valentino del dottor Paolo Alessandro Cecchini, dove uno staff di nove medici odontoiatri, quattro igieniste coadiuvati da sette assistenti, ogni giorno si prendono cura dei pazienti garantendo loro il miglior risultato, assoluta qualità ed accessibilità alle cure. Lo Studio Dentistico San Valentino offre una vasta gamma di servizi: dalla progettazione, costruzione di protesi dentali fisse e mobili ad interventi di implantologia e chirurgia guidata. Grazie a questo tipo di intervento gli impianti vengono inseriti senza incidere i tessuti, riducendo notevolmente dolore e gonfiore postoperatori, inoltre in questo modo è possibile che dentista e paziente condividano anticipatamente i risultati. Lo staff delle igieniste si occupa della prevenzione, della profilassi del cavo orale e dello sbiancamento dentale a fini estetici. Grande attenzione è inoltre dedicata alla parodontologia e all’ortodonzia. Presso lo Studio Dentistico San Valentino è inoltre possibile svolgere tutte le indagini radiografiche necessarie (radiografie endorali e status, ortopantomografie, teleradiografie, tac 3D), eseguite con apparecchiature digitali all’avanguardia che contribuiscono ad un significativo contenimento della dose radiante. Nello studio odontoiatrico, la pulizia, la disinfezione e la sterilizzazione sono fondamentali per la prevenzione della diffusione di micro organismi patogeni. Il personale dello studio segue protocolli di lavoro e ordini di servizio differenziati.

CENTRO IPPICO IL MELOGRANO

Il Centro Ippico Il Melograno si trova a Bussolengo, in località Porcella. Qui adulti e bambini possono seguire corsi di equitazione – base o avanzati - tenuti da professionisti e da istruttori qualificati della Federazione Italiana Sport Equestri. Il settore base è seguito dall’istruttore Marco Ambrosi, mentre dell’avanzato e dell’agonismo si occupa Vittorio Scotti. Nella struttura, provvista di due campi esterni e un campo coperto, un'area paddock e un confortevole club house, si praticano anche riabilitazione equestre, allevamento, commercio e mantenimento cavalli. L’ambiente è di stampo familiare, dove imparare ad andare a cavallo diventa un momento di gioia e di allegria.


PALESTRA FISICAMENTE

Vent’anni di attività, vent’anni di passione, vent’anni di “Palestra Fisicamente”. Era il 1995 quando a Bussolengo Anita Cordioli decise di dare inizio a questa avventura. Obiettivo della titolare, diplomata in scienze motorie, fin dall’inizio fu quello di ricercare all’interno delle attività proposte un “equilibrio tra corpo e mente”. Da qui l’idea di affiancare a corsi di Step, Zumba, Aerobica, anche discipline olistiche che aiutano a liberarsi dallo stress, come il Pilates, l’Hata yoga e lo Sahaja yoga e il Qi-gong. Accanto al fitness, Palestra Fisicamente propone corsi di danza di diversa origine culturale: «sono convinta che liberando il corpo dai rigidi schemi quotidiani – afferma Anita Cordioli - si riesca a liberare anche la mente mantenendola sana e più giovane». Molto apprezzati sono i corsi di danza di Palestra Fisicamente, che spaziano dalla danza Classica a quella Moderna e Contemporanea, dall’Hip-hop alla Danza del ventre, con i suoi gruppi ha partecipato a numerose rassegne e concorsi ottenendo grandi riconoscimenti. Attività specifiche come corsi di Psicomotricità e Gioco-danza, mettono in luce l’attenzione che Anita dedica ai più piccoli. In collaborazione con ASD Gymnika ha attivato corsi di ginnastica artistica e ritmica. Creare un centro dove proporre attività specializzate, con uno staff animato da passione ed un’altissima professionalità, era nel 1995 l’intento di Anita Cordioli, oggi, nel 2015 può dire con soddisfazione di aver centrato l’obiettivo. Palestra Fisicamente rappresenta infatti un punto di riferimento importante per chi vuole fare danza e fitness con i migliori standard, in un ambiente sereno e piacevole dove poter ritrovarsi dopo gli impegni quotidiani.

ACUSTICA VECCHINI

E’ l’esperienza quarantennale nel settore audioprotesico e della sordità il punto di forza di Acustica Vecchini, importante centro di riferimento per chi ha problemi di udito. Potendo disporre inoltre di professionisti altamente qualificati, strumentazione all’avanguardia e di un laboratorio di assistenza tecnica attrezzato in sede, gli esperti di Acustica Vecchini sono in grado di consigliare al meglio ogni paziente in riferimento allo specifico caso. Professionalità e competenza, quindi, ma anche cortesia, qualità e personalizzazione dei servizi offerti: questi sono i valori che da sempre caratterizzano Acustica Vecchini. «Il nostro impegno – affermano da Acustica Vecchini - è volto a garantire a chi si rivolge a noi soluzioni moderne in cui, oltre a garantire beneficio acustico, si cerca di dare risposte adeguate a qualsiasi esigenza estetica. Aggiornamento continuo e ricerca nel settore dell’ipoacusia e dell’audioprotesi ci hanno inoltre permesso di divenire sul territorio di Verona e provincia anche centro certificato all’assistenza e consulenza per protesi impiantabili ed impianti cocleari. Negli anni si è acquisita poi una particolare competenza nel trattamento del paziente adulto e anziano, verso il quale viene utilizzato un protocollo esclusivo che tiene conto della persona e che prevede, tra le altre cose, sedute specifiche di riabilitazione uditiva e stimolazione cognitiva».

PARCO TERMALE VILLA DEI CEDRI

Anche in autunno il Parco Termale del Garda è un luogo di grande fascino, che offre servizi ideali per il benessere di corpo e mente. Il Parco Termale è una “SPA naturale” di 13 ettari immersa tra piante rare e alberi secolari, dove si trovano laghi e piscine con idromassaggi, fontane e cascate, con acqua termale calde che scaturisce da due falde a 200 e 160mt di profondità. Presso la Piscina Termale e la Palestra è stato realizzato il polo sportivo e sono stati creati vari programmi motori dentro e fuori dall’acqua termale. L’eccellenza del Parco Termale di Villa dei Cedri è a disposizione dell’ Hellas Verona per il terzo anno consecutivo. Il focus di quest’anno sarà la combinazione sempre più specializzata degli esercizi di defaticamento post-partita in acqua termale con l’immersione nelle vasche per la crioterapia ad eventuali attività in palestra. Il tutto per ottimizzare il recupero e la performance individuale beneficiando in particolare dell’alcalinità e delle proprietà anti-infiammatorie dell’acqua termale di Villa dei Cedri. Anche le giocatrici dell’AGSM Verona calcio femminile, cosi come altri atleti di varie società sportive hanno scelto il polo sportivo di Villa dei Cedri. Il moderno Centro Benessere, ricavato dalle antiche scuderie, offre sauna, bagno turco con cromo e aroma terapia, zona relax, vasca con acqua termale calda, doccia solare. Completano l’ offerta le “Residenze” con accoglienti studio apartaments e l’ Hotel di lusso “Villa dei Cedri”. Sia gli appartaments che le stanze sono dotate di grandi vasche idromassaggio con acqua termale.


L’ALTRO GIORNALE Settembre 2015

RUBRICHE

POESIE

28 a cura di Giancarlo Peretti

Qualcuno lamenta la mancanza di mie poesie in questa finestra. Ribatto che non è vero in quanto almeno una o due all’anno portano la mia firma. D’altra parte il nostro giornale vuole dare spazio a chi non ce l’ha, compresi i poeti che qui hanno modo di farsi conoscere. Comunque, a conferma di qualche mio intervento poetico eccone uno che suona come provocazione. In piena estate si va al mare, ai monti, ai laghi… sì ma a quale lago!? E allora da parte del sottoscritto….. “El lago nostro”. Edith Bauer, assidua lettrice del nostro Giornale, esprime il proprio disagio con “Il grido”, contro tutto e contro tutti; rifacciamo un mondo nuovo se vogliamo far sognare ancora i nostri figli. Non possiamo che farle eco. Un altro grido, stavolta di preghiera, è quello suggerito da Anna B. Ferrari, con “Mare”, riconoscenti per quanto ci circonda. EL LAGO NOSTRO Che sia sta Garda a batesar el lago o s’à ciamà cossì anca el paese par via de on fabrissier, striosso, mago, che a mi me par ancò no l’è palese?! L’era Benàco e no capisso come, quando, parchè, ‘na strassa de rason, i se sia inventà de cambiarghe nome al nostro lago, dandoghe un paron. Alora parchè no lago de Riva o de Peschiera, Torbole, Salò, o qualche altro sito che se ofriva come Manerba, Tori, Ponta Sgrò; o o o o

San Vigilio, opure Desensan Bardolin al pari de Sirmion, de Moniga e parchè no Gargnan, de Lasise al posto de Limon…

Malcesine, Maderno Toscolan, Lonato, Casteleto de Brenson, Tignale, Castelnovo, Barbaran, Tempesta, Pai, Lugana, Gardon; Tremosine, Padenghe, San Felisse??? Che posti bei, no ghe n’è de bruti!! Me ven da dighe a quei che le capisse -parchè no l’hai ciamà lago de tuti-!!?? Giancarlo Peretti

MARE Dal profondo del mare, nel vortice dell’abisso su alta marea nello scorrere del tempo si arriva ad una scogliera: sarà lucente o sarà nera. Nel mondo si fa sera e nell’infinito sale un grido di preghiera. Anna B. Ferrari

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey VIA DALLA PAZZA FOLLA (Far From the Madding Crowd) Drammatico - 120 minuti. USA - Gran Bretagna 2015 (uscita 24 settembre) di Thomas Vinterberg, con Carrey Mulligan. Michael Sheen, Matthias Schoenaerts. Tom Sturridge e Juno Temple. Una curiosità: Il titolo (da una citazione del poeta T. Gray) si riferisce all'idilliaco concetto Hardyano di campagna, un habitat in cui uomo e natura coesistono in perfetta armonia, il suo disequilibrio può portare a clamorosi fallimenti. Il film è un nuovo, avvincente adattamento cinematografico del celebre romanzo: "Via dalla pazza folla" di Thomas Hardy scritto nel 1874 e diretto con maestria dal geniale regista danese T. Vinterberg (Il sospetto). Racconta la storia di Bathsheba Everdene (C. Mulligan) ragazza affascinante e indipendente, figlia del ricco proprietario di una fattoria nello Yorkshire, suggestivo paesaggio della sconfinata campagna inglese e dei tre uomini molto diversi fra loro, da lei incontrati: il pastore Gabriel Oak (M. Schoenaerts) che lavora alle sue dipendenze dopo aver perso il gregge, segretamente innamorato, ma del quale lei non si accorge nemmeno della sua presenza, il bel sergente Frank Troy (T. Sturridge) noto rubacuori, amante del gioco d'azzardo, impulsivo e scapolo impenitente ed il ricco e maturo proprietario terriero che vive nei dintorni della Contea: William Boldwood (M. Sheen) che l' ha chiesta in sposa, ricevendone un netto rifiuto. La dolorosa storia porterà ad una serie di funesti eventi che un destino crudele sembra riservare a Bathsheba dopo che, colpita da travolgente passione, è andata in sposa a Frank il quale non mai dimenticato Fanny (J.Temple) la fidanzata di un tempo.Tutto intorno a lei sembra crollare e cospirare, ma seppur sconvolta dai tragici avvenimenti, lotterà con tutte le sue forze per sopravvivere alle tristi vicissitudini. Ma vicino a lei c'è ancora qualcuno che non ha mai smesso di volerle bene…Un film sontuoso da non perdere! Da ricordare la versione diretta da John Schlesinger nel1967 ed interpretata da Julie Christie, Terence Stamp, Peter Finch e Alan Bate.

IL GRIDO Son qui nel buio distesa sul mio letto e penso a quello che oggi ho detto. A quello che volevo fare e non ho fatto e mi pento per un sorriso che non ho dato. Forse per pigrizia o per stanchezza Chiudevo gli occhi davanti a tanta tristezza. Volevo ignorare la miseria della vita, ma come si può stare tranquilla e zitta? Gridate al mondo, gridate alla gente, c’è da scuoterla e svegliare la mente! L’uomo è qui per un breve passaggio non lasciare dietro distruzione e massacro. Ha diritti ma anche responsabilità e doveri, cosa rispondi al Signore se ti chiede dove eri? Un modo d’amore è di nuovo da creare, perché i nostri bambini domani possono ancora sognare. Edith Bauer

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

PEDONI DA RISPETTARE Vogliamo metterci oggi nei panni dei pedoni, i veri utenti deboli della strada. Abbiamo letto la notizia che, secondo un'indagine in Belgio, le persone che camminano per le strade sono le prime a mettersi in pericolo da sé, attraversando con il semaforo rosso. Non tutti, ovviamente, ma un pedone su cinque. Una percentuale bassa. Come ricorda l'Asaps (Amici Polstrada), l'Istituto belga per la sicurezza stradale (Ibsr) ha portato a termine uno studio sui comportamenti dei pedoni impegnati nell'attraversamento semaforico, scoprendo che uno su cinque passa col rosso. Lo scopo dell'indagine, la prima Roberto Azzolina di questo genere in Belgio, è quello di rendere più sicuri i passaggi pedonali. La percentuale di violazioni è più bassa quando il traffico è maggiore. Più alto è il numero dei soggetti appiedati al semaforo, minore è il numero di coloro che violano la legge. Maggiore è il numero di strisce, minore è il numero delle trasgressioni. In presenza di bus o tram, i pedoni sono sembrati più reticenti ad attraversare col rosso in presenza di corsie preferenziali. E da noi? Non ci sono ricerche sui pedoni che attraversano col rosso in Italia; in compenso un'indagine svela che, solo di rado, le auto danno la prece- Alessandra Azzolina denza ai pedoni. Inoltre, il numero degli incidenti stradali in Italia è quasi dimezzato negli ultimi dieci anni, ma sull'asfalto continuano a morire 600 pedoni ogni anno, vittime dell'imprudenza collettiva. Cosa si può fare per salvaguardare gli utenti più vulnerabili della strada oltre a rimpinzare le auto moderne di sistemi tecnologici? Basterebbe rispettarsi a vicenda! Da una parte, sensibilizzare chi va in auto e moto a rispettare gli utenti deboli; dall'altra, aiutare i pedoni stessi a capire e a rispettare il codice della strada. In questo le autoscuole ricoprono un ruolo importante nella educazione dei futuri automobilisti. Rivolgetevi a loro con fiducia!


L’ALTRO GIORNALE Settembre 2015

RUBRICHE

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CULTURA LETTO

PER VOI

Vanessa Roggeri, Il cuore selvatico del ginepro. Garzanti Libri 2014, 216 p., 9,90€

Il cielo era nero inchiostro e la terra gravida di fulmini quando un vagito spezzò il rumore del tuono: era nata una bambina, Iannetta, ma non era innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, è la settima di sette figlie e per questo è maledetta: sarà una cogas, una strega. Tzia Mercede si allungò per consegnare lo scomodo fardello alle braccia del padre. “Tenete, questo è affar vostro, adesso. Io ho finito qui”. Poi aggiunse: “Adesso fate quel che va fatto. E fatelo in fretta!” Il padre, che ha il compito di sopprimerla, ha un momento di esitazione; Lucia, la primogenita non ci sta e compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. E’ il 31 ottobre 1880, a Baghintos, in Sardegna, la notte delle animeddas, le anime. Come fosse marchiata in modo indelebile, per tutta la vita Iannetta sarà perseguitata per una colpa non sua, dalla maledizione dell’ignoranza e dalla superstizione perché le cogas “sono ombre di donne così dense di segreti terribili che solo le civette e i rospi possono sopportarne la vista”. Da quel giorno ogni disgrazia che succederà, sarà attribuita alla sua presenza. Solamente Lucia la vede per quello che è, una sorella, e solo da lei riceverà l’amore che nessuno le ha mai dato. Pinella, invece, la secondogenita, che trovava il modo di fare arrabbiare Assunta, la madre, mettendosi a croce su qualche uscio e attirando così la morte del padrone di casa, era gelosa della bellezza e del fidanzato di Lucia e, alla fine, oserà l’impensabile. Lucia e Pinnella arrivano alla resa dei conti. “Le due sorelle si guardarono per un tempo indefinito. Poi Lucia le sputò in faccia e si allontanò da lei come se fosse la peggiore delle pestilenze. Il male di Iannetta era il tuo male. Tu le hai messo in testa quelle brutte idee di morte. La tua anima è nera come la notte! Prega Dio che ti perdoni perché io non lo farò finché avrò vita!” La gelosia, la paura, il dubbio, la colpa, l’odio, sono tutte emozioni che divorano l’anima e mutano la realtà. Perché in fondo noi finiamo spesso per essere ciò che gli altri ci dicono di essere e pensano di noi. Una storia che colpisce come un pugno nello stomaco, dolorosa e profonda, piena di emozioni che travolgono anche il lettore. Si prova un coinvolgimento totale: rabbia e compassione per Iannetta e amore per Lucia, per il suo cuore e per la capacità di guardare oltre le tradizioni dell’epoca. Scrittura pulita e profonda. Una bella promessa nel panorama della narrativa contemporanea.

a cura di Lino Venturini

Lingua e Civiltà Secondo Aldo Gabrielli (1898-1978), noto linguista, gli accenti della nostra lingua si dividono in tre categorie: accenti obbligatori, accenti facoltativi, accenti sbagliati. L’accento è obbligatorio su tutte le parole tronche in vocale. La parola “tronca” è quella con accento tonico sull’ultima sillaba come vir-tù, li-ber-tà, per-ché, ab-ban-do-nò e così via. Sulle parole monosillabi terminanti con due vocali di cui la seconda ha un suono tronco: ciò, diè, giù, più, può…, però su qui e su qua l’accento non va (errore da matita blu) perché la lettera q non si scrive mai isolatamente ma sempre accompagnata dalla lettera u, formando un nesso inscindibile qu; in altre parole è una vocale che non è vocale a sé, ma un elemento stesso della consonante. Si segue, dunque, quell’altra regola che dice: i monosillabi formati da una consonante e da una vocale non si accentuano mai: re, fa, tu, su, no, me, te, lo ecc. Si fa eccezione solo per quelle coppie di monosillabi che hanno ugual forma ma significato diverso: è verbo, e congiunzione; dà verbo (non mi dà retta), da preposizione (viene da Verona); dì giorno (lavora tutto il dì), di preposizione (è l’ora di alzarsi); là avverbio di luogo (è andato là), la articolo, pronome e nota musicale (dammi la penna, la vidi, dare il la all’orchestra) ; né congiunzione (né io né tu) ne pronome e avverbio (ne ho visti molti, me ne vado subito); sé pronome personale tonico (lo prese con sé), se pronome atono e congiunzione (se ne prese la metà , se lo sapesse); sì, avverbio affermativo (sì, vengo) si pronome (si è ucciso); tè, pianta e bevanda e te pronome (vengo con te). L’accento è facoltativo in tutti quei casi in cui può servire a evitare ambiguità di senso o di pronunzia come: nèttare e nettare, àmbito e ambito, còmpito e compito, frùstino e frustino, rètina e retina, rùbino e rubino, balìa e balia ecc. Facoltativi, ma utili sempre quando segnano la posa della voce sulle terminazioni in –ìo-, -ìa-, -ìe- come fruscìo, leccornìa, tarsìa, codardìa ecc. Gli accenti sbagliati, invece, sono quelli che non servono a nulla. Perciò è un errore scrivere “dieci anni fà” accentando il fa verbale che non potrà mai confondersi con la nota musicale, come è errore scrivere “non lo sò”, “così non và” accentando senza ragione il so e il va. Infine, i composti del numerale tre, come ventitré, trentatré, quarantatrè, e via all’infinito, vogliono sempre l’accento anche se il tre, preso isolatamente, non lo vuole. Perché, come dice il Migliorini, l’ortografia deve mantenere una sua coerenza: se scriviamo perché per non leggere pèrche e lassù per non leggere làssu, è necessario scrivere ventitré, lungopò, viceré…!

Stress, dolori articolari, panico, cefalee… “malattie psicosomatiche”? Cosa si intende per “malattie psicosomatiche”? Con il termine di “malattie psicosomatiche” si intende quell’ampia fascia di patologie che si situano tra lo psichico ed il corporeo. Quali sono i fattori scatenanti di queste “malattie”? Oggigiorno i ritmi di vita sempre più veloci, il moltiplicarsi dei fattori di stress e problematiche di natura affettiva ed emotiva, le pressioni di tipo socio-ambientale hanno portato ad un netto aumento delle “malattie psicosomatiche” e rappresentano le risposte estreme dell’organismo ad una mente sovraffollata che non riesce più a gestire ed a elaborare gli input provenienti dal mondo esterno scaricandoli sul fisico. Che zone del corpo possono essere coinvolte nelle “malattie psicosomatiche”? Sistema cardiovascolare; Sistema respiratorio; Apparato gastroenterico; Superficie cutanea: dermatosi. Che sintomi si possono riscontrare nelle “ malattie psicosomatiche”? Dolore alle ossa, muscoli, articolazioni e torace. Al cuore: dolore acuto improvviso fino al braccio sinistro, al collo. Dolori alla schiena e allo stomaco. Dolori ai polmoni con fitte e difficoltà respiratorie, catarri, febbre. Cefalee e disturbi dell’alimentazione: anoressia, bulimia, obesità. Come capire se il sintomo è di origine organica o psicologica? E’ importante prima di tutto accertarsi dal medico curante della presenza o meno di malattie organiche. Nel caso in cui tali malattie non venissero riscontrate si può senza dubbio considerare valida l’ipotesi di un’origine psico-somatica. Cosa fare e a chi rivolgersi se l’origine del male è psico-somatica? Lo psicoterapeuta studia l’origine psicologica attribuita a questi disturbi intervenendo con strumenti capaci di sciogliere stress e tensioni che il più delle volte sono responsabili di tali disturbi.

Dott. Anselmi Stefano, psicologo-psicoterapeuta. Riceve su appuntamento in Via del Risorgimento n°30 a VERONA e Telefono: 349-0687660

AGENDA LETTERARIA Il 4 settembre ricorre il cinquantenario della morte di Albert Schweitzer, musicista, medico, filosofo e, teologo (1875-1965) nato da un pastore luterano di un piccolo villaggio dell’Alsazia, dove la chiesa era condivisa da cattolici e protestanti. Era un bambino malaticcio, tardo nel leggere e nello scrivere, che riusciva bene solo nella musica: a nove anni accompagnava già le funzioni religiose. Nel 1899 si laureò in filosofia e iniziò a tenere vari concerti d’organo in tutta Europa. Nel 1905 si laureò anche in Medicina perché sentiva irresistibile il richiamo verso l’umanità più debole. “Mi riusciva incomprensibile che io potessi vivere una vita fortunata, mentre vedevo intorno a me così tanti uomini afflitti da ansie e dolori … mi aggrediva il pensiero che questa fortuna non fosse una cosa ovvia, ma che dovessi dare qualcosa in cambio”. Lambaréné, una città del Gabon afflitta da lebbra e malattia del sonno, fu la sua destinazione. Nel nuovo ospedale, costruito con i fondi raccolti da lui stesso, portò con sé un pianoforte, il suo compagno di ogni giorno. Gli inizi furono molto difficili, dovendo lottare contro la natura ostile, la diffidenza e l’ignoranza degli indigeni. Costretto a ritornare in Europa per curarsi, riprese i concerti d’organo per autofinanziarsi. Nel 1924 ritornò a Lambaréné (complessivamente fece diciannove viaggi in Africa) dove ricostruì l’ospedale andato distrutto. Durante la sua vita venne spesso insignito di lauree honoris causa e di molteplici riconoscimenti, tanto che la rivista Time lo considerò “il più grande uomo del mondo”. Il rispetto per ogni forma di vita, la perseveranza, la fede, la musica d’organo, e ogni opera compiuta appassionatamente, erano i motivi del suo successo. Nel 1952 fu insignito del Premio Nobel per la Pace con il cui ricavato fece costruire il villaggio dei lebbrosi inaugurato l’anno successivo con il nome di Village de la lumière. Preferì morire nella foresta vergine, vicino alla gente cui aveva dedicato tutto se stesso: era il 4 settembre 1965, ormai novantenne. “Ti sentirai solidale con ogni forma di vita e la rispetterai in ogni condizione: ecco il più grande comandamento nella sua formula più semplice”. “Quando noi adulti tramandiamo alla generazione più giovane l’esperienza della vita, non dobbiamo esprimerci così: “ La realtà prenderà presto il posto degli ideali”, invece “Tieni saldi i tuoi ideali, cosicché la vita non possa mai privartene”. “Riflettere sull’etica dell’amore per tutte le creature in tutti i suoi dettagli: questo è il difficile compito assegnato al tempo in cui viviamo” (La mia vita e il mio pensiero).

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE

Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188 NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130

CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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L’ALTRO GIORNALE Settembre 2015

SPAZIO DONNA

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L’INTERVISTA

Loretta, “anima randagia” Le “anime randagie” esistono e non sono solo uomini! A dimostrarlo è Loretta Pavan, una giovane donna che da poco si è affacciata al mondo del ciclismo dopo aver superato un cancro. …Ma una donna speciale aveva bisogno di “coach” speciale. Loretta sulla sua strada ha trovato Giorgio Murari, il ciclista dell’estremo di Negrar, quello che nella sua carriera può annoverare la partecipazione e la vittoria a numerose randonneè. Ed è proprio di questo mondo, quello di un “ciclismo diverso”, che Loretta è entrata a far parte e che l’ha portata, il 16 agosto scorso, a prendere parte alla Paris Brest Paris, la randonneè più famosa del mondo. Loretta, come ti sei affacciata a questo mondo? «Tutto ebbe inizio da un semplice volantino ricevuto un anno fa che mi invitava a partecipare alla 600km Verona – Resia Verona. La mia anima, incuriosita da questo messaggio trasmesso con semplicità, fu rapita dopo aver conosciuto quel "maestro" amico coach Giorgio Murari. Un cammino pieno di amore e poesia,

fatica e emozioni che esplodevano in brevetti qualifica…». Ora, dopo sei mesi, eccoti qui, a raccontare della tua prima Parigi Brest Parigi. «Mai e poi mai avrei immaginato qualche anno fa di partecipare ad una gara ciclistica di questo livello: 78ore di viaggio lungo i confini Parigi/Bretagna pedalando “no stop”. Alla partenza mi scendevano le lacrime dall'emozione e dalla paura. Ho vissuto la strada attimo per attimo, senza pensare alla meta. Tantissime famiglie con bambini lungo strada che ti accoglievano con infinito amore, applausi di bon coruage, cibo e bevande calde…tutto il mondo insieme in un grande giro di giostra. Dal Randonneur americano, allo spagnolo, al tedesco, all’australiano…Si pedala tutti insieme, nonostante un gran dolore ai piedi e qualche crisi di sonno. Dopo 60 ore di viaggio sui pedali tutto il team si ferma per un ristoro e qualche ora di sonno e poi via fino al traguardo di Parigi, dove siamo arrivati alle 2.15 di giovedì notte (20 agosto)».

Quale il primo pensiero al traguardo? «La gioia e la felicità erano immense. Il primo pensiero al traguardo è andato alle mie sorelle e a papà, alla forza che mi hanno trasmesso aiutandomi a superare la lotta contro la “malattia del secolo” contro la quale purtroppo loro non ce l’hanno fatta. Ringrazio il mio coach, Giorgio Murari, per i suoi insegnamenti fantastici, Nico, un ottimo amico con cui condividere opinioni e pensieri, il team Bertilla e Almerino per la loro fondamentale assistenza, le loro figlie Anita, Mariana e Ketti che con il loro pensiero mi spingevano, i miei famigliari per il supporto da casa che mi incitavano assieme ai tantissimi amici». Silvia Accordini Hanno scritto… “La “randonneè è un ciclismo diverso, «non esasperato dalla competizione, dalle classifiche, dalle griglie di partenza, ma non per questo meno impegnativo e severo. Dove chi ti sta a fianco non è l'avversario da battere ma il compagno di viaggio. Dove non conta

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

PROVA ANCHE TU IL MERAVIGLIOSO MONDO DI OXIGENO Nel Salone Bionaturale di Antonella. Oxiwell, il primo dispositivo di Ossigeno puro al 96%, fondamentale per migliorare l’ossigenazione dei tessuti e stimolare la microcircolazione, favorendo l’equilibrio della pelle, del cuoio capelluto e dei capelli. Si tratta di un dispositivo ultratecnologico elettronico che separa l’ossigeno dall’aria ambiente, fornendo al soggetto ossigeno ad alta concentrazione. Il concentratore di ossigeno è utilizzato per fornire ossigenoterapia trasferendo ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari. L’ossigenoterapia per i capelli è un trattamento che mira a migliorare la salute del cuoio capelluto. In particolare esso viene bombardato da ossigeno ad un alto grado di purezza e ad un’elevata pressione. Questo stimola e migliora la microcircolazione e il rinnovamento cellulare nutrendo, idratando, stimolando e lucidando i capelli aiutando a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli. Se utilizzato con prodotti specifici l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevare proprietà terapeutiche e dopo numerosi studi scientifici “L’energia e la persistenza viene oggi utilizzato in campo triconquistano tutte le cose” cologico. GIOVEDÌ E VENERDÌ DALLE 8.30 ALLE 17.00 - SABATO DALLE 8.00 ALLE 14.00

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Loretta Pavan con Giorgio Murari

in che posizione arrivi, ma l'arrivare. Dove i ristori te li inventi se non li trovi. Dove nessuno si arrabbia

se non tiri e magari ti offre la sua ruota per farti fare meno fatica. Dove ogni tanto o spesso alzi gli

occhi dall'asfalto e guardi, e vedi, e capisci i luoghi e ne fai conoscenza...”.

DONNE POTENTI

Forbes “incorona” la Merkel La rivista americana Forbes, come ogni anno, ha stilato la classifica delle 100 donne più potenti al mondo. Al primo posto della lista si riconferma la Cancelliera tedesca Angela Merkel, che negli ultimi 12 anni è sempre apparsa nella classifica e per ben 9 volte si è aggiudicata il podio. A seguirla, la candidata alla presidenza degli Stati Uniti, Hillary Clinton, già first lady, senatrice e segretario di Stato. Anche lei è comparsa molte volte nella classifica di Forbes fin dal 2004. Melinda Gates, moglie del fondatore di Microsoft Bill Gates, si è invece aggiudicata il terzo posto. La donna non vive solo di rendita, ma è molto attiva nel campo del sociale grazie alle attività filantropiche che promuove con la sua Bill Melinda Gates Foundation. Al quarto posto ritroviamo invece il più potente capo di una banca centrale. Si tratta di Janet Yellen, presidentessa della Federal Reserve Bank americana; a seguirla Mary Barra, amministratore delegato della General Motors. Ha 53 anni ed è considerata la più potente donna d’affari del mondo. La francese Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale, e Dilma Rousseff, presidente brasiliana, si sono classificate rispettivamente al sesto e al settimo posto. Sheryl Sandberg, il direttore operativo di Facebook, è invece in ottava posizione. La donna nota soprattutto per aver combattuto a favore della parità di genere nel mondo del lavoro. Entra finalmente nella

top 10 anche Susan Wojcicki, la donna che a 44 anni è già riuscita a diventare amministratore delegato di Youtube ed ex vice presidente senior di Google. A chiudere la classifica, non poteva mancare Michelle Obama, moglie del presidente degli Stati Uniti, nonché avvocato di successo e madre esemplare. Buone notizie anche per le italiane che quest'anno sono finalmente entrate nella tanto ambita top 100. Federica Mogherini, rappresentante europeo per la politica estera e di sicurezza, ha raggiunto il 36esimo posto, la stilista Miuccia Prada il 79esimo e la scienziata del Cern Fabiola Giannotti l'83esimo. Sono solo 3, ma è un'ottima media considerando che le europee presenti nella lista sono solo 12. Le americane, invece, sono ben 59 mentre le asiatiche 18. In coda ci sono infine le africane, che si sono aggiudicate solo 3 posti in classifica.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani TORTA DI POLLO E FUNGHI ALLE NOCI

INGREDIENTI PER 8 PERSONE: 2 rotoli di pasta briseè stesa 250 gr. funghi misti freschi 250 gr. petto di pollo affettato Mezza cipolla rossa 20 gr. burro - 1 spicchio d’aglio 2 cucchiai prezzemolo - Farina quanto basta Mezzo litro di latte intero 100 gr. di gherigli di noci Sale e pepe PROCEDIMENTO Nel burro sciolto rosolare cipolla e aglio. Unire il pollo leggermente infarinato e tagliato a striscioline. Togliere l’aglio e aggiungere i funghi, sale e pepe. Aggiungere due cucchiai rasi di farina, mescolare e unire il latte. Quando il fondo si sarà addensato unire prezzemolo e noci e togliere dal fuoco. Stendere il primo disco in una tortiera e sistemarvi sopra il composto raffreddato. Coprire con il secondo disco sigillando i bordi. Praticare qualche forellino in superficie e informare a 200° per 30 minuti.


L’ALTRO GIORNALE Settembre 2015

SPAZIO DONNA BENESSERE

Donna

YOGA IN MENOPAUSA

31 A CURA DI CHIARA TURRI

La menopausa è un periodo della vita che molte donne vivono con difficoltà e stress. Lo yoga può aiutarci a spezzare questo circolo vizioso e aiutarci a viverlo con tutta la serenità possibile. In un’epoca in cui la “vecchiaia” è considerata uno spauracchio da fuggire, vorrei proporre una visione diversa di “menopausa”: in moltissime civiltà la donna che non può più concepire acquista autorevolezza agli occhi della comunità e viene innalzata al rango di personalità saggia e da ascoltare con la massima attenzione. Combattere contro l’inevitabile scorrere del tempo è inutile e illusorio e accettarne le dinamiche è sempre stato naturale nella vita dell’uomo. Certo, sono molte le difficoltà da affrontare per la donna in questo momento di forte cambiamento sia da un punto di vista fisico che emotivo. Lo yoga può venire in aiuto alla donna da due punti di vista, l’uno fisico l’altro emotivo. La pratica porta indubbi benefici al corpo e allevia alcune patologie legate a questo periodo: problemi alle articolazioni, osteoporosi, insonnia, stanchezza cronica. Gli asana (posizioni) contribuiscono ad un miglioramento generale dell’efficienza fisica, della scioltezza e della flessibilità. Ovviamente, in questo contesto, la supervisione del maestro dovrà essere vigile e guidata dal buon senso: sarà necessario sincerarsi della reale fattività di un asana da parte dell’allieva in quel momento, a maggior ragione se non è nel pieno della forma. Proprio per questo motivo, nulla vieta di utilizzare dei piccoli attrezzi per rendere la pratica più confortevole, oppure di aiutarsi con una sedia se si ha difficoltà a stare seduti per terra. Non è raro che questo periodo della vita sia disturbato da episodi di ansia, depressione o stress anche causato da una difficoltà ad accettare le modificazioni psico-fisiche che stanno avvenendo: il pranayama e la meditazione possono entrare in gioco accanto agli asana proprio per affrontare tali momenti e regalare maggiore lucidità mentale, quiete emotiva e stabilità. Migliorare la capacità di destrutturare la propria interiorità da pensieri limitanti e sovrastrutture svalutanti non potrà che aprire la strada ad una visione d’insieme più serena e di adulta accettazione di un momento inevitabile della vita. Lo yoga è un ottimo alleato contro i sintomi della depressione Un ultimo consiglio riguarda il tipo di yoga da privilegiare e, in generale, l’approccio alla pratica: va scelta una declinazione di yoga non particolarmente intensa o acrobatica. Ottimo il tradizionale hatha yoga tagliato a misura dell’allieva. La pratica in menopausa sarà gentile e dolce e dovrà essere guidata dal sommo rispetto delle possibilità del proprio corpo nel momento in cui si pratica; possibilità che sono migliorabili, ma che vanno ascoltate e accettate. Con questo approccio il momento della lezione si trasformerà in un’occasione di benessere fisico e di pace interiore, un momento da regalare a se stesse in armonia con il proprio corpo e la propria mente. Namastè!

IL BIMBO

A cura del dottor Gianni Tamassia

LA NUTRIZIONE DEL BAMBINO: IL LATTE Il bambino non è un piccolo adulto: al valore puramente nutrizionale dell’alimentazione si associa la necessità di crescere in armonia ed equilibrio e la possibilità di prevenire le patologie endocrine, metaboliche e/o degenerative che potrebbero apparire negli anni successivi. Nel primo anno di vita il latte materno è fondamentale per il bambino: è l'alimento ideale per il lattante fino anche al 6° mese (come notano anche l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Unicef), età in cui alcuni nutrienti possono non essere più sufficienti alle esigenze nutrizionali e si inizia quindi il divezzamento. Più che un alimento, il latte materno può essere considerato un vero e proprio “sistema biologico”: è costituito infatti da componenti destinati non solo a rispondere alle esigenze nutrizionali, ma anche a promuovere un corretto ed equilibrato accrescimento e uno stato di benessere e salute del lattante (nutrienti funzionali). Nella razza umana, secondo la definizione dell’OMS, l’allattamento può essere esclusivamente al seno (solo latte materno), predominante al seno (latte materno e liquidi non nutritivi) e complementare (latte materno e latte di formula). In mancanza del latte materno sono disponibili i latti per lattanti (da 0 a 6 mesi) e i latti di proseguimento (fino a un anno). In mancanza del latte materno, quindi, l'industria mette a disposizione i cosiddetti "latti formulati", prodotti di derivazione dal latte vaccino ma modificati nelle loro componenti, in modo da rispondere alle esigenze nutrizionali del lattante. Questi alimenti prodotti dall'industria non sono tutti uguali e per questo i genitori dovrebbero rivolgersi allo specialista pediatra per scegliere il miglior latte per il proprio figlio in quel momento. Il puro latte vaccino, prodotto da una razza diversa dall’umana, presenta un contenuto di nutrienti molto diversi da quelli del latte materno e non deve essere dato al lattante fino almeno alla fine del primo anno di vita. Dottor Gianni Tamassia Specialista in Pediatria, Nutrizionista comitato scientifico permanente ONE-HEALTH.it, rete nutrizione FIMP (Fed.It.Med.Pediatri)

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

LA SPERIMENTAZIONE CLINICA DEI FARMACI Lo scopo primario della ricerca medica che coinvolga soggetti umani è quello di migliorare la procedure preventive, diagnostiche e terapeutiche e di comprendere l’eziologia e la patogenesi delle malattie. I farmaci giungono alla sperimentazione clinica solo dopo aver superato la cosiddetta fase di sperimentazione preclinica. Un nuovo farmaco deve essere inizialmente valutato nel modo più accurato possibile in laboratorio. Durante questa fase vengono studiate le proprietà farmacologiche in base agli effetti terapeutici attesi. Lo stadio successivo è rappresentato dalla sperimentazione del trattamento sugli animali per vedere l’effetto del farmaco su una patologia negli esseri viventi e gli effetti dannosi. Solo una volta che il nuovo trattamento si è dimostrato utile vengono condotti studi sui pazienti. Gli studi clinici contribuiscono ad aumentare le conoscenze e a realizzare progressi nella terapia delle varie patologie. Se un nuovo trattamento si rivela efficace in uno studio, può diventare un nuovo trattamento standard in grado di aiutare molti pazienti. Molti dei trattamenti più efficaci oggi utilizzati sono basati sui risultati di studi clinici, grazie ai progressi compiuti è stato possibile curare e guarire molti pazienti, migliorandone la qualità di vita. Inoltre i pazienti che prendono parte agli studi clinici possono trarre diretto giovamento dal trattamento o dai trattamenti a cui sono sottoposti: se il nuovo trattamento si rivela efficace, i partecipanti allo studio clinico possono essere tra i primi a beneficiarne. Negli studi clinici, sia l’esito della ricerca che il benessere dei pazienti sono importanti. Per tutelare i pazienti e produrre risultati corretti, le ricerche sono condotte in base a rigorosi principi scientifici ed etici. Lo studio clinico deve essere condotto in conformità al protocollo di studio che abbia preventivamente ricevuto l’approvazione del Comitato Etico di riferimento ed un consenso informato deve essere fornito liberamente da ciascun soggetto prima della sua partecipazione allo studio. La partecipazione dei malati alle sperimentazioni cliniche costituisce uno dei momenti più significativi di quell’alleanza attiva tra medico e paziente, e più in generale tra medico e società, che è il segreto non solo di ogni buona cura, ma anche dell’avanzamento della medicina.



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