Edizione Ottobre 2013

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ANNO XXVIII - N. 10 - ottobre 2013 - Stampato il 14/10/2013

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Lettere GENDER

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DONATORI DI SANGUE

“Secondo Vescovo e Papa” Mi riferisco all’articolo apparso sul quotidiano locale di venerdì 27 settembre, che riporta, a detta dell’autore (l’articolo non è firmato), una grande contraddizione tra il discorso del nostro Vescovo Zenti durante il convegno sul gender (uno che è invertito) di sabato 21 settembre alla Gran Guardia, improntato su un atteggiamento molto duro e severo e, al contrario la morbidezza della frase famosa di Papa Francesco quando sull’aereo al ritorno dal Brasile ha dichiarato di non sentirsi in grado di giudicare i gay. Ebbene, a parte che Papa Francesco ha parlato più volte in pubblico e con molta fermezza circa la verità sulla famiglia che deve essere solo ed esclusivamente tra un uomo e una donna, aperta ad accogliere la vita e non ad abortire ecc ecc. a parte questi numerosi discorsi che forse i media non riportano per dare spazio solo a ciò che vuole il giornalista del momento, resta il fatto che Papa Francesco con quella frase ormai famosa si riferiva a un contesto generico e non specifico e pertanto senza riferimenti particolari, ancor meno si riferiva alla questione oltremodo difficile e contorta del gender che esula dalla questione puramente omosessuale degli adulti per coinvolgere bambini innocenti. Il Vescovo Zenti invece, ben consapevole del contenuto del convegno, della competenza dei relatori e della gravità della questione, non ha esitato a chiamare con coraggio e decisione le cose con il loro nome: - chi può permettere che vengano insegnate a dei bambini sin dalle primarie, quando pensano solo a giocare, cose abominevoli come i rapporti sessuali nelle loro più variegate e

Ottobre

sfacciate manifestazioni chiamandole famiglia? - chi può permettere che si insinui loro il dubbio sulla loro vera identità sessuale a tal punto da indurli a cambiare sesso con l’assunzione di ormoni per bloccarne lo sviluppo? - chi ci impedisce di esprimere un nostro parere, nel rispetto di tutti, tacciandoci di omofobia? Queste assurdità le possono realizzare solo le lobby dei poteri occulti che hanno per fine la perversione dell’uomo provocando danni gravissimi per tutta l’umanità perché la privano del vero amore, di quell’amore forte e sincero che i genitori del nostro Vescovo, ci ha riferito egli stesso, hanno vissuto quando lo hanno concepito e messo al mondo. Ebbene, io a nome dei presenti al convegno e di molti altri cittadini, sento il dovere di ringraziare di cuore il nostro Vescovo Zenti per questa chiarezza, fermezza e anche coraggio con cui ha parlato a quel convegno e anche altrove, mi consta, e pertanto invito tutti i sacerdoti a prenderne esempio e

“Dobbiamo pagare per un dono”

ad essere chiari quando parlano di vita, di rapporti sessuali e di amore, perché col gender non si tratta più solamente di questioni che riguardano persone adulte e responsabili delle loro scelte, ma di coinvolgere addirittura nei programmi scolastici dei bambini innocenti togliendo loro la voglia di vivere e di giocare per investirli di problematiche false, idiote e assurde. Mettere in dubbio la loro identità sessuale equivale a ucciderli dentro, nel corpo e nell’anima perché si creano dei traumi psichici gravissimi che possono indurre alla schizofrenia, alla pazzia e anche al suicidio, come già avvenuto in altri paesi. Quando saranno grandi ci penseranno loro a che cosa fare della loro vita, senza che noi anzitempo interveniamo per togliere l’incanto della loro infanzia. Invito genitori, sacerdoti, docenti, educatori e tutte le persone di buona volontà a impedire una simile catastrofe, peggio del tsunami. Patrizia Stella

Spett. le Redazione, sono un donatore di sangue dal 1974, ho sempre fatto le mie donazioni per quanto possibile con assidua regolarità in quanto convinto e felice del bel gesto di amore verso il prossimo bisognoso della fonte esclusiva di vita per tutti noi. Mi rattrista e disgusta leggere in internet l’articolo apparso in rete il 23/09/2013 che parla degli “Esodati del sangue.” Praticamente, dopo la riforma Fornero, una persona che ha donato per una vita il proprio sangue al prossimo si ritrova a fine periodo lavorativo a dover continuare il lavoro mesi in più per raggiungere i requisiti della meritata pensione recuperando le giornate apparentemente coperte contributivamente dall’Inps nel corso della vita da donatore. Il fatto è ancora più grave se si pensa che i media, giornali e televisione non né hanno mai fatto cenno, tenendo così i meritevoli bravi cittadini donatori ignari e all’oscuro di tutto, in modo che continuino a donare

all’insaputa del regalo ingrato e disgustoso che gli riservano i politici italiani. Io personalmente sono stato già duramente ingannato con il lavoro e la pensione dalla famigerata legge di quella gentildonna della signora Fornero , tanto che mi ritrovo a 59 anni senza lavoro e senza pensione, e devo lavorare ancora più di tre anni (e chi lo trova un lavoro alla mia età) per raggiungere i nuovi requisiti previsti dalla truffaldina legge, ora con questo risvolto oscuro della legge contando le mie 110 donazioni dovrò lavorare ancora circa 6 mesi in più. Ritengo questa legge a dir poco da “vigliacchi” e non esagero, non si può ingannare in questo modo subdolo ed increscioso chi ha dato per il prossimo il proprio sangue “gratis et amor dei”. E’ questa la riconoscenza? E’ questa la remunerazione dello Stato democratico in cui viviamo? Ma si rendono conto i nostri politici che questa sporca faccenda ben architettata da loro, porterà scompenso tra i

CAREGHE ITALIANE

“Più di Australia e America” Caro Direttore, leggo che in Australia vi sono careghe per 150 deputati alla Camera da noi ben 630. Tutte, le nostre, senza tarli e con cuscini foderati di raso rosso. Leggo avanti che in America, un po' più grandina dello Stivale, 100 careghe, forse ancora più belle, per i senatori mentre nel Belpaese 315 più i senatori a vita di cui non se ne avvertiva il bisogno. Qualcuno dice che la riduzione del numero dei parlamentari la deve votare il Parlamento ed è come chiedere ai pesci rossi di decidere sull'abolizione dell'acqua nel loro acquario. E se i cittadini decidessero di farsi questi boccheggianti pesci ai ferri o in umido. Mah ! Forse riuscirebbero comunque a sopravvivere...battaglia persa insomma ! Umberto Brusco Bardolino Probabilmente sì, riuscirebbero a salvarsi. In tutti questi anni sono riusciti ad affinare tecniche di sopravvivenza uniche. E il confronto con il resto del mondo non li tocca proprio!

donatori che di sicuro non doneranno più con quell’amore che li ha sempre contraddistinti. Le donazioni crolleranno di sicuro in modo vertiginoso e gli ospedali si ritroveranno così con carenza ancora maggiore di sangue con le comprensibili conseguenze per tutti, e la gente bisognosa cosa farà? Molto probabilmente chi ha imbastito questa legge non ha mai avuto bisogno di sangue altrimenti ci avrebbe pensato sopra prima, ma…. sarà sempre così??? Speriamo che qualche politico “illuminato” al Governo attuale o a quello che verrà si faccia artefice di qualche miracolo e che sistemi questo sporco ricatto verso chi ha sempre donato con amore per il prossimo non come loro. Sergio Mazzi

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 14 - 10 - 2013



Le Vostre Lettere

Ottobre 2013

MIGRANTI 1

MIGRANTI 2

“Esodo senza fine...” Ormai non fa quasi più notizia, diventa sempre più una cosa normale, i telegiornali citano solo i numeri di questo flusso continuo, inarrestabile, di barconi strapieni di gente di ogni colore, di ogni Nazione, di ogni religione. Fuggono da guerre, da miserie, da carestie, senza soluzioni di continuità. Come un fiume in piena. Chi arriva con umiltà e con speranza, chi con rabbia, con prepotenza. Giorno dopo giorno, incessantemente. I centri di accoglienza sono saturi, al collasso. Tanti eludono i controlli e la sorveglianza e fuggono senza una meta precisa, sbandati, disordinatamente verso chissà dove. Uomini, donne, bambini. Un caos continuo, destinato ad aumentare, e nessuno sa o vuole trovare una soluzione, un rimedio, un qualcosa che metta fine, o un freno, a questo esodo apocalittico. È arrivato il plauso del Papa e di una parte della politica per l’opera di accoglimento svolta dai volontari e da tutti coloro che in un modo o nell’altro sono preposti a cooperare in questa situazione di emergenza. Ma quanto potrà durare? Con i

complimenti, le benedizioni, l’ipocrisia e gli applausi non si risolvono questi problemi, veramente grandi, che ci attendono. In Italia, ci sono attualmente più di 60 milioni di persone. Ma se arriveremo a 70, 80, 100 milioni, saremo sempre in grado di accogliere, gestire e mantenere tutta questa gente? E fino a quando? E con quali risorse? Con la crisi attuale, destinata purtroppo a peggiorare inesorabilmente, con le fabbriche che chiudono, col lavoro che diventa sempre più un’utopia, come faremo fronte a questa ulteriore e disastrosa emergenza? Inoltre, vediamo Nazioni come l’Inghilterra che si rifiutano di accogliere i profughi che cercano di approdare a Malta, anzi si mettono subito in contatto con l’Italia per liberarsene a nostre spese. Come fossero nostri. E noi premurosi e solleciti ad accorrere con ogni mezzo, militare e civile. La Grecia non permette a nessun barcone di avvicinarsi. La Spagna ha messo il veto all’immigrazione, arrivando perfino a sparare sui profughi. Addirittura l’Australia ha impedito militarmente con

“Carne da macello...” navi da guerra l’avvicinamento alla costa di una nave di immigrati. La Francia stessa ha respinto al confine i treni di profughi che l’Italia aveva cercato di espatriare su loro richiesta, perché dicevano di avere parenti in Francia. Una volta si sentiva parlare di rimpatri, di profughi irregolari, di clandestini. Adesso hanno imparato la lezione. Dicono tutti di provenire da Paesi in guerra, ed essendo tutti privi di documenti, non abbiamo nessuna possibilità di dimostrare il contrario. E poi nessuno li vuole più indietro. Anzi, molte Nazioni approfittano della situazione per liberarsi di detenuti, delinquenti o altre teste calde, che una volta mischiati sui gommoni diventa impossibile identificare. E così l’Italia, che si trova nella posizione geografica più comoda e ideale per gli sbarchi da tutte le Nazioni al di là del Mediterraneo, diventa la fatidica terra promessa. Ma quale terra promessa? Quale sarà il nostro futuro? Vorrei una risposta da qualcuno più ottimista di me. Ma c’è? Edoardo Fantoni Peschiera

Migranti arrivano sopra barconi che stanno a galla per un qualche miracolo aerodinamico, questa volta, come altre volte, con un grave e drammatico tributo di vite umane, nella rincorsa di una libertà che comunque non ci sarà. Migranti, profughi, stranieri d’accatto, una parte di umanità che non merita attenzione, nè possibilità di cambiamento, di trasformazione, unicamente la “necessità” di inseguirne le orme imprigionate alle onde, ai venti, alle stive, che allontanano ogni pietà. Migranti e letteratura ridotta a poco più di un fumetto, vite usate impropriamente da parolai in bella mostra, ma una cattiva accoglienza costringe a indossare abiti sdruciti, scarpe rotte, ferite insanabili che non consentono incontro né fratellanza, addirittura impongono di non dare alcuna scelta, fosse anche l’ultima, agli ultimi del pianeta: la scelta di morire con dignità, anche la morte è diventata non vedente, non udente, non sempre credibile. Migranti e mare che

ingrossa la fossa comune di superficie, ma non parla di quella al fondo, come a voler fare vergognare quella parte di umanità che non intende guardare per non dover comprendere e condividere cosa sta accadendo, una mattanza continua, persistente, inarrestabile. Migranti e informazione che non racconta chiaramente l’indicibile, senza cura e rispetto della verità, quella che non sopporta manipolazioni, giustificazioni, che creano disincanto che deresponsabilizza. Uomini, donne e bambini sono avanzo da non più considerare, tenere a mente nelle carte processuali, anche quelle sono finite a mare, i colpevoli cambiano di posto, s’afferrano agli abiti degli altri, persino le parole non sanno più chiamare con il suo significato quanto sta accadendo: una carneficina. Dove i barconi arrancano, alle dita strette ai legni è sfuggita la speranza, il miracolo ha chiuso i battenti, non può dare di più, è rimasto senza più fiato né forza per salvare chi soffre e annega.

Il presagio corre di generazione in generazione dove la storia si ripete nelle catene di schiavitù, nei mari inebetiti di violenza, nell’indifferenza che travolge le povertà più feroci e dimenticate. Stranieri, rifugiati, uomini e donne in fuga, la meta è la vita, il prologo è una continua emergenza, usata furbescamente per saltare un passo avanti, non dare conto di quanto accaduto ieri e accadrà domani, quando altri esseri umani saranno concessi come ostaggi a un problema tutto ancora da risolvere. Migranti costretti alla diaspora dai tiranni, dalle guerre, dalle intolleranze religiose, dalla paura che non è custode di alcun rispetto, anziani e bambini privati della possibilità di vivere. Finchè ogni uomo non saprà fare tesoro degli affanni degli innocenti che non hanno scelto le assenze, le scomparse, le morti sopraggiunte, a poco servirà voltarsi da un’altra parte per non farci i conti con questa terribile ingiustizia. Vincenzo Andraous

LA SEDAZIONE COSCIENTE CON PROTOSSIDO D'AZOTO E OSSIGENO

DEGRADO

“Edifici pericolosi” Vecchie case abbandonate, in provincia piuttosto che in città: perché questo stato di cose che sembra ampliarsi sotto gli occhi di tutti? E cosa farne di tale mole di immobili in… disarmo? Valorizzarne almeno una parte (quella storicamente e/o architettonicamente più interessante) come patrimonio locale e turistico dopo una presumibile mappatura ed una conseguente opera di minima salvaguardia (casse dei vari comuni coinvolgibili permettendo)? Si tratta di situazioni presenti soprattutto in paesi a sud di Verona, dove i proprietari di vetuste abitazioni non ci stanno a farsi dissanguare per ristrutturazioni (più che altro vere e proprie riedificazioni), anche se appetibili in quanto fiscalmente deducibili, e preferiscono traslocare altrove lasciando edifici comunque loro nel degrado senza più santi protettori. Che occorra una nuova, certo antipatica tassa sul groppone dei proprietari che permettono lo sfascio di datate costruzioni che costituiscono (fatto non secondario) una mina vagante nell’incolumità di persone e cose appunto perché pericolanti? Il “fenomeno”, diffuso a macchia di leopardo, sembra avere curiose impennate a Rosegaferro e a Quaderni, dove, percorrendo le vie principali, ci si può imbattere in vari esempi di fabbricati lasciati andare. I più significativi nella prima località, per il

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decadimento mostrato senza remore, sono nelle vie Principe Amedeo, Alcide De Gasperi, Croce, Gorizia mentre nel secondo centro spiccano i “reperti edilizi” di via Mazzini e quello all’incrocio tra le vie Mons. Dario Dal Gallo e Poma. La caratteristica comune di queste mura è lo sfacelo che v’imperversa e l’assenza di qualsiasi avvisaglia o segnalazione di rischio per crolli più o meno all’orizzonte. Ma davanti a quelle

bicocche non passa mai qualche amministratore locale, un membro della protezione civile, un tutore dell’ordine (e della sicurezza pubblica), un addetto ai lavori (architetto, geometra, capomastro o muratore che possa essere) che segnalino ufficialmente il grado di… degrado agli organi competenti ed ai legittimi (ed alquanto incoscienti) proprietari? Claudio Beccalossi

La più innovativa e rivoluzionaria tecnica introdotta in Italia negli ultimi anni consente di cambiare la colorazione emotiva del dolore. Il protossido d’azoto e l'ossigeno sono gas non infiammabili che non vengono metabolizzati dall’organismo ma eliminati con la respirazione; non sono né irritanti né tossici e non si conoscono allergie da Protossido d'Azoto. Che cosa fa? Veicolato tramite una mascherina profumata, particolarmente confortevole per il paziente, sia adulto che pediatrico, desensibilizza le mucose orali, innalza la soglia del dolore, potenzia l’effetto dell’anestetico.

Dott. Marco Castellani

Nel caso di trattamenti prolungati minimizza la sensazione del trascorrere del tempo, lasciando una piacevole sensazione di benessere. L’effetto più rilevante dell’utilizzo del protossido d’azoto e ossigeno è quello di togliere paura, ansia, stress, inquietudine, nervosismo, disagio, impazienza; inoltre nella presa delle impronte il protossido d’azoto e ossigeno elimina il riflesso del vomito. Per chi è indicata? L’analgesia sedativa è indicata per tutti i pazienti dello studio odontoiatrico, sia adulti che bambini. Non è indicata invece nei primi tre mesi di gravidanza, nei pazienti tossicodipendenti o con gravi infezioni polmonari e nei soggetti con gravi malattie mentali. Chi ne trae benefici? Tutti: i paziente adulti o bambini, paurosi o coraggiosi, tranquilli o agitati, non avvertono più le sensazioni spiacevoli e dolorose da sempre associate alle cure odontoiatriche. Un paziente rilassato e tranquillo è più soddisfatto e avrà un atteggiamento più positivo verso le cure. Il dentista lavora più velocemente e più tranquillamente perché trova dall’altra parte un paziente collaborante e rilassato; l’igienista dentale può operare anche senza l’ausilio dell’anestesia per terapie parodontali e di igiene orale su pazienti con elevata sensibilità.

DOTT. MARCO CASTELLANI Via Mazzini 275, Quaderni

Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369 pubbliredazionale


CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

FOCUS SULLA CEFALEA La cefalea rappresenta uno dei disturbi più comuni per il quale un paziente si reca a visita neurologica o presso il medico di medicina generale. In molti casi la cefalea compare solo occasionalmente ma spesso è di entità severa e causa disabilità determinando un considerevole impatto e peso socio-economico sulle persone affette da tale patologia. Vi sono due importanti elementi da considerare. La cefalea è una patologia altamente prevalente in tutto il mondo e colpisce individui di ogni età, razza, sesso e condizione sociale. Spesso prevale sulle fasce di popolazione fra i 20 e i 50 anni cioè le età adulte e economicamente più produttive della vita. Negli ultimi anni è stato dato un notevole impulso di sensibilizzazione al problema cefalea grazie alla ricerca di base nell’ambito delle neuroscienze per comprendere i meccanismi del dolore. Inoltre sono stati scoperti e commercializzati nuovi farmaci in grado di curare l'attacco di cefalea. Considerate tali premesse e l’importanza del disturbo cefalea dal 1988 esiste una classificazione delle cefalee che è stata nel tempo modificata e adattata fino ad arrivare alle classificazioni più recenti del 2004 (ICHD-2) e più recentemente IHCD-3 beta del 2013. Le cefalee si distinguono in primarie, le quali hanno una causa multifattoriale e probabilmente in parte genetica e quelle secondarie ad altre malattie quali neoplasie, infiammazioni, traumi, infezioni. Fra le cefalee primarie si annovera l’emicrania che è prevalente in Europa per il 13% della popolazione adulta ed in gran parte interessa il sesso femminile. Le altre cefalee primarie sono rappresentate dalla cefalea di tipo tensivo, una cefalea molto comune e dalla cefalea a grappolo che è molto più rara rispetto le prime due. L’emicrania in particolare è una patologia invalidante, rappresenta nel mondo la 19° causa di anni di vita persi per invalidità. In Europa nel 2006 si contavano circa 30 milioni di emicranici e i costi diretti e indiretti dovuti alla patologia emicranica superavano i 10 bilioni di Euro. Circa il 5% delle emicranie può cronicizzare con conseguenze invalidanti per il paziente causando ridotto rendimento lavorativo, perdita di giorni di lavoro, tendenza all’abuso di farmaci analgesici, sviluppo di sindrome depressiva. Una particolare forma di emicrania è l’emicrania con aura che si caratterizza per la comparsa, di solito prima della cefalea, di sintomi neurologici reversibili quali disturbi visivi tipo fosfeni, luci abbaglianti, o sensitivi tipo parestesie a tipo formicolio agli arti , disturbi del linguaggio, o motori a carattere transitorio. La cefalea nell’emicrania si caratterizza in genere per essere un dolore unilaterale, pulsante, di forte intensità ed è accompagnata da disturbi vegetativi quali nausea, vomito, da fastidio alla luce, ai rumori e persino agli odori. Spesso la persona colpita necessita di andare a letto e durante l’attacco non riesce a svolgere le comuni attività quotidiane.

Con la recente introduzione dei farmaci chiamati triptani nei primi anni novanta, farmaci specifici che agiscono sui recettori della serotonina a livello cerebrale, il panorama della cefalea è completamente cambiato. Al momento esistono in commercio in Italia 6 farmaci di questa categoria con varie formulazioni e vie di somministrazione. Di solito sono farmaci ben tollerati ma che necessitano tuttavia di una attenta analisi e di una visita neurologica accurata prima di essere prescritti e somministrati. Quando la cefalea diventa più frequente o si cronicizza (cronica è per definizione una cefalea che dura più di 15 giorni al mese per almeno 3 mesi) il medico può introdurre un farmaco preventivo ‘classico’ come terapia continuativa per ridurre in frequenza o in alcuni casi evitare le crisi. Se la terapia preventiva non dovesse essere efficace il paziente andrebbe indirizzato presso centri neurologici specializzati in modo tale da evitare un quadro di abuso o overuso di farmaci analgesici o anche triptani. Come alternative terapeutiche preventive si annovera la tossina botulinica (Onabotulinum toxin A) che è stata introdotta come terapia preventiva nell’emicrania cronica dal 2011 e che rappresenta una terapia efficace con scarsi effetti collaterali. Recentemente e solo per pazienti selezionati, sono stati messi a punto ulteriori metodi invasivi quali la stimolazione elettrica a carico dei nervi occipitali e 'non invasivi' quali la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva. Negli ultimi anni è stato dato risalto agli aspetti genetici delle cefalee con la scoperta di alcuni geni che causano l’emicrania e inoltre sempre più importanza sembrano avere i canali cellulari del calcio e del sodio a livello delle cellule cerebrali nella patogenesi della cefalea. Inoltre il riconoscimento di patologie associate in un paziente emicranico o in genere cefalalgico quali disturbi del sonno, l’epilessia, la fibromialgia , le cosiddette ‘comorbidità’ rendono il paziente emicranico ancora più complesso e implicano scelte terapeutiche comuni alle due patologie associate. La ricerca di base aprirà in un prossimo futuro a nuove prospettive sia per quanto riguarda la comprensione dei meccanismi fisiopatologici delle cefalee che per lo sviluppo di farmaci sempre più efficaci e specifici. Da alcuni anni presso la Casa di Cura dott Pederzoli è attivo un ambulatorio per la cefalea dedicato a pazienti affetti da questa patologia ed inoltre presso l'ambulatorio per la tossina botulinica è possibile somministrare tale terapia nei casi di emicrania cronica refrattaria ai trattamenti farmacologici convenzionali.

Dott. Antonio Forgione U.O di Neurologia Ambulatorio Cefalea Casa di Cura Dott Pederzoli pubbliredazionale


Le Vostre Lettere

Ottobre 2013

ALPINI

DIRITTI E DOVERI

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EZIO E GRAZIA

“La mia salvezza”

“Esempio Svizzera”

“... ringraziano”

Gentile Direttore, ultimamente, dopo la morte di mia moglie Maria Teresa, cerco di colmare l’immenso vuoto del mio animo con la partecipazione a varie adunate alpine che si svolgono spesso nel territorio nazionale. Non solo perché ero fotografo, ma perché lasciare dei documenti come le fotografie non è una cosa di poco conto. Perciò, grazie agli articoli apparsi sui giornali, vengo a sapere dove e quando gli Alpini fanno le loro manifestazioni, e cerco di parteciparvi. Come mai scrivo queste righe? Perché desidero far sapere quanta accoglienza, fraternità e sentimento di amicizia si trovi fra loro. Inoltre, i loro “ranci” sono di altissima qualità. L’atmosfera festosa che tramandano con le loro sfilate e le loro danze, il ritmo dei tamburi che accompagna la marcia dei partecipanti, le case imbandierate e la gente che applaude gioiosa additando ai bambini questo o quel personaggio, è veramente molto emozionante. Di recente sono andato a Colà perché gli Alpini locali festeggiavano il 60° anno di fondazione del loro gruppo e il 30° anno dell’inaugurazione della baita. Abbiamo iniziato con la sfilata per le vie del paese, fra gli abitanti, che dalle finestre e dai giardini ci applaudivano gioiosi. Io ero emozionato e scattavo qualche foto. Poi, durante la Messa, ho cercato di ritrarre e immortalare, con diverse inquadrature, tutti i partecipanti. Il pranzo è stato superlativo, con abbondanza di cibo e ottimo vino. La serenità che riesco ad acquisire in questi momenti mi dà la forza e la voglia di proseguire il cammino, ricordando a chi legge che lo scorso 18 settembre ho compiuto 82 anni ed è stato anche il primo anniversario della morte di mia moglie. Marcello Giacomello

Il Cantone Ticino della Svizzera ha votato alla svelta il divieto di indossare, da parte delle donne, il burqa o qualsiasi altro indumento che copra il viso a qualsiasi cittadino in luogo pubblico. Altro voto favorevole, quello di mantenere il sevizio militare obbligatorio per sei mesi, al fine di dare e mantenere un’impronta di dovere e dedizione nazionale unitaria. Quello che dovremmo fare anche noi in Italia, per dare ai nostri cittadini la possibilità di decidere direttamente e democraticamente su questioni che interessano il mantenimento della nostra cultura e identità. Il tutto dovrebbe essere previsto con una riforma costituzionale federale regionale.

Spett.le Redazione L'Altro Giornale, noi, Ezio e Grazia, non pensavamo di trovare un altro articolo su di noi anche nel giornale di Settembre Tuttavia ringraziamo la vostra redazione per l'aiuto dei lettori ed amici che ci sono stati vicini. Rispondendo alla cortese signora Angiolina dell'SPI-CGIL di Verona, precisiamo che il signor Squitieri è un esodato ed è attualmente in forza presso una cooperativa di servizi con un orario part-time di un contratto di 26 ore settimanali con turni variabili e i 574 euro è lo stipendio mensile, inoltre non può usufruire agevolazioni di bonus sanitari, social card o altro che sono destinati solo agli ultra 65anni. Per evitare noiosi equivoci, precisiamo che l'ironica frase: "Come fate a non poter risparmiare con una somma di 574 euro?" E' stata formulata dall'assessore dei servizi sociali e non dal Sindaco di Bussolengo. E' doveroso un ringraziamento, per l'aiuto immediato e fattivo alla persona fisica del Signor Lorenzo Mascanzoni coordinatore dei servizi sociali , che viste le nostre rimostranze sui vari motori di ricerca on-line, ci ha inseriti nei canali assistenziali della Caritas di Bussolengo e inoltre la signora Grazia a breve verrà inserita presso i servizi socialmente utili del Comune a tempo determinato retribuito (max 2 o 3 ore giornaliere), precisiamo che attualmente la signora ha la patente B ma non è automunita. In conclusione Ezio e Grazia si augurano che nessun'altro viva la loro brutta esperienza (che non è ancora finita). Distintamente Ezio Squitieri e Grazia Denaro

OSPEDALI

Così dicasi per il servizio militare obbligatorio, per sei mesi, al fine di dare ai nostri giovani un’impronta di carattere nazionale da mettere al disposizione del Paese, soprattutto per: controllare le frontiere, intervenire nelle calamità naturali, collaborare sull’ordine pubblico. Tutto ciò rinsalderebbe, nei nostri giovani, il dovere e lo spirito nazionale. Pertanto, copiare dalla Svizzera, ove esiste un forte attaccamento al Paese e alle sue autonomie federali e cantonali, non sarebbe male. Solo così si rinnoverebbe e responsabilizzerebbe tutto il territorio unendolo, oltretutto, di più con le sue autonomie votate e controllate dai cittadini. Renato Tomezzoli

LA SPERANZA

“Rianimazione da... manicomio”

“L’invito del Papa ai giovani”

Sono stato operato il 29 agosto da un tumore al polmone dx e nel pomeriggio mi sono svegliato nel reparto post operatorio. Fatto salvo per il braccio sinistro mi sembrava di essere stato cucito al letto con la conseguenza di avere scarsa visione dell'ambiente in cui mi trovavo. Comunque vedevo sulla mia sinistra una persona in una stanza isolata con la testa dentro una campana di vetro, sulla mia destra un muro e a fatica scorgevo al centro stanza la postazione dei medici. Alzando gli occhi, sulla mia sinistra vedevo la batteria di strumenti che mi monitorava (battito cardiaco, pressione sanguina e la saturazione d'ossigeno nel sangue). Subito mi sono accorto di essere impotente poiché non avevo nessun pulsante per chiamare aiuto in caso di necessità. Per fortuna non

Egregio Direttore, in un periodo storico così travagliato, instabile ed in continua fibrillazione l'invito del Papa, in diverse occasioni ai giovani giunge quanto mai propizio. A cominciare da quel "non lasciatevi rubare la speranza". Un interesse assolutamente giustificato, che ha restituito l'immagine di un Papa strumento di Dio per aiutare il mondo a ritrovare se stesso, con straordinari riflessi sul vivere sociale. Concetti che papa Francesco ha riferito esplicitamente all'impegno politico: egli ha detto di "non perdere mai la fiducia nelle Istituzioni e di impegnarsi ed essere attenti alla politica" quella con la P maiuscola che vola alto, indicata come la più alta forma di carità, secondo la definizione di papa Paolo VI. Questo perché capita spesso di ascoltare giovani sfiduciati nella politica e nell'impegno politico, e ciò è molto pericoloso. Tutto sembra ridursi a stipendio, privilegi, affari e all'uso personale del potere. Le colpe di tanti politici sono certamente la prima causa di tutto questo. Le società necessitano di essere governate. La democrazia rappresenta, a oggi, la migliore forma di governo, ma richiede l'impegno, la informazione e la partecipazione di tutti, altrimenti degenera in oligarchia (potere di pochi) che è l'anticamera della dittatura. La tanto sbandierata libertà, che qualcuno male interpreta, è anzitutto controllo dell'operare politico e corale partecipazione per poter esprimere con cognizione di causa opinioni e voto responsabile. Se un Papa ha sentito questa

ne ho avuto bisogno e il tempo passa guardando il soffitto o i punti sopraindicati. Piano piano però il rumore incessante dei campanelli legati alle macchine rende l'ambiente invivibile. Si aggiunge anche un forte rumore di sottofondo pari a una continua pioggia battente (solo in seguito mi verrà detto che è il gorgoglio del liquido nella cassetta di drenaggio). Porto pazienza e visto lo stato ovviamente debole cerco di dormire. Impossibile, i campanelli pari a fischietti scattano da una parte all'altra dello stanzone, il logorante mega gorgoglio e il via vai del personale fa salire lo stress a un livello insopportabile. Sbracciando con il braccio disponibile riesco ad attirare l'attenzione di uno di loro e, fatto presente che il luogo non era una sala di rianimazione dove recuperare le

forze, ma bensì un manicomio, la risposta è stata: non si può fare niente. Più tardi, stessa manovra per ribellarmi e chiedere di essere portato in reparto, ma tutto vano. Addirittura più avanti il personale ha cercato altri percorsi per evitarmi. L'apoteosi avviene l'indomani quando hanno acceso la radio; beccato un inserviente del nuovo turno, per fortuna, sono riuscito a farla spegnere. Finalmente dopo 24 ore sono uscito da quell’inferno ed esausto ho finalmente preso sonno in reparto. Pertanto, considerato che non auguro a nessuno quanto patito e visto la dichiarata impotenza degli addetti ai lavori, intendo denunciare il grave fatto perché venga salvaguardata, con un minimo di buonsenso la salute del paziente. Georges Dal Santo Cavaion

POLITICA

“Assurda e nauseante” La politica odierna ci presenta una situazione che ci costringe a fare necessariamente delle scelte. Non sopportiamo più questo teatro assurdo e stomachevole: la squadra Berlusconi che difende il suo leader dall’aggressione della magistratura, perchè molti di loro sono poverissimi di consensi e quindi senza Berlusconi se ne andrebbero a casa. Il centro-sinistra, con il Pd in testa, vive una situazione di grande confusione. Sono alla ricerca di un leader, che non trovano da decenni. Sono stati solo capaci di nominare ex democristiani con compromessi fra le correnti che scatenavano

invidie e battaglie di potere e ancora una volta nominano un ennesimo democristiano a capo del governo e un segretario del partito ormai dimenticato da anni. Il Partito dei Pensionati aveva sposato a suo tempo, certe istanze di sinistra, ma non abbiamo mai avuto risposte. Anzi la sinistra ha avvallato riduzioni sulle pensioni e creato numeri vergognosi di esodati allo sbando. Il nostro disagio sta crescendo e ci porterà a pensieri rivoluzionari: siamo avanti negli anni, ma siamo 18 milioni! Solo la Chiesa è riuscita a rinnovarsi con papa Francesco; la nostra classe

politica invece è rimasta ancorata al vecchio stile delle careghe. La palla deve ritornare in mano ai cittadini e – tutti noi abbiamo l’obbligo di decidere per un rinnovamento che vada nella giusta direzione. Alle ultime consultazioni gli italiani hanno dimostrato due cose da noi condivise: la completa distruzione di Fini e il grande ridimensionamento di Casini. Detta alla veneta: due caregari insopportabili. Guardiamoci bene attorno, ce ne sono tanti altri da mandare a casa. Cerchiamo persone nuove e votiamole. Gianni Pozzani

urgenza planetaria, ci aspettiamo che tanti giovani e non, si facciano avanti per riprendere in mano il proprio destino e quello delle comunità di cui fanno parte. L'assenteismo e l'indifferenza lasciano libero il campo ai "furbi" agli opportunisti, agli affaristi, ai disonesti che fanno gli affari loro alla faccia del bene comune, anche se di esso si riempiono la bocca. Dobbiamo sempre ritenere che chi ci rappre-

senta sia persona onesta e che l'onestà sia non solo intellettuale, ma pratica (non si ruba alla collettività); un’onestà che deve essere privata come pubblica. Speriamo che in tanti tornino alla politica senza farsi avvelenare da ideologie e pregiudizi, ma con spirito di servizio per ristabilire una sana amministrazione della cosa pubblica nell'interesse di tutti. Giancarlo Maffezzoli Garda


PAPA 1

CHIESA E GOVERNO

“Le novità e il vecchiume” Oggi va molto di moda dir male della Chiesa. Fuori da questo ambiente, è difficile sentire uno che la difenda: c’è il pericolo che gli mettano l’etichetta di bigotto. Fra l’altro, la sua storia si estende lungo l’arco di duemila anni, e non è difficile trovare episodi negativi durante tutto questo tempo: l’inquisizione, le guerre di religione, i Papi con “famiglia”, il potere temporale, etc. Un mio amico prete, quando vado sull’argomento, allarga le braccia sconsolato e mi dice: purtroppo siamo uomini anche noi. Ma lo fa per giustificare. Da qualche tempo però (ma già con Papa Giovanni) in questa grande Istituzione tira aria di rinnovamento e dunque – quando se ne parla – non è onesto ricordare solo le cose negative del passato. Una bella svolta per il cambiamento la sta dando Papa Francesco: basta ascoltare quello che dice e vedere come agisce. Discorsi semplici che capiscono tutti, disponibilità al dialogo, vicinanza con la gente. Prima c’era distanza fra Pontefice e fedeli, ora invece lo si sente vicino e molti sono i segnali: passa le transenne per stringere la mano alle persone, va via senza scorta e si mette in posa per farsi fotografare dalla gente. Una preoccupazione del nuovo Papa è rinnovare anche in Vaticano, dove domina una gerarchia ormai mummificata che vive solo per se stessa. Per limitarne l’influenza si è scelto nuovi collaboratori, denuncia quello che non va e mette mano dove bisogna cambiare. Spesso lo si sente pronunciare queste due semplici parole: “Mai più…” dove è tutto il suo programma di rottura con il passato. Ha dato poi una nuova e più moderna interpretazione del fare il prete: “siate fecondi spiritualmente, non zitelloni”. Una

frase capolavoro, semplice e profonda, che dà coraggio e nuove energie a chi ha scelto questa strada. E poi, via tutti quei vecchi simboli di umana grandezza – i ricchi ornamenti e mezzi costosi – apertura fino al punto che Lui è pronto a mettere a disposizione i vecchi conventi abbandonati per dare un tetto a chi non lo ha e rilancio dell’idea di povertà, com’era in origine. Nessun dubbio quindi che la Chiesa si stia rinnovando, mentre è certo che la politica è rimasta vecchia, per non dire decrepita: sono anni che si parla di riforme, ma tutto è ancora come prima. La ricerca di un accordo per il cambiamento si risolve quasi sempre nel nulla, in un lavoro sterile: resistenza delle lobby, interessi di parte, veti e opposizioni frenano tutto. Nella guerra siriana, Francesco I ha preso una netta posizione e l’ha dichiarata, senza stare lì ad aspettare i voti dell’Onu. Ha capito in anticipo che un intervento esterno è pericoloso, perché può provocare un conflitto mondiale. Mai vista tanta tempestiva determinazione in chi ci governa, dove di solito in ogni presa di posizione si studia prima la convenienza politica. Di questo Papa si conoscono anche piccoli gesti: si è offerto di battezzare il bambino, dopo che la madre gli aveva scritto che volevano farla abortire. Un esempio da seguire quel suo cercare un rapporto diretto con la gente per risolverne i problemi. I nostri politici invece pensano solo al partito e alla loro sopravvivenza, i problemi del Paese vengono dopo. È questo che ci fa andare indietro in Italia, quando invece la Chiesa, tanto criticata, cerca di andare avanti. Giordano Salzani

SEPARAZIONI: ancuni consigli Facendo seguito a vari interventi di padri separati, con la presente, vorrei mettere a conoscenza l’opinione pubblica sulle procedure che riguardano la separazione tra coniugi. Quando due persone decidono di separarsi, purtroppo, ma fortunatamente non sempre è così, inizia un lungo calvario. Innanzitutto senza un avvocato non si fa nulla perché per separarsi legalmente bisogna presentarsi in tribunale innanzi al giudice e, siccome nel territorio italiano non vi è la possibilità di autodifesa, siamo costretti a rivolgerci da un professioni-

8

Le Vostre Lettere

Ottobre 2013

sta. Tuttavia l’essere difeso e/o rappresentato da un legale non è garanzia di buona riuscita del risultato finale. A volte separarsi non è semplice e nei casi in cui a fatica si riesce a raggiunge un accordo tra le parti e quando i rispettivi legali non riescono ad accordarsi, è fondamentale il ruolo del magistrato. La mole di lavoro nei tribunali non permette di dare il giusto spazio ed il dovuto valore a questa tematica, nonostante ciò si cerca di procedere sempre nel migliore dei modi e, ove vi fossero, nell’interesse dei minori. Molto spesso si sente

dire che questa o quella legge non è giusta, discriminante oppure interpretata male. Il lavoro del magistrato non è semplice e deve per forza riuscire a chiudere la causa, non importa quali metodi verranno utilizzati (nelle separazioni ad esempio il giudice può avvalersi di figure esterne come: CTU, CTP o altri…). Alla fine si riesce a raggiungere un accordo e non sempre questo è condiviso da tutti ma, se il presidente (magistrato) sentenzia ed ordina, nessuno potrà opporsi se non nelle sedi opportune. Oggi molti problemi esistono, in quanto molte persone non rispettano l’omologa di separazione contravvenendo al dovere ed al rispetto di quanto ha ordinato il giudice. Ad esempio, non è la prima volta che qualche genitore non permette di vedere i figli all’altro, malgrado sull’omologa del tribunale ci sia specificato il contrario. Con questo atteggiamento, non solo vi è una chiara mancanza di rispetto verso quel magistrato che ha sottoscritto l’ordinanza, ma vengono a configurarsi dei reati che possono essere puniti penalmente, senza parlare del fatto che verrebbe meno il diritto del minore di stare con i propri genitori, violando la dichiarazione di Ginevra sui diritti del fanciullo, modificata il 20 Novembre 1989 in convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia a New York e che lo Stato italiano è firmatario. Mi auguro che le persone riescano a separarsi con tutto il rispetto che meritano e che inizi a regnare un po’ più di buonsenso. Alessandro Pachera

“Francesco e gli altri” All’indomani dell’elezione di papa Francesco, nonostante le vistose differenze dottrinali e teologiche rispetto a papa Benedetto XVI, commentatori e vaticanisti hanno reiteratamente smentito la palese discontinuità tra i due pontificati. A negare con maggiore enfasi sono stati i cosiddetti conservatori. Ogni qualvolta Francesco mandava segni di apertura alla modernità, i conservatori alla Sandro Magister, alla Antonio Socci o alla Francesco Agnoli (solo per citare alcuni nomi ultraconservatori), accusavano i media laici di strumentalizzare le parole del Papa. Cosa non vera, il Papa si è sempre espresso chiaramente. A dissipare definitivamente il dubbio della “rottura” con il papa tedesco e i suoi predecessori è arrivata l’intervista che Francesco ha rilasciato a Civiltà Cattolica. Nell’informale chiacchierata è saltato fuori quel che già si sapeva. Francesco ha espresso apertura, solidarietà e vicinanza agli omosessuali, ai divorziati e alle donne che hanno abortito. A fine intervista, in

perfetto stile laico illuminista volterriano, ha aggiunto che «Se una persona dice che ha incontrato Dio con certezza totale e non è sfiorata da un margine di incertezza, allora non va bene. Per me questa è una chiave importante. Se uno ha le risposte a tutte le domande, ecco che questa è la prova che Dio non è con lui. Vuol dire che è un falso profeta, che usa la religione per se stesso. Le grandi guide del popolo di Dio, come Mosè, hanno sempre lasciato spazio al dubbio». Gli struzzi che per ignote ragioni non vogliono ammettere il cambio di guardia e di passo della Chiesa cattolica, riusciranno ad ammettere che il Papa che ha mandato in pensione l’omofobo San Paolo, “ridimensionato” due millenni di dottrina e encicliche, ripristinato la teologia della liberazione (condannata da tutti i precedenti pontefici), rottamato i valori non negoziabili ed esaltato l’importanza del dubbio, è il Papa che ha “cassato” duemila anni di tradizione cattolica? Gianni Toffali

PAPA 2

“... e noi cristiani?” Gentile Direttore, ultimamente ho sentito la voce di papa Bergoglio accusare l’occidente di indifferenza verso i migranti rifugiati politici e migranti irregolari, ma non una sola parola verso quei mussulmani che perseguitano i cristiani bruciando le loro chiese per il solo fatto che ai loro occhi rappresentano una religione occidentale. Se questo è dovuto al “politically correct”, è bene che papa Bergoglio si spogli del titolo di capo di stato del Vaticano, che in passato ha creato tante scelte sbagliate, e, come capo della Chiesa Cristiana, titolo che gli compete, cominci liberamente a denunciare queste situazioni. Cordialmente, Marco Bresciani

NASSAR

“La vergogna sull’Adige” Gentile Direttore, da quasi trent’anni abito in quella storica zona chiamata Nassar. Solo ora mi decido a scrivere lamentando il vergognoso degrado in cui viene lasciata una contrada che vanta secoli di storia. Contrada che purtroppo si trova in tre Comuni: Pescantina, San Pietro in Cariano e Verona. Questo è forse il motivo che ha sempre penalizzato noi abitanti, dal momento che fra tre Comuni, poi alla fine, non apparteniamo a nessuno. Una zona che poteva essere salvaguardata da un punto di vista architettonico, dal momento che vanta edifici trecenteschi (probabilmente un ospizio per

viandanti e pellegrini sulla via per Roma), da un punto di vista storico, in quanto abitata da secoli e da un punto di vista ambientalistico, vista l’indiscussa bellezza dell’alzaia sull’Adige. Non mi soffermo sul fatto di aver lasciato che la strada di accesso, dopo averci promesso un dignitoso selciato che meglio si sarebbe intonato con l’età del posto, sia stata poi volgarmente asfaltata, e per giunta male. Non mi soffermo neanche sulla difficoltà di parcheggio, varie volte richiesto dagli abitanti. Ma vedere adesso l’Adige sempre più sporco, addirittura melmoso, decisamente malsano e l’alzaia

OSPEDALE ORLANDI

“No alla chiusura” Gentile Direttore, in merito alla lettera pubblicata sul numero di Agosto 2013, riguardante l’ospedale Orlandi di Bussolengo, sono totalmente d’accordo con il lettore di Balconi di Pescantina: non si possono chiudere strutture di questo tipo, come anche quella di Caprino, sarebbe utile invece aprirne altre. Molte persone ne avrebbero bisogno e devono spostarsi in altri Comuni, le amministrazioni dovrebbero fare attenzione a queste necessità. M. Antonietta Tomezzoli Rivoli Veronese

diventata un deposito di rami, alberi rotti, tronchi interi e quant’altro, è una cosa che non può lasciarci nell’indifferenza. È una cosa che offende noi abitanti della zona in primo luogo, ma anche coloro, e sono tanti, che godono di questa meravigliosa passeggiata, l’alzaia appunto. Ma perché a nessuno è ancora venuto in mente di ripulirla, di servirla di panchine, di farla tornare a nuova vita in modo da poterne usufruire anche con biciclette e carrozzine per bambini? Perché non si può creare un bellissimo parco sull’Adige? Un’indignata abitante del Nassar


DOVE POTETE TROVARCI AFFI MUNICIPIO TRATTORIA DA CARLINO MACELLERIA - VIA RE DI PUGLIA GALLERIA PASCOLI - CENTRO COMMERCIALE 1 GASTRONOMIA DA RITA - VIA NAPOLEONE BARDOLINO MUNICIPIO UFFICIO PROVINCIA - PIAZZALE A.MORO HAPPINES BAR DISTRIBUTORE ESSO VIA SANTA CRISTINA ,10 AVIS IL FORNAIO - VIA FOSCOLO CLUB MEZZA ETÀ PANIFICIO BULLIO - VIA MARCONI STAZ. ESSO E BAR VIA VERONA CALMASINO ORTOFRUTTA BARDI CALMASINO BUSSOLENGO 4.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO SANITARIA ALL’OSPEDALE BENIN CASA - VIA DE GASPERI SCAMPOLI 4 STAGIONI - VIA SABOTINO FARMACIA SEGALA - VIA GARDESANA CAFÈ PASTICCERIA LA CRÉME P.ZZA DEL GRANO MACELLERIA CORDIOLI - VIA ROMA, 74 CENTRO COMM. RAMONDA IN GALLERIA EUROSPIN CENTRO ANZIANI PARADISO DELLA FRUTTA - VIA PASTRENGO MINI MARKET - VIA PIEMONTE 62 - S.VITO CAPRINO 1.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO STEPHY CALZATURE FARMACIA AMBROSINI CIRCOLO RICREATIVO TERZA ETÀ DISTRIBUTORE SHELL - VIA G. SANDRI ERBORISTERIA DOMUS MEA MACELLERIA DAL PADOVAN - P.ZZA STRINGA MINIMARKET BOI PLAZA CAFÈ PESINA PANIFICIO PAIROLI PLATANO

LOCANDA CENTRALE - PIAZZA DELLA CHIESA N°4 LAVASECCO MODENA SEGA DISTRIBUTORE CAMPORENGO COSTERMANO MUNICIPIO PASTICCERIA BULLIO - VIA BECELLI MINIMARKET FACCHINETTI ALBARÈ DOSSOBUONO MUNICIPIO DISTRIBUTORE AGIP - VIA MANTOVANA GARDA MUNICIPIO UFFICIO TURISTICO UFFICIO PROVINCIA L.LAGO REGINA ADELAIDE BIGLIETTERIA APT C.SO ITALIA AGENZIA IMMOBILARE L.LAGO REGINA ADELAIDE FRUTTA BERTOLDI - VIA CARDUCCI 80 PANIFICIO BULLIO - VIA PASCOLI LAZISE MUNICIPIO PIAZZA VITTORIO EMANUELE BAR AGIP - VIA VERONA PANIFICIO BULLIO - VIA CAN GRANDE CENTRO ANZIANI SUPERMARKET A&O - VIA GARDESANA CIRCOLO ACLI COLÀ UGOLINI PETROLI - VIA PESCHIERA PACENGO MOZZECANE MUNICIPIO GIORNALI CARTOLERIA - VIA BRENZONI 19 PASTRENGO MUNICIPIO ORTOFRUTTA ALIMENTARE - PIAZZA CARLO ALBERTO ORTOFRUTTA MELA VERDE PIOVEZZANO

PESCANTINA 2.500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO CASTELNUOVO FARMACIA - PIAZZA SAN ROCCO MUNICIPIO IMMOBILIARE FONDO CASA BIBLIOTECA COMUNALE VIVAI ROSE GARDEN LA MIA BOTTEGA - VIA I MAGGIO STATALE BRENNERO BALCONI CIRCOLO NOI CENTRO COMMERCIALE BALCONI BAR PAN. GELATERIA D’ANNUNZIO - VIA MANZONI BAR DOLCE VITA ARCÈ S. MARCO PETROLI VIA GARDESANA - LOC.RONCHI ALIMENTARI-EDICOLA ARCÈ DAL FINI SUPERMERCATO CAVALCASELLE CAFFÈ SANTA LUCIA SANTA LUCIA FARMACIA PIETROPOLI SANDRÀ MARKET 7 STELLE SETTIMO SPLATTER BAR SANDRÀ IMPIANTI SPORTIVI SANDRÀ

CAVAION MUNICIPIO MARKET TONOLI - VIA POZZO DELL’AMORE EUROSPIN PANIFICIO ZAMBIASI BAR PASTICCERIA DREAM

PESCHIERA 2.500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO AGIP - VIA VENEZIA CENTRO SOCIALE PENSIONATI ARILICA GRUPPO ALPINI MINIMARKET LA MIA BOTTEGA - VIA VENEZIA-

POVEGLIANO 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO GRUPPO ALPINI - DIETRO COMUNE DISTRIBUTORE IES - VIA VITTORIO VENETO, 110 RIVOLI MUNICIPIO FARMACIA RIZZOTTI PANIFICIO EL PISTOR FIORI LA GROLETTA SAN ZENO MUNICIPIO GELATERIA LA DOCE VITA BAR MILANO SALUMERIA LENOTTI PANIFICIO EL PISTOR SOMMACAMPAGNA 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO ASL CIRCOLO RICREATIVO ANZIANI FARMACIA DONATO - VIA OSTERIA GRANDE FARMACIA COMUNALE - VIA GIDINO 2 FUNGHI MERLINI - VIA DELL’INDUSTRIA, 3 PANIFICIO F.LLI FALCHETTI - VIA PONTIROLA PARRUCCHIERE- VIA PONTIROLA UFFICI COMUNALI CUSTOZA MARKET PETAO CASELLE BAR ALLA CHIESA CASELLE SONA 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO FARMACIA COMUNALE - PIAZZA VITTORIA SPACCIO MANZATI - VIA BARBARAGO UNICREDIT BANCA - VIA CASE NUOVE LUGAGNANO ALIMENTARI PANIFICIO OLIOSI S.GIORGIO PERBACCO CAFFÈ S.GIORGIO PANIFICIO TACCONI PALAZZOLO VALEGGIO PIÙ 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO PRO LOCO BAITA ALPINI CONDOMINIO NAPOLEON - VIA SAN ROCCO ALIMENTARI VENTURELLI VIA CIRCONVALLAZIONE FRESCO MIO DISTRIBUTORE TOTALERG - VIA CAVOUR 26 VILLAFRANCA 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI MUNICIPIO BAR - VIA OSPEDALE PUNTO BLU’ - VIA TIONE, 15 LAVANDERIA LAUNTRY - VIAPOSTUMIA, 86 BANBA POPOLARE - VIA POSTUMIA, 94 SUP. MARTINELLI - VIA POSTUMIA


Cultura LETTO

PER VOI

Andrea Vitali, Un bel sogno d’amore, Garzanti Libri 2013, 371 p., 17,60€.

“La notizia cominciò a circolare nel febbraio 1973. Presso il cinema Casa del Popolo sarebbe stato proiettato il film Ultimo tango a Parigi”. Così inizia l’ultimo romanzo di Andrea Vitali ambientato, come sempre, a Bellano, un piccolo comune sul lago di Como. Adelaide Pizzi è bella e corteggiata, ma non sa quale strada prendere: sposarsi con Ernesto Tagliaferri, detto il Taglia, affascinante e scapestrato, o con il mite Alfredo Denti, rispettabile meccanico, ma succube della madre. Prima della proiezione del film “scandalo”, il destino inizierà a muovere gli eventi per orientare le scelte della contesa fanciulla perché il Taglia non riuscirà a stare lontano dai guai, anzi trascinerà nei medesimi proprio Adelaide, tanto bella quanto ingenua. Sullo sfondo della vicenda, si muovono gli altri personaggi della provincia lariana dipinti con la consueta maestria da Vitali: la signora Tirelli, la pettegola del paese, vedova di due mariti morti “forse per libera scelta e allo scopo di non sentirla più parlare”; il maresciallo Pezzati, carabiniere intelligente e pieno di umanità; il cameriere Aristide Squinzano, dalla lingua incantatrice, che infarciva i suoi racconti di balle belle e buone soprattutto in fatto di donne; Maria Cristina Berteggi che guida con piglio teutonico la sezione locale dei donatori di sangue, AVIS… Il romanzo, delicato e intrigante, scrittura sciolta e compiaciuta, si legge spensieratamente. Ci regala buonumore e di questi tempi non è poco. Come seconda lettura – sono stato incerto se proporla come prima – suggerisco “Ogni angelo è tremendo” di Susanna Tamaro, una scrittrice che non ha bisogno di presentazioni ma, questa volta, a mio parere, non all’altezza del suo passato di successo. E’ la storia di una famiglia e di una bambina, pieni di problemi: la sua biografia che diventa anche un romanzo di formazione. I ricordi dell’infanzia in un contesto familiare difficile con genitori assenti se non ostili e una sensibilità d’animo che sfiora il patologico, caratterizzano questa ultima fatica della Tamaro. Una lettura non facile – per di più infarcita di refusi tipografici – che può arrivare a toccare, comunque, il profondo dell’anima di lettori sensibili.

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oesie

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Rubriche

Ottobre 2013

a cura di Lino Venturini

Il Mese

IL PUNTO

Ottobre, il decimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, è importante per i nostri agricoltori: è il mese della vendemmia, dell’aratura e della semina. Le giornate si accorciano e il sole declina, ma riscalda ancora i cuori, come canta il poeta Vincenzo Cardarelli: “Sole d’autunno inatteso, che splendi con tenera perdizione e vagabonda felicità…”. Alla festa di San Gallo che cade il sedici, si può prevedere il tempo dei prossimi tre mesi: “Se piove a San Gallo, piove per cento giorni senza fallo”. Al santo e monaco irlandese vissuto a cavallo del VI secolo, è legata anche la leggenda del mostro di Loch Ness. Si racconta che San Colombano giunse nelle Highlands con i suoi seguaci, fra cui San Gallo, per convertire gli scozzesi al cristianesimo. Durante una cerimonia funebre, alla quale partecipava per puro caso, dal lago di Loch Ness emerse un mostro che afferrò il morto e lo sprofondò negli abissi. In quel momento intervenne San Gallo che fece riemergere il mostro e lo costrinse a restituire il cadavere condannandolo poi a ritornare immediatamente nelle profondità da cui era emerso. Il mostro obbedì e tutti i presenti alla cerimonia funebre si convertirono. Si dice anche che il mostro si aggiri ancora nelle profondità del lago. I primi giorni di ottobre, completata la vendemmia, sono tempo di sagre e feste in onore dell’uva e del futuro vino. Una delle più note è quella di Marino, nei Castelli romani, e si ispira alla battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, quando la flotta cristiana della Lega Santa sconfisse quella dei Turchi. Pio V attribuì la vittoria all’intercessione della Vergine Maria e l’anno seguente fece celebrare la festa di Santa Maria della Vittoria che nel 1573 Gregorio XII fissò con il titolo di festa del Santissimo Rosario. Alla battaglia aveva partecipato anche Marcantonio Colonna, signore di Marino. Al suo ritorno, fu accolto come un eroe. Dal 1925 i marinesi ricordano il celebre concittadino con un corteo storico e una sfilata con carri addobbati e carichi d’uva. Nel pomeriggio, poi, le fontane di Marino a partire da quella secentesca dei Quattro Mori, offrono non più acqua ma vino dei Castelli. Come ricorda “Nannì”, la celebre canzone di Franco Silvestri: “Lo vedi? Ecco Marino, la Sagra c’è dell’uva, funtane che danno vino, quant’ abbondanza c’è…”.

Per punire il popolo italiano dei suoi peccati, Dio non ha avuto bisogno di mandare alcuna epidemia né alcuna delle dieci piaghe d’Egitto, gli è bastato lasciarlo nelle mani di politici rapaci e incapaci. Nel film “Un giorno di ordinaria follia”, William “Bill” Foster è un uomo a pezzi: la moglie l’ha lasciato, apparentemente senza un motivo preciso, un’ordinanza del giudice gli impedisce di vedere la figlia, ha perso il lavoro e vive con la madre che ha smarrito la ragione. Un giorno Bill esce e si ritrova nella sua autovettura preso in un ingorgo causato da lavori stradali. Il nervosismo cresce e Bill viene sopraffatto da tante altre piccole ingiustizie di fronte alle quali la sua reazione è spropositata e delittuosa. Al termine del film, il regista Joel Schumacher fa scorrere le immagini della vita di quell’uomo che, prima di arrivare al punto di non ritorno, era una persona normale e che, alla fine, preferisce la morte al carcere. In Italia 2,5 milioni di famiglie vivono al di sotto della soglia di povertà e altrettante appena sopra. In pratica, 16 milioni di persone non riescono ad acquistare beni e servizi indispensabili per vivere in maniera “minimamente accettabile” e, potenzialmente, sono dei Bill Foster che stanno raggiungendo il “punto di non ritorno”. Le migliori aziende italiane sono già vendute o in vendita, o se ne stanno andando all’estero, e quelle poche che restano, sotto scacco del fisco, di una melassa asfissiante di regole burocratiche o della magistratura (cfr. stabilimenti Riva), sono impossibilitate a fare impresa. E così importiamo clandestini ed esportiamo laureati. In una situazione simile, qualsiasi buon padre di famiglia, taglia le spese improduttive e inutili o non necessarie – quante ce ne sono! – e programma nuovo lavoro e sviluppo. Da noi, invece, i politici pensano ancora e solamente a tassare, all’aberrante legge sull’omofobia, ai matrimoni gay, allo “ius soli”, alle villette per i Rom o agli spot pubblicitari da vietare perché parlano della famiglia naturale. E così Guido Barilla, aggredito dai militanti della cultura gay e dai cosiddetti “progressisti” perché buone opinioni secondo natura e verità, sono o stanno per diventare crimini di legge, viene rieducato secondo la tradizione maoista: agghiacciante! “Nella storia della società c’è un punto di morboso infiacchimento e spossatezza, nella quale la società stessa prende le parti di chi la danneggia, il delinquente, e ciò in tutta serietà e onestà”. (F. Nietzsche) Non solo per questo, ma anche per questo, in Italia è notte fonda.

di Giancarlo Peretti

L’amore per la propria casa si manifesta… anche guardando dalla finestra. È la morale che conclude i versi di Nadia dal titolo “Vardando fora da casa mia”. Un cortile dove a volte nascono dissapori, diventa in questo caso un sogno paradisiaco. Soffermiamoci ora all’interno di una casa, dove fanno bella mostra “Vecchie fotografie”, a dimostrare che le persone raffigurate, che ancora sorridono, non se ne sono mai andate. Peccato l’anonimato dell’autore o dell’autrice. Marco Crivellaro, di Jago Di Sotto, ci prospetta le “Sere d’Estate in Valpolicella”. Gustiamocele finché siamo in tempo. VECCHIE FOTOGRAFIE

VARDANDO FORA DA CASA MIA…

Fermi nel tempo lì ad aspettare dentro la cornice in una vecchia foto che vi raffigura, siete i miei cari che non avrei mai voluto lasciare.

Quando vardo fora dala finestra de casa mia vedo na corte, la pi bela che ghe sia. I dise che la sia del miledosento, vecia come la Pieve e a creder mi non stento. La parona l’era na contessa che no la gavea parenti cossì la ga lassà tuto ai so laorenti e le par quelo che i ga dato en nome de quei rari si, parchè la se ciama “Corte dei Ereditari”. La me corte da tante fameie lè abità ghe veci, buteleti e gente de tute le età, e nela corte non manca de sicuro l’armonia con momenti de silensio e momenti de tanta alegria. Ma la me casa le bela anca parchè sul de drio Ghe passa el progno dove l’acqua la core con tanto brio, e cossì quando vardo fora da quela parte lì vedo en panorama che sensa fià el me lassa lì. Se vede qualche casa, ma verde ghe ne tanto ghe campi de vigne, siresi, olivi ensoma en incanto. E quando mi e me marì li fora ne sentemo ne par de esser en paradiso, ma me sa che ghe semo! Si parchè ascoltar i useletti e el ciacolar del progno fa si che se te sere i oci el te par en sogno. E ghe da dir che sarò esagerata ma dala me casa mi me sento tanto amata! Nadia

Mi sorridete senza premura per voi non c’è più fretta solo una muta discreta attesa. Questo vostro silenzio mi opprime a volte tanto mi pesa, ma c’è un’aria diversa da quando guardo queste foto; aleggia il vostro sorriso nella mia casa. Ora so non siete mai andati via; siete solo partiti per il Viaggio, prima di noi… E mentre spolvero queste cornici, dolcemente vi penso, mi scappa una carezza ed è tutta per voi! Anonimo SERE D’ESTATE IN VALPOLICELLA Soavi note notturne Diffuse da giardini incantati nei quali il tempo si è come fermato, infrangono all’improvviso il silenzio circostante, accomunandosi a una lussureggiante natura,

che con peschi, ciliegi e vigneti lambisce cittadine e villaggi di questa meravigliosa terra, fonte d’ispirazione per artisti dai tempi di Emilio ai giorni nostri. Marco Crivellaro


Cronache

Cronache

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SANITÀ. Approvata la scheda regionale per l’ospedale Orlandi di Bussolengo

Tre nuovi reparti senza Maternità

Sono state approvate dalla Regione Veneto le schede ospedaliere che interessano anche gli ospedali dell’Ulss 22. Alla scheda dell’ospedale Orlandi di Bussolengo sono stati aggiunti i reparti di Gastroenterologia, di Nefrologia e un Centro dia-

lisi assistita. Ma non il reparto di Maternità che andrà a Peschiera e Villafranca. «Sono soddisfatto che la Commissione abbia recepito queste mie proposte – spiega il consigliere regionale della Lega nord, Andrea Bassi -. Quando ho

capito che l’impianto della scheda sanitaria dell’Ulss 22, che prevedeva il presidio sanitario a due gambe di Bussolengo-Villafranca dando alla prima sede una vocazione medica e alla seconda una vocazione chirurgica, era ritenuto immo-

Paola Boscaini, sindaco di Bussolengo, giudica severamente le scelte della Commissione regionale che ha approvato le schede sanitarie. «Hanno fatto come già erano d’accordo: rimane tutto come prima – commenta -. Non ci vengano a dire che l’ospedale non viene chiuso perché di fatto, viene svuotato: i nostri timori sono confermati. Inoltre inserire i 6 posti di nefrologia per la dialisi sembra un’ulteriore presa in giro. Mi aspettavo almeno che si arrivasse ad una soluzione che poteva essere anche logica di temere Bussolengo con tutte le medicine e Villafranca con tutte le chirurgie. Avrebbe almeno avuto un senso: così è svuotaMaria Paola Boscaini mento assoluto dell’ospedale, senza dirci cosa faranno poi di questa struttura. Noi continueremo la nostra battaglia per il mantenimento dell’ospedale Orlandi».

dificabile, ho puntato subito a trovare il consenso sulla mia terza proposta. Il reparto di Gastroenterologia va infatti a rafforzare la vocazione medica del nostro ospedale Orlandi, mentre un capitolo a parte merita il risultato relativo a Nefrologia con servizio di Dialisi assistita: il crescente fabbisogno in ambito dialitico della popolazione dell’Ulss 22 infatti, per effetto dell’invecchiamento progressivo della popolazione, rendeva indispensabile l’attivazione di questi servizi sul nostro territorio. L’attivazione del reparto di Nefrologia con un Centro Dialisi Assistita da 10/12 letti e quindi con presenza costante del medico nefrologo, non esisteva nell’intero territorio dell’Ulss 22: si tratta quindi di un importante valore aggiunto non solo per i bussolenghesi, ma anche per tutti i 290.000 residenti dell’Ulss 22». Non sono andate a buon fine, invece le proposte di Bsssi che avevano l’obiettivo di salvare il punto nascite di Bussolengo, cioè il reparto di Maternità, destinato a Peschiera e Villafranca. Commenta il consigliere comunale del

INDIPENDENZA VENETA. Proposta di referendum Sta approdando in tutti i Comuni veneti la proposta di legge regionale presentata dal consigliere Stefano Valdegamberi al fine di richiedere l’indizione di un referendum per l’indipendenza del Veneto dallo Stato italiano. E’ nata così, il 7 luglio scorso, “Plebiscito2013.eu”, piattaforma referendaria online e sui social network a sostegno del disegno autonomistico e alcuni Comuni hanno già portato la delibera in Consiglio Comunale, invitando i consiglieri ad esprimersi in merito «al diritto della comunità e del popolo veneto ad autodeterminarsi». Più di 100 Comuni ad oggi hanno approvato la proposta di legge per indire il referendum per l’indipendenza del Veneto. Nel veronese in particolare vi hanno aderito Verona, Arcole, Roncà, San Giovanni Ilarione, Badia Calavena, Legnago, Costermano, Caprino, Cavaion, San Mauro di Saline, Valeggio sul Mincio, Tregnago, San Martino Buon Albergo, Lavagno, Cerro, Rivoli, Isola Rizza, Concamarise, Rovere, Palù, Zevio, Oppeano, Veronella, Monteforte d’Alpone, Negrar, Villa Bartolomea, Boscochiesanuova, Selva di Progno, Peschiera e San Pietro in Cariano. Ed è proprio a supporto di questa proposta di legge che è nato a maggio 2012, Indipendenza Veneta, un movimento che non percepisce sovvenzioni statali o rimborsi elettorali e che conta circa duemila iscritti in tutto il Veneto, semplici cittadini, nessuno di questi politico di professione. Presidente di Indipendenza Veneta è Luca Azzano Cantarutti, mentre presidente onorario è Alessio Morosin. «L'idea di Indipendenza Veneta di proporre un referendum per la costituzione del nuovo Stato Veneto – afferma Paolo Pendenza, addetto stampa del movimento -, nasce dal desiderio e dalla consapevolezza di poter vivere e saper gestire meglio il nostro territorio, alla luce della nostra grande storia di popolo di fronte ad una realtà, non riformabile dello Stato Italiano strutturalmente incapace a far fronte alla congiuntura economica. Nella nuova Repubblica Veneta potremmo avere un avanzo di bilancio, anziché un deficit, che permetterà di abbassare le tasse da subito e aumentare la qualità dei servizi. Potremmo ridurre le imposte dirette sui redditi di persone ed imprese al 20%, le imposte indirette (Iva) al 15% ed i contributi sociali, che versano le imprese di un 25%. Avremmo così tutte le caratteristiche per attirare investitori e capitali esteri grazie alla sua grande tradizione manifatturiera e ad una pressione fiscale più bassa. Avremmo le risorse per migliorare la spesa sulla sanità, sulla sicurezza, sulla viabilità, sull'istruzione e sul sociale. Le nostre imprese, invece di spostarsi all'estero rimarrebbero qui e quelle già uscite potrebbero tornare. La percentuale dei Veneti favorevoli all'Indipendenza – conclude Pendenza - ad agosto 2013 è salita a più del 60%».

M5 Stelle, Barbara Setti, presidente della Commissione speciale per l’ospedale Orlandi: «Resto senza parole perché, francamente, speravo molto nella permanenza all’Orlandi del reparto di maternità, dati i risultati raggiunti e la certificazione recentemente ottenuta dall’Unicef di Ospedale amico del bambino. Ma anche considerato l’altissimo numero di parti che vengono effettuati nel nosocomio di Bussolengo, rispetto ai numeri di Peschiera. Comunque, ringrazio i consiglieri regionali Bassi e Franco Bonfante che si sono dimostrati disponibili e attenti anche ai lavori della nostra Commissione». Con-

clude Stefano Ceschi, consigliere comunale di Bussolengo che si è battuto per il mantenimento dell’ospedale Orlandi: «Apprezzo l’impegno del consigliere Bassi, ma vorrei sottolineare anche il fatto che l’Orlandi di Bussolengo perde il reparto di maternità che lo ha sempre qualificato. La sanità privata, nella politica della Regione Veneto, ha un posto di rilievo che non viene purtroppo attribuito a quella pubblica che funziona. Il piano del Pd per modificare l’assetto delle Ulss potrebbe ridare all’ospedale di Bussolengo quella centralità che merita». Lino Cattabianchi


Cronache

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L’EVENTO. Domenica 20 ottobre scatta la 10ª edizione dell’Adigemarathon

L’Adige in attesa dei suoi canoisti È in calendario domenica 20 ottobre la decima edizione dell’Adigemarathon di canoa, kayak e rafting (www.adigemarathon.it) sul fiume Adige sul tradizionale percorso che unisce Borghetto di Avio e Dolcè a Pescantina, valida come ultima e unica prova italiana delle Canoe Marathon Classic World Series 2013. L’Adigemarathon è organizzata dai Canoa club di Verona, Pescantina, Borghetto d’Avio, coordinati da Terradeiforti sport e l’apporto dei comuni di Dolcè e Pescantina, Genio Civile Verona, HydroDolomiti Enel, Se Hydropower e di quasi 400 volontari. L’anno scorso alla

manifestazione hanno partecipato 1.606 pagaiatori di 13 nazioni. Il presidente di Terradeiforti Sport Bruno Panziera sottolinea «il grande rilievo internazionale dell'Adigemarathon registrato in questo decennio, fondamentale è l'apporto dei volontari. In un momento di particolare difficoltà economica, doveroso è un ringraziamento anche a tutti gli enti e realtà che ci hanno sempre sostenuto. Un ringraziamento particolare va ai Comuni di Dolcè, Pescantina, Rivoli Veronese e Bussolengo ed all'azienda agricola Monteci Viticoltori di Arcè di Pescantina». «Siamo orgogliosi e soddisfatti - pro-

segue il sindaco di Dolcè Luca Manzelli - di ospitare anche quest’anno una manifestazione cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più importanti nel panorama mondiale. Ringrazio le associazioni di volontariato del nostro Comune che si prodigano per la riuscita dell’Adigemarathon». Domenica 20 ottobre sull’Adige alle ore 10 si confronteranno oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano Borghetto d’Avio da Pescantina. Particolare è la categoria Sup, Stand Up Paddler, composta da pagaiatori che partiranno da Dolcè in piedi su una “tavola” tipo quella del più popo-

VILLAFRANCA / IL NEGOZIO

Nasce “TuttoGiardino” Il Consorzio Agrario Lombardo Veneto ha inaugurato, il 14 settembre scorso, la nuova Agenzia di Villafranca di Verona (in via Dossi Prabiano 88 - ang. SP 24) e l’annesso negozio TuttoGiardino. La nuova agenzia è già diventata il punto di riferimento logistico del comparto agricolo villafranchese e dei comuni limitrofi, e servirà presto anche l’area di Valeggio sul Mincio. La nuova struttura vanta una superficie coperta di oltre 2.000 mq e un’area esterna di 6.400 mq. Frutto della proficua collaborazione tra CALV e l’Amministrazione comunale, la nuova sede subentra alla

vecchia agenzia situata in centro a Villafranca. A coordinare le attività della struttura, Gianni Garagna, Damiano Leoni e il loro staff. Con l’agenzia di Villafranca, salgono a 63 le strutture commerciali CALV, dislocate tra le province di Verona, Vicenza, Mantova e Brescia. Claudio Valente – Presidente CALV: «L’inaugurazione dell’Agenzia di Villafranca è un ulteriore segnale della proattività messa in campo dal Consorzio Agrario Lombardo Veneto. Questa problematica fase congiunturale ha investito anche l’agricoltura (PIL di settore 2012 – 4,4%) e non

sono mancate le difficoltà a causa dell’andamento meteo primaverile. Nonostante ciò, il comparto può lavorare bene, rafforzando tutte le filiere produttive». I festeggiamenti sono iniziati con il taglio del nastro, a seguire la visita delle strutture e un aperitivo caratterizzato dalle migliori produzioni del Consorzio Agrario Lombardo Veneto, in presenza di tutta la cittadinanza invitata. All’inaugurazione ha partecipato anche il Sindaco Mario Faccioli, che ha fortemente voluto presenziare per dimostrare la propria vicinanza al comparto agricolo locale e per sottolineare l’importanza dell’evento per il territorio.

BUSSOLENGO

A scuola di bonsai È stato un incontro interessantissimo quello che si è svolto ad inizio mese presso un noto vivaio di Bussolengo, dove il Maestro bonsai Tiziano Zanini ha entusiasmato i presenti con le sue parole, i gesti amorevoli, la cura e il rispetto che nutre da sempre per la nobile arte orientale di coltivare alberi in un vaso. Alla domanda di uno spettatore, se fosse difficile coltivare bonsai, Zanini ha risposto che: «prendersi cura di un bonsai è una vera e propria arte, che nasce da dentro, per il

Tiziano Zanini

desiderio di entrare in sinergia con un albero che si nutre delle tue attenzioni e il tuo modo personale di comunicare con lo stesso. Coltivare bonsai è come amare qualcuno: bisogna assicurare sempre costanza, amore e rispetto». Tiziano Zanini ha frequentato l'università Bonsai Crespi di Parapiago per tre anni, ed è stata un'esperienza fondamentale per la sua competenza e crescita professionale, perché in quei luoghi - come lui stesso sostiene - s'insegna il rispetto per la natura e l'importanza di domare la fretta. «Un bonsai è un'esperienza di vita personale. Ad ognuno trasmette una propria emozione. Un albero in vaso riesce a comunicare con chi si prende cura di lui attraverso i suoi colori, le foglie e quel bisogno silenzioso, quando gli passi accanto, di fermarti con orgoglio ad ammirarlo, perché sai che la sua vitalità dipende da quanto - conclude Zanini- amore saprai riservargli nel tempo». Tiziano Zanini sarà lieto di accogliervi con la sua gentile disponibilità e competenza durante il mese di novembre presso la Flower di Bussolengo - per incuriosirvi ed appassionarvi all'affascinante mondo dei bonsai. G.I.

lare surf. Un’ora dopo la partenza degli agonisti almeno 500 canoisti amatori partiranno dall’isola di Dolcè con lo stesso obiettivo di raggiungere Pescantina dopo 20 chilometri. Con loro al via anche gli equipaggi del rafting. Lungo l’Adige quasi 400 volontari saranno impegnati nei vari servizi di supporto alla manifestazione e per garantire la sicurezza. A Pescantina sarà allestita in zona arrivo l’ormai tradizio-

nale mostra-mercato di canoe e materiale tecnico alla quale partecipano affermate aziende italiane e straniere. Inoltre è previsto

l’”angolo dell’usato” nel quale i canoisti possono vendere o scambiare canoe e altro materiale. Lino Cattabianchi

VALPOLICELLA BENACO BANCA Valpolicella Benaco Banca, la nuova realtà bancaria originata dalla fusione di due BCC, Banca Valpolicella e Benaco Banca, fa il punto della situazione. Il presidente Gianmaria Tommasi e il vicepresidente Franco Ferrarini tracciano il bilancio dopo sei mesi di attività. «La fusione fra le due banche – sostiene Tommasi - nasce dalla convinzione che operare insieme facilita e migliora le nostre attività, ci permette di erogare servizi migliori e più efficienti». La raccolta diretta è aumentata di un 3% circa, passando dai 333 milioni di euro del dicembre 2012 ai 343 milioni del giugno 2013. Più o meno invariati sono rimasti gli impieghi, che si attestano sui 300 milioni. Anche la raccolta indiretta è rimasta pressoché invariata, attestandosi sui 115 milioni di euro. L’utile di semestre è stato di Gianmaria Tommasi oltre 700 mila euro, con un grosso accantonamento a fondo rischi. «Siamo soddisfatti della fusione – riprende Tommasi -. Prima di tutto, abbiamo preso atto con soddisfazione della disponibilità alla collaborazione e alla integrazione del nostro personale. E questa collaborazione fra le nostre due squadre è stata ed è eccellente. Ne approfitto per ringraziare pubblicamente tutti. Si è reso necessario cambiare il sistema informatico per la ex-Benaco, il che ha comportato qualche disagio, che si è cercato di risolvere celermente con soddisfazione generale». «Quello che più ci piace – conclude Ferrarini - è vedere che lo spirito, le idealità, le finalità dell’operare delle due banche si sono dimostrate coincidenti: stiamo verificando ogni giorno che ciò per cui le due banche, singolarmente operavano, insieme può essere meglio perseguito. Scegliere il meglio delle due esperienze senza alcuna riserva mentale non è uno slogan, ma è quello che abbiamo sempre detto di voler fare e che stiamo facendo. L’obiettivo il “benFranco Ferrarini essere” delle nostre comunità».

FESTA PROVINCIALE

Sergi e Sergie a rapporto Torna puntuale la festa provinciale dei Sergi e delle Sergie. Un appuntamento che si ripete ormai da 13 anni. "Sergio chiama Sergio" è il motto da sempre adottato che equivale a dire: "Se ti chiami Sergio non puoi mancare! Se conosci un Sergio invitalo a partecipare!" Due le novità che distinguono questa tredicesima edizione rispetto alle precedenti. Il Comitato organizzatore, infatti, ha accolto favorevolmente le richieste di tanti Sergi sparsi in tutta la nostra provincia per cui quest'anno l'appuntamento è previsto per dome-

nica alle 12,30 e non più per il sabato sera come nel passato. Si è voluto così eliminare alcune difficoltà oggettive (probabilità di nebbie, necessità di rincasare con il buio ecc ... ) che per molti che magari arrivavano da lontano avrebbe potuto costituire un problema. La seconda novità é quella che quest'anno possono partecipare al pranzo, oltre ai Sergi e le Sergie, anche le mogli e i mariti, o amici simpatizzanti (magari astemi!). Da alcuni anni, durante la festa, viene conferito un attestato di Gran Servitore a quei Sergi che, per i successi

conseguiti nella loro attività imprenditoriale, artistica o sportiva, hanno contribuito a divulgare anche in campo nazionale questo nome. Allo stesso tempo verrà assegnato un riconoscimento particolare a quei genitori che nel corso dell'ultimo anno hanno iscritto all'anagrafe con il nome Sergio il loro neonato. Inoltre, come ormai tradizione, tutto ciò che viene ricavato durante i festeggiamenti verrà investito in un aiuto concreto per quanti ne hanno più bisogno. Per partecipare: 347.0372113


Cronache

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BUSSOLENGO. Il sindaco Bianchi interviene con alcuni chiarimenti

IPAB / LA FESTA

La questione Ipab entra in Consiglio

Boscaini visita i “nonni”

Stop alle polemiche: la nuova casa di riposo potrebbe essere pronta per la fine dell’anno. Interviene il sindaco Paola Boscani sulle vicende che hanno portato alle dimissioni del presidente Luca Cavattoni e dei consiglieri di amministrazione Laura Danzi e Massimo Zocca. «Gli arredi sono in corso di montaggio e le pratiche per il collaudo e le autorizzazioni in via di espletamento. Se tutto questo va a buon fine, ci potrebbe essere il trasferimento degli ospiti nella nuova struttura» - spiega il sindaco. La vicenda è arrivata in Consiglio, dove si sono confrontate due mozioni: “Apriamo finalmente la casa di riposo” presentata da Massimo Girelli e “Salviamo la casa di riposo”, proposta dal sindaco. La prima, incentrata sulla necessità di trasferire all’Ipab la proprietà del nuovo immobile della casa di riposo in via Paolo Veronese, è stata respinta con 11 voti contro 6. Il sindaco ha poi illustrato la sua mozione “Salviamo La casa di riposo” ribadendo che «non è stato interrotto l’iter degli uffici per arrivare all’apertura della casa di riposo» e puntando il dito sulla situazione del bilancio

della casa di riposo, alla base della sua richiesta di commissariamento dell’Ipab. «Non si tratta di privatizzare – ha spiegato -, ma di tutelare un bene pubblico. Bisogna fare chiarezza sulla situazione economica prima di nominare il nuovo Consiglio di amministrazione (quello in carica si è dimesso l’11 settembre scorso, ndr.). E’ assurdo, inoltre, trasferire un immobile di valore ed è più logico che lo stabile resti al Comune e non vada ad un ente fragile come l’Ipab, che potrà essere sciolto. Prima di definire la cessione dell’immobile ad un istituto in difficoltà voglio vederci chiaro». Ha ribadito l’assessore ai servi-

zi sociali Stefania Ridolfi: «I conti dell’Ipab non ci sono piaciuti, ma di aumenti delle rette non se ne parla». «La situazione della casa di riposo è tutt’altro che disastrosa – hanno obiettato Ceschi e Bassi - e l’Ipab andrà in avanzo di bilancio quando sarà nella sede nuova. Il passivo del 2011 è dovuto alla minore quantità di quote regionali. Non ci sono le motivazioni per il commissariamento». Sull’ipotesi di recesso dall’accordo di programma tra Comune, Ulss 22, Regione e Ipab, richiesto nella mozione del sindaco è intervenuto Giorgio Beccherle proponendo una “procedura di mediazione”. Ed è stata la

LA CONSEGNA

Costituzione ai diciottenni Il sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini, ha consegnato una copia firmata della Costituzione ai ragazzi del 1995 che hanno già compiuto o compiranno antro l’anno i 18 anni. «Questa cerimonia, d’accordo con l’assessore alla pubblica istruzione Cristiano Fontana, –ha spiegato il sindaco- abbiamo deciso di collocarla quest’anno, il primo del nostro insediamento, l’ultimo fine settimana prima dell’inizio della scuola, ma dall’anno prossimo si terrà il 2 giugno, festa della Repubblica. E’ un segno che l’amministrazione vuole dare ai giovani per cominciare con loro un percorso di educazione al senso civico e alla piena responsabilità civile. E’ un gesto – spiega Boscaini - che credo significativo da parte dello loro comunità di appartenenza. Un segnale per dire a questi ragazzi e ragazze che ci sta a cuore il loro futuro. I 18 anni sono un traguardo importante e anche un punto di par-

tenza verso la loro realizzazione come persone, integrate nel lavoro e nella società, capaci di coltivare passioni e affetti. Con la maggiore età si acquisisce la capacità di agire autonomamente e di conseguenza si acquisiscono diritti civili e politici. Si entra a far parte della società adulta, con l’assunzione di doveri, responsabilità e impegno civile: il nostro benvenuto si esprime attraverso i valori espressi dalla Costituzione». Nella stessa occasione sono stati consegnati i diplomi di merito a Irene Boato, Greta Donatoni, Samuel Giovanni Fasoli e Barbara Rigoni, quattro alunni delle scuole medie “L. Da Vinci” che hanno conseguito il 10 e lode all’esame di stato di terza media. «Sono orgogliosa di tutti i miei ragazzi – ha commentato la dirigente scolastica Morena Pedrotti - ma particolarmente di questi quattro che si sono distinti alla fine del loro percorso». L.C.

Il sindaco Boscaini consegna la Costituzione

linea che alla fine ha prevalso con l’emendamento proposto da Barbara Setti, accettato dalla maggioranza. L’emendamento parla di “rinegoziare l’accordo di programma”, mentre è caduto il secondo punto del bando per l’affidamento della gestione della casa di riposo per il triennio 2014/2016 con facoltà di prolungamento per il 2017. La mozione del sindaco ha raccolto i voti della maggioranza e di Barbara Setti; contrari Andrea Bassi (Lega nord), Giovanni Amantia (Pdl), Massimo Girelli (Lista Girelli) e Stefano Ceschi (Lista Ceschi), mentre Giorgio Beccherle (Lista Tosi) non ha partecipato al voto. «Siamo riusciti a convincere il Consiglio che una soluzione c'era e si poteva trovare anche insieme – commenta l’esponente grillina, Barbara Setti -. Avevamo anche noi individuato le perplessità del sindaco, ma non ne condividevamo le soluzioni». Lino Cattabianchi

«Grazie per tutto quello che avete fatto nella vostra vita, per i vostri figli, per i vostri nipoti». Con queste parole il sindaco Maria Paola Boscaini, con al suo fianco l’assessore ai Servizi Sociali, Stefania Ridolfi, ha salutato gli ospiti della casa di riposo IPAB in occasione della festa dei nonni. «Questa ricorrenza cade proprio giorno dedicato agli Angeli Custodi e questo ha un profondo significato - ha proseguito il sindaco - voi

nonni trasmettete l’esperienza in un modo diverso, siete testimonianze viventi. Dobbiamo creare momenti d’incontro tra voi e i bimbi e i ragazzi delle nostre scuole». Nel pomeriggio il sindaco Boscaini e l’assessore Ridolfi hanno incontrato, nel teatro parrocchiale, i nonni che frequentano l’Università Popolare Auser e quelli del Circolo Anziani FELNAC, nella sede di via Paolo Veronese.

FESTA PARROCCHIALE. Pellissier ospite d’onore A Bussolengo, nell'ambito della festa parrocchiale di Cristo Risorto è intervenuto il capitano del Chievo Verona, Sergio Pellissier, invitato da due tifosissimi, Graziella e Fausto che hanno pensato bene di portare il loro idolo a rispondere alle domande dei tanti presenti mettendo in evidenza lo slogan che contraddistingue questo campione del nostro calcio: “Campione nello sport, campione nella vita”. «Dopo quasi un’ora di domande, a volte anche provocatorie – commenta Lucio Bonadimani che ha moderato l’incontro -, Pellissier dimostrando tutta la sua pacatezza, modestia e una grande lealtà d’animo, doti non comuni nel mondo che lo circonda, ha salutato tutti firmando decine di autografi e dimostrando ancora una volta tutta la sua disponibilità». La serata, accompagnata dalle caricature del bussolenghese doc, Bruno Prosdocimi, è terminata con grande soddisfazione degli organizzatori della festa parrocchiale. L.C.


Cronache

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BUSSOLENGO. Gli otto appartamenti ospiteranno chi è in difficoltà

DON GIOVANNI BERTI

Corte San Vito: progetto solidale

Una messa lunga 20 anni

Servizi di

Lino Cattabianchi E’ stato inaugurato il progetto “Corte San Vito” che riguarda il complesso abitativo addossato alla vecchia chiesa del Corno. «Questi otto appartamenti, di proprietà della parrocchia di San Vito al Mantico, erano gestiti dalla Caritas diocesana ed ora sono stati affidati alla cooperativa Spazio aperto di Bussolengo – spiega Nadia Gobbo, responsabile del progetto -. Sono destinati ad andare incontro a situazioni di persone che si trovano in difficoltà economica a reperire un alloggio sul mercato. Per questo la cooperativa Spazio aperto mette a loro disposizione gli appartamenti che sono bilocali per famiglie o monolocali». La situazione di questi inquilini viene costantemente monitorata, in sinergia con i servizi sociali dei Comuni. «Nella casa di San Vito, gestita dalla cooperativa sociale Spazio aperto commenta Stefania Ridolfi,

assessore ai servizi sociali del Comune di Bussolengo trovano posto persone e famiglie in situazioni di disagio. E’ un servizio utilissimo che risponde ad un bisogno abitativo di cui c’è grande necessità anche a Bussolengo, e specialmente anche perché le famiglie qui vengono seguite individualmente. Il Comune è attento a queste presenze e a queste realtà positive e offre l’appoggio dei servizi sociali e degli educatori. Le situazioni problematiche, che ven-

gono evidenziate e portate a conoscenza, trovano qui una loro adeguata e soddisfacente soluzione. Il canone equo praticato dalla cooperativa Spazio aperto consente di dare normalità a situazioni spesso di notevole disagio». Gli inquilini corrispondono una cifra mensile di 250 euro per le spese generali e la manutenzione. «Il progetto che abbiamo lanciato –precisa Nadia Gobbo -, oltre a dare soddisfazione al fondamentale diritto alla casa, consiste anche nel far

ritrovare a queste persone uno spirito di solidarietà, come succedeva nelle corti. Ogni settimana ricevono una visita per verificare le condizioni dell’appartamento e fare il punto della situazione. Ci sono casi che possono trovare una loro integrazione e un ascolto prima impensabile». Conclude la presidente di Spazio aperto, Lucia Zanoni: «Lo spirito che anima la nostra cooperativa è rivolto essenzialmente a dare una risposta ai bisogni delle persone in difficoltà. Il progetto degli 8 appartamenti in località Corno rientra pienamente nelle finalità di solidarietà sociale alle persone in stato di bisogno, grazie anche collaborazione con enti come la Caritas che ci ha affidato lo stabile in comodato gratuito. La sinergia fra un ente no profit come il nostro e la Caritas è sostenuta da questa volontà reciproca di portare avanti un progetto come questo». Lino Cattabianchi

L’INIZIATIVA DEI DONATORI

Il tamburello “veste” Avis L’Avis comunale di Bussolengo per il tamburello. «Questa è un’altra delle nostre iniziative – spiega il presidente Germano Silvestri - mirate a sostenere gli sport minori, specialmente se sono praticati dai giovani. Per questo abbiamo deciso di dotare delle divise la squadra giovanile dell’Asdt Tamburello di Settimo, dove attualmente militano molti ragazzi di Bussolengo». I giovani della squadra allievi sono Nicolas Gottoli, Luca Morando, Alessandro Trevisani, Lorenzo Gorgoni, Francesco Galdiolo, Sebastiano Dall’Ora, Giacomo Bombardelli e Mattia Stagnotti. Gli atleti sono seguiti e allenati dal Orfeo Biasi che si avvale anche degli

accompagnatori Paolino Arduini e Lorenzo Morando. «E’ un peccato – continua Silvestri - che questa disciplina sportiva che ha dato tanto al paese sia dovuta emigrare da Bussolengo a Settimo». Questa attività sportiva è stata praticata in paese fin dagli anni ’30 nel piazzale di San Valentino. Sul piano dei risultati sportivi si contano sette scudetti nella massima serie: due con la denominazione Virtus Bussolengo nel 1957/ 1958; tre dal 1980 al 1983 con il Maria Pia Bussolengo, e due nel biennio 1985/86, con il nome Bussolengo Centro carni Vallagarina. «Questi risultati importanti – continua Silvestri - costituiscono un capitolo significativo

della storia sportiva di Bussolengo. Da qui il nostro impegno. Un ringraziamento particolare all’attuale presidente dell’Asdt Settimo, Claudio Benico, per il suo

lavoro costante e disinteressato. Ringrazio anche tutti coloro che, volontariamente, seguono i nostri ragazzi in questa disciplina bella e appassionante».

La squadra allievi Asdt Settimo

NOTIZIE IN BREVE (L.C.) NASCE “PIÙ CHE AMICI”. E’ nato a Bussolengo il gruppo “Più che amici”. L’esperienza è nata durante il pellegrinaggio a Lourdes che ogni anno viene organizzato dall’Unitalsi. Durante questo periodo i ragazzi dai 18 ai 25 anni si sono messi a servizio dei disabili e degli ammalati. Una volta tornati a casa si sono chiesti come continuare a vivere questa esperienza anche a Bussolengo, nel loro paese. Per questo motivo questo gruppo di giovani ha pensato di proporre incontri e uscite tra giovani che vivono difficoltà, sia disabili fisici che sociali, e loro coetanei, superando le barriere dell’indifferenza ancora prima di quelle architettoniche. ADDIO A ROBERTO CIRESA. Una folla commossa ha dato l’estremo addio al bussolenghese Roberto Ciresa, scomparso a 51 anni per un male incurabile. Consigliere comunale uscente della Lega nord in Consiglio comunale, Ciresa era stato eletto la prima volta il 20 novembre del 1994 nella prima amministrazione di Lino Venturini. Si era ripresentato nel 2003 con Alviano Mazzi ed aveva ricoperto la carica di presidente della Commissione urbanistica. Nel 2008 era stato rieletto per la terza volta. Era stato tra i fondatori dell’Agespha, l’Associazione dei genitori e sostenitori dei portatori di Handicap e aveva continuato il suo impegno a favore dei diversamente abili nel suo incarico di assessore e con la sua attività di consigliere comunale. In Consiglio, Ciresa è stato ricordato con un minuto di silenzio.

Vent’anni di messa per don Giovanni Berti, parroco di Cristo Risorto, la comunità nata oltre la Gardesana per raccogliere tutta la gente che abita nei quartieri nuovi del paese. Con Don Piergiorgio Soardo, parroco moderatore, don Giovanni segue l’attività dei gruppi giovani ed è al centro di tante iniziative. Una vocazione quella di “don Gioba”, nata 27 anni fa, a 19 anni, durante l’ultimo anno del liceo. Ordinato il 29 maggio del 1993, dopo i sette anni di formazione in seminario, don Giovanni è stato nella comunità di Albaredo («la prima volta che ci sono andato ho sbagliato strada e mi sono trovato su una stradina di campagna con due profondi fossati per l’irrigazione ai due lati della stretta carreggiata» racconta), poi a Borgo Trento, Borgo Roma e infine a Pozzo di San Giovanni Lupatoto («sono passato dalla Tomba al pozzo» commenta autoironico). Cappellano per un anno alla Pia Opera Ciccarelli, è stato accompagnato in quell’esperienza da don Carlo Vinco. E nel 2008, l’approdo a Cristo risorto «la parrocchia nuova del mio paese». Sì, perché don Giovanni è “busolengàto de sòca”. Qui lavora con don Piergiorgio e don Gabriele Bordoni. «Quella sera del 1986 – ricorda - quando dovevo dire una cosa importante ai miei genitori Pietro ed Emilia, non era la richiesta di una macchina nuova. Era qualcosa che aveva a che fare con la strada, non quella asfaltata, ma quella della vita». E’ a loro che don Giovanni rivolge il suo pensiero finale: «Non posso non riconoscere che dai miei genitori ho ricevuto un modo di stare con Dio così sereno e positivo che fa da base a tutto quello che poi ho costruito sopra e che ancora rimane nelle fondamenta del mio essere e fare il prete negli ultimi 20 anni...e sono sicuro anche oltre». Applausi dalla comunità di Cristo Risorto e auguri dalla famiglia di Verona Fedele per altri Don Giovanni Berti venti anni di pienezza con le sorelle sacerdotale.

PARI OPPORTUNITÀ

Nuova Consulta Si è insediata a Bussolengo la nuova Consulta per le pari opportunità tra uomo e donna presieduta da Katia Facci, consigliere comunale e incaricata alla Cultura e Pari Opportunità. Facci coadiuva in queste attività l’assessore Cristiano Fontana. Gli altri componenti di questa consulta sono: Sara Girelli, Maria Genco, Barbara Parisotto e Lidia Fontanella. Oltre a Moyra Girelli ed Emanuel Donatelli, che hanno fatto parte della precedente Consulta per le pari opportunità. «Affrontiamo questo impegno con molto entusiasmo – ha detto la presidente Katia Facci-. L’attività della nuova Consulta per le pari opportunità tra uomo e donna sarà nel segno della continuità. Continueremo pertanto a lavorare nel solco di chi ci ha preceduto in questo compito. La priorità sarà senz’altro la formazione a 360° partendo dai bimbi e dai ragazzi che frequentano le nostre scuole e coinvolgendo pure le varie fasce d’età degli adulti. L’obiettivo è anche di concretizzare proposte positive e iniziative che sensibilizzino la popolazione sul tema delle pari opportunità e della serena e proficua convivenza. Questo si potrà realizzare anche coinvolgendo i Comuni contermini. Intanto è partito un progetto dei Servizi Sociali del Comune di Bussolengo che riguarda i padri separati e la conciliazione familiare».


Cronache

Ottobre 2013 PESCANTINA. Partecipata cerimonia in memoria dello storico monumento

Balconi ricorda gli ex Internati Partecipata celebrazione del 47° anniversario del monumento agli ex Internati di Balconi, nel segno di una tradizione che ormai sta raggiungendo il mezzo secolo ininterrotto di presenze, alla terza domenica di settembre. Anche il commissario straordinario Rose Maria Machinè ha fortemente voluto la cerimonia al monumento come segno di continuità con quanto di meglio il paese di Pescantina ha espresso nella sua storia recente. E cioè l’accoglienza nei confronti dei reduci che dal 1945 al 1947 arrivarono a Balconi in 700mila con le tradotte e trovarono per la prima volta un pane, un volto e un conforto umano alle miserie della guerra e alle sofferenze patite. Questi racconti si sono inseguiti nelle testimonianze di Vittore Bocchetta, Ines Figini che, intervistati da Giuseppe Paleari, alla fine della parte ufficiale della cerimonia, hanno raccontato il loro calvario. «All’interno dei lager non c’era solidarietà – ha ricordato Bocchetta, 95 anni portati con lucidità, deportato a Flosemburg (matricola 21.631) e poi a Hersbruck -: si aspettava solo che morisse un prigioniero vicino di posto per poter avere del pane in più. Mors tua, vita mea: questa era l’inumanità del lager. Il resto è retorica. Perdonare? Io perdono se c’è il penti-

Machnè e Ciro Ferrari al Monumento foto di Elisa Vinco

mento, se si è disposti a non fare più quello che si è fatto. No, non ho perdonato». Ines Figini di Como classe 1922, arrestata nel 1944, alla fine del suo martirio nei lager di Mauthausen, Auschwitz-Birkenau, Ravensbruck, arriva a Pescantina su un’autocolonna inglese, dopo quattro mesi di ospedale per il tifo. Ecco il suo racconto: «Mi hanno dato una pastina in brodo: era da mesi che non vedevo una cosa simile. E poi due pani bianchi: li ho nascosti per portarli a casa. Un’accoglienza stupenda: solo chi ha vissuto il degrado umano può capire. Ho perdonato perché solo col

perdono riesci a trovare una risposta di pace e serenità e capire la sofferenza degli altri. E’ il messaggio che porto nelle scuole, col nome di Pescantina nel cuore». I primi tempi del campo di Balconi sono stati ricordati da Alda Fasoli, allora giovane laureata e presidente dell’Azione cattolica femminile. «Fu con quelle ragazze – ha raccontato Alda, presente con le volontarie del Campo reduci Gina Fumaneri, Rosa Righetti e Argia Rizzotti che iniziò questa straordinaria impresa. Col dottor Antonio Zenati, presidente del Cnl e con il forte impulso di mons. Luigi Castagna

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Il Ponte non verrà chiuso» Sta circolando la voce della probabile chiusura del ponte che collega Arcè a Bussolengo. Per cercare di capire meglio e conoscere lo stato dei fatti, ho deciso di chiedere un appuntamento con il commissario prefettizio Rose Maria Machinè. Dopo pochi giorni, sono stato contattato. Un dialogo cordiale in cui al commissario ho esposto l'importanza che questo collegamento ha per la frazione di Arcè e per le frazioni vicine. Molte persone hanno esigenza di spostarsi a Bussolengo anche per la presenza del vicino ospedale. Ho ricevuto assicurazione che il ponte non verrà chiuso al traffico auto ma che in accordo con il Comune di Bussolengo si è attivata la procedura per aumentare la sicurezza almeno parzialmente di alcuni elementi della struttura e quella è importante riuscire a farla. I parapetti erano già stati oggetto di progetto e di preManuel Fornaser ventivazione un anno fa perché effettivamente hanno bisogno di una sistemazione. Anni fa inoltre era stato fatto un monitoraggio statico per vedere lo stato di conservazione della struttura. Ho concluso sottolineando ancora quanto sia importante tenere attivo questo collegamento, sia alle auto che a bici e pedoni. Le auto altrimenti sarebbero costrette a percorrere la superstrada o il ponte di Pescantina andando ad intensificare ulteriormente via Ponte che è una via già trafficata e stretta. Manuel Fornaser

fu avviata l’attività di accoglienza dove poi arrivarono la Croce Rossa, la Poa, l’Esercito e dove confluivano i parroci delle regioni vicine ad aspettare gli arrivi e a portare a casa i prigionieri. Non avevamo molti mezzi, ma con l’aiuto di molte persone siamo riusciti a far fronte a quegli immani problemi. E’ stata una risposta corale del paese. Per avvisare che arrivavano le tradotte avevamo solo un disco “Mamma son tanto felice” che veniva suonato dagli altoparlanti e poi cantato in lacrime da chi arrivava». Alla cerimonia hanno partecipato i cori Monti Lessini e La Resela, uniti sotto la direzione del maestro Dante Savoia, e hanno cantato “Mamma son tanto felice” che veniva suonata all’arrivo dei convogli. Menzione speciale per il cerimoniere Ciro Ferrari che ha seguito tutto l’evento sul piano organizzativo. «Una cerimonia densa di storia e di dolore» - ha sottolineato il commis-

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L’INTERVENTO DEGLI ALUNNI In occasione del 47° anniversario della solenne inaugurazione del monumento agli ex Internati di Balconi, ha preso la parola Luca Piran, ex alunno della scuola secondaria di primo grado di Ospedaletto, che ha sintetizzato il lavoro svolto lo scorso anno in occasione del Giorno della Memoria nonché l'esperienza vissuta nel viaggio di studio in Germania anche con l'obiettivo di consegnare, come dono prezioso, questi approfondimenti culturali ai ragazzi del primo ciclo di istruzione. Sono seguiti gli interventi di Elena Dal Dosso in rappresentanza della classe 5°, Ettore Fasoli in rappresentanza della classe 5B, Sofia Soardi in rappresentanza della classe 5C che hanno letto il brano "Il posto delle stelle è il cielo", tratto dal libro "Paura sotto le stelle" di Hoeshandt Jo e Kang Johanna nel quale si evince il monito che "quando si staccano le stelle dal cielo per cucirle sulle giacche capitano solo disgrazie". Il lavoro dei ragazzi, coordinato dalla dirigente scolastica Elisabetta Peroni, si è concretizzato in un calendario di disegni dedicato al tema della memoria, «il cui progetto – ha sintetizzato il commissario Rose Maria Machinè - dovrà sicuramente essere ripreso». sario Rose Mara Machinè. «Questo monumento – ha aggiunto il prefetto Perla Stancari, che è un’assidua presenza a Pescantina emana un simbolismo come pochi: racconta l’inutilità delle guerre frutto dell’arroganza». «Un luogo di

incontro tra la sofferenza e la solidarietà semplice della gente di Pescantina che apre il cuore alla speranza» - ha ricordato mons. Giancarlo Grandis, durante l’omelia. Lino Cattabianchi


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PESCANTINA. Bilancio positivo per l’evento benefico Let’s Rock Betlemme

BALCONI

Musica, giovani e tanta solidarietà

Gli avisini festeggiano

Bilancio positivo per “Let’s rock Betlemme”, la rassegna di musica giovanile che si è svolta sul piazzale del duomo San Lorenzo a Pescantina. L’evento aveva come preciso obiettivo la beneficenza a favore del progetto “Un goal per un campo da calcio a Betlemme”, portato avanti dalla nazionale calcio preti. Il torneo se lo sono aggiudicati, grazie ad una splendida performance, gli ex giocatori dell’Hellas Verona, nei quali hanno esordito due giocatori di esperienza come Damiano Tommasi e Nico Penzo. Non da meno sono stati i sacerdoti arrivati, secondi, e le altre due squadre che hanno disputato ottime gare e prestazioni agonistiche. Lo spettacolo sul piazzale del duomo San Lorenzo ha richiamato un numeroso pubblico che ha potuto apprezzare il corpo di ballo del “Ctg. di Balconi”, i Risin’ Avenue, Traccia 24. Al termine di questi esibizioni sono saliti sul palco “The Sun”, il gruppo vicentino che sta spopolando in tutta Italia. «La gioia più bella della serata – spiega Luca Zamboni, che ha organizzato l’evento - non è stato solo vedere la grande affluenza di persone, si contavano infatti attorno alle 2500 persone nel piazzale del duomo, o l’entusiasmo dei gruppi che si sono esibiti; quanto la coesione che vi era tra tutto lo staff. Si è creata una vera e

Presso la baita Alpina don Silvio Tonolli di Arcè, fanno bella mostra due zucche record coltivate dal capogruppo degli Alpini Renato Ambrosi. La più piccola sopra e sotto la più grande! Con quest'ultima il risotto per il gruppo e alcuni amici alpini è garantito!

grande disponibilità donata, grazie anche alla sua esperienza di grandi eventi musicali». Il ricavato da destinare al progetto è stato di 300 euro. Conclude Zamboni: «Se il ricavato non è molto, è stato bello vedere quanto si possa fare tra giovani e adulti della parrocchia. Abbiamo tra le mani un grande potenziale, persone con un cuore grande, voglia di donarsi per amore. Arrivederci al prossimo anno, ancora pronti a stupire; se quest’anno è stata “Let’s Rock Betlemme”, l’anno prossimo sarà “ Let’s Rock…”». Lino Cattabianchi

In occasione dalla 33° Festa del donatore, l’Avis di Balconi, durante il pranzo preparato al Centro polifunzionale, ha consegnato le benemerenze per le donazioni effettuate fino a giugno 2013. Benemerenza in rame (8 donazioni oppure 6 in tre anni) a Anna Maria Agnoli, Barrera San Pe Liuva, Ornella Benico, Claudia Dall'Ora, Tiziano Iardino, Monica Padovani, Luca Righetti, Alberto Soardo, Simone Spizzica. Benemerenza in argento (16 donazioni oppure 12 in 5 anni) a Andrea Avogadri, Davide Chesini, Giorgia Coato, Marco Gasparini, Nicola Marcoli, Matteo Olivetti, Sara Pachera, Federica Sanzone. Benemerenza in argento dorato (36 donazioni oppure 24 in 10 anni) a Stefano Boscaini, Sabrina Ceradini, Fabiano Fagioli, Laura Fusina, Claudia Spada, America Tezza. Benemerenza in oro (50 donazioni oppure 40 in 20 anni) a Vittorio Fanelli, Gianantonio Ferrari, Mauro Ferrari, Angelo Donatelli. Benemerenza in oro con rubino (75 donazioni oppure 60 in 30 anni) a Angelo Donatelli. Benemerenza in oro con smeraldo per 100 Donazioni a Fabrizia Adamoli. L.C.

L’INAUGURAZIONE

Il club di Forza Italia propria sagra grazie anche alla collaborazione di alcune associazioni come le parrocchie di Volargne e Sona, che hanno messo a disposizione tavole e gazebi, il gruppo Alpini di Pescantina e il “Canoa club di Pescantina”, che hanno messo a disposizione piastre friggitrici. Ci sentiamo di ringraziare fortemente Paolo Zenorini per la disponibilità nell’aiutare tutto lo staff fornendo anche varie attrezzature, ed in egual maniera Diego Fornaser per la

E’ stato inaugurato il primo club di Forza Italia a Pescantina. Per l'occasione è stato organizzato un gazebo, promosso da Manuel Fornaser assieme a molti amministratori, al quale si sono recati molti simpatizzanti che hanno lasciato la loro adesione. Il progetto di Forza Italia prende sempre più corpo anche nel veronese, che vede sorgere club in diverse parti della Provincia di Verona. Dopo il via lanciato dal capogruppo provinciale Alberto Bozza, con l'annuncio del primo club a Verona, molte sono state le risposte positive nei Comuni di Pescantina, San Bonifacio, Colognola ai Colli, Villafranca, Oppeano, Legnago. Un ritorno al futuro e ad un progetto che ridia concretezza e credibilità all'azione politica di molte persone che hanno sposato con entusiasmo l'annuncio dato da Berlusconi nei giorni scorsi. «È una iniziativa - spiega Fornaser - voluta per avvicinare politicamente le persone moderate e che hanno volontà di mettersi a disposizione del proprio territorio a servizio del paese e per i cittadini di Pescantina. Il nuovo club di Forza Italia sarà formato da un gruppo di persone che già oggi è impegnato nel portare avanti attività di carattere sociale con una presenza continua tra la gente, trasferendo agli uffici di competenza del Comune tutte quelle segnalazioni che i cittadini fanno per aiutarli a risolvere i problemi. Tuttora, come ex amministratori, continuiamo ad incontrarci ogni settimana per discutere e per sviluppare nuove idee. Il club di Forza Italia di Pescantina intende sviluppare ulteriormente il dialogo in corso, con i referenti politici provinciali e regionali per avere un aiuto concreto nella attività da promuovere a Pescantina». L.C.

PROGETTO REBUS Continua il progetto Rebus, un acronimo che sta per “Recupero eccedenze beni utilizzabili solidalmente”. Lo porta avanti l’associazione Vivere con dignità onlus di Bussolengo in collaborazione con le Acli. «La crisi fa sentire i suoi effetti anche qui – spiega Anna Salomoni - e abbiamo colto l’occasione di una iniziativa delle Acli per mettere la nostra associazione a servizio di famiglie che non riescono a farcela. Questo progetto, inoltre, si pone come un’azione di cittadinanza attiva che contrasta lo spreco e mira a costruire una rete di solidarietà per favorire l’inclusione di persone ai margini della società o a rischio povertà». Una quindicina di volontari al mattino si reca a reperire le merci, specialmente frutta e verdura ai Mercati generali o in aziende agricole. Vengono anche raccolti libri e medicine. Al pomeriggio questi prodotti sono selezionati e il giorno dopo, distribuiti ad una trentina di famiglie che erano già sostenute in altre forme dalla Caritas. «Il mese di luglio – conclude Salomoni - è stato di rodaggio e tutto è funzionato a dovere. Il progetto sta proseguendo e potrà dare un piccolo, ma significativo, contributo a chi sta soffrendo maggiormente la crisi. Per migliorare il servizio cerchiamo ancora collaboratori sul territorio per riuscire ad ampliare la rete di distribuzione». L.C.


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POVEGLIANO. È partito il progetto per il reinserimento nel mondo del lavoro

VIA DOSSO REGGIO

Cittadine all’opera C’è Orientadonna

Aspettando l’asfaltatura

Servizi di

Claudio Gasparini E’ partito il progetto per favorire le pari opportunità nel mondo del lavoro a Povegliano Veronese. “Orientadonna” è un percorso d’informazione e orientamento rivolto alle cittadine che intendono rientrare nel mondo del lavo-

ro e desiderano mettere a fuoco i propri desideri professionali, capire com’è cambiato il mondo del lavoro e quali competenze è opportuno sviluppare per avere un profilo professionale aggiornato e adatto ai tempi, definire il proprio progetto lavorativo. La partecipazione agli incontri, organizzati in collaborazio-

ne con il Cosp Verona che si svolgono presso la sala civica “F.Savoldo” con cadenza settimanale, il giovedì dalle 20 alle 23 fino al 14 novembre, è gratuita. Sarà affrontato anche il tema dell’auto imprendito-

Laura Peretti

rialità per capire come trasformare i propri talenti in opportunità d’auto impiego. L’altro ambito d’intervento mira a raccogliere i bisogni organizzativi delle aziende che devono fare sintesi tra le necessità proprie e quelle dei dipendenti e rispettive famiglie. «Fare politiche per le pari opportunità e la famiglia significa anche capire e trovare possibili soluzioni, servizi che rispondano alle necessità delle aziende e delle persone che vi lavorano – sostiene l’assessore alla pubblica istruzione e alle politiche sociali Laura Peretti -. Abbiamo invitato ad un incontro le aziende del nostro territorio: le vogliamo conoscere, desideriamo che si confrontino tra loro e magari creino sinergia. In questo momento è la collaborazione che può aiutarci ad uscire dalle difficoltà». Per info Ufficio Cultura e Sport d.ssa Rossella Ciresola tel. 045.6334124 mail: cultura@comune.poveglianoveronese.vr.it

I lavori di rifacimento del manto stradale di via Dosso Reggio dovrebbero iniziare entro fine ottobre. L’intervento rientra negli stanziamenti che l’amministrazione comunale ha destinato alla manutenzione straordinaria dei manti stradali d’alcune strade del territorio. La strada interessata è una delle arterie più trafficate del circuito viario del comune. Rettilinea, lunga 1300 metri e larga otto comprese le banchine laterali, collega la zona industriale che si sviluppa su Via Azzano alla frazione Alpo del comune di Villafranca di Verona. Si presenta logorata e sgretolata con presenza di fessurazioni, buche e cedimenti. I necessari interventi di fresatura, asfaltatura, pulizia delle banchine laterali per consentire un maggior allontanamento delle acque dalla sede stradale costeranno 99 mila euro. «Il manto stradale – fa presente il sindaco Anna Maria Bigon – non è più in grado di sostenere le condizioni massime di sicurezza per il transito veicolare, l’intervento è perciò prioritario».

Via Dosso Reggio




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VILLAFRANCA. Cinquantatre bambini sono stati accolti alla base aerea

UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO

Visita al 3° Stormo ...dalla Bielorussia

Aule riaperte a Villafranca

Servizi di

Claudio Gasparini Grande accoglienza è stata riservata ai 53 bambini provenienti dai luoghi contaminati dal disastro nucleare di Chernobyl in visita il 18 settembre scorso al terzo Stormo dell’aeronautica militare di Villafranca. I visitatori, 36 femmine e 17 maschi, di età compresa dai 7 ai 10 anni, accompagnati dal vice sindaco di Sommacampagna Giuseppe Residori e dai presidenti dei comitati di Caselle, Mozzecane e Vigasio aderenti al progetto “Aiutiamoli a Vivere” promosso dall’omonima fondazione con sede a Terni, sono stati accolti dal comandante colonnello Marco Maistrello all’Air Terminal Operation Center dove due clown hanno allietato i presenti con scenette e giochi. Il programma è proseguito con la visita al gruppo servizi di supporto operativo e alla zona dedicata ai corsi di guida sicura per terminare con il pranzo presso il “ Vil-

laggio Azzurro”. «Siamo contenti e ci gratifica – ha evidenziato il comandante Maistrello – di svolgere questo tipo di attività, che portiamo avanti da anni, utile per i bambini; è nel nostro spirito collaborare a queste iniziative di volontariato e siamo soddisfatti, certo di interpretare il sentimento del personale coinvolto nell’iniziativa. E’ un volto diverso delle

forze armate a volte percepite in modo non del tutto corretto». Soddisfatti i responsabili dei comitati , Corrado Miglioranzi di Caselle, Luisa Malagò di Vigasio, Rosa Spinaroli di Mozzecane «accogliere questi bambini è un’esperienza entusiasmante , non vedi l’ora che arrivi l’anno successivo per rivederli o accoglierne altri; è gratificante per le famiglie e per i

bambini che donano tanto affetto e riconoscenza; bisogna provare l’accoglienza che fa bene a loro e a noi stessi». Natallia Machnach psicologa ed interprete del gruppo di Caselle da 11 anni accompagna i giovani. «Iniziativa estremamente positiva per i partecipanti che fa bene sotto tutti i punti di vista, contribuendo a rinvigorirli anche fisicamente».

Si torna a scuola con l’università del tempo libero organizzata dal comune con la collaborazione della Cooperativa Sociale Cultura e Valori, della Scuola Media “Don Allegri”, del circolo L. Massari Auser Villafranca ed il contributo del “vecchio” comitato degli iscritti con il quale «è stato individuato – evidenzia l’assessore alla cultura Maria Cordioli – il nuovo tema conduttore dell’anno: “Vincitori e Vinti”. La scelta segue quella dell’anno passato “la creazione dell’Universo” partecipato da un pubblico numeroso e molto interessato». Filosofia, Omeopatia, Storia di Villafranca, Marketing e pubblicità, Psicologia della memoria, Impariamo a conoscere le erbe sono le nuove proposte di quest’anno che si affiancano ai numerosi corsi già collaudati richiesti e graditi dagli “studenti”. Ce n’è per tutti i gusti. L’università del tempo libero è rivolta, come si evince, a tutti, non solo alla terza età. «Sono certa che i docenti sapranno trasmettere come sempre ai partecipanti il piacere del sapere con professionalità e competenza – conclude l’assessore Cordioli – sottolineando come l’UTL sia un modo per apprendere nozioni nuove ma anche di rispondere alla voglia di stare assieme e di socializzare».

Maria Cordioli

TROFEO CITTÀ DI MOZZECANE

DOSSOBUONO. Trofeo ALE’, tutti in bici

La carica dei 300 podisti

Pubblico numeroso ed entusiasta lungo il percorso di gara, partito dal piazzale delle piscine domenica 29 scorso, cui hanno partecipato 46 squadre di quattro atleti ciascuna provenienti dal Veneto e altre regioni in occasione del trofeo ALE’, 6° Memorial Trofeo Manessi e 4° Trofeo Amaranto De Angelis. Una gara ciclistica spettacolare organizzata dalla Polisportiva San Giorgio e dallo staff APG con il patrocinio del comune grazie anche alla disponibilità degli sponsor. Tre sono stati i giri per i maschi e due per le femmine del percorso di 9,5km, snodatosi dal piazzale delle piscine a Quaderni, Rosegaferro Dossi e ritorno. Si sono aggiudicati ai primi tre posti per le squadre femminili MCipollini Alè Rosa 2, Cycling division team 3 e MCipollini Alè Rosa 1. Per i maschi, che hanno percorso 28,5 km si sono imposti i team TGV, Bike placet Castelfranco Emilia e Avesani Verona. Cuore Rosa Pizzoletta, Olimpica Dossobuono 1 e Olimpica Dossobuono 2 sono state le tre squadre del comune di Villafranca di Verona.

Trecento atleti provenienti dal Veneto, Lombardia, Emilia e Trentino, hanno partecipato il 15 scorso al V trofeo città di Mozzecane organizzato dalla locale associazione sportiva Sei Per Correre. Nata sei anni fa, racconta il presidente Nicola Dal Grande «per passione per la corsa e maratone. Oltre la gara podistica di 10 chilometri abbiamo quest’anno inserito, come novità, l’evento non competitivo “Family Run” per dare la possibilità alle famiglie e a chi non ha voglia di confrontarsi con il cronometro di partecipare ad una camminata di 4 o 10 chilometri all’insegna della socializzazione e della solidarietà. Solidarietà in primo luogo intesa come donazione, per la quale tutti i partecipanti sono protagonisti, in quanto un euro della quota d’iscrizione è destinato alla Fondazione Casa Nazareth; noi come associazione

destiniamo parte del ricavato in beneficenza; inoltre con la Fidas, nostro partner, sensibilizziamo sull’importante tema della donazione del sangue». La gara podistica di Mozzecane è inserita nel circuito Verona con la corsa come tante altre, tipo la maratona di Verona. «Quest’anno – evidenzia il presidente Dal Grande – abbiamo avuto il riconoscimento come campionato provinciale di corse su strada da parte della Federazione Italiana d’Atletica Leg-

gera; il primo d’ogni categoria sarà campione provinciale e premiato a novembre in occasione della festa dell’atletica». Tra i partecipanti alla camminata anche il sindaco di Mozzecane Tomas Piccinini che ha rilevato «l’alto valore formativo ed aggregativo dello sport soprattutto per i giovani».

VILLAFRANCA. Bando Fondo locazioni 2011 E’ stata prorogata fino alle ore 12.30 del 31 ottobre la scadenza per presentare al comune la domanda relativa al bando “Fondo locazioni anno 2011” per richiedere un aiuto economico da parte delle famiglie che nell’anno 2011 erano titolari di contratto d’affitto. Le domande vanno presentate all’Ufficio Servizi Sociali da lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.30 ed il martedì dalle 15.30 alle 17.30. Bando e modulistica sono disponibili presso l’Unità stessa, presso la delegazione di Dossobuono e scaricabili dal sito www.comune.villafranca.vr.it. Info telefoniche: 045.6339180/123/177.

MOZZECANE / GRUPPI DI CAMMINO I Gruppi di cammino come proposta al miglioramento del benessere psico-fisico e sociale è l’iniziativa, proposta del dipartimento di prevenzione dell’Ussl 22 di Bussolengo in collaborazione con l’università di Verona, approvata con deliberazione della giunta comunale di Mozzecane nell’agosto scorso. Si tratta di un’attività organizzata, in cui un gruppo di persone si ritrova un paio di volte

la settimana almeno, per camminare lungo un percorso urbano o extra, inizialmente sotto la guida di uno specialista in scienze motorie e successivamente di un conduttore formato all’interno al gruppo, il così detto Walking Leader. Destinatari del piano sono gli adulti e gli anziani presenti sul territorio del comune. In relazione agli iscritti l’avvio del progetto è previsto verso fine mese

per proseguire fino alla fine dell’anno. «L’amministrazione – spiega il sindaco Tomas Piccinini – coordinerà la programmazione iniziale delle attività, agevolerà la formazione del gruppo, supporterà lo stesso dell’individuazione dei possibili percorsi anche attraverso il coinvolgimento della polizia municipale». Chi fosse interessato potrà rivolgersi all’ufficio Servizi alla Persona. Il sin-

daco Piccinini evidenzia come gli obiettivi della proposta siano «la socializzazione delle persone prevenendo in tal modo i fenomeni d’isolamento sociale, agevolando conseguentemente un atteggiamento di relazione attiva e lo sviluppo uno stile di vita sano, attraverso l’incremento dell’attività fisica quotidiana, utile a ridurre gli effetti dannosi della sedentarietà».


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SOMMACAMPAGNA. Il nuovo piano è in vigore dall’1 giugno 2013

IL TRASFERIMENTO

Novità e progetti del Pat approvato

Dalla cultura al sociale

Servizi di

Claudio Gasparini Il piano di assetto del territorio, Pat, del comune di Sommacampagna, definitivamente approvato, è in vigore dall’1 giugno scorso. Il documento programmatico ha fissato i criteri per il calcolo del contributo di sostenibilità che ogni iniziativa deve versare alle casse comunali per finanziare le opere pubbliche e per le manifestazioni di interesse da parte dei cittadini, enti o imprese per realizzare interventi edilizi sul territorio in conformità alle nuove previsioni urbanistiche. «Ne sono pervenute più di quaranta – comunica l’assessore all’edilizia privata, urbanistica e S.I.T. Romeo Montresor – in corso d’esame che, valutate in consiglio comunale per l’approvazione, potranno essere rese operative nel più breve tempo possibile». Novità in campo edilizio/urbanistico? «Il regolamento edilizio comunale è stato aggiornato alla normativa più recente e tra le novità prevede la possibilità di recupero e costru-

Romeo Montresor

zione dei sottotetti da adibire, a seconda delle caratteristiche che assumeranno, a deposito ripostiglio comunque agibile, ma anche a locale abitabile. Sarà così possibile sanare tante situa-

zioni pregresse ora al limite della illegittimità edilizia». Piani particolareggiati … «Sono stati modificati anche i regolamenti degli stessi per i centri storici di Sommacampagna e Custoza rendendo possibile l’utilizzo di materiali “moderni”, pvc o altro per i serramenti in alternativa al legno. Per gli uffici e gli esercizi commer-

ciali di nuovo insediamento sarà possibile monetizzare il costo dei parcheggi che altrimenti dovrebbero essere reperiti in loco. Con le somme versate il Comune allestirà aree a parcheggio nelle immediate vicinanze dei centri storici. Il tutto per dare ai cittadini il migliore servizio possibile, nel rispetto della normativa».

CUSTOZA

L’Ossario accoglie gli interessati Sono iniziate le visite guidate organizzate dalla pro loco di Custoza all’Ossario, simbolo di pace tra i popoli, con la collaborazione dell’assessorato alla cultura di Sommacampagna e della provincia di Verona. Il piano di lavoro è seguito dal professor Giuseppe Brentegani. «Siamo partiti dalle scuole più vicine per questioni logistiche ma il nostro obiettivo – evidenzia la presidente Manuela Tomasi – è ampliare alle altre realtà scolastiche. Il progetto per la valorizzazione e la didattica rivolto alle scuole, sarà continuativo e si svilupperà il lunedì o altri giorni sono da concordare in relazione alla disponibilità degli accompagnatori. La visita guidata prevede una breve storia dell’Ossario, della cappella, di don Pivatelli, prosegue con la cripta e la balaustra da cui si può osservare il vasto territorio circostante. Nostro obiettivo percorrere i sentieri circostanti, anch’essi ricchi di storia e visitare luoghi viciniori come la sala del trattato di Villafranca per fare un esempio». «L’obiettivo del progetto europeo Leonardo cui aderiamo – ha evidenziato la vice preside del Carlo Anti Lauretta Zoccatelli – è ana-

lizzare come sono insegnate ed apprese le competenze

imprenditoriali ma anche toccare gli aspetti culturali

delle zone che andiamo a studiare».

A Sommacampagna le politiche culturali s’intrecciano con quelle sociali e familiari. Il consiglio comunale ha approvato nella seduta del 30 luglio scorso una variazione di bilancio espressiva, novemila euro trasferiti dal capitolo della cultura a quello dei servizi sociali per il sostegno agli affitti. La proposta alla giunta era partita dall’assessore alla cultura Albertina Bighelli, valutati i bisogni e le emergenze sociali preponderanti in questi periodi di difficoltà economiche, per consentire di accedere a finanziamenti regionali da destinare alle fasce sociali più deboli. Considerata l’esiguità delle risorse disponibili, la Regione Veneto con deliberazione del 30 luglio scorso, aveva stabilito che i contributi saranno ripartiti tra i comuni che cofinanziano il progetto in misura non inferiore al 10% dell’importo ammesso a riparto per l’anno precedente, pari a novantamila euro per Sommacampagna. «Non potevamo rischiare di perdere un contributo regionale così importante – commenta Albertina Bighelli – destinato alle famiglie meno abbienti colpite dall’attuale congiuntura economica, particolarmente difficile». Beneficeranno del contributo le famiglie che presenteranno domanda entro fine ottobre al comune sulla base dei cri-

teri stabiliti dal bando. «In periodi difficili come quelli attuali recuperare risorse apparentemente contenute come quelle stanziate – continua Bighelli – è complicato. Abbiamo tuttavia valutato che l’affitto per la casa è la spesa che incide maggiormente sul bilancio familiare, sostenerla ci è sembrato priorità assoluta». Il bando precedente ha consentito a 122 famiglie del territorio di usufruire di un contributo dai 160 agli 800 euro. «Auspichiamo anche quest’anno – conclude Bighelli - di contribuire in maniera efficace alle esigenze delle famiglie».

Albertina Bighelli

SOMMACAMPAGNA

“Rifiuti Free” Sommacampagna non solo si è posizionata al secondo posto con l’80,6 per cento per la raccolta differenziata tra i 17 i comuni veronesi sopra i diecimila abitanti rientrati tra i “Comuni Ricicloni” ma, tanto emerge dalla XX edizione dell’omonimo dossier nazionale, ha ottenuto la menzione speciale come unico Comune della provincia, sopra la soglia di abitanti citata, ad essere “Rifiuti Free”. A parlarne è l’assessore all’Ambiente e all’Ecologia, Augusto Pie-

CASELLE. Scuola di Musica e Teatro Salieri, si comincia il 16 ottobre Partiranno il 16 ottobre i corsi di teatro organizzati dalla Scuola di Musica e Teatro A. Salieri di Caselle che avranno luogo al teatro del centro sociale di via Scuole 49, dalle 18 alle 20 per i giovani dai 15 ai 17 anni, e dalle 20.30 alle 23 per gli adulti, dai diciotto in su. «Il progetto formativo – fa presente la presidente Giovanna Billeci – è del tutto innovativo e qualifica sia l’allievo che vuole provare l’ebbrezza del palcoscenico per la prima volta, sia coloro che hanno esperienza di recitazione. I corsi che proseguiranno fino ad aprile offrono un piano di studi strutturato per dare ad ognuno la preparazione necessaria per recitare, improvvisare, usare la voce, provarsi nella costruzione del personaggio e della storia attraverso tecniche di recitazione, pratica del palcoscenico, dizione e recitazione, improvvisazione a soggetto, micromimica e movimento corporeo».

tropoli. Ma cosa significa? «Produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore a 75 Kg per abitante l’anno; essere riusciti a ridurre notevolmente la quantità di rifiuti da smaltire è un eccellente risultato». Raggiunto in che modo? «Le ricette sono diverse con alcune caratteristiche comuni: raccolta porta a porta, modalità di tariffazione del servizio, responsabilizzazione dei cittadini attraverso un’ efficace comunicazione e con politiche che applichino il principio di “chi inquina paga” e premino il cittadino virtuoso con una riduzione della tassa sui rifiuti se provvede a separare correttamente i materiali. Se abbiamo ottenuto questo importante riconoscimento lo dobbiamo all’impegno dei nostri cittadini. Nonostante siamo riusciti negli ultimi quattro anni ad evitare aumenti tariffari spiace rilevare che i nostri cittadini dovranno pagare per sprechi altrui con l’avvento della Tares, voluta dal governo».


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SONA. Il sindaco Gianluigi Mazzi intrviene in merito alla situazione della cava

CASA DI RIPOSO

«Servono soluzioni per la Ca’ di Capri»

Solar Cooling a Lugagnano

«Abbiamo fin da subito preso in mano la questione approfondendo la materia ai limiti del possibile, sia con i proprietari della cava sia con i dirigenti della Regione. Non è semplice affrontare le tematiche sulla cava di Ca' di Capri a Lugagnano, e a Sona in generale, dopo tutte le vicende che da essa sono scaturite, non ultimo il sequestro giudiziario del sito, ma è compito di ogni buon amministratore approfondire il più possibile, prima di emettere qualsiasi giudizio, anche perché ci troviamo già innanzi all'assenso al progetto, al suo completamento e alle necessarie prescrizioni date dalle ultime due amministrazioni». Queste le parole del sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, nel commentare la recente informativa inviata dalla Regione Veneto al Comune invitandolo ad intervenire presso la commissione V.I.A. regionale al fine di dare il proprio parere al

Gianluigi Mazzi

completamento della cava di Ca' di Capri. La proprietà della cava è già in possesso dell'autorizzazione per il completamento del conferimento di materiale per arrivare a ultimare l'attuale sito. A tal fine, tuttavia, la Regione ha richiesto la sottomissio-

ne di un progetto con livelli elevatissimi di sicurezza prima di concedere il via libera al giudice per la fine del sequestro. Il progetto ora presentato deriva dalle puntigliose osservazioni approvate nel 2010 dal consiglio comunale all'unanimità. Il consiglio aveva dato il via libera ad una mozione che faceva proprie argomentazioni e motivazioni al fine di adottare i necessari interventi di messa in sicurezza generale del sito per scongiurare il verificarsi di nuove situazioni ed eventi che possano seriamente pregiudicare e compromettere l’integrità dell’ambiente e costituire un potenziale e reale pericolo per la salute dei cittadini. «La cava al momento è sicura perché la proprietà, obbligata dal giudice, ha messo in atto diversi accorgimenti - dice il Sindaco -. Ma la vera domanda è: per quanto tempo potrà durare? Se la proprietà fallisse chi dovrebbe

sborsare i circa 7/800 mila euro annui per mantenere sicuro il sito? La fidejussione della proprietà non basterà, se non per i prossimi pochi anni, e poi? Noi dobbiamo trovare una soluzione definitiva per evitare di fare la fine di Ca' Filissine a Pescantina. E dobbiamo trovare una soluzione che sia sicura, che abbracci un arco temporale di almeno 30/40 anni e che permetta alla cittadinanza di controllare cosa accade. Questa è l'unica soluzione possibile – aggiunge il Sindaco -. La miglior cosa possibile è agire con trasparenza e coinvolgimento».

La tecnologia del raffrescamento e del riscaldamento solare verrà portata sui tetti della casa di riposo di Lugagnano. Per coprire il costo il Comune di Sona parteciperà al Programma Attuativo Regionale (PAR FSC 2007-2013) per la riduzione dei consumi energetici e per l'efficientamento degli edifici pubblici, cercando di coniugare la tecnologia con gli aspetti sociali legati alle fasce sensibili come gli anziani. A tal fine l'amministrazione comunale, con l'impegno diretto dell'assessore Gianfranco Dalla Valentina e del consigliere Paolo Bellotti, ha presentato un progetto preliminare per un impianto con pannelli solari definito “Solar Cooling” che, attraverso degli scambiatori di calore, riuscirà a garantire il raffrescamento e in parte anche il riscaldamento del Centro Polifunzionale e della Casa di Riposo di Lugagnano. «La nostra indicazione, per aumentare le probabilità di ottenere il finanziamento regionale, è stata quella di cercare l'innovazione e l'originalità progettuale – così spiega l'assessore all'Ambiente Gianfranco Dalla Valentina, che continua – Il punto di forza del progetto presentato è quello di coniugare la filosofia del risparmio energetico all'aumentata attenzione verso le strutture e le fasce di popolazione più bisognose di cura e investimento. Ambiente-socialerisparmio, queste le nostre parole d'ordine». L'impianto previsto è di 20 Kwatt, per un'area occupata di 61 mq. Il progetto costa circa 110.000 Euro che la Regione finanzia fino al 90%. Il comune di Sona investirà circa 15.000 euro a fronte di un risparmio sulla bolletta energetica di circa 11.000 euro annui.

PREMIO DAL COMUNE

Scuola e sport, le eccellenze Il comune di Sona intende premiare le eccellenze scolastiche e sportive dei residenti conseguite nell'anno 2013. «Le persone che così in alto hanno portato il Comune di Sona sia a livello scolastico sia a livello sportivo meritano di essere premiate - afferma Gianluigi Mazzi, sindaco di Sona perché è tempo di far emergere l'eccellenza dei risultati in quei settori che, assieme ad altri, rappresentano le colonne portanti della nostra società come ad esempio la cultura, la scuola, lo sport, il lavoro. Al proposito - continua il Sindaco - verrà conferito il personale riconoscimento alle attività compiute in ambito scolastico e sportivo in uno dei prossimi consigli comunali». Da tempo gli uffici comunali stanno raccogliendo e verificando le informazioni delle eccellenze nello sport e nei diversi livelli scolastici (medie, superiori e università) al fine da conferire il riconoscimento. «L'amministrazione comunale deve avere un ruolo di supporto per lo sport e per la scuola - afferma il Sindaco - attraverso la buona tenuta degli edifici e degli impianti sportivi, attraverso le convenzioni e la contribuzione previste per le società e per le attività scolastiche. Non da ultimo, però, è importante far sentire la vicinanza dell'Amministrazione alle persone e alle famiglie che con molti sacrifici sono riusciti a raggiungere risultati elevati».

IL NUOVO SPORTELLO

Sona entra in “Citt. Imm” Entra nella Rete Citt.Imm (Cittadini Immigrati) il comune di Sona e apre un nuovo Sportello presso la propria sede municipale. Lo Sportello fornisce a cittadini italiani, dell’Unione europea (comunitari) e di Paesi terzi (extracomunitari) consulenza qualificata in riferimento alle pratiche necessarie per l’ingresso e la permanenza legale di cittadini stranieri in Italia. Supporta inoltre il cittadino straniero perché possa godere dei propri diritti e sappia esercitare i rispettivi doveri in un’ottica di promozione dell’autonomia, della consapevolezza e della legalità. Offre infine un supporto qualificato anche agli enti presenti sul territorio che si occupano di immigrazione e un orientamento informativo sui servizi del territorio di competenza. Il servizio agli sportelli, gratuito, è garantito da operatori volontari affiancati da diverse figure professionali. Lo sportello di Sona va ad aggiungersi ai tre già attivi in Verona e provincia. A supportare l’attività degli operatori Citt.Imm e degli utenti che accedono al servizio sono stati predisposti materiali informatizzati e cartacei puntualmente aggiornati. Lo Sportello è aperto il sabato mattina dalle 9.00 alle 12.00. Tel. 045 045.6091210, e-mail: sportello3@cittimm.it-www.cittimm.it - coordinamento@cittimm.it

NOTIZIE IN BREVE

NONNI IN FESTA. Si è svolta a Sona sabato 5 ottobre la Festa itinerante dei Nonni organizzata dall’Assessorato alla Famiglia e dal Servizio Educativo Territoriale. Si è trattato di un momento di festa dedicato ai nonni trascorso assieme ai nipoti con musica, giochi di una volta, laboratori per la costruzione di cornici portafoto da donare ai nonni. Erano presenti anche il trucca bimbi e il Ludobus dell’Associazione Ridoridò. Hanno addolcito l’evento le torte portate da nonni e figli che una giuria ha avuto il piacere di assaggiare, giudicare e poi condividere con tutti i partecipanti. La festa si è conclusa con una buona pastasciutta in compagnia! Numerosa l’affluenza, malgrado il tempo inclemente che ha impedito lo svolgersi della Passeggiata mano nella mano fra nonni e nipoti. Un pomeriggio giocoso e gioioso utile a rafforzare il valore della Famiglia e a valorizzare la figura dei Nonni. SEGRETARIO COMUNALE CONDIVISO. Il Consiglio comunale di Sona ha approvato all’unanimità la convenzione del servizio di Segreteria Generale condivisa con il comune di Castel d’Azzano. Tale convenzione vedrà la presenza del Segretario comunale dr. Triggiani per il 60% a Sona e per il 40% a Castel d’Azzano e permetterà di risparmiare circa trenta mila euro annui, che verranno utilizzati per altri interventi.


Cronache

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VALEGGIO. Angelo Tosoni scende in campo e dice la sua opinione

MARCIA SU E SO DAL CASTEL

Discarica Cà Balestra Il Sindaco si esprime

La marcia “Su e so dal castel”, prima edizione della corsa podistica amatoriale su due percorsi di 7 e 14 km, che si è disputata a Valeggio sul Mincio il 25 agosto scorso, ha riscosso un grande successo con quasi 2mila iscritti. Una grande soddisfazione per gli organizzatori del gruppo podistico Fidas Valeggio Corre, che hanno visto ai nastri di partenza moltissimi valeggiani mai incontrati nelle marce domenicali, e che sperano di coinvolgere sempre di più la cittadinanza per rinforzare lo spirito di aggregazione che li anima. Dopo 30 anni senza un gruppo podistico a Valeggio, esso ora è una realtà grazie all’impegno di Fidas Valeggio. Il gruppo podistico è nato con un grande obbiettivo: divulgare, attraverso lo sport, la pratica e la cultura del dono del sangue. «Il sangue non si fabbrica ma si dona – ricorda il presidente Marco Mazzi - e solo attraverso una donazione periodica, volontaria, anonima e gratuita si possono raggiungere due fondamentali obbiettivi: autosostenere il sistema trasfusionale nazionale e salvare delle vite umane. Credo che questa ultima considerazione, basti da sola a ritenerci orgogliosi e fieri di essere donatori di sangue. Un grande ringraziamento per questo successo va a tutti i volontari, che si sono adoperati e spesi per l’iniziativa, al Comandante della Polizia Municipale, Giovanni Tratta, e a tutto il personale per l’ampia disponibilità dimostrata in questa occasione, a tutte le associazioni che hanno collaborato, perchè ancora una volta hanno dato prova di grande laboriosità e spirito di collaborazione. E ancora, all’amministrazione comunale, in particolar modo l’assessore allo sport Simone Mazzafelli, per il supporto e la sopportazione nel rendersi ampiamente disponibile per questa iniziativa».

Il Sindaco di Valeggio sul Mincio, Angelo Tosoni, si è espresso sulla possibilità che la Via (commissione regionale Valutazione Impatto Ambientale) bocci il progetto per la nuova discarica di Cà Balestra presentato da Adige Ambiente. Immediate le reazioni dei gruppi di minoranza i quali, pur apprezzando l'eventuale esito della vicenda, sottolineano la necessità di attendere una decisione ufficiale dato che il procedimento è ancora in corso. «Discariche di questo tipo - afferma Gianluca Morandini del gruppo “Insieme per Valeggio - devono essere approvate dalla Provincia sulla base del parere ARPAV. Entrambi si sono espresse negativamente: perchè allora andare avanti con la valutazione di impatto ambientale? E poi il Piano rifiuti approvato dalla Giunta regionale dice che al momento discariche di questo tipo non sono necessarie in regione». Il gruppo “Valeggio Anch'io” fa alcuni distinguo: «Sul fatto che abbiamo lavorato tutti in questa direzione non siamo d’accordo: noi possiamo dire con certezza che non abbiamo lavorato tutti allo stesso modo mentre alcuni no sono stati detti a bassa voce». E' volta a placare le polemiche la risposta di Tosoni: «Se il territorio fa squadra e non ci si ferma su posizioni “per par-

Angelo Tosoni

tito preso”, si riescono a fermare anche i treni in corsa. In questo caso c'è una volontà precisa della politica di contrarietà al progetto». Negli ultimi mesi sono state portate avanti

una serie di azioni per impedire la realizzazione della discarica di Cà Balestra come la movimentazione dei cittadini dei Comuni interessati attraverso un Comitato, pareri contrari di Provincia e Arpav nonché delle Amministrazioni comunali coinvolte, proposte di ricorso al Tar e interrogazioni parlamentari, analisi tecniche e valutazioni ambientali. Da più parti sono stati sottolineati i problemi di opportunità e di tipo ambientale che il sito potrebbe sollevare: la tipologia di rifiuti industriali, la presenza della falda acquifera, la vicinanza dell'acquedotto di Quaderni e di terreni coltivati ma anche il fatto di sorgere vicino ad una discarica già esistente e ancora attiva nella produzione di percolato. Proprio quest'ultima, la discarica di Cà Baldassarre, è ora la priorità dell'Amministrazione Comunale. «Abbiamo deciso – ha proseguito Tosoni – di diminuire l'entità del fondo di rotazione che la Regione ci ha messo a disposizione e di concentrarci su un progetto di rifacimento della copertura e installazione di pannelli fotovoltaici in modo da riuscire a restituire parte del prestito attraverso l'affitto della superficie adibita alle energie rinnovabili». Sara Tonolli

BIBLIOTECA COMUNALE

PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi

Tre anni e 10 e-reader

SABATO 19 OTTOBRE Compagnia teatrale La Piccionaia – I Carrara teatro stabile d’innovazione VERONESI TUTI MATI (e altre storie venete) Spettacolo teatralmusicale sui veneti, la loro essenza, il territorio e le loro storie di David Conati - Regia di Titino Carrara A cura Teatro Smeraldo

Compie tre anni in questo mese di ottobre la biblioteca di Valeggio che festeggia con dei nuovi arrivi molto tecnologici: dieci ereader caricati di 50 titoli l’uno. Un e-reader, ovvero “lettore elettronico”, è una sorta di piccolo contenitore portatile per libri su file, munito di uno schermo che non stressa la vista e di un numero potenzialmente illimitato di titoli tra cui scegliere. Nelle prossime settimane sarà attivato, per un selezionato gruppo di lettori, il servizio di prestito degli ebook; il servizio, in via

sperimentale per qualche tempo, sarà poi aperto a tutta la cittadinanza a partire da gennaio 2014. «A servizio avviato - afferma l’assessore alla Cultura, Leonardo Oliosi - basterà recarsi in biblioteca e prenotare l’e-reader per averlo a disposizione per un mese, proprio come un libro o un dvd». L’iniziativa permetterà agli utenti della Biblioteca (attualmente, 3.420) di portare a casa romanzi e testi di tutti i generi in versione elettronica, senza perciò rischiare di usurarli, nonché di avere a portata

di mano un’ampia scelta di letture. Oliosi sottolinea: «I numeri ci confortano, ma siamo consapevoli che essi sono frutto di un’attenta pianificazione, supportate dal personale, quasi tutto al femminile, e dalla cooperativa Charta, che gestisce la Biblioteca». Per i nostalgici del cartaceo, invece, restano a disposizione i ben 20.000 volumi della Biblioteca di Valeggio, la seconda per funzionalità e prestiti dell’intero sistema bibliotecario provinciale. Paola Peretti

VIA MAZZINI-PIAZZALE VITTORIO VENETO

Rotonda all’orizzonte Dopo l’ultimazione del nuovo ingresso di via dell’Artigianato e l’accordo tra Regione, Provincia e Comune per l’attesissima rotatoria del Bivio, l’assessore ai Lavori Pubblici di Valeggio sul Mincio, Francesco Bonfaini, annuncia l’esecuzione definitiva di un’altra rotonda: quella ad intersezione tra via Mazzini e piazzale Vittorio Veneto (davanti al Grest), il cui progetto è stato approvato dalla Giunta Comunale lo scorso aprile.

La rotonda di piazzale Vittorio Veneto, utile ad un migliore scorrimento del traffico tra via Mazzini, via San Giovanni Bosco e via Papa Giovanni XXIII, si inserisce in un progetto di rinnovo e adeguamento della viabilità, concludendo la messa in sicurezza degli incroci più pericolosi. «Insieme a quest’opera - dichiara l’assessore Bonfaini - andremo ad appaltare le finiture interne della nuova sede della polizia municipale (ex Macello) e la manutenzione straordi-

naria di alcune strade». Gli appalti di tali progetti verranno scorporati in categorie e affidati ai vari operatori economici, attraverso la costituzione di un elenco aperto, da invitare alle procedure per l’acquisizione di incarichi e forniture. Bonfaini sottolinea che, con questo innovativo sistema, si intende far sì che i lavori vengano svolti in maniera più responsabile e veloce, creando al contempo maggiori occasioni di lavoro per le ditte locali. P.P.

DOMENICA 27 OTTOBRE Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi Borghetto, dalle ore 10 alle 19 MERCATINO ARTIGIANATO ARTISTICO e HOBBY SABATO 9 NOVEMBRE Compagnia teatrale La Maschera NELLE MIGLIORI FAMIGLIE Di A. Hart e M. Braddel Regia di Ermanno Regattieri SABATO 23 NOVEMBRE Compagnia teatrale Teatro dell’Attorchio BEGHE, BASI E BACCALÀ Di Loredana Cont e trascrizione di Igino Dalla Vedove Regia di Ermanno Regattieri DOMENICA 24 NOVEMBRE Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi Il presente calendario potrebbe subire variazioni per cause indipendenti dalla volontà degli organizzatori. INFO: 045 7951880 www.valeggio.com


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PESCHIERA. 180 allievi della scuola di Polizia hanno prestato giuramento e...

CASTELNUOVO/IL PERCORSO

Il Capitano Marino saluta i Carabinieri

Orientamento: donne e lavoro

Forti emozioni Istituzionali per il Comune di Peschiera del Garda, in occasione di due rilevanti episodi che toccano tutta la cittadinanza: il cambio di Comando della locale Compagnia Carabinieri e il giuramento pubblico degli allievi della Scuola di Polizia. Per quanto riguarda la Benemerita, lascia il comando il Capitano Mario Marino, dopo cinque anni di militanza nella cittadina arilicense. Fra i tanti risultati conseguiti, uno in particolare ha raccolto un forte plauso dalla cittadinanza: l’eliminazione della dilagante prostituzione che si era sviluppata a cavallo della strada regionale n.11, infelicemente battezzata con il nome di “strada del sesso”. Il risultato è stato raggiunto grazie al particolare impegno del Comando militare, unitamente alla collaborazione dei vari Sindaci che, con le loro ordinanze supportate dalla Polizia locale, hanno contribuito non poco al raggiungimento dell’importante traguardo. Il saluto al Comandante uscente, su proposta del sindaco di Peschiera Umberto Chincarini, ha avuto luogo nello stesso Comando di Compagnia, alla presenza di nove sindaci del territorio di competenza: oltre a Peschiera e Castelnuovo,

Bardolino, Bussolengo, Garda, Lazise, Pastrengo, Pescantina, Valeggio. Erano presenti il prefetto di Verona, Perla Stancari, e il neo comandante provinciale dell'Arma, colonnello Pietro Oresta. Il capitano Mario Marino è stato omaggiato con un quadro riportante il testo serigrafato della lettera che gli stessi nove primi cittadini gli hanno indirizzato ed inviato anche al comandante dell'Arma, generale Leonardo Gallitelli. Nel testo si evidenzia il ringraziamento più sentito per l'elevatissimo livello di professionalità, efficienza operativa, capacità organizzativa dimostrate in questi cinque

anni. L’altro momento di grande rilevanza istituzionale è stato il giuramento degli allievi della Scuola di Polizia, attività resa pubblica solo da poco tempo, grazie alla cerimonia tenutasi sul coreografico piazzale del porto, anziché all’interno della scuola. Centottanta ragazzi e ragazze sono diventati agenti della Polizia di Stato, dopo nove mesi di scuola. Molte le autorità presenti alla cerimonia, tra cui il prefetto Perla Stancari, il procuratore della Repubblica Giulio Schinaia, i questori di Verona Danilo Gagliardi e di Mantova Giuseppe Reccia, il comandante provin-

CASTELNUOVO/GARA DI LETTURA

“Esci dal gregge” e leggi Al via la terza edizione di “Esci dal gregge… bruca un buon libro”, gara di lettura riservata ai ragazzi dai 6 ai 13 anni. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura e dalla biblioteca comunale di Castelnuovo del Garda, propone libri di generi diversi, suddivisi per fasce

di età, da leggere e commentare collegandosi al sito internet dedicato. Non si tratta di una gara di velocità: saranno premiati (naturalmente con libri) i partecipanti che si sono distinti per il commento più simpatico, per la correttezza, il numero di libri letti e l’assidua presenza on-line. Le

iscrizioni si ricevono gratuitamente in biblioteca, in piazza della Libertà. La biblioteca (tel. 045.6459972) è aperta il martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12.30; il martedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30. Info: www.brucaunlibro.com.

ciale dei Carabinieri Pietro Oresta, il sindaco Umberto Chincarini, il vice sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti. L’evento è stato evidenziato dagli interventi del direttore della scuola Giampaolo Trevisi e del vice direttore generale della Polizia e direttore centrale della Polizia criminale Francesco Cirillo. Sono infine stati premiati i primi tre allievi che si sono meglio classificati nel corso di preparazione professionale.

Un percorso di informazione e orientamento gratuito per donne che vogliono rientrare nel mondo del lavoro, capire meglio le proprie potenzialità e competenze o definire con maggiore precisione un progetto lavorativo. È quanto propone Orientadonna, progetto promosso a Castelnuovo del Garda da Comune e Cosp Verona, con il contributo della Regione Veneto. Gli incontri prenderanno il via giovedì 17 ottobre, per un totale di sette appuntamenti, sempre il giovedì dalle 9 alle 12, nella sala civica in piazza della Libertà a Castelnuovo del Garda. Il percorso sarà condotto da Luisa Adamo, consulente Cosp esperta in formazione e orientamento. «La formazione è fondamentale per entrare nel mondo del lavoro ma anche per riuscire a reimmettersi dopo un periodo di pausa dovuto alle cause più svariate – osserva l’assessore alle Politiche giovanili, Davide Sandrini ─. Per questo le istituzioni devono favorire chi si trova in una situazione di debolezza, aiutandolo a integrare la propria formazione in vista di un reinserimento lavorativo». Questo il programma nel dettaglio: giovedì 17 ottobre “Il mercato del lavoro locale e i profili professionali richiesti”; 24 ottobre “Valorizzazione delle proprie risorse e della propria identità di genere”; 31 ottobre “Tecniche di ricerca attiva del lavoro: la stesura del curriculum vitae, la lettura degli annunci di selezione, il colloquio conoscitivo: come si affronta con successo”; 7 novembre “I servizi utili per la ricerca di lavoro e le modalità di contatto con le aziende”; 14 novembre “I nuovi rapporti di lavoro e le forme contrattuali più diffusi per le donne”; 21 novembre “L’autoimprenditorialità: trasformare le proprie passioni e talenti in un’opportunità professionale” con la partecipazione di Verona Innovazione; 28 novembre “Il mio progetto professionale: i passi da compiere”. Per informazioni: Sportello Informagiovani - martedì e sabato 9 – 12, mercoledì e venerdì 15 - 18. Tel.045.6459970, informagiovani@castelnuovodg.it.

Massimo Zuccotti

CASTELNUOVO DEL GARDA Prende il nome di “Alternativamente” la manifestazione organizzata dall’associazione socio culturale Stradafacendo a Castelnuovo del Garda nella sala civica XI Aprile 1848 dall’8 al 10 novembre. L’evento si aprirà alle ore 20.00 di venerdì 8 novembre con una mostra artistica in cui saranno esposte le opere di Lucian Grada, Fiore Panza e Renato Marinacci (sabato ore 10.00-13.00, 15.00-18.30 e domenica ore 10.0013.00). Si proseguirà sabato 9 novembre quando alle ore 20.30 avrà luogo la conferenza“Pacifismo e stile di vita alternativo: gli Amish d'America”. Oratore sarà Andrea Borella, dottore in scienze politiche, antropologiche ed etnologiche, autore del libro “Gli Amish” (Xenia ed), frutto di una ricerca sul campo, durata diversi mesi, in una comunità del Vecchio Ordine Amish del Lancaster County, Pennsylvania. Domenica 10, ore 16.30, si terrà infine un concerto gospel con il coro veronese “Animula Gospel Singers” Per informazioni: 340.7577182 www.strada-facendo.org

CISANO/L’INIZIATIVA PER RAGAZZI

Soggiorno culturale Venticinque ragazzi provenienti da varie parti d’Europa, selezionati per profitto scolastico dall’Alpine Lions Cooperation, branchia del Lions International, sono stati ospiti a Cisano. A coordinare l’iniziativa don Andrea Giacomelli e il Lions club Garda-Benacus. I ragazzi impegnati in un progetto culturale sono stati prima sul lago di Costanza,

poi nel centro di Monaco e infine quattro giorni sul lago di Garda. Hanno soggiornato al campeggio Cisano ed oltre a visitare Verona hanno avuto l’occasione di sostare al museo dell’olio di Cisano, provare l’esperienza di “pattugliare” in bici le spiagge tra Lazise e Garda assieme ai Pionieri della Croce Rossa, e a partecipare ad alcuni incontri formativi

con i ragazzi della parrocchia di Cisano condividendo la festa finale del Grest. «E’ stata un’occasione unica per confrontare le varie esperienze nazionali in un gruppo eterogeneo composto da studenti tedeschi, svizzeri, sloveni e austriaci» - afferma don Giacomelli pronto a ripetere in futuro l’iniziativa. S.J.



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LAZISE. Si è tenuto il convegno sull’esperienza dell’architetto veronese

LAZISE

Urbanistica e lago secondo Cecchini

Sessanta nonni fanno festa

Domenica 29 settembre in Dogana Veneta a Lazise si è tenuto il convegno Urbanistica e tutela del paesaggio sul Lago di Garda: l’esperienza di Libero Cecchini Architetto, organizzato dall’Amministrazione comunale con il patrocinio del Politecnico di Milano-Polo territoriale di Mantova, degli ordini degli architetti e degli ingegneri di Verona, dell’associazione culturale “Architetto Libero Cecchini” e dal Centro regionale studi urbanistici del Veneto. Il convegno, così come la mostra allestita nella chiesa di San Nicolò fino al 20 ottobre, è stato dedicato alla figura di Libero Cecchini, l’architetto veronese che dal secondo dopoguerra ad oggi ha contribuito a cambiare il volto di Verona, della provincia e non solo. Cecchini, che proprio il 28 settembre ha compiuto 94 anni, è il “padre” del primo Piano regolatore di Lazise, elaborato tra il 1964 e il 1966. Per arrivare alla sua approvazione definitiva ci sono voluti 15 anni e, anche se la Regione aveva in parte trasformato il progetto originario il primo cittadino Luca Sebastiano non ha esitato a riconoscere meriti importanti a Cecchini. In primo luogo l’aver «limitato la capacità

insediativa prevista fino a quel momento, passando da 3 milioni di metri cubi a 600mila», ma anche l’aver «stabilito che le nuove residenze non dovessero sorgere nel centro storico e vicino al lago». Se gli si chiede cosa abbia ispirato il suo modo di intendere l’architettura, Cecchini non ha dubbi: il rispetto dell’uomo e del paesaggio, mentre adesso, ha esordito suscitando ilarità, «le ruspe le buta par aria tuto». Il suo lavoro è iniziato nel secondo dopoguerra all’interno della Soprintendenza ai beni monumentali di Verona, con

la ricostruzione dei ponti distrutti dalle forze tedesche in ritirata. A lui si devono numerose altre opere, tra cui il restauro di alcuni simboli della città, dal complesso monumentale di San Zeno alla galleria d’arte di Palazzo Forti, dagli spazi museali dei Palazzi Scaligeri al Cortile del Tribunale, ma anche Villa Carlotti a Caprino e Palazzo del Capitano a Malcesine. Senza contare il “salvataggio” delle colline veronesi, quando si oppose a un’espansione edilizia indiscriminata. Nel corso della mattinata sono intervenuti anche l’avvocato Stefa-

no Baciga e Giulio Rama, storico medievalista e presidente dell’Associazione culturale Francesco Fontana. L’ingegner Giovanni Montresor ha ricordato la lunga collaborazione con Cecchini, mentre Barbara Bogoni del Politecnico di Milano-Polo di Mantova ha presentato il volume “Libero Cecchini: natura e archeologia a fondamento dell’architettura” (2009). Con una precisazione del figlio di Cecchini, Vittorio: «L’opera non è più completa – ha sottolineato – perché mio padre ha continuato a lavorare dal 2009 ad oggi». Katia Ferraro

LAZISE. Battaglia e Parolini, medaglia al Merito della Repubblica Sono due i nuovi insigniti lacisiensi dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto onorare con il conferimento dell'onorificenza al Merito della Repubblica Italiana. Al maresciallo Gian Luca Battaglia, comandante della stazione Carabinieri dal maggio 2006, è stata conferita l'onorificenza di Ufficiale, mentre al già capogruppo degli alpini Carlo Parolini è stata conferita quella di Cavaliere. Gian Luca Battaglia è stato comandante della stazione di Pastrengo dal 2001 al 2006 ed ha ottenuto dall'amministrazione comunale di Lazise la cittadinanza onoraria il 24 febbraio 2003 per la grande capacità, l'impegno e la disponibilità dimostrata a favore della comunità di Lazise nel periodo 1998-2002 quando era comandante la stazione temporanea, ora divenuta definitiva da anni. S.B.

CISANO. Giardino tutto nuovo in via Belvedere, gioscono i bimbi Il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni e il parroco di Calmasino Don Romeo Cecchetto, assieme ad alcuni bambini, hanno tagliato il nastro dei riqualificati giardini pubblici in via Belvedere a Calmasino. La spesa sostenuta dall’Amministrazione comunale è stata di circa 15 mila euro per riseminare l’area, cambiare le panchine ma soprattutto per implementare l’area di nuovi giochi per bambini e mettere a norma quelli preesistenti.

Sessanta nonni alla "festa del nonno" che si è celebrata all'asilo nido Il Girasole. Un momento di festa e di incontro con le famiglie per valorizzare la figura del nonno nella famiglia e nella società. «I nonni sono molto importanti all'interno del nucleo famigliare sia come supporto e aiuto alla gestione della stessa, sia per il loro incondizionato amore verso i nipotini - ha esordito la direttrice Alessia Bigagnoli -. I nonni donano ai bambini un amore incondizionato e sono così più liberi rispetto ai genitori nel donare qualche coccola in più e qualche volta - ha concluso Bigagnoli - vengono rimproverati per questo. Ma noi gli vogliamo un bene immenso e per questo li festeggiamo e li ringraziamo». E i nonni si sono dati da fare per i loro nipotini. Hanno realizzato un numero smodato di torte. Ed oltre ad essere state degustate da tutti sono state pre-

miate: la più bella, la più buona, la più originale. «Il nostro progetto "Pirati" - ha sottolineato Bigagnoli - teso alla scoperta dei cinque sensi, oggi si concretizza con uno dei sensi più facili: il gusto. E le torte sono ovviamente il mezzo più attraente per la scoperta». «Ritengo più che giusto e doveroso che i nonni vengano festeggiati - ha esordito il sindaco Luca Sebastiano - perché sono il bene più prezioso della famiglia. Sono la memoria storica, sono l'esempio, sono l'affetto più vicino proprio perché l'amore verso i nipotini è incondizionato, gratuito, certe volte perfino commovente. I nonni rappresentano il tessuto migliore della nostri comunità e per questa motivazione noi pubblici amministratori li ringraziamo pubblicamente per la gratuità e l'impegno verso le giovani generazioni». Sergio Bazerla

NOTIZIE IN BREVE (S.J.) PALIO DI CISANO. La Darsena Bardolino si è aggiudicata il Primo Palio di Cisano organizzato da Don Andrea Giacomelli in concomitanza con la Sagra dei Osei. In pratica è stata rispolverata una sfida iniziata già nell'edizione del 1934 della Sagra dei Osei. La gara ha visto sfidarsi le associazioni “Darsena Bardolino”, “Canottieri Bardolino”, giunti secondi, Motoclub Bardolino e Abeo. Quattro squadre che si sono confrontate in giochi d’acqua come il “Naufrago", "la botte birichina", "il tiro alla fune sui dragoni" e la gara di velocità con i Dragon Boat MY FANTASY BIRD. Premiati nel corso della “Sagra dei Osei” i vincitori del concorso per il miglior disegno dal tema: “My Fantasy Bird”, iniziativa promossa dal “Museo Sisàn”, il comitato “Sagra dei Osei”, e l’associazione Bardolingue che organizza in estate il grest per bambini in inglese. Primo posto per Emma Portioli, piazza d’onore per Nicolò De Beni e terzo posto per Maya Vicerè. A consegnare l’attestato di partecipazione l’assessore provinciale al turismo Ruggero Pozzani. A selezionare i disegni più belli sono stati i visitatori della stessa sagra.


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PASTRENGO-PIOVEZZANO. Molti visitatori, qualità delle pietanze e allegria

PIOVEZZANO / AVIS

Festa della zucca: è sempre successo

I donatori si riuniscono

I vincitori assoluti di categoria premiati con trofeo: Luigi Gaspari per la zucca più grossa di 62,4 kg Emilio Valentini per la zucca più lunga di 216 cm Marlene Girelli per la zucca più bella Giovanni Piubello per la zucca più strana Loredana Tonolli per la zucca più originale Sabina Veronesi, Melania e Vittoria Segattini per la zucca fantasiosa

Tutto bene alla Festa della Zucca di Pastrengo-Piovezzano di settembre. Molti gli apprezzamenti pervenuti agli organizzatori della Pro Loco per la qualità delle pietanze alla zucca, per la velocità nel servizio cucine e per la indovinata disposizione dei reparti. «Il tempo ci ha voluto bene - dice il presidente Monauni –, tanto che alla Festa della Zucca di Piovezzano sono confluiti

moltissimi visitatori che hanno potuto ammirare le zucche in concorso esposte nei giardini pubblici e la perizia degli intagliatori presenti sul posto». I sette vincitori assoluti delle varie categorie sono stati premiati con un trofeo, mentre tutti e trenta i concorrenti del Concorso “Zucca più….” sono stati premiati con medaglia al merito , perché - così la giuria - “hanno dimostrato

I PREMIATI CON MEDAGLIA DI MERITO: Michelangelo Bertoldi, Mario Martignoni, Arianna Gaspari, Gianna Piccoli, Davide Gennari, Pasqualino Gaiardelli, Egidio Perantoni, Massimo e Martino Gelio, Ilaria Vesentini, F.lli Lonardi, Maurizio Bini, Nicolò e Simone Marconi, Giancarlo Borgognoni, Giorgio Modena, Renzo Veronese, Ermanno Lunardi, Beatrice Campagnari, Giuseppe Avesani , DevisCasarotto, Luigi Colombini e Claudio Salvador. estro e fantasia nell’intagliare e decorare le zucche, interpretando al meglio lo

Si terrà domenica 20 ottobre la 46ª Festa del Donatore organizzata a Piovezzano dalla Comunale Avis “Piovezzano-Pastrengo”. Da quel lontano 25 febbraio 1967, quando 25 donatori si misero assieme per fondare la sezione comunale dell’associazione, l’associazione è cresciuta raggiungendo oltre 200 aderenti, tra soci donatori ed ex donatori. «Lo scorso anno abbiamo festeggiato il quarantacinquesimo anniversario dalla fondazione dell’associazione con l’inaugurazione del monumento al Donatore di Sangue presso Piazza del Donatore a Piovezzano - ha detto il Vicepresidente Giancarlo Borgognoni -.Opera che ha ricevuto apprezzamenti ed elogi da tutti coloro che lo hanno visto». Il monumento, ove la scena principale in nembro di Verona rappresenta il Donatore di sangue, ha come sfondo una grande goccia in marmo rosso di Verona. Per la festa di quest’anno il ritrovo per tutte le autorità e i donatori è previsto per le ore 9.30 a Piovezzano. Partirà in seguito la sfilata per le vie del paese, preceduta dal corpo bandistico, che vedrà coinvolti i donatori e i labari delle Comunali Avis dei paesi vicini. Alle 10.30 è in programma la santa messa solenne presso la chiesa parrocchiale di Piovezzano. Al termine ci sarà la cerimonia di consegna delle benemerenze ai donatori che hanno fatto più donazioni. A Laura Bonometti,Gaetano Fedrigo, Mattia Pietropoli e Maurizia Zanoncini verrà consegnato il distintivo in rame per aver fatto 8 donazioni. Distintivo in argento a Roberto Brentegani, Fedrico Buttura, Fabio Castioni e Paola Marai per le loro 16 donazioni. A Marica Gaiardelli sarà consegnato il distintivo dorato per aver compiuto 36 donazioni. Il distintivo in oro per aver superato le 50 donazioni verrà conferito a Diego Dal Ferro, Marco Perantoni e Laura Semenzin. A Loreta Castelletti e Raffaello Manzati verrà dato il distintivo in oro con rubino per aver superato le 75 donazioni. Carlo Zambelli riceverà il distintivo in oro con smeraldo per aver compiuto oltre 100 donazioni. Nel 2012 l’Avis “PiovezzanoPastrengo” ha avuto dieci nuovi donatori. Bruno Gardin

spirito irriverente e goliardico della gara..” Bruna De Agostini

L’ESPERIENZA Pizza e gelato ai trenta ragazzini/e di tutte le età che hanno partecipato, organizzati come squadre “ di ramazza” ai tavoli della Festa della Zucca di settembre. Come gioco didattico finalizzato alla corretta ripartizione degli avanzi e al loro adeguato smistamento nell’isola ecologica, i ragazzini si sono dati da fare in giocosa competizione espletando l’utile lavoro di ripulitura dei tavoli.

PIOVEZZANO/26 OTTOBRE

BARDOLINO/ CORSI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE

Sorrisi a teatro

L’Upif alza il sipario e riparte

Sabato 26 ottobre ore 20.30 andrà in scena nella Sala-Teatro Leardini la commedia “Le memorie de me nona”. E’ il secondo appuntamento a Piovezzano del teatro comicodialettale di matrice “radical good” ovvero di commedie inneggianti ai buoni sentimenti semplici e popolari, espressi con maestria dalle “attrici per amore” della Compagnia “Anime spaise “ , dirette dalla impareggiabile suor Lidia Viesi. Il cast degli attori è composto in prevalenza da suore che hanno come punto di forza la soavità dell’enunciato. Le attrici recitano pure nella parte degli uomini. La divertita riflessione sulla semplicità e povertà delle vite dei nostri nonni è qui ben rappresentata dalla protagonista, la nonna anziana, che racconta al nipote i suoi anni giovanili, gli anni del dopoguerra, quando gran parte della gente, soprattutto dei paesi di montagna, per poter mangiare “na feta de polenta” e “ tri pomi machè” lasciava le proprie case e gli affetti per trovare un lavoro qualsiasi in città o ancora più lontano. Qui si parla sorridendo, di fatica fisica, mai di scoraggiamento, sempre combattuto con la grande forza d’animo dell’andare avanti nonostante tutto, perché il messaggio è che…….la vita è comunque sempre degna di essere vissuta! La commedia è a ingresso libero e gratuito. Info: Pro Loco Pastrengo 348.4424694 Albino Monauni

E’ partito lo scorso sabato 5 ottobre con la cerimonia d’inaugurazione il nuovo anno accademico dell’università popolare d’Informazione e Formazione (Upif). Gli incontri si svolgeranno ogni mercoledì sera alle 20.45 sempre alla Disciplina. A coordinare l’intenso programma d’attività il dottor Romano Brusco. L’iniziativa giunta alla tredicesima edizione propone temi di caratteri storico, letterario, ambientale, artistico, diritto, musica e poesia. In tutto saranno poco meno di una trentina gli incontri spalmati in sette mesi fino ai primi d’aprile. Gli incontri dedicati agli autori letterari si

terranno nel mese di novembre con il professor Luciano Bonuzzi a soffermarsi su Thomas Mann, il professor Carlo Bortolozzo su Svevo e Pirandello mentre Vasco Senatore Gondola parlerà di “Gianfranco, l’ultimo poeta dei Betteloni”. A dicembre l’avvocato Marta Ferrari spiegherà, per la sezione Diritto, “Gli accordi dei coniugi nella separazione consensuale”. Vigilia di Natale con spazio a “El me caro vecio mondo de geri” a cura di Romano Brusco e Laura Consolini. In gennaio Elisabetta Ruffato svelerà la storia ed il restauro dell’ex Chiesa della Disciplina di Bardolino. Incontri del

mercoledì che continueranno a parlare dei progetti e prospettive di valorizzazione della Valsorda con Maurizio Delibori, la storia di “Alessandra di Rudini: una nobildonna della belle

epoque”, a cura del professor Fabio Gaggia. Da febbraio ad aprile, infine, spazio alle ville nel veronese alla geografia, alla musica e al teatro. Stefano Joppi


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Cronache

FONDAZIONE. Gli occhi sono puntati sull’ex macello comunale di Caprino

CAPRINO / IL PROGETTO

Recuperare i valori del Garda - Baldo

“Un dentista per amico”

Vogliono far nascere una “fondazione di comunità” per recuperare alcuni luoghi simbolo del GardaBaldo e hanno già puntato l’occhio sull’ex macello comunale di Caprino: sono Gaetano Greco, conosciuto ai più come l’organizzatore del Baldofestival; Maria Teresa Giacomazzi, socia fondatrice di Mag Verona (Mutua e servizi per l’autogestione); Paolo Dagazzini, giovane caprinese che collabora con Mag; e infine Luca Tacconi, architetto che sta già lavorando a un progetto di ristrutturazione dell’immobile. Hanno presentato la loro idea sabato 28 settembre a Caprino, ma hanno in programma di fare nuovi incontri di sensibilizzazione tra i cittadini e con le realtà imprenditoriali e associative del territorio. Lo scopo, spiega Greco, «è

fare in modo che l’ex macello non sia venduto a privati (negli anni scorsi l’Amministrazione ha indetto due aste, andate però deserte, ndr) ma venga riconosciuta la sua storia di bene comune e rimanga a disposizione dei cittadini».

L’ex macello, collocato al confine orientale di Caprino, lungo la strada provinciale che porta a Pazzon, è un edificio costruito nella seconda metà dell’Ottocento: è stato usato come ghiacciaia per la conservazione delle carni e di altri alimenti deperibili, come latteria, come macello e infine come magazzino e sede provvisoria della protezione civile. A sancirne la sua importanza storica e sociale è stato, nel 2008, il Ministero per i beni e le attività culturali, dichiarandolo “di interesse culturale”.

A occuparsi del recupero dei fondi necessari per la sua ristrutturazione sarebbe la costituenda fondazione, facendo richiesta per finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Lo stesso ente si occuperebbe anche della gestione dell’ex macello: «Con chi aderirà decideremo come recuperare e utilizzare gli spazi», continua Greco, anche se qualche idea in cantiere già c’è: «Al suo interno troverebbero spazio servizi per il turismo del territorio, potrebbero essere realizzati un teatro, una sala convegni, una sede per le associazioni che non hanno casa e spazi per le start-up», vale a dire per le imprese innovative avviate da giovani che avessero bisogno di un “incubatore” nella loro fase iniziale. «Siamo immersi in una cul-

tura che ci porta a dividere l’esistenza in due sfere, pubblico e privato – afferma Paolo Dagazzini -. Ci sono però dei beni che hanno qualcosa di più: sono i beni comuni, legati alla storia collettiva e all’identità. Per questi esiste il diritto di poterne usufruire e il dovere di prendersi cura di loro non in modo privatistico, né demandando alla gestione statale, ma prendendo quella “terza via” che ne stabilisca la dimensione collettiva». Maria Teresa Giacomazzi chiarisce invece il ruolo di Mag, «una società di consulenza che da 35 anni accompagna iniziative di economia sociale e finanza solidale, facendo una scommessa politica per portare i beni ad essere gestiti dai cittadini». Katia Ferraro

«E’ con soddisfazione che il nostro Comune ha aderito al Progetto “Un dentista per amico - Veneto” organizzato dall’Associazione Smile Mission Onlus di Verona, in collaborazione con Arkè Onlus, già sperimentato con successo nella regione Liguria». A dare l’annuncio è l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Caprino Veronese, Paola Arduini. Smile Mission Onlus è un’associazione indipendente Paola Arduini senza scopo di lucro e la sua missione principale è quella di promuovere la salute orale in Italia e all’estero. In Italia si occupa di implementare progetti di assistenza sanitaria per facilitare l’accesso alle cure delle categorie più deboli mentre nei Paesi in via di sviluppo si propone di formare una cultura di prevenzione, formazione, di progettazione e avviamento di strutture odontoiatriche e odontotecniche in grado di formare il personale locale e permettere di portare avanti l’attività dell’associazione stessa autonomamente. Il Presidente di Mission, Gianpaolo Parolin, con Annalisa Bonizzato e Annamaria Girardi spiegano che «l’iniziativa vede coinvolti attualmente circa 600 dentisti che stanno curando 2.500 minori per un giro di prestazioni gratuite di circa 2.500.000 euro all’anno, ha reso il progetto pilota “unico” in Italia, tale da diffondere i suoi benefici anche in altre Regioni». «Riassumendo, gli obiettivi del progetto “Un dentista per amico” da attuarsi nel comune di Caprino Veronese – aggiunge l’assessore Arduini - sono di fornire cure odontoiatriche gratuite di tipo conservativo, otturazioni (non apparecchi ortodontici) a minori in grave disagio sociale ed economico provenienti da famiglie fragili che non possono permettersi di accedere alle cure e di sensibilizzare una cultura della prevenzione e della corretta igiene orale. Il progetto è partito grazie alla generosa disponibilità allo svolgimento di questo importante servizio “Un Dentista per Amico”, di un medico odontoiatra, titolare di studio ambulatoriale in Caprino Veronese, al quale va la nostra riconoscenza». Nel ringraziare le Istituzioni e il Presidente di Fondazione Cariverona, Paolo Biasi, per il contributo, l’assessore Arduini precisa che per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi all’Assistente Sociale (045.6209943) .

SAN ZENO DI MONTAGNA. Man at work, l’associazione che promuove la cultura Cultura, partecipazione e voglia di mettersi in gioco. Per il bene di San Zeno di Montagna e non solo. Ha entusiasmo e carisma da vendere Man at work (Maw), l’associazione nata lo scorso 5 aprile. E soprattutto le idee chiare. Una settantina di iscritti attivi, un direttivo in continuo movimento e fermento. Non si fermano mai i soci, insomma, e le idee sono all’ordine del giorno. «Desideriamo raggruppare i giovani del paese e impegnarci a favore del nostro territorio, facendo riscoprire la bellezza e il significato della cultura – spiega il presidente Carlo Gambino -. L’obiettivo è unire varie personalità per creare qualcosa di importante per la comunità e per noi stessi. Vogliamo vedere San Zeno di Montagna da una prospettiva diversa, in cui collaborazione e aiuto reciproco rappresentino le parole chiave. Solamente attraverso la cultura, considerata a 360°, si possono trasmettere i valori della vita e gli ideali. Il dialogo è fondamentale e serve per rafforzarci e capire meglio come risolvere i problemi». In pochi mesi l’associazione ha organizzato parecchie iniziative. D’altronde lo dice proprio il nome, Man at work (Uomini al lavoro). Perché Maw non sta mai ferma, il cantiere di proposte è sempre aperto. Il 28 aprile si è svolta una gita al Vittoriale degli Italiani, il 4 maggio la sfida tra le due “fazioni” calcistiche del paese (hanno vinto i Boscheri contro i Gineprelli), il 29 giugno il torneo Manuel Dal Bon, «intitolato a un nostro caro amico scomparso due anni fa e che ha riscosso un’enorme partecipazione – puntualizza Gambino -. L’intero ricavato è stato devoluto alla giovane Selene, una ragazza di Affi che sta lottando contro una malattia rara (la Pxe, Pseudoxanthoma elasticum, ndr) ed è affetta da crisi epilettiche giornaliere. In tutte le nostre manifestazioni cerchiamo di coinvolgere anche le associazioni di San Zeno: abbiamo stretto collaborazioni con l’Avis, il Gruppo alpini, il calcio a 7 e il Comitato feste Lumini. Siamo contenti: sia i giovani che i paesani più anziani hanno dimostrato tanto entusiasmo». E il futuro cosa ha in serbo? Niente paura, nuovi progetti sono già in analisi. «Tra l’autunno e l’inverno organizzeremo alcune serate culturali, per esempio – sottolinea Gambino -. Inoltre, è in corso d’opera una compagnia teatrale che realizzerà uno spettacolo alla festa di carnevale di San Zeno di Montagna il prossimo febbraio. In più, stiamo lavorando a un progetto molto importante con il gruppo alpini, ma non voglio svelare altro, al momento». Matteo Sambugaro


Cronache

Ottobre 2013 CAVAION. Il municipio avrà il vano scala e le facciate esterne rinnovate

La sede comunale verrà restaurata Sono iniziati da qualche settimana i lavori di restauro e risanamento conservativo della sede municipale di Cavaion Veronese. L’intervento, finanziato con un contributo concesso dal GAL Baldo Lessinia per un importo di 82.188 euro, prevede un investimento complessivo di 125.000 euro. La struttura di piazza G.Fracastoro a breve avrà il vano scala e le facciate esterne, completamente rinnovati, restaurate l'ultima volta nel 1980. “L’edificio di tre piani fuori terra ed un interrato, di pianta rettangolare e facciate simmetriche è stato costruito nel 1910 – si legge nella relazione tecnica relativa all’intervento -. I muri di elevazione sono di grosso spessore, in sasso e pietra. I solai sono di legno, rinforzati con putrelle di acciaio. Il tetto è di legno con struttura a padiglione e manto di copertura in coppi. La struttura presenta un alto basamento in finto bugnato, un piano nobile con balco- ne sostenuto da due colonne. Attualmente

esso ospita nel piano seminterrato un museo archeologico e negli altri tre piani gli uffici comunali e due ambulatori medici. Le facciate esterne sono attualmente quasi completamente scolorite con fessurazioni e intonaco stacca-

to in alcuni punti». Gli interventi di sistemazione che verranno eseguiti riguardano la pulizia delle facciate con spazzolatura e raschiatura, la stuccatura delle fessurazioni e buchi nella muratura e nell'intonaco e la stesa di fissativo e

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

tinteggiatura a due mani di tinta a calce. Verranno inoltre rimossi le gronde e i pluviali esistenti e verranno sostituiti con nuovi in rame, mentre verranno ripristinate le decorazioni artistiche nella parti comuni interne.

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CAVAION. Quattro chiacchiere su salute e ambiente Venerdì 27 settembre nella sala civica di Corte Torcolo a Cavaion Veronese si è tenuto un incontro organizzato dall’Associazione Gente e Territori. Il tema della serata era “La salute per tutti in un paese cardioprotetto, che guarda alla Green Economy per il miglioramento del vivere quotidiano”. Presentava Loretta Duello, presidente della sede distaccata Gente e Territori. Sono intervenuti: Lorenzo Antonini, vicepresidente e responsabile del Centro Studi Gente e Territori; Silvano Forapan, responsabile del Centro Studi Gente e Territori, che ha illustrato le finalità del Centro Studi: una strategia del fare in risposta alle più svariate istanze della popolazione; Sergio Barbieri del Centro Studi Sanità che, ribadendo il diritto alla salute espresso dall’art. 32 della Costituzione, ha presentato un video concernente l’attività dell’Associazione Medici Nelle Frontiere: l’associazione è nata dall’intento del dottor Barbieri di offrire anche alla popolazione non abbiente la possibilità di accedere gratuitamente alle cure e alla diagnostica medica. Sono poi intervenuti: Giulio Molon, del Centro Studi Sanità, che ha posto l’accento sulla diffusione e l’uso del defibrillatore nelle patologie legate alla morte improvvisa da arresto cardiaco; il Sig. Grillo, che ha illustrato l’utilizzo del defibrillatore nella pratica; Fabio Montoli, di Famiglia e Società, dell’Associazione Gente e Territori; Valerio Avesani, Presidente di Gente e Territori; in chiusura, Ilaria Vesentini, segretaria della Sede distaccata Gente e Territori. L’afflusso è stato molto buono e la partecipazione attenta, hanno presenziato all’incontro molti sindaci dei paesi limitrofi.

RIVOLI

Cavaion, critiche al bilancio Sì alla rinaturalizzazione Nessun cenno alla riduzione del carico fiscale per i cittadini di Cavaion: è quanto emerge dalla lettura del bilancio di previsione per l’anno 2013, recentemente approvato. Elevata risulta la tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, che per altro viene gravata di oneri impropri, per farla lievitare più del consentito. Elevate rimangono anche le aliquote dell’IMU come pure quelle per le addizionali. Neppure degna di una risposta è stata la proposta di Progetto Paese di vendere l’area Rizzardi e con il ricavato procedere alla riduzione delle tasse comunali, alla realizzazione di opere pubbliche ed al rientro con il pesante debito comunale. Fra l’atro queste erano le motivazioni addotte dalla maggioranza per giustificare, qualche anno fa, la trasformazione in edificabile residenziale di quell’area. Probabilmente oggi con il PAT adottato ed in procinto di approvazione finale le mire edilizie si spostano in altre zone del comune e quest’area, come si ebbe modo di far notare, risulta poco appetibile. Denari veramente buttati. L’addio alle speranze di tasse comunali più miti arriva anche dalla sentenza del Tribunale di Verona che condanna il comune di Cavaion al pagamento di ben 350.000 euro, a favore della Provincia, per aver permesso la realizzazioni dell’accesso alla zona industriale di Camporeggio, in difformità rispetto al progetto approvato. Anche se il bilancio indica entrate straordinarie per pari importo, è molto probabile che dai lottizzanti si riescano a recuperare solamente 150.000 euro, perché coperti da fideiussione, gli altri 200.000 rimarranno a carico del bilancio comunale, e in qualche modo bisognerà farli entrare nelle casse vuote. L’indebitamento risulta ancora elevato, oltre nove milioni di euro. Sul punto il sindaco insiste che sta pagando debiti non contratti nei suoi mandati, ma in realtà i mutui stipulati dal 2004, cioè da quando vi è l’attuale sindaco, al 2009 ammontano a 9.665.000 su un totale al 31 dicembre di quell’anno di 11.110.000. Poi dal 2009, per effetto di legge, non ha potuto più contrarre mutui, altrimenti chissà… E intanto gli stanziamenti per progetti destinati a rimettere in moto ed indirizzare l’economia del comune verso processi possibili e sostenibili languono. Mi sa tanto che, guardando anche l’impostazione del PAT, puntano tutto sulla ripresa della costruzione dei miniappartamenti come seconde case. Corrado Mancini consigliere comunale Progetto Paese Cavaion

Sono in fermento le attività sul monte Mesa nel territorio di Rivoli Veronese. Grazie ai fondi prodotti dal nuovo impianto eolico il comune di Rivoli sta procedendo alla rinaturalizzazione della zona: Simon Pierce, ricercatore dell’università di Milano, insieme a Gianluca Romanelli e Stefano Dalterio dell’azienda veneziana Geco, sotto la supervisione della geologa Patrizia Miniutti, stanno procedendo al primo reimpianto di orchidee sul monte Mesa. «Pierce ha coltivato e selezionato migliaia di orchidee con il seme raccolto sul monte Mesa, ed è riuscito a portarne a sviluppo alcune centinaia – afferma Mirco Campagnari, sindaco di Rivoli Veronese -: sul Monte Mesa ne ha piantate 300. Questo è il primo di diversi interventi di reimpianto previsti e rappresenta la dimostrazione concreta di dove si può arrivare investendo in energia Verde. Una vera soddisfazione – aggiunge il sindaco – che si somma a tante altre mietute in questi mesi, una fra tutte la visita, il 3 ottobre scorso, di una delegazione del liceo Messedaglia, arrivato da Verona in

bicicletta…come è importante diffondere un nuovo stile di vita tutto nel pieno rispetto dell'ambiente!».

IL 10 E L’11 NOVEMBRE FESTA DI SAN MARTINO A CAPRINO VERONESE Per il quarto anno consecutivo si conferma il sodalizio tra gli abitanti di San Martino e l’associazione di volontari caprinesi I Raggi di Sole. Insieme promuoveranno la festa della contrada il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza in parte all’associazione La Casa dei Sogni, che organizza attività di svago per i bambini e gli adulti disabili e in parte sosterrà le spese di manutenzione dell’Oratorio di San Martino, l’antica e suggestiva chiesetta che ospita delle preziose opere d’arte. Per ulteriori informazioni sul programma della festa: www.oratoriosanmartino.it


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PRANDINI, IL PARADISO DELLA CASA Visitiamo il mondo colorato di Ceramiche Prandini, una rivendita di piastrelle, rubinetti, arredo bagno e sanitari, stufe e caminetti, parquet e marmi anticati. Lucia Prandini ci spiega tutto ciò che riguarda l’interno della casa. Da quanti anni siete presenti sul mercato? «Ci siamo dal 1959 con un’attività di famiglia iniziata da mio padre, qui nella nostra sede storica. Avevamo una fabbrica di piastrelle in graniglia (i tipici pavimenti degli anni Sessanta e Settanta) e nel 1974 abbiamo iniziato a commercializzare le prime piastrelle in ceramica. La rivendita, una volta chiusa la fabbrica, è partita così, poi abbiamo introdotto i sanitari e infine il legno». Quanta rilevanza date all’eleganza e ai particolari? «Per noi è importante fornire ai nostri clienti uno spettro di possibilità ampio, mescolando i prodotti e le marche di tutte le aziende che trattiamo, per creare decori con combinazioni inaspettate di stili e materiali. Cerchiamo di abbinare con gusto prodotti diversi, per realizzare gli ambienti adatti all’idea di eleganza di ogni cliente e per trasformare in realtà ciò che ciascuno immagina per la propria casa». Servizi avanzati e nuovi materiali. «Ci avvaliamo dell’aiuto di un programma che produce rendering e simulazioni di decorazioni nei bagni: inserendo un disegno e la foto della piastrella, è possibile mostrare al cliente un progetto realistico e tutte le opzioni di prodotti esistenti e utilizzabili. Inoltre, commercializziamo i materiali più innovativi, come il gres porcellanato che riproduce l’aspetto e l’effetto del marmo e del legno, è resistentissimo e pratico». Soffrite la concorrenza di Ikea e del fai da te? «Noi ci collochiamo in un settore medio-alto e non abbiamo mai trattato prodotti così economici pertanto, non rientrando in questa categoria, non ci siamo mai messi in competizione con i colossi di queste fasce di mercato». Per quanto riguarda caminetti e stufe, cosa orienta le scelte dei clienti? «Generalmente, chi sceglie il camino è interessato all’estetica e all’effetto che dà in casa, mentre chi si indirizza verso la stufa, soprattutto a pellet, lo fa per il risparmio energetico rispetto al riscaldamento tradizionale, e per avere il contributo statale». pubbliredazionale


Rinnova e Ristruttura

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FIORI E GIARDINI, IL MONDO DI SIMEONI Siamo andati a trovare Eugenio Simeoni, giardiniere e titolare di Simeoni Fiori e Simeoni Giardini, chiacchierando con lui di queste due realtà tra terra natura. Ci spieghi la differenza fra sue due attività. «Simeoni Fiori è un negozio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, nel Centro Commerciale Corte Ronchi, in cui seguiamo da quattro anni cerimonie, fiere e normale attività commerciale, con due dipendenti. Simeoni Giardini si trova in via Villa a Cavaion, impiega dieci dipendenti e si occupa da vent’anni di giardinaggio, potature, arredo urbano ed esterni di case, capannoni, lottizzazioni, aiuole stradali e campi sportivi comunali». Che importanza hanno il verde e la natura nella vita delle persone, nelle case? «Il verde è un biglietto da visita che aiuta a capire le persone. Nell'immagine esterna di un'abitazione il giardino, o il terrazzo, occupano un posto importantissimo e danno un'idea della persona che vi abita». Ha adottato nuove tecnologie nel corso degli anni? «Abbiamo trattori per tagliare l'erba, per le potature utilizziamo delle piattaforme aeree di varie altezze e le tosaerba manuali vengono continuamente sostituite per rientrare nelle normative. Ogni anno reinvesto in azienda gli utili che rimangono». Segue anche dei corsi di aggiornamento? «Tutti i miei ragazzi ed io, frequentiamo corsi di aggiornamento per le potature, i trattamenti, la sicurezza e le normative, oltre a corsi di psicologia del giardino dove approfondiamo le tecniche di accostamenti di colori e profumi. Queste idee sono essenziali per attirare l'attenzione e si possono attuare anche con piante economiche». Quali sono le richieste più frequenti dei clienti? «Spesso creiamo giardini che non richiedano manutenzione e utilizziamo soluzioni pratiche e poco invasive, come gli impianti di irrigazione a serpentina sotto terra. Cerchiamo sempre di avere idee nuove per stupire le persone e rendere felici i clienti». Rapporto con i dipendenti «Per tenere unito il gruppo bisogna trattare bene le persone e creare un clima sereno durante il lavoro. La mia attività è come una grande famiglia, i miei dipendenti mi vogliono bene. L’aspetto umano del lavoro è fondamentale per me, ci tengo tantissimo». pubbliredazionale

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Per la vostra Pubblicità

Telefono 045 7152777 CALCIO FEMMINILE. La società veronese esce allo scoperto. C’è voglia di promozione

Il Real Bardolino ci crede: «Puntiamo alla serie A» Tagliato ufficialmente il nastro di partenza alla stagione 2013-2014 di serie B femminile del Real Bardolino. Campionato calcistico, quello entrante, che vede più che mai la dirigenza lacustre convinta dei propri mezzi senza nascondere più di tanto gli obiettivi stagionali. Raggiungere la serie A è il desiderio, il sogno dipinto sul volto di tecnici e dirigenza del Real

che davanti a un centinaio di persone hanno chiaramente dichiarato cosa dovrà fare il Real Bardolino in questa stagione. Ospiti dell’assemblea, oltre allo staff e giocatrici di casa (anche se orfane di Anxela Muco convocata nella nazionale femminile di calcio Albanese) Don Andrea Giacomelli, delegato allo sport della curia veronese, Fernando Murari, delegato

Figc del calcio femminile provinciale, Fabio Sala , assessore allo Sport del comune di Bardolino e Romano Mattè, tecnico di esperienza e commentatore televisivo, che ha espresso un profondo pensiero sulla visione umana e mentale chiamata da tutti passione sportiva. «Siamo ancora qui a giocarci le nostre carte - apre un fiero Marcello Battistoli presidente

Cavaion carico a mille sono unite pure le società calcio Bardolino Benaco e Rivoli. Nel suo intervento, il sindaco di Cavaion, Lorenzo Sartori, ha confermato l’impegno dell’Amministrazione a terminare i lavori di costruzione del nuovo impianto di calcio in erba sintetica fissando per maggio 2014 la data di inaugurazione. È stato presentato ai numerosi tifosi e appassionati presenti, il responsabile tecnico di tutto il settore giovanile, Luciano Semenzato, che avrà il compito di gestire e far crescere professionalmente gli allenatori. La maggior organizza-

Calmasino vince il trofeo Quarti

Gli allievi della Benaco calcio hanno vinto, allo stadio Belvedere di Calmasino. il primo trofeo giovanile dedicato alla memoria di Arnaldo Quarti, storico presidente dell’U. S.Calmasino 2003 scomparso un anno fa. Nella finalissima la Benaco ha pareggiato 1-1 con la Montebaldina aggiudicandosi il quadrangolare solo grazie alla migliore precisione nella lotteria dei calci di rigore. Gardesani giunti all’ultimo atto del quadrangolare dopo aver superato,

sempre ai rigori, il Valeggio (1-1) che a sua volta nella finale di consolazione ha avuto al meglio sui pari categoria del Lugagnano B, dopo la lotteria dei penalty (2-2). Nella prima partita la Montebaldina aveva superato il Lugagnano per 2-0. A premiare i vincitori il sindaco di Bardolino Ivan De Beni e l’assessore allo Sport Fabio Sala. Il torneo è stato organizzato dall’Unione sportiva Calmasino in collaborazione con la Benaco calcio. S.J.

TENNIS. Lugagnano campione regionale

CALCIO

L’Ac Cavaion si presenta. Domenica 8 settembre, all’Arena Torcolo di Cavaion, la società di calcio veronese ha tenuto una manifestazione con la quale ha presentato il proprio direttivo e tutte le squadre che partecipano alla stagione sportiva 2013/2014. Il benvenuto è stato dato dal vicepresidente Stefano Giacomelli che ha illustrato anche il progetto di sviluppo della società, specialmente le collaborazioni nel settore giovanile: oltre alla società Montebaldina Consolini (ormai al quarto anno), da questa stagione si

del sodalizio gardesano al femminile -. Siamo qui dopo tanti anni di cadute e rinascite. Siamo qui per giocarci senza mezze misure il passaggio nella massima categoria. La società ha lavorato molto bene in fase di rinforzi, affidando a mister Walter Padovani una formazione molto competitiva per la categoria». Sulla stessa linea di pensiero anche il tecnico gialloblù Walter Padovani: «Siamo migliorate rispetto alla passata stagione. Ora che siamo cresciute in ogni reparto, è quindi giunto il momento di passare alla fase due della nostra programmazione, ovvero quella dei risultati. Lo scorso anno ci siamo salvati pensando soprattutto a consolidare e acquisire bagaglio di esperienza. Adesso dobbiamo vincere: sono venuto qui per questo motivo». Un sospiro e poi. «Sì, voglio la serie A». Andrea Mantovani

CALCIO

zione sviluppata negli ultimi anni ha permesso di far crescere sempre di più il numero dei tesserati dell’AC Cavaion. Stefano Giacomelli ha ringraziato per il sostegno tutti i collaboratori del club, che danno una grande mano per la conduzione societaria e si mettono a disposizione per molti lavori. Un ringraziamento è andato anche a tutti gli sponsor, compresa la Farmacia Chimica Orlandi, che ha reso possibile la donazione alla società AC Cavaion di un defibrillatore. Il presidente Silvio Lonardi, nell’augurare a tutti i tesserati un buon campionato, ha rivolto un ricordo a Diego Zampini, che tanto aveva fatto proprio per il settore giovanile e per la società AC Cavaion. Il direttore sportivo Mauro Maffei ha poi illustrato la nuova rosa della prima squadra, notevolmente ringiovanita, che milita nel campionato di Seconda categoria allenata da Moreno Battisti, già responsabile del settore giovanile della Montebaldina Consolini.

Domenica 29 settembre, sui campi della struttura dell'A.s.d. Commodore Academy di Montegrotto Terme, la squadra agonistica dell’a.s.d. Tennis Club Sporting Lugagnano, battendo il CT Bardolino, si è laureata Campione Regionale Categoria D4 maschile. Un'altra grossa soddisfazione, arrivata poco dopo la promozione in categoria D3. Il capitano della squadra, il Maestro FIT Mattia Lonardi, subito dopo la gara ha dichiarato: «Questa vittoria dona lustro a tutto il movimento del tennis del comune di Sona. Ma è solo l’inizio, stiamo già lavorando per preparare una squadra competitiva per la prossima stagione nella categoria superiore. Dedico questa vittoria a giocatori, tifosi e simpatizzanti che ci hanno sostenuto in questo torneo». L’a.s.d. Tennis Club Sporting Lugagnano è una giovane associazione sportiva che gestisce i campi tennis comunali di via Mancalacqua a Lugagnano: la passione, l’esperienza e la competenza dei suoi associati l’hanno portata in poco tempo ai vertici del tennis veneto. D.B.


Sport

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CALCIO/SERIE A. Il portiere gialloblù, spesso decisivo, analizza l’inizio di campionato della formazione della diga

Puggioni scuote il Chievo Verona: «Troppe reti subite, restiamo uniti» Le sue parate valgono come gol. Di interventi decisivi ormai è diventato un esperto. Grinta da vendere, esplosività da grande. Chiedetelo a Parma e a Juventus, per esempio. Christian Puggioni c’è sempre. Nonostante il suo Chievo sia in difficoltà. La formazione della diga non attraversa certo un

momento facile: quattro punti nelle prime sette gare di serie A non possono accontentare Sergio Pellissier e compagni. Soprattutto per quella solidità difensiva, da sempre l’arma in più, che in questo inizio di campionato sta venendo meno. «Chievo reagisci, così non va». Suona la carica il portiere gialloblù.

Christian Puggioni (Foto Udali-ChievoVerona)

Lui che da dietro può vedere tutto alla perfezione: errori, disattenzioni e sviste, insomma, proprio tutto. Puggioni sa che per salvarsi occorre cambiare marcia. «Ci troviamo spesso in difficoltà e concediamo agli avversari troppe occasioni da rete. Adesso è arrivato il momento che la squadra si rimbocchi le maniche, faccia quadrato e dia qualcosa in più. Dobbiamo assolutamente invertire la tendenza negativa se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, la salvezza. In particolare, non possiamo più sbagliare gli scontri diretti (si riferisce alle sconfitte con Catania e Atalanta, ndr)». Le zone basse della classifica sono lì a due passi. All’orizzonte ci sono le sfide contro Genoa, Fiorentina e Roma. Sfide complicate, toste. Servirà il vecchio Chievo, quello ammirato al Bentegodi contro l’Udinese qualche settimana fa, per affrontarle al meglio. «Non importa chi affrontiamo: occorre mettere in campo lo spirito battaglie-

ro che ci ha sempre contraddistinto – conferma Puggioni -. Quando aumenta la pressione, arrabbiarsi serve a poco. Al contrario, bisogna stare uniti e concentrarsi sul lavoro. Sono fiducioso: i risultati poi arriveranno di sicuro». Il reparto arretrato scricchiola, questo è evidente: tredici gol subiti in sette gare non fanno dormire sonni tranquilli. Il numero uno della formazione scaligera ne è consapevole. «È fondamentale ritrovare la compattezza e la solidità di una difesa che oggi non sta rendendo secondo le sue potenzialità – sottolinea Puggioni -. Nella passata stagione è stata proprio la fase difensiva ci ha permesso di reggere il confronto con squadre anche più importanti di noi a livello tecnico, e di racimolare i punti necessari per salvarci. L’assenza di Dainelli? L’esperienza e la qualità di Dario ci mancano, ma un singolo giocatore non può cambiare un intero reparto. In ogni caso, speriamo recuperi presto dall’infortunio.

Puggioni (Foto Udali-ChievoVerona)

Mister Giuseppe Sannino? Sì, ha alzato la voce. Quando le cose non vanno in una certa maniera, credo sia giusto che l’allenatore esprima il proprio pensiero e dia la scossa all’ambiente». Tutti richiamati all’ordine, insomma. Per riflettere sugli errori e rialzare subito la testa. Il campionato è appena iniziato: il tempo per riprendersi c’è. «Le grandi squadre si sono rinforzate ulteriormente – spiega Puggioni -. Ci aspetta un’annata più

impegnativa rispetto alle altre, stiamo attenti. Nelle prime sette giornate ho visto a tratti un buon Chievo. È chiaro, però, che alcuni aspetti vanno migliorati. Se mi rimprovero qualcosa? Beh, dicendo che tutti possono dare qualcosa in più, è chiaro sto facendo pure autocritica. Bisogna subire meno gol, intanto. Ed essendo io il portiere, devo aumentare il numero di parate e chiudere la saracinesca». Matteo Sambugaro

E’ giunta alla sua sedicesima edizione “San Zeno Castagne, Bardolino & Monte Veronese”, la rassegna gastronomica che propone interi menù degustazione a base di castagne del Baldo in abbinamento con il Bardolino, il vino del territorio, mentre dalle malghe arriva il formaggio Monte Veronese dop dell’alpeggio estivo. Cinque sono i ristoranti di San Zeno (Al Cacciatore, Bellavista, Costabella, Sole e Taverna Kus) coinvolti in “San Zeno Castagne, Bardolino & Monte Veronese”, che fino al 17 novembre faranno sfilare in tavola interi menù degustazione a base di castagne, in abbinamento con il vino rosso del territorio, il Bardolino, e al Monte Veronese. Così, accanto al classico minestrone di marroni è possibile gustare ricette quali il baccalà mantecato alle castagne con la polenta, gli gnocchi di ricotta e marroni al burro di malga con pesto autunnale di zucca, porcini e noci, la tartare di ricotta, castagne e zucca su letto di radicchio scottato, l’insalatina di castagne e Monte Veronese con pistacchi e citronette al tabasco o il timballo di castagnaccio con fonduta di cioccolato bianco e marron glacè. «Ancora un volta - dice il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi - l’autunno gastronomico del monte Baldo vede fianco a fianco i ristoratori di San Zeno, il Bardolino e il formaggio Monte Veronese, per proporre un incontro con le tradizioni e i sapori del nostro territorio. Una ghiotta occasione per venire a visitare le terre del Bardolino al di fuori del periodo turistico estivo». L’iniziativa è organizzata dal Consorzio di tutela del Bardolino in collaborazione con l’associazione ristoratori di San Zeno di Montagna, il Consorzio di promozione turistica Lago di Garda è… e il Consorzio di tutela del formaggio Monte Veronese e si avvale del sostegno della Regione Veneto e del patrocinio della Camera di Commercio di Verona.


Ottobre 2013

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L’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

La sindrome del nido vuoto La sindrome del nido vuoto è quello stato psicologico in cui possono entrare i genitori quando i figli conquistano la loro indipendenza. Quando spiccano il volo e “lasciano il nido”. Nei genitori può manifestarsi quando i figli piccoli

cominciano la scuola materna, oppure, più avanti quando vanno a studiare lontano, o si sposano, o vanno a vivere da soli. Possiamo parlare di sindrome del nido vuoto quando queste tappe, naturali nella crescita dei figli, vengono

vissute dai genitori come un vero e proprio lutto. Allora subentra uno stato psicologico di malinconia, solitudine, tristezza, ansia, senso di vuoto. Colpisce soprattutto le donne che hanno sacrificato se stesse, i propri bisogni, per

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani TORTIGLIONE VENEZIANO

Ingredienti pasta frolla: gr. 250 di farina gr. 110 di zucchero gr. 120 di burro 1 uovo + 1 tuorlo pizzico di sale

Ingredienti ripieno pasta di mandorle: gr. 300 di zucchero gr. 350 di mandorle pelate 1 uovo + 1 albume ½ fialetta aroma di mandorle 1 tuorlo per spennellare

PROCEDIMENTO: Impastare la frolla, mettere mezz’ora in frigo; impastare la pasta di mandorle nel robot da cucina. Formare un rotolo con diametro di 6/7cm. Tirare la frolla a rettangolo, mettere al centro il rotolo di pasta di mandorle e avvolgerlo nella frolla dando la forma di ferro di cavallo. Adagiare sulla piastra del forno ricoperta di carta da forno e cuocere a 170 gradi per 30/35 minuti. Far raffreddare bene e spolverizzare con zucchero a velo. Provato e mangiato … è buonissimo!!!

occuparsi della casa e del nucleo familiare. Spesso il momento in cui il nido si svuota coincide con momenti significativi per la famiglia: i genitori entrano nella mezza età e i loro genitori, diventati anziani richiedono più cure. Se la nascita del primo figlio rappresenta per la coppia un momento di crisi anche il passaggio inverso non è da meno. Quando i figli abbandonano la casa parentale per la coppia è un momento di bilanci emozionali e coniugali, e se la coppia non è stabile si troverà con molta probabilità a vacillare. Le coppie che si sono dedicate esclusivamente al loro ruolo di genitori, tralasciando la relazione individuale e la propria individualità, trascurando i propri bisogni e desideri, sono più fragili di fronte all’autonomia

dei figli. Come affrontare questa tappa? Prima di tutto è necessario riconoscere che i figli hanno una vita propria e che l’uscita di casa non coincide con la perdita del figlio. Un nuovo rapporto più adulto e paritario, tra genitori e figli, può colmare il vuoto offrendo alle parti nuovi ruoli e nuove vicinanze. È il momento di riscoprirsi come coppia cercando obiettivi e interessi comuni, trascurati per la presenza dei figli. Alle mamme, spesso più sensibili

al nido vuoto, consiglio di ricominciare a dirigere le stesse attenzioni di cura e amore che avevano verso i figli, verso se stesse. Riallacciare vecchie amicizie, un po’ trascurate per mancanza di tempo, aiuta a ritrovare nuovi interessi a sentirsi vive e nuovamente utili. Curare il proprio aspetto e la salute ci fa sentire meno gli anni che passano e soprattutto i figli, quando tornano a casa, ritrovano dei genitori sereni felici .


Spazio Donna

Ottobre 2013

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

VAYU NETI: PULIZIA DELLE NARICI “Se tu vuoi cambiare il mondo, inizia col cambiare te stesso”. (Mahatma Gandhi) La respirazione è il più grande atto vitale! Tutti noi saremmo in grado di vivere rimanendo senza cibo e acqua per qualche giorno. Non è possibile invece fare altrettanto senza respirare. Tutti i fenomeni vitali sono legatI a fenomeni di ossidazione e di riduzione. Senza l’elemento ossigeno non può esistere la vita. Sicuramente tutti voi non avete aspettato i consigli yogi per respirare. Ma scoprire l’arte del respiro yogico vi farà capire quanto respirato male. In realtà tutti noi sapevamo respirare bene da bambini! Ma una serie di elementi della nostra vita sono cambiati crescendo, rendendo a mano a mano il nostro respiro incompleto, superficiale, affrettato, rendendoci così nervosi e ansiosi. Prima di iniziare qualsiasi atto di rieducazione respiratoria, ricordiamoci che il respiro in sé è anteriore a noi! Non possiamo insegnargli nulla ma accogliere i suoi poteri vivificanti. Sta a noi perciò eliminare ostacoli alla sua naturale azione: tensioni , atteggiamenti fisici e mentali sbagliati! Una tecnica molto usata nello yoga in preparazione a qualsiasi esercizio respiratorio (pranayama) è Vayu Neti o pulizia delle narici attraverso l’aria: Posizione seduta comoda (va bene anche su una sedia). Lavoriamo con una narice per volta chiudendo l’altra con le dita. Blocchiamo la narice destra con il dito medio e anulare della mano sinistra. Inspirando dalla narice sinistra alziamo il gomito del braccio destro (all’altezza della spalla) ed espirando sempre con la narice sinistra scendiamo con il gomito in modo deciso. Ripetiamo più volte e invertiamo l’esercizio. Lo sfregamento dell’aria lungo le vie respiratorie elimina eventuali mucosità e polvere che ostruiscono il passaggio dell’aria. Trattandosi di una iperventilazione, cioè un esercizio che purifica e riscalda, potremmo anche avvertire una sensazione di calore. Se dopo vayu neti percepiamo una narice leggermente più chiusa dell’altra, possiamo massaggiare i punti sensibili dell’arcata sopracciliare del lato della narice chiusa, sulla zigomo, lungo il bordo inferiore dell’occipite e infine nell’incavo dell’ascella opposta alla narice chiusa. Premiamo leggermente qualche secondo. Quando sentiamo le due narici libere possiamo respirare lentamente ascoltando e godendo della nostra condizione libera, leggera. Sentiremo tutto il nostro viso rilassato. Approfittiamo per praticare una breve interiorizzazione percependo le qualità diverse tra l’aria inspirata e l’aria espirata. Più fredda e secca la prima , più calda e umida l’altra. Buon lavoro a tutti. Namastè!

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MODA

Inverno Neo-Grunge La moda è così: con ogni nuova stagione si tende a dimenticare quella precedente, cercando di concentrarsi solamente sul futuro, prevedendo e anticipando i “must” e i “trends”. Ci si perde sempre nell’immensità della novità. Ma come è successo un po’ in ogni decade, è tempo di rivivere la moda del passato, perché, alla fine, gli uomini si rendono sempre conto che non esisterebbe un presente e nemmeno un futuro senza un glorioso passato. Già la primavera aveva portato con sé un un po’ di retrò, ma da questo autunno/inverno 2013 è più che mai via libera allo stile Neo-Grunge. Si torna alla Seattle degli anni ’90, ai tempi della fusione tra l’innovazione del rock e la tradizione del folk: i colori freddi, la pelle e le borchie si mescolano con i capelli al naturale, i pantaloni a zampa e i colori vivaci dei figli dei fiori, i precedenti spodestati dal trono della moda. Ma attenzione: se avete in mente l’estetica decadente di Seattle siete sulla strada sbagliata. Da Kurt Cobain & co. si prendono solo le linee guida come le camicie a scacchi, le sovrapposizioni, i jeans sdruciti, mentre si deve dimenticare la trasandatezza genuina che era alla base di questo stile “cattivo e spor-

co”. Il Neo-Grunge 2013, infatti, è molto glam e mescola capi base del grunge con elementi eleganti, chic e sartoriali. Se vi considerate delle donne seducenti e l’idea di indossare anfibi e cappotti XXL non vi va, non disperate. Caratteristica di questo autunno/inverno, infatti, è la diversità tra i trend: immaginatevi una vetrina affollata di capi tra i più diversi possibili, che però possono anche essere combinati insieme con un po’ di ironia e umorismo. Eccovi la stagione autunno/inverno 2013. Vicino al Neo-Grunge troviamo

il classico intramontabile della Femme Fatale, per tutte le donne che sono fiere di mostrare al mondo di essere tali con stampe animalier, pelle nera effetto latex e spacchi vertiginosi. Il tutto valorizzato da scarpe accattivanti come décolleté o stivali alti con il tacco. E ricordate: se quest’inverno vorrete essere davvero alla moda, circondatevi di capi colore grigio, in tutte le sue sfumature. Altri must sono il blu elettrico e l’intramontabile bianco&nero, ma rigorosamente in quest’ordine, ovvero top immacolato e gonna nera.

In SplendidaForma con Lipofreeze Si chiama Lipofreeze ed è un macchinario con cui il centro SplendidaForma di Bussolengo lavora da due anni in collaborazione con gruppo Baldan - Jean klèbert, azienda leader nel campo dell’estetica. «Su 100 clienti che hanno provato il macchinario sulla zona addominale – affermano dal centro - 70 hanno perso tra il 38% e il 42% di circonferenza, 20 hanno perso tra il 29% e il 35% di circonferenza e 10 hanno perso tra il 20% e il 25% di circonferenza. Il diverso risultato è dovuto da alimentazione ed esercizio fisico». Ma che cos’è la criolipolisi? «Si procede per passi – affermano dal centro di Bussolengo -: aspirazione (grazie ad un vacuum, viene aspirata cute, sottocute e tessuto adiposo che vengono sottoposti ad un abbassamento di temperatura fino a -5° C), cristallizzazione (il grasso così raffreddato va incontro ad una cristallizzazione dei suoi lipidi, e questa cristallizzazione danneggia meccanicamente le cellule adipose che vanno incontro ad una morte selettiva), apoptosi (morte delle cellule). Dalle analisi istologiche condotte su diversi pazienti trattati dalla criolipolisi si è evidenziato che dopo tre giorni dal trattamento è comparso il primo enzima che interviene quando ci sono dei tessuti che vanno incontro ad una necrosi (morte). Dopo sette giorni dal trattamento inoltre le membrane delle cellule adipose sono diventate sempre più difformi perché in estrema sofferenza e dopo 14 giorni sono comparsi i macrofagi, gli spazzini che intervengono quando l'organismo ha dei tessuti che devono essere eliminati. Infine, dopo 90 giorni dal trattamento, si è notata l’assenza completa di macrofagi, ripristino alla normalità dei tessuti, ma con un numero di cellule adipose di spessore ridotto… Ecco perché i risultati non si possono vedere immediatamente: viene messo in atto un sistema lento e programmato di eliminazione del grasso senza accumuli per il fegato».



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