Provincia Ottobre 2014

Page 1

ANNO XXVIV - N. 10 - OTTOBRE 2014 - Stampato il 13/10/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

SANITÀ. L’Ulss 22 presenta “Progetto Sollievo” (pag. 6) VENDEMMIA 2014. Interviene Christian Marchesini del Consorzio tutela vini Valpolicella (pag. 7)



le vostre

Lettere REFERENDUM

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Viale dell’Industria, 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 13 - 10 - 2014

3

SANITÀ

“Per una sana democrazia” La Scozia col suo referendum per l’indipendenza e così l’Inghilterra che l’ha permesso hanno dato segno di alta e vera democrazia. Chiamare alle urne i cittadini per conoscere il loro parere è sempre vera libertà. Così sarà per la Spagna e la Catalogna. Quello che purtroppo non avviene in Italia col Veneto. Io sono antisecessionista ma un convinto federalista affinché tutte le Regioni e i loro cittadini siano messi nelle stesse condizioni di responsabilità e autonomia. Infatti non è ammissibile, in una vera democrazia, che ci siano cittadini di serie A – che vivono in Regioni autonome a Statuto Speciale – ed altri di serie B – che vivono in Regioni senza autonomia. La nostra Costituzione, pur essendo meravigliosa sotto certi aspetti, con stupendi articoli, ha bisogno di ritocchi e modifiche per essere veramente liberale e democratica, al fine di essere uguale verso tutti i suoi cittadini. Sento spesso la Serracchiani, vicesegretaria PD e presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, (a Statuto Speciale) fare interventi di carattere generale sul nostro Paese per rinnovarlo. Perché allora non convince il capo del governo Matteo Renzi a promuovere una

Ottobre 2014

struttura federale per la nostra Italia? Ciò sarebbe veramente la soluzione per cambiare il Paese, al fine di renderlo responsabile e uguale per tutti. Solo così non ci sarebbero dei secessionisti e nel contempo ci sarebbe più unione. Altro problema è l’immigrazione clandestina che questo Governo non affronta come si deve e ne parla molto poco. Per evitarla ed evitare così anche tutte le morti per annegamento, in un mare

“Una vera vergogna! Manca umanità”

non più Nostro ma Loro, bisognerebbe al limite delle acque territoriali africane, aiutarli sì in caso di bisogno, ma poi far fare ai barconi il dietro front. Basterebbe fare ciò per 3 o 4 volte per eliminare il commercio umano e gli annegamenti. Bisogna poi mettersi in testa di aiutare la gente bisognosa in casa loro ed evitare così anche i molti problemi che la clandestinità porta in casa nostra. Renato Tomezzoli

COMUNICATO L’esperienza del ricovero per il bambino e la sua famiglia può rappresentare un evento traumatico. ABIO – Associazione per il Bambino in Ospedale - è stata fondata per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale e ridurre al minimo il potenziale rischio di trauma che ogni ricovero presenta. Il volontario collabora con le diverse figure operanti in ospedale per attuare, ciascuno nel proprio ruolo, una strategia di attiva promozione del benessere del bambino e della sua famiglia ABIO HA BISOGNO ANCHE DI TE per il servizio di volontariato presso i reparti di pediatria degli ospedali di Borgo Roma, Borgo Trento, Bussolengo e San Bonifacio. Per diventare volontari ABIO bisogna essere maggiorenni e frequentare un Corso di formazione obbligatorio, composto da 5 incontri in aula e 30 ore di tirocinio. Nel primo incontro informativo si illustreranno la struttura, gli scopi, le attività dell’Associazione ed i requisiti del volontario ABIO. Al termine dell’incontro informativo gli aspiranti volontari decideranno se frequentare il Corso di formazione. Chi fosse interessato può presentarsi direttamente all’incontro informativo, oppure telefonare all’Associazione ABIO di Verona. L’incontro informativo si terrà il: 21/10/2014 dalle 20:30 alle 23:00 Presso Sede: Legambiente - Sala Barbarani Via Bertoni 4 - Verona - Per informazioni: tel. 3400776563 - email: formazione@abioverona.it

Gentile Direttore, vorrei parlare del triste episodio di cui recentemente è stato protagonista mio padre, che, fino a poco prima di questo evento, guidava il suo autoveicolo e percorreva persino brevi tratti in bicicletta, nonostante la bella età di 88 anni. Il 18 settembre (ore 15.30) noi figli lo portammo al Pronto soccorso di Borgo Trento con mal di testa (parte sinistra), mancata forza alle gambe, pressione bassa, dolori allo stomaco. Eseguiti gli esami di laboratorio e raggi all’addome, risultati negativi, alle 19.30 venne mandato a casa, con il consiglio di una visita geriatria. Il 24 settembre mio padre è stato sottoposto ad una visita geriatrica (a pagamento), con consiglio di effettuare anche una Tac (primo posto libero il 3 ottobre). Il 26 settembre, visto il peggioramento delle condizioni, mio padre è stato riportato all’ospedale di Borgo Roma (ore 17.00). Entrato in Pronto soccorso è stato lasciato solo (nonostante la presenza della figlia), anche se non udente. Oltre al mal di testa (sempre parte sinistra), i sintomi erano mancanza di forza

alle gambe, inappetenza, disidratazione, vomito. Vengono eseguiti i soliti esami di laboratorio, rx addome e alle ore 20.00 mio padre viene rimandato a casa. In quell’occasione abbiamo più volte chiesto ulteriori accertamenti: la risposta è stata nuovamente che non erano in atto patologie urgenti e che la tac si poteva tranquillamente eseguire il giorno prestabilito. Mio padre è stato quindi dimesso verso le 21.00, senza essere stato nemmeno rivestito dal personale del pronto soccorso. Appena rientrato a casa i dolori alla pancia sono cominciati. Durante la notte è stata chiamata la guardia medica che, non potendo uscire a breve, ha consigliato di chiamare il 118…che a sua volta ha risposto che “ci sono cose più urgenti di un mal di pancia”. Nel frattempo la guardia medica è arrivata, ha somministrato un antidolorifico e consigliato di recarsi in pronto soccorso. La stessa Guardia Medica ha chiamato personalmente il 118 ricevendo la stessa risposta data a noi. Con molta difficoltà abbiamo caricato mio padre in macchina alle ore 4.00 del 27 settembre e l’abbiamo por-

tato in ospedale a Bussolengo. Dopo aver eseguito i soliti esami di routine è stato ricoverato in geriatria. Il medico, infatti, stabilì che servivano accertamenti. Il 28 settembre al mattino l’abbiamo trovato con ossigeno, febbre alta, in stato non reattivo. Chiesti ripetutamente chiarimenti la risposta è stata che era tutto nella norma vista la sua patologia (ma quale patologia se ai precedenti ricoveri in pronto soccorso risultava non affetto da alcuna patologia!). Alle ore 12.00 la dottoressa del reparto ci ha avvisati che sarebbe stata subito eseguita una tac. Alle ore 13.00, portato in radiologia, mio padre è tornato in reparto già deceduto. E’ inammissibile che il personale medico non abbia avvisato della gravità della situazione, così da poter dare ai tre figli la possibilità di essere vicini al padre al momento del decesso. Con questa lettera sottolineo con forza la mancanza di umanità, di rispetto e di valori nei confronti di un malato, per di più anziano, da parte di certo personale nei nostri ospedali. Una vera vergogna! A.R. (lettera firmata)


Le Vostre Lettere

Ottobre 2014

4

SOLIDARIETÀ

ISLAM

“Rispondo a Gianni Toffali”

“La manifestazione in Piazza Bra”

Alcune precisazioni sulla lettera di Gianni Toffali pubblicata su L’Altro Giornale del mese di Settembre. L’infibulazione dell’Isis è una bufala, anche perché, banalmente, l’infibulazione non è una pratica in alcun modo islamica (bensì pre-islamica). Il famoso comunicato, diffuso da un account falso, cita fonti totalmente inventate, non avendo tale pratica alcun riferimento coranico né diretto, né indiretto. L'infibulazione risulta anzi maggiormente diffusa in ambiente copto-africano (e quindi cristiano). Premesso questo, sovrapporre il Califfato islamico (prodotto, si badi, occidentale) alla cultura islamica appare un eserci-

Si respirava un'aria "solidale" domenica 28 settembre in piazza Bra in occasione della 14a Festa organizzata dal Centro Servizi per il Volontariato con l'Assessorato ai Servizi Sociali e Famiglia del comune di Verona. Una Piazza riempita da migliaia di persone che hanno visitato motivati, gli 81 stand, le bancarelle con prodotti d'Artigianato e assistito alle differenti attività che si alternavano: come l'Addestramento Cinofilo, dimostrazione di Pronto Intervento sulla neve, il primo Soccorso ai bagnanti, come imparare a fare una Rianimazione. Un evento speciale ha fatto ballare tutti con il "flash mob". Io come Volontario ero Testimonial con Camillo Magic Clown allo Stand n. 9 dell'Avis Provinciale, che comprende 68 Associazioni ben strutturate della Provincia, dove ci si informava per iscriversi come Donatore, circa 4 donazioni di sangue all'anno. Alle signore che si iscrivevano veniva dato un cestino con una rosa, ai bambini io davo il "soffia bolle" vicino alla "macchina magica" dalle mille bolle, ho eseguito alcuni giochi di magia e poi nella piazza festosa a donare i

zio di inaccettabile semplificazione. L’amante della complessità saprà rinvenire la fallacia degli argomenti che generalmente sono addotti dai fomentatori dello scontro di civiltà. Spose bambine? Sarebbe sufficiente constatare che in casa nostra, lo stesso diritto canonico prevede un’età minima di 16 anni per l’uomo e 14 anni per la donna, al fine di poter contrarre matrimonio; detto ciò, si affermi in aggiunta che l’età media del matrimonio in un paese islamico come l’Iran è di 28 anni per l’uomo e 26 per la donna. Matrimoni combinati? In nessun caso una femmina può essere data in sposa

senza consenso. Chi, pur mosso da lodevoli intenti di difesa della civiltà cristiana, muove la flotta contro il mondo Islamico (che non è l’Isis), combatte in realtà un prezioso alleato. Nella Lepanto del XXI secolo i veri nemici della Cristianità si chiamano Secolarizzazione, Ideologia gender, Mercato. Non sarà mai troppo tardi quando ci accorgeremo che la flotta cristiana e la flotta islamica remano oggi nella stessa direzione, sotto gli stendardi del Sacro. Nicola Berti (giornale L'Intellettuale Dissidente)

GIANFRANCO PERAZZOLI A ROMA CON UN AMICO CONCITTADINO DI PAPA FRANCESCO

palloncini colorati e un cuoricino rosso per ricordare il forte bisogno che c'è di sangue. Ho cantato la Canzone di Camillo e il Clown Portafortuna che saranno presto incise. Successo hanno avuto tre miei cartelli, dopo l'intervista agli Operatori Avis, con le scritte: "Un bambino che legge, sarà un uomo che pensa", "un uomo che pensa, sarà un donatore" e il "sorridi... la vita è bella!". L'Assessore ai Servizi Sociali Anna Leso ci

“La Spalliera snc” da 35 anni nel territorio

ha fatto visita e ha salutato il Segretario Simone Guzzetti e tutta la "famiglia avisina". Tante realtà riunite insieme per un giorno per offrire opportunità e far nascere dentro di noi tutti la consapevolezza di mettere un po del nostro tempo libero a disposizione degli altri, portando la nostra esperienza e competenza che associate riusciranno a realizzare importanti obiettivi. Gianfranco Perazzoli (Franco Frey)

La nostra soddisfazione sta nel percorrere i passi per ritrovare, insieme ai nostri utenti, l’equilibrio ideale Il Centro Riabilitativo “La Spalliera”, attivo da 35 anni a Villafranca, si inserisce nell’ambito delle strutture attrezzate per la fisiokinesiterapia curativa e riabilitativa, con la Direzione Sanitaria del Fisiatra Dr. Mario Tommasi. Il gruppo di lavoro è composto da varie figure professionali che interagiscono tra di loro, strettamente collegate in maniera sinergica, in modo da garantire un’armoniosa continuità durante il percorso riabilitativo, per riportare il paziente in uno stato di salute. Il primo passo è la presa di coscienza del “problema” in modo da rendere serenamente consapevole il paziente di ciò che gli sta accadendo, delle sue difficoltà motorie e dei meccanismi fisiopatologici che stanno alla base del problema stesso. Il secondo passo è l’elaborazione di un preciso programma riabilitativo che abbia come obbiettivo la ricerca della matrice del problema e non la manifestazione ultima. In questo percorso si inseriscono le varie figure professionali in base alle specificità del caso. A capo di queste due fasi la collaborazione paziente terapeuta è fondamentale in quanto tale percorso prevede un costante accompagnamento del paziente, un vero e proprio cammino assistito verso il recupero della salute. Questa modalità di intervento riabilitativo ha la sua base nel considerare la persona nella sua globalità, secondo le definizione di benessere dal Rapporto Commissione Europea dell’OMS: “Lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società”. In sostanza, qualsiasi disarmonia del nostro corpo non sarà considerata un “difetto”, ma un’indicazione che il corpo stesso ci da per invitarci a ritrovare il nostro equilibrio globale. Su questa linea lo staff de “La Spalliera” ha pensato di organizzare degli eventi aperti al pubblico che tratteranno importanti argomenti riguardanti la salute, per mettere in evidenza come le varie parti (fisica, mentale, emozionale) di una persona siano strettamente collegate tra di loro, e come una patologia, un trauma, un evento doloroso a sua volta crei disarmonia tra le parti stesse. L’invito a partecipare ai due eventi in programma, il 12 e 19 novembre presso l’Auditorium di Villafranca (fianco al castello), è esteso a tutti. Il Centro Riabilitativo La Spalliera ha sede in via Orientale, 6 a Villafranca Tel e fax 045.6300312 e – mail: info@laspallera.com.


Le Vostre Lettere

Ottobre 2014

SOCIETÀ

FAMIGLIA

“I connessi del nulla” Direttore... ma cosa sta succedendo alla società dei nostri giorni? Sembra non si riesca più a vivere senza essere "connessi", e siamo pure capaci di star male se non ci rispondono o non ci commentano qualcosa che abbiamo postato nel Web. Tutti sottoposti al giudizio di tutti come in un "Grande Fratello" versione allargata. Ma è mai possibile? Cerchiamo apprezzamenti nel virtuale e se non li troviamo stiamo male nel reale. Mi domando anche come persone intelligenti e di spessore finiscano per essere fagocitate dal nulla, tutti nel girone del virtuale, dove per ben che vada si perde un sacco di tempo che potrebbe essere destinato a qualcosa di ben più concreto e sensato. Quando frequentavo le scuole elementari, e alle scuole elementari di allora gli strumenti di studio erano il sussidiario e un libro di lettura, il mio maestro (che con affetto ricordo) diceva che nella vita ci sono cose urgenti e cose importanti. Tutti sappiamo che a misurare l'ur-

5

genza è il tempo nel quale le cose vengono svolte, mentre l'unità di misura dell'importanza è il valore che diamo alle cose da svolgere. Ora mi sembra che il concetto di urgenza e di importanza sia stato leggermente stravolto, dato che cose non importanti come chattare in rete o commentare un link vengono anteposte all'importanza di guidare o di svolgere un lavoro (per chi un lavoro ancora ce l'ha...), direi che certi commenti potrebbero trovare spazio nel "dopo cena", mentre invece vengo-

“100 città per la libertà” no anteposti a tutto. Di sicuro in tutto questo c'è una notevole dose di protagonismo e di voler apparire a tutti i costi, unita ad una mancanza di affetti veri, e allora non ci resta che aggrapparci al virtuale, sempre connessi, connessi al nulla, sempre più insicuri e sempre più in balia di chi ci manovra come marionette. Mentre siamo ormai a pane e cipolla.... Grazie Direttore. Luciano Fasoli

IL CALZOLAIO RAPANUI 1958

dalle riparazioni ai plantari personalizzati Novità in vista da Il Calzolaio Rapanui 1958 a Pescantina. «Abbiamo avviato una collaborazione con gli specialisti della Androform per poter introdurre un nuovo servizio – afferma il titolare -. La proposta è semplice, ma geniale: con apposita apparecchiatura possiamo fare una scansione del piede del cliente presso la nostra bottega di Pescantina e inviare i dati al centro ortopedico convenzionato dove medici podologi realizzeranno plantari adatti alle esigenze del cliente che arriveranno nel nostro negozio con tanto di certificazione medica. Come calzolai non siamo abilitati alla realizzazione di accessori ortopedici, ma con questo servizio riusciamo a fornire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno». Oggetti, questi, realizzati con materiali e proprietà differenti in base alla tipologia di calzatura nel quale andranno inseriti, garantendo comfort, prestazioni e durata nel tempo. Si possono richiedere varie tipologie di plantare: da quelle più standard a quelle più tecniche e sportive come scarponi da SKY, scarpette per la bike oppure scarponi da trekking o ancora per il tennis o il running…Insomma davvero tutto, perfino per le scarpe antinfortunistiche. «Questi plantari – aggiunge ancora il titolare – sono un accessorio per la calzatura che può essere intercambiabile, ha garanzia due anni ed è costruito con materiali antiallergici (anche per diabetici). La visita Podologica è gratuita e si effettua il martedì, mercoledì, giovedì mattina dalle 9 alle 12. L’invito quindi è quello di recarsi da Il Calzolaio Rapanui 1958 anche dopo essere stati dal proprio podologo o fisioterapista… un tecnico sarà in grado di offrire la soluzione giusta ai problemi di ognuno garantendo il massimo della qualità che il plantare Androform offre. È DETRAIBILE FISCALMENTE COME SPESA MEDICA

À T I V O N

Durante l’intero mese di novembre da Il Calzolaio Rapanui 1958 è attiva la promozione “I love my foots” con check up anche il sabato mattina. Il Calzolaio Rapanui 1958 via Carlo Alberto dalla Chiesa, 9 Centro Commerciale San Lorenzo PESCANTINA (VR) cell. 3333909004

pubbliredazionale

L’autunno si preannuncia caldo per le Sentinelle in Piedi, la rete aconfessionale e apartitica che, dissentendo dalle imposizioni di un potere che si dice democratico, nell’ultimo anno ha portato in piazza migliaia di persone in oltre 150 piazze italiane. Qualche settimana fa il tribunale per i minorenni di Roma ha riconosciuto l’adozione di una bambina da parte della compagna della mamma, creando un precedente pericoloso: si tratta del primo caso in Italia di stepchild adoption, ovvero dell’adozione da parte di coppie omosessuali. Nel frattempo, sempre a colpi di sentenze la magistratura ha aperto la via alla fecondazione eterologa, che di fatto dà la possibilità anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso di “produrre” un bambino. Il tutto avviene mentre il Governo annuncia un progetto di legge sulle unioni civili che ricalca il modello tedesco, in cui in sostanza le unioni saranno equiparate al matrimonio in tutto e per tutto, adozione compresa. Dirsi contrari a tutto questo oggi è considerato un atto di “omofobia”, un’accusa che potrebbe trasformarsi in reato se dovesse essere approvato al Sena-

to il ddl Scalfarotto, già approvato dalla Camera, che con il pretesto di impedire atti di aggressione e violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali, in realtà limita la libertà di espressione, non specificando neppure che cosa si intenda per “omofobia”. Per questo le Sentinelle in Piedi sono scese in piazza in tutta Italia domenica 5 ottobre. In silenzio, leggendo un libro come simbolo di formazione continua, la nostra mobilitazione ha

invaso le piazze per ribadire che non è possibile zittire chi ha gli occhi aperti e la coscienza vigile. Da Trento a Salerno, da Bisceglie a Trieste passando per Firenze, Napoli e Milano, da Genova a Venezia, tanti sono stati i liberi cittadini che hanno voluto vegliare. Anche Verona ha contribuito, portando in piazza dei Signori, alle ore 18.00, circa 500 Sentinelle. Su facebook: Sentinelle in Piedi – Verona info@sentinelleinpiedi.it

Per la vostra Pubblicità

Telefono 045 7152777


Cronache

Cronache

6

ULSS 22. Il servizio è rivolto ai pazienti affetti da demenza e disturbi cognitivi

PESCANTINA

Progetto Sollievo corre in soccorso

Ultimo saluto ad Eleonora

Prende il nome di Progetto Sollievo ed è un nuovo servizio ideato dall’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Bussolengo dell’Azienda Ulss 22, in collaborazione con i Servizi Sociali. Progetto Sollievo, promosso e finanziato dalla Regione Veneto, ha lo scopo di offrire una risposta ai bisogni espressi nel territorio dell’Ulss 22 dai pazienti con demenza/disturbo cognitivo e dei loro familiari. La demenza è un processo degenerativo cerebrale progressivo, irreversibile, di lunga durata. Nel territorio dell’ Ulss 22 si stimano circa 3.000 soggetti affetti da tale patologia. Gran parte dei pazienti affetti da

demenza vengono accuditi in casa dai familiari con l’aiuto talvolta di assistenti domiciliari. La cura e la relazione quotidiana con persone affette da demenza è molto faticosa e logorante, e può influire negativamente sulla qualità di vita dei familiari. Ed è proprio per far fronte a queste difficoltà che è nato Progetto Sollievo, con il quale si intende creare, con l’aiuto delle associazioni di volontariato, gruppi di incontro per anziani con problemi di demenza e per i loro familiari per condividere problemi, informazioni e soluzioni, luoghi in cui la riscoperta di sé divenga una risorsa non solo per la fami-

glia, ma per l’intera comunità. L’Azienda Ulss 22 attiverà, con la collaborazione delle amministrazioni Comunali di Bussolengo, Negrar, Villafranca e Valeggio, quattro “Centri Sollievo” dislocati in questi territori. I gruppi “sollievo” formati da familiari, psicologi, educatori e volontari rappresentano occa-

sioni di incontro e confronto per aumentare reciprocamente le competenze e le strategie, fronteggiare la demenza e fornire sostegno psicologico nelle fatiche dell’assistenza; per i malati sarà una preziosa occasione per mantenere attive le abilità cognitive residue e stimolare le funzioni manuali e motorie. Con questo progetto ci si propone gli obiettivi di favorire la presa in carico territoriale/domiciliare dei pazienti affetti da demenza, promuovere un’azione di integrazione, condivisione e collaborazione fra le diverse organizzazioni no profit del territorio con la creazione di un coordinamento delle associazioni stesse, stimolare la collaborazione dei familiari tra loro e con le associazioni creando un luogo fisico e psicologico in cui le persone si sentano accompagnate nel difficile percorso dell’assistenza. Le associazioni che hanno aderito al progetto sono: Opera assistenziale Stefano Toffoli onlus di Valeggio, l’Associazione di Volontariato “Compagni di viaggio” di Negrar, il Gruppo familiari malati di Alzhaimer di Bussolengo e la Fondazione Historie onlus di Villafranca, l’Associazione di volontariato Proposte sociali onlus, il Circolo Auser Lorenzo Massari, l’Associazione La seconda primavera, l’Associazione di volontariato Opero Silente e la Fondazione Piccola Fraternità di Dossobuono.

Tutto il paese e l’Arma dei Carbinieri coi suoi massimi gradi, il comandante generale Leonardo Gallitelli, il comandante della legione Veneto, Mezzavilla, e quello provinciale Oresta, hanno dato l’estremo addio nel duomo di Pescantina a Eleonora Cipriani di 26 anni, morta venerdì 26 settembre in un drammatico incidente stradale a Pol di Eleonora Cipriani Pastrengo. Era la figlia primogenita del maresciallo Nicola Cipriani, da 21 anni comandante della stazione dei Carabinieri di Pescantina e cittadino onorario del paese. A quest’ultimo, arrivato per servizio sul luogo dell’incidente, è toccata la terribile sorpresa di scoprire la figlia ormai senza vita. La notizia, che in poco tempo ha avuto una diffusione nazionale, ha commosso molte persone per la stima e l’affetto che circondano la famiglia Cipriani a Pescantina. Eleonora lavorava al supermercato Rossetto di Ospedaletto e si trovava insieme con un’amica. Aveva un fidanzato Michele, con cui pensava ormai di costruire il suo futuro insieme. Si era diplomata al liceo psicopedagogico, poi aveva fatto lavori di breve periodo e finalmente era arrivata l’opportunità di un lavoro a tempo indeterminato. I suoi amici la ricordano per il carattere solare, positivo, per la sua indole buona, sempre pronta ad aiutare gli altri perché fossero felici. Il papà Nicola, che ha voluto portare la bara in chiesa personalmente, per l’ultimo saluto, ha ricordato “i suoi occhi bellissimi, blu come il mare”. Al comandante Nicola Cipriani, alla moglie Annalisa e alla sorella Beatrice, l’abbraccio della famiglia de “L’Altro Giornale”.

DANZA A COLORI IN GALLERIA MASSELLA

E’ stata inaugurata lo scorso 11 ottobre in Galleria Massella di via Dietro Filippini , 13 a Verona “Danza a colori”, una mostra dedicata all’Outsider art e nello specifico all’Art Brut che continuerà fino al 30 novembre. La curatrice della Licia Massella, in collaborazione con l’arteterapeuta Flavia Rossignoli, presenta la pittrice Romina Polato, un’artista fertile ed inedita quanto originale. Romina oggi fa parte del Gruppo Insieme della Cooperativa Sociale Filo Continuo che si incontra presso il laboratorio del Binario 0 al centro sociale Ci.ri.cu.pe. di Villafranca di Verona. Si tratta di un gruppo nato nel 1989 con l’obiettivo di favorire il fare creativo attraverso la modellazione della terra e la pittura. Un lavoro che è favorito dallo stare insieme attraverso la conoscenza reciproca ed il confronto, dai materiali e dalle strutture a disposizione e dalla guida dell’arteterapeuta Flavia Rossignoli e dal sostegno dei volontari. Oggi numerosi sono i dipinti e i manufatti che si dimostrano interessanti e di notevole spessore artistico. Romina Polato dipinge di getto grandi opere attraverso la pittura a tecnica mista. Le campiture sbocciano con l'intensità cromatica di grappoli di frutti e mazzi di fiori, ravvivati da un simbolico sole. In questa astratta natura il movimento creato richiama l'armonia di una danza a cui aspira da sempre l'autrice. Info 348 7560462 Facebook: Galleria Massella


7

Cronache

Ottobre 2014 INTERVISTA. Abbassate le quote di uva destinate all’appassimento per la produzione di Amarone

Una vendemmia ... di speranza E’ una vendemmia molto particolare per la Valpolicella quella che sta muovendo in primi passi in questi giorni. Tanto è stato detto nelle scorse settimane, in attesa che l’uva 2014 arrivasse a completa maturazione: voci negative si sono alternate a pareri positivi. E se da un lato c’è stato chi ha affermato che “questa vendemmia così

negativa potrebbe trasformarsi in una occasione unica per la nostra denominazione: far capire al mondo che in Valpolicella siamo gente seria, capace di rinunciare a produrre un vino importante per la nostra economia come l’Amarone perchè non sussistono le condizioni necessarie per farlo all’altezza della sua fama”, dall’altro non è

mancato chi ha lanciato messaggi di “speranza”, gettando acqua sul fuoco appiccato dalle prime voci che confermavano di rinunciare all’annata 2014 per la vittima più in vista della vendemmia in corso. Sì, perché proprio l’Amarone è stata la “vittima” più discussa delle ultime settimane, seguito dal frutto delle sue vinacce, il Ripasso. Così, men-

tre alcune aziende hanno già rinunciato all’Amarone “di punta”, qualcun’altra ha annunciato una riduzione della produzione di vino in bottiglia, ridimensionando anche i quantitativi di Valpolicella Superiore e Classico…Ma non è tutto così negativo come sembra: gradazione contenuta e quindi vini meno alcolici e più moderni

saranno il risultato di questa vendemmia 2014,

da cui usciranno vini dai profumi eccellenti.

A pochi giorni dall'inizio della vendemmia, il Cda del Consorzio Tutela Vini Valpolicella ha votato all'unanimità la richiesta alla Regione Veneto di abbassare, le quote di uva da destina-

re all'appassimento per la produzione di Amarone della Valpolicella e Recioto della Valpolicella, portandole dall’iniziale percentuale massima del 65% e dal 50% deciso in luglio al 35 %. E’ uno dei pochi in Italia il Consorzio Tutela Vini Valpolicella ad aver ridotto in questo modo le percentuali di resa. A parlarne è il presidente Christian Marchesini. Presidente, perché una decisione così forte da parte del Consorzio? «Una scelta resa indispensabile in considerazione delle condizioni climatiche anomale che hanno determinato una piovosità eccessiva e un'insufficiente soleggiamento nei mesi di luglio e agosto. Tale misura andrà a sostituire la richiesta precedentemente presentata alla Regione Veneto di stoccare il 15% del vino atto a divenire Amarone della Valpolicella ottenuto dalla vendemmia 2014. Abbiamo concordemente ritenuto che questa fosse l'unica via per tutelare l'Amarone, il vino di punta delle denominazione, salvaguardandone la qualità nonostante le inevitabili ricadute in termini numerici per quanto riguarda le bottiglie che

verranno immesse a tempo debito sul mercato». Una garanzia di qualità quindi… «L’unico modo direi per essere certi che solo i grappoli davvero idonei finiranno in fruttaio per l'appassimento che, tra l'altro, quest'anno dovrà per forza di cose prolungarsi, dato che l'Amarone non può per legge essere sottoposto ad alcun trattamento artificiale per incrementarne il grado alcolico…Poi sta nel produttore comportarsi in modo adeguato. Da parte nostra ciò che raccomandiamo ai produttori è un'attenta cernita delle uve certi di aver agito per il bene comune di tutta le denominazione Valpolicella. Come ogni anno abbiamo chiesto l’intervento degli organi di controllo preposti: repressione frodi, Nas, Forestale e Siquria». Dalle pagine di alcuni giornali nelle ultime settimane qualche produttore ha annunciato che non produrrà Amarone quest’anno. «Si tratta di scelte aziendali. Le dichiarazioni pubblicate riguardano singoli produttori e non si può generalizzare. Qualche azienda sceglierà di non fare

l’Amarone di punta quest’anno, ma una decisione del genere non riguarda certo tutti i produttori». Qualcuno ha parlato dell’esigenza di prezzi diversificati a seconda dell’annata. Che ne pensa? «Come Consorzio non siamo di questa idea. Ci sono semplicemente annate in cui si producono più Amarone e Ripasso e annate in cui se ne produce meno. Senz’altro il 2014 sarà un’annata in cui si farà meno Amarone, essendo un prodotto da cernita. E il tutto si ripercuoterà

anche sulla produzione di Ripasso naturalmente». Quest’annata sarà quindi “povera”. «Quest’annata andrà meno bene di altre, compensata da altre che andranno meglio o che sono andate meglio in passato. Il problema è che ci siamo abituati troppo bene negli anni scorsi, con produzioni ottime, come quella del 2010 per fare un esempio. La tendenza del 2014 invece sembra essere più simile alle produzioni degli anni ’90. In una società in cui siamo soliti “governare” tutto e controllare

tutto, dobbiamo accettare il fatto che la cultura agricola è ancora sottoposta alle leggi della natura, alla quale non si comanda. Ricordiamoci che la storia è fatta anche di annate di granai vuoti». I conti comunque si fanno sempre alla fine. «Oggi più che mai, vista la particolare stagione estiva appena trascorsa, è molto difficile fare previsioni. Tra due – tre anni, a fine affinamento, sarà possibile avere un quadro completo della situazione…Chissà, non è da escludere anche qualche piacevole sorpresa».

Christian Marchesini

BUSSOLENGO - PESCANTINA Il mercato delle pesche chiude la stagione Si è chiusa con la tradizionale cena e la consegna dei premi della 40° Mostra delle pesche di Bussolengo, la stagione peschicola del Mercato ortofrutticolo di Bussolengo e Pescantina. Il bilancio di un’annata da dimenticare al direttore del mercato, Alessio Giacopini. «Dopo un’ annata che non ha uguali per gravità sotto tanti aspetti, che durante il periodo estivo abbiamo ripetutamente sentito, ma che è giusto ribadire, siamo a tirare le conclusioni – esordisce il direttore -. Il nostro territorio è stato colpito da ben 12 gravi grandinate estese e intense al punto da essere riconosciute come calamità naturale eccezionale. Le basse temperature, inoltre, non hanno favorito il consumo di pesche. Le continue piogge con 260 mm in luglio e 230 in agosto, e 21 giorni di pioggia su 30, hanno determinato gravi problemi di conservazione del prodotto. Si è registrato un forte anticipo di circa 20/25 giorni della produzione per l’area veronese. La produzione peschicola europea che comprende la Spagna la Grecia e anche l’Italia meridionale è andata in controtendenza con un aumento del 14% rispetto al 2013. Infine l’embargo russo: tutti fattori che hanno determinato prezzi molto bassi, inferiori ai costi di produzione». Anche il Mercato di Bussolengo ne ha risentito fortemente. Conclude Giacopini: «A Bussolengo sono state commercializzate 1.330 tonnellate di pesche lavorate e 1.254 tonnellate in bins, con un prezzo medio al produttore di circa 0.30 euro al kg, contro le circa 3mila tonnellate di prodotto lavorato del 2013. Il prodotto da industria non ha ancora un dato definitivo, ma è già superiore alle 1.100 tonnellate». Ecco i premiati. Il trofeo “Città di Bussolengo” è andato a Mario Adami; il trofeo San Valentino all’azienda agricola Diego Zanetti. Primo premio per il miglior gruppo di pesche gialle a Giovanni Adami; ex equo Graziano Squaranti; primo premio per le pesche bianche all’azienda agricola Corte Angiolisa; primo premio per le pesche nettarine a Giuseppe Girelli. Premio speciale della giuria all’azienda agricola Nicolis L. e S. per le mele: all’azienda agricola Odorizzi. L.C.

IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO,OVVERO IMPIANTI E DENTI NELLA STESSA SEDUTA L'implantologia a carico immediato è una moderna tecnica chirurgica tesa alla sostituzione di elementi dentali ormai perduti (a causa dell'azione degenerativa di una malattia, di un trauma subito o semplicemente dell'avanzato stato di età del paziente) mediante l'applicazione Dott. Marco nel cavo orale di strumenti protesici (corone,ponti ecc) nello stesso Castellani momento in cui vengono posizionati gli impianti. L'Implantologia a carico immediato ha conosciuto il proprio sviluppo anche grazie all'integrazione di altre conoscenze tecniche, non necessariamente legate alla medicina. Molti si chiedono cosa siano gli impianti dentali e quale il loro utilizzo in medicina. Gli impianti dentali danno il nome ad una particolare branca dell'Odontoiatria, l'Implantologia, e servono a risolvere problemi di edentulismo totale o parziale. Gli impianti dentali altro non sono che “viti” le quali vanno inserite chirurgicamente all'interno delle ossa mascellari o mandibolari del paziente, e fungono da punto di aggancio per le protesi (dentiere,denti singoli o ponti) che andranno a sostituire gli elementi dentali ormai perduti. Ne riviene che la stabilità di queste protesi dipende soprattutto dal buon inserimento degli impianti dentali. Le protesi sono necessarie per il ripristino delle normali funzioni del cavo orale, che oltre alla funzione masticatoria, comprende anche funzioni di tipo fonetico, respiratorio e digestivo. Si pensi per esempio all'impossibilità per le persone “sdentate” di pronunciare nel giusto modo le parole dentali, o di respirare con la bocca in modo corretto, o all'affaticamento del loro stomaco nel digerire cibi non masticati nel giusto modo. L'applicazione di una protesi è l'unico sistema reale in grado di fornire una cura a queste disfunzioni. Come dicevamo per il corretto inserimento degli impianti all'interno del cavo orale è necessario prima forare le ossa mascellari o mandibolari del paziente. Esistono varie metodologie di applicazione, dipendenti dal caso clinico riscontrato. Il materiale di fabbricazione più adatto per gli impianti è il titanio, particolare metallo dotato di notevoli proprietà osteointegrative e biocompatibili. Grazie all'uso del titanio si scongiura l'attivazione di quei sistemi di autodifesa dell'organismo, come le infezioni, le infiammazioni o il rigetto. Il nostro corpo infatti non tollera sempre gli oggetti estranei inseriti al suo interno. Il titanio, grazie alle suddette proprietà, crea un legame quasi naturale con mucose ed ossa. Grazie a questa scoperta si è potuto creare protocolli di intervento davvero innovativi rispetto al passato, come quello dell'Implantologia a carico immediato, grazie alla quale il dentista può inserire gli impianti ed applicare le protesi nell'arco di un unica operazione chirurgica. In passato, con protocolli come quelli dell'Implantologia a carico differito, era necessario attendere un periodo di tre – sei mesi tra le due attività, proprio per monitorare il livello di ostointegrazione tra cavo orale e impianto. Le diagnosi è estremamente importante per la scienza medica, proprio per la possibilità di capire esattamente l'entità del problema e i metodi giusti per porre il dovuto rimedio. L’uso del computer in questo senso offre la straordinaria possibilità di effettuare delle immagini virtuali del cavo orale del paziente, tramite una semplice scannerizzazione. Queste immagini possono essere lavorate dal medico, che simula in tutto e per tutto l'iter completo dell'intervento. Ne risultano così operazioni più rapide ed efficaci, con grandi vantaggi per medici e pazienti.

DOTT. MARCO CASTELLANI

Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369

www.castellanistudiodentistico.it

pubbliredazionale


8

Ottobre 2014

Cronache

IL PERSONAGGIO. Fuss è appena tornata dal viaggio in Terrasanta con tanti bei ricordi

IL CONCORSO NAZIONALE

La danza di Stefania regala tanta gioia

“Terrasanta”: premi ai poeti

E’ appena tornata dal viaggio in Terrasanta, dove ha portato la sua esperienza di danzatrice, arricchita ora di straordinari significati, Stefania Fuss, la danzatrice di Settimo. «Ci sono stata una prima volta l’anno scorso – racconta - con un gruppo di persone, in un pellegrinaggio accompagnato dal vescovo emerito di Verona, padre Flavio Roberto Carraro. E’ stata un’esperienza indimenticabile che quest’anno ho voluto ripetere. Rispetto all’anno scorso, ho danzato a Cana di Galilea e nella chiesa del Gestsemani, dove è conservata la pietra, sulla quale secondo la tradizione evangelica Gesù ha sofferto e sudato sangue». Quest’anno poi c’è stata una grande novità. «L’anno scorso – continua Stefania - avevo conosciuto suor

Tarcisia, una suora dorotea che lavora presso l’Istituto Effetà di Betlemme che si occupa di bambini sordomuti e con altre gravi patologie. Qui mi chiesero di danzare, al mio ritorno. Io allora, per questo ultimo pellegrinaggio, su loro invito, ho preparato due coreografie ispirate al fondatore dell’istituto, Antonio Giovanni Farina vescovo di Vicenza nato nel 1803, e al papa Paolo VI che ha benedetto l’istituto durante la sua storica visita del gennaio 1964. In questa occasione ho detto alle suore che avrei desiderato di fare una piccola danza coi bambini che erano lì ospitati. Infatti quando siamo arrivato ho rappresentato le coreografie dedicate ai fondatori e poi ho invitato i bambini a danzare». La risposta è stata

entusiasmante. «I bambini – continua la danzatrice hanno aderito all’iniziativa con grande gioia ed entusiasmo. La madre direttrice, suor Piera, delle dorotee di Betlemme, mi ha invitato anche per il 2015 per restare qualche tempo coi bambini e insegnare loro a danzare. La danza in quella situazione, nelle coreografie che avevo rappresentato ha avuto come tema la coscienza e la grande ricchezza dei valori cristiani. Ogni coreografia era presentata da testi di spiritualità di Farina e di Paolo VI». Ma cos’è per Stefania Fuss la danza? «La danza che io ho scoperto nella mia vita mi ha dato una grande gioia ed è questa gioia che ho cercato di trasmettere con questa coreografia. Ho voluto far

Stefania Fuss a Cana di Galilea

comprendere che la danza non ha un linguaggio verbale, ma legato a gesti che muovono il cuore dell’uomo e che quindi per questo non conosce confini. Un linguaggio universale che trasmette un segnale di pace in questo mondo pieno di amare contraddizioni. La mia gioia sarebbe fare questo con qualsiasi bambino sulla faccia della terra, cioè danzare insieme per condividere questa immensa gioia. L’evento clou del viaggio in Terrasanta sono stati i bambini, la gioia della danza senza confini. Un momento intensamente spirituale è stato la danza nel Getsemani. Ho danzato sul monte Tabor, nella chiesa del Santo Sepolcro, di Sant’Anna, sul monte Carmelo, a San Giovanni d’Acri. Ma ripeto, niente di così spirituale e profondamente vissuto come il Gestsemani, cioè, il luogo della sofferenza di Gesù». E come è nata questa danza spirituale? «Tutto questo è successo in seguito ad eventi che si sono succeduti dal 2001 e che consistono in un’intuizione sulla cui base ho creato la prima rappresentazione sacra, la Natività annunciata, che al tempo era stata accolta da padre Flavio Roberto Carraro, apprezzata da sacerdoti della diocesi di Verona, dalla stampa e dal pubblico di Sant’Eufemia. Un’esperienza che da allora continua ed è per me continua fonte di arricchimento». Lino Cattabianchi

Lo storico salone affrescato dei vescovi nell’episcopio di Verona ha fatto degna cornice, sabato 27 settembre, alla conclusione e premiazione del 5° concorso nazionale di poesia Terrasanta promosso dal Comitato Veneto Pro Terrasanta presieduto dal cavaliere del lavoro Silvano Pedrollo, industriale di San Bonifacio, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema della Terra Santa e raccogliere offerte destinate al Patriarcato Latino di Gerusalemme impegnato nel mantenimento di scuole, istituti e strutture per evitare lo spopolamento della martoriata terra del Signore. Con il Vescovo mons. Zenti e il vicario episcopale per la cultura mons. Grandis, sedevano al tavolo di presidenza il Prefetto Perla Stancari, il magnifico Rettore dell’Università, Sartor e il delegato del sindaco, Spangaro. L’iniziativa, sostenuta dall’Università degli Studi di Verona e dalla Regione Veneto, ha visto la presenza di 400 liriche pervenute da concorrenti di quasi tutte le regioni italiane. Gran lavo-

LETTERATURA. Simone Sarasso vince il riconoscimento Emilio Salgari 2014 E’ stato assegnato a Simone Sarasso il Premio Emilio Salgari di Letteratura Avventurosa Emilio Salgari - edizione 2014 per il romanzo Invictus. Costantino l’imperatore guerriero (Rizzoli), Sarasso è stato premiato domenica 28 settembre nella cornice di Villa Quaranta-Park Hotel di Ospedaletto di Pescantina. Il Premio è nato con l’intento di valorizzare la letteratura contemporanea d’avventura e far riscoprire la Valpolicella e Verona terre dove Emilio Salgari trascorse gli anni dell’adolescenza e della gioventù dalle quali trasse ispirazione. Una giuria di sei aveva selezionato per la fase finale, La morte si muove nel buio (Mondadori) di Luigi De Pascalis; Il testamento del papa (Nord) di Giulio Leoni. Invictus. (Rizzoli) di Simone Sarasso. Nel corso della cerimonia, coordinata da Luca Crovi, ciascuna delle tre opere in finale ha ricevuto il Premio Selezione Giuria degli Esperti, una piccola miniatura di Salgari a opera dello scultore Sergio Pasetto, una bottiglia di Amarone con etichetta personalizzata e altri vini tipici della Valpolicella. Un premio speciale è stato assegnato ancora a Simone Sarasso dalla giuria dei lettori della Casa Circondariale di Verona. Inoltre è stata presentata da Sergio Pasetto, in un colloquio con Armando Pisani, l’imponente bronzo di Salgari da lui realizzato e che nel breve periodo sarà collocato in una piazza o in una via del centro di Verona. I tre autori e Luca Crovi hanno sottoscritto un appello che invita i lettori a partecipare all’inaugurazione o a rendere omaggio al monumento in occasione di una visita a Emilio Salgari

Verona. R.R.

ro per la commissione giudicatrice presieduta dal Giuseppe Chiecchi ordinario di letteratura italiana, composta dai docenti universitari Arnaldo Soldani, Paolo Pellegrini, Lorenzo Carpanè con segretario Carlo Rigoni presidente del Circolo Artistico Culturale “La Carica” che ha curato il complesso aspetto organizzativo. Per la sezione lingua italiana, Renza Marchi di Treviso ha ricevuto il primo premio assoluto con la lirica “Bambola ferita”, il secondo premio Giovanni Zavattaro di Ozzano Monferrato (AL), il terzo Tullio Mariani di Pisa, Ernesto Severino di Benevento la medaglia della Città di Verona, la medaglia d’oro Fabiano Braccini di Milano e Stefania Paron di Rovigo, i premi speciali del Banco Popolare a Giacomo Grigoli di Breonio e delle Acciaierie Valbruna di Vicenza a Lorenzo Ratti di Prato. Tra i finalisti il veronese Luigi Franchi. Nella sezione dialetto del Triveneto ha ricevuto massimo riconoscimento Gianluca Dal Rì di Capodenno (TN) con la lirica “Guera”. Il secondo premio Donatella Nardin di Cavallino Treporti (VE), il terzo Daniele Lotti di Codroipo (UD), Andrea Aldrighetti di S.Pietro in Cariano il premio della Regione Veneto e Massimo Dorigoni di Pergine Valsugana quello della Fondazione Cattolica. Nella sezione a tema “La pace” si è imposto Bruno Piccinini di Parma con la poesia “L’Eneade”. Secondo premiato Umberto Vicaretti di Roma, terzo Oscar Lunardon di Bassano del Grappa, Roberto Velardita di Venezia-Lido ha ricevuto la medaglia del Pontefice e il premio della Fondazione Cariverona Giuseppe Segalla di Lugo vicentino. Due i finalisti veronesi: Nadia Zanini di Bovolone e Carlo Rossi di Castelnuovo. Ha magistralmente declamato le liriche premiate l’attore Tiziano Gelmetti accompagnato dal fisarmonicista Giuseppe Zambon mentre la valletta Silvia è stata di supporto nella consegna dei riconoscimenti. Claudio Gasparini


Cronache

Ottobre 2014

9

BUSSOLENGO. Al convegno promosso dal Comune si è parlato di educazione e prevenzione

CONSULTA PARI OPPORTUNITÀ

Sicurezza stradale sotto i riflettori

L’attenzione per le donne

Servizi di

Lino Cattabianchi Sicurezza stradale in primo piano al convegno promosso dall’Amministrazione comunale che si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare Eleonora Cipriani, la figlia del maresciallo luogotenente Nicola Cipriani, comandante della stazione dei Carabinieri di Pescantina, morta a 26 anni alla guida della sua vettura in località Pol di Pastrengo. «Abbiamo voluto dedicare un momento di silenzio a Eleonora – spiega il sindaco Paola Boscainiall’inizio del convegno con cui abbiamo voluto iniziare un percorso di educazione e di informazione sui temi della sicurezza stradale. Argomenti, purtroppo, ai quali non si pensa se non si è toccati da vicino». Prevenzione ed educazione, i temi prevalenti del convegno di Bussolengo. «Educare è il primo passo per rispettare la propria vita – ha sottolineato Umberto Guidoni, segretario generale dell’Ania,

la fondazione che lavora nell’ambito della prevenzione con campagne di sensibilizzazione a livello nazionale -. Nel territorio di Bussolengo, con una popolazione di circa 20mila abitanti avvengono 76 incidenti l’anno con 4 morti e 126 feriti. Bisogna occuparsi degli utenti deboli, pedoni e ciclisti ed educare a comportamenti responsabili in relazione all’alcol e alle sostanze». Luigi Altamura, comandante della polizia locale

di Verona, ha fatto il punto sulla situazione di Verona e del Veneto: «Sono 52 i morti, di cui 10 a Verona, dall’inizio dell’anno. E nel conto è compresa anche Eleonora. Molto resta da fare in termini di campagne pubblicitarie, come all’estero, per scongiurare il ripetersi di questi fatti, a partire proprio dai giovani». Francesca Montereali, dirigente della polizia stradale di Verona ha sottolineato l’attività ormai

decennale di informazione e prevenzione portata avanti nelle scuole con l’ispettore Andrea Scamperle e l’associazione dei familiari di vittime degli incidenti stradali. Toccante la testimonianza di Loretta, mamma di Levi, un ragazzo di Lugagnano, morto nel 2005 con altri 4 coetanei: «La vita viene cambiata in un secondo. Si va avanti, ma si cambia il modo di vivere, pensare e anche di guidare. Il figlio manca, il vuoto è enorme». Rivolto ai giovani l’appello di Andrea Conti, l’atleta tetraplegico del Gsc Giambenini, un tempo corridore e mezzofondista: «La vita non è un videogame: non c’è una vita di riserva». «La scuola fa anche educazione stradale – ha concluso la dirigente Morena Pedrotti -: che non solo consente di acquisire una conoscenza delle norme della strada, ma aiuta a vivere nella società civile come un cittadino del mondo. La giornata di oggi, con i forti temi trattati, lascerà nei nostri ragazzi un segno più incisivo di 10 ore di lezione in classe».

SMARTPHONE/INFORMAZIONI SU RACCOLTA RIFIUTI E NON SOLO

Sono ripresi gli incontri della Consulta per le Pari Opportunità di Bussolengo. «Nella scorsa stagione – spiega la presidente Katia Facci - sono state proposte nove serate sul tema della violenza sulle donne vista sotto molteplici aspetti. La partecipazione, non solo femminile ma anche maschile, è stata molto buona e incoraggiante. In particolare, nella serata del 4 febbraio, che ha visto la presenza di molti esponenti delle istituzioni, tra cui il prefetto Perla Stancari e il procuratore della Repubblica Mario Giulio Schinaia, la sala civica della biblioteca ha registrato il tutto esaurito di persone interessate e sensibili al tema trattato.

Anche per questa seconda parte dell’anno gli incontri della Consulta mettono al centro dell’attenzione la condizione femminile». L’incontro del 21 ottobre prossimo è dedicato a “Essere madre: educare al valore della parità dei diritti tra uomini e donne”. Il 22 novembre spettacolo teatrale “Figlie di Barbablu. Tracce di silenzio”, di e con Claudia Donadoni. Ultimo incontro del 2014, il 2 dicembre, “Donne di tutto il mondo raccontano usi e costumi”, serata a sorpresa: cena con cibi da tutto il mondo e musica con un coro veronese che si esibirà in canti provenienti da vari paesi del mondo.

IL DIPLOMA

App Municipium: facile e veloce “Dieci e lode” agli studenti

“App Municipium” è la modalità scelta dal comune di Bussolengo per avvicinarsi ai cittadini con un'applicazione per smartphone. Si tratta della soluzione, premiata a Roma nell'evento dei Comuni Ricicloni e già attiva, sviluppata da un team veronese guidato da Marco Anderle. L'app dà la possibilità al Comune di inviare comunicazioni istantanee tramite la sezione news, di segnalare gli eventi presenti all'interno del territorio e inoltre fornisce un'ampia gamma di servizi per la raccolta differenziata porta-a-porta come il calendario digitale dei rifiu-

ti che ricorda cosa conferire in strada, un glossario dei rifiuti per differenziare correttamente, la mappa con gli orari dell'isola ecologica, l'accesso rapido al servizio di ritiro rifiuti ingombranti a domicilio e la mappa dei punti di interesse del Comune. «È da tempo – spiega il vicesindaco Cristiano Fontana - che osserviamo il servizio di Municipium e confrontandolo con le soluzioni presenti al momento è risultato il migliore nel suo settore. Semplicità d'uso, sia per il cittadino sia per la gestione da parte nostra, completezza delle funzionalità, il

risparmio che permette la comunicazione digitale, modello di sviluppo e le garanzie tecnologiche messe in campo sono stati gli aspetti principali che ci hanno portati a individuare in Municipium la soluzione più in linea con i nostri bisogni e necessità». La scelta dell'amministrazione comunale è caduta sulla soluzione tecnologica più diffusa al momento: un'applicazione, sia iOS sia Android e gratuita, per smartphone che consente all'amministrazione e agli uffici comunali di rendere ancora più efficienti i servizi e apre al dialogo con i

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, In Galleria Ramonda, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico

cittadini. Municipium è disponibile gratuitamente sugli store on line e guarda già alle prossime versioni che andranno a implementare altre funzionalità per mantenere un contatto con il Comune e per essere cittadini attivi. «In questo modo saremo ancora più attenti alle segnalazioni che ci arriveranno tramite l'app – puntualizza il vicesindaco Fontana -. In più, sempre grazie alle segnalazioni riusciremo a ottimizzare e rendere più efficiente l'attività della nostra squadra di operai. Il risparmio sui costi della comunicazione, che fino ad ora è stata veicolata coi volantini, potrà iniziare a concretizzarsi con l’utilizzo della app Municipium come modalità parallela e più economica per comunicare direttamente ai cittadini gli eventi e, per rimanere in costante contatto, in caso di necessità, per le notizie di emergenza come l'interruzione di una strada a causa dei lavori in corso». Per maggiori informazioni sui servizi disponibili e sui costi dell'app per il Comune, si può consultare il sito web www.municipiumapp.it.

Simpatica cerimonia prima del Consiglio comunale di Bussolengo. Il sindaco Paola Boscaini ha consegnato ai ragazzi delle terze medie il diploma per aver riportato come voto finale il “Dieci e lode”. Hanno raggiunto questo obiettivo Carlotta Carmagnani, Valentina Viviani, Francesca Gaiga, Gianluca Micchiché, Silvia Morando e Sara Maddaloso. Alla seduta era presente anche una delegazione del Consiglio dei ragazzi. L’assessore alla cultura, Cristiano Fontana, ha sottolineato nel suo saluto il grande valore di questo riconoscimento del Consiglio comunale ai ragazzi come augurio di «un impegno da sviluppare ora in una realtà scolastica ancora più ricca di spunti e di sollecitazioni culturali e umane». Applausi dei consiglieri “seniores”.


Cronache

Ottobre 2014

10

BUSSOLENGO. Sono in corso i lavori di sistemazione in piazzale Vittorio Veneto

DON PIERGIORGIO MIRANDOLA

La biblioteca si rifà il “look” esterno

Mezzo secolo di sacerdozio

Servizi di

Lino Cattabianchi Sono in corso i lavori di sistemazione degli spazi esterni della nuova biblioteca in piazzale Vittorio Veneto a Bussolengo. «L’intervento – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Gilberto Pozzani - è dovuto anche al fatto che questo edificio comunale è diventato da subito uno dei posti più frequentati dai giovani di Bussolengo. Specialmente gli iscritti all’università qui trovano una struttura adatta per studiare ed avere la possibilità di stare in compagnia tra coetanei». I lavori sono stati affidati alla ditta Tridente strade srl, con sede legale in San Giovanni Lupatoto, per un importo contrattuale complessivo di 130mila euro, iva compresa. Per questo intervento è stato concesso un contributo regionale di

100mila euro. «Il progetto – continua Pozzani - prevede per la parte dell’ingresso alla biblioteca la sistemazione dell’intera viabilità, attualmente con una sezione molto ampia e non definita, attraverso un ridimensionamento. Le corsie saranno portate a quattro metri ognuna, realizzando sei stalli di sosta per auto davanti alla struttura pubblica. Lungo la strada è previsto anche un nuovo marciapiede largo circa due metri che, in un secondo momento, potrà essere prolungato verso via Paolo Veronese. A separazione della biblioteca dal traffico veicolare è prevista una zona libera, attualmente pavimentata in ghiaino, delimitata successivamente da aiuole e panchine realizzate su misura in acciaio corten. Sul lato est è previsto di ampliare la pavimentazione esistente per garantire un accesso

idoneo al giardino di pertinenza della biblioteca senza interferire con le alberature esistenti che caratterizzano l’intera area di san Valentino». Il giardino già concepito nel primo progetto, consistente in uno spazio in pendenza su cui si affaccia la sala polivalente, oggi sterrato e chiuso sui lati da murature in cemento, sarà completamente ridisegnato e piantumato con tappeto verde in erba. La pendenza sarà calibrata da muretti di contenimento con sovrastanti elementi di rivestimento in legno esotico che fungeranno da panchine. «Il muro in cemento posto ad est con maggiore impatto visivo avrà una idonea piantumazione a verde con elementi rampicanti a fioritura stagionale – conclude l’assessore -: un ambiente ideale per lo studio all’aria aperta, stagioni permettendo. Con questo completamento del polo

SAN VITO AL MANTICO

La festa annuale La 42° edizione dell’annuale festa sociale dell'Avis di San Vito al Mantico si è tenuta domenica 21 settembre. Il programma è iniziato alle 9.30 con il raduno delle autorità, delle sezioni consorelle e degli associati Avis alla chiesa parrocchiale di San Vito. A seguire la messa, la deposizione dei fiori al monumento al donatore e, nel salone parrocchiale, consegna delle benemerenze ai donatori, interventi delle autorità e pranzo sociale. «Quest'anno – spiega il presidente Claudio Perusi non abbiamo proposto l’abituale sfilata, ma la manifestazione si è svolta interamente negli ambienti parrocchiali in quanto

abbiamo pensato di esporre per l'occasione una serie di foto che abbiamo nell’archivio Avis e che crediamo siano interessanti non solo per gli associati, ma per tutti gli abitanti di San Vito. Per l'occasione prima del pranzo sociale abbiamo offerto un rinfresco a tutti i cittadini con l'auspicio che possano diventare nuovi donatori». Nella sezione Avis di San Vito sono entrati sei nuovi donatori: Elena Padovani, Martina Padovani, Alessia Cazzaro, Omar Ridolfi, Elisa Cozzi, Cristian Cacciatori. Ecco l’elenco dei donatori premiati. Spilla in rame per 8 donazioni a Stefano Faccio, Nicola Filippini, Lia Barana, Marco Metrano, Michele Righetti, Remigio

Santolini, Alessandro Bonani, Alessandra Spada. Spilla in argento per 16 donazioni a Mariurca Modeo. Fadil Thartori. Spilla in argento dorato per 25 donazioni a Gabriella Corradi, Tiziana Gasparini, Johnnj Montresor, Maurizio Mascanzoni, Giorgio Perantoni, Matteo Romani. Spilla e goccia in oro per 50 donazioni a Adriano Guardini, Davide Marogna, Sabina Venturi, Elio Simeoni. Spilla e goccia in oro con rubino per 75 donazioni a Gianpaolo Donatoni, Roberto Perotti, Alberto De Nardi, Tiziano Morati. Spilla e goccia in oro con smeraldo per 100 donazioni a Roberto Barana e Igino Zivelonghi.

I celebranti di Cristo Risorto e il sindaco Boscaini

Gilberto Pozzani

culturale si va a definire un’opera pubblica fondamentale per Bussolengo. Voglio ringraziare il personale dell’intero ufficio comunale lavori pubblici per l’assoluta disponibilità e dedizione ed in particolare il progettista, Lorena Dal Bosco».

Simpatico ritorno a Bussolengo per Don Piergiorgio Mirandola che ha celebrato il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale nella parrocchia di Cristo Risorto da lui fondata. «Una richiesta nata dalla gente – ha spiegato l’attuale parroco moderatore don Piergiorgio Soardo - anche se don Mirandola ora è parroco di San Michele Extra dal 2000. I vent’anni che ha trascorso a Cristo Risorto, come primo parroco e fondatore della comunità, sono stati

IL LIBRO. “L’amore a pezzi”, 37 poesie inedite Ha pubblicato una raccolta di 37 poesie inedite con l’editore online Book Sprint, intitolata “L’amore a pezzi”, Lucia Gardellin, poetessa di Bussolengo. Nata a Bussolengo e diplomata in materie commerciali, Lucia Gardellin ha lavorato come impiegata prima all’Enel e poi all’Agsm. «Scrivo poesie da sempre – racconta -, ogni volta che la mia sensibilità è alla ricerca di un mezzo per esprimersi ed identificarsi. Quando le parole non mi bastano mi rivolgo ai colori e alle materie plastiche per esprimere i sentimenti e le emozioni che porto dentro di me, coinvolgendo tutti i miei sensi. E’ proprio lo scrivere poesie e la pittura che mi aiutano nelle vicissitudini della vita, nei momenti di dolore, di lutto, di solitudine come nei momenti di gioia di felicità e di estasi». La raccolta, dedicata alla figlia Federica e alle nipotine Margherita e Sofia, riporta una citazione di Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolarini: «Niente di più organizzato di ciò che l’Amore ordina e nulla di più libero di ciò che l’Amore unisce». «La poesia - conclude Lucia Gardellin - è una necessità per dare ordine alle mie passioni che trovano nell’amore l’approdo finale a tutta la mia voglia di vivere».

ricchi di doni per lui e per tutti noi che abbiamo raccolto la sua eredità spirituale e materiale». Nato a Ronco all’Adige nel 1941, don Piergiorgio Mirandola è approdato a Bussolengo nel 1980, dove è rimasto fino al 2000 per andare da allora nella sua attuale sede di San Michele Extra. Come segno della festa, concelebrata col fratello don Giampaolo, monsignor Giuseppe Zivelonghi, don Paolo Permunian suo primo curato a Cristo Risorto e con don Giovanni Berti, don Mirandola ha chiesto un aiuto per l’acquisto di un tabernacolo da inviare in Africa ad un suo confratello in missione. Applauditissimo il saluto del maestro Norberto Masi, che svolge la sua opera volontaria in parrocchia fin dai tempi eroici, “prima della costruzione della chiesa ad ala di gabbiano” progettata dell’architetto Andrea Loi e inaugurata il 16 settembre 1988. Il sindaco Paola Boscaini, intervenuta alla fine della cerimonia, nel ringraziare don Piergiorgio Mirandola e gli attuali parroci don Piergiorgio Soardo e don Giovanni Berti per il loro lavoro e tutti i gruppi che fanno attività con un forte risvolto sociale, ha sottolineato la grande importanza della comunità di Cristo Risorto per il paese di Bussolengo. Una festa di popolo «per un uomo piccolo di statura – ha commentato in tono scherzoso monsignor Zivelonghi nel suo applaudito saluto ma con un cuore grande».


Cronache

Ottobre 2014 PESCANTINA. Il sindaco Cadura: «Teniamo viva la memoria del monumento»

11

PESCANTINA/VIA MONTI LESSINI

“Ex Internati”: Isola ecologica in pessimo stato 48° anniversario Servizi di

Lino Cattabianchi E' avvenuto nel segno della continuità il passaggio di consegne nella gestione del monumento agli ex Internati alla stazione di Balconi e di tutto ciò che quel luogo rappresenta per Pescantina, nel 48° anniversario della sua inaugurazione avvenuta nel 1966. Il sindaco Luigi Cadura ha ribadito la volontà di continuare a tenere viva la memoria del passaggio a Balconi di 700mila ex deportati nei lager nazisti, ringraziando le amministrazioni precedenti e in particolare Ciro Ferrari, alla cui azione è legato il riconoscimento della medaglia d’oro al merito civile per il paese di Pescantina nel 2007. Molto partecipata la celebrazione con una nutrita pattuglia di parlamentari e consiglieri regionali, rappresentanze d’arma e delle associazioni, sindaci dei paesi vicini, ma anche della Lombardia (Nova Milanese e Concesio) e dell’Alto Adige (Bolzano), il vice prefetto Lucio Parente. Presente la delegazione di Siedlce, la cittadina polacca gemellata da 22 anni con Pescantina, guidata da Grzegorz Orzelowski. La messa, accompagnata dal coro Monti Lessini, è stata concelebrata dal delegato vescovile, mons. Sergio Marcazzan, dal parroco di Balconi, don Lorenzo Accordini e da don Alberto Celeghin, custode del sacrario dell’Internato ignoto di Terranegra (Pd). I ragazzi dei due istituti comprensivi di Pescantina hanno letto la poesia “Non mi avrete” di Ludovico Belgioioso e “Se questo è un uomo” di Primo Levi. A loro “speranza del domani” si è rivolta Alda Fasoli, 94 anni compiuti, che nel 1945, poco più che ven-

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA Municipio, Farmacia, Panificio Adige, Imm. Fondo Casa BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle

tenne diede impulso alla realizzazione del Campo di accoglienza del campo reduci di Balconi con la ragazze dell’Azione cattolica. Con lei, oggi in prima fila, gli “angeli di Pescantina” Gina Fumaneri, Rosa Righetti e Argia Rizzotti e le deportate Delfina Borgato e Ines Figini, prigioniero numero 76150 a Birkenau, arrivata da Como, dove vive, a rinnovare il suo pellegrinaggio a Balconi. «Sono stata arrestata – ha affermato Ines - per aver difeso degli operai. Poi da Milano sono stata deportata ad Auschwitz.

Ho visto cose che nella loro apparente normalità, a ripensarci ora, mi fanno venire i brividi. Rivedo i bambini in fila per cinque coi loro giocattoli, guidati da una kapò che li conduce alla camera a gas. Situazioni che hanno messo a dura prova la mia capacità di resistere, fino alla finale marcia della morte, dove le prigioniere che rimanevano sfinite in fondo alla fila venivano freddate con un colpo alla nuca. Sono sopravvissuta alle malattie e allo sfinimento cui ero arrivata: mesi e mesi di ospedale prima di salire sul treno che

mi avrebbe portata a Pescantina. Qui mi è venuto incontro un angelo – ricorda -, una delle ragazze che servivano al campo, con un piatto di minestrina, dopo mesi che ci nutrivamo di acqua di rape. E due rosette di pane bianco e profumato, di cui m’ero dimenticata l’esistenza. Ogni anno vado ad Auschwitz, al Blok 15, a pregare per le mie compagne morte nel campo. Dopo tanti anni ho perdonato e questo mi ha liberato, mi ha resa capace di spegnere l’odio che quelle immagini terribili riattizzavano in ogni momento dentro di me».

NOTIZIE IN BREVE

CTG CITRATO DANZA. A Balconi di Pescantina è ripresa l’attività del “Ctg Citrato Danza”. L’estate è stata ricca di manifestazioni, concorsi e rassegne. Ottimi risultati sono stati ottenuti al concorso di Nogarole Rocca, mentre le coreografie di Elisa Galli ed Eva Vicentini sono state presentate sul palco del tour di Telearena “E..state con noi”. Le allieve della scuola si sono esibite in occasione del Balconi Rock festival e della Notte Bianca di Villafranca. La stagione è ora ripartita: oltre al fitness, vengono proposti corsi di gioco-danza, di propedeutica, danza modern-jazz e hip-hop maschile e femminile per allieve e allievi di tutte le età tenuti dalle insegnanti Eva Vicentini ed Elisa Galli. Per informazioni: fasolipaola@tiscali.it. NERO SU BIANCO. Riprendono gli incontri dell’Associazione culturale “Nero su Bianco”, all’ottavo anno di attività. Verranno presentati libri di generi diversi, alcuni dei quali seguiti dalla proiezione dei rispettivi film. Le serate si svolgeranno presso la Bocciofila di Pescantina alle ore 21. Si comincia il 17 ottobre con “Frida” tratto dall’omonimo romanzo. Il 7 novembre “Cuore cavo”; il 12 dicembre “Morte di un uomo felice”; il 6 febbraio 2015 “La morte di Ivan Il’ic”; il 6 marzo, “Venivamo tutte per mare”. Il 10 aprile “Il pranzo di Babette” da “I capricci del destino”; il 17 aprile, la proiezione del film “Il pranzo di Babette”. Chiusura l’8 maggio con le poesie di Mahmud Darwish.

L’isola ecologica di via Monti Lessini a Pescantina è in condizioni precarie, ma dovrà essere usata fino a quando non sarà costruita quella nuova, nel programma delle opere per il 2016. Lo rileva Davide Pedrotti, consigliere della Lega Nord, che lo sottolinea con toni molto pacati, ma realistici, in una interpellanza già arrivata in Consiglio comunale. «La situazione per chi si presenta a conferire – scrive il consigliere - è di vero disagio: un sito di conferimento maleodorante, ubicato in un quartiere residenziale, tra un campo di frutta e uno da calcio. Nonostante l’impegno del singolo operatore sia lodevole, l’isola è fatiscente, piccola, disorganizzata e mal disposta: la strada per l’accesso è stretta, lo spazio di sosta all’interno è insufficiente, la pavimentazione è in pessimo stato di conservazione e, nei giorni di pioggia, una parte si riempie di pozzanghere che creano un ulteriore ostacolo all’accesso dei containers. Questi ultimi, poi, si trovano ad una quota molto elevata rispetto al piano di calpestìo e perciò, per poter conferire, bisogna utilizzare le scale in ferro, scomode, instabili e, quando piove, sdrucciolevoli». Un altro aspetto viene lamentato da Pedrotti che mette il dito nella piaga. «Ad oggi – rimarca il consigliere - non si effettua alcun controllo sulla residenza di coloro che entrano e pertanto abbiamo ragione di ritenere che spesso non siano solo i residenti a conferire rifiuti in discarica. Altra spiacevole ed inopportuna presenza è data dalla continua presenza di persone in prevalenza cittadini extracomunitari, che rovistano trai vari container alla ricerca di qualcosa che possa essere loro utile o commerciabile, mettendo a rischio la loro incolumità e caricando il gestore dell’area di enormi responsabilità nel caso di infortunio. Questa situazione, oltre che disagevole, è fortemente degradante per il Comune» - conclude Pedrotti, che chiede un impegno all’Amministrazione per eliminare questi disagi. Sulla piazzola ecologica esiste già un mutuo acceso dalla precedente amministrazione nel 2010 per la costruzione di un nuovo ecocentro, ma ad oggi non è stato individuato ancora il sito. Sulla questione interviene il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Paola Zanolli: «abbiamo rilevato tutti i disagi sottolineati dal consigliere Pedrotti – risponde -. Abbiamo avuto un incontro chiarificatore con Serit, la società che attualmente ha in gestione da parte del Comune l’isola ecologica. Abbiamo concordato alcuni interventi per migliorare la situazione esistente e richiesto un controllo per una gestione ottimale di tutto il momento del conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini. Ovviamente, questa è una soluzione temporanea ad una situazione di disagio che anche noi abbiamo rilevato. Il problema più importante è l’acquisizione del terreno, la progettazione e la realizzazione di una nuova piazzola ecologica, in programma nel 2016, che possa soddisfare in modo adeguato le esigenze di un paese in crescita».


Cronache

Ottobre 2014 PESCANTINA. Pallotti alza la voce dopo l’incidente mortale di Cipriani a Pol di Pastrengo

«Ridisegniamo i guard - rail» «Il guard-rail dovrebbe essere a protezione dei veicoli, non la principale causa dei decessi. Non può essere sottovalutato nessun dettaglio per cercare di arginare la strage stradale. La strumento guard-rail va progettato, posizionato e manutenzionato scrupolosamente. Va scelto con cura, altrimenti rischia di diventare un pericolo per la sicurezza, come in questi casi. Senza contare che i guard-rail allo stato attuale non rappresentano alcun beneficio per le due ruote, anzi sono un ostacolo il più delle volte mortale per i motociclisti». E’ questa la posizione espressa a chiare lettere da Alberto Pallotti, presidente dell’Aifvs onlus, l'Associazione italiana familiari e vittime della strada, dopo l’incidente di Pol di Pastrengo, dove ha trovato la morte Eleonora Cipriani. «Da qui – continua Pallotti la necessità di ridisegnare questa componente della viabilità. La nostra associazione, mentre esprime la massima vicinanza al comandante dei carabinieri di Pescantina, Nicola Cipriani e alla sua famiglia per la scomparsa prematura della figlia Eleonora, rivolge un

invito alle varie amministrazioni che gestiscono le strade a ripensare complessivamente alla funzione dei guardrail e alla loro struttura. Credo che non sia possibile considerare una tragica fatalità quello che è accaduto a Pol. Come può una distrazione alla guida causare la penetrazione del guard-rail dentro l'abitacolo?». Secondo Pallotti bisogna guardare a ciò che già viene fatto in altri paesi europei per trovare una soluzione nuova e più sicura per gli utenti della strada. «Siamo nel 2014 – conclude Pallotti - e credo che si debbano mettere a punto sistemi di nuova concezione, che tengano in considerazione tutte le componenti del traffico moderno: la mole e la diversa struttura dei veicoli rispetto a qualche anno fa. Non può essere sempre colpa del conducente, dell'utente della strada, quando le nostre strade presentano trappole spesso mortali. Anche in altri incidenti abbiamo constatato che il guard-rail era stato posizionato in luoghi inutili, diventando quindi un pericolo. Come nel caso delle cuspidi delle autostrade e delle tangenziali che rappresentano

RADUNO MONDIALE DI BRACCO

Luna, la migliore Il cane Polcevera's Luna, condotta da Giuseppe Ballarini di Pescantina, si e' laureata sabato 13 settembre a San Giminiano durante il primo raduno mondiale del Bracco italiano. Miglior femmina roana marrone del mondo. Un traguardo, quello raggiunto da Luna e da Giuseppe Ballarini, frutto di anni di sforzi,passione e amore per gli animali.

un’insidia il più delle volte fatale e non offrono alcuna via di fuga in caso di sbandamento del mezzo. In altri paesi europei sono stati posizionati, al posto delle cuspidi, dei barili di acqua, oppure balle di paglia, come nei circuiti automobilistici. Queste soluzioni esistono già e riducono il numero degli esiti fatali negli incidenti. Perché non adottarle anche qui da noi?». Lino Cattabianchi

Alberto Pallotti

CASA DI RIPOSO: I 102 ANNI DI BERNUZZI

Alla Casa di Riposo "Immacolata di Lourdes" di Pescantina ha festeggiato i 102 anni Anna Bernuzzi, ospite nella struttura da quasi sei anni. Alla signora, anzi signorina, come ha sempre tenuto a sottolineare, non sono mai mancate parole buone per chiunque incontrasse e anche se di recente ha cominciato a rallentare il passo di fronte all'età, non ha certo bisogno di spendersi in molti discorsi per comunicare la solennità di un giorno così importante. Parenti e amici che l'hanno festeggiata la ricordano, senza nascondere un po' di commozione, come una donna che non si è sottratta al sacrificio e al lavoro, motivo per cui si era trasferita in Svizzera, rimanendovi per buona parte della sua vita. Allo stesso tempo non ha rinunciato mai a vivere appieno la vita anche nei suoi aspetti più gioiosi e perché no, anche mondani, volendo sempre circondarsi di persone positive che con lei condividessero questa sua visione speciale della vita: un tempo che va vissuto felicemente, in compagnia, come una festa, fino a quando ci è data la fortuna di goderne. I bambini, ora divenuti adulti, di cui si occupò come baby sitter una volta tornata in Italia perché sopraggiunta l'età della pensione, non dimenticano di certo l'energia e la vitalità che sempre la caratterizzavano nell'accogliere nella sua casa con grande senso di ospitalità e di amicizia tutte le persone a lei care. E queste ultime sono di certo molte perché, tutti lo confermano, una volta conosciuta è sempre stato impossibile non affezionarsi ad Anna. l.c.

12

CA’ FILISSINE

Sopralluogo alla discarica

Sopralluogo dell’Amministrazione comunale di Pescantina alla discarica di Ca’ Filissine con gli onorevoli del Pd Alessandro Bratti e il veronese Diego Zardini, in qualità di membri della Commissione ambiente della Camera dei Deputati. Obiettivo: fare il punto delle azioni necessarie per la messa in sicurezza dell’area della discarica di Cà Filissine. Dai due onorevoli, una proposta di soluzione. «E’ stata predisposta una road map in grado di rispondere all’emergenza immediata – spiega Zardini -. Bisognerà innalzare l’impermeabilizzazione delle sponde sommitali della discarica per evitare lo sversamento del percolato verso la parete nord e dovrà essere previsto, inoltre, un sistema di

pretrattamento delle acque piovane in modo da poterle scaricare in fognatura per limitare al minimo la formazione di nuovo percolato». Quest’ultima evenienza si è accentuata a causa dei periodi di forte piovosità di questi ultimi mesi, al punto che il battente del percolato è ora molto oltre i limiti dei 2 metri consentiti dalla legge. Secondo quando ha comunicato il sindaco Cadura ora il percolato sarebbe passato da 29,2 metri a 36,1, con un incremento rispetto alla precedente rilevazione che partiva da 28,5 metri per arrivare a 35,9. «Queste azioni – conclude l’onorevole Zardini - consentiranno di ridurre il rischio ambientale e di contenere i costi di smaltimento e depurazione». L.C.

LA PROPOSTA

Diserbanti chimici Dal gruppo civico “Pescantina Comune virtuoso”, animato da Gianluca Godi, è stata inoltrata al sindaco Luigi Cadura, e all’assessore alle manutenzioni Paola Zanolli, la proposta di salvaguardare il territorio comunale dall’uso dei diserbanti chimici, delle sostanze tossiche, anche di origine naturale, e delle sostanze saline negli interventi di controllo delle piante infestanti. «Ci sono sempre più agricoltori che utilizzano il diserbo anche al di fuori delle aree coltivate –scrive Godi -, ma anche semplici cittadini che irrorano le fasce erbose nei pressi delle loro abitazioni con erbicidi per evitare lo sviluppo delle erbe infestanti. La pratica del diserbo, erroneamente considerata come alternativa agli interventi di tipo meccanico, viene oggi utilizzata, sostenuta dalle industrie chimiche che producono il diserbante più aggressivo e meno selettivo oggi sul mercato (il glyphosate), per il decoro delle strade pubbliche. In questo modo con la

motivazione di combattere le allergie da polline, in realtà, anziché ridurre le fonti di produzione di polline, se ne determina un aumento significativo con la proliferazione delle graminacee, oltre alla nebulizzazione nell’aria di princìpi chimici tossici anche in aree urbanizzate e ad alta intensità di traffico. Inoltre, una volta effettuato il primo trattamento, si dovrà continuare anche negli anni successivi per evitare la proliferazione delle erbe più aggressive, libere di espandersi in seguito alla scomparsa della vegetazione che presidiava il terreno». E conclude: «Con la motivazione del contenimento dei costi, in realtà si genera sono solo un danno biologico, un danno economico al servizio sanitario nazionale, ma si genera anche uno spreco di risorse per le casse comunali in quanto spesso i trattamenti risultano inefficienti dal punto di vista meccanico, dovendo comunque ricorrere allo sfalcio dell’erba disseccat». l.c.


Cronache

Ottobre 2014

13

SONA. Il sindaco Mazzi commenta la situazione ambientale del Comune

SONA / DIGITAL CAREER DAY

«Basta al degrado» Scatta l’ordinanza

Sarà il primo Digital Career Day di Sona quello che sabato 25 ottobre, dalle ore 14.00, l’assessorato alle Politiche Giovanili, in partnership con la Carta Giovani intercomunale e in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Pensiero visibile, promuoverà nella sala consiliare di Sona. Si tratta di una giornata di formazione dedicata a studenti e giovani inoccupati del territorio che vogliono promuoversi e cercare lavoro sfruttando al meglio la propria presenza online. Il mondo del lavoro, negli ultimi anni, è stato fortemente influenzato dallo sviluppo del web, sono emerse nuove professioni legate al digitale e le competenze tecnologiche sono richieste in ogni ambito. Ma c’è di più: per le aziende è ormai prassi consolidata utilizzare i social network per selezionare i profili dei candidati ideali. La capacità di promuovere in rete se stessi e le proprie competenze diventa quindi fondamentale. Durante il Digital Career Day, che si svilupperà nell’arco di un pomeriggio, agli studenti delle scuole superiori, universitari, neolaureati e giovani inoccupati, verrà presentata una panoramica completa sulle opportunità offerte dal web per la propria promozione e per la ricerca di lavoro. «Siamo orgogliosi di rappresentare il primo Comune veronese a proporre un’iniziativa così innovativa, ma soprattutto concreta, per aiutare i nostri giovani dichiara il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi - le istituzioni per prime hanno il dovere di impegnarsi a promuovere con ogni mezzo occasioni come questa, che offrano nuove opportunità, sia di formazione che di confronto, a chi sta cercando di entrare nel difficile mondo del lavoro di oggi». «Il Digital Career Day è un evento che il mio assessorato ha voluto fortemente per i propri giovani – evidenzia l’assessore alle Politiche Giovanili, Simone Caltagirone - l’idea è quella di offrire loro una “bussola” per orientarsi in quella complessa attività che è diventata oggi la ricerca di un lavoro, e per la quale è ormai evidente come le competenze digitali siano imprescindibili». Per iscrizioni (entro il 20 ottobre) f.faccincani@Comune.sona.vr.it; (Uffici dei Servizi Sociali Comune di Sona 045.6080155).

Contrasto serio alle situazioni di degrado ambientale che spesso si verificano sul territorio comunale con un’ordinanza firmata dal Sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, il 29 settembre scorso. «Ci sono luoghi nel nostro territorio che, oltre a rappresentare un vero e proprio degrado del paesaggio e dei centri urbani – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi possono favorire la proliferazione di insetti nocivi (ratti, insetti, topi) e la diffusione di incendi , nonché costituire un pregiudizio per l’incolumità pubblica. Non è più possibile tollerare certe situazioni che escono dalla natura privata e influenzano, degradandolo, il pubblico. E’ ora di dire basta».

Gianluigi Mazzi

L’ordinanza è rivolta in particolare ai proprietari di terreni e lotti incolti, abbandonati ed inedificati che versa-

no in condizioni di degrado, sporcizia ed incuria affinché provvedano ad attuare i necessari interventi di manutenzione tramite potatura della vegetazione cresciuta spontaneamente ed in maniera incontrollata, lo sfalcio delle erbe infestanti nonché la rimozione di eventuali rifiuti (urbani, inerti, pericolosi) presenti. «Gli interventi descritti nell’ordinanza che si può scaricare dal sito comunale – spiega il Sindaco - dovranno avvenire entro il termine perentorio del 20 ottobre ed eseguiti con periodicità. Per chi contravviene alle disposizioni del provvedimento, sono previste pesanti sanzioni amministrative pecuniarie». Per esempio, in caso di abbandono o deposito

PIOVEZZANO / LA FESTA

I giorni della zucca

Quattro giorni all’insegna del bel tempo, anche di caldo in crescendo, tanto che la domenica il sole picchiava come da tempo non si sentiva e la gente è venuta numerosa così che la festa ha battuto il record di presenze. Qualche burlone ha chiamato questi giorni inaspettati, dopo tanto umido grigiore, “giorni della zucca”, facendo il verso ai freddi “giorni della merla…”: queste le parole che meglio descrivono la Festa della Zucca svoltasi a Piovezzano dal 4 al 7 settembre. Premiante è stata la novità dell’aver dislocato musica e ballo staccati dalla piazza e posizionati sul belvedere del teatro Leardini. Le zucche del concorso “Zucca più…” hanno centra-

to lo spirito della Festa, di Zuccafolk in particolare, dove sono di scena l’estro e la fantasia. I concorrenti hanno presentato composizioni allegre e in parte canzonatorie, con didascalie spiritose che illustravano il significato della composizione e dell’allestimento. Edizione record, questa di Pastrengo 2014, anche per la zucca più lunga mai presentata a livello nazionale, che misurava cm 273, presentata dal giovane concorrente Devis Casarotto di Vicenza. Le premiazioni hanno visto la gradita presenza del neo-sindaco Alberto Varolo alla sua prima Festa della Zucca, con l’Ass. Ivan Realdi, nonché molti colleghi dirigenti delle Pro Loco con-

sorelle. Il Sindaco Alberto Varolo, nel porgere il suo saluto, ha constatato con piacere la presenza delle famiglie, sottolineando il carattere socializzante della Festa della Zucca. Albino Monauni, presidente della Pro Loco Pastrengo organizzatrice dell’evento, si compiace del bel tempo propiziato, ricordando come la Festa della Zucca finanzia le attività della Pro Loco, tutte gratuite, così da poter assicurare anche per il proseguo del 2015 gli eventi Pro loco del Concorso presepi, il falò della Befana, il Carnevale, i sabati del teatro, i concerti in piazza a luglio e naturalmente le dovute attività istituzionali. Bruna De Agostini

CONCORSO “ZUCCA PIÙ…” 2014 I VINCITORI ASSOLUTI PER CATEGORIA Giuseppe Bendinelli - la zucca più…grossa kg 74,50 Devis Casarotto - la zucca più…lunga cm 273 Vittoriana Gelmetti e Giulia Maccacaro - la zucca più…bella Giancarlo Borgognoni - la zucca più…originale Angelo e Marlene Girelli - la zucca meglio decorata Pasqualino Gaiardelli - la zucca più estrosa-senior Sabina Veronesi - la zucca più estrosa- junior

incontrollato di rifiuti sul suolo, è prevista una sanzione amministrativa da €. 300,00 a €. 3.000,00. Oppure, in caso di mancata rimozione di siepi, erbe e rami che si protendono sulla sede o sul ciglio di strade adibite al pubblico transito (ivi compresi i bordi dei marciapiedi) la sanzione pecuniaria amministrativa varia da €. 168,00 ad €. 674,00. E, non ultimo, in caso di violazione degli obblighi imposti dall’ordinanza, verrà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria di cui all'art. 7 bis del D.Lgs. 267/2000, da €. 150,00 ad €. 500,00. L’ordinanza sarà in vigore fino al 31/12/2014 : dal 1 gennaio 2015 sarà sostituita da un nuovo Regolamento rurale.

PASTRENGO / CAMPAGNA TURISTICA Si è conclusa la campagna turistica pubblicitaria del territorio di Pastrengo, promossa dall’ex sindaco Mario Rizzi. La pubblicazione delle pagine dedicate è incominciata a febbraio ed è continuata con la nuova amministrazione. Si trattava di inviare di volta in volta un articolo di mezza pagina, fornito dalla Pro Loco, che attirasse l’attenzione del villeggiante di lingua tedesca sulle attrattive turistiche di Pastrengo e del suo territorio. Considerato il target dell’utente, si doveva puntare su argomenti di volta in volta circoscritti, nell’ottica del turista straniero estivo che rimane pochi giorni sul Lago di Garda, ma è attivo e curioso e soprattutto desidera staccarsi dalla ripetitiva movida lacustre. Si sono suggeriti

percorsi in bicicletta o a piedi. Ogni pagina riportava nel titolo il richiamo al nome di Pastrengo, accompagnato da una cartina geografica che indicava al turista straniero dove si trova Pastrengo. «Abbiamo fatto un lavoro utile - commenta Albino Monauni, presidente della locale Pro Loco di Pastrengo . Mi sono calato nella testa e negli occhi del turista nordico, un po’ “green”, magari camperista e di base nei cam-

peggi del Lago, curioso di uscire dalle schematiche abitudini feriali e intenzionato a conoscere anche l’entroterra». Gli articoli apparsi sulle edizioni 2014 del Gardasee sono stati postati nel sito della Pro Loco di Pastrengo (www.prolocopastrengo.it). «L’idea che ci frulla in testa continua Monauni - è riunire questi articoli in un libretto guida trilingue ad uso turistico. E’ questo uno dei prossimi progetti da definire».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

PASTRENGO - Municipio Ortofrutta Alimentari PIOVEZZANO - Ortofrutta Mela Verde


Cronache

Ottobre 2014 LA FESTA. Trionfo di partecipanti, numerose le iniziative

14

VI EDIZIONE. Pietanze accompagnate dal vino Custoza

Un brindisi Gran Galà al Custoza sugli scudi Servizi di

Claudio Gasparini Un trionfo di partecipanti alla quarantatreesima edizione della Festa del Custoza del settembre scorso, inaugurata con il corpo bandistico di Sommacampagna e il saluto delle autorità dell’amministrazione comunale. Numerose le iniziative proposte, mostre, intrattenimenti per bambini, quadrangolare di calcio, Vin Volley, Custoza Bike, premiazione dei vincitori del concorso Custoza Doc e Superiore alla presenza degli amministratori comunali, della banda e delle Majorettes di Quaderni e della Confraternita del Custoza. In occasione della premiazione Graziano Pachera, Luca Franchini e Giordano Polato hanno ricevuto dal presidente della pro loco cav. Elio Franchini una targa ricordo per la preziosa, competente, professionale e instancabile collaborazione. Seguito da un numeroso pubblico il lancio acrobatico dei paracadutisti della scuola di Boscomantico, apprezzati i complessi che hanno animato la piazza nelle quattro serate con eccellente musica dal vivo, partecipata dai numerosi ballerini del pubblico, spettacolari i fuochi d’artificio della serata

conclusiva. Colori, disegni nel cielo affascinanti, applauditissimi. Stands gastronomici affollati con varie proposte culinarie dai primi, risotto, tortellini, gnocchi, ai secondi piatti, fritto misto di pesce, grigliata con polenta “brustolà”, luccio con polenta cucinati con maestria e passione e con amorevole cura dai numerosi volontari che si sono adoperati in quest’ennesima avventura. Era presente anche il “Circolo Noi” che ha proposto sfiziosi panini con innumerevoli “contenuti”, salame, cotechino ed altro. Affollati gli stands dei produttori del vino Custoza che hanno proposto degu-

stazioni, nei bicchieri predisposti per l’occasione, ottimo ricordo dell’iniziativa, l’eccellente vino locale, nelle varie versioni, con grandi apprezzamenti. Un vino di gran qualità, sia dal punto di vista olfattivo che degustativo, che si contraddistingue per la sua bevibilità ed abbinabilità a tutte le pietanze. «Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato, dagli Amici del Liscio di Sommacampagna ai tanti volontari che sono intervenuti – dichiara il presidente della Pro Loco, organizzatrice della manifestazione, cav. Elio Franchini. Sono soddisfatto del risultato. Grazie a tutti, alla prossima».

APPUNTAMENTI / “AMORE E GUERRA A CUSTOZA” Il sessantennale della presentazione del film “Senso” di Lucchino Visconti al festival di Venezia è stata l’occasione per l’organizzazione di un ciclo d’appuntamenti “Amore e Guerra a Custoza”, ideati dall’associazione culturale Créa di Custoza (www.creacustoza.it), che hanno inteso ricordare il capolavoro dell’artista e l’incontro tra il grande regista e Camillo Boito, autore dell’omonimo racconto alla base del film, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, sullo sfondo delle colline

moreniche a sud del lago di Garda. Un programma intenso, che si è sviluppato attraverso tre serate d’incontri con Elena Pigozzi, autrice del libro “Uragano d’estate”. A seguire una lezione storica, sul mito della battaglia a cura di Giulio Massobrio, storico militare e studioso di tematiche legate ai conflitti ottonovecenteschi. La mattina di domenica 19 settembre due gruppi guidati da Elena Pigozzi hanno avuto modo di visitare i luoghi del set tra Valeggio, Sona e Custoza. La sera dello stesso

giorno nel cimitero di Custoza, è stata presentata la drammatizzazione scenica di un altro racconto di Boito, meno noto, “Visita all’Ossario” del 1877, con Mimmo De’ Tullio, cantante, autore ed interprete. La manifestazione è stata patrocinata e sostenuta dagli assessorati alla cultura dei comuni di Sommacampagna, Sona e Valeggio sul Mincio oltre ad altri enti, associazioni del territorio e privati. Il sindaco e l’assessore alla cultura Isabel Granados hanno rilevato come «la manifestazione abbia avuto una grande valenza per il nostro comune. Alcuni luoghi furono scelti dal maestro Visconti come ideale set cinematografico per il film Senso realizzato nel 1954, ambientato in epoca risorgimentale. La nostra zona fu triste teatro delle battaglie risorgimentali, unitamente ai territori di Valeggio e Sona». L’organizzazione dell’evento è stata curata da Stefano Adami per la parte organizzativa, Massimo Valbusa per il coordinamento delle attività, Roberto Solieri per la progettazione grafica e dal direttore artistico Carlo Saletti.

E’ mancata solo la piazza di Custoza, i tavoli sotto le stelle come l’anno scorso, ma è stato lo stesso un successo il 6° Gran Galà, proposto dall’Associazione Ristoratori del Custoza per la sesta edizione tenutasi quest’anno sotto la tensostruttura predisposta per accogliere, dal giorno successivo, la 43^ edizione della Festa del Custoza. Ad accogliere i commensali salumi e formaggi, pesce con pesche, gamberetti spadellati all’istante e pesche deliziose da abbinare agli antipasti. Il Custoza, vino bianco e aromatico del territorio, ha accompagnato le singole pietanze, dall’antipasto al dolce. «Quest’anno c’è stata la soddisfazione afferma il presidente dell’associazione Ristoratori, Franco Predomo – di avere al nostro fianco il Consorzio Tutela Vino Doc Custoza, che ci ha aiutato negli abbinamenti. E’ stata una nuova esperienza e siamo orgogliosi d’averla sperimentata». La scelta degli abbinamenti dei vini è stata operata in base ad una scelta non qualitativa, ma di comparizione nelle proposte da parte dei produttori. «Ne abbiamo tanti e ci sembrava impossibile farli assaggiare

tutti – precisa il presidente del Consorzio, Luciano Piona -. Come Consorzio proponiamo lo stile Custoza che non è solo un vino , ma uno stile di vita, un vivere bello, allegro, vivace». Per Nicola Trivellati, assessore alle attività produttive «è un’iniziativa pregevole che appoggiamo come amministrazione. Sempre più d’alta qualità per il menù proposto dall’Associazione Ristoratori e dal suo presidente Predomo con l'entusiasmo che lo contraddistingue». Giandomenico Allegri, vicesindaco e assessore alle politiche agricole «serata emblema di come nel tempo è cresciuto il vino Custoza a fianco dei nostri ristoratori con la proposta di cibi ricercati

legati ai prodotti della nostra terra abbinati a vini eccezionali, un legame sublime. La dolcezza del passito conclusivo ha rilevato una bella serata vissuta in armonia». Franco Bonfante vice presidente del consiglio regionale del Veneto pone l’accento su come «abbiamo mangiato bene, a livello d’eccellenza. Custoza è importante da un punto di vista enogastronomico e turistico. Idea molto buona. Ho sentito inoltre Graziella Manzato, il Sindaco di tutti i cittadini, che ha dato merito nel suo intervento agli amministratori che l’hanno preceduta di aver sostenuto questa bella ed importante iniziativa, da ripresentare».

CUSTOZA. “Disegni di Pace” in mostra a scuola Tra le tante proposte della 43^ Fiera del Custoza nel settembre scorso va citata la Mostra tenutasi alla scuola elementare della nota frazione di Sommacampagna “Disegni di Pace”, organizzata in collaborazione con il Lions Club Villafranca, che l’ha proposta. «Il presidente del Club ci ha lanciato l’idea – evidenzia la prof.ssa Alessandra Truncali che ha seguito l’allestimento della mostra – della rivisitazione del tema della pace sul nostro presente e futuro. Tutti i ragazzi della prima, seconda, e terza delle sezioni B, C e D, di Custoza e Sommacampagna, hanno creato vere opere d’arte. Sono stati esposti lavori da 210 ragazzi. Il progetto ha coinvolto anche i genitori soddisfatti nell’aiutare i propri figli. I miei “ragazzi” si sentono valorizzati e capiscono che le cose che fanno sono importanti. Vorremmo ripresentare l’iniziativa anche l’anno prossimo, il tema della pace è importante. Godiamoci per il momento l’eccellente risultato raggiunto».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Merlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe


15

Cronache

Ottobre 2014 POVEGLIANO. La mostra di artisti giapponesi ha suscitato molto interesse

IL LIBRO

Pace e amicizia in esposizione

Lettere e riflessioni di Matteo Mirandola

Servizi di

Claudio Gasparini Ha conseguito un buon successo la mostra inaugurata il sei settembre scorso a Povegliano, con la performance musicale di Tatara, a Villa Balladoro dove fino al 22 settembre sono state esposte le opere, sul tema della pace, d’artisti giapponesi venuti per l’occasione. Il coordinatore della collettiva è stato Hikari Miyata, laureato in Industrial Design in Giappone. «Questa mostra intitolata Pace – afferma Miyata - ha voluto proporre alla meravigliosa gente di Povegliano Veronese e a tutti i visitatori un messaggio di pace, amicizia, fratellanza». La moglie di Miyata, Ida Valentina, rileva come la mostra sia stata

voluta «per avere altri scambi legati all’amicizia. Conoscere persone che ti aiutino a sentire altre situazioni. In ogni mostra c’è qualcosa che ti dà l’input per approfondire altre conoscenze. Il tutto è partito da Mantova dove, attraverso la nostra mostra, abbiamo

POVEGLIANO Il comune di Povegliano Veronese, da gennaio ad oggi, ha notificato 699 avvisi d’accertamento d’omesso o parziale pagamento dell’Ici con riferimento agli anni dal 2009 al 2011. Su un milione e 620 mila euro incassati l’evasione complessiva è pari a 240mila euro. I 4.000 contribuenti sono stati controllati a tappeto interessando le banche dati dell’Agenzia del Territorio e dell’agenzia delle Entrate per verificare i versamenti, proprietà catastali e dichiarazioni di successione. Gli avvisi d’accertamento per i parziali pagamenti riguardano in particolar modo problematiche con le aree edificabili, errori materiali di calcolo e mancato versamento dell’Imposta di Scopo che dal 2007 al 2011 era stata deliberata dal comune. «L’amministrazione comunale ha deciso di effettuare un controllo capillare – ha spiegato l’assessore al bilancio e tributi, Gianfranco Milanese – per consentire di avere una banca dati aggiornata per ogni contribuente viste le continue modifiche della normativa in materia d’Ici, Imu, e relative tasse e tributi. I controlli permettono un’equità fiscale tra i contribuenti».

conosciuto nuovi pittori, nuovi artisti». Per il sindaco Anna Maria Bigon «sul tema della pace, caro a me e a tutta l’amministrazione, siamo impegnati in prima linea. Questo incontro è stata l’occasione per gettare le basi per una nuova amicizia nel mondo, segno che apparteniamo, come genere umano, ad una stessa famiglia, la quale non può che costruire il proprio

futuro sui valori della solidarietà e della fratellanza». L’assessore alla cultura Valentina Zuccher ricorda che Villa Balladoro già l’anno scorso aveva ospitato i coniugi giapponesi affrontando il tema della guerra e delle orribili conseguenze della bomba atomica. «Attraverso queste opere – sostiene – che non possono che arricchire abbiamo avuto l’opportunità di conoscere ancora meglio la storia e la cultura del Giappone». Per l’assessore al sociale Laura Peretti «è stato un altro tassello che abbiamo messo per la pace nel mondo, forse un’utopia, ma mai demordere. Siamo stati come amministrazione ad Assisi al convegno sulla pace ed i diritti dell’uomo, organizzeremo la Marcia della Pace il quattro novembre, data espressiva».

La sezione Fanti di Povegliano Veronese e il Gruppo Giovani Povegliano invitano i cittadini a partecipare ad un incontro con Matteo Mirandola che presenterà il suo libro “Allora non si capiva cosa volesse dire vita” una raccolta di lettere e riflessioni, il racconto di vicende del Fante Annibale Zanon, medaglia d’oro al merito militare, partito per la campagna di Russia e non più tornato. L’iniziativa si svolgerà sabato 25 ottobre alle ore 19 presso l’Aula Magna della scuola media di Povegliano, di fronte a Villa Balladoro. Relatori della serata saranno Silvano Lugoboni, Giuliano Fiorio e l’autore stesso Matteo Mirandola. Per l’amministrazione comunale saranno presenti il sindaco Anna Maria Bigon, l’assessore alla cultura Valentina Zuccher, il Generale Luciano Bresaola, consigliere comunale e presidente della sezione Fanti di Villafranca, Silvana e Roberto genitori di Matteo. Confermata la presenza di

numerosi ospiti: Enrico Buttitta Procuratore Militare della Repubblica, cav. Antonio Beretta e Mario Donisi, nipote d’Annibale Zanon, rispettivamente presidente nazionale dei Fanti d’Italia e presidente della sezione Fanti Povegliano, Riccardo Cavallara direttore del Gruppo Giovani Povegliano, Gaetano Zanotto coordinatore del gruppo stesso e aiuto esecutore del libro, Matilde Bresciani presidente del Comitato Biblioteca Povegliano. A fine incontro, dalla cultura alla cucina tradizionale, in un convivio offerto dagli organizzatori dell’evento che prevede risotto con tastasal del risottaro Antonio Fratton, polenta calda “fata col paròl” sul posto dal “bacan” Giovanni Ferlini con salame con “l’aio” di Silvano Pozza e Mario Donisi, il tutto annaffiato di buon vino da abbinare anche al “panbiscoto”. A tutti i presenti sarà fatto l’omaggio della pubblicazione presentata ad inizio serata.

NOTIZIE IN BREVE Il 25 settembre scorso a Povegliano Veronese, in sala Savoldo, sono stati presentati due libri del giovane scrittore e storico Andrea Tumicelli “Partigiani di Pianura” e “Il governo dei CLN nel Sud Est Veronese”. Lo scrittore Giordano Franchini ha presentato i relatori Andrea Ferrarese e Silvano Lugoboni, entrambi storici, quest’ultimo ricercatore di documenti sulla grande guerra nonché scenografo teatrale ed organizzatore d’eventi culturali a Verona. Erano presenti Valentina Zuccher, assessore alla cultura, il prof. Marco Pasa, grande storico di Verona e della provincia, il parroco don Daniele con don Luca. L’evento è stato organizzato dal Comitato Biblioteca Povegliano. Il 16 ottobre prossimo alle 20.45 presso la sala consigliare F.Savoldo sarà presentato il libro “La mia Agraria” dell’Ing. Pietro Spellini. Alla serata organizzata dal Comitato Biblioteca Povegliano sarà presente Giorgio Vincenzi direttore del periodico “Vita in campagna”. La musicista e cantante Deborah Kooperman proporrà degli intermezzi musicali. Sarà trattato il tema scuola com’era a quei tempi è come è vissuta oggi. L’ingegner Spellini è stato docente di scienze agrarie e direttore emerito della sede di Isola della Scala dell’Istituto Professionale negli anni che vanno dal 1960 al 1980. Saranno presenti gli studenti della scuola di agraria dei tempi dell’insegnamento ed il preside.

L’EVENTO / “CI GHE DIRLI?” “Ci ghe dirli?” è l’evento svoltosi il cinque ottobre organizzato, da ragazzi e ragazze che hanno partecipato al Bando Giovani 2013/14, programmato dal Comune con il contributo della Regione Veneto. Attraverso un gioco a tappe, i giovani hanno raccontato la loro esperienza nelle attività comunali e nelle associazioni che hanno aderito al progetto. Il personaggio misterioso era il Conte Arrigo Balladoro. Attraverso il gioco, i partecipanti hanno potuto conoscere aspetti della storia locale e caratteristiche ambientali di Povegliano. «Ringrazio tutti i giovani che hanno partecipato e le associazioni che hanno collaborato, ora attendiamo un nuovo finanziamento dalla Regione, la comunicazione arriverà a breve» - afferma il sindaco Anna Maria Bigon. «Speriamo che l’esperienza sia stata soddisfacente per loro, anche dal punto di vista formativo» - aggiunge l’assessore alle politiche giovanili Valentina Zuccher .

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

POVEGLIANO - Municipio - Gruppo Alpini - distr. IES MOZZECANE - Municipio S.ZENO DI MOZZECANE - Edicola Tabacchi

CASELLE DI SOMMACAMPAGNA SOMMACAMPAGNA Monte Molin, trilocale al p.1°: ingresso, soggiorno con cottura, due camere e bagno; ampia mansarda con servizio. Cantina e garage. Finiture gradevoli, ottima opportunità. Classe energetica D/IPE 82,00. € 169.000. Rif. 107

SOMMACAMPAGNA In zona tranquilla e comoda al centro paese, bilocale al p.2°: soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno e spazioso terrazzo. Garage singolo. Palazzina signorile con ascensore. Classe energetica D/IPE 78,40. € 98.000. Rif. 108

PESCANTINA Zona residenziale, recente appartamento al piano terra con giardino privato di 150 mq.: luminoso soggiorno con zona cottura, due spaziose camere, doppi servizi, cantina e doppio garage. Finiture molto curate. Classe energetica E/IPE 144,80. € 185.000. Rif. 22

LUGAGNANO DI SONA Centro paese, ampio appartamento al p.2°: soggiorno, cucina abitabile, due matrimoniali, bagno, ripostiglio e balconi. Cantina, garage e posto auto. Finiture curate, vera occasione! Classe energetica in corso di definizione. € 168.000. Rif. 30

IMMOBILIARE ZENORINI Srl Villetta a schiera angolare con ingresso indipendente e giardino di Via Roma 51 220 mq, con tre camere da letto, Caselle di Sommacampagna ampio scantinato, due posti auto al piano interrato. Classe energetica VERONA in corso di definizione. € 388.000. Tel 045 8580688 Rif. 31 www.zenorini.it info@zenorini.it ImmobiliareZenorini

AFFITTO

Disponiamo di soluzioni bilocali e trilocali arredate e non.

Contatteci per maggiori informazioni

CASELLE DI SOMMACAMPAGNA Circondata dal verde, nuova villetta a schiera angolare con tre camere da letto e giardino angolare. Possibilità di personalizzazione delle finiture. Classe energetica C/IPE 104,58. € 349.000. Rif. 28/6


Cronache

Ottobre 2014

16

SOMMACAMPAGNA-VILLAFRANCA. Sfida tra le case di riposo G.A. Campostrini e Morelli Bugna

VILLAFRANCA

Calcio e allegria: il pallone unisce

Istituto “Anti”: due nuove aule

Servizi di

Claudio Gasparini Ha suscitato grande entusiasmo l’incontro di calcetto, otto giocatori per squadra, tra le due case di riposo “Morelli Bugna” di Villafranca e “G.A. Campostrini” di Sommacampagna, recentemente svoltosi nel campo di gioco degli impianti sportivi di Quaderni di Villafranca, attrezzati anche di uno spazio per la risottata di fine gara con il dolce finale della Hilde. Partita vera con tanto d’arbitro, segnalinee, Inno nazionale con i giocatori delle due squadre schierati a centrocampo e presentazioni degli stessi, al numeroso pubblico con tanto di microfono, da Marta. Organizzazione perfetta, nulla è stato lasciato al caso. Esaltante la partecipazione dei tifosi, un centinaio di persone, dipendenti ed amici dei due enti in “competizione” che hanno incitato la propria squadra per tutta la partita, a volte con tifo da

stadio. Nei due tempi, di trenta minuti ciascuno, le squadre si sono affrontate con decisione, determinazione, a volte anche con un po’ di durezza, data dalla foga agonistica. La “Campostrini” si è imposta con un goal di scarto, cinque a quattro il risultato finale. Risultato a parte,

DOSSOBUONO/FESTA DEI NONNI La Festa dei Nonni, istituita in Italia dal 2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società, è in calendario per il 2 ottobre d’ogni anno, data dedicata dalla chiesa cattolica ai Santi Angeli Custodi. Anche il Comune di Villafranca l’ha celebrata, quest’anno a Dossobuono, con la collaborazione di 18 gruppi di volontariato del territorio con il coordinamento dell’Auser. «Sono state organizzate attività – pone l’accento l’assessore alle politiche sociali Nicola Terilli – che aiutino i bambini a scoprire il mondo dei loro nonni, per far capire il valore incommensurabile degli stessi in famiglia. Il nonno comunica esperienza, ha la capacità di tramandare tradizioni, le storie di una volta, grandi valori per le nuove generazioni». Nel corso della manifestazione si sono alternati momenti di danza, pittura, musica, fiabe, giochi di strada per grandi e piccini, giochi di una volta, dimostrazione d’antichi mestieri, le nonne che insegnano a “tirar le paparele” ai bambini, i nipoti che misurano la pressione ai nonni, Nutella party nel corso dell’evento, concerto di fisarmoniche e risottata, con un buon bicchiere di vino, in conclusione. Sono state coinvolte le scuole territoriali, in collaborazione con le scuole primarie del comune, attraverso un concorso di disegno che ha avuto una partecipazione entusiasmante sia nella qualità sia nella quantità degli elaborati sul tema “Disegna i Nonni”. Si sono aggiudicate il primo posto, ex equo, le scuole elementari di quinta A Dossobuono e Rizza, quarta C Dante Alighieri Villafranca. Secondi e terzi classificati, quarta B Alpo e quarta Quaderni.

l’incontro ha avuto quel significato goliardico e socializzante che ha permesso di passare una bella serata in allegria creando un clima d’amicizia tra le persone, molte delle quali non si erano mai incontrate prima. I presenti alla partita hanno espresso il coro compiacimento per l’evento proposto. Eventi simpatici da riproporre, questo il messaggio di due importanti realtà per l’Anziano del territorio. E’ già stata lanciata la rivincita che si giocherà a breve. «Colgo l’occasione, in prossimità del termine del mio mandato che scadrà a fine ottobre – sottolinea il presidente della Campostrini di Sommacampagna Roberto Braggio – per esprimere la mia gratitudine a tutte le persone che hanno collaborato a vario titoli nei cinque anni della mia amministrazione che mi hanno consentito di raggiungere buoni risultati e lasciare la casa di riposo con un bilancio sano ed attivo (consuntivo 2013 più 227.000 €, provvisorio 2014 al 31 agosto più 128.000 €) e con la realizzazione di gran parte dei lavori programmati tra cui, ad esempio, l’installazione di sollevatori e doppio binario con motore fisso in tutte le stanze di degenza e nei bagni attrezzati per migliorare la movimentazione degli ospiti e nella palestra per fini riabilitativi. Un senti-

to grazie a tutti».

All’Istituto Carlo Anti di via Magenta a Villafranca sono state presentate e inaugurate il 12 settembre due nuove aule a favore di una didattica innovativa e nel rispetto di principi d’eco-sostenibilità. L’iniziativa si colloca nell’ambito della nuova sperimentazione, unica nel Veneto, per i diplomi di Liceo Scientifico Internazionale in quattro anni e Istituto Tecnico Industriale Internazionale delle Telecomunicazioni in 4 anni, da qui la denominazione delle aule 4.0. «Ci hanno offerto questa sperimentazione dei quattro anni – ha affermato Claudio Pardini, dirigente scolastico IS Carlo Anti -. Tante le reazioni, cosa fate, cinque anni in quattro, raddoppiate il numero d’ore, fate scuola elettiva. Nulla di tutto questo. Abbiamo preso al volo l’occasione che si è presentata perché la nostra è una scuola che da sempre si con-

fronta con le sfide, che rappresentano delle occasioni per cambiare la scuola dove opero da quarant’anni. Non è facile, siamo cresciuti in una certa maniera, con un tipo di mentalità, determinati schemi e per uscirne ci vogliono convinzioni. Le aule, che non sono laboratori, rappresentano un’importante innovazione, nella mia idea tutte dovrebbero essere così. Ringrazio genitori e studenti che hanno creduto nel progetto. Ringrazio tutto il personale, è l’insieme che funziona, ci vuole il gruppo da chi fa il bidello a chi sta in segreteria, il mio segretario senza il quale questa cosa non ci sarebbe potuta essere, lo staff dei docenti che si mettono in gioco in prima persona tutti i giorni, ringrazio il ministero ma anche gli sponsor, aziende anche nazionali che hanno contribuito e le aziende fornitrici delle tecnologie innovative».

PREMIO ARTE VILLAFRANCA La Cantoria del Castello è stata riempita in ogni angolo delle opere di una settantina d’artisti che hanno partecipato al Premio Arte Villafranca giunto alla sesta edizione, svoltosi il 5 – 6 settembre scorsi. Un evento atipico poiché «oltre a dare il contributo delle loro opere – fa presente l’organizzatrice e direttore artistico Valentina Silvestri - gli artisti collaborano nell’allestimento della mostra, si parlano, si confrontano sulle tecniche, arte, mostre, problematiche con divertimento e costrutto». L’iniziativa è stata un successo sia in termini di partecipazione artistica nelle quattro sezioni proposte, pittura, scultura, arte fotografica e poesia prosa, che di visitatori. I premi attribuiti sono la sintesi della valutazione di Valentina Silvestri una professionista che sta nel settore dell’arte da tanto tempo con

il contributo di critici d’arte, tra i quali il prof. Gianluigi Guarneri presente all’inaugurazione, degli assessori del comune, in primis Maria Cordioli e Gianni Faccioli coinvolti nel dialogo tra chi è dentro l’arte e chi ama l’arte tenendo presente anche i pareri delle persone. Primo e secondo premio sono andati: per pittura a Roberta Lugli e

Ottavio Debenedetti, per scultura a Flavio Zordan ed Ermanno Leso, arte fotografica ad Andrè Greco ed Emanuele Cerutti, poesia e prosa a Marco Gottardi e Mara Leso. Giuseppina Prudenti sì è aggiudicata il premio sensualità. Primo premio assoluto a Nicola Ghirotto di Verona con la scultura marmorea Antiochia.

ASSAGGIATORI DI VINO. IL CORSO

Terminerà il 5 dicembre il Corso per Assaggiatore di Vino proposto presso il Castello Scaligero dall’O.N.A.V. acronimo d’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, fondata ad Asti nel 1951, per iniziativa della locale Camera di Commercio e di personalità del mondo vinicolo del tempo. La sezione di Verona con il delegato e consigliere nazionale Pierino Grigolato è l’organizzatrice dell’evento iniziato a Villafranca. Nei 18 incontri i corsisti apprenderanno tutti gli elementi necessari per l’approfondita conoscenza del vino.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 Novembre , Banca Popolare, - Bar Via Ospedale ALPO - Don Marco ROSEGAFERRO - Barcollo QUADERNI - Poste DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip, Studio dentistico don Bosco


Ottobre 2014

TAMBURELLO. Il presidente Silvano Albertini: «Abbiamo sempre collaborato con le scuole»

Il Sommacampagna «crede» nei ragazzi Il tamburello è un gioco con la palla che prende il nome dall’attrezzo che si usa per colpirla. E’ uno sport antico le cui origini sì perdono nella notte dei tempi. Greci e Romani sono stati grandi cultori dei giochi con la palla, con testimonianze anche nel medioevo dove, tra i vari, si annoverava il gioco con la paletta antenata prossima del tamburello. La palla all’epoca era colpita con lo scanno, una pala con una striscia di cuoio all’impugnatura per rendere più salda la presa. Con il tempo, l’attrezzo si è modificato, per diventare un telaio di legno su cui era tesa una pelle animale, fino ad arrivare ai giorni nostri in materiale plastico molto resistente per sopportare le fortissime sollecitazioni della palla di gomma utilizzata, di circa 90 grammi e 59 mm. di diametro, che nel gioco arriva sino alla velocità di duecentocinquanta chilometri orari. L’attività della F.I.P.T (Federazione Italiana Palla Tamburello) è molto intensa e spazia a livello nazionale ed internazionale con campionati di serie A,B,C,D e di categoria, giovanili, amatori e veterani, maschili e femminili, coppe e trofei, manifestazioni molto seguite. La società ASDT Sommacampagna Full Service Dalla Bernardina, sponsor storico, è nata nel 1985 con il

tuttora in carica presidente Silvano Albertini ed i prossimo anno festeggerà il trentesimo di fondazione. La squadra è iscritta dal 2001 al campionato Fipt di serie A, piazzandosi sempre ai primi posti della classifica e con apprezzabili risultati in due finali di Coppa Italia nel 2007 e nel 2011 e vice campioni d’Italia nel 1992. «Lo scopo della società – fa presente il presidente Albertini – è far giocare ragazzi e ragazze nelle categorie giovanili per poi, pian piano, inserirli in prima squadra. Abbiamo sempre collaborato con le scuole del territorio, medie di Sommacampagna, medie di Caselle e superiori di Villafranca. Abbiamo tre squadre giovanili, una di giovanissimi e due d’allievi». La società è compo-

sta dal presidente Silvano Albertini, dal vice Stefano Valbusa, dalle segretarie Mariuccia Grizzi e Michela Albertini, da Gianni Belligoli e Remo Zanon rispettivamente direttore tecnico e preparatore atletico, entrambi seguono anche il settore giovanile. Collaborano con l’associazione Mario Albertini, Dino Zaninelli, Sabrina Beschi, Nadia Bertasini, Gabriella Girelli, Virginia Girelli e Luigina Tomelleri. «Giochiamo nel bellissimo sferisterio inserito negli impianti sportivi comunali di Sommacampagna in Via Bassa, Abbiamo vinto cinque scudetti – evidenzia il presidente – un serie C 1994 e una serie C 1999, tre titoli giovanili con allievi 2005 e 2006, con Juniores nel 2007. Inoltre con il

nostro bellissimo gruppo abbiamo organizzato due finali di Coppa Italia sul nostro campo nel 2006 e nel 2012». Sandro Albertini, Pierluigi Zambetto, Nicola Zandonà, Matteo De Zambotti, Ruben Tabarini, Giova Tabarini e Michael Baldi sono i giocatori della prima squadra serie A. Novità per il prossimo anno? «Il ritorno in prima squadra – conclude Silvano Albertini – di Massimo Teli e Paolo Festino campioni d’Italia 2014, la riconferma di Sandro Albertini, Nicola Zandonà, Matteo De Zambotti, Ruben Tabarini, di Giuliano Mondin, new entry, oltre al direttore tecnico Gianni Belligoli ed il preparatore atletico Remo Zanon». Claudio Gasparini

BUSSOLENGO

L’Atletica New Food fa “squadra” L’Atletica insieme New Foods di Bussolengo allena il suoi atleti composti dal vivaio delle scuole primarie e secondarie, dagli agonisti di ogni età, dagli esordienti agli amatori, ed ottiene brillanti risultati anche e soprattutto con gli atleti preparati dagli allenatori guidati da Gianni Ghidini e Roberto Troiani che seguono le diverse categorie. Diego Appoloni, già campione italiano di salto in alto, guida i giovani coi quali ha raggiunto importanti risultati di squadra ed anche personali.

La “squadra” dell’Atletica insieme New Foods comprende circa 500 persone, partendo dai 250 del vivaio scolastico (CAS, esordienti, ragazzi, allievi, le cui iscrizioni per il nuovo anno saranno presto in corso), ai 150 agonisti, allievi, juniores e seniores, all’analogo numero della ginnastica conservativa e preventiva. Anche se lontani dall’anno olimpico alcuni atleti hanno raggiunto ragguardevoli risultati tecnici. Per la categoria Allievi: Francesca Tommasi (1° Cross del Campaccio; 1° Cross 5

Mulini; 3° (bronzo) 3000 metri nello Yout mondiale 2014); Anna Schena partecipa e va in semifinale nei 200 metri ai mondiali. Ilaria Benetti, 7° nei 3000 siepi agli assoluti italiani. Per gli Juniores, Leonardo Vanzo è 2° secondo agli Italiani nei 400 metri; 6° alle Ginnasiadi Mondiali nei 400 metri; 1° (oro) Staffetta Svedese alle Ginnasiadi Mondiali. Alessandro Dal Ben è quinto nei 3000 siepi agli Italiani; Leonardo Tesini, sesto negli 800 metri agli Italiani. Tra le promesse, seniores, assoluti, Riccardo

Appoloni (1° Italiani Promesse (U23) Indoor; 2°Italiani Promesse (U23) Outdoor; 3° Italiani assoluti; 3° Universitari; 6a prestazione all time idoor; partecipazione al campionato mediterraneo U23). Agli internazionali di pista, Amel Tuka, finalista negli 800 metri ai Mondiali di Zurigo; agli internazionali maratona, mezza Maratona, Silas Kirwa Ngetich, 1° Mm A Bologna; Andrew Kwemoi Mang’ata, 2° Mm A Bologna; Robert Ndiwa: 3° Mm A Trento. L.C.

17

PESCANTINA/GCS GIAMBENINI Dieci anni di passione e handbike

Il Gsc Giambenini di Pescantina ha celebrato il decennale del suo impegno nell’handbike con una festa alla Tenuta La Cà di Bardolino, che ha chiamato a raccolta atleti, simpatizzanti e il mondo che ruota attorno alla disciplina che guarda specialmente alla possibilità di far ripartire vite che ad un certo punto hanno conosciuto lo stop, improvviso e imprevisto, di un incidente. «La nostra società, che ora ha 15 atleti – ha sottolineato il presidente Piergiorgio Giambenini -, è partita quasi per scommessa e si è inserita nel mondo dello sport per persone diversamente abili con l’obiettivo di diffondere anche un messaggio di prevenzione e di solidarietà. In questo quadro si inseriscono gli incontri con le scuole di città e provincia per diffondere la cultura della prevenzione, grazie ai racconti di chi ha attraversato l’esperienza dell’incidente ed ha avuto la forza di ripartire». Il professor Giuseppe Degani, che coordina gli incontri con le scuole, ha insistito sui tre valori di base del Gsc Giambenini: amore, sport e condivisione. «Su questi fondamenti è costruito tutto ciò che di appassionante è stato fatto in questi dieci anni: la partecipazione a centinaia di gare e soprattutto la volontà di parlare ai giovani del valore inestimabile della vita e della grande voglia di vivere di questi atleti. Sono oltre 1.500 i ragazzi che incontriamo nelle scuole di città e provincia coi nostri atleti in mattinate che diventano straordinarie occasioni per imparare ad amare la vita e a confrontarsi coi grandi temi dell’esistenza dell’uomo». Le divise degli atleti del Gsc hanno i colori gialloblu del Verona e, prossimamente, porteranno anche quelli rossoblu del Comune di Pescantina, dove è partita questa avventura. «Non è stato un caso – ha sottolineato il sindaco Luigi Cadura - ma tutto è nato dalla generosità della gente di Pescantina, che ho avuto modo di riscontrare in questi primi mesi del mio mandato».


Rubriche

Ottobre 2014

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE

Di ritorno dalle ferie estive, ecco il nuovo dietrofront del Ministero dei trasporti. Sapevamo che le nuove scadenze della carta di qualificazione del conducente (cqc) dopo i corsi di rinnovo sarebbero state 2020-2021, in quanto quelle vecchie erano state rimandate di due anni per adeguamento alle norme europee in materia di cqc. Adesso la rivoluzione: le vecchie scadenze rimangono prorogate di due anni, mentre le nuove verranno invece calcolate in 5 anni a partire dalla data di presentazione della pratica di rinnovo alla Motorizzazione. Perchè questo? Perchè la commissione europea ha scoperto un vizio di forma per il quale le cqc rinnoRoberto Azzolina vate non possono superare i 5 anni di validità, cosa che invece con gli ultimi rinnovi si protraeva fino a 7 anni. In sintesi: • un autista che possiede una cqc merci con vecchia scadenza 09/09/2014 • con proroga al 2016 (valido solo per autisti che operano in Italia e non all'estero) • che frequenta i corsi di rinnovo della stessa per esempio ad ottobre 2015 • con presentazione presso gli uffici della propria pratica a novembre dello stesso anno • riceverà una patente duplicata con scadenza della carta di qualificazione (colonna 12, codice 95, sul retro della patente) a novembre del 2020. Alessandra Azzolina E chi ha già frequentato i corsi di rinnovo della cqc per esempio a marzo di quest'anno? Loro sul retro hanno scadenza 2020-21, ma al primo rinnovo di patente la data di scadenza della loro carta di qualificazione verrà nuovamente adeguata, e riscritta partendo dalla data di presentazione della loro pratica di rinnovo presso gli uffici della Motorizzazione. Esempio: cqc merci rinnovata a marzo 2014, presentazione della pratica ad aprile 2014: Vecchia scadenza cqc dopo il corso di rinnovo: 09/09/2021; Data presentazione pratica: 20/04/2014; Nuova scadenza cqc 20/04/2019 (adeguata a nuova circolare 03/09/2014). Sappiamo che la cosa potrebbe risultare complicata da capire, è per questo che invitiamo tutti gli autisti a rivolgersi quanto prima presso la propria autoscuola di fiducia, per avere esaustive delucidazioni in merito.

oesie P

18

UN MILIONE DI MODI PER MORIRE NELL'WEST (A Million Ways to Die in the West) - Commedia - Western 116 minuti USA 2014 (uscita 9 ottobre) di Seth MacFarlane, con Charlize Theron, Amanda Seyfried, Liam Neeson, Giovanni Ribisi, Sara Silverman e Neil Patrick Harris. Una curiosità: Charlize Theron (premio Oscar per "Monster") nel film porta una parrucca essendosi rasata per il film: Mad Max: Fury Road. Stavolta Seth MacFarlane dopo il film "TED" campioni d'incassi al botteghino lo scorso anno, non si limita solo alla regia ma si è riservato il ruolo principale, attorniato da un cast stellare. Il film racconta la storia di Albert un allevatore di pecore che si ritroverà coinvolto, suo malgrado, in una rissa dalla quale scapperà a gambe levate. Per essersi tirato indietro dallo scontro a fuoco, viene abbandonato dalla sua scostante fidanzata che gli preferirà un uomo più coraggioso. Sarà una misteriosa e bellissima donna da poco arrivata in città, ad aiutarlo a tirar fuori il suo coraggio e a farlo innamorare. Ma quando si presenta il marito di lei, un noto fuorilegge assetato di vendetta, Albert, suo malgrado, dovrà immediatamente mettere alla prova il suo ritrovato coraggio… Il regista si cimenta con una parodia western dai dialoghi piuttosto espliciti e sorprendenti. Se non avete visto "TED" sappiate che non si tratta di una commedia per famiglie. Il film attesissimo, è molto divertente e si preannuncia già come evento dell'anno. Il "tam-tam" on-line è già iniziato...

a cura di Giancarlo Peretti

Una nostra lettrice, appassionata di poesia, ce ne invia una di Arpalice Cuman Pertile, scrittrice e insegnante vicentina di Marostica, dal titolo “Italia”. Si potrebbe definire poesia geografica dati gli argomenti trattati, che citano laghi, fiumi, regioni, città e…Amor Patrio. Ottimo sistema per ripassare la materia. Ci sono stati inviati dolci versi da un autore ignoto, per i quali ci complimentiamo: “Il dono”. Simone Pachera, in occasione del compleanno del padre gli dedica “Me bupà”; bell’esempio per tanti figli.

ITALIA O cari monti del mio paese, valli ridenti, pianure estese, lago di Garda, lago Maggiore, d’Iseo, di Como, vi sogna il core! Superbi fiumi che al mar correte e cento macchine liete movete: Po serpeggiante, vago Ticino, Adige, Arno, Tever divino. Metauro, Tronto, Volturno chiaro, i vostri nomi con gioia imparo e tu mi brilli nella memoria o Piave cerulo, con la tua gloria! Vorrei cantarvi tante canzoni o dell’Italia dolci regioni: Piemonte, Veneto e Lombardia, Liguria, Emilia, Toscana mia! Le Marche e l’Umbria vorrei vedere, l’Abruzzo, il Lazio e le costiere della Campania, tutte un giardino ricche di frutta, di grano, di vino. Puglie, Campania, Lucania antica, Sicilia d’oro, di fiori amica, Sardegna bruna di là dal mare, oh, vi potessi tutte ammirare!

Verdi paesetti, città gentili, palazzi artistici, bei campanili, statue superbe, quadri, memorie d’eroi famosi, d’antiche glorie. Io vi saluto con tutto il cuore e della Patria sento l’amore. Arpalice Cuman

IL DONO La vita come dono ha il fiocco rosso del tuo amore, linfa nuova che scorre tra le vene e riannoda il filo quasi spezzato del gomitolo incerto dei miei giorni. Riprende ora il fiato il sole la sua luce rischiara il mio cammino, adesso son brividi sulla pelle perché tu mi scorri dentro rigagnolo fervido di gioia pura a cui attinge la mia anima inebriandosi di primavera.

ME BUPÀ Me bupà l’è sta buteleto anca lu, quando gh’era poco da magnar e tanto da laorar. Du oceti vispi e du scarponi grossi; rento e fora dala stala e su e zo par i campi. L’à fato el contadin par poco, el fero l’era el so mestier; al sabo par ciapar du franchi le vigne andava a scaurlar. A Valgatara l’à catà la Bruna che la l’à fato enamorar; è rivà anca du buteleti la fameia a ralegrar. L’à fato solo le scole basse, ma el ten bota ai discorsi de tuti; no gh’è professori o dotori che tegna, el so pensier l’è sempre quel giusto. El tempo el passa e i boce i cresse; qualche ruga la taca a vederse ma la batua l’è sempre pronta! El fiol pi vecio el sa maridà, el pi zoeno el sa morosà; adesso arriva un neodin, nono te ricordito come se fa a cunar? Con affetto Tuo Simone Simone Pachera


Ottobre 2014

ultura C LETTO

PER VOI

Jhumpa Lahiri, La moglie, Guanda 2013, 426 p., 18,00€

I fratelli Subhash e Udayan sono nati a quindici mesi di distanza in un sobborgo di Calcutta negli anni tormentati dell’indipendenza indiana. Tanto si somigliano quanto sono l’opposto uno dell’altro. Il primo è silenzioso e riflessivo, il secondo è ribelle ed esuberante. Così, quando sul finire degli anni Sessanta si diffonde la rivolta nelle università bengalesi, Subhash si tiene alla larga e preferisce partire per gli Stati Uniti mentre Udayan vi si getta anima e corpo. Le loro vite sembrano divergere inesorabilmente ma una tragedia irrompe improvvisa e distruttiva. Nelle pagine conclusive tutti i tasselli trovano posto e le vicende dei protagonisti assumono un significato che prima non ci si attendeva. E’ una cavalcata su quarant’anni di storia indiana e americana, sulle relazioni, sulla maternità, sulla famiglia. Lahiri Jhumpa, premio Pulitzer per la narrativa nel 2000, è affascinata dai “sliding doors”, i piccoli scarti del destino. La scrittrice, nata in Inghilterra da genitori bengalesi, è cresciuta negli Stati Uniti ma, appassionata della lingua italiana, dal 2012 risiede a Roma. Ha una grande capacità di illustrare minuziosamente tanto i sentimenti quanto i paesaggi, le vicende sono ben scandite, mai sovrapposte, mai affrettate. Una lettura che non delude. I suoi romanzi sono legati, ovviamente, all’India, ma parla all’umanità intera, di sentimenti, di emozioni, di scelte (giuste o sbagliate), e lo fa con uno stile coinvolgente ed elegante. Un buon romanzo. Di tutt’altro spessore, ma pur godibile, è l’altra proposta, Il cappello del maresciallo di Marco Ghizzoni Ed. Guanda. Boscobasso, paesetto in provincia di Cremona è in subbuglio. Il liutaio Arcari è stato trovato morto in circostanze imbarazzanti e in paese non si contano i pettegolezzi, gli intrallazzi e gli intrighi. Uno scambio di loculi, un cadavere senza testa, signore belle e spregiudicate: è questa la matassa che si trova da sbrogliare il maresciallo Nitto Bellomo appena rientrato da un mese di licenza. Un caso che si complica tanto che il maresciallo perderà, se non la testa, perlomeno il cappello. Una commedia degli equivoci che mette in scena la provincia italiana, con una spruzzata di giallo. Si legge con piacere.

Il Mese

L’imperatore Commodo aveva provato a cambiare nome al mese di ottobre in “invictus”, uno dei suoi titoli, così come la Rivoluzione francese in Vendemmiaio, ma questi progetti inutili di persone folli, caddero con i loro promotori. L’ottavo mese secondo il calendario romano, che iniziava da marzo, rimase ottobre: un mese da respirare, gustare, calpestare. Vista la pessima estate appena trascorsa, confidiamo che non corrisponda del tutto al vero il proverbio “Ottobre è bello ma tieni pronto l’ombrello” anche se un altro recita “Ottobre piovoso, campo prosperoso”. Fra i frutti ottobrini ci sono le nespole, “Per san Francesco la nespola nel cesto” anche se è un frutto d’ottobre soltanto in teoria perché occorre attendere che maturino, due o tre settimane, in un letto di paglia in un solaio. “Col tempo e con la paglia maturano le nespole” ha anche un significato metaforico nel senso che, con un po’ di pazienza e di buona volontà, si viene a capo di tutto. Le nespole, oggi, sono un frutto trascurato, tranne che per le confetture, mentre un tempo, i contadini le apprezzavano perché garantivano frutta per tutto l’inverno. Nel linguaggio popolare il termine “nespola” indica anche un colpo dato in modo rapido e secco: “Gli ho dato una nespola!” La lenta maturazione ha suggerito un altro proverbio, “Col tempo e con la paglia maturano le sorbe e la canaglia”. Per quanto riguarda il sorbo, è certamente vero, ma per la canaglia è utopia e una pia illusione. La prima domenica di ottobre ad Alba si corre un palio originale e beffardo, quello degli asini. Risale al 1932 quando gli albesi decisero di creare una propria giostra in contrapposizione al palio d’Asti che si corre la terza domenica di settembre su cavalli montati a pelo. Il palio inaugura un mese importante per Alba, capitale delle Langhe, perché vi si svolge la fiera nazionale del tartufo, sorta nel 1929 e considerata la più importante del mondo. Ottobre è il mese dei ricordi, del caldo abbraccio della natura tra il verde dell’erba e il bruno degli alberi. I giorni si accorciano velocemente e prende un po’ di malinconia: “Te ne andasti in una notte d’ottobre, / e io ti persi così, come una foglia che all’improvviso si stacca dall’albero / e vola lontano sulle ali del vento. / Ottobre da allora è il mese in cui ripongo ogni malinconia”. (Anton Vanligt)

Rubriche

20 19

a cura di Lino Venturini

IL PUNTO C’è un fenomeno genetico che, fra l’altro, contraddice la teoria dell’evoluzione – la più grande menzogna della storia della scienza chiamato Apoptosi, cioè la morte programmatica, il suicidio di una cellula a un certo punto del suo ciclo vitale. Ecco, sembra proprio che, in Italia, quando una persona entra in politica, o accede a Istituzioni pubbliche – non è esente la Magistratura - le cellule del cervello, per apoptosi si suicidano e tutti, o quasi, diventino incapaci di ragionare in modo corretto e positivo o, almeno, secondo il buon senso comune. Rodolfo Caroselli in “Uomini nel tramonto” guarda all’Italia del VI secolo invasa dalle popolazioni germaniche, specchio di quella attuale assillata dalle sue crisi intellettuali, morali, politiche e alle prese, come quella, con il problema capitale delle immigrazioni. E’ una società ideologica fondata sull’economia e sul cosmopolitismo, programmata per rinnovare il mito della Torre di Babele abolendo le identità nazionali, le tradizioni, la cultura umanistica e creare l’uomo nuovo omologato e massificato, puro produttore e consumatore. Tuttavia, al contrario delle migrazioni dei primi secoli dell’era cristiana, tese a integrarsi, oggi, anche l’esperienza dell’integrazione è fallita perché i nuovi invasori si portano dietro e trapiantano in Europa la loro identità e le loro tradizioni o, come nel caso dei mussulmani, anche una salda organizzazione religiosa, politica e culturale nella prospettiva finale di una conquista irreversibile. Sarà di facile attuazione perché la vacuità della cultura imperante, il libertinismo a gogò, i gazzettieri incappucciati e i politicanti senza pudore e senza capacità, hanno appiattito il pensiero in direzione di una lenta e inesorabile deriva nichilista gestita dalla prepotenza delle lobby minoritarie che propugnano aborto, libera droga, gender, omosessualità, eutanasia: senza un briciolo di umanità e di dignità. Intanto l’Europa, con totale sprezzo del ridicolo, incorona all’Eurofestival il/la cantante barbuta Conchita Wurst. L’utopia sessantottina è naufragata nel mare dei disturbi mentali e sessuali. Tragico è lo squallore intellettuale e il vuoto pneumatico che svilisce l’Occidente, tragica è, di conseguenza, la nostra politica che si accoda a chi sta pianificando l’immigrazione (la grande sostituzione di popolo) e la colonizzazione economica finalizzate allo sradicamento e quindi al controllo del Paese. Che tristezza questa Italia da “terzo mondo”.

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

NOVITÀ NEL TRATTAMENTO DELL’INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA L’insufficienza cronica del sistema venoso superficiale rappresenta una delle malattie più diffuse da circa 3 millenni. La patologia colpisce maggiormente la popolazione occidentale e i pazienti di sesso femminile. Nell’85% dei casi esiste una predisposizione familiare ma anche le gravidanze, l’obesità, l’utilizzo di anticoncezionali orali, l’ortostatismo prolungato (stare in piedi per tante ore), oppure la prolungata stazione seduta (autisti, impiegati ecc.) ne rappresentano degli importanti fattori di rischio. I segni tipici della malattia sono rappresentati dalla formazione a livello degli arti inferiori di dilatazioni venose (varici), edema, pigmentazioni cutanee, eczemi che oltre ad una problematica prettamente estetica possono determinare pesantezza e stanchezza degli arti inferiori stessi, prurito, crampi notturni. Nel corso degli ultimi anni la terapia dell’insufficienza venosa cronica superficiale è cambiata radicalmente.

In effetti, in un mondo chirurgico sempre più attento alla mininvasività, si è infatti assistito ad un incremento delle procedure endovascolari per il trattamento delle varici agli arti inferiori. Una nuova modalità di trattamento è stata recentemente sviluppata e collaudata per ottenere l’occlusione del segmento venoso patologico, che può essere la vena grande o piccola safena, mediante un’azione meccanica e chimica. La procedura, il cui pseudonimo è MOCA, si basa su l’utilizzo da un lato di un piccolo catetere rotante che una volta inserito all’interno della vena malata determina un danno meccanico alla parete vasale, e dall’altro alla contemporanea infusione, attraverso il lume del catetere stesso, di una farmaco sclerosante che procura un ulteriore danno, di natura chimica. L’insieme dei sue effetti meccanico e chimico determinano l’occlusione del segmento venoso trattato. Questa metodica presenta numerosi

vantaggi quali, notevole velocità di esecuzione, possibilità di ripresa precocissima della deambulazione e delle normali attività, ma soprattutto può essere eseguita in assenza di qualsiasi tipo di anestesia dell’arto da trattare in quanto indolore. Inoltre non utilizzando alcuna fonte di energia termica per funzionare, la metodica non presenta rischi di indurre danni neurologici da calore. L’ unità operativa di chirurgia vascolare della Casa di Cura Dott. Pederzoli è stata il primo centro in Italia ad utilizzare la metodica vantando peraltro la casistica più ampia a riguardo. Inoltre è stata riconosciuta quale centro di training nazionale, europeo e per i paesi arabi per la formazione dei chirurghi che vogliono utilizzare questa tecnica per la cura dell’insufficienza venosa cronica. Dott. Andrea Griso U.O. di Chirurgia Vascolare pubbliredazionale


Proroga dei “bonus” per edilizia ed energia La Legge di Stabilità 2015 conterrà la proroga dei bonus per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici, che resteranno ai livelli attuali: 50 e 65%. La conferma arriva dal ministero delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Nella Legge di Stabilità questo provvedimento ci sarà e si completerà con il decreto Sblocca Italia. Non ci sarà quindi la riduzione prevista dalla scorsa manovra finanziaria (da gennaio la detrazione sulle ristrutturazioni

avrebbe dovuto scendere al 40% e l’Ecobonus al 50%). Non è tuttavia ancora chiaro come sarà modulata la proroga: l’ipotesi più probabile prevede una conferma delle attuali agevolazioni per un solo anno, quindi, salvo ulteriori novità, i ribassi scatteranno dal 2016. L’Ecobonus 65% prevede importi massimi che cambiano a seconda della tipologie di riqualificazione energetica: 100mila euro per la riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio, 60mila euro per interventi su pareti e infissi e per l’installazione di pannelli solari, 30mila euro per sostituire l’impianto di climatizzazione invernale (la caldaia). La detrazione 50% sulle ristrutturazioni edilizie compre una spesa massima di 96mila euro per una singola unità immobiliare. Agevolati al 50% anche gli interventi antisismici, sempre fino a un massimo di spesa di 96mila euro. C’è infine il Bonus Mobili, pari al 50% su una spesa massima di 10mila euro, che però deve riferirsi necessariamente a mobili o elettrodomestici

destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione agevolata. Non è ancora chiaro se anche il Bonus Mobili verrà prorogato o terminerà, invece, come previsto dalla legge, il 31 dicembre 2014. Altro capitolo, altra storia per quanto concerne invece le ristrutturazioni relative alle locazioni: il decreto “Sblocca Ita-

lia” ha introdotto una novità: l’articolo 21 del Dl 133/2014 prevede una deduzione del 20% dal reddito complessivo per chi acquista fino al 31 dicembre 2017 un immobile nuovo o ristrutturato, per concederlo poi in affitto per almeno otto anni con un canone di locazione non superiore a quello concordato.

27,5 miliardi di euro: questa è la cifra relativa agli interventi che gli incentivi fiscali su ristrutturazioni e riqualificazione energetica hanno prodotto nel 2013 (in aumento del 40% sul 2012). Di questi 23,5 miliardi derivano dagli investimenti in ristrutturazioni (con sgravio al 50%) e circa 4 da investimenti per la riqualificazione energetica (con sgravio 65%). Dati, questi, riportati all’interno del dossier realizzato dal Servizio Studi della Camera e dal Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio). Le domande presentate e gli investimenti per l'intero periodo di applicazione degli sgravi, dal 1998 al 2013 offrono un quadro interessante: fino al 2013 per il recupero edilizio sono state presentate 6,3 milioni di domande per un investimento complessivo di 112,9 miliardi, di cui 44,1 miliardi detraibili. Per il risparmio energetico, dal 2007 al 2013, le domande presentate sono state 1.830.200 per un investimento complessivo di 22,9 miliardi di cui 12,9 miliardi detraibili: complessivamente sono state presentate domande per oltre 8,2 milioni a fronte di un investimento da 135,6 miliardi e 57 miliardi di detrazioni.


21 Silenzio, per favore... C’è FINSTRAL

Ottobre 2014

Il traffico, i lavori stradali e i locali rumorosi, sono all’origine dello stress da rumore. Per rendere le case più silenziose, è possibile intervenire con semplici aggiornamenti. L’aumento dell’inquinamento acustico causato dal traffico stradale, compromette la nostra qualità di vita. Il rumore, se è prolungato, può comportare seri problemi e danni alla nostra salute. I danni del rumore non si limitano alle lesioni dell’orecchio, ma comportano stress, disturbi del sonno, mal di testa. Per quanto riguarda l’isolamento acustico, negli edifici le finestre sono l’elemento più debole. Pertanto, realizzando serramenti di qualità che permettono di garantire buone prestazioni funzionali, si può ottenere un elevato abbattimento acustico. Risolvere il problema del rumore. Per risolvere il problema del rumore, esiste una soluzione rapida ed efficace. Si tratta di sostituire le vecchie finestre, con nuovi serramenti ad elevato isolamento acustico. Grazie alle loro proprietà fonoisolanti, questi serramenti permettono di assicurare la tranquillità acustica. FINSTRAL con i suoi infissi riesce ad offrire un ottimo isolamento acustico, che riduce sensibilmente il rumore, assicurando la giusta tranquillità acustica.

Le principali caratteristiche di una finestra FINSTRAL sono profili multicamere ad alta tenuta, ferramenta tecnica di qualità, ottima tenuta ermetica ed il montaggio eseguito a regola d’ arte. E’ soprattutto il vetro a determinare le prestazioni di isolamento acustico del serramento. Le finestre antirumore FIN-

STRAL hanno vetri di elevato spessore e profondità, triple guarnizioni e diverse profondità tra lastre esterne ed interne del vetro camera. Per migliorare la protezione dai rumori, anche in caso di sostituzione delle vecchi finestre, l’azienda altoatesina, effettua l’isola-

zione acustica dei vecchi cassonetti. La scelta giusta. E’ importante valutare attentamente la necessità di un alto isolamento acustico attraverso una corretta consulenza tecnica e progettare dettagliatamente il sistema di applicazione alla costruzione. Ancora fino al 31/12/2014 inoltre,

sostituendo i serramenti si possono godere degli sgravi fiscali che consentono di recuperare fino al 65% della spesa sostenuta. Finstral Via Francia 5, 37135 VERONA TEL. 045/583664. Stabilimento Mazzantica di Oppeano Via Aie 10, 37050 tel. 045/714504. N.VERDE 800 111 999



Ottobre 2014

23

FRASE DEL MESE di Marisa Milani "Commercio e vendita due poli che si attraggono"

l’Argomento Suona la campanella: quante emozioni!

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Il primo giorno di scuola è sicuramente un momento atteso ed emozionante per i genitori, per gli alunni e per gli insegnanti. Ogni protagonista di questa avventura prova dei sentimenti diversi, ma che inevitabilmente si troveranno a vivere nello stesso momento. I genitori possono provare sollievo nel poter condividere con la scuola la gestione dei figli, paura di non sapere se il bambino se la caverà soprattutto quando il figlio entra nella scuola per la prima volta -, fiducia nella scuola e nelle capacità del bambino. La ricerca della scuola adatta alle caratteristiche del figlio impegna molti genitori creando diverse aspettative, per questi adulti, il primo giorno di scuola,

può essere vissuto come una verifica della loro scelta. La speranza che tutto vada bene, l’ansia per le situazioni a cui il figlio potrà essere esposto: il compagno di banco irruento, l’insegnante troppo severa o disinteressata, i compiti molto impegnativi ecc. Dall’altra parte anche gli alunni vivono emozioni molto forti che possono essere più o meno belle. La gioia di ritrovare gli amici, oppure la paura di iniziare un nuovo percorso scolastico, con nuovi compagni insegnanti sconosciuti e materie mai affrontate. Ansia per non aver completato i compiti per le vacanze e quindi deludere le aspettative degli insegnanti. Speranza di trovare ciò che desiderano e si aspettano, curiosità di scoprire ciò

che di nuovo li attende sia nelle relazioni umane (insegnanti e amici) sia nell’impegno scolastico. Anche il mondo degli insegnanti viene attraversato da sentimenti ed emozioni legate all’inizio dell’anno scolastico. Preoccupazione per la ripresa della nuova classe, gioia ed entusiasmo nel ritrovare il proprio lavoro e nel progettare un nuovo anno scolastico. Ansia nell’affrontare i nuovi programmi, speranza di saper risolvere eventuali situazioni impegnative che si possono presentare nel nuovo anno. Queste sono alcune delle emozioni che ognuno dei protagonisti può provare. È importante che i genitori e gli insegnanti siano in grado di decifrare che cosa prova-

no, perché saranno proprio loro (i genitori a casa e gli insegnanti a scuola) a guidare gli alunni di qualsiasi età, nel contenere, comprendere

e gestire l’intensità emotiva che si trovano a vivere durante l’anno scolastico. Se l’adulto non è chiaro con il proprio vissuto emotivo

rischia di confonderlo quello del bambino o l’adolescente e questo essere disorientante entrambi.

con delpuò per



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.