Provincia Ottobre 2015

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L’ALTRO GIORNALE I veri colpevoli di LINO VENTURINI Lasciamo da parte ogni linguaggio sentimentale e retorico che colpisce i cuori, ma offende la ragione. Se abbiamo il dovere, per quanto possibile, di rispondere alle necessità di accogliere persone disperate, lo Stato ha anche il dovere di mantenere l’ordine pubblico e garantire equità e giustizia a tutti. Banalità del tipo “anche noi siamo stati migranti” denotano solo ignoranza e malafede: i nostri migranti partivano con il contratto di lavoro e i documenti in regola. Ecco allora che la propaganda mediatica vuole imporci alcune parole in modo da abbruttire la nostra coscienza critica. I “clandestini” sono diventati “migranti”, poi “rifugiati” e ora “profughi. Perché la Convenzione ONU riconosce lo status di rifugiato solamente a chi è costretto a emigrare per un fondato timore di persecuzione e migrante è chi volontariamente lascia lo Stato di appartenenza per motivi economici o altro. Si ricorre quindi al termine profugo per indicare chi lascia il proprio paese a causa di eventi esterni, ma senza avere lo status di rifugiato: il rifugiato è una figura individuale, il profugo una categoria plurima, solitamente un numero rilevante che può aspirare soltanto a una ospitalità temporanea in campi di raccolta, generalmente alla frontiera. I migranti che arrivano dalla Turchia, ad esempio, sono persone che avevano già trovato asilo oltre le frontiere siriane. Dopo di che è stato deciso, o sono stati incoraggiati non certo per motivi umanitari, a venire in Europa. «Tutti devono assumersi le proprie responsabilità», ha detto il presidente Mattarella a proposito del fenomeno migratorio in atto; tutti, certamente, e in primis quei paesi che l’hanno causato. I milioni di profughi non fuggono dalle dittature, ma dal caos generato dalle guerre alimentate da Washington e dal servile contributo di altre nazioni europee. Non fuggivano i libici da Geddafi e non fuggivano i siriani da Assad, fuggono ora che Washington, Londra e Parigi hanno abbattuto e dissolto governi autoritari, ma legittimi: sono state le bombe umanitarie a creare i disastri umanitari. In Italia, secondo il Rapporto 2015 della Caritas, i poveri assoluti sono oltre 4 milioni, non hanno da mangiare e da bere né un tetto sulla testa. «E’ oltraggiante che si continui a dare gli avanzi ai poveri - ha detto Don Luigi Larizza fondatore della comunità per tossicodipendenti Il Risorto -. Mafia capitale insegna: il fenomeno è un business, un’invasione legalizzata che sta favorendo solo la mafia e i buonisti a pagamento che si stanno facendo i soldi». Buttano in faccia la morte di un bambino per colpevolizzare la popolazione, ma i veri colpevoli sono coloro che hanno scatenato le guerre, a loro si deve chiedere conto e far pagare il conto.

ISTITUTO SPERIMENTALE FRUTTICOLTURA

Quale futuro?

Istituto sperimentale di frutticoltura della Provincia al centro dell’attenzione del presidente Antonio Pastorello che, per cercare soluzioni al rischio di chiusura, ha convocato un’apposita riunione a cui hanno preso parte il Consorzio di Tutela della Pesca di verona IGP e i rappresentanti dei comuni di Soammacampagna, Sona, Villafranca, Valeggio, Bussolengo e Pescantina. Con la riforma

delle Province e in mancanza della legge regionale che ridistribuiscono le funzioni non fondamentali ad altri enti, infatti, l'attività dell'Istituto sperimentale di Frutticoltura sarà definitivamente chiusa. L'ente della Regione Veneto preposto alla sperimentazione, Veneto Agricoltura, a sua volta commissariato, potrebbe subentrare, ma fintanto che non sarà attiva la nuova agenzia sull'innovazione, non

Bussolengo. Rimpasto in Giunta Chiuso il rimpasto voluto dal sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini, a seguito delle dimissioni di Gilberto Pozzani da assessore ai lavori pubblici. Katia Facci entra in Giunta come assessore a cultura, manifestazioni, sport e pari opportunità. Sostituisce in questa funzione il vicesindaco Cristiano Fontana, al quale è stata attribuita quella nuova ai lavori pubblici. Adesso la Giunta è composta da quattro donne: il sindaco Paola Boscaini con delega a bilancio e polizia municipale, Annalisa Scaramuzzi a edilizia privata ed urbanistica, Stefania Ridolfi al sociale e Katia Facci che viene promossa al ruolo di assessore, dal precedente incarico, come consigliere comunale, di presidente della Consulta alle pari opportunità. Due gli uomini: Carlo Maraia e Cristiano Fontana…Nel frattempo la conferenza che l’ex assessore ai lavori pubblici Gilberto Pozzani ha indetto per spiegare le ragioni della sua uscita dall’amministrazione, dopo solo due anni, ha fatto il pieno. Pagina 10

sarà possibile avere risposte certe. Da parte loro le associazioni agricole esprimono molta preoccupazione per la paventata chiusura dell'Istituto sperimentale di frutticoltura, tanto che Michele Pedrini, presidente di Confederazione

italiana agricoltori Verona, auspica un intervento regionale per impedire la parola fine di un istituto che tanta importanza ha rivestito per le aziende agricole della provincia veronese. Pagina 8

Cà Filissine e il nuovo progetto Asportazione del percolato, air sparging con immissione di ossigeno in falda per ridurre l’inquinamento, conferimento di 800mila metri cubi di rifiuti speciali per arrivare al profilo di minima, altri 900mila mc per coprire i costi di tutta l’operazione da spalmare in un tempo stimato di 13,4 anni: questi i dati che caratterizzano il progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica di Cà Filissine, presentato il 25 settembre. Ad intervenire in merito, oltre al sindaco Cadura, anche i consiglieri Manuel Fornaser, Davide Pedrotti e il Movimento Ambiente e Vita, che nel frattempo ha avviato una raccolta firme per un Referendum Consultivo Popolare. Pagina 6 – 7

EDIZIONE LA PROVINCIA ANNO XXX - N. 10 - OTTOBRE 2015 Stampato il 15/10/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663


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Provincia Ottobre 2015 by IsCharlie - Issuu