L'altro Giornale Quadrante Europa Ottobre 2016

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L’ALTRO GIORNALE www.laltrogiornale.net

EDIZIONE QUADRANTE EUROPA

1986 - 2016

ANNO XXXI - N.10 - OTTOBRE 2016 - Stampato il 17/10/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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L’itaLia dei mediocri di Lino Venturini Nel racconto Null-P di William Tenn, in un mondo distrutto da un conflitto nucleare, un individuo i cui parametri corrispondono esattamente alla media della popolazione, George Abnego, viene accolto come un profeta: è il perfetto uomo medio, il trionfo della mediocrità. Abnego viene eletto presidente degli Stati Uniti e dopo di lui i suoi discendenti diventano i leader del mondo intero. Gli uomini diventano sempre più standardizzati, politicamente corretti e l’umanità continua a regredire finché, dopo migliaia di anni, gli uomini finiscono per essere addomesticati da una specie evoluta di cani che li impiegano nel loro sport preferito: il recupero di bastoni. Nascono gli uomini da riporto. Non è l’esito di una rivoluzione, tuttavia l’operazione è stata coronata dal successo: i mediocri hanno preso il potere e spingono tutti a essere come loro. In Italia si è realizzata una sorta di selezione naturale-culturale al contrario: la sopravvivenza, anzi, il prosperare dei mediocri, mediocri i politici, mediocri gli intellettuali, mediocri i giornalisti, mediocri gli artisti, mediocre la scuola… Mediocrità, omogeneizzazione, sottomissione, appagamento da droghe, degrado del senso estetico, assenza di morale, distruzione della famiglia naturale, sono gli inevitabili risultati del degrado generale e della trasformazione dell’uomo in un bovino compiacente. Cambiare la legge elettorale? Sembra una grande trovata. Ma chi mandiamo in parlamento? Mancano persone capaci, intelligenti e non allineate da eleggere: non è un dettaglio. Come affermava Orson Welles: “L’Italia conta oltre sessanta milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico“. Il voto in Italia è principalmente di scambio, poi di appartenenza, raramente di opinione. La cosa più patetica è la convinzione di molti che vi sia una spaccatura tra cittadini e classe politica. Idea stravagante da cui deriva la comica espressione “mandiamoli tutti a casa”. Quasi che l’italiano comune fosse un aggregato di comportamenti virtuosi e non piuttosto un misto di furberie, meschinità, interessi particolarissimi uniti a un sovrano disprezzo di ogni regola. La crisi, prima che problema economico, è un problema culturale: stiamo pagando il fallimento delle élite, della loro boria ideologica e della loro incapacità di vedere la realtà. Cambiare una legge o la Costituzione, non risolve il problema. Sin dai tempi di Orazio, sappiamo quanto poca cosa siano le leggi non supportate dal costume. Le riforme e le leggi senza la cultura e buoni valori condivisi sono palliativi. Si sono spenti gli ideali, ci si appoggia alla demagogia e si naviga a vista. Non possiamo più permetterci tutti questi mediocri. C’è bisogno di tirare un po’ il fiato. Rimpiango l’Italia e le sue antiche sponde. Rimpiango l’italiano che oggi sembra “l’invenzione di una specie estinta”.

OGGI... A SCUOLA

L’anno scolastico 2016 – 2017 ha fatto il suo debutto ufficiale lo scorso lunedì 12 settembre anche a Verona. Come ogni anno molte sono le domande che sorgono in questo “inizio scuola”. Prima tra tutte quella relativa alle novità che riserveranno questi nuovi 9 mesi. Ad intervenire in merito è il Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale, dottor Stefano Quaglia, al quale abbiamo chiesto quanti alunni hanno iniziato l’anno scolastico 2016 – 17 a Verona e Provincia e quali le principali novità di quest’anno. Con il dirigente abbiamo inoltre affrontato la questione delle difficoltà riscontrate nel “fare scuola” oggi e di come è dovuto cambiare negli anni l’impegno degli educatori. Pagina 5 VILLAFRANCA. PALAZZETTO DELLO SPORT

PIEDIBUS A CASELLE

Inaugurazione ufficiale lo scorso 17 settembre a Villafranca, in via della Speranza, per il Palazzetto dello Sport. A tagliare il nastro il sindaco Mario Faccioli, l’assessore allo sport Roberto Dall’Oca, gli assessori regionali allo Sport e ai Lavori pubblici Cristiano Corazzari ed Elisa De Berti, alla presenza di amministratori dei paesi vicini, autorità civili e militari e i parroci di Madonna del Popolo don Giuseppe Suman, di Dossobuono don Andrea Mascalzoni e del Duomo monsignor Giampietro Fasani. Pagina 18

Grazie al contributo del locale Comitato sagra San Luigi e dell’amministrazione comunale di Sommacampagna sono stati appesi i nuovi cartelli di fermata del Piedibus con il nuovo logo che aveva vinto il concorso l’anno passato. E’ stata inaugurata la quarta linea D del Piedibus di Caselle di Sommacampagna che parte da via Trieste aggiungendosi alle altre tre già attive (la A con partenza da Corte Tezze, la B da via Paradiso, la C dal villaggio Don Bosco). Si completa così un percorso che parte dai quattro lati del paese. Pagina 10



L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

LE VOSTRE LETTERE

QUESTIONE DI RISPETTO

“I lettori intervengono” Gentilissima Direttrice, gentilissima sig.ra Patrizia, gentilissimo sig. Gianni, prendo i cosiddetti "due (tre, nella fattispecie) piccioni con una fava", e mi insinuo nelle acerrime considerazioni che sono apparse, sull'ultimo numero de L'Altro Giornale. Allora, sta guerra quando la cominciamo? Perché, se i miei occhi non mi hanno ingannato, l'avversione per il Mondo islamico che si evince induce proprio ad armarsi e "coparli tuti, 'sti magnacristiani". Non sto scherzando. Le righe che avete ben impresso sulla carta trasudano un odio viscerale. Ma il cristianesimo non è la religione dell'Amore? Correggetemi se sbaglio, magari da non cre-

dente (almeno nel Dio in cui credete voi, che è tutto vostro, fatto su misura sui vostri pensieri) qualcosa mi sfugge, ma Gesù non predicava di amare il prossimo? E anche di più: amare il nemico? Fratelli miei cari, guardate che il nemico più grande non è l'Islam, ma l'odio che state coltivando nel cuore. Anche perché Islam e Cristianesimo sono destinati al tramonto. Con la Civiltà occidentale cadranno anche le Religioni, tutte. Già si sono svuotate di contenuti, assorbite anch'esse dalla Tecnologia, che tutto ormai governa. E poi, quando vi accorgerete che Dio è un prodotto della Cultura perché l'uomo ha sempre trasceso quello che ai suoi occhi sembrava

mistero, quindi necessita di un ente capace di governare ciò che ancora non è visibile, allora smetterete di odiare, perché non c'è nulla per cui odiare (visto che lo fate in nome di Dio. Voi, ristretta frangia di cattolici, e una ristretta frangia di islamici). Almeno per quello che concerne la religione. Mi fermo qui, al tentativo di far sorgere nei vostri pensieri qualche domanda, condita da un po' di ironia. Approfondire non serve, fiato sprecato. E poi, non voglio far cambiare opinione a nessuno, solo spostare di un'inezia il punto di vista. Ma so già che è come spostare un macigno... Grazie per la pazienza.

Non so cosa pensare dopo aver letto gli articoli del vostro ultimo numero. Ho avuto l'impressione di leggere considerazioni che ritenevo facenti parte di una mentalità e di ideologie vecchie, retaggio di superstizioni e di paure frutto di ignoranza e disinformazione, tipiche di 60 anni fa. Mancavano solo gli articolo sulla masturbazione che fa diventare ciechi e sui comunisti che mangiano i bambini ed eravamo al completo. Mi limito a fornire alcuni dati storici, e a richiamare l'attenzione sulla responsabilità che tutti noi abbiamo, ma soprattutto i mezzi di informazione hanno, in particolar modo nei confronti dei giovani. Dare un così ampio spazio, soprattutto con certi articoli in prima pagina, ad un malcelato odio e ad una incontrollata caccia alle streghe, lo trovo estremamente pericoloso, considerando anche la quasi mancanza di voci alternative sia in quantità che in contenuto. - gli attacchi terroristici sono le logiche risposte militari agli attacchi arma-

ti portati dai nostri eserciti nei loro territori senza legittimazione Onu (Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, ecc. ecc.) che ha causato oltre un milione di vittime soprattutto civili; - l'esasperazione e la risposta emotiva a fatti scellerati dei terroristi dell'ISIS, sta portando sempre più persone a ritenere che la causa di tutto sia la religione islamica, la diversa mentalità degli islamici, e un'incapacità dell'Europa di trovare una risposta definitiva a questo problema, ma così facendo diamo voce a quella corrente politica ed economica che è stata e continua ad essere la vera causa scatenante del conflitto mondiale odierno. Questo dovrebbe fare riflettere su chi trae vantaggio da una situazione destabilizzata nel nostro continente; - è in atto infatti da un paio di anni una strategia, ancora non è chiaro da chi diretta, che tende appunto a destabilizzare l'Europa nel suo complesso, dividendo invece che unendo i popoli, per motivi, come al solito sono di ordine eco-

nomico, attraverso anche il sempre più marcato controllo dei governi locali da parte di organismi sovranazionali e antidemocratici. L'immigrazione comunque è una conseguenza e non la causa della situazione esplosiva in cui siamo finiti. Agire sulle conseguenze piuttosto che sulle cause diviene un palliativo e non fermerà l'escalation. - dimentichiamo sempre di menzionare le stragi compiute dagli eserciti cristiani, spesso nel nome di Dio, negli ultimi 12 secoli almeno. Solo in Etiopia, tra il 1890 e il 1941, proprio noi italiani abbiamo fatto dai 500.000 ai 750.000 morti in una stolta guerra d'occupazione. Non mi pare proprio che nella storia recente, parlo negli ultimi 4 secoli almeno, i mussulmani abbiano causato un centesimo delle stragi che hanno compiuto gli eserciti cristiani fuori dai confini europei. Ripeto, dividere invece che unire è un errore che sempre nella storia ha provocato disastri. Claudio Brambilla

Carlo Alberto Bortolotti

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Risposta...

Oh mamma! Che putiferio e che confusione! Mi sembra che chi ha scritto contro l’editoriale e tutto il resto, abbia confuso quelle che sono le lettere – quindi il pensiero dei lettori, e credo che menti così aperte e illuminate come quelle dei redattori delle sopra riportate lettere non siano d’accordo nel censurare le idee altrui – e quelli che sono gli articoli del giornale. Non so, cari amici, se vale la pena di rispondere, perché credo che la vostra idea non sia minimamente scalfibile – Bortolotti dice “fiato sprecato”, ma comunque ritengo indispensabile chiarire alcuni punti. Per quanto riguarda l’editoriale: sì mi sono informata. Ho avuto conferma dei fatti e mi hanno riferito che il parroco di quella chiesa ha sporto denuncia ai Carabinieri e alla Polizia chiedendo più controlli. Se poi i giornali nazionali non ne hanno parlato (il nostro quotidiano veronese L’Arena ha scritto sull’argomento), significa che per loro la notizia non valeva la pena. Vogliamo parlare di odio? Allora direi che i vostri interventi ne sono saturi, contro i cristiani e le religioni in generale. Per quanto

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mi riguarda, non nutro questo sentimento per nessuno, anzi rispetto tutti, tutte le tradizioni e religioni ed è per questo che chiederei lo stesso anche per noi. Niente fucili e niente guerra, carissimi. Il mio giornale è apartitico, apolitico e libero, aperto al confronto con le idee di tutti! Prima di concludere, permettetemi un commento - dopo i tanti giudizi e critiche da voi mossi -: la mia mentalità, e quella della mia redazione, non è né vecchia, né superstiziosa. Non siamo ignoranti e nemmeno disinformati e …, soprattutto, non offendiamo mai nessuno! Il Direttore Rosanna Pancaldi

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Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 17- 10 - 2016


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LE VOSTRE LETTERE

REFERENDUM

“I dubbi del sì”

I leopoldini si sforzano di propagandare i motivi del “SÌ” ne elenco alcuni. La Boschi di fronte ad un consesso di costituzionalisti ha detto: “Questa riforma è meglio di niente”, declassandola così a riforma superficiale. I pappa galletti si sgolano, si tagliano i costi della politica, ma è valsa la pena spaccare il Paese e i rischiare una riforma che, forse, funzionerà con difficoltà per risparmiare qualche milione? Il Paese diventa più governabile, ma con la riforma Camera e Senato vengono eletti in momenti diversi (in Senato ci sono i Sindaci). Probabilmente usciranno maggioranze di segno opposto secondo il vento politico del momento. Ed allora dov’è la governabilità? Con tutti i problemi difficili di fronte ai sindaci, dove troveranno il tempo di occuparsi del Senato? Il Senato sarà un “Senato di latitanti”, se mai ci fosse bisogno ancora di banchi vuoti e di ulteriori pianisti. La controriforma risolve la crisi economica, ci apre le porte dell’Europa, ferma la fuga dei cervelli. Ferma pure i migranti... E così via in un crescendo di affermazioni paranoiche esistenti solo nella mente di qualcuno mentre la cruda realtà è decisamente diversa. Umberto Brusco - Bardolino

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

RISPETTO

“Ho letto con preoccupazione” Sento la necessità di scrivervi dopo aver letto con viva preoccupazione l'articolo riguardante lo sfregio della nostra cultura (e religione, per chi crede) da parte di alcuni musulmani sul territorio italiano. Mi è sembrato di tornare indietro di alcuni secoli: nel medioevo, infatti, o meglio, dall'inizio dell'espansione islamica, vi fu la figura del vescovo in partibus infidelium, ovvero dei vescovi che avevano dovuto abbandonare le rispettive diocesi a causa della conquista di tali territori da parte dei musulmani. Siccome secondo il diritto canonico ogni vescovo deve essere assegnatario di

una diocesi, a tali prelati il pontefice assegnava "nominalmente" la diocesi appena lasciata, lasciando loro di fatto solo un potere figurato. Questo potrebbe anche essere tollerato, visto che anche i cristiani in passato non sono andati a mano leggera nei territori appartenenti ad altri stati sovrani a spodestare, conquistare e sottomettere, proprio perché la storia è storia e ciò che è stato è stato. Ma che oggi, nel 2016, a Venezia (e non solo) ci siano dei preti (e quindi dei vescovi di fatto in partibus infidelium, visto che sono i loro diretti superiori, giusto per un principio di responsabilità gerarchi-

ca, tanto cara alla chiesa cattolica) che non possono reagire ad insulti in casa propria (e quindi in casa Nostra, visto che Ecclesia in greco significa "assemblea") da parte di cellule impazzite (chiamiamole così per usare un eufemismo) mi sembra un tantino esagerato, soprattutto se consideriamo il fatto che noi a casa loro dobbiamo rispettare, come è giusto che sia, le regole che ci impongono. Non vorrei creare ingiustificati allarmi e sia chiaro che è ben lungi da me, "figlio culturale" dell'Illuminismo e di Beccaria, cominciare una caccia alle streghe; nondimeno, per quello che può valere il mio pensiero,

vedrei di buon occhio una doppia azione-reazione, ossia qualche presa di posizione più rigida da parte della Chiesa (abbiamo visto che il solito buonismo non funziona) e qualche espulsione in più da parte del Ministero degli Interni. In questo modo sono certo che le acque si calmerebbero, anche perché non faremmo altro che far rispettare la costituzione, il codice civile e quello penale. Scusandomi con i preziosi lettori de "L'Altro Giornale" per essermi troppo dilungato, porgo distinti saluti Daniele Boschelli Brenzone

INTERROGAZIONI

“Ospedale Magalini di Villafranca” “Ospedale Magalini di Villafranca: ci sono riserve da parte della impresa per oltre 22 milioni di euro! Siamo di fronte all’ennesimo intoppo sulla strada della ricostruzione dell’ospedale? Chi è il responsabile di questa situazione?”: questo il titolo dell’interrogazione sull’ospedale Villafranchese che abbiamo presentato nei giorni scorsi al Consiglio Regionale. E’ la seconda interrogazione che presentiamo sull’ospedale nel giro di un paio di mesi: la precedente, depositata l’11 agosto, non ha ancora avuto risposta dalla Giunta. Vogliamo chiarimenti: il nosocomio, distrutto da un incendio nel 2003, non ha ancora visto la conclusione dei lavori che l’as-

sessore Coletto nel 2014 aveva annunciato per primavera 2015, poi per primavera 2016, ora per fine anno. Dalle notizie apprese sorgono una serie di dubbi che fanno dubitare dell’ultimazione dell’opera ed anzi, intuire come la situazione nel cantiere sia ancora in alto mare e ben lontana dal collaudo finale. Queste le domande nella nuova interrogazione: 1) nuovamente, se sono state riconosciute varianti in corso d’opera alla ditta esecutrice e, se la risposta fosse affermativa, in che numero, per quali importi e per quali motivazioni; 2) se corrispondono al vero le notizie relative alle riserve avanzate da parte della ditta esecutrice e, se la risposta fosse affermativa, si è a chiedere se siano corretti gli importi citati nella presente

interrogazione e, se non lo fossero, che ci sia fornita la cifra esatta; 3) se corrisponde al vero la notizia che il collaudatore dell’opera si sarebbe dimesso e, se confermato, se sia già stato sostituito ed eventualmente da chi; 4) se, in caso le situazioni qui descritte fossero confermate, si possa verificare un ulteriore slittamento della data di messa in funzione del Magalini (già più volte posticipata) o, peggio, possa essere a rischio il completamento dei lavori; 5) con quali modalità e in base a quale criterio sia stato scelto, dal Commissario Delegato per il ripristino funzionale del Magalini, l’ing. Alberto Borghi e per quale motivo non si è proceduto all’affidamento dell’incarico mediante una procedura ad evidenza pubblica;

6) la lista completa di tutti gli incarichi professionali diretti conferiti dal Commissario Delegato per il ripristino funzionale del Magalini; 7) se e quali provvedimenti urgenti intendano adottare il Presidente della Giunta e l’Assessore alle Politiche Sanitarie per fronteggiare quella che, se confermata in questi termini, sarebbe una situazione che definire grave sarebbe quasi riduttivo. Con questa nuova interrogazione oggi chiediamo nuovamente, a gran voce, di avere dalla Giunta delle risposte ai nostri quesiti e avere una data definitiva per il termine dei lavori: l’ospedale è necessario alla sua comunità. Consiglieri tosiani Andrea Bassi, Giovanna Negro, Maurizio Conte

IMPRESSIONI DOPO VACANZE

Di regola, per le vacanze estive si andava sul Mar Rosso-Egitto. Spiagge pulite, ottimo servizio, acqua marina ancora limpida e pulita (ci sono depuratori in ogni villaggio turistico), ombrelloni a 6 metri l'uno dall'altro, clientela in maggioranza nord europea, silenzio, rispetto, educazione, e al mattino al sorgere del sole (ci si sveglia presto in quei luoghi) è tutto un “morgen” ed un “bittedanke”. Poi, per cause chiamiamole “contingenti” per ora in Egitto non si va più, così quest'anno si è scelto di trascorrere qualche giorno in Puglia e precisamente nel Salento-Italia. Abituati come eravamo, il contatto con questa realtà è stato a dir poco traumatico: gente dappertutto, un'invasione di persone felici ed appagate di starsene uno vicino all'altro e di contendersi non solo la spiaggia ma anche il sole visto l'alveare di persone che ci ronzavano attorno. Nella spiaggia pugliese detta “Le Maldive del Salento” è un'esplosione incontrollata e incontenibile di tette e culi tatuati sia di lui che di lei, di bambini che giocano liberi non seguiti ed educati dai loro genitori, sempre concentrati e distratti a parlare dentro quei cellulari sempre in funzione e ad urlare a 50 cm dal tuo lettino i fattacci loro. I bambini gridano, strepitano, rompono i coglioni a due passi dal tuo ombrellone, che dovrebbe, come logica e buonsenso impongono, avere qualche centimetro di rispetto! Un delirio: palloni che ti sfiorano, ti centrano, la sabbia che si alza. BASTA! Se poi te la prendi con i loro genitori rischi male perché il “cocco di mamma” ha anche lui i suoi diritti. Mi metto le cuffie per cercare un po' di silenzio, ma non serve a nulla. Arriva il turno dei venditori negri-neri ambulanti (qual è il termine politicamente corretto?). Uno sciame incontrollato ed incontrollabile. Ma da dove spuntano fuori questi mitici ed instancabili lavoratori della patacca? Perfettamente “in carne” e mai sfiniti dall'inappetenza, ti vendono di tutto. Vestiti taroccati di ogni genere e taglia, amuleti, mutande e reggiseni, pomate miracolose, afrodisiaci a 360 °...vu' cumprà, vu' campà, vu' messaggià, vu' trombà, insomma un casino! Ma chi li fa entrare in queste pubblicizzate Maldive del Salento? Non c'è un controllo, anche sanitario, con quale permesso si esercita l'attività in un luogo che dovrebbe essere di benessere, di pace ed invece è una bolgia infernale di urla per la tentata vendita che inevitabilmente soffocano e si sovrappongono al silenzio, alla brezza del vento e alla voce del mare. Ragazzi non lo so, non ci capisco più niente. Ti informi: ti consigliano di andare in un ristorantino tipico locale vicino al mare, mangi pesce fresco e costa poco. Digli che ti manda Salvatore...lasciamo perdere. Sconsolato ed indifeso lascio mia moglie che ancora resiste sul lettino in spiaggia nella bolgia dantesca e vado venti metri più in là a farmi un “bianco” come si fa in Terra Veneta. Ordino un bicchiere di vino. Tre euro. A casa mia e per come la penso io, tre euro valgono ancora le mai dimenticate 6 mila lire più che sufficienti per comperare 2 bottiglie di Custoza. Ma non chiedetemi di commentare anche questa avvilente e umiliante situazione, darei il peggio di me. Visto come vanno le cose oggi, mi iscriverò pure io al “Cannabis Social Club”! Prosit! Luciano Modena Villafranca di Verona


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

135 mila sui banchi Ottobre 2016

SCUOLA 2016/2017. Intervista al Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Stefano Quaglia

colli d’intesa siglati con Camera di Commercio ed Ordini professionali. Altra novità gradita è inoltre la nuova riorganizzazione degli organici in atto all’interno delle scuole attraverso “La

L’anno scolastico 20162017 ha fatto il suo debutto ufficiale lo scorso lunedì 12 settembre anche a Verona. Come ogni anno molte sono le domande che sorgono in questo “inizio scuola”. Prima tra tutte quella relativa alle novità che riserveranno questi nuovi 9 mesi di scuola. Ne parliamo con il Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale, dottor Stefano Quaglia. Professore, quanti alunni hanno iniziato l’anno scolastico 2016 – 17 a Verona e Provincia? «Sono circa 135.000 gli studenti che frequentano le scuole scaligere quest’anno, suddivisi in 110.000 negli Istituti statali e 15.000 nelle scuole paritarie. 8.000 invece sono gli insegnanti che si occuperanno della loro istruzione. Cifre, queste, in linea con quelle dello scorso anno». Quali le principali novità di quest’anno? «La novità principale e di cui vado molto fiero è l’entrata “a pieno regime” dell’alternanza scuola-lavoro. Un progetto grazie al quale i ragazzi hanno l’opportunità di partecipare ad attività lavorative inerenti il proprio corso di studi grazie a proto-

buona scuola”, che, al di là delle polemiche iniziali, sta iniziando a dare i suoi frutti: le scuole dovrebbero riuscire ad acquistare maggior autonomia nella gestione degli insegnanti». Quest’anno in particolare la Provincia di Verona è stata suddivisa in diversi ambiti territoriali. «Verona è stata suddivisa in quattro ambiti, che rappresentano le nervature organizzative della formazione.

Ogni ambit territoriale sarà oggetto di attenzioni ben precise e mirate alle esigenze e alle caratteristiche di quella stessa area. Le stesse attività scuola-lavoro verranno gestite proprio in base a que-

sti ambiti, in modo da stabilire un rapporto sempre più simbiotico tra formazione e crescita economica». Quali sono le difficoltà riscontrate nel “fare scuola” oggi e come è dovuto cambiare negli anni l’impegno degli educatori? «Premetto che la scuola rimane sempre scuola, un luogo in cui un adulto si rapporta con bambini e ragazzi per trasmettere loro qualcosa ed aiutarli a crescere accanto

alle famiglie. Questo a prescindere dall’epoca e dai decenni. Certo, in passato avevamo studenti provenienti da una società più concreta, più semplice. Il modo di relazionarsi con loro era più “tradizionale”. Oggi, con l’avvento della tecnologia e dei social, i bambini nascono e crescono in un contesto tale da far nascere e svilupparsi costantemente l’esigenza di cambiare modalità di approccio. Metodi nuovi non solo rispetto a 20 anni fa, ma anche rispetto a 5 anni fa. La problematica più grande – e l’ho sempre sostenuto – è che a fronte di questo si fa sempre più evidente il grande divario d’età tra alunni e insegnanti. Il rischio è che due mondi tanto distanti non riescano ad incontrarsi. A mio avviso gli insegnanti più anziani, grazie all’esperienza che li contraddistingue, dovrebbero non solo insegnare ai bambini e ai ragazzi, ma soprattutto dedicarsi alla formazione dei docenti più giovani. Questa è secondo me la sfida che dovrà affrontare la scuola: mantenere alto il livello di cultura pur adattandosi alle esigenze delle nuove generazioni». Silvia Accordini

L’OPERA FRATERNITÀ “LA VISITAZIONE” Cinque sorelle, Francilene, Cleviana, Caterina, Sabrina, Gabriela, si sono ritrovate quest’estate nella Casa madre di Verona della Fraternità “La Visitazione”, per un periodo di formazione e catechesi con la fondatrice Luigina e ripartire così ancor più cariche per il loro impor-

le di Luigina Massella, cui si aggiunsero nuovi fratelli a formare ben presto un gruppo orante di giovani e famiglie che frequentavano con assiduità la Fraternità, trasferitasi successivamente in via Gardesane 35, località Croce Bianca a Verona. Riconosciuta con decreto vescovile

tante servizio. L’Opera Fraternità “La Visitazione” di Verona è nata in un piccolo appartamento nella periferia di Quinzano 30 anni fa, grazie ad un’intuizione spiritua-

del gennaio 2007, “La Visitazione” è composta da persone consacrate e famiglie che sentono il desiderio e l’urgenza di annunciare al mondo la gioia di vivere il

Vangelo della “Visitazione” e quindi di essere tutti di Dio come Elisabetta che disse a Maria “appena la voce del tuo saluto è giunta i miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo”(Lc 1,44). In seguito ad una visita, mons. Adelio Tomasin, Vescovo di Quixadà, nel nord/est del Brasile, che già conosceva Luigina quando era superiore generale dell’Opera “Don Calabria”, la invitò e la accolse per una esperienza di missione in una delle favelas più povere della città. Ebbe così inizio la missione, come dono grande del Signore, ufficialmente riconosciuta nel febbraio 2016 dal Vescovo stesso, seguita da tre sorelle. Altre due svolgono il loro apostolato in Messico in una comunità ubicata su un altopiano a quasi tremila metri di altitudine che dista un’ora e mezzo dalla capitale. Le cinque Sorelle sono

ripartite per le rispettive missioni a fine giugno con quel sorriso carico di gioia che trasmette sentimenti di carità e d’amore. Con obbedienza, povertà e castità seguono un quarto voto, la gioia interiore che traspare tutta. Claudio Gasparini

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CALENDARIO SCOLASTICO 2016/17 VENETO Data primo giorno di scuola: 12 settembre 1 novembre (Tutti i Santi) 8 dicembre (Immacolata) Vacanze di Natale: dal 24 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 Vacanze di Pasqua: dal 13 al 18 aprile 2017 25 Aprile (Festa della Liberazione) 1 maggio (Festa del Lavoro) 2 giugno (Festa della Repubblica) Data ultimo giorno di scuola: 10 giugno 2017 Data ultimo giorno di scuola delle scuole dell’infanzia: 30 giugno Altre festività e ponti: 9-10 dicembre 2016; dal 27 febbraio al 1° marzo 2017 (nei giorni 2, 3 e 4 marzo nelle scuole ci sarà la settimana dello sport). MATURITA’ 2017 Il 28 luglio il Miur ha pubblicato una news importante sulle date della maturità 2017. Un nuovo documento dal titolo “Calendario delle festività e degli esami per l'a.s. 2016/2017” stabilisce infatti qual è la data della prima prova 2017. La data scelta per il primo scritto degli esami di maturità è mercoledì 21 giugno 2017. La seconda prova sarà giovedì 22 giugno e la terza prova lunedì 26 giugno.


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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

Aeronautica, Cicerone lascia

Ottobre 2016

TERZO STORMO DI VILLAFRANCA. Dopo ottocento giorni, il colonnello ha ceduto il comando al collega colonnello Pietro Spagnoli

Dopo 800 giorni il colonnello Massimo Cicerone ha lasciato il comando del 3° stormo dell’Aeronautica militare di Villafranca al collega colonnello Pietro Spagnoli. La cerimonia si è svolta lo scorso 15 settembre ed è stata presieduta dal Capo del Servizio dei Supporti del Comando Logistico generale Achille Fornari, alla presenza di autorità civili e militari, della bandiera di guerra dello stormo, dei gonfaloni della città di Verona, della Provincia, dei Comuni di Villafranca e Sommacampagna, nonché rappresentanze di associazioni combattentistiche e d’arma con i rispettivi labari. «Il passaggio di consegne rappresenta un significativo momento di

cambiamento che avviene comunque – ha evidenziato il generale Fornari – nel segno della continuità degli impegni e delle attività del terzo stormo, reparto di pregio nel settore del combat service support che riveste un’importanza strategica per la funzionalità della forza armata». Il colonnello uscente Massimo Cicerone, passato allo Stato Maggiore a Roma dove si occuperà di logistica di proiezione per tutta l’aeronautica e logistica degli aeroporti, ha ringraziato la sua gente, «uomini e donne, militari e civili, orgoglio per l’aeronautica militare e per i veterani e chi vi ha preceduto perché onorate ogni giorno, in Italia e all’estero, la bandiera

che è qui davanti a noi. Per mia natura non amo fare bilanci, li faranno il tempo e il personale che ringrazio per aver reso speciale il mio periodo a Villafranca. Lascio un pezzo di cuore su questo territorio, che mi ha adottato da subito, fatto di gente operosa e generosa che si fa voler bene. Ad assumere l’incarico di comandante sarà il colonnello Pietro Spagnoli che arriva dallo Stato Maggiore della Difesa dove è stato Capo Ufficio Ordinamento del I Reparto dall’ottobre 2013 al 29 agosto scorso. Nato a Latina nel 1966 Pietro Spagnoli inizia la sua lunga carriera nel 1989. E’ laureato in Scienze Aeronautiche presso l’università di Napoli e in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’università di Trieste, ha conseguito un master presso l’università di Teramo ed ha frequentato il Corso di Perfeziona-

mento in geopolitica presso l’università di Cassino. Svolge anche attività di insegnamento. Si è trasferi-

nella comunità: «Sono emozionato com’è normale in questi casi, ma sereno perché so di poter contare

stesso -. Il mio predecessore ha fatto un lavoro egregio ed è mio intendimento stratificare la reingegneriz-

Il cambio di comando del 3° Stormo

to con la famiglia a Villafranca dove si sente già di casa notando subito come lo Stormo sia ben inserito

su una squadra di professionisti che hanno dato garanzia di successo in tutte le occasioni – afferma lui

zazione dello stormo com’è stata fatta».

Claudio Gasparini

PRO LOCO / RISOTTO D’ORO

MORIA DEL KIWI / CONVEGNO

Doppietta di riconoscimenti per i risotti del concorso Risotto d’Oro delle Pro Loco veronesi: i duecento commensali, presenti al ristorante del Palarisitly nella serata di gala di sabato 17 settembre, decretano i risotti dei cuochi Pro Loco di Sona e di Cavaion rispettivamente al primo e al secondo posto. Un ambito riconoscimento che lusinga i volontari delle Pro Loco baldensi a uscire dai confini dei propri paesi per cimentarsi nella grande vetrina della Fiera del Riso di Isola della Scala. E’ ormai tradizione consolidata che il primo sabato

“Campo Sperimentale. Aggiornamento tecniche sperimentali.Moria del Kiwi”. E’ il tema trattato il 29 settembre scorso al Palapesca di Sommacampagna con la partecipazione di esperti dell’Istituto Agrea e del Consorzio di Tutela del Kiwi di Verona rivolto gli operatori del settore, introdotto dagli assessori di Sona Elena Catalano e all’agricoltura Giandomenico Allegri di Sommacampagna. «Considerato che è in continuo aumento la superficie di piantagioni di kiwi che stanno collassando a causa di varie problematiche, ancora da determinare con certezza, mettendo in grave crisi le aziende agricole di molti comuni del veronese – ha affermato Allegri -, abbiamo voluto metterci a disposizione per diffondere le conoscenze oggi disponibili sulla sindrome della moria». Il convegno è stato organizzato dal Consorzio Kiwi del Garda in collaborazione con il direttore del mercato ortofrutticolo di Sommacampagna e Sona, Massimo Vincenzi, Alessio Giacopini ed Agrea con l’intento di illustrare i primi risultati dell’attività di ricerca sul campo sperimentale dedicato alla moria del kiwi. Ha sottolineato l’assessore Allegri: «se da un lato possiamo dire di aver ottenuto un primo risultato con il riconoscimento dello stato di calamità naturale, dobbiamo prendere atto che la ricerca per scoprire le cause della sindrome che colpisce il nostro kiwi è solo all’inizio. Nei prossimi giorni invieremo una lettera d’appello alla

Le Pro Loco

della Fiera del riso sia riservato alla cena di gala delle Pro Loco Veronesi. Dieci le Pro loco partecipanti al 10° concorso “Risotto d’Oro delle Pro loco”. I dieci risotti in lizza (più, fuori concorso, il risotto all’isolana a conclusione), erano cucinati e gustati a intervalli di circa 15 minuti l’uno dall’altro. I duecento e più commensali presenti in sala, nella veste di ospiti e a valere come giuria popolare, potevano esprimere due preferenze su scheda personale. Per la Pro Loco di Sona ha vinto il primo posto con 69 voti il cuoco Alessandro Molon con l’aiutante Simone Fasoli. Al secondo posto con 59 voti si è piazzata la Pro Loco di Cavaion con il cuoco Luciano Pizzini e l’aiutante Vittorio Vesentini. Questa doppia vittoria, che fa seguito alla vincita di Cavaion anche dello scorso anno, inorgoglisce il Presidente del Consorzio Pro loco Baldo Garda, Albino Monauni, che da anni sprona le proprie Pro Loco a voler partecipare alla grande vetrina pubblicitaria di Isola della Scala. «Oltre a lavorare di braccia le Pro Loco meritano anche la dovuta gratificazione e notorietà sui media che sicuramente non fa male e giova all’umore. Si tratta di vincere la innata ritrosia dei nostri volontari Pro Loco e di far vedere che sappiamo fare squadra per produrre eventi di qualità e di richiamo» - commenta il Presidente Monauni a margine della serata. Bruna De Agostini

regione Veneto affinché possa reperire le risorse per far continuare la ricerca attraverso il campo sperimentale. Siamo convinti che le istituzioni a tutti i livelli debbano farsi carico di un problema grave che affligge la realtà agricola veronese” Conclude “è fondamentale che i primi risultati ed i relativi consigli agronomici possano essere testati nei prossimi anni continuando l’attività iniziata con la collaborazione di Veneto Agricoltura». C.G.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Bussolengo

Ottobre 2016

Lavori, su il sipario

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OPERE PUBBLICHE. Da un percorso pedonale e ciclabile alla nuova sede della Protezione civile

Servizi di

Lino Cattabianchi

Lavori in corso in via Verona, la strada di fronte al cimitero di Bussolengo. Sono stati abbattuti i pini silvestri per far posto al riordino dell’intera zona che comprende il parcheggio di fronte al cimitero, dove saranno mantenuti all’incirca lo stesso numero di stalli. Gli alberi saranno ripiantati e saranno sostituiti con dei cipressi, ritenuti più idonei per l’area cimiteriale, dove ce ne sono già degli altri e anche perché le loro radici sono meno invasive e non danneggiano la sede stradale, come era accaduto finora. I lavori dovranno essere terminati dalla ditta entro 90 giorni: la sede stradale verrà allargata anche con la realizzazione di una pista ciclabile sul lato destro in direzione Verona. «Il percorso ciclabile e pedonale che verrà realizzato - spiega l’asses-

sore ai Lavori Pubblici, Cristiano Fontana - rientra nella prospettiva di una valorizzazione del territorio in quanto si collega con l’area del parco Sampò, che

frattempo, è in cantiere: si tratta della nuova sede della protezione civile che sarà ospitata sotto la palestra delle scuole Beni Montresor di via Martiri delle

sarà sistemata a breve, e successivamente con la zona di San Valentino e di piazzale Vittorio Veneto». Un altro intervento, nel

foibe. E’ già stato pubblicato l'avviso pubblico alle ditte per il preventivo. Il costo di approntamento è di circa 70/80mila erano. La

SAN VITO AL MANTICO. Avis, festa e benemerenze In occasione della festa sociale dell’Avis di San Vito al Mantico, sono state consegnate le benemerenze ai soci donatori. Ecco i premi: riconoscimenti per 8 donazioni a Katia Avesani, Quamile Hoxha, Giovanni Battista Marogna; per 16 donazioni a Maurizio Fasolin, Andy Olivieri, Marco Metrano, Laura Romani, Antonella Salaorni; per 24 donazioni a Roberta Gasparato, Maria Teresa Olivieri, Denis Morando, Fadil Thartori; per 50 donazioni a Irene Consolini, Fusina Renato, Pierangelo Mori, Stefano Padovani, Bruno Salvetti; per 75 donazioni a Claudio Ceradini, Marco Carcereri, Marco Olivieri, Claudio Morando; per 100 donazioni Nivo Doninelli; per 120 donazioni a Ferdinando Romani. «La Boscaini e Perusi festa che ha avuto una bella partecipazione - spiega il presidente Claudio Perusi - è stata l’occasione non solo per premiare i donatori più virtuosi, ma anche e soprattutto per rinsaldare i rapporti fra associati, dirigenti e cercare di spronare tutti a convincere e portare ai centri trasfusionali nuovi donatori. Mai come in quest’anno, bersagliato dalle calamità naturali ed incidenti di grossa portata, come il terremoto di Amatrice, si è potuto vedere e apprezzare il ruolo del donatore di sangue, il dono prezioso ed insostituibile che salva vite. Abbiamo visto la risposta sorprendente delle persone che si sono precipitate ai centri di raccolta nel momento del bisogno di sangue. L’associazione Avis, e le sezioni locali particolarmente – aggiunge Perusi -, devono adoperarsi perché questo gesto di tante persone non resti legato solo ad una situazione di necessità, ma possa diventare una buona abitudine per evitare che ci siano difficoltà nella disponibilità di sangue, come è successo quest’anno».

2ª EDIZIONE. “Bussolengo by night” ha un’eco solidale Pieno successo per la seconda edizione di “Bussolengo by night 2016”. Una manifestazione che ha avuto un’eco anche solidale. Infatti, Ivano Zamboni, presidente della Protezione civile di Bussolengo, che aveva proposto l’iniziativa “Un’Amatriciana per Amatrice”, ha potuto consegnare alle popolazioni colpite dal terremoto ben 2.200 euro, raccolti durante la serata grazie ai piatti di spaghetti all’Amatriciana, confezionati dai volontari. «La gente ha risposto generosamente - commenta Marco Sandrin di Confcommercio -. Ora non ci sono più dubbi: questi eventi danno un senso di serenità e rafforzano la comunità. Una soddisfazione vedere tutto il paese pieno di gente contenta. Ciò è stato possibile grazie al coinvolgimento delle associazioni di volontariato negli eventi organizzati di commercianti. Ma l’obiettivo è soprattutto quello di coinvolgere le aziende in reti di imprese e attività. A Bussolengo lo si sta facendo egregiamente. Siamo agli inizi perché non è semplice mettere a sistema oltre 60 attività commerciali, superando la cultura individualistica per cooperare sinergicamente. Un grazie, infine, al supporto fornito dall’amministrazione comunale». Conclude il sindaco Paola Boscaini: «Grazie a questi imprenditori, a Lara Murari che è una figura di riferimento importante e a Marco Sandrin che offre un supporto di coordinamento e comunicazione, grazie alla struttura di Confcommercio».

valutazione dei materiali è stata condotta e concordata con i vigili del fuoco. I lavori verranno affidati entro l'anno e realizzati durante nel prossimo inverno. Conclude l’assessore Fontana: «La protezione civile è in una sede temporanea da tanti anni e credo che questa sia una soluzione in grado di fornire un adeguato ricovero agli automezzi e degli spazi utilizzabili dai volontari». Commenta Ivano Zamboni, presidente della Protezione civile di Bussolengo: «Abbiamo rappresentato al sindaco Paola Boscaini le nostre esigenze, che l’attuale sede non era più in grado di sopperire, e ci ha indicato la soluzione delle scuole Beni Montresor. Speriamo che l’approntamento segua un programma rapido e ci consenta finalmente di avere una sede nella quale sia possibile concentrare tutta la nostra operatività. Grazie di cuore».

IL CONCERTO. Il coro Montegaleto ricorda Paolo Tacconi Il coro Montegaleto ha dedicato un concerto in piazza Teano, in zona Monti, in memoria di Paolo Tacconi. «Lo abbiamo fatto - spiega Angelo Pinali, portavoce del coro - per ricordare Paolo Tacconi, scomparso nel settembre del 2014, che risiedeva proprio in Piazza Teano e che per molti anni è stato componente del nostro gruppo corale Montegaleto». «E’ stata una bella occasione - è il commento dell’assessore alla cultura Katia Facci, che ha accolto l’iniziativa - per far conoscere a tutti i bussolenghesi una zona periferica, ma molto suggestiva del paese. Ci auguriamo che questo concerto del coro Montegaleto possa diventare un appuntamento annuale d’incontro e intrattenimento».

Coro Montegaleto


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CRONACHE di Pastrengo

L’ALTRO GIORNALE

Ultima Passeggiata?

Ottobre 2016

LA CARICA. L’edizione 2016 della storica manifestazione potrebbe essere stata quella dell’addio

Si è tenuta domenica 2 ottobre, anche se sotto la pioggia, la 21 a passeggiata Carica di Pastrengo che aveva nuovo punto di ritrovo e di partenza nella Piazza Carlo Alberto ovvero la Piazza del Municipio. Questa corsa ha collegato la propria esistenza, assumendone anche il nome, alla Carica dei Carabinieri di Pastrengo il cui anniversario si festeggia nella data storica del 30 aprile. Il giorno successivo, notoriamente il primo maggio, ha luogo nella mattinata la corsa a piedi della Carica. Ha sempre trovato comoda e magnifica locazione nelle strutture già predisposte per i festeggiamenti della Carica, nella sottostante piazza in zona Poste, con vista lago. Una marcia diventata

storica, che però ogni cinque anni viene posticipata d’ufficio ad altra data secondo il calendario stilato dall’ Unione marciatori

rio la Corsa di Colà che, in quanto più antica e più blasonata (il percorso attraversa Villa dei Cedri e le terme di Colà), ha prece-

di Verona che gestisce il programma dei gruppi sportivi associati. Quando l’1 Maggio cade di domenica è da sempre in calenda-

denza sulle altre corse contigue. Però questa del 2 ottobre, a quanto riferiscono gli organizzatori, sembra essere l’ultima Passeg-

PIOVEZZANO. Teatro Leardini, al via la rassegna E’ ripartita sabato 24 settembre la quarta edizione della rassegna teatrale al Leardini di Piovezzano con il tradizionale taglio del nastro. Hanno presenziato il sindaco di Pastrengo Gianni Testi e l’assessore alle manifestazioni Michela Venturini. Organizzata da Pro Loco e Circolo Noi, la rassegna mette a cartellone otto commedie comicobrillanti da settembre a maggio ogni ultimo sabato del mese. L’ingresso è libero e gratuito, anzi a fine commedia c’è pure un piccolo rinfresco socializzante con splendida vista panoramica sulla Val d ‘Adige. «Le nostre commedie - precisa Albino Monauni, presidente della Pro Loco che organizza la rassegna assieme al Circolo Noi - si confermano sempre più come vocazione di teatro sociale, popolare e soprattutto solidale, perché gratuite e aperte alla libera offerta secondo gli antichi canoni del teatro popolare inglese delle origini, di shakespeariana memoria: “offri volentieri un soldino se la commedia ti è piaciuta…altrimenti anche niente…grazie ugualmente per essere venuto”». Bruna De Agostini

giata della Carica ed è la conseguenza di una stanchezza degli addetti, tutti volontari, che in seguito alla progressiva, ma inesorabile attuazione della riforma del terzo settore, vede le associazioni di volontariato falcidiate dalla pretesa assunzione di responsabilità di ruolo e di funzione. Quindi fine del puro volontariato fai da te e di molte sue manifestazioni di feste, sagre, eventi amatoriali che devono volenti o nolenti inquadrarsi o altrimenti chiudere bottega. Il Sindaco Gianni Testi e l’assessore Michela Venturini, presenti alle premiazioni della Passeggiata della Carica, a conoscenza dell’orientamento rinunciatario del Comitato Marciatori di Pastrengo, hanno voluto spendere una parola impegnativa per far proseguire comunque la tradizione della corsa. Ci sarà a breve, indetta dal Comune, una riunione delle associazioni del paese, intesa a evidenziare il problema, e per far sì che qualche altra associazione più strutturata con statuto e organigramma ufficiale, si faccia onere delle corse a piedi sul territorio, che oltre a preservare la tradizione, sono traino di interesse turistico e folkloristico. Albino Monauni

GLI INCIDENTI. Il 75% dei sinistri avviene per distrazione Una delle cause principali è l’uso di smartphone alla guida Gli incidenti in Italia nel 2015 sono stati 173.892, con un incremento delle vittime della strada dell’1% rispetto all’anno precedente. Il 75% dei sinistri (130.419) è dovuta a distrazione e tra le cause principali vi è proprio l’utilizzo di smartphone alla guida. Questi sono i dati resi noti a livello nazionale negli scorsi giorni. Ad oggi gli smartphone non sono più solo utilizzati per effettuare unicamente le “classiche” chiamate, ma si usano per inviare messaggi sms o di posta elettronica, per postare foto o commenti sui social, per selezionare brani di musica da ascoltare, individuare mappe o percorsi e locali da visitare, fino all’eccesso di partecipare a giochi on-line (quali ad esempio la caccia ai Pokemon). E’ ormai prassi guidare con un telefonino in mano. Eppure l’effetto che crea comporre un sms equivale a quello di guidare per dieci secondi bendati. A 40 km/h inviare un semplice sms, equivale a percorrere 110 metri senza guardare la strada. Postare una notizia su un social causa una guida alla cieca sempre a 40 km/h di 240 metri. Aumentando la velocità gli spazi aumen tano esponenzialmente e ben si comprende dunque la pericolosità connessa con questi comportamenti. A questo proposito, anche a seguito di precisa direttiva del Prefetto di Verona e delle varie associazioni degli utenti della Strada, la Polizia Locale di molti Comuni scaligeri, al fine di contrastare questo fenomeno di “distrazione di massa” alla guida, sta mettendo in atto servizi mirati di Polizia stradale dedicati al contrasto dell’uso dei cellulari durante la guida. La sanzione prevista dal codice della strada è di € 168.00 scontata del 30 % se pagata entro 5 giorni dalla contestazione oltre 5 punti sulla Patente di guida.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Sona e Valeggio

Autunno in cantiere Ottobre 2016

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SONA. Grandi investimenti per scuole, strade, impianti sportivi, piste ciclabili, casa anziani e servizi

Dieci milioni di euro in opere pubbliche: questo è il grande investimento che caratterizza l’autunno 2016 del comune di Sona. Una

Gianfranco Dalla Valentina

stagione di lavori quindi: scuole, strade, impianti sportivi, marciapiedi, piste ciclabili, casa anziani, servizi. «Sono tanti i lavori in corso o che stanno per iniziare – afferma l’assessore Gianfranco Dalla Valentina -. Partiamo dal marciapiedi: a San Giorgio in Salici sono in fase di richiesta i preventivi, Sona è nella fase di

gara con 20 ditte mentre a Lugagnano si sta attendendo la documentazione finale dalla ditta aggiudicataria e poi inizieranno i lavori.

Gianluigi Mazzi

Impianti sportivi: è in corso di collaudo l’illuminazione del campo da calcio a San Giorgio, mentre il nuovo campo da calcio di Lugagnano ha i lavori affidati». «Ci sono opere particolarmente attese da tutti, come gli asfalti o le scuole – ammette il sindaco Gianluigi Mazzi -: sono partiti il 26 settembre i lavori di asfalta-

ture dei molti chilometri di strade che da troppo tempo attendevano un intervento, mentre sulle scuole come Amministrazione abbiamo investito molto, diversi milioni di euro, per dare un futuro educativo di qualità ai nostri bambini e ragazzi. I lavori antisismici per la scuola dell’infanzia di Sona sono stati assegnati; il bando di costruzione della scuola elementare di Lugagnano è in fase di conclusione dopo aver avuto risposte da ditte di indiscussa qualità, e sempre a Lugagnano proseguono rapidi i lavori di adeguamento energetico, rifacimento della mensa e dell’aula magna per le scuole medie». L’elenco dei lavori è ancora lungo. Sono iniziati i lavori all’isola ecologica posto alla Valle di Sona che servirà il Capoluogo e San Giorgio in Salici, e sempre a Sona sono partite le azioni di restauro del monumento principale in Piazza della Vittoria. «Tra i lavori – aggiunge il

primo cittadino - abbiamo voluto investire anche per i nostri anziani: a Lugagnano sono cominciati i lavori alla casa di riposo, per migliorare la struttura, fornirla di servizi medici ad alta specializzazione, ripristinare le piscine riabilitative e molto altro. Per tutti, aziende comprese, stiamo pensando anche ad internet: la fibra è stata posata a Lugagnano e Sona e permetterà di avere velocità di altissimo livello, compresi gli edifici pubblici; lo stesso verrà fatto anche nelle frazioni di San Giorgio e Palazzolo via etere. Infine urbanistica ed edilizia privata: in questi giorni è attivo il bando per le manifestazioni di interesse al Piano degli interventi: un evento che Sona attendeva da decenni. Ma non è finita: a Palazzolo fra pochi mesi saranno fatti interventi pubblici su strade e marciapiedi. Ci mettiamo energia e passione per far star meglio tutti, poche parole e tanti fatti».

SONA. Progetto Gutenberg: da Wikifilm ad aperitivi culturali, da serate musicali a letture animate Da giovedì 6 ottobre ha preso il via una nuova iniziativa promossa dai ragazzi del progetto Gutenberg, in collaborazione con il comune di Sona e resa possibile grazie ai fondi del Bando Wiki, piattaforma di finanziamento per progetti di valorizzazione culturale del territorio. Wikifilm è una rassegna cinematografica che propone un percorso di sei film sul tema della letteratura. Le serate si svolgono all’interno degli spazi della biblioteca comunale e saranno a cadenza quindicinale. Nessuna anticipazione sui titoli che verranno svelati di volta in volta ai partecipanti, l’unico indizio è che si tratterà di novità cinematografiche tratte da libri famosi. Sei appuntamenti dedicati al cinema e aper ti a tutti, un’occasione per stare insieme, condividere la passione per il cinema e conoscere i servizi della biblioteca. Oltre a questa iniziativa infatti sono molte le attività portate avanti dal progetto Gutenberg, attività rivolte ai giovani che hanno visto un’ampia partecipazione di pubblico. Aperitivi culturali, serate di improvvisazione musicale, partecipazione a manifestazioni del territorio con letture animate per bambini e un punto di bookcrossing ne sono solo alcuni esempi. Inoltre due volte la settimana (il martedì ed il mercoledì) i volontari offrono il servizio di apertura serale della biblioteca per gli studenti che vogliono approfittare di uno spazio tranquillo dove leggere e studiare. L’idea di questa rassegna cinematografica nasce proprio in questo contesto di fermento c ulturale, per dare un nuovo volto alla biblioteca, non vista esclusivamente come luogo di studio ma come centro culturale di più ampio respiro. L’ingresso alle proiezioni è libero ed aperto a tutti fino ad esaurimento posti. Per i dettagli dell’iniziativa è possibile consultare la pagina Facebook “Biblioteca di Sona”.

Torna “car pooling”

VALEGGIO. Il progetto organizza gli spostamenti dei bimbi a scuola. Obiettivo: meno inquinamento

Continua anche quest’anno a Valeggio sul Mincio il progetto di “car pooling scolastico” Scuol@BIS, organizzato da Agenda 21 Consulting Srl di Padova. Il progetto, promosso dall’Amministrazione comunale d’intesa con l’Istituto comprensivo statale “G.Murari”, organizza gli spostamenti dei bambini a scuola attraverso la condivisione delle automobili da parte dei genitori. Lo scopo è ridurre l'inquinamento e altri impatti sociali ed economici, quali le emissioni di gas serra, lo smog, l'inquinamento acustico, la congestione del traffico urbano e l'inci-

dentalità, che hanno un costo sociale che grava su tutti.

do così il traffico e il numero di viaggi di ciascuno. Gli

Vengono così organizzati alcuni equipaggi tra due o più famiglie per effettuare il percorso casa-scuola utilizzando una sola macchina, riducen-

equipaggi vengono formati in base alle esigenze e disponibilità di ciascuno e funzionano a rotazione (una famiglia fa l'andata e l'altra il

TEATRO SMERALDO / BENVENUTO ANNO SCOLASTICO "Benvenuto Anno Scolastico" presso il Teatro Smeraldo di Valeggio sul Mincio lo scorso sabato 8 ottobre. L’amministrazione comunale di Valeggio e l’Istituto comprensivo G.Murari e il Centro Educazione Artistica J.Foroni hanno organizzato un evento in cui studenti, genitori e insegnanti si sono incontrati per festeggiare ed inaugurare l'inizio della scuola. E’ stata l'occasione per dare il benvenuto ai bambini di prima primaria e premiare i migliori studenti della terza classe della scuola secondaria di primo grado: a giugno 10 studenti sono stati promossi con il voto 10, di cui 3 con la lode. A tutti è stato consegnato un buono libri di euro 20,00, ai diplomati con la lode il Reparto Volo di Valeggio offre un volo gratuito in aereo. La serata ha visto l’esibizione del Piccolo coro "Voci Bianche", la consegna di un dono ai bambini della Prima Primaria presenti, la rappresentazione dello spettacolo "Ciak! Si gira?" proposto dai ragazzi delle Scuole Medie.

ritorno) o con autista fisso. In quest'ultimo caso sono previsti dei rimborsi. Questo sistema del car pooling è già utilizzato da diverse famiglie della scuola Primaria e Secondaria e funziona anche in diversi altri comuni. Agli aderenti al Car Pooling viene rilasciato un pass che consente loro di parcheggiare negli appositi spazi riservati in Piazza della Repubblica vicino alla scuola Primaria e nel parcheggio antistante le scuole Medie. «Il car pooling funziona in molti Comuni del Veneto – afferma il vicesindaco di Valeggio sul Mincio, Marco Dal Forno - e si sta diffondendo sempre più perchè è ecologico, economico e ci fa conoscere tra vicini. Invito tutti i cittadini a farci un pensiero, insieme ci si aiuta e si risparmia tempo». Per aderire al progetto basta contattare Agenda 21 Consulting: tel. 049.8079 570, Simone Dalla Libera (simone@scuolabis.it) e Luca Lietti (luca.lietti@ scuolabis.it).


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CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE

Piedibus completo

Ottobre 2016

IL SERVIZIO SCOLASTICO. Inaugurata la quarta linea D e appesi i nuovi cartelli di fermata

Servizi di

Claudio Gasparini

Grazie al contributo del locale Comitato sagra San Luigi e dell’Amministrazione comunale di Sommacampagna sono stati appesi i nuovi cartelli di fermata del Piedibus di Caselle di Sommacampagna con il nuovo logo che aveva vinto il concorso l’anno passato, ed inaugurata la quarta linea D che parte da via Trieste aggiungendosi alle altre tre già attive (la A con partenza da Corte Tezze, la B da via Paradiso, la C dal villaggio Don Bosco). Si completa così un percorso che parte dai quattro lati del paese. Il Piedibus, in inglese walking bus, è un percorso di trasporto scolastico per alunni che sono accompagnati a piedi a scuola, con il medesimo modo dello scuolabus,

aggregandosi ad una comitiva d’accompagnatori adulti volontari, giungendo fino a scuola e, a fine lezione, per il ritorno a casa. Trasporta i bambini dalla fermata più vicina da casa a scuola e

viceversa in modo sicuro, ecologico e salutare. Il servizio è attivo con una linea anche nel capoluogo e complessivamente i bambini

della primaria accompagnati a scuola con il numero prevalente a Caselle sono 103. «E’ un servizio molto utile ed apprezzato – dichiara Emanuela Felisi, vice presidente del comitato

meglio il territorio, di socializzare arrivando a scuola più attivi, grazie al movimento che fa bene alla salute». Felisi lancia un appello: «cerchiamo volontari che saranno i benvenuti».

genitori di Caselle e referente del sevizio di trasporto citato – dove i bambini imparano le regole, hanno l’opportunità di conoscere

Nella foto di gruppo da sx Bruno Magalini segretario comitato sagra Caselle e volontario piedibus, Francesco Palumbo presidente comitato genitori, Michela Ottoboni responsabile volontaria linea B,Isabel Granados assessore, Maria Claudia Tiba responsabile e volontaria linea D, Emanuela Felisi referente responsabile volontaria piedibuds Caselle e vicepresidente ccomitato genitori, Roberto Bianconi presidente comitato sagra, Cinzia Novarini respondabile e volontaria linea A

ANTICA FIERA / LUIGI CALIARI PREMIATO PER PASSIONE, ARTE E SOCIALE

CASELLE / LA RASSEGNA FAMIGLIE A TEATRO E’ partita la terza edizione della rassegna “Famiglie a teatro? Su il sipario” proposta all’auditorium Mirella Urbani di Caselle che si preannuncia interessante visto il gradimento del numeroso pubblico partecipante l’anno scorso. Saranno proposti 10 spettacoli, cinque pomeridiani per bambini e cinque serali per giovani e adulti. Sabato 22 ottobre alle 20.45 il palco dell’auditorium accoglierà la compagnia Ensemble teatrale 22 gradi con lo spettacolo “90” di argomento sociale. «Gli spettacoli proposti – pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados – sono di grande impatto. Ognuno lancia un messaggio educativo attraverso il divertimento. Frequentare il teatro è per tutti un’occasione imperdibile di crescita perché aiuta a formare il pensiero critico. Ringrazio la Scuola Salieri per l’organizzazione sempre precisa e attenta ed il Polo Culturale Caselle per la disponibilità a collaborare al progetto».

«In riconoscimento dell’impegno, passione e competenza dimostrati nel campo artistico e sociale svolti a favore della comunità di Sommacampagna». Con questa motivazione il 28 agosto, in occasione dell’annuale Antica Fiera, è stato consegnato il premio, voluto da quest’anno dal Comitato Eventi, a Luigi Caliari, meglio conosciuto come “Bigi del Coto”. Il soprannome ha origini antiche ci spiega il nostro protagonista e «risale ai miei avi che lavoravano verso la fine del ‘700 dai conti Noris, precedenti ai Venier in villa, che vestivano di cotone, dato anche ai collaboratori – afferma lui stesso -. Il nome del mio bisnonno, del 1811, era già associato al cotone, che passo, passo si è trasformato nel diminutivo “coto”. Da cui il nonno Tano del coto, mio padre Adelino del coto, il sottoscritto Bigi del coto». Luigi Caliari è nato a Sommacampagna nel marzo 1931 da genitori nativi del paese. Finita la guerra, i suoi fratelli emi-

grarono in Belgio ma lui rimase legato al paese natio dove intraprende l’arte dell’artigianato. Falegname, uomo saggio legato fortemente alla

paese e continua in quest’arte tramandatagli dal padre. Suona in vari gruppi musicali della zona a partire dal 1954 al ritorno dal servizio militare,

Luigi Caliari

famiglia sin da adolescente segue anche la sua gran passione, la musica. Impara le sue prime note nella banda del

prima, per anni, nell’orchestra Gasparini formata di cinque elementi, successivamente rendendo liete le serate, con

amici musicisti, in varie balere del mantovano e del veronese e a feste e matrimoni portando allegria e festosità. Negli anni ’80 del secolo scorso, assieme al figlio e al nipote, fonda il gruppo dei Kotos legati al soprannome di famiglia. Luigi suona la tromba ma nel tempo ha imparato tanti altri strumenti. Da più di un decennio è volontario nei centri anziani e nelle case di riposo, particolarmente in quella del suo paese G.A. Campostrini, dove è presente settimanalmente e in occasione delle ricorrenze dei compleanni. Tanti anni, tuttora vissuti nella musica, proiettata verso il prossimo come occasione d’allegria e serenità.

CASA DI RIPOSO CAMPOSTRINI / LA FESTA Una gran festa il 25 settembre ha visto assieme ospiti e familiari della Casa di Riposo G.A. Campostrini di Sommacampagna. Ad allietare la giornata la musica del gruppo Gino Franzi che ha proposto canzoni moderne e dei tempi passati compresa l’indimenticabile “La mia canzone al vento” del tenore Giuseppe Lugo originario di questi luoghi. «Abbiamo voluto riproporre l’iniziativa degli anni passati poi persa nel tempo – pone l’accento il presidente della casa di riposo Campostrini, Antonio Aldrighetti – reintrodotta l’anno scorso per l’idea della nostra coordinatrice Sabina Franchini. Fare una festa in giardino con gli ospiti ed i familiari che rappresenta l’occasione per stare assieme con i loro cari ma anche l’opportunità di conoscenza reciproca la considero un fatto positivo, da riproporre certamente. E’ stato gratificante ricevere i complimenti per la buona riuscita dell’incontro conviviale e musicale ma lo è altrettanto ricevere le giuste osservazioni da parte dei parenti degli ospiti che rappresentano per noi stimoli a fare sempre meglio». I risultati della Campostrini parlano da soli: «Non abbiamo mai un posto libero – sottolinea il presidente - abbiamo più richieste di quelle che riusciamo a soddisfare. Per noi è un vanto perché vuol dire che stiamo lavorando nella direzione giusta. Ce la mettiamo tutta. Il nostro target è l’anziano cui vogliamo dare un’ospitalità dignitosa e serena in un momento della vita, diciamo, non semplice».

SCUOLA SALIERI / 35 ANNI DI MUSICA E TEATRO Festeggia i 35 anni di attività proponendo corsi di musica classica e moderna, corsi di teatro per bambini e ragazzi dagli undici ai diciassette anni la scuola A.Salieri di Sommacampagna. Il 19 ottobre “open day” per la propedeutica musicale dei bambini con la possibilità di una lezione gratuita di prova prenotando al 346.7317369. Molte le proposte della Scuola Salieri che alletta i propri studenti con lezioni e successive esibizioni del Coro, della Rock Band e della Primorchestra per gli strumenti di classica. Trentacinque anni all’insegna della serietà e dell’alta capacità in ambito formativo che da sempre la contraddistinguono nel panorama delle scuole musicali veronesi.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Sommacampagna

Vent’anni di lezioni Utl, iscrizioni aperte

Ottobre 2016

CULTURA. Le registrazioni per frequentare ai corsi proseguiranno fino al 24 di ottobre

Con il taglio della torta del 30 settembre scorso, sono iniziate le iscrizioni dell’Università del Tempo Libero che proseguiranno fino al 24 ottobre. Alcuni dati: 9 mila persone in questo ventennio, molte provenienti dalla provincia, hanno partecipato ai corsi, 300 dei quali avviati nell’ultimo decennio. L’UTL di Sommacampagna è l’unica della provincia veronese che consente l’accesso anche ai minori che abbiano compiuto i 14 anni, con il consenso dei genitori, per una formazione a costi moderati favorendo nello stesso tempo l’aggregazione tra le diverse età. Ripercorrendo la strada del ventennio l’assessore alla cultura Isabel Granados ricorda come questa proposta sia nata nel 1996 grazie all’omologo assessore prof. Marino Rama. «Da allora i passi compiuti sono stati tanti, tutti in crescita e nell’ottica di offrire agli iscritti sempre nuovi spunti d’idee per stimolare gli interessi in continua evoluzione e per seguire le nuove ten-

denze e tecnologie in permanente sviluppo. Ho favorito questo programma del XX anno accademico con ferma convinzione, nell’ottica dello stimolo culturale e del rinnova-

mento che il veloce cambiamento di tendenze, gusti ed esigenze, c’impone di intercettare. Vent’anni con duplice valenza: la giovane età con la fre-

schezza che porta con se, con nuove idee con il traguardo di un’esperienza che equivale a maturità culturale che si esprime in un programma ricco e interessante». Accanto ai corsi

tradizionali apprezzati e confermati ci sono tante accattivanti novità. Winelingua inglese specialistico per il settore enologico; inglese per la relazione

FIBRILLAZIONE ATRIALE / STUDIO OSSERVAZIONALE Proseguirà fino al 31 dicembre in 79 farmacie di Verona e provincia lo Studio Osservazionale sulla Fibrillazione Atriale partito a maggio e rivolto ai cittadini over 50, finalizzato anche ad incrementare la ricerca nell’ambito di questa patologia subdola perché spesso asintomatica. Il protocollo dello Studio in accordo con la Dichiarazione di Helsinki è s tato approvato dal Comitato Etico per la Sperimentazione Clinica delle province di Verona e Rovigo. “Il contributo della Farmacia italiana e dei Medici di Medicina Generale alla prevenzione all'ictus - Lo screening della fibrillazione atriale in farmacia: studio osservazionale”, che doveva concludersi a settembre, è promosso da Federfarma Verona e vede la collaborazione, oltre al promotore, dell’Un ità Operativa Complessa di Medicina Generale per lo Studio e il Trattamento della Malattia Ipertensiva dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e di FIMMG Verona con il coinvolgimento del Pronto Soccorso AOUI e il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Verona, dell’Ordine dei Medici della provincia di Verona e della Società Italiana per l’Ipertensione Arteriosa. «La fibrillazione atriale è una delle cause prevenibili di invalidità e morte nella popolazione adulta – spiega il prof. Pietro Minuz, direttore dell’UOC di Medicina Generale indirizzata allo studio e alla diagnostica della malattia ipertensiva AOUI -. È quindi compito di tutti coloro che operano in ambito sanitario contribuire alla riduzione delle invalidità e delle morti causate dalla fibrillaz ione atriale». Una volta ricevuta e catalogata tutta la documentazione dalle farmacie, Federfarma Verona avrà cura di inviarla all’UOC di Medicina Generale per lo Studio ed il Trattamento dell’Ipertensione Arteriosa presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona coordinata dal Prof. Pietro Minuz che raccoglierà i dati elaborandoli ai fini statistici. «Lo Studio sta superando le aspet tative ed è per questo che il Comitato Scientifico ha deciso di prolungarne la durata – spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia -. Fino ad ora le migliaia di schede raccolte hanno evidenziato una situazione sovrapponibile, “sembra”, ai dati già noti. Siamo convinti, con questa proroga, di dare l’opportunità di effettuare questo importante scre ening ad un numero ancora maggiore di cittadini veronesi. Ricordo che all’indagine può sottoporsi tutta la popolazione veronese ultracinquantenne attraverso la compilazione di un semplice questionario e sottoponendosi alla misurazione della propria pressione arteriosa, effettuata con uno specifico strumento, in una delle farmacie aderenti».

con il cliente straniero per gli operatori della ricettività; Pizza & Chiacchiere in lingua con tavoli di conversazione in inglese, francese e spagnolo; Disegna il tuo libro per realizzare immagini di copertina; “Mal d’Africa: reportage di viaggio” con racconti di viaggio non tipicamente turistici; Piccola legatoria per creare un libro artigianale; L’Inferno di Dante, laboratorio letterario; Mettiamoci all’Opera per conoscere il melodramma lirico italiano e l’opera; Linguaggio e creazione di un audiovisivo per realizzare un cortometraggio; Training autogeno, tecnica passiva di rilassamento; Psicologia della testimonianza che indaga segreti e inganni della memoria; Make-up, pratica al trucco personale. Inoltre Master tematici per formazione specialistica di cucina, fotografia, workshop d’acrobatica teatrale, canto e scherma, face painting. Per informazioni: ufficio cultura tel. 0458971357, mail utl@comune.sommacampagna,vr.it Claudio Gasparini

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SPETTACOLI. “Noi Veneti” chiude Teatro in Cantina Con lo spettacolo “Noi Veneti” proposto all’Azienda Agricola Corte Vittoria di Custoza si è chiuso con successo il sipario sulla rassegna Teatro in Cantina 2016, che si caratterizza non solo per le proposte teatrali, organizzate da Teatro Impiria, ma anche per il connubio tra arte e vino, assaggi d’arte, sapori e saperi. La manifestazione si è allargata quest’anno alle terre del Bardolino, Soave e Valpolicella. I quattro appuntamenti proposti a Sommacampagna

hanno incontrato i favori del pubblico «con ottimi numeri nelle presenze – pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados – ed un bilancio complessivo dell’iniziativa molto positivo». Nella serata conclusiva del 7 settembre l’assessore Giandomenico Allegri ha ringraziato a nome dell’amministrazione, Impiria, partner dell’iniziativa, le cantine Villa Medici e Aldo Adami che hanno offerto per l’occasione i loro vini, con la collaborazione dei rappresentanti della Fisar, tutto il personale dei lavori pubblici per il prezioso contributo ed in particolare Ombretta De Boni dell’ufficio cultura per l’impareggiabile impegno. Allegri ha poi dato il benvenuto agli oltre 300 partecipanti nelle terre del Custoza, «uno dei luoghi più incantevoli del nostro territorio» - come ha affermato lui stesso. Infine il grande spettacolo, divertente scritto e diretto da David Conati, proposto con il contributo musicale di Marco Pasetto e Giordano Bruno Tedeschi, alla scoperta di vizi, virtù, maldicenze, luoghi comuni dei veneti, assieme a mezze verità. C.G.


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CRONACHE di Castel d’Azzano e Vigasio

L’ALTRO GIORNALE

Illuminazione a led

Ottobre 2016

CASTEL D’AZZANO. Nuove lampade in arrivo. Panuccio: «Servizio affidato ad Agsm Lighting»

Servizi di

Matteo Sambugaro

Il futuro dell’illuminazione pubblica a Castel d’Azzano è scritto. Sancito con una firma tra il Comune e Agsm Lighting. Nuovi lampioni e lampade a led in arrivo, per un impianto che verrà rinnovato, messo in sicurezza e reso più moderno nonché meno costoso a livello ambientale e di consumi. Così è stato annunciato durante la conferenza stampa di presentazione del piano di lavoro, martedì 27 settembre, alla presenza dei vertici amministrativi del paese scaligero e della società di energia di Verona. «Dal primo ottobre 2016 abbiamo affidato in concessione ad Agsm Lighting il servizio di illuminazione pubblica del territorio di Castel d'Azzano – ha esordito il sindaco Antonello Panuccio -. Questo era un punto chiaro del nostro programma elettorale per il quale già nel 2007 avevamo redatto un progetto che ora si concretizza. Anche se molte linee sono nuove (si pensi alla via centrale ex sp 25, via Scuderlando, Mascagni e Roma, ndr) tante altre risalgono al grande sviluppo edilizio degli anni 70 e quindi hanno bisogno di un ammodernamento,

difficilmente attuabile per i ben noti limiti imposti alla spesa pubblica (si riferisce al Patto di stabilità, ndr) ma con tale affidamento in concessione ad Agsm la sicurezza stra-

tori di flusso che ridurranno del 30% l'intensità luminosa alla notte pur mantenendo la sicurezza stradale, come richiesto dalla legge regionale 17/09, anziché lo spegnimen-

dale e l’efficienza della pubblica illuminazione sarà ben presto migliorata». Il primo cittadino di Castel d’Azzano ha poi snocciolato qualche numero: «Ben 1.834 punti luce saranno tutti nuovi a led e molte linee verranno completamente rifatte anche esteticamente: ad esempio, via Marconi e via Mascagni saranno sostituite con nuove soluzioni innovative. In più, verranno installati dei regola-

to di alcune luci come attualmente avviene. Non solo: alcune zone attualmente buie e segnalate dai cittadini saranno sistemate con 43 nuovi punti luce; avrà luogo pure l’estensione dell'impianto, avendo a disposizione 30 nuovi punti luce da posizionare sul territorio, e il cambio di tutti i quadri (38 con orologio astronomico, ndr) con linee nuove. I lavori dovranno terminare entro 180 giorni e,

dato che Agsm è azienda partecipata del comune di Verona, dovrebbe essere più semplice completare anche l’illuminazione nella frazione di Scopella a metà tra Castel d’Azzano e Verona. Dopo Verona, insomma, Castel d’Azzano è il Comune più grande tra quelli gestiti da AGSM». L’investimento totale che sarà fatto a Castel d’Azzano, lo precisiamo, ammonta a 1.102.000 euro. «Si attua pure una parte del Patto dei sindaci Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile, ndr), sottoscritto dal nostro Comune nel 2015 che prevede l'impegno a ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020 – ha ripreso il sindaco Panuccio -. Attualmente consumiamo circa 1,2M kwh per la pubblica illuminazione e grazie a questa operazione ne consumeremo circa 350.000 kwh, con un risparmio energetico del 78% circa equivalente a 164t di petrolio all’anno. Tale intervento cambierà completamente l'immagine del paese: la luce a led è efficiente per la sicurezza stradale, risparmieremo sulla spesa corrente, avremo finalmente l’illuminazione al Parco del Castello e maggiore velocità nella manutenzione della rete».

Le bellezze di Roma VIGASIO. Viaggio premio per gli studenti, diplomatisi con 9 e 10, tra storia, arte ed Istituzioni

In giro per la capitale. Tra storia, Istituzioni e arte. Un pieno di cultura, durato tre giorni, che gli studenti e le studentesse di Vigasio hanno fatto proprio, messo in valigia e riportato a casa. Da mercoledì 28 a venerdì 30 settembre si è svolto

VIGASIO. Scuola primaria, servizi igienici nuovi di zecca Servizi igienici e bagni nuovi di zecca. E una scuola elementare tinteggiata con il supporto delle famiglie, più moderna e più bella. Gli alunni e il personale scolastico dell'isituto primario di viale Bassini, a Vigasio, hanno cominciato a settembre l'annata 2016/17 con il sorriso, varcando la porta di un edificio restaurato su diversi fronti. Nelle scorse settimane, infatti, è stata realizzata la ristrutturazione dei servizi igienici della scuola elementare: l’intervento ha visto la demolizione di impianti, pavimenti e rivestimenti per tutti e sette i blocchi che ospitano i bagni e il completo rinnovamento degli stessi. Tutte le opere, eseguite nel periodo estivo, sono state ultimate poco prima dell’inizio delle attività scolastiche e completate con una approfondita pulizia dell'intero complesso scolastico, quindi aule, servizi e parti comuni. «L'indirizzo intrapreso di riqualificazione degli edifici scolastici è iniziato lo scorso anno con gli interventi alla scuola dell’Infanzia – sottolinea l'assessore ai Lavori Pubblici, Diego Campedelli -, è continuato quest’anno con il rinnovo della centrale termica della palestra ed ora con la ristrutturazione della scuola primaria». Oggi, i ragazzi e le ragazze che frequentano la scuola primaria hanno a disposizione aule rinnovate nella tinteggiatura, grazie all’aiuto dei genitori, spazi comuni e bagni completamente rinnovati per l’intervento dell’Amministrazione comunale. Non solo: in occasione dei lavori, sono state installate sui vetri delle finestre delle aule delle speciali pellicole per controllare e limitare l’irradiazione solare. «La spesa complessiva degli interventi alla scuola primaria, comprensiva di ristrutturazione, tinteggiature, nuove pellicole, pulizie e il resto, supera di poco i 100 mila euro – puntualizza il primo cittadino, Eddi Tosi -. Un impegno, questo, che in tali periodi di crisi e di difficoltà costa importanti sacrifici per il bilancio comunale ma che comunque risulta in linea con gli obiettivi che ci eravamo posti con l'approdo della nuova Amministrazione».

infatti il viaggio studio (e premio), organizzato da anni dall’Amministrazione del comune veronese, riservato ai giovani più meritevoli sui banchi di scuola: in questo 2016, ventitré ragazzi diplomatisi con nove e dieci all’istituto secondario di primo grado, e residenti a Vigasio, hanno visitato Roma e le sue bellezze accompagnati da alcuni amministratori, precisamente il sindaco Eddi Tosi, il vicesindaco Stefania Zaffani, l’assessore all’Urbanistica Diego Campedelli e i consiglieri Valerio Locatelli ed Elena Sega. «Oltre ai luoghi storici della città, gli studenti hanno avuto la possibilità di visitare il Quirinale, sede della presidenza della Repubblica, Palazzo Madama, sede del Senato, e Montecitorio, dove si trova la Camera dei Deputati – racconta il vicesindaco Zaffani -. Tale iniziativa ha lo scopo di far conoscere i luoghi delle Istituzioni e di incentivare i ragazzi, nostre eccellenze, a perseguire traguardi e risultati scolastici sempre più alti». Roma ha affascinato i giovani veronesi. Uno sguardo ai principali siti culturali era d’obbligo, perché di fronte a certi panorami non si può che restare ammaliati. Il programma del viaggio, infatti, ha permesso alla

compagnia di recarsi alla Fontana di Trevi, in Piazza di Spagna, al Colosseo, in via del Corso, all’Altare della Patria, ai Fori Imperiali, alla Basilica di San Pietro e ai Musei Vaticani. «Questi giovani rappresentano un esempio da imitare e auguro loro di continuare ad essere eccellenze anche nella vita – riprende Zaffani -. È stata

premi in denaro: «A fine ottobre verranno assegnate anche le borse di studio a coloro che si sono diplomati alle superiori con punteggi elevati: agli studenti che hanno ottenuto da 90 a 95 centesimi andranno 150 euro, a quelli che hanno conseguito da 96 a 100, invece, spetterà un assegno di 200 euro – rivela il vice-

un'esperienza indimenticabile e fantastica che lascerà il segno in tutti noi per la bellezza dei luoghi visitati ma, soprattutto, per aver condiviso tanti momenti di simpatia e amicizia». L’attenzione all’istruzione è a 360 gradi, i progetti a favore della cultura non sono finiti qui. Non solo viaggi studio, insomma, ma pure

sindaco -. E, per la prima volta, premieremo pure chi ha terminato con successo l'università, allo scopo di incoraggiare ragazze e ragazzi alla prosecuzione negli studi. Gli studenti che nell'anno accademico 2014/15 si sono laureati con 110 o 110 e lode riceveranno un premio di 300 euro».


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PROGETTO CASA

La finestra di casa tua GRUPPO FINESTRE

Avete bisogno di serramenti? Gruppo Finestre fa al caso vostro. L’azienda, con tre stabilimenti e quindici punti vendita diretti, produce finestre, portoncini, scuri, persiane in pvc con un’esperienza di trent’anni. Lo slogan “la finestra di casa tua” risulta chiaro nel messaggio che vuole trasmettere. Particolarmente specializzata nel servire il privato, l’azienda ha la capacità e l’attenzione necessaria per soddisfare le richieste di chi ha cura ed è attento alla sua casa. Tale concetto viene trasferito nel prodotto, realizzato negli stabilimenti in trentino, con impianti moderni ed altamente automatizzati.Una mentalità rigorosa e precisa

permette di realizzare serramenti che valorizzeranno le più belle abitazioni. Gruppo Finestre – Serramenti Verona da la possibilità di scegliere su sei

gioso serramento “Climawood” dove la parte interna della finestra è in legno di frassino o rovere massiccio e l’esterno in pvc, così da non aver bisogno

diverse linee di prodotto, partendo dalla più semplice finestra “clima line”, al serramento “clima prestigio” con tre guarnizioni, fino ad arrivare al presti-

di nessuna manutenzione negli anni. Per i sistemi oscuranti si può scegliere tra avvolgibili, scuri e persiane in pvc o alluminio, senza più necessità di

manutenzione alcuna. A completamento dell’offerta l’azienda propone portoni d’ingresso sempre in pvc rinforzato con serrature di sicurezza a più punti di fissaggio e con una scelta di circa settanta modelli di diversi pannelli lavorati e a vetro. Vengono ovviamente gestite anche porte per interni in legno e vetro lavorato per ogni esigenza. Con la sua lunga esperienza, l’azienda ha messo a punto un sistema di posa in opera per la sostituzione delle vecchie finestre senza nessun cantiere in casa, con una qualità eccellente che permette di raggiungere valori altissimi di isolamento termico ed acustico, con un risparmio del 30% delle spese di riscaldamento. Non dimenti-

cate i vantaggi fiscali che da lo stato a chi sostituisce le vecchie finestre, infatti si detrae il 65% del costo sostenuto e la pratica viene gestita da Serramenti Verona. Sostituire i serramenti significa anche più sicurezza, con vetri antisfondamento e ferramenta anti effrazione, per una maggiore serenità in casa. La sede di Arbizzano in Via Archimede, 16 - zona

industriale, è a disposizione per servire comodamente la Valpolicella, poi sono a disposizione i punti vendita di Verona Via S. Marco 30/a e a Nogara per il sud della provincia ed il mantovano. Visitate il sito www.serramentiverona.it e richiedete un preventivo gratuito, i tecnici commerciali saranno a vostra disposizione.


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PROGETTO CASA

Punto Enel Negozio Partner - Bussolengo: il punto di riferimento contro truffe e malviventi Si estende la rete di punti di contatto Enel per i clienti del territorio veronese: l’8 settembre scorso è stato inaugurato a Bussolengo, in via Don Luigi Zocca al civico 1 (traversa di Via della Filanda), il negozio che sostiene il cittadino in difficoltà con nuove attivazioni, volture, subentri, bollette e soprattutto con falsi esattori. Presso il nuovo Punto Enel - Negozio Partner di Bussolengo, che ha visto il taglio del nastro da parte del sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini, i clienti possono svolgere tutte

le operazioni sulle proprie forniture e scegliere le offerte e i vantaggi che Enel Energia offre ai Clienti del mercato libero, elettrico e gas, oltre a ricevere consigli per poter cogliere le migliori offerte in base alle abitudini di consumo. Tra i numerosi servizi offerti c’è ad esempio l’opportunità di attivare, modificare o disdire il contratto, comunicare la lettura del contatore, dimostrare l’avvenuto pagamento della bolletta, verificare la situazione dei consumi e dei pagamenti, domiciliare il pagamento delle bol-

lette, richiedere forniture di cantiere e straordinarie.

Montresor, titolare del Punto Enel Negozio Partner di Bussolengo – è

cedente esperienza consulenziale avevo riscontrato l’esigenza,

«Ciò che mi ha spinto ad intraprendere questa nuova esperienza lavorativa – afferma Andrea

stata, principalmente, la volontà di Enel di tornare presente sul territorio; nel corso della pre-

sempre più forte, del Cliente/Utente di un punto fisico dove potersi relazionare con qual-

cuno sul territorio. Il connubio delle due cose mi hanno spinto e motivato ad iniziare questa nuova esperienza». L’apertura dello sportello di Bussolengo conferma la volontà di Enel di mettere al centro della propria attenzione il Cliente e le sue esigenze, attraverso molteplici canali che gli consentano di orientarsi e di ricevere assistenza, efficienza e possibilità di risparmio economico. Il nuovo sportello è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, con orario continuato, dalle 9 alle 15.

La forza dell’affidabilità vaNzINI IMPIaNTI

Vanzini Impianti, nata oltre 40 anni fa per opera del fondatore Vanzini Giorgio, opera nel settore dell’impiantistica idrotermosanitaria ed ha da sempre tra i suoi obiettivi quello di soddisfare con la massima competenza le richieste dei suoi clienti. Da qualche anno è entrato in azienda il figlio di Giorgio, Mauro, il quale ha introdotto alcuni elementi di innovazione partendo da basi già più che consol idate. Vanzini Impianti è fondatore con altre aziende artigiane della Rete d’Impresa Crea Artigiani dell’Ecoliving. Si è poi investito su un CRM per soddisfare logiche di organizzazione interna e di attenzione al cliente verso l’esterno. Valore primario per l’azienda è il benessere abitativo il risparmio energetico e l’innovazione sposando per questo le logiche del protocollo GBC Home di Leed. Altro Elemento caratterizzante dell’azienda è anche l’aspetto

comunicativo per il quale oltre ai canali tradizionali si sta investendo sempre di più sui new media e sui canali social.

Mauro Vanzini Siamo presenti sulla pagina FB e sul sito www.Vanziniimpianti.it


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PROGETTO CASA

Trasloco preciso, completo e curato MaRaIa TRaSlOchI

Il trasloco è un’operazione complessa e impegnativa, che richiede professionalità e competenza. Per questo è importante affidarsi ad un'impresa esperta come Maraia Traslochi, specializzata in traslochi per abitazioni, case, uffici, aziende. Grazie ad un parco mezzi

completo e ad uno staff tecnico altamente qualificato, l’azienda presente a Villafranca dal 1960, opera su scala nazionale, effettuando trasporto di mobili, pianoforti, casseforti, attrezzature informatiche anche su lunghe tratte. Previo sopralluogo gratuito Maraia Tra-

slochi pianifica nel dettaglio il trasloco di case, appartamenti, uffici e negozi, valutando con cura e precisione quanti uomini impiegare e quali attrezzature adoperare, specialmente in caso di sollevamento e movimentazione di oggetti d'arte, mobili ingombranti o molto

sporto sicuro. L’azienda di Villafranca, che offre anche un servizio di imballaggio mobili e di noleggio di piattaforme e scale aeree, si avvale di magazzini videosorvegliati per il deposito e la custodia di merci, qualora quest'ultime non possano essere ancora consegnate a

destinazione. Propone inoltre anche un servizio di trasloco civile con formula "chiavi in mano": basterà contattare Maraia Traslochi ed esprimere le proprie esigenze specifiche in merito al trasloco: l’azienda stessa si occuperà di tutto il resto gestendo ogni singola operazione.

e l’estetica dei vostri serramenti. Caratteristiche isolanti insufficienti comportano costi di riscaldamento elevati e nella maggior parte dei casi anche valori di isolamento acustico non adeguati. Soprattutto chi vive in zone rumorose riconosce i vantaggi di una finestra a buona tenuta dotata di speciali vetri fonoisolanti. Aspetto altrettanto importante: secondo le statistiche della polizia oltre l’80 per cento dei casi di furto avviene a causa di serramenti non adeguatamente protetti. Non serve infatti essere dei ladri professionisti per scassinare con facilità delle vecchie finestre – per farlo è suf-

ficiente un cacciavi- Grazie al kit Finstral delle semplici strisce te. In un serramento potrete controllare di carta e un accendino. E in caso di risultato negativo niente paura: Finstral saprà consigliarvi con competenza e sostituisce le vostre finestre in modo semplice e rapido.

tamente il check-up Finstral: www.finstral.com/c heck-up-finestre

pesanti, come attrezzature informatiche, pianoforti o casseforti. Lo staff di Maraia Traslochi imballano ogni tipologia di merce utilizzando scatoloni, casse e contenitori di varie misure con materiale di riempimento quali polistirolo, velina e pluriball, per garantire un tra-

È ora di fare il check-up Finstral delle finestre! FINSTRal

Controlliamo costantemente le e-mail, il meteo, i risultati sportivi – nella vita controlliamo tutto. Eppure non controlliamo praticamente mai lo stato delle nostre finestre. E le cifre sono preoccupanti: il 50% degli infissi in Europa non risponde più ai moderni standard di qualità e sicurezza. Finstral, azienda altoatesina leader nella produzione di serramenti, ora vi offre la possibilità di scoprire in soli 10 minuti in che condizioni si trovano le vostre finestre – grazie al check-up Finstral. Il check-up Finstral vi consente di testare l’isolamento, la protezione dal rumore, la sicurezza

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Veloce e facile: con accendino e strisce di carta scoprite cosa sanno e - non sanno fare le vostre finestre

conta poi anche l’effetto estetico che contribuisce a caratterizzare l’aspetto complessivo di un edificio.

tutte le più importanti caratteristiche funzionali ed estetiche delle vostre finestre. Non c’è bisogno di app o smartphone – sono sufficienti

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CRONACHE di Villafranca e Mozzecane

L’ALTRO GIORNALE

«Il Palasport sarà di tutti i cittadini»

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VILLAFRANCA. Inaugurato il Palazzo in via della Speranza, che conta 1.200 posti a sedere

Servizi di

Claudio Gasparini

Inaugurazione ufficiale lo scorso 17 settembre a Villafranca, in via della Speranza, per il Palazzetto dello Sport. A tagliare il nastro il sindaco Mario

Faccioli, l’assessore allo Sport Roberto Dall’Oca, gli assessori regionali allo Sport e ai Lavori pubblici Cristiano Corazzari ed Elisa De Berti, alla presenza di amministratori

tanti momenti quotidiani come lo sport insegna». Il palazzetto, che conta 1200 posti a sedere, dotato di spogliatoi, palestra, servizi, sala stampa e bar usufruibile anche dai fre-

dei paesi vicini, autorità civili e militari e i parroci di Madonna del Popolo don Giuseppe Suman, di Dossobuono don Andrea Mascalzoni e del Duomo monsignor Giampietro Fasani. Dopo la benedizione i giovani presenti sono stati invitati a far sì che il «palazzetto diventi un luogo di crescita attraverso la condivisione di

quentatori del parco «è omologato dal Coni – sottolinea l’assessore Dall’Oca – fino alle serie A2 per basket e pallavolo e B per il calcetto. La struttura polivalente, vedrà una pluralità di utilizzi dai ragazzi alle eccellenze. Dalle arti marziali ai bambini, ai giovani della San Giorgio sia basket che pallavolo, all’atletica

VILLAFRANCA / VISITA AL SANTUARIO DI LORETO Saranno cinque giorni intensi quelli organizzati dall’Associazione T con Zero dal 4 all’8 dicembre prossimi. La “cinque giorni fuori porta” offrirà l’occasione per far visita al Santuario di Loreto con la sua preziosa reliquia della Casa di Nazareth della Madonna e la Sua effige nera, a Recanati con visita alla Casa Leopardi, a Castel del Monte nel Parco Naz ionale della Murgia con visita del castello federiciano dalla caratteristica pianta ottagonale inserito dall’Unesco tra i beni patrimonio dell’umanità, con proseguimento per Matera con visita di Civita, la parte alta della città che conserva numerosi palazzi nobiliari ed una maestosa cattedrale romanica. Sarà poi la volta dei Sassi di Matera compresi i complessi e chiese rupestri con proseguimento verso la Murgia materna con visita guidata alla Cripta del Peccato Originale, definita la Cappella Sistina delle pittura parietale rupestre. Ad Alberobello i partecipanti potranno ammirare le antichissime costruzioni dal tetto a cono, dichiarate patrimonio Unesco vent’anni orsono. Altre visite previste nei borghi più belli della regione. Al rientro è previsto l’ingresso con guida alla Casa Rossin i. Per informazioni: ticonzero2009@libero.it; 340.2857220.

che finalmente disporrà di uno spazio coperto due giorni la settimana il pomeriggio, la sera dalla B del volley alla A2 basket. Contiamo di chiudere con la provincia la convenzione per l’utilizzo della struttura della struttura anche da parte del Medi e Molisani». Naufragato il progetto della Cittadella dello Sport che prevedeva un campo di allenamento per il Chievo ed il palazzetto «ci siamo impegnati come amministrazione per poterla realizzare, tarata nella maniera corretta ed adeguata per la nostra città che la merita». Il sindaco Mario Faccioli ha sottolineato l’importanza della struttura «realizzata in un contesto economico non facile. Abbiamo voluto crederci. Il Palasport non è del Comune, è di Villafranca, dei suoi cittadini». Prima del quadrangolare “Trofeo Città di Villafranca” le autorità hanno premiato le eccellenze sportive villafranchesi.

VILLAFRANCA / GLI INCONTRI CULTURALI Sono stati organizzati per ricordare e onorare il sacrificio dei nostri padri gli incontri che la biblioteca di Villafranca ha in agenda per il mese di novembre: il 3 alle ore 17.30 appuntamento con l’autrice Lucia Cametti che presenterà il libro “Le rose della Grande Guerra” con narrazione scandita da canzoni d’epoca con l’accompagnamento alla chitarra di Roberto Rezzadore. Il 15 novembre sarà la volta delle letture di C.E. Gadda sul tema della Grande Guerra a cura di Arnaldo Liberati con letture del filologo Marco Maragnoli. Per la contemporaneità personaggi comuni di eccezionale valore giovedì 24 alle 20.40, quando è in programma l’incontro con lo scrittore e giornalista Stefano Lorenzetto titolato “Giganti sempre: idee e persone” con la conduzione del giornalista Morello Pecchioli.

Neo mamme

MOZZECANE. Le iniziative di sostegno per rispondere alle esigenze

Il comune di Mozzecane conta ogni anno una settantina di nascite sul proprio territorio. Il sindaco Thomas Piccinini con delega al Sociale e l’assessore alle Pari Opportunità Debora

sessore Bovo – di dover potenziare le iniziative a favore delle puerpere in conformità ad una necessità emergente da un numero sempre maggiore di gestanti.

agli interrogativi di ogni mamma». Quando il genitore si reca in anagrafe per comunicare la nascita del proprio bambino riceverà l’opuscolo informativo. «Sono molteplici gli argo-

Bovo, intendono sostenere la maternità e paternità responsabile e consapevole sia nelle fasi del concepimento sia in quelle di cura del bambino neo-nato, per rispondere alla necessità di incrementare gli strumenti a tutela dei propri cittadini e di ridurre situazioni di disagio sociale. «Riteniamo – pone l’accento l’as-

Abbiamo accolto la proposta dell’associazione “Le cicogne per accogliere la vita” di Villafranca di Verona di un progetto sperimentale di sostegno alle neo mamme che prevede la gestione di uno spazio periodico dedicato, presso i locali del “Borgo dei Piccoli”, ed un servizio a domicilio per rispondere

menti da trattare al domicilio e da condividere al “Borgo dei Piccoli” - conclude Debora Bovo -. L’ambiente adeguato e la disponibilità di una professionista aiuterà a creare una rete per far sentire meno soli i genitori favorendo nello stesso tempo nuove amicizie ed il sostegno tra le mamme».


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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

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Inerbimento e sovescio: pratiche agronomiche di grande interesse per l’intero ambiente L’ “inerbimento” e il “sovescio” appartengono alla storia dell’agroambiente, soprattutto in virtù del fatto che queste pratiche sono state spesso la migliore soluzione ad alcuni problemi di diversa natura che l’agricoltore ha dovuto affrontare e risolvere. L’ “inerbimento” prevede una gestione del suolo che annulla quasi totalmente gli interventi chimici e le lavorazioni meccaniche, limitando l’impatto ambientale, facilitando l’entrata tempestiva delle macchine ed attrezzature negli arboreti per i trattamenti contro i parassiti. Fino a qualche decennio fa, la tecnica colturale prevalente per la gestione del suolo in viticoltura era costituita dalla lavorazione integrale dei terreni. In seguito numerosi studi e ripetute prove in campo hanno messo in discussione la maggior parte dei presunti benefici legati a questa pratica agronomica, che faceva lievitare i costi di esercizio aziendali. Il “sovescio”, invece, è costituito dall’impianto di una coltura erbacea con un’unica essenza, o un miscuglio di essenze vegetali destinate ad essere interrate in funzione della coltura che

segue, o dell’arboreto all’interno del quale è stata seminata. L’ “inerbimento”, che si dice “naturale” quando è costituito da specie erbose spontanee, oppure,

ni fertili, l’inerbimento entra in competizione nei confronti della coltura arborea per l’azoto e l’acqua, limitando l’eccessiva vigoria dei fruttiferi e favorendo l’equili-

“tecnico”, se ottenuto dalla semina di singole o miscugli di specie diverse, può essere totale o parziale, a seconda se viene interessata tutta la superficie o solamente l’interfila di una coltura arborea. Infine l’ “inerbimento” si definisce permanente quando il suolo si mantiene inerbito tutto l’anno, o temporaneo se dura solamente una parte dell’anno stesso. I vantaggi che derivano dal mantenimento del cotico erboso all’interno di un arboreto sono innumerevoli e interessano diversi aspetti della coltivazione. In primo luogo, su terre-

brio vegeto-produttivo. Inoltre, questa pratica colturale ha il pregio di aumentare nel terreno il livello di sostanza organica, tendenzialmente sempre più carente e di migliorare la struttura del terreno stesso, aumentandone la porosità e la capacità idrica. Dal punto di vista nutrizionale, gli acidi organici e le sostanze emesse dalle radici del cotico erboso , con azione chelante e complessante, migliorano l’assorbimento da parte delle piante di molti elementi minerali. Per questo motivo in molti vigneti si può osservare il superamen-

to dei fenomeni di clorosi, grazie al mantenimento del cotico erboso. Molto importante è l’aumento di portanza del terreno inerbito, che consente l’ingresso delle macchine ed attrezzature nel vigneto, senza che si verifichino fenomeni di compattamento. Anche dal punto di vista ambientale questa pratica consente di contrastare i fenomeni erosivi, che interessano soprattutto i vigneti e i frutteti coltivati in collina, dove le piogge asportano grandi quantità di terreno fertile. Infine, mettendo a confronto l’inerbimento naturale e quello tecnico, si può affermare che il secondo, seminato e controllato dall’uomo, porta vantaggi nettamente superiori al primo, poichè quest’ultimo non seleziona le migliori essenze erbacee, ma sviluppa infestanti che vanno in forte competizione con la coltura. Passando poi alla tecnica del sovescio, si sottolinea che nei terreni vi è una costante perdita di humus e di sostanza organica, che porta all’insorgenza di fenomeni molto significativi di stanchezza del suolo e di declino di fertilità. La chiusura sistematica

delle stalle in aree caratterizzate dalla presenza massiccia di frutteti e vigneti ha recato con sè la mancanza di letame, di conseguenza l’agricoltore ha preso in considerazione la pratica del sovescio per sopperire a questa carenza, Questa tecnica, essenziale per l’agricoltura biologica, è estremamente interessante anche per il rimanente territorio agricolo, perché è portatrice di benefici quali l’aumento di materia organica nel terreno, rallentamento di fenomeni erosivi e mantenimento del contenuto di azoto nitrico. Il sovescio è una tecnica che prevede preferibilmente la semina autunnale di un miscuglio di essenze quali: loietto, trifoglio, triticale, avena, veccia, pisello senape ed

altre essenze ancora, a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Il sovescio può essere anche un rimedio ad alcuni parassiti del terreno, che spesso vengono combattuti con trattamenti chimici. L’insieme di queste due tecniche, inerbimento e sovescio, estremamente interessante per l’agroambiente, è portatrice di benefici a condizione che sia supportata da una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti che motivano e accompagnano questa scelta, poiché le essenze erbose utilizzate si differenziano a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere: non esiste una panacea per tutti i mali, bensì una specifica soluzione ad ogni singolo problema. G.D.C.


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CRONACHE di Nogarole Rocca e Povegliano

L’ALTRO GIORNALE

Cambi in parrocchia

Ottobre 2016

NOGAROLE ROCCA. La comunità ha accolto don Giuseppe Venturini e e don Gianfranco Vigo

«Arrivederci e grazie» da una parte. «Benvenuti e in bocca al lupo» dall'altra. Le parrocchie di Nogarole Rocca, Pradelle e Bagnolo, e l'intera comunità del paese, hanno salutato don Michele Nicolis, i collaboratori don Enrico Cunego e don Davide Zanola e il diacono don Massimo Sbaraini, accogliendo a braccia aperte i nuovi sacerdoti don Giuseppe Venturini e don Gianfranco Vigo. La Santa Messa di ingresso è avvenuta sabato 17 settembre nella chiesa parrocchiale di Pradelle, il congedo dagli ex parroci paesani ha invece avuto luogo domenica 4 settembre, sempre nella chiesa parrocchiale di Pradelle. «Anche la comunità civile nogarolese ha partecipato con grande gratitudine al saluto di don Michele, don Enrico, don Davide e don Massimo. Grazie per il servizio svolto nel nostro paese e buon proseguimento di

cammino ha commentato l'Amministrazione comunale. Diamo così un grande benvenuto a don Giuseppe e a don Gianfranco nel nostro

menti decisi dalla Diocesi veronese: don Nicolis è stato trasferito all’ufficio di parroco di Santa Maria Maddalena a Verona, don Cunego all’ufficio di parro-

I nuovi parroci

territorio nogarolese: vi auguriamo di cuore buon lavoro e buon cammino». Questi, pertanto, gli sposta-

co di Santi Angeli Custodi a Verona, don Zanola all’ufficio di vicario parrocchiale di Santa Maria

Maddalena in Verona, mentre don Sbaraini ricoprirà l'incarico per il servizio diaconale nellla parrocchia di Santa Maria Maddalena al Forte Procolo a Verona. Al contrario, sono arrivati a Nogarole Rocca don Venturini, proveniente dall'ufficio di parroco di San Felice del Benaco e Portese, e don Vigo dall'ufficio di collaboratore nell'Unità Pastorale delle Vestene. «Desideriamo salutare don Michele, don Davide, don Enrico e don Massimo – il messaggio speciale dedicato dalla scuola dell'Infanzia e il nido integrato del paese -. Grazie don Michele per aver nutrito in questi anni con la tua saggezza la nostra scuola e per averci accompagnato tenendoci per mano. Un grazie anche a don Davide per le sue visite sempre gradite. E un augurio di benvenuto ai nuovi parroci». Matteo Sambugaro

NOGAROLE ROCCA. Due giornate interamente dedicate all’ambiente Ambiente in primo, primissimo, piano. Natura da proteggere, preservare e da tenere incontaminata. Ragazzi e ragazze impegnati sia a pulire le vie del paese che a prendere appunti in visite guidate. L'Amministrazione comunale di Nogarole Rocca ha organizzato anche nel 2016, come da tradizione da diversi anni, le “Giornate ecologiche”, quarantotto ore dedicate alla valorizzazione del paesaggio e alla sensibilizzazione sull'ambiente. Due giornate, quelle di venerdì 23 e sabato 24 settembre, in cui i protagonisti sono stati principalmente i giovani e il territorio, e che hanno unito l'attività pratica e formazione: durante il primo giorno, si è tenuta la manifestazione “Puliamo il mondo” (promossa da Legambiente da livello nazionale e sposata dal Comune), in cui gli studenti e le studentesse delle scuole elementari e medie si sono rimboccati le maniche raccogliendo i rifiuti lungo le vie principali di Nogarole Rocca, di Pradelle e di Bagnolo. Sabato, invece, il programma ha proposto l'iniziativa “Impianti a porte aperte”, riservato a tutti i cittadini interessati, con la visita guidata a Pradelle (seguita dai gestori dei rispettivi impianti) all'isola ecologica comunale di via Adige, gestita da Esa-Com, e al nuovo impianto di depurazione delle acque reflue di via Colombare, gestito da Acque Veronesi. Un'opportunità, questa, dall'obiettivo formativo-ambientale, per comprendere e imparare come le diverse strutture operano concretamente sul territorio per salvaguardare la natura, nonché per avvicinare e informare la cittadinanza riguardo i temi paesaggistici.

Musica e solidarietà

POVEGLIANO. Kermesse Vorrei... ma non crollo in favore delle popolazioni colpite dal terremoto

E’ stata un successo a Povegliano la kermesse musicale “Vorrei…ma non crollo” organizzata dalla neonata associazione “Verona Heart Beat” per le popolazioni colpite dal sisma di agosto. Sabato 17 e domenica 18 set-

LIBRO / IL SIGILLO DI SANGUE DI ITALO MARTINELLI E’ fresco di stampa e presente nelle librerie il romanzo storico “Il sigillo di sangue” scritto da Italo Martinelli, il secondo di 11 volumi previsti dall’autore basati su un’antica Chronica medievale che presenta una narrazione cronologica tra il 1129 ed il 1148 proponendo un viaggio nel tempo tra suggestive contrade di Verona, Ferrara, Mantova ed altre città descrivendo protagonisti della storia e figure popolari. Il libro sarà presentato venerdì 4 novembre alle ore 20.45 a Villa Balladoro. Modererà il giornalista Claudio Gasparini, nostro collaboratore. Alcuni brani dell’opera saranno letti da Leonardo Cordioli. Ingresso libero con al termine un momento conviviale.

tembre centinaia di persone si sono riversate nel parco Balladoro per seguire le esibizioni di numerose band e musicisti veronesi che si sono alternati gratuitamente sul palco, affollando gli stand gastronomici dove non poteva mancare l’amatriciana diventato un piatto simbolo. Soddisfatto Matteo Turra, ideatore dell’evento nato da un suo post su Facebook. «Vorrei…ma non crollo, è stato realizzato in un solo mese, creando praticamente tutto dal nulla – afferma Turra -. Il nostro primo pensiero va alle famiglie che hanno subito questa tragedia nella speranza che il nostro piccolo contributo porti sollievo. Con gli amici che mi

hanno affiancato in questa avventura ci impegneremo per replicare esperienze

Pro loco e del gruppo di protezione civile locale partner attivi sia come supporto logi-

simili che coniugano musica e solidarietà». Per l’organizzazione sono stati importanti gli aiuti del Comune, della

stico che come numero di persone impiegate. Claudio Gasparini


LE VOSTRE FOTO

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

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PESCANTINA

Lo stato di grave abbandono in cui versa il retro del centro Commerciale San Lorenzo. Sono mesi che neppure si tagliano le erbacce nelle pseudo aiuole. LAZISE

MONTE MOSCAL

Evviva la sicurezza a Lazise!

CAVAION

Via don Domenico Martini sotto l’asilo nido VERONELLA

Ponte interrotto da tre anni, verrà terminato prima quello sullo stretto di Messina?

FUMANE

Strada che porta alla Chiesa e al Comune PESCANTINA

È un mese ferma li e non è assicurata

SOAVE

BUSSOLENGO

Fiume Tramigna oggi era limpido come il petrolio senza parlare dell’odore!

Marciapiede in Foro, come può andare una persona in carrozzella?

RICERCA

L’ALTRO GIORNALE

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La dodicesima volta che viene sostituita la bandiera italiana per il vento COSTERMANO

Verde pubblico tra via Valbruna e via Fratelli Rossetti SAN BONIFACIO

Vietato gioco del calcio. hanno appena messo le porte da calcio nuove! NEGRAR

Progno di Negrar

VALPOLICELLA

El vin el fa imbriagar anca el cartel di via Don Fasoli CAVAION

Parcheggio selvaggio

LAZISE

Via Dosso

BUSSOLENGO

NEGRAR

Napoli? No, S.Vito al Mantico

“parco giorchi” di San Vito di Negrar

SAN BONIFACIO

SAN BONIFACIO

Sottopasso di viale Trieste

PEDEMONTE

A Pedemonte la mamma degli imbecilli è sempre incinta!

Merende quotidiane al parco Perini

PACENGO

Educazione civile?


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SPAZIO DONNA

LA SALUTE

a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

GLI EFFETTI DEL BREXIT: EMA A MILANO Milano è ufficialmente candidata ad ospitare la sede dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) divenendo così la capitale Europea del Farmaco. L'Agenzia è infatti destinata al trasloco dall'attuale sede di Londra a seguito del voto di referendum per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, il tanto discusso Brexit. La proposta di candidatura è arrivata al termine di una riunione alla sede della Regione Lombardia tra il governatore Roberto Maroni, il sindaco Giuseppe Sala, il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, il rettore dell'Università degli Studi di Milano e Diana Bracco, esponente del settore industriale del farmaco. Anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin si dice entusiasta affermando che "la candidatura di Milano a sede dell'EMA è una grande opportunità culturale ed economica". Il settore farmaceutico rappresenta ad oggi in Italia il 10% del PIL nazionale, risultando "strategico" come sottolineato da Diana Bracco. Il parere di Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, è che il trasferimento della sede in Italia possa essere "una grande operazione culturale e scientifica, che avrebbe significativi ritorni economici per il nostro Paese". I tempi dell'operazione non saranno però brevi: partirà tutto dalla firma dell'articolo 50 dalla Gran Bretagna per la Brexit. La trattativa sarà poi condotta dal Governo, che presenterà ufficialmente la candidatura alla Commissione Europea indicando parametri ed obiettivi al fine di trovare l'accordo. Dalla firma della Brexit - spiega Pani - si dovrebbero avere due anni di tempo; ciò significa che entro il 2019 il nuovo Paese ospitante dovrà essere in grado di accogliere l'Agenzia Europea dei Medicinali. E nel frattempo il neoeletto sindaco di Milano Beppe Sala non perde tempo, e vola a Londra per trattare il passaggio di EMA dalla capitale britannica al capoluogo lombardo. L'opportunità è grande e si farà il possibile per portare un'istituzione europea là dove l'anno scorso trionfò l'Expo.

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani

TORTA DI PORRI E PROSCIUTTO INGREDIENTI: 1 confezione di pasta sfoglia 3 porri tagliati sottili (solo la parte bianca) 250 gr. di ricotta 1 fetta spessa di prosciutto cotto a dadini 1 confezione di robiola - 3 uova - 125 gr. di panna da cucina - sale, pepe, paprica PREPARAZIONE Rosolare con 2 o 3 cucchiai di olio i porri e il prosciutto. Lasciar appassire il composto. Intiepidire. Francesca Galvani Unire le uova precedentemente sbattute con la ricotta, robiola, panna, sale, pepe, paprica. Amalgamare bene il ripieno e versarlo nella sfoglia stesa in una teglia, forata con una forchetta e spennellata con un albume. Cuoce per 40’ a 200°. (200° che io utilizzo spesso sono soggettivi, semplicemente un forno diverso può fare la differenza, regolatevi con le vostre abitudini).

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BENESSERE DONNA

SCRUB VISO ANTIAGE

A CURA DI CHIARA TURRI

L’autunno è una dimora d’oro e di pioggia. (Jacques Chessex)

Con l’arrivo dell’autunno eccoci ad affrontare le prime importanti escursioni termiche, tipiche di questa stagione, e condizioni meteorologiche che spesso sono una delle

Chiara Turri

cause di diversi e importanti inestetismi. L’esposizione al sole estivo ha favorito la disidratazione della pelle, alterato l’omogeneicità del colorito cutaneo con formazione di macchie ipercromiche aumentando l’azione nociva di fotoinvecchiamento. A questi danni si aggiunga che durante l’autunno, si riscontra molto frequentemente sia una disidratazione della pelle dovuta al freddo e al vento, sia un peggioramento dell’invecchiamento cutaneo dovuto essenzialmente all’inquinamento in-door (riscaldamento, scadente ricambio d’aria, ecc). Tre i problemi fondamentali che dobbiamo

affrontare e risolvere in questa stagione: le macchie solari il fotoinvecchiamento la disidratazione Per iniziare l’autunno con la giusta marcia è importante ridare nuova vita alla pelle del viso. Eliminare le cellule morte e la secchezza accumulata durante l’estate è fondamentale per poter aver un incarnato luminoso e fresco. Sono diverse le buone abitudini da seguire in casa per migliorare l’aspetto della pelle e seguirle non è nulla di difficile. L’utilizzo una volta a settimana di uno scrub levigante seguito da una maschera purificante e idratante con l’applicazione notturna di trattamento contenenti acidi ad azione esfoliante, fondamentali per dare nuova vita alla pelle e per ottenere ottimi risultati in breve tempo. Questa routine di bellezza può essere accompagnata da una serie di trattamenti ad azione specifica. Ecco qui una ricetta facile per iniziare a prendervi cura del vostro viso: Scrub allo yogurt greco e limone: 1 cucchiaio di yogurt greco 1 cucchiaino di zucchero di canna 1 cucchiaino di succo di limone Mescolate un cucchiaio di yogurt greco (più facile da applicare sul viso, poiché più

denso), 1 cucchiaino di succo di limone biologico e un cucchiaino di zucchero di canna a grana fine. Amalgamate gli ingredienti, massaggiate su viso e collo con delicatezza per un paio di minuti con movimenti molto delicati e circolari. Lasciate in posa per cinque minuti e poi rimuovete il composto da viso e collo con una spugnetta e acqua tiepida. Fate lo scrub una sola volta alla settimana per due o tre settimane e se non bastasse prendete in considerazione di fare un peeling chimico in modo da eliminare lo strato superficiale dell’epidermide. Altrettanto importante é reidratare. I prodotti antiage, antiossidanti e nutrienti, ricche di vitamine e principi attivi, ridonano tono migliorando la produzione di elastina e collagene, contrastano la secchezza e la perdita di elasticità, attenuano le rughe. In più, il meccanismo d’azione di alcuni scavenger (antiossidanti) o antiradicali liberi, funziona anche come base ottimale di idratazione naturale. In ogni caso ricordiamoci sempre che una buona idratazione dell’organismo resta sempre la migliore arma sia di prevenzione che di cura per ogni tipo di problema legato alla pelle. Bere tanta acqua rimane sempre la regola più importante. Namastè!

CON NOI AL CINEMA

a cura di Franco Frey

INFERNO (Inferno). Genere: Thriller Azione. Durata 121 min. U.S.A. 2016 (uscita 13 ottobre) di Ron Howard, con Tom Hanks, Felicity Jones, Ben Foster, Omar Sy, Irrfan Khan, Sidse Babett Knudsen, Fausto M. Sciarappa. Una curiosità: molte scene del film sono state girate a Venezia, Firenze ed Istanbul, 3.000 le persone reclutate come comparse e 350 le maestranze. Uscirà in contemporanea in tutto il mondo. Dopo "Il codice da Vinci" del 2006 e "Angeli e Demoni" del 2009, pellicole che hanno registrato grandi consensi di pubblico e critica con incassi da capogiro (1.2 miliardi di dollari) arriva sul grande schermo l'attesissimo film "Inferno" (lasciate ogni speranza voi che entrate) tratto dal quarto libro Best seller di Dan Brown (1964) scrittore statunitense con più di 180 milioni di copie vendute e diretto anche questa volta dal geniale Ron Howard (Apollo 13 e premio Oscar per Beautiful Mind) ed interpretato sempre con la consueta bravura da Tom Hanks (il Ponte delle Spie e due premi Oscar con Philadelphia e Forrest Gump). Un cenno sulla trama: Continuano le avventure del Simbolista di Harvard…Robert Langdon si risveglia ferito, in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo ed intenzionati a portare a termine il lavoro. Si affida per un aiuto, alle cure della giovane dottoressa Sienna Brooks (la brava Felicity Jones, vista in La Teoria del Tutto) soccorrevole, ma misteriosa. Nel frattempo dovrà impedire che un folle liberi una piaga globale collegata in qualche modo ai misteri che si annidano intorno all'opera immortale di Dante. Nel cuore dell'Italia, il professore combatte un avversario orripilante e lo abbrancherà con un ingegnoso enigma, tra corridoi segreti, apparizioni mostruose e inspiegabili fenomeni. Dal cantico dell' Inferno, oscuro regno ultraterreno, Langton dovrà trovare la risposta e decidere in chi avere fiducia, prima che il mondo sia alterato irrevocabilmente. Una lotta tra il bene e il male che sembra senza confini, in cui niente appare per quello che è. Un thriller dai ritmi incalzanti Amici Lettori, un film sfolgorante con incredibili sequenze. Buona visione a tutti!


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Barbi, chef a domicilio IL PERSONAGGIO

solo le mie pentole, i miei coltelli e i taglieri, che rappresentano il fulcro per iniziare a produrre una ricetta; per apparecchiare, se i clienti hanno piacere, allestisco e

Federica Barbi, classe 1971, è la prima donna chef a Verona che ha debuttato con una professione del tutto nuova nel territorio scaligero: la chef a domicilio. Si tratta di una professione molto modaiola in voga da qualche anno nelle grandi città italiane. Federica getta le sue basi nel 2009 dopo aver conseguito studi professionali presso l’Istituto alberghiero sul lago di Garda e successivamente entrando a far parte come cuoca in diversi ristoranti molto rinomati a Verona; la sua esperienza, plasmata dai diversi corsi di cucina ai quali ha partecipato negli anni, ha fatto di questa giovane chef un punto di riferimento nella realtà veronese per tutti coloro che desiderano organizzare una cena, un aperitivo, un compleanno o un evento, nell’intimità della propria casa, nel focolaio domestico, accompagnati da una professionista del settore che cucina piatti originali con materie di primissima qualità e solo di provenienza italiana. Federica, perché ha scelto di lasciare una sicurezza economica, per intraprendere una professione che a Verona non era conosciuta? «Il lavoro di cuoco nei ristoranti non è facile, soprattutto per una mamma, i ritmi sono tosti e gli orari poco consoni soprattutto se si hanno dei bambini. Io ho due figli e ho avuto la fortuna di avere un marito che mi ha sempre supportata nel lavoro. Nonostante tutto ad un certo punto mi sono resa conto che la famiglia ha una priorità rispetto al resto e ho deciso di dedicarmi alla mia professione uscendo

dai confini di dipendente per dedicarmi totalmente a creare una figura originale e al tempo stesso totalmente mia». Come è stato il suo approccio con la società veronese neofita di questa figura? «Ho iniziato con lo spirito umile che ancora oggi mi caratterizza: solo con la semplicità e l’umiltà si può entrare in punta di piedi nel cuore della gente, soprattutto della mia gente. Dopo dei corsi di sushi intrapresi a Milano e frequentando delle chef a domicilio che già erano radicate nella città milanese, ho incominciato a lavorare completamente gratuitamente nelle case di amici a Verona. E’ stato un modo per farmi conoscere, per iniziare a far girare il mio nome e per creare un’immagine del tutto nuova per la gente della mia città. Ho creato il sito internet cosicchè la gente potesse informarsi sulla mia figura, prenotare un appuntamento o una cena». Com’è organizzato il suo lavoro? «Io non ho un budget fisso perché il mio onorario dipende da quello che i padroni di casa decidono: il prezzo è dettato dal tipo di menu e dal numero dei commensali. Una cena viene costruita al momento: non preparo nulla prima, le pietanze vengono cucinate al momento, nella cucina della mia cliente; ogni piatto che preparo è un piatto personalizzato, non lo ripeto, ma cerco sempre di evolvere la pietanza rendendola sempre “nuova”. Da sempre accompagnano le mie serate

Quale merenda far portare a scuola ai propri figli? Questa è la domanda che ogni mamma si pone quotidianamente. Lo spuntino mattutino ideale dovrebbe essere sano e goloso, nutriente e sfizioso e al tempo stesso leggero. Meglio quindi evitare merendine ipercalori-

Nutrire i bambini in maniera sana non significa escludere completamente i dolci dalla loro alimentazione. L’importante è ridurre al minimo il consumo di merendine confezionate e sostituirle con un dolce preparato in casa con ingredienti genuini e senza con-

con la frutta di stagione. E può essere proprio la frutta una sana e buona merenda per i propri bimbi: mele, arance, mandarini, melone, uva, prugne, soprattutto se presentate in forme fantasiose (in spiedini e come macedonia) possono piacere molto ai piccoli scolari. In

che, zeppe di grassi saturi, coloranti e conservanti. Senza sostituirsi alla prima colazione, lo spuntino non deve avere un apporto calorico eccessivo. Dovrebbe fornire, infatti, il 5-10% delle calorie giornaliere e oscillare, in base all'età, tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le 180200 di un adolescente.

servanti: un buon ciambellone integrale ricco di fibre, dei gustosi biscotti, dei morbidi muffins o delle barrette ai cereali utilizzando magari dei cereali. Un’alternativa dolce più veloce è la tradizionale fetta di pane e marmellata, un’idea semplice e classica ma anche sana e genuina, soprattutto se la marmellata è fatta in casa

alternativa alla frutta fresca si può anche riempire un piccolo contenitore ermetico con un po’ di frutta secca: uva passa, mandorle, noci e nocciole. Infine, la merenda più classica in assoluto: il panino imbottito…magari provando a camuffare la lattuga con il formaggio o il tipo di affettato che il bimbo preferisce.

Federica  Barbi decoro, sempre utilizzando la fantasia che non può mancare nel mio lavoro». E oggi come è vista la figura di Chef a domicilio nei veronesi? «Sono diventati più modaioli, più aperti ad accogliere “lo sconosciuto” nelle proprie abitazioni, meno refrattari ai cambiamenti e ai modi di vivere. In parte credo che tutto questo sia dovuto un po’ al passaparola che contraddistingue la mia professione, in parte incide il fatto che ricevere a casa propria sia un modo più accogliente e intimo per condividere un momento di convivialità con i propri cari. In una società sempre più frenetica, il servizio che offro ai miei clienti, è un aiuto valido per poter organizzare una cena senza fare fatica». Angelica Adami

Merenda a scuola? Un frutto

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IL BIMBO a cura del dottor Gianni Tamassia IL FEGATO “GRASSO” (STEATOSI EPATICA) IN ETA’ PEDIATRICA La NAFLD (Non Alcholic Fatty Liver Disease) e una relativamente comune patologia caratterizzata da accumulo di grasso nelle cellule del fegato. La sua prima descrizione risale a più di cent’anni fa. Comprende un ampio spettro di condizioni epatiche, dalla semplice steatosi a quadri avanzati con fibrosi e infiammazione, fino ad arrivare allo sviluppo di cirrosi e di carcinoma epatico. L’attenzione nei confronti della NAFLD è particolarmente giustificata dalla crescente prevalenza di obesità e diabete nella popolazione, che mette un elevato numero di soggetti a rischio di tale malattia epatica nei prossimi decenni. La NAFLD è stata descritta anche in età pediatrica fin dal 1983, con sempre maggior frequenza, diventando la patologia epatica più comune dell’età pediatrica. L’esplosione di sovrappeso e obesità nei bambini e adolescenti è infatti la causa più importante di questo incremento. Si stima che circa un terzo dei bambini obesi presenti una situazione di steatosi epatica. Si tratta di un quadro reversibile caratterizzato da presenza di grasso nella cellula epatica, senza stravolgimenti anatomici della struttura del fegato. Purtuttavia tale situazione potrebbe, col passare del tempo, evolvere in un quadro di fibrosi e cirrosi nell’età adulta. Ulteriore grave complicanza potrebbe essere l’epatocarcinoma. In Italia la presenza di sovrappeso e/o obesità in età evolutiva sta raggiungendo percentuali allarmanti, con diversità da Regione a Regione, ma con picchi del 45% soprattutto in alcune regioni del sud. Se un terzo di tali bimbi dovesse presentare un quadro di steatosi e di questi , una volta adulti, anche solo l’1% evolvesse in cirrosi e necessitasse del trapianto, non ci sarebbero sufficienti fegati da trapiantare dai prossimi 3040 anni in avanti. Questa ipotetica allarmante previsione può però essere evitata. La NAFLD è infatti una situazione reversibile, prendere coscienza ed intervenire sui corretti stili di vita ed una sana alimentazione è la strada da seguire, un dovere non solo dei medici e dei pediatri, ma anche dei genitori.


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L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

4 Chiacchiere con

I DOTTORI DEGANELLO, ZAVARISE E DE STEFANO PEDIATRI PRESSO L’OSPEDALE SACRO CUORE DI NEGRAR

a cura di Angelica Adami Sono circa 500 mila i la come ogni 4 immi- gia sia di fama naziocittadini stranieri che grati regolari sia pre- nale che internazionavivono in Veneto, di sente almeno un clan- le; inoltre rappresenta un punto di riferimento per centinaia di famiglie per la cura di parassitosi intestinali e le varie patologie del paese di origine. «Il titolo generico di bambino immigrato - precisa il Dr. Zavarise -, racchiude all’interno diverse sottocategorie di cui fanno parte i bambini immigrati da paesi in via di sviluppo con genitori o da Da sinistra il dott. Zavarise, il dott. Deganello e il dott. De Stefano soli(clandestini), bambini nati in Italia da cui il 19% è rappresen- destino. È in questo figli di immigrati, bamtato da minori. Si cal- scenario che si colloca bini con un genitore cola che ogni 100 l’impegno dell’Ospe- immigrato, adozioni veneti ci siano fra gli 8 dale Sacro Cuore di internazionali, bambie i 10 stranieri che pre- Negrar a favore dei ni nomadi italiani o valentemente proven- bambini e degli adole- europei o da paesi delgono da Albania, Cina, scenti provenienti da l’Est Europa e i figli di Marocco, Romania, altri Paesi e dei minori profughi o rifugiati. Il Filippine, ma anche da stranieri adottati. Dal nostro ambulatorio molti altri paesi extra- 2002 è attivo presso il prende in carico il bameuropei. Questi dati Dipartimento di Pedia- bino da quando arriva evidenziano come il tria, diretto dal Dr. in Italia seguendo un Veneto sia fortemente Antonio Deganello, protocollo specifico coinvolto nel fenome- l’Ambulatorio per il standardizzato che preno migratorio, che bambino immigrato e vede una visita medica, riguarda non solo la adottato di cui i degli esami di laboratopopolazione adulta, responsabili sono il Dr. rio e delle indagini struma tanti bambini e Giorgio Zavarise e il Dr. mentali». «Tra gli esami adolescenti. Sulla base Gian Maria De Stefano. di laboratorio - precisa dei rapporti Caritas si È un centro di eccel- il Dr. De Stefano -, un stima infatti che in lenza a livello naziona- ruolo fondamentale è quattro anni i minori le grazie alla collabora- svolto dalla sierologia stranieri siano più che zione del Laboratorio specifica che attraverso raddoppiati. E il feno- di Malattie Tropicali tecniche innovative, meno è verosimilmen- dello stesso ospedale e anche a livello di biolote sottostimato se si della consulenza di gia molecolare di cui considera che si calco- esperti di parassitolo- siamo l’unico centro in

Italia ad eseguirle, permette la diagnosi di malattie tropicali quali malaria, filariasi, amebiasi e altre, rendendo

Deganello -, riceve ogni giorno richieste per pazienti provenienti da tutta Italia e spesso i nostri medici vengono

possibile così una cura immediata anche nelle fasi più precoci di queste malattie». «Il nostro reparto, - conclude il Dr.

coinvolti per dare supporto ad altri centri e fare formazione a congressi nazionali ed internazionali».

Ogni mese L’Altro Giornale intervista medici del territorio su argomenti di interesse per i lettori. Ad intervenire sono professionisti impiegati presso strutture ospedaliere veronesi chiamati ad approfondire problematiche e tematiche legate alla salute del paziente, informando sulle novità e sulle tecniche più all’avanguardia.


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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

LETTO PER VOI Kristin Hannah, L’Usignolo, Mondadori 2016, 466 p., 19,50€ Costa dell’Oregon, 9 aprile 1995. Una donna vedova e malata che sta per trasferirsi in una casa di cura, vuole assolutamente portare con sé un baule. All’interno la donna conserva cose di un passato che ha cercato di dimenticare, ma il ritrovamento di un invito le riporta alla mente tutto e comincia a raccontare la sua storia. Tutto ruota intorno alle due sorelle, Vianne e Isabelle, che hanno perso la madre quando erano molto giovani e il padre che, per non avere problemi, le allontana. Vianne si sposa, subisce un aborto che le causa molto dolore e solo la nascita della piccola Sophie riuscirà ad alleviarlo. Isabelle, la più giovane, passa la maggior parte della sua vita in diversi istituti per signorine dai quali fugge o viene cacciata sistematicamente. Entrambe dovranno cercare di sopravvivere nella Francia occupata dai nazisti. Vianne è una donna razionale e, con il marito Antoine in guerra, è interessata solamente a tener al sicuro lei e sua figlia. Isabelle, invece, idealista e ribelle, testarda e sprezzante del pericolo, sin dall’inizio cerca in tutti i modi di ribellarsi agli invasori, incurante dei rischi che può far correre a lei stessa o a chi la circonda. Mentre lascia Parigi, seguendo il fiume di persone che fuggono, incontra il giovane e misterioso partigiano Gaetan che la trascina nella lotta contro i nazisti. Le due sorelle sono caratterialmente molto diverse tra loro ma alla fine qualcosa le renderà molto simili. Rispetto ad altri libri del genere, come il celebre romanzo Suite francese di Irène Némirovsky, questa è soprattutto una storia di donne, del loro ruolo e del loro coraggio. Impossibile non commuoversi per la giovinezza perduta e cancellata dalla guerra, per la sofferenza e le umiliazioni subite (“E’ solo il mio corpo. Non possono toccare la mia anima”). E ancora: “Sono gli uomini a raccontare storie” dice Vianne nelle battute finali, “le donne, invece, vanno avanti. Per noi fu una guerra nell’ombra. Non ci furono parate per noi, quando finì, nessuna medaglia o menzione nei libri di storia. Durante la guerra facemmo quello che dovevamo e, quando finì, raccogliemmo i cocci e ricominciammo le nostre vite da capo”. Una storia toccante, dolorosa e coinvolgente che mette in risalto la straordinaria forza delle donne e la capacità di adattarsi e di resistere dell’animo umano, di sopravvivere senza dover rinnegare la propria umanità. La scrittrice californiana, laureata in giurisprudenza a Washington, autrice di molti bestseller e vincitrice di numerosi premi, fornisce un’ottima prova e il suo lavoro rimane tra quelli che emozionano e non si dimenticano facilmente. Molto consigliato.

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a cura di Lino Venturini

LINGUA E CIVILTÀ

Anacoluto viene dal greco anakoluthos che significa “senza collegamento”, cioè unione di parole che non segue lo schema prescritto dalle regole sintattiche. Infatti, l’anacoluto consiste in un periodo o in una frase che incomincia con un soggetto e poi continua con un altro. “Io speriamo che me la cavo” (Marcello D’Orta), “quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro”, “i soldati, è il loro mestiere di prendere le fortezze” (Alessandro Manzoni)”. Si tratta di sgrammaticature riprese dal linguaggio parlato e più popolare allo scopo di ottenere effetti di naturalezza e di vivacità espressiva, ma dei quali non è il caso di abusare. Discutibile è inoltre l’uso del “con” in frasi come queste, “con lunedì prossimo verremo in ufficio alle otto”, “con domani comincerò le ferie”, “l’orario estivo andrà in vigore con il prossimo giugno”. Si tratta di una forma comune a molti dialetti ma errata. Con è preposizione che esprime compagnia, invece il moto da luogo, sia pure in senso temporale, si esprime con la preposizione da. Diremo perciò “ da lunedì prossimo”, “da domani”, dal prossimo settembre”. Ecco un altro uso errato del “con”, pure esso dialettale: “ Con più mangi, con più ingrassi”. L’italiano dice “quanto più mangi tanto più ingrassi”, o “più mangi più ingrassi”. Molto diffuso, ma da evitare l’uso di onde nel significato di affinché, per. “Mi rivolgo a lei onde sapere…”, “Le scrivo onde conoscere…”; un semplice “ le scrivo per conoscere” è più corretto e adatto ai nostri giorni. Ma però e la virgola prima della congiunzione e, sono ormai considerati errori. In realtà, ma però sarebbe una locuzione rafforzata, come per esempio ma invece, mentre invece, ma tuttavia. Una volta è stato usato anche da Dante nel canto XXII dell’Inferno “… ma però di levarsi era neente” ( ma però era loro impossibile sollevarsi…”). Normalmente e correttamente si usa il ma o il però. Infine, premettendo che la e serve a congiungere due elementi o parti della frase e che la virgola ha invece lo scopo opposto, cioè di dividere, entrambi possono coesistere solo in circostanze particolari e cioè nel caso in cui la e risulti già ripetuta all’interno della frase e la logica del discorso pretenda la presenza di una pausa. “Mario camminava con Maria, quando le disse che era dolce e affascinante, e che il profumo dei suoi capelli era molto intenso”. In questo caso la seconda e è preceduta da una virgola (non certo obbligatoria), che di fatto interrompe il ripetersi senza interruzioni delle due e.

“LIBRI DI CASA NOSTRA”

a cura di Gianfranco Iovino

Marco Zanoni, giovane scrittore veronese, torna in libreria con una nuova avventura letteraria targata il Commissario De Palma, impegnato questa volta in un’avvincente indagine dall’intrigo internazionale, con scenario di fondo ancora una volta la città di Verona. Il titolo del nuovo libro è “Guardati alle spalle”, un romanzo intenso ed intrigante, che rispetto al precedente debutto letterario “Vienimi a cercare” si infittisce di elementi, cronistorie oltre ad incrementa il numero dei protagonisti principali, dove ai seriali commissario De Palma e il suo vice Montresor, viene dato spazio a due new entry: la giornalista Gabriella Raimondi e l'hacker Cyborg, impegnati in squadra per risolvere il ripetersi di omicidi efferati, compiuti per scopi oscuri e con mezzi innovativi, come l’uso di droni modificati. Nel romanzo vengono affrontati molti temi di attualità quali l'implicazione dell'utilizzo dei droni, i meccanismi del marketing moderno, l'utilizzo e abuso dei social network, i contorni sempre più sfumati del diritto alla privacy, il confronto-scontro tra i nuovi media interattivi e la comunicazione tradizionale di tv e giornali ed il bisogno della sicurezza e la sorveglianza cittadina; tutti temi che si frapporranno Gianfranco Iovino abilmente alla trama principale incastrandosi alla perfezione con le indagini, arricchendo di imprevedibilità ed abilità la storia tracciata dall’abile stile di Marco Zanoni. Tutto ha inizio con Anaconda, un software innovativo in grado di pilotare i consensi delle masse a favore del lavoro oscuro e interessato delle Elites mondiali. Ed è da questo “oscuro potere mediatico” che ha inizio la vera e propria storia di Zanoni, con gli omicidi del fondatore di Abstract, Marco Gottardi e del suo ideatore, il programmatore Andrea Vaccari, che daranno il via ad un viaggio in giallo lungo 312 pagine con sfondo due delitti e nessuna pista certa da seguire. “Guardati alle spalle” si legge tutto d’un fiato perché è una storia di poteri forti, che dal passato si proiettano nel futuro e travolgono ogni ostacolo, anche umano, pur di raggiungere i propri obiettivi. Ogni azione cela un complotto e nessuno può sentirsi davvero al sicuro, regalando al lettore una trama da successo annunciato, a replica di quanto già ottenuto con il fortunato esordio di “Vienimi a cercare”, che vi consigliamo di leggere in accoppiata con il nuovo lavoro così da poter apprezzare la sagacia narrativa di un bravo “giallista di casa nostra” Marco Zanoni, veronese doc, che tra un impegno di famiglia e il lavoro, si diletta a scrivere storie a tinte gialle, con la consapevolezza di entusiasmare fin dalla prima pagina. “Guardati alle spalle” di Marco Zanoni – La caravella editore Pagine 312 - € 15.00

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AGENDA LETTERARIA Quattrocentocinquanta anni fa nel 1466, nasceva a Basilea Erasmo da Rotterdam, teologo, umanista e filosofo olandese autore dell’Elogio della follia. Dopo la morte dei genitori causata dalla peste, fu mandato, assieme al fratello Pieter, a studiare presso vari monasteri, ma del convento amava più lo studio che la vita religiosa. Con tutto ciò nel 1492 fu ordinato canonico agostiniano. Per le sue necessità di precettore scrisse alcuni manuali e raccolse una serie di proverbi e frasi latine destinate a grande successo, gli Adagia. Nell’estate del 1499 lasciò Parigi per l’Inghilterra, dove venne in contatto anche con Tommaso Moro. Ritornato in Francia, pubblica i suoi Adagiorum collectanea, una raccolta di proverbi latini e modi di dire che si amplierà con l’edizione veneziana di Aldo Manuzio e, infine, con quella di Basilea del 1536 che ne contiene ben 4.151. Dal 1506 al 1509 Erasmo visse in Italia e a Torino si laureò in teologia. Dopo la morte di Enrico VII e la salita al trono di Enrico VIII, lasciò Roma per l’Inghilterra. Durante il viaggio “ per non perdere in chiacchiere da rozzi illetterati tutto il tempo” gli venne in mente di celebrare l’Elogio della Follia. E’ la Follia personificata a parlare e a fare l’elogio di se stessa presentando le sue affermazioni non solo come folli, ma anche rivelatrici, sotto l’apparenza scherzosa, di una profonda e seria verità. A un suo cenno “tutte le cose, sacre e profane, si confondono insieme; a suo arbitrio si fanno guerre, paci, imperi, consigli, tribunali, assemblee popolari, matrimoni, trattati, alleanze, leggi, arti, cose serie e cose buffe”, insomma tutte le attività proprie dell’uomo. L’incanto dell’infanzia è dovuto a quella sua “follia pazzerellona”, il piacere della gioventù a quella sua certa mancanza di giudizio, e alla noiosa assennatezza dell’età matura, succede il rimbambimento della vecchiaia. Un po’ di follia dà sapore alla vita, rende amabili le donne, favorisce la convivialità e le amicizie, insomma ci permette di sopportarci a vicenda. Per governare occorre, invece, ingannare il popolo, lusingarlo per acquisirne il favore, essere spinto da quella follia che è l’amore di sé, della fama e della gloria che ci fa abbandonare ogni timidezza e ci induce all’azione. L’opera ebbe grande successo: vivente Erasmo, conobbe trentasei edizioni, numerose traduzioni e imitazioni. Pur essendo spesso polemico Erasmo tenne a precisare: “Non volli offendere, ma ammonire, non nuocere ma giovare, non recar danno ma sostegno ai costumi degli uomini”. Egli si riteneva un predicatore della virtù, e questa convinzione lo guidò per tutta la vita. Morì il 12 luglio 1536 a Basilea.

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale

PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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SPORT

Tesserati da record Bears, un orgoglio PALLACANESTRO. Il presidente Rinaldi: «Alziamo l’asticella degli atleti totali al numero 170»

Servizi di

Matteo Sambugaro

Tesserati da record. «Boom di iscrizioni in tutte le squadre: esplode la basket

Bambini in azione

mania». I Bears Bussolengo sono orgogliosi e al settimo cielo: sempre più bambini e ragazzi, bambine e ragazze, hanno detto «sì» all’amore per la pallacanestro. L’annata sportiva 2016/17 comincia pertanto sotto una buona stella, sarà tutta da vivere sul campo e regalerà tanti momenti di gioco e amicizia. «Abbiamo aspettato in silenzio il termine del periodo di prova e adesso possiamo davvero dare i numeri: per questa stagione Bears Basket Bussolengo iscrive 40 nuovi ragazzi in più e alza l'asticella degli atleti totali al numero 170 - confessa il presidente Francesco Rinaldi sul sito internet ufficiale del club -. Un entusiasmo che parte da

lontano ed un successo che ha molti padri e madri. Un lavoro fatto per amore di questo bellissimo sport ed un grande regalo per il paese di Bussolengo a cui

offriamo corsi di basket da 3 fino ai 18 anni: abbiamo l'attività di "gioco basket" del sabato mattina che conta attualmente 10 iscrit-

L’under 14 del 2015/16

ti tra bambini e bambine, un settore minibasket (scuole elementari, ndr)

con 70 iscritti, 35 atleti per le scuole medie (dalla prima alla terza), e 55 ragazzi dall'under 15 all'under 18 (categoria 20021999). Tutti seguiti da allenatori preparati e che condividono la nostra idea di pallacanestro. Con l'adozione del codice etico e della carta dei diritti del bambino, poi, abbiamo intrapreso una strada ben precisa che ci porta a vedere questo meraviglioso sport di squadra come un mezzo e non il fine. Uno strumento educativo di formazione che si prefigge il compito di dare ai ragazzi e alle ragazze, che lo praticano, degli strumenti e degli insegnamenti validi soprattutto per la loro vita». Parole d’affetto, parole cariche di emozione e di soddisfazione. Perché il basket e i

valori sani scorrono da sempre nelle vene dei Bears. «Ovviamente non si

nasce imparati e non tutto funziona dal primo giorno, ma ci stiamo provando: crediamo nella forza trascinante della pallacanestro e ci stiamo attrezzando affinché allenatori e genitori, ognuno nel suo ruolo, costruiscano un’alleanza educativa importante e di lunga durata – precisa il presidente Rinaldi -. A partire da martedì 18 ottobre, inoltre, comincia un ciclo di tre incontri formativi obbligatori per lo staff tecnico dei Bears (allenatori, vice e collaboratori, ndr), e aperto a tutti, non solo ai genitori dei nostri atleti. Un momento di riflessione e un'opportunità di accrescimento culturale anche per la nostra società. Un progetto bellissimo, questo, che ha ricevuto il patrocinio del comune di Bussolengo e che avrà luogo nella bellissima sala civica della Biblioteca Luigi Motta». Una precisazione: il secondo e il terzo appuntamento dell’iniziativa si terranno martedì 15 novembre e martedì 24 gennaio 2017. «Ringrazio tutti coloro che hanno creduto e credono nei Bears Basket Bussolengo dedicando tempo e passione – conclude il presidente Rinaldi - ma soprattutto i tantissimi ragazzi e ragazze che si sono iscritti da noi (alcuni da paesi anche distanti). La società è orgogliosa di loro».

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

POLISPORTIVA S. GIORGIO BASKET La stagione 2016/17 inizia. La Polisportiva San Giorgio Basket riparte a vele spiegate. «Quest'anno, oltre al settore minibasket, ci saranno ben sei categorie con ben quattro campionati a livello regionale». Il club scrive così sul proprio sito internet ufficiale, con orgoglio e un grande desiderio di trascorrere i prossimi mesi all’insegna dell’amicizia e dello sport. Le parole d’ordine per la nuova avventura si chiamano appunto pallacanestro e divertimento. «La Prima divisione maschile è la prima squadra della Polisportiva San Giorgio – precisa la società, elencando una ad una le formazioni che affronteranno l’annata sportiva -. L'allenatore Franco Modenini prosegue il lavoro dell'anno precedente con i giovani, mantenendo compatto il

La categoria under 16 della passata stagione

gruppo formato da atleti dal 1997 al 1999 con un importante innesto dei 2000 che sfrutteranno la possibilità di fare esperienza nella categoria senior. La prima squadra sarà in stretta collaborazione con la Promozione (sotto il nome ASD Basket Villafranca), allenata da Luca Gasparini; under 18 provinciale: il gruppo dei 2000 affronterà un campionato con atleti più grandi con una nuova guida tecnica, Teo Paolantonio. La società è contenta del piacevole ritorno di Davide Donatelli (da qualche anno impe-

CALCIO / GABETTI VALEGGIO Riunione ufficiale. Per presentare la prima squadra, iniziare il campionato 2016/17 e applaudire cento anni di storia. Il Gabetti Valeggio calcio è salito sulla passerella, metaforicamente parlando, nella sala consiliare del palazzo municipale. Ricordi lunghi un secolo e una nuova avventura cominciata da qualche settimana nel girone A di Prima categoria hanno riempito una serata di sorrisi e strette di mano. Una curiosità: durante la presentazione sono state consegnate due targhe alla memoria di Ernestino Darra e Luigi Pasotto (Pacio e Gigi), figure che hanno contribuito, negli anni, alla causa del Gabetti Valeggio.

gnato nel nuoto agonistico) che riprende la palla a spicchi e del ritorno di Carrara (dopo due anni di esperienza a Reggio Emilia). I due innesti daranno ulteriore energia al gruppo; under 16 regionale: continua l'esperienza dei 2001 che anche quest'anno faranno il campionato regionale con importanti innesti da altre società. Pure in tal gruppo cambia la guida tecnica che passa a Gianluca Dell'olio con viceallenatore Paolantonio». La presentazione prosegue con l’under 15 regionale, l’under 14 regionale e l’under 13 regionale. Già, perché la Polisportiva San Giorgio desidera sempre di più valorizzare i giovani e promuovere la passione per la pallacanestro. «Passiamo all’under 15 regionale: dopo la vittoria delle final four regionali del-

La prima squadra del Gabetti Valeggio al palazzo municipale

l'anno scorso, il gruppo 2002 si ripresenta pronto per una nuova annata. Coach sarà Davide Poletti con viceallenatore Enrico Beghini che si invertono i ruoli per proseguire il percorso tecnico – afferma la società -. «Under 14 regionale: ritornano in campo i 2003 (allenati sempre da Enrico Beghini con viceallenatore Davide Poletti) nel campionato regionale che li ha visti raggiungere il girone Elite tra le top 10 del Veneto. Obiettivo della squadra, dopo l'arrivo di alcuni giocatori da fuori Villafranca, è quello di ben comportarsi anche quest'anno. Il gruppo è molto affiatato e ha ottime individualità da coltivare per il futuro. Quest'anno ritornerà Samuele D’Amico che sceglie la Polisportiva San Giorgio e lascia il Chievo per dedicarsi completamente al basket. E, infine, l'under 13 regionale: nuova esperienza per i 2004 che si affacciano al campionato regionale e lo fanno dopo il campionato Esordienti vinto la scorsa stagione. L’allenatore è Enrico Beghini, mentre il suo viceallenatore è Luca Gasparini».


Ottobre 2016

«Giovani talenti Squadra unita» CALCIO FEMMINILE. La Fortitudo Mozzecane apre l’annata 2016/17

«Far crescere un gruppo unito e affiatato: questa è la nostra promessa». Aspettando il ventennale in programma nel 2017. La Fortitudo Mozzecane ha brindato per il diciannovesimo anno consecutivo al calcio femminile e ha presentato a Villa Vecelli Cavriani di Mozzecane, giovedì 29 settembre, la nuova stagione sportiva. Le parole del tec-

staff cercheremo di disputare una bella annata ma non promettiamo risultati, bensì impegno, attaccamento alla maglia e miglioramenti. Per vincere occorre essere uniti e pensare, tutti e tutte insieme, a un unico obiettivo: desideriamo, quindi, fare meglio della passata stagione (settimo posto, ndr), essere sempre leali in campo e

La Fortitudo Mozzecane si presenta

nico della prima squadra Fabiana Comin rappresentano e rappresenteranno il leitmotiv gialloblù, tutte le formazioni (dalla serie B al settore giovanile) scenderanno sempre in campo nel segno di passione, impegno e carattere. «Le ragazze che la società mi ha messo a disposizione sono giovani e di talento. Bene, è proprio quello che avevo chiesto: una rosa da plasmare, da formare e a cui trasmettere una mentalità vincente – ha spiegato Comin -. Le atlete, compresa Alessia Pecchini che ci seguirà dall’Olanda (motivi di studio, ndr), la sottoscritta e il mio

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SPORT

L’ALTRO GIORNALE

dare anima e corpo per la società. Far parte della famiglia Fortitudo Mozzecane è un vero onore». Ragazze, staff tecnico e dirigenti di prima squadra e Primavera sono sfilati sul palco. Gli applausi e l’entusiasmo hanno accompagnato la serata, dipinta interamente di giallo e blu. «Diciannove anni di attività nel calcio femminile sono un bel traguardo e una grande soddisfazione – ha osservato Giuseppe Boni, al suo debutto da presidente -. Mi aspetto dalle ragazze miglioramenti concreti, tangibili, e impegno costante, perché non mi

piace vedere giocatrici anonime, svogliate e demotivate. Dopo tante stagioni da dirigente, diventare presidente rappresenta una responsabilità maggiore, ma cercherò di rimboccarmi le maniche e svolgere al meglio questo nuovo ruolo». Alla serata di presentazione, lo precisiamo, erano presenti pure il sindaco di Mozzecane Thomas Piccinini, il delegato provinciale Figc (Federazione italiana giuoco calcio) di Verona Barbara Zampini, il vicepresidente del comitato regionale veneto Figc Carlo Franchi e il delegato provinciale del calcio femminile Fernando Murari. «La squadra si è ringiovanita parecchio durante il mercato – ha dichiarato il capitano della formazione di serie B, Francesca Salaorni -. In ogni caso, le potenzialità giuste ci sono, abbiamo avuto tempo per lavorare in estate e siamo pronte ad affrontare il campionato. Naturalmente, le più giovani dovranno fare esperienza, visto che tante non hanno mai disputato questa categoria, però verranno aiutate ad inserirsi dalle giocatrici più esperte come per esempio me, Rachele Peretti, Zoe Caneo e Veronica Brutti. La serie B 2016/17? Ci aspetta un torneo tosto in cui incontreremo club sulla carta più attrezzati di noi ma, chissà, alla fine potrebbe essere proprio la Fortitudo Mozzecane la rivelazione». Matteo Sambugaro

CANOA, KAYAK E RAFTING / ADIGEMARATHON Record di partecipanti frantumato nella 13esima edizione dell'Adigemarathon di canoa, kayak e rafting sul fiume Adige svoltasi domenica 2 ottobre. I partecipanti sono stati 1.460, un record assoluto per la manifestazione nonostante la pioggia caduta durante la mattinata: trecentocinquanta agonisti, novanta partecipanti alla mezzamaratona e sup, 120 alla gara rafting oltre a trecentocinquanta amatori in gommone e cinquecentocinquanta amatori in canoa. Un record festeggiato nel migliore dei modi dalla canoa italiana. Per la seconda volta sull'Adigemarathon, organizzata da Canoa Club Pescantina e Borghetto, Comune di Dolcè, Pescantina e la fondamentale collaborazione di quattrocento volontari, ha sventolato il tricolore sulla maratona. Vincitori assoluti della tredicesima edizione agonistica, sotto la pioggia caduta a tratti sul percorso di 35 chilometri da Borghetto d'Avio in Trentino a Pescantina nel veronese, sono stati il K2 olimpico di Federico Urbani e Davide Marin del Circolo Canottieri Aniene di Roma che hanno tagliato il traguardo davanti a 350 agonisti in 2 ore 3 minuti e 25 secondi. Soddisfazioni per la canoa veronese sono arrivate da Luca Sillamoni e Martin Behrens (Ass. Remeria Peschiera) che hanno vinto la categoria K2 Olimpico Junior in 2 ore 27 minuti 41 secondi. Tra le novità dell'Adigemarathon 2016, la gara della mezzamaratona in canoa dedicata ai ragazzi e cadetti: in acqua 90 giovani promesse della canoa italiana. Dall'Isola di Dolcè sono partiti cadetti e ragazzi nella mezzamaratona di venti chilometri fino all'arrivo di Pescantina. Grandi soddisfazioni e applausi per il Canoa Club Pescantina che ha vinto la categoria C1 Fluviale Ragazzi con Riccardo Lucchese in 1 ora 37 minuti 52 secondi; Cecilia Panato vincitrice nella C1 fluviale cadetti in 1 ora 28 minuti 27 secondi; secondo Daniele Siniscalchi in 1 ora 38 minuti 1 secondo nel C1 fluviale cadetti. Nella categoria cadette il secondo posto è andato a Valeria Donatelli del Canoa Club Pescantina in 1 ora 28 minuti 6 secondi.

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Diana, la forza è l’attacco PALLAVOLO / VIVIGAS ARENA VOLLEY

Sul suo punto di forza non ci sono dubbi: «Direi sicuramente l’attacco». La giovane età non deve ingannare, perché nonostante i vent’anni compiuti lo scorso agosto, di talento e di esperienza ne ha già in abbondanza. La Vivigas Arena Volley mette a segno un colpo di mercato importante e dà il benvenuto alla schiacciatrice Diana Giometti, classe 1996, che farà quindi parte della società di Castel d’Azzano e che trasmetterà le proprie qualità alla squadra allenata di coach Greca Pillitu per affrontare al meglio il campionato 2016/17 di serie B1. Studentessa universitaria in Economia delle imprese, il nuovo acquisto scaligero proviene dalla provincia di Roma ed è cresciuta sportivamente nel Volleyrò Casal dei Pazzi. «Ho iniziato a giocare a pallavolo nella stagione 2007, a nove anni di età nella squadra del mio paese, poi, dopo tre anni, sono passata al Casal dei Pazzi dove è avvenuta la mia crescita tecnica e pallavolistica – riferisce Giometti sul portale web del club -. Sono stati anni di sacrifici, sia per la quantità degli allenamenti che per il viaggio a cui mi sottoponevo tutti i giorni per andare e tornare, ma indubbiamente ne è valsa la pena. Nel giovanile ho ottenuto qualche vittoria nei campionati provinciali, poi ho scoperto anche il beach volley». Già, il beach volley. Una disciplina di cui Diana si è innamorata e grazie alla quale si è tolta numerose soddisfazioni. Il suo palmares come beacher, infatti, è di tutto rispetto. «Ho cominciato a giocare a beach volley nel 2013 e le cose sono andate bene: ho vinto per due volte lo scudetto di categoria under 18, ho fatto parte della Nazionale

di categoria e ho partecipato ai campionati del mondo di beach under 19. Una bellissima esperienza – racconta Giometti -. Le differenze tra beach volley e pallavolo indoor? Il beach volley dal punto di

punto di vista caratteriale invece sì, molto: nei momenti di black out non ti puoi nascondere, devi venirne fuori da sola. Sei tu, da sola, che devi trovare le forze per riuscire». La scorsa annata, per

vista fisico è molto più difficile perché non hai mai un attimo di pausa: in ogni azione sicuramente tocchi il pallone, anche se le azioni sono più lente. A livello tecnico, questo bagaglio di esperienza non credo possa servire nella pallavolo indoor, ma dal

Diana, è stata particolarmente movimentata. La schiacciatrice romana ha militato in due formazioni diverse in B1: «Ho giocato prima a Rimini e poi a Cuneo dove siamo arrivate ai play off. Una stagione comunque positiva». M.S.

arenavolley.it



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