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1986 - 2016
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1947: LA CoStituZione di Lino Venturini Quando la Costituzione italiana fu approvata dall'Assemblea costituente il 22 dicembre 1947, non fu affare di pochi, ma l’accordo tra ostinati stalinisti e composti democristiani, tra vecchi liberali e giovani azionisti. Allora. Ora non c’è alcun accordo, ma solo superficiali “spiegazioni” e battibecchi conditi con battute da briscola in cinque. “Caro popolo, riduciamo i costi della politica, riduciamo i senatori. Sei contento, caro popolo?” Non si presenta, invece, la Relazione illustrativa al disegno di legge costituzionale (8 aprile 2014) nella quale si dichiara apertamente che lo scopo della Riforma non è quello di rendere più efficiente la macchina dello Stato, bensì quello di rispondere unicamente all’«esigenza di adeguare l'ordinamento interno alla recente evoluzione della governance economica europea». In parole più chiare, con la nuova Costituzione l’Italia non potrà più decidere cosa è meglio per sé, né potrà più dire nulla sull’Europa e sugli ordini che verranno dai burocrati della Commissione: saremo obbligati ad accettare, come tanti sudditi, scelte su cui non avremo, secondo la nuova Costituzione, alcuna voce al riguardo. In particolare sono stati riformati tre articoli della Costituzione, il 55, il 70 e il 117. Art. 55: “Il Senato… partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione Europea”. Art. 70: “La funzione legislativa è esercitata dalle due Camere…”per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”. Art 117: “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione Europea e dagli obblighi internazionali”. Come si può notare nel nuovo testo si parla di attuare qualcosa che è già stato deciso, qualcosa che non è più da mettere in discussione. Pensiamola come vogliamo, ma questa è la definitiva rinuncia alla sovranità nazionale, rinuncia che già esiste (de facto), ma che ora sarebbe sancita (de iure), con la forza del vincolo costituzionale. In concreto, una italexit sarebbe impossibile, a meno di una nuova modifica della Costituzione. A questo punto dovremmo anche chiederci perché sprecare tempo e denaro per nuove elezioni, visto che dovremo legiferare sotto dettatura. A Palazzo Chigi basta un maggiordomo che sovraintenda alla servitù italiana. Poi ognuno voti come ritiene giusto, ma è importante almeno sapere per cosa si vota.
ARRIVO DEI PROFUGHI
Venerdì 4 novembre hanno fatto il loro ingresso a Pol, nel comune di Pastrengo, tre nuclei familiari (tra cui 8 minori) che ora risiedono in strutture private. «Il comune di Pastrengo e la sua Amministrazione non sono “cattivi” – afferma il sindaco Gianni Testi - e vorrebbero essere solidali, ma l’accoglienza va gestita nella giusta maniera e a determinate condizioni». Concetti, questi, ribaditi dall’Amministrazione e dai cittadini nell’ambito della manifestazione che li ha visti scendere in piazza a Pastrengo la serata del 13 novembre scorso. Ma Pastrengo non è l’unico Comune in cui sono recentemente arrivati profughi: a Castel d’Azzano nei giorni scorsi è stata annunciata la requisizione dell’Hotel Cristallo in via Scuderlando per ospitarvi richiedenti asilo. Una notizia che ha scosso il paese. Il sindaco Antonello Panuccio è quindi sceso in campo per dire la sua sulla situazione dopo la manifestazione pubblica svoltasi in piazza lunedì 24 ottobre. Pagine 7 e 16
FURTI IN VALPOLICELLA
L'autopsia l’ha confermato: quello di Luciano Castellani è stato un omicidio. Il titolare settantaduenne della nota trattoria Agnella di Valgatara, nella notte tra il 27 e il 28 settembre scorsi è stato ucciso a causa dei colpi che alcuni malviventi – presumibilmente due - gli hanno inflitto. Poco dopo la mezzanotte gli omicidi hanno fatto irruzione nell’abitazione di Luciano, al piano superiore del ristorante. E sono stati loro che il settantaduenne si è trovato davanti nel momento in cui, chiusa l’attività, è salito in casa. Gli inquirenti stanno ora indagando su quella che sembra una “rapina sfociata in tragedia”. Un tragico evento, questo, che, ha avuto risonanza nazionale e che ancora oggi fa discutere. Nel frattempo il gruppo facebook “Furti in Valpolicella” continua a registrare giorno dopo giorno irruzioni nelle abitazioni a danno dei cittadini della Valpolicella e non solo. Pagina 6
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Guida al Calore
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Speciale riscaldamento Pagine 21