L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA
ANNO XXX - N.12 - DICEMBRE 2015 - Stampato il 14/12/2015 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744
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SVEGLIA EUROPA! Generale FRANCESCO GUELI 130 morti, 352 feriti di cui oltre 90 gravi. E’ il 13 novembre 2015 a Parigi. Parigi sotto attacco, solo nove terroristi colpiscono il suo cuore e tutti noi. E’ già stato comunicato, attraverso messaggi jihadisti, che dopo Parigi saranno presi di mira Roma, Londra e Washington. Non ci addentriamo nella triste cronaca dei fatti avvenuti nelle varie località prescelte per le stragi. Noi ci limitiamo solo ad osservare che il 13 novembre è un’altra data che entrerà nei nostri calendari, ma non è la prima e forse non sarà l’ultima, se resteremo ancora inermi, perché il 7 gennaio 2015 ci ricorda Charlie Hebdo, il 7 luglio 2015, Londra; l’11 marzo 2004, Madrid; l’11 settembre 2011, Stati Uniti. Sono attacchi al cuore di tutti noi europei e occidentali. Tutto ci impone una prima e fondamentale riflessione: il salto di qualità nell’attaccare e il messaggio trasmesso. Mentre con l’attacco alla sede del giornale satirico si colpiva l’offesa alla religione islamica e si puntava agli autori, il 13 novembre invece ci dice: dovete avere paura, ovunque siate non siete al sicuro (né in casa, né al cinema, né allo stadio…) . Ovunque, siamo in grado di colpirvi. E allora i confini non hanno più senso e bisogna cambiare totalmente registro e trovare una sostanziale unità d’intenti e quindi di operatività. Più volte abbiamo espresso la delusione per non aver voluto e/o potuto creare un Esercito Europeo. Tutti i palliativi compiuti: esercitazioni plurinazionali, creazione di piccole entità (es. EUROGENDFOR con sede in Italia, forza della quale non si è capito né l’entità né i compiti; le vicissitudini dell’EUROFIFGHTER ) che possono colpire nella dizione ma della cui utilità è lecito dubitare. Restano palliativi che non hanno neppure l’effetto placebo perche la paura rimane. I cortei di migliaia di persone, scuotere la testa, alzare il sopracciglio, la bandiera a mezz’asta, va bene tutto. Ma quello che serve è il ripensamento del nostro stare insieme e lo dobbiamo fare subito, prima che anche questo 13 novembre passi nel dimenticatoio. Ne va della nostra salute, della nostra democrazia e della stessa civiltà europea. Tutte le frasi pronunciate dai “Grandi” in queste ore sono consolanti, ma non servono a nulla nel concreto. Da oggi, come ha scritto il giornalista Alberto Negri , dovremmo chiederci quotidianamente: “come va la battaglia contro il califfato?”. Ritornando al cuore del problema, è indilazionabile la creazione di una coalizione globale, un’alleanza di civiltà, superando anche le ostilità fra sciti e sunniti (se anche loro, come dicono, sono vittime) per combattere un unico nemico: l’ISIS. Nella sostanza non è giustificabile il terrorismo, ma non è giustificabile neppure la nostra passività. Vogliamo concludere con le parole di uno scrittore, Gary Romain, che nel suo libro, “Educazione Europea”, dice: “Si spenga nel mondo l’eco dell’ultimo canto nazionale e l’Europa finalmente si erga e cammini”.
Da pagina 13 a pagina 19 Speciale Natale dove troverete i saluti dei Sindaci Questo numero di Dicembre dell’edizione Mensile della Provincia è l’ultimo ad essere stampato e distribuito con questa modalità. A partire dal numero di Gennaio 2016 infatti, la cronaca di Pescantina verrà assorbita dall’edizione Valpolicella. Dal 2016 i pescantinesi, quindi, non riceveranno più a casa l’edizione Mensile della Provincia, ma l’edizione Valpolicella. L’edizione Mensile della Provincia si arricchirà invece della cronaca di Valeggio sul Mincio, che fino a dicembre 2015 è stata stampata sull’edizione Garda Baldo.
LE VOSTRE LETTERE
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
PROSTITUZIONE
“Meglio legalizzare” La Legge Merlin è il nome con cui è nota la Legge 20 febbraio 1958, n. 75 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 1958), chiamata in questo modo in quanto la prima firmataria era la senatrice socialista Lina Merlin. Con questa legge veniva stabilita, la chiusura delle case di tolleranza, l’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l’introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui. L’avvenimento, che segnò una svolta nel costume e nella cultura dell’Italia moderna, venne visto da alcuni come una svolta positiva, da altri col timore di alcune conseguenze quali gravi epidemie di malattie veneree e il dilagare delle prostitute nelle strade delle città, cosa che in effetti avvenne. Dagli anni ottanta nel dibattito politico italiano hanno preso corpo numerose richieste per l’abrogazione – in tutto o in parte – della Legge Merlin, giudicata non più al passo con i tempi. Prima dell’entrata in vigore della legge, la prostituzione nelle strade era molto poco diffusa, mentre dopo l’entrata in vigore è aumentata notevolmente. Negli anni novanta, soprattutto, si è sviluppato il fenomeno della prostituzione legata all’immigrazione clandestina, esploso poi negli ultimi anni: le prostitute in strada sono nella quasi totalità straniere. Il traffico di donne, talvolta anche minorenni, e i lauti guadagni del loro sfruttamento, è passato sotto il controllo delle mafie italiane e dei loro Paesi d’origine, sempre più presenti queste ultime sul territorio italiano. Queste nuove schiave, legate al traffico di esseri umani, sono oggi, di fatto, un problema irrisolto che ripropone con urgenza il ripensamento di tutte le leggi in questo campo, a cominciare dalla stessa legge Merlin. Il dibattito politico sul tema è però risultato sterile dal punto di vista dei risultati, dato che, attualmente, la normativa in materia è la stessa del 1958, nonostante le nume-
rose proposte di modifica presentate dai politici dei vari schieramenti. La prostituzione genera in Italia un notevole indotto (50000-70000 prostitute coinvolte, 9 milioni di clienti, 19-25 miliardi di euro il giro d’affari stimato) sottratto all’imposizione fiscale. Una sentenza della Cassazione ha equiparato la professione più antica del mondo — e i relativi incassi — a qualsiasi altra attività lavorativa autonoma. L’Agenzia delle Entrate però non spinge su questo versante perché la prostituta da strada è nel 99% nullatenente e non vi è nulla in suo possesso che sia “fiscalmente aggredibile”. Lo Stato italiano fa il biscazziere con lotterie e gratta e vinci, mantiene il monopolio sui tabacchi, il tutto senza troppi problemi eticomorali. Di fronte alla prostituzione la strada maestra invece non viene seguita. E la strada maestra è ovviamente quella di legalizzare la prostituzione, organizzarla con i relativi controlli sanitari. Si fa in Germania: basta imitare il modello. Ma siamo in Italia e una soluzione del genere farebbe venire il mal di pancia al Vaticano, che ha già i suoi problemi a pagare le tasse sul suo patrimonio immobiliare. All’Italia serve uno “shock libertario”. Dalla regolamentazione della prostituzione avremmo un gettito fiscale enorme, il proibizionismo non funziona e non conviene. Non possiamo aspettare che le mafie continuino a inquinare la nostra economia e a comprare le nostre città con il fiume di denaro che garantiscono loro lo sfruttamento della prostituzione. Questo fenomeno sociale va, a mio avviso legalizzato e regolamentato, serve una legge nazionale che disciplini luoghi e modalità per l’esercizio di quella che, quando è una libera scelta, va considerata una vera e propria professione. Ciò che conta è sostituire l’attuale far west con una regolamentazione precisa. Giorgio Pasetto Presidente Area Liberal
DALLA PROVINCIA
“Pastorello risponde” Egregio Direttore, leggo nelle lettere a Lei indirizzate che Daniele Nottegar associa in maniera non corretta il mio mandato di presidente della Provincia alla Tav. Affinché i Suoi lettori siano correttamente informati, mi preme precisare alcuni aspetti. Tutti i cittadini comprendono perfettamente che Nottegar mette insieme due argomenti diversi tra loro, solo per fare una sterile polemica. Sicuramente, il signor Nottegar sa bene che il progetto della Tav compete al Governo e non alla Provincia: sarebbe bello che il territorio potesse influenzare o modificare decisioni prese così in alto. Ognuno deve fare ciò che è chiamato a fare. La legge ha disposto che le Province siano elette dagli amministratori locali ed è ai sindaci che io rispondo. Ricordo, infatti, che negli anni scorsi i Sindaci interessati hanno dato il loro consenso al progetto della Tav, pur chiedendo i legittimi miglioramenti richiesti dal territorio. Il mio compito - ed è quello che ho fatto in quanto Ente di area vasta - è stato di coordinarli per conferire maggior peso alle richieste dell'area veronese. Ribadisco, quindi, che la mia competenza non è quella di rincorrere i proclami di
SINODO
Per fortuna di tutta la Chiesa, solo il Papa ha dimostrato con i suoi discorsi di essere all'altezza dei bisogni che la nuova società sta dimostrando giornalmente al mondo. Lui aveva tante speranze che il governo della Chiesa sarebbe andato incontro ai bisogni della gente…purtroppo ancora una volta la Chiesa è stata sorda e poco sensibile. Non vorrei essere nei panni di Papa Francesco, che ha dovuto, suo malgrado, accettare risoluzioni sinodali complicate e poco chiare. Mi domando come hanno potuto partorire un topolino dopo due anni di studi e tre settimane di incontri in Vaticano. Mi domando ancora, in modo più convinto, dove aleggiava in quei giorni lo Spirito Santo. I Padri sinodali hanno dimostrato di non saper scegliere: tre “correnti” sono troppe per arrivare a decisioni condivise.
Nottegar, bensì di rispondere ai Sindaci aiutandoli nella raggiungimento dei loro obiettivi. Nel frattempo, mi occupo anche di uno dei compiti precipui che la legge mi conferisce e cioè quello di fare in modo che le scuole superiori veronesi siano sicure per gli studenti e per chi ci lavora, così come, con tante difficoltà, abbiamo stanziato soldi per la manutenzione stradale a garanzia della sicurezza degli automobilisti. A disposizione per qualsiasi chiarimento, voglia gradire i miei saluti.
3 UN NATALE SENZA IDENTITÀ di Rosanna Pancaldi
Non ci posso credere! Questo è quanto ho pensato quando ho letto la notizia che a Rozzano, in provincia di Milano, il preside di una scuola ha vietato, per questo Natale – per lui “Festa d’Inverno” - i canti tipici della nostra tradizione, il Presepe e, per non farsi mancare niente, ha eliminato dalle pareti anche il povero, sopravvissuto, Crocifisso. Come possiamo pensare – peggio, come può pensare un educatore – di trasmettere ai giovani il rispetto e l’amore per la nostra millenaria cultura, arte, tradizione, quando per Antonio Pastorello primi caliamo i pantaloni per presidente della Provincia timore di offendere la sensibidi Verona lità di chi non la pensa come
“Su via Mazzini”
noi. Di chi è stato accolto nel migliore dei modi nelle nostre città, nei nostri paesi, nelle nostre parrocchie. In questo modo non educhiamo, palesiamo solo paura, insicurezza, identità perduta! Non credo sia questo il modo per creare integrazione, accoglienza e rispetto nei confronti di altre culture e religioni. Dobbiamo difendere, senza cedimenti, i nostri valori, la nostra identità culturale, le nostre radici cristiane. Il continuo chinare il capo, il “politicamente corretto” non funziona, non va bene. Rialziamoci, solo così torneremo ad essere un popolo degno di rispetto.
BUSSOLENGO
Mi permetto di rispondere al signor Federico Ambrosi riguardo alla riapertura di via Mazzini a Bussolengo. Tre sono i punti ai quali tengo precisare. La chiusura di via Mazzini è stata fortemente voluta (se la memoria non mi inganna), da alcuni commercianti della stessa e non di certo dagli abitanti. Forse Federico Ambrosi non è al corrente della spesa sostenuta (dagli stessi cittadini bus-
solenghesi) per il rifacimento della pavimentazione ed oneri vari. Spesa che dovrebbe esserci per ulteriore cambiamento (per esempio: marciapiedi – fondo stradale e quant’altro). Lo sgravio per i commercianti di via Mazzini, a mio parere va riportato al cambiamento dello stesso paese: aperture Grande Mela, Mercatino dei Coldiretti del martedì e ampio Mercato del giovedì
Una delusione anche per la somministrazione dei Sacramenti ai divorziati, una mezza concessione data in mano ai parroci che dovrebbero conoscere fino in fondo, per così dire, chi è degno o chi non è degno. Dei problemi che stanno vivendo i Gay, il Sinodo non ha fatto altro che ribadire la centralità della famiglia fondata sulla unione fra uomo e donna. Non credo che nessuno avesse messo in discussione il principio del matrimonio, ma questo era il momento di dare qualche soluzione a tutte quelle nuove realtà affettive che si stanno creando nelle nostre società moderne.Ricordo che il Papa aveva anticipato con entusiasmo l'avvicinamento ai divorziati, ma è stato costretto ad accettare un soluzione con una maggioranza di un voto. Mi domando inoltre se questi prelati vivano la Chiesa in
mezzo agli uomini o all' interno dei loro luoghi dorati. Purtroppo ci sono stati alcuni avvenimenti, poi sminuiti, come la lettera dei 13 cardinali e altro, in cui la Chiesa ha dimostrato palesemente di fare politica. Questi prelati ritorneranno nei loro luoghi di residenza con viaggi in prima classe, lontani, lontanissimi dai poveri fratelli migranti che cercano un posto dove vivere. Ad ogni modo spero che, lasciando il Vaticano, Cardinali e Vescovi siano andati via contenti per aver fatto un buon lavoro. Io lo dubito, ma almeno ho la speranza che ritornando nelle loro sedi pastorali, portino con sé un po' di quello Spirito Santo, che il nostro Papa ha portato in questa Chiesa dal momento della sua elezione a questo gravoso incarico. Gianni Pozzani
(soprattutto per gli abitanti dei paesi limitrofi). Per i “bussolenghesi”quattro passi a piedi fanno solo bene, senza lo smog e la paura di essere investiti. Spero e mi auguro che per una decisione così drastica vengano prima convocati e sentiti a furor di votazione gli stessi bussolenghesi ai quali sta a cuore il Paese. Saluti e grazie.
Una cittadina
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it
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Numero chiuso il 14 - 12 - 2015
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L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
LE VOSTRE LETTERE
ISLAM 1
“Cortei? Serve altro” Viene da ridere, se non da piangere, quando si vede quale baluardo di difesa contrappone il cosiddetto “cristiano occidentale laico”, davanti all’avanzata inarrestabile e terrificante dell’Isis: inni nazionali, fiaccolate pubbliche, proteste, G20, summit mondiali, sfilata di politici che si credono onnipotenti e che invece sono dei poveri ciechi, stolti e muti, silenzi scandalosi da parte degli uomini di Chiesa che, al massimo, arrivano al punto da esecrare la guerra come maledizione di Dio… ma non hanno il coraggio di andare alla radice, al perche di questi fatti. Dopo che l’Unione Europea ha consegnato l’Italia, gli Stati europei e tutta la nostra civiltà cristiana allo straniero, qualcuno si accorge di avere ancora un orgoglio patrio da difendere? Dopo che L’Unione europea ha proposto ai giovani di rinunciare alla loro identità, fede e cultura per seguire gli istinti più bassi, rovinando la famiglia, scambiando i sessi, il genere, svuotando la mente e il cuore della gioventù di tutti i valori umani e cristiani, vi meravigliate che molti dei nostri ragazzi aderiscano all’Isis, dove almeno si insegna loro a combattere per qualche
ideale forte, per quanto sbagliato? Quando si eleva a modello universale una povera vittima, certa Valeria di Venezia, (che Dio l’abbia in gloria), onorata dall’opinione pubblica laicista per aver dato l’eroico esempio di essere “cittadina e giovane donna” (sic!), che si trovava davanti ai carnefici mentre nel teatro Bataclan cantavano un inno a satana, per di più sepolta come le bestie senza un funerale religioso e una benedizione… insomma… quali grandi prospettive di valori crediamo di offrire ai giovani? Ormai non basta più sentire l’atavico orgoglio di essere vero francese o vero italiano cantando inni patriottici a squarciagola per scongiurare i pericoli! I nostri antenati quando sopraggiungeva la peste o il nemico, facevano processioni alla Madonna erigendole santuari di cui è cosparsa l’Italia e l’Europa! Anche adesso bisogna fare leva su un solo obiettivo comune che è quello che ha fatto grande e bella l’Europa: il Cristianesimo. Altrimenti dobbiamo solo aspettarci la peggiore schiavitù nelle mani del peggiore nemico l’Islam. patrizia@patriziastella.com
ISLAM 2
4 ISLAM 3
“Domande a un malato” “Troppo male...” Domanda: Quando in ragione del disegno della Germania hitleriana iniziò l’invasione degli Stati confinanti, il “mondo in fiamme” si armò per combattere oppure continuò a domandarsi le cause del delirio imperialista teutonico, del mito della razza, della sua presunta superiorità e del contrasto tra l’ideologia nazional socialista e una cultura che aveva generato lo Sturm und Drang, il Romanticismo, Beethoven, Goethe? Winston Churchill, genio assoluto e profetico, ammoniva ben prima dichiarando ai suoi che “accarezzavano il coccodrillo sperando di essere gli ultimi ad essere mangiati”. Cioè non avevano ancora capito la gravità di quanto si stava delineando in Europa e nel mondo. Domanda: La lotta armata degli anni settanta è stata affrontata con i salotti, le buone maniere e le interminabili analisi storico sociologiche delle cause delle gambizzazioni, degli omicidi e delle esecuzioni all’esito del “processo proletario”, oppure il terrorismo rosso è stato combattuto con le leggi speciali e l’intenzione di farla finita con quella caterva di puttanate sinistrorse che seminavano soltanto sangue e terrore? Oggi, i nostri più influenti ed ascoltati intellettuali, perfettamente ebeti, ed i nostri diffusi cervelli aerostatici della politica e dell’informazione sono avvitati in speculazioni sterili tanto assurde quanto le azioni perpetrate dagli integralisti islamici oggetto della loro speculazione. Occorre darci un taglio alle litanie buoniste e floreali. Secondo il Qohelet c’è un tempo per ogni cosa: un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Le vittime di Parigi sono morti di guerra. Non sono l’effetto della legittima vendetta dei musulmani ai soprusi dell’Occidente cattivo. E’ il mistero del tempo, e questo è il momento per fare la guerra e uccidersi. Chi non ci sta, si faccia da parte o, almeno, non sia d’intralcio. Domanda: Se io fossi un terrorista disposto a tutto pur di ammazzare, mi importerebbe di veglie, lumini e affermazioni ridicole come “non ci faremo intimorire”, “occorre un confronto politico”, “bisogna comprendere le ragioni” e banalità consimili? Chi scanna senza esitare pensate che gliene freghi di “Imagine” di John Lennon cantata con gli accendini alzati? Ma dai! Diamoci una mossa. Avv. Marco Bertagnin
Gentile Amica Rosanna, la situazione è grave, gravissima, il mondo è precipitato nella paura, nell'insicurezza dopo il terrore accaduto del 13 novembre a Parigi. In particolare abbiamo notato come gli attentati terroristici siano esplosi in varie parti della città. Troppi i morti: 130, troppi i feriti di cui non si sa se un domani torneranno ad essere normali. I terroristi sono giovani che disprezzano la propria vita e quella di un altro uomo, magari giovane come loro. Ma questi assassini non sono nati da un grembo di una donna, da un padre, non sono cresciuti in una famiglia che li custodiva, sorvegliava e amava? Quando si è svegliato in loro il seme del male? Quando il male ha preso il sopravvento nella loro mente e perché? Non lo sapremo mai! Forse le colpe sono anche da cercare in chi ha governato il mondo. Abbiamo dimenticato il diritto di esistere, di vivere che ha ogni essere umano. Per una parte dell'umanità non è vita degna. Bambini che muoiono appena nati! Tutti i governanti non pensavano al domani. Al cammino spaventoso dei popoli africani che ci hanno messo davanti ad una realtà mai immaginata. Scappano dalla miseria, dalla fame e dalla morte. Persino i bambini vengono sacrificati e il cuore delle loro madri sanguina finché vivono. Dalle ultime due guerre in Europa, dal troppo sangue versato, non si è imparato niente! Un'Europa unita sarebbe già un passo avanti verso la pace tra di noi, ma non abbiamo calcolato l'arrivo della popolazione africana, le esplosioni di rabbia da altre parti del mondo. Papa Francesco non predica, parla all'uomo, di svegliarsi e richiama al suo dovere di essere umano. Non siamo forse tutti creature di Dio? Papa Francesco sia d'esempio. Auguro un Buon Natale a tutti i nostri cari amici e luce dentro i nostri cuori. A Lei cara Amica Rosanna un Sereno Natale e un Anno Nuovo di speranza e successo. Con infinito affetto Edith
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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
LE VOSTRE LETTERE
TRADIZIONI
“Belle a Dobbiaco”
Ci siamo svegliati di buonora lunedì 7 dicembre io e Camillo. Ci aspettava una gita a Dobbiaco in Val Pusteria dove avremo assistito ad un magico incontro... Arrivato, metto il naso rosso e visi sorridenti di bambini si fanno intorno accompagnandomi fino al punto del grande evento. A Dobbiaco, dal 1996, ha luogo il più grande incontro di Krampus dell'Alto Adige con gruppi sudtirolesi, svizzeri, austriaci e tedeschi. Li vediamo arrivare nel tardo pomeriggio con i loro pesanti costumi di pelliccia, i rumorosi campanacci e le loro maschere di legno intagliate artisticamente, sono circa 400 e pian piano si raccolgono nell'area vicino alla scuola media. Poi, non appena il sole comincia a tramontare, alle prime ombre della sera i Krampus iniziano la loro rumorosa sfilata per il centro di Dobbiaco in cerca, così vuole la tradizione, dei bambini e degli
adulti cattivi, spaventando gioiosamente i tanti spettatori lungo la strada. Sulla piazza centrale, in un piccolo show, mostrano le loro maschere e i loro costumi. Fortunatamente c'è anche San Nicolò (Babbo Natale) che pone fine alla sfilata e consegna un piccolo dono a tutti bambini ai quali, se faranno i bravi, la vigilia della Santa Notte porterà loro tanti regali. Un Dobbiachese mi dice che la manifestazione è ogni anno un vero e proprio appuntamento per grandi e piccini, che essere Krampus è una passione e che ogni volta i gruppi cambiano i vestiti di pelo, le preziose maschere e le campane. Camillo mi guarda… intuisco il suo pensiero, l'idea è buona gli dico, ma è meglio fare il clown in tua compagnia mio inseparabile amico! Gianfranco Perazzoli (Franco Frey)
VENETO
“Referendum...”
“Referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto: dopoil danno la beffa?”. E’ questo il titolo dell’interrogazione presentata qualche giorno fa da noi, consiglieri tosiani. Con la legge regionale n.16 del 19 giugno 2014 è stato indetto il Referendum Consultivo sull’Indipendenza del Veneto e all’articolo n.4 si puntualizzava che agli oneri per la consultazione popolare si fa fronte con “erogazioni liberali e donazioni da parte di cittadini ed imprese. Qualche mese dopo un’altra delibera di giunta (La n. 1709 del 23 settembre 2014) ha disciplinato gli aspetti economici e finanziari relativi alla raccolta delle risorse finanziarie per l’indizione del referendum dove si indicavano due modalità di restituzione del denaro ai cittadini, nel caso di impossibilità di effettuare il referendum. La prima prevedeva un bonifico sul conto corren-
Per le vostre lettere scrivete a : articoli@laltrogiornalevr.it
te bancario o postale, la seconda con bonifico preceduto però da un’apposita domanda di rimborso. Ad oggi è stato deciso per il modello di richiesta ma non è giusto che i cittadini debbano preoccuparsi e attivarsi attraverso un modulo per rivedere i loro soldi, versati per un diritto sacrosanto, quello di indire un Referendum. Troppo comodo per la Regione lasciare che sia compito spetti al cittadino, perché così facendo chi ha versato poco potrebbe rinunciare alla restituzione del denaro a fronte del disturbo. Vogliamo sapere se la giunta intenda considerare l’automatismo di restituzione dei soldi ai cittadini in modo introdotto specificatamente per l’indizione del referendum (come era stato previsto proprio dalla delibera di giunta n.1709 del 2014) e, nel caso non lo facesse, ci chiediamo che fine faranno i soldi che rimarranno nel fondo, visto che non tutti i contribuenti potrebbero presentare il modello con la richiesta di restituzione. I consiglieri tosiani Andrea Bassi, Giovanna Negro, Maurizio Conte
5 DELINQUENZA
Ho servito per oltre 40 anni il nostro Paese, con amore e dedizione. Proprio per questo mi amareggia vedere dei nostri concittadini condannati perché si sono difesi da delinquenti, soprattutto stranieri, che hanno violato la propria abitazione per rubare, ma non solo anche pronti a uccidere, se necessario, persone anziane. Questi poi vengono persino risarciti in denaro da chi ha subito la violazione del privato. Il tutto ha dell’incredibile! Pertanto, proprio per questo, la Giustizia in questa nostra Italia è da rivedere profondamente affinchè i suoi cittadini siano salvaguardati e protetti da una delinquenza importata e sempre più attiva, viste le nostre leggi molto blande nei loro confronti. La legittima difesa, specie in casa propria, deve essere sacrosanta. Quindi bisogna legiferarla al più presto, così come è necessaria la separazione delle carriere tra Giudici inquirenti e giudicati, come avviene negli altri Stati. Renato Tomezzoli
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Speciale notte di San Silvestro 2015
La notte di San Silvestro trascorri il tuo Capodanno in un luogo speciale! Al Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri potrai “vivere” un Capodanno particolare tra bagni in acqua termale tra i 33-37°C sotto la magia delle stelle, cene e festeggiamenti. Il giorno 31.12.2015 accesso al Parco Termale in giornata dalle 9.00 alle 16.00 (€ 24,00). Dalle ore 20.00 fino alle 3.00 del mattino il Parco Termale resterà aperto al prezzo di € 40,00 a persona. Coloro che entreranno dalle ore 20.00 avranno diritto al rientro gratuito al Parco per il primo giorno dell’anno 2016, previo avviso alla biglietteria. Per la serata del 31.12 non sono validi i biglietti online e/o omaggio. Le iniziative di Villa dei Cedri Balneazione. Provate l’esperienza del bagno termale nelle acque del Lago (33-34 gradi) o nelle vasche (37-39 gradi). Per l’ingresso serale alla Piscina Termale semicoperta, anch’essa aperta dalle ore 20.00 alle ore 3.00, è richiesto un supplemento di € 15,00 a persona. Cena informale. Gli accoglienti ristorante-tavola calda e il bar nella grande “SerraGiardino d’Inverno” saranno a disposizione dalle ore 20.00 e per il brindisi di mezzanotte. I prezzi delle consumazioni resteranno gli stessi applicati durante il resto dell’anno (25.00-30.00 euro per una cena completa). Cena formale. Per un Cenone di stile con la consueta atmosfera suggestiva, il Parco termale del Garda mette a disposizione il proprio Ristorante antico “Villa Moscardo”: il prezzo è € 85,00/persona. E’ richiesta la prenotazione anticipata. Pernottamenti. Per chi desidera pernottare, l’offerta dei soggiorni in Hotel Villa dei Cedri e nelle Residenze interne al Parco è consultabile al link: http://www.villadeicedri.it/speciale-s-silvestro/ . Tutte le stanze e gli appartamenti sono dotati di grande vasca idromassaggio con acqua termale calda proveniente dalle nostre fonti. Colà di Lazise - tel. 045 7590988 - mail: villadeicedri@villadeicedri.com
www.villadeicedri.com
IL PARCO TERMALE E’ APERTO TUTTO L’ANNO STRUTTURE E SERVIZI: Parco con Laghi Termali - Polo Sportivo con Piscina Termale, Palestra e Centro Riabilitativo - Centro Benessere - Hotel e Appartamenti – Ristorazone - Eventi e Meeting
CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
Spettro terrorismo Cosa pensa la gente
SICUREZZA. Le reazioni, alcuni consigli utili e un vademecum per viaggiare più tranquilli
I recenti fatti terroristici, sferrati da gruppi armati ricollegabili all’autoproclamato Stato Islamico, Isis, stanno alimentando ansia e paura tra la gente…c’è chi prosegue la sua quotidianità con una forma mentis dettata dal motto “se deve succedere, succede”, c’è chi spera in una pace mondiale cancellando le diversità, c’è chi ha paura. Cresce l’ansia di attentati e la gente fatica a fare pronostici per il futuro, soprattutto per quanto riguarda il desiderio di viaggiare. Parlando con la direttrice di una nota agenzia viaggi nel cuore della città, ci si rende conto che anche i veronesi stanno convivendo con lo spettro del terrorismo. «La cancellazione delle prenotazioni nei giorni successivi agli attentati di Parigi è stata significativa. Tutto questo ha creato un forte rallentamento dell’afflusso turistico, anche per quanto riguarda i viaggi in aereo» – afferma Lorenza, titola-
re dell’agenzia viaggi…Ma quali sono le regole dettate dall’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) per i membri di equipaggio? «Il controllo radiogeno del bagaglio del pilota e delle assistenti di volo, il body scanner, e la presentazione dei documenti ufficiali (Certificato di Membro di Equipaggio) - spiega Antonio Albino, esperto del settore dell’Aviazione Civile, pilota di una nota compagnia aerea che opera da Verona - sono le clausole che permettono agli equipaggi di oltrepassare il valico aeroportuale dopo accurati controlli da parte degli organi predisposti e di salire sull’aereo». Come vademecum per viaggiare in sicurezza è cambiato poco. L’Unione Europea ha adottato regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide e gel che è possibile trasportare. Le regole non pongono limiti alle sostanze liquide che si possono acquistare presso
i negozi situati nelle aree poste oltre ai punti di controllo o a bordo degli aeromobili. Non vi sono limitazioni per i liquidi inseriti nel bagaglio da stiva. Nel bagaglio a mano i liquidi consentiti sono di piccola quantità, contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità di 100 millilitri e dovranno poi essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente, di capacità non superiore ad 1 litro. Possono essere tra-
sportati al di fuori del sacchetto liquidi che devono essere utilizzati durante il viaggio per scopi medici. Per quanto riguarda il bagaglio in stiva ci sono meno problemi, se non quello del peso – che varia in base alla destinazione e alla classe ma di solito non deve superare i 23kg. Ci sono però piccoli trucchi per velocizzare il check-in: basta leggere le condizioni di sicurezza aeroportuale della compagnia con la quale state viaggiando e dello scalo, o il sito dell’Enac e preparare il bagaglio a mano seguendo tutte le istruzioni, non indossare abiti con oggetti metallici, organizzare i dispositivi elettronici in modo da essere facilmente estraibili, così come per soldi e chiavi. Angelica Adami
21 6 La vita oltre il dolore
PESCANTINA / STRADE E SICUREZZA
Nella serata dedicata alla sicurezza e alla guida responsabile, organizzata a Pescantina, si è registrato un piccolo grande evento che ha commosso profondamente il pubblico presente al teatro comunale. Per la prima volta, il maresciallo Nicola Cipriani, comandante della stazione dei carabinieri di Pescantina, ha raccontato le drammatiche ore dell’incidente costato la vita alla figlia Eleonora, morta venerdì 26 settembre 2014, sulla strada di Pol di Pastrengo. «Era mezzanotte e mezza circa – ha esordito il Maresciallo -, quando sono stato avvisato dell’incidente. Arrivato sul posto, non ho riconosciuto la macchina. Nel momento in cui mi sono accorto che era mia figlia, ho visto il braccio penzolare. La chiamavo e non rispondeva. I colleghi cercavano di allontanarmi: allora ho pensato alle volte che ero andato a casa degli altri per annunciare il dramma della morte di un figlio. Ma qui lo scenario era diverso: ero io che dovevo dare la notizia a mia moglie e all’altra mia figlia». Dopo una pausa intensissima, Cipriani ha ripreso il racconto. «Mia figlia quella strada la conosceva bene, però per mille motivi nell’affrontare una curva, la macchina si è capovolta e si è aperta in due. Per migliorare la sicurezza occorre fare uno sforzo e mettere a posto le strade, cercare di capire perché un incidente è successo e migliorare». Un silenzio partecipato si è trasformato in un caldo applauso a testimonianza di quanto il maresciallo Cipriani, che ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria, sia entrato nel cuore di tutta Pescantina. La serata, dedicata alla sicurezza stradale e guida responsabile ha visto la partecipazione della Polizia stradale, dei Vigili del fuoco, del Suem 118 Verona emergenza e l’intervento dei familiari di Verona Strada sicura e degli atleti di handbike del Gsc Giambenini. Il tema della sicurezza stradale è stato esposto con una presentazione interattiva di grande impatto emotivo commentato dall’ispettore della Polizia di Stato, Andrea Scamperle e dal comandante della polizia Stradale Gerolamo Lacquaniti. Molto significative anche le testimonianze di Ivano Da Canal, atleta del Gsc Giambenini, friulano, dal 2003 che è in carrozzina dopo un incidente ed ha trovato nell’handbike nuovi stimoli per vivere, e di Marisa e Annalisa che hanno perso entrambe un figlio in un incidente: Levi nel 2005 a Sommacampagna e Simone a Marzana nel 2012. «La vita cambia – hanno spiegato con pacatezza le due madri - bisogna trasformare la rabbia in un atteggiamento positivo. I nostri ragazzi sono sempre con noi. E anche noi dobbiamo vivere e trovare il coraggio, pur nel dolore, di avere speranza».
Maresciallo Nicola Cipriani
PESCHIERA / SANTUARIO MADONNA DEL FRASSINO Venerdi 18 dicembre presso il santuario della Madonna del Frassino a Peschiera del Garda, sarà organizzata una giornata di preghiera con la partecipazione di Paolo Brosio e con il gruppo di preghiera “I figli della Gospa – I figli di Maria”. Il programma vedrà coinvolta l'Associazione Onlus “Olimpiadi del cuore”che si sta prodigando per sostenere il progetto di Brosio nell'aiutare i bambini di Medjugorje. La serata apirà le porte ai fedeli con il Santo Rosario delle 18.00 meditato da Paolo Brosio attraverso le riflessioni del cardinale Angelo Comastri, Vicario del Papa per la Santa Sede e per la Basilica di San Pietro; seguirà la Santa Messa celebrata da Padre Giovanni Carraro e l'adorazione Eucaristica, entrambe animate dal gruppo musicale “I Figli della Gospa- I Figli di Maria”con l'accompagnamento musicale di violino, chitarra e tastiera. La serata si concluderà presso il ristorante dell'albergo al “Santuario” in piazzale della Madonna del Frassino con prenotazione obbligatoria, con la “cena del cuore”. Per maggiori informazioni: info@olimpiadidelcuore.it 0584.752757 - 338.7428498 Per la prenotazione alla cena: 045.7552244 045.7551266
BUSSOLENGO / IL CONCERTO Straordinario successo per il concerto al santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso, organizzato da Angelo “Richard” Pinali. E’ stato eseguito il “Requiem” di W.A. Mozart a cura dell’insieme corale “Ecclesia nova”, del coro maschile “La Stele”, dell’orchestra Gav Giovani archi veneti Vicenza Brass diretti da Matteo Valbusa. Hanno cantato i solisti Francesca Paola Geretto, soprano; Annapaola Pinna, contralto; Tommaso Rossato, tenore; Alberto Spadarotto, basso. Il capolavoro scritto da Mozart poco prima di morire e considerato il suo testamento ha suscitato nel pubblico intense emozioni sottolineate da un lungo applauso finale. L’insieme corale “Ecclesia Nova” è nato nell’ottobre del 2000 a Bosco Chiesanuova. Il coro La Stele è nato a Roverè Veronese nel 1996. Eccellente l’esecuzione dell’orchestra Gav. Matteo Valbusa, musicista e insegnante veronese che ha fornito una prova direttoriale di grande maturità. L.C.
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
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Depuratore: tassello finale NOGAROLE ROCCA. Un investimento da oltre 3 milioni di euro
E’ stato ufficializzato lo scorso 13 novembre l’ultimo stralcio degli interventi relativi all’impianto di depurazione nel comune di Nogarole Rocca. Un investimento da oltre 3 milioni di euro. Alla presentazione erano presenti i membri del Consiglio di amministrazione di Acque Veronesi, Niko Cordioli e Paola Briani, oltre al sindaco di Nogarole, Paolo Tovo. Il nuovo impianto, situato a sud della zona artigianale industriale di Nogarole Rocca, è al confine con il fosso Gamandone. Il depuratore, già collaudato poche settimane fa, ha una potenzialità che permetterà di servire fino a 4000 abitanti (successivamente ampliabili a 8.000). Al fine di collettare i reflui provenienti dal centro del capoluogo, è stato realizzato un impianto di sollevamento in via Roma che, tramite una tubazione lunga 875 metri, invia i liquami nella fognatura a gravità di via Molinare. Sono stati realizzati inoltre 412 metri di condotte fognarie nelle vie Malaspina e Torre Storta, entrambe confluenti nel nuovo impianto di sollevamento di via Malaspina (sono stati appositamente predisposti 15 allacci per collegare gli edifici già esistenti). Un aspetto importante della nuova infrastruttura è rappresentato dal collegamento con il vecchio depuratore comunale che, in un recente passato, aveva mostrato problemi di inadeguatezza e sottodimensionamento (ora è stato dismesso). Collegamento reso possibile grazie alla costruzione di due impianti di sollevamento telecontrollati in via Santa Chiara che, tramite una condotta lunga 683 metri, servirà anche la futura lottizza-
zione denominata "Porta della città". Il nuovo depuratore riceve i reflui civili prodotti nei centri abitati di Nogarole e Pradelle ed i reflui industriali prodotti dalla ZAI. Con l'attivazione dell'impianto è stata inoltre dismessa la fossa Imhoff sita in via Roma che serviva il centro del capoluogo di Nogarole Rocca. Un investimento quindi che riveste un duplice importante aspetto: economico, in considerazione della ragguardevole cifra investita, soprattutto in un periodo di crisi che attanaglia le aziende e le pubbliche amministrazioni e ambientale: verrà infatti da oggi garantito un servizio migliore, con notevoli benefici per il territorio e per la collettività. «Un impianto moderno, che assicura un servizio sempre più accurato a beneficio di migliaia di cittadini - ha commentato il presidente di Acque Veronesi, Niko Cordioli - E' stato infatti incrementato il rendimento depurativo della qualità delle acque immesse nell'ecosistema. I processi di smaltimento costituiscono l'ultimo anello della catena di un sistema di convivenza uomo-ambiente in tema di acqua. La nostra società gestisce infatti 67 impianti di trattamento in tutta la provincia di Verona e dedica a questo aspetto particolare attenzione. Grazie all'esperienza maturata - ha concluso Cordioli - saremo in grado di garantire anche in questo impianto un elevato standard di qualità, sia tramite gli alti rendimenti (oltre il 95% di rimozione degli inquinanti biologici) sia, per mezzo del sistema di disinfezioni UV che garantisce l'abbattimento dei parametri batteriologici».
CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE
Premio “Federica” Le parole della vita
Dicembre 2015
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ONCOLOGIA. Stefania Gori (ospedale Sacro Cuore) è la prima donna al comando dell’AIOM
Premio Letterario “Federica”- Le parole della vita: questo il nome della prima edizione 2016 di un concorso, indetto da AIOM Fondazione, dedicato a Federica, simbolo di tutti i pazienti oncologici che durante la malattia oncologica continuano a vivere e progettare la loro vita. Questo premio mira a incentivare e valorizzare la magia delle parole di molti pazienti che hanno o hanno avuto a che fare con la malattia oncologica, ma anche dei familiari di pazienti oncologici o di operatori professionali del settore oncologico. Scrivere permette di dar voce alla propria dimensione intima, alle conquiste che molti pazienti sono riusciti a raggiungere, e al valore che hanno attribuito al vivere ogni giorno al meglio. La partecipazione al concorso è totalmente gratuita ed è aperta a tutti i cittadini italiani e non che hanno o hanno vissuto la condizione di paziente oncologico, di familiare di paziente oncologico o di operatore professionale nel settore oncologico. Ogni testo presentato dovrà appartenere al genere della narrativa
(romanzo, racconto, testimonianza, diario, fiaba) o della poesia (per informazioni: www.fondazioneaiom.it/premioletterariofederica, www.aiom.it). Le produzioni letterarie saranno esaminate da una giuria appositamente nominata e coordinata dalla Fondazione AIOM, e sarà composta da collaboratori ed esponenti del mondo culturale e dei media. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno 21 maggio 2016 a Verona, presso il Palazzo della GranGuardia.
Il Premio Letterario “Federica” – Le parole della vita è nato da un’idea della dottoressa Stefania Gori, Direttore dal 2013 dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Don Calabria-Sacro Cuore di Negrar. Stefania Gori durante il Congresso nazionale degli oncologi conclusosi il 25 ottobre 2015 a Roma è stata eletta nuovo presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), la più importante e rappresentativa Società scientifica dell'oncologia italiana, che raggruppa oltre il 95% dei medici che si occupano di questa
disciplina. Ancora per due anni ai vertici della Società Scientifica, nata nel 1973, rimarrà Carmine Pinto, in seguito Stefania Gori sarà la prima Donna al timone dell’Associazione. La dottoressa Gori, dopo aver lavorato nell’Oncologia medica di Perugia, dirige dal 2013 il Dipartimento oncologico della struttura sanitaria veronese. Dal 2007 è membro del Consiglio direttivo nazionale Aiom dove ha ricoperto tutte le cariche istituzionali, da consigliere a tesoriere fino a segretario.
Dottoressa Gori, un commento a seguito di questa sua nuova nomina. «AIOM oggi è una società solida e dinamica, ed è il frutto di 42 anni di lavoro, senza protagonismi. Sarò la presidente di tutti gli oncologi italiani, con i quali mi terrò in stretto contatto per raccogliere suggerimenti e dare risposte concrete ai loro bisogni e a quelli dei nostri pazienti. Per raggiungere questi obiettivi è necessario che AIOM punti sempre più alla formazione e all'aggiornamento dei giovani medici e mantenga una colla-
borazione con le Istituzioni, con le associazioni dei pazienti, con le altre Società scientifiche italiane ed internazionali. Sono convinta infatti che AIOM rivesta un ruolo fondamentale per favorire il progresso delle conoscenze e lo scambio delle esperienze, indispensabili per rendere sempre più efficace la lotta al cancro (ogni anno si registrano 363.000 nuovi casi di tumore in Italia e oltre tre milioni di persone vivono oggi con questa malattia, quasi 238mila in Veneto ndr) ». Lei sarà la prima donna al timone di AIOM. Cosa significa essere donna e medico al giorno d’oggi? «Essere donna e medico oggi "significa" lavorare in un ambiente che fino a pochi anni fa era molto maschile sia come mentalità sia come numeri. Un ambiente che oggi è cambiato: nel 2015 in AIOM le donne oncologhe hanno superato numericamente i colleghi uomini, semplicemente perché nei decenni scorsi è aumentato il numero di studentesse che si sono iscritte al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Questo
Stefania Gori
significa tuttavia nuove modalità relazionali, complementarietà tra i modelli lavorativi maschili e femminili: ne scaturirà sicuramente un beneficio per l’oncologia medica italiana». Ci parli del suo lavoro: quale supporto viene oggi offerto ad una donna che affronta e ha affrontato una malattia oncologica? «Una donna, o un uomo, quando si ammalano di tumore devono affrontare un percorso di malattia con problematiche fisiche, psicologiche, lavorative, affettive... legate alle peculiarità individuali: non vedo differenza sostanziale tra uomo e donna. Il sostegno offerto ai nostri pazienti può essere di tipo psicologico, religioso, di informazione relativamente ai loro diritti in ambito sanitario e lavorativo. Le associazioni di volontariato possono inoltre contribuire a supportare le pazienti con particolari esigenze (come ad esempio fornire gratuitamente parrucche alle donne che in seguito ai trattamenti chemioterapici dovranno affrontare il problema dell’alopecia)». Ci sono tecniche innovative
nell’ambito dell’oncologia italiana per rallentare il corso della malattia? «Certamente. In alcune forme tumorali metastatiche oggi è possibile rallentare il decorso della malattia ed arrivare a molti, molti anni di vita: cosa impensabile fino ad un decennio fa. Questo è il frutto della ricerca oncologica e della conoscenza relativa alle caratteristiche biomolecolari di ogni forma tumorale che ci hanno permesso di capire quali "bersagli" bloccare con i nuovi farmaci intelligenti per rallentare od arrestare la progressione della patologia. Ma anche i progressi che sono stati compiuti a livello tecnologico (in radiologia, in medicina nucleare con l'avvento della PET, in chirurgia con l'uso sempre più diffuso degli approcci laparoscopici e robotici) hanno contribuito a migliorare la sopravvivenza dei pazienti oncologici negli ultimi venti anni nel nostro Paese. Diagnosi di forme più precoci di malattie, diagnosi biopatologiche più accurate, trattamenti migliori: tutto ciò ha portato ai successi che vediamo». Silvia Accordini
L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Bussolengo
Opere pubbliche: l’agenda è nutrita
Dicembre 2015
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PROGRAMMI. L’assessore Fontana spiega il piano di lavoro. In primis, asfaltature e marciapiedi
Servizi di
Lino Cattabianchi
E’ nutrito il programma dei lavori pubblici nel neo assessore Cristiano Fontana. «Abbiamo affidato l’esecuzione di lavori di asfaltatura per un importo contrattuale di 454mila euro – spiega Fontana -. Gli interventi interesseranno parte delle vie Gardesana, Scaligeri, Pastrengo, 1° Maggio, strada per San Vito, per Arcè e completamente via Lazio e via Piorta. Nel 2016 si stanzieranno altri 600mila euro, di cui una parte sarà impiegata per la sistemazione di alcuni marciapiedi e parte per le asfaltature delle vie Piemonte, Molise, Risorgimento, Tagliamento, Murici, Colombara, Brigaldola e strada del Casson. Si parla, invece, di rifacimento e ridefinizione per la via Verona, nel tratto compreso tra via San Rocco e via Gardesana e per viale Foro Boario. Tali interventi previsti nel piano opere triennale delle 2016/2018, trovano collocazione già nel 2016 per un
importo rispettivamente di 500mila e 250mila euro». Un’ulteriore opera è inserita nella programmazione 2016. «Si tratta - continua Fontana - intervento di riqualificazione del piazzale Vittorio Veneto, il cui costo complessivo è di 550mila euro, compresa la rotatoria tra le vie Pascoli e Borgolecco e piazzale Vittorio Veneto. La progettazione di tutte le opere è a cura dell’Ufficio tecnico comunale». Sempre l’Ufficio tecnico comunale progetterà l’opera di adeguamento dell’impianto di pubblica illuminazione con rifacimento dei marciapiedi del
quartiere Val di Sole per un preventivato di 174.900 euro. Infine, le opere programmate nel prossimo anno riguarderanno i lavori di ampliamento fino a due sezioni della scuola materna “Il Fiore” di San Vito al Mantico e la messa in sicurezza delle barriere del ponte sul fiume Adige in località Molini, in quota parte con il Comune di Pescantina. «Altre opere di minor importo che non trovano inserimento nel Piano di programmazione – precisa l’assessore -, riguarderanno gli impianti d’illuminazione nel quartiere di Cà Filippi e
nella località Corno e un intervento di sistemazione esterna di Villa Spinola. E’ in corso di progettazione il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche». Altri due interventi riguardano la sicurezza delle scuole. E’ terminata la prima fase per l’ottenimento dei certificati di prevenzione incendi nelle scuole di via Citella, San Vito, Bacilieri, della scuola media e degli impianti sportivi. Ora bisogna mettere in atto una serie d’interventi prima di depositare le istanze al Comando dei Vigili del fuoco. Conclude Fontana: «Obiettivi primari sono la sicurezza di tutte le nostre scuole, ma anche progetti per renderle più accoglienti e tecnologicamente al passo con i tempi. Infine è in fase di definizione l’affidamento dell’incarico per il servizio di redazione di analisi tecnica sull’edificio comunale di Piazza XXVI Aprile, per individuare le priorità d’intervento su pavimenti in vinil amianto e di carattere preventivo sulla struttura».
OSPEDALE ORLANDI E ULSS22. Giocattoli in dono per i bambini
I giovani del distretto Leo 108 Ta1 hanno consegnato al direttore sanitario Luigi Bertinato e alla direttrice dell’ospedale, Denise Signorelli, giocattoli per i bambini del reparto di pediatria dell’Ospedale Orlandi di Bussolengo e per quelli del Distretto dell’Ulss 22 che aspettano il loro turno per le vaccinazioni. Il presidente distrettuale Alberto Tiziani, Elisa Chemello, coordinatrice distrettuale del progetto e il past president Alessandro Borselli, hanno raccolto in questo modo il frutto di un lungo lavoro sul territorio per raccogliere i fondi “da donare agli altri che sono in un momento di difficoltà”. L’iniziativa si ricollega al tema nazionale triennale “Leo for children”. «In particolare – spiega Tiziani -, i Leo Club italiani, che contano quasi 4mila soci, negli ultimi tre anni si sono impegnati nel promuovere, attraverso la proposta di pandori natalizi e colombe pasquali in centinaia di piazze, una raccolta fondi con il fine di sostenere i bambini e le mamme in un momento di difficoltà, apportando un sensibile miglioramento alla loro qualità di vita durante il periodo di permanenza ospedaliera. Perciò abbiamo pensato di migliorare le sale ricreative dei reparti di pediatria delle strutture ospedaliere presenti sul territorio. Il Distretto Leo 108 Ta1 che raggruppa 10 club nelle province di Trento, Verona e Vicenza, ha già contribuito ad allestire una sala del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Santorso di Vicenza e si sta impegnando per fare lo stesso con altre strutture. Oggi è la volta di Bussolengo». Tra i regali un castello con lo scivolo, una cucina, due passeggini, una televisione e tanti giochi. «Ringraziamo il Leo club per la sensibilità e l’attenzione nei confronti dei servizi dell’Ulss 22 – hanno risposto il dottor Bertinato e la dott.ssa Signorelli -. I doni verranno utilizzati negli spazi dedicati ai bambini in ospedale, al Distretto e negli spazi territoriali dell’area materno - infantile. In questa occasione le strutture per il gioco sono state installate nella zona delle vaccinazioni del Distretto e tutto ciò servirà a calmare le paure dei bambini in questi momenti. Troveranno posto anche nella sala d’attesa del Pronto Soccorso dedicato ai piccoli. Tutto ciò si collega ad un’attenzione particolare che l’Ulss 22 dedica costantemente al tema pediatrico, con oltre 900 parti all’anno». «Darsi da fare per gli altri dona a noi tutti una grande soddisfazione» - ha risposto il presidente Tiziani.
CONSIGLIO COMUNALE
E’ stato adottato dal Consiglio Comunale il Codice etico per la buona politica, un documento predisposto dall’associazione “Avviso pubblico”. «E’ un codice etico - comportamentale destinato agli enti e agli amministratori locali che intendono rafforzare la trasparenza e la legalità nella Pubblica Amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa» ha spiegato il sindaco Paola Boscaini. La “Carta di avviso pubblico” è un codice che fornisce alcune precise indicazioni agli amministratori locali su una serie di questioni specifiche, tra le quali la trasparenza, il conflitto d’interessi, il finanziamento dell’attività politica, le nomine in enti e società pubbliche e i rapporti con l’autorità giudiziaria. «Può essere considerata un valido tentativo di formulazione di una politica anticorruzione proveniente dal basso – ha continuato il Sindaco -, il tentativo di rispondere ad un bisogno espresso da diversi amministratori locali di dotarsi di uno strumento che rafforzi il rispetto dei dettami costituzionali della diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità. Il diritto al lavoro, all’istruzione, alla sicurezza, alla giustizia non potranno essere goduti da nessuno se non si sconfigge l’illegalità organizzata. In questa battaglia, in prima fila, vi sono i corpi dello Stato, impegnati nell’azione di repressione. Ma al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata gran parte della società civile, giovani, uomini e donne, associazioni del volontariato laico e cattolico. Un vasto variegato mondo dell’impegno civile che chiama le istituzione, di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all’azione di contrasto alla criminalità». «Il documento è già stato adottato in altri comuni – ha aggiunto Giovanni Amantina - ed è passato in commissione regolamenti, dove si è registrata una votazione non unanime».
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
CRONACHE di Pescantina
Marcia di protesta: reazioni e repliche
DISCARICA. All’iniziativa contro il progetto di bonifica ha partecipato l’intera opposizione consiliare
Servizi di
Lino Cattabianchi
E’ stata massiccia l’adesione del M5S alla marcia contro il progetto della discarica alla quale ha partecipato in blocco tutta l’opposizione consiliare che ha poi ricevuto dagli esponenti del Movimento Ambiente & Vita le firme dei cittadini per il referendum popolare. A guidare la pattuglia Francesca Businarolo, cittadina di Pescantina. «Ci siamo trovati –spiega - per ribadire la nostra contrarietà ad un progetto di bonifica che è tutto tranne che una bonifica, ma la realizzazione di una nuova discarica, destinata ad ospitare migliaia di metri cubi di rifiuti e a restare aperta per trent’anni. Il progetto depositato in Regione e che l'Amministrazione comunale sta portando avanti è molto dubbio sotto il profilo scientifico. Molte incertezze e una sola una sicurezza: il progetto è dannoso per la salute dei cittadini. Si tratta di una discarica che prevede, solo per i rifiuti, un traffico di 45 camion al giorno, ma che saranno molti più, senza contare il trasporto del percolato».
«Il progetto cozza contro il principio del “chi inquina paga” - ribadisce il consigliere regionale Manuel Brusco - e alla fine pagheranno solo i cittadini. Non si può mascherare la bonifica con un progetto di ampliamento che va contro il Piano regionale del 2015 in base al quale non si possono realizzare nuove discariche, ma chiudere quelle esistenti». Precisano la consigliera comunale di Bussolengo, Barbara Setti e Massimo di Leo, di San Pietro in Cariano: «Abbiamo voluto esserci, pur non essendo sul nostro territorio. Oltre ai problemi ambien-
tali che non rimangono nei confini dei Comuni, la discarica presenta problemi sociali relativi alla salute dei cittadini. Nei nostri Comuni abbiamo già protocollato una mozione per chiedere di valutare piani alternativi a questo progetto». Conclude Fabio Donatelli, consigliere comunale di Pescantina: «La gestione e la soluzione del problema discarica di Ca’ Filissine deve diventare l’esempio nazionale della convivenza e del successo dei rapporti tra cittadini e Amministrazione pubblica. Non come è successo alla marcia di sabato scorso che gli
amministratori non si sono presentati davanti alla gente». Su questo aspetto insistono le opposizioni. «Gli amministratori avrebbero dovuto saper cogliere le paure dei cittadini – sottolinea Davide Pedrotti della Lega Nord -, specialmente davanti ad un problema così importante come la discarica. Si poteva benissimo abbassare il capo ed uscire davanti al municipio per ricevere le oltre 4mila firme raccolte per contrastare il progetto approvato dalla giunta Cadura». Conclude Manuel Fornaser di Forza Italia: «Sono rimasto allibito dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Lorenzo Mascanzoni, che non è uscito a ritirare le firme. Nel momento in cui ci siamo presentati per consegnare le firme in sala Giunta, Mascanzoni ci ha riferito che il luogo istituzionale dove lui si sente amministratore è la struttura comunale, mentre fuori diventa un libero cittadino. Esternazione che non condivido affatto perché ritengo che un buon politico debba stare tra la gente per trasferire nel Palazzo i problemi che ha recepito nel paese».
10 ACAT ADIGE LESSINIA Venti candeline sulla torta
L'Acat, (Associazione club alcologici territoriali, ndr.) Adige Lessinia ha celebrato il ventennale della fondazione. «I Cat (club alcologici territoriali, ndr) sono nati in Valpolicella nel 1989 – spiega il presidente, dottor Paolo Scarpolini - e nei primi anni ‘90 hanno avuto una rapida crescita e diffusione nelle nostre comunità. Nel 1995 è nata così l'esigenza di costituire una associazione di volontariato, l’Acat Adige Lessinia, con il compito di supportare i club nelle molteplici attività previste dalla metodologia Hudolin per l'approccio ai problemi alcol correlati: la formazione e l'aggiornamento delle famiglie e dei “servitori insegnanti” che frequentano i Cat e il sostegno alle relazioni con le istituzioni pubbliche e private e con i referenti delle comunità locali. In questi anni –continua il presidente Scarpolini - centinaia di famiglie delle nostre comunità hanno avuto l'opportunità, attraverso la frequenza dei Cat, di affrontare e spesso risolvere i loro problemi nati da consuetudini fortemente radicate e diffuse nei nostri territori, come quella del consumo di bevande alcoliche. Tutto ciò è potuto avvenire perché la comunità stessa ha attivato dal proprio interno, attraverso persone sensibili e sensibilizzate, le risorse per prendersi cura di se stessa e migliorare il proprio livello di salute e benessere personale, famigliare e sociale, iniziando così un profondo cambiamento della cultura sanitaria». Per contatti e informazioni: email acatadigelessinia@gmail.com.
L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Pescantina
Il 25° compleanno è portato in scena
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LA COOPERATIVA SOCIALE. Filo Continuo ha realizzato uno spettacolo teatrale per festeggiare
Servizi di
Lino Cattabianchi
La cooperativa sociale Filo continuo onlus ha concluso le celebrazioni per il 25° con il nuovo spettacolo intitolato proprio “25”, andato in scena al teatro comunale “Bianchi”. Lo spettacolo è realizzato dal laboratorio teatrale condotto da Samuele Tani al quale partecipano operatori e ospiti dei centri diurni per persone con disabilità adulte, gestiti dalla Filo continuo. «Sul palco – spiega Tani -, gli attori, attraverso il loro movimento, hanno ripercorso lo sviluppo della cooperativa e di come la sua vocazione ha fortemente influenzato il territorio circostante, offrendo risposte e fatti tangibili. Il nostro vicino passato non va dimenticato, e abbiamo voluto rendere omaggio a tutti coloro, che in questi venticinque anni hanno lavorato e collaborato a rendere ciò che la Filo continuo è oggi». «Il nostro presente – sottolinea il
presidente Marco Sartori - è costituito da sfide su grandi temi e nuovi disagi, che possono essere affrontati in diversi modi. Ma solo con un’azione continua, costante, collettiva è possibile ottenere risultati apprezzabili. Il nostro futuro è fatto da persone, che credono che non dobbiamo fermare questa evoluzione e continuano a sostenere questa opportunità con professionalità e sensibilità. Attraverso il teatro persone disabili e non, hanno danzato e recitato, affrontando momenti e fatti
che hanno segnato, in positivo ed in negativo, l'esperienza della disabilità, da come all'inizio veniva nascosta a come ora sia possibile parlare di inclusione sociale». Conclude il presidente: «Le difficoltà di una persona con disabilità si affrontano soprattutto con proposte di inclusione sociale che passano attraverso una presa di coscienza della possibilità e capacità di realizzare se stessi, con le proprie abilità e risorse, per attivare processi di cittadinanza piena. Il teatro ha dato
COMUNE. Quarella esce dalla maggioranza
Il consigliere comunale Davide Quarella è uscito dalla maggioranza consiliare di Pescantina. Eletto per la prima volta in Consiglio comunale con 169 voti per la lista civica "Laboratorio per Pescantina", ha riconsegnato i propri incarichi. Alla base di questa scelta una “evidente incompatibilità” con le decisioni assunte dal Sindaco, riguardanti i propri incarichi relativi alla società partecipata Pescantina servizi e alle Attività produttive. «Il mio dissenso – spiega Quarella - riguarda gran parte delle decisioni amministrative assunte nel corso di questo mandato. Ho ricevuto i voti su un programma più volte calpestato dall'attuale Amministrazione Cadura. Mi riferisco in particolare alle scelte sulla discarica e in materia di tassazione, ma anche ad alcuni provvedimenti assunti in merito alla struttura organizzativa del Comune. Invito quindi tutti i miei colleghi della maggioranza a rileggere il programma elettorale con molta attenzione per vedere così quanti punti da noi elencati siano stati omessi o cambiati, senza alcun confronto con gli elettori». Una scelta quella di Quarella non dettata da motivi di carriera personale. «Voglio da subito sgomberare il campo – precisa il consigliere - da possibili attacchi alla mia persona che tenderebbero a motivare questa scelta con la mancata nomina in Giunta. Non ho mai chiesto nulla per me, anche se le preferenze ottenute avrebbero potuto suggerirlo. La mia decisione deriva esclusivamente dal vedere una sempre maggiore discordanza tra la decisioni dell’amministrazione ed il programma presentato in campagna elettorale». «Ringrazio tutti gli impiegati comunali – continua il consigliere - con cui, in questo breve tragitto, ho avuto il piacere di collaborare. Il mio ringraziamento va inoltre agli impiegati di Pescantina servizi per l'ottimo lavoro svolto. Credo che l'unica via per governare in questo momento sia la più ampia partecipazione al progetto paese, che dovrebbe passare dal coinvolgimento e dal dialogo con tutte le forze sociali e politiche del territorio. In mancanza di tutto ciò ritengo che si possa fare poca strada». Quarella nell’ultimo Consiglio ha annunciato l’uscita dal “Laboratorio” con cui si è collocato in posizione critica nei confronti della maggioranza. Conclude il consigliere: «Questo nuovo progetto è aperto a tutti coloro che hanno a cuore il bene di Pescantina e dei suoi cittadini. D’ora in poi la mia attività politica sarà orientata a vigilare sull’operato dell’Amministrazione Cadura: il mio voto favorevole sarà espresso solo sui provvedimenti condivisi».
BALCONI / GRUPPO AGRICOLTORI Il Gruppo agricoltori di Balconi in collaborazione con la parrocchia ed il Circolo Noi San Pietro Martire, ha celebrato la tradizionale “Festa di ringraziamento”, annuale occasione proposta per festeggiare l’annata agricola. Questa ricorrenza è diventata nel tempo un’occasione d’incontro e di aggregazione non solo per gli agricoltori, ma anche per altre realtà che operano con generosità, come i volontari, all’interno della parrocchia di Balconi o nel territorio. Durante la messa solennizzata dalla corale “Voci dell’Adige”, c’è stata, da parte degli agricoltori, l’offerta dei doni della terra che sono stati poi portati alle suore di clausura e alle famiglie in difficoltà. Dopo la messa si è svolta la benedizione dei trattori, dei mezzi di trasporto e delle automobili.
un notevole contributo a questo processo e ed ha permesso di ridurre o annullare ogni barriera e ogni distanza». La serata ha avuto un notevole successo di pubblico. Il sindaco Luigi Cadura nel suo saluto ha sottolineato come Filo continuo sia parte integrante di Pescantina e come la comunità civile non possa essere pensata senza la Filo continuo e ha invitato la cooperativa ad essere ancora più attiva nel proporre momenti di aggregazione e di inclusione sociale.
SAN VINCENZO / 60 PASTI DISTRIBUITI AL GIORNO La San Vincenzo di Pescantina distribuisce sul territorio comunale in media 60 pasti caldi al giorno. E ha lanciato una raccolta fondi finalizzata all’acquisto di un Doblò del costo di 5mila euro. La prima “adunata” convocata dal dinamico presidente Luciano Gaburro ha riscosso un successo oltre le previsioni. Ma la cifra, nonostante le numerose adesioni, non è stata ancora raggiunta e per questo è possibile fare una donazione sul conto corrente intestato a Società di San Vincenzo, Banca Unicredit agenzia di Pescantina, Iban It 52 H 02008 59650 00010211538. «Tutto nasce – spiega il presidente Gaburro - dall’incarico che abbiamo ricevuto dal comune di Pescantina di ritirare i pasti che i bambini delle scuole elementari e dell’infanzia non richiedono. Il servizio è iniziato dal 21 settembre 2015 e terminerà il 30 giugno 2016. I pasti vengono distribuiti alle famiglie in difficoltà del territorio di Pescantina. La distribuzione viene fatta al deposito alimentare di via Ponte a Pescantina, dietro il Circolo Anziani, dalle 17.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì». Sono i volontari a curare la distribuzione dei pasti. «Un volontario – continua Gaburro - provvede al ritiro dei pasti presso le scuole e al trasporto del cibo nelle casse termiche. Poi tre volontari a turno, al deposito, provvedono alla distribuzione dei pasti ed al lavaggio e pulizia dei contenitori. I pasti serviti sono in media 60 al giorno». Da qui la necessità di un mezzo per la distribuzione. «Al momento – precisa Gaburro - i volontari addetti alla raccolta delle casse termiche usano un mezzo privato e perciò si rende necessario l’acquisto di un mezzo di trasporto che la San Vincenzo utilizzerà anche per altri servizi come, ad esempio, il ritiro di frutta e verdura dal Banco Alimentare di Verona. La vettura individuata è un Doblò usato, a metano del costo di 5 mila euro. Può essere un impegno solidale per l’imminente Natale». La Conferenza San Vincenzo di Pescantina è uno degli storici gruppi di volontariato di Pescantina: opera infatti da oltre 70 anni e mette in atto varie iniziative per alleviare lo stato di necessità di singoli o gruppi famigliari. E’ composta da 25 soci e da più di 30 collaboratori. Attualmente dà sostegno continuativo a 52 nuclei famigliari, composti da 158 persone ed offre aiuto anche per le necessità più urenti. «Negli ultimi tempi, con l’aggravarsi della crisi economica si è rilevato un crescente numero di situazioni di bisogno – conclude il presidente Gaburro -. L’aiuto alle famiglie avviene con consegna di un pacco alimentare, il primo sabato del mese, con gli alimenti forniti dal Banco Alimentare di Verona, integrati con l’acquisto o la raccolta di generi alimentari procurati presso i supermercati del territorio».
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
CRONACHE di Pastrengo
Annuncio shock Varolo si dimette
IL SINDACO LASCIA. Il primo cittadino: «Non sono riuscito a trasmettere quello che volevo»
Servizi di
Claudio Gasparini
Come un fulmine a ciel sereno Alberto Varolo, Sindaco di Pastrengo, al termine della seduta del Consiglio Comunale del 30 novembre scorso, ha annunciato l’intenzione di dare le proprie dimissioni. «Con enorme dispiacere, il 7 dicembre 2015 ho formalizzato le mie dimissioni da Sindaco della Città di Pastrengo». Dopo l’annuncio inatteso l’ormai exPrimo Cittadino di Pastrengo ha messo per iscritto la propria decisione di lasciare l’incarico. «Mi assumo ogni responsabilità di questa scelta – ha affermato Varolo -. Voglio ringraziarvi tutti, la mia squadra con la quale ho iniziato questo viaggio e voi amici qui presenti. Ringrazio soprattutto il ragioniere comunale Mauro Antonelli che per me è stato come un fratello». Non è facile per Alberto Varolo spiegare le sensazioni e le emozioni che in
Alberto Varolo
questi momenti ha vissuto. «Spesso avvertivo quel senso di impotenza, di frustrazione con le quali dovevo convivere quotidianamente» riferendosi alla delicata crisi economica, mancanza di un segretario comunale effettivo, carenza di personale, ristrettezze di bilancio. «Lo spirito di corpo, di gruppo e di servizio che avevo cercato di trasmettere alla mia squa-
dra per portare avanti un programma ambizioso per la nostra comunità, pian piano sono venuti meno». I primi segnali che qualcosa si era incrinato all’interno della Maggioranza sono state le dimissioni in ottobre dell’assessore Ivan Realdi e la successiva rimessa degli incarichi dei consiglieri Francesco Pietropoli e Marina Provolo. «Non sono riuscito a trasmettere a tutti quel messaggio di inclusione e coinvolgimento. Quindi, il buon senso mi dice che dovevo dimettermi. Ho dato quasi due anni di vita alla mia Pastrengo in modo totale, onestamente, sacrificando la mia famiglia, i miei affetti personali. L’ho fatto consapevolmente, perché era un dovere verso la mia comunità. Sapevo di avere assunto un impegno difficile ma ero contento di farlo. Ho esercitato il mio mandato con umiltà, nel rispetto di tutti». Un mandato che è durato pochi mesi durante i quali «alcune sfide sono
IL CONCORSO “UN POSTER PER LA PACE”
Al concorso “Un poster della pace” indetto dal Lions Internazionale e curato dal Lions Club di Peschiera, ha aderito anche la 3D dell’istituto Comprensivo di Pastrengo. Gli studenti guidati dall’insegnate di disegno Milena Franciosi, hanno presentato 18 disegni. Dopo una prima scrematura i disegni sono stati esposti al giudizio dei soci Lions nella serata del 12 novembre. Per Pastrengo sono stati selezionati per l’avanzamento a livello distrettuale i disegni di Roko Cukusic e di Giulia Brentegani. Roko Cukusic ha disegnato due neonati di diversa colorazione, che non hanno difficoltà a “dialogare” con il succhiotto in bocca, mentre Giulia Brentegani ha ripreso la tematica della canzone “…mettete dei fiori nei vostri cannoni”. Entrambi i disegni hanno centrato il tema di quest’anno che aveva per titolo “Condividi la pace”. A.M.
state vinte: ho cercato di amministrare con rigore, cercando di riorganizzare la macchina burocratica, ho cercato di far sentire le istituzioni più vicine alla gente, ho incontrato politici, cittadini, imprenditori, i ragazzi, gli studenti, provando a confrontarmi con loro». Varolo non manca di ringraziare «quanti, dipendenti, assessori, consiglieri, mi hanno supportato nel cercare di realizzare il mio programma politico amministrativo. Grazie a quei componenti della mia lista che non hanno fatto prevalere l’egoismo personale e politico. Ai miei amati concittadini va il più sincero dei saluti e le scuse più sentite. Ma soprattutto, chiedo scusa a quelle persone, che, avendo solo noi come riferimento, non sono mai state ascoltate». Le dimissioni del Sindaco sono regolate dall’articolo 53 della legge 267/2000 (Tuel). Le dimissioni presentate da Varolo diventano efficaci e irrevocabili dopo 20 giorni dalla loro presentazione. Trascorso questo periodo comincia la procedura di scioglimento del consiglio comunale. Il procedimento di scioglimento è completato, entro 90 giorni, da un decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’interno. Entro questi tre mesi, il prefetto di Verona deve indicare un commissario straordinario. Un decreto del Presidente della Repubblica deve ratificare la scelta. Il commissario ha il compito di amministrare il comune fino all’elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco, da tenersi nel primo turno elettorale utile previsto dalla legge. Bruno Gardin
12 Manifestazioni per il Natale FESTIVITÀ
Il Presepio di Marcello Sartori
L’avvio ufficiale delle manifestazioni natalizie a Pastrengo predisposte dalla Pro Loco con il Comune e le Associazioni, si è avuta l’8 dicembre con il grande presepio artistico di Marcello Sartori in piazza Municipio. Attorno gli alberi sono illuminati e creano così un suggestivo fondale a ridosso del monumento. Altri presepi pubblici all’aperto sono visibili nei giardini di Piovezzano e a Pol di fronte al Santuario. E’ già in corso per tutto dicembre l’iniziativa del Presepio in famiglia, sul posto di lavoro e nelle scuole, che avrà il suo epilogo domenica 10 gennaio alle ore 17 con le premiazioni in Sala Leardini a Piovezzano. I fotografi Pro Loco passeranno tra Natale e Capodanno di casa in casa, riprendendo i presepi segnalati in concorso, che poi la giuria esaminerà. La vigilia di Natale, dopo la Messa serale verso le 23, grande ritrovo in piazza Municipio davanti al presepio per un caloroso scambio degli auguri. Vin brulè e i dolci
della tradizione con Babbo Natale, presente in piazza, daranno alla serata un tocco di colore anche in versione folkloristica. Ma l’evento di maggior portata, anche turistica, è il Falò della Befana a Forte Degenfeld, del 6 gennaio giunto ormai al settimo anno. L’evento si sviluppa su due tempi: primo appuntamento alle ore 18 con il raduno del pubblico in piazza Chiesa di Piovezzano, accolti dallo scampanio dei maestri campanari. Sulla piazza è previsto un punto ristoro con vin brulè e dolci natalizi. Per la gioia degli occhi di grandi e piccini ci sarà grande animazione a sorpresa di personaggi e spiritelli della mitologia nordica, accompagnati dai giochi di fuoco e dal clown con i palloncini colorati per i bambini. Alle 18,45 in corteo con le fiaccole, ci si avvia tutti assieme guidati dai tamburi, verso Forte Degenfeld dove sotto le mura, lo spettacolo continua con l’accensione alle 19 del falò. Albino Monauni
TRICOLORE / 4 E 8 NOVEMBRE
Il tricolore è stato issato per la prima volta a Pastrengo nel giorno del 4 novembre, Festa delle Forze Armate, con replica domenica 8 novembre nell’occasione della Festa di commemorazione per i Combattenti e reduci del Comune di Pastrengo. Il “palo di Venezia” era parte integrante della ristrutturazione della piazza Carlo Alberto, avvenuta qualche anno fa ed era arredo vincolante per il contributo elargito dalla Regione Veneto, che, con l’imposizione del “palo”, ricorda la Venezia marinara del suo glorioso passato. Le Associazioni d’Arma del Comune di Pastrengo hanno pensato bene, in accordo con il Comune, di utilizzarlo come pennone porta bandiera, di cui la piazza era sprovvista. Il gruppo Alpini di Piovezzano si è preso l’incarico di attrezzarlo con cordino d’acciaio a saliscendi come portabandiera. A.M.
NATALE
2015 Auguri Auguri Auguri Auguri
Bussolengo. Auguri del Sindaco... Cari concittadini, in occasione delle Feste di fine anno giungano a voi e alle vostre famiglie i miei più sinceri auguri di salute, prosperità e felicità per la riuscita di tutti i vostri progetti personali e professionali. L’alba del Nuovo Anno, è anche l’occasione per tracciare un bilancio di quello che l’Amministrazione ha potuto e saputo fare per guardare al futuro con maggiore fiducia. Per il nostro Comune si profilano all’orizzonte scelte che in breve tempo potrebbero risanare i nostri bilanci e permetterci di liberare risorse economiche per avviare nuovi progetti. Un plauso va alle “forze vive” di Bussolengo che con il loro dinamismo contribuiscono in maniera determinante a fare grande la nostra cittadina. Mi riferisco a tutti i Gruppi associativi, sportivi, sociali, artistici ed economici che sono il vero motore della nostra crescita e grande motivo di orgoglio per la nostra terra. Infine, senza dimenticare di inviare a nome di tutta l’Amministrazione un caloroso saluto di benvenuto alle nuove Vite nate nel 2015 e ai nuovi cittadini di Bussolengo, vi rinnovo, cari Concittadini, i miei più fervidi auguri di un felice Anno Nuovo. Un invito a tutti: impariamo ad amare il nostro Bussolengo anche nelle piccole cose! Il sindaco Maria Paola Boscaini
NATALE
Auguri Auguri Auguri Auguri Auguri Augu
Bussolengo Shopping... un Natale in paese
L'Associazione Commercianti di Bussolengo è lieta di raccontare il Natale 2015. Quest'anno fiore all'occhiello della manifestazione è il “Presepe in Opera” esposto nel 2014 nella piazza del Vaticano, che occupa una superficie di 260 metri quadrati, con statue a grandezza naturale. L'atmosfera si completa con una grande pista di pattinaggio ed igloo scenici che richiamano il tema natalizio della neve e del ghiaccio. Stand enogastronomici riempiono il nostro paese insieme a molte altre attrazioni che accontentano grandi e piccini. L'Associazione Commercianti si sta impegnando molto per dare un'immagine nuova al paese offrendo altri eventi nell'arco dell'anno…ma il vero scopo di questa Associazione è creare una rete compatta di commercianti che con entusiasmo cercano di concretizzare vari progetti di rivalorizzazione del centro storico e della periferia facendo leva sulla professionalità e la passione per il proprio mestiere. La nostra Associazione crede che il nostro centro commerciale naturale possa offrire molta più attenzione al cliente sia nel rapporto umano che nei prodotti di qualità ed originalità. Con queste premesse vorremmo ringraziare l’Amministrazione comunale e tutti gli sponsor che contribuiscono a rendere speciale il Natale di Bussolengo e auguriamo buone feste a tutti voi e alle vostre famiglie. L’Associazione Commercianti Bussolengo
E 2015
Auguri Auguri Auguri Auguri
Anche quest'anno l'Associazione Commercianti si è fatta carico di curare l'abbellimento del paese in occasione del Natale e in particolare dell'allestimento delle luminarie. Rendendoci conto che in un momento ancora molto difficile, può essere stato impegnativo il contributo chiesto ad ogni attività. Vogliamo ringraziare singolarmente ogni partecipante.
I sostenitori delle Luminarie 2015 Agriturismo Girelli Nello Agriturismo Casa Aurora B & b Le Pianete Casa Citella B & b l’Upupa Hotel Tower Montresor Agenzia Albertini Distributore Zocca Bar Eis Cafe’ Sartoria Cinese Ming Elena Parrucchiere Beautiful Recamier Abbigliamento Bar Europa Caffe’ Mazzini Enoteca simone La Cantinetta Bar Cappelleria Panificio Alessia Il Goloso Tabacchi Alex Al fogolar Bue d’oro da carlone Garzotti Pasticceria Glamour Cafe’ Linus piz zeria Poseidon ristorante La Filanda Checchini Cantine Bar Cities Profumerie Griff’i Calzedonia - Intimissimi Merceria Jolanda Preziosi Kriss calzature Panta Rei Calzature Compro oro
Baldani abbigliamento Two-b Blutype abbigliamento Gioiellerie Carato 1 2 3 stella abbigliamento Chiara accessori Chiara home Unico’s studio acconciature Le Chignon acconciature Lirica travel viaggi Pronto Stiro Giramondo viaggi Profumeria Idea regalo Renee acconciature Farmacia centrale Farmacia Benincasa Dal Fior Paola abbigliamento Antonio staff Macelleria Cordioli Optika Pizzeria Dal Grano Effetto foto L’angolo della cornice Polleria Lonardoni Ottica Calvetti Natura per te erboristeria Calzature Romano Antis pelletteria L’angolo dolce gelateria Castioni lista nozze Righettini immobiliare Ottica Marcigaglia Onoranze funebri Pizzamiglio Pasticceria Quintarelli Gelateria Alaska Pizzeria Mazzini
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NATALE
2015 Foto PavonI Renzo
Auguri Auguri Auguri Auguri
Pescantina. Nonostante ripetuti solleciti telefonici e via mail il Sindaco non ha ritenuto di inviare il saluto e gli auguri per i cittadini
Sommacampagna. Auguri del Sindaco... La grotta di Betlemme ha attraversato secoli di storia con il suo messaggio forte e rassicurante di pace, di serenità , di solidarietà e di rinnovamento. Più che mai ne abbiamo bisogno in questo Natale 2015 che giunge alla fine di un anno e di un periodo che ha visto messe in discussione le condizioni economiche e sociali che per decenni avevano caratterizzato i nostri territori. Siamo in un divenire continuo che ha finora portato alle famiglie più incertezze che rassicurazioni, sia sul presente che sul futuro e che rischia di farci perdere l’entusiasmo e la voglia di impegnarci per prospettive migliori E allora il mio augurio, che è anche un auspicio, è che sappiamo reagire affrontando insieme quello che il momento storico attuale ci presenta. E allora…Auguro a tutte le famiglie e le persone in difficoltà la forza per guardare avanti con coraggio. Auguro a chi sta meglio di sentirsi un pò come i pastori che sono accorsi alla grotta con i loro doni. Auguro a chi ha responsabilità pubbliche la serenità di un faticoso impegno che guarda al bene dei cittadini. Auguro a tutti di poter condividere con le persone vicine fatiche e gioie di ogni giorno Buon Natale Il sindaco Graziella Manzato
NATALE
2015
Povegliano. Auguri del Sindaco...
La fine dell'anno coincide sempre con un periodo di bilanci su quanto fatto e per noi quest'anno lo è in particolar modo, dato che siamo al termine del nostro mandato amministrativo. Anche quest'anno siamo riusciti a fare molto per la crescita culturale e il cambiamento positivo di Povegliano che sono da sempre i nostri obiettivi. Sul piano sociale abbiamo aumentato il capitolo di bilancio dedicato al progetto lavoro. La fine dell'anno sta riservando notizie positive per il futuro di Povegliano con la recente acquisizione a titolo gratuito dal demanio dei 180mila metri quadrati dell'area dell'ex base missilistica e con la visita del Sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali...Questi risultati positivi ci incoraggiano a proseguire nella nostra attività amministrativa, con la preziosa collaborazione di tutti. Cogliamo quindi l'occasione per esprimere i nostri piÚ cari auguri per un Sereno Natale e un nuovo anno ricco di gratificazioni per voi e i vostri cari. Il Sindaco Anna Maria Bigon e l'Amministrazione Comunale
NATALE 2015 Villafranca. Auguri del Sindaco...
Sona. Auguri del Sindaco...
Auguro un Buon Natale e un Buon 2016 a tutti e in particolare a chi si trova in difficoltà economica, familiare e lavorativa. Quello che mi sento di dare è un messaggio di coraggio e determinazione. Nelle difficoltà a volte si trovano opportunità che possono nascere dalla capacità di collaborare e di costruire rapporti basati sulla fiducia e sul dialogo. In questo periodo economico che si conferma difficile, vanno in questa direzione gli sforzi che noi amministratori stiamo portando avanti, ponendo grande attenzione alle risorse, al bilancio comunale e alla realizzazione di interventi. Il Natale è il periodo dell’anno che più di tutti ci invita a ricominciare, a ripartire dai rapporti umani, dalla consapevolezza che la nostra comunità è aperta all’accoglienza e alla condivisione con gli altri. In queste festività, l’augurio che mi sento di porre è di riuscire a valorizzare quello che siamo, come singoli e, soprattutto, come comunità. Un caro augurio di Buon Natale e di un sereno Anno Nuovo da tutta l’Amministrazione comunale di Villafranca. Il Sindaco di Villafranca Mario Faccioli
Natale quest’anno arriva in un momento assai complicato, in uno scenario come quello di queste ultime settimane dove noi, italiani e cittadini europei, per la prima volta, dopo le lontani guerre, abbiamo toccato con mano cosa significa “tutelare e difendere la libertà”. Abbiamo riscoperto Valori lasciati dai nostri avi, dai nostri antenati che hanno combattuto perché l’Italia sia un Paese libero, senza conflitti interni, tutelando i diritti sanciti dalla Costituzione e dalla democrazia, nel rispetto di tutti. Qualcuno ci ha fatto capire, tramite forme terribili di terrorismo, che questa libertà non è scontata. Mai. E questo ci fa capire che siamo fortunati: siamo persone libere e orgogliose di vivere in questa Italia e in questa Europa unita. A Sona, a Lugagnano, a Palazzolo e San Giorgio in Salici, ma anche in tutti i piccoli e grandi paesi dei lettori di questo giornale, dobbiamo essere fieri del nostro vivere e fieri del nostro territorio: il Natale diventi quindi un momento di serenità, di gioia, di positività. Dedichiamo tempo alla famiglia, ai vicini di casa, ai cittadini che in questi giorni di festa incontriamo, ai commercianti, ai bimbi e agli anziani. Trasmettiamo con forza la nostra felicità, la nostra fierezza di persone libere nel contesto civile e liberi per le nostre scelte religiose. E permettetemi di fare un augurio speciale anche a noi Amministratori: in questi momenti complicati nella gestione della cosa pubblica, auguriamoci che il Natale e l’anno 2016 siano portatori di valori ed impegno civico importanti, tali da permettere di migliorare l’attenzione e l’opera verso la cittadinanza, il territorio, l’ambiente. Auguri a tutti, un abbraccio caloroso e, con un po’ di “vero campanilismo”, vi invito tutti a passare qualche ora di queste festività sul territorio di Sona, un Comune fatto da tanta... tanta bella gente! Buon Natale Il sindaco di Sona Gianluigi Mazzi
Mozzecane. Auguri del Sindaco... Cari Mozzecanesi, poche righe per augurarVi, con affetto, serenità e felicità per l'anno a venire. Niente frasi retoriche, ma soltanto “Auguri” fatti con il Cuore! Mai come quest'anno le festività natalizie giungono al termine di un anno di difficoltà economica, preoccupazioni ed incertezze. Purtroppo continuiamo a vivere momenti difficili, che non consentono a tante nostre famiglie di vivere la quotidianità con la serenità che, invece, meriterebbero. Un augurio a tutti: singoli cittadini, associazioni, lavoratori, imprenditori, Istituzioni presenti nel territorio comunale. Un pensiero a tutti Voi, cari concittadini, a nome mio, dell'Amministrazione e del Consiglio Comunale: l'augurio di un buon Natale e di un felice Anno Nuovo, che porti speranza, solidarietà, giustizia e benessere. Il Sindaco di Mozzecane Tomas Piccinini
CRONACHE di Sona
L’ALTRO GIORNALE
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Lavori pubblici «Sona investirà»
Dicembre 2015
PENSANDO AL FUTURO. Il sindaco Mazzi illustra i programmi, dalla scuola alle strade
Servizi di
Lino Cattabianchi
Il Comune di Sona non ha mai avuto in un solo anno investimenti di questa portata: 11 milioni e mezzo di euro, quasi 23 miliardi delle vecchie lire. Con l’approvazione ottenuta dal Consiglio Comunale del 30 Novembre, dopo un intenso lavoro di tutta la maggioranza e degli uffici comunali che hanno anche accolto le istanze, le idee e le segnalazioni pervenute da moltissimi cittadini in questi ultimi mesi, l’Amministrazione di Sona guidata dal Sindaco Gianluigi Mazzi mette a disposizione dei cittadini e del territorio un consistente gruzzolo per finanziare opere di primaria importanza. «E li pensiamo per i bambini, gli anziani, le famiglie, i giovani, le attività produttive, gli uomini e le donne che ogni giorno vivono il nostro territorio – afferma il Sindaco Gianluigi Mazzi -. Scuole, casa di riposo, viabilità, sport, sicurezza, manutenzioni, abbattimento delle barriere architettoniche sono le priorità su cui intervenire nel 2016». Grazie alla revisione del Patto di Stabilità, un mix di soldi risparmiati, di progetti vinti in Regione e di investimenti privati consentono di attuare interventi vitali per la comunità. «Partiamo dalle scuole, - conti-
Gianluigi Mazzi
nua il Sindaco - con un imponente finanziamento di €. 3.700.000 per la realizzazione di un nuovo edificio delle elementari a Lugagnano, adiacente alla scuola media Anna Frank. Un investimento che Lugagnano attendeva da quasi 50 anni. Saranno finanziati con 500 mila euro che fanno parte della spesa necessaria per l’adeguamento sismico di “Villa Romani” a Sona, sede della Scuola dell’Infanzia; la rimanente parte (quasi 600 mila euro) sarà cofinanziata dalla Regione grazie ad un bando di gara che Sona è riuscita a vincere. La scuola media
“Anna Frank” di Lugagnano avrà realizzato il progetto di riqualificazione energetica dell’involucro edilizio con circa 400 mila euro cui si aggiunge un altro consistente finanziamento (quasi 800 mila euro) della Regione cui il Comune attinge grazie alla partecipazione ad un bando». Anche le strade e i marciapiedi di tutti i paesi del Comune necessitano di particolari lifting ed adeguamenti dopo anni di mancati investimenti. «Ecco più di un milione, rimarca il Sindaco Gianluigi Mazzi - e particolare attenzione sarà posta a San Giorgio in Salici e Palazzolo. A questo investimento si aggiungono altri 400 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche per viabilità e marciapiedi». Anche lo sport avrà una consistente fetta di investimenti: molteplici saranno le manutenzioni degli impianti soprattutto di Palazzolo, ed un investimento di 450 mila euro per la realizzazione di un nuovo campo di calcio a Lugagnano «per dare possibilità alle tante squadre che giocano nella frazione più popolosa del Comune: un investimento molto sentito e atteso da anni» ammette il Sindaco. Nel 2016, se ci sono le condizioni, si provvederà ad un cospicuo investimento di 600 mila euro per l’ampliamento del cimitero di Sona. Sempre a Sona si
L’INTUIZIONE. Nasce il Servizio di Trasporto Sociale
Nel Comune di Sona nasce l’intuizione di creare un Servizio di Trasporto Sociale. «Questo servizio dovrebbe essere considerato “essenziale” ma per la legge non lo è, spiega il Vice Sindaco con delega al Sociale Simone Caltagirone, dovendo quotidianamente far fronte alle tante difficoltà che escludono o limitano una persona nel suo percorso di cura e di crescita. Il Servizio Trasporto Sociale rientra tra gli interventi di natura socio - assistenziale organizzati dal Comune di Sona finalizzati a rimuovere o quanto meno alleggerire le situazioni invalidanti e di difficoltà che impediscono il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona alla vita della collettività. In particolare questo servizio ha l’obiettivo di consentire alle persone disabili o in carico ai servizi sociali o in situazioni di particolare necessità, di raggiungere strutture a carattere assistenziale/educativo/formativo, ovvero centri di cura o riabilitazione, o a supporto dei progetti attivati dai Servizi Socio – Educativi. «Oggi, considerato il costante incremento delle richieste di trasporto da parte di cittadini bisognosi – aggiunge il Vice Sindaco - ci troviamo in una situazione di difficoltà dovuta alla mancanza di sufficiente personale volontario; per poter continuare a garantirne l’operatività, il Servizio di Trasporto Sociale necessita costantemente di persone che dedichino un po’ del loro tempo e si attivino concretamente per collaborare nell’accompagnamento. Siamo pronti ad accogliere e ad affiancare tutti coloro che volessero rendersi disponibili, per un Servizio importante per tutta la collettività». Chiama il numero 045/6090198 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00.
investiranno quasi 150 mila euro come quota parte della spesa necessaria per la realizzazione dell’ecocentro per i rifiuti urbani. Opera cofinanziata dalla Regione per altri 350 mila euro. «Anche le manutenzioni in tutti i paesi saranno la nostra priorità – ribadisce il Sindaco -: più di 600 mila euro per interventi di manutenzione in cimiteri, impianti di illuminazione pubblica, gasdotto, oltre a investimenti in apparecchiature per il controllo stradale e il miglioramento del sistema di videosorveglianza e sicurezza. Infine i privati. Quasi 2 milioni per riqualificare con nuovi spazi, servizi e ambulatori la casa di riposo di Lugagnano, oltre a riqualificare con parcheggi per camion e camper la zona della Grande Mela. Tutta la comunità da anni si merita questo grande sforzo progettuale. Sarà un ottimo 2016 per tutti noi».
APPUNTAMENTI DI FESTA Pioggia di appuntamenti a Sona in occasione delle festività. La Stella di Natale vedrà i gruppi di cantori passare nelle vie cantando canzoni di Natale. Il ricavato delle offerte raccolte sarà utilizzato per sostenere le famiglie in difficoltà (a San Giorgio lunedì 14, giovedì 17, martedì 22 dicembre alle ore 19.15 e nella altre tre frazioni nelle ore serali). Domenica 20 dicembre ore 17 Sabato 19 dicembre dalle ore 10.00 in piazza Roma avrà inizio “Sona in 4 passi”, passeggiata visitando i Presepi. Alle 20.30 a San Giorgio è inoltre in programma il concerto di ance e flauti del Corpo Bandistico con gli ex allievi della scuola media di Lugagnano, mentre nella chiesa di San Quirico a
Sona alle 20.45 avrà luogo un concerto gospel. Domenica 20 dicembre alle 20.30 a Lugagnano è previsto il concerto del corpo bandistico di Sona con i cori di Lugagnano. Il calendario proseguirà martedì 22 dicembre con il concetto della Tacabanda con il coro delle scuole elementari alle ore 20.30 a Palazzolo. Il 6 gennaio in tutte3 le frazioni dalle 18.00 si “bruserà la vecia”, inoltre a Lugagnano alle 14.30 avrà luogo la premiazione del concorso Presepe in famiglia e, dalle 18.30, la sfilata dei Re Magi. A Sona invece, alle 20.30, il Concerto della Family Brass del Corpo Bandistico di Sona nella chiesa parrocchiale chiuderà le festività.
SICUREZZA STRADALE
Eccellente la proposta di sicurezza stradale presentata da Sona nel bando regionale “TODAY – Insieme per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile”. Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 18750 euro, pari al 50% del costo del progetto, per la realizzazioni di iniziative rivolte ai bambini e ai giovani riguardanti l’educazione alla mobilità. «Il fenomeno dell’incidentalità stradale ha assunto, nel corso del tempo, le vesti di una criticità globale di natura sociale e culturale – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi -. Per questo abbiamo pensato di aderire all’iniziativa di cofinanziamento affidando la progettazione ad OLOS, agenzia specializzata nel seguire bandi governativi italiani ed europei, che ringrazio per l’ottimo risultato. A breve mostreremo il cronoprogramma con i tempi precisi di ciascuna fase». «I Beneficiari diretti del progetto sono bambini e bambine dai 5 ai 13 anni. Si prevede di coinvolgere circa 500 studenti – continua il Sindaco - in forma diretta mentre saranno circa 5000 persone tra studenti, insegnanti, genitori, parenti e popolazione in generale che vengono coinvolti indirettamente. Tante sono le attività previste dal Progetto a partire da incontri formativi per ciascuna scuola. Particolare formazione verrà rivolta ai ragazzi tra i 12 e i 13 anni con azioni che tendono ad insegnare ai giovani tecniche di guida a bordo dei ciclomotori affinché possano rendersi più visibili agli automobilisti e adottino comportamenti consapevoli alla guida dei motocicli oltre che fare acquisire ai giovani strumenti e elementi di sicurezza».
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
CRONACHE di Sommacampagna
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Armida “la Belgia” compie novant’anni L’ANNIVERSARIO. Lonardi è un’istituzione a Custoza e gestisce l’Osteria in centro
Servizi di
Claudio Gasparini
CUSTOZA / FESTA DEGLI ANZIANI Preceduta dalla grande castagnata, ha avuto un ottimo riscontro di partecipazione il pranzo per gli anziani organizzato dalla Pro Loco Custoza domenica 22 novembre presso la palestra del centro sociale. L’ ottimo pranzo preparato e servito dai numerosi volontari dell’associazione contortellini, rotolo e porchetta seguito da caldarroste, il tutto accompagnato dall’immancabile Custoza. Motore di queste iniziative che vanno nella direzione di mantenere viva la voglia dello “stare assieme” e di promuovere le bellezze e le bontà del territorio, il presidente Cav. Elio Franchini, che riesce a trasmettere a tutti i collaboratori e agli ospiti il suo entusiasmo. Si è ringraziato tutti i coloro che hanno collaborato nelle innumerevoli esperienze vissute con l'organizzazione dell'evento come il gruppo delle signore che si trovano tutti i lunedì pomeriggio per la produzione di lavori artigianali, la presidente del circolo anziani di Sommacampagna, e il centinaio di partecipanti. Ha allietato il pomeriggio il veronese Daniele Dindo vincitore nel duemilasei del concorso italiano di fisarmonica. Hanno partecipato il sindaco di Sommacampagna Graziella Manzato ed il vicesindaco Fabrizio Bertolaso.
BREVI SOMMACAMPAGNA Associazione La Pieve. L’associazione culturale La Pieve propone per il periodo natalizio due interessanti eventi. Il primo che chiarirà la realtà storica e astronomica della Cometa di Natale, evento reale e non favolistico si terrà martedì 15 dicembre alle ore 20.45 presso le opere parrocchiali di Sommacampagna, sala don Marcello, con relatore Raffaele Belligoli segretario del Cir colo Astrofili Veronesi. La seconda proposta chiuderà il periodo natalizio con un concerto di 20 fisarmoniche della Città di Verona nella chiesa parrocchiale a Sommacampagna sabato 9 gennaio 2016 alle ore 20.45. Mostra dalle Ande. Si è conclusa il 29 novembre la Mostra d’Arredi e Artigianato dalle Ande organizzata dall’Associazione Don Bosco 3A Onlus a Villa Venier. “Arte e Carit à” era il tema della manifestazione con esposizione e vendita di mobili Andini, realizzati dagli artigiani del legno “Artesanos Don Bosco Perù” frutto d’anni di scuola di falegnameria ed intaglio del legno portato avanti nell’ambito dell’operazione Mato Grosso nata nel 1967 su iniziativa del padre salesiano Ugo De Censi. Il coordinatore volontario Roberto Dall’Ora si dichiara soddisfatto «dal pu nto di vista finanziario considerati i tempi. Oltre al risultato economico che ci consente di dare una mano a persone bisognose pongo l’accento anche sull’aspetto umano con l’occasione di poter incontrare diverse persone con le quali parlare e condividere esperienze di vita quotidiana».
L’instancabile Armida Lonardi ha spento novanta candeline il 7 ottobre scorso ma non dimostra affatto la sua età. E’ un’istituzione a Custoza dove approdò nel lontano 1949, dopo il matrimonio, iniziando a gestire l’Osteria in centro al paese, dov’è tuttora vicino alla chiesa, accogliendo i clienti con la sua simpatia e giovialità. Alcuni la chiamano ancora “la Belgia” in quanto spiega Armida «per mancanza di lavoro i miei erano andati a lavorare in Belgio». La cosa non la infastidisce affatto“ciameme come olì”. Armida è conosciuta e conosce tutti in paese, è al corrente di tutte
le novità. La sua Osteria che è un punto di ritrovo per tante persone del posto è frequentata soprattutto nel fine settimana da gente che viene da fuori per degustare “el salado, ovi duri con en bon bicier de vin Custoza de nostra produsion”. Si ritiene fortunata Armida godendo di buona salute, legge ancora senza occhiali. «Il mio pensiero va ai meno fortunati che pur avendo meno anni di me sono costretti a camminare con il bastone, a chi soffre di malattie invalidanti come il Parkinson o l’Alzheimer o altre piaghe». Auguri Armida da tutta la Redazione.
Armida Lonardi
IL FILM. “Mundo Alas” il viaggio musicale in America Latina di Leon Gieco
La capiente sala polivalente di Caselle di Sommacampagna era gremita il 26 ottobre in occasione della proiezione di “Mundo Alas” la road movie del viaggio di Leon Gieco con un gruppo di giovani artisti e musicisti diversamente abili che si sono esibiti in un tour attraverso l’America Latina. Il film ha dato la possibilità ai presenti di conoscere le storie di vita dei protagonisti e la loro evoluzione artistica. Leon Gieco è considerato il più grande cantautore argentino. Ha scritto pezzi che hanno segnato la storia musicaleinternazionale cantate da Joan Baez, Bruce Springsteen, U2, Shakira, per citare i più noti. Poche settimane fa ha suonato con una sinfonica di ciechi. «La volontà che hanno è grande. Devono studiare tutto con il codice Braille, memorizzare la musica ed ascoltare il direttore d’orchestra. Uno sforzo incredibile. In Argentina esiste un film molto importante e famoso - fa presente Gieco – che si chiama “Mundo Grua” il “mondo delle gru” che ci ha ispirato a chiamarlo “Mundoalas” il “mondo delle ali». Sui manifesti c’è la parola pace. «Sono 18 anni che scrivo canzoni per la pace – aggiunge -, per dire di no alla guerra, per combattere contro le ingiustizie, contro la discriminazione della donna, le discriminazioni razziali, per i diritti umani e Mundalas è un progetto contro le discriminazioni dei disabili». Dopo il filmato, il famoso cantautore ha regalato ai presenti l’interpretazione di alcune delle sue più famose canzoni. La serata è stata organizzata dall’Assessorato alla Cultura del comune di Sommacampagna con “Blues di pace”, libreria Castioni di Lugagnano, Comitato mondialità Sommacampagna, Scuola di musica Salieri di Caselle e associazione Bellet studio. «Sono felicissima ai aver avuto l’opportunità di ospitare Leon Gieco – fa presente l’assessore Granados. Durante la mia giovinezza ho ascoltato canzoni inneggianti alla pace. Siamo cresciuti in un periodo buio dell’America Latina sotto le varie dittature e la luce della speranza la davano i cantautori, trasmettendo un messaggio di speranza . Lui è stato una guida, ha sempre cantato la pace, non l’ho mai sentito arrabbiato o con la voglia di vendetta. Il film mostra inoltre l’altra parte del cantautore, una parte creativa, umana con la voglia che tutti possano essere uguali, possano avere le stesse opportunità».
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L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Sommacampagna
Numerose iniziative per vivere il Natale
Dicembre 2015
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GLI APPUNTAMENTI. Momenti di spettacolo, di gioco e di cultura soddisfano tutti i gusti
Servizi di
Claudio Gasparini
Dopo la festa del patrono Sant’Andrea in prossimità delle festività natalizie è tornato anche quest’anno il “Villaggio di Natale” con mercatino di hobbistica, artigianato locale, idee regalo, gastronomia, inaugurato nella piazza centrale della Repubblica l’undici novembre scorso , Numerose le iniziate proposte in questo periodo organizzate dagli Assessorati alla cultura, sport e fiera, al bilancio e attività produttive in collaborazione con il Comitato Fiera ed Eventi, composto da cittadini attivi e motivati a far vivere la realtà locale, proposte nel capoluogo e nelle frazioni di Caselle e Custoza, che proseguiranno fino al 9 gennaio 2016. Momenti di spettacolo, atmosfere di gioco e di svago, divertimento e cultura messe in cartellone per soddisfare tutti i gusti. Mercatini natalizi, concerti di musica rock, corali, serate di ballo, concorsi di “Presepi in famiglia”, organizzati in tutte le realtà territoriali con spettacoli di teatro, karaoke,
danza, mostre, laboratori e lettura a cura del Comitato Biblioteca, che proporrà sabato 19 e domenica 20 “Comprami e leggimi”, mercatino dei libri usati il cui ricavato sarà destinato all’acquisto di nuovi libri e dvd per la biblioteca. Il “Nostro albero di Natale” inaugurato a Custoza alle ore 16.15 di venerdì 18, sabato 19 a Sommacampagna alle 16 e lunedì 21 a Caselle addobberà le piazze di palline colorate realizzate dai bambini Sono programmate tante altre iniziative proposte dalle numerose associazioni di volontariato e di divulgazione culturale. Alle 21 di sabato 19 alla chiesa parrocchiale di Sommacampagna “Concerto di Natale” delle tre corali di Sommacampagna, Caselle e Custoza. Sempre a Sommacampagna domenica 20 la “2^ corsa dei babbi Natale”, non competitiva di 5 e 10 km. organizzata in collaborazione con il Gruppo Marciatori Agriform, che partirà alle 9,30 da piazza del Municipio. Alla Casa di Riposo Campostrini il Gruppo Amici del Malato e dell’Anziano con-
segnerà alle 16 doni agli ospiti e fino al 27 dicembre farà visita a malati ed anziani del capoluogo. Fino al 20 all’ex canonica il Gruppo Missionario organizza il mercatino del Natale con oggettistica varia e presepi artigianali dal Perù, Tanzania e Terra Santa. Sabato 26 Marcia di Santo Stefano a cura della Pro Loco Custoza che ha organizzato anche il concorso “Presepio in Famiglia” riservato alle famiglie della frazione con riconoscimento a tutti i partecipanti (per iscrizioni telefonare al presidente Cav. Elio Franchini 045/6337116). A Caselle lunedì 21 dicembre partenza dal parcheggio delle scuole con il “Piedibus” alla visita dei quattro presepi per otto contrade ognuna della quali organizzerà un momento conviviale con spettacoli di mimo, magia, clown, canti. Seguirà la premiazione del concorso “Disegna il tuo Piedibus” organizzato dal Comitato Genitori di Caselle. Mercoledì 23 alle 20.45 presso la sala polivalente “Ad Ali Spiegate” recital musicale su canti spiritual e gospel
dei neri d’America con la compagnia Gardart. Dal 16 al 20 dicembre degno di nota il “week end sotto un cielo di stelle” che si svolgerà presso l’area del centro sociale, evento di animazione e divulgazione dell’astronomia con conferenze e osservazioni notturne con telescopi, organizzato in collaborazione con l’asso-
ciazione scientifico-culturale Empiricamente di Verona. Il giorno dell’Epifania alle 18 tradizionale Bruiel proposto a Sommacampagna, Caselle e Custoza. L’assessore alla cultura Isabel Granados ringrazia «tutti coloro, e sono tanti, che hanno collaborato all’organizzazione delle iniziative, occasioni di incontro per vivere
il paese insieme, dal personale, al comitato eventi, ai volontari delle numerose e preziose associazioni territoriali, alle realtà produttive e commerciali resesi disponibili per questi appuntamenti. Anche a nome dell’amministrazione comunale, Buon Natale ed un Anno Nuovo di salute, serenità, soddisfazioni».
Il lunedì d’arte creativa all’insegna dell’amicizia CUSTOZA
Una decina di donne, dinamiche ed attive, si ritrova da 10 anni tutti i lunedì pomeriggio per un paio d’ore al centro sociale di Custoza con lo scopo dello stare in compagnia tenendo occupate mani e testa creando vari oggetti particolarmente simpatici. «Si fa qualcosa che poi si vende, in occasione della festa degli anziani o in altri appuntamenti, per acquistare dell’altro materiale che serve per inventare altre cose - pone l’accento la coordinatrice del gruppo, Laura Piolanti. Ogni signora del gruppo è specializzata su qualcosa, infilare le perline,
fare fiorellini colorati, catene per occhiali e quant’altro. Pia «mi piace partecipare per stare in compagnia, passare il tempo chiacchierando». Ivana, trapiantata a Custoza nel 2007, venuta a conoscenza del gruppo vi ha partecipato subito con entusiasmo «è bellissimo. Abbiamo fatto amicizia, giochiamo, a carte, trovandoci anche in altre occasioni. Pesa meno la vecchiaia». Piacere di ritrovarsi con «quatro ciacole, zugar le carte, qualche barzeleta e parchè no la merenda» fa passare al dinamico e speciale gruppo dei lunedì sereni.
IL CORSO / “CONOSCERE IL BALDO-GARDA”
Prenderà il via il 12 gennaio 2016 il sedicesimo corso “Conoscere il BaldoGarda” che si svilupperà attraverso otto incontri settimanali fino a marzo presso la sala consiliare del Municipio, e tre uscite guidate sul territorio inerenti ai temi trattati durante le lezioni, organizzato in collaborazione con il CTG, Centro Turistico Giovanile, gruppo El Vissinel. Il programma prevede l’intervento di esperti in tematiche geologiche, storiche, naturalistiche, ambientali. Pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Cristina Granados «nella strategia di sviluppo del territorio ha tracciato come importante azione il costante rapporto con gli altri comuni, la collaborazione con associazioni ed organizzazioni sovra locali, partenariati, rapporto con FAI, con CTG, con FIAB. E’ sempre più importante realizzare un sistema di rete, aprirci reciprocamente all’esterno». Il corso, riconosciuto ai fini dell’aggiornamento dei docenti, è aperto a tutti anche a partecipanti provenienti da altre zone della provincia come occasione di confronto tra realtà diverse. Il consigliere delegato alla valorizzazione turistica del territorio Eleonora Principe rileva di aver voluto fortemente aprire al CTG «conoscendo il loro modi di lavorare e la loro preparazione e competenza. L’associazione è in grado di mettere a sistema varie realtà di promozione del territorio e negli ultimi anni sta facendo passi da gigante nel coinvolgimento dei giovani per avvicinarli alla conoscenza e alla promozione del territorio. Abbiamo sperimentato il rapporto con il gruppo in occasione della Festa del Custoza, con una camminata sulle nostre colline, sulle tracce del Risorgimento, costatando la preparazione e la capacità di coinvolgimento degli animatori».
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L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
CRONACHE di Sommacampagna
Broccoletto di Custoza il trionfo del territorio
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L’EVENTO. Proloco, ristoratori e produttori insieme per la sedicesima edizione della manifestazione
Il Comune di Sommacampagna sostiene fattivamente da anni le iniziative di promozione del Broccoletto di Custoza nate intorno al duemila grazie alla locale Pro Loco ampliate negli anni successivi con le proposte dell’Associazione dei Ristoratori e dell’Associazione Produttori del Broccoletto di Custoza. «Rilevo quest’anno la perfetta sinergia dei vari attori della manifestazione che proporranno questo prodotto d’eccellenza unitamente ad un altro prodotto tipico del territorio, il Custoza Doc – pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados -. L’unione fa la forza». Sono in tanti ad attendere questo prodotto di nicchia tra i più interessanti, celebrato anche dal famoso scrittore Cesare Marchi, che si distingue per le sue eccelse qualità. Non è un prodotto di grande distribuzione commerciale, è piccolo, scuro e molto dolce. Essendo un prodotto tardivo non presenta inflorescenze, il cosiddetto cuore, ma foglie dalla costa morbida e dolce
che è esaltata dopo le prime gelate. Nonostante gli incrementi nella piantumazione, la produzione di questo prodotto d’eccellenza è ancora limitata sia per la crescente domanda sia perché l’ortaggio è festeggiato con numerose iniziative durante i mesi di gennaio e febbraio. Si partirà con la sedicesima edizione de “I sapori del broccoletto”proposto dalla Pro Loco dal 2 al 6 gennaio presso il Centro Sociale di Custoza con il tradizionale piatto con broccoletto lesso, “ovi duri”, salame “annaffiati” da Custoza Doc. La Pro Loco, che collabora attivamente con altre associazioni locali e con l’amministrazione comunale, è un’associazione di volontari che organizza attività d’intrattenimento e convivialità senza scopo di lucro, con l’obiettivo di mantenere viva la “voglia di stare assieme” e di promuovere le bellezze e le bontà del territorio, grazie anche al suo motore storico il presidente Cav.Elio Franchini che sottolinea «siamo partiti con la dona-
zione di un produttore del posto e siamo cresciuti d’anno in anno grazie alla partecipazione di sempre più commensali che apprezzano la qualità del prodotto tipico della nostra zona abbinato al Custoza Doc. Ringrazio i tanti volontari che renderanno possibile l’iniziativa». Seguiranno le proposte dell’Associazione Ristoratori, con l’iniziativa “Il broccoletto di Custoza in tavola” come da calendario sotto evidenziato. L’Associazione è stata creata nel 2010 con l’obiettivo di promuovere la ristorazione del territorio ed i numerosi prodotti enogastonomici tipici locali con l’abbinamento di tradizione e modernità, cultura ed innovazione, gusto e semplicità. Pone l’accento il presidente dei ristoratori del Custoza Luca Pezzini: «il broccoletto è un’attrattiva per Custoza che sta riscotendo molto successo: Nei nostri sei ristoranti aderenti all’associazione proporremo altrettante serate con idee innovative ed abbinamenti con questo prodotto
principe del territorio». Le iniziative per la promozione del broccoletto si chiuderanno con “Il Brocolletto di Custoza in Piazza” che sarà proposta per il terzo anno consecutivo dall’Associazione Produttori del Broccoletto, presso la tensostruttura riscaldata in centro a Custoza dal 5 al 7 febbraio con la proposta dei piatti della tradizione rivistati in chiave moderna. Il presidente Filippo Bresaola comunica come i novi produttori coltivino con passione questo prodotto «che ha una virtù intrinseca unica, perfettamente legato al territorio fatto di storia, cultura, tradizione che si porta avanti da oltre 70 anni. Da una produzione degli orti di casa arriveremo quest’anno ad oltre 100 mila ceppi. E’ un prodotto autoctono le cui caratteristiche sono esaltate dalla tipicità della zona di produzione classica rappresentata dal territorio di Custoza ed il nostro marchio garantisce la provenienza del prodotto, certificando e garantendo il consumatore». La promo-
Isabel Granadas
Elio Franchini
Filippo Bresaola
Luciano Piona
zione del Broccoletto è affiancata dalla promozione del Custoza doc, eccellente vino tipico della zona. Sottolinea il presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza Luciano Piona: «broccoletto e vino sono espressioni di una cultura comune, un topos ha generato un binomio perfetto. Parliamo spesso di territorio, il Broccoletto ed il Custoza rappresentano il territorio, sono due prodotti che vengono dalla
stessa zona, espressione della cultura comune, in abbinamento perfetto sia per le papille gustative sia per l’approccio ad una cultura e ad un luogo». Per la promozione del Vino Custoza in abbinamento al broccoletto il Consorzio Tutela Vino Custoza ha in programma un importante evento per il 2016 con la partecipazione di giornalisti e blogger italiani ed europei. Claudio Gasparini
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
CRONACHE di Villafranca e Mozzecane
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I modellini IPMS esposti in vetrina
VILLAFRANCA. L’International Plastic Modellers’ Society alla mostra Una grande Storia nella Storia
VILLAFRANCA
Servizi di
Claudio Gasparini
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Nell’ambito della mostra “Una grande Storia nella Storia” organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Terzo Stormo di Villafranca in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze armate del quattro novembre scorso, che ha mostrato al pubblico una grand’esposizione di mezzi dell’aeronautica militare, era presente anche l’IPMS con i modellini realizzati dai soci della sezione di Verona. L’International Plastic Modellers’ Society è l’associazione che riunisce gli appassionati di ‘modellismo statico in plastica’ nata con lo scopo di promuovere la diffusione e la divulgazione del plastimodellismo come attività creativa e culturale, favorire lo scambio d’informazioni ed idee tra gli appassionati, ampliando nello stesso tempo le cono-
VILLAFRANCA. Al via il progetto “Scopri il tuo respiro”
E’ partito dal liceo Enrico Medi di Villafranca, il progetto “Scopri il tuo respiro”, l'indagine sulla salute respiratoria degli studenti promossa dal Servizio di Fisiopatologia respiratoria dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar che coinvolgerà 1.400 studenti di Verona e provincia. Allo studio collabora anche l’Unità di Epidemiologia ambientale polmonare dell’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa. Il 4 e il 5 dicembre più di 200 ragazzi delle classi quinte dell'Istituto villafranchese sono stati sottoposti a spirometria, un esame non invasivo per valutare la corretta funzionalità del polmone. Nella giornata del 26 novembre scorso gli studenti sono stati invitati a compilare un questionario relativo ai sintomi respiratori e al loro stile di vita. Uno pneumologo dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria ha comunicato in tempo reale ai ragazzi il risultato della spirometria, indicando eventuali esami di approfondimento. Il Servizio di Fisiopatologia respiratoria, diretto dal dottor Carlo Pomari, in collaborazione con l’epidemiologo e biostatistico Massimo Guerriero, docente di Statistica applicata all'Università di Verona, è impegnato dal 2005 in iniziative scientifiche mirate a prevenire lo sviluppo delle malattie respiratorie croniche ostruttive nella popolazione generale. Patologie in fortissimo incremento con un conseguente elevato onore socio sanitario ed economico. Il progetto "Scopri il tuo respiro" in dieci anni ha coinvolto circa 25mila veronesi, ma iniziative analoghe sono state “esportate” anche nelle città di Modena, Reggio Emilia e Venezia, interessando complessivamente 8mila persone. L'obiettivo è quello di studiare i campanelli di allarme in grado di predire patologie come l’asma o la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO). Ma anche di sensibilizzare gli studenti circa i sintomi premonitori delle patologie respiratorie tramite la distribuzione di opuscoli informativi da portare in famiglia. L'indagine coinvolge anche altri Enti: il Comune di Verona, le Pneumologie ospedaliere e del territorio, l'Università scaligera, l'Ufficio scolastico provinciale, AGSM, VeronaFiere e Banco Popolare.
scenze tecniche e storiche. ‘Da modellisti, per i modellisti’ è il motto dell’IPMS nata nel 1964 in Gran Bretagna e presto diffusasi in tutto il mondo. In Italia è presente dal 1968 e si articola su numerosi centri locali tra cui Verona, particolarmente attivo che conta una ventina di soci. Illustra il coordinatore Franco Visentini «ci si occupa di modellismo di qualsiasi genere, si spazia da aerei, navi, auto, mezzi militari, soldatini, cose fantascientifiche. Il che significa comperare una scatola di vari pezzi ed assemblarli. Le scatole sono tutte uguali ma ognuno personalizza la sua creazione sulla base d’approfondite ricerche stori-
MOZZECANE / VIA FERMI, CAMBIA LA VIABILITÀ
Terminati i lavori di riasfaltatura, l’Amministrazione comunale di Mozzecane, accogliendo le richieste d’alcuni residenti, ha deciso di modificare la viabilità in Via Enrico Fermi a seguito della continua sosta selvaggia che la caratterizzava. «La via è interessata da un crescente traffico pedonale di cittadini che si dirigono verso il centro del paese o verso la stazione ferroviaria – spiega l’assessore alle manutenzioni del patrimonio
Simone Faccioli. La strada già a senso unico è priva di un marciapiede e le auto erano parcheggiate sui due lati della strada creando una strettoia tale da rendere difficile il passaggio di mezzi più ingombranti. Pedoni e ciclisti erano costretti a muoversi al centro della carreggiata con evidente pericolo. Si aggiunga la difficoltà da parte dei residenti ad uscire dalle residenze per immettersi sulla strada. Dopo il sopralluogo del
Franco Visentini
che». Nell’ambito dell’associazione di modellismo ognuno ha la sua specializzazione, per gli aerei si va da quelli della prima e seconda guerra mondiale a quelli moderni, per le auto dai primi del novecento fino alla formula uno, per le navi si parte dagli antichi velieri ai tempi nostri. «Personalmente – fa presente Franco Visentini – sono amante della storia dell’aviazione e focalizzo l’attenzione dal 1930, quando l’arma aeronautica nata in Italia nel ’24, è diventata forte e mezzo di propaganda, mettendo a segno un sacco di record, dalla velocità, all’altezza. L’approccio con il mondo del modellismo risale a quando avevo dodici
anni. Mi hanno appassionato i racconti di papà Alfredo pilota della regia aeronautica che ha partecipato alla seconda guerra mondiale. Purtroppo devo costatare che il nostro hobby sta un po’ morendo. Le nuove generazioni non hanno più voglia di costruire, la mia passione del venerdì e del sabato sera, di fare ricerca, tendono a volere tutto e subito. Contiamo di organizzare un evento a Palazzo Bottagisio verso la fine di febbraio dell’anno prossimo interessando anche i ragazzi delle scuole». Per informazioni su questa interessante a t t i v i t à : ipmsverona@gmail.com o prendere contatto con Franco al 338.9743877.
VILLAFRANCA / PREMIO LETTERARIO LUCIANO NICOLIS
Ritorna a Villafranca, dopo i successi delle precedenti tre edizioni che hanno registrato la gran partecipazione di poeti da tutta Italia, il premio letterario dedicato alla memoria del compianto commendatore Luciano Nicolis, l’industriale cartario fondatore del Museo dell’Auto della Scienza e della Tecnica. Si tratta del quarto concorso nazionale di poesia organizzato dal Circolo Artistico Culturale “La Carica” e dalla famiglia Nicolis con la direzione del giornalista Carlo Rigoni, il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale, l’adesione della Fondazione Cattolica Assicurazione e del Veteran Car Club “Enrico Bernardi”. Tre le sezioni comprese nel bando: lingua italiana, dialetto del Triveneto e sul tema “Migrazione e accoglienza”. Il concorso è libero a tutti. I concorrenti possono presentare due liriche per sezione fino ad un massimo di 40 versi da spedire entro il 18 gennaio alla segreteria Casella Postale 170 Villafranca secondo le modalità stabilite dal bando (possibile richiedere copia al 0454/6304959). Sono in palio premi in euro per i primi cinque classificati per sezione, premi speciali medaglia del Pontefice, alcune medaglie d’oro, targhe alla memoria e premi di segnalazione anche ai finalisti che saranno assegnati da una qualificata commissione formata da cattedrattici e docenti universitari. E’ pure previsto un concorso a premi riservato agli studenti degli Istituti superiori e delle terze classi delle scuole medie. La cerimonia conclusiva di premiazione si terrà nel salone convegni del Museo sabato 6 febbraio con inizio alle 10.15 alla presenza delle autorità istituzionali della provincia.
corpo intercomunale di polizia locale, il comandante ha emesso l’ordinanza che istituisce il parcheggio per gli autoveicoli sul lato destro della via, lasciando libero il lato sinistro lungo il quale – anticipa l’assessore – sarà creato un percorso ciclo pedonale». I lavori di nuova segnaletica sono stati effettuati il mese scorso e già si riscontra una maggiore sicurezza per ciclisti, pedoni e residenti.
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
CRONACHE di Povegliano
Fissati gli obiettivi: cultura e ambiente VALORIZZARE IL TERRITORIO. Villa Balladoro sarà il punto di partenza del progetto
Servizi di
Claudio Gasparini
Valorizzare il territorio di Povegliano, portando a conoscenza del comprensorio le ricchezze del paese non solo per i reperti archeologici ma anche per l’aspetto ambientale e culturale, è l’obiettivo dell’Amministrazione comunale. Villa Balladoro, dimora nobiliare seicentesca di campagna dell’omonima famiglia veronese specializzata nel commercio della seta, donata al comune al fine degli anni settanta da parte del barone Francesco Malfatti Balladoro di Montetretto con il
retrostante parco all’italiana, è il punto di partenza poiché potrà diventare un polo culturale d’arte, natura, storia e archeologia. Villa e parco diventano negli anni ottanta e novanta centri d’attività culturali e di svago per la popolazione locale e non solo. Successivamente il Comune riceve dal barone anche la donazione dell’Archivio e della Biblioteca della famiglia Balladoro, patrimoni culturali d’inestimabile valore messi a disposizione degli studiosi e della popolazione dai volontari del Gruppo Giovani. Nel Prg la Villa è destinata ad attività culturali ma con il
Pat, in fase di realizzazione, è possibile allargare la destinazione per realizzare partnership con i privati destinando alcune zone ad attività ricettive senza snaturarne la vocazione culturale. Il progetto dell’amministrazione prevede in Villa Balladoro, che si sviluppa su tre piani, la realizzazione di un moderno museo sui Celti, ricco di reperti ivi depositati, provenienti da scavi svolti dagli anni ottanta, la ristrutturazione della naturale collocazione dell’archivio Balladoro con relativo spostamento, lo stesso per la biblioteca comunale che, in accordo con la pro-
prietà privata potrebbe occupare una parte del porticato, la sistemazione dell’affresco e dell’edicola nel parco, il restauro dei reperti, il ripristino della sala convegni, interventi tecnici sugli impianti vari, illuminazione, sorveglianza e quant’altro, la sistemazione del terzo piano a centro di restauro, ricerca e studio, la formazione di personale qualificato che possa fare da guida ai visitatori, la realizzazione di un programma di marketing territoriale che comprenda anche le 39 risorgive, l’oasi naturalistica della Bòra, il Santuario della Madonna dell’Uva Secca. Per fare questo servono finanziamenti da parte dello Stato. Li ha chiesti il sindaco Anna Maria Bigon al sottosegretario del ministero ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni, in visita alla Villa il trenta novembre scorso, cui sono stati mostrati i reperti delle necropoli celtiche e l’archivio della famiglia Balladoro. Il sottosegretario ha evidenziato come il ministero abbia messo a disposizione strumenti come l’Art bonus, per permettere l’accesso a fondi privati con importanti agevolazioni fiscali per chi investe in cultura.
25 L’ex base missilistica ora è di Povegliano LA CONSEGNA
Presenti il sindaco Anna Maria Bigon con i rappresentanti dell’amministrazione, Giampietro De Pietro per l’agenzia del Demanio, Maria Carmela Pace per il reparto infrastrutture di Padova, il maresciallo Pascale e Alessandro Ferro della sezione staccata di Verona dell’Amministrazione militare si è recentemente svolta in municipio la cerimonia di consegna dell’ex base missilistica e contraerea dimessa da quindici anni. Diciotto ettari situati nella parte sud del territorio compresa nel sito d’interesse comunitario e zona di protezione speciale “Fontanili di Povegliano” con nelle vicinanze i sei gorghi della Liona e la sorgente della fossa Draga. L’Amministrazione comunale aveva da qualche tempo iniziato l’iter, seguito dagli uffici comunali in collaborazione con il con-
ARCHIVIO ARRIGO BALLADORO / NUOVO TASSELLO MUSICALE
L’Archivio Arrigo Balladoro che ospita 12.500 volumi ed oltre duemila periodici che spaziano in tutte le materie possibili ed immaginabili si è arricchita di un nuovo ed interessante tassello di musica di tutti i generi, che sono stati catalogati in ordine alfabetico per autori, italiani ed esteri risalenti al periodo che va dal 1941 al 1988. «Troviamo pezzi di storia – pone l’accento la presidente del Comitato Biblioteca Povegliano, Matilde Bresciani. «Ultimamente abbiamo ritrovato anche delle parti di libretti storici molto interessanti che cerchiamo di approfondire. Siamo soddisfatti che questo grande patrimonio librario sia stato d’aiuto a molti ricercatori. Ben diciotto neo laureati ci hanno consegnato le loro tesi basati sugli studi di questi testi».
sigliere all’uopo delegato Luciano Bresaola per la sua acquisizione completata con l’acquisizione della proprietà dell’area a titolo non oneroso grazie alla legge 98/2013. L’ampia area ora di proprietà della comunità di Povegliano è stata visitata dalla delegazione, dopo l’espletamento delle formalità burocratiche. Afferma con orgoglio e soddisfazione il sindaco Anna Maria Bigon «si è concluso un iter molto importante. Faremo dello spazio un museo naturale diffuso, in connessione con le risorgive e con il patrimonio storico archeologico, dedicato all’attività motoria, allo sport ed al tempo libero, tutte attività di qualità e a basso impatto ambientale». «L’acquisizione dell’area era nel nostro programma elettorale – pone l’accento l’assessore al patrimonio Marco Carozzi – ora ci concentreremo sulla progettazione. Impiegando fino a cinquanta militari il presidio missilistico dedicato alla difesa antiaerea che si era insediato a fine anni sessanta rimanendo operativo fino all’inizio del duemila. E’ un fatto simbolico – rileva il sindaco – che un’area militare legata alla guerra fredda sia ora un patrimonio di tutti, una vasta area verde che darà maggiori opportunità al comune di Povegliano per lo sviluppo di un progetto già in atto di turismo ambientale e sostenibile e per dare ai propri cittadini una migliore qualità della vita».
SPORT
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
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PALLAMANO / SERIE A2. L’Olimpica ha presentato la stagione sportiva 2015/16 a Villafranca
PALLAMANO / ALICE BIONDANI
Obiettivo promozione Dossobuono ci crede
«Sarà l’annata dell’Olimpica»
Tornare a sedersi al tavolo della pallamano femminile delle grandi. L’Olimpica Dossobuono sfila in passerella a Villafranca e punta in alto. La formazione giallorossa ha presentato, nelle scorse settimane, l’annata 2015/16 nella sala consiliare del Comune. Alla presenza degli amministratori locali il presidente Marco Beghini ha evidenziato: «La pallamano è ancora uno sport di nicchia, è inutile nasconderlo. Noi però vogliamo diffonderlo il più possibile e lavorare sui giovani. Ecco perché quest’anno, dopo la retrocessione dello scorso campionato, siamo ripartiti con rinnovato entusiasmo. Essere scesi in serie A2 non è un problema: abbiamo lo stesso
Alice Biondani (BPE Agenzia fotografica)
L’Olimpica Dossobuono alla presentazione (BPE Agenzia fotografica)
gruppo dello scorso anno, fatta eccezione per due atlete, ma con molta più esperienza. Il gruppo è quindi più forte di prima. Il nostro obiettivo con la prima squadra è quindi uno
Biondani in azione (BPE Agenzia fotografica)
soltanto: ritornare nella massima categoria». Il sindaco di Villafranca, Mario Faccioli, ha poi salutato le ragazze della prima squadra, presenti alla conferenza stampa, augurando loro buona fortuna per il campionato ma soprattutto di lavorare al massimo tutti i giorni al di là dei risultati. Non solo serie A2, però. Infatti l’Olimpica conta anche formazioni giovanili di grande prospettiva: under 18 maschile, under 16, 14 e 12 maschili e femminile. «Queste squadre – ha spiegato Beghini – sono la nostra grande risorsa: puntiamo a far arrivare, un domani, i giovani in prima squadra. Per ora in ambito femminile. Poi in futuro,
chissà…». L’assessore allo sport di Villafranca, Roberto Dall’Oca, invece, ha applaudito la serietà della società che oltre allo sport è un veicolo molto attivo nella promozione di attività benefiche, sostenendo realtà del territorio scaligero. La Pallamano Olimpica Dossobuono, infatti, anche quest’anno sarà testimonial della Fidas Verona, il cui logo è presente sulle maglie da gioco. Inoltre appoggerà la Fondazione Save Moras, in memoria di Dimitris Moras (fratello del giocatore dell’Hellas Verona Vangelis) per promuovere e diffondere la donazione di midollo osseo. Matteo Sambugaro
KARATE. Coppa del mondo, “Ni sente nashi” porta in alto i colori veronesi Da venerdì 20 a domenica 22 novembre presso il Palageur di Lignano Sabbiadoro si è svolta la Coppa del mondo di karate (wuko) aperta a tutti gli atleti di tutto il mondo dai 6 anni in su. Hanno partecipato 900 atleti provenienti da 10 stati, tra cui Panama, Argentina, Algeria, Germania, Spagna, Francia…L'unica rappresentanza di Verona era quella della scuola di Karate Ni sente nashi di Dossobuono, con i Maestri Augusto Caporali e Romano Gamberoni. Dopo essersi aggiudicati per la quinta volta il titolo di scuola campione del triveneto (fesik), la “Ni sente nashi” ha partecipato con 10 atleti. Matilde Cordioli - 1° classificata sia in kata che in kumite – ha spazzato via tutte le avversarie nella categoria 11/12 anni cinture fino ad arancio. Greta Ferrucci - 2° in kata nella categoria 9/10 anni verdi e blu, Anna Pozza 3° sia nel kata che nel kumite 9/10 anni verdi e blu, Matteo Fruci – 2° in kumite 11/12 anni verdi e blu, Federico Orifici - 2° e Giacomo Cuneo - 3° in kata fino ad arancio, Maddalena Venturi - 2° in kata 9/10 anni fino ad arancio, Noemi Mazzi - 2° in kumite 12/14 anni cinture nere. «Si sono distinti benissimo Rayan Piccoli andato in finale nel kata e Daniele Ferrucci – afferma un soddisfatto maestro Augusto Caporali -. I nostri atleti, nel confronto anche con ragazzi di paesi lontani, hanno confermato di aver raggiunto buoni livelli. Purtroppo la Ni sente nashi ha dovuto cambiare la sede delle cinture blu, marroni e nere: poco prima di iniziare la stagione sportiva, a Povegliano non era più disponibile lo spazio il lunedì, obbligandoci ad un trasferimento ad Alpo. Sono tuttavia convinto che karate si fa ovunque, non solo in palestra, anche nel quotidiano, con l'esempio della forza interiore. Uno dei miei “credo” è proprio questo: “il sole esiste sempre, anche se davanti ci sono nebbia e nuvole”».
Alice Biondani suona la carica. «Il 2015/16 sarà l’annata della Pallamano Olimpica Dossobuono». Le parole trasmettono adrenalina, il messaggio lanciato al campionato di A2 è di chi sa dove vuole arrivare. «L’obiettivo è la promozione in serie A1: il gruppo è unito e ce la metterà tutta per riuscirci». L’ala destra giallorossa riassume l’inizio di stagione, costellato finora di successi ed emozioni. La pausa natalizia dà infatti modo di fare un piccolo bilancio: la Pallamano Olimpica Dossobuono è in testa alla classifica del proprio girone e Alice si è rivelata una delle atlete più in forma del momento. Biondani, un inizio di campionato sicuramente incoraggiante. Se lo aspettava? «Siamo innegabilmente partite con il piede giusto, anche se non siamo ancora impeccabili. Le gare disputate fino ad oggi sono state molto positive: lo si può constatare anche dal numero dei gol fatti e subiti. Personalmente sì, mi aspettavo un inizio di campionato così, perché abbiamo veramente voglia di fare e di dimostrare qualcosa che forse nella stagione precedente non siamo riuscite a mettere pienamente in luce». La squadra è quasi quella della scorsa annata: la retrocessione è stata una tappa di crescita e di esperienza che quest'anno può fare la differenza? «Sì. È rimasto grosso modo il gruppo dello scorso anno, al di là di un paio di elementi, ma una costante che ci accomuna tutt'oggi è la voglia di dimostrare chi siamo e, allo stesso tempo, il desiderio di divertirci. Senza dubbio l'esperienza maturata nella massima divisione potrà quest'anno fare la differenza». Giocare in A2 lo reputa un passo indietro? «La retrocessione ha fatto male e non è mai una bella esperienza. In ogni caso, bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: questa stagione dovrà servirci come trampolino di lancio per la prossima annata, dove sono sicura riusciremo ad esprimerci al meglio». Aveva ricevuto proposte per giocare ancora in A1? Se sì, perché ha deciso di rimanere a Dossobuono? «Nella vita ci sono diverse priorità e la pallamano è sicuramente una di queste, ma anche lo studio e l'istruzione lo sono. Non ho mai pensato di allontanarmi da Verona e quindi dal Dossobuono prima di finire gli studi superiori. Per quanto riguarda l'anno prossimo, in vista dell'inizio dell'Università, dovrò cercar di far coincidere le due cose, dove mi sarà possibile farlo». Contenta del suo inizio di stagione? «Sì. Sono molto fiera e contenta di come ho cominciato il campionato. Per questo devo ringraziare anche le mie compagne, e amiche, perché se le cose vanno bene significa che complessivamente si sta bene e che si sta lavorando in modo efficace». Il tecnico Roberto Escanciano Sanchez è sempre il vostro punto di riferimento... «Un’intervista non basta per descrivere la stima e l'affetto che ho, e abbiamo, nei confronti del nostro allenatore. Soprattutto in un periodo come questo, sappiamo che Roberto è il nostro caposaldo, e che possiamo sempre contare su di lui. Abbiamo sempre avuto il suo appoggio e il suo conforto, e non credo di sbagliarmi se dico chelo avremo in ogni momento». L’obiettivo stagionale è la promozione, inutile nasconderlo. La squadra ha le qualità per riuscirci? «Tutti si aspettano molto da noi, tanti si aspettano la promozione. E noi, in primis, ci alleniamo ogni giorno per raggiungere tale traguardo. Quest'anno dobbiamo riscattarci, deve essere l'anno della Pallamano Olimpica Dossobuono. Tutto questo dipende solo da noi». M.S.
PROGETTO CASA La buona architettura crea storia a cura dell’arch. Mirko Ballarini "Meravigliose architetture producono meravigliose rovine": così parafrasava Louis Kahn, nel secolo scorso. Il significato di questa frase sta nella necessità di produrre buona architettura perché questa lasci una traccia positiva nello sviluppo delle città e in fondo nell'evoluzione dell'uomo. Il secondo significato, che qui mi inte ressa indagare, è l'aspetto del tempo. Molti altri maestri, tra cui Peter Zumthor, lasciano che il tempo mostri i segni dell'invecchiamento sul volto delle loro architetture o dei loro interni. Evitano trucchi per lasciare che il legno acquisisca la propria patina, che crei il valore che solo il tempo può dare e che fa diventare gli oggetti parte della nostra storia. Se andiamo ad osservare i laborato ri Salk, di Louis Kahn, vedremo che il legno che riveste i laboratori medici è invecchiato ed ingrigito, ma regala alla struttura una connotazione eterna come se quegli edifici esistessero da sempre. Così quando scegliamo l'arredamento per la nostra casa, dovremmo cercare di acquistare pezzi belli in grado di invecchiare bene, perché quello che nella tecnologia è obsolescenza nel design diventa st oria. Se portiamo a casa una sedia senza alcuna qualità sappiamo che non diventerà mai la vecchia sedia della nonna, consunta e levigata dalle mani che la accarezzano, ma semplicemente quando terminerà il proprio uso diverrà un rifiuto da smaltire. L'oggetto in tal caso risponde solamente allo scopo per cui è stato pensato e per cui è stato costruito: non ha alcun significato, non rappresenta una e voluzione tecnica o estetica ma funziona e basta. Su di esso il tempo passato anziché farlo diventare storia lo trasforma in scoria (da riciclare nella migliore delle ipotesi!). Stiamo attenti quando scegliamo come arredare la nostra casa: riempiendola di funzioni ma svuotandola di storia, diverrà muta, senza nulla da raccontare di noi, della nostra vita e in fondo della nostra anima. COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI VERONA
Ai confini della realtà: il meeting nazionale
SISTEMI DI ALLARME DOMESTICI I sistemi di allarme domestici ormai sono numerosi e all'avanguardia nel settore sicurezza e questi sono un argomento molto utile da presentare ai nostri lettori visto il periodo “caldo” a causa dei numerosi furti e dalle innumerevoli invasioni da parte di delinquenti, nei nostri domicili. Per aiutare i consumatori, le aziende e i proprietari di casa a proteggersi al meglio, abbiamo pensato di elencare alcuni consigli sul funzionamento dei sistemi di allarme domestici. Nel commercio sono presenti impianti con e senza fili: i primi presentano un circuito dotato di fili elettrici da incassare nel muro. Alcuni modelli hanno la caratteristica di poter essere inseriti nell'impianto elettrico preesistente, senza dover rompere i muri. Un vantaggio di questo tipo di impianto è la sicurezza, è sicuro perchè tutti i componenti sono collegati da una rete di cavi elettrici e, tagliando i fili, scatta immediatamente l'allarme. A livello economico presentano un costo più elevato proprio perchè sono più attendibili e più “sensibili” dei modelli tradizionali, ma nell'ambito della sicurezza domestica sono un ottimo deterrente. Un altro tipo di allarme è quello senza fili, a onde radio. Questo modello sfrutta onde elettromagnetiche ed è alimentato da batterie a lunga durata, il che rappresenta già un primo vantaggio perchè permette all'allarme di continuare a rimanere attivo e funzionante anche in situazioni dove può venire a mancare la corrente per diverse ore. Il vantaggio di questo allarme è che non occorre alcun lavoro di installazione e in caso di trasloco può essere facilmente reinstallato nella nuova casa. Come modello non è attendibile come il primo ma la tecnologia si è molro raffinata negli ultimi tempi, offrendo prodotti molto più stabili e affidabili.
“Ai confini della realtà: confinazione e riconfinazione”: questo il titolo del meeting nazionale organizzato dal Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Verona, in collaborazione con la Società Cooperativa Geometri Veronesi. L’appuntamento quindi è fissato per martedì 15 dicembre – ore 9.00 – 18.00 – presso l’Auditorium Verdi (VeronaFiere) per fare il punto su un tema che coinvolge massicciamente i geometri, da sempre professionisti esperti in materia e per questo al servizio dei cittadini, frequentemente alle prese con dispute. Affidarsi alla consulenza di un geometra aiuta a snellire l’iter burocratico, può far risparmiare il tempo richiesto da successive tappe legali e, naturalmente, denaro, come sottolinea il presidente del Collegio scaligero, Roberto Scali: «Il numero delle questioni che nascono è elevatissimo, poiché altrettanto ampia è la casistica, dalle aree agricole a spazi condominiali; una confinazione fatta professionalmente porta ad un risultato tangibile immediato, senza rallentamenti burocratici, grazie alla professionalità e alle competenze dei geometri, senza dover andare in tribunale, perder tempo e soldi». Fiorenzo Furlani, presidente della Società Cooperativa Geometri Veronesi, garantisce un evento di primo piano: «numerosi saranno gli ospiti: liberi professionisti, rappresentanti del catasto – Agenzia Entrate Territorio – e colleghi, che porteranno le loro esperienze e conoscenze, nell’ottica di offrire alla platea una guida agli aspetti tecnici, giuridici e pratici della materia».
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
RUBRICHE
POESIE
28 a cura di Giancarlo Peretti
Durante il servizio militare ci dicevano continuamente che l’anzianità fa grado ed era vero considerato che i vecchi (di naja) comandavano a più non posso. Ma anche oggi che il servizio obbligatorio è finito i nonni comandano; ce li troviamo agli incroci delle strade, dinnanzi alle scuole, nei punti strategici più diversi, a dirigere il traffico o…la famiglia, visto che ne accudiscono i figli. Giusto allora che vengano degnamente festeggiati come angeli custodi il 2 di Ottobre. Ce lo ricorda una composizione dialettale senza firma: “La festa dei noni”. E dagli anziani passiamo ai giovanissimi come Andrea Marcato che a soli 9 anni dedica poesie d’amore alla “morosetta”, come dice la mamma con affettuosa complicità. Ecco allora del nostro autore in erba due brevissime dimostrazioni: “L’amor mio tu sei” e “Non c’è poesia”. Riccardo Marini, di Valeggio sul Mincio, ci propone profondi versi che partono dal centenario della Grande Guerra per arrivare all’oblio del tempo …divoratore di ogni cosa. Occorre riflettere sui suoi “Cent’anni”! LA FESTA DEI NONNI Grande invension quela dei noni! El buon Dio el ga proprio endoinà.... uno par ogni neodin... ed eco la felicità! Ma El gavea una idea par la testa... parchè non ghe femo una festa? Ai du de otobre l'è ariva...e ghe' ci le aspeta con ansia... ghe'quei che prepara un pachetin...corendo par tuta la stansa! El giorno l'e' qua! Par grandi e butini! Scartemo i regai par i nostri nonini! Tra un goto de vin e un bicer de spuma disemo: se mancasse i noni sarea 'na rovina! La festa finisse e bisogna nar avanti... par i nostri nonini batemo le mane tuti quanti! Speremo de esser qua anche l'ano che vien... forse qualche noneto el ne guarderà dal ciel... La vita l'è na rua... non sta pianser buteleto! Pensa che ghe' una stela tuta tua...nel pien del firmamento! Anonima
L'AMORE MIO SEI TU L'amor mio tu sei sei sempre nei pensieri miei. Ti amo con tutto il cuore, passo il giorno a te pensare, non credo che sia mia morosa ancora... io le ho perse tutte in un'ora. Io credo in te quando mi rispose...contai fino a tre. Andrea Marcato (9 anni) NON C’È POESIA Non c'è poesia nel mio cuore senza via, ma quando ti ho incontrato tutto è cambiato. Una poesia ti regalerò e per sempre legato a te sarò, mai più ti lascerò e per sempre ti amerò. Andrea Marcato (9 anni)
“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino
In redazione ci è giunto un libro di poesia che, solitamente, non trova spazio in questa rubrica nata, prettamente, per recensire opere narrative di autori di "casa nostra", ma è bastato soffermarsi su qualcuna delle rime scritte da Maria Saracino per lasciarsi entusiasmare, rapire e iniziare un viaggio intenso espresso in rima, che parte dal profondo dell'autrice e raggiunge l'anima e la fantasia di chi si lascia affascinare e trasportare nell'infinito spaziale della dolcezza Gianfranco Iovino e la romanticheria espresse dalle parole dolci e intense che l'autrice utilizza per raccontare la vita, la sua e quella di chi gli colora i pensieri di bello e di emozioni che trasforma poi in poesia da regalare ai suoi tantissimi affezionati lettori. Maria Saracino, nata a Torino ma che risiede a Caprino Veronese da tantissimo tempo, si ama definire un'amante dell'arte, essendo particolarmente sensibile e ispirata nei riguardi della grafica in generale, la pittura e la scultura. Per Maria la poesia è una sorta di personalissimo respiro profondo, e in quanto tale nasce con estrema naturalezza dalla sua penna, quando ispirata e sublimata dall'amore per le rime. Il suo "Come in una favola (la vita)" è un sorprendente viaggio nelle sfere più profonde della vita verso l'amore, in tutte le forme espressive, che lascia sognare, immaginare e fantasticare. La sua poesia, come da lei stessa ha sostenuto, è una sorta di musica che bisogna sentirsela dentro per comprenderla fino in fondo, perché previene dal profondo e, quando apre i cancelli dell'anima, si trasforma in un'esplosione ingovernabile delle parole che, proprio come se fosse musica, si liberano nell'aria per lasciare esprimere la dolcezza attraverso un concerto di rime e versi pieni di speranza nei confronti della vita e la sua intensa favola nella quale ognuno di noi è protagonista e spettatore per tutto il tempo della propria esistenza. Un bel libro, indubbiamente, quello di Maria Saracino, che contiene 110 poesie che incitano all'amore per la vita e il gusto di sapersela godere al sontuoso suono armonico del cuore che si esalta a leggersi tanto protagonista nella scrittura poetata di Saracino.
CENT’ANNI Cent'anni sono passati, ignoto milite, dal giorno in cui lasciasti il tetto antico, dove tuo padre al mondo ti educava. Vegliava l'ansia madre, e il tuo ritorno rivolgeva ogni dì nel caro petto stando affacciata alla finestra, intenta a cercare il tuo volto di lontano. Cent'anni son passati, e non tornasti. Restan di te soltanto le ossa nude: non più i parenti sono e non gli amici, non più colei che per te sospirava. Anche il tuo nome si è perso, ed ignota resta l'anima tua che visse in terra. Divora il tempo memorie più grandi Prima di te ci fur gloriose imprese d'eroi: a pena il lor ricordo dura. E quel che, fra cent'anni, volgeranno lo sguardo a noi, diran soltanto: “Furono”. Da quando siamo, guerra più tremenda non fu da noi perduta, e l'ombra nera ci porta silenziosa al nulla eterno. Riccardo Marini
DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri Il bosco, teatro di incontri insoliti e affascinanti Cinghiali, volpi, lupi, orsi, gatti selvatici: sono loro gli abitanti dei boschi e delle montagne. E specialmente d’inverno, quando le temperature scendono e la ricerca di cibo per gli animali selvatici diventa più difficoltosa, il bosco può essere anche teatro di incontri davvero insoliti e a dir poco sorprendenti. Ma è necessario essere preparati ad affrontare certi incontri. Un faccia a faccia con un orso non è esperienza semplice, ad esempio. Pur essendo un animale che predilige un’alimentazione fatta di frutta, verdura e radici – sono famose e temute le sue razzie nei frutteti – questo animale forte e possente, rapidissimo nella corsa a dispetto della sua mole, può attaccare anche animali e persone, se si sente minacciato. Generalmente gli orsi sono molto elusivi. Percepiscono l’uomo come un pericolo e cercano quindi di evitarlo. Se viviamo o visitiamo un’area in cui sono presenti orsi, e quindi utile conoscere il comportamento della specie e saper valutare le circostanze di un eventuale incontro con un orso, per poterci comportare correttamente. I cartelli che accolgono i viandanti nei sentieri di montagna del vicino Trentino parlano chiaro, e forniscono istruzioni preziose, di cui ricordarsi, tenendo conto che spesso gli animali selvatici scavalcano i confini tra le due regioni, e anche le nostre montagne hanno avuto e vedono tuttora la presenza di grandi predatori. Tendenzialmente tutti gli animali selvatici temono l’uomo: sono in grado di avvertire la nostra presenza grazie all’udito e all’odorato estremamente sviluppati, e solitamente ogni animale selvatico reagisce con una rapida fuga all’incontro con l’uomo. Viene consigliato, comunque, qualora si avvistasse un animale, di fare rumore, specialmente quando si tratta di potenziali predatori, per non spaventare e avvertire dunque in anticipo della propria presenza. Importante è tenere i cani al guinzaglio: un cane libero può spingersi troppo vicino a un animale selvatico, suscitando spavento e una conseguente reazione di aggressività. Viene consigliato anche di non lasciare resti di cibo e altri rifiuti organici nel bosco e nelle sue vicinanze, e nemmeno nei pressi di baite e rifugi. E’ molto importante, infatti, che gli animali selvatici, e specialmente gli orsi, non associno fonti alimentari con la presenza umana, una delle principali cause alla base dei conflitti uomo - orso. Ma comunque, tra le indicazioni fornite dal corpo forestale, una merita forse la maggiore attenzione: quando si avvista un animale selvatico ci si trova a vivere una grande occasione, rara e fortunosa. Che va dunque assaporata in tranquillità. Facile a dirsi, difficile a farsi, probabilmente. D’altra parte, chi passeggia per i sentieri di montagna deve essere pronto ad aspettarsi incontri ‘selvaggi’: ciò che conta è il rispetto reciproco che si manifesta, in questi casi, con il mantenimento di una distanza adeguata.
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L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
RUBRICHE
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CULTURA
LETTO
PER VOI
Picoult Jodi, La solitudine del lupo, Corbaccio 2015, 397 p., 18,60€
Una sera, di ritorno da una festa, Luke e sua figlia Cara rimangono coinvolti in un incidente. Cara, dopo un intervento chirurgico per la frattura di una spalla, si riprende presto, Luke, invece, entra in coma e i dottori escludono qualsiasi possibilità di risveglio. Avvisato del grave incidente, Edward, il figlio maggiore di Luke, fuggito in Thailandia sei anni prima in seguito a una lite in famiglia, ritorna e si ritrova a dover prendere una decisione importante: tenere in vita suo padre o lasciarlo morire. Cara continua a credere che suo padre si risveglierà, ne è convinta e cerca in tutti i modi di impedire a Edward di staccare la spina. I due fratelli si ritrovano presto in tribunale, a faccia a faccia, a combattere per il padre Luke che qualche anno prima aveva deciso di lasciare la famiglia per andare a vivere nei boschi con i lupi. Il libro è un continuo alternarsi tra passato e presente. Si scopre, come sempre, che non tutto è come sembra, e il libro è una lunga scoperta di cicatrici. Molteplici sono i punti di vista che l’autrice pone all’attenzione del lettore che, pagina dopo pagina, si trova a indossare i panni di Luke, di Cara, di Edward, della ex moglie Giorgie e del suo nuovo marito Joe. Ma noi siamo stati affascinati dall’esperienza di Luke con gli animali – in gran parte vera -,e siamo stati rapiti dagli incontri ravvicinati e coinvolti dalle emozioni provate con i lupi. Essi sono per Luke una nuova famiglia, il suo branco, la sua fonte di vita, di ricerca, di sfida e, per il lettore, una parte del romanzo molto interessante. E’ proprio quest’amore sviscerato per la ricerca che ha portato Luke a perdere alcuni degli affetti più importanti della sua esistenza. Solo la figlia Cara è riuscita a comprenderlo e a seguirlo in quell’universo di vita animale. Un romanzo ben scritto che ti entra dentro. La scrittrice non vuole imporre il suo punto di vista, al contrario vuol far meditare la persona che legge alternando la voce narrante: ogni capitolo è presentato, infatti, da un personaggio diverso e così anche la prospettiva. La solitudine del lupo è il ventunesimo romanzo della scrittrice e le tematiche dei suoi racconti sono molto simili, si parla di giudici, di avvocati, tribunali, incidenti, ognuno con un suo perché. Jodi Picoult, editor ed insegnante di inglese statunitense nata nel 1966, è sposata con tre figli e vive a Princeton assieme a tre cani e altri animali. E’ famosa soprattutto per aver scritto La custode di mia sorella (2004), un romanzo edito in Italia sempre da Corbaccio e che parla di Anna, una ragazzina di tredici anni concepita tramite la fecondazione in vitro, con le caratteristiche genetiche per essere una donatrice di midollo per la sorella maggiore Kate, malata da tempo di leucemia.
a cura di Lino Venturini
Lingua e Civiltà Avverbio deriva dal latino ad verbum e indica quella parte invariabile del discorso che si mette vicino al verbo per modificarne lievemente il significato (probabilmente verrò a trovarti, ti amo immensamente, cerco curiosamente la soluzione). Possiamo trovare l’avverbio anche vicino a un aggettivo (molto lieto), a un nome (la quasi totalità) o a un altro avverbio (così intensamente). Ci sono molti tipi di avverbi, ma poniamo attenzione su alcuni avverbi di luogo. La regola grammaticale ricorda che qui, qua, costì, costà, lì, là, colà corrispondono ai significati di questo, codesto e quello. Qui e qua servono a indicare un luogo vicino a chi parla o scrive (io mi fermo qui, io qua non ci resto); costì e costà servono a indicare un luogo dove è la persona cui si parla o si scrive (come ti trovi seduto costì?, che tempo avete costà?); lì o là indicano un luogo lontano sia dalla persona che parla o scrive sia dalla persona cui si parla o si scrive (guarda là fuori dalla finestra, mettilo lì sul tavolino). Il costì o il costà, però, si usa ormai quasi solo in Toscana. Fra gli avverbi di quantità (molto, poco, troppo, meno, alquanto, abbastanza, quasi ecc) poniamo attenzione sull’uso di affatto che significa: compiutamente, interamente, del tutto. Se alla domanda: ”Ti è piaciuto il regalo?”, rispondo: “Affatto!”, voglio dire: “Sì, del tutto”. Se lo usiamo nell’espressione negativa deve essere preceduto da niente: niente affatto, cioè “non del tutto”. L’avverbio qualificativo in –mente deriva dal latino popolare dove mente era l’ablativo del sostantivo mens, mentis, mente, animo, modo di sentire (clara mente), e poiché “mente”, è un sostantivo femminile, si spiega il perché della forma femminile dell’aggettivo o del participio che sempre precede il suffisso –mente (freddamente, perdutamente ecc.) esclusa l’unica eccezione altrimenti. Gli avverbi ovunque, dovunque e chiunque non si possono usare assolutamente, devono sempre unire due proposizioni (lo sa chiunque ha sale in zucca; donne belle ce ne sono dappertutto; ovunque compaiano fanno allegria). L’avverbio praticamente, che significa effettivamente, all’atto pratico, è spesso usato a sproposito e, soprattutto nella lingua parlata, come un fastidioso intercalare. Affermando che “la signora era praticamente nuda” cosa si vuole dire? A noi interessa sapere se era nuda o no. Di foreste e ragazze praticamente vergini può parlare solamente chi ha una mente contorta o non sa di quante sfumature è capace la lingua italiana.
Con noi al Cinema a cura di Franco Frey IL PICCOLO PRINCIPE (The Little Prince) Animazione - Avventura - Family. 107 min. Francia 2015 (uscita 1 gennaio) di Mark Osborne, con le voci di Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, PIF, Alessandro Siani e Vittoria Bartolomei. Una curiosità: A 73 anni dalla sua pubblicazione Il Piccolo Principe ha venduto 145 milioni di copie (16 milioni in Italia) ed è stato tradotto in 270 lingue: dopo la Bibbia è il libro che ha avuto più traduzioni. øCome strenna per le prossime Festività arriva, per la gioia di tutti il film in 3 D "Il Piccolo Principe" tratto dal popolarissimo piccolo - grande libro dello Scrittore Aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry (1900 - 1944) e diretto con bravura dal regista Mark Osborne (Kung Fu Panda). Un breve cenno sulla fantastica storia: Un anziano aviatore e la sua nuova vicina di casa, una bambina trasferitasi nel nuovo quartiere con la madre, s'incontrano dopo che dalla finestra aperta plana sulla sua scrivania, mentre sta studiando, un aeroplanino di carta su cui è tratteggiato l'immagine di un Piccolo Principe. Con il racconto dell'aviatore, attraverso le pagine del suo vecchio diario e dei suoi disegni, la piccola scopre come egli, molto tempo prima fosse precipitato nel deserto africano e incontrato un Piccolo Principe dai capelli color oro, che sosteneva di essere caduto da un asteroide: la sua casa. Tra nuove esperienze e fantastici viaggi, affronteranno insieme incredibili avventure tra volpi inseparabili e rose vanitose che coloreranno la sua infanzia… Valori universali quelli narrati in questo capolavoro senza tempo: il rispetto della persona e della diversità, la salvaguardia dell'ambiente, la pace. Una bella favola della buonanotte, semplice e poetica che appassiona e seduce generazioni di ogni età. Film da non perdere e da vedere in compagnia dei vostri bambini. Amici Lettori dell'Altro Giornale grazie per l'affettuosa stima e a tutti Voi un sincero Augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Arrivederci a Gennaio con in anteprima per Voi, Leonardo DiCaprio nel l film evento 2016!
AGENDA LETTERARIA
Centocinquanta anni fa, il 30 dicembre del 1865 a Bombay nasceva Joseph Rudyard Kipling, scrittore e poeta britannico, premio Nobel per la letteratura nel 1907 a soli quarantuno anni, il più giovane di sempre. Figlio di un ufficiale dell’esercito, a sei anni viene mandato in Inghilterra per compiere gli studi. Verso la fine della sua permanenza a scuola gli insegnanti lo ritennero incapace di ottenere una borsa di studio a Oxford e non avendo i genitori le risorse economiche per finanziare gli studi, se ne andò a lavorare in Pakistan. A diciassette anni ritorna in India dove intraprende la carriera giornalistica rivelando subito un notevole talento per le lettere. Nel 1889, a ventiquattro anni, inizia un lungo viaggio attraverso Birmania, Cina, Giappone e California, attraversando poi gli Stati Uniti e l’oceano Atlantico, finendo per stabilirsi a Londra. Nel 1892 sposa Caroline Balestier, ma durante la luna di miele, la banca dove teneva i risparmi fallisce e la coppia è costretta a ritornare in America nello stato del Vermont dove viveva la famiglia di lei. Durante questo periodo Kipling inizia a scrivere racconti per bambini e dà alle stampe Il libro della giungla (1894) che gli valse il Nobel, e Il secondo libro della giungla (1895). Accanto alle descrizioni pittoresche della vita nelle foreste dell’India, Kipling esprime, in un linguaggio concreto ed efficace, la suggestione dell’elemento naturalistico ed esalta le virtù dell’uomo a contatto o in lotta con la natura. Dopo una lite con il cognato che lo trascina in tribunale, i coniugi Kipling tornano in Inghilterra dove nel 1897 pubblica Capitani coraggiosi. Le opere che contribuirono maggiormente a confermare e ad accrescere la fama dello scrittore furono il romanzo Kim (1901) in cui l’India viene ancora una volta descritta nel modo più vivo e suggestivo e la raccolta di racconti e di poesie Puck della collina (1906) dove realtà e magia si fondono in perfetta armonia. Tra le altre opere di questo periodo, ricordiamo un libro di racconti per ragazzi, Storie proprio così (1902) e un volume di versi d’ispirazione patriottica, Le cinque nazioni (1903). Kipling fu il poeta dell’imperialismo britannico e l’esaltatore dello spirito patriottico senza mai, però, assumere un carattere estremista. Alla fine anche il suo rigido spirito nazionalistico si evolse verso una comprensione più universale. “Veramente, come dice il poeta, la battaglia è vinta dagli uomini che cadono. Dio sa quanti figli di madri dormono lungo il fiume, dinanzi a Gradisca, all’ombra della prima barriera dell’orrido Carso”! (La guerra nelle montagne, 1917). Muore per emorragia cerebrale nel 1936.
CASA DI CURA PRIVATA
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SPAZIO DONNA
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
BENESSERE
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Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
RILASSA IL CORPO E CALMA LA MENTE “Come la pioggia penetra in una casa mal coperta, così pure la passione penetra in una mente non usa alla meditazione.”(Buddha) Da migliaia di anni i saggi e gli studiosi d’oriente ed occidente ripetono che tutti i nostri problemi trovano origine nella nostra mente. Il poeta inglese John Milton dice che la mente “ può fare del paradiso l’inferno e dell’inferno il paradiso”. Attraverso semplici esercizi di meditazione potreste scoprire come, focalizzare e calmare la mente, per poi scavare a fondo e portare alla luce i modelli di pensiero che provocano sofferenza e stress. Nonostante tutta la sua popolarità, pochi veramente sanno che cosa sia la meditazione. Alcuni credono che la meditazione sia concentrarsi mentalmente su qualche cosa, altri pensano che meditare sia immaginare qualche cosa che dia pace e serenità. In realtà, la meditazione è uno stato di profonda pace che si raggiunge quando la mente si acquieta pur rimanendo completamente vigile. Questo stato di consapevolezza senza pensieri non può essere ottenuto tramite uno sforzo mentale: in tal modo, infatti, useremmo la mente per fermare la mente stessa! Lo stato di consapevolezza senza pensieri si realizza, invece, quando si crea dentro di noi uno stato di benessere generale che acquieta tutti i nostri umori e tensioni. A chi di noi, di tanto in tanto, non capita di essere un po’ agitato o ansioso? O addirittura di fronteggiare situazioni ancora più critiche, come attacchi di panico, rabbia o stati emotivi tipici della depressione. Beh, se siamo in grado di riconoscere l’insorgere di certe situazioni del corpo-mente siamo già a buon punto. Il secondo passo è sforzarsi di controllare positivamente queste emozioni negative con, ad esempio, un semplice esercizio di respirazione: Scegliete un posto tranquillo e assumete una posizione seduta comoda Chiudete gli occhi e concentrate la vostra attenzione sul flusso d’aria che scorre attraverso le vostre na rici o sul movimento dell’addome che si alza e si abbassa Mantenete una intensa attenzione sull’inspirazione e sull’espirazioFARAONA AGLI AROMI E PANCETTA ne. Fatelo come una madre segue i movimenti di un figlio. Con dolIngredienti cezza ma con precisione 1 faraona in pezzi (togliere gran parte della pelle) Se vi accorgete che la mente si distrae, ritornate con dolcezza ma 100 gr. di pancetta coppata - 1 confezione di panna da cucina con fermezza al respiro. Con pazienza e determinazione Olio, sale, pepe - Rosmarino, salvia, aglio Continuate per tutta la meditazione questo semplice ma non facile esercizio. Persistendo nella pratica scoprirete che la mente si calma Preparazione molto rapidamente e che voi sarete sempre più presenti e concenPreparare un battuto con rosmarino, salvia, aglio, sale e pepe e strofinarvi i pezzi di trati in tutti gli ambiti della vostra vita. Ritornerete ad assumere il faraona e avvolgerli, uno per uno, in una fetta di pancetta. comando delle vostre scelte e delle vostre azioni Ungere con dell’olio una pirofila e adagiarvi la carne. Coprire con la pellicola e lasciar Spero che questo esercizio accompagni tutti voi durante le vacanriposare per una giornata. Il giorno successivo cuocere per circa un’ora in forno a 180°. ze natalizie in modo da creare un presupposto di serenità e cresciSe necessario bagnare con del vino bianco. ta per il 2016. A cinque minuti dal termine della cottura versare sulla faraona la panna da cucina e Buone feste a tutti! mescolare. Completare la cottura e servire. Namastè!
L’angolo di Francesca
a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico
INSUFFICIENZA VENOSA
LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini NEL SALONE BIONATURALE DI ANTONELLA PUOI TROVARE TRATTAMENTI DI QUALITÀ, PER TUTTE LE ESIGENZE. Colori e meches a base naturale, che oltre a coprire perfettamente , nutrono, rinforzano e ristrutturano i capelli, donandogli bellezza e lucentezza. Permanenti, ondulazioni, sostegni e gonfiaggi per ogni esigenza, a base naturale. Trattamenti di riempimento e ricostruzione del capello, con prodotti FILLER di ottima qualità. Per la cura del capello, Antonella ha un'occhio di riguardo, offrendo il check up GRATUITO del capello, che dopo un'accurata analisi di cute e capello, offre una selezione di prodotti mirati per la soluzione ad ogni tipo di anomalia. Anche l'uso dell'OXIGENOTHERAPIA è un ottimo e prezioso trattamento naturale, per la stimolazione e pulizia del bulbo. Il percorso SPA HAMMAM , della durata di 50 minuti, è una piacevole coccola di rilassamento per corpo e spirito. Cinque prodotti applicati ed un piacevole massaggio, eseguito da una comoda poltrona. Molti sono i trattamenti che offre il Salone di Antonella da regalarsi o da regalare, ma tutti nel rispetto della persona e dell'ambiente. NEL MESE DI DICEMBRE UN SIMPATICO OMAGGIO A TUTTI I CLIENTI. Antonella augura a tutti Buone Feste
NELLA SETTIMANA DI NATALE APERTA MARTEDÌ, MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ
NELL’ULTIMA SETTIMANA DELL’ANNO APERTA MARTEDÌ, MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ
martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00
Via degli Arusnati, 3 (1°piano) - Parona - cell. 347 7579713
Le malattie del sistema venoso rappresentano tra i più comuni problemi di salute che affliggono l’uomo, e fra tutte l’insufficienza venosa cronica si manifesta con sintomi (gonfiore, pesantezza, formicolii, prurito, bruciori, dolore) e segni (capillari in evidenza, alterazioni cutanee, vene varicose, ulcerazioni) a carico degli arti inferiori. Nella sua forma minore l'insufficienza venosa dà solo problemi di tipo estetico, ma può assumere gravità ed estensioni maggiore, con varicosità più o meno estese, fino ad arrivare a provocare inconvenienti importanti o anche situazioni molto critiche quali trombosi ed embolie.Ogni qualvolta il deflusso venoso sia rallentato od ostacolato, ad esempio a seguito di una scarsa tonicità della parete venosa il sangue pur giungendo in periferia non riesce a perfondere adeguatamente i tessuti trovandosi davanti a sé vasi ripieni di sangue in attesa di defluire. Il rallentamento ematico comporta quindi il ristagno e un aumento pressorio con sfiancamento della parete venosa e conseguente compromissione della funzionalità delle valvole. La continua sollecitazione sovraccarica la parete del le vene che si dilatano e si allungano progressivamente, fino ad apparire sotto la pelle come sporgenze gonfie (varici) e portando alla formazione dell'edema. Alcuni rimedi ci arrivano dalla natura e da composti ad azione flebotropa, come ad esempio i flavonoidi della Centella asiatica e del Ruscus aculeatus o pungitopo. Tuttavia i principi attivi più spesso suggeriti sono l’escina estratta dai s emi di ippocastano (Aesculus hippocastanum), l’estratto di rutina, i flavonoidi degli agrumi, la cumarina estratta dalle infiorescenze del Melilotus officinalis e gli antocianosidi del Vaccinium myrtillus. Proprio le sostanze del mirtillo mostrano diverse attività farmacologiche, dimostrate da numerosi studi: essi infatti migliorano il tono venoso, aumentano la resistenza capillare, favoriscono il ria ssorbimento dell’edema e i processi di autoriparazione dei capillari proteggendo il microcircolo dai processi infiammatori e dai radicali liberi. Rimedi alternativi e non farmacologici consistono nell'esercizio (la sedentarietà rappresenta infatti un fattore determinante per l'insorgenza), nel massaggio linfodrenante e nell'effetto benefico dell'acqua termale sul ristagno ematico e linfatico agli arti inferiori.
L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015
SPAZIO DONNA
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CHE TEMPO FARÀ?
Diversi saranno i colori di tendenza tra i quali scegliere per i nuovi addobbi natalizi 2015 - 2016. L’Albero di Natale diventa sempre più sobrio, con l’utilizzo di colori naturali e decorazioni tradizionali realizzate in legno, cartone, feltro o con materiale riciclato. Non mancheranno decorazioni commestibili come cioccolatini, biscotti, arance, mele. In voga anche gli addobbi realizzati in tessuto, come la lana; ci sarà il ritorno dei fiori, che diventeranno i protagonisti nella loro veste semplice e genuina. Al bando i decori troppo esuberanti, con paillettes e brillantini, quest’anno la parola d’ordine è semplicità. Il colore predominante per questo Natale sarà sicuramente il bianco, ma anche il verde nelle sue più disparate tonalità. Gli alberi si tingeranno di bianco per infondere nell’aria l’atmosfera magica della neve. Intramontabile il rosso, concepito in maniera rustica più che classica, in decorazioni di stile nordico norvegese, realizzate con tessuti a quadretti.
Si avvicinano le festività e in queste ore sono molti gli italiani che si stanno chiedendo come sarà il tempo durante le giornate di festa. Cosa succederà nel nostro Paese? Arriverà l'ondata di freddo polare de “El Nino” oppure no? Le previsioni meteo riguardanti il periodo di Natale rivelano che non dovrebbero verificarsi fenomeni di particolare intensità sul nostro Paese. Le previsioni al Nord, infatti, rivelano che si avrà una maggiore variabilità ed instabilità rispetto alle regioni del Sud, ma in generale non si avrà nessun picco di freddo e aria gelida, così come era stato ipotizzato in un primo momento. Le giornate del 24, 25 e 26 dicembre non saranno quelle in cui “El Nino”, il freddissimo anticiclone annunciato dagli esperti, farà visita nel nostro Paese: stando agli ultimi aggiornamenti meteo, infatti, i mesi più freddi di questa stagione invernale saranno quelli di gennaio e febbraio 2016. In particolar modo le ultime settimane di gennaio si preannunciano particolarmente rigide con temperature che caleranno drasticamente un po' dappertutto.
Verona si trasforma e si veste di luci, suoni e colori del Natale. Sabato 21 novembre, alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentati della città di Norimberga, in Piazza dei Signori è stato ufficialmente inaugurato il Mercatino di Natale di Verona e Christkindlmarkt di Norimberga, con l'accensione dell'Albero di Natale. Fino al 27 dicembre Piazza dei Signori ospita per l'ottavo anno consecutivo le caratteristiche casette in legno del "Christkindlmarkt"; circa 60 espositori propongono prodotti tipici tradizionali artigianali quali addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo nonché specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi. Visitare il Mercatino di Natale di Verona significa tuffarsi nella magica tradizione del Natale Veronese; immergersi quindi in un'atmosfera fiabesca, dove Giulietta e Romeo, in questa città dell'Amore, possono baciarsi sotto il vischio tenuto con mano ferma da Dante. L'ingresso della città è illuminato da centinaia di luci, proseguendo per tutte le vie del centro storico, ed arrivando nella splendida Piazza Bra, con lo sfondo dell'Arena e l'imponente stella di Natale che poggia sulla piazza. Il Mercatino di Natale di piazza dei Signori è aperto dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle 21.30, il venerdì, il sabato e i prefestivi dalle ore 10.00 alle 23.00. Il 24 dicembre il mercatino chiuderà i battenti alle 17.00 e il 25 dicembre verrà aperto alle ore 15.00.
CONSIGLI UTILI. Natale è alle porte, un bel vestito è d’obbligo Natale sta arrivando e, oltre a preparare pranzi e addobbi per la casa, dobbiamo pensare a quale sarà il nostro outfit per le feste. In queste occasioni infatti non è sempre facile scegliere cosa indossare per apparire eleganti, ma allo stesso tempo non esagerate. Per questo motivo, vi diamo qualche suggerimento su come vestirsi per questo Natale, secondo le tendenze moda inverno 2015/2016. Il giorno di Natale è fatto per essere passato in casa tra la famiglia e gli amici più cari, ma non per questo si possono indossare jeans e maglietta. Si tratta di una giornata speciale e quindi essere elegante è d’obbligo. In buona parte dei casi, le donne scelgono di indossare un tubino nero, un classico, con qualche accessorio rosso per rimanere in tema. Si tratta di una scelta raffinata ed elegante ma soprattutto senza tempo: così non si sbaglia mai. L’abito lungo invece è da preferire solo nel caso festeggiate la vigilia di Natale, quindi la sera, fuori casa. Per quelle che invece amano seguire maggiormente le mode, la scelta potrebbe cadere anche su un pantalone. In questo caso, un pantalone palazzo abbinato ad una camicetta morbida in chiffon o seta insieme ad una giacca, sarebbe perfetto. Per le ragazze giovani, una scelta ottimale potrebbe essere il minidress anni Sessanta, sulle sfumature del rosso, oppure un abito con la gonna in tulle. E’ tempo di festa, quindi osate pure i vari colori: rosso, oro, argento, nero e blu, anche con glitter, brillantini e pailletes. Buon Natale e Buon Anno a tutte voi!