L'ALTRO GIORNALE PROVINCIA

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA

ANNO XXX - N.11 - NOVEMBRE 2015 - Stampato il 16/11/2015 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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LA FAMIGLIA di LINO VENTURINI Dal XIX secolo fino agli anni sessanta, c’è in concreto una coincidenza tra l’espressione del sentimento amoroso e l’istituzione matrimoniale. E’ l’epoca della famiglia fondata sull’amore e sull’unione coniugale, sull’attenzione educativa e affettiva verso i bambini, ma anche su una rigida divisione dei ruoli tra i coniugi. Dalla metà degli anni sessanta, inizia a prevalere la logica “affettiva” individuale che determina fragilità e instabilità; le relazioni di coppia diventano flessibili. A rendere più fragile l’unione coniugale è proprio l’individualismo affettivo che trova la sua conferma in rilevanti fenomeni come il calo e il ritardo dei matrimoni, l’aumento delle convivenze (coppie di fatto), l’aumento delle separazioni e dei divorzi, il calo complessivo delle nascite, l’aumento delle nascite fuori del matrimonio. La famiglia, più che una “cellula base della società”, viene sempre più concepita come “cellula base per l’individuo”. Ecco allora che nella coppia matrimoniale ciascuno dei due considera gli interessi propri prevalenti su quelli di un “noi” che possa superare le individualità senza annullarle. Una società civile non può prescindere dalla famiglia identificata nelle caratteristiche che la rendono tale, che è quella delle famiglie “padre-madre-figli” e che la distinguono da ciò che non è propriamente, ma solo per metafora o analogia, famiglia. Al di là di richieste spesso chiassose di chi pretende diritti identici a qualsiasi forma di convivenza - sarà la storia umana a dare il verdetto - è certo che solo la famiglia è il luogo sicuro di cui hanno bisogno i figli per crescere come esseri umani, se si vuole mantenere la coesione e il centro morale della comunità. Solo la famiglia è la relazione sociale specifica che lega insieme, con un patto socialmente riconosciuto (ecco la presenza dei testimoni di nozze), due persone di sesso diverso e generazioni diverse, figli e genitori e, attraverso essi, le genealogie-stirpi paterna e materna. C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo è il futuro della società, non altro. Interventi a favore della famiglia naturale, questo occorre fare e su questo bisogna legiferare, non altro. Invece oggi la famiglia, la risorsa più importante delle nostre società, è sfruttata e dimenticata, se non anche oltraggiata dalla politica; è spremuta dall’economia e maltrattata dalla cultura. E’ dovere di tutti noi, nessuno escluso, parlare e sostenere la famiglia perché vuol dire parlare e sostenere l’intera società; perché indebolire la famiglia, significa indebolire la società; perché distruggere la famiglia, è distruggere la società.

Sanità: oggi e domani L’assessore Luca Coletto risponde a due lettere inviate alla redazione

Luca Coletto

Programmi futuri, tagli, lettere inviate alla redanovità: di tutto questo zione. Al centro dell’atparla l’Assessore Regio- tenzione degli scriventi nale alla Sanità, Luca la situazione dell’ospedaColetto, in un’intervista le Orlandi di Bussolengo in cui snocciola dati e e le recenti polemiche traccia il futuro della insorte riguardo i ticket sanità veronese. Rispon- applicati in Pronto Socde in questo modo a due corso. «L’Orlandi non è

La Grande Mela. Restyling in vista Nuovo look per La Grande Mela di Lugagnano di Sona: è stato presentato lo scorso 27 ottobre il progetto di restyling che rinnoverà il volto del Centro Commerciale, nato l’11 luglio 1996. Alla presentazione del progetto di restyling, nella mattinata del 27 ottobre, sono intervenuti anche il sindaco del Comune di Sona, Gianluigi Mazzi e il presidente Immobiliare Cinquerre S.p.a., Lorenzo Rossetto, oltre al presidente del Consiglio d’Amministrazione della struttura, David Troiani, e all’architetto Iglis Zorzi, ideatore del progetto di ristrutturazione. Il progetto di restyling è stato voluto per assicurare al complesso un’immagine attuale e all’avanguardia nella scelta dei materiali utilizzati, con lo scopo di offrire ai clienti che lo visiteranno, un luogo di svago accogliente e moderno. Pagina 9

destinato a chiudere, anzi abbiamo in progetto ben definito, per dargli futuro sicuro – afferma l’assessore -. Detto questo è altrettanto vero che la Conferenza dei Sindaci ha approvato un documento che definisce la strada del polo assistenziale per Bussolengo, dove esisterà il Pronto

Soccorso nel quale saranno presenti le specialità di base per sostenere il primo intervento e ci sarà la lungodegenza con la riabilitazione». Quel che è certo è che «ci saranno dei tagli e questo determinerà una revisione di quelle che sono le programmazioni». Pagina 6

Bussolengo. Profughi a Crocioni Nuovo arrivo di profughi all’hotel Rizzi di Bussolengo. Su indicazione della Prefettura di Verona, sono stati trasferiti 30 profughi, di diversa provenienza, presso l’hotel Rizzi di località Crocioni a Bussolengo. I nuovi arrivati vanno ad aggiungersi ai circa 60 già presenti nel medesimo hotel e ai 20 ospitati presso l’hotel Centro Turistico Gardesano, di via Pastrengo sempre a Bussolengo da circa un anno. Tra i profughi vi sono anche quattro donne in gravidanza, e una ventina di giorni fa è nato un bambino, già trasferito nei giorni scorsi, con tutta la famiglia, in un appartamento a Verona. Pagina 12


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