L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA
ANNO XXX - N.11 - NOVEMBRE 2015 - Stampato il 16/11/2015 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744
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LA FAMIGLIA di LINO VENTURINI Dal XIX secolo fino agli anni sessanta, c’è in concreto una coincidenza tra l’espressione del sentimento amoroso e l’istituzione matrimoniale. E’ l’epoca della famiglia fondata sull’amore e sull’unione coniugale, sull’attenzione educativa e affettiva verso i bambini, ma anche su una rigida divisione dei ruoli tra i coniugi. Dalla metà degli anni sessanta, inizia a prevalere la logica “affettiva” individuale che determina fragilità e instabilità; le relazioni di coppia diventano flessibili. A rendere più fragile l’unione coniugale è proprio l’individualismo affettivo che trova la sua conferma in rilevanti fenomeni come il calo e il ritardo dei matrimoni, l’aumento delle convivenze (coppie di fatto), l’aumento delle separazioni e dei divorzi, il calo complessivo delle nascite, l’aumento delle nascite fuori del matrimonio. La famiglia, più che una “cellula base della società”, viene sempre più concepita come “cellula base per l’individuo”. Ecco allora che nella coppia matrimoniale ciascuno dei due considera gli interessi propri prevalenti su quelli di un “noi” che possa superare le individualità senza annullarle. Una società civile non può prescindere dalla famiglia identificata nelle caratteristiche che la rendono tale, che è quella delle famiglie “padre-madre-figli” e che la distinguono da ciò che non è propriamente, ma solo per metafora o analogia, famiglia. Al di là di richieste spesso chiassose di chi pretende diritti identici a qualsiasi forma di convivenza - sarà la storia umana a dare il verdetto - è certo che solo la famiglia è il luogo sicuro di cui hanno bisogno i figli per crescere come esseri umani, se si vuole mantenere la coesione e il centro morale della comunità. Solo la famiglia è la relazione sociale specifica che lega insieme, con un patto socialmente riconosciuto (ecco la presenza dei testimoni di nozze), due persone di sesso diverso e generazioni diverse, figli e genitori e, attraverso essi, le genealogie-stirpi paterna e materna. C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo è il futuro della società, non altro. Interventi a favore della famiglia naturale, questo occorre fare e su questo bisogna legiferare, non altro. Invece oggi la famiglia, la risorsa più importante delle nostre società, è sfruttata e dimenticata, se non anche oltraggiata dalla politica; è spremuta dall’economia e maltrattata dalla cultura. E’ dovere di tutti noi, nessuno escluso, parlare e sostenere la famiglia perché vuol dire parlare e sostenere l’intera società; perché indebolire la famiglia, significa indebolire la società; perché distruggere la famiglia, è distruggere la società.
Sanità: oggi e domani L’assessore Luca Coletto risponde a due lettere inviate alla redazione
Luca Coletto
Programmi futuri, tagli, lettere inviate alla redanovità: di tutto questo zione. Al centro dell’atparla l’Assessore Regio- tenzione degli scriventi nale alla Sanità, Luca la situazione dell’ospedaColetto, in un’intervista le Orlandi di Bussolengo in cui snocciola dati e e le recenti polemiche traccia il futuro della insorte riguardo i ticket sanità veronese. Rispon- applicati in Pronto Socde in questo modo a due corso. «L’Orlandi non è
La Grande Mela. Restyling in vista Nuovo look per La Grande Mela di Lugagnano di Sona: è stato presentato lo scorso 27 ottobre il progetto di restyling che rinnoverà il volto del Centro Commerciale, nato l’11 luglio 1996. Alla presentazione del progetto di restyling, nella mattinata del 27 ottobre, sono intervenuti anche il sindaco del Comune di Sona, Gianluigi Mazzi e il presidente Immobiliare Cinquerre S.p.a., Lorenzo Rossetto, oltre al presidente del Consiglio d’Amministrazione della struttura, David Troiani, e all’architetto Iglis Zorzi, ideatore del progetto di ristrutturazione. Il progetto di restyling è stato voluto per assicurare al complesso un’immagine attuale e all’avanguardia nella scelta dei materiali utilizzati, con lo scopo di offrire ai clienti che lo visiteranno, un luogo di svago accogliente e moderno. Pagina 9
destinato a chiudere, anzi abbiamo in progetto ben definito, per dargli futuro sicuro – afferma l’assessore -. Detto questo è altrettanto vero che la Conferenza dei Sindaci ha approvato un documento che definisce la strada del polo assistenziale per Bussolengo, dove esisterà il Pronto
Soccorso nel quale saranno presenti le specialità di base per sostenere il primo intervento e ci sarà la lungodegenza con la riabilitazione». Quel che è certo è che «ci saranno dei tagli e questo determinerà una revisione di quelle che sono le programmazioni». Pagina 6
Bussolengo. Profughi a Crocioni Nuovo arrivo di profughi all’hotel Rizzi di Bussolengo. Su indicazione della Prefettura di Verona, sono stati trasferiti 30 profughi, di diversa provenienza, presso l’hotel Rizzi di località Crocioni a Bussolengo. I nuovi arrivati vanno ad aggiungersi ai circa 60 già presenti nel medesimo hotel e ai 20 ospitati presso l’hotel Centro Turistico Gardesano, di via Pastrengo sempre a Bussolengo da circa un anno. Tra i profughi vi sono anche quattro donne in gravidanza, e una ventina di giorni fa è nato un bambino, già trasferito nei giorni scorsi, con tutta la famiglia, in un appartamento a Verona. Pagina 12
LE VOSTRE LETTERE
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
PRINCIPI PRIMI
VENETO
“Iscritti nella natura” Ci sono cose che stridono con le inclinazioni naturali della razza umana, con i “principi primi” iscritti nel cuore dell’uomo. Questi principi di natura non hanno bisogno di codificazione e non vengono scritti da ciò che è immanente, da ciò che è “qui e adesso”, perché essi vengono prima di ogni cosa. L’adozione di bambini da parte di coppie formate da soggetti dello stesso sesso e omosessuali, non è un problema da affrontare per decidere se ammettere questo tipo di adozione oppure no. L’argomento, invero, meriterebbe di essere liquidato con l’affermazione di Fantozzi riguardo al film “La Corazzata Potemkin. Il problema da affrontare dovrebbe invece soffermarsi sulla ragione per cui si è arrivati a porre l’attenzione su questo tipo di adozione, che di per sé è contraria ai “principi primi” che formano l’identità originaria che ci è propria. L’adozione da parte di coppie omosessuali non può che essere una provocazione socio politica, una presa di posizione ideologica oppure una perversione. Altro non vedo. La politica, che è lo specchio della società, si fa carico delle istanze più varie e quindi anche delle istanze frutto di
mere distorsioni. Poi, perché le istanze diventino norma, decidono i numeri in Parlamento, i quali si formano in funzione di interessi elettorali e della conservazione del potere. Le leggi razziali sono state emanate dal legislatore, ed erano quindi legali, ma non si può certo sostenere che fossero conformi ai “principi primi” iscritti nella natura dell’uomo. Anche la schiavitù negli Stati Uniti d’America era un istituto previsto dalla legislazione fino alla guerra civile, ma non si può certo sostenere che per questa ragione la schiavitù fosse conforme ai principi di natura che governano l’animo umano. Talvolta i “principi primi iscritti nel cuore dell’uomo” coincidono con le norme di legge, altre volte no, e quindi ciò comporta che possano legalizzarsi, in determinate situazioni di luogo e di tempo, anche delle aberrazioni.Il cammino intrapreso dalla cultura libertaria non è nuovo ed è pieno di cretinerie ed avvilimenti; esso è un venticello malsano che si insinua in una società già sbandata e debole, che può danneggiare a suo modo. Occorre pazientare e vegliare. Non tarderà ad arrivare il vento che spazzerà via la pula. Avv. Marco Bertagnin
VITTORIO FELTRI
“Ognuno la pensa a modo suo...” Caro direttore, ricordo che un vecchio proverbio latino suona così: “Tot capita, tot sententiae”. Significa che ognuno la pensa a modo suo. Feltri è un noto articolista di un quotidiano, ha un modo semplice e piacevole di scrivere e possiede soprattutto una dote, quella di attirare il lettore portandolo a mettersi in sintonia con lui fin dalle prime righe. E’ un tipo originale che va spesso controcorrente per mostrare – appunto – che la pensa in modo diverso dal comune. Può farlo tranquillamente ma a patto di non scivolare su considerazioni che nulla hanno a che vedere con il problema che viene trattato. Come quelle che leggo sul
suo giornale del 24 settembre scorso, quando prende spunto dallo scandalo Volkswagen – Audi per prendersela con gli ecologisti, che predicono catastrofi per l’umanità se non si pone fine al continuo inquinamento dell’aria che respiriamo. Non è dato sapere con precisione cosa succederà tra 50 o 100 anni e forse lui un po’ di ragione ce l’ha, quando dice che si esagera troppo nelle previsioni negative. Ma è andare fuori tema. Che c’entra infatti tutto questo con quanto ha combinato la casa automobilistica tedesca? Di una gravità colossale. Sbaglia alla grande il giornalista quando tenta di minimizzare fino quasi a creare una specie di tolleranza su un
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comportamento che, in definitiva, è solo volto a ricavi commerciali. Aggiungendo che lui, personalmente, se ne frega dei fumi e che continuerà a comprare il prodotto. Che Audi Quattro e golf siano ottime macchine nessuno lo nega. La prima l’ho tenuta anch’io per molti anni e ne ero contentissimo. Ma l’appunto che si è fatto in questo caso alla ditta non riguarda la bontà delle sue autovetture. Il nodo centrale di tutta la storia è che con un artificio tecnico il produttore ha voluto aggirare la legge, non ha rispettato le regole internazionali e inoltre, con dichiarazioni ingannevoli, ha truffato il cliente. Cosa inaudita se guardiamo all’etica professionale. Non si può minimizzare la scelta di chi dice il falso per interesse tirando in ballo considerazioni che non c’entrano, tanto che alla fine risulta più sotto accusa l’ecologista del sofisticatore. Il nostro buon Vittorio, originale e simpatico anche quando appare in televisione, deve dare una regolata ai suoi discorsi, o meglio, una revisionata,l per restare in campo automobilistico. Giordano Salzani
TAV
“Pastorello, si lamenta, ma...” Leggendo le dichiarazioni del presidente della provincia (organo non più sotto il controllo diretto dei cittadini, ma che gestisce ancora centinaia di milioni di euro dei cittadini) Antonio Pastorello che si lamenta della mancanza di fondi per la gestione delle strade e degli edifici scolastici di competenza, mi viene subito in mente il parere favorevole che l' organo che lui rappresenta ha dato al progetto del TAV che, con il costo di 62 milioni al chilometro, devasta le finanza pubbliche e il territorio della provincia. La rabbia sale quando dichiara che "… abbiamo raschiato 10 milioni di euro dall'avanzo di amministrazione" e prosegue "…non solo non riceviamo contributi sufficienti, ma dobbiamo versare somme folli a Roma" pensando che 10 miloni di euro corrispondono a
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circa 170/180 metri di TAV. I 39 milioni di euro che dovrà “sborsare” entro il 2 novembre corrispondono a circa 550 metri di TAV… Mi sento, quindi, di ricordare al presidente della provincia Pastorello un vecchio detto: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Se lui per primo è d' accordo su un progetto inutile, costoso e devastante per le finanze pubbliche come la grande opera TAV, non può lamentarsi se poi mancano i soldi per le piccole opere fondamentali per il territorio e la vivibilità dello stesso. Si assuma le responsabilità delle sue scelte e se non è in grado di garantire ai cittadini la sicurezza nelle scuole e sulle strade si dimetta. Daniele Nottegar
“Indipendenza e Regione” Fonti di stampa riferiscono che la Giunta Regionale del Veneto avrebbe intenzione di restituire ai cittadini Veneti le somme da questi versate per il referendum sull’indipendenza, previsto dalla legge regionale n. 16/2014 e mai attuato, legge dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale il 29 aprile scorso. La restituzione delle somme ai donatori è in sé cosa giusta ed era stata sostenuta a suo tempo anche da noi e da altri Comitati, sorti o in via di costituzione e che avrebbero dovuto operare allo scopo di affiancare la Regione Veneto nel reperimento dei fondi necessari allo svolgimento di quel referendum. La restituzione delle somme era indicata fin d’allora come necessaria, solo nel momento in cui lo scopo referendario fosse stato raggiunto o la consultazione fosse divenuta impossibile. L’auspicio delle associazioni che si richiamano al patrimonio storico-culturale e identitario della Serenissima, di altre con obiettivi più specificamente politici, di alcuni partiti e liste che hanno vinto le recenti elezioni regionali, di quasi tutti i consiglieri eletti che si riconoscono nella coalizione che regge Palazzo Ferro - Fini e Palazzo Balbi, è quello di una riproposizione, riveduta e corretta di una nuova legge regionale che superi i rilievi della Consulta e convochi i Veneti a referendum sul tema dell’indipendenza, contemporaneamente a quello sull’autonomia. L’indipendenza è, infatti per la maggioranza dei veneti l’unica strada per uscire dai mali, morali e materiali, che affliggono la politica e
l’odierna società e dalla grave crisi che attanaglia anche il nostro Veneto. Una prematura restituzione come quella verrebbe preannunziata, interpretata dai veneti come una pratica rinuncia al processo indipendentista, che pensiamo e chiediamo invece sia rilanciato, come già detto, tramite un nuovo strumento legislativo che sarà predisposto nelle prossime settimane e sottoposto al Consiglio. Sarebbe del tutto controproducente se la maggioranza sedente in Regione disattendesse i desiderata dell’elettorato. Invitiamo pertanto la Giunta Regionale a soprassedere per il momento su questa decisione e a chiedere invece al riguardo un parere preventivo alla competente Commissione Consiliare. I Consiglieri regionali devono avere, infatti, la possibilità di valutare il merito e le motivazioni dell’intervento della Consulta, in vista di un nuovo testo legislativo che sarà loro sottoposto. In tal caso, i soldi offerti dalla generosità dei veneti potrebbero essere utilmente reimpiegati nell’esecuzione di questa nuova legge, avente obiettivi simili a quelli della legge regionale 16/2014. Intanto, sulle tematiche di cui al presente comunicato stampa, una lettera è stata inviata al Presidente
Zaia e ai consiglieri della Regione Veneto. Per l’associazione culturale Veneto Nostro – Raixe Venete , il Presidente Alberto Montagner Per il Comitato Veneto Indipendente, il Presidente Palmarino Zoccatelli
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Numero chiuso il 16 - 11 - 2015
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
LE VOSTRE LETTERE
SOCIETÀ
DONNE
“Robe de Santa Lussia” L’arguto popolino veronese così apostrofava un oggetto acquistato a buon mercato alle bancarelle allestite in piazza Brà in onore della santa Siracusana,ovvero un “oggetto” di scarso valore. Ma a ben guardare, mi pare che di cose di scarso valore, nei nostri malcontenti giorni ce ne siano davvero molte, e che oltre alle cose materiali, siano diventati di scarso valore pure i valori umani più importanti. Siamo condizionati da tecnologie che annientano l’uomo come essere pensante e anziché essere di ausilio, è l’uomo l’ausilio delle tecnologie. Passiamo ore “appesi” ad improbabili telefoni che tutto fanno furchè telefonare, e quando è il momento di rispondere ad una chiamata ci spertichiamo in esercizi circensi alla ricerca del bottone giusto, e, magari, nel momento in cui riusciamo finalmente a rispondere cade la linea. Con i “giurassici” telefoni a tamburo di mia memoria la linea non cadeva mai. Però i telefonini “androidi” di tendenza permettono che gli altri ci vedano in tempo reale a fare cose normalissime in posti normalissimi, ci permettono
pure di fare amicizie… e che amicizie! Autovetture che parlano al conducente, piene di bip, di suoni, di simboli luminosi, che però quando improvvisamente si spengono, non ripartono più, nemmeno con l’arrivo dei tecnici. Televisori ultrapiatti che quando ti stai gustando un programma improvvisamente bloccano l’immagine e devi lavorare di fantasia per sapere come è proseguita la trasmissione. PC sempre più complicati che una volta sì e l’altra pure quando li accendi devono fare l’aggiornamento dell’aggiornamento. Francamente, più che aiutare, ho l’impressione che questo modo di interpretare le innovazioni, abbia complicato la vita, con notevoli perdite di tempo, quando va bene e quando va male (spesso), anche di denaro. E sono diventati di scarso valore, o almeno questo è il mio modo di vedere, pure i valori umani; siamo agli odi cordiali, alle “amicizie” a distanza, dove l’affezionarsi sembra il rischio più grande di questa vita, al “mi piace”, ma “non ti avvicinare troppo”. Una volta la parola “amico” era una parola molto significativa e veni-
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va riservata a poche, a volte pochissime persone nel corso dell’esistenza. L’amicizia vera non nasce da calcoli, è, per sua natura gratuita e disinteressata, e la cosa più grave che uno poteva fare (bollata come infamia) era tradire un amico. Ora invece si fanno “quattromila” amicizie sui social e chi non ci va più lo eliminiamo con un clic. Ho il dubbio che così facendo si rischi di perdere anche le poche “vere” amicizie e che, se non ci diamo una regolata tornando ad apprezzare le cose reali e di sostanza, anziché le cose virtuali, saremmo sempre più soli, isolati e manovrati, e ho come l’impressione che la crisi di senso che stiamo vivendo, per alcuni (pochi) si sta trasformando in utili affari e per molti in inutili sprechi di tempo e denaro. Tutto sommato essere intrappolati in una ragnatela di finta felicità, di finte amicizie, escogitando di non pensare ai problemi che ci affliggono realmente, non mi sembra una gran trovata. Grazie. Luciano Fasoli mail.l.fasoli@rfi.it
“L’unione fa la forza” Nell’antichità, oltre l’ostracismo c’era la damnatio memoriae, ovvero cancellare dalla memoria l’esistenza di una persona. Per le donne in genere, a parte Eva e poche altre, addirittura non si immettevano neanche in memoria, così non c’era bisogno di cancellarle. Una cosa simile era accaduta con il diario scolastico che la Banca Popolare aveva distribuito nell’anno 2014 - 15, c’erano solo personaggi maschili. Rilevando questa mancanza, Debora Lerin, presidente dell’Associazione ROSALUPO di San Giovanni Lupatoto, ha fatto un salto sul divano. “E le donne?” si è chiesta insieme alle socie. Non è una cosa di poco conto che in un diario scolastico non siano presenti figure femminili. Così assieme alle sue socie ha segnalato la mancanza alla Banca e alla
redazione di Smemoranda che ne aveva curato l’edizione. E’ da queste dimenticanze che si comincia a relegare le donne in ruoli marginali; salvo poi incolparle di tutti i mali del mondo quando le cose non vanno per il verso giusto, un po’ come fanno certi amministratori delegati che si interessano della ditta solo quando vogliono incassare i loro compensi. Così quest’anno la bella edizione 2015 - 2016 del diario riporta i nomi di ben sei donne grandi sportive, contro cinque uomini grandi sportivi. Vedere Valentina Vezzali, Federica Pellegrini, Sara Simeoni, Francesca Piccinini, Francesca Porcellato e Debora Compagnoni essere alternate a campioni come Pietro Mennea, Roberto Baggio, Valentino Rossi, Julio Velasco e Marco Bellinelli, dà la misura dell’esistenza e
AIUTIAMOLO
Sul numero di luglio il consigliere regionale Stefano Valdegamberi raccontava la storia del signor Franco P., veronese, disoccupato, 64 anni, una figlia di 14 anni, con assegno di invalidità da poco sospeso dall'Inps "per accertamenti", una moglie pure disoccupata. Un tempo Franco lavorava in fabbrica, poi come stagionale all'Amia che, ad un certo punto, lo ha lasciato a casa. Da allora solo lavori occasionali e precari. Oggi più nulla, rimane la disperazione. Il Comune lo aiuta di tanto in tanto con una mancia da 50 euro...Nel frattempo l’Agec, dopo aver mandato lettere minacciose di sollecito per gli arretrati non pagati, ha mandato lo sfratto a
del valore delle donne. E’ vero che la saggezza locale sostiene che “L’omo l’è el pontel dela casa, la dona i altri tre.”, cioè l’uomo è il pilastro della casa, la donna gli altri tre, ma è troppo poco. Qualcuno potrebbe obiettare che l’uomo ha provveduto a portare a casa i soldi per mantenere la famiglia, ma chi poi si è speso giorno e notte, senza ferie e senza malattie, per gestirla e farla andare al meglio. Un doveroso e costante riconoscimento passa anche attraverso la memoria della presenza femminile nelle arti, nella toponomastica e in tutti gli spazi in cui sono citati solo i maschi. Intanto il circolo Rosalupo si allarga e risulta gradito anche agli uomini. Lucia Masotto
Franco, che viaggia a piedi e non ha soldi nemmeno per comperarsi da mangiare. “Il Comune di Verona, che più volte ho interessato personalmente del suo caso, pare del tutto indifferente o impotente. Gli unici aiuti che riceve sono le elemosine dagli amici – diceva Valdegamberi nella sua lettera -. Cosa deve fare Franco, salire su un barcone in Nordafrica per essere aiutato?». Intanto chi vuole aiutare lui e la sua famiglia può farlo a titolo personale. Chiunque lo volesse aiutare trova Franco in via Broffero 4 (Porta Palio) e il suo numero di telefono è 045.594880.
TOSI 1
“Una grande delusione” Sul numero di luglio il consigliere regionale Stefano Valdegamberi raccontava la storia del signor Franco P., veronese, disoccupato, 64 anni, una figlia di 14 anni, con assegno di invalidità da poco sospeso dall'Inps "per accertamenti", una moglie pure disoccupata. Un tempo Franco lavorava in fabbrica, poi come stagionale all'Amia che, ad un certo punto, lo ha lasciato a casa. Da allora solo lavori occasionali e precari. Oggi più nulla, rimane la disperazione. Il Comune lo aiuta di tanto in tanto con una mancia da 50 euro...Nel frattempo l’Agec, dopo aver mandato lettere minacciose di sollecito per gli arretrati non pagati, ha mandato lo sfratto a
Franco, che viaggia a piedi e non ha soldi nemmeno per comperarsi da mangiare. “Il Comune di Verona, che più volte ho interessato personalmente del suo caso, pare del tutto indifferente o impotente. Gli unici aiuti che riceve sono le elemosine dagli amici – diceva Valdegamberi nella sua lettera -. Cosa deve fare Franco, salire su un barcone in Nordafrica per essere aiutato?». Intanto chi vuole aiutare lui e la sua famiglia può farlo a titolo personale. Chiunque lo volesse aiutare trova Franco in via Broffero 4 (Porta Palio) e il suo numero di telefono è 045.594880.
TOSI 2
“Amareggiato”
E' amareggiante e sconfortante andare ad una manifestazione della Lega Nord, come quella di Bologna dell'8 novembre 2015, e non vedere e incontrare i vari Tosi, Bragantini, Negro, Bassi, Venturi, Zaninelli ecc...ecc.. Tutti i personaggi politici veronesi diventati noti per merito dei voti leghisti, ma che ora loro contrastano aderendo ad un altro movimento. Tutto ciò è deludente anche perchè, alcuni di loro, continuano a ricoprire l'attuale “carega”avuta con i voti leghisti. Se fossero
coerenti e rispettosi di tali voti dovrebbero dimettersi. Comunque sia meglio così, in quanto la Lega e il suo condottiero Salvini non hanno bisogno di transfughi. Tutto ciò lo conferma la sua crescita con una percentuale del 15%, percentuale che continuerà ad aumentare, visto il programma di sostegno alla gente italiana, con più protezione dai delinquenti e maggiore giustizia da chi ruba ed entra nelle loro case. Mario Avesani
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LE VOSTRE LETTERE
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
PRIORITÀ SOCIALI
“Il carro e i buoi” Crozza, nell’imitazione di Papa Francesco all’apertura del Sinodo sulla Famiglia, propone di partire dai bambini. Subito stoppato da preti e cardinali, ha dovuto affrontare il tema dei gay. Questa è satira ma nella realtà questa dinamica “adultocentrica” mi pare frequente. Così le contrapposizioni sul Gender mi sembrano emergere da conflitti di interessi tipicamente adulti. Immediatamente dopo aver parlato ai potenti della terra presso l’assemblea dell’ONU, Papa Francesco (quello vero), ha dichiarato che le persone più importanti del mondo sono i bambini. Se ciò fosse condiviso nelle nostre comunità animeremmo dibattiti differenti.
Non che normare le unioni gay piuttosto che la diffusione delle teorie gender non sia importante o collegabili all’interesse dei bambini, ma le priorità dei piccoli sono altre. Secondo voi, ad esempio, i nostri ragazzi non sarebbero più interessati ad alleviare i carichi scolastici? Sono i più tartassati di compiti a casa d’Europa con performance che sono tra le più basse d’Europa (dati Ocse e Ocse Pisa). Sembra paradossale ma non lo è. E’ un po’ come se un preparatore atletico mandasse in sovra-allenamento i propri atleti determinandone un calo significativo di performance. Altro esempio potrebbe essere la diminuita opportunità di praticare il gioco
FAMIGLIA
spontaneo. Se avete quarant’anni o più non potete non ricordare il piacere di andare a giocare quotidianamente al campetto o nella via con gli amici. Non possiamo non riconoscere il torto che stiamo facendo loro privandoli di tale sfogo. Quante ferite abbiamo aperto tra noi ed i nostri bambini. "Guardo le ferite che ci hanno lasciato per poi ricucirle con ago e filo spinato" (Fedez) . Possiamo continuare a fare le stesse cose. Otterremo gli stessi risultati. Per “guarire” si potrebbero cambiare le regole del gioco tipo “onora il figlio e la figlia”. Naturale, in conflitto d’interessi con il nostro ego, ma naturale. Trecate Emanuele
GIOVANI
“Tradimento culturale” Scorrendo le pagine dei giornali, osservando le immagini in televisione, ascoltando le storie monche perché mal interpretate di tanti giovani che rimangono al palo, alcuni offesi, altri depredati della vita, traditi dall’alcol, dalla roba che leggera non è mai, dalla violenza elargita a piene mani, ho come l’impressione che stiamo confrontandoci disarmati e spaventati con una microsocietà quale l’adolescenza oramai conclamata a bullistica. Uno spazio e un tempo miseramente a parte di una macrosocietà che non intende prendere posizione né mettersi a mezzo, di traverso, sul riconoscimento inalienabile dei diritti e dei doveri di ognuno, sul valore del rispetto delle regole che tutelano ciascuno, risultando vere e proprie salvavita dei più sfigati ma anche dei più gradassi e baldanzosi palestrati mentali. Eppure ogni qual volta si presenta il preva-
ricatore di turno (che non è mai mio figlio ma il tuo), con i pugni, le offese, le umiliazioni in bella mostra, il montepremi del capro espiatorio che ingiustamente patisce le pene dell’inferno, calcio dopo calcio, silenzio dopo silenzio, alza irresponsabilmente la sua posta, come fa una stramaledetta slot machine, così facendo il gruppo si rafforza dentro quel territorio ben delimitato. Prepotenti e sprinter dell’immediato bruciano le tappe nell’indifferenza, di una collettività certamente non complice, ma corresponsabile, quindi colpevole. Cosa ben grave, è assente il timore del dazio da pagare, perché nessuno parlerà, nella sfida scagliata senza troppi inciampi, tatuaggi invisibili di medaglie guadagnate sul campo, un potere riconosciuto, che assomiglia a una condanna senza appello. Adolescenti contaminati, travalicando il mito della trasgressione,
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impattano nella devianza, nel lancio senza paracadute, mentre la società si dibatte nelle norme poco condivise, nel rigore e nella severità da usare chiaramente per qualcun altro. Vittime e carnefici diventano carne da macello, c’è chi muore e c’è chi rimane oltraggiato per l’intera esistenza. Sono microcosmi di vita che dovrebbero fare preoccupare, perché con le malefatte perpetrate, prima o poi occorrerà farci i conti, nessuno è infallibile, e nessuno può pensare di continuare a fare il furbo impunito a spese del compagno più fragile. E’ davvero necessario che poli convergenti si incontrino e si confrontino: studenti, insegnanti, genitori, testimoni, esperti, per far nascere delle idee e aiutare a diventare adulti insieme, ben sapendo, che se uno solo di questi poli sarà messo in “fuorigioco”, l’intero progetto è destinato a fallire. Vincenzo Andraous
Per le vostre lettere scrivete a : articoli@laltrogiornalevr.it
“Attaccata, bastonata, ferita”
Egregio Direttore, il Papa a Cuba ha affermato che “c’è una crisi della famiglia, crisi perché la bastonano da tutte le parti e la lasciano molto ferita” e la famiglia stessa e il matrimonio non sono stati “mai tanto attaccati come al giorno d’oggi”. E ancora. “La famiglia ci salva da due fenomeni attuali (…) la frammentazione, cioè la divisione, e la massificazione. In entrambi i casi, le persone si trasformano in individui isolati, facili da manipolare e governare. E allora troviamo nel mondo società divise, rotte, separate o altamente massificate, che sono conseguenza della rottura dei legami familiari”. Anche per questo motivo bisogna che “abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà”. E’ proprio vero che certi gruppi di potere attaccano la famiglia, cellula fondamentale della società, perseguendo il progetto di far dilagare l’individualismo, in modo da isolare l’essere umano e renderlo meno forte e più manovrabile. Le forme di questo attacco sono varie: legislative, fiscali… La più efficace è stata - e continua ad essere - la “rivoluzione sessuale” radical-libertaria con le sue conseguenze esistenziali e sociali come la “produzione” di individui che non vogliono e non sanno controllare le proprie passioni desideri che rigettano i legami interpersonali stabili, condizionando spesso la durata delle relazioni coniugali. Gli individui pulsionali sono molto più facilmente manipolabili dal potere mediante la strategia del “panem et circenses”, pane e giochi. Demolire la famiglia, questo baluardo dell’uomo, allo scopo di sciogliere ogni valore, ogni punto di riferimento, per creare incertezza e smarrimento. Il fine ultimo è quello di manipolare meglio le persone e le società per i propri interessi di potere e di accumulo economico e finanziario. La dissoluzione della famiglia risponde a motivi economici. Infatti il consumismo è favorito dalla disgregazione della famiglia perché lo sfascio produce l’infelicità degli individui, e chi è infelice acquista più facilmente, cercando un surrogato consolatorio nei beni di consumo. O anche semplicemente per necessità, dopo una separazione o divorzio, quando prima bastava, per esempio una casa, un’auto, un frigo o una lavatrice ecc. poi possibilmente ce ne vogliono due. Giancarlo Maffezzoli
CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
Ospedali scaligeri tra tagli e novità
SANITÀ. A “tu per tu” con l’Assessore Luca Coletto che risponde a due lettere inviate alla redazione
Dopo le numerose lettere arrivate alla redazione de L’Altro Giornale riguardo alla situazione della sanità veronese e, in particolar modo, a due missive siglate da Adriana Meneghini relativamente alle preoccupazioni sul futuro dell’Ospedale Orlandi di Bussolengo, e da Gianni Pozzani in merito alle recenti polemiche insorte riguardo i ticket applicati in Pronto Soccorso, abbiamo avuto la possibilità di incontrare personalmente l’Assessore Regionale alla Sanità, Luca Coletto, e rivolgere direttamente a lui alcuni quesiti. Come è attualmente organizzata la rete ospedaliera veronese e in particolar modo come verrà strutturata l’ULSS 22? «E’stata fatta la pianificazione nel 2012 con il piano sociosanitario, da lì abbiamo approvato le schede ospedaliere le quali sostanzialmente sono il vestito della rete ospedaliera del Veneto. Abbiamo inteso gerarchizzare gli ospedali in Hub e Spoke: l'ospedale Hub è quello del capoluogo, nella fattispecie Verona con l’Ospedale di Borgo Trento, dove ci sono le superspecialità che devono essere “bacinizzate”, in quanto la neurochirurgia non può avere un bacino di abitanti
Luca Coletto
pieno titolo, in considerazione del fatto che li paghiamo con i soldi dei contribuenti Veneti, “lavorano”per i Veneti e non “lavorano” per sé stessi. Anche gli ospedali Spoke – quelli di provincia - sono “bacinizzati”, dovrebbero avere circa 150.000 abitanti procapite da gestire, quindi considerando che sull'ULSS 22 abbiamo circa 400.000 abitanti, ci sarebbero stati tre ospedali tant’è vero che Villafranca e Bussolengo sono un polo unico su “due gambe”: Villafranca diventerà un polo chirurgico e Bussolengo diventerà un polo medico assistenziale con un Pronto Soccorso per entrambi. L’Orlandi non
questo? «Perchè oltre alla bacinizzazione degli ospedali c'è anche la questione della distanza fra questi: 10-15 chilometri soprattutto nel Nord-Est è una distanza troppo piccola per la presenza di due complessi ospedalieri, anche in funzione dei continui tagli che arrivano da Roma. Dal 2012 ad oggi ci hanno tagliato 7 miliardi a livello nazionale e, proprio per questo motivo, è diventato sempre più difficile sostenere una sanità come la nostra, su base universalistica che eroga correttamente i livelli essenziali di assistenza e che ci dà la possibilità di essere regione benchmark.
Polo Confortini Borgo Trento
di sole 200.000 persone, ma deve averne almeno un milione, diversamente non è utile a nessuno. Il neurochirurgo dovrebbe avere un certo numero di interventi all'anno, dunque un bacino grande con un ambito territoriale piuttosto cospicuo. Per quanto riguarda l'ULSS 22 - dove c'è la presenza piuttosto importante dei privati, privati accreditati, come l'Ospedale Sacro Cuore di Negrar e Peschiera, che sono anche classificati e quindi equiparati al pubblico rientrando pienamente nella programmazione regionale, con ambiti operativi assolutamente definiti dalla Regione quindi in programmazione a
è destinato a chiudere, anzi abbiamo in progetto ben definito, per dargli futuro sicuro. Detto questo è altrettanto vero che la Conferenza dei Sindaci ha approvato un documento che definisce la strada, secondo me assolutamente corretta, che è quella del polo assistenziale per Bussolengo, dove ci sarà il Pronto Soccorso nel quale saranno presenti le specialità di base per sostenere il primo intervento e ci sarà la lungodegenza con la riabilitazione, quindi una specialità definita che permetterà all'Ospedale di andare avanti e di rendere un servizio utile al territorio». Perchè è stato fatto tutto
Questo non lo diciamo noi, ma lo dice il Ministero dell'Economia, della Finanza ed il Ministero della Sanità, sono i dati che arrivano da Roma e puntualmente verificati. Allora se è vero che noi siamo riusciti a mantenere la sanità senza mettere le mani in tasca ai cittadini, cioè senza imporre l'addizionale IRPEF, significa che questa virtuosità è dovuta al fatto di una gestione corretta, con una sostenibilità su base universalistica perchè noi spesso ci arrabbiamo per i ticket, ma non pensiamo a quando ci sono interventi seri, come per esempio un trapianto d'organo sia esso di fegato o di cuore che costano dai
150 ai 500 mila euro e il paziente non paga nulla per sostenere lo stesso. Diversamente dalla situazione americana dove se non hai la carta di credito piuttosto importante o un'assicurazione privata non viene fatto nulla di quello che ho spiegato sopra. Questa è l'importanza di un servizio sanitario come il nostro. Avrà, poi, mille difetti ma, alla realtà dei fatti, a livello europeo, pur essendo su base universalistica è quello che costa meno. E’altrettanto vero che a livello mondiale è il terzo miglior sistema sanitario anche se l'OMS definisce la deadline del 6.5 il rapporto fra PIL e costo del servizio sanitario al 6.5%, sotto al quale c'è il rischio che le persone non si curino più, anzi diminuisce decisamente l'aspettativa di vita, noi siamo al 6.6 ed abbiamo un sistema sanitario che costa tanto quanto quello della Grecia. Noi ci arrabbiamo per tante altre cose che forse sono sicuramente importanti, ma ci stiamo lasciando sfuggire o ci stanno sfilando da sotto i piedi la questione sociosanitaria che è una questione di civiltà e di etica per un paese evoluto quale è l'Italia. Questo i lettori e tutti i cittadini dovrebbero saperlo». Quali sono invece i programmi futuri per la sanità veronese? «Io credo che Verona abbia un vantaggio importante rispetto ad altre Aziende Ospedaliere: abbiamo il polo Confortini e sta crescendo il polo della Donna e del Bambino senza dimenticare che è in piena ristrutturazione e ampliamento il policlinico di Borgo Roma. Quindi queste nuove strutture anti-sismiche, che rispondono ai più moderni criteri sanitari ci sono e stanno crescendo. Il Policlinico ha una lente didattica e qui rimarranno delle chirurgie tipo quella del pancreas o quella maxillofacciale, che rappresentano delle eccellenze. Avremo, poi, delle lungodegenze e riabilitazioni, perchè Verona ne ha bisogno. Il polo chirurgico lo abbiamo ed è il più grande d'Europa, con 36 sale operatorie che andranno implementate per farle funzionare al più presto. Il polo della Donna e del Bambino nel giro di due anni sarà completato, questa è stata un'operazione lungimirante e darà sicuramente dei risultati positivi». I mezzi di informazione hanno annunciato che ci sarà un incremento dei fondi per la salute, è vero? «La questione è molto semplice: ci raccontano che c'è stato un incremento del
21 6 IL PERCHÈ DEI TICKET
«Ci saranno dei tagli e questo determinerà una
revisione di quelle che sono le programmazio-
ni: noi siamo stati i primi a livello nazionale a
firmare un accordo con i medici di medicina
generale per le medicine di gruppo integrate
che hanno dei costi che valgono come startup 25 milioni di euro all'anno per 4 anni, che non
sono soldi che vanno ai medici di medicina
generale, ma alle strutture per assumere il personale amministrativo e infermieristico – affer-
ma Luca Coletto -. Il presidente Zaia e il sottoscritto abbiamo dato la parola e la manterre-
mo, anche se
diventerà sempre più difficile
perché nelle nostre schede non ci sono solo
quelle ospedaliere, ma anche quelle territoriali dove la medicina territoriale faceva da filtro
verso l'ospedale e quindi si assumevano i codi-
ci bianchi, invece di intasare il Pronto Soccor-
so. Questo, inevitabilmente, si traduce in ticket
da pagare, ticket che sono tasse, sottolineo
tasse, imposte dal Governo centrale e nate nel
2007 con l'allora ministro Turco che ha imposto proprio i ticket per il Pronto Soccorso, oltre ai
ticket di 10 euro sulle ricette rosse per le visite
specialistiche. Noi come giunta Zaia facemmo
ricorso alla corte costituzionale contro questo
ticket o tassa che dir si voglia, ma inevitabil-
mente perdemmo. Perchè? Perchè la possibilità
di imporre tasse è solo ed esclusivamente del
governo centrale. Quindi i cittadini che vanno
al Pronto Soccorso in Veneto e che pagano il
ticket, non se la devono prendere con Zaia o
con la Regione Veneto, ma se la devono pren-
dere solo ed esclusivamente con chi le pensò». fondo sanitario di un miliardo e tre, ma dobbiamo considerare quelle che sono le detrazioni che vengono fatte o le erogazioni in più rispetto all'anno scorso che ti chiede il servizio sanitario: chiedono 800 milioni di nuovi livelli essenziali di assistenza, 300 milioni per il nuovo piano vaccini, 350 milioni per la riparametrazione di quelli che sono i contratti dei dipendenti pubblici, 500 milioni per i nuovi farmaci tipo per epatite C e per i farmaci innovativi quindi più 1 miliardo e 300 milioni sul fondo meno 2,5 miliardi per quan-
Ospedale Orlandi
to riguarda le nuove prestazioni che ti obbligano ad erogare senza la relativa copertura finanziaria da parte dello stato: il risultato finale è – (meno) 1 miliardo e mezzo. Questi sono carichi finanziari che vengono messi sulle spalle delle Regioni: per i cittadini noi li dobbiamo erogare e sicuramente lo faremo, ma è altrettanto vero che questa è una manovra, peraltro anche piuttosto mal celata, di voler sotterrare le Regioni e farle andare tutte in un piano di rientro». Angelica Adami
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Gruppo anti-rapine Facebook si muove L’IDEA. I cittadini si organizzano, la pagina “Furti in Valpolicella” ha già 5.300 iscritti
Continuano i furti in Valpolicella e i cittadini si organizzano. Su Facebook, il gruppo “Furti in Valpolicella” ha già 5.300 iscritti, in continua crescita. «Il gruppo nasce per raccogliere testimonianze dei furti in Valpolicella e per costruire un luogo di incontro dove i cittadini possano informarsi e sentirsi vicini – raccontano Nicolò Ceradini e Alexandro Todeschini, due degli amministratori -. I dati a cui facciamo riferimento non possono che essere parziali e senza carattere di ufficialità, però utili a tratteggiare un quadro di insieme». Un problema che ha radici a monte, come sottolinea Ceradini: «In Italia chi delinque troppo spesso
non ne paga le conseguenze: vuoi perché le Forze dell’Ordine sono state dissanguate da continui tagli e difficilmente il ladro viene ‘beccato’, vuoi, soprattutto, perché chi viene arrestato non rimane in carcere a scontare la pena. Manca il deterrente». «Occorre investire in sistemi di videosorveglianza con telecamere, portare i militari dell’Esercito a pattugliare le strade (l’operazione Strade Sicure, già operativa a Verona) – prosegue Todeschini -, rafforzare il servizio di vigilanza nei Comuni». «Qualche multa in meno da parte dei vigili – incalzano i due gestori del gruppo – e più controllo sul territorio…E poi c’è quel finanziamento regio-
nale per l’acquisto delle telecamere, fino a 100.000 euro, con il bando scaduto il 31 Agosto: già i soldi sono pochi, se in più la Amministrazioni si fanno scappare le opportunità diventa difficile risolvere il problema». Uno spazio, quello del gruppo, che nasce virtuale e vuole diventare un punto di riferimento sul territorio. «Ci stiamo organizzando annuncia Ceradini - per creare una squadra di lavoro su tutta la Valpolicella che si occupi a 360 gradi del tema sicurezza: una struttura per meglio muoversi, valutare collegialmente le proposte e coordinarsi con le Forze dell’Ordine». Chiediamo a tutti i Comuni di partecipare –
ACQUE VERONESI. Briani entra nel Cda di APE
Paola Briani, attuale membro del Cda di Acque Veronesi, è stata nominata Consigliere di Amministrazione di APE (Aqua Publica Europea), l’associazione nata nel 2008 con l’obiettivo di promuovere la gestione dell’acqua a livello internazionale. Nello scorso mese di luglio, la Briani era stata indicata dall’Assemblea dei Soci di Acque Veronesi come nuovo consigliere della società consortile che gestisce il servizio idrico integrato in quasi tutta la provincia scaligera. La recente nomina in APE, avvenuta lo scorso 15 ottobre a Parigi in occasione dell’Assemblea Generale dell’associazione, da un lato rispetta le nuove indicazioni legislative finalizzate a garantire il rispetto delle quote rosa negli organi di amministrazione delle Paola Briani aziende pubbliche, dall'altro, rappresenta motivo di orgoglio e prestigio per Acque Veronesi, andando a premiare i meriti, le competenze e l'esperienza di una professionista della nostra città. Briani è stata designata in rappresentanza di Viveracqua, la società che riunisce i più importanti e rappresentativi gestori del Veneto e che aderisce al network europeo. La mission di Ape, che serve oltre 50 milioni di abitanti e racchiude le più importanti aziende dell’idrico del Continente, è quella di dimostrare che le public utilities possono competere con le grandi multinazionali private in termini di qualità del servizio, efficienza gestionale e avanguardia tecnologica. Il principio fondamentale a cui si ispira l’associazione è quello dell’“acqua, bene comune” e proprio da questo principio nasce l’approccio alla sua gestione, come risorsa fondamentale per l’uomo, ma anche per le coltivazioni e le attività produttive in genere. Avvocato veronese, la Briani è autrice di uno studio relativo alle problematiche di impatto ambientale e degli strumenti giuridici di tutela dell’ambiente, alla luce dell’ordinamento italiano, tedesco e anglosassone. E’ stata inoltre collaboratrice presso l’Istituto di Diritto Privato della Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università agli Studi di Verona. Oltre a Viveracqua, fanno parte di APE, le italiane: Acquedotto Pugliese, Cap Holding e SMAT Torino. «Il trend nazionale dimostra una presenza in crescita delle donne in ruoli di responsabilità ed una particolare sintonia tra le aziende di pubblici servizi e la managerialità al femminile – ha commentato la Briani – Un tendenza che va sostenuta in tutti i modi, visto che le donne dimostrano capacità e professionalità anche in ambiti in cui non si erano precedentemente cimentate». I membri italiani del nuovo cda di APE sono Alessandro Russo (Cap Holding), Paola Briani (Viveracqua), Nicola Costantino (Acquedotto Pugliese) e Paolo Romano (SMAT TORINO). Nei prossimi mesi i componenti dell'associazione saranno al lavoro con l’obiettivo di condividere le migliori pratiche in materia di gestione e servizi agli utenti, individuare collaborazioni comuni, valutare le prestazione degli operatori, promuovere un migliore accesso alle reti idriche nei paesi meno sviluppati e migliorare la comunicazione, finalizzata ad un uso maggiore dell’acqua del rubinetto, promuovendone un suo utilizzo corretto e responsabile. «Un network che combina un deciso impegno sui temi della performance e la qualità dei servizi – ha commentato il presidente di Acque Veronesi Niko Cordioli - Nel corso della riunione del 15 ottobre è emersa la forte esigenza di operare affinché l’agenda del Parlamento Europeo si trasformi in un piano specifico e concreto con alcuni obiettivi fondamentali quali, ad esempio, l’equiparazione dei costi delle bollette a livello europeo. Per fare ciò servono però, strategie comuni che permetteranno di prepararsi al meglio alle opportunità e alle difficili sfide che i gestori europei dovranno affrontare nei prossimi mesi».
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conclude Todeschini -: solo uniti possiamo rendere più sicura la nostra valle».
Silvia Accordini
I DATI RACCOLTI DAL GRUPPO “FURTI IN VALPOLICELLA” 146 furti e 94 tentati furti da inizio anno a metà ottobre, quasi sempre in casa (180) e perlopiù di notte (55% sul totale in cui è indicato l’orario) o di sera (34%). San Pietro in Cariano (34 furti+28 tentati) e Negrar (42+22) i comuni più colpiti, ma è tutta la Valpolicella ad essere “toccata” dai ladri. Un totale di 67 solo nel periodo che va dalla metà di Settembre ai primi tredici giorni di Ottobre, dopo i picchi di Aprile e Maggio e un’estate relativamente tranquilla. Tante le segnalazioni, presenti po’ tutti i Comuni, ad esempio furti in automobile a Pescantina (il 29 Settembre in via Sacco) e a S. Pietro in Cariano (la sera di giovedì 8 Ottobre, vicino al campo da Rugby); ladri in abitazione a Balconi (via Siedlce, la sera del 30 settembre), Settimo (ladri in tre case giovedì 8 Ottobre), Fumane (la sera di domenica 11) e Cengia (tre tentati furti la notte del 28 Settembre). Un fine settembre particolarmente “caldo” per il comune di S. Ambrogio, con i ladri che hanno visitato a più riprese Gargagnago, e soprattutto per Marano, insieme a S. Rocco, Purano, Prognol, Pezza e Valgatara, bersagliati una prima volta da giovedì 17 a domenica 20 e una seconda il fine settimana del 25. Le prime due settimane di Ottobre i furti hanno il loro epicentro nel comune Negrar, in particolare a S. Peretto e Fane (rispettivamente 3 e 4 furti, venerdì 9 e sabato 10, sera). Venerdì 2 nel primo pomeriggio svaligiate anche le automobili dei vendemmiatori a Torbe e la notte di sabato 10 ad Arbizzano, vicino la chiesa, rubata una Fiat Doblò.
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Valorizzazione e migliorie per la Grotta di Fumane
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INAUGURAZIONE. Realizzato un fabbricato adibito a biglietteria e sala laboratorio. In più, c’è una nuova gestione per le visite guidate
Inaugurazione ufficiale lo scorso sabato 17 ottobre a seguito degli interventi di valorizzazione e miglioramento della fruibilità turistica della Grotta di Fumane, l’importante sito archeologico preistorico nella Valle dei Progni. All'inizio del percorso che conduce al riparo stesso è stato infatti realizzato un nuovo fabbricato che avrà le funzioni di biglietteria, centro ricettivo, servizi igienici e sala laboratorio per gli archeologi. Il progetto, gestito dal comune di Fumane e dalla Comunità Montana della Lessinia e redatto dall'ing. Massimiliano Ronconi, presenta una forma geometrica semplice ma si adatta perfettamente al terreno circostante e come finiture l'uso di materiali tipici della zona come pietra della Lessinia e legno. «Una finestra – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Fumane, Maurizio Zantedeschi - è stata aperta sulla parete rocciosa che si trova dietro al fabbricato e che si vede dall'ingresso della biglietteria, offrendo così un'anteprima
della grotta stessa. L'area è stata dotata anche di un cortile adibito a parcheggio per disabili e area di ritrovo per i fruitori della Grotta di Fumane. I lavori effettuati dall'impresa Campostrini e dall'impresa Lessinia, sono iniziati ad inizio marzo 2015 e terminati a fine giugno 2015 per un investimento pari a 335.000 euro».
Ma la struttura inaugurata il 17 ottobre non è l’unica novità per la Grotta di Fumane. In questi mesi è partita infatti una nuova gestione per le visite guidate, le attività didattiche e gli eventi riguardanti il ricchissimo patrimonio archeologico della grotta. A dicembre 2014 un bando comunale, d’intesa con il Parco Regionale dei Monti
Lessini, l’Università e la Soprintendenza, ha assegnato la gestione delle attività a Homo 3.0, Associazione Temporanea di Impresa che ha come obiettivo la valorizzazione e promozione del sito archeologico in coerenza con il suo valore scientifico e culturale. Homo 3.0, che si occuperà della valorizzazione della grotta per i prossimi cinque anni, raccoglie l’eredità di quanto fatto negli anni passati dal Consorzio Pro Loco della Valpolicella, con il compito di sviluppare e coordinare le potenzialità del sito, cercando di esprimerne il forte legame con il territorio e la naturale vocazione internazionale.La nuova realtà, Homo 3.0, è costituita da un’impresa locale, Mulino Simbeni s.a.s., di Franco Cesaro & C., che da trent’anni si occupa di consulenza, formazione ed organizzazione di convegni ed eventi culturali, e l’Associazione EvolutaMente, nata nel 2007 per condividere conoscenze, studiare e valorizzare il patrimonio archeologico di Grotta di Fumane e la preistoria dei Lessini.
IL VIAGGIO POETICO DI GILBERTO ANTONIOLI
Continua il “Viaggio poetico - culturale di Gilberto Antonioli”. Lo scorso 30 ottobre al Teatro Satiro nel quartiere Filippini l’artista Licia Massella ha organizzato un incontro in cui si è parlato del percorso dello studioso veronese da sempre impegnato nel campo della cultura con applicazione in parecchi settori che non hanno avuto il dovuto riconoscimento nell’ambito nazionale e neppure cittadino. Relatori della serata erano Licia Massella, Giuseppe Vaccari, Miriam Badiani, Gianluigi Guarneri, Vera Meneguzzo che hanno presentato un artista che elabora testi nei quali le poesie sono episodi di situazioni raccontate come un susseguirsi di tappe che con la consueta maestria egli rende importanti e coinvolgenti. I suoi versi appartengono a un mondo ideale, a pensieri filtrati, a riflessi simboliche dei suoi stati d’animo, a momenti di ansia e tensione reali. Antonioli gioca col suono di versi ritmati e distesi, con schizzi e incontri di anime in crisi, perché l’incertezza è cuscino e lenzuolo di ogni vicenda umana che vive col cuore. Il poeta veronese presta attenzione alle note e al rigo, perché musicando il poeta si esprime, e se con i versi comunica al mondo, la musica dona momenti di quiete. Nonostante atmosfere di grigio stupore.
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La Grande Mela: restyling in vista
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LA NOVITÀ. Il progetto per il “nuovo look” è stato presentato lo scorso 27 ottobre
Nuovo look per La Grande Mela di Lugagnano di Sona: è stato presentato lo scorso 27 ottobre il progetto di restyling che rinnoverà il volto del Centro Commerciale, nato l’11 luglio 1996. «Per la città di Verona – ricorda Marco Cingottini, direttore del Centro Commerciale - fu un’in-
novazione commerciale non da poco perché fu il primo centro sorto in provincia con 120 negozi, un ipermercato, 18 attività di ristorazione, un piano ludico comprendente 8 sale cinematografiche e una sala da bowling molto grande. L’opera, ideata e progettata dallo studio di Architettura
Iglis Zorzi, era stata resa possibile grazie all’impegno congiunto dei proprietari e del Consiglio di Amministrazione del centro, supportati dalla società di gestione Cogest Retail e dalla presenza di Lorenzo Rossetto, maggior azionista tra i soci che hanno così contribuito 20 anni fa
alla nascita di questo grande centro commerciale».Alla presentazione del progetto di restyling, nella mattinata del 27 ottobre, sono intervenuti anche il sindaco del Comune di Sona, Gianluigi Mazzi e il presidente Immobiliare Cinquerre S.p.a., Lorenzo Rossetto, oltre al presidente del
Consiglio d’Amministrazione della struttura, David Troiani, e all’architetto Iglis Zorzi, ideatore del progetto di ristrutturazione. «Il paese di Lugagnano e tutta la zona adiacente – ha affermato il sindaco Gianluigi Mazzi - ha acquisito importanza nel settore commerciale portando alla città di Verona e alla sua provincia un cambiamento nel modo di fare shopping. La comodità nell’avere una vasta scelta di negozi dentro lo stesso spazio ha portato il cliente a orientarsi nell’ acquisto ottimizzando anche il tempo che, purtroppo, è sempre meno per tutti». «Il progetto di restyling della GrandeMela, - ha aggiunto David Troiani - è stato voluto per assicurare al complesso un’immagine attuale e all’avanguardia nella scelta dei materiali utilizzati, con lo scopo di offrire ai clienti che lo visiteranno, un luogo di svago accogliente e moderno. I lavori sono partiti nel 2015 e sono stati suddivisi in tre diverse fasi: la tinteggiatura dello stabile, i lavori di car-
penteria e l’applicazione dell’impianto di illuminazione della nuova struttura». «La prima fase – ha precisato infine l’architetto Zorzi - è stata ultimata con la scelta di un colore blu scuro per la parte più bassa della facciata e un blu più chiaro per la superficie più alta al fine di dare uno sfondo più omogeneo a quella che diventerà la nuova struttura; la seconda fase è iniziata da poco e terminerà alla fine di novembre per poi riprendere nei primi mesi del 2016 onde evitare di creare disservizi alla clientela durante le festività natalizie e durante il periodo dei saldi invernali a gennaio». Un lavoro impegnativo a livello progettuale e una grande sfida quella del restyling della GrandeMela, che non vede coinvolta solo la facciata, ma anche il sito web che si proporrà in una versione più accattivante e coinvolgente con una presentazione in più lingue per una clientela sempre più internazionale. Angelica Adami
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«Carni veronesi? Qualità elevata»
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COLDIRETTI. Il presidente Valente commenta il rapporto diffuso in ottobre dall’Oms
2110 Fondamentale è capire esattamente di quali tipi di carne e di quali sistemi di lavorazione si sta realmente parlando quando si punta il dito contro la carne. A questo proposito Luigi Bortolazzi, presidente onorario dell’associazione macellai veronesi e macellaio da sessant’anni, precisa che «nella cultura locale, la trasformazione della carne in salumi – precisa Luigi Bortolazzi, - avviene naturalm ente solo con il sale, pepe e aglio, se necessario, senza conservanti di sorta. In questo modo, ogni impasto ha una propria caratteristica che distingue e caratterizza i prodotti e non li omologa». «L’ennesimo falso allarme che non riguarda le nostre produzioni conferma la necessità di accelerare nel percorso dell’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi - conclu de il presidente di Coldiretti Verona - E' questa la vera battaglia che l'Italia deve fare in Europa per garantire la salute dei suoi cittadini e il reddito delle sue
«Le carni “made in Italy” sono più sane, non trattate con ormoni e ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali»: commenta così Claudio Valente, presidente di Coldiretti Verona e allevatore di bovini da carne, il rapporto Oms diffuso lo scorso 26 ottobre. «Le carni del territorio veronese – aggiunge ancora Valente - si distinguono per l’elevata qualità basata sull’utilizzo di cereali
nobili, come granoturco, soia, polpa di barbabietole, fieno, nell’alimentazione degli animali non trattata con ormoni. Nessuno Stato europeo è sottoposto ai controlli a cui siamo sottoposti in Italia con verifiche molto fiscali nel settore veterinario che risponde al Ministero della Sanità con tutte le garanzie del caso. Il rapporto Oms – continua - è stato eseguito su scala globale e non si tiene peraltro conto che gli animali allevati in Italia non sono uguali a
quelli allevati in altri Paesi. Le produzioni veronesi si possono acquistare direttamente dai produttori, in diverse macellerie o in parte della grande distribuzione, ancora troppo poca, del territorio che comprano direttamente dagli allevatori locali». Il consumatore italiano ha trovato un proprio equilibrio nel consumo di carne rossa, imparando a dosare i vari alimenti nella propria alimentazione, con un consumo di 78 chili pro capite
all’anno. «La carne ha un ruolo importante ma come per tutto non se ne deve abusare – afferma ancora Valente -. Lo studio dell’Oms sul consumo della carne rossa sta creando una campagna allarmistica immotivata per quanto riguarda il nostro Paese, che ha appunto una dieta fondata su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi; è il segreto alla base dei primati di longevità degli italiani, con 84,6 anni per le donne e i 79,8 anni per gli uomini».
imprese». Il falso allarme mette a rischio un settore chiave per l’economia della regione Veneto e della provincia veronese. L’allevamento di bovini da carne in Italia conta 5,7 milioni di capi e occupa 180mila posti di lavoro. Le imprese zootecniche si concentrato nella Pianura Padana tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. La regione Veneto rappresenta il 40% della produzione italiana, con oltre 6 mila stalle localizzate nelle province di Vicenza (1.604) Verona (1433) Treviso (1364) e Padova (1250).
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CRONACHE di Pastrengo
Il Sindaco analizza un anno di attività
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L’INTERVISTA. Alberto Varolo traccia il bilancio, dalla sicurezza alle esigenze della cittadinanza
Sono passati un anno e cinque mesi dalle elezioni del maggio 2014 e il Sindaco Alberto Varolo traccia un primo bilancio della sua nuova avventura politica. Analizzando a braccio la sua esperienza, il Primo Cittadino si sofferma su quegli aspetti che più lo hanno coinvolto e appassionato. «Non mi aspettavo che la scelta di mettermi in pista come sindaco fosse così impegnativa» spiega il Primo Cittadino di Pastrengo alla sua prima esperienza politica «per fare cinquanta metri ora ci impiego un’ora perché vengo fermato continuamente dai cittadini con le loro richieste e le loro domande che io ascolto e poi riporto in comune». Una esperienza certamente formativa, conferma il sindaco, che ha impegnato tutta la sua squadra nella conoscenza dei meccanismi e della burocrazia comunale. «Sono supportato da una buonissima squadra che assieme a me cerca di rispondere alle necessità dei cittadini e di interpretare le esigenze di tutti». In questo momento di
Alberto Varolo
contingenza economica e di difficoltà dal punto di vista lavorativo, il Comune di Pastrengo è diventato quasi una succursale del centro provinciale del lavoro di Verona: «Sono stato avvicinato da persone che hanno disperato bisogno di lavoro e, nello stesso tempo, a Pastrengo hanno aperto nuove ditte, alcune delle quali anche di livello internazionale - racconta il Primo Cittadino - mio compito è stato quello di mettere in contatto queste due realtà».
Recentemente Pastrengo è stato teatro di fatti di cronaca nera. «Sono stati solo degli episodi che non fanno di Pastrengo un paese poco sicuro - ha assicurato Varolo - inoltre la presenza costante ed attenta dei nostri Carabinieri, coadiuvati dalla Polizia Locale, ha infuso nei cittadini una forte sensazione di sicurezza». Varolo sottolinea il forte impulso dato dalla sua squadra alla cultura e all’aggregazione: «La Biblioteca Comunale, che ha trovato una nuova collocazione in Piazza Carlo Alberto, ora è divenuta il centro culturale del paese con iniziative per tutte le età, presentazioni di libri e presenze di personaggi di livello nazionale». La stessa piazza Carlo Alberto, oggetto di promesse elettorali, ora è diventata centro di aggregazione. «E’ difficile non ammettere che da maggio, per tutta l’estate e fino a fine settembre la piazza ha avuto una vitalità inaspettata, grazie alle varie iniziative proposte, tanto che mi ha fatto ripensare ad una possibile
PRO LOCO GLI APPUNTAMENTI DELL’INVERNO
«Conclusa la stagione estiva con la Festa della Zucca di settembre, la Pro Loco di Pastrengo pensa già ai prossimi eventi d’inverno» - afferma il Presidente Albino Monauni che li elenca. «Primo imminente impegno con gazebo promozionale di ristoro è la partecipazione alla Fiera di Cavalcaselle del 15 e 16 novembre come capofila assieme alle altre Pro Loco del comprensorio Baldo Garda. Lì sul “Monte dei mussi” sono due giorni di vita campale - precisa Monauni - però con questa nostra presenza vogliamo evidenziare lo stile del nostro fare Pro Loco. A maggior ragione quest’anno poi si vuole marcare la nostra partecipazione nel nome dell’amico Gabriele Gambini, scomparso lo scorso anno, grande animatore della Fiera sul Monte e nostro indimenticato collega nel Consorzio delle Pro Loco». Ritorna gradito domenica 22 novembre il pranzo sociale di Pro Loco Pastrengo in Festa con collegata gazega Zuccafolk. Ritorna a dicembre in piazza Municipio Santa Lucia in persona, con castaldo, asinello e carretto al seguito, pieno di regali. Questo evento promosso dal comune di Pastrengo vede entusiasti promotori e interpreti il Sindaco Alberto Varolo coadiuvato dalla consigliera Michela Venturini. «La vigila di Natale, dopo la S. Messa della notte, in piazza Municipio, è previsto uno scambio di auguri al cospetto del grande presepio dell’artista Marcello Sartori – aggiunge Monauni -. E’ un momento di “ciacole” molto gradito al tepore del te caldo e del vin brulè preparato dalla Pro Loco con le Associazioni. Con il Nuovo anno, nel giorno dell’Epifania ritorna suggestivo il Falò della Befana a Forte Degenfeld , con ritrovo già alle 18, al Monumento nella piazza di Piovezzano. Poi in corteo si parte tutti assieme verso il Forte Degenfeld dove alle ore 19 sarà dato fuoco al falò. Domenica 10 gennaio presso Sala Leardini ci saranno le premiazioni dei presepi in concorso. Re Magi e Zampognari animeranno la serata. Altro impegno - conclude il presidente Monauni - è la stesura del calendarietto da tavolo Pro Loco che impegna non poco tempo per la scelta delle foto abbinate ai mesi. Il calendario stampato in 1.500 copie è distribuito a dicembre presso tutte le famiglie e attività commerciali del Comune». Bruna De Agostini E’ pronto il pieghevole (di prossima distribuzione presso tutte le famiglie del territorio comunale) che elenca le commedie già fissate in programma al Leardini di Piovezzano per tutta la stagione 2015-2016. Sponsorizzata da Pro Loco, Circolo Noi e Parrocchia di Piovezzano questa rassegna teatrale sui generis ( in quanto a ingresso gratuito e libera offerta ) è giunta al suo terzo anno di vita, pubblicizzandosi con lo slogan “a teatro da settembre a maggio, ogni ultimo sabato del mese”. Vi partecipano compagnie amatoriali veronesi, che propongono in prevalenza commedie di genere brillante, spesso in dialetto e che intendono in primis divertire e intrattenere il pubblico con semplicità, “alla buona”. A fine spettacolo c’è pure un piccolo rinfresco socializzante, molto gradito dal pubblico anche per la stupenda vista panoramica sulla Val d’Adige che si gode dalla veranda esterna del Leardini. Prossima terza serata teatrale in programma è per sabato 28 novembre ore 20,30 con la Compagnia teatrale “Le rune del lupo” di San Giovanni Lupatoto che interpreta la commedia comica- brillante “Va in fuga” con testo scritto dagli attori stessi. Vi si narra la quieta vita in una casa di riposo del veronese messa in subbuglio dall’arrivo della nuova direttrice, una Madre Superiora burbera e dai regolamenti ferrei . Gli anziani ospiti si trovano a fronteggiare una nuova indigesta routine tanto da indurli a pensare come scappare, dandosi ad una fuga di massa. Info Pro Loco Pastrengo tel. 348.4424694 e www.prolocopastrengo.it Albino Monauni
modifica della viabilità». Altro aspetto importante che Varolo ha voluto evidenziare è il forte impulso che si è voluto dare alla valorizzazione del territorio e allo sviluppo del turismo: «Pastrengo deve essere rinomato non solo per la sua “carica” ma soprattutto per la sua posizione, per le sue aziende, per le sue eccellenze. Per questo è stato inserito in un progetto provinciale per il rilancio del territorio e delle sue specificità». Bruno Gardin
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La Giunta comunale di Pastrengo perde un assessore. Ivan Realdi, che aveva le deleghe per i lavori pubblici e le manutenzioni, lo scorso ottobre ha dato le dimissioni. «Non riuscivo più a conciliare i miei impegni di lavoro con quelli amministrativi» - ha dichiarato. In sostituzione del dimissionario Realdi, è stata nominata Alessia Perrotta, con delega al Personale e all’Istruzione che affiancherà Davide Cimolini, Vicesindaco con delega alla viabilità, patrimonio ed ecologia. «Abbiamo deciso di procedere per i prossimi mesi "a rotazione"; in sostanza, seguendo l'ordine delle preferenze ricevute alle elezioni, verrà designato volta per volta un nuovo assessore. Inizierà Alessia Perrotta, poi Michela Venturini e poi Massimo Faccioli» - ha spiegato il Sindaco Alberto Varolo. Per quanto concerne, invece, gli incarichi, sono stati riorganizzati in questo modo: il Sindaco ha tenuto per sé il Sociale; i Lavori pubblici sono stati affidati a Massimo Faccioli; lo Sport a Michela Venturini.
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE di Bussolengo
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Altri 30 profughi trasferiti in paese LA DECISIONE DELLA PREFETTURA. Il Sindaco Boscaini: «Nessuna opposizione, ma...»
Servizi di
Lino Cattabianchi
Nuovo arrivo di profughi all’hotel Rizzi di Bussolengo. Su indicazione della Prefettura di Verona, sono stati trasferiti 30 profughi, di diversa provenienza, presso l’hotel Rizzi di località Crocioni a Bussolengo. I nuovi arrivati vanno ad aggiungersi ai circa 60 già presenti nel medesimo hotel e ai 20 ospitati presso l’hotel Centro Turistico Gardesano, di via Pastrengo sempre a Bussolengo da circa un anno. Tra i profughi vi sono anche quattro donne in gravidanza, e una ventina di giorni fa è nato un bambino, già trasferito nei giorni scorsi, con tutta la famiglia, in un appartamento a Verona. Durante questo anno, solo quattro profughi hanno trovato
una collocazione nello svolgimento di attività socialmente utili presso i giardini di Via De Gasperi e presso il cimitero, coadiuvando il personale addetto alla manutenzione di questi siti, e forse saranno anche collocati in attività presso gli impianti sportivi comunali. «In qualità di sindaco – spiega Paola Boscaini -: intendo precisare che non abbiamo mai ostacolato le decisioni assunte dalla Prefettura, ma questa volta non trovo corretto far diventare un “ghetto” quella zona solo perché altri comuni non hanno o non vogliono trovare ambienti disponibili per l'accoglienza. Credo che le Istituzioni dovrebbero trovare i modi di diluire le presenze tra tutti i Comuni e non favorire le concentrazioni che possono diventare molto perico-
Paola Boscaini
lose per una civile convivenza. Inoltre in zona Crocioni i cittadini si stanno lamentando perché non
esiste illuminazione sulla rotonda che è di proprietà della Provincia e questo favorisce situazioni non proprio esaltanti». Ribadisce Stefania Ridolfi, assessore ai servizi sociali: «Ad oggi i Comuni che si accollano l’onere di gestire l’ospitalità dei richiedenti asilo, sono pochi e la Prefettura dovrebbe agire con maggiore determinazione verso i comuni reticenti». «Con l’arrivo dell’inverno e la notevole riduzione di turisti – conclude il consigliere comunale Ugo Piccoli - numerose strutture ricettive hanno dato la disponibilità all’accoglienza. E’ solo una questione di convenienza economica, un’opportunità di guadagno che però si ripercuote sul tessuto sociale dei territori ospitanti».
Gli immigrati fanno lezione di geografia ISTITUTO MARIE CURIE
All’Istituto di istruzione superiore Marie Curie di Bussolengo, nelle classi seconde, i rifugiati seguiti dalla cooperativa Spazio aperto, presieduta da Lucia Zanoni, hanno affrontato il primo tema del programma di incontri stabiliti dal progetto “Da che paese vieni?”. Il piano di lavoro prevede una serie di incontri programmati per il primo quadrimestre, che interessano, oltre alla Nigeria e il Mali per l’area
RELIGIONE. Margherita Girelli dà i voti e diventa suora
Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, Margherita Girelli ha fatto la sua professione solenne e ha dato i voti perpetui, entrando definitivamente nell’ordine religioso fondato da Maddalena di Canossa. «Un evento – spiega il parroco don Giorgio Costa - che a Bussolengo non si ricordava a memoria d’uomo. Una vocazione religiosa femminile oggi è molto rara». Margherita Girelli, nativa di Bussolengo, ha conseguito il diploma di segretaria d’azienda all’Istituto canossiano di Verona e poi ha lavorato per 12 anni in diversi studi professionali. « In seguito – racconta – ho frequentato un corso per operatrice di assistenza sanitaria e sono andata a lavorare in un centro diurno per disabili. Lì sono rimasta 5 anni fino a quando è maturata la mia scelta di iniziare il cammino in una comunità canossiana a Verona, dove mi sono trasferita». Da qui la decisione di intraprendere la strada per arrivare alla professione definitiva: prima un anno come postulante, poi due anni come novizia. «I primi voti li ho pronunciati nel settembre 2008 e poi sono stata a Bologna in un collegio universitario con altre consorelle. Da 2 anni sono a Verona, nella comunità di Santo Stefano, dove ho l’incarico della catechesi degli adulti, dei giovani e delle catechiste. Contemporaneamente sto studiando scienze teologiche». Alla S.Messa a Santa Maria Maggiore era presente la comunità religiosa delle suore canossiane con la madre superiora provinciale Luisa Merlin e due testimoni, madre Anna Poretto e madre Marilena Pagiato.
africana, il Bangladesh per l’Asia. Il progetto è seguito da Nadia Gobbo, responsabile per Spazio aperto dei problemi dell’immigrazione. «Il progetto – spiega la coordinatrice - nasce da un volontario della cooperativa che è professore delle seconde del Marie Curie. L’obiettivo è di far conoscere il valore dei richiedenti asilo. L’incontro avviene classe per classe e tutti gli studenti, nel primo appuntamento, hanno fatto
domande per approfondire i temi trattati». Plaude all’iniziativa e la incoraggia il dirigente del Marie Curie, Luigi Pizzighella. «L’apertura alla mondialità - conclude - e la conoscenza diretta del problema dell’immigrazione con le persone che sono protagoniste di questa situazione sono al centro di questo progetto. Le immagini che si vedono tutte le sere al telegiornale diventano persone che ti raccontano la loro realtà in
modo che la geografia che si studia dai libri non è più una cosa astratta, avulsa dai problemi, ma diventa vita vissuta. Il collegamento del progetto con le finalità della nostra scuola, che è aperta al mondo nella sua programmazione didattica, trova qui una sua compiuta realizzazione. Se la scuola deve costruire dei cittadini del mondo, lo facciamo imparando da altri cittadini del mondo».
PREMIO. “Calzaturieri benemeriti” a Ganassini e Vantini
Il riconoscimento di “calzaturieri benemeriti” di Bussolengo è andato quest’anno a Maddalena Ganassini e al marito Avelino Vantini, che hanno trascorso molti anni a lavorare le scarpe. Hanno ricevuto il premio dal sindaco Paola Boscaini alla fine della messa, celebrata dal parroco don Giorgio Costa in onore del patrono degli “scarpolini” di Bussolengo. In questa occasione il sindaco ha lanciato l’idea di un museo della scarpa a Villa Spinola. «Bisogna onorare – ha sottolineato il sindaco - tutti coloro che fecero l’epopea della scarpa e della calzatura nei ruggenti anni ’60, quando ad ogni porta corrispondeva un laboratorio, una giunteria, un posto, dove si lavoravano le scarpe che venivano esportate in tutto il mondo. Questo è il nostro sogno che vorremmo realizzare in un’ala di Villa Spinola: in molte case private ci sono tanti oggetti e macchinari che risalgono a quegli anni. Sarebbe bello dare vita ad una raccolta per ordinare tutto il materiale storico in un percorso costruito per fa conoscere la realtà di quegli anni e di quel tipo di industria che fece progredire il nostro paese». «La scarpa è uno degli elementi fondamentali per gli uomini – ha ribadito Ugo Piccoli -: il nostro paese ha dato molto e ha costruito il suo futuro su quegli anni». Finale tradizionale: sfilata con la fanfara attraverso le strade del paese e rinfresco al centro sociale con codeghin, crauti e un rosso Valpolicella da gran premio.
CRONACHE di Bussolengo
L’ALTRO GIORNALE
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Auto in via Mazzini “Grande Guerra” L’Albo dei caduti Proposta sul tavolo Novembre 2015
VIABILITÀ. I commercianti chiedono al Comune la riapertura della strada al traffico veicoloare
Riaprire via Mazzini al traffico veicolare dopo 13 anni dalla sua completa pedonalizzazione: è questa la proposta avanzata dai commercianti all’Amministrazione comunale. «Abbiamo chiesto – spiega Federico Ambrosi - di trovare una via di mezzo che potesse andare bene a residenti e commercianti. La nostra proposta tiene conto sia della tranquillità acquisita dai residenti in questi anni, sia delle necessità dei potenziali clienti. Si tratta in soldoni di aprire la strada a fasce orarie da concordare tra le parti e ottimizzare i parcheggi limitrofi. In tal modo si ripristinerebbero le premesse per poter fare commercio in una zona difficile come questa: visibilità, viabilità, comodità». Una prospettiva che potrebbe essere una sfida per tutti con in palio il rilancio di via Mazzini. Precisa Federico Ambrosi: «Dobbiamo ricreare interesse tra i possibili investitori dimostrando che Bussolengo ha voglia di
rimediare agli errori passati e vuole rinnovarsi, sfruttando il potenziale ancora non utilizzato del centro storico. Senza queste premesse tra qualche anno non ci sarà più nulla e il potenziale economico e sociale, come punto di aggregazione, oltre alla capacità di creare posti di lavoro sul territorio verranno perduti». Dopo i lavori di sistemazione nel 2002 Via Mazzini venne chiusa. Ricorda Ambrosi: «Subito dopo ci si accorse del disastro e iniziò
Penna presidente CONSIGLIO COMUNALE
Eletto il nuovo presidente del Consiglio: è Luciano Penna, di professione avvocato, e succede al dimissionario Ugo Piccoli. E’ il terzo presidente del Consiglio dell’assise bussolenghese dopo Marco Fasoli che ha ricoperto la carica per due mandati fino alla caduta dell’amministrazione di Alviano Mazzi, cui è seguito il commissariamento del Comune. Con Paola Boscaini sindaco, ha ricoperto la carica per i primi 29 mesi Ugo Piccoli che ha ora passato il testimone a Luciano Penna. «Il cambio era nell’aria – commenta il sindaco -, solo dovevamo aspettare la disponibilità di Penna ad assumersi un incarico così gravoso. Un grazie al vice presidente Stefano Ceschi che ha convocato questa
seduta e l’ha gestita autorevolmente. A Penna i migliori auguri di buon Lavoro». Con questo atto si chiude il rimpasto di governo di metà mandato, culminato con le dimissioni di Gilberto Pozzani e la successiva ridistribuzione degli incarichi. “Un sincero grazie a Ugo Piccoli – ha sottolineato Penna nel suo saluto - che ha svolto con encomiabile impegno questo incarico, e al mio gruppo di maggioranza che mi ha dato fiducia. Per me è un onore che cercherò di adempiere tenendo fede al principio di imparzialità, a tutela di ciascuno dei componenti del Consiglio». Ugo Piccoli ha preso il posto di Penna tra i consiglieri, seguito dal grazie del capogruppo di maggioranza Sandro Pasetto.
Luciano Penna con mamma e papà
un ulteriore dibattito per considerare l'idea di ripristinare la viabilità come da accordi. Il dibattito è tuttora acceso. Infatti la strada non fu mai più riaperta dal 2002 nonostante le proteste, le raccolte firme e le promesse che si susseguirono negli anni. Il vasto giro di clientela dei paesi limitrofi che animava il commercio del centro di Bussolengo venne a mancare e piano piano chiusero decine e decine di negozi tra le proteste di esercenti e dipendenti che si
videro privati del proprio lavoro. Ciò che resta di noi è quello che tutti vedono ad oggi. Siamo fuori dall'interesse degli investitori commerciali perché a livello strutturale la zona non ha più caratteristiche adatte a fare commercio, creando uno stato di degrado e disinteresse. Bussolengo non è una paese turistico e non ci sono infrastrutture pubbliche particolari: come è risaputo le zone pedonali funzionano solo a certe condizioni».
CINQUE BORSE DI STUDIO
Cinque borse di studio da 500 euro ciascuna ad altrettanti studenti universitari di Bussolengo. «E’ ciò che l’amministrazione comunale intende assegnare a studenti universitari residenti nel Comune – spiega il sindaco Paola Boscaini -. Le borse di studio, del valore di euro 500 euro cadauna, verranno attribuite sulla base del merito e della situazione economica della famiglia certificata dall’Isee. Potranno accedere al beneficio economico gli studenti residenti nel Comune di Bussolengo, regolarmente iscritti a corsi universitari e in regola con il piano di studi individuale o con gli esami previsti nel vademecum della facoltà frequentata». Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 12.00 del giorno 27.11.2015. Il modulo per la presentazione della domanda è disponibile sul sito del Comune di Bussolengo al seguente indirizzo: www.bussolengo.vr.it. Per maggiori informazioni: 045.6769914, scuola@comune.bussolengo.vr.it.
STORIA LOCALE
E’ stato pubblicato in occasione delle celebrazioni del 4 Novembre il volume commemorativo preparato da Giovanni Ridolfi, “Albo degli immortali. I Cittadini di Bussolengo caduti nella Grande Guerra”, con la consulenza dell’archivista Ferdinando Montresor. Un libro che ripercorre le vicende dei 77 caduti nella Grande Guerra del 1915-1918. Ne abbiamo parlato con l’autore. Come nasce questo libro sui Caduti? «La ricerca sui cittadini di Bussolengo Caduti nella Prima Guerra Mondiale è il naturale sviluppo di un interesse personale e famigliare. Nel 1915 mia nonna vide tre suoi fratelli partire per la guerra e uno di loro non tornare. Ma quando 70 anni dopo se ne parlava in famiglia, nessuno ricordava esattamente dove e quando era morto. Questa dimenticanza ha da subito stimolato la mia curiosità. Dal consultare le fonti già edite sui Caduti per recuperare le prime notizie al tentare di ampliarle con le fonti inedite, il passo è stato breve. Grazie alla collaborazione con l'archivistica Ferdinando Montresor ho avuto accesso all’archivio storico del comune di Bussolengo, e una volta scoperti i tesori che vi erano contenuti, non potevo non allargare la mia ricerca a tutti i Caduti di Bussolengo». Risultati e contenuti? «La perfetta organizzazione dell'archivio ha permesso di consultare tutti i documenti relativi ai militari dal 1910 al 1930. Il lavoro è stato lungo, ma alla fine è stata recuperata la documentazione presente di ogni singolo militare morto nel periodo. Comunicazioni ufficiali dei depositi, telegrammi, lettere, veline, rapporti, ordinanze e appunti hanno permesso di ricostruire le ultime vicende di questi militari. Con il confronto tra i dati già editi e quelli recuperati nell'archivio e le integrazioni fornite dal registro di morte è stato possibile verificare i vari livelli di correttezza degli elenchi e capire come imprecisioni ed inesattezze siano state portate avanti elenco dopo elenco finendo per essere incise sul cippo lapideo del monumento». Un lavoro di ricerca che ha occupato cinque anni di lavoro… «Grazie alla sensibilità dell'amministrazione comunale di Bussolengo e alla collaborazione dell'ufficio cultura, manifestazioni e territorio e anagrafe, i risultati di questa ricerca sono oggi pubblici, raccolti in un volume che vuole prima di tutto ricordare l'umanità dei singoli Caduti, ridando loro un volto, ricostruendone le ultime vicende e raccontando come, dove e quando sono morti. Per la prima volta, forse, restituendo loro il diritto di parola».
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CRONACHE di Pescantina
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Don Ilario Rinaldi 20 anni di servizio L’ANNIVERSARIO. Originario di Nogarole Rocca, il parroco era arrivato a Pescantina nel 1995
Servizi di
Lino Cattabianchi
Don Ilario Rinaldi ha festeggiato il 20° anniversario dell’inizio della missione pastorale a Pescantina. Originario di Nogarole Rocca, ha prestato servizio nelle parrocchie di San Pio X e Pastrengo prima di arrivare a quella di Pescantina nel 1995. Ha anche ricoperto alcuni incarichi di carattere diocesano in curia ed ha insegnato religione, lettere e teologia per un ventennio in alcuni Istituti cittadini e nel Seminario, nelle due sedi di San Massimo e di Verona. «Vent’anni –racconta il parroco - sono un periodo ragguardevole che offre la possibilità di leggere la situazione del nostro tempo alla luce del cammino affrontato con l’intera comunità. In vent’anni tante cose sono cambiate e, naturalmente c’è stato un notevole avvicendamento di persone». Don Ilario in questi anni è stato aiutato da tantissime persone. In primo luogo vengono ricordati i vicari parrocchiali che più da vicino hanno condiviso gli impe-
gni pastorali: don Luca Mainente, don Alberto Margoni, don Andrea Manara, don Giorgio Zampini, don Elvis Molinarolo, don Pietro Pasqualotto. Naturalmente il parroco è stato coadiuvato da parecchi laici, che si sono impegnati nei tre principali settori della pastorale: la catechesi, la liturgia, la carità. Un impegno notevole è stato espresso anche nelle opere materiali per la salvaguardia e il miglioramento necessari per valorizzare il patrimonio artistico e monumentale della parrocchia. Sono state restaurate in modo radicale le chiese della
SICUREZZA / CONTROLLO DEL VICINATO
Pescantina, comune della Provincia di Verona con una popolazione di circa 17mila abitanti, è stata teatro, nell’anno in corso, di una significativa crescita del Controllo del Vicinato, il metodo di deterrenza passiva contro i fatti di microcriminalità e di crescita della coesione sociale. Tutto è nato da un gruppo spontaneo nato su facebook “Pescantina Controllo e Sicurezza” che ha avuto circa duemila adesioni. Poi ci sono stati gli incontri nelle diverse frazioni, dove sono state effettuate delle riunioni dei promotori con gli abitanti di Arcè, Santa Lucia, Settimo e Balconi. Il Controllo del Vicinato è partito ufficialmente con la serata del 12 giugno 2015, alla quale ha preso parte Giuseppe Bruzzano, coordinatore del Controllo del Vicinato a Curtatone (Mantova). «Sinora abbiamo costituito nell’ambito del territorio comunale – dicono Stefano Calabrese e Giulio Righetti, due dei promotori dell’iniziativa – tredici gruppi di quartiere di Controllo del Vicinato, a dimostrazione di quanto sia sentita questa esigenza in loco. Abbiamo inoltre già richiesto, attraverso una lettera protocollata alcuni giorni fa in Comune, un incontro di confronto e coinvolgimento con l’amministrazione comunale perché il Controllo del Vicinato, non può prescindere da una stretta collaborazione con l’Ente pubblico e con le Forze dell’Ordine». «Il passo compiuto dagli amici del Veneto – commenta Gianfrancesco Caccia, presidente dell’Associazione Controllo del Vicinato - è sicuramente importante per lo sviluppo della nostra Associazione e per la sua capillarizzazione. L’auspicio è che il lavoro, possa non solo radicarsi nell’ambito comunale ma possa estendersi anche in altre zone del territorio della Provincia di Verona, a dimostrazione di come il Veneto sia tra le regioni italiane che maggiormente hanno recepito questo sistema che è anche un modello di sviluppo dell’educazione civica».
Madonnina e di San Rocco; interventi sono stati fatti anche sulla chiesa di san Michele ad Arcè. L’impegno più gravoso è stato espresso nei confronti del duomo, con rifacimento totale della copertura e la sistemazione di tutte le pareti esterne.
Anche l’interno ha richiesto continui interventi per ricuperare le tantissime tele del ‘700 presenti negli intercolumni superiori e inferiori e sugli altari. L’organo del Lorenzi è stato sistemato e reso funzionale. L’opera è stata completata con l’installazione di un maestoso portale di bronzo, opera del maestro Albano Poli. Una cura particolare è stata riservata alla casa di riposo Immacolata di Lourdes con un restyling generale e l’aggiunta di nuove strutture. Anche se il lavoro non risulta completo vari interventi sono stati fatti anche nella medievale chiesa romanica, attigua al duomo, parte della quale viene adibita a museo di arti e mestieri.
DUOMO / LA GUIDA
E’ stata pubblicata, a firma di Pierpaolo Brugnoli e Giannantonio Conati, la guida al Duomo di Pescantina intitolato a San Lorenzo, diacono martirizzato in epoca romana, patrono del paese. Il duomo, edificato tra il 1753 e il 1774, è uno dei più significativi edifici religiosi di epoca settecentesca nel territorio veronese. La sua grande mole si staglia tra Adige, campagna e abitato, affiancata dal possente campanile, eretto alcuni decenni dopo su disegno dell’architetto Giuseppe Barbieri. Numerosi gli elementi artistici di questo grande tempio, ma interessanti risultano anche quelli riguardanti gli edifici annessi: l’antica pieve romanica sede del Museo etnografico, e la canonica di epoca tardomedievale. Ci sono significative testimonianze di età romana come il coperchio di sarcofago costudito alla base del campanile e, di epoca medievale, come i capitelli corinzi scolpiti alla metà del XII secolo. Non mancano gli inserimenti più recenti, come le porte di bronzo installate qualche anno fa nel portale principale realizzato da Albano Poli. I testi e le tante foto, eseguite con grande perizia da Andrea Fedrighi, compongono un volumetto frutto di una approfondita ricerca storica. Buona parte delle pagine della guida è dedicata alle tele che arredano l’interno della chiesa (quadri di Pio Piatti, Saverio Dalla Rosa, Agostino Ugolini, Antonio Pachera). La grande pala che raffigura il martirio del Santo patrono, eseguita intorno al 1760 da Francesco Lorenzi, decora la parte absidale, al centro della quale si alza l’altare maggiore. Il volume, promosso dall’arciprete don Ilario Rinaldi, fa parte della collana “Guide di Storia e Arte Veronese”, diretta da Pierpaolo Brugnoli.
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L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Pescantina e Sona
In 800 contro la Discarica Novembre 2015
La carica degli 800 contro la discarica di Cà Filissine. E’ accaduto sabato 14 novembre a Pescantina, dove il Movimento Ambiente e Vita e il Comitato Discarica hanno indetto la “Marcia per salute”. La manifestazione ha contribuito ad arricchire la raccolta firme per un referendum popolare che possa fermare il nuovo progetto di bonifica della discarica approvato qualche set-
SONA / IL CONTRIBUTO
Un contributo per il sostegno al pagamento del canone di locazione o per un aiuto a seguito di sfratto esecutivo: questo è quanto fino al 3 dicembre i cittadini residenti nel comune di Sona potranno richiedere presentando apposita domanda. «Le persone interessate che, nell’anno 2014, siano state intestatarie di un contratto di locazione regolarmente registrato ai sensi della L. n. 392/1978 o ai sensi della L. 431/98 - comunica il settore Servizi Sociali del Comune di Sona - dovranno recarsi presso gli uffici comunali di seguito indicati o scaricare il modulo di domanda dal sito istituzionale del Comune di Sona www.comune.sona.vr.it». Oltre agli aiuti per sostenere l’affitto, con Delibera di Giunta Regionale n. 1356 del 09/10/2015, la Regione Veneto ha fissato i criteri per l’erogazione dei contributi a favore delle famiglie soggette a sfratto per finita locazione. Sempre dai Servizi Sociali del comune di Sona si informa che Aggiungono dai Servizi Sociali: «I cittadini che possiedono un reddito lordo familiare inferiore a € 27.000, destinatari di un provvedimento di rilascio dell’immobile per finita locazione e nel cui nucleo familiare siano presenti o figli fiscalmente a carico, o persone ultrasessantacinquenni, o malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66% possono presentare apposita domanda, recandosi presso gli uffici comunali o scaricando il modulo dal sito istituzionale del Comune di Sona www.comune.sona.vr.it». «Si tratta – afferma il Vice Sindaco Simone Caltagirone con delega al Sociale – di importanti interventi a sostegno di chi ha difficoltà. Non sono rari questi casi e come Amministrazione dobbiamo essere vicini, con tutta la riservatezza del caso per provare a dare un aiuto economico. Per questo il personale dell’Ufficio Interventi Sociali (tel. 045.6091245/045.6091207) è a completa disposizione per ulteriori informazioni e delucidazioni sulla compilazione della domanda e sui documenti necessari. Nessuno si deve sentire solo quando è in difficoltà. Questa è la nostra più importante missione».
timana fa dall’amministrazione comunale: sabato 14 novembre le firme raccolte sono arrivate a 4mila. 800 persone, tra cui molte famiglie, sono partite da Balconi e sono arrivate fino al municipio di Pescantina, dove i manifestanti hanno chiesto ai politici di uscire all'urlo di "Fuori! Fuori"…ma i politici da parte loro non hanno risposto all’appello.
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PESCANTINA / I 25 ANNI DEL CORO MONTI LESSINI
Il coro Monti Lessini ha celebrato i 25 anni di vita con un doppio applauditissimo concerto nella chiesa di Settimo e nel duomo San Lorenzo di Pescantina. «Venticinque anni di vita e per un coro non sono pochi – sottolinea il presidente Mario Lerco -. Altri importanti cori della provincia hanno già festeggiato ricorrenze maggiori: il 40° per il Coro la Chiusa di Volargne, 55° per il Coro Stella Alpina di Verona, 60° per il Coro Scaligero dell'Alpe di Verona e per il Coro Polifonico della Valpolicella di Pedemonte. Ciò significa che, in un territorio ricchissimo di gruppi corali, il gusto di cantare, l’impegno di trovarsi regolarmente per le prove, stare insieme, amalgamare caratteri e opinioni, costruire amicizie, dedicarsi alla riuscita delle cante, come noi le chiamiamo, si tramuta in un piacere che a tanti di noi fa bene». Il coro in questi 25 anni ha svolto una intensissima attività di concerti, partecipazioni, viaggi e incisioni. E’ diretto da Dante Savoia, ma si sta già preparando il vice, Claudio Cavada, che ha diretto con grande successo tre cante al concerto di Settimo. Tre le raccolte pubblicate: La bella Lessinia del 1998, Cantar Storie del 2004 e Felice e Chiara Notte del 2007. Innumerevoli i viaggi in Italia e all’estero e riconoscimenti: quello più emozionante a Roma, davanti a papa Francesco. «Un patrimonio del nostro territorio – ha commentato il sindaco Luigi Cadura - che ha dato tante soddisfazioni a moltissima gente e che dobbiamo tutelare. Nell’ultima trasferta a Kassel, in Germania, gli elogi degli esperti cene hanno dato un’ulteriore conferma». Il libretto commemorativo, pubblicato per l’occasione, è una bella sintesi di immagini e di ricordi.
PESCANTINA AVVICENDAMENTO IN CONSIGLIO COMUNALE A PESCANTINA. Damiano Berzacola si è dimesso e lascia il posto a Francesco Marchiori. La decisione dovuta a “crescenti impegni sia lavorativi che istituzionali legati all’assunzione di ruoli importanti che mi impediscono di esercitare come vorrei l’incarico di consigliere comunale”. Al posto di Berzacola siederà Francesco Marchiori, già assessore e consigliere in precedenti amministrazioni. CHIARAMONTE LASCIA PESCANTINA. Il 6 ottobre scorso il Dott. Damiano Chiaramente, responsabile dei servizi alla persona, sociale, scuola, biblioteca, sport e manifestazioni, dopo più di 15 anni di servizio ha lasciato il comune di Pescantina per prendere incarico nel comune di Castelnuovo del Garda.
Reinserimento lavorativo SONA / PROGETTO
SONA/DISOSTRUZIONE PEDIATRICA Nell’ambito del progetto “Genitori a Confronto”, l’Amministrazione comunale di Sona, in collaborazione con il SOS di Sona, organizzano un corso di disostruzione pediatrica, lezioni interattive gratuite sulle manovre di disostruzione delle vie aeree nei bambini. Il corso, della durata di una sera, è già stato proposto il 3 novembre a Lugagnano e il 16 novembre a S. Giorgio in Salici e verrà replicato sabato 21 novembre dalle 9 alle 11 a Sona – sala riunioni canonica vecchia (P.zza Roma) e sabato 28 novembre dalle 9 alle 11 a Palazzolo – scuola materna paritaria (Via Girelli). Sono previsti massimo 15 partecipanti per gruppo per cui è necessario iscriversi due - tre giorni prima della serata telefonando al Servizio Educativo del Comune di Sona tel. 045.6080155 dalle 9.00 alle 13.00 o scrivendo a f.faccincani@comune.sona.vr.it
E’ stato attuato anche dal comune di Sona il Progetto di Pubblica Utilità, iniziativa della Regione Veneto che ha permesso di offrire un’opportunità di reinserimento al lavoro a persone che non riuscivano a trovare una collocazione nel mercato. «Si tratta – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi – di coinvolgere lavoratori di età non inferiore a 35 anni, privi di lavoro e senza alcun ammortizzatore sociale per cui come Comune è possibile richiedere alla Regione un contributo massimo di cinquemila euro per ogni lavoratore impiegato nei lavori di pubblica utilità. Noi abbiamo impiegato sei lavoratori per sei mesi, e cinque lavoratori hanno ritrovato un lavoro al termine dell’esperienza. È stato un ottimo esempio di come si possa ridare speranza a chi l’ha E’ in programma sabato 12 dicembre l’evento “Natale in Comune” persa per crisi lavorative. A promosso dalla Pro loco di Sona con il patrocinio dell’assessorato Sona – prosegue il Sindaco – è stata la Cooperativa Beta il alle Politiche Sociali del Comune di Sona. Il programma della giorsoggetto attuatore del progetnata prevede la partenza in pulmann dalle varie frazioni (Lugato nel periodo dicembre 2014 gnano Piazza Posta ore 9.00, Palazzolo Piazza Banca 9.00, Sona - giugno 2015, la quale ha Piazza Municipio 9.15, San Rocco presso “Il Cionca” 9.25, San coinvolto i lavoratori per quasi duemila ore lavorate Giorgio in Salici 9.30), per poi raggiungere il santuario della totali, oltre a 16 ore di formaMadonna del Frassino alle ore 10.30. A seguire il pranzo presso il zione. Il costo totale dell’iniristorante “Al Fiore” di Peschiera del Garda dove si festeggeranno ziativa è stato di poco più di trentaseimila euro, a fronte di gli anniversari di matrimonio 50° e 60°. Non mancherà intratteniventiseimila euro della mento musicale e ballo, oltre ad una grande lotteria, dopo la quale Regione, novemila del si rientrerà a Sona alle 18.45. Per informazioni e iscrizioni (entro il Comune di Sona e un contri3 dicembre): Pro loco Sona 329.5345239, 348.8572668. buto della cooperativa».
Sona. Natale in Comune
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CRONACHE di Sommacampagna
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Passeggiate sicure Puntuali a scuola SERVIZIO. Piedibus prende per mano gli alunni ogni mattina e li accompagna negli istituti
Servizi di
Claudio Gasparini
Piedibus è un servizio prezioso per il territorio, completamente gratuito, attivato una decina d’anni fa a Caselle a seguito dell’esigenza manifestata da parte di alcune famiglie che trovavano delle difficoltà ad accedere al servizio del pulmino per il trasporto scolastico dei propri figli. «Da qui l’idea di attivare questa proposta - illustra Emanuela Felisi da circa un anno
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Sono stati dodici gli ospiti festeggiati nel mese di ottobre in occasione del loro compleanno alla casa di riposo G.A. Giuliano Campostrini 55 anni, Loisia 78, Luigi, 79, Enrichetta e Nello 83, Renata 87, Bruno 89, Ida Iole 89, Giuseppina 94, Silva 95, Giuseppina 96 ed Ester 104 cui ha fatto visita il sindaco di Bussolengo Maria Paola Boscaini con un omaggio floreale. “Doveroso e piacevole fare gli auguri ad una concittadina, una delle quattro centenarie del nostro comune”. Ad animare il pomeriggio il gruppo “I romantici”. Il tenore Daniele ed il cantante Natale accompagnati da Gianni alla chitarra e Francesco al mandolino, hanno sfoderato un repertorio d’eccezione coinvolgendo gli ospiti ed i numerosi parenti presenti per i festeggiamenti. Il presidente della Campostrini sottolinea “l’importanza di queste occasioni che rappresentano un momento di attenzione verso i nostri ospiti. Colgo l’occasione per ringraziare il personale del il servizio ed i numerosi volontari per la collaborazione.”
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vicepresidente del Comitato Genitori - resa possibile grazie alla collaborazione di una sessantina di volontari». Sono attive tre linee con punti di partenza in Via Paradiso, Corte Tezze e Villaggio don Bosco da dove gli alunni dotati di una pettorina gialla s’incamminano, corda alla mano, guidati dagli accompagnatori con pettorina arancione e paletta, sul percorso che in un quarto d’ora li conduce alla scuola, dove i volontari diventano anche “vigili” regolando il “traffico” di entrata nella struttura che, vista la foga dei giovani, rischia di diventare caotica. Al termine delle lezioni l’accompagno verso le rispettive abitazioni. «Il nostro impegno non ci si ferma a questo servizio. Il Comitato genitori è molto attivo e, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha proposto durante il carnevale e riproporrà durante il prossimo periodo natalizio, il 21 dicembre dalle ore 16, momenti di incontro con il coinvolgimento dei bambini, genitori, volontari e di tutta la cittadinanza. Il Comitato è rappresentato dal presidente Francesco Palumbo di Sommacampa-
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gna dai vice Alessandro Tognetti di Sommacampagna ed Emanuela Felisi di Caselle con Ilenia Trevisan di Custoza segretaria. «Sono contentissima di questa realtà – evidenzia l’assessore alle politiche sociali di Sommacampagna Alessandra Truncali – perché ha saputo coinvolgere tutta la frazione, dal Palio delle Contrade al Comitato Sagra, che ha dato la sua disponibilità a finanziare
l’acquisto di mantelline per i giovani e i volontari da indossare in caso di pioggia. Ha favorito la coesione tra i cittadini, è riuscito a coinvolgere due enti come la scuola ed il comune, a promuovere la socializzazione dei bambini e dei genitori. Tutto questo a livello di volontariato. E’ una delle esperienze più forti di unione, che meriterebbe un monumento sul territorio».
IL CONCORSO DISEGNA IL TUO PIEDIBUS Avrà luogo il 21 dicembre dalle ore sedici il “piedibus natalizio” che dalla scuola primaria si snoderà per le vie di Caselle in vari momenti di allegria e di festa. Saranno premiati con l’occasione i tre elaborati più simpatici, fantasiosi ed originali eseguiti dai partecipanti al concorso “Disegna il tuo Piedibus” che da la possibilità a chi usufruisce del servizio di esprimere con la fantasia e qualsiasi tecnica come lo si immagina, come vorrebbe che fosse. I disegni da recapitare al responsabile di linea entro l’otto dicembre saranno valutati da una giuria composta da due rappresentanti del comitato genitori, un rappresentante dei docenti, due volontari accompagnatori, un responsabile dell’ufficio cultura del comune e uno dell’amministrazione comunale. BREVI SOMMACAMPAGNA CUSTOZA. Pranzo anziani. Come d’abitudine consolidata, la locale Pro Loco, ha organizzato anche quest’anno un pranzo per gli anziani che avrà luogo domenica 22 novembre presso la palestra di Custoza. Inoltre sabato 21 alle ore 19.30 grande castagnata. Motore delle iniziative il presidente Elio Franchini che riesce, con il suo entusiasmo, a coinvolgere i numerosi volontari. SCUOLA A.SALIERI. Visto l’ottimo riscontro della scorsa stagione l’assessorato alla Cultura ha promosso la seconda edizione della rassegna, organizzata dalla Scuola di Musica e Teatro “Antonio Salieri”, che propone nove spettacoli, di cui cinque per i bambini. I primi due sono stati un successo. Il calendario dei prossimi spettacoli che avranno luogo all’Auditorium Mirella Urbani di Caselle. La domenica alle 16.30 per i bambini: il 29 novembre “L’Usignolo dell’Imperatore con Fior di Teatro di Verona, il 6 dicembre “Il Brutto Anatroccolo” con Teatro Oplà di Bologna, il 17 gennaio “Racconto Fra Cielo e Mare” con Fior di Teatro Verona, il 21 febbraio “Blue…Una notte da favola” con il Teatro Oplà di Bologna. Per gli adulti il sabato alle 20.45 saranno proposti: il 5 dicembre “Attenti al lupo!…E’ qui il provino?” da Fior di Teatro Verona e 16 gennaio “La Nonna” dal Teatro Armathan di Verona.
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Lavori bloccati Eventi natalizi CASELLE. Accantonata la riqualificazione dell’area tra l’A4 e l’A22
Il progetto proposto all’amministrazione comunale di Sommacampagna da “Le Corti Srl” e “Immobiliare Caselle Spa” nel gennaio scorso per la riqualificazione dell’area di proprietà di 260.000 metri quadrati, situata all’incrocio delle autostrade A4 e A22, in prossimità della Corte Palazzina in Caselle, che prevedeva la realizzazione di strutture modulari di vendita commerciale su trentottomila metri, che tanto aveva allarmato la popolazione di Caselle, di strutture ricreative e sportive di intrattenimento quali piscina, centro benessere ed altro su diciassettemila metri ed un polmone verde con parco, piantumazioni e giardini su ventimila, nessun’altra edificazione sulla rimanente superficie, è stato accantonato dalla giunta. Spiega il sindaco Graziella Manzato: «Non potevamo non considerare la proposta soprattutto in questa fase storica in cui i motori economici vanno a rilento. Abbiamo chiesto con atto di indirizzo pubblico, nell’aprile scorso, integrato con un successivo atto in luglio, degli approfondimenti con particolare riferimento alle problematiche viabilistiche ed
Graziella Manzato
ambientali, ponendo particolare attenzione a quelle di impatto territoriale. Questi chiarimenti erano la “conditio sine qua non” per procedere con le valutazioni. Non è arrivato nessun documento, nè comunicazione che i proponenti lo stessero elaborando». Da qui la decisione della giunta municipale di interrompere il confronto sul progetto di fattibilità e di subordinare eventuali altre proposte alla contestuale valutazione globale e cumulativa degli effetti indotti sul territorio dell’intera pianificazione conseguente alla stesura del Piano degli Interventi, inserito nel Pat. «Abbiamo raccolto le manifestazioni d’interesse da parte dei cittadini e delle attività interessate, che stiamo analizzando attenta-
mente – pone l’accento il Sindaco -. Contiamo di presentarlo per l’approvazione agli inizi dell’anno prossimo. Abbiamo toccato con mano nei mesi scorsi la preoccupazione legittima di Caselle, mi si lasci dire un “tantino” strumentalizzata da alcune parti politiche, da considerare nella stesura del piano degli interventi. Abbiamo interrotto il confronto sul progetto di fattibilità dell’area della corte citata, attualmente a destinazione industriale. Eventuali ulteriori proposte che dovessero arrivare saranno valutate sulla base dell’impatto viabilistico e delle scelte nel frattempo adottate sul piano degli interventi. Lasciamo aperta la porta. Non si sa mai che arrivi la soluzione del secolo».
LE INIZIATIVE. È ricco di appuntamenti il calendario delle festività
Ricco d’appuntamenti il periodo natalizio per il comune di Sommacampagna, «realizzati in collaborazione con il Comitato Eventi e con gruppi di volontari e numerose associazioni che si sono rese disponibili a Caselle - pone l’accento l’assessore alla cultura Isabel Granados -. A Sommacampagna si partirà già dalla festa del patrono Sant’Andrea con le casette di legno come l’anno passato con mostre, concerti e tutta un’altra serie d’eventi per ravvivare il paese, organizzati anche nelle frazioni di Caselle e Custoza». L’apertura del “Villaggio di Natale” è in programma l’11 dicembre in piazza della Repubblica a Sommacampagna, con mercatino di hobbistica, artigianato locale, idee regalo natalizie e gastronomia proposte da commercianti, artigiani, hobbisti ed associazioni del territorio. Alle 19.00 PalaNatale con apertura di stand enogastronomici cui seguirà musica dal vivo. L’iniziativa sarà replicata il giorno successivo, sabato 12, dalle 15 cui seguirà lo spettacolo teatrale “Aspettando Santa Lucia” alle ore 21. Dopo aver degustato qualche buon piatto proposto agli stand che ripresenteranno le
loro specialità dalle 12.00, domenica 13 grande tombola organizzata in collaborazione con il Centro Culturale Ricreativo Anziani di Sommacampagna alle 16. Venerdì 18 è la volta di Custoza con l’inaugurazione alle 16.15, in Piazza XXIV Maggio, di “Decora il tuo Natale” con addobbi natalizi realizzati dai bambini della scuola primaria “Tamburino Sardo” e della scuola dell’infanzia “Divina Provvidenza”. A Sommacampagna nello stesso giorno alle 21 è organizzata la prima gara di Karaoke. Sabato 19 inaugurazione alle 16 di “Decora il tuo Natale” con addobbi natalizi della piazza con le palline colorate dai bambini della scuola primaria “Don Milani”. Alle 16.30 alla tensostruttura, primo concorso di presepi eseguiti con materiale di riciclaggio realizzati
dai ragazzi dalle scuole di Caselle, Custoza e Sommacampagna. Alle 21 presso la chiesa parrocchiale grande concerto di Natale. Domenica 20 “La Corsa di Natale” organizzata dai gruppi marciatori di Sommacampagna e Caselle partirà dalla piazza del municipio alle 9.30. A seguire festa dello sportivo e saggio musicale con la scuola Free School Project. Alle 20.45 al teatro Virtus Concerto di Natale con il corpo bandistico di Sommacampagna. Lunedì 21 a Caselle alle 16 partenza con il Piedibus che accompagnerà i bambini a visitare tutti i presepi. Inaugurazione “Decora il tuo Natale” con le palline colorate dai bambini della scuola primaria “Domenico Savio”. Mercoledì sempre a Caselle presso il centro sociale alle 20.40 concerto Gospel Gardart.
VENDEMMIA L’ELEGANZA DEL GUSTO «I quantitativi definitivi si sapranno solo dopo il quindici dicembre, data in cui scade la dichiarazione di vendemmia e di produzione vino, ma “dalle stime, sulla base delle informazioni fornite dai nostri soci, l’annata è stata normalmente produttiva. Quantitativamente parlando si avvicinerà molto alla media degli ultimi cinque, sei anni non considerando ovviamente il 2014 quand o abbiamo perso il venti per cento di raccolto a causa del maltempo» - fa presente Luciano Piona presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza Doc di cui fanno parte 70 cantine e 500 vignaioli. Si dovrebbero quindi produrre circa centodiecimila ettolitri, dodici milioni di bottiglie. «Per qualità siamo tornati ai fasti del 2011, del 2009. Uve ricche e sane che nonostante il caldo di luglio ed agosto h anno mantenuto una buona acidità, i pH sono nella norma e ci sono tutte le prerogative per una grande annata» - pone l’accento Piona. Il problema che dobbiamo porci – riflette il presidente – è come facciamo a far bere più Custoza. Ci stiamo preparando per un concetto di sostenibilità, di biologicità del prodotto. D’altro canto oggi stiamo producendo i più buoni Custoza di sempre, stiamo definendo dei vini che, anche a livello di critica, stanno raccogliendo consensi tant’è che due Custoza sono nella guida dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso e uno selezionato tra i dieci migliori vini d’Italia dalla Guida Bibenda. Custoza si sta presentando con una nuova veste». E’ in corso la modifica del disciplinare che darà l’opportunità ai prodotti migliori di fregiarsi della DOCG, denominazione di origine co ntrollata a garantita. «DOCG significa – conclude Piona - maggior controllo in vigna, quindi corrispondenza vigna, bottiglia. Si tratterà di far capire con questa nuova denominazione al consumatore che accanto al Custoza quotidiano c’è un Custoza che vuol puntare ai massimi livelli dell’enologia italiana». Claudio Gasparini
A
Custoza spreade spreadepositi dep de epositi UNA REALTÀ IN CONTINUA EVOLUZIONE La società Sprea Depositi srl è una realtà affermata, operante nel territorio veronese e nelle province limitrofe. Presente da oltre 60 anni, è un punto di riferimento di fiducia per le aziende agricole, grazie alla sua capacità di fornire servizi di assistenza tecnica e commerciale, assieme ad una comIL GRUPPO SPREA DEPOSITI pleta gamma di mezzi tecnici quali fitofarmaci, fertilizzanti, sementi, attrezzature agricole e prodotti petroliferi. Sprea Depositi srl fa parte di un gruppo di società che fa capo a Dino Sprea. Tali società operano in diversi settori: agricolo, chimico e plastico e vantano un bilancio aziendale di 60 milioni di euro di fatturato annuo, con un organico totale di oltre 80 dipendenti più agenti esterni e collaboratori, con una presenza consolidata non solo nel territorio nazionale, ma anche all'estero ed in particolare con due sedi in Brasile. L’azienda Sprea Depositi ha la sua sede principale a Villafontana e due sedi periferiche: una ad Erbè ed una a Domegliara, entrambe in provincia di Verona, che si occupano della gestione delle colture presenti sul territorio di competenza. Tabacco, seminativi, colture frutticole e colture orticole in ambiente protetto ed in pieno campo sono seguite da Villafontana ed Erbè, mentre la sede di Domegliara è specializzata sulle colture di vite, olivo, ciliegio e frutticole. Sprea Depositi srl è leader nel settore dei servizi per l’agricoltura grazie alla propria cultura aziendale che sviluppa un continuo miglioramento delle competenze dei propri tecnici esperti, organizzati sul territorio. Oggi, infatti, Sprea Depositi si rinnova. «La competenza tecnica e l’assistenza in campo sono per noi fondamentali. L’azienda agricola viene seguita in ogni fase della coltivazione e, visti i rigidi disciplinari che oggi la legge impone, Sprea Depositi è in grado di proporre un'ampia gamma di prodotti biologici che consentono di mettere a punto una efficace nutrizione e difesa delle colture ed una corretta gestione e controllo dei residui» - afferma Dino Sprea. Sprea Depositi srl dispone infatti di acari, insetti e microrganismi utili per la difesa delle piante, bombi per l’impollinazione e una vasta gamma di prodotti consentiti in agricoltura biologica. La presenza di tecnici esperti in grado di assistere il produttore nel corretto impiego di questi mezzi tecnici biologici e di accompagnarlo verso una produzione qualitativamente più elevata è la nuova e vera forza di Sprea Depositi. «L’assistenza tecnica in campo – conclude Sprea - competente ed aggiornata, ha un grande valore per l'agricoltore. Mettere in atto un'agricoltura sostenibile, che produce reddito e qualità, è la nostra nuova sfida per la quale siamo preparati».
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CRONACHE di Villafranca e Sommacampagna
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Piccola Fraternità Struttura ultimata
DOSSOBUONO. La fondazione nasce a fine anni ‘80 per aiutare gli anziani e i disabili
VILLAFRANCA
Servizi di
Claudio Gasparini
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Grande “galzega” l’11 ottobre scorso alla fondazione Piccola Fraternità per festeggiare l’arrivo al tetto della nuova casa costruita a lato dell’attuale struttura vicina alla parrocchia il cui completamento consentirà la creazione di nuovi servizi e la razionalizzazione degli spazi esistenti. La Piccola Fraternità nasce a fine anni ‘80, da un gruppo di volontari che si sono messi insieme per aiutare gli anziani e i disabili della comunità. Dossobuono ha poi ampliato i servizi allargandoli al territorio. Nel 2009 è stata costituita la Fondazione il cui consiglio direttivo è presieduto da Olindo Saccardi. I dipendenti sono 27 e oltre 100 i volontari. L’area anziani è privata e prevede un rapporto diretto fondazione- utente che paga una quota di servizio. Evidenzia il direttore Stefano Manara:
SOMMACAMPAGNA. Inaugurata a Villa Venier la Mostra di Arredi ed Artigianato dalle Ande
Con il patrocinio del comune di Sommacampagna è stata inaugurata il 7 novembre scorso a Villa Venier la Mostra di Arredi ed Artigianato dalle Ande a cura dell’Associazione Don Bosco 3A Onlus. Nell’esposizione titolata “Arte e Carità” si trovano mobili Andini realizzati in legno massello, intagliati ed intarsiati dagli artigiani del legno “Artesanos Don Bosco Perù” che sono il frutto di anni di scuola di falegnameria ed intaglio del legno portato avanti nelle missioni nell’ambito dell’Operazione Mato Grosso, nata nel 1967 per iniziativa di un salesiano valtellinese “figlio di don Bosco” padre Ugo De Censi preoccupato di ridare un senso alla vita dei giovani stanchi di parole religiose e di gesti vuoti, e dall’impegno di tanti volontari che in Italia seguono l’iniziativa dal 1979. Roberto Dall’Ora, per esempio, è impegnato nell’Associazione pressoché a tempo pieno, da quattro anni, da quando è andato in pensione dopo aver lavorato in ferrovia. «Le opere esposte – racconta - sono state realizzate in Perù, sulle Ande a tre-quattromila metri, in posti dove non arriva nemmeno la strada tant’è che le stesse devono essere trasportate per lunghi tratti a dorso di mulo. Come associazione ci occupiamo anche di altre attività dai mercatini dell’usato, all’organizzazione di catering per matrimoni o banchetti usufruiti da gente che vogliono un servizio diverso dal tradizionale ristorante, risparmiando qualcosa e contribuendo alle necessità di persone bisognose». «Ho avuto l’opportunità di conoscere i posti descritti – dice l’assessore alla cultura Isabel Granados - e capisco quanto sacrificio c’è dietro questo lavoro». «Siamo orgogliosi, come Amministrazione – interviene il sindaco Graziella Manzato - di aver messo a disposizione la Villa ed i nostri tecnici per questo progetto che ci consente di essere presenti verso i meno fortunati». La mostra che offre delle vere opere d’arte, tavoli, originali attaccapanni e librerie, poltrone, scrivanie e tanto altro ancora rimarrà aperta fino al 29 novembre, il giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 20.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00.
«siamo elastici con gli orari. L’anziano può venire solo il mattino, solo di pomeriggio, tutti i giorni, alcune volte la settimana, stare dal mattino fino a dopo cena. Avendo persone che qui risiedono ed essendo conseguentemente sempre aperti riusciamo ad essere il più flessibili possibile». Nella nuova struttura sono stati ricavati tre piani. «La parte interrata – illustra Manara – in calcestruzzo, il resto di legno con una nuova tecnologia costruttiva che ci permette d’avere risparmi economici dal punto di vista della gestione. La casa di legno consente di non avere il gas, tutto funziona con corrente elettrica e con pannelli fotovoltaici per il riscaldamento dell’acqua per i sanitari. In giardino sono state installate delle vasche per il recupero dell’acqua piovana
da utilizzare per il verde e per gli scarichi nei bagni». Inizialmente anziani e disabili non avevano un posto dove andare. Continua Manara «dopo 20 anni si è manifestata l’esigenza di dividere gli spazi perché le esigenze sono diverse. Riguardo all’esistente, il salone e gli spazi esterni più facilmente accessibili sarà per i disabili, la zona sopra diventerà laboratorio. Gli anziani saranno spostati nella parte nuova. Il centro diurno per anziani autosufficienti o parzialmente tali è un servizio che sta a metà tra la casa propria e la casa di riposo». Ai 18 posti disponibili per i disabili saranno aggiunti 16 posti in più per gli anziani e altri disagi. «Riserviamo attenzione anche a nuove situazioni di persone che hanno avuto una vita dignitosa fino a ieri che, per i casi della vita, sono entrate
nella zona della povertà. Sono in continuo aumento le persone sole, famiglie sfrattate, divorziati che bussano alla porta». Giornata importante per l’assessore alle politiche sociali Nicola Terilli: «perché presenta lo stato dei lavori di questo progetto di ampliamento che prevede la realizzazione di sedici posti letto per il centro diurno, accoglienza per anziani e diversamente abili. Progetto avveniristico che tiene conto degli ultimi ritrovati in tema di materiale ecologico e di autosufficienza energetica e che va nella direzione non solo di dare risposte per rendere più efficaci ed efficienti gli spazi ma ne prevede anche per la pronta accoglienza per le nuove povertà e le marginalità sociali». Per l’area disabili conclude il direttore della Fondazione Piccola Fraternità «attiveremo quello che definisco “dopo di noi”, progetto di accoglienza per una o due notti presso il centro di bambini diversamente abili abituati a stare con la mamma dalla quale non si sono mai staccati per abituarli alla struttura nel caso ci dovesse essere la necessità di dare risposta ad un’esigenza in un ambiente che ha imparato a conoscere»
CULTURA LETTERARIA. Carlo Rigoni medaglia d’oro
Il giornalista villafranchese Carlo Rigoni è stato recentemente premiato a Rovigo, in una cerimonia pubblica, con la medaglia d’oro dell’Associazione Culturale “Locanda del Doge” per la sua quarantennale attività di sviluppo della cultura artistica e letteraria in campo nazionale. Il premio è stato consegnato dall’assessore alla cultura della Regione Veneto avvocato Cristiano Corazzari che in primis ha espresso il vivo compiacimento al festeggiato per il Carlo Rigoni premiato suo impegno, professionalità e dedizione complimentandosi anche con l’associazione molto attiva nel promuovere iniziative volte alla crescita culturale nel nostro paese. Il destinatario del premio Carlo Rigoni è cofondatore ed attuale presidente del Circolo Artistico Culturale “La Carica”. Ha organizzato e diretto numerosi concorsi d’arte ed è stato membro di prestigiose manifestazioni artistiche nel centro nord dell’Italia assieme ai maggiori critici italiani. Da venticinque anni organizza e dirige concorsi letterari di poesia in lingua italiana, nel dialetto veneto ed in sezioni a tema partecipati da numerosi concorrenti di tutte le regioni, promossi da vari enti e sodalizi. Da ricordare i premi “Grappolo d’Oro” di Bardolino, “Castello” e “Nicolis” di Villafranca, “La Carica” di Pastrengo, “Terrasanta”, “Possenta a Ceresara, “Rivellino” a Castelgoffredo di Mantova e “Caprino” negli anni ottanta.Tutti i premi sono stati divulgati attraverso un’interessante pubblicazione illustrativa. Il Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana Carlo Rigoni, cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è iscritto all’ordine dei giornalisti da quarantasette anni. Per la sua opera di divulgazione culturale ha ricevuto, come segno d’apprezzamento, medaglie d’oro da numerosi comuni. “Mezzo secolo – fatti e persone” è il titolo del volume che ha pubblicato qualche anno fa raccogliendo i suoi articoli e servizi giornalistici pubblicati in quasi sessant’anni.
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L’ALTRO GIORNALE
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Aziende familiari scaligere a scuola di imprenditorialità
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CONFARTIGIANATO VERONA - VALPOLICELLA BENACO BANCA. Al via un percorso di crescita dal 26 novembre a Bussolengo
Confartigianato Verona e Valpolicella Benaco Banca hanno rinnovato la loro collaborazione per offrire a tutte le micro, piccole e medie imprese artigiane dei territori dell’area BaldoGarda, della zona Ovest della provincia di Verona e della Valpolicella, l’opportunità di intraprendere un percorso informativo e formativo comune, che si colloca all’interno di un progetto mirato al sostegno dell’impresa familiare. L’obiettivo è quello di dare continuità a “Scuola di Imprenditorialità e di Educazione Finanziaria”, avviato nel 2013 grazie alla collaborazione tra il Mandamento Baldo-Garda di Confartigianato Verona e Valpolicella Benaco Banca,
realizzando alcuni incontri riservati alle imprese artigiane del territorio. Il percorso di crescita imprenditoriale, prenderà avvio giovedì 26 novembre alle 20.30 nella sala civica della Biblioteca del Comune di Bussolengo, in Piazzale Vittorio Veneto, e proseguirà nel 2016: il 21 gennaio a Costermano e il 25 febbraio a Valgatara. Accesso al credito, reti di imprese, passaggio generazionale nelle imprese familiari, internazionalizzazione, sono alcuni dei temi trattati. «Nel 2013 affrontammo per la prima volta questo percorso – afferma il Vice Presidente di Valpolicella Benaco Banca, Franco Ferrarini –, che venne premiato con una
notevole partecipazione, anche se era limitato al territorio del Baldo Garda. Quest’anno abbiamo deciso di ampliarlo alla zona di Verona Ovest e alla Valpolicella, e di occuparci soprattutto di Impresa familiare e passaggio generazionale, temi molto sentiti e seguiti dal nostro Istituto. L’intento è quello di fornire agli artigiani nuovi strumenti di crescita e competitività». «Un’iniziativa che rientra nelle opportunità di sviluppo che da sempre la nostra Associazione offre agli artigiani associati – sono le parole di Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona – e che continuiamo a proporre assieme a Valpoli-
cella Veneto Banca, con la quale condividiamo un’attenzione che definirei ‘di vicinanza’, rivolta alle imprese della provincia». «Il primo appuntamento – spiegano insieme i tre Presidenti dei Mandamenti coinvolti, Mirco Campagnari, Riccardo Fracarolli e Simone Tedeschi , approfondirà due temi di assoluta attualità per i micro e piccoli imprenditori, ossia la strada migliore per accedere al credito, ordinario e agevolato, e lo strumento delle garanzie prestate dal Confidi degli artigiani. In un’epoca in cui è diventata un’impresa arrivare a risorse economiche per dedicarsi sullo sviluppo, anziché limitarsi a resistere di fronte alla crisi, sapere come
Andrea Bissoli
muoversi nell’ambito dell’accesso al credito è fondamentale. Invitiamo tutti i colleghi artigiani dei nostri territori a non mancare a questa importante opportunità di conoscere degli ingranaggi che potrebbero iniziare a girare anche dalla parte delle piccole imprese, aiutandole nel loro lavoro». La parteci-
Franco Ferrarini
pazione all’evento è gratuita, ma viene richiesta una preadesione, compilando il modulo presente sul sito www.confartigianato.verona.it. Segreteria organizzativa: Paolo Ragno, Ufficio Categorie e Territorio di Confartigianato Verona, tel. 045 9211524, paolo.ragno@artigianiupa.vr.it
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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE di Villafranca, Povegliano e Mozzecane
Il “trasferimento” in corso Garibaldi
VILLAFRANCA. La Camera di Commercio cambia ubicazione ma continuerà a dare servizi
Servizi di
Claudio Gasparini
Dal 2 novembre la Camera di Commercio di Villafranca si è trasferita in Corso Garibaldi. Continuerà ad assicurare il servizio alle attività del comprensorio, sia pure in orario ridotto rispetto al precedente, il lunedì ed il giovedì dalle otto e trenta alle dodici e trenta per un totale d’otto ore la settimana. Il contratto di locazione per gli uffici di via Messedaglia dov’era ubicata sca-
deva a fine ottobre e nella fase di riorganizzazione, che riguarda molti enti, la sezione locale della Camera di Commercio, che a regime vale a dire nel giro di un paio d’anni si vedrà ridurre del cinquanta per cento i diritti camerali che rappresentano le entrate prevalenti, era destinata a chiudere se non fosse intervenuto il comune ad ospitarla mettendo a disposizione un ufficio, in comodato d’uso gratuito, al secondo piano del palazzo municipale. «E’ un fatto
positivo – commenta l’assessore alle attività produttive Giandomenico Franchini – che va nella direzione di assicurare un servizio fondamentale per le imprese non solo di Villafranca ma di Mozzecane, Povegliano, Valeggio sul Mincio, per il disbrigo di pratiche varie, mediamente un centinaio alla settimana da inizio anno secondo i dati in mio possesso. Come comune ci siamo attivati per cercare di salvaguardare il servizio».
I lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale di buona parte delle strade comunali, regionali e provinciali nei tratti del centro abitato partiti il venti ottobre scorso e si concluderanno, tempo permettendo, entro il mese corrente. I lavori sono stati affidati alla ditta
Se.Cam di Boario Terme che ha vinto la gara d’appalto. Spiega l’assessore alle manutenzioni del patrimonio e frazioni Simone Faccioli “la gara prevedeva un importo a base d’asta di ventimila euro, la ditta se l’è aggiudicata per quattordicimilacinquecentoventidue.
L’intervento è previsto nei tratti nei quali la segnaletica è maggiormente mal ridotta. Riguarda un notevole numero di strade del territorio. Circa cinquantatremila metri quadrati di strade, duemiladuecento metri quadrati di segnaletica orizzontale varia, come stop e passaggi pedo-
AUTOFFICINA MORARI PROFESSIONALITÀ A SERVIZIO DEL CLIENTE
Efficienza e qualità sono i principi fondanti di Autofficina Morari Service Car. L’officina di Mozzecane dal 2007, anno della sua nascita, è diventata punto di riferimento per gli automobilisti che si affidano a Luca per la cura della propria autovettura. L' Autofficina Morari dispone di strumenti di ultima generazione per la diagnostica delle auto. E’ inoltre officina autorizzata di un’affermata rete di assistenza per gli automobilisti, Point Service, che permette a sua volta di accedere a vantaggiose offerte. Dal servizio gommista, elettrauto e diagnostica fino all’installazione di climatizzatori, impianti GPL - Metano e ganci traino: questi sono alcuni dei servizi proposti dall’Autofficina Morari Service Car, che si occupa anche di rimappatura centraline, assetti sportivi ed installazione antifurto.
Nuovo Programma di Sviluppo Rurale POVEGLIANO
E’ stato approvato nel maggio scorso dalla Commissione Europea e ratificato in luglio dalla Regione Veneto il Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 che costituisce lo strumento di programmazione per lo sviluppo rurale regionale che concorre, assieme ad altri Giandomenico Franchini fondi strutturali e d’investimento europei, alla realizzazione delle priorità della strategia “Europa 2020” nell’ambito dell’accordo di partenariato tra lo Stato Italiano e l’Unione Europea. La proposta si articola in 13 misure e 45 interventi che contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi fissati tra le sei priorità europee che si articolano a loro volta in diciotto Focus area. Il programma di sviluppo rurale Veneto, citato, gestirà un nali, oltre ad un centinaio di miliardo centottantaquattro milioni d’euro pari al 6,36% delle risorse nazionali. Il 43% dei fondi proverranno parcheggi.” dall’Unione Europea, il 40% dallo Stato italiano e il rimanente 17 dalla Regione. Su quest’argomento si terrà un convegno sull’agricoltura nell’ambito delle festività di San Martino organizzato dall’Amministrazione Comunale con il Comitato locale Coldiretti, presieduto da Andrea Bovo, e Coldiretti Verona. Il convegno si terrà in sala Savoldo alle ore 20.45 di giovedì 19 novembre. Relatore sarà Luca Antonini responsabile area tecnica d’Impresa Verde Verona. Per il sindaco Anna Maria Bigon «sarà l’occasione di mostrare agli agricoltori e agli interessati le misure previste dal nuovo Programma di Sviluppo rurale perché possano usufruire degli incentivi, in particolare per le misure di tipo ambientale». Aggiunge l’assessore all’agricoltura Valentina Zuccher: «è ormai consuetudine organizzare un incontro durante la festività di San Martino, dedicato agli agricoltori vista l’origine di fiera agricola e zootecnica. Gli agricoltori possono essere preziosi alleati Simone Faccioli nella gestione sostenibile del territorio».
Lavori alla segnaletica orizzontale MOZZECANE
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CRONACHE di Povegliano
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
“Social Eating”: cucina e allegria
INIZIATIVA. Squisiti piatti di verdure locali e le tradizionali castagne degustati a Villa Balladoro
Servizi di
Claudio Gasparini
Si sono aperti con un’iniziativa sociale rilevante i festeggiamenti del Patrono di Povegliano Veronese San Martino organizzati dall’amministrazione comunale. Sabato sette, alle diciannove a Villa Balladoro, Fondazione Historie ed Associazione Proposte Sociali, hanno organizzato il Social Eating – Apericena facendo degustare ai settanta convenuti squisiti piatti a base di verdure locali e di stagione con le immancabili castagne, il tutto accompagnato da ottimi vini. Il tutto per una cucina di qualità, un’al socialità ed integrazione territoriale. Il social eating è la nuova tendenza d’origine anglosassone dove si va a casa di persone che sono cuochi, che s’improvvisano per l’occasione ristoratori, invitando persone potenzialmente non conosciute per un pranzo o una cena dove c’è l’occasione di socializzare davanti a del buon cibo.
Piero Gruppillo psicologo della fondazione che da anni si occupa di disabilità e fragilità mentale spiega: «siamo a Villa Balladoro questa sera per inaugurare il manifesto della Festa di San Martino, organizzata dal
Pasolini “lirico” L’EVENTO CULTURALE
“Prime poesie dialettali del ventenne Pasolini lirico: poesia a Casarsa”. Il tema è stato proposto dal comitato Biblioteca Povegliano il 28 ottobre scorso. «Sull’interessante argomento – rileva la presidente Matilde Bresciani - ha relazionato il Dr. Armando Lenotti con intermezzi di lettura delle poesie da parte di due signore. Il pubblico ha avuto la possibilità di sco-
prire un Pasolini inedito quando ancora giovanissimo viveva a Casarsa dove compose piccole liriche, dolci, nel dialetto friulano della madre che ha successivamente pubblicato in un librettino di sole trecento copie datate 1942, oggi introvabile». L’evento è stato programmato in occasione della ricorrenza dei 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini.
comune con il progetto proposto di social eating, in altre parole il nostro gruppo di ragazzi con disabilità che per una sera propongono la loro cucina, avendo una formazione alle spalle attraverso uno specifico laboratorio, a persone non conosciute. Il nostro obiettivo è l’integrazione territoriale e, soprattutto, trasmettere alle persone presenti che qui ci sono abilità che devono essere
utilizzate al meglio. Nostra mission trasformare la disabilità in valore, cosa opportuna sia per i ragazzi sia per tutta la società». Per il sindaco Anna Maria Bigon «abbiamo questa sera dei cuochi che ci dilettano con le loro specialità. Noi crediamo che la disabilità dev’essere un valore per tutti. Abbiamo spalancato le porte della nostra Villa perché crediamo in questo. Dobbiamo dimostrare concretamente la nostra solidarietà aiutando e supportando queste persone e le loro famiglie». Presente alla piacevole serata, allietata dalla lettura di novelle d’Arrigo Balladoro, l’assessore alla cultura Valentina Zuccher, il presidente del comitato biblioteca Matilde Bresciani, il presidente della ProLoco Margherita Cecco, l’assessore alla Cultura di Sommacampagna Isabel Granados e l’onorevole Diego Zardini che ha gradito «l’opportunità di conoscere una realtà importante e metodi nuovi di sinergia tra istituzioni pubbliche e associazioni di volontariato. Idea innovativa per favorire la socializzazione. Ognuno di noi in modo diverso, nuovo, più completo».
24 La Parrocchiale di San Martino GLI INCONTRI
E’ ricco d’eventi il calendario predisposto dal Comitato Biblioteca che, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, in occasione del cinquantesimo della nuova Parrocchiale di San Martino, ha organizzato due incontri sul tema “La Quadreria della Parrocchiale di San Martino” che si svolgeranno venerdì 20 novembre alle 20.45 presso la Sala Civica Savoldo e sabato 21 in chiesa alle ore 19.00 dopo la messa. Nella prima serata l’architetto Alessandra Biasi e la docente universitaria prof.ssa Alessandra Zamperini, con l’ausilio di slide, ricorderanno la Parrocchiale di San Martino e il suo cammino nella storia attraverso la visione di documenti quali, le Cronache delle Visite Pastorali, atti ufficiali, opere architettoniche e d’arte. Parleranno delle prime tracce di un edificio religioso dedicato al Santo Patrono del paese, delle sue successive modifiche, della chiesa costruita nel 1780 su progetto di Cristofali e infine dell’attuale edificio datato 1965. Ricorderanno il lungo percorso di ritorno dei quadri nella parrocchia, da dove erano stati trasferiti in occasione della demolizione della vecchia chiesa, grazie all’intervento di un piccolo gruppo di paesani. Le relatrici focalizzeranno l’attenzione infine sul significato dei quadri stessi e del loro legame con il paese e l’iconografia classica. Il sabato sera i partecipanti avranno modo di vedere le opere nell’attuale sede potendole ammirare con uno sguardo più preparato e consapevole. L’appuntamento successivo è in programma per mercoledì 25 novembre in Sala Savoldo alle ore 21.00. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne è previsto un reading sulla storia d’Isolina Canuti. Su componimenti di Silveria Gonzato, animeranno le serate alcune lettrici. Alcuni indumenti rossi saranno collocati su delle sedie vuote in ricordo delle donne violentate adottando la “sedia vuota”. L’ultimo evento dell’anno in corso, organizzato in collaborazione con il Circolo Noi si terrà venerdì 11 dicembre alle 20.30 al Teatro San Martino dove si esibirà un quintetto di fiati di giovani neo diplomati che fanno parte dell’Associazione Onlus Asia. Il concerto sarà a scopo benefico ed il ricavato andrà all’associazione a favore delle popolazioni del Tibet e Nepal. Il presidente del Comitato Biblioteca auspica una numerosa partecipazione.
APPUNTAMENTI. Un corso di accompagnamento alla nascita per le mamme che partoriranno nella primavera del 2016
Il comune di Povegliano Veronese, il servizio educativo, l’asilo nido comunale e l’associazione Mammaninfea organizzano un corso d’accompagnamento alla nascita per le mamme che partoriranno la prossima primavera prevedendo otto incontri con l’ostetrica, tre dei quali allargati anche ai papà, che avranno luogo tutti i giovedì dalle diciotto alle venti e trenta presso l’asilo nido L’Aquilone. Per le iscrizioni, che chiuderanno il 18 dicembre, rivolgersi al 3495537264 (Irene) o servizio.educativo@gmail.com. «E’ un’occasione di conoscenza di sé e della coppia utile ad un incontro più consapevole con il nuovo nato – pone l’accento il sindaco Anna Maria Bigon -. L’amministrazione comunale deve intervenire anche sull’agio per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. Puntiamo molto sul servizio educativo come promotore del benessere delle famiglie». Proseguirà inoltre anche per l’anno prossimo la campagna di sensibilizzazione, rivolta ai neo genitori e a coloro che stanno per diventarlo, sull’utilizzo dei pannolini lavabili ed ecologici attraverso la distribuzione di materiale informativo, l’organizzazione di un apposito incontro e l’acquisto di Kit di pannolini lavabili da distribuire gratuitamente, un kit per bambino, alle famiglie che ne faranno richiesta impegnandosi ad utilizzarli. Come parte non secondaria del rifiuto secco, sono la terza voce in quantità di rifiuti domestici, sia costituito da pannolini usa e getta che essendo in gran parte di plastica inquinano, non sono riciclabili, non biodegradabili ed hanno un alto costo di smaltimento. I pannolini usa e getta devono essere lavati implicando un lavoro in più, ma presentano numerosi vantaggi anche per la salute dei bambini. L’ufficio ecologia è a disposizione per domande e consigli utili.
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SPORT
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CALCIO. Il Villafranca conta circa 300 tesserati. Cordioli: «Passione e voglia di migliorare»
Salvezza in serie D e crescita del vivaio La salvezza in serie D nel mirino. La crescita dei ragazzi nella mente. L’amore per il pallone nel cuore e nell’anima. Il Villafranca calcio si muove e si impegna a 360°, dalla prima squadra al settore giovanile. «La società conta circa trecento tesserati, lavora con passione e ha una voglia costante di migliorarsi – sottolinea il presidente Mirko Cordioli -. Non bisogna mai adeguarsi o sedersi sugli allori, ma occorre sempre avere il desiderio di crescere, in ogni settore della vita e dello sport». PRIMA SQUADRA: SALVEZZA IN D. La formazione di punta bluamaranto ha un solo obiettivo in testa: «Mantenere un posto in serie D anche nella prossima stagione» conferma Cordioli. Attualmente, i ragazzi di mister Sauro Frutti navigano nelle zone basse della classifica, «però il gruppo si sta amalgamando e ce la metterà tutta per centrare il proprio traguardo». Intanto, dopo tredici giornate di campionato (i dati sono aggiornati in base all’uscita del giornale), il Villafranca ha conquistato dieci punti, frutto di due successi (entrambi in trasferta, contro il Delta calcio Rovigo per 2-3 e contro il Bellaria Igea Marina per 0-1), quattro pareggi (Lentigione 0-0, Romagna Centro 2-2, Virtus Castelfranco 1-1 e nel derby veronese contro il Legnago Salus per 2-2), e sette scon-
fitte contro il Forlì (1-5), il Parma (2-1), la Ribelle (01), il San Marino (1-0), l'Imolese (0-1), il Ravenna (2-3) e la Sammaurese (12). Un ruolino di marcia da cambiare, insomma, per invertire la rotta il prima possibile e raggiungere la salvezza. SETTORE GIOVANILE: CALCIO E DIVERTIMENTO. Le parole chiave sono «calcio» e «divertimento». Il settore giovanile bluamaranto presenta oltre una decina di formazioni, così suddivise: juniores nazionali, allievi regionali 1999, allievi regionali sperimentali 2000, giovanissimi regionali elite 2001, giovanissimi provinciali 2002, esordienti a undici 2003, esordienti a nove 2004, e la scuola calcio composta da pulcini 2005, pulcini 2006, pulcini 2007, piccoli amici 2008 e piccoli amici 2009/10. «Nel nostro pro-
getto, i giovani rivestono un ruolo di rilievo – dichiara il presidente Cordioli -. Il Villafranca svolge un’attività sia sportiva che sociale, e in società si respira un bel clima: innanzitutto, desideriamo aiutare i giovani a formarsi come persone, dopodiché vogliamo costruire bravi calciatori che un giorno potrebbero diventare il serbatoio della prima squadra. In che modo? Facendoli divertire e permettendo loro di praticare un’attività sana, trasmettendo valori basilari quali l’amicizia, la socializzazione, la lealtà, il rispetto per compagni, avversari e arbitri, e cercando di tenere i ragazzi lontano il più possibile da brutti ambienti e dalla crescente tecnologia di oggi. Preferiamo che bambini e ragazzi corrano sul campo e giochino a pallone piuttosto che passino tante ore davanti all’I-pad».
BOCCE / MEMORIAL IVANO FALAVEGNA Rimane a Vigasio il Primo Memorial organizzato dalla bocciofila in memoria di Ivano Falavegna, socio storico della società che ha lasciato un grande vuoto agli amici dopo la sua scomparsa. La vittoria è andata alla coppia di casa formata da Roberto Notari e Alberto Govoni di cat. A. La gara ha visto una buona partecipazione con 173 coppie provenienti dalle provincie della Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Le due semifinali vedono presenti 4 formazioni di categoria A, Notari - Govoni (Vigasio) opposti a Mirandola - Michieletto (Azzurralpina Treviso) mentre dall’altra parte Alessi Scicchitano (Villafranca) opposti a Bompan - Pappacena (Monastier Treviso), entrambe molto combattute si concludono con la vittoria da ambo le parti per le formazioni veronesi che si affrontano in un derby per giocarsi la finale. Accosti di alto livello e bocciate spettacolari creano un match che entusiasma il pubblico numeroso, il quale applaude i vincitori portacolori di Vigasio.
PARMA, PELLE D’OCA ALTA 10.000 PERSONE. Diecimila tifosi gialloblù sugli spalti. Le telecamere di Sky Sport a riprendere la partita ai lati del terreno di gioco. Una sconfitta maturata contro un pezzo di storia del calcio italiano. Domenica 13 settembre 2015 resterà una data da ricordare per il Villafranca: nella seconda giornata del campionato di serie D, infatti, la prima squadra bluamaranto è andata a battersi allo stadio Tardini contro il Parma, proprio quel Parma fallito pochi mesi fa dopo essere stato a lungo una delle formazioni prestigiose della serie A italiana, quel Parma che in passato ha vantato tra le sue fila campioni come Gianluigi Buffon, Fabio Cannavaro, Hernan Crespo, Juan Sebastian Verona, Matias Almeyda, Lilian Thuram, Gianfranco Zola, Antonio Benarrivo, Faustino Asprilla e tanti altri. Un onore e un brivido dietro l’altro per i ragazzi di mister Frutti. Ma anche notevole carattere, sottolineato dal sito del Villafranca: «Davanti a 10.000 persone ti aspetti che i nostri giovani si facciamo prendere dall'emozione, pensi ci possa stare un pizzico di suggestione e invece fin dal primo minuto loro dimostrano autorità e voglia di far bene». Il Parma si imporrà poi per 2-1, però i bluamaranto usciranno comunque a testa alta, «con una grande prestazione contro una corazzata». Matteo Sambugaro
26 MOTOCROSS
Reggiani in cima al Trofeo Veneto
Sul gradino più alto del podio regionale. Davide Reggiani guarda tutti dalla cima, brinda al successo a suon di accelerate e sorpassi, e incornicia l’annata 2015. Il giovane pilota veronese del Team Events di Settimo di Pescantina (18 anni) ha infatti sbaragliato la concorrenza in sella alla sua moto, conquistando il Trofeo Veneto di motocross, categoria Agonisti Mx2. Il primo posto è blindato: le sette vittorie assolute ottenute in dodici gare hanno permesso a Davide di arrivare lassù, in vetta alla classifica. Il pilota scaligero ha chiuso il campionato con 492 punti in graduatoria, staccando Loris Paissan del Power Sport (secondo a 308 punti) e Devis Canestraro (terzo con 252 punti). Il mirino di Reggiani, ora, è focalizzato sulla stagione 2016, in cui il giovane veronese affronterà oltre al Campionato Veneto, VISP, il campionato Top Rider, insieme ai migliori piloti del Triveneto, e alcune tappe del campionato italiano. La preparazione è già iniziata, gli allenamenti procedono senza sosta: il talento scaligero vuol farsi trovare pronto all’annata che verrà, per continuare a crescere e a mettere in bacheca altri trofei. Una curiosità: Davide ha
totalizzato pure un secondo posto al Trofeo Italia, svoltosi a Cavallara di Mondavio (Pu) lo scorso settembre. Non solo Reggiani, però, sugli scudi: già, perché nel Trofeo Veneto 2015, conclusosi con la gara corsa a Sant’Anna d’Alfaedo (domenica 11 ottobre), altri veronesi in orbita Team Events si sono distinti raggiungendo risultati di rilievo. Francesco Boninsegna, per esempio, si è classificato secondo nella graduatoria generale della categoria HobbyCross Mx2 2T, mentre Filippo Rangheri e Sebastiano Zenatti hanno conquistato rispettivamente il quarto posto nella categoria HobbyCross Mx2 2T e la quarta posizione nella categoria HobbyCross Mx2 4T. M.S.
Davide Reggiani
Filippo Rangheri, Francesco Boninsegna, Nicolò Faettini, Davide Reggiani, Cristopher Busca
CALCIO CLUB HELLAS PESCANTINA 2015 E’ stato inaugurato il nuovo calcio club “Hellas Pescantina 2015”, affiliato al Centro di coordinamento di Verona. «L’iniziativa – spiega il presidente Giuseppe Calabrese – è nata a giugno per raccogliere gli appassionati dell’Hellas e portarli a seguire la squadra gialloblu in trasferta. Il gruppo ha raggiunto già più di trecento iscritti e fanno parte del direttivo la vice presidente Elisabetta Olivieri e la segretaria Anna Lavarini, coadiuvate da una decina di consiglieri». All’inaugurazione hanno partecipato ex calciatori gialloblu dello scudetto ed esponenti del mondo calcistico nazionale tra cui il grande Osvaldo Bagnoli e Damiano Tommasi. «L’attività del club – conclude il presidente - è già iniziata e cercheremo di organizzare più trasferte possibili e di coinvolgere le persone. Abbiamo un obiettivo da raggiungere: una donazione solidale, come è lo scopo del calcio club». L.C.
PROGETTO CASA Illuminare con il Led anche le nostre case TECNOLOGIA E RISPARMIO a cura dell’arch. Mirko Ballarini Sempre più spesso quando ci troviamo ad illuminare le nostre case, i progettisti, o più semplicemente gli elettricisti, ci propongono un’illuminazione a LED. Tale tecnologia, che negli ultimi anni ha visto un’incredibile evoluzione, non è più utilizzata solo in ambienti particolari ma viene frequentemente usata anche in ambito domestico. Una forte spinta verso questo tipo di lampada è stata certamente data dal legislatore, quando ha vietato la produzione della lampadina tradizionale, che si trova ormai solo come fondo di magazzino. A differenza di altri modelli di sviluppo tecnologico, ad esempio gli smartphones nei confronti dei telefonini tradizionali, il superamento della tecnologia non è stato scelto dalla gente ma imposto per legge. Se è vero che da un lato a parità di emissione luminosa il LED consuma meno energia, dall’altro il tipo di luce che emette è molto diverso e raramente migliore. Aver imposto la morte della lampadina tradizionale non ha lasciato scampo a quell’ipotetico consumatore che se la voleva montare solo nell'abat-jour della camera per creare un ambiente più romantico. Qualche lettore obietterà che quella lampadina, a parità di resa luminosa consumava di più rispetto al LED: ineccepibile a patto che si volesse raggiungere la stessa intensità luminosa! La normativa ha di fatto tolto la libertà di scegliere di illuminare meno ma in maniera diversa la propria casa. Altro discorso sarebbe stato quello di imporre un limite massimo di consumo elettrico per ogni metro quadro di abitazione (poi come il consumatore consumasse quell'energia era affar suo). Qualcuno si chiederà a questo punto: che tipo di luce è quella a LED? Perché spesso si fa fatica ad abituarsi? La ragione è abbastanza semplice: questo tipo di radiazione luminosa ha una dominante blu che viene attenuata con dei piccolissimi schermi per renderla più bianca. Purtroppo ottenere con i LED il calore della lampadina non è ancora possibile: speriamo che la tecnologia risolva presto questo problema, perché era bello vedere il viso di un bambino illuminato da una luce simile a quella di un camino acceso.
PIANO CASA TER – REGIONE VENETO Un'opportunità da non perdere con la “GUIDA AL PIANO CASA” dei geometri veronesi Il Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Verona e la Società Cooperativa Geometri Veronesi, con la loro attività, vivono in prima persona la quotidianità socio-economica del territorio e interagiscono con propositive iniziative e stimoli di sviluppo. Ciò lo dimostra la recente realizzazione della seconda “Guida al Piano Casa”, strumento che invita tutti ad approfondire finalità e opportunità del Piano Casa Ter Regione Veneto che, salvo ulteriori provvedimenti, il 10 maggio 2017 terminerà la sua storia. La Legge Regionale “Piano Casa” non contempla alcuni casi e, di volta in volta, ci si chiede quale condotta assumere: applicare un principio di libertà e ammettere tutto ciò che il legislatore non ha vietato? Ritenere vietato ciò che non è espressamente consentito? Andare alla ricerca della disciplina prevista per un caso analogo, rischiando così di vanificare il carattere eccezionale della norma? Le regole ci sono, belle o brutte che siano; vanno semmai applicate in maniera razionale e corretta, senza paure, resistenze od opposizioni di principio. E' auspicabile, quindi, che le Pubbliche Amministrazioni adottino un analogo corretto e razionale atteggiamento nell'applicazione della Legge Regionale e ciò è possibile farlo se si valorizzano natura e finalità della norma stessa. E anche per questo è grande il successo riscontrato per la “Guida al Piano Casa”, strumento realizzato dai geometri veronesi e fruibile per tutti. Una guida autorevole che servirà all'applicazione univoca della normativa, così l’ha definita il sindaco di Verona Flavio Tosi. Valore aggiunto della Guida è la divulgazione trasversale e aperta: «la volontà alla base – ha sottolineato il curatore, Fiorenzo Furlani, segretario del Collegio e presidente della Società Cooperativa Geometri Veronesi – è quella di mettere la guida a disposizione di tutti gli operatori del settore edilizia, delle famiglie, degli utenti privati». Il Presidente del Collegio, Roberto Scali, ha ricordato che i geometri veronesi avevano già realizzato una pubblicazione sul primo Piano Casa, «ora abbiamo replicato con maggior peso, dopo che l’affluenza e il riscontro ottenuti dai due seminari sul Piano Casa Ter/Veneto che abbiamo organizzato nei primi mesi del 2015 ci hanno dimostrato che il tema è di interesse comune». La GUIDA AL PIANO CASA dei geometri veronesi è scaricabile gratuitamente sul sito www.collegio.geometri.vr.it per tutti gli operatori dell’area tecnica/edilizia e per i privati cittadini.
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POESIE
a cura di Giancarlo Peretti
Di Daniela Negrini abbiamo già parlato qualche tempo fa, leggendone anche alcuni versi. Eccoci ora alle prese con la sua “Solitudine” assetata d’amore. Valentina Cristanelli dedica simbolismi profondi alla nostra bella “Italia”, spiegando che “settenario colle” sta per “i colli di Roma”; “canini Rosa e Bianco” si riferiscono al “Monte Rosa e al Monte Bianco” e così via. La poetessa spera di essere compresa…e anche noi. Molto più accessibili sono “I è novantatri”, gli anni di nonna Teresa in lingua dialettale, a lei destinati da Angelina Zecchinelli. ITALIA Italia. L'abito avvolgi a noi sventurati. Abito bianco scavato dalle ossa tue dalle Alpi discese. SOLITUDINE La solitudine è la mia compagna. Ma una mano tesa ti accoglie tiepida come il ventre di una mamma. Non c'è un silenzio che possa bastare a quietare il mio cuore, che batte all'impazzata nei lunghi silenzi della notte insonne. Ci sei tu ma non parli.
Sgrani i denti di roccia...Canini di Rosa e Bianco. La lingua d'acqua Po fai sciogliere sui Capi noi. I capelli del Bosco Umbro giacciono alti... Nel mezzo la corna Castel Turrito incastonato nel cranio. Cranio oscilla con occhi molli di Sangue raccolto. Sede del Vesuvio ch'erutta tal fango rosso nelle mani noi. Italia. Maledetta, unica. Le reliquie di Santi d'ogni costola conservi. Viso di David e Gioconda esprimi e Ira porti. Centocinquanta anni di carico in spalla di Micheòle guardia. Spada ciondola su Roma. E ali aperte d'Arcangelo. Altre ali s'aprono...D'Aquila Cesare aria porta. Italia. Amiamo noi, maledetta. Scorre lesta la storia nelle pagine Dante, Boccaccio, Petrarca. Pergamene avvolgono tuoi bracci e soffocano nostra bocca.
Io cerco amore e gli asfodeli sfioriscono anche quest'anno.
Dodici stelle coronano la Foresta sopra. Centocinquanta Ave osan salir in Cielo, nell'azzurro.
No maschio, no donna...Solo Italia. Daniela Negrini Italia una corre nell'Europa vecchia. Italia di Carne cotta sempre vivrà sul settenario Colle. Italia. Noi Italioti siamo. Artigli d'Onore conservi nelle dita, cui Amor brucia.
I È NOVANTATRÌ Cara nona Teresa, en piè a casa e uno en...cesa. Na devossion forte piassè de na rocia che la t'ha portà, par vint'ani, ai piè dei Pirenei. Ave Marie par tuti, le corea su e zò par i diei, ma le de pì le era par i to gemei. Nela to vita te è fato de tuto: la moier, la mama, la nona, la barista, la copga, la maestra de la materna scola, la sbusarece, l'ambulatorio l'era la cusina; coi recini te è fato bela ogni butina. Te ghe tegne drio a mile robe, la to casa e el to cor i è verti par tuti, a tute le ore ci gà bisogno d'en consilio, de na parola bona...el core gh'è en problema? El lumineto l'è subito 'npissà e par tuto el giorno da orassion l'è compagnà. D'istà la to terassa la deventa na postassion, andò se fa anca en poca de confusion. L'è tuto en giro, la par na procession, andò se raduna la compagnia ultime notissie, ciacole, petegolessi, ci vien e ci va via... Dai, nona Teresa, meteghela tuta che se avicina el centenario, ghe sta ancora qualche rosario... Adesso che ghe anca la butina che te fa festa no te vorè miga enfassarne a tuti la testa! Fin che ghe sen goden che sen sicuri che de là, da qualche ora, soli o in compagnia, ghe naren. L'”albergo dei pigni” el pol aspetar... tanto prima o dopo, tuti el ne vedarà arivar!
Valentina Cristanelli
“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino
Questo mese vogliamo consigliarvi il libro di un autore veronese che ama il Fantasy al punto da aver scritto un'opera davvero ben strutturata nella quale traspare l'eleganza del narrare in stile fantasioso, che tanto ammalia e rapisce i lettori, che vengono abilmente trasportati in una dimensione irreale, ma non per questo non credibile e poco interessante, come accade per "Il piccolo popolo e il pianeta terra" la nuova opera di Emanuele Corocher, penna veronese che ha scritto un romanzo intenso, attraverso il quale ha saputo dosare, con grande arguzia narrativa, situazioni reali e problematiche quotiGianfranco Iovino diane a momenti fantastici e poetici, intrecciando sogni, sentimento ed avventura con l'amore, regalando un delicato sguardo sul mondo del fantastico che sa incuriosire e coinvolgere anche i più reticenti. La storia narrativa si dipana tra due mondi completamente paralleli: quello degli uomini, oramai sull'orlo dell'autodistruzione e l'altro animato dal "Piccolo Popolo", una compagine formata da creature magiche come elfi, folletti e nani impegnati a diffondere armonia e amore per l'universo. Il libro è ricco di animosità nel raccontare gli scontri tra truppe del male e animali malvagi, ma anche di alleati buoni come cicogne e farfalle o le Fate Sarde, custodi della "campana nazista" che è una macchina del tempo che trasporterà i nostri piccoli eroi nel passato bellico, al cospetto di alti funzionari nazisti, per conoscere personalmente coloro che potrebbero riscrivere la storia dell'umanità futura, cioè quella nostra moderna, se agissero in maniera diversa da come sono andate le cose. Un gran bell'esperimento, quello di Corocher, mentre racconta le gesta del "Piccolo Popolo", che amerete anche voi dopo aver letto questo interessante volume, scritto da un veronese che ama la scrittura e attraverso le sue ancestrali strade di fuga gli ha permesso di superare un male fisico, che a 14 anni lo ha portato ad affrontare un lungo periodo di coma, dal quale esce con pesanti ripercussioni sanitarie e che solo l'amore dei propri familiari, gli amici e la scrittura gli permettono di superare egregiamente, ed oggi è uno stimato autore e instancabile sostenitore di attività solidali, e non c'è occasione che non sia utile per parlare dei suoi libri, raccontare dei suoi fantasiosi personaggi e spingere i curiosi ad avvicinarsi al genere fantasy. IL PICCOLO POPOLO E IL PIANETA TERRA di Emanuele Corocher Gruppo Albratros Il Filo - collana: Nuove Voci Imago - €. 13.90 In tutte le librerie della città.
Angelina Zecchinelli
Con noi al Cinema a cura di Franco Frey
SPECTRE - 007 (Spectre) Azione -ThrillerSpionaggio 160 minuti - Gran Bretagna U.S.A. 2015 (uscita 5 novembre) di Sam Mendes, con Daniel Craig, Monica Bellucci, Christoph Waltz, Lea Seydoux, Ralpph Fiennes, Naomie Harris, Ben Whishaw, Andrew Scott. Una curiosità: Il nome SPECTRE tradotto dall'inglese ha questo significato: Speciale, Esecutivo, per Controspionaggio, Terrorismo, Ritorsioni ed Estorsioni. Ha strutturazione gerarchica con la figura di un Capo e molti subalterni.
Dopo il grande successo di "Skifall" sta per arrivare nelle nostre sale l'attesissimo "Spectre - 007", sigla particolarmente cara a tutti i fans di James Bond che vedremo in un altro adrenalinico episodio della saga più popolare della storia del cinema: 24 pellicole girate! Per la quarta volta il britannico Daniel Craig sarà James Bond, l'Agente segreto con "licenza di uccidere" più famoso del mondo, nato dalla penna di Jan Fleming (1908-1964).Alla regia, dopo gli incassi record ottenuti con il film precedente (1.1miliardo di dollari), è riconfermato il geniale cineasta Sam Mendes (premio Oscar per American Beauty). La trama, della quale diamo solo un breve cenno, è incentrata su un misterioso messaggio cifrato che arriva a James Bond dal lontano passato, tramite il quale viene a conoscenza di una pericolosa cospirazione che svela al nostro super Agente le nefaste trame, gli inganni e la terribile verità della sinistra Organizzazione criminale globale che sta dietro la Spectre. Con ogni mezzo "M" combatte ogni pressione politica per mantenere in vita i servizi segreti, ma c'è Bond sulla sua strada…Lascio allo spettatore tutto lo stupore per le spericolate scene girate in 3D in un vorticoso susseguirsi di inimmaginabili sequenze mozzafiato, dalle innevate montagne austriache, al fiume Tevere (sul Ponte Sisto una delle scene clou di Spectre - 007). Fenomenali trovate che vanno oltre l'inverosimile, ma lui Amici Lettori è Bond, James Bond. Il regista ha svelato quale sarà la nuova vettura di 007: una Aston Martin DB10 grigia metallizzata. La locandina del film ha già vinto il Premio di "maggiore immagine promozionale" 2015.
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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
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CULTURA
LETTO
PER VOI
Vanessa Roggeri, Fiore di fulmine, Garzanti libri, 2015, 279 p., 16,40€
“La prima volta che Nora Musa morì, aveva undici anni e il coraggio più scellerato che la gente delle miniere di Monte Narba avesse mai visto”. E’ l’incipit del secondo romanzo della giovane scrittrice sarda che dopo il grande successo del “Il cuore selvatico del ginepro”, si presenta al suo pubblico con una storia che attinge sempre dalle tradizioni e leggende dell’aspra Sardegna. Una sera enormi nuvole nere si addensano sopra il paese e tutti corrono al riparo, tutti tranne Nora che “corre incontro alla tempesta, alla spumosa valanga di nubi livide che rotolavano veloci sotto lo sferzare del vento”. Si è appena riparata sotto una grande quercia quando un fulmine la colpisce sbalzandola lontano, esanime. Tutti la credono morta per giorni, finché non si risveglia nella bara e viene salvata da Toninu, il becchino. Gli occhi verdi di Nora tornano a splendere, ma la bambina non è più la stessa, il fulmine le ha lasciato un segno indelebile, un fiore rosso sulla pelle bianca e la capacità di vedere quello che gli altri non vedono: i morti e il potere di parlare con loro. Nora è una “bidemortos, un brutto affare, una cosa così brutta”. Così la bambina viene emarginata, mandata a Cagliari e rinchiusa in un istituto per orfanelle perché “l’ignoranza genera stupidità”. Là, nonostante la solitudine, cresce in bellezza e impara a ricamare splendidi arazzi con le sue abili mani. Gli anni passano e Nora aspetta invano che qualcuno della famiglia torni a riprenderla, finché un giorno appare una donna vestita di nero, elegante e altera, Donna Trinez. La ricca viscontessa conosce la storia di Nora e sa cosa significa soffrire, per questo decide di aiutarla contro tutte le superstizioni. Lascio al lettore la scoperta del seguito che porterà la protagonista dentro una vicenda familiare oscura e dolorosa ma anche verso un amore inaspettato e una vera rinascita. Anche in questo secondo romanzo la Roggeri non delude e si conferma una penna di valore. La giovane scrittrice sa costruire una storia avvincente partendo dalla realtà antropologica della Sardegna e sa investigare l’animo umano con grazia, levità e profondità, senza addentrarsi troppo in argomentazioni psicologiche. Le figure femminili sono forti, coraggiose e interessanti. Lo stile narrativo é piacevole e incisivo. Un romanzo in grado di trasmettere emozioni. Consigliato.
Lingua e Civiltà “Gli aggettivi sono la parte più delicata dell’edificio grammaticale, quella in cui si manifesta la forza, o la debolezza di chi parla e scrive”, diceva lo scrittore e linguista Leo Pestelli. La grandezza di un artista si misura dagli aggettivi, vanno scelti con la lente e pesati con il bilancino: quando sono troppi o male indirizzati, recano più danno che utile. In ogni caso, se sono più di uno, si dà il primo luogo all’aggettivo che determina il sostantivo: vessillo imperiale e grande. Siamo tenuti a un’aggettivazione insieme parsimoniosa e sincera e, soprattutto, siamo tenuti a collocare l’aggettivo come si deve. L’aggettivo anteposto indica una qualità propria e costante del sostantivo e quello posposto una qualità contingente e occasionale. L’espressione a gonfie vele è uno schiaffo alla regola perché le vele non sono gonfie che accidentalmente, per favore di vento. Insomma è meglio dire a vele gonfie, un po’ come si dice a denti stretti e non a stretti denti, come si dovrebbe dire a voce alta in luogo ad alta voce. Ancora si antepone quando adorna (la bianca neve, la pallida morte, la casta Susanna), si pospone quando determina (l’uomo irritabile). Occorre anche aggiungere che l’aggettivo anticipato perde il suo valore espressivo a vantaggio del nome, mentre posticipato prevale sul nome; anticipato descrive, posposto definisce. Qualche considerazione si deve fare poi sulla posizione dell’aggettivo rispetto al nome. Naturalmente tutti, penso, desiderano farsi visitare da un buon medico, magari augurandosi che al momento di pagare la visita sia un medico buono, come nessuno darebbe a una donna buona della buona donna; un povero uomo può anche viaggiare in fuoriserie, ma mai un uomo povero; un vestito nuovo è indossato per la prima volta, un nuovo vestito è diverso dai precedenti e si aggiunge agli altri. Detto questo e tenuto presente quanto abbiamo già scritto, la posizione dell’aggettivo è spesso indifferente (Giosuè Carducci prediligeva l’aggettivo anteposto, Gabriele D’Annunzio quello posposto) e la sua anticipazione è molte volte solamente maniera: la scelta fra una bellissima donna e una donna bellissima è da asino di Buridano. Circa poi l’uso improprio di certi aggettivi, gli esempi abbondano. Quante volte ci diciamo spiacenti di non poter esaudire un desiderio? Ma il senso che diamo a quella parola è quello di sentire dispiacere, di essere dolenti, per cui si deve dire mi dispiace, sono addolorato e simili. Un altro aggettivo che dilaga è coscienzioso. Lavori, cure, studi coscienziosi al posto di accurati, diligenti, scrupolosi. Infine che dire della “permanente” in testa alle donne? Una sfacciata bugia.
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
Il cellulare alla guida è pericoloso
a cura di Lino Venturini
Gli incidenti mortali sono calati negli ultimi anni: merito dell'opera di prevenzione delle forze dell' ordine che impiegano strumenti efficaci come il Tutor e merito senza dubbio della sicurezza attiva e passiva delle nuove automobili (dotate di controllo di stabilità e di innovativi sistemi di assistenza alla guida, cinture con pretensionatore, airbag frontali e laterali).Ma i morti e i feriti gravi restano comunque tanti, troppi. Fino a nemmeno dieci anni fa il picco degli incidenti si concentrava nei fine settimana. Ricorderete le terribili stragi del sabato sera., Roberto Azzolina che occupavano la cronaca dei giornali del lunedì mattina, con un bollettino di feriti e morti terribile.Oggi le stragi ci sono ancora. Non sono più concentrate nel weekend, accadono ogni giorno, a ogni ora. La colpa è dell' uso compulsivo che troppi automobisti fanno del telefonino e dello smartphone. La distrazione alla guida, nel 2013, ha causato oltre il 40% degli incidenti stradali. In particolare la nuova emergenza sociale riguarda non più solo l'uso proprio del telefono, quanto l' utilizzo dei social. Tanti automobilisti, spesso giovani, scat- Alessandra Azzolina tano selfie alla guida. Non si rendono conto del rischio che corrono: questa operazione richiede 14 secondi. Un' eternità quando si viaggia in auto. Volete un altro esempio? Consultare la pagina di un social comporta una distrazione di circa 20 secondi; in 20 secondi, a 100 km/h, si percorre una distanza pari a cinque campi da calcio! Il fenomeno è reale e conosciuto. Gli esperti gli hanno anche dato un nome: FOMO, acronimo di fear o missing out. La paura cioè di essere tagliati fuori dai social, dalla vita degli amici. Ma è un timore stupido,che può uccidere quando si guida un' automobile. Inutile ricordare che tale comportamento, oltre ad essere pericolosissimo, comporta anche la perdita di cinque punti? E' pur vero che esistono i corsi per il recupero dei punti, ma suvvia signori, non scherziamo alla guida dell' auto!
AGENDA LETTERARIA
Ricorre questo mese il centenario della morte di Luigi Capuana (Mineo, 28 maggio 1839 – Catania, 29 novembre 1915), scrittore e critico letterario, massimo teorico del Verismo e scrittore verista egli stesso. Critico lucido e penetrante esercitò una notevole influenza sulla sua generazione e, in particolare, sul Verga. Nasce da una famiglia di agiati proprietari terrieri, dopo studi irregolari e interrotti, abbandona la Facoltà di Giurisprudenza e prende parte nel 1860 all’impresa garibaldina. Nel 1864 si stabilisce a Firenze per tentare “l’avventura letteraria”, dove frequenta gli scrittori più noti dell’epoca, tra i quali Aleardi, Capponi e Levi. Nel 1868 ritorna in Sicilia, diventa ispettore scolastico, poi consigliere comunale di Mineo e infine viene eletto sindaco. Nel 1875 si trasferisce a Milano e inizia a collaborare al Corriere della Sera come critico letterario e teatrale e dove pubblica in due volumi Studi sulla letteratura contemporanea. Dopo alcuni anni a Roma, alla direzione de “ Il Fanfulla della domenica”, fa ritorno definitivo a Catania. Muore poco dopo l’entrata in guerra dell’Italia. La sua abbondante produzione teatrale in dialetto siciliano è raccolta nei cinque volumi del Teatro dialettale siciliano. Tra i romanzi, dove riversa il suo gusto per le psicologie complicate e tormentate, citiamo Giacinta. La protagonista, da bambina, ha subito una violenza di cui ha perduto il ricordo, ma l’episodio dell’infanzia si risveglia in lei quando, già donna, incontra Andrea. Decide di non sposarlo e di divenirne l’amante. Dall’amore colpevole nasce una creatura che morirà bambina. Quando Andrea scioglie il legame, divenuto insopportabile, Giacinta si uccide. Anche Profumo è più simile a un trattato di patologia che a un romanzo. Il titolo deriva dal misterioso aroma di zàgara che emana il corpo della protagonista in particolari momenti di isterismo. Il marchese di Roccaverdina, invece, è un grande romanzo psicologico, un affresco siciliano, dove il Capuana trasforma il suo verismo in sofferenza “soggettiva” e fantasia. Il marchese di Roccaverdina ama di accesa passione una contadina, Agrippina. Non potendo sposarla per le barriere sociali, la dà in moglie a un suo fattore, Rocco, facendoli giurare che vivranno come fratello e sorella poi, preso dal dubbio e dalla gelosia, lo uccide. Dell’assassinio viene incolpato un innocente che morirà in carcere. Il marchese è al sicuro, ma il suo silenzio colpevole si trasforma in rimorso ossessivo. Perseguitato dai fantasmi e solo con la sua follia, morirà assistito da Agrippina. Il marchese di Roccaverdina è stato alla base di due film con lo stesso titolo: Gelosia. Un autore da rileggere.
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POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale
PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)
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EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188
NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219
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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
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Marisa, nata con il pennello L’educazione ai sentimenti L’INTERVISTA
A detta di tutti Marisa Maistri è nata con il “pennello in mano”; proviene da una dinastia di artisti con madre pittrice e padre che dipingeva le stoffe per l'alta sartoria. Fu proprio grazie agli insegnamenti di entrambi e alla grande passione per la pittura che Marisa iniziò ad occuparsi di arte. Marisa, come è nata la sua passione per la pittura? «Nei primissimi anni della mia attività, dopo aver partecipato a vari e prestigiosi corsi a Milano, mi sono dedicata alla pittura su porcellana realizzando piatti, acquasantiere, portagioie e tazzine e vendendo queste mie opere ad antiquari e a orefici. Fu solo quindici anni fa che decisi di iscrivermi all' Accademia per imparare la tecnica per la produzione delle icone bizantine. Queste ultime sono caratterizzate solo da materiali di primissima scelta come tutte le mie opere e sono riproduzioni in quanto le originali si trovano solo nei musei o in qualche casa privata. Sono dipinte con un procedimento complesso che può durare diversi mesi». Quali rappresentazioni pittoriche predilige e soprattutto su quali tipi di
oggettistica preferisce dipingere? «Preferisco dipingere su vetro, su legno, sulle porcellane, sulla seta e realizzo gioielli con pietre dure. Realizzo qualsiasi tipo di oggettistica: vasi, piatti e tazzine tutti pitturati a mano e comunque su qualsiasi superficie dove si possa “passare”il pennello». Quali stati d'animo la influenzano maggiormente per essere “ispirata”nel produrre le sue opere? «In periodi di sofferenza queste mie opere erano e sono il mio rifugio e proprio nei momenti più duri mi si manifesta la voglia e l'estro per creare». Cosa consiglierebbe ai giovani con velleità artistiche come le sue per farsi conoscere nel mondo dell'arte?
VILLAFRANCA/ASSOCIAZIONE DONNE INSIEME...
«La passione per la pittura e per la creazione in sé, non è comune tra i giovani, ma se qualcuno vuole iniziare questa attività, deve spostarsi nelle città come Milano, Firenze o Roma dove esistono scuole molto prestigiose». Le sue creazioni sono state rappresentate in quale luogo e in quale periodo? «Ho inziato nel contesto veronese con le prime mostre in Valpolicella nel 1986 nel comune di San Pietro in Cariano, nel 1988 a Villa Carlotta a Caprino Veronese, in seguito a Ferrara di Monte Baldo e nel 1998 nella “Galleria Fra Giocondo” in Piazza dei Signori a Verona». Per chi desiderasse ulteriori informazioni:Marisamaistri@libero.it Angelica Adami
L'associazione “Donne insieme...” di Villafranca, organizza un convegno pubblico in collaborazione con il Comune di Villafranca di Verona Assessorato alle Pari Opportunità e Cultura, con “Circolo Firmino” del Liceo Enrico Medi di Villafranca e col patrocinio dell’Ufficio Scolastico VII d’Ambito Territoriale di Verona dal titolo: “Famiglia e scuola: l’educazione ai sentimenti” . L'in-
contro si terrà sabato 21 novembre alle ore 16.00 presso l’Auditorium comunale di Villafranca. Il convegno vuole essere un'occasione per offrire riflessioni sulla complessa realtà del rapporto tra famiglia e scuola. I genitori hanno il ruolo di primi educatori e per questo, spesso, si attribuisce loro la colpa della cattiva condotta del ragazzo a scuola, mentre loro magari la danno alla
scuola stessa. Alla conferenza parteciperanno il dottor Massimiliano Marchiori, psicologo e psicoterapeuta; il professor Giuseppe Tacconi, ricercatore di Pedagogia presso l'Università di Verona; i ragazzi del Circolo Firmino del Liceo Medi di Villafranca; il pianista Nicolò Spolettini e Angiolina Cavagna, presidente dell'associazione “Donne insieme” di Villafranca.
L’angolo di Francesca PASTICCIO CON BOLLITO
Preparare del brodo con muscolo, gallina, cipolla, cannella, chiodo di garofano, buccia di limone. Raffreddare e sgrassare. Successivamente tagliare a pezzetti la carne e disporla a strati in una pirofila da forno creando degli strati con pasta sfoglia velo, carne, grana e, a piacere, dadini di scamorza. Coprire a filo con del brodo e cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti, dando qualche minuto di grilla al termine. Attendere 10 minuti prima di servire. Per un brodo classico davvero speciale rosolate alcune verdurine tagliate a pezzi con un po’ d’olio. Aggiungere la carne e rosolare, Unire ghiaccio anziché acqua e salare alla fine…Pochi accorgimenti fanno la differenza!
IL BIMBO
A cura del dottor Gianni Tamassia
IL SENSO DEL GUSTO
LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini LA CADUTA DEI CAPELLI: I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi: 1- ANAGEN: FASE DI CRESCITA O NASCITA. 2- CATAGEN: FASE DI STASI O INTERMEDIA. 3- TELOGEN: FASE DI RIPOSO O CADUTA Il capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen dura invece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen il capello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è un fenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capelli che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50-100 capelli al giorno. L’attività di ricambio dei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passaggio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento o della caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tossine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente (dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissione genetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determinate condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapie e dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una serie di prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a base di ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale traspirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono: - GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimola le funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli. - Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione. - Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari. - Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita. - Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina. - Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un trattamento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolo stimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano e forte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile. ANALISI GRATUITA DEL - PERMANENTI CAPELLO CON TRICOCAA BASE NATURALE MERA AD ALTA DEFINI- PERCORSO SPA ZIONE ED ESTRAZIONE PER CAPELLI
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Il senso del gusto del bambino è un processo che inizia già nel secondo trimestre di gravidanza. Il feto ingerisce il liquido amniotico, che risente dell’alimentazione materna. I recettori del gusto sono presenti per la maggior parte sulla lingua ma anche nel palato molle, nasofaringe, laringe, epiglottide, ugola, labbra e terzo superiore dell’esofago. Recentemente si è accertato che recettori del gusto sono presenti anche a livello intestinale. Nel feto e nel neonato è sviluppata la preferenza per il gusto dolce. Il salato, l’acido e l’amaro si sviluppano tardivamente. Il processo di apprendimento del gusto continua poi durante l’allattamento. Il gusto del latte materno varia da poppata a poppata, risentendo del sapore di quanto ingerito dalla mamma; è dimostrato che i bambini allattati al seno presentano minori difficoltà ad aver una dieta varia negli anni successivi. Dopo la fase dell’allattamento, la scoperta di alimenti con consistenza e sapore nuovi può provocare ansia e timori. Le preferenze o il mancato gradimento per un cibo sono modificabili dall’esempio e dall’offerta ripetuta. Le preferenze alimentari sono strettamente legate all’abitudine; la preferenza per un cibo è legata alla conoscenza e familiarità dell’alimento: i bambini amano ciò che conoscono e mangiano ciò che amano. Ma l’avversione per un cibo si supera proponendolo anche 7-8 volte dall’età di 67 mesi in poi. Una forzatura della neofobia ( il rifiuto del nuovo, cioè delle prime pappe ) produce un rifiuto stabile. Ogni nuovo alimento deve essere fornito con pazienza, a piccole quantità per volta e condiviso in parte con la mamma che, assaggiando il cibo, rassicura il bambino. La famiglia è la prima componente che influenza un bambino, anche in campo nutrizionale. Molti fattori di rischio (es. sovrappeso e obesità) hanno le loro radici nel contesto familiare. I genitori filtrano e indirizzano le influenze e gli stimoli che giungono ai figli e costruiscono il contesto sociale alimentare: determinano quali cibi e porzioni vengono offerti, le propensioni e le scelte dei figli. Le preferenze alimentari quindi iniziano dalla nutrizione della gestante. Proseguono poi gradualmente: i primi tre anni sono fondamentali per strutturare gusti, abitudini e rapporto con il cibo. Le preferenze per determinati cibi non sono immodificabili, soprattutto nei primi anni di vita.
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
SPAZIO DONNA BENESSERE
31 Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
PROTEGGI I POLMONI DAL FREDDO “La felicità è un respiro profondo” La pulizia del polmone aiuta a disintossicare e purificare i rivestimenti delicati delle vie bronchiali e dei polmoni, che spesso hanno un accumulo di tossine ambientali, di organismi nocivi e irritanti. Un’azione detox che promuove il normale funzionamento polmonare, riduce il gonfiore e l’infiammazione e ringiovanisce la vitalità e la forza del polmone. Inoltre, aiuta a liberare le vie aeree dal muco e migliora la circolazione nei polmoni. Aiuta anche il trattamento di bronchite cronica, asma, infezioni della gola, così come l’alito cattivo. La pulizia dei polmoni non è un compito molto elaborato. Si può facilmente farla con alcuni rimedi naturali in aggiunta a stile di vita sano e cambiamenti nella dieta. 1. Respirazione profonda La respirazione profonda può aiutare a migliorare la capacità polmonare, fornendo più ossigeno al vostro corpo. Ciò rafforzerà i polmoni e purificherà le vie respiratorie. Inoltre, aumenta l’energia e riduce lo stress. Sdraiatevi sulla schiena in un luogo confortevole. Mettete le mani sulla pancia alla base della gabbia toracica. Chiudi gli occhi. Inspirare profondamente attraverso il naso mentre contate fino a 5. Trattenete il respiro per 2 secondi, poi espirate lentamente mentre contate fino a 5. Ripetere 9 o 10 volte per sessione. Fare questo esercizio di respirazione 2 o 3 volte al giorno. 2. Zenzero È inoltre possibile utilizzare lo zenzero per disintossicare i polmoni. Esso contiene diversi composti chimici che aiutano la funzione dei polmoni in modo più efficace, eliminando gli inquinanti aerei prima che irritino i polmoni. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna. Inoltre, lo zenzero può anche aiutare nel trattamento del cancro del polmone. Uno studio pubblicato nel 2012 in Anticancer Agents in Medical Chemistry rivela l’effetto chemio-preventivo promettente dell’estratto di zenzero contro il cancro ai polmoni. Bere 2 a 3 tazze di tè allo zenzero al giorno per avere polmoni forti. Per fare il tè, far bollire 1 cucchiaino di zenzero grattugiato o affettato in 1 o 1 ½ tazze di acqua. Lasciare cuocere a fuoco lento per 5 a 10 minuti. Scolare e aggiungere un po’ di succo di limone e miele per il gusto. Includere zenzero crudo alla vostra cucina. Si possono anche assumere supplementi di zenzero dopo aver consultato il medico. Nota: Le persone che assumono farmaci per il cuore o alta pressione sanguigna devono evitare di assumere zenzero. 3. Olio essenziale di Eucalipto L’olio essenziale di eucalipto è di grande beneficio per i polmoni grazie alla sua potente azione decongestionante, antisettica e alle sue proprietà espettoranti. Questo olio può alleviare la tosse e combattere la congestione. Uno studio pubblicato in Alternative Medicine Review ha osservato che il cineolo (un composto dell’ olio di eucalipto) ha effetti immuno-stimolanti, antiossidanti e antispasmodici. Aggiungere 5/10 gocce di olio essenziale di eucalipto ad una pentola di acqua calda. Coprire la testa con un asciugamano e inalare il vapore. Fare l’inalazione di vapore per 5/10 minuti, una o due volte al giorno per pulire i polmoni quando si soffre di congestione. Queste facili abitudini sono ancor più efficaci se utilizzate con scopo preventivo, soprattutto in questo periodo autunnale in cui i primi freddi mettono a dura prova la nostra resistenza. Namastè!
a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico
VACCINI E PREVENZIONE Innanzitutto un chiarimento riguardo un concetto di fondamentale importanza: chi non si vaccina mette in pericolo non solo la propria salute, ma anche quella della comunità che lo circonda. Vediamo perché. Un vaccino è una miscela di proteine complesse a DNA, in grado di conferire immunità attiva al soggetto cui viene somministrato, nei confronti di uno o più agenti patogeni. Si tratta di un presidio di prevenzione imprescindibile per la salute, dal momento che ha permesso di ridurre l’incidenza di malattie infettive mortali e di aumentare l’età media dell’uomo. Questo perché, più individui sono vaccinati, più bassa è la possibilità che si diffonda la malattia, che può anche essere eradicata completamente all’interno di una comuni tà, con effetti collaterali scarsi o praticamente nulli. Poliomelite, morbillo, rosolia, pertosse e altre patologie risultano oggi prevenute in maniera efficace grazie a una delle più entusiasmanti invenzioni dell’uomo: i vaccini. Nonostante ciò, rimane qualcosa che ancora non convince del tutto, infatti quotidianamente siamo facile preda del più subdolo terrorismo sanitario. Vaccinare i bambini s ignifica oggi, per i genitori, valutare i rischi. Un problema purtroppo assai recente è il discostamento dalla valutazione oggettiva e concreta su quali conseguenze sanitarie possa provocare la mancata vaccinazione di un bambino. Il calo delle vaccinazioni obbligatorie è un problema serio. Le imbarazzanti - e non dimostrate - teorie o dicerie sulla pericolosità dei vaccini non sono mai state realmente dimostrate, come l'associazione alla comparsa dei sintomi dell’autismo nei bambini sottoposti al trattamento. E chissà perché le alternative proposte sono sempre a caro prezzo. Anziché incolpare l’inquinamento, lo stile di vita non adeguato, il fumo o le radiazioni, è stato più facile puntare il dito contro i vaccini, che negli anni hanno permesso di guarire da numerose patologie e di raggiungere traguardi, aspettative e livelli di benessere mai conosciuti prima. Ancora oggi si tende a spostare l’attenzione su improbabili conflitti di potere tra scienza e giustizia: questo rappresenta un modo inadeguato per fare passi avanti nel campo della pubblica sanità.