L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO
ANNO XXX - N.11 - NOVEMBRE 2015 - Stampato il 23/11/2015 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744
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LA FAMIGLIA di LINO VENTURINI Dal XIX secolo fino agli anni sessanta, c’è in concreto una coincidenza tra l’espressione del sentimento amoroso e l’istituzione matrimoniale. E’ l’epoca della famiglia fondata sull’amore e sull’unione coniugale, sull’attenzione educativa e affettiva verso i bambini, ma anche su una rigida divisione dei ruoli tra i coniugi. Dalla metà degli anni sessanta, inizia a prevalere la logica “affettiva” individuale che determina fragilità e instabilità; le relazioni di coppia diventano flessibili. A rendere più fragile l’unione coniugale è proprio l’individualismo affettivo che trova la sua conferma in rilevanti fenomeni come il calo e il ritardo dei matrimoni, l’aumento delle convivenze (coppie di fatto), l’aumento delle separazioni e dei divorzi, il calo complessivo delle nascite, l’aumento delle nascite fuori del matrimonio. La famiglia, più che una “cellula base della società”, viene sempre più concepita come “cellula base per l’individuo”. Ecco allora che nella coppia matrimoniale ciascuno dei due considera gli interessi propri prevalenti su quelli di un “noi” che possa superare le individualità senza annullarle. Una società civile non può prescindere dalla famiglia identificata nelle caratteristiche che la rendono tale, che è quella delle famiglie “padre-madre-figli” e che la distinguono da ciò che non è propriamente, ma solo per metafora o analogia, famiglia. Al di là di richieste spesso chiassose di chi pretende diritti identici a qualsiasi forma di convivenza - sarà la storia umana a dare il verdetto - è certo che solo la famiglia è il luogo sicuro di cui hanno bisogno i figli per crescere come esseri umani, se si vuole mantenere la coesione e il centro morale della comunità. Solo la famiglia è la relazione sociale specifica che lega insieme, con un patto socialmente riconosciuto (ecco la presenza dei testimoni di nozze), due persone di sesso diverso e generazioni diverse, figli e genitori e, attraverso essi, le genealogie-stirpi paterna e materna. C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo è il futuro della società, non altro. Interventi a favore della famiglia naturale, questo occorre fare e su questo bisogna legiferare, non altro. Invece oggi la famiglia, la risorsa più importante delle nostre società, è sfruttata e dimenticata, se non anche oltraggiata dalla politica; è spremuta dall’economia e maltrattata dalla cultura. E’ dovere di tutti noi, nessuno escluso, parlare e sostenere la famiglia perché vuol dire parlare e sostenere l’intera società; perché indebolire la famiglia, significa indebolire la società; perché distruggere la famiglia, è distruggere la società.
La Sanità a 360° L’assessore regionale Luca Coletto risponde, in un’intervista, a due lettere inviate alla redazione
Luca Coletto
Programmi futuri, tagli, novità: di tutto questo parla l’Assessore Regionale alla Sanità, Luca Coletto, in un’intervista in cui snocciolati dati e traccia il futuro della sanità veronese. Risponde in questo modo a due lettere inviate alla redazione. Al centro
dell’attenzione degli scriventi la situazione dell’ospedale Orlandi di Bussolengo e le recenti polemiche insorte riguardo i ticket applicati in Pronto Soccorso. «L’Orlandi non è destinato a chiudere, anzi abbiamo in progetto ben definito, per dargli futuro
sicuro – afferma l’assessore -. Detto questo è altrettanto vero che la Conferenza dei Sindaci ha approvato un documento che definisce la strada del polo assistenziale per Bussolengo, dove ci sarà il Pronto Soccorso nel quale saranno presenti le specialità
di base per sostenere il primo intervento e ci sarà la lungodegenza con la riabilitazione». Quel che è certo è che «ci saranno dei tagli e questo determinerà una revisione di quelle che sono le programmazioni». Pagina 8
L’Altro Giornale a Torri: il ritorno
Lazise. Casa di riposo in via di ultimazione
Dopo alcuni anni di assenza, L’Altro Giornale da questo mese torna a Torri. A questo proposito abbiamo incontrato il Sindaco Stefano Nicotra. «In un’epoca in cui le persone cercano informazioni e chiedono risposte chiare alle domande che pongono all’amministrazione in cui vivono, credo che una testata importante e storica come è L’Altro Giornale sia assolutamente positiva – afferma il sindaco Nicotra - . Noi siamo un’amministrazione trasparente, organizziamo incontri pubblici e riunioni per spiegare i nostri progetti, ma per chi non può essere presente o partecipare, i giornali sono un fondamentale strumento di informazione. Il fatto, poi, che L’Altro Giornale torni ad essere distribuito a Torri del Benaco dopo qualche anno è per noi motivo di orgoglio: significa che il nostro paese è tornato ad av ere quell’importanza e quella centralità che la nostra amministrazione si è impegnata a dargli». Pagina 21
«Per fine anno la Casa di Riposo sarà ultimata»: il sindaco di Lazise Luca Sebastiano ha reso noto in Consiglio comunale lo stato dei lavori di ampliamento dello stabile di Corso Cangrande. Con la variazione di bilancio approvata durante la seduta consiliare sono stati destinati altri 120mila euro per l’opera, il cui costo – ha riferito il vicesindaco e assessore al Bilancio Eugenio Azzali – è arr ivato a un milione e 319mila euro. In questi anni il percorso della riqualificazione della casa di riposo è stato caratterizzato da ostacoli e ritardi: il cantiere, riaperto a fine 2014 dopo due anni di fermo a causa di problemi con la prima ditta che si era aggiudicata l’appalto (la Edil Pcr di Lodi), ha subìto un ulteriore intoppo nel giugno scorso, dopo che la ditta capofila vincitrice del nuovo app alto, a causa di difficoltà economiche, aveva deciso di risolvere il contratto con il Comune. Pagina 16