L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO
ANNO XXX - N.11 - NOVEMBRE 2015 - Stampato il 23/11/2015 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744
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LA FAMIGLIA di LINO VENTURINI Dal XIX secolo fino agli anni sessanta, c’è in concreto una coincidenza tra l’espressione del sentimento amoroso e l’istituzione matrimoniale. E’ l’epoca della famiglia fondata sull’amore e sull’unione coniugale, sull’attenzione educativa e affettiva verso i bambini, ma anche su una rigida divisione dei ruoli tra i coniugi. Dalla metà degli anni sessanta, inizia a prevalere la logica “affettiva” individuale che determina fragilità e instabilità; le relazioni di coppia diventano flessibili. A rendere più fragile l’unione coniugale è proprio l’individualismo affettivo che trova la sua conferma in rilevanti fenomeni come il calo e il ritardo dei matrimoni, l’aumento delle convivenze (coppie di fatto), l’aumento delle separazioni e dei divorzi, il calo complessivo delle nascite, l’aumento delle nascite fuori del matrimonio. La famiglia, più che una “cellula base della società”, viene sempre più concepita come “cellula base per l’individuo”. Ecco allora che nella coppia matrimoniale ciascuno dei due considera gli interessi propri prevalenti su quelli di un “noi” che possa superare le individualità senza annullarle. Una società civile non può prescindere dalla famiglia identificata nelle caratteristiche che la rendono tale, che è quella delle famiglie “padre-madre-figli” e che la distinguono da ciò che non è propriamente, ma solo per metafora o analogia, famiglia. Al di là di richieste spesso chiassose di chi pretende diritti identici a qualsiasi forma di convivenza - sarà la storia umana a dare il verdetto - è certo che solo la famiglia è il luogo sicuro di cui hanno bisogno i figli per crescere come esseri umani, se si vuole mantenere la coesione e il centro morale della comunità. Solo la famiglia è la relazione sociale specifica che lega insieme, con un patto socialmente riconosciuto (ecco la presenza dei testimoni di nozze), due persone di sesso diverso e generazioni diverse, figli e genitori e, attraverso essi, le genealogie-stirpi paterna e materna. C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo è il futuro della società, non altro. Interventi a favore della famiglia naturale, questo occorre fare e su questo bisogna legiferare, non altro. Invece oggi la famiglia, la risorsa più importante delle nostre società, è sfruttata e dimenticata, se non anche oltraggiata dalla politica; è spremuta dall’economia e maltrattata dalla cultura. E’ dovere di tutti noi, nessuno escluso, parlare e sostenere la famiglia perché vuol dire parlare e sostenere l’intera società; perché indebolire la famiglia, significa indebolire la società; perché distruggere la famiglia, è distruggere la società.
La Sanità a 360° L’assessore regionale Luca Coletto risponde, in un’intervista, a due lettere inviate alla redazione
Luca Coletto
Programmi futuri, tagli, novità: di tutto questo parla l’Assessore Regionale alla Sanità, Luca Coletto, in un’intervista in cui snocciolati dati e traccia il futuro della sanità veronese. Risponde in questo modo a due lettere inviate alla redazione. Al centro
dell’attenzione degli scriventi la situazione dell’ospedale Orlandi di Bussolengo e le recenti polemiche insorte riguardo i ticket applicati in Pronto Soccorso. «L’Orlandi non è destinato a chiudere, anzi abbiamo in progetto ben definito, per dargli futuro
sicuro – afferma l’assessore -. Detto questo è altrettanto vero che la Conferenza dei Sindaci ha approvato un documento che definisce la strada del polo assistenziale per Bussolengo, dove ci sarà il Pronto Soccorso nel quale saranno presenti le specialità
di base per sostenere il primo intervento e ci sarà la lungodegenza con la riabilitazione». Quel che è certo è che «ci saranno dei tagli e questo determinerà una revisione di quelle che sono le programmazioni». Pagina 8
L’Altro Giornale a Torri: il ritorno
Lazise. Casa di riposo in via di ultimazione
Dopo alcuni anni di assenza, L’Altro Giornale da questo mese torna a Torri. A questo proposito abbiamo incontrato il Sindaco Stefano Nicotra. «In un’epoca in cui le persone cercano informazioni e chiedono risposte chiare alle domande che pongono all’amministrazione in cui vivono, credo che una testata importante e storica come è L’Altro Giornale sia assolutamente positiva – afferma il sindaco Nicotra - . Noi siamo un’amministrazione trasparente, organizziamo incontri pubblici e riunioni per spiegare i nostri progetti, ma per chi non può essere presente o partecipare, i giornali sono un fondamentale strumento di informazione. Il fatto, poi, che L’Altro Giornale torni ad essere distribuito a Torri del Benaco dopo qualche anno è per noi motivo di orgoglio: significa che il nostro paese è tornato ad av ere quell’importanza e quella centralità che la nostra amministrazione si è impegnata a dargli». Pagina 21
«Per fine anno la Casa di Riposo sarà ultimata»: il sindaco di Lazise Luca Sebastiano ha reso noto in Consiglio comunale lo stato dei lavori di ampliamento dello stabile di Corso Cangrande. Con la variazione di bilancio approvata durante la seduta consiliare sono stati destinati altri 120mila euro per l’opera, il cui costo – ha riferito il vicesindaco e assessore al Bilancio Eugenio Azzali – è arr ivato a un milione e 319mila euro. In questi anni il percorso della riqualificazione della casa di riposo è stato caratterizzato da ostacoli e ritardi: il cantiere, riaperto a fine 2014 dopo due anni di fermo a causa di problemi con la prima ditta che si era aggiudicata l’appalto (la Edil Pcr di Lodi), ha subìto un ulteriore intoppo nel giugno scorso, dopo che la ditta capofila vincitrice del nuovo app alto, a causa di difficoltà economiche, aveva deciso di risolvere il contratto con il Comune. Pagina 16
LE VOSTRE LETTERE
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CAPRINO
PROSTITUZIONE
“Meglio legalizzare” La Legge Merlin è il nome con cui è nota la Legge 20 febbraio 1958, n. 75 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 1958), chiamata in questo modo in quanto la prima firmataria era la senatrice socialista Lina Merlin. Con questa legge veniva stabilita, la chiusura delle case di tolleranza, l’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l’introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui. L’avvenimento, che segnò una svolta nel costume e nella cultura dell’Italia moderna, venne visto da alcuni come una svolta positiva, da altri col timore di alcune conseguenze quali gravi epidemie di malattie veneree e il dilagare delle prostitute nelle strade delle città, cosa che in effetti avvenne. Dagli anni ottanta nel dibattito politico italiano hanno preso corpo numerose richieste per l’abrogazione – in tutto o in parte – della Legge Merlin, giudicata non più al passo con i tempi. Prima dell’entrata in vigore della legge, la prostituzione nelle strade era molto poco diffusa, mentre dopo l’entrata in vigore è
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it
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Numero chiuso il 23 - 11 - 2015
aumentata notevolmente. Negli anni novanta, soprattutto, si è sviluppato il fenomeno della prostituzione legata all’immigrazione clandestina, esploso poi negli ultimi anni: le prostitute in strada sono nella quasi totalità straniere. Il traffico di donne, talvolta anche minorenni, e i lauti guadagni del loro sfruttamento, è passato sotto il controllo delle mafie italiane e dei loro Paesi d’origine, sempre più presenti queste ultime sul territorio italiano. Queste nuove schiave, legate al traffico di esseri umani, sono oggi, di fatto, un problema irrisolto che ripropone con urgenza il ripensamento di tutte le leggi in questo campo, a cominciare dalla stessa legge Merlin. Il dibattito politico sul tema è però risultato sterile dal punto di vista dei risultati, dato che, attualmente, la normativa in materia è la stessa del 1958, nonostante le numerose proposte di modifica presentate dai politici dei vari schieramenti. La prostituzione genera in Italia un notevole indotto (50000-70000 prostitute coinvolte, 9 milioni di clienti, 19-25 miliardi di euro il giro d’affari stimato) sottratto all’imposizione fiscale. Una sentenza della Cassazione ha equiparato la professione più antica del mondo — e i relativi incassi — a qualsiasi altra attività lavorativa autonoma. L’Agenzia delle Entrate però non spinge su questo versante perché la prostituta da strada è nel 99% nullatenente e non vi è
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nulla in suo possesso che sia “fiscalmente aggredibile”. Lo Stato italiano fa il biscazziere con lotterie e gratta e vinci, mantiene il monopolio sui tabacchi, il tutto senza troppi problemi etico-morali. Di fronte alla prostituzione la strada maestra invece non viene seguita. E la strada maestra è ovviamente quella di legalizzare la prostituzione, organizzarla con i relativi controlli sanitari. Si fa in Germania: basta imitare il modello. Ma siamo in Italia e una soluzione del genere farebbe venire il mal di pancia al Vaticano, che ha già i suoi problemi a pagare le tasse sul suo patrimonio immobiliare. All’Italia serve uno “shock libertario”. Dalla regolamentazione della prostituzione avremmo un gettito fiscale enorme, il proibizionismo non funziona e non conviene. Non possiamo aspettare che le mafie continuino a inquinare la nostra economia e a comprare le nostre città con il fiume di denaro che garantiscono loro lo sfruttamento della prostituzione. Questo fenomeno sociale va, a mio avviso legalizzato e regolamentato, serve una legge nazionale che disciplini luoghi e modalità per l’esercizio di quella che, quando è una libera scelta, va considerata una vera e propria professione. Ciò che conta è sostituire l’attuale far west con una regolamentazione precisa. Giorgio Pasetto Presidente Area Liberal
“Torrente Tasso: aiuto!”
Vi invio con la presente copia della lettera inviata da noi residenti a Caprino Veronese, ad enti locali i quali dovrebbero interessarsi per evitare disastri e alluvioni nella nostra zona (Via Pragrande dal numero 11 al numero 23), e nessuno invece se ne occupa. […] Oggi, purtroppo, io e i residenti vicini, siamo in una situazione critica, perché oltre ad una alluvione come lo scorso anno e nel 1992, rischiamo di scomparire perché stanno crollando i muri di sostegno, di fronte alle nostre case, del torrente Tasso. Vi saremmo veramente grati e sarebbe per noi un grande aiuto se poteste pubblicare il testo della lettera da noi trasmessa, che Vi alleghiamo in copia, in quanto i lavori di sistemazione iniziati un mese fa, saranno tra poco sospesi con proseguimento … non si sa! RingraziandoVi anticipatamente di quanto potrete fare per noi, sempre a disposizione per ogni qualsiasi chiarimento, porgiamo i nostri più distinti saluti. Sandrina Tinelli Giovanni Zeni Al Dirigente Sezione Bacino Idrografico Adige/Po Al Sig. Sindaco del Comune di Caprino Veronese Alla Questura di Verona Lungadige Galtarossa, 11 Verona Alla Protezione Civile del Comune di Verona via Sommacampagna, 22/A Verona Alla Protezione Civile e A.I.B. Gruppo Comunale, Sede Legale Piazza Roma, Caprino Veronese
Oggetto: Lavori di sistemazione e rifacimento ponte stradale via San Pancrazio e “Progno” Torrente Tasso via San Pancrazio e Via Pragrande sino al Platano.
Abbiamo appreso da Vs. fonti dirigenziali, che la sopracitata opera, che non rispecchia il progetto originale spiegatoci a suo tempo, consiste oggi nella sua sola ricostruzione del ponte con relativo abbassamento del progno sotto di esso creando così una cascata nel raccordo fra nuovo e vecchio, senza provvedere alla pulitura della parte precedente e tantomeno alla sistemazione della parte ad est dei campi sportivi, dove l’alveo ha un’altezza che è la metà della parte successiva e dove, dopo le precedenti esondazioni e alluvioni del luglio e dell’ottobre 1992 (come da lettere presentate in comune), il guado è stato chiuso con due muri alti poco più di un metro posizionando però alla base del muro stesso un tubo arancione che dovrebbe servire per scaricare nel progno dalla strada l’acqua piovana!? Rimane inoltre da sistemare, tra le tante cose, anche il muro di sassi costruito cent’anni fa o più in via Pragrande, del vecchio fienile con affresco al numero Civico 23, che durante l’alluvione dello scorso novembre, come constatato da Vostri dirigenti, scaricava alla sua base acqua proveniente dal progno stesso avendo trovato, dopo decenni trascorsi, 3 passaggi all’altezza interna nell’alveo di circa 60 cm. Quando l’acqua che correva nello stesso era alta due metri!? Se fosse crollato quel muro, il Pragrande sarebbe oggi un ricordo storico!? Resta sempre inoltre da definire perché nessuno, nei decenni, si sia mai preoccupato di pulire l’alveo dai sassi, piante e spine che vi crescono, e da quanto troppo spesso viene buttato nell’alveo stesso. (Rami di potature, rifiuti). In attesa di una Vostra cortese risposta in merito, soprattutto al capoverso 2, e che qualche “Santo” si degni di venire a vedere e a sistemare il muro, porgiamo distinti saluti. La lettera è firmata dai residenti, e/o proprietari delle case di Via Pragrande da numero 11 al numero 23: Sandrina Tinelli, Giovanni Zeni, M.Stella Giacomazzi, Francesco Ortombina, Stefania Gelmetti, Adriano Perotti, Barbara Comerlati, Massimo Laudari, Luca Franchini, Elisa Balzano, Alessandro Tinelli, Bernardina Cuccu, Perotti Maurizia, Lino Falconi, Laila Backer
FERRARA DI MONTE BALDO
“Grazie al Sindaco e ai cittadini!” Purtroppo dopo 50 anni passati con i miei genitori, poi con il marito, i figli ed i nipoti, abbiamo dovuto lasciare la nostra casetta di Ferrara posta al Dosso di Albarè proprio di fronte al Baldo col quale scambiavamo il “buongiorno” e la “buonanotte”. Il nostro soggiorno, soprattutto nei mesi estivi, non è sempre stato facile né agevole per disagi locali che hanno in certe situazioni messo a dura prova la nostra pazienza, ma abbiamo constatato che un dialogo cordiale, educato, aperto e sincero ottiene risultati positivi o quantomeno rende più chiare le motivazioni di certi ritardi. Dopo queste premesse, permetteteci qualche considerazione personale. Noi per motivi pratici (l’età non fa sconti), lasciamo con dispiacere e nostalgia questo paesino, ma non si cancellerà il ricordo delle persone conosciute, di amicizie
costruite e di tanti avvenimenti belli e tristi che abbiamo condiviso. Avvicinandoci al paese ci avvolge un’atmosfera da favola: sembra di entrare in una nuova realtà o di ammirare una cartolina. Non è necessario dilungarci sulle bellezze naturali e ambientali valorizzate da un incantevole Monte Baldo che ci offre un panorama stupendo. La natura con Ferrara è stata molto generosa. Il Monte Baldo (che come dice il suo nome indica forte, ardito…) trasmette tante sensazioni: invita alla riflessione, fa apprezzare cos’è veramente il “bello”, ci fa ringraziare il Creatore, ci rende più in grado di accettare quello che accade. Sembra quasi che quando un fatto meteorologico ci preoccupa e questa montagna da splendente si oscura e scompare alla vista per pioggia o nebbia, la montagna voglia dirci: “coraggio sono sempre
qui, mi rivedrete presto”. E ancora: l’aria pura, l’acqua particolarmente buona e apprezzata, il buon pane del Sindaco, sono altri, e non gli unici, pregi di Ferrara. Interessanti e piacevoli gli incontri a livello culturale scientifico ricreativo ecc.. più frequenti negli ultimi anni e che hanno favorito lo stare assieme arricchendo le nostre conoscenze. Per questo abbiamo voluto, tramite il Vostro giornale, ringraziare Ferrara e i Ferraresi di tutto. Un grazie particolare al Sindaco Paolo Rossi con l’augurio che possa sempre rendere più bella e serena Ferrara, proficuo il Suo compito e buono il Suo pane. Cordiali saluti, Giliola Castelletti Brunelli Francesco Brunelli
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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
LE VOSTRE LETTERE
COMUNITÀ DEL GARDA
PARIGI
“Perchè la Gelmini?” “Dio tradito” Egregio Direttore, concordo con quanti sostengono che portare alla Presidenza della Comunità del Garda (Comuni in provincia di Brescia, Verona, Trento e Mantova) Maristella Gelmini sia stato un grave errore. Mi chiedo: era proprio necessario scomodare una deputata, ex ministro da Roma per affidarle la nostra Comunità gardesana? Non c'erano altri sindaci candidati che potevano assumersi questa responsabilità? Non è per polemizzare, ma quanto conosce veramente la Gelmini della Comunità del Garda? Non è sufficiente che sia nata in provincia di Brescia per avere i titoli. Posso ricordare che nel suo passato di amministratrice, prima di andare in Parlamento ed ancora prima di essere Assessore al Territorio della Provincia di Brescia e poi Consigliere regionale della Lombardia, aveva assunto la carica di Presidente del Consiglio comunale di Desenzano del Garda fino al 2000, anno in cui risulta sia stata sfiduciata e che le motivazioni riportate furono “per manifesta incapacità ed improduttività politica ed organizzativa”con il seguito di interrogazione parlamentare. Tralascio naturalmente che abbia superato gli esami di Stato per diventare avvocato, scegliendo la Corte d'appello di Reggio Calabria piuttosto che quella di Brescia perchè è noto che al Sud le cose siano più facili. Quindi rimane l'interrogativo. La Comunità del Garda ha avuto bisogno di questo onorevole parlamentare che potrà dedicare al nostro lago solo i momenti liberi dei fine settimana e comunque dopo i gravosi impegni al Parlamento di Roma? Rimane tutta la mia preoccupazione circa la scelta operata. Silvano Piccinato Castelnuovo del Garda
Parigi siamo noi, ogni morto e ferito siamo noi, ogni piazza e periferia devastata siamo noi, sopra e sotto l'inferno siamo noi, di lato e al centro di ogni eventuale paradiso siamo noi. Prepariamoci a un dispendio inusitato di strategie ad alta tensione e retoriche a bassa violenza contrapposta, buonisti e giustizialisti faranno stelle filanti, ci saranno saggi e sapienti che non sono a dirci cosa è accaduto, cosa è meglio fare, cosa accadrà oggi che è già domani. Il sangue della vergogna, come ha detto un mio carissimo amico, si tratta davvero di sangue della vergogna, sangue degli innocenti, sparso all'intorno dalle bugie, delle costruzioni sottobanco, delle menzogne vendute a caro prezzo, sangue che sgorga dagli innocenti trucidati a sangue freddo. In ogni dove a da ogni parte. No, non è guerra, non è conflitto, non è mondialità che s'arrocca alla tutela dei principi universali, è ciò che la fede concima quando diventa politica nella volontà di conquista, è sterco di infamia quando il debole serve a fare grande un Dio che non c'è più, perchè spazzato via dalle vendette, ritorsioni, reazioni, nelle carni smembrate di donne, vecchi e bambini, di giovani improvvisamente annientati da ogni diritto e dovere di una possibile speranza.Parigi siamo noi, forse occorre ritrovare Dignità, consegnare Dignità, fare debita manutenzione alla Dignità di ognuno e di ciascuno, forse è giunto il momento di smetterla con i veti incrociati, con gli interessi di parte, con le parole valigia in cui fare stare dentro tutto e il contrario di tutto, con i voli pindarici delle guerre sante e delle guerre svolte per fare notizia. Forse quel sangue innocente una volta per tutte ha dichiarato guerra vera all'ingiustizia, ingiustizia, ingiustizia. Vincenzo Andraous
VENETO
“Indipendenza e Regione” Fonti di stampa riferiscono che la Giunta Regionale del Veneto avrebbe intenzione di restituire ai cittadini Veneti le somme da questi versate per il referendum sull’indipendenza, previsto dalla legge regionale n. 16/2014 e mai attuato, legge dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale il 29 aprile scorso. La restituzione delle somme ai donatori è in sé cosa giusta ed era stata sostenuta a suo tempo anche da noi e da altri Comitati, sorti o in via di costituzione e che avrebbero dovuto operare allo scopo di affiancare la Regione Veneto nel reperimento dei fondi necessari allo svolgimento di quel referendum. ù La restituzione delle somme era indicata fin d’allora come necessaria, solo nel momento in cui lo scopo referendario fosse stato raggiunto o la consultazione fosse divenuta impossibile. L’auspicio delle associazioni che si richiamano al patrimonio storico-culturale e identitario della Serenissima, di
altre con obiettivi più specificamente politici, di alcuni partiti e liste che hanno vinto le recenti elezioni regionali, di quasi tutti i consiglieri eletti che si riconoscono nella coalizione che regge Palazzo Ferro - Fini e Palazzo Balbi, è quello di una riproposizione, riveduta e corretta di una nuova legge regionale che superi i rilievi della Consulta e convochi i Veneti a referendum sul tema dell’indipendenza, contemporaneamente a quello sull’autonomia. L’indipendenza è, infatti per la maggioranza dei veneti l’unica strada per uscire dai mali, morali e materiali, che affliggono la politica e l’odierna società e dalla grave crisi che attanaglia anche il nostro Veneto. Una prematura restituzione come quella preannunziata, verrebbe interpretata dai veneti come una pratica rinuncia al processo indipendentista, che pensiamo e chiediamo invece sia rilanciato, come già detto, tramite un nuovo strumento legislativo che sarà predisposto nelle
prossime settimane e sottoposto al Consiglio. Sarebbe del tutto controproducente se la maggioranza sedente in Regione disattendesse i desiderata dell’elettorato. Invitiamo pertanto la Giunta Regionale a soprassedere per il momento su questa decisione e a chiedere invece al riguardo un parere preventivo alla competente Commissione Consiliare. I Consiglieri regionali devono avere, infatti, la possibilità di valutare il merito e le motivazioni dell’intervento della Consulta, in vista di un nuovo testo legislativo che sarà loro sottoposto. In tal caso, i soldi offerti dalla generosità dei veneti potrebbero essere utilmente reimpiegati nell’esecuzione di questa nuova legge, avente obiettivi simili a quelli della legge regionale 16/2014. Intanto, sulle tematiche di cui al presente comunicato stampa, una lettera è stata inviata al Presidente Zaia e ai consiglieri della Regione Veneto. Per l’associazione culturale Veneto Nostro – Raixe
Venete , il Presidente Alberto Montagner Per il Comitato Veneto Indipendente, il Presidente Palmarino Zoccatelli
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CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE
La Grande Mela: restyling in vista
Novembre 2015
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LA NOVITÀ. Il progetto per il “nuovo look” è stato presentato lo scorso 27 ottobre
Nuovo look per La Grande Mela di Lugagnano di Sona: è stato presentato lo scorso 27 ottobre il progetto di restyling che rinnoverà il volto del Centro Commerciale, nato l’11 luglio 1996. «Per la città di Verona – ricorda Marco Cingottini, direttore del Centro Commerciale - fu un’in-
novazione commerciale non da poco perché fu il primo centro sorto in provincia con 120 negozi, un ipermercato, 18 attività di ristorazione, un piano ludico comprendente 8 sale cinematografiche e una sala da bowling molto grande. L’opera, ideata e progettata dallo studio di Architettura
Iglis Zorzi, era stata resa possibile grazie all’impegno congiunto dei proprietari e del Consiglio di Amministrazione del centro, supportati dalla società di gestione Cogest Retail e dalla presenza di Lorenzo Rossetto, maggior azionista tra i soci che hanno così contribuito 20 anni fa
alla nascita di questo grande centro commerciale».Alla presentazione del progetto di restyling, nella mattinata del 27 ottobre, sono intervenuti anche il sindaco del Comune di Sona, Gianluigi Mazzi e il presidente Immobiliare Cinquerre S.p.a., Lorenzo Rossetto, oltre al presidente del
Consiglio d’Amministrazione della struttura, David Troiani, e all’architetto Iglis Zorzi, ideatore del progetto di ristrutturazione. «Il paese di Lugagnano e tutta la zona adiacente – ha affermato il sindaco Gianluigi Mazzi - ha acquisito importanza nel settore commerciale portando alla città di Verona e alla sua provincia un cambiamento nel modo di fare shopping. La comodità nell’avere una vasta scelta di negozi dentro lo stesso spazio ha portato il cliente a orientarsi nell’ acquisto ottimizzando anche il tempo che, purtroppo, è sempre meno per tutti». «Il progetto di restyling della GrandeMela, - ha aggiunto David Troiani - è stato voluto per assicurare al complesso un’immagine attuale e all’avanguardia nella scelta dei materiali utilizzati, con lo scopo di offrire ai clienti che lo visiteranno, un luogo di svago accogliente e moderno. I lavori sono partiti nel 2015 e sono stati suddivisi in tre diverse fasi: la tinteggiatura dello stabile, i lavori di car-
penteria e l’applicazione dell’impianto di illuminazione della nuova struttura». «La prima fase – ha precisato infine l’architetto Zorzi - è stata ultimata con la scelta di un colore blu scuro per la parte più bassa della facciata e un blu più chiaro per la superficie più alta al fine di dare uno sfondo più omogeneo a quella che diventerà la nuova struttura; la seconda fase è iniziata da poco e terminerà alla fine di novembre per poi riprendere nei primi mesi del 2016 onde evitare di creare disservizi alla clientela durante le festività natalizie e durante il periodo dei saldi invernali a gennaio». Un lavoro impegnativo a livello progettuale e una grande sfida quella del restyling della GrandeMela, che non vede coinvolta solo la facciata, ma anche il sito web che si proporrà in una versione più accattivante e coinvolgente con una presentazione in più lingue per una clientela sempre più internazionale. Angelica Adami
CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE
«Carni veronesi? Qualità elevata»
Novembre 2015
COLDIRETTI. Il presidente Valente commenta il rapporto diffuso in ottobre dall’Oms
21 7 Fondamentale è capire esattamente di quali tipi di carne e di quali sistemi di lavorazione si sta realmente parlando quando si punta il dito contro la carne. A questo proposito Luigi Bortolazzi, presidente onorario dell’associazione macellai veronesi e macellaio da sessant’anni, precisa che «nella cultura locale, la trasformazione della carne in salumi – precisa Luigi Bortolazzi, - avviene naturalm ente solo con il sale, pepe e aglio, se necessario, senza conservanti di sorta. In questo modo, ogni impasto ha una propria caratteristica che distingue e caratterizza i prodotti e non li omologa». «L’ennesimo falso allarme che non riguarda le nostre produzioni conferma la necessità di accelerare nel percorso dell’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi - conclu de il presidente di Coldiretti Verona - E' questa la vera battaglia che l'Italia deve fare in Europa per garantire la salute dei suoi cittadini e il reddito delle sue
«Le carni “made in Italy” sono più sane, non trattate con ormoni e ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali»: commenta così Claudio Valente, presidente di Coldiretti Verona e allevatore di bovini da carne, il rapporto Oms diffuso lo scorso 26 ottobre. «Le carni del territorio veronese – aggiunge ancora Valente - si distinguono per l’elevata qualità basata sull’utilizzo di cereali
nobili, come granoturco, soia, polpa di barbabietole, fieno, nell’alimentazione degli animali non trattata con ormoni. Nessuno Stato europeo è sottoposto ai controlli a cui siamo sottoposti in Italia con verifiche molto fiscali nel settore veterinario che risponde al Ministero della Sanità con tutte le garanzie del caso. Il rapporto Oms – continua - è stato eseguito su scala globale e non si tiene peraltro conto che gli animali allevati in Italia non sono uguali a
quelli allevati in altri Paesi. Le produzioni veronesi si possono acquistare direttamente dai produttori, in diverse macellerie o in parte della grande distribuzione, ancora troppo poca, del territorio che comprano direttamente dagli allevatori locali». Il consumatore italiano ha trovato un proprio equilibrio nel consumo di carne rossa, imparando a dosare i vari alimenti nella propria alimentazione, con un consumo di 78 chili pro capite
VALPOLICELLA BENACO BANCA - CONFARTIGIANATO Confartigianato Verona e Valpolicella Benaco Banca hanno rinnovato la loro collaborazione per offrire a tutte le micro, piccole e medie imprese artigiane dei territori dell’area BaldoGarda, della zona Ovest della provincia di Verona e della Valpolicella, l’opportunità di intraprendere un percorso informativo e formativo comune, che si colloca all’interno di un progetto mirato al sostegno dell’impresa familiare. L’obiettivo è quello di dare continuità a “Scuola di Imprenditorialità e di Educazione Finanziaria”, avviato nel 2013 grazie alla collaborazione tra il Mandamento Baldo-Garda di Confartigianato Verona e Valpolicella Benaco Banca, realizzando alcuni incontri riservati alle imprese artigiane del territorio. Il percorso di crescita imprenditoriale, prenderà avvio giovedì 26 novembre alle 20.30 nella sala civica della Biblioteca del Comune di Bussolengo, in Piazzale Vittorio Veneto, e proseguirà nel 2016: il 21 gennaio a Costermano e il 25 febbraio a Valgatara. Accesso al credito, reti di imprese, passaggio generazionale nelle imprese familiari, internazionalizzazione, sono alcuni dei temi trattati. «Nel 2013 affrontammo per la prima volta questo percorso – afferma il Vice Presidente di Valpolicella Benaco Banca, Franco Ferrarini –, che venne premiato con una notevole partecipazione, anche se era limitato al terri-
Andrea Bissoli
Franco Ferrarini
torio del Baldo Garda. Quest’anno abbiamo deciso di ampliarlo alla zona di Verona Ovest e alla Valpolicella, e di occuparci soprattutto di Impresa familiare e passaggio generazionale, temi molto sentiti e seguiti dal nostro Istituto. L’intento è quello di fornire agli artigiani nuovi strumenti di crescita e competitività». «Un’iniziativa che rientra nelle opportunità di sviluppo che da sempre la nostra Associazione offre agli artigiani associati – sono le parole di Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona – e che continuiamo a proporre assieme a Valpolicella Benaco Banca, con la quale condividiamo un’attenzione che definirei ‘di vicinanza’, rivolta alle imprese della provincia». «Il primo appuntamento – spiegano insieme i tre Presidenti dei Mandamenti coinvolti, Mirco Campagnari, Riccardo Fracarolli e Simone Tedeschi -, approfondirà due temi di assoluta attualità per i micro e picco-
li imprenditori, ossia la strada migliore per accedere al credito, ordinario e agevolato, e lo strumento delle garanzie prestate dal Confidi degli artigiani. In un’epoca in cui è diventata un’impresa arrivare a risorse economiche per dedicarsi sullo sviluppo, anziché limitarsi a resistere di fronte alla crisi, sapere come muoversi nell’ambito dell’accesso al credito è fondamentale. Invitiamo tutti i colleghi artigiani dei nostri territori a non mancare a questa importante opportunità di conoscere degli ingranaggi che potrebbero iniziare a girare anche dalla parte delle piccole imprese, aiutandole nel loro lavoro». La partecipazione all’evento è gratuita, ma viene richiesta una preadesione, compilando il modulo presente sul sito www.confartigianato.verona.it. Segreteria organizzativa: Paolo Ragno, Ufficio Categorie e Territorio di Confartigianato Verona, tel. 045 9211524, paolo.ragno@artigianiupa.vr.it
all’anno. «La carne ha un ruolo importante ma come per tutto non se ne deve abusare – afferma ancora Valente -. Lo studio dell’Oms sul consumo della carne rossa sta creando una campagna allarmistica immotivata per quanto riguarda il nostro Paese, che ha appunto una dieta fondata su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi; è il segreto alla base dei primati di longevità degli italiani, con 84,6 anni per le donne e i 79,8 anni per gli uomini».
imprese». Il falso allarme mette a rischio un settore chiave per l’economia della regione Veneto e della provincia veronese. L’allevamento di bovini da carne in Italia conta 5,7 milioni di capi e occupa 180mila posti di lavoro. Le impres e zootecniche si concentrato nella Pianura Padana tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. La regione Veneto rappresenta il 40% della produzione italiana, con oltre 6 mila stalle localizzate nelle province di Vicenza (1.604) Verona (1433) Treviso (1364) e Padova (1250).
CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
Ospedali scaligeri tra tagli e novità
SANITÀ. A “tu per tu” con l’Assessore Luca Coletto che risponde a due lettere inviate alla redazione
Dopo le numerose lettere arrivate alla redazione de L’Altro Giornale riguardo alla situazione della sanità veronese e, in particolar modo, a due missive siglate da Adriana Meneghini relativamente alle preoccupazioni sul futuro dell’Ospedale Orlandi di Bussolengo, e da Gianni Pozzani in merito alle recenti polemiche insorte riguardo i ticket applicati in Pronto Soccorso, abbiamo avuto la possibilità di incontrare personalmente l’Assessore Regionale alla Sanità, Luca Coletto, e rivolgere direttamente a lui alcuni quesiti. Come è attualmente organizzata la rete ospedaliera veronese e in particolar modo come verrà strutturata l’ULSS 22? «E’stata fatta la pianificazione nel 2012 con il piano sociosanitario, da lì abbiamo approvato le schede ospedaliere le quali sostanzialmente sono il vestito della rete ospedaliera del Veneto. Abbiamo inteso gerarchizzare gli ospedali in Hub e Spoke: l'ospedale Hub è quello del capoluogo, nella fattispecie Verona con l’Ospedale di Borgo Trento, dove ci sono le superspecialità che devono essere “bacinizzate”, in quanto la neurochirurgia non può avere un bacino di abitanti
Luca Coletto
pieno titolo, in considerazione del fatto che li paghiamo con i soldi dei contribuenti Veneti, “lavorano”per i Veneti e non “lavorano” per sé stessi. Anche gli ospedali Spoke – quelli di provincia - sono “bacinizzati”, dovrebbero avere circa 150.000 abitanti procapite da gestire, quindi considerando che sull'ULSS 22 abbiamo circa 400.000 abitanti, ci sarebbero stati tre ospedali tant’è vero che Villafranca e Bussolengo sono un polo unico su “due gambe”: Villafranca diventerà un polo chirurgico e Bussolengo diventerà un polo medico assistenziale con un Pronto Soccorso per entrambi. L’Orlandi non
questo? «Perchè oltre alla bacinizzazione degli ospedali c'è anche la questione della distanza fra questi: 10-15 chilometri soprattutto nel Nord-Est è una distanza troppo piccola per la presenza di due complessi ospedalieri, anche in funzione dei continui tagli che arrivano da Roma. Dal 2012 ad oggi ci hanno tagliato 7 miliardi a livello nazionale e, proprio per questo motivo, è diventato sempre più difficile sostenere una sanità come la nostra, su base universalistica che eroga correttamente i livelli essenziali di assistenza e che ci dà la possibilità di essere regione benchmark.
Polo Confortini Borgo Trento
di sole 200.000 persone, ma deve averne almeno un milione, diversamente non è utile a nessuno. Il neurochirurgo dovrebbe avere un certo numero di interventi all'anno, dunque un bacino grande con un ambito territoriale piuttosto cospicuo. Per quanto riguarda l'ULSS 22 - dove c'è la presenza piuttosto importante dei privati, privati accreditati, come l'Ospedale Sacro Cuore di Negrar e Peschiera, che sono anche classificati e quindi equiparati al pubblico rientrando pienamente nella programmazione regionale, con ambiti operativi assolutamente definiti dalla Regione quindi in programmazione a
è destinato a chiudere, anzi abbiamo in progetto ben definito, per dargli futuro sicuro. Detto questo è altrettanto vero che la Conferenza dei Sindaci ha approvato un documento che definisce la strada, secondo me assolutamente corretta, che è quella del polo assistenziale per Bussolengo, dove ci sarà il Pronto Soccorso nel quale saranno presenti le specialità di base per sostenere il primo intervento e ci sarà la lungodegenza con la riabilitazione, quindi una specialità definita che permetterà all'Ospedale di andare avanti e di rendere un servizio utile al territorio». Perchè è stato fatto tutto
Questo non lo diciamo noi, ma lo dice il Ministero dell'Economia, della Finanza ed il Ministero della Sanità, sono i dati che arrivano da Roma e puntualmente verificati. Allora se è vero che noi siamo riusciti a mantenere la sanità senza mettere le mani in tasca ai cittadini, cioè senza imporre l'addizionale IRPEF, significa che questa virtuosità è dovuta al fatto di una gestione corretta, con una sostenibilità su base universalistica perchè noi spesso ci arrabbiamo per i ticket, ma non pensiamo a quando ci sono interventi seri, come per esempio un trapianto d'organo sia esso di fegato o di cuore che costano dai
150 ai 500 mila euro e il paziente non paga nulla per sostenere lo stesso. Diversamente dalla situazione americana dove se non hai la carta di credito piuttosto importante o un'assicurazione privata non viene fatto nulla di quello che ho spiegato sopra. Questa è l'importanza di un servizio sanitario come il nostro. Avrà, poi, mille difetti ma, alla realtà dei fatti, a livello europeo, pur essendo su base universalistica è quello che costa meno. E’altrettanto vero che a livello mondiale è il terzo miglior sistema sanitario anche se l'OMS definisce la deadline del 6.5 il rapporto fra PIL e costo del servizio sanitario al 6.5%, sotto al quale c'è il rischio che le persone non si curino più, anzi diminuisce decisamente l'aspettativa di vita, noi siamo al 6.6 ed abbiamo un sistema sanitario che costa tanto quanto quello della Grecia. Noi ci arrabbiamo per tante altre cose che forse sono sicuramente importanti, ma ci stiamo lasciando sfuggire o ci stanno sfilando da sotto i piedi la questione sociosanitaria che è una questione di civiltà e di etica per un paese evoluto quale è l'Italia. Questo i lettori e tutti i cittadini dovrebbero saperlo». Quali sono invece i programmi futuri per la sanità veronese? «Io credo che Verona abbia un vantaggio importante rispetto ad altre Aziende Ospedaliere: abbiamo il polo Confortini e sta crescendo il polo della Donna e del Bambino senza dimenticare che è in piena ristrutturazione e ampliamento il policlinico di Borgo Roma. Quindi queste nuove strutture anti-sismiche, che rispondono ai più moderni criteri sanitari ci sono e stanno crescendo. Il Policlinico ha una lente didattica e qui rimarranno delle chirurgie tipo quella del pancreas o quella maxillofacciale, che rappresentano delle eccellenze. Avremo, poi, delle lungodegenze e riabilitazioni, perchè Verona ne ha bisogno. Il polo chirurgico lo abbiamo ed è il più grande d'Europa, con 36 sale operatorie che andranno implementate per farle funzionare al più presto. Il polo della Donna e del Bambino nel giro di due anni sarà completato, questa è stata un'operazione lungimirante e darà sicuramente dei risultati positivi». I mezzi di informazione hanno annunciato che ci sarà un incremento dei fondi per la salute, è vero? «La questione è molto semplice: ci raccontano che c'è stato un incremento del
21 8 IL PERCHÈ DEI TICKET
«Ci saranno dei tagli e questo determinerà una
revisione di quelle che sono le programmazio-
ni: noi siamo stati i primi a livello nazionale a
firmare un accordo con i medici di medicina
generale per le medicine di gruppo integrate
che hanno dei costi che valgono come startup 25 milioni di euro all'anno per 4 anni, che non
sono soldi che vanno ai medici di medicina
generale, ma alle strutture per assumere il personale amministrativo e infermieristico – affer-
ma Luca Coletto -. Il presidente Zaia e il sottoscritto abbiamo dato la parola e la manterre-
mo, anche se
diventerà sempre più difficile
perché nelle nostre schede non ci sono solo
quelle ospedaliere, ma anche quelle territoriali dove la medicina territoriale faceva da filtro
verso l'ospedale e quindi si assumevano i codi-
ci bianchi, invece di intasare il Pronto Soccor-
so. Questo, inevitabilmente, si traduce in ticket
da pagare, ticket che sono tasse, sottolineo
tasse, imposte dal Governo centrale e nate nel
2007 con l'allora ministro Turco che ha imposto proprio i ticket per il Pronto Soccorso, oltre ai
ticket di 10 euro sulle ricette rosse per le visite
specialistiche. Noi come giunta Zaia facemmo
ricorso alla corte costituzionale contro questo
ticket o tassa che dir si voglia, ma inevitabil-
mente perdemmo. Perchè? Perchè la possibilità
di imporre tasse è solo ed esclusivamente del
governo centrale. Quindi i cittadini che vanno
al Pronto Soccorso in Veneto e che pagano il
ticket, non se la devono prendere con Zaia o
con la Regione Veneto, ma se la devono pren-
dere solo ed esclusivamente con chi le pensò». fondo sanitario di un miliardo e tre, ma dobbiamo considerare quelle che sono le detrazioni che vengono fatte o le erogazioni in più rispetto all'anno scorso che ti chiede il servizio sanitario: chiedono 800 milioni di nuovi livelli essenziali di assistenza, 300 milioni per il nuovo piano vaccini, 350 milioni per la riparametrazione di quelli che sono i contratti dei dipendenti pubblici, 500 milioni per i nuovi farmaci tipo per epatite C e per i farmaci innovativi quindi più 1 miliardo e 300 milioni sul fondo meno 2,5 miliardi per quan-
to riguarda le nuove prestazioni che ti obbligano ad erogare senza la relativa copertura finanziaria da parte dello stato: il risultato finale è – (meno) 1 miliardo e mezzo. Questi sono carichi finanziari che vengono messi sulle spalle delle Regioni: per i cittadini noi li dobbiamo erogare e sicuramente lo faremo, ma è altrettanto vero che questa è una manovra, peraltro anche piuttosto mal celata, di voler sotterrare le Regioni e farle andare tutte in un piano di rientro». Angelica Adami
I r g m u c c d s c v
G A t t s è l Z t s s
Ospedale Orlandi
c G F s p c c v p s o n
In 800 contro la Discarica CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
21 9
La carica degli 800 contro la discarica di Cà Filissine. E’ accaduto sabato 14 novembre a Pescantina, dove il Movimento Ambiente e Vita e il Comitato Discarica hanno indetto la “Marcia per la salute”. La manifestazione ha contribuito ad arricchire la raccolta firme per un referendum popolare che possa fermare il nuovo progetto di bonifica della discarica approvato qualche settimana fa dall’amministrazione comunale: sabato 14 novembre le firme raccolte sono arrivate a 4mila. 800 persone, tra cui molte famiglie, sono partite da Balconi e sono arrivate fino al municipio di Pescantina, dove i manifestanti hanno chiesto ai politici di uscire all'urlo di "Fuori! Fuori"…ma i politici da parte loro non hanno risposto all’appello.
Valeria commuove la Polizia PESCHIERA / L’INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ
Il dramma di Valeria Favorito, il suo trapianto, la sua guarigione dalla leucemia melodie acuta, la storia di una ragazza che dal 1999 combatte con la malattia e con la necessità di avere delle trasfusioni di sangue, sono stati il filo conduttore che ha interessato i 63 allievi della Scuola di Polizia di Stato di Peschiera del Garda. A promuovere l'iniziativa, tesa a promuovere la volontarietà della donazione del sangue e del midollo osseo è stato il presidente dell'Avis arilicense Fiorenzo Zambelli. In una sala gremita di allievi agenti, alla presenza del coordinatore della sezione Avis della Polizia di Stato Antonio Speciale e del comandante della Scuola Giampaolo Trevisi, Valeria Favorito ha raccontato la sua storia. Dapprima con la presentazione di un filmato che ha commosso tutti, successivamente con un intervento a braccio che ha strappato un lunghissimo applauso da parte di tutti. Molti gli occhi lucidi, sia fra i giovani poliziotti che fra gli
addetti ai lavori. «Senza il sangue non si possono effettuare i trapianti d'organo - ha esordito Fiorenzo Zambelli - ed oggi più che mai siamo in carenza di sangue sia nella nostra regione che in quelle limitrofe. Una carenza solitamente acuta nei mesi estivi - ha proseguito Zambelli che spesso limita ogni operazione chirurgica, che mette in crisi gli staff operatori, che talvolta porta al decesso l'ammalato di trasfusioni e di trapianto». «Hai vinto tu mi ha detto il mio medico curante Luca Ballarini - ha sottolineato Valeria Favorito - ma io ho vinto solo perché c'è stato un donatore di midollo osseo compatibile, ovvero uno su centomila che ha reso possibile il trapianto. E questo uno è stato Fabrizio Frizzi. Uomo di spettacolo ma con una generosità insuperabile». «E' proprio la testimonianza diretta che porta al convincimento di farsi donatori ha sottolineato il comandante Giampaolo Trevisi - e questi ragazzi l'hanno
immediatamente colto. Fra poco saranno "tipizzati" con l'ausilio della Dottoressa Martinelli del Centro Trasfusionale di Bussolengo e poi potranno donare. Spero davvero siano in molti a compiere questo gesto meraviglioso di gratuità e di vita». Frattanto l'Avis guidata da Zambelli sta preparando un convegno che si svolgerà a breve proprio nell'aula magna della Scuola di Polizia sul tema della donazione delle cellule staminali con relatori di grande spessore: Matteo Martini, Silvia Barbaro, Andrea Sbarbati e Massimo Oliva. Una nuova iniziativa dei donatori di sangue si sta concretizzando in collaborazione con l'amministrazione comunale: la donazione di un defibrillatore cardiaco alla scuola media di Peschiera del Garda. Un contributo in denaro per questo nuovo acquisto è previsto anche dalle donazioni dei singoli allievi della Scuola di Polizia. Sergio Bazerla
NATALE. Le Pro Loco Baldo Garda a cena insieme
Tradizione vuole che le Pro Loco aderenti al Consorzio Baldo Garda si riuniscano in prossimità del Natale a rotazione in un ristorante dei propri paesi. Quest’anno è di turno Cavaion, con la cena fissata per martedì 1 dicembre presso l’Hotel-Ristorante Romantic. E’ solitamente una cena molto partecipata per senso di appartenenza associativa da tutte le 11 Pro Loco del territorio gardesano-baldense che hanno sede nei Comuni di Brenzone, Caprino, Cavaion, Custoza/Sommacampagna, Ferrara M/B, Garda, Pastrengo, Rivoli, Sona, Torri D/G, Valeggio. Vi aderiscono in primis i consiglieri Pro Loco delegati nel direttivo del Consorzio ed è comunque un momento conviviale aperto anche a familiari, amici e simpatizzanti. “Da qualche anno, la cena è anche occasione di “gazega” per quei volontari Pro Loco che hanno collaborato al nostro gazebo promozionale del Consorzio sul Monte in occasione della recente Fiera di Cavalcaselle”, -precisa Albino Monauni Presidente del Consorzio Baldo Garda delle Pro Loco. “A coreografia della cena faremo scorrere a video su schermo a parete le immagini dei momenti più significativi dei nostri eventi consortili: dalla nostra partecipazione alla Fiera di Cavalcaselle, al concorso del “Risotto d’oro” di Isola della Scala, dove ha vinto per la giuria popolare proprio la Pro Loco di Cavaion con le due giovani cuoche Debora e Cinzia, e a conclusione della stessa serata di gala la Pro Loco Pastrengo ha offerto i dolci tipici del nostro territorio (el fogassin e i frollini alla zucca). Bruna De Agostini
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE di Valeggio
Sollievo Alzheimer “riapre” i battenti IL PROGETTO. Il servizio è cominciato il 28 ottobre e terminerà nel giugno del 2016
Riparte “Sollievo Alzheimer”, il progetto rivolto alle persone affette dal morbo di Alzheimer e da demenza di grado lieve-medio e ai loro familiari, che nasce per iniziativa dell'Ulss 22 e dei Comuni di Valeggio sul Mincio, Villafranca, Bussolengo e Negrar. “Sollievo Alzheimer” è coordinato dalla dottoressa Ebba Buffone, responsabile dell'unità di Neurologia dell'ospedale di Bussolengo e dalla psicologa Giulia Sandri. Al loro fianco ci saranno Gianni Lonardi del Servizio Sociale di Base Ulss 22, Alessia Barillà, assistente sociale del Comune di Valeggio sul Mincio, l'educatrice Silvia Magalini, Rosangela Canesso, presidente dell'Opera Assistenziale Stefano Toffoli Onlus, e Anna Mulè, sempre della Toffoli. “Sollievo Alzheimer” è iniziato il 28 ottobre 2015 e si concluderà a giugno 2016.Il progetto prevede due modalità: uno
spazio sarà dedicato ai familiari dei malati, al fine di acquisire le strategie per fronteggiare le problematiche legate alla malattia e fornire sostegno psicologico nelle fatiche dell’assistenza (due venerdì al mese dalle ore 14.30 alle ore 17.30); un altro sarà invece dedicato al malato, che verrà stimolato e sollecitato da un operatore per ridurre la perdita di capacità cognitive (ogni mercoledì e venerdì dalle ore 14:30 alle ore 17:30). Tutti gli incontri si svolgeranno presso il Centro Famiglia & Giovani di Valeggio sul Mincio. Per informazioni è possibile contattare i Servizi Sociali (tel. 045.6339838 - lessia.barill a@comune.valeggiosulmincio.vr.it) o il Servizio Anziani (tel. 045.6339816 servizio.anziani@comune.vale ggiosulmincio.vr.it). «Le problematiche legate all'invecchiamento – sostiene Marco Dal Forno, assessore alle politiche sociali - sono
al centro delle attenzioni dei servizi sociali. Attenzioni che si traducono in proposte per prevenire e mantenere giovani (Valeggio Cammina, Corsi di acquaticità,
Cure termali, Caffè tematici di informazione) e per cercare di lenire o sostenere in situazioni di difficoltà (Progetto Sollievo Alzheimer)». Riccardo Reggiani
FIORI, SAPORI E PROFUMI D’AUTUNNO / NUMEROSI ESPOSITORI
Grande successo sabato 17 e domenica 18 ottobre per la seconda edizione di “Fiori, Sapori e Profumi d’Autunno” nel centro storico di Valeggio sul Mincio. La manifestazione, organizzata da Federfiori Confcommercio, Comune di Valeggio e Pro Loco, in collaborazione con Parco Giardino Sigurtà, Gardaland e Cassa Padana, ha ospitato numerosi espositori provenienti da tutto il territorio. Oltre alla mostra mercato erano presenti molti stand enogastronomici che hanno proposto piatti unici con i sapori autunnali. Spettacoli di musica live, magia, balli folkloristici country e animazione per i più piccoli hanno completato la manifestazione, fortemente voluta da Patrizia Di Braida, presidente regionale Federfiori e consigliere di maggioranza con delega alle manifestazioni del comune di Valeggio, in collaborazione con Marco Miglioranzo e Luca Campostrini che hanno abbellito il centro storico con scenografie floreali e zucche colorate. Nella giornata di domenica ha trionfato la conferenza “Profumi d'autore” che ha avuto come ospite il grande maestro profumiere Dante Ferro che ha raccontato la storia dei profumi dalle origini ai nostri giorni. «Un ringraziamento speciale – afferma Patrizia Di Braida – va a tutti gli espositori che hanno allestito bellissime bancarelle capaci di rendere il centro storico una vetrina all'aperto. Ringrazio inoltre l'assessore di Valeggio Anna Paola Antonini per la proficua collaborazione e il sindaco Angelo Tosoni per l'opportunità che ci hanno concesso l’opportunità di organizzare l’evento».
CIMITERO / LAVORI DI RISANAMENTO
Di recente, sono stati terminati i lavori di risanamento del cimitero di Valeggio sul Mincio, grazie all’opera realizzata dalla Cooperativa Spazio 11 dietro
incarico dell’Assessorato ai Servizi e Manutenzioni. Un intervento ormai obbligato, secondo l’Assessore Leonardo Oliosi, che ha stabilito il ripristino com-
pleto di tutte le cellette dell’ala nord del cimitero, da anni in una situazione di
abbandono dovuta all’usura del tempo; le cellette, che erano in parte aperte,
sono state inoltre fornite di nuove targhe di riconoscimento. Alcune urne si trovavano esposte alla vista dei visitatori: per evitare questa situazione, senz’al-
tro poco gradevole, i locali sono stati sistemati in tal senso, nonché ripuliti e
ridipinti. «Era necessario ridare dignità ai defunti e ai loro cari in visita -
dichiara Oliosi -. Molti anni sono passati dall'ultima sistemazione. Questa rap-
presenta l'inizio di una serie di interventi che gradualmente verranno eseguiti nei confronti del cimitero del capoluogo e delle frazioni».
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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE di Castelnuovo
Politiche familiari
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Il comune di Castelnuovo del Garda è stato protagonista, nelle scorse settimane, del primo seminario on line “Verso il monitoraggio delle politiche familiari - Conoscere e valutare: un bene comune per il sistema integrato di politiche e servizi per la famiglia”, promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia in collaborazione con Formez PA. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto FamilyLab, cooperare per un welfare sostenibile e abilitante, nato con l’intento di diffondere il patrimonio di esperienze e soluzioni che gli amministratori, a livello locale e nazionale, hanno adottato negli ultimi anni per l’attuazione di nuovi modelli Maurizio Bernardi di welfare familiare. Maurizio Bernardi, ex sindaco di Castelnuovo del Garda ed ora delegato a vari progetti innovativi, come il Fattore Famiglia per la sperimentazione di un Isee più equo, è intervenuto del corso del webinar “Perché investire nel monitoraggio?” sul tema del controllo costante come funzione indispensabile a garantire la qualità delle politiche e dei servizi per la famiglia. Il seminario ha visto l’intervento di un esperto seguito da due testimonianze di realtà che hanno saputo tradurre in pratica questo modello teorico.
Lavori utili IL PROGETTO
SEMINARIO ON LINE
Prosegue “Aiutiamoci per il lavoro”, il progetto sperimentale avviato dal Comune di Castelnuovo del Garda per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità a favore di disoccupati residenti privi di ammortizzatori sociali. Sono tre le persone che nei prossimi mesi saranno impegnate nello svolgimento di lavori utili alla comunità in collaborazione con una Antonello Baldi cooperativa sociale, in particolare nella manutenzione dei parchi gioco e in attività di pulizie. Spiega l’assessore alle Politiche del lavoro, Antonello Baldi: «Il nostro obiettivo è quello di superare le modalità di tipo assistenziale proponendo una forma di valorizzazione sociale della persona senza lavoro in un sistema di welfare capace di rigenerare le proprie risorse, non solo e soltanto economiche ma anche e soprattutto umane».
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO. Al via la sostituzione dei serramenti
Sono iniziati i lavori per la sostituzione
completa dei serramenti della scuola secondaria di primo grado di Castelnuovo
del Garda.
Il costo complessivo della riqualificazione
è di 415.800 euro, con un contributo della Regione Veneto di 200mila euro.
Come spiega l’assessore alle Opere pub-
bliche Massimo Loda, «l’intervento consente da un lato l’adeguamento dell’edifi-
cio sul piano della sicurezza e dall’altro
porta ad una migliore efficienza termica dell’edificio».
I lavori verranno completati per la fine dell’anno.
STORIA / APPUNTAMENTO CON “I MAESTRI”
Appuntamento venerdì 4 dicembre, alle 20.45, a Castelnuovo del Garda con “I Maestri”, serata dedicata alle figure importanti nella formazione di intere generazioni di castelnovesi, con testimonianza del maestro Bruno Girelli. L’incontro si svolgerà nella sala civica XI Aprile 1848 e sarà accompagnato da una mostra di foto storiche a cura di Bruna Impiumi.
CAVALCASELLE / L’ARTIGIANO DEL GUSTO
L'Artigiano del Gusto di Cavalcaselle nasce a set-
tembre del 2014 da un' idea di Matteo Porru, non
solo titolare ma anche produttore di prelibatezze sia dolci che salate. Il signor Matteo si rifornisce
solo da produttori locali e tutti gli ingredienti sono
di altissima qualità. Tutte le brioches che sforna sono cotte senza l'utilizzo di uova; su prenotazione produce dolci e salati per intolleranti ometten-
do nell' impasto il lattosio e le uova stesse. Oltre
ai classici dolci, si diletta a preparare biscotteria
secca e sempre su ordinazione, per qualche ricor-
renza, torte di compleanno per grandi e piccini.
Come dolci lievitati ricordiamo le sue specialità: veneziane, torta delle rose, panettoni e il famoso “nadalin”,dolce tipico della terra veronese che da quest'
anno il signor Porru sfornerà per i suoi clienti. Pane classico, ai cereali, al farro, alle segale, ai semi di chia, integrale, al carbone vegetale, la pizza al taglio clas-
sica, i rustici, lo strudel e i muffin salati sono tutte le specialità che si possono tro-
vare nel suo negozio a Cavalcaselle. E’ inoltre in produzione il “panettone vegano” senza derivati del burro né uova.
L'ARTIGIANO DEL GUSTO SI TROVA IN VIA MANTOVANA, 58/C, CASTELNUOVO DEL GARDA, VERONA.
Per ulteriori informazioni: lartigianodelgusto@gmail.com
pubbliredazionale
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE Peschiera
La Scuola di Polizia accoglie don Ciotti
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LA VISITA. Il fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera ha ricordato gli agenti caduti
Servizi la di Scuola di PoliIl 26 ottobre Katia Ferraro zia di Peschiera ha accolto un ospite speciale: don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele per l’aiuto alle vittime di tutte le forme di dipendenza, e dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie. Una giornata scelta dal direttore della scuola Gianpaolo Trevisi anche per ricordare i caduti della Polizia di Stato. «La legalità è sulla bocca di tutti, ma è diventata malleabile: si rispettano le regole solo se si giudica conveniente farlo»: questo uno dei messaggi più forti che don Ciotti ha voluto lasciare ai 220 ragazzi e ragazze della Scuola di polizia di Peschiera (159 del vecchio corso, terminato in questi giorni, e 61 del nuovo iniziato da qualche settimana). Gli anni passati ad aiutare gli ultimi e i dimenticati dalla società, la lotta senza timore contro la mafia non hanno scalfito la sua voglia di continuare a
testimoniare, a promuovere uguaglianza, legalità, giustizia, dignità umana e responsabilità: parole cariche di significato e descritte con esempi concreti, ripetendo più volte i concetti ritenuti importanti. Appena arrivato, don Ciotti si è fermato all’ingresso della scuola davanti alla teca che contiene la «Quarto Savona Quindici», la prima delle tre Fiat Croma che scortavano il giudice Giovanni Falcone il giorno della strage di Capaci e
sulla quale trovarono la morte il caposcorta Antonio Montinaro e gli agenti Vito Schifani e Rocco Dicillo (in quella che seguiva morirono invece Falcone e la moglie FrancescaMorvillo). Poi ha presieduto la messa in onore di tutti poliziotti caduti in servizio e delle loro famiglie, rappresentate da Maria Teresa Turazza, madre di Massimiliano e Davide Turazza. Alla fine la testimonianza in aula magna, raccontando l’origine della sua
missione, nata quando aveva 17 anni dall’incontro con un senzatetto conosciuto perché viveva su una panchina a cui passava davanti andando a scuola. Fu lui a raccontargli che c’erano dei ragazzi che si infilavano nel bar di fronte alla ricerca dello «sballo», mix di farmaci e alcool prima che la droga diventasse alla portata di tutti. A Torino nacque così il Gruppo Abele, «il primo centro contro le droghe in Italia» e che poi si è aperto a tutte le forme di dipendenza, ha raccontato don Ciotti. Infine conclude auspicando che tutti possano «osare di più, avere più coraggio e non essere cittadini a intermittenza». «Vi auguro di vivere con profondità questo servizio meraviglioso – noi continueremo a lottare perché chi di dovere non mortifichi i vostri percorsi riducendo le spese per la sicurezza, ma investa di più per il bene di tutti».
PRIMA GUERRA MONDIALE / 98° ANNIVERSARIO Domenica 8 novembre la Società sala storica e l’amministrazione comunale di Peschiera hanno commemorato il 98° anniversario del convegno interalleato ospitato l’8 novembre del 1917 in una sala del Palazzo del Comando (oggi Palazzina storica) che venne in seguito chiamata «sala storica». Una data decisiva nell’ambito degli avvenimenti della Prima guerra mondiale: duran-
te il convegno, a cui parteciparono il re Vittorio Emanuele III e i rappresentanti politici e militari di Francia e Gran Bretagna, si decise la resistenza sul Piave all’indomani della sconfitta di Caporetto, scelta che portò a distanza di un anno alla vittoria della guerra. L’evento è stato ricordato con la presenza di autorità civili e militari e con la conferenza tenuta dallo storico e giornalista Francesco Perfetti,
che si è soffermato sulla figura del re d’Italia, soldato tra i soldati che seppe convincere gli alleati dell’efficacia della sua strategia. «Per l’Italia la Grande Guerra, anche al netto delle perdite, ha significato il completamento del processo risorgimentale», ha spiegato Perfetti. L’anniversario è stato però segnato da una grande perdita: il giorno prima è mancato il professor Giorgio Residori,
ANDIAMO IN PISTA!
Una pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto: questo è il progetto di Mattia Morati per Peschiera del Garda. L’idea è nata a Bardolino 10 anni fa con la realizzazione di uno spazio completamente coperto da una coltre di ghiaccio per dare l’opportunità a grandi e piccini di dilettarsi in “salti e piroette” durante il periodo natalizio. Un'iniziativa, questa, concretizzatasi grazie all'apporto di alcuni collaboratori, che ha riscosso un successo straordinario tra gli abitanti del Benaco e non solo...Così, in occasione delle festività natalizie 2015, per più di un mese nella piazza principale davanti al Municipio di Peschiera tanti pattinatori potranno scendere in pista. La forte determinazione e la grande caparbietà di Mattia, giocatore e allenatore di basket, con il supporto di numerosi amici e dei due fratelli - senza dimenticare l’aiuto di alcuni commercianti e il Comune stesso che hanno voluto credere al progetto per valorizzare ulteriormente Peschiera - hanno fatto sì che un’idea si sia trasformata in realtà. La pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto verrà realizzata con l’aiuto di numerosi sponsor, in collaborazione con Adriano Roselli, presidente dell'Arilica, con il quale Mattia ha militato per 5 stagioni agonistiche. "La pista di pattinaggio - afferma Mattia - sarà aperta dal 4 dicembre al 10 gennaio con orario pomeridiano infrasettimanale. Orario continuato invece il sabato e la domenica e dal 23 dicembre al 6 gennaio. Parte del ricavato di questo "mese sul ghiaccio" - conclude - sarà devoluto a sostegno dei progetti solidaristici portati avanti da una ragazza che in terra africana ha saputo dar vita ad una scuola". Per maggiori informazioni: mattiamorati@hotmail.it
secondo presidente della Società sala storica nonché ex sindaco di Peschiera negli anni Ottanta. L’ingegnere-professore aveva 81 anni ed era ammalato da tempo. Durante gli anni della sua presidenza (1976 2007) aveva dedicato passione ed energie per commemorare il convegno. Chi lo conosceva lo ricorda come un uomo che si è sempre speso per vivere in coerenza con i propri princìpi, tra cui c’era il rispetto per l’ambiente. «È stato professore all’istituto tecnico Ferraris di Verona e ogni giorno vi si recava in bicicletta», ricorda Lucia Tomelleri Baldi, attuale presidente della Società sala storica, associazione che oltre a tenere viva la memoria del convegno gestisce il museo della Grande Guerra». Ex ufficiale degli Alpini e diacono, per anni ha coadiuvato i sacerdoti nelle celebrazioni nella chiesa di San Benedetto. «È singolare che sia mancato in concomitanza di questa ricorrenza – ha notato la prima cittadina Orietta Gaiulli, ricordando che a Residori si devono anche gli sforzi per far rinascere la banda musicale del paese, ricostituita nel 1981 dopo decenni di silenzio.
Peschiera
GRANDE GUERRA / LA MOSTRA
È aperta nei fine settimana fino al 6 dicembre la mostra «15 - 18: e in guerra tutti i baci furono vietati», allestita al secondo piano della Palazzina storica (Parco Catullo) e organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Peschiera in collaborazione con MV Eventi, partner già scelto quest’estate per la mostra dedicata ad Andy Wharol e alla Pop Art. Un’esposizione concepita per affrontare il tema del ricordo della Grande Guerra con una chiave di lettura insolita: non cimeli o reperti provenienti dal passato, ma forme d’arte nate dalle testimonianze del passato e ideate da dodici giovani artisti italiani (Fabio Panichi, Sergio Padovani, Marine Nouvel, Silvia Giordani, Enrico Ferrarini, Giacomo Modolo, Jacopo Pagin, Fatima Messana, Massimo Chiarello, Lorenzo Manenti, Beatrice Sheridan e Alessandro Calabrese) partecipanti alla Biennale di Venezia, a cui è stata chiesta una riflessione personale sulla guerra. «Ho voluto fossero i giovani – sottolinea l’assessore alla Cultura Elisa Ciminelli – gli autori e i primi destinatari di un messaggio che non deve mai essere dimenticato, di un passato che fa parte della nostra memoria collettiva e di una sofferenza totalizzante che desidero commemorare nella storica location dove si è tenuta la proclamazione della resistenza sul fiume Piave ad opera di Vittorio Emanuele III». L’esposizione è concepita per far sentire protagonista il visitatore, guidato nell’esposizione attraverso un tunnel buio e suoni assordanti – urla, bombardamenti, scoppi – che lo portano a sentirsi in guerra. Pittura, fotografia, installazioni, rielaborazioni digitali e video art: linguaggi moderni per comunicare al visitatore del ventunesimo secolo cosa fu la guerra, e in particolare quella guerra «di logoramento». L’esposizione, ad ingresso gratuito, è aperta il venerdì dalle 15.30 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
AT T I V I TA’ E C C E L L E N T I P E S C H I E R A
OTTICA CLOU IL PROFESSIONIOSTA DELLA VISTA
QUIKSILVER STORE IL NEGOZIO DELLA VISTA
OTTICA CLOU nasce a Peschiera del Garda 30 anni fa, nel pieno centro storico della cittadina. Assortimento selezionato in base ai più innovativi requisiti di qualità e nel rispetto della ricerca scientifica più avanzata. OTTICA CLOU infatti, valorizza in ogni modo il cliente non solo attraverso l’offerta delle migliori marche di occhiali, ma soprattutto attenta alla qualità delle lenti certificate e sempre all'avanguardia. Grandi attenzioni che l’ hanno resa un punto di riferimento nel proprio settore. Si eseguono analisi visive complete per occhiali e lenti a contatto comprese quelle per ortocheratologia. Lenti assolutamente terapeutiche che, usate esclusivamente di notte, consentono di vedere ad occhio nudo durante l’arco di tutta la giornata successiva. Ottica Clou da sempre al servizio dei suoi clienti augura a tutti un Buon Natale.
E' il paradiso di chi ama lo sport il negozio “Quiksilver Store” di Peschiera del Garda. L'abbigliamento sportivo è il protagonista del negozio, dove anche gli appassionati di snowboard, skateboard, surf e s.u.p., la disciplina che sta facendo tendenza, possono trovare tutto ciò che può servire per praticare la propria attività preferita. Qualità, rigore nella scelta dei prodotti (il negozio vende in franchising le più prestigiose marche del settore: Quiksilver, Roxy, Dc), unite a grande professionalità e disponibilità hanno fatto di “Quiksilver Store” una garanzia di affidabilità e sicura soddisfazione fin dalla sua nascita, nel 1995...Abbigliamento ma non solo: “Quiksilver Store” organizza e promuove durante l'intero arco dell'anno feste, eventi e viaggi dedicati ai clienti, per portarli a fare surf in giro per il mondo. Fino al 30 novembre presentando L’Altro Giornale in negozio i clienti avranno diritto al 30% di sconto
IRON STYLE GLI ARTISTI DEL METALLO
IRON STYLE da anni opera sul mercato nella lavorazione del ferro e dei metalli, garantendo ai clienti serietà e professionalità. Nasce nel 2007 a Peschiera del Garda con Fabio Caldera, titolare e fondatore dell’azienda. La ditta opera da anni con professionalità nel settore del ferro, dell’allumio, dell’acciaio, realizzando cancelli carrai e pedonali, ringhiere in ferro e in acciaio inox, griglie pedonali e carrabili, sportelli per contatori, tettoie, pensiline, gazebi, platteatici, scale in ferro, espositori fissi e mobili, cartellonistica in taglio laser, chiavistelli e sbarre di sicurezza, sistemi di sicurezza per porte, finestre e scuretti (inferriate fisse ed apribili), montaggio di basculanti, serramenti in alluminio, tapparelle manuali e motorizzate, zanzariere fisse e apribili in vari modelli, porte sezionali, porte blindate. IRON STYLE si occupa delle MANUTENZIONI di serramenti, della sistemazione di cancelli pedonali e carrai, del cambio di serrature, di riparazione di serrande e basculanti, di tapparelle, di zanzariere e di saldature. L’interior design e l’arredo urbano oltre a quello citato precedentemente, sono le caratteristiche di IRON STYLE, azienda leader nel settore con lo scopo di soddisfare tutte le esigenze del Cliente. Il loro punto di forza da non sottovalutare è che operano da anni con le Pubbliche Amministrazioni oltre ad avere l'appalto con i parchi pubblici. Sono inoltre certificati in merito alla normativa EN 1090 (marcatura CE di elementi strutturali).
PELO X PELO IL PARADISO DEGLI AMICI A 4 ZAMPE
Pelo x Pelo di Ferrari Sara è una toelettatura professionale per animali ubicata in Via Milano a Peschiera del Garda inaugurata lo scorso 10 Agosto. Il negozio si divide in due parti, una dedicata alla toelettatura vera e propria e una di accoglienza e piccola vendita. Nella parte dove “avviene la magia”, oltre alle apparecchiature convenzionali per questo tipo di esercizio, Sara ha voluto installare anche una vasca con idromassaggio e, all’occorrenza, ozonoterapia utili nella riabilitazione muscolare e articolare, ma anche per il controllo di dermatite, alopecia e in generale delle anomalie che coinvolgono cute e pelo dell’animale. Tra i tanti servizi che offre Pelo x Pelo c’è anche il “Pelo Taxi”, in sostanza un ritiro e riconsegna a domicilio del pelosetto lavato e profumato a cui si aggiunge anche la consegna a domicilio delle pappe. In negozio Sara ha scelto di tenere solo 3 tipi di cibo ma selezionatissimo, ha puntato sul made in Italy, sulla qualità e soprattutto sul cruelty free, nonostante ciò può procurare anche le marche più comuni. L’intento di Sara era di dare un servizio a tutto tondo per i nostri amici pelosi.
BUFFETTI BENACO UFFICIO. AL SERVIZIO DELLA CLIENTELA
Benaco Ufficio S.n.c. Con i suoi punti vendita di Bardolino in via Petrarca,1 Tel 045 9583304 e a Peschiera d/G. in via Marzan, 4 Tel. 045 6401645, offre varie tipologie di servizi ai suoi clienti: fotocopie, servizio fax, cancelleria, cartucce ink – jet e laser, pelletteria, articoli regalo, tutto per la scuola, rilegature, plastificazioni, scritte adesive, timbri e targhe, biglietti da visita, volantini, consegne a domicilio per possessori di partita iva. Per maggiori informazioni: benaco.ufficio@libero.it
RENZO ZANETTI. BARBIERE A PESCHIERA
AT T I V I TA’ E C C E L L E N T I P E S C H I E R A
Renzo Zanetti "Umile Barbiere di Provincia". Dal 1978 inizia la sua attività in proprio e dal 1984 è presente nel Comune di Peschiera del Garda. Si occupa esclusivamente di taglio, shampoo, colore ad un pubblico maschile, particolare cura per la barba rasata o lunga. Se si desidera è possibile prenotare.
LA PELLICERIA. PROFESSIONALITÀ E CORTESIA DAL 1977
E’ una storia lunga quasi 40 anni quella del La Pellicceria di Peschiera del Garda. Dal 1977 Nicla e suo marito confezionano pellicce: prima nel laboratorio di casa, poi, dal 1982, all’interno dell’ex Filanda, e da 18 anni fa ad oggi in via Fontana 21. Qualità, passione, cura del dettaglio e grande professionalità caratterizzano il lavoro de La Pellicceria dove vengono confezionati su misura diversi modelli di pellicce, dalle più classiche alle più moderne. Ad arricchire l’offerta vengono inoltre proposti lavori di riparazione, rimessa a modello, vendita di accessori, capispalla, piumini, giacche e molto altro. Coronano questa storica realtà a conduzione familiare di Peschiera del Garda la cortesia e la disponibilità nei confronti di una clientela proveniente da Verona, ma anche da fuori Regione.
ELECTRICALAN L’ARTE DELL’ELETTRICITÀ
Esperienza, professionalità e una grande passione per l’elettricità: questo è Electricalan di Peschiera del Garda. Alan Di Caprio, il titolare, è infatti un artista nel suo campo e, oltre a realizzare impianti civili e domotici, impianti tv digitale e sattelitare, impianti di allarme, antincendio e di tvcc, installa impianti di illuminazione di ogni genere, dai più semplici ai più complessi ed originali. Tra i servizi offerti da Electricalan si trovano inoltre impianti di condizionamento, di audio e videocitofoni. Electricalan si occupa inoltre di automazione cancelli e basculanti e di impianti fotovoltaici.
PUNTOBLU. EMOZIONI D’ACQUA TRA QUALITÀ E RISPETTO DELL’AMBIENTE
Puntoblu progetta e realizza emozioni d’acqua dal 1986. Frutto dell’impegno e della passione, l’azienda nasce come progettazione e realizzazione di piscine in cemento armato, in casseri e prefabbricate di ogni forma e dimensioni. Grazie all’esperienza maturata, negli anni ‘90 l’azienda inizia a dedicarsi anche alla progettazione e realizzazione di ambientazioni scenografiche da inserire in strutture realizzate come centri benessere, complessi turistici, parchi acquatici e divertimento, centri commerciali, ristoranti, alberghi, discoteche, giardini con laghetti e cascate. L’orientamento all’innovazione fa parte integrante di Puntobluche inizia a produrre direttamente e commercializzare rocce artificiali in G.F.R.C. (Glass Fiber Reinforced Concrete) un procedimento di riproduzione di calchi di rocce artificiali costituito da un conglomerato di cemento con sabbie silicee e fibre di vetro (alcalino resistente) opportunamente tagliate che grazie a speciali procedimenti di colorazione con nuances di pietre locali consentono di riprodurre ambientazioni difformi e naturali. Puntoblu è costantemente alla ricerca di produrre nuove tecnologie con la massima attenzione alla qualità dei prodotti offerti e con rispetto all’ambiente. Da anni è certificata Iso 9001 e Iso 14001 “Sistema di Gestione Ambientale” è orientata a realizzare a far vivere le sue opere in sintonia con l’ambiente e al rispetto dello stesso. La ferma volontà di raggiungere la massima soddisfazione del cliente e dell’utente finale è il principio che guida Puntoblu in ogni sua realizzazione. Da anni sul mercato, Puntoblu implica la capacità di includere nei propri prodotti caratteristiche superiori a prezzi inferiori. Piscine Le nostre piscine vengono realizzate con progetti che vedono l’integrazione di tecnologia all’avanguardia con il rispetto della natura, con sapiente utilizzo di materiali che si accostano e, non alterano, l’ambiente circostante. Possono essere arricchite da tantissimi optional quali idromassaggi, effetti effervescenza, cascate d’acqua cervicali, spruzzi d’acqua e tematizzazioni rocciose che rendono uniche le realizzazioni. Rocce artificiali Le nostre rocce artificiali sono realizzate in G.F.R.C. (Glass Fiber Reinforced Concrete) tramite un procedimento di riproduzione su calchi artificiali i quali possono ideare e realizzare paesaggi e tematizzazioni rocciose colorate con speciali procedimenti che permettono di ottenere le nuances delle pietre naturali. Ai giorni nostri la tematizzazione o scenografia rocciosa è un particolare indispensabile per rendere spettacolare ed armonioso un ambiente a forte impronta architettonica, è un elemento necessario per chi desidera fare colpo sull’utente finale. Centri benessere Centri wellness ideati e progettati su misura per creare benessere, equilibrio ed energia nelle persone avvalendosi di percorsi della salute articolati in saune, bagni turchi, docce emozionali, grotte del sale ed idromassaggi, alle quali spesso si abbinano cabine per trattamenti di ogni genere ed il tutto creato in un ambiente scenografico roccioso armonizzato. Parchi acquatici Parchi acquatici progettati da tecnici qualificati attenti alle ultime novità del settore che concepiscono il parco come un paradiso acquatico per il divertimento e lo svago di tutta la famiglia inserendo spazi tematizzati con rocce artificiali per infondere ritmica alla struttura. Giardini, laghetti, cascate Giardini concepiti come perfetta imitazione dall’armonia naturale circostante, arricchiti con tematizzazioni rocciose, giochi d’acqua e fontane capaci di influire positivamente sulle persone manifestando emozioni di benessere.
PUNTOBLU SAS PISCINE VIA MARCO BIAGI 27 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR) TEL. 045/7550344 E-MAIL: peschiera@puntoblupiscine.it
L’ALTRO GIORNALE
CRONACHE di Lazise
«La casa di riposo sarà finita presto»
Novembre 2015
LAVORI DI AMPLIAMENTO. Il Sindaco annuncia che le opere verranno ultimate entro fine anno
«Per fine anno la casa di riposo sarà ultimata»: il sindaco di Lazise Luca Sebastiano ha reso noto in Consiglio comunale lo stato dei lavori di ampliamento dello stabile di Corso Cangrande. Con la variazione di bilancio
con la prima ditta che si era aggiudicata l’appalto (la Edil Pcr di Lodi), ha subìto un ulteriore intoppo nel giugno scorso, dopo che la ditta capofila vincitrice del nuovo appalto, a causa di difficoltà economiche, aveva deciso di risolvere il
dalla legge regionale del 2002, che per le strutture socio-sanitarie e assistenziali che rientrano nel circuito della Regione Veneto ha stabilito nuovi parametri strutturali, soprattutto in termini di dimensionamento dei locali. Quello in
approvata durante la seduta consiliare sono stati destinati altri 120mila euro per l’opera, il cui costo – ha riferito il vicesindaco e assessore al Bilancio Eugenio Azzali – è arrivato a un milione e 319mila euro. In questi anni il percorso della riqualificazione della casa di riposo è stato caratterizzato da ostacoli e ritardi: il cantiere, riaperto a fine 2014 dopo due anni di fermo a causa di problemi
contratto con il Comune. In questo caso il rallentamento è stato minimo: l’appalto era stato aggiudicato a un’associazione temporanea di imprese formata due società, e quella rimasta si è detta disponibile a proseguire i lavori. La necessità di intervenire sullo stabile di proprietà comunale, da anni dato in comodato gratuito alla Cooperativa Spazio Aperto che gestisce il servizio, è stata dettata
corso di realizzazione è il primo stralcio di un intervento complessivo che prevede anche la ristrutturazione dell’edificio esistente. La parte nuova è distribuita su quattro piani: nell’interrato ci sono spazi per le attività motorie, spogliatoi, deposito, lavanderia e stireria; al piano terra cucina, locale pasti e soggiorno, spazi polivalenti; al primo e secondo piano, rispettivamente, quattro camere dop-
pie con bagni dotati dei comfort per le persone non autosufficienti. Quando quest’ala sarà agibile, la casa di riposo potrà accogliere in totale 28 anziani non autosufficienti con impegnativa di residenzialità (posti letto per cui la Regione versa una quota giornaliera), come previsto dal piano di zona dell’Ulss 22 (oggi i posti sono 25, di cui 16 con impegnativa di residenzialità e 9 privati). Le spese di questo primo stralcio sono finora state coperte dal Comune, ma c’è in ballo un finanziamento regionale di 525mila euro, riconfermato dopo che lo stanziamento sembrava essere sparito dai programmi regionali. La Fondazione Cariverona ha finora contribuito con 65.500 euro in base a una richiesta avanzata in passato e accordata per 350mila euro. «La parte rimanente era stata cancellata per gli avvicendamenti degli anni scorsi, ma abbiamo inoltrato una nuova richiesta», fa sapere Sebastiano. È presto per parlare del secondo stralcio (ristrutturazione dell’esistente): dall’Ufficio tecnico del Comune arriva la conferma che non c’è ancora il progetto pre liminare. Katia Ferraro
Il crocifisso è tornato all’antico splendore PARROCCHIA SANTI ZENONE E MARTINO / IL RESTAURO
La croce della passione di Cristo, un crocifisso ligneo databile intorno al 1850, cimelio storico della passione del Signore, di proprietà della parrocchia dei Santi Zenone e Martino, è stato completamente restaurato ed è tornato all'antico splendore. L'opera di pulitura, recupero, restauro e ridipingimento è stata curata da un artista tedesco che dal 1958 vive diversi periodi dell'anno a Lazise. Oggi ha 76 anni ed è giunto a Lazise la prima volta nel lontano 1958.
Bernd Holderrier è un restauratore ufficiale delle Belle Arti tedesche e da molti anni lavora presso chiese e antiche dimore tedesche per il recupero del loro patrimonio artistico. Due anni fa ha dipinto lo stemma araldico di Lazise sulla facciata ovest del palazzo municipale. Opera realizzata gratis in omaggio alla città di Lazise. Identica operazione l'ha voluta compiere per la comunità religiosa di Lazise, quindi per la parrocchia. Il restauro del croci-
fisso, portato nel proprio laboratorio in Germania, ha subito lavori per oltre due mesi. «Il crocifisso oltre al Cristo morto - spiega il parroco Don Achille Bocci - porta con sè 14 simboli evidenti della passione del Signore. Dai chiodi, al martello, alla scala, alla lancia, la spugna, e molti altri ed evidenzia autenticamente la sofferenza di Gesù con la sua crocifissione. In questa opera si contempla tutta questa sofferenza del Cristo». Il crocefisso restaurato è stato esposto per la prima volta nel corso delle Quarantore e della Festa del Ringraziamento. Verrà riposizionato nella chiesa parrocchiale nel corso della settimana santa. «Bernd è un caro
amico fin dal 1958 - spiega Roberto Campagnari - e spesso è mio ospite. Chiacchierando con lui è emersa questa possibilità di dare vita al restauro della croce della Passione. Si è messo subito all'opera ed ha regalato la sua arte ed il suo lavoro anche alla parrocchia di Lazise. Non posso che ringraziarlo pubblicamente». Sergio Bazerla
2116 AVIS / IL TRAGUARDO 50 CANDELINE SULLA TORTA
L'Avis comunale di Lazise ha raggiunto i 50 anni di vita. Un traguardo di rilievo per una associazione che da più di mezzo secolo si dedica al mondo del volontariato e di chi è stato meno fortunato. Correva l'anno 1965 quando un gruppo di volontari, guidati dal compianto Giovanni De Lana in stretta sintonia con Vittorio Bozzini, decise di costituire l'Avis lacisiense. E da quel giorno è stato tutto un fiorire di iniziative fino ai giorni nostri con oltre 300 donatori attivi e con 32.000 sacche di sangue donate. Tanta storia, tante persone che hanno lavorato, collaborato, fatto grande l'Avis. Molti non sono più fra noi, ma proprio a loro va il ricordo e il pensiero e la gratitudine per la grande e illuminata generosità. E per celebrare questo mezzo secolo di generosa azione, di “Vita per la Vita”, Lazise ha organizzato due giorni di festa assieme all'Aido, il 17 e il 18 ottobre. Nella giornata di sabato sono stati consegnati gli attestati dell'Aido ai fondatori e rifondatori dell'associazione. A seguire una commedia in dialetto veronese “Du piè in de na scarpa” con la compagnia dialettale di Bussolengo “I mal maridè”. Nell'intermezzo il Presidente Claudio Zeni ha presentato il libro sui 50 anni di vita dell'associazione. La giornata successiva è iniziato con l'alzabandiera al porto, continuata con la celebrazione della S.Messa nella Dogana Veneta. Ed è stata proprio la Dogana Veneta il teatro più importante della celebrazione dell'anniversario con la presenza del sindaco di Gaggiano Sergio Perfetti, la cui Avis è gemellata con Lazise da 36 anni, il sin-
daco di Lazise Luca Sebastiano, la responsabile del centro trasfusionale di Bussolengo, Loredana Martinelli, Bruno Gardin, consigliere provinciale Avis e presidente di Donare Avis, nonché il presidente dell'Avis gaggianese Fiorello Vicenzi. Nell'occasione, dopo i discorsi di rito,valorizzati dalle sottolineature dei due sindaci e dalla dottoressa Martinelli, il Presidente Claudio Zeni ha evidenziato che 27 nuovi donatori si sono resi disponibili nel corso di quest'anno e che la base numerica dei donatori lacisiensi si sta allargando segno inequivocabile che a Lazise lo spirito di altruismo e di vicinanza a chi soffre è costantemente presente nella società civile. «Mezzo secolo di storia della donazione è un orgoglio – ha sottolineato ancora il Presidente – ed il libro che abbiamo realizzato per questo evento è un segno indelebile della storia, degli eventi, della attività alacre e gratuita dei donatori». La manifestazione è proseguita con la consegna delle benemerenze. In totale sono stati premiati 26 donatori, tra i quali hanno raggiunto le 100 donazioni Antonio Bazzoni Antonio, Giorgio Stefano Rosini Giorgio, le 75 donazioni Simone Franceschini e le 50 donazioni Luigi Albrigo, Emanuele Brusco, Massimo Salvemini. Una targa è stata consegnata al Presidente Emerito Giovanni Faccioli per oltre 22 anni di presidenza della comunale avisina. Uno scambio di doni fra Lazise e Gaggiano ha rinnovato e suggellato l'amicizia eccezionale che lega le due comunali da più di 30 anni. Un grande pranzo sociale, nella tensostruttura fieristica di via Prà del Principe, con oltre 450 commensali, ha concluso la due giorni di festeggiamenti per questi “ primi” cinquanta anni di fruttuosissima attività dei donatori di sangue di Lazise. S.B.
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE di Bardolino
Grande Guerra: pillole di storia
2117
LA CONFERENZA. Il relatore dell’incontro è stato Ernesto Fasoletti, capogruppo degli Alpini
Dopo 23 incontri spalmati nell’arco dell’anno la commissione istituita per la ricorrenza del Centenario della Prima Guerra Mondiale, presieduta dal professor Armando Gallina, ha chiuso i battenti con la coinvolgente conferenza dedicata a “Bardolì… nella prima Guerra Mondiale”. Relatore dell’incontro Ernesto Fasoletti, capogruppo Alpini di Bardolino, ed ex funzionario dell’anagrafe del Comune. Un vero e proprio ricercatore storico e fonte inesauribile di notizie collegate alla vita del centro lacustre coltivata anche, presumiamo, per via della sua professione sempre a contatto con le carte dell’anagrafe. Una mole d’informazioni che dispensa anche sul sito del locale gruppo degli alpini dove cura personalmente la pagina dedicata alla storia spicciola di Bardolino. «I Bardolinesi caduti sono stati 97 su circa 200 soldati partiti - ha ricordato Fasoletti sottolineando il crescendo in negativo -. Nel 1915 furono 17 i decessi, 19 l’anno successivo, 26 nel 1917 e 32 nell’ultimo anno della Guerra. Morirono su tutti i fronti: dall'Adamello al Carso, passando dalla Vallarsa al Pasubio, dall’Ortigara al Grappa». Era una
BARDOLINO
Bardolino di contadini dove al posto degli attuali rinomati locali turistici trovavano spazio stalle, scuderie, osterie e bettole. Il numero di queste ultime aumentarono a dismisura con la guerra e il mancato rinnovo delle licenze, da parte della Questura, a fine conflitto crearono più di una polemica. Il 30 maggio 1915 a Bardolino, vista la sua vicinanza al confine austro ungarico, s’insediarono le truppe italiane. E in particolare la Cavalleria composta dallo squadrone Aquila e Catania. I soldati alloggiavano presso i piccoli alberghi, trattorie con alloggio e stallo per i quadrupedi. Le scuole, costruite nel 1914 in via Dante Alighieri, saranno una costante preoccupazione dell’allora sindaco ingegnere Gaetano Delaini
visto che ospitavano le truppe che trovarono alloggio anche al parco Guerrieri, Giuliari, Bottagisio, Carminati, all’albergo Quattro stagioni e Bardolino. D’altronde era dovere dell’amministrazione comunale agevolare nel migliore dei modi la sistemazione dei militari nel territorio municipale. Nel 1915 a Malga Zures, sotto il Monte Altissimo morirono in combattimento ben tre bardolinesi: Adelino Bongiovanni, Pietro Peretti e Attilio Rizzi. In paese intanto la vita scorreva con molte difficoltà e problemi, anche di piccolo ordine pubblico: si segnalano ubriaconi per le strade che rompono lampioni in Borgo Garibaldi oppure si registra la presa di posizione del sindaco che richiama all’ordine i fornai rei di non panificare
secondo quanto stabilito dalle norme. Siamo in Guerra e vengono aboliti i balli in maschera e gli assembramenti di più persone. Emergono intanto in paese figure carismatiche come il medico condotto Plinio Peduzzi che affronta in modo scientifico e preciso il problema dell’influenza detta “spagnola” e l’inquinamento delle acque dei pozzi artesiani. Il maestro per antonomasia era il sacerdote don Gio batta Martini, originario di Malcesine, che godeva d’ampia fiducia del Provveditore agli studi di Verona. Ma non mancano tanti altri episodi narrati dall’alpino Ernesto Fasoletti davanti ad un folto pubblico per una serata che ha aperto uno squarcio sulla Bardolino d’inizio Novecento. Stefano Joppi
IL LIBRO “SCAMPOLI DE GERI” DI ROMANO BRUSCO Romano Brusco, instancabile cantore della Bardolino del passato, ha dato alle stampe “Scampoli de geri”. Un volumetto di una cinquantina di pagine che narra con arguzia i volti e i gesti di alcuni bardolinesi, personaggi di un tempo non lontano, ma sempre vicino nel ricordo. In particolare un racconto teatrale con una carrellata d’immagini fotografiche che rappresentano la vita di un’epoca che non si vuole perdere, ma rivitalizzare attraverso una storia , prima che l’incalzante
modernismo la cancelli dalla memoria. “Dopo averli riportati alla memoria ad uno ad uno, nel mio recente libo “Paesani”, mi è parso quasi doveroso e più appropriato far rivivere questi nostri particolari personaggi, tutti quanti insieme nei loro rispettivi ambienti per trasmettere più verosimilmente al lettore tutta la disperazione dell’inflessibile Don Ronca e dei suoi fedelissimi per la tormentosa vicenda della canna dell’organo con l’antagonista della sinistra rivoluziona-
ria Lorenzo Mercati e la simpatia e il buon umore dei clienti speciali e fedelissimi del Bar Cortesia” scrive nell’introduzione l’autore. «In un primo tempo avevo pensato ad
una rappresentazione teatrale, ma per la difficoltà di trovare adeguati interpreti mi sono limitato al solo “libretto”» - sottolinea Romano Brusco. S.J.
SOSTEGNO AD AMO BALDO-GARDA IL VOTO IN CONSIGLIO È UNANIME
Voto unanime in Consiglio comunale per approvare la convenzione tra il Comune di Lazise e l’associazione Amo Baldo-Garda “Miki De Beni”, che si occupa di assistere gratuitamente a domicilio i malati oncologici terminali. La convenzione ha durata biennale (fino a fine 2017) e prevede l’elargizione di un contributo di 500 euro per ogni residente di Lazise assistito dai volontari dell’associazione, con un tetto massimo annuale di 5mila euro. «È un’associazione che non ha fondi e possibilità di finanziamento, se non le risorse che entrano con le donazioni della gente e dei familiari che hanno usufruito del servizio - ha spiegato il sindaco Luca Sebastiano presentando il punto -. Abbiamo deciso di sottoscrivere questa convenzione, come ha già fatto il Comune di Bardolino, che è insieme una forma di riconoscimento da parte dell’amministrazione per il servizio svolto e una possibilità di maggiore stabilità per l’associazione». Scelta promossa dai consiglieri di minoranza Damiano Bergamini e Diego Zanetti, che hanno plaudito l’iniziativa votando a favore. K.F.
VENDEMMIA Chiaretto e Bardolino Con Cristoforetti Dalle colline della sponda veronese del lago di Garda e dal suo entroterra provengono due vini: il Chiaretto e il Bardolino. Il primo è un rosè e il secondo è un rosso, entrambi prodotti con l'uva Corvina e, in quantità minore, con la Rondinella, uve autoctone della provincia di Verona. Nel settore dei vini italiani, il Chiaretto è il leader dei vini rosati ed è co nosciuto in tutto il mondo per il profumo che ricorda gli agrumi, il ribes, l'albicocca e i fiori bianchi; oltre che dal colore molto chiaro. Il Bardolino ha un colore rubino brillante e ha profumi di piccoli frutti di bosco e di spezie, in particolar modo la cannella, il chiodo di garofano e il pepe nero. Il Presidente del ConsorzioTutela del Vino Bardolino, Franco Cristoforetti, si dice soddisfatto per l'esito della vendemmia conclusa da poco oltre ad essere molto ottimista per le previsioni di crescita di mercato per il Franco Cristoforetti 2015 – 2016. Presidente Cristoforetti climaticamente parlando, come avete trovato l'uva quest'anno?Il grande caldo estivo come ha influito sulla qualità stessa di quest'ultima? «L'andamento climatico è stato da manuale: inverno freddo, primavera con tanta pioggia ed estate secca. Il risultato è un'uva sana con una qualità promettente di un vino che gusteremo presto. La vendemmia è iniziata il 12 settembre con il Chiaretto e, 12 giorni dopo, con il Bardolino, abbiamo concluso». La raccolta sarà destinata a quali tipologie di vini? «Chiaretto e Bardolino sono i nostri fiori all'occhiello per quanto concerne la zona lacustre del lago di Garda. Il primo, abbinato ad antipasti le ggeri, pesce, carni bianche, risotti di mare e paste fresche, trova consensi non solo nel periodo estivo, ma anche in quello invernale basti degustarlo solo alla temperatura di 10° 12° per apprezzarne la caratteristica fragranza. Il secondo, è un ottimo vino da pasto che ben si accosta a minestre, pastasciutte, fritti, pollame e lumache. E' consigliata la degustazione a 16° - 18° - di temperatura e si sposa inoltre perfettamente con varie varietà di formaggi stravecchi e con i formaggi saporiti in genere». Presidente Cristoforetti, con i dati a portata di mano, ci farebbe un bilancio riguardo le vendite del Chiaretto dell'annata 2014 e per i primi mesi del 2015? «Sono molto soddisfatto perchè abbiamo riscontrato un aumento del 6% con la vendita di 12 milioni di bottiglie di Chiaretto nel 2014 e questo dato è fondamentale per capire quanto questo vino rosato possa influenzare i gusti del mercato italiano non solo durante il periodo estivo, ma per tutto l'anno perchè ha costruito un'identità stabile nel mercato». E per chi volesse degustare e conoscere l'anteprima dell'annata 2015? «Alla Dogana Vecchia di Lazise domenica 6 marzo ci sarà la presentazione di 200 vini e per chi desidera sse assaggiare il Bardolino e il Chiaretto del 2015, questa sarà la migliore opportunità per tutti gli appassionati di Bacco, il dio del vino».
A
Bardolino spreade spreadepositi dep de epositi Una realtà in ContinUa eVolUZione La società Sprea Depositi srl è una realtà affermata, operante nel territorio veronese e nelle province limitrofe. Presente da oltre 60 anni, è un punto di riferimento di fiducia per le aziende agricole, grazie alla sua capacità di fornire servizi di assistenza tecnica e commerciale, IL GRUPPO SPREA DEPOSITI assieme ad una completa gamma di mezzi tecnici quali fitofarmaci, fertilizzanti, sementi, attrezzature agricole e prodotti petroliferi. Sprea Depositi srl fa parte di un gruppo di società che fa capo a Dino Sprea. Tali società operano in diversi settori: agricolo, chimico e plastico e vantano un bilancio aziendale di 60 milioni di euro di fatturato annuo, con un organico totale di oltre 80 dipendenti più agenti esterni e collaboratori, con una presenza consolidata non solo nel territorio nazionale, ma anche all'estero ed in particolare con due sedi in Brasile. L’azienda Sprea Depositi ha la sua sede principale a Villafontana e due sedi periferiche: una ad Erbè ed una a Domegliara, entrambe in provincia di Verona, che si occupano della gestione delle colture presenti sul territorio di competenza. Tabacco, seminativi, colture frutticole e colture orticole in ambiente protetto ed in pieno campo sono seguite da Villafontana ed Erbè, mentre la sede di Domegliara è specializzata sulle colture di vite, olivo, ciliegio e frutticole. Sprea Depositi srl è leader nel settore dei servizi per l’agricoltura grazie alla propria cultura aziendale che sviluppa un continuo miglioramento delle competenze dei propri tecnici esperti, organizzati sul territorio. Oggi, infatti, Sprea Depositi si rinnova. «La competenza tecnica e l’assistenza in campo sono per noi fondamentali. L’azienda agricola viene seguita in ogni fase della coltivazione e, visti i rigidi disciplinari che oggi la legge impone, Sprea Depositi è in grado di proporre un'ampia gamma di prodotti biologici che consentono di mettere a punto una efficace nutrizione e difesa delle colture ed una corretta gestione e controllo dei residui» - afferma Dino Sprea. Sprea Depositi srl dispone infatti di acari, insetti e microrganismi utili per la difesa delle piante, bombi per l’impollinazione e una vasta gamma di prodotti consentiti in agricoltura biologica. La presenza di tecnici esperti in grado di assistere il produttore nel corretto impiego di questi mezzi tecnici biologici e di accompagnarlo verso una produzione qualitativamente più elevata è la nuova e vera forza di Sprea Depositi. «L’assistenza tecnica in campo – conclude Sprea - competente ed aggiornata, ha un grande valore per l'agricoltore. Mettere in atto un'agricoltura sostenibile, che produce reddito e qualità, è la nostra nuova sfida per la quale siamo preparati».
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE di Costermano e Garda
Lavori e cantieri tra oggi e domani
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COSTERMANO. Il sindaco Passarini fa il punto delle opere previste per il 2015 e il 2016
«Negli ultimi 12 mesi di amministrazione ci siamo adoperati nel partecipare a tutti i bandi pubblici possibili. Siamo riusciti a far contribuire la Regione Veneto o la Comunità Europea a parte dei nostri “sogni” e nel 2015 – 2016 riusciamo a centrare gli obiettivi di sviluppo sociale ed economico di cui la nostra comunità ha bisogno per rimanere un punto di riferimento turistico e sociale dell’area del Baldo – Garda». Queste le parole di Stefano Passarini, sindaco di Costermano, nell’illustrare l’andamento dei Lavori Pubblici. Tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 sono numerosi i cantieri partiti e che partiranno a Costermano. Entro la fine dell’anno 2015 saranno affidati i lavori per gli interventi sull’involucro degli edifici e sugli impianti del Municipio e della biblioteca (233.682 euro). Nel mese di
Stefano Passarini
dicembre invece partiranno i lavori di rafforzamento della palestra comunale (320.000 euro) con relativo impianto di geotermia (162.617 euro) e la realizzazione della barriera antirumore presso gli impianti sportivi (332.653 euro). Sono stati ultimati il
campetto da basket esterno e il nuovo giardino adiacente il bar degli impianti sportivi (34.000 euro totali). «Sempre presso gli impianti sportivi è prevista tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 – afferma il primo cittadino – la copertura del campo da tennis in lamellare (93.600 euro), oltre ad altre opere per un investimenti di 140.000 euro. Ad Albarè a predominare nell’elenco delle opere è la scuola primaria di Albarè per un importo totale di 2.200.000 euro: il progetto esecutivo è pronto, stiamo attendendo lo sblocco del fondo da parte del MIUR e poi inizieremo i lavori». Sono prossimi gli interventi sugli impianti di illuminazione pubblica in lottizzazione Varesche e Coraine (130.000 euro), mentre sono stati ultimati il marciapiede di via Marcato e la riqualificazione dell’area verde in via Oberndorf
(25.000 euro complessivi). In fese avanzata la piazza della parrocchia di Albarè (50.000 euro), mentre è in attesa dell’inizio del 2016 il cantiere relativo al restauro del lavatoio in loc. Pertica (98.900 euro). «Il 2016 – afferma ancora il sindaco Passarini vedrà ultimati i lavori presso la scuola materna di Castion, oltre alla realizzazione dei due stralci relativi al bicigrill di Marciaga, per un investimento complessivo di 320.000 euro. I lavori partiranno già a dicembre 2015 per poi concludersi nel 2016, così come i lavori relativi all’impianto di videosorveglianza su tutto il territorio. I lavori pubblici appaltati nel solo 2015 – conclude il sindaco - sono pari a 4.892.582 euro, di cui 3.360.900 finanziati dalla Regione Veneto e/o Comunità Europea e 1.531.682 a carico del Comune».
L’ultimo saluto a Elide Suligoj GARDA / COMPOSITRICE E CANTAUTRICE
Aveva scelto Garda come suo paese adottivo e la comunità di Garda l’ha ripagata con un grande affetto, dandole l’ultimo saluto. La compositrice e cantautrice Elide Suligoj è mancata lo scorso 5 novembre, all’età di 79 anni, dopo una lunga malattia. Nata in un piccolo paese della provincia di Como da padre jugoslavo e madre pavese, ha vissuto a
Milano dove da giovane suonava il pianoforte a casa di Giorgio Strehler e frequentava il conservatorio Giuseppe Verdi. A scoprirla fu Nunzio Filogamo, che la lanciò come cantante. Ma i suoi maggiori successi appartengono alla carriera di compositrice e autrice di testi e canzoni per altri colleghi. Dagli anni ’60 Elide Suligoj risiedeva spesso
a Garda, paese a cui ha dedicato un inno e dove era molto nota anche perché aveva fondato l’associazione «Amici di Luciano Beretta» per difendere i diritti morali e materiali degli autori, intitolata alla memoria dell’amico con cui aveva stretto un lungo e proficuo sodalizio, interrotto dalla morte di lui avvenuta nel 1994. «La conoscevamo da molti
GARDA. Rinnovato il “Bonus bollette” La giunta comunale di Garda, con apposita delibera del 3 novembre scorso, ha rinnovato il “Bonus bollette” destinato a persone o nuclei familiari in condizioni di disagio economico residenti a Garda da almeno un anno. Il “Bonus bollette” è destinato al pagamento di bollette del gas, dell’elettricità, dell’acqua e i destinatari devono rientrare nella fascia ISEE da 0 a 7.500 euro per nucleo familiare. «Il termine ultimo per la presentazione della domanda – affermano dal Comune – è l’11 dicembre. L’apposito modulo dovrà essere compilato e consegnato all’Ufficio Protocollo del comune di Garda (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.30), accanto all’attestazione ISEE e alla copia delle bollette relative all’anno 2015. L’importato complessivo stanziato dal Comune verrà equamente suddiviso tra coloro che avranno presentato richiesta di contributo. Inoltre – precisano dal Comune – saranno ammesse richieste relative a bonus bollette relativamente al riscaldamento solo per le utenze domestiche che utilizzano gas metano distribuito in rete (non sono ammesse giustificazioni per pellets, legna, gasolio o gpl)».
anni – raccontano gli amici di una vita Antonio Errico e Concetta De Marco – era d’animo generoso e quando poteva aiutava chi aveva bisogno. Con Beretta scrisse molte canzoni come “È così per non morire”, incisa dalla Vanoni, “Monica delle bambole” di Milva, testi per Modugno come “Questa è la mia vita” che andò in finale a Sanremo. Sempre con Beretta musicò varie canzoni dello Zecchino d’Oro. Era molto legata a Garda, dove abitava nella casa lasciatale da lui in via Cimabue». Elide Soligoj amava comunicare anche attraverso Facebook: come nome del suo profilo aveva scelto quello della madre, Anna Luisa Boeri. Cordoglio per la scomparsa di «un’icona di Garda» anche da parte del sindaco Antonio Pasotti. Katia Ferraro
GARDA. Dieci anni fa moriva don Sala
Garda lo scorso 11 novembre ha celebrato il 10° anniversario dalla morte di Don Adelino Sala. Una S.Messa è stata officiata nella chiesa parrocchiale, seguita da un rinfresco per la comunità. Don Adelino nacque il 15 luglio 1918 a Garda, paese in cui, dopo gli anni di studio in seminario, il 29 giugno 1942, celebrò la sua prima Messa alla presenza di tutta la comunità. La prima esperienza pastorale la sperimentò come curato presso la chiesa di Sant'Ambrogio. Proseguì poi il ministero nel 1944 a Ponton, poi nel 1946 ad Avesa, a San Zeno di Montagna nel1950. Nel 1954 venne nominato parroco a Brenzone. Qui vi rimase per quasi quarant'anni, fino al 1993, anno in cui decise di ritirarsi a Garda per la pensione. Negli anni a seguire divenne riferimento per tanti giovani, i "Giovani di don Adelino". Con loro organizzò tornei di calcio a cinque, corsi di lingua inglese, di chitarra e di internet. Insieme fondarono il giornalino "El fogolar", ripristinò tradizioni come l'oratorio, la polenta e baccalà. Venne eretto in località Giare un capitello dedicato a Maria nostra speranza. La sua casa al lungolago era sempre aperta per tutti i ragazzi che volevano passare per un saluto o che avevano bisogno di una parola di conforto. Il giorno 11 novembre 2005, dopo una breve malattia, lasciò la sua Garda. Molte le persone che si sono strette in un simbolico abbraccio alla salma di don Adelino. Il vescovo Andrea Veggio nella sua omelia, cercò di dare una risposta alla domanda: "come può una persona di 87 anni, avere un carisma capace di attirare tanti giovani?". La risposta è semplice disse, riportando una citazione di San Giovanni Calabria: "Sii buono e sarai sempre giovane".
CRONACHE di Torri
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
L’Altro Giornale di nuovo a Torri
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INTERVISTA. Nicotra: «Realizziamo opere che portino sviluppo sostenibile. Stop ai megaprogetti»
nuovo anno, partiranno i lavori per la realizzazione delle nuove isole ecologiche, nell’area del parcheggio del castello e lungo la Gardesana. L’obiettivo è rendere le nuove isole ecologiche operative per la prossima stagione. In più, vogliamo realizzare un nuovo pontile galleggiante sul lungolago, di fronte alla chiesa di Torri. È una richiesta che ci è stata fatta più volte e pensiamo che, entro l’anno prossimo, potrebbe essere realizzata».
Dopo alcuni anni di assenza, L’Altro Giornale da questo mese torna a Torri. A questo proposito abbiamo incontrato il Sindaco Stefano Nicotra.
Sindaco, L’Altro Giornale dopo alcuni anni torna a Torri del Benaco. Si tratta di una fonte di informazione in più per i cittadini e per l’intero Comune…Ne è soddisfatto? «In un’epoca in cui le persone cercano informazioni e chiedono risposte chiare alle domande che pongono all’amministrazione in cui vivono, credo che una testata importante e storica come è L’Altro Giornale sia assolutamente positiva. Noi siamo un’amministrazione trasparente, organizziamo incontri pubblici e riunioni per spiegare i nostri progetti, ma per chi non può essere presente o partecipare, i giornali sono un fondamentale strumento di informazione. Il fatto, poi, che L’Altro Giornale torni ad essere distribuito a Torri del Benaco dopo qualche anno è per noi motivo di orgoglio: significa che il nostro paese è tornato ad avere quell’importanza e quella centralità che la nostra amministrazione si è impegnata a dargli. Noi ci siamo candidati per dare una scossa positiva al nostro territorio, è positivo che anche gli organi di informazione se ne stiano accorgendo e ricomincino a considerare questa parte del Garda e della Provincia di Verona
Stefano Nicotra
come importante». Parliamo di Torri e dell’attività dell’Amministrazione comunale. Quali i progetti che state portando avanti in materia di opere pubbliche? «L’idea che abbiamo esplicitata nel nostro programma, in materia di opere pubbliche, è quella di realizzare progetti che servano davvero alla nostra comunità e che siano capaci di portare un vero sviluppo sostenibile per tutto il territorio comunale. Stop, quindi, ai megaprogetti. Chiarito questo principio, tuttavia, una volta eletti abbiamo dovuto fare i conti con quanto approvato dall’amministrazione precedente in termini di opere pubbliche: siamo stati “costretti” a portare a termine progetti già avviati. Quindi, in questi mesi, abbiamo impegnato le risorse comunali per il completamento del nuovo Polo scolastico: l’importo complessivo è stato di 4,4
milioni di euro, molto difficile da sostenere per un piccolo Comune come il nostro. Ormai abbiamo ultimato il primo stralcio con la realizzazione della palestra e del parcheggio ad essa adiacente. Il completamento del polo scolastico è costato 4.400.000. È ormai ultimato il primo stralcio con la realizzazione della palestra, entro la metà del 2016 verranno avviati i lavori di realizzazione del parcheggio interrato, delle aule, della biblioteca e dell’auditorium che andranno a completare la struttura progettata. Tra le nostre priorità, infatti, c’è la sistemazione del parcheggio del Castello che garantisce entrate sicure per la nostra comunità: il progetto prevede un investimento di 1,2 milioni e i lavori cominceranno l’anno prossimo». Quali altre opere avete intenzione di avviare? «Per migliorare i servizi e l’immagine del paese, con il
Per la Vostra pubblicità su questo Spazio contattare Tel. 045 7152777 marketing@laltrogiornalevr.it
E per quanto concerne il Sociale? «Siamo molto attenti alle persone in difficoltà presenti nella nostra comunità. Ad agosto si è chiuso il bando che prevedeva contributi alle famiglie che seguono anziani e persone disabili. Si tratta di fondi comunali per cui abbiamo previsto una destinazione socio-sanitaria. Per accedervi bisogna essere residenti a Torri ed avere parametri Isee adeguati. Sempre a favore delle famiglie in difficoltà, fra poco dovrebbe essere pubblicato anche il bando che prevede il bonus affitti».
Ci sono particolari novità o iniziative che vuole segnalare? «Stiamo svolgendo le procedure e l’affidamento del Teatro Cinema. E’ pervenuta una manifestazione d’interesse per la gestione ritenuta idonea. Auspichiamo che entro fine anno il cinema sia operativo». Riccardo Reggiani
LE MANIFESTAZIONI. Il Natale a Torri sarà ricco di colori, luci, concerti e mostre
Il Natale a Torri del Benaco sarà ricco di colori, luci, concerti e mostre. L’avvio ufficiale delle
manifestazioni sarà, come da tradizione l’8 dicembre, con l’accensione del grande albero di
Natale nella piazza davanti la chiesa e con l’inaugurazione del mercatino. Fino al giorno dell’Epifania, infatti, le casette in legno ospiteranno prodotti natalizi e della tradizione e incorniceranno il porto e le bellissime vie del centro. «L’idea – spiega il sindaco Stefano Nicotra – è
quella di agghindare a festa il paese. Abbiamo pensato a luminarie eleganti per abbellire le
vie del centro e ad una serie di eventi adatti a tutte le età. Invitiamo tutti i veronesi a visitare il mercatino e le casette di Natale, così come aspettiamo i bambini per il periodo dei regali».
Quest’anno, tuttavia, è prevista un’anticipazione al tradizionale programma: sabato 5
dicembre, infatti, verrà inaugurata al Castello Scaligero la
mostra, dedicata alla comme-
morazione
della
Seconda
guerra mondiale, che proseguirà per tutto il 2016. In esposizione si potranno vedere armi ed equipaggiamenti militari provenienti da vari periodi storici e da differenti conflitti bellici. Per tor-
nare ai temi natalizi, sotto le luminarie che faranno splendere l’intero borgo di luci, vanno segnalati alcuni appuntamenti imperdibili: l’arrivo di Santa Lucia e della Befana, date sempre molto attese dai bambini, e i grandi fuochi d’artificio per la notte dell’ultimo dell’anno. Il giorno di
Natale, invece, all’Auditorium San Giovanni, ci sarà un bellissimo concerto gospel.
CRONACHE di Cavaion e Affi
L’ALTRO GIORNALE
Tre progetti per il sociale
Novembre 2015
CAVAION. Le iniziative sono rivolte e aperte alle famiglie e ai giovani
Sono tre i progetti con cui il Comune di Cavaion, attraverso il suo assessorato alle Politiche sociali si rivolge alla popolazione. Al centro dell’attenzione ci sono in particolare le famiglie e i giovani. Ha preso il via nel mese di ottobre, per continuare fino ad aprile 2016, lo “Spazio Famiglia” dedicato a bambini d’età compresa tra gli 11 mesi e i 3 anni accompagnati dai propri genitori. Il servizio, proposto dall’Amministrazione in collaborazione con i servizi socio educativi dell’Ulss22 e della Cooperativa Il Ponte, è accessibile il lunedì mattina (9.30 – 11.30) o il giovedì pomeriggio (16.30 – 18.30) presso l’asilo nido comunale di via Grande. «Questo servizio – afferma l’assessore alle Politiche Sociali Arianna Rizzi – offre la possibilità ai bambini di giocare e relazionarsi con altri piccoli amici e ai genitori di trovare uno spazio attrezzato e adeguato ai propri figli, oltre ad un tempo per l’incontro e il confronto con altri genitori per condivide-
Arianna Rizzi
re l’esperienza genitoriale». E’ attivo dall’11 novembre anche “Il Gruppo Studio”, per i ragazzi della scuola primaria residenti a Cavaion che hanno l’opportunità di ritrovarsi tutti i mercoledì dalle 14.00 alle 16.00 presso le sale parrocchiali di Sega fino a maggio 2016 per fare i compiti per casa insieme, seguiti da due educatori e da una volontaria del servizio civile, coordinati dall’educatrice del Comune. Inoltre, in collaborazione
con i comuni di Affi, Caprino Veronese, Costermano e Rivoli, anche Cavaion aderisce al progetto “Girotondo” in collaborazione con la cooperativa Il Ponte e l’Ulss22: da gennaio ad aprile 2016 verranno proposti laboratori di Yoga ad Affi, Teatro a Cavaion, “Lo Zecchino d’Oro” a Costermano, “Expo 2016” a rivoli e “Inside Out” a Costermano. Per informazioni: 045.6265733; educatrice@comunecavaion.it
Natale a Cavaion Dal 4 al 6 dicembre FESTA A BAD AIBLING Associazione Cavaion nel Mondo Info e prenotazioni Fabrizio 329 5924499
Corale San Gaetano di Sega di Cavaion Corale San Giovanni Battista di Cavaion Coro Cantaprega di Cavaion Ore 20.30 Chiesa Parrocchiale di Cavaion
Sabato 5 dicembre SPORTIVI DELL'ANNO premiazione sportivi cavaionesi Assessorato allo Sport Ore 18.30 - Sala Turri, Corte Torcolo
Lunedì 21 dicembre FIACCOLATA DI NATALE Scuola dell'Infanzia Bettina Pasqualini Ore 18.00
Domenica 6 dicembre USCITA BICICLUB CAVAION 'SOTTO LA STELLA' Ore 9.00 Ritrovo Circolo anziani Info: www.biciclubcavaion.it Martedì 8 dicembre CENA ANZIANI Sega di Cavaion Sabato 12 dicembre ASPETTANDO SANTA LUCIA Circolo NOI ‘Davide Giacomelli’ di Cavaion Ore 19.30 - Campetto dietro la Chiesa Parrocchiale Osare la Speranza di Sega di Cavaion Ore 18.30 - Locali della Chiesa Parrocchiale Domenica 13 dicembre INAUGURAZIONE MOSTRA DEI PRESEPI Associazione Cavaion nel Mondo Ore 16.00 Sala Turri, Corte Torcolo Partecipano il tenore Enzo Badalotti e il coro La Stele di Roverè presepe vivente - segue rinfresco Sabato 19 dicembre INAUGURAZIONE MOSTRA SCULTURA DI SABRINA FERRARI Ore 18.30, Biblioteca Civica G. Polanschi Mostra aperta dal 19.12.15 al 02.01.16 in orari aperturabliblioteca e le domeniche: 10.0012.00 / 14.00-18.00 Domenica 20 dicembre NATALE IN CANTO
Giovedì 24 dicembre VIGILIA DI NATALE Brulè e cioccolata dopo la SS. Messa Chiesa Parrocchiale di Cavaion e di Sega di Cavaion Giovedì 31 dicembre USCITA BICICLUB CAVAION 'L'ULTIMO BIVIO' Ore 9.00 Ritrovo Circolo anziani Info: www.biciclubcavaion.it Domenica 3 gennaio 2015 EL GRECO A TREVISO Ore 8.00 Partenza autobus da Cavaion per la mostra alla Casa dei Carraresi di Treviso Prenotazione obbligatoria: CTG El Preon 347 8890400 Mercoledì 6 gennaio FESTA DEGLI ALPINI Ore 9.00 Ritrovo - Ore 10.15 Sfilata Ore 11.00 SS. Messa presso il Circolo anziani ‘M. Molinari’ di Cavaion ore 13.00 Pranzo presso il Palazzetto dello Sport BRUJEL DELLA VECIA Circolo NOI ‘Davide Giacomelli’ di Cavaion Ore 19.00 Campetto dietro la Chiesa Segue estrazione lotteria Corale San Gaetano Ore 18.00 Campo in Via Risorgimento (grazie al Sig. Desto) Domenica 10 gennaio PREMIAZIONE MOSTRA DEI PRESEPI Associazione Cavaion nel Mondo Ore 16.30 Sala Turri, Corte Torcolo
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CAVAION. IN SCENA “PULIAMO IL MONDO” UN POMERIGGIO DAL SAPORE ECOLOGICO
A Cavaion Veronese la scorsa domenica 25 ottobre si è trasformata in un pomeriggio aperto a tutta la cittadinanza nello spirito di 'Puliamo il Mondo', storico appuntamento di Legambiente a cui avevano già aderito le scuole primaria e secondaria di Cavaion lo scorso settembre. Il pomeriggio ecologico, proposto dall'assessorato all'Ambiente del comune di Cavaion, ha visto radunarsi una cinquantina di cavaionesi, per lo più genitori e bimbi, accanto all'assessore Marco Tonoli e al sindaco Sabrina Tramonte: il gruppo ha percorso un breve tratto di paese - dalla piazza della Chiesa fino a via Montean in zona industriale - raccogliendo i rifiuti e differenziandoli in secco, plastica, carta, vetro e addirittura ingombranti (il 'trofeo' è stato infatti un vecchio sedile di automobile abbandonato da chissà quanto tempo in un fosso). Al termine dell'attività, i partecipanti sono stati premiati, oltre che da un paese più pulito, da una generosa merenda offerta dal Circolo NOI 'D. Giacomelli' della parrocchia di Cavaion Veronese.
AFFI / IL RICONOSCIMENTO
E’ stata Anna Tommasi, la religiosa missionaria originaria di Affi, una delle protagoniste della venticinquesima edizione del premio conferito ogni anno a Brescia dall’associazione Cuore Amico Onlus a figure esemplari di missionari (sacerdoti e religiosi, suore e laici) per la loro opera di evangelizzazione, di promozione e sviluppo nel mondo. Il 17 ottobre scorso Anna Tommasi ha ricevuto questo importante premio ed ha ripercorso la sua vita missionaria a partire da quel ontano 1968, quando decise di dedicare la sua vita ai più bisognosi. Dal 2003, in particolare, Anna è impegnata all’interno delle affollate carceri del Malawi, dove i prigionieri vivono in condizioni precarie. Qui Anna negli anni è riuscita ad allestire un’infermeria e ad avviare corsi di formazione professionale. Esattamente come nel carcere minorile del Malawi, dove dal 2005 grazie ad Anna Tommasi è presente una scuola primaria, una secondaria e una superiore completa di biblioteca e materiale scolastico. Oggi Anna segue il carcere di massima sicurezza e in particolare i condannati a morte. «La vita nelle carceri dell’Africa è davvero una “passione” – ha affermato Anna Tommasi in occasione della consegna del premio - e questo riconoscimento che ho ricevuto da Cuore Amico è il segno di un vicinanza a questi carcerati , un segno della speranza che nel cuore di un uomo ci possa essere la possibilità di una vita nuova. Cuore Amico è stata la prima Associazione a cui mi sono rivolta quando mi sono resa conto che nelle carceri del Malawi un malato non poteva avere speranza di sopravvivere…Cuore Amico ha sempre risposto ai miei appelli, a sostegno della mia attività che consiste nel dare fiducia e speranza a queste persone. Ogni volta che entro in quelle carceri penso che la mia missione sia quella di far rifiorire questi detenuti, la maggior parte molto giovani. Per questo l’infermeria stessa è fondamentale, così come sono necessari i corsi di formazione professionale o, nel caso del carcere minorile, la scuola: una volta usciti dal carcere queste persone avranno così l’opportunità di ricominciare e ricostruirsi una vita». E c’è un altro progetto che ad Anna sta molto a cuore: poter garantire ai malati oncologici terminali una morte decorosa, in casa propria. «Per poter ottenere questo permesso – dice Anna – è necessario avere un avvocato e non tutti hanno i soldi per pagarlo. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di aiutare chi non ha le possibilità, ad esaudire questo ultimo desiderio, quello di poter morire a casa, tra i propri cari, da persona libera».
AFFI / VERIFICA ALL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO
A distanza di cinque anni, l’Amministrazione Comunale di Affi ha provveduto ad effettuare una verifica sull’impianto fotovoltaico installato nella rotonda presente all’intersezione tra l’uscita autostradale A22 e la superstrada per Peschiera del Garda. “Al di là di ogni considerazione relativa al risparmio energetico, alla salvaguardia dell’ambiente e al rispetto del Patto dei Sindaci, vorrei analizzare in questa sede unicamente l’aspetto economico – afferma il sindaco di Affi, Roberto Bonometti -. Nei primi cinque anni abbiamo avuti entrate pari ad euro 664.555,49 e spese pari ad euro 72.000,00. La spesa per la predisposizione dell’area è stata di euro 65.311,77 che deve essere distribuita sui 20 anni di durata del contratto e pertanto incide sul bilancio per euro 3.265,59 all’anno”. Dati, questi, dai quali emerge un utile pari a circa 117.857,98 euro l’anno per le casse comunali. “Pochi o tanti, non lo so – aggiunge Bonometti -, ma è stata un’idea dell’Amministrazione che guarda al passato ma con la testa proiettata al futuro. Non vogliamo applausi ma solo informare la cittadinanza che la mancanza di questo introito avrebbe certamente portato ad un aumento della tassazione o ad una diminuzione dei servizi”.
CRONACHE di Rivoli
L’ALTRO GIORNALE
«Nuova primavera sbocciata a Rivoli» Novembre 2015
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INTERVISTA. Campostrini (consigliere alla Cultura) parla delle iniziative organizzate in paese
Sinergia, coinvolgimento…insomma, una squadra. Questo è lo spirito di cui parla Loredana Campostrini, consigliere alla Cultura del comune di Rivoli Veronese, nel parlare dell’Amministrazione comunale di cui fa parte. «Solo lavorando insieme si può lavorare bene e noi stiamo proprio gettando le basi per una collaborazione generale, consapevoli tuttavia che non si può progettare tutto e subito – afferma Campostrini -. Ciò che sto comunque scoprendo a Rivoli è una “nuova primavera” rivolese, un fiorire di iniziative non solo all’interno dell’Amministrazione, ma anche tra la popolazione. Vorremmo far rinascere questo paese: questo il nostro intento». Uno dei primi progetti che Loredana Campostrini ha portato avanti è stato quello di portare un gruppo di rivolesi ad Expo: «ho capito la voglia di tutti di crescere a stare insieme – ha affermato Loredana Campostrini -. Proprio alla luce di questo entusiasmo ritrovato sto
organizzando alcuni eventi ed appuntamenti. Dopo il successo del concerto di Santa Cecilia del 22 novembre con la Schola Cantorum, domenica 13 dicembre Rivoli sarà teatro di una manifestazione unica, suggerita da un medico del territorio, il cui desiderio è quello di sentire almeno una volta suonare tutte insieme le campane della Valdadige: alle ore 10.00 tutte le campane della Valdadige, da Rivoli a Ceraino, da Canale a Brentiuno Belluno suoneranno in sincronia. Tutti i gruppi partecipanti si raduneranno poi a Rivoli per pranzare tutti inisieme e suonare a turno le campane di Rivoli». Il 18 dicembre a Rivoli sarà protagonista il concerto di Natale con le esibizioni di Enzo Badalotti, Anna Paola Pin e Nicola Dal Cero attraverso un concerto di musiche sacre nella chiesa di San Giovanni Battista alle 20.30, mentre il 20 dicembre spazio ai mercatini di Natale con la vendita di prodotti tipici e di artigianato. «Il concerto di Natale del 18 dicembre
Loredana Campostrini
– aggiunge ancora Campostrini – aprirà le danze per i festeggiamenti, nel 2016, del 250° anniversario di Fondazione della Parrocchia di San Giovanni Battista». Iniziative, quelle proposte dal consigliere delegato alla Cultura – che opera in sinergia con il consigliere Alessio Adami delegato alle Associazioni -, che intendono valorizza-
re sempre più il territorio. «A Rivoli siamo molto fortunati – afferma Campostrini – perché abbiamo tutto: storia, natura, anfiteatro morenico, piste ciclabili, archeologia. Sta a noi riunire sotto un unico denominatore comunale aspetto turistico, sportivo, culturale. Abbiamo molto a cuore in particolare la Terradeiforti che anni fa il nostro sindaco Amrnado Luchesa aveva creato e dalla quale rivoli negli anni si è un po’ defilato. Ora vogliamo tornare, accanto a Dolcè e Brentino Belluno, ad essere protagonisti della Terradeiforti». Anche la biblioteca di Rivoli, che in questi giorni sta rinnovando il suo direttivo, sta navigando a vele spiegate: «vorremmo che la biblioteca diventasse un punto di riferimento per i giovani e i bambini. Non mancheranno conferenze, presentazioni di libri e molte altre iniziative» – conclude Loredana Campostrini che sta organizzando per le festività natalizie una visita ai Presepi dell’Arena.
Serata corale per inaugurare l’arpa eolica MAZZANO / IL MONUMENTO
La corale di Calmasino, coristi di Rivoli Veronese, Pesina e Castelrotto, 40 voci circa unite in un importante progetto corale della maestra Silvia Cipriani, si sono esibiti l’8 novembre a Mazzano, frazione di Negrar, in occasione dell’inaugurazione di un nuovo monumento. La scultura è una rarissima e unica per forma, monumentale arpa eolica alta oltre sei metri in grado, in presenza di vento, di emettere melodiosi suoni attraverso sei corde che entrano in risonanza. Firmata dall’artista architetto Giuseppe Ferlenga. L’evento d’inaugurazione, iniziato al mattino, ha avuto un carattere prevalentemente istituzionale, con santa messa celebrata da don Marcello Veronesi, taglio del nastro da parte del sindaco di Negrar Roberto Grison, una rappresentanza della protezione civile, degli alpini, e la partecipazione dei carabinieri in servizio e dei carabinieri appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri di cui Ferlenga è consigliere sezionale per Negrar. L’evento d’inaugurazione è poi ripreso alle 20.30, all’interno delle piccola ma accogliente chiesa di Mazzano. Dopo i saluti
del presidente del Gruppo Sportivo e Culturale, il venticinquenne Luca Viviani, ha aperto la serata corale il coro di Mazzano, diretto dal maestro Giovanni Fedrighi. Gli ospiti hanno assistito poi al momento della “Schola cantorum di Silvia Cipria-
ni”, con i coristi provenienti prevalentemente dall’area Baldo-Garda. La “Schola cantorum” si è esibita in un repertorio romantico per esaltare la componente artistica delle varie composizioni, iniziando con il vivace “Sanctus” di Gounod, per poi
passare allo storico “Custodiscimi” a cui si sono ispirate molte delle migliori colonne sonore di film, e “Anima Christi” di Frisina che ha creato un’atmosfera molto meditativa. L’evento musicale è ripreso poi con un assolo al pianoforte del maestro Massimo Cristini, che ha preparato per l’occasione un particolare brano di Chopin: “Studio opera 25 n. 1”. La parte finale ha visto l’esecuzione di “Ave Maria” di Arcadelt, il brano più noto di questo genere ed a conclusione Silvia Cipriani ha descritto e diretto “Signore delle cime” a cori riuniti lasciando il pubblico visibilmente commosso e a occhi lucidi. Ma quando si pensava che il tutto stesse per concludersi come si era programmato, con un buffet all’esterno della chiesa a base di caldo vin brulè, durante l’ultimo canto a tema “Ceseta ‘n montagna”, è sfrecciata sopra l’arpa, illuminando il cielo, una stella cadente di dimensioni ragguardevoli. Nel medesimo istante si è levata, da parte del pubblico, un’esclamazione di stupore che ha sovrastato il canto corale. S. C.
ONORANZE FUNEBRI CAMPAGNARI
Onoranze funebri Campagnari nasce nel 2015 con Manuel Campagnari, titolare dell'omonima azienda, dopo anni di esperienza maturata nel settore. L' attività opera nella zona del lago di Garda, ma anche in quella montebaldina e ovunque venga richiesta competenza e professionalità. Un'azienda Manuel Campagnari “giovane”, lontana dai classici stereotipi, per quanto riguarda il “modus operandi” nei servizi, nel trasporto e nella cura della salma. L'ingresso del feretro in chiesa “in spalla” spesso accompagnato, grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Verona, da strumenti musicali come il violino, l'oboe, l'organo o l'arpa. Si offrono trattamenti di tanatoestetica che contribuiscono, mediante il trucco, a rendere il viso della salma più disteso e sereno. Onoranze funebri Campagnari si occupa inoltre di offrire, per chi lo desira, un servizio per la dispersione delle ceneri. Fino a pochi anni fa la legge italiana permetteva ai parenti del defunto di conservare l' urna in un loculo, una tomba o comunque sempre entro le mura cimiteriali. Adesso le ceneri possono essere conservate anche al di fuori di esse, presso l’abitazione, oppure disperse. La dispersione è permessa avvalendosi di una certificazione eseguita in vita. La ditta è partner di una società, la SO.CREM., che si occupa per i soci tesserati di garantire loro la cremazione o, per chi ne esprimesse il desiderio, la dispersione delle ceneri. Per maggiori informazioni o consulenze gratuite: info@onoranzecampagnari.it – Tel: 045.7255790 24h/24
pubbliredazionale
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CRONACHE del Baldo
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Baldo e Lessinia: 7 anni di progetti
IL VOLUME. La presentazione si è tenuta in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del GAL
CAPRINO
“Baldo e Lessina, sette anni di progetti” è una pubblicazione che racconta, attraverso sintetiche spiegazioni e molte immagini suggestive gli interventi realizzati dai beneficiari con le risorse economiche del Piano di Sviluppo Locale (PSL) 2007/2013 del GAL Baldo-Lessinia. La presentazione del volume è avvenuta lo scorso 12 novembre nella sala consiliare del Comune di Grezzana, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del GAL Baldo-Lessina. Dopo i saluti del Sindaco di Grezzana, Mauro Fiorentini, sono intervenuti Claudio Valente, come componente della Giunta della Camera di Commercio di Verona e presidente di Coldiretti Verona e Antonio Pastorello, presidente della Provincia di Verona. Per la presentazione del volume, si è svolto un dibattito a cui sono intervenuti Stefano Marcolini, presidente del
Il taglio del nastro della nuova sede. Da sinistra Marcolini, Fiorentini, Pastorello
GAL Baldo-Lessina, Stefano Sisto, Commissario Straordinario della Comunità Montana della Lessinia, Paolo Menapace, Presidente Strada del vino Soave, Linda Birolo, coor-
Che vista dall’Osservatorio Turri! CTG MONTE BALDO / INIZIATIVA DI MONITORAGGIO
Come ogni anno, diversi soci del CTG Monte Baldo sono stati nei giorni di ottobre su Monte Creta di Caprino, a 1023 metri di altitudine, una delle propaggini più meridionali del Monte Baldo, protesa sulla piana di Caprino. Si tratta dell’“Osservatorio Eugenio Turri”, così chiamato in onore del geografo veronese scomparso nel 2005, che qui saliva ogni anno per documentare, con foto, le trasformazioni urbanistiche della piana di Caprino-Affi, alcune delle quali pubblicate nei suoi libri. «L’iniziativa di monitorare la trasformazione urbanistica è stata ereditata dal CTG M. Baldo proprio quale “mission” che Turri ha affidato al gruppo negli anni ‘novanta del secolo scorso quando ci accompagnava nell’uscita - spiega Elisa Fattorelli, animatrice del CTG -. Fin dai primi anni ‘70, Turri saliva ogni anno su questo rilievo strategico per documentare la trasformazione del paesaggio della piana di Caprino e soprattutto la veloce e progressiva urbanizzazione che si stava realizzando in essa». Monte Crocetta, com’è conosciuta popolarmente la panoramica postazione di Monte Creta, dov’è collocata una grande croce tra pini neri, visibile dalla piana, è raggiungibile in circa un’ora e mezza partendo da Lumini o da Braga di Caprino. Questo sito consente di osservare tutto il basso lago di Garda da Maderno a Peschiera fino a Garda, il Monte Belpo, gli anfiteatri morenici del Garda e di Rivoli, lo
La piana di Caprino da Monte Crocetta
sbocco della Val d’Adige, il Monte Moscal e la sottostante piana di Caprino-Affi-Costermano. Il CTG Monte Baldo, ripropone ogni anno questo appuntamento su Monte Creta per continuare a registrare la modificazione irreversibile del paesaggio della piana, ed ovviamente, sensibilizzare verso una sua corretta trasformazione e tutela. Quest’anno, molto evidente era la nuova grande rotatoria di Caprino, inaugurata in estate. Maurizio Delibori
ldinatrice dell’ufficio Sviluppo Locale Sezione Piani e Programmi Settore Primario, Regione Veneto. Moderati dal giornalista Lucio Bussi, i relatori si sono confrontati sull’attività dell’Ente, sulla propria esperienza in merito alla scorsa programmazione e sulle prospettive del territorio specie montano. Sono stati assegnati durante PSL 2007-2013 quasi otto milioni di euro che hanno generato investimenti complessivi per 12,4 milioni di euro nei 37 comuni su cui opera il GAL. Oltre cento i progetti realizzati da parte dei beneficiari che hanno contribuito ad arricchire il territorio, soprattutto quello montano, a renderlo più fruibile per gli abitanti e più interessante per i visitatori e turisti. «Abbiamo voluto realizzare – ha precisato Stefano Marcolini un volume che presentasse i circa cento interventi realizzati nello scorso Piano di Sviluppo locale dai beneficiari dei bandi. E’ stata una programmazione che ha avuto come obiettivo quello di favorire lo sviluppo dell’economia rurale orientata alla creazione di nuove opportunità di occupazione e reddito, per il migliora-
mento delle condizioni di vita e di lavoro nelle aree rurali. Riteniamo che questa pubblicazione sia un modo per rendere conto di come sono state utilizzate le risorse economiche sul territorio, augurandoci che quanto fatto sia da stimolo a chi vorrà aderire ai bandi della prossima programmazione». «Lo scorso PSL è andato molto bene. – ha sottolineato Stefano Marcolini – Il nostro ente, infatti, ha impegnato tutte le risorse a disposizione nei tempi stabiliti, ottenendo dalla Regione Veneto ulteriori 360.000 euro di risorse, come premio, da destinare al territorio». Linda Birolo ha sottolineato la significativa attività del GAL Baldo-Lessinia e ha dato alcune indicazioni sul Programma di Sviluppo rurale 2014-2020 per cui sono previste risorse per oltre un miliardo di euro (1.184.000). Alcuni di questi fonti sono già state impegnate ad esempio con l’apertura a maggio dei bandi sulle misure agroalimentari. Altre risorse saranno destinate alle aziende agricole venete e a quelle montane. Interessanti gli investimenti destinati ai giovani in agricoltura.
SPORT
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
CALCIO A 11 E A 7. L’associazione sportiva di Caprino ha ricevuto di recente un defibrillatore
Baldense, una famiglia Pallone e divertimento Amore per il pallone. Quello vero, senza business o milioni di euro di mezzo. Amicizia e allegria nell’anima, che spingono avanti la società da trentaquattro anni. La Baldense 1981 diverte e si diverte. Sport e valori a Caprino vanno a braccetto in un’unica realtà. «Siamo un’associazione storica nel panorama amatoriale veronese – spiega la dirigenza . Possiamo definirci un club avveniristico, nel senso che siamo nati nel 1981 con una squadra di calcio a 11 femminile, proseguendo poi con una formazione maschile fino alla stagione 2014 in cui abbiamo raddoppiato la nostra attività inserendo il calcio a 7. Ad oggi, contiamo una quarantina di tesserati che praticano il calcio a 11 e a 7 nel torneo provinciale promosso dal Csi (Centro sportivo italiano). Per i più piccoli, invece, abbiamo progettato un grest estivo multi sport e un corso di minirugby, che riproporremo con l’arrivo della bella stagione». I ricordi sono tanti, le emozioni da raccontare pure. Il passato, come sempre, è ricco di esperienze belle e meno belle. «Nel corso della sua storia, la Baldense ha avuto dei momenti di grande euforia ed entusiasmo, soprattutto grazie al fatto che Caprino era una fucina di calciatori che, prima di appendere le scar-
Simone Penna
pe al chiodo, finivano a giocare tra gli amatori – commenta il presidente, Simone Penna -. Lo spirito cardine dell’associazione, infatti, è sempre stato quello di essere una grande famiglia; negli anni, poi, vi sono stati anche momenti molto difficili, ma ora desideriamo tornare agli albori dei valori sani dello sport di paese». Un assist, intanto, arriva dall’esterno. La Baldense 1981 ha “scartato” di recente un pacco regalo speciale, con dentro
un pensiero altrettanto speciale. «Lo scorso 12 ottobre, abbiamo parlato con Rosanna Campagnari, amministratore dell’azienda Italpollina spa di Rivoli Veronese, sottoponendole una nostra preoccupazione, ossia quella di non avere le risorse necessarie per acquistare un defibrillatore da porre nell’impianto dove pratichiamo l’attività (campo sportivo Mondini a Caprino, ndr) – racconta la dirigenza -. Con uno slancio di generosità, e a nostra
insaputa, abbiamo ricevuto in dono proprio un defibrillatore da parte dell'Italpollina, che ringraziamo vivamente. Questo è stato davvero un bellissimo gesto di altruismo: il defibrillatore è già stato installato al Mondini». Calcio e attenzione alla solidarietà, insomma. Perché l’impegno della Baldense 1981 è concentrato su più fronti. Anzi, a 360°. «In futuro, per quanto ci sarà possibile, è nostra intenzione attivare iniziative di sostegno anche a favore di altre realtà presenti nel comune di Caprino Veronese come, per esempio, l’Avis, la Fondazione la Casa dei Sogni e l’associazione Raggi di Sole – precisa Penna -. Riteniamo, infatti, che tali realtà siano fondamentali per il tessuto sociale della nostra comunità e, con lo stile che contraddistingue la Baldense 1981, vorremmo fare qualcosa per loro, con iniziative di natura sportiva. Già nel prossimo anno, se troveremo qualche aiuto da parte di enti o aziende, ci piacerebbe creare un evento ad hoc. La Baldense è orgogliosa di essere promotrice-attrice di progetti a vocazione sociale, ritenendo essi parte integrante del proprio dna, specie se questi rispondono a esigenze del territorio e se possono incidere pure sul piano educativo». Matteo Sambugaro
BOCCIOFILA BARDOLINO
Una pioggia di iniziative
La bocciofila Bardolino in questi ultimi tempi è tutto un pullulare di iniziative che coinvolgono non solo le bocce , ma anche altre federazioni. Il 24 e 25 ottobre il bocciodromo ha ospitato la Top 10, una manifestazione interregionale giovanile che ha coinvolto la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto. Due giorni all’insegna dei giovani dai 10 ai 18 anni che, accompagnati dai rispettivi tecnici e dai genitori, hanno dato dimostrazione della loro abilità negli accosti e nei tiri per la conquista del Trofeo Ristorante Pizzeria All’Incontro. Tra gli allievi la vittoria è andata al trevigiano Michael Michieletto, tra le allieve alla milanese Martina Ceriani, tra le ragazze la bresciana Ilaria Treccani, tra i ragazzi il vicentino Tommaso Mocellin e tra gli esordienti il lombardo Alessio Rovelli. Dal 16 novembre al 21 si è sviluppata la competizione serale valevole per l’assegnazione del 5° Trofeo Ristorante All’In-
contro con 152 formazioni a coppie provenienti da Lombardia, Trentino e Veneto. A salire sul primo gradino del podio è stata la coppia Rizzardi - Leonini della società Inox Macel di Brescia. Domenica 22 novembre inoltre si è svolto il “master top”. Si sono sfidati i migliori 16 atleti della categoria D della stagione 2015/2016. La vittoria è
andata a Silvano Bianchi della società San Micheledinova. Oltre alle bocce anche altri sport. Non ultima quella che ha visto recentemente le freccette della federazione Fidart occupare per due giorni tutto il bocciodromo appositamente allestito con una trentina di apparecchi elettronici per la disputa della fase finale di Coppa Italia del singolo e delle
squadre. Il mese di dicembre vedrà nuovamente coinvolto tutto lo staff della bocciofila a partire dal presidente Francesco Gradilone. Il prossimo evento sarà la gara regionale intitolata alla memoria di due soci fondatori, Vittorio Viola e Franco Banterla, dal 7 all’11 dicembre con la partecipazione di 128 formazioni a coppie.
25 MOTOCROSS
Reggiani in cima al Trofeo Veneto
Filippo Rangheri, Francesco Boninsegna, Nicolò Faettini, Davide Reggiani, Cristopher Busca
Sul gradino più alto del podio regionale. Davide Reggiani guarda tutti dalla cima, brinda al successo a suon di accelerate e sorpassi, e incornicia l’annata 2015. Il giovane pilota veronese del Team Events di Settimo di Pescantina (18 anni) ha infatti sbaragliato la concorrenza in sella alla sua moto, conquistando il Trofeo Veneto di motocross, categoria Agonisti Mx2. Il primo posto è blindato: le sette vittorie assolute ottenute in dodici gare hanno permesso a Davide di arrivare lassù, in vetta alla classifica. Il pilota scaligero ha chiuso il campionato con 492 punti in graduatoria, staccando Loris Paissan del Power Sport (secondo a 308 punti) e Devis Canestraro (terzo con 252 punti). Il mirino di Reggiani, ora, è focalizzato sulla stagione 2016, in cui il giovane veronese affronterà oltre al Campionato Veneto, VISP, il campionato Top Rider, insieme ai migliori piloti del Triveneto, e alcune tappe del campionato italiano. La preparazione è già iniziata, gli allenamenti procedono senza sosta: il talento scaligero vuol farsi trovare pronto all’annata che verrà, per continuare a crescere e a mettere in bacheca altri trofei. Una curiosità: Davide ha totalizzato pure un secondo posto al Trofeo Italia, svoltosi a Cavallara di Mondavio (Pu) lo scorso
settembre. Non solo Reggiani, però, sugli scudi: già, perché nel Trofeo Veneto 2015, conclusosi con la gara corsa a Sant’Anna d’Alfaedo (domenica 11 ottobre), altri veronesi in orbita Team Events si sono distinti raggiungendo risultati di rilievo. Francesco Boninsegna, per esempio, si è classificato secondo nella graduatoria generale della categoria HobbyCross Mx2 2T, mentre Filippo Rangheri e Sebastiano Zenatti hanno conquistato rispettivamente il quarto posto nella categoria HobbyCross Mx2 2T e la quarta posizione nella categoria HobbyCross Mx2 4T. M.S.
Davide Reggiani
PROGETTO
CASA
SPARHOME VERONA Nuovo Centro a Bussolengo C'è una possibilità in più per arredare la casa da marzo 2015. In località Crocioni a Bussolengo ha aperto infatti “SPARHOMEVERONA”, unico rivenditore autorizzato SPAR ARREDA di Verona. Esperienza, professionalità e competenza sono i tratti distintivi del nuovo punto vendita e showroom sulla Statale 11, dove SPARHOMEVERONA ha voluto riunire quattro linee d’arredo. Cucine, arredi zone giorno, arredi zone notte e junior da SPARHOMEVERONA portano tutti un’unica firma, SPAR ARREDA, garanzia di qualità. «La scelta di commercializzare il marchio SPAR ARREDA – affermano da SPARHOMEVERONA - è stata quella di poter proporre mobili con design italiano, 100% made in Italy, con un buon rapporto qualità — prezzo; non a caso il nostro motto è “la casa bella e accessibile”». A questo punto non rimane che lasciarsi sorprendere da SPARHOMEVERONA e visitare il negozio di Bussolengo dove è possibile trovare consulenza e preventivi gratuiti. SPARHOMEVERONA si trova a Bussolengo in Loc.Crocioni S.S. 11. Telefono 045.6933872 / 742 Fax 045.6934379 Mail: info@sparhomeverona.it Web: www.sparhomeverona.i
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PROGETTO
CASA
L’Architettura e il tempo Un binomio da valorizzare
"Meravigliose architetture producono meravigliose rovine": così parafrasava Louis Kahn, nel secolo scorso. Il significato di questa frase sta nella necessità di produrre buona architettura perché questa lasci una traccia positiva nello sviluppo delle città e in fondo nell'evoluzione dell'uomo. Il secondo significato, che qui mi interessa indagare, è l'aspetto del tempo. Molti altri maestri, tra cui Peter Zumthor, lasciano che il tempo mostri i segni dell'invecchiamento sul volto delle loro architetture o dei loro interni. Evitano trucchi per lasciare che il legno acquisisca la propria patina, che crei il valore che solo il tempo può dare e che fa diventare gli oggetti parte della nostra storia. Se andiamo ad osservare i laboratori Salk, di Louis Kahn, vedremo che il legno che riveste i laboratori medici è invecchiato ed ingrigito, ma regala alla struttura una connotazione eterna come se quegli edifici esistessero da sempre. Così quando scegliamo l'arredamento per la nostra casa, dovremmo cercare di acquistare pezzi belli in grado di invecchiare bene, perché quello che nella tecnologia è obsolescenza nel design diventa storia. Se portiamo a casa una sedia senza alcuna qualità sappiamo che non diventerà mai la vecchia sedia della nonna, consunta e levigata dalle mani che la accarezzano, ma semplicemente quando terminerà il proprio uso diverrà un PIANO CASA TER – REGIONE VENETO rifiuto da smaltire. L'oggetto in tal caso risponde solamente allo scopo per cui è stato Un'opportunità da non perdere pensato e per cui è stato costruito: non ha alcun significato, non rap- con la “GUIDA AL PIANO CASA” dei geometri veronesi presenta una evoluzione tecnica o estetica ma funziona e basta. Su Il Collegio Geometri e Geometri Laureadi esso il tempo passato anziché farlo diventare storia lo trasforma in ti della provincia di Verona e la Società scoria (da riciclare Cooperativa Geometri Veronesi, con la loro attività, vivono in prima persona la nella migliore delle quotidianità socio-economica del terriipotesi!). Stiamo torio e interagiscono con propositive attenti quando sceiniziative e stimoli di sviluppo. Ciò lo gliamo come arredare dimostra la recente realizzazione della la nostra casa: riemseconda “Guida al Piano Casa”, strupiendola di funzioni mento che invita tutti ad approfondire finalità e opportunità del Piano Casa Ter Regione Veneto che, salvo ulteriori provma svuotandola di vedimenti, il 10 maggio 2017 terminerà la sua storia. La Legge Regionale “Piano storia, diverrà muta, Casa” non contempla alcuni casi e, di volta in volta, ci si chiede quale condotta senza nulla da racconassumere: applicare un principio di libertà e ammettere tutto ciò che il legislatotare di noi, della nostra re non ha vietato? Ritenere vietato ciò che non è espressamente consentito? vita e in fondo della Andare alla ricerca della disciplina prevista per un caso analogo, rischiando così nostra anima. di vanificare il carattere eccezionale della norma? Le regole ci sono, belle o brutte che siano; vanno semmai applicate in maniera razionale e corretta, senza paure, resistenze od opposizioni di principio. E' auspicabile, quindi, che le Pubbliche Amministrazioni adottino un analogo corretto e razionale atteggiamento nell'applicazione della Legge Regionale e ciò è possibile farlo se si valorizzano natura e finalità della norma stessa. E anche per questo è grande il successo riscontrato per la “Guida al Piano Casa”, strumento realizzato dai geometri veronesi e fruibile per tutti. Una guida autorevole che servirà all'applicazione univoca della normativa, così l’ha definita il sindaco di Verona Flavio Tosi. Valore aggiunto della Guida è la divulgazione trasversale e aperta: «la volontà alla base – ha sottolineato il curatore, Fiorenzo Furlani, segretario del Collegio e presidente della Società Cooperativa Geometri Veronesi – è quella di mettere la guida a disposizione di tutti gli operatori del settore edilizia, delle famiglie, degli utenti privati». Il Presidente del Collegio, Roberto Scali, ha ricordato che i geometri veronesi avevano già realizzato una pubblicazione sul primo Piano Casa, «ora abbiamo replicato con maggior peso, dopo che l’affluenza e il riscontro ottenuti dai due seminari sul Piano Casa Ter/Veneto che abbiamo organizzato nei primi mesi del 2015 ci hanno dimostrato che il tema è di interesse comune». La GUIDA AL PIANO CASA dei geometri veronesi è scaricabile gratuitamente sul sito www.collegio.geometri.vr.it per tutti gli operatori dell’area tecnica/edilizia e per i privati cittadini.
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
RUBRICHE
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CULTURA
LETTO
PER VOI
Vanessa Roggeri, Fiore di fulmine, Garzanti libri, 2015, 279 p., 16,40€
“La prima volta che Nora Musa morì, aveva undici anni e il coraggio più scellerato che la gente delle miniere di Monte Narba avesse mai visto”. E’ l’incipit del secondo romanzo della giovane scrittrice sarda che dopo il grande successo del “Il cuore selvatico del ginepro”, si presenta al suo pubblico con una storia che attinge sempre dalle tradizioni e leggende dell’aspra Sardegna. Una sera enormi nuvole nere si addensano sopra il paese e tutti corrono al riparo, tutti tranne Nora che “corre incontro alla tempesta, alla spumosa valanga di nubi livide che rotolavano veloci sotto lo sferzare del vento”. Si è appena riparata sotto una grande quercia quando un fulmine la colpisce sbalzandola lontano, esanime. Tutti la credono morta per giorni, finché non si risveglia nella bara e viene salvata da Toninu, il becchino. Gli occhi verdi di Nora tornano a splendere, ma la bambina non è più la stessa, il fulmine le ha lasciato un segno indelebile, un fiore rosso sulla pelle bianca e la capacità di vedere quello che gli altri non vedono: i morti e il potere di parlare con loro. Nora è una “bidemortos, un brutto affare, una cosa così brutta”. Così la bambina viene emarginata, mandata a Cagliari e rinchiusa in un istituto per orfanelle perché “l’ignoranza genera stupidità”. Là, nonostante la solitudine, cresce in bellezza e impara a ricamare splendidi arazzi con le sue abili mani. Gli anni passano e Nora aspetta invano che qualcuno della famiglia torni a riprenderla, finché un giorno appare una donna vestita di nero, elegante e altera, Donna Trinez. La ricca viscontessa conosce la storia di Nora e sa cosa significa soffrire, per questo decide di aiutarla contro tutte le superstizioni. Lascio al lettore la scoperta del seguito che porterà la protagonista dentro una vicenda familiare oscura e dolorosa ma anche verso un amore inaspettato e una vera rinascita. Anche in questo secondo romanzo la Roggeri non delude e si conferma una penna di valore. La giovane scrittrice sa costruire una storia avvincente partendo dalla realtà antropologica della Sardegna e sa investigare l’animo umano con grazia, levità e profondità, senza addentrarsi troppo in argomentazioni psicologiche. Le figure femminili sono forti, coraggiose e interessanti. Lo stile narrativo é piacevole e incisivo. Un romanzo in grado di trasmettere emozioni. Consigliato.
a cura di Lino Venturini
Lingua e Civiltà “Gli aggettivi sono la parte più delicata dell’edificio grammaticale, quella in cui si manifesta la forza, o la debolezza di chi parla e scrive”, diceva lo scrittore e linguista Leo Pestelli. La grandezza di un artista si misura dagli aggettivi, vanno scelti con la lente e pesati con il bilancino: quando sono troppi o male indirizzati, recano più danno che utile. In ogni caso, se sono più di uno, si dà il primo luogo all’aggettivo che determina il sostantivo: vessillo imperiale e grande. Siamo tenuti a un’aggettivazione insieme parsimoniosa e sincera e, soprattutto, siamo tenuti a collocare l’aggettivo come si deve. L’aggettivo anteposto indica una qualità propria e costante del sostantivo e quello posposto una qualità contingente e occasionale. L’espressione a gonfie vele è uno schiaffo alla regola perché le vele non sono gonfie che accidentalmente, per favore di vento. Insomma è meglio dire a vele gonfie, un po’ come si dice a denti stretti e non a stretti denti, come si dovrebbe dire a voce alta in luogo ad alta voce. Ancora si antepone quando adorna (la bianca neve, la pallida morte, la casta Susanna), si pospone quando determina (l’uomo irritabile). Occorre anche aggiungere che l’aggettivo anticipato perde il suo valore espressivo a vantaggio del nome, mentre posticipato prevale sul nome; anticipato descrive, posposto definisce. Qualche considerazione si deve fare poi sulla posizione dell’aggettivo rispetto al nome. Naturalmente tutti, penso, desiderano farsi visitare da un buon medico, magari augurandosi che al momento di pagare la visita sia un medico buono, come nessuno darebbe a una donna buona della buona donna; un povero uomo può anche viaggiare in fuoriserie, ma mai un uomo povero; un vestito nuovo è indossato per la prima volta, un nuovo vestito è diverso dai precedenti e si aggiunge agli altri. Detto questo e tenuto presente quanto abbiamo già scritto, la posizione dell’aggettivo è spesso indifferente (Giosuè Carducci prediligeva l’aggettivo anteposto, Gabriele D’Annunzio quello posposto) e la sua anticipazione è molte volte solamente maniera: la scelta fra una bellissima donna e una donna bellissima è da asino di Buridano. Circa poi l’uso improprio di certi aggettivi, gli esempi abbondano. Quante volte ci diciamo spiacenti di non poter esaudire un desiderio? Ma il senso che diamo a quella parola è quello di sentire dispiacere, di essere dolenti, per cui si deve dire mi dispiace, sono addolorato e simili. Un altro aggettivo che dilaga è coscienzioso. Lavori, cure, studi coscienziosi al posto di accurati, diligenti, scrupolosi. Infine che dire della “permanente” in testa alle donne? Una sfacciata bugia.
Oroscopo di Dicembre
di Francesca Iolanda
Ariete: Marte in opposizione per tutto il mese rischia di esacerbare tensioni nella coppia, ma anche di favorire la mancanza di energia e di volontà. Saturno invita alla saggezza e a non intraprendere iniziative dai risvolti pericolosi. Siate cauti a fine mese quando un calo della lucidità mentale suggerisce interpretazioni sbagliate della realtà. Toro: buone occasioni per quanto riguarda i viaggi di piacere, gli svaghi e gli scambi culturali. Attenzione però a non trascurare gli affetti che sembra vengano messi in secondo piano, alimentando lamentele da parte dei famigliari. Giorni interessante il 19 per far luce su questioni nascoste. Gemelli: attenzione alle spese esagerate, anche per quanto riguarda i regali: la vostra generosità potrebbe non essere apprezzata. Favoriti gli sport e le attività che richiedono energia e desiderio di apparire. Buon affiatamento col partner la prima settimana del mese. Cancro: l' inizio del mese appare abbastanza difficile, una certa irritabilità potrebbe sfociare in conflitti, anche forti nella coppia. Tensioni destinate ad appianarsi col passare dei giorni per finire con riconferme e appagamento con l' approssimarsi delle feste. Desiderio di impegnarsi in cause filantropiche e ambientaliste al top. Leone: momento favorevole per superare brillantemente un esame ma anche per affrontare un colloquio di lavoro con esito positivo. Fidatevi del vostro istinto. Possibile un senso di disagio in famiglia in quanto non sempre vi sentiti capiti ed apprezzati. Viaggio a sorpresa con risvolti avventurosi. Vergine: notevole fortuna in amore ma anche nella comunicazione in generale. Le conquiste si susseguono e, una volta tanto, sarete voi a dettare le regole del gioco. Saturno in quadratura alimenta una certa sfiducia che, se presa troppo in considerazione, potrebbe far sfumare ottime occasioni. Fascino al top. Bilancia: la troppa tensione accumulata negli ultimi mesi rischia di esplodere dopo la metà del mese. La tentazione di dare un taglio a tutte le situazioni che sono fonte di insoddisfazione sarà molto forte e solo la saggezza di Saturno mette in guardia verso i rischi di salti nel vuoto. Meglio rimandare decisioni drastiche a momenti migliori. Scorpione: l' ipersensibilità e la forte propensione ad andare incontro ai desideri altrui, soprattutto in amore, fanno di voi delle persone amabili e particolarmente sentimentali. Molte conferme in arrivo anche nel settore delle amicizie. Intuito da sviluppare. Sagittario: se la vostra spontaneità è una delle doti più apprezzate, con Giove in quadratura rischiate di essere un pò invadenti e di disorientare gli altri con un entusiasmo eccessivo. Bella grinta sul lavoro che vi rende merito ma anche qualche entrata economica extra. Capricorno: momento un pò burrascoso dove le rotture plateali nella coppia, si susseguono a riappacificazioni altrettanto eclatanti. Evitate il sarcasmo per non ferire, anche pesantemente, i sentimenti altrui. Desiderio di protagonismo soddisfatto, ma basato più sull' apparenza che nei meriti reali. Acquario: la soluzione di un problema è vicina ma anche lo scampato pericolo nei confronti di una vertenza legale o finanziaria. Favorite inoltre le cariche pubbliche dove l' eloquenza si accompagna all' azione. Grande senso della realtà da parte vostra che vi rende confidenti preziosi. Pesci: il talento artistico che vi contraddistingue, potrà arricchirsi di sfumature quasi magiche ed eteree in grado di trasmettere emozioni e concetti anche profondi. L' affettività sarà preponderante per tutto il mese, rendendovi semprè attenti alle esigenze altrui e molto presenti nella vita del partner. Attenzione alle spese eccessive.
AGENDA LETTERARIA
Ricorre questo mese il centenario della morte di Luigi Capuana (Mineo, 28 maggio 1839 – Catania, 29 novembre 1915), scrittore e critico letterario, massimo teorico del Verismo e scrittore verista egli stesso. Critico lucido e penetrante esercitò una notevole influenza sulla sua generazione e, in particolare, sul Verga. Nasce da una famiglia di agiati proprietari terrieri, dopo studi irregolari e interrotti, abbandona la Facoltà di Giurisprudenza e prende parte nel 1860 all’impresa garibaldina. Nel 1864 si stabilisce a Firenze per tentare “l’avventura letteraria”, dove frequenta gli scrittori più noti dell’epoca, tra i quali Aleardi, Capponi e Levi. Nel 1868 ritorna in Sicilia, diventa ispettore scolastico, poi consigliere comunale di Mineo e infine viene eletto sindaco. Nel 1875 si trasferisce a Milano e inizia a collaborare al Corriere della Sera come critico letterario e teatrale e dove pubblica in due volumi Studi sulla letteratura contemporanea. Dopo alcuni anni a Roma, alla direzione de “ Il Fanfulla della domenica”, fa ritorno definitivo a Catania. Muore poco dopo l’entrata in guerra dell’Italia. La sua abbondante produzione teatrale in dialetto siciliano è raccolta nei cinque volumi del Teatro dialettale siciliano. Tra i romanzi, dove riversa il suo gusto per le psicologie complicate e tormentate, citiamo Giacinta. La protagonista, da bambina, ha subito una violenza di cui ha perduto il ricordo, ma l’episodio dell’infanzia si risveglia in lei quando, già donna, incontra Andrea. Decide di non sposarlo e di divenirne l’amante. Dall’amore colpevole nasce una creatura che morirà bambina. Quando Andrea scioglie il legame, divenuto insopportabile, Giacinta si uccide. Anche Profumo è più simile a un trattato di patologia che a un romanzo. Il titolo deriva dal misterioso aroma di zàgara che emana il corpo della protagonista in particolari momenti di isterismo. Il marchese di Roccaverdina, invece, è un grande romanzo psicologico, un affresco siciliano, dove il Capuana trasforma il suo verismo in sofferenza “soggettiva” e fantasia. Il marchese di Roccaverdina ama di accesa passione una contadina, Agrippina. Non potendo sposarla per le barriere sociali, la dà in moglie a un suo fattore, Rocco, facendoli giurare che vivranno come fratello e sorella poi, preso dal dubbio e dalla gelosia, lo uccide. Dell’assassinio viene incolpato un innocente che morirà in carcere. Il marchese è al sicuro, ma il suo silenzio colpevole si trasforma in rimorso ossessivo. Perseguitato dai fantasmi e solo con la sua follia, morirà assistito da Agrippina. Il marchese di Roccaverdina è stato alla base di due film con lo stesso titolo: Gelosia. Un autore da rileggere.
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SPAZIO DONNA
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
Marisa, nata con il pennello L’INTERVISTA
A detta di tutti Marisa Maistri è nata con il “pennello in mano”; proviene da una dinastia di artisti con madre pittrice e padre che dipingeva le stoffe per l'alta sartoria. Fu proprio grazie agli insegnamenti di entrambi e alla grande passione per la pittura che Marisa iniziò ad occuparsi di arte. Marisa, come è nata la sua passione per la pittura? «Nei primissimi anni della mia attività, dopo aver partecipato a vari e prestigiosi corsi a Milano, mi sono dedicata alla pittura su porcellana realizzando piatti, acquasantiere, portagioie e tazzine e vendendo queste mie opere ad antiquari e a orefici. Fu solo quindici anni fa che decisi di iscrivermi all' Accademia per imparare la tecnica per la produzione delle icone bizantine. Queste ultime sono caratterizzate solo da materiali di primissima scelta come tutte le mie opere e sono riproduzioni in quanto le originali si trovano solo nei musei o in qualche casa privata. Sono dipinte con un procedimento complesso che può durare diversi mesi». Quali rappresentazioni pittoriche predilige e soprattutto su quali tipi di
oggettistica preferisce dipingere? «Preferisco dipingere su vetro, su legno, sulle porcellane, sulla seta e realizzo gioielli con pietre dure. Realizzo qualsiasi tipo di oggettistica: vasi, piatti e tazzine tutti pitturati a mano e comunque su qualsiasi superficie dove si possa “passare”il pennello». Quali stati d'animo la influenzano maggiormente per essere “ispirata”nel produrre le sue opere? «In periodi di sofferenza queste mie opere erano e sono il mio rifugio e proprio nei momenti più duri mi si manifesta la voglia e l'estro per creare». Cosa consiglierebbe ai giovani con velleità artistiche come le sue per farsi conoscere nel mondo dell'arte?
«La passione per la pittura e per la creazione in sé, non è comune tra i giovani, ma se qualcuno vuole iniziare questa attività, deve spostarsi nelle città come Milano, Firenze o Roma dove esistono scuole molto prestigiose». Le sue creazioni sono state rappresentate in quale luogo e in quale periodo? «Ho inziato nel contesto veronese con le prime mostre in Valpolicella nel 1986 nel comune di San Pietro in Cariano, nel 1988 a Villa Carlotta a Caprino Veronese, in seguito a Ferrara di Monte Baldo e nel 1998 nella “Galleria Fra Giocondo” in Piazza dei Signori a Verona». Per chi desiderasse ulteriori informazioni:Marisamaistri@libero.it Angelica Adami
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Era il 25 novembre 1960 quando le tre sorelle Mirabal si recavano a far visita ai loro mariti in prigione: furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare, condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze dove furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Ancora oggi le tre sorelle Mirabal sono considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Ed è proprio la data del loro assassinio, il 25 novembre, che è stata scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotá nel 1981come giornata internazionale contro la violenza alle donne. L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato a sua volta questa data. Una giornata che in Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali.
L’angolo di Francesca PASTICCIO CON BOLLITO
Preparare del brodo con muscolo, gallina, cipolla, cannella, chiodo di garofano, buccia di limone. Raffreddare e sgrassare. Successivamente tagliare a pezzetti la carne e disporla a strati in una pirofila da forno creando degli strati con pasta sfoglia velo, carne, grana e, a piacere, dadini di scamorza. Coprire a filo con del brodo e cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti, dando qualche minuto di grilla al termine. Attendere 10 minuti prima di servire. Per un brodo classico davvero speciale rosolate alcune verdurine tagliate a pezzi con un po’ d’olio. Aggiungere la carne e rosolare, Unire ghiaccio anziché acqua e salare alla fine…Pochi accorgimenti fanno la differenza!
Natale tra gli Olivi Verrà inaugurata venerdì 27 novembre la 17° edizione del Natale tra gli Olivi” di Garda che vedrà protagonista il “mercatino di Natale” fino al 6 gennaio (apertura il venerdì, sabato, domenica, festivi e prefestivi). A dare un tocco di magia all’evento sarà inoltre il Presepe del Borgo (dall’8 dicembre al 10 gennaio) nel parco della Rimembranza e il Presepe subaqueo posizionato sul fondo del lago e visibile dal pontile Belvedere. Il Natale tra gli Olivi sarà arricchito inoltre da mostre, laboratori, esposizioni a Palazzo Pincini Carlotti e da numerose iniziative dedicate ai più piccoli. Ad alternarsi negli stand enogastronomici l’ottima cucina e i meravigliosi prodotti della Comunità di Beilngries (27, 28 e 29 novembre), il radicchio di Verona a cura della Provincia dal 5 all’8 dicembre. Il bollito di Verona, a cura della Provincia di Verona, trionferà dall’11 al 13 dicembre, giornate dedicate a Santa Lucia a cui l’11 dicembre alle 10.00 i bimbi potranno consegnare le loro letterine, al grande Concerto di Natale alle 20.30 del 12 dicembre nella sala congressi. Allieteranno le giornate del Natale tra gli Olivi canti natalizi a cura del coro La Rocca e le rappresentazioni teatrali messe in scena da diverse compagnie teatrali, tra cui l’immancabile La Rumarola di Garda. La manifestazione proseguirà poi aspettando il capodanno in compagnia dei prelibati piatti della comunità di Pavullo nel Frignano. Lo spettacolo pirotecnico del 31 dicembre darà il benvenuto al 2016, che sarà inaugurato dalla buona cucina della Pro loco di Garda in collaborazione con l’associazione “Opero Silente”, dal Concerto “Giorgia and Friends” l’1 gennaio alle ore 18.00, dalla Consegna dell’Oscar del Garda alle 17.00 del 4 gennaio e dall’immancabile Bruiel dell’Epifania di mewrcoledì 6 gennaio.
L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015
SPAZIO DONNA BENESSERE
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A CURA DI CHIARA TURRI
PROTEGGI I POLMONI DAL FREDDO “La felicità è un respiro profondo” La pulizia del polmone aiuta a disintossicare e purificare i rivestimenti delicati delle vie bronchiali e dei polmoni, che spesso hanno un accumulo di tossine ambientali, di organismi nocivi e irritanti. Un’azione detox che promuove il normale funzionamento polmonare, riduce il gonfiore e l’infiammazione e ringiovanisce la vitalità e la forza del polmone. Inoltre, aiuta a liberare le vie aeree dal muco e migliora la circolazione nei polmoni. Aiuta anche il trattamento di bronchite cronica, asma, infezioni della gola, così come l’alito cattivo. La pulizia dei polmoni non è un compito molto elaborato. Si può facilmente farla con alcuni rimedi naturali in aggiunta a stile di vita sano e cambiamenti nella dieta. 1. Respirazione profonda La respirazione profonda può aiutare a migliorare la capacità polmonare, fornendo più ossigeno al vostro corpo. Ciò rafforzerà i polmoni e purificherà le vie respiratorie. Inoltre, aumenta l’energia e riduce lo stress. Sdraiatevi sulla schiena in un luogo confortevole. Mettete le mani sulla pancia alla base della gabbia toracica. Chiudi gli occhi. Inspirare profondamente attraverso il naso mentre contate fino a 5. Trattenete il respiro per 2 secondi, poi espirate lentamente mentre contate fino a 5. Ripetere 9 o 10 volte per sessione. Fare questo esercizio di respirazione 2 o 3 volte al giorno. 2. Zenzero È inoltre possibile utilizzare lo zenzero per disintossicare i polmoni. Esso contiene diversi composti chimici che aiutano la funzione dei polmoni in modo più efficace, eliminando gli inquinanti aerei prima che irritino i polmoni. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna. Inoltre, lo zenzero può anche aiutare nel trattamento del cancro del polmone. Uno studio pubblicato nel 2012 in Anticancer Agents in Medical Chemistry rivela l’effetto chemio-preventivo promettente dell’estratto di zenzero contro il cancro ai polmoni. Bere 2 a 3 tazze di tè allo zenzero al giorno per avere polmoni forti. Per fare il tè, far bollire 1 cucchiaino di zenzero grattugiato o affettato in 1 o 1 ½ tazze di acqua. Lasciare cuocere a fuoco lento per 5 a 10 minuti. Scolare e aggiungere un po’ di succo di limone e miele per il gusto. Includere zenzero crudo alla vostra cucina. Si possono anche assumere supplementi di zenzero dopo aver consultato il medico. Nota: Le persone che assumono farmaci per il cuore o alta pressione sanguigna devono evitare di assumere zenzero. 3. Olio essenziale di Eucalipto L’olio essenziale di eucalipto è di grande beneficio per i polmoni grazie alla sua potente azione decongestionante, antisettica e alle sue proprietà espettoranti. Questo olio può alleviare la tosse e combattere la congestione. Uno studio pubblicato in Alternative Medicine Review ha osservato che il cineolo (un composto dell’ olio di eucalipto) ha effetti immuno-stimolanti, antiossidanti e antispasmodici. Aggiungere 5/10 gocce di olio essenziale di eucalipto ad una pentola di acqua calda. Coprire la testa con un asciugamano e inalare il vapore. Fare l’inalazione di vapore per 5/10 minuti, una o due volte al giorno per pulire i polmoni quando si soffre di congestione. Queste facili abitudini sono ancor più efficaci se utilizzate con scopo preventivo, soprattutto in questo periodo autunnale in cui i primi freddi mettono a dura prova la nostra resistenza. Namastè!
a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico
VACCINI E PREVENZIONE Innanzitutto un chiarimento riguardo un concetto di fondamentale importanza: chi non si vaccina mette in pericolo non solo la propria salute, ma anche quella della comunità che lo circonda. Vediamo perché. Un vaccino è una miscela di proteine complesse a DNA, in grado di conferire immunità attiva al soggetto cui viene somministrato, nei confronti di uno o più agenti patogeni. Si tratta di un presidio di prevenzione imprescindibile per la salute, dal momento che ha permesso di ridurre l’incidenza di malattie infettive mortali e di aumentare l’età media dell’uomo. Questo perché, più individui sono vaccinati, più bassa è la possibilità che si diffonda la malattia, che può anche essere eradicata completamente all’interno di una comuni tà, con effetti collaterali scarsi o praticamente nulli. Poliomelite, morbillo, rosolia, pertosse e altre patologie risultano oggi prevenute in maniera efficace grazie a una delle più entusiasmanti invenzioni dell’uomo: i vaccini. Nonostante ciò, rimane qualcosa che ancora non convince del tutto, infatti quotidianamente siamo facile preda del più subdolo terrorismo sanitario. Vaccinare i bambini s ignifica oggi, per i genitori, valutare i rischi. Un problema purtroppo assai recente è il discostamento dalla valutazione oggettiva e concreta su quali conseguenze sanitarie possa provocare la mancata vaccinazione di un bambino. Il calo delle vaccinazioni obbligatorie è un problema serio. Le imbarazzanti - e non dimostrate - teorie o dicerie sulla pericolosità dei vaccini non sono mai state realmente dimostrate, come l'associazione alla comparsa dei sintomi dell’autismo nei bambini sottoposti al trattamento. E chissà perché le alternative proposte sono sempre a caro prezzo. Anziché incolpare l’inquinamento, lo stile di vita non adeguato, il fumo o le radiazioni, è stato più facile puntare il dito contro i vaccini, che negli anni hanno permesso di guarire da numerose patologie e di raggiungere traguardi, aspettative e livelli di benessere mai conosciuti prima. Ancora oggi si tende a spostare l’attenzione su improbabili conflitti di potere tra scienza e giustizia: questo rappresenta un modo inadeguato per fare passi avanti nel campo della pubblica sanità.
IL BIMBO
A cura del dottor Gianni Tamassia
IL SENSO DEL GUSTO Il senso del gusto del bambino è un processo che inizia già nel secondo trimestre di gravidanza. Il feto ingerisce il liquido amniotico, che risente dell’alimentazione materna. I recettori del gusto sono presenti per la maggior parte sulla lingua ma anche nel palato molle, nasofaringe, laringe, epiglottide, ugola, labbra e terzo superiore dell’esofago. Recentemente si è accertato che recettori del gusto sono presenti anche a livello intestinale. Nel feto e nel neonato è sviluppata la preferenza per il gusto dolce. Il salato, l’acido e l’amaro si sviluppano tardivamente. Il processo di apprendimento del gusto continua poi durante l’allattamento. Il gusto del latte materno varia da poppata a poppata, risentendo del sapore di quanto ingerito dalla mamma; è dimostrato che i bambini allattati al seno presentano minori difficoltà ad aver una dieta varia negli anni successivi. Dopo la fase dell’allattamento, la scoperta di alimenti con consistenza e sapore nuovi può provocare ansia e timori. Le preferenze o il mancato gradimento per un cibo sono modificabili dall’esempio e dall’offerta ripetuta. Le preferenze alimentari sono strettamente legate all’abitudine; la preferenza per un cibo è legata alla conoscenza e familiarità dell’alimento: i bambini amano ciò che conoscono e mangiano ciò che amano. Ma l’avversione per un cibo si supera proponendolo anche 7-8 volte dall’età di 67 mesi in poi. Una forzatura della neofobia ( il rifiuto del nuovo, cioè delle prime pappe ) produce un rifiuto stabile. Ogni nuovo alimento deve essere fornito con pazienza, a piccole quantità per volta e condiviso in parte con la mamma che, assaggiando il cibo, rassicura il bambino. La famiglia è la prima componente che influenza un bambino, anche in campo nutrizionale. Molti fattori di rischio (es. sovrappeso e obesità) hanno le loro radici nel contesto familiare. I genitori filtrano e indirizzano le influenze e gli stimoli che giungono ai figli e costruiscono il contesto sociale alimentare: determinano quali cibi e porzioni vengono offerti, le propensioni e le scelte dei figli. Le preferenze alimentari quindi iniziano dalla nutrizione della gestante. Proseguono poi gradualmente: i primi tre anni sono fondamentali per strutturare gusti, abitudini e rapporto con il cibo. Le preferenze per determinati cibi non sono immodificabili, soprattutto nei primi anni di vita.
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