L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA ANNO XXX - N. 2 - FEBBRAIO 2015 Stampato il 09/02/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
Tutto negato anche il voto “Sono un uomo comune e quindi mi pare, parlando di me e dei miei, di fare un po’ la storia di milioni e milioni di uomini comuni che, con la loro assennata mediocrità, tengono in piedi la baracca di questo mondo”. Così scriveva il grande Giovannino Guareschi. Siamo noi quelli. Quelli che a fine gennaio, ancora una volta, hanno stretto di un buco la cinghia dei pantaloni e sono andati a pagare bollo auto, canone Rai, Tasi, Imu, inique imposte sulla proprietà dopo aver già pagato tasse dirette e indirette fra le più alte del mondo. Inquietante è il dato diffuso dalla Cgia di Mestre: in venti anni il prelievo è cresciuto più del 40% e i redditi solo del 19%. A incrementare e non di poco il peso delle tasse sulle famiglie hanno contribuito in maniera determinante le tasse locali che in questi vent’anni sono aumentate del 190%. Tutti i governi tendono a divenire patologicamente spendaccioni, ma “non è il regno pesantemente tassato che compie grandi imprese, piuttosto quello che ha delle imposte moderate”, recita la saggezza antica. Invece il saccheggio dell’Italia allestito dalla politica al servizio della finanza e delle lobby di potere, e la devastazione di una burocrazia sadica, demente e scoraggiante, è atroce. Nonostante questo, gli italiani sono costretti a pagare un miliardo e ottocento milioni di euro all’anno per avere la televisione di Stato - evidentemente conforme al potere - quando altri riescono ad offrire lo stesso servizio gratis. “Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli”. L’ha detto il grande Gomez Davila, ma lo sperimentiamo da Roma alla porta di casa. Anche il più impreparato dei padri di famiglia sa che non si può spendere il denaro che non si ha. Al contrario, chi detiene il potere prima spende e poi ricerca le coperture tassando e indebitando gli inermi cittadini. Tramontate le ideologie, oggi l’unico criterio di voto è la buona amministrazione. Questo dobbiamo tenere presente quando andremo a votare, se mai andremo, perché per tre volte ci è stato negato anche quello che è il primo e principale diritto in uno stato democratico: il voto. Lino Venturini
Influenza:sanità allo “stress test” Picco influenzale in Veneto in queste settimane. L’epidemia 2014-2015 è piuttosto aggressiva: iniziata in anticipo rispetto agli anni precedenti, sta colpendo massicciamente giovani e adulti, con serie complicanze. Secondo i dati divulgati dall’azienda Ulss20 nella seconda settimana di gennaio l’incidenza dell’in-
L’epidemia 2014-2015 sta raggiungendo il suo picco. E le farmacie sono prese d’assalto fluenza nella regione Veneto si attesta a 92,6 casi ogni 10mila abitanti, circa tre volte superiore rispetto allo
stesso periodo delle ultime cinque stagioni (corrispondenti a oltre 4.000 ammalati per il territorio dell’Ulss 20).
BUSSOLENGO 304a Fiera di San Valentino Torna anche in questo 2015 a Bussolengo il tradizionale appuntamento con la storica Fiera di San Valentino, giunta all’edizione numero 304. Tra le più antiche fiere continuative in provincia di Verona e nell’intero Veneto la manifestazione vedrà nelle giornate del 13, 14 e 15 febbraio i momenti clou dell’evento. Un’ampia area dedicata all’esposizione e alla vendita di prodotti agroalimentari di qualità sarà affiancata da serate di intrattenimento e musica, con luna park e stand gastronomici sempre aperti. Una vera festa che vedrà coinvolta l’intera Comunità, le famiglie e naturalmente gli innamorati. Pagina 15 - 18
«In queste settimane – sottolinea l’Assessore alla Sanità del Veneto, Luca Coletto – le nostre strutture sanitarie stanno affrontando una sorta di stress test, perché l’afflusso agli ospedali è notevole e sono aumentati anche i casi
gravi con necessità di ricovero e, in numerose situazioni, di trattamento con la terapia Ecmo. E’ una situazione sostanzialmente attesa – dice Coletto – sia per le caratteristiche del virus di quest’anno, sia per il calo delle vaccinazioni seguito al clamore suscitato dalla vicenda dei lotti di Fluad sequestrati dall’Aifa. Il sistema sanitario veneto la sta affrontando con il massimo sforzo». Pagina 8
Triathlon E’ stato un evento da incorniciare per Marco Corrà quello del 31 gennaio scorso. In occasione del Gran Gala del Triathlon Italiano il giovane atleta di Sant’Amborgio di Valpolicella è salito sul palco del teatro Manzoni di Milano per ritirare l’Oscar del Triathlon per la stagione 2014 categoria under 19. Uno straordinario traguardo per Marco, oro a squadre nella staffetta di duathlon agli Europei, argento a squadre nella steffetta duathlon ai Mondiali, terzo assoluto ai Campionati europei di duathlon, sempre a podio nelle gare nazionali di categoria, in luce nelle sue prime gare con i professionisti. La nomination è stata formulata da una giuria di esperti del settore e da alcuni giornalisti delle migliori riviste sportive, nonchè dal presidente della ETU la federazione europea di Triathlon.
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L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
LE VOSTRE LETTERE
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Le Vostre Lettere
ISLAM
INFORMAZIONE, DIRITTO E DOVERE
“Un amico mi disse...” Caro Direttore, quindici anni or sono un amico, funzionario del Vaticano, mi disse: “L'Islam ci sta invadendo, piano piano, mandando qui i suoi "piccoli", così aveva definito i piccoli lavoratori, che avrebbero dovuto essere la punta di diamante per la prossima invasione. Nei secoli ci hanno provato più volte con le armi, governando la Spagna per 600 anni, la Sicilia e poi sono arrivati fino alle porte di Vienna”. Io risposi a questo funzionario che non era possibile e che sarebbe stato troppo difficile perseguire una strategia di quel genere. Sono passati gli anni e molti se non moltissimi musulmani sono sbarcati nel nostro paese e noi li abbiamo accolti e abbiamo fatto anche molto per integrarli, nelle nostre scuole, con le nostre case, la nostra sanità gratis per loro e con ticket per noi. Dopo i fatti di Parigi, sono costretto a fare delle riflessioni. La prima un giudizio di grande condanna nel comportamento di questi terroristi che non hanno nessuna giustificazione, molti buonisti hanno condannato, ma hanno pure criticato le vignette di Charlie, dicendo che sono andati oltre la decenza, ma in un paese civile, la satira si può perseguire con denunce e cause da tribunale. Ora temo che questi fatti siano l'inizio di una escala-
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino
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tion futura. Hanno fatto bene i Capi di Stato a dimostrare così massicciamente per il valore della libertà, specialmente i francesi che se la sono conquistata, anche per noi, con una rivoluzione cruenta. Le religioni si rispettano, ma non si possono difendere con la violenza. Questi assassini non possono giustificare niente, le rivalse dei popoli sono sempre state disastrose, non hanno mai concluso niente, sono sempre stati pretesti per innescare guerre e nefandezze varie. Non possiamo più tollerare che vengano concessi permessi per la costruzione di moschee, mentre in paesi mussulmani vengono trucidati i cristiani e demolite le chiese. E' tempo di fare chiarezza, non mi vengano a dire che c'è un Islam buono e uno cattivo. I cristiani devono fare fronte comune con chi rispetta regole certe e senza ambiguità per i principi delle religioni, salvaguardando ognuno i propri diritti e valori, sopratutto quello della pace. Gianni Pozzani
di Rosanna Pancaldi Da quando nel 2005 un quotidiano danese ha pubblicato alcune vignette che prendevano in giro Maometto, attirandosi proteste e minacce di morte, le redazioni dei giornali si sono poste una domanda: è necessario o no pubblicare quelle vignette - anche se fanno parte della notizia - benché offensive per qualcuno? Ora, dopo il feroce attacco alla redazione di Charlie Hebdo, che ha causato la morte di 12 persone, incluso il direttore della rivista Stéphane Charbonnier, il problema di ripropone. Nelle ore successive al massacro, alcuni giornali occidentali (tra cui il Post) hanno diffuso alcune delle vignette e copertine di Charlie Hebdo. Altri, invece, hanno preferito non farlo. I più famosi giornali americani, quali il New York Times e il Washington Post, non hanno mai pubblicato le famigerate vignette danesi o quelle francesi, ed entrambi i giornali hanno spiegato perché non intendono farlo. Il caporedattore del New York Times che si occupa delle “scelte etiche” del giornale, Philip B. Corbett, ha detto che il Times non pubblica materiale «che intende offendere di proposito la sensibilità religiosa di qualcuno». Un caporedattore del Washington Post, Martin Baron, ha detto che il giornale evita la pubblicazione di materiale «apertamente, o senza motivo, offensivo verso gruppi religiosi» e che continuerà ad applicare questo metro di giudizio anche dopo l’attacco di Parigi. Stephen Pollard, il direttore del quotidiano inglese ebraico Jewish Chronicle, si è dichiarato contrario alla pubblicazione delle vignette: «È facile attac-
PARIGI
COMUNICATO
“E altro ancora” Gentile signora Rosanna. Dopo il grave evento terroristico a Parigi siamo tutti scossi per la facilità con cui questi tre ragazzi abbiano potuto fare un atto così devastante in una delle più grandi capitali Europee e che per catturare "questi terroristi" ci sono voluti ben tre giorni e l'utilizzo di innumerevoli poliziotti. 17 sono stati i morti e per questo sacrificio non ci consola se anche i 3 terroristi sono morti. Io ho anche un altro pensiero, che poi Papa Francesco ha reso pubblico: fino a che punto è lecito offendere altre fedi, altri credo, altro modo di essere? Anche la satira, per me, deve avere dei limiti nelle sue espressioni. Spesso trovo irritante quando anche in Italia mettono in ridicolo i nostri capi o politici mancando loro di rispetto. Attaccare persone al vertice che si sono comportati onestamente solo perché appartengono ad altri partiti è vergognoso!
Penso al nostro Presidente Napolitano che aveva lasciato il potere e che in seconda elezione ha accettato per il bene del suo Paese e, purtroppo, una certa parte politica aveva solo da criticare, perfino da offendere. A lui vanno il mio rispetto e un grazie che ho sempre espresso nel vostro giornale. Anche Papa Francesco è stato attaccato spesso, senza capire il suo valore per noi gente comune, per la Chiesa e per l'umanità intera. Alla mia avanzata età sono arrivata alla conclusione che la peggior razza vivente è quella umana perché l'intelligenza che la natura, o Dio, ci ha dato, non si utilizza nel giusto modo. C'è dentro questa voglia di fare del male che comincia già nel nostro piccolo ambiente, la sopraffazione dei più deboli. Grazie per l'attenzione, cordiali saluti Edith
Invitiamo i nostri lettori a non spedire risposte a interventi apparsi su altre testate. Grazie.
care i giornali che non le pubblicano. Ogni principio in cui credo mi dice di pubblicarle, ma mi chiedo: che diritto ho di mettere a rischio la vita dei miei dipendenti solo per prendere una posizione?». Dobbiamo chiarire che i giornali possono e – a mio avviso devono - modificare le immagini che reputano troppo dure, forti o offensive, nonostante siano parte di una notizia che stanno raccontando: per esempio foto di incidenti stradali, morti a causa della guerra o foto di nudi. Pochi giornali, infatti, hanno pubblicato le tremende immagini della decapitazione degli ostaggi americani uccisi dallo Stato Islamico, o le foto delle attrici statunitensi nude trapelate online nei mesi scorsi. Ricordiamo, inoltre, che l’informazione e la libertà d’espressione sono un diritto, ma anche un preciso dovere. Mi piace concludere con papa Francesco: «La religione non può mai uccidere, non si può farlo in nome di Dio. Ma - ha aggiunto - non si può provocare, non si può prendere in giro la religione di un altro. Non va bene». «In teoria possiamo dire che una reazione violenta davanti a un’offesa, a una provocazione, non si deve fare. Possiamo dire quello che il Vangelo dice: porgere l’altra guancia. In teoria possiamo dire che noi capiamo la libertà di espressione. Questo è importante, sulla teoria siamo tutti d’accordo. Ma io non posso provocare, insultare una persona continuamente, perché rischio di farla arrabbiare, rischio di ricevere una reazione ingiusta». Se poi gli insulti sono rivolti a dei fanatici, la reazione è una strage.
LE VOSTRE LETTERE
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
ITALIA MUORE
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CÀ FILISSINE
“Condivido e aggiungo...”
“Movimento 5 stelle interviene”
Gentile Direttore, ho letto con interesse e con un misto di amarezza e tristezza l’articolo (“l’Italia muore”) in prima pagina di gennaio 2015 a firma di Lino Venturini. Condivido quanto nell’articolo sostenuto e la chiusa del redattore “… bisogna scendere. E prendere il treno giusto!” Penso, però, che per scendere e prendere il treno giusto bisogna “fare” qualcosa. Bisogna, in primis, rendersi coscienti dell’enormità/anomalia del debito pubblico italiano (dbi). Esso viaggia indisturbato, nonostante la tassazione sempre crescente, ormai quasi vessatoria, (v. anche pag.7 lettera tasse:tra “furbi” e “onesti”) di record in record verso i 2.200 miliardi (mld) di euro (notizia di questi giorni da Istat: nei primi 11 mesi del 2014 è salito di ben 90mld!). Il rapporto con la ricchezza prodotta si sta avvicinando drammaticamente a 140%, cioè si produce per 100 con
Nelle scorse settimane il Movimento5Stelle di Pescantina aveva presentato formale mozione affinchè, in ossequio a quello che era il programma elettorale della coalizione di maggioranza, venisse svolta approfondita indagine epidemiologica nelle zone limitrofe alla discarica di Cà Filissine, mozione che è stata bocciata al Consiglio Comunale del 29.12.14. Le risposte rese dall'amministrazione a riguardo non convincono appieno tutta la popolazione locale. Con comunicazione del 9 dicembre 2014, l'Ulss 22 ha dichiarato che non risultano segnalazioni riferite ad incrementi di patologie particolari nella zona di Balconi. Il primo cittadino di Pescantina poi riferisce che sarebbero anche stati stabiliti con i responsabili dell'Ulss una serie di incontri al fine di monitorare costantemente la situazione. Non sono del medesimo avviso con quanto espresso dall’Autorità i locali esponenti del Movimento5Stelle. La lettera inviata dall'Ulss prende come punto di riferimento l'atlante geografico della mortalità della regione Veneto, il quale risulta
un fardello di debito prossimo a 140! E sì, così, l’Italia (forse mai nata veramente) muore! Bisogna divenire consapevoli che esso, debito, è frutto maturato nel tempo con accelerazioni e decelerazioni- di tre negative componenti: 1) evasione fiscale, 2)corruzione, 3) attività del crimine organizzato. Queste tre componenti vengono stimate tra un minimo di 350mld ed un massimo di 450mld di euro. Ciò significa che se si azzerassero tali tre componenti nel giro di 5/7 anni il dpi si annullerebbe! Bisogna essere coscienti che alla evasione, corruzione e attività criminose si aggiunge e si mischia, come in un grosso pentolone, molto spesso la realizzazione di opere pubbliche che o non sono completate – e, quindi, restano inutilizzate – o sono completate, ma non producono alcun reddito. E per “reddito” s’intende soddisfacimento di bisogni primari per le comu-
nità, in termini di servizi (sostegno alla scuola d’ogni ordine e grado, maggiore efficienza amministrativa, risparmi, tutela e salvaguardia dell’ambiente etc…); produzione di reddito vero e proprio da investire a ogni fine anno in altre attività produttive (incentivi ad iniziative di aziende, a progetti per l’inserimento dei giovani nei vari settori in cui si articola la società etc..). Ma tutto ciò viene fatto? Mi guardo intorno e vedo opere pubbliche incomplete e/o inutilizzate o poco/scarsamente utilizzate. Sconsolato, sento risuonare il monito di G. Squinzi, Presidente Confindustria, che ripete inascoltato: “ogni investimento, specie se pubblico, deve essere produttivo” e penso anch’io che: se non scendiamo da questo triste treno in melius (non) mutaret (per scomodare Tacito, Historie) Grazie per l’attenzione, cordiali saluti, Gaetano Mari
VILLAFRANCA
“Pediatra e pericolo strada” Caro Direttore, sono una mamma molto preoccupata. La pediatra dei miei figli, convenzionata con l’Azienda Sanitaria Locale, è operativa in un ambulatorio attivo presso il proprio domicilio sito sulla strada SR/62 nel territorio di Pizzoletta in direzione Villafranca. All’ambulatorio si accede tramite una stradina privata su cui insistono un’azienda e una civile abitazione. Per tanto tempo la professionista ha consentito agli assistititi di
parcheggiare le auto all’interno della sua proprietà; già da alcuni mesi, però, ha posto “ex abrupto” un fermo divieto in tal senso obbligando quindi l’utenza a lasciare i mezzi nello spazio circostante un vicino ristorante e ad attraversare la strada SR/62 in un tratto ad alta velocità, senza passaggi pedonali, semafori o quant’altro. A volte penso a cosa potrebbe accadere: immaginate in pieno inverno una mamma con una carrozzina da un lato e magari
un bambino dall’altro. Non sapendo più che fare (qualche Istituzione, già informalmente interpellata ha allargato le braccia), avverto l’esigenza – dovere di informare chi, per competente responsabilità, ritenga opportuno intervenire. Vorrei infine precisare che altri pediatri sono indisponibili, causa tetto massimo assistiti, e che l’unica alternativa, come perorato dalla stessa professionista, sono gli ospedali. Lettera firmata
TERRORISMO
“... e scuola” Caro Direttore, non riesco a comprendere, da italiano, perché il PD, qui nel Veneto si sia scagliato con forza contro l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan per una sua circolare affinche i Presidi trattino nelle scuole il problema terrorismo. Siamo o no in Italia? Pertanto mi sembra giusto che i giovani debbano sapere e conoscere chi esercita il terrorismo e uccide nel nome di una religione usando persino i bambini di
10 anni. Invece di criticare la Donazzan perché il nostro caro PD se vuole veramente rispettare le radici della nostra cultura e identità non chiede che i Presidi dispongano che non siano tolti i Crocefissi nelle aule e si continui a fare i Presepi nelle scuole? Il problema è molto importante se vogliamo continuare a mantenere le nostre storiche radici culturali e cristiane…e perché no, anche italiane. Renato Tomezzoli
Ulrica Castagna Samuele Baietta Candidati consiglieri elezioni regionali
“Ricevuta da Papa Francesco”
“Chiarimenti” del lordo degli ultimi 10 anni. E la mitica Dini entrerà a regime nel 2018, perchè non si è partiti subito? Si metta nei panni di chi la pensione non la vedrà perchè disoccupato over 50, o ci andrà con il contributivo totale con al massimo un 50/55% dell’ultimo stipendio. Cordialmente Adriano Abbiamo fatto una piccola ricerca su internet e consigliamo, a chi interessato, di visitare il sito www.economy2050.it per ulteriori informazioni.
zia l'assenza di metodologie statistiche volte a parametrare l'effettivo stato di salute della popolazione. Non si può sottovalutare gli effetti dell’inquinamento sulla salute dei cittadini. È ora di dire basta agli interventi realizzati solo quando esplode l'emergenza, bisogna investire sulla prevenzione. La lettera prosegue ancora evidenziando come sia “riconosciuto e ammesso che anche discariche autorizzate, ma non condotte e/o controllate in modo adeguato e puntuale, possano essere responsabili di fenomeni anche rilevanti di inquinamento […] sono da ritenersi prioritari gli interventi atti ad impedire che i fenomeni di inquinamento evidenziati possano giungere a contaminare la falda utilizzata (o utilizzabile) per l’emungimento di acqua ad uso potabile. La maggioranza promette di attivarsi, ma non si può più rimandare, la soluzione per Cà Filissine deve essere tempestiva.
DIVISIONE ACQUI
PENSIONI Buongiorno Egregio Direttore, ho letto con molto interesse la lettera del segretario provinciale Partito Pensionati signor Gianni Pozzani “Pensioni” e riscontro dei grossolani errori. Scrivo testualmente “1995 riforma Dini passa da un sistema retributivo ad un sistema contributivo”. In realtà non è così, perche il sistema contributivo non è entrato in vigore nel 1995 ma bensì nel 2012 con la riforma Fornero. Pertanto tutti quelli che sono andati in pensione dal 1995 al 2011, sono in pensione con il retributivo all’80%
essere stato pubblicato nel 2006 ed è composto di informazioni raccolte nel ventennio 1981-2000. Leggendo la relazione dell'USSL, peraltro pubblicata anche sui blog locali, si rilevi chiaramente che “Non sono rappresentati dati a maggior livello di dettaglio (frazioni di comuni) in considerazione dell’instabilità degli stessi riferiti a sottopopolazioni di ridotta consistenza numerica … non ci risultano attivati, ne’ sono attivabili dagli scriventi a livello locale, ad oggi, flussi informativi o sistemi di sorveglianza che registrano e segnalino ai nostri servizi in tempo reale, o comunque nel breve periodo, l’occorrenza di patologie croniche degenerative insorte nella popolazione in generale”. Non esiste dunque, per espressa ammissione dell’Azienda sanitaria, una rete di centri medico-scientifici, deputati, dopo aver prelevato ed analizzato i dati provenienti dal territorio, ad inviarli ad un registro epidemiologico provinciale e/o regionale, in grado di catalogare e dare un valore scientifico a queste informazioni. Tutto ciò è oltremodo grave, perché eviden-
Mentre a Verona ed in tutt’Italia si svolgevano le celebrazioni della Giornata della Memoria, una delegazione dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui è stata ricevuta dal Santo Padre, Papa Francesco, nel corso dell’udienza Papale, dello scorso mercoledì 28 gennaio, in Vaticano, nella prestigiosa Sala Nervi, gremita come al solito, con le 6000 persone che settimanalmente riesce ad ospitare. Si è creato così una sorta di solidale gemellaggio a distanza, tra la triste memoria della Shoah e l’altrettanto triste memoria della tragedia della Divisione Acqui. Alla commovente e coinvolgente cerimonia hanno preso parte alcuni Reduci e familiari degli ormai pochi superstiti, sopravvissuti all’eccidio della Divisione Acqui, a Cefalonia e Corfù, nel lontano settembre del
1943. Solamente tre i “nonni Reduci” che si sono trovati nelle condizioni di salute, per essere presenti, considerata anche la stagione poco favorevole, il romano Pasquale Compagnone, di 97 anni, il parmense Marco Botti, di 96 anni ed il veronese di Lugagnano di Sona, Andrea Gagliardi, il più giovane di tutti, con i suoi 92 anni di età. Presente la presidente nazionale Graziella Bettini, di Arezzo, la segretaria nazionale, la novantunenne veronese Luisa Cassandri Caleffi ed il vice presidente nazionale e presidente della sezione di Verona, Claudio Toninel, che hanno consegnato al Santo Padre l’ultimo volume pubblicato dall’Acqui, edito da “il Mulino”, “Né eroi, né martiri, soltanto soldati. La Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù settembre 1943” ed il foulard-fazzoletto giallonero, realizzato per l’occasione, che ha coloratamente contraddistinto tutto il gruppo della delegazione acquina. Inutile sottolineare l’emozione dei tre Reduci, per
aver partecipato, con non poca fatica, a questo importante appuntamento ed anche di tutti gli altri intervenuti, giovani e meno giovani, che hanno approfittato dell’occasione per ricordare, agli organi di stampa presenti, i tragici fatti vissuti dai nostri soldati nelle martoriate isole greche, dove hanno eroicamente scritto una delle pagine più tristi e drammatiche della seconda guerra mondiale. Claudio Toninel
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LE VOSTRE LETTERE
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
PRIVILEGI
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LAVORO
“Tra pubblico e privato”
“Creare il lavoro che non c’è”
Caro Direttore, ne abbiamo sentite tante sui vigili di Roma fino a capire che siamo di fronte ad una lobby, ora in agitazione perché teme di perdere certi privilegi. Come quello, in campo economico, di godere di un’indennità notturna (maggiorazione sullo stipendio) che si conta a partire dall’entrata in servizio alle quattro del pomeriggio, anche se a quell'ora fuori splende ancora il sole Altra assurdità è l'indennità dì presenza: si prende di più solo per il fatto di essere sul posto di lavoro. Non sto ad elencare altre amenità del genere e racconto solo quello che forse pochi conoscono - e che la dice lunga sul come sia abituata bene certa gente pagata con soldi pubblici -. E’ successo che ai primi di gennaio - sull'onda dell'indignazione popolare - qualche politico ha voluto vederci chiaro sulle assenze di fine anno tra i tutori dell’ordine stradale. In certi casi vere e proprie defezioni. Un esponente di quella categoria, preso dal panico per aver brindato all’anno nuovo a casa sua senza giustificazione, si è affrettato a telefonare al medico personale per avere un certificato "riparatore". Postumo. Sfortuna però ha voluto che a rispondere dall'altra parte - al posto del solito professionista - ci fosse un sostituto, il quale si è guardato bene dal prestarsi al giochetto. Ciò nonostante azzardo questa previsione: finirà tutto nel nulla, purtroppo, come al solito. Solo che ora si prospettano forti cambiamenti e i sindacati sono in agitazione perchè
«Con la nuova legge di stabilità potrebbero esserci 800 mila nuovi posti di lavoro a partire dal 2015 per tre anni ma potremmo sbagliarci per difetto». Queste le parole e l’ennesima promessa del ministro dell’Economia Carlo Padoan. Non si contano più le volte in cui i ministri dell’Economia degli ultimi tre governi hanno promesso la ripresa e la creazione di nuovi posti di lavoro. Promesse sempre smentite dai fatti, perchè non capiscono, o non vogliono capire, che l’economia della crescita è finita. Crescere ancora, crescere all’infinito non si può. In un sistema economico e di pensiero fondato sulla crescita infinita, parlare di economia e di decrescita felice non è facile. Ma bisogna cominciare a farlo. Stante l’attuale e perdurante situazione di crisi, se fossi un economista mi andrei a nascondere. Serve un nuovo pensiero economico, libero dalle gabbie mentali e dagli schemi fallimentari dell’economia fondata sulla crescita del PIL. Per superare la crisi, serve un radicale cambio di paradigma culturale. Se fossi al posto di Padoan suggerirei
si teme che il governo voglia estendere anche al pubblico impiego le regole del lavoro privato. Che prevedono anche il licenziamento in certi casi, concetto del tutto sconosciuto allo “statale”. Ero dipendente di un’azienda privata e, pur in prossimità della pensione, un giorno, per esigenze di servizio, sono stato spostato in un ufficio distante più di trenta chilometri da casa. Non ho fatto una piega anche se il cambiamento mi ha procurato un certo disagio: dovevo alzarmi un'ora prima al mattino, sorbirmi quasi 65 chilometri di viaggio giornaliero e tornare un'ora dopo alla sera. Nessuna indennità aggiuntiva, nessun rimborso spese. Vorrei proprio vedere la reazione di qualche “comunale” nostrano, abituato all'inamovibilità tanto da ritenerla un diritto acquisito, se per cause di esubero - ad esempio - gli toccasse improvvisamente una cosa del genere. Farebbe di sicuro ricorso a tutte le sigle sindacali di sua conoscenza per evitare il trasferimento. Ma un segnale premonitore in merito l'abbiamo già in anticipo: guardate che battaglia feroce stanno ingaggiando i "provinciali " in vista degli spostamenti che ci saranno per il riordino del loro ente. A qualcuno può dar fastidio, ma i tempi sono orma maturi per togliere certi anacronistici privilegi ad una categoria di lavoratori che finora è stata troppo protetta. In fin dei conti è anche una questione di giustizia. Giordano Salzani
A.M.O.
“Grazie di cuore” Caro Direttore, desidero esprimere il mio più sentito e sincero ringraziamento ai Medici ed Infermieri dell’Associazione A.M.O. Baldo Garda onlus (assistenza malati oncologici) con sede a Bardolino, ma molto attiva in Valpolicella. L’assistenza a mio marito, purtroppo deceduto lo scorso Dicembre, è stata prestata con grandi professionalità e tanta umanità. Vorrei dire
amore. Anche la vicinanza ai familiari è stata preziosa. E’ importante che la gente sappia dell’esistenza di Associazioni come questa, probabilmente ce ne saranno altre, perché in certi frangenti non si sa a chi aggrapparsi, di chi fidarsi, perché ci si sente sgomenti e impotenti. Grazie di cuore amici dell’AMO, siete meravigliosi! Rosanna Brunelli
VOLONTARIE
“Riscatto giusto?” Caro Direttore, perché le due volontarie Greta e Vanessa, invece di andare a fare la loro opera di assistenza in territori dove rapiscono per soldi, come loro stesse hanno detto, non si dedicano a chi ha bisogno qui da noi, ove sono in tanti a chiederlo? Così si evitano di pagare salatissime cifre di riscatti, con soldi nostri, a chi desidera solo armarsi, oltretutto contro la nostra Società. Carissimi giovani, donne e uomini, pensateci bene prima di prendere certe iniziative in terre dove la vita delle persone non conta nulla, anzi, zero. Maria Righetti
PER LA PACE
“Raccolta firme” Come alcuni di voi sapranno, è partita a livello nazionale la campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare "campagna di difesa civile non armata e nonviolenta". L'iniziativa, promossa dalle sei Reti nazionali che raggruppano oltre 200 associazioni della società civile italiana, del mondo del pacifismo, della nonviolenza, del disarmo, del servizio civile, della cultura, dell'assistenza, dell'ambientalismo, del sindacalismo, vuole dare piena attuazione all'articolo 52 della nostra Costituzione (la difesa della patria) istituendo nel nostro ordinamento forme di Difesa Civile, in coerenza con
l'articolo 11 (il ripudio della guerra). Nel concreto, la proposta di legge che i cittadini possono sottoscrivere vuole l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla Pace e il Disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
http://www.difesacivilenonviolenta.org/la-proposta-dilegge/ Si può firmare negli uffici anagrafe dei vari Comuni dove si è residenti con documento alla mano. Anna Firolli
al Premier Matteo Renzi di spostare la priorità dalla crescita del PIL alla crescita dell’occupazione utile. La crescita del PIL, infatti, non crea occupazione: dal 1960 al 1998 il PIL italiano è cresciuto del 300% ma il numero degli occupati non solo è rimasto invariato in termini assoluti ma è addirittura sceso percentualmente dal 41,5% al 35,8% della popolazione. Ad una crescita così rilevante non è conseguito un aumento ma una diminuzione dell’occupazione. Il motivo è semplice: in un sistema economico fondato sulla crescita e sulla globalizzazione, il mercato impone alle aziende di aumentare la competitività e la produttività, parole tanto care ai nostri politici ed economisti, che non significano altro che produrre sempre di più a costi sempre minori con sempre meno addetti, anche per l’automatizzazione dei processi produttivi. La logica conseguenza è che sempre meno persone percepiscono uno stipendio per rilanciare i consumi. Dunque, quando Renzi e Padoan dicono che bisogna fare ripartire la crescita per creare occupazione, si illudono e prendono in giro gli
italiani. L’unica strada per superare la crisi e creare davvero nuova occupazione, e di qualità, è la Decrescita Felice, come da anni afferma Maurizio Pallante girando l’Italia in lungo e in largo. Già nel 2012 Pallante pubblicò un manifesto-appello dal titolo significativo: Spostare la priorità dalla crescita del PIL alla crescita dell’occupazione in lavori utili: una proposta concreta. Ristrutturare tutte le abitazioni, ridurre gli sprechi di energia e di materie prime, recuperare i materiali, puntare sull’agricoltura biologica, sulle tipicità locali, sulla salvaguardia dell’ambiente, mettere in sicurezza il territorio dalle ricorrenti calamità, investire nelle migliori tecnologie per ridurre l’impronta ecologica sono tutte iniziative economiche potenzialmente in grado di creare centinaia di migliaia se non milioni di posti di lavoro. Iniziative e settori strategici su cui investire e che devono diventare la vera priorità. Altro che la crescita del PIL! Luca Salvi, MDF Verona www.decrescitafelicevr.org
BAMBINI E CARIE: PROTEGGERE I DENTI PERMANENTI La sigillatura dei denti consiste nell’applicare Dott. Marco Castellani una pellicola protettiva di materiale composito sui solchi profondi dei denti permanenti in particolare i primi molari che erompono a 6 anni. Queste sostanze proteggono le superfici masticanti dei denti posteriori, frequentemente soggette nei bambini alla carie dentale per vari motivi: i bambini a sei anni hanno scarsa manualità nel lavare correttamente i denti, i molari sono più difficoltosi da detergere bene sia per la loro posizione sia perchè i solchi di questi denti appena erotti sono molto profondi. L’applicazione è veloce, indolore ed è un ottimo modo per iniziare un bambino alle cure odontoiatriche. Le sigillature vanno controllate periodicamente e se si staccano vanno riapplicate, in genere però durano diversi anni. Il costo è di molto inferiore alla cura di un dente e soprattutto evita la carie quindi si paga meno per avere denti più sani. Tutti i bambini possono trarre giovamento dalla sigillatura, anche chi non ha mai avuto carie e già effettua prevenzione con il fluoro. Statisticamente nei pazienti di età inferiore ai 15 anni l’80% delle carie si sviluppano proprio su queste superfici. La sigillatura è diventata oggi un’arma indispensabile nella lotta contro la carie, ma è molto importante che venga effettuata precocemente, subito dopo l’eruzione del dente permanente, altrimenti potrebbe essere troppo tardi. Durante le varie settimane che il dente impiega per erompere completamente, se i genitori non aiutano il bambino a pulire perfettamente questo dente, succede spesso che si formi la carie.
DOTT. MARCO CASTELLANI
Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369
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CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
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SANITÀ. L’epidemia sta colpendo sia giovani che adulti, con serie complicazioni
PESCANTINA / IL CONCORSO
Picco influenzale in tutto il Veneto
Aurora Degrassi studentessa della classe 2° D dell’Istituto comprensivo Cavalchini-Moro di Pescantina, sponsorizzata dal Lions club di Villafranca, ha vinto la selezione distrettuale (Bolzano, Trento, Verona, Vicenza) del concorso “Un poster per la pace” sponsorizzato dal Lions clubs International per sensibilizzare i giovani di tutto il mondo sull’importanza della pace. L’opera di Aurora Degrassi è una delle oltre 375mila, provenienti da tutto il mondo, della 27° edizione. Il poster è stato scelto per la sua originalità, il suo valore artistico e la sua attinenza al tema del concorso “Pace, amore e comprensione” da Franco De Toffol, governatore del Distretto 108Ta1, che ha presieduto la giuria, composta da Giovanni Pontara, provveditore agli studi emerito; Giuseppe Zocca docente; Maurizio Zanolli pittore; Franco La Spada pittore e docente; Bruno Fantinati collezionista. La selezione ha avuto luogo a Villa Bertoldi a Settimo di Pescantina, sede dell’associazione culturale “G.B. Bertoldi”. Oltre al primo, sono stati selezionati gli elaborati di Maria Stella Casiello della 2°D dell’Istituto comprensivo “Lorenzi” di Fumane e Camilla Chesini dell’Istituto comprensivo “Carlotta Aschieri” di San Pietro in Cariano, sponsorizzate dal Lions club Valpolicella; Enrico Sfiligoi della 3°E dell’istituto comprensivo di Castelnuovo; Beatrice Larible del Cea di Pescantina; Luca Sartore della 2°D del comprensivo di Schio; Liam Voltolini del comprensivo “Fante” di Grigno Valsugana, rispettivamente sponsorizzati dai Lions club di Peschiera, Bussolengo Pescantina Sona, Schio e Valsugana. «Il poster di Aurora Degrassi proseguirà nella selezione a livello multidistrettuale per accedere, eventualmente, alla selezione finale, durante la quale si sceglierà il primo classificato a livello internazionale» - ha spiegato il governatore Franco De Toffol. Saranno nominati un vincitore primo classificato e 23 vincitori di premi di merito. Il primo premio include una somma di 5mila dollari e un viaggio, per il vincitore e due familiari, alla cerimonia di premiazione. Il Lions clubs International è l’organizzazione di club di assistenza più grande al mondo. Oltre alla lotta contro la cecità, l’organizzazione si dedica con grande impegno a prestare servizi di assistenza alle comunità e ad aiutare i giovani di tutto il mondo. Lino Cattabianchi
L’epidemia influenzale 2014-2015 in Veneto sta entrando nella sua fase di picco ed è piuttosto aggressiva. Iniziata in anticipo rispetto agli anni precedenti, sta colpendo massicciamente giovani e adulti, con serie complicanze. Secondo i dati divulgati dall’azienda Ulss20 nella seconda settimana di gennaio l’incidenza dell’influenza nella regione Veneto si attesta a 92,6 casi ogni 10mila abitanti, circa tre volte superiore rispetto allo stesso periodo delle ultime cinque stagioni (corrispondenti a oltre 4.000 ammalati per il territorio dell’Ulss 20). Un dato, questo, che è circa il doppio rispetto al valore medio nazionale e che conferma che la fascia maggiormente colpita risulta essere quella d’età compresa tra i 15 e i 64 anni. In particolare nella prima settimana del 2015 la categoria d’età più colpita è quel-
la dei bambini da zero a 4 anni, con un’incidenza di 327,9 per diecimila abitanti (contro 75,6 per diecimila dell’ultima settimana 2014). Nella classe di età 5-14 anni l’incidenza è alta ma sostanzialmente stabile, mentre tra i 15 e i 64 anni è passata da 38,2 su diecimila a 76,5 su diecimila. L’ultimo monitoraggio in Veneto fa registrare da inizio epidemia due decessi e 34 casi gravi, dei quali nessuno risulta fosse
vaccinato. 28 di questi sono portatori di gravi patologie pregresse. «In queste settimane – sottolinea l’Assessore alla Sanità del Veneto, Luca Coletto – le nostre strutture sanitarie stanno affrontando una sorta di stress test, perché l’afflusso agli ospedali è notevole e sono aumentati anche i casi gravi con necessità di ricovero e, in numerose situazioni, di trattamento con la terapia Ecmo. E’ una situazione
sostanzialmente attesa – dice Coletto – sia per le caratteristiche del virus di quest’anno, sia per il calo delle vaccinazioni seguito al clamore suscitato dalla vicenda dei lotti di Fluad sequestrati dall’Aifa. Il sistema sanitario veneto la sta affrontando con il massimo sforzo». http://www.corriere.it/salut e/speciali/2014/influenza/n otizie/influenza-attesopicco-febbraio-qualchetimore-un-nuovo-ceppoe52e501e-9ff7-11e4-84eb449217828c75.shtmlIn ogni caso al momento il ceppo che continua a circolare maggiormente è l’H1N1, già noto e già ricompreso nella composizione del vaccino. Gli epidemiologi ammettono qualche timore per il nuovo virus A-H3N2 , ma al momento il nuovo ceppo virale (non compreso nel vaccino) si sta diffondendo solo in Usa e nord Europa, ma non in Italia.
Nel frattempo anche i dati diffusi dalle farmacie veronesi parlano chiaro: è stato registrato infatti nelle ultime settimane un aumento del 30% della vendita di antipiretici sia pediatrici che per adulti, mentre per i prodotti fluidificanti l’incremento è del 20%; si riscontrano anche molte situazioni più complesse delle vie aeree per le quali il Medico deve ricorrere all'antibiotico e al cortisonico. Per quanto riguarda in generale i farmaci cosiddetti sintomatici, si è registrato un incremento del 50%. Numerosi i casi di problematiche intestinali con prescrizione di prodotti antiemetici e antidiarroici. «Il consiglio che posso dare – afferma Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia - è quello di non sottovalutare i sintomi influenzali, di ricorrere ad antipiretici se la febbre è particolarmente alta, di rispettare il necessario riposo e se si è influenzati evitare di frequentare luoghi particolarmente affollati al fine di evitare contagi di massa. Inoltre non si devono assolutamente assumere farmaci come gli antibiotici senza la consulenza del Medico, al quale si dovrebbe ricorrere in situazioni che perdurano da più giorni, in presenza di uno stato preoccupante, soprattutto in caso di pazienti già compromessi da altre patologie. Altri suggerimenti che mi sento di dare, anche dal punto di vista della prevenzione, al di là di una corretta alimentazione ricca di frutta e verdura, quindi di sali e vitamine, sono quelli di lavarsi molto spesso le mani ed evitare di portarle alla bocca o al naso, cercare di non frequentare luoghi particolarmente affollati, tenere una temperatura ambientale non eccessivamente elevata sia a casa che al lavoro e con una corretta umidità. Vale la pena anche di arieggiare spesso le stanze in cui si soggiorna».
PARONA. La Festa de la Renga si apre con una novità: mostra fotografica e dipinti per contorno Divertimento, allegria e tante novità a Parona per la Festa de la Renga 2015, in programma nella giornata di mercoledì 18 febbraio a partire dalle ore 10.00. L’edizione di quest’anno si aprirà in modo del tutto nuovo per il carnevale di Parona: una mostra fotografica all'interno della quale saranno presenti anche alcuni dipinti. Ne parliamo con il Presidente del Comitato Benefico Festa de la Renga, Roberto Bussola. Presidente, quale il motivo di questa scelta? «Noi, membri del Comitato e Gruppi della Renga, vogliamo sottolineare che la festa deve essere espressione anche di cultura attraverso immagini storiche e quadri che esprimano messaggi positivi e possano dare nuovo slancio per ripartire in un momento così complesso per il nostro paese. Non potevamo, poi, trascurare all'interno di questa rassegna quello che per secoli è stato il mezzo di comunicazione principale e ora sembra apparentemente diventato antico a causa dei nuovi modelli tecnologici proposti da internet: il libro. A questo scopo abbiamo commissionato all'amico giornalista Rinaldo Dal Negro la realizzazione di un volume storico che ritragga Parona attraverso immagini del tempo ormai trascorso e volti di persone nate e residenti nella nostra amata cittadina». Quale messaggio vogliamo trasmettere a voi che vorrete farci visita? «Il passato bussa ogni giorno alle porte del futuro e ricorda ad ognuno di noi le nostre radici e soprattutto permette a tutti di dire: "Io c'ero", anzi sono membro di questa comunità a cui sono tanto legato. Il libro, presente nei banchi che Roberto Bussola affolleranno le vie di Parona, verrà venduto il giorno della festa e chiediamo a tutti gli amici che prenderanno parte alla Festa, di non far mancare il proprio apprezzamento portandolo a casa. Assieme, ovviamente, ad un piatto di polenta e renga. Al nostro carnevale sarà presente il nuovo papà del gnocco e le nostre maschere che non faranno mancare la tradizionale allegria». Che dire ancora a chi vorrà visitare la Festa de la Renga? «Non mancate alla sfilata perchè forse un fotografo potrebbe immortalare proprio voi, che, in questo modo, diventerete i nuovi "eroi" del prossimo libro della renga. Infine vorrei dire “grazie” a quella parte di Comitato che ha lavorato e a chi il carro lo ha addirittura rimontato affinchè questa festa possa guardare al futuro con orgoglio. Buona Polenta e Renga».
CRONACHE
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
L’ASSOCIAZIONE. Il messaggio dei Donatori di Sangue di San Francesco d’Assisi
«Sostieni l’ASFA e fai solidarietà»
“Suona una musica diversa. Diventa oggi un donatore di sangue e sostieni i progetti di solidarietà”. E’ il messaggio dell’associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi, in sigla ASFA, per sensibilizzare al dono del sangue par aumentare il numero dei donatori attivi. Il traguardo che ASFA si è prefissato è la raccolta di 400 sacche di sangue nei primi quattro mesi dell’anno, pari al quaranta per cento di quelle raccolte nel corso del 2014. «Duecento sacche il giorno, è questo il fabbisogno medio giornaliero negli ospedali» – illustra il presidente Flavio Bertaiola. L’anno scorso abbiamo registrato una leggera flessione delle donazioni a Verona e dobbiamo impegnarci per fare in modo che questo non si ripeta, attraverso iniziative di sensibilizzazione. Il sangue non può essere prodotto in laboratorio ma dipende solo ed esclusivamente dalla donazione. Invito al primo passo di recarsi presso uno dei centri trasfusionali della provincia.” ASFA è una piccola realtà veronese ma non per
questo meno importante. Conta otto sezioni a Verona città, San Giovanni Lupatoto, Nogarole Rocca, Rizza, Bonavigo, Polizia Penitenziaria, Sacra Famiglia e San Luca. La squadra di donatori è cresciuta d’anno in anno, passando dai 441 donatori con 961 donazioni del 2012 ai 460 donatori con 990 donazioni nel 2013, per arrivare l’anno passato a 540 donatori con 1071 donazioni. Donare il sangue e devolvere la maggior parte dei rimborsi ospedalieri in opere di beneficenza è l’obiettivo d’ASFA, fondata nel 1970 per volontà del terziario francescano Gino Chiumenti. Molto numerosi i progetti realizzati
in questi quarantacinque anni d’attività non solo in Italia ma anche all’estero in collaborazione con altre associazioni. «Un aspetto importante questo – illustra il presidente Bertaiola -. Da un lato ASFA funziona come un’associazione di donazione sangue che, con gratuità, mira alla sensibilizzazione e alla raccolta di sangue, dall’altro è un po’ una fondazione perché sostiene i progetti d’altre associazioni. Una controtendenza molto buona che rende doppio il dono del sangue». Lasciare liberi i volontari, che hanno raggiunto i traguardi per la benemerenza, di decidere se ritirare il riconoscimento tradizionale acqui-
ONLUS “LUCA... PEZZETTO DI CIELO” IL PROGETTO Luca è stato un bambino sensibile alle sofferenze e alle necessità delle persone che lo circondavano; e quando gli capitava di venire a conoscenza di qualche situazione difficile domandava: “Cosa possiamo fare per quella persona?”. Questa Onlus vorrebbe essere una risposta alla domanda del suo cuore così generoso e pronto per gli altri; una risposta che, unendo tanti cuori e tante mani, possa offrire una testimonianza concreta di vicinanza, solidarietà e fraternità ispirata ai valori del Vangelo; una risposta che ponga particolare attenzione a coloro che rischiano di rimanere nell’ombra per essere “non abbastanza poveri” o “non abbastanza malati” o “non abbastanza soli” per essere considerati. Un riferimento insomma per tutte quelle persone che si sentono o sono “non abbastanza” per essere aiutate e sostenute. A coloro che desiderano donare con gratuità un pezzetto del proprio tempo, dei propri talenti e delle proprie capacità, l’associazione offre l’opportunità di incontrarsi, condividere e collaborare per interventi concreti sul territorio anche col fine di diffondere la cultura della solidarietà e del volontariato tra le giovani generazioni. Le persone che vorranno condividere i principi ispiratori e le finalità di questo progetto, potranno farlo attraverso varie modalità, sia partecipando attivamente come volontari o semplicemente sostenendo questa iniziativa secondo le loro possibilità. Proprio secondo il cuore di Luca la Onlus “Luca … Pezzetto di Cielo” desidera essere una mano tesa per chi ha bisogno e una presenza amica per chi è solo, provare ad essere, come Luca è stato, “ un pezzetto di cielo” per tutti coloro che verranno.. GLI OBIETTIVI CHE SI PREFIGGE SONO Creare sul territorio una “rete” di persone solidali e disponibili alle esigenze raccolte o segnalate dall’associazione e in grado di offrirsi a loro volta come risorsa per il sostegno o la realizzazione di diversi progetti. Creare un centro diurno-pomeridiano in grado di offrire un punto di riferimento per i giovani che vivono un isolamento o un disagio dovuto alla solitudine, un riferimento in grado di offrire momenti ricreativi, formativi, di condivisione o di semplice accoglienza Le attività Centro diurno: accoglienza e attività pomeridiana per minori (doposcuola, punto di ascolto, animazione e attività ludico-ricreative, ecc. ) Creazione di eventi (spettacoli, banchetti di beneficenza, ...) finalizzati alla raccolta di fondi per progetti di sostegno e di realizzazione di ulteriori spazi per i giovani Info: www.pezzettodicielo.it
sito, in base al numero delle donazioni, o di destinare il valore economico del premio in un progetto di sostegno a cadenza annuale è la novità introdotta nel 2014 attraverso apposita modifica dello statuto. «La prima devoluzione - riferisce Flavio Bertaiola – è stata destinata ai frati di San Bernardino di Verona, come ritorno alle origini dell’associazione e al messaggio francescano di fratellanza e gratuità. Il dono e la solidarietà sono principi etici che accomunano ASFA alla comunità francescana. I settecento euro raccolti sono stati destinati alla mensa dei poveri». Che, come spiega padre Giampaolo Cavalli, guardiano del convento di San Bernardino «ci aiuta a garantire, unitamente al sostegno di quello d’altre associazioni e volontari, ogni giorno, per oltre duecento persone, pasti caldi o al sacco, la possibilità di lavarsi, di lavare ed asciugare i propri indumenti, di usufruire di farmaci generici, di stare in un luogo dignitoso». Claudio Gasparini
9 KIWI / IL CASO Si è svolto lo scorso 28 gennaio un incontro tra l'assessore regionale all'Agricoltura Franco Manzato ed una delegazione dei dieci comuni colpiti dalla morìa anomala del kiwi (actinidia) presso la sede del genio Civile di Verona, grazie all'interessamento personale di Massimo Giorgetti, assessore regionale ai Lavori Pubblici, all'Energia, alla Polizia Locale e alla Sicurezza. La delegazione era composta da Vania Valbusa per il Comune di Valeggio sul Mincio, Giandomenico Allegri per il Comune di Sommacampagna, Adriano Cordioli, Paolo Ciresola e Giandomenico Franchini per il Comune di Villafranca, Carlo Maraia per il Comune di Bussolengo e Alessio Giacopini direttore dei mercati alla produzione di Sommacampagna-Sona e BussolengoPescantina. «I dieci comuni colpiti si sono uniti e trovati più volte a discutere per poter dare una risposta agli agricoltori del territorio» - dichiara Maraia. «Una piccola rappresentanza è stata recentemente a Roma per portare il problema all'attenzione del Ministero dell’agricoltura e dell'ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo alimentare, allo scopo di reperire nuovi finanziamenti alle aziende in difficoltà nel rispristino delle colture» - completa Allegri. «Poichè la morìa del kiwi non è una fitopatia, sono due le strade che la Regione sta percorrendo: quella del finanziare la ricerca sul perchè le piante di kiwi muoiono e quella di inserire la problematica nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Veneto» - dichiara Cordioli. Nel frattempo, in collaborazione con Veneto Agricoltura, gli enti coinvolti nella ricerca (Comuni, Provincia di Verona, kiwi IGP del Garda e AGREA) stanno predisponendo un campo prova per dare le indicazioni per il reimpianto nelle zone colpite. La morìa delle piante di kiwi, iniziata nel 2012, è probabilmente causata da asfissia delle radici: nell'ultimo triennio le piogge abbondanti hanno compattato il terreno, soffocando le radici che non riescono più a portare nutrimento alla pianta. «Si tratta di un problema gravissimo, soprattutto per gli agricoltori che hanno scelto nell'ultimo decennio di puntare sull'actinidia alla luce delle scarse rese della peschicoltura» - dichiara Vania Valbusa, assessore all'Agricoltura del Comune di Valeggio sul Mincio.
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Bussolengo
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L’INVERVISTA. Il Sindaco racconta i primi mesi di amministrazione SCUOLA MONTRESOR. Chiacchierata tra cittadini e Forze dell’ordine
Il bilancio L’incontro di Boscaini anti-furto Servizi di
Lino Cattabianchi Riparte il 2015 con, alle spalle, una serie di interventi già ultimati per il sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini, che traccia un primo bilancio dell’impegno amministrativo dell’anno appena trascorso. «Abbiamo iniziato – esordisce il sindaco - un percorso di riorganizzazione e razionalizzazione degli uffici comunali per servire al meglio i cittadini. Si è corretta l’anomalia del dirigente unico, senza aumentare il costo complessivo del personale. Si sono creati i presupposti per istituire con il nuovo anno due nuovi uffici: il controllo di gestione che garantirà la corretta gestione degli uffici e l’ufficio relazioni con il pubblico che farà da filtro per tutte le richieste dei cittadini. I Servizi sociali sono stati spostati nel palazzo dell’anagrafe in Piazza nuova, dove esiste l’ascensore per agevolare gli anziani e i diversamen-
Paola Boscaini
te abili. Gli uffici amministrativi di sindaco, assessori, protocollo, relazione con il pubblico hanno quindi trovato sede nello storico palazzo di Piazza XXVI Aprile. Gli uffici dell’edilizia privata ed urbanistica, prima in stanze prese in affitto, sono stati spostati nell’edificio dell’anagrafe comunale
con un risparmio di circa 15mila euro l’anno. Tra i primi Comuni in Italia, abbiamo deciso di aderire in anticipo, in via sperimentale, al nuovo sistema di bilancio, obbligatorio dal 2015 come strumento di maggiore trasparenza sull’utilizzo dei soldi pubblici, obiettivo primario di questa Amministrazione». Un impegno particolare è stato rivolto al problema del lavoro. «Tra le tante iniziative poste in essere dall’assessore ai servizi sociali – continua Boscaini -, ce ne sta a cuore una in particolare. Si tratta dello sportello lavoro, già attivo da qualche anno ma che la nostra Amministrazione ha voluto incrementare e valorizzare e per il quale il Comune investe circa 18mila euro l’anno. Scopo principale dello Sportello è quello di sostenere, orientare, fornire assistenza qualificata alle persone del nostro territorio che sono alla ricerca di un lavoro, attraverso un aiuto nella corretta compilazione del curriculum, nel favorire percorsi di tirocinio o accompagnamento al lavoro nonché offrire alle aziende del territorio un punto di riferimento a cui rivolgersi per ricercare persone da inserire nelle loro attività. Nell’anno in corso su 160 richieste siamo riusciti ad arrivare a risultati favorevoli nel 33% dei casi. Il risultato non è certo eccellente, ma considerando il periodo di crisi in cui ci troviamo, possiamo dire che abbiamo dato il nostro contributo. L’impegno è quello di promuovere maggiormente questo servizio presso le aziende del territorio in modo da far conoscere questa opportunità».
Non può mancare il capitolo dei lavori pubblici. Il sindaco Paola Boscaini elenca: «Abbiamo iniziato a realizzare qualche lavoro pubblico: la pista di atletica e lo spazio urbano attorno alla biblioteca. Si è concluso il primo stralcio di restauro di Villa Spinola che riteniamo possa rivivere tutto il suo splendore nei prossimi anni. Sicuramente sarà valorizzato l’ampio parco per tutti gli eventi estivi. Abbiamo portato a termine i lavori per aprire la Casa di Riposo ed abbiamo riparato il tetto della palestra Citella che da tempo risultava con infiltrazioni d'acqua tali da renderla non più accessibile. Ovviamente vorremmo fare di più, ma, anche se comprendiamo le critiche circa la sistemazione delle strade, i bilanci comunali obbligano a reperire le risorse per l’asfaltatura delle strade in capitoli ben precisi che attualmente sono sguarniti. Contiamo comunque entro l’estate 2015 di iniziare il piano di asfaltatura così come contiamo di poter intervenire nella necessaria manutenzione di alcuni edifici scolastici della frazione di San Vito, della Citella e della scuola media. Infine si sono messe le basi per realizzare entro il 2015 il cosiddetto Piano degli interventi che delineerà il futuro urbanistico di Bussolengo. Con il Piano degli Interventi – conclude il primo cittadino - daremo finalmente risposte ai tanti cittadini che da anni stanno aspettando».
Molte le domande al centro di una serata alla scuola Beni Montresor di Bussolengo su furti nelle abitazioni e microcriminalità, organizzata dall’Amministrazione comunale con la partecipazione del capitano Francesco Milardi capitano della Compagnia carabinieri di Peschiera, del maresciallo Roberto Varriale, comandante della stazione di Bussolengo dal 2006 e del responsabile della polizia locale, Enrico Bartolomei. «I furti in appartamento – ha spiegato il maresciallo Varriale - a Bussolengo sono stati 102 nel 2013. Ma da quell’anno il fenomeno si sta riducendo. Il periodo scelto dai ladri per le loro incursioni è concentrato fra novembre e dicembre e le ore preferite sono quelle prima del ritorno a casa dal lavoro, dalle 16 alle 19. La maggioranza dei furti avviene in condominio, dove spesso la comunicazione fra condomini è assente». Sull’aspetto della prevenzione ha insistito il capitano Milardi: «Catturare un assassino non è un successo. Evitare di essere vittima di un reato: questo è un vero successo. Il primo ingrediente della sicurezza è dialogare tra noi. In dieci anni le cose sono profondamente cambiate: siamo di fronte ad una criminalità predato-
ria, specializzata. E’ aumentata la facilità di arrivare a Bussolengo che è ubicata al centro di una serie di grandi arterie di collegamento: la A22, la A4, la Sp5 e la Statale 11. Facile capire come queste siano vie di accesso e di fuga per le bande criminali che decidono di operare a Bussolengo. Bisogna aumentare il livello di attenzione e protezione per le case, anche piccoli accorgimenti come i timer per le luci e gli antifurti. Spesso quando arriviamo nelle case dove è stato realizzato un furto, non troviamo questi accorgimenti. Ma l’importante è fare una telefonata in più al 112, non aver paura di comunicare le proprie preoccupazioni ai carabinieri, rinunciando all’idea di arrangiarsi e di farsi giustizia da soli. Spesso ci si mette in situazioni pericolosissime e controproducenti”. Ampia la rassegna delle situazioni raccontate dai due esponenti dell’Arma che hanno avuto un puntuale riscontro nelle domande della gente: dai raggiri ad anziani soli, alla clonazione di bancomat, alle incursioni notturne negli appartamenti. Con la raccomandazione finale del capitano Milardi alla domanda di un cittadino: “Prima di aggredire un eventuale ladro, usi i Carabinieri».
«Sono oltre 40 le telecamere del servizio di videosorveglianza attivo sul territorio comunale – ha puntualizzato il vicesindaco Cristiano Fontana -. Alcune sono di vecchia installazione e le sostituiremo. Le più recenti, anche a 500 metri di distanza sono in grado di leggere la targa di un veicolo. Sono ubicate dappertutto e questo numero pone il nostro paese avanti rispetto ad altre realtà comunali». Gli ha fatto eco il sindaco Paola Boscaini: «Dovremmo scrivere sui cartelli indicatori “paese videosorvegliato”. Per tenere alta l’attenzione sul problema della microcriminalità percepito dalla gente con preoccupazione, specialmente quando i singoli episodi vengono amplificati su facebook, abbiamo scritto una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai politici, riportando il diffuso allarme per l’aumento della microcriminalità e chiedendo che si arrivi a vietare il reingresso nel nostro Paese per chi compie questi reati. Presto ci sarà una riorganizzazione del servizio di vigilanza, utilizzando i nostri 12 agenti di polizia municipale come riferimento per altrettante zone del paese. Col Comune si può restare in contatto con la app Municipium, ma è soprattutto sulla collaborazione dei cittadini che contiamo per migliorare il livello di sicurezza percepita».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, In Galleria Ramonda, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Bussolengo
PIAZZA XXVI APRILE. Il dispositivo è accessibile alla tutta popolazione
Defibrillatore a disposizione Dopo l’installazione di un defibrillatore, montato in una teca accanto al municipio di Piazza XXVI Aprile, su una colonnina dotata di segnaletica internazionale e situata in zona video sorvegliata, Bussolengo è sempre più “città cardioprotetta”. «Il dispositivo Dae – sottolinea Paola Boscaini, che ha fornito un forte sostegno all’iniziativa, devolvendo il proprio compenso di sindaco per tale progetto - è ora accessibile a tutta la popolazione. Bussolengo può fregiarsi del titolo di “Città cardioprotetta” dato che sono stati dislocati sul territorio comunale ai campi sportivi, alle palestre Aldo Moro e Citella, alla nuova casa di riposo Beni Montresor e sulla postazione mobile della polizia locale, numerosi dispositivi e sono state abilitate oltre 100 persone all’uso del defibrillatore». «Il defibrillatore è stato donato al Comune dall’associazione culturale “Gente e Territori” – spiega il presidente della sezione di Bussolengo, Marco Sandrin - nell’ambito del programma portato avanti dal dottor Giulio Molon dell’ospedale di Negrar, grazie ad una donazione di una persona anonima che ha permesso l’acquisto di oltre 30 dispositivi e la formazione di
Defibrillatore in Piazza XXVI Aprile
numerosi operatori». «Il rilancio di Bussolengo – sottolinea il sindaco - passa anche attraverso un incremento del benessere e della serenità dei cittadini e turisti nel sapere di essere protetti in caso di emergenza. Ringrazio il consigliere Tiziano Ferrari che si è dedicato molto a tale iniziativa e che invito a contattare per conoscere le modalità di iscrizione ai corsi di formazione all’uso del defibrillatore». Conclude Sandrin: «Sento di dover ringraziare il Lions
club di Bussolengo, Pescantina e Sona, l’Associazione Libera caccia Bussolengo, il gruppo SOS Sona e il sindaco Paola Boscaini che ha fornito il sostegno per tale progetto. Un grazie alla direttrice scolastica dell’Istituto comprensivo di Bussolengo, Morena Pedrotti, che ha formato il personale docente e ausiliario all’uso dei defibrillatori installati nelle palestre e sensibilizzato i giovani». Info: sociali@comune.bussolengo.vr.it; app Municipium.
LA MOZIONE / CROCIFISSO A SCUOLA Il crocifisso non si tocca: passa all’unanimità in Consiglio comunale a Bussolengo la mozione presentata dal consigliere di opposizione, Giovanni Amantia, sulla presenza del “crocifisso cristiano nelle scuole e negli uffici pubblici comunali”. «La mozione – precisa Amantia non vuole essere una leva per una guerra di religione né comprimere od offendere la libertà di pensiero e religiosa di alcuno. Serve a coltivare e conservare la nostra cultura, storica, civile e, comunque, anche e perché no, religiosa. Vogliamo ricordare solo chi siamo e da dove veniamo, evitando di cancellare, in nome del progresso, il nostro passato e le nostre origini. La presenza del crocifisso è possibile, secondo la legge, anche all’interno delle aule dei tribunali della Repubblica italiana. E non si può negare che la civiltà occidentale, della quale il nostro Paese è una delle culle, scaturisca dal sistema di valori di cui la cultura cristiana si è resa interprete nel corso dei secoli e che tale cultura sia alla base della nostra società democratica e liberale». Su queste premesse Amantia ha chiesto l’impegno di sindaco e giunta «a farsi parte attiva e garante della presenza del crocifisso cristiano negli uffici pubblici dell’amministrazione comunale e in ogni aula delle scuole presenti sul territorio comunale». «Non c’è una legge a sfavore del crocifisso» - ha commentato il capogruppo di maggioranza Alessandro Pasetto che ha annunciato il voto favorevole. «Non ho remore a che questa mozione passi» - ha rimarcato il consigliere del Pd, Stefano Ceschi. «Questa è una garanzia di libertà» - ha commentato il presidente del Consiglio, Ugo Piccoli. «E’ un simbolo che si rivolge a tutti» - ha concluso il sindaco Paola Boscaini. Soddisfatto Amantia: «Questa mozione non rappresenta una battaglia, ma una occasione, un’opportunità, ed una serena e consapevole scelta». Unanimità.
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SAN VITO AL MANTICO / AVIS
Donazioni 2014 in calo Donazioni in calo di circa una quarantina di sacche tra sangue e plasma e una sempre crescente difficoltà nel far tornare a donare i soci volontari: il dato è emerso all’assemblea annuale dell’Avis di San Vito al Mantico. «L’annata 2014 – esordisce il presidente Claudio Perusi - si è chiusa con 152 donatori iscritti che hanno fornito 195 donazioni di sangue intero e 45 di plasma. Un risultato che ci lascia non soddisfatti, non essendo riusciti ad incrementare le donazioni rispetto all'anno precedente. Non solo: siamo anche diminuiti nel numero dei soci donatori effettivi. Questo andamento deve farci riflettere sul futuro della nostra sezione. Mi delude il fatto che se pur il direttivo con i suoi collaboratori si sia impegnato con nuove iniziative, i risultati non siano stati confortanti. Sicuramente non molliamo e sono sicuro che direttivo e tutti gli associati saranno pronti ad impegnarsi per portare nuovi donatori e poter così tornare a crescere. Si cercherà di coinvolgere soprattutto i giovani». Fra le iniziative messe in atto nell’anno appena passato da ricordare in particolare la “Giornata per la donazione” nella serata di venerdì 13 giugno, all’in-
terno della sagra patronale, rivolta a raccogliere nuovi aspiranti donatori per portarli alla visita di idoneità al centro trasfusionale. L'Avis di San Vito al Mantico è presente, inoltre, nello sport con la scritta sulle maglie del gruppo podistico. «In occasione della corsa podistica, organizzata ai primi di giugno dal G.P. Avis San Vito – continua Perusi -, abbiamo organizzato un punto per la distribuzione di gadget ed informazioni per l’avvicinamento alla donazione. Anche quest'anno abbiamo organizzato la giornata dell'Avis nella classe quinta della scuola elementare di San Vito. Con l'aiuto insostituibile ed appassionato del maestro Norberto Masi e delle ragazze del consiglio direttivo, a maggio, abbiamo organizzato alcune ore di presenza nella
classe quinta della scuola di San Vito e cercato di stimolare i ragazzi a riflettere sul messaggio del dono del sangue. Come conclusione di queste ore di dialogo ai ragazzi è stato chiesto di tradurre in disegno quello che li ha colpiti. I disegni così raccolti sono andati a formare il calendario che abbiamo stampato e inviato a tutti gli associati e a tutte le famiglie del Paese». L’ultima iniziativa dell’anno, in collaborazione con l’Avis e l’Aido di Bussolengo, è stata la presenza di Babbo Natale nella casetta allestita all’interno del Villaggio in Piazza XXVI Aprile a Bussolengo, per tutto il periodo natalizio. «Un’occasione – conclude Perusi - per rinsaldare i rapporti di collaborazione fra le associazioni del territorio».
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Pescantina
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L’IDEA. Detrazioni fiscali su tasse e imposte per gli esercenti che non installano slot machines
IL FUNERALE
Stop alla ludopatia Riecco la proposta
Pescantina saluta Loredano Scolari
Servizi di
Lino Cattabianchi Detrazioni fiscali su tasse e imposte comunali per gli esercenti che decidono di non installare slot machines: è la proposta che viene rinnovata dal movimento “Pescantina Comune virtuoso” di Gianluca Godi all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Cadura. «Noi come Pescantina Comune Virtuoso – spiega Godi - l'8 dicembre 2013 abbiamo presentato una ‘Proposta Ludopatia’ che andava in questa direzione e che aveva avuto una prima positiva risposta dalla allora commissaria Rose Maria Machinè. La risposta effetti-
va poi sul campo dell'Amministrazione Machinè di quanto richiesto nella nostra proposta è stata una serata contro la Ludopatia insieme alle altre amministrazioni della Valpolicella prima delle elezioni amministrative 2014 ma nulla più. Il tutto è ritornato ora nel dimenticatoio purtroppo. Oggi - aggiunge riproponiamo alla nuova amministrazione Cadura quanto scritto sopra unito alla nostra vecchia proposta, augurandoci che tale atto di indirizzo sia accolto favorevolmente da tutto il Consiglio comunale, sia dalla maggioranza che dall'opposizione. Speriamo che qualche consigliere la faccia propria e la
porti in discussione nel prossimo Consiglio comunale con le correzioni che verranno ritenute più opportune in sede di commissione e, infine, che il nostro Comune aderisca da
subito al "Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo", compiendo così un atto deciso contro il proliferare dell'azzardopatia».
LA COMMEMORAZIONE
Cinquant’anni fa moriva Zucchermaglio E’ stata commemorata in sala consiliare la figura del professor Ugo Zucchermaglio nel 50mo anniversario della scomparsa. Figura di spicco della scuola veronese, Ugo Zucchermaglio, nato il 06 maggio del 1890 e morto il 26 dicembre del 1964, fu prima maestro elementare a Pescantina e poi direttore didattico a San Nicolò a Verona e quindi ispettore centrale della Pubblica istruzione. Fondò il Centro Pedagogico di Verona, una fucina di didattica sperimentale nata per fornire agli insegnati nuove occasioni di scambio e incontri culturali su tematiche pedagogiche. Si interessò anche di stenografia e scrisse il
manuale “Didattica della Stenografia”, sul quale si sono formate generazioni di stenografi. La figura di Zucchermaglio è stata ricordata da Giovanni Pontara,
pescantinese ed emerito Provveditore agli studi di Verona. «La famiglia Zucchermaglio, col padre Giuseppe e il figlio Ugo, entrambi insegnanti – spiega
Nadia Girelli, delegato alla pubblica istruzione -, visse a lungo a Pescantina e diede al paese un notevole contributo su diversi piani: culturale, artistico e anche sportivo. Ugo, già a dieci anni era in grado di suonare diversi strumenti e fu organista anche nella chiesa parrocchiale di Pescantina. Apprezzava la poesia e contribuì, nel 1927, anche alla rinascita dell’Ausonia, la società ciclistica che ancora miete numerose vittorie. Il 50mo della morte di Ugo Zucchermaglio è l’occasione per ricordare a tutti i cittadini di Pescantina una tra le più significative figure che ne hanno contrassegnato la storia».
Con gli alpini della Valpolicella me al raduno di zona dei gruppi della Valpolicella previsto per il 24 maggio 2015. La manifestazione è iniziata con l’alza bandiera al monumento in piazza degli Alpini a Pescantina con il canto dell’Inno d’Italia, il silenzio suonato dalla
tromba della fanfara alpina di Perzacco di Zevio e la deposizione di una corona in ricordo dei caduti. La cerimonia è proseguita al Duomo di Pescantina con la messa celebrata da don Ilario Rinaldi. Momenti di grande commozione e partecipazione quando sono stati letti i nomi degli alpini della
Loredano Scolari
svolse sul ponte, in un clima di grande attenzione al prodotto e di festa per tutto il paese. La sua vita era stata attraversata da una grande tragedia: la morte del giovane figlio Gianluca in un incidente automobilistico nel luglio del 2001, evento che aveva fatto fermare letteralmente il paese per un giorno. Loredano ne era rimasto profondamente toccato e, lentamente, con l’aiuto della moglie Rosa e del figlio Stefano e di tanti amici aveva superato quel momento. Alpino, introdusse delle novità anche nella tradizionale festa annuale delle penne nere, organizzando un concerto di Rudy Rotta che ebbe un grande successo. La musica era l’altro polo degli interessi di Loredano che condivideva coi tanti amici che gli hanno dato l’estremo addio. Lascia un grande vuoto. La famiglia L’Altro Giornale è vicina a Rosa e al figlio Stefano.
COLDIRETTI: MERCATINO A KM 0
LA MANIFESTAZIONE
Grande partecipazione al “Natale con gli alpini della Valpolicella”, organizzato dal gruppo di Pescantina guidato da Mirco Lonardi, prima tappa di una serie di manifestazioni che si concluderanno con il 50° della fondazione del gruppo assie-
Una musica dolcissima ha accompagnato Loredano Scolari all’ultima dimora. E’ stato l’ultimo atto, assieme alla “Preghiera dell’Alpino” e al picchetto d’onore delle penne nere coi gagliardetti abbassati, di una vita vissuta in tutte le sue sfumature: il gusto dell’amicizia, la passione per la musica, l’impegno per il proprio paese. Tutto questo, in un clima di grande commozione, ai funerali celebrati nel duomo San Lorenzo. Loredano Scolari è morto a 64 anni per la ripresa, violenta e implacabile, di un male contro cui lottava da anni. Appartenente ad una storica famiglia di Pescantina, Loredano era fabbro e nella sua officina produceva macchine e attrezzi agricoli. E all’agricoltura ha dedicato gran parte del suo impegno anche come amministratore. Consigliere comunale dal 2004 al 2009, era stato delegato all’agricoltura e durante il suo mandato aveva concentrato la sua attenzione sulla valorizzazione della peschicoltura, materia che lo appassionava. Ricercatore e bibliofilo aveva scoperto che in una tenuta del Tegnente era stata selezionata una particolare varietà di pesche detta “Fontana 3/53” una speciale cultivar che ebbe una grande diffusione, messa a punto dall’indimenticato Eraldo Fontana. Aveva cercato di operare sulla promozione del prodotto-pesca dando vita nel 2005, in collaborazione col Comune di Bussolengo alla 1° Mostra intercomunale delle pesche che si
Valpolicella “andati avanti nel 2014” e la preghiera dell’alpino. Hanno coronato la festa il concerto del coro Monti Lessini di Pescantina e la fanfara alpina di Perzacco di Zevio. Finale in allegria con risotto all’isolana offerto a tutti i presenti dal Gruppo Alpini di Pescantina.
Il Mercatino a Km zero della Coldiretti, che prima era ubicato in Lungadige Giacopini, si è trasferito in Piazza san Rocco. «Lo spostamento – spiega il delegato al commercio, Luciano Bonsaver - nasce da una precisa richiesta degli esercenti che frequentano questo appuntamento settimanale. In occasione dell’Adigemarathon e della Sagra di San Lorenzo, infatti, gli ambulanti posizionati in Piazza san Rocco per la chiusura del Lungadige Giacopini, hanno notato un aumento di lavoro anche per la diversa sistemazione dei banchi a ferro di cavallo». La richiesta è stata accolta dalla Giunta che ha predisposto un progetto con una nuova disposizione dei banchi che sarà attuata dal comando della Polizia locale. «Il parcheggio per i clienti – precisa il delegato - viene spostato anche in Lungadige Giacopini, mantenendo i divieti di sosta dalle 6.30 della mattina, per tutta la durata del mercatino, fino alle 14».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA Municipio, - Farmacia - Panificio Adige - Imm. Fondo Casa BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, - Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Pescantina
RETE FOGNARIA. Per tutta la durata delle operazioni, viale Verona è a senso unico alternato
Partiti i lavori all’acquedotto Sono partiti i lavori di estensione delle reti fognarie e dell’acquedotto di Pescantina in viale Verona. Per tutta la durata dei lavori, viale Verona è a senso unico alternato regolato da movieri o semafori dalle 8.00 alle 18.00. Chiusura totale durante l’esecuzione dei lavori anche nel tratto compreso tra via Lora e via Giovanni Pascoli, sempre dalle 8.00 alle 18.00, fino al termine dei lavori. La chiusura parziale al traffico veicolare con l’istituzione del senso unico in direzione Verona per tutto il giorno (dalle ore zero alle 24) interessa l’incrocio con via Giovanni Pascoli e via Moceniga; il tratto dalla rotonda di via Moceniga alla rotonda di via Pigno; il tratto dalla rotonda di via Pigno a salire verso Verona. I percorsi alternativi sono individuati nelle strade comunali di via Tre Santi, via Giovanni Pascoli, via Moceniga e via Monti Lessini. E’ vietato parcheggiare nelle due aree tra viale Verona e via Lora, e tra viale Verona e via Carducci. I lavori, il cui progetto è stato approvato da Acque Veronesi, vengono eseguiti dalla ditta Zampieri srl di Erbezzo. In viale Verona saranno posati circa 400 metri di nuove condotte dell’acquedotto che avranno lo scopo
di rafforzare l’approvvigionamento idrico, fino ad oggi insufficiente per il fabbisogno della zona. Sempre nella stessa via, Acque Veronesi realizzerà una nuova rete fognaria nera della lunghezza di circa 1 chilometro. L’intervento, che interesserà circa 300 abitanti per la fognatura e circa 100 abitanti per l’acquedotto, prevede un investimento di 462 mila euro, finanziato grazie anche ad un contributo regionale. Il lavoro è stato inserito nel Piano operativo di Acque Veronesi e approvato dal Consiglio di bacino Verone-
se. Il termine è previsto entro l’estate 2015 ed è allo studio un progetto per estendere i sottoservizi anche in via Tre Santi. Commenta il presidente di Acque Veronesi, Massimo Mariotti: «Un investimento di 462 mila euro, in un periodo di crisi economica che sta attanagliando anche le aziende pubbliche, rappresenta un ulteriore sforzo da parte della nostra società per migliorare i servizi offerti ai cittadini». «I cittadini di Pescantina – conclude il sindaco Luigi Cadura - attendono quest’opera dal 2010.
Viale Verona rappresenta una delle principali vie di accesso al paese, lungo la quale nel corso di questi anni sono sorti numerosi insediamenti abitativi anche di consistente entità. Le ristrettezze finanziarie in cui versa il sistema degli enti locali non consentono sprechi: per questo ci adopereremo affinché permanga la fattiva collaborazione con la società Acque Veronesi, allo scopo di ottimizzare le risorse pubbliche a tutto vantaggio degli interessi della popolazione». Lino Cattabianchi
SOLIDARIETÀ
Conferenza San Vincenzo sempre all’opera E’ un periodo di grande lavoro per la Conferenza San Vincenzo di Pescantina. «L’ultima novità – spiega il presidente Luciano Gaburro - è la mensa aperta dalle 12.30 alle 13, tutti i sabati, al centro sociale parrocchiale di via Ponte. Le richieste di aiuto sono in continuo aumento, ma la risposta della gente non manca: la generosità del nostro paese è una qualità che gli fa onore». Sono
molte le attività della San Vincenzo. La più conosciuta è quella di Casa Ozanam, il doposcuola settimanale coordinato da Natalina Vallenari per ragazzi che hanno difficoltà a scuola. Poi c’è la storica distribuzione dei pacchi viveri alle famiglia in difficoltà, una volta al mese: normalmente una cinquantina, cui si uniscono molti altri casi segnalati da semplici cittadini o dai servizi
sociali. La consegna del pacco costituisce anche un’occasione per conoscere da vicino la realtà di molte famiglie. A questa attività di primo soccorso va unito anche il contributo per il pagamento delle bollette per le utenze domestiche fondamentali di acqua, luce e gas. Infine le attività di promozione, raccolta e sistemazione dei generi di prima necessità che integrano ciò che viene fornito dal Banco alimentare. «Lo facciamo nei supermercati della zona una volta all’anno – precisa il presidente -. E li ringraziamo per questa possibilità che ci offrono. A ciò si aggiungono iniziative benefiche promosse da gruppi di volontariato con spettacoli o serate in cui si raccolgono fondi per la San Vincenzo che è nel cuore della gente». La Conferenza di san Vincenzo, che opera da 70 anni a Pescantina, si riunisce una volta al mese, il mercoledì alle 16 e alle 18. L’ufficio di presidenza è composto da Luciano Gaburro, Natalina Vallenari, Marisa Crescini Righetti e Erminia Lonardi. Alle offerte dei soci si
aggiungono la raccolta straordinaria al cimitero per la festa di Tutti i Santi e la Pesca di beneficenza per la festa patronale San Lorenzo in agosto, con il contributo silenzioso di tanti volontari. Chi desiderasse aiutare la San Vincenzo: BANCA UNICREDIT AGENZIA DI PESCANTINA IBAN: IT 52 H 02008 59650 000102115381. Per i n f o r m a z i o n i : 0457150056. L.C.
2113 RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
«La strada SS112 è da sistemare» E’ stato un voto all’unanimità quello che si è guadagnata la mozione da me presentata in Consiglio comunale per reperire i fondi necessari al ripristino del manto stradale e della segnaletica orizzontale sul tratto di SS12 che attraversa il territorio di Pescantina. La strada statale in questione, meglio conosciuta come superstrada, versa in condizioni precarie ed è in attesa da tempo dei lavori necessari a metterla in sicurezza. Anas afferma di non avere la possibilità economica di far fronte alla manutenzione della suddetta strada, ma è fuori di dubbio che la pericolosità di questo tratto stradale aumenti ad ogni evento atmosferico piovoso, con la formazione di nuove buche ed allagamenti dovuti a ristagni d’acqua sulla carreggiata, il tutto aggravato dalla quasi assente segnaletica orizzontale che durante le piogge va a scomparire totalmente, facendo mancare quei riferimenti necessari ed indispensabili a chi vi transita. Ho ritenuto necessario quindi proporre come mozione di interessare direttamente il Ministero delle Infrastrutture, in modo che trasferisca ad ANAS i fondi necessari a rendere praticabile senza rischio un ramo stradale di fondamentale importanza per il nostro comune, con un volume di traffico fra i più intensi della provincia. La Lega si interessa da tempo anche della mancata manutenzione di strade comunali e relative caditoie. Già in Agosto con un’ interpellanza avevo sollevato il problema, che purtroppo interessa molte strade comunali, ma finora davvero poco è stato fatto, pertanto ho recentemente sollecitato il Sindaco con una lettera dove ricordavo che come amministratori abbiamo una responsabilità civile ma anche morale di salvaguardia dei diritti alla sicurezza a alla salute di tutti i cittadini che indistintamente rappresentiamo. L’avvicinarsi della stagione invernale non farà altro che evidenziare l’incuria cui sono state abbandonate le arterie stradali del paese. E’ doveroso che l’amministrazione provveda immediatamente (al limite anche con provvisori tamponamenti) al ripristino delle strade maggiormente danneggiate, salvaguardando così l’incolumità di tutti quei cittadini che quotidianamente transitano sulle strade comunali e sollevando altresì le casse comunali da inevitabili spese di risarcimento danni che, solo per pura fortuna, si sono limitate ad autovetture e/o motocicli non coinvolgendo ben più gravemente le persone. Davide Pedrotti Consigliere Lega Nord Pescantina
304^ edizione per l’Antica Fiera di San Valentino di Bussolengo, che si annovera tra le più antiche fiere continuative in provincia di Verona e nell’intera Regione. I giorni più vivaci dell’evento saranno il 13, 14 e 15 febbraio: in queste date sarà possibile visitare un’ampia area dedicata all’esposizione e alla vendita di prodotti agroalimentari di qualità. Unico programma incorniciato da serate di intrattenimento e musica, con luna park e stand gastronomici sempre aperti. Rappresenta una prestigiosa vetrina per Bussolengo la Fiera di San Valentino, parte integrante del patrimonio di tradizioni e cultura lasciateci in eredità dai nostri avi. Questa storica ricorrenza dedicata al nostro Santo Patrono, che cade nel periodo dell’anno in cui prende avvio la bella stagione e con lei l’annata agraria, è nata anche per venerare con S.Messe e processioni il patrono protettore dalle malattie e dalle epidemie. L’Antica Fiera di San Valentino nell’arco degli anni ha subito molti cambiamenti, ma ciò che vorremmo rimanesse integro, anche negli anni a venire, è il desiderio di mantenere e valorizzare questa importante tradizione che fa parte della nostra cultura e della nostra Comunità. E’ quest’ultima infatti il fulcro della Fiera stessa, che offre ad ognuno, e in particolare alle famiglie, occasioni di aggregazione e socializzazione. L’Amore sarà il vero protagonista di quest’edizione 2015: in continuità con un percorso avviato lo scorso anno, verrà valorizzata la figura di San Valentino, patrono degli innamorati: da qui il tripudio di fiori e cioccolato, tipici regali degli “innamorati”, di Paola Boscaini cui si colorerà e addolcirà il centro storico di Bussolengo. Il prestigioso Bussolengo Premia andrà quest’anno ad Alberto Butturini, il tecnico del suono italiano più importante del momento. La 304ª edizione sarà poi caratterizzata da una piacevole novità: per la prima volta come Amministrazione abbiamo deciso di ringraziare le aziende produttrici che da più di 40 anni operano sul nostro territorio. Viviamo in un Paese in cui “fare impresa” è sempre più difficile e poco possono fare in merito a questo i Comuni, se non dare un riconoscimento a chi continua ad investire ancora sul nostro territorio e a dare lavoro a chi ci vive. Buona Fiera a tutti! Maria Paola Boscaini Sindaco di Bussolengo
L’intento di questa Amministrazione è quello di sviluppare maggiormente il tema dell’Amore, senza dimenticare la caratterizzazione storica della fiera. Per questo in piazza XXVI Aprile ci sarà un’esposizione fieristica di cioccolato e dolciumi, oltre a un nuovo concorso di dolci “Mele in concorso” e dimostrazione di Cake Design a cura della Federazione Italiana Pasticceri. Per quanto riguarda le manifestazioni abbiamo deciso di dare spazio anche ai giovani, dedicando loro la giornata di lunedì 15 con un concorso musicale per gruppi emergenti del territorio mentre martedì 16 le associazioni calcio e volley cureranno una giornata di gioco, sport e intrattenimento e l’associazione basket ospiterà un torneo quadrangolare con squadre under 13 e under 14 da fuori provincia. Tutti gli eventi nel Palaspettacoli saranno a ingresso gratuito, compreso il “Gigi Vigliani Show” e lo spettacolo cabaret di Paolo Magone. Cristiano Fontana, vicesindaco e assessore alla Manifestazioni
Cristiano Fontana
Uno dei nostri intenti è quello di valorizzare i nostri prodotti agroalimentari, anche grazie al Patto di Amicizia che verrà sottoscritto con il comune di Numana, riviera del Conero, mediante l’esposizione/vendita congiunta dei prodotti del nostro territorio. La Fiera vuole dare particolare importanza alle aziende del territorio con un riconoscimento durante la serata iniziale di giovedì 12 febbraio alle industrie presenti da oltre 40 anni. Evento che verrà ripetuto anche nei prossimi anni. Ringraziamo i commercianti di Bussolengo e l’associazione Bussolengo Shopping che tanto si sono adoperati per la buona riuscita della Fiera, è nella valorizzazione del tema dell’amore e dei matrimoni. Infatti il ricco calendario di eventi della Fiera proseguirà anche nel fine settimana successivo, grazie a "LA.QUI.LA organization", con tre giorni di "San Valentino DiscoRistoParty" che si concluderà domenica 22 febbraio con una magnifica sfilata di abiti da sposa e l’esposizione di molte attività commerciali del paese. L’AmministrazioCarlo Maraia ne ringrazia sentitamente tutte queste nuove associazioni di categoria e tutti i commercianti che stanno creando forti sinergie per un obiettivo comune: dare un’identità positiva e partecipata del commercio di Bussolengo. Carlo Maraia, assessore al Commercio
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Pastrengo
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RESOCONTO. I dodici mesi appena trascorsi sono stati particolarmenti intensi
LA TRADIZIONE
La Pro Loco rivive un anno di impegni
Gran Carnevale: pronta la sfilata
Riposti i presepi e spentesi le ceneri del falò della Befana a Forte Degenfeld, la Pro Loco di Pastrengo si appresta a redigere i bilanci contabili di un anno passato particolarmente intenso. Resoconti anche di programma che verranno presentati ai soci Pro Loco riuniti nell’Assemblea indetta per domenica 15 febbraio in Sala Civica. Il tutto viene proiettato a video per una migliore comprensione (verbali e documentazione relativa sul sito www.prolocopastrengo.it). «Molte sono state le attività di promozione operate dalla Pro Loco, dalla campagna turistica per i tedeschi promossa con articoli dedicati sul Gardasee, alla collaborazione con l’Amministrazione comunale per la stesura del libro su Pastrengo, per la parte relativa al Concorso scolastico del “Carabiniere del Futuro” con la successiva mostra espositiva dei disegni allestita sulla piazza del Municipio nei giorni di celebrazione della ricorrenza della “Carica” - precisa il Presidente Pro Loco Albino
Monauni -. I concerti estivi di luglio in piazza con gli studenti inglesi in viaggio studio sul Garda hanno piacevolmente animato le serate by night di pastrenghesi.
Grande riscontro continuano ad avere le commedie in programmazione mensile al Leardini di Piovezzano dove facciamo sempre il pienone». Ricorrenza regina
ASSOCIAZIONE BENEFICA “PIOVEZZANO-PASTRENGO”
Un’associazione per raccogliere fondi per i bambini che soffrono. E’ questa l’idea lanciata nei primi giorni dell’anno dalla famiglia Grigoletti di Piovezzano per organizzare degli eventi in favore dei bambini in difficoltà. «L’Associazione benefica si chiama “Pastrengo-Piovezzano” perché volgiamo mettere assieme le due realtà del paese e non vogliamo tener fuori nessuno - spiega Massimo Grigoletti che assieme alla moglie e ai due figli sostiene l’iniziativa -. Da qualche anno partecipiamo ai vari carnevali della provincia come Reali della Zucca che rappresentano la corte del Ducato della Zucca. Domenica 25 genna-
io scorso abbiamo premiato il Sindaco, Alberto Varolo, e Don Silvio in occasione della santa messa con le maschere di carnevale». Ma la partecipazione a sfilate e manifestazione non ha impedito alle maschere di visitare ambienti meno rumorosi e segnati da situazioni difficili: asili, ospedali, case di cura. «L’aver toccato con mano la sofferenza e il dolore, soprattutto dei più piccoli – afferma ancora Grigoletti - ci ha fatto riflettere come famiglia e ci ha fatto prendere questa decisione: fondare un’associazione benefica per raccogliere fondi». Quest’anno beneficiari della raccolta saranno i bambini dell’ABEO (Associazione
Bambino Emopatico Oncologico). «Stiamo organizzando tre iniziative importanti: da venerdì 17 a domenica 19 aprile è in programma la Festa Country in via dell’Artigiano (vicino al Parco Zoo); domenica 17 maggio si svolgerà la Festa dei Motori nella zona industriale di Pol di Piovezzano; domenica 31 maggio gran finale con la Festa per i bambini in Via del Donatore a Piovezzano con l’arrivo di cavalli e carrozze, conigli e animali di ogni tipo: un evento per tutta la famiglie». Il ricavato dalle varie iniziative sarà consegnato personalmente ai responsabili dell’ABEO durante una cena di beneficenza. Bruno Gardin
per la Pro Loco rimane pur sempre la Festa della Zucca (quest’anno dal 3 al 6 settembre) che ci finanzia i costi dei molti eventi ed attività gratuite, quali, tra le tante, la stampa e la distribuzione casa per casa del calendario-strenna che riporta le foto degli eventi locali, nonché la pubblicistica con striscioni e locandine «In questi mesi invernali poi - continua Monauni -, che una volta erano di riposo e di preparazione all’evento “Carica” del 30 aprile, ci stiamo occupando settimanalmente dei Carnevali veronesi, a cui partecipiamo con i nostri gruppi mascherati che ricordano la storia e il folklore di Pastrengo. Un grazie sentito e caloroso va ai carnevalanti Pro Loco di Pastrengo, che sfilano ospiti ai carnevali dei vari paesi della provincia. Con le loro maschere storiche e gli stendardi dedicati fanno conoscere la realtà di Pastrengo per altre vie più popolari, forse meno canoniche ma sicuramente efficaci». Bruna De Agostini
Il Gran Carnevale di Pastrengo si ripropone per il terzo anno nella sfilata da “piazza a piazza” con lo scopo primario di proporre la Pastrengo turistica nel suo duplice aspetto di luogo storico e folkloristico. Il gruppo mascherato leader del Conte Radex von Kraut con Giuditta del Gnoc richiama alla memoria il Feldmaresciallo Radetzky, Vicerè nel Lombardo Veneto austriaco degli anni attorno al 1848. Nella sua residenza di Milano il Maresciallo Radetzsky, alias Conte Radex, aveva come governante Giuditta che fungeva da “moglie in seconda” bravissima a preparare i piatti di gnocchi di cui Radetsky era molto ghiotto. Giuditta, la cuoca gnoccolara è divenuta nel carnevale di Pastrengo Giuditta del Gnoc. Il gruppo mascherato folkloristico del Bacan de Pioessan con le so suche , trae spunto dalla Festa della Zucca di Pastrengo-Piovezzano. Sotto la guida del Bacan in veste di pastore e guida, bambini e genitori si trasformano per l’occasione in chiassosi protagonisti per una domenica di festa famigliare. Per informazioni: www.prolocopastrengo.it – info@prolocopastrengo.it
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Sommacampagna
CALENDARIO RICCO. L’associazione culturale è piena di appuntamenti
Quanti impegni per “La Pieve”! Servizi di
Claudio Gasparini Già fitto di appuntamenti il calendario dell’Associazione Culturale “La Pieve” di Sommacampagna presentatasi alla comunità a fine novembre scorso nella sala Affreschi di Palazzo Terzi. Il nome dell’associazione fa riferimento alla pieve di S.Andrea al cimitero ma soprattutto a quello che la Pieve ha rappresentato per la comunità di Sommacampagna, il primo nucleo della vita religiosa e al contempo civile del paese. I soci fondatori hanno eletto il primo Consiglio Direttivo, che durerà in carica per quattro anni nelle persone di Laura Zanella, presidente, Gianluca Maria Bighelli, vicepresidente, Claudio Bosetto, segretario, Marialuisa Polato ed Anna Paola Valbusa, consiglieri. Da statuto è previsto un comitato scientifico cui hanno aderito illustri personalità rappresentative dei diversi ambiti culturali: Marco Mazzi, Carlo Bortolozzo, Giovanni Bresadola, Nazarena Recchia, Alberto Frugoni, Raffaele Belligoli, Daniele Zanini, Gianfranco Caoduro. «E’ un voler tornare alle origini, alla riscoperta di quei valori di riferimento proprio dell’umanesimo cristiano che portano alla promozione e alla valorizzazione piena della persona e di conseguenza della società – evidenzia la presidente Laura Zanella. Il rispetto della vita umana dal concepimento alla sua fine naturale, il valore della famiglia quale cellula fon-
damentale della società, la libertà di educazione, religiosa e di opinione, il rispetto e la salvaguardia dell’identità religiosa, e culturale dei popoli, la tutela ed il rispetto della natura, non da ultimo la conoscenza e valorizzazione delle risorse culturali ed umane del nostro territorio in tutti gli aspetti, da quello ambientale a quello storico-artistico e dei costumi sono i nostri obiettivi - continua la presidente non solo intendiamo proporre riflessioni ed esperienze su questi valori ma le nostre proposte culturali spazieranno tra arte e scienza, storia e natura, libri e musica, scoperta di bellezze naturali e riscoperta dei costumi e dei personaggi significativi del passato della nostra comunità, per creare una memoria storica per le generazioni future». In occasione della Giornata della Vita il primo febbraio scorso l’associazio-
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Merlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe
ne ha proposto “Testimonianze e Musica” con il racconto di particolari esperienze personali di accoglienza e brani significativi tratti dal libro “Siamo nati e non moriremo mai più – storia di Chiara Corbella Petrillo” di Cristiana e Simone Troisi. Il tema prevede un secondo incontro che si terrà domeni-
20 LA LAPIDE
La lapide marmorea esistente dal millenovecentonovantanove in Viale Parco della Rimembranza, dedicata ai caduti di tutte le guerre, è stata arricchita di due nuovi simboli che valorizzano la preghiera dettata dall’allora parroco don Marcello Boninsegna e inaugurata dalla sezione combattenti e reduci nel novembre scorso, presenti le associazioni d’arma. Sono stati scolpiti nel marmo un elmetto, il simbolo del combattente, nella parte superiore e il papavero, il fiore dei caduti, in quell’inferiore. Il presidente della sezione combattenti-reduci Giovanni Brentegani con quest’intervento spiega come «il nostro scopo principale è offrire uno spunto di riflessione in più a chi passa lungo il viale. E’ per noi il non dimenticare i giorni della memoria dei nostri tempi. Come dice il nome del viale stesso, il ricordare fatti e persone del passato realmente accaduti». A poca distanza dalla lapide per ricordare i caduti anche una targa bronzea, inaugurata nell’aprile scorso dai CombattentiReduci di Sommacampagna unitamente alle altre associazioni d’arma del paese, Carabinieri, Alpini, Fanti, Bersaglieri, Artiglieri Granatieri ed Aeronautica Militare, per rendere in forma ancor più commemorativa ed onorificente il Viale Parco della Rimembranza. La targa reca lo stemma del Comune sopra assieme a quelli delle associazioni d’arma, più in basso una croce che sembra sorreggere la frase “Affinché nessuno renda vano il nostro martirio” a ricordo dei caduti. La Rimembranza lunga 150 metri e larga 10 fu progettata nel 1923/24 ed inaugurata il 26 maggio del 1926 e due anni dopo completata con alberelli dotati di targhette con le generalità dei Caduti nella guerra ’15-18.
ca 22 febbraio alle ore sedici con uno spettacolo adatto anche ai bambini ideato da un gruppo di docenti ed allievi del conservatorio di Verona. Altri appuntamenti il 24 febbraio e il 10 marzo con il prof. Giovanni Bresadola docente di storia e filosofia ed esperto in dottrina sociale cattolica.
IL PROGETO PER RAGAZZI
“Extra” lascia il segno Lascia il segno. E’ lo slogan del servizio “Extra” pensato dall’amministrazione comunale per i ragazzi dagli undici ai quattordici anni delle medie del comune. Due le proposte. Lo spazio compiti che va dalle 14.30 alle 16.00, a numero chiuso fino ad un massimo di dodici ragazzi, seguiti da educatori qualificati affiancati da volontari rappresenta l’occasione di prepararsi all’acquisizione di un metodo di
studio. Dalle 16.00 alle 18.00 vi è invece un momento aggregativo durante il quale sono previsti giochi, uscite e attività varie sviluppate con il contributo degli studenti. Con gli stessi orari, il servizio è proposto il martedì a Sommacampagna, con la frequenza dei ragazzi anche di Custoza, il mercoledì a Caselle. «E’ un progetto pilota che coinvolge una fascia d’età che, nel primo anno in particolare, è molto forte – evi-
denzia l’assessore ai servizi sociali, educativi e scolastici Alessandra Truncali – ovverosia il passaggio dalle elementari alle medie. Due gli obiettivi, sviluppare nei partecipanti una nuova metodologia di studio e sviluppare l’aspetto sociale con momenti d’incontro e di sviluppo d’iniziative varie. Il progetto di cui valuteremo i risultati a breve non fa che rinforzare il dialogo tra scuola e comune».
Alessandra Truncali
NOVITÀ. Installate antenne wi-fi, internet libero per tutti Il comune di Sommacampagna fa un passo avanti nella direzione della libertà di connessione e nell’abbattimento del “digital divide”, il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione e chi ne è escluso. Sono state installate nel paese delle antenne wi-fi che garantiscono in alcune aree pubbliche l’accesso ad internet in forma gratuita e libera. L’assessore ai lavori pubblici e ambiente Fabrizio Bertolaso commenta: «Siamo riusciti a realizzare quest’opera grazie all’impegno degli uffici che ci ha permesso di accedere ai finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013. Abbiamo cercato di individuare aree in cui la frequentazione della popolazione fosse ampia. L’accesso ad internet sarà facile e si potrà fare direttamente dal cellulare o da altro dispositivo (tablet, PC ecc.) dal luogo di connessione attraverso facebook, callback o sms». Nonostante le connessioni siano gratuite e immediate, sarà presente un controllo finalizzato all’eventuale accertamento di reati e alla verifica della funzionalità, ed efficienza del sistema. La scelta delle aree di copertura è stata fatta individuando i punti nevralgici in cui si è reputato fosse maggiore la necessità e l’opportunità di utilizzo da parte dei cittadini o da parte di eventuali turisti ospiti del nostro territorio. Nel capoluogo la copertura del servizio è garantita nelle aree di Piazza della Repubblica, degli impianti sportivi, del parco di Villa Venier, del parco giochi di via De Gasperi nella zona della baita degli alpini ed in prossimità del centro QBO, Centro di aggregazione per giovani. A Caselle la copertura è nei pressi dell’area sportiva, parco Baleno, nell’area del QBO, mentre a Custoza la copertura è nella zona dell’ossario e della piazza.
CRONACHE di Sona
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
2121 LA CONSEGNA 1
L’ACCORDO. Oltre 10.000 mq di spazio a disposizione di associzioni e cittadini
Il pulmino “Fevoss” La Casa di Alice: per chi è in difficoltà serenità e fiducia E’ stato firmato il 6 febbraio scorso il contratto di comodato gratuito tra il Comune di Sona e AMA-INVEST S.r.l., gruppo Amadori, proprietaria del complesso immobiliare conosciuto come ex Agripol di Lugagnano, ora dismesso. L’accordo è stato approvato con decisione di Giunta del 23 gennaio scorso. «Partiamo innanzitutto dal nome – spiega l’Assessore alle Associazioni Gianmichele Bianco -: Alice, un grande esempio di perseveranza, serenità e fiducia, per una ragazza di Lugagnano recentemente scomparsa. Grazie anche ai genitori di Alice, Orietta e Roberto per la grande testimonianza. Un valore che deve restare nella storia, intima, ma anche un simbolo per tutti noi perché l’associazionismo sano è passione, fiducia, perseveranza e testimonianza. La Casa di Alice è lo spazio che Lugagnano avrà in concessione d’uso gratuito per i prossimi anni. Il complesso ex Agripol, azienda storica del paese, si presterà per ridare agli abitanti di Lugagnano vasti spazi che potranno essere utilmente utilizzati». Il contratto di comodato ha una durata di sei anni ed è completamente gratuito per il Comune. Sono previsti alcuni lavori prima di utilizzarlo attivamente. «In pratica – afferma il Presidente del Consiglio Comunale Roberto Merzi – si partirà con un trattamento di bonifica al tetto con vernice incapsulante, da effettuarsi entro 90 giorni dalla firma. Quindi, dovremo avere la disponibilità del complesso dai primi di maggio. Sono da effettuarsi anche lavori anche ai servizi igienici e all’impianto elettrico. Al momento si insedieranno i magazzini del Comune, con un risparmio annuo di circa 15 mila euro, la sede unica della rimessa della protezione civile, ora dislocata tra Sona e Castelnuovo, e l’associazione "Il Dono", di Lugagnano». «Abbiamo riconosciuto il valore del complesso immobiliare ex Agripol – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi - e abbiamo ritenuto che lo stesso possa essere utilizzato per finalità di pubblica utilità dall’Amministrazione comunale unitamente ad associazioni presenti sul territorio, che saranno da individuarsi con successivi provvedimenti, che condividano gli scopi di pubblica utilità e sociali. Uno sforzo economico anche per il Comune ma ben indirizzato: innanzitutto daremo a Lugagnano un grande spazio per il parcheggio, aperto sempre, delimitato dal capannone e illuminato pubblicamente, e poi discuteremo i criteri per l’assegnazione degli spazi. Stiamo andando nella giusta direzione che è quella di dare servizi ai nostri cittadini, anche in questo periodo di crisi».
LA CONSEGNA 2
Un defibrillatore mobile alla Polizia Sabato 31 gennaio, presso la sede del corpo della Polizia municipale di Sona, alla presenza dell’Amministrazione, del servizio SOS e della Pro Loco, è stato consegnato un defibrillatore mobile. «Si tratta di un defibrillatore portatile – spiega Alfredo Cottini del SOS di Sona -, pensato per essere facilmente trasportato e
utilizzato da personale addestrato allo scopo. Quattro vigili del Corpo di polizia municipale sono già stati formati e altri due lo saranno a breve». «Durante le uscite di vigilanza e di pattuglia – afferma il Vice Sindaco con delega alla Polizia Simone Caltagirone – i nostri vigili porteranno con sé l’apparato mobile e
potranno agire in emergenza. La dotazione al Corpo di Polizia è il risultato di un progetto, pensato assieme con la Pro Loco e il SOS, per rendere il Comune di Sona un Comune cardioprotetto». «Con questo apparato – spiega l’assessore alle Associazioni Gianmichele Bianco - nel territorio del Comune di
Sona sono presenti 13 defibrillatori di cui 12 fissi presenti nelle strutture comunali. A breve sarà installato un altro defibrillatore nel centro di Lugagnano, all’esterno della sede staccata dell’anagrafe, e saranno coinvolti nella formazione i commercianti che potranno utilizzarlo in caso di emergenza».
Evento ufficiale giovedì 15 gennaio in Piazza Roma a Sona: l’amministrazione comunale ha consegnato il pulmino Fevoss per il servizio trasporto persone in situazione di difficoltà. «Siamo all’interno del progetto che abbiamo identificato Comune-Ascolto – dichiara il vice sindaco Simone Caltagirone con delega al Sociale – volto a favorire l'acceso alle prestazioni socio-assistenziali tramite sostegno alla mobilità e ai servizi delocalizzati da realizzare anche attraverso la gestione del servizio di trasporto persone in stato di necessità verso luoghi di cura o di assistenza o di minori in carico al servizio socio educativo territoriale. Il Comune mette a disposizione di Fevoss l’ufficio dei Servizi sociali in piazza Vittoria a Sona, quale sede operativa per le attività svolte sul territorio. Sonesi sono i volontari che svolgono il servizio di trasporto tutti i giorni dal lunedì al venerdì in orario diurno per cui le parole di gratitudine non sono mai abbastanza». Il Comune riconosce all’Asso-
ciazione un contributo alle spese per costi di gestione e spese inerenti il servizio di trasporto, che dovranno essere documentate per l’attività svolta dall’Associazione a favore dei cittadini del Comune di Sona. Per l’anno 2015 il contributo sarà di 3.500 euro, a fronte di circa 20.000 km che saranno percorsi annualmente. «Con questa convenzione – afferma il Sindaco Gianluigi Mazzi - Fevoss mette a disposizione dei residenti, segnalati dall’Assistente sociale operante nel Comune, un proprio automezzo 9 posti, attrezzato anche per il trasporto di 3 disabili in carrozzina». «Una della nostre priorità come Amministrazione è il sociale – ammette il vice Sindaco Caltagirone – e con questa convenzione si è arricchito il servizio di trasporto da parte delle persone in situazione di necessità, ad integrazione e supporto del servizio svolto dal Comune e di quello svolto in convenzione con l’Associazione Miglioramento Continuo, Gruppo di volontariato A.Mi.Co.».
CASELLE
La Scuola di Musica e Teatro Antonio Salieri di Caselle di Sommacampagna organizza il Workshop Teatrale "Il corpo, la voce, la recitazione" condotto dall'attrice e trainer Fruzan Seifi, laureata all'Actor's Studio di New York. Il workshop è rivolto a chi vuole migliorare comunicazione verbale e corporea, concentrazione e il rilassamento prima di una prova importante come un concorso, un esame, un'occasione per parlare in pubblico (età minima 16 anni) ma è rivolto soprattutto a chi è impegnato amatorialmente o professionalmente nello spettacolo. Le lezioni prepareranno alle maggiori tecniche teatrali insegnate presso la prestigiosa scuola d'oltreoceano. I partecipanti lavoreranno sull'espressività corporea e vocale, la consapevolezza del corpo e l'improvvisazione basata sulla "Presenza". Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza. Le lezioni si svolgeranno mercoledì 18 e 24 febbraio e 4 e 11 marzo dalle 20.00 alle 23.00 nella sala polifunzionale di via Scuole 49. Il primo incontro si svolgerà nell'aula 4 della sede. Iscrizioni fino al 16 febbraio. Per informazioni: 346.7317369; musicaselle@gmail.com
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L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Villafranca e Povegliano
22
AERONAUTICA MILITARE. Partecipazione all’edizione 2015 alla Fiera di Verona
BIBLIOTECA / L’EVENTO
Motor Bike Expo: c’è il Terzo Stormo
Riflessioni sulla Shoah
Servizi di
Claudio Gasparini Il 3° Stormo dell’Aeronautica Militare di Villafranca ha partecipato al Motor Bike Expo 2015 presso la fiera di Verona dal 23 al 25 gennaio scorsi per condividere la passione per i motori e le tecnologie asservite alle esigenze dei mezzi nonché per far conoscere al vasto pubblico, per lo più giovane, le capacità della Forza Armata e le opportunità di arruolamento. In questi giorni ha mostrato l’assetto meteo composto da una serie di strumenti tradizionali per la misura di alcuni parametri meteorologici quali la temperatura, l’umidità e la pressione atmosferica con un collegamento alla banca dati del Centro Nazionale Meteorologia e Climatolo-
gia Aeronautica per la ricezione di immagini da satellite e mappe meteorologiche utili per le previsioni meteo e per l’assistenza alla navigazione aerea. L’esposizione ha riscontrato l’affluenza di numerosi visitatori, persone di ogni fascia d’età interessate sia alla strumentazione che all’organizza-
zione del Servizio Meteorologico con le relative metodologie usate per l’elaborazione dei dati. I responsabili presenti hanno fornito nozioni di meteorologia ed illustrato la dualità del servizio e delle numerose attività svolte dal terzo stormo. Nello stand dedicato erano esposte la moto F4 della
MV Augusta con livrea “Frecce Tricolori” realizzata nel 2010 in occasione dei 50 anni della Pattuglia Acrobatica Nazionale ed una vecchia moto Augusta del 1961 con targa AM in forza del 50° stormo di Piacenza a testimonianza della storica collaborazione con l’azienda.
POVEGLIANO / IL CONCERTO DI CAPODANNO Anche quest’anno l’Associazione Acropoli in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di Povegliano è riuscita ad organizzare il concerto di Capodanno. «Non è stato facile bussare alle porte di aziende, studi, negozi, associazioni - rileva la presidente d’Acropoli Carla Massagrande – ma la maggior parte di coloro che abbiamo contattato ha contribuito a mantenere quest’appuntamento che vorremmo diventasse una tradizione per Povegliano. Alcuni ci hanno contattato spontaneamente per offrire il loro contributo. Hanno sostenuto economicamente l’iniziativa anche molte aziende dei paesi vicini che credono nella validità delle proposte e vedono nel nostro paese un esempio per il fermento culturale, la laboriosità e l’intraprenden-
za delle numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio molte delle quali hanno voluto essere presenti con il loro sostegno». L’orchestra sinfonica Montemezzi diretta dal maestro Giuliano Bertozzo ha crea-
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 Novembre , Banca Popolare, - Bar Via Ospedale ALPO - Don Marco ROSEGAFERRO - Barcollo QUADERNI - Poste DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip, Studio dentistico don Bosco
to un’atmosfera serena proponendo tre arie, interpretate dalla soprana Giulia Perusi, del genio della musica salisburghese Wolfgang Amadeus Mozart e brani di Strauss e Ciaikovskj apprezzati dal numeroso pubblico che gre-
miva la chiesa. Sono stati proposti anche due brani sacri per onorare il luogo che ospitava il concerto, il “Te Deum” di Marc Antoine Charpentier, inno sacro d’origine antica legato alle cerimonie di ringraziamento, tradizionalmente cantato la sera del trentuno dicembre per ringraziare dell’anno appena trascorso, e il brano per soprano e orchestra “Laudate Dominum” di Mozart, un salmo che inizia con le parole “Lodate il Signore, Lodatelo tutti”. La presidente Carla Massagrande pone l’accento su come «la musica sappia augurare a tutti un anno migliore di quello passato, sappia farci sentire una comunità che condivide nel primo giorno dell’anno la speranza di realizzare sogni e progetti dell’anno che verrà».
Gran partecipazione di pubblico all’incontro proposto dalla biblioteca comunale il 28 gennaio scorso, “Riflessioni sulla Shoah” che ha visto lo storico Carlo Saletti dell’Associazione Crèa, organizzatrice della serata, dialogare con la scrittrice e testimone Donatella Levi. E’ iniziato alla grande il primo appuntamento di una serie d’incontri e attività proposte dal comitato per il primo semestre dell’anno suddiviso nelle tre sezioni libri, viaggi e percorsi culturali, convegni. È previsto l’acquisto di una serie di novità editoriali e di classici in base alle richieste dell’utenza. Continueranno i laboratori di lettura per ragazzi, organizzati in collaborazione con alcune insegnanti della scuola primaria “Cavalchini”, previsti per il 27 febbraio, il 13 e 27 marzo ed il 10 aprile dalle 16.30 presso la sede della biblioteca. “Roberto Piumini e l’albero delle fiabe” è il titolo del nuovo ciclo di lettura. Anche la scuola d’infanzia “Collodi” riproporrà l’esperienza del laboratorio con tre incontri programmati per la primavera. Un ciclo di sei incontri sarà dedicato alla storia del cinema e alla lettura del messaggio filmico in collaborazione con
l’esperto Mauro Sorio del Circolo del Cinema di Verona. Per la sezione viaggi e percorsi culturali il 29 marzo destinazione Rovereto con visita guidata alla mostra sulla Grande Guerra presso il Mart. Il 19 aprile sarà la volta di Vicenza per “Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh” e visita a villa Capra detta “La Rotonda”. Per metà maggio viaggio in Romania e il 7 giugno viaggio a Torino con visita alla Sacra Sindone e al Museo del Cinema presso la Mole Antonelliana. I convegni proseguiranno il 12 febbraio con “Foibe ed esodo giuliano-dalmata” con relatore Francesca Briani presidente dell’Associazione ANVGD di Verona con testimone di Marina Smaila, esule fiumana. Tanti altri appuntamenti sono in calendario dal “ciclo del Bene-Essere”, alla giornata della donna, a vari incontri con autori. «L’obiettivo è dare spazio ad esperti ma anche ai giovani del nostro territorio – afferma soddisfatta Rosetta Rizzini, presidente del comitato biblioteca - per coinvolgere tutte le fasce della popolazione che può scegliere tra le varie proposte. La media delle presenze è stata in questo primo anno più che soddisfacente».
Rosetta Rizzini
POVEGLIANO/SCUOLE MEDIE. Susanne Raweh, superstite dell’Olocausto
Si terrà la mattina di venerdì 13 febbraio presso le scuole medie di Povegliano, l’incontro, rivolto alle classi terze, con Susanne Raweh una delle ultime superstiti della Shoah, organizzato dalla scuola, dalla biblioteca comunale e dal comune. Nata nel 1938 in Romania, a Bucarest, quando fu catturata dai nazisti Susanne era con la famiglia in un paesino tra l’Ucraina e la Polonia. Essendo un medico, il padre fu trasferito con la famiglia in vari campi di concentramento, il che consentì loro di salvarsi e tornare a Bucarest nel ’45. Divenuta adulta, Susanne studiò Letteratura Inglese e Linguistica all’università di Gerusalemme dove insegnò per alcuni anni, prima di trasferirsi con il marito Haim e la figlia Dafna in Italia. Tornata in Israele ha cambiato professione. Dopo aver studiato Assistenza sociale con indirizzo psichiatrico, si è specializzata in terapia della coppia e della famiglia. E’ stata psicoterapeuta ad “Amcha”, centro israeliano per il supporto psico-sociale dei superstiti della Shoah. Solo dopo 40 anni Susanne ha voluto raccontare quello che aveva vissuto attraverso un coloratissimo libro, con illustrazioni della figlia, contenente una chiara testimonianza della tragedia della Shoah raccontata con delicatezza di toni. E’ la vicenda personale di una nonna bambina sopravissuta ai tragici mesi della deportazione e del concentramento che, senza perdere la gioia dell’esistere ma anzi ricavando da quelle drammatiche esperienze l’energia necessaria per riprendere il cammino della vita, ha saputo restituirci una storia esemplare. «Ringrazio gli insegnanti – commenta il sindaco Anna Maria Bigon – che hanno colto la proposta di incontrare questa donna che ha vissuto direttamente la tragedia della shoah e la brutalità dell’odio razziale. Sono certa che i ragazzi da quest’incontro avranno a disposizione uno spunto in più di riflessione per costruire insieme una convivenza pacifica, con un approccio consapevole e aperto alle diversità».
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
CRONACHE di Povegliano
SINERGIA. Iniziato in via sperimentale il progetto per favorire la collaborazione con le famiglie
2123 LA CONVENZIONE
Carta Giovani Educatore a scuola: Intercomunali il servizio è partito E’ partito in via sperimentale a Povegliano Veronese il progetto Educatore a scuola, tenuto dalla dottoressa Irene Patuzzo del Servizio Educativo del Comune che da anni è in stretto contatto con la scuola con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra scuola, famiglia e servizio sociale di base al fine di promuovere il benessere dei ragazzi durante la loro permanenza a scuola ma anche in ambiente extra scolastici con la presa in carico ai servizi in caso di palese disagio sociale. Il progetto sta ottenendo un buon riscontro. L’accesso al servizio è sempre più richiesto dai ragazzi e la progettualità, realizzata tra scuola e servizio socio educativo, sta avendo un buon esito. Tutto a favore di un clima d’accoglienza, d’accompagnamento e apertura verso le famiglie che spontaneamente si rivolgono al servizio per un supporto. Lo sportello è aperto dalle 9 alle 12, presso l’aula di
musica della scuola secondaria di primo grado, il martedì, con cadenza quindicinale, con lo scopo di monitorare costantemente i ragazzi che partecipano al progetto “Sos compiti”, definire con i docenti un progetto d’intervento su ragazzi che stanno vivendo forme di disagio, ascoltare gli studenti che hanno la necessità di raccontarsi e raccontare il proprio
malessere o che semplicemente manifestino il desiderio di essere aiutati a risolvere qualche criticità legata alla loro fase di sviluppo sia in rapporto con i coetanei che con i genitori. Il progetto prevede inoltre la possibilità di collaborazione con il dottor Andreolli dello sportello benessere, per percorsi che prevedano un sostegno psicologico.
Per il sindaco Anna Maria Bigon questo servizio è «un modo nuovo di fare rete tra istituzioni che si occupano della crescita di ragazze e ragazzi in una fase di profondo cambiamento. L’amministrazione comunale sostiene questo ed altri progetti in collaborazione con la scuola al fine di prevenire il disagio e di dare risposte alle famiglie».
I bimbi sono “Nati per leggere” scuola dell’infanzia che si svolgeranno in orario scolastico in gruppi di venti, venticinque bambini con la collaborazione dell’educatrice scolastica di riferimento. Per i genitori, con un massimo di venti partecipanti, sono previsti due incontri formativi. “Leggere con tatto” rivolto ai genitori dei bimbi che frequentano l’asilo nido e “Carezze in rima” per quelli della scuola d’infanzia. Iniziare i genitori al momento della letteratura per la prima infanzia, dare indicazioni per la scelta di libri di qualità, offrire spunti per la costruzione di libri coi bambini rappresentano gli obiettivi degli incontri. Le date sono in fase di definizione. Chi volesse informazioni potrà
contattare il numero 045.6334156 o scrivere al servizio.educativo@gmail. com. «L’amministrazione comunale investe nella cultura – afferma il sindaco Anna Maria Bigon. Queste
Anna Maria Bigon
pato anche gruppi di Povegliano. Offre inoltre la possibilità attraverso apposita tessera rilasciata di usufruire d’agevolazioni commerciali in tutta la Provincia. «Riteniamo Carta Giovani – afferma il sindaco Anna Maria Bigon – un valido strumento di partecipazione ed aggregazione nonché di confronto tra gli amministratori aderenti con l’obiettivo di valorizzare i giovani e le loro aspirazioni».
APPUNTAMENTI CULTURALI
IL PROGETTO
Tante novità per bambini e genitori a Povegliano Veronese con le proposte della biblioteca comunale in collaborazione con il servizio socio educativo del comune. “Nati per leggere” è il progetto che si prefigge di avvicinare al mondo del libro anche i più piccoli attraverso la lettura di libri illustrati dai quali prendere spunto per creare sfondi immaginari all’interno dei quali i bambini proiettano ed esprimono con il corpo aspetti del loro mondo interiore. Gli incontri saranno tenuti da Simonetta Beffa pedagogista ed esperta d’educazione all’espressività e gestiti dall’educatrice del comune Irene Patuzzo. “Vieni nella giungla”e “Come farfalle” saranno due incontri destinati ai bimbi piccoli della
Con lo scopo di realizzare politiche giovanili coordinate ai fini della formazione e del supporto al protagonismo dei giovani per quanto concerne la partecipazione e la cittadinanza attiva, il comune di Povegliano Veronese, con altri tredici comuni, ha intenzione di rinnovare la convenzione della “Carta Giovani Intercomunale”. Carta Giovani proseguirà la collaborazione con l’Ulss 22 ed i servizi educativi territoriali, con riferimento a quanto previsto nel piano di zona e con le scuole superiori del territorio provinciale, sulla base dei protocolli già sottoscritti con le precedenti convenzioni. Durerà cinque anni, allo scopo di consolidare la rete e predisporre progetti di lungo termine collegati anche alle emergenze sociali, quali il lavoro e l’indipendenza economica dei giovani. La Carta Giovani ha contribuito e contribuisce a creare momenti di formazione per ragazze e ragazzi sul territorio e a dare la possibilità di candidare propri progetti con il “Bando delle Ciance” cui hanno parteci-
iniziative coinvolgono tutti i cittadini e favoriscono l’interazione creativa tra genitori e bambini. Leggere e pensare autonomamente s’impara da piccoli».
NOTIZIE IN BREVE AZIONI ANTINQUINAMENTO. L’amministrazione comunale di Povegliano ha aderito alla richiesta della Provincia di Verona che ha fissato per domenica 15 febbraio il blocco totale del traffico veicolare dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30 sul territorio comunale e provinciale. Sabato 28 marzo è in programma “Un albero per ogni nato” dedicata i bambini nati nel 2014 e domenica 19 aprile nel pomeriggio ci sarà “Alter eco-benvenuta primavera” in collaborazione con le associazioni che aderiranno e alcuni ragazzi del bando giovani. TEATRO PARROCCHIALE. Anche per il 2015 Comune e Parrocchia di Povegliano hanno rinnovato la convenzione per l’uso del teatro parrocchiale San Martino insieme al Circolo Noi Il Gabbiano che gestisce la struttura. A fronte di un contributo forfetario di 3.900 euro il comune si riserva l’utilizzo di 13 giornate che potranno essere utilizzate per eventi culturali e altro o concedendole ad associazioni e alla scuola per le iniziative promosse.
“Dedicato a te” è un percorso d’incontri che l’assessorato alla cultura, il comitato biblioteca e la biblioteca comunale propongono, in occasione della celebrazione della Festa della Donna. Mercoledì 25 febbraio Alice Faedo, laureata in scienze erboristiche e Marcella Piras, medico nutrizionista, parleranno di integratori alimentari per la salute nelle diverse fasi della vita. Sarà la volta, giovedì 5 marzo, della serata letteraria “Il Mondo della Donna” secondo Oscar Wilde. Gli incontri proseguiranno l’undici marzo con Donne: discriminazione occupazionale e marginalità lavorativa, il 18 marzo dopo la proiezione di un video si parlerà di femminilità, il 26 marzo il tema trattato sarà Mamme, nonne e ancora figlie: la cura dei genitori in età avanzata, per concludersi il 30 marzo con un incontro sull’importanza dell’alimentazione per prevenire malattie e disturbi. I sei incontri a partecipazione gratuita si svolgeranno alle 20.45 presso la sala civica Savoldo. Un percorso vario e stimolante per concedersi del tempo, per confrontarsi e riflettere sul ruolo delle donne nella società rivolto alle donne e non solo. Il sindaco Anna Maria Bigon ringrazia anche a nome dell’amministrazione comunale «tutte le donne che in tanti modi hanno contributo e contribuiscono alla crescita umana, sociale e culturale della nostra comunità».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:
POVEGLIANO - Municipio - Gruppo Alpini - distr. IES MOZZECANE - Municipio S.ZENO DI MOZZECANE - Edicola Tabacchi
SPORT
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
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RICONOSCIMENTO. L’alteta veronese: «La ciliegina di una stagione incredibile»
Triahtleta 2014 È Marco Corrà
E’ stato un evento da incorniciare per Marco Corrà quello del 31 gennaio scorso. A salire sul palco del prestigioso teatro Manzoni di Milano è toccato proprio a lui! L’occasione era di quelle speciali: il Gran Gala del Triathlon Italiano e l’assegnazione degli Oscar del Triathlon per la stagione 2014. Una sfilata di atleti, che, tolto il body da gara, hanno indossato l’abito delle cerimonie…e tra loro c’era anche il diciannovenne Marco Corrà, di Sant’Ambrogio di Valpolicella, il primo triathleta veronese a salire così in alto nel mondo del Triathlon, uno sport in continua crescita, diventato disciplina Olimpica, con molti atleti, più allenati , più tecnici, più sponsorizzati di qualche anno fa. Tanti gli ospiti di spicco della serata, a partire dal più illustre, il CT della nazionale italiana di Ciclismo, Davide Cassani, fino a Marco Sbernadori, primo presidente della federazione Triathlon e tanti altri ancora. Molti i premi elargiti ed altrettante le sezioni da premiare, dal Triathlon lungo alla gara più bella, dal libro più letto ai migliori atleti elite (Alessandro Fabian e Anna Maria Mazzetti)…Ed ecco poi la presentatrice annunciare: “the winner is…Marco Corrà, triathleta dell’anno 2014 per la categoria under 19”. Marco ha raggiunto il palco
con gli occhi commossi ed ha accolto con fierezza ed orgoglio quell’oscar, simbolo di tutto il settore giovani della Federazione italiana Triathlon. Uno straordinario traguardo per l’ambrosiano Marco Corrà, oro a squadre nella staffetta di duathlon agli Europei, argento a squadre nella steffetta duathlon ai Mondiali, terzo assoluto ai Campionati europei di duathlon, sempre a podio nelle gare nazionali di categoria, in luce nelle sue prime gare con i professionisti. La nomination è stata formulata da una giuria di esperti del settore e da alcuni giornalisti delle migliori riviste sportive, nonchè dal presidente della ETU la federazione europea di Triathlon. Marco, come commentare questo grande riconoscimento? «Questo riconoscimento rappresenta la ciliegina sulla torta di una stagione incredibile, in cui ho raggiunto risultati davvero importanti. Essere premiato insieme ai grandi campioni della mia disciplina è stata davvero un'emozione indescrivibile». Il 2014 è stato un anno da incorniciare per te. Ti aspettavi questo successo? «In questa stagione ho puntato sempre al massimo allenandomi molto e con grandi sacrifici. E posso dire che i
PODISMO / 10 MAGGIO
Il Meeting del Custoza
sacrifici fatti hanno ripagato con una stagione come questa, piena di successi e grandi prestazioni». Quali i tuoi progetti e obiettivi per il futuro? «L’anno prossimo sarà un anno sicuramente impegnativo, il mio primo anno tra i professionisti .Ciò non diminuisce la mia voglia di affermarmi nella triplice disciplina gli obiettivi saranno quelli di riuscire a raccogliere dei buoni piazzamenti ai campionati italiani e anche nelle gare di coppa Europa. Già il 19 aprile sarò impegnato a Melilla nella Spagna marocchina con la mia prima coppa Europa Elite. I miei progetti per il futuro mirano ad una cresta prestativa di alto livello con l'obiettivo di partecipare e raggiungere le future olimpiadi 2020». Riccardo Reggiani
BODY BUILDING. Zamboni, sesto posto a “Mister Universo” Davide Zamboni si è classificato al 6° posto al campionato di Mister Universo, promosso dalla World amateur body building association (Wabba), nella categoria Men body small 168 cm. L’atleta trentatreenne di Pescantina, appassionato fin dall’adolescenza al bodybuilding, coltiva questa passione da 17 anni. Nell’ultimo anno ha partecipato a cinque gare di livello nazionale e internazionale con ottimi risultati. Davide solo da questa stagione ha deciso di partecipare alle competizioni, grazie al suo preparatore atletico Matteo Martinez, militante nella nazionale Iffb (International federation of bodybuilding and fitness). Campione triveneto a Sottomarina nella categoria fino agli 85 kg, solo dopo 20 giorni, si è laureato campione italiano della categoria fino ai 75 kg. Dopo queste vittorie, Davide Zamboni ha partecipato al campionato mondiale Wabba a Napflio (Atene) con la nazionale italiana, dove ha potuto misurarsi con i migliori atleti di categoria, riuscendo a rientrare solamente nei primi 10. Altre due le vittorie importanti e fondamentali: la prima a Vicenza
Il Gruppo Marciatori Agriform Sommacampagna organizza per il 10 maggio prossimo al parco di Villa Venier il 4° Meeting Internazionale del Custoza che include tre gare. Una corsa di 20,5 chilometri che si snoderà sulle colline moreniche dei territori di Sommacampagna e Custoza toccando i luoghi del risorgimento, una sorta di anteprima di “Custoza 2016” che celebrerà il 150° anniversario della battaglia di Custoza del 1866. La famosissima Marciarena di sei, undici e diciasette chilometri giunta quest’anno alla trentanovesima edizione e la corsa, I Campioni del Domani, che vedrà coinvolti bambini fino a dodici anni che si sfideranno su una distanza dai duecento metri al chilometro in percorsi tracciati all’interno del parco. Il Meeting Internazionale del Custoza sarà anche il 3° trofeo Avis in collaborazione con la locale sezione, e «novità di quest’anno – pone l’accento Alfonso Principe presidente del Gruppo Marciatori – il 1° Memorial Day, in collaborazione con il Sindacato Autonomo di Polizia, in ricordo delle vittime della criminalità e per rafforzare i valori etici ed i legami tra la società civile e le istituzioni». Al presidente fa piacere ricordare «i successi conseguiti con la Maratona Internazionale del Custoza nata nel duemila senza nessuna ambizione ma cresciuta in via esponenziale di anno in anno con consensi positivi da parte dei partecipanti fino ad ottenere nel 2003 il titolo di Migliore Marcia Italiana. Grazie alla notorietà raggiunta Sommacampagna è stata scelta per anni come sede di importanti convegni dedicati al mondo delle competitive». Promuovere la corsa e la camminata come metodo di spostamento alternativo a quello motorizzato in un’ottica di riduzione delle emissioni di gas di scarico, il rispetto dell’ambiente e la promozione e scoperta del territorio agreste sono gli obiettivi del Meeting del Custoza. La manifestazione oltre ad aver ottenuto il patrocinio ufficiale del Padiglione Italia di Expo2015, è presente nel calendario di “EXPOniamo il Veneto” promosso da Unioncamere del Veneto e nel portale expoveneto.it. Claudio Gasparini
NIPPON CLUB KARATE
Si sono svolti in provincia di Padova gli esami regionali di graduazione Fijlkam. Nove allievi del Nippon club Karate, provenienti dalle sedi di Pescantina e Palazzolo, hanno sostenuto con successo il passaggio di dan. Palomino Ramirez Marisol, Palomino Ramirez Gabriel, Silvia Faccincani, Teresa Zanoni, Giulia Piubelli, Chiara Gaiardoni, Martino De Grandis e Andrea Girardelli dopo sette anni di pratica hanno raggiunto l'obiettivo della cintura nera, primo dan, pur avendo tra i 14 e 16 anni. Mattia Rubele, e Nicola Morosin hanno proseguito il percorso raggiungendo il secondo dan. Grande soddisfazione per l’istruttore Giulia Adami che ha preparato a lungo questi allievi, portandoli a disputare con sicurezza un’ottima prova. Conclude Roberto Pimazzoni, responsabile tecnico della società: «Un augurio a tutti questi allievi affinché la voglia di migliorare sia di buon auspicio per i futuri successi sportivi». L.C.
nella selezione Promuscle, valida per la qualificazione a Mister Universo ad Helsinki. Il giorno successivo, a Sottomarina di Chioggia, si disputa il “Trofeo Linea & Sport”, valido anch’esso per la qualificazione alla gara internazionale. Davide vince la categoria fino agli 85 kg ed è campione assoluto tra tutti gli atleti presenti nelle categorie dai 75 fino oltre i 90 chili assicurandosi il biglietto per HelsinDavide Zamboni culturista con l'allenatore
ki. Lino Cattabianchi
Cinture nere Nippon Karate club
Case prefabbricate in legno: tutti i comfort e i vantaggi a cura dell’arch. Mirko Ballarini (Studio d'architettura mb2) Anche in provincia di Verona è sempre più frequente veder costruire una villetta o ampliare una casa esistente, non con i tradizionali “mattoni” bensì in “legno”. I sistemi che sfruttano i vantaggi della prefabbricazione abbinata alla tecnologia del legno sono in realtà molteplici e basati su tecnologie nate e sviluppate nei paesi nordici. Ad oggi sono però molte le realtà sia di piccole che grandi dimensioni e anche a carattere locale, che offrono la possibilità di realizzare queste tipologie di fabbricati. Non mancano nei confronti delle case in legno diffidenze di carattere culturale (la casa in legno brucia, marcisce, non è solida, etc) a cui i costruttori danno di volta in volta interessanti e articolate risposte. I vantaggi offerti dalle case in legno sono:
a) Tempi di realizzazione ridotti Nella realizzazione di una casa in legno prefabbricata la maggior parte del lavoro si sposta dal cantiere allo stabilimento. La fase progettuale e di preassemblaggio diventa preponderante e ciò determina che sul cantiere le case in legno si realizzino con poche settimane. b) Prezzi fissi e preventivati Prima della messa in “produzione” il cliente riceve un preventivo dettagliato e com-
pleto di tutto. Firmato il contratto, (le modifiche sono vivamente sconsigliate poiché assai costose) il costo finale rimane quello stabilito, con grande vantaggio quando si deve ottenere un mutuo. c) Antisismiche e par-
ticolarmente adatte alle sopraelevazioni Per la loro leggerezza le strutture in legno sono particolarmente adatte alla sopraelevazione di fabbricati tradizionali, poiché non vanno a incidere significativamente sulle fondazioni e sulle murature esistenti. Molto spesso non richiedono alcun adeguamento, con evidente risparmio economico. d) Elevato benessere e comfort abitativo L’ottima coibentazione termoacustica consente un elevato livello di comfort abitativo sia estivo che invernale, anche in presenza di disturbi dovuti a rumori esterni. Il legno svolge l‘importante funzione della regolazione del clima interno della casa. Le soluzioni “a catalogo” sono assai poco personalizzabili. Tuttavia ad oggi e possibile spingere a vari livelli la prefabbricazione in modo da dare al cliente la libertà desiderata nella scelta di materiali e finiture.
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Progetto Casa
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Una casa efficiente fa bene all’ambiente In questi ultimi anni si sono maggiormente sviluppati i comportamenti etici nei confronti degli impieghi energetici e del rispetto dell’ambiente. Protocolli costruttivi più restrittivi, decreti legislativi sul risparmio energetico ed anche le quotazioni del mercato immobiliare impongono la necessità di migliorare l’efficienza energetica delle nostre case. In una abitazione infatti le dispersioni di calore si trasformano in un consumo maggiore con una conseguente perdita di denaro speso per riscaldarle. Più della metà di questo spreco di energia è dovuta in gran parte alla dispersione del tetto, dagli spifferi dei vecchi infissi e dalle pareti poco isolanti. Mentre è difficile intervenire per rifare un tetto o un cappotto di un intero condominio è più semplice sostituire gli infissi di ogni singolo appartamento. E’ dimostrato che le finestre risultano l’elemento più delicato in quanto la dispersione termica che avviene attraverso questi elementi, può arrivare da un 25% fino al 40% delle perdite energetiche di un alloggio. Questo spreco di calore si può ridurre eliminando gli spifferi installando serramenti ad alte prestazioni e coibentando il cassonetto delle tapparelle. Per garantire una riduzione dei consumi, e di conseguenza dei costi è quindi importante scegliere la finestra più appropriata per il proprio appartamento. COME SCEGLIERE LE FINESTRE Per una scelta efficace e consapevole è necessario conoscere i parametri che determinano la qualità di un infisso. Talvolta un semplice vetro camera non basta ad assicurare un isolamento termico adeguato. Il parametro principale per valutare la qualità di un infisso si chiama trasmittanza termica. Questo coefficiente, espresso con l’unità di misura Uw indica la quantità di calore che attraversa una superficie quando tra due ambienti diversi, come l’interno e l’esterno di un edificio, si ha una differenza di temperatura. Quanto più basso è questo valore, tanto minore è il quantitativo di calore che si disperde e quindi minori sono le perdite energetiche dell’abitazione (esempio 1,1 Wm2/K vuol dire che la finestra consuma solo 1,1 watt per ogni metro quadro di superficie). Oggi nel mercato dei serramenti, sono proposte soluzioni ad alte prestazioni in grado di ridurre fortemente la dispersione termica. Questi infissi oltre a permettere un netto risparmio sui consumi, con-
sentono di migliorare anche l’isolamento acustico specie, per le abitazioni a ridosso di strade trafficate o della ferrovia. Le finestre garantiscono isolamenti acustici fino a 45dB certificati. INCENTIVI Per facilitare lo sviluppo del risparmio energetico il Governo con La legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190), ha prorogato al 31 dicembre 2015, nella misura del 65%, la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Questi incentivi, grazie alla detrazione dalle tasse, consentono di risparmiare molto denaro a chi effettua l’acquisto di nuovi serramenti, sostituendo i vecchi infissi. La detrazione prevista corrisponde al 65% della spesa complessiva sostenuta. La detrazione fiscale è un importante incentivo per decidere di effettuare un investimento che rende la casa più “risparmiosa” confortevole e sicura.
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CULTURA LETTO
PER VOI
Adam Johnson, Il Signore degli Orfani, Marsilio 2014, 554 p., 14,00€
Jun Do, “umile cittadino della più grande nazione del mondo”, è figlio di una cantante rapita e portata a Pyongyang per il piacere dei potenti della capitale. Per provvedere al figlio, il padre accetta l’incarico di direttore di un orfanatrofio, assumendo così l’appellativo di “Signore degli orfani”. Jun Do viene arruolato a 14 anni e destinato a combattere nel buio dei tunnel al confine con la Corea del Sud da dove esce per andare a rapire dei giapponesi di notte. Diventa un rapitore professionista e si fa notare per lealtà e coraggio. Come ricompensa, lo Stato gli offre una carriera molto rapida. Impara l’inglese e viene inviato negli Stati Uniti per una missione diplomatica. L’esito infausto della missione lo condanna alla prigione che normalmente significa la morte. Per fuggire, Jun Do uccide il più famoso generale nord-coreano, marito della leggendaria attrice Sun Moon, e prende il suo posto. Diventa il comandante Ga a tutti gli effetti e viene riconosciuto tale anche dal Grande Leader Kim Yong Il. Mentre all’inizio del libro avevamo fatto conoscenza con la parte più umile e sottomessa della popolazione, nella seconda ne conosciamo la classe dirigente. Romanzo d’avventura e romantica storia d’amore, “Il Signore degli orfani”, premio Pulitzer 2013, è ambientato nella Corea del Nord dei nostri giorni, un regime comunista isolato e folle in cui realtà e propaganda sono inestinguibili. Interessante l’ultima parte, quando la stessa storia è vista da tre punti di vista: quello del Comandante Ga, quello della propaganda nord-coreana e quello del responsabile degli interrogatori cui sarà sottoposto il comandante dopo il suo arresto. Un libro ricco d’informazioni su una nazione chiusa totalmente alla civiltà e dove l’annichilimento del popolo è pari al sentimento di paura verso la “cattivissima” America, simbolo del decadimento occidentale. Crudo, senza luce, disumano, primordiale, senza anima, senza speranza e senza amore, è un racconto che descrive bene la miseria del paese più assurdo del mondo dove un’ideologia comunista disumana ha distrutto, fisicamente e spiritualmente, intere generazioni. Lo scrittore Adam Johnson è uno dei pochi occidentali che ha potuto toccare con mano quella terribile realtà. Lettura consigliata.
Lingua e Civiltà La lingua è espressione di una civiltà. Parlare e scrivere correttamente, senza troppo concedere all’uso e all’abuso, è compito di ogni uomo civile. Più una lingua s’imbarbarisce e si sgretola, più la civiltà di riferimento è in decadenza. “Una corrente rapida e lutulenta (fangosa) travolge la lingua e il pensiero italiano; di modo che fra cinquanta anni sarà additato per cosa mirabile chi penserà e scriverà in italiano”, annotava un centinaio d’anni fa Giuseppe Rigutini, accademico della Crusca e autore del Vocabolario italiano della lingua parlata. Fu facile profeta. Che la nostra civiltà sia in decadenza, le cui cause non indagheremo ora, è palesemente manifesto se perfino il Governo italiano vota una legge delega sul mercato del lavoro con un titolo in lingua straniera, Jobs act! In un paese economicamente e culturalmente colonizzato, anche la lingua e la cultura se ne vanno in soffitta. L’Italia sembra in rapido e inarrestabile declino, totalmente dimentica del proprio glorioso passato. E’ così anche per la lingua. Il pensiero si esprime attraverso la parola e la parola si trattiene nel tempo con la scrittura. Se la scrittura è frammentaria, sconclusionata, pressappochista e farcita di errori, tale non può che essere anche la parola e il pensiero che la origina. Ecco uno dei tantissimi esempi di scrittura che si legge nei siti, nei forum o nella rete in genere forse perché un libro di letteratura non varrà mai quanto un cellulare di ultima generazione. “Mio carro io spero ke tu sei informa spero ke presto potro in contrarti x baciarti e all’ora saremo felicci e cuando saro tua io ke risatte credimi tua”. Facile domanda: “Cosa s’insegna o chi insegna nella scuola italiana?” Sono questi i figli di Dante, Petrarca e Boccaccio, di Leopardi, Foscolo e Manzoni? La nostra civiltà si è talmente imbarbarita che non solo la parlata è infarcita di termini inglesi, di solito usati inutilmente o per darsi un tono, ma perfino la grammatica e l’ortografia, per non dire della punteggiatura, sono emerite sconosciute. Inizieremo dalla punteggiatura che non solo imbastisce e tiene in forma la proposizione, ma è indispensabile per farsi comprendere senza errori. Basterà un esempio per dimostrare quanto può cambiare il senso di una frase: “La donna, senza l’uomo, è nulla”. “La donna: senza, l’uomo è nulla”.
“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino In redazione, facendo un po’ d’ordine e archivio tra i tantissimi libri giunti e recensiti negli ultimi anni, mi ha particolarmente entusiasmato riprendere tra le mani “AD UN PASSO DAL CIELO” dell’autrice siciliana, ma veronese d’adozione, Valeria Favorito. Questo libro-verità è stato recensito per la prima volta nel febbraio del 2013, ma ancora oggi riesce a sprigionare una grande vitalità anche solo sfogliandolo, grazie alle sue pagine nelle quali sono raccolte evidenti e tangibili testimonianze di forza d’animo e coraggio, medicine infallibili per superare qualsiasi malattia, anche quella più difficile da reggere, come può essere la leucemia. Ed è ciò che è accaduto all’autrice di questo entusiasmante libro,Valeria Favorito, nata ad Erice, Gianfranco Iovino in Sicilia nel 1988, che all’età di 11 anni subisce una sentenza dalla vita crudele: è affetta da leucemia mieloide acuta, un male che porta alla morte se non viene curato con un trapianto di midollo che le viene assicurato da un donatore dal cuore nobile, grande e impossibile da restare anonimo: quello del conduttore televisivo Fabrizio Frizzi. Oggi Valeria vive a Corrubbio ed è felice e sorridente alla vita, con mille prerogative ed aspettative, tipiche della sua età e di una adolescenza che le è servita a comprendere cosa può determinare un aiuto, come quello offerto dal suo donatore, quando attraverso una piccola parte di se stesso si assicura “vita alla vita”. Il libro “Ad un passo dal cielo” raccoglie foto e ricordi di vita di Valeria, durante gli anni della malattia e l’attesa per il trapianto del midollo. Un viaggio a ritroso tra pensieri e aspettative di una ragazza piena di intraprendenza che si sente davvero depositaria di un gesto umano nobile e quasi angelico, che l’ha ripresa da quel viaggio senza ritorno, mentre stava raggiungendo il cielo, per riportarla a vivere la sua vita di ragazza felice. Nascere è un privilegio assoluto, e poterlo fare per due volte nella stessa vita diventa un dono quasi miracoloso, perché si ha la possibilità di apprezzare quanto sia immenso lo stare bene con se stessi e con il proprio corpo e poter diffondere il messaggio solidale di donare il midollo osseo, attraverso un gesto che regala nuova vita. Il libro di Valeria ha però anche un obiettivo benefico importante, di assoluto valore e rispetto, quello di raccogliere fondi a favore del reparto Oncoematologico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona nella cura e la ricerca. Concludiamo questa recensione con le parole di Valeria che nel sintetizzare il motivo che l’ha spinta alla pubblicazione di “Ad un passo dal cielo” col sorriso sulle labbra confida la sua più grande speranza: «Vorrei che i giovani capissero l’importanza della donazione di sangue, delle cellule staminali emopoietiche (midollo osseo), e se non possono donare entrambi, partecipare a qualche altra forma di volontariato che regala gesti e doni di vita.Vorrei dire, inoltre, che il ricavato del libro verrà devoluto al reparto di ematologia di Verona (Borgo Roma), perché lì sono stata bene, non mi hanno mai fatto sentire sola e sono stata assistita e salvata con amorevole cura». Per ordinare “Ad un passo dal cielo” di Valeria Favorito scrivere a: valeriafavorito@hotmail.it; donazioni minime di euro 10,00 cu C/C postale IT17T0761117000000881335 9
a cura di Lino Venturini
AGENDA LETTERARIA Il 6 febbraio 1515, giusto 500 anni fa, moriva a Venezia Aldo Pio Manuzio, ritenuto il maggior tipografo del suo tempo e il primo editore in senso moderno. Era nato nel 1450 a Sermoneta, nei pressi di Roma. Studiò latino a Roma con Gasparino da Verona e il greco a Ferrara con Guarino da Verona. Nel 1482, a Mirandola, divenne amico e compagno di studi di Giovanni Pico della Mirandola che conosceva perfettamente sette lingue e del quale è rimasta proverbiale la prodigiosa memoria (recitava a memoria la Divina Commedia al contrario, partendo dall’ultimo verso, impresa che pare gli riuscisse con qualunque poema appena terminato di leggere). L’ambizione principale di Manuzio era quella di preservare la letteratura e la filosofia greca e latina dall’oblio diffondendone i capolavori in edizioni stampate. Nel 1490 scelse la Serenissima, nel suo massimo fulgore, come sede più idonea per la sua tipografia anche perché, a Venezia, avevano trovato rifugio molti studiosi greci fuggiti da Bisanzio dopo la caduta dell’impero Romano d’Oriente ad opera degli Ottomani comandati da Maometto II. Nel 1502 fondò l’Accademia Aldina che si prefiggeva di dare impulso allo studio dei classici greci. I suoi membri, fra cui Erasmo da Rotterdam e Pietro Bembo, s’impegnavano a parlare fra loro soltanto in greco. Il suo motto, “festina lente” “affrettati con calma”, apparve per la prima volta nel 1498 nella dedica delle opere di Poliziano. In breve le edizioni Aldine, che presentavano i più grandi filosofi e letterati della classicità greca e romana, furono conosciute in tutta Europa. Nel 1550 dette avvio a una collana di libri di dimensioni e prezzo ridotti utilizzando per la prima volta il carattere corsivo, detto aldino. Il suo catalogo costituì una specie di enciclopedia del sapere umanistico. Il contributo più significativo di Aldo Manuzio alla moderna cultura della scrittura, oltre al corsivo, fu la definitiva sistemazione della punteggiatura: il punto come chiusura del periodo, la virgola, l’apostrofo e l’accento impiegati per la prima volta nella loro forma odierna e l’invenzione del punto e virgola. Fu il primo a pubblicare il catalogo delle proprie edizioni con notizia degli argomenti trattati nei libri e il primo a numerare le pagine su entrambi i lati (recto e verso).
Con noi al Cinema a cura di Franco Frey WILD - (Wild) Drammatico - Biografico 115 minuti. U.S.A. 2014 (uscita 19 febbraio) di Jean-Marc Vallée, con Reese Witherspoon, Laura Derrn, Thomas Sadoski,Gaby Hoffmann, Keene McRae. Una curiosità: Reese Witherspoon (candidata all'Oscar) del film è anche la produttrice. Colonna sonora da batticuore: Bruce Springsteen, Simon & Garfunkel, Wing, The Hollies, Leonard Cohen… Il film, commovente ed emozionante, è basato sulla memorie della popolare scrittrice Nick Homby “Wild: From lost the found on the Pacific Crest Trail” e racconta la storia vera di avventura e rinascita di Cheryl Strayed e della sua escursione solitaria di 1.600 km, dalle montagne del Pacific Crest Trail, al deserto del Mojave, attraversando la California, l'Oregon e lo stato di Washington. Protagonista del film è la giovane Cheryl (una Reese Witherspoon indimenticabile) che con i traumi di un'infanzia molto difficile e dopo anni di comportamento distruttivo tra droghe e amori sbagliati, finisce per prendere una decisione alquanto avventata. Senza nessuna esperienza alle spalle e mossa da grande determinazione, si imbarca in una impresa più grande di lei attraversando gli Stati Uniti d'America: dai confini del Messico a quelli del Canada. In questo lungo viaggio di sconfinata solitudine, avventuroso e formativo, si trova ad affrontare le meravigliose bellezze e i pericoli sempre in agguato della natura selvaggia. Senza nessuna esperienza Cheryl riesce nella sua impresa e nel lungo, faticoso e massacrante percorso, rimetterà insieme pezzi della sua vita che aveva perso ogni speranza dopo il brutto periodo attraversato: la morte della madre molto amata e la fine traumatica del suo matrimonio. Ho scelto questo film per le affezionate Lettrici de l'Altro Giornale come omaggio per il prossimo 8 marzo e "al loro coraggio nella vita".
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L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
POESIE
29 a cura di Giancarlo Peretti
Angelina Zecchinelli attende da un anno che venga pubblicato il suo scritto (non poesia)…eccola accontentata con “Paradiso: reparto maternità”. Poesia è senz’altro quella di Piero Mirabella, sintetica e profonda, dal titolo appropriato. E poiché è rimasto poco spazio, lo riempiamo con un’altra breve dedica a “Sorella Acqua”, ringraziando l’autrice Loredana Zanon per la simpatica idea. PARADISO: REPARTO MATERNITÀ Se presenta ‘n giorno en Paradiso Mama Serena e papà Daniele. E’ permesso? Ariva l’Arcangelo Gabriele, noantri volessimo n’altra creatura… Lu el ne varda en viso… Un butin ghe l’avemo za, Nicola. Stavolta però saressimo contenti se la fusse na butina. Meio se carina! L’Arcangelo de guardia el ghe fa presente che quel zugo lì l’è come el loto… Ci toco toco. Gh’era ‘na fila de buteleti pronti rento en fagotto, tuti lì che i aspetaa le cicogne viaggiatrici o le levatrici, ma i era tuti buteleti, gnanca ‘na butina. Ghe n’era una là in fondo, ma bisognaaa aspetar… Aspetar quanto? Ià domandà mama e papà. Aspetar el vintitri de febrar parchè alora sì l’è en bel festegiar. Du compleani En d’en colpo solo: Giulia e nono Luigi ringiovanio de vint’ani Che ‘l par che ‘l se alza en volo…
POESIA Poesia, fatica solitaria con il silenzio a farti compagnia, un foglietto di carta una matita e il tempo che si ferma tra le dita. Un gioco di tensione fra limiti e infiniti, fra intensità ed espansione di spazi misteriosi, profondi, smisurati dell’anima, del cuore, del pensiero …e alfine le parole, come frecce diritte verso il vero. Un’emozione: e poi diventa volo e buca il cielo! Piero Mirabella
SORELLA ACQUA Te si sta decantà in tute le lingue del mondo, lodà da San Francesco, benvista come un caro parente. Acqua che sgorga e che score e non conosse soste e confini, acqua che avemo arginà, contenua nel so leto, sacrificà dentro le nostre bottiglie. Acqua piovana dentro ai seci par i fiori, nelle posse de l’alpèegio par ristorar le bestie, a riempir le canalete par dissetar i campi. A volte te sì limpida come i oci de un buteleto, a volte torbida come un vecio rabuià, te vè cantando melodie verso el mare oni giorno fasendo con umiltà el to dovere. Loredana Zanon
Se dirà: i soliti raccomandati… Ma questi iè i fatti, el resto iè…ciacole! Angelina Zecchinelli
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
LA SCATOLA NERA Sempre più veicoli,in Italia vengono dotati della scatola nera,un congegno molto utile montato, oramai, su circa due milioni di autovetture. Proviamo a vedere insieme di che cosa si tratta. La scatola nera è composta da quattro componenti fondamentali: l’accelerometro, un dispositivo di localizzazione satellitare (GPS), un sistema di comunicazione GSM e un microprocessore con una memoria. •L’accelerometro misura i cambi di traiettoria, accelerazioni e frenate, ed è in grado di rilevare il comportamento del veicolo in caso di incidente; •il sistema GPS registra la posizione del veicolo in Roberto Azzolina maniera esatta (il margine di errore è di pochi centimetri) sfruttando la triangolazione del segnale tra i satelliti; •il trasmettitore GSM, che è lo stesso utilizzato dai telefonini, comunica i dati con una frequenza prestabilita (in genere ogni due chilometri percorsi dalla vettura) alla banca dati e, in base alla gravità dell’incidente, allerta i soccorsi; •la memoria, infine, conserva i valori rilevati dalla scatola nera in maniera permanente e anche nel caso in cui venga scollegato il cavo elettrico. La scatola nera è attiva 24 ore su 24. La scatola nera auto registra i dati di guida in Alessandra Azzolina maniera oggettiva e, in caso di incidente, questi valori possono essere utilizzati in un’eventuale causa in tribunale. Può essere un’arma a doppio taglio: la compagnia può servirsi delle registrazioni anche se danneggiano il cliente. Effetti positivi riguardano soprattutto la sicurezza: in caso di sinistro particolarmente grave, la black box invia in automatico la richiesta di soccorso, fornendo dati precisi sulla posizione del veicolo. Questo dispositivo è prezioso anche nell’eventualità di un furto: il segnale GPS consente di localizzare subito il veicolo. Se avete delle curiosità da soddisfare,il nostro consiglio è sempre di rivolgervi alla vostra autoscuola di fiducia.
DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri
LE API TRASLOCANO IN CITTÀ Qualche anno fa non avremmo mai pensato di ritrovarcele come coinquiline, e di vederle lavorare tra balconi, giardini e strade di città. Eppure adesso le api si stanno trasferendo: e anche se può sembrare paradossale, la vita cittadina permette loro di sopravvivere meglio che in campagna. La monocultura industriale e le coltivazioni intensive, abbinate ad un uso sconsiderato di pesticidi, avevano causato una moria di api sempre più crescente, con enormi danni alla biodiversità. Non bisogna dimenticare infatti che più di un terzo del cibo che consumiamo e circa il 90% delle piante selvatiche sono dipendenti totalmente dal lavoro delle api e di altri insetti impollinatori. Ma adesso, grazie all’idea innovativa di alcuni apicoltori, sembra essere arrivata una soluzione e così, da New York a Hong Kong, dal tetto della Regis House di Londra alle rive della Senna con vista Tour Eiffel, stiamo assistendo ad un’invasione pacifica di api, che si stabiliscono nelle arnie sui tetti di case e grattacieli e producono un miele buono e sano. L’aria di città infatti è più salubre di quella di campagna, avvelenata spesso da pesticidi e fertilizzanti mortali per gli insetti. Le api inoltre ci permettono di risalire a importanti informazioni: attraverso l’analisi del miele si scoprono presenze di agenti inquinanti e metalli pesanti. E il risultato è sorprendente: il miele di città si è rivelato di ottima qualità. Tra le città più ‘a misura d’ape’ d’Italia c’è sicuramente Torino: una delle prime metropoli del Belpaese a ospitare arnie, e dove è addirittura possibile, per gli ospiti di un hotel, gustare a colazione il miele prodotto proprio sul tetto della sala da pranzo. L’apicoltura si sta dunque diffondendo rapidamente nelle città, avvicinando e incuriosendo tantissime persone, disposte a imparare un nuovo mestiere e ad avviare un’attività tradizionalmente rurale senza spostarsi da casa. Si possono frequentare corsi organizzati presso scuole agrarie dalla Federazione Apicoltori Italiani; poi una tuta con guanti e cappuccio, uno sciame, una cassetta con tutti gli accessori necessari per la smielatura, e si parte. Ogni Comune ha un suo proprio regolamento sui permessi per sistemare gli alveari in città, ma la tendenza è positiva: la presenza delle api è un preziosissimo indicatore biologico e la loro tutela stimola anche una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente urbano in cui viviamo. Una condizione indispensabile, infatti, per la buona riuscita dell’allevamento di api in città, è la presenza di alberi, piante e fiori in un’area di circa 7 chilometri quadrati intorno all’alveare. E dunque, oltre ai coinquilini, anche i vicini di casa sono stimolati a contribuire alla buona salute dello sciame, mettendo a disposizione piante e fiori sui balconi e nei giardini.
SPAZIO DONNA
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
L’ARGOMENTO
30 a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Perchè tanta violenza nel mondo? Il 2015 è iniziato bagnato dalla violenza. Ciò che è accaduto alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo ha scosso non solo l’Europa ma tutto il mondo. Tutti noi ci siamo chiesti: perché tanta violenza? Perché l’essere umano è capace di atti così efferati? Assistiamo con sempre maggiore frequenza ad atti di violenza nelle sue innumerevoli manifestazioni: nella guerra a sfondo economico, nei totalitarismi, nel terrorismo a sfondo religioso e politico, nella violenza nei confronti delle donne, dei bambini; nella violenza a scuola ( bullismo) e nei posti di lavoro (mobbing). Sembra che l’esperienza umana sia sempre accompagnata dalla violenza. L’aggressività è il motore che permette alla violenza di venir agita, in vero l’aggressività ha una sua componente energetica che l’essere umano utilizza anche per fini positivi: il sesso buono, amare con passione l’arte, il proprio lavoro e lo sport. Quando l’aggressività viene utilizzata per distruggere, allora diventa violenza. In natura la violenza è giustificata dal bisogno di difender-
si da un nemico da cui ci si sente minacciati. Da questo punto di vista la violenza nasce come reazione ad una minaccia. Dal punto di vista psicologico tre sono le tipologie di “nemici” che possono scatenare la violenza. Sono paure che ogni individuo cerca di controllare e gestire nel suo mondo interiore; quando queste paure non vengono affrontate e rielaborate da una mente matura possono essere vissute come nemici da combattere con
aggressività cattiva. Può essere minaccioso ciò che è estraneo, diverso da sé. Quando pregiudizi errati creano nell’individuo e nella società un’idea sbagliata di ciò che è buono o cattivo, il diverso (per orientamento sessuale, per razza, per cultura) diventa il nemico da combattere. Accettare il diverso implica che devo accettare anche parti di me che mi spaventano, che non voglio. Attaccare il diverso è come eliminare le parti che non voglio di me
LA CURA DEI CAPELLI
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stesso. Altra tipologia di nemici è quella legata alla vista della debolezza. La reazione violenta alla
debolezza che si manifesta, ad esempio, come violenza nei confronti dei bambini, delle persone più deboli in termini economici, di istruzione, ha origine in un super-io disfunzionale nei confronti di una parte debole che abita il mondo psichico del soggetto. Ognuno di noi ha in sé un “bambino” non cresciuto. Questo aspetto della personalità, se ben integrato con la parte più matura dell’adulto, diventa un aspetto positivo e arricchente. Se invece viene vissuto come fonte di debolezza, può generare violenza. Distruggere il debole è come distruggere questa parte debole del sé e riportare il mondo interiore all’illusione della perfezione. La sfida all’autorità, come le tipo-
BENESSERE
logie precedenti, è anch’essa legata al mondo intrapsichico. La reazione violenta alla vista dell’autorità rispecchia il tentativo del sé di ribellarsi all’autorità superegoica interna. Quando le regole non vengono comprese nella loro essenza di regolatori interni ed esterni si trasformano in terribili nemici da combattere. La violenza è spesso attaccare un nemico esterno come proiezione di “nemici” che popolano il mondo interiore. L’incapacità di comprendere e gestire il proprio mondo interiore e le proprie debolezze, porta l’individuo fragile a cercare fuori di sé il nemico ed eliminandolo illudersi di averlo eliminato dentro di sé.
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
Riequilibrio energetico con lo SHIATSU “Saggio è il medico che non si limita a curare gli ammalati, ma si preoccupa d’insegnare ai sani cosa fare per non ammalarsi” Già nell'antichità il massaggio era stato classificato con la codificazione di precise tecniche per rendere la stimolazione più efficace, e, nell'ambito della scienza medica cinese, erano state applicate ad esso le stesse teorie energetiche sulle quali si fondano l'agopuntura, la dietetica e la fitoterapia. Lo shiatsu ( shi=dito, atsu=pressione) è una forma di terapia manuale nata in Giappone all'inizio del XX° secolo ad opera di maestri che praticavano tecniche di massaggio tradizionale dette "anma" o "do-in", direttamente derivate dal massaggio tradizionale cinese o "tuina". Esistono diversi tipi di shiatsu ma i più diffusi in Occidente sono quelli fondati dai grandi maestri Namikoshi, Masunaga e Ohashi. L’obiettivo comune rimane quello del riequilibrio del Qi (forza vitale) all’interno dei meridiani energetici e ritrovare l’armonia degli opposti (yin e yang). Nella pratica la seduta di shiatsu avviene in un ambiente calmo e confortevole: generalmente il paziente è disteso a terra su un tappeto imbottito (tatami) o a volte seduto su una panca bassa o sdraiato su un lettino da massaggio, mentre il terapista può restare inginocchiato o in piedi. Esistono dei trattamenti completi costituiti da una sequenza di manipolazioni codificata (katà), ma può anche essere effettuato un trattamento specifico a seconda del problema. Lo shiatsu è una tecnica manuale che si basa su quattro principi: il respiro, la postura, la perpendicolarità e la pressione. L’abilità dello shiatzuka si evince dal realizzare le giuste pressioni con i pollici, le dita e i palmi delle mani, con le nocche, con la pianta di piedi, col gomito o col ginocchio . L’esperienza dell’operatore permette di instaurare il giusto rapporto con chi riceve il massaggio, risvegliando in quest’ultimo la sua forza di autoguarigione. Il rapporto terapista (torì) e paziente (ukè) è quindi bidirezionale. Lo shiatsu è una tecnica di riequilibrio molto potente. Sottoporsi periodicamente ad un trattamento fatto da mani esperte è quindi un eccellente modo di restare in salute. Risultati molto buoni si ottengono in tutte le patologie dolorose, da quelle articolari (in particolare le lombalgie), alle cefalee. Alcuni shiatsuka esperti possono trattare con successo anche disturbi gastroenterici, dismenorrea e disturbi del ciclo mestruale, insonnia, asma. Certe tecniche specifiche sono inoltre utilizzate per la terapia di malattie acute: forme da raffreddamento, infiammazioni, traumi acuti, ecc. L'azione profonda del trattamento shiatsu, lo rende molto efficace in tutte le forme di stress e di tensione sia psichica che muscolare. Ho riscontrato grandi benefici anche in forme di ansia e di depressione. Attenzione però! Un trattamento shiatsu fatto in modo serio, può modificare in modo molto profondo lo stato emozionale del paziente: non è raro avere come reazione manifestazioni emotive come il pianto o il riso! Personalmente mi sono formata nella scuola del maestro Ohashi che in giapponese significa “grande ponte” e uno dei suoi obiettivi è stato appunto creare questo ponte tra le filosofie orientale e occidentale per quanto riguarda la cura del corpo. Io ho sempre inteso questo “big bridge” anche come “comunicazione attraverso il contatto”. Namaste!
SPAZIO DONNA
L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015
La Post@ del cuore a cura di Giuliano Tramed@more Nuovo appuntamento con la Posta del cuore, per girovagare intorno a questo straordinario sentimento astratto e indefinibile, ma assolutamente indispensabile per la felicità dell’anima di ognuno di noi, che muove il mondo e ci accompagna dalla nascita fino alla morte, obbligandoci ad una ricerca continua, di cui non ci sentiamo stanchi MAI! C’è una domanda a cui non ho saputo mai dare risposta precisa: vive meglio l’amore, colui che si sente tanto amato o chi, invece, sente di amare di più dell’altro? Anonima da Verona Nella buona riuscita di un amore non credo sia importante quale ruolo si sceglie o si subisce di interpretare, ma il modo col quale ci si sente coinvolti da quel sentimento. Ho letto da qualche parte che ...”l’amore, come tutte le cose importanti della vita, è un viaggio in salita e discesa e quasi mai in pianura, perché l’appiattimento rende fragili e scontenti gli innamorati.” L’amore è una bella esperienza della mente e del cuore e saprà sempre compensare alla fine, tra l’aver tanto dato e l’aver saputo ricevere più di ciò che si meritava, ma l’importante è che, in entrambi i casi, non ci si chieda mai quale sia la posizione favorevole da occupare, tra l’amare di più dell’altro o il sapersi più amato, ma la certezza che l’amore che vivi non ha bisogno di pesi e bilanciamenti ma solo di salite e discese da affrontare in due, senza mai stancarsi di dare e ricevere forza e coraggio reciprocamente, perché solo così non c’è traguardo che non si possa raggiungere nella vita. Non riesco a trovare l’amore della vita. Sembra sempre quello giusto, ma poi dopo un po’ di frequentazione resto delusa e interrompo. Perché? Loredana da Pescantina
Perché molto probabilmente sei una donna molto esigente, che non si accontenta della banalità o che, forse, ha bisogno di qualcosa che la stimoli di continuo e la faccia sentire e sapere protagonista di un sentimento che vada ben oltre il semplice sapersi innamorati. Sei alla ricerca di un sentimento che permetta un completamento interiore perfetto, che sappia anche sconfiggere quella solitudine tra i pensieri che ti fa chiedere perché sbagli sempre amore, e non ti convince mai che quello che stai vivendo sia quello giusto. Hai bisogno di un compagno che sia più protagonista nella tua vita condividendo cose, pensieri, emozioni, problemi, parlando, discutendo e provando a salvare quell’amore dall’ ennesima crisi di infelicità per non dover più sentenziare che sia un altro fallimento, ma vorresti modellarlo un po’ di più alle tue aspettative e farlo vincere, scoprendo che quello è “l’amore della tua vita”. Provaci, dai… questa sfida parte da te, da dentro te. Convincitene e buona ricerca Loredana.
31 L’ASSOCIAZIONE
InformaSonno Nuovo nato a Verona: si tratta di InFormaSonno, associazione nazionale sulle malattie del sonno, che in Veneto colpiscono 1 milione di persone. InFormaSonno è stato presentato giovedì 22 gennaio presso l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. “Dormi bene. Vivi in forma” è il messaggio della neonata associazione, che ha preso vita grazie all'iniziativa di alcuni operatori del Centro per le malattie del sonno dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (nell’ambito della Neurologia diretta dal dottor Claudio Bianconi), in particolare del neurologo Gianluca Rossato, presidente dell'associazione. Lo scopo è promuovere, anche nell'ambito medico-scientifico, la cultura del sonno e diventare punto di riferimento per le moltissime persone che in Italia soffrono di “cattivo riposo”, con pesanti ripercussioni sulla salute, la qualità della vita e la sicu-
rezza stradale. «Purtroppo i disturbi del sonno vengono spesso sottovalutati dichiara il presidente di InFormaSonno, Gianluca Rossato, neurologo e responsabile del Centro della medicina del Sonno di Negrar -. Il 73% non si rivolge al medico, rassegnandosi a una bassa qualità di vita e sottovalutando le conseguenze sulla salute. Infatti alcune malattie del sonno sono importanti fattori di rischio per patologie a livello cardiovascolare, come infarto ed ictus». «Nel 2014 i decessi per incidenti stradali solo nella provincia di Verona sono stati 69 – ha sottolineato il Comandante della Polizia municipale di Verona, Luigi Altamura, intervenuto al convegno del 22 gennaio scorso -. In diversi casi si è trattato di fuoriuscite autonome dalla carreggiata su rettifili. Una dinamica che lascia presupporre come causa il colpo di sonno del conducente. Molti sono avvenuti
nelle prime ore del mattino, ma “di sonno” si può morire in ogni ora del giorno». Sull’importanza della prevenzione e informazione su queste patologie è intervenuto anche il presidente nazionale della FAIConftrasporto, Paolo Uggè. «Entro il 2015 l’Italia deve recepire una normativa europea che inserisce tra le malattie da segnalare per il rinnovo della patente anche la sindrome delle apnee notturne». Una patologia che, si stima, coinvolga 3 milioni di italiani e che insieme all’insonnia e alla sindrome della gambe senza riposo è uno dei disturbi del sonno più diffusi. «Mi auguro – ha concluso Uggè – che il controllo medico sia realizzato in modo chiaro e serio, a vantaggio della sicurezza di tutti». Per sensibilizzare sul tema l’associazione ha creato il primo portale italiano completamente dedicato al “mondo del sonno”: www.informasonno.it.
La frase d’amore di questo mese: “L’amore non vuole avere, ma vuole soltanto amare!” di Hermann Hesse Per le vostre mail, scrivete a “La Posta del cuore di Giuliano: articoli@laltrogiornalevr.it
a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico FARMACI IN GRAVIDANZA Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato le campagne di comunicazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dedicate ai temi “Farmaci e gravidanza” e “Farmaci e pediatria”. Si tratta di due imponenti progetti scientifici di revisione delle evidenze mediche internazionali sull’impiego dei farmaci nelle donne – prima del concepimento, in gravidanza e durante l’allattamento al seno – e nella popolazione pediatrica, che mirano alla diffusione di informazioni certificate e corrette sull’impiego dei farmaci e ad orientare le scelte prescrittive verso il maggior grado possibile di appropriatezza allo scopo di tutelare la salute del bambino e della mamma. La Campagna di comunicazione si rivolge sia alla popolazione generale, con particolare riguardo alle giovani famiglie e al target femminile, riconosciuto quale principale responsabile della somministrazione di farmaci all’interno del nucleo familiare, sia agli operatori sanitari. La Campagna si propone di definire alcuni messaggi fondamentali: Il bambino non è un piccolo adulto Il Progetto mira a promuovere un corretto utilizzo dei farmaci in età pediatrica e sensibilizzare popolazione e operatori sanitari sui possibili rischi derivanti dalla somministrazione a bambini e adolescenti di farmaci autorizzati per l’utilizzo in età adulta. AIFA ricorda che il 70% dei farmaci somministrati ai bambini è utilizzato off label, cioè fuori indicazione. Lattanti e adolescenti: età diverse, farmaci e dosi diversi Lattanti e adolescenti hanno capacità di assorbimento dei farmaci molto diverse gli uni dagli altri: i primi, per un processo di crescita accelerato, presentano tempi di metabolizzazione molto più rapidi, mentre gli altri necessitano di dosaggi attenti e misurati in relazione ai processi metabolici legati allo sviluppo puberale. Di tali caratteristiche è quindi fondamentale tenere conto al momento della scelta dei medicinali e delle relative dosi di somministrazione, che devono essere attentamente valutati in base alle differenti età. L’importanza degli studi clinici L’obiettivo è diffondere una maggiore informazione presso i medici e le famiglie in merito al valore aggiunto costituito dagli studi clinici condotti nella popolazione pediatrica per migliorare la qualità e garantire la sicurezza dei farmaci ad essa destinati.
Da sinistra Davide Tonon tecnico di neurofisiologia, un paziente e il dottor Gianluca Rossato, presidente dell’associazione “Informasonno”
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani
GALANI DI NONNA ANCILLA INGREDIENTI: 50 GR. DI BURRO 3 CUCCHIAI DI ZUCCHERO 3 UOVA 2 – 3 CUCCHIAI DI LATTE O GRAPPA SUCCO DI MEZZO LIMONE UN PIZZICO DI SALE FARINA QUANTO BASTA PER IMPASTARE OLIO PER FRIGGERE
PROCEDIMENTO Impastare gli ingredienti unendovi la farina necessaria ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Passare la pasta nella “nonna papera” (sul penultimo scatto) e tagliare i galani. Friggere in olio caldo (non bollente). Cospargere i galani con zucchero semolato o a velo.