Sanbonifacio Maggio 2014

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ANNO XXVIII - N.5 MAGGIO 2014 - stampato il 05/05/2014

SAMBONIFACESE

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Scatta l’appuntamento alle urne domenica 25 maggio in occasione delle elezioni comunali ed europee. Anche i cittadini di San Bonifacio saranno chiamati ad eleggere la compagine amministrativa che guiderà il paese nei prossimi cinque anni. I seggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 23.00 della sola giornata di domenica. Non sarà quindi possibile votare il lunedì, soluzione in passato scelta da circa il 10-15% dei cittadini. Per votare bisognerà recarsi al seggio muniti di documento di riconoscimento (con foto) e tessera elettorale. Se nessun candidato conquisterà almeno il 50% più uno dei voti validi a San Bonifacio si tornerà al voto domenica 8 giugno per il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Agli elettori verrà consegnata un'unica scheda di colore azzurro, sulla quale si trovano riportati i nomi dei candidati sindaci e, affianco, le varie liste che appoggiano il candidato stesso.



Lettere le vostre

Maggio 2014

AMBIENTE

“Tutti ecologisti per salvare il pianeta” Se vogliamo sopravvivere siamo costretti a essere tutti ecologisti. Gli argomenti non sono nuovi, ma i fatti inconfutabili: ricordiamoli sinteticamente. Siamo indissolubilmente legati alla Terra. Non abbiamo prospettive di emigrare in un mondo diverso. I pianeti e le lune del sistema solare sono mondi desolati, privi di aria,di acqua, di suolo coltivabile, e la temperatura vi raggiunge valori estremi incompatibili con la vita. Se nelle profondità sconfinate dell’Universo ci fosse un mondo simile al nostro, esso sarebbe così lontano che ci sarebbe impossibile raggiungerlo. Siamo indissolubilmente legati alla Terra, un mondo dotato degli elementi necessari alla vita: aria, acqua, suolo coltivabile, tutti in quantità limitate. Questa realtà dovrebbe suggerirci, anzi imporci comportamenti adeguati. Ma non è così! Ci stiamo moltiplicando sconsideratamente. La popolazione mondiale è passata dagli 1,6 miliardi del 1900 ai 7 miliardi di oggi, e si prevede un ulteriore incremento fino a raggiungere i 9,5 miliardi nel 2050. Nel 2050 avremo bisogno di risorse almeno sei volte maggiori di quelle che consumavamo nel 1900; ma non basteranno ancora, perché i nuovi stili di vita imposti dal mondo occidentale, in conseguenza dello sviluppo industriale, ci spingono a consumi sempre maggiori. Lo sviluppo industriale incontrollato e lo sviluppo demografico, stanno producendo rifiuti solidi, liquidi e gassosi, in quantità colossali che stanno progressivamente inquinando la terra, l’acqua e l’aria. Esso richiede un consumo sempre maggiore di energia. Lo sfruttamento delle risorse energetiche del pianeta, che consistono per lo più in combustibili fossili, oltre che inquinare l’aria e comportare una catastrofica destabilizzazione ambientale dovuta all’effetto serra (gli scienziati ONU, riunitisi recentemente, hanno previsto che abbiamo solo 15 anni per invertire la tendenza, prima che i fenomeni divengano irreversibili), sta avviando l’esaurimento delle scorte disponibili; né sembra che le

energie rinnovabili saranno in grado di sostituirle completamente. La produzione dell’energia nucleare, rischiosa e dipendente da limitate risorse di uranio, non è sostenibile. Lo sviluppo demografico e industriale, unito all’ingordigia di beni e servizi superflui, ha comportato la progressiva cementificazione e bitumazione del suolo, con il doppio risultato di consumare superfici destinate all’agricoltura e alla nostra alimentazione, e di deteriorare il paesaggio agreste e quindi la gradevolezza della vita. Nel contempo la fame di maggiori estensioni di suoli coltivabili ci spinge a una deforestazione devastante, che preclude la rigenerazione dell’aria fino ad oggi assicurata dalla sintesi clorofilliana e che è il presupposto per la desertificazione. Per soddisfare le crescenti richieste di cibo, l’agricoltura ha abusato di concimi e disinfestanti chimici, che consentono produzioni elevate, ma di scarsa qualità alimentare e inquinate, e impoveriscono il suolo dei suoi preziosi componenti biologici. La pressione demografica e l’inquinamento stanno portando all’estinzione le specie selvatiche. Stiamo progressivamente riducendo il pianeta un mondo desertificato e avvelenato molto simile a quelli che ci circondano, e che giudichiamo inospitali. Ci stiamo avviando al suicidio. Dobbiamo invertire rapidamente la rotta, dobbiamo abbandonare i modelli di sviluppo che fin qui abbiamo seguito, pena la nostra sopravvivenza. E’ tempo di dare il via alla rivoluzione ambientale in antitesi con quella industriale […] Ognuno di noi, nel suo ambito quotidiano, può, anche con semplici gesti, essere rivoluzionario, e quando sceglierà coloro che lo rappresenteranno nei consessi locali, nazionali e internazionali dovrà tenere ben presente che è in gioco la sua vita e quella dei suoi figli e che, per questo, non gli sarà consentito votare scheda bianca. Maurizio Chierighini

3 ANPI SOAVE

“Archivio storico”

La Sezione ANPI (associazione nazionale partigiani d’Italia) di Soave si è attivata per riordinare e catalogare tutto il materiale di cui è in possesso, relativo ai periodi della "Seconda guerra mondiale" e della Resistenza (libri, documenti, filmati, ecc.), al fine di renderlo fruibile da tutti coloro che siano interessati, quali storici, studiosi, studenti e privati. Lo scopo di questa iniziativa è di mantenere vivo il ricordo dì un periodo storico che ci ha permesso di uscire da una dittatura e di realizzarci come democrazia. Rivolgiamo perciò un appello a tutti coloro che siano in possesso dì materiale inerente il periodo sopra citato (lettere, diari, fotografie, documenti, ecc.), ed interessate a mantenere la memoria per le future generazioni, affinché prendano contatto con il presidente della Sezione Anpì di Soave cav. uff Angusto Suppi (cellulare

328.9026642). Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che vorranno aderire alla nostra iniziativa. Il Presidente Augusto Suppi

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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Numero chiuso il 05 - 05 - 2014


DIALOGO

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“Arresto assurdo”

“Una testimonianza”

“Dio e ... il diavolo”

Caro Direttore, per me l’arresto dei Serenissimi è un madornale errore, perché farà aumentare nei Veneti un maggior desiderio di indipendenza da chi non vuole nemmeno darle maggior autonomia. Questo Stato deve capire che il Paese necessita di una struttura Federale autonoma, per tutte le Regioni, affinché i cittadini siano tutti uguali, dalle Alpi alla Sicilia, senza che ci siano privilegi e assistenzialismi. Abbiamo invece l’attuale Governo di Renzi che sta programmando al contrario. Cerca infatti di realizzare un Senato di nominati anziché di eletti dal Popo-

Sono stata alla manifestazione della Lega Nord in quel di Verona (piazza dei Signori), in appoggio ai 24 indipendentisti Veneti ingiustamente incarcerati, affinché vengano liberati in quanto non hanno fatto niente di male, ma espresso solo delle opinioni come prevede la nostra Costituzione. La Piazza era stracolma di persone e quindi è molto riduttivo scrivere, come hanno fatto alcuni giornali, che c’erano 2.500 partecipanti. Ha fatto bene il Corriere della Sera – che non è certo leghista – a scrivere che i presenti erano migliaia, accalcati gli uni agli altri in una piazza che ha fatto fati-

All’unisono, i media, gli opinionisti, gli storici e l’opinione pubblica assicurano che papa Francesco passerà alla storia come il Papa che ha cambiato e che sta cambiando la Chiesa e il mondo. Nell’attesa del paradiso terrestre, nelle scuole aumentano i corsi obbligatori di omosessualizzazione coatta; a Londra (dove fra l’altro si alimenta il riscaldamento con i feti abortiti) i cattolici non vengono assunti o sono licenziati perché tali; in Medioriente e in Africa, gli islamici martirizzano quotidianamente i poveri cristiani; l’aborto cresce esponenzialmente; l’eutanasia viene allargata ai bambini; le scuole statali censurano brani della Bibbia scomode al pensiero unico dominante; le lobby gay inanellano una vittoria dietro l’altra e gli atei sotterrano l’ascia di guerra nei confronti della Chiesa. E se avesse ragione Flaubert, quando notava che è Dio che ha creato il mondo, ma è il diavolo a portarlo avanti? Gianni Toffali

lo, senza poteri sulle Regioni. Il contrario di quello che desiderano i cittadini, specie quelli del nord. Essi infatti sono stufi di essere gestiti dal centro in modo autoritario ed impositivo, il che non è molto democratico. Ha voglia il Partito di Renzi di chiamarsi Democratico quando esprime solo del totalitarismo: infatti ha perso il pelo ma non il vizio. Se si vuole cambiare veramente questo Paese serve una giusta responsabilità politica. I paesi federali confinanti e vicini ci siano d’esempio. Maria Rigetti

ca a contenerli tutti. Nessuno certo li ha contati ma sono convinta che erano più di 9/10.000. Una cosa poi ha amareggiato un po’ tutti: l’aver tolto la Bandiera Veneta dalle mura della Prefettura. Tutto ciò conferma il trattamento, poco considerevole nonché irrispettoso, che lo Stato centrale riserva al Veneto e ai suoi cittadini. Un errore madornale rilevato da Zaia, Tosi e Salvini. Sveglia Veneti e siate compatti finchè non avremo l’autonomia che hanno i nostri vicini Trentini – Altoatesini e friulani. Qui non si tratta di una posizione politica ma di economia e diritti della nostra gente. Maria Zanetti

ERGASTOLO

“La pena è certa. Giudizio negativo” Accade sempre in ogni epoca di crisi e di trapasso: chi sta al fondo del barile, all’ultima fila di sedie, inchiodato alla propria condizione per forza o per necessità, non sarà inteso come persona da trattare, ma un numero da contenere e incapacitare. Carcere, sempre più carcere per risolvere problemi complessi che mettono in ginocchio una società, come a dire è sufficiente buttare via la chiave, omettendo di ricordare che prima o poi invece si esce da quella sorta di terra di nessuno, a volte con i piedi in avanti, altre con le proprie gambe, ma con lo sguardo che non ravvisa alcuna direzione. Norme, decreti, leggi di nuovo conio, ognuno a scandire le proprie ragioni, parole contrapposte che avvisano del pericolo car-

ceri svuotate dai criminali, di condoni, amnistie, e chi più ne ha, più ne metta. Eppure alla linea d’arrivo, poco meno di qualche centinaia di detenuti usciranno, non ci sarà alcun sollievo nell’inferno carcerario per nessuna delle sue componenti, non ci sarà possibilità di abbassare la recidiva, non ci sarà formazione né rieducazione, solamente una nuova presa per i fondelli. A questa ipotesi di prevenzione ubriaca, di sicurezza a pochi denari, occorre aggiungere il capitolo della pena nella sua flessibilità e certezza, tant’è che c’è qualcuno che senza andare troppo per il sottile afferma che il cosiddetto “fine pena mai” non è applicato, addirittura non esisterebbe, anzi, con una ventina di anni di carcere scontati, si è belli e pronti all’uscita.

Ho seri dubbi che questa boutade corrisponda al vero, mentre non ne ho nel ribadire che una pena che sancisce la fine di un tempo che non passa mai, un tempo che non esiste, che non ti assolve né perdona, un tempo bloccato, non è un’astrazione né una combine della mente, certamente non la pena dell’ergastolo. L’ergastolo c’è, non è vero che dopo vent’anni come per incanto le porte blindate di un penitenziario si spalancano, la legge contempla la possibilità di accedere a questo beneficio, ma la realtà è ben altra, infatti la liberazione condizionale non viene quasi mai concessa nei tempi stabiliti, se non con una aggiunta di dieci o anche venti anni dai requisiti richiesti. Chi scrive ha scontato circa

GENITORI

“Uniti per il bene dei figli ” Gentile direttrice Rosanna, per prima cosa desidero fare tanti auguri a quei padri separati che sono stati privati, con tanta crudeltà, della presenza dei loro figli. La Festa del Papà, senza i figli, è un dolore in più da vivere. Spesso sono accusati, ingiustamente, da donne che covano dentro una grande rabbia per i loro motivi personali. Oggi sembra che la donna voglia avere la sua rivincita verso il sesso maschile forse a seguito di un passato spesso discutibile. E chi paga, per queste situazioni, sono sempre i figli che crescono senza il padre accanto, ai quali manca non solo l’affetto, ma anche l’appoggio in alcune situazioni della vita che solo un padre può dare. I figli maschi amano

la madre, ma si riconoscono nel padre e lo vedono come un esempio da imitare e un punto d’arrivo. Visto che in Italia abbiamo già pochi problemi, qualche cervello - io dico deviato - ha perfino proposto una legge - per agevolare le coppie omosessuali - nella quale i genitori vengono citati come Genitore 1 e Genitore 2. Qual è il Genitore 1? I figli nascono solo da una coppia formata da un maschio e una femmina. Cosa c'è da cambiare, si chiedono in molti?! La prima parola che balbetta un bimbo è mamma e poi papà e dopo un po' di tempo gli occhi si incontrano e si riconoscono. Per questo motivo non mi piace quando una madre non vuole, o non può, occuparsi della propria

creatura nei primi anni della sua vita. Naturalmente una società deve creare i presupposti in modo che la madre possa rientrare facilmente nell'ambiente lavorativo. Con la disoccupazione che oggi vive la nostra società, sarebbe auspicabile aprire alla donna altre strade già percorse e richieste nel passato tra cui riconoscimenti e remunerazioni per la donna che si occupa della casa, della famiglia, dell’assistenza in casa degli anziani ammalati, valutandola come una professione specializzata e non come la casalinga di un tempo, sempre sottovalutata, sottomessa e spesso sfruttata. Cordiali saluti e ringrazio per lo spazio concessomi. Edith

quarant’anni di carcere, quattordici in misura alternativa della semilibertà, da un anno ho usufruito della libertà condizionale, potevo accedervi dopo ventisei anni, con gli sconti di pena, intorno ai venti, ebbene solo ora sono ritornato un cittadino libero. Non cito me stesso per fare della polemica spicciola,

nutro gratitudine sincera per le istituzioni che mi sono venute incontro, inoltre so bene perché ero detenuto, nulla mi era dovuto. Forse è un bene per i cittadini detenuti ed i cittadini liberi ricordare quanto ebbe a dire Aldo Moro sugli scopi e utilità della pena: « … è un giudizio negativo che va dato alla

pena capitale, come alla pena perpetua, perché contraddicono i principi costituzionali in tema di pena: trattamenti contrari al senso di umanità e alla finalità rieducative, dunque l’ergastolo tanto è costituzionale e legittimo, in quanto non si applichi effettivamente». Vincenzo Andraous


DIALOGO

UCRAINA. Non è lontana da noi

di Franco Gueli Quanto è già successo in Crimea (annessione da parte della Russia a seguito di un referendum) e quanto potrebbe accadere a breve scadenza (spaccatura dello Stato Ucraino) sembra che si svolga in aree lontane, tanto da non avere ripercussioni per noi. Se questa fosse la convinzione, voglio ricordare alcuni aspetti che possano servire a meglio inquadrare la crisi. L’Ucraina è un cuscinetto tra noi e la Russia, la cui profondità è inferiore a quella esistente in Italia tra Gorizia e Messina. La sua eventuale frammentazione in almeno tre staterelli, con caratteristiche conflittuali, annullerebbe qualsiasi garanzia per l’occidente, sotto l’aspetto strategico ed energetico. Ma non basta, in quanto queste piccole entità, divise da confini fatiscenti sarebbero mine vaganti avendo, tra l’altro, l’attuale capitale quale posta in gioco. Kiev potrebbe essere l’area di uno scontro combattuto alla frontiera fra Russia e Unione Europea. La preoccupazione per un’evoluzione del contenzioso in corso origina dalla convinzione che i Russi vedono nell’Ucraina una componente determinante

del progetto di unione Euroasiatica, quindi membro a tutti gli effetti e a qualsiasi costo di un’organizzazione a guida Russa. Kiev è stata la sede del primo stato Russo. Successivamente il potere si spostò verso nord fino a raggiungere Mosca. Il Paese è stato anche parte del Granducato Polacco-Lituano, cosa che spiega l’interesse delle suddette Nazioni (entrambi membri dell’Unione Europea). Gli scenari di guerra fredda, paventati da più parti potrebbero essere la conseguenza di una poco incisiva e credibile politica estera dell’UE. Nel contempo non è da sottovalutare il comportamento degli Stati Uniti. “A pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina” (frase attribuita ad Andreotti). Il pensiero malizioso è questo: gli USA hanno colto questa occasione per indebolire in un solo colpo Putin, che ha irrobustito la sua credibilità con il successo in Siria e nelle olimpiadi invernali, e nel contempo l’UE caldeggiando l’ingresso di uno Stato in pessime condizioni economiche, politiche e strutturali, che darebbe il colpo di grazia al progetto Europeo. Ricordiamo che

recentemente gli USA avevano visto con favore anche l’ingresso della Turchia. L’Italia, in questo frangente dovrebbe porre maggiore attenzione all’evolversi della situazione, sia in quanto membro della NATO, sia in quanto membro dell’UE, sia per i ricordi storici che ci legano a quella terra. La NATO, come ci ha ricordato Padoa Schioppa, ha dato l’impressione, con la proposta di un trattato d’associazione offerto a Kiev, di voler compiere un primo atto di un eventuale futuro accoglimento della stessa nell’Alleanza Atlantica. Da qui la preoccupazione della Russia, che vede, per la presenza Americana, la prosecuzione della “guerra fredda”. Meglio sarebbe stato se l’Unione Europea avesse avanzato proprie proposte in forma indipendente, con un proprio strumento militare (cosa da tempo auspicata). Noi Italiani abbiamo dei legami con questa terra che ci ricorda la “ battaglia del Cernaia” (guerra di Crimea, 18541856) dove quindicimila militari italiani, guidati dal gen. Alfonso Lamarmora, inviati da Cavour, sconfissero i Russi e misero le premesse perché l’Italia divenisse Nazione; la presenza in Crimea di fortezze veneziane e genovesi e un’antica comunità italiana; la presenza in Italia di circa cinquecentomila Ucraini; l’essere il secondo partner commerciale. In conclusione abbiamo parlato di un Paese che, travagliato da contrasti interni di lingua, religione ecc., ha dovuto adagiarsi sull’immobilismo per garantirsi l’unità nazionale. Oggi, che si è trovato a dover scegliere, è emersa la profonda lacerazione. L’Europa e quindi l’Italia devono intervenire per evitare che diventi preda di potenze emergenti.

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PREGHIAMO I LETTORI DI CONTENERE I LORO INTERVENTI ENTRO LE 2500 BATTUTE DI WORD. LA REDAZIONE SI RISERVA DI INTERVENIRE CON TAGLI, SUI TESTI TROPPO LUNGHI. GRAZIE.

FIGLI

“Dedicato alla loro coscienza” E’ stato scritto di tutto e di più sulle separazioni e divorzi ma nulla è cambiato: la disparità tra i due sessi rimane. La donna è sempre più protetta come lo sono i figli maggiorenni e l’uomo-padre è sempre più bersaglio di giudici, che tramite le loro sentenze basate solo su regole che loro stessi si sono inventati, riescono a far dimenticare i veri valori che i nostri padri ci avevano insegnato, e senza aver studiato chissà che cosa. La parola rispetto e riconoscenza per la maggior parte dei figli maggiorenni, soprattutto quelli con genitori separati o divorziati, è una parole inesistente nel loro vocabolario; d’altronde come possiamo dargli torto se la legge permette loro di vivere alle spalle del padre, sin quando non sono economicamente indipendenti? La maggior età per loro è solo emancipazione e realizzazione dei loro desideri, non certo la responsabilità di guadagnarsi da vivere. Economicamente dipendenti senza limite di età, significa crescere senza la propria dignità, essere persone senza un carattere proprio e senza voglia

di lavorare, significa essere parassiti che succhiano sangue e denaro. Come detto la legge favorisce tutto questo indipendentemente dalla situazione lavorativa-economica del padre stesso (magari disoccupato). In pratica per il solo fatto che un ragazzo/a decidano di frequentare l’Università è già nelle condizioni di status protection, della serie “mantienimi sino a quando mi trovo un lavoro”. Ma se il lavoro non si trova? Problema del padre che - per i giudici – deve adattarsi a qualsiasi lavoro e sottomettersi ai desideri di quelli che dovrebbero essere chiamati figli, non solo con l’obbligo del vitto e alloggio. Mancato rispetto delle regole: denunce civili, penali, ingiunzioni, pignoramenti, spese legali … Ma per i sapientini universitari tutto ciò è normale, hanno diritto - dico diritto - allo studio universitario senza sacrifici, quelli li lasciano ai padri. Obbiettivi unici il denaro e il non far nulla, valori appresi convivendo con madri a volte snaturate e senza sani principi. Maurizio Toffali

F35

“Riusciamo a cancellarli?”

FOTONOTIZIA. SAFETY 2014 Si è rivelata un successo Safety 2014, un’esercitazione provinciale che ha visto coinvolti molti gruppi di Protezione civile in una tre giorni davvero intensa. I numeri hanno parlato chiaro: 600 volontari di protezione civile del veronese e dell'Unità operativa di Protezione civile della Provincia di Verona il 3, 4 e 5 aprile hanno inondato il campo base approntato nel parcheggio del Palaferroli a San Bonifacio. «I nostri volontari sono specialisti della sicurezza – afferma l’assessore alla Protezione civile della Provincia di Verona, Giuliano Zigiotto -. In loro ho creduto molto e, in particolare dopo questa tre giorni, credo oggi più che mai: l’esercitazione che ha visto protagonisti i volontari dal 3 al 5 aprile è stata un banco di prova e un test di tre anni di lavoro e di investimenti fatti con la provincia di Verona. Una vera soddisfazione che mi riempie di orgoglio».

Egregio signor Direttore Francesco Vignarca, coordinatore della Rete italiana per il disarmo e autore del libro " F35, l'aereo più pazzo del mondo" stima a partire dai dati del Pentagono americano una spesa di 14 miliardi di Euro per l'acquisto di 90 (inizialmente sarebbero stati 131) caccia-bombardieri della Lockheed Martin costruttrice di velivoli militari. Una spesa in questi tempi di crisi, semplicemente pazzesca. Mettiamoci nei panni di chi è senza lavoro e di quanti non riescono ad avere di che mantenere i propria famiglia. Non si possono sprecare simili risorse. Piuttosto devono essere impiegate per le famiglie, lo sviluppo occupazionale e lo "stato sociale" detto welfare. Da più parti si manifestano ampie riserve su questo strumento di guerra, non solo sul piano etico, ma anche su quello militare ed economico. Si pensi, come ha ricordato Vignarca in un recente incontro svoltosi presso i Comboniani di Verona, che per operare al meglio al di fuori del campo visivo l'F35 ha la necessità di un sistema di

supporto (Alis) che non è nella disponibilità italiana. E' come comprare un'automobile lasciando le chiavi nelle mani di qualcun altro. Va pure sfatata l’opinione che le spese militari producano un generale beneficio economico. Al contrario saranno spese su spese, che si aggiungono, il carburante, manutenzione, formazione dei piloti e molte altre che facilmente si comprendono. Chissà se questo governo riuscirà a cavarsela da questa vera grande "rogna" a costo zero, visto che fino ad ora tutti i governi precedenti di qualunque colore politico al massimo sono riusciti solo a limitare a 90 gli aerei da acquistare. Altre nazioni europee sono riuscite, se non a sfilarsi dagli accordi,a rimandare a data da destinarsi in attesa di tempi migliori. Così potrebbe fare anche l'Italia. La miglior difesa dei cittadini, consiste nel garantire il loro benessere complessivo, comprendente il lavoro, la libertà, la pace e soprattutto saper dire no alle spese militari folli per gli strumenti di guerra. Giancarlo Maffezzoli


Cronache

Cronache

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SAN BONIFACIO. La prassi da seguire domenica 25 maggio per le comunali e le europee, passo dopo passo

Elezioni: regole e modalità

Domenica 25 maggio è la data designata per le elezioni comunali ed europee; ecco tutte le regole e le modalità di voto che potranno utilizzare i cittadini di San Bonifacio. I seggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 23.00 della sola giornata di domenica. Non sarà quindi possibile votare il lunedì, soluzione in passato scelta da circa il 10-15% dei cittadini. Per votare bisognerà recarsi al seggio muniti di documento di riconoscimento (con foto) e tessera elettorale. ELEZIONI COMUNALI Nei Comuni con più di 15.000 abitanti, come San Bonifacio, viene eletto sindaco al primo turno il candidato che conquista almeno il 50% più uno dei voti validi. Se nessun candidato ottiene questo risultato, si torna al voto domenica 8 giugno per il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Agli elettori verrà consegnata un'unica scheda di colore azzurro, sulla quale si trovano riportati i nomi dei candidati sindaci e, affianco, le varie liste che appoggiano il candidato stesso. Si può esprimere il voto in tre modi diversi: - segnando una “X” solo sul simbolo della

lista (e in questo modo la preferenza va alla lista e al candidato sindaco che questa appoggia); - scegliendo il voto disgiunto, tracciando cioè un segno sul simbolo di una lista e tracciando allo stesso tempo un segno sul nome di un candidato sindaco non appoggiato dalla lista votata; - tracciando un segno sul nome del sindaco (senza quindi scegliere nessun partito), in questo modo si vota solo per il candidato sindaco e non per le liste che lo appoggiano. Una novità è stata apportata all'elezione dei Consiglieri comunali, per la scelta dei quali è possibile avvalersi della doppia preferenza di genere. Per l'elezione dei Consiglieri Comunali, è possibile esprimere una o due preferenze, indicando il cognome dei candidati prescelto accanto al simbolo della lista a cui appartengono, oppure scrivendo solo i numeri progressivi dei candidati, secondo quanto risulta dagli elenchi affissi presso le sezioni elettorali. Se si esprimono due preferenze, devono obbligatoriamente fare riferimento a persone di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza. Vengono eletti i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, indipen-

dentemente dalla loro posizione in lista. ELEZIONI EUROPEE Agli elettori verrà presentata un'unica scheda color marrone (corrispondente alla circoscrizione Nord – Est). Si vota disegnando una croce sul partito che si vuole sostenere e, se si desidera, si possono indicare fino a tre preferenze. I nomi dei tre candidati scelti si possono scrivere all’interno delle appo-

site righe, posizionate al fianco del rettangolo contenente il contrassegno della lista votata. Bisogna scrivere nome e cognome, oppure soltanto il cognome del candidato o dei candidati scelti. Le preferenze esprimibili sono fino ad un massimo di 3. Il sistema elettorale utilizzato è quello proporzionale, con una soglia di sbarramento che corrisponde al 4%. Matteo Dani


CRONACHE

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SAN BONIFACIO. Il bilancio di Fulvio Soave dopo i primi sei mesi di attività

Mamma Anna Ottomila pasti La pasta solidale di Fulvio Soave tocca quota 8 mila: tanti sono i pasti che “Mamma Anna”, il servizio di refezione gratuita attivato a San Bonifacio, ha distribuito nei suoi primi sei mesi di vita al refettorio approntato alla Casa della Giovane. L'esperienza dell'albergatore sambonifacese fa adesso scuola: attivato da qualche settimana un analogo servizio a Ronco all'Adige, dietro l'angolo c'è l'avvio anche a Soave e a fine mese anche nella capitale. Fabrizio Roscioli, che come Soave guida una struttura della Best

Western ma a Roma, entro il mese di aprile recplicherà l'iniziativa veronese regalando la settima cena della settimana alle persone in difficoltà che sono attualmente assistite da un circuito di sei parrocchie che mettono in tavola, ogni giorno, 500 pasti. «Non avrei mai immaginato, quand'era settembre, il momento dell'approdo a questo traguardo e sono commosso, soprattutto della disponibilità dei tanti volontari che si sono impegnati direttamente nella distribuzione dei pasti, ogni giorno. Col passare del tempo - spiega Soave -

si è creato un rapporto molto stretto con alcuni ospiti che sono presenti dall'inizio e stanno emergendo tante delle loro problematiche. Noi, come Mamma Anna, offriamo il sostegno con un pasto caldo, ma dobbiamo essere preparati all'ascolto. Per questa ragione a breve saranno proposti ai volontari alcuni incontri di formazione specifici». Ottomila piatti serviti, ma a chi? «Nel corso dei mesi abbiamo registrato un aumento da parte di ospiti non italiani, ma anche l'arrivo di qualche coppia di giovani coniugi veronesi.

ARTE/ANTONELLA BURATO E ANNA ELISA SARTORI

Bozzetti in vetrina a Roma I bozzetti delle artiste arcolesi Antonella Burato e Anna Elisa Sartori, predisposti per dipingere la volta della chiesa di Locara, sono stati esposti alla Libreria Leoniana del Vaticano, tra il 29 marzo e il 17 aprile scorso. «Abbiamo portato a Roma i bozzetti preparatori della “Decollazione e apoteosi di San Giovanni Battista” grazie all’appoggio di un sacerdote vicentino, don Sergio Mercanzin, il quale ci ha presentato al titolare della Libreria Leoniana don Gino Belleri. È stata una grande gioia portare in quel luogo tanto prestigioso i nostri lavori» - spiega Anna Elisa Sartori. «Sono stati esposti 20 pezzi, tutti volti di persone veronesi che si sono prestate come nostri modelli - continua Antonella Burato - “Oltre a tre “vele”, due per raffigurare l’opera intera e una che descrive il nostro percorso d’arte. La mostra si è aperta con la presentazione del volume “Bellezza della gratuità, gratuità della bellezza” del prof. Annibale Bolla di Locara, dedicato alla comunità di 2700 abitanti che ci ha commissionato il dipinto della volta». “La gratuità attrae la bellezza e … salva il mondo” è il

motto coniato per l’opera: il dipinto è stato possibile grazie all’impegno del gruppo “Raccolte varie” di Locara, dedicato al riciclo ecologico e al recupero dell’identità locale con il restauro delle opere d’arte e della storia. La gioia dell’esposizione vaticana è stata condivisa dalla Parrocchia di Locara: il parroco don Nicola Mattiello ha accompagnato i concittadini in San Pietro, per la messa concelebrata con il Card. Angelo Comastri e animata dalla Corale locarese sull’altare del Bernini della Basilica. I bozzetti del dipinto viaggeranno ancora: «Siamo state nuovamente invitate a Roma

dal Vice Rettore dell’Università Pontificia Salesiana prof. Gianfranco Coffele, per un’esposizione futura. Ma il prossimo impegno riguarda la mostra a Villa Gritti di San Bonifacio, quando l’11 maggio saremmo presenti tutta la giornata con i nostri lavori» spiegano le pittrici. Un’occasione per conoscere la storia del dipinto di Locara, tornato a rivivere grazie a tanti volontari e all’arte ed impegno di due artiste di Arcole. Adesso, bisognerebbe mostrarlo proprio ad Arcole, ai propri concittadini, in un momento e luogo propizi. Graziana Tondini

Vivere i giorni e le sensazioni della Pasqua nella contemplazione del suo volto più importante. Questa la suggestiva possibilità che l'artista arcolese Antonella Burato ha dato a tutti i fedeli che si sono recati all'Abbazia di Villanova durante le celebrazioni pasquali. Dal 16 al 27 aprile, infatti, la cripta dell'abbazia ha ospitato “Variazioni intorno alla Sindone”, personale incentrata sull'interpretazione del volto di Cristo raffigurato sul sudario che, secondo tradizione e credenza, ne ha avvolto il corpo dopo la crocifissione. Al centro dell'esposizione, dunque, la figura di Cristo, interpretato nella opere di Antonella Burato come colui che può e sa mediare fra l'uomo e Dio, fra il Figlio e il Padre, fra il finito e l'infinito. Gesù come ponte tra divino e reale, da osservare e conoscere nelle giornate che sono il fondamento stesso della fede cattolica. Il miracolo della resurrezione da scoprire attraverso gli sguardi e la fisionomia del Cristo risorto. Matteo Dani

La proporzione - dice Soave - assegna oggi una quota del 40 per cento ai veronesi che arrivano anche da altre paesi e, in alcuni casi, dalla vicina provincia di Vicenza. Altra cosa che è cambiata nel corso dei mesi - aggiunge Soave - è stata la distribuzione sulla settimana. Ci accorgiamo quando gli ospiti hanno la possibilità di un lavoro, anche se temporaneo, ma la domenica ci si ritrova tutti. E' un po' come stare in famiglia». Cresce la tavola di Mamma Anna, «ci auguriamo tutti che cresca anche il sostegno e la solidarietà al progetto perchè il bisogno non aspetta ma, anzi, cresce». Un aiuto, di recente, l'ha dato la donazione del Lions club San Bonifacio e Lions club Valdalpone che con una serata a teatro hanno raccolto fondi a sostegno di più associazioni di volontariato. In tempo di denuncia dei redditi Soave non va per il sottile e ricorda che le donazioni sono deducibili.

L'Iban di Mamma Anna è: IT55 Y 05034 59750 000000000869. «Rinnovo l'invito a chiunque lo desideri a venirci a trovare in sede, all'Hotel Soave Best Western, il martedì sera dalle 20.30 alle 22.30. E' un modo per essere coinvolti da questo progetto che sta in piedi grazie ad una squadra fortissima di associazioni e di volontari, per conoscerlo e per sostenerlo - dice l'albergatore -. Il 10 maggio al Teatro Centrale ci sarà la festa

della mamma firmata Mamma Anna: invitiamo tutti ad essere presenti, anche i bambini che potranno trovare qui un dono speciale per la loro mamma». La sua, l'ormai famosa mamma Anna a cui ha voluto intitolare il suo progetto, proprio qualche giorno fa ha concluso la formazione per essere abilitata alla somministrazione di cibi e bevande e ha preso servizio come volontaria al refettorio.


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IL CASO. Epidemia in Guinea. C’è il timore per il contagio del virus nel nostro Paese

LA MANIFESTAZIONE

L’Ebola in Italia?

Val d’Illasi da scoprire

Si diffondono i timori per i rischi di contagio del virus Ebola in Italia. IIn Guinea è scoppiata una nuova epidemia che ha causato, negli ultimi 8 giorni, 151 contagi e 95 decessi, stando alle ultime notizie sul virus. Contro i rischi di contagio del virus Ebola in Italia sono stati predisposti dei controlli alle frontiere: il Ministero della Salute in una nota fatta trapelare dalla stampa raccomanda stretta sorveglianza: l'allarme per il virus Ebola in Italia è quindi reale, ma attenzione, l'epidemia scoppiata in Guinea è comunque qualificata dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, come un evento raro il cui rischio di diffusione a livello internazionale, seppur esistente, è qualificato come basso. Tuttavia, in casi come questo, basta poco affinché il virus possa diffondersi ed è pertanto necessario prendere tutte le precauzioni possibili per evitare contagi dalle conseguenze disastrose. Dalla Guinea il virus Ebola in Italia potrebbe giungere, come riportano le ultime notizie, soprattutto attraverso migranti irregolari.; è pertanto a Lampedusa che la tensione è più alta. Il coordinatore della sanità sull'isola, Pietro Bartolo, ha sottolineato che nonostante gli sbarchi siano perlopiù di per-

sone libiche "è meglio stare con gli occhi aperti perché la situazione è drammatica e non è possibile procedere all’identificazione dei migranti che arrivano". Intanto i rischi di contagio per il virus Ebola dalla Guinea si sono espansi: secondo le ultime notizie si registrano infatti casi in Sierra Leone, Mali e Liberia, pertanto l'Africa Centrale è una zona ormai ad alto rischio di espansione del virus. Si ipotizza che l'emergenza e l'allarme virus Ebola sia destinato a durare per altri tre o quattro mesi, ma come ha spiegato l'infettivologo Massimo Galli su Il Sole24Ore, il rischio di conta-

gio risulta considerevolmente basso se si prendono le giuste precauzioni per evitarlo. Vanno assolutamente evitati i contatti con i malati e in particolare i loro fluidi corporei (vomito, urina, feci, ecc.), ma anche con animali selvatici potenzialmente infetti. Il rischio di contagio del virus Ebola oltre l'Italia è, come è facile immaginare, alto in particolare per i turisti, oltre che per le popolazioni locali: inutile dire che è consigliato evitare le zone a rischio e che, in caso ci si trovi già lì, è fondamentale cercare di evitare i rischi di contagio prestando sempre la massima attenzione alle basilari norme accennate

sopra. Il virus Ebola dell'epidemia in Guinea di questo aprile 2014 è il ceppo Zaire o Zebov, uno dei cinque ceppi che sono stati individuati fino a oggi, ed è anche uno dei più pericolosi in assoluto, dato che, come comprovano i tristi dati della sua prima comparsa in Zaire, all'epoca portò alla morte l'88% delle persone che lo contrassero. Non esiste un vaccino per il virus Ebola, la cura possibile si basa su farmaci antisenso, ma la situazione per tutti coloro che risultano infettati resta ancora oggi assolutamente critica. La pericolosità del virus Ebola è enorme ma il rischio di contagio in Italia è, come abbiamo visto, molto basso; nondimeno, il Ministero della Salute si è mosso tempestivamente per sollecitare controlli adeguati alle frontiere, e pari attenzione verrà posta nei luoghi di sbarco principali per i clandestini in Italia.

‘’Scoprire la Val d’Illasi’’: è questo il titolo della manifestazione culturale (ma anche un po' sportiva) che permetterà ai cittadini di scoprire le bellezze nascoste dei paesini dell'est veronese. L'evento consiste in passeggiate tra natura e luoghi solitamente chiusi al pubblico o frequentati ma conosciuti solo superficialmente. L'iniziativa, organizzata dagli assessorati alla cultura dei comuni di Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Tregnago, Badia Calavena e Selva di Progno, è resa possibile grazie alla collaborazione di alcuni volontari che permetteranno ai visitatori di conoscere e apprezzare ambienti davvero interessanti della Val d'Illasi. Le visite si effettueranno la domenica

pomeriggio (salvo maltempo) nelle seguenti date: 18 maggio a Colognola ai Colli, 1° giugno a Illasi, 22 giugno a Tregnago, 29 giugno a Selva di Progno e il 7 luglio a Badia Calavena. Le iscrizioni, fino ad un massimo di 100 persone, vengono raccolte esclusivamente presso la biblioteca comunale del paese in cui verrà effettuata la passeggiata. Il giorno dell'uscita si dovrà versare un contributo spese di Euro 3,00 per gli adulti mentre per i bambini fino a 10 anni la partecipazione è gratuita. «Un'iniziativa importante - commentano gli organizzatori - che consentirà di conoscere ed apprezzare il territorio in cui viviamo e di scoprirne le sue bellezze». L.P.

TARIFFE. Acque Veronesi, i costi restano bassi Nonostante i recenti aumenti, le tariffe di Acque Veronesi rimangono tra le più basse del Veneto e di tutta Italia. La società, seguendo la metodologia dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico (AEEGSI), avrebbe potuto richiedere un incremento del 11,65% nel 2014 e del 10,25% nel 2015. Ma così non è stato. L'Assemblea dei Sindaci che compongono il Consiglio di Bacino dell'Aato Veronese ha approvato le nuove tariffe del servizio idrico per il prossimo biennio (2014-2015) e il piano degli interventi sul territorio di Acque Veronesi. La delibera approvata a maggioranza prevede un incremento tariffario del 6,5% per il 2014 e 2015 e investimenti strutturali per 48 milioni di euro nel periodo 2014-2017. Acque Veronesi, accogliendo l'invito del Consiglio di Bacino a contenere i rincari e consapevole della generale situazione di criticità economica, ha quindi proposto un aumento in bolletta che per il 2014 sarà mediamente di 15 euro all'anno a famiglia. Grazie a tale adeguamento, Acque Veronesi disporrà di circa 24 milioni di euro in più tra il 2014 e 2017 che, unitamente ai 18,5 milioni di contributi regionali, le permetteranno di realizzare opere ed infrastrutture importanti e attese da anni. Tariffa tra le più basse d'Italia: da una indagine di Federconsumatori del 2012, Acque Veronesi risulta posizionata all'86° posto su 109 capoluoghi di provincia nella classifica del costo complessivo annuo a famiglia. La tariffa più economica di tutto il Veneto: a Treviso l'importo annuale era infatti di 237, 75, a Padova di 315, a Vicenza di 322,35. La delibera che aggiorna il metodo tariffario riguarda ovviamente l'intero territorio nazionale, quindi gli aumenti non riguarderanno solamente i cittadini veronesi, ma anche tutti gli utenti della regione. Anche in questo caso, l'aumento delle bollette da parte di Acque Veronesi, risulta essere inferiore alla media rispetto agli incrementi, già approvati o in fase di definizione, dei principali gestori del servizio idrico del Veneto (a Treviso, Padova e Vicenza approvati incrementi sulle bollette fino al 9%). In Acque Veronesi lavorano 280 dipendenti, di cui 6 dirigenti. Dalla fine del 2012, in un'ottica di una progressiva razionalizzazione dei costi del personale, è stata avviata un'analisi organizzativa che ha comportato la soppressione di tre posizioni dirigenziali sulle 9 delineate in organico, nonché l'avvio di procedure di risoluzioni consensuali di rapporto di lavoro per il personale prossimo al pensionamento. Negli ultimi mesi la società ha inoltre ottenuto importanti traguardi sulla riduzione dei costi gestionali. La procedura di gara per l'acquisto dell'energia elettrica relativa alla fornitura per il 2014, garantirà ad Acque Veronesi economie per 990 mila euro. E' stato inoltre avviato un articolato programma educativo e di sensibilizzazione, con l'obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini e in particolare le giovani generazioni, sull'importanza essenziale dell'acqua e sulla necessità di un uso corretto di tale bene a tutela dell'ambiente e del territorio. Riccardo Reggiani


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CALDIERO. Otto esercenti hanno deciso di non mettere le famose “macchinette”

SOAVE

Slot machine? No! Una scelta sociale

Il Prefetto Stancari Cittadina onoraria

Hanno fatto una scelta etica, una scelta responsabile, una scelta sociale. Hanno deciso di dire no alle slot machine. Nei loro locali, 8 esercenti di Caldiero, hanno deciso di non mettere le tanto famose e diffuse “macchinette”. Per questo sono stati premiati dal Sindaco Giovanni Molinaroli e da tutta la giunta comunale con una targa. Un “premio”, da affiggere nei propri bar e mostrare con orgoglio ai clienti, che riporta la frase “Ho fatto la mia scelta Libera Mente”. Perché secondo il Sindaco di Caldiero «si può dire stop al gioco d'azzardo. L'iniziativa nasce perché la malattia del gioco sta distruggendo persone e famiglie - spiega Molinaroli . Non è più una cosa che succede lontano da noi, ma avviene proprio qui a Caldiero. Vogliamo che voi siate da esempio per altre attività commerciali. Vi ringraziamo per la coraggiosa e giusta scelta che avete fatto». Gli esercenti che hanno scelto di andare contro corrente sono Erica Carpene e Nicola Marinello del bar «Oasi Caffè, Marco Toffaletti del bar

Perla Stancari

«Marconi», Paola Carcereri e Massimo Gonzato del bar Bareta, Stefano Brusco che ha ritirato il premio a nome della famiglia titolare dell' omonimo hotel e ristorante Brusco, Roberto Migliorini del bar La Stazione, Mauro Dall'Olio della pasticceria Mauro, Ivonne Aldighieri del bar Dolce e Salato e Pierluigi Avogaro e Silvana Molinarolli, proprietari dell'Antica Osteria Da Fae a Caldierino, storico esercizio gestito da 106 anni dalla stessa famiglia. «Vi consegniamo un riconoscimento per ringraziarvi della vostra giusta

scelta - aggiunge l'assessore ai Servizi Sociali Andrea Dal Sasso -. Abbiamo voluto premiare i vostri bei gesti, voi lasciate un mondo migliore ai nostri figli. Questa targa è una sorta di certificato sociale che potrete appendere nei vostri locali. Con questa iniziativa Caldiero vuole dare un taglio netto e dire un no secco al gioco d'azzardo». Le congratulazioni per il bel gesto arrivano anche dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia che commenta: «Ludopatia: ecco il nome di uno dei peggiori mali che affliggono la

nostra società e contro la quale otto veronesi hanno detto di no, scegliendo di non inserire nei propri locali le famose macchinette mangia soldi. Sono dei veri e propri esempi per tutta la comunità. E’ con piccoli gesti e scelte collettive – prosegue il Presidente - che si combattono i mali che purtroppo oggi attanagliano non solo il nostro territorio, ma tutta Italia. Malessere, isolamento, crisi della famiglia, indebitamento sono solo alcune delle gravi conseguenze della ludopatia». Ludovica Purgato

Il comune di Soave ha deciso di assegnare la Cittadinanza Onoraria al Prefetto di Verona Perla Stancari. Una scelta presa all'unanimità da tutto il consiglio comunale soavese. La dottoressa Stancari ha affiancato il paese nei difficili momenti legati al rischio idraulico e ha supportato Soave con determinazione e forza. «Nel ringraziare il Prefetto Perla Stancari per il suo impegno e la solerzia di intervento in occasione delle alluvioni patite dal nostro territorio negli ultimi tre anni - ha fatto sapere il Sindaco Lino Gambaretto -. Soave vuole dare un attestato ad una Donna

CROSS COUNTRY / LA COMPETIZIONE

“XC Castello di Soave”, 450 biker in azione Lo scorso 13 aprile si è tenuta la seconda edizione della gara di cross country

“XC Castello di Soave” che ha riscosso un grande successo con la partecipazione

di 450 biker specializzati in questa disciplina. Su un percorso spettacola-

Le mura di Soave hanno urgente bisogno di un restauro perché da qualche tempo non ci sono fondi per la loro manutenzione e nelle parti non sistemate negli ultimi anni il degrado si sta facendo sempre più preoccupante. «Nei mesi scorsi avevo inviato una comunicazione all’ex ministro dei beni culturali Massimo Bray del governo Letta inviando foto e problematiche del nostro comune per la tutela della cinta muraria non attuabile a causa del patto di stabilità – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Il 2 gennaio ho inviato un’altra richiesta e tramite la Soprintendenza ho ricevuto la risposta di presentare dei progetti per sistemare una parte della muratura. Così abbiamo richiesto il restauro del tratto di muro a sud che va da Porta Verona a Borgo Covergnino. Questo – conclude il primo cittadino - è stato inserito a livello provinciale e regionale per poi essere spedito a livello nazionale e mi auguro che ora con il nuovo ministro Dario Franceschini possa essere ripreso in mano. Nel frattempo ho inviato pure una lettera al ministro per spiegargli tutto l’iter compiuto finora e ora attendo una risposta in merito».

re con parecchi tratti tecnici e da continui rilanci si è assistito a una vera e propria battaglia non solo in testa al gruppo, ma anche nelle posizioni di rincalzo. La zona Cava e Capitello Cengelle, battezzato ufficialmente ''Il CavaTappi'', sono stati i punti più adrenalinici del percorso; infatti, oltre al traguardo, una folta schiera di appassionati si è assiepata in queste zone per assistere alle evoluzioni dei concorrenti. Il percorso ha ricevuto il plauso di tutti per l’adrenalina e la tecnica diventando uno dei più impegnativi d’Italia. L’allestimento della gara e servizi offerti sono stati impeccabili e

questo grazie ad una super collaudata collaborazione tra l’Hellas Monteforte Ciclobike e il Gruppo Ciclistico Soave Dal Bosco. Nella categoria Open ha vinto Thomas Paccagnella del team Corratec Keit, in un’ora e 24 minuti, in volata sul compagno di squadra Michele Casagrande, terzo Tommaso Caneva del Lissone Mtb. In ambito femminile ha dominato l’argentina Ines Gutierrez, che ha guidato la sua gara rifilando alle inseguitrici oltre tre minuti di distacco, Jessica Pellizzaro, seconda, e Nicole Tovo terza entrambe del team Rudy Project. M.G.M.

che non ci ha mai lasciato soli. Dopo i primi momenti di sconforto, abbiamo lavorato con la netta sensazione di non essere soli. Le qualità morali e umane che il prefetto Stancari ha messo in campo, a tutela delle popolazioni colpite dall'alluvione, hanno generato un volano che ha consentito di far fronte all'immediatezza della calamità e, successivamente, in veste di Commissario Straordinario per l'alluvione, di tutelare tutti i cittadini veneti». Quest'anno inoltre ricorre il duecentesimo anniversario della costituzione dell'Arma dei Carabinieri. Il comune di Soave, assieme al comune di Dolceacqua (IM) e Perlo (CN), ha deciso di dare la cittadinanza onoraria anche all'Arma. «La scelta scaturisce dalla consapevolezza dell'importanza del ruolo che i Carabinieri ricoprono sia per la tutela della nostra incolumità che per l'altrettanto importante azione sociale - ha concluso Gambaretto -. Il Carabiniere ha percorso le vicende della nostra storia come protagonista, sempre dalla parte della gente, arrivando anche ad immolarsi». Lo scorso 3 maggio invece è stata assegnata la cittadinanza ai carabinieri in occasione del 200° anno dalla fondazione dell’arma e per ringraziarli per quello che fanno come deterrenza dei problemi locale e per la realtà importante inserita perfettamente nella struttura sociale e civile delle nostre comunità. L.P. M.G.P.


CRONACHE NOMINA. Nuovo caposquadra alla protezione civile Ana Valdalpone

Maschi sale al comando Il nuovo caposquadra della protezione civile Ana Valdalpone è il caldierese Claudio Maschi. Con oltre 15 anni di servizio Maschi è stato scelto dai circa 60 volontari della Valdalpone. Passaggio di testimone dunque per Luca Brandiele, che è passato alla guida della sezione Alpini di Verona come coordinatore. Claudio Maschi, assieme ai suoi quattro vice Zeb Tirapelle di Terrossa, Michele Ghellere di Arcole, Riccardo Pellegrini e Ornella Preto di Monteforte, si occuperà della sicurezza di sei comuni dell'est veronese. Caldiero, Soave, Cazzano, Roncà, Montecchia e Monteforte sono le località convenzionate con la squadra Ana Valdalpone. «Faccio i miei più cari auguri al nuovo caposquadra Claudio Maschi, una figura professionale di grande esperienza, con cui collaboro da anni - ha commentato l'assessore alla Protezione Civile di Caldiero, Giovanni Vesentini -. I volontari della squadra Valdalpone hanno fatto bene ad affidarsi a lui. Auguro un buon lavoro a tutta la squadra, persone che apprezzo moltissimo per il tempo e la buona volontà che dedicano a titolo completamente gratuito. Come Comune, abbiamo rinnovato la convenzione fino al 2017. Ringrazio infine Luca Brandirle - conclude Vesentini - personalmente e a nome di tutta l'amministrazione, per il grande aiuto che ci ha dato in questi anni,ora lo aspetta un incarico ancora più ambito e gli auguro buon lavoro». Claudio Maschi, già timoniere da moltissimi anni dei dieci volontari di Caldiero, ha diretto per la prima volta la squadra Ana Valdalpone in una esercitazione alla scuole Eder-

Claudio Maschi

le: «Per noi la prevenzione è davvero fondamentale - spiega Maschi - abbiamo effettuato una prova di sgombero dell'edificio. Prova che è stata preceduta da un incontro tra noi e gli alunni delle scuole elementari». Tanta buona volontà e mezzi messi a disposizione anche dai comuni ma il lavoro da svolgere è davvero tanto, per questo Maschi lancia un appello: «Per sostenere questa mole di lavoro ed essere sempre preparati abbiamo bisogno di altri volontari e anche di sostenitori pronti ad impegnarsi». Ludovica Purgato

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NOTIZIE IN BREVE

(L.P.) AGRICOLTURA. L'amministrazione comunale di Soave si raccomanda di fare attenzione nell'effettuare i trattamenti fitosanitari. «Si ricorda alla cittadinanza che è fatto obbligatorio, per chi manipola prodotti fitosanitari, frequentare corsi di aggiornamento periodici con esame finale - spiega l'assessore all'Agricoltura Gaetano Tebaidi - Ci teniamo a segnalare di porre molta attenzione a quanto previsto dal regolamento di polizia urbana 2013, consultabile sul sito del comune, e nello specifico, di trattare nelle vicinanze delle case solo nelle ore fresche e in assenza di vento. Si ricorda infine che sono previste sanzioni in caso di inadempienza». VOLONTARIATO. La sezione locale A.N.C. svolge da 15 anni servizio di volontariato presso le scuole medie ed elementari in occasione dell'entrata e uscita dei ragazzi, per agevolarli in tutta sicurezza nell'attraversamento pedonale. Per migliorare il servizio, molto apprezzato da tutta la cittadinanza, si è alla ricerca di nuovi volontari. Il direttivo chiede ad ex carabinieri e simpatizzanti di offrire qualche ora del proprio tempo libero al servizio della collettività. Per adesioni e informazioni: anc_soave@libero.it (M.G.M.) SOAVE NELL’UNESCO. Soave si sta preparando a entrare nelle città patrimonio dell’Unesco in un progetto che coinvolge tutte le città che sono state interessate dalla dominazione scaligera. «Nel Consiglio Comunale dello scorso 31 marzo abbiamo approvato all’unanimità la delibera per il riconoscimento di Soave come città patrimonio dell’Unesco – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Le città coinvolte oltre a Soave sono Lazise, Villafranca, Peschiera e Valeggio sul Mincio, Marostica, Montagnana, Bassano del Grappa e Cittadella. Questo titolo servirà sicuramente per la promozione e la valorizzazione del territorio ma anche per richiedere eventuali finanziamenti e potersi fregiare di questo riconoscimento è un valore aggiunto non indifferente». 5 PER MILLE PER IL PAESE. Ormai è tempo di denuncia dei redditi e il sindaco di Soave Lino Gambaretto lancia un appello ai suoi cittadini. «Chiediamo ai nostri cittadini di devolvere il 5 per mille, con nessun aggravio per loro, alle attività sociali del nostro Comune – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Credo che sia un atto di grande attenzione da parte del soavese perché si può fare in modo che una piccola parte delle nostre tasse invece di andare a Roma rimane in paese, come piccolo atto di federalismo. Tutte le informazioni si possono trovare nel sito del comune o nel giornalino che è stato da poco distribuito in tutte le case». LA SOAVESE VALERIA CALIARO NUOVO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE STOMIZZATI. Nella Sala Convegni del Centro "Marani" dell'Azienda Ospedaliera di Verona, Borgo Trento, si è tenuta l'assemblea elettorale per il rinnovo triennale dell'Associazione Incontinenti e Stomizzati dello stesso Ospedale. Ha aperto i lavori il presidente uscente, Eliseo Zecchin, seguito dal vice presidente Maurizio Grazia. E' stato fatto invito a tutti di frequentare la sede sociale che si trova al 6° piano, lato Adige, dell’Ospedale Geriatrico di via Mameli. Quindi si è proceduto alle votazioni per il nuovo direttivo: Valeria Caliaro, presidente; Alessandro Ferrari, vice presidente; Dario Conti, segretario-amministratore; Maurizio Grazia, Renato Pertile, Marina Magagnotti e Giorgio Zatachetto, consiglieri; Eliseo Zecchin, presidente onorario.

COSTEGGIOLA / IL CARNEVALE VA IN SCENA Lo scorso 30 marzo, dopo due rinvii causa pioggia, si è tenuto il carnevale a Costeggiola. Quest’anno è stato particolare perché la storica maschera della frazione divisa fra Soave e Cazzano, anche se in alcune zone ci sono pure i comuni di Colognola ai colli e Illasi, il Re Rufiolo che rappresenta il prodotto tipico del paese cioè il dolcetto rufiolo, è da 25 anni di seguito rappresentata da Natalino Vezzari. Per questo motivo l’associazione Amici di Costeggiola con il suo presidente Bruno Martinelli in accordo con l’amministrazione comunale di Soave ha voluto assegnare

una targa a Vezzari per il suo impegno nel valorizzare la maschera del luogo. Alla consegna erano presenti il sinda-

co di Soave Lino Gambaretto e l’assessore alle associazioni Vittorio Iannotta. M.G.M.

COOPERATIVA SOCIALE. “Polipo” aiuta il prossimo Il Polipo è una Cooperativa sociale senza scopo di lucro, nata nel 2003: il suo fine è il perseguimento dell’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi. In particolare, scopo principale della stessa è quello della fisioterapia e assistenza alle persone handicappate con particolare attenzione agli handicap dovuti a sofferenze da parto, alle paralisi cerebrali infantili con un possibile allargamento a tutte le realtà che ruotano attorno al mondo socio - sanitario (compreso anche l'ambiente familiare). Le metodiche riabilitative vengono praticate, insegnate, approfondite e divulgate dal gruppo di terapisti della riabilitazione, fisioterapisti ed altre categorie parificate e qualificate (fisiatri, psicomotricisti, logopedisti, neuro-psichiatri-infantili). Dal settembre 2011 la Cooperativa ha scelto di provare a fare un passo avanti creando sinergia tra professionisti ed avviando quelle attività che nell’esperienza si sono palesate come utili se non indispensabili ai pazienti ma anche alle famiglie. Ad oggi collaborano con noi due psicologi, un posturologo, un logopedista e un’arte terapista oltre ovviamente ad un fisioterapista. A breve la nostra sede sarà in Via Bramante 15 a Verona, all’interno di uno stabile di proprietà della Cooperativa Cercate, anch’essa ONLUS.



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SAN BONIFACIO. Candidati e genitori sono impegnati sull’argomento

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Un coro Scuole e sicurezza: “fascia d’oro” un tema scottante

Il tema “scuole e sicurezza” continua a far discutere. In tanti, compreso più di un candidato sindaco, sta rivolgendo ad esso la sua attenzione e, probabilmente, nei prossimi mesi sarà uno degli argomenti più “caldi” di San Bonifacio. Le scuole elementari di via Roma sono al centro dell'attenzione e a far sentire alta la loro voce sono, ancora una volta, le mamme e i papà dei tanti alunni che frequentano l'istituto. Il gruppo Genitore Pro-Sicurezza dopo aver organizzato un incontro pubblico (lo scorso 9 aprile ndr) per informare la cittadinanza sulla sicurezza delle strutture scolastiche, con tanto di dati tecnici e perizie che accertano l'esistenza di più situazioni che necessitano di un intervento, hanno avuto un colloquio in Municipio. Colloquio che non ha dato gli esiti che i genitori speravano, e che li ha spinti a lanciare un appello attraverso un comunicato stampa. «A seguito dell'incontro svoltosi in Municipio – spiegano i genitori nel

comunicato - siamo amaramente costretti a prendere atto che malgrado l'urgenza degli interventi, la messa in sicurezza della scuola G. Sandri non avverrà nei tempi da noi richiesti. Rivolgiamo un accorato appello ai dirigenti degli uffici amministrativi affinchè, nel corso delle prossime vacanze estive, si facciano carico di porre in essere gli interventi minimi necessari, ed economicamente sostenibili, alla messa in sicurezza almeno

delle due rampe di scale poste all'interno della suddetta scuola. Queste scale sono uno dei tre punti critici evidenziati dalla verifica sismica da noi relazionata nel corso dell'assemblea pubblica e, ulteriore fattore di gravità, nel piano di evacuazione della scuola sono indicate come vie di fuga a tutti gli effetti». L'amarezza dei genitori, che traspare dal comunicato, non sembra però placare la loro voglia di lottare. Il pensiero è già rivolto ai prossi-

mi mesi, viene infatti lanciato «un ulteriore appello ai futuri amministratori di San Bonifacio affinché, una volta insediatisi, diano la massima priorità al completamento dell'iter burocratico necessario all'espletamento dei lavori per la messa in sicurezza degli edifici scolastici del territorio sambonifacese nei tempi minimi necessari». Nel post elezioni potrebbero arrivare le prime risposte; di certo ci sono tutti gli ingredienti perché si continui a discutere di questo argomento per molto tempo ancora. Matteo Dani

Un nuovo successo per il Gruppo Vocale Novecento che, nelle scorse settimane, ha ottenuto l'ambita Fascia d'Oro al Concorso/Festival Internazionale di Canto Corale di Verona. Il coro sambonifacese, diretto dal maestro Maurizio Sacquegna, si è presentato alla rassegna con la sola formazione maschile, gareggiando con altri 19 cori provenienti da tutto il mondo. Il Gruppo Novecento gareggiava nella categoria con brano d'obbligo e oltre alla Fascia d'Oro, che viene assegnata solamente se la giuria premia con il punteggio “ottimo” l'esecuzione del coro, ha ricevuto anche un premio in denaro. Opere complesse e probabilmente poco conosciute al grande pubblico quelle eseguite dai coristi del maestro Sacquegna a Verona: l'antifona “Alma Redemptoris Mater” di Giovanni Pierluigi da Palestrina, l'Opera 115 n.1 di Mendelssohn “Beati Mortui”, “O Magnum Mysterium” di Manolo Da Rold e il brano d'obbligo “O bone Jesu” di Marco Antonio Ingegneri. Quattro brani che ben rappresentano la scelta stilisti-

ca di una realtà corale che fin dalla sua nascita ha scelto di puntare sulla polifonia e la riscoperta di armonie ed autori rinascimentali. La formazione maschile con la quale il Gruppo Vocale Novecento si è presentato al concorso scaligero è composta da 16 coristi con un'età media di 30 anni, tutti provenienti da San Bonifacio o da altri paesi del circondario. «Siamo davvero molto soddisfatti per il successo ottenuto – commenta Maurizio Sacquegna - , soprattutto visto che si trattava della nostra prima partecipazione al concorso veronese. E' il terzo concorso di livello al quale il nostro coro ottiene ottimi risultati». La Fascia d'Oro è, poi, un premio alla costanza e al coraggio di un gruppo che ha deciso di specializzarsi su di un genere poco valorizzato di questi tempi. Nel futuro del coro sambonifacese c'è ora la partecipazione, con il solo settore femminile, al Concorso Internazionale di Lodi oltre, ovviamente, ad altri appuntamenti e festival in programma nei prossimi mesi. M.D.

LONIGO Si terranno anche la prossima estate i soggiorni climatici organizzati dal comune di Lonigo. Mare o montagna con tre diverse destinazioni sono le proposte dell' Ufficio Cultura per l'estate 2014, già aperte le iscrizioni. Mare – Gatteo Mare (FC) e Villamarina di Cesenatico (FC), dal 14 al 28 giugno. Per 14 giorni di pensione completa presso Hotel Estense e Hotel Foglieri il prezzo è di 742,50 euro; termine delle iscrizioni entro il 16 maggio (salvo esaurimento posti prima di tale data). Montagna – Malè (TN), dal 19 luglio al 2 agosto. Per 14 giorni di pensione completa presso l'Hotel Liberty il prezzo è di 825,00 euro; termine delle iscrizioni entro il 18 giugno (salvo esaurimento posti prima di tale data). Mare – Cattolica (RN), dal 30 agosto al 13 settembre. Per 14 giorni di pensione completa presso l'Hotel Leon D'Oro il prezzo è di 690,00 euro; termine delle iscrizioni entro il 31 luglio (salvo esaurimento posti prima di tale data). Le adesioni verranno raccolte dall'Ufficio Cultura e gli iscritti dovranno versare un acconto di 200 euro. L'eventuale contributo da parte del Comune verrà erogato solo dopo aver presentato l'apposita documentazione. M.D.



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FIERA DI SAN MARCO. È andata in archivio la 139ª edizione dell’evento, accompagnato dalla 31ª Mostra dell’Est

Bagno di folla e successi

Inaugurazione Fiera Servizi di

Matteo Dani Una festa che nemmeno il maltempo della giornata conclusiva ha potuto rovinare. Si è chiusa la 139^ edizione della Fiera di San Marco, accompagnata dalla 31^ Mostra Est Veronese Produce; in pochi, non più tardi di due mesi fa, avrebbero scommesso sulla riuscita di un evento così importante e così a rischio, dopo le vicissitudini che hanno portato alla caduta dell'Amministrazione comunale. Eppure la Fiera si è tenuta, tanti gli espositori che hanno aderito e tanta la gente che, durante il giorno e nelle serate di spettacolo, ha visitato le aree dedicate al parcheggio Palù e in Piazza Costituzione. L'inaugurazione ufficiale della Fiera è stata giovedì

24, col Commissario Straordinario Iginio Olita a tagliare il nastro tricolore e a dare il via alla manifestazione con le note della New Sambo Big Band . «Non posso fare a meno di ringraziare – ha commentato Olita durante la cerimonia – tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di un evento che può ridare fiducia al mondo produttivo e alla nostra società». Ad affiancarlo durante il taglio del nastro i sindaci di Soave, Lino Gambaretto, e di Lonigo, Giuseppe Boschetto, Lecca Giorgio Titolare di Radio 80 e l'Assessore provinciale alla Protezione Civile Giuliano Zigiotto. La macchina organizzativa della Fiera quest'anno è stata affidata all'ingegner Franco Volterra e, nonostante il pericolo di dover cancellare la storica manifestazione, si è riusciti a dar vita e futuro a quello che

è l'appuntamento clou della primavera sambonifacese e non solo. Un successo, quello della Fiera, certificato anzitutto dalla straordinaria partecipazione della gente; migliaia i visitatori recatisi a San Bonifacio nei giorni della manifestazione, con un picco di oltre 12.500 persone nella sola giornata del 25 aprile (conteggiate tramite un contapersone sistemato all'entrata dell'area espositiva del parcheggio Palù). Ai numeri si somma poi la soddisfazione dei visitatori e degli espositori, che hanno apprezzato i piatti e il servizio ristorazione gestito dalla Vanni Poni. La sicurezza e la tranquillità della manifestazione sono state garantite dall'opera di controllo svolta da Polizia Municipale e Carabinieri in congedo. Oltre 120 gli stand espositivi ospitati dalla 31^ Mostra Est Veronese Produ-

Il commissario di San Bonifacio, Igino Olita in visita alla fiera di San Marco

ce, un numero di assoluto rilievo che premia il lavoro della ditta Gu&Gi di Guido Zancanaro, che si è occupata della realizzazione dei padiglioni fieristici. Una mostra che, nella sua storia, ha ospitato i prodotti di tante aziende storiche del territorio che proprio da San Bonifacio sono partite per divenire industrie leader nel panorama nazionale e internazionale. Artigianato, commercio, industria e una forte attenzione negli stand esterni al mondo dell'agricoltura sono state le componenti principali di una mostra che ha segnato il ritorno, tra gli espositori, di tante aziende del territorio veronese e vicentino. Studio Immagine e Radio 80 hanno curato gratuitamente il programma di eventi e spettacoli che ha accompagnato le serate di San Bonifacio durante i giorni di Fiera. Musica e tanta bellezza hanno caratterizzato tre serate iniziate con il Sambo Show, che ha visto salire sul palco ed esibirsi tanti giovani talenti del canto tutti di San Boni-

«Ho partecipato con piacere alla Fiera e alla sua inaugurazione, il 24 aprile ed ho visto una bella manifestazione, attuale, ben organizzata, molto visitata». Con queste parole il sindaco di Lonigo, Giuseppe Boschetto, parla della Fiera di San Marco 2014. «Questa Fiera Giuseppe Boschetto segue la nostra – aggiunge il primo cittadino – e offre visibilità e supporto al nostro territorio e ai suoi prodotti tipici: proprio per questo rappresenta un appuntamento da sostenere, in particolare in questo particolare momento storico – economico. Quest’anno ero tra l’altro molto curioso di visitare la Fiera di San Marco, visto che ad organizzarla è stato chiamata la ditta Gu&Gi di Guido Zancanaro, la stessa che gestisce la nostra Fiera. Ho avuto modo di parlare con gli espositori, che migliorano sempre più i propri stand, e li ho trovati soddisfatti e contenti e questo ha contribuito a rendere l’edizione 2014 della Fiera un evento piacevole e di successo». facio , lo Studio Danza Academy di Nicoletta Massari e, direttamente da Zelig il Cabaret con Diego Carli. Sabato la bellezza è stata protagonista con le sfilate di Models for Italy, accompagnate dalla colonna sonora degli Europroject. Degni di una particolare menzione, infine, i laboratori creativi per bambini offerti dall'associazione Ale-

Servizio ristorazione gestito dal Vanni Poni

gria Eventi Verona; un momento educativo dove i più piccoli hanno sperimentato il sapore delle antiche botteghe di un tempo. Tanti gli ingredienti che hanno contribuito al successo anche di quest'edizione della Fiera di San Marco che, archiviata l'esperienza 2014, è pronta a crescere ancora ed a scommettere sul proprio futuro.


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t Veronese e dal prestigioso premio “San Bonifacio Produce”. Gli organizzatori sono già concentrati sul prossimo anno

tra spettacoli e tradizione Da anni corollario della Fiera di San Marco e della Mostra Est Veronese Produce, il premio “San Bonifacio Produce” celebra le aziende, i produttori e tutte quelle eccellenze che favoriscono il paese e il territorio, promuovendone l'economia e l'immagine. Il premio è assegnato dal Comune di San Bonifacio, col patrocinio della camera di Commercio di Verona e su indicazione di Confcommercio, Apindustria, Confartigianato e Coldiretti. L'edizione 2014 ha visto assegnare tre premi, andati a tre realtà diverse tra loro ma intrinsecamente connesse nel riflesso che hanno sulla società. Il primo assegnatario è stato Paolo Ambrosini, titolare della Libreria Bonturi e Vicepresidente vicario nazionale dell'Ali (Associazione Librai Italiani). Ambrosini è stato premiato perchè “tramite l'attività della libreria ha dimostrato con professionalità il suo impegno e il suo amore per la cultura e i libri, portando a San Bonifacio iniziative di

incontro con autori, letterati e giornalisti di livello internazionale, contribuendo in modo indiscutibile ad elevare il livello culturale della comunità”. Il premio gli è stato consegnato da Maurizio Danese, presidente Confcommercio – Asco di San Bonifacio. Premiati anche Giuseppe Morando e Giuseppe Pasini, titolari della Torneria Morando, per “l'impegno profuso in oltre trent'anni di ininterrotta attività nel campo della meccanica, creando posti di lavoro e contribuendo a far conoscere l'immagine di San Bonifacio nel mondo”. A consegnare loro il premio Silvano Miniato,referente per l'est veronese di Apindustria. Un terzo premio è infine stato assegnato a Gianni Bertagnin, storico corrispondente de L'Arena, per celebrare 60 anni di cronaca e testimonianze di San Bonifacio, raccontate sul quotidiano veronese per eccellenza. «E' un onore ricevere questo premio – ha commentato Gianni Berta-

Consegna Premio San Bonifacio Produce

gnin – che, più che un riconoscimento alla mia persona, credo sia un giusto ritratto dell'importante ruolo che la comunicazione e il giornalismo svolgono nel progresso di una società. E' bello vedere come anche gli Amministratori si stiano accorgendo di come i quotidiani, ed anche quelli locali, possono dare un contributo determinante nella crescita culturale ed economica di una comunità».

Riconoscimento con il premio san bonifacio produce a Giovanni Bertagnin

Il giorno della fiera 25 aprile

New Sambo Big Band




CRONACHE

SAN VITTORE

COLOGNOLA AI COLLI. Al via l’iniziativa dell’assessorato all’Ecologia

Caccia ai bollini con Capitan Eco Servizi di

Daniela Rama foto di Marco Testi L'assessorato all'ecologia di Colognola ai Colli, guidato da Andrea Nogara, ha lanciato l'iniziativa La caccia ai bollini di Capitan Eco. Ad accoglierla con entusiasmo già da qualche settimana, sono stati gli alunni della scuola primaria Dante Broglio dell'istituto comprensivo, diretto dalla professoressa Donatella Mezzari. Sottotitolo del progetto, che punta a realizzare un intervento di educazione ambientale rivolta ai più piccoli, è “Un gioco e un grande impegno per un territorio pulito”, per sottolineare lo scopo dell'iniziativa che come ha riferito Nogara «vuole ancora una volta consolidare la “coscienza” ecologica dei ragazzini che, nell'intento di guadagnare il maggior numero di bollini, guideranno i genitori a una selezione attenta dei rifiuti». Il “gioco” consiste nel conferire al nuovo Ecocentro di

Andrea Nogara

via Carrozza, nei giorni e negli orari prestabiliti, alcune particolari tipologie di rifiuti, quali olio vegetale esausto, pile, bombolette spray e contenitori etichettati T e/o F, farmaci scaduti, vestiti usati, lampade al neon, tubi fluorescenza, lampadine a basso consumo e barattoli con residui di vernice. A ogni rifiuto conferito corrisponde un numero ben definito di ecobollini che gli allievi andranno ad applicare al poster appeso in ciascuna classe. «Al termine del gioco, fissa-

to per il 20 maggio – assicura l'assessore – il totale dei bollini calcolato in proporzione agli alunni, decreterà la classe riciclona vincitrice che otterrà fantastici premi». L'iniziativa è abbinata anche a una serie di interventi, attuati da personale esperto, che si stanno tenendo alla scuola media 'Fano', dove gli studenti più grandi, sempre nell'ottica dell'educazione ambientale, saranno impegnati in esperimenti pratici relativi anche alle potenzialità delle energie alternative.

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Rotatoria confermata É ormai diventata una realtà urbanistica e viabilistica consolidata, la rotatoria sperimentale realizzata dall'Amministrazione comunale da qualche tempo nella frazione di San Vittore di Colognola ai Colli. «Dopo alcuni mesi di prova – fa sapere l'assessore ai lavori pubblici Andrea Nogara – la rotatoria, resasi necessaria per contrastare in particolare gli automobilisti che, provenendo da Soave, attraversavano in velocità l'incrocio per immettersi in via Mameli, è stata definitivamente confermata. L'obiettivo – prosegue Nogara – è quello di fare rallentare le auto in transito, tutelando così i pedoni e gli stessi automo-

bilisti, e sembra che con la rotatoria sia stato raggiunto. Anche i residenti hanno gradito l'intervento che,

invece, infastidisce un po' gli autisti dei mezzi pesanti, il cui flusso è però sporadico».

AREA CANI «Il Comune ha individuato il quartiere in cui verrà attivato un parco per cani». Ad annunciarlo sono il primo cittadino di Colognola ai Colli, Alberto Martelletto e l'assessore ai lavori pubblici Andrea Nogara, rispondendo così a una esigenza espressa da alcuni cittadini detentori di cani che hanno inviato un copioso numero di firme. La richiesta rispecchia la volontà di disporre di un luogo in cui lasciare liberi i cagnolini nel rispetto della sicurezza di tutti. La zona prescelta è quella di quartiere Europa. «Si tratta della zona residenziale che si trova a Stra', di fronte alla cantina di Colognola e dietro alla caserma dei carabinieri – precisano sindaco e assessore –. Quest'ampia porzione di terreno sarà suddivisa in due parti: una continuerà a essere adibita a parco giochi per i bambini e l'altra verrà riservata ai cani. Entrambe saranno delimitate da recinzione in modo che i bimbi possano giocare in sicurezza e separati dagli animali». Nell'illustrare le regole che dovranno rispettare i detentori di cani, l'assessore spiega che gli animali «dovranno essere accompagnati dai padroni e saranno soggetti a un regolamento che stiamo stilando, in modo da non creare disagi vicendevoli tra gli animali e tra i proprietari che si muoveranno in questo spazio, e da mantenere il decoro ambientale con la raccolta delle deiezioni». Consapevoli che essere proprietario di un cane oggi non è semplice, date le numerose direttive da seguire a partire da museruola e guinzaglio, Martelletto e Nogara sono concordi nel realizzare il parco, anche se hanno messo in chiaro che l'opportunità di averlo esige l'impegno di un comitato o di un gruppo di persone disposto a collaborare per tenere in ordine la zona individuata.

STRÀ - MONSIGNOR CAMERAN

40 anni di sacerdozio La comunità di Stra' di Colognola ai Colli ha festeggiato i 40 anni di sacerdozio del suo parroco monsignor Antonio Cameran. Ordinato sacerdote nel marzo 1974, don Antonio ha fatto dapprima attività pastorale a Roma rivolta in particolare ai giovani, poi ha operato nella parrocchia di Largo Bocea. Per 30 anni ha esercitato il suo ministero nelle Forze Armate come cappellano militare. Prima di approdare a Stra', monsignor Cameran ha guidato la parrocchiale di Correzzo. «Essere parroco – afferma - mi fa sentire prete più di tutto, perché mi permette di essere in mezzo alla gente, di condividere i momenti più o meno felici di ogni persona, di veder sbocciare la vita, di seguirne le tappe fino all'autunno stesso dell'esistenza umana». Durante la celebrazione, don Antonio ha ringraziato i suoi parrocchiani: «Nonostante i 40 anni di sacerdozio, non sono stanco ma felice come il primo giorno se non di più, perché oggi comprendo meglio di allora la grandezza del dono prezioso che il Signore mi ha fatto. Diventai sacerdote – ha raccontato – per tendere le mani agli uomini. Questo è il sacerdozio. In un primo momento avrei voluto che questo anniversario trascorresse nel silenzio, poi invece ho pensato che la ricorrenza poteva essere un momento di riflessione e di

ringraziamento, l'occasione per esprimere la mia riconoscenza a tutti coloro che mi stanno vicino e mi circondano di amicizia, preghiera, comprensione e affetto. Un tenero pensiero – ha concluso don Antonio – lo rivolgo alla famiglia in cui sono nato, alla parrocchia in cui sono cresciuto e all'Arma dei Carbinieri». Per questi 40 anni di ordinazione sacerdotale, è giunto da Roma anche monsignor Jean Marie Mate Musivi Mupendawatu, segretario del Pontificio Consiglio. Amici da tanti anni, i due monsignori hanno concelebrato la messa. «Quando telefono a don Antonio – ha spiegato Mupendawatu – dico sempre ‘caro generale’, scherzando su quello che poi è una verità, don Antonio infatti è stato congedato con questo grado militare». Data l'amicizia che lega i due ecclesiastici, don Cameran ha proposto al monsignore romano di tornare a Stra’ per la solennità delle Cresime in maggio. Alla festa per il parroco sono intervenuti anche gli sbandieratori di San Vitale di Padova, paese natale di don Antonio, che hanno fatto una dimostrazione sul piazzale antistante la chiesa, nonché numerosi appartenenti all'Arma che lo hanno insignito di una targa. Non sono mancati gli auguri del vescovo Giuseppe Zenti.


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BELFIORE. I consiglieri sottolineano le criticità delle strade

BELFIORE / NIDO INTEGRATO

La viabilità di via Porto

Melo fiorito fa 100

Servizi di

Graziana Tondini I consiglieri comunali di “Belfiore per voi” Alessio Albertini e Gianfranco Danese hanno sollevato il problema della viabilità in via Porto, in particolare su due criticità: la sicurezza del ponte sul Canale SAVA e il divieto di transito sul tratto arginale che dalla via suddetta porta al “Torrione di Bionde”, in quanto percorso ciclabile e pedonale. I consiglieri di minoranza hanno evidenziato l’inadeguatezza e degrado delle protezioni metalliche sulle sponde del Canale SAVA; già la Provincia di Verona, ente proprietario della strada, due anni fa aveva chiesto un intervento di manutenzione del manufatto, costruito nel 1947 dalla società SAVA di Venezia e poi di proprietà dell’Enel. La seconda mozione riguarda il transito non autorizzato di autoveicoli sulla strada demaniale arginale dell’Adige, che nel 2002 il Comune di Belfiore concessionario, ha dichiarato pista ciclabile e pedonale. I consiglieri richiedono che

sia migliorata la segnaletica che individua il percorso ciclopedonale e che vi sia un maggiore controllo e relative sanzioni per gli automobilisti trasgressori. Il Sindaco di Belfiore, Davide Pagangriso, ha scritto alla Provincia per chiedere quale sia l’Ente di competenza alla manutenzione del ponte e per ottenere l’installazione di idonei guard-rail, oltre a conoscere le iniziative che la Provincia stessa intende attuare per la sicurezza della viabilità sulla tale strada. Invece, relativamente al transito sul percorso ciclo pedonale, l’Amministrazio-

Alessandro Albertini

ne sta valutando la possibilità di installare delle telecamere di controllo.

COLOGNA / BALDARIA

Giardino della pace Un sempre maggiore coinvolgimento dei genitori nell’attività didattica ed extrascolastica dei bambini, è il progetto promosso dalla Scuola Materna “Giardino della Pace” di Baldaria. Sono tante le iniziative in corso, come ci hanno spiegato il presidente Tiziano Paganotto e il vice Francesco Novello. «Il 1° maggio, coinvolgendo le famiglie, abbiamo organizzato la nuova “Passeggiata con la famiglia”, per le strade di Baldaria, un modo per conoscere il paese insieme ai nostri figli. Al termine sono stati inaugurati i nuovi giochi del parco e il picnic al campo sportivo - spiega il pres. Paganotto -. Sempre nello stesso mese, per aiutare i genitori a stare più insieme ai

propri figli e a socializzare fra loro, organizziamo la “Merenda con le mamme”. Un modo diverso per festeggiare la mamma, con le signore impegnate nella merenda pomeridiana a scuola». «Inoltre, l’11 e 12 maggio andremo a Roma, alle giornate nazionali delle scuole cattoliche, in ambito FISM, per incontrare Papa Francesco - interviene Novello -. Chiuderemo l’anno scolastico con la tradizionale “Festa del bambino” il 7 giugno prossimo». Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, la scuola di Baldaria resterà aperta anche in luglio: «Vogliamo agevolare i genitori che lavorano. Un grosso problema che anche la nostra scuola sta

affrontando è la presenza di figli di coppie separate. Sono in costante aumento e richiedono molta attenzione» spiega Paganotto. La scuola di Baldaria è ben strutturata per le varie problematiche: il 28 aprile scorso hanno avuto la visita per la verifica dell’accreditamento del nido integrato da parte dei funzionari del Servizio Qualità e Accreditamento e dei Consultori familiari dell’ULSS 20 di Verona. La Commissione ha valutato i progetti e la documentazione del Nido Integrato. Tutti gli indicatori hanno dato risultato positivo, ottenendo una valutazione di 100/100. Il massimo possibile, segno che le scuole dei centri minori sono spesso sinonimo di grande qualità.

Ha ottenuto il massimo punteggio possibile, 100/100, il nido integrato “Melo fiorito” di Belfiore, nella valutazione effettuata dagli ispettori dell’Ulss20 nel marzo scorso. La nuova Scuola dell’Infanzia, i cui lavori erano iniziati nel novembre 2011, dispone di 4 sezioni della materna per una capienza di 150 bambini e di tre “Corti” del nido integrato che possono ospitare fino a 30 bimbi dai 12 ai 36 mesi di età. «Le educatrici hanno voluto chiamarle “Corti” anziché classi, in omaggio alla storia e territorio di Belfiore: corte Moneta, corte Bova e corte Colombara per Villa Tantini» - commenta Riccardo Dall’Ara, Presidente dell’Associazione privata che gestisce la scuola. L’edificio è stato aperto ai piccoli alunni il 5 novembre scorso, dopo un tour de force per il trasloco dalle strutture provvisorie che ospitavano materna e nido: «In tre giorni ci siamo spostati, grazie alla collaborazione dei componenti l’associazione, dei genitori e di tutto il personale della scuola - continua Dall’Ara -. E’ stata una sfida per tutti, riuscire ad avere una nuova scuola in due anni di

lavori, dopo che nel 2009 quella preesistente era diventata inagibile per problemi statici». Durante la fase di accreditamento del nido integrato, l’Ulss20 ha valutato vari parametri del progetto educativo: «Sono stati verificati la soddisfazione delle esigenze dell’utenza, il rapporto creatosi fra nido e famiglie, il coordinamento pedagogico, gli obiettivi del servizio in relazione ai bisogni del territorio, il regolamento interno di gestione, il coinvolgimento di tutti gli operatori della struttura, la mission educativa e la programmazione, l’assenza di discriminazioni di qualsiasi tipo - spiega

il presidente -. Siamo orgogliosi del punteggio di 100/100, tanto che in una settimana l’ULSS 20 ha stilato il rapporto di verifica. Ciò significa che i nostri requisiti erano ottimali». L’iter progettuale della scuola era iniziato nel settembre 2009, con l’approvazione del progetto preliminare, nel 2010 fu la volta del definitivo, da cui sono stati estratti un primo e secondo stralcio che hanno consentito la costruzione e apertura della materna e nido integrato. Resta da completare il piano primo dell’edificio, in cui sono previsti la nuova biblioteca e la sala civica.


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L’OSPITE. Venerdì 18 aprile è arrivato lo scrittore, giornalista ed europarlamentare

VERONELLA

Cristiano Allam visita Veronella

Università: corsi al via

Servizi di

Graziana Tondini Venerdì 18 aprile è arrivato a Veronella lo scrittore, giornalista ed europarlamentare Magdi Cristiano Allam per una visita in Municipio e successivamente a Corte Grande. L’incontro era stato voluto dai volontari di “Salviamo Corte Grande”, in collaborazione con il sindaco Michele Garzon. Il sindaco ha invitato Allam nel suo ufficio, dove hanno discusso di economia locale, problemi dell’occupazione, problemi di finanziamento per l’Ente. Il sindaco ha illustrato le bellezze storico-artistiche del Comune, i prodotti tipici, le attività economiche. Garzon ha donato ad Allam alcuni libri sulla storia di Veronella e la spilla con lo stemma del Comune. Dopodiché, fatti due passi, si è arrivati al cancello di Corte Grande, tristemente chiuso. Questo nonostante il sindaco stesso avesse chiesto alla proprietaria la possibilità di una visita per l’illustre ospite. La storia, l’architettura, le tradizioni della Corte sono state illustrate a Magdi Cristiano Allam dal prof. Romano Prando, uno dei volontari. Allam si è dimostrato molto interes-

Magdi Cristiano Allam

sato a questo sito: «L’Italia è il paese al mondo che vanta il maggior numero di bellezze artistiche, architettoniche, paesaggistiche. Un patrimonio immenso che non sappiamo

valorizzare a dovere. Il nostro paese deve smetterla di puntare sulla manifattura da poco prezzo e sull’industria pesante. Il patrimonio culturale non è riproducibile altrove e nemmeno delocalizzabile. Se voglio vedere Corte Grande devo venire a Veronella. I cinesi non possono copiarla, come una maglietta da pochi euro». Erano presenti alla visita alcuni assessori e volontari, che hanno spiegato ad Allam che anche un piccolo paese può mostrare delle bellezze importanti: «Certo - ha risposto Magdi -. Ricordiamoci che sono i piccoli che hanno fatto grande l’Italia. Piccoli paesi, piccole imprese, piccoli gruppi che hanno dato tanto. E che devono essere ripagati, ottenendo dallo Stato e dall’Europa un giusto compenso per il lavoro svolto». Infine, Magdi Cristiano è stato accompagnato a vedere il “Tezon”, l’edificio in cui si fabbricava il salnitro per la Repubblica Serenissima: «Mi impegno come europarlamentare a fare sì che questi luoghi possano avere le giuste risorse per la salvaguardia e valorizzazione, su questo non temiamo concorrenza. E come giornalista e scrittore, darò visibilità a questo gioiello, perché sia conosciuto e valorizzato in un ambito ben più ampio di quello locale».

Con l’arrivo della primavera, anche per l’anno 2014 sono ripartiti i corsi dell’Università Popolare e del Tempo Libero” di Veronella, organizzati dall’Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca comunale. Sono in programma nove incontri e due visite culturali. Le lezioni trattano svariati argomenti, dai proverbi e modi di dire del Veneto all’evoluzione della medicina; la storia con l’avventura degli italiani in Africa e l’economia con il problema del sovra indebitamento; le tradizioni della Settimana Santa, il

francescanesimo a Cologna Veneta. Le visite culturali riguardano rispettivamente Vicenza, con il centro storico e le chiese di Santa Corona, San Lorenzo e il Teatro Olimpico e a chiusura dell’anno di studi, il 21 maggio, Parma con Palazzo della Pilotta, Palazzo Ducale, Duomo e Reggia di Colorno. Le lezioni si svolgono il mercoledì pomeriggio dalle ore 15.30 in poi, presso la Sala Civica di via San Francesco 2, Veronella, sempre con presenti 7080 persone.


CRONACHE IL PRODOTTO TIPICO. Parla il presidente Cristiana Furiani

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LA PUBBLICAZIONE I FRUTTI AVVELENATI DELL’ODIO

La nuova ricerca Radicchio Igp firmata Maccagnan in Consorzio Servizi di

Graziana Tondini Il Consorzio di Tutela del Radicchio di Verona IGP, comprende territori nelle province di Padova, Vicenza e soprattutto nel basso veronese, un’area che include tra gli altri Roveredo di Guà, Pressana, Cologna Veneta, Veronella, Zimella, Arcole, Albaredo d’Adige. Una coltivazione molto diffusa, che però attualmente sta incontrando vari problemi. All’ultimo Vinitaly, ce ne ha parlato la Presidente del Consorzio, Cristiana Furiani. Presidente, quali sono le peculiarità del radicchio Verona IGP? «È uno scrigno di sapore e salubrità: il radicchio di Verona si distingue per l’inconfondibile croccantezza e il gusto che va dall’amarognolo della foglia alla dolcezza della nervatura bianca. Ha proprietà antiossidanti, povero di calorie e ricco di sali minerali e vitamina C. Oltre al famoso risotto, consiglio di provare un carpaccio di radicchio con un bell’olio nostrano. I prodotti del territorio

vino, olio, riso, sono ottimi abbinamenti per il radicchio Verona, prodotti unici per il nostro consumo e per tutto il mondo». Il vostro Consorzio cosa offre? «Il Consorzio dà l’opportunità di iscriversi e di commercializzare il radicchio IGP oltre l’ambito aziendale. Come Consorzio siamo stati riconosciuti nel novembre 2013, dobbiamo farci conoscere e invitare le aziende ad associarsi, affinché il radicchio Verona IGP arrivi ai ristoranti, alla grande distribuzione con il marchio ben visibile! E anche all’estero. La Comunità Europea nel 2008 ha concesso il marchio IGP ai prodotti di questi territori, ma è un marchio poco conosciuto, poco pubblicizzato». Quindi per i produttori locali… «E’ necessario iscriversi al Consorzio entro giugno 2014 e firmare il protocollo di produzione. C’è il rischio che la CE assegni il marchio IGP ad altri paesi, se noi non lo usiamo come prescritto. Sarebbe assurdo che qui coltiviamo il radicchio dal 1500 e perdia-

Cristina Furiani

mo il marchio, che sarà magari passato all’Olanda, perché non lo sfruttiamo a dovere. Non è possibile che la produzione di radicchio di Verona sia in calo, quando dal 2008 la CE ha autorizzato solo noi a produrlo. Le aziende devono associarsi e fare squadra. Non è difficile produrre e vendere IGP: il radicchio va confezionato in un’apposita cassettina con il bollino sopra».

VERONELLA

“Festa dell’albero” L’Associazione Cittadini per la tutela dell’Ambiente ha organizzato domenica 6 aprile la “Festa comunale dell’albero”, nell’area della propria sede in via G. Marconi. Alla presenza dell’Assessore Giuseppe De Mori, del parroco don Enrico Bortolaso, del Prof. Guerrino Maccagnan e della Banda Comunale di Veronella, è stato piantumato un albero di cipresso e alcuni cespugli di bosso. Nei giorni precedenti, l’amministrazione comunale aveva provveduto a sostituire i “prunus” secchi che fiancheggiano Corte Grande con dei nuovi esemplari, in modo da ricomporre l’intero viale. «I due alberi presenti nel giardino di questa sede sono stati voluti dal maestro Graziano

Bassotto nel 1997, per ricordare l’uccisione di Chico Mendes, che tanto si era battuto per salvare la foresta amazzonica» - ricorda l’associazione De Mori. «Gli alberi, i boschi hanno un ruolo fondamentale sul nostro territorio, su tutti noi: riducono le emissioni di CO2, prevengono il dissesto idrogeologico, migliorano la qualità della vita: tutti possiamo godere dell’ombra degli alberi per riposare e riflettere» - ha dichiarato il Pres. di Cittadini per l’Ambiente Mariano Tondini. Il parroco don Enrico ha quindi benedetto il nuovo cipresso e il Prof. Maccagnan ha recitato “Il testamento dell’albero” di Trilussa. La festa è stata allietata dagli intermezzi musicali della Banda di Veronella.

ARCOLE. Fiera dell’Asparago, un successo E' stato un successo la Fiera dell'Asparago di Arcole, con un buonissimo afflusso durante la serata dell'happy hour lungo con l'Arcole DOC e durante la serata di beneficenza organizzata dalle Cooperative Agricole Asparago d'Oro e CORAG durante i quali sono stati serviti 850 piatti di risotto all'asparago che si sono trasformati in altrettanti euro grazie alla generosità delle Cooperative e dell'Ente Fiera di Arcole. A beneficiare di questo contributo sarà l'Associazione Sportiva Ragazzi Speciali e la "Scuola Materna Madonna di Fatima" di Gazzolo. Molte le persone accorse allo stand durante la manifestazione per gustare il risotto all'asparago, "ovi e sparasi" e le tante altre prelibatezze cucinate dai volontari dell'Ente Fiera arcolese. Si tratta di una quarantina di volontari che in collaborazione con l'Amministrazione Comunale organizza gli eventi di promozione del territorio. «Nessun contributo da parte del comune - afferma il Presidente Michele Giudice -: tutto nasce dal volontariato, ci finanziamo grazie agli sponsor e a contributi di Enti quali la Camera di Commercio e Cattolica Assicurazioni". A latere della Fiera, è stata inaugurata anche la Mostra dei fossili di Bolca, realizzata in collaborazione con gli enti specificati e aperta con la collaborazione degli anziani dell'università della terza età che ringraziamo per la disponibilità. I fossili esposti sono una trentina comprendenti pesci, piante e molluschi tutti provenienti da Bolca. Alcuni sono di recente scoperta. Pannelli esplicativi la rendono facile e piacevole in particolare per i bambini. Lo scopo dell'esposizione, ad ingesso gratuito, è far conoscere l'importante sito di Bolca e far ammirare una piccola parte della ricchezza che sta restituendo.

Ad inizio 2014 è stata pubblicata la nuova ricerca di Guerrino Maccagnan, “I frutti avvelenati dell’odio”, dedicata ad un grave fatto di sangue avvenuto a Cologna Veneta tra il 25-26 maggio 1945. “Una terribile vendetta” la descrive Maccagnan, una resa dei conti tra partigiani e fascisti provenienti da Imola e presenti a Cologna. La sera del 25 maggio, un gruppo di partigiani imolesi raggiunse Cologna Veneta, alla ricerca di gruppi fascisti che lì si erano rifugiati. Tra essi, Luciana Minardi di soli 16 anni, che fu denudata, seviziata e alla fine uccisa. “All’alba del 26 maggio, le vittime furono ritrovate, scalze, seminude, gli abiti in brandelli, i visi tumefatti, le teste schiacciate - scrive la prof.ssa Maria Bagini, una delle fonti di Maccagnan -. Ecco i nomi: la madre di famiglia Iride Baldini, suo figlio Alessandro di anni 16, le cui salme furono trovate abbracciate; la giovane sposa Speranza Ravaioli, la giovinetta Luciana Minardi, due ventenni della Guardia Nazionale Repubblicana Giuliano Ferri e Amleto Tarabusi”. «I prigionieri fascisti vennero uccisi sulle rive del torrente Guà e il fatto è riportato da Antonio Serena nel libro “I giorni di Caino” e ne accenna anche Giampaolo Pansa in “Sconosciuto 1945” spiega Maccagnan -. L’eccidio di Cologna sembra la risposta al massacro di Pozzo Becca avvenuto ad Imola il 12 aprile ’45, quando furono massacrati dai fascisti 16 partigiani. Tanto che la missione degli inviati imolesi si concluse a Verona la mattina del 26 maggio, dove riuscirono a farsi consegnare 16 prigionieri fascisti.

Vennero caricati su un camion e riportati a Imola. Qui furono pestati a sangue, torturati e poi lasciati in pubblica piazza nelle mani della folla che li voleva linciare. Ma 4 fascisti sopravvissero e processati da una Corte d’Assise Straordinaria furono assolti con formula piena. La ricostruzione dei fatti di Cologna e di Imola alla fine della guerra ha richiesto pazienza e difficili indagini. È una brutta pagina di storia, ed il mio messaggio dopo questa ricerca è che dobbiamo pensare ai morti come garanzia di civiltà, solo la cultura e il dialogo ci fanno sperare in un mondo migliore».



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MONTEFORTE. Redatto il documento preliminare per la valorizzazione e il restauro

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Tessari Palazzo vescovile Carlo è Cavaliere Progetti e lavori Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Palazzo vescovile in primo piano a Monteforte d’Alpone. «Abbiamo redatto un progetto preliminare per la valorizzazione e il restauro conservativo del Palazzo Vescovile, soprattutto per quanto riguarda gli interni, fatto da Celestino Leorato e Felice Renato Pontato – afferma il sindaco Carlo Tessari -. La stima dei costi prevede una spesa di 5 milioni di euro. Abbiamo quindi inviato il progetto al Ministero dei beni culturali chiedendo l’intera somma dei lavori, anche se non sappiamo effettivamente quanti alla fine ci saranno erogati. I danni evidenziati dai due tecnici sono molti e il progetto intende risolverli attraverso l’inserimento di tiranti metallici e la valutazione di quelli esistenti, un consolidamento mediante iniezioni di miscele leganti nelle porzioni della struttura in cui è presente muratura in pietrame, la

cerchiatura di colonne per limitare le dilatazioni trasversali, il controllo e il consolidamento dei controsoffitti lignei mediante controllo dei sostegni e dei pendini con eventuale sostituzione o integrazione, il rimpiazzo dei controsoffitti in arelle con pannelli in cartongesso più leggeri, il consolidamento delle volte del porticato interno con materiali fibrorinforzati, il con-

solidamento dei solai lignei con eventuale sostituzione di travi o porzioni di esse, un cordolo in muratura armata a tutto spessore con lo scopo di collegare tra loro le pareti nella zona superiore, un intervento di rinforzo della copertura lignea del tetto al fine di eliminare la vulnerabilità e la sostituzione di travi o porzioni di esse in avanzato stato di degrado e la sostitu-

zione della copertura in cemento armato con una più leggera composta di capriate e arcarecci lignei. Inoltre – aggiunge il sindaco - sono stati analizzati gli impianti, che risalgono al 1950, e sono risultati di livello scarso quelli di riscaldamento e idrico-sanitario perché obsoleti e degradati, in molte zone fuori uso o con gravi malfunzionamenti. I tecnici suggeriscono di mettere un’illuminazione esterna per valorizzare l’edifico e di rifare tutti gli impianti interni per fornire standard di confort ambientale, di sicurezza e di fruibilità degli ambienti adeguato alle abitudini odierne e non inferiore a quello di nuove costruzioni. Infine per quanto riguarda i pavimenti è prevista la posa in opera di una nuova pavimentazione di legno e il rifacimento di tutti i serramenti esterni con esclusione di quelli prospettanti su piazza Silvio Venturi e il restauro conservativo di quelli interni».

Dallo scorso 12 febbraio il sindaco di Monteforte Carlo Tessari è Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana, la massima onorificenza che un cittadino italiano può ottenere. «È per me un grande onore avere ricevuto tale onorificenza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che mi ha nominato cavaliere lo scorso 27 dicembre – afferma Tessari -. È uno dei riconoscimenti più alti per un cittadino italiano e cercherò di onorarlo in ogni modo». L'Ordine al Merito del Lavoro è un'istituzione della Repub-

blica Italiana ereditata dal Regno d'Italia. A capo di tale Ordine c'è il presidente della Repubblica, che assegna il titolo di Cavaliere del Lavoro a soggetti che si siano resi singolarmente benemeriti, segnalandosi nell'agricoltura, nell'industria, nel commercio, nell'artigianato, nell'attività creditizia e assicurativa. Alcuni dei cavalieri famosi, soprattutto nell’industria italiana, sono Diego Della Valle, Giovanni Rana, Ernesto Illy, Karl Zuegg, Luca Cordero di Montezemolo, Piergiorgio Coin, Paolo Bulgari e Aurelio De Laurentis.

Carlo Tessari con Giorgio Napolitano


CRONACHE

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MONTERFORTE. Solidarietà per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

MONTEFORTE

Indiani in piazza per i marò italiani

L’associazione Città dei bambini di Monteforte, che si occupa con varie iniziative dei bambini dal loro concepimento fino all’adolescenza, sta cercando volontari fra genitori e nonni per portare avanti i progetti sviluppati finora. I più importanti sono la festa degli aquiloni il 25 aprile per far divertire i bimbi all’aria aperta, il pedibus, vigilanza all’uscita delle scuole per gli attraversamenti pedonali e sui pullman della scuola media, “C’era una volta” - letture animate per bambini quest’anno giunte alla decima edizione -, Montfortland (ogni anno il 2 giugno al parco comunale con giochi e laboratori di ogni tipo per i piccoli), Sportland a settembre dove i bambini possono cimentarsi con tantissimi sport, “Usiamo la bici” iniziative per sensibilizzarne l’uso, il Consiglio dei ragazzi dove questi discutono con l’amministrazione comunale di molti temi che riguardono anche loro e Spazio mamme riservato alle madri in attesa e chi ha un bimbo fino a un anno di età. Per avere maggiori informazioni e aderire come volontari alle iniziative in corso prendere contatto con Mary Campbell (045.7611591) o Fabiola Lucenzi (045.6175990).

Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Lo scorso 29 marzo a Monteforte gli indiani dell’est veronese hanno sfilato per il centro del paese per manifestare la loro solidarietà ai marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre da due anni trattenuti in India in attesa del loro processo che si sta rivelando interminabile. Ne erano attesi 700 ma alla fine erano un centinaio con la partecipazione del sindaco del paese Carlo Tessari, il dirigente scolastico Giuseppe Boninsegna e alcuni soci dell’associazione marinai d’Italia con sede a San Bonifacio. Il loro messaggio è stato forte e chiaro anche per i montefortiani che passando da piazza Silvio Venturi assistevano alla manifestazione incuriositi. «La manifestazione è stata promossa dalla comunità indiana di Monteforte coinvolgendo pure i paesi limitrofi per solidarietà nei confronti dei nostri fucilieri di marina che sono ancora detenuti in

MONTECCHIA DI CROSARA

India, mentre siamo convinti della loro innocenza – afferma il sindaco Carlo Tessari . Quest’evento è servito per mandare un forte messaggio alla comunità indiana con la raccolta firme fatta dai partecipanti all’iniziativa ma anche ai montefortiani perché il governo intraprende un’azione decisiva dal punto di vista politico nei confronti dei marò. Ci auguriamo che i marò siano processati da un tribunale italiano per-

ché i tempi si stanno facendo troppo lunghi senza nessun risultato concreto». «Abbiamo scelto di fare la manifestazione a Monteforte perché qui risiede un numero alto d’indiani - spiega Kurjit Kaur, l’organizzatrice dell’evento -. Siamo molto sensibili al caso dei due marò perché ci sentiamo parte della comunità italiana e per questo pensiamo che sia nostro dovere, nei limiti del possibile su ciò che possia-

mo fare per sollecitare il governo indiano, poiché l’India è una parte di noi, affinché sia presa una decisione più presto possibile sul caso giacché da due anni attendono una decisione. Abbiamo cercato di coinvolgere più persone possibili grazie all’associazione Guru Nanak mission society-Sewa society che a San Bonifacio riunisce più di 500 persone della comunità indiana dell'est veronese».

Lo scorso 7 aprile a Montecchia di Crosara si è tenuta la 5ª giornata ecologica e Benvenuta Primavera, manifestazione voluta dall’attuale sindaco Edoardo Pallaro da quando si è insediato. L’evento è servito per promuovere la raccolta differenziata e la pulizia del territorio e ha visto la partecipazione del gruppo scout, i ragazzi della Pro Loco e molte persone che sui trattori e a piedi hanno setacciato il territorio ripulendolo al meglio.


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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Fecondazione eterologa La fecondazione eterologa è una procedura che per la formazione dell’embrione si avvale dell’impiego di spermatozoi o di ovociti ottenuti da donatori estranei alla coppia. Il bambino nato da fecondazione eterologa ha dei genitori biologici diversi dai genitori sociali. Poco più di 10 anni dopo la promulgazione della legge 40, la Corte costituzionale ha

dichiarato incostituzionale il divieto della cosiddetta fecondazione eterologa. Il mio pensiero è istintivamente contrario alla fecondazione eterologa; rispetto il dolore delle coppie che non riescono ad avere un figlio, ma attualmente il nascituro non è ben tutelato. Non basta il desiderio di avere un figlio, sentirsi capaci di amore verso i figli futuri, non esiste

BENESSERE

solo il sentire dei genitori, esistono anche i sentimenti e i diritti dei bambini che nasceranno con la procreazione medicalmente assistita. Come vivranno i figli la verità sul loro concepimento? Ora è in atto una rivolta dei figli della provetta maggiorenni. Vogliono sapere chi è il loro genitore biologico. In Canada il problema è stato portato in tribunale da

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

CAFFE’ VERDE: UN SOSTEGNO METABOLICO

“Salute a voi che desiderate ardentemente la bellezza: bevete caffè!” Franz Josef Hofer – “Trattato sul caffè” – 1781

Fare attività fisica regolare, cambiare le abitudini alimentari e bere una tazzina di caffè verde arabica al mattino: ecco la soluzione ideale al problema del sovrappeso. Con il caffè verde si bruciano più calorie e si mangia meno durante il giorno perché placa la fame. Gli zuccheri e i grassi che si ingeriscono vengono trasformati più rapidamente in energia per i muscoli e i depositi adiposi di grasso sono bruciati più rapidamente dal corpo grazie all’azione degli antiossidanti di cui il caffè verde è ricco. Questi sono principalmente i motivi per cui il caffè verde sta spopolando ed è diventato a dir poco una moda in fatto alimentare. Il caffè verde, infatti, possiede delle molecole naturali dotate di azione lipolitica sugli adipociti bianchi ipertrofici del tessuto adiposo. Cioè favoriscono la liberazione di acidi grassi dagli adipociti, che riducono così il loro volume e peso. Questi acidi grassi liberi immessi nel sangue devono essere ossidati nel metabolismo cellulare. Se questi acidi grassi liberi non vengono però ossidati, utilizzati dalle cellule essi vengono trasformati di nuovo in trigliceridi nel fegato e veicolati con lipoproteine dal fegato di nuovo agli adipociti. Quindi queste molecole del caffè verde agiscono facendo uscire acidi grassi dagli adipociti, assicurando una azione lipolitica (riduzione volume adipociti), ma se la persona non riduce il suo apporto energetico giornaliero, non esercita attività motoria aerobica, il fegato interviene e “riempie “ di nuovo gli adipociti, annullando gli effetti salutari del caffè verde . Quindi il caffè è un co-adiuvante nel dimagrimento, ma non può da solo risolvere l’eccesso di peso corporeo. RICETTA CAFFÈ VERDE: Si può preparare il proprio caffè verde crudo acquisendo semi verdi, non tostati di caffè arabica o robusta. Pestare in un mortaio i semi verdi da ridurre in polvere; preparare un recipiente con acqua da portare almeno a 80 °C; immergere la polvere preparata da semi verdi crudi, non torrefatti; lasciare in infusione, filtrare e bere la bevanda QUANDO UTILIZZARLO: in tutti i casi di sovrappeso quando il grasso si accumula sul girovita. È utile anche quando i livelli degli zuccheri nel sangue tendono ad essere alti. COME ASSUMERLO: bere semplicemente prima di colazione una tazzina di caffè istantaneo verde australiano, adottando un regime alimentare più bilanciato e una vita più sana. PERCHÉ È EFFICACE: i polifenoli e gli acidi cloro-genici del caffè non torrefatto riducono i livelli di zucchero nel sangue e prevengono la trasformazione di questo zucchero in adipe di riserva. È possibile trovare il caffè anche nelle farmacie ed erboristerie, in versione solubile. Prima dell’assunzione è bene chiedere consiglio al vostro medico di fiducia. Ricordate però che prima di decidere di assumere qualsiasi integratore è doveroso intervenire sulle abitudini della nostra vita quotidiana. Sana alimentazione e regolare esercizio fisico rimangono i metodi migliori per ritrovare la nostra forma! Colgo l’occasione per fare a tutte le mamme gli auguri per la loro festa!!! Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani PASTA CREMOSA CON FAVE, PISELLI E PECORINO INGREDIENTI 400 gr. pennette - 250 gr. piselli - 250 gr. fave - mezza cipolla sale, pepe, olio, menta, dado - abbondante pecorino grattugiato Cuocere con un po’ d’olio piselli e fave. Aggiungervi dado, poca acqua e lasciar cuocere per 12 minuti. Nel frattempo portare a cottura la pasta al dente. Frullare metà delle verdure e unire la crema ottenuta alle verdure intere. Condirvi la pasta e spolverizzare con il pecorino grattugiato, pepe e qualche fogliolina di menta tagliuzzata. Spadellare con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Decorare con foglie di menta.

Olivia P. Lei, quasi trentenne, vuole sapere chi è suo padre. Da oltre dieci anni Olivia cerca quel donatore numero 128 che ha offerto il seme per concepirla. Olivia chiede che anche i figli dei donatori di sperma o di ovuli possano contattare i genitori biologici. La legalità della fecondazione eterologa apre alcune questioni che vanno definite: in particolare la questione sull’anonimato del donatore-donatrice e il diritto del figlio ad essere informato. In alcune nazioni il diritto del figlio ad essere a conoscenza delle sue origini biologiche viene tutelato dalla legge. Purtroppo la legge 40, non consentendo fino a ieri la fecondazione eterologa, non dice nulla sulla questione. Quello che crea “scandalo” nella fecondazione eterologa è la “spa-

rizione” del genitore biologico. Questa sparizione crea una mancanza nella storia di chi è nato con questo tipo di fecondazione. Quindi, come anche in caso di adozione, sarà bene che i genitori informino i figli al più presto, parlando del loro concepimento e descrivano la cosa in modo naturale. La storia legata al loro concepimento dovrà far parte della loro

normalità, proprio come quando si parla ai bambini di come si sono conosciuti i genitori. Probabilmente sarà per loro uno shock e probabilmente avranno una crisi di identità. Come poi si evolverà questa rivelazione dipenderà molto dal loro carattere, dal loro rapporto con i genitori e dalla forza e dalla fiducia della coppia in se stessa.


Spazio Donna

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LA CURIOSITÀ

CREAZIONI UNICHE

Fiori... da mangiare

Quando la natura si fa moda

Tempo di primavera, tempo di colore, di balconi fioriti e di fiori da…mangiare! Molte sono le specie, da coltivare nel giardino o nell’orto sul balcone: l’importante è non usare pesticidi o altre sostanze chimiche e si potranno tranquillamente aggiungere alle pietanze più disparate. Ma quali sono questi fiori da mangiare? E come utilizzarli? Lavanda I fiori di lavanda si possono usare per insaporire miele, creare tisane saporite o per aromatizzare il sale. Perfetta da coltivare in vaso. Calendula I fiori delle calendula hanno mille proprietà: sono un ottimo antiparasittario che protegge le altre piante del balcone. Usatela nelle vostre zuppe o per una frittata insolita. Dente di leone I suoi fiori gialli daranno un

tocco davvero unico ai vostri piatti e in più i suoi petali sono ricchi di vitamine. Provateli con i sorbetti. Violette Piccoli fiorellini che crescono facilmente in tutti i balconi. Come i nasturzi, possono essere un elemento decorativo di vasi con piante dallo sviluppo verticale. Potete usarli da aggiungere alle vostre insalate oppure potete usarli per decorare le vostre torte. Gelsomino Una pianta rampicante di gelsomino renderà il vostro giardino davvero romantico e profumato. Aggiungete i suoi fiori alle vostre tisane: avranno un aroma unico e delicato. Glicine Il glicine è romantico tanto quanto il gelsomino e suoi fiori lillà sono perfetti non solo per insalate ma anche per torte e tisane: aggiunge-

te qualche petalo allo yogurt con un cucchiaino di miele: resterete sorprese. Rose Chi non ama avere le rose nel proprio giardino? Con i loro petali potete creare l’acqua di rose, ma anche tante ricette. Marmellata di rose, risotto ai petali di rosa ma anche petali di rosa zuccherati con lo stesso procedimento usato per le violette. Fiori di zucca Dovrete scegliere tra un fiore di zucchina oggi o una zucchina domani ma, in definitiva i fiori di zucca coltivati nel proprio orto hanno un sapore davvero unico e inimitabile. Partite quindi dalla coltivazione delle zucchine. Verbena odorosa I suoi fiorellini bianchi hanno un aroma che ricorda il profumo del limone: usateli per aromatizzare piatti di pesce delicati.

Quando la natura sposa la moda: questo sembra essere il motto che anima due sorelle: Tecla, nella creazione di decorazioni floreali su borse, abiti, cappelli … e Nicla nella creazione di splendida bigiotteria. Come nasce questa vostra idea di associare natura e moda? «Da sempre abbiamo avuto una grande passione per la natura, fin da bambine abbiamo amato cogliere fiori in campagna, passeggiare nei boschi, ascoltare il soffio del vento e soprattutto apprezzare l'enorme e misteriosa potenza del mare. Grazie ai nonni che ci hanno insegnato ad apprezzare la grande bellezza e l' illimitata energia che la natura in tutti i suoi aspetti ci fornisce, siamo sempre state convinte che nessuna forma d' arte potesse essere più elevata ed apprezzabile di quella che “Madre Natura” ha creato. Su questa filosofia abbiamo in seguito basato il nostro lavoro e fin dal 1988 abbiamo cominciato a usufruire di questo”semplice” splendore associandolo alla moda e ai gioielli». Come si concretizza negli oggetti la vostra passione? «Gli accessori moda che creiamo sono ispirati ai doni che possono essere colti dalla terra e dal mare: fiori, conchiglie e pietre dure. Nel tempo sperimentando tecniche e materiali sempre nuovi abbiamo raggiunto collezioni che variano da borse, bijou ed accessori d' arredo, il tutto “naturalmente” decorato a mano». Un’arte, la vostra, che ha riscosso successo… «Le nostre creazioni ci hanno permesso negli anni di collaborare con grandi aziende, che hanno supportato la nostra creatività, apprezzando il ritorno all' artigianato e la particolarità delle nostre creazioni. Ogni oggetto prodotto è infatti esclusivo e sempre unico. Molti stimatori amano personalizzare il proprio look, le loro attività commerciali e adornare la loro casa con originalità». Per informazioni: tel. 338.7665532 e-mail: niclagmg@gmail.com

SOFIA RIGHETTI

Una storia di coraggio Venticinque anni e tanta, tanta voglia di vivere: questa è la storia di Sofia Righetti. Una storia fatta di progetti e di sogni che si realizzano. Un’esperienza, quella di Sofia, che racchiude in sé una grande verità: volere è potere. Sofia aveva solamente cinque mesi di vita quando per un errore chirurgico subì una lesione al midollo spinale, provocandole una paraparesi alle gambe. Da allora è iniziato un lungo viaggio che l’ha portata ad essere quella che oggi è: tenace e indipendente. Nella sua vita Sofia non si è mai fatta mancare nulla: a diciannove anni è andata ad abitare da sola, si è laureata in Filosofia all’Università di Bologna. Sofia, che suonava la chitarra elettrica in diverse band e fa la fotomodella, ora sta studiando per prendere la seconda laurea…e due anni fa ha scoperto anche lo sci. E’ nata così una grande passione che le ha fatto raggiungere obiettivi importanti. Quest’anno dai campionati italiani Fisip (Federazione sport invernali paralimpici) ospitati da Prato Nevoso il 29 e 30 marzo scorsi, Sofia Righetti è tornata a Negrar con una medaglia d'oro nello Sofia Righetti slalom gigante, una d'argento nello slalom speciale e una di bronzo per la classica assoluta la categoria 'sitting'…Un traguardo esaltante per Sofia, che ora guarda come obiettivo all'estero e alla partecipazione a gare internazionali. Sofia, un grande risultato quello che hai ottenuto. Raccontaci com’è andata a Prato Nevoso. «E’ andata molto bene: sono partita con uno dei miei allenatori, Mauro Bernardi, con la consapevolezza che quella sarebbe stata la “prova finale” di tutti i mesi di allenamento fatti in Folgaria in questa stagione. Impegno che si è realizzato con un oro in gigante e un argento in speciale, nonostante io abbia iniziato questa specialità soltanto da gennaio 2014. Ho giocato di tattica e tecnica sfruttando la neve di entrambe le manches. Neve che si è rivelata molto dura, soprattutto nella prima discesa». Qual è stato il tuo primo pensiero una volta “tagliato il traguardo”? «Ero contenta di essere riuscita a “dargliene tutta”, di potenza e cattiveria, soprattutto nella seconda manches del gigante. Volevo recuperare i secondi persi nella prima. E così è stato. L’energia e la voglia di mostrare il mio valore hanno fatto il resto». Hai messo gli sci da soli due anni: come sei riuscita in poco tempo a mietere i successi che sei riuscita a riscuotere? «Impegno, sacrificio ma anche ricerca della serenità e dell’equilibro tra lavoro sportivo e gli altri aspetti della mia vita. Inoltre parte fondamentale è stato il supporto economico della mia famiglia e delle aziende che quest’anno mi hanno fornito uno sponsor. Purtroppo la Federazione non aiuta con le spese nè degli allenamenti, nè della strumentazione e nemmeno delle trasferte che sono davvero ingenti, quindi devo avvalermi del supporto di sponsor privati, continuando a ricercarne». Quali sono ora i tuoi progetti? «Prendere parte a gare all’estero, spostandomi fuori dai confini italiani per iniziare a “collezionare” punti IPCAS riconosciuti internazionalmente, entrando così in classifica e poter accedere al circuito europeo». Silvia Accordini



INTERVISTA

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Alessandra Amoroso... aspettando l’Arena

Cresce l'attesa per il grande evento del 19 maggio all'Arena di Verona che vedrà protagonista assoluta per la prima volta Alessandra Amoroso nella tappa finale del suo "Amore Puro Tour" iniziato lo scorso dicembre con le due anteprime di Milano e Roma che hanno fatto registrare oltre 15mila persone e che sta proseguendo nei principali palasport italiani. L'artista salentina dopo aver conquistato 14 Dischi di Platino e aver raggiunto il traguardo di diecimila visualizzazioni su You Tube/Vevo con i video di Amore Puro sta preparando per questa data un concerto speciale ricco di sorprese che vedrà la partecipazione di colleghi e amici. L'ho incontrata prima del concerto al palasport di Padova. L' Amore Puro ti sta portando in tante città italiane. Voglio sapere subito il tuo stato d'animo e soprattutto se sale l'emozione sapendo di dover affrontare tutta da sola il grande anfiteatro romano dell'Arena di Verona? «Devo ripetere le tue parole perchè quello che sento è ansia ad ogni tappa. Alla prima di Conegliano non volevo nemmeno salire sul palco, non volevo andare, non volevo cantare. Le solite cose insomma. Prima del concerto abbiamo fatto un incontro con il Fans Club ed è stato proprio emozionante perchè era da tanto tempo che non li abbracciavo e li sentivo vicini fisicamente quindi mi sono in parte sfogata con loro e sono andata sempre più forte sul palco. C'è stato poi un momento dove da casa mia hanno fatto tirar fuori dei cartoncini rossi e gialli come i colori del Lecce facendomi una sorpresa e lì davvero non ce l'ho fatta a trattenere le lacrime. Emozione ce n'è ancora tantissima anche oggi e spero che questi miei stati d'animo non passino mai perchè sono quelli che mi tengono viva e riescono a farmi dare,come dicono i fans, tanto sul palco. Per L'Arena di Verona c'è tanta ansia però non si può dire nulla perchè stiamo preparando grandi sorprese e altrimenti non sarebbero tali». Amore Puro è il titolo del tuo ultimo album (Sony Music), 11 brani nuovi e segna l'inizio di un'importante collaborazione con Tiziano Ferro che ne è anche il Produttore. E' stata Maria De Filippi la complice per arrivare a lui. Trovartelo davanti pronto al lavorare per te ti ha fatto venire un coccolone? «Sì bravissimo! E' stata parecchio dura perchè Tiziano ero abituata a vederlo sulle copertine dei dischi e nei video quindi mi è sembrato molto strano ritrovarmelo di fronte e lavorare con lui. Devo dire però che tutto è bene ciò che finisce bene perchè è stato molto carino e mi ha aiutato tanto a capire molte cose di me stessa e soprattutto per quanto riguarda la parte vocale. Di questo posso solo dirgli grazie». Tutto questo Amore Puro va in tantissime direzioni: ai tuoi fans, alla tua famiglia, al tuo privato, al tuo staff,

alla musica... Quanto è bello cantare canzoni d'amore Alessandra in questo momento? «E' bellissimo. Dipende sempre a chi le dedichi... Per esempio Amore Puro è proprio per il mio pubblico perchè tutti devono sapere di cosa ci circondiamo noi artisti e di cosa viviamo. Amore puro e sincero per cui per me è ancora più bello cantarlo». Hai studiato due mesi a New York inglese e gospel facendo la spola tra l'Italia e Los Angeles per realizzare l'album. Com'é l'America vista con gli occhi di Alessandra Amoroso? Te la immaginavi così? «Troppo lontana da casa mia...ride... Bella, troppo grande. Mi sono trovata meglio a Los Angeles forse perchè era un pò più soleggiata e mi sentivo più a casa sotto quel punto di vista. New York è tutta molto grande, dal mangiare alle cose che guardi: gigantesca! Mi sono trovata bene e c'è tanta bella gente molto cortese e carina. Il clima un pò meno». "Hell or high water"... in questo pezzo sei ritornata alle origini con un vero coro gospel. Tu sei nata cantando in chiesa da bambina. Il gospel emoziona e fa scendere la lacrima... «Canti per qualcuno lassù e pensi che ti possa ascoltare. E' un'emozione completamente differente dall'avere il pubblico di fronte». In "Da casa mia" debutti come autrice... Un brano che hai scritto in treno e inviato via mail a Tiziano Ferro. Racconti la tua partenza da Lecce. Un trauma vero e proprio, indelebile? «E' nata proprio così. E' un momento indelebile da raccontare e cantare soprattutto quando sotto il palco mi fanno le coreografie. Racconto tutte le mie emozioni e sensazioni che ho cercato di mettere in tre minuti. Tutto quello che

sento per la mia dolce Lecce». "Non devi perdermi" è un duetto con Biagio Antonacci che ne è l'autore. Lui è un altro di quelli bravi a raccontare l'universo femminile. «E' vero. Lui lo sa fare con parole semplici. E' questo il bello di Biagio. Le sue parole non sono arzigogolate o strane ma vanno dritte al punto centrando il cuore, facili da capire ed interpretare». Hai mai avuto momenti di panico in tutti questi anni affrontando grosse platee dal vivo e televisive? «Prima dell'esibizione mi capita spesso. Non ho salivazione,mi tremano le mani, ho un buco allo stomaco.A questo sono abituata. In ogni tappa del tour ho questi sintomi e sensazioni. Vado al bagno più volte...Tipico dell'ansia però sono sensazioni belle che a me piacciono». Prima parlavi che può capitare di non aver voglia di cantare. Appuntamenti, stress, tanti chilometri sulle spalle, interviste...Come se ne esce? «Può capitare però quando vedi il pubblico. Capita delle volte che hai poca voce,sei un pò afona però quando vedo loro mi danno una carica che la voce mi esce dalle unghie dei piedi. E' un'energia fortissima che sento e anche se sto male riesco a dire: "ho chiuso questa serata, ho dato il mille per mille e loro lo hanno apprezzato”». Quali sono i brani del nuovo album che creano dal vivo l'ovazione maggiore da standing-ovation? «Loro sono carini in tutti. Vedo che la gente apprezza di più le ballate perchè si vorrebbero di più godere il concerto rimanendo seduti... Godo di più io cantando brani ritmati come Starò meglio». Sei abituata ormai da anni a vestirle con la tua voce. Cosa sono in fondo per Alessandra Amoroso le canzoni? «Per me nel cantare credo di poter esprimere quello che sono al cento per cento.Un giorno sei girata di scatole magari, un giorno sei così... Attraverso una canzone riesco a far vedere tutti gli aspetti di Alessandra Amoroso. Mi faccio vedere completamente nuda. E' un letto. La mia massima espressione di comunicazione con la gente». A chi a tutti i costi nella vita insegue il successo, tu che l'hai raggiunto e assaporato cosa senti di dire? «Mi sento di dire di essere sempre determinati ma di avere un piede nella realtà e uno sul sogno perchè sognare fa bene ma poi bisogna appropriarsi di ciò che di vero c'è». Il 19 maggio in Arena di Verona chi vorresti davvero non mancasse all'appuntamento? «Beyoncé... se vuoi puoi portare anche tua figlia e Jay Z...Cucino io! Sono contenta per chi ci sarà». Tutte le info su www.fepgroup.it e www.alessandraamoroso.it. Luca Rizzato


S

SPORT

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PORT

CALCIO GIOVANILE. Il Milan batte ai rigori in finale il Real Madrid e vince il Trofeo Ferroli

Il Diavolo esulta Merengues k.o.

Parla rossonero la 25^edizione del Trofeo Ferroli. E' il Milan ad aggiudicarsi la finalissima del 1° maggio, battendo il Real Madrid davanti ad uno stadio

Tizian gremito di pubblico. Come dodici mesi fa sono serviti i calci di rigore per decretare il vincitore di quello che è ormai uno degli appuntamenti clou del

calcio giovanile europeo. L'anno scorso i tiri dal dischetto avevano arriso ai blaugrana del Barcellona, che ebbero la meglio dell'Inter, quest'anno è toccato

L’EVENTO / 18 MAG

La Divinus Bike in pista Il 18 maggio si svolgerà l’11ª edizione della Divinus Bike Clivus, la famosa gara per mountain bike nelle colline montefortiane organizzata dall’associazione Hellas Monteforte. La novità di quest’anno sono i percorsi: ce ne sarà uno classic di 46 km e uno marathon di 76 km. Il tracciato sarà lo stesso, ma il marathon ripeterà due volte il giro del classic. È stata fatta questa scelta perché un tracciato di questo tipo garantisce la piena fattibilità della manifestazione, scartando dal principio il rischio di frane che boicotterebbero la gara. Anche il pericolo fango sarà facilmente evitabile grazie ad un fondo

drenante e a varianti che non sconvolgeranno l'integrità del percorso: lo scorso anno la gara era stata annullata a causa della forte pioggia che si era abbattuta in quei giorni sul paese dove si era allagata anche una sua zona. Inoltre sarà garantita la sicurezza dei partecipanti, grazie all'ausilio dei volontari e nelle vicinanze di strade raggiungibili con i mezzi di soccorso. La Divinus è anche chiamata la marathon del Vulcano perché tutti i partecipanti passeranno dal cratere del Vulcano che per quest’occasione sarà spostato sul gpm di Cima Monte Mirabello. La Divinuns è anche solidarietà: un terzo degli iscritti del 2013 ha scelto di non richiedere indietro la quota d’iscrizione della gara dopo che era stata annullata così, i 12.000 euro raccolti sono serviti ad aiutare persone del paese in difficoltà tramite la Parrocchia e al nucleo Valdapone della Protezione Civile per acquistare un mezzo che possa affrontare eventuali prossime calamità in maniera tempestiva e ancor più efficace. M.G.M.

BASEBALL / CRAZY CAMP 2014 Baseball e divertimento allo stato puro. In due parole: Crazy camp. Tutto condito dalla voglia di fare nuove amicizie e stare all’aria aperta. Il sipario si alzerà tra un mese, ma la voglia di regalare un’estate piena di allegria è già in rampa di lancio. Il conto alla rovescia è iniziato, insomma. La settima edizione è pronta a entrare in scena. La manifestazione organizzata dal Crazy Sambonifacese Baseball & Softball, e aperta ai bambini da i 6 ai 13 anni, si svolgerà dal lunedì al venerdì in due trance: dal 9 giugno al 18 luglio (dalle ore 8 alle 16.30) e dal 25 agosto al 10 settembre (dalle 8 alle 13). Dove? Al campo da baseball di via Gorizia (località Praissola) a San Bonifacio. «Il Crazy camp permetterà ai giovanti atleti di fare attività fisica in un ambiente sereno e in un contesto di verde pubblico attrezzato, farà conoscere una disciplina di squadra diversa e avvincete, che consente di divertirsi e socializzare, sotto l’attenta guida di istruttori esperti e preparati – spiega il presidente Simone Lonardi -. Non solo: il camp formerà i piccoli attraverso un percorso specifico che comprende, oltre allo sport, attività creative e culturali». L’evento targato Crazy Sambonifacese cresce, migliora anno dopo anno. Nella passata edizione, infatti, sul registro delle iscrizioni sono stati segnati ben 64 nomi. «Una gran bella soddisfazione, sia della società che delle famiglie, che sono davvero contente – riprende Lonardi -. Molti bambini non giocavano a baseball e, alla fine, del camp, hanno deciso di avvicinarsi a questa realtà. La nostra è una disciplina unica: dà la possibilità di valorizzarsi come singolo atleta in un contesto di squadra. Se giochi da solo, non riuscirai certo a vincere: è il gruppo a trionfare, a conquistare il successo. Inoltre, il baseball insegna la lealtà e la sportività, a rispettare i compagni, gli avversari e le regole: alla fine di una partita, le due formazioni si salutano sempre, al di là di quello che è successo in campo e del risultato dell’incontro. Questo è il baseball che piace a noi, questi sono i valori che cerchiamo di trasmettere quotidianamente ai nostri atleti». Per informazioni sul camp: telefonare a Simone al 346.6251986 (ore pasti) o ad Manuela al 333.3975674, oppure www.crazysambo.it e info@crazysambo.it. M.S.

ai rossoneri “vendicare” l'onore del calcio italiano. Per Milan, allenato da Christian Brocchi (ex Milan, Lazio, Fiorentina ed Hellas Verona), e Real Madrid la sfida è stata una ripetizione di quella già disputatasi durante il gironcino di qualificazione alle semifinali (terminata 1 a 1). Per qualificarsi alla finalissima i madrileni hanno superato l'Arsenal, il Milan invece ha dovuto sconfiggere i cugini nerazzurri dell'Inter in un derby che, malgrado mancasse il palcoscenico di San Siro, è stato comunque molto sentito. Anche l'atto finale ha regalato parecchie emozioni, con i rossoneri in

doppio vantaggio al termine del primo tempo e poi raggiunti dal Real durante la ripresa. Inevitabili i calci di rigore, dove il Milan si dimostra più freddo e, col risultato finale di 6 a 4, torna a sollevare il Trofeo Ferroli undici anni dopo la sua prima affermazione. Tanti i talenti visti all'opera al Tizian e su tutti gli altri campi che sono stati teatro della manifestazione. La cantera del Real ha mostrato tutto il suo valore, tanto che proprio uno dei suoi ragazzi, Rodriguez

Arnaiz, si è aggiudicato il premio come miglior giocatore del torneo. Le formazioni italiane, però, non sono state da meno, mostrando una crescita più che confortante. La 25^ edizione del Ferroli si è quindi chiusa tra gli applausi, dedicati ai giocatori, ovviamente, ma anche agli organizzatori e ai tanti volontari che da anni si mettono a disposizione per la riuscita di un evento che porta in alto il nome di San Bonifacio in Itala e in Europa. Matteo Dani





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