ANNO XXX I- N.01 GENNAIO 2016 - stampato il 11/01/2016
SAMBONIFACESE
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Al via la 41a edizione della Montefortiana in programma sabato 16 e domenica 17 gennaio a Monteforte d’Alpone. Principale novità di quest’anno è la prima edizione della Ecorun Turà, che prenderà il posto della storica classica Turà della domenica pomeriggio. Da segnalare in particolare il ritorno a Piazza Salvo d’Acquisto (dietro la chiesa) come centro nevralgico, mentre gli arrivi di tutte le corse avverranno in prossimità di piazza Silvio Venturi, in centro Paese. La Montefortiana aprirà ufficialmente alle ore 10.00 di sabato con la 21a marcia “Per il sorriso dei bimbi”, una non competitiva su circuito ripetibile di km 5 per i ragazzi delle scuole di tutta la provincia di Verona e di km 10 per gli adulti. Alle 13.30 è in programma l’altra non competitiva, la 6a “Passi nel Tempo”, marcia guidata di km 10 tra Soave e Monteforte d’Alpone. La domenica dà il benvenuto alla nuova EcoRun Turà (26 km). E poi tutte le altre corse, su diverse distanze, competitive e non competitive, più facili e più impegnative: il trofeo Sant’ Antonio Abate Falconeri, la maratonina Falconeri, il Trofeo Sante Ferroli, l’Ecomaratona Clivus, il Gran premio Pedrollo Giovani promesse.
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“Attenzione Europa” ISLAM
Il problema Islam è finalmente all’attenzione di tutto l’Occidente, specialmente dell’intera Europa. Infatti è ormai comprensibile a tutti, così come aveva previsto la Fallaci, che lo scopo del mondo arabo-musulmano è quello di islamizzare i nostri territori ed è da secoli che cercano di farlo senza riuscirci. Ecco perché ora, col sostegno economico dei ricchi Stati Arabi, ci stanno provando con l’insediamento, inizialmente clandestino, sempre più numeroso della loro gente la quale, in gran parte, non si integra per nulla, così i loro figli nati qui. Questo perchè la religione islamica è assolutista, quindi poco rispettosa delle altre religioni. Infatti per loro, chi non professa il Corano è un infedele da osteggiare e condannare e persino, per alcuni di loro, da uccidere nel
nome di Allah. Le donne poi, per loro, non hanno diritti e devono portare il burqa, all’esterno, per non essere viste da altri uomini, inoltre non possono guidare l’auto. A pregare poi nelle Moschee si vedono solo uomini. Le nostre istituzioni pertanto, devono convincersi che chi viene qui da noi deve soprattutto rispettare le nostre leggi liberali, la nostra cultura e integrarsi al nostro modo di vivere, parlando e pregando, nelle Moschee aperte a tutti come lo sono le nostre Chiese, in italiano. Devono inoltre condannare e denunciare i violenti che uccidono in nome di Allah altrimenti, se non si sentono di farlo, tornino a casa loro. Solo così vivremo in pace noi e loro, con il massimo rispetto reciproco. Maria Righetti
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ITALIA
“Repubblica o Stato sovietico” Nuntio vobis gaudium magnum. Questa la formula che premette (implicitamente) San Matteo Renzi alla legge varata come una nave nel bacino, già affondata prima di salpare. Se guardate con occhio attento alla legge di stabilità 2016 vi accorgerete immediatamente che è la legge di uno Stato disperato e per uno Stato disperato. Le disposizioni rimaneggiano per la millesima volta le stesse materie marce di un corpo in decomposizione. Alza di qua, abbassa di là, togli di lì, aggiungi di là, accontenta un po’ lì, dai un taglio là, rimanda e rinvia all’anno del mai ecc. L’Italia è uno Stato sovietico padrone di tutto che si finge repubblica purtroppo, per come è intesa, costituzionale.La tendenza è, però, quasi peggiore dello stato attuale delle cose. La tendenza è infatti verso una dimensione che supera il collettivismo e che
si concretizzerà in un macro sistema di fatto neocomunale di vassallaggio e di servitù della gleba. Formalmente cittadini di una repubblica ma invero servi della gleba in forma moderna. Ad eccezione di chi si trova vicino al Principe e gode della sua influenza e dei suoi privilegi. Tutti gli altri ne sono esclusi. La differenza tra noi e gli islamici è soltanto nelle modalità espressive. Gli islamici sono schiavi, più o meno consapevoli, di una religione che è un progetto geopolitico dove il Libro viene prima della persona (l’uomo per il sabato e non il sabato per l’uomo). Noi italiani, dal canto nostro, siamo schiavi di un feticcio statale immodificabile per una presunta divina investitura costituzionale, che non è in sintonia né con la storia, né con le istanze della gente, né con l’economia. Siamo schiavi di una forma idolatrica insensata di
repubblica parlamentare tesa a stritolare molti a vantaggio di pochi. Cossiga diceva: «In Italia non cambia mai niente. Il tempo, forse, cambia; ma ultimamente nemmeno quello». La coesione sociale di uno Stato che Stato non lo è mai stato si presenta per quello che è nell’essenza, e cioè disintegrazione sociale, arginata con la minaccia della forza, nelle sue multiformi rappresentazioni esplicite e subdole. Più sei perbene e più sei a rischio “rieducazione”. L’Italia si regge sul “far credere” e su un’ubriacatura di chiacchere più grave della dipendenza dagli stupefacenti. Il nostro Stato è moribondo ed esploderà non con un botto ma nel più penoso disfacimento. Pazzo chi non l’ha ancora capito, o cretino. Auguri di buon anno, teniamoci su. Avv. Marco Bertagnin
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Numero chiuso il 11- 01 - 2016
CRONACHE
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Stizzoli rieletto alla presidenza
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CANTINA DI MONTEFORTE. Confermati, inoltre, vicepresidenti Pra e Martinelli
Massimino Stizzoli è stato rieletto all'unanimità alla presidenza della Cantina di Monteforte nel corso dell'ultimo consiglio di amministrazione. Con lui confermati alla vicepresidenza Ilario Pra e Erio Martinelli. Prosegue dunque sotto il segno della continuità il prossimo triennio per la storica cooperativa di Monteforte d'Alpone, nel cuore del Soave Classico. Si tratta di un segnale importante da parte dell'azienda - 600 soci, attivi su 1300 ettari prettamente sulle colline del classico sinonimo di fiducia da parte dell'intera base sociale, che giunge a pochi giorni dall'approvazione all'unanimità del bilancio chiuso quest'anno a 13,5 milioni di euro di fatturato con una decisa crescita dell'imbottigliato che, passando dal 19 al 23% sul totale del giro d'affari, fa registrare un incremento del +4% rispetto all'esercizio precedente. «Ringrazio le donne
e gli uomini di questa azienda che hanno voluto rinnovarmi la loro fiducia. E' una responsabilità e un impegno - sottolinea il neo eletto presidente - che ricevo con soddisfazione. Molto è stato fatto in azienda. L'auspicio è di proseguire e di rimanere coerenti con quanto fin qui svolto. Mi riferisco in particolar modo all'impegno di produrre vini di qualità nel rispetto dell'ambiente e del nostro paesaggio, a tutela del consumatore. Le nostre colline poi sono un vero e proprio parco da vivere e abbiamo tutte le carte in regola per crescere sul fronte dell'accoglienza e dell'ospitalità. Questo rappresenterebbe un'integrazione al reddito per quanti oggi coltivano la vite e nello stesso tempo andrebbe a generare un processo di crescita lenta e graduale che, senza stravolgimenti, migliorerebbe tutto il nostro comprensorio produttivo».
Sul fronte del bilancio è senza dubbio l'estero a dare le maggiori soddisfazioni all'azienda, in particolare la Gran Bretagna che assorbe il 60% del fatturato oltre confine, i Paesi Scandinavi (15%), la Germania (5%), seguiti a stretto giro da Svizzera, Olanda, Giappone e Stati Uniti. Positivi i trend dei prodotti a marchio che gradualmente stanno consolidando una buona riconoscibilità. Molto positive le attese per il Soave targato 2015 che quest'anno, grazie ad una stagione particolarmente favorevole per i vini bianchi, con picchi di calore equamente alternati a fenomeni precipitosi, seguiti a settembre da un periodo con importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte, si preannuncia ricco al naso e intenso al palato. «A fronte della qualità che caratterizza le nostre referenze - evidenzia Gaetano Tobin, direttore generale di Cantina di Monteforte -
intendiamo lavorare il prossimo anno in vista di un significativo rafforzamento dell'identità aziendale con i prodotti a marchio che stanno godendo di una crescente riconoscibilità tra i consumatori.
Prosegue poi l'impegno nel consolidare i mercati esteri dove siamo presenti da anni
e di pari passo il nostro impegno sulla piazza americana».
Itinerario di fede e di cultura Riscoperta la “Romea Strata” EST VERONESE
«L'Europa è nata pellegrinando e la sua lingua è il cristianesimo» affermò Wolfang Goethe. La Diocesi di Vicenza, che interessa anche molti comuni veronesi, ha fatto propria questa dichiarazione, riscoprendo la “Romea Strata”, un itinerario di fede e cultura. I pellegrini che partivano dall'Europa Orientale e dai Balcani confluivano sulla via Francigena, per andare verso sud a Roma alla tomba di San Pietro, o a Brindisi e imbarcarsi per Gerusalemme; oppure verso nord - ovest per dirigersi a Santiago de Compostela. «Il Veneto è un grande imbuto di vie di pellegrinaggi, che si incontrano e sintetizzano nella Francigena» illustra don Raimondo Sinibaldi, responsabile dell’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi vicentina, alla conferenza di Padova dell’11 dicembre. «La Regione Veneto ha sviluppato vari percorsi che si collegano alla Romea Strata» spiega l’Ass. al Turismo Federico Caner. «Strade anche per riscoprire sé stessi e il territorio, stare nella natura, conoscere edifici monumentali, specialità enogastronomiche. Itinerari che si collegano a quelli pedonali, ciclabili e ippovie, per dare un’offerta turistica regionale sempre più differenziata». L’Est veronese è interessato da due percorsi della Romea Strata: la Romea Postumia e la Romea Porciliana. “Romea Postumia” è il tratto che da Verona a Vicenza percorre i territori attraversati dall'omonima
via romana; il percorso costeggia la fascia pedemontana, nota per i pregiati vigneti del Soave e del Gambellara. Transita da San Martino Buon Albergo, Strà, Pieve di Colognola ai Colli, San Bonifacio, Soave città murata e Santuario della Bassanella, fino al confine vicentino. “Romea Porciliana” invece va da Verona a Montagnana, seguendo l'ansa dell'Adige. Partendo da Verona, attraversa le terre della mela di Zevio e Belfiore, va verso Arcole sul percorso del PIAR Colognese, svoltando a sinistra in Zerpa; oppure proseguendo dritto va a Veronella e Cologna Veneta e poi a Montagnana. Sono zone che coniugano l'aspetto naturalistico (parco dell'Adige, prodotti tipici come la mela, la vite, l'asparago, il radicchio, la verza moretta, la patata), con quello storico, portando a riscoprire le tracce degli antichi luoghi costruiti nel medioevo per accogliere i
pellegrini come la Madonna della Strà a Belfiore, il monastero francescano di Sabbion a Cologna, l’”ospitale” annesso a Corte Grande e alla chiesa di S. Giovanni Battista a Veronella, la magione templare di Pressana in Villa Querini Stampalia. «Lungo queste vie si trovano i “polmoni spirituali” luoghi particolarmente indicati per la preghiera e per il sacramento della penitenza, da cui attingere fede, forza e speranza» commenta don Raimondo. Tra essi, l’Oasi di San Giacomo a Lavagno, l’Abbazia di Villanova a San Bonifacio, il Santuario della Bassanella a Soave, il Santuario di Madonna della Strà a Belfiore, la Chiesa dell’Alzana ad Arcole. Un tratto su Belfiore è sospeso, riguardante una strada provinciale di alto traffico: l’amministrazione e la diocesi si incontreranno per trovare una soluzione. Graziana Tondini
CRONACHE
Gennaio 2016
Palazzo Moscardo Polemiche accese
SOAVE. Scontro tra maggioranza e opposizione nel Consiglio comunale del 26 novembre
Pressi - si evince che il meccanismo è automatico e a sola discrezione del Comune, cosa che nei verbali era espressamente stata scritta dall’allora sindaco Giorgio Magrinelli. Il sindaco Gambaretto, il Vice Gaetano Tebaldi e l’assessore Nazzarena Resi dovrebbero conoscere alla perfezione gli atti citati poiché all’epoca erano stati loro stessi, giacché presenti in amministrazione, ad autorizzare l’accordo. Mi sembra molto strana questa improvvisa amnesia. Non siamo qui per svendere il patrimonio dell’ente: è una sciocchezza affermare che i due edifici valgono 444.000 euro alla pari. Invito la maggioranza a ritirare la delibera e ad affrontare le discussioni con le carte alla mano. Il Sindaco ha capito che stava prendendo un grosso granchio e fortunatamente ha ritirato questo sciagurato provvedimento. Bastava solo leggere meglio le carte e studiare gli atti precedenti come ho fatto io».
Servizi di
Maria Grazia Marcazzani
L’ultimo consiglio comunale di Soave del 26 novembre ha visto maggioranza e opposizione, rappresentata da Matteo Pressi, sul tema di Palazzo Moscardo di proprietà comunale (in uso alla guardia di finanza) e decidere se cederlo allo Stato in cambio dell’ex magazzino idraulico con terreno circostante, ora diventato museo del gioco e sede dell’associazione “Lafogliaeilvento”. Il Consigliere della Lega Nord, Pressi, pochi giorni prima aveva incitato i cittadini attraverso Facebook a mobilitarsi e partecipare al Consiglio, ed effettivamente la sala era piena. «La questione di Palazzo Moscardo risale al 1997 quando l’amministrazione Marchetti aveva sottoscritto un accordo con la guardia di finanza per concedere la possibilità di realizzare la loro caserma all’interno del parco giochi nel dismesso magazzino idraulico – ha raccontato il sindaco Lino Gambaretto . Nel 1998 l’amministrazione Magrinelli ha ritenuto di non acconsentire a questo progetto, cercando soluzioni alternative. Si era deciso così di dare in concessione d’uso alla guardia di finanza Palazzo Moscardo, con l’obbligo che la finanza eseguisse gli interventi di sistemazione. Da qui la sottoscrizione di un accordo di programma con cui, a fronte di dare palazzo Moscardo per 99 anni con l’obbligo di fare i lavori, il comune di Soave prendeva in carico l’edificio dell’ex magazzino idraulico unitamente a tutta l’area compresa dal ponte dell’ospedale fino alla curva del Tramigna, con l’impegno di sistemarlo e usarlo per scopi per tutta la comunità. Il comune di Soave all’epoca impegnò una somma di 800 mila euro per
sistemare l’edifico e 700 mila euro per realizzare il muro di contenimento verso il fiume Tramigna. Da quando sono diventato sindaco – ha aggiunto Gambaretto - ho avuto incontri già nel 2008 con l’agenzia del demanio per dare esecuzione a quell’accordo. Dal 2008 non siamo ancora riusciti ad ottenere un accordo e ora è cambiata anche la normativa. L’agenzia del demanio si è fatta avanti dicendo che voleva sistemare questa situazione pendente. Abbiamo ritenuto giusto portare in consiglio la questione, ma non si è fatta la votazione: penso sia giusto approfondire. In quanto soavese – ha aggiunto
ancora il primo cittadino non voglio rinunciare a palazzo Moscardo, ma come amministratore devo cercare di tutelare il patrimonio dell’ente. Il rischio oggi è che nel 2019 l’agenzia del demanio ci dica che l’accordo di programma è scaduto e dobbiamo liberare l’edificio o pagarne l’affitto. Per questo il 16 dicembre abbiamo avuto un incontro in Comune con il responsabile dell’agenzia del demanio per cercare di affrontare le problematiche. Voglio capire se è stato sottoscritto un accordo di programma in modo troppo facile». «Da una lettura integrale dell’accordo – ha affermato il consigliere Matteo
SOAVE / SUCCESSO PER GLI EVENTI NATALIZI Nel periodo natalizio numerose persone hanno invaso Soave per visitare la rassegna dei presepi e tutti gli eventi correlati. «Questa manifestazione è stata molto importante per l’indotto del paese. Come amministrazione abbiamo dato in uso gratuito, sale e chiese ma sono da ringraziare soprattutto chi l’ha organizzata e cioè la Pro Loco, l’associazione Botteghe di Soave, Gli amici delle antiche torri, il comitato della Bassanella ed è molto importante che gruppi diversi collaborino fra loro per la riuscita degli eventi» - spiega il vicesindaco Gaetano Tebaldi. «Il 2015 per la nostra associazione è stato un anno di successi come ad esempio la festa del libro, le mostre d’arte e i vari mercatini dell’artigianato e ora sono in serbo novità per il 2016 – commenta Luigino Mericiani, presidente dell’associazione Botteghe di Soave -. Mi è piaciuta molto la sinergia che si è creata tra gruppi, amministrazione, associazioni. Una collaborazione che auspico cresca sempre più perché Soave merita di più. Siamo in crescita anche come iscritti non solo del centro storico e così proporremo delle manifestazioni dislocate anche nelle zone limitrofe al centro».
5 La cantina ... cresce SOAVE / IL PROGETTO
Dopo tante vicissitudini, nel Consiglio comunale di Soave del 26 novembre è stato approvato l’ingrandimento della Cantina Sociale. «Il progetto approvato prende in considerazione la nuova strada di circonvallazione, che sarà realizzata dalla Cantina, per la quale la cantina stessa ha già versato una fidejussione di 8 milioni di euro a copertura dei lavori – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Nel 2019 la strada di circonvallazione sarà conclusa. Abbiamo dovuto affrontare il problema del sottopasso che al termine dei lavori sarà abbassato di due metri rispetto all’attuale per garantire il passaggio dei camion. Questo poteva portare all’allagamento della zona: così sarà realizzato un bacino di quattro mila metri cubi per raccogliere l’acqua insieme con la rotonda che sarà realizzata a nord dell’autostrada per invasare l’acqua della strada. Inoltre tutta l’acqua nella zona agricola della Cantina, che poi sarà cementata, sarà gestita all’interno della proprietà per poi immetterla nella tubazione di San Matteo, dove abbiamo già grossi problemi quando piove, solo quando sarà passata l’onda di piena». Grazie ai lavori realizzati finora l’autorità di bacino ha abbassato il grado di pericolosità della zona dei lavori e questo ha consentito di proseguire l’iter. «Il 3 gennaio – precisa il sindaco - sono scaduti i termini per eventuali osservazioni. Ora partirà la convenzione che prevede che al comune di Soave siano cedute delle aree per creare zone verdi e parcheggi lungo viale della Vittoria e nella parte finale della circonvallazione. Per quest’amministrazione aver approvato un progetto simile è un evento unico nella storia. Per questo mi dispiace che la minoranza anche in quest’occasione non sia stata presente e che solo il consigliere Pressi sia arrivato ad argomento discusso…se un consigliere di minoranza ha a cuore le sorti di un’azienda leader a Soave, com’è definita da tutti, perché non viene in consiglio a chiedere se eravamo sicuri della procedura? Sembra che l’opposizione volesse solo ostacolare l’amministrazione non interessandosi a un progetto così importante per Soave e non assumendosi le responsabilità ma scrivendo solo su Facebook».
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CRONACHE
Gennaio 2016
La Chiesa apre la porta Santa
SANTUARIO DELLA BASSANELLA. Cerimonia ufficiale a Soave lo scorso 20 dicembre
Il 20 dicembre a Soave si è aperta la porta Santa nel santuario della Bassanella. A ufficiare la cerimonia, il delegato del vescovo monsignor Mario Masina insieme a molti parroci della zona oltre a don Luigi Verzè, il parroco che gestisce il santuario. Erano presenti il sindaco di Soave Lino Gambaretto, il sindaco di Cazzano di Tramigna Maria Luisa Contri e quello di Colognola ai Colli Alberto Martelletto. «Le porte delle città e quelle delle cattedrali sono sempre state belle e importanti perché sono il “biglietto da visita” per entrare in città e in chiesa – ha commendato monsignor Mario Masina -. Anche le porte delle nostre case sono importanti e qualche volta con qualcosa che appendiamo, possono raccontare una storia. Sbattere una porta è un brutto gesto ed è il segno della chiusura, della non disponibilità a incontrare una persona. Pure la nostra fede è legata a una porta che si apre e il primo ad aprirla è stato Dio per venire incon-
tro a noi perché potessimo partecipare alla sua grazie e alla sua misericordia. La porta della misericordia ha un difetto: ha una sola maniglia. Tutte le porte hanno una maniglia dentro e una fuori mentre questa ne ha una sola dalla mia parte perché posso io solo decidere se Dio può darmi la sua misericordia perché come Dio dice nel libro dell’Apocalisse “sto alla porta e busso”. Tutte le storie dell’Antico Testamento sono di porte che si sono socchiuse e poi richiuse
subito perché Dio non dà spallate alla porta per aprirla ma dice “se vuoi mi apri”. La prima grande porta che si apre –ha aggiunto Monsignor Masina - è quella di Maria. Papa Francesco dice che varcare la porta della misericordia è farmi strumento di questo perdono del Signore. Tutti abbiamo bisogno di maggiore misericordia nelle nostre famiglie, nelle nostre parrocchie, tra gruppi, nei nostri paesi, perché delle volte per fare del bene facciamo del male. Da ricordare che ci sono anche
le 14 opere di misericordia: 7 spirituali e 7 corporali, che quest’anno saranno rivalutate e fatte conoscere maggiormente perché basta realizzarne una ma fatta bene. La porta mi rende strumento del Signore per portare Cristo agli uomini e gli uomini a Cristo». Il santuario fa parte dell’itinerario denominato “Romea Strata” ideato dall’ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza e vuole far conoscere le ricchezze territoriali ed enogastronomiche legate al luogo di culto interessato. La Romea Strata è divisa in quattro percorsi che conducono tutti a San Miniato e da qui è posabile raggiungere i luoghi di culto più importanti cioè Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela. Soave sarà compreso nel tratto della via Romea Porciliana che da Verona porta fino a Montagnana. Inoltre sono state predisposte delle segnalazioni stradali nuove per indicare il santuario da ogni parte del paese in cui si arriva. Maria Grazia Marcazzani
6 COSTEGGIOLA / L’EVENTO Torna l’Antica sagra dei Rufioi Dal 15 al 17 gennaio torna a Costeggiola l’Antica Sagra dei Rufioi, quest’anno giunta alla 102ª edizione. La sagra è dedicata a Sant’Antonio abate, patrono di Costeggiola. Per celebrarlo, oltre alla messa solenne di domenica mattina, il sabato pomeriggio ci sarà la benedizione degli animali domestici sul sagrato della chiesa. Inoltre la domenica pomeriggio si terrà una gara di campanari a sistema veronese. Tutto il resto sarà dedicato al rufiolo, dolce tipico del paese, raviolo dolce disegnato su una mezzaluna di pasta, come la forma di un sole nascente o la cresta di un gallo, ed è composto di un ripieno, la cui ricetta prevede cedrini, amaretti, canditi e altri ingredienti segreti, avvolto dalla pasta liscia e sottile. Ogni anno per la sagra ne sono preparati più di 20.000 da moltissimi abitanti, fra cui i due sindaci e il parroco che si ritrovano nel teatro parrocchiale, che per l’occasione diventa un’enorme cucina, dal lunedì al giovedì antecedente la festa a impastare, creare a mano ogni rufiolo. Tutto il ricavato va all’associazione “Amici di Costeggiola” che organizza tutti gli eventi dell’anno oltre a questo per tenere vivo lo spirito della frazione. Il programma prevede l’inizio della festa il venerdì con l’apertura dei chioschi enogastronomici e la pesca di beneficenza che rimarranno attivi per tutta la manifestazione. Sabato 16 ci sarà la prima selezione del concorso dedicato ai migliori rufioi casalinghi e poi musica afro con dj Roncari e a seguire discoteca commerciale con dj Alex, tutto nel teatro parrocchiale. Domenica 17 nel primo pomeriggio ci saranno le selezioni finali della gara cui seguirà uno spettacolo di animazione per bambini con il mago Louis S’Or. Al termine della sua esibizione ci sarà la premiazione del miglior rufiolo casalingo. Nel frattempo i giovani del paese intratterranno con musica in piazza Salvo D’Acquisto vicino al chiosco del rufioi. La festa terminerà alla sera con musica anni ‘60/’70 e ’80 nel teatro parrocchiale. M.G.M.
CRONACHE
Gennaio 2016
Attenzione ai ladri e agli imbroglioni COLOGNOLA. E-mail del Sindaco ai cittadini per prevenire eventuali rischi di furti
Servizi di
Daniela Rama foto M.Testi
Il primo cittadino di Colognola ai Colli, Alberto Martelletto, ha inviato ad ogni famiglia una mail affinché nessun cittadino rischi di lasciarsi imbrogliare da malintenzionati che vagano di porta in porta accampando molteplici scuse con la sola intenzione di entrare in casa e portare via quanto di valore trovano a portata di mano. Si tratta di una comunicazione «a scopo esclusivamente informativo. Non si vuole creare inutile allarmismo, ma nemmeno minimizzare il fenomeno – afferma il primo cittadino -. Si sono verificati alcuni tentativi di truffe simulando interventi di operatori del gas o vendite a seguito di sondaggi su indi-
cazione del Comune. Non aprite le porte a estranei, perché non ci sono interventi commissionati dal Comune sul gas e nemmeno il Comune darà mai il vostro nominativo per alcun sondaggio o vendita. I furti nelle abitazioni sono un fenomeno purtroppo frequente durante gli ultimi mesi dell'anno per poi riprendere a gennaio e a febbraio. Oltre a quanto le Forze dell'ordine sono già impegnate a fare per contrastare il fenomeno, è importante che i cittadini siano consapevoli della possibile evenienza di tali fatti e informati adeguatamente onde attuare tutti gli accorgimenti di autoprotezione possibili per evitare i furti e scoraggiare i malviventi, ma senza intervenire personalmente. Rimane fondamentale – conclude il sin-
Alberto Martelletto
daco – la collaborazione dei cittadini e la segnalazione ai Carabinieri, chiamando il 112, o la Polizia locale, telefonando allo 045.6152385,
COLOGNOLA / CIRCOLO ANZIANI IN VIA MONTANARA Prolungata la convenzione sancita tra Comune e Auser L'amministrazione comunale di Colognola ai Colli ha scelto di prolungare la convenzione sancita tra Comune e Auser nel 2001 riguardante la gestione del circolo degli anziani di via Montanara, che di anno in anno ospita numerose iniziative e realtà come, per esempio, l'Università del tempo libero. Il centro anziani si trova all'interno di una struttura di proprietà del Comune, a Villaggio, e da ben 14 anni è amministrato da Auser il cui commissario, Pietro Carradore, proprio in questi giorni, che vedono la scadenza della convenzione, ha accettato di garantire il proseguimento della gestione fino a luglio 2016. «Durante l'estate – spiega il sindaco Alberto Martelletto – si era prevista entro novembre l a pubblicazione di un bando di gara per la concessione dell'immobile, ma in seguito la Giunta ha ritenuto opportuno emanare una delibera con cui si proroga la concessione dell'edificio all’Auser fino al prossimo 31 luglio. Dopo lo scioglimento dell'Associazione anziani colognolesi e il commissariamento della struttura da parte dell'Auser – prosegue – noi amministratori abbiamo ritenuto che il nuov o affidamento, da stabilire entro fine anno, avrebbe potuto mettere fine a polemiche e interpretazioni che in questo periodo si sono moltiplicate intorno alla precedente gestione. In un simile quadro che non abbiamo certo creato noi e che ci ha visto oggetto di critiche o per non aver preso posizione o, al contrario, per aver avuto ingerenze nei rapporti tra le parti, crediamo che non ci sia la neces saria serenità per affrontare il bando in questo momento. Da non dimenticare inoltre – aggiunge Martelletto – l’approssimarsi del confronto elettorale di primavera (a Colognola si voterà il nuovo Consiglio comunale e il nuovo sindaco, visto che Martelletto è al suo secondo mandato, ndr) che potrebbe costituire un elemento aggiuntivo di pressione che non vogliamo assolutamente subire».
COLOGNOLA / INTERNET, WI-FI E FACEBOOK Da anni l'Amministrazione comunale di Colognola ai Colli è attenta alla comunicazione con la cittadinanza e in particolare a quella supportata dalle nuove tecnologie. Basti pensare, al proposito, all'installazione di antenne wi-fi nei punti più strategici del paese in modo da permettere ai colognolesi di avere accesso alla rete internet, o alla costante presenza del Comune sui social network al fine di mantenere aggiornata la popolazione in ambito amministrativo, culturale e in merito ad iniziative e manifestazioni varie. Nell'ultimo periodo il comune di Colognola ha aperto una bacheca in più: è, infatti, presente anche su Facebook all'indirizzo www.facebook.com/Comune-di-Colognola-ai-Colli-1467465233550986/. Quanti volessero iscriversi o ricevere informazioni, possono entrare nella pagina del Comune e cliccare “Mi piace”.
di fatti, persone, auto e comportamenti sospetti». A suggerire come evitare i raggiri, in verità, il Comune aveva già pensato qualche tempo fa distribuendo a tutta la cittadinanza il vademecum per la prevenzione di furti e rapine che tuttora consiglia di consultare con attenzione. Chi ne fosse sprovvisto può scaricarlo dal sito internet del Comune o richiederne in municipio copia cartacea.
7 COLOGNOLA / ARTE Dieci opere di Broglio al Comune La signora Anna Maria Prati, nipote del celebre acquafortista colognolese Dante Broglio, ha deciso di donare dieci opere dello zio al Comune. La motivazione del gesto sta nella riconoscenza che la signora Prati prova nei riguardi dell'Amministrazione che in più occasioni ha onorato la figura di Broglio a cui, tra l'altro, in paese sono dedicate la scuola elementare e una via. Acquafortista, pittore e incisore, Broglio giunse a Colognola nel 1909 da Sorgà, dove era nato nel 1873; in paese acquistò il Villino Camilla in via Contrada di Sopra al Piano (divenuta poi Dante Broglio, ndr) dove inizialmente si recava in estate con i fratelli Torquato e Angela. Tra il 1909 e il 1914, proprio a Colognola, Dante fu iniziato da un amico all'acquaforte, la tecnica che lo avrebbe reso celebre in tutta Europa. Diplomatosi maestro elementare, fu prima insegnante di calligrafia e disegno e poi allievo del corso di pittura e scultura dell'Accademia Cignaroli. Insegnò disegno a Como, Vicenza, Udine, Venezia e a Verona anche agli allievi dell'istituto magistrale Carlo Montanari. In seguito alla scomparsa della moglie Ines, avvenuta nel 1939, nel '40 Broglio si stabilì in paese dove aprì una scuola di disegno, riuscendo con la sua maestria ad attirare numerosi ragazzi, tra cui gli artisti, scomparsi entrambi da qualche anno, Federico Bellomi e Francesco Menegazzi. La signora Prati ha espresso tutta la sua riconoscenza all'Amministrazione durante una cerimonia ufficiale svoltasi in sala consiliare e che ha visto gli interventi, oltre che del primo cittadino Alberto Martelletto, anche del Presidente dell'Accademia di Scienze Lettere e Agricoltura di Verona Claudio Carcereri De Prati, dell'assessore alla Cultura Giovanni Migliorini e del Presidente della Biblioteca Comunale Lorenzo Bellomi, tutti volti a ricordare l'artista. Il sindaco Alberto Martelletto ha fatto sapere che in municipio è stato predisposto un apposito sistema di sicurezza per tutelare il patrimonio artistico acquisito.
CRONACHE
Gennaio 2016
Agenda: nuove luci e videosorveglianza ARCOLE. È stato firmato, lo scorso 9 dicembre, l’accordo tra Comune e Agsm Lighting
E' stato firmato il 9 dicembre scorso l'accordo tra il Comune di Arcole e Agsm Lighting. Si tratta di un contratto di project financing della durata di 17 anni e 6 mesi che permetterà un risparmio per il Comune di circa 110.000 euro all'anno rispetto al costo delle bollette di energia e manutenzioni dell'illuminazione pubblica, A sinistra il Vicesindaco Alessandro Ceretta, a destra il Consigliere Mario Longo a carico di Agsm, a fronte di un canone mensile di circa 12.200 euro. In cambio getto impegnativo ma siamo migliorare l'illuminazione in Agsm sostituirà numerosi veramente soddisfatti del alcuni punti dove sono pali e i corpi illuminanti risultato. I vantaggi per il carenti o mancanti i lampiomontando quelli a led, met- nostro paese sono molti: ni. Le telecamere saranno terà a norma i vecchi abbiamo un'impianto di illu- installate in tutto il territorio impianti sostituendo 40 qua- minazione molto vecchio e garantiranno maggiore dri elettrici, aggiungerà 35 che consuma molto e in sicurezza e saranno impieganuovi punti luce, monterà 30 alcuni tratti non è a norma. te anche contro l'abbandono telecamere, installerà tre Questo contratto permette dei rifiuti nel territorio pannelli informativi e le un risparmio immediato nei comunale». Cimiteri, piazze, luminarie di Natale. Al ter- costi e un risparmio energe- parchi pubblici e aree sensimine del contratto gli tico importante che giova bili saranno infatti videosorimpianti diventeranno di all'ambiente e aumenta la vegliate. Aggiunge il Vicesindaco Alessandro Ceretta: proprietà del Comune. A qualità della luce. seguire questo progetto fin La messa a norma degli «Mai come in questo periodall'inizio è stato il Capo- impianti poi, oltre a ridurre i do la sicurezza è una necesgruppo e Consigliere Comu- consumi eliminando le sità sentita dai cittadini, un nale Mario Longo: «Abbia- dispersioni, garantisce mag- impianto all'avanguardia mo fatto un bando a livello giore sicurezza per tutti. Il unito alla vigilanza notturna europeo. Anche a livello posizionamento dei nuovi già in essere con Civis burocratico è stato un pro- punti luce permetterà di garantisce un servizio otti-
male per la tutela di tutti. Alcune telecamere in particolare saranno mobili per permettere di monitorare alcune aree in caso di problemi, altre con il Targa System, per la lettura delle targhe». I tre pannelli informativi (ad Arcole, Gazzolo e Volpino) saranno utili per comunicare con i cittadini in tempo reale. Agsm Lighting avrà il vantaggio economico dal minor consumo di energia. «Siamo lieti che un altro Comune veronese abbia aderito alla nostra proposta – conclude il Presidente Fabio Venturi -. Entro la prossima primavera i lavori saranno terminati in coordinamento con il piano delle asfaltature previsto dall'Amministrazione». Alla fine del contratto il Comune avrà risparmiato, rispetto alle spese attuali, circa 2 milioni di euro e avrà gli impianti a norma e a basso consumo. Secondo l'accordo firmato i lavori inizieranno a fine gennaio e termineranno entro 5 mesi dall'avvio.
8 RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO Nelle scorse settimane il governatore Zaia ha rilasciato un’intervista, e poi conseguenti conferme, agli organi di stampa su una possibile apertura di dialogo con i leader religiosi islamici, i quali saranno invitati a partecipare al tavolo della Consulta regionale per l’immigrazione. Il tutto, a fronte delle recenti tragedie dovute agli attentati per mano di dichiarati estremisti dell’Islam che Giovanna Negro hanno sollevato uno stato di agitazione e paura con conseguente rafforzamento di controlli in Europa, in Italia e nel Veneto. Per questo noi consiglieri regionali tosiani abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale dal titolo: “Apertura del governatore ai leader religiosi islamici: bloccare sul nascere possibili fraintendimenti ideologici anche alla luce dei tagli di finanziamenti di finanziamenti ai luoghi di culto e alle scuole paritarie in Veneto”. Qui non si tratta solo di proclamazioni, non dobbiamo dimenticare che per le chiese, le parrocchie, i campanili la Regione e la maggioranza che la governa hanno cancellato gli stanziamenti per lavori di ristrutturazione e messe in sicurezza, con il rischio di trasformare i luoghi di culto cattolici in Veneto in grandi cantieri chiusi. Abbiamo presentato in Commissione urbanistica un progetto di Legge per l’individuazione e catalogazione degli edifici rivolti al culto per evitare, come avveniva in passato, che alcuni stabili diventino abusivamente luoghi di ritrovo per svolgere attività riservate ad un gruppo ristretto di persone all’oscuro della supervisione regionale, che non sempre si limita alla preghiera ma più genericamente alla “cultura”. Infine, abbiamo presentato una mozione per tutelare le scuole paritarie dell’infanzia nella nostra regione, e conseguentemente le famiglie venete che hanno il diritto di scegliere la scuola per i loro figli in un’offerta più completa e variegata possibile. La richiesta della nostra mozione è chiara, e impegna la Giunta regionale e in particolare il governatore a rivedere immediatamente la scelta di cancellare i fondi regionali ai luoghi di culto cattolici in Veneto. Inoltre, ad accelerare i finanziamenti dovuti alle scuole paritarie, di primaria importanza e rispetto per la cultura storica e religiosa del nostro Paese e della nostra Regione. Chiediamo la massima priorità alle questioni del Veneto senza dimenticare le vittime del terrorismo fondamentalista islamico con una apertura al dialogo interreligioso solo se ci sia una chiara, precisa ed univoca condanna ad ogni atto terroristico di matrice religiosa. Sono convinta che in questo particolare momento storico è più che mai necessario agire con prudenza e tutelare i cittadini della nostra regione con anche un fronte religioso trasversale che bocci senza se e senza ma ogni tipo di violenza. Giovanna Negro
ARCOLE / LA VETRATA ARTISTICA
L’opera di un artista arcolese è arrivata in Russia. “Un bosco di betulle riflesse sull’acqua” è la grande vetrata artistica dipinta dalla pittrice Anna Elisa Sartori, che si è avvalsa dell’aiuto della collega Antonella Burato per i bozzetti e delle figlie Eleonora e Miriam Giavarina per il dipinto. La vetrata, realizzata nell’estate 2015, è stata poi assemblata e installata nella villa di un magnate russo, da una ditta di Colognola ai Colli. «L’imprenditore aveva già
visto alcune vetrate a piombo, ma le ha ritenute di fattura troppo “industriale” e quindi ha scelto di fare dipingere ex novo una vetrata naturalistica» commenta Anna Elisa. La magia del bosco è resa bene nel lavoro della Sartori: «Con le mie figlie abbiamo dipinto usando appositi colori per il vetro, per creare la luminosità che filtra tra le fronde e si riflette sull’acqua. Per rendere ancora di più la potenza del bianco dei tronchi di betulla, abbiamo usato un bianco
madreperla». La vetrata, di dimensioni di 3 x 4 metri, pesa oltre 7 quintali e ha una “tripla funzione”, come spiega la pittrice: «Il committente voleva un dipinto per portare luce in un locale di soggiorno nella sua villa, ma anche che il sole proietti a terra sul pavimento il bosco, per averne una doppia visione. Visione che si ha anche di notte: il bianco madreperla dei tronchi è iridescente, quindi la vetrata è visibile nel salone anche senza luce». Graziana Tondini
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Gennaio 2016
Natale speciale e in compagnia
Una cordata di sostenitori e l'idea di regalare un Natale speciale agli ospiti dei refettori di Mamma Anna diventa realtà: e alla fine arriva pure Babbo Natale. Sono state cento le persone che Fulvio Soave, promotore delle mense per indigenti attivate a San Bonifacio e Soave, ha ospitato al ristorante dell'hotel “Soave-Best Western” per la Vigilia di Natale. Come è stato lo scorso anno, Soave ha chiuso l'hotel per mettere a disposizione di chi ha meno prima gli chef del suo ristorante e poi la sala. «Il pranzo è stato preparato dal mio staff nelle cucine dell'hotel. Al primo, cioè i tortellini, ha provveduto il pastificio Avesani - dice Soave - alla carne del secondo (un’arrosto di tacchino) la Pregis, dolci e pane sono stati donati da Dessert service di Sommacampagna mentre i dipendenti di Best Western Italia hanno destinato a Mamma Anna i loro pandori e panettoni». Un elenco molto lungo, a cui aggiungere il lavoro dei dieci volontari di Mamma Anna che anche alla vigilia di Natale (com'è stato pure a Natale e in tutti i giorni dell'anno al
FOTO DI MIRKO BARBIERI
SAN BONIFACIO. L’associazione Mamma Anna ha festeggiato la Vigilia all’Hotel Soave-Best-Western
refettorio) si sono occupati del servizio. E c'è stato anche un Babbo Natale in carne e ossa che, grazie alla donazione di Globo, ha potuto consegnare un giocattolo ad ognuno dei 15 bambini presenti ma anche un cesto di prodotti alimentari per ogni famiglia donati dal gruppo “Amici di don Sbalchiero” di Arcole. A Verona, intanto, è proseguita fino al 10 gennaio la raccolta alimentare (pasta, pomodoro, olio) negli spazi di “Verona fotografa” (corso
Milano 5, interno 1): l'associazione che riunisce un migliaio di appassionati di fotografia, il 19 dicembre ha ospitato i volontari dei Mamma Anna e per le feste la raccolta alimentare. Dalla sua attivazione, nel settembre 2013, Mamma Anna ha distribuito complessivamente 35 mila pasti a persone in situazione di indigenza: ogni giorno, alla mensa approntata alla Casa della giovane a San Bonifacio e nei locali del centro “Noi, voi l'oro” a Soave,
«“Mamma Anna” Che bella storia!» LE PAROLE DI UNA STUDENTESSA
Tutti noi ragazzi di terza media, insieme alle catechiste della parrocchia di San Bonifacio, abbiamo avuto l’occasione di conoscere la bellissima storia di Mamma Anna ed è stato molto interessante e istruttivo. In questa giornata abbiamo potuto condividere un pasto insieme a persone nuove, conoscendo la loro storia e le loro difficoltà…Volevo ringraziare la parrocchia insieme a tutte le catechiste che ci hanno dato la possibilità di andare in questa “mensa” per tutte le persone più bisognose che non riescono per la mancanza di soldi a consumare almeno due pasti al giorno. Il ringraziamento più grande va a Fulvio Soave e ad Antonio Milani che ci hanno accolti rispondendo alle nostre domande con molta gioia e disponibilità nei nostri confronti e un grandissimo “GRAZIE” a tutti i volontari che ogni giorno sono lì per aiutare e sostenere questa iniziativa. Giulia Lecca
vengono accolte tra le 50 e le 60 persone. Perchè il servizio possa continuare serve, però, la materia prima, cioè pasta e pomodoro che sono l'ingrediente essenziale della mensa dove “un piatto di pasta non si nega a nessuno”. Info: 393.5821770 e su Facebook alla pagina MAMMA ANNA Trust. foto e info liberamente utilizzabili alla pagina Facebook MAMMA ANNA Trust press@mammaanna.org info: 393.5821770
SAN BONFACIO. Incontri d’Autore, viaggio culturale con Alberto Angela
FOTO DI MIRKO BARBIERI
Si è chiuso con un pienone il 2015 degli “Incontri d'Autore”, che si è congedato ospitando Alberto Angela. Un Teatro Centrale gremito in ogni ordine di posto: questa l'immagine che ha accolto il ritorno a San Bonifacio di Alberto Angela, già ospite della libreria Bonturi nei primi mesi dello scorso anno e che all'epoca, dopo aver riempito la sala congressi dell'ospedale, ha concesso il bis presso l'auditorium Rocca Sveva per ringraziare tutte quelle persone che non avevano potuto godere del primo incontro per la capienza insufficiente della sala. Dopo Pompei è stata la volta della Basilica di San Pietro, argomento del nuovo libro di Alberto Angela. Al pubblico del Teatro Centrale Alberto Angela ha proposto un excursus lungo tutt a la storia della basilica, partendo dalle sue origini di necropoli cristiana, passando per la prima basilica in quel luogo costruita e arrivando fino all'attuale, la cui costruzione è iniziata nel 1506 sotto papa Giulio II. Un viaggio attraverso statue, altari, arte e architettura che Alberto Angela ha saputo rendere scorrevole e avvincente, toccando tutti i punti cruciali che hanno portato San Pietro e la sua piazza alla struttura attuale. Particolarmente interessante il racconto dei numerosi architetti e artisti avvicendatisi nella progettazione dell'attuale basilica. Dal progetto originale del Bramante ai successivi interventi di Raffaello e Sangallo, dalle modifiche introdotte da Michelangelo e realizzate sotto la direzione di Ligorio, Della Porta e Maderno, fino agli ultimi interv enti del Bernini che, oltre a mettere la sua firma sul progetto della piazza della basilica, ha seguito la realizzazione degli ultimi elementi strutturali e artistici di San Pietro. M.D.
SAN BONIFACIO / APPARTAMENTI PER PERSONE IN DIFFICOLTÀ
Quattro appartamenti ristrutturati e da destinare a persone e famiglie che si trovano in situazione di grave difficoltà sono stati inaugurati poco prima di Natale in via San Giovanni Bosco a San Bonifacio. E’ la parrocchia di Sant’Abbondio ad aver portato a termine l’iniziativa, che si inserisce nel progetto caritativo Social Housing, che prevede di dare gli appartamenti in comodato d’uso gratuito a chi ne abbia effettiva necessità. La concessione sarà temporanea, della durata di qualche mese. Gli appartamenti, inseriti nello stabile a ridosso del Teatro Centrale, sono costati 250 mila euro e realizzati con il contributo di oltre il 50% di Cariverona; saranno gestiti anche attraverso una convenzione con il Comune allo scopo di fare rete tra comunità religiosa e comunità civile. All’inaugurazione erano presenti il parroco monsignor Giuseppe Miola, il sindaco Giampaolo Provoli, il vicario generale della diocesi di Vicenza monsignor Lorenzo Zaupa e don Giovanni Sandonà, direttore della Caritas vicentina, anch’essa coinvolta nel progetto. Duran-
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te la cerimonia è stato spiegato come gli appartamenti siano destinati a persone che vivono una situazione di grave difficoltà per, ad esempio, una separazione o per la perdita del lavoro, e a persone che pur non essendo in estrema povertà non ce la fanno a reggere l’affitto di una casa; persone che tuttavia prevedono di trovare nel frattempo una soluzione opportuna alla loro difficoltà. Le abitazioni potranno anche essere concesse a famiglie individuate in sinergia con il Comune. La parrocchia darà gli appartamenti in comodato d’uso all’associazione Buon Samaritano onlus (composta dalla parrocchia di Sant’Abbondio e da Caritas diocesana, Fondazione Oasi, Cooperativa Cpl, Associazione missionaria e Centro Professionale San Gaetano) e sarà proprio questa associazione, in collaborazione con i Servizi sociali del Comune, a studiere caso per caso il modo di reinserire le persone e porre fine alla situazione di emergenza. Matteo Dani
SAGRA DI SAN BIAGIO Scalda i motori la Sagra di San Biagio che si prepara alla sua 149esima edizione, pronta a confrmarsi come evento principe tra quelli organizzati a Prova di San Bonifacio. Come ogni anno la manifestazione sarà un mix fra novità ed appuntamenti tradizionali pronti a confermare il proprio successo di partecipazione. Tra le maggiori novità spicca sicuramente il nuovo teatro tenda, ampliato, con il nuovo impianto di riscaldamento. Ci sarà poi tanta musica nella otto giorni messa insieme dal Comitato sagra e che inizierà sabato 30 gennaio con l'happy hour, l'apertura della cucina e poi concerto dei The Fly, cover band degli U2. Musica protagonista con il ballo liscio di domenica 31 e con la serata del 6 febbraio, dove protagonisti saranno i sosia di Renato Zero e Vasco Rossi. La Noche Latina (7 febbraio) chiuderà poi il programma della sagra. Oltre alle numerose cene in programma, non mancherà la premiazione delle “Fritole” e dei dolci (4 febbraio); nel pomeriggio di sabato 5 febbraio, poi, ecco la festa per i più piccoli con Radio Criceto. Mercoledì 3 febbraio la giornata di San Biagio, con la messa presso la chiesetta dedicata al santo in corte Lora e le liturgie per la benedizione della gola e del pane. Altro appuntamento clou, infine, il carnevale di domenica 7 febbraio con il corteo del Sindaco della Gramigna accompagnato dalla New Sambo Big Band, la premiazione delle mascherine artigianali,il discorso del Sindaco della Gramigna e l'assalto alla Cuccagna. M.D.
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Cinque botteghe sono “storiche”
BELFIORE. Illustrati gli esercizi commerciali che potrebbero richiedere il titolo alla Regione
Dopo avere approvato nel marzo 2015 il Regolamento per la “promozione e valorizzazione delle botteghe storiche”, di cui si era fatto promotore il consigliere comunale della Lega Nord Valentino Fedrigo, nel Consiglio Comunale di fine novembre il Sindaco ha illustrato quali sono gli esercizi commerciali che potrebbero richiedere tale titolo alla Regione. Le attività devono dimostrare di possedere particolari requisiti, come esercitare la medesima attività da almeno 40 anni, mostrare particolari elementi di valore architettonico o interesse storico-artistico-culturale in relazione a vetrine, insegne, elementi di arredo interno-esterno che siano stati mantenuti invariati nel tempo. Le “botteghe storiche” individuate a Belfiore sono cinque: la tabaccheria Montanari di via Strà, l'Osteria alla Pace di
via San Rocchetto, la merceria Renzo Braggio in via Roma e il vicino negozio di elettrodomestici/casalinghi della famiglia Grossule, il “Bar al Porto” di Maria Rosa Zanini.
Il consigliere Fedrigo ha chiesto all'amministrazione di attivarsi per aiutare gli esercenti nel disbrigo delle pratiche per ottenere il titolo regionale. Pratiche che sono fattibili online, tramite lo
sportello SUAP dell'Unione Comuni Verona Est, a cui il Comune di Belfiore ha delegato il servizio commercio dal 2013.
Graziana Tondini
BELFIORE. Energia sostenibile, Il Comune studia il Piano di azione Da circa un anno il comune di Belfiore sta raccogliendo dati per la redazione del PAES (Piano di azione per l'Energia Sostenibile). I PAES sono documenti chiave in cui i comuni firmatari del Patto dei Sindaci delineano come intendono ridurre le emissioni di CO2 nel territorio. Della redazione del Piano è stata incaricata l'architetto Marzia Genesini: «Il PAES elencherà una serie di azioni che il Comune metterà in atto per ridurre le emissioni di CO2. Questo strumento ha come obiettivo il “20 – 20 - 20 al 2020”, strategia derivante dalla direttiva emanata dal legislatore europeo nel 2008 che prevede di arrivare al 2020 con una diminuzione del 20% dei consumi energetici, con lo sviluppo del 20% delle fonti energetiche rinnovabili e con la diminuzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica». Il tecnico incaricato ha raccolto una serie di dati sui consumi energetici del territorio, riguardanti gas, energia elettrica, carburanti. Sono state anche rilevate le fonti di produzione di energia propria, dai due impianti fotovoltaici sulle scuole medie e dell'infanzia e dal solare termico sulla palestra di proprietà pubblica e quelli da impianti di privati, rilevabili dalle pratiche edilizie. «Un altro punto importante – spiega il tecnico - è la partecipazione dei cittadini: abbiamo creato il gruppo Facebook “PAES Belfiore” con cui abbiamo divulgato un questionario di autovalutazione sui consumi energetici all’interno del territorio comunale». Il comune di Belfiore per raggiungere l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 dovrà operare delle azioni virtuose, come la riduzione dei consumi energetici degli edifici comunali, la stesura del Piano per la riduzione dei consumi dell'illuminazione pubblica, l'acquisto di un’auto elettrica per gli usi del Comune con relativa colonnina per la ricarica…«Alcune attività virtuose sono già state effettuate dall'Amministrazione, come la sostituzione dei vecchi lampioni con quelli a LED in alcune vie comunali, la spinta alla raccolta differenziata con il verde raccolto nel bidone con il microchip, il servizio di wi - fi free - commenta l'architetto Genesini -. Altre saranno studiate nei prossimi mesi, recuperando anche idee dalle assemblee pubbliche e con le scuole che si svolgeranno da febbraio». G.T.
11 Schizzi e scritti di Glauco Zanini VERONELLA / LA MOSTRA
I recenti studi del professor Guerrino Maccagnan si sono rivolti alla riscoperta di un artista di San Gregorio. A fine novembre il professore ha allestito la mostra “Glauco Zanini – schizzi e scritti di un eclettico artista” a cura del Centro Studi “Giulio Cardo” di Cologna Veneta e dell'Assessorato alla Cultura di Veronella. Glauco Zanini era nato a Cologna Veneta il 29 novembre 1894 ed è morto il 19.09.1979 a San Gregorio, dove abitava in via Visentin, insieme ad un'anziana sorella. «Glauco era figlio di Antonio Zanini e Maria Teresa Scevarolli; il padre era un impiegato del Comune di Cologna. Fu proprio il papà, pittore dilettante, ad iniziare alla passione per l'arte e la letteratura il figlio. Per il fratello Ugo, farmacista a Lonigo, Glauco disegnò il papiro di laurea» - racconta Maccagnan. Anche Glauco era destinato alla professione di farmacista, ma la Grande Guerra cambiò ogni cosa e il giovane soldato venne inviato al fronte sul Carso, ove fu ferito più volte. Finita la guerra si diplomò in Educazione Artistica all'Istituto d'Arte di Bologna e divenne anche Accademico d'Italia. «La prima grande opera scultorea è il monumento ai Caduti di San Gregorio; un altro grande monumento lo progettò e realizzò ad Oppiano - continua il professore -. Un altro lavoro di Zanini nel nostro territorio è il capitello di Santa Teresa in via Casetta, di cui realizzò anche la statua. Progettò la nuova chiesa di Desmontà. Fu autore anche di alcune tombe nel cimitero locale». Maccagnan definisce Zanini “artista eclettico”: le sue opere spaziarono in molti ambiti: dipinti a olio, acquarelli, inchiostri, xilografie, saggistica, poesie e anche alcuni spartiti musicali e lavori teatrali. G.T.
L’EVENTO / 41ª MONTEFORTIANA Il 16 e 17 gennaio si terrà la 41ª edizione della Montefortiana che vedrà la scomparsa della classica corsa di 28 km, sostituita dalla nuova Ecorun competitiva di 26 km. La scelta di cancellare la corsa storica di 28 km non è dipesa dagli organizzatori ma è stata fatta per rispetto della normativa delle marce non competitive dove si vieta ai marciatori senza certificato medico di cimentarsi su distanze superiori ai 20 km. Il gruppo sportivo Valdalpone ha così deciso di creare l’Ecorun Turà, competitiva CSI di 26 km che segue le orme dell’Ecomaratona Clivus ma con un chilometraggio e un dislivello inferiore. Un’altra novità è legata alla 22ª Maratonina Falconeri che entrerà a far parte del circuito “Le mezze”, aprendo ufficialmente il circuito stesso del 2016. Per il resto rimangono le marce classiche di 9 km dedicata alle famiglie, quella più frequentata da 14 km e quella da 20 km. Gli eventi avranno inizio sabato 16 gennaio con la 21ª “Marcia per il Sorriso dei bimbi” che prevede l’arrivo di 2500 ragazzi da tante scuole della provincia. Dovranno affrontare un percorso lungo 5 km mentre gli adulti che vorranno unirsi alla gara potranno fare il percorso dei 10 capitelli lungo 10 km. Il ricavato andrà alle iniziative dei Camilliani nel mondo mentre i partecipanti riceveranno come riconoscimento uno zainetto. Una corsa dedicata ai turisti e a chi vuole conoscere meglio il territorio sarà il pomeriggio con la 9ª “Passi nel tempo”, marcia guidata nel cuore del Soave classico. Domenica 17 gennaio sarà la giornata clou con la Montefortiana, la nuova Ecorun, la Maratonina e la 5ª Ecomaratona Clivus lunga 44 km e un dislivello di 1900 metri. Il pomeriggio sarà dedicato ai professionisti dove il “Gran premio Pedrollo giovani promesse” che amplierà le categorie partecipanti alla corsa per ragazzi, dagli esordienti agli Juniores. M.G.M.
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Protezione civile Piano approvato
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MONTEFORTE. La decisione è stata presa nella seduta del Consiglio comunale del 18 dicembre
Lo scorso 18 dicembre si è tenuto l’ultimo Consiglio comunale dell’anno a Monteforte, con maggioranza e opposizione presenti escluso Roberto Costa assente per malattia. All’inizio il vicesindaco Adriana Valenti ha comunicato a tutti il successo ottenuto nella commissione Pari Opportunità della Provincia per le iniziative portate avanti a Monteforte. Nel 2016 partirà il progetto “Punto e virgola” dedicato alle donne ammalate di tumore per aiutarle ad accettare la loro nuova immagine. L’assessore allo Sport Moreno Floriani invece ha annunciato che è nato il nuovo giornale sportivo chiamato “Sport +” dedicato agli atleti e ai gruppi sportivi veronesi (Monteforte sarà base CONI per la Val d’Alpone). Un punto importante dell’ordine del giorno è stato l’approvazione del piano di protezione civile, uno strumento nelle mani dell’amministrazione comunale che serve per adottare le quattro fasi di protezione civile istituite dalla legge n. 625 del
1992. Questa legge rende il sindaco prima autorità di protezione civile. Il primo piano per Monteforte è stato redatto nel 2005 ma dopo le alluvioni del 2010 si è pensato di fare un aggiornamento di tutto e ora quello nuovo è più agile all’uso. «Abbiamo potuto sperimentarlo grazie alle esercitazioni fatte nei mesi scorsi e ne sono previste altre due nel 2016 – ha affermato il sindaco Gabriele Marini -. Il
comune di Monteforte è il terzo comune della provincia che adotta il progetto con nuove linee guida. La Regione ora sta lavorando per fare un piano di protezione civile regionale che sarà l’unione tra tutti quelli comunali. Dopo che il piano sarà approvato, saranno organizzate riunioni informative per la popolazione. Siamo consapevoli che la pista ciclabile è una delle zone a rischio per le alluvio-
ni: vorremmo finalmente risolvere il problema perché un argine è stato abbassato di 80 centimetri rispetto all’altro per realizzare la pista e ora deve essere rialzato». In sede di Consiglio inoltre il consigliere d’opposizione Federico Costantini ha consigliato di controllare l’applicazione Dialoga sul suo funzionamento, quanti iscritti ci sono e se tutti sono capaci di usarla. L’assessore Rosario Maccarone ha affermato che il comune di Monteforte è innovativo per l’uso di questo sistema. Finora a Dialoga hanno aderito un centinaio di persone ma molte altre hanno lasciato il numero per ricevere gli sms di avviso di emergenze. «Il piano di protezione civile servirà per rendere consapevoli le persone sui rischi e di come comportarsi in caso di calamità affinché non ci siano morti o feriti» - ha puntualizzato Marini. Alla fine il piano di protezione civile è stato approvato da maggioranza e opposizione. Maria Grazia Marcazzani
12 RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO
Lo scorso 10 dicembre Andrea Ciresola, rappresentante dell’opposizione in consiglio a Monteforte per la lista “Monteforte Bene Comune”, ha tenuto un’assemblea pubblica. Il mio intento è quello di tenere alto il grado di attenzione dei cittadini: ho la sensazione che i montefortiani siano poco reattivi alla situazione del loro paese e si risveglino solo in vista delle elezioni. Un tema affrontato durante la serata è stata la conferenza dei capigruppo, convocata dal Sindaco dopo molte insistenze: in quella sede si è discusso della situazione della pista ciclabile. Il sindaco ha dichiarato che sta avanzando con azioni legali per procedere con gli interventi di manutenzione. Un altro dei temi che ha interessato la popolazione è stato la costruzione dell’idrovora per via San Carlo: terminata la realizzazione dell’opera sono già stati previsti altri interventi di potenziamento dei sistemi di sollevamento dell’acqua e forse sono in arrivo altri interventi: qualcosa non ha funzionato? Mi sto battendo con ogni mezzo per sensibilizzare le persone sulla situazione di piazza Silvio Venturi e dei lavori svolti e da poco ultimati. Durante il consiglio comunale ho invitato il sindaco a costatare di persona le crepe sulla pavimentazione uscendo dalla sala consiliare. Il sindaco non è uscito e non ha risposto ai quesiti dell’interpellanza, ma nei fatti il 9 dicembre è stato emesso il certificato di regolare esecuzione approvando il lavoro come se fosse perfetto, indipendentemente dalle obiezioni sollevate e dai dati di fatto vedendo la piazza. Questo per me è clamoroso e penso di non avere ricevuto risposte in consiglio proprio perché il certificato era già pronto indipendentemente dai problemi che sono già presenti sul manto della pavimentazione dopo solo un anno dalla fine dei lavori. Un’altra questione di cui si sa poco riguarda la Fondazione Don Mozzati D’Aprili e la Casa di Riposo. Ho ricevuto segnalazioni di disagio circa il clima che si respira in Casa di Riposo. La mancanza all’interno del Consiglio d’Amministrazione di una persona che rappresenti le minoranze in Consiglio Comunale, fa sì che di tutte le scelte fatte non si sappia nulla. Anche la richiesta di chiarimenti e incontri per saperne di più inoltrate alla Fondazione è caduta nel vuoto senza nemmeno un cenno di risposta. Il consigliere Andrea Ciresola
MONTEFORTE. Progetto legalità all’Istituto comprensivo In quest’anno scolastico i 91 ragazzi delle classi terze dell’istituto comprensivo di Monteforte d’Alpone sono coinvolti nel progetto legalità chiamato “io vedo, io sento, io parlo”. Le sue finalità sono capire che le regole sono strumenti indispensabili per una civile convivenza, legare fra loro i concetti del civile nel rispetto dei principi costituzionali e della legalità, educare alla convivenza democratica, formare nei ragazzi atteggiamenti e comportamenti di non violenza e di rispetto delle diversità, far comprendere ai ragazzi che la pace e la pacifica convivenza sono una conquista e il coinvolgere i genitori con approfondimenti specifici per educare e formare al meglio i loro figli. Per attuare tutto ciò gli insegnati hanno lavorato con gli alunni facendogli leggere articoli di giornale, testi di educazione alla cittadinanza e la costituzione italiana. Per approfondire i temi si sono tenuti alcuni incontri: il 27 ottobre “Le regole: esistenza e necessità”, il 29 ottobre “Quale comportamento tengo di fronte alle regole? Conseguenze”, il 2 novembre la visione di un film sul tema. Il 4 novembre i ragazzi hanno incontrato una figura che si occupa ogni giorno di giustizia e il 17 dicembre hanno dibattuto sul carcere e le alternative di pena, con la partecipazione delle organizzazioni “Medici per la pace”, “Essere clown” e rappresentanti dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna. L’11 novembre si è tenuto un incontro per i genitori con la partecipazione di un rappresentante delle Forze dell’ordine, di un Magistrato e di un Avvocato. «E’ la prima volta che viene proposto un progetto simile nella scuola media di Monteforte – afferma il dirigente scolastico Giuseppe Boninsegna -. Traendo spunto dal “Manifesto Nazionale Cittadinanza, Legalità Sviluppo” il nostro Istituto comprensivo ha pensato, in quest’anno scolastico 2015/2016, di affrontare questo fondamentale progetto educativo visto che, sempre nel Manifesto si afferma chiaramente che si tratta di “ un impegno con e per i giovani e le future generazioni. “Educarsi alla legalità è dunque il passaporto per la vera cittadinanza, nutrito dalla necessità di dare qualcosa di sé per collaborare al bene comune cui tutti dobbiamo aspirare”». M.G.M.
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Gennaio 2016
Sede a Cattignano Gastrofili ancora lì SAN GIOVANNI ILARIONE. Risolta in modo positivo la vicenda tra il Gruppo e il Comune
Si è risolta in modo positivo la vicenda che vedeva coinvolti il gruppo Gastrofili e l’Amministrazione comunale di San Giovanni Ilarione per la questione della gestione della sede a Cattignano, dove rischiavano di andarsene perché l’edificio era destinato ad attività giovanili. «Il nostro Gruppo, negli ultimi mesi, si è dato un gran da fare nei social e questo ha attirato l’attenzione dei media e di molti cittadini, in particolare degli abitanti di Cattignano, che si sono subito attivati organizzando un incontro con il nostro Direttivo, il 23 novembre – affermano dal Direttivo. In quell’occasione il Presidente Elio Magnabosco e il Segretario Luigi Giarolo hanno narrato tutta la storia del Gruppo. Sono stati illustrati progetti, dati, soldi presi, promessi e persi, con estrema chiarezza. Il progetto per Cattignano presentato dal Gruppo Gastrofili ha molto entusiasmato il pubblico e ha creato le condizioni affinché solo tre giorni dopo ci sia pervenuta la convocazione
da parte del Sindaco. L’incontro alla presenza dell’intera Giunta, del Segretario e del Geometra comunale, si è tenuto il 3 dicembre. Il confronto è stato acceso e a volte anche teso, ma i risultati buoni. Tutta la Giunta ha manifestato la volontà di proseguire con il virtuoso progetto dell’Osservatorio Astronomico Pubblico e, per superare gli ostacoli, ha sospeso la scadenza della proposta di convenzione. Tutti si sono impegnati verbalmente per organizzare un incontro con la Fondazione Cariverona, la quale è il maggior finanziatore del progetto di ristrutturazione, per verificare che non ci siano ostacoli affinché il Gruppo Gastrofili possa gestire l’intero immobile in ottemperanza all’impegno di creare un’adeguata aggregazione giovanile. E’ seguito – aggiungono ancora dal Direttivo - l’impegno di mettere in funzione l’ascensore, di far riesaminare il bombolone del gas, di concordare una sostanziale modifica della convenzione, preve-
dendone una durata di almeno nove anni rinnovabili e un controllo degli articoli, in modo da consentire l’apertura del tetto con il concreto coinvolgimento dell’ufficio tecnico. Viene anche riconosciuto l’impegno economico del Gruppo Gastrofili per l’arredamento di tutto l’immobile e per il reperimento di fondi per l’ultimazione dei lavori, senza aggravio per le casse comunali. Se tutto
quanto promesso sarà mantenuto, potremmo dire che ora la possibilità di dare una sistemazione definitiva al grande telescopio Antonini e di veder realizzato l’Osservatorio Pubblico è quasi una certezza». Il sindaco Ellen Cavazza interpellata sull’argomento ha voluto astenersi da dichiarazioni in merito. Maria Grazia Marcazzani
13 LIBRO / EDOARDO CASOTTO “LA FADA VENEZIANA” È da poco uscito l’ultimo libro di Edoardo Casotto intitolato “La Fada veneziana”, il terzo in pochi anni che anche questa volta racconta la vicenda di una persona realmente esistita ma in vena magica. La storia è ambientata a Salzano, nel veneziano, e la protagonista si chiama Luigia che tutti chiamavano La Smerza. Nella narrazione si parla di figure mitiche come l’orco, la stria e l’anguana che ricordano molto quelle della Lessinia. «Una parte del libro – afferma l’autore - è dedicata alla filanda del paese che fu attiva dal 1875 al 1950, chiusa solo durante la seconda guerra mondiale, perché solitamente le streghe e le fate erano rappresentate accanto a un filatoio. Per dare un’importanza alla figura femminile ho dedicato l’opera a tutte le donne spesso vittime d’ingiustizie perché siano giustamente e onorabilmente considerate sale e profumo dell’umana società. Infine ho messo due citazioni nel libro, una in antitesi con l’altra, dove ci si chiede se questi spiriti esitano veramente o no: la prima di Voltaire dice che “le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle” mentre la seconda di Charles Godfrey Leland autore di Aradia o Il Vangelo delle streghe dice che “forse avremo sempre tra noi delle streghe come avremo sempre i poveri fino a che non scompariremo tutti”, per lasciare che il lettore decida da solo quale scegliere delle due». Il libro è in vendita nelle cartolibrerie di Montecchia, San Giovanni Ilarione e Roncà. M.G.M.
CRONACHE
Gennaio 2016
Marilisa Edoni Medaglia d’Oro
IL RICONOSCIMENTO. La ricamatrice ha ricevuto il “Cologna Veneta città del Mandorlato”
Servizi di
Graziana Tondini
E’ stata la riscopritrice del complesso merletto a “Punto Cologna”. È soprattutto merito suo se questa antica tecnica di ricamo, portata nel colognese dalle monache cappuccine veneziane, non andrà perduta. La sua fama di ricamatrice da anni va oltre i confini locali, tanto da affermarsi nel 2013 al 2° posto e quest'anno vincendo il Concorso internazionale biennale di ricamo “De Fabula” di Genova. E' Marilisa Edoni, ex infermiera di Pronto Soccorso, a cui domenica 6 dicembre l'Amministrazione comunale ha reso omaggio, conferendole la Medaglia d'Oro “Cologna Veneta città del mandorlato”. In sala consiliare il sindaco Silvano Seghetto, insieme alla presidente Pro Loco Ivana Pozzan e alla vice - sindaco Laura Branco hanno consegnato alla merlettaia il bel riconoscimento. È stata proprio la vice - sindaco Branco a trac-
Marilisa Edoni
ciare il profilo della ricamatrice: «A Marilisa sono familiari parole come ago, filo, cartoncino, punti, imbastire, lanciare, pazienza, creatività... Negli anni '80 aggiunge al lavoro di infermiera la passione per il ricamo. Anzi, fu letteralmente “folgorata” come dice lei, da una mostra dei tesori del Duomo, abiti religiosi con un particolare e
difficilissimo pizzo. Decise di studiarli, ma era un'impresa quasi impossibile, non esisteva alcun manuale. La conoscenza del punto Cologna veniva tramandata solo in modo orale, tra la maestra ricamatrice e l'allieva. Furono le sorelle Zanini a offrire a Marilisa i primi insegnamenti, poi i fratelli Ambrosini che cercarono
negli archivi della loro tipografia gli scarsi documenti. Il punto Cologna è una variazione su un antico punto veneziano ad ago, in aria, senza supporti. Si intreccia con la storia della nostra città, dal Dogado della Serenissima alla presenza delle Cappuccine. Quattro anni fa la Edoni ha fondato l'Associazione Punto Cologna, che porta avanti con un gruppo di ricamatrici; due anni fa ha pubblicato il volume che codifica le spiegazioni di ogni singolo punto. Il Punto Cologna non sparirà più». Il Comune ha assegnato nel 2011 anche la denominazione “De.Co.” al Punto Cologna, per preservarlo dalle imitazioni. Marilisa Edoni ha ricevuto il premio visibilmente commossa, ringraziando le amiche ricamatrici: «Sono partita da sola ma non sarei arrivata da nessuna parte, senza di voi. Ringrazio la caparbietà di mio padre e la perseveranza di mia madre, a loro devo la mia dedizione».
SAN GREGORIO / PRESEPE, “IL CASALE” È IL TEMA DEL 2015 Altro anno, altro presepe per San Gregorio di Veronella. Anche quest’anno i volontari del Gruppo Presepio si sono cimentati con un nuovo soggetto e pure dovuti ambientare in una nuova location nella chiesa parrocchiale. È stata infatti lasciata libera per le funzioni religiose la cappellina sul lato nord dell’altare principale ed il presepe si è spostato nella navata. “Il Casale” è il tema del 2015. Come sempre l’allestimento è fatto completamente a mano e ricalca fedelmente una borgata dei nostri piccoli paesi, ad inizio 1900. «Un secolo fa i valori e la tradizione della civiltà contadina facevano parte del vivere quotidiano, le giornate erano scandite dal ritmo della natura, la solidarietà e l’aiuto reciproco erano vissuti in modo semplice e spontaneo, in famiglia, nella scuola e nel lavoro» - spiega
Giordano, uno dei costruttori. Un casale di campagna fedelmente riprodotto è l’ambientazione scelta dal Bambino Gesù per venire al mondo, con accanto un porticato con la cantina e le botti, il fienile sovrastante con i piccioni a ripararsi dal freddo sotto il tetto. I primi fili elettrici e gli isolatori di ceramica per rendere ancora
più verosimile la scenografia. Accanto al casale la scuola elementare, che con il Regno d’Italia si diffondeva nei paesi: l’aula riscaldata con la stufa a legna (che fuma), i banchi, le cartelle posate in terra e alle pareti il sillabario per imparare a leggere e la carta geografica. Nell’angolo dell’aula, il
presepe nel presepe, allestito dai piccoli studenti. A fare da sfondo il paese di San Gregorio con il Carega innevato. «Nella società moderna questo piccolo mondo è scomparso, l’individualismo e il successo personale hanno preso il sopravvento, spesso prevaricando il vivere in comunità - ricordano i presepisti -. Con questo allestimento, vorremmo ispirare nel cuore dei visitatori sentimenti di fratellanza e accoglienza verso le persone che incontriamo ogni giorno, ritornando ad amare le cose semplici e genuine». I concittadini devono essere orgogliosi di questa rappresentazione, così verosimile e ricca di dettagli come poche altre. presepe è visitabile durante le S. Messe e nei giorni festivi, dalle 14.30 alle 17.00 fino a metà gennaio, salvo proroghe.
14 NOTIZIE IN BREVE DA COLOGNA INQUINAMENTO ATMOSFERICO: L’ORDINANZA. L’autunno e l’inverno senza pioggia del 2015 hanno creato problemi di smog in tutta la Provincia, tanto che le prescrizioni già emanate a Cologna con l’ordinanza n. 66 dell’ottobre 2015 non bastano più e si è reso necessario un nuovo provvedimento emesso il 17 dicembre. Il Sindaco nella nuova ordinanza n. 82/2015 dispone il divieto d i circolazione ai mezzi non catalizzati fino al 13 maggio 2016, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30, escluse le giornate festive infrasettimanali. È vietata la circolazione degli autoveicoli a benzina non omologati CE o classificati Euro 0-1, motoveicoli e ciclomotori Euro 1, autoveicoli diesel classe Euro 0,1 e 2. Il divieto non si applica agli autoveicoli a motore elet trico, oppure con motore ibrido elettrico/termico, o alimentati a metano e g.p.l, autobus di linea, guidati da sacerdoti per l’espletamento del proprio ministero, a quelli partecipanti ai cortei del carnevale, ai veicoli di interesse storico e collezionistico ecc. L’ordinanza n. 66/2015, nelle parti in vigore, contiene le precise deroghe consentite dalle norme statali e regionali vigenti. ED È SUBITO VAR IETÀ. Grande successo di pubblico per “Ed è subito varietà!” lo spettacolo teatrale della Compagnia La Trappola di Vicenza, presentato al Teatro Comunale di Cologna lo scorso 5 dicembre. Un varietà live con oltre 20 interpreti, le ballerine, la pianista, per fare rivivere le situazioni ed i personaggi tipici del varietà e dell’avanspettacolo di fine 1800. Un genere teatrale ritenuto “minore” del dramma, ma che ha avuto interpreti virtuosi per parti brillanti tutt’altro che facili da presentare. Gli attori hanno interpretato Ettore Petrolini e il celeberrimo “Gastone”, i fratelli De Rege e il loro “Vieni avanti cretino!” ripreso anche da Walter Chiari e Carlo Campanini, la sciantosa Mimì Tirabusciò che fu anche di Monica Vitti, il Totò presentatore e tanti altri ancora. È stato un affettuoso omaggio alle situazioni del varietà, dal fine dicitore, al comico e la spalla, il barzellettiere, le ballerine, le soubrettes, le scenette un po’ osé costruite sui doppi sensi, le parodie della lirica. Sono state quasi due ore di risate e serenità, che hanno riscaldato una gelida serata d’inverno.