Edizione Febbraio Sanbonifacese 2015

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ANNO XXX - N02 FEBBRAIO 2015 - stampato il 09/02/2015

SAMBONIFACESE

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Conto alla rovescia a Montefrote d’Alpone per il 66° Carnevalon de l’Alpon, in programma dal 13 al 21 febbraio. Due sfilate notturne, il 14 e 21 febbraio, saranno le novità assolute dell’edizione di quest’anno, che si aprirà venerdì 13 febbraio con la Gnocolada in piazza Silvio Venturi. A seguire la 4ª gara di gnocchi tra le otto contrade del paese e il ballo in maschera con la prima edizione del concorso “La maschera più originale”. Domenica 15 febbraio il carnevale si sposterà nelle frazioni di Costalunga e Brognoligo con il 28° Carnevale dei bambini. Un altro evento per i bambini si terrà nel pomeriggio nel palazzetto dello sport di Monteforte, mentre nella serata di lunedì 16 febbraio tornerà lo storico Luni Pignataro al palazzetto di Monteforte. Martedì 17 inoltre si terrà la storica sfilata pomeridiana dei carri allegorici.



le vostre

Lettere PER LA PACE

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PARTIGIANI

“Raccolta firme”

“Ricordiamo i giovani caduti per l’Italia”

Come alcuni di voi sapranno, è partita a livello nazionale la campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare "campagna di difesa civile non armata e nonviolenta". L'iniziativa, promossa dalle sei Reti nazionali che raggruppano oltre 200 associazioni della società civile italiana, del mondo del pacifismo, della nonviolenza, del disarmo, del servizio civile, della cultura, dell'assistenza, dell'ambientalismo, del sindacalismo, vuole dare piena attuazione all'articolo 52 della nostra Costituzione (la difesa della patria) istituendo nel nostro ordinamento forme di Difesa Civile, in coerenza con l'articolo 11 (il ripudio della guerra). Nel concreto, la proposta di legge che i cittadini possono sottoscrivere vuole l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla Pace e il Disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. (http://www.difesacivilenonviolenta.org/la-proposta-dilegge/). Si può firmare negli uffici anagrafe dei vari Comuni dove si è residenti con documento alla mano. Anche a San Bonifacio si può firmare: tutti giorni dalle ore 8.30 alle 12,30 e il lunedi e mercoledi pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 presso l’ufficio segreteria (io piano palazzo accanto al bar) e ufficio anagrafe (piano terra) qui è aperto anche il sabato mattina dalle 9 alle 11.30. Come referente per la campagna nella zona, sto organizzando dei banchetti di raccolta firme.

Caro direttore, vorrei intervenire in merito alla scoperta in Abruzzo nel mese di dicembre di una banda di fascisti armati che progettavano attentati contro amministratori, magistrati, Capo dello Stato, Parroci comunisti, i “neri” di pelle… Costoro sembra avessero progettato una nuova Costituzione che intanto abolisce le elezioni, mantenendo solo quelle corporative, reintroducendo il saluto romano ufficiale a mano tesa. Avevano calcolato che fosse giunto il momento favorevole per agire in presenza di una crisi economica generale, di una grande sfiducia nei partiti, nella politica, in un momento nel quale i grandi sindacati dichiarano uno sciopero alla settimana e presidente Renzi che si trova difronte a enormi difficoltà ereditate da decenni di politiche clientelari mirate solo a difendere poltrone e ad accumulare enormi debiti fatti solo per avere sempre il consenso. A distanza di pochi giorni ora sembra che tutto sia passato, non se ne parla più di questi fascisti, si cerca di minimizzare dimenticando le stragi…Ma attenzione perché se vengono a galla queste fognature vuol dire che i tombini non tengono con il pericolo che sporchino ancora le nostre strade

Anna Firolli San Bonifacio

Noi siamo veramente preoccupati nel vedere che ai giovani usciti dalle scuole in questi anni non è stato insegnato niente del fascismo e del nazismo, anzi sta passando il credo che Mussolini "ha fatto anche cose buone"! In parte è vero, però pochi sanno che in quegli anni chi era "buono" comandava e applaudiva le sue squadracce di energumeni vestiti di nero che seminavano terrore e morte. Il 5 novembre 1926 venne istituito il "Tribunale Speciale" per processare gli antifascisti (4.600 dei quali 697 minorenni) per oltre 28.000 anni di carcere erogati complessivamente […] Per liberarsi dall’occupazione nazista e dai suoi collaboratori fascisti, 300.000 tra italiane e italiani parteciparono alla Resistenza: le donne fucilate e impiccate saranno 2812, oltre 1000 cadono negli scontri con i nazifascismi. In totale i morti della Resistenza in combattimento dopo la cattura sono oltre 44.000,

altrettanti i militari del Corpo di Liberazione caduti a fianco degli alleati angloamericani. Le stragi di cittadini inermi perpetrate dai nazifascisti si contano in oltre 400 per circa 15.000 vittime e questi sono numeri ufficiali. Ora a questo ultimo gruppo di fascisti catturati dai Carabinieri viene concesso, per legge, la facoltà di non rispondere. La loro legge era molto più efficace perché quelli che non parlavano venivano tolte loro le unghie, mettevano sale sulle ferite da loro procurate e altri metodi indicibili affinché parlassero e poi comunque per loro c'era la morte, come i giovani di Monteforte uccisi a Soave. Da questi arresti un ennesimo insegnamento a tutti i democratici: non perdete occasione dì gridare la verità sulle atrocità delle guerre volute dal nazifascismo e alla realtà della dittatura fascista in Italia e nazista in Germania. E' arrivata l'ora che non venga più offesa la

memoria di chi ha dato la vita per un'Italia più libera, pulita e democratica e che finalmente chi professa ancora l'idea criminale del fascismo venga democraticamente costretto a vergognarsi e a domandare scusa per il male procurato. Augusto Suppi Presidente associazione nazionale partigiani d’Italia – sezione “A.Tebaldi” Soave

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Numero chiuso il 09 - 02 - 2015


CRONACHE

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PROVA. Si è chiusa la 148ª edizione della Sagra tra religione, intrattenimento e gastronomia

I nove giorni di San Biagio Servizi di

Matteo Dani Si è chiusa lo scorso 3 febbraio la 148^ edizione della Sagra di San Biagio, la manifestazione che ogni anno riunisce la comunità di Prova e apre il calendario annuale delle manifestazioni sambonifacesi. L'edizione 2015 ha proposto nove giorni di eventi, in un mix di appuntamenti religiosi, di intrattenimento e gastronomici. «Abbiamo cercato di dare spazio a giornate per tutte le fasce d'età – spiega nel libretto ufficiale la coordinatrice del Comitato Sagra Maria Giovanna Mazzon - , passando da momenti ludici a momenti più riflessivi, ricordandoci di non dimenticare la buona cucina. In pratica un sano divertimento». La manifestazione si è aperta nel segno del cabaret e con un vero e proprio pienone nella serata di sabato 24 gennaio, che ha visto esibirsi sul palco del teatro tenda El Bifido & i Castion Boys.

Risate protagoniste anche nella divertente “Coida con 2 erre”, che negli ultimi anni si sta confermando come un appuntamento fisso per il pubblico della frazione. Come da tradizione, poi, la sagra di San Biagio ha dato spazio sia ad eventi ormai consolidati nel tempo, come il festival “Voci Nuove” e la gara di “Fritole e Dolci”, che ad un appuntamento pensato appositamente per il 2015 come la serata di canti e letture sulla Grande Guerra, con Bepi De Marzi a leg-

gere e commentare le parole di Mario Rigoni Stern nel centesimo anniversario del primo conflitto mondiale. Tutta la comunità, infine, si è ritrovata nel pomeriggio di domenica 1 febbraio, con la sfilata di maschere e mascherine e il corteo del Sindaco della Gramigna accompagnato dalle note della New Sambo Big Band, e alla benedizione della gola di martedì 3 febbraio, giornata conclusiva della sagra. Che organizzare manifestazioni con questa durata non

sia affatto facile lo si comprende nelle parole di Maria Giovanna Mazzon che, comunque, confermano quale sia lo spirito che anima gli organizzatori, quello di «giovani, amici, famiglie e di tutte quelle persone che non si tirano indietro di fronte alle difficoltà. Se come ogni anno riusciamo anche solo a strappare un sorriso e un momento di felicità vuol dire che abbiamo lavorato bene e soprattutto con amore ed entusiasmo».

4 UN LIBRO PER LE FAMIGLIE

“L’albero della neve” Un libro dedicato alla famigia; un viaggio attraverso personaggi ed eventi che la vita spesso pone davanti alle persone, cambiandone percorsi e destini. “L'albero della neve” è l'ultima fatica letteraria di Maria Castegnaro, arrivata al suo terzo romanzo e presentato nelle scorse settimane in sala Barbarani, alla presenza dell'assessore alla Cultura Mario Nogara e dell'assessore alle Attività Produttive Gianni Storari. «E' un libro totalmente incentrato sulla famiglia – spiega l'autrice sambonifacese -, intesa come cardine della società; quasi un' entità sacra alla quale ogni persona torna nei momenti di avversità e con la quale gioisce nei momenti felici della propria esistenza». Famiglia quindi come tema centrale, un crogiuolo al quale tutto ritorna, ma sono comunque numerosi gli argomenti affrontati nel romanzo: rapporto tra genitori e figli, morte, separazioni, crescita e, soprattutto, amore. Amore inteso sia nel rapporto uomodonna che fra amici o nei confronti degli animali. Un romanzo che prende il via da un lutto, dalla morte di Dante e dal triste Natale che attende l'anziana Flora, rimasta vedova, nella grande casa vuota sulle colline dell'est veronese dove vive assieme alla vecchia governante. Anche i suoi figli sono lontani: Anna a Bolzano e Leonardo in Australia. Ma ecco che, a sorpresa, arriva a farle visita la nipote ventenne Sophie, figlia di Leonardo e della ex moglie di lui, cresciuta in Venezuela, reduce da esperienze dolorose e fuggita dal Sud America con un segreto. Da questo inaspettato incontro riprendono vigore intrecci e storie che attraversano le vite dei vari personaggi dell'opera , fino a farli sentire vivi e vicini al lettore. Numerosi i passi dell'opera condivisi con il pubblico durante la serata di presentazione de “L'albero della neve”, inserita nel calendario degli “Incontri d'autore”, ciclo di conferenze organizzato dalla Libreria Bonturi. «Questo romanzo – conclude Maria Castegnaro – è dedicato a mia madre, che si rispecchia in Flora, una donna forte che tanto ha fatto per me ed i miei figli, ma anche a tutte le donne che sono mamme e nonne, che tanto si adoperano per le proprie famiglie, spesso in silenzio, guidate dall'amore, un sentimento che permea tutte le pagine del libro».

SAN BONIFACIO. Verde pubblico: “Adotta un’aiuola” Lo hanno notato un po' tutti, da qualche settimana a questa parte, sulla rotonda che da via Nogarole conduce in via Camporosolo, e quindi al centro del paese, sono stati effettuati dei lavori di risistemazione ed è anche apparso un cartello di ringraziamento alla ditta D&V Serramenti, che ha adottato lo spazio verde. L'azienda sambonifacese ha infatti deciso di aderire all'iniziativa “Adotta un'aiuola”, lanciata negli scorsi mesi dall'Amministrazione comunale e che propone ad aziende, associazioni e privati cittadini di partecipare alla cura del verde pubblico adottando appunto un'aiuola od un altro spazio verde. La D&V, giovane azienda manifatturiera nel settore della produzione d’infissi in PVC che negli ultimi dieci anni ha saputo trovare le ricette giuste per contrastare la crisi economica e continuare a svilupparsi, nonché a garantire una costante e crescente occupazione, è stata tra le prime a voler dare un segnale in questa direzione, e per i prossimi tre anni si prenderà cura dell'area verde all'interno della rotonda. I fratelli Michele e Denis Verzé, titolari della D&V, hanno così voluto rimarcare l'attacamento al proprio territorio e un profondo senso civico, valori che si inseriscono nel tracciato di un nuovo modello di partecipazione ai bisogni dell’Amministrazione locale la volontà di essere un soggetti attivi nel mantenere puliti e gradevoli aree di uso pubblico. Una forma di responsabilità sociale che va a beneficio di tutti, amministratori, cittadini e semplici visitatori, che potranno godere di un angolo di verde con una veste più gradevole e curata, su una della arterie più trafficate e che conducono al centro di San Bonifacio.

IL CORSO. La nascita della Filosofia: i presocratici Anassimandro, Parmedide, Democrito e non solo; è un febbraio all'insegna della filosofia greca antica quello che stanno vivendo i partecipanti al corso “La nascita della Filosfia: i presocratici”, presso il Liceo Statale Guarino Veronese. Iniziato il 22 gennaio, il corso, gratuito, è organizzato dall'associazione culturale giovanile “Aurora – Scuola popolare di Filosofia” in collaborazione col polo liceale. “Vita, Libertà e Saggezza: dove nasce la Filosofia”, “La vita come apertura: Anassimandro” e “Il vivente come relazione: Eraclito” sono state le tematiche affrontate finora. “L'eterno presente: Parmenide”, “Corpo, sensi, saggezza: Democrito” e “Dal mito al concetto: il mondo classico” saranno gli argomenti trattati giovedì 12, 19 e 26 febbraio alle 20.30 nell'aula magna del Guarino Veronese. Novità e aggiornamenti si possono trovare sulla pagina Facebook ufficiale “Aurora scuola popolare di filosofia”, dove è spiegato anche lo spirito con cui è nato il progetto: “l'Associazione ha lo scopo di diffondere la conoscenza della filosofia e la sua pratica nella vita quotidiana. La scuola si presenta come un ambiente non convenzionale, un luogo conviviale di apprendimento nel quale promuovere l'esercizio del pensiero critico, il dialogo e l'interesse per la filosofia come apertura alla conoscenza e come ricerca di senso”. Per informazioni: aurorascuolapopolarefilosofia@gmail.com .


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SAN BONIFACIO. Pioggia di buoni sconto per chi ricicla bottiglie e lattine

VILLANOVA / LA ONLUS

Compattatore ... con sorpresa

Valorizzare l’abbazia Nasce l’associazione

Innovazione “green” a San Bonifacio che, dalle prossime settimane, potrà usufruire di un compattatore per la raccolta e il riciclo di bottiglie in plastica e lattine d'alluminio. Prosegue quindi, dopo l’avvio del porta a porta “spinto” per il vetro, il percorso virtuoso del Comune in ambito di raccolta differenziata. Il nuovo compattatore, che verrà collocato presso il parcheggio Palù a fianco della casetta dell’acqua, potrà essere utilizzato per smaltire bottiglie in plastica, flaconi per detersivi sempre in plastica e lattine. Niente tappi però, che verranno raccolti a parte in un apposito contenitore. «L’acquisto del compattatore – spiega l’assessore all’Ambiente Marta

Temellin – è quello di combattere in maniera sempre più efficace l’ab-

bandono di rifiuti e promuovere una maggior raccolta differenziata. Proprio per questo, assieme ai commercianti, è stata studiata un’iniziativa per incentivare i cittadini più virtuosi». Un incentivo alla raccolta che si tramuta in buoni sconto presso i bar e i negozi del paese che hanno accettato di aderire all’iniziativa del Comune. Ogni 10 bottiglie, o lattine, depositate presso il compattatore, la macchina rilascerà uno scontrino che, a seconda delle modalità scelte da

FERROLI.LAVORATORI IN CORTEO Risposte, chiarezza e soluzioni per il futuro. E' ciò che hanno chiesto le centinaia di lavoratori della Ferroli che nella mattinata di sabato 7 febbraio hanno sfilato in un corteo di protesta che dagli stabilimenti dell'azienda è arrivato fino in piazza Costituzione. La manifestazione è stata organizzata congiuntamente da Cigl e Cisl per protestare contro il taglio degli stipendi deciso dall’azienda e per denunciare le mancate risposte avute dalla Ferroli circa gli investimenti che la stessa intende mettere in campo per dare loro un futuro lavorativo con le necessarie sicurezze. Una protesta iniziata già durante la settimana precedente quando, a seguito della brusca interruzione della trattativa tra la Ferroli e le rappresentanze sindacali, molti dipendenti hanno manifestato di fronte agli uffici dell'azienda . Sono circa 900, nel solo stabilimento di San Bonifacio, i lavoratori interessati alla vertenza e al futuro della Ferroli. Operai e impiegati, addetti alle produzione e lavoratori del settore amministrativo e commerciale si sono ritrovati per manifestare assieme. Un'inziativa aperta anche a tutta la cittadinanza e che ha visto partecipare in segno di solidarietà anche i dipendenti della Riello di Legnago. Accanto ai lavoratori hanno sfilato anche alcuni sindaci dei comuni del territorio ed alcuni parlamentari. Il corteo è partito dagli stabilimenti Ferroli in località Ritonda e si è poi diretto verso il centro di San Bonifacio, si è snodato lungo tutto corso Venezia ed ha poi concluso il suo percorso in piazza Costituzione. Le rappresentanze sindacali hanno poi incontrato, presso la sala consiliare del Municipio, il sindaco Giampaolo Provoli e gli altri amministratori locali presenti. Matteo Dani

foto Mirko Barbieri

ciascun esercente (ad esempio anche col cumulo di più scontrini), darà diritto a sconti e omaggi presso le rispettive attività. Attenzione però, lo scontrino verrà rilasciato solo se il deposito di dieci bottiglie/lattine sarà effettuato nello stesso momento, non separatamente. Qualora venissero depositati 20-30 (in progressione a multipli di dieci) contenitori, gli scontrini rilasciati saranno rispettivamente due, tre, e così via a crescere. Saranno gli stessi commercianti a informare i cittadini sulle differenti modalità di sfruttamento degli scontrini tra i vari negozi e bar. Per effettuare l’acquisto del compattatore è stata demandata l’azienda vicentina FIT (responsabile della raccolta porta a porta di secco, umido e plastica) e la cifra spesa rientra nel budget già stanziato dall’Amministrazione per il servizio da essa curato, quindi senza altri costi aggiuntivi.

Valorizzare l'abbazia e riportare alla luce la Regola di San Benedetto: sono questi gli scopi con cui nasce l'associazione onlus “Abbazia di Villanova per il territorio”. L'associazione, presieduta da Giovanna Rezzadore e presentata ufficialmente domenica 25 gennaio presso la sala Pedrollo della stessa abbazia, si propone di “ promuovere la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione dell'Abbazia di origine benedettina e la diffusione di un rinnovato messaggio etico, civile e sociale”. Il tutto approfondendo la regola benedettina nella sua perenne efficacia e nelle sue implicazioni nella società contemporanea. La Regola di San Benedetto è un codice spirituale ed etico dettata da San Benedetto da Norcia nel 534 d.c. ed è composto da un prologo e 73 successivi capitoli; si propone di vincere l'accidia con il “cenobitismo”, una vita comunitaria che prevedo tempo per la preghiera, il lavoro e lo studio, principi non solo

rivolti a coloro che scelgono di consacrarsi a vita religiosa, ma attuabili anche da persone comuni. L'Abbazia di Villanova ha ospitato per lungo tempo una comunità monastica benedettina tra le mura del suo chiostro e tra gli obiettivi dell'associazione c'è quello di riscoprirla come luogo di incontro per l'approfondimento di tematiche a carattere culturale e di attualità; far conoscere le opere d'arte, lo spazio, la storia che la rendono uno dei monumenti più significativi della zona. «In un tempo come il nostro -spiegano i promotori dell'associazione-, caratterizzato da grandi trasformazioni, contraddizioni e crisi economiche, i principi ispiratori dell'intuizione benedettina possono indicare la via anche per l'avvenire; in particolare il senso della responsabilità comune, il rispetto della dignità della persona, l'integrazione dell'individuo nella comunità e la giusta misura dei comportamenti nel campo delle leggi e della loro applicazione».


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BELFIORE. È in fase di arrivo la gara di appalto per i lavori in via Argine Marinari

BELFIORE / RETE FERROVIARIA

Nuovo marciapiede

Alta Velocità

e luminosità LED Servizi di

Graziana Tondini E' in fase di arrivo la gara di appalto per i lavori di costruzione dei nuovi marciapiedi in via Argine Marinari a Belfiore. La via si trova in zona adiacente al centro storico, un tratto di strada urbana in parte rettilineo e in parte con ampie curvature, che segue lo storico argine della golena dell'Adige. Il progetto per l'esecuzione dell'appalto è stato redatto dall'arch. Denis Cecconato di San Bonifacio e prevede la riqualificazione di un primo tratto stradale di circa 400 ml, che permetta di collegare le principali vie che intersecano la strada di Argine Maronari, per consentire un percorso sicuro anche per pedoni e biciclette. La mancanza di un adeguato spazio per cicli e pedoni, la ridotta larghezza della carreggiata, il transito anche ad alta velocità di molti automezzi, rendono l'attuale strada piuttosto pericolosa. Il progetto pre-

vede quindi la realizzazione del marciapiede largo ml 1,50 su un solo lato della strada (la sede stradale a due carreggiate per tot. 6,00 ml non permette altro), che sarà inserito lungo il margine destro per chi proviene da sud, adeguato all'abbattimento di barriere architettoniche. Viene sostituita l'attuale illuminazione pubblica, obsoleta a fatiscente, che sarà rimossa e ricostruita di

fronte, lungo il nuovo marciapiede, con punti luce a LED ogni circa 20 metri. L'occasione di questi nuovi lavori permette anche di risolvere il problema del ristagno delle acque piovane della strada: attualmente la vecchia condotta è praticamente fuori uso, creando problemi di allagamento alle corti private poste sul lato est della via che si trovano a quota inferiore rispetto alla

sede viabile. Per il progetto sono stanziati 186.000 euro per i lavori ed altri 57.000 per spese notarili, servitù, spese tecniche, IVA ecc. Le opere sono finanziate per 100.000 euro con contributo della Regione Veneto, le restanti somme con fondi propri del Comune. Una volta espletate le formalità della gara d'appalto, si prevede l'inizio dei lavori per la prossima primavera.

Il presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello ha scritto alla Regione Veneto, a Rete Ferroviaria Italiana e ai sindaci dei comuni interessati riguardo alla reiterazione del vincolo di esproprio sui terreni interessati dall'Alta Velocità/Capacità. Anche nel Comune di Belfiore è previsto il passaggio della nuova infrastruttura, in una fascia di territorio collocata verso nord e che lo attraversa completamente, da ovest ad est, in direzione della stazione ferroviaria di San Bonifacio. Il presidente della Provincia Pastorello invita RFI a costituire un programma di lavoro congiunto con i Comuni interessati, al fine di verificare se il progetto del tracciato approvato risponda non solo alle esigenze di trasporto veloce, ma anche e soprattutto di sicurezza del territorio. Il precedente progetto TAV è stato approvato dal CIPE nel 2006 e molte situazioni sono da allora cambiate, soprattutto per quanto riguarda il rischio idro-geologico dell'area interessata dai lavori: le recenti alluvioni hanno spesso portato fiumi e torrenti ad esondare nei luoghi oggetto della TAV. «Il Comune di Belfiore aderisce alla proposta del gruppo di lavoro avanzata dal Presidente della Provincia dichiara il sindaco Davide Pagangriso -. Belfiore è disponibile a collaborare con il gruppo di lavoro che verrà istituito, per giungere all'elaborazione di un progetto che tenga conto delle problematiche e delle esigenze di questa zona».



CRONACHE SOAVE. Inaugurata pure la nuova sede della polizia municipale

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SOAVE. Mossa anti maleducazione: distribuzione in municipio

Scuola primaria Cani e bisogni: Aula più grande sacchetti gratis

Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Inaugurazione ufficiale a Soave per l’ampliamento di un’aula della scuola elementare. «Dal 23 al 31 dicembre è stato abbattuto un muro tra un’aula al piano terra e l’ex sede didattica: 23 alunni al ritorno dalle vacanze hanno così trovato un’aula più spaziosa. «L’opera ha richiesto un investimento di seimila euro» - afferma l’assessore ai lavori pubblici Marco

Vetrano. Il 2 gennaio è stata inoltre inaugurata la nuova sede della polizia municipale. «Abbiamo deciso di collocare la sede dei vigili urbani in locali vicino all’ufficio protocollo che erano usati come archivio, spostato a sua volta nelle stanze ricavate dal parcheggio davanti porta Aquila – afferma ancora Vetrano -. In questo modo c’è più spazio per l’assistente sociale che userà anche i vani che erano della polizia locale e que-

st’ultima invece avrà a disposizione due locali, dove poter accogliere le persone anche con servizio front office e maggior tutela della privacy. I lavori, per i quali sono stati investiti 10 mila euro, sono stati finanziati dal Comune per non lasciare il patto di stabilità in attivo. Questi sono una parte dei 100.000 euro ricevuti dalla Regione come prima parte di pagamento per l’opera di restauro e sistemazione delle mura fatti negli scorsi

È da poco partita a Soave un’iniziativa per gli amici a quattro zampe organizzata dal Comune: la distribuzione gratuita di sacchetti per le deiezioni per favorire un maggior decoro e pulizia del paese. «Cerchiamo con quest’iniziativa di frenare la maleducazione delle persone che lasciano fare i bisogni ai loro cani per le vie del paese - afferma il vicesindaco e assessore all’ecologia, Gaetano Tebaldi -. Da questo mese chi lo vorrà potrà ritirare gratuitamente in municipio i sacchetti per le deiezioni lasciando anche i propri dati per creare un’anagrafe canina comunale. Questo problema è stato più volte segnalato. Abbiamo evitato di installare distributori di sacchetti in paese, per impedire atti di vandalismo e usi impropri». Sulla questione è intervenuta anche la minoranza che si è dichiarata perplessa e, per bocca del consigliere Matteo Pressi, dichiara: «È l'ennesima misura spot e del tutto inutile. Molto più utile sarebbe mettere in servizio i vigili nelle ore topiche e durante le manifestazioni. È solo un'alibi per aggirare il problema e continuare a lasciare i parchi in stato d'abbandono. Se veramente si hanno a cuore i più deboli si distribuiscano gratuitamente i sacchetti dell'umido a pensionati e famiglie in difficoltà (come fanno tanti comuni) visto che oggi già pagano

anche la maxi tassa sui rifiuti aumentata dalla giunta. Il sindaco renda noti i dati sulle multe fatte finora per i cani che sporcano, ci faremmo una bella risata e scopriremmo che è solo propaganda».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

SOAVE / RASSEGNA TEATRALE

«Nulla è sicuro tranne le tasse, ma non per tutti»

Dopo il successo degli anni scorsi torna anche quest'anno in tutti i sabati di febbraio a Soave la rassegna teatrale popolare "Varde' che comedie" curata dall'associazione teatrale Teatroprova di San Bonifacio. Dopo il primo appuntamento del 7 febbraio, il 14 febbraio, giorno di San Valentino sarà dedicato agli innamorati e per questo la prosa lasciarà spazio alla musica con un tributo a Gianni Morandi organizzato dal gruppo Carpe Diem. Il 21 febbraio toccherà alla compagnia teatrale locale "E mi e ti e Toni" di Castelcerino che presenterà la commedia "E mi e ti e Toni cabarè (de paste?) small" con l'accompagnamento musicale de "I vilan de la Bastiola" e intermezzi di ballo curati dalla Soave Dance Studio. Il ricavato della serata sarà devoluto alla scuola dell'infanzia Principe di Napoli, che ospita tutta la rassegna. Infine il 28 febbraio ci saranno "Corti in corte" della compagnia teatrale la Betonica: 7 cortometraggi della durata media di 10 minuti, vincitori della seconda edizione di Teatro in Provincia, che si è tenuta a Rubano, in provincia di Padova. Vi sarà anche musica dal vivo a fare da accompagnamento e intermezzo fra un corto e l’altro.

Benjamin Franklin, padre fondatore degli USA, amava ripetere che: “al mondo non c’è nulla di sicuro, tranne la morte e le tasse”. Potremmo dire che, nella nostra Soave, la regola è rispettata solo per la gente comune. Già alcuni mesi fa ho avuto modo di informarvi circa le tasse mai pagate dall’Ulss di Verona (ICI, IMU, TASI, TARSU) sulla struttura dell’ex ospedale. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di euro mai richiesti dal Comune, di solito così solerte nel richiedere il pagamento di un qualsiasi tributo, anche di piccolo importo, ai propri cittadini. Pizzicato nella propria inerzia, il Sindaco Gambaretto cambiò numerose volte idea circa il da farsi. L’8 agosto 2013, dichiarò: “sono stato io il primo a chiedere alla Regione di pagare l’ici”. Peccato che agli atti non esista uno straccio di documento che lo provi e che non lo abbia mai esibito. Arriviamo al 1° ottobre 2014: il Sindaco sembra aver cambiato idea. Se un anno prima dichiarava di aver già richiesto all’Ulss di pagare, 14 mesi dopo dichiara: “sul discorso dell’IMU per il vecchio ospedale anche secondo noi c’è un danno erariale per il Comune. Ma stiamo valutando i passi da compiere perché si aprirebbe una vertenza con Regione e Ulss non da poco”. Un Comune come il nostro (sempre pronto a chiamare l’avvocato per qualsiasi problema con i cittadini) tentenna davanti alla possibilità di incassare una grossa cifra dall’Ulss?Pochi giorni dopo (“L’Altro Giornale” novembre 2014) arriva l’ennesima dichiarazione sul tema da parte del Sindaco che, ancora una volta in disaccordo con quanto precedentemente detto, afferma sicuro: “in questo momento abbiamo affidato la questione ad uno studio legale”. Sembrerebbe che finalmente si sia deciso di darsi una mossa e far valere le proprie ragioni! Mi sono affrettato a richiedere gli estremi della nomina del legale ed il suo nominativo, inutile dire che agli atti del Comune la nomina non esiste e che, a mia precisa domanda circa il nominativo dello studio legale, il Sindaco non ha risposto. Il Comune ha deciso di essere forte con i deboli e debole con i forti? Le tasse comunali per la gente comune (IMU, TASI, RIFIUTI, IRPEF) sono state aumentate dalla Giunta con una certa fretta, la stessa fretta che servirebbe per far pagare anche chi fino ad oggi ha sguazzato nell’indecisione (?) di alcuni. Consigliere Comunale Matteo Pressi

COSTEGGIOLA / CARNEVALE

A Costeggiola domenica 15 febbraio si celebrerà il carnevale con la sua maschera tradizione cioè il re Rufiolo e la corte dei rufiani. La sfilata inizierà il primo pomeriggio da via Ungaretti per poi proseguire in centro paese fino a via dei Tigli e tornerà in centro per la conclusione in piazza Salvo d’Acquisto dove saranno distribuite pure le frittelle per tutti fatte da Celina.



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COLOGNOLA. Martelletto: «Una buona notizia per il palazzo cinquecentesco»

L’Aquadevita è villa Veneta Servizi di

Daniela Rama foto Marco Testi Il palazzo cinquecentesco Aquadevita, che sorge in località Villa di Colognola ai Colli e che da anni appartiene al Comune, è stato dichiarato villa veneta. «Si tratta di una buona notizia – afferma il sindaco Alberto Martelletto – che offre finalmente reali possibilità di restauro. L'intento è stato sin dal suo acquisto quello di ristrutturarlo per metterlo a disposizione della cittadinanza, che qui a lavori ultimati potrà contare su un auditorium o una sala convegni, nonché sull'ufficio postale, che ora si trova di fronte, e probabilmente anche sulla biblioteca comunale che ad oggi è nel polo scolastico di Naronchi. Purtroppo però – prosegue – in questi anni il

patto di stabilità non ci ha mai permesso di partire con la sistemazione, così questa nomina a villa veneta ci ha davvero fatto piacere. Infatti questo riconoscimento – spie-

ga Martelletto – è un’ottima chance per poter richiedere e ottenere dei contributi ai fini del restauro dell’edificio che gode di un’ampia tenuta tra Costafredda e Mezzomonte e

IL TENENTE. Medaglia della città a Luigi Ruffo Il primo cittadino di Verona Flavio Tosi ha consegnato la medaglia della città al presidente onorario della Federazione provinciale dei combattenti, il tenente colonnello colognolese Luigi Ruffo. Stimato per la professionalità docente esplicata per buona parte della vita e per la sua competenza di giornalista, Luigi Ruffo è stato combattente in Libia. Proprio in seguito a questa esperienza, in occasione di cerimonie in memoria dei conflitti mondiali e dei loro caduti, il tenente colonnello porta sempre la sua testimonianza profonda e significativa, come ha fatto anche davanti al sindaco Tosi durante la consegna dell'onorificenza: «Nel 1940 – ha detto Ruffo – io e i miei amici ricevevamo la cartolina rosa: era la Patria che ci chiamava. Partimmo e conoscemmo la bestialità della guerra. Tornati a casa, trovammo un’Italia distrutta e da ricostruire. Speriamo che i sacrifici dei padri siano tenuti in considerazione dai figli». Parole forti quelle pronunciate dal maestro che mai come in quest'epoca fanno riflettere. Sull'attestato consegnatogli insieme alla medaglia in piazza Bra durante una cerimonia ufficiale, la motivazione recita “per lo spirito di laboriosità e di impegno civile e sociale dimostrato con l’attività volontaria all’interno dell’associazione nazionale dei mutilati e invalidi di guerra”. Luigi Ruffo

che presenta anche barchessa e porticati». Se all'interno villa Aquadevita necessita di una messa a punto totale, l'ampio cortile, già riqualificato, da qualche anno viene utilizzato per allestire svariate manifestazioni culturali, musicali e folkloristiche tra cui spicca la sagra dei bisi. E' stata Giuliana Fontanella, presidente dell’Istituto regionale delle ville venete, a comunicare con una nota al sindaco che il Consiglio di amministrazione ha incluso Villa Aquadevita nell’elenco delle ville venete in seguito ad un sopralluogo fatto da lei, dal direttore dell’Istituto regionale e da alcuni funzionari. «La commissione – ha fatto sapere Martelletto – è rimasta colpita non solo da Villa Aquadevita, ma anche dal patrimonio di ville venete che ci sono nel territorio colognolese».

10 ASILO NIDO “IL FIOCCO”

L'asilo nido integrato “Il Fiocco” della scuola dell'infanzia parrocchiale 'Santa Maria Bertilla' di Monte di Colognola si è riconfermato ai vertici in termini di qualità. La commissione del Servizio qualità dell'Ulss 20 di Verona, dopo aver compiuto un sopralluogo nella scuola ha promosso a pieni voti l'asilo nido. «L'accreditamento del 100/100 – ha affermato l'educatrice responsabile del Nido, Alice Piubelli che ha seguito il sopralluogo accanto alla presidente Sabrina Fratta e alla coordinatrice Claudia Agostinelli – ha visto tra le motivazioni del suo conferimento, l'apertura all'innovazione del nostro istituto, che propone alle famiglie dei bimbi una programmazione didattica densa di esperienze diverse, un percorso di psicomotricità, uno di lingua inglese e un altro di logopedia. Dopo l'analisi delle check-list per i servizi socio-sanitari i valutatori hanno apprezzato le attente organizzazione e gestione degli spazi, la cura degli ambienti e la ricchezza del pensiero pedagogico alla base del contesto educativo del nido. La commissione ha elogiato anche la quantità di documentazione sistematica messa a sua disposizione che senz'altro ha contribuito a comprendere meglio quanto realizzato».

L’EVENTO / IL SALOTTO LETTERARIO Parte martedì 17 febbraio la prima edizione de “Il salotto letterario”, iniziativa organizzata dall'assessorato alla cultura con la biblioteca comunale 'Gino Sandri' di Colognola ai Colli. «Si tratta – hanno spiegato l'assessore Giovanni Migliorini e il presidente della biblioteca Lorenzo Bellomi – di un'appendice della rassegna culturale, già partita a gennaio, I giovedì della biblioteca che prevede alcuni incontri con gli scrittori della provincia. Si svolgeranno tutti di martedì fino al 24 marzo». Ad aprire il salotto sarà, proprio il 17, il giornalista Luca Sguazzardo che presenterà “Joe Silver and the tones- Una storia rock a Verona” , con una accompagnamento musicale dal vivo. Martedì 24 febbraio protagonisti saranno Elisabetta Baldini e il suo romanzo “La felicità è una brezza leggera” . Il 3 marzo sarà la volta di Elena Moscardo che proporrà il racconto “I nostri scarponi sulla via Francigena”. Martedì 10 marzo a parlare al cuore e alle menti saranno le poesie “Tracce di vita” di Caterina Saias mentre il 17 marzo Fernando Luigi Barana porterà alcune testimonianze di vita tratte dalla sua pubblicazione “L'ultima sfida”. A chiudere la rassegna toccherà al colognolese Marco Verzè con il suo romanzo “Il senso ultimo delle cose”. «Le conferenze del salotto letterario – concludono Migliorini e Bellomi – si terranno, a partire dalle 20.30, nella biblioteca comunale, che, per l'occasione, sarà aperta al pubblico con operatività normale».

NOTIZIE IN BREVE UN DEFIBRILLATORE PER GLI IMPIANTI SPORTIVI. Gli impianti sportivi comunali 'Ugo Fano', sede della società calcistica A.D.C. Colognola, sono stati dotati di un defibrillatore. A donarlo è stata Uni.co.ge la società fornitrice del gas a Colognola, raccogliendo l'appello lanciato da Tiziano Tregnaghi, presidente di A.D.C. Lo stadio è frequentato quotidianamente da centinaia di bambini e ragazzi che frequentano la scuola calcio e che militano nelle varie squadre in seno alla società. «Non potevamo sottrarci a questa richiesta – ha spiegato il presidente di Uni.co.ge Roberto Chiamenti –. L'elevata frequentazione di queste strutture sportive deve abbinarsi alla presenza dei defibrillatori. Ecco perché – ha concluso – la società che presiedo se ne è fatta carico con l'augurio che il suo utilizzo non si renda mai necessario». «Ad Uni.co.ge – gli ha fatto eco Tregnaghi – per questo nobile gesto che denota grande sensibilità e attenzione nei riguardi dello sport e dei giovani va tutta la riconoscenza della nostra società sportiva». CROCE VERDE: CORSO DI PRIMO SOCCORSO. La sezione di Colognola ai Colli della Croce Verde organizza un corso di Primo soccorso per aspiranti volontari” che avrà inizio il 10 marzo prossimo alle ore 20.45 presso la parrocchia di Maria Immacolata in via Strà a Colognola. Il corso si suddivide in due moduli: il primo dal 10 marzo al 29 aprile e il secondo dal 12 maggio al 20 giugno.Per iscrizioni: www.croceverdeverona.org o inviare mail a colognola@croceverdeverona.org


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Febbraio 2015

ARCOLE. Il convegno in ricordo dell’architetto, che il 18 gennaio avrebbe compiuto 100 anni

11 TV / VINI DOC A LINEA VERDE

Gustavo Antonelli Memorie di storia Domenica 18 gennaio, l'arch. Gustavo Alberto Antonelli avrebbe compiuto 100 anni. L'Amministrazione comunale di Arcole ha voluto ricordarlo con un convegno alla memoria. Nel 2014 è caduto anche il XXX anniversario dell'inaugurazione del Museo. Erano presenti il sindaco Giovanna Negro, l'ex sindaco Lovanio Pedrollo che seguì la creazione del museo, autorità comunali e la sig.ra Silvina de Alexandris, vedova dell'architetto. Il cons. alla cultura Claudio Soprana ha tracciato la biografia dell'Antonelli: era nato a Roma da una famiglia dell'alta borghesia, dedicandosi fin da giovane alla pittura e alla scultura. Frequentò il liceo artistico a Roma, dove si laureò in architettura; in ritardo, dopo avere assolto i doveri di soldato nella II guerra mondiale. Fin dall'adolescenza fu colpito dalla figura di Napoleone e ne fu sempre appassionato cultore e studioso. Nel tempo riuscì a raccogliere molte stampe, documenti e libri riguardanti

questo personaggio. Gran parte di tutto questo prezioso materiale fu in seguito da lui donato al Comune di Arcole per la fondazione del Museo Napoleonico e per la Biblioteca Civica. L'architetto, che era anche artista, realizzò personalmente le copie di famosi quadri e la ricostruzione della morte di Napoleone presenti nel museo arcolese. Un particolare

ricordo lo ha portato l'ex sindaco Pedrollo, che fu fautore del museo napoleonico e che conobbe personalmente l'Antonelli: «L'architetto nei suoi lunghi sopralluoghi sui siti delle battaglie rimase affascinato dalla terra di Arcole, dall'Alpone, dall'obelisco, unico rimasto in Italia. Con lui e il nostro concittadino missionario Padre Lino Ballarin, abbiamo scelto la sede

del museo, la chiesetta sconsacrata di Sant'Antonio. Sono occorsi 4 anni, 10 sedute di Consiglio e 30 di Giunta per attivare il progetto del futuro museo. All'epoca parteciparono alla creazione anche la Pro Loco; numerosi artigiani arcolesi diedero il loro contributo. Il museo fu inaugurato dal mio successore, sindaco Carlo Migliorini, il 27 maggio 1984». Uno sguardo al futuro lo ha gettato il sindaco Giovanna Negro, parlando dell'attuale progetto di adeguamento: «Il museo napoleonico è senza dubbio un'eredità importante per Arcole, ma credo sia un punto di partenza, uno stimolo per tutti noi. Come mamma, anche degli arcolesi, voglio pensare al futuro del museo, con i lavori di ampliamento in corso. Aggiungeremo una struttura adiacente a servizi ed anche nuovi spazi per esporre e rendere consultabile ulteriore materiale storico che abbiamo recuperato in questi anni». Graziana Tondini

Daniela Frolla e Patrizio Roversi

I vini della doc Arcole e della doc Merlara, assieme ai loro territori e alla loro storia, il 25 gennaio scorso su RaiUno sono stati i protagonisti di Linea Verde, storico programma dedicato al meglio dell’agricoltura italiana. La puntata è stata interamente dedicata all’Est Veronese e l’attenzione dell’autore, Lucia Gramazio, e del regista, Daniele Carminati, proprio sulle due giovani denominazioni, illustrate dai conduttori Patrizio Roversi e Daniela Frolla. Per quanto riguarda la zona dell’Arcole sono state quindi approfondite le opportunità turistiche offerte dal comprensorio, con particolare attenzione al progetto “Vini, Vivi, Bici”, iniziativa voluta dal Consorzio di Tutela dell’Arcole DOC e dalla Strada del Vino Arcole, in collaborazione con l’Associazione “AMEntelibera”. Spazio poi alla città murata di Montagnana, simbolo della doc Merlara, e ai prodotti tipici del territorio quali il Radicchio Rosso di Verona Igp, la Patata Dorata del Guà, la verza moretta, assieme ad altre perle produttive, che si possono trovare nella stagione invernale. Ingredienti semplici cucinati secondo ricette della tradizione abbinati ai vini della doc Merlara. La puntata si è chiusa poi in bellezza nella splendida cornice di Villa Pisani, esempio incantevole di Villa Veneta, dove allo chef Claudio Burato è stato affidato il compito di interpretare la tradizionale ricetta degli gnocchi dolci alla cannella. La denominazione dell’Arcole, con le sue 1500 imprese viticole, comprende un territorio di oltre 3500 ettari di vigneto che interessano completamente i comuni veronesi di Arcole, Cologna Veneta, Albaredo d’Adige, Zimella, Veronella, Zevio, Belfiore d’Adige, in parte quelli di Caldiero, San Bonifacio, Soave, Colognola ai Colli, Monteforte d’Alpone, Lavagno, Pressana, San Martino Buon Albergo con la totalità della superficie dei comuni berici di Lonigo, Sarego, Alonte, Orgiano e Sossano. Vengono coltivati i vitigni Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Grigio, Chardonnay.


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COLOGNA. La scuola primaria di S. Andrea ha presentato una recita per la Casa di Riposo

GIORNATA DELLA MEMORIA

I piccoli attori donano allegria

Il musical di Cologna

Servizi di

Graziana Tondini La scuola primaria di Sant'Andrea ha presentato una propria recita agli anziani della Casa di Riposo Cardo di Cologna: «Tutto è partito da un’idea delle insegnanti prima di Natale: perché non portare un po’ di allegria con la nostra recita “Incantesimo di Natale” anche a tutte le persone della Casa di Riposo? - racconta Elisa, una mamma degli scolari -. L’idea ha fatto centro nei nostri cuori e così è stato. Sabato 10 gennaio, siamo andati, chi per la prima volta, chi quasi di famiglia, nella Casa di Riposo e nel vedere tutti quei “nonnetti e nonnette” i nostri cuori si sono stretti come in una morsa». Diverse sono le condizioni degli ospiti della struttura: «C'è chi non cam-

mina ed è seduto su di una sedia a rotelle, chi invece si muove appoggiato al suo inseparabile amico “treppiede”; chi invece, come fanno i nostri bambini, litiga bonariamente per un passaggio ostacolato da un altro suo compagno, ma soprattutto, tutti cercavano e hanno trovato un saluto, un abbraccio o un sorriso da parte nostra e

VERONELLA La Giunta comunale di Veronella ha aderito alla campagna informativa “Scegli la libertà – Decalogo per le famiglie sulle nuove dipendenze” predisposta dalla “Nuova Associazione di genitori insieme per l'adozione” di San Martino B.A. Saranno predisposti, stampati e distribuiti nei prossimi mesi alle famiglie con ragazzi adolescenti, 600 fascicoli riguardanti le nuove dipendenze che possono colpire, in particolare, i giovani in tale fascia di età. Il decalogo è realizzato insieme al direttore della scuola della Polizia di Stato di Peschiera e riguarda la navigazione in internet, il bullismo a scuola e in strada, il cyberbullismo sui social network, il gioco d'azzardo, l'alcolismo, le droghe di ultima generazione.

del personale» - prosegue la mamma. Genitori, insegnanti e bambini hanno iniziato la recita, immersi in un clima familiare: «Sembrava ci conoscessero da sempre! Gli anziani ci hanno fatto ridere con le loro battute, si sono emozionati appena hanno visto i nostri bambini entrare in scena come angioletti esclamando: “Quanti

bei bambini” e nei loro visi provati e scolpiti dalle rughe si è aperto un grandissimo sorriso. Alla fine della recita, una canzone si intitolava “Abbracciami anche tu” e nel passare tra gli ospiti, vedere le loro braccia protendersi verso di noi per abbracciarci, è stata una cosa meravigliosa!». Dell'incontro sono rimaste commosse anche le insegnanti: «Ai nostri anziani basta veramente poco per essere felici. Un sorriso, un abbraccio , una visita anche di persone che non conoscono, per loro sono come un raggio di sole - spiega Elena De Lorenzi -. Tutti noi, genitori e maestre, siamo tornati a casa veramente con il cuore pieno di gioia, una gioia enorme e gratuita che i nonne/nonni ci hanno donato. Grazie di cuore».

VERONELLA / PAGINE FACEBOOK Negli ultimi anni sono nate numerose pagine Facebook dedicate a Veronella e al suo territorio, frequentate da centinaia di cittadini. La più “vecchia” è “Salviamo Corte Grande” in cui si ritrovano 300 fans dell'antica dimora dei Serego, mobilitatisi nel 2012 con la raccolta firme per il FAI come Luogo del cuore; impegno che si è mantenuto costante nel tempo con manifestazioni, raccolta fotografie e articoli, post vari. Il Comune si conferma diviso in due fra capoluogo e la maggiore frazione: 186 i seguaci di “Sei di Veronella se...” e 216 gli omologhi di “Sei di San Gregorio se...”. Le pagine FB sono dedicate soprattutto ai ricordi, alle foto di situazioni ed eventi del tempo passato: numerose le immagini della scuola dell’obbligo, della prima comunione, dei vecchi negozi e delle osterie ormai scomparse, di cerimonie religiose, processioni, lavori agricoli o artigianali. Si possono trovare anche alcune foto di “migranti” per lavoro, o delle prime vacanze al mare negli anni '60. “Veronella, la piccola Verona e dintorni” invece è la pagina dove più spesso si incontrano virtualmente gli “assenti” dal paese, coloro che negli anni si sono trasferiti in altre località, alcuni anche all'estero. Non mancano i contatti da tante città d'Italia. «Lo scopo è innanzitutto quello di poter raggiungere i nostri compaesani sparsi in Italia e nel Mondo e quelli rimasti a Veronella. Per raccogliere storie, memorie, pensieri, emozioni, sensazioni, di chi è partito, di chi è tornato, di chi non c’è più, con l’obiettivo di lasciare un’impronta alle generazioni future» - commenta C. Lorenzo Cicolin, creatore della pagina. Conta quasi 200 iscritti. Altre due pagine molto frequentate sono quella del Centro Giovanile di San Gregorio, associazione di promozione sociale, con finalità educative tramite attività ludiche, ricreative e sportive e “Il Cavalpone – La voce di San Gregorio” rinato giornalino della parrocchia, su cui condividere i propri pensieri, proposte, ricordi. Oltre 250 le persone iscritte a queste pagine.

Per celebrare la Giornata della Memoria, il direttivo del Teatro Comunale di Cologna ha scelto uno spettacolo particolare “Il violinista sul tetto” della compagnia “Gli amici di Jachy”. Sabato 24 gennaio il Teatro era gremito per questo musical tratto dai racconti dello scrittore yiddish Sholem Aleichem, una pièce di grandissimo successo internazionale: a Broadway ha superato le 3000 rappresentazioni, vinto 9 Tony Awards ed è tuttora uno dei dieci titoli più rappresentati nelle scuole americane. Struggente la storia di “Tevye il lattaio e le sue figlie”: siamo in Russia, nel 1905, periodo di grande sommosse popolari, anteprima della Rivoluzione Russa. Alle ribellioni parteciparono molti ebrei, cosicché le autorità russe espulsero quasi 600 comunità ebraiche dal regno dello zar, i famosi “pogrom”. Il protagonista Tevye è un povero lattaio, con cinque figlie da sposare, seguendo la tradizione: c’è una vecchia vedova “sensale” di matrimoni, che cerca di accasare le ragazze, anche contro la loro volontà. Ma le giovani sentono i sintomi della “modernità” del XX secolo e non accettano questo costume. La maggiore Tzeitel chiede al padre di rompere l’accordo

con il ricco macellaio vedovo e anziano, per sposare un giovane sarto di cui si è innamorata; la secondogenita Hodel decide di sposare, senza il permesso ma con la benedizione del padre, uno studente di Kiev che sarà imprigionato per i suoi ideali rivoluzionari; la terzogenita Chava, addirittura sposa un giovane russo, di religione ortodossa, inaccettabile per la famiglia. Ma la tragedia incombe sul villaggio: da un lato si ride sulle vicende di Tevye, della sua famiglia e dei compaesani, dall’altro cala la tristezza e l’angoscia per ciò che si sta prospettando alla comunità ebraica, che si disperderà in tanti paesi. E i pogrom sono solo l’inizio delle tragedie del 1900. A fine spettacolo, grandi applausi per tutti gli interpreti e in particolare per il protagonista Tevye, Pietro Barbieri. Che sul palco, ringraziando il pubblico si è commosso, dato che quella colognese è stata per loro l’ultima rappresentazione italiana del musical. Il gruppo americano che ne detiene i diritti d’autore, scaduto il contratto con gli attori di Genova, li ha rivenduti ad una compagnia di professionisti. Ma gli “Amici di Jachy” continueranno portando lo spettacolo in inglese nel resto d’Europa. Noi spettatori colognesi siamo stati privilegiati.



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SAN GIOVANNI ILARIONE. Ellen Cavazza scende in campo e fa il punto della situazione

14 GRUPPO GASTROFILI

Imu “agricola”: parla il sindaco Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Attraverso un decreto legge riguardante il bonus Irperf per tutti i Comuni con municipio sotto i 600 metri di altitudine lo Stato italiano dallo scorso 28 novembre assoggetta all’Imu tutti i terreni agricoli di sotto a tale altezza. Questa decisione il sindaco di San Giovanni Ilarione, Ellen Cavazza, non ha deciso di subirla ma di combatterla e ora ha raggiunto un traguardo importante. «A ottobre 2014 – afferma il sindaco sono stata nominata all’interno del Consiglio Regionale dell’ANCI Veneto e in quello nazionale sempre nel settore finanza per avere più informazioni possibili riguardo ai tagli. Lo scorso 26 novembre era stato fatto a San Giovanni il Consiglio comunale per chiudere il bilancio d’assestamento. Il giorno dopo mi è arrivata una comunicazione che al Comune sarebbero stati tolti 120.000 euro dal

Ellen Cavazza

fondo di solidarietà per l’Imu sui terreni agricoli collinari e montani. Ho subito preso contatto con il direttore di Anci Veneto, Dario Menara, per rintracciare tutti i Comuni vero-

nesi interessati al taglio: 20 per un totale di 1.569.070 euro (i vicentini sono stati 36 con un taglio di 1.280.780 euro, 16 i Comuni in provincia di Belluno che subiscono una decurtazione di 1.282.936 euro). Come consigliere dell’ANCI Veneto – aggiunge ancora il primo cittadino ho inviato una lettera a tutti i Comuni interessati e lo scorso 17 dicembre sono andata a Roma al Consiglio nazionale ANCI dove ho ripresentato la questione facendomi portavoce di tutti i Sindaci dei Comuni veneti interessati. Inoltre ho chiesto al presidente Piero Fassino di rinegoziare con il governo il decreto per la cancellazione definitiva dell’Imu. I 350 milioni di euro che vogliono prelevare dai Comuni montani possono prenderli da quelli “spendaccioni”. Ho inoltre chiesto che si possa sforare il patto di stabilità in caso di emergenza: ci troviamo in situazioni di alluvioni,

smottamenti, frane e simili che mettono a disagio la popolazione che paga le tasse ma che non riceve i servizi. Questo decreto, con il rinvio a gennaio, colpisce sempre comuni virtuosi e realtà come la montagna e la collina, che invece di essere salvaguardate sono sempre più disagiate e isolate». Nel frattempo al sindaco di San Giovanni Ilarione è arrivata la comunicazione che il provvedimento del Governo, impugnato al Tar dall'Associazione dei Comuni di Umbria, Abruzzo, Veneto e Liguria, è stato accolto ed è stato trattato il 21 gennaio. «Chi potrà – conclude Ellen Cavazza - dovrà fare una delibera e spostare la sede del Comune nel punto più alto del paese: ad una sciocca proposta è giusto ribattere con una soluzione simile. In ogni caso il decreto del Governo è contestabile: non si possono fare decreti simili a fine anno e a bilanci già chiusi».

Il gruppo Gastrofili di San Giovanni Ilarione, dopo aver festeggiato con tutte le persone che l’ha aiutato per la sistemazione del telescopio Antolini, ora pensa a come valorizzare questa risorsa e sviluppare il paese attraverso iniziative e progetti a lungo termine per attirare un turismo soprattutto scolastico. «Il telescopio è stato completamente smontato, pulito – afferma il presidente del gruppo, Elio Magnabosco -. Abbiamo cambiato i motori, lo specchio sarà rialluminato e, al termine dei lavori, una carrozzeria di Vestenanova si è offerta di ridipingerlo a nuovo. Inoltre, assieme al telescopio grande, la vedova Antolini ne ha donato uno piccolo molto utile per l’osservazione dei pianeti. Altri due piccoli telescopi per l’uso didattico saranno montati, mentre sarà possibile utilizzare il telescopio solare per l’osservazione del sole. Per il momento tutti i progetti sono bloccati a Cattignano: stiamo trattando con il Comune per avere la possibilità di realizzare sulla struttura un tetto apribile alla struttura. Abbiamo già fatto le prove su come sarà sistemato il sottotetto per creare un piccolo planetario. La spesa si aggira intorno ai 30.000 euro, per i quali stiamo cercando finanziamenti. Ci piacerebbe inoltre riprendere in mano l’idea proposta da don Elio, parroco di San Giovanni, di creare un percorso con meridiane ad acqua e solari, per renderlo concreto. In questo modo Cattignano diventerebbe una piccola cittadella astronomica e il lavoro di tantissime persone per renderla tale rimarrà anche per il futuro e non dove essere sprecato». «Ho preso parte anch’io alla serata in cui i Gastrofili hanno presentato i loro progetti – afferma il sindaco Ellen Cavazza -. Devo dire che mi sono piaciuti molto. Credo nell’ attività di questo gruppo, che ringrazio per il bellissimo quadro che mi hanno regalato e che ho appeso nel mio ufficio».

SAN GIOVANNI ILARIONE / GLI INCONTRI

Genitori ... a scuola L’assessorato alla Cultura e Istruzione del comune di San Giovanni Ilarione, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, organizza sei incontri dal titolo “Dalla scuola dei figli alla scuola dei genitori”. Dopo il primo appuntamento a gennaio le altre cinque serate si svolgeranno a febbraio e marzo. Il 10 febbraio si parlerà di “Autonomia e dipendenza tra cellulari e social network” curato dalla psicologa analista Rita Fantin. Il 3 marzo la Fantin invece parlerà di “Origini del bullismo: riconoscere le fragilità, coltivare le diversità per prevenirlo”. Il 10 marzo la Polizia Stradale dedicherà una serata agli “Incidenti

stradali: una delle prime cause di morte per i giovani. Come prevenirli ed aumentare la sicurezza per noi ed i nostri figli”. Il 17 marzo Luciano Pasqualotto, docente universitario in didattica e pedagogia speciale, si occuperà de “La “giusta misura” in educazione: nella scuola, nelle relazioni, nei premi e

nelle punizioni”. Infine il 31 marzo la consulente educativa Tersa Ros, tratterà il tema “Tutti siamo stati figli: come la nostra storia ci aiuta o ci ostacola nell’essere genitori”. Gli incontri si svolgeranno nella sala civica comunale di San Giovanni Ilarione alle ore 20.30 a ingresso libero.

MONTECCHIA. Cerasicoltori, Danese è ancora presidente Lo scorso 18 dicembre si sono tenute a Montecchia le elezioni per il presidente e il consiglio dell’associazione cerasicoltori, con la presenza del sindaco Edoardo Pallaro come rappresentante del Comune. Alla presidenza è stato eletto nuovamente Davide Danese con 20 voti mentre consiglieri sono Valentino Fochesato (vicepresidente rappresentate da fuori paese), Valerio Cavazza (segretario), Giuseppe Magnabosco e Andrea Alighieri e Roberto Ferrari. Inoltre sono stati assegnati incarichi esterni non soggetti a votazione e precisamente a Vittorio Bonomo come responsabile amministrativo e contabile, Lino Avogaro come commercialista e Andrea Braga come direttore. «Sono molto soddisfatto della squadra che si è formata con tutte persone nuove e volenterose e mi auguro che questo nuovo consiglio s’impegni a valorizzare il prodotto cerasicolo e il territorio» - è stato il commento del presidente Davide Danese poco dopo la rielezione.



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MONTEFORTE. La 56ª edizione avrà luogo da venerdì 13 a sabato 21 febbraio

Carnevalon de l’Alpon Dal 13 al 21 febbraio a Monteforte si svolgerà il 66° Carnevalon de l’Alpon, uno dei carnevali veronesi più famosi. Novità di quest’anno saranno le due sfilate notturne, il 14 e 21 febbraio. Gli eventi carnevaleschi inizieranno venerdì 13 febbraio con la Gnocolada in piazza Silvio Venturi e gli gnocchi offerti ai presenti dalla Pro Loco, cucinati dal gruppo alpini. Seguirà la 4ª gara di gnocchi tra le otto contrade del paese. La serata terminerà con il ballo in maschera con la prima edizione del concorso “La maschera più originale”. Sabato 14 febbraio si terrà la

28ª sfilata dei carri in notturna. La sfilata quest’anno sarà aperta da un mangiafuoco e dalla banda di Monteforte diretta dal maestro Maurizio Damiani. Domeni-

ca 15 febbraio il carnevale si sposterà nelle frazioni di Costalunga e Brognoligo con il 28° Carnevale dei bambini. Al termine spettacolo di animazione in piazza

a Costalunga e tanti dolci per tutti. Un altro evento per i bambini si terrà nel pomeriggio nel palazzetto dello sport di Monteforte con baby dance, trucca bimbi,

Sono due i gruppi storici montefortiani che comporranno il grande carnevale di Monteforte. Il primo è di Tony Popolo che realizza interamente il carro in modo artigianale. Il secondo è il gruppo Imperatur o Drio Piassa che mette insieme vari pezzi di carri precedenti, ne compra qualcuno e ne crea di nuovi. «Quest’anno spiega Antonio Bertuzzi, alias Tony Popolo - abbiamo scelto come tema gli Antichi Egizi. È dai primi novembre che lavoriamo al carro, in sei persone, tutte le sere dal lunedì al venerdì. Alla sfilata saremo circa 80». «Quest’anno abbiamo deciso di recuperare pezzi di carri vecchi restaurandoli e aggiungendone di nuovi – affermano dal gruppo Drio Piassa -. Lavoriamo al carro da novembre, tre volte alla settimana in 15 persone, mentre a sfilare saremo un’ottantina. Quest’anno abbiamo scelto il tema dell’Ocktoberfest. Abbiamo scelto costumi tipici bavaresi».

palloncini e l’elezione della mascherina più originale. Nella serata di lunedì 16 febbraio torna lo storico Luni Pignataro al palazzetto di Monteforte, dove si esibiranno cantanti allo sbaraglio e artisti di un certo livello qualitativo oltre ad ospiti a sorpresa. Martedì 17 si terrà la storica sfilata pomeridiana dei carri allegorici. Infine sabato 21 febbraio ci sarà

un’altra sfilata dei carri in notturna aperta dal mangiafuoco e dalle ragazze del Samba De Mulata Brasilian Show. A completare i festeggiamenti la seconda edizione del concorso “Costruisci il tuo minicarro” riservato ai ragazzi dai 10 ai 17 anni e il terzo concorso fotografico “Fotografa il carnevale veronese”. Maria Grazia Marcazzani

Platinette, una tigre all’Ariston

Mancano pochi giorni alla partenza di una nuova edizione del Festival della Canzone Italiana dalla città dei fiori di Sanremo. A sfidarsi in gara nella categoria dei Big in coppia con Grazia Di Michele, cantautrice e tutor del programma "Amici" di Maria De Filippi, anche un famoso conduttore radiofonico e televisivo, scrittore, opinionista con la passione per la musica: Mauro Coruzzi in arte Platinette. Il 2015 parte all'insegna di un progetto musicale che ti riguarda da vicino. Con il brano "Io sono una finestra" dividerai il palco con l'amica Grazia Di Michele al prossimo Festival di Sanremo. Con tutto quello che hai visto e passato nella tua vita non penso che per te Sanremo sia fonte di preoccupazione. T'impensierisce più la gara o il contorno mediatico? «Il problema non è tanto essere pronti o meno. Semmai, come accaduto con Grazia, è avere un progetto e non pensare minimamente di arrivare alle selezioni e poi addirittura di superarle. Adesso per protocollo non posso ovviamente dire nulla. E' una canzone per niente facile, con una tematica piuttosto complessa. E' frutto di una amicizia molto antica che risale a una trentina d'anni di conoscenza dall'inizio della carriera di Grazia. Nei suoi confronti ho sempre avuto una grande stima e quella forma di reverenza che si ha nei confronti di pochi. Per me sarà difficoltoso perchè di Sanremo ne ho fatti molti come inviato…ma stavolta dovrò cantare ed è quello il guaio. No scherzo! La difficoltà c'è, inutile dire il contrario». E' uscito in libreria il volume intitolato "Sei donna? Dialogo semiserio sulle donne della Tv" che hai scritto insieme a Simone Gerace. Questo libro nasce da un vostro scambio epistolare via mail ed è pane per i tuoi denti, dato che la Tv sei costretto a guardarla per forza anche se da qualche anno ne sei rimasto lontano dovendo scrivere le tue recensioni per Di Più e Di Più Tv. «E' questo il trucco della vicenda, per cui la Tv non la si guarda come un telespettatore ordinario ma la si deve

guardare con un occhio critico. Il libro è un catalogo di quali sono state le primedonne della Tv italiana. E' l'assortimento al femminile dei prototipi delle televisive dagli inizi degli anni '50 ad oggi e come sono poi cambiate le figure delle donne nella Tv italiana. E' stata una bella esperienza perchè in buona parte le conosco di persona. Le donne sono le vere protagoniste in Tv e lo sono sempre state». Dalla Tv te ne sei sempre andato per scelta o qualche volta hai "pestato" i piedi a qualcuno? «Capita sempre in questo mestiere. Puoi anche farlo involontariamente ma, non essendo mai stato un conduttore "di punta", la mia storia è molto diversa. Tutto si basa in fondo sul pregiudizio che a una come me non si possa far fare qualcosa in maniera autonoma. Anche se dal punto di vista professionale un po’ mi dispiace, dall’altro lato mi inorgoglisce perchè significa che una posizione l'ho occupata"». Ce l'hai una sorta di censura personale? Ti accorgi quando nelle tue "zampate feline" superi il limite o esageri? «A volte lo faccio. Però la mia cattiveria, o presunta tale, non è mai la prima a nascere rispetto ad una discussione. Se succede è perchè reagisco. Non c'è la provocazione giusto per farla. Sragiono quando i termini sono offensivi nei miei confronti o del mio aspetto fisico o del mio orientamento sessuale. Allora lì mi parte la brocca, anzi, sbrocco proprio, ma la cattiveria non è la base del mio lavoro. E' l'affermazione dei miei principi con un filo di presunzione». La tua compagna di giochi è stata la solitudine. Te la porti ancora dietro oggi dopo tanti anni? «Credo di sì perchè questo mestiere accentua ancora di più la differenza tra quello che fai e quello che sei, per cui quando vai a casa non c'è un pubblico che ti applaude o ti contesta. La solitudine è una grande fortuna da un certo punto di vista perchè se ti abitui a praticarla e a non sentirne il peso, la sopporti anche dei momenti difficili».

Cuffie D'Oro alla carriera 2014...Festeggi 40 anni di radio. Una palestra senza cui non riusciresti a rimanere? «Palestra mi giunge un pò estraneo nel senso fisico del termine. La prima radio privata nasce a Parma nella mia città. Io nel '75 mi sono inventato qualcosa che non sapevo assolutamente fare ma che sentivo fare dagli altri per cui l'orgoglio c'è. Sapevo mettere le mani in un mixer, in un trasmettitore...La radio è un mondo intero e ti obbliga ogni giorno ad un allenamento. E' il modo migliore per tenersi aggiornato e comunicare. Mai e poi mai rinuncerei a quello». Con che occhio guarda a Platinette oggi, Mauro Coruzzi? «Con un pò di simpatia, come una vecchia signora che ha avuto forse più di altri non tanto il coraggio ma l'opportunità di dimostrare qualcosa. Questo era il mio vero obiettivo: tentare di dare credibilità a quelli come me. Che si finisse di pensare che un "trans" o un travestito non possa essere un cittadino come tutti gli altri e avere nel mondo dello spettacolo un momento di popolarità legato alla sua bravura».


CRONACHE

Febbraio 2015

MONTEFORTE. Il sindaco Marini commenta il Consiglio comunale del 21 gennaio

«I fondi regionali? Utili per il paese» Servizi di

Maria Grazia Marcazzani «Alla fine dell’anno la Regione ci ha inviato dei contributi per finanziare molti progetti utili per il paese. Precisamente 100.000 euro per la realizzazione della baita Alpina nel parco giochi, 53.000 euro per la scuola materna di Costalunga e 17.000 euro per la scuola elementare “Bruno Anzolin” di Monteforte». Queste le parole del sindaco di Monteforte d’Alpone, Gabriele Marini, nel fare il punto della situazione a seguito del Consiglio comunale del 21 gennaio scorso. «I finanziamenti alle due scuole – precisa inoltre - serviranno per metterle in sicurezza dal punto di vista sismico e sistemare i bagni. È sorta la polemica con il consigliere Federico Costantini per l’esclusione della scuola materna di Brognoligo: la domanda non è mai stata presentata dalla Parrocchia, per questo la Regione non ha potuto erogare i fondi. Oltre a questo – aggiunge il primo cittadino - è stata approvata la convenzione con il comune di San Boni-

facio per il servizio di Centrale unica di Committenza come prevede la legge: ora, dato che la convenzione prevede l’unione obbligatoria per tutti comuni che non sono capoluogo, si potranno avviare procedure di appalti per lavori pubblici solo se si è insieme ad altri Comuni per raggiungere un numero di abitanti abbastanza alto». Importante decisione è stata quella relativa al cambio di destinazione d’uso dei capannoni dell’azienda Bissolo in viale Europa, che saranno abbattuti con la casa e i proprietari si fabbricheranno abitazioni a schiera con giardino. Con i relativi oneri di urbanizzazione il Comune sistemerà piazza dei Martiri, creerà una rampa d’accesso per i disabili, e doterà la fermata dell’autobus delle apposite pensiline. «Il Consiglio comunale del 21 gennaio – continua Marini ha sollevato anche alcune polemiche: sarà aperto un centro islamico in zona industriale di Costalunga e io non ho potuto impedire la sua apertura: il centro è in regola con tutti i permessi. Di centri

17 MONTECCHIA DI CROSARA

Lo scorso 26 gennaio a Montecchia di Crosara, con un Consiglio Comunale speciale in piazza Castello, è stato inaugurato il Palazzo di Vicinia, ora sede del coro TreMonti, dopo il restauro dei mesi scorsi che l’ha riportato all’antico splencome questo ne esistono dore. «Questo è anche nei paesi vicini e non l’edificio storico più hanno mai dato problemi: importante di Monquella in atto mi sembra una tecchia. Era il Palazpolemica politica. Abbiamo zo di Vicinia, sede inoltre deciso di dare mandato dell’antico municipio – afferma il sindaco di Montecchia, Edoarall’avvocato Paolo Tebaldi a do Pallaro -. L’istituzione dei comuni e della parola cittadino risaseguito delle vicende che le al 1745: prima le persone di un paese si chiamavano “vicini”. hanno coinvolto il nostro Da qui “vicinia”, la sede di tutti i comuni della zona della Val assessore Luigi Burti. Io stesd’Alpone. Sul palazzetto abbiamo documenti che risalgono al so e lui siamo stati attaccati, 1712 per dei lavori di sistemazione. Sul frontone dell’edificio tropresumibilmente da cittadini viamo l’iscrizione “iustitia est pars” perché qui si amministrava la di Monteforte, in modo offengiustizia soprattutto per contese riguardo il pascolo o i campi. Il sivo da ledere l’immagine palazzetto era situato vicino all’antico castello, di cui non rimane dell’amministrazione. Per più traccia. Quella era la zona più antica del paese che si chiamaquesto abbiamo deciso di proGabriele Marini va solo Montecchia. La Crosara era la zona bassa dove ora c’è il cedere per vie legali». Comune. Nel 1745 le due località si sono unite formando un L’INIZIATIVA / PROGETTO MONTEFORTE DIALOGA unico comune». Il comune di Montecchia in questi mesi ha Presentato il “Progetto Monteforte Dialoga”, sviluppato dalla ditta USM© che serve a stabilire un filo diretto tra stampato e distribuito un Comune e cittadini. Il progetto di USM©, proposto a settembre nel palazzo comunale, è stato adottato per gestidepliant per far conoscere magre eventuali allarmi di natura idrogeologica, ma anche per inviare informazioni mirate alle varie categorie che giormente l’abbazia di San Salvatore vicina al palazzetto, s’iscrivono al servizio come ad esempio commercianti, agricoltori, studenti. antica chiesa interna del castel«“Monteforte dialoga” - spiega Sergio Urbani, il tecnico che ha curato il progetto - sarà utile per necessità da lo, la più antica della Val d’Alparte del Comune, in caso di urgenze. Inoltre la popolazione può segnalare velocemente situazioni particolari al pone: la sua origine risale al Comune, anche allegando foto alla comunicazione inviata e il Comune può identificare subito “chi, quando e da periodo longobardo (VIII secodove” invia comunicazioni e foto con una localizzazione quasi perfetta e in tempo reale. L’impianto potrà essere lo), ma fu ampliata e sistemata collegato al sistema di monitoraggio continuo (24 ore su 24) GESFRA© - GESES© con segnalazione di stato di in epoca carolingia. E’ inoltre in fase di realizzazione un allerta e/o pericolo del livello dei corsi dei fiumi e/o eventi franosi. Per ora l’applicazione è stata sviluppata per volumetto, in cui saranno insesmartphone con sistema Android, ma a breve ci saprà pure per IOS ma bisognerà passare dal sito di Apple. Preriti i 10 luoghi più importanti di vediamo di essere negli store per metà gennaio così l’app potrà essere scaricata da chiunque». Montecchia.


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SPORT

Febbraio 2015

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PORT

CALCIO/PROMOZIONE. Il direttore generale Chilese analizza il momento della squadra

La Provese si scalda e cerca la salvezza

La Provese scalda i motori. E prepara un girone di ritorno a tutto gas. La seconda parte di campionato è cominciata da qualche settimana e la società rossonera desidera rimanere ancorata alla Promozione. «La salvezza è il primo obiettivo – spiega il direttore generale Gianfranco Chilese -. La squadra dovrà scendere sempre in campo con grinta e la giusta serenità, giocando con determinazione e dando il massimo ogni domenica». I ragazzi di mister Matteo Fattori navigano a metà graduatoria del girone A (dati aggiornati alla data di stampa del giornale) e hanno le attenzioni rivolte sia in avanti che indietro.

«La classifica è molto corta – riprende Chilese -. Pertanto, è difficile indicare i club con cui combatte-

remo per mantenere la categoria. Sappiamo naturalmente che ci aspetta un girone di ritorno duro e

insidioso, ma siamo concentrati tutti sullo stesso obiettivo. La nostra forza è e sarà il gruppo, sia a livello di squadra che dal punto di vista societario: essere una formazione unita e compatta è un aspetto fondamentale». Disputare il campionato di Promozione è una soddisfazione, «anzi, un vero orgoglio – aggiunge il direttore generale -. La Provese rappresenta una piccola frazione di San Bonifacio, senza un proprio campo sportivo per giocare. Vogliamo continuare a restare a questi livelli, con impegno e sacrificio». Il girone di andata rossonero, intanto, si è chiuso con quattro vittorie e quattro pareggi. «Secondo le nostre aspettative, la prima parte di torneo poteva andare meglio, visto la rosa che abbiamo» commenta Chilese. La passione per il calcio è la parola chiave, l'amore per il pallone è il leitmotiv dei rossoneri. Dal 1963, infatti, la dirigenza (oggi guidata dal presidente Nadia Pieropan e dal vicepresidente Virgilio Bonturi) ha obiettivi chiari e precisi. «Siamo un gruppo di volontari che dedicano tutto il tempo libero ai giovani: desideriamo che a bambini, ragazzi e calciatori della prima squadra non manchi nulla, nonostante le difficoltà economiche incontrate negli anni – sottolinea il direttore generale -. Non solo: è importante trasmettere agli atleti valori sani come la lealtà, il rispetto per compagni, avversari e arbitri, e insegnare la cultura del fair play». Matteo Sambugaro

RICONOSCIMENTI CONI premiato Sandro Filipozzi Lo scorso 17 ottobre a Vicenza si è tenuta la festa per i 100 anni del CONI Veneto, dov’erano presenti i massimi esponenti del CONI Regionale per ogni provincia veneta, il Governatore del Veneto Luca Zaia e autorità vicentine. Durante la manifestazione sono stati premiati tutti gli atleti veneti viventi che hanno conseguito una medaglia nelle olimpiadi e nelle para –olimpiadi. I premi sono stati consegnati dal presidente del CONI Giovanni Malagò e da quello dei giochi para - olimpici Luca Pancalli. Tra i premiati, c’è stato anche un soavese: Sandro Filipozzi che ha vinto la medaglia di bronzo alle para – olimpiadi di Barcellona nel 1992, nella staffetta 4x400. Nel suo medagliere olimpico, troviamo anche due quarti posti negli 800 metri, sempre a Barcellona e alle Olimpiadi di Seul nel 1988 a soli trentasei centesimi dal podio e un quinto posto nei 1500 sempre a Barcellona. Durante la sua carriera, Filipozzi ha partecipato a campionati mondiali, europei e nazionali ottenendo sempre ottime prestazioni. Oggi detiene ancora il record italiano degli 800 metri ottenuto nelle Olimpiadi di Barcellona. «Chiacchierando con lui, si capisce subito che lo sport è stato l’elemento che gli ha consentito, nonostante il suo handicap, che è ipovedente, di affrontare la vita come una persona normale prendendosi molte soddisfazioni che noi “normali” nemmeno riusciamo a sognare – ha affermato il sindaco di Soave, Lino Gambaretto -. Anche oggi che non è più giovane e che non partecipa più a gare ufficiali, fa dello sport un elemento essenziale della sua vita. Ogni giovane che desidera fare sport dovrebbe parlare con lui per capire cosa vuol dire sacrificio, impegno, determinazione e voglia di riscatto». M.G.M.

Sandro Filipozzi




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