Sambonifacese

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ANNO XXX I- N.03 MARZO 2016 - stampato il 07/03/2016

SAMBONIFACESE

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Conto alla rovescia per la 530a edizione della Fiera di Lonigo che anche in questo 2016 tornerà ad animare la città dal 18 al 21 marzo. Eventi, iniziative ed appuntamenti, come da tradizione, faranno da corollario ad una delle manifestazioni più attese dell’anno a Lonigo, dove nei giorni della fiera si affiancheranno all’evento principale anche la 31a Fiera Campionaria, il 18° Salone della Meccanizzazione Integrale e Sostenibilità in Viticoltura e la 16a Mostra Mercato “L’Oro della terra Leocenina”. Durante i giorni di festa saranno attivi stand enogastronomici e punti di ristoro, ma non mancherà nemmeno lo sport: due saranno le gare di pesca alla trota nel fiume Guà con il 7° Trofeo del “Vecio” e 7° Trofeo “Città di Lonigo”.



ettere L le vostre

Dove va il Credito Cooperativo? Me lo sono iniziato a chiedere qualche anno fa ormai. La domanda va artico-

lata. Le BCC rappresentano una rete di credito di prossimità tanto più stabile quanto più economicamente forte è il territorio su cui insistono e tanto più capillare (e quindi in grado di controllare il rischio) quanto più contenute sono le loro dimensioni. I loro potenziali punti deboli sono fondamentalmente due. Il primo: nei casi delle banche più piccole, esistono dei limiti nel permettersi al proprio interno delle funzioni di uffici indiretti o di staff, i quali rappresentano costi onerosi e quindi queste rischiano di non riuscire a garantire servizi pari alle grandi banche corporate. Il secondo: spesso banche cooperative diverse che appartengono alla stessa rete e aprono sportelli sul medesimo territorio finiscono per farsi concorrenza tra di loro, generando inefficienza per l’intero sistema.

Quali sono state le contromisure messe in campo? Per quanto riguarda le aree centralizzate, sono entrate in

gioco delle strutture di holding che operano come polo servizi e che erogano sostanzialmente consulenza ed infrastrutture come centro “esterno” ma comune alle varie banche locali. Tali holding garantiscono un servizio centralizzato, piuttosto competitivo e a costi calmierati. Per quanto riguarda la concorrenza e la massa critica, invece, la federazione è passata a una politica di stimolo alle fusioni tra piccoli istituti, la quale ha avviato un processo ormai irreversibile. E questo meccanismo dove le porterà? Non lo sappiamo. Una delle domande che il Credito Cooperativo si è posto di conseguenza è: qual è la dimensione giusta della BCC media? Sta a dire: occorre capire dove è bene che questo processo di fusione si arresti per non eccedere nella taglia media degli istitu-

“Il buio oltre la siepe” UTERO IN AFFITTO

BANCHE

“Agire o subire?”

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ti e snaturare l’identità del Credito Cooperativo, che ne è anche il vantaggio competitivo principale rispetto alle

grandi banche corporate. […] Alcune altre banche nate come cooperative stanno già divenendo, in ragione delle loro dimensioni e dell’evolversi della loro storia, società per azioni. Ci stiamo pure convincendo che sia giusto così. La BCC dice di sé di essere una “banca differente”. Il pericolo che ora corre è quello di imboccare lo stesso percorso e quindi di perdere ogni differenza; tuttavia gode del vantaggio che qualcuno la precede in questa evoluzione ed ha la possibilità di vedere in anticipo dove andrà a parare il cammino che ha intrapreso – ad esempio – il Banco Popolare. Se questo vantaggio sarà sufficiente, non lo so. Viviamo in un contesto economico dove i cambiamenti sono all’ordine del giorno e, se non vengono agiti, molto spesso vengono subiti. Andrea Aldrighetti

Utero in affitto è un’espressione impiegata per nascondere la verità. Si tratta, infatti, di compravendita di neonati su ordinazione. Invece di ordinare una pizza si ordina una creatura. Cambia l’oggetto ma la sostanza contrattuale, la causa, è la stessa. Infatti, ecco come avviene la transazione: si telefona, risponde una signorina gentile, si ordina il bambino con determinate caratteristiche (il colore degli occhi non è garantito perché è il risultato più difficile da ottenere), la donna viene ingravidata, dà alla luce un figlio e questo viene venduto all’acquirente, che può essere anche una coppia di pederasti, per non farci mancare niente (vedi Treccani e Garzanti). In pratica, l’utero in affitto è una donna che dà alla luce suo figlio e lo vende all’acquirente. Per danaro si vende, col danaro si acquista. Tutto qui. I soldi in ballo non sono pochi, perché c’è tutta un’organizzazione intorno. Un business siffatto è ciò che viene mascherato dalla tonitruante locuzione “utero in affitto”, diritto inviolabile e fondamentale della persona, norma di civiltà ecc. ecc.. Emerite cazzate! Non mi dilungo, non ve n’è bisogno, l’essenza del discorso è quella enunciata, ma a me l’utero in affitto, cioè il negozio di compravendita di neonati, fa venire in un certo senso il vomito e mi ripugna sul

piano puramente razionale e dei sentimenti più elementari. Voglio dire che Chiesa, preti e principi cattolici non c’entrano nulla in ciò che affermo. Normalmente per la compravendita suddetta occorrono molti soldi e quindi da un lato ci sono quelli che dispongono e dall’altro delle mamme che sono disposte a vendere un figlio, uscito dal loro ventre e carne della loro carne, per necessità o disperazione, certamente non per hobby. Questa è l’eguaglianza e la sensibilità d’animo della sinistra senza comunismo nei confronti degli ultimi. Una sinistra senza comunismo che, per riempire la stomaco della propria sfrenata ingordigia, sfrutta la necessità o la disperazione di poverette e gonfia le tasche di imprese senza scrupoli. Stalin, amico intimo del Migliore, abbandonò su un’isola i nemici del popolo che, lasciati senza cibo, si mangiarono tra di loro, e l’ultimo sopravvissuto morì di fame, non avendo più nemmeno un femore da cui rosicchiare la carne. I sinistri attuali, smarriti e annoiati per carenza di proletariato e di nemici del popolo, ma sempre pronti a rincorrere mefistofeliche ed aberranti astrazioni, propugnano invece l’utero in affitto. Tra questo e il cannibalismo di cui sopra, orrore per orrore, non so quale dei due sia quello peggiore. Un’idea però ce l’ho.

Marco Bertagnin

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Viale dell’Industria, 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Concessionaria Pubblicità: Studio Immagine Tel. 045.7611777 Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 07- 03 - 2016


L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA All’interno di questo nuovo spazio dedicato all’Agricoltura e al territorio direttamente o mettendovi in contatto con professionisti ed esperti del setvorremmo instaurare un Dialogo con i lettori in cui ospiteremo domande tore. Vi invitiamo quindi ad inviare le vostre domande e i vostri intervene richieste di informazioni alle quali cercheremo di fornire una risposta, o ti all’indirizzo articoli@laltrogiornalevr.it

NUTRIRE LE PIANTE NON E’ MAI UNA PRATICA BANALE

Quando si parla della nutrizione delle colture agricole e’ necessario tener conto che in natura il terreno, da che esiste il mondo, si è sempre assunto questo incarico, sostenendo e nutrendo tutti gli esseri viventi vegetali ed animali. La natura, con i suoi cicli ed i suoi cambiamenti, si e’ sempre autoregolata, assicurando al terreno il grado di fertilità necessario ed indispensabile alla vita. Tutto questo accadeva in uno scenario di evoluzione naturale, in assenza di una eccessiva pressione e velocita’ dei cambiamenti stessi. L’uomo, fin dalla sua apparizione, ha messo mano a questo naturale corso e, nel tentativo di ottenere sempre maggiori benefici, ha cercato di sfruttare le risorse naturali migliorando con

modalità diverse, la fertilità del terreno. L’uso del fertilizzante è una pratica conosciuta e messa in atto fin dall’antichità seppur con materiali diversi. Non a caso Omero, nell’Odissea rac-

mare il terreno. Questo aiuto alla fertilità del terreno, che possiamo definire naturale, e’ durato fino all’era moderna, momento in cui l’uomo ha accelerato la sua capacità di intervento con

conta di Argo, il cane di Ulisse, che riposava sul “molto letame di muli e di buoi” che i servi avrebbero poi distribuito nei campi per conci-

metodi e materiali molto più efficaci, ma molto più destabilizzanti per l’equilibrio naturale. L’agricoltore agisce sul ter-

I percorsi turistici, argomento di questo progetto, pongono le basi per il miglioramento dell’accessibilità escursionistica pedonale e della fruizione delle aree più interessanti dal punto di

vista paesaggistico del territorio di San Pietro in Cariano. Questo progetto prevede la messa in opera di interventi allo scopo di creare una rete sentieristica che consenta la fruizione turistica di tutto il

territorio comunale. Gli interventi previsti riguardano l’inserimento di segnaletica e cartellonistica didattica, il miglioramento della percorribilità di alcuni tratti mediante la sistemazione

reno con lavorazioni e concimazioni per alimentare le sue colture, ma è importante che egli sia conscio che soltanto una quota dei fertilizzanti distribuiti sul terreno sono utilizzati dalle piante e che il rimanente è soltanto un costo sia in termini finanziari che di inquinamento ambientale. Ecco perchè, non a caso, parliamo di nutrizione delle piante, di elementi utilizzati dalla vegetazione, non di fertilizzante distribuito nel terreno. Da qui nasce la necessità di conoscere i meccanismi della nutrizione dei vegetali e gli ostacoli che si frappongono all’ottenimento del risultato voluto. Il terreno e’ un insieme di scheletro, sabbia limo argilla, sostanza organica e fondamentali sono le argille humus e microflora, anche se sempre

meno presenti, perché le radici possano assorbire gli elementi minerali. Un terreno è fertile, per definizione, quando può produrre con abbondanza senza la necessità di importanti interventi da parte del coltivatore. L’attuale scenario agronomico e l’esigenza di produzioni di qualità oltre che di quantità costringe l’agricoltore ad intervenire con l’apporto di sostanze chimiche chiamate macroelementi, azoto fosforo e potassio, mesoelementi, calcio magnesio e zolfo, e microelementi, boro. cobalto, rame ferro, manganese, molibdeno e zinco. Tutte queste sostanze devono essere presenti nel terreno in forma assorbibile dalle piante ed il produttore agricolo ha la necessità di portare nel terreno quelle man-

canti. in questa scelta l’agricoltore fa un investimento per ottenere un vantaggio economico che è sia produttivo di breve termine, sia di medio-lungo termine per migliorare e mantenere la fertilità del terreno. La qualità dei prodotti distribuiti e’ fondamentale per ottenere i risultati voluti con il minimo costo, ed in questo caso è indispensabile tenere in debito conto sia la matrice sia l’efficienza dei prodotti usati. “Qualita’” è un termine spesso abusato e mai abbastanza definito nel suo significato, ma il nostro agricoltore ha intrapreso una strada che conduce a pensare che il termine “qualità” e’ sinonimo di produzione e nello stesso tempo sicurezza. alimentare, sanità ed equilibrio ambientale. G.D.C.

della superficie calpestabile, il posizionamento di panchine e l’allestimento di un punto panoramico attrezzato. Per la progettazione delle opere e degli interventi previsti sono stati seguiti i seguenti criteri e finalità: - dotazione di una cartellonistica originale e inserita in modo armonico nell’ambiente al fine di portare i visitatori a contatto delle particolarità paesaggistiche; - valorizzazione turistica ricreazionale e didattica di percorsi già esistenti; - utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e impiegati tradizionalmente per opere similari. Nell’intero territorio comunale è prevista la costituzione di sei percorsi principali, con partenza comune all’Ufficio Turistico di San Pietro in

Cariano. Le opere previste dal progetto non incidono negativamente sullo stato dei luoghi; al contrario, risultano migliorative in quanto consentono la valorizzazione di aree poco conosciute e

movimento delle persone sono state attentamente considerate nella stesura degli elaborati progettuali, anche le normative urbanistiche vigenti nel Comune interessato risultano in sinto-

aumentano la possibilità di frequentazione dei luoghi da parte dei turisti e non mediante appunto il recupero di una rete sentieristica di elevato pregio paesaggistico. Le normative generali statali e regionali relative al

nia con le modalità di attuazione e le tipologie delle opere previste.

Istituto Stefani-Bentegodi. Oltre l’Agricoltura

Andrea Checchini, Francesco Fasoli, Matteo Fiasca CLASSE 4BS


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Marzo 2016

Profughi a Fittà: reazioni a catena

SOAVE. Gambaretto: «Al momento non ci sono problemi». Pressi: «Serve responsabilità»

Ha fatto discutere l’arrivo nella frazione soavese di Fittà, nel mese di gennaio, di un gruppo di profughi (per la precisione due nuclei familiari composti da mamma, papà e bambino e una mamma con bimbo), ospitati in un bed & breakfast. «I profughi sono arrivati su decisione della Prefettura dopo che dei privati avevano

dato la disponibilità del loro bed & breakfast – afferma il sindaco di Soave, Lino Gambaretto -. Tutto è stato gestito dalla cooperativa San Francesco di Fittà. Io stesso sono stato avvisato dalla Prefettura quando la prima mamma con bambino erano già arrivati a Fittà. La stessa cosa che è avvenuta qui è successa anche in altri comuni vicini: quando un privato si rende disponibile ad ospitare dei profughi non interpella il Comune e il sindaco è sempre informato quando i profughi sono già arrivati. La

legge impone che sia solo l’Associazione a occuparsi dei profughi in tutte le loro esigenze come cibo, trasporti, mediatore linguistico. Da parte sua la Prefettura mi ha riferito che le Amministrazioni comunali non sono state avvisate perché non hanno nessun tipo di obbligo. A fronte di ciò – precisa il Sindaco - ho interpellato

Carabinieri e Polizia municipale, che sta eseguendo controlli sistematici per sapere se ci sono problemi che nel caso relazioneremo alla prefettura. Se questa situazione sarà gestita bene, non sarà un problema per Fittà, una comunità già sensibile verso le persone che hanno dei problemi. Come Sindaco – aggiunge ancora Gambaretto - ho l’obbligo verso i miei cittadini di fornire risposte a quello che è avvenuto e che avverrà. Per ora non è stato previsto un lavoro per questi profughi, perché non si ha certezza

quanto rimangano. L’unica certezza è che il proprietario del b&b ha stipulato questa convenzione per un anno. Inoltre bisogna capire cosa sanno fare, fornirli dell’abbigliamento adeguato e assicurarli. Fortunatamente per ora non abbiamo avuto problemi con loro, anzi, una famiglia già dalla prima domenica dall’arrivo era in Chiesa alla

messa domenicale. Il 14 febbraio scorso ho incontrato la comunità di Fittà che ha risposto in modo positivo, sottolineando comunque che servirebbe un’occupazione per tenere occupate queste persone. A questo proposito – conclude il primo cittadino - l’associazione “Le Orme” si è offerta di coinvolgerli nei loro lavori se c’è la possibilità data dalla Prefettura». Sul punto è intervenuto anche il consigliere comunale della Lega Nord, Matteo Pressi: «la notizia mi ha lasciato attonito, ma credo

L’EVENTO / SOLIDARIETÀ PER IL SUD-SUDAN

«Da Castelcerino, a Soave, al SUDSUDAN», questo lo slogan dell’evento che avrà luogo a Soave lunedì 28 marzo, grazie all’impegno della piccola comunità di Castelcerino a favore del concittadino Padre Giovanni Girardi, missionario Comboniano in Sud-Sudan. La manifestazione, con il

gospel «Amazing Gospel Choiar» di Este (Pd) sotto la direzione di Marica Fasolato. Sabato 19 marzo inoltre alle ore 16,30, presso la Sala Civica di Piazza Antenna a Soave, avrà luogo l’inaugurazione della mostra d’arte «Gli Angeli» di Antonella Burato un’affermata pittrice particolarmente versa-

patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Soave, avrà inizio alle ore 17.00 presso la chiesa di San Lorenzo in Soave (chiesa parrocchiale), per un incontro con padre Giovanni Taneburgo missionario comboniano sul tema: Gli angeli nelle scritture e nella vita. Seguiranno poi proiezioni video della Missione del comboniano Padre Giovanni Girardi da molti anni in Sud-Sudan. Successivamente vi sarà il concerto del gruppo

ta nella pittura a «sanguigna» degli angeli. La mostra rimarrà aperta da sabato 19 a lunedì 28 marzo tutti i giorni dalle ore 16,30 alle 19,30. Questi eventi sono a scopo benefico per la raccolta fondi per la realizzazione di un pozzo d’acqua in Sud-Sudan con le pompe offerte dal Sig. Silvano Pedrollo della Pedrollo Spa di San Bonifacio. Entrambi gli eventi sono comunque aperti al pubblico con ingresso libero.

NOTIZIE FLASH DA SOAVE LAFOGLIAEILVENTO. L’associazione “Lafogliaeilvento”organizza nello spazio culturale dell’Ex Mulino un corso di Origami per bambini di 6 e 7 anni nei pomeriggi del 16 e 30 marzo. Il corso sarà tenuto dalla maestra giapponese Mari Iriumi. Per informazioni prendere contatto direttamente l’Associazione. CENTRO TURISTICO GIOVANILE. Con l’1 marzo è iniziato a Soave il corso per animatori culturali e ambientali organizzato dal gruppo “Centro Turistico Giovanile”. Gli appuntamenti di marzo proseguiranno il 15, 20, 22, 29 marzo.

che in questa fase occorra gestire il problema con senso di responsabilità. Se la situazione rimane immutata, si può gestire correttamente arrecando il minor disagio possibile ai cittadini di Fittà. La mia preoccupazione – aggiunge Pressi - è che con il tempo la situazione peggiori e che la Prefettura disponga altri invii. Dobbiamo collaborare insieme, maggioranza e opposizione, per convincere la Prefettura a non inviare altri presunti profughi né a Soave, né nelle frazioni. Davanti a situazioni così gravi la politica va messa da parte e si deve lavorare insieme per il bene della cittadinanza tutta. Inoltre, occorre mettere in chiaro chi si dovrà far carico dei minori qualora i fondi della Prefettura dovessero terminare: ad oggi la legge 328/2000 art. 6 comma 4 obbliga i Comuni a provvedere al sostegno economico dei minori residenti sul territorio comunale. Questa – conclude - è per me una grave preoccupazione». Maria Grazia Marcazzani

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Il Re del Rufiolo “guida” la sfilata COSTEGGIOLA / CARNEVALE

E’ in programma per il 13 marzo la sfilata dei carri nella frazione di Costeggiola. A far da padrone sarà la maschera del Re del Rufiolo con la sua corte dei rufiani. La maschera del Re del Rufiolo fa la sua prima apparizione nel 1985. Nata da un’idea di Maria Teresa Benetton e Silvano Fiorentini è realizzata con la collaborazione di un’intera comunità che per anni è stata protagonista in tutti i carnevali del territorio. Ogni anno sono fatte regolari elezioni per l’elezione del re ma quello che rimane per eccellenza è Natalino Vezzari. I colori

sono il giallo e il viola: il giallo per ricordare la pasta del rufiolo e il colore caldo del sole, la stessa forma del rufiolo e il viola per ricordare il periodo quaresimale che segue il carnevale cioè in questa maschera si mescolano insieme gioia e dolore. La corte si compone di Sua Maestà il Re e i suoi cortigiani detti Rufiani. La figura femminile non è prevista perché rufiolo è di genere maschile. La sfilata inizierà il primo pomeriggio da via Ungaretti per poi proseguire in centro paese fino a via dei Tigli e tornerà in centro per la conclusione in piazza Salvo d’Acquisto, dove saranno distribuite pure le frittelle per tutti, fatte da Celina. M.G.M.



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Andare per strada con responsabilità COLOGNOLA. La scuola Gino Fano ha aderito a un progetto di educazione alla guida

Servizi di

Daniela Rama Foto M.Testi

La scuola secondaria di primo grado “Gino Fano” dell'Istituto comprensivo di Colognola, guidato dalla dirigente Donatella Mezzari, ha aderito a un progetto di educazione stradale curato dalla Polizia locale dell'Unione Comuni Verona Est e dai docenti. Lo ha fatto con un obiettivo ben preciso: insegnare agli studenti a muoversi sulla strada tenendo un comportamento responsabile e corretto a tutela di sé e degli altri. Relatrice dell'incontro è stata l'agente istruttore Elisa Neriotti che ha accompagnato gli alunni in una riflessione profonda fatta di video informativi e testimonianze

reali, portandoli alla consapevolezza della responsabilità che ciascuno si assume nei

Scuola Gino Fano

confronti di se stesso e degli altri ogni volta che si mette alla guida di un mezzo. «I ragazzi hanno partecipato con interesse anche a giochi

di ruolo nei quali erano tenuti a considerare la posizione sia di chi provoca che di chi

subisce un incidente, rendendosi conto che prevenire questi disastri si può – spiegano preside e insegnanti – Siamo soddisfatti della riu-

IL PROGETTO / I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA Prosegue con successo la sesta rassegna culturale “I Giovedì della Biblioteca”, promossa dall'assessorato alla cultura e dalla biblioteca comunale “Gino Sandri”. Si protrarrà fino al 23 marzo offrendo incontri riguardanti la storia, la filosofia, l'alimentazione, la letteratura, la tradizione locale e anche il cineforum. Prossimi appuntamenti giovedì 10 marzo, 17 marzo e 23 serata di chiusura. Ciascuna conferenza sarà introdotta dall'assessore alla cultura Giovanni Migliorini e dal presidente della biblioteca Lorenzo Bellomi. Tutte le serate, con inizio alle 20.30, sono a ingresso libero e si svolgono nell'aula magna dell'Istituto comprensivo di viale IV Novembre. Comune e biblioteca fanno sapere che eventuali variazioni relative al programma della rassegna,saranno comunicate sul sito www.comunecolognola.itfacebook.

AUSER / UNIVERSITÀ Dopo una prima seguitissima tornata di incontri all'università del tempo libero dell'Auser conclusasi da qualche mese, in queste settimane è

quenza. Ciò che desideriamo – ha proseguito – è camminare insieme ai nostri associati per le vie della mente e del cuore, lungo itinerari di

Giovanna Piubello

Giovanni Migliorini

ripartito il secondo ciclo di lezioni. Organizzato da Auser in collaborazione con l'assessorato ai Servizi Sociali, questa nuova sessione propone, fino ad aprile, pomeriggi culturali che, come sempre, si svolgono nello stabile di via Montanara, alle 16. «A partire da questa seconda serie di lezioni – ha fatto sapere il commissario Auser Pietro Carradore – abbiamo preferito denominare l'università ricorrendo al termine “itinerante” perché gli iscritti possono liberamente assistere alle lezioni di tutti i corsi di Verona e provincia, senza limiti di fre-

conoscenza e di solidarietà umana e sociale». Tra gli argomenti in trattazione vi sono la salute, la letteratura, l'arte, il cinema, la storia e

Circolo Auser

alcune tematiche di attualità come il mondo islamico. «A completare la rosa delle proposte – ha aggiunto l'as-

sessore ai Servizi Sociali Giovanna Piubello – ci saranno visite guidate e gite: in marzo alle cattedrali romaniche di Modena e Parma e in aprile alle ville di Colognola con la guida dell'assessore alla cultura Giovanni Migliorini». E' previsto anche un cineforum con la proiezione di due film commentati dal critico cinematografico Olinto Brugnoli. Si tratta delle pellicole “Torneranno i prati” e “Il pranzo di Babette”, in calendario rispettivamente il 17 e il 24 marzo. Gli altri appuntamenti si terranno giovedì 31 con Andrea Ciresola che racconterà “Come si restaura un dipinto” e il 7 aprile quando il magistrato Roderik Blatner argomenterà circa il “Sistema giudiziario oggi in Italia”. Gran finale il 14 aprile con il

concerto del noto tastierista Antonio Bruscagin, che negli anni '70 ha collaborato con famosi cantanti italiani.

scita del progetto: crediamo fermamente che la consapevolezza di come muoversi in modo corretto sulla strada, debba essere appresa già sui banchi della scuola a questa età perché contribuisce alla piena e responsabile formazione dei cittadini di domani». Nel corso della riunione, che mirava in particolare anche a far apprendere il corretto impiego dei mezzi usati nell'adolescenza, come la bici, il motorino o lo spostarsi a piedi, gli allievi hanno imparato le principali regole del Codice stradale nonché a interpretare la segnaletica orizzontale, verticale, luminosa e complementare. Il tutto per abbracciare sin dalla più giovane età la filosofia di vita e di pensiero del prevenire le stragi stradali. Un'attenzione particolare è stata riservata alle conseguenze dovute all'assunzione di sostanze quali alcool o droga che, oltre a causare dipendenza, compromettono la lucidità alla guida.

7 CENTRO GRESNER. La promozione è a pieni voti Il Centro educativo occupazionale diurno Fortunata Gresner di via Cubetta, in seguito a un sopralluogo compiuto dalla commissione del Servizio qualità dell'Ulss 20 di Verona, ha ottenuto un punteggio di accreditamento istituzionale di 100 su 100. L'istituto, gestito dalle suore della Compagnia di Maria che da sempre si occupa, insieme a personale specializzato e a diversi volontari, della formazione di ragazzi e ragazze diversamente abili, si è aggiudicato una promozione a pieni voti andando così a confermare la grande valenza sociale del suo ruolo. Il centro Gresner colognolese, infatti, in ambito educativo e pro-

Il Ceod Gresner

fessionale è un punto di riferimento non solo di tutto il Veronese orientale, ma anche per la città, perché agevola giovani che, malgrado le loro difficoltà, diventano ben presto parte attiva della comunità. Durante l'ispezione condotta dall'Ulss era presente la Madre Generale nonché coordinatrice della struttura Maria Grazia Morin che soddisfatta ha commentato : «Abbiamo ricevuto le congratulazioni per il nostro operato, definito dalla commissione ben articolato, positivo e ricco di entusiasmo. Ringrazio di cuore – ha concluso – tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questo importante traguardo, operando quotidianamente con grande professionalità, umanità e passione».


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Uno scatto felice per sentirsi vivi

Marzo 2016

MONTEFORTE. Ecco il progetto fotografico Punto&Virgola per malati oncologici

Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Lo scorso 21 febbraio nel Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone ha preso forma il progetto “Punto&Virgola”, giornata di coccole e relax per aiutare i malati di cancro a ritrovare, davanti allo specchio e alla macchina fotografica, l’immagine più viva del loro “io”. L’idea è di Luana Martignon, professionista che ha sempre lavorato nel campo della comunicazione e che da tre anni sta combattendo la sua battaglia contro il cancro. «La malattia voleva mettere un punto alla mia vita - afferma Luana, ma io ho deciso di aggiungere una virgola perché ho ancora tante cose da fare. Il punto e virgola, in punteggiatura, implica un lungo periodo; significa che il pensiero non è ancora concluso e c’è ancora qualcosa da dire. La mia idea è nata da un incontro con dei miei ex colleghi pubblicitari pensando come negli anni ’40 le signore andavano dal fotografo per farsi una foto rappresentativa e prima di ciò andavano dal parrucchiere e si facevano truccare in modo che poi erano tutte ritratte bellissi-

me. La foto vuole essere un punto di partenza, dove ci vediamo bene e orgogliosi di essere arrivati fino a qui nonostante tutto quello che c’è

capitato. Credo che quest’iniziativa possa solo fare del bene alle persone perché si vedono belle come lo sono veramente e sono individui che stan-

no andando avanti nonostante tutto quello che hanno superato». «Da subito abbiamo sostenuto con entusiasmo l’iniziativa che l’abbiamo appoggiata in pieno – aggiunge il vicesindaco di Monteforte, Adriana Valenti».«Ho subito abbracciato quest’iniziativa ludica perché fa solo bene ai pazienti oncologici» interviene Lina Adami, presidente dell’associazione “Il cuore di Rosetta”». Alla giornata, sostenuta dall’Amministrazione comunale attraverso il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Adriana Valenti insieme alla Commissione Pari Opportunità, erano presenti dei professionisti che gratuitamente si sono occupati del makeup e hanno dato consigli su come portare parrucche, cuffie o foulard. Infine, è stata scattata una bella foto che ha lo scopo di ricordare ai malati che sono ancora belli e piacevoli. «Tutte le foto fatte saranno utilizzate per una mostra rappresentativa dei volti che stanno mettendo una virgola alla loro vita perché tutti noi vogliamo che duri a lungo» - termina Luana.

8 L’ASSOCIAZIONE CULTURALE La lista civica “Montefrote si può fare”, che si era presentata alle scorse elezioni a Monteforte d’Alpone con candidato sindaco Teresa Ros, ora diventa Associazione culturale per promuovere molti eventi dedicati alla cittadinanza presieduta da Anna Preto. I primi si sono avuti il mese scorso con una serata informativa per spiegare a tutti cos’è il bilancio comunale e l’adesione alla campagna “M’illumino di meno” promossa dalla Teresa Ros trasmissione radiofonica “Caterpillar” dove s’invitavano i cittadini a spegnere o ridurre l’energia per una sensibilizzazione al risparmio energetico e alla conservazione della Terra. Il 10 marzo nella sala parrocchiale di Brognoligo inizia il ciclo di film intitolato “Cinema e relazioni” e la prima pellicola sarà “Carnage” di Roman Polanski. Le altre date in agenda sono il 31 marzo con il film “Harold e Maude”, il 14 aprile con “Il capitale umano di Paolo Virzì” e il 28 aprile chiuderà la rassegna “Terraferma” di Emanuele Crialese. «Abbiamo scelto come tema "le relazioni", poiché proprio su queste si costruisce il tessuto buono di un paese - spiega Teresa Ros-. Inoltre si sta progettando di creare due gruppi di cammino per coinvolgere le persone a stare insieme e nel frattempo fare un po’ di attività fisica. Si partirà ogni martedì alle 14.30 da piazza Silvio Venturi mentre il giovedì alle 9 dal Vicariato e si percorrerà la pista ciclabile. Infine è sempre aperta a tutti la pagina Facebook del gruppo dove i cittadini possono condividere pensieri e progetti con chi si senta interessato».

BIBLIOTECA / LETTURA E LABORATORIO CREATIVO Dal 3 marzo al 28 aprile, ogni giovedì pomeriggio per nove volte, nella Biblioteca comunale di Monteforte d’Alpone è in programma un percorso di “Lettura e Laboratorio Creativo” per bambini dai 6 agli 8 anni. Il progetto è gestito da Stefania Tadiello, ventottenne laureata in Scienze dell’antichità, da sempre appassionata di letteratura, musica e teatro, che ha avuto quest’idea alla fine del 2014 quando svolgeva attività di volontariato nella stessa biblioteca. Il principale obiettivo è quello di avvicinare i piccoli alla passione per la lettura. Questa iniziativa combina narrazione di un testo e attività pratiche e di socializzazione. Si racconta una storia e se ne analizzano alcuni elementi come luoghi, personaggi, tempo, azioni e morale, che i bambini andranno a rappresentare ed esplorare grazie ai sensi, alla voce, al corpo e alla manualità. Inoltre realizzeranno oggetti con materiali riciclati e li utilizzeranno per creare scenari, suoni, movimenti e azioni. Dalla storia raccontata si passa allora a raccontare una storia. Dalla lettura si passa a immaginare nuovi mondi e a interpretarli. I bambini creeranno un racconto originale, lavorando insieme e ricorrendo a tutto ciò che hanno appreso. In questo modo si aiutano i bimbi a capire la struttura di un testo stimolandone la creatività attraverso il recupero di materiali di riciclo, i colori, il gioco, la musica e il movimento. In più, si offre un servizio di supporto alle famiglie per l’attività pomeridiana. E’ possibile trovare altre informazioni sul sito del Comune e in biblioteca.

NOTIZIE FLASH SAN GIOVANNI ILARIONE, INVITO A TEATRO. Ultimo appuntamento per la 15ª edizione della rassegna teatrale “Invito a teatro” organizzata dalla compagnia teatrale locale “Sale e pepe”: il 19 marzo nel teatro parrocchiale di Villa in scena lo spettacolo di cabaret “Opparcarità!” del “Teatro dei curiosi” di San Vito di Vigonza. ASSOCIAZIONE GASTROFILI. L’Associazione Gastrofili di San Giovanni Ilarione ha promosso una serie d’incontri sul tema “Progettare, seminare, difendere il nostro orto”. Dopo le prime serate di febbraio e del 4 marzo, venerdì 11 marzo si tratterà l’argomento “Semine e trapianti” dove si parlerà di fasi lunari, calendario biodinamico, concimazioni, semine e trapianti per la raccolta degli ortaggi estivi. Il 18 marzo si tratterà “La difesa dell’orto” con l’osservazione e la conoscenza degli insetti per la difesa biologica e la preparazione di macerati per la difesa delle piante. Gli incontri si svolgono a Cattignano nella sede dell’associazione e sono tenuti da Maria Grazia Gambuzzi, un agrotecnico in orticoltura e florovivaismo. MONTECCHIA – RONCÀ. L’Istituto comprensivo di Montecchia di Crosara e Roncà per il mese di marzo organizza alcune serate destinate ai genitori dei ragazzi della scuola primaria e secondaria per sensibilizzarli sui rischi che il web può avere sui propri figli. Per Montecchia il primo incontro è stato il 4 marzo nel Centro Convegni per i genitori degli alunni della scuola primaria di Montecchia mentre l’11 marzo, alle 20.15, avrà luogo una serata per quelli della scuola media. Per Roncà i due incontri saranno il 17 marzo per i genitori degli studenti della primaria e il 18 marzo per quelli della scuola media, nel Teatro parrocchiale alle 20.15. Le serate sono seguite da Stefano Bonato, curatore dei progetti di prevenzione del cyberbullismo e di educazione per l’utilizzo sicuro della rete e la gestione responsabile della privacy.



CRONACHE

Marzo 2016

Il Crazy presenta la nuova stagione

SAN BONIFACIO/BASEBALL. Numeri importanti, dai bimbi alla serie C e agli amatori

Servizi di

Matteo Dani

E' ai nastri di partenza la stagione 2016 della ASD Crazy Sambonifacese, società punto di riferimento per il baseball e il softball del territorio. Un'annata che prende il via da una location inusuale, da quella sala Barbarani scelta per presentare a tesserati, atleti e famiglie il programma dei mesi a venire. Tanti i presenti all'appuntamento organizzato dalla compagine sambonifacese. Tra questi anche Roberto Culicchi, presidente della Federazione Italiana Baseball e Softball Veneto, che non ha mancato di fare i suoi complimenti alla società, «un esempio per tuttto il Veneto, perchè è davvero difficile trovare realtà così ben strutturate, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo». La stagione che sta per iniziare porta in dote numeri importanti per tutto il mondo Crazy, saranno

quasi 90, tra dirigenti, associati e atleti, a portare in alto i colori della società. Un'attività intensa, fatta di

allenamenti e partite di campionato, dai piccoli atleti del Minibaseball fino alla Serie C e agli “amatori”; ragazzi e ragazze, uomini e donne che portano il nome di San Bonifacio in tutta la regione e fino in

Friuli, la trasferta più lontana dell'anno. A presentare il calendario e le attività in programma

tutto il direttivo della società, in primis il presidente Simone Lonardi, che non si è risparmiato nel sottolineare come il baseball, il più americano degli sport, sia una disciplina in grado di unire la componente indivi-

duale a quella di squadra, allenando sia il fisico che la mente. Ad insegnare e trasmettere tutti i segreti di questo sport sono Danilo ed Ernesto, direttamente dalla grande tradizione cubana, allenatori e veri e propri mentori per gli atleti di tutte le età della Crazy Sambo. Oltre alla normale attività agonistica, il 2016 Crazy proporrà anche altre iniziative. Tra queste vanno ricordate il Crazy Camp estivo (in due fasi: una a cavallo tra giugno e luglio e l'altra tra agosto e settembre), il nuovo progetto di attività motoria per bimbi dai 3 ai 5 anni, da realizzare in sinergia con le scuole dell'infanzia, e un'attività di solidarietà ormai consolidata, con il sostegno e la raccolta fondi in favore del Centro Aiuti per l'Etiopia.

10 L’INIZIATIVA DAL DIECI MARZO Carta d’identità e donazione organi Da oggi sarà più facile diventare un donatore di organi. Il Comune di San Bonifacio ha infatti aderito al progetto “Carta d'identità – Donazione organi”, che alleggerisce l'iter burocratico per esprimere e registrare la volontà di diventare donatori di organi. Dal 10 marzo infatti ogni cittadino maggiorenne potrà dichiararsi donatore s emplicemente recandosi in Anagrafe al momento del rinnovo della carta d'identità oppure appositamente per esprimere questa sua volontà e registrare quindi il proprio nome nella banca dati nazionale del Sistema Informativo Trapianti. Al momento del rinnovo del documento d'identità il cittadino potrà liberamente decidere se far apporre sul retro del documento di identità la scritta che indica il

consens o alla donazione. Dai 18 anni in poi non esiste limite di anzianità per effettuare la dichiarazione e diventare quindi donatore, così come è sempre prevista la possibilità di cambiare idea sulla decisione di diventare donatore, visto che farà comunque fede l'ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo. Il Comune di San Bonifacio è fra i primi in provincia e nel Veneto ad aver aderito a quest 'iniziativa e, nelle prossime settimane, saranno in programma delle serate informative sull'argomento.

SFILATA. Carnevale di San Bonifacio, un successo Musica, sorrisi, colori e tanto divertimento. Si racchiude in quest' istantanea il successo del “Carnevale di San Bonifacio” che dopo 12 anni è tornato in centro al paese. Ispirate dalla bella giornata di sole, sono state davvero tante le persone scese in piazza tra mascherine e coriandoli. Introdotti dalle note della New

Sambo Big Band, sono stati die ci i carri a sfilare dalla stazione lungo tutto corso Venezia ed arrivare fino a piazza Costituzione, accompagnati anche dall'applauditissima esibizione degli Sbandieratori di San Bonifacio. Un successo sotto tutti i punti di vista, e una giornata di festa e condivisione come da un po' di tempo non si vedeva in piazza a San Bonifacio.

VILLANOVA. Cantiere stradale, viabilità da modificare Sono cominciati i lavori a Villanova per modificare la viabilità del tratto di strada di fronte all'Abbazia e all'ex Zuccherificio. Ha preso il via il cantiere per la messa in sicurezza del tratto stradale attorno al famoso platano, che verrà risparmiato e rimarrà quindi al suo posto; un punto da anni al centro di polemiche per la sua pericolosità. In questo momento è stato dato il via al progetto che prevede la realizzazione di una nuova e definitiva rotatoria che, oltre a rendere più sicuro il transito dei veicoli in quel tratto di strada, dovrebbe garantire un'immagine migliore a tutti i viaggiatori che da lì passeranno per entrare a San Bonifacio. Due mesi circa la durata prevista dei lavori, che però sono solo la prima parte di un'operazione più complessa, suddivisa in quattro stralci, per l’adeguamento alla sicurezza dell’intera arteria che attraversa il territorio comunale. Per tutto il perdurare del cantiere a Villanova è consigliata la massima attenzione a tutti gli automobilisti che attraverseranno il tratto di strada interessato dalle modifiche alla viabilità.


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Marzo 2016

“Scoppia” il caso: profughi in paese

SAN BONIFACIO. Venti giovani (uomini) nigeriani sono ospiti dalla seconda settimana di marzo

Il tempo di una telefonata e di punto in bianco San Bonifacio si è ritrovata catapultata al centro di un tema che da qualche mese agita l'intera Europa: la questione profughi. E' stata infatti una chiamata completamente inaspettata quella arrivata dalla Prefettura al sindaco Provoli per annunciare l'arrivo di 20 profughi nigeriani in paese nei primi giorni di marzo. Sono bastate poche ore per capire come sono andate le cose. Tutto è nato dall'iniziativa di una privata di cittadina che ha deciso di mettere a disposizione degli appartamenti di sua proprietà, nel condominio tra le Oasi e il parco del Donatore, alla Cooperativa Virtus di Verona, per alloggiarvi i profughi che la stessa cooperativa gestisce. Il tutto senza darne notizia all'Amministrazione comunale, avvisata solamente a cose fatte. La reazione del Comune non è tardata, il primo cittadino Giampaolo Provoli si è detto «indignato e arrabbiato per le modalità con cui è stata gestita la questione. Il problema non è accogliere o meno, ma il fatto che privati cittadini mettano a disposizione i pro-

pri appartamenti solo per ricavarne l’affitto, senza pensare al carico sociale che ne deriva e senza coinvolgere il Comune». Sono serviti alcuni giorni per avere la conferma definitiva sul numero e la nazionalità dei profughi. Si tratta di 20 giovani, uomini,

Gianpaolo Provoli

tutti di nazionalità nigeriana già da tempo ospitati in Italia e che dall'inizio della seconda settimana di marzo si trovano a San Bonifacio. L’Ulss ha verificato le condizioni degli appartamenti che andranno ad ospitarli, torvandoli tutti

abitabili e in condizioni decorose. E' il vicesindaco Mario Nogara a confermare come (al giorno in cui scriviamo ndr) «l'attenzione del Comune si sposterà ora a gestire la permanenza di queste persone, studiandone assieme alla Cooperativa Virtus le modali-

Mario Nogara

tà. Vigileremo affinchè non vi sia alcun comportamento contrario alla civile convivenza e studieremo eventuali possibilità di impiegare queste persone in attività a favore della comunità che li accoglie». La notizia di questo

arrivo non poteva che spaccare in due l'opinione pubblica e trovare più di una voce contraria. Tra le prime a farsi sentire la Lega Nord che, affidandosi ad un comunicato stampa, ha ribadito come "a San Bonifacio non ci sia posto per presunti profughi. È ora di dire basta a queste situazioni che si ripetono mese dopo mese nei nostri paesi. Le istituzioni devono pensare alle nostre famiglie che non arrivano a fine mese, mettendo al primo posto i cittadini veneti". Sulla stessa linea d'onda Progetto Nazionale, che ha divulgato un volantino, e Forza Nuova, che ha organizzato un presidio "contro il businness dell'accoglienza". Per strada, nei locali, sui social media, tante le opinioni espresse: c’è chi si dice allibito per come si è svolto il tutto, chi proprio non accetta l'arrivo dei profughi e chi, invece, si focalizza sulla necessità di aiutare persone che probabilmente si trovano in Italia per sfuggire alle atrocità che attanagliano la propria terra d'origine.

11 DONAZIONE ORGANI E TESSUTI Un’associazione che pensa alla vita Un’associazione che pensa alla vita: questo è il cuore pulsante dell’impegno di Giancarlo Dalla Tezza, presidente dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi e tessuti) di San Bonifacio, da lui stesso fondata il 9 marzo 1979. Un impegno concretizzatosi in una mole di attività, raccolte e documentate all’interno di un li bro presentato lo scorso 26 febbraio in Sala Barbarani, in occasione del rinnovo del Comitato direttivo del Gruppo che oggi conta ben 1.200 iscritti. Trentasette anni di dedizione, quelli dell’Aido, di solidarietà, di lavoro e di numerose iniziative volte a propagandare la donazione degli organi, avvicinando milioni di persone di diverse nazionalità e informandole che esiste la possibilità di far viv ere altre persone: dalle marce di solidarietà alla raccolta di lattine di alluminio. «Tutto ebbe inizio in quel 1984, quando raccolsi la prima lattina dispersa in una scarpata: non pensavo che l’iniziativa potesse coinvolgere così tanti volontari – racconta Dalla Tezza -. Di fronte a tanta forza dirompente, capii che la raccolta era insufficiente e pensai di istituzionalizzarla con l’acquisto del pr imo rene artificiale e di una borsa di studio a

Matteo Dani

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ. Un anno di impegno e di lavoro Primo compleanno nel 2016 per la Commissione Pari Opportunità di San Bonifacio, istituita il 19 marzo 2015 e presieduta da Anna Giovanonni. Attuare politiche e azioni atte al superamento degli stereotipi di genere e promuovere una cultura di pari opportunità a partire dalla famiglia e dalla scuola valorizzando le diversità sono gli obiettivi della Commissione, che lavora a stretto contatto con l’Amministrazione comunale. Incontri, tavole rotonde, progetti che hanno coinvolto le scuole superiori del territorio, un tavolo di concertazione relativo al progetto “Conciliazione Famiglia e lavoro”: molte sono le attività proposte nell’arco del primo anno di vita. In questo 2016, il mese di marzo si presenta molto propositivo per quanto riguarda la figura della donna. L’Amministrazione, nello specifico l’assessorato alle Politiche Sociali, l’assessorato alla Cultura e la Commissione Pari Opportunità in collaborazione con il mondo associativo del volontariato, intendono promuovere un’ampia e profonda riflessione collettiva sulla donna, sul ruolo che ha saputo acquisire al giorno d’oggi e sul valore del suo impegno nei vari contesti della società attuale. Sabato 12 marzo alle ore 10.00 al Cinema Teatro Centrale è in programma “Conoscere il senso della Costituzione è centrale per lo sviluppo di una società improntata alla cultura del rispetto, della cittadinanza, della legalità e della libertà”, giovedì 17 marzo la Sala civica Ex-consorzio, via Mazzini ospiterà alle ore 15.30 “Balli, danze, canti delle tradizioni del mondo arabo”, domenica 20 marzo, ore 17.00 al Cinema Teatro Centrale, la compagnia teatrale Accademia Lirica Veronese - A.Li.Ve presenta “L’Oste in mezo ale Done”, e martedì 22 marzo, alle ore 20.30 in Sala Civica Barbarani, verrà proposta la serata di riflessione “Una violenza senza fine - Stop alla violenza contro le donne”. Il Comandante del Nucleo Carabinieri di S.Bonifacio, Salvatore Vilona presenterà il Protocollo di intesa interistituzionale relativo al Codice Rosa.

favore di un medico nefrologo per aprire il servizio di nefrologia all’ospedale vecchio di San Bonifacio. Fu un vero “fiume in piena” che mi fece venire l’idea di costruire monumenti in lattina. Con lattine provenienti da tutta la Provincia sorsero una dopo l’altra l’Arena nell’Arena 1989, la Basilica di Sant’Antonio da Padova 1992, la Basilica di San Pie tro a Roma 1997, l’Atomium di Bruxelles 1999 e l’Abazia di Villanova 2001 promuovendo l’Aido di San Bonifacio in tutto il mondo con servizi televisivi e giornalistici italiani, europei e mondiali. Terminai la serie delle costruzioni con la grande bici di alluminio per i mondiali di ciclismo di Verona nel 2004, e poi ancora la macchina da corsa Ferrari e Red Bull in scala 1:1, il procione, la grande latt ina, iniziando poi la raccolta di tappi di sughero terminata con la costruzione dell’Arena a dicembre 2014». Non sono mancati poi numerosi convegni provinciali, nazionali e internazionali a cui l’Aido San Bonifacio ha invitato illustri relatori.


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Marzo 2016

A lezione di PAES I ragazzi ascoltano BELFIORE. Energia sostenibile in primo piano. Protagonisti gli studenti della 3ª media

Servizi di

Graziana Tondini

Lunedì 22 febbraio, l'architetto Marzia Genesini coadiuvata dalla dott.ssa Martina Benin, ha presentato ai ragazzi di 3a media dell'istituto comprensivo di Belfiore, i dati e gli obiettivi del PAES (Piano di azione per l'Energia Sostenibile), in corso di redazione. All'incontro erano presenti gli insegnanti Elisa Sitta, Monica Dal Bosco, Massimo Bubani e Tiziano Costantini. I PAES sono Piani con cui i Comuni firmatari del Patto dei Sindaci, studiano e delineano in quale modo possono ridurre le emissioni di CO2 nel territorio. Sono 5700 i comuni europei che stanno lavorando al PAES, 2300 quelli italiani. «Il mondo di oggi, con l'aumento della produzione industriale e il benessere diffuso in occidente ha anche portato all'aumento del traffico, all'uso di riscaldamento con combustibili fossili, a tanti rifiuti - spiega l'architet-

to Genesini -. Tutto ciò crea una nuvola di CO2 che inquina aria, acqua, terreno su tutto il pianeta. Guardan-

Come si sono mossi i legislatori allora? «Esistono programmi internazionali per la riduzione dell'inquinamento,

do una planimetria dell'Europa, notiamo che la Pianura Padana è tra le zone più inquinate del continente».

come le conferenze dell'ONU, il protocollo di Kyoto, le direttive CE e leggi nazionali, regionali e regola-

menti dei Comuni - continua Genesini - Il PAES è un piano comunale che ha come obiettivo il meno “20-20-20 al 2020”, cioè arrivare al 2020 riducendo del 20% i consumi energetici, con lo sviluppo del 20% delle fonti energetiche rinnovabili e con la diminuzione del 20% delle emissioni di CO2». La dottoressa Benin ha spronato insegnanti e studenti ad agire con “azioni positive”, come non abbandonare rifiuti, aumentare la raccolta differenziata, non sprecare acqua in casa, usare auto con combustibili puliti, produrre energia elettrica con impianti fotovoltaici ed eolici, usare prodotti con poco imballaggio, usare mobilità “dolce” (a piedi, in bici, in bus), ecc. Il sindaco Davide Pagangriso ha tirato le conclusioni dell'incontro: «Spesso ci scontriamo con azioni locali sbagliate. Mettiamo i rifiuti indifferenziati nei cestini stradali, portiamo i cani nelle aree verdi senza paletta e sacchetto, buttiamo rifiuti lungo strade e argini. Chi sporca non sono sempre “gli altri” e così roviniamo l'immagine del nostro territorio: cosa penserebbe uno straniero se venisse in visita a Belfiore e vedesse l'argine dell'Adige pieno di rifiuti?». Il PAES adotterà delle “azioni virtuose” da seguire per l'amministrazione e i privati, che saranno illustrate in incontri successivi.

12 BELFIORE. Corsi di italiano Donne straniere sui banchi Ogni settimana, il lunedì e giovedì mattina, in Comune a Belfiore, si svolgono le lezioni di italiano per donne straniere. I corsi sono tenuti dall'insegnante Annamaria Albertini e si articolano su due livelli: corso base (con 5 partecipanti) e corso avanzato (con 13 partecipanti). Le studentesse provengono dal Marocco, India, Pakistan e Russia. Ci sono donne laureate o che hanno studiato e conoscono anche l'inglese, altre che sono ai primi approcci con una lingua straniera. Viene chiesto loro loro da quanto tempo sono in Italia.Spesso rispondono per periodi che variano dai 2 ai 15 anni e hanno sempre vissuto in paesi vicini a Belfiore, come Colognola, Montecchia, Mezzane, Roncà, Caldiero, Lobia, Cologna Veneta. «Il corso prevede anche due uscite nel corso dell'anno: siamo state a Verona a vedere l'Arena, Castelvecchio e i banchetti di Santa Lucia» precisa Annamaria, l'insegnante che tiene i corsi. Le donne che partecipano a queste lezioni hanno l'intento di imparare bene l'italiano per prendere la patente, c'è chi spera che il marito mantenga il lavoro per vivere serenamente con la famiglia, chi vorrebbe avere più soldi per tornare più spesso in patria a vedere i genitori, chi vorrebbe un negozio di frutta/verdura e chi aprire una sartoria. A tutte auguriamo buona fortuna e buona permanenza In Italia.

IL LUTTO. Belfiore piange l’imprenditore Ottorino Storti E' scomparso il 28 gennaio scorso Ottorino Storti, imprenditore nato a Montagnana (PD) nel 1926, residente a Belfiore dal 1957. Aveva studiato all'Istituto Salesiano “Don Bosco” di Verona, conseguendo nel 1943 il diploma di “tecnicomeccanico”. Nel dopoguerra, lavorando nell’azienda agricola di famiglia, iniziò a modificare alcuni attrezzi agricoli, applicando innovazioni meccaniche che aveva imparato a scuola. L’arrivo a Belfiore risale all’anno 1955, quando su invito del cugino agricoltore Giovanni Frigo, prese in affitto un’officina per modificare e produrre macchine agricole usate nella frutticoltura. Nel 1966 costruì un nuovo capannone per l’azienda Storti, aprendo una nuova prospettiva di produzione nel settore della zootecnia. L'anno dopo Ottorino costruirà il prototipo di una macchina per estrarre l’insilato di mais in modo rapido e sicuro, che brevetta alla Camera di Commercio di Verona, a cui diede il nome di “dessilatore”. Il “dessilatore Pluto” sarà il primo di una lunga serie di macchinari che le officine Storti brevetteranno e produrranno per il mercato interno e per paesi esteri (Germania e Inghilterra in primis). Più che imprenditore, Storti amava definirsi “un inventore”. Nel 1988 Ottorino Storti decise di acquistare una ex fabbrica di laterizi in loc. Castelletto, uno degli insediamenti delle storiche fornaci Lebrecht, per farne il nuovo centro produttivo. Nel 1990 l’attività delle officine in Belfiore viene trasferita a Castelletto e nasce la ditta Storti International Srl, con nuovi reparti produttivi, officine riparazioni, magazzini, assistenza, reparto prototipi, ricerca e sviluppo, prove tecniche. Gli anni 2000 vedono la Storti acquisire alcune ditte concorrenti e mettersi a capo di quattro aziende: Storti International, Frasto, Marmix e General Mix. Per quasi 60 anni di attività, Ottorino Storti è stato a capo di un gruppo di aziende che contano oltre 200 operai, assicurandosi quasi il 30% del mercato interno (azienda leader in Italia) ed esportando i 3/ 4 della produzione in tutto il mondo. Ma un altro fatto lega indissolubilmente il nome di Storti a Belfiore: la causa di beatificazione del parroco Mons. Luigi Bosio. Egli ne fu un entusiasta sostenitore, in quanto più volte aveva ricordato la sua “guarigione miracolosa” grazie all'incontro con l'allora giovane prete in ospedale a Verona. Per i suoi meriti imprenditoriali e a sostegno della comunità, nel 2014 l'Amministrazione gli ha conferito il “Simbolo d'onore” del Comune.


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Marzo 2016

Immobili storici: l’elenco è servito

COLOGNA. Pubblicata sul sito dell’Amministrazione la lista delle proprietà comunali

Il comune di Cologna Veneta vanta un notevole patrimonio immobiliare, spesso frutto – soprattutto per gli edifici – di donazioni benefiche negli anni passati. In anni recenti, alcuni edifici sono stati acquisiti in accordo con altre amministrazioni, oppure sono stati costruiti in proprio. I terreni, spesso usati come parcheggi o aree verdi, quando non sono storici, rientrano nelle aree cedute al comune da lottizzazioni private. L’Amministrazione comunale per adempiere agli obblighi introdotti dal D. Lgs. N. 33/2013 relativi all’”Ammistrazione trasparente”, ha pubblicato sul proprio sito internet l’elenco delle proprietà immobiliari comunali. Alcuni fabbricati sono di immediata classificazione come proprietà comunali, quali il Municipio, la Torre Civica e l’adiacente ex Municipio, alcune scuole materne, le scuole elementari del capoluogo e frazioni, i cimiteri, il magazzino per le attrezzature. Molte sono le

La piazza di Cologna

istituzioni culturali ospitate in fabbricati del Comune, come il Teatro con annessa casa del custode con garage (ancora al grezzo); l’ex Museo Civico a sua volta ex Biblioteca sopra la loggia di Piazza Mazzini; l’attuale Museo Civico e Biblioteca in Piazza Duomo, il Museo lapidario sempre in Piazza

Duomo; la sala polivalente, le sale convegni, gli uffici nella ex Corderia/Filanda Bressan di Via Chioggiano, ristrutturato dall’ATER di Verona. Più inusuale trovare nel patrimonio di un Comune il fabbricato sede della ex GIL in via C. Rizzotto, i magazzini sotto la scalinata del Duomo, un bar, la Baita

13 NUOVA PREGHIERA DELL’ALPINO

Dopo le polemiche scoppiate il 15 agosto dell'anno scorso, quando a Vittorio Veneto il sacerdote chiamato a celebrare la Messa dell'Assunta, in una chiesa fatta costruire proprio dagli alpini, decise di modificare il testo originale della preghiera, l'ANA ha incaricato Luisa Leardini di predisporre una nuova versione della “Preghiera dell'alpino”. Luisa, figlia di un alpino, ha scritto il nuovo testo. «I problemi della preghiera scritta 80 anni fa riguardavano il passo con il riferimento alle armi e alla contrapposizione fra i popoli. Era uno dei passi più famosi della storica preghiera, ma che questi anni recenti hanno reso necessario rivedere - spiega Luisa -. Era da un po' che si parlava di una revisione, però le polemiche sorte nel 2015 ci hanno fatto accelerare i tempi. Anche perché non degli Alpini, la Caserma dei vogliamo alimentarle ulteriormente, né essere oggetto di struCarabinieri. Alcuni edifici mentalizzazioni di altre parti in gioco». La nuova preghiera sono destinati a servizi sociali, come l’ex asilo di Sabbion che ospita una struttura di assistenza disabili, la residenza per anziani di “Cà del Vallo”, la sede del CEOD gestita dall’ULSS 20 in via Dante. Nel patrimonio comunale rientrano alcuni impianti tecnici, come la ex pesa pubblica, la ex torre piezometrica dell’acquedotto, l’ex impianto di depurazione comunale. Ci sono poi le aree verdi di uso pubblico, come i giardini del Chiosco, il parco Kennedy, il parco piazzale Vittorio modifica il passaggio “scorretto” modificando il “rendi forti Veneto, il parco di Cà del le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la Vallo, ecc. Completano nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana” in “fà l’elenco un lotto ad uso pro- che proseguiamo il doveroso intento di onorare la nostra duttivo, uno residenziale, Patria, difendere la nostra Bandiera, salvare la nostra millenaun’abitazione con magazzi- ria civiltà cristiana. Essendo pronti e disposti al nuovo impeno, il Palazzetto dello Sport gno di occorrere in aiuto operativo ai colpiti dalle calamità”. di via XX Marzo, lo spo- Gli Alpini si dimostrano sempre disponibili ad aiutare coloro gliatoio del campo sportivo, che hanno bisogno. Anche la conclusione della preghiera è in le piscine comunali. Un linea con questi difficili anni di calamità naturali e calamità patrimonio immobiliare volute dall'uomo (guerre e stragi di popolazioni civili): rivolnotevole, non del tutto uti- gendosi alla Madonna, Mater Purissima degli Alpini, Luisa lizzato, ma anche difficile – scrive: “Da dove noi crediamo che Tu ci sorridi, che ascolti i in questi anni di scarse nostri eterni canti e benedici gli Alpini, l'Italia intera e tutta entrate – da gestire e valo- l'Umanità”. rizzare.


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Carnevale di notte

ARCOLE. Molte novità per l’edizione in programma il 12 marzo

Il 12 marzo ritorna il carnevale notturno di Arcole. Parecchie le novità per questa terza edizione tra cui la presenza del "Papà del Gnoco" che aprirà il corteo assieme alle maschere arcolesi Asparagus e Asparagina. Molti i carri che sfileranno per il centro storico a partire dalle ore 20.15 in un'atmosfera magica di luci, suoni e balli…ma la serata inizierà già alle ore 19.00 con la cena in maschera e proseguirà, finita la sfilata, nella tensostruttura riscaldata allestita in Piazza Poggi, dove si potrà ballare fino a tarda notte con l'animazione di un DJ. Organizzatori dell'evento sono il Comune di Arcole e il Comitato Ente Fiera con il suo folto gruppo di volontari che il vicesindaco facente funzioni Alessandro Ceretta desidera ringraziare: «Sono sempre disponibili così come i volontari della

Protezion e Civile. C'è molta attesa in paese per

la sfilata e il grande impegno e serietà dei volontari coinvolti sono

una garanzia per la riuscita di questo carnevale

così come per tutte le manifestazioni in programma».

COLOGNA / LA ROTTA DEL 20 MARZO 1901 Il Guà è un impetuoso fiume che nasce nel vicentino col il nome di Agno e scorre nella pianura Veneta fino a buttarsi nel Brenta dopo 147 km, cambiando ben sei nomi. Storicamente è noto per le sue piene devastanti, con “rotte” degli argini e allagamenti di città e campagne. Cologna Veneta fu colpita dalla grande rotta del Guà del 20 marzo 1901. In quella tragica giornata a Cologna era in servizio a Capo dei Civici Pompieri Girolamo Massimo, la cui pronipote Wally ha cercato e trascritto gli eventi in un fascicolo dedicato alla sua memoria. Girolamo Massimo proveniva da Cividale del Friuli e fin da ragazzino voleva diventare soccorritore, tanto che studiò per fare il pompiere. Girolamo fu mandato a Cologna Veneta come capo pompiere, dove quella sera del 20 marzo 1901 operò insieme a giovani validi e coraggiosi: Luigi Panzarotto, Giuseppe Battaglia, Pietro Cadin, Ferruccio Bertoldi, Oddone Barbisan, Giuseppe Parpinelli e Giuseppe Frison. Giorni di massima allerta per Cologna: «Il fiume ruppe il muraglione destro, da giorni era

sopra il livello di guardia di ben 5 metri. Fu inondata la città, crollarono case, annegarono persone - prosegue Wally -. Il mio bisnonno, l'ispettore e il vice brigadiere dei

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«Veneto, politica centralista» RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

Luca Zaia è recentemente intervenuto alla conferenza delle regioni sulle P.A. e ha criticato il centralismo di Roma, dimenticandosi però di quello attuato dalla sua maggioranza in Regione. Noi tosiani ci permettiamo di fargli notare che, ad oggi, non è ancora stato pubblicato sul bollettino ufficiale il Bilancio 2016 della Regione del Veneto che ha dato per l'ennesima volta segnali politici "centralisti". Con quale coraggio il governatore del Veneto chiede maggiore autonomia se non dà lui stesso il buon esempio? Per non parlare della proposta legislativa dell'Azienda Zero che rappresenta l'apice dell'accentramento del potere nelle mani del governatore, esautorando di fatto il Consiglio Regionale dalla programmazione e dal controllo della Sanità Veneta. E ancora, in sede di approvazione di bilancio è stato bocciato il nostro Ordine del giorno che chiedeva alla Giunta di presentare il bilancio sanitario entro il mese di febbraio, quindi a inizio anno, e di realizzare i costi standard in tutte le aziende sanitarie. Questo non è forse centralismo? Cosa dire poi dell'emendamento presentato dalla Giunta, sempre durante il bilancio, che come opposizioni abbiamo respinto ma

voleva esautorare la città metropolitana di Venezia dalle sue funzioni in materia urbanistica! Tre esempi recenti e ancora freschi di stampa, dov'è chiara la volontà di questa ammini-

Giovanna Negro

strazione regionale guidata da un Zaia2 federalista nelle dichiarazioni e accentralista nei fatti. La nostra linea d'intervento durante l'approvazione del bilancio è stata accolta dalla maggioranza in quanto si tratta di interventi necessari ed urgenti rivolti ai cittadini. Le scuole paritarie, ad esempio, sembravano spacciate dai tagli regionali ma abbiamo impegnato la Giunta a recuperare delle risorse adeguate per programmare le attività dell'anno scolastico. Altro Odg accolto è quello che prevede degli incentivi per chi acquista nuove caldaie

e per chi installa impianti Gpl e metano sulle automobili, per ridurre il livello d'inquinamento nell'ambiente. E tra gli interventi per combattere il disagio sociale, l'Odg che prevede adeguate risorse per le associazioni che si occupano della distribuzione delle eccedenze alimentari ai meno abbienti. Siamo inoltre soddisfatti che sia stato accolto anche il nostro provvedimento per destinare delle risorse alla formazione dei 16mila volontari della Protezione civile, contributi previsti per Legge ma che l'anno scorso non si sono visti. E tra i nostri provvedimenti recepiti per il bilancio 2016: l'emendamento per le misure di prevenzione e per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico nei territori con uno stanziamento previsto di 20milioni di euro, un ritorno economico per i Comuni tartassati dal traffico dei camion in cui hanno sede gli impianti di imbottigliamento per l'acqua minerale, interventi di assistenza legale ai cittadini veneti danneggiati dalle banche negli scorsi mesi. E finalmente anche i lavori per il completamento della Statale Regionale 10, di primaria importanza per il territorio della Bassa veronese, potranno proseguire. Giovanna Negro

VERONELLA / UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO

carabinieri si buttarono in acqua, sentendo delle grida e salvarono una mamma con due bambine. Altra gente fu salvata, ma purtroppo perirono anche due soccorritori: Giuseppe Battaglia e Pietro Rinaldi. Il capo, Massimo, fu segnato per tutta la sua vita da questa tragedia, tanto che sulla tomba volle la foto in divisa da capo dei pompieri di Cologna Veneta».

Graziana Tondini

Al via nel mese di marzo i corsi accademici primaverili dell’Università popolare e del tempo libero di Veronella, nata in via sperimentale nel 2004 e proseguita fino ad oggi, grazie all’impegno del Comitato di gestione della biblioteca e delle Amministrazioni comunali. «I corsi dell’Università di Veronella sono liberi, aperti a tutti, non c’è nessun tesseramento, né altro obbligo per i partecipanti – afferma l’assessore alla Cultura Aldo Brunello -. Nel corso degli anni le presenze si sono consolidate su circa 60 partecipanti, in qualche lezione tocchiamo le 70». Le lezioni sono una delle attività principali della Biblioteca: «E’ questo un modo per portare la gente a conoscere la nostra istituzione, insieme al progetto P@3 Veneti, per l’alfabetizzazione informatica dei cittadini - continua Brunello -. I corsi dell’Università sono gestiti dal mio assessorato, insieme all’assessore ai Servizi Sociali Marisa Rettore». Il secondo ciclo 2015/16 prevede 11 incontri e due visite culturali. «Parleremo di letteratura con Dante in lingua veneziana, di Alzheimer, di architettura e approfondiremo alcuni temi religiosi – conclude l’assessore Brunello -. Completeranno le lezioni la presentazione di un libro, la psicologia e l’abbinamento cucina e poesia. Invito tutti alle lezioni del mercoledì pomeriggio dalle ore 15.30 presso la Sala Civica di Veronella». G.T.




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