ANNO XXVII - N.04 APRILE 2013 - stampato il 08/04/2013
SAMBONIFACESE
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
La 138^ edizione dell Fiera di San Marco è ai nastri di partenza. L'appuntamento fieristico più importante di San Bonifacio e dell’Est Veronese si conferma come una delle manifestazioni più longeve della provincia veronese. Dal 24 al 28 aprile, cinque giorni di esposizioni, animazione e musica che animeranno il centro di San Bonifacio e l'area fieristica, come di consueto allestita presso il Parcheggio Palù. Ad arricchire la Fiera di San Marco, anche la trentesima edizione della mostra “Est Veronese Produce”, un'esposizione delle migliori produzioni di tutte le aziende locali per la promozione di agricoltura, artigianato e piccole-medie imprese della zona. Programma completo e servizi all’interno VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it
Lettere le vostre
ITALIA
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PAPA FRANCESCO... CHE MERAVIGLIA!
“Il nostro futuro?” Le recenti elezioni hanno sconvolto ancor di più uno scenario già molto difficile. Due sono stati i vincitori, la protesta del Movimento Cinque Stelle e lo straordinario recupero del Popolo della Libertà guidato da Silvio Berlusconi. Ora tocca ad un Parlamento diviso in tre forze, molto contrastanti tra loro, decidere il futuro prossimo del nostro Paese. Bersani convinto di una vittoria, che a suo dire era facile, ha perso in un sol colpo, la leadership del partito e il successo elettorale, e, nel tentativo disperato di inseguire Grillo sopportando ogni insulto, chiude a priori la porta al centrodestra. Una chiusura che riflette lo stile della sinistra in questi anni, l'attacco personale a Silvio Berlusconi; qualunque cosa il centrodestra facesse diventava sbagliata per il solo fatto che l'aveva realizzata "il nemico". Se dalla politica si passa alla cruda realtà, si vede una situazione desolante nei nostri distretti produttivi, con aziende che guardano al domani, non con serenità e fiducia, ma con drammatica paura: strette da un lato da uno Stato sempre più nemico, con strumenti come il "Redditometro" che rappresentano uno sistema illiberale di polizia tributaria; dall'altro lato costrette in un sistema creditizio dove le banche si stanno trasformando da prestatrici di denaro ad attrici di opera-
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zioni finanziarie rischiose e dannose per il territorio e i suoi risparmiatori. Tutto questo per ribadire che l'unico volano per la crescità è rappresentato dalla rimessa in circolo del denaro, dalle banche alle imprese e dallo Stato ai cittadini; con la fondamentale abolizione di un limite di uso del contante totalmente antiliberale, che incentiva l'evasione fiscale. E l'unico sistema per abbatterla è diminuire una tassazione, non solo economicamente, ma moralmente ingiusta. Solo una ricetta liberale può agganciare lo sviluppo, solo se alle aziende si torna a fare credito non si lasceranno a casa migliaia di persone; e così salveremo migliaia di famiglie, salveremo i consumi, salveremo noi giovani, che non vediamo alcun segno di speranza per il domani. Credo in un paese molto più liberale, dove piccole e medie imprese siano considerate per il loro ruolo: il motore trainante dell'economia, un ammortizzatore sociale reale, e salvandole si permetterebbe allo Stato di risparmiare sussidi previdenziali, che saggiamente il governo Berlusconi ha portato a 38 miliardi di euro..ma non sarebbe meglio intervenire prima che il vaso si rompa, al posto di continuare ad indebolirlo e disperdere tutto il suo prezioso contenuto? Matteo Destri
Che meraviglia! Questa l’esclamazione che mi è salita dal cuore quando ho visto quella figura bianca, senza mantellina, senza stola, senza crocifissi d’oro. Quando ho visto quel viso emozionato, quasi vergognoso di trovarsi dinanzi a tutta quella folla acclamante. E poi ha parlato! «Fratelli e sorelle, buona sera …», il Padre Nostro, l’Ave Maria, il Gloria recitato insieme a migliaia di persone, anzi milioni, perché sono convinta che tanti telespettatori in quel momento hanno pregato con Lui. Un momento di incredulità mista ad emozione, quando l’ho visto chinarsi per ricevere la silenziosa benedizione del popolo. Quello che è successo dopo che ci ha dato la buona notte, ormai è risaputo: ha rifiutato la limousine papale ed è salito sul pulmino insieme ai suoi “fratelli” cardinali, ha pagato il conto dell’alloggio che aveva occupato salutando tutti i dipendenti. Il giorno della sua “intronizzazione” ha rifiutato l’anello “del Pescatore” d’oro massiccio per infilarne uno d’argento dorato, ha indossato le sue scarpe nere e non i mocassini rossi, si è fermato ad abbracciare i bambini e ad accarezzare con tenerezza un disabile… dimostrando così coerenza con tutta la sua vita fin qui trascorsa. Una vita umile, semplice, spontanea, normale, dedicata ai più bisognosi. E poi il nome: Francesco. Un nome – come ha detto Lui stesso – scelto pensando al grande Santo di Assisi, «l’Uomo della povertà, l’Uomo della pace, l’Uomo che custodisce il Creato», il Santo che ha lottato con tutte le sue forze contro la corruzione, contro l’incoerenza, contro il lusso sfrenato. Papa Francesco – il Vescovo di Roma, come Lui ama definirsi - un Uomo che ha subito conquistato tutti, credenti e non, un Uomo che – ne sono certa – ci riporterà alla vera essenza della Chiesa di Cristo, che sarà in grado di correggere chi sbaglia, recuperare chi finisce fuori strada, insegnare a chi ignora. Rosanna Pancaldi
PAPA CHE VA, PAPA CHE VIENE PAPA DIMESSO. Se ne fa un altro lo stesso! Forse in futuro sarà più facile suggerire l’abdicazione ad un papa in evidenti difficoltà e all’interessato di non aspettare troppo a decidersi, quando vecchiaia e malattia lo sollecitano. Per me questo ex papa Benedetto XVI o papa emerito è già mezzo santo per la sua grande umiltà e per tutto il resto e mi aspetto che possa scrivere un libro ancora più profondo e convincente, se possibile, sulla fede, sulla vita, sulla realtà umana, sul destino degli uomini tutti. E’ stato uno spasso ascoltare le disparate opinioni sulle dimissioni del papa Benedetto da parte di credenti e non. Tutti a sentenziare le loro verità, spesso fasulle. In ogni caso, lasciamo all’interessato le responsabilità delle sue decisioni, delle intenzioni che l’hanno indotto a un gesto così clamoroso. Quanto meno si merita rispetto. PAPA FRANCESCO. Simpatico, credibile, soprattutto umile, perciò vero. Speriamo riesca a imporre una cura dimagrante alla Curia Romana. In ogni caso, diamo tempo al tempo, ma quasi sicuramente apporterà cambiamenti salutari nella Chiesa. Con l’aiuto di Dio, naturalmente. Ha spiazzato un po’ tutti, ma riconosco anch’io che è il papa che ci vuole per i tempi nostri: per contrastare il disfacimento in atto dei valori umani e cristiani, per dare uno scossone alla Chiesa, partendo dal clero, da quei politici che si dicono cattolici e tuttavia scendono a compromessi per amor di partito e di poltrone, da varie associazioni, movimenti, ecc. vagamente cattolici che maneggiano molti soldi o sono di elite…Intanto, in pochi giorni ha dato segnali fortissimi quanto a modestia, morigeratezza, umiltà. Non ci resta che pregare per lui e incominciare da noi stessi a vivere da uomini veri e magari da cristiani convinti e coerenti. Livio Lovato
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Numero chiuso il 8 - 04 - 2013
A tutto Gusto
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S.BONIFACIO. L’iniziativa che ha coinvolto 150 alunni delle classi quarta e quinta dell’Istituto Comprensivo n.1
Un Albero della Pace in galleria per il Centro Commerciale San Bonifacio Messaggi di pace e fratellanza che volano in alto nel cielo. E' questa l'immagine più bella che gli alunni delle classi quarte delle scuole elementari sambonifacesi regalano nell'am-
bito dell'iniziativa che ha legato il Centro Commerciale di San Bonifacio e le elementari di via Roma e via Fiume. Una collaborazione, quella fra il Centro Commerciale
e l'Istituto comprensivo n.1, nata con lo scopo di lanciare un messaggio di pace e speranza in vista della Pasqua, coinvolgendo attivamente i giovani studenti. Proprio gli alunni delle classi quarte delle elementari di via Roma e via Fiume hanno contribuito allla realizzazione di un vero e proprio Albero della Pace. «Il Centro Commerciale di San Bonifacio – spiega il direttore Piero Bernardi - ha donato alle classi coinvolte il materiale di cancelleria e le sagome che, una volta colorate e decorate, sono state utilizzate per addobbare l'Albero della Pace esposto proprio nella nostra galleria». Sono stati quasi 150 gli alunni che, seguiti dalle maestre, nelle due settimane precedenti il weekend pasquale hanno preparato decorazioni e piccole pergamene dove ognuno ha scritto il proprio messagio di pace. L'ultimo giorno prima delle vacanze, poi, tutti si sono dati appuntamento presso il Centro
Commerciale per inaugurare l'albero. I ragazzi hanno festeggiato regalando a passanti e clienti alcuni dei messaggi scritti sulle pergamene e gustando un uovo gigante di cioccolato da 10kg, rotto proprio per l'occasione. Il momento più suggestivo è stato però sicuramente il lancio dei messaggi di pace, legati a tanti palloncini colorati i ragazzi hanno liberato i propri messaggi verso il cielo, inviandoli simboli-
camente a tutto il resto del mondo. Alla fine applausi e tanti sorrisi, con Il Centro Commericale di San Bonifacio che ha anche donato alle classi coinvolte altro materiale di cancelleria da utilizzare durante l'attività didattica. «Siamo soddifatti – conclude Piero Bernardi – soprattutto per la fattiva collaborazione che si è realizzata fra realtà locali. Voglio ringraziare l'Istituto comprensivo n.1 di San
Bonifacio, nella persona della dirigente scolastica Vilma Molinari, per aver aderito ad un progetto che aveva lo scopo di far riflettere i ragazzi su un tema importante come quello della Pace, coinvolgendoli e stimolando la loro creatività. Un grazie alle maestre e a tutti gli alunni che hanno portato il loro messaggio, speriamo davvero di poter ripetere in futuro quest'esperienza». Matteo Dani
SAN BONIFACIO / L’EVENTO
La Polizia va a lezione Venerdì 15 marzo presso l’Auditorium dell’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio si è svolto il 3° Corso di alta formazione riservato alle Forze di Polizia e Polizia Locale e a tutti gli appartenenti alla International Police Association (un’associazione mondiale degli appartenenti alla Polizia presente in 61 stati sparsi nei 5 continenti nel mondo, che annovera circa 400.000 appartenenti, di cui 15.000 solo in Italia). Al corso, organizzato dal Comandante del Corpo di Polizia Locale di San Bonifacio, Vincenzo Di Carlo, e il Presidente della V^ Delegazione Veneto dell’IPA (International police association), Girolamo Simonato, con il patrocinio dell’Ulss20 di Verona e del
Comune di San Bonifacio, sono intervenuti Operatori di Polizia appartenenti a tutti Corpi di Polizia dello Stato Italiano appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia di Finanza, Corpi e ai servizi di Polizia Locale e Polizia Provinciale, Corpo di Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato ed Esercito Italiano. Il Corso ha avuto come argomento “il Codice della Strada”. Relatori d’eccezione sono stati Maurizio Marchi, Comandante di Gambettola (FC), e Luigi Altamura, Comandante Polizia Municipale di Verona, entrambi esperti di livello nazionale in diverse materie di competenza della Polizia e soprattutto Codice della Strada,
Il Corso, realizzato grazie al patrocinio dell’Ulss20, del Comune di San Bonifacio, e di alcune ditte locali e non, che con la loro disponibilità finanziaria hanno dato la possibilità di coprire i costi del convegno, sta diventando un appuntamento fisso per la formazione delle centinaia di partecipanti, operatori di Polizia delle Regioni limitriofe, dipende, come riferisce l’organizzatore, Vincen-
zo Di Carlo, «da diversi fattori essenziali, tra i quali la location d’eccezione gentilmente concessa dalla Ulss20, la posizione geografica di San Bonifacio, al centro del nord Italia e con una rete stradale e autostradale che permette di essere raggiunta con comodità da tutti partecipanti provenienti da svariati Comuni d’Italia e i relatori d’eccezione, sempre all’altezza».
A ILLASI
Il nuovo corso di cucina greca Il Gruppo Scaligero Italia – Grecia organizza, nel mese di maggio, un Corso di Cucina Greca tenuto dallo Chef internazionale Marcantonio Sagramoso, presso il suo Ristorante “Le Cedrare” ad Illasi, assistito da personale greco. Le lezioni saranno sei ( il martedì pomeriggio) e dureranno circa tre ore ciascuna. Al termine di ogni serata, verrà servita agli iscritti un banchetto, coi piatti risultanti della lezione, e naturalmente compreso nella quota. Al termine del Corso i partecipanti potranno partecipare ad una “Cena Greca”. Tenuto conto della distanza della sede del corso dal centro di Verona eventualmente organizzeremo le
trasferte alternando l’uso del mezzo degli iscritti, contribuendo alla spesa di chi sarà disponibile. Per informazioni: gioca-
sta@virgilio.it; marco.lampronti@libero.it o il giovedì sera dopo le 17.30 durante le lezioni di neogreco presso l’Istituto
“Agli Angeli”. Per necessità organizzative (prenotazione sala, acquisto prodotti) sarà gradita l’iscrizione entro il 10 aprile.
CRONACHE
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SOAVE. Tutte le notizie sul paese attraverso un app gratuita
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Tenersi informati Le imposte preoccupano con lo smartphone In questo periodo di profonda incertezza politica il sindaco di Soave, Lino Gambaretto, lancia l’allarme sulle imposte decise dal governo Monti. «Entro il 23 aprile dobbiamo presentare le aliquote dell’Imu, ma per farlo dovremmo sapere i trasferimenti dello Stato verso i Comuni – afferma Gambaretto -. Inoltre non è stato ancora chiarito come saranno tassati gli agricoltori e se le loro imposte andranno allo Stato e quelle delle
Servizi di
Maria Grazia Marcazzani A breve i soavesi per consultare tutte le notizie concernenti il proprio paese potranno usare pure gli smartphone grazie all’iniziativa che sta promuovendo il Comune di Soave. «Questo è un nuovo servizio per comunicare con la cittadinanza di Soave – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Se prima avevamo bisogno di comunicare con i cittadini inviavamo delle lettere a casa. Così abbiamo deciso, in accordo con l’Alley Veneto, la società che gestisce la parte informatica del Comune, di accettare la proposta, alla quale hanno aderito molti Comuni veronesi, di fornire a chi ha iphone, telefoni con sistema android e fra pochi mesi pure per i blackberry la possibilità di scaricare un’app gratuita, Gong. In questo modo gli abitanti potranno essere informati su molti ambiti come gli eventi, offerte di lavoro e comunicazioni d’interesse pubblico. Le informazioni, inviate dal Comu-
prime e seconde case ai Comuni. Nel caso non ci fossero date indicazioni in tempo utile, dovremmo applicare le aliquote dello scorso anno che ci porteranno ad avere incapacità di risorse. Lo stesso problema lo abbiamo per la nuova tassa rifiuti (TA.R.E.S) che lo Stato fa passare per una tassa comunale come l’Imu, mentre è statale. Lo Stato ha deciso che dobbiamo applicare 30 centesimi al metro quadrato e il ricavato lo
incassa lo Stato stesso, oppure aumentare di 10 centesimi e quello che rimane è del Comune. Noi vorremmo utilizzare quest’ultima ipotesi così potremmo applicare degli sgravi a persone in difficoltà. Mi auguro – conclude Gambaretto - che il nuovo governo riesca a fare riforme valide: in pochi anni ci troveremo in una situazione drammatica in cui non potremmo più fare nemmeno le opere pubbliche più necessarie».
SOAVE / L’INIZIATIVA PER GIOVANI
Scienziati per gioco ne, saranno ricevute dal cittadino in tempo reale e gratuitamente mentre l’amministrazione, a fronte di un canone annuo fisso, può inviare quante comunicazioni vuole. Chiunque avrà la facoltà di decidere che informazioni desidera ricevere e quali no o se le vuole tutte, in che orario accoglierle e fino a che distanza. Basterà fornire e-mail, comune di residenza e codice fiscale per avere la gestione. Infine se qualcuno vede una situazione di pericolo, potrà segnalarla facendo una foto e allegando un messaggio che riceverà l’amministra-
zione. Uno degli obiettivi principali della nostra amministrazione è la comunicazione: attraverso il sito comunale, i cittadini possono vedere tutto quello che è previsto dalla legge nella sezione trasparenza come compensi, l’albo pretorio on line con tutti gli atti, le determine e le delibere. Per noi è un obbligo verso i residenti rendere trasparenti tutte le attività dell’amministrazione». Per far conoscere maggiormente questo dispositivo a breve sarà organizzata una serata informativa con la ditta che fornisce il servizio.
Proseguirà fino al 21 aprile nel museo del gioco di Soave la mostra “La scienza in altalena” dedicata ai giocattoli legati alla scienza in cui viene data ai bambini la possibilità e il piacere di scoprire, giocando, concetti scientifici e abilità tecniche ampliando così la loro cultura. L’esposizione è suddivisa in cinque sezioni - “Vedere”, “Sentire”, “Aria e acqua”, “Forze, equilibrio e movimento”, “Giochi matematici” - in cui sono presentati 45 giocattoli costruiti artigianalmente con materiali recuperabili e facilmente riproducibili. La mostra,
realizzata in collaborazione con la Casa delle arti e del gioco di Mario Lodi e con il mastro giocattolaio ravennate Roberto Papetti, prevede inoltre diversi eventi collaterali, organizzati in collaborazione con l’associazione La Foglia e il Vento. Il 13 aprile (20.45) concerto con i Karabù, gruppo di percussioni e musica etnica, il 14 aprile (16.30) giochi protagonisti con il laboratorio per bambini “giochi e fisica” gestito da Marta Aldegheri, il 15 aprile (16.30) laboratorio manuale per bambini organizzato da Serena Abagnato e Gianluca Gozzi
nella biblioteca comunale di Montecchia di Corsara, il 17 aprile (16.30) laboratorio espressivo per bambini a cura di Serena Abagnato e Giulia Carli, il 18 aprile (20.45) conferenza “Giochi strutturati in ambito terapeutico e educativo” tenuta dal terapista Gianfrancesco Minetto, il 21 aprile (16.00) le famiglie saranno coinvolte con il laboratorio di costruzione giocattoli gestito da Serena Abagnato e Gianluca Gozzi mentre alle 18 ci sarà uno spettacolo di burattini fatto da Marco Campedelli, maestro burattinaio.
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INTERVENTI. L’assessore Vetrano: «Realizzeremo lavori di manutenzione e non solo»
SOAVE / VIAGGIO IN BRASILE
Soave sarà un cantiere Tante opere in arrivo
Alla ricerca dei Veneti
Soave in…cantiere. «Nell’anno in corso saranno realizzate opere di manutenzione e altre di necessità statiche e normative. Come prima opera stiamo controllando tutti gli edifici pubblici in conformità a una normativa sui coefficienti di staticità in caso di eventi sismici - spiega l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vetrano -. Siamo partiti analizzando le scuole elementari, quindi le scuole medie e la palestra. Ora siamo passati al palazzotto, al quale seguiranno gli altri. Dai controlli abbiamo finora ottenuto un buon risultato. Sono da poco partiti i lavori per il rifacimento del muro d’ingresso del municipio che si prevede termineranno entro la prima settimana di maggio. Durante le vacanze estive
sarà sistemato il tetto delle due ali delle scuole elementari con due squadre che lavoreranno contemporaneamente per riuscire a terminare tutto entro settembre. Un’altra opera che inizierà quest’estate, dopo i lavori di messa in sicurezza della sommità della cinta muraria, sarà la sistemazione della strada dirimpetto
alle mura scaligere dove c’è il manto stradale in terra battuta che crea disagi ogni volta che piove. Si prevede di rifare il manto stradale in spaccato di sasso a vista come via Torricelli. Per questi lavori – aggiunge l’assessore - abbiamo ricevuto un contributo dalla Ragione Veneto di 100.000 euro a fronte di un interven-
to che costerà 220.000 euro. Infine questo mese inizieranno i lavori per il parcheggio di Castelcerino. I lavori, realizzati dalla ditta Soave Edilstrade per un costo complessivo di 220.000 euro, saranno ultimati per la sagra di Santa Maria Maddalena la terza domenica di luglio». Maria Grazia Marcazzani
SOAVE / FUMETTI
Geronimo Stilton “vive” nel veronese E' facile notare come la cittadina medievale di Soave con il suo castello sia un luogo magico, quasi fiabesco. Quello che forse in pochi sanno è che è proprio dalla matita di uno dei suoi cittadini che nascono ogni giorno protagonisti di favole e racconti famosi. Il suo nome è Daniele Verzini, ha 28 anni e abita a Soave assieme alla compagna. Da sempre appassionato di fumetti dopo il diploma decide di andare a Milano per frequentare la scuola di fumetto che conclude nel 2007. Non ci mettono molto quelli della Piemme (editori di Geronimo Stilton) a capire il suo talento e così diventa il disegnatore di Geronimo Stilton famosissimo topo investigatore secondo solo a Topolino. Il suo talento artistico è davvero unico, e con photoshop, il programma grafico di fotoritocco con moltissime potenzialità (che solo in pochi sanno tuttavia sfruttare), riesce a fare vere e pro-
prie magie. Nella sua casa di Soave si è creato uno studio dove passa le giornate lavorando a mondi e personaggi fiabeschi. Daniele ha disegnato anche un altro personaggio conosciutissimo soprattutto dalla bambine: la Barbie. Il suo è un vero e proprio lavoro di squadra perché il disegnatore solitario che realizza tutto non esiste più. C'è chi scrive la storia, chi traccia i contorni, chi inchiostra, chi colora, insomma tanti artisti per un grande risultato finale. Rispetto al passato un altro aspetto è cambiato radicalmente: non si usano quasi più matita, china e pennello ma tutto diventa digitale come spiega Daniele in un'intervista: «Oggi il fumetto è tutto digitale. I grandi del fumetto, che hanno una certa età, disegnano ancora in modo tradizionale, ma sono sempre meno. Anche in Francia, che è la patria del fumetto d´autore, come lo era l´Ita-
lia negli anni ´70». Il giovane fumettista di Soave ha appena concluso un corso di specializzazione ed entro l'anno ne frequenterà probabilmente un altro. Tanto impegno, entusiasmo e voglia di fare, ingredienti indispensabili per un professionista. «Il sogno nel
cassetto sarebbe quello di mettere insieme un gruppo e creare un fumetto nuovo, originale, scritto e creato da me, da proporre a una casa editrice - conclude Daniele Verzini -. Un progetto ce l´ho pure, ma non lo voglio bruciare, tempo al tempo». . L.P.
La scoperta di una terra nuova è sempre un'esperienza emozionante e lo è ancor di più se vi è il binomio “bici & radici”. Il soavese Benito Marchetti, assieme a Giovanni Signorini (58 anni di San Bonifacio) e Marco Tosi (57 anni di Tregnago), ha intrapreso un viaggio in Brasile alla scoperta delle comunità venete emigrate nel '900. Tra i 7 milioni di veneti nel mondo, sarebbero circa 1 milione dei quali veronesi e 300 mila in Brasile. Marchetti, vice-presidente dell'associazione veronesi nel mondo, ha partecipato in veste di tecnico mentre Signorini e Tosi assieme a due padovani (Davide Frana e Samuele Pulzi) hanno pedalato in sella alle loro mountain bike per 1500 chilometri tra le comunità italiane di Brasile, Alto Uruguay e Argentina. L'evento, presentato con una conferenza stampa nella sala italiana del polo della cultura di Erechim, cittadina del Rio Grande do Sul capitale
NOTIZIE IN BREVE (L.P.) SERVIZI SOCIALI. Soave assieme ad altri sedici comuni ha aderito ad un progetto dell'Inpdap (Istituto previdenza sociale dipendenti pubblici) denominato “Home Care Premium 2012”. Il progetto prevede l'erogazione di aiuti economici ai dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione ed ai loro familiari (coniugi, genitori e figli) che si trovino in situazione di ridotta o mancata autosufficienza. Si può richiedere il contributo all'ufficio protocollo del proprio comune, per informazioni 045.6150529. BICI. Per sostenere l'esclusività della manifestazione ciclistica Soave Bike, che si correrà domenica 9 giugno, gli organizzatori hanno fissato il tetto massimo di iscrizioni a 1100 atleti. Un numero chiuso che serve anche a garantire sicurezza, vivibilità e agilità ai ciclisti. Le iscrizioni sono aperte ed è già possibile prendere visione del percorso sul sito www.soavebike.it. Chiunque cliccherà mi piace al gruppo facebook Soave Bike entro il 24 aprile parteciperà all'estrazione di un soggiorno gratuito al Best Western Hotel di San Bonifacio nel weekend del 9 giugno.
dell'iniziativa, ha riscosso un grande successo ed è stato sostenuto dalla Federazione Veneta del Nord/Nordest del Rio Grande do Sul. La manifestazione ha potuto prendere vita grazie all'impegno di Evandro Anziliero (tesoriere del Circolo di Erechim), Davide Frana (Gruppo Extreme bike di Padova) e Benito Marchetti. Il Comune di Soave ha dato il suo patrocinio a questo evento cultural-sportivo cogliendo fin da subito l'importanza del progetto. I veronesi nel loro “Trail Brasile 2013” hanno calcato due percorsi, il primo sulle orme delle missioni gesuite passando dall'Argentina fino a Foz do Iguaçú, nello stato di Paraná. Una volta rientrati ad Erechim, il 30 marzo sono poi ripartiti per il secondo percorso questa volta in direzione Sud-Est, verso Concórdia, da li hanno proseguito poi verso il parco nazionale dos Aparados da Serra, sul Rio Grande do Sul. In entrambi i tragitti sono stati coinvolti altri 17 ciclisti brasiliani dalle origini venete. Ma i progetti di Benito Marchetti non finiscono qui, il soavese sta organizzando infatti “Trail Italia 2014”, un tuffo nei luoghi storici italiani per commemorare il centenario della prima guerra mondiale. L´idea è di partire dalla campana della pace mondiale di Rovereto per poi arrivare a Padova, nella villa dove venne firmato l´atto che pose fine alla Grande guerra. Il progetto coinvolgerebbe anche una ventina di ragazzi brasiliani di origini italiane che potrebbero così riscoprire la terra dei loro genitori. Ludovica Purgato
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COLOGNOLA. Sottoscritto il documento che concerne il triennio 2013/15
COLOGNOLA/SCUOLA BROGLIO
Aiuti agli immigrati per integrarsi meglio
Imparare a riciclare
Servizi di
Daniela Rama foto M.Testi L'assessore ai sevizi sociali del comune di Colognola ai Colli, Giovanna Piubello, ha informato della sottoscrizione del terzo protocollo Cittadini Immigrati. Il documento concerne il triennio 2013-2015 ed è stato siglato dalla Diocesi di Verona sez. Caritas, dalla Provincia, dal Comune di Verona, da ANCI Veneto, dalle Asl 21 e 22, dalla Casa Circondariale di Verona, dall'associazione La Fraternità, dal gruppo di Volontariato Vincenziano,
Giovanna Piubello
dall'Unione dei Comuni Vr Est nonché dalle amministrazioni di Castelnuovo del Garda, Legnago, Villafranca
e Sona. «Avviato per la prima volta nel 2006 – spiega Piubello – in questi sette anni di attività a sostegno degli sportelli delocalizzati sul territorio provinciale, ha visto un trend di gradimento e approvazione sempre in aumento. Fra tutti gli enti che vi aderiscono, l'Unione dei Comuni Vr Est è stata tra i primi a farlo. Fino ad ora – prosegue – ha saputo orientare i cittadini migranti in merito alla normativa sull'ingresso e permanenza legale in Italia e alle risorse, ha loro permesso di rivolgere eventuali istanze nei luoghi e nei
modi corretti, di godere dei propri diritti e ancora di prendere coscienza dei propri doveri». Un lavoro sinergico fatto di brochures informative e formative, di instancabile disponibilità agli sportelli e di veri e propri eventi organizzati per promuovere queste finalità. «Tra gli obiettivi del protocollo – sottolinea l'assessore – vi è quello di offrire la promozione e il consolidamento di reti territoriali e la formazione degli operatori di enti pubblici e del privato sociale, nonché indicazioni corrette nel pieno rispetto delle norme».
COLOGNOLA / IL CONVEGNO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Aggiornamenti sull’economia La Camera di Commercio di Verona ha tenuto un convegno a Colognola per tracciare un quadro aggiornato sull'economia dell'Est veronese che si è andato delineando in questi ultimi anni. A fronte del vento di crisi che ha spazzato via poco più di mille ditte indotte ad abbassare le serrande, lo studio ha rilevato che in verità altrettante sono state aperte e che quindi il Veronese orientale ne è uscito quasi indenne. L'analisi è stata condotta soprattutto nei settori metalmeccanico, enologico, della moda e grafico-cartario. Martina Milani, ricercatrice di Economia aziendale all'Università di Verona, ha sottolineato che «rispetto ai risultati dell'intera provincia, di cui rappresenta il 14,70% in termini di numero di società di capitali e il 20% in termini di fatturato, 1"Est veronese presenta una più decisa crescita delle vendite, pari a un 32,91% nel 201l rispetto al 2009, una maggior redditività del capitale investito accompagnata, sul fronte finanziario, da un più elevato rapporto di indebitamento. Tra i vari comparti, la metalmeccanica e il vino registrano un'espansione delle vendite pari al 20% nel
triennio 2009-11, un +5,50% nella moda e un +8,90 nell'alimentare. L'unica nota negativa è rappresentata dal grafico-cartario che registra un dato negativo pari al 2,23% del proprio giro d'affari». Silvia Cantele, altra relatrice dell'incontro, anch'essa ricercatrice dell'Università scaligera, ha approfondito il settore dell'esportazione: «Le aziende più coinvolte nelle attività di esportazione risultano essere appartenenti ai settori della metalmeccanica, del vino e della moda. Le aziende che esportano sono mediamente più grandi di quelle che non esportano e generalmente più produttive, anche se il costo del personale è più elevato essendo più qualificato e meglio valorizzato». I1 convegno, che ha reso manifesto l'impegno di tre
milioni di euro resi disponibili dalla Camera di Commercio per incentivare progetti di innovazione, si è chiuso con gli interventi di alcuni primi cittadini dell'Est veronese che hanno
portato all'attenzione dei presenti alcuni problemi relativi alla burocratizzazione e al credito bancario, che non facilitano né le amministrazioni comunali né i produttori.
Andrea Nogara
L'iniziativa primaverile proposta agli alunni della scuola primaria “Dante Broglio” dall'assessorato all'ambiente di Colognola ai Colli, guidato da Andrea Nogara, ha riscosso un notevole successo. Il progetto rientra nell'ambito dell'educazione ambientale portata avanti con entusiasmo, ormai da anni dall'assessore Nogara e dall'Istituto comprensivo di Colognola, presieduto dalla dirigente Donatella Mezzari. Dal titolo “Se li differenzi, rinascono! Il ri-ciclo di plastica e metallo”, il progetto è consistito nell'affrontare con i ragazzi, mediante laboratori specifici, la nuova norma riguardante la raccolta differenziata che da gennaio obbliga a conferire nel sacchetto giallo della plastica lattine, barattoli e altri contenitori in metallo. «E' stata – afferma Nogara – una buona occasione per rinfrescare la memoria su quali materiali fanno parte della famiglia degli imballaggi in plastica e dei rifiuti in metallo che possono essere riciclati. Il ripasso è stato effettuato con l'aiuto di educatori specializzati, durante appositi interventi in classe». L'argomento è stato trattato con modalità diverse, a seconda che fosse indirizzato agli allievi del primo o del secondo ciclo della primaria. In questa iniziativa sono stati coinvolti anche i genitori che hanno fornito ai loro figli alcuni materiali di scarto ben puliti e privi di parti pericolose quali lattine e carta stagnola che sono stati parte integrante di ciascun laboratorio. «Quanto realizzato durante tutte queste 'lezioni' di ecologia – conclude l'assessore – verrà esposto in occasione della prossima sagra dei bisi, per gratificare gli alunni, mettere a conoscenza la cittadinanza e soprattutto per sensibilizzare ancora una volta tutte le famiglie di Colognola al riciclo dell'alluminio».
COLOGNOLA. La crisi smorza l’edificabilità in paese
La crisi smorza gli entusiasmi di avere una casa immersa nel verde, in collina e a una manciata di chilometri dalla città. E’ la tendenza, inaspettata, posta sotto i riflettori dalla seconda variante al Piano degli Interventi, presentata pubblicamente a Colognola dal sindaco Alberto Martelletto con i tecnici curatori Daniel Mantovani e Giancarlo Zenaro. Si tratta di un documento programmatico, approvato dal Consiglio comunale, che ha fatto registrare una significativa riduzione dell’edificabilità in paese, dovuta principalmente alla crisi edilizia e alle tasse piuttosto elevate. «E’ un fenomeno per certi aspetti clamoroso – ha esordito il primo cittadino – trovarsi di fronte all’approvazione di una delle prime varianti in negativo d’Italia: si pensava a un incremento di 8800 metri cubi e invece se ne realizzeranno solo 800. Un simile strumento urbanistico solitamente serve a regolamentare le nuove costruzioni, invece ci sono giunte in municipio richieste di rinuncia all’edificabilità di aree che in precedenza erano già state individuate come tali. Abbiamo la sensazione che il fatto non rimarrà isolato perché la stasi del mercato immobiliare unitamente all’imposizione tributaria stanno convincendo più di qualcuno a rinunciare». Tutto va, comunque, in favore dell’ambiente: «Come Amministrazione comunale ci siamo sforzati di non cementificare il paese, ma ora, con questa seconda variante – dichiara Martelletto – il problema non esiste proprio più dato che la volumetria ammessa è solo il 14,5 per cento dei 300 mila metri cubi di quanto era stato messo in conto nel Pati redatto nel 2007».
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MONTECCHIA. Scopriamo l’insegnante grande appassionato di cinema
Aiello “prof” di italiano e regista di cortometraggi Servizi di
Maria Grazia Marcazzani Il professor Salvatore Aiello insegna lettere alla scuola media di Montecchia di Crosara ed è specializzato nella regia di cortometraggi scolastici in cui sono protagonisti gli alunni e per questo chiamato a collaborare anche con altre scuole medie dell’est veronese. Lo scorso anno, per l’insegnante che ha cominciato a farsi conoscere anche fuori dai confini provinciali, si è chiuso nel migliore dei modi: il film “Mille sguardi verso il cielo” sul tema del Risorgimento e realizzato lo scorso anno alla scuola media di Montecchia è stato
finalista al Concorso Scuole di Sottodiciotto FestivalTorino Schermi Giovani. «Anche il 2013 si è aperto sotto i migliori auspici – racconta Aiello –: ho appreso con soddisfazione che “Mille Sguardi” è stato selezionato fra nove cortometraggi nella sezione scuole allo Skepto International Film Festival che si terrà a Cagliari e dove sono in gara 57 paesi con 150 cortometraggi. A gennaio il cortometraggio “Vite ad ostacoli”, girato lo scorso anno alla scuola secondaria di primo grado di Colognola ai Colli con il patrocinio del Comune è arrivato primo della Sezione Scuole e al terzo posto assoluto al VI Festival cinematografico sulla disabilità
“Altresequenze” di Verona». Per l’insegnante-regista, al termine del corrente Anno Scolastico i film scolastici saranno tre: “L'Ho Sempre saputo”, giallo patrocinato dal Comune e scritto da una quindicina di alunni della terza media in un laboratorio pomeridiano, sta per vedere la luce a Monteforte, paese in cui Aiello vive, “1+1 Fa Noi”, corto che tratta uno dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA): la discalculia, un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche e un nuovo film per il quale sono in atto le riprese a Colognola con alunni di terza dopo che Aiello è stato richiamato dalla Scuola G. Fano per ripercorrere l'esperienza entusiasmante dello scorso
anno. Aiello non nasconde la sua soddisfazione per i frutti del suo lavoro: «sono molto contento del fatto che stiano arrivando valutazioni positive sia in manifestazioni cinematografiche importanti come quella all'interno del museo nazionale del cinema di Torino, sia in ambito internazionale, dato che “Vite ad ostacoli” sarà distribuito in numerose scuole di Croazia e Slovenia». I cortometraggi sono visibili anche on line: nella pagina dell’Istituto comprensivo di Montecchia di Crosara (http://www.icmontecchiaronca.it/video.htm), e nel sito dell’istituto comprensivo di Colognola ai colli (http://www.comprensivocolognola.gov.it).
MONTECCHIA / LA MANIFESTAZIONE
Marciliegia sarà il 9 giugno In occasione della festa delle ciliegie a Montecchia di Crosara il 9 giugno si svolgerà la seconda edizione di Marciliegia. Si è deciso di riproporre la manifestazione dopo il grande successo dello scorso anno che ha visto un numero considerevole di partecipanti e molti apprezzamenti all’iniziati-
va. Il programma della manifestazione prevede la partenza tra le ore 8 e le ore 9 in Piazza Umberto I. Da qui si snoderanno tre percorsi: uno di sette chilometri di tipo pianeggiante, il secondo di 12 chilometri e il terzo di 19 chilometri entrambi di genere collinare e panoramico. Il primo percorso avrà tre
ristori, il secondo quattro e il terzo cinque e in più ci saranno vari angoli dove si potranno degustare le ciliegie, prodotto tipico del paese e dove proprio a Montecchia si trova uno dei mercati cerasicoli più importanti d’Italia. Il premio per i primi mille iscritti sarà una confezione da mezzo chilo di ciliegie.
MONTECCHIA
Prosegue il cineforum Continua a Montecchia il cineforum. Il 13 e 14 aprile sarà proiettato “Io sono Li” che racconta dei problemi d’integrazione dei cinesi nel nostro paese e di come sono visti dagli italiani. Il 20 e 21 aprile si potrà vedere “Il sospetto” in cui si tratterà del tema della pedofilia e come una persona innocente può essere accusata di questo crimine e quello che gli succede. Tutti i film saranno presentati nel Centro Convegni grazie a
un proiettore che quest’anno compie 95 anni e l’ultimo operatore che lo usò fu Giuseppe Zanmicheli. Le proiezioni saranno il sabato alle 21 e alla domenica alle 17 e ogni film avrà una scheda allegata che racconterà tram a e curiosità come spunto di riflessione sulla tematica affrontata. L’ingresso sarà con biglietto o con una tessera che comprenderà tutti i film entrambi in vendita nel Centro Convegni.
SAN GIOVANNI ILARIONE
In questo periodo di crisi gli anziani sono i primi a soffrire dal punto di vista economico sia per i raggiri che subiscono da criminali senza scrupoli, sia per tutti i rischi che la società odierna gli pone davanti come ad esempio il gioco d’azzardo, ma anche problemi burocratici di tutti i giorni. Per questo motivo l’Associazione nazionale per la Terza età attiva e solidale (ANTEAS) di San Giovanni Ilarione ha pensato di creare degli incontri per insegnare loro a destreggiarsi nella vita di ogni giorno dal titolo “Sicuri di sé…nella crisi economica - Alfabetizzazione economica degli anziani”. Dopo il primo incontro del 5 aprile, il 12 aprile si affronteranno due temi diversi: dalle 15 alle 16.30 con un rappresentate dei carabinieri si parlerà di come evitare i furti e le rapine mentre dalle 16.30 alle 18 grazie a un esperto del patronato Cisl di Verona si affronterà il tema di come superare gli ostacoli quotidiani di tipo burocratico. Infine il 19 aprile si tratterà il tema degli infortuni domestici e come prevenirli con la consulenza di Ferruccio Taroni, Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico Claudio Destri. Gli incontri cominceranno alle 15 e si terranno nella Sala Civica Mariano Rumor all’interno del municipio di San Giovanni Ilarione. Il progetto è nato da un’idea del Coordinamento Provinciale ANTEAS di Verona con il contributo del Centro Servizi per il Volontariato di Verona con il Patrocinio del Comune di San Giovanni Ilarione e organizzato dal gruppo Anteas locale grazie al presidente Augusto Gambaretto. «L’obiettivo - rileva il presidente Anteas, Augusto Gambaretto - è far sì che le persone non s’isolino e sappiano trovare, al proprio interno o con l’aiuto del gruppo, gli strumenti per sconfiggere le paure, le ansie imparando ad assumere comportamenti di condivisione e autoprotettivi che non li confinino nelle loro abitazioni. Scopo del progetto è creare gruppi che sappiano tessere relazioni d’aiuto nei casi di bisogno ma anche nel quotidiano vivere»
La prevendita di biglietti è al bar Silly a Montecchia in via Roma. Per ulteriori informazioni telefonare a Paolo al 338.8979774.
Salvatore Aiello
MONTECCHIA In questo periodo a Montecchia continuano le sistemazioni dei lavori stradali. Il primo è l’allargamento, l’asfaltatura e l’illuminazione di via Masi in zona Meggiano. Lo stralcio iniziale dei lavori costerà 172.000 euro di cui 100.000 arrivano dalla Regione, 40.000 dal Bacino Imbrifero montano (BIM) e i rimanenti 32.00 euro li mette il Comune. Inoltre a quasi un anno dalla sua inaugurazione è stato completato il passaggio che collega via Rio o Albo con via Monsignor Beggiato e la paratia in ferro è stata sostituita da un ponticello in legno. Infine è stata anche completata proprio via Rio Albo con un guarde–rail.
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SAN BONIFACIO. Il servizio dovrebbe diventare operativo a giugno
Wi-Fi in biblioteca Internet per tutti Servizi di
Matteo Dani Il Wi-Fi gratuito approda anche a San Bonifacio. E' quanto l'Amministrazione comunale si propone di realizzare attraverso il progetto P3@veneti, programma predisposto dalla Regione
Veneto per portare la connessione a banda larga nei vari comuni del territorio. Il progetto prevede l'individuazione e la predisposizione di un punto internet gratuito collegato alla rete in fibra ottica, che verrà dotato dei pc e della strumentazione necessaria alla navigazione. «A San Bonifacio
SAN BONIFACIO
- spiega Eleonora Mazzon, consigliere comunale che sta seguendo il progetto - il punto nel quale posizionare la postazione Wi-Fi è stato individuato presso la biblioteca, luogo frequentato e accessibile a tutti i cittadini. Valutando i tempi tecnici necessari per avviare il servizio, credo che per
E' nato da poco, eppure ha tutte le carte in regola per essere un' iniziativa concreta a favore dei giovani professionisti. Si tratta del “Progetto Co-Working San Bonifacio”, che ha lo scopo di creare e attrezzare degli spazi lavorativi condivisi e fruibili da chiunque ne abbia bisogno. L'idea dei promotori è quella di mettere a disposizione degli spazi lavorativi (uffici, sale riunioni ecc. ) che possano essere utilizzati da tutti i professionisti che non hanno la possibilità di permettersi un affitto mensile o che comunque non hanno la necessità di un utilizzo giornaliero. Spazi che dovranno essere il più possibile aperti a tutti e dotati di linea telefonica e connessione wi-fi ad internet. I locali da utilizzare si vogliono reperire fra gli spazi pubblici che a San Bonifacio sono poco utilizzati o comunque non sfruttati appieno nell'arco delle 24 ore. Per avere a propria disposizione un ufficio sarà possibile prenotare le date e pagare un canone giornaliero o mensile per l'utilizzo, a seconda delle esigenze. Esperienze di questo tipo sono da anni attive all'estero e anche nel veronese stanno iniziando a mettere radici, sono infatti già presenti a Verona città e a Villafranca. Per tutti i professionisti che fossero interessati al servizio è possibile aderire, avere maggiori informazioni e contattare i promotori attraverso la pagina facebook “Progetto CO-WO SAMBO”.
il mese di giugno tutto sarà pronto». L'Italia è uno dei Paesi europei con la percentuale di accesso ad internet più bassa, in relazione al numero di abitanti. Un dato che fa riflettere, e che ha convinto la Regione a realizzare un piano per favorire l’accesso alla rete dei cittadini. Per la realizzazione del piano P3@veneti sono stati stanziati dei fondi comunitari, circa 9.000 euro (una buona quota dei quali non soggetta ai vincoli del patto di stabilità), che serviranno per la posa della fibra ottica e per l'acquisto della strumentazione. Il Comune dovrà ora chiudere l'accordo con una società di
Eleonora Mazzon
servizi informatici veronese che gestirà le problematiche relative alla connessione e alla relativa assistenza; a San Bonifacio verrà quindi predisposto un server centrale, gestito da un operatore informatico del Comune, al quale basterà registrarsi gratuitamente per ottenere le credenziali di accesso al Wi-Fi. Una volta ottenute queste credenziali sarà poi possibile navigare sia a San Bonifacio che nei punti internet
degli altri comuni aderenti al servizio. «La volontà del Comune – conclude Eleonora Mazzon – è quella di dare la possibilità ai cittadini di accedere ad internet e a tutti i suoi servizi. Si è fatto molto per mettere online le Amministrazioni Pubbliche, ora dobbiamo far si che la gente possa capire come utilizzare internet, facilitando il più possibile l'accesso alla rete e garantendo l'assistenza di cui tutti hanno bisogno».
SAN BONIFACIO / IL CORO
El Filò, passione senza età Quando la passione per la musica, la voglia di stare assieme e di raccontare il mondo e le tradizioni di una volta non hanno età. Il Coro “El Filò” è ormai una realtà artistica consolidata a San Bonifacio, e negli ultimi mesi la sua attività è cresciuta in maniera significativa. Ventisei i concerti, una vera e propria tournée, ciò che si legge nell’agenda 2012 del coro di canti popolari “El filò” di Prova di San Bonifacio. Sagre paesane e di quartiere, case di riposo, feste particolari (come quella della sopressa e del durello a Brenton durante l’estate) gli appuntamenti più belli, ai quali si aggiungono le esibizioni nel periodo natalizio: concerti presso la ditta Pedrollo a San Bonifacio, all’Ospedale con il canto della stella, all’inaugurazione del presepe di Santo Stefano di Zimella e le canzoni sotto l’albero a Borghetto di Valeggio sul Mincio. E’ la passione che
unisce i circa 30 anziani, donne e uomini, che hanno ridato vita al primo nucleo del coro che negli anni Novanta era nato, per iniziativa di Francesco Lovato, animato dal desiderio di recuperare “le cante” di un tempo. Una passione che prosegue tuttora per tornare con la memoria ai gesti semplici della vita contadina. Canzoni, ma anche la giusta scenografia, perchè “quei del filò” quando vanno sul palco non solo cantano, ma anche mostrano la civiltà di un tempo: tabarri, camicie, bluse con rouches ed ampie gonne con volant, ecco le loro divise.
Costituitosi in associazione culturale, il coro Il Filò oggi è diretto dal maestro Arturo Benati e conta un repertorio di oltre 80 canti popolari, cui si aggiungono racconti spiritosi e vecchie poesie. «Il nostro è puro volontariato, passione – conclude Lovato -; si va in giro volentieri e ci si esibisce anche solo per farsi conoscere». L’attività del coro è presentata anche sul sito www.coroilfilo.it, per informazioni e per chi volesse aggregarsi il recapito telefonico è 348.0419217. E-mail: associazione.ilfilo@gmail.co m.
SAN BONIFACIO / FOTONOTIZIA
Nuova sistemazione per il monumento ai caduti di Nassiriya. Il cippo, che ricorda i 19 italiani (12 carabinieri, 5 soldati dell'esercito e due civili membri di una troupe che stava girando un documentario) rimasti uccisi nell'attentato del 12 novembre 2003, è stato nelle scorse settimane rimosso dal parco di via Vittorio Veneto e collocato davanti alla facciata della nuova caserma dei Carabinieri. Il trasferimento del monumento, inaugurato il 26 settembre 2004, è stato fortemente voluto dal comando di Compagnia dell'Arma; ora il cippo si trova nell'area verde antistante all'edificio che ospita i Carabinieri di San Bonifacio, sito che nei prossimi mesi verrà sicuramente abbellito con piante e panchine per chi volesse fermarsi per qualche istante a rendere omaggio ai caduti italiani in Iraq.
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L’EVENTO. Nonostante il maltempo, la manifestazione ha riscosso successo
SAN BONIFACIO / IL GRUPPO
La Fiera di Lonigo si conferma al top
“LetturAttiva” avvicina ai libri
La Fiera di Lonigo si conferma nonostante il maltempo. La 527esima edizione della fiera è andata in scena nel weekend dal 22 al 25 marzo, ottenendo un significativo successo dal punto di vista della partecipazione, confermandosi quindi come evento principe della primavera leonicena. Numerose le attrattive e le curiosità offerte da un programma di appuntamenti che, oltre alle esposizioni e alle mostre, ha puntato alla promozione del territorio sia dal punto di vista culturale che socio-economico. Come di consueto tutto il centro storico di Lonigo è stato teatro dell'evento, con il Parco Ippodromo Comunale come punto nevralgico; proprio in questo spazio sono state ospitate l'esposizione dell'artigianato, commercio, macchine e attrezzi agricoli, l'esposizione dei magnifici esemplari del “Cavalli in Fiera” e la 13^ mostra-mercato “L'Oro della terra leonicena”. La promozione del territorio e delle sue eccellenze ha trovato espressione nel “15° Salone della meccanizzazione integrale e sostenibilità in viticoltura”, organizzato dall' I.T.G. “A.Tren-
Un momento dell’evento
tin” in collaborazione col Gruppo Collis, e le esposizioni di Piazza Garibaldi “La casa che risparmia” e “Sapori da gustare”, nelle quali l'artigianato si è messo in mostra atraverso una scenografia multimediale dedicata alla casa e all'alimentazione. Come da tradizione non è poi potuto mancare lo stand di Abensberg, cittadina bavarese gemellata con Lonigo, che con la sua birra e i suoi prodotti tipici ha fatto il pieno di visitatori, soprattutto nelle serate di venerdì e sabato.
SOAVE / LA FESTA
SOAVE. Sartori, ornitologo per passione
Solidarietà Il 20 e 21 aprile Soave si dedicherà alla solidarietà con la prima “Festa della solidarietà” organizzata dallo spazio culturale La foglia e il Vento in collaborazione con la Parrocchia di Soave. Il 20 aprile alle 20.30 nella sede della Foglia e il Vento, l’ex mulino, si terrà una tavola rotonda dal titolo “Ben-essere o ben-avere: ripartire dalla solidarietà”, con la presenza di alcune figure rilevanti nel territorio impegnate in progetti e azioni quotidiane. Alle Associazioni sarà offerta l'opportunità di descrivere la propria attività durante il dibattito conclusivo. Il 21 aprile dalle 10 alle 19 sarà allestito, nelle aree attigue allo Spazio culturale, un mercatino delle Associazioni dell'est veronese e realtà coinvolte in servizi rivolti alla persona, con la possibilità di proporre un banchetto di presentazione e vendita
Spazio, infine, anche alla promozione dell'arte in tutte le sue manifestazioni. Oltre alla mostra “Furere: tra follia e l'onirico” ed alla collettiva “Il Colore dentro”, la musica è stata decisamente protagonista: l'Orchestra di Padova e del Veneto ha spaziato nella musica francese tra 800 e 900, mentre particolarmente apprezzata è stata l'esibizione jazz de “Il Magnetofono”, che con le sue particolari sonorità ha strappato applausi al pubblico accorso a Palazzo Pisani. Matteo Dani
Leggere è condividere, viaggiare, e, pagina dopo pagina, trovare i punti di contatto fra le pagine che stiamo leggendo e la realtà. Con questo spirito è partito in queste settimane il “Gruppo di LetturAttiva”, iniziativa organizzata e ospitata dalla Libreria Bonturi per offrire un'esperienza di lettura nuova e interattiva. Vittoria Sofia coordina il gruppo di partecipanti, già avezzi alla lettura ed al mondo letterario, attraverso un viaggio che porterà alla riscoperta della lingua italiana, a confrontarsi con l'originalità di alcune composizioni e ad assaporare con piglio diverso il piacere e la pazienza che accompagnano l'esperienza della lettura. «L’obiettivo di questo percorso – spiega Vittoria Sofia – è avvicinare i cittadini alla cultura, in un momento nel quale la nostra società ne sente un gran bisogno. Metterò a disposizione la mia competenza e, assieme ai partecipanti, ci cimenteremo con opere che non è facile leggere da soli». Il percorso di LetturAttiva terminerà a giugno, un totale di 6 incontri nei quali verranno affrontate le opere dei seguenti autori: Ferito a morte di Raffaele La Capria, Il tempo materiale di Giorgio Vasta, Occidente per principianti di Nicola Lagioia e Qui dobbiamo fare qualcosa. Si, ma cosa? di Antonio Pascale.Titoli che forse non sono fra i più comuni o commerciali, ma che sicuramente nascondono grandi sorprese per chi decidesse di dedicarsi alla loro lettura. «Credo molto nella comunità di lettura – conclude Vittoria Sofia -, perché permette di fondere la letteratura con le esperienze di vita del lettore. Si parte dal testo per trovare le chiavi di lettura necessarie ad interpretare la realtà che ci circonda». M.D.
dei prodotti o materiale informativo. Alle 18.00 la giornata terminerà con uno spettacolo di burattini realizzato da Don Marco Campedelli e aperto a tutti. Scopo dell’iniziativa è evidenziare e dare visibilità all'azione sociale delle Associazioni legate alla solidarietà e il significato di quest’azione nell’ambiente attuale; la tavola rotonda, in particolare, rappresenta un'opportunità per il confronto e lo scambio di esperienze e nuove tendenze nell'approccio al tema da parte delle realtà locali e delle organizzazioni internazionali. Le adesioni all’evento devono arrivare all’associazione entro il 12 aprile ai seguenti recapiti: info@lafogliaeilvento.it e per telefono 333.7175790 (Gianluca) 340.1450674 (Giulia). M.G.M.
Una vera e propria passione che coltiva da moltissimi anni, riconosciuta da numerosi premi vinti a livello mondiale. Stiamo parlando di Alberto Sartori, soavese, che ha fatto dell'ornitologia un hobby prima e un vero e proprio lavoro poi con il suo negozio di animali “il Pettirosso”. La sua specialità? Il canarino con il quale da diversi anni viene premiato nelle più prestigiose gare ornitologiche in tutto il mondo. Quest'anno si è classificato al terzo posto al campionato mondiale di Hasselt in Belgio, svoltosi dal 25 al 27 gennaio, gareggiando con i suoi esemplari contro altri 23.000 in mostra. Alberto, come ti sei avvicinato a questo meraviglioso mondo? «A 12 anni ho iniziato ad appassionarmi di canarini. Avevo qualche coppia in gabbia ma nulla di più. Dopo il matrimonio ho deciso di dedicare più tempo a questa mia passione e ora eccoRoberto Sartori mi qui. Nel 2009 mi sono posizionato al primo posto vincendo il campionato mondiale a Piacenza. Lo scorso anno ho vinto due argenti al mondiale in Spagna e sono stato campione d'Italia. Quest'anno ho vinto la medaglia di bronzo. Tutti i riconoscimenti mondiali li ho vinti con la mia specialità: il canarino giallo intenso ala bianca mentre il titolo italiano l'ho ottenuto col canarino giallo brinato. Il prossimo anno parteciperò ancora al mondiale e dopo cinque anni verrà disputato nuovamente in Italia, questa volta a Bari». Una serie davvero lunga di importanti riconoscimenti... ma come vengono valutati gli esemplari? «Ci sono diversi criteri di giudizio. Alcuni canarini gareggiano per il canto ma sono una minima parte, i restanti competono per la bellezza. Vengono valutati il colore, la forma, il piumaggio e il portamento». Come li allevi? «Li allevo a casa, in un anno arrivo ad avere 400 canarini tra genitori e piccoli. Ho una taverna adibita ad allevamento. Il periodo di cova va da febbraio a maggio/giugno. Seleziono i genitori cercando sempre di compensare il difetto di uno con il pregio dell'altro. La femmina arriva a fare tre covate a stagione e dopo tredici giorni dalla deposizione delle uova nascono i piccoli». Tante soddisfazioni ma anche tanto impegno... «Impegnano molto per quanto riguarda la pulizia e l'igiene, poi bisogna nutrirli con una buona miscela. E' un hobby che richiede molto tempo, sono ogni giorno in allevamento, soprattutto nel periodo di cova perché bisogna sostituire le uova vere con delle uova finte. Successivamente le uova vere vengono rimesse nel nido tutte insieme. Si fa questo per fare in modo che i piccoli nascano nello stesso momento altrimenti l'ultimo nato rischierebbe di morire perché troppo piccolo. Ogni anno gareggiano solo i canarini nati nell'anno in corso. Sono aiutato da tutta la famiglia, è un vero e proprio lavoro di squadra». Quanto vive un canarino in media? Da esperto quali suggerimenti puoi dare ad una famiglia che lo possiede? «Un canarino può vivere anche 8-10 anni. Quelli che fanno riproduzione sono soggetti a durare meno perché più stressati, soprattutto le femmine. Consiglio di fare molta attenzione all'ambiente in cui vengono situati: una corrente d'aria potrebbe essere mortale. Molto pericolose sono anche le zanzare, una puntura può anche portare alla morte». L.P.
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MONTEFORTE. L’evento continua fino al 14 aprile
MONTEFORTE / LA PUBBLICAZIONE
“Festa del libro” ma pure dell’arte
I mestieri veneti di una volta
Servizi di Maria
Grazia Marcazzani
Continua fino al 14 aprile nel Palazzo Vescovile di Monteforte la Festa del libro organizzata dal 6 aprile dal settore cultura del comune di Monteforte in collaborazione con la biblioteca comunale e la libreria “Il Minotauro” di Verona. La novità di quest’anno è che all’interno della mostra sono esposte le opere degli artisti montefortiani Michela Bogoni e Federico Pillan. Da lunedì 8 aprile la scrittrice e illustratrice Alessandra Mantovani incontra ogni giorno una scuola diversa del paese comprendenti le tre scuole materne e le due scuole primarie. Mercoledì 10 aprile alle 10 nel Palazzetto dello Sport di Monteforte l’autore di libri per ragazzi Jacopo Olivieri farà conoscere la sua opera ai ragazzi delle scuole primarie del capoluogo e delle frazioni. Venerdì 12 aprile alle 10 sarà il turno dei ragazzi della scuola secondaria inferiore che discuteranno con un autore della manifestazione Libriadi 2013. Sabato 13 aprile alle 21 la scrittrice Roberta Sorgato presenterà il libro “Cuori nel pozzo” che racconta la tragica vicenda dei minatori di Marcinelle cui seguirà un filmato sullo stesso tema che è stato proiettato, pure a Montecitorio e ha avuto passaggi televisivi su Rai Storia e Rai International. Seguirà il ringraziamento all’Avis Comunale di Costalunga e Brognoligo per la donazione dei segnalibri alla biblioteca. L’intrattenimento musicale sarà tenuto dai cantori del gruppo folcloristico
“Canta filò”. Infine domenica 14 aprile alle 17 avrà luogo una gara di poesie aperta a tutti gli studenti dai 6 ai 19 anni con l’animazione del cantastorie Otello Perazzoli. I partecipanti avranno anche la possibilità di leggere in pubblico i versi creati quindi tutte le poesie consegnate saranno inserite in un’urna per il sorteggio. L’autore sorteggiato riceverà un “Buono Premio” per l’acquisto di un libro a scelta presso la libreria “Il Minotauro” di Verona. Le poesie raccolte saranno esposte in biblioteca e rimarranno a disposizione di chi volesse consultarle. Infine saranno premiati i tre maggiori lettori in biblioteca nel 2012 con una pergamena e un buono di acquisto libro e i pittori Michela Bogoni e Federico Pillan anch’essi riceveranno una pergamena per ringraziamento dell’esposizione. La mostra sarà aperta ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Lo scorso 3 marzo, nella Sala Parrocchiale di Costalunga, frazione di Monteforte d’Alpone, in occasione del tesseramento dell’associazione culturale Acqua Traversa, è stato presentato il libro “Di casa in casa - I vecchi mestieri ambulanti nel Veneto” di Pier Paolo Frigotto, residente a Costalunga. Il libro è diviso in quattro tipologie di lavoro: quelli legati alla persona, alla casa, agli animali e ai campi. «Per descrivere gli aspetti della vita contadina del Veneto e dei mestieri ambulanti di una volta ho dovuto fare un volo con l’immaginazione non indifferente, togliendo molti aspetti della realtà odierna – afferma l’autore - rivivendo un territorio senza le case sorte negli ultimi decenni, senza strade asfaltate, macchine e moto, senza televisione e bagno in casa, con luce elettrica unicamente in pochissimi centri, con tanti animali in ogni cortile e le stalle affollate di bestie. Un mondo chiuso in se stesso, in molti casi povero, con poche prospettive di lavoro, ma tante certezze tramandate all’ombra dei campanili. La gran massa delle persone era addetta ad un’agricoltura di sussistenza. Nell’ambiente contadino il concetto di lavoro era inscindibile da quello della vita. Varie erano le forme di lavoro nomade, legate alla vita dei campi, alle persone, alla casa e agli animali, e diverse erano le categorie sociali che le esercitavano. E quei mestieri sono definitivamente passati insieme a coloro che li svolgevano. Gli uomini e le donne che praticavano i mestieri di casa in casa venivano dai paesi vicini o da molto lontano; si spostavano a piedi, con rudimentali carretti trainati a mano o da un asino, talora servendosi della bicicletta. Hanno girato per i nostri paesi e contrade fino a qualche decennio fa. Riscoprire alcuni aspetti della vita di campagna – conclude Frigotto - e, in particolare, i vecchi mestieri ambulanti, farli diventare parte dell’eredità di un mondo che è cambiato, che è vivo oramai soltanto nei ricordi degli anziani, è stata la mia scommessa»
VERONELLA / LA COMPAGNIA
Largo all’Alfiere Teatro L’Alfiere Teatro, storica compagnia teatrale di Veronella, in aprile e maggio organizzerà molti eventi a Monteforte d’Alpone. Da poco è iniziato un corso teatrale che si svolge ogni giovedì sera tenuto dall’attrice professionista Isabella Caserta del Teatro Scientifico di Verona mentre dal 19 al 21 aprile ci sarà un laboratorio intensivo teatrale con Enrico Bonavera, attore professionista del Teatro di Genova. Entrambi i corsi sono aperti a tutti: il primo si propone di analizzare alcuni concetti principali del teatro come l'uso dello spazio da parte dell'attore e lo studio del personaggio e alcuni aspetti tecnici legati all'uso della voce, mentre il secondo è dedicato a chi vuole approfondire alcuni aspetti della recitazione. Inoltre anche i bambini saranno coinvolti: partirà un corso dedicato a loro con Alice Toffali ogni venerdì dalle 16 alle 17 per i bambini dai 5 ai 7 anni e dalle 17 alle 18 per quelli dagli 8 ai 10 anni. Infine l’11 maggio, alle 21, nel chiostro del Palazzo vescovile la compagnia l’Alfiere presenterà la commedia “Sherlock Barman & Pinocchia” di Stefano Benni per bambini e adulti, testo liberamente tratto dal capolavoro collodiano ma incentrato su molti temi attuali. Per informazioni: alfierecomp@yahoo.it, 334.3748825.
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COLOGNA. Sofia Maleffo, affetta dalla spina bifida, 15 anni di vitalità
COLOGNA / CINEMA
«Porto sano ottimismo a chi vive con difficoltà»
“Argo” vince l’Oscar 2013
Servizi di
Graziana Tondini Sofia Maleffo è una ragazza di 15 anni di Cologna Veneta, affetta dalla malformazione congenita della spina bifida. Ha un sorriso contagioso, due occhi che ti scrutano dritto dentro all’anima, che ogni tanto abbassa alla ricerca di un pensiero nel suo mondo interiore. E si esprime in modo schietto, diretto, senza fronzoli o pietismi. «Da tre anni frequento i Dynamo Camp, una struttura per giovani dai 6 – 17 anni con malattie e disabilità croniche. Facciamo varie attività, tiro con l’arco, nuoto, arrampicata, danza, teatro, radio. Abbiamo insegnanti che ti guidano a fare cose che mai avresti immaginato! A fine settembre 2012 mi hanno chiesto se volevo fare un’intervista per la raccolta fondi a favore di Dynamo. Così sono stata su Radio DeeJay con Linus e Nicola Savino come testimonial, raccontando come si vive un’esperienza invalidante come la mia. Poi ho avuto occasione di parlarne con un ispettore della Polizia Stradale al liceo, poi una signora del comitato genitori mi ha chiesto se volevo fare un’intervista … e così sono arrivati i giornalisti». E che cos’altro vuoi dire ai giornali-
Sofia Maleffo
sti? «Lo scopo delle interviste è farmi vedere, non per vanità personale, ma per riuscire a trasmettere un po’ di forza a chi non ce l’ha, a chi vive con dei deficit come i miei, riuscire a passare un po’ di ottimismo. Ottimismo che non sempre mi riesce di avere, anzi a volte è una gran fatica. Ma quando ci si mostra in TV devo essere più forte di quello che sono, restando uguale a me stessa ma con un po’ più di sorriso. Ho
capito che nei momenti decisivi ci si scopre più forti di quello che si pensa…». Come è organizzata la tua giornata? «Al mattino mia mamma mi alza, vado a scuola dove per 5 ore mi immergo nelle lezioni; ho capito di avere le capacità, ho conquistato la stima dei professori. Quando torno a casa, riposo un po’, poi studio, cena, un po’ di PC, prima di dormire guardo un po’ di TV o leggo. Seguo anche le lezioni e gli stage dell’Associazione “Diversamente in danza” di Colognola ai Colli, a cui partecipano metà ballerini diversamente abili e metà normodotati. Facciamo danza contemporanea e moderna, cercando di superare i nostri limiti e i pregiudizi della gente. Abbiamo già vinto due concorsi internazionali, nel 2010 e 2012, ci siamo esibiti al Teatro Romano e alla Gran Guardia di Verona, dove il presentatore ha detto che non è riuscito a distinguere i disabili dagli altri. Da bambina mi è sempre piaciuto danzare, appena ho conosciuto questo gruppo, mi sono subito iscritta». Un concetto che per te è importante? «Lo rivolgo alle persone che sono sedute come me: non siamo inferiori agli altri e la nostra carrozzella potrà farci volare alto. Usando la motivazione e la tenacia per riuscirci e l’immaginazione per sognare».
Si è conclusa con un buon esito la 31° rassegna cinematografica al Cinema Teatro “Contardo Ferrini” di Cologna Veneta. Una rassegna di otto film pluripremiati come “Vita di Pi”, “Argo” (premio Oscar 2013) e “La migliore offerta” di Tornatore, hanno attirato circa 50 spettatori abbonati, più i singoli ad ogni proiezione. “Il Cinema Teatro Ferrini è il cosiddetto “cinema parrocchiale”, gestito da volontari spiega il presidente Alberto Ghiotto -. Abbiamo avuto un buon riscontro perché proponiamo film, teatro per adulti o bambini, presentazioni di libri, concerti di gruppi locali, a costi abbordabili per tutti». Una nuova sfida aspetta le sale parrocchiali, il passaggio al cinema digitale: «Le pellicole nel corso del 2013 verranno ridotte sempre di più e sembra che dal 2015, spariranno del tutto. Per digitalizzare le
proiezioni dovremmo spendere dai 25 ai 60mila euro, per l’acquisto delle tecnologie necessarie per la ricezione e proiezione digitale, una spesa molto alta - spiega Ghiotto -. Ci sarà il contributo al 50% della Regione, si spera, comunque per il nostro bacino d’utenza il costo è tanto». Speriamo che i buoni prezzi del Ferrini spingano le persone ad uscire di più, per godere dei films sul supporto che più gli è congeniale (il grande schermo non ha paragoni con la TV o il PC), ma soprattutto per incontrare e conoscere altra gente, scambiarsi opinioni, commentare: l’atmosfera che si respirava durante la rassegna era proprio questa…in 50 spettatori si parlava, si criticava o applaudiva con il vicino di sedia anche se…non ci si era mai visti prima! Il cinema era diventato una grande famiglia allargata.
COLOGNA / UNIVERSITÀ POPOLARE
Alla scoperta della Terra del Sole L’Università Popolare di Cologna Veneta ha organizzato un viaggio, dal 16 al 20 marzo, alla scoperta dell’Andalusia. Accompagnato dalla Presidente Giustina Meneguzzo e dal professor Riccardo Ghidotti, un gruppo di 44 persone ha visitato la celeberrima Terra del Sole. L’itinerario è cominciato a Malaga, per poi procedere verso Granada, città dai raffinati colori e arabeschi dorati che si stagliano sullo sfondo della Sierra Nevada. Il tour è proseguito a Cordoba, visitando la “Mezquita”, la cattedrale ex moschea, nota come “foresta pietrificata” per le 856 colonne che sorreggono un doppio arco arabo di colore bianco/rosso. Infine due giorni a Siviglia: “Sevillamaravilla” stupisce con la Torre Giralda e l’Alcazar, la maestosità della cattedrale
tardo gotica, il barocco andaluso, il raffinato liberty dell’Esposizione del 1929 e l’ardito moderno dell’Expo 1992. Incredibile il lavorio per l’allestimento della “Semana Santa”: a partire dalla domenica delle Palme,
fino al sabato di Pasqua la città si ferma a seguire il passo lento delle processioni, che durano anche 8-9 ore. Dalle chiese partono i giganteschi “troni” con le figure devozionali, caricati sulle spalle di 70-80 volon-
tari incappucciati delle confraternite, diretti in cattedrale. Chiude la processione la “Vergine della Macarena”, Madonna della Speranza, con un trono tutto argentato, ornato di centinaia di candele e fiori di cera.
VERONELLA. L’Università Popolare “riparte” dalle donne
Sono riprese nel mese di marzo le lezioni del ciclo primaverile dell’anno accademico 2012/13 dell’Università Popolare e del Tempo Libero di Veronella, partendo con una lezione dedicata alle donne nella vita e nelle opere di Gabriele D’Annunzio. Le lezioni saranno 11, fino a fine maggio, con argomenti di vario genere e due uscite culturali, la prima a Fratta Polesine per vedere la famosa “Villa Badoera” con le barchesse circolari del Palladio, la 2° a Merano, ai giardini di Castel Trauttmansdorf, conosciuti come i “giardini della principessa Sissi”. Entrambe le uscite saranno curate dall’architetto Diana Ambrosi Grappelli, che la settimana precedente le visite, illustrerà le particolarità e le caratteristiche salienti delle due opere monumentali. Nel corso del 2° ciclo le lezioni riguarderanno le tradizioni popolari, come le previsioni del tempo e le stagioni nel mondo contadino, la storia con il genocidio degli Armeni, un argomento del quale solo in anni recenti si è cominciato a discutere; la storia locale con le reliquie, i reliquiari, gli atti di culto nel colognese, con qualche incursione nei riti magici; la salute degli anziani, illustrando i metodi di prevenzione e cura. Una novità è rappresentata dalla lezione “di economia” su come fare quadrare il bilancio familiare, argomento quanto mai di attualità; l’altra novità, per i tanti appassionati fra gli anziani, sarà la lezione di ballo, dopo la giornata di intrattenimento con un gruppo musicale locale dell’anno scorso. L’Università Popolare è un'associazione di volontari che opera nel campo socio-culturale svolgendo attività didattiche con programmi di approfondimento e formazione in numerose discipline, offrendo a costi contenuti una formazione permanente dei cittadini. L'associazione si ispira al criterio dell'autogestione: a volte i relatori sono gli stessi anziani partecipanti alle lezioni, quasi sempre risorse culturali locali, come professori e maestri in pensione o esperti in varie discipline che si prestano volontariamente. Ogni lezione si svolge il mercoledì pomeriggio alle ore 15.30, presso la Sala Civica Comunale.
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ARCOLE / IL CORSO
ARCOLE. La storica Fiera del paese prenderà il via venerdì 19 aprile
Rievocazioni e tavolate in onore dell’Asparago Siamo giunti alla 52° edizione della Fiera dell'Asparago di Arcole, un momento importante per tutto il nostro territorio in quanto si raccoglie il prodotto d'eccellenza della nostra terra. Un'edizione particolare, sia per le difficoltà economiche che coinvolgono tutti i settori, sia per la volontà di recuperare il programma rievocativo della Fiera Nazionale di San Martino ed Arcole DOC annullato per il maltempo. «Come amministrazione abbiamo voluto intensificare gli sforzi per far crescere ancora di più questa manifestazione da quest'anno anticipata alla terza domenica di aprile appunto per venire maggiormente incontro alle esigenze del mercato dell'asparago - commenta il Sindaco Giovanna Negro -. La raccolta avviene qualche settimana prima rispetto a qualche decennio fa per diversi motivi: il clima più caldo, la diversa modalità di raccolta e le varietà coltivate, più precoci rispetto al passato». «Anche quest'anno continua la collaborazione con le due cooperative agricole del paese, Asparago d'oro e CORAG, con il Consorzio di Tutela del Vino Arcole DOC e la Strada del vino di Arcole per realizzare una fiera sempre più importante e di riferimento per l'asparago, prodotto principe di Arcole ma eccellenza anche di altri paesi della
nostra provincia raccolte nel Consorzio di Tutela dell'Asparago di Verona» aggiunge l'Assessore alle Attività Produttive Andrea Danieli. «Un programma davvero ricco di eventi per giovani, famiglie ed amanti della storia e della cultura - conclude l'Assessore alla Cultura Alessandro Ceretta -. Il tutto accompagnato da piatti prelibati a base di asparagi raccolti al mattino e preparati con passione dei nostri volontari del Comitato Ente Fiera. Anche quest'anno hanno aderito un centinaio di espositori di prodotti tipici, prodotti agricoli ed artigianali che i visitatori potranno assaggiare ed acquistare diret-
La Croce Rossa Italiana – comitato provinciale di Verona – ha organizzato il 12 marzo a Belfiore una lezione sulle manovre per la disostruzione delle vie aeree nei bambini e come comportarsi per un “sonno sicuro”. Alla serata hanno partecipato circa 40 persone, tra cui il sindaco Davide Pagangriso, il presidente del comitato di gestione della scuola dell’infanzia/nido integrato Riccardo Dall’Ara, rappresentanti degli insegnanti e dei genitori. Le lezioni che la C.R.I. tiene in numerosi Comuni nascono dall’esigenza di diffondere le linee guida sulla disostruzione pediatrica e sulle manovre accessorie di rianimazione cardiopolmonare ad essa collegate, portandole da un livello sanitario di medici e infermieri, ai “laici” quali maestre, insegnanti, allenatori, genitori, nonni, baby sitter, che si occupano della cura dei bambini nella quotidianità. Ogni anno in Italia 50 bambini perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo: non solo per ciò che hanno accidentalmente ingerito, ma soprattutto perché chi li assiste nei primi drammatici momenti non sa come agire e spesso provoca disastrose conseguenze con manovre del tutto inadeguate. Roberto Bravi, rappresentante dei genitori alla scuola materna, racconta: «I volontari della CRI hanno mostrato molti articoli di giornale di bimbi morti o salvati da casi di soffocamento per ingestione casuale, compresa la lettera della mamma di un bimbo morto per un chicco d’uva. Un allarmante pan-
Cultura orientale con “Nemeton”
tamente dal produttore al consumatore». Molteplici le manifestazioni organizzate: dall’anteprima della Fiera dell’Asparago, venerdì 19 aprile, seguita da una risottata per tutti, all’Happy Hour dell’asparago con l’Arcole Doc. Il sabato vi sarà anche l’ accampamento veneziano del ‘600, e subito dopo la cerimonia d’apertura, vi saranno suggestive esercitazioni militari. Domenica è prevista la rievocazione storica con “L’Assalto dei Briganti” ed altre esercitazioni militari. Le serate saranno allietate da vari momenti di spettacoli vari e ballo e in chiusura della Fiera lo spettacolo piromusicale “Viva San Marco”.
BELFIORE / CROCE ROSSA ITALIANA nello è esposto in ospedale a Borgo Roma: i bambini fino ai tre anni ingeriscono di tutto, per curiosità o apprendimento, chiavi, noccioline, giochi, chewingum, caramelle gommose, monete, perfino bossoli!». I volontari hanno quindi spiegato alcune tecniche di disostruzione delle vie aeree, come aiutare il bimbo, sostenerlo in quei momenti di panico. Hanno illustrato come comportarsi nei casi di occlusione totale, per la quale sono previste tecniche diversificate per età, gravità, oggetto ingerito. È stato quindi spiegato come favorire il “sonno sicuro” nei bambini fino ai 3 anni. Per sapere cosa fare, oltre a frequentare le lezioni della C.R.I., si può il visitare il sito www.criverona.it o scrivere una mail a disostruzionepediatrica@criverona.it per vedere ed acquisire i documenti, le linee guida, i filmati, ecc per un corretto comportamento in caso di incidente. Al termine della lezione è stato rilasciato ai presenti un attestato di partecipazione e parecchi genitori si sono iscritti al corso della Croce Rossa. G.T.
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Il Circolo culturale “Gioiarte” di Arcole in questi mesi sta ospitando un corso molto particolare: “Nemeton – Riflessioni creative” a cura di Valerio Zadra, vicentino di Zovencedo. Valerio Zadra è vissuto per circa 18 anni in Thailandia, dove ha imparato le antiche arti marziali tailandesi e studiato meditazione nei monasteri buddisti. In Thailandia, ha imparato il “krabi krabong”: «E’ una disciplina antica di 500 anni, il mio Maestro Thanglor Trairat era dichiarato “patrimonio vivente della Nazione” perché addestrava la guardia reale - spiega Valerio -. Nemeton per il popolo dei Galli designava il santuario, il luogo in cui praticavano il loro culto. Il sottotitolo del corso è infatti “quando oriente ed occidente si incontrano con saggezza”, nel quale presenterò le due diverse culture che ho avuto modo di conoscere direttamente – continua Zadra –. Il nostro percorso sarà rivedere la storia dell’umanità, partendo da come ci viene insegnata a scuola a come invece si è svolta realmente. A noi occidentali viene insegnata l’idea del tempo come un percorso lineare, che va dal passato al futuro. In Oriente non è così: i tailandesi vedono il percorso dell’umanità come circolare». Il corso, in 10 lezioni – che prevedono un’offerta libera al Circolo culturale - è iniziato il 12 marzo e compie una riflessione sull’esistenza e i percorsi di liberazione interiore dai condizionamenti che spesso creano e forgiano un’identità. «Il cervello umano è formato da due emisferi, destro e sinistro, di cui il sinistro è quello deputato alla logica, alla razionalità, alla matematica. L’emisfero destro invece non ha una visione specifica, ma olistica, è il lato artistico, creativo, musicale della persona. Questi emisferi sono in equilibrio fino ai 5 – 6 anni di età, poi la scuola farà sviluppare quasi esclusivamente il lato sinistro del cervello - continua Valerio . Insegnerò come conoscere e rimuovere gli stereotipi, gli schemi e le convinzioni limitanti, meditazione e tecniche di respirazione, il risveglio cognitivo della persona». G.T.
ALLUVIONE 2010 Riprende la normale fatturazione della bolletta dell’acqua per i cittadini colpiti dall’alluvione del 2010 nei comuni di Soave, Monteforte d’Alpone e San Bonifacio. Dopo 2 anni di sospensione dei pagamenti e di aiuti da parte di Acque Veronesi e Aato nei confronti della popolazione si ritorna alla normalità. I cittadini colpiti dall’alluvione, grazie ad alcune Delibere, richieste dalle tre amministrazioni comunali e appositamente approvate dall’Aato tra il 2010 ed 2012, non hanno infatti corrisposto nessun pagamento relativo ai consumi idrici per l’intero biennio ad Acque Veronesi. Proprio i 3 comuni avevano infatti richiesto di utilizzare i fondi già istituiti per la solidarietà sociale ed internazionale devolvendoli in parte a favore delle popolazioni del territorio della provincia di Verona che avevano subito i danni più rilevanti.
L’importo del conguaglio stanziato da AATO per la copertura del biennio è ammontato in totale a 776.000 euro. Cifre importanti, che hanno aiutato concretamente la popolazione colpita dall'alluvione. «Non posso che continuare a ringraziare – commenta il sindaco di Soave Lino Gambaretto - tutti i primi cittadini dell’Ambito Territoriale Ottimale per aver votato le Delibere che hanno consentito ai cittadini così duramente colpiti di poter essere esclusi dalla fatturazione del servizio idrico, sia Aato ed Acque Veronesi per l’impegno e la professionalità dimostrate nella gestione delle criticità nei confronti di migliaia di utenze. E’ stato un evento tragico, ma grazie alla collaborazione tra i vari enti e le Istituzioni coinvolte siamo riusciti a dare un segno di speranza». Tutti i cittadini interessati, ovvero quelli che hanno subito danni importanti ed
inseriti negli elenchi ufficiali della Regione Veneto (sono in totale 1760, di cui 122 attività e 1638 famiglie) non avranno quindi nessun addebito per la fatturazione relativa al periodo luglio 2010-giugno 2012 e proprio nei prossimi giorni riceveranno la bolletta dell’acqua che sarà praticamente pari a zero, in quanto appunto coperta dai fondi Aato. Successivamente, nei prossimi mesi, riprenderà la normale fatturazione comprendente gli importi e i conguagli relativi ai mesi successivi la sospensione. «L’annullamento delle bollette - spiega il vicepresidente di Acque Veronesi Marco Olivati - ha rappresentato un importante e concreto segnale di solidarietà nei confronti di migliaia di persone, una dimostrazione di come la nostra società sia sempre vicina alle esigenze dei cittadini e del territorio». M.D.
RUBRICHE
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Poesie
Quando si giunge ad una certa età, i ricordi s’incamminano a ritroso nel tempo in una ricerca “du temps perdu”, di proustiana memoria, che può raggiungere l’infanzia. Talvolta ci vengono spontaneamente sulle labbra brani di cana cura zoncine apprese all’asilo o strofe di poesie recitate alle elementari e ci si arrodi Enzo Coltro vella per ricostruirle interamente, magari chiedendo aiuto a coetanei. A queste schegge di memorie si associano, in seguito, le persone che le praticavano ed ecco rinascere un mondo di affetti rimasto a lungo sopito. Ritornano a farsi vive pure le voci che affollavano l’infanzia e si affacciano sul palco della memoria luoghi già frequentati e situazioni vissute. Ecco che mi appare intatto “el vecio brolo” confinante sia con l’Oratorio che con le Scuole Elementari, quello dove il nonno coltivava frutta e verdura e che rappresentava il mio eden personale. Quel brolo è sparito da anni sotto il cemento, cemento il quale non è riuscito però a seppellire i miei ricordi che permangono vivi e, se vogliamo, sempre alquanto nostalgici.
’NA VOÇE DISTANTE
EL VECIO BROLO
“Gh’era statue de marmo te ’l giardin ’ndò stava la gabiéta picà via co rento serà a ciàve l’oselin Bel Verde, el pi belo che ghe sia…”
Me son sentà in sti dì su la muréta, indò me rampegàva da toséto par parare bissàndole (1) in caséta e becolàr de grinto un bon recéto.
Sta voçe la me riva da distante e l’ò scoltà tanti ani in zoventù, la me contava fòle e bele cante po’, tut’a un trato, l’ò sentia mai più.
Go isto el frutàro, in mezo al brolo, el vecio armelinàro (3), séco e solo, da i peri sampierini de butièro (2), la saresàra (4) in costa del sentiero.
Sta voçe el me cor la serenava, la me fasea trotar la fantasia, col caldo so contar la me ninàva e l’era la pi dolçe che ghe sia.
Go serà i oci al canto de un reatìn (5) che, svelto, el sbusàva la passàia (6), po’, pian, li ò verti e… era in salotin,
L’è un sóno de organéto che se perde, po’ ’l torna a ruzàrme te la mente: “Gh’era ’na olta l’oselin Bel Verde…” Pi cara de sta voçe no gh’è gnente.
desteso a pisocàr sóra ’na sdràia. Savìo sa go proà in chel momento? Me son sentìo in preson rento al cemento. (1) lucertole – (2) burro – (3) albicocco – (4) ciliegio – (5) scrìcciolo – (6) siepe
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CALCIO GIOVANILE. Grande attesa per vedere all’opera Barcellona e Real Madrid
Trofeo Ferroli alle porte Chi succederà all’Inter?
Il Torneo Internazionale “Città di San Bonifacio” Trofeo Ferroli scalda i motori ed è pronto a dare il via a quella che sarà la 24^ edizione di una manifestazione ormai diventata punto di riferimento nel panorama del calcio giovanile italiano ed europeo. Si partirà il 27
aprile, con la gara inaugurale presso lo stadio R.Tizian di San Bonifacio, teatro principale dell'evento e casa della Sambonifacese, società organizzatrice del torneo. Al Tizian si svolgeranno la maggio parte degli incontri, con alcune partite, poi, dirottate presso gli impianti
di Montecchia di Crosara, San Gregorio e Caldiero. Quattro giorni di grande calcio che si concluderanno, come di consueto, con la finalissima in programma il 1° maggio sempre sull'erba del Renzo Tizian. Chi succederà all'Inter, vincitrice dell'edizione 2012? Sono
tante le pretendenti alla vittoria finale del Trofeo Ferroli, a partire dalle squadre estere. Saranno quattro le formazioni straniere al via, e tutti già attendono il confronto fra le giovani promesse del Real Madrid e del Barcellona (che torna a San Bonifacio dopo 12 anni), in una sfida fra due dei settori giovanili più rinomati al mondo. Torna anche l'Arsenal e fa, invece, il suo esordio il Vasco da Gama, prima assoluta per una squadra brasiliana al “Ferroli”. Completano il quadro le squadre italiane: Juventus, Milan, Inter, Hellas Verona, ChievoVerona, Atalanta, Padova e, ovviamente, Sambonifacese. «Come Sambonifacese – commenta il presidente rossoblù Michele Lodi – siamo orgogliosi di organizzare un evento di tale importanza. Voglio ringraziare il Gruppo Ferroli che, ancora una
Il Torneo Internazionale “Città di San Bonifacio” – Trofeo Ferroli sarà anche occasione per sostenere un progetto benefico come quello della Fondazione Città della Speranza, che dal 1994 lavora per sostenere la ricerca pediatrica, con particolare attenzione all’oncoematologia infantile in tutta Europa. Il Trofeo Ferroli si lega a “Città della Speranza”, già gemellata col Comune di San Bonifacio, e durante il torneo sarà presente presso lo stadio R. Tizian uno stand della fondazione padovana, alla quale la Sambonifacese ha anche deciso di devolvere una quota degli incassi. Dalla sua nascita ad oggi la Fondazione Città della Speranza ha realizzato un’intensa opera di sensibilizzazione e coinvolgimento delle coscienze attorno al problema delle leucemie infantili e agli obiettivi concreti di lotta contro queste patologie, raccogliendo sempre la calorosa risposta del territorio. «Siamo felici di collaborare con la Fondazione Città della Speranza - spiega il presidente Lodi -, credo infatti che lo sport possa essere veicolo fondamentale per un messaggio di solidarietà così importante». volta, ha con sensibilità condiviso un evento sportivo che riesce a raccogliere sugli spalti migliaia di persone appassionate al gioco più bello del mondo. Un grazie anche al Comune di San Bonifacio, per la disponibilità sempre dimostrata
sin dalle origini della manifestazione, e a tutti i volontari che con grande dedizione prestano il loro tempo per la buona riuscita del torneo. Il successo della manifestazione è anche merito loro». Matteo Dani
SAN GIOVANNI ILARIONE / MOUNTAIN BIKE
Il 28 aprile va in scena la Granfondo del Durello
Domenica 28 aprile si svolgerà a San Giovanni Ilarione l’XI Granfondo del Durello. Novità di quest’anno è il percorso lungo, completamente rifatto, che coprirà una lunghezza di 44 chilometri con 1300 metri di dislivello. Il percorso corto rimane come tracciato quasi invariato rispetto allo scorso anno con i suoi 23 chilometri e 1000 metri di dislivello. «In questo modo – dicono dal comitato organizzatore dell’Asd Basalti – gli appartenenti alle categorie amatoriali potranno pedalare su un tracciato ammorbidito
rispetto all’anno scorso ma soprattutto pensato per essere alla portata di tutti». Non a caso il 90% del percorso è sterrato e immerso nel verde dei boschi a cavallo tra la Val d’Alpone e la Valle del Chiampo. Per quanto riguarda lo “start”, la tradizione rimane inalterata: partenza da via Quattro Novembre, nel pieno centro di San Giovanni Ilarione, dove avrà luogo anche l’arrivo. Il percorso lungo prevede, poco dopo l’inizio della corsa, il transito accanto agli spettacolari basalti colonnari (patrimonio del Parco naturale della
Lessinia), per poi svoltare su strada asfaltata in direzione Castello. L’asfalto sarà presente solo per i primi 3 chilometri (e 120 metri di dislivello), per poi passare su strade sterrate che non presentano particolari difficoltà tecniche. Sette chilometri percorsi e si raggiunge Località Bacchi (350 metri di dislivello), da cui inizia un’avvincente discesa fino a raggiungere Località Nogarotto. Seconda salita di giornata: il percorso s’inerpica per due chilometri (250 metri di dislivello) verso Vestenanova per poi ridiscendere verso la frazione
di Mistrorighi in provincia di Vicenza nel comune di Chiampo. Ed ecco la terza cresta: al chilometro 18 arriva il monte Corpegan, che prevede una “mangia e bevi” di strappetti alternati a discese in parte impegnative. Fino a raggiungere la Località Roccolo al venticinquesimo chilometro. Quarta e ultima rampa, la più dura del percorso: l’ascesa al monte Calvarina fino a raggiungere la base militare. Infine, si scende in modo molto veloce attraverso la Val Rugolaro, per raggiungere il centro di San Giovanni Ilarione.
Ultimo strappo in via Cambioli, e poi discesa fino al traguardo. Da non scordare il percorso “corto”: fino al sedicesimo chilometro (ovvero fino alla frazione di Mistrorighi) si snoda congiuntamente all’itinerario “lungo”, per poi separarsi e ridiscendere immediatamente attraverso i sentieri percorsi all’andata (è disponibile la traccia GPS del percorso “lungo” al link: www.asbasalti.it/wpcontent/uploads/2013/01/GRA N F O N D O DURELLO_PERCORSO LUNGO_track.gpx_.zip). Molti gli eventi collaterali:
il Durello Night Party nella serata di sabato 27, in cui si cenerà con piatti a base di carré di maiale, wurstel e patate al forno accompagnati da birra oppure da vino Durello allietati da musica dal vivo. La presentazione ufficiale della gara sarà sabato 6 aprile alle 14.15 nel municipio del paese e saranno presenti come ospiti il campione italiano d’inverno nella specialità cross country Ivan Degasperi e altri nomi di spicco della mountain bike veneta. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.asbasalti.it. M.G.M.
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